Ca M I te 0 l S E Al ,3 R ci g on te rl if pa 0 ina ; ugio o S R U C s se col b p gnavia Pr a ia r e SEC anc e l sa nt (Car “ s r u c s e Maris I N O I n.3) o lina (1 i n o i e a acaulis 24 5 i Co l C N ns l a orn m; e l igle ) A L L E o e m i c re Birone ”ri 0, 20 (109 i p ù da l AN ZO to n (16 m) Mo nt e d e d e m e l l la Ta i r ; a i;R o S re ocie n 0, 5 0 o l o g ,15 tà 0; E se gnav ia da r La s ursion c l B : o n a i ver C R p c f 1 (1 Monte ru e he ; ro anz ave sta 1 s go s se eg 9 . o Da 8 zion ( o gu ist l i n. 3) al l na l Ca m a a R n o M o q i l Va via ; re lu Civa tesi ui i s 9 9 ( o i; e ge ce na a r le e 0,45; il e n.3 tt nde te omo vent 7 vu as so S 0,3 ra Ra ) m ) l i a R vers o g re co 0 ar ua è f ol r segnavia vel da n r e p un is) a l 9 5 2 1 ( ar paM la sc me l ogic Canz e l l a punto a Mon lo i . nt Colma n r o C r h o o e e ; m n.1); te ma si at car stra p ai;R tra i ro e ni uò si id di a il - - - - e S g d b Pietr fic fu an S z S n U L’ ab g c s s ne v t i b ’l e qu Da pan al t e P A D are ch i es rO ed d an er nad e at i oni un tu a rG i c rio, si l u ad l o e o l ton i t ond ato i p c i p or a la n ar a d di u se P fic he m u o Pi va ia zz rata n a d i c Chi t ie c am p nal vi ult a e co e osi ed se o i rio en io D E V et t no p o t nzi c v t o si il d ro n i un o ost e er o l l a mi al p a i i l e. t i n ro ta da p mo oev a sa c di r “ al rinc r c su l al e e o on rt . e a i p iccol A e fi e e È ec t c ac i l al e, t r t a a m e S ir el eg d ro l Mon qu p ad ui ( t ale re n ce an l e d c l col i l t ’l a a ne i re i ra com ago E R E e p i ra ti sta p M sc c ng o a al iz zi on al i d c c ot cc i d l ari B d a on l O al ont d l i q e ui c ei e te, a a e ol one, nt i en ec G er hi i ra d ua di p s i p nt c d sua S i l L are ut i che a o c l or e ud to ing a e ong i a e in e A e le b u l e rff a d d so a l n mol I E N rt a s ci at nnon r l if or no i ne i e g c ag et io r t l c ’d i v d hi P rc o una si li o ri c a ob u a u c s e i to, m sta o d ale. rom o a rt lo r e ng d p e ed ifi to n su o i z fron u mp i tr , ei ta, ar a p un d e n S e c i h no e e r vi o”. im l i tr se a D ui l i e e d e e n m d vast anic I Anoe ’ a le ci risal n or so. t l c so e i e sul ific v mp t r p eg tr i s a com su na so T N I eB n re l a i si or l g g e at i r p a s l o g o i l d g è e d a en o abs g t i io L’i cce d tan i fo ia lu a p i c n i i i ic at c sa la o u t s B p edet ori d a c n i no nt o t m og d le ri a e d am rio ) si re i t idi asi B p t IN R O e , anza e e al e, ch c olt so, aff e e e i o ric b rno, l pu an u sul r sem to e l a mi da se e se b n d l o r l c e, g li i . e t e e ò ino o i micir e p ’l ase be l he ap c a a c La r g r co al ne sc un o ve st ac ol aro se rivo pi io s ri c i s le n , hi z nt p at o en l o l fic ent da olsa mp a o a il is s i c i d de ar ria o . e co XI, e r t r mp d lg p t fig a . o ’l abit t lon n te im i ral e ’l ar o i al fa to uS , li l er a f u al a v ri r l e d c p on nuto li io nt e t o i , it ri o a e e e - - - - - da rivl o . do te a da Adel Co cost re S p ro zio egi. ai o o o t n r vr manic tango di es m chi ru ne zz i ani Civa o i r sa o naci avr e r ol . e e lar r a at L te, e I div eb a mper com bbe to È e, e B B c l i si a rno ent ad ara ne L’ co acin: av l r o ato i at o e unic ca det t e r ’al a m vo a upe c t d ri s s e l p o riz lt t i cie r a in, con S a no i la o a zat na r dalla co n d at o a asilc B o i ne P vat gr o S 7 du ie rm o a da 72 la l andi tro n a, legg Me rante e B vist due da ci n a con a n dioe l di dona Mo enda e a e D de e una o d a S ba n d u t si v id t i n o e o e - - - - . -ma e • te • s -ma e • -ma e • • te • • I ( i nu i nf I D N R C C C C G C t l l o . . M O M O M O M O M O I U R o m 0 0 F i @a nt 31 31 G U il il il e P P U U U U U : : r e se o .6 .6 mi se inf I R r N N N N N I ne O de g 4 7 O g togrCafi: ar E E I E E ci o@c r 1 2 TÀ r C E S et t “ I Z Z l di D D D D 65 0 et : l A a e ww w I I I I sanp e I M M 0 0 r omu sed LO I S U P I P U E Z N A C r i “ ; ; a@ i O a@ M e e C N N e -m -m T U ie I R A .co c ne Testi: G c N TA SE estrat o La I D o t A I L o O a a r O mu .e mu o.i I mu N C il il ve O A S N N A S v L I : : u O S © ilva S t ta ia A E nea .c i i p v ; ne o nf nf ne. , ia C rG a afic i 208 cie T L A da I vi Me l sit d o@c o@cm i O .l I R o.co.i P St a e Fasn ta “Car ong p N o t l T E I da G E S nzo.co.i à Mo u N A r C Comunità I S in a o o sia E e mbi r m o te 40 u sc L G t n n ”O R stamp a: t G ne R dei no.co.i iz l t - u rne .i O , a z R E I Foto: I ne r t; o C a o ndo N L sio ”sentier , t l a l 9 O t si o ; se O .l Montan C nzo; : , si I t e nist ong iv ww w .a A L Mauro ” rG a afic E g n o v t to il u ; at l ia ri in oc 2 r sit p R no.co.it i i in te , e o f ia D il te . Comunità Ci u I P ne o io; ( t C l N A gi Cor adi, u .0 rne L) C e Triangol va Mareli orni int si z o r al m 3 net t te 2 a Ma O e , se 1 t ic e no 7 : l te zzol .6 si r . v , g ww w ne : di r 03 , ia - l Franco ia 7 Long ; Montan r ww w .c . V Com i sanp 4 t t 3 no.co.i Larino o, Vi i Co e 1 : 1 a 6 l .65 ww w 1 t . Civ n 4.3 C .t t 1; 0 si or . Redali i r ne 3 e 56 V g at i 0 omu ang i 1 t Tria ngol l i t o i l ro.i 6 e e .6 ; 2 .pu l a a Ve r 6 3; (L l i 5 , 59 o e S t nea .c C C); ne sia l ol 7 i 0 va g 0 t ; a no te r o Larino 4 ino t r e ; i l nzo.c 1 ano.i . ) 6, 0 . ; 3 t C i 4 zie a o.i 1 t nzo .5 .it t 5 1 ; 38 3 vizo er S Comunità di Vig ilanz onM tan . C . a nz l o a Ecolg ica 2 Triangol 0 0 mo 8 aninc ta Volntari Larino ntag na t a

UN TRIANGOLO VERDE IL MONTE CORNIZZOLO... COME ARRIVARE IL MONTE CORNIZZOLO per produrre fieno per il bestiame. Si può affrontare la salita alla vetta partendo dalla località Gajum di (485 m), dove si segue per un tratto il “Sentiero Geologico” (segnavia n.2), percorso attrezzato allestito agli inizi degli anni ’80 del secolo scorso dal Con l’abbandono dell’attività pastorale questi spazi tendono ad essere gradualmente ri - Gruppo Naturalistico della per far conoscere alcuni dei più interessanti aspetti geologici delTriangolo Lariano. Si devia quindi al Santuario di S. Miro al Monte (600 m; ore 0,30; segnavia n.6), per risalire fino ai ruderi del - conquistati da boscaglie pioniere di Betulle ( Betula pendula ) e Nocciolo ( Corylus avel - l’ Alpe Alto (1110 m; ore 1.15; 1.45). Qui, ignorando il sentiero di sinistra per il versante occidentale del Monte Prasanto (segnavia n.6), si piega verso destra, fino ad imboccare la carrareccia che in breve porta al Rifugio SEC“Ma - n’altura verdeggiante, dal profilo morbido e dolce, situata al margine sud-orientale lana ), preludio ad un prossimo ritorno della faggeta. risa Consiglieri” (1109 m; ore 0,20; 2,05) della Società Escursionisti Civatesi e quindi al Monte Cornizzolo (1240 m; ore 0,20; 2,25). U In alternativa, sempre partendo dalla località Gajum di Canzo e seguendo per un breve tratto il “Sentiero Geologico” (segnavia n.2) si arriva al bivio per il Ceppo dell’Angua (le Angue o Anguane erano fantastiche creature ac - del Triangolo Lariano. È il Cornizzolo (1240 m), che contrasta con i suoi illustri “vicini”, L’uomo fin dalla preistoria ha frequentato questo monte: ne sono testimonianza i ritro - quatiche, tipiche della cultura alpina, in particolare ladina), dove si imbocca il ripido sentiero (segnavia n.7) che risale questa cima detta anche“ Scalfin del diavul”, passa accanto ai ruderi dell’Alpetto (1036 m), per poi giungere al Ri - dalla morfologia decisamente più aspra e dirupata: il Moregallo, i , il Sasso vamenti di resti di accampamenti di cacciatori-raccoglitori del Mesolitico nella zona som - fugio SEC“Marisa Consiglieri” (1109 m; ore 2) e da qui alla vetta del Monte Cornizzolo (1240 m; ore 0,20; 2,20). Malascarpa, il Monte Prasanto, il Monte Rai, il Corno Birone. Una montagna che unisce, mitale del Monte Cornizzolo, nei pressi del Rifugio“Marisa Consiglieri”, risalenti con tutta È possibile anche partire dalla località Lazzaretto di Canzo (460 m), imboccando il sentiero con segnavia n.3 che si inerpica lungo la Valle di Pesora fino alla vetta del Monte Pesora , anticima occidentale del Monte Cornizzolo anziché dividere, sette amministrazioni comunali (Canzo, Eupilio, Longone al Segrino, probabilità ad un periodo compreso tra la fine del 6000 e l’inizio del 5000 a.C. Ad un pe - (1190 m; ore 1,30) e da qui, direttamente per creste erbose, al Cornizzolo (1240 m; ore 0,20; 1,50). Un’altra via per affrontare il Cornizzolo, molto panoramica , Civate, Suello eValmadrera), due Comunità Montane (Triangolo Lariano e Lario riodo successivo sono ascrivibili invece i ritrovamenti entro una piccola grotta, il “Buco e agevole, percorre la strada che da Carella di Eupilio sale Orientale) e due Province ( e Lecco). Dalla sua cima, ma anche da numerosi punti della Sabbia”, a quota 445 m sopra l’abitato di Civate, di resti (ossa umane e animali, stru - fino all’ Alpe di Carella (658 m), dove è posta una sbarra dei suoi versanti, si possono godere panorami mozzafiato sulle Prealpi, sulla Brianza e i menti in pietra, frammenti ceramici, ornamenti in osso e rame) per cui è stata coniata l’at - per escludere il traffico automobilistico. Da qui si prosegue suoi laghetti, sulla pianura e giù giù fino agli Appennini. Il Cornizzolo, conosciuto anche tribuzione alla“Cultura di Civate”, una facies arcaica della“Civiltà Eneolitica (del Rame) a piedi, sempre seguendo la strada o lungo l’antica mulat - tiera che la interseca, incontrando dapprima l’ ex-Alpe Fusi con il nome di Pedale, è costituito da una successione di formazioni rocciose carbonati - della Lombardia”, inquadrabile cronologicamente fra il 2600 e il 2500 a.C. Ma il Buco della (950 m; ore 0,45), con il suo faggio monumentale, poi il Ri - che di origine marina, risalenti ad un arco temporale compreso tra il Triassico Superiore Sabbia ha rivelato anche altre sorprese: infatti sulle pareti interne della grotta sono state fugio SEC“Marisa Consiglieri” (1109 m; ore 0,30; 1,15), ed il Cretaceo (circa 230 – 65 milioni di anni fa), disposta in un’ampia piega anticlinale, individuate numerose incisioni eseguite dall’uomo preistorico, probabilmente tracciate da cui si sale alla vetta (1240 m; ore 0,20; 1,35). parzialmente erosa. in un periodo precedente a quello delle sepolture. Le pendici del Cornizzolo, luoghi di Infine, si può partire da Civate , località Cascina Oro (377 m) e, percorrendo la Valle dell’Oro (segnavia n.10), giun - Sul Monte Cornizzolo, così come sui rilievi delTriangolo Lariano, si può notare una certa vita e di lavoro, sono state quindi percorse in lungo ed in largo nei corso dei secoli: ne gere al complesso romanico di San Pietro al Monte (662 differenziazione della vegetazione in funzione dell’altitudine, dell’esposizione e della na - troviamo una traccia nei paesi che lo circondano, nelle“Alpi” dove ricoverare il bestiame m; ore 1). Da qui si risale fino alla testata della valle e quindi tura del terreno. Alle quote minori, sui versanti solatii, esposti a sud, fino verso gli 800- nei mesi estivi (l’Alpe Alto, l’Alpetto, l’Alpe di Carella), nelle“casote” (tipiche costruzioni al Rifugio SEC“Marisa Consiglieri” (1109 m; ore 1; 2) e 900 m di altitudine, crescono formazioni boschive caratterizzate da essenze termofile in pietra a secco, generalmente a volta, usate in quota per il ricovero in caso di maltempo al Monte Cornizzolo (1240 m; ore 0,20; 2,20). (amanti del caldo), come il Carpino nero ( Ostrya carpinifolia ), l’Orniello ( Fraxinus ornus ), o per il deposito di attrezzi agricoli), nei monumenti di fede e devozione (la Basilica di San la Roverella ( Quercus pubescens ). Li accompagnano specie arbustive quali il Maggio - Pietro al Monte e l’Oratorio di San Benedetto, l’eremo di San Miro, la chiesetta della Ma - ciondolo ( Laburnum anagyroides ) e il Corniolo ( Cornus mas ). Nei versanti settentrionali donna della Neve). prevalgono invece le formazioni mesofile, con il Frassino maggiore ( Fraxinus excelsior ), Anche personaggi celebri sono stati sedotti dal fascino discreto e familiare di questa cima, l’Acero montano ( Acer pseudoplatanus ) e ilTiglio ( Tilia platyphyllos ). Questi boschi sono posta quasi a sentinella della pianura. Alcuni studiosi ritengono che sullo sfondo del ce - frequentemente inframmezzati da piante di castagno ( Castaneasativa ), relitto di antiche lebre quadro di Leonardo “La Vergine delle Rocce” (1482) sia raffigurato proprio il Cor - coltivazioni quasi dovunque abbandonate, specie nei ter - Faggio monumentale presso l’ex-Alpe Fusi nizzolo, mentre, secoli più tardi, il pittore Giovanni reni più acidi con accumulo di materiale morenico, mentre, Segantini soggiornò per diversi anni sulle sue pendici e al di sotto dei 600-650 m circa, sono invasi in modo più o lo ritrasse in un disegno. In tempi più recenti questa meno rilevante dalla robinia. Alcune limitate aree sono cima è stata anche la culla del volo libero in Italia (quello state interessate negli anni‘60 –‘70 del secolo scorso da che si pratica con il deltaplano o il parapendio) e si è ve - rimboschimenti artificiali di Abete rosso ( Picea abies ), La - nuto affermando negli anni, come una delle località rice ( Larix decidua ) e Pino eccelso ( Pinus excelsa ), che allo mondiali più rinomate. Purtroppo il Cornizzolo è cele - stato attuale, oltre a non fornire legname di pregio, rap - bre anche per lo sfruttamento della pietra calcarea di presentano un problema di stabilità ecologica. cui è costituito (in particolare la Maiolica), iniziata nel I boschi di latifoglie miste sfumano, a quote superiori, tra 1928 da parte della Cementeria di Merone, che ha gli 800 e i 900 m, nelle ombrose faggete, dominate dalla aperto alla sua base diversi fronti di cava. Negli ultimi presenza del Faggio ( Fagus sylvatica ), estese in passato anni un forte movimento di opinione di cittadini e am - fino alla cima dei monti. La loro riduzione è stata provocata ministratori dei Comuni interessati si è opposto decisa - dall’azione dell’uomo, che ne ha utilizzato il legname e ha mente a nuove escavazioni, anche con le diverse edizioni ricavato distese erbose, regolarmente concimate e tagliate della manifestazione“Cornizzolo Day”. scala 1:20.000 (1 cm = 200 m)