Ha Pronunciato La Presente Sul Ricorso Numero Di Registro Generale 4583 Del 2018, Proposto Dai Comuni Di Colleferro, Gorga, Valm
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
1/10/2019 https://www.giustizia-amministrativa.it/portale/pages/istituzionale/visualizza?nodeRef=&schema=cds&nrg=201804583&nomeFile=201906335_1… Pubblicato il 23/09/2019 N. 06335/2019REG.PROV.COLL. N. 04583/2018 REG.RIC. R E P U B B L I C A I T A L I A N A IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Terza) ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 4583 del 2018, proposto dai Comuni di Colleferro, Gorga, Valmontone, Artena, Serrone, Segni, Montelanico, Paliano, Carpineto Romano, in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore, tutti rappresentati e difesi dall'avvocato Barbara Anna Guerri, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Nicola Marazzita in Roma, via S. Tommaso D'Aquino 83; contro Commissario ad Acta non costituito in giudizio; Regione Lazio, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato Rosa Maria Privitera, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via M. Colonna n. 27; Asl Roma 5, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato Andrea Claudio Maggisano, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto https://www.giustizia-amministrativa.it/portale/pages/istituzionale/visualizza?nodeRef=&schema=cds&nrg=201804583&nomeFile=201906335_11.html&subD… 1/20 1/10/2019 https://www.giustizia-amministrativa.it/portale/pages/istituzionale/visualizza?nodeRef=&schema=cds&nrg=201804583&nomeFile=201906335_1… presso il suo studio in Roma, via G. Bettolo 9; Ministero della Salute, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, presso i cui uffici, in Roma via dei Portoghesi, 12, è ope legis domiciliato; Comune di Palestrina, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Salvatore Bellomia, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Gradisca n. 7; nei confronti di Comitato Residenti Colleferro, Associazione Consulta delle Donne, in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore, rappresentati e difesi dall'avvocato Vittorina Teofilatto, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, viale delle Milizie 1; per la riforma della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Terza) n. 11262/2017, resa tra le parti sul ricorso avverso i provvedimenti impugnati, nelle parti in cui dispongono l'accorpamento delle attività di ostetricia/ginecologia e di pediatria/neonatologia dell'Ospedale di Colleferro con quelle dell'Ospedale di Palestrina ed il blocco delle accettazioni di tali attività presso l'Ospedale di Colleferro. Visti il ricorso in appello e i relativi allegati; Visti tutti gli atti della causa; Relatore nell'udienza pubblica del giorno 12 settembre 2019 il Cons. Umberto Maiello e uditi per le parti gli avvocati come da verbale di udienza; Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue. FATTO e DIRITTO https://www.giustizia-amministrativa.it/portale/pages/istituzionale/visualizza?nodeRef=&schema=cds&nrg=201804583&nomeFile=201906335_11.html&subD… 2/20 1/10/2019 https://www.giustizia-amministrativa.it/portale/pages/istituzionale/visualizza?nodeRef=&schema=cds&nrg=201804583&nomeFile=201906335_1… 1. I Comuni di Colleferro, Gorga, Valmontone, Artena, Serrone, Segni, Montelanico, Paliano, Carpineto Romano impugnano la sentenza n. 11262/2017, con la quale il TAR per il Lazio, sede di Roma, Sezione Terza Quater, ha respinto il ricorso proposto, tra gli altri, dai suddetti Enti avverso i seguenti atti: a) il provvedimento prot. n. 0263/DG dell’1 luglio 2015, con il quale il Direttore Generale dell’ASL Roma G ha comunicato l’accorpamento delle attività di ostetricia/ginecologia e pediatria/neonatologia dell’Ospedale di Colleferro con quelle dell’Ospedale di Palestrina, a decorrere dal 6 luglio 2015, nonché il blocco delle accettazioni di tali attività presso l’Ospedale di Colleferro, a far data dal 1° luglio 2015; b) il DCA dell’1 aprile 2015 n. U00132, pubblicato il 21 aprile 2015 sul BURL n. 32 supp. 2, con il quale il Presidente della Regione Lazio, quale Commissario ad acta, ha approvato l’Atto aziendale dell’Azienda ASL Roma G; c) la deliberazione n. 00240 del 26 marzo 2015, pubblicata in BURL n. 32, supp. 2 del 21.04.2015, con la quale il Direttore Generale della ASL Roma G ha adottato l’Atto Aziendale della Azienda ASL Roma G; d) ogni altro atto o provvedimento connesso, presupposto e consequenziale a quelli sopra indicati, ivi compresi i DCA n. U00412 del 26 novembre 2014, n. U00368 del 31 ottobre 2014 e n. U00247 del 25 luglio 2014 e relativi allegati, recanti “Riorganizzazione della rete ospedaliera a salvaguardia degli obiettivi strategici di rientro dai disavanzi sanitari della Regione Lazio”. 2. Avverso la suddetta sentenza di rigetto, con il mezzo qui in rilievo, i Comuni appellanti hanno articolato i seguenti motivi di gravame: A. Erronea interpretazione e applicazione dell’art. 3 del Decreto Legislativo n. 502 del 1992, della Legge Regionale n. 18 del 1994 nonché della Legge Regionale n. 11 del 2016 per omesso esame di legge e difetto di convocazione ed istruttoria con conseguente violazione dell’obbligo di https://www.giustizia-amministrativa.it/portale/pages/istituzionale/visualizza?nodeRef=&schema=cds&nrg=201804583&nomeFile=201906335_11.html&subD… 3/20 1/10/2019 https://www.giustizia-amministrativa.it/portale/pages/istituzionale/visualizza?nodeRef=&schema=cds&nrg=201804583&nomeFile=201906335_1… comunicazione, del principio di sussidiarietà e di leale collaborazione tra pubbliche amministrazioni secondo gli articoli 32, 97 e 114 della Costituzione; A1) Segnatamente, lamentano la violazione del principio di comunicazione tra ASL, Regione Lazio e P.A., delle garanzie partecipative dei cittadini e del diritto alla tutela della salute espressamente previste dalla disciplina di settore. A2) Inoltre, rappresentano che, al momento della adozione della Delibera di chiusura dei reparti, il “Comune Capofila” nel distretto territoriale di Colleferro - ossia il Comune rappresentativo del territorio anche nei rapporti con le ASL - era stato espressamente ed unanimamente individuato nel Comune di Carpineto Romano, non convocato. Alla luce di ciò si spiegherebbe l’allontanamento del Sindaco di Colleferro dalla Conferenza - alla quale, si torna a sottolineare, era stato semplicemente “invitato” e non regolarmente convocato - non avendo, in essa, alcun potere di rappresentanza del distretto territoriale di Colleferro. A3) Inoltre, nella riunione del 14.11.2014, non vi è stata alcuna trattazione di un argomento così altamente rilevante per i cittadini del territorio, quale era quello dell’accorpamento dell’Ospedale di Colleferro a quello di Palestrina, poiché, dal verbale della seduta, non risulta alcun intervento in merito da parte dei Sindaci presenti B. Eccesso di potere, omessa e parziale valutazione del difetto di istruttoria per errata e falsa interpretazione e applicazione di legge. B1) Sarebbe illogico il capo della decisione di prime cure nella parte in cui, quanto alla rideterminazione della rete perinatale, richiama gli obiettivi di cui alle Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità, della sicurezza e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso di nascita per la riduzione del taglio cesareo” approvate dalla Conferenza Unificata Stato-Regioni del 16.12.2010. https://www.giustizia-amministrativa.it/portale/pages/istituzionale/visualizza?nodeRef=&schema=cds&nrg=201804583&nomeFile=201906335_11.html&subD… 4/20 1/10/2019 https://www.giustizia-amministrativa.it/portale/pages/istituzionale/visualizza?nodeRef=&schema=cds&nrg=201804583&nomeFile=201906335_1… B2) Tali linee guida, nella parte in cui fissano il “criterio del numero dei parti”, avrebbero carattere non cogente ed esplicherebbero una funzione di indirizzo e di programmazione. Inoltre, non prevederebbero la chiusura delle UUOO che abbiano effettuato meno di 500 parti durante l’anno, ma si limiterebbero “a raccomandare il numero di almeno 1000 nascite, quale obiettivo a cui tendere nel triennio. Inoltre, le scelte programmatorie qui in rilievo richiederebbero anche l’assenza “di copertura di guardia medico ostetrica, anestesiologica e medico-pediatrica attiva h24” da cui i centri con meno di 500 parti devono essere caratterizzati. B3) Inoltre, i servizi offerti all’utenza dall’ospedale di Palestrina risulterebbero, secondo la prospettazione degli appellanti, limitati rispetto a quelli che venivano offerti dall’ospedale di Colleferro nei reparti di ostetricia/ginecologia e pediatria/neonatologia, prima dell’accorpamento. In particolare, l’utenza cittadina avrebbe dovuto rinunciare ai seguenti servizi sanitari: a) una UOC di anestesia e rianimazione con 6 posti letto (inaugurata nel maggio 2015); b) un servizio di terapia intensiva cardiologica funzionante h24, mentre nell’ospedale di Palestrina la presenza del cardiologo è assicurata, invece, soltanto fino alle ore 14.00; c) un servizio di navetta funzionante h24, a differenza del servizio di navetta reso dall’ospedale di palestrina fino alle ore 16.00; d) l’espletamento di consulenze pediatriche presso il Pronto Soccorso, con reparti specialistici di Otorinolaringoiatria, Urologia e Nefrologia-Dialisi,