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Scarica La Versione PDF Firmata (6.3 REPUBBLICA ITALIANA BOLLETTINO UFFICIALE DIREZIONE E REDAZIONE PRESSO LA PRESIDENZA DELLA REGIONE - VIALE ALDO MORO 52 - BOLOGNA Parte seconda - N. 42 Anno 47 25 febbraio 2016 N. 48 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 22 FEBBRAIO 2016, N. 201 Approvazione della Direttiva concernente “Indirizzi all’Agenzia Territoriale dell’Emilia-Romagna per i Servizi idrici e rifiuti ed agli Enti competenti per la pre- disposizione dei programmi di adeguamento degli scarichi di acque reflue urbane” 2 25-2-2016 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA - PARTE SECONDA - N. 48 REGIONE EMILIA-ROMAGNA premesso che: - nelle materie di cui al capo I della L.R. 13/2015, la Re- DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 22 FEB- gione esercita le funzioni di indirizzo, di pianificazione e di BRAIO 2016, N. 201 programmazione e che nelle stesse materie esercita, inol- Approvazione della Direttiva concernente "Indirizzi all'A- tre, le funzioni di sviluppo e coordinamento delle conoscenze genzia Territoriale dell'Emilia-Romagna per i Servizi idrici territoriali e dei sistemi informativi, di supporto allo svolgi- e rifiuti ed agli Enti competenti per la predisposizione dei mento delle relazioni inter-istituzionali, nonché le funzioni in programmi di adeguamento degli scarichi di acque reflue esercizio alla data di entrata in vigore della legge non espres- urbane" samente attribuite dalla stessa ad altri Enti ivi compresa la delimitazione degli agglomerati di cui all’art. 74, comma 1, lettera n, LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA del D.Lgs. 152/2006; VISTI: considerato che: - la Direttiva 91/271/CEE, concernente il trattamento delle - il Consiglio Europeo, per evitare ripercussioni negati- acque reflue urbane; ve sull’ambiente dovute allo scarico delle acque reflue urbane trattate in modo insufficiente, ha emanato la Direttiva 91/271/ - la Direttiva 2000/60/CE che istituisce un quadro per l’azio- CEE con la quale vengono stabiliti obiettivi e standard di rife- ne comunitaria in materia di acque; rimento a cui devono essere sottoposti tutti i sistemi di raccolta - il D.Lgs. 3 Aprile 2006, n.152 e s.m.i., recante “Norme in e trattamento delle acque reflue urbane provenienti da agglo- materia ambientale”; merati, intesi come aree in cui la popolazione e/o le attività - la Legge regionale 23 dicembre 2011 n. 23 concernente la economiche sono sufficientemente concentrate così da rende- delimitazione degli Ambiti Territoriali Ottimali e l'organizzazio- re possibile la raccolta e il convogliamento delle acque reflue ne del servizio idrico integrato; urbane verso un impianto di trattamento o un punto di scarico - la Legge regionale 30 luglio 2015 n. 13 concernente la rifor- finale; ma del sistema di governo regionale e locale e le disposizioni su - gli obiettivi e gli standard di riferimento individuati dalla città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni; Direttiva 91/271/CEE sono differenziati in base alla consisten- za dell’agglomerato, espressa in abitanti equivalenti (AE), e - la Deliberazione della Giunta regionale 3 luglio 2001 alla tipologia di area ricevente in cui vengono convogliati gli n. 1299 concernente le modalità di effettuazione dei controlli de- scarichi (area normale, area sensibile, bacino drenante ad area gli impianti di trattamento delle acque reflue urbane; sensibile); - la Deliberazione della Giunta regionale 9 giugno 2003 - la medesima Direttiva 91/271/CEE fissa al 31 dicembre n. 1053 "Direttiva concernente indirizzi per l'applicazione del 2005 la data entro la quale tutte le acque reflue urbane, che con- D.Lgs. 11 maggio 1999, n. 152 come modificato dal D.Lgs. 18 fluiscono in reti fognarie, devono essere sottoposte prima dello agosto 2000, n. 258 recante disposizioni in materia di tutela del- scarico a trattamenti adeguati e stabilisce che gli Stati membri le acque dall'inquinamento"; sono tenuti a presentare alla Commissione Europea specifici re- - la Deliberazione dell'Autorità di Bacino del Fiume Po del 3 port biennali relativi allo stato di attuazione della Direttiva e alla marzo 2004 n. 7 "Adozione degli obiettivi e delle priorità di in- conformità alle disposizioni della stessa degli scarichi delle acque tervento ai sensi dell'art. 44 del D.Lgs. 11 maggio 1999 n. 152 e reflue urbane provenienti dagli agglomerati presenti sul territo- successive modifiche ed integrazioni"; rio nazionale; - la Deliberazione della Giunta regionale 14 febbraio 2005 n. - la Direttiva 91/271/CEE è stata recepita in Italia con il 286 concernente gli indirizzi per la gestione delle acque di prima D.Lgs. 152/99 recante "Disposizioni sulla tutela delle acque pioggia e di lavaggio da aree esterne; dall'inquinamento e recepimento della direttiva 91/271/CE- - il Piano di Tutela delle Acque (di seguito PTA), approvato E concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della con Delibera n. 40 dell’Assemblea Legislativa in data 21 dicem- direttiva 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque dall'in- bre 2005; quinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole" sostituito poi dal D.Lgs. 152/06 recante “Norme in materia - la Deliberazione della Giunta regionale 29 dicembre 2005 ambientale”; n. 2241 concernente indirizzi alle province ed alle agenzie d'am- bito per i servizi pubblici sui programmi di adeguamento degli - con Deliberazione della Giunta regionale 9 giugno 2003 scarichi di acque reflue urbane degli agglomerati ai sensi delle n. 1053 la Regione ha inteso fornire alle Province indirizzi per disposizioni comunitarie; l'applicazione del D.Lgs. 152/99, definendo, tra l’altro, le mo- dalità di individuazione degli agglomerati nonché i sistemi di - la Deliberazione della Giunta regionale 12 novembre 2015 trattamento appropriati per gli agglomerati di consistenza infe- n. 1781 concernente l’”Aggiornamento del quadro conoscitivo di riore a 2.000 AE; riferimento (carichi inquinanti, bilanci idrici e stato delle acque) ai fini del riesame dei Piani di Gestione distrettuali 2015-2021; - con Deliberazione della Giunta regionale 14 febbraio 2005 n. 286 concernente gli indirizzi per la gestione delle acque di - la Deliberazione della Giunta regionale 14 dicembre 2015 prima pioggia e di lavaggio da aree esterne la Regione ha in- n. 2067 concernente l’”Attuazione della direttiva 2000/60/CE: dividuato nel carico inquinante generato dalle acque di prima contributo della Regione Emilia-Romagna ai fini dell'aggiorna- pioggia e veicolato nei corpi idrici superficiali attraverso le reti mento/riesame dei Piani di Gestione Distrettuali 2015-2021”; fognarie uno dei principali fattori di compromissione della qua- - i Piani di Gestione dei Distretti Idrografici Padano, dell’Ap- lità delle stesse, demandando ai Piani di Indirizzo, da redigersi pennino Settentrionale e dell’Appennino Centrale adottati il 17 da parte delle Province di concerto con l’Autorità d’Ambito, la dicembre 2015; predisposizione delle linee di intervento per la localizzazione 3 25-2-2016 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA - PARTE SECONDA - N. 48 ed il dimensionamento delle vasche di prima pioggia dei princi- 5. Abbattimento dell'azoto negli impianti a servizio degli ag- pali agglomerati urbani; glomerati di consistenza compresa fra 20.000 e 100.000 AE - il PTA, approvato con Delibera n. 40 dell’Assemblea Le- - scadenza 31 dicembre 2007; gislativa in data 21 dicembre 2005, individua nel Programma di 6. Agglomerati con popolazione compresa fra 200 e 2.000 AE misure per il conseguimento degli obiettivi di qualità ambientale - scadenza 30 giugno 2008; dei corpi idrici le specifiche misure e le tempistiche di adegua- dato atto che: mento relative agli scarichi delle acque reflue urbane derivanti - ai fini dell’aggiornamento delle informazioni relative agli dagli agglomerati comprese le necessità di trattamento delle ac- agglomerati presenti in regione e della valutazione delle condizio- que di prima pioggia; ni di conformità degli stessi alle disposizioni di cui alla Direttiva - che il predetto PTA in coerenza con le disposizioni previ- 91/271/CEE così come riprese dal PTA, con Determina del Diret- ste dall'art. 5 della Direttiva 91/271/CEE più volte richiamata tore Generale Ambiente e Difesa del Suolo e della Costa n. 6782 ed in attuazione della deliberazione dell'Autorità di Bacino del del 1 giugno 2015, è stato istituito un Gruppo di Lavoro costituito Fiume Po del 3 marzo 2004 n. 7 "Adozione degli obiettivi e del- da tecnici di Regione, Province, Agenzia territoriale dell’Emilia- le priorità di intervento ai sensi dell'art. 44 del D.Lgs. 152/99 Romagna per i Servizi Idrici e i Rifiuti (ATERSIR), Gestori del e successive modifiche ed integrazioni", persegue l'obiettivo Servizio Idrico Integrato (SII) e ARPA (ora ARPAE); dell'abbattimento di almeno il 75% del carico di azoto totale e - il Gruppo di Lavoro Tecnico di cui al punto precedente ha fosforo totale nei bacini/sottobacini drenanti afferenti alle aree provveduto ad aggiornare il Quadro Conoscitivo degli agglome- sensibili; rati di consistenza uguale e superiore a 200 AE e degli impianti considerato, inoltre, che: di trattamento ad essi associati, nonché ad individuare l’elenco - il D.Lgs. 152/06, con cui è stata recepita la Direttiva degli agglomerati di consistenza inferiore ai 200 AE presenti in 2000/60/CE, ha introdotto come strumento per la tutela dei cor- regione; pi idrici dell’Unione il Piano di Gestione del Distretto Idrografico; preso atto che: - la Regione Emilia-Romagna afferisce ai Distretti Idrografici - tutti gli agglomerati di consistenza superiore ai 2.000 AE, Padano, dell’Appennino Settentrionale e dell’Appennino Centrale che rappresentano il 93% del carico inquinante complessivamente i cui Piani di Gestione sono stati adottati in data 17 dicembre 2015; generato a livello regionale, hanno raggiunto gli obiettivi pre- - il mancato raggiungimento degli obiettivi di qualità previsti visti dal PTA e risultano quindi conformi al disposto di cui alla dai Piani di Gestione per i corpi idrici individuati può compor- Direttiva 91/271/CEE, in quanto ad estensione delle reti ed alla tare l'avvio da parte della Corte di giustizia della Commissione presenza di impianti di trattamento, così come rappresentato nei Europea (CE) delle procedure di infrazione ai sensi dell'art.
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