SPECIAL FREE ISSUE - N.389 - 9 LUGLIO 2019

KAWASAKI Z900RS VS SUZUKI KATANA 1000 VS TRIUMPH SPEED TWIN

PROVA MOTOGP EDITORIALE

Piaggio MP3 Marquez re Prendi un Marquez 300 HPE di Germania e te ne trovi due

P.24 P.74 P.72 PROVA PROVA

la comparativa KAWASAKI Z900RS VS SUZUKI KATANA 1000 VS TRIUMPH SPEED TWIN

2 MOTO.IT MAGAZINE N. 389 MOTO.IT MAGAZINE N. 389 3 PROVA PROVA

KAWASAKI Z900RS

11.790 EURO

MOTORE QUATTRO CILINDRI IN LINEA

TEMPI 4

CILINDRATA 948 cc

RAFFREDDAMENTO A LIQUIDO

CAMBIO A 6 MARCE

TRASMISSIONE FINALE CATENA

POTENZA MASSIMA 111 CV A 8.500 GIRI

COPPIA MASSIMA 99 NM A 6.500 GIRI

EMISSIONI EURO 4

TELAIO TRALICCIO, ACCIAIO AD ALTA RESISTENZA

PNEUMATICO ANT. 120/70ZR17 M/C

PNEUMATICO POST. 180/55ZR17 M/C

CAPACITÀ SERBATOIO 17 LT

ALTEZZA SELLA 835 MM

PESO 215 KG IN ORDINE DI MARCIA

4 MOTO.IT MAGAZINE N. 389 MOTO.IT MAGAZINE N. 389 5 PROVA PROVA

SUZUKI KATANA 1000 13.690 EURO

MOTORE QUATTRO CILINDRI IN LINEA

TEMPI 4

CILINDRATA 999 cc

RAFFREDDAMENTO A LIQUIDO

CAMBIO A 6 MARCE

TRASMISSIONE FINALE CATENA

POTENZA MASSIMA 150 CV A 10.000GIRI

COPPIA MASSIMA 108 NM A 9.500 GIRI

EMISSIONI EURO 4

TELAIO BITRAVE ALLUMINIO

PNEUMATICO ANT. 120/70 ZR 17 M/C

PNEUMATICO POST. 190/50 ZR 17 M/C

CAPACITÀ SERBATOIO 12 LT

ALTEZZA SELLA 825 MM

PESO 215 KG IN ORDINE DI MARCIA

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TRIUMPH SPEED TWIN

13.200 EURO

MOTORE BICILINDRICO PARALLELO

TEMPI 4

CILINDRATA 1.200 cc

RAFFREDDAMENTO A LIQUIDO

CAMBIO A 6 MARCE

TRASMISSIONE FINALE CATENA

POTENZA MASSIMA 97 CV A 6.750 GIRI

COPPIA MASSIMA 112 NM A 4.950GIRI

EMISSIONI EURO 4

TELAIO TUBOLARE IN ACCIAIO

PNEUMATICO ANT. 120/70 ZR17”

PNEUMATICO POST. 160/60 ZR17”

CAPACITÀ SERBATOIO 14,5 LT

ALTEZZA SELLA 807 MM

PESO 196 KG A SECCO

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LE REPLICANTI: KAWASAKI Z900RS VS SUZUKI KATANA 1000 VS TRIUMPH SPEED TWIN

Il fascino del passato è innegabile. Il design e il Tre modelli dai nomi che GUARDA IL VIDEO marketing attingono costantemente, a piene si rifanno al passato, tre mani, al “bello” del passato, un po’ per l’effetto Inostalgia e un po’ perché - se è vero che la bel- interpretazioni che più diverse lezza è senza tempo - se qualcosa era davvero non si potrebbe del tema bello ieri, è facile che lo sia ancora oggi. Lo vediamo nell’abbigliamento, nell’architettu- remake classico. Le mettiamo ra, nelle auto e naturalmente nelle moto, dove una contro l’altra per capirle dal giro del millennio a oggi le classiche hanno preso fortemente piede. Una riscoperta del pas- meglio sato un po’ in tutte le salse, perché dopo aver completato il filone delle riproposizioni fedeli delle grandi classiche di una volta, si è passati a modelli come i tre che vedete in questa com- parativa. Classiche si, ma dalla sostanza davve- ro moderna. Tre modelli, peraltro, di diverso… livello di classicità. Dalla Triumph Speed Twin (qui il listino), la più fedele ai concetti della moto classica alla Kawasaki Z900RS (qui il li- stino) che recupera la linea e tante soluzioni del glorioso modello di cui porta il nome, ma poi nella sostanza è una moto ben più moderna, fino alla Suzuki Katana 1000 (qui il listino) che di Edoardo Licciardello

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di classico ha praticamente solo il nome, e tenzione del mondo occidentale. Un omag- personalità di un modello che - certo - vuole si allontana più di tanto dalla “donatrice” un richiamo (azzeccatissimo, peraltro) alle gio fatto di tante citazioni, piccole e grandi, richiamare il fascino della “moto da rapina” Z900. Il telaio a traliccio in acciaio è di fatto linee della gloriosa Katana realizzata dallo con la forma del serbatoio, il codino, l’altezza degli anni 70, ma il cui appeal viene perce- lo stesso nella parte frontale, ma introduce studio di Hans Muth. del piano sella, adirittura l’inclinazione degli pito anche da appassionati non troppo di- variazioni in zona sella alzando la seduta e Rinfreschiamoci la memoria in merito alla aghi della strumentazione, naturalmente ef- namici. Ecco allora una distribuzione meno posizionando il pilota sullo stesso livello del sostanza dei tre modelli, prima di confron- fettuate su una base tecnica moderna, ovve- spinta, una compressione ridotta, un albero serbatoio. Quanto a sospensioni, all’avan- tarli nella dinamica. Naturalmente, per ro quella della Z900. motore appesantito e un’alimentazione ri- treno troviamo una forcella rovesciata da sapere tutto-ma-proprio-tutto su ogni sin- Il motore resta invariato nelle sue compo- vista - il tutto per spostare verso il basso la 41mm regolabile in precarico ed estensione; golo modello vi rimandiamo alle prove di nenti generali, anche se ad Akashi sono in- curva di coppia e addolcire il carattere di un stesse possibilità per il monoammortizzato- ognuna. Potete trovare, rispettivamente, tervenuti su molti dettagli dentro e fuori. motore decisamente peperino in versione re Horizontal Back-Link montato asimmetri- qui quella della Kawasaki Z900RS, qui Esatto, fuori, perché i carter sono lavorati Z900. Qui il valore di coppia massima resta camente come ormai tradizione della Casa quella della Suzuki Katana, e qui quella per richiamare quelli della prima Z1, e i cilin- di 10kgm ma viene espresso a 6.500 giri in- di Akashi. I freni sono Nissin, con due dischi della Triumph Speed Twin. dri sono caratterizzati da un’alettatura tec- vece di 7.700, e la potenza massima cala, con da 300m e pinze radiali monoblocco davanti; nicamente superflua, ma volete mettere dal 125 cavalli in luogo dei 111 della Z900. Ma al posteriore troviamo un disco da 250mm. I Kawasaki Z900RS punto di vista estetico? Kawasaki ha però per essere ancora più sicuri, c’è anche il con- cerchi vantano razze lavorate di macchina La Kawasaki Z900RS si rifà evidentemente a lavorato molto anche “dentro” per addolci- trollo di trazione K-TRC a due livelli. Anche che si rifanno a quelli a raggi dell’epoca della quella Z1 con cui Kawasaki è balzata all’at- re la personalità del motore e adattarlo alla per quanto riguarda la ciclistica, la RS non Z1. Scelta discutibile - non ci stanchiamo di

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ripeterlo - ma tutto sommato poco penaliz- sa complessiva, in ordine di marcia, rimane zante per gli pneumatici Dunlop GPR-300 in quello della GSX-S 1000F, 215 kg). La sella si misura rispettivamente 120/70 e 180/55 ad alza di 15 mm, per un totale di 825, il manu- avantreno e retrotreno. brio è più largo di 35 mm e il serbatoio per- de 5 litri di capienza, passando da 17 a 12. Leggi le recensioni dei possessori Si rinnova il ponte di comando, che adotta della Kawasaki Z900RS un’inedita strumentazione LCD che richia- ma nella grafica quella della Katana anni 80. Leggi domande e risposte su Kawa- Ben più noto invece il motore, praticamente saki Z900RS immutato rispetto a quello, derivato dalla GSX-R1000 K5, che troviamo sulla GSX-S. I Suzuki Katana 1000 numeri parlano di 150 cavalli a 10.000 giri e Disegnata dall’italianissimo Rodolfo Frasco- 108Nm a 9.500, valori di tutto rispetto tenuti li, la nuova Suzuki Katana 1000 (un po’ come a bada dal controllo di trazione su tre livelli. la Z900 RS) parte dalla base di un’affermata Apprezzata però la novità della camma ac- maxinaked della Casa - la GSX-S 1000 - per celeratore di nuovo profilo, che addolcisce dare vita a un modello dalla caratterizzazio- la risposta in riapertura facendo sparire il ne nettamente diversa, anche se in questo problema dell’on-off riscontrato sulla GSX-S. caso, per scelta precisa, il risultato rimane Non ci si sposta di un millimetro invece in molto più vicino nella sostanza - e quindi nel termini di ciclistica: telaio a doppio trave in comportamento dinamico, come vedremo lega leggera, forcella Kayaba a steli rovescia- poi - alla moto originale. La vista anteriore ti da 43 mm completamente regolabile, mo- è naturalmente caratterizzata dal richiamo noammortizzatore regolabile in estensione alla Katana 1100: forma del faro, taglio del e precarico molla. I cerchi da 17” adottano cupolino e forma della semicarenatura sono inediti pneumatici Dunlop Roadsport 2, spe- semplicemente la declinazione moderna cifici per la Katana, nelle misure 120/70 an- dell’originale. Il posteriore è più originale, teriore e 190/50 posteriore. Impianto frenan- con un codino cortissimo (ma la sella è una te di valore, con dischi da 310 mm e pinze citazione all’originale anni 80) e il portatarga radiali Brembo all’avantreno, nonché disco vincolato al forcellone per alleggerire ancora da 250 mm posteriore. Il tutto ovviamente di più la forma della coda. gestito da ABS Bosch. All’atto pratico, le modifiche comportano una posizione di guida differente e una di- Scarica il catalogo accessori per la versa ripartizione dei pesi (anche se la mas- Suzuki Katana 1000

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Triumph Speed Twin E’ sicuramente la più classica delle tre, del resto ispirata ad un modello epocale per Triumph che la Casa di Hinckley non aveva ancora recuperato nella nomenclatura fin da quel 1937 in cui “Ted” Turner la progettò. E’ stata la prima bicilindrica parallela, antecedente addirittura a quella Bon- neville che dà il nome a tutta la gamma classica Triumph - inevitabile che anche il modello che ne porta il nome sia davvero speciale. Speciale lo è sicuramente nelle finiture: le clas- siche Triumph ci hanno abituato ad un livello altissimo ma la Speed Twin va ancora oltre. C’è alluminio praticamente dovunque, la plastica è stata messa al bando, e dovunque si posi l’oc- chio si resta affascinati. Chicche una dietro l’al- tra, soluzioni raffinatissime per nascondere le inevitabili modernità di una moto Euro-4, e un peso che si ferma a 197 kg a secco - 10 in meno della 1200 standard, ben 7 meno della più costo- sa Thruxton R. La base motoristica è quella della T 120 nella configurazione utilizzata sulla Thrux- ton (97 cv a 6750 giri, 112 Nm a 4950) con diffe- renze però negli organi interni che determinano un peso inferiore di 2,5 kg. Il bicilindrico paralle- lo raffreddato a liquido, fasato a 270° con distri- buzione monoalbero a 8 valvole è gestito da un impianto elettronico allo stato dell’arte: accele- ratore ride by wire, tre mappe motore e control- lo di trazione. Bella anche la ciclistica, incentra- ta sul telaio a doppia culla in tubi di acciaio e il forcellone in alluminio della Thruxton, anche se variata leggermente nelle misure caratteristiche - l’interasse cresce ma lo sterzo si velocizza. Al-

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tre differenze emergono osservato nel ruote, Come vanno corto di rapporti, è brillante e vivace, pur se comportamento. Le sospensioni digeriscono da 17” ma in lega leggera a sette razze con Tre mezzi diversissimi nell’estetica così non particolarmente corposo ai medi regimi quasi tutto - al netto di fondi davvero disa- pneumatici Pirelli Diablo Rosso 3 nelle misu- come nella guida: ognuna ha caratteristi- e un po’ penalizzato da un effetto on-off alla strati - senza risultare troppo sfrenate nella re 120/70 e 160/60. Diverso anche l’impianto che personali nella dinamica che le rendono prima riapertura a cui si fa l’abitudine ma di guida sportiva, e i freni offrono una bella frenante, con una bella coppia di dischi da davvero uniche e, ognuna a modo suo, fe- cui si farebbe volentieri a meno. In alto la potenza anche se, con tale motore, a volte 305 mm all’avantreno, con pinze Brembo a dele alla sua interpretazione del segmento. spinta si stempera con dolcezza avvicinan- si vorrebbe un po’ più di prontezza da parte montaggio assiale. La forcella, KYB, è un’u- Vediamole una per una. dosi al limitatore, ma la RS, dopotutto, non del comando. nità convenzionale, non regolabile, con steli vuole esagerare nelle prestazioni sportive. da 41 mm. Stesso fornitore per il doppio am- Kawasaki Z900RS Piace anche la dotazione elettronica, con La Kawasaki Z900RS è un po’ una via di mez- mortizzatore posteriore, regolabile però nel Il tuffo nel passato inizia dalla posizione di un controllo di trazione che interviene solo zo fra le altre due, che come vedremo si col- precarico molla. guida, piatta e rilassata come ormai non usa quando necessario sul livello 1, dove costi- locano agli estremi della scala: ama la guida più da tempo. La sella, ben imbottita, è larga tuisce una rete di sicurezza nella guida più rotonda ma non si tira indietro quando si Scarica la brochure della Triumph e accogliente, con un manubrio comodo e sportiva e decisa, Sul “due” diventa netta- spinge, forte di un gran bel motore e di una Speed Twin 1200 discretamente arretrato e pedane ben posi- mente più cautelativo e prudenziale, ma ciclistica sana e bene a punto. Le prestazio- zionate, che definiscono una triangolazione meglio così, considerando la già citata gom- ni? Qualcuno le trova esagerate, noi no: se Scarica il catalogo abbigliamento improntata sull’agilità e la facilità di guida. matura di primo equipaggiamento. si vuole replicare il fascino della Z1, mica si dedicato Il primo impatto con il motore è positivo: Ottima la ciclistica, con una bella armonia di può fare una moto spompa...

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Suzuki Katana 1000 sotto, schiena ai medi e potenza in alto. scattare avanti. ta, da trattare con i guanti. E invece si scopre Cambia poco, dicevamo, nella guida della E quando si fa sul serio si apprezzano an- una vera e propria belvetta, con un motore Katana 1000: Suzuki ha scelto di restare vici- che freni potenti e ben tarati, con quel mix Certo, delle tre è anche la meno accessibile vigoroso e che spinge bene ai medi facendo- na all’eccellente dinamica della GSX-S defi- perfetto fra controllo e aggressività del co- da un punto di vista prestazionale: è sicu- si sentire con la sua voce da baritono. Una nendo così una moto sportiva, sicuramente mando, per assecondare chi ama una guida ramente quella che richiede più esperien- rapportatura cortissima, accentuata dalla la più caratterizzata in questo senso della sportiva che, senza dubbio, è il suo forte. za e dimestichezza con le grandi potenze, coppia del bicilindrico, le permette di schiz- compagine. Ne esce una moto relativamente La Katana è forse la meno classica delle tre nonché il maggior grado di... autocontrollo, zare in avanti ad ogni apertura di gas, ren- comoda - il serbatoio stretto migliora l’agili- - d’altra parte è quella che si ispira al model- perché sotto il sedere si ha pur sempre una dendo ugualmente piacevole la passeggiata tà anche se penalizza l’autonomia - e sem- lo più recente e moderno delle tre - e quella potenza che solo pochi anni fa sarebbe stata così come la sparata in montagna. pre pronta a giocare fra le curve. con la guida più sportiva. Proprio per questo sufficiente a vincere un Mondiale Superbike. piacerà sicuramente di più a chi non cerca Insomma, astenersi principianti. Per gli altri, Ma quello che sorprende, soprattutto nel Agile e svelta, nonostante la scelta tipica- un modello troppo tranquillo, ma vuole una tanta libidine... confronto diretto con le concorrenti di que- mente giapponese del posteriore 190/50, la moto ugualmente a suo agio sui passi di sta prova, è l’agilità: complice una posizione Katana è piacevolmente a punto nel funzio- montagna quanto nella passeggiata in città, Triumph Speed Twin rialzata e un manubrio ampio e ben posizio- namento: il cambio è rapido e preciso, le so- magari con il motore non troppo basso di E’ un’insospettabile, una sleeper, come pia- nato, la Speed Twin è un fulmine in inseri- spensioni a punto e capaci di gestire diverse giri per gustarsi quel ringhio minaccioso e la ce definirle agli anglofoni: si sale in sella e ci mento e in percorrenza, tanto da richiedere situazioni, e un motore meraviglioso per tiro senzazione di aver sotto una belva pronta a si aspetta una vecchietta un po’ compassa- un bel cambio di parametri decisamente

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meno immediato di quanto non sarebbe su stradoni velocissimi e decisamente poco lecito attendersi. Le prime curve ci vedo- gratificanti nella guida. no anticipare nettamente la corda, e serve qualche chilometro per mettersi a registro. Una gran bella sorpresa, dicevamo, anche Non per questo la Triumph risulta però im- perché dietro l’estetica più classica si na- pegnativa, sia chiaro. Anzi, delle tre è sicura- sconde una sostanza davvero modernissi- mente quella più classica anche nella guida, ma e bene a punto: la gestione elettronica è ma prende nettamente le distanze dalle sue all’altezza di realizzazioni ben più sportive, concorrenti più dirette per l’efficacia dinami- e la gommatura di primo equipaggiamento ca. Non è assolutamente fuori luogo aspet- valorizza ulteriormente le doti di... birichina tarsi di tenere il passo degli amici in sella a della Speed Twin. E chi se lo aspettava? moto ben più moderne nell’impostazione, e anche nella nostra prova... non siamo mai riusciti a staccarla a meno di non infilarsi

PIÙ INFORMAZIONI

MOTO: KAWASAKI Z900RS, SUZUKI KATANA 1000, TRIUMPH SPEED TWIN

LOCATION: PASSO DEL PENICE

TESTER: EDOARDO LICCIARDELLO, FRANCESCO PAOLILLO, MAURIZIO GISSI

TERRENO: MISTO EXTRAURBANO

FOTO E VIDEO: MASSIMO DI TRAPANI

GUARDA TUTTE LE FOTO

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la prova PIAGGIO MP3 300 HPE

6.699 EURO

MOTORE MONOCILINDRICO

TEMPI 4

CILINDRATA 278 cc

RAFFREDDAMENTO A LIQUIDO

TRASMISSIONE FINALE CINGHIA

POTENZA MASSIMA 25 CV A 7.750 GIRI

COPPIA MASSIMA 25 NM A 6.500 GIRI

EMISSIONI EURO 4

TELAIO DOPPIA CULLA IN TUBI DI ACCIAIO AD ALTA RESISTENZA

PNEUMATICO ANT. 110/70-13’

PNEUMATICO POST. 140/60-14’’

CAPACITÀ SERBATOIO 11 LT

ALTEZZA SELLA 790 MM

PESO 206 KG A SECCO

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PIAGGIO MP3 300 HPE

Nuovo Piaggio MP3 300 HPE Ai motociclisti fa storcere i GUARDA IL VIDEO Sul mercato dal 2006 l’MP3 non smette di rac- naso, ma i numeri sono dalla cogliere consensi, lo confermano le 180.000 Nunità vendute ad oggi in tutto il mondo e sua parte e l’MP3 non smette lo confermano le nostre strade, e ancor più di rinnovarsi, come il nuovo quelle di Francia scenario della nostra prova, piene di scorrazzanti mezzi a tre ruote. HPE con motore 300 che già abbiamo visto e provato sulla I maxi, 350 e 500, hanno dimensioni e pesi importanti e per questo Piaggio ha affianca- Vespa GTS. Costa 6.699 euro, to loro già da tempo il più piccolo e leggero ecco come va Yourban che oggi si rinnova, prendendo il nome dal nuovo motore che lo equipaggia, e si presenta come MP3 300 HPE (qui il li- stino, con i vari allestimenti): nuovo motore da 300 cc che già conosciamo, perché abbiamo avuto modo di saggiarne le qualità sulla recente Vespa GTS.

E allora iniziamo parlando di lui, del propul- sore da 278 cc, 4 tempi, 4 valvole, raffreddato a liquido che, in questa nuova versione, pro- mette consumi ancor più bassi che si attesta- di Cristina Bacchetti

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no sui 30 chilometri percorribili con un a camme, nuovo il sistema di aspirazione GT grazie al lungo parabrezza integrato presa USB, ideale per caricare il cellulare litro di carburante. per migliorare la coppia. fumè e alla nuova sella con supporto lom- mentre si è alla guida. In Piaggio hanno la vorato su molti aspet- Anche la trasmissione è stata completa- bare, più comoda per chi guida ma anche Tutto il resto rimane invariato e ritrovia- ti per raggungere questi risultati: un mo- mente rinnovata, a partire dal variatore per il passeggero che ha a disposizione mo quindi le due ruote anteriori, indi- tore più performante, più silenzioso e sino ad arrivare al coperchio fonoassor- pedane estraibili e due bei maniglioni per pendenti e basculanti, ammortizzate dal parco nei consumi e nelle emissioni per- bente, che va ad attutire il rumore del tenersi. sistema a quadrilatero articolato che ha ché Euro 5 Ready. motore. reso famoso l’MP3, e un doppio ammor- Poi abbiamo i fari DRL a LED, le frecce a tizzatore idraulico al posteriore che si può Oltre a ridurre in maniera significativa gli Alcuni di questi accorgimenti portano i LED, ABS e ASR (controllo di trazione, di- regolare nel precarico su quattro intensi- attriti, la testata è stata totalmente ripro- cavalli del nostro 300 a 26,2 a 7.750 giri, sinseribile) di serie e tante piccole accor- tà. gettata e nasce da una fusione completa- cioè il 24% in più rispetto a quelli del mo- tezze per quanto riguarda la capacità di mente nuova, sono stati rivisti i condotti, tore precedente; e la coppia massima a 26 carico: nel vano sottosella illuminato si Tornando alle nostre due ruote, il mec- col diametro maggiorato, e le valvole di Nm a 6.500 giri, ovvero il 15% in più. possono alloggiare due caschi jet o de- canismo di rollio è composto da quat- aspirazione e scarico. mi-jet, il gancio portaborsa a scomparsa tro bracci fusi in alluminio, articolati su E siccome anche l’occhio vuole la sua par- nel retroscudo è comodo per borse o sac- altrettante cerniere solidali al cannotto Nuovi il pistone, la distribuzione monoal- te l’HPE si rinnova (purtroppo solo legger- chetti e dietro al parabrezza, sopra alla centrale, e da due cannotti laterali colle- bero a camme in testa e il profilo dell’asse mente) nel look, dandosi arie da piccolo strumentazione, c’è un piccolo vano con gati ai bracci mediante perni e cuscinetti

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a sfere. chi ruota a cinque razze con finitura nera e alla sella con doppio rivestimento. Co- All’interno dei cannotti laterali ruotano il sta 6.699 euro. tubo sterzo destro e quello sinistro, in un classico schema monobraccio. E’ possibile scegliere una versione Sport che si distingue per i dettagli neri opachi, Il dispositivo di blocco della sospensione come la cravatta sullo scudo, i fascioni sul anteriore permette di portare l’equilibrio tunnel centrale e le maniglie passeggero. dell’MP3 da dinamico a statico: azionan- Dettaglio super sportivo le molle degli dolo quindi, il veicolo rimane in equilibrio ammortizzatori anteriori e posteriori ros- sulle tre ruote, senza necessità di dover se, tonalità che troviamo anche sulle cu- utilizzare il cavalletto centrale, comun- citure della sella. que presente in caso di lunghi periodi di inutilizzo per evitare che le gomme si ova- Di serie sullo Sport ci sono anche i dischi lizzino. freno anteriori a margherita, le pedane poggiapiedi in alluminio e il sistema Piag- Per riprendere la marcia basta girare la gio MIA che permette, tramite App dedi- manopola del gas o sbloccare nuovamen- cata, di trasformare il proprio telefono in te il tutto con il pulsantino posto sul lato uno strumento multifunzione che va ad destro del manubrio. Una spia lampeg- interagire con l’MP3. giante e un avviso sonoro ci danno una Tre le varianti colore proposte: Bianco pa- mano nel capire se siamo bloccati... o no. stello, Grigio pastello lucido e Nero opa- co. I cerchi sono da 13 pollici davanti, e da Il prezzo? 200 euro in più della base, 6.899 14 dietro (non come detto nel video, dove euro. sono erroneamente stati invertiti i valori, nda); l’impianto frenante si avvale di due Come da tradizione Piaggio sono innu- dischi anteriori (uno per ruota!) da 258 merevoli gli accessori per personalizzare millimetri e uno da 240 al posteriore. il proprio MP3. Allora andiamo a vedere se davvero il nuovo propulsore mantiene Prezzo e colorazioni le sue promesse così come ha fatto sulla Piaggio MP3 300 HPE è disponibile in due Vespa GTS, nonostante i non pochi chili in colorazioni: Nero metallizzato e Argento più dell’MP3 e un comportamento dina- Cometa. Entrambe sono abbinate a cer- mico completamente differente.

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Innanzitutto ci vogliono come sempre quelle di un qualsiasi scooter “tradiziona- E fuori città? coglie l’eredità dello Yourban, e soprat- quei due minuti per prendere confidenza l e”. Perché no, con la doppia ruota che invo- tutto nella versione Sport, questo HPE con l’anteriore che, se non si è abituati, A dare man forte alla sicurezza ci sono glia alla piega e un bel motore sempre punta ad un pubblico più giovane rispet- trasmette sulle prime poca naturalezza e il controllo di trazione disinseribile e un pronto e scorrevole, l’MP3 non si esime to a quello che normalmente si avvicina leggerezza. impianto frenante che può contare su un dal percorrere qualche curva allegra. alle tre ruote e si è rivelato ideale sia nel ABS a tre canali sviluppato con Continen- Stra-completa e leggibile la strumenta- traffico della città che fuori. Ottimo il fat- Poi, passato qualche metro sotto le ruo- tal, ma anche su un sistema di frenata zione di impronta quasi automobilistica, to che il nostro test si sia svolto per buo- te, ci si rende conto che maneggevolezza combinata; il pedale del posteriore posto coi due quadranti (ma rotondi!) analogici na parte sotto la pioggia battente, perché e agilità non mancano e che la sicurezza sul lato destro della pedana è stato ripo- e un display digitale al centro, tanto sem- abbiamo certamente avuto modo di con- data dalle due ruote è importante per chi sizionato ed è più comodo da azionare. plice quanto efficace; un gran numero di fermare la bontà delle due ruote anteriori ogni giorno si muove in città, ma anche spie sul cruscotto fa capire che sull’MP3 si in termini di sicurezza e grip. fuori, tra rotaie, pavè, asfalto bagnato o Sicurezza in primo piano, anche perché ha sempre tutto sotto controllo. malmesso e traffico impazzito. l’MP3 è guidabile con la sola patente Piacevoli anche tutte le finiture, gli accop- MP3 promosso, in primis per l’inaspettata auto, ma un occhio di riguardo anche per piamenti delle parti, i dettagli satinati e agilità nonostante il peso di oltre 200 chili In questa versione mignon poi, l’MP3 non il comfort grazie alla sella ben imbottita e la dotazione del ponte di comando come (comunque siamo a meno 30 rispetto al ha alcun problema a divincolarsi tra le alle sospensioni pensate per affrontare le blocchetti, leve, specchietti retrovisori. 350 e meno 50 chili se messo a confronto auto e le sue dimensioni sono pressoché spesso disastrate pavimentazioni urbane. In questa veste più snella e agile che rac- col 500, che è stato giustamente dotato di

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retromarcia!). Manca solo un bel refresh più sostanziale al look!

Pregi La maneggevolezza, ottimo il nuovo mo- tore, bella la versione Sport

Difetti Il prezzo, ovviamente superiore a quello di un pari cilindrata a due ruote. La linea, poco variata nel tempo.

ABBIGLIAMENTO PIÙ INFORMAZIONI

GIACCA TUCANO URBANO 4TEMPI LADY 2G METEO: PIOGGIA, 15°

GIACCA TUCANO URBANO 4TEMPI LADY 2G LOCATION: PARIGI E DINTORNI

GIACCA IXON ILANA TERRENO: MISTO EXTRAURBANO

GUANTI TUCANO URBANO FOTO: DP MULTIMEDIA

JEANS SPIDI LADY SCOOTER: PIAGGIO MP3 300 HPE

SCARPE STYLMARTIN

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NUOVA BMW R NINET /5. SERIE SPECIALE PER I 50 ANNI DI STORIA A BERLINO

Una nuova versione “storica” della heritage BMW, su base R nineT, dedicata al 50° anniversario della celebre serie /5 (la R 75/5 è la più famosa). E che ricorda anche il passaggio della produzione a Berlino. Molti dettagli che riportano al passato

di Maurizio Gissi

BMW presenta una nuova versione della sua R la domanda automobilistica, che crebbe molto nineT e coglie l’occasione del Raduno di Garmi- a partire dalla seconda metà degli Anni Sessan- sch di questo fine settimana per mostrare que- ta anche a danni dell’industria motociclistica. Bsto allestimento agli appassionati del marchio. La serie /5 si presentava con un motore boxer di nuova generazione e con un telaio dal disegno La R nineT/5 è una serie speciale, e limitata, che rivisto assieme all’estetica naturalmente rinno- nasce per celebrare i cinquant’anni della serie vata. L’accoglienza da parte dei motociclisti fu /5 ed è forte di molti richiami stilistici a quell’e- molto positiva, magari meno per la versione R poca. 50/5 che era poco potente (32 cavalli), ma buo- La nuova nuova famiglia delle boxer, da 500 a na per la R60/5 capace di 42 cavalli di potenza 750 cc, arrivata nel 1969 segnò un altro passag- e ottima per la R75/5, da 50 cavalli e 175 orari gio importante per BMW perché coincise con lo di velocità massima, che continua a essere un spostamento della produzione motociclistica modello ricercato dai collezionisti. La concor- nello stabilimento di Berlino-Spandau, per la renza delle prime maximoto giapponesi si fece quale vennero impiegati inizialmente 400 lavo- però sentire e fu così che nel 1973, in occasio- ratori. ne dei primi 50 anni di BMW, venne presentata la nuova serie /6 che comprendeva la famosa Questo trasferimento era giustificato dal fatto R90S. Ma questa è una un’altra storia che pro- GUARDA TUTTE LE FOTO che la fabbrica di Monaco faticava a soddisfare babilmente sarà sfruttata fra qualche anno...

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Nel 1936 la fabbrica di Spandau (Siemens Air- richiamano alla serie /5 al pari della finitura craft Engine) passò a una nuova società (Bran- nera nera telaio e copertura dell’albero di tra- denburgische Motoren Werke) e nel 1939 – sia- smissione. mo all’inizio del secondo conflitto mondiale Numero di esemplari prodotti e prezzo non – venne inglobata in BMW AG continuando a sono stati ancora comunicati. produrre motori aeronautici. Alla fine della guerra la fabbrica subì lo smantellamento da Le caratteristiche del modello parte delle forze alleate vincitrici, accadde lo • Motore boxer di 1 170 cc e di 81 kW (110 stesso per tutti gli stabilimenti bellici. CV) conforme ai requisiti EU4 Tuttavia l’attività riprese e poco dopo si dedicò • Ruote a raggi, 3,5 x 17 pollici anteriore e alla produzione di componenti motociclistici 5,5 x 17 posteriore per lo stabilimento BMW di Monaco. Lenta- • Doppio freno a disco anteriore da 320 mm mente iniziò lo spostamento della produzione • ASC (Automatic Stability Control) delle moto a Berlino e a Spandau iniziarono a • Manopole riscaldabili fabbricare anche componenti per automobili. • Sistema di scarico 2 in 1 in acciaio inossi- dabile con collettori cromati e silenziatore La nuova R nineT/5, che diventa il sesto della posteriore cromato famiglia heritage, si mostra con classica colo- • Specchietti cromati razione blu, filetti bianchi stesi a mano e para- • Serbatoio del carburante con ginocchiere ginocchia in gomma sul serbatoio, soffietti in ed rifinitura di vernice in Lupin Blue me- gomma sulla forcella tradizionale e le ruote a tallizzato con effetto sfumato e doppia raggi. I retrovisori e lo scarico cromato ricorda il filettatura disegno dell’epoca e peccato che per ragioni di • Parafango anteriore in Lupin Blue metal- spazio non sia stato possibile avere i due silen- lizzato con doppia filettatura ziatori simmetrici come un tempo. L’equipag- • Evocativa sella doppia con elementi deco- giamento prevede le manopole riscaldabili, rativi cromati e profili bianchi un particolara verniciatura metallizzata Lupin • Forcella, mozzi ruota e raggi in Aluminium Blue a effetto sfumato per il serbatoio rifinito Silver con il simbolo dell’anniversario. La sella doppia • Forcella telescopica con soffietti che ricorda il modello /5 ha goffratura incrocia- • Dettagli rifiniti come i ponti a forcella e ta, cinturini a strappo e bordature bianche. i poggiapiedi in alluminio, anodizzato e forgiato Il rifinitura di motore, cambio, forcella, mozzi • Edizione limitata GUARDA TUTTE LE FOTO ruote e dei raggi in Aluminium Silver è un altro

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HUSQVARNA FS 450, È IN VENDITA LA VERSIONE 2020

Aggiornamenti di dettaglio per la potente supermotard pronta gara da 63 cavalli di Casa Husqvarna

Arriva questo mese nelle concessionarie 17 pollici. Davanti il cerchio misura invece la versione 2020 della Husqvarna FS 450, 16,5 pollici, e le ruote Alpina a raggi mon- la moto specialistica dedicata al Super- tano pneumatici slick. Amotard, con prezzo fissato in 10.890 euro, 220 euro in più rispetto al modello targato Altre caratteristiche: 2019. • Plastiche: aspetto inconfondibile e grafiche moderne La 450 conferma interamente la struttu- • Manubrio Pro Taper ra del modello precedente, a partire dal • Launch control: trazione massimizza- compatto e leggero (27,3 kg) monocilin- ta per le partenze drico monoalbero capace di ben 63 cavalli • Corpo farfallato Keihin da 44 mm di potenza, dotato di avviamento elettrico • Scarico leggero e di cambio a cinque rapporti realizzato • Impianto di raffreddamento integrato da Pankl Racing System. Il telaio mono- • Freni ad alte prestazioni trave con culla sdoppiata in profilati d’ac- • Testata monoalbero compatta ciaio è abbinato al telaietto reggisella in • composito a base di carbonio. Vedi il listino Husqvarna Davanti lavora una forcella WP XACT 48 a steli rovesciati, ultra regolabile e smorza- Vedi le offerte del nuovo mento progressivo. Il mono posteriore WP Husqvarna offre 266 mm di escursione alla ruota da GUARDA TUTTE LE FOTO

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L’HARLEY-DAVIDSON “MADE IN CHINA” CHE SEMBRA UNA BENELLI. MA SARÀ COSÌ?

Harley-Davidson vuole aumentare il suo fatturato all’estero. L’accordo con Qianjiang Motorcycle, proprietaria anche di Benelli, è in questo senso una mossa giusta: si attaccano i mercati in crescita, si evitano i dazi, si riducono i costi e si comprimono i tempi di produzione

di Maurizio Gissi

Per Harley-Davidson le sfide si chiamano ri- con Qianjiang prevede la costruzione di moto cambio generazionale dei propri clienti (so- di piccola cilindrata, adatte al mercato cinese prattutto in casa, Harley sta soffrendo il calo e successivamente esportabili in altri merca- Pdelle vendite legato a questo aspetto), espan- ti dell’area asiatica. La prima di queste è una sione nei mercati asiatici, elettrificazione, am- 338 cc che arriverà nelle concessionarie cinesi pliamento della gamma verso l’alto e il basso: il entro la fine del 2020, e nel comunicato che ha tutto con la barra dritta su storicità, esclusività annunciato l’operazione è stato allegato un di- e posizionamento premium del marchio. segno (qui sotto) che dovrebbe dare l’idea del Il recente accordo firmato con Qianjiang Motor- futuro modello, anche se la stessa H-D precisa cycle Company Limited è un tassello di questa – con la classica formula - che “si tratta di un evoluzione nella strategia di sviluppo “More prototipo le cui caratteristiche potrebbero va- Roads To Harley-Davidson” lanciata un anno riare rispetto al modello in vendita”. Il disegno fa. Una road map da qui al 2027, che prevede mostra infatti l’ossatura di una Benelli 302S con anche l’incremento del 50% delle vendite al di un abito stile Harley XR: troppo scontato per es- fuori dagli USA. sere vero. Il CEO Matt Levatich sostiene che ci sono grandi D’altra parte, Qianjiang Motorcycle, il cui opportunità per H-D nel lungo termine in Cina, nome per esteso della società attiva dal 1985 e che fino al 2022 l’obiettivo realistico della è “Zhejiang Qianjiang Motorcycle Group Co.”, marca è di una crescita del 6% all’anno. L’intesa dal 2005 è proprietaria della pesarese Benelli e

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controlla altre otto società che comprendono i verso alla “883”), il disegno diffuso da H-D e la marchi delle “due ruote” Keeway, KRSR e Gene- scadenza 2020, hanno spinto ad alcune sem- ric, noti anche in Europa. plici conclusioni. Ovvero, che per ottimizzare i Ma ciò che più conta è il fatto di essere uno costi e accorciare i tempi, la meccanica scelta dei principali costruttori motociclistici cinesi, utilizzerebbe piattaforme motore già esistenti. capace di essere il secondo fabbricante per Guarda caso la cilindrata 338 cc si ottiene con tre anni in Cina (con oltre 1,2 milioni di veico- i cilindri del motore Benelli “502” (alesaggio 69 li prodotti), occupando 14.000 dipendenti. In mm) e l’imbiellaggio del Benelli “302” (corsa di Cina vende prevalente ciclomotori e moto fino 45,2 mm): siamo a 338,03 cc per la precisione. a 250 cc, oltre agli scooter ovviamente, ma la Potrebbe essere così, anche se ciò vorrebbe sua produzione arriva alla cilindrata 1.130, e dire avere un motore a corsa corta poco ela- l’esportazione raggiunge 130 Paesi. Qianjiang stico, ma nell’annunciare l’accordo con QJMo- offre insomma le necessarie garanzie come tor, Harley-Davidson ha parlato di un modello partner industriale, è fra le poche industrie premium che “incarnerà l’estetica, il sound e il cinesi specializzate nelle grosse cilindrate, e feeling” delle moto Harley-Davidson. Per cui c’è come società ha alle spalle la solidità della pro- da aspettarsi qualcosa di più originale che non prietà Geely Automobile - ovvero di un colosso una Benelli con diverso abito e marchio. cinese dell’automobile, oltre a essere il mag- Quando l’anno scorso Harley dichiarò che vole- giore azionista di Volvo Group (8,2%) e Daimler va spostare la produzione in Europa per evitare AG (6,69%), di possedere il 51% di Lotus Cars e il problema dei dazi, e costruire un impianto il 49,9% di Proton Holding. Costruire moto in in Thailandia, il presidente USA Donald Tru- Cina permette ad Harley-Davidson di non pa- mp minacciò la società dicendo che avrebbe gare le alte tariffe doganali che colpiscono le aumentato le tariffe che la riguardavano e che merci importate - è il motivo che ha scatenato Harley sarebbe stata boicottata se avesse co- la politica dei dazi di Trump verso i prodotti ci- struito all’estero. nesi - di ridurre i costi di produzione, e infine di Questa volta la notizia dell’accordo cinese non esportare più semplicemente in quell’area. ha sollevato polemiche. Harley-Davidson già costruisce nel suo stabili- mento indiano di Bawal i modelli Street 500 e Vedi il dossier Harley-Davidson e Street 750, che vende in tutto il mondo (da noi Trump arriva solo la versione 750), oltre che in Ame- rica per il mercato domestico. Queste moto Vedi il listino Harley-Davidson hanno motore V2 raffreddato a liquido. La ci- GUARDA TUTTE LE FOTO lindrata annunciata di 338 cc (che fa un po’ il Vedi il listino Benelli

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LE VENDITE RIPRENDONO A GIUGNO (+2,9%), CALA PERÒ LA GS 1250. LE TOP 100

Le immatricolazioni italiane di moto e scooter ritornano a salire dopo il calo di maggio. Vanno meglio gli scooter, ma nel semestre le moto sono a +8,2%. Più vendute sono BMW R1250GS (primo rallentamento a giugno), Africa Twin e Benelli TRK 502. La Guzzi V85TT sale al 19° posto

di Maurizio Gissi

Nello scorso mese di maggio si era vista una Per quanto riguarda i numeri, a giugno sono contrazione delle vendite di moto (-5,2%) e stati immatricolati 28.363 motocicli, ovvero soprattutto degli scooter (-14,4%): si trat- +2,9%. La ripresa si deve stavolta agli scoo- Ntava del primo dato mensile negativo dopo ter, saliti del 4,3% grazie alle 17.524 unità, parecchio tempo. mentre le moto, in rapporto, questo mese La colpa, secondo alcuni, era da imputare sono molte di meno: 10.839 unità, che val- al meteo sfavorevole. Più verosimilmen- gono comunque un +0,7%. te dipendeva dal raffronto con un mese di Di fatto si è invertito l’andamento negativo maggio 2017 particolarmente positivo, e di maggio, ma va anche aggiunto che dodi- con il fatto che fino ad aprile le immatrico- ci mesi fa si era registrato un rallentamento lazioni di motocicli in Italia erano in contro- del 5,8%: giugno 2018 aveva segnato infatti tendenza rispetto ad altri beni di consumo: il primo calo di quell’annata, con le moto vedi le automobili, che quest’anno nel pri- in leggera flessione (-0,8% per 10.733 unità mo semestre hanno segnato un -3,5%. vendute) e gli scooter a -8,8% (16.763 vei- coli). Chiudiamo giugno 2019 con i ciclomo- Il mese di giugno appena concluso ci offre tori, quelli sì in costante sofferenza: -3,7% e qualche dato in più, ma che non basta a ca- appena 2.318 registrazioni. pire con certezza la tendenza del 2019, e a Il mese di giugno incide per il 13% circa sul- breve vedremo perché. le vendite annuali.

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arrivando a 63.061 unità vendute: +8,2%. La Top 30 di giugno Un risultato migliore rispetto a un anno La migliore prestazione mensile degli scoo- fa, quando il saldo del primo semestre fu ter ha fatto sì che nella Top 30 le moto sia- +4,3% (+7,1 nello stesso periodo del 2017) no solamente otto contro le dieci del mese ma con le moto a quasi +10%. precedente. Al primo posto c’è sempre la BMW R1250GS, Per quanto riguarda i cinquantini, da gen- ma per la prima volta quest’anno ha vendu- naio a giugno hanno totalizzato 9.570 regi- to meno rispetto alla 1200GS l’anno scorso: strazioni, una diminuzione del 2,6%. La Top 427 unità contro 501. In crescita invece la Honda Africa Twin: 427 100 Moto gennaio-giugno unità le AT quest’anno, contro le 323 unità Un incremento superiore dell’8% è in grado dell’anno scorso. E’ al terzo posto mensile di modificare la classifica dei modelli più c’è la Benelli TRK502 con 320 unità: erano venduti, ma a non cambiare sono i gusti 276 un anno fa. dei motociclisti, che confermano le pro- Battuta di arresto per la Yamaha Tracer 900 prie preferenze verso le enduro stradali, le - era accaduto anche a maggio – con 282 crossover e le naked. Tanto che le prime sei unità e un calo del 41%. Leggero calo anche moto in graduatoria sono proprio quelle per la MT-07 e invece leggera ripresa mensi- a manubrio alto seguite da cinque naked, le per la Honda NC750X. e l’alternanza di questi modelli arriva fino alla 29ª posizione… Guarda i listini di tutti i modelli delle categorie Enduro stradale e Crossover Nonostante la flessione dell’ultimo mese, la R1250GS conserva la prima posizione e Guarda i listini di tutti i modelli della ottiene un +15% rispetto a quanto aveva categoria Naked venduto la versione 1200 nel primo seme- stre dell’anno scorso. Primo semestre in attivo. E vanno Con 2.261 unità, la Honda Africa Twin re- meglio le moto plica di fatto i 2.295 esemplari dell’anno Con soltanto il mese di maggio in contra- scorso. La Yamaha Tracer 900 fa meglio del- zione, il primo semestre del 2019 registra la media del mercato, piazzandosi al terzo un aumento delle vendite quantificabile in posto (era quarta l’anno scorso) con un in- un +6,4%. Il totale dice 138.780 immatrico- cremento del 19%, e questo nonostante il lazioni, con gli scooter saliti a 75.719 unità calo che ha patito quest’anno a maggio e (+5%) e con le moto che hanno fatto meglio

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giugno. steggiano però l’ottimo avvio delle vendite registrato dalla nuova V85TT: se a giugno E’ salita dal decimo al quarto posto la Be- ne sono state vendute 225 unità, nei primi nelli TRK 502 (1.931 unità e un +75%) e la mesi di commercializzazione il totale ven- marca cino-pesarese vede invece il modello duto somma 743 esemplari, che portano la Leoncino 500 sugli stessi volumi di un anno TT Guzzi al 19° posto in classifica generale, fa (872 esemplari contro 882). davanti alle BMW F750 e F850 GS Anche la GS 1250 Adventure, quinta in ge- nerale, conferma le vendite del primo se- La prima 125 in graduatoria è la Fantic Mo- mestre 2018 (1.673 contro le 1.654) e lo tor Enduro/Motard, 29ª davanti alla prima stesso accade per la Honda NC750X (1.376 sportiva – in questo caso una ipersportiva quest’anno e 1.357 nel 2018). In leggera – che è la Ducati Panigale V4 , con 520 esem- flessione la MT-07, mentre cresce la Tracer plari. 700; la Ducati Scrambler 800 è passata dalle La Yamaha Niken, con la sua unicità, ven- 1.309 unità del 2018 alle 1.183 di quest’an- de nei primi sei mesi 178 esemplari, 19 nel no (-10%). mese di giugno dopo i 15 di maggio.

In casa Ducati ha perso terreno anche la no- Qualcosa in più ha venduto la Aprilia Dor- vità 2018 Multistrada 1260 (14ª in genera- soduro 900 (187 moto), confermandosi la le), che nei primi sei mesi di quest’anno ha sola nella Top 100 per la marca di Noale, immatricolato 845 esemplari contro i 1.141 ma scendendo dal 71° posto di un anno fa del primo semestre dello scorso anno. La all’83° attuale. Fuori dalle prime cento po- versione Multistrada 950, novità 2019, tota- sizioni la MV . lizza da parte sua 672 unità nell’allestimen- to 950S e 333 unità in quello base. In forte Leggi le classifiche crescita è la novità Hypermotard 950, rad- doppiata dalle 341 vendute un anno fa alle 739 unità di quest’anno.

La Kawasaki Z900 è il primo modello della marca giapponese (chiude la top ten), e la Moto Guzzi V7 è come al solito il primo per la sua marca, anche se quest’anno in fles- sione (da 1.068 a 931 unità). A Mandello fe-

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ECCO PERCHÉ IL GUARDRAIL SALVA MOTOCICLISTI PUÒ RAPPRESENTARE ANCHE UN PERICOLO Un elemento potenzialmente dannoso per le piccole auto: è questa la ragione addotta dallo staff del Ministero per spiegare i severi limiti imposti dal “Decreto Toninelli” all’istallazione della banda gialla DSM (Dispositivo Salva Motociclisti), quella che ci salva dall’impatto devastante con i paletti di sostegno dei guardrail. Lo rivela Graziella Viviano, la coraggiosa mamma di Elena Aubry.

di Nico Cereghini

Ci sono sviluppi clamorosi intorno alla questio- lazione del dispositivo salvamotocisti DSM (la nuovo decreto che emenda e aggiorna quello L’affermazione ci pare poco convincente. Gra- ne, vitale per noi, del Decreto Ministeriale “sal- banda gialla che va a coprire i paletti di soste- vecchio”. E naturalmente c’è del vero, in queste ziella, di fronte ai nostri dubbi, ci ha inviato il vamotociclisti” voluto dal ministro Toninelli gno) sulle barriere esistenti. Servirebbero cri- argomentazioni, ma è Graziella Viviano, la ma- messaggio scritto, che proviene dallo staff di Cdopo l’incontro con la mamma di Elena Aubry teri più snelli come la simulazione, invece della dre di Elena Aubry che perse la vita cadendo Dell’Orco e che riportiamo: “Esiste un concre- (che qui venne intervistata). necessità di effettuare nuovi e costosi crash test con la moto a Roma più di anno fa, ad andare to rischio di installare il DSM senza rispettare Forse ricorderete che circa due mesi fa ne par- come è richiesto dal decreto. Per Barbara Van- oltre. Il punto è: perché il decreto dice che il i criteri contenuti nel decreto soprattutto per lammo sul sito riportando le diverse reazioni e cini, legale di Motorlab, le questioni da rivedere dispositivo salvamotociclisti non è applicabile barriere prive di omologazione o certificazione: verificando che non c’è la stessa valutazione. sono tante, e in particolare il problema della alla barriere esistenti? “Premetto che anche a in particolare è possibile che un DSM installa- C’era stata grande soddisfazione nel Ministero definizione dei punti dove si sono registrate me il decreto non basta - ci ha detto Graziella to senza alcun criterio possa determinare un dei Trasporti, il sottosegretario Dell’Orco si di- vittime e incidenti nel quinquennio, e dove per Viviano - e come tutti quelli che difendono la “effetto trampolino” in caso di fuoriuscita di ceva sicuro di aver costruito una svolta storica decreto va installato il DSM (finora soltanto in vita vorrei interventi più radicali e tempestivi un veicolo leggero, con conseguente scavalca- registrando il famoso decreto alla Corte dei via sperimentale e in modo volontario da varie sul tema dei guardrail. Ho voluto però andare a mento della barriera, e venendo meno quindi il Conti, ma non tutti l’anno valutata come un amministrazioni in mancanza di una normati- fondo della questione, ho voluto capire, e sono contenimento garantito dalla barriera stessa in vero successo. E’ stato ribadito in un conve- va). “I formulari delle forze dell’ordine - precisa andata al Ministero, dove mi hanno spiegato caso di impatto. gno di fine giugno a Milano: per l’associazione Vancini - non prevedono tra le cause di sinistro che il Dispositivo Salva Motociclisti non può es- MotorLab-idee in movimento, come per Marco mortale i guardrail. Se Toninelli e i suoi tecnici sere installato senza rispettare i criteri contenu- Leggi tutto quello che abbiamo Anghileri del Politecnico di Milano, il decreto si rendessero conto che ci sono limiti in questo ti nel decreto perché potrebbe creare addirittu- scritto in materia di guardrail e impone regole che limiteranno molto l’instal- decreto, si potrebbe tranquillamente varare un ra un pericolo per altri mezzi in circolazione!”. motociclisti

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ESTATE IN MOTO E IN SCOOTER: 10 CONSIGLI PER AFFRONTARE IL CALDO

Il nostro decalogo per non rinunciare alle due ruote, in sicurezza, anche quando le temperature si avvicinano ai 40 gradi

di Antonio Privitera

Greta o no, fa caldo. L’estate ci dona più tempo • Utilizzate sempre abbigliamento tecnico libero per andare in moto, meteo favorevole, traforato e specifico per il clima torrido • Nemico numero uno: la disidratazio- sere una buona soluzione anche in città. iniziative motociclistiche d’ogni tipo e per ogni come i completi in tessuto sintetico area- ne. Sia che si tratti di turismo in moto Gpalato ma inevitabilmente costringe motoci- to con protezioni su spalle, gomiti, schie- o del classico giretto al Muraglione, • Arrivati a destinazione dopo il tappone di clisti e scooteristi ad affrontare temperature na, fianchi e ginocchia: ne esistono di si- l’eccessiva sudorazione può far perde- trecento chilometri: accaldati e soddisfat- anche oltre i 35° che, associati ad una umidità curissimi e non dimenticate che d’estate re troppi liquidi e sali, causare cali di ti parcheggiate la moto sotto il sole per elevata, possono essere percepiti come 40° o il casco modulare è molto più indicato ri- concentrazione e persino svenimenti. ritrovarla sdraiata un paio d’ore dopo. No, 45°. spetto al casco integrale anche per la pos- Bere spesso e fare soste più frequenti nessun vandalismo: con il caldo violento sibilità di poter essere aperto ai semafori anche per prevenire che il caldo provo- l’asfalto può letteralmente sciogliersi e far Decisamente impensabile pensare di andare o alle soste per idratarsi. chi colpi di calore potenzialmente letali. affondare il cavalletto fino a far cadere la in moto come se fosse ancora aprile: quando • Guanti leggeri sempre obbligatori: mette- nostra due ruote, quindi o portate con voi la temperatura sale è necessario attrezzarsi re le mani sulle manopole a 70° può esse- • Esistono in commercio i gilet rinfre- una base di materiale rigido da mettere per evitare di trasformare una gita o una gior- re fastidioso. Se l’abbigliamento tecnico scanti: si indossano sotto la giacca sotto il cavalletto in modo da distribuire il nata in pista in una sofferenza o, peggio, in un è di qualità vedrete che sentirete molto omologata o la tuta e, dopo essere sta- peso della moto su una superficie più am- brutto ricordo, come? meno caldo di coloro che viaggiando in ti imbevuti (o riempiti, a seconda del pia oppure scegliete un parcheggio dove bermuda e magliettina (lasciamo perdere tipo) di acqua, rilasciano lentamente la moto poggi saldamente. Qui vi diamo 10 consigli per guidare anche in le infradito) espongono molta più pelle vapore fresco per circa 5 ore. Vengo- estate senza rinunciare alla sicurezza e non al sole: ma forse costoro amano un certo no usati da molti piloti professionisti in • Una parte del corpo rimane praticamente farvi più dire “preferisco l’inverno”. tipo di abbronzatura a settori... presenza di caldo torrido, possono es- sempre esposta al sole, anche con l’abbi-

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gliamento adeguato: il collo. Per evitare colose e dannose esperienze, il liquido scottature dopo un paio d’ore di esposi- di raffreddamento deve essere al livello zione la scelta è quella di coprirlo con una corretto e sostituito agli intervalli indi- bandana leggera o ungerlo con la crema cati dal costruttore, la batteria in ordine, protettiva come il sedere di un bimbo. le gomme pronte ad affrontare gli asfalti resi meno adesivi dai 35°. • Per chi usa la moto in pista o sportiva- mente: gli pneumatici devono essere gon- • La prudenza va raddoppiata: tutti gli fiati tenendo conto delle maggiori tempe- utenti della strada subiscono come noi rature di esercizio e dell’asfalto rovente l’afa, i loro mezzi possono non essere che offre meno grip meccanico. pronti ad affrontare l’estate e la calura, la temperatura dentro l’abitacolo di un au- • Consigliamo ovviamente di seguire le tomobile senza aria condizionata è quella indicazioni del costruttore ma anche di di un piccolo incendio, il caldo, o forse an- selezionare una mescola adeguata che, che il clima estivo, di certo non aiutano la contrariamente a quello che si può pen- concentrazione: per questa ragione l’at- sare, spesso può essere quella più soffice tenzione e prudenza deve essere più che per il posteriore e più dura per l’anteriore: massima, per compensare quella meno si compenserà il calo di grip meccanico che minima di alcuni utenti delle strada... con l’aumento di quello chimico a tutto vantaggio della sicurezza e della durata • Ma se volete veramente fare invidia a delle coperture. tutti: il condizionatore da motocicletta. E nessuno potrà più dirvi “preferisco l’in- • Con il caldo il casco, ma anche la tuta, as- verno”. sorbono il nostro sudore: a parte la sen- sazione di scomodità di una tuta intrisa d’acqua, il casco bagnato può produrre condensa sulla visiera o, peggio, lasciare che qualche goccia di sudore vada negli occhi limitando la visibilità. In questi casi un asciugatore per casco può fare la dif- ferenza.

• La moto soffre il caldo: per evitare peri-

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GIANNI MONINI, BENELLI: “ORGOGLIOSI DI AVER RIMESSO IN SELLA TANTI MOTOCICLISTI”

Assieme al responsabile commerciale Italia della Casa pesarese analizziamo il fenomeno Benelli. Successi, prospettive, strategie e logiche di un fenomeno in grande crescita

di Edoardo Licciardello

Inutile girarci attorno: Benelli è decisamen- italiane. E scusate se è poco. te tornata a far parte dei marchi che contano dal mercato, abbiamo lo stesso modello. Pro- il delta del 3% è costituito dai modelli che sono davvero. Un vero e proprio fenomeno per l’an- Leggi il listino Benelli gettiamo i modelli qui, in collaborazione con la in viaggio verso la rete vendita” Idamento delle vendite - forte di risultati a dir Ricerca e Sviluppo cinese per i modelli globali, poco lusinghieri, figli delle ottime prestazioni Abbiamo quindi pensato bene di andare a ca- e poi li esportiamo direttamente nel mercato di “E’ una scelta commerciale che abbiamo fatto di modelli come la TRK 502 (qui la prova della pire meglio il fenomeno andandoli a trovare. E destinazione, senza stabilimenti di assemblag- per supportare la nostra rete commerciale: di versione standard, e qui quella della 502X) e BN iniziando da Gianni Monini, sales manager Be- gio sui vari mercati” fatto teniamo noi il magazzino, senza imporre 125 - ma anche per la percezione degli appas- nelli per l’Italia, con il quale abbiamo inquadra- a loro lo stoccaggio. Funziona, perché così il sionati, che stanno accogliendo con sempre to meglio strategie, filosofie e operatività. In Italia il modello sta dando ottimi concessionario non viene appesantito, che in maggior favore proposte di sostanza come risultati, visti i risultati: una crescita casa ha giusto i modelli in attesa di consegna e quelle della Casa pesarese. Iniziamo con una fotografia del mo- forte dell’immatricolato. il minimo da esposizione, anche se ovviamente E ci teniamo a definirla pesarese, perché al di mento: quali sono i mercati di riferi- “Rispetto all’anno precedente, stando ai dati di la cosa ci porta a dover pianificare molto accu- là del fatto che la proprietà e la produzione si- mento Benelli? fine giugno stiamo facendo un +59% come im- ratamente il flusso, perché dobbiamo ragiona- ano ovviamente in Cina, presso gli stabilimenti “Naturalmente i mercati più importanti, in matricolato. Tra l’altro abbiamo un dato molto re con tre mesi d’anticipo - quelli che servono di QJ, tutta la struttura pensante di Benelli è a termini di numeri, sono quelli asiatici, e poi - simile come vendite, perché abbiamo scelto un per la consegna al concessionario del singolo Pesaro. R&D, Design, Marketing, commerciale sempre in termini di numeri - il Sud America, rapporto sell-in/sell-out praticamente coinci- esemplare” “Naturalmente non è facile gesti- Europa, post-vendita, amministrazione e di- soprattutto in Argentina. Poi, naturalmente, dente - su modelli come la TRK, BN 125 o Le- re il flusso necessario a sostenere un modello rezione, che naturalmente si raffrontano quo- c’è l’Europa, con i paesi mediterranei: Italia, oncino abbiamo un 97%, i concessionari non distributivo di questo genere, perché anche tidianamente con le controparti cinesi, sono Spagna, Portogallo. Comunque, a prescindere hanno praticamente stock. E ci piace dire che solo con le diverse colorazioni la complicazione

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sale”. e a fine anno pensiamo di poter arrivare sui 3.000/3.500 esemplari” Una strategia che, in effetti, costitui- sce un grande aiuto per la rete ven- “A differenza delle grosse cilindrate, che vendo- dita, che diminuisce l’esposizione fi- no di più nei primi mesi dell’anno, abbiamo un nanziaria. periodo di picco proprio in questo periodo: lu- “Assolutamente si. Noi crediamo che spetti a glio, settembre e agosto, compatibilmente con noi produrre, ma anche di fatto vendere e far le chiusure delle concessionarie. Con le piccole vendere, le nostre moto. I concessionari devo- cilindrate, e i prezzi naturalmente più bassi ri- no essere un tramite. Dico sempre che preferi- spetto ai modelli più importanti e impegnativi, sco un concessionario che vende le moto, non ci sono molti più acquisti dell’ultimo momento, che me le compra: sembra un controsenso, ma quasi più impulsivi”. penso che la situazione del dealer che si mette in casa uno stock che poi deve trovare il modo “Sta lavorando benissimo anche la BN 125, di vendere non funzioni. Non funziona perché che è la ottavo di litro più venduta sul merca- porta a strategie commerciali tossiche, a com- to italiano, e anche Leoncino, ma soprattutto petizioni interne che a lungo andare danneggia non abbiamo modelli in sofferenza con forse la rete. Non ha senso. Ovviamente, non pos- solo l’eccezione della BN 302R: il mercato del- siamo prevedere il futuro e quindi sapere per le sportive è un po’ fermo in tutte le cilindrate, quanto può funzionare questo modello com- anche se naturalmente in Asia la situazione merciale. Però, fino ad ora, ha funzionato, e è leggermente diversa. Ma là le logiche sono bene…” completamente diverse, perché la moto è an- cora un mezzo legato alla mobilità più che al di- Parliamo un po’ dei singoli modelli, vertimento. Pensate che spesso ci viene chiesto quali vanno meglio? A parte natural- che il mezzo sia adeguatamente dimensionato mente il TRK, che è un po’ un feno- per portare tre persone…” meno a sé stante. Viene da definirlo un piccolo GS… Ma il quattro cilindri? Benelli ha “E’ vero. Al momento, nel progressivo annuale, sorpreso tutti, qualche stagione fa, la TRK è al terzo posto, e secondo le mie perso- presentando con la BN 600R un nalissime proiezioni, per fine anno dovremmo quattro cilindri di media cilindra- arrivare al secondo - il GS, per tutta una serie ta proprio nel momento in cui tutti di motivi, è difficilissimo da battere. Pensa che scappavano dai plurifrazionati in proprio oggi abbiamo sforato quota 2.000 TRK, quel segmento, per poi “scendere”

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ni. Come QJ abbiamo un bellissimo Cub che “Evidentemente prima o poi dovremo crescere sui bicilindrici. Adesso sembra che cilindrate… va fortissimo nei mercati asiatici. E’ bello, fatto ancora arrivando attorno al litro di cilindrata, stia tornando con una TNT: cosa ci “Certo, ma ci siamo arrivati per passi - adesso davvero bene, lo portiamo tutti gli anni a EICMA anche se rimane il problema dei numeri”. dobbiamo aspettare? che abbiamo numeri interessanti, diventa im- perché, essendo una fiera internazionale, ser- “La BN 600 è nata per una situazione molto portante avere anche modelli più impegnativi e ve anche per mostrarlo a clienti non europei. Questi modelli, di fatto delle am- particolare, perché appunto per costi di pro- di maggior prestigio. Ecco, lì inizieremo ad ave- Solo che tutte le volte, quando ci chiedono se miraglie, hanno riflessi positivi duzione e quant’altro non avrebbe avuto as- re dei competitor importanti come riferimento. lo vogliamo importare, devo rispondere di no. in termini di immagine anche sui solutamente senso. Nacque perché in Cina, E naturalmente, saranno modelli fatti avendo Quanti ne venderemmo, qui da noi?” mercati asiatici? in quel momento, ci fu una domanda molto in mente il mercato europeo più che quelli asia- “Di riflesso sicuramente, perché comunque importante per le forze di polizia, con una gros- tici”. Chi è, se c’è, il competitor di riferi- l’Asia vede ancora l’Europa come riferimento, sa commessa. Benelli ha risposto con questo mento di Benelli? anche se il fenomeno è in calo. Lo vediamo dal- prodotto, che poi, riveduto e corretto, abbiamo C’è spazio per quel genere di cuba- “Sinceramente, sui mercati europei, o su quello le livree, anche allontanandosi dal discorso Be- proposto anche sul mercato europeo. Non ha ture sul mercato asiatico o è ancora italiano, non abbiamo un competitor - se par- nelli: se prima era l’Europa a guidare in questo avuto un grande successo, ma è stata anche la presto? liamo di quelli asiatici, naturalmente il discorso tipo di scelte, oggi - visto il perdurare del forte 600 più venduta vista la debolezza della con- “Al momento è sicuramente prematuro imma- cambia. Abbiamo scelto una strada che, a torto squilibrio a vantaggio dei mercati asiatici - sono correnza. La nuova TNT nasce per le esigenze ginarsi un successo di quei modelli in Asia, per o ragione, è piuttosto particolare: di fatto sia- sempre più loro a dettare legge” del mercato asiatico, non sappiamo se la com- tanti motivi, uno per tutti quello di normative mo un marchio di nicchia ma allo stesso tempo mercializzeremo anche in Europa…” - per darvi un’idea, per un modello del genere, possiamo dire di non esserlo”. Chiudiamo parlando delle recenti “Diciamo che è una situazione che viviamo già solo la targa in Cina costa il corrispondente “Abbiamo scelto la strada di andare a lavorare speculazioni in merito all’accordo spesso, figlia del nostro appartenere al gruppo di circa 8.000 euro, e serve una patente specia- in una fascia di mercato che non c’era - qualcu- di QJ con Harley-Davidson. Cosa ci QJ. Da un lato è un grande vantaggio, perché l e”. no dice che siamo stati fortunati, ma è anche dite a riguardo? abbiamo alle spalle una struttura capace di “In Europa però è molto importante, sia da un vero che si tratta di una scelta. Le quattro giap- “Ne sappiamo poco anche noi, a dire la verità. produrre 8.000 moto al giorno, dall’altro è un punto di vista di immagine che di completa- ponesi, e soprattutto le europee, si concentra- Siamo contenti di questo accordo, Harley è un po’ un limite perché a fronte di quei numeri il mento della gamma. In questo momento, per no su cilindrate medio-alte. Di conseguenza marchio iconico e l’operazione non può che raf- nostro peso è relativo, e le scelte vanno media- darvi un riferimento, in Italia siamo leader nelle c’era tutta una fetta di mercato - potenziale, at- forzarci”. te. Non è facile convincere una Casa madre a 125, non solo come modelli ma anche a livello tenzione - da andare ad attaccare. Siamo estre- investire nella produzione di modelli secondo di brand. Fra Benelli e Keeway abbiamo il 28% mamente orgogliosi di aver rimesso in sella tut- Le offerte sull’usato Benelli i canoni europei, che farebbero numeri risibili delle quote di mercato delle ottavo di litro. Se ta una serie di persone che la moto l’avevano rispetto a quelli pensati per il mercato asiatico. saliamo alla fascia 300-500 la quota cresce al dismessa, proponendo moto poco impegnati- Le offerte sul nuovo Benelli Quindi, alla fine, il nostro lavoro quotidiano è 35%, che significa avere oltre un terzo del mer- ve come cilindrata, come costi di acquisto e di quello di mediare fra le varie esigenze, il più del- cato. E’ evidente che saturando questi segmen- manutenzione”. le volte per rendere appetibili anche da noi, con ti, dobbiamo espanderci verso l’alto”. poche differenze, modelli che devono essere Però siete arrivati fino al 750/800, venduti sui mercati più importanti” E il passo successivo, da un punto che sono l’anticamera delle grosse “Naturalmente, il discorso va nelle due direzio- di vista strategico?

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1959-2019: SESSANT’ANNI DI GP HONDA DAL TT A MÁRQUEZ

In occasione del GP di Assen Honda ha riunito Dalla prima partecipazione al GUARDA IL VIDEO alcuni dei suoi campioni del mondo per festeg- mondiale velocità nel 1959, giare il sessantesimo anniversario di presenza Inel mondiale velocità. Nel video qui sopra, e nel al TT dell’Isola di Man, ai testo che trovate qui sotto, ripercorriamo le tap- giorni nostri. Sono i primi pe salienti di questo straordinario percorso. 60 anni di Honda nei GP 1959 del motomondiale, che vi Al Tourist Trophy, isola di Man, una Casa giappo- nese compare per la prima volta sul circuito mo- raccontiamo nei periodi storici tociclistico mondiale: il team è formato da quat- salienti tro moto di 125 cc, ed è diretto dal team leader Kyoshi Kawashima, sostenuto con ogni sforzo dal presidente Soichiro Honda. Le quattro moto si classificano 6°, 7°, 8° e 11°. Questi risultati permettono alla Honda di corre- re tutte le gare dell’anno successivo: nel 1960 la Honda si presenta sulle griglie di due classi: la discreta 125 (mai a podio) e l’ottima 250, che non vince gare, ma sale sul podio con e ; a Belfast (Ulster) entrambi conclu- dono vicinissimi al vincitore Carlo Ubbiali con la MV, campione del mondo. di Nico Cereghini

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condo alle spalle di Ago con la MV anche nel 1961 ’67, dopo un campionato tiratissimo e cinque Alla seconda stagione completa, 1961, mol- successi a testa. tissime vittorie per Honda: nella gara di aper- tura, in Spagna, arrivò il primo successo nella 1967 classe 125, ottenuto dall’australiano Tom Alla fine della stagione 1967 la Casa dell’Ala si Phillis, mentre nel successivo gran premio, prende una pausa: ha dimostrato di possede- in Germania, la Honda vince in 250 con un re le tecnologie vincenti nelle competizioni al pilota giapponese: Kunimitsu Takahashi, per massimo livello, ha fatto conoscere il proprio la prima volta nella storia, porta la bandiera marchio in tutto il mondo, ha aperto la strada nipponica sul gradino più alto del podio. alle altre Case motociclistiche nipponiche. Yamaha, Kawasaki e Suzuki entrano nel cir- E’ un’annata straordinaria: Honda vince il cuito mondiale, e presto domineranno nelle campionato costruttori sia nella 125 che varie classi. nella 250. E al terzo anno di partecipazione Tanto che nel 1969, per tentare di ridurre il al TT è capace di trionfare anche sull’Isola di gap delle industrie europee, la FIM decide Man: Honda conquista i primi cinque posti di imporre limiti di peso e di frazionamento, in entrambe le classi, vinte dal mitico Mike nonché un massimo di sei marce per il cam- Hailwood. Nelle stagioni successive arrivano bio. vittorie e titoli con lo svizzero in 125, con il rodesiano Jim Redman e ancora 1979 con Hailwood, in 250 e 350. L’annuncio arriva due anni prima: Honda ri- torna, sta lavorando sul progetto di una nuo- 1966 va 500 GP a quattro tempi. L’ ambiziosa e co- Soichiro Honda vuole tutto: nel 1966 decide stosa NR500, quattro cilindri a V, 24 valvole e di competere anche nella classe regina, la pistoni ovali, scende in pista nell’undicesima 500, schierando finalmente le sue moto in gara della stagione 1979 a Silverstone. ogni categoria del campionato mondiale ve- locità, eccetto i sidecar. Un debutto da dimenticare: i piloti, Kataya- Strappa il campione del mondo Hailwo- ma e Grant, si qualificano a fatica e si ritirano od alla MV Agusta, vince le prime due gare presto, l’inglese addirittura alla prima curva dell’anno con Redman, ne conquista altre con caduta e relativo incendio. Sarà soltanto tre con Mike, centra subito il titolo costrutto- nel 1981, dopo radicali modifiche al progetto ri, anche se deve accontentarsi del secondo e cospicui investimenti, che la moto sarà in posto nel campionato piloti. Hailwood è se-

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grado di poter ottenere la sua prima vittoria, do a Misano, vince a Spa e si ripete anche al e finalmente nel 1990 conquista il titolo piloti alla 200 Miglia di Suzuka del 1981, grazie al Mugello, chiudendo la stagione al terzo po- 1985 della minima cilindrata, 24 anni dopo l’ulti- giapponese Kyiama. L’esperienza negativa sto. L’anno prima, 1984, arriva la NSR a quattro mo mondiale di Taveri. del motore a quattro tempi convince la Hon- Katayama vince in Svezia, e campione è cilindri, e nel 1985 Spencer decide di correre e il team Pileri si aggiudicano da: è necessario passare al due tempi. Franco Uncini con la Suzuki. sia la classe 500 che la 250. il campionato nell’ultima gara, ma lo confer- mano anche nel ’91 con grande autorità. 1982 1983 E’ l’ultima doppietta iridata vincente della La HRC si concentra sul progetto della nuova E’ la stagione storica, con il primo titolo in storia: Freddie batte le Yamaha di Lawson e 1994 500 due tempi, e per il motore viene scelta 500 della Honda. , dopo un Sarron nella mezzo litro, mentre nella 250 ha Dopo aver sfiorato il tiolo nel 1992, l’austra- una configurazione a tre cilindri a V per con- entusiasmante testa a testa con il connazio- la meglio sul compagno di marca Toni Mang liano Mick Doohan inizia nel 1994 il suo ciclo tenere ingombri e pesi. nale Kenny Roberts e la sua Yamaha, vince il per soli tre punti. Quattordici le sue vittorie in vincente in 500: cinque stagioni di dominio, La NS500 scende in pista nell’82 con tre pi- titolo per soli due punti. stagione, divise equamente nelle due classi. battendo di volta in volta la concorrenza di loti: il campione del mondo in carica Marco Il numero delle vittorie è pari per i due fuori- (Yamaha), Daryl Beattie (Su- Lucchinelli, Freddie Spencer e Takazumi Ka- classe americani, sei a sei. Per la prima volta 1990 zuki), Alex Crivillè, Tadayuki Okada e infine tayama. La moto è competitiva: Spencer è sul nella sua storia, Honda vince sia il campiona- Honda è rientrata fin dalla stagione 1987 (Honda). podio già all’esordio in Argentina, stabilisce to mondiale piloti che quello costruttori per anche nella classe 125, nell’89 conquista il Per Mick ben 44 vittorie nelle cinque stagioni la pole nella quarta gara (a Jarama), è secon- la top class. titolo costruttori (grazie a Gianola e Spaan), e altri 22 podi, oltre a 43 .

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2001 2006 vince l’ultimo titolo 500 a due Altra stagione storica: nell’ultimo anno delle tempi con grande autorità e ben undici vitto- 990, Honda torna alla vittoria del campiona- rie, precedendo Biaggi e Capirossi. to piloti grazie a Nicky Hayden. Il compianto americano rischia di perdere il titolo nella Si chiude così per la Honda un ciclo stra- seconda parte di stagione, e batte nell’ultima ordinario, iniziato diciannove anni prima gara il campione del mondo in carica Valenti- (nell’82): un primato che è anche tecnologi- no Rossi, dal 2004 con Yamaha. co, con undici titoli piloti e dodici titoli co- L’anno successivo Honda presenta la nuova struttori nella classe al top. RC212V con motore V4 da 800 cc, come previ- sto dai nuovi regolamenti. Honda continuerà a sviluppare la NSR500 anche l’anno dopo, perché nel 2002 le GP 2011 con motore a due tempi corrono insieme alle Casey Stoner scende dalla Ducati e riporta in nuove MotoGP. Honda i titoli della MotoGP, piloti e costrutto- Nella prima gara del 2001 si registra anche un ri, dopo cinque anni di digiuno. traguardo importante: le prime 500 vittorie Dieci vittorie per l’australiano, che precede in della Honda nel campionato mondiale velo- classifica Lorenzo con la Yamaha e Dovizioso cità, festeggiate proprio nel GP del Giappone con la Ducati, e che all’inizio della stagione a Suzuka, il circuito di casa. successiva annuncerà il suo ritiro.

2002 2013 E’ la stagione della storica svolta: la top class E’ la stagione del primo dei cinque titoli del viene denominata MotoGP, ed è riservata alle catalano Marc Márquez, campione del mon- quattro tempi 990. do in carica della Moto2, che passa di catego- ria e subito batte Lorenzo e la Yamaha. Honda presenta la RC211V con un innovativo Marc si ripete l’anno dopo, vincendo con- 5 cilindri a V a scoppi irregolari, e quest’ulti- secutivamente le dieci prime gare con una ma soluzione è ripresa dalla tecnologia svi- straordinaria dimostrazione di superiorità luppata con il due tempi. del binomio moto/pilota; conquista cinque Con undici successi parziali, Valentino Rossi è GP anche l’anno dopo, ma il titolo mondiale il primo campione del mondo del nuovo cor- gli sfugge. Dal 2016, il 93 riprende a macinare so, precedendo in classifica Biaggi e il com- vittorie e titoli iridati. pagno di marca Ukawa.

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anche sorridere. Sembra che il presidente Nico Cereghini del Napoli Calcio, il produttore cinemato- grafico Aurelio De Laurentiis, per il pros- simo “cinepanettone” abbia pensato di PRENDI UN MARQUEZ offrire un ruolo da protagonista a Wanda Nara. E chissenefrega, direte giustamente E TE NE TROVI DUE voi; ma il punto è che questa Wanda è la moglie e soprattutto la manager del for- La Ducati era stata tentata di prendere Alex: magari si conquistava anche Marc. tissimo Mauro Icardi, l’attaccante argenti- Poi non se n’è fatto nulla ma la strategia era quella giusta, la segue anche il no al momento ancora in forza all’Inter. La Napoli Calcio per prendere Icardi. Alex adesso raggiungerà Marc alla Honda bionda Wanda Nara, si sa, ha molta voglia in MotoGP? di apparire, direi tanto quanto il giovane Alex Marquez ha voglia di MotoGP. di Nico Cereghini Per la Ducati ormai è andata. Se si vuo- le Marc Marquez bisognerà tentare altre Ciao a tutti! Lo ha chiesto il nostro Zam pra un bel po’. Anche lì c’era il problema di strade. Ad oggi ci sono urgenze diverse, a Marc Marquez, dopo la gara: “Come ve- trovare una casella libera, solo Danilo Pe- come rimediare alla scarsa guidabilità dresti tuo fratello Alex su una Honda Mo- trucci aveva l’accordo in scadenza con un della moto, che i piloti pubblicamente CtoGP?” Domanda più che lecita: nel giorno contratto annuale, e come sapete alla fine lamentano, e più in generale ritrovare sia della terza doppietta di famiglia del 2019 non se n’è fatto niente, si è confermata la la competitività sia l’armonia all’inter- -vittoria in MotoGP più Moto2 in Francia, formazione completa ed è giusto così. Ma no della squadra ufficiale. Restano quei in Catalunya e poi qui in Germania con i la tentazione di portarsi a casa il piccolo due fratelli Marquez che partono per le due fratelli leader nelle rispettive catego- Marquez era forte, e il ragionamento deve vacanze con in tasca il primato delle due rie- immaginarli nella stessa classe e ma- essere stato più o meno questo: forse classi, due fratelli che già nel 2014 hanno gari sulla stessa moto viene automatico. Alex non sarà del tutto all’altezza ma poi vinto due titoli mondiali (allora MotoGP e Marc ha risposto razionalmente: non ci chissà, col tempo, chi può dirlo, magari Moto3) e che non hanno alcuna intenzio- sono posti liberi sulle Honda 2020. Ma il si riesce a portare a casa anche il fratello ne di rallentare. tema è caldo. Perfettamente in sintonia maggiore… Ha ragione Zam: vederli entrambi alla con l’estate e le vacanze sotto l’ombrello- L’ho letto pochi giorni fa su qualche quo- Honda, in MotoGP, è perfettamente na- ne. tidiano sportivo. La strategia di prendere turale. Magari non subito, ci sono altri Tizio per aggiudicarsi Caio ha già dei se- contratti in ballo, ma nel prossimo futuro In maggio fu la Ducati ad essere tentata. guaci. perché no. In fondo anche per la HRC vale Quando Alzamora andò a proporre il gio- Da tiepido interista l’argomento un po’ il discorso: mi prendo il piccolo per tratte- vane Marquez al team Pramac, qualcuno mi tocca e perdonatemi se per una volta nere il grande. a Borgo Panigale deve averci pensato so- sconfino in altri sport. Ogni tanto si può ASCOLTA L’EDITORIALE EDITORIALE DI NICO EDITORIALE

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MARC MARQUEZ VINCE AL SACHSENRING

SACHSENRING - Ha finito tagliando il traguar- Vittoria solitaria per lo GUARDA IL VIDEO do a braccia conserte, irridendo gli avversari spagnolo della Honda, anche sotto la bandiera a scacchi, dopo averlo Sfatto per 30 giri in pista. Scattato non troppo davanti a Vinales e a un bene dalla pole, Marc Marquez si è preso un bravissimo Crutchlow. Quarto solo rischio in tutto il GP, forzando di brutto la staccata della prima curva: superata al co- Petrucci, quinto Dovizioso, mando, a quel punto la gara per la prima po- ottavo Rossi, nono Morbidelli, sizione è finita. E, anche se non matematicamente, è anche 13esimo Iannone. Cadute per finito il mondiale: Marquez ha allungato a +58 Rins e Quartararo su Dovizioso e +64 su Petrucci. Più di due gare di vantaggio, quando alla fine ne mancano dieci (250 punti); è vero che nella seconda par- te di stagione arrivano tracciati decisamente più favorevoli alle rosse di Borgo Panigale, ma in pista, fino adesso, il duo Ducati è riuscito a battere solo due volte Marquez, una con Dovi- zioso in Qatar e una con Petrucci al Mugello. E sempre per pochi millesimi.

BRAVO VINALES, BRAVISSIMO CRUTCHLOW di Giovanni Zamagni

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Al secondo posto ha chiuso Maverick Vi- PETRUCCI VINCE LA COPPA DUCATI un sacco di errori: gli manca esperienza, non dimentichiamo che rimane un debut- nales, che ha approfittato di un grave er- L’unica sfida veramente avvincente è stata ma sta crescendo. All’ottavo un deludente tante e la sua gara è stata anche condizio- rore di Alex Rins, scivolato al 19esimo giro quella per la “coppa Ducati”, tra Danilo Pe- Valentino Rossi, sempre in difficoltà con nata da una ‘sportellata’ presa al via da mentre era comodamente secondo, ma trucci, e Jack Miller, fini- l’avantreno della sua Yamaha: Valentino Mir. Caduto a pochi giri dal termine anche nel finale è stato bravissimo a tenere testa ti in fila indiana dal quarto al sesto posto. non ha mai affondato una staccata, non Aleix Espargaro, che aveva portato l’Aprilia a un Cal Crutchlow da applausi, non al me- Petrucci e Dovizioso se le sono date - come riuscendo a essere efficace in quello che in fino al nono posto. 13esimi Andrea Ianno- glio della condizione fisica per una caduta è giusto che sia - con sorpassi avvincenti passato è sempre stato il suo punto forte. ne, dietro alla KTM di Pol Espargaro. in bicicletta lo scorso mercoledì. negli ultimi giri: Danilo ne aveva di più alla Alle sue spalle , che an- 12-13, Andrea era più efficace alla 1. Alla che qui, come è accaduto nelle prime gare, Leggi le dichiarazioni dei protago- Ma Crutchlow ha guidato benissimo, fa- fine, in Ducati hanno limitato i danni, ma ha ceduto nel finale. nisti sul nostro Live cendo vedere un buon potenziale anche a Borgo Panigale non possono certo esse- della sua Honda, che per la prima volta re felici. Per battere Marquez e la Honda ci FUORI QUARTARARO E A.ESPAR- Leggi la classifica ha sfruttato al meglio. Anzi, quasi al me- vuole ben altro. GARO glio, perché un errore al penultimo giro gli Caduto al secondo giro Fabio Quartararo ha impedito di provare a infilare Vinales, ROSSI LONTANO alla curva 3: Fabio non era a posto fisica- dopo essergli stato attaccato per tutta la Al settimo posto , che ha dimo- mente, il suo errore ci sta. Ed è solo la sua gara. In ogni caso, bravo Cal. strato di essere veloce, ma anche di fare seconda scivolata in tutto il campionato:

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LE DICHIARAZIONI DEI PRIMI TRE AL SACHSENRING

Le parole di Marc Marquez, Maverick Vinales e Cal Crutchlow al termine del GP di Germania

di Giovanni Zamagni

SACHSENRING - Ecco cosa hanno detto Marc tive? Non lo so, forse non pensare troppo a Marquez, Maverick Vinales e Cal Crutchlow al quello che hai ottenuto in passato. Ho 58 pun- termine del GP di Germania 2019. ti di vantaggio: sicuramente è un margine che S dà tranquillità, ma bisogna continuare con la GUARDA TUTTE LE FOTO MARQUEZ: “HO SPINTO PER 10 stessa mentalità in tutte le gare: in questo mo- GIRI” mento, l’avversario più forte sembra essere la al massimo le gomme. Adesso, finalmente, ci io e la squadra. Abbiamo lavorato molto negli “Ho festeggiato più del solito, perché volevo Yamaha, anche se i piloti sono indietro in clas- troviamo meglio in partenza, siamo efficaci con ultimi mesi per sfruttare al meglio questa moto, celebrare al meglio il successo di mio fratello sifica. Qui, comunque, la Honda era la moto il pieno di benzina: era quello che ci mancava per farla girare di più con il posteriore come fa e il suo primato in classifica. E poi, dai, sono giusta per vincere. Che moto consiglierei a mio per fare podi e belle gare. Non mi aspettavo di Marquez. Questa rimane la moto di Marc, ma dieci anni di fila che vinco qui, adesso si può fratello Alex se andasse in MotoGP? Non lo so”. avere Crutchlow dietro di me: non vedevo bene adesso riusciamo a sfruttarla meglio e accade anche perdere… Non sono partito benissimo, la tabella, pensavo fosse Quartararo, poi ho ca- da qualche GP, perché anche a Barcellona e ad ma ho rischiato tantissimo alla prima curva: la VINALES: “GODIAMOCI QUESTO pito che era Cal. Ho temuto che mi battesse alla Assen ero veloce, ma ho sbagliato. Qui sono mia strategia era quella di stare subito davan- MOMENTO POSITIVO” fine: il secondo posto è il massimo risultato che stato attaccato a Vinales, mi sono imposto di ti. Ho spinto per 10 giri, poi per altri 10 giri ho “E’ stata una gara molto difficile, anche perché potevo ottenere oggi. Quando Rins era davanti stare calmo per provarci alla fine, ma ho fatto conservato le gomme, quindi negli ultimi 10 ho dovuto scegliere la gomma dura posteriore: ha me, aveva preso un po’ di margine, temevo un errore. Il terzo posto, comunque, è un gran- giri ho solo gestito il vantaggio che avevo. Mi per noi non c’era alternativa. Ed era la gomma scappasse, ma poi ha sbagliato ed è caduto. de risultato nelle prossime piste potrò essere aspettavo che Vinales e Rins fossero più vicini a giusta per provare a stare dietro a Marquez e, Dobbiamo goderci questo momento positivo, più competitivo. Mercoledì mi sono fatto male me per i primi 15 giri, ma così non è stato. Con soprattutto, staccare gli avversari su una pista dopo un inizio di stagione difficile: primo e se- al ginocchio, cadendo in bicicletta, ma, sincera- l’esperienza capisco sempre di più questa moto in condizioni molto differenti rispetto a ieri. condo in due gare sono un buon risultato”. mente, non ho avuto problemi fisici”. e ho imparato che non è necessario rischiare al Ad Assen noi avevamo più grip della Honda, 100% in ogni giro di ogni turno di prove: anche qui è accaduto l’opposto, loro avevano molta CRUTCHLOW: “E’ ANCORA Rivivi le principali fasi di gara sul per questo, fino adesso, riesco a cadere meno. più trazione in uscita di curva. Ho cercato di LA MOTO DI MARQUEZ, MA…” nostro Live Qual è il segreto per vincere 10 gare consecu- guidare molto dolce, ho cercato di conservare “E’ una grande soddisfazione, ce la meritiamo

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VALENTINO ROSSI AL SACHSENRING: “UNA SCOSSA? NO, DOBBIAMO FAR FUNZIONARE LE COSE COSÌ”

posso valutare solo io. Penso che mi sarà chiaro stare attaccato a loro nella speranza finissero le quando non avrò più voglia di correre. Vedete, gomme e invece... le ho finite prima io. Se fossi SACHSENRING - Al termine del GP di Germania, Va- già dieci anni fa mi sono domandato: mi ritiro partito con la hard, come avrei voluto, forse Il Dottore va in vacanza dopo lentino Rossi chiude una deludente prima parte di da vincente oppure continuo a fare ciò che più sarei andato meglio. Certo, non per vincere la una prima parte di stagione stagione con un anonimo 8° posto. Da quando corre mi piace? Non ho avuto dubbi e sono conten- gara”. Sin MotoGP il 9 volte campione del mondo non aveva tissimo di queste scelta. Lo scorso anno non ero deludente. Da quando è in mai raccolto così pochi punti dopo le prime 9 gare molto più giovane di oggi, eppure proprio in Secondo te potrebbe servire una MotoGP, mai Valentino aveva della stagione: “Nemmeno quando ero in Ducati?”, queste ultime cinque gare ero salito sul podio scossa come avviene nel calcio quan- chiede stupito Rossi al giornalista che gli propone quattro volte. Dodici mesi fa, al Sachsenring ero do si cambia un allenatore? raccolto così pochi punti la statistica negativa. Al di là delle prestazioni, a stato 20 secondi più veloce in gara: impossibile “No, l’obiettivo è far funzionare le cose così. Da dopo le prime 9 gare del pesare sono state soprattutto le tre cadute negli sia solo una questione di pilota”. quando sono con Silvano (Galbusera ndr) sono ultimi quattro appuntamenti (Mugello, Barcellona tornato competitivo. Abbiamo lottato per un campionato e Assen). E adesso tutti si domandano se il pilota di In pista oggi non riuscivi ad attacca- mondiale fino all’ultima gara e sono arrivato Tavullia sarà in grado di rialzarsi, all’età di 40 anni, al re, sembrava ti mancasse il giusto secondo in campionato in un paio di altre rientro dalla pausa estiva. feeling con l’avantreno della tua M1. occasioni”. “Più in generale non mi trovo con questo Valentino, in queste settimane tutti conti- setting, non riesco ad avere una buona uscita Oggi al Sachsenring c’è stato il de- nuano a farti domande facendo riferi- dalle curve. E senza velocità non puoi attaccare butto della MotoE: hai visto la corsa, mento alla tua età o alla tua carriera. gli avversari. Oggi rispetto al gruppo che avevo cosa ne pensi? “Penso sia normale, vista la situazione. Anche io me davanti (Mir, Morbidelli e le Ducati ndr) facevo “Ho guardato la gara, mi è piaciuta, forse un po’ lo chiedo, sempre. Anzi, lo facevo già dieci anni fa molta più fatica e per di più non c’erano punti troppo corta. La bandiera rossa ha tolto poi un (ride). Oggi non solo sono il pilota più vecchio sulla di sorpasso. Anche la scelta degli pneumatici po’ di gusto al finale. Comunque ci sono tanti griglia, ma rispetto al secondo più anziano ho 6-7 non ha pagato. I tecnici avevano previsto un piloti forti, con un nome e una storia. È strano anni in più. Certo, i risultati, da cui tutto dipende, calo attorno all’ottavo giro, sia delle soft che vedere queste moto perchè non fanno alcun non mi aiutano ad andare avanti. Però certe cose le delle hard, ma così non è stato. Ho cercato di rumore”. di Giovanni Zamagni

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DUCATI, AL SACHSENRING È CRISI NERA. DOVIZIOSO: “PROBLEMI MAI CONSIDERATI”

SACHSENRING - Dopo il GP d’Italia, nono- Come già successo in stante la vittoria di Danilo Petrucci, Andrea Olanda, anche in Germania Dovizioso era stato piuttosto chiaro: “Così Snon si batte Marquez, non ce la possiamo sono emersi tutti i difetti di una giocare con lui”. Poteva sembrare uno sfogo, moto che non ha percorrenza una frustrazione dopo essere arrivato “solo” lo stesso: Ducati è convinta di avere una adesso sarà ancora più chiaro per chi non terzo, invece era la giusta analisi di un pilota moto competitiva, mentre i piloti dicono lo era”, dice Andrea con analisi precisa, di curva. “Lo dico da quattro molto preciso, che non parla a vanvera, che che non è così. O, perlomeno, che ci sono rimanendo sul vago su chi è indirizzato il anni, è ora di cambiare riconosce i meriti altrui (“Marquez più forte problemi che non vengono affrontati nel messaggio. di me? Non sono uno sbruffone, so quanto è modo giusto. Dovizioso non usa giri di Anche se, è evidente, il destinatario non strategia”, dice Dovizioso. forte, forse uno dei più grandi di tutti i tempi. parole. “L’impegno dei tecnici non è in può che essere l’ingegnere Gigi Dall’Igna, Petrucci, quarto, è d’accordo: Ha delle caratteristiche uniche: non è forte, discussione, tutti lavorano giorno e notte direttore generale del reparto corse: di più! E corre con una Honda. Ma non è im- per provare a rendere la moto sempre più secondo il Dovi ci si è concentrati molto “Più di così non possiamo battibile, non è su questo che dobbiamo fo- competitiva. Ma dobbiamo migliorare un sulla potenza del motore, da riferimento, fare” calizzarci”), uno che da anni ripete sempre la difetto cronico, la mancanza di velocità a ma poco sugli altri aspetti. stessa cosa (“La moto non torna”, non gira). centro curva che tutti i piloti, presenti e passati, sottolineano: io lo dico da quat- RIUNIONE IN SETTIMANA Gli ultimi GP hanno dimostrato che il suo tro anni. So che la Ducati non avrà mai la Nei prossimi giorni ci sarà un incontro sfogo non era dovuto alla frustrazione di aver percorrenza in curva delle altre moto - se a Borgo Panigale con i piloti e tutti gli preso paga dal compagno di squadra e da così fosse, diventerebbe una moto spa- ingegneri: secondo Andrea ci vorrà molto Marquez: la Ducati è in difficoltà. Come non ziale -, ma è ora di concentrarsi totalmen- tempo per raggiungere certi obiettivi. mai, come, perlomeno, non lo è mai stata te su questo aspetto, che non è mai stato “Bisogna fare una strategia: ci vuole un negli ultimi anni. Il problema sembra sempre considerato come una priorità. Credo che anno per realizzare un telaio nuovo? di Giovanni Zamagni

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Prendiamoci un anno. Deve farlo anche Come se dentro al box, invece, si pen- in prospettiva futura, indipendentemente sasse il contrario, si credesse ancora alla da chi saranno i piloti. Il nostro obiettivo favola che con altri piloti si otterrebbero non può essere quello di fare delle buone altri risultati. Non è così, ovviamente, gare - quelle le stiamo facendo -, ma di perché campionissimi hanno preso delle vincere il titolo. E così non è possibile, gran musate con questa moto. “Non anche perché quest’anno non c’è solo credo ci sia sfiducia nei nostri confronti Marquez con la Honda ad andare forte, - sottolinea Danilo -, ma bisogna essere ma sono cresciute moltissimo anche consapevoli che la differenza è trop- Suzuki e Yamaha”. pa, noi non possiamo fare più di così. Dobbiamo lavorare tutti insieme: io devo PETRUCCI SULLA STESSA LINEA mantenere alta la concentrazione, i tecni- Tre Ducati una attaccata all’altra dal ci devono far crescere di più la moto”. quarto al sesto posto, ma a sedici secondi di distanza da Marc Marquez, confermano Le ultime due gare sono state devastanti che la colpa non può essere dei piloti, ma per la Ducati (anche in SBK): l’aspetto po- che c’è un limite della moto. E’ quello che sitivo è che la situazione dovrebbe essere sottolinea anche Danilo Petrucci, quarto chiara a tutti. Dovrebbe. come nel 2018. L’anno scorso, però, Da- nilo si era giocato il podio fino a un giro dalla fine, qui non l’ha mai visto nemme- no con il binocolo.

“Io, Dovi e Miller abbiamo guidato al meglio, sfruttando la Ducati come deve essere fatto per essere veloci con que- sta moto. Abbiamo fatto il massimo, ma siamo al limite con la moto: tre Ducati in fila confermano che questo è il potenzia- le. Purtroppo, siamo troppo lontani: sia qui sia ad Assen ci siamo beccati mezzo secondo al giro” dice Danilo, che ribadi- sce spesso il concetto “non si poteva fare di più”.

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MOTOE 2019. LA PRIMA GARA VA A NIKI TUULI

SACHSENRING - Pole position e vittoria: Niki Vittoria storica del finlandese, Tuuli domina la prima, storica, gara di MotoE, che trionfa al debutto della chiusa con la bandiera rossa con due giri di Santicipo, a causa della caduta di Lorenzo categoria. La bandiera Savadori. La moto, pesantissima, 260 kg, è rossa mette fine alla corsa a finita con grande violenza contro gli air bag e la paura che prendesse fuoco ha costretto la causa della brutta caduta di direzione gara a esporre la bandiera rossa. Savadori. Sul podio anche La corsa, che parte subito senza giro di rico- Smith e Di Meglio gnizione, ha fatto vedere un buon potenziale della nuova categoria, con sorpassi e sportel- late, come in un “vero” GP. Ci sono natural- mente dei limiti, bisogna migliorare parecchi aspetti: lasciano perplessi soprattutto durata delle gare e peso delle moto, ma il potenziale c’è. E quello che è successo in gara, fermata con la bandiera rossa, è un rischio purtroppo mondo della 125. mo. Nono posto per Sete Gibernau: “Mi molto alto, che potrà ripetersi spesso. sono divertito moltissimo”, ha detto con Il migliore degli italiani al traguardo è un sorriso da ragazzino. Sul podio assieme a Tuuli, Bradley Smith, stato Matteo Ferrari, pilota del team che, ricordiamolo, fa il collaudatore Aprilia Gresini, con Alex De Angelis sesto, Mattia Leggi la classifica in MotoGP, e , campione del Casadei 11esimo e Niccolò Canepa 12esi- di Giovanni Zamagni

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SPUNTI, CONSIDERAZIONI, DOMANDE DOPO IL GP DI GERMANIA

SACHSENRING - Ecco alcuni spunti, conside- Quali sono state le chiavi razioni e domande dopo il GP di Germania, del GP di Germania? vinto da Marc Marquez, davanti a Maverick SVinales e Cal Crutchlow. Perché Crutchlow, dopo tante difficoltà, è stato così Quali sono state le chiavi del GP? 3. Il contatto Mir/Quartararo. Come Perché Cal Crutchlow, dopo tante gli accade spesso, Fabio Quartararo competitivo? Come è caduto difficoltà, è stato così competiti- 1. La staccata alla prima curva. Marquez non è scattato troppo bene e nelle vo? Rins? non è partito benissimo dalla pole prime curve si è toccato duramente Crutchlow ha spiegato di aver lavora- position, è arrivato alla frenata della con Joan Mir, perdendo parecchie to negli ultimi GP per far girare di più prima curva piuttosto indietro rispetto posizioni: alla fine del primo giro era la moto con il posteriore, esattamente a Vinales e Miller, ma si è buttato dentro solo settimo. come fa Marquez: qui è stato veramente senza alcun timore: solo lui ha un con- Questo lo ha portato a esagerare per efficace. trollo così della moto. E’ stato l’episodio recuperare; che ha deciso il GP: una volta davanti, 4. La caduta di Rins. Era secondo con Come è caduto Alex Rins? si sapeva che Marquez sarebbe stato un margine di 1”1 su Vinales, ma il pi- Lui non ha spiegato il motivo della imbattibile; lota della Suzuki ha perso il controllo caduta: dice di non aver sbagliato nulla. 2. La partenza di Vinales. Per il terzo della moto alla velocissima curva 11; Ma qualcosa, evidentemente, deve aver GP consecutivo, Vinales è riuscito a 5. I limiti della Ducati. Altro che moto sbagliato… scattare bene: quello che non faceva più competitiva: nelle piste dove non nelle prime gare, per poi essere costretto si possono sfruttare le qualità del Cosa è successo ad Aleix a rincorrere con grande affanno. Così ha motore, i limiti della ciclistica sono Espargaro? potuto gestire bene il suo potenziale; troppo grandi. di Giovanni Zamagni

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Il pilota dell’Aprilia è caduto al penultimo Le tre più belle frasi del GP giro mentre era nono, a un secondo e 3) Dalla Porta: “Le quattro sconfitte in mezzo da Rossi. Come ha detto lui stesso, volata mi hanno dato ancora più carica Aleix si è fatto ingolosire dalla possibilità per vincere qui”; di andarlo a prendere, ha forzato troppo la frenata ed è finito a terra alla curva 1. 2) Dovizioso: “Credo che adesso la situa- zione sarà più chiara anche per chi non Peccato, sarebbe stata la migliore gara lo era”; stagionale. 1) Rossi: “Sono vecchio, ma non è questo Giri veloci in gara (tra parentesi il il problema”. giro in cui è stato realizzato). Marquez 1’21”228 (5); Rins 1’21”355 (5); Crutchlow 1’21”693 (6); Miller 1’21”846 (6); Vinales 1’21”863 (6); Dovizioso 1’21”984 (7); Rossi 1’22”007 (4); Morbidel- li 1’22”050 (5); A.Espargaro 1’22”068 (6); Mir 1’22”075 (6).

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LE PAGELLE DEL GP DI GERMANIA

Ecco le pagelle di piloti dopo il GP di Germa- Lode a Marquez, imbattibile nia 2019 (leggi tutti gli articoli). in Germania. Nove a Vinales, E miglior Yamaha e 4 a Rossi.

Bene Ducati con Dovizioso da MARC MARQUEZ VOTO 10 E LODE per l’errore nel finale che gli ha impedito samente meglio in gara: su questa pista, Dieci pole e dieci vittorie consecutive: è già il di provare a conquistare il secondo posto. ci può anche stare di prendere paga dal 6,5 e Petrucci da 8 più forte di tutti, al Sachsenring è imbattibile Pare aver trovato una soluzione per riu- compagno di squadra, anche se da lui ti nel vero senso della parola. La frenata alla scire a essere efficace con questa Honda. aspetti sempre che sia il miglior pilota prima curva dopo una partenza incerta vale Buon podio. Ducati al traguardo. Chiarissima la sua tutto il GP: è senza dubbio il più forte di tutti. analisi a fine gara, ma questo è un altro Troppo superiore. DANILO PETRUCCI 8 discorso. Avvilito. Questa volta, non si può certo accusarlo MAVERICK VINALES 9 di non averci provato: lo ha fatto eccome, JACK MILLER 7 Dopo le prove sembrava avere il passo per sfruttando al meglio il suo punto forte, Miglior pilota Ducati in qualifica (di gran dare un po’ più di fastidio al rivale, ma non dalla curva 11 fino alla 13. Ha vinto la lunga), terzo tra tre ufficiali al traguar- è stato così. Senza l’errore di Rins avrebbe “Coppa Ducati”, nonostante fosse reduce do, dopo essersela giocata fino alla fine: finito terzo, ma per il secondo GP consecuti- da una brutta caduta in qualifica. Si buon GP. Evoluto. vo è la sua la migliore Yamaha al traguardo. dimostra degno sostituito di un pilota Convincente. fortissimo come Lorenzo. Tenace. JOAN MIR 7 Fa errori a ripetizione, ma nel complesso CAL CRUTCHLOW 8,5 ANDREA DOVIZIOSO 6,5 conferma la crescita messa già in mostra Fa una gran gara, guida bene e forte. Peccato Malissimo in prova (fuori dalla Q1), deci- ad Assen. Giovane di belle speranze. di Giovanni Zamagni

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Una brutta caduta nelle FP1 ha complicato SUZUKI GSX-RR VOTO 9 il suo GP: per un debuttante, la Desmosedici Stesso discorso fatto per la Yamaha nei è una moto molto complicata. confronti della Honda. Moto molto ben bilanciata ALEIX ESPARGARO 5 Ha vanificato un buon risultato (per l’Apri- DUCATI DESMOSEDICIGP VOTO 5 lia) per la voglia di provare a battere Rossi. Assen e Sachsenring hanno evidenziato Ma non avendo niente da perdere, è anche tutti i problemi di una moto che, sicura- sensato che ci abbia provato: è andata mente, non è più la più competitiva in pista. male, ma il suo errore non è di quelli ingiu- Sempre ammesso che lo sia mai stata… stificabili. Peccato.

APRILIA RS-GP VOTO 6 ALEX RINS 4 Anticipo le critiche: ma come, 5 alla Ducati Secondo errore consecutivo, terza occa- e 6 all’Aprilia. Certamente, perché tutto è sione consecutiva sprecata: era atteso alla relativo: Aleix Espargaro ha vanificato il definitiva consacrazione, ma mostra dei risultato, ma la RS-GP ha messo in mostra limiti. Grave sbaglio. un buon potenziale.

FABIO QUARTARARO 5 KTM RC16 VOTO 5 E’ il primo vero errore che commette: ci può Nel giro secco, Pol Espargaro riesce anche a stare. E non dimentichiamo che era fisica- metterci una pezza. Ma sulla distanza, tutto mente non al 100%. Comunque tosto. si complica. Qui è stata la peggiore tra le sei Case ufficiali. HONDA RC213V VOTO 9 Due RC213V sul podio: non accadeva VALENTINO ROSSI 4 POL ESPARGARO 6 dal Qatar, sempre con Marquez primo e Male in qualifica, male in gara dove non Come sempre, porta la KTM in Q2 ed è il Crutchlow terzo. Non ha mostrato partico- riesce mai ad affondare una frenata. Speria- migliore al traguardo con la moto austriaca. lari difetti. mo che le vacanze servano per ritrovare la giusta via. Irriconoscibile (leggi l’intervista). ANDREA IANNONE 4 YAMAHA M1 VOTO 9 Anche qui ha preso una gran paga dal com- Forse appena inferiore alla Honda. Forse, FRANCO MORBIDELLI 4 pagno di squadra. però, perché senza Marquez, qui mostruoso, Dopo essere stato il migliore pilota italia- avrebbe vinto la Yamaha. no sullo schieramento, in gara ha faticato PECCO BAGNAIA 4 moltissimo. Passo indietro.

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DOPOGP CON NICO E ZAM: GP OLANDA

La M1 pareva out e invece è perfettamente a Yamaha vince finalmente! GUARDA IL VIDEO suo agio ad Assen (leggi tutti gli articoli). Con Vinales. Fuori fin dalle Il quattro in linea superiore, qui, al V4: per- Lché? Lo spiega l’ingegner Bernardelle. prove Lorenzo, si difende bene Marquez, si conferma Quartararo alla seconda pole e Maverick stac- Infine Aprilia in crescita, statica la KTM, ca Marquez. Valentino ancora a terra, questa Quartararo, non brillano grandi Arbolino e Dalla Porta dominatori volta per colpa sua: ci sono responsabilità della Moto3, movimentata la Moto2, dove le Ducati. Cosa succede a della squadra nella sua crisi? Zam osserva e Balda stende Marquez e Marini va sul po- racconta. Valentino? Lento in prova e dio. Prossima gara subito, nel fine set- timana in Germania dove il pronostico è cade in gara… Arbolino in Honda mette ko Lorenzo fin dalla FP1, rien- semplice: vince sempre Marc Marquez… trerà a Brno? Certamente l’avantreno della V4 Moto3 nipponica non è a punto, lo dimostra anche Guarda il video su YouTube la gara in difesa del 93 (con la soft), ma ormai il vantaggio di Marc in campionato è impor- Scarica l’audio della puntata tante.

Delusione Rins, a terra da primo con un’ot- tima Suzuki e dopo le migliori qualifiche dell’anno; Ducati in netta difficoltà: è costret- ta a impiegare la gomma dura al posteriore e Dovi è solo quarto con Petrux sesto.

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JONATHAN REA VINCE GARA1 A DONINGTON

Rea domina gara1 sotto la pioggia a Donington e si porta in testa al campionato. Caduta per Bautista, mentre sul podio salgono Sykes e Haslam. Grande prova di Delbianco, nono

di Carlo Baldi

DONINGTON - A Jonathan Rea un missile dalla prima fila e si è portato al co- domina Gara1 sotto la pioggia, mentre Bauti- mando, infliggendo subito ai propri avversari Yamaha ufficiale di Alex Lowes, dal quale ci si ba bagnata e poi con un’incredibile rimonta sta cade e cede il comando della classifica al distacchi pesantissimi. Basti pensare che al ter- poteva aspettare qualcosa in più visto che cor- nella quale ha superato molti piloti tra i quali Dcampione del mondo, che completa così un’in- mine del primo giro Rea aveva già quasi tre se- reva in casa. Chaz Davies. La pioggia non è mai stato il terre- credibile rimonta. Lo spagnolo della Ducati fa condi di vantaggio su Sykes. Scattato dalla pole Ottimo sesto posto per Leandro Tati Mercado, no di battaglia del gallese, ma ancora una volta fatica sul bagnato (almeno con questa moto) e position Tom ha cercato di regalare alla BMW con la privatissima Kawasaki del team Orelac. Chaz ha dimostrato di attraversare una profon- quindi il suo unico obiettivo per oggi era quel- il suo primo successo in Superbike da quando L’argentino ha spinto sempre forte senza com- da crisi. Kiyonari rispolvera il suo passato nel lo di tagliare il traguardo e di portare a casa il la casa tedesca si è affidata al team inglese di mettere errori, e ha ottenuto il suo miglior risul- BSB e porta a casa un onorevole undicesimo maggior numero di punti possibili. Missione fal- Muir. Ma oggi Rea era davvero imbattibile e tato stagionale, precedendo anche il padrone posto, davanti ad un Rinaldi in netta difficoltà. lita a causa di un brutto high side nel corso del seppure sulla sua pista preferita, Sykes ha do- di casa Peter Hickman sulla seconda BMW uf- Gara da dimenticare per Razgatlioglu e Melan- dodicesimo giro quando stava occupando la vuto arrendersi al suo ex compagno di squadra. ficiale. dri. Al turco il bagnato non piace, ma oggi ci si è quinta posizione. Al di là della caduta, sino ad Terzo posto per l’altra Kawasaki ufficiale di Uno stoico Van der Mark, operato al polso de- messo anche un set up non appropriato, che ha ora su questa pista la Panigale V4 non sembra Leon Haslam che ha tenuto il passo del pilota stro meno dieci giorni fa, conclude in ottava reso le cose ancora più difficili. Melandri chiu- poter competere con la Kawasaki, ma aspet- della BMW, ma non è mai riuscito ad impensie- posizione, davanti alla vera sorpresa della de mestamente all’ultimo posto, doppiato sul tiamo le due gare di domani, quando una pista rirlo. Chiude quarto un ottimo Loris Baz. Il fran- gara: Alessandro Delbianco. Il giovane pilota traguardo da Rea. Oltre a Bautista non hanno che le previsioni dicono possa essere asciutta, cese è sempre stato forte sul bagnato, ma era del team Althea Mie Racing si trova particolar- tagliato il traguardo Torres e Cortese vittime di ci potrebbe finalmente regalare un duello rav- difficile pensare che avrebbe potuto portare mente a proprio agio sotto la pioggia, ma oggi scivolate. vicinato tra i due protagonisti di questo cam- ad un passo dal podio la R1 del team Ten Kate, ha dato spettacolo, prima con un lunghissimo pionato. Da parte sua Johnny è scattato come dopo soli due round, mettendosi alle spalle la dritto da brividi ed una lunga escursione sull’er- La classifica di Gara1

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ALVARO BAUTISTA A DONINGTON: “UN PROBLEMA TECNICO È LA CAUSA DELLE MIE CADUTE”

Il pilota spagnolo fa un consuntivo della sua stagione in Superbike e parla della Panigale V4: “Non eravamo i dominatori prima e non siamo diventati dei brocchi adesso”

di Carlo Baldi

DONINGTON - In cinque gare Alvaro Bauti- chiarato Bautista – il nostro obiettivo non sta ha dilapidato un vantaggio di 61 punti era certo quello di vincere il campionato. rava che la sua moto non era quella mac- tecnica dove il motore non è tutto. e rimesso in gioco un campionato che in Non conoscevamo ancora così bene la no- china perfetta che tutti dipingevano, ma Dmolti ritenevano già deciso. Cosa è suc- stra moto e se io sarei stato o meno com- che al contrario era ancora stabile soprat- “Nelle prime gare – continua Alvaro - ero cesso alla Panigale V4 ed al suo pilota? E petitivo in Superbike. Poi sono arrivate tutto nelle curve lente e si muoveva molto stupito di essere al comando della classi- le tre cadute negli ultimi tre round sono le gare di Phillip Island e di Buriram che nel misto. fica e di riuscire a vincere tante gare. Tut- solo il frutto di errori di Bautista o c’è ci sono state molto favorevoli. Abbiamo ti dicevano che la Panigale V4 era di gran dell’altro? vinto con margine e tutti hanno iniziato a Ma erano in pochi e credergli, perché le lunga la moto migliore, ma io sapevo che parlare di dominio assoluto, di una Moto- sue affermazioni stridevano con le sue non era esattamente così. Questa moto A spiegarcelo è stato lo stesso pilota spa- GP portata in Superbike e di campionato vittorie, ottenute con vantaggi spavento- ha un gran motore, ma non basta per vin- gnolo che si è presentato, come sempre già deciso. Ma io ho sempre detto che le si, che non avevano riscontro nella storia cere le gare. Per essere competitivo devi disponibile e sincero, al fuoco incrocia- cose stavano diversamente. Ho sempre della Superbike. frenare, impostare la curva e percorrerla. to delle domande dei giornalisti. Nessun dichiarato che la nostra moto aveva dei Non ci sono solo i rettilinei. La mia moto si piagnisteo e nessun muso lungo. Alvaro pregi ma anche dei difetti e che sarebbero I più scettici aspettarono che il mondiale muove ancora molto e d’altronde guarda- ha raccontato la sua verità tracciando un arrivate piste che avrebbero messo in luce delle derivate tornasse nel vecchio conti- te gli altri piloti Ducati che fatica stanno consuntivo di questa prima metà del cam- i punti deboli della V4”. nente per avere la certezza del predominio facendo”. pionato. della nuova moto bolognese, ma anche ad Bautista ha ragione. Ricordo chiaramente Aragon e Assen Bautista fece bottino pie- Come dargli torto? Chiedere conferma a “Prima dell’inizio della stagione – ha di- le interviste nelle quali lo spagnolo dichia- no. I problemi iniziarono a Imola, pista Chaz Davies.

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Per quanto riguarda le sue recenti cadute vincere le gare e poi faremo un consuntivo ancora una volta la schiettezza di Bautista a fine stagione”. stupisce tutti.

“Ora sappiamo perché sono caduto, sia a Jerez che a Misano - chiarisce lo spagno- lo - Inizialmente pensavamo ad un mio errore, ma in seguito abbiamo controllato i dati ed abbiamo appurato che le cadute sono state frutto di un problema tecnico. Quella di Donington invece è stata diversa e dovuta solo alle condizioni della pista”.

Inutile chiedergli quale sia il problema tecnico. Alvaro è schietto, ma non vuole rivelare i segreti di Borgo Panigale.

Il momento è certamente difficile, ma l’ex pilota della MotoGP non vuole sentir par- lare di crisi.

“Oggi sono stato davvero fortunato per- ché la caduta è stata brutta, ma non mi sono fatto nulla, anche se ho picchiato forte sull’asfalto e anche con la testa. Ma queste sono le corse.

A volte capita ai tuoi avversari ed altre volte capita a te. Dobbiamo essere sem- pre positivi e continuare ad impegnarci al massimo. Non eravamo i dominatori ad inizio stagione e non siamo diventati dei brocchi ora. Continueremo a dare il mas- simo per sviluppare la nostra moto e per

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A DONINGTON JONATHAN REA VINCE LA SUPERPOLE RACE

Il britannico della Kawasaki vince la seconda Superpole race, davanti a Razgatlioglu e Haslam. Quarto Bautista. Gara interrotta dalla bandiera rossa per un incidente che ha coinvolto cinque pilotit

di Carlo Baldi

DONINGTON - E’ stata una bellissima Su- al termine del secondo giro ha fatto se- perpole Race, vissuta sul duello tra Jona- gnare il nuovo record della pista inglese than Rea e Tom Sykes, con Toprak Razgat- (1’27”242) ma la sua resistenza è stata privata del team Ten Kate precede quella Dlioglu e Leon Haslam alle loro spalle, che piegata al quinto giro, con Rea che è en- messo dalla classifica. Oltre al danno la ufficiale di Alex Lowes, sesto. Settimo posto hanno cercato sino all’ultimo di inserirsi trato a vita persa alla chicane intitolata a beffa. per un anonimo Chaz Davies, davanti al con- nella lotta per la vittoria. Fogarty, è riuscito a domare la sua Ninja Sale così al secondo posto Toprak Razgat- valescente Michael Van der Mark e a Jordi ed ha preso il comando della gara. lioglu, che dopo essere partito forte, al se- Torres. Forse ci sarebbero riusciti se la bandiera condo giro ha passato la Kawasaki ufficiale rossa non avesse posto fine anticipata- Sykes non si è dato per vinto ed i due si di Haslam e si è messo alle calcagna dei due Così come ieri chiudono la classifica Marco mente alla gara, nel corso dell’ottavo giro. sono superati varie volte sino appunto indiavolati leader della gara. La squalifica Melandri e Michael Rinaldi, bravo a rialzare Peter Hickman rompe ed esce sull’erba, alla bandiera rossa. di Sykes regala il podio a Leon Haslam ed il la sua Panigale V4 e a portarla al traguardo ma sull’olio lasciato in pista dalla sua quarto posto a Alvaro Bautista. Lo spagnolo dopo la caduta. Una caduta spettacolare, BMW cadono in cinque: Cortese, Mercado, Tom ha tagliato il traguardo in seconda della Ducati è sempre rimasto alle spalle del con le moto che volavano letteralmente nel- Delbianco, Kiyonari e Rinaldi, che riesce posizione, ma giunto sul luogo della cadu- gruppo di testa, ma senza mai riuscire ad av- la via di fuga, senza per fortuna colpire nes- però a ripartire e a chiudere in ultima po- ta generale, con la pista ancora sporca è vicinare i quattro che lo precedevano. sun pilota. sizione. Sykes era partito in testa, subito scivolato sull’olio lasciato dalla moto del pressato da vicino dal campione del mon- suo compagno di squadra. Non potendo Quinto posto per Loris Baz, che si conferma La classifica della Super Race do. riportare al box la sua S1000RR danneg- in stato di grazia su questa pista e con la R1 di Donington Per tenerlo dietro il pilota della BMW giata nella caduta, Sykes è stato estro-

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REA VINCE ANCHE GARA2 E GUIDA IL MONDIALE

Bottino pieno per il campione del mondo della Kawasaki. In classifica allunga su Bautista, terzo dietro a un eccezionale Razgatlioglu. Decimo posto per Melandri e dodicesimo per Rinaldi

di Carlo Baldi

DONINGTON - Doppietta Kawasaki nel GP strando di essere ormai uno dei top rider del Regno Unito. Dopo la vittoria in Gara1, di questa categoria. Jonathan Rea ‘bissa’ il successo in Gara2. DIl britannico riparte da Donington con un Alex Lowes regola il gruppo degli inse- bottino di 24 punti di vantaggio su Alvaro guitori, precedendo la Kawasaki ufficiale Bautista. Lo spagnolo riesce a limitare i di Leon Haslam, che sino a metà gara è danni, salendo sul terzo gradino del podio rimasto con il gruppo di testa, ma ha poi dopo una gara intelligente, con la testa ri- diminuito il proprio ritmo sino ad essere volta al campionato. riassorbito dal gruppo alle sue spalle e BMW ha evidenziato problemi di assetto. landri, mai in grado di esprimere il suo ta- cedere anche il quarto posto all’inglese L’inglese poi ci ha messo del suo con un lento. Michael Rinaldi è dodicesimo e por- Tra i due grandi protagonisti di questa della Yamaha. dritto a quattro giri dalla fine che lo ha re- ta a casa qualche punto. Un punto anche stagione se ne erge un terzo: Toprak Raz- legato in fondo al gruppo degli inseguito- per Alessandro Delbianco. gatlioglu. Dopo il secondo posto di questa Grande prestazione di Loris Baz, sesto con ri. Il convalescente Michael Van der Mark mattina il giovane pilota turco era stato la R1 privata del team Ten Kate, dimo- ha la meglio nei confronti di Chaz Davies Ritirato Jordi Torres a causa di problemi chiaro: oggi voglio vincere la mia prima strando di poter andare forte non solo sul e questo la dice lunga sullo stato attuale tecnici alla sua Kawasaki privata. gara in Superbike. bagnato. del gallese della Ducati che porta a casa un mesto nono posto. La classifica della Gara2 di Non ce l’ha fatta, ma ha lottato ad armi Ci si aspettava di più da Tom Sykes, ma Donington pari con il campione del mondo, dimo- alla distanza con le gomme usurate la sua Chiude la top ten un anonimo Marco Me-

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RICOMINCIO DAL CIV. I PILOTI CON (E SENZA) VALIGIA

Dimenticato dal mondiale SBK, Lorenzo Savadori è tornato nel CIV confermando tutto il suo talento. E’ la dura legge di un motociclismo nel quale il fattore economico è sempre più importante

di Carlo Baldi

La doppietta di Lorenzo Savadori nelle pletamente il mondiale Superbike, gli si è A fare la differenza, principalmente, ora è stemazione in Superbike. Ma in passato ci gare del CIV Superbike di Imola ha riac- ritorto contro. la dote di sponsor e la possibilità di attira- sono stati casi anche più eclatanti di quel- ceso i riflettori su uno dei migliori piloti re l’attenzione degli stessi e dei media gra- lo di Savadori. Basti pensare a Max Biaggi, Ldel nostro motociclismo. Ingiustamente Ritrovatosi senza moto, senza sponsor e zie al proprio “peso politico”, dove è mol- che dopo quattro titoli mondiali in 250 e dimenticato dalle squadre del mondiale con pochi santi in Paradiso, Lorenzo ha to importante anche la nazionalità. Basti numerose vittorie ottenute in MotoGP, nel Superbike, nel quale ha militato dal 2016 fatto di tutto per restare nel mondiale pensare che lo stesso Savadori era in cima 2006 sembrava giunto al capolinea. Dopo allo scorso anno, il ventiseienne pilota Superbike, ma alla fine non c’è riuscito. alla lista del team Ten Kate che stava ri- un anno di stop fu Françoise Batta, uno di Cesena si è dovuto “riciclare” sia nel Con grinta, umiltà, ma anche con immu- entrando con la Yamaha nel mondiale Su- dei manager che hanno fatto la storia del mondiale MotoE che nel campionato Ita- tata consapevolezza del suo reale valore, perbike....Però... mentre di italiani in SBK mondiale delle derivate, a richiamare in liano, nel quale ha potuto rientrare grazie ha accettato di rimettersi in gioco e di ri- ce ne sono già tre, non c’era nemmeno un attività il Corsaro affidandogli la Suzuki al team Nuova M2 Racing, squadra con la partire da quel campionato italiano che francese, e sarebbe stato un problema per del team Alstare Corona Extra, e consen- quale aveva vinto la Superstock 1000 FIM lo aveva lanciato 11 anni fa. Un ritorno al tutti presentarsi a Magny Cours senza un tendogli di iniziare una nuova fase della Cup nel 2015. passato, con la speranza di poter iniziare pilota che potesse accendere l’attenzione sua carriera, che, come sappiamo, è poi un nuovo percorso che lo riporti in alto. del pubblico e delle televisioni francesi. E culminata con il doppio titolo mondiale Lorenzo è stato legato per molti anni all’A- allora sulla R1 del team olandese sale Lo- del 2010 e del 2012, proprio con quella prilia con un contratto che inizialmente Non è la prima volta che capita, e purtrop- ris Baz. Il giovane talento francese non ha RSV4 che finirà poi (storpiata dai regola- sembrava potesse portargli grandi bene- po non sarà nemmeno l’ultima, in un mo- niente in più rispetto al nostro Savadori, menti) nelle mani di Savadori. fici, ma che al contrario, quando la Casa tociclismo dove il talento e le capacità dei anzi... e se fosse stato italiano o inglese di Noale ha deciso di abbandonare com- piloti passano ormai in secondo piano. ben difficilmente avrebbe trovato una si- E che dire di Niccolò Canepa, che di rina-

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scite ne ha vissute addirittura due? A soli fatidico chiodo, quando a gennaio inol- 31 anni il pilota genovese ha già corso in trato riceve una telefonata da Christophe tutti i campionati mondiali (ad eccezione Guyot, titolare del team Yamaha GMT94, della 125) con una carriera dallo svolgi- due volte campione del mondo Enduran- mento che ha dell’incredibile. Dopo esse- ce. In pochi minuti i due trovano l’accordo, re stato un enfant prodige nei campionati e Niccolò si getta corpo e anima in una ca- italiani, Canepa vince il titolo della Super- tegoria affascinante ma per lui completa- stock 1000 nel 2007 a soli 19 anni. Sembra mente sconosciuta. Il resto è storia. l’inizio di una grande carriera, ma l’anno successivo si ritrova a fare il collaudatore Canepa è il primo italiano ad aver vinto un della Ducati MotoGP. Compito per lo meno titolo mondiale Endurance e ad aver vinto strano per un pilota così giovane. Un anno la mitica gara del Bol d’Or. Ora fa parte dei da collaudatore e poi il salto nella classe piloti dell’orbita Yamaha, e oltre a parteci- regina del motociclismo, dove però resta pare ancora al mondiale Endurance è col- un solo anno, perché nel 2010 viene ingag- laudatore della R1 e coach del pilota Alex giato da un team della Moto2. La squadra Lowes. però chiude i battenti dopo poche gare, e a soli 22 anni Niccolò è senza sponsor e senza squadra, e passa automaticamente nel dimenticatoio.

Ma non si perde d’animo, e a smettere non ci pensa nemmeno. Si dimentica di essere stato uno dei più promettenti e ricercati piloti del nostro motociclismo, e decide di riparte da quella classe Stock 1000 che aveva vinto pochi anni prima, dalla gavet- ta. Un anno in Stock, poi la Superbike e poi ancora la Stock.

Un’alternanza che però non lo porta da nessuna parte, ed alla fine del 2015 è di nuovo a piedi. Questa volta Niccolò pen- sa di dover davvero attaccare il casco al

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MXGP, VITTORIE DI GAJSER E PRADO IN INDONESIA

PALEMBANG - Continua il dominio di Tim Non cambiano i vincitori Gajser in MXGP e di Jorge Prado in MX2. I neanche sul nuovo circuito di due macinano vittorie a ripetizione in modo Pparallelo. Anche in Gara1 del GP di Indonesia Palembang. Lo sloveno della lo sloveno della Honda conquista la clas- Honda si impone nella classe se regina, seguito da Max Anstie e Jeremy Seewer. L’unico italiano al via, dopo il KO di regina, mentre lo spagnolo Antonio Cairoli, Ivo Monticelli ha chiuso al della KTM domina la MX2 nono posto.

In MX2, Jorge Prado mette come al solito tutti in riga. L’alfiere della KTM vince davanti al compagno di marca, il francese Tom Vialle, e alla Yamaha dell’altro francese, Maxime Renaux.

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di Massimo Zanzani

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MXGP IN INDONESIA, FEBVRE E OLSEN IN GARA2

PALEMBANG - Mentre arrivava la brutta notizia Successi inaspettati nella dell’abbandono definitivo della stagione da seconda gara del GP parte di Tony Cairoli, operato il giorno prima in PBelgio dallo specialista della spalla Tom Claes, indonesiano, con Febvre causa la rottura del tendine sovra spinato e di e Olsen capaci di battere quello sottoscapolare, che a seguito di un esame accurato si è visto compromettergli la funzio- i dominatori di categoria, nalità della spalla, in Indonesia Tim Gajser ha Gajser e Prado, entrambi al continuato a guardare la MXGP dal gradino più alto del podio. secondo posto dopo aver vinto Gara1 Ma per centrare la sua 7a vittoria stagionale, l’ufficiale HRC questa volta ha dovuto sudare più del solito, e non solo per l’insopportabile caldo umido asiatico. Dopo aver vinto in piena sicurezza la prima manche, al terzo passaggio della successiva infatti lo sloveno, mentre era di nuovo al comando, ha perso l’equilibrio in una carreggiata ma mentre stava riprendendo il controllo della situazione la moto gli si è spenta ed è finito a terra.

Giusto il tempo di rialzarsi che è arrivato Romain di Massimo Zanzani

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Febvre così desideroso di non farsi sfuggire ha tenuto testa allo spagnolo fin quando il la prima affermazione parziale della stagione leader MX2 ha rimesso in chiaro la situazione che ha impresso un ritmo tale alla gara da concludendo le ultime sei tornate davanti al convincere Gajser a desistere ed acconten- francese. tarsi del posto d’onore. Un occhio al risultato Il problema più grosso il campione del mondo ed uno alla classifica quindi, che ora vede in carica l’ha però avuto nella frazione di chiu- Tiga243 in vantaggio ancora su Cairoli di 130 sura, che lo ha visto pasticciare nelle prime punti. Sommando il 4° acquisito in Gara 1, il battute di gara dove da 3° ha indietreggiato francese della Yamaha Monster Energy si è sino a 5° per poi radunare forze e concentra- garantito il 2° posto assoluto davanti al sem- zione rimontando gradatamente sino alla 2a pre più consistente compagno di squadra posizione. Gradino del podio assicurato quin- Jeremy Seewer che ora è 3° nella graduatoria di per il galiziano, ora leader con 51 punti su iridata con 9 lunghezze sul pilota del Wilvo Thomas Olsen ritornato al 2° posto grazie alla Yamaha, Gautier Paulin. A Palembang il vittoria della 2a manche e al 6° raggiunto in francese non è riuscito a fare meglio di 6°. apertura. Ancora peggio però è andata al compagno di Il danese della Husqvarna Rockstar Energy è scuderia Arnaud Tonus, il quale ha perso un stato preceduto sul podio da Vialle, che con- po’ di terreno in campionato causa il ritiro tinua a crescere gara dopo gara e bene ha fat- nella seconda manche per un guasto tecnico to la KTM ad assicurarselo per i prossimi due dopo il 6° ottenuto in apertura. anni. Il podio è stato seguito dai piazzamenti di Maxime Renaux, Jed Beaton e Brent Van Dietro a Seewer si sono quindi piazzati i piloti Doninck i quali hanno approfittato di questo KTM Standing Construct Max Anstie e Glenn inusuale GP e delle defezioni di alcuni dei pro- Coldenhoff, mentre con gli stessi colori Ivo tagonisti della classe per piazzarsi rispettiva- Monticelli ha tagliato il traguardo prima 9° e mente dal 4° posto in poi. poi 12° dopo una partenza in ultima posizio- Niente da fare invece per Ben Watson, la cui ne. Per la prima volta quest’anno anche Jorge recente frattura alla mano si è dimostrata Prado ha dovuto impegnarsi più del solito per troppo fresca per permettergli di disputare il portare a casa la sua 10a affermazione stagio- GP, per Mitch Evans anche lui per i postumi nale. Al 10° giro della prima manche infatti è della botta tedesca, e per l’unico italiano al stato protagonista di una scivolata innocua via della 250 Andrea Adamo, che per il dolo- ma sufficiente per fargli perdere le redini del re a un muscolo della gamba infortunata in comando che è passato alla seconda guida qualifica è stato costretto a rimandare la sua KTM Red Bull Tom Vialle che per cinque giri presenza al prossimo GP dell’Asia.

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