Repertorio Ripartimento Polizia, 1841
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Il complesso documentario Ministero e Real Segreteria di Stato presso il Luogotenente Generale Frate gli “strumenti di ricerca” annovera i Repertori del Ripartimento Polizia . I 35 volumi manoscritti – degli inventari analitici, la cui redazione è da fare risalire agli inizi del XIX secolo – attengono a documentazione relativa agli anni 1819 – 1855. Ogni repertorio è strutturato secondo una suddivisione che comprende le seguenti voci: - numero di filza, fascicolo, documento; - data riportata dal documento (giorno, mese, anno); - oggetto, ovvero contenuto del documento; - annotazioni. Quasi tutti i repertori alla fine presentano un indice alfabetico onomastico, analitico e topografico. L’inventario digitale testuale tende a conservare la originaria struttura redazionale. Ciò in quanto risulta innegabile che il modo in cui è articolato uno strumento di descrizione archivistica è sempre da collegare all’attività dell’archivista, in quanto prodotto intellettuale di una determinata epoca e di un determinato contesto. A volte è esso stesso ad essere sottoposto a successivi interventi archivistici stratificati nel tempo, e quindi è documento e testimonianza di un modo di descrivere. L’inventario digitale testuale, costituito cioè da pagine statiche in formato testo, è una tra le tipologie di strumenti di ricerca che le istituzioni archivistiche propongono in rete. Questi linguaggi consentono di inserire i tradizionali strumenti cartacei in qualunque sistema di comunicazione mantenendo la struttura originaria. La riedizione degli strumenti di ricerca ha proceduto all’esame delle informazioni originarie, costituite sia dall’impostazione della grafica a stampa, tipica degli inventari dell’epoca, che ne fa da contenitore sia da quell’insieme di testo, note, spaziature, elenchi, particolarità ortografiche e calligrafiche che ne costituisce il contenuto. La rappresentazione elettronica di una fonte presuppone l’interpretazione del testo e quindi la codifica basata sui sistemi di marcatura ( mark-up ), deve rispettare la fedeltà del documento elettronico al suo originale, facilita l’accesso all’informazione e crea la possibilità di sfruttare metodi di analisi informatica dei dati ( information retrieval ). Dal raffronto tra l’indice onomastico, analitico e topografico posto alla fine di ogni volume e il contenuto del repertorio è stata rilevata una grande quantità di varianti dei nomi, cui si è ovviato all’interno del testo, riportandole tra parentesi quadre e in carattere corsivo. Sempre al fine di favorire la ricerca, all’interno della tabella e del testo sono state eliminate le virgolette di ripetizione riportando il testo per intero, tutte le abbreviazioni sono state sciolte, e le date sono state riportate volta per volta nell’apposito campo, abbreviando soltanto il mese di riferimento. Laddove sono stati rilevati errori, sono stati apportati di volta in volta, ove ritenuto opportuno, correzioni o adeguamenti linguistici. Affinché non andassero perdute preziose informazioni contenute nell’indice, nelle quali era presente il rimando al numero del documento, è stato creato un campo note a chiusura della pagina ad integrazione o chiarimento del contenuto delle carte, sul quale è possibile operare con i consueti sistemi di ricerca. L’operazione di normalizzazione ha dunque comportato necessariamente un atto interpretativo del testo, una codifica del linguaggio in cui essi sono stati scritti, nonché una ri-codificazione delle informazioni contenute in un formato diverso da quello in cui esse hanno avuto origine e sono state conservate e soprattutto un trasferimento fedele dei contenuti e dei metadati relativi alla struttura del complesso documentario che gli strumenti descrivono. Non bisogna dimenticare, infine, che oltre al fatto che il trasferimento dell’informazione sul nuovo supporto apporta alcuni vantaggi derivanti dalle potenzialità di ricerca ed esplorazione dei testi, la possibilità di accesso ad un formato altro rispetto all’originale, salvaguarderà di questo l’integrità fisica. Real Segreteria di Stato presso il Luogotenente Generale in Sicilia Ripartimento Polizia Repertorio anno 1841 NUMERO DI DATA ORDINAMENTO OGGETTO ANNOTAZIONI Filza Filza mese mese anno giorno giorno fascicolo fascicolo documento 303 1 1 18 set 1841 Sulla vigilanza per i Religiosi dei diversi ordini monastici che giungono nel regno, e sul divieto d’accordarsi il passaporto per l’estero e per i domini continentali ai Padri Basiliani Ignazio Basile e Giuseppe Papardo Stati di condotta dei funzionari d’ogni ramo 303 2 2 28 gen 1841 Comunica che sarà tenuto presente il desiderio del Regio Giudice Don Nicola Parisi che dal circondario di Naso fu trasferito a quello di Savoca, ove non sa acclimatarsi 303 3 3 3 lug 1841 Resta inteso della regolare condotta degl’impiegati telegrafici del Castello di Cefalù, Plajia d’Aranciotto e Finale Personale di Polizia 303 3 3 4 mar 1841 Riceve il Regio Decreto che nomina Ispettore di Polizia Don Giovanni bis Rallo già Capitano d’armi del distretto di Trapani 303 3 4 27 gen 1842 Sulle nuove istanze del Cancelliere di Polizia di Palermo Don Giuseppe Grillo per aversi il pagamento degli averi per il tempo che restò lontano dalla sua residenza Congedi 303 4 5 12 mar 1841 Accorda il congedo di 29 giorni a Don Emanuele Portal interpetre della Polizia 2 303 4 6 15 apr 1841 Id il congedo di 29 giorni a Giuseppe Garzia custode del bagno penale di San Giacomo in Favignana 303 4 7 14 giu 1841 Id id di 15 giorni a Don Vincenzo Sanzone Ispettore di Polizia in Mazzara 303 4 8 28 giu 1841 Id id di 29 giorni a Don Vincenzo Linares Ufficiale della Prefettura di Polizia 303 4 9 28 ago 1841 Id id di 29 giorni al Commissario di Polizia Don Francesco Silvestri 303 4 10 28 ago 1841 Id id di 15 giorni all’Ufficiale di carico della Luogotenenza Generale Don Michele cavaliere de Boaumont 303 4 11 7 ott 1841 Accorda un congedo di 15 giorni a Don Carmelo Pugliutti, medico cerusico ordinario della Polizia di Messina 303 4 12 11 nov 1841 Id id di 29 giorni a Don Ferdinando Gonzales Ufficiale di prima classe della Prefettura di Polizia Vigilanza di Polizia 303 5 13 29 lug 1840 Sorveglianza e regole per i girovaghi esteri e sul conto di Giovanni Zibò da Viterbo venditore di tessuti 303 5 14 10 dic 1840 Id sul conto di Francesco Emmari da Chardonne, e di Pietro Ferraud naturale di Marsiglia dimorante in Palermo venditore di tessuti 303 5 15 23 dic 1840 Id sul conto del francese Giovan Battista Chapellot venditore di tessuti 303 5 16 19 giu 1841 Id sul conto del francese Andrea Capparè, contro cui è stato emesso il divieto d’introdursi nei Reali domini 303 5 17 18 gen 1841 Riceve due stati bimestrili da Maggio ad Agosto 1840 dei seguenti sudditi esteri arrivati e sorvegliati in Palermo Ajazzi Carlo Fiorentino Basadonna Luciano Veneto Caglion Prospero Francese Costa Giovanni Ungherese Faitack Michele Ungherese Hovar Giuseppe da San Giorgio Machata Paolo Ungherese Martin Luigi Francese Perana Pietro Francese Sandron Decio Estense 3 Sidoli Sidoli Sardo Silvain Silvain Francese Terni Lazzaro Fiorentino Terrien Stefano da Provenza Tibò Giovanni da Viterbo 303 5 18 16 mar 1841 Riceve due stati bimestrili da settembre a dicembre 1840 dei seguenti sudditi esteri arrivati e sorvegliati in Palermo Basadonna Luciano Veneto Caillaux Prospero Francese Chapelott Giovan Battista Francese Citati Gaetano Francese Cutti Giovanni Piemontese Feraud Pietro Francese Martin Luigi Francese Sandron Decio Estense Sessa Giulio Cesa Milanese Sidoli Andrea Sardo Silvain Enrico Francese Tenin Benedetto Francese Terrien Stefano Provenzale Tibò Giovanni da Viterbo 303 5 19 30 apr 1840 Riceve due stati bimestrili da Gennaro a Marzo 1841 dei seguenti sudditi esteri arrivati e sorvegliati in Palermo Citati Gaetano, Murano conte Tommaso veronese e Sessa Giulio Cesare milanese 303 5 20 Id id id di Marzo e Aprile 1841 dei seguenti sudditi esteri sorvegliati in Palermo Billiard Carlo francese Caillaux Prospero francese Chapellott Giovan Battista francese Citati Gaetano Feraud Pietro francese Gellet Francesco francese 4 Iouves Claudio francese Itournet Matteo francese Lautour Giuseppe belga Martin Luigi francese Maurano conte Tommaso veronese Salamone Enrico francese Sandron Decio estense Sessa Giulio Cesare milanese Sidoli Andrea Sardo 303 5 21 21 gen 1841 Sull’ordine dato di vietarsi ai fratelli Francesco, Domenico e Temistocle Guerrazzi da Livorno di potere entrare nei Reali domini 303 5 22 5 feb 1841 Resta inteso che il Ministro della Polizia ha prosciolto Francesco Cannizzo dal domicilio coatto in Niscemi, autorizzandolo a ritornare a Terranova sua patria 303 5 23 11 feb 1841 Sulle disposizioni date per respingersi, qualora volesse ritornare nel regno Luigi Armandi da Venencheco in Romagna, come compromesso in affari politici ed incaricato di criminose commissioni 303 5 24 18 feb 1841 Id id id per respingersi, ove volesse entrare nei reali domini il Francese Antonio Basilio Saverio Tixador da Vinca, persona pessima e turbolenta in materia politica 303 5 25 18 feb 1841 Id id id per respingersi come sopra l’ungherese Carlo Emerico Kovesztary da Grande Varadino, studente in medicina, che viaggia sfornito di qualsiasi carta itineraria 303 5 26 18 feb 1841 Riceve dal barone Rigilifi Intendente di Caltanissetta gli stati dei sudditi stranieri pervenuti nella sua provincia e che vennero regolarmente sorvegliati nei mesi da maggio ed agosto 1840; dai quali risultano i seguenti individui Baal Tommaso inglese Bourdilla Giacomo svizzero Brussoli Leopoldo lucchese Cailleava Nicola Prospero francese