CONFINDUSTRIA

Rendiconto sulle attività dell’Unione 2014

ASSEMBLEA GENERALE 2014

PARTE PRIMA - Consistenza associativa e rappresentatività ASSETTO ASSOCIATIVO ...... pagina 8 Associati Gruppi merceologici Comitato per la Piccola Industria PMI Day Gruppo Giovani Imprenditori Organi associativi RAPPRESENTATIVITÀ ...... pagina 14 Consistenza associativa Presenze istituzionali L’azione di Confindustria Confindustria Lombardia STRUTTURA OPERATIVA ED ENTI COLLEGATI ...... pagina 22 Articolazione Aggiornamento professionale Master per funzionari di associazioni PARTE SECONDA - Il contesto di riferimento ECONOMIA LOCALE NEL 2013 ...... pagina 26 Contesto produttivo Andamento congiunturale Andamento occupazionale Commercio internazionale

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PARTE TERZA - Le azioni per la competitività delle imprese INFORMAZIONE ALLE IMPRESE ...... pagina 32 Sito Internet Notiziario Telematico Incontri “inFORMARSI” Rassegna stampa FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE ...... pagina 38 Formazione del personale aziendale Fondimpresa e Fondirigenti Executive Master Istruzione professionale grafica LAVORO ...... pagina 45 In attesa della ripresa Le relazioni industriali Detassazione del salario di produttività Previdenza e assistenza integrativa SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO ...... pagina 48 Statistiche degli infortuni L’Informazione alle imprese Enti, istituzioni, organi di vigilanza Formazione Progetto WHP-APS “Aziende che promuovono salute” FISCO E SOCIETÀ ...... pagina 52 Aggiornamento e consulenza Tributi locali Rimborsi d’imposta e compensazione tra debiti e crediti tributari Assistenza fiscale IRAP - Agevolazioni fiscali riferite al costo del lavoro nonché per giovani e donne ENERGIA ...... pagina 56 Liberalizzazione del mercato Consorzio Energi.Va SPI Power Energy Management Energy Cluster CREDITO E FINANZA ...... pagina 59 Linee di credito e agevolazioni finanziarie alle imprese Confidi Lombardia Indicatori finanziari Credito e finanza per affrontare la crisi Convocazione del “Tavolo del Credito” Monitoraggio sullo stato del credito: indagine trimestrale

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Accordo con il Credito Bergamasco: agevolazioni sulla Commissione Disponibilità Fondi Sportello Moratoria: nuove misure per il credito alle PMI Accordo con la Banca Popolare di Vicenza Ciclo di incontri: Approfondimenti di finanza per l’impresa Basilea 3 Investimenti Spa TERRITORIO ...... pagina 65 Urbanistica Assetto idrogeologico Progetto Pilota Complessità Territoriali AMBIENTE ...... pagina 68 Suolo, aria, acqua, rumore Protocolli di Kyoto Rifiuti di origine produttiva Sistri Agenda 21 Premio Innovazione Amica dell’Ambiente Carta dei Principi per la Sostenibilità Ambientale Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) RICERCA, INNOVAZIONE, QUALITÀ ...... pagina 73 Progetti “Lean” Laboratorio RFId SmartUp LIUC Innovazione e brevetti Marchi e brevetti Premio “Imprese X Innovazione” di Confindustria Progetto “LARI - Laboratorio Reti d’Impresa” Centri di Ricerca Incentivi all'innovazione Ricerca europea Materie Plastiche - Workshop con LIUC INTERNAZIONALIZZAZIONE ...... pagina 79 Progetto Internazionalizzazione PuntoRussia Provex Consorzio Export-Import GEIE "L'Europe des Entreprises" Indagine sull’Internazionalizzazione ALTRE AZIONI PER LA COMPETITIVITÀ DELLE IMPRESE ...... pagina 84 Convenzioni Posta Elettronica Certificata Reti di impresa RetImpresa

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Semplificazione amministrativa Spacci aziendali Sostegno al Tessile-Abbigliamento Mercato dell’acciaio “Lasciateci lavorare!” Distretto Agroalimentare SIFooD Distretto Aerospaziale Lombardo Energy Cluster Settore chimica e gomma-plastica: ricerca Club dei 15 Debiti commerciali della Pubblica Amministrazione Made in PARTE QUARTA - Le azioni per la competitività del territorio STUDI E RICERCHE ...... pagina 98 Aggiornamento statistico Indagine congiunturale Focus tematici Analisi internazionalizzazione delle imprese Analisi flussi commerciali Analisi mercato del lavoro Forum “Dal Cosa al Come: idee al lavoro per rilanciare la crescita” RELAZIONI CON GLI ALTRI ATTORI DEL TERRITORIO ...... pagina 101 Mondo politico e Istituzioni Presenze istituzionali Organizzazioni sindacali Organizzazioni imprenditoriali Giovani, famiglie, scuole Orientagiovani 2013 Generazione d’Industria Istituti Tecnici Superiori e Poli Tecnico Professionali Attività inter-associative Teknicamente Opinion leader e opinione pubblica Assemblea Generale 2013 VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO ...... pagina 113 Modernizzazione delle infrastrutture Marketing territoriale Expo 2015 Fiera di Varese COSTRUZIONE DEL CAPITALE SOCIALE ...... pagina 119 LIUC - Università Cattaneo Classe dirigente

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Impresa come Valore e come Cultura Biblioteca Impresa e Cultura Impresa e Solidarietà Sodalitas APPENDICE ...... pagina 134 Identità Scopi Valori di riferimento Principi di comportamento Convenzioni stipulate dall'Unione Enti e società partecipati o collegati all'Unione Commissioni, consulte, osservatori pubblici partecipati dall'Unione Settori di intervento e servizi offerti dalla SPI - Servizi & Promozioni Industriali srl

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CONSISTENZA ASSOCIATIVA E RAPPRESENTATIVITA’ Parte prima

La prima parte del Rendiconto dell’attività svolta nel 2013 fornisce una sintetica descrizione dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese: assetto associativo, articolazione, struttura operativa, rappresentatività sul territorio e all’interno di Confindustria, il sistema associativo di appartenenza. RENDICONTO 2013

ASSETTO ASSOCIATIVO

Associati All'Unione aderiscono le imprese, o loro consorzi, produttrici di beni o servizi con sede o unità operative nella provincia di Varese, per un totale di 1.251 imprese e 66.752 addetti a fine 2013. Le imprese ed i loro rappresentanti sono tenuti all’osservanza del Codice Etico e della Carta dei Valori di Confindustria. L'Unione può inoltre accettare, in qualità di associati aggregati, altre realtà organizzate in forma di impresa, ancorché senza fine di lucro e purché presentino elementi di complementarietà o di raccordo socio- economico con gli associati.

Gruppi merceologici L'Unione è stata organizzata nel 2013 in 14 Gruppi merceologici che hanno il compito di esprimere la volontà delle imprese che li formano e di manifestarne le esigenze negli organi statutari. Nei primi mesi del 2014 si è dato corso all’unificazione dei tre gruppi merceologici del Tessile – Abbigliamento. I Gruppi sono costituiti per settori omogenei o affini.

Nell'ambito dei Gruppi merceologici, su parere del Consiglio Direttivo possono essere costituite Sezioni allo scopo di affrontare temi di interesse circoscritto e specifico. Sono organi dei Gruppi merceologici: l'Assemblea del Gruppo; il Consiglio del Gruppo; il Presidente del Gruppo. L'Assemblea del Gruppo merceologico elegge i propri delegati all'Assemblea Generale, massimo organo decisionale dell'Unione, esprimendo un delegato per ogni 500 dipendenti, o frazione non inferiore a 200, delle imprese inquadrate nel Gruppo stesso. Ciascun delegato ha diritto a 1 voto. Inoltre, l'Assemblea del Gruppo elegge i propri rappresentanti nella Giunta dell'Unione, l'organo direttivo allargato, esprimendo un rappresentante ogni 4.000 o frazione superiore a 2.000 dipendenti delle imprese inquadrate. In questo modo si attua un sistema di rappresentanza indiretta che assicura sia la partecipazione della compagine associativa alle decisioni dell'Unione, sia un’equilibrata rappresentanza.

Comitato per la Piccola Industria Il Comitato per la Piccola Industria è composto dai delegati dei Gruppi merceologici per la Piccola Industria, intendendo per tale quella con meno di 100 dipendenti. Il Comitato elegge, al proprio interno, 5 esponenti chiamati a far parte della Giunta dell'Unione, mentre il Presidente del Comitato è membro di diritto del Consiglio Direttivo dell'Unione e della Giunta.

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Il Comitato Piccola Industria, previsto negli statuti delle Associazioni Industriali del sistema Confindustria, nel caso dell'Unione degli Industriali della Provincia di Varese è l'espressione più fedele dell'imprenditoria locale: il 90% delle imprese associate ha infatti meno di 100 addetti; il 79% meno di 50 addetti; le imprese con più di 250 addetti sono soltanto il 3%. Si tratta, del resto, di una situazione che rispecchia quella nazionale, dove pure è largamente presente la componente dell’impresa minore. Le imprese associate al sistema Confindustria hanno, per l'85,4%, meno di 50 addetti e per il 12,3% tra 50 e 250 addetti; soltanto il 2,3% ha più di 250 addetti. Nel 2013 ha continuato a trovare applicazione l’accordo, siglato nel 2009, tra la Piccola Industria di Confindustria e il Gruppo IntesaSanpaolo, che prevede prodotti a sostegno del capitale circolante, programmi di ricapitalizzazione, sospensione delle rate di mutui e leasing e allungamento delle scadenze dei crediti a breve termine, oltre che soluzioni che puntano all’anticipo fornitori con il “finanziamento scorte”, al supporto delle aggregazioni e alla crescita dimensionale, al sostegno della ricerca e dell’innovazione, all’internazionalizzazione. Tutte iniziative che intendono avviare “un percorso per il rilancio del sistema delle PMI come elemento fondamentale per il rilancio del Paese”. Non solo l’aspetto strettamente finanziario. L’accordo ha puntato anche a migliorare il dialogo delle imprese con il sistema bancario. A questo scopo è stato ideato un “Modello diagnostico” che consente all’impresa di effettuare una prima valutazione dei propri punti di forza e di debolezza. Le imprese associate possono accedere al modello direttamente dalla home page del sito Internet di Confindustria (www.confindustria.it). Per utilizzare lo strumento di valutazione del proprio profilo di rischio sono richiesti username e password.

PMI Day Le piccole imprese del territorio si sono aperte alla realtà della Scuola. Anche in provincia di Varese si è svolto il Pmi Day, la quarta Giornata Nazionale delle Piccole e Medie Imprese organizzata in tutta Italia da Confindustria. L’iniziativa è stata portata avanti dal Comitato Piccola Industria dell’Unione che, per l’occasione, ha puntato sulle scuole medie e il loro corpo docente. Obiettivo: raccontare agli PMI Day studenti di terza media il mondo delle PMI. Come? Attraverso visite aziendali che hanno coinvolto 12 imprese che hanno aperto i propri cancelli a 320 ragazzi delle scuole medie della provincia. Lo scopo è stato quello di dar vita a delle lezioni sul campo per aiutare gli studenti a capire cosa sia una piccola e media impresa. Quali attività svolge. Quali siano le occasioni professionali che offre ai ragazzi. Quale sia l’importanza che riveste nell’economia locale. Le aziende che hanno aderito sono state:  Digicom Spa di  Fumagalli Srl di Varese  Roda Srl di  Savinelli Spa di  Calzatutificio STAR Spa di  Franz Isella Spa di  Della Foglia Srl di  Brevetti Montolit Spa di  ICR Incisioni Cilindri Rotocalco Spa di  Litocartotecnica Pigni Srl di  Prealpi Srl di  Imeas Spa di Villa Cortese

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Non solo. Dopo le visite, i ragazzi che vi hanno partecipato hanno coinvolto tutti gli altri compagni in una sorta di lezione/resoconto. Esposizioni che sono servite a fornire a tutti le informazioni, per così dire, raccolte sul campo. Ciò ha permesso a tutti di partecipare al concorso che è stato lanciato dal PMI DAY dopo le visite. “Che cos’è la piccola industria varesina?” è, infatti, il titolo di un tema che tutti gli studenti delle classi terze delle scuole medie coinvolte sono stati chiamati a svolgere. Le scuole hanno selezionato i i migliori scritti. Questi sono stati poi valutati dal Comitato di Reazione di Varesefocus e quelli ritenuti più belli, sia per i contenuti, sia per l’originalità dell’esposizione, sono stati pubblicati sulla rivista dell’Unione. “Nelle attività di orientamento per le scelte di studio di giovani – spiega il Presidente della Piccola Industria dell’Unione, Gianluigi Casati – quelle che si rivolgono alle classi terze delle scuole medie sono sicuramente le più delicate. È questo il momento nel quale ragazzi e genitori prendono le decisioni più importanti per il futuro. Ed è qui che dobbiamo intervenire con momenti, più che di sensibilizzazione, di conoscenza”.

Gruppo Giovani Imprenditori Nell'ambito dell'Unione è costituito il Gruppo Giovani Imprenditori, con lo scopo di: - approfondire la conoscenza degli aspetti economici, sociali, politici ed aziendali per favorire la crescita professionale dei giovani imprenditori; - sviluppare nei medesimi la consapevolezza della funzione economica ed etico-sociale dell'impresa e dell'imprenditore; - accrescere la coscienza della validità della libera iniziativa; - sviluppare nei giovani imprenditori lo spirito associativo e la partecipazione alle attività associative; - promuovere la diffusione dei valori e della cultura d'impresa nella società civile. Nella storia dell'associazionismo industriale della provincia di Varese il movimento dei Giovani Imprenditori ha una lunga e consolidata tradizione. Il Gruppo è stato fondato nel 1959 ed è sempre stato considerato una palestra di formazione dell’Unione: il limite di permanenza è infatti di 40 anni. Esso sviluppa soprattutto attività di auto-formazione manageriale, di partecipazione attiva alla vita dell’Unione e di preparazione all'assunzione di incarichi. Il Gruppo Giovani Imprenditori contava, al 31 dicembre 2013, 213 iscritti. Il Gruppo Giovani Imprenditori si è sempre distinto, in modo particolare, nello svolgimento di attività di orientamento - oltre che di testimonianza - all'interno degli istituti scolastici, per aiutare gli alunni delle ultime classi, interessati dalla impegnativa scelta dell'indirizzo scolastico per il proseguimento degli studi. In particolare, anche nel 2013 è stata promossa, insieme a Sistemi Formativi di Confindustria, la partecipazione degli Istituti Tecnici del territorio al nuovo progetto “La tua idea di impresa”, finalizzato alla diffusione della cultura d’impresa (seconda edizione). Il progetto consiste in una competizione, prima a livello locale e poi a livello nazionale, tra studenti. In particolare, gli stessi sono invitati a formulare un’idea di impresa: in classe, attraverso il confronto con i giovani imprenditori tutor degli studenti, si inizia a discutere delle diverse idee imprenditoriali che verranno sintetizzate, con l’aiuto dei docenti, in un business plan da redigere su un format proposto dal progetto, che ha coinvolto 3 scuole e 53 studenti, per 5 progetti formulati. Inoltre, anche nel 2013 è stato organizzato il Management Game (ottava edizione), un progetto scolastico di learning by doing interattivo ed innovativo che propone agli allievi del IV anno delle scuole superiori la simulazione di un’azienda virtuale, attraverso un vero e proprio gioco economico. L’iniziativa è rivolta a tutti gli Istituti superiori della provincia che, inizialmente, sono chiamati a sfidarsi prima al proprio interno e poi con gli altri Istituti, attraverso prove che richiedano sia visione strategica e capacità logica, sia capacità di lavorare in gruppo e voglia di mettersi alla prova. Il progetto si pone soprattutto come un’esperienza didattica di acquisizione di nuove conoscenze e di avvicinamento al mondo della gestione aziendale, mediante l’apprendimento di un nuovo metodo di studio e di lavoro ed assumendo, per quanto virtualmente, scelte responsabili. Alla prima fase, quella di Istituto, hanno preso parte 8 scuole della provincia di Varese, per un totale di 83 squadre pari a 350 studenti coinvolti. Tra le altre attività svolte, si segnalano le seguenti: - percorso formativo “Scuola d’impresa”: articolato su tre macro aree - Contabilità e Finanza, Leadership e Motivazione, Internazionalizzazione e Reti d’Impresa – ha previsto due incontri per

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area, per un totale di sei incontri. Quattro di questi hanno avuto un’impronta didattica e sono stati organizzati presso l’Università Cattaneo, mentre gli altri due hanno avuto un taglio più pratico ed esperienziale, in un contesto informale. Il ciclo di incontri si è dipanato tra il novembre 2013 e il giugno 2014; - Assemblea annuale 2013: dedicata al tema “Il successo? Un gioco di squadra”, ha visto gli adrenti al gruppo confrontarsi con l’esperienza di alcuni esponenti di vertice di squadre sportive varesine, in particolare il Presidente e l’Allenatore Futura Volley Unendo Yamamay; il Presidente del Consorzio Varese nel Cuore; il Presidente di Pallacanestro Cimberio Varese. Moderatore: Mino Monici, giornalista della Gazzetta dello Sport. Nel 2013, infine, è stato eletto il Consiglio Direttivo del Gruppo Giovani Imprenditori per il Biennio 2013- 2015, all’interno del qual è stato designato il nuovo Presidente del Gruppo nella persona di Eleonora Merlo.

Il Consiglio del Gruppo Giovani Imprenditori

Attività 2013 del Gruppo Giovani Imprenditori Seminari di auto-formazione - Il successo? Un gioco di squadra - Cosa può fare il web marketing per la mia azienda? - Il passaggio generazionale e gli strumenti di governance aziendale per rilanciare le aziende e pilotare la crisi - Percorso formativo “Scuola d’impresa”: Il rapporto banca – impresa: come presentarsi alle banche? - Percorso formativo “Scuola d’impresa”: Si fa presto a dire bilancio… Visite guidate - Visita enogastronomica in Franciacorta Attività di orientamento - Management Game - Latuaideadimpresa - Incontri di orientamento al lavoro

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Attività di sviluppo e promozione - Festa d’Estate - Festa di Natale - Aperitivi dei Giovani Imprenditori e di benvenuto - Trofeo Slalom Gigante Partecipazione a eventi dei Giovani Imprenditori di Confindustria - Convegno Santa Margherita Ligure – 7 e 8 giugno 2013 - Convegno Capri – 18 e 19 ottobre 2013 Sito Internet - Sul Sito Internet del Gruppo Giovani Imprenditori www.ggi.univa.va.it sono disponibili in tempo reale tutte le attività in programma, le ultime novità dell’Unione e da Confindustria, i progetti in essere e gli incontri organizzati dal Movimento, a cui ci si può iscrivere direttamente online. È, inoltre, possibile accedere alla galleria fotografica, consultare la rassegna stampa e le convenzioni riservate ai Giovani Imprenditori. Sono disponibili anche le informazioni istituzionali e, per i giovani imprenditori non ancora iscritti, è possibile compilare online la scheda di adesione al Gruppo.

Organi associativi Congresso Ferme le competenze istituzionali dell'Assemblea Generale, la Giunta può convocare il Congresso di tutte le imprese associate per discutere e deliberare sugli argomenti che ritenga di sottoporre al diretto esame degli associati.

Assemblea Generale L'Assemblea Generale, alla quale possono partecipare tutti gli associati, è costituita dai delegati dei Gruppi merceologici - che eleggono un proprio delegato per ogni 500 dipendenti o frazione non inferiore a 200 - oltre che, quali membri di diritto, il Presidente, il Vice Presidente e il delegato per la Piccola Industria dei Gruppi medesimi (oltre ad altri componenti di diritto: il Presidente, i Vice Presidenti e i Consiglieri dell’Unione, nonché i membri della Giunta che non abbiano altro titolo per intervenirvi): in totale 208. L'Assemblea Generale si tiene in via ordinaria una volta all'anno e in via straordinaria ogni qualvolta lo ritenga opportuno la Giunta, oppure quando lo richieda un gruppo consistente di imprese associate (un quinto) o almeno la metà dei Gruppi merceologici.

Compiti dell’Assemblea Generale - formulare le direttive di massima per l'attività dell'Unione; - eleggere il Presidente e i Vice Presidenti dell'Unione, i Revisori contabili, i Probiviri; - esaminare e approvare il bilancio consuntivo; - determinare l'ammontare dei contributi associativi; - deliberare sulle proposte di modificazione allo Statuto; - deliberare su ogni altro argomento sottopostole dalla Giunta dell'Unione; - deliberare sullo scioglimento dell'Unione, nominare i Liquidatori e stabilirne i poteri.

Giunta La Giunta è l'organo direttivo allargato dell'Unione. È composta da rappresentanti dei Gruppi merceologici, del Comitato Piccola Industria e del Gruppo Giovani Imprenditori, oltre che dal Presidente, dai Vice Presidenti, dai Consiglieri, dagli ex Presidenti dell'Unione e, per un anno, dagli ex Vice Presidenti dell’Unione e dall'ex Presidente dei Giovani Imprenditori. Ne fanno inoltre parte dieci componenti aggiuntivi aventi particolari esperienze associative o imprenditoriali, nominati dal Presidente. Tale nomina è ratificata dalla Giunta. Quest’ultima ha, oltre a numerosi altri compiti definiti dallo Statuto, principalmente quello di curare il conseguimento dei fini statutari in armonia con le deliberazioni dell'Assemblea Generale. Nel corso del 2013 la Giunta si è riunita 7 volte. Al termine di ciascuna riunione è stato diramato un comunicato stampa per informare come valutazioni e posizioni assunte dalla stessa in ordine alle più importanti questioni sul tappeto di interesse per l’economia e le imprese, a livello sia locale, sia nazionale.

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Consiglio Direttivo Composto dal Presidente dell'Unione, da quattro Vice Presidenti, dal Presidente del Comitato Piccola Industria e da quello del Gruppo Giovani Imprenditori, il Consiglio Direttivo è l'organo direttivo ristretto, al quale spetta il compito di stabilire l'azione dell'Unione a breve termine nell'ambito delle direttive dell'Assemblea Generale e della Giunta. Il Consiglio Direttivo è composto da: Giovanni Brugnoli (Presidente); Tiziano Barea; Riccardo ; Marco Monzeglio; Luigi Casati (Presidente del Comitato Piccola Industria); Roberto Caironi (Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori). Nel 2013 il Consiglio Direttivo si è riunito 8 volte. Altri incontri informali si sono tenuti per verificare l'attuazione dei progetti in corso e per consultazioni su argomenti urgenti. La Giunta

Presidente Il Presidente, in stretto contatto con il Consiglio Direttivo, cura l'esecuzione delle deliberazioni degli organi collegiali dell'Unione e coordina le attività dell'Unione. È il rappresentante legale dell'Unione.

Vice Presidenti Due Vice Presidenti sono eletti dall’Assemblea Generale. La Giunta elegge due Consiglieri, ai quali il Presidente può attribuire la qualifica di Vice Presidenti.

Collegio dei Revisori contabili Il Collegio dei Revisori contabili vigila sull'andamento della gestione economica e finanziaria dell'Unione e ne riferisce all'Assemblea Generale con la relazione sul bilancio consuntivo.

Probiviri I Probiviri esprimono il proprio parere su qualsiasi controversia che possa sorgere fra gli associati e l'Unione e fra gli associati medesimi, quando questi ne facciano richiesta.

Durata delle cariche Tutte le cariche associative sono prestate a titolo gratuito e hanno durata biennale, ad eccezione di quelle Il Presidente Giovanni Brugnoli del Presidente, dei Vice Presidenti, dei Consiglieri dell’Unione, dei componenti del Collegio dei Revisori contabili e dei Probiviri, che durano quattro anni.

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RAPPRESENTATIVITÀ

Consistenza associativa Al 1° gennaio 2013 le imprese associate all'Unione erano 1.323, con 69.236 addetti. Al 1° gennaio 2014 le imprese erano 1.251 con 66.752 addetti.

01/01/2013 imprese 1.323 addetti 69.236 01/01/2014 imprese 1.251 addetti 66.752 differenza - 72 - 2.484

Tenuto conto del flusso in entrata (ossia delle nuove adesioni) e del flusso in uscita (ossia delle cessazioni del rapporto associativo) e delle variazioni in organico, si è verificato un saldo negativo di 72 imprese e di 931 addetti. In particolare, si sono registrate 42 adesioni con 745 dipendenti e cessazioni per 114 imprese con 1.676 dipendenti.

adesioni 2013 42 imprese 745 addetti cessazioni 2013 114 imprese 1.676 addetti saldo - 72 - 931

Il saldo relativo al numero dei dipendenti sulla base della differenza tra adesioni e cessazioni (745-1.676), è pari a -931.

Alla contrazione del numero degli addetti hanno influito sia le dimissioni di alcune imprese, sia il fenomeno, fisiologico, del decremento degli organici nelle imprese medesime (931-2.484 = -1.553).

Come per il passato, le cessazioni del rapporto associativo sono per la grande maggioranza dovute al venir meno dell'attività, mentre la quasi totalità delle dimissioni spontanee è motivata da difficoltà di ordine economico. Nel grafico seguente è indicata la suddivisione delle imprese associate per classe dimensionale (numero di addetti). Come si può notare le imprese fino a 50 addetti costituiscono l’80%; quelle con oltre 200 addetti, il 4% del totale.

Presenze istituzionali Dal punto di vista dimensionale, la rappresentatività è dunque la più ampia. L'Unione associa infatti imprese piccolissime, piccole, medie e grandi. Oltre ad annoverare l'adesione di tutte le maggiori imprese industriali

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della provincia di Varese, l'Unione vanta, nella fascia della piccola e media impresa, la componente associativa largamente prevalente. L'Unione è infatti, in provincia di Varese, l'associazione con il numero più elevato di imprese industriali definibili "piccole imprese", rappresentate nel Consiglio della Camera di Commercio con la cosiddetta "rappresentanza autonoma" prevista dalla legge. Sul territorio, l'ampiezza della rappresentatività riflette l'estrema varietà del tessuto produttivo locale ed è testimoniata dalla numerosità dei Gruppi merceologici – dodici (dal 2012, per effetto dell’unificazione dei precedenti tre gruppi del Tessile – Abbigliamento) - nei quali le imprese associate sono inquadrate. Negli allegati del presente Rendiconto si trova, tra gli altri, l'elenco delle commissioni pubbliche, degli enti e delle società partecipati dall'Unione, da cui si può percepire la dimensione e l'articolazione delle attività svolte sul territorio in attuazione dei propri scopi istituzionali.

L’Unione aderisce alla Confederazione Generale dell’Industria Italiana (Confindustria), la cui rappresentatività è indicata dai dati seguenti (al gennaio 2014): - 148.392 imprese associate con 5.454.962 addetti; - 16 Confindustrie regionali; - 97 Associazioni territoriali; - 24 Federazioni nazionali di settore; - 2 Federazioni di scopo - 96 Associazioni nazionali di categoria; - 20 Soci aggregati. Quindi 255 Organizzazioni associate. Oltre 3.500 presenze in organismi internazionali, comunitari, nazionali e locali. Sulla base del numero dei voti spettanti nell'Assemblea 2014 di Confindustria, attribuiti in base all'ammontare dei contributi versati, l'Unione è, nella graduatoria nazionale delle Associazioni territoriali confederate, al settimo posto a pari merito con Bologna, dopo Milano, Unindustria (Roma, Frosinone, Rieti e Viterbo), Torino, Vicenza, Bergamo e Brescia. Seguono Treviso, Genova e Padova a pari merito, Modena, Parma, Firenze a pari merito con Reggio Emilia e Verona, Napoli, Como a pari merito con Pordenone e Venezia, Monza a pari merito con Udine.

IMPRENDITORI ASSOCIATI ALL'UNIONE CON INCARICHI NEL SISTEMA CONFINDUSTRIA NEL 2013

Consiglio Direttivo Confindustria Giorgio Fossa (Invitato) Alberto Ribolla (Invitato) Michele Tronconi (Invitato) Giunta Confindustria Giovanni Brugnoli Gianluigi Casati Giorgio Fossa Michele Graglia (Invitato) Alberto Piantoni (Invitato) Alberto Ribolla (come Presidente Confindustria Lombardia) Michele Tronconi (Invitato) Marino Vago Altri incarichi in Confindustria: Irene Bellew (Invitata Comitato Tecnico “Europa”) Luciano Carbone (Invitato Comitato Tecnico “Progetto Speciale Expo 2015”) Gianluigi Casati (Componente Comitato Tecnico “Energia”) Davide Castiglioni (Componente Gruppo di Lavoro “Investitori Esteri in Italia”) Ezio Colombo (Invitato Comitato Tecnico “Ricerca e Innovazione”) Riccardo Comerio (Componente Comitato Tecnico “Relazioni Industriali”, Componente Comitato Tecnico “Credito e Finanza”, Componente Comitato Tecnico “Fisco”) Andrea Ferrazzi (Invitato Comitato Tecnico “Energia”) Giorgio Fossa (Invitato Comitato Tecnico “Education”) Alberto Frausin (Invitato Comitato Tecnico “Progetto Speciale Expo 2015” e Invitato Comitato Tecnico “Ricerca e Innovazione”)

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Gabriele Galante (Invitato Comitato Tecnico “Internazionalizzazione) Luigi Galdabini (Componente Comitato Tecnico “Europa”) Michele Graglia (Invitato Comitato Tecnico “Sviluppo Economico”) Luigi Iperti (Invitato Comitato Tecnico “Energia” e Comitato Tecnico “Europa”) Paolo Lamberti (Componente ComitatoTecnico “Education”) Gian Luca Littarlu (Componente Comitato Tecnico “Ambiente”) Gianluca Marvelli (Componente Comitato Tecnico “Reti di Impresa, Filiera e Aggregazioni”) Cirino Mendola (Invitato Comitato Tecnico “Organizzazione” e Componente Comitato Tecnico “Ambiente”) Mario Montonati (Componente Comitato Tecnico “Reti di Impresa, Filiera e Aggregazioni”) Mauro Piloni (Invitato Comitato Tecnico “Ricerca e Innovazione”) Paolo Radini (invitato Comitato Tecnico “Internazionalizzazione”) Alberto Ribolla (Invitato Comitato Tecnico “Energia”) Alberto Maria Sacchi (Invitato Comitato Tecnico “Credito e Finanza e Invitato Comitato Tecnico “Fisco”) Michele Tronconi (Componente Comitato Tecnico “Relazioni Industriali” e Componente Comitato Tecnico “Sviluppo Economico”) Gianluigi Casati (Componente Consiglio Centrale Piccola Industria Confindustria) Vittorio Gandini (Invitato Comitato Tecnico “Organizzazione” e Componente Commissione “Cultura”) Roberto Ceroni (Invitato Comitato Tecnico “Relazioni Industriali”) Incarichi in Confindustria Lombardia Alberto Ribolla (Presidente) Giovanni Brugnoli (Componente Consiglio Regionale) Gianluigi Casati (Componente Comitato Regionale Piccola Industria) Michele Graglia (Vice Presidente) Alberto Testa (Invitato Comitato Regionale Piccola Industria) Incarichi in altre associazioni industriali o enti collegati Silvio Albini (Componente Giunta Sistema Moda Italia e Consigliere della Fondazione Industrie Cotone e Lino Smi) Vito Artioli (Past Presidente Assocalzaturifici, Presidente Confederazione Europea della Calzatura e Proboviro Comitato Fiere Industria di Confindustria) Tiziano Barea (Componente Consiglio Direttivo Acimit) Franco Baretti (Componente Giunta Federchimica) Giancarlo Besana (Componente Consiglio Direttivo e Giunta Federmeccanica) Giuseppe Bellora (Consigliere della Fondazione Industrie Cotone e Lino Sistema Moda Italia, Proboviro Comitato Fiere Confindustria) Renzo Boarino (Consigliere Amafond) Rino Bonomi (Vice Presidente Tesoriere Sistema Moda Italia) Antonio Bulgheroni (Componente Consiglio Direttivo CentroMarca) Giovanni Caironi (Vice Presidente delegato formazione e centro studi Assofond) Raffaella Carabelli (Presidente Acimit) Gianluigi Casati (Componente Giunta Assofond) Matteo Cavelli (Presidente Tessilvari) Barbara Colombo (Consigliere UCIMU) Davide Colombo (Consigliere Aggiunto Anie) Ezio Colombo (Invitato Consiglio direttivo UCIMU come Past Presidente) Riccardo Comerio (Vice Presidente Federmacchine e Componente Giunta Assocomaplast) Erik Ernst (Componente Comitato Nazionale Piccola Industria Metalmeccanica Federmeccanica, Componente Consiglio Direttivo e Giunta Federmeccanica) Paola Fantoni (Componente Consiglio Direttivo Assobagno) Paolo Ferrario (Componente del Consiglio Direttivo Assolatte) Alberto Frausin (Presidente Assobirra) Gabriele Galante (Presidente Onorario e Componente Consiglio Direttivo Amafond) Luigi Galdabini (Presidente UCIMU, Componente Giunta Federmeccanica e Proboviro del Comitato Fiere Industria di Confindustria) Patrizia Ghiringhelli (Consigliere UCIMU) Piero Giardini (Componente Consiglio di Amministrazione e Comitato Esecutivo Confidi Lombardia) Dario Gioria (Componente Giunta Federmeccanica)

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Giuseppe Giordo (Consigliere Associazione Industrie per l’Aerospazio e la Difesa) Amedeo Giorgetto (Presidente Associazione Costruttori Italiani Casseforti) Luigi Iperti (Vice Presidente Vicario OICE) Alberto Jelmini (Componente Giunta Sistema Moda Italia e Consigliere della Fondazione Industrie Cotone e Lino Smi) Paolo Lamberti (Vice Presidente Federchimica) Gianluca Marvelli (Presidente Assobagno) Cirino Mendola (Presidente Anepla) Cristiano Milone (Componente Consiglio di Amministrazione Mido) Roberto Mona (Consigliere Associazione Industrie per l’Aerospazio, i Sistemi e la Difesa) Mario Montonati (Invitato Comitato di Presidenza Sistema Moda Italia con delega Ambiente ed Energia e Revisore dei Conti Sistema Moda Italia fino a luglio 2013) Alfredo Negri (Consigliere Anepla) Monica Novello (Componente Consiglio Direttivo Assobagno) Moreno Novello (Consigliere Incaricato Assoimballaggi) Elena Orsi Mazzucchelli (Componente Consiglio di Amministrazione Mido) Paolo Perino (Vice Presidente, componente Consiglio Direttivo Federcostruzioni e Componente Giunta ANIE) Francesco Pinto (Componente Giunta Sistema Moda Italia) Gianni Prevosti (Proboviro Assolatte) Luigi Prevosti (Vice Presidente Vicario Assolatte) Flavio Radice (Invitato Consiglio direttivo UCIMU come Past Presidente) Alberto Ribolla (Coordinatore Club dei 15) Giovanni Rossetti (Vice Presidente Anepla) Piero Rostoni (Revisore dei Conti Acimit) Giovanni Salvati (Vice Presidente Assofornitori) Gino Soana (Presidente Federfidi Lombarda) Bruno Spagnolini (Consigliere Associazione Industrie per l’Aerospazio e la Difesa) Luca Talamona (Consigliere Anfao) Michele Tronconi (Past Presidente e Invitato Comitato di Presidenza Sistema Moda Italia e Presidente Assofondipensione di cui Confindustria è socio promotore) Marino Vago (Vice Presidente Vicario Sistema Moda Italia e Consigliere della Fondazione Industrie Cotone e Lino Sistema Moda Italia) Franco Zerbi (Proboviro Sistema Moda Italia)

Numerosi imprenditori associati hanno partecipato, anche nel 2013, alle attività convegnistiche di rilievo nazionale o regionale organizzate da Confindustria e da Confindustria Lombardia. Tra queste: - l’Assemblea Generale di Confindustria (Roma, 22-23 maggio 2013); - il Convegno Biennale della Piccola Industria (Torino, 12-13 aprile 2013); - il road show in preparazione del Convegno Biennale della Piccola Industria (Milano, 13 marzo 2013); - i due convegni dei Giovani Imprenditori di Confindustria di S. Margherita Ligure (7-8 giugno 2013) e di Capri (18-19 ottobre 2013); - gli incontri del “Club dei 15”; - le convention dei Direttori delle associazioni del Sistema Confindustria. La partecipazione numerosa a tali eventi contribuisce ad accrescere la visibilità degli stessi e, conseguentemente, ad attirare maggiore attenzione, da parte dei media, del mondo istituzionale, politico e sindacale, alle tesi che gli imprenditori espongono in tali occasioni.

L’azione di Confindustria Anche nel 2013 l’azione di Confindustria sul mondo politico e sindacale, oltre che sull’opinione pubblica, è stata, in maniera costante e incisiva, proiettata a rappresentare le necessità delle imprese e a sollecitare interventi a sostegno dell’economia, particolarmente in sofferenza dopo la crisi della finanzia mondiale iniziata nel settembre 2008 e le ripercussioni che essa ha provocato sull’economia reale. Tra i numerosi interventi svolti, si ricordano in particolare: - il convegno biennale della Piccola Industria del 12-13 aprile 2013, preceduto dal road show del 13 marzo svoltosi in Milano e, in altra data, presso altre località della Penisola. Nel convegno di Torino, svoltosi a soli due mesi dalle elezioni politiche – dalle quali era emersa una situazione molto difficile, con prospettive assai incerte e preoccupanti per la tenuta economica e sociale del Paese – è stata ribadita la strategicità della questione industria italiana, da riportare al centro dell’attenzione politica

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attraverso gli interventi strutturali e le terapie d’urto proposte da Confindustria con il documento: “Progetto Confindustria per l’Italia – Crescere si può e si deve”. Con tale documento Confindustria si è proposta due obiettivi. Primo: un forte richiamo alla classe politica sulla necessità di intervenire con decisione e tempestività per arrestare il declino in corso. Secondo: fornire suggerimenti e proposte concrete. In altri termini: non solo appelli o lamentazioni, ma idee praticabili. Sulle quali, ovviamente, si può e si deve discutere per migliorarle, se possibile. Purché ci sia la volontà sincera di passare dalle analisi – che, del resto, sono di solito ampiamente condivise – ai fatti. Da rimarcare, inoltre, la circostanza che, molto pragmaticamente, il documento di Confindustria non si limitava a prospettare interventi ma anche a proporre dove trovare le risorse necessarie: dalla razionalizzazione della spesa pubblica corrente alla dismissione di una parte del L’Assemblea Generale 2013: Giorgio Squinzi e Giovanni Brugnoli patrimonio pubblico, dall’armonizzazione degli oneri sociali e delle aliquote IVA ridotte in ottica UE, al riordino degli incentivi alle imprese. L’urgenza di attuare una terapia d’urto era sotto gli occhi di tutti. I dati statistici sul ricorso alla cassa integrazione, che cresceva anziché diminuire; sulle chiusure di aziende; sulle ristrutturazioni, con perdita di occupazione; sui fallimenti; sulla contrazione dei consumi, sono tutti indicatori, anche in un territorio ancora solido come quello varesino, di un rischio forte di declino economico e sociale che non ci si poteva permettere; - la “tre giorni” nella quale Confindustria ha incontrato le forze politiche che si erano candidate alle elezioni del 24 e 25 febbraio 2013. In uno degli incontri, Confindustria ha affermato che tutte l forze politiche hanno riconosciuto la necessità che politica industriale e manifatturiero tornassero centrali. Senza industria, non c’è futuro. Tutti ritengono come centrale e prioritaria la questione del lavoro, grande emergenza del Paese”. Ma dalle parole, è stato il monito di Confindustria, bisogna passare all’azione: “ Ora è fondamentale che, con la fine della campagna elettorale, si abbandoni il tempo delle parole, degli annunci, dello scontro fine a se stesso e inizi il tempo dei fatti”. Da dove partire? Confindustria vedeva così l’agenda del prossimo Governo: “È il momento di un new deal tra le forze positive del Paese, un concorso di intenti realistici e coraggiosi che rendano più autorevole e credibile la nostra voce anche in Europa. Confindustria è pronta ad assumersi le proprie responsabilità, a sostenere senza preconcetti le scelte da fare in nome dell’interesse generale, ma vigilerà e criticherà, anche aspramente, chiunque disattenda gli impegni. Non permetteremo a nessuno di condannare il Paese al declino”; - le valutazioni fatte sul cosiddetto “Decreto Fare”, considerato come un buon inizio per ridare energia e fiducia alle imprese. Apprezzabili, in particolare, i provvedimenti rivolti al sistema industriale, in quanto sarebbero intervenuti sull’emergenza credito, sugli investimenti, sugli oneri burocratici e sulla giustizia. Critica, invece, Confindustria sull’introduzione della responsabilità solidale fiscale, giudicata inefficace ai fini antievasione e dannose alle imprese; - la presentazione del documento indicante 70 proposte di modifiche legislative finalizzate ad ottenere una semplificazione degli adempimenti amministrativi a carico di cittadini e imprese. Diversi i fronti trattati: ambiente; edilizia, infrastrutture e paesaggio; appalti pubblici; lavoro e previdenza; salute e sicurezza sul lavoro; tutor d’impresa e certezza dei tempi di conclusione dei procedimenti; semplificazione in materia di società a responsabilità limitata; fisco; agenzie per le imprese. Per ogni articolo di legge è stato proposto il nuovo testo e, affianco, è stato commentato il perché della modifica e come la nuova norma avrebbe potuto cambiare in meglio le procedure per le

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imprese. Un documento molto concreto, dunque, che puntava su riforme a costo zero, fatto avere al Presidente del Consiglio, Enrico Letta, e ai Ministri competenti. E realizzato sulla base delle sollecitazioni raccolte tra le varie associazioni territoriali e di categoria del Sistema Confindustria; - le valutazioni fatte sul progetto di semplificazioni fiscali che in via amministrativa avrebbero dovuto ridurre obblighi e oneri gravanti sui contribuenti, presentato dall’allora Viceministro dell’Economia Luigi Casero e del Direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera; - la posizione tenuta in occasione dell’approvazione del bilancio dell’Unione Europea, ritenuto da Confindustria inadeguato ed eccessivamente “conservatore” in quanto penalizzava quelle voci come ricerca, innovazione e infrastrutture che avrebbero contribuito a far uscire l’UE più forte e più presto dalla crisi. Che – ammoniva Confindustria – bisognerà fare in modo che tutte le risorse stanziate siano messe a frutto nel modo migliore.

Riforma di Confindustria Uno degli obiettivi del Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi è quello di mettere mano alla struttura e ai meccanismi di funzionamento dell'intero Sistema Confindustria, per renderlo più snello, più efficiente e più economico. È stata insediata una commissione di lavoro presieduta da Carlo Pesenti, che ha predisposto un progetto che è stato sottoposto per l'approvazione ad una Giunta straordinaria di Confindustria convocata il 10 ottobre 2013. Il Documento è il risultato di un intenso anno di lavoro, durante il quale la Commissione ha ascoltato tutte le componenti del sistema associativo per un totale di circa 180 imprenditori, avvalendosi anche dello studio- indagine condotto dall’Ipsos, tramite oltre 2.000 interviste ad associati e opinion leader. La riforma si articola su diversi punti. Convegno di Confindustria a Torino

Identità Viene rafforzata l’identità, con una individuazione più rigorosa del perimetro associativo. La sfida è coniugare il modello fortemente inclusivo che ha caratterizzato la recente evoluzione del sistema, finalizzata a maturare una sempre più ampia capacità di rappresentanza, con un forte recupero di identità e rigore nella definizione del proprio perimetro associativo, che deve essere “industriale”.

Partecipazione a rete La Commissione ha voluto valorizzare la ricchezza di opportunità della partecipazione alla vita associativa. Particolare attenzione è stata posta su una forma di partecipazione a rete, che alleggerisca i vincoli di presenza fisica e permetta, soprattutto grazie alle nuove tecnologie, forme autentiche di condivisione.

Vocazione europea e internazionale Confindustria avrà due sedi: Roma e Bruxelles, per garantire completa integrazione della rappresentanza a livello europeo e nazionale. Ci sarà anche una nuova struttura internazionale cui faranno capo tutte le iniziative di internazionalizzazione per fare sinergia tra territori e filiere settoriali.

Associazioni più forti. Rappresentanza più compatta Di fronte a una delle criticità più avvertite, ossia l’eccessiva dispersione di risorse, strutture e servizi identici che mortificano l’esigenza di sinergie a garanzia di servizi e rappresentanze eccellenti a costi inferiori, la

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Commissione ha evitato ogni forma impositiva dall’alto e ha creato un meccanismo di premialità per le iniziative aggregative. La Commissione ha pertanto ridisegnato il modello confindustriale, mantenendo e valorizzando la ricchezza costituita dalla duplice natura del rapporto associativo (territoriale e settoriale), ma riconducendo i diversi livelli all’interno di un quadro ordinato di prerogative e competenze. In particolare, a livello territoriale, è stato profondamente rivisto il rapporto tra le Associazioni di Territorio e le Rappresentanze Regionali, ricostituite come efficaci organismi per la gestione dei rapporti con le istituzioni regionali, più vicine alle esigenze delle associazioni che vi partecipano, alleggerite nella governance, ma rese più forti nella rappresentanza sia verso l’esterno, sia verso l’interno grazie all’istituzione di un Consiglio delle Rappresentanze Regionali e per le Politiche di Coesione, composto dai Presidenti di tutte le Rappresentanze Regionali. Il suo Presidente (nominato d’intesa con il Presidente di Confindustria) diviene automaticamente Vicepresidente di Confindustria, garantendo così un più rapido trasferimento delle tematiche di interesse dei territori ai vertici confindustriali. La carica di Presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali e per le La sede di Confindustria Politiche di Coesione viene conferita con alternanza di mandato al Presidente di una Regione del Centro Nord e di una del Sud. All’interno di questo Consiglio viene istituito un apposito Comitato per le Politiche di Coesione Territoriale, intese come priorità di politica economica nazionale, cui aderiranno i Presidenti delle 8 Rappresentanze Regionali del Sud e 3 Presidenti ciascuno in rappresentanza del Centro, del Nord Est e del Nord Ovest. È stato soppresso il Comitato per il Mezzogiorno.

Nuovo modello di governance Dagli attuali 3 livelli degli organi direttivi si passa a 2: 1) il Consiglio di Presidenza (l’attuale Comitato di Presidenza) composto da 10 membri (incluso il Presidente). Ne fanno parte di diritto il Presidente di Piccola Industria, il Presidente dei Giovani Imprenditori e il Presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali e per le Politiche di Coesione Territoriale; 2) il Consiglio Generale (l’attuale Giunta), organo di indirizzo strategico e di controllo in cui sono rappresentate le Associazioni e le rappresentanze dirette. Il numero complessivo dei componenti del Consiglio Generale dipenderà dalle aggregazioni effettivamente realizzate: secondo le proiezioni effettuate si attesterebbe a circa 160 membri. È stato soppresso il Consiglio Direttivo. Tutte le associazioni del sistema partecipano all’Assemblea dei Delegati (attuale Assemblea Generale), le cui funzioni, valenza e periodicità vengono fortemente incrementate dalla Riforma. Completano il modello di governance i Giovani Imprenditori, la Piccola Industria, cui si aggiunge il Consiglio delle Rappresentanze Regionali e per le Politiche di Coesione e l’Advisory Board, organo consultivo di elaborazione strategica per la Presidenza di Confindustria.

Efficienza economica Dalla Riforma ci si attende che vengano originate significative efficienze. Le risorse liberate dovrebbero consentire di incrementare ulteriormente la qualità e la gamma dei servizi offerti, attraverso processi innovativi, attrazione di talenti, nuove iniziative in ambito di internazionalizzazione o formazione di competenze specializzate.

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Confindustria Lombardia Nel 2013 Confindustria Lombardia ha rinnovato i propri vertici. Alla Presidenza per il quadriennio 2013-2017 è stato eletto Alberto Ribolla, già Presidente dell’Unione egli Industriali della Provincia di Varese dal 2003 al 2007. L’elezione di Alberto Ribolla alla Presidenza di Confindustria Lombardia è giunta in un momento nel quale, in virtù della recente riforma di Confindustria, il ruolo delle Federazioni regionali è destinato ad assumere una valenza crescente sul piano della rappresentanza degli interessi dell’Industria nei confronti delle Regioni. Le Federazioni sono perciò chiamate ad operare con ancor maggiore efficienza ed incisività. Tra i vari interventi svolti nel 2013 da Confindustria Lombardia si ricorda la conferenza stampa dell’8 aprile, nella quale essa, forte delle circa 19.000 imprese associate per un totale di circa 900.000 addetti, ha lanciato un forte allarme sulla tenuta del sistema produttivo e sociale. L’appello - per il quale è stato utilizzato lo slogan: “Codice Rosso: massima urgenza” - partiva dalle constatazioni che, a quaranta giorni dalle elezioni nazionali, l’Italia si trovava in una situazione politico- istituzionale di totale stallo. Argomentando in modo articolato le ragioni che facevano temere il peggio dal punto di vista economico, le Associazioni Industriali della Lombardia proponevano di intervenire con urgenza sui seguenti fronti: - sbloccare i debiti pregressi della Pubblica Amministrazione; - reperire le risorse necessarie a finanziare la cassa integrazione in deroga, in via di esaurimento; - sostenere i Confidi per agevolare l’accesso al credito; - scongiurare l’innalzamento dell’aliquota IVA al 22%; Alberto Ribolla - ridurre il cosiddetto “cuneo fiscale”; - rivedere alcuni meccanismi della Riforma Fornero per favorire una ripresa dell’occupazione. In vista poi della tornata elettorale che avrebbe portato al rinnovo del Consiglio Regionale, Confindustria Lombardia ha presentato alle forze politiche un documento, alla redazione del quale ha contribuito anche l’Unione, nel quale sono state affrontate questioni cruciali quali: - le risorse e le politiche per lo sviluppo, che non si può più fare a meno di concentrare su pochi e incisivi strumenti evitando i finanziamenti a pioggia; - la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico, che significano valorizzare i cluster tecnologici, favorire le aggregazioni e le reti tra imprese, investire nella Banda Ultra Larga; - l’accesso al credito e ai finanziamenti, che passa anche attraverso l’aggancio delle risorse europee, il sostegno ai Confidi, la predisposizione di strumenti nuovi per le PMI in difficoltà; - l’Internazionalizzazione, che non può più prescindere da una cabina di regia che razionalizzi e imprima più efficacia alle iniziative dei fin troppi soggetti operanti, a volte spinti da interessi non del tutto aderenti a quelli reali delle imprese; - il capitale umano, sostenendo la formazione continua e favorendo la collaborazione Scuola-Impresa, ma anche in tal caso razionalizzando l’esistente dispersione e sovrapposizione di competenze tra assessorati e tra Regione e Province; - l’ambiente, le infrastrutture, l’energia, dove ci sono molti gap da colmare rispetto ad altre regioni europee nostre concorrenti; - infine la sanità e perfino il turismo, che rappresentano campi importanti anche sotto il profilo dell’iniziativa economica privata. La premessa del documento è stata che “Il tessuto produttivo della Lombardia, espressione di una forte vocazione manifatturiera, è un valore inestimabile sul quale, specie in questa fase di crisi, la futura amministrazione regionale dovrà investire con decisione per far ripartire la crescita e dare nuove prospettive alla nostra società”.

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STRUTTURA OPERATIVA ED ENTI COLLEGATI

Articolazione Sono 18 le aree di cui si compone la struttura operativa dell'Unione: - aree sindacali (Legislazione previdenziale e Assicurazioni sociali; Legislazione e Giurisprudenza del lavoro; Sicurezza sul lavoro; Mercato del Lavoro); - aree economiche (Legislazione fiscale e societaria; Finanza e Agevolazioni industriali; Legislazione e Giurisprudenza industriale; Internazionalizzazione e Rapporti con l'estero; Ricerca, Innovazione e Qualità; Ambiente; Territorio e Infrastrutture); - aree di staff (Amministrazione e Personale; Sviluppo e Rapporti associativi; Ufficio Studi; Comunicazione e Immagine; Formazione e Scuola; Sistemi informativi; Sito Internet).

Il personale in forza all'Unione e agli enti collegati è composto da 92 persone, (suddiviso nelle quattro sedi di Varese, , e e nell'ufficio di Roma), compresi i dipendenti della società di servizi "Servizi & Promozioni Industriali Srl" (SPI srl, che ha inglobato i collaboratori della ex “Espansione srl – Soluzioni per l’Energia” dando vita alla nuova divisione “SPI Power”) e quelli del Consorzio di garanzia collettiva dei fidi. Ai primi del 2014 il Consorzio Export-Import Provex, precedentemente collegato con l’Unione, ha assunto una nuova configurazione essendo stato rifondato come ente partecipato anche da altre Associazioni imprenditoriali locali, oltre che dalla Camera di Commercio. Il Provex ha pertanto trasferito le propria sede presso il centro espositivo Malpensafiere, con sede a Busto Arsizio.

Aggiornamento professionale Obiettivo dell'Unione è assicurare a tutta la struttura operativa la possibilità di raggiungere e mantenere la più alta soglia di professionalità e managerialità. A tal fine, oltre all'aggiornamento tecnico-professionale, l'Unione cura la formazione del personale per quanto riguarda la "vision" e il ruolo specifico del funzionario che opera all'interno di quella che viene definita una organizzazione "di tendenza", quale è l'Unione. Va inoltre considerato che ciascun funzionario cura, individualmente e nel confronto continuo con i colleghi, il proprio aggiornamento professionale sulla base dell'evoluzione del sapere nei campi in cui opera. Tale aggiornamento viene facilitato dal notevole flusso di informazioni che giungono all'Unione mediante i canali attivi con le altre componenti del sistema associativo (Associazioni territoriali e di categoria, Federazioni regionali e inter- regionali, Confindustria), l'acquisizione di pubblicazioni, banche dati e ovviamente attraverso la partecipazione a corsi di formazione. Tali corsi, destinati a neo assunti, funzionari esperti e segreterie, vengono organizzati in house o fruiti all'esterno. Di seguito il dettaglio delle attività di formazione rivolte alla struttura operativa dell'Unione, svolte nel 2013: 1) periodici incontri di coordinamento operativo del Direttore con i funzionari, nel corso dei quali vengono trasferiti anche input riguardanti le linee di azione strategica dell’Unione e del sistema Confindustria per quanto riguarda la propria funzione, essenziale, di rappresentanza degli interessi legittimi dell’industria. Linee strategiche la cui conoscenza è di fondamentale importanza per il migliore esercizio delle attività di funzionario associativo. Nel 2013 si sono tenuti, tra riunioni plenarie o per gruppi di funzionari, 7 incontri; 2) corsi della Scuola di Sistema di Confindustria (262 ore e 17 partecipanti): - FORM IN (corso residenziale di 3 settimane, 120 ore; 1 partecipanti) per introdurre i giovani funzionari alle logiche del sistema associativo;

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3) corsi in house (85 ore e 41 partecipanti): - lingua inglese per dirigenti (20 ore e 3 partecipanti); - lingua inglese per funzionari e segreterie (65 ore e 38 partecipanti); 4) seminario residenziale “Le associazioni e la sfida dei leading network: come costruire reti relazionali attraverso la tecnologia” – , 27 settembre (8 ore e 52 partecipanti).

Seminario residenziale

Master per funzionari di associazioni Confindustria, con la collaborazione delle Università LUISS e LIUC, ha lanciato un’ambiziosa iniziativa di formazione per l’inserimento di giovani laureati nel Sistema (Confindustria, Associazioni e Federazioni industriali, territoriali e di settore). Il progetto, denominato “Confindustria per Giovani”, è scaturito dalla consapevolezza che il recruitment rappresenta una fase strategica e decisiva nello sviluppo anche del Sistema associativo imprenditoriale, oltre ad essere una necessità legata al normale ricambio generazionale di molte organizzazioni. L’Unione fa parte del Comitato Promotore del progetto e si è quindi impegnata a raccogliere le disponibilità delle imprese a collaborare per la realizzazione degli stage, questi ultimi previsti nel progetto come moduli complementari alla formazione di aula. Un ruolo fondamentale nella formazione di giovani, infatti, è attribuito alle esperienze “sul campo” che ciascun partecipante svolge attraverso tre periodi di stage presso: Confindustria, le Associazioni del Sistema e imprese. L’iniziativa è corroborata da un percorso di formazione e di stage all’interno del sistema Confindustria e delle imprese associate. È stato, a tal fine, pubblicato un bando per la selezione di 50 giovani neo-laureati, ai quali Confindustria ha riconosciuto un rimborso spese mensili di 1.000 euro. Una delle giovani partecipanti al percorso di formazione ha svolto lo stage presso l’Unione.

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IL CONTESTO DI RIFERIMENTO Parte seconda

La seconda parte è dedicata ad una sintetica illustrazione del contesto socio-economico nel quale l’Unione degli Industriali della Provincia di Varese opera e delle dinamiche che lo hanno caratterizzato nel corso del 2013 dal punto di vista congiunturale e occupazionale. Dinamiche in rapporto alle quali è stata svolta l’attività descritta nelle successive parti del Rendiconto. RENDICONTO 2013

ECONOMIA LOCALE NEL 2013

Il dato economico rappresenta il punto di partenza per impostare l’azione dell’Unione a supporto dell’attività delle imprese.

Contesto produttivo La provincia di Varese è, per dimensione territoriale, una tra le più piccole d'Italia. Ciò nonostante, essa offre un contributo di grande rilievo all’economia del Paese sotto il profilo della produzione industriale. È stata una delle culle del processo di sviluppo italiano e continua ad essere una provincia industriale per antonomasia. Varese è ai primi posti tra le province italiane per incidenza dell'industria nella composizione del valore aggiunto totale e da sola produce un valore aggiunto industriale simile a quello di intere regioni. La provincia di Varese si conferma caratterizzata da una forte vocazione all’imprenditoria e al manifatturiero. L’industria manifatturiera genera circa il 30% del valore aggiunto e occupa il 31% degli occupati. La densità di imprese manifatturiere nella provincia di Varese è di 8 per km2, contro 4,2 a livello regionale e 1,7 a livello nazionale. La presenza, come detto, di numerosissime varietà merceologiche suggerisce, per il contesto produttivo locale, la definizione di "multidistretto".

Andamento congiunturale Il bilancio che emerge in chiusura 2013 mette in luce la fragilità del recupero e il suo andamento ancora altalenante. L’economia locale ha anticipato nei trimestri centrali dell’anno la ripresa agganciandola essenzialmente ai mercati esteri, mentre ha chiuso il 2013 in leggera flessione e con alcune differenziazioni ancora presenti tra differenti settori e comparti, segnale che il recupero è ancora fragile e che il cammino avviato per uscire dalla crisi non è lineare. Parte di questo risultato in decelerazione è dovuto al fatto che, a fronte di consumi interni deboli, l’export, pur svolgendo una funzione di traino, non è stato sufficiente a colmare le perdite del mercato interno e, dopo aver registrato una crescita nel trimestre estivo (punto di massimo anche della produzione), ha perso intensità avviandosi ad una stabilizzazione nel corso dei mesi successivi.

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Andamento occupazionale A livello provinciale l’ISTAT stima che gli occupati nel 2013 siano stati in media 375 mila, di cui circa 116 mila appartenenti all’industria in senso stretto. Il tasso di disoccupazione è stato pari a 8,6%, valore pressoché stabile rispetto a quello registrato nel 2012 (pari a 8,5%).

Le imprese, per affrontare la situazione congiunturale ancora incerta, hanno dovuto fare ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria, che nel 2013 ha visto autorizzare un monte ore pari a 19.046.822 nel comparto industria. Il dato è in riduzione del -14% rispetto al 2012. Nel corso del 2013, sempre con riferimento al comparto industria, le ore autorizzate di Cassa Integrazione Straordinaria sono invece aumentate (+17%), mentre sono diminuite (-41%) quelle in deroga.

Commercio internazionale Il commercio estero varesino, dopo avere segnato una crescita durante il periodo estivo, ha registrato un progressivo rallentamento negli ultimi mesi del 2013. Le esportazioni varesine a fine 2013 hanno raggiunto 9.846 milioni di euro, in leggera riduzione rispetto al 2012 (-1,2%); l’import, ammontato a 5.556 milioni di euro, ha registrato una riduzione del -5,7%. Varese ha chiuso il 2013 con un saldo commerciale ancora positivo (+4.291 milioni di euro) ed in crescita rispetto al 2012 (+5,4%), confermandosi tra le prime province esportatrici in Italia. Per quanto riguarda i mercati di riferimento, i paesi dell’Unione Europea si riconfermano principali destinatari delle esportazioni varesine, anche se continua il trend, in atto ormai da alcuni anni ed accentuato dalla crisi, di rimodulazione delle esportazioni varesine verso destinazioni extra-UE: nel 2013 l’export verso i paesi dell’Unione Europea è sceso del -2,1% rispetto all’anno precedente; viceversa, si evidenzia un miglioramento delle esportazioni verso quei paesi industrializzati da cui arrivano segnali più consistenti di uscita dalla crisi (verso gli Stati Uniti l’export varesino è cresciuto del +5,5%, verso il Giappone del +3,5%) e verso alcune aree in via di sviluppo, in particolare verso l’America Centro Meridionale (+20,7%) e l’Asia Orientale (+26,6%).

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LE AZIONI PER LA COMPETITIVITA’ DELLE IMPRESE Parte terza

All’interno del contesto socio-economico brevemente descritto nella parte precedente, l’Unione, svolge un’azione continuativa di: 1. monitoraggio delle tendenze socio- economiche in atto; 2. tutela delle esigenze delle imprese, con l’obiettivo di preservare e accrescerne la competitività; 3. progettazione e svolgimento di azioni per la valorizzazione delle attività produttive, anche nelle relazioni con il territorio, i suoi abitanti, le sue istituzioni, gli altri attori sociali. Si tratta delle linee guida che informano l’intera attività dell’Unione e di cui viene indicata la concreta declinazione, sul piano operativo, nella parte terza e anche nella successiva parte quarta di questo consuntivo. Le quali hanno la funzione di rendicontare all’insieme delle imprese associate quanto realizzato nel 2012, fungendo in tal modo da relazione accompagnatrice del conto economico sottoposto all’approvazione dell’Assemblea Generale 2013. RENDICONTO 2013

INFORMAZIONE ALLE IMPRESE

L'informazione e l'aggiornamento delle imprese, rivolta sia a chi riveste ruoli decisionali, sia a chi vi collabora con ruoli operativi, offre un servizio di grande valore nel sostegno all’evoluzione del sistema competitivo, e nell’adempimento delle varie incombenze amministrative che derivano dalla continua evoluzione del quadro normativo di riferimento in campo industriale, commerciale, fiscale, ambientale, del lavoro. Il trasferimento delle informazioni alle imprese ha principalmente luogo attraverso i seguenti canali: - Sito Internet; - Notiziario Telematico; - incontri “inFORMARSI”; - Rassegna stampa.

Sito Internet Pubblicato nella sua prima versione nell’aprile del 1998, il Sito Internet dell’Unione (www.univa.va.it) ha seguito una continua evoluzione. La grafica è sobria, a vantaggio dei contenuti, con grande attenzione all'accessibilità attraverso una navigazione semplice ed immediata. I contenuti sono organizzati per area di interesse. È presente un'agenda con tutti gli appuntamenti dell'Unione e, inoltre, una sezione dedicata alle scadenze del mese per le imprese. Il sito, oltre alla consultazione quotidiana con le circolari pubblicate in tempo reale, rende possibile ai lettori: - scaricare in formato PDF il Notiziario con tutte le circolari dell’ultima settimana; - registrarsi per ricevere settimanalmente (ogni mercoledì), sulla propria casella di posta elettronica, la Newsletter, un file PDF contenente i titoli di tutte le circolari dell’ultima settimana linkati agli approfondimenti, con il testo completo delle notizie. Il file è arricchito da altre informazioni quali: eventi e appuntamenti dell'Unione, del Gruppo Giovani Imprenditori e della LIUC – Università Cattaneo, tutte le novità e gli aggiornamenti pubblicati sul sito. La quasi totalità delle imprese associate riceve ormai la Newsletter settimanale, con 3.360 utenti registrati; - registrarsi al servizio RSS Feed che permette una maggiore personalizzazione e immediatezza delle informazioni: attraverso il lettore gratuito è possibile ricevere in tempo reale, in modo semplice e comodo, direttamente sul proprio computer, la segnalazione di tutti gli aggiornamenti pubblicati sul Notiziario o solo quelli relativi all'argomento selezionato. Nel sito sono inoltre consultabili speciali sezioni tematiche, veri e propri siti dedicati ad argomenti specifici, tenuti costantemente aggiornati, nonché monografie, FAQ (Frequently Asked Questions), provvedimenti di leggi speciali, dossier che consentono anche ai professionisti più esigenti di ottenere un’informazione completa ed esaustiva. Tra le sezioni speciali c’è quella curata dall’Area “Lavoro e Previdenza” e riguardante lo “Sgravio contributivo sul premio di risultato”. Un altro approfondimento, curato questa volta dall’Area “Ambiente” è invece dedicato al “SISTRI”, il nuovo Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti. In queste sezioni del Sito Internet i lettori trovano in un’unica schermata tutte le circolari prodotte dall’Unione sugli specifici argomenti, con un costante aggiornamento via via che vengono pubblicate ulteriori nuove notizie. Ciò permette alle imprese di tenersi facilmente aggiornate su tematiche soggette a numerosi e repentini cambiamenti normativi o procedurali.

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Altra sezione speciale è quella che si concentra sulle opportunità di business che l’Expo di Milano offrirà da qui al 2015 alle imprese. L’Unione concorre infatti affinché il sistema delle imprese diventi parte integrante e strutturale di Expo 2015, così che le eccellenze produttive siano valorizzate e l’Expo dispieghi appieno il proprio potenziale per le imprese medesime. A tal proposito, nel 2013, l’apposita sezione realizzata all’interno del sito internet dell’Unione, continuando a garantire un costante aggiornamento in ordine all’Evento universale che si terrà a Milano da venerdì 1° maggio a sabato 31 ottobre 2015, ha pubblicato tutte le informazioni relative alle esigenze di Expo 2015 con le rispettive procedure di approvvigionamento. Tra le aree monotematiche c’è poi quella dedicata alle “Reti d’impresa. Insieme per crescere” al cui interno è possibile accedere a tutta la normativa, la prassi, i bandi, gli eventi, i link utili riguardanti il tema in questione, le testimonianze video di alcune storie varesine di aggregazione. Con, in aggiunta, tutte le notizie redatte sull’argomento dall’Unione e l’elenco delle reti già attive a livello nazionale. L’obiettivo è quello di fornire la più ampia gamma di informazioni riguardanti il contratto di rete d’impresa, il nuovo strumento giuridico oggetto di un’ampia riforma a metà 2010, che consente di realizzare collaborazioni e progetti comuni industriali e commerciali, garantendo alle imprese la propria individualità ed indipendenza. Un’apposita sezione del sito è stata poi dedicata al Progetto Internazionalizzazione dell’Unione (vedi capitolo Internazionalizzazione). Oltre a seguire l’evolversi dell’iniziativa che vuole accompagnare le imprese alla scoperta dei mercati esteri a più alto tasso di crescita, questa parte del sito Internet dell’Unione offre anche tutta una gamma di documentazione utile alle aziende che vogliono sbarcare con i propri prodotti nei Paesi oggetto delle missioni messe in calendario dall’Unione e degli incontri sui singoli Paesi che vengono via via organizzati. Come quelli intitolati “Pomeriggi Verde-Oro” dedicati al Brasile, o quelli catalogati come “Sulle orme del Dragone” che hanno come oggetto la Cina. Altra sezione è quella denominata “L’Unione Europea per le imprese”: una guida schematica dei principali programmi comunitari per aiutare il sistema produttivo locale e le sue aziende a cogliere tutte le opportunità offerte dai finanziamenti europei, spesso di difficile accesso a causa del linguaggio dei bandi e della loro complessa strutturazione. Il focus di questa parte del sito è dedicato ai nuovi Programmi di Horizon 2020, il Programma Quadro Europeo per la Ricerca e l’Innovazione che, dal 2014 al 2020, sosterrà la competitività del sistema produttivo del Continente con l’obiettivo di rafforzarne la leadership industriale e che prevede uno specifico “Strumento Pmi”, di cui la sezione del sito si occupa con un costante aggiornamento delle informazioni. Sempre tra le “pagine speciali” bisogna contare anche le nuove Guide Rapide di Sicurezza sul Lavoro che, con poche slide di facile e immediata consultazione, permettono alle aziende, anche quelle meno strutturate, di potersi tenere al passo con l’evoluzione normativa in materia. Particolarmente utile e seguita è anche la sezione dedicata alle convenzioni stipulate dall'Unione e dal sistema Confindustria per offrire alle imprese condizioni economiche vantaggiose. Tutte le sezioni a valore aggiunto per le imprese associate, indispensabili per l'aggiornamento quotidiano, sono accessibili solo tramite password. Nel corso del 2013 sono state rilasciate altre 230 nuove password e oggi il sito è consultabile da oltre 3.360 utenti registrati. Ogni impresa, infatti può richiedere una password per ogni funzione aziendale interessata alla consultazione del sito Internet. Esiste poi un'ampia informazione generale con diverse sezioni visitabili da tutti: una istituzionale dedicata all'Unione, una dedicata alla stampa, una che raccoglie tutte le pubblicazioni dell'Unione e una legata all'economia della provincia di Varese con informazioni sul territorio, anche in funzione di marketing territoriale.

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Nell’ambito delle proprie attività informatiche, inoltre, l’Unione ha continuato a curare il sito Internet del Distretto Aerospaziale Lombardo (www.aerospacelombardia.it). Anche attraverso questo strumento web è stato possibile dare vita a quell’opera di Networking dell’industria regionale del settore, che ha visto crescere l’adesione di piccole, medie e grandi imprese del comparto intorno ad un progetto orientato a impostare un’azione di crescita condivisa. Col tempo il sito del Distretto si è trasformato in un vero e proprio portale di e-scouting, per la fornitura e la presentazione strutturale delle aziende a livello internazionale. In pratica collegandosi a www.aerospacelombardia.it si accede ad una vetrina dove gli operatori del settore possono attingere notizie sulle caratteristiche, i tipi di produzione, le capacità tecniche, i progetti e la storia di ogni singola Pmi lombarda dell’Aerospazio. Nel corso del 2013 il sito del Distretto Aerospaziale Lombardo si è arricchito di una nuova sezione dedicata ad una rassegna stampa quotidiana orientata ai temi di attualità del settore. Per quanto riguarda, invece, i siti degli enti collegati all’Unione, sono di recente rifacimento quelli legati alla società di servizi alle imprese, SPI – Servizi & Promozioni Industriali Srl (www.spi-web.it) e a SPI Power (www.sipower.it) , la divisione operativa sul fronte dell’energia inquadrata all’interno della stessa SPi Srl. Entrambi i siti Internet sono ispirati ad una grafica semplice e di immediata consultazione. Questo per agevolare le imprese nella lettura della documentazione e delle nuove iniziative e servizi messi in campo da queste due realtà a supporto del sistema produttivo.

Notiziario Telematico Il Notiziario Telematico, che nel 2013 ha pubblicato 861 notizie di interesse per le imprese associate, viene condiviso con altre Associazioni Industriali, realizzando così una proficua sinergia operativa con alcune componenti del Sistema Confindustria. Si tratta delle associazioni di Bergamo, Como, Monza, Pesaro e Urbino, Sondrio, Ascoli Piceno, Fermo e Macerata. Il Notiziario settimanale dell’Unione, il cui PDF è scaricabile ogni mercoledì su www.univa.va.it, presenta un’impaginazione di facile fruizione e adatta, non solo alla stampa e dunque ad una lettura su carta, ma anche ad una consultazione a video. Ciò anche grazie ad una titolazione presa a prestito dalla normale comunicazione generalista che permette al lettore, grazie ad un titolo ad effetto seguito da un sottotitolo di approfondimento, di avere in poche righe una sintesi esauriente dei contenuti della Notizia e capire così subito se essa sia, in base alle mansioni che vengono ricoperte in azienda, di proprio interesse oppure no. Un servizio, quello di ridurre i tempi di lettura e di facilitare l’approccio alle notizie, che l’Unione considera già di per sé fondamentale nella cosiddetta era dell’informazione, in cui ognuno è bombardato continuamente da una serie infinita di

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comunicazioni, con il rischio di perdere di vista le priorità e le novità che più interessano e che più servono nello svolgimento del proprio lavoro. Semplice ed efficace è anche la grafica della Newsletter, che contiene tutte le Notizie pubblicate sul Sito dell’Unione durante l’ultima settimana, spedita ogni mercoledì direttamente agli indirizzi email del personale delle imprese associate che ne ha fatto richiesta.

Incontri “inFORMARSI” Il programma di incontri gratuiti di informazione e formazione denominato "inFORMARSI" è l’attività convegnistica e seminariale che consente ai partecipanti di cogliere con immediatezza le novità e di ottenere dai relatori i chiarimenti desiderati. Nel 2013 sono stati tenuti 13 appuntamenti, ai quali hanno partecipato complessivamente 565 persone tra imprenditori, dirigenti, quadri e impiegati aziendali. I temi trattati hanno riguardato sia le modalità per il corretto adempimento di obblighi amministrativi, anche di tipo ricorrente, sia temi di interesse più particolare o settoriale. L'elenco completo degli incontri "inFORMARSI" 2013 è riportato nel riquadro seguente.

Incontri “inFORMARSI” del 2013

 23 gennaio 2013 - Iva: le nuove regole di fatturazione e la liquidazione per cassa  30 gennaio 2013 - Apprendistato: l’offerta dei servizi formativi in provincia di Varese  3 aprile 2013 – Dichiarazioni Ambientali MUD 2013  15 aprile 2013 – Procedura Uniemens: aggiornamenti e ultime novità  17 aprile 2013 – La nuova imposta sui rifiuti e sui servizi - TARES  14 maggio 2013 – Inail. La nuova denuncia di infortunio in via telematica  30 maggio 2013 – Fondirigenti – Avviso 1/2013 per la presentazione dei piani formativi condivisi aziendali e individuali  12 giugno 2013 – Riforma Fornero: aspetti previdenziali, assunzioni agevolate ed ammortizzatori sociali  17 luglio 2013 – Il contratto di apprendistato in somministrazione  3 ottobre 2013 – Linee vita e cadute dall’alto  11 ottobre 2013 – Le novità in materia di lavoro ed incremento all’occupazione contenute nel Decreto Lavoro  26 novembre 2013 – Seconda parte dell’incontro: “Le novità in materia di lavoro ed incremento all’occupazione contenute nel Decreto Lavoro”  5 dicembre 2013 – La nuova regolamentazione dei tirocini in Regione Lombardia

Rassegna stampa Un altro servizio a valore aggiunto per le imprese, consultabile sul sito Internet, è quello della rassegna stampa quotidiana che raccoglie articoli selezionati da un panel composto da più di 50 testate tra quotidiani e periodici, sui principali argomenti del giorno di carattere economico, sindacale, politico e di cronaca locale. Il servizio è stato recentemente rinnovato, diventando più tempestivo e più completo. La nuova versione della rassegna stampa è migliorata a partire dall’orario di pubblicazione: con gli articoli messi a disposizione della consultazione delle imprese intorno alle ore 9.30 (da lunedì al venerdì, con gli articoli di sabato e domenica pubblicati il lunedì). La nuova rassegna stampa, oltre ad una visualizzazione on line più snella e accattivante, è anche più funzionale. Le imprese, infatti, possono a loro volta fare una scrematura degli articoli per loro più interessanti e creare un file Pdf per la divulgazione interna all’azienda.

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Basta “flaggare” gli articoli di interesse e cliccare sull’icona della stampante in alto a destra. In alternativa si può stampare singolarmente ogni articolo di interesse o creare un singolo file Pdf da salvare nelle proprie cartelle del computer. Ciò semplicemente cliccando sul titolo. Inoltre possono essere effettuate delle ricerche storiche per parola chiave. Con un database che parte dal 1° ottobre 2012 in avanti. Per poter utilizzare la nuova rassegna stampa basta accedere dall’home page del sito dell’Unione cliccando sulla voce “Rassegna Stampa” nel menù in alto e inserire le proprie username e password di accesso.

Monografie presenti sul Sito Internet Ambiente Gestione degli imballaggi Rumore esterno La gestione dei serbatoi interrati Gestione risorsa idrica Esercizio, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici in Lombardia Agevolazioni La definizione di piccola e media impresa Basilea 2 Fondi comunitari - Obiettivo 2 Diritto d’impresa Nomi a dominio in Internet – disciplina e tutele azionabili La responsabilità amministrativa delle persone giuridiche Firma digitale Privacy e sicurezza dei dati Fisco La dichiarazione dei sostituti d'imposta mod. 770/2012 La tassazione del Trattamento di Fine Rapporto Modello di versamento unificato F24 Adempimenti in caso di decesso del lavoratore dipendente Rapporti di collaborazione coordinata e continuativa lavoro a progetto La certificazione dei redditi di lavoro dipendente e assimilati - Modello CUD 2014 Lavoro e previdenza Dirigenti Comitati aziendali europei I congedi parentali Assunzioni agevolate Il lavoro dei disabili Il patto di prova La nuova disciplina europea sull'informazione e la consultazione dei lavoratori Agenti e rappresentanti di commercio Mansioni e inquadramento del lavoratore. Profili generali e orientamenti giurisprudenziali Le pensioni di vecchiaia e anticipata La cessione del quinto dello stipendio ed il pignoramento presso terzi La nuova disciplina dell'orario di lavoro Permessi e tutele per la cura di persone con handicap La società europea Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria

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Trasferimento e trasferta del lavoratore Il contratto a termine Il rapporto di lavoro a tempo parziale Costo del lavoro Lo stage: un’opportunità per le imprese Tabelle dei contributi previdenziali e assistenziali in vigore da gennaio 2012 Adempimenti in caso di decesso del lavoratore dipendente Rapporti di collaborazione coordinata e continuativa lavoro a progetto Il rapporto di apprendistato Sicurezza sul lavoro Principi comuni di sicurezza sul lavoro Luoghi di lavoro Uso delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale Cantieri temporanei o mobili Segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro Movimentazione manuale dei carichi Uso di attrezzature munite di videoterminali Agenti fisici Sostanze pericolose Esposizione ad agenti biologici Protezione da atmosfere esplosive Divieto di fumo nei luoghi di lavoro Pronto soccorso aziendale Tossicodipendenza e lavoro La valutazione del rischio stress lavoro-correlato (Ogni monografia della Sicurezza sul Lavoro è riassunta in una presentazione con slide: le “Guide Rapide”)

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FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE

La risorsa umana è componente strategica del successo aziendale. La formazione imprenditoriale e manageriale - insieme all'aggiornamento continuo del personale aziendale, di cui si è trattato nel capitolo precedente - costituisce quindi una delle principali attività dell'Unione. Attività che si accompagna a quella della valorizzazione dell'immagine dell'industria e dell'orientamento al lavoro nel settore produttivo rivolto ai giovani, alle famiglie, alla scuola, di cui si tratterà nella quarta parte del Rendiconto.

Formazione del personale aziendale La formazione viene organizzata secondo diverse modalità ed iniziative: - attività formativa erogata dalla Società di servizi dell'Unione. La “Servizi & Promozioni Industriali Srl” (SPI, certificata qualità secondo la norma UNI EN ISO 9001: 2008 e dal 2005 dell’accreditamento regionale per la formazione finanziata), attraverso il programma "perCORSI", concorre con le proprie proposte all'aggiornamento del personale aziendale attraverso attività di formazione e riqualificazione del personale impiegato nelle imprese su temi di attualità. I corsi di SPI, infatti, vengono organizzati sulla base di input forniti dall'Unione, con un'attenta scelta del personale docente e con l'offerta di un rapporto qualità/prezzo vantaggioso. In totale, i corsi tenuti da SPI nel 2013 sono stati 440 e vi hanno partecipato, per complessive 4.348 ore di formazione, 4.950 persone. In 365 casi si è trattato di interventi formativi aziendali, realizzati a misura delle particolari esigenze espresse dalle imprese committenti; - la SPI, inoltre, ha organizzato nel 2013 numerosi corsi finanziati per la formazione continua dei lavoratori (Fondimpresa, di cui si riferisce nella seguente tabella. L’elenco completo dei corsi a catalogo SPI nel 2013 è riportato più oltre).

FORMAZIONE A CATALOGO/SU COMMESSA A PAGAMENTO

CORSI INTERAZIENDALI (a catalogo) Nel 2013 SPI srl ha realizzato 75 corsi di formazione a catalogo per un totale di 1.148 ore di formazione, pari a circa 144 giornate di formazione. L'affluenza ai corsi è stata di 1.125 persone. Si è trattato, nella quasi totalità, di corsi in materia di Sicurezza nei luoghi di lavoro.

CORSI AZIENDALI Per ciò che riguarda i corsi svolti direttamente in azienda su specifica commessa, SPI srl nel 2013 ha realizzato 365 corsi, con una partecipazione di 3.825 persone e un totale di 3.200 ore erogate (equivalenti a 400 giornate di formazione). Dei corsi sopracitati, nell’Area Sicurezza sono stati realizzati 330 corsi per complessivi 3.300 partecipanti e un totale di 2.640 ore.

Totali formazione a pagamento Totale ore di formazione: 4.348 Totale corsi: 440 Totale partecipanti: 4.950

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FORMAZIONE GRATUITA (progetti finanziati) Durante il 2013 sono stati promossi dall’Unione e gestiti da SPI i seguenti corsi di formazione finanziati: - Avviso 5/2011 di Fondimpresa “Human Upgrade”: 60 corsi, 809 ore di formazione (101 giornate), 418 persone formate (progetto iniziato a settembre 2012, concluso a settembre 2013); - Avviso 5/2011 di Fondimpresa “Corporate Training: cresci con la tua azienda”: 195 corsi, 2.256 ore di formazione (295 giornate), 1.657 persone formate (progetto iniziato a febbraio 2013, conclusione a marzo 2014); - Avviso 4/2012 di Fondimpresa “Education in progress”: 84 corsi, 1.069 ore di formazioni (133 giornate); 623 persone formate (progetto iniziato a ottobre 2013 e si concluderà a luglio 2014). - Totali formazione finanziata Totale ore di formazione: 4.134 Totale corsi: 339 Totale partecipanti: 2.698

Sul sito Internet www.percorsi-spi.it sono pubblicate tutte le informazioni relative ai corsi organizzati dalla SPI, con la possibilità di iscriversi on-line.

CORSI INTERAZIENDALI REALIZZATI DA SPI NEL 2013

AREA AMBIENTE, SICUREZZA E QUALITÀ - Sistri il sistema di tracciabilità dei rifiuti - Formazione dei lavoratori in materia di sicurezza e salute - formazione generale e specifica - rischio alto - Formazione dei lavoratori in materia di sicurezza e salute - formazione generale e specifica - rischio medio - Formazione dei lavoratori in materia di sicurezza e salute - formazione generale e specifica - rischio basso - Preposti: ruolo e responsabilità - Corso teorico pratico per conducenti di carrelli elevatori - Addetti alla conduzione carroponte - Corso di formazione per lavoratori in materia di sicurezza e salute d.lgs. 81/08 - La sicurezza della manutenzione - Gli audit interni secondo la norma UNI ENI ISO 19011:2003 - Il sistema di gestione ambientale: l’edizione 2004 della norma UNI EN ISO 14001 - Il sistema di gestione per la sicurezza : la norma BS OHSAS 18001:2007 - Il sistema integrato di gestione per la qualità , l’ambiente e la sicurezza - La soddisfazione del cliente: come misurarla e come migliorarla - Il customer marketing - Il trattamento dei reclami secondo la norma UNI ISO 10002 - Gestione efficace delle non conformità delle azioni correttive e preventive - La responsabilità sociale;: valore aggiunto per le organizzazioni - Sistema di qualità e valutazione fornitore - Customer care e customer satisfaction - Qualità control: strumenti e tecniche

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AREA AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO - La gestione del recupero credito - Contabilità generale - Paghe e contributi - Il contratto - La retribuzione degli adempimenti contributivi e fiscali - Controllo di gestione - Il budget - Finanza e tesoreria - Analisi di bilancio per non addetti - Analisi di bilancio corso avanzato - Gestione sicura delle informazioni - Contabilità industriale - La gestione dei rapporti con il sistema creditizio - La gestione dei più importanti documenti di trasporto e doganali - Contrattualistica internazionale - Analisi del check list di un contratto internazionale - Il codice degli appalti pubblici - La gestione del risk management aziendale - L’analisi della dinamica economico finanziario a consuntivo e revisional - Strumenti e tecniche per la determinazione e il valore degli investimenti

AREA RISORSE UMANE, COMUNICAZIONE E MARKETING - Comunicazione di successo: dare una spinta ai rapporti interpersonali - Decision marketing e problem solving - Delegare con successo - Essere un manager di impatto - Gestisci il tuo tempo: conciliare soddisfazione professionale e serenità personale - Manager coach: per una maggiore efficacia del team - Navigare tre le culture per un business di successo - Talent management: una marcia in più verso una maggiore competitività - La gestione dei progetti: metodologie e strumenti di project management - Strumenti di selezione e valutazione del personale - Gestione del tempo e dello stress - Decidere e negoziare - Il caporeparto come gestore delle risorse umane - La gestione per obiettivi e il processo di valutazione delle prestazioni - Ruolo e responsabilità e comportamenti organizzativi - Public speaking; essere un oratore convincente - Chance management: affrontare il cambiamento e comunicare nei momenti critici - La riunione efficace - Leadership: la chiave di volta una realtà di successo - Motivazione e gestione dei collaboratori - Leadership al femminile: il lato rosa delle aziende - Corso per detti HR e RSU - Transazioni e accordi commerciali di acquisto e vendita con i paesi emergenti: possibili vantaggi e svantaggi - Generare innovazione - Product and brand management

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AREA RISORSE UMANE, COMUNICAZIONE E MARKETING (continua) - Organizzare, motivare e gestire la forza vendita - Supply chain management: i compiti e le funzioni di una moderna struttura acquisti - Il cliente : conoscerlo e comunicare per convincerlo - Il processo d’internazionalizzazione: come sviluppare le strategie per conquistare nuovi mercati - L’approccio di customer e relationship management per massimizzare il valore della clientela - Dal marketing strategico agli strumenti operativi per divenire più competitivi - Tecnica di negoziazione e di vendita innovativa - Realizzare il business plan: perseguire gli obiettivi controllando le attività - Organizzazione e gestione della funzione acquisti - Web marketing and e-commerce per lo sviluppo del business - Consumer behaviour - Gli indicatori di prestazione del punto vendita

AREA INTERNAZIONALE - Inglese base - Inglese commerciale - Spagnolo base - Inglese avanzato - Francese base - Tedesco base - La gestione dei documenti di trasporto e degli adempimenti doganali - Elementi di contrattualistica internazionale

AREA INFORMATICA - Pacchetto office - Microsoft excerl base - Microsoft excel avanzato - Microsoft excel per il controllo di gestione - Microsoft access base - Autocad corso di base - Autocad corso avanzato - Amministrazione di reti informatiche - Internet e il web - Creazione di pagine web - Strumenti di grafica per il marketing

Fondimpresa e Fondirigenti Nel 2003 prese il via un’iniziativa fortemente voluta dall’intero sistema di rappresentanza dell’industria nel Paese: erano stati costituiti e autorizzati ad operare dal Ministero del Lavoro due Fondi interprofessionali per la realizzazione di piani aziendali di formazione continua (formazione per i dipendenti delle imprese). Si tratta di Fondimpresa-Fondo interprofessionale per la formazione continua dei lavoratori (costituito da Confindustria e CGIL-CISL-UIL) e Fondirigenti-Fondo per la formazione continua dei dirigenti (costituito da Confindustria e Federmanager).

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La costituzione dei fondi permette alle imprese che, su base volontaria, vi aderiscono, di finanziare la formazione continua dei collaboratori attraverso la destinazione ai piani di formazione aziendale di una quota parte dei contributi che le imprese versano all’INPS (0,3%). Dopo la costituzione dei due fondi, l’Unione si è impegnata fattivamente per promuoverne l’adesione da parte delle imprese associate. Il buon esito di tale azione è testimoniato dai dati della provincia di Varese, che indicano 2.214 imprese aderenti a Fondimpresa per un totale di 83.251 lavoratori (Fonte dati INPS adesioni aggiornate a dicembre 2013) e 558 imprese aderenti a Fondirigenti per un totale di 2.227 dirigenti. Nel 2013, in continuità con le attività avviate e previste nell'accordo Unione - CGIL, CISL, UIL Varese del 2003, sono stati sottoscritti 22 accordi (di cui 1 integrativo) che hanno consentito l'utilizzo di Fondimpresa (e dei bandi regionali) per il finanziamento di progetti territoriali di formazione continua per le imprese. In particolare: - 06/12/2013 Formazione Continua Bando Regionale – Fase II – (Ente attuatore Esse.I. Servizi Informatici srl) – Titolo: “Formazione Continua Fase II – Aggiornamenti Tecnici, Gestionali e di Processo” - 03/12/2013 Formazione Continua Bando Regionale – Fase II – (Ente attuatore SOFIA GROUP SRL) – Titolo: “Progettazione e sviluppo di prodotti per il settore estetico” - 03/12/2013 Formazione Continua Bando Regionale – Fase II – (Ente attuatore ACOF) – Titolo: “Gestire al meglio i progetti complessi del settore IT” - 03/12/2013 Formazione Continua Bando Regionale – Fase II – (Ente attuatore ACOF) - Titolo: “Efficacia ed efficienza nelle strategie commerciali per la vendita di prodotti e servizi ICT” - 11/09/2013 Avv. 4/2012 – II scadenza - Territoriale (Capofila SPI) - Titolo: “CRESCERE impresa e territorio insieme” - 11/09/2013 Avv. 4/2012 – II scadenza - Territoriale (Ente attuatore IAL) - Titolo: “PER.FORMARE: Formare a Competere” - 11/09/2013 Avv. 4/2012 – II scadenza - Territoriale (Capofila IMMAGINAZIONE E LAVORO) – Titolo: “Training Lombardia” - 10/12/2013 Accordo integrativo all’accordo 11/09/2013 Avv. 4/2012 – II scadenza – (Ente attuatore FOND. LUIGI CLERICI – Membri ATS: AGSG – L’Agenzia Generale Studi e Gestioni e Afol Est Milano) – Titolo: “PROSPETTIVE-Formare competenze di resilienza per aziende Lombarde” - 11/09/2013 Avv. 4/2012 – II scadenza - Territoriale (Ente attuatore FOND. LUIGI CLERICI – Membri ATS: AGSG – L’Agenzia Generale Studi e Gestioni e Afol Est Milano) – Titolo: “PROSPETTIVE-Formare competenze di resilienza per aziende Lombarde” - 11/09/2013 Avv. 4/2012 – II scadenza -Territoriale (soggetto attuatore ACOF) – Titolo: "LAMBDA: Linee di intervento per l’Aggiornamento, il Miglioramento e il Benessere dei Dipendenti e delle Aziende” - 26/07/2013 Avv. 1/2013 - Territoriale (soggetto attuatore ACOF) – Titolo: "SICURA_MENTE” - 15/07/2013 Formazione Continua Bando Regionale (soggetto attuatore ESPERO srl) – Titolo: “Progetto Grafico con Adobe Photoshop, Illustrator, Indesign” - 22/04/2013 Formazione Continua Bando Regionale (soggetto attuatore Immaginazione e Lavoro Soc Coop) – Titolo: “Tecnologia ed innovazione degli impianti di processo per l’industria dell’arredo bagno” - 22/04/2013 Formazione Continua Bando Regionale (soggetto attuatore ACOF) – Titolo: “La programmazione della produzione nel settore tessile: la punciatura” - 22/04/2013 Formazione Continua Bando Regionale (soggetto attuatore ACOF) – Titolo: “Lean organization per la fondazione istituto insubrico di ricerca per la vita” - 22/04/2013 Formazione Continua Bando Regionale (soggetto attuatore Fondazione Luigi Clerici) – Titolo: “La formazione continua come strumento per il riallineamento delle conoscenze e

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delle competenze dei lavoratori delle imprese lombarde nell’ambito dell’informatica e della produzione” - 22/04/2013 Formazione Continua Bando Regionale (soggetto attuatore ASSET MANAGEMENT) – Titolo: “Il manager-coach”: competenze per lo sviluppo per l’international coaching - 21/03/2013 Avv. 1/2013 – I scadenza – Sicurezza e Ambiente (Ente attuatore IAL) – Titolo: “S.A.F.E.: Sicurezza Aziendale: Formare_Educare” nell’Ambito A-Salute e Sicurezza - 21/03/2013 Avv. 3/2011 – Territoriale (Ente Attuatore FormaMec) – Titolo: “Rivestimenti nanotecnologici come alternativa ecosostenibile” - 16/01/2013 Avv. 4/2012 – I scadenza - Territoriale (Ente Attuatore A.T.S. – capofila SPI) – Titolo: “Education in Progress” - 16/01/2013 Avv. 4/2012 – I scadenza – Territoriale (Ente Attuatore ATRAK srl) – Titolo: “A Better World Living Academy: metodologie per competere nel mondo nuovo” - 16/01/2013 Avv. 4/2012 – I scadenza - Territoriale (Ente Attuatore capofila IAL Lombardia srl) – Titolo: “FX: Formazione Innovativa e Competenze per lo Sviluppo”

A questi si aggiungono 10 accordi sottoscritti con FIOM, FIM, UILM in sede di Commissione Territoriale per la Formazione Provinciale per l’industria metalmeccanica per i piani settoriali metalmeccanici che interessano le imprese del territorio, secondo le istruzioni diramate da Federmeccanica:

- 03/09/2013 Avv. 4/2012 – II scadenza – TERRITORIALE – Ente SPI capofila della costituenda ATS con LIUC, Centro Tessile Cotoniero, Centro Studi ed Elaborazione Srl – Titolo: “Crescere impresa e territorio insieme” - 03/09/2013 Avv. 4/2012 – II scadenza – SETTORIALE – Ente SPI capofila della costituenda ATS con IFOA e Sviluppo Formazione Scarl – Titolo: “Reset: nuovi strumenti formativi per rilanciare il settore meccanico” - 03/09/2013 Avv. 4/2012 - II scadenza – SETTORIALE - Ente RICONVERSIDER Srl capofila della costituenda ATS con Randstand HR Solutions Srl - Titolo: “La leva formativa motore di sviluppo e crescita delle imprese metallurgiche” - 18/04/2013 Avv. 1/2013 Ambito B – SETTORIALE – Ente RICONVERSIDER Srl - Titolo: “Sostenibilità ambientale ed efficienza energetica nella produzione e nell’impiego dei metalli” - 06/03/2013 Avv. 1/2013 – SETTORIALE – Ente SVILUPPO FORMAZIONE SCARL – Titolo: “Innalzare i livelli di sicurezza nella filiera del metallo 1” - 06/03/2013 Avv. 1/2013 – SETTORIALE – Ente RICONVERSIDER Srl - Titolo: “Il valore della sicurezza in metallurgia 1” - 08/01/2013 Avv. 4/2012 – I scadenza – SETTORIALE – Ente attuatore SPI in ATS con IFOA e sviluppo formazione - Titolo: “La Formazione come motore di crescita per il settore metalmeccanico” - 08/01/2013 Avv. 4/2012 – I scadenza – TERRITORIALE – Ente SPI capofila di ATS con LIUC, Centrocot e Centro Studi - Titolo: “Education in progress” - 08/01/2013 Avv. 4/2012 – I scadenza – SETTORIALE – Ente RICONVERSIDER Srl capofila della costituenda ATS con Randstand HR Solutions Srl (membro) - Titolo: “Formare le risorse metallurgiche per crescere e ripartire - 08/01/2013 Avv. 3/2011 – SETTORIALI– Ente Sviluppo Formazione SCaRL in partnership con LIUC - Titolo: “Innovazione di processo per la sostenibilità, l’efficienza e la sicurezza nel settore delle fonderie”

Tali accordi hanno di volta in volta individuato priorità tematiche, settoriale e territoriali che sono state perseguite nello svolgimento dei progetti finanziati (numeri e tipologia di corsi sono nel capitolo SPI - Formazione per le imprese).

Nel 2013 i progetti aziendali di formazione finanziata legati al conto formazione del fondo Fondimpresa presentati da SPI hanno visto il coinvolgimento di 115 imprese e 3.000 lavoratori, per un totale di 13.750 ore di formazione. Sono stati presentati 149 piani formativi aziendali a Fondimpresa, parte dei quali condivisi in sede territoriale dalla Commissione Paritetica Territoriale per la Formazione (CPTF) costituita nel 2004 dall’Unione e da CGIL, CISL e UIL di Varese. Per la redazione dei piani formativi aziendali la SPI ha svolto anche un’attività di supporto alle imprese per l’utilizzo del proprio conto formazione.

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Nel corso del 2013 sono stati condivisi e presentati 33 progetti aziendali a Fondirigenti per la formazione manageriale. Tali piani hanno coinvolto 28 aziende, per 312 partecipanti per un totale di 1.750 ore di formazione.

Executive Master Dal 2007, su indicazione del comitato paritetico composto dall’Unione degli Industriali e Federmanager Varese, l’Università LIUC ha progettato ed erogato quattro percorsi formativi rivolti a dirigenti di PMI, avvalendosi dei bandi di sistema di Fondirigenti. Il format proposto è denominato "Executive Master": si tratta di un percorso modulare di General Management che ha coinvolto più di 140 aziende e 500 dirigenti erogando più di 800 ore d’aula e circa 500 ore di coaching/mentoring in azienda. L’esperienza è proseguita nel 2013 con un percorso denominato Executive Master: Obiettivo Performance a cui hanno partecipato 64 dirigenti di 17 aziende. Il progetto aveva come obiettivo lo sviluppo delle principali competenze necessarie ad incrementare le performances aziendali, la formazione si articolava in 7 moduli formativi divisi in tre macroaree: Performance HR, Strategic Performance, Investment and Innovation Performance. La formazione è iniziata il 21 marzo e si è conclusa il 28 novembre 2013.

Istruzione professionale grafica Si deve infine ricordare che presso l'Unione ha sede il Comitato Provinciale per l'Istruzione Professionale Grafica, organismo sorto nel 1997 in attuazione di una norma contenuta nel contratto collettivo di lavoro del settore grafico con finalità di promuovere, incrementare e potenziare l'istruzione professionale dei giovani che intendono specializzarsi nel settore grafico. Il Comitato ha complessivamente erogato, fino al 31 dicembre 2013, 99.900 euro all’Associazione Padre Monti di Saronno, 17.465 euro all'ENAIP di Varese e (per obbligo del contratto collettivo nazionale di lavoro) 71.516,81 euro all'ENIPG di Roma. Ha inoltre conferito borse di studio per complessivi 62.077 euro ad allievi dell’Associazione Padre Monti di Saronno e dell’ENAIP di Varese che si sono distinti per merito, disponibilità nei confronti dei compagni, attenzione al nuovo, interesse al mondo della grafica, inclinazione ed abilità pratiche, bisogno economico.

INCONTRI DI INFORMAZIONE DELL’UNIONE INDUSTRIALI E CORSI DI FORMAZIONE DELLA SPI SRL 2013 Programma “inFORMARSI”: 13 incontri, 565 partecipanti. Interventi formativi SPI: 779 corsi, 7.648 partecipanti. Totale: 792 eventi, 8.213 partecipanti.

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LAVORO

In attesa della ripresa L’anno appena trascorso è stato purtroppo ancora caratterizzato dalla crisi. Il 2013 ha visto anche l’effettiva e compiuta applicazione della Riforma Fornero, ed è stato caratterizzato da ulteriori interventi sul suo “corpus” tecnico. Alcuni di questi forieri di innovazioni positive, ad esempio sul contratto a termine “acausale”, altri invece più limitativi e discutibili, come quelli sul lavoro autonomo e parasubordinato. L’Unione ha fornito assistenza, anche accompagnando direttamente le imprese, nella gestione delle nuove procedure preventive presso la Direzione Territoriale del Lavoro nei casi di risoluzione del rapporto di lavoro per giustificato motivo oggettivo. Più in generale, la sua azione è stata caratterizzata, come negli scorsi anni, dall’affiancare le imprese nella valutazione dei vari aspetti giuslavoristico/sindacali legati alla necessità delle singole imprese che spesso molto velocemente devono adeguare ritmi produttivi e, di conseguenza, i relativi organici alle esigenze di mercato. Nell’anno sono risultati in ulteriore crescita i trasferimenti di azienda, l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, con particolare attenzione ai contratti di solidarietà dove applicabili, e, purtroppo, anche le procedure concorsuali e fallimentari. Non sono mancati anche alcuni rinnovi dei premi di risultato. Imprese ed Unione hanno cercato, pur nella difficoltà del momento, di trovare intese con le rappresentanze e le organizzazioni sindacali che riducessero l’impatto sociale della crisi sul territorio salvaguardando le capacità professionali del personale occupato. In molti casi sono stati effettuati corsi di formazione utilizzando prioritariamente i fondi stanziati da Fondimpresa, in modo tale da poter cogliere immediatamente i primi segni di ripresa. Il rinnovo dell’accordo territoriale sull’individuazione delle voci del contratto collettivo nazionale che incidono positivamente sulla produttività, sull’organizzazione del lavoro o sulla redditività, ha permesso che le imprese associate all’Unione potessero utilizzare lo speciale regime di tassazione agevolata previsto dalle disposizioni legali. Un ulteriore strumento da utilizzare per rispondere alle sollecitazioni del mercato.

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L’anno 2013 è stato purtroppo ancora caratterizzato dal protrarsi della crisi, che solo verso fine anno sembra aver avuto una fermata con alcuni dati economici che hanno segnato un andamento, seppur minimo, positivo. L’anno 2013 è stato anche caratterizzato dall’avvio dei corsi di formazione da parte dell’Alta Scuola di Formazione delle relazioni sindacali di Confindustria, aperta presso l’Associazione Industriali di Reggio Emilia. I corsi sono divisi in due sessioni: una per i funzionari delle Associazioni territoriali e una per gli imprenditori e si prefiggono lo scopo di migliorare la cultura e la conoscenza del mondo delle relazioni industriali con un particolare focus sulle normative italiane ed europee. A livello nazionale un altro passo avanti è stato compiuto verso un sistema regolato della rappresentanza sindacale, dando così attuazione per via pattizia a quanto contenuto nell’ultimo periodo dell’art. 39 della Costituzione italiana e nell’Accordo Interconfederale del 28 giugno 2008. Il 31 maggio 2013 è stato, infatti, sottoscritto un protocollo di intesa tra Confindustria e Cgil, Cisl, Uil - firmato alcuni giorni dopo anche dall’Ugl – che individua, da un lato, i principi relativi alla misurazione della rappresentatività e, dall’altro, i principi relativi alla contrattazione collettiva. Il protocollo riveste una notevole importanza sia dal punto di vista politico, sia sindacale, andando finalmente a colmare, dopo oltre sessant’anni, un vuoto che ha creato un notevole contenzioso. All’inizio del 2014 ha trovato compimento l’intesa con la firma, il 10 gennaio, del testo Unico sulla Rappresentanza Sindacale.

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Le relazioni industriali In relazione all’andamento occupazionale registratosi sul territorio (di cui si è detto nel capitolo “Economia locale nel 2013”), l'Unione è intervenuta, come di consueto, ad affiancare le imprese associate, interessate da vertenze per sospensione temporanea dell'attività produttiva o per riduzioni di personale in forza, in 424 casi (erano stati 481 nel 2012), così suddivisi: 283 procedure per l'intervento della cassa integrazione guadagni ordinaria (che hanno interessato 11.718 dipendenti); 52 accordi per l'intervento della cassa integrazione guadagni straordinaria (che hanno interessato 3.041 lavoratori); 63 accordi di mobilità, che hanno riguardato 904 dipendenti, 21 per la cassa in deroga (che hanno coinvolto 520 lavoratori), 5 per contratti di solidarietà (621 dipendenti interessati). Anche nel 2013 l'Unione è intervenuta ad assistere le imprese in 1.278 casi di conciliazione individuale e in diversi casi di controversie in sede giudiziaria, in collaborazione con studi legali. L’Unione assiste le imprese associate nella definizione degli accordi aziendali. Sono circa 1/3 le imprese che hanno in sede aziendale una interlocuzione negoziale con il Sindacato. Questa contrattazione collettiva interessa tutti i settori merceologici e introduce trattamenti economici e normativi che riguardano circa il 3% degli addetti delle imprese associate. Nel 2013 sono stati stipulati, con l'assistenza dell'Unione, 33 contratti collettivi aziendali di lavoro. Il contenuto degli accordi conclusi per introdurre "premi di risultato" è sostanzialmente conforme alle previsioni del Protocollo sulla politica dei redditi del 23 luglio 1993 così come integrato dall’Accordo Interconfederale sugli assetti contrattuali del 15 aprile 2009, richiamando obiettivi di miglioramento aziendale. Fra gli indici maggiormente utilizzati: la produttività, la qualità, l'efficienza, la presenza e, in misura sempre più crescente, la redditività. Per quanto riguarda la contrattazione collettiva nazionale di lavoro, l'Unione partecipa fattivamente ai negoziati per il rinnovo dei contratti nazionali o, comunque, ad incontri con le Associazioni Industriali di settore per la definizione delle linee da tenere in sede di trattativa. Nel corso del 2013 tale attività si è sviluppata, in particolare, nell'ambito dei negoziati per il rinnovo della maggior parte dei contratti di settori (parte economica o normativa) tra cui i più importanti quello tessile e quello chimico. Per dare attuazione alle attività di formazione sviluppatesi a seguito degli accordi nazionali relativi a Fondimpresa e Fondirigenti, sono state definite alcune intese con i Sindacati provinciali per le quali si rinvia al capitolo “Formazione delle risorse umane”.

Detassazione del salario di produttività È stata sottoscritta l’intesa che ha reso possibile l’applicazione dell’agvolazione fiscale (un prelievo fisso de 10% al posto delle normali aliquote Irpef) per quelle voci di salario dei dipendenti legate ad aumenti di produttività e prevista dalla Legge di Stabilità per il 2013. Parte qualificante dell’accordo è stata quella di consentire l’operatività dell’agevolazione fiscale anche per i lavoratori delle imprese di minori dimensioni prive di rappresentanza sindacale.

Previdenza e assistenza integrativa L'Unione continua a collaborare con le Associazioni di settore per promuovere, tra i lavoratori e le imprese, i fondi pensione che, intervenuta la riforma della previdenza complementare, assumeranno sempre maggiore importanza. Tra i più importanti: COMETA (meccanico), FONCHIM (chimico), ALIFOND (alimentare), PREVIMODA (Tessile-Abbigliamento), BYBLOS (cartario e editoriale), FONDOGOMMA-PLASTICA (gomma e materie plastiche), ARCO (legno, lapidei, materiali da costruzione), FONCER (ceramica), FONTAN (concia), FASCHIM (farmaceutico). Negli organismi di governo di alcuni dei Fondi in questione sono presenti rappresentanti di alcune imprese associate all'Unione.

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SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

L’Unione ha da sempre inserito il tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro tra le assolute priorità, collocandolo tra le linee programmatiche di azione. Tale indirizzo ha avuto concreto seguito anche attraverso la partecipazione a tavoli di lavoro con amministrazioni e parti sociali per trovare soluzioni condivise sui temi in discussione. Occorre creare un modello legale in grado di prevenire il rischio di infortuni sul lavoro, determinando così il potenziamento della cultura della legalità. Ciò, affinché la prevenzione della salute e della sicurezza divenga effettiva in ogni contesto lavorativo, integrando il sistema normativo tradizionale con strumenti quali la formazione, come strumento essenziale di prevenzione e tutela, le “buone prassi” (intese come soluzioni sperimentate per prevenire o ridurre i rischi per i lavoratori, fondate sulla valutazione del rischio specifico e consistenti nella concreta applicazione di misure preventive contro i rischi di volta in volta considerati), gli accordi, la Responsabilità Sociale delle Imprese, la diversificazione delle azioni preventive in relazione alla specificità dei rischi nei settori di riferimento, i Codici Etici.

Statistiche degli infortuni Le statistiche degli infortuni, predisposte dall’INAIL, indicano che il fenomeno è fortunatamente in riduzione. La serie storica del numero degli infortuni prosegue l’andamento decrescente Sono state registrate a livello nazionale 745 mila denunce di infortuni accaduti nel 2012; rispetto al 2011 si ha una diminuzione di circa il 9%; sono il 23% in meno rispetto al 2008. Gli infortuni riconosciuti sul lavoro sono circa 500 mila (più del 18% “fuori dell’azienda”, cioè “con mezzo di trasporto” o “in itinere”). Delle 1.296 denunce di infortunio mortale, gli infortuni accertati “sul lavoro” sono 790 (di cui più del 50% “fuori dell’azienda”, sono 409) con una riduzione del 6% rispetto al 2011 e ben del 27% rispetto al 2008. Per quanto riguarda la provincia di Varese, i

numeri evidenziano in modo chiaro la persistenza di un andamento decrescente dal 2008 ad oggi, in linea con la diminuzione a livello nazionale, fatto quest’ultimo positivo sul quale ha influito innegabilmente la crisi economica e occupazionale, ma senz’altro anche un effettivo miglioramento dei livelli di rischio in atto già da anni, unitamente ad una maggiore attenzione alla prevenzione e alla sicurezza. Certamente anche i dati provinciali riflettono la fase di ristagno dell’economia varesina; si ha, tuttavia, ragione di ritenere che siano soprattutto espressione delle azioni messe in campo sul territorio e delle sinergie attuate, oltre che degli effetti della formazione in corso già da tempo sul fronte della prevenzione. Di seguito, l’andamento degli infortuni verificatesi in Regione Lombardia nel 2013 (grafico a cura della Direzione Generale Sanità – Regione Lombardia).

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Fonte: Regione Lombardia - Aggiornamento Dicembre 2013

L’Informazione alle imprese Nel corso del 2013 l’Area Sicurezza sul Lavoro ha redatto 53 circolari informative e ha svolto un costante aggiornamento della relativa sezione all’interno del sito Internet dell’Unione. Ha inoltre organizzato un incontro di aggiornamento sul tema “Linee vita e cadute dall’alto” ed ha partecipato fornendo il relatore ai convegni seguenti:  “La diffusione della cultura della sicurezza nelle scuole”, organizzato da ANMIL Varese presso salone comunale di ”  “Le attività dell’Organismo Paritetico Provinciale sicurezza sul Lavoro di Varese”, organizzato da CGIL-CISL e UIL Varese.

Enti, istituzioni, organi di vigilanza L’Unione rappresenta le imprese associate presso enti, istituzioni ed organi di vigilanza. In particolare, l’azione di rappresentanza e di tutela degli interessi è esercitata nell’ambito della Commissione Sicurezza presso l’Azienda Sanitaria Locale della provincia di Varese; presso la Commissione Consultiva Provinciale INAIL; presso l’Assessorato alla Sanità della Regione Lombardia; presso il gruppo di lavoro Igiene e Sicurezza di Confindustria Lombardia e di Confindustria e presso l’Organismo Paritetico Provinciale Sicurezza sul Lavoro (OPP), composto da rappresentanti dell’Unione e di CGIL, CISL e UIL. Nel corso del 2013 sono pervenute a OPP ben 225 richieste di collaborazione sui piani formativi aziendali di sicurezza, suddivise come nel grafico riportato di seguito.

L’Unione fornisce anche assistenza tecnica durante le fasi di svolgimento delle inchieste amministrative sugli infortuni sul lavoro che si svolgono presso la Direzione Territoriale del Lavoro di Varese. In particolare, l’Area Sicurezza ha partecipato a:  2 incontri Confindustria - Commissione Sicurezza sul Lavoro;  3 incontri Confindustria Lombardia - Gruppo Igiene e Sicurezza;  5 incontri Commissione Sicurezza ASL Varese;  4 incontri Comitato Consultivo Provinciale INAIL Varese;  6 incontri Organismo Paritetico Provinciale Sicurezza Varese

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Fonte: OPP Varese

Formazione La SPI srl, società di servizi dell’Unione, dedica gran parte dell’attività formativa al tema della sicurezza sul lavoro. Nel corso del 2013 sono stati svolti:

- Fondimpresa - totale corsi 202 - totale ore 1.516 - totale formati 1.887 - Conto formazione - Totale corsi 160 - Totale ore 1.280 - Totale formati 1.600 - A pagamento aziendali - Totale corsi 170 - Totale ore erogate 1.360 - Totale formati 1.700 - A pagamento interaziendali - Totale corsi 40 - Totale ore erogate 588 - Totale formati 600

Un totale di 572 corsi, tra finanziati e su commessa, per complessivi 5.787 partecipanti. Il numero di RLS che ha partecipato ai corsi di formazione organizzati dall’Organismo Paritetico tramite la SPI srl è elevatissima: infatti, a partire dal 1995 sono stati formati 2.348 rappresentati dei lavoratori per la sicurezza.

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Progetto WHP-APS “Aziende che promuovono salute” Unione Industriali della Provincia di Varese, ASL Varese e Organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL hanno sottoscritto nel gennaio del 2013 un’intesa con lo scopo di dare attuazione sul territorio ad un progetto regionale finalizzato al miglioramento degli stili di vita dei lavoratori e al benessere sul luogo di lavoro. A fine anno hanno aderito 21 aziende/enti per un totale di circa 15mila lavoratori che stanno attuando, con la regia della ASL e il supporto dell’Unione, iniziative promozionali sulle seguenti aree tematiche:

1. Promozione di un’alimentazione corretta; 2. Contrasto al fumo di tabacco; 3. Promozione dell’attività fisica; 4. Alcol e sostanze stupefacenti, contrasto alla dipendenza da gioco; 5. Promozione del benessere personale e sociale; 6. Sicurezza stradale e mobilità sostenibile.

La Regione Lombardia rilascia alle aziende che hanno attuato il progetto il logo “Azienda che Promuove salute”. Ulteriori informazioni al riguardo sono rintracciabili nel successivo capitolo “Relazioni con gli altri attori del territorio”.

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FISCO E SOCIETÀ

Aggiornamento e consulenza L'Unione cura l'aggiornamento delle imprese illustrando le novità legislative, suggerendo orientamenti uniformi di interpretazione e comportamento, assistendo le imprese nell'esatto adempimento degli obblighi che la legge pone a loro carico. La complessità della normativa tributaria, la sua volatilità e il rigore del sistema sanzionatorio rendono infatti necessario un continuo e attento confronto con gli "esperti" della materia per evitare di incorrere in errori che possano dar luogo a pesanti sanzioni. Per questa ragione, l'area fiscale dell'Unione è, insieme a quella sindacale, una di quelle alla quale le imprese fanno maggiormente ricorso sul piano della consulenza e assistenza.

L’informazione delle imprese viene assicurata mediante il continuo aggiornamento della sezione tematica "Fisco e Società" all'interno del sito Internet dell'Unione. La sezione fornisce strumenti di rapida consultazione utili per la quotidiana gestione amministrativa delle imprese: i dossier (raccolte organiche di normativa, atti dell'amministrazione finanziaria e comunicazioni dell'Unione); lo scadenzario fiscale; gli approfondimenti su diversi aspetti tributari di abituale interesse; le FAQ (Frequently Asked Questions); le monografie; una raccolta di formulari e modulistica; tutti i codici di versamento dei tributi. Sono presenti anche le date dei diversi corsi di formazione e link utili. Le novità, pubblicate in tempo reale nel sito Internet, vengono quindi inserite nel Notiziario inviato, oltre che alle imprese, anche agli Uffici Finanziari e alle scuole di indirizzo tecnico- commerciale. Ciò, per favorire la creazione di un sapere condiviso tra tutti gli operatori del Fisco in provincia di Varese finalizzato ad assicurare, almeno nel territorio provinciale, uniformità di interpretazione e comportamento di fronte alla continua difficoltà che gli operatori incontrano nel dare corretta applicazione ad una normativa tributaria non sempre chiara e soggetta a continui cambiamenti di regole. Nell’ambito dell’attività di aggiornamento e consulenza, particolare attenzione è stata dedicata nel corso del 2013 alle varie manovre di stabilizzazione dei conti pubblici emanate dal Governo. A tali manovre, che hanno rivisto numerosi aspetti della disciplina tributaria sia con riguardo alle imprese, sia alle persone fisiche, sono state dedicate numerose circolari di approfondimento: aprile (decreto pagamento debiti scaduti), giugno (decreto del far e decreto occupazione) e da ultimo a dicembre la legge di stabilità per il 2014.

Tributi locali L’Unione esercita un’azione continuativa di verifica della corretta determinazione dei tributi locali e delle tariffe amministrative che, se applicate in misura eccessiva o addirittura oltre i limiti di legge, possono contribuire a deprimere la competitività delle imprese.

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Inoltre, essa insiste nel sensibilizzare circa la necessità di ridurre la pressione fiscale anche a livello dei tributi locali per mantenere competitivo il contesto ambientale nel quale operano le imprese. Nel corso del 2013 è proseguita, in particolare, la consueta azione volta ad assicurare la corretta applicazione del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES), che ha sostituito le vecchie tasse – TARSU o TIA – per lo smaltimento dei rifiuti. In proposito, è stato inviato ai Sindaci di tutti i Comuni delle province una lettera per raccomandare un’applicazione moderata, ad evitare, da un lato, di appesantire ulteriormente le condizioni di contesto nelle quali le imprese si trovano ad operare e, dall’altro, ad imporre alle utenze tributi che non siano puntualmente riconducibili a servizi effettivamente prestati. Con l’occasione, sono stati anche ricordati i criteri che devono essere tenuti presenti nell’applicazione della tassa per il servizio di raccolta dei rifiuti e che, in passato, avevano dato luogo a parecchi inconvenienti provocati dalla tassazione di superfici sulle quali si producevano soltanto rifiuti speciali. Con la conseguenza che molte imprese si trovavano a dover pagare il tributo locale dovendosi poi invece rivolgere a imprese abilitate per lo smaltimento dei rifiuti di origine produttiva. Contenziosi di questo genere s ne sono verificati diversi e non solo in anni ormai lontani, ma anche recenti, a dimostrazione di come la vigilanza su questo fronte non deve mai essere abbandonata. Tale attività ha perciò riguardato, come nei decorsi anni, la consulenza alle imprese nella determinazione delle superfici tassabili, nella definizione di atti di accertamento, nonché nella definizione di pratiche di sgravio. In particolare, l’attività di monitoraggio e di supporto alle imprese si è sviluppata con riferimento a quelle residenti nei comuni dove si sono evidenziati maggiori elementi di criticità come Varese, Tradate, Gallarate, Cardano al Campo, e, per alcune singole imprese, a , , Gorla Maggiore e . In molti casi, la constatata erronea applicazione del tributo ha evitato alle imprese l’esborso di somme anche ragguardevoli, a tutto vantaggio della competitività delle stesse. Mediamente, si è ottenuto un risparmio dell’ordine del 30% e, in alcuni casi, anche l’annullamento dell’accertamento. Inoltre primi mesi del 2013, con un importante Comune, l’Unione ha chiesto e ottenuto che tutti gli accertamenti fatti venissero sospesi e che i nuovi accertamenti venissero fatti in contraddittorio con l’Unione, la società incaricata dal Comune della riscossione e un’altra società incaricata invece di procedere ai nuovi accertamenti. L’attività di monitoraggio sull’operato dei comuni continuerà ancora più assiduamente nel corso del 2014 in considerazione del fatto che, con legge di stabilità 2014, nell’ambito della rivisitazione della finanza locale, la TARES è stata soppressa ed è stata istituita l’Imposta Unica Comunale. La nuova imposta è basata su due presupposti impositivi e cioè l’erogazione e la fruizione dei servizi comunali e il possesso di immobili collegato alla loro natura e valore. L’imposta in esame si articola in due componenti:  quella riferita ai servizi (TARI) per la copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani, a carico dell’utilizzatore, e dal tributo per i servizi indivisibili (TASI) per la copertura dei costi relativi ai servizi indivisibili dei comuni, a carico sia del possessore che dell’utilizzatore dell’immobile;  quella patrimoniale, data dall’imposta municipale propria (IMU) dovuta dal possessore degli immobili, con esclusione di quelli adibiti ad abitazione principale. Con riguardo alle imprese, la nuova imposta genererà sicuramente un appesantimento del carico tributario in quanto:

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 per quanto concerne l’IMU viene confermata la disciplina già vigente nel passato con la tassazione quindi, per il settore industriale, anche dei fabbricati strumentali;  per quanto concerne la TARI vengono ripresi i concetti applicativi già previsti per la TARES e quindi la stessa sarà composta da un costo fisso di gestione del servizio e da una quota rapportata alla quantità dei rifiuti conferiti, con l’obbligo per i comuni di coprire integralmente il costo del servizio;  la TASI, anche se legata alla copertura dei costi relativi ai servizi indivisibili dei comuni, avrà anch’essa una natura patrimoniale essendo ancorata ai principi di determinazione dell’IMU e quindi con applicazione agli immobili strumentali delle imprese. Considerato l’ampio margine di manovra attribuito alle amministrazioni comunali nella determinazione delle aliquote impositive, l’Unione effettuerà assidui controlli sull’operato delle amministrazioni stesse con particolare riguardo alla corretta stesura dei regolamenti applicati e al contenimento delle aliquote d’imposta.

Rimborsi d’imposta e compensazione tra debiti e crediti tributari L’andamento delle erogazioni dei rimborsi in conto fiscale con particolare riguardo all’IVA ha subito un sensibile miglioramento nel corso del 2013, con una netta inversione di tendenza rispetto all’anno 2012. La maggiore disponibilità di risorse per i rimborsi in conto fiscale è motivata, principalmente, da tre ragioni:  le disposizioni contenute nel decreto legge n. 35/2013 (cosiddetto decreto sui debiti PA) che, nell’ambito del più generale problema dei ritardi dei pagamenti della Pubblica Amministrazione, hanno incrementato le risorse per i rimborsi d’imposta di circa 3,5 miliardi di euro per l’anno 2013;  la nota del 30 marzo del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, indirizzata alle strutture territoriali per esortarle a provvedere con sollecitudine alla gestione delle pratiche di rimborso presentate dalle imprese, con l’obiettivo di esaurire nella prima metà dell’anno lo stock di pratiche accumulate relative al 2012;  la procedura di infrazione che la Commissione europea ha aperto nei confronti dello Stato italiano, dopo quasi un anno di attività istruttoria a causa della lentezza nell’esecuzione dei rimborsi IVA. Nell’anno 2013 sono state stanziate risorse per circa 10,4 miliardi di euro a fronte dei 6,9 miliardi dell’anno 2012 con un incremento quindi di 3,5 miliardi. Come per gli anni precedenti anche a livello locale sono stati monitorati i rimborsi IVA che hanno spesso generato notevoli problemi alle imprese con posizioni creditorie, specialmente quelle del settore lattiero- caseario. L'Unione è ripetutamente intervenuta presso la struttura di gestione dell'Agenzia delle Entrate per sollecitare periodicamente lo stanziamento delle risorse necessarie all'erogazione dei rimborsi a livello locale e il totale dei fondi pervenuti nell’anno 2013 al concessionario della provincia di Varese è stato di oltre 63 milioni di euro. Nonostante la migliorata situazione dei rimborsi, ci sono ancora interventi da attuare quali ad esempio l’aggiornamento delle procedure per l’esecuzione dei rimborsi IVA e modificazioni alle attuali disposizioni concernenti l’obbligo del rilascio di garanzie per l’ottenimento del rimborso IVA e quelli che ne individuano i casi di esonero. Se la questione dei rimborsi d’imposta in conto fiscale ed IVA è sicuramente migliorata, diversa è la situazione con riferimento ai rimborsi dell’IRES/IRPEF per effetto della deducibilità della componente dell’IRAP afferente il costo del personale dal reddito d’impresa. La lentezza con cui questi rimborsi vengono erogati è in parte dovuta alla più lunga e complessa istruttoria per la gestione di queste pratiche rispetto a quella di altri tipi di rimborso e alla circostanza che l’Agenzia delle Entrate ha dato indicazioni al personale affinché si concentrasse prioritariamente sulle pratiche di rimborso IVA. Conseguentemente, le limitate risorse umane dedicate nel corso dell’anno alla gestione dei rimborsi dell’IRES/IRPEF hanno causato una limitata evasione di tali pratiche. Sempre nell’ambito dei rimborsi d’imposta occorre segnalare che, con effetto dal 2014, è stata incrementata la soglia per effettuare la compensazione orizzontale tra crediti fiscali e debiti fiscali e contributivi che è da sempre una priorità dell’Unione e del sistema confindustriale. Sono pertanto da valutare con favore i recenti interventi su questo tema e in particolare l’innalzamento da 516 mila euro a 700 mila euro del limite annuale per effettuare le citate compensazioni orizzontali. Tale intervento è sicuramente positivo ed è comunque auspicabile un ulteriore aumento di tale soglia di compensazione, come peraltro già previsto in una bozza di decreto mai approvata.

Assistenza fiscale Anche nel corso del 2013 l'Unione, d'intesa con le altre Associazioni Industriali della Lombardia, ha mantenuto operativo il centro di assistenza fiscale a suo tempo creato (Assocaaf Spa) e ciò allo scopo di

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favorire quelle imprese che, nonostante l'abrogazione dell'assistenza fiscale obbligatoria, hanno ritenuto di mantenere il servizio a titolo di ulteriore benefit per i propri dipendenti. La decisione si è rivelata premiante in quanto la maggior parte delle imprese, che già in passato aveva utilizzato i servizi di Assocaaf Spa, pur in assenza di obblighi, ha confermato l'adesione al servizio.

IRAP - Agevolazioni fiscali riferite al costo del lavoro nonché per giovani e donne L’azione dell’Unione - insieme all’intero sistema di rappresentanza delle imprese - finalizzata ad ottenere la riduzione del carico fiscale per allineare, tendenzialmente, la pressione fiscale italiana sulle imprese a quella, generalmente più favorevole, riscontrabile negli altri Paesi maggiormente industrializzati diretti concorrenti e conseguire, anche per tale via, recuperi di competitività, aveva portato ad ottenere con la Finanziaria 2007 un intervento mirante a limitare l’impatto dell’IRAP sulla componente “costo del lavoro” (cosiddetto cuneo fiscale). In particolare, era stata prevista la possibilità di dedurre dalla base imponibile i contributi assistenziali e previdenziali relativi ai lavoratori dipendenti a tempo indeterminato e un importo di 4.600 euro su base annua per ogni lavoratore dipendente sempre a tempo indeterminato. Con l’approvazione della Finanziaria 2008 l’aliquota IRAP è stata ridotta dal 4,25% al 3,9% ed è stata introdotta una semplificazione nella determinazione della base imponibile che agevola il contribuente nel calcolo del tributo. Inoltre, con il “decreto anti-crisi” di fine 2008 era stata ammessa la possibilità di dedurre l’IRAP dalla base imponibile ai fini delle imposte sui redditi nella misura parziale del 10%. Tale azione è continuata e, con il decreto “Salva Italia” del mese di dicembre 2011, sono state introdotte due diverse misure che agiscono entrambe sulla componente costo del lavoro. In primo luogo, con effetto dall’esercizio 2012, è stata resa integralmente deducibile dalle imposte sui redditi (IRES e IRPEF) l’IRAP relativa alla quota imponibile delle spese del personale dipendente e assimilato, in precedenza ammessa nella misura del 10%. Con il decreto sulle semplificazioni tributarie tale deduzione integrale è stata estesa anche ai periodi d’imposta precedenti al 2012, consentendo al contribuente di richiedere il rimborso delle maggiori imposte sui redditi versate per effetto della mancata deduzione dell’IRAP relativa alle spese per il personale dipendente. In secondo luogo, sempre a decorrere dal 2012, è stato elevato da 4.600 a 10.600 euro l’importo forfettario della deduzione per cuneo fiscale nel caso in cui il lavoratore assunto a tempo indeterminato sia donna o soggetto di età inferiore a 35 anni. La legge di stabilità 2013 ha poi elevato, con effetto dal periodo d’imposta 2014, da 4.600 a 7.500 euro la deduzione che compete per ogni lavoratore dipendente impiegato e ha ulteriormente elevato a 13.500 euro la deduzione che compete per i lavoratori di sesso femminile o di età inferiore a 35 anni. Da ultimo, con la legge di stabilità 2014, a decorrere dal periodo d’imposta 2014 viene prevista, con riferimento ai soggetti che incrementano il numero di lavoratori dipendenti assunti con contratto a tempo indeterminato, la deducibilità del costo del predetto personale per un importo annuale non superiore a 15.000 euro per ciascun dipendente assunto. Si è, in tal modo, ottenuta un’ulteriore riduzione del costo del lavoro legata ad una minore incidenza del carico tributario.

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ENERGIA

Liberalizzazione del mercato La liberalizzazione dei mercati energetici così come la conosciamo ora, ma avviata nel 1999, è sempre stata sostenuta dall’azione di Confindustria nella convinzione che la libera concorrenza fosse un passaggio obbligato per la riduzione dei costi di approvvigionamento di energia elettrica e gas. Lo strumento del consorzio di imprese, creato dell’Unione per favorire un più rapido e sicuro accesso al mercato libero anche da parte delle PMI, in coerenza del resto con una consolidata tradizione dell'associazionismo imprenditoriale italiano (consorzi fidi, consorzi export) ha incontrato il favore di numerose imprese animate da spirito pionieristico, che già dal 1999 hanno dato vita al Consorzio dell’Unione denominato “Energi.Va”. Nel corso degli anni l’Unione ha condotto una costante attività di informazione e formazione per le imprese, sui temi dell’energia e sulle opportunità offerte dal mercato libero (ma anche sulle difficoltà che esso presenta per chi non ne conosca a fondo le regole di funzionamento) e più in generale sui costi dell’energia, che hanno riscosso un diffuso interesse.

Consorzio Energi.Va Il Consorzio Energi.Va - presieduto da Gianluigi Casati - è stato costituito nel 1999 in coincidenza con la prima fase della liberalizzazione del mercato dell’energia ed ha iniziato a rifornire le imprese consorziate di energia elettrica dal gennaio 2000 e di gas metano dal novembre 2001. Attraverso "Energi.Va" si sono potute garantire alle imprese consorziate condizioni economiche sempre in linea con le migliori del mercato sfruttando economie di scala e competenze specialistiche: il Consorzio ha consentito di presentarsi sul mercato libero dell'energia come un unico contraente in grado di negoziare,con competenza, volumi consistenti ed ottenere così condizioni particolarmente vantaggiose. In aggiunta il Consorzio rappresenta il referente unico del socio per tutte le eventuali pratiche nei confronti dei fornitori e fornisce inoltre un servizio di consulenza e informazione sulle tematiche dei mercati energetici e dell’efficienza.

Il consorzio di acquisto ha operato, anche nel 2013, perseguendo il medesimo obiettivo di massimizzare il risparmio delle imprese utilizzatrici di energia elettrica, costrette alla ricerca sempre più affannosa di margini di competitività. Inoltre l’Assemblea dei soci ha approvato alcune modifiche allo Statuto ed al Regolamento Consortile per attualizzarli e rendere l’adesione al Consorzio più semplice ed attrattiva anche per le imprese con consumi minori.

I risultati dell’attività del Consorzio sono indicati nel riquadro seguente.

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Energi.Va: anno di attività Al 31 dicembre 2013 i soci attivi iscritti ad “Energi.Va” erano 219 (+25% rispetto al 2012) di cui: 116 per l'acquisto della sola energia elettrica; 17 per l'acquisto del solo gas metano; 86 per l'acquisto di entrambe le fonti energetiche, per un volume complessivo di oltre 350 milioni di kWh di energia elettrica (+10% sul 2012) e 52 milioni di mc di gas naturale (+9% sul 2012). Per quanto riguarda sia le forniture elettriche, sia quelle di gas metano, le condizioni assicurate alle imprese consorziate sono risultate di sicuro interesse e allineate a quanto di meglio offerto sul mercato. Il Consorzio “Energi.Va” ha garantito una valida e affidabile collaborazione anche sul piano del supporto tecnico e consulenziale per aiutare le imprese ad individuare, in un settore che richiede specifiche competenze professionali, le soluzioni più idonee alle proprie necessità e peculiarità. I risultati, per le imprese, sono stati anche misurabili. Come quelli riguardanti la bolletta di energia elettrica che, con il contratto di fornitura chiuso da Energi.Va per il 2013, ha permesso alle imprese consorziate di risparmiare tra il 18 e il 20% rispetto al 2012. Da ultimo, si deve anche considerare che la presenza del consorzio Energi.Va condiziona positivamente il mercato poiché gli operatori concorrenti sono costretti a praticare politiche di prezzo particolarmente aggressive sul territorio, a tutto vantaggio delle imprese locali.

SPI Power Nel 2012, con l’obiettivo di razionalizzare la struttura organizzativa dell’Unione, l’attività di consulenza in campo energetico precedentemente svolta da Espansione Srl è stata trasferita alla Società di servizi, la SPI-Servizi e Promozioni Industriali Srl. Si è quindi dato vita ad una nuova divisione operativa di quest’ultima – e un nuovo marchio – che è stata chiamata “SPI Power”. Diversi sono gli ambiti di intervento: accanto alla più “tradizionale” assistenza dei clienti nella gestione dei contratti energetici vengono proposti auditing energetico, valutazione di investimenti in energie rinnovabili, valutazione di progetti di cogenerazione e trigenerazione, valutazione di investimenti di efficientamento energetico, gestione delle pratiche amministrative connesse alle accise sui consumi. Le ragioni di tale decisione sono state: da un lato, valorizzare la Società di servizi dell’Unione aggiungendo una nuova attività che arricchisce l’offerta a disposizione delle imprese; dall’altro, realizzare economie di scala dal punto di vista gestionale e non disperdere le competenze acquisite.

Energy Management L’Unione ha contribuito a realizzare iniziative finalizzate a sviluppare competenze e strumenti per consentire alle imprese di analizzare e ridurre i consumi energetici. Le competenze rappresentano un aspetto essenziale: l’Unione ha perciò contribuito alla attivazione di un nuovo percorso di studi in Energy Management inserito all’interno della Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale della LIUC -Università Cattaneo. Il percorso forma figure professionali in grado di gestire in modo integrato e ottimale il fattore energia all’interno dei processi produttivi aziendali: manager dell’energia capaci di analizzare i fabbisogni energetici, massimizzare l’efficienza energetica complessiva dell’impresa, valutare diverse possibili fonti energetiche - sia tradizionali, sia alternative - nonché l’economicità delle diverse alternative di acquisto e di autoproduzione.

Energy Cluster L'Unione ha contribuito alla realizzazione di Energy Cluster, la rete delle imprese lombarde che costruiscono, o contribuiscono a costruire, prodotti utilizzati per la generazione e la distribuzione dell'energia, da quella tradizionale a quella connessa alle energie rinnovabili. Le imprese aderenti sono quasi 100, in continua espansione. Energy Cluster è ufficialmente riconosciuto dalla Regione Lombardia. Esso è inoltre partner, insieme all'Unione, del bando Ergon, in particolare Azione 2 - Lari, con l'obiettivo di promuovere il tema dell'aggregazione di imprese. Il coinvolgimento del Cluster è importante in quanto esso stesso è generatore di reti e progettualità.

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Rendere forte e competitivo il sistema produttivo per l'energia e le imprese aderenti al Cluster, assicurando crescita continua, valorizzazione delle competenze, competitività durevole. Questa la missione che Energy Cluster persegue attraverso:

- iniziative aggreganti che facilitano la collaborazione e la messa in comune di competenze e conoscenze tra le imprese, i centri di ricerca e le università, favorendo Ricerca, Innovazione e Transfer Technology attraverso l’individuazione delle linee di ricerca e sviluppo per tutte le imprese; - messa in comune delle conoscenze, lo sviluppo di strumenti comuni innovativi che consentano, soprattutto alle PMI, di affrontare con minori costi i temi organizzativi e normativi, colmando le carenze di professionalità e di supporti tecnologici specialistici; - sostegno alla crescita delle PMI, incrementando la visibilità sul mercato e l’inserimento in un sistema produttivo “riconosciuto” per la produzione di qualità; - messa a disposizione di strumenti innovativi (business community),creando un sistema di relazioni e scambio di informazioni strutturato in cui le imprese possono agire come polo forte e unito, unendo competitività a cooperazione; - sostegno all'internazionalizzazione presidiando i mercati e favorendo sinergie ed alleanze di lungo periodo con imprese e reti all’estero; - azioni di "lobby positiva" nei confronti delle istituzioni e dei clienti interagendo con gli attori che definiscono le regole e influenzano i mercati.

La strategia di Energy Cluster rappresenta un “processo di crescita duraturo’ per generare interventi rispondenti alle necessità espresse dalle imprese e una politica di sviluppo fortemente centrata sull’innovazione e la condivisione della conoscenza con altri cluster a livello internazionale. Inoltre, Energy Cluster opera per supportare crescita economica sostenibile, sviluppo continuo e attrattività. Le imprese del Cluster sono orientate alla produzione di beni o servizi per la generazione, distribuzione e uso efficiente di energia elettrica, con particolare attenzione alle tecnologie cleantech e alle energie rinnovabili. La filiera di Energy Cluster fornisce servizi, prodotti, sistemi, ingegneria alla centrale di produzione e al sistema di trasmissione e distribuzione,partendo dai semilavorati fino al prodotto completo, installato sul luogo di produzione, supportata in tutti i suoi passaggi dalle attività di analisi e progettazione. Nel sistema produttivo sono presenti tutti i classici processi tecnologici della elettromeccanica e per molte “isole della centrale di generazione” alcune imprese possono svolgere il ruolo di EPC.

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CREDITO E FINANZA

Linee di credito e agevolazioni finanziarie alle imprese La crescente complessità del “fare impresa” e la progressiva internazionalizzazione dei mercati fa sì che la finanza aziendale assuma una particolare rilevanza strategica, tanto più importante oggi alla luce della difficile situazione congiunturale.

Le politiche di sviluppo imprenditoriale, siano esse connesse a programmi di ricerca, di innovazione, di internazionalizzazione o anche di riorganizzazione, necessitano di una adeguata disponibilità di risorse. Per tale ragione, questo delicato settore dell'attività viene seguito con particolare attenzione attraverso iniziative riconducibili, in sintesi, ai seguenti obiettivi:  sensibilizzare fortemente il mondo politico e le istituzioni quali la Camera di Commercio, oltre che il mondo bancario, perché vengano destinate rispettivamente risorse economiche e linee di credito tali da favorire gli investimenti produttivi, l’innovazione, le esportazioni e il necessario polmone finanziario, particolarmente nelle imprese di minori dimensioni;  orientare le imprese nel ricercare le migliori formule per ottimizzare la finanza aziendale;  assistere le imprese nei rapporti con il mondo bancario, soprattutto in un momento di difficoltà congiunturale come quello attuale;  facilitare l'accesso delle imprese alle opportunità di credito agevolato o di contributi a fondo perduto previste dalla normativa europea, nazionale e regionale  accrescere e diffondere la cultura finanziaria nei diversi aspetti che la compongono;  accrescere il potere contrattuale delle piccole imprese mediante lo strumento del consorzio di garanzia collettiva dei fidi (Confidi). Sul piano, poi, della rappresentanza degli interessi di categoria, si deve ricordare che diversi imprenditori associati fanno parte di consigli di amministrazione di banche presenti sul territorio. Tutto ciò favorisce la penetrazione, all'interno del mondo bancario, delle esigenze finanziarie delle piccole e medie imprese, che costituiscono la quasi totalità del tessuto produttivo in provincia di Varese. Non va poi dimenticato, sempre all’interno di una logica di lobby per le imprese, che l’Unione siede nei tavoli di lavoro per le politiche creditizie ed agevolative promosse, anche con l’impulso della stessa Unione, all’interno di Confindustria Lombardia. Le azioni impostate dall’Unione hanno cercato di coprire le molteplici fattispecie di bisogni finanziari delle imprese, attraverso lo studio, l’attivazione e l’utilizzo di specifiche misure di finanziamento. In questa logica sono state promosse, in un’ottica di massimizzazione dei benefici alle imprese, diverse linee agevolative condivise con enti quali i Ministeri, la Regione Lombardia, la Camera di Commercio di Varese. Con tali enti è proseguito il rapporto di reciproca collaborazione per il rinnovo di interventi agevolativi già predisposti in passato e lo studio di nuovi, seppure nella consapevole limitatezza delle risorse finanziarie pubbliche oggi disponibili. L’Area Finanza e Agevolazioni Industriali ha affrontato nel 2013 le tematiche finanziarie più vicine alle imprese, operando a fianco delle stesse nei seguenti ambiti: - Bando BEI “Credito Adesso” per sostenere le esigenze di liquidità delle PMI; - voucher regionali per innovazione, brevettazione e inserimento di capitale umano qualificato in azienda; - sostegni finanziari per gli investimenti produttivi delle imprese effettuati sul territorio regionale; - contributi della Camera di Commercio di Varese per investimenti produttivi, fiere internazionali in Italia e all’estero e progetti di sviluppo comunicazione digitale;

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- contributi regionali a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese; - contributi a fondo perduto da parte dell’INAIL per investimenti volti a migliorare le condizioni di salute e di sicurezza dei lavoratori; - bandi a sostegno delle reti d’impresa; - “Credito in Cassa”: plafond per lo smobilizzo dei crediti delle imprese lombarde nei confronti degli Enti; - Contributi della Camera di Commercio di Varese per abbattere il costo del finanziamento bancario e della garanzia consortile, anche per finanziamenti a medio – lungo termine per liquidità. Il supporto alle scelte finanziarie delle imprese viene fornito anche attraverso la collaborazione con la Società di servizi dell’Unione, che offre un servizio di predisposizione delle domande per partecipare ai bandi agevolativi.

Confidi Lombardia Il Confidi Varese, insieme a quelli delle Associazioni Industriali di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Pavia e Sondrio, è confluito, nel 2009, attraverso una fusione per incorporazione, nel Confidi Lombardia. Nel 2010 si è aggiunta anche Mantova e dal 1° gennaio 2011 il progetto si è allargato con la fusione per incorporazione di Fidindustria Biella: il confidi promosso dalle associazioni confindustriali di Biella, Ivrea e Vercelli. Si è trattato di una decisione presa con la finalità di dotare le imprese di uno strumento di garanzia collettiva dei fidi più adeguato alle nuove funzioni che l’evoluzione monetaria in materia ha assegnato a tali consorzi d’impresa. I Confidi hanno ormai assunto la veste giuridica di “intermediario finanziario vigilato da Banca d’Italia” ai sensi dell’art. 107 del Testo Unico Bancario. È nata così una nuova realtà finanziaria, forte di una storia che prende le mosse nel lontano 1965 (anno di costituzione del Confidi varesino) ma che guarda ad un futuro ricco di innovazione nell’offerta dei servizi finanziari alle Piccole e Medie Imprese del territorio.

Il nuovo Confidi è nato fortemente caratterizzato da criteri di continuità operativa, con un immutato legame con i rispettivi territori provinciali, tale da garantire a tutte le imprese consorziate non solo il mantenimento delle attività presso le sedi storiche (per Varese, hanno continuato a svolgere da sportelli del Confidi le sedi

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dell’Unione di Varese e Busto Arsizio), ma anche un modo d’operare del tutto simile a quello consueto, nel pieno mantenimento degli standard qualitativi da sempre forniti. La nuova realtà può non solo garantire, ma anche incrementare i vantaggi connessi ad un accesso al credito facilitato ed economicamente conveniente. Confidi Lombardia, nel suo insieme, può oggi contare su una base consortile di circa 15.000 imprese presenti su gran parte del territorio lombardo, di cui oltre 1.600 in provincia di Varese. Sul territorio varesino il Confidi Lombardia ha deliberato nel 2013 finanziamenti per circa 25 milioni di euro, pari al 10% del deliberato a livello complessi. Le imprese associate all’Unione hanno beneficiato di tariffe di favore sia sulle commissioni di garanzia, sia sul contributo di patrimonializzazione risparmiando circa 100.000 euro.

Indicatori finanziari Il Confidi cura anche la rilevazione quotidiana dei principali indicatori finanziari, che viene pubblicata sul sito Internet. La rilevazione dà conto giornalmente, tra gli altri, dell’Euribor, oltre ad altri e numerosi riferimenti di tassi, anche per quanto riguarda le agevolazioni praticate in aree interessate da forme di sostegno con fondi nazionali e comunitari (Fondi Strutturali). La rilevazione quotidiana fornisce anche indicazioni sulla variazione tendenziale dei principali indicatori economici quali il tasso di inflazione e il prodotto interno lordo, rispettivamente comparati con i tassi dei mesi o degli anni precedenti. Tutte le informazioni sulle operazioni effettuabili dal Confidi, sulle condizioni ottenibili, oltre alla modulistica necessaria per attivare gli interventi di garanzia sono reperibili on-line nell'apposita sezione dedicata, all'interno del Sito Internet dell'Unione.

Credito e finanza per affrontare la crisi La difficile congiuntura impone “attenzione e azione” per dare alle imprese opportunità, strumenti e idee per traghettare l’attività verso momenti di minore tensione. Per questo l’Unione ha dato vita ad un percorso che si è sostanziato nei seguenti momenti: - Convocazione del “Tavolo del Credito”; - Monitoraggio sullo stato del credito; - Accordo con il Credito Bergamasco: agevolazioni sulla Commissione Disponibilità Fondi; - Sportello Moratoria. “Nuove misure per il credito alle PMI”; - Accordo con la Banca Popolare di Vicenza; - Ciclo di incontri “Approfondimenti di finanza per l’impresa”.

Convocazione del “Tavolo del Credito” La riunione, alla quale hanno preso parte i rappresentanti delle banche presenti sulla piazza di Varese, si è svolta nel mese di aprile, focalizzando l’attenzione su: - analisi delle difficoltà di accesso al credito da parte delle imprese; - individuazione dei percorsi per migliorare l’accesso al credito; - Costi bancari: azioni per la loro riduzione. Nell’occasione l’Unione ha presentato alle banche i risultati dell’indagine sul credito svolte tra le imprese associate nell’ultimo trimestre 2012, dalla quale era Tavolo del credito emerso come ancora il 38% delle imprese registrasse restrizioni nell’erogazione dei finanziamenti da parte delle banche. Nel 54% dei casi si trattava di fenomeni di riduzione dei fidi in essere. Una percentuale questa in aumento rispetto alla quota del 40% registrata nel primo trimestre 2012. Riduzioni ma non solo. Il 35% delle aziende segnalava negazione di nuovi affidamenti, mentre nell’11% dei casi vere e proprie richieste di rientro. Altro punto dolente rimaneva il livello dei tassi di

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interesse, ancora in aumento per il 64% delle imprese, coi tassi medi sugli scoperti di conto corrente che, in provincia di Varese, si attestavano sul 7,6%. Dalla segnalazione delle problematiche, l’Unione è poi passata alla fase delle proposte. La prima: il rilancio dei bond di distretto. La seconda: una corsia privilegiata a favore di interventi post-moratoria sul credito. La terza: interventi sulla Commissione Disponibilità Fondi, per ridurne l’impatto sui costi bancari per le imprese. La quarta: lavorare sulla cultura finanziaria degli imprenditori con incontri ad hoc che l’Unione aveva già messo in calendario per tutto il 2013.

Monitoraggio sullo stato del credito: indagine trimestrale A fronte della perdurante situazione congiunturale negativa, l’Unione ha proseguito nello svolgimento di una serie di azioni finalizzate al sostegno delle imprese nel rapporto con le banche. La rilevazione trimestrale viene effettuata sistematicamente per monitorare l’andamento dei tassi e dei costi applicati dagli Istituti di credito alle imprese associate. Nella rilevazione si intende individuare un benchmark per classi di prodotto che possa costituire un punto di riferimento utilizzabile sia dalle imprese associate nel loro rapporto con le banche, sia dall’Unione per lo sviluppo di azioni di lobby mirate in ambito creditizio. Le imprese hanno risposto numerose alla proposta. Infatti sono oltre 500 i questionari raccolti che hanno consentito di disporre di un campione eterogeneo e significativo. Inoltre, i dati raccolti sono oggetto di rielaborazione e vengono sintetizzati e divulgati sia sul sito internet e a mezzo stampa.

Accordo con il Credito Bergamasco: agevolazioni sulla Commissione Disponibilità Fondi Dopo aver analizzato le indicazioni emerse dal monitoraggio sullo stato del credito, l’Unione ha fornito una risposta concreta riguardo la Commissione Disponibilità Fondi. È stato infatti siglato un accordo operativo con il Credito Bergamasco mirato a garantire condizioni più favorevoli alle imprese, con un abbattimento del 70% su questo specifico costo rispetto alla media registrata in provincia. L’accordo, riservato alla PMI associate, prevede che ai nuovi rapporti aperti venga applicata una Commissione di Disponibilità Fondi Agevolata pari allo 0,10% trimestrale e gratuita per le linee di anticipo export.

Sportello Moratoria: nuove misure per il credito alle PMI In data 1 luglio 2013 è stato siglato, tra Confindustria, ABI e le altre organizzazioni imprenditoriali, il nuovo Accordo per il credito alle PMI. L’accordo è frutto del costante impegno del sistema confindustriale nella ricerca di strumenti efficaci per il sostegno delle imprese nell’attuale difficile fase congiunturale. L’accordo è volto a sostenere le PMI “in bonis”, ma che presentino una temporanea tensione finanziaria generata dalla congiuntura economica. Il nuovo accordo offre alle aziende la possibilità di richiedere la sospensione dei pagamenti della quota capitale delle rate per 12 mesi per quei finanziamenti che non abbiano già beneficiato della moratoria prevista con l’accordo del 28 febbraio 2012. E’ però possibile sospendere nuovamente le rate dei finanziamenti già oggetto di sospensione grazie all’Avviso Comune del 3 agosto 2009 e relativi rinnovi. Inoltre è prevista la possibilità, per le imprese che abbiano già utilizzato la moratoria, la possibilità di allungare fino a tre anni (quattro anni per i finanziamenti ipotecari) la durata residua di tali finanziamenti, alleggerendo i propri piani di ammortamento. Nel precedente Accordo il termine massimo era di 2 anni (3 anni per i finanziamenti ipotecati) e pertanto questa nuova misura è un ulteriore vantaggio per le imprese. A tali misure si è aggiunta, inoltre, la previsione di meccanismi di sostegno per le imprese che avessero realizzato aumenti di capitale: le banche si sono impegnate a definire appositi finanziamenti proporzionali all’aumento di capitale effettivamente versato dai soci. L’accordo, considerato il perdurare della difficile situazione congiunturale, scade il 30 giugno 2014. Sarà inoltre possibile richiedere l’allungamento dei mutui che a tale data siano ancora sospesi fino al 31 dicembre 2014.

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Per far cogliere appieno tutti i vantaggi che possono derivare da questo Accordo, L’Unione ha riproposto lo “Sportello Moratoria”, un servizio gratuito riservato alle imprese associate all’Unione. Lo Sportello Moratoria, attivo una mattina a settimana in tutte e quattro le sedi dell’Unione, garantisce in 48 ore un’analisi della situazione debitoria e la valutazione della possibilità di utilizzare l’Accordo Confindustria - ABI.

Accordo con la Banca Popolare di Vicenza L’Unione e la Banca Popolare di Vicenza hanno siglato un accordo di collaborazione che ha l’obiettivo di offrire un supporto al tessuto produttivo della provincia di Varese. Grazie all’intesa, le aziende associate possono trovare un concreto sostegno nell’attività di internazionalizzazione, soprattutto verso Cina, India, Brasile, Russia e Turchia. Banca Popolare di Vicenza supporta le aziende con specifiche linee di credito per un importo totale di 70 milioni di euro. L’intervento della Banca prevede la possibilità, nelle trattative con i Clienti esteri, di offrire loro l’opportunità di finanziare l’acquisto. Il cliente estero infatti, recandosi presso una delle banche del suo Paese identificate da Banca Popolare di Vicenza, può chiedere di accedere alla convenzione in essere e poter pagare a vista il debito, nei confronti dell’esportatore italiano, ricevendo dilazioni importanti dalla Banca estera, alla quale viene messa a disposizione una specifica linea di credito concessa dalla Banca Vicentina. In questo modo le operazioni di esportazione, dal punto di vista commerciale e finanziario, vengono notevolmente facilitate con un rilevante beneficio per le aziende locali in termini di liquidità. Con l’accordo vengono messi a disposizione anche finanziamenti a condizioni dedicate per sostenere la liquidità aziendale, gli investimenti, lo smobilizzo dei crediti verso gli Enti Pubblici e gli interventi di adeguamento degli stabilimenti alle norme antisismiche.

Ciclo di incontri: Approfondimenti di finanza per l’impresa L’Unione, tenuto conto del successo registrato nella prima edizione, ha riproposto per tutto il 2013 un secondo ciclo di incontri “ Approfondimenti di finanza per l’impresa”. L’obiettivo di questi convegni è di formare ed informare gli imprenditori ed i loro collaboratori sugli strumenti finanziari idonei per affrontare la gestione quotidiana delle imprese, in un momento congiunturalmente difficile e nel quale proprio il rapporto con il credito rappresenta uno dei maggiori motivi di preoccupazione. Il ciclo di approfondimento si è sviluppato in 7 incontri: - Start Up di impresa: opportunità e prospettive. Un caso aziendale; - Credito e mercati esteri: la partnership con SACE; - Impresa sana e affidabile: 10 regole per ridurre i rischi di default finanziario; - Oltre il credito. Nuove opportunità per le imprese: Mini Bond e Cambiali Finanziarie; - Ma quanto mi costi? L’analisi dei costi bancari dai tassi di interesse alle commissioni; - Passaggio generazionale: come approcciarlo e come gestirlo; - Management d’impresa: il ruolo del Chief Financial Officer (CFO) e la sua evoluzione. Tutti gli incontri hanno avuto un approccio pratico e operativo, con gli interventi di docenti universitari e di rappresentanti di istituzioni finanziarie. Tra il 2012 e il 2013 si sono svolti 15 incontri di formazione, per un totale di 530 partecipanti.

Basilea 3 Nella direttiva e nel regolamento di recepimento del nuovo accordo Basilea 3 è stata introdotta, nel 2013, una modificazione che consentirà di contenere i requisiti di capitale relativi ai portafogli crediti delle PMI, attenuando così gli effetti altrimenti negativi che si sarebbero prodotti nell’accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese. Si tratta di una scelta fortemente sollecitata da Confindustria e portata avanti dal Governo.

Varese Investimenti Spa L’Unione, insieme ad Intesa Sanpaolo, ha dato vita a “Varese Investimenti Spa”, una società nata con lo scopo di assumere partecipazioni dirette in piccole e medie imprese del Varesotto per condividerne e

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sostenerne i progetti di crescita e di sviluppo. Finalità dell’iniziativa è quella di supportare la crescita dimensionale e lo sviluppo del tessuto imprenditoriale della provincia di Varese con strumenti finanziari innovativi fornendo capitali freschi alle piccole e medie imprese del territorio attraverso tecniche diverse da quelle normalmente utilizzate dal sistema del credito. Tale strumento rappresenta una nuova opportunità pensata per le piccole e medie imprese, che spesso incontrano difficoltà nell’accedere al mercato dei capitali, attraverso una forma di sostegno che va oltre il normale credito di esercizio e permette di implementare progetti di crescita a medio e lungo termine. Esempi di iniziative finanziabili sono l’acquisizione di rami d’azienda, l’aumento di capitale, la creazione di poli di aggregazione. Lo sguardo è infatti rivolto al futuro, a quelle realtà che hanno la capacità e la voglia di crescere. L’idea nasce infatti per creare un trampolino di lancio per il sistema economico locale. La finalità di “Varese Investimenti Spa” è cioè quella di supportare la crescita dimensionale e lo sviluppo del tessuto imprenditoriale della provincia di Varese fornendo capitali alle Pmi con strumenti finanziari apparentemente simili al Private Equity, ma in realtà con significative differenze. Tra queste: la partecipazione di Varese Investimenti Spa nelle imprese produttive è sempre di minoranza per non sostituire l’imprenditore nella conduzione dell’azienda; gli investimenti vanno da 500 mila a 5 milioni di euro privilegiando interventi di “capitale per lo sviluppo”; la durata prevista dell’investimento è allineata ai tempi di maturazione dei progetti industriali; nel fissare gli obiettivi, di redditività ed i meccanismi di exit si tiene conto del bilanciamento tra l’esigenza di remunerazione del capitale di rischio impiegato e il costo finanziario per l’azienda partecipata. La governance e l’assetto operativo di “Varese Investimenti Spa” sono strutturati in modo tale da garantire l’autonomia rispetto ai soggetti promotori: la società è sorretta da un Consiglio di Sorveglianza che ha - tra i propri compiti - la determinazione dei criteri per la selezione degli investimenti, la nomina del Consiglio di Gestione (composto in maggioranza da soggetti indipendenti non appartenenti alla comunità economica varesina) e la selezione del management team. I progetti di investimento sono infatti valutati e attuati da un team operativo indipendente. Il capitale di “Varese Investimenti Spa” è detenuto da Intesa Sanpaolo (con una quota a regime del 40%) e da “Univa Partecipazioni Spa”, una newco i cui soci sono imprese e imprenditori che gravitano intorno all’Unione, che ha la quota di controllo pari al 60%. Nel 2009 “Varese Investimenti Spa” ha perfezionato la prima operazione, che ha interessato un’impresa di 25 addetti produttrice di sistemi di comunicazione di bordo per aeromobili e sistemi attivi di cancellazione del rumore. Nel 2010 è stata perfezionata la seconda operazione, che ha riguardato un’impresa specializzata negli allestimenti particolari per autobus, treni, tram e metrò. Nel corso del 2011 sono salite a quattro le partecipazioni della holding in imprese del territorio. L’ingresso in una piccola realtà specializzata nello sviluppo di sistemi tecnologici per l’accoglienza e gestione delle attese nell’ambito di strutture pubbliche è di particolare significato perché in essa viene riassunta la filosofia operativa di Varese investimenti: sostenere la crescita delle piccole imprese caratterizzate da grandi potenzialità di sviluppo. Così come altrettanto significativa è l’esperienza che la holding di partecipazione ha avuto a fianco del Fondo Italiano di Investimento, la struttura di private equità nata nel dicembre 2009 su iniziativa di Confindustria, del Ministero dell’Economia e delle Finanze, dell’Associazione bancaria italiana e delle “Banche Sponsor” (Unicredit Group Spa, Intesa San Paolo Spa, Banca Monte dei Paschi di Siena Spa e Cassa Depositi e Prestiti Spa): la presenza “congiunta” in una società nota nel mondo per la produzione di macchinari per l’industria tessile, è un indiscusso riconoscimento del ruolo di Varese Investimenti sul territorio e del messaggio innovativo in ambito finanziario che la holding propone a servizio delle imprese. “Varese Investimenti Spa” è il primo esempio in assoluto di una società a partecipazione mista impresa- banca nella quale sono le imprese stesse ad avere la maggioranza nell’azionariato. Non solo, è anche la prima volta che nel sistema Confindustria si dà vita a un progetto come questo. Una holding voluta da una Associazione Industriale territoriale, i cui soci sono, insieme all’Associazione, le stesse imprese associate, in forma di public company. L’attività di “Varese Investimenti Spa” ha dunque un significato particolarmente rilevante in quanto frutto dello sforzo degli imprenditori che, insieme, hanno voluto fare sistema in modo veramente innovativo. L’iniziativa di “Varese Investimenti Spa” è stata presa ad esempio da Confindustria per riproporla a livello nazionale. Seppure con ben altre dotazioni finanziarie e diverse modalità di funzionamento, alcuni tratti salienti dell’esperienza varesina sono infatti rintracciabili nel Fondo Italiano d’Investimenti varato nel 2010 dalla stessa Confindustria insieme ad ABI e al Ministero dello Sviluppo Economico.

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TERRITORIO

Urbanistica La pianificazione del territorio è un’attività di grande rilevanza per gli impatti che può avere sul sistema delle imprese, in particolare per la possibilità che essa ha di rendere il territorio più o meno attrattivo sul piano degli investimenti. Essa viene quindi seguita da vicino, in stretto raccordo con gli Enti preposti, richiamando sempre la necessità di evitare che vengano prese decisioni che possano recare pregiudizio alle imprese. È importante infatti che il territorio continui ad offrire adeguate condizioni di competitività per assicurare, anche in futuro, il permanere del consistente tessuto produttivo che ha reso possibile, fin qui, il progresso, il benessere e la qualità della vita nella provincia di Varese. Molta attenzione viene quindi dedicata all’individuazione, interloquendo con le amministrazioni comunali, di aree destinate ad insediamenti produttivi, aree cioè utilizzabili per nuovi insediamenti e per il miglioramento di quelli esistenti.

In particolare, nel caso dell’area industriale di Sud-Ovest del Comune di Busto Arsizio, è proseguito il confronto finalizzato a rappresentare le esigenze delle imprese ivi insediate (esigenze di miglioramento dei servizi presenti nell’area medesima quanto a viabilità, segnaletica stradale, manutenzione del verde e smaltimento dei rifiuti) e, quindi, al miglioramento e alla crescita qualitativa dell’area medesima. Nel corso del 2013 ci si è occupati dei procedimenti di adozione, approvazione o revisione degli strumenti urbanistici indicati nel riquadro sottostante.

Strumenti urbanistici monitorati nel 2013

Piani di governo del territorio dei Comuni di , Barasso, , , , , Brissago Valtravaglia, , , , Busto Arsizio, Cadegliano Viconago, , Cantello, , , Casciago, Cassano Magnago, Castelseprio, , , , , Daverio, , , Gallarate, Gavirate, , , Gornate Olona, , , , Laveno Mombello, , , Malnate, Marnate, , , , , , Origgio, Pino sulla sponda del Lago Maggiore, , , Saronno, , , , , Ternate, Tronzano sul Lago Maggiore, , , , Viggiù, .

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Con riferimento ai Piani di Governo del Territorio, Regione Lombardia dopo aver indicato, con proprio provvedimento, il termine ultimo per la loro approvazione nel 31 dicembre 2012, con successivo provvedimento della nuova Giunta Maroni, emanato anche a seguito delle pressanti azioni avanzate dal sistema produttivo, ha deliberato la proroga per l’approvazione degli strumenti urbanistici al 30 giugno 2014. È stata pertanto ripristinata l’efficacia di previgenti Piani Regolatori Generali (PRG). In caso di mancata approvazione entro il 30 giugno 2014, la Giunta regionale, previa diffida ad adempiere entro 60 giorni, prevede la nomina di un commissario ad acta, il quale dispone degli uffici comunali e regionali di supporto, ove necessario, nonché dei poteri idonei a completare la procedura di approvazione del piano. Nei comuni che entro il 30 giugno 2014 non hanno approvato il PGT, dal 1° luglio 2014 e fino all’approvazione del PGT, saranno ammessi unicamente i seguenti interventi: - nelle zone omogenee A, B, C e D individuate dal previgente PRG, interventi sugli edifici esistenti di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria e risanamento conservativo; - nelle zone omogenee E ed F individuate dal previgente PRG, gli interventi che erano consentiti dallo stesso PRG; - gli interventi in esecuzione di piani attuativi approvati e convenzionati entro il 30 giugno 2014 con convenzione non scaduta. Con successiva Circolare la Regione Lombardia ha dettato indirizzi per l’attuazione delle norme transitorie per la pianificazione comunale nei Comuni ancora privi di PGT. In particolare, si precisa che: - possono essere riattivate eventuali istanze di intervento presentate entro il 31 dicembre 2012, ma non definite entro tale data; - vengono ammesse alcune fattispecie di variante puntualmente definite, con particolare riferimento a:  accordi di programma promossi o aderiti dalla Regione;  programmi integrati di intervento di rilevanza regionale;  progetti di variante di cui allo sportello Unico per le attività produttive;  varianti finalizzate alla realizzazione di opere pubbliche.

Le problematiche infrastrutturali del territorio sono state ripetutamente affrontate in diverse sedi, come indicato nel successivo capitolo “Valorizzazione del Territorio”. In particolare, al Tavolo Provinciale di Concertazione è stato ampiamente discusso l’aggiornamento del Piano d’Area di Malpensa. La partecipazione al Tavolo di Concertazione Provinciale, insieme alle altre Associazioni imprenditoriali locali, ha, più in generale, lo scopo di: - attirare iniziative mirate a far crescere l’immagine del territorio; - assicurare la tutela degli interessi delle imprese; - contribuire a creare il consenso sulle scelte urbanistiche infrastrutturali necessarie per un’ulteriore crescita del territorio. Si è inoltre proseguito nell'attività di raccolta e segnalazione di informazioni riguardanti la presenza, sul territorio, di aree e/o edifici ad uso produttivo, sia di nuova realizzazione, sia per riuso ai medesimi fini. La collaborazione con le amministrazioni locali sulle scelte di progettazione e organizzazione del territorio ha una ricaduta positiva sia per le imprese, sia per le comunità, sia per l’ambiente, in particolare per quanto attiene: - disponibilità di aree utilizzabili per nuovi insediamenti produttivi, con relative attrezzature di servizio e infrastrutturazione e con costi competitivi di acquisizione; - migliore organizzazione delle attività produttive in ordine alle problematiche relative alla viabilità e agli impatti ambientali; - riduzione del contenzioso con aree confinanti di diversa destinazione d’uso. Nell’ambito di Confindustria Lombardia si è poi collaborato: - all’aggiornamento e al monitoraggio continuo di un sito Internet, realizzato nel gennaio 2006, contenente schede specifiche sulle infrastrutture di interesse provinciale per giungere ad una migliore conoscenza della situazione infrastrutturale dell’intero territorio lombardo ed alla quantificazione, per stima, degli oneri legati alla mancata o ritardata realizzazione delle opere. Tale attività ha avuto come obiettivo la sollecitazione ad assumere decisioni e scelte da parte degli amministratori pubblici;

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- all’aggiornamento del sito Internet www.otilombardia.it: Osservatorio Territoriale delle Infrastrutture Lombarde, realizzato insieme alle altre Associazioni Industriali lombarde e anch’esso presentato nel gennaio 2006; - ad attivare e a mantenere i necessari contatti con gli uffici competenti di Regione Lombardia nell’ambito delle iniziative dalla stessa messe in campo in ordine alla revisione della L.R. n. 12/2005 di Governo del Territorio).

Assetto idrogeologico Il dissesto idrogeologico, di cui soffre anche la provincia di Varese, ha un'importanza rilevante, oltre che per la sicurezza e la qualità della vita della popolazione, anche per la competitività del territorio e del suo tessuto economico.

Le periodiche inondazioni verificatesi in anni passati e le conseguenti distruzioni o danneggiamenti di abitazioni, opifici, infrastrutture di trasporto hanno determinato danni ingenti il cui cumulo ha finito per essere paradossalmente - anche solo considerando l'entità dei risarcimenti pubblici (peraltro parziali) ai soggetti danneggiati - molto maggiore rispetto all'investimento che sarebbe stato necessario per la messa in sicurezza del territorio. L’Unione intrattiene rapporti costruttivi con l’Autorità di Bacino del fiume Po per l’attuazione e, all’occorrenza, le modifiche del Piano di Assetto idrogeologico. Per quanto riguarda la vasca di laminazione delle piene del fiume Olona, inaugurata nel 2009 in località Molini di Gurone, si veda il successo capitolo “Valorizzazione del Territorio”.

Progetto Pilota Complessità Territoriali É proseguita la partecipazione anche al Progetto Pilota Complessità Territoriali, promosso dal Ministero delle Infrastrutture, in via di realizzazione in partenariato con Regione Lombardia e Parco del Ticino, finalizzato ad analizzare e promuovere nuove opportunità di sviluppo per il territorio dell’asse Aeroporto di Malpensa – Nuova Fiera di Milano. Il Progetto si propone di contribuire al miglioramento della gestione del territorio e individuazione di opportunità di sviluppo per le imprese. È inoltre proseguita la collaborazione con altre Associazioni imprenditoriali del territorio per lo sviluppo di iniziative mirate a far crescere l’immagine del capoluogo della provincia, in particolare per quanto riguarda l’operazione di unificazione delle due stazioni ferroviarie (FNM e FS).

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AMBIENTE

L'Unione condivide le preoccupazioni sul futuro dell'ambiente dipendenti dall'eccessiva antropizzazione e l'assunto che l'espansione delle attività dell'uomo debba avere luogo in una logica di sviluppo sostenibile. Al tempo stesso, considera deleterie le forme di estremizzazione ambientale che finiscono per impedire la risoluzione di annosi problemi nello smaltimento dei rifiuti e nella produzione di energia, oltre che la realizzazione di opere di interesse pubblico destinate ad adeguare alle nuove esigenze del territorio il sistema delle infrastrutture, di trasporto e di altro genere. L’Unione, a tale proposito, è fortemente impegnata a richiamare in continuazione il mondo politico, le istituzioni e l’opinione pubblica, sulla necessità che gli interessi particolaristici non abbiano a prevalere sull’interesse generale.

Suolo, aria, acqua, rumore Da sempre viene svolta un'intensa attività di consulenza e assistenza alle imprese in tutte le problematiche inerenti l'ambiente sia nelle fasi di prima autorizzazione che in quelle di rinnovo (gestione dei rifiuti industriali, emissioni in atmosfera, acque di approvvigionamento e di scarico, inquinamento acustico ed elettromagnetico, autorizzazione integrata ambientale AIA, ecc.), sia per una corretta applicazione degli adempimenti ricorrenti, sia per l'adeguamento a nuove disposizioni di legge. In tali ambiti vengono organizzati periodici incontri informativi e, in collaborazione con la SPI srl, specifici corsi di formazione inerenti gli argomenti ritenuti di maggiore interesse per le imprese. Lo scopo di tali attività consiste nel trasferimento alle imprese di tutte quelle informazioni necessarie ad una corretta applicazione delle disposizioni legislative e degli adempimenti ricorrenti. Ciò determina un miglioramento della qualità ambientale, intesa in senso lato. Tra i diversi incontri organizzati nel 2013 si segnalano, in particolare, quelli dedicati al Modello Unico di Dichiarazione ambientale “MUD” ed al nuovo Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi “TARES”. Sono stati inoltre mantenuti contatti abituali con gli enti territoriali competenti in materia di gestione dell’Ambiente (Regione, Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente, Provincia, Azienda Sanitaria Locale e Comuni), nonché con quelli preposti all’erogazione di contributi o finanziamenti per gli investimenti in campo ambientale. Nel corso del 2013 tali contatti hanno avuto per oggetto la trattazione, in particolare, delle seguenti problematiche: - zonizzazione acustica: monitoraggio delle fasi di adozione e approvazione del piano di zonizzazione acustica del territorio comunale, con organizzazione di incontri informativi per le imprese e presentazione di osservazioni di carattere generale sui contenuti del piano. Nel 2013 si è trattato dei comuni di: Albizzate, , Bodio Lomnago, , Busto Arsizio, , , Daverio, Gorla Maggiore, , Marzio, Mesenzana, Montegrino Valtravaglia, Saronno, Somma Lombardo, Varese, Vedano Olona, . L’intervento dell’Unione ha consentito, da un lato, di verificare le decisioni dei Comuni sulla base dell’analisi della documentazione tecnica relativa al piano confrontata con le norme vigenti e, dall’altro, di ottenere un miglioramento della qualità acustica di alcune aree per interventi di bonifica attuati dalle imprese; - “Laboratorio acquisti verdi e consumi responsabili”: partecipazione a progetto promosso dalla Provincia di Varese per stimolare maggiore attenzione nell’acquisto di prodotti ambientalmente compatibili attraverso procedure di acquisto chiare e ben definite, e per promuovere nuovi prodotti a minor impatto ambientale presso soggetti pubblici (Green Public Procurement) e privati;

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- partecipazione al Tavolo di lavoro provinciale per la discussione sulla corretta applicazione di nuovi adempimenti in campo ambientale. Ciò porta ad una minore incertezza, da parte delle imprese, circa la portata e l’osservanza degli adempimenti medesimi, in linea con quanto stabilito dall’organo amministrativo competente per i controlli, con conseguente riduzione del rischio di sanzioni; - partecipazione a Tavoli tecnici presso gli ex-Consorzi di depurazione per la discussione e il confronto sui parametri adottati e su eventuali modifiche di questi ultimi, anche alla luce dei valori effettivamente raggiungibili dalle imprese. Ciò consente una corretta gestione del bene “Acqua”, senza tuttavia penalizzare eccessivamente le attività produttive e favorendo invece un migliore sfruttamento e una maggiore efficienza degli impianti depuratori; - partecipazione al Tavolo di lavoro per il progetto promosso dal Comune di Busto Arsizio “Osservatorio per lo sviluppo eco- sostenibile e la qualità della vita”. Il progetto, che interessa tutte le imprese insediate nell’area industriale di sud-ovest, si pone come obiettivo quello di incentivare azioni sul tema delle energie ecosostenibili e rinnovabili promuovendo la creazione di sinergie locali per una gestione integrata delle risorse energetiche prodotte localmente, allo scopo di rilanciare la vocazione produttiva del territorio. Dal progetto ci si attende un miglioramento del risparmio energetico grazie all’utilizzo di fonti rinnovabili per la produzione di calore ed energia. Continuativi sono inoltre i contatti con "Prealpi Servizi Srl", la società pubblica che gestisce la gran parte degli impianti di depurazione delle acque reflue in provincia di Varese. Nell’ambito delle iniziative intraprese da Regione Lombardia, l’Unione, in rappresentanza di Confindustria Lombardia, ha partecipato attivamente ai lavori dei seguenti Tavoli istituiti dalla stessa Regione:  Tavolo sulle emissioni in atmosfera;  Tavolo di coordinamento con le Province in materia di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA).

Protocolli di Kyoto L’Unione offre alle imprese un servizio di consulenza, attraverso la SPI srl, in materia di emission trading, per permettere alle stesse imprese una migliore gestione delle problematiche relative alle emissioni di gas serra, in virtù del raggiungimento degli obiettivi indicati nel protocollo di Kyoto.

Rifiuti di origine produttiva L'Unione si è fatta promotrice di iniziative finalizzate a rendere più efficiente ed economico il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti di origine produttiva per alcuni settori caratterizzati da omogeneità dei materiali utilizzati nelle diverse lavorazioni. In particolare, la convenzione stipulata con un’organizzazione specializzata per il ritiro di toner e cartucce ha consentito sia la riduzione dei costi per il ritiro e lo smaltimento, sia una diminuzione dei rifiuti da conferire in discarica in quanto parte dei toner e delle cartucce vengono recuperati e rigenerati. È anche attivo un servizio di ritiro, trattamento e recupero di apparecchiature elettroniche (RAEE) obsolete, a

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prezzi competitivi, grazie ad un programma tarato sulle effettive esigenze delle imprese (microraccolta o macroraccolta), a seconda delle quantità di RAEE da smaltire. Da settembre 2009 è attiva una convenzione che permette l’acquisto a prezzo scontato del software “Sustainability Data Manager” (SDM), per la creazione e la gestione di un sistema informativo per la sostenibilità di un’impresa. Il software contiene la raccolta sistematizzata e consente la consultazione di una grande quantità di dati, la costruzione di indicatori ambientali, sociali ed economici, la redazione di report. La convenzione, che interessa potenzialmente tutte le imprese, fornisce una migliore comunicazione all’esterno delle performance ambientali delle imprese, grazie ad una migliore gestione delle informazioni.

Sistri Dopo gli innumerevoli inconvenienti riscontrati e dietro le ripetute richieste formulate anche da Confindustria che, a far data dal 2012, hanno portato alla sospensione del Sistri, sulla base dell’esigenza di far ripartire lo stesso Sistema di controllo, un Decreto del Ministero dell’Ambiente del 20 marzo 2013, prima, ed una Legge del 30 ottobre 2013, poi, ne hanno stabilito i termini di riavvio. In particolare, il recente quadro normativo, circoscrivendo l'operatività del Sistri ai soli rifiuti pericolosi, ha riformulato il panorama dei soggetti obbligati ed il calendario dei relativi adempimenti. In base alle vigenti disposizioni in materia, l'operatività del Sistri è scattata secondo un calendario diversificato che va dal 1° ottobre 2013 all'agosto del 2014. Anche per il 2013, con l’obbligo di proseguire l’attività di tracciamento dei rifiuti con la compilazione dei registri di carico e scarico e l’emissione dei formulari di identificazione, è stata decretata la sospensione del pagamento dei contributi per le imprese già iscritte alla data del 30 aprile 2013. Nel contempo, Confindustria, all’unico fine di dare un fattivo supporto alle imprese, delineando un quadro operativo relativamente più semplice e gestibile, ha predisposto una serie di indicazioni che non sostituiscono successive note esplicative che il Ministero dell’Ambiente potrà successivamente redigere.

Agenda 21 L’Unione partecipa ai processi “Agenda 21” (attuazione del Protocollo di Aalborg riguardante programmi di intervento territoriale nell’ottica di uno sviluppo sostenibile) istituiti sul territorio. Attraverso una partecipazione diretta ai Tavoli di lavoro si è garantita la tutela degli interessi legittimi delle imprese e sono state proposte alcune iniziative di miglioramento, dal punto di vista dei servizi e delle infrastrutture, per rilanciare lo sviluppo industriale delle varie zone.

Premio Innovazione Amica dell’Ambiente Anche nel 2013 è stato assegnato il Premio all’Innovazione Amica per l’Ambiente. Il Premio, riconoscimento nazionale rivolto all’innovazione di impresa in campo ambientale, promosso da Legambiente con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Commissione Europea, in partenariato con Confindustria, Regione Lombardia, Politecnico di Milano, Università Bocconi e con ed il contributo di Fondazione Cariplo, è stato attribuito a coloro che hanno dimostrato di contribuire a significativi miglioramenti orientati alla sostenibilità ambientale. In particolare, con il Bando 2013, sono state intercettate le esperienze e gli interventi che hanno saputo:  sviluppare prodotti e infrastrutture per le smart communities  promuovere le reti e i servizi intelligenti  coniugare la competitività con lo sviluppo sostenibile dei territori  rispondere alla sfida della mitigazione dei cambiamenti climatici  adottare soluzioni di adattamento intelligente ai cambiamenti climatici  ridurre le impronte ambientali

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 modificare gli stili di vita con particolare riferimento ai comportamenti alimentari e alla vita urbana  erogare servizi smart per rispondere alle esigenze dei cittadini "connessi"  produrre beni con minor consumo di risorse  convertire le produzioni di beni in erogazione di servizi.

Carta dei Principi per la Sostenibilità Ambientale Lo sviluppo sostenibile e la green economy, grandi sfide con cui la nostra società e il sistema imprenditoriale si confrontano per aumentare la competitività sui mercati, hanno portato alla realizzazione di un progetto, curato da Confindustria, inteso ad evidenziare la parte positiva e virtuosa del mondo industriale italiano.

Confindustria ha pertanto adottato una Carta dei Principi che intende rappresentare, per le imprese e le Associazioni aderenti al Sistema, una “bussola” dei valori di riferimento. Adottando la Carta confederale le aziende e le Associazioni si impegnano ad attuare comportamenti coerenti con i valori ivi contenuti che vanno da un approccio preventivo e di lungo periodo alla sostenibilità ambientale, alla formazione e alla trasparenza passando per l’uso efficiente delle risorse naturali. Per adottare la Carta dei Principi è necessario e sufficiente compilare un’apposita scheda di adesione da indirizzare in formato elettronico sia all’Associazione Industriali di riferimento che a Confindustria. A questo punto, l’azienda o l’Associazione aderente, oltre ad avere la possibilità di utilizzare il logo dell’iniziativa reso disponibile da parte della stessa Associazione di riferimento, viene inserita in una lista pubblicata sul sito di Confindustria. L’Unione, rendendo disponibili tutte le informazioni ed i supporti documentali necessari all’uopo, caldeggia le imprese associate affinché partecipino all’iniziativa.

Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) Il 13 giugno 2013 è entrato in vigore il “Regolamento recante la disciplina dell’autorizzazione unica ambientale e la semplificazione di adempimenti amministrativi in materia ambientale gravanti sulle piccole e medie imprese e sugli impianti non soggetti ad Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA)”.

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Nel corso dei primi mesi di applicazione della disciplina sono sorti alcuni dubbi di carattere generale e altri più specifici, che hanno indotto il Ministero dell’Ambiente a fornire alcuni primi chiarimenti interpretativi. Con una circolare del 7 novembre 2013 il dicastero ha fornito alcune precisazioni in ordine alle questioni individuate dal carattere maggiormente generale, riservando ad una successiva circolare, la disamina delle questioni più specifiche. Anche Regione Lombardia, nel corso del 2013, con l’obiettivo di fornire alle Autorità competenti, allo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) e ai soggetti che devono presentare le istanze, ha emanato un documento contenente alcune indicazioni relative all’attuazione del summenzionato Regolamento, sulla base anche di approfondimenti giuridici sviluppati in sede di Conferenza delle Regioni e con i competenti Ministeri. Nell’ottica di procedere nella direzione di una “vera” semplificazione dei procedimenti amministrativi nell’ambito dell’AUA, la stessa Regione ha istituito, con un Decreto della Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile dell’ottobre scorso, un Tavolo Permanente Regionale a cui partecipa anche l’Unione, in rappresentanza di Confindustria Lombardia. Il Tavolo ha deliberato la costituzione di n. 3 specifici gruppi di lavoro (presente anche l’Unione):  area di lavoro giuridico-amministrativa;  area di lavoro informatica;  area di lavoro formazione/formazione che si sono posti i seguenti rispettivi obiettivi, con relativi tempi di attuazione:  area giuridico-amministrativa: indirizzi e chiarimenti normativi e procedurali, definizione modulistica regionale con integrazione delle parti settoriali, definizione di modello di Autorizzazione Unica Ambientale (allegato tecnico) e definizione del tariffario e delle relative modalità di applicazione;  area di lavoro informatica: standardizzazione dei processi e dei protocolli di interoperabilità e individuazione degli strumenti di interrogazione dati;  area di lavoro formazione/formazione: formazione degli Sportelli Unici delle Attività Produttive (SUAP) istituiti presso e/o tra i Comuni e organizzazione di seminari informativi da tenersi nelle Sedi Territoriali (STER) di Regione Lombardia. Il termine previsto per la conclusione delle attività dei citati gruppi di lavoro è stato fissato al 31 marzo 2014. Come noto, secondo la normativa, l’AUA si applica alle micro, piccole e medie imprese nonché agli impianti non soggetti alle disposizioni in materia di AIA, mentre rimangono esclusi dall’ambito di applicazione i progetti sottoposti a Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) laddove la normativa statale e regionale disponga che il provvedimento finale di VIA comprende e sostituisce tutti gli altri atti di assenso, comunque denominati, in materia ambientale.

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RICERCA, INNOVAZIONE, QUALITÀ

Ricerca, innovazione e qualità sono fattori di progresso e di successo di importanza fondamentale nella sfida competitiva del mercato globalizzato. Per questo motivo, l’Unione: - svolge attività di promozione della cultura dell’innovazione nei confronti delle imprese e del mondo politico, al quale chiede di assicurare adeguate risorse alla ricerca; - funge da bacino ricettore delle necessità espresse dalle imprese; - promuove collaborazioni con il mondo dell’Università e dei Centri di Ricerca; - opera attivamente per la promozione e organizzazione di progettualità di ricerca di interesse generale per le imprese; - incoraggia la valorizzazione del know-how e della proprietà industriale nelle imprese; - favorisce l’accesso delle imprese alle forme di finanziamento dedicate.

Progetti “Lean” L’Unione è tra i soggetti promotori dell’iniziativa attivata dalla LIUC - Università Cattaneo per diffondere ed applicare la “cultura snella” nelle imprese: un “Lean Club”, del quale sono promotrici anche primarie aziende della provincia di Varese (AgustaWestlandSpa, Alenia Aermacchi Spa, Bticino Spa, Sices 1958 Spa e Slimpa Spa) e aperto alla partecipazione di tutte le imprese interessate. Il Lean Club si propone infatti di aggregare tutte le imprese interessate al tema e di costituire un punto di riferimento nella comprensione e diffusione della cultura e delle tecniche lean e nell’evidenziazione dei trend evolutivi del contesto di riferimento. Ad oggi il Lean Club conta 50 soci. Nel 2013 il Club ha promosso: - organizzazione dell’area lean alla fiera della meccanica specializzata (MECSPE, Parma), tenutasi dal 21 al 23 marzo; - visita di benchmark alla PAMA S.p.A. di Rovereto, che ha iniziato un programma ‘Lean Manufacturing’ nel 2005, e ad oggi rappresenta uno dei più avanzati esempi di applicazione della filosofia lean. La visita si è svolta il 28 giugno; - seminari su temi specifici del lean manufacturing e del lean enterprise (5); - workshop “People have the power”: tra i relatori Wiljeana Jackson Glover del Massachusetts Institute of Technology - MIT e Chiara Guglielmetti dell’Università degli Studi di Milano. L’evento si è tenuto il 22 aprile; - viaggio studio in Giappone, dall’11 al 18 novembre, che ha previsto un mix concentrato d’aula e visite in eccellenze lean giapponesi: Tatekita Kinzoku (piccola azienda di produzione di pistoni); Toyota (Takaoka-Factory, assemblaggio auto); Denso (stabilimento di Takatana, produzione di cruscotti per auto); Daikin (stabilimento di Shiga, produzione di condizionatori d'aria); Sekisui (stabilimento di Nara, produzione in linea di abitazioni modulari); - seminario di condivisione degli aspetti della filosofia lean emersi ed approfonditi durante la settimana in Giappone. Il viaggio può essere ripercorso mediante l'apposito blog. Il seminario si è svolto il 6 dicembre.

Per quanto riguarda le attività di disseminazione rivolte a filiere e distretti industriali, volte a far conoscere alle aziende appartenenti a questi la filosofia e gli strumenti della lean, si segnala: - diffusione della filosofia lean tra le PMI del Distretto Aerospaziale Lombardo, tramite un progetto che ha compreso la realizzazione di assessment in 12 imprese socie ed un percorso di formazione modulare; il progetto è iniziato nel mese di novembre 2012 e proseguito nel corso del 2013.

Sul fronte “education”, lo scorso 11 dicembre si è svolto il corso “Avvicinarsi al lean giocando”, indirizzato ad imprese, dirigenti scolastici e professori del progetto “Generazione d’Industria”.

Si segnala inoltre che l’Università LIUC registra un numero sempre crescente di studenti che sceglie il Percorso di Eccellenza in Lean Manager giunto alla terza edizione. Per l’anno accademico 2013/2014 l'80% degli studenti del 5° anno hanno scelto tale percorso.

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Sempre con riferimento al tema della lean, l’Unione è parte attiva del progetto “Lean Thinking” del Club dei 15, il network delle Associazioni industriali di Confindustria rappresentative delle province a più alta incidenza del manifatturiero nel Pil locale, le quali hanno condiviso un progetto comune che ne promuova la diffusione e la sensibilizzazione presso le imprese. L’obiettivo è divulgare un approccio che porta seri e concreti vantaggi competitivi in termini di ottimizzazione produttiva, efficienza e qualità. Al progetto è stato dedicato il sito internet www.leanclub15.it, dove, nel corso del 2013, è stato pubblicato il repertorio casi aziendali, con 71 schede di imprese che applicano la lean production, inoltre è stato è stato sviluppato un motore di ricerca che permette di individuare le imprese per ragione sociale o per categoria produttiva. La fase di sensibilizzazione delle imprese sui benefici e le applicazioni della Lean Production prevede l’organizzazione di settimane lean. Il Club dei 15, in collaborazione con il Lean Club LIUC, in occasione della terza settimana Lean, ha organizzato un incontro lo scorso giugno presso LIUC-Università Cattaneo, che ha visto una significativa presenza di imprese. Ospite Mike Rother, inventore del Value Stream Mapping e ora propugnatore del Toyota Kata. Tra il 2004 e 2009 Rother ha realizzato una ricerca su come i manager di Toyota conducessero il processo di miglioramento continuo. Da tale ricerca emerge il concetto di ‘kata’ ovvero un modo di lavorare sistematico e scientifico per la realizzazione di obiettivi di miglioramento continuo e innovazione.

Laboratorio RFId RFId (Identificazione a Radio Frequenza) è una tecnologia avanzata che può avere molteplici applicazioni industriali e commerciali, con effetti sulla tracciabilità dei prodotti, sui processi produttivi, sulla logistica, sul magazzino, sul marketing e sulla pianificazione, anche in un’ottica di interazione tra diverse imprese. L’Unione ha supportato un progetto della LIUC - Università Cattaneo, finalizzato a creare un Laboratorio per aiutare le imprese nel comprendere, valutare e implementare un sistema RFId. Cofinanziato da Regione Lombardia e Camera di Commercio di Varese, il Laboratorio è stato inaugurato nel febbraio 2007 ed ha rapidamente sviluppato la propria attività diventando un efficace strumento di trasferimento tecnologico e consolidandosi come soggetto di riferimento nel settore. In questi anni di attività il Laboratorio ha realizzato decine di progetti per l’adozione di tecnologie RFId per l’identificazione di oggetti e per i conseguenti processi di controllo, produzione e gestione dei flussi di merci e informazioni, anche in filiere complesse. I progetti hanno trovato applicazione in ogni settore merceologico, dal tessile al meccanico, al chimico, all’edilizia, alla sanità e ai trasporti. Ciò, anche grazie all’attività di promozione dell’Unione che ha organizzato periodicamente appositi incontri di approfondimento rivolti alle imprese associate. I servizi del Laboratorio comprendono: - studi di fattibilità tecnica e organizzativa; - valutazioni tecnico-economiche-gestionali di progetti RFId, anche con test sul campo; - studi di filiera, per la massimizzazione dei benefici e la riduzione dei costi; - formazione. In favore delle imprese associate è operativa una convenzione con il Laboratorio che prevede sconti dal 10% al 20% a seconda della tipologia di servizio.

SmartUp Nel dicembre 2013 è stata lanciata la nuova iniziativa SmartUp, ovvero un acceleratore di nuove idee e progetti nel contesto della fabbricazione digitale, sviluppato in collaborazione con la LIUC - Università Cattaneo. I ricercatori dell’Università sono innanzitutto impegnati in attività di informazione e formazione – sono previsti cicli di seminari di presentazione delle tecnologie e delle loro potenzialità applicative – e da tali attività nascerà intorno all’Università stessa una comunità di soggetti con ruoli complementari: aziende che vedono in queste tecnologie opportunità di nuove opzioni di innovazione di processo o di prodotto, aziende in grado di fornire o comunque mettere a disposizione strumenti come stampanti 3D, oltre a makers e scuole tecniche interessate a giocare un ruolo attivo in questo scenario.

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SmartUp verrà nel tempo dotato di macchine per la “prototipazione digitale”, che saranno a disposizione delle aziende e degli studenti. In sintesi, il progetto che il gruppo di lavoro della LIUC ha definito con l’Unione prevede tre aree generali di attività finalizzate al supporto alle aziende per l’innovazione di prodotto (“sviluppo di oggetti smart”) e di processo (“prototipazione digitale”) e per la realizzazione di nuovi progetti e startup (“acceleratore di idee”), con l’obiettivo strumentale di creare una rete di soggetti interessati a contribuire fattivamente all’innovazione nel nostro territorio attraverso le tecnologie di fabbricazione digitale”. Per presentare SmartUp è stato organizzato, nella prima settimana del 2014, un roadshow che ha toccato cinque località del territorio: Luino, Gallarate, Saronno, Busto Arsizio, Varese. In tale ultima località, la presentazione ha avuto luogo in un teatro cittadino ed è stata aperta al pubblico. In tal modo, si è inteso far percepire all’opinione pubblica quanto l’Unione sia in grado di svolgere un ruolo di avanguardia culturale rispetto ad un tema, quello della fabbricazione digitale, che il settimanale “Times” ha definito come la terza rivoluzione industriale, dopo quella dell’energia fornita dal vapore, prima, e dall’elettricità, poi.

LIUC Innovazione e brevetti Poiché la proprietà industriale e intellettuale è una risorsa strategica per la crescita economica delle imprese, l’Unione, in collaborazione con l’Unità di Studi Innovazione e Brevetti della LIUC mette a disposizione delle imprese un servizio sulla tutela dell’innovazione e del trasferimento tecnologico, che prevede una prima consulenza in materia di proprietà industriale, al fine di diffondere una migliore conoscenza degli strumenti tecnici e legali che attengono alla protezione di brevetti, marchi, nomi di dominio, modelli, disegni, comprendendo anche gli aspetti legati al loro sfruttamento economico e commerciale. L’eventuale affidamento all’Università di specifici incarichi professionali a seguito della prima fase di servizio orientativa e gratuita, è regolato con apposito contratto con l’impresa; l’Università riconosce alle imprese associate all’Unione uno sconto del 15% per i servizi di ricerca esplorativa e per la formazione e del 20% sulle altre tipologie di servizi connesse alla proprietà intellettuale. In dettaglio, i servizi messi a disposizione delle imprese Associate sono: - supporto nella scelta della strategia di tutela e nella fase di pre-deposito; - technology e business intelligence, monitoraggio tecnologico, technology foresight; - ricerca opportunità di finanziamento (banche, venture capital, fondi pubblici e privati); - valutazione IP, anche a supporto di fasi di contenzioso legale e di negoziazione commerciale (es. Licensing); - definizione di metodi e strumenti per la tutela delle informazioni (segreto industriale) e della tecnologia in azienda; - assistenza nel trasferimento tecnologico e nella valorizzazione del brevetto, anche su settori differenti; - formazione, con percorsi standard o costruiti ad hoc coerentemente con le esigenze delle imprese.

L’Unione e il Centro di Ricerca LIUC Innovazione e Brevetti hanno danno vita ad un breve ciclo di seminari, con lo scopo di sensibilizzare le imprese sul ruolo strategico che l’innovazione tecnologica e la tutela brevettuale possono rivestire per la crescita del tessuto industriale. Ogni seminario ha presentato una testimonianza aziendale, al fine di avvicinare teoria e pratica e far comprendere quanto gli aspetti dei beni immateriali possano essere calati nella realtà imprenditoriale del territorio, facendo riscoprire il valore degli asset esistenti e prendendo in considerazione nuove potenzialità in grado di promuovere una maggiore competitività delle imprese:

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- “Quanto vale il mio brevetto? Obiettivi e metodi per la valutazione tecnico-economica della proprietà intellettuale” - 10 aprile 2013; - “Cosa stanno facendo i miei competitori? Scoprire, analizzare e monitorare le loro strategie attraverso l’analisi brevettuale” - 14 maggio 2013; - “Come scoprire nuove tecnologie per nuovi mercati: utilizzare l’indagine tecnologica per individuare spazi di business” - 1 luglio 2013.

Marchi e brevetti Sul tema della tutela dell’innovazione, l’Unione ha inoltre in essere due convenzioni con studi specializzati: SIB-Società Italiana Brevetti e Bugnion. In base agli accordi, le imprese associate possono beneficiare di consulenze individuali gratuite, a carattere preliminare e orientativo, per le problematiche attinenti la proprietà industriale; nel caso in cui l’impresa associata decida di affidare la propria pratica allo Studio, può inoltre usufruire di tariffe professionali scontate del 10%.

Premio “Imprese X Innovazione” di Confindustria Anche nel 2013 l’Unione ha promosso il Premio Nazionale “Imprese X l’Innovazione” di Confindustria, giunto alla sua sesta edizione, lanciato con l’obiettivo di offrire un significativo contributo al processo di diffusione della cultura dell’innovazione che coinvolge tutto il sistema produttivo italiano. Il modello adottato fa riferimento al framework per l’innovazione dell’EFQM - European Foundation for Quality Management - un modello di eccellenza collaudato e internazionalmente riconosciuto non solo per valutare lo “stato” di un’organizzazione relativamente alle aree Qualità ed Innovazione, ma per accrescere la cultura d’impresa. Il Premio rappresenta quindi anche uno strumento di auto-diagnosi che permette di identificare le opportunità di crescita della propria capacità di innovazione. Nel 2013 Carlsberg Italia ha ricevuto, per il secondo anno consecutivo, il Premio “Imprese per l’Innovazione” per la categoria “Award”, con una menzione aggiuntiva e speciale anche per uno dei migliori progetti legati alle tematiche di “Expo 2015”. Per il secondo anno consecutivo ha ricevuto anche un altro riconoscimento: il “Premio dei Premi”, istituito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, su mandato del Presidente della Repubblica. per la categoria “Industria e Servizi”. Nell’ambito del Premio dei Premi si sono distinte altre realtà produttive presenti e legate al territorio varesino: da una parte AgustaWestland, a cui è stato consegnato il premio legato alla capacità di innovazione della categoria “Grandi Gruppi Industriali”, per il rivoluzionario convertiplano completamente elettrico Project Zero; dall’altra, la BTicino che si è, invece, distinta nella categoria “Design”, per il progetto “Astucci per placche singole Livinglight”, in collaborazione con la cartotecnica Prealpi Srl di Castiglione Olona.

Progetto “LARI - Laboratorio Reti d’Impresa” L’Unione collabora in qualità di partner al Progetto “LARI - Laboratorio Reti d’Impresa”, finanziato dalla Regione Lombardia nell’ambito del Programma Ergon - Azione 2 - Bando per la promozione e animazione delle aggregazioni di imprese. Al progetto partecipano Associazioni imprenditoriali (Unione degli Industriali della Provincia di Varese, Confartigianato Varese, Confindustria Bergamo), Associazioni di imprese (Energy Cluster, Comitato Promotore del Distretto Aerospaziale Lombardo), di Centri di Ricerca, Parchi Scientifici Tecnologici e Università (ComoNExT, Kilometro Rosso, Politecnico di Milano-Dipartimento di Meccanica). LARI ha l’obiettivo di creare un format integrato, in grado di generare aggregazioni stabili e reti di imprese sui territori, e ‘replicabile’ (quindi applicabile alle diverse filiere), che si sviluppi attraverso diversi strumenti innovativi, quali: - la mappatura dei business di filiera esistenti sui territori con lo scopo di identificare i bisogni di strumenti innovativi da parte delle imprese; - la clusterizzazione sulla base di competenze, tecnologie e mercati di sbocco;

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- la realizzazione di una piattaforma informatica per la ricerca partner che integri l’approccio innovativo utilizzato nel mappare e clusterizzare le imprese; - l’organizzazione di seminari ed incontri formativi sul tema delle reti e delle aggregazioni tra imprese per diffondere le best practices rappresentate da altri network di imprese, nonché l’organizzazione di tavoli tecnici cross-settoriali per favorire gli effetti benefici di “contaminazione” tra diverse filiere in ambiti di interesse comune; - attività formativa dei promotori e delle imprese su tematiche concernenti l’aggregazione di imprese con strumenti di e-learning; - la messa a punto di un kit di strumenti e servizi trasversale (attività di assistenza per gli aspetti giuridici, fiscali, finanziari, del diritto del lavoro, ecc.) per l’attuazione delle reti. L’interazione con il Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Milano e con i Parchi Scientifici Tecnologici partner del progetto diventerà fondamentale per generare innovazione ed effettuare un trasferimento tecnologico efficace, quale risposta alle esigenze rilevate. Il progetto prevede altresì che le esperienze maturate da alcuni partner vengano sviluppate in modo da rappresentare best practices di riferimento per le altre realtà, mentre le aggregazioni e i cluster promotori del progetto potranno rappresentare un laboratorio di nuove iniziative ed esperienze da cui ciascun soggetto promotore possa attingere. Il supporto dell’Università LIUC ha consentito la realizzazione della mappatura delle tecnologie e delle competenze delle imprese atte a favorire la ricerca di possibili fornitori produttivi e tecnologici e di partner per attività di ricerca e sviluppo, produzione e commercializzazione. L’11 giugno 2013 si è organizzato il seminario “Perché fare rete? La parola alle imprese”, finalizzato a promuovere la rete d’impresa attraverso l’esperienza diretta delle aziende che hanno già sottoscritto un contratto di rete. Il seminario si è aperto con una presentazione del progetto LARI, a cui è seguito un intervento tecnico sulle reti d’impresa a cura di Fulvio D’Alvia - direttore RetImpresa - e una tavola rotonda a cui hanno partecipato otto imprese della provincia di Varese che hanno fatto rete.

Centri di Ricerca Per favorire, soprattutto nelle imprese di piccola e media dimensione, l'innovazione di processo e di prodotto, è stata promossa, negli scorsi anni, insieme ad altre associazioni imprenditoriali e alle più importanti istituzioni del territorio, la realizzazione del Centro Tessile Cotoniero e dell'Abbigliamento di Busto Arsizio che svolge attività di ricerca, prove di laboratorio, certificazione e formazione per le imprese del settore. L'Unione, inoltre, è socio di Cesap Spa - Centro Europeo Sviluppo Applicazioni Plastiche, con il quale è stato stipulato un accordo che prevede, a favore delle imprese del settore “materie plastiche”, iniziative formative dei dipendenti per alcune specifiche fasi di lavorazione.

Incentivi all'innovazione Il sostegno alla ricerca e all’innovazione è stato uno degli argomenti sui quali, anche nel 2013, è stata posta particolare attenzione. L’Unione ha cercato di fornire alle imprese le risposte più adeguate alle crescenti attese che gli imprenditori ripongono sull’argomento. In stretta collaborazione tra le Aree “Ricerca, Innovazione e Qualità” e “Finanza e Agevolazioni Industriali”, è stato garantito un adeguato sostegno informativo e consulenziale in materia di fonti finanziarie, agevolate e non, a sostegno dei progetti di ricerca e sviluppo. L’attività si è orientata sia verso l’individuazione delle forme agevolative utilizzabili - che peraltro hanno subito un generale ridimensionamento - sia verso l’attivazione di interventi realizzati in collaborazione con le banche più sensibili all’argomento alle migliori condizioni di mercato, sfruttando anche le convenienze del ricorso al Confidi Lombardia. Sul fronte agevolativo si è data evidenza ai vari interventi di Regione Lombardia indirizzati a sostenere la competitività del sistema economico lombardo. Tra questi il Fondo di rotazione per l'imprenditorialità (FRIM-FESR), i voucher a fondo perso per l’acquisto,

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presso soggetti esterni, di consulenza per lo sviluppo tecnologico, per la partecipazione a bandi europei, per il sostegno alla brevettazione e l’inserimento in azienda di personale altamente qualificato. L’Unione è stata anche parte attiva nel sostenere e informare le imprese sulle iniziative regionali volte a favorire il consolidamento e la creazione di aggregazioni in forma stabile di imprese tramite progetti volti all’innovazione di prodotti, servizi e organizzazione. Inoltre si è promosso presso le imprese associate il bando Smart Cities e Communities di Regione Lombardia per incentivare partenariati tra imprese e centri di ricerca che realizzano progetti di ricerca industriale per la sostenibilità ambientale e sociale.

Ricerca europea Nel corso del 2013 si è svolta azione di sensibilizzazione presso gli associati sul programma europeo di finanziamento per la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione Horizon 2020, promuovendo il pacchetto di iniziative di informazione e formazione che Confindustria ha realizzato per approfondire gli aspetti di più diretto interesse per il sistema associativo e le modalità operative per la definizione e gestione di progetti europei di R&I. Le iniziative sono state realizzate in collaborazione con la Rete dell'Innovazione, la Delegazione di Bruxelles ed il sostegno della Scuola di Sistema. Le comunicazioni e i materiali dei seminari sono disponibili nella sezione “l’Unione Europea per le imprese” all’interno del sito web dell’Unione. Nel portale l'Unione intende fornire alle imprese una guida schematica dei principali programmi comunitari. Ciò per aiutare il sistema produttivo locale e le sue imprese a cogliere tutte le opportunità offerte da finanziamenti, spesso di difficile accesso a causa del linguaggio dei bandi e della loro complessa strutturazione.

Materie Plastiche - Workshop con LIUC Il 13 novembre 2013 la LIUC - Università Cattaneo, in collaborazione con l'Unione e con le Associazioni di categoria Assocomaplast, Unionplast Federazione Gomma Plastica, Federchimica PlasticsEurope Italia, hanno organizzato l'edizione 2013 del workshop sugli strumenti per la competitività relativi all'industria delle materie plastiche. Tale evento ha rappresentato il seguito dell'incontro svoltosi nell’ottobre 2012 e ha verificato, a distanza di un anno, l'andamento del comparto materie plastiche per proporre, sulla scia di quanto accaduto, una road map utile alle esigenze di questo importante settore industriale.

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INTERNAZIONALIZZAZIONE

Con un fatturato all’esportazione di oltre 9.846 milioni di euro, (-1,2% rispetto al 2012), e un saldo commerciale locale risultato attivo, nel 2013, per 4.291 milioni di euro, le esportazioni varesine, pari al 2,5% delle esportazioni nazionali, forniscono anch’esse un significativo contributo all'equilibrio della bilancia commerciale e di quella valutaria del Paese. Con ciò, l’industria della provincia di Varese, che concorre in misura sostanziale all’andamento dell’export, conferma un’antica tradizione nei rapporti commerciali con l’estero che affonda le radici nel pionierismo imprenditoriale della seconda metà dell'800. In un’economia globalizzata l’apertura internazionale è condizione vincolante per lo sviluppo d’impresa. L’azione dell’Unione si orienta quindi a far crescere l’internazionalizzazione del tessuto produttivo locale sostenendo la propensione all’esportazione e l’esplorazione di nuovi mercati e intervenendo, quando occorre, per il superamento di problematiche di carattere commerciale. In tale ottica, nel 2013, sono state proseguite le azioni attivate nel corso del 2012 e finalizzate ad accompagnare le piccole e medie imprese ad approfondire le opportunità offerte dai mercati a più alto tasso di crescita, in particolare i cosiddetti BRIC, potendo inoltre beneficare delle esperienze condotte da altre imprese del territorio, che hanno offerto la possibilità di vistare i propri siti produttivi creati all’estero. Un modo per far toccare con mano esperienze concrete di successo, raccoglibili dalle viva voce di colleghi imprenditori che siano stati antesignani nell’internazionalizzare le proprie aziende.

L'Unione sostiene da sempre l’apertura internazionale delle imprese: - prestando a quelle che esportano o che intendono esportare, servizi di informazione e consulenza in materia doganale e legale internazionale, nonché servizi di assistenza per l’ottenimento di visti, per l’effettuazione di investimenti all’estero, favorendo contatti con enti e istituzioni sia in Italia, sia a livello internazionale; - stimolando l’interesse delle imprese per attività di business sui mercati internazionali a maggiori prospettive di crescita, con l’attivazione del Progetto Internazionalizzazione, teso a supportare sia l’ingresso in nuovi mercati di imprese che non abbiano ancora operato con l’estero, sia il rafforzamento ed il riposizionamento strategico di imprese già internazionalizzate, anche con l’organizzazione di missioni di scouting all’estero; - operando in forte sinergia con il consorzio export-import "Provex", uno dei primi consorzi votati all’internazionalizzazione sorti in Italia (1975) e di cui l'Unione fu, a suo tempo, uno degli enti fondatori; - stringendo saldi legami con le istituzioni nazionali preposte alla promozione del “made in ” e, in particolare, con il Ministero per lo Sviluppo Economico, con le Associazioni di imprenditori italiani all’estero aderenti a Confindustria, con l’Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane – ICE, con l’Istituto per i Servizi Assicurativi del Commercio Estero (Sace) e con la Società Italiana per le Imprese Miste all'Estero (Simest); - rafforzando la collaborazione nata nel 2010 con l’Ufficio delle Dogane di Varese per sciogliere al meglio e nel più breve tempo possibile le eventuali problematiche di ordine doganale che le imprese potrebbero dover affrontare. In tale frangente, nel corso del mese di maggio 2013 è stato firmato un Protocollo di Intesa con le “Dogane” varesine, che prevede sia collaborazioni in materia di informazione alle imprese sulla normativa doganale (per esempio con l’organizzazione di seminari su

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specifiche tematiche), sia soprattutto l’attivazione di un Tavolo di Lavoro, aperto anche alle imprese e finalizzato a discutere le problematiche incontrate dalle aziende nella loro quotidiana attività di lavoro; - incontrando delegazioni commerciali ed istituzionali di Paesi esteri, soprattutto in occasione delle missioni commerciali di livello internazionale. Tra esse, l’Unione ha ospitato, nel corso del mese di agosto 2013, una delegazione proveniente dalla Cina di rappresentanti Istituzionali della città di Tianjin; - offrendo supporto ad alcune imprese associate che hanno partecipato ad incontri di business con imprenditori provenienti da Vietnam, Malesia, Canada, Emirati Arabi Uniti, Thailandia, Serbia, Indonesia, nonché a missioni imprenditoriali di Sistema in Serbia, India, Indonesia, Brasile, Canada, Stati Uniti d’America, Emirati Arabi Uniti, Azerbaijan, Malesia e Singapore. Tali incontri hanno avuto lo scopo di promuovere la realtà economica della provincia di Varese e di proporre l’Unione come interlocutore privilegiato per facilitare i contatti tra le imprese locali e quelle estere; - partecipando alla Banca Dati “Claims”, gestita da Confindustria, il cui scopo è quello di raccogliere segnalazioni di ostacoli incontrati dalle imprese italiane operanti in Paesi stranieri, così da avviare le necessarie azioni, volte all'eliminazione degli ostacoli medesimi, presso il Ministero degli Affari Esteri e presso le sedi diplomatiche italiane. Nel 2013 si è continuato a prestare consulenza in materia di origine preferenziale delle merci e di “made in”, e in relazione alle procedure doganali ad esse connesse. Sono state poi approfondite alcune tematiche di stringente interesse nella quotidiana attività delle imprese, tra cui le normative relative alle sanzioni internazionali che hanno colpito Iran e Siria. Sono stati quindi forniti consulenza e supporto, anche con l’organizzazione di incontri presso gli Uffici delle dogane competenti, in merito all’ottenimento dello status di Esportatore Autorizzato, nonché al valore delle merci in dogana. Ulteriori tematiche affrontate hanno riguardato il regime applicabile all’importazione ed all’esportazione di beni, il commercio intracomunitario e la normativa Intrastat. I rapporti con l’estero spesso richiedono l’assistenza di consulenti legali in loco o comunque di contatti sui mercati target: l’Unione è convenzionata con studi legali esteri situati in Germania, Francia, Spagna, Portogallo, con corrispondenti anche in Svizzera, Austria, Belgio, Lussemburgo, Olanda. Le convenzioni prevedono un importante servizio per le imprese, ovvero la possibilità di beneficiare a titolo gratuito di un primo contatto con il legale per l’esame della pratica e per ottenere indicazioni a carattere orientativo. Tramite l’Unione è inoltre possibile identificare studi legali esteri anche per Paesi dove non sono in essere le convenzioni. A partire dal 2008, sono stati attivati, su richiesta, contatti in Brasile, Russia, India, Cina, Turchia, Paesi Arabi, Gran Bretagna, nord e sud America, Europa dell’est. Nel corso del 2013 hanno usufruito del servizio di assistenza legale personalizzata più di 50 imprese, per oltre 60 consulenze, anche tramite l’organizzazione di un momento di incontro “one-to-one” con i legali partner dell’Unione (a febbraio 2013). Grazie ad una convenzione stipulata da Confindustria e SACE BT per l’assicurazione dei crediti all’estero, le imprese associate hanno potuto accedere alla “polizza Multiexport on line”, che prevede condizioni vantaggiose di assicurazione rivolte alle imprese facenti parte del sistema associativo confindustriale. Allo scopo di presentare alle imprese gli strumenti offerti dal Governo italiano per l’internazionalizzazione sia commerciale, sia produttiva, nel corso del mese di luglio 2013 è stato organizzato un convegno con il Direttore Generale dell’ICE - Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese. L’evento si è posto lo scopo di presentare alle imprese la rinnovata struttura dell'ICE, nonché il programma di iniziative ed azioni da questa organizzate e tese a promuovere e supportare le imprese nel proprio accesso ai mercati esteri.

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Nel mese di aprile 2013 l’Unione ha collaborato con Confindustria Lombardia e le altre Associazioni territoriali della regione, nell’ambito dell’Indagine sull’internazionalizzazione delle imprese lombarde, all’organizzazione di due focus group, finalizzati ad attivare un confronto tra le imprese aderenti, a condividere significative esperienze aziendali e ad approfondire la conoscenza di Russia e Turchia, Paesi di particolare interesse per i trend di crescita registrati e per le opportunità commerciali offerte.

Progetto Internazionalizzazione Nel corso del 2013, l’Unione ha poi continuato le azioni connesse al Progetto Internazionalizzazione, attività nata nel 2012 con lo scopo di accompagnare alcune imprese, soprattutto PMI, in un percorso che le porti a riflettere sulle potenzialità dell’internazionalizzazione volta sia ad un rafforzamento commerciale, sia ad un eventuale posizionamento produttivo su nuovi mercati.

La prima missione si è svolta nel corso del mese di ottobre 2012 ed ha condotto 9 aziende associate in Brasile, Paese in forte crescita, con una capacità di assorbimento dei prodotti “made in Italy” che sta aumentando nel corso del tempo e con una significativa presenza di imprese italiane. Nel 2013 il progetto Internazionalizzazione ha toccato il mondo cinese, facendo tappa a Shanghai, Pechino e Tianjin. Le imprese partecipanti sono state in totale 18 suddivise nei due settori metalmeccanico e tessile. Parte fondamentale del Progetto Internazionalizzazione, infatti, è il coinvolgimento attivo delle imprese del territorio presenti sui mercati target. In ogni Missione, infatti, sono state coinvolte anche quelle aziende che si sono insediate da tempo nei Paesi focus, che metteranno a disposizione dei colleghi la propria esperienza ed il proprio know how. Le Missioni sono introdotte dallo svolgimento di 5 workshop tematici (per 150 partecipanti), in grado di restituire un percorso di approfondimento su argomenti di specifico interesse delle imprese. A seguito delle Missioni vengono attivati Desk Paese, destinati a supportare tutte le imprese associate (quindi anche quelle che non hanno partecipato alle prima fasi del Progetto), in merito a varie tematiche (legali, fiscali, doganali, linguistiche, ecc.). A Tianjin, la delegazione varesina ha inoltre potuto beneficiare delle esperienze condotte in loco da due imprese associate all’Unione già presenti da tempo nel Paese. Parte fondamentale del Progetto Internazionalizzazione, infatti, è il coinvolgimento attivo delle imprese del territorio presenti sui mercati target. Come avvenuto in Brasile ed in Cina, infatti, anche le future Missioni

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vedranno il coinvolgimento di quelle aziende che si sono insediate da tempo nei Paesi focus, e che metteranno a disposizione dei colleghi la propria esperienza ed il proprio know how. Le Missioni verranno introdotte dallo svolgimento di workshop tematici, in grado di restituire un percorso di approfondimento su argomenti di specifico interesse delle imprese. Le attività sui Paesi target non si esaurisce con le Missioni: vengono infatti attivati Desk Paese, destinati a supportare tutte le imprese associate (quindi anche quelle che non hanno partecipato alle prima fasi del Progetto), in merito a varie tematiche (legali, fiscali, doganali, linguistiche, ecc.). Dopo il Brasile e la Cina, verranno approfonditi Russia e India. Essendo un Progetto svolto per le imprese e con le imprese, i Paesi comunque verranno stabiliti di volta in volta in base alle indicazioni delle aziende stesse.

PuntoRussia Gli sforzi di proiezione verso i mercati internazionali, particolarmente quelli dei Paesi emergenti, hanno portato nell’ottobre 2005 ad avviare a Mosca, con il supporto operativo del Consorzio Provex e il sostegno economico di Banca Intesa, una struttura operativa denominata PuntoRussia: un’iniziativa in Russia per incrementare la presenza in tale mercato. È proseguita dunque anche nel 2013 l’operatività di PuntoRussia, che si avvale della collaborazione di personale dedicato che parla italiano e russo, e che rappresenta altresì una testa di ponte per proiettarsi verso i mercati promettenti delle vicine ex-Repubbliche sovietiche.

Provex Consorzio Export-Import La stretta collaborazione con il Consorzio Provex (www.provex.it) consente all'Unione di offrire un'ampia gamma di servizi essenziali per interagire con le controparti estere. Provex organizza missioni, workshop, incontri con buyer esteri. Gestisce inoltre la partecipazione a fiere nazionali ed internazionali occupandosi di tutta l’organizzazione logistica: prenotazione ed allestimento dell’area espositiva, trasporto della merce, viaggio e alloggio, promozione sia per quanto riguarda la partecipazione diretta delle imprese, sia per quella consortile che viene realizzata con uno stand appositamente progettato al fine di dare grande visibilità e riconoscibilità alle stesse con assistenza di personale qualificato. Anche nel 2013 è stato realizzato un significativo numero di fiere in tutto il mondo alle quali le imprese consorziate hanno preso parte. In particolare: 25 manifestazioni fieristiche all’estero e 4 internazionali in Italia, per un totale di 107 presenze sui mercati internazionali. Provex ha organizzato inoltre missioni in Serbia, in Montenegro ed in Cina oltre ad incoming in Italia. Provex inoltre gestisce operativamente l’ufficio moscovita PuntoRussia, di cui si è detto più sopra, per supportare le imprese varesine che operano o intendono operare sul mercato russo. Tra i vari servizi forniti da Provex si annoverano: servizi commerciali in Italia ed all’estero; traduzioni ed interpretariato; ricerca partner, agenti, distributori; organizzazione di viaggi-visita presso Fiere; pubblicità su riviste italiane ed estere di settore a prezzi competitivi; invio di un notiziario a mezzo posta elettronica a tutte le imprese consorziate ed a vari Enti, contenente le informazioni aggiornate sulle iniziative, le normative sull’internazionalizzazione e sulle attività in corso. Vi è poi la possibilità di usufruire delle convenzioni strette con imprese di servizi, leader di settore, che assicurano trattamenti preferenziali ai consorziati: U.P.S. (corriere espresso), Dun & Bradstreet (informazioni commerciali), varie società per ricerche di mercato e traduzioni professionali. Il Consorzio Provex è “Ente Attuatore della Regione Lombardia” per voucher relativi a partecipazione a fiere e missioni e vari supporti all’internazionalizzazione. Il personale è anche in grado di fornire assistenza diretta alle imprese associate per la richiesta dei voucher regionali.

GEIE "L'Europe des Entreprises" In tema di internazionalizzazione, l'Unione è l’unica Associazione Industriale italiana presente nel GEIE (Gruppo Europeo di Interesse Economico) "L'Europe des Entreprises", un'associazione europea di rappresentanze industriali nella quale l'Unione siede insieme ad altre associazioni industriali di Germania, Francia, Spagna.

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Con tali associazioni l'Unione intrattiene rapporti stabili per iniziative di confronto sui rispettivi contesti istituzionali, economici e sociali, per scambi di informazioni su possibili iniziative di partenariato produttivo e commerciale e per missioni imprenditoriali all'estero.

Indagine sull’Internazionalizzazione L’unione ha partecipato, come di consueto, insieme alle altre Associazioni Industriali della regione, alla raccolta dei dati utili alla stesura dell’indagine annuale sull’internazionalizzazione delle imprese lombarde. Attraverso l’analisi dei risultati varesini dell’Indagine, e di altri datti raccolti tramite un’analisi della Camera di Commercio Industria Agricoltura ed Artigianato di Varese, risulta dunque che, per il 2012, vi sono stati: - una conferma dell’importanza dell’internazionalizzazione e dei rapporti con l’estero per le imprese varesine, che hanno potuto trovare un “rifugio” parziale (ma a volte fondamentale) ai colpi della crisi nelle attività commerciali con imprese estere; - una sostanziale tenuta degli investimenti all’estero delle imprese varesine attive nel comparto manifatturiero, sebbene sia purtroppo emerso un calo sia nel numero degli addetti esteri, sia nel fatturato generato; - la perdurante rilevanza ricoperta sia dai mercati maturi (Germania, Francia, Svizzera, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti d’America in primis), sia dagli emergenti. Questa evidenza è confermato anche per il 2013 dai dati di export, con alcune peculiarità: i paesi dell’Unione Europea si riconfermano principali destinatari delle esportazioni varesine, ma è in atto un processo di rimodulazione verso destinazioni extra-UE; in aumento l’export verso quei paesi industrializzati da cui arrivano segnali più consistenti di uscita dalla crisi (Stati Uniti, Giappone) e verso alcune aree in via di sviluppo (America Centro Meridionale e l’Asia Orientale). Tra le aree emergenti in rallentamento l’export verso il Medio Oriente e l’Africa, che sconta però l’ottimo risultato ottenuto nel 2012. - il rilievo del Sistema Confindustriale quale supporto alla crescita delle imprese lombarde. Analizzando la presenza di imprese varesine sui mercati esteri si nota che, nel 2011, 246 sono le imprese varesine che hanno una propria presenza in 564 imprese estere, per un totale di oltre 26.800 addetti coinvolti, soprattutto nelle attività manifatturiere ed in quelle ad esse collegate, con un fatturato generato di oltre 6,42 miliardi di euro. Ruolo di assoluto primo piano è stato svolto dal comparto manifatturiero che ha fatto registrare una sostanziale tenuta, nel corso degli ultimi 3 anni, rispetto al commercio all’ingrosso, alle imprese attive nel settore delle costruzioni e nei servizi. Dall’indagine emerge però una particolarità: Varese, oltre che per le imprese dei comparti meccanico, chimico ed alimentare, spicca particolarmente per il rilievo assunto dalle imprese dei settori abbigliamento, tessile e della meccanica strumentale, che superano la soglia dei mille dipendenti nelle partecipate estere.

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ALTRE AZIONI PER LA COMPETITIVITÀ DELLE IMPRESE

Il tema della competitività, e della produttività, cruciale per ogni impresa, è centrale nell'azione dell'Unione e dell'intero sistema di rappresentanza dell'industria. Si tratta, peraltro, di un tema strettamente legato a quello della competitività del Sistema - Paese, ossia delle condizioni di contesto nel quale le imprese si trovano ad agire: condizioni che, nell’insieme (funzionamento del mercato, Welfare state, infrastrutture, fiscalità, funzionalità della Pubblica Amministrazione, Scuola - Università - Ricerca, ecc.), sono in grado di favorire o meno le attività economiche. Come tale, il tema è di carattere trasversale ed è perciò stato trattato, da diversi punti di vista, nei precedenti capitoli, e sarà ripreso anche nella quarta parte del Rendiconto. In questo capitolo esso viene riconsiderato per illustrare attività e iniziative particolari come quelle che, facendo leva sul sistema degli acquisti in pool, mediante convenzioni, consentono alle imprese di ottenere condizioni commerciali di favore.

Convenzioni La difesa della competitività delle imprese passa, naturalmente, non solo attraverso le azioni di lobby precedentemente indicate, ma anche attraverso iniziative pratiche quali quelle di seguito brevemente

indicate. Sia l'Unione, sia la Confindustria, hanno stipulato convenzioni con fornitori di beni e/o servizi di diffuso interesse aziendale per consentire alle imprese associate di accedere a condizioni commerciali più vantaggiose di quelle che le stesse otterrebbero singolarmente. Negli allegati del presente Rendiconto (oltre che nel Sito Internet dell’Unione) figura l'elenco completo delle convenzioni in essere, che nel 2012 si è arricchito mediante quelle indicate di seguito:

ENERGIA ELETTRICA E GAS METANO - Check-up gratuito dei costi energetici oltre a servizi di consulenza tecnica e amministrativa e auditing energetico a prezzi convenzionati con SPI Power divisione energia di Servizi e Promozioni Industriali. CENTRO CONGRESSI, ALBERGHI E RISTORAZIONE - Palace Grand Hotel Varese: tariffe scontate rispetto a quelle ufficiali di listino per pernottamenti, servizi di ristorazione e affitto sale meeting. VEICOLI AZIENDALI - Hertz: tariffe scontate per il noleggio di auto e furgoni a breve termine; - Sicily by Car, marchio Auto Europa: tariffe scontate per i servizi di autonoleggio in Italia; - Audi Zentrum Varese e Centro Porsche Varese: pacchetti di noleggio a lungo termine a condizioni vantaggiose; - Concessionarie G.&G. Paglini: tariffe particolari per l'acquisto di vetture nuove Renault. TRASPORTO DI PERSONE E VIAGGI - EasyJet: tariffe garantite per l’acquisto di biglietti aerei in tutto il mondo. INFORMATION TECHNOLOGY E PRODOTTI PER L’UFFICIO - Skebby: tariffe scontate sui servizi di messaggistica SMS tramite internet; - Compushop: tariffe scontate per l’acquisto di prodotti informatici on line con il portale Compushop.it. TELECOMUNICAZIONI - Wind: offerte scontate per l’acquisto di traffico mobile e internet mobile; - MF Consulting: analisi gratuita dei costi sulla telefonia, mobile e fissa, e delle telecomunicazioni in genere. RISORSE UMANE - Welfare Company: tariffe scontate sulla creazione di reti per il welfare aziendale.

Un’analisi condotta da Confindustria sulla scorta delle convenzioni da essa stipulate, valide per l’intero sistema associativo dell’industria italiana, indica che, in caso di pieno utilizzo delle stesse, ciascuna impresa potrebbe conseguire mediamente un risparmio annuo tale da consentire, in alcuni casi, che il ricorso anche soltanto ad una delle convenzioni, ad esempio per i buoni pasto, possa compensare il versamento del contributo associativo da parte dell’impresa. In particolare, su alcune convenzioni i risparmi ottenibili per ciascun contratto stipulato sono quelli indicati nel prospetto seguente.

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% DI RISPARMIO % DI RISPARMIO

ACCOR HOTELS 9,1 LINDT 10,0

STARHOTELS 4,8 UMANA 6,15

AETHRA NET 20,5 ORIENTA 17,8

COSMIC BLUE TEAM 13,8 ASSICOM 29,9

SKEBBY 10,0 CERVED GROUP 20,0

ALITALIA 4,0 COFACE 11,2

CATHAY PACIFIC 8,3 CRIBIS 18,5

EASYJET 20,6 EUROPASSISTANCE 15,0

TRENITALIA 18,5 PREVINDUSTRIA 10,0

AMERICAN EXPRESS 75,6 ENI 0,8

CARTASI' 80,3 SHELL 5,5

WELFARE COMPANY 3,5 TOTALERG 3,0

DAY 13,5 TELECOM - TIM 6,0

LYRECO 11,0

Fonte: Confindustria

Posta Elettronica Certificata Dal 1 luglio 2012 tutte le imprese hanno l’obbligo legale di avvalersi di una casella di posta elettronica certificata (PEC). La posta elettronica certificata (PEC) è un sistema di posta elettronica in grado di superare le “debolezze” della posta elettronica tradizionale e di poter essere utilizzata in qualsiasi contesto nel quale sia necessario od opportuno avere prova inoppugnabile dell’invio e della consegna di un documento elettronico. I messaggi inviati con una casella PEC possono sostituire le raccomandate cartacee riducendo i costi e i tempi. Oltre a rappresentare una risposta ad un obbligo di legge, quindi, la PEC assicura un livello di sicurezza superiore e migliori condizioni operative. L’Unione, in collaborazione con la propria società di servizi, ha offerto a tutte le imprese associate una casella PEC gratuita a tempo indeterminato. Il servizio è stato attivato nel gennaio 2010. Sono ormai più di 1.100 le imprese che hanno usufruito del servizio di attivazione caselle PEC.

Reti di impresa Nel 2009 è stata introdotta, attraverso la cosiddetta “Legge Sviluppo” una nuova normativa per disciplinare le “reti di impresa”, finalizzata a favorire l’aggregazione tra piccole e medie imprese senza pregiudicare i rispettivi assetti proprietari. Da allora, in Italia sono state costituiti oltre 1.200 contratti di rete (con oltre 6.000 imprese coinvolte), di cui circa 50 in provincia di Varese. Nel precedente capitolo “Ricerca, Innovazione, Qualità” si è ragionato a proposito dell’attività dell’Unione svolte per favorire le reti di impresa attraverso il Progetto “LARI – Laboratorio Reti d’Impresa)finanziato dalla Regione Lombardia. Di seguito, altre informazioni relative ad una singolare rete d’impresa attiva in provincia di Varese tra imprese associate all’Unione, in particolare la rete denominata “Giunca”, acronimo di “Gruppo Imprese Unite Nel Collaborare Attivamente”. Giunca è la prima rete di imprese per il welfare aziendale sorte in Italia. Costituita nel 2012 essa ha attivato convenzioni per far usufruire ai collaboratori delle proprie imprese vari servizi di welfare a condizioni economiche favorevoli in settori, quali: testi scolastici, libri, prodotti informatici, cancelleria; assicurazione RC auto e vita; concessionarie auto e soccorso stradale; mense e asporto pasti. Nel 2013 si è aggiunta una convenzione con UnipolBanca per prestiti personali a lavoratori (importo massimo di 5.000 euro, rientro in 36 mesi, tasso di interesse calcolato sull’Euribor a 6 mesi più uno spread del 6% basandosi sull’Euribor di luglio 2014).

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Inoltre, nel 2013 Giunca si è dotata di un logo e lo ha fatto con un progetto che ha coinvolto gli studenti dei licei artistici di Varese (“Angelo Frattini”) e di Busto Arsizio (“Paolo Candiani”). Una trentina i bozzetti presentati, sei dei quali sono stati selezionati per un voto on line sul sito www.giunca.net al quale hanno partecipato i lavoratori delle aziende che compongono la rete. A raccogliere il maggior numero di consensi è stato quello disegnato da Morena De Pierro del Liceo A. Frattini. Un’immagine, come spiega la stessa studentessa nella presentazione che ha accompagnato il suo lavoro, con quattro figure umane stilizzate a formare un semicerchio. E “che rappresentano i quattro campi welfare che la rete si propone di garantire. Le cromie utilizzate diventano così simbolo dei quattro campi di azione: il blu indica la soddisfazione, la solidità e l’assenza dello stress nel campo lavorativo; il verde rappresenta la speranza nel progresso e in un maggior guadagno; l’arancione stimola la razionalità e la crescita individuale; il colore rosso, invece, esprime la ricerca di un benessere interiore”. A costituire la rete Giunca sono grandi multinazionali, medie e piccole imprese: T.M.C. Srl, Chemisol Italia Srl, Viba Spa, Tioxide Europe Srl, Momentive Specialty Chemicals Italia Spa, Novartis Farma Spa, Sanofi- Aventis Spa, Lati Industria Termoplastici Spa, Bilcare Research Srl, B.D.G. EL Srl.

RetImpresa Confindustria ha dato vita ad una Associazione, denominata “RetImpresa”, per promuovere tali aggregazioni e L’Unione, su deliberazione della Giunta, ha aderito a tale organismo associativo. Due imprenditori associati all’Unione sono entrati a far parte degli uffici direttivi di Reteimpresa. Nell’ambito della manovra dell’estate 2010 sono state varate norme di attuazione del provvedimento che aveva istituito le reti d’impresa. Sul sito dell’Unione, con un banner in home page, è presente una sezione con tutte le informazioni utili alle imprese per capire le caratteristiche dei contratti di rete. Confindustria, tramite ReImpresa, ha siglato una serie di accordi con BNL, Unicredit, Banca Carige, Banco Popolare, Intesa Sanpaolo e Deutsche Bank per promuovere e sostenere la collaborazione delle imprese in rete, premiandole con forme di credito dedicate. Le imprese che si uniscono in rete, infatti, sono più competitive e per questo possono ottenere maggiore attenzione da parte della banca in un periodo critico come quello attuale di profonda crisi economica. Nel 2013 è stato sviluppato dall’Unione il Progetto “LARI – Laboratorio Reti d’Imprese”, per il quale si fa rinvio al capitolo “Ricerca, Innovazione, Qualità”.

Semplificazione amministrativa La competitività delle imprese trova uno dei suoi più grandi alleati nel buon funzionamento della macchina amministrativa. Procedure snelle, tempi certi, interlocutori affidabili: sono questi i soci che ogni operatore vorrebbe al suo fianco. E invece nella graduatoria del “doing business 2013” della Banca Mondiale, l’Italia figura a 25° posto tra i 27 Paesi UE; al 73° posto su 185 Paesi per il complesso degli indicatori esaminati; all’84° per l‘avvio d’impresa; al 103° per il rilascio dl permesso di costruire; al 160° per i tempi della giustizia civile. Assolutamente intollerabile per qualsiasi sistema industriale. Il decreto legge n. 69 di 21 giugno 2013 – “Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia” convertito con la legge 9 agosto 2013, n. 98, contiene numerose misure per la semplificazione amministrativa (Titolo II – Capo I) che contribuiranno a recuperare lo svantaggio competitivo dell’Italia e a liberare risorse per la crescita e lo sviluppo del paese. In particolare, le previsioni di semplificazioni contenute nel decreto legge sono relative a:  Indennizzo automatico e forfetario (art. 28)  Date uniche di efficacia dei nuovi obblighi (art. 29)  Semplificazioni per l’Edilizia (art. 30)  Semplificazioni in materia di DURC (art. 31)

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 Semplificazione degli adempimenti formali in materia di lavoro (art. 32)  Semplificazione del procedimento per l’acquisto della cittadinanza (art. 33)  Trasmissione in via telematica dl certificato medico di gravidanza (art. 34)  Misure di semplificazione per le prestazioni lavorative di breve durata (art. 35)  Zone a burocrazia zero (art. 37)  Semplificazioni in materia di prevenzione incendi (art. 38)  Semplificazione del procedimento per l’autorizzazione paesaggistica (art. 39)  Semplificazione in materie di ambiente (art. 41)  Soppressione di certificazioni sanitarie (art. 42) Fra queste ve ne sono alcune che interessano in particolar modo l’attività d’impresa e che sono già entrate a regime: - l’imprenditore non deve più presentare DURC e certificato antimafia alle Pubbliche Amministrazioni, le quali provvedono d’ufficio alla loro acquisizione; - in materia di prevenzione incendi le attività soggette ai controlli sono state ripartite in tre categorie in relazione al livello di rischio (alto, medio, basso), alle quali corrispondono procedure e controlli differenziati in relazione al livello di rischio. Le procedure sono state digitalizzate; - per quanto riguarda gli adempimenti formali in materia di lavoro e previdenza è stato eliminato l’obbligo di tenuta del libro paga e del libro matricola, ritenuti obsoleti e sono state unificate le denunce mensili dei dati retributivi e contributivi in un unico flusso (UNIEMNS); - in materia di privacy le previsioni contenute nel Codice sono state limitate alle persone fisiche ed è stato eliminato l’obbligo di redazione del Documento Programmatico sulla Sicurezza (DPS). Per gli altri temi l’attuazione delle procedure semplificate sono in fase di prima attuazione o necessitano di ulteriori disposizioni attuative e/o di coordinamento. Confindustria prosegue nella sua azione di stimolo affinché, attraverso il progressivo alleggerimento del peso burocratico che ostacola l’attività d’impresa, le industrie possano disporre di un habitat favorevole alla produzione e allo sviluppo tecnologico.

Spacci aziendali Nel sito Internet dell’Unione è presente una sezione dedicata alle imprese associate, la cui funzione è prettamente commerciale: far conoscere ai visitatori i rispettivi prodotti o servizi, per contribuire ad incrementare gli scambi.

Sostegno al Tessile-Abbigliamento Agli inizi del 2005 l’Unione predispose un articolato progetto volto a sostenere il Tessile- Abbigliamento locale che, per effetto del venir meno, al 31 dicembre 2004, del regime delle quote all’importazione nell’Unione Europea, si era trovato in particolare difficoltà a causa delle massicce importazioni di prodotti provenienti da Paesi di nuova industrializzazione, a bassi costi di produzione. Nei Rendiconti presentati alle Assemblee Generali dell’Unione successive al 2005 è stato illustrato tutto quanto realizzato in attuazione di quel progetto, che era stato denominato “Grow up”. Nell’ambito di tale progetto, nel 2013 è proseguita la collaborazione con alcune imprese associate del settore, oltre che con il Centro Tessile Cotoniero e dell’Abbigliamento e con il Comune di Busto Arsizio, per l’individuazione di un distretto industriale dei tessuti per sport e tempo libero, con le finalità di definire le necessità della clientela finale, valorizzare competenze e tecnologie della filiera, misurare le caratteristiche tecniche e funzionali dei prodotti sviluppati e verificarne le prestazioni sul campo (sport e tempo libero, appunto). Tale iniziativa, denominata “New Tex – Distretto Tessile Innovazione”, è stata co-finanziata dalla Regione Lombardia e vede attive tre aziende pilota (Linea Dori Srl, LCT srl e Manifatture Cotoniere Settentrionali srl) con lo scopo di realizzare prodotti tessili innovativi per un abbigliamento tecnico di eccellenza destinato allo sport e al tempo libero.

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Tra le varie attività svolte nel 2013, il Progetto Dress Care e un convegno svoltosi a Busto Arsizio sulle attenzioni da avere per la possibile presenza di sostanze tossiche nei manufatti tessili, specialmente quelli di scarsa qualità e di dubbia provenienza. Il convegno “Salute, Sport e Tessuti – Ma un vestito ti può far male?” organizzato in collaborazione tra l’Amministrazione comunale di Busto Arsizio, il Distretto Urbano dl Commercio, l’Unione degli Industriali della Provincia di Varese, l’Associazione Italiana Chimica Tessile e Coloristica, si è svolto nell’ambito della Settimana Nazionale della Prevenzione LILT e in relazione al Progetto Dress Care, percorso di educazione al consumo consapevole dell’abbigliamento che si rivolge ai ragazzi degli istituti superiori delle province di Varese e di Bari. Finanziato da Unione Province Italiane, Azione Province Giovani e dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile della Presidenza del Consiglio di Ministri, Dress Care è promosso dalle Province di Bari e di Varese, dal Comune di Busto Arsizio, dalla Sezione provinciale LILT di Bari e di Varese, dalla Fondazione Blini, dall’associazione onlus NewTex Distretto Tessile Innovazione e dalla Confindustria di Bari e BAT in collaborazione con il Distretto Moda Puglia.

Mercato dell’acciaio Nel settembre 2013, per conseguenza di un sequestro giudiziario preventivi disposto dal Gip di Taranto sugli impianti della Riva Acciaio Spa, si è dovuto sospendere l’attività produttiva in tutti gli impianti del Gruppo interessati dal provvedimento. Si è trattato di diversi stabilimenti ubicati nel Nord Italia, tra i quali, in provincia di Varese, quello di Caronno Pertusella. L’Unione è intervenuta per aiutare tale ultimo stabilimento a gestire le problematiche urgenti che sono derivate, come ad esempio la gestione del personale rimasto inoccupato e, insieme alle altre Associazioni Industriali delle province nelle quali si trovano altri stabilimenti del Gruppo, oltre che alla stessa Confindustria, per ottenere dalla Magistratura e dal Governo decisioni immediate atte a riavviare l’attività produttiva e, ciò, al fine di evitare un depauperamento della disponibilità di acciaio sul mercato che avrebbe messo in grosse difficoltà il settore della meccanica e avrebbe finito per avvantaggiare concorrenti siderurgici esteri. In un comunicato stampa l’Unione ha evidenziato che “il provvedimento di sequestro, finalizzato ad assicurar la disponibilità delle risorse necessarie a coprire e spese di bonifica dell’impianto Ilva di Taranto, stimate in 8,1 miliardi di euro, rischia di provocare un danno superiore al risultato sperato. Ogni azienda, infatti, non si compone soltanto egli immobili e dell’insieme dei macchinari esistenti, ma anche delle professionalità dei lavoratori in grado di far funzionare quei macchinari, del parco clienti e del parco fornitori. Il prolungato fermo dell’attività produttiva anche soltanto di poche settimane, rischia di compromettere il patrimonio aziendale così come sopra ricordato. Non solo gli impianti finirebbero per deteriorarsi, ma soprattutto l’azienda finirebbe per perdere il patrimonio immateriale rappresentato dalle risorse umane e dalla quota di mercato detenuto, in quanto i clienti si vedrebbero costretti a rivolgersi a diversi fornitori, in questo momento soprattutto all’estero. Senza considerare, infine, la quota di export che andrebbe perduta. Nel caso di aziende del settore siderurgico tutto ciò avrebbe una gravità ancor più elevata per il fatto che l’acciaio è, dovunque, la struttura portante di un sistema industriale e deve essere quindi assolutamente preservata. È dunque necessario che venga trovata, nelle sedi competenti, una soluzione che, sul piano legislativo e giudiziario, consenta alla Riva Acciaio Spa la prosecuzione dell’attività produttiva nelle imprese interessate dal provvedimento di sequestro cautelare. Fatta salva l’esigenza di trovare le modalità più opportune per soddisfare l’altrettanto stringente esigenza della salvaguardia ambientale”. Dopo alcune settimane, l’attività produttiva negli stabilimenti sequestrati ha potuto riprendere.

“Lasciateci lavorare!” La vicenda occorsa alla Riva Acciaio Spa ha indotto l’Unione a pubblicare sulla stampa locale un proclama con il quale si è inteso richiamare forze politiche e opinione pubblica sulle necessità che, in Italia, venga dedicata più attenzione alle necessità del settore produttivo. Tale proclama è consistito in un forte e incisivo appello espresso con le parole: “Lasciateci lavorare”. Di seguito, il testo della dichiarazione alla stampa del Presidente dell’Unione, Giovanni Brugnoli, che ha così spiegato le ragioni dell’iniziativa mediatica. “Lasciateci lavorare!. oggi Siamo usciti nei giorni scorsi sui quotidiani del Varesotto con una pagina intera nella quale abbiamo riprodotto una frase già contenuta nella mia relazione alla Assemblea Generale dell'Unione degli Industriali della Provincia di Varese dello scorso 27 maggio. Una frase tanto breve quanto emblematica dello stato d'animo che serpeggia da tempo tra gli imprenditori, anche di questo territorio, e che ha visto purtroppo in questi giorni, con la vicenda del blocco dell'attività produttiva in sette stabilimenti

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del gruppo Riva Acciaio, tra i quali quello storico di Caronno Pertusella, in provincia di Varese, una nuova dimostrazione di scarsa attenzione verso il mondo delle imprese e del lavoro. Non entro naturalmente nel merito del provvedimento della magistratura che ha disposto il sequestro preventivo di quegli stabilimenti. Ma non posso non evidenziare gli effetti che ne conseguono, particolari e più generali. Millequattrocento lavoratori a casa in conseguenza del sequestro dei beni strumentali per la produzione e dei conti correnti. Una perdita di produzione pregiata, parte della quale rivolta anche all'esportazione e una perdita di lavoro per il vasto mondo dell'indotto. Conseguenze negative lungo l'intera catena della siderurgia e della meccanica, con impossibilità di rifornire la clientela, costretta quindi a rivolgersi anche a produttori esteri. Blocco dei pagamenti ai fornitori, in questo momento già molto critico per la liquidità delle imprese. Prospettive serie di perdere definitivamente quote di mercato faticosamente conquistate. A questo proposito è bene ricordare che un'impresa non è solo un insieme di macchinari sotto una tettoia. E', invece, una realtà complessa che ha un valore nel momento in cui vive. Quando dispone di capitali per funzionare, quando ha lavoratori dotati di esperienza, quando ha fornitori qualificati e clienti solvibili, quando produce utili, quando in definitiva ha una propria consolidata quota di mercato. Ci si domanda: quale potrà essere domani il valore delle aziende sequestrate oggi e di quelle della più ampia filiera? Pur nell'ovvio rispetto delle regole e delle leggi, non si può tuttavia evitare di domandarsi come si possa mantenere al meglio questi valori nel momento in cui le imprese non sono messe in grado di operare e svilupparsi, non solo a fronte di situazioni contingenti, ma anche e soprattutto per una vischiosità dl nostro sistema, più volte conclamata ma mai affrontata e risolta. Certamente, il nostro Paese soffre di norme e procedure complesse, farraginose, difficili da applicare da parte di tutti i soggetti coinvolti. Ciò non toglie però che non si debbano ricercare soluzioni non traumatiche e che, allo stesso tempo, soprattutto anche in via ordinaria, si sappiano creare le migliori condizioni di contesto per lo sviluppo e il lavoro, anche per attrarre gli interessi degli imprenditori esteri. La situazione attuale, invece, scoraggia gli investitori istituzionali e industriali a considerare l'Italia come possibile partner. Questo è certamente il compito della politica e delle istituzioni e il Paese ha bisogno di uscire dalla palude della litigiosità ininterrotta per dedicarsi ai gravi problemi economici e sociali che sta vivendo. Ciò che è accaduto in questo frangente non è, ahimè, un caso isolato. È un caso eclatante, ma si aggiunge purtroppo alla numerosa serie di episodi che vedono le imprese stoppate nella loro potenzialità dalla snervante burocrazia e dalla complessità delle norme, in un clima dal quale si percepisce una diffusa cultura anti-industriale che rischia di minare il tradizionale entusiasmo e la fiducia dell'imprenditoria tutta. Ma attenzione: non si può alla lunga vivere tutti di cassa integrazione. Bisogna lasciar lavorare le imprese, se si vuole creare ricchezza. Una ricchezza per tutti. Per questo ripetiamo: lasciateci lavorare!”.

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Distretto Agroalimentare SIFooD Nel 2012 l’Unione ha aderito al neonato Distretto Agroalimentare SIFooD (Science & Innovation Food District). Il distretto è sorto da un progetto articolato di Whirlpool Srl che, in provincia di Varese, vanta un centro di ricerca globale sulle tecnologie alimentari, cuore strategico in termini di competenze, facilities e laboratori. L’elettrodomestico è l’ultimo anello della filiera prima dell’utilizzo dell’alimento da parte del consumatore; da qui nasce la sfida di creare un distretto agroalimentare che garantisca la fiducia del consumatore nell’intera filiera alimentare. A tale scopo si è creata un’aggregazione composta da grandi player operanti sul mercato globale, associazioni di categoria ed enti pubblici territoriali, centri di ricerca ed università con riconosciute competenze nella ricerca internazionale e altre micro, piccole medie imprese con profili altamente innovativi. Il distretto ha partecipato al bando di Regione Lombardia per la presentazione di candidature per partecipare a iniziative della Regione e del Ministero dell’Università e della Ricerca (MIUR) di promozione o creazione di nuovi distretti ad alta tecnologia. La candidatura è stata ammessa. All’invito hanno aderito 33 partner, tra i quali figurano quattro imprese varesine (Whirlpool, capofila; Lindt & Sprungli; Pasticceria Denis Buosi; Cimplasta), oltre all’Unione e all’Università LIUC. A seguito dell’ammissione al bando regionale, nel luglio 2012 si è costituita l’Associazione SIFooD che si prefigge diversi obiettivi con il comune denominatore di stimolare l’innovazione attraverso lo sviluppo di competenze di eccellenza sorrette dalla cooperazione pubblico/privato e il trasferimento tecnologico dai luoghi della Ricerca alle attività produttive. All’Associazione hanno aderito 14 soggetti, che rappresentano grandi, medie e piccole imprese, un consorzio interuniversitario, la Camera di Commercio di Varese e, come detto, l’Unione. SIFooD si propone di allargare la base associativa ad altre imprese varesine. Nel 2013 il Distretto SiFood ha tenuto la propria ufficiale presentazione mediante un convegno svoltosi a Varese in data 29 ottobre, al quale ha partecipato, tra gli altri, il Presidente della Giunta regionale lombarda, Roberto Maroni. Tra i vari relatori, il Direttore dell’Unione, Vittorio Gandini, il quale ha dichiarato che “il sistema italiano pecca di insufficienti iniziative in grado di valorizzare il modello cluster. Ma l’Italia in tutta la sua ricchezza di distretti non può rimanere fuori da questi fenomeni. L’Unione industriali varesina ha aderito a SiFood per riuscire a coinvolgere più risorse europee su cui si basa un cluster: istituzioni, università e industria”.

Distretto Aerospaziale Lombardo Nel 2013 è proseguita l’attività del Distretto Aerospaziale Lombardo. Tale attività ha avuto inizio nel 2008 con una ricerca sulla filiera dell’industria aeronautica in provincia di Varese ed in Lombardia. L’aerospazio vanta una presenza storica sul territorio e annovera imprese di evidenza internazionale nel campo sia della cosiddetta “ala fissa”, sia in quella della “ala rotante”, oltre ad un vasto e qualificato indotto. I risultati della mappatura del settore a livello lombardo sono stati presentati nel marzo 2008. Essi hanno costituito il presupposto scientifico approntato dall’Unione per sostenere l’idea di giungere, da parte delle istituzioni, al riconoscimento di un Distretto Aerospaziale Lombardo: condizione per ottenere forme di sostegno da parte della Regione Lombardia allo sviluppo del settore, così come accade per altre regioni nelle quali è presente l’industria aerospaziale. Contemporaneamente, si è dato vita, a fine 2009, tra l’Unione e 8 imprese del settore aereonautico della Lombardia, ad un Comitato promotore del Distretto Aerospaziale. È seguita una fase di ampliamento dei soci fondatori, che ha portato il Comitato promotore ad avere 75 soci (l’Unione e 74 imprese). Il Comitato

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promotore è presieduto da Carmelo Cosentino, VicePresidente di Alenia Aermacchi. Le attività di segreteria del Comitato sono svolte dall’Unione. Il Distretto si è dotato di una struttura interna per gruppi di lavoro, che lo ha messo in grado di affrontare i principali temi riguardanti il settore: quello tecnico-scientifico, il marketing e internazionalizzazione, la supply chain, la formazione, la finanza. Si segnala l’importante attività di sostegno all’internazionalizzazione (in particolare per le Piccole e Medie Imprese) che il Distretto si è proposto di realizzare. Nel 2013 il Distretto ha partecipato al più importante evento fieristico internazionale del settore: il Salone dell’Aeronautica e dello Spazio di Parigi “Le Bourget”, svoltosi dal 17 al 23 giugno. All’evento hanno partecipato 17 piccole e medie imprese, oltre ad alcune grandi imprese aeronautiche presenti singolarmente (AgustaWestland, Alenia Aermacchi, Selex ES, Thales, CGS - Compagnia Generale per lo Spazio). Il Distretto ha, inoltre, partecipato all’Aerospace & Defense Meeting di Torino (9 imprese partecipanti che hanno complessivamente avuto 200 incontri B2B), alla fiera Airtec di Francoforte (5 imprese partecipanti, oltre 100 contatti istaurati) e alla manifestazione Airet di Rimini (presenza solo istituzionale). Nel corso del 2013 è proseguita anche l’attività di implementazione della piattaforma web di e-scouting, per la fornitura e la presentazione strutturale delle aziende a livello internazionale. Il portale rappresenta una vetrina dove gli operatori del settore possono attingere notizie sulle caratteristiche, i tipi di produzione, le capacità tecniche, i progetti e la storia di ogni singola Pmi lombarda dell’aerospazio. Ad ogni azienda del Distretto, in pratica, corrisponde un profilo tecnico-produttivo, una scheda, dunque, nella quale, oltre ai dati, per così dire, anagrafici, sono state inserite anche informazioni sui fornitori e sui clienti, sulle eventuali collaborazioni portate avanti con Università e centri di ricerca, sulle certificazioni ottenute. Il progetto ha trasformato dunque il sito Internet www.aerospacelombardia.it in un portale di e-scouting. È proseguita lungo il 2013 anche l’attività di confronto e raccordo permanente con le istituzioni scolastiche lombarde avviata in passato con la firma di un protocollo d’intesa tra il Distretto e l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia e Confindustria Lombardia allo scopo. Al fine di ottenere un innalzamento del livello di conoscenza delle MPMI delle opportunità offerte dai bandi europei e favorire la loro partecipazione a gare internazionali, è stato implementato un monitoraggio dei bandi di finanziamento dedicati alla ricerca e all’innovazione tecnologica regionali, nazionali ed europei. Tale servizio è stato reso disponibile alle imprese del Distretto attraverso un monitor sviluppato nel portale www.aerospacelombardia.it. Al semplice servizio di monitor è stata anche aggiunta una funzionalità di help on line che permette una prima assistenza nella comprensione dei bando nella ricerca di partner europei attraverso una rete specializzata.

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Infine, a novembre 2013 sono stati lanciati quattro Focus Group con l’obiettivo di aggregare grandi imprese leader internazionali e MPMI intorno a specifici progetti sui temi dell’Ala Fissa, dell’Ala Rotante, dei Sistemi Elettronici Avanzati e dello Spazio. I Focus Group si pongono in maniera trasversale rispetto ai gruppi di lavoro, arricchendo la struttura interna del Distretto.

Energy Cluster Per quanto concerne l’altro raggruppamento di imprese “Energy Cluster”, si rinvia al precedente capitolo “Energia”.

Settore chimica e gomma-plastica: ricerca Anche nel 2013 l’Unione ha collaborato alla realizzazione di una ricerca, promossa dal Gruppo UBI Banca, finalizzata ad indagare lo stato dei settori chimico e gomma-plastica in provincia di Varese. In sintesi, la ricerca ha dato luogo ai seguenti risultati. Il settore della Plastica-Gomma All’interno di questo settore c’è una diversità di performance tra le imprese. A fare la differenza è la dipendenza o meno dal mercato interno. Le imprese esportatrici (intendendo la ricerca come tali le realtà con una quota di fatturato derivante da export superiore al 60%) registrano ormai dal 2009 una redditività maggiore rispetto a quelle ribattezzate “domestiche” (fatturato da mercato interno superiore al 60%) o a quelle “neutrali” (fatturato per il 50% prodotto a vendite in Italia e per il 50% sui mercati esteri). Risultato: le imprese esportatrici potranno contare, per il triennio 2013-2015, su una redditività crescente. A livello generale, comunque, rimane una fotografia che per il 2013 segna una lieve flessione dei ricavi, con una crescita a tassi moderati per i prossimi due anni per le imprese che sapranno ben posizionarsi coi propri prodotti sui mercati esteri e investire. Il settore della Chimica Un po’ diversa la situazione nel settore chimico. Nonostante la forte dipendenza dalla domanda interna, infatti, la dinamica generale dei ricavi dimostra una crescita negli ultimi anni. Con un aumento medio annuo che tra il 2009 e il 2015 dovrebbe assestarsi intorno all’8%. La capacità delle imprese varesine di creare valore nel 2012 è stata buona, subirà una lieve flessione nel 2013, ma inizierà nuovamente a crescere nel 2014, aumentando ulteriormente nel 2015. Ciò, però, rischia di non bastare per la tenuta reddituale. Il futuro, anche per la chimica, è segnato dalla sfida di aumentare il proprio grado di internazionalizzazione. Troppo bassa quella attuale e troppo scarso il mix geografico delle vendite. I risultati integrali della ricerca sono disponibili sul sito Internet dell’Unione (www.univa.va.it) con link nelle notizie “In Primo Piano” sulla home page e nelle notizie in “Evidenza” sulla sezione “Innovazione e Qualità”.

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Club dei 15 Un’altra attività in tema di orientamento è stata quella maturata all’interno del “Club dei 15”, il cui coordinatore è l’ex Presidente dell’Unione, Alberto Ribolla. Il “Club dei 15” è una aggregazione spontanea delle Associazioni Industriali territoriali aderenti a Confindustria che insistono in province tra loro simili per quanto riguarda alcuni parametri di economia del territorio, in particolare: - un reddito pro-capite superiore a 20.000 euro annui; - una percentuale del valore aggiunto dell’industria (comprese le costruzioni) superiori al 35% (la media italiana è del 28%, quella dell’Unione Europea a 25 membri è del 29%); - una quota dell’occupazione industriale superiore al 40% (la media italiana è pari al 31%, quella europea è del 27%). Il Club è nato nel 2003 per iniziativa delle quindici Associazioni Industriali in questione e precisamente: Ancona, Belluno, Bergamo, Biella, Brescia, Como, Lecco, Modena, Novara, Prato, Pordenone, Reggio Emilia, Treviso, Varese, Vicenza. A queste si sono aggiunte successivamente l’associazione di Mantova e quella di Monza e Brianza, portando a 17 il numero dei territori coinvolti. Il Club organizza incontri per dibattere temi, problemi e prospettive riguardanti le aree più industrializzate del Paese. Inoltre, svolge ricerche su argomenti che interessano, direttamente o indirettamente, il sistema produttivo: ricerche, messe poi a disposizione del sistema associativo che fa capo a Confindustria, quale contributo di riflessione che parte proprio dalle Associazioni appartenenti alle aree trainanti del Paese. L’attività del Club si dipana lungo le seguenti linee di azione. FORMAZIONE - L’istruzione tecnica è al centro dell’attenzione del Club attraverso il protocollo di intesa tra Confindustria e Ministero dell’Istruzione sottoscritto nel 2009. In questi anni sono stati raggiunti diversi risultati, tra cui la partecipazione delle imprese ai Comitati Tecnici Scientifici delle scuole tecniche, gli interventi di orientamento rivolti agli studenti, il coinvolgimento dei docenti e dei presidi in varie iniziative di formazione e di comunicazione a livello locale e nazionale. Data l’importanza di tale attività, il Club ha nominato un project leader, che si coordina con i responsabili delle Aree Formazione e scuola delle associazioni facenti parte del Club. Nel 2012 il gruppo di lavoro ha proposto lo sviluppo di un progetto denominato I-TE – Increase Technical Education, rivolto al target degli studenti, delle famiglie e dei docenti. Il progetto si articola su azioni, sviluppate a partire dal 2013, che comprendono un’analisi di scenario circa i giovani, le scuole e il lavoro e prevede strumenti ad hoc per i docenti e gli studenti, quali una newsletter, i laboratori didattici e le iniziative per favorire il placement dei diplomati tecnici e per rilanciare l’attenzione sull’industria e sull’istruzione tecnica. Nel mese di novembre 2013, durante la manifestazione Job Orienta di Verona, è stata presentata la ricerca "Il lavoro che verrà - analisi di scenario - Preparare i giovani di oggi alle professionalità di domani", ricerca che ha cercato di interpretare i percorsi di orientamento con un’ottica nuova, cercando di delineare quali saranno gli sbocchi professionali che i giovani troveranno al termine dei loro curricula scolastici, quali caratteristiche avrà il lavoro, quali le competenze necessarie per dare a chi si appresta ad una scelta. Una visione sul futuro certamente non di dettaglio, ma basata sui segnali oggi emergenti. INTERNAZIONALIZZAZIONE – Il Club supporta la crescita e lo sviluppo del sistema imprenditoriale delle province più manifatturiere utilizzando l’internazionalizzazione come canale privilegiato per attivare diverse azioni e politiche a sostegno delle imprese associate. Sono state attivate quindi azioni, anche prospettiche, tese a supportare l’internazionalizzazione delle imprese. Tra esse, sono state elaborate alcune proposte di tema di commercio con l’estero che sono state poi proposte a Confindustria per l’organizzazione delle attività di internazionalizzazione che Confindustria stessa ha svolto nel corso dl 2013. LEAN – Il progetto “Lean Thinking” del Club dei 15 mette a sistema le esperienze che ciascun territorio sta svolgendo sulla Lean Production, preservando ciò che ciascun territorio sta realizzando con i rispettivi centri di eccellenza (ad esempio Lean Club di LIUC, Lean Center di CUOA, Lean Experience Factory a Pordenone).

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Due attività sono state svolte nel 2013: - la Terza Settimana Lean, organizzata congiuntamente al Lean Club della LIUC e svoltasi con un nuovo format rispetto alle edizioni precedenti. Si è svolto infatti un seminario con un “guru” della Lean, Mike Rother, il quale ha illustrato l’Improvement Kata, modo di lavorare sistematico e scientifico per il raggiungimento di obiettivi di miglioramento continuo e di innovazione. - è stato inoltre sviluppato un motore di ricerca che consente di individuare le imprese per ragione sociale o per categoria produttiva. - sono state infine organizzate visite in imprese Lean per studiare interessanti casi aziendali. Ulteriori informazioni al riguardo sono contenute nel capitolo “Ricerca, Innovazione, Qualità”.

Debiti commerciali della Pubblica Amministrazione Nella primavera del 2013, a seguito della pressante richiesta da parte di Confindustria finalizzata ad ottenere lo sblocco dei debiti commerciali della Pubblica Amministrazione, è finalmente giunto il via libera all’operazione da parte dei Vice Presidenti della Commissione Europea Olli Rehn e Antonio Tajani. Immediata la soddisfazione espressa da Confindustria, che in una nota ha ricordato la necessità di allentare, a tale riguardo, i vincoli del Patto di stabilità. Il pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione avrebbe infatti comportato un miglioramento del contesto macro-economico e di bilanci aziendali, L’innalzamento di rating bancari, il freno al’aumento delle sofferenze, mentre avrebbe favorito l’erogazione di credito a tassi più bassi. La restituzione di almeno 48 miliari, pari ai due terzi di quanto complessivamente dovuto a fine 2011, avrebbe determinato una serie di ricadute positive, e non scontate, sull’economia reale. Secondo una simulazione effettuata dal Centro Studi Confindustria, infatti, oltre al significativo aumento degli investimenti nei prossimi 5 anni pari ad oltre il 13% - un risultato importante che ribadisce l’impegno e la fiducia delle imprese nel Paese – la liquidazione di questi crediti avrebbe comportato un aumento di circa 250mila occupati e, da sola, avrebbe determinato un incremento del Pil dell’1% (16 miliardi di euro) per i primi 3 anni, fino ad arrivare all’1,5% nel 2018. Questi dati – ha affermato il Centro Studi Confindustria – dimostrano che l’immissione di liquidità nel sistema delle imprese innescherebbe un circolo virtuoso portatore di posti di lavoro e, quindi, maggiori consumi. Di seguito, una tabella di sintesi sulle risorse rese disponibili e sui pagamenti effettuati a fine febbraio 2014 (valori in milioni di euro).

Enti debitori Risorse stanziate Risorse Pagamenti effettivamente effettuati ai creditori rese disponibili agli enti debitori Stato 3.000 3.000 3.008 Regioni e Province autonome 15.808 13.499 12.993 Province e Comuni 8.411 7.849 6.796 Importi totali 27.219 24.348 22.798

Made in Dopo la stasi, dovuta a posizioni contrastanti tra gli Stati dell’Unione europea, agli inizi del 2013 in Europa si è riaperta l’importante partita della tutela delle produzioni continentali. La proposta originaria in discussione dal 2005 era stata ritenuta potenzialmente discriminatoria da recenti orientamenti del WTO perché relativa ai soli prodotti importati. Includendo anche quelli europei nella proposta di regolamento la Commissione ha fatto un passo significativo, rimosso l’ostacolo e ampliato il suo campo di applicazione, rispondendo alle istanze del Parlamento europeo. Si tratta di un segnale politico importante per Sistema Confindustria, da oltre dieci anni impegnato nella battaglia per la trasparenza.

Con l’adozione da parte del collegio dei Commissari, la proposta verrà ora trasmessa al Parlamento europeo e al Consiglio per la procedura di co-decisione. Ricadrebbero nel suo ambito tutti i prodotti destinati al consumatore, salvo alcune eccezioni tra cui gli alimentari e i medicinali.

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L’iter di approvazione è solo all’inizio, ma se la norma sull’origine entrerà in vigore l’Europa sarà finalmente posta su un piano di reciprocità nei confronti degli altri partner internazionali, tra cui USA, Cina e Giappone, che la applicano da tempo. Un altro passo nella direzione dell’adozione del “Made in” è stato fatto dal Parlamento europeo nell’ottobre 2013. La Commissione Mercato interno e tutela del consumatore del Parlamento europeo ha infatti approvato a larga maggioranza la proposta di Regolamento contenente l’obbligo di indicazione di origine dei prodotti destinati al consumatore. “Con questo voto l’organo elettivo dell’Unione europea ha fornito l’ennesima prova di responsabilità, di coerenza e di reale volontà di tutela di cittadini, ha commentato Lisa Ferrarini, Presidente del comitato tecnico Made in Italy e lotta alla contraffazione di Confindustria. Approvando il testo proposto dalla Commissione europea, la Commissione parlamentare, il cui voto era dirimente e seguiva quello positivo di altre tre commissioni consultate per parere, ha posto le premesse affinché l’assemblea plenaria del Parlamento europeo dia il via libera all’art. 7 sull’indicazione di origine” ha proseguito. “Credo che da oggi possiamo guardare a questo obiettivo con misurato ottimismo, senza farci illusioni ma consapevoli che abbiamo passato un traguardo importante” ha aggiunto Lisa Ferrarini.

95 LE AZIONI PER LA COMPETITIVITA’ DELLE TERRITORIO LE AZIONI PER LA COMPETITIVITA’ DEL TERRITORIO Parte quarta

All’interno del contesto La quarta parte è dedicata alle relazioni e alla collaborazione che l’Unione intrattiene e attiva con gli altri attori sociali del territorio allo scopo di sostenere la sua economia e sviluppare il capitale sociale. Nella successiva appendice, insieme all’indicazione degli scopi e dei valori, contenuti nello Statuto associativo, che fanno da riferimento per l’attività dell’Unione, è anche indicato il metodo che ispira l’azione di quest’ultima nelle relazioni con i propri interlocutori: l’autonomia e l’indipendenza dalla sfera politica e il “fare sistema”, per cercare di massimizzare i risultati che si perseguono. RENDICONTO 2013

STUDI E RICERCHE

L'Ufficio Studi dell'Unione svolge attività, sia di carattere continuativo, sia legata a particolari progetti, rivolta a seguire l’evoluzione economica locale. La puntuale conoscenza dell’evoluzione dell’economia, dei suoi trend di medio-lungo periodo, dei suoi punti di forza e di debolezza è la condizione per l'ideazione e lo sviluppo di azioni e di interventi a sostegno delle imprese e dell'economia del territorio.

Aggiornamento statistico Tipica attività continuativa è il monitoraggio del sistema produttivo locale attuato attraverso l'aggiornamento dei dati provinciali pubblicati sul sito Internet dell'Unione (www.univa.va.it), nella sezione Economia. In tale sezione è compresa anche l'indagine congiunturale, svolta con periodicità trimestrale, come pure il monitoraggio mensile del ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni e ai flussi dell’Import/Export varesini (dati, tutti, che vengono pubblicati in homepage nella sezione Economia del sito internet). La conoscenza dei dati di struttura del tessuto economico locale (popolazione, apparato produttivo, ricchezza, commercio estero, infrastrutture, occupazione) è utile per inquadrare il contesto di riferimento in cui l'impresa opera e ciò vale sia nel caso in cui l'Unione svolga attività di comunicazione esterna - per presentare cioè i punti di forza del multidistretto produttivo locale - sia nel caso in cui la singola impresa svolga analoga attività nei confronti dei propri clienti/fornitori, da parte dei quali può essere interessante conoscere e apprezzare la vitalità dell'ambiente economico-produttivo nel quale è inserita l'impresa con cui si viene in contatto commerciale: l'insieme cioè degli intrecci e delle collaborazioni tra imprese del territorio, la qualità delle prestazioni di sub-fornitura, il livello professionale della componente "lavoro" del multidistretto. Altre rilevazioni sono finalizzate a far affluire dati di tipo territoriale per le indagini regionali o nazionali effettuate rispettivamente da Confindustria Lombardia e da Confindustria, come ad esempio quella riguardante il mercato del lavoro e il ricorso agli ammortizzatori sociali. Nel 2013 è proseguita l'attività di monitoraggio delle performance e dei dati legati all'aeroporto di Malpensa i cui risultati sono contenuti nello “Speciale Malpensa”. Sono reperibili i dati di traffico passeggeri e merci e i dati del contesto economico dell’area nella quale è insediato l’aeroporto. Il monitoraggio delle performance di Malpensa è utile per l’azione che l’Unione da sempre esercita a favore di tale struttura aeroportuale. È stato invece implementato il sito ad hoc (www.aerospacelombardia.it) dedicato al settore dell’Aerospazio, sviluppato in relazione alle complesse attività svolte per l’istituzione di un Distretto Lombardo delle imprese aeronautiche (vedi il precedente capitolo “Altre azioni per la competitività delle imprese”).

Indagine congiunturale L'indagine congiunturale trimestrale è utile per sondare lo stato di salute del contesto produttivo varesino e il clima di fiducia delle imprese. I risultati dell'indagine congiunturale vengono divulgati alle imprese

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associate, le quali possono in tal modo avere un termine di paragone per confrontare il proprio andamento con quello, medio, riscontrato tra le imprese del settore nel medesimo contesto territoriale. Gli stessi dati vengono inoltre divulgati alla stampa, alle organizzazioni sindacali, al mondo bancario, e ai massimi rappresentanti delle istituzioni locali, contribuendo così alla formazione di un'opinione condivisa sullo stato in cui versa l'attività produttiva in rapporto alle condizioni dell'economia in generale e attirando quindi l'attenzione, secondo i casi, sulle necessità di espansione del sostegno creditizio, di moderazione salariale, di estensione degli ammortizzatori sociali, ecc.

Focus tematici L’Ufficio Studi si occupa anche di compiere analisi su particolari temi d’attualità, i cui risultati vengono resi disponibili sul sito Internet dell’Unione: - report annuale “L’economia varesina” con i principali indicatori dell’economia provinciale; - Speciale Malpensa; - Speciale Aerospace; - indagine sul mercato del lavoro, in collaborazione con il Centro Studi Confindustria. L’Ufficio Studi, inoltre, collabora fattivamente alle attività del Centro Studi di Confindustria Lombardia. L’Ufficio Studi dell’Unione, infatti, è stato prescelto per la funzione di coordinamento del Centro Studi regionale dove, dal 2008, è stato dato impulso alla realizzazione di un sistema di monitoraggio costante della economia lombarda con evidenziazione delle peculiarità dell’economia medesima. L’Ufficio Studi partecipa poi alle attività della rete dell’Ufficio Studi creata da Confindustria per confrontarsi su temi di benchmarking regionale, armonizzazione delle indagini congiunturali del mondo del lavoro, dei flussi internazionali, politica di formazione dei bilanci regionali, analisi delle trasformazioni industriali.

Analisi internazionalizzazione delle imprese Nel 2013, inoltre, è proseguito il censimento delle attività di internazionalizzazione delle imprese varesine, che ha evidenziato l’ottima capacità delle imprese locali di reagire alla crisi puntando su nuovi mercati in crescita verso i quali orientare le esportazioni. L’apertura all’estero dell’economia varesina ha un altro significativo riscontro nella attrattività del territorio, nella capacità cioè di portare qui gli investitori stranieri. Un fronte, questo, nel quale la provincia di Varese riesce ad emergere come una delle economie provinciali della Lombardia più performanti. I risultati dell’analisi provinciale sono di supporto allo studio condotto a livello regionale da Confindustria Lombardia (vedi il precedente capitolo Internazionalizzazione).

Analisi flussi commerciali Tra le analisi statistiche condotte nel 2013, è risultata particolarmente interessante quella riguardante i flussi import/export della provincia di Varese. Da tale analisi, infatti, è risultato che nel 2013, per ogni 100 euro importati la provincia di Varese, ne ha esportati circa 177. Ben più di quanto sia avvenuto nel resto del Paese che in media ha visto piazzate oltre confine merci per un valore di 108 euro ogni 100 in entrata. Nel 2013 Varese si colloca ancora tra le prime province esportatrici in Italia, con un export pari a 9.846 milioni di euro in leggero rallentamento rispetto al 2012 (- 1,2%), mentre le importazioni sono state pari a 5.555 milioni di euro in contrazione del -5,7%. Queste dinamiche hanno portato ad un saldo commerciale positivo (+4.291 milioni di euro) ed in crescita (+5,4%). Tra le aree emergenti si segnalano risultati positivi in termini di export verso l’America Centro Meridionale (+20,7%) e l’Asia Orientale (+26,6%).

Analisi mercato del lavoro Un’altra indagine interessante è stata quella sul mercato del lavoro in provincia di Varese. La ricerca è servita, insieme alle altre svolte nel resto d’Italia, per costruire un dossier di carattere nazionale, a cura di Confindustria.

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La ricerca a livello varesino ha coinvolto più di 150 imprese per circa 21.000 lavoratori. Sono stati presi in considerazione diversi aspetti del mercato del lavoro. Tra questi: la struttura dell'occupazione nelle imprese intervistate con riguardo alla flessibilità interna, esterna ed organizzativa ed ai tassi di scolarità, terziarizzazione e di femminilizzazione; gli orari ed assenze dal lavoro con attenzione ai tassi di gravità delle assenze; le retribuzioni di fatto, con riferimento anche all’utilizzo della contrattazione aziendale. La ricerca contiene note positive, ma anche altre di segno opposto, sulle quali riflettere.

Forum “Dal Cosa al Come: idee al lavoro per rilanciare la crescita” Con l’obiettivo di lanciare una riflessione sui temi legati alla competitività di impresa e raccogliere la voce di tutte le imprese locali è stato realizzato nei primi mesi del 2013 il forum “Dal Cosa al Come: idee al lavoro per rilanciare la crescita”. Il forum, attraverso una consultazione on line, è stato aperto a tutte le imprese associate ed ha raccolto i loro suggerimenti per rilanciare l’industria partendo dal territorio e le loro riflessioni su tematiche cruciali per la competitività (internazionalizzazione, ricerca ed innovazione, energia, lavoro e formazione, welfare territoriale, fisco, credito ed investimenti, ambiente, infrastrutture e rapporti con la pubblica amministrazione). Oltre alla consultazione on line, è stato organizzato un road show con 3 tappe sul territorio, invitando circa 90 imprese. Gli spunti emersi dal forum sono stati utilizzati per meglio tarare le attività dell’Unione e la sua azione nei confronti anche degli altri attori del territorio e sono stati anche al centro della relazione del Presidente dell’Unione durante l’Assemblea Generale dello scorso anno.

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RELAZIONI CON GLI ALTRI ATTORI DEL TERRITORIO

L'Unione degli Industriali della Provincia di Varese è uno degli attori sociali del territorio. Come è accaduto, in genere, per le associazioni degli imprenditori, anche l'Unione ha cessato da tempo di essere semplice "controparte" delle organizzazioni sindacali dei lavoratori. Da "soggetto" sociale è divenuta, per l'appunto, "attore" sociale, ampliando in tal modo la gamma dei propri scopi e delle proprie attività: non più indirizzate soltanto, come è stato storicamente, alla rappresentanza sindacale dei datori di lavoro, ma ora anche, da un lato, alla tutela delle imprese in ogni settore di interesse aziendale e, dall'altro, alla valorizzazione del contesto territoriale nel quale le imprese operano. Un mutamento avvenuto nella consapevolezza che il contesto rappresenta un fattore importante, dal quale dipende in buona misura il successo dell'iniziativa economica. Per tale ragione, l'insieme delle relazioni che l'Unione intrattiene sul territorio è molto ampia: i numerosi interlocutori sono peraltro riconducibili alle seguenti cinque categorie: - mondo politico e istituzioni; - organizzazioni sindacali; - organizzazioni imprenditoriali; - mondo giovanile, famiglie, scuola; - opinion leader e opinione pubblica. Nelle relazioni con i propri interlocutori l'Unione è costantemente impegnata a: - sostenere i valori e la cultura d'impresa; - valorizzare il territorio, considerato come contesto in grado di supportare le attività economiche che in esso nascono e si sviluppano, producono valore aggiunto e alimentano benessere. In tali relazioni, l'Unione impronta il proprio operato a due principi: - l'indipendenza, l'autonomia, il rifiuto del collateralismo politico; - "fare sistema", con le altre forze sociali e con le istituzioni nell'intento di massimizzare i risultati delle azioni intraprese.

Mondo politico e Istituzioni La rappresentanza degli interessi delle imprese del territorio costituisce, per espressa disposizione dello Statuto dell'Unione, la funzione principale di quest'ultima, il più alto dei suoi compiti e la sua stessa ragione d'essere. L'Unione si pone nella società e nella comunità provinciale come soggetto legittimato dalla stessa Costituzione a rappresentare le ragioni dell’imprenditoria. Le relazioni intrattenute con gli attori politici del territorio - parlamentari locali, membri del Governo, consiglieri e assessori regionali e provinciali, sindaci, amministratori pubblici - costituiscono una rete fitta di rapporti che vengono alimentati senza sosta nell'intento di far comprendere le esigenze del settore produttivo. Diversi sono stati quindi, anche nel 2013, gli incontri personali del vertice dell'Unione con esponenti del mondo politico e istituzionale locale, regionale e nazionale, per trattare particolari aspetti di interesse economico-territoriale.

In particolare: - il Presidente o il Direttore hanno avuto singoli incontri con diversi rappresentanti del mondo politico varesino in Parlamento, nel Consiglio Regionale e nel Consiglio Provinciale. Tra questi - l’On. Roberto Maroni, Segretario della Lega Nord, Presidente della Giunta Regione Lombardia; - l’On. Angelo Senaldi, parlamentare del PD; - l’On. Daniele Marantelli, parlamentare del PD; - l’On. Lara Comi, parlamentare europea del PdL; - il Dott. Raffaele Cattaneo, Consigliere Regionale del PDL, Presidente del Consiglio Regione Lombardia; - l’Avv. Luca Marsico, Consigliere Regionale dl PdL; - il Dott. Alessandro Alfieri, Consigliere Regionale del PD. Sono stati inoltre incontrati molti altri rappresentanti politici in occasione di eventi di varia natura, anche se non citati singolarmente.

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- La Giunta, nella seduta dell’11 dicembre 2013, ha incontrato il Presidente della Giunta regionale lombarda Roberto Maroni. Nell’introdurre l’incontro, il Presidente dell’Unione Giovanni Brugnoli ha sottoposto al Governatore Maroni una lunga serie di temi caldi per l’imprenditoria locale: dalla necessità di recuperare competitività (troppa burocrazia e troppe tasse sulle attività economiche) a quella di interrompere la stretta creditizia (leggasi: più sostegno ai confidi); dall’aggancio all’Expo 2015 al completamento dei cantieri per la realizzazione delle infrastrutture di trasporto; dal ruolo di Malpensa alla valorizzazione dei cluster industriali. Roberto Maroni ha assicurato che i temi del rilancio dell’economia e dell’occupazione sono proprio quelli prioritari del suo mandato ed ha ricordato le recenti misure varate dalla Regione su questo fronte, in particolare il progetto di legge che si propone diversi obiettivi: la riduzione del miglioramento dell’accesso al credito, la semplificazione delle attività di controllo sulle attività produttive. “La Regione – ha spiegato – vuole ribaltare nei confronti delle nuove iniziative imprenditoriali l’approccio consueto: non più lungaggini amministrative per la concessione delle autorizzazioni, secondo una logica di sospetto nei confronti dell’industria, ma libertà di attivazione di nuove attività in tempi brevi con riserva di effettuare i debiti controlli a posteriori. L’intento è quello di rendere nuovamente attrattiva la Lombardia per chi investe e, in primis, di evitare emorragie di imprese verso i vicini Stati confinanti”. Sono stati incontrati inoltre: - il Direttore Generale dell’Agenzia ICE, Roberto Luongo; - il Direttore dell’Ufficio delle Dogane di Varese, Sebastiano Capurso - i rappresentanti di diverse Camere di Commercio Italiane all’estero, in vista di Expo 2015.

Presenze istituzionali Circa la partecipazione dell'Unione ai numerosi ambiti istituzionali, merita di essere ricordata in modo particolare la presenza di 7 suoi rappresentanti nel Consiglio della Camera di Commercio di Varese, per via dell'importanza che la Camera di Commercio riveste, soprattutto dopo la legge di riforma del 1993, per l'economia del territorio. Si tratta in particolare di: - Bruno Amoroso, Ilaria Broggian, Riccardo Comerio, Laura Porrini e Luigi Prevosti per il settore “Industria”; - Andrea Odobez per il settore “Servizi alle imprese”; - Mario Montonati per il settore “Trasporti e Spedizioni”.

Si deve inoltre ricordare la partecipazione ai gruppi di lavoro insediati presso la Regione Lombardia per trattare di volta in volta questioni legate all'attività normativa regionale (quale, ad esempio, il tavolo di confronto sul Documento di Programmazione Economica Finanziaria Regionale) o a problemi di carattere territoriale (quale il Tavolo di confronto sull’inquinamento atmosferico e sull’Autorizzazione Integrata Ambientale).

Per quanto riguarda la partecipazione di rappresentanti dell'Unione in altre Commissioni, Consulte, Osservatori pubblici, si fa rinvio all'apposito allegato, limitandosi a segnalare qui, in particolare, la partecipazione al Tavolo Provinciale di Concertazione: organismo consultivo di cui l’Unione (che ne è stata promotrice) fa parte insieme alle altre associazioni imprenditoriali, alle organizzazioni sindacali, alla Provincia e alla Camera di Commercio. Anche nel 2013 l’Unione ha partecipato alle molteplici riunioni del Tavolo, che si è occupato di diverse questioni d’interesse economico-territoriale, e occupazionale.

Organizzazioni sindacali L'Unione riconosce nelle organizzazioni sindacali dei lavoratori il proprio naturale interlocutore per la trattazione delle questioni d'interesse collettivo che riguardano le risorse umane. Persegue una pratica di franco e sereno confronto, all'interno di una concezione dei rapporti sindacali ispirata al mantenimento di un clima sociale collaborativo anziché conflittuale e alla ricerca di basi comuni per dare vita ad intese finalizzate a sostenere iniziative di sviluppo dell'economia del territorio. Tale approccio, improntato a privilegiare il pragmatismo anziché la contrapposizione ideologica, ha concorso e concorre a produrre risultati positivi per l'intero ambiente socio-economico. Alla costruzione e al mantenimento di relazioni sindacali collaborative l'Unione intende quindi contribuire con piena convinzione, considerandole un valore da preservare nell'interesse dell'intera comunità civile che in provincia di Varese vive e lavora.

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Il confronto con le organizzazioni sindacali per la risoluzione delle vertenze aziendali ha luogo avendo sempre come imprescindibile riferimento gli accordi nazionali, sottoscritti dalla rappresentanza delle imprese insieme a quella dei lavoratori. Oltre al mantenimento di corrette relazioni nel quotidiano, il confronto con le organizzazioni sindacali, che si sviluppa anche nei diversi ambiti istituzionali, ha portato a proficui risultati anche sul piano dell'ideazione e della gestione di iniziative particolari. In proposito, si segnalano: - la prosecuzione delle attività finalizzate alla formazione dei lavoratori per quanto attiene la materia della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, di cui si è riferito con maggiore dettaglio nella parte terza del Rendiconto; - gli accordi grazie ai quali si è resa operativa, in provincia di Varese, l’intesa nazionale e regionale per la formazione continua attraverso i Fondi interprofessionali Fondimpresa e Fondirigenti, di cui si è riferito nel precedente capitolo “Formazione delle risorse umane”; - la prosecuzione, insieme alle istituzioni locali, del confronto per mettere in campo azioni utili al dispiegarsi di condizioni di maggiore competitività dell’ambiente economico locale; - l’accordo per il sostegno ai lavoratori e alle imprese nella situazione di crisi. Sottoscritto insieme alle altre Associazioni imprenditoriali locali, a CGIL-CISL-UIL e alle banche del territorio, sotto gli auspici della Camera di Commercio, il Protocollo ha avuto lo scopo di consentire ai lavoratori di accedere all’anticipo della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria attraverso gli sportelli degli Istituti di credito aderenti all’iniziativa, fino al pagamento da parte dell’INPS delle somme dovute. In tal modo, molte famiglie hanno potuto affrontare più serenamente i mesi a venire, potendo contare immediatamente su risorse finanziarie che dalla CIGS sarebbero invece giunte soltanto più avanti nel tempo; - l’accordo territoriale per la detassazione degli istituti contrattuali che favoriscono la produttività, la redditività e la migliore organizzazione delle imprese. In passato, la proficua cooperazione tra l’Unione e le organizzazioni sindacali a favore del territorio ha portato a diverse iniziative che, talvolta, hanno avuto la particolarità di essere di esempio per altri, se non addirittura prodromo di attività di più ampio respiro, regionale o nazionale. Si ricordano, in proposito: - l’accordo del 1992 sul reimpiego dei lavoratori in mobilità; - gli accordi del 1995 e del 1999 sulla sicurezza del lavoro; - l’accordo del 1998 che ha dato origine al Patto Territoriale OGMA (acronimo di Organizzazione e Gestione del Management di Attività prevista), al quale aderiscono 43 comuni. Grazie al Patto sono affluite in provincia di Varese risorse dello Stato per interventi privati e pubblici significativi. Gli investimenti mobilitati ammontano a quasi 80 milioni di euro, di cui circa 61 milioni quelli privati e quasi 19 milioni quelli infrastrutturali pubblici (54 interventi, di cui 47 produttivi e 7 infrastrutturali); - l’accordo che ha dato luogo al tavolo di confronto con i soggetti – pubblici e privati – che operano nell’ambito dell’intermediazione sul mercato del lavoro locale per, disegnare le “mappe” delle necessità attuali e future e intervenire così più efficacemente sulla programmazione dell’offerta formativa scolastica e professionale; - l’accordo in base al quale si è potuto estendere l’ammortizzatore sociale della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, in deroga ai limiti previsti dalla normativa, per i lavoratori delle imprese del Tessile-Abbigliamento-Calzaturiero e del Meccanotessile: accordo, peraltro, superato, nel 2009, dalla decisione legislativa di estendere la cassa integrazione “in deroga” a diversi altri settori produttivi, anche diversi dal manifatturiero, per fronteggiare sul piano occupazionale le dannose conseguenze della recessione economica. Nel 2013 la collaborazione tra l’Unione e Cgil – Cisl – Uil ha dato luogo alle seguenti iniziative: - Detassazione del salario di produttività È stata sottoscritta l’intesa che ha recepito a livello locale l’accordo interconfederale che ha consentito agevolazione fiscale (un prelievo fisso del 10% al posto delle normali aliquote Irpef) per

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quelle voci dl salario dei dipendenti legate ad aumenti di produttività e prevista dalla Legge di Stabilità per il 2013. Parte dell’accordo è stata quella di consentire l’operatività dell’agevolazione fiscale anche per i lavoratori delle imprese di minori dimensioni prive di rappresentanza sindacale. - Destino di Malpensa È stata inviata una lettera congiunta al Presidente del Consiglio di Ministri, oltre che ai Ministri delle Infrastrutture, dello Sviluppo Economico, degli Affari Europei, per chiedere che venisse riaffermato nei fatti il ruolo di Malpensa come la più importante infrastruttura aeroportuale del Nord Italia e, ciò, a beneficio del sostrato economico ivi presente e dei lavoratori impiegati in aeroporto e nel relativo indotto. In particolare, al Governo è stato espressamente chiesto di:  risolvere positivamente in sede europea la vertenza che vede coinvolta Sea Handling, in modo da evitare le paventate conseguenze che essa avrebbe sul piano occupazionale ed economico;  attuare nei fatti il riconoscimento del ruolo di Malpensa così come definito nel Piano nazionale del trasporto aereo, affinché possa avere una immediata esecuzione dopo fin troppi anni nei quali era mancato uno strumento di pianificazione e si era spesso tornati o non si era data continuità a decisioni prese;  fare in modo che – ricordando la necessità per l’Italia di recuperare un gap sul fronte delle infrastrutture di trasporto e ricordando altresì che il rilancio dell’economia passa anche attraverso il rafforzamento ei grandi investimenti. Malpensa abbia ad essere il primo degli investimenti su cui puntare, anticipando le risorse che l’Europa, a seguito della chiusura della procedura di infrazione per deficit elevato, metterà successivamente a disposizione. - Progetto WHP – APS “Aziende che premiano la salute” L’Unione, l’Asl di Varese ed i responsabili dei Dipartimenti Salute e Sicurezza di Cgil, Cisl e Uil Varese hanno firmato un’intesa operativa finalizzata alla promozione di una cultura della prevenzione nell’ambito delle realtà lavorative del territorio. Lo scopo dl Progetto “APS-WHP Varese – Aziende che promuovono la Salute (Workplace Health Promotion)” è quello di andare oltre la semplice applicazione della normativa sulla sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro, coinvolgendo il maggior numero possibile di imprese. L’Asl riconosce un accreditamento come “Azienda che promuove la salute” alle imprese che aderiscono al progetto e si impegnano in una serie di attività, in parte obbligatorie e in parte facoltative, all’interno di un programma triennale che deve essere rispettato per mantenere l’accreditamento. Sono previste tre diverse fasi: nel primo anno l’impresa si impegna in attività che coinvolgano almeno 2 delle 6 aree tematiche previste dal programma; nel secondo anno le aree tematiche devono salire a 4; infine, nel corso del terzo anno l’impegno deve essere esteso a tutte le 6 aree di intervento. Per ognuna delle aree tematiche le imprese devono organizzare almeno tre buone pratiche:  Promozione di una corretta alimentazione: le aziende possono scegliere, da un elenco predisposto dall’Asl, l’inserimento di frutta e verdura in tutti i pasti serviti nella mensa aziendale, l’inserimento di un pane a basso contenuto di sale o integrale, il caricamento dei distributori automatici con frutta e verdura fresca, l’affissione di cartelli che riportino la piramide alimentare;  Contrasto al fumo: le iniziative proposte comprendono incontri di formazione ai quali deve partecipare almeno il 70% dei lavoratori fumatori dell’azienda, corsi per smettere di fumare, concorsi aziendali del tipo “smetti e vinci”, una policy scritta e diffusa e attuata di “azienda libera dal fumo”, una campagna interna con manifesti contro il tabacco;  Promozione dell’attività fisica: oltre agli incontri di sensibilizzazione, possono essere organizzate campagne di promozione nell’uso della bicicletta nei viaggi casa-lavoro, convenzioni con centri sportivi, iniziative sportive interne come tornei, marce o biciclettate;

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 Contrasto all’alcolismo, all’uso di sostanze stupefacenti e alla dipendenza da gioco: è prevista la predisposizione di regolamenti aziendali contro l’uso di stupefacenti e di alcol, corsi, campagne informative interne;  Promozione del benessere personale e sociale: si prevede la creazione di asili nido aziendali o convenzioni con strutture già esistenti, iniziative di sostegno allo studio dei figli dei dipendenti, iniziative di integrazione per i lavoratori stranieri, sportelli di ascolto, agevolazioni ai dipendenti mutui o polizze sanitarie integrative;  Sicurezza stradale e mobilità sostenibile: le imprese devono impegnarsi in servizi di trasporto collettivo casa-lavoro, presenza di un mobility manager in azienda, corsi di guida sicura. A fine 2013 hanno aderito al Progetto WHP:  13 imprese private: - Sabic Innovative Plastics Italy Srl - Whirlpool Europe Srl - Eurojersey Spa - Novartis Farma Spa - BTicino Spa - Chemisol Italia Srl - Momentive Speciality Chemicals Spa - Bilcare Research Srl - Viba Spa - Tioxide Europe Srl - Sanofi-Aventis Spa - Holcim Italia Spa - Lati Industria Termoplastici Spa  2 istituzioni: - Prefettura di Varese - Provincia di Varese  2 aziende ospedaliere per un totale di 6 presidi: - Azienda ospedaliera di Busto Arsizio - Azienda ospedaliera di Gallarate  2 strutture Sanitarie accreditate: - Maugeri di Tradate - Le Terrazze di Cunardo  1 struttura socio assistenziale: - RSA Bellora di Gallarate. Il tutto per un totale di 12mila lavoratori coinvolti.

Organizzazioni imprenditoriali L'Unione considera le altre associazioni imprenditoriali del territorio come interlocutrici e partners privilegiate nell'azione, il più possibile concertata anche con le istituzioni pubbliche, di tutela e valorizzazione del tessuto socio-economico locale. Con le altre associazioni imprenditoriali esiste - e viene riconosciuta - affinità di natura e, conseguentemente, di finalità di carattere generale, al di là delle oggettive differenze nella specificità delle imprese rappresentate (industriali, artigianali, commerciali, di trasporto, di servizi). Tale affinità non può che dare luogo, in termini di reciprocità, ad una collaborazione - che viene costantemente ricercata e perseguita - in quelle iniziative che, anziché riguardare specifiche categorie imprenditoriali, interessino, per il loro carattere di trasversalità, l'insieme delle attività economiche localizzate in provincia di Varese. Si tratta, in particolare, di iniziative destinate al miglioramento e alla modernizzazione delle condizioni infrastrutturali; alla tutela del territorio e dell'ambiente; all'ampliamento delle potenzialità economiche della provincia, nel suo complesso; all'aiuto alla ricerca e all'innovazione nelle imprese; al raggiungimento di condizioni di piena occupazione; al miglioramento, in generale, della qualità della vita. Con particolare riferimento al tema del potenziamento delle infrastrutture, si fa rinvio a quanto indicato nel successivo capitolo “Valorizzazioni del territorio”. La condivisione e l'attuazione, in sinergia operativa, di obiettivi comuni ha luogo nel costante confronto e dialogo sui temi e problemi che, frequentemente, si evidenziano, anche all'interno di particolari porzioni del territorio provinciale.

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L'espressione più singolare e più strutturata della collaborazione con le altre associazioni imprenditoriali si esplica all'interno degli organi direttivi della Camera di Commercio, l'istituzione pubblica deputata ad occuparsi delle problematiche di natura economica del territorio provinciale. Come indicato anche nel capitolo "Rappresentatività" e nel precedente paragrafo "Mondo politico e istituzioni", la presenza di esponenti espressi dall'Unione nel Consiglio e nella Giunta della Camera di Commercio è numericamente significativa in considerazione dell'elevata rappresentatività dell'Unione sul territorio. Insieme alle altre più rappresentative espressioni dell'imprenditoria locale, con le quali si è constatata una comunanza di intenti e di obiettivi, si opera in Camera di Commercio nel perseguire finalità che privilegino gli interessi generali dell'economia del territorio, con la precisa opzione verso interventi prioritari, di spessore, in luogo di interventi "a pioggia" di modesto valore individuale. Viene in tal modo indirizzato verso finalità largamente condivise, per la loro importanza, il flusso di risorse che, dal settore imprenditoriale, attraverso i diritti annuali versati per legge da ogni impresa alla Camera di Commercio, affluisce a quest'ultima per essere a sua volta indirizzato verso azioni di promozione dell'economia e dello sviluppo locale, nell'interesse della comunità provinciale. La collaborazione con le altre associazioni imprenditoriali del territorio - oltre che con gli Ordini professionali - ha luogo anche a livello dei rispettivi Gruppi Giovani Imprenditori, che a volte organizzano attività congiunte.

Giovani, famiglie, scuole L'Unione svolge da anni un'intensa, capillare e continuativa azione di orientamento al lavoro e alla cultura d'impresa. L'attività di orientamento è finalizzata a far conoscere l'industria e a facilitare la comprensione delle opportunità di lavoro, innanzitutto, legate alla presenza industriale diffusa ma, talvolta, non sufficientemente conosciuta. L’Unione partecipa al Tavolo interistituzionale Orientamento, istituito il 19 maggio 2011 dall’Ufficio Scolastico Territoriale di Varese e dalla Provincia di Varese, insieme a Camera di Commercio, INAIL, ASL, DPL e alle altre associazioni datoriali e sindacali, per potenziare e sistematizzare l’offerta con la messa in rete delle diverse esperienze di orientamento e formazione proposte alle scuole sia per gli studenti, sia per i docenti.

L’orientamento sviluppato dall’Unione è un’attività informativa rivolta ad un pubblico vasto, per diffondere la conoscenza dello sviluppo economico, facendo emergere la consapevolezza del ruolo delle imprese nella crescita e nel mantenimento dei livelli di benessere a cui lo stesso sviluppo industriale ha contribuito. Questa ampia funzione di rappresentanza viene svolta anche verso gli interlocutori istituzionali attraverso la partecipazione alle commissioni tecniche di Confindustria e di Confindustria Lombardia per l'approfondimento dei temi legati all'Education e la formulazione di suggerimenti, proposte di sperimentazioni, progetti e documenti di intesa per lo sviluppo dei sistemi formativi scolastici, dell’istruzione e formazione professionale e di quella universitaria. A livello provinciale, l’Unione partecipa alla Commissione Provinciale Istruzione Formazione Professionale e Lavoro, rappresentando i bisogni delle imprese nella programmazione degli indirizzi di studio ogni anno nel mese di ottobre,

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indicando le professionalità maggiormente richieste dalle imprese, al fine di orientare la programmazione dei corsi per l’ingresso nel mondo del lavoro. L’Unione ha appoggiato la costituzione dei Comitati Tecnici Scientifici (CTS) delle scuole, organismi paritetici di consultazione, introdotti dalla riforma Gelmini; tutti gli istituti tecnici industriali della provincia hanno istituito dei CTS, nei quali l’Unione ha nominato un proprio rappresentante. Trattasi, in particolare, dei seguenti istituti:  ISIS Newton di Varese (nominata Sices: Alberto Ribolla-Ferdinando Lignano e BTicino: Scaglioni Mauro)  ISIS Keynes di Gazzada (nominata Ficep: Ezio Colombo)  ISIS Volontè di Luino (nominate IMF: Gabriele Galante e Rettificatrici Ghiringhelli: Patrizia Ghiringhelli)  ISIS Facchinetti di Busto Arsizio (nominate BTSR: Tiziano Barea; Mario Cavelli: Mauro Cavelli; VIBA: Lucia Riboldi; ELMEC: Sara Pedotti)  ISIS Ponti di Gallarate (nominato Distretto Aerospaziale Lombardo: Gianluigi Ghezzi e Bticino: Federica Grazioli)  ITIS Riva di Saronno (nominata ADR: Flavio Radrizzani)  ISIS Geymonat di Tradate (nominate Aermacchi: Dario De Ambrosi, Bticino: Federica Grazioli)  ISIS Dalla Chiesa (nominate AgustaWestland: Franca Cerri e Whirlpool: Luca Cecchinato).

I CTS sono un luogo di proposta e monitoraggio di progetti ed iniziative che le imprese possono suggerire alle scuole. L'orientamento al lavoro e alla cultura d'impresa per i giovani, ed in particolare per gli studenti delle scuole superiori, si è sviluppato in continuità con diverse iniziative già in corso negli anni precedenti: - partecipazione a diversi incontri di orientamento e testimonianze, nelle scuole, anche attraverso il coinvolgimento di imprenditori e manager: - accoglienza degli studenti in azienda per periodi di formazione in alternanza scuola/lavoro: in tutta la provincia sono stati coinvolti 6.033 studenti di 34 scuole secondarie superiori (tra cui anche licei) che frequentano le classi terze, quarte e quinte degli istituti secondari di secondo grado (il numero degli studenti si riferisce alle imprese di tutti i comparti); - accoglienza degli studenti in azienda per periodi di stage: in totale sono stati assicurati 69 stage per gli studenti dell’Università Cattaneo e 12, di cui 4 curriculari e 8 extracurriculari, per quelli dell’Università Insubria rivolti a studenti di Economia, Giurisprudenza, Ingegneria, Scienze e agli iscritti ai Master Universitari; - partecipazione alla quinta edizione del “Premio per la fisica Valerio Filippini” indetto per l'anno scolastico 2011/2012 da Provincia di Varese e Ufficio Scolastico di Varese, insieme all'Istituto Nazionale di Fisica dell'Università di Pavia. Valerio Filippini era un fisico originario di Arsago Seprio (VA) il cui talento fu scoperto e incentivato dalla sua professoressa del liceo. Il Premio vuole ripercorrere quella storia, mettendo a disposizione degli insegnanti la possibilità di sostenere i talenti degli studenti meritevoli. Sono stati coinvolti oltre 80 studenti di licei e scuole tecniche della provincia di Varese, che hanno sostenuto gli esami presso l'Università di Pavia e sono stati premiati nel corso della cerimonia che si è svolta il 25 maggio 2013 presso il Castello Visconteo di Somma Lombardo con borse di studio e stage in imprese e università ( AleniaAermacchi, Rettificatrici Ghiringhelli, Viba e LIUC). A queste iniziative si aggiungono due progetti dedicati alle scuole promossi dal Gruppo Giovani Imprenditori: il Management Game e LATUAIDEADIMPRESA (vedi il precedente capitolo “Assetto Associativo”). Entrambi sono proposti agli studenti delle classi quarte degli istituti superiori: il Management Game simula un’impresa affrontando le problematiche aziendali e valutando le conseguenze delle scelte gestionali attuate. Nell’anno scolastico 2011-2012 il Management Game, giunto all’ottava edizione, ha coinvolto 8 scuole, per un totale di 83 squadre, 350 studenti. LATUAIDEADIMPRESA incoraggia gli studenti a sviluppare nuove idee imprenditoriali e a “venderle” ad una giuria di imprenditori, sulla base di un business plan e di una presentazione on line. Giunto ala terza edizione, ha coinvolto 3 scuole e 53 studenti, con 5 progetti. Sono inoltre in corso due progetti di “filiera”: uno per la Meccanica e uno per l’Aeronautica. L’Unione partecipa al “Polo formativo per la meccanica strumentale e l’Industria Manifatturiera Lombarda” avviato con il bando della Regione Lombardia del 17 febbraio 2006. Il “Polo formativo” è la risposta organica

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e articolata ai complessi fabbisogni della filiera meccanica lombarda. L’Unione, come partner esterno (promotore), ha sostenuto, con il coinvolgimento della LIUC - Università Cattaneo, delle altre Associazioni Industriali Lombarde e di UCIMU, la realizzazione del Polo. Per consolidare e sviluppare ulteriormente le attività realizzate dal Polo, è stato finanziato dalla Regione Lombardia il progetto per il Centro di Eccellenza della Meccanica Strumentale per il triennio 2010-2012. Le attività riguardano: un piano di comunicazione ed orientamento all’istruzione tecnica; corsi di aggiornamento per docenti di ITIS e IPSIA. L’Unione coordina un Gruppo di Lavoro Formazione del Distretto Aerospaziale Lombardo che a partire dal 2009 ha sviluppato tre linee di intervento formativo: - la collaborazione con gli istituti tecnici industriali, attraverso la firma di un protocollo d’intesa per l’istruzione tecnica con l’Ufficio Scolastico Regionale e Confindustria Lombardia, nell’ambito del quale è stato realizzato nel 2011 un corso di aggiornamento sull’Aeronautica per i docenti degli Istituti Tecnici (60 ore di aula e tre pomeriggi in azienda) a cui è seguito nel 2012 lo sviluppo di progetti con gli istituti scolastici. Tra i risultati conseguiti si segnala la nomina di rappresentanti aziendali nei Comitati Tecnico- Scientifici delle scuole di Gallarate, Tradate e Sesto Calende; - la formazione universitaria, contribuendo alla progettazione e realizzazione di tre edizioni del master universitario di Secondo livello “H&A master per il management del settore aeronautico” presso LIUC Università Cattaneo, che ha coinvolto 10 imprese e la stessa Unione in veste di promotori e sostenitori del master, ed è stato frequentato da 63 neolaureati in Ingegneria selezionati in tutt’Italia.

Orientagiovani 2013 L’Unione aderisce alla “Giornata Nazionale Orientagiovani” promossa annualmente da Confindustria a livello nazionale. Per l’edizione varesina 2013 dell’Orientagiovani, l’Unione ha aderito all’iniziativa “Un giorno con un imprenditore”, ispirata al modello di "Job Shadow". Lo scopo era quello di offrire ai ragazzi l'opportunità di affiancare per una giornata lavorativa un imprenditore o un dirigente o un funzionario dell'impresa. All’iniziativa hanno partecipato tre studenti studenti dell’Isis Newton di Varese, i quali hanno realizzato una clip (il "diario di bordo") della giornata lavorativa tipo dell’azienda RFT Spa di Gazzada Schianno.

Generazione d’Industria Giunto alla seconda edizione, Generazione d’Industria è l’iniziativa nata nell’ambito dei Gruppi merceologici Meccaniche e Siderurgiche per riportare la cultura industriale tra i giovani. Il progetto è sostenuto dalla Provincia di Varese e dall’Ufficio Scolastico territoriale. Sono coinvolte 20 imprese associate che compon- gono il Gruppo Scuola e che, insieme all’Unione, hanno premiato con una borsa di studio a fine anno scolastico 27 studenti dei 9 istituti scolastici

tecnici e professionali della provincia (Luino, Varese, Gazzada, Tradate, Saronno, Castellanza, Gallarate e Sesto Calende).

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A conclusione dell’edizione 2013 è stata data alla stampa, come per l’anno precedente, una pubblicazione contenente le testimonianze degli studenti coinvolti e delle imprese che li hanno ospitati per uno “stage lungo”, con borse di studio.

Istituti Tecnici Superiori e Poli Tecnico Professionali L’Unione ha attivamente seguito la nascita di quattro percorsi ITS di Istruzione Tecnica Superiore (ITS): - tecnico superiore per il risparmio energetico nell’edilizia sostenibile (Istituto Capofila Isis “Daverio” – Varese); - tecnico superiore per il coordinamento di processi di progettazione, comunicazione e marketing del prodotto moda (Istituto Capofila Isis “Facchinetti” – Castellanza); - tecnico superiore di processo e prodotto per la nobilitazione degli articoli tessili (Istituto Capofila Isis “Facchinetti” – Castellanza); - tecnico superiore per l’automa- zione e i sistemi meccatronici (Istituto Capofila “Breda” – Milano).

Grazie a questi percorsi i giovani lombardi possono accedere a una specializzazione tecnica di alto livello, progettata e realizzata in collaborazione con imprese, università, sistema scolastico e formativo. I percorsi ITS sono organizzati da Fondazioni composte da Istituzioni scolastiche e formative, Università, aziende e Enti locali.

Regione Lombardia ha inoltre incentivato, con una delibera di maggio 2013, la costituzione di Poli Tecnico- Professionali (PTP), che rappresentano una modalità organizzativa che consente una efficace ed efficiente collaborazione tra sistema educativo e sistema economico finalizzata a: - garantire una interconnessione funzionale tra i soggetti della filiera formativa (istituti scolastici e enti di formazione) e le imprese della filiera produttiva; - promuovere contesti di apprendimento dinamici, valorizzando la flessibilità organizzativa delle istituzioni scolastiche e formative; - promuovere azioni di placement. L’Unione ha partecipato inoltre alla costituzione del Polo Tecnico Professionale per la meccanica “Varese per la meccanica e la meccatronica”, coordinato dall’ Isis Newton di Varese e dall’Isis “Ponti” di Gallarate. Il polo vede coinvolti, oltre a enti pubblici, due università (LIUC - Università Cattaneo e Università degli studi di Bergamo) e diverse aziende associate.

Attività inter-associative Varese, insieme alle Associazioni Industriali delle province più industrializzate del Paese, riunite nel Club dei 15, è impegnata da 5 anni in un’azione comune per il rilancio e lo sviluppo della cultura tecnica, azione condivisa da Confindustria e dal Ministero dell’Istruzione nel protocollo d’intesa firmato l’8 maggio 2009 (informazioni generali sull’attività del Club dei 15 si trovano nel precedente capitolo “Altre azioni per la competitività delle imprese”). Tra i temi oggetto di attenzione del Club dei 15, si pone appunto quello della scuola. Tutte le Associazioni componenti il Club sono state coinvolte in un progetto che si sviluppa nel corso di vari anni, coinvolgendo in ciascun territorio una scuola partner che entra a far parte del Club degli Istituti dell’Innovazione Manifatturiera. L’Unione ha individuato la propria scuola di riferimento nell’Istituto tecnico e professionale di Varese intitolato a Isaac Newton: è stato nominato un proprio rappresentante nel Comitato Tecnico Scientifico. Il programma “Progetto I-TE Increase Technical Education”condiviso nel 2012 dalle Associazioni, che prevedeva 4 linee di intervento:

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 newsletter “Il futuro ha posti liberi” per docenti delle scuole medie;  giovani studenti nei laboratori delle scuole tecniche;  placement dei diplomandi;  analisi di scenario "Il lavoro che verrà. - Preparare i giovani di oggi alle professionalità di domani". Quest’ultima azione è stata affidata a Varese, insieme alle associazioni di Lecco e Bergamo. Lo studio si è sviluppato a partire dall’analisi dei dati di oggi, (occupazione: di genere, autoctona, immigrata, professionale/demografica/scenari di politica socio-economica) ricercandone i trend, confrontandoli con quelli Europei e poi valutandoli per comparazione con le analisi di scenario disponibili oggi per Europa, USA ed Australia. Particolare attenzione è stata posta sulle indagini demografiche che influenzeranno pesantemente la struttura della società ed alla tecnologia che ha già cambiato in modo irreversibile le abitudini. Lo studio si è poi soffermato sui cambiamenti che la scuola dovrà affrontare per consentire ai futuri protagonisti del lavoro di interagire in un mondo sempre più multiculturale, multietnico, percorso da relazioni worldwide, ma che deve permettere di valorizzare le radici senza snaturare la propria cultura. La ricerca è stata presentata a Verona, il 22 novembre 2013, durante la manifestazione Job&Orienta L’istruzione tecnica e professionale offre concrete opportunità di lavoro collegandosi direttamente alle esigenze della filiera produttiva e diventando, così, una leva per il rilancio dell’economia del Paese. Il saper fare è una forma di conoscenza. A tal proposito, l’Unione ha partecipato, attraverso le proprie imprese associate, ad una indagine promossa da Confindustria Lombardia sulla domanda di competenze professionali che le imprese chiedono ai diplomati tecnici. La ricerca, giunta alla seconda edizione, ha coinvolto oltre 300 aziende lombarde che, attraverso un’apposita piattaforma online, hanno mappato quasi 500 profili aziendali, riferiti ai principali indirizzi dell’Istruzione tecnica di interesse per le imprese: meccanico, elettronico, informatico, chimico e amministrativo.

Teknicamente Teknicamente è un progetto promosso da Confindustria Lombardia in collaborazione con le Associazioni Industriali Lombarde e finanziato da Regione Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia per l’orientamento al lavoro nell’industria. Nell’ambito del progetto l’Unione ha privilegiato due azioni: l’orientamento e la formazione dei docenti. A tal fine, ci si è concentrati per realizzare a livello locale vari incontri di orientamento presso le scuole tecniche, rivolgendosi a studenti, ma soprattutto ai docenti orientatori. Occorre infatti coinvolgere i docenti delle scuole medie in modo continuativo, fare loro conoscere le imprese, ma anche le scuole superiori. Il ruolo dei docenti orientatori va sostenuto soprattutto all'interno delle scuole, anche tramite incontri di questo tipo, e non solo. Occorre fornire ai docenti maggiori strumenti per svolgere tale funzione e per evitare che l'orientamento venga demandato ad altri soggetti esterni alla scuole.

Opinion leader e opinione pubblica Filo conduttore di tutte le attività dell'Unione è la valorizzazione del ruolo che l'industria ha rivestito, riveste, può e deve continuare ad avere nell'economia della provincia di Varese, nel mantenimento del livello di benessere e di qualità della vita fin qui raggiunto. Il posizionamento ai primissimi posti tra le province italiane, per il contributo fornito dall'industria alla formazione del valore aggiunto locale, è un dato molto significativo, che non può che fornire risposte precise all'interrogativo, che da tempo anima i dibattiti che si svolgono sul territorio, riguardante il modello di

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sviluppo della provincia di Varese per i prossimi anni. Se, infatti, da un lato, è obiettivamente difficile immaginare uno sviluppo esclusivamente incentrato sull'industria manifatturiera, in un territorio già densamente popolato di insediamenti produttivi, dall'altro non è però neppure ipotizzabile che si possa puntare su modelli diversi senza che ciò abbia a compromettere pericolosamente lo spessore economico che, fino a questo momento, ha assicurato e - come risulta dalle statistiche - continua ad assicurare il benessere dell'area. Occorre quindi sviluppare altre economie, tra le quali il turismo e i servizi connessi alle nuove presenze universitarie, da considerare tuttavia in una logica di complementarietà e non di sostituzione rispetto all'economia industriale e artigianale che caratterizza in maniera così marcata la provincia di Varese. Sono questi i concetti di fondo che vengono quotidianamente trasferiti agli interlocutori politici e sindacali, oltre che all'opinione pubblica. L'attività di comunicazione esterna è dunque orientata in gran parte a supportare le ragioni del mondo economico e a stimolare le istituzioni pubbliche e il mondo politico perché si realizzino quelle iniziative o quelle opere infrastrutturali idonee a favorire il migliore svolgimento delle attività d'impresa nel territorio della provincia di Varese, nella Regione Lombardia e nell'intero Paese. L'Unione mantiene peraltro un comportamento sempre ispirato alla propositività piuttosto che alla sterile polemica, tanto più in un contesto territoriale come quello della provincia di Varese, caratterizzato storicamente da scarsa propensione all'aggregazione a motivo della sua caratterizzazione policentrica. La presenza sui media è ampia e i suoi esponenti non mancano mai, quando sono richiesti, di partecipare a dibattiti e incontri o di rilasciare interviste alla stampa, allo scopo di affermare e diffondere quanto più possibile i punti di vista dell'impresa e di far conoscere, insieme al proprio ruolo determinante di sviluppo e di progresso sociale e civile, anche le sue esigenze e legittime aspettative. A tale proposito, nel 2013 sono stati diffusi 98 comunicati stampa e sono state rilasciate 53 interviste: in totale 151 interventi annui per una media di 3,2 la settimana, esclusi i periodi di chiusura degli uffici. Il 4 febbraio 2013 è stata indetta la consueta conferenza stampa di inizio anno del Presidente dell'Unione nel corso della quale viene fatto periodicamente il punto sui problemi che l'industria della provincia incontra nella sua attività quotidiana in dipendenza delle criticità presenti nel contesto territoriale. In tale circostanza il Presidente Giovanni Brugnoli ha chiesto agli amministratori pubblici il Conferenza stampa di inizio anno coraggio delle scelte. Quelle fatte “prendendo atto della capacità delle imprese manifatturiere di creare occupazione. Per questo – ha detto – chiediamo apertura per quelle aziende che, nonostante la congiuntura, vogliono investire sulla loro presenza nel Varesotto. Chiediamo decisioni prese nell’interesse generale anche a costo dell’impopolarità”. Perché “il consenso non si insegue là dove nasce un comitato di protesta contro un ampliamento industriale”, ma lo “si costruisce su un progetto coerente di Paese e territorio”. Nel corso dell’anno, il Presidente è intervenuto su temi specifici, quali ad esempio:  il corridoio ad alta velocità ferroviaria “Alptransit”;  il credit crunch;  le emergenze dell’economia;  il terzo Satellite a Malpensa;  lo sblocco dei crediti commerciali da parte della Pubblica Amministrazione;  l’oppressione del Fisco;  la riorganizzazione del Ministero Università e Ricerca;  l’eccessiva litigiosità delle forze politiche e il conseguente clima che ha reso difficile operare con efficacia;  la necessità che la politica non sprecasse i primi segnali di ripresa economica;

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 la riduzione del cuneo fiscale;  la crescita e l’occupazione come vera priorità del momento;  la necessità che il territorio tornasse a credere nella propria industria. La Giunta dell’Unione ha inoltre affidato a comunicati stampa le proprie valutazioni sulla persistente assenza, in Italia, di una politica industriale degna di questo nome; sul programma di Governo presieduto da Enrico Letta; sull’eccessivo attendismo mostrato in prosieguo di tempo, dallo stesso Governo e sulla necessità di approvare misure strutturali di contenimento della spesa pubblica improduttiva per ricavare risorse impiegabili nel rilancio dell’economia e dell'occupazione.

Assemblea Generale 2013 Altro momento saliente delle relazioni esterne - nel quale la comunicazione nei confronti delle istituzioni, del mondo politico e sindacale, dei media e dell'opinione pubblica riscuote grande attenzione - è costituito dall’Assemblea Generale.

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Quella del 27 maggio 2013 ha avuto come tema “Crescere. Imprese e Territorio insieme”. Dopo la relazione del Presidente Giovanni Brugnoli è seguita una conversazione tra il Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi e il Vice Presidente della Fondazione Edison Marco Fortis. L’Assemblea è stata preceduta da una fase di ascolto delle necessità delle imprese associate attraverso un Forum on line intitolato “Dal Cosa al Come”. A tutti gli imprenditori associati è stato chiesto di partecipare al Forum, che avrebbe permesso di dare il proprio parere sugli interventi proposti alle istituzioni nazionali e regionali sia da Confindustria, attraverso il documento “Confindustria per l’Italia: crescere si può e si deve”, sia da Confindustria Lombardia, attraverso il documento “Elezioni regionali 2013”. Non solo: centrale, nella consultazione on line, è stata anche la raccolta delle necessità, delle richieste, delle idee e delle proposte su possibili misure ed interventi che potessero essere messi in campo per migliorare l’ambiente competitivo nelle quali operano le imprese, con un’attenzione particolare per l’ambito locale e territoriale.

Attraverso il periodico "Varesefocus" l'Unione si propone inoltre di fare opinione rispetto a temi d'attualità di carattere economico, sindacale, politico. Informazioni più dettagliate su “Varesefocus”, in particolare sui principali temi trattati nel 2013, sono rintracciabili nel successivo capitolo “Costruzione del capitale sociale”.E

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VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO

Il tema della competitività delle imprese, trattato nei capitoli precedenti, è strettamente correlato con quello della competitività del territorio. Quest’ultimo richiama la necessità di predisporre un ambiente favorevole all'esercizio delle attività economiche per assicurare alla provincia di Varese la possibilità di mantenere anche nel futuro il livello di benessere raggiunto nel passato. La posizione di benessere che la provincia ha raggiunto, anche grazie all'elevato grado di industrializzazione, non può essere considerata come una conquista acquisita per sempre. La competitività si misura infatti non solo a livello aziendale, ma anche a livello territoriale e, se altri territori diventano più appetibili di quello varesino, il rischio è che le nuove iniziative imprenditoriali vadano ad insediarsi altrove e che quelle già insediate possano decidere di trasferirsi. Uno dei fattori che incide notevolmente sul grado di competitività di un territorio è la dotazione di infrastrutture di trasporto. Oltre a collegamenti più veloci, occorrono però anche procedure amministrative più spedite. Ci devono essere poi anche condizioni di credito favorevoli, scelte urbanistiche che non penalizzino le industrie, una tutela dell'assetto idrogeologico, impianti sufficienti di smaltimento dei rifiuti civili e industriali e relazioni industriali improntate alla comprensione e alla collaborazione, piuttosto che alla conflittualità. Occorrono, in definitiva, un ambiente sociale e un clima di opinione ospitali nei confronti delle attività produttive e, ancor più, scelte politiche di fondo che siano chiare per le imprese, realmente incoraggianti, coerenti tra quanto viene deciso dal Governo centrale e dalle amministrazioni locali.

Modernizzazione delle infrastrutture La sensibilizzazione del mondo politico e istituzionale per sollecitare la necessità di modernizzare la rete dei collegamenti non è venuta meno neppure nel corso del 2013: essa, è, anzi, uno dei capisaldi dell’azione dell’Unione nel campo della rappresentanza dei legittimi interessi delle imprese, nella consapevolezza che, sotto tale profilo, il territorio varesino e, più in generale, lombardo, si trovino in una situazione di carenza. Infatti, dall’analisi svolta dall’Istituto Tagliacarne per conto di Unioncamere risulta che essa si troverebbe ai vertici della classifica delle province italiane per dotazione infrastrutturale, con un indice pari a 216,6 punti (fatto 100 il dato italiano). Si tratta, tuttavia, di un risultato che distorce la realtà dei fatti. Perché tale indice è fortemente condizionato dalla presenza, sul territorio, dell’aeroporto di Malpensa. Se, poi, anziché considerare l’indice generale, si considera quello relativo alla sola rete stradale, ecco che la provincia di Varese si ritrova ad avere assegnato un indice pari soltanto a 54,5 punti, contro una media lombarda di 81,5 rispetto ad una media italiana pari a 100 preso come punto di riferimento nazionale. La sensibilizzazione al tema in questione, da parte dell’Unione, ha avuto luogo sia in occasione degli incontri con esponenti del mondo politico istituzionale, nazionale e locale (per i quali si fa rinvio al capitolo “Relazioni con gli altri attori del territorio”), sia attraverso il periodico dell’Unione “Varesefocus”, sia mediante le numerose dichiarazioni rilasciate dai vertici dell’Unione alla stampa per contribuire a “fare opinione” su questo importante tema.

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La medesima sensibilizzazione si traduce poi, come già ricordato in precedenti capitoli, in concrete iniziative assunte dal “Tavolo Provinciale di Concertazione”, organismo di cui l’Unione è stata promotrice e del quale fa parte insieme alle altre associazioni imprenditoriali, alle organizzazioni sindacali, alla Provincia e alla Camera di Commercio. L’azione che l’Unione svolge, in proposito, sul piano locale, si inquadra inoltre nella più ampia azione svolta, a livello regionale, da Confindustria Lombardia e, a livello nazionale dalla Confindustria, alla quale l’Unione non fa mancare il proprio contributo propositivo.

Strade, autostrade, ferrovie La necessità di potenziare le infrastrutture di trasporto muove da diverse esigenze di carattere generale: - realizzare le infrastrutture necessarie per la competitività del territorio; - semplificare la realizzazione delle infrastrutture strategiche; - migliorare l’accessibilità aerea del territorio; - definire un piano nazionale della logistica. Si tratta però anche di riqualificare la rete stradale interna alla provincia di Varese, che ha attualmente tempi di percorrenza troppo lenti, i quali comprimono le potenzialità di un apparato produttivo che presenta le caratteristiche tipiche del distretto, con frequenti movimentazioni di materie prime e di semilavorati tra le diverse unità produttive e altrettanti movimenti di persone impiegate nell'industria e nell'artigianato di produzione. Così anche per altri potenziamenti riguardanti la viabilità cittadina in punti strategici per una viabilità di più ampio raggio. Occorre poi non solo mantenere fede agli impegni assunti in occasione della candidatura di Milano per Expo 2015, ma realizzare anche le altre opere inserite nel Protocollo d'Intesa Ministero Infrastrutture - Regione del 31 luglio 2007. Le opere lì individuate sono già ora necessarie per salvare dalla congestione il sistema della mobilità non solo lombardo, come del resto ben evidenziato nel documento sulle infrastrutture sottoscritto dalle Regioni del Nord. Di seguito, le priorità più volte indicate dall’Unione sul tema delle infrastrutture di trasporto (diverse delle quali in fase di realizzazione):

Opere autostradali - Autostrada Pedemontana; - Bre.Be.Mi - autostrada Brescia-Bergamo-Milano; - TEM - tangenziale est esterna di Milano; - TI.BRE - autostrada Tirreno-Brennero (Corridoio europeo tra area tedesca e porti tosco-liguri); - Autostrada regionale Cremona-Mantova; - Autostrada regionale Broni-Mortara; - Autostrada regionale Varese-Como-Lecco; - Tangenziali di Varese e di Como. Alta Capacità - Linea Torino-Milano e linea Milano-Verona lungo la direttrice Lione-Torino-Milano-Venezia-Trieste-Lubiana. Rete ferroviaria regionale - Sistema Gottardo: quadruplicamento Chiasso-Milano; - Nuova linea “Cintura Merci Sud” di Milano-Gronda Sud; - Raddoppio della linea Bergamo-Treviglio; - Riqualificazione della linea Bellinzona-Luino-Sesto Calende-Novara; - Potenziamento della tratta ferroviaria Rho-Gallarate. Interventi per il miglioramento della mobilità nell’area metropolitana milanese - Estensione della rete metropolitana in diverse direzioni (Seregno, Vimercate, Paullo, Monza, ...).

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Autostrada regionale Varese - Como - Lecco Tra le opere di rilevanza infra-provinciale, figura il progetto di autostrada regionale Varese-Como-Lecco. Si tratta di un progetto avanzato da tutte le Associazioni imprenditoriali delle tre province (industriali, artigiani, commercianti, costruttori edili) e dalle rispettive Camere di Commercio. Un’opera destinata a servire un cluster economico di 45 miliardi di prodotto interno lordo, con 130.000 imprese localizzate che esprimono circa 650.000 lavoratori. Anche nel 2013 sono proseguite, da parte dell’Unione e degli altri soggetti promotori, le attività di relazione quanto meno per tenere desto, pur nella consapevolezza delle scarse risorse attualmente disponibili, l’interesse verso tale importante progetto.

Piattaforma logistica L’elevato livello di congestione del sistema infrastrutturale lombardo rappresenta un freno pesantissimo per la competitività delle imprese. Occorre dunque, oltre ai necessari interventi di infrastrutturazione del territorio, arrivare alla realizzazione di un vero e proprio piano della Logistica. L’inefficienza logistica costa al Paese circa 4,5 miliardi di euro all’anno in più rispetto alla media europea. Traffico e ingorghi “bruciano” in Italia, il 2% del PIL. I riflessi di una tale grave diseconomia esterna sulla competitività del sistema produttivo sono pesanti: anche solo considerando quel 2% di cui si è detto poc’anzi (che, se si volesse applicare al PIL della provincia di Varese, equivarrebbe a quasi 500 milioni di euro), si tratta di un’entità enorme tanto più se si considera che la competitività dei prodotti e dei servizi si gioca attualmente su differenze lievissime, a volte dell’ordine di decimi o centesimi di euro per i beni di più largo e generalizzato consumo. L’Unione, perciò, sottolinea in ogni occasione: - la centralità delle infrastrutture logistiche per la competitività del sistema produttivo; - l’assunto che la logistica rappresenta anche, di per sé, un’importante opportunità di business e, quindi, di occupazione, di creazione di ricchezza, di riequilibrio nella composizione del tessuto economico locale dell’area varesina, da sempre fortemente caratterizzato dal manifatturiero, verso forme di produzione complementari, anche in ottica di compensazione anticiclica rispetto alla ciclicità tipica dell’industria tradizionale. Una migliore gestione della catena di approvvigionamento e di distribuzione delle merci è importante per la riduzione dei costi operativi e, quindi, per la competitività dei prodotti, particolarmente quelli del Made in Italy che devono oggi confrontarsi più di prima, per effetto della globalizzazione del mercato, con la concorrenza di prodotti provenienti da paesi con costi di produzione assai più ridotti di quelli domestici. Ma ciò che rende ulteriormente importante la Logistica è, in realtà, la creazione di condizioni favorevoli per attrarre nuovi investimenti produttivi e per aumentare l’occupazione, diretta e indiretta. La localizzazione delle attività non è più solo funzione della produzione, ma anche della delivery. Stante, infine, la particolare localizzazione della provincia di Varese - posta a ridosso del confine di Stato, all’intersezione tra il Corridoio V (Lisbona- Kiev) e il Corridoio dei Due Mari (Genova- Rotterdam), per di più inglobante fisicamente l’aeroporto intercontinentale di Malpensa - vi è quindi qui la possibilità di massimizzare il rapporto tra logistica e produzione. A tale proposito, si richiama la necessità di realizzare infrastrutture logistiche che, site a Nord di Genova, siano in grado di intercettare i flussi di traffico da e verso il sistema dell’Alta Velocità transalpina attraverso anche i due scali intermodali di Mortara (PV) e di Sacconago, nel Comune di Busto Arsizio (VA). Non senza dimenticare la connessa necessità di migliorare la rete stradale e autostradale per raccordare - e rendere così più fluidi i traffici - quegli stessi interporti e le altre infrastrutture logistiche: le nuove, da

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realizzare nell’Alessandrino e quelle già esistenti, da quella di Novara, al Terminal per il trasporto combinato esistente tra Gallarate e Busto Arsizio, alla Cargo City di Malpensa. In particolare, occorrerà mettere mano alla strada statale e provinciale 341 che collega Novara con Varese, con intersezione a Malpensa e proseguimento della direttrice verso la Confederazione elvetica, anche in questo caso per agganciare la rete dell’Alta Velocità senza più necessariamente transitare dal nodo, saturo, di Milano.

Aeroporto Malpensa Anche nel 2013 sono proseguiti gli interventi a favore dell’aeroporto di Malpensa, per scongiurare il rischio di un suo depotenziamento, in particolare come conseguenza della decisione di Alitalia di ridurre drasticamente i propri voli su tale scalo. L’Unione è intervenuta sulla questione a diverse riprese e a diversi livelli di interlocuzione. In particolare sull’opinione pubblica e sulle istituzioni, per richiamare l’importanza della presenza di Malpensa per l’economia dell’area settentrionale del Paese, nella quale si registra la maggiore concentrazione di attività economiche. È stato inoltre nuovamente evidenziato quanto sia di fondamentale importanza, per valorizzare tale struttura aeroportuale, il miglioramento dei collegamenti esistenti. La ripresa di attività che Malpensa ha fatto registrare dopo il così detto “de-hubbing”, cioè dopo la data del 31 marzo 2008 è stata la dimostrazione delle potenzialità intrinseche dell’aeroporto proprio e motivo della propria collocazione nell’area economicamente più sviluppata del Paese. La SEA, cioè la società di esercizio aeroportuale, ha intessuto pazientemente accordi con altri vettori per sostituire la quota di traffico non più coperta da Alitalia. Peraltro, nel 2013 Malpensa ha registrato un decremento del 3,1% per il traffico passeggeri, mentre il traffico merci è cresciuto del 3,8% rispetto al 2012. Perché Malpensa possa riprendere un trend positivo, occorre proseguire nel: - realizzare una politica di Open Sky (cioè la rivisitazione degli accordi bilaterali che regolano il traffico aereo); - perseguire una politica incentrata sulla concorrenza (quindi la liberalizzazione dei diritti di volo, anche nel traffico aereo nazionale); - confermare gli impegni assunti anche in sede di candidatura di Milano ad Expo 2015 (e dunque il completamento del sistema infrastrutturale di accesso a Malpensa); - accompagnare le decisioni sul rilancio dell’aeroporto con misure atte alla salvaguardia dei livelli occupazionali; - assicurare il mantenimento del servizio Cargo. Purtroppo, il Piano nazionale dl trasporto aereo, varato dal Governo a metà gennaio 2014, non va nella direzione auspicata. In quel piano, infatti, figurano altri 10 aeroporti indicati come strategici: oltre a Malpensa: Venezia, Bologna, Firenze, Roma-Fiumicino, Napoli, Bari, Lamezia Terme, Catania, Palermo, Cagliari. Senza nulla togliere a questi altri aeroporti, Malpensa tuttavia non può essere messa sullo stesso piano. Merita ben altre attenzioni. Perché il vero mercato del trasporto aereo è nel Settentrione del Paese. O si riconosce dunque a Malpensa il suo ruolo naturale di hub dell’intero Nord Italia, o è inutile parlare di programmazione per questo tipo di trasporto. L’impegno, dunque, è perché la politica e il territorio riescano a fare fronte comune coordinando i propri interventi a favore di Malpensa, superando le contrapposizioni di parte e i dualismi tra diverse regioni del Paese.

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Risanamento idrogeologico Dopo l’entrata in funzione della vasca di laminazione della piena del fiume Olona, nel dicembre 2009 – risultato di un progetto caldeggiato con forza dall’Unione fin dal 1981 – l’Unione continua a ricordare la necessità di realizzare interventi strutturali in grado di eliminare le esondazioni dei corsi d'acqua e dei laghi situati sul territorio, che provocano gravi danneggiamenti alle abitazioni e agli impianti produttivi, oltre che alle infrastrutture di trasporto (strade, ponti). Si tratta infatti di un pericolo sempre incombente come dimostrato dall’esondazione.

Energia e rifiuti È stata infine ancora richiamata la necessità di dotare il territorio di altre infrastrutture, come quelle nel campo della produzione di energia elettrica e dello smaltimento dei rifiuti, utili a migliorarne la competitività contenendone la dipendenza dall’estero. In particolare, è stata ribadita l’opportunità di contenere l’attuale, sensibile dipendenza energetica della provincia di Varese attraverso la termovalorizzazione dei rifiuti prodotti nella stessa provincia. Nei contatti con i responsabili della cosa pubblica viene peraltro richiamata con forza la necessità di tornare a rimettere al centro dell’attenzione l’interesse generale. Si assiste, infatti, ad una degenerazione del costume tale per cui, ogniqualvolta venga ipotizzata una nuova opera pubblica (strada, autostrada, ferrovia, impianto di smaltimento dei rifiuti, ecc.), si assiste sistematicamente all’opposizione degli enti locali. La tendenza, da parte del mondo politico, ad assecondare gli interessi particolari, sulla scorta di preoccupazioni di carattere elettoralistico, determina la paralisi dei processi decisionali e la conseguente stasi sul piano realizzativo, con le ricordate pesanti conseguenze per un sistema economico caratterizzato da spiccata configurazione distrettuale, dove la mobilità di persone e merci è una caratteristica saliente.

Marketing territoriale Insieme al richiamo ai problemi del territorio, l'Unione svolge azioni positive tese a valorizzare il territorio medesimo attraverso la partecipazione propositiva ai progetti di "programmazione negoziata": gli enti pubblici e le rappresentanze della società civile attivano un confronto e una collaborazione al fine di elaborare insieme le linee guida per un'azione condivisa di sviluppo del territorio e delle sue potenzialità economiche, nonché per migliorare in generale la qualità della vita. A tale proposito si ricordano iniziative quali: - i vari tavoli di lavoro "Agenda 21" attivati in diversi Comuni della provincia di Varese, di cui si è detto nel precedente capitolo “Ambiente”; - il “Protocollo per il Turismo”, sottoscritto dalla Provincia e dalla Camera di Commercio di Varese, oltre che dalle più importanti Associazioni imprenditoriali del territorio con lo scopo di:

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- sviluppare e consolidare le potenzialità turistiche; - migliorare la qualità dei prodotti turistici; - favorire l’integrazione tra le differenti tipologie di turismo; - realizzare interventi infrastrutturali e di riqualificazione del territorio; - far crescere la professionalità degli attori del sistema turistico; - promuovere e coordinare le attività di marketing. - i “Distretti del Commercio” attivati da alcuni Comuni con lo scopo di rivitalizzare e rendere più attrattivi i centri abitati. Si ricorda inoltre, a tale proposito, la pubblicazione del periodico “Varesefocus”, che dedica ampio spazio alla valorizzazione delle peculiarità naturalistiche e storico-artistiche del territorio. In proposito, si veda il successivo capitolo “Costruzione del capitale sociale”.

Expo 2015 L’Unione concorre affinché il sistema delle imprese diventi parte integrante e strutturale di Expo 2015, così che le eccellenze produttive siano valorizzate e l’Expo dispieghi appieno il proprio potenziale per le imprese medesime. In proposito, nel 2013 è proseguita l’attività di aggiornamento della specifica sezione realizzata all’interno del sito internet dell’Unione, per la quale si rinvia al precedente capitolo “Informazione alle imprese”.

Fiera di Varese Infine, sempre con la finalità di contribuire alla valorizzazione del territorio, si ricorda la partecipazione dell’Unione, con un proprio stand, all’annuale Fiera campionaria di Varese che si svolge in località Schiranna.

Si tratta di una grande vetrina per gli operatori economici locali, un evento che nel 2013 ha coinvolto 150 espositori per 200 stand e oltre 30.000 visitatori.

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COSTRUZIONE DEL CAPITALE SOCIALE

LIUC - Università Cattaneo L'anno accademico iniziato nell'autunno del 2013 è stato per LIUC - Università Cattaneo (www.liuc.it), il ventitreesimo dalla sua istituzione che ha avuto luogo, nel 1991, per iniziativa dell’Unione. Di particolare rilievo, nel 2013, l’elezione di Michele Graglia – ex Presidente dell’Unione Industriali, alla presidenza dell’Università in sostituzione di Paolo Lamberti, che ha ricoperto tale carica dall’anno 2000.

Corsi di laurea I corsi di laurea in Economia Aziendale, Ingegneria Gestionale e Giurisprudenza sono proseguiti anche nel 2012 in modo più che soddisfacente. Per l’anno accademico 2013-2014 sono stati attivati i seguenti corsi di laurea e di laurea magistrale:

ECONOMIA AZIENDALE Laurea - Management e imprenditorialità - Global markets - Amministrazione e finanza - Psicologia e sociologia per la gestione aziendale - Diritto ed economia d'impresa - Management dello sport e degli eventi sportivi - Business Economics (in lingua inglese)

Laurea Magistrale - Economia e direzione d'impresa - Amministrazione d’azienda e libera professione - Banche, mercati e finanza d’impresa - Marketing - International Business Management (in lingua inglese) - Made in Italy: Management and Entrepreneurship (in lingua inglese)

GIURISPRUDENZA Laurea Magistrale (percorso quinquennale a ciclo unico) - Pratica legale - International legal career - Law and management - Doppia laurea

INGEGNERIA GESTIONALE Laurea - Industriale - Business services

Laurea Magistrale - Energy Management - Chimica Industriale - International Business Management (in lingua inglese) - Finanza d'Impresa e Mercati finanziari - Business Consulting - Lean Manufacturing - Environment and safety management

Il corso di laurea in Economia Aziendale è giunto, con il 2013-2014, al suo ventitreesimo anno accademico. I laureati alla data del 31 dicembre 2013 erano 5.777.

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Il corso di laurea di Giurisprudenza è giunto al sedicesimo anno. I laureati, sempre alla data del 31 dicembre 2013, erano 1.111. Il corso di laurea in Ingegneria Gestionale è giunto al sedicesimo anno. I laureati, sempre alla data del 31 dicembre 2013, erano 1.396. La suddivisione degli iscritti per tipo di corso è: Economia Aziendale 60%, Giurisprudenza 19%, Ingegneria 21%. La popolazione studentesca complessiva è di circa 1.900 unità, oltre a 400 iscritti ai Master. Gli studenti provenienti fuori dalla provincia di Varese e di Milano costituiscono il 44% di tutti gli iscritti. Il corpo docente consta, tra docenti ordinari, associati, ricercatori, docenti a contratto, borsisti e cultori della materia, di 397 unità, di cui 34 docenti di ruolo, 13 ricercatori a tempo determinato, 287 docenti a contratto, 56 cultori della materia e 7 assegnisti di ricerca. Il rapporto numerico docenti/studenti è ancora quindi estremamente favorevole. Tutti i corsi di laurea e i master sono stati progettati in sintonia con le esigenze di formazione superiore espresse dal settore produttivo, che partecipa intensamente alle attività accademiche sia mettendo a disposizione docenti a contratto provenienti dall'ambito aziendale, sia partecipando alla presentazione di casi di studio aziendale. Gli stessi corsi sono, peraltro, rivolti anche a soggetti intenzionati a sbocchi occupazionali diversi da quello produttivo, soprattutto nella libera professione (dottore commercialista, avvocato, notaio), nella carriera di magistrato, nella pubblica amministrazione in genere.

Si tratta di attività con le quali le imprese, poco o tanto, entrano comunque in relazione. In tal modo, quella cultura d'impresa, che si cerca di trasmettere, nei corsi, a quanti andranno a lavorare nelle imprese, finisce per permeare, nei contenuti e nello spirito, anche coloro che lavoreranno in settori diversi da quello della produzione, ma che avranno comunque modo di entrare in contatto con le imprese per motivi non legati alla produzione ed al business. Tra le convenzioni stipulate dall’Unione con organizzazioni professionali ai fini della didattica, figurano quelle con: UCIMU (Unione Costruttori Italiani Macchine Utensili), Euroimpresa Legnano, associazioni del settore plastica – gomma (Assocomaplast, Federazione Gomma Plastica, Federchimica Plasticseurope Italia), Sistema Moda Italia, Unione Industriali Varese, Gruppo ERG, Distretto Aerospaziale Lombardo. Sono andate poi ad aggiungersi convenzioni con: Associazione Sindacale dei Notai della Lombardia, Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Busto Arsizio, INAIL (sede di Varese), UNEBA (Unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale) provincia di Varese, Ordine degli Architetti di Varese, Saes Getters SpA. Tra le ultime novità, si evidenzia in particolare la partecipazione di LIUC a quattro Fondazioni per ITS (Istituti Tecnici Superiori) e l’accordo con Phonetica SpA. I tempi medi d’occupazione (media per le tre Scuole) sono pari a circa tre mesi. Il successo dei laureati e dei diplomati è la migliore riprova della qualità degli studi compiuti e della percezione che, di questa qualità, hanno le imprese e le altre istituzioni che assumono giovani dalla LIUC – Università Cattaneo.

Laboratori esperienziali La LIUC ha ritenuto di potenziare fortemente la didattica tradizionale dando vita ad un progetto ch inserisca nella formazione universitaria una serie di attività di tipo laboratoriale, con un carattere applicativo/esperienziale.

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Per Economia, sono proposte attività quali la predisposizione di statuti ed atti societari, di analisi di bilanci con la redazione di report, di analisi di casi aziendali con commento delle strategie, di analisi di strumenti finanziari di mercato, di commenti a situazioni economiche concrete, nonché l’utilizzo di software aziendali e di altre applicazioni utili. Per Giurisprudenza sono proposte invece attività come la redazione guidata di memorie, ricorsi, atti giuridici, contratti internazionali e vengono organizzati processi simulati, molti dei quali in un’aula appositamente dedicata, che riprende diversi elementi dell’“arredo” di un’aula di tribunale. Anche la Scuola di Ingegnria Industriale propone attività pratiche per l’acquisizione di competenze operative: in particolare sono previsti laboratori legati all’uso di strumenti di simulazione, analisi dei casi e produzioni in regime di lean production, per acquisire le competenze necessarie per la competitività aziendale.

Skills & Behaviour Dall’anno accademico 2005-2006 contribuisce alla formazione degli studenti anche un programma denominato “Skills & Behaviour”, che interessa gli studenti del primo e del terzo anno della laurea triennale e dell’ultimo anno di quella specialistica. Si tratta di una singolarità nel panorama accademico italiano.

Lo scopo è quello di anticipare il percorso di evoluzione personale per consentire agli studenti di affrontare il mondo del lavoro con maggior consapevolezza, padronanza di abilità e comportamenti solitamente risultato di anni di esperienza diretta e formazione fornita dalle situazioni di lavoro. Gli studenti vengono aiutati a far emergere le proprie abilità (skills) attraverso metodi innovativi di apprendimento, utilizzati oggi soprattutto nel quadro della formazione manageriale e post universitaria, che li porteranno a padroneggiare abilità comportamentali (behaviour) diverse da quelle acquisite durante l’attività didattica tradizionale. Il programma vede coinvolti esperti provenienti da grandi aziende e consulenti che operano nell’ambito della formazione manageriale. Dall’avvio del programma, sono stati coinvolti 2.091 allievi.

Master Universitari Per l’anno accademico 2013-2014 sono stati realizzati Master universitari riguardanti le seguenti discipline:

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Master universitari di 1° livello - Merchant Banking; - Funzioni di Coordinamento delle Professioni Sanitarie; - Management delle Residenze Sanitarie; - Assicurazioni, Previdenza obbligatoria e complementare, Assistenza sanitaria pubblica e integrativa; - Management and textile Engineering; - Comunicazione, formazione e tutoraggio per la relazione efficace in ambito sanitario e socio-sanitario.

Master universitari di 2° livello - Merchant Banking; - Assicurazioni, Previdenza obbligatoria e complementare, e Assistenza sanitaria pubblica e integrativa; - Direzione amministrativa, Finanza e Controllo di gestione; - Management per i Dirigenti di strutture complesse; - Management delle Residenze Sanitarie; - Human Resources Management & Organizational Learning; - Meccatronica e Management.

Ricerca L'Università ha, tra gli altri, un Centro di Ricerca per lo Sviluppo del Territorio e un Centro di Ricerca sui Trasporti e sulle Infrastrutture. Grazie a tali competenze, sono stati sviluppati molti studi per diversi committenti, in diverse regioni del Paese. L'Università opera, quindi, anche sulla nuova frontiera del cosiddetto "marketing del territorio", sulla quale si gioca il futuro socio-economico di ciascuna area. Gli altri Centri di Ricerca LIUC si occupano dei seguenti ambiti disciplinari: l’Economia e le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione; la Logistica; la Pubblica Amministrazione; l’Economia e il Management in Sanità e nel Social; il Management e l’Economia della Cultura; la Complessità; la Ricerca Educativa-Didattica e l’Aggiornamento; il Cambiamento e l’Apprendimento Organizzativo; l’Innovazione e i Brevetti. Altre attività di ricerca sono quelle facenti capo ai seguenti organismi: Archivio del Cinema Industriale e della Comunicazione d’Impresa; Osservatorio sul Distretto Tessile di Como; Osservatorio settoriale sulle RSA (Residenze Socio Assistenziali); Osservatorio sul Private Equity; Unità di studi sull’economia sostenibile; Istituti di diritto, economia, economia aziendale, metodi quantitativi, tecnologie; Laboratorio RFId; SmartUp; Lean Club; Tecnologia, Innovazione e Sostenibilità; Etica, Territorio, Individui, Comunità, Aziende; Performance nella Pubblica Amministrazione; osservatorio India. Nel 2013 sono stati anche sviluppati progetti di ricerca su diversi temi e per conto di diversi committenti tra i quali ad esempio: Sorgenia, Provincia di Varese; Unioncamere Lombardia; SGA; INAIL; Bracco; ASL Varese; NGC Medical; Promafin; Ospedale La Carità di Locarno; Lakeside; Parcol; Ernst&Young..

Formazione Con riferimento all’attività finanziata da Regione Lombardia e Fondo Sociale Europeo sono stati sviluppati programmi di formazione rivolti a lavoratori dipendenti delle imprese del territorio. Sono stati inoltre attivati vari progetti finanziati da Fondimpresa e da Fondirigenti in partnership con SPI (la società di servizi dell’Unione). Nel 2013 è stata svolta anche attività di formazione per i seguenti committenti: NFC Zucchetti; Whirlpool; SUPSI; Slimpa Kone; Tigros; Phonetica; Unicredit; SCA Hygiene Products; Novartis Farma; Roveda.

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Sono state inoltre realizzate alcune iniziative per la formazione continua “in house” di quadri e dirigenti d’azienda (Company Academy, in particolare per le seguenti imprese: BTicino, Lamberti, Lindt&Sprungli). Si tratta di iniziative che scaturiscono dalla considerazione che la preparazione ottenuta sui banchi della scuola e dell’università non basta più per l’intera vita lavorativa. Oggi, l’aggiornamento professionale è irrinunciabile e, per chi lavora, spesso questo aggiornamento non fa differenza tra chi è diplomato e chi è laureato. Tutti, dirigenti e quadri intermedi, laureati e diplomati, si ritrovano a frequentare corsi per ri- orientare la propria preparazione all’evoluzione della tecnologia e del mercato. Proprio per questo particolare segmento, sempre più richiesto, della formazione di chi già lavora, l’Università ha attivato diverse iniziative in collaborazione con singole imprese o con associazioni industriali rappresentative di specifici settori merceologici. L’idea è quella di realizzare, in stretta sinergia e a misura delle imprese, delle Company Academy nelle quali i docenti dell’Università interagiscano con il management delle imprese nel fare formazione avanzata per i quadri aziendali.

Banca dati Bloomberg Nel 2012 è stato inaugurato un laboratorio specifico per l’utilizzo del terminale Bloomberg, nota multinazionale con sede a New York e filiali in tutto il mondo che rappresenta quasi il 50% dei 16 miliardi di dollari del mercato globale dei dati finanziari. Tale laboratorio, collocato presso la Biblioteca “Mario Rostoni” è utilizzabile, oltre che individualmente, anche per lo svolgimento di corsi sui prodotti Bloomberg, che forniscono in tempo reale quotazioni di merci e titoli mobiliari, grafici, news sulle Borse. Imparare ad utilizzare uno strumento come Bloomberg serve a rafforzare negli studenti l’attitudine ad imparare sul campo.

Internazionalizzazione, stage, placement L'internazionalizzazione dell'Università viene realizzata attraverso: - un forte programma di mobilità studentesca, con 121 accordi in 46 Paesi nel mondo che coinvolge ogni anno un numero crescente di studenti nelle tre Scuole. Nel corso dell’anno accademico 2012-2013 sono stati 215 gli studenti che hanno partecipato ai programmi di studio o stage all'estero e 162 gli studenti stranieri che hanno trascorso un periodo di studio presso la LIUC. Più di un laureato su tre partecipa ai programmi di mobilità; - l’offerta didattica anche in lingua inglese; - i programmi di doppio titolo, che offrono, agli studenti che completano con profitto un percorso di studio prestabilito nella LIUC e in altre Università partner, una laurea italiana ed estera; - un programma di internazionalizzazione per i docenti, che viene facilitato dall’offerta didattica in lingua inglese. Sono 82 i docenti che insegnano nel programma internazionale, di cui 79 sono docenti interni mentre 3 provengono dall'estero. Nei mesi di luglio e agosto 2012, 28 studenti accompagnati da 2 docenti hanno svolto per l’ottavo anno consecutivo la Summer School presso la Fudan University di Shanghai, dove hanno svolto con docenti cinesi un corso intitolato “How to do business with the Chinese Dragon” svolgendo lezioni sulla struttura industriale, la legislazione cinese, le agevolazioni agli investimenti, ecc. Inoltre, hanno potuto visitare diverse imprese e altre realtà di quel Paese. Dall’anno accademico 2006/2007 è stata avviata anche la Summer School in California presso la University of California di San Diego a cui, nel 2013, hanno partecipato 3 studenti durante il mese di luglio. Gli studenti hanno partecipato ad un corso in lingua inglese. Il programma LLP/Erasmus offre dall’anno accademico 2008/2009 anche altre opportunità come il progetto di stage con borsa di studio. 15 studenti hanno partecipato al programma nell’anno accademico 2012-2013. Gli stage degli studenti nelle imprese (che assolvono l’importante funzione di poter alternare la formazione teorica e la sperimentazione sul campo delle proprie conoscenze e attitudini) si svolgono con regolarità e vedono un crescente coinvolgimento di imprese ospitanti.

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Nel corso del 2013 sono stati 755 gli allievi (tra corsi di laurea e master) che, grazie alla disponibilità delle imprese, degli studi professionali, della pubblica amministrazione, hanno potuto effettuare un periodo di formazione sul campo. Per quanto riguarda il numero degli stage, LIUC - Università Cattaneo può considerarsi leader in Italia in quanto riesce ad assicurare a tutti gli allievi che ne fanno richiesta l’effettuazione almeno di uno stage nel proprio ciclo di studi. La ricerca di sempre nuove imprese - di studi professionali, in particolare per gli allievi di Giurisprudenza - interessati e disponibili ad ospitare gli allievi in stage viene svolta dal Servizio Placement, anche in collaborazione con l’Unione. Il Placement, in realtà, ha un compito ben più esteso di quello relativo all’aiuto nel cercare un’occupazione per chi ha concluso gli studi: organizza anche, per ogni anno accademico, diversi incontri per i laureandi con primarie imprese e, dopo ogni sessione di laurea, segnala i nominativi dei laureati ad un’ampia mailing list di imprese, istituzioni ed altri soggetti potenzialmente interessati, in tutta Italia. Molto confortante è il fatto che siano sempre più numerosi i soggetti che si rivolgono al Placement per avere rose mirate di nominativi di laureati onde soddisfare necessità di nuove assunzioni. Alcuni di questi addirittura chiedono di effettuare recruiting di gruppo, che precedono i colloqui selettivi individuali, nelle rispettive sedi, presso l’Università stessa.

“Premiamo il merito” A partire dall’anno accademico 2008-2009, l’Università ha deciso la riduzione della tassa di iscrizione, in relazione al risultato conseguito all’esame di maturità. Nel dettaglio: a coloro che conseguono il voto di 100/100 alla maturità viene assegnato un contributo pari al 50% della retta universitaria; tra 99 e 95/100 pari al 25% e tra 94 e 90/100 pari al 12,5%. Lo sconto è rinnovabile ogni anno al conseguimento di un determinato merito. Si tratta di un incentivo consistente, adottato con lo scopo di rendere l’Università Cattaneo ancor più attrattiva nei confronti degli studenti eccellenti, provenienti da ogni scuola italiana.

Fundraising Con l’introduzione, nel 2012, della funzione di Fundraising e Relazioni con le imprese, ci si è dotati di nuovi strumenti, a partire da una brochure specificamente dedicata alle attività della LIUC per le imprese, che insieme all’intensificazione dei contatti diretti, si pensa potrà portare a nuove commesse di ricerca, oltre che alle donazioni specificamente ricercate dalla funzione. Nell’ambito del Fundraising, sono state realizzate decine di visite presso aziende, alle quali è stata resa nota l’attività che l’Università svolge a supporto delle imprese attraverso la fruizione di servizi e l’attivazione di progetti di ricerca e formazione a cura dei Centri di Ricerca. Sono stati attivati assegni di ricerca finanziati da imprese e un osservatorio ad opera di un ente bancario e sono state contrattualizzate le prime commesse. Inoltre è stata attivata l’iniziativa “Il Circolo delle idee”, un circolo di eventi destinato a sviluppare le relazioni tra imprese e Università e a gettare le basi per una raccolta di fondi. Dopo il primo incontro con Luca Cordero di Montezemolo sono seguiti quelli con Luigi Abete, Paolo Scaroni, Paolo Zegna, Gianfelice Rocca.

Classifiche universitarie Annualmente, vengono pubblicate alcune classifiche sulla qualità degli atenei italiani. Si tratta, in particolare, della guida universitaria pubblicata dal quotidiano La Repubblica, in collaborazione con Censis Servizi, dell’Anvur (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Univrsitario e della Ricerca) e da Almalaurea, il consorzio che raggruppa 46 atenei italiani sotto l’egida del Ministero dell’Università. Anche nel 2013, l’insieme delle graduatorie stilate ha premiato ancora una volta la LIUC. In particolare, la guida de La Repubblica ha confermato che la LIUC è tra le prime università per quanto riguarda Economia, in un ranking che, di anno in anno l’ha vista fluttuare tra

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le seconda e la quarta posizione. Lo slittamento all’ottava posizione per quanto riguarda Giurisprudenza, con riferimento alla didattica, è stato dovuto essenzialmente a un cambio di metodologia nella statistica. Peraltro, la “giovane” Scuola di Diritto, nei soli 14 anni di attività, si è collocata in quarta posizione – su 71 Atenei che offrono un Corso di Laurea in Giurisprudenza – per la qualità della ricerca secondo la classifica universitaria resa nota pochi giorni prima che fosse pubblicata la classifica del quotidiano La Repubblica.

LIUC - UNIVERSITÀ CATTANEO-IN CIFRE Corsi di laurea (laurea triennale e laurea specialistica): Economia Aziendale; Ingegneria Gestionale; Giurisprudenza. Master Universitari: Merchant Banking; Assicurazioni, Previdenza obbligatoria e complementare e Assistenza Sanitaria Pubblica e Integrativa; Funzioni di Coordinamento delle Professioni Sanitarie; Management delle Residenze Sanitarie; Direzione amministrativa, finanza e controllo di gestione; Management per i dirigenti di struttura complessa; Management Textile Engineering; Comunicazione, formazione e tutoraggio per la relazione efficace in ambito sanitario e socio-sanitario; Management delle Residenze Sanitarie; Human Resources Management & Organizational Learning; Meccatronica e Management. Centri di Ricerca: Centro di Ricerca sui Trasporti e sulle Infrastrutture; Centro per l'Economia e la Tecnologia dell'Informazione e della Comunicazione; Centro di Ricerca per lo Sviluppo del Territorio; Centro di Ricerca sulla Logistica; Centro di Ricerca per la Pubblica Amministrazione; Centro di Ateneo per la Ricerca Educativo-Didattica e l'Aggiornamento; Centro di Ricerca in Economia e Management in Sanità e nel Sociale; Centro di Ricerca sul Management e sull’Economia della Cultura; Centro di Ricerca su Innovazione e Brevetti; Centro di ricerca del cambiamento e l’apprendimento organizzativo. Popolazione studentesca: 1.900 unità, oltre 400 iscritti ai Master. Suddivisione degli allievi per corsi di laurea: Economia Aziendale 60%; Giurisprudenza 19%; Ingegneria Gestionale 21%. Docenti: tra docenti ordinari, associati, ricercatori, docenti a contratto, borsisti e cultori della materia: 397 unità. Laureati al 31 dicembre 2013: 5.777 laureati in Economia Aziendale, 1.396 laureati in Ingegneria Gestionale, 1.111 laureati in Giurisprudenza. Attesa occupazionale: tre mesi circa. Biblioteca: 103.000 volumi e 2.500 periodici, di cui 1.900 in formato elettronico. Poi 20.000 volumi e-book e numerose banche dati su CD-Rom o on-line. E ancora: 370.000 documenti a disposizione nelle banche dati di bilanci aziendali. Internazionalizzazione: Convenzioni con 121 Università straniere, in 46 Paesi nel mondo. La LIUC è l'Università italiana con la più alta percentuale di studenti che partecipano a programmi internazionali di mobilità studentesca. Stage: Nel 2013, 755 allievi hanno effettuato uno stage in azienda. Tutti gli studenti della LIUC, che lo desiderano, riescono a svolgere un periodo di tirocinio durante il corso di laurea. Borse di studio: Nell'anno accademico 2012-2013 sono stati distribuiti, tra borse di studio e contributi ad altro titolo (alloggio, mensa, ecc.), 1.620.000 euro. Forti riduzioni delle tasse di iscrizione per gli allievi con voto di maturità elevato. Residenza universitaria: 252 camere, 440 posti letto, di cui 30 camere albergo di varie tipologie tra cui 6 suite ad uso alberghiero, mensa, parcheggio, cablaggio (Internet-Intranet-smart card), libreria-copisteria, sportello bancario, lavanderia, spazi commerciali.

Classe dirigente Nella costruzione del capitale sociale la formazione della futura classe dirigente delle imprese - i futuri imprenditori e dirigenti d’azienda - riveste una particolare importanza. Per tale motivo l’Unione sostiene iniziative di alta formazione rivolte a tali soggetti. Oltre al già ricordato impegno nel campo dell’attività universitaria, si deve ricordare in proposito anche quello, diretto, nel campo della formazione continua di chi già opera nelle imprese attraverso la propria società di servizio o attraverso altri enti di formazione superiore quali, ad esempio, il Centro Tessile Cotoniero e dell’Abbigliamento, il Centro Europeo Sviluppo Applicazioni Plastiche, l’SFC - Sistemi Formativi Confindustria. Iniziative particolari svolte, su tale fronte, nel 2013, sono state le seguenti: - organizzazione, in collaborazione con la stessa LIUC, oltre che con la propria Società di servizi e con le Associazioni Industriali e le rappresentanze di Federmanager di Como, Legnano e Milano, di un Executive Master gratuito riservato a dirigenti d’azienda e a coloro che nel breve termine sarebbero

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stati chiamati a ricoprire ruoli direttivi di rilievo nelle stesse. Il master, di cui si è trattato nel capitolo “Formazione delle risorse umane”, è stato finanziato da Fondirigenti; - sostegno alla stesura del “Rapporto sulla classe dirigente” redatto annualmente per iniziativa di Fondirigenti, Associazione Management Club e Università LUISS, presentato tradizionalmente al Presidente della Repubblica, mediante veicolazione di questionari ad un campione di opinion leader del territorio. Inoltre, per il Rapporto 2013 è stato segnalato il caso della “Rete Giunca” (vedi capitolo: “Altre azioni per a competitività del territorio”), caso al quale il Rapporto stesso ha dedicato un focus, avendolo considerato come una “best practice” di welfare territoriale.

Impresa come Valore e come Cultura Nei confronti dei propri interlocutori l'Unione sostiene e diffonde i valori e la cultura legati all'impresa e alla libera iniziativa in campo economico.

I valori: - l'impresa è motore di sviluppo e di progresso, crea e ridistribuisce ricchezza nella società. Svolge dunque una funzione sociale e per tale ragione deve essere sostenuta e difesa; - l'impresa contribuisce, insieme allo sviluppo dell'economia del Paese, anche alla sua crescita civile, nel solco della tradizione che accomuna, da questo punto di vista, tutti i Paesi nei quali l'impresa privata ha cittadinanza. La cultura: - l'impresa esalta lo spirito di iniziativa, alimenta il desiderio di fare e di migliorare, sviluppa l'attitudine a risolvere i problemi; - la competizione crea spirito di emulazione, spinge all'innovazione, alimenta il sentimento di appartenenza; - la libertà di iniziativa economica contribuisce a diffondere e difendere il valore della libertà in quanto tale, nelle sue declinazioni sociali, istituzionali e politiche. Più in particolare, per quanto riguarda specificamente le attività nel campo della cultura, nel 2012 è stato realizzato quanto di seguito indicato.

Periodico “Varesefocus” Varesefocus (www.varesefocus.it) è il periodico attraverso il quale l’Unione si propone di fare opinione sui temi d’attualità di carattere economico, sindacale, politico. Inoltre, vengono affrontati, anche tramite inchieste, temi di interesse locale e viene dato ampio spazio alla valorizzazione del patrimonio culturale, artistico, naturalistico e gastronomico della provincia di Varese, degli eventi spettacolistici e del costume locale, nell’intento di contribuire a fare marketing territoriale.

Varesefocus, la cui pubblicazione è iniziata nel marzo 2000, è passato da una tiratura iniziale di 6.000 copie alle attuali 17.700 copie, così distribuite: - 1.400 alle imprese associate all'Unione degli Industriali della Provincia di Varese; - 5.700 in tutte le edicole della provincia di Varese allegate a "Il Sole 24 Ore"; - le rimanenti 10.600 vengono inviate per posta all'ampia mailing list di riferimento dell'Unione che comprende tutte le più importanti autorità della provincia di Varese (civili, militari, religiose) e non solo, tra cui: tutti i sindaci e segretari comunali della provincia; gli assessori e i capigruppo consiliari dei più importanti comuni; tutte le scuole medie superiori; tutte le biblioteche pubbliche e private; i musei; le

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gallerie d'arte; un'ampia selezione dei docenti delle due Università (Cattaneo-LIUC e Insubria); gli alberghi; tutte le associazioni territoriali e le più importanti associazioni settoriali del Sistema Confindustria; i dottori commercialisti e i ragionieri liberi professionisti; i giornalisti locali e una selezione di giornalisti di testate nazionali, oltre a privati cittadini richiedenti.

Nel 2013 Varesefocus è stato pubblicato in 8 numeri. Insieme alla versione cartacea, è possibile consultare il periodico mediante le applicazioni dedicate coi più diffusi tablet e smartphone (Apple Store, Google Play). Su tali strumenti la consultazione ha luogo con la prerogativa di sfogliare le pagine virtuali come se fossero, in realtà, pagine del giornale stampato su carta.

Pubblicazioni di storia industriale Nel 2013 è proseguita e si è conclusa la mostra itinerante dedicata alle più belle e significative immagini riprodotte nel volume “Varese in the World”, volume edito nel 2012 e dedicato ai manifesti pubblicitari d’poca, etichette e altri supporti visivi realizzati dalle imprese dl territorio a scopo di promozione commerciale nel periodo compreso tra l’affacciarsi della cosiddetta “Art Nouveau” e la conclusione del boom economico, alla fine degli anni Sessanta del secolo scorso. Le immagini in questione sono state collocate su pannelli con i quali è stata allestita una mostra che ha toccato le quattro più popolose città del Varesotto (Varese, Busto Arsizio, Gallarate, Saronno) per poi trasferirsi all’Aeroporto della Malpensa, al Museo del Design Ceramico di Cerro di Laveno e al Museo Flaminio Bertoni di Varese. L’Unione ha inoltre collaborato, con il Comune di Gallarate ed il locale Circolo fotografico “Il Sestante”, ad una iniziativa consistente nella realizzazione di immagini fotografiche che documentino, anche a futura memoria, lo stato dell’industria nella Gallarate di oggi. L’iniziativa ha preso la mossa dalla circostanza che, nel 2014, sarebbe caduto il Centenario dell’istituzione della “Federazione tra gli industriali del Gallaratese”, una delle prime organizzazioni associative dei datori di lavoro sorta in Italia. Una selezione delle più belle immagini realizzate dal Fotoclub “Il Sestante” sarà oggetto di una prestigiosa pubblicazione, la cui presentazione è prevista, per l’appunto, entro l’anno 2014.

PRINCIPALI ARGOMENTI TRATTATI DA VARESEFOCUS NEL 2013

Focus Monti SI, Monti NO Il fenomeno SMART CITY Classe politica rinnovata nel Varesotto Dal rigore alla crescita La rinascita del Maga Viva il manifatturiero Confindustria e Quirinale premiano l’innovazione Varesina L’impresa al centro

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Economia, Lavoro, Politica Dai distretti ai cluster Cloud computing: tutti sulle nuvole La terza via della competitività: Lean Production Fitness Economy Salute dei lavoratori: la promuove l’azienda L’economia del contraffatto Disinformation technology Liquidità grande assente Temporary Management Alla LIUC i processi simulati La , una valle “al centro dell’Asia” Prego non far baruffe nel tempo di lavandare Primavera 1913 Varese prende il volo Welcome Wellness La Palude Brabbia non sente la crisi Torino-Lione, le ragioni dei Si TAV Manager in rosa Lasciateci lavorare! Fermare il cyber bullismo La grande riserva di shale gas Le App che migliorano la vita Missione in Cina Una free zone per Varese? Si, ma per la burocrazia Stage di studenti ora anche all’estero Aerospazio, il futuro è tecnologico Winning Workplace: la rivoluzione del lavoro flessibile Dai graffiti a Internet

Territorio, arte, costume Isotta Fraschini, gloria saronnese Riapre il Museo Archeologico Varese Rifiuti: una mappa contro l’abbandono Le musiche angeliche di Fra Sisto Reina MV Agusta lancia la sfida Floarball, primato varesino Archeologia a : ritorno al futuro Un nuovo occhio per l’Osservatorio Schiapparelli Ti faccio vedere i Sorci Verdi Varese e la tradizione gospel A canestro con Varese nel Cuore Il museo della Collegiata a Castiglione Olona Il Ronchelli pittore illustre “dimenticato” tra i boschi della Valcuvia Arcumeggia, il paese dei pittori Il fascino del sommelier Più antico di Manigunda Il polmone verde di Santa Caterina Dove vanno le eccedenze alimentari Veddo, casette mistiche sul montano fianco La crociera aerea del decennale Le terme di Biandronno Nuove luci al chiarismo Tutti i segreti delle erbe

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L’accademia della musica barocca è a Villa Bossi Dove infinita trema Luino A Peveranza il valore di antichi maestri A scuola nel museo partigiano Gottardo Ortelli, lo studio del colore Una Natività nel cortile d’inverno GlocalNews, quando il giornalismo si mette in discussione Il “cantiere” del Sacro Monte Gianni Rodari, l’Andersen varesino I graffiti di Fignano

Biblioteca La Biblioteca - contenente pubblicazioni prevalentemente di carattere economico e giuridico, ma anche riguardanti l'ambiente, la scuola, il territorio, la sua storia e le sue bellezze naturalistiche, le sue tradizioni, il suo patrimonio d'arte - è aperta alle imprese, agli studiosi, agli studenti, i quali frequentemente vi fanno ricorso in occasione della stesura delle tesi di laurea. È fisicamente dislocata presso le quattro sedi, ancorché la parte preponderante del patrimonio librario si trovi presso quelle di Varese e di Busto Arsizio. Da tutte le sedi è comunque possibile interpellare per via telematica lo schedario informatizzato. I libri in dotazione alla Biblioteca sono aumentati nel 2013 di 166 volumi, mentre 13 sono stati i documenti informatici incrementati. Attraverso il Notiziario, vengono segnalate periodicamente alle imprese associate le nuove accessioni. Nella Biblioteca è anche presente una sezione di documenti su supporto informatico, contenenti materiali configurati fin dall’origine in versione elettronica.

Impresa e Cultura L’Unione partecipa, attraverso propri rappresentanti, alla Fondazione Comunitaria Locale a suo tempo costituita per iniziativa della Cariplo e alla Fondazione Banche Popolari Unite per Varese. L’Unione, inoltre, sostiene il premio Arti Visive Città di Gallarate, il Premio Chiara, il Museo dell’Industria e del Lavoro Saronnese, l’Associazione culturale Flaminio Bertoni (celebre designer della Citroën originario del Varesotto) e il Magazzeno Storico del Verbano (sito Internet dedicato a storia e attualità del Lago Maggiore). Anche nel 2013 l’Unione ha contribuito, attraverso il proprio periodico “Varesefocus”, alla divulgazione del Busto Arsizio Film Festival, giunto alla decima edizione e alla valorizzazione delle numerose mostre d’arte che si sono tenute sul territorio della provincia di Varese e in quelli limitrofi. È poi attiva una convenzione con il Museo Arte Gallarate che, prevedendo condizioni favorevoli per l’accesso alla struttura museale da parte delle imprese e dei lavoratori, si propone di favorire l’incontro tra realtà diverse e tuttavia così attive e importanti per la crescita umana e del territorio quali il mondo delle imprese e quello dell’arte.

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Impresa e Solidarietà L'impresa è per sua natura votata al profitto, senza il quale l'impresa stessa non avrebbe alcuna prospettiva di continuità nel tempo e neppure di svolgere la propria funzione sociale di creazione e ridistribuzione di ricchezza. Ciò non toglie che l'impresa possa anch'essa inserirsi nel circuito della solidarietà. In tal senso, l'Unione ha aderito anche nel 2013 alla "Giornata Nazionale della Colletta Alimentare" promuovendo, presso le imprese associate, la raccolta di derrate ad opera del personale dipendente e delle stesse imprese. Ciò, anche sulla scorta dei buoni risultati che tale iniziativa ha ottenuto negli anni passati. Nel 2013, in particolare, sono state raccolte, in oltre 11.000 supermercati italiani, 9.037 tonnellate di alimenti, confermando sostanzialmente, nonostante la crisi, il dato dell’edizione 2012 (9.622 tonnellate). I prodotti raccolti sono stati distribuiti agli oltre 8.800 strutture caritative che assistono ogni giorno circa 1.800.000 poveri. I volontari coinvolti nella raccolta sono stati circa 135.000. L’Unione ha aderito all’iniziativa attivata per esprimere concretamente solidarietà alle popolazioni colpite dall’alluvione in Sardegna. In particolare in analogia con quanto fatto per precedenti analoghe occasioni, sulla scorta di accordi tra Confindustria e Cgil – Cisl – Uil, la raccolta, nelle imprese, di contributi volontari tramite apposite deleghe rilasciate dai singoli lavoratori in misura pari all’equivalente di un’ora di lavoro. Le imprese hanno contribuito, dal canto loro, con un contributo pari alla somma dei versamenti dei propri dipendenti. Per quanto riguarda le somme raccolte in occasione del terremoto che aveva colpito alcune province dell’Emilia e della Lombardia nel 2012, al 31 gennaio 2013 sono stati raccolti 7.239.030 euro, una cifra che sottolinea la sensibilità e la vicinanza che tutto il Paese ha manifestato ai lavoratori e agli imprenditori delle zone colpite dal sisma.

In tale contesto, l’Unione aveva anche aderito ad una raccolta di fondi tra le Associazioni Industriali italiane aderenti al Club dei 15, il raggruppamento delle Associazioni rappresentative delle province e più alte incidenze del manifatturiero nel PIL locale. In proposito la Giunta dell’Unione aveva stanziato la somma di 100.000 euro destinati alla costruzione di sei unità abitative dal costo complessivo di circa 650.000 euro, con inizio dei lavori nel il mese di marzo 2013. Le unità abitative in questione sono state inaugurate nel febbraio 2014.

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Sodalitas L'esperienza di Sodalitas è molto rappresentativa di come la cultura d'impresa possa proficuamente permeare anche settori, come quello del non-profit, del tutto diversi da quello del business. Infatti, Sodalitas raggruppa ex-dirigenti d'azienda che mettono la propria esperienza e professionalità al servizio di organizzazioni non aventi fini di lucro (associazioni e cooperative sociali). Sodalitas, con prestazioni a titolo gratuito dei propri consulenti volontari, accompagna e affianca gli enti e le aziende non-profit nel loro sforzo di acquisire e padroneggiare nuove competenze e modalità operative più efficaci ed efficienti ed assicurare così il raggiungimento delle loro finalità sociali. Nel 2013 Sodalitas Varese, con i propri 26 consulenti volontari, ha seguito 39 progetti, a favore di cooperative sociali, consorzi, associazioni di volontariato, enti pubblici. In totale, 34 partners coinvolti. Le attività svolte hanno riguardato la certificazione di qualità, il marketing/comunicazione, il controllo di gestione, lo sviluppo di nuove imprenditorialità, i corsi presso cooperative, l’organizzazione di convegni, lo studio di un software per domande e offerte di lavoro, le attività giovani e impresa, la ridefinizione di governace-ruoli- responsabilità, il check up nelle cooperative sociali, l’alternanza scuola/lavoro, gli sportelli di consulenza “Imprenditorialità”. È stata inoltre molto intensificata l’attività di orientamento svolta nei confronti sia dei giovani studenti, sia degli insegnanti, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale. Nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso l’Unione, Sodalitas Varese ha inoltre presentato l’edizione 2013 del Sodalitas Social Awards, il più importante riconoscimento in Italia per la responsabilità sociale d’impresa.

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Appendice RENDICONTO 2013

APPENDICE

IDENTITÀ L'Unione degli Industriali della Provincia di Varese è l'organizzazione che rappresenta, tutela e valorizza l'insieme delle imprese produttrici di beni e/o servizi localizzate sul territorio. È una libera associazione alla quale gli imprenditori aderiscono per un comune senso di appartenenza, nella quale si riconoscono al di là delle differenze di settore e/o di dimensione che caratterizzano le rispettive imprese e attraverso la quale concorrono, insieme, al progresso della comunità locale. È indipendente, apartitica e senza fini di lucro. Aderisce alla Confederazione Generale dell'Industria Italiana (Confindustria) ed è quindi componente del sistema di rappresentanza delle imprese italiane produttrici di beni e di servizi, quale definito dallo statuto della Confederazione. Ha sede legale in Varese e sedi operative in Varese, Busto Arsizio, Gallarate e Saronno. L'Unione affonda le proprie radici in epoca lontana. L'associazionismo imprenditoriale della provincia di Varese ha origine nel 1914 con la nascita della Federazione fra gli Industriali del Gallaratese. Tre anni più tardi gli imprenditori dell'area bustese danno vita alla Federazione Industriale dell'Alto Milanese, mentre nel 1923 nasce l'Associazione fra gli Industriali del Circondario di Varese. Dopo la pausa corporativa del ventennio fascista riemerge l'esigenza di ricostituire libere associazioni. Nel 1945 viene costituita la Libera Associazione tra gli Industriali della Provincia di Varese e nel 1949 gli imprenditori della zona di Busto Arsizio danno vita all'Unione Bustese degli Industriali. Nel 1989 le due associazioni si uniscono con l'obiettivo di realizzare una più incisiva rappresentanza e tutela delle imprese del territorio e prende avvio l'Unione degli Industriali della Provincia di Varese.

SCOPI L'Unione ha lo scopo di favorire il progresso e lo sviluppo delle imprese associate e del sistema socio- economico provinciale promuovendo la maggiore solidarietà e collaborazione tra di esse e curandone l'assistenza e la tutela degli interessi in tutte le problematiche sindacali, sociali, economiche e culturali che direttamente o indirettamente le riguardano. L'Unione persegue gli scopi sopra descritti in sintonia con le disposizioni di Confindustria in materia di ripartizione di ruoli e prestazioni tra le varie componenti del sistema associativo, favorendo anche la partecipazione delle imprese associate alle altre Associazioni del sistema competenti per territorio o per settore di attività.

Finalità particolari (art. 3 Statuto) L'Unione si propone fra l'altro di perseguire le seguenti finalità: a) promuovere, nella società e presso gli imprenditori, coscienza dei valori economici, sociali e civili propri dell'imprenditorialità; b) rappresentare le imprese nei rapporti con le istituzioni e le amministrazioni, con le organizzazioni economiche, politiche, sindacali e sociali e con ogni altra parte sociale; c) concorrere a promuovere con le istituzioni, le organizzazioni economiche, politiche, sociali e culturali, spirito e forme di collaborazione, che consentano di perseguire in comune più vaste finalità di progresso e di sviluppo, fatti salvi l'autonomia e gli interessi dei singoli componenti; d) disciplinare i rapporti di lavoro delle imprese associate con i lavoratori dipendenti dalle medesime anche stipulando contratti e regolamenti collettivi aziendali, interaziendali, di categoria o per più categorie; e) trattare controversie collettive ed individuali del lavoro concernenti le imprese associate, allo scopo di addivenire alla loro definizione consensuale; f) prestare assistenza alle imprese associate nei confronti di altri organismi sindacali, delle autorità pubbliche, delle istituzioni pubbliche o private, nonché rappresentare gli interessi delle imprese associate con riferimento a norme o regolamenti che possano interessarle, direttamente o indirettamente; g) provvedere all'informazione e alla consulenza verso le imprese associate, in ogni settore di loro interesse e predisporre servizi e progetti sulla base delle esigenze emergenti; h) adoperarsi per la soluzione delle questioni e vertenze che sorgano fra le varie categorie imprenditoriali e fra le singole imprese associate, svolgendo opera di conciliazione fra le stesse e promuovendo, all'occorrenza, amichevoli intese ed arbitrati; i) designare e nominare i propri rappresentanti in tutti gli enti, organi e commissioni in cui sia consentita o richiesta la rappresentanza delle imprese;

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l) favorire e promuovere, in armonia col sistema confederale, ogni iniziativa diretta alla tutela collettiva degli interessi economici generali delle imprese, anche partecipando a quelle assunte da altri enti; m) promuovere ed organizzare, direttamente o indirettamente, studi, ricerche, attività editoriali, attività formative e di orientamento, convegni e dibattiti; n) svolgere tutti i compiti particolari che fossero deliberati di volta in volta dall'Assemblea Generale e in genere compiere gli atti e svolgere le attività che appaiono rispondenti al raggiungimento del fine sociale di tutela e difesa dell'interesse delle imprese.

VALORI DI RIFERIMENTO L'Unione adotta il Codice Etico e la Carta dei Valori di Confindustria, ispirando agli stessi le proprie modalità organizzative ed i comportamenti ed impegnando gli associati alla loro osservanza. Nel far parte del sistema associativo, gli imprenditori si impegnano a tener conto, in ogni loro comportamento professionale ed associativo, delle ricadute sull'intera imprenditoria e sul sistema confederale. In base al Codice Etico essi si impegnano quindi tra l'altro: come imprenditori - ad applicare compiutamente leggi e contratti di lavoro; - a comportarsi con giustizia nei confronti dei propri collaboratori, favorendone la crescita professionale e salvaguardando la sicurezza sul lavoro; - ad assumere un atteggiamento equo e corretto nei confronti di clienti, fornitori e concorrenti; - a mantenere rapporti ispirati a correttezza ed integrità con la pubblica amministrazione e con i partiti politici; - a considerare la tutela dell'ambiente e la prevenzione di ogni forma di inquinamento un impegno costante; come associati - a partecipare alla vita associativa; - a contribuire alle scelte associative in piena integrità ed autonomia da pressioni interne ed esterne, avendo come obiettivo prioritario l'interesse dell'intera categoria e dell'Unione; - a mantenere un rapporto associativo pieno ed escludere rapporti associativi con organizzazioni concorrenti. Inoltre, gli imprenditori eletti negli organi direttivi dell'Unione - l'elezione è subordinata alla verifica della piena rispondenza dei candidati ad una rigorosa e sostanziale aderenza ad ineccepibili comportamenti personali, professionali ed associativi - si impegnano, tra l'altro, a: - assumere gli incarichi per spirito di servizio verso gli associati, il sistema confederale ed il mondo esterno, senza avvalersene per vantaggi diretti o indiretti. Tutte le cariche associative sono gratuite; - mantenere un comportamento ispirato ad autonomia, integrità, lealtà e senso di responsabilità nei confronti degli associati e delle istituzioni, azzerando le personali opzioni politiche nel corso dell'incarico; - seguire le direttive confederali, contribuendo al dibattito nelle sedi proprie, ma mantenendo l'unità del sistema verso il mondo esterno; - trattare gli associati con uguale dignità a prescindere dalle loro dimensioni e settori di appartenenza; - mantenere con le forze politiche un comportamento ispirato ad autonomia ed indipendenza, fornendo informazioni corrette per la definizione dell'attività legislativa ed amministrativa. La Carta dei Valori indica dieci valori, alcuni dei quali tipici dell'impresa, altri dell'associazione di imprese. I primi si riferiscono a: - l'Imprenditorialità: al centro del sistema associativo è l'impresa, che prevale sull'imprenditore. È assunto come valore sviluppare competenze e comportamenti finalizzati a far crescere la cultura d'impresa, sia tra gli associati, sia all'esterno; - la Continuità: l'impresa ha come scopo e valore fondamentale la sua continuità nel tempo. È assunta come valore la scelta di quelle soluzioni ed azioni che favoriscono continuità di risultati nel tempo e accrescimento del patrimonio del sistema delle imprese; - il Mercato: l'impresa sceglie il libero mercato come l'ambiente più favorevole per ottenere una vera e reale continuità. Il mercato va regolato solo per evitare distorsioni. È assunto come valore difendere, proteggere e sviluppare sia il mercato come luogo di confronto, sia la legittimità delle imprese competitive; - il Sistema d'Impresa: il sistema industriale vive, prospera e si sviluppa nel sistema esterno: È assunto come valore sia il fare sistema tra le imprese, sia il fare sistema tra imprese e contesto esterno;

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- Territorio e Settore: l'impresa è competitiva se è in grado di confrontarsi nel proprio settore di business, ma anche se è fortemente radicata nel territorio. È assunto come valore lo sviluppo delle condizioni della competitività lungo due assi: quello del settore e quello del territorio. I secondi si riferiscono a: - il Riconoscersi: riconoscersi e partecipare è il modo di condividere gli stessi valori d'impresa e d'associazione. È assunta come valore la partecipazione degli imprenditori associati in quanto protagonisti, prima che destinatari, delle scelte del sistema associativo; - la Differenza: esistono molte differenze tra le imprese. Differenza non vuole dire contrapposizione, ma specificità e localizzazione. È assunto come valore il pieno rispetto, riconoscimento e apprezzamento delle differenze; - la Pari Dignità: le imprese rappresentate, indipendentemente da tipologia, dimensione, ecc., sono riconosciute come diverse ma pari. È assunta come valore la tutela degli interessi attraverso decisioni ed azioni che puntano a realizzare lo sviluppo; - la Leadership: il sistema associativo esprime leadership percependo i cambiamenti ed agendo prima degli altri; in modo forte e credibile. È assunta come valore la capacità di proporre non solo agli associati, ma a tutti i protagonisti dello sviluppo, percorsi ottimali che siano possibili, oltre che desiderabili; - l'Indipendenza: il sistema associativo esercita la propria funzione e persegue i propri scopi senza accettare interferenze, in completa autonomia. È assunta come valore la propria indipendenza culturale ed operativa rispetto sia al mondo esterno, politico, istituzionale, governativo; sia all'interno, nei confronti di imprese o settori portatori di interessi specifici.

PRINCIPI DI COMPORTAMENTO Nelle relazioni con i propri interlocutori l'Unione segue due principi di comportamento: - l'autonomia e l'indipendenza; - il "fare sistema".

Autonomia e indipendenza L'autonomia, l'indipendenza, l'equidistanza dai partiti politici, il rifiuto di ogni forma di collateralismo che porterebbe a limitare la propria azione, sono valori condivisi e praticati dall'Unione al pari di tutte le altre associazioni industriali aderenti al sistema Confindustria. Si tratta di una scelta fondamentale, in quanto consente al sistema associativo una libertà di azione a 360 gradi, senza condizionamenti esterni di alcun genere, nella piena ed effettiva possibilità di essere sempre portavoce autentico e autorevole delle imprese associate, alle quali soltanto deve rendere conto. L'autonomia e l'indipendenza dalla sfera politica è assicurata, concretamente ed effettivamente, dalla presenza di disposizioni di carattere interno tese alla più netta e scrupolosa separazione tra incarichi negli organi direttivi delle associazioni appartenenti al sistema Confindustria e cariche politiche.

"Fare sistema" La pratica della coalizione - fare cioè rete con gli altri attori sociali e con le istituzioni del territorio - deriva dall'acquisita consapevolezza che, finita l'epoca dello sviluppo spontaneo, è necessario attivare logiche di sistema, valorizzando tutti i fattori interni ed esterni alle imprese per accrescere la competitività economico- territoriale nel suo complesso. L'Unione è impegnata nel farsi portavoce delle istanze dell'impresa e nel cooperare per il miglioramento del contesto socio-economico, offrendo alle istituzioni locali, regionali e nazionali, la propria collaborazione sul piano propositivo e fattivo, ma contemporaneamente chiedendo anche il coraggio di scelte ambiziose e coerenti, in ogni settore della cosa pubblica.

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CONVENZIONI STIPULATE DALL'UNIONE

Energia elettrica e gas metano - Fornitura di fonti energetiche a condizioni vantaggiose con il Consorzio d’acquisto Energi.Va; - Check-up gratuito dei costi energetici oltre a servizi di consulenza tecnica e amministrativa e auditing energetico a prezzi convenzionati con SPI Power divisione energia di Servizi e Promozioni Industriali.

Veicoli aziendali noleggio auto - Sconti sul noleggio di autovetture e veicoli commerciali con Audi Zentrum Varese e Centro Porsche Varese, Hertz, Europcar, Leasys, Sicily by Car marchio Auto Europa; - Tariffe particolari per il servizio di autonoleggio con conducente offerte da T.G.S. Autoservizi di Busto Arsizio. acquisto veicoli - Tariffe particolari per l’acquisto di vetture nuove Audi presso la Concessionaria Audi Zentrum Varese; - Tariffe particolari per l’acquisto di vetture BMW e MINI presso le concessionarie Auto Class di Busto Arsizio, Nuova Trebicar di Varese e Sarma di Saronno; - Condizioni vantaggiose per l’acquisto di vetture Chevrolet presso la Concessionaria AB Motors di Caronno Pertusella; - Tariffe particolari per l’acquisto e il noleggio di veicoli commerciali e di vetture Citroen presso i centri Terreni élsauto di Busto Arsizio, Gallarate e Nerviano; - Tariffe particolari per l'acquisto di vetture nuove Renault presso le Concessionarie G.&G. Paglini Spa di , , Varese.

carburanti e servizi - Prezzi scontati con le carte di credito Agip Multicard, TotalErg, euroShell Card e mycard Tamoil; - Tariffe scontate per l'acquisto delle tessere ACI Sistema e ACI Gold con Automobile Club d’Italia; - Buoni per l’acquisto di carburanti a condizioni vantaggiose da utilizzare presso i punti vendita Eni, Shell, TotalErg.

Telecomunicazioni - Sconti sulle tariffe telefoniche in virtù degli accordi sottoscritti da RetIndustria di Confindustria con Impresa Semplice, Telecom Italia per la telefonia fissa, Tim per la telefonia mobile; - Tariffe scontate per l’acquisto di traffico mobile e internet mobile con Wind; - Analisi gratuita dei costi sulla telefonia, mobile e fissa, e delle telecomunicazioni in genere con MF Consulting.

Information technology e prodotti per l’ufficio - Sconti per l’acquisto e il noleggio di dispositivi multifunzione Canon con Eprom Srl di Buguggiate; - Ingresso gratuito allo Smau 2013; - Prova gratuita dei servizi ViWin® (Virtualizzazione di Windows) e ViWin® nOff (Server Virtuali Dedicati) offerti da fastERA® Srl, leader nella fornitura di prodotti e servizi in ambito Cloud Computing; - prezzi scontati sugli 8.000 prodotti a catalogo per l’ambiente di lavoro e di diverse categorie merceologiche con Lyreco; - tariffe scontate sui servizi di messaggistica SMS tramite internet con Skebby; - Sconti per l'acquisto on line di articoli informatici ed hi-tech con Compushop; - Sconti per il noleggio di stampanti laser e di multifunzione, bianco/nero e colore e di postazioni di lavoro con Cosmic Blue Team (CBT).

Logistica - Check–up gratuito degli organi di sicurezza e della verifica della documentazione obbligatoria dei carrelli elevatori con Faro Service.

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Trasporto di persone aereo - Sconti di acquisto sulla biglietteria aerea nazionale ed internazionale con Alitalia, Air One, Cathay Pacific, Darwin Airline, EasyJet, Finnair, Meridiana. ferroviario - Adesione gratuita al programma Corporate Travel B2B di Trenitalia per l’acquisto di biglietti ferroviari con pagamento differito, incentivi sul volume di traffico e accesso a sconti diretti sull'acquisto della biglietteria ferroviaria on line.

Servizi aeroportuali - Tariffa ridotta per la tessera annuale di socio Club Sea per usufruire dei servizi negli aeroporti di Malpensa e Linate; - Sala riunioni attrezzata con apparecchiature informatiche e telematiche a disposizione gratuitamente per incontri d’affari e accoglienza ospiti previa prenotazione telefonica.

Risorse Umane agenzie per il lavoro - Fornitura di lavoratori interinali a condizioni economiche vantaggiose offerte da GI Group, Openjobmetis, Orienta, Randstad Italia, Umana. fringe benefits - Sconti per l’acquisto di buoni pasto con Ticket Restaurant, City Time, Day Ristoservice; - Sconti per l’acquisto di buoni regalo Cadhoc, Ticket Compliments; - tariffe scontate con Welfare Company società specializzata nella creazione di reti per il welfare aziendale.

idee regalo - Idee e soluzioni regalo a condizioni vantaggiose con Lindt;

Centro Congressi, Alberghi e Ristorazione - Tariffe agevolate per l’accesso alle strutture congressuali dell’Ente Camera di Commercio di Varese: Centro Congressi Ville Ponti, MalpensaFiere e Sala Campiotti presso il palazzo della Camera di Commercio; - Pranzi di lavoro a prezzi scontati con il ristorante Idea Verde di Olgiate Olona; - Tariffe scontate rispetto alle migliori tariffe disponibili del giorno per pernottamenti presso le catene alberghiere Accor Hospitality e Starhotels.

Arte, cultura, spettacolo - Condizioni favorevoli per l'accesso alla struttura museale Maga – Museo Arte Gallarate.

Comunicazione aziendale - Tariffe particolari sulla fornitura di servizi e prodotti per la videoconferenza con Aethra.net.

Carte di credito - CartaSi Business Confindustria a condizioni speciali; - Condizioni agevolate per l’ottenimento della Carta Aziendale e della Carta Oro di American Express.

Tassi e condizioni di credito - Sistema delle garanzie: Confidi Lombardia, sede di Varese, ente di garanzia vigilato dalla Banca d’Italia ex art. 107 TUB, convenzionato con oltre settanta tra Istituti di credito e società di leasing; - Assistenza completa alle imprese per facilitare l'accesso al credito alle migliori condizioni di mercato.

Informazioni commerciali e recupero crediti - Sconti per l’acquisto di informazioni commerciali, economiche e societarie con Cribis D&B; - tariffe di miglior favore sui servizi inerenti la gestione del rischio, il marketing e il recupero del credito con Cerved Group, tramite le business unit Lince, Databank e Finservice;

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- tariffe di miglior favore su informazioni commerciali e recupero crediti, sia per l’Italia che per l’estero, con Assicom; - tariffe particolari per l’acquisto di informazioni commerciali e di impresa e per la gestione ed assicurazione dei crediti offerte da Coface.

Previdenza e assistenza sanitaria per imprenditori - Tariffe particolari per la copertura previdenziale e l’assistenza sanitaria integrativa con Previndustria; - Tariffe scontate sia per l’impresa che per i propri dipendenti sulle coperture assicurative per i rischi connessi alla tutela dell’impresa e della persona con INA Assitalia GPM Insurance Broker di Varese; - Prodotti assicurativi scontati e riservati, anche a titolo personale, per legali rappresentanti, soci, imprenditori e loro familiari attraverso il sito e-commerce Pronto Polizza di Europ Assistance.

Ambiente e Sicurezza - Smaltimento dei rifiuti industriali in genere con Ecoitalia S.r.l.; - Smaltimento dei rifiuti prodotti dalle lavorazioni grafiche Blu Ambiente S.r.l.; - Servizio gratuito di raccolta, trasporto e smaltimento/recupero di toner, cartucce per stampanti e fotocopiatrici esauste e servizio di microraccolta o macroraccolta dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), con Ambrologistica Srl di Gallarate; - Sconto sul prezzo di listino per l’acquisto del software “Sustainability Data Manager” (SDM), per la creazione e la gestione del sistema informativo della sostenibilità d’impresa con Avanzi Srl.

Verifiche strumenti di misura - Condizioni economiche vantaggiose con il Centro Tessile Cotoniero & Abbigliamento di Busto Arsizio e TR Metrologia Srl di Cairate.

Ricerca & sviluppo - Consulenza in materia di proprietà industriale e servizio di tutela dell’innovazione e del trasferimento tecnologico attraverso la divisione Ricerca e Formazione della LIUC – Università Cattaneo; - Assistenza alle imprese nella definizione dei progetti di implementazione di sistemi RFId attraverso il Laboratorio Lab#ID della LIUC - Università Cattaneo e tariffe particolari sugli studi di fattibilità.

Marchi, brevetti, diritti SIAE - Consulenze individuali gratuite e tariffe professionali preferenziali con Bugnion Spa e Società Italiana Brevetti; - Tariffe agevolate sulle tariffe SIAE 2013.

Internazionalizzazione - Promozione delle imprese sui mercati di tutto il mondo con il consorzio estero Provex.

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ENTI E SOCIETÀ PARTECIPATI O COLLEGATI ALL'UNIONE

A.N.I.T.A. - Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici Assocaaf S.p.A. Associazione Internazionale Flaminio Bertoni Associazione per il Libero Istituto Universitario Carlo Cattaneo Associazione per la Tutela del Fiume Olona e del suo Territorio Busto Depur - Consorzio Depurazione Acque Reflue Imprenditori di Busto Arsizio CEI - Comitato Elettrotecnico Italiano Centro Tessile Cotoniero e Abbigliamento S.p.A. Cesap S.r.l. Consortile - Centro Europeo Sviluppo Applicazioni Plastiche Comitato Malpensa 2000 Cofiva S.p.A. Confidi Lombardia S.c. – Società Cooperativa di Garanzia Collettiva Fidi Distretto Aerospaziale Lombardo Energi.Va - Consorzio per l'Energia Varese Federturismo - Federazione Nazionale Industria dei Viaggi e del Turismo Fondazione Culturale 1860 Gallarate Città GEI – Gruppo Economisti di Impresa GEIE - L'Europe des Entreprises Industria e Università S.r.l. Iniziativa Universitaria 1991 S.p.A. Magazzeno Storico del Verbano Prometeia S.p.A. Promindustria S.p.A. Provex - Consorzio Export-Import RetImpresa Servizi e Promozioni Industriali S.r.l. - Società Unipersonale SFC - Sistemi Formativi Confindustria S.c.p.A UNI - Ente Nazionale Italiano di Unificazione Univa Partecipazioni S.p.A. USPI - Unione Stampa Periodica Italiana Varese Investimenti S.p.A. Varese WEB S.r.l.

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COMMISSIONI, CONSULTE, OSSERVATORI PUBBLICI PARTECIPATI DALL'UNIONE

L'Unione partecipa, con propri rappresentanti, ad organismi decisionali o consultivi di enti pubblici con attività istituzionale nel campo del diritto del lavoro e della previdenza sociale. In particolare: - Comitato provinciale INPS; - Commissione provinciale Cassa Integrazione Guadagni; - Commissione provinciale lavoro, formazione professionale e istruzione e relative sottocommissioni: - Disabili - Formazione e Apprendistato - Ammortizzatori Sociali - Commissione provinciale conciliazione; - Commissione tecnico-scientifica per l'attuazione del progetto-obiettivo “Prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro” presso Regione Lombardia; - Commissione CCIAA per la premiazione al lavoro; - Commissione Provinciale di coordinamento presso ASL Varese (ex art. 7 Decreto n. 81/2008); - Comitato consultivo provinciale INAIL; - Comitato regionale INAIL; - Comitato per la promozione dell'imprenditorialità femminile presso la CCIAA; - Comitato per il lavoro e l’emersione del sommerso (CLES); - Consiglio territoriale per l'immigrazione; - Osservatorio Credito e Finanza presso CCIAA; - Organismo Paritetico Provinciale in materia di sicurezza; - Laboratorio prevenzione infortuni settore metalmeccanico (c/o Regione Lombardia). L'Unione partecipa, inoltre, tramite propri rappresentanti designati, ai più importanti organismi pubblici, con apporto di esperienza e di collaborazione nell'affrontare le tematiche relative alle società e al territorio. In particolare: - Tavolo competitività CCIAA; - Osservatorio Provinciale per l’Internazionalizzazione; - Osservatorio congiunturale presso CCIAA; - Comitato Carcere e Territorio presso Provincia; - Commissione provinciale usi e consuetudini CCIAA Varese; - Commissione Rilevazione Prezzi per l’edilizia CCIAA Varese; - Tavolo provinciale per il monitoraggio dell’andamento del credito a favore delle famiglie e delle imprese c/o Prefettura di Varese; - Commissione licenze autotrasporto c/proprio - Ispettorato Provinciale Motorizzazione; - Commissioni comunali di controllo per la rilevazione dei prezzi al consumo - Comune di Varese; - Consulta permanente economia, lavoro e politiche di sviluppo presso Comune di Saronno. - Comitato Consultivo per la valutazione delle richieste di agevolazioni contributive per il rimpiego dei dirigenti DL 405/96 (c/o Agenzia per l’Impiego della Lombardia)

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SETTORI DI INTERVENTO E SERVIZI OFFERTI DALLA SPI - SERVIZI & PROMOZIONI INDUSTRIALI SRL

Sicurezza sul lavoro: • Verifiche di conformità macchine e luoghi di lavoro; • Verifiche adempimenti tecnico-amministrativi; • Valutazione dei rischi D. Lgs. N. 81/2008; • Assistenza per lo svolgimento di pratiche amministrative; • Indagini strumentali chimiche, fisiche, micro-biologiche; • Assistenza per la marcatura CE di macchine ed impianti; • Implementazione di Sistemi di Gestione della Sicurezza secondo la BS OHSAS 18001:2007; • Supporto nel mantenimento del Sistema di Gestione della Sicurezza. Ambiente: • Verifiche adempimenti tecnico-amministrativi; • Consulenza tecnica su argomenti specifici; • Campionamento ed analisi chimiche di acque, rifiuti, aria; • Assistenza tecnica per le aziende a rischio di incidente rilevante; • Predisposizione delle pratiche per la richiesta di Autorizzazione Integrata Ambientale dei complessi IPPC ; • Predisposizione delle pratiche per la richiesta di autorizzazione delle emissioni in atmosfera; • Compilazione e consegna della dichiarazione annuale MUD; • Pratiche idrogeologiche; • Studi di bonifica ambientale di siti inquinati e/o dismessi; • Valutazione dell'impatto ambientale di nuove installazioni, o impianti esistenti; • Raccolta, trattamento, smaltimento e recupero di rifiuti biologici, industriali speciali e tossico nocivi; • Bonifiche di siti con presenza di amianto; • Implementazione di Sistemi di Gestione Ambientale secondo la norma UNI EN ISO 14001:2004; • Supporto nel mantenimento del Sistema di Gestione Ambientale; • Valutazioni d’impatto acustico; • Studi di bonifica acustica. Formazione: • Presentazione e gestione di piani formativi finanziati da Fondimpresa (conto formazione e conto sistema) e Fondirigenti; • Progettazione e docenza di corsi di formazione aziendali e pluriaziendali (a pagamento e finanziati) nelle principali aree di interesse per le imprese: sicurezza, qualità, ambiente, produzione, manutenzione, risorse umane, marketing, vendite, informatica e linguistica. Ingegneria: • Progettazione di nuovi stabilimenti; • Progettazione di strutture metalliche di ogni genere; • Progetti di impianti elettrici di bassa e media tensione; • Progetti di adeguamento alle norme di prevenzione incendi; • Progettazione di insonorizzazioni e bonifiche acustiche; • Progettazione di impianti di aspirazione e abbattimento di inquinanti atmosferici; • Progettazione edilizie in campo industriale (fondazioni di impianti ecc.). Qualità: • Diagnosi del Sistema di Gestione della Qualità; • Assistenza per il raggiungimento della certificazione aziendale di qualità in accordo con le norme UNI EN ISO 9001:2008; • Identificazione dei costi della non qualità; • Supporto nel mantenimento del sistema di gestione della qualità. Organizzazione aziendale: • Studio della struttura organizzativa aziendale; • Studi e analisi di tempi e metodi, compilazione dei cicli di lavorazione; • Gestione dei magazzini studio dei flussi dei materiali; • Sistemi di programmazione della produzione;

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• Assistenza per la definizione del premio di risultato. • Progettazione di Modelli di Gestione e Organizzazione idonei al D.Lgs.231/01; • Supporto per la diffusione e mantenimento del modello: formazione del personale relativo al decreto e al modello organizzativo implementato in azienda, impostazione delle attività di audit; Finanziamenti: • Studio e predisposizione richieste per finanziamenti agevolati relativi a progetti di innovazione tecnologica e ricerca applicata - • Studio e predisposizione richieste per finanziamenti agevolati relativi ad investimenti produttivi • Studio e predisposizione richieste per finanziamenti agevolati relativi all'internazionalizzazione delle imprese • Piani e progetti finanziabili in ambito europeo; • Studio e predisposizione di richieste per finanziamenti agevolati per l'acquisto e la vendita di macchine; • Consulenza per l'esame delle polizze assicurative già in atto e assistenza per una eventuale migliore copertura dei rischi. Sanità: • Predisposizione di piani sanitari aziendali; • Assistenza sanitaria alle imprese. Risparmio energetico: • Determinazione del flusso energetico di stabilimento; • Analisi dei consumi energetici aziendali; • Consulenza tecnica per la stipulazione di contratti di fornitura (gas, energia elettrica, ecc.); • Studio di convenienza e fattibilità per impianti di cogenerazione. Editoria: • Gestione editoriale del periodico Varesefocus; • Pubblicazioni di vario tipo a supporto di specifici adempimenti legislativi. Privacy: • Verifica degli adempimenti amministrativi; • Supporto per lo svolgimento degli adempimenti richiesti dal D.lgs.196/03; • Stesura del documento di Sicurezza informatica. Servizi tecnici • Affiancamento ai servizi tecnici aziendali per lo sviluppo di nuovi progetti produttivi e di adeguamento a normative di sicurezza ed ambientali. Innovazione Tecnologica • Supporto per l’individuazione specifica di programmi di innovazione tecnologica finanziabili in ambito sia nazionale sia europeo; • Monitoraggio continuativo delle opportunità di finanziamento; • Supporto operativo nella redazione e presentazione della documentazione necessaria conforme alle richieste di bandi complessi; • Organizzazione di incontri formativi riguardanti i contenuti e il funzionamento di programmi comunitari e nazionali; • Facilitazione della dematerializzazione documentale al fine di snellire sia le procedure interne, sia le comunicazioni con le istituzioni (es. distribuzione di caselle di Posta Elettronica Certificata).

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