Biblionews Viaggi.Pub
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Comune di Oleggio Assessorato alla Cultura Notiziario della Biblioteca Civica E. Julitta Ottobre 2007 - Storie di Viaggi Il notiziario “Biblionews è stato idea- Sommario: to e creato dal Consiglio di biblioteca e dai suoi collaboratori Editoriale 3 Viaggiare: un piacere ... 4 Alexandra David-Neel: … 6 Viaggio in Francia 8 Una crociera nel mediterraneo 10 Passaggio a Teheran 12 Freya Stark e due sue opere 13 Annemarie Schwarzenbach 15 Romania 2007: appunti di viaggio 17 Donne di viaggio nel cinema 20 Libri di viaggi 22 Itaca 24 Biblioteca Civica Enzio Julitta Vicolo della Chiesa 3 28047 Oleggio Tel. / Fax 0321 91343 Sito web: www.bibliojulitta.it email: [email protected] In copertina: “Milarepa Stepped Here: Mount Kai- las, viewed from the south. The o- bjects in the foreground are chortens, Buddhist shrines believed to radiate healing energy” Veduta del Monte Kailas in Tibet Orario di apertura: Martedì, Mercoledì, Giovedì 15.00/18.00 Venerdì 16.00/19.00 Sabato 8.30/12.30 Stampato in pro- prio Abbiamo voluto dedicare questo nu- “Il viaggio è una specie di porta attra- mero di Biblionews al “viaggio” o verso la quale si esce dalla realtà”. meglio ai libri di viaggio al femmini- (Guy de Maupassant) le. Buona lettura e chissà mai che, in futuro, la nostra biblioteca non possa arricchirsi di qualche nuovo reporta- ge…! “…qualcosa è nascosto. vai a cercar- lo. cerca al di là delle vette. qualcosa è stato perso al di là delle vette. è stato perso e ti aspetta. vai!” (R. Kipling) “Il piacere più grande del viaggio è forse lo stupore del ritorno. Vedo che dà valore agli esseri e alle cose più insipide. (Stendhal) “Ma i veri viaggiatori sono soltanto coloro che partono per partire, col “Il sentimento di irrefrenabile curiosi- cuore lieve, simile a un pallone; non si tà che molti di noi conoscono nasce da separano mai dal loro destino e, senza un nostro bisogno profondo: noi dob- sapere perché, dicono sempre: Andia- biamo capire, sapere che non restere- mo! (C. Baudelaire) Le voyage in “I mo nell’ignoranza per sempre. Gli fiori del male” enigmi con cui ci confrontiamo sono tre: il mondo, noi stessi e Dio. Con la “…fatti non foste a viver come bruti sua incantevole bellezza e le sue me- ma per seguir virtute e canoscen- raviglie, il mondo ci attira prima anco- za…” (Dante – canto XXVI ra che noi riusciamo a intuire dell’Inferno) l’esistenza di un suo significato nasco- sto. Iniziamo così studiarlo, a conqui- “Il mondo è un libro e quelli che non starlo poco a poco, chiedendoci in che viaggiano ne leggono solo una pagi- modo saprà rispondere ai nostri desi- na”. (Sant’Agostino) deri più intimi.” (Ella Maillart) “Crociere e carovane” “Lunga e difficile è la strada e, al prin- cipio, aspra, ma quando si giunge alla Il Presidente del Consiglio di vetta diventa agevole ciò che prima Biblioteca era difficile”. (Esiodo) Cristina Capitani 3 Viaggiare: un piacere … ma non solo Così scrive Ryszard Kapuscinski, cor- Non tutti possono però diventare dei rispondente estero di fama internazio- Barzini, dei Terzani, dei Chatwin, dei nale e autore di bellissimi libri, in”In Maraini e dei Mo, grandi viaggiatori viaggio con Erodoto”: “… Non si sa non solo per diletto ma anche per pro- esattamente che cosa spinga l’uomo a fessione. Pochi possono fare del viag- girare il mondo. La curiosità? Il desi- gio la loro vita … derio di avventura? Il continuo biso- gno di essere stupito? Chi perde la capacità di stupirsi è un uomo inte- riormente morto. Chi considera tutto un dejà vu e non riesce a stupirsi di niente, ha perso la cosa più preziosa, l’amore per la vita. Erodoto è l’esatto contrario, Nomade infaticabile, sem- pre in movimento, sempre concentra- to, sempre pieno di idee, di ipotesi e di progetti. Sempre in viaggio … Per lui un viaggio è uno sforzo, un’indagine per arrivare e conoscere tutto: la vita, il mondo, se stesso …” Come lui, sempre in viaggio, Ulisse, Marco Polo, i grandi navigatori, gli esploratori e tanti altri ancora, scrittori, Foto: Ella Maillart giornalisti, studiosi. “Fate che il vostro spirito avventuroso Curioso…finora ho elencato solo no- vi porti sempre ad andare avanti per mi maschili. scoprire il mondo che vi circonda con E pensare che ci sono state grandi le sue stranezze e le sue meraviglie. figure femminili, grandi viaggiatrici Scoprirlo significherà, per voi, amar- che percorsero vie assolutamente im- lo”disse Kahlil Gibran. pervie, correndo grandi rischi e met- Come contraddirlo e come non sentire tendo a repentaglio la propria vita non a volte dentro di noi, persone solo per conoscere il mondo, per in- ‘normali’ che conduciamo una vita contrare altre popolazioni, confrontan- ‘normale’, lo stesso desiderio di fare le dosi con diverse abitudini di vita, usi, valigie e metterci in viaggio anche per costumi. Lo fecero anche per fuggire percorrere poche centinaia di chilome- ad una vita diventata difficile da af- tri superando la prima frontiera dietro frontare, per ritrovare se stesse, per l’angolo di casa! uscire da situazioni familiari pesanti, 4 per ritrovare o accettare un’identità fame. Oltrepassarono frontiere a volte personale silenziosamente accettata senza permesso, si travestirono da nella sua complessità o ‘diversità’. uomo per muoversi più liberamente. Quante e differenti possono essere le Insomma scelsero di affrontare perico- motivazioni che spingono una perso- li al limite dell’accettabile pur di e- na a fuggire, a cambiare cercando splorare il mondo, consapevoli di la- qualcosa che possa offrire nuove sciarsi - molto spesso - alle spalle agi motivazioni e stimoli diversi. e benessere, denaro e comodità. Vogliamo fare alcuni nomi? Ella Maillart (1903- 1997) Freya Stark (1883-1993) - Annemarie Schwar- zenbach (1908-1942) - Isabelle E- berhardt (1877-1904) - Edith Whar- ton, (1862-1937) Alexandra David- Neel (1868-1969) - Vita Sackville West (1892-1962), Rebecca West (1892-1983), Gertrude Stein (1874- 1946). L’elenco potrebbe continuare anche perché queste signore – nate e vissu- te a cavallo di due secoli –hanno lasciato un’eredità che è stata raccol- ta da altre donne viaggiatrici dei Foto: Alexandra David-Neel nostri tempi. Certo oggi le difficoltà e i potenziali “Viaggiare è il più personale dei pia- pericoli si sono ridimensionati ma in ceri” disse Vita Sackville West che di quegli anni ormai lontani tutto era ricchezza e di agi certamente non era molto, molto più difficile. priva. Come non lo era Annemarie Alexandra David-Neel e compagne Schwarzenbach che nei suoi viaggi attraversarono paesi cha ancora oggi cercò ben altro che non la fama di possono creare grossi problemi soprat- narratrice di avventure. tutto per le complesse situazioni poli- tico-militari: si spinsero in Afghani- Viaggiare serve anche a questo. stan, in India, nel Tibet, in Persia, nello Yemen, in Turchia, in Nepal. Cristina Capitani Percorsero sentieri inaccessibili a pie- di o a dorso di mulo, affrontarono bru- schi cambiamenti di clima rischiando assideramenti, guadarono torrenti im- provvisamente in piena, patirono la 5 Alexandra David-Neel: La prima donna straniera a Lhasa Le vacanze sono appena terminate, ragazza, quando fugge, durante una abbiamo ancora nella mente le imma- vacanza estiva, dai suoi genitori e, gini dei nostri viaggi: mare, monta- dopo aver raggiunto l’Olanda, si im- gna, città d’arte; per i più fortunati barca per l’Inghilterra, dove rimane luoghi lontani: deserto, distese infini- sin quando non ha esaurito le risorse te, parchi con animali, paesi scono- monetarie. Da allora, la giovane ribel- sciuti, ambienti unici, tramonti ed albe le non smette più di viaggiare e tropicali. Viaggi più o meno impegna- l’Italia, la Spagna e, ancora, tivi e faticosi, ma oggi, con i mezzi a l’Inghilterra diventano sue mete predi- nostra disposizione, comunque realiz- lette. zabili. Queste considerazioni mi porta- Da adulta, insofferente verso la sua no a confrontare i nostri viaggi, anche stessa vita, la donna decide di partire, se suggestivi ed avventurosi con le ormai quarantaquattrenne, dopo un imprese veramente uniche ed affasci- matrimonio non molto riuscito con nanti di Alexandra David-Neel, una Philippe Neel - che lascerà nel 1911 - donna dalla carnagione chiara e lo per intraprendere un avventuroso vi- sguardo penetrante che si aggira per aggio alla volta della Cina, del Giap- luoghi impervi e valli desolate, sotto pone, dell’India e del Nepal, dal quale le false spoglie di una pellegrina alla non farà ritorno che nel 1925. ricerca del suo tempio. In realtà, pochi Numerose sono le persone più o meno o forse nessuno sa che quella viandan- illustri che, in questi anni, Alexandra te dai capelli scuri è una famosissima incontra, fino a colui che diventerà esploratrice europea dei primi del suo figlio adottivo, Yongden, e la se- ‘900, che, appassionata conoscitrice guirà in tutte le sue avventure. dell’Asia e del pensiero orientale, è Con lui cerca di raggiungere il Tibet diretta a Lhasa, cittadina proibita agli attraversando le immense solitudini stranieri. E’ disposta ad affrontare erbose, facendo finta di aver rinuncia- qualsiasi genere di difficoltà: digiuno to al viaggio per non farsi sorprendere prolungato, freddo intenso, pericoli ed espellere. Cercherà sempre di sfrut- d’ogni tipo, anche a rischio della pro- tare al meglio il suo tempo, osservan- pria vita, pur di raggiungere il suo do le popolazioni locali, le loro abitu- obiettivo. dini, usanze, abiti e vocabolario. Que- Alexandra David-Néel, figlia di una sti mesi, travestita anche da mendican- famiglia benestante parigina ha avuto te, costituiscono la necessaria prova fin da piccola una vita movimentata: che la renderà poi famosa in tutto il infatti l’attitudine al viaggio e la vo- mondo, quando riuscirà a raggiungere glia di fuga la caratterizzano fin da Lhasa, la città proibita agli stranieri, 6 all’età di cinquantaquattro anni, il 24 rappresentano anche una lettura piace- gennaio del 1925.