NOTE 1 Non Disponiamo Di Studi Specifici Recenti Sulla Via Appia in Generale, Ed in Particolare Sui Tratto Itri-Formia. Si Fa An
NOTE 1 Non disponiamo di studi specifici recenti sulla via Appia in generale, ed in particolare suI tratto Itri-Formia. Si fa ancora oggi ricorso, per I'intero tracciato della strada, all'opera di M. F. Pratilli, Della via Appia riconosciuta e descritta da Roma a Brindisi, Napoli 1745. Di qualche utilita anche Ie notizie riportati da F. Notarianni, Viaggio per l'Ausonia, in Giornale Enci clopedico di Napoli, Napoli 1814, VII, n° XI. Opere di grande importanza per il tracciato dell'Appia, rna non per la nostra zona in particolare sono: K. Miller, Itineraria Romana, Stuttgart, 1916, con I'aggiornamento di G. Lugli: Osservazioni sulle stazioni della via A ppia da Roma ad Otranto in Festschrift Egger, Klagenfurt 1952, I, pag. 276 segg; K. Miller, Die Peutinger sche Tafel, Stuttgart 1962; D. Sterpos, Roma-Capua, Comunicazioni stradali attraverso i tempi, Novara 1966. Disegni e notizie preziosi relativi a singoli edifici del territorio itrano sono riportati da R. C. Hoare, A classical tour through Italy, Londra 1819. Si vedano anche Ie seguenti opere: E. Gerhardt, Mure dette ciclopee in Mem. Inst. Corr. Arch., 1832, pag. 77, tav. II, n° 4; T. Ashby (fils), Dessins inedits de Carlo Labruzzi in Melanges de l'Ecole Franyaise de Rome, 1903, pag. 409 seg; T. Ashby, Documenti inediti relativi alia storia della via Appia in Atti del III Congresso Internazionale di Studi Storici, 1903, pag. 125, tav. V; M. E. Blake, Ancient Roman constructions in Italy from the prehistoric period to Augustus, Washington 1947 pag. 223, nt. 3. In generale per il territorio e di grande interesse la consultazione dei mano scritti della studioso formiano Pasquale Mattej di cui quest'anno ricorre il centenario della morte.
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