«Facciamoognisforzo Per Ampliare Il Repertorio»
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VENERDÌ 25 APRILE 2014 Direttore responsabile: Giacomo Scanzi Bresciaavvenimenti 51°51° FESTIVALFESTIVAL PIANISTICOPIANISTICO INTERNAZIONALEINTERNAZIONALE LE ATTESE Un’edizione in cui spiccano i debutti di Fulvia Conter Il direttore Gustavo Dudamel (ph. Vern Evans), alla cui bacchetta è affidato il concerto inaugurale del 51° Festival pianistico internazionale n tema conduttore intrigante, un viaggio in Russia da Mussor- U gsky in poi, alla scoperta di un compositore prediletto dai ra- gazzi, Rachmaninov. Ma anche molti con- certi dal programma vario, con il cuore nel- la serata Sokolov dedicata a Chopin. «Facciamo ogni sforzo Balzano all’occhio le novità: la presenza di nomi nuovi fra gli interpreti, tutti già in car- riera, vincitori di importanti concorsi; la Fi- larmonica del Festival, formata da giovani musicisti, che offre anche prove aperte; lo spostamento di due récital all’auditorium San Barnaba. Sono aperture, segnali della per ampliare il repertorio» volontà di ricerca di un cambio generazio- nale negli ospiti e di formare il pubblico del futuro. Spiace peraltro che nel cartellone Il direttore Pier Carlo Orizio sull’omaggio alla Russia sia quasi assente la musica contempora- nea: i programmi si fermano a Shostakovi- «Il manifesto 2014 è la Sinfonia Leningrado di Shostakovich» ch, che ormai è un classico, e crediamo che il pubblico debba conoscere l’arte del suo tempo. uperato felicemente il giro di boa Rachmaninov era ancora guardata con ni astratte ointellettualistiche, maperché, Ogni debutto al Festival sarà da ricordare delmezzosecolo,il51°Festivalpia- uncertosospettoinsedecritica:sifaticava soprattuttonelNovecento, cisonocapola- per le diverse qualità degli interpreti e gli S nistico prosegue la sua navigazio- a comprendere l’effettiva grandezza del vori assoluti che non si ascoltano quasi spettatori potranno dire «io c’ero» alla pri- ne in direzione di nuove mete mu- compositore. Anche altri autori russi, per mai dal vivo. Purtroppo oggi diventa sem- maconDudamelcomealconcertodellaFi- sicali. Quest’anno tocca alla Russia: capo- ragionidiverse,nonsemprehannounsuc- pre più difficile commissionare a grandi larmonicadiSanPietroburgoconTemirka- lavoridi Rachmaninov,Ciajkovsky,Proko- cesso immediato. Anni fa Martha Argeri- orchestrel’esecuzionedicomposizionira- novoaquellodiPletnevtornatoalpianofor- fiev, Shostakovich, Mussorgskij, Scriabin ch interpretò il Terzo Concerto per piano- re. Sono quindi grato a Vladimir Fedo- te(maaBergamo), senza trascurarei récital e Stravinsky vengono proposti da impor- forte e orchestra di Prokofiev. Alla fine la sejev che, alla testa dell’Orchestra Ciajko- pianistici né il tuffo in Mozart con l’Orche- tanti interpreti al teatro Grande e all’audi- grande pianista argentina mi domandò vskij,il14maggiodirigeràlaSettimaSinfo- stra del XVIII Secolo. toriumSanBarnaba.Tragliospitipiùatte- conuncertostupore: "MaaBrescialamu- nia «Leningrado» di Shostakovich. Questa Quest’edizione è particolarmente interes- siidirettoriGustavoDudameleYuriTemi- sica di Prokofiev non piace?". Sembrava sinfonia dovrebbe essere un pezzo stan- santeproprioperlaschieradidebutti,perla rkanov (premio Michelangeli 2014), ac- che da noi l’entusiasmo fosse inferiore al- darddel repertorio, ma in Italia nonè così. scoperta dei talenti: pianisti da prendere al canto ai pianisti Grigory Sokolov, Daniil lanorma.È invece miaconvinzioneche se Per me questa serata rappresenta il mani- volo fintantoché non sono ancora famosis- Trifonov, Lilia Zilberstein e Boris Berezo- proporremo queste musiche con maggior festo della 51ª edizione. simi, possiedono la freschezza e la gioia di vsky. frequenzanellenostresale,allafineilpub- Quali nuovi pianisti scoprirà il pubblico? suonare,nonindulgonoamanierismi.Gio- «Non è la prima volta - spiega il direttore blico saprà apprezzarle come meritano». Avremo tanti debutti eccellenti. Segnalo vani dai quali la musica trabocca, talenti artistico Pier Carlo Orizio - che il Festival Non acaso tra le missioni storiche del Fe- l’italianaBeatriceRana,unverotalentona- nonsolodell’Est,maancheitaliani.Tuttivir- rende omaggio a Rachmaninov e ai com- stival c’è sempre stata l’esplorazione di turale, e poi Alexei Volodin e Yulianna tuosi, naturalmente: tecnica di ferro, testa e positorirussi.Nel1988,comealcuniricor- nuovi repertori... Avdeeva, vincitrice dell’ultimo Concorso cuore tesi allo spasimo per trovare ed espri- deranno, si propose un confronto tra Rus- Credo che dovremo fare ogni sforzo per Chopin. mere magari qualcosa di inedito, liberare il sia e America, ma all’epoca la musica di ampliareilrepertorio.Nontantoperragio- Marco Bizzarini canto, stretto fra tutte quelle note nere. IFcJ/4UhnelIbQ8NK9msCvdz07SzcOCz/oZ5DrqvQu8= II Bresciaavvenimenti VENERDÌ 25 APRILE 2014 GIORNALE DI BRESCIA RIFLETTORI PUNTATI SULLE DUE GIOVANI PIANISTE battaglia della stessa Argerich. Yulianna Avdeeva e Beatrice Rana, il futuro è in mani di donna Prokofiev (accanto a Bach e Schumann) è un ■ Allaricerca di una nuova Martha Argerich. flettori sono puntati sulla ventottenne russa centenario della nascita di Chopin (2010). Na- autore molto amato anche dalla pugliese Bea- Non si può certo dire che ai nostri giorni il pia- Yulianna Avdeeva e sulla ventunenne italiana ta a Mosca nel 1985, la Avdeeva ha compiuto triceRana,straordinariavincitricedellameda- nismo declinato al femminile conosca mo- Beatrice Rana, entrambe ospiti per la prima gli studi musicali alla Scuola Gnessin con Ele- glia d’argento al Concorso Van Cliburn, in menti di crisi. Al contrario, il panorama inter- volta della rassegna di Brescia e Bergamo. na Ivanova e Vladimir Tropp. In giovanissima Texas, nel 2013. Nata nel 1993 da una famiglia nazionale dei virtuosi «under 30» vede in pri- Yulianna Avdeeva è la prima donna a essersi età ha vinto una serie molto lunga di concorsi di musicisti, Beatrice si è diplomata in piano- ma linea una pattuglia straordinaria di giova- aggiudicata il prestigiosissimo Concorso Cho- internazionali, anche in Italia. È una pianista forteasoli16annialConservatoriodiMonopo- nidonne.NegliscorsianniilFestivalhacontri- pin di Varsavia dopo il trionfo della Argerich in grado di realizzare le più raffinate sfumatu- li sotto la guida di Benedetto Lupo. La critica buito a far conoscere l’esplosivo talento della nell’ormailontano1965;oltretuttolasuaaffer- re sonore: al Grande proporrà un’esecuzione internazionale le riconosce un talento d’ecce- cinese Yuja Wang; per questa 51ª edizione i ri- mazione ha coinciso con la ricorrenza del bi- del Terzo Concerto di Prokofiev, già cavallo di zione e una sicurezza non comune. m. biz. BRESCIA - Teatro Grande ore 20.45 (salvo dove diversamente indicato) Da sinistra: Vladimir Fedoseyev, Alexei Volodin, Yulianna Avdeeva (ph. Harald Hoffman) e Beatrice Rana (ph. Neda Navaee) Rachmaninov, ponte tra la Russia e l’America Fu l’apice di una corrente, quella romantica, in bilico tra attrazione per l’Occidente e coscienza della tradizione on è Rachmaninov l’ulti- din e da Rimsky-Korsakov. Dall’altra sco della sua Prima Sinfonia, esegui- mo fioredella Scuola Rus- parte i famosi docenti dei Conserva- ta sotto la direzione di Glazunov N sa.È l’apice diuna corren- tori (di San Pietroburgo e di Mosca), (quasi sicuramente molto ubriaco) te,quellaromantica, in bi- diretti dai due fratelli Anton e Nikolaj nel1897, quandoaveva 22anni, lodi- lico tra l’attrazione per l’Occidente e Rubinstein che perseguivano la via strusse. Era una Sinfonia troppo mo- la coscienza dell’enorme importan- «occidentale»e tradizionale degli stu- derna nell’impiantoenell’orchestra- za della tradizione orientale. di musicali. zione. Per quasi tre anni non potè Quasi contemporaneamente tutta- Sonoben note le divergenzetra i Cin- scrivere, finché fu curato con l’ipno- via - con alcune circostanze biografi- quee Ciaikovsky, ma il«conflitto» na- si. chesimili,ma con una personalitàas- sceva da un ideale comune: la cono- solutamente differente - troviamo scenza e la diffusione della musica Prokofiev, e poco più tardi quel ge- nazionale«russa»,un patrimonio im- Le divergenze tra Ciaikovsky nio tutto russo, o meglio sovietico, mensose si pensa allosterminato ter- che dovette superare tremende diffi- ritorio dominato dagli zar, dove con- e i Cinque nazionalisti coltà e cadde dalle stelle alle stalle, vivevano le etnie più diverse, con lo- che è Shostakovich. ro canti, loro danze e ritmi. Rimsky, Il grande «risveglio» dei popoli, e di che divenne maestro e direttore del Rachmaninov non fu uno sperimen- conseguenza delle arti e della cultu- Conservatorio di San Pietroburgo tatore come Skriabin e come orche- ra, èunfenomeno del tardo Ottocen- (dove insegnava anche Ciaikovsky), stratore non ebbe la bravura di Pro- to, edinteressasoprattutto quelle ter- dapprima «corresse» i lavori degli al- kofiev.Ma lesue operecome leSona- re cheper secoli avevano vissutoarti- tri, i «dilettanti», poi passò nella cer- teei Concerti, legati all’impianto tra- sticamente di riflesso. In musica so- chia del musicista-editore Mitrofan dizionale occidentale, continuano no genericamente chiamate Scuole Belyayev, un clan eclettico, tradizio- ad emanare fascino, per la cantabili- Nazionali e riguardano principal- nalista ed orientalista, di cui faceva- tà ed il carattere. mente l’Est:Boemia, Slovacchia, Un- no parte anche Ciaikovsky e Balaki- Un suo lato sperimentale lo si può rev. Rimsky fu il maestro, tra l’altro, ben cogliere, invece, in lavori più di Prokofiev, di Strawinsky... astratti, dal tocco impressionistico, Opere che emanano fascino ERachmaninov? Il giovanearistocra-