ACTA ORDINIS FRATRUM MINORUM VEL AD ORDINEM QUOQUO MODO PERTINENTIA

IUSSU ET AUCTORITATE Fr. JOSÉ RODRÍGUEZ CARBALLO

TOTIUS ORD. FR. MIN. MINISTRI GENERALIS

IN COMMODUM PRAESERTIM RELIGIOSORUM SIBI SUBDITORUM IN LUCEM AEDITA

Veritatem facientes in caritate (Eph. 4,15). Peculiari prorsus laude dignum putavimus, dilecte Fili, consilium quo horum Actorum collectio atque editio suscepta est.

(Ex Epist. Leonis Pp. XIII ad Min. Gen.)

ROMA CURIA GENERALIS ORDINIS CUM APPROBATIONE ECCLESIASTICA Fr. José R. Carballo, ofm, Min. Gen.

Fr. Luigi Perugini Director

Fr. Gianpaolo Masotti Director responsabilis

Autoriz. N. 10240 del Trib. di Roma, 8-3-1965

Impaginazione e grafica John Abela per l’Ufficio Comunicazioni OFM – Roma

Stampato dalla Tipografia Mancini s.a.s. – Tivoli (Roma) nel mese di settembre dell’anno 2010 EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS

1. Discorso all’Udienza Generale del Mer� Cari fratelli e sorelle, questo fatto ci invita a coledì: Beato Giovanni Duns Scoto ricordare quante volte, nella storia della Chie- Piazza S. Pietro, 07.07.2010 sa, i credenti hanno incontrato ostilità e subito perfino persecuzioni a causa della loro fedeltà IL POPOLO DI DIO È MAGISTERO e della loro devozione a Cristo, alla Chiesa e CHE PRECEDE LA TEOLOGIA al Papa. Noi tutti guardiamo con ammirazione a questi cristiani, che ci insegnano a custodire Cari fratelli e sorelle, come un bene prezioso la fede in Cristo e la questa mattina – dopo alcune catechesi su comunione con il Successore di Pietro e, così, diversi grandi teologi – voglio presentarvi con la Chiesa universale. un’altra figura importante nella storia della te- Tuttavia, i rapporti fra il re di Francia e il ologia: si tratta del beato Giovanni Duns Sco- successore di Bonifacio VIII ritornarono ben to, vissuto alla fine del secolo XIII. Un’antica presto amichevoli, e nel 1305 Duns Scoto po- iscrizione sulla sua tomba riassume le coordi- té rientrare a Parigi per insegnarvi la teologia nate geografiche della sua biografia: «l’Inghil- con il titolo di Magister regens, oggi si direbbe terra lo accolse; la Francia lo istruì; Colonia, professore ordinario. Successivamente, i Su- in Germania, ne conserva i resti; in Scozia egli periori lo inviarono a Colonia come professo- nacque». Non possiamo trascurare queste in- re dello Studio teologico francescano, ma egli formazioni, anche perché possediamo ben po- morì l’8 novembre del 1308, a soli 43 anni di che notizie sulla vita di Duns Scoto. Egli nac- età, lasciando, comunque, un numero rilevante que probabilmente nel 1266 in un villaggio, di opere. che si chiamava proprio Duns, nei pressi di A motivo della fama di santità di cui gode- Edimburgo. Attratto dal carisma di san Fran- va, il suo culto si diffuse ben presto nell’Ordi- cesco d’Assisi, entrò nella Famiglia dei Frati ne francescano e il Venerabile Papa Giovanni minori, e nel 1291, fu ordinato sacerdote. Do- Paolo II volle confermarlo solennemente bea- tato di un’intelligenza brillante e portata alla to il 20 Marzo 1993, definendolo «cantore del speculazione – quell’intelligenza che gli me- Verbo incarnato e difensore dell’Immacolata ritò dalla tradizione il titolo di Doctor subtilis, Concezione». In questa espressione è sintetiz- “Dottore sottile”– Duns Scoto fu indirizzato zato il grande contributo che Duns Scoto ha agli studi di filosofia e di teologia presso le offerto alla storia della teologia. celebri Università di Oxford e di Parigi. Con- Anzitutto, egli ha meditato sul Mistero clusa con successo la formazione, intraprese dell’Incarnazione e, a differenza di molti pen- l’insegnamento della teologia nelle Universi- satori cristiani del tempo, ha sostenuto che il tà di Oxford e di Cambridge, e poi di Parigi, Figlio di Dio si sarebbe fatto uomo anche se iniziando a commentare, come tutti i Maestri l’umanità non avesse peccato. Egli afferma del tempo, le Sentenze di Pietro Lombardo. nella “Reportata Parisiensa”: «Pensare che Le opere principali di Duns Scoto rappresenta- Dio avrebbe rinunciato a tale opera se Adamo no appunto il frutto maturo di queste lezioni, e non avesse peccato sarebbe del tutto irragio- prendono il titolo dai luoghi in cui egli insegnò: nevole! Dico dunque che la caduta non è stata Opus Oxoniense (Oxford), Reportatio Cambri- la causa della predestinazione di Cristo, e che gensis (Cambridge), Reportata Parisiensia (Pa- – anche se nessuno fosse caduto, né l’angelo rigi). Da Parigi si allontanò quando, scoppiato né l’uomo – in questa ipotesi Cristo sarebbe un grave conflitto tra il re Filippo IV il Bello e il stato ancora predestinato nella stessa maniera» Papa Bonifacio VIII, Duns Scoto preferì l’esilio (in III Sent., d. 7, 4). Questo pensiero, forse un volontario, piuttosto che firmare un documen- po’ sorprendente, nasce perché per Duns Sco- to ostile al Sommo Pontefice, come il re aveva to l’Incarnazione del Figlio di Dio, progettata imposto a tutti i religiosi. Così – per amore alla sin dall’eternità da parte di Dio Padre nel suo Sede di Pietro –, insieme ai Frati francescani, piano di amore, è compimento della creazione, abbandonò il Paese. e rende possibile ad ogni creatura, in Cristo e 196 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2 per mezzo di Lui, di essere colmata di grazia, redenzione. Perciò i teologi si opponevano a e dare lode e gloria a Dio nell’eternità. Duns questa tesi. Duns Scoto, allora, per far capi- Scoto, pur consapevole che, in realtà, a causa re questa preservazione dal peccato originale, del peccato originale, Cristo ci ha redenti con sviluppò un argomento che verrà poi adottato la sua Passione, Morte e Risurrezione, ribadi- anche dal beato Papa Pio IX nel 1854, quando sce che l’Incarnazione è l’opera più grande e definì solennemente il dogma dell’Immacolata più bella di tutta la storia della salvezza, e che Concezione di Maria. E questo argomento è essa non è condizionata da nessun fatto con- quello della “Redenzione preventiva”, secon- tingente, ma è l’idea originale di Dio di unire do cui l’Immacolata Concezione rappresenta finalmente tutto il creato con se stesso nella il capolavoro della Redenzione operata da Cri- persona e nella carne del Figlio. sto, perché proprio la potenza del suo amore e Fedele discepolo di san Francesco, Duns della sua mediazione ha ottenuto che la Madre Scoto amava contemplare e predicare il Miste- fosse preservata dal peccato originale. Quindi ro della Passione salvifica di Cristo, espressio- Maria è totalmente redenta da Cristo, ma già ne dell’amore immenso di Dio, il Quale co- prima della concezione. I Francescani, suoi munica con grandissima generosità al di fuori confratelli, accolsero e diffusero con entusia- di sé i raggi della Sua bontà e del Suo amore smo questa dottrina, e altri teologi – spesso (cfr Tractatus de primo principio, c. 4). E que- con solenne giuramento – si impegnarono a sto amore non si rivela solo sul Calvario, ma difenderla e a perfezionarla. anche nella Santissima Eucaristia, della quale A questo riguardo, vorrei mettere in evi- Duns Scoto era devotissimo e che vedeva co- denza un dato, che mi pare importante. Teolo- me il Sacramento della presenza reale di Gesù gi di valore, come Duns Scoto circa la dottrina e come il Sacramento dell’unità e della comu- sull’Immacolata Concezione, hanno arricchito nione che induce ad amarci gli uni gli altri e con il loro specifico contributo di pensiero ciò ad amare Dio come il Sommo Bene comune che il Popolo di Dio credeva già spontanea- (cfr Reportata Parisiensia, in IV Sent., d. 8, q. mente sulla Beata Vergine, e manifestava ne- 1, n. 3). gli atti di pietà, nelle espressioni dell’arte e, in Cari fratelli e sorelle, questa visione teolo- genere, nel vissuto cristiano. Così la fede sia gica, fortemente “cristocentrica”, ci apre alla nell’Immacolata Concezione, sia nell’Assun- contemplazione, allo stupore e alla gratitudi- zione corporale della Vergine era già presente ne: Cristo è il centro della storia e del cosmo, è nel Popolo di Dio, mentre la teologia non ave- Colui che dà senso, dignità e valore alla nostra va ancora trovato la chiave per interpretarla vita! Come a Manila il Papa Paolo VI, anch’io nella totalità della dottrina della fede. Quindi oggi vorrei gridare al mondo: «[Cristo] è il il Popolo di Dio precede i teologi e tutto questo rivelatore del Dio invisibile, è il primogenito grazie a quel soprannaturale sensus fidei, cioè di ogni creatura, è il fondamento di ogni cosa; a quella capacità infusa dallo Spirito Santo, Egli è il Maestro dell’umanità, è il Redentore; che abilita ad abbracciare la realtà della fede, Egli è nato, è morto, è risorto per noi; Egli è il con l’umiltà del cuore e della mente. In questo centro della storia e del mondo; Egli è Colui senso, il Popolo di Dio è “magistero che pre- che ci conosce e che ci ama; Egli è il compa- cede”, e che poi deve essere approfondito e in- gno e l’amico della nostra vita… Io non finirei tellettualmente accolto dalla teologia. Possano più di parlare di Lui» (Omelia, 29 novembre sempre i teologi mettersi in ascolto di questa 1970). sorgente della fede e conservare l’umiltà e la Non solo il ruolo di Cristo nella storia della semplicità dei piccoli! L’avevo ricordato qual- salvezza, ma anche quello di Maria è oggetto che mese fa dicendo: «Ci sono grandi dotti, della riflessione del Doctor subtilis. Ai tempi grandi specialisti, grandi teologi, maestri della di Duns Scoto la maggior parte dei teologi op- fede, che ci hanno insegnato molte cose. Sono poneva un’obiezione, che sembrava insormon- penetrati nei dettagli della Sacra Scrittura… tabile, alla dottrina secondo cui Maria Santis- ma non hanno potuto vedere il mistero stesso, sima fu esente dal peccato originale sin dal il vero nucleo… L’essenziale è rimasto nasco- primo istante del suo concepimento: di fatto, sto! Invece, ci sono anche nel nostro tempo l’universalità della Redenzione operata da Cri- i piccoli che hanno conosciuto tale mistero. sto, a prima vista, poteva apparire compromes- Pensiamo a santa Bernardette Soubirous; a sa da una simile affermazione, come se Maria santa Teresa di Lisieux, con la sua nuova lettu- non avesse avuto bisogno di Cristo e della sua ra della Bibbia ‘non scientifica’, ma che entra EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 197 nel cuore della Sacra Scrittura» (Omelia. S. zando quella disposizione all’ascolto della Sua Messa con i Membri della Commissione Teo- voce, che egli chiama potentia oboedientialis: logica Internazionale, 1 dicembre 2009). quando noi ci mettiamo in ascolto della Rive- Infine, Duns Scoto ha sviluppato un punto a lazione divina, della Parola di Dio, per acco- cui la modernità è molto sensibile. Si tratta del glierla, allora siamo raggiunti da un messaggio tema della libertà e del suo rapporto con la vo- che riempie di luce e di speranza la nostra vita lontà e con l’intelletto. Il nostro autore sottoli- e siamo veramente liberi. nea la libertà come qualità fondamentale della Cari fratelli e sorelle, il beato Duns Scoto volontà, iniziando un’impostazione di tenden- ci insegna che nella nostra vita l’essenziale è za volontaristica, che si sviluppò in contrasto credere che Dio ci è vicino e ci ama in Cristo con il cosiddetto intellettualismo agostiniano Gesù, e coltivare, quindi, un profondo amore e tomista. Per san Tommaso d’Aquino, che a Lui e alla sua Chiesa. Di questo amore noi segue sant’Agostino, la libertà non può con- siamo i testimoni su questa terra. Maria San- siderarsi una qualità innata della volontà, ma tissima ci aiuti a ricevere questo infinito amore il frutto della collaborazione della volontà e di Dio di cui godremo pienamente in eterno dell’intelletto. Un’idea della libertà innata e nel Cielo, quando finalmente la nostra anima assoluta collocata nella volontà che precede sarà unita per sempre a Dio, nella comunione l’intelletto, sia in Dio che nell’uomo, rischia, dei santi. infatti, di condurre all’idea di un Dio che non Benedetto XVI sarebbe legato neppure alla verità e al bene. Il desiderio di salvare l’assoluta trascendenza [L’Osservatore Romano, 8 luglio 2010, p. 1] e diversità di Dio con un’accentuazione così radicale e impenetrabile della sua volontà non tiene conto che il Dio che si è rivelato in Cri- 2. Relazione del Card. Franc Rodé in oc� sto è il Dio “logos”, che ha agito e agisce pie- casione del 750° anniversario della cele� no di amore verso di noi. Certamente, come brazione del Capitolo di Narbonne afferma Duns Scoto nella linea della teologia (Narbonne, 12 aprile 2010) francescana, l’amore supera la conoscenza ed è capace di percepire sempre di più del pen- LE COSTITUZIONI siero, ma è sempre l’amore del Dio “logos” NELLA VITA RELIGIOSA OGGI (cfr Benedetto XVI, Discorso a Regensburg, Insegnamenti di Benedetto XVI, II [2006], p. « … torna oggi impellente per ogni Istituto 261). Anche nell’uomo l’idea di libertà asso- la necessità di un rinnovato riferimento alla luta, collocata nella volontà, dimenticando il Regola, perché in essa e nelle Costituzioni è nesso con la verità, ignora che la stessa libertà racchiuso un itinerario di sequela, qualificato deve essere liberata dei limiti che le vengono da uno specifico carisma autentificato dalla dal peccato. Chiesa». Parlando ai seminaristi romani – l’an- (Giovanni Paolo ii, Vita Consecrata, 37) no scorso – ricordavo che «la libertà in tutti i tempi è stata il grande sogno dell’umanità, Introduzione sin dagli inizi, ma particolarmente nell’epoca Carissimi fratelli e sorelle, condivido la moderna» (Discorso al Pontificio Seminario mia gioia di essere qui tra voi in occasione Romano Maggiore, 20 febbraio 2009). Però, della commemorazione del 750° anniversa- proprio la storia moderna, oltre alla nostra rio della celebrazione del Capitolo generale di esperienza quotidiana, ci insegna che la libertà Narbonne del 1260. Durante questo Capitolo, è autentica, e aiuta alla costruzione di una ci- le norme elaborate nel Capitolo generale del viltà veramente umana, solo quando è riconci- 1239 furono riorganizzate e completate sotto liata con la verità. Se è sganciata dalla verità, la sicura direzione di san Bonaventura. Furono la libertà diventa tragicamente principio di di- fissate in un corpo organico di leggi che prese struzione dell’armonia interiore della persona il nome di Constitutiones Narbonensi. Diver- umana, fonte di prevaricazione dei più forti e se volte aggiornate e arricchite di altri Statuti dei violenti, e causa di sofferenze e di lutti. La e Atti capitolari, le Costituzioni di Narbonne libertà, come tutte le facoltà di cui l’uomo è hanno segnato le varie tappe di sviluppo che dotato, cresce e si perfeziona, afferma Duns ha conosciuto l’Ordine francescano, special- Scoto, quando l’uomo si apre a Dio, valoriz- mente nei primi secoli della sua lunga storia. 198 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2

La celebrazione di questo giorno non costi- logico. Le Costituzioni, in pratica, sono spesso tuisce solamente un avvenimento commemo- considerate piuttosto come principi fondamen- rativo di un valore storico e spirituale innega- tali di riferimento, di difesa e di sostegno per il bile per l’Ordine dei Frati Minori Conventuali. gruppo, per l’individuo e per i superiori, nelle Questa celebrazione rappresenta, per tutti noi, loro mutue relazioni che come norme di natura un’occasione propizia per riflettere sull’im- spirituale. In numerose occasioni, il riferimen- portanza e il valore delle Regole e delle Costi- to vincolante alle regole comuni è accettata so- tuzioni1 nella vita di ogni Istituto e, in genera- lo per assicurare un funzionamento corretto e le, per la vita religiosa oggi. ordinato della vita del gruppo. Nel contesto attuale, in cui la vita consacra- In tale contesto, è più che mai necessario ta, particolarmente in Occidente, mostra segni riaffermare l’importanza, il valore e la centra- di fragilità, che non sono costituiti solo dall’in- lità delle Costituzioni per la vita degli Istituti e vecchiamento e dalla diminuzione delle voca- delle persone consacrate. zioni, «torna impellente per ogni Istituto la necessità di un rinnovato riferimento alla Re- Importanza, valore e centralità delle Costitu- gola». Non può esistere, di fatto, un autentico zioni nella vita degli Istituti rinnovamento della vita e dell’apostolato degli Le Costituzioni, come sappiamo bene, han- Istituti senza passare attraverso un’attenzione no un valore e un significato fondamentali rinnovata verso le Costituzioni. Infatti, solo nella vita degli Istituti, perché trovano la loro le Costituzioni possono «offrire alle persone sorgente nell’ispirazione che lo Spirito Santo consacrate – oltre la garanzia d’un itinerario ha concesso ai Fondatori e che la Chiesa ha particolare di sequela Christi, qualificato da riconosciuta come autentica. uno specifico carisma autenticato dalla Chie- All’origine di ogni Istituto, di fatto, abbia- sa – un criterio sicuro per ricercare le forme mo un carisma iniziale, cioè l’irruzione dello adeguate di una testimonianza che sappia ri- Spirito su un uomo o una donna che costitu- spondere alle esigenze del momento senza al- isce il punto di partenza, la «parola» partico- lontanarsi dall’ispirazione iniziale»2. lare secondo la quale i suoi discepoli devono La Chiesa chiede continuamente ai consa- vivere5. Man mano che il fondatore/fondatrice crati di lasciarsi conquistare, con slancio sem- vive questo dono spirituale dal quale si lascia pre nuovo, dalla loro missione di santità e testi- condurre e nel modo in cui lo cura, vengono monianza, affinché l’amore di Dio sia visibile definite alcune costanti della dottrina, della vi- per il mondo. Quest’invito si trasforma in un ta, dell’azione e, in un momento determinato, forte appello a vivere le Costituzioni con più vengono messe per iscritto dai fondatori stessi grande coscienza e fedeltà in modo da «ripro- o da altri. Si tratta della Regola, delle Costitu- porre con coraggio l’intraprendenza, l’inventi- zioni. va e la santità dei fondatori e delle fondatrici, Dal momento in cui questi scritti sono ap- come risposta ai segni dei tempi emergenti nel provati dalla Chiesa, diventano norme di vita mondo di oggi»3. e criteri sicuri di azione per i membri dell’Isti- Sappiamo come si è approfondita, a partire tuto. Questi hanno anche la loro parola scritta, dal Concilio Vaticano II, la convinzione del ca- a cui, in quanto espressione del carisma e sal- rattere di mediazione delle Costituzioni riguardo vaguardia del patrimonio spirituale autentico, al Vangelo, norma fondamentale della vita reli- dovranno costantemente ritornare per trovare giosa4. Bisogna chiedersi, tuttavia, in che misu- in ogni situazione la volontà di Dio e il proprio ra questa convinzione è radicata oggi nel cuore cammino di santità. dei consacrati. Sono realmente convinti che le Questa espressione scritta del dono spiri- Costituzioni siano una via evangelica privilegia- tuale (Regola, Costituzioni), quando indica ta attraverso la quale incontrano il Cristo e che una relazione con qualcosa di fondamentale, sono fedeli a Lui quando seguono l’intuizione diventa, in una certa misura, indipendente dal- particolare data dallo Spirito ai Fondatori? la persona concreta e dalla figura carismatica Si tratta di una questione fondamentale e del fondatore, per manifestare il disegno per- tutt’altro che presa in considerazione. Nel mi- manente di Dio su un Istituto religioso. Que- gliore dei casi, quando non sono chiaramente sto non significa necessariamente che il testo oggetto di un pregiudizio antigiuridico diffu- costituzionale o il codice fondamentale di un so, le norme costituzionali incontrano consi- Istituto, con il passare del tempo, non debba derazione soprattutto dal punto di vista socio- essere riletto e tradotto in nuove formulazioni. EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 199

Per i membri degli Istituti di vita consacra- Chiesa, le Costituzioni sono praticamente ele- ta, la centralità e il valore delle Costituzioni vate alla categoria di guida spirituale per tutti i risiedono anche nel fatto che esse indicano membri dell’Istituto. per loro il cammino concreto verso la santi- Intese come guide d’identificazione spiri- tà e la perfezione della carità, scopo verso il tuale, le Costituzioni diventano nella vita di quale deve tendere ogni cristiano. I religiosi ogni membro un orientamento sicuro per la e le religiose, rispondendo alla chiamata del preghiera. Ricordano quello che il religioso è Signore secondo il cammino tracciato per loro ed è chiamato a essere. Se essere religioso mo- dalle Costituzioni, si sforzano di imitare più da stra «i tratti caratteristici di Gesù, casto, pove- vicino nella Chiesa «questa forma di vita che ro e obbediente»9, cioè il fatto di assumere uno il Figlio di Dio ha assunto venendo al mondo stile di vita caratterizzato dalla castità, dalla per fare la volontà del Padre e che ha proposto povertà e dall’obbedienza, dalla vita fraterna e ai discepoli che lo seguivano»6. dalla missione, ne risulta che tutto questo deve Quando un religioso fa oggi la sua profes- precisamente costituire l’oggetto del dialogo sione, dice espressamente che vuol vivere se- con Dio. Di conseguenza, se è nella preghiera condo le Costituzioni, che diventano per lui un che il religioso riafferma la sua volontà decisa cammino evangelico. In altre parole, le Costi- che Dio sia realmente il Signore di tutta la sua tuzioni sono l’applicazione del Vangelo nella esistenza, in tutte le sue dimensioni, le Costi- vita di tutti i giorni. tuzioni diventano la migliore guida per questo La Chiesa, quando esercita sua funzione dialogo e per questo incontro con Dio. propria di discernimento dei carismi e approva Questi tratti, che rivelano l’importanza, il le Costituzioni7, impegna la propria autorità in valore e la centralità delle Costituzioni per la quanto interprete del Vangelo. Le Costituzioni, vita di ogni consacrato, costituiscono come evidentemente, non sostituiscono il Vangelo, delle sfide per gli Istituti oggi e, in particolare, conducono però al Vangelo e aiutano a capire per le persone che vi assumono una respon- le sue esigenze, sono l’espressione del modo sabilità di governo. Per farvi fronte, è più che particolare con cui i fondatori, sotto l’impulso mai essenziale intensificare gli sforzi di forma- dello Spirito Santo, l’hanno letto. Nessun fon- zione allo scopo di rimettere al centro lo studio datore si è accontentato di trasmettere ai suoi approfondito del testo delle Costituzioni. Que- discepoli una copia del Vangelo. Anche quan- sto troppo spesso è stato abbandonato dopo la do un fondatore si è limitato a scegliere un cer- grande stagione del rinnovamento conciliare, to numero di passaggi evangelici, come fu il terminata con la promulgazione del Codice di caso di san Francesco d’Assisi, siamo di fron- Diritto canonico. Un rinnovamento che aveva te al Vangelo letto a partire da un’ispirazione visto tutti gli Istituti, dai grandi Ordini alle più particolare dello Spirito, rispondente ad alcune piccole Congregazioni, dagli Istituti più anti- preoccupazioni o inquietudini concrete. chi ai più recenti, affrontare un cammino di Come dice chiaramente il documento Vita rinnovamento, faticoso ma provvidenziale. consecrata8, tutti gli Istituti hanno qualcosa in comune, ognuno però lo vive e lo incarna in Revisione delle Costituzioni a partire dal rin- maniera specifica. Le Costituzioni, in quanto novamento conciliare e nel magistero recente esprimono dei carismi diversi, devono riflet- Il Concilio Vaticano ha rinnovato il concet- tere con chiarezza i tratti e gli atteggiamenti to di Costituzioni, abbandonando un modello di Gesù di fronte a suo Padre, di fronte agli abbastanza parziale e del resto relativamente uomini e di fronte a ciò che i consacrati so- recente di comprensione, per tornare al loro si- no chiamati, attraverso un dono speciale del- gnificato primitivo. Prima del Concilio Vatica- lo Spirito, a formare in loro stessi per imitare no II, infatti, i testi costituzionali sembravano il Fondatore. In questo senso, le Costituzioni sopratutto una struttura giuridica molto preci- sono quasi un’esegesi vivente del Vangelo e sa, un codice minuzioso. Pur conservando cer- un’incarnazione di Gesù Cristo. ti elementi ritenuti importanti della tradizione Le Costituzioni esprimono il loro valore dell’Istituto, non erano in grado di evidenziare nella misura in cui sono capaci di riflettere con sufficientemente la natura teologica del cari- chiarezza la spiritualità dell’Istituto, ispirata sma, troppe volte quasi nascosta sotto l’espres- dallo Spirito al Fondatore come cammino va- sione riduttiva del “fine” dell’istituzione. lido di configurazione a Gesù Cristo per lui e La svolta provocata dal Concilio Vatica- per i suoi discepoli. Una volta approvate dalla no II, con la volontà esplicita di rinnovazione 200 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2 della vita religiosa, ha toccato direttamente vano, in effetti, prendere in considerazione i la rielaborazione dei testi costituzionali 10. Il cambiamenti richiesti dalla nuova legislazione decreto Perfectae Caritatis, dopo avere defi- ecclesiale. Nel corso dell’anno della promul- nito i principi generali dell’importante dove- gazione del nuovo Codice, la Congregazione re del rinnovamento e avere richiesto che la per i Religiosi e gli Istituti secolari, affermava, vita, la preghiera, l’attività, il governo degli nel documento Essential elements, che nume- Istituti siano adattatati ai bisogni dell’aposto- rosi Istituti, che vivevano il periodo di speri- lato, alla cultura e alle circostanze, così come mentazione straordinaria previsto dall’Eccle- alla situazione reale dei membri, affermava: siae sanctae, erano «entrati in una nuova fase «perciò le Costituzioni, i “Direttori”, i libri della loro storia»15. delle usanze, delle preghiere e delle cerimo- Da parte sua, il Codice di Diritto canoni- nie e altre simili raccolte siano conveniente- co, promulgato nel 1983, considera le Costi- mente esaminati e, soppresse le prescrizioni tuzioni come espressione della sequela Christi che non sono più attuali, vengano modificati propria a ogni Istituto religioso. Raccogliendo in base ai documenti emanati da questo sa- le indicazioni postconciliari, quantunque non cro Concilio». A tal riguardo ammoniva con utilizzi il termine carisma, il Codice fissa gli saggezza: «tutti però devono tener presente elementi che devono essere necessariamente che l’auspicato rinnovamento, più che nel presenti in modo esplicito: il pensiero dei fon- moltiplicare le leggi, è da riporsi in una più datori per quanto concerne la natura, lo scopo, coscienziosa osservanza della Regole e delle lo spirito e il carattere dell’Istituto, così come Costituzioni»11. le sue sane tradizioni16; le regole fondamentali A proposito del lavoro di revisione furono per quanto riguarda il governo, la disciplina, date in seguito delle direttive più dettaglia- l’incorporazione e la formazione dei membri, te con il motu proprio Ecclesiae sanctae del così come l’oggetto proprio dei legami sacri17; 196612. Tanto il decreto Perfectae Caritatis gli elementi spirituali e giuridici per lo svilup- quanto il motu proprio Ecclesiae sanctae, non po regolare dell’Istituto, senza tuttavia molti- soltanto raccomandavano, ma obbligavano gli plicare le norme senza necessità18. Istituti religiosi a celebrare un Capitolo gene- Dopo una lunga maturazione, a volte arida, rale speciale, preceduto da un’ampia e libera costellata di tentazioni e incertezze, la quasi consultazione di tutti i loro membri, in vista totalità degli Istituti, con la promulgazione del della rielaborazione dei testi costituzionali se- nuovo Codice di Diritto canonico, è giunta condo i criteri indicati. Il documento Ecclesiae all’elaborazione degli ultimi testi costituzio- sanctae sottolineava che il dovere dei Capitoli nali rinnovati o “definitivi”19 di una nuova le- generali non si limitava a formulare delle leg- gislazione di vita: le Costituzioni. gi, ma doveva tendere a imprimere uno slancio Il lavoro di revisione delle Costituzioni di vita spirituale e apostolica13. nel contesto più ampio del rinnovamento del- I lavori si sono svolti non senza incertez- la vita religiosa voluta dal Concilio Vaticano za. Si trattava, in effetti, delle «prime armi» II, dimostra chiaramente che le Costituzioni, nel possesso della dottrina conciliare e dello o il codice fondamentale, non sono conside- studio del patrimonio universale dell’Istituto. rate come un insieme di norme minuziose, Questa fu una stagione piena di vivacità, di lu- ma piuttosto come un libro di vita in cui sono ci e di ombre, con qualche esagerazione14. In contenuti gli atteggiamenti che i religiosi e le particolare, il patrimonio spirituale dell’Istitu- religiose devono assumere nella propria vita e to (fonti del Fondatore e Regole e antiche Co- nel lavoro di ogni giorno. stituzioni, scritti vari, etc.) è stato ampiamente Le nuove Costituzioni elaborate dopo il studiato dai membri degli Istituti. Sebbene non Concilio e quelle che prendono forma oggi ci sia sempre compiuto con strumenti o metodi presentano una norma che scaturisce da una appropriati, questo studio è stato molto utile solida base biblico-teologica e da una com- per ogni famiglia religiosa. prensione approfondita del carisma di fonda- Diversi Istituti che erano ancora impegna- zione e della vita stessa. Ne segue una legge ti nel lavoro di revisione durante il periodo scritta, non in modo fisso ed immutabile come postconciliare, sapendo che prossimamente fosse scritta su tavole di pietra, ma sulla car- sarebbe stato promulgato il nuovo Codice di ne del cuore, al servizio della vita e, pertanto, Diritto canonico, ritardarono la richiesta d’ap- aperta alle possibilità di aggiornamento e di provazione delle loro Costituzioni. Desidera- sviluppo. EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 201

L’impegno verso un riferimento rinnovato al- sicuri per ricercare le forme adeguate di una le Costituzioni. Alcuni punti di attenzione nei testimonianza capace di rispondere alle esi- nostri giorni genze attuali. Nei testi attuali delle Costituzioni, il pro- La prima attenzione da mettere in atto è gresso teologico è sensibile. È il frutto d’una dunque quella della fedeltà alle Costituzioni, ventina di anni di riflessione e di esperienza perché in esse si trova il carisma riconosciu- (dagli anni 70 agli anni 90), arricchiti da una to come autentico dalla Chiesa. «I Consacrati migliore coscienza ed assimilazione del cari- troveranno nelle Costituzioni l’ispirazione e i sma originario degli Istituti. Bisogna tuttavia mezzi per promuovere, individualmente e co- deplorare uno sviluppo tipico di questi ultimi munitariamente, la maturità spirituale e il ser- decenni, caratterizzato da «una certa margina- vizio apostolico. Nell’osservanza delle proprie lizzazione» subita dalle Costituzioni in rap- Costituzioni persevereranno nella comunione porto ad altri temi o progetti. con la Chiesa e offriranno al mondo una testi- Dopo gli anni 90, una volta ricevuta l’ap- monianza di vita evangelica»22. Questa fedel- provazione ecclesiale delle Costituzioni, mi tà passa attraverso l’accettazione delle norme pare che l’interesse degli Istituti si sia spostato costituzionali nella loro totalità. Il religioso verso altre esperienze. Per vari motivi che non non le può interpretare assumendo ciò che gli è possibile esaminare qui, in molti Istituti, sia piace e rigettando quello che è conforme ai maschili sia femminili, specialmente in quelli propri gusti. La cancrena dell’individualismo dediti alla vita apostolica, si è data molta im- e di una libertà mal intesa, fortemente presente portanza all’elaborazione di Progetti comuni- nella nostra società, aggredisce non solo le co- tari o pastorali, sui quali hanno lavorato i Capi- scienze personali, ma anche le comunità e gli toli generali e le comunità particolari. Si tratta Istituti. Questa evoluzione ci impone in modo spesso di progetti che rispondono a sfide attua- ancora più imperioso una riflessione sul signi- li, come l’impegno per la giustizia sociale, per ficato autentico delle Costituzioni e sul valore la pace, per l’integrità della creazione, ecc. Ma fondante per la vita di un Istituto. La cultura può anche trattarsi di questioni relative alla ri- occidentale attuale o postmoderna si caratte- duzione numerica dei membri e alla mancanza rizza per il culto del pluralismo. Ognuno ha di vocazioni, implicando la necessità di proce- il proprio modo di vivere, i propri modelli di dere ad interventi di “ristrutturazione”, chia- pensiero, i sistemi personali di orientamento, mati molto spesso progetti di rivitalizzazione o le modalità differenti di azione. Osservandoli di riqualificazione. I termini «rifondazione» o bene, vediamo che questi atteggiamenti non «rinnovazione radicale» sono ugualmente uti- sono poi molto distanti da ciò che si vive negli lizzati. Le commissioni di esperti producono Istituti religiosi. Nella vita consacrata, infatti, studi densi ed elaborati che assorbano molto non è molto difficile scoprire delle situazioni, tempo e risorse umani. Tuttavia questi lavori ugualmente diffuse, nelle quali la Regola e le raramente conducono al rinnovamento spirito Costituzioni sono considerate come sospette, che l’Istituto aveva sperato. Si nota la difficol- se non sono brutalmente rigettate, a motivo tà sempre più diffusa delle definizioni e pro- che misconoscerebbero le personalità indivi- grammazioni20. duali e i punti di vista particolari. Avendo presente la qualità e la consisten- In secondo luogo, nell’area della formazio- za di queste problematiche, voglio ricordare ne permanente, sarebbe opportuno promuo- ancora una volta che queste sfide «possono vere una lettura continua e uno studio appro- costituire un potente appello ad approfondire fondito delle Costituzioni. Queste non sono un il vissuto proprio della vita consacrata, la cui semplice libro che, seppure importante, finisce testimonianza oggi è più che mai necessaria. È sempre per essere dimenticato negli scaffali di opportuno ricordare che i fondatori e le fonda- una biblioteca. Le Costituzioni sono un libro trici hanno saputo rispondere con una genuina da tenere presso di sé, da leggere sempre, per- creatività carismatica alle sfide e alle difficoltà ché in esse si trova non una storia già conosciu- del loro tempo»21. ta, ma un progetto di vita, una chiamata divina In questo quadro di fedeltà creativa in vista che inizia ogni mattina e la cui piena realizza- del rinnovamento fedele all’ispirazione origi- zione esige un cammino di fedeltà a Dio e agli naria, bisogno garantire, come è stato ricor- uomini durante tutta la giornata. Nella misura dato, che si resti agganciati alle Regole e alle in cui sono lette e studiate continuamente, il Costituzioni e che vengano fissati dei criteri religioso potrà trovarvi una novità quotidiana 202 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2 che stimolerà una crescita permanente, tanto Le Costituzioni indicano a ogni consacrato della propria attività quanto della sua persona. come configurarsi allo stile di vita di Gesù Cri- È importante, d’altra parte, che la lettura sto e annunciare il suo Vangelo nella fedeltà personale e comunitaria delle Costituzioni sia al carisma dell’Istituto. Su questo cammino, fatta alla luce dei segni dei tempi e dei cambia- costituiscono per lui una guida sicura verso la menti in corso nella Chiesa e nel mondo. Da santità e un aiuto appropriato per vivere la vo- qui la necessità di non escludere la possibili- cazione ricevuta da Dio. Assumerle con fede, tà del loro aggiornamento. La vita consacrata approfondire costantemente il contenuto e il si trova ogni giorno di fronte a cambiamenti valore, sia a livello personale che comunitario, sempre più rapidi. Le nuove sfide del mondo osservarle con fedeltà e libertà di cuore, questo attuale esigono che i membri degli Istituti si è l’impegno quotidiano al quale ogni consa- sentano ulteriormente coinvolti e ricerchino crato non può sottrarsi. nuovi modelli per affrontare i problemi, at- Senza una tale coscienza, una tale intima traverso il dialogo con i superiori responsabili convinzione, è grande il rischio di mancare al- e la comunità. «Gli Istituti devono imparare la parola data, ma anche di svuotare del suo si- l’arte di discernere le modalità adeguate per gnificato l’adesione a un progetto comunitario conservare e attualizzare, nelle diverse situa- condiviso e a un cammino comune di santità. zioni storiche e culturali, il proprio patrimonio Questa convinzione ci porta, seguendo ecclesiale e per valutare la necessità di modifi- l’opera iniziata dal Concilio Vaticano II in vi- care le norme giuridiche di fronte ai numerosi sta del rinnovamento della vita religiosa, a ri- e urgenti problemi che sembrano a volte oppri- affermare il valore permanente e centrale delle mere la vita consacrata»23. Regole e Costituzioni. Queste sono il luogo, Ogni Istituto può, quindi, secondo le neces- allo stesso tempo ideale e reale, dove si espri- sità e seguendo la procedura prevista, rivedere me il carisma originario di un Istituto al fine di e adattare le norme costituzionali, come le nor- condurre al rinnovamento radicale della vita me particolari, purché venga conservata una dei suoi membri. comprensione retta e adeguata del carisma di Mi sia concesso di terminare questa rela- fondazione, così come delle esigenze proprie zione con le parole che san Francesco ha la- dei luoghi e dei tempi. Può succedere che alcu- sciato all’intero Ordine: ne Costituzioni poco chiare o redatte senza il sufficiente spessore teologico e giuridico sia- «Ascoltate, figli del Signore e fratelli miei; no causa d’incertezze quando ci si imbatte con e prestate orecchio alle mie parole; le influenze esterne, l’aumento e la complessi- inclinate l’orecchio del vostro cuore tà delle esigenze apostoliche. «La Chiesa sot- e obbedite alla voce del Figlio di Dio. tolinea soprattutto un elemento importante: le Osservate norme contenute nelle Costituzioni degli Isti- con tutto il vostro cuore i suoi precetti tuti di vita consacrata devono sempre mirare e adempite perfettamente i suoi consigli. alla fedeltà al patrimonio dell’Istituto; devono Lodatelo perché è buono inoltre essere riviste opportunamente secondo ed esalatatelo nelle opere vostre, le esigenze della Chiesa, universale e locale, e poiché per questo vi mandò nel mondo intero, della società in cui gli Istituti sono chiamati a affinché rendiate testimonianza alla voce vivere»24. di lui con la parola e con le opere, e facciate conoscere a tutti Conclusione che non c’è nessuno onnipotente eccetto lui. Le Costituzioni, concludendo, oggi, come Perseverate nel passato, sono fatte per essere osservate nella disciplina e nella santa obbedienza, in una fedeltà perseverante. Ogni religioso, e adempite con proposito buono e fermo secondo la propria misura, è garante del cari- quelle cose che gli avete promesso» 25. sma del fondatore, del patrimonio dell’Istitu- to. La forza della Regola e delle Costituzioni Card. Franc Rodé, CM non risiede nella loro bellezza letteraria, an- Prefetto della Congregazione che se essa non deve essere trascurata, ma nel per gli IVC e le SVA modo in cui sono tradotte nella vita di ogni membro e in quella dell’intero Corpo, cioè [Nostra traduzione dal francese, dell’Istituto. cf. AOFM 1(2010)24-29] EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 203

Note 1 Sebbene siamo coscienti delle differenze esistenti 3 Ibid. tra Regola e Costituzioni, nella presente relazione, 4 San Francesco era profondamente convinto di questa useremo per comodità l’espressione Costituzioni, verità: «… lo stesso Altissimo mi rivelò che dovevo come indicato dal Codice in vigore. Il termine e la vivere secondo la forma del santo Vangelo» (2Test nozione di Regola fanno riferimento più partico- 14). Come non ricordare il tormento vissuto da san larmente alla vita monastica, nata in Oriente alla Francesco alla fine della sua vita, al pensiero di scri- fine del terzo secolo. Quando i Padri della Chiesa vere una Regola per il suo Ordine, analoga a quelle dell’Impero romano d’Occidente ne parlano nei loro in vigore per gli altri Ordini? È scritto che avrebbe scritti, utilizzano in questo contesto il termine regu- detto: «Fratelli, fratelli miei, Dio mi ha chiamato per la, tanto al singolare quanto al plurale, senza che per la via dell’umiltà e mi ha mostrato la via della sem- loro questo traduca necessariamente il termine ca- plicità. Non voglio quindi che mi nominiate altre non. Jean Cassien, nelle sue Institutiones, all’inizio regole, né quella di S. Agostino, né quella di S. Ber- del 5° secolo, utilizza la parola regula, nel senso di nardo o di S. Benedetto. Il Signore mi ha detto che «stile di vita per i monaci». Durante i primi secoli, questo egli voleva: io fossi nel mondo un “novello ecco il significato che prevale: regula significa «ide- pazzo”» (Compilazione di Assisi, 18). ale di vita», senza darne una definizione particolare. 5 «Vivere secondo la forma del santo Vangelo» fu il È solamente in un secondo tempo, con riferimento carisma particolare rivelato dal Signore a Francesco. alle parole e agli scritti lasciati ai loro discepoli dai Questa intuizione fu il fondamento della sua scelta maestri spirituali del monachesimo antico, che la di vita e di quella dei suoi compagni. Nel Vangelo parola regula finirà per definire non tanto l’ideale Francesco ha trovato l’ispirazione, l’orientamento e della vita del monaco quanto l’insieme delle norme, il significato, soprattutto ha trovato Dio stesso che spirituale o pratiche, relative agli obblighi della vita lo chiamava a una «sequela» radicale. Rallegrando- monastica. Il canone 13 del Concilio Lateranense si della sua scoperta, Francesco ha proposto ai suoi IV (1215), obbligando tutti i nuovi Ordini fondati fratelli il Vangelo come norma essenziale della fra- nel corso del 12° secolo ad assumere una delle quat- ternità e cammino che conduce alla vita. tro Regole approvate, aggiungerà la Regola di san 6 Concilio Vaticano II, Costituzione dogmatica Lu- Francesco a quelle di sant’Antonio, di san Basilio, di men gentium, 21 novembre 1964, 44. san Agostino e di san Benedetto. La parola Consti- 7 L’approvazione delle Costituzioni e delle modifi- tutiones è presa in prestito dal linguaggio del diritto che legittimamente introdotte é di competenza del romano ed è entrata nell’uso ecclesiastico come si- Vescovo per gli Istituti di Vita consacrata di Diritto nonimo di legge generale scritta in riferimento a dei diocesano (c. 595, §1) e della Santa Sede per gli Isti- limiti settoriali definiti, come le diocesi, gli Istituti tuti di Diritto pontificio (c. 587, §2; vedere ugual- religiosi, i capitoli, ecc. Tale termine inizia ad essere mente Giovanni Paolo II, Costituzione apostolica usato a partire dai secoli 13° e 14°, con un significa- Pastor bonus, 28 giugno 1988, art. 105-106). to che diventerà sempre più tecnico. Se negli Ordini 8 Giovanni Paolo II, Esortazione apostolica Vita con- antichi (benedettini, agostiniani, francescani, ecc.) secrata, 5-12. Regola e Costituzioni sono profondamente distinti, 9 giovanni Paolo II, Esortazione apostolica Vita con- in quelli nati dopo il Concilio Lateranense IV e spe- secrata, 1. cialmente nell’epoca moderna, le Costituzioni con- 10 Su questo tema, rinviamo all’eccellente articolo di tengono il diritto costitutivo specifico dell’Istituto. M. Dortel-Claudot, « Révisions des Constitutions Nei più recenti tra loro, particolarmente negli Isti- dans les Instituts de vie consacrée », in R. Latou- tuti religiosi apostolici (secoli 19° e 20°), il termine relle (éd.), Vatican II. Bilan et perspectives vingt- «Costituzioni» diventa di uso universale e indica la cinq ans après (1962-1987), Montréal, Ed. Bellar- legislazione propria dell’Istituto. Il termine «Rego- min, Paris, Ed. du Cerf, coll. «Recherches Nouvelle la» è riservato alla legislazione fondamentale degli Série», n° 15-17, 1988, vol. II. L’autore analizza ri- Ordini antichi (vedere il Codice del 1917). Il Codice gorosamente i lavori di revisione delle Costituzioni in vigore, da parte sua, usa i termini «codice fonda- da parte degli Istituti nel periodo 1966-1987. mentale o Costituzioni» (c. 587). Nell’uso attuale, i 11 Concilio Vaticano II, Decreto Perfectae caritatis, due termini sono a volte utilizzati insieme: «Regola 28 ottobre 1965, 3c e 4d. e Costituzioni». In questo caso, la Regola indica il 12 Paolo vi, Lettera apostolica Ecclesiae sanctae, 6 più delle volte un testo scritto dal fondatore conser- agosto 1966. In essa vengono fissate le regole per vato alla lettera o una delle grandi Regole antiche l’attuazione di alcuni decreti del Concilio Vaticano (per esempio, la Regola di san Francesco), assunta II. La seconda parte (II), riprendendo alcuni punti e accolta come tale dalla Chiesa e considerata come del decreto conciliare, dedica alcuni articoli al la- immutabile, mentre le Costituzioni indicano un do- voro di revisione delle Costituzioni. I numeri 12-14 cumento che contiene le norme relative alla vita, al in particolare sottolineano che, per ogni Istituto, le governo e alla disciplina dei membri, in dipendenza leggi generali devono comprendere i principi evan- della Regola. gelici e teologici e le norme giuridiche necessarie 2 Giovanni Paolo ii, Esortazione apostolica Vita con- per definire chiaramente il carattere, i fini e i mezzi. secrata, 37. Gli orientamenti dell’ES furono in parte ripresi nel 204 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2

nuovo CIC, nei diversi paragrafi del c. 587. La de- 16 Cf. c. 578. cisione conciliare di rivedere le Costituzioni era il 17 Cf. c. 587, §1. risultato d’una riflessione iniziata molto prima del 18 Cf. c. 587, §3. Vaticano II. Già nel 1950, infatti, si era sottolineata 19 La promulgazione del testo definitivo delle Costi- il bisogno urgente di adattare il diritto particolare tuzioni, come nuove leggi di vita, fu preceduta in degli Istituti religiosi alle esigenze del mondo attua- quasi tutti gli Istituti da diverse elaborazioni ed ap- le (M. Dortel-Claudot, « Revisione delle Costitu- provazioni «ad experimentum». zioni », op.cit., 1141). 20 Cf. M. E. Posada, “Costituzioni. Attenzioni cari- 13 Paolo vi, Lettera apostolica Ecclesiae sanctae, II, 6. smatiche”, in Sequela Christi 32/II (2006), 198-200. Sulle consultazioni, cf. II, 4. 21 CIVSVA, Istruzione Ripartire da Cristo, un impe- 14 Cf. Paolo vi, Esortazione apostolica Evangelica te- gno rinnovato della Vita consacrata nel terzo mil- stificato, 29 giugno 1971, n. 5. Nel dire che certi ele- lennio, 19 maggio 2002, 13. menti, concernenti gli aspetti esteriori raccomandati 22 IX Assemblea generale del Sinodo dei Vescovi - dai fondatori, potevano essere oggetto di modifiche, 1994, Propositio 26. il Pontefice lamentava il fatto che il cambiamento 23 Y. Sugawara, «Il ruolo delle Costituzioni negli sperimentato in questa epoca nei nuovi tipi di Costi- Istituti di vita consacrata (c. 587)», in Periodica 98 tuzioni e Regole era stato talvolta troppo audace. (2009), 689. 15 Sacra Congregazione per i Religiosi e gli Istitu- 24 Ibid. 687. ti secolari, Lettera The renewal of religious life, 8 25 S. Francesco, Lettera a tutto l’Ordine, 5. giugno 1983, 2. EX ACTIS MINISTRI GENERALIS

1. Informe en el al IV Congreso Internacio� Visualizando el futuro nal de Educadores Franciscanos Quiero, ahora, a modo de conclusión, seña- Cholula, México, 06.05.2010 lar algunos principios que, de un modo u otro, han estado presentes en el Congreso, y que de- ben configurar un proyecto educativo en clave LA PERSONA, franciscana. NUESTRA MISIÓN EDUCATIVA PASTORAL EDUCATIVA 1. La educación al servicio de la evangeliza- EN CLAVE FRANCISCANA ción VISUALIZANDO EL FUTURO Decimos y repetimos con frecuencia: los colegios son plataformas privilegiadas para la evangelización. En la historia de la evan- Llegados al final del IV Congreso Inter- gelización de América las escuelas jugaron un nacional de Educadores Franciscanos, deseo, papel fundamental en la tarea de la primera ante todo, manifestar mi gratitud al Altísimo, implantación del Evangelio. En México los Omnipotente y Buen Señor por habarnos re- franciscanos fuimos pioneros en la tarea edu- unido de países y culturas diversas, para re- cativa, siendo los primeros en abrir escuelas flexionar sobre la pastoral educativa: un tema para la educación de los indígenas. La educa- importante para la sociedad, la Iglesia y para ción sigue siendo una plataforma privilegia- todos nosotros, miembros de la Familia Fran- da en la nueva evangelización. Así lo cree la ciscana, por ser forja de hombres y mujeres Iglesia y, con ella, la Orden Franciscana y la del futuro, y por ser plataforma privilegiada de Familia Franciscana. evangelización y la transmisión de los valores Teniendo en cuenta los condicionamientos evangélicos y franciscanos. culturales de hoy –relativismo, materialismo, Mi gratitud va, en modo particular, a la pragmatismo y tecnicismo-, un colegio fran- UCLAF por dar continuidad a los tres Con- ciscano no puede renunciar a un anuncio ex- gresos Anteriores de Educadores Francisca- plícito de Jesús y de su Evangelio, con la fi- nos en América Latina celebrados en Co- nalidad de arraigarlo en la conciencia y en la lombia, Argentina y Perú, junto al Congreso vida de nuestros educandos. Como dije en mi de Educadores Franciscanos celebrado en intervención al inicio de este Congreso, nues- España. Gracias a la Conferencia Francis- tros colegios y nuestra enseñanza no pueden cana Ntra. Sra. de Guadalupe de México, ser laicos. Conscientes, como estamos, que los América Central, Panamá y el Caribe, por valores evangélicos y franciscanos ayudarán a acoger esta iniciativa, nacida en el III Con- formar personalidades que, en espíritu de diá- greso Internacional de Educadores Francis- logo, den una aportación original y positiva a canos de Cuzco. la edificación de la ciudad terrena, los francis- Gracias a la Provincia del Santo Evangelio canos no podemos renunciar a esta labor in- de México, por hospedar la iniciativa, y a la sustituible y urgente: proponer explícitamente Comisión preparatoria del evento, en especial esos mismos valores que dan sentido a nues- a Fr. Miguel Ángel Berrocalli Álvarez, Secre- tras vidas. Esto está pidiendo que pongamos tario Ejecutivo de este Congreso. mucha atención en todo lo relacionado con la Gracias a vosotros, queridos Educadores pastoral de nuestros colegios y, porqué no de- Franciscanos, religiosos y laicos, por vuestra cirlo, en la selección del personal educativo. presencia y, sobre todo, por vuestra colabora- ción en la tarea educativa. Sin vosotros noso- 2. Cultura de las bienaventuranzas tros los religiosos muy poco podríamos hacer. La educación está llamada a garantizar la En misión compartida entre religiosos y laicos transmisión de una generación a otra de una el trabajo se hace menos arduo y, sin duda, cultura, de un comportamiento, de unas actitu- más fructífero. des, en definitiva: de un estilo de pensamiento, 206 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2 de palabra y de acción. En la educación nos laicos, otro tanto ha de hacerse en la pastoral jugamos todo: o la transmisión de una cultura educativa. de las bienaventuranzas, o de una cultura de la Por diversos motivos necesitamos de los opresión; la transmisión de un espíritu univer- laicos, pero aun cuando no los necesitáramos, salista o de un espíritu de gueto; de un espíritu debemos abrirnos a la misión compartida. En solidario y fraterno, o de un espíritu egocéntri- este contexto hemos de admitir que estamos co e insolidario. llamados a una conversión pastoral, de la que La educación trasmite cultura, pero, al mis- ya habló el documento de Aparecida, que nos mo tiempo, está llamada a crear cultura. En lleve a abrirnos a esa misión compartida con nuestro caso una cultura que yo llamaría de las los laicos en la que se le reconozca el protago- bienaventuranzas y que tiene mucho que ver nismo que le corresponde por derecho propio, con una determinada cultura de la vida basada y no por una graciosa concesión ni mucho me- en valores como: la universalidad, que lleva nos a título de suplencia para acudir en socorro a considerar los otros como a uno mismo; la de nuestras carencias de personal (Portadores unidad, que consiste en compartir con los otros del don del Evangelio 25). los valores auténticos; la honestidad, que lleva En este contexto me permito citar un man- a la actualización de los valores; la libertad, dato de nuestro último Capítulo general 2009: o participación en las decisiones y objetivos “Los hermanos [esto vale también para las para la vida propia y del prójimo. La cultura hermanas] donde quiera que vivan, fortalez- de las bienaventuranzas también tiene mucho can la colaboración y el diálogo con los lai- que ver con un determinado proyecto cultural cos en vistas a una evangelización compartida y educativo basado en valores como: el com- del mundo, preparando con ellos programas partir, la no violencia, el servicio, la minori- de formación y de animación, inspirados en dad, la interdependencia… De este modo el los documentos de la Iglesia y de la Orden” programa de felicidad para el hombre pensado (Mandato 31). por Dios y proclamado por Jesús en el discur- so de la montaña se hace cultura, gracias a un 4. Comunidad educativa proyecto educativo concreto. La educación nunca es tarea de uno, en so- Para ello todas las actividades han de orien- litario, sino tarea de muchos que, movidos por tarse a lograr un determinado perfil de la per- un único interés –el crecimiento integral de la sona. Nada en la educación es gratuito: todo persona-, trabajan con un mismo corazón y una ha de estar orientado a conseguir el perfil de misma alma, en un proyecto educativo común. alumno que queremos. Esto exige tener bien Este principio sagrado para la educación delimitado el modelo educativo franciscano. tiene una consecuencia clara: la necesidad de Un modelo no acabado, sino abierto y en ca- construir y potenciar verdaderas comunidades mino que, además de los valores evangélico/ educativas franciscanas, en las que cada uno franciscanos que queremos transmitir, tenga asuma su propio rol y sus propias funciones, en cuenta la realidad de la persona que tene- y, creando una red, permitan a los niños y jó- mos delante. Un modelo, por tanto, que tenga venes asimilar, implícita y explícitamente, en cuenta el marco situacional. Esto comporta los diversos valores que se promueven en el una constante evolución del modelo educati- ámbito educativo. De este modo se pasará de vo; un serio y profundo discernimiento para una estructura de escuela institución a un es- cambiar lo que haya que cambiar y potenciar tructura de escuela comunidad educativa, en lo que haya que potenciar. la que unos ayudan y complementan la labor educativa de los otros. 3. Misión compartida con los laicos Esto comporta tener un claro modelo edu- En esta tarea evangelizadora y creadora de cativo y crear un gran sentido de pertenencia la cultura de las bienaventuranzas, hemos de afectiva y efectiva a la comunidad educativa. involucrar a toda la comunidad educativa y, La escuela o colegio deben ser considerados más concretamente, a los laicos. La educación, la casa de todos: religiosos, alumnos, padres repitámoslo una vez más, pertenece al ámbito de familia, educadores, personal administra- de la evangelización y está, en nuestro caso, al tivo… La comunidad educativa debe sentirse servicio de ésta. Si en cualquier otra actividad llamada a crecer en responsabilidad educativa. evangelizadora nos sentimos llamados a im- Para ello, es necesario crear una mística edu- pulsar una evangelización compartida con los cativa común. EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 207

Ello será posible en la medida en que haya 6. La persona al centro una formación, adecuada a la situación de ca- El actual desarrollo relacional se funda en da uno de sus miembros, en la espiritualidad una óptica meramente economicista y mercan- y en la pedagogía franciscanas, que lleve a la tilista de la existencia, y en una cultura y edu- vivencia de los valores evangélicos francisca- cación que pueda sostener dicha óptica, y, por nos según la vocación a la que cada uno ha si- lo tanto, marcada por un acercamiento cultu- do llamado: los religiosos como religiosos, los ral y científico racionalista, y por una ética no laicos como laicos. Esto es lo que ha de confi- fundada en la solidaridad y la corresponsabili- gurar el rostro de nuestros centros educativos. dad recíprocas, si no, más bien, en el desafío, Por otra parte la mística educativa común se el suceso y en ser los primeros. logrará también en la medida en que todos se Todo este tejido cultural engendra y sos- involucren en la elaboración del modelo edu- tiene un exasperado individualismo que, entre cativo común del centro. Cuanta más partici- otras cosas, caracteriza las relaciones con los pación haya en la elaboración, mayor compro- demás, basadas en el propio provecho y en las miso habrá a la hora de ponerlo en práctica. propias necesidades –el individuo es un sujeto Un aspecto importante al hablar de comu- humano autárquico, encerrado en sí mismo-, nidad educativa es el trabajo con los ex alum- y que caracteriza, también, el trabajo, difícil- nos. El ideario educativo de la Orden, Id y mente creativo y aún más raramente comuni- Enseñad, alienta una estrecha colaboración tario, sino será más bien entendido como una entre los ex alumnos y nuestras instituciones cadena de montaje. educativas, particularmente en lo que se re- La antropología franciscana, en cambio, fiere a las tareas pastorales y sociales. Este pone a la persona –ser en relación-, en el cen- trabajo nos ayudaría a evaluar el modelo edu- tro. Esto debe encontrar en el modelo educati- cativo de nuestros centros, pues es en el con- vo un punto de apoyo importante. Como fran- tacto con los egresados como podemos ver ciscanos hemos de tener la valentía de vivir concretamente el impacto que nuestro mode- en el mundo y de formar a nuestros niños y lo educativo tiene en la sociedad. Creo que jóvenes con características diferentes de aque- nos queda todavía mucho camino por recorrer llos que razonan en términos de dinero, suceso en este sentido. y poder. Hemos de saber hacer y de formar a nuestros niños y jóvenes en un juicio crítico de 5. La educación parte de la vida y desemboca la sociedad, que lleve a una objeción de con- en la vida ciencia a estas tres tentaciones, que son las de Un proyecto educativo ha de partir de la una visión pagana e individualista de la vida, realidad donde viven los alumnos. Esto exige para transformar los sueños y las utopías de las conocer bien esa realidad, las características bienaventuranzas en proyecto. y necesidades culturales y sociales de la po- Pero cuando hablamos de la centralidad blación. La educación ha de ser encarnada e de la persona en el proceso educativo hemos inculturada, de no ser a sí será siempre teórica. de tener bien presente lo que entendemos por Pero al mismo tiempo la educación es para la persona, y sacar las consecuencias educativas vida. De la vida se pasa al aula y del aula a la que de ello derivan. La persona crece en la vida. Es lo que estos días llamábamos movili- medida en que es acompañada. Ello pide una zación de saberes. educación personalizada y acompañada, - Nuestros centros educativos han de prepa- ca masificada. La persona es un ser integral. rar a los alumnos para enfrentarse, con valores Ello exige que en la educación se tengan en y competencias, a las más variadas y, muchas cuenta todas las dimensiones constitutivas de veces, delicadas situaciones de la vida. Nues- la persona: la humana (antropológica, psicoló- tros centros educativos han de preparar a los gica y moral), la intelectual, la social, la cre- alumnos para lanzarlos a la calle y allí, inter yente y la profesional. La persona es un ser en gentes, en medio de las gentes, testimoniar y constante devenir, una realidad abierta y, pre- proclamar los valores evangélicos y francis- cisamente por ello, incompleta, un proyecto canos en los que han sido educados. Nuestros inacabado siempre en un proceso dinámico de centros educativos han de asegurar valores y llegar a ser lo que es, en palabras del filósofo competencias (y no sólo aquellos o éstas). En griego Píndaro. Para responder a esta realidad ello consiste la excelencia educativa de nues- antropológica, la educación ha de posibilitar tros Centros. a la persona a ser consciente de sus posibili- 208 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2 dades más recónditas para hacerlas realidad, 2. Omelia in occasione del pellegrinaggio y, al mismo tiempo, ha de ayudarle a tomar del Governo dell’Ordine e della Fami� conciencia de su propia responsabilidad en to- glia Francescana per l’ostensione della do este devenir. La persona es un ser libre, li- S. Sindone bertad entendida como auto posesión, según la Torino, 15.05.2010 visión de la escuela franciscana, y en relación. La educación debe garantizar el que la persona LA SINDONE pueda crecer en la libertad de (no dejarse de- SEGNO E MESSAGGIO terminar por factores externos a uno mismo) Is 52, 13-53,5; Sal 30; Mc 15, 42-16,8 y en la libertad para (orientar la propia vida en una determinada dirección marcada por Carissimi fratelli e sorelle, valores como la verdad, la justicia, la paz, el il Signore vi dia pace! respeto…). Debe garantizar también el que la Siamo venuti a Torino per contemplare persona crezca abierta al tú de los otros y al tú con i nostri occhi l’icona di un grande miste- de Dios mismo. ro scritto con il sangue di un uomo flagellato, El proyecto educativo, para que no se quede coronato di spine, crocifisso e ferito nel costa- en un mero enunciado de buenos principios, to destro. Con noi portiamo tutti i confratelli, ha de buscar y poner en práctica los medios familiari e amici, particolarmente coloro che oportunos para responder a las necesidades soffrono. Portiamo anche le sofferenze della de esta antropología, profundamente bíblica y Chiesa e del mondo intero. franciscana. Dal nostro punto di vista non importa sapere se la Sindone è “autentica” o no, se Educar l’immagine si sia formata naturalmente o ar- Educar: labor hermosa, como bello es el tificialmente, se è soltanto un’icona o anche trabajo del artista que nos asemeja a la obra una reliquia. La cosa certa è che si tratta della del Gran Artista, el Creador. Educar: labor rappresentazione più solenne e sublime della paciente y callada, como paciente y callado es morte che occhio umano abbia mai contem- el trabajo del escultor que poco a poco logra plato. Se un Dio può morire, questo è il mo- sacar de una masa informe de mármol, pie- do meno inadeguato di rappresentarci la sua dra o madera, una obra maestra. Educar: la- morte. La Sindone ci parla proprio di questo: bor nunca fácil y tal vez hoy menos que ayer, un uomo sotto i tormenti, il cui volto “tume- como toda empresa grande y que vale la pe- fatto e macchiato di sangue appare dolcissi- na. Educar: labor compleja, en la que somos mo nella serena solennità della morte” (Card. necesarios todos: los educandos, la familia, ). In questo lenzuolo si può los docentes –religiosos y laicos-, personal evidenziare il mistero della morte. Ma aldilà directivo… dell’immagine, la Sindone, sfida per i scien- Largo es el camino recorrido en la Orden y, tifici, fascino per gli storici, per noi credenti más concretamente en América Latina, en to- è segno e messaggio. Segno della sofferen- do lo referente a la pastoral educativa. Por ello za, immagine dell’impotenza e del silenzio. damos gracias a Dios y a cuantos han ayudado Messaggio e invito a vivere ogni sofferenza e en el camino recorrido. impotenza con lo stesso atteggiamento di chi crede che l’amore di Dio vince ogni povertà, Que este Congreso que ahora clausuramos ogni condizionamento, ogni tentazione di di- haya contribuido a seguir creciendo en el in- sperazione. terés por desarrollar un proyecto educativo Con questo nostro gesto di profonda vene- que, basado en una antropología evangélica razione, vogliamo associarci a tanti pellegrini y franciscana, contribuya al crecimiento de che a motivo dell’ostensione della Sindone ven- nuestros alumnos como personas con grandes gono a venerare quest’icona, che, senza che si competencias profesionales y como creyentes possa dire con certezza di chi sia, ha il fascino y franciscanos. ¡ID Y ENSEÑAD! ¡El Señor di riflettere, come in uno specchio, il Vangelo bendiga nuestro trabajo educativo! e di riportarci a Gesù, il Servo di Yahveh, l’uo- mo dei dolori. La Sindone, non è Cristo ma ri- manda certamente a Lui. Con tutti i pellegrini Fr. José Rodríguez Carballo, ofm e con loro ci sentiamo “mendicanti di senso”, Ministro general del senso profondo della storia dell’umanità, EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 209 del senso profondo della storia di ciascuno di Ma in realtà non è cosi: la “fotografia” del- noi, ma, soprattutto, del senso della sofferenza la Sindone ha anche un “positivo”. Per que- e della solitudine. In atteggiamento contempla- sto possiamo dire che è anche icona di un mi- tivo, dunque, superiamo l’immagine e guardia- stero di vita e di risurrezione. La Sindone è mo con gli occhi del cuore, gli unici che vedono l’immagine di un morto, ma è l’immagine di in profondità, quest’immagine del Dio che ci ha uno che vive: “Voi cercate Gesù, il Nazare- strappato dalla morte. no, che è stato crocifisso. È risorto. Non è più La Sindone, lenzuolo con il quale avvol- qui. Ecco il luogo ove lo avevano posto” (Mc sero il corpo di Gesù per deporlo nella tomba 16,6). La Sindone è l’immagine di uno che (cf. Mc 15,42-26), è, prima di tutto l’icona trasmette vita. Vita che si contempla nel san- dell’amore senza limiti, fino all’estremo; gue versato per noi, in remissione dei peccati. amore di un Dio che ha consegnato a mor- Vita che esplode nella luce folgorante della te suo Figlio per la salvezza dell’umanità. risurrezione, come si può evidenziare anche “Dio, infatti, ha tanto amato il mondo che ha in questa icona. La Sindone porta un raggio dato il Figlio suo” (Gv 3,16). Amore, l’unica d’amore, una luce di speranza nuova, capace parola capace di portarci a capire fino in fon- di illuminare le tenebre più profonde degli in- do la vita e in modo particolare la passione di feri. Il dramma stesso della morte cui Gesù va Gesù: “Nessuno ha un amore più grande di incontro, e che a prima vista sembrerebbe un questo: dare la vita per i propri amici” (Gv fallimento della sua missione, sta a dire una 15,13). Amore tenacemente e gratuitamente dedizione e un amore capaci di superare ogni offerto. Amore fragile e disarmato. Amore, resistenza, divenendo intercessione e offerta verso tutti, anche verso i nemici. Lui che non sacrificale per la salvezza di tutto il popolo. conosceva il peccato, Dio lo ha fatto peccato Il crocifisso della Sindone è l’immagine di un per noi, non risparmiandogli nessuna delle Dio che sembra nascondersi nella sofferenza e sofferenze proprie dell’umana condizione. nella debolezza dell’uomo. Contemplando la La Sindone è segno e messaggio, icona del- Sindone pensiamo al Servo sofferente descrit- la fedeltà di Dio alla sua volontà di salvarci. to da Isaia: uomo “disprezzato e reietto dagli Dio non risparmiò nulla per ricondurci a sé. uomini, uomo di dolori che ben conosce il pa- Dio non risparmiò neppure il suo unico Fi- tire” (Is 53,3); eppure sono nostre le malattie glio diletto. che ha portato, nostri i dolori che si è addos- La Sindone è l’icona del Sabato Santo, co- sato. È apparso come se fosse “castigato, per- me ebbe a dire Benedetto XVI nel suo recente cosso da Dio e umiliato”, ma noi otteniamo la pellegrinaggio in questa città. Il Sabato Santo guarigione grazie alle sue piaghe (cf. Is 53,4- è il giorno nel quale veramente “si fece buio 5). Guardando con gli occhi della fede questo su tutta la terra” (cf Mc 15,33); il giorno nel lenzuolo, come non pensare a Gesù che “pren- quale il lievito è stato sepolto nella farina, af- de su di sé” le nostre infermità (cf. Mt 8,17) e finché essa sia fermentata (cf. Lc 13,20); il “portò i nostri peccati sul suo corpo sul legno giorno nel quale il grande tesoro è stato na- della croce?” (1P 2,24). La crocifissione resta scosto nella terra (cf. Mt 13,44); il giorno del un delitto degli uomini, ma in esso si realizza grande silenzio di Dio: “Dio mio, Dio mio, l’offerta di amore del Figlio e risplende la mi- perché mi hai abbandonato” (cf Mc 16,34). sericordia del Padre. Un silenzio che si è fatto presente nella vi- Cari fratelli e sorelle, dopo questa breve ta di Gesù in un modo del tutto particolare. contemplazione dell’uomo della Sindone, Gesù, disceso agli inferi, nel Sabato Santo contemplazione che ognuno di noi è invitato a sente la solitudine più profonda, l’abbando- proseguire davanti a questa icona che la Prov- no estremo. Con il profeta, Gesù ha potuto videnza ci permette di venerare oggi, tentiamo gustare nella propria carne la confessione di di cogliere qualche conclusione per la nostra Isaia: “Veramente tu sei un Dio nascosto” (Is vita di uomini e donne credenti. 45,15). Infatti, il Sabato Santo, è il giorno in Dalla croce, il figlio dell’uomo dice un cui Dio sembra assente, anzi è il giorno nel chiaro “no” a un progetto come quello che si quale Dio sembra essere morto. Quello che è espresso in coloro che per invidia e sete di contemplano i nostri occhi ci porta a pensare potere o ignavia hanno messo a morte Gesù, che tutto sia finito nella tomba. Così sembra e propone in positivo un altro tipo di umanità: dire il “negativo” di questa fotografia, che è l’umanità che vive la beatitudine dei miti e la Sindone. degli operatori di pace, di chi accetta di porta- 210 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2 re la croce quotidiana dietro il suo Signore. È 3. Messaggio ai Maestri e Novizi della la proposta di rovesciamento di mentalità e di COMPI comportamento, fino ad affrontare, se neces- sario, la contrarietà e la persecuzione: “beati SALIRE, STARE, SCENDERE voi quando vi insulteranno e vi perseguite- Roma, 16 maggio 2010 ranno” (Mt 5,11). Siamo disposti ad accetta- re l’umanesimo della croce, l’umanesimo di Carissimi fratelli Novizi Gesù? e Maestri dei Novizi della COMPI, Il nostro Dio, il Dio rivelato dai profeti e da il Signore vi dia pace! Gesù stesso, non il dio costruito a nostra im- Sono veramente contento di sapere che dal magine e somiglianza, si presenta spesso nella 20 al 26 maggio, preso il Santuario della Ver- nostra vita e nella vita dell’umanità come un na, vi incontrate per l’annuale Convegno dei “Dio nascosto”, un Dio che opera nelle piaghe Novizi della COMPI. Non potendo recarmi della storia. Siamo disposti a riconoscere la alla Verna per incontravi personalmente, co- sua presenza, anche sotto il velo dell’umilia- me avrei desiderato, voglio farmi presente con zione e della sconfitta? questo mio saluto. La Sindone ci offre il volto di un uomo sof- E prima di tutto voglio dirvi una parola di ferente. Dalla rivelazione sappiamo bene che ringraziamento e incoraggiamento a voi, caris- Dio non soltanto si rivela attraverso i segni simi Maestri dei Novizi. Il vostro servizio non della vittoria, ma anche dove c’è il volto di un sempre è facile. Oltre a tante altre difficoltà uomo debole, indifeso e sofferente. La con- che comporta la formazione in se stessa, il no- templazione del volto del Signore crocifisso viziato ha le sue proprie fatiche: questa tappa ci aiuta a cogliere nella figura di ogni uomo di formazione dura 365 giorni, il che esige una o donna sofferente un’immagine del volto di presenza continua, e quando vi siete abituati Dio. Riusciamo noi a riconoscerlo nel volto a un gruppo, dovete re-iniziare con un altri di ogni uomo, particolarmente nel volto di chi novizi e partire da zero. Tutto questo, non di soffre? rado, provoca tanta stanchezza. Anche io ho L’uomo della Sindone ha un volto sere- sperimentato tutto questo nei dodici anni che no, fino al punto che non sembra morto, ma la mia Provincia mi ha chiesto questo servizio. addormentato. Questo ci fa pensare a Gesù il Ma partendo proprio dalla mia esperienza vi Figlio di Dio apparso nella debolezza della posso anche dire che il vostro lavoro è molto carne umana per esprimere in essa, pure nei bello e importantissimo per l’Ordine. momenti più oscuri, la fiducia e l’abbandono Il vostro ministero è bello, prima di tutto per del Figlio al Padre che è nei cieli. Tale mo- voi stessi. Essere Maestri dei novizi vi obbli- do di vivere di Gesù ci propone un’esistenza ga a puntare sempre sull’essenziale della no- segnata dalla gratuità, dal primato dell’amore, stra vita: la preghiera personale e comunitaria, dal perdono. Stimolati dalla contemplazione la vita fraterna in comunità, e la formazione dell’uomo della Sindone, e dalla vita del Si- permanente. Coscienti, poi, che nessuno può gnore Gesù ci domandiamo: la nostra esisten- accompagnare se non è accompagnato, il vo- za è segnata dalla gratuità, dall’amore, dal per- stro servizio di accompagnatori vi fa prendere dono? È precisamente questo il cammino che coscienza del bisogno di lasciarvi accompa- la contemplazione dell’uomo della Sindone ci gnare spiritualmente e vocazionalmente, e di aiuta a compiere. In questo modo il segno e assumere questo impegno di essere accompa- il messaggio della Sindone diventano vita, di- gnati come un compito importante nella vostra ventano testimonianza di Colui che amandoci, vita e per la vostra missione come formatori. ci amò fino alla fine e diede la sua vita in ri- Il vostro servizio, in fine, vi porta a una stretta scatto per noi. collaborazione con la Fraternità formativa, e Un silenzio che si fa presente tante volte nel quindi, a un lavoro costante e assiduo per co- nostro cammino. Immagine del Dio che ci ha struire la Fraternità, e di puntare senza stan- strappato dalla morte. Gesù il Cristo, scritta carsi verso un ideale, che è quello di fare in con il Sangue del Signore modo che le fraternità provinciali diventino ogni giorno più formative, e che tra formazio- Fr. José Rodríguez Carballo, ofm ne iniziale e permanente non ci sia un abisso. Ministro generale Il vostro ministero è anche bello per i gio- vani che il Signore e le Province vi hanno af- EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 211 fidato. Conosco i giovani. Nella sua grande cose inutili per potervi centrare e concentrare maggioranza sono uomini entusiasti, amanti sull’essenziale, senza mai lasciare di volgere della radicalità, e che desiderano ardentemen- lo sguardo in alto. Ricordate, cari fratelli, che te crescere come uomini, come cristiani e co- gli ideali sono come le stelle: mai li raggiun- me francescani. Le vostre cure, “paterne” e geremo, ma, come le stelle, anche gli ideali ci “materne” allo stesso tempo, li aiutano in tutto guidano nella oscurità della notte. Mettetevi questo. Quanto è bello vedere che una persona dunque in cammino, e particolarmente quando cresce, che i suoi ideali non vengono meno, e questo diventa faticoso, guardate in alto. che i suoi “sogni” per una vita francescana più Dovete, poi, stare. Stare equivale a un ver- autentica non si spengono! Quanto è bello es- bo più volte ripetuto nella parabola della vite e sere testimoni dell’incontro di un giovane con dei tralci (Gv 15,1ss): rimanere. Rimanere in il Signore Gesù e della forza della Sua grazia Lui è essenziale se vogliamo portare frutti. È che trasforma progressivamente i sentimenti Lui il primo formatore, inoltre è Lui la forma di questi giovani nei sentimenti dello stesso che dobbiamo acquisire. Vi chiedo di sosta- Cristo! Quanto è bello vedere che i valori au- re lungamente con Lui nella preghiera, come tentici del carisma francescano toccano il cuo- fece Francesco in questo monte e lungo tutta re dei nostri giovani e che pian piano entrano la sua vita. Sia la preghiera il vostro sostegno nella loro vita! Coraggio, dunque, carissimi in ogni momento. Sia l’incontro personale con Maestri! Non abbiate paura! Quando i vostri Gesù la vostra forza. Sia Lui la vera passio- Ministri vi chiederanno di lasciare questo ser- ne della vostra vita. Scopritelo come il vostro vizio per affidarvene un altro, vedrete quanto migliore amico, innamoratevi di Lui, in modo belli sono stati questi anni. Ve lo assicuro, par- tale che, come Francesco lo canta nelle Lodi al tendo dalla mia esperienza personale. Dio Altissimo composte proprio alla Verna, sia A voi cari Novizi voglio dire quanto il Si- Lui, anche per voi come lo fu par il Poverello, gnore, prima di tutto, ma anche il Ministro è il TUTTO: il bene, il sommo bene, tutto il be- l’intero Ordine, si attendono da voi. Non delu- ne, la bellezza, la ricchezza a sufficienza… dete le attese del Signore e dei fratelli. Assu- Salire, stare, per poi scendere, andare in- mete, quindi questo periodo come un tempo di contro agli altri. Quanto vi ha mosso a salire grazia per meglio conoscere il volere di Dio e e quanto avete vissuto e gustato nello stare, per rispondere con totale e incondizionata ge- dovrà orientare e sostenere il vostro vissuto nerosità. Non sia il vostro progetto, ma il pro- quotidiano. È nella vita di ogni giorno il luogo getto del Signore su di voi ad avere l’ultima dove verrà verificata l’autenticità del vostro parola. E per arrivare a questo vi propongo un salire e del vostro stare. Ricordiamo che an- cammino in tre tappe inseparabili tra di loro. che per i discepoli non è stato facile tornare Lo faccio pensando al luogo dove si svolge alla quotidianità dopo la bella esperienza della il vostro incontro: l’amato sacro Monte della trasfigurazione. Però è il vissuto giorno dopo Verna. In questo luogo, chiamato giustamente giorno l’unico test di quanto è alla base del- il calvario francescano, il padre san Francesco la nostra vita. Una quotidianità segnata dalla viene trasformato in icona vivente del Cristo fragilità umana propria e degli altri, dalla stan- povero e crocifisso. chezza di ricominciare sempre da capo, dal- Per raggiungere una tale configurazione, la tentazione di tornare indietro. È allora che Francesco è dovuto salire, stare e poi scende- dobbiamo tener ben presente che soltanto Lui re da questa montagna così cara per tutti noi. può darci la forza per vincere. È allora che la Anche voi, carissimi fratelli novizi, aspirate, preghiera e l’incontro intenso con lui si faran- come ogni francescano, a identificarvi con no più necessari per mantenere il nostro SI al Cristo povero e crocifisso. suo progetto di vita per noi. Per raggiungere questa mèta, così impegna- Per finire vi chiedo: non manchi in nessun tiva, dovrete, prima di tutto, salire. Salire com- noviziato la preghiera quotidiana per la Chie- porta mettersi in cammino, lasciare tante cose sa, e per il nostro Ordine, in particolare per le che renderebbero difficile o, addirittura, im- vocazioni. Con molta fiducia vi chiedo, anche, possibile il cammino, e puntare sempre in alto, di pregare per me, Ministro e servo della Fra- senza perdere di vista la mèta. Ecco quanto vi ternità. chiedo a tutti e a ciascuno di voi: sentirvi sem- Carissimi: siate forti nella fede, ardenti nel- pre in cammino, mendicanti di senso, del sen- la carità, lieti nella speranza e, in ogni momen- so profondo della vostra vita, lasciando tante to, vigilanti, affinché con la Sua grazia possia- 212 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2 te essere sempre fedeli all’ amore del Signore. Entre otras iniciativas nació la idea de ela- Vi accompagna il mio affetto fraterno e la mia borar dos subsidios que consideramos impor- benedizione: “Il Signore vi benedica e custo- tantes para nuestra animación de la fraternidad disca sempre…” universal y también para la animación que de- ben llevar a cabo los Presidentes, los Minis- Fr. José Rodríguez Carballo, ofm tros provinciales y Custodios, y aún los mis- Ministro generale mos guardianes. El primero, Caminar desde el Evangelio, quiere ser el marco de animación para todo el sexenio. El segundo, El morato- 4. Informe al encuentro con los Presidentes rium. Un alto en el camino para discernir, es de las Conferencias un instrumento para dar cumplimiento al man- Roma, Curia general OFM, 18.05.2010 dato n. 10 del Capítulo general 2009. Dichos documentos han sido traducidos y publicados en 9 lenguas. Próximamente serán traducidos RESIGNIFICACIÓN en una más. No podemos ahorrar esfuerzos DE NUESTRA VIDA Y MISIÓN para que lleguen al mayor número posible de hermanos. Entre estos textos hay una estrecha Saludo relación, de tal modo que uno no se puede tra- Reitero mi más cordial bienvenida a todos bajar sin los otros. Es una relación querida y vosotros, Hermanos Presidentes de las distin- buscada por el Definitorio. Estos instrumentos tas Conferencias de la Orden, a este primer en- al servicio de la animación de las Entidades cuentro del presente sexenio. Si bien nuestra serán presentados en este encuentro. legislación prevé que el Ministro convoque a Por otra parte, el Definitorio general en este los Presidentes al menos dos veces en el sexe- tiempo ha nombrado las diversas comisiones nio, el Definitorio general, siguiendo la praxis que lo asesorarán a lo largo de este sexenio, del sexenio anterior, ha previsto que el Minis- tanto del Definitorio mismo, como fuera de él. tro y su Definitorio se encuentren todos los Entre ellas cabe citar la prevista en el Mandato años con los Presidentes de las Conferencias, capitular n. 45 que prevé un estudio sobre el con la finalidad de compartir con vosotros y, gobierno de la Orden, otra sobre la situación a través de vosotros, con todos los Ministros de la Fraternidad universal, prevista por el provinciales y Custodios, las líneas generales Mandato capitular n. 14, otra sobre educación, de animación y de gobierno, y también pedir que intentará coordinar la actividad educativo/ consejo en los temas que el Definitorio consi- pastoral de nuestros colegios, y otra sobre la dere oportuno. dimensión contemplativa de nuestra vocación. También ha previsto el iter a seguir para el es- Primeros pasos del Definitorio general tudio sobre los abandonos, según el Mandato Por ser el primer encuentro del Ministro y capitular n. 48, y para llevar a cabo todos los del Definitorio general con los Presidentes que acuerdos capitulares que hacen referencia al se celebra en este sexenio, deseo compartir Definitorio general. A través de las Secretarías con vosotros, en primer lugar, el camino reco- de Formación y Estudios y de Evangelización rrido hasta el momento, después del Capítulo y de la Oficina de JPIC se han programado los general de Pentecostés 2009. distintos encuentros a nivel continental y a ni- La primera tarea que nos propusimos como vel internacional que se llevarán a cabo duran- Definitorio ha sido la de conocernos, ya que te el sexenio. Han sido programados también era un equipo completamente nuevo. Para ello otros encuentros internacionales para nuestras hemos decidido tomarnos unos días fuera de contemplativas y sus Asistentes. la Curia en los que dedicamos mucho espacio Dados los múltiples y exigentes mandatos al compartir nuestra historia personal. Al mis- capitulares se prevé un sexenio lleno de acti- mo tiempo, durante esos días, hemos releído vidades y con muchos encuentros tanto con- comunitariamente el documento Capitular, tinentales como internacionales. Pido desde Portadores del don del Evangelio, y los Man- ahora colaboración en todas las actividades datos Capitulares, para ver cómo ponerlos en previstas. Pido igualmente que en los encuen- práctica. De esa relectura en común nacieron tros de las Conferencias se tomen en cuenta varias propuestas que irían tomando cuerpo en los mandatos capitulares que hacen referencia encuentros posteriores. a las Conferencias y Entidades. No basta apro- EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 213 bar una lista, a mi modo de ver demasiado lar- últimos Capítulos generales, las Prioridades, ga, de acuerdos capitulares. Ahora hemos de y por el proyecto La gracia de los orígenes que trabajar sin descanso para dar cumplimiento a nos acompañó en los últimos años de sexenio cuanto hemos aprobado y a cuanto nos hemos anterior, os pido, en cuanto Presidentes de las pedido en Capítulo. Conferencias que, en la animación de la vida y misión de las respectivas Conferencias, ten- Encuentro con los hermanos gáis muy presentes estos documentos. Bús- En este año tanto yo como los hermanos quense espacios de reflexión común sobre sus definidores hemos intentado estar lo más cer- contenidos en los encuentros de la Conferen- ca posible de los hermanos, bien conscientes cia y de las Entidades, así como en las frater- de que es eso lo que los hermanos esperan de nidades locales. nosotros. Los definidores acompañaron los encuentros de las Conferencias, dando así Líneas generales de animación cumplimiento al Mandato capitular n. 5, y a Respetando la conveniente y aun necesaria algunas Entidades particulares, cuando las cir- diversidad, pero queriendo asegurar una uni- cunstancias así lo aconsejaron o cuando fue- dad en cuanto a las líneas fundamentales de ron solicitados directamente a hacerlo. El de- renovación y desde una lectura atenta de los finitorio también ha continuado con la praxis documentos que se han elaborado últimamen- de convocar cada año a los nuevos Ministros te, particularmente en los capítulos generales, provinciales y a los Visitadores generales, re- creo necesario insistir en algunas líneas comu- visando su duración y la metodología, según nes de animación. lo propuesto por el Capítulo en el Mandato n. 3. En cumplimiento del mandato capitular n. 4 1. En camino y docilidad al Espíritu están previstos próximamente los encuentros El Capítulo general extraordinario del 2006, del Ministro y Definitorio general con algunas en su documento final El Señor nos habla en el Conferencias. camino, no sólo nos definió como mendican- Por mi parte, en cuanto Ministro general, tes de sentido, en comunión con la suerte de acompañado por los Definidores de zona, me tantos hombres y mujeres de nuestro tiempo he encontrado con los hermanos de 18 Enti- (cf. Shc 6), sino que también nos recordó que dades, he participado en 2 Encuentros Inter- es en el camino donde el Señor nos irá mani- nacionales de Educadores Franciscanos, en un festando las exigencias de nuestra vocación y Encuentro continental de JPIC, en 2 Encuen- misión (cf. Shc 10). tros Continentales de Presidentes de Conferen- Los nuestros no son tiempos para detener- cias, y he visitado todas las Casas dependien- se, ni acunar el cansancio; tampoco son tiem- tes directamente del Ministro general, además pos para refugiarnos en seguridades que segu- de los encuentros ordinarios de la Unión de ridades no son. Una de las cosas peores que le Superiores Generales y de la Conferencia de podría suceder a una Conferencia o Entidad es la Familia Franciscana, así como con diversas la de dejar que el tiempo o las circunstancias Congregaciones de la Santa Sede. decidan por ella. Los tiempos que vivimos no En todos estos encuentros, así como en las son aptos para nostálgicos del pasado, por glo- cartas que he escrito a toda la Orden y a las rioso que sea. El tsunami provocado por los Entidades que han celebrado Capítulo, he pre- cambios rápidos que estamos viviendo nos sentado a los hermanos las líneas principales impide quedarnos parados, mirando al cielo. de animación que nos presenta el documen- Las repuestas de ayer no son válidas para hoy, to final del Capítulo, Portadores del don del como las de hoy no serán válidas para mañana. Evangelio, y los dos subsidio antes señalados: La nuestra es la suerte de los buscadores, y de Caminar desde el Evangelio y El moratorium. los dispuestos a comenzar siempre de nuevo, Un alto en el camino para discernir. Están como nos invitaba nuestro padre san Francisco siendo los puntos de partida fundamentales poco antes de morir. A esto nos debería ayu- que tanto yo como los Definidores tenemos en dar nuestra condición de huéspedes y peregri- cuenta en nuestras visitas y encuentros con los nos (cf. 2R 6,2; Test 24), nuestra condición de hermanos de las distintas Entidades. menores e itinerantes. Me parece significativo Convencido como estoy de la importancia que una de las expresiones más repetidas en el que tienen estos documentos para seguir en la documento Portadores del don del Evangelio línea de renovación profunda marcada por los es precisamente la del Hermano Menor en ru- 214 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2 ta, en camino, cruzador de fronteras. Aunque 2. Caminando desde el Evangelio esta expresión sea usada fundamentalmente El Evangelio es el punto de partida y como sinónimo de movimiento físico (cf. PdE de llegada de nuestra vida y de nuestra misión. 10), sin embargo también puede ser tomada en Hablamos siempre de la necesidad de vivir el el sentido exsitencial y espiritual de ponernos presente con pasión por Cristo y por la huma- en búsqueda. nidad. Para ello no basta buscar y poner en Llamados como estamos a una lectura acto estrategias de animación, siempre nece- atenta de los signos de los tiempos y de los sarias o, al menos, convenientes. Es necesario lugares (cf. PdE 29), a través de los cuales encender fuego nuevo, inyectar linfa joven en “el Espíritu sigue actuando, hablando y ma- nuestra vida. Ese fuego nuevo y esa linfa joven nifestándose tanto hoy como ayer” (PdE 14), sólo nos pueden venir de una vuelta al Evange- hemos de vivir en permanente discernimiento lio, núcleo fundamental y fundante de nuestra de nuestra vida y misión (Shc 35, cf. 33), para forma de vida (cf. 2R 1,1). una revitalización y re-creación de nuestro ca- Dado que el don del Evangelio está en el risma a través de presencias signo, presencias origen de nuestra fraternidad (cf. PdE 6), y significativas y proféticas, que saben leer los que nuestra misión consiste en restituir dicho signos de los tiempos y de los lugares, y ense- don a los hombres y mujeres de nuestro tiem- ñan el Evangelio “de manera concreta y com- po (cf. PdE 11), se trata de poner el Evange- prensible para los hombres del propio tiempo” lio, en todas sus exigencias –también las más (PdE 8). radicales-, como fundamento de nuestra vida En todo esto, es fundamental situarse en una cotidiana y como criterio primero y último actitud interior de docilidad al Espíritu, “que de nuestro actuar. Si queremos ser y actuar sopla donde quiere y como quiere” (PdE 20). como personas evangélicas, sólo nos queda Es el Espíritu el que nos mantendrá abiertos a un camino: recomenzar desde el Evangelio, las sorpresas, a la fantasía y a la creatividad. El dejarnos habitar por él. Si queremos abrazar Espíritu no se repite, y quien se deja mover por el futuro con esperanza, hacia el cual nos em- el soplo del Espíritu tampoco se repite, sino puja el Espíritu (cf. VC 110), se hace nece- que es siempre creador. saria una opción clara por el Evangelio, sin En este contexto os pido, en cuanto Presi- domesticar las exigencias más radicales del dentes, que ayudéis a vuestras Conferencias a Evangelio para adaptarlas a un estilo cómodo entrar en clima, o si preferimos, en cultura de de vida (cf. Sdp 2). Si queremos responder discernimiento. No podemos seguir improvi- a nuestra misión de ser testigos creíbles del sando. No podéis limitar vuestro servicio de Evangelio, anunciando, como los hermanos Presidentes a aspectos meramente organiza- de la primera hora, lo que vivimos (cf. PdE tivos. En este sentido considero necesario re- 7), el camino a recorrer tiene tres etapas: visar la forma de elegir a los Presidentes y la acoger el evangelio al modo como lo acogió duración de su servicio como tales, que tienen Francisco, es decir: eminentemente práctico, algunas Conferencias. vital (cf. PdE 2); dejar que el Evangelio toque No podemos seguir tomando decisiones nuestra vida (cf. PdE 28) y la cambie, como movidos por urgencias. Corremos el riesgo de cambió la vida de Francisco (cf. PdE 5); y tomar decisiones que no deberíamos tomar. ponerse en camino, en fraternidad y minori- Hemos de adelantarnos a cuanto se nos viene dad y con el corazón vuelto hacia el Señor, encima. Necesitamos tiempo para pensar, dis- para restituir el don del Evangelio que hemos cernir y luego decidir, no sólo según nuestras recibido (PdE 7, 10, 20). En cualquier caso necesidades, sino también según las necesida- se trata de una conversión al Evangelio, en des de la Orden, de la Iglesia y de la sociedad la línea de la conversión pedida por Jesús al actual. En este sentido no podemos limitar- inicio de su ministerio (cf. Mc 1,15). nos a leer los signos de los tiempos. Hay que Pido a todos vosotros y, a través de vosotros dar una respuesta desde el Evangelio y desde a todos los Ministros y Custodios, de aprove- nuestra forma de vida. char estos dos años para, teniendo presentes El subsidio sobre el moratorium mira pre- las indicaciones que se dan en la primera par- cisamente a esto: hacer un alto en el camino te del subsidio Caminar desde el Evangelio, se para discernir, por lo que pido que en todas las hagan opciones concretas que favorezcan el Conferencias y en todas las Entidades se traba- encuentro de los hermanos con el Evangelio je dicho subsidio. y se revise la calidad de vida individual y co- EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 215 munitaria según las exigencias radicales de la En cuanto a la fraternidad ya no basta una “sequela Christi”. vida de común observancia. Se hace necesa- ria una vida recreada por la comunión, la in- 3. Cruzando fronteras tercomunicación y la calidez y verdad en las Somos misioneros y evangelizadores por relaciones de los hermanos entre sí (cf. PdE vocación y misión. La misión es la proyección 27). Si queremos crecer en la comunión he- normal de nuestra vida de oración y devoción, mos de crecer igualmente en la intercomuni- de nuestra fraternidad y minoridad. Una mi- cación de nuestra vida de fe y de nuestra his- sión “inter gentes” y “ad gentes”. Inter gen- toria vocacional, como nos pidió el Capítulo tes: en contacto con el pueblo, con la gente, general extraordinario del 2006 (cf. Shc 48ss). encarnándonos real y afectivamente en la rea- Es decir: se trata de crecer en la comunicación lidad socio-cultural del pueblo (PdE 13), con profunda, pues sólo desde ahí habrá calidez y profunda conciencia social (cf. PdE 29) y en verdad en nuestras relaciones. Pienso que se misión compartida con los laicos (PdE 25). hace necesario cuidar mucho más los detalles Ad gentes: cruzando fronteras geográficas y humanos, expresión de la vivencia de valores antropológicas (cf. PdE 18ss). Para todo ello que por humanos que sean, no dejan de ser necesitamos descentrarnos, ser menos autore- profundamente evangélicos: la educación, la ferenciales (cf. PdE 14). cortesía, la sinceridad, la alegría, el sentido del Tengo la impresión que el inmovilismo y humor y de la fiesta, entre otros muchos. la instalación, así como el provincialismo ce- El crecimiento en calidad evangélica de rrado están paralizando el dinamismo evange- vida tiene mucho que ver con la dimensión lizador y misionero de nuestra Orden. ¿Cómo humana de nuestra vida, pero también con la podremos dar cumplimiento a los Mandatos calidad de nuestra dimensión contemplativa capitulares, nn. 19-27 que hacen referencia a y apostólica. Sin una vida enraizada en Dios los ámbitos de evangelización, a las nuevas que haga de nuestras fraternidades escuelas de formas de evangelización y a los proyectos oración (cf. mandato capitular n. 9), animadas misioneros que hemos aprobado en el Capítu- por la lectura orante de la Palabra (cf. Manda- lo de Pentecostés 2009 si seguimos aferrados to capitular n. 12), será imposible dar calidad a lo de siempre y a lo “nuestro”? ¿Qué hubiera evangélica a nuestra vida. Como también sin sido de nuestra Orden nacida 800 años en Asís una misión adecuada será imposible una ca- sin el espíritu misionero que la animó desde lidad de nuestra vida en fraternidad. Me pare- sus inicios y cuándo eran todavía muy pocos? ce significativo que los últimos dos Capítulos ¿Qué será de nuestra Orden si la instalación, el generales (2006 y 2009), nos pidan cultivar bienestar, las mil y una ocupaciones ordinarias una “exquisita y delicada atención a la vida nos impiden ser misioneros? Dejo a vosotros fraterna por nuestra parte” (cf. PdE 27; Shc y a las distintas Entidades una respuesta dis- 31), o nos recuerden la necesidad de un acom- cernida. Para mí la respuesta sería entrar en pañamiento materno de la misma. un camino sin salida, sin futuro y, consecuen- Todo ello tiene mucho que ver con la prepa- temente, de agonía, larga tal vez, pero siem- ración de los guardianes y al proyecto de vida pre agonía. Otra convicción y otra urgencia: fraterno, a los que se refieren dos mandatos ca- crecer en sentido de pertenencia a la Orden, ir pitulares: el 8 y el 7, respectivamente, así como más allá de las fronteras de nuestras Entida- la formación permanente de la que también ha- des y Conferencias. No nos queda otra salida bla el mandato capitular n. 11. Las Conferen- si no es la que pasa por la real colaboración, cias podrían tener aquí un campo propicio de la interdependencia y el sentido de formar una animación de nuestra vida y misión. fraternidad universal (cf. PdE 31). ¿Estamos dispuestos a ello? ¿Qué pasos debemos dar ya? 5. Con el corazón vuelto hacia el Señor y en diálogo con el mundo 4. Como Hermanos y Menores Nuestra vida y misión han dar a Dios la La renovación profunda y la revitalización centralidad que le pertenece. “Al principio de del carisma para nosotros Hermanos Menores todo está el Señor, origen de todo bien” (PdE pasan necesariamente por la calidad evangéli- 5). Por otra parte, Dios es presentado como ca de vida, lo que supone, entre otros aspectos, “principio integrador de nuestras vidas y fra- la renovación y revitalización de nuestra vida ternidades” (PdE 12). Todo ello nos habla de en fraternidad y minoridad. la prioridad de Dios en nuestra vida, y de la 216 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2 necesidad de tener el corazón vuelto hacia el oración, en la vida fraterna y en la misma cali- Señor en todo momento, actitud sólo posible si dad de servicios pastorales que prestamos. Así hay una vida de fe auténtica. El Capítulo 2009 no podemos seguir. Hay que tomar medidas, nos invita a ser autocríticos en lo relacionado a veces drásticas, al respecto. No se pueden con nuestra fe y apunta a la crisis de fe “que sacrificar valores como los anteriormente ci- toca a algunos de nosotros” (PdE 12). Es una tados, por mantener presencias que presencias cuestión que no podemos dejar de lado, pues evangélicas y franciscanas no son. de la respuesta que demos dependerá tam- A este redimensionamiento interior se aña- bién nuestra misión evangelizadora: sólo una de, en muchos casos, la necesidad de redimen- auténtica experiencia de Dios, de hecho, nos sionamiento estructural de Entidades, llegan- pondrá en movimiento (cf. PdE 11). El cuida- do en no pocos casos a la fusión de las mismas. do de la dimensión de fe de nuestra vida es Hay varios procesos iniciados desde la base. esencial para la perseverancia. Otros están siendo impulsados por el Ministro Por otro lado, el mundo es nuestro claustro, y el Definitorio general, pues tenemos plena lugar donde vivimos y predicamos el Evan- conciencia de que hay situaciones límites que gelio. Esto, además de una formación para el necesitan una intervención. diálogo (cf. PdE 24), nos está pidiendo cier- No es la primera vez que estas situaciones tas actitudes básicas respecto del mundo: una se dan en la historia de nuestra Orden. No será mirada positiva hacia él (cf. PdE 15), sin dar ciertamente la última. Sé que esto es doloroso, la espalda a su devenir (cf. PdE 29); simpatía pues afectivamente nos cuesta. Pero hemos de por él, “como condición para entrar en diálo- hacer de la necesidad una virtud, asumiendo go con los hombres y mujeres de hoy y para el redimensionamiento interno y externo como la evangelización” (cf. PdE 15), hablando un “gracia pascual para intentar re-significarnos lenguaje que haga comprensible el mensaje de modo más simple y vulnerable, pero tam- (cf. PdE 16). Todo ello “sin acomodarse al bién más profético y ciertamente minorítico” mundo”, ni “tampoco suspender el juicio críti- (PdE 31). El Definitorio general seguirá estu- co respecto a él” (PdE 15). diando el tema del redimensionamiento y de En el mundo hemos de situarnos del lado la reestructuración de las Provincias, ofrecien- de los “menores”, de los últimos, de los ex- do “líneas guía para el acompañamiento de cluidos, como el Verbo que, en virtud de su dichos procesos”, como nos pide uno de los encarnación, “se pone del lado de la periferia, mandatos del Capítulo general, y siempre te- de la vulnerabilidad, de la pobreza” (PdE 23). niendo presente que lo que se pretende es dar “Menores entre los menores de la tierra” (Shc “mayor dinamismo a la vida evangélica y mi- 30), haciendo lo posible para dejarnos sedu- sionera” (PdE 47). cir por “los claustros olvidados e inhumanos” (Sdp 37). Habitando “las fisuras de un mundo 7. Graviora delicta fragmentado” (PdE 22). Todos sabemos que la Iglesia en estos mo- En la revisión de vida y misión que estamos mentos está viviendo una situación nada fácil llamados a llevar a cabo (cf. Shc 33), estamos a causa de los abusos sexuales a menores co- llamados a preguntarnos sobre nuestra vida de metidos por algunos sacerdotes o religiosos. fe, sobre nuestra práctica de la oración, sobre Mientras condenamos abiertamente estos crí- nuestra actitud ante el mundo y sobre el lugar menes de los que nos sentimos avergonzados en donde nos situamos y donde nos sitúa la y por lo que, en lo que a nosotros corresponde, gente, lo que tiene mucho que ver con la vi- pedimos perdón, no podemos dejar de entriste- vencia de nuestra minoridad. cernos también por las informaciones parciales y con escaso conocimiento de los hechos que 6. El redimensionamiento se dan, así como por los “juicios sumarios” a la No conozco una Entidad en la Orden que Iglesia y a la misma persona del Santo Padre, no esté necesitando urgentemente un redi- que más saben a persecución que a voluntad de mensionamiento interno. Hay demasiada des- salir en defensa de las víctimas. proporción entre el número de presencias y el Por nuestra parte, deseamos que toda la número de hermanos. Esto está desgastando a verdad venga a la luz y que se traten estos ca- los hermanos y produciendo, muchas veces, sos de acuerdo con las leyes de la Iglesia, de un empobrecimiento de la calidad evangélica la Orden y del propio país. Para ello sígase es- de vida preocupante, como se ve en la vida de crupulosamente las normas que en la Orden se EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 217 han dado para acompañar a las víctimas y para contando casi exclusivamente con las apor- tratar a los que cometen dichos delitos, tal y taciones solidarias de las Entidades. En estos como aparecen en el documento publicado por momentos estamos revisando la oficina general la Curia General en el 2005, Normae servan- para el desarrollo (Fund Reising), en cumpli- dae in casibus aliqua Graviora Delicta tratan- miento del Mandato capitular n. 53. dis. Síganse también las normas dadas por la Pido a todas las Entidades que trabajen en Iglesia para afrontar dichos casos y téngase en asegurar total transparencia económica. Pido cuenta la legislación del país. lo que justamente se nos pide a nosotros. Pido Y mientras reafirmamos nuestra condena que revisemos nuestro estilo de vida para que más firme de los abusos sexuales, lo que no sea realmente manifestación de nuestro ser dejamos de considerar un verdadero horror y “menores”. También pido que se tengan en crimen, y manifestamos nuestra total solidari- cuenta cuanto se aprobó en el Capítulo gene- dad con las víctimas, que merecen todo nues- ral del 2009 sobre el Fondo para la formación tro respeto y para las cuales pedimos justicia, y los estudios (cf. Mandato capitular n. 58), queremos manifestar nuestra cercanía y soli- sobre el Fondo para las misiones y la evange- daridad con el Santo Padre, y, al mismo tiem- lización (cf. Mandatos capitulares nn. 56-57), po, queremos resaltar la fidelidad ejemplar de pido, en fin que se respete cuanto se ha deci- la inmensa mayoría de los sacerdotes y religio- dido ya en el Capítulo del 2003 y confirmado sos a las obligaciones que han contraído con en el Capítulo del 2009 sobre la tase del 1% su ordenación y su profesión. Si bien es cierto sobre las ventas de propiedades (cf. Mandato que entre nosotros hay infidelidad, también es capitular n. 59). Todo ello es signo de solida- verdad que hay más fidelidad. ridad y del sentido de pertenencia a la Orden. Pero la situación nos coloca ante un desa- fío importante: formarnos y formar a nuestros 9. Formación hermanos más jóvenes en una afectividad y La formación, particularmente la perma- sexualidad madura y sana; formamos y for- nente, es clave de futuro. Sin formación no es mar para una castidad vivida desde la lógica posible una fidelidad creativa, no es posible del don total de uno mismo al Señor y a los una calidad evangélica de vida y de misión. hermanos y hermanas que están a nuestro al- Sin formación permanente no es posible una rededor. Formarnos y formar para la fidelidad auténtica formación inicial. Es bastante común a lo que comporta nuestra opción vocacional. el convencimiento que existe un gran abismo Pido, pues, que desde la formación permanen- entre formación inicial y formación perma- te e inicial se preste particular atención a la nente. Ello influye, sin duda, en la perseve- afectividad y sexualidad y que se haga un ade- rancia vocacional y en los abandonos que no cuado discernimiento en este campo. dejan de ser una hemorragia para la Orden, y que suponen una gran preocupación para mí 8. La economía personalmente y para el Definitorio general. La economía tiene mucho que ver con la re- No podemos seguir pensando que es sólo una significación de nuestro carisma, contra lo que cuestión de la generación actual y que es un muchos piensan. Una economía que para que problema en todos los Institutos religiosos. sea franciscana ha de ser: transparente, frater- Tenemos que ser autocríticos con los criterios na y solidaria, y austera y fruto del trabajo. de discernimiento vocacional que seguimos, el El Capítulo nos ha pedido a todos –Curia y acompañamiento que ofrecemos a los jóvenes Entidades-, continuar promoviendo una política en formación inicial y en los primeros años de de transparencia económica (cf. PdE 51). Por lo formación permanente, y la formación que re- que a nosotros corresponde continuaremos con cibimos y damos. una transparencia máxima hacia las Entidades, Otro tema importante dentro del campo de la y la contabilidad seguirá siendo revisada por formación al cual hemos de prestar atención es una auditoría externa, como pidiera el Capítulo el de los estudios. Como ya afirmó el Capítulo del 2003 y como hemos hecho durante todo el general de San Diego (1991), los estudios son sexenio precedente, cuyo parecer seguirá sien- parte de nuestra tradición y necesarios para el do enviado a todas las Entidades. Continuare- dialogo con la cultura actual y “como sostén de mos también con la política de buscar fondos nuestra misión de predicar el Evangelio de pa- alternativos (cf. Mandato capitular n. 52), pues labra y de obra, en medio de la cultura contem- somos bien conscientes que no podemos seguir poránea” (Shc 13, cf. Mandato capitular n. 40). 218 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2

Pido que en todas las Conferencias y En- cercanía y agradecimiento por vuestra labor de tidades se tenga presente el mandato capitu- animación a favor de los hermanos. Sé muy lar n. 33 sobre la formación permanente, así bien que muchas veces no resulta fácil. El des- como el mandato capitular n. 34 que pide una ánimo y el desencanto ante las resistencias de “relectura, asimilación y actualización del es- algunas personas o de una comunidad, o frente píritu” de los documentos que la Orden tiene a ciertas cuestiones que parecen irresolubles sobre formación. A la luz de esos documentos pueden llevaros a pensar que todo esfuerzo es pido que se haga una seria revisión de nuestra inútil o que las cosas ya las arreglará el tiem- praxis formativa en estos dos primeros años po, o quienes os sucedan en vuestro servicio. del sexenio. También pido que no se sacrifi- Ante tales tentaciones, el Ministro general y que una seria, profunda y adecuada formación todo el Definitorio os alientan a dar lo mejor intelectual de los hermanos dotados para ello a de vosotros mismos a los hermanos que el Se- causa de compromisos pastorales inmediatos. ñor os ha confiado. Por otra parte, y esto es lo Sería pan para hoy y hambre para mañana. más importante, el Señor que os ha llamado a ejercer este ministerio está con vosotros y Conclusión os dará la fuerza para cumplirlo según sus de- Queridos Hermanos Presidentes: Hay otros signios. Hoy, igual que ayer, el ejercicio de la muchos aspectos de nuestra vida que podrían autoridad encuentra grandes dificultades que ser objeto de nuestro compartir. Creo, sin sólo pueden afrontarse con la gracia que viene embargo, haber señalado algunos elementos del Señor, siendo conscientes, con humildad esenciales para crecer en calidad evangélica y fortaleza, de haber sido enviados por Él, y de vida, objetivo en el que todos hemos de im- contar, por eso mismo, con su ayuda. A cada plicarnos si queremos realmente una re-signi- uno de vosotros os digo, como decía san Fran- ficación de nuestra vida y misión. Giordano, cisco a sus hermanos: “Confía en el Señor y él el protagonista de la novela “La última con- cuidará de ti”. fesión” de Morris West, en una clase le decía Deseo, también, aprovechar esta ocasión a sus discípulos de París: “Desde la época de para subrayar algunos puntos que considero los griegos nos hemos emborrachado de elo- importantes a tener presentes en la animación cuencia”. Y el profesor venezolano Ramón Pi- de nuestros hermanos en estos momentos. ñango decía en un diario caraqueño: “Hay que dejar atrás la pregunta ¿qué decir? Para pre- 1. La prioridad de la persona guntarnos ¿qué hacer?... Si no reconocemos Quienes ejercen el servicio de la autori- esto… quedaremos atrapados en el laberinto dad deben promover la dignidad de la perso- de la verborrea”. na prestando atención a cada hermano y a su Si no queremos ser víctimas de un verba- camino de crecimiento humano, espiritual y lismo fácil o de un activismo privado de re- vocacional, dando a cada uno el don de la pro- flexión, “cesen las palabras y sean las obras pia estima, nutriendo un sincero afecto para quienes hablen”, como afirmaba San Antonio con todos. La persona de nuestros hermanos de Padua. Es el momento de optar seriamente merece vuestra atención principal y constante. por el discernimiento a la luz de los principios Antes de cualquier actividad o proyecto, an- que con claridad señalan nuestras Constitucio- tes de los lugares de presencia, antes de cual- nes generales y los documentos de los últimos quier otra cosa, por encima de todo, después capítulos, y tomar decisiones que hagan reali- de Dios, habéis de poner a los hermanos. dad cuanto en ellos hemos decidido. Es el mo- La estructura fundamental de nuestra Or- mento de ponernos en camino. den es la persona del hermano en relación, como nos recordó el Consejo Plenario de la Fr. José Rodríguez Carballo, ofm Orden en Guadalajara (México) en el 2001. Ministro general No se pueden sacrificar las personas por man- tener las muchas –a veces demasiadas-, acti- vidades que tenemos. Corremos el riesgo de 5. Mensaje a los Ministros de la CONFRES perder al hermano y tener que sacrificar luego la estructura. En el corazón de nuestro servicio Queridos Ministros: Paz y Bien. está acompañar, cuidar y sostener la persona Por medio de Fr. Vicente Felipe, Definidor de nuestros hermanos. Esto exige dedicarles general, os envío este saludo, muestra de mi tiempo –a veces mucho tiempo-. EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 219

Escuchadles, estadles cercanos, dedicadles Y en toda vuestra animación tened presente tiempo. Hacedles sentir que son importantes la centralidad de Dios, tal y como nos pide para vosotros y para la Orden, pues lo son. Las el Capítulo general 2009 en su documento cuestiones burocráticas las podréis delegar. El final (cf. PdE 12). acompañamiento de los hermanos –particular- b. En cuanto a la vida fraterna os recuerdo mente de los hermanos en dificultad-, es inde- que ésta se ha de edificar sobre el funda- legable, es vuestra principal responsabilidad. mento del Evangelio (PdE 6), para poder anunciar lo que se vive (cf. PdE 7), y que 2. El redimensionamiento uno de los aspectos principales de vuestra Lo dicho anteriormente tiene mucho que misión es la de prestar “una exquisita aten- ver con el redimensionamiento de las presen- ción a la vida fraterna”, buscando los me- cias e incluso de las entidades. El redimensio- dios oportunos para “recrear la comunión, namiento suele ser doloroso, como nos recuer- la intercomunicación y la calidad y verdad da el documento del último Capítulo general en las relaciones de los hermanos entre sí” Portadores del Evangelio (=PdE n. 31), pero (PdE 27). Forma parte de vuestra misión, ha de ser visto como una “gracia pascual” que también “acompañar a cada fraternidad en nos ha de llevar a re-significarnos de un mo- la elaboración del proyecto de vida fraterna do más simple y vulnerable, pero también más a la luz de las líneas guías emanadas” por profético y ciertamente más propio de nuestra el último Capítulo general (Mandato n. 7). condición de menores. Sin esta perspectiva no Para ello no podéis ahorrar esfuerzos a fin tiene sentido ningún redimensionamiento. que “las fraternidades y las entidades en- No podemos afrontar el tema del redimen- tren en una cultura del proyecto fraterno de sionamiento sólo para salir al paso de la esca- vida y misión” (PdE 28). Tampoco podéis sez del número de hermanos, o para ver como ahorrar esfuerzos en la formación de los me solucionan mi problema. El redimensiona- guardianes, tal y como nos pide el Capítulo miento ha de ser en función de una mayor cali- 2009 en el Mandato n. 8. dad de vida, por eso empieza por las personas c. Por lo que se refiere a la minoridad, solida- concretas y por las estructuras que tenemos en ridad y pobreza, como nos recuerda tam- el momento actual. Antes de una refundación bién el último Capítulo, no descuidéis la institucional ha de ponerse en camino una re- llamada a “habitar las fronteras”, a ejemplo fundación de las personas, lo demás sería ilu- del Verbo que “en virtud de la encarnación sionarnos. Recordad siempre este principio: se pone del lado de la periferia, de la vulne- las estructuras al servicio de la vida, no la vida rabilidad, de la pobreza” (PdE 23) ¿Dón- al servicio de las estructuras. de estamos? ¿Con quién estamos? ¿Hacia dónde nos empuja el Espíritu? También os 3. La calidad evangélica de vida pido que prestéis especial atención a los ex- Éste ha de ser el objetivo de toda vuestra cluidos de la sociedad, comprometiéndoos animación y gobierno. Pasar de lo bueno a lo en la defensa y promoción de los derechos mejor. Esta calidad pasa, necesariamente, por humanos (Mandato 43), y que en el campo potenciar las prioridades de la forma de vida de la economía no descuidéis el uso ético franciscana. Entre otros aspectos os invito a de vuestros recursos económicos (Mandato prestar atención a cuanto nos pide el último 43), y no falte nunca la transparencia y la Capítulo general: solidaridad económicas (Mandato 51). a. En relación con el espíritu de oración y de- d. Por lo que a la formación se refiere en este voción, se debe garantizar a las fraternida- sexenio hemos de dar prioridad a la forma- des el tiempo y la calidad de la oración, ve- ción permanente, exigencia de toda fide- lando sobre la fidelidad cotidiana a la mis- lidad creativa y “humus” de la formación ma, así como el contacto con la Palabra que inicial (cf. Mandatos nn. 11,33). Os pido tiene el poder de edificar a cada uno de los que verifiquéis la formación inicial a la luz hermanos y a las fraternidades, e indicar los de la Ratio (cf. Mandato n. 34) y que estu- senderos de la misión. En este sentido tened diéis, a nivel de Entidades y de Conferen- presente el mandato capitular n. 12 sobre la cia, la delicada y dolorosa cuestión de los lectura orante de la Palabra, y trabajad por abandonos (cf. Mandato n. 48). Algo nos dar cumplimento al mandato 9, en lo que está fallando. Son demasiado los que entran se refiere a las casas “escuelas de oración”. y salen. Hemos de reflexionar seriamente 220 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2

sobre este particular. En este contexto tam- di comunione tra le due Province: la Provincia bién os pido que deis prioridad a la pastoral Serafica dell’Umbria e la Provincia delle Gra- juvenil y vocacional. No podemos supedi- zie di Sardegna. tarla a otras actividades. Es cuestión de vida La mia riflessione vuole situarsi in un con- o muerte. Desde un esfuerzo por dar calidad testo ampio, il cammino di comunione che evangélica a nuestra vida hemos de invitar stanno portando avanti le due Province. sin miedos ni complejos: “Venid y veréis”. e. En el campo de la evangelización esta ha de 1. Lucidità, audacia, visione di futuro responder a los criterios que claramente se- In questi ultimi anni ho ripetuto molte vol- ñalan el Mandato capitular n. 13. Pido que te tre parole dalle quali voglio partire in questo en cada Entidad, en estrecha relación con la mio intervento al vostro Capitolo delle Stuoie. Secretaría de Misiones y Evangelización se Queste parole sono: lucidità, audacia, visione haga una seria evaluación de los criterios di futuro. Sono tre parole/atteggiamenti che non que se señalan en el mandato señalado y en si possono separare. La lucidità non servirebbe todo el documento Portadores del don del a nulla senza una visione di futuro che indichi Evangelio, prestando particular atención a l’orizzonte, e senza audacia per assumere con los Mandatos nn. 19, 20. En el campo de responsabilità le esigenze che emergono dalla la misión ad gentes, pido generosidad para lucidità nella diagnosi e dalla visione di futu- colaborar en los proyectos misioneros de ro. D’altra parte, la audacia senza lucidità e vi- la Orden, particularmente en Tierra San- sione di futuro sarebbe una semplice e, a volte, ta, Marruecos y Amazonas (cfr. Mandatos pericolosa avventura. Finalmente, la visione di 21.22.24). futuro senza i due atteggiamenti precedenti – Queridos Ministros: Sé que os pido mucho, lucidità e audacia –, porterebbe a una semplice pero eso es lo que nosotros mismos hemos illusione che niente avrebbe a che fare con la aprobado en el último Capítulo y eso, estoy realtà e, quindi, con lo stesso futuro. convencido, es cuanto estamos llamados a ha- Lucidità. Diventa, dunque, necessaria, pri- cer si queremos que nuestra vida sea significa- ma di tutto la lucidità per guardare senza paura tiva y tenga futuro. Como ayuda a todo ello os la situazione presente, senza lasciarci ingan- pido que tengáis muy presente en vuestra tarea nare dalle semplici statistiche. Queste, infat- de animación y gobierno dos subsidios recien- ti, spesso nascondono tante cose non sempre temente aprobados por el Definitorio general evidenti e non sempre belle. Ci vuole lucidi- para ayudar a los hermanos a dar cumplimien- tà, cioè, capacità di giudizio critico che ci fa to a cuanto nos pide el Capítulo: Moratorium, andare aldilà dell’apparenza, aldilà della ma- un alto en el camino para discernir, y Cami- schera. Ci vuole lucidità che ci aiuti a entrare nar desde el Evangelio, orientaciones genera- in un clima di discernimento fino al punto di les de animación para el sexenio 2010-2015. scoprire il volere del Signore. È quello che nel Fraternalmente sussidio del moratorium corrisponde al primo momento: “vedere”, rispondere alla domanda: Roma, 28 de Mayo de 2010 dove siamo? Visione di futuro. Non possiamo acconten- Fr. José Rodríguez Carballo, ofm tarci di gestire più o meno adeguatamente il Ministro general momento presente. Senza trascurare il presen- te, che è il tempo che abbiamo a nostra disposi- zione per vivere con passione i nostri impegni 6. Discorso al Capitolo delle Stuoie delle come Frati Minori; senza sradicarci dal passa- Province di Assisi e di Sardegna to, nel quale Dio ha scritto con noi una gran- Santa Maria degli Angeli, Assisi, 31.05.2010 de storia; dobbiamo però guardare al futuro, tempo nel quale lo Spirito ci proietta per fare RIVITALIZZARE IL CARISMA con noi ancora cose grandi, e costruire, in que- sto modo, una grande storia (cf. VC 1109. La Cari fratelli: vi saluto con profondo affetto nostra responsabilità è grande in questo senso: e vi auguro ogni bene da parte di Colui che è preparare con fantasia e creatività il futuro, in- tutto il bene. tuendo verso dove ci spinge lo Spirito. È que- Con il mio saluto manifesto anche la mia sto che nel moratorium corrisponde alla terza gioia per poter condividere questa esperienza domanda: verso dove ci spinge lo Spirito? EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 221

Audacia. Dopo aver preso coscienza del per rendere concrete tali possibilità, il Capi- presente con molta lucidità, dopo aver appro- tolo indica la “collaborazione interprovincia- fondito la visione di futuro, si rende necessaria le”. Anzi, dice che da questa dipende il futuro l’audacia, per prendere le decisioni opportune. dell’Ordine (cf. Sdp Proposte, 16). Il nostro non è soltanto un tempo di riflessione Non si tratta di un’indicazione estempora- e di pressa di coscienza. È anche il momento nea. È la conseguenza di quanto è emerso nel di prendere decisioni, e per questo è necessa- CPO/2001, il quale, verificando l’attuale tipo- ria l’audacia. Senza audacia e coraggio, senza logia delle nostre Province e del nostro Ordi- osare, le acque rimarranno ferme, con il ri- ne, riconosceva che ci troviamo, in molti casi, schio che in poco tempo diventino contamina- in una situazione di precarietà. te. In questo senso ricordo un principio per me La “nuova cultura” di solidarietà e colla- molto chiaro: chi si muove può sbagliare, chi borazione ha prodotto i suoi frutti come ha ri- non si muove ha già sbagliato. conosciuto il Capitolo generale del 1997 (cf. Dalla memoria alla profezia 39) e lo stesso 2. Dalla collaborazione all’interdipendenza Consiglio plenario (cf. Documento finale, pp. La lucidità nell’analisi della situazione pre- 11-12), tuttavia deve trovare sempre più spazi sente e la visione di futuro ci portano a vedere nelle Entità, nelle Conferenze e nella Frater- con chiarezza la necessità della collaborazio- nità universale. Infatti, in un mondo diventato ne. Da diversi anni l’Ordine, attraverso i Capi- un unico “villaggio”, il rischio di pensare, di toli e i suoi Ministri, sottolinea la necessità di progettare e di occuparsi e preoccuparsi dei crescere nella collaborazione interprovinciale. “propri luoghi” è ancora molto forte. Così, il Capitolo generale 2006, riprendendo Sono proprio le Priorità ad esigere la pra- una affermazione del Consiglio plenario del tica convinta della collaborazione. Solo qual- 2001, afferma che «la collaborazione interpro- che esemplificazione (cf. Sdp, Proposte 16): vinciale è il futuro dell’Ordine»; Fr. Hermann la formazione francescana, permanente ed Schalück già nel 1992 invitava a sviluppare iniziale, è realizzabile senza convertirsi alla una «cultura della solidarietà al servizio del collaborazione? La nostra ragion d’essere ha futuro comune», e Fr. Giacomo Bini giusta- la possibilità di essere vissuta senza acquisire mente affermava nel 2003: «Se un fratello che la mentalità dell’andare e senza la disponibi- vive isolato si trova oggettivamente ai margini lità a condividere le nostre ricchezze e le no- della sua vocazione, così anche una Provincia stre povertà? Il “modo francescano” di essere che non si sente in comunione con le altre e operai nella «Vigna» è possibile senza il con- con l’Ordine intero, si trova ai margini della corso di varie esperienze e il “sentire comune” Fraternità universale». Io stesso dal 2004 ad sui valori della spiritualità francescana? La oggi ho richiamato ripetutamente alla necessi- promozione degli studi nell’Ordine, in vista tà della collaborazione, «per realizzare aspetti dell’evangelizzazione, è fattibile senza la col- importanti del nostro carisma e per essere si- laborazione per i Centri di Studi e tra i Centri gnum fraternitatis». di Studi? Il Capitolo generale 2003 ha riaffermato La cultura della collaborazione non è im- l’urgenza di «tornare all’essenziale della no- portante soltanto, come dice il Capitolo ge- stra esperienza di fede e della nostra spirituali- nerale, per avere la possibilità di realizzare tà»: per dare autenticità alla nostra sequela di aspetti essenziali del nostro carisma, ma per Cristo, per contribuire a «far sorgere una nuo- essere: signum fraternitatis; per vivere la no- va epoca», per «suscitare una nuova visione stra vocazione nella Chiesa e nel mondo: «far della vita e delle relazioni» (Sdp 2). Le Priori- conoscere la spiritualità della comunione, pri- tà ci dicono che cosa è essenziale per noi oggi, ma di tutto al proprio interno e poi nella stes- esse sono una guida per vivere i valori peculia- sa comunità ecclesiale ed oltre i suoi confini, ri della nostra spiritualità, sono una “chiave” aprendo e riaprendo costantemente il dialogo per comprendere e rispondere da Frati minori della carità, soprattutto dove il mondo di oggi alle attese della Chiesa e del mondo. è lacerato dall’odio etnico e dalle follie omici- Non basta, però, conoscere cosa è essenzia- de» (VC 51). le ed individuare le sfide dell’ora presente. È Ma i tempi passano velocemente, e oggi in indispensabile creare le possibilità per vivere molti casi non basta la collaborazione ma di- l’essenziale e per offrire risposte secondo il venta necessaria, come ho affermato nel capito- nostro carisma. Tra le varie scelte o “strategie” lo del 2009, l’interdipendenza, e cioè: pensare 222 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2 il futuro insieme, responsabilizzarsi del futuro È questo il mio augurio per voi, cari fratelli del francescanesimo in una determinata regione di queste amate Province. insieme. Non sarebbe fraterno né responsabile cedere alla tentazione del “si salvi chi può”. Se Fr. José Rodriguez Carballo, ofm facciamo parte della stessa Fraternità, dello ste- Ministro generale so Ordine, tutti dobbiamo sentirci responsabili del futuro della presenza francescana in un ter- ritorio dove, in un modo o in un altro sembra 7. Omelia al Capitolo delle Stuoie delle venga meno. Sento che è urgente «superare la Province di Assisi e di Sardegna mentalità provincialista e incrementare l’in- S. Maria degli Angeli, Assisi, 31.05.2010 terprovincialità e il senso di appartenenza alla Conferenza e all’Ordine» (PdV 31). Carissimi fratelli, Il passo che state per fare va proprio in questa il signore vi dia pace! direzione di interdipendenza e io non posso di- Nel contesto della celebrazione del Ca- re altro che di essere veramente contento di tale pitolo delle Stuoie dei Frati delle Province passo, che considero coraggioso da parte delle dell’Umbria e della Sardegna, celebrando la due Province e rispondente all’appello del pro- memoria liturgica della Visitazione della B.V. feta che oggi riacquista tanta attualità: «allargate Maria, e a conclusione del mese di maggio, lo spazio della vostra tenda» (cf. Is 54,2). particolarmente dedicato alla Vergine santa, il Signore ci fa dono, ancora una volta, della sua 3. Finalità e criteri parola. La finalità dell’interdipendenza e della ri- Una parola che vuole essere luce per i nostri strutturazione delle Province non consiste nel passi, guida sul nostro cammino. Una parola, cercare soltanto di risolvere le difficoltà inter- quella della liturgia odierna, che stilla gioia, ne che vivono certe Province o di venire in- letizia: «gioisce, esulta, rallegrati». Sono i contro ai sintomi di un certo malessere nei Fra- verbi che si ripetono nella prima lettura e che ti (cf. PdV 35). Non è neppure solo il rilancio danno una tonalità festiva a questa nostra ce- delle missioni e un’esigenza che ci viene della lebrazione. Da parte sua, il Vangelo continua lettura dei segni dei tempi e dei luoghi, anche questa stessa tonalità, riscaldando, ancora di se tutto questo è presente e molte volte sta alla più, l’atmosfera festiva e gioiosa: Elisabetta base di una tale interdipendenza e della stessa benedice Maria, «benedetta tu fra le donne e ristrutturazione delle Province. La finalità ul- benedetto il frutto del tuo grembo» (Lc 1,42), tima, il criterio importante da tener presente «il bambino esulta di gioia nel grembo di sua è quello che ci viene dato dal Capitolo gene- madre» (Lc 1,44) e Maria canta: «l’anima mia rale 2009: «tentare di ridarci significato […] magnifica il Signorie, e il mio spirito esulta in in maniera più profetica» (PdV 31). Si tratta Dio, mio salvatore» (Lc 1,46-47). Tutto è do- dunque di riqualificare la nostra vita e le nostre minato dalla gioia, dalla festa. E il motivo di Fraternità, ripartendo dal Vangelo; si tratta di tanta esultanza è chiaro: «Il Signore è in mez- rivitalizzare la risposta vocazionale e il proget- zo a te» (Sof 3,15), «l’inverno è passato, i fiori to evangelico di vita e missione, si tratta, in de- sono apparsi nei campi, e la voce della tortora finitiva, di dare qualità evangelica alla nostra si fa sentire» (Ct 2,11ss). vita e missione: centrandoci, concentrandoci, La gioia è il sentimento di tutti coloro che de-centrandoci. sentono la presenza del Signore in mezzo loro. In questo caso è importante ricordare e pren- Gioia, festa, è la risposta dell’uomo alla visita dere coscienza di quanto afferma il Capitolo del Signore. Gioia, festa, stupore sono i senti- 2009: «si tratta di “rifondare” la nostra vita sul menti che proviamo di fronte a un Dio che ci fondamento del Vangelo. Una “rifondazione”, ama e che cammina con noi, in mezzo a noi. però, che non si limita alle strutture, ma che vuol Cari fratelli, contro il “virus della scontentez- partire dalle persone, ossia dai Frati e dalle no- za”, contro i seminatori dell’infelicità, contro stre Fraternità. Non serve ristrutturare le opere o la pressione degli esperti in voler vedere tutto le Province se non si rifonda la nostra qualità di color nero, la gioia appare come la nota distin- vita evangelica e la nostra missione evangelizza- tiva della vita cristiana e religiosa, così come trice; è però importante rivedere le nostre strut- la via maestra della testimonianza. I nostri ture perché esse siano sempre e solo al servizio contemporanei vogliono vedere nelle persone della vita e della missione» (RdV 35-36). consacrate e particolarmente in noi, seguaci EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 223 del Poverello, la gioia che proviene dall’esse- 12), senza lasciarsi avvolgere da nessuna re con il Signore (cf. VC 109), una gioia chia- «nebbia di amarezza» (3LAg 11), come affer- mata a trovare una particolare e visibile forma ma Chiara nelle sue lettere. espressiva nelle relazioni all’interno della Fra- Alla luce di questo correre di Maria dovre- ternità. mo interrogarci sul ritmo della nostra vita, per- Ci si può allora chiedere se la nostra vita ché da questo dipenderà anche la nostra testi- francescana esprima o no, di fronte ai con- monianza. Come gli altri potranno intuire che temporanei che ricercano questo stile di te- siamo portatori di un tesoro se il nostro passo stimonianza, gioia vera e felicità autentica. è stanco, e se il nostro volto si è fermato al ve- Ci si può chiedere se manifestiamo nel volto nerdì santo senza trasmettere la gioia della do- la felicità che dovrebbe riempire il cuore di menica di Pasqua? Si evangelizza certamente chi, come Paolo, si sa conquistato, afferrato con le parole, ma soprattutto con la vita, con dal Cristo; di chi, come Maria di Betania, ha un volto di risorto, con un passo come quel- scelto la parte migliore. Ci si può chiedere lo di Maria di Nazaret, come quello di coloro se le nostre parole portano, come nel caso di che corrono al sepolcro il primo giorno della Maria di Nazareth, una Bella Notizia, se sono settimana. Questa è una grande sfida per noi portatrici del Vangelo. Di fronte a tali doman- che tante volte confondiamo la serietà della di, non rispondiamo subito e spontaneamente sequela di Cristo con un volto triste. Ricordia- con un “sì”, convinto anche se piuttosto gene- moci fratelli che una sequela triste è una triste rico, ma indaghiamo la nostra realtà concreta sequela, incapace di comunicare e trasmettere e la nostra quotidianità. La risposta che dare- la bellezza di essere di Cristo. mo a questa domanda indicherà se veramen- La “lieta notizia” del Vangelo non può, cer- te abbiamo trovato il “tesoro” o no, la “perla to, produrre persone tristi e rassegnate. D’altra preziosa” o no. parte non possiamo essere semplici “spaccia- Siamo chiamati, cari fratelli, a mostrare la tori” di gioia, intenti a propagandare una gioia vita consacrata stessa come esistenza piena- ingessata e perciò senza rischio di contagio. mente riuscita, anche a livello umano, ricca di Forse è il momento, come consacrati e fran- significato e fonte di felicità. E questo si mo- cescani, di dichiararci annunciatori e al tempo strerà nel passo, nel ritmo della nostra vita. Il stesso cercatori della vera gioia, che ha la sua Vangelo ascoltato dice che «Maria si mise in ragione d’essere nel Cristo, che confessiamo viaggio verso la montagna e raggiunge in fretta e cantiamo, con Francesco, nostra gioia vera una città di Giuda» (Lc 1,39). Mi piace pensare (cf. LodAl 4). a Maria che corre nel deserto di Giuda per an- Il testo del Vangelo che abbiamo ascoltato dare a trovare la sua cugina Elisabetta. Questa si conclude con il canto di Maria. Il Magnifi- immagine è ancora più eloquente se teniamo cat è il canto di lode di coloro che hanno spe- presente che in Oriente correre era qualcosa di rimentato la salvezza; esprime la beatitudine insolito. Domandiamoci allora, perché corre di chi ha riconosciuto l’azione di Dio in suo Maria? Maria corre non mossa dalla curiosità favore; prorompe dal cuore di chi ha accolto o per accertarsi delle parole dell’Angelo. Cor- il suo Signore; è il frutto maturo dell’ascolto re perché ella è ben consapevole che ha qual- di fede, in cui si svela compiutamente il senso cuno da portare a Giovanni e Elisabetta. Corre della creazione e della storia. Maria nel Ma- perché è cosciente dell’urgenza di comunicare gnificat è la bocca della figlia di Sion e di tutta tale dono agli altri. Corre perché la sua vita è l’umanità, anche di noi, e di tutta la creazione stata “toccata” da Colui che è il Vangelo del che vede compiersi la promessa di Dio. Per Padre all’umanità. Chi lascia entrare il Signore Francesco, il Signore è la gioia e la fonte della nel suo cuore non può trattenerlo per sé solo, vera gioia. ma sente la necessità e l’urgenza di comuni- Come Maria di Nazareth, apriamoci a Dio carlo agli altri. L’incontro con il Signore di- e faremo della nostra vita un vero magnificat, venta messaggio a quanti ci circondano. testimoniando in ogni momento la bellezza «Quanto sono belli i piedi di coloro che della sequela di Cristo sulle orme del padre portano un lieto annuncio di bene!» (Is 52,7). san Francesco. Quanto sono belli i piedi di Maria la prima evangelizzatrice. Quanto sono belli i piedi di tutti coloro che come lei si mettono in cammi- Fr. José Rodríguez Carballo, ofm no, «con corsa veloce, passo leggero» (2LAg Ministro generale 224 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2

8. Relazione all’incontro del Ministro e De� questo tempo è necessario governare, ma di- finitorio generale con la COMPI rei che, soprattutto, è nostro dovere animare Assisi, 7-10 giugno 2010 i Frati a vivere con gioia e fedeltà creativa la loro vocazione. Noi, Ministri, siamo chiamati FORTI NELLA SPERANZA a vivere in positivo la tensione tra animare e governare. Carissimi Ministri Provinciali della COM- A noi Ministri, infatti, si chiede di esse- PI, vi saluto, anche a nome del Definitorio ge- re, prima di tutto, animatori dei fratelli: «suo nerale, con le parole che il Signore rivelò al compito prioritario [quello dell’autorità] sarà nostro serafico Padre: il Signore vi dia pace! dunque l’animazione spirituale, comunitaria In voi saluto e abbraccio ciascuno dei Frati che ed apostolica della sua comunità» (VFC 50a). vivono e lavorano nel territorio di questa Con- Ciò esige di «essere vicini e condividere la ferenza. vita dei fratelli, ascoltarli, offrire loro motivi In adempimento ad uno dei mandati dell’ul- di speranza e fare memoria dei valori fonda- timo Capitolo generale (cf. Mandato 4), e se- mentali della nostra vita francescana» (Defi- guendo una prassi considerata molto positiva nitorio generale, Lettera in occasione della durante il sessennio precedente, ci incontriamo solennità di san Francesco 2003). Allo stesso – Ministro e Definitorio generale e i Ministri tempo, però, ci è chiesto anche di governare. Provinciali della COMPI –, per condividere Questo comporta che vengano prese «le neces- aspetti che entrambi consideriamo importanti sarie decisioni in vista del bene della vita fra- in questo momento della vita e missione dei terna e della missione» e che, una volta prese, Frati della Conferenza e dell’Ordine. si mettano in atto, con costanza e fortezza, tutti gli strumenti «perché quanto deciso non resti Gratitudine solo sulla carta» (VFC 50c). Il Ministro non Anzitutto esprimo la mia gratitudine, e può rinunciare né all’animazione né al gover- quella dei membri del Definitorio generale, no; non può rinunciare all’ascolto e al dialogo per quanto fate nel campo dell’animazione dei e, allo stesso tempo, a prendere delle decisioni. Frati della Conferenza, e per la vostra vicinan- Ricordando sempre che il primo modo per ani- za al Definitorio generale. Il Signore benedica mare è governare, al Ministro toccherà in ogni il vostro lavoro e ci conceda la grazia di cre- momento gestire questa necessaria tensione scere ogni giorno in fiducia reciproca e in co- tra animazione e governo. munione fraterna. Ecco alcune linee che considero importan- Sono ben cosciente, inoltre, del posto che la ti da tenersi presenti nella nostra animazione/ COMPI occupa nell’insieme delle Conferenze governo. e particolarmente nell’UFME, sia per il nume- ro di Entità e di Frati – siete la Conferenza più La priorità delle persone sulle strutture grande dell’Ordine – sia per l’organizzazione Mi rendo sempre più consapevole della interna della stessa Conferenza. Tale orga- priorità che si deve dare alle persone rispetto nizzazione, attraverso i diversi Segretariati e alle strutture. Questo è il servizio principale Settori (come è stata illustrata dal Presidente che deve prestare chi è stato chiamato a svol- della Conferenza), dà dinamismo ad una strut- gere il servizio dell’autorità. La persona dei tura così grande come la COMPI, e, allo stesso nostri Frati merita l’attenzione principale e co- tempo, essendo organizzata in tre zone o re- stante da parte di noi tutti. Noi Ministri abbia- gioni – nord, centro e sud – rispetta la diversità mo la responsabilità di promuovere la digni- anche culturale del territorio che la compone. tà della persona, prestando attenzione a ogni Questo fa sì che la vostra sia una Conferenza fratello e alla sua crescita umana, spirituale e viva e creativa. Mentre mi congratulo con voi, vocazionale, facendo ad ognuno il dono del- vi chiedo di non cedere alla tentazione di fer- la propria stima, nutrendo un sincero affetto marvi nella ricerca di risposte nuove alle nuo- per tutti. È nel cuore del nostro servizio l’ac- ve sfide. compagnare, il prendere cura e il sostenere nel cammino di fede e vocazionale i nostri fratelli. Alcune linee essenziali di animazione e di Prima delle attività o dei progetti, prima governo ancora dei luoghi delle nostre presenze, c’è la Viviamo momenti non facili o, come di- persona dei nostri confratelli. Le nostre Fra- rebbe Giovanni Paolo II, momenti “duri”. In ternità sono costituite dai Frati concreti che il EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 225

Signore ci ha donato, con i loro doni, ma anche pongono. Il rinnovamento, come la rifonda- con le loro debolezze. zione, non è una strategia, pur importanti che So che oggi la gestione di una Provincia possano essere le strategie, è piuttosto una de- comporta molto lavoro amministrativo. Que- terminata forma e stile di vita. E questo esige sto, però, non può fare venir meno la cura e una rifondazione e un rinnovamento delle per- l’accompagnamento “materno” del fratello. sone. Ecco un impegno fondamentale di chi ha L’amministrazione si può delegare, ma non la accettato il servizio dell’autorità. cura del fratello. Non si possono sacrificare le Questa rifondazione mira a garantire una persone per mantenere le molte, a volte troppe, certa qualità evangelica di vita in fraternità. attività di vario tipo; è invece insito nel cuore Ciò significa, prima di tutto, vivere le esigen- del nostro servizio accompagnare, curare, so- ze della Regola e delle Costituzioni generali. stenere le persone dei nostri Frati, particolar- Secondo quanto ci dicono le relazioni dei Visi- mente di quelli in difficoltà. tatori e quanto io stesso posso conoscere, sem- I Frati in difficoltà non sono solo quelli che bra che siano piuttosto rare le Fraternità che soffrono di qualche tipo di problema affettivo vivono con serenità, impegno e in pienezza ciò e di dipendenza (cf. alcolismo, “computeri- che abbiamo professato, a causa dei troppi im- smo”). Frati in difficoltà sono anche quelli che pegni o attività dei singoli Frati, della mancan- si sentono soli, che rifiutano qualsiasi discor- za di un progetto fraterno di vita e missione, e so – in teoria e in pratica – sulla vita fraterna, anche di un disamore per la Fraternità. Spesso, vivendo stabili nell’individualismo, nel muti- noi Frati siamo bravissimi all’esterno, difficili smo, in un’aggressività sistematica, in assolu- all’interno delle Fraternità. Si constata spesso ta autonomia nella gestione del tempo, dei be- che pochissime sono oggi le Fraternità che vi- ni e delle attività. Frati in difficoltà sono quelli vono il dettato delle Costituzioni, per cui ciò che non si interessano delle cose comuni; che che dovrebbe essere “ordinario”, è diventato rifiutano progetti di rinnovamento, per giusti- “straordinario”. ficare i propri atteggiamenti o comportamenti; Da notare che questo produce un “vuoto che scelgono le proprie relazioni dentro e fuori spirituale” nelle Fraternità, creando frustra- della Fraternità solo per la propria convenien- zione continua. Da tener presente, anche, che za; che giudicano e condannano tutto ancora spesso questo “vuoto” è all’origine della man- prima di provarlo… In tutti questi casi il Mini- canza del senso di appartenenza e delle defe- stro non può “incrociare le braccia”, deve aver zioni dei giovani Frati. È necessario, quindi, il coraggio di chiamare le cose con il proprio puntare sulla qualità evangelica di vita in fra- nome e prendere le decisioni opportune, anche ternità che, oltre a quanto detto prima, esige se non sono sempre popolari. Al Ministro, in ripartire dal Vangelo, mettere il Vangelo e le queste situazioni, si chiede la massima dispo- sue esigenze più radicali a fondamento della nibilità – pazienza, dialogo, offerta a questi nostra vita quotidiana e come criterio primo ed Frati di qualsiasi tipo di aiuto umano e spiri- ultimo del nostro agire. Abbiamo bisogno di tuale –, ma anche un intervento deciso, per fare fuoco nuovo e d’iniettare linfa nuova, se no chiarezza, anche se questo gli dovesse costare. rischiamo di morir di freddo e morire atrofiz- C’è troppa rassegnazione tra di noi, c’è mol- zati. Ma questo fuoco nuovo, questa linfa nuo- ta stanchezza. Diventa urgente infondere ani- va, ci può venire solo da un ritorno al Vangelo, mus nel cuore dei nostri confratelli, e questo nucleo fondamentale e fondante della nostra esige metterli al primo posto, essere tutto per forma di vita (cf. Rb 1,1). tutti, dedicare tempo all’ascolto, e quando sia La qualità di vita della quale stiamo parlan- necessario correggerli fraternamente, sempre do si sostiene, come è stato più volte ribadito mossi dall’amore (cf. Lettera a un Ministro). in questi anni, su tre grandi pilastri: la vita spi- La persona del Frate è la struttura fondamen- rituale, la vita fraterna in comunità e la mis- tale dell’Ordine. Se la struttura della persona sione. del Frate si indebolisce o soffre, si indebolisce – La vita spirituale appare sempre più come e soffre l’Ordine. un’esigenza della consacrazione religiosa e nello stesso tempo una richiesta della so- La rifondazione della persona cietà attuale, bisognosa forse come mai, di Vi è ormai una comune convinzione: non una vera spiritualità e di una autentica testi- si può rinnovare, rifondare un’Entità se non si monianza di trascendenza. La nostra socie- rinnovano e rifondano le persone che la com- tà, particolarmente quella occidentale, vive 226 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2

una profonda crisi di valori, che porta a vi- si alla collaborazione con la Famiglia Fran- vere ut si Deus non daretur. L’antropologia cescana e con i laici (cf. anche PdV 25). regnante nel mondo occidentale è un’antro- Inoltre, come insiste il Capitolo generale pologia immanentista, e il modello sociale 2009 nel suo Documento, bisogna valoriz- incoraggiato da molti è quello di un svilup- zare la missione ad gentes, come parte della po illimitato (capitalismo tecno-nichilista), nostra storia, e come culmine della nostra che pretende di trascendersi continuamente presenza nel mondo (cf. PdV 18-21). Va ma senza aprirsi ad una autentica e defini- sottolineata, infine, la necessità di investire tiva trascendenza. In questo contesto noi, in nuove forme di evangelizzazione, che, come religiosi e francescani, abbiamo bi- «senza tralasciare le attività di evangelizza- sogno di una forte spiritualità, provocato- zione ordinaria, privilegino nuove iniziati- ria, che accompagni i nostri contemporanei ve» (cf. Mandato 20) e si aprano, come già alla riscoperta di Dio. Una spiritualità forte chiedeva il Capitolo straordinario del 2006, fondata sulla fede, che coinvolga tutta la per- a «cammini inediti di presenza e di testimo- sona, e che sia fonte della nostra sequela di nianza» (Spc 33). Cristo e della nostra testimonianza nel mon- Vi chiedo, cari Fratelli, di verificare la no- do (cf. Spc 18); fondata sulla fedeltà, che non stra vita alla luce di quanto detto, coscienti che è stare fermi, ma radicare la nostra vita sugli nella qualità di vita si gioca il nostro presente, elementi essenziali della nostra forma di vi- chiamato ad essere vissuto con passione, e il ta. Una spiritualità forte centrata sull’Eucari- nostro futuro, verso il quale ci spinge lo Spirito stia, la Lettura orante della Parola e il sacra- (cf. VC 110) mento della Riconciliazione. Una spiritualità forte nutrita anche dalla preghiera personale In cammino e liturgica in Fraternità. Negli ultimi anni ci siamo definiti come – La vita fraterna che è per noi anche una mendicanti di senso, in comunione con gli uo- priorità, in una società dominata dall’indivi- mini e donne del nostro tempo (cf. Spc 6). È dualismo. Una vita in una comunità auten- una definizione in sintonia con l’itineranza che tica che evangelizza (cf. PdV 27), antidoto sempre ha caratterizzato la vita francescana. all’individualismo che porta a progetti di Un’itineranza intesa come ricerca profonda di evangelizzazione individuali. Una vita fra- senso e come capacità per andare all’incontro terna in comunità in crescita costante, che con l’altro. Un’itineranza che ci ricorda la no- comporta la «ricerca dei mezzi per ricreare stra condizione di essere ospiti e pellegrini (Rb comunione, mutua comunicazione, calore e 6,2; Test 24), uomini in cammino, persone in verità nelle relazioni reciproche» (PdV 27). ricerca costante, in modo da rispondere in fe- Inoltre, se vogliamo che sia la Fraternità ad deltà creativa alle esigenze della nostra voca- evangelizzare, si devono creare delle Frater- zione e missione. È, infatti, lungo il cammino nità segno, Fraternità profetiche, «che sap- che ci parla il Signore e ci mostra le esigenze piano leggere i segni dei tempi e incarnare il della nostra vocazione e missione (cf. Spc 10). Vangelo in modo concreto e comprensibile Questa certezza, che il Signore parla lungo per la cultura del proprio tempo» (PdV 8). il cammino, ci porta ad affermare che il ser- – La missione. Già il Capitolo del 2006 ci vizio fondamentale di coloro ai quali è stato ha chiesto di fare una seria revisione della affidato il ministero dell’autorità è di essere nostra missione (cf. Spc 33). Non potendo loro stessi in permanente discernimento, di ac- dilungarmi troppo sulla missione in questa compagnare i Confratelli che sono stati a loro sede, vi chiedo di verificare la missione alla affidati in quei processi di discernimento, che luce del mandato 13 dell’ultimo Capitolo anch’essi sono chiamati a compiere. generale, dove vengono presentati gli ele- A causa degli tsunami che stiamo vivendo menti caratteristici della missione in chia- nella società, nella Chiesa e nella vita religio- ve francescana. Secondo il detto mandato, sa, e provocati dai rapidi cambiamenti, il di- questa deve essere sostenuta da una forte scernimento è diventato la chiave per vivere esperienza di Dio; fatta in fraternità e con la il presente con passione e per poter guardare testimonianza della vita fraterna; deve ave- il futuro con speranza (cf. NMI 1). Il discer- re il carattere di inter gentes e di presenza nimento, infatti, diventa essenziale per rivita- in zone difficili, rischiose e di vicinanza ai lizzare, ri-creare il nostro carisma, attraverso più poveri, sofferenti ed esclusi; deve aprir- presenze segno, presenze significative e profe- EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 227 tiche, capaci di scelte, quasi sempre coraggio- posto all’intera Fraternità di intraprendere «un se, che rendano concrete le nostre intuizioni, processo di riflessione e di discernimento», ed incarnino «il Vangelo in maniera concreta proponendo anche tre domande da prendersi e comprensibile alla cultura del nostro tempo» come base del discernimento: «dove siamo? (PdV 8). Senza discernimento il presente sarà Verso dove vogliamo andare? Verso dove routine, la nostra vita rischia di mediocrità e il ci spinge lo Spirito, tenendo presente la no- futuro sarà pura improvvisazione. stra realtà (debolezze e potenzialità), i sug- Chiamati come siamo a fare una lettura at- gerimenti della Chiesa, gli ultimi documenti tenta dei segni dei tempi e dei luoghi (cf. PdV dell’Ordine e i segni dei tempi?». Il tutto allo 29), attraverso i quali «lo Spirito continua ad scopo di arrivare ad «opzioni da prendere in agire, parlando e manifestandosi, oggi come un prossimo futuro» (cf. Mandato 10). ieri» (PdV 14), urge vivere in permanente di- A tal proposito il Definitorio generale ha scernimento della nostra vita e missione (cf. elaborato un sussidio – Moratorium. Una so- Spc 33.35), se non vogliamo dare risposte a sta per discernere – per aiutarci a vivere il pro- domande che nessuno si pone o non far caso a cesso di riflessione e di discernimento. È uno domande esistenziali dei nostri contemporanei. strumento semplice che riprende le precedenti In questo momento è chiaro che non possia- domande arricchendole con testi biblici e fran- mo né fermarci, contemplando nostalgicamen- cescani. te un passato che difficilmente tornerà, né cor- Cari Ministri, pertanto, vi invito a prende- rere avventurosamente in avanti senza sapere re tale sussidio come strumento di formazio- dove andiamo, né cosa pretendiamo. Come già ne permanente per questi anni. Non possiamo detto, il discernimento è l’atteggiamento giu- continuare a mettere un rattoppo nuovo ad un sto del momento presente. vestito vecchio, non possiamo continuare ad Per il discernimento ci vuole molta lucidi- improvvisare, a prendere decisioni sospinti tà, grande coraggio e audacia, e un’adeguata dalle urgenze, con il rischio di prendere delle visione di futuro. decisioni di cui dovremmo poi pentirci. Ab- – Lucidità per leggere il più oggettivamente biamo bisogno di tempo per riflettere, pensare, possibile la nostra realtà, con le sue possibi- pregare, discernere e decidere, partendo dalle lità e le sue debolezze. Lucidità e autocriti- esigenze della nostra forma vitae, da quanto ci ca per verificare, fare verità, le nostre scelte chiede la Chiesa e la situazione attuale. in modo da correggere quanto è da correg- gere, potenziare ciò che c’è da potenziare, Senso di un’appartenenza rinnovata all’Or- sacrificare quanto bisogna sacrificare. dine – Visione di futuro in modo che le nostre scelte Il Capitolo generale 2009 ci chiedeva anche non siano semplici rattoppi, pane per oggi e di superare la mentalità “provincialista” e di fame per domani. Una visione senza illuder- incrementare il senso di appartenenza all’Or- ci di aver trovato una risposta per tanti anni, dine (cf. PdV 31). La globalità, il nostro essere ma ben coscienti che se le risposte di ieri non Fraternità, ci impone di allargare la tenda (cf. servono per oggi, neppure quelle di oggi ser- Is 54, 2), di aprirci a una stretta collaborazione, viranno per domani. Il nostro è il destino dei che vada al di là delle necessità di ciascuno. cercatori: iniziare sempre di nuovo. Questo allargare la tenda ci porta a una – Coraggio e audacia. Non basta lucidità nel- reale collaborazione con i bisogni dell’Ordi- le analisi, né visione di futuro, ci vuole an- ne: dei missionari per i nuovi e vecchi progetti che il coraggio per prendere delle decisioni, dell’Ordine, del personale per le case dipen- a volte anche impopolari. La cosa migliore denti del Ministro generale, della solidarietà è sempre un cammino condiviso, ma forse economica con i progetti dell’Ordine e con i non sempre questo è possibile. A volte, do- bisogni della Curia. Inoltre, il Capitolo gene- po molto ascolto, dopo molta riflessione e rale 2009 ha invitato ad una stretta collabora- condivisione fraterna, dopo molta preghie- zione tra Curia e le Conferenze – quindi anche ra, si devono prendere coraggiosamente la vostra – in diversi ambiti come lo studio in- delle decisioni, tenendo sempre presente il terdisciplinare sulla situazione dell’Ordine (cf. bene comune alla luce del nostro carisma e Mandato 14), la promozione di itinerari for- dei segni dei tempi. mativi sulle nuove forme di evangelizzazione Il Capitolo generale, cosciente dell’urgenza per Frati e laici (cf. Mandato 20), la collabo- di entrare in clima di discernimento, ha pro- razione nei progetti missionari (cf. Mandato 228 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2

21-27. 30, la verifica della ricezione della RFF al servizio del futuro comune» e Fr. Giacomo e della RS e la loro applicazione nelle Entità Bini giustamente faceva notare nel 2003: «se (cf. Mandato 35) , nei corsi per formatori e un fratello che vive isolato si trova oggettiva- di GPIC nella PUA, così come anche in altri mente ai margini della sua vocazione, così an- Centri dell’Ordine, come Canterbury e Petro- che una Provincia che non si sente in comunio- polis (cf. Mandato 41)… Anche se non è di- ne con le altre e con l’Ordine intero, si trova ai rettamente previsto dai mandati capitolari, vi margini della Fraternità universale». Dal 2004 chiedo di iniziare uno studio a livello di Con- ad oggi io stesso ho richiamato ripetutamente ferenza sugli abbandoni, in modo da offrirci al bisogno della collaborazione «per realizzare un aiuto per l’attuazione del mandato capito- aspetti importanti del nostro carisma e per es- lare n. 48. sere signum fraternitatis». Una parola particolare merita il progetto Il Capitolo generale 2003 ha riaffermato Europa approvato dal Capitolo generale 2009 l’urgenza di «tornare all’essenziale della no- (cf. Mandato 26.27). Vi incoraggio e vi chiedo stra esperienza di fede e della nostra spiritua- di continuare a mettere a disposizione le per- lità», per dare autenticità alla nostra sequela di sone per i vari progetti, ad aprirvi e aprire i Cristo, per contribuire a «far sorgere una nuova giovani a “pensare europeo”, ad essere di sti- epoca», per «suscitare una nuova visione della molo propositivo anche per le altre Conferen- vita e delle relazioni» (Sdp 2). Ora le Priorità ze d’Europa. ci dicono che cosa è essenziale per noi oggi, Finalmente, per progredire nel senso di ap- sono una guida per vivere i valori peculiari partenenza all’Ordine è importante assumere della nostra spiritualità, sono una “chiave” per il “magistero” dell’Ordine, così come è stato comprendere e rispondere da Frati minori alle delineato negli ultimi Capitoli generali e nei attese della Chiesa e del mondo. diversi Documenti pubblicati negli ultimi an- Non basta, però, conoscere cosa è essenzia- ni, adattando i programmi provinciali alla li- le ed individuare le sfide dell’ora presente. È nea di animazione e al cammino dell’Ordine. indispensabile creare le possibilità per vivere In questo contesto vi chiedo di assume- l’essenziale e per offrire risposte secondo il re, oltre a quello sul Moratorium, il sussi- nostro carisma. Tra le varie scelte o “strategie” dio Ripartire dal Vangelo, sempre elaborato per rendere concrete tali possibilità, il Capi- dal Definitorio generale, come compagno di tolo indica la “collaborazione interprovincia- viaggio in questo sessennio. Quest’ultimo ci le”. Anzi, dice che da questa dipende il futuro ricorda come dobbiamo vivere il Vangelo (an- dell’Ordine (cf. Sdp Proposte, 16). In questo ni 2010-2011), come donarlo agli altri (anni senso sono proprio le Priorità ad esigere la 2012-2013), come rinnovare e ridimensionare pratica convinta della collaborazione. le strutture per meglio vivere il Vangelo e per Non si tratta di un’indicazione estempora- meglio donarlo agli altri (anni 2014-1015). nea. È la conseguenza di quanto è emerso nel Mentre ringrazio di quanto la Conferenza CPO/2001, il quale, verificando l’attuale tipo- fa in questo senso, la invito a non ripiegarsi logia delle nostre Province e del nostro Ordi- su se stessa per la diminuzione di vocazioni e ne, riconosceva che ci troviamo, in molti casi, il bisogno di mano d’opera nelle singole En- in una situazione di precarietà. tità. Aprirsi all’Ordine darà respiro anche a La “nuova cultura” di solidarietà e collabo- tanti Frati, particolarmente giovani, per i quali razione ha prodotto i suoi frutti come hanno i confini delle Province cominciano ad essere riconosciuto il Capitolo generale del 1997 (cf. troppo stretti. Dalla memoria alla profezia 39) e il Consiglio plenario del 2001 (cf. Documento finale, pp. Dalla collaborazione all’interdipendenza 11-12), tuttavia deve trovare sempre più spa- Da diversi anni nell’Ordine, attraverso i zio nelle Entità, nelle Conferenze e nella Fra- Capitoli e i suoi Ministri, si sta affermando la ternità universale. Infatti, in un mondo diven- necessità di crescere nella collaborazione in- tato un unico “villaggio”, il rischio di pensare, terprovinciale. Così il Capitolo generale 2006, di progettare e di occuparsi e preoccuparsi dei riprendendo un’affermazione del Consiglio “propri luoghi” è ancora molto forte. plenario del 2001, affermava che «la collabo- La cultura della collaborazione non è im- razione interprovinciale è il futuro dell’Ordi- portante soltanto, come dice il Capitolo ge- ne». Fr. Hermann Schalück, già nel 1992, invi- nerale, per avere la possibilità di realizzare tava a sviluppare una «cultura della solidarietà aspetti essenziali del nostro carisma, ma per EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 229 essere: signum fraternitatis; per vivere la no- rifonda la nostra qualità di vita evangelica e stra vocazione nella Chiesa e nel mondo: «far la nostra missione evangelizzatrice; è però conoscere la spiritualità della comunione, pri- importante rivedere le nostre strutture perché ma di tutto al proprio interno e poi nella stes- esse siano sempre e solo al servizio della vita e sa comunità ecclesiale ed oltre i suoi confini, della missione» (RdV pp. 35-36). aprendo e riaprendo costantemente il dialogo Termino questo tema, chiedendo che sui della carità, soprattutto dove il mondo di oggi cammini di interprovincialità, ristrutturazione, è lacerato dall’odio etnico e dalle follie omici- ridimensionamento, accorpamenti di Province de» (VC 51). vengano indicati con chiarezza la finalità ulti- Ma il tempo corre velocemente ed oggi in ma, gli obiettivi intermedi, gli strumenti che molti casi non basta la collaborazione ma si ren- si possono utilizzare. Soprattutto è importante de necessaria, come ho affermato nel capitolo che tutti i Frati siano resi consapevoli, infor- del 2009, l’interdipendenza, e cioè: pensare il mati, coscientizzati sulle scelte da prendere in- futuro insieme, responsabilizzarsi del futuro sieme. Non si tratta di arrivare prima, si tratta del francescanesimo in una determinata regione di arrivare insieme e al tempo opportuno. insieme. Non sarebbe fraterno né responsabile cedere alla tentazione del “si salvi chi può”. Conclusione Se facciamo parte della stessa Fraternità, dello Come a Nicodemo Gesù chiese di nasce- stesso Ordine, tutti dobbiamo sentirci responsa- re di nuovo, di intraprendere un nuovo inizio, bili del futuro della presenza francescana in un per poter entrare nel regno dei cieli, così a noi, territorio dove, in un modo o in un altro, sem- oggi, è chiesto un sussulto supplementare di bra venga meno. Sento che è urgente «superare fede, di fedeltà, di entusiasmo, per permettere la mentalità provincialista e incrementare l’in- a Dio di fare una “cosa nuova” di noi e con terprovincialità e il senso di appartenenza alla noi. Ciò richiede di spogliarci di qualche altra Conferenza e all’Ordine» (PdV 31). cosa, di far morire ciò che non serve o diventa La finalità dell’interdipendenza e della un ostacolo, e soprattutto di valorizzare quanto ristrutturazione delle Province, in atto nella di positivo il Signore pone attorno a noi, di far vostra Conferenza, non è soltanto quella di ri- germogliare i semi di bene che troviamo sem- solvere le difficoltà interne di certe Province o pre nella nostra umanità, di considerare un’oc- di venire incontro ai sintomi di un certo males- casione e una preziosa opportunità la situazio- sere tra i Frati (cf. PdV 35). Non è neppure so- ne attuale di fragilità, perché siano la grazia e lo il rilancio delle missioni e un’esigenza che la potenza del Signore a manifestarsi. ci viene della lettura dei segni dei tempi e dei Seguendo il dettato del Capitolo generale luoghi, anche se tutto questo è presente e molte ultimo, dobbiamo «imparare ad essere capaci volte sta alla base di una tale interdipendenza e di gettare uno sguardo positivo sui contesti e della stessa ristrutturazione delle Province. La sulle culture in cui siamo immersi, scopren- finalità ultima, il criterio importante da tener dovi le inedite opportunità di grazia che il presente è quello che ci viene dato dal Capito- Signore ci offre. Viviamo un nuovo kairòs lo generale 2009: «tentare di ridarci significa- che il Signore ci offre attraverso il collasso to […] in maniera più profetica» (PdV 31). Si dei precedenti paradigmi sociali, culturali e tratta dunque di riqualificare la nostra vita e le religiosi, e l’emergere dei nuovi che accom- nostre Fraternità, ripartendo dal Vangelo; di pagnano il cambio di epoca che stiamo viven- rivitalizzare la risposta vocazionale e il proget- do» (PdV 15). to evangelico di vita e missione; in definitiva, Che il Signore ci faccia «sperare contro si tratta di dare qualità evangelica alla nostra ogni speranza», nella consapevolezza che lo vita e missione: centrandoci, concentrandoci, Spirito può «liberare le potenzialità interne de-centrandoci. delle persone e delle circostanze», che può In questo caso è importante ricordare e sorprenderci ancora, suscitando in noi un prendere coscienza di quanto afferma il Capi- nuovo dinamismo, un’inaspettata scintilla tolo 2009: «Si tratta di “rifondare” la nostra che accenda un nuovo fuoco, quello di una vita sul fondamento del Vangelo. Una “rifon- vita francescana ed evangelica per il nostro dazione”, però, che non si limita alle struttu- tempo. re, ma che vuol partire dalle persone, ossia dai Frati e dalle nostre Fraternità. Non serve Fr. José Rodríguez Carballo, ofm ristrutturare le opere o le Province se non si Ministro generale OFM 230 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2

9. Carta en el día de Santa Beatriz de Silva de todo el mundo con estas palabras: “Procla- a las Hermanas de la Orden de la Inma� mamos la primacía absoluta del Señor, Padre culada Concepción misericordioso, y queremos prestarle nuestra permanente contemplación, alabanza y servi- CONTEMPLADLO cio” (Actas pg. 373). QUE QUEDARÉIS RADIANTES Animado por estas palabras, en esta ocasión y en vistas a la celebración jubilar del 2011, Saludo deseo compartir con todas vosotras algunas Queridas Hermanas Concepcionistas reflexiones sobre la contemplación a la luz de Franciscanas de Santa Beatriz de Silva, llegue la espiritualidad concepcionista y franciscana. a todas y a cada una de vosotras mi saludo y mi abrazo cariñoso y fraterno: ¡El Señor os Vuestra vocación y misión: dé la paz! ser contemplativas Como todos los años desde que he sido lla- Sois una Orden contemplativa. Vuestras mado a ejercer el servicio de Ministro general Constituciones generales lo expresan clara- de la OFM, también este año quiero dirigirme mente al afirmar que vuestra vocación es la a todas vosotras con motivo de la fiesta de san- vida contemplativa (CCGG 69, 1). Todo en ta Beatriz de Silva. Con esta carta deseo, ante vuestra vida –los votos, la soledad y el silen- todo, agradeceros vuestra cercanía a la Orden cio, la clausura, la vida litúrgica y la oración, de los Hermanos Menores, y vuestra cercanía la vida fraterna y la ascesis personal, y la y oración por mí y por el servicio que el Señor misma formación inicial y permanente-, han y los hermanos me han confiado. Por lo mucho de estar finalizadas a progresar cada vez más que os quiero sé muy bien lo mucho que me en la vida de contemplación (cf. CCGG 41,2; queréis y el gran amor que tenéis por vuestros 55,1; 58,1; 69,1; 77,1; 126,1). Como concep- hermanos franciscanos. En nombre propio y cionistas franciscanas, seducidas por el amor de todos ellos os digo de corazón: Gracias. No- eterno de Dios, estáis llamadas a vivir el miste- sotros seguimos contando con vosotras, como rio de Cristo desde la fe, la oración constante, vosotras podéis seguir contando con nosotros. la disponibilidad y el ocultamiento (cf. CCGG En María Inmaculada somos miembros de una 4). Esta vida contemplativa ha de llevaros a misma familia, somos hermanos. Así lo ha uniros intensamente a la pasión de Cristo y a querido santa Beatriz y la historia. Así aparece participar, de un modo particular, en su miste- en vuestra Regla. Así lo ha querido también rio pascual (CCGG 58,1), de tal modo que os la Iglesia al aprobaros vuestras Constituciones transforméis todas enteras en Aquel que todo generales. entero se entregó por nosotros. En segundo lugar, quiero animaros a se- En eso consiste precisamente la contem- guir preparándoos con gozo y seriedad al V plación, en identificarnos con Cristo, hasta Centenario de la aprobación de vuestra Regla el grado de ser iconos vivientes de Cristo. La (1511-2011), cuyo momento culminante a ni- gran tradición contemplativa de la Iglesia nos vel de Orden será el II Congreso de Madres muestra como la contemplación es un verda- Presidentas que se celebrará en Toledo, en la dero y propio diálogo de amor, hasta hacer que casa madre, del 24 al 29 de mayo del 2011 y la persona sea poseída totalmente por el divi- las celebraciones que seguirán a dicho Con- no Amado. Será entonces cuando se realiza la greso. Es una fecha importante que no podéis experiencia viva de la promesa de Cristo: “El desaprovechar. De esa preparación dependerá que me ama, será amado de mi Padre; y yo en gran parte que el V Centenario de la aproba- le amaré y me manifestaré a él” (Jn 14,21). ción de la Regla no quede reducido a un mero En este sentido, la contemplación no es, como recuerdo histórico, sino que sea un verdadero muchos/as piensan, algo especial, algo excep- momento de gracia, una ocasión propicia para cional en la experiencia cristiana, reservado volver a vuestras raíces y revitalizar vuestro sólo a los místicos, sino una realidad a la que carisma. somos llamados todos los bautizados, pero de un modo especial todos aquellos que nos he- Ocasión de la carta mos consagrado a Cristo. Las Madres Presidentas de la OIC, reuni- Por otra parte, contemplativo no es aquel o das en la Casa madre el 4 de junio de 2008, al aquella que huye de la historia, sino un creyen- final del encuentro se dirigían a las Hermanas te que intenta discernir en la historia y en los EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 231 hombres, en los acontecimientos y en la propia repito, mis queridas hermanas: Os necesita- persona, la presencia del Señor. Contemplati- mos como contemplativas. En vuestro corazón vo es aquel cuya mirada –la mirada del cora- han de resonar fuertemente y de modo particu- zón, sobre todo-, está fija en el Señor, y desde lar estas palabras dirigidas por Juan Pablo II a esa postura existencial sabe discernir lo que todos los religiosos: “Vuestro primer cuidado viene del Señor y lo que le es contrario (cf. no puede estar más que en la línea de la con- VC 73). Esta mirada fija en el Señor permitirá templación. Toda realidad de vida consagra- al contemplativo poder leer la historia con los da nace cada día y se regenera en la incesante ojos de Dios y con el espíritu embebido del contemplación del rostro de Cristo” (Homilía, Evangelio, convirtiéndose, de este modo, en el 02/02/2001). verdadero experto en el discernimiento. Como os recuerdan vuestras Constitucio- Pero hay otro aspecto importante de la con- nes, sed fieles a vuestra vocación/misión con- templación cristiana. Ésta está finalizada a la templativa, “procurando tener sobre todas las caridad, a la makrothymía, a la compasión, a cosas el Espíritu del Señor y su santa opera- la dilatación del corazón. Un verdadero con- ción, con pureza de corazón y oración devota. templativo nunca será una persona cerrada so- A fin de alcanzar la unión con Dios y permane- bre sí misma, sino que participará de la pasión cer en diálogo constante con él”, procurad “va- del mundo, particularmente de la pasión de los car sólo a Dios en soledad, silencio, en asidua pobres. La compasión, la simpatía y la empa- oración y generosa penitencia” (CCGG 69, 1) tía por la humanidad serán las medidas de la verdadera contemplación. La contemplación La palabra, nunca apartará del compromiso con la historia. manantial de la contemplación El contemplativo, abriendo el corazón al amor La contemplación es el lugar de acogida de de Dios, lo abre también al amor de los herma- la Palabra de Dios y, a la vez, de la escucha nos y colabora activamente en la construcción atenta de la Palabra nace la contemplación de la historia según el designio de Dios, y te- cristiana. Ésta se fundamenta en el primado de niendo la mirada fija en el rostro de Dios (cf. la Palabra de Dios en la vida del creyente, y Novo Milennio ineunte, 16), no la apartará de en la fe que la Escritura Santa es la mediación los otros rostros de Cristo, particularmente en privilegiada de esa Palabra y de la presencia aquellas situaciones de dolor personales, co- de Cristo. Los cristianos estamos llamados a munitarias, y sociales donde puede resonar el ver a través de los oídos, es decir: llegar a la grito de Jesús en la cruz: “¿Por qué me has contemplación a través de la escucha. abandonado?” (Mc 15,34). Es verdad que la contemplación es la unión Pero la contemplación no es sólo vuestra con Dios, por la búsqueda de comunión con él, vocación, sino que es también vuestra misión. pero no podemos olvidar que es Dios el prime- En cuanto Concepcionistas, haciéndoos escla- ro que ardientemente busca el encuentro con vas del Señor, como María, proclamáis, en ac- el hombre; es él el primero en salir de sí mis- titud contemplativa, la soberanía absoluta de mo para unirse íntimamente con el hombre. De Dios. Este es vuestro principal apostolado, es- este modo, y parafraseando unas palabras de ta es vuestra misión (cf. CCGG 15). La Iglesia Pascal bien podríamos poner en boca del Se- os necesita en cuanto contemplativas. Tam- ñor estas palabras: “Tú no me buscarías si yo bién nosotros vuestros hermanos. Y os necesi- no te hubiese encontrado”. La vida contempla- ta también nuestra sociedad. Ésta, particular- tiva es don que Dios hace al hombre. A éste le mente en occidente, vive una profunda crisis corresponde acoger ese don, dejarse encontrar de valores que lleva a muchos de nuestros con- por Aquel que desde siempre le busca: “Adán, temporáneos a vivir ut si Deus non daretur. ¿dónde estás?” (Gn 3,9) La antropología reinante es una antropología Esto nos hace entender que la contempla- inmanentista, y el modelo social imperante ción cristiana se desarrolla en un espacio re- es el de un desarrollo ilimitado (capitalismo lacional en el cual la iniciativa parte de Dios, técnico-nihilista), que no permite abrirse a una que nos ha amado primero (cf. 1Jn 4,19), y auténtica y definitiva trascendencia. En este nos ha hablado primero hasta manifestarse de- contexto vuestra vocación de contemplativas finitivamente en el Hijo, Palabra hecha carne se transforma en una misión de la que tiene (cf. Jn 1,14). Es la Palabra que encuentra en la urgencia nuestra sociedad. No nos privéis de Escritura un instrumento privilegiado de me- vuestro testimonio de la trascendencia. Os lo diación, en la comunidad cristiana el lugar de 232 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2 su transmisión y el ámbito en que es vivida y no se consumía” (Ex 3, 2). Este versículo ha declinada como caridad, en la cruz el éxito al sido interpretado por los Santos Padres como que conduce a quien la acoge radicalmente, y imagen de María, Virgen y Madre, a quien vo- en la compañía de los hombres el espacio en el sotras queréis servir, contemplar y celebrar en que es testimoniada con fuerza y con dulzura. su Concepción Inmaculada (cf. CCGG 9, 1). Es la Palabra el manantial del que brota la con- Según dicha interpretación patrística, Ma- templación cristiana. Acoger y vivir la Palabra ría no es el fuego, no es la fuente de calor, pero es el secreto de toda alma contemplativa. ilumina, dejándose iluminar; es cálida, porque Mis queridas hermanas: si la Palabra de Dios en sus entrañas lleva al que es la Luz. El fuego es el alimento para la vida y el camino diario, lo en las teofanías es el símbolo de la cercanía es también para la contemplación. Os invito a y, al mismo tiempo, de la trascendencia divi- mantener un contacto vivo e inmediato con la na. La llama está fuera de nosotros y, como Palabra de Dios para que se impriman en voso- la luz, no puede ser aferrada; es algo que nos tras los rasgos del Verbo Encarnado (cf. Juan trasciende, y, sin embargo, nos traspasa con su Pablo II, Homilía, 02/02/2001). Os invito a ali- calor y con su esplendor; nos envuelve y nos mentar vuestra vida contemplativa de la Pala- penetra con su presencia. “En María, el Espí- bra de Dios (cf. CCGG 40) y, como María, que ritu Santo manifiesta al Hijo del Padre hecho guardaba fielmente en su corazón el misterio de Hijo de la Virgen. Ella es la zarza ardiente de su Hijo, dedicaros todos los días a la lectura y la teofanía definitiva: llena del Espíritu Santo, medición del santo Evangelio y de las Sagradas presenta al Verbo en la humildad de su carne Escrituras (cf. CCGG 77,1). En este contexto dándolo a conocer a los pobres (Lc 2,15-19) y os invito a hacer de la lectura orante de la Pa- a la primicias de las naciones” (CEC 724). labra en fraternidad un ejercicio frecuente. De Como recordaba Juan Pablo II, “la contem- este modo, acogiendo la Palabra, meditándola, plación de Cristo tiene en María su modelo in- y viviéndola juntas, crecerá en vosotras la espi- superable […] nadie se ha dedicado con la asi- ritualidad de comunión, y seréis transformadas duidad de María a la contemplación del rostro en mujeres nuevas, libres, evangélicas, como de Cristo” (Carta sobre el Rosario, 10). Como lo fue Beatriz, reavivando, al mismo tiempo, el Concepcionistas estáis llamadas a contemplar impulso de vuestro orígenes. a Jesús con los ojos de María, la “zarza ardien- te”. Como la contemplación de María, también La Eucaristía, lugar privilegiado la vuestra sea una mirada interrogadora (cf. para la contemplación cf. Lc 2,48): penetrante, capaz de leer en lo Siendo la Eucaristía lugar privilegiado para íntimo de Jesús, como en Caná (cf. Jn 2,5); do- el encuentro con el Señor, lo es también para lorosa como en el calvario (cf. Jn 19,26-27); la contemplación del rostro del Señor. Todos, radiante por la alegría de la resurrección, y ar- pero especialmente vosotras hermanas contem- dorosa, por la efusión del Espíritu, el día de plativas, sois llamadas a contemplar al Señor Pentecostés (cf. Hch 1,14). de modo especial en la Eucaristía, celebrada y María, en el misterio de su Concepción In- adorada cada día. La Eucaristía, corazón de la maculada os abre a un conocimiento profundo vida de la Iglesia, es también el corazón de to- del misterio de su Hijo. Seguid con María los da comunidad contemplativa. En la Eucaristía pasos de Jesús (cf. CCGG 69,1). Al igual que se puede llevar a cabo en plenitud la intimidad María sed también vosotras zarzas ardientes, con Cristo, la identificación con Él, la total con- dejándoos habitar por él, para ser epifanía del formación a Él, a la cual vosotras, hermanas Señor en un mundo tan necesitado del Señor, contemplativas, estáis llamadas por especial como lo está de pan. vocación. Haced de la Eucaristía, mis queridas hermanas, el lugar privilegiado de vuestra con- Conclusión templación. No os acostumbréis a la celebra- Queridas hermanas: sean estas breves y ción de la Eucaristía. Sea ésta siempre “nueva” sencillas reflexiones ocasión para que profun- en vuestras vidas y “nueva” será vuestra vida, y dicéis en lo que es esencial a vuestro carisma: radiante vuestra contemplación. la vida contemplativa. Sirvan de pretexto para seguir profundizando en esta dimensión esen- María, zarza ardiente cial para vosotras. No ceséis de mirar el rostro En el libro del Éxodo 3, 1-15 encontramos de Cristo, para poder luego contemplarlo en la perícopa de la zarza que “estaba ardiendo y los demás, llevándoles a Cristo vuestro Espo- EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 233 so en vuestras palabras y en vuestras acciones. exhaustivo pienso que la contemplación se po- ¡Contemplad su rostro y quedaréis radiantes! dría definir, ante todo, como apertura del cora- ¡Contemplad su rostro y seréis, como María, zón al misterio que nos envuelve, para dejar- mujeres contemplativas! ¡Feliz fiesta de Santa nos poseer por él. En este sentido contemplar Beatriz de Silva! es vaciarse de todo lo superfluo para que el que lo es Todo, nos llene a rebosar. Contemplar es Roma, 13 de junio, abrir de par en par los ojos del corazón para fiesta de san Antonio de Padua, de 2010 poder leer y descubrir la presencia del Señor en los pliegues de las personas y de las cosas. Vuestro hermano y siervo Contemplar es abrir los oídos del alma para Fr. José Rodríguez Carballo, ofm escuchar los gritos silenciosos del Señor en su Ministro general Palabra, en los Sacramentos, en la Iglesia, y en Prot. 101103 los acontecimientos de la historia. Contemplar es hacer silencio de palabras para que hable la mirada llena de estupor, como la de un niño; 10. Carta con motivo de la Fiesta de Santa para que hablen las manos abiertas al compar- Clara tir, como las de una madre; para que hablen los pies que, con paso ligero, como nos pide MIRA ATENTAMENTE, santa Clara, cruzan fronteras para anunciar la CONSIDERA, CONTEMPLA, Buena Noticia, como los de un misionero; pa- TRANSFÓRMATE EN EL AMADO ra que hable el corazón desbordante de pasión Y TESTIMÓNIALO por Cristo y por la humanidad, como hablaron (Cf. 4CtaCl 19.22.28) los corazones enamorados de Francisco y Cla- ra. Contemplar es entrar en la celda del propio Queridas Hermanas Pobres de Santa Clara: corazón, y desde el silencio habitado, dejarse ¡El Señor esté con vosotras, y que vosotras es- transformar por aquel a quien como Clara con- téis siempre con él! (BendCl 16) fesamos: “Esposo del más noble linaje” (1Cta- Hace un año que nos hemos puesto en cami- Cl 7), con el aspecto “más hermoso” (1CtaCl no para prepararnos a la celebración del VIII 9), “cuya belleza admiran sin cesar todos los Centenario de la Fundación de vuestra Orden, bienaventurados ejércitos celestiales” (4Cta- que iniciaremos oficialmente el Domingo de Cl 10), y “cuyo amor enamora” (4CtaCl 11). Ramos del 2011, y clausuraremos en la fies- Contemplar es “anhelar, por encima de todo, ta de Santa Clara de 2012. Según el proyecto tener el Espíritu del Señor y su santa opera- aprobado por las Presidentas de la Federacio- ción” (cf. Gál 5,13-21.26; Rom 13,13-14; RCl nes durante el I Congreso de Presidentas de la 10,9). La contemplación es esencialmente la OSC, el tema para este año es el de la dimen- vida de unión con Dios, que en palabras de sión contemplativa de vuestra forma de vida, Francisco sería “tener el corazón vuelto hacia tomando en consideración, como instrumentos el Señor” (1R 22, 19.25), y en las de Clara, privilegiados para potenciar dicha dimensión, colocar alma, corazón y mente, en el Espejo, la escucha, el silencio y la conversión de vida. en Cristo (cf. 3CtaCl 12ss), hasta transformar- Con esta carta que, como todos los años os se totalmente en imagen de su divinidad (cf. envío con motivo de la fiesta de la Plantita de 3CtaCl 13). Francisco, deseo ofrecer algunas pistas de re- Así entendida, la contemplación nada tiene flexión sobre la contemplación y sobre la so- que ver con una vida mediocre, rutinaria, can- ledad y el silencio para que podáis seguir, en sina. La contemplación es hacer una opción palabras de San Buenaventura, “con solicitud exclusiva por el Señor, entregarle la vida, es las huellas de vuestra beatísima madre [ ] y poder decir con Pablo “vivo, más no vivo yo, es abrazar con valor al que es espejo de pobreza, Cristo quien vive en mí” (Gal 2, 20). Es poder ejemplo de humildad, escudo de paciencia y decir en verdad: Sólo el Esposo basta, pues se título de obediencia”. (CtaB 2). trata de aquel cuyo “poder es más fuerte, su generosidad más alta, su aspecto más hermo- La contemplación so, su amor más suave, y todo su porte más En varias ocasiones, durante los encuentros elegante” (1CtaCl 9). Para Clara la contem- con las Hermanas, me han preguntado qué en- plación no es algo distinto a la opción radical tiendo por contemplación. Sin pretender ser por Jesucristo, sino que es la dimensión intrín- 234 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2 seca e indispensable de esa misma opción. La afirma Clara, es imitar y seguir al Esposo (cf. contemplación franciscana ha de verse siem- 2CtaCl 20-21). pre en el horizonte del seguimiento de Cristo, es un seguimiento contemplativo. Fuentes de la contemplación franciscana Por eso, con palabras del padre san Fran- Mirando a Francisco y a Clara es fácil des- cisco, podemos decir que contemplar es entre- cubrir dos fuentes principales de su contem- garse totalmente a aquel que todo entero se ha plación: la Palabra de Dios y la liturgia. entregado por nosotros (CtaO 29). Contemplar La Palabra de Dios es, sin duda alguna, la es quemar, gastar la vida por el Evangelio, “re- fuente principal de la oración del Pobrecillo y gla y vida” para todos nosotros (2R 1,1; RCl de su Plantita. Los salmos y los cánticos bíbli- 1,2). Siempre me llamó la atención que Clara cos inspiran y nutren su oración hasta tal punto no define la vida en San Damián como vida que bien podemos decir que ambos encarnan en contemplativa, sino como vivencia del Evan- sí mismos la figura del pobre de Yahvé en toda gelio. De este modo, Clara no considera la su dimensión: el hombre que pone su confianza contemplación como una forma de vida, sino plena en el Señor y el hombre que se sumerge como una dimensión esencial de la misma que en la adoración y la alabanza. La práctica de la queda sometida a la vivencia del Evangelio. Lectura orante de la Palabra, tan recomendada La contemplación, entonces, va de la mano de por la Iglesia en los últimos tiempos, debería ser la calidad evangélica de vida conforme al pro- habitual en nuestras fraternidades, si queremos pósito de vida que hemos abrazado (cf. 2Cta- que la Palabra tome carne en nuestra existencia Cl 11); de una voluntad firme de “progresar de cada día. En este sentido hay todavía mucho de bien en mejor, de virtud en virtud” (1CtaCl camino por recorrer. 32), y de recorrer la senda de la bienaventuran- La liturgia es fuente privilegiada de la za (cf. 2CtaCl 12-13). contemplación franciscana. En primer lugar, Para ello sentimos necesidad de caminar porque es el cauce ordinario a través del cual desde el Evangelio, núcleo fundamental y Francisco y Clara acogen la Palabra de Dios, fundante de nuestra forma de vida, pues sólo una Palabra que no es simple objeto de medi- ello nos dará la posibilidad de encender fuego tación, sino más bien una Palabra celebrada, nuevo e inyectar linfa joven en nuestra común actualizada; una Palabra que se transforma historia, ocho veces centenaria. Ser contem- en acción. Por otra parte, Francisco y Clara a plativos implica, pues, asumir el Evangelio en través de la liturgia viven intensamente la ac- sus exigencias más radicales, sin rebajas, sin tualización sacramental del misterio de Cris- justificar acomodaciones a un estilo cómodo to, particularmente así como se manifiesta en de vida. la encarnación y en la pasión, que como bien La contemplación tampoco es “pasar” de sabemos ocupan un lugar central en la con- los demás. La pasión por Cristo es pasión por templación de estos dos enamorados de Cristo el hombre. La contemplación que alimenta pobre y crucificado. nuestra vida nunca puede ser ajena a la vida de nuestros pueblos y a lo que la afecta. La El “método” de Clara para la contemplación realidad de nuestros hermanos los hombres y Como los grandes maestros de contempla- mujeres ha de ser llevada a la oración. Un al- ción, también Clara elaboró su “método”, su ma contemplativa es un alma que se siente en camino, pero sin asirse a ninguna de las gran- comunión con todos, que a todos presenta al des corrientes. Se trata de un método muy Señor, con sus gozos y tristezas, con sus es- sencillo que brota de la propia experiencia. peranzas y sus frustraciones. A todos lleva en Este método puede resumirse en tres verbos su corazón, a todos acoge en su alma contem- que aparecen en la segunda y cuarta Carta a plativa. Inés de Praga: mirar (observar), considerar, La contemplación es, por tanto, mucho más contemplar (cf. 2CtaCl 20; 4CtaCl 15-23). El que los momentos más o menos prolongados camino contemplativo de Clara está enraizado de oración y a cuyo servicio deben estar las en la encarnación del Verbo, sintetizado en el demás cosas temporales (cf. RCl 7,2; 2R 5,2). misterio, en la vida pública y en la cruz. Es un La contemplación es una existencia vivida pa- espejo en el que se refleja la pobreza, la humil- ra el Señor y por él, gastada también a favor dad y la caridad del Hijo de Dios. Contemplar de los demás. No podría ser de otra forma si todos los días este espejo es recorrer este cami- tenemos presente que la contemplación, como no sin desfallecer. EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 235

Mirar. La mirada implica todos los senti- Es como el amor auténtico: envolvente (cf. 1R mientos en el seguimiento contemplativo de 22,19; 3CtaCl 12-13; 4CtaCl 15), que lleva al Jesucristo.“Mira diariamente este espejo [ ] seguimiento y a la identificación con la perso- Mira “te digo- al comienzo de este espejo, la na amada, a la transformación del amante en pobreza, pues es colocado en un pesebre y en- el Amado. vuelto en pañales” (4CtaCl 15ss). No se trata de una postura romántica ante el pesebre, sino El silencio y la soledad al servicio de la con- de una experiencia real de pobreza, de una op- templación ción decidida por la pobreza, como el camino Así los piensa Clara en su Regla (Cfr. RCl escogido por el Hijo de Dios. No se trata de 5), así lo piensa la Iglesia, así lo recogen vues- mirarse a uno mismo, sino de salir de uno mis- tras Constituciones: “La búsqueda de la in- mo y contemplar la pobreza de quien se hizo timidad con Dios lleva consigo la necesidad “despreciable por ti”. Para Clara ya no queda vital de un silencio de todo el ser” (Evangelica otro camino: “Síguelo, hecha tú despreciable Testificatio, 46; CCGG de la OSC, 81). Quien por él en este mundo” (2CtaCl 19). El mirar desee permanecer fijo únicamente en la intimi- al que invita Clara es, en definitiva, la mira- dad de Dios, a ejemplo de Clara, debe apartar da de la esposa al Esposo, que, por ser diaria de su alma “todo estrépito” (LCl 36). Y esto no y constante (cf. 4CtaCl 15), lleva a descubrir sólo para quienes habéis optado por una vida la belleza del “Esposo de más noble linaje” retirada, sino para todos aquellos que deseen (1CtaCl 7). vivir una vida interior auténtica. El silencio en Considerar. La consideración, para Clara, cuanto camino de libertad es un valor univer- abarca la mente, y conduce a percibir la hu- sal, necesario para una vida en plenitud, para mildad, como un contraste que escandaliza la reflexión profunda. y fascina: El Rey de los ángeles envuelto en El silencio y la soledad habitados son ma- pañales y acostado en un pesebre (cf. 4CtaCl nifestación de una vida plena desbordante, que 19-20). Si para Francisco el binomio pobreza habla por sí misma. El silencio y la soledad son, y humildad es inseparable, lo es también para además, medios indispensables para concen- Clara. La pobreza pone de relieve la vida en trarnos en lo esencial, para vivir en presencia del la misma condición de los pobres. La humil- Señor. Es desde esta perspectiva desde la cual la dad expresa lo más profundo de la pobreza: el clausura adquiere su verdadera dimensión. Sin abajamiento, la humillación, el desprecio. Si la restarle importancia alguna a la clausura hacia pobreza es negación de riqueza, la humildad es fuera, no se puede olvidar nunca la clausura negación de poder. La humildad es la dimen- hacia dentro: no entretenerse en lo accidental, sión kenotica del seguimiento gusto por la Palabra de Dios, recogimiento de Contemplar. El contemplar implica particu- los sentidos. Si para quienes viven a orillas de larmente el corazón. Para Clara el corazón es la nada el silencio es signo terrorífico del vacío, el lugar de la alianza con el Esposo, expresa para quienes buscan la paz interior, el silencio, la radicalidad de la respuesta, la entrega total, la soledad y, en vuestro caso la clausura, son la comunión que permite saborear a Dios. Por oportunidades impagables para el encuentro, otra parte, la contemplación exige un corazón con Dios y con los demás. puro (cf. RCl 10,10), totalmente vuelto hacia El hombre nuevo, a quien la fe le ha dado el Señor. Ello permite mirar con otros ojos, los un ojo penetrante que va más allá de la escena ojos de Dios, considerar de otra manera, per- y un corazón capaz de amar al Invisible, busca cibir en profundidad. Contemplar significa en el silencio y la soledad, no como huída, no co- último término tener los mismos sentimientos mo medios para encerrarse en uno mismo, sino de Cristo (cf. Fil 2,5), revestirse de Cristo (cf. el silencio y la soledad hechos de relaciones Gál 3,27; Ef 4,24). Contemplar es abrirse al profundas, auténticas. Por paradójico que pa- Espíritu que renueva, transforma y arrastra al rezca, únicamente el que es capaz de quedarse testimonio, meta de toda contemplación. solo, es capaz de encontrarse con alguien. Tal El mira-considera-contempla, más que vez esto explique por qué hoy estamos tanto grados, son dimensiones de un mismo proceso tiempo juntos y no acabamos de encontrarnos que no se reduce a una mera consideración in- realmente con alguien. telectual, sino que es una experiencia que im- Hoy, tanto vosotras, mis queridas herma- plica a toda la persona en todas sus dimensio- nas, como nosotros y cuantos deseen dedicar- nes: espiritual, intelectual, afectiva y sensible. se con corazón exclusivo a Dios, necesitamos 236 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2 de silencio y soledad, llenos de una Presencia, ne alla celebrazione dell’VIII centenario degli atentos a la escucha, abiertos a la comunión. inizi di vita di santa Chiara in San Damiano, è Necesitamos cuidar el silencio y la soledad dedicato alla contemplazione. Una “buona no- habitados para no ser víctimas de un activis- tizia” che rende orgogliose le Clarisse di Ca- mo –también este es un peligro real en muchos merino, fedeli custodi del corpo della nuova de vuestros monasterios-, privo de reflexión; Santa e della sua memoria. víctimas de un activismo vacío y por tanto es- Ma è un avvenimento che coinvolge an- téril. Dios siempre habla y aun su silencio es che noi Frati Minori. La canonizzazione della palabra. Beata Camilla Battista da Varano è la dimo- strazione che la “pianticella” del padre san Conclusión Francesco continua a rallegrare il suo cuore Hermanas muy queridas en el Señor: ini- con nuovi vigorosi germogli. Inoltre, ogni tap- ciaba esta carta con unas palabras de san Bue- pa dell’itinerario spirituale della Beata è stata naventura y termino haciendo mías otras pala- accompagnata dai Frati Minori - Domenico bras suyas. Como él, también yo os pido que da Leonessa, Pacifico da Urbino e Pietro da estéis siempre unidas a Cristo, nuestro único Mogliano - figure eccellenti dell’«Osservan- bien duradero (cf. CtaB 4). Cuanto os he escri- za francescana», portavoci di quel fervore di to a vosotras, mis queridas Hermanas pobres rinnovamento che contrassegnò l’Ordine fran- de Santa Clara, lo pienso también para mí y cescano e che finì per contagiare anche Camil- para todos los hermanos que el Señor me ha la Battista nella sua azione di rinnovamento regalado. spirituale reintroducendo, nei Monasteri da lei ¡Que el Señor nos dé un corazón puro para fondati, la Regola di santa Chiara. poder mirarlo, considerarlo, contemplarlo, pa- Infine, la canonizzazione di Camilla Batti- ra que, transformándonos en él, podamos tes- sta da Varano, a conclusione delle celebrazioni timoniarlo a los hombres y mujeres de nuestro dell’VIII centenario della fondazione dell’Or- tiempo! dine dei Frati Minori, ci ricorda che la santità Fraternamente, costituisce la fondamentale via per dare signi- ficatività alla nostra vocazione e missione. Fr. José Rodríguez Carballo, ofm Non è il caso ora di mettere a fuoco la sua Ministro general vita, la sua esperienza umana e spirituale, an- Prot. 101007 che perché esiste a tal proposito un’abbondante letteratura. Questa mia lettera-comunicazione vuole solo stimolare una maggiore conoscen- 11. Lettera in occasione della canonizzazio� za di questa straordinaria mistica, soprattutto ne di Camilla Battista da Varano, OSC attraverso la lettura dei suoi scritti, almeno i più importanti come la Vita spirituale (Auto- UNA LUCE biografia) e I dolori mentali di Gesù nella sua PER IL NOSTRO TEMPO Passione.

Carissimi Fratelli e Sorelle, Brevi note biografiche il Signore vi dia Pace! Camilla da Varano nacque a Camerino nel Il 19 febbraio 2010 Benedetto XVI, nel 1458 da Giulio Cesare da Varano. È figlia ille- Concistoro pubblico, ha iscritto nel Catalogo gittima ma prediletta dal padre e dalla moglie dei Santi una nostra sorella, la Clarissa Camil- Giovanna Malatesta che le fu più che madre. la Battista da Varano. La canonizzazione av- Dai suoi numerosi scritti, in particolare, si de- verrà in S. Pietro il 17 ottobre 2010. duce che Camilla ha ricevuto una solida for- Con vera gioia, dal monastero in cui ha vis- mazione umanistica, suffragata da una spicca- suto la Varano e dove riposa il suo corpo, dove ta intelligenza, da un carattere forte e tenace e mi trovo con i confratelli del Definitorio per dalla voglia di vivere e divertirsi. frequentare per alcuni giorni la scuola della Dopo aver resistito per vari anni alla chia- Varano, desidero comunicarvi questa “buona mata del Signore, il 4 novembre 1481 Camilla notizia”, che renderà felici tutte le Clarisse: il fece il suo ingresso nel Monastero delle So- carisma clariano è capace di produrre frutti di relle Povere di santa Chiara di Urbino, assu- santità in ogni epoca! E ciò avviene nell’anno mendo il nome di Battista. Il 14 gennaio 1484 2010, anno che, nel cammino di preparazio- diede vita ad un nuovo Monastero a Camerino, EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 237 dove introdusse la Regola di santa Chiara. Nel Camilla da Varano, lo prese sul serio, fino ad 1502, per sfuggire all’assedio della sua città da aggrapparsi a Cristo povero e crocifisso con parte di Cesare Borgia, Sr. Battista si rifugiò tutta se stessa, lasciando trasfigurare da questa ad Atri, facendo poi ritorno a Camerino agli presenza la vita, i dolori, le gioie, le aspirazio- inizi del 1504. Dopo aver fondato i Monasteri ni e le profonde contraddizioni della sua epoca delle Clarisse a Fermo (1505-1506) e a S. Se- e del suo Ordine. verino Marche (1521-1522), morì a Camerino La santità di Camilla Battista ci coinvolge, il 31 maggio 1524. come Sorelle Povere di Santa Chiara, come II 7 aprile 1843 Papa Gregorio XVI rico- Frati Minori e come donne e uomini del no- nobbe il culto pubblico, attribuitole da anti- stro tempo, perché rende visibile la tensione chissimo tempo, e la dichiarò Beata. L’8 aprile del cuore umano, il suo difficile cammino di 1891 Leone XIII approvò gli atti del Processo, conversione e, nello stesso tempo, la fecondità in vista della canonizzazione, e il 4 febbraio della conformazione alla croce di Cristo: nella 1893 i suoi scritti. Il 17 ottobre 2010 Benedet- santità di questa donna singolare la luce della to XVI la proclamerà Santa. risurrezione, della pienezza dell’uomo in Cri- sto, risplende attraverso i secoli. Un cuore in tensione Camilla Battista da Varano visse radical- Attualità di Camilla Battista da Varano mente l’ideale evangelico di san Francesco e di Camilla Battista si rivela, innanzitutto, santa Chiara, ma fu segnata fortemente anche come una donna capace di accettare la sfida dalla nuova sensibilità culturale e spirituale dell’esistenza, incarnando una “passione per la che stava sorgendo con il Rinascimento, dalle vita”, vissuta come ricerca incessante di verità vicende tragiche della sua famiglia e della sua e libertà. Non è stata passiva, non ha subito città, dalla trama complessa della vita dell’Or- semplicemente i condizionamenti familiari o dine dei Frati Minori e delle Sorelle Povere politici, che avrebbero potuto imprigionare di santa Chiara. Tutte queste vicende hanno la sua esistenza. Ha saputo essere protagoni- plasmato il suo spirito, che, docile all’azione sta originale della sua vita, costruendo la sua della grazia divina, ha dato vita a un’esperien- umanità in un dinamismo di libertà proteso al- za evangelica che ha profondamente inciso nel la ricerca genuina dei valori. tempo in cui Camilla Battista è vissuta. In un’epoca caratterizzata da relativismo Il segreto di questa “trasfigurazione”? La morale e superficialità intellettuale, in cui i sua vita, il suo cammino di conversione sono modelli sociali e mediatici sono così possessi- profondamente determinati dall’incontro con vi e dominanti, abbiamo bisogno dell’esempio il Crocifisso. Come non ripensare all’incontro di uno spirito libero e fiero che sappia vivere di san Francesco con il Crocifisso di San Da- con coraggio la sua originalità. miano? Come non accogliere l’invito di santa Camilla Battista si presenta ai nostri occhi Chiara a contemplare il «più bello tra i figli come una figura straordinariamente attuale. degli uomini» appeso alla Croce? Ma è la stes- Ella vive in un’epoca solo apparentemente di- sa Camilla Battista a guidarci con i suoi scritti: versa dalla nostra, fatta di lotte e di guerre, di «la memoria della Passione di Cristo è come drammi e di odio, ma anche di grandi slanci un’arca dei tesori celesti, una porta che per- umani, artistici e spirituali. mette di entrare a gustare il glorioso Gesù ed Attraverso la canonizzazione della Beata una perfetta maestra di tutte le arti spirituali, Camilla Battista, la Chiesa compie un gesto una fonte inesauribile di acqua viva, un pozzo profetico attraverso il quale addita all’uma- profondissimo dei segreti di Dio... Chi vuol es- nità intera, a tutti i battezzati e alla famiglia sere libero da ogni impurità ed avere un segno francescana questa figura di donna veramente della futura gloria e beatitudine..., cerchi que- evangelica, segno eloquente di conversione re- sta dolce memoria della Passione di Cristo, co- alizzata, di risposta coerente al vangelo e alla me l’apostolo Paolo che portava continuamen- vocazione a cui ogni uomo è chiamato. te le stigmate della Passione nel suo corpo». Tutto ebbe inizio nel lontano 1466 (o 1468), Una luce per l’umanità quando Fr. Domenico da Leonessa esortò i Cosa è stata la vita di Camilla Battista se fedeli, nella predica del Venerdì santo, a far non un incessante, commosso e appassionato memoria della Passione di Cristo. Tra i tanti silenzio che ascolta quella Parola della croce che l’ascoltarono, una bambina di 8/10 anni, che rivela la pienezza della vita e dell’amore? 238 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2

Cosa è stata la sua esperienza se non un con- muri che impediscono l’accoglienza e la con- tinuo immergersi nel mistero pasquale in cui divisione. In questo contesto Camilla Battista leggere e ritrovare la propria sofferenza e sco- si rivela maestra di dialogo inteso come neces- prirla abitata, redenta, trasfigurata? sità umana, vitale e quotidiana. Il Tu di Gesù Ella ha desiderato che la sua vita fosse un Cristo contemplato e amato l’ha condotta al tu continuo venerdì santo. Il senso di questo de- dei fratelli e delle sorelle facendo di lei una siderio sta nel messaggio che Camilla Battista straordinaria donna di relazione. Il dialogo è, consegna all’umanità intera: nell’umano sof- infatti, il tessuto, lo stile e la categoria predo- frire è nascosta la luce e la presenza del Ri- minante del suo scrivere e della sua esperienza sorto che trasfigura ogni dolore e colma ogni mistica. solitudine. In una società liquida, scettica circa l’ideale Contemplando la passione di Cristo, Camil- della fedeltà, capace di assumere solo impegni la Battista contempla la passione dell’uomo di temporanei e condizionati, Camilla Battista ci ogni tempo e di ogni luogo, scopre e indica a provoca con la sua capacità di operare scelte ciascuno il senso, la luce e la forza che l’uma- definitive e radicali nella forza dell’amore e nità incessantemente invoca. del perdono incondizionato. È una clarissa au- Nella nostra epoca, segnata da una pro- tentica, che ha saputo credere all’Amore (1Gv fonda crisi economica che ha fatto emergere 4,16). una significativa urgenza etica nell’agire e nel Questa genuina figlia di santa Chiara si è pensare, Camilla Battista indica una via da se- lasciata ferire dall’amore di Cristo al quale si è guire: immettere nella storia i valori evangelici donata totalmente con slancio appassionato ed del dono e della gratuità. Il vero contemplati- esclusivo, fedele ed incondizionato, capace di vo, infatti, non si sottrae alla responsabilità di amare i nemici e di affrontare con straordinaria immergersi nella storia, ma sa di essere inviato fortezza le durissime prove che hanno segnato a rendere presente il volto del Dio contempla- la sua vita. to, attraverso la restituzione dei doni di grazia ricevuti. Una luce per la Chiesa All’umanità smarrita a causa dell’emergen- Camilla Battista – seguendo l’esempio e za educativa, evidenziata dal diffuso disagio l’insegnamento di Chiara e Francesco – ha giovanile e da un’estrema povertà di punti di vissuto una fedeltà eroica verso la Chiesa an- riferimento, Camilla Battista indica l’urgen- che quando ha dovuto, per essa, affrontare za di educatori, maestri e testimoni credibili. sofferenze amarissime. Questa sua tenace ob- I suoi scritti ci consegnano diverse figure di bedienza si radica nella consapevolezza che padri nella fede, soprattutto Frati, che hanno la Chiesa è l’immagine stessa di Cristo, suo accompagnato e guidato il suo cammino, e corpo vivente e sua concreta presenza nella contemporaneamente ci rivelano la sua straor- storia dentro la quale si compie efficacemente dinaria capacità pedagogica. Camilla Battista, l’opera della nostra salvezza. Non ci fu com- come madre spirituale e come guida sapien- promesso o umana fragilità che riuscì a disto- te, sa farsi modello di vita e canale della gra- glierla dal proposito di vivere questa totale zia, come lei stessa racconta: «Occorre essere appartenenza alla Chiesa: la sofferenza non “conca” prima che “canale”. Per vent’anni la rese ribelle, ma ancor più fedele nell’offri- quasi, questa tua madre è stata “conca”, ha cer- re preghiere e suppliche accorate a Dio per la cato cioè di custodire, di contenere la grazia in «renovatione della chiesa». sé, poi, come “canale”, l’ha diffusa e scritta ad Abbiamo bisogno anche noi, soprattutto nel altri». nostro tempo, di riscoprire il gusto di questa Nell’epoca della comunicazione di massa, appartenenza ecclesiale che genera una fecon- di internet e del dilagante sviluppo dei social da e universale comunione in Cristo. network assistiamo, quasi impotenti, a un sin- Anche per questo motivo la canonizzazio- golare paradosso: da una parte, infatti, emerge ne offre Camilla Battista come modello a tutti un’incontenibile bisogno di comunicazione e i battezzati e come esempio di vita cristiana: di informazione in tempo reale; dall’altra si la sua è la luce della relazione perseverante fa strada la crescente paura nei confronti del e appassionata con Cristo crocifisso, di una diverso, stigmatizzato nella figura dello stra- martyria resa credibile dalla povertà, di una niero che bussa alle nostre porte, con un con- koinonia concretizzata nella fraternità, di una seguente innalzamento delle frontiere e dei diakonia radicata nella contemplazione; una EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 239 luce autorevole, capace di orientare ogni cam- da erudizione. Alla luce della Parola rilegge mino ecclesiale. il suo itinerario vocazionale e tutta la sua vita • Scegliendo di professare la Regola di Chia- servendosi del modello biblico: i grandi eventi ra d’Assisi, infatti, Camilla Battista indica della storia della salvezza stanno alla base del- a ogni cristiano la via della povertà come la sua spiritualità quasi come profezie che vi si via di testimonianza radicale, come auten- adempiono. tica martyria: «Questa serva di Dio comprò Accostandoci ai suoi scritti ci accorgiamo cara per sé e per gli altri la povertà e a lei che è la liturgia il luogo privilegiato in cui ella sola toccò pagarne il prezzo; di modo che ascolta la Parola attingendovi la luce e la forza costa a lei più cara la povertà, che non le per compiere le sue scelte. ricchezze ai ricchi, e più l’ha desiderata e «Tu, Signore, per grazia sei nato nell’anima cercata, che non cerchi il mondo li denari». mia e mi hai mostrato la via e luce e lume del- • Vivendo pienamente il carisma francesca- la verità per arrivare a te, vero paradiso. Nelle no, Ella mostra alla Chiesa la via della fra- tenebre e oscurità del mondo tu mi hai dato la ternità come attuazione della koinonia: una vista, l’udire e il parlare e il camminare – che fraternità che chiede la rinuncia al potere veramente a tutte le cose spirituali io ero cieca, e all’individualismo e chiama a un amore sorda e muta – e mi hai risuscitata in te, vera gratuito, evangelico, generoso, a una cari- vita, che dai vita a ogni cosa che ha vita». tà crocifissa, simile a quella della Perfetta Camilla Battista ci mostra la via concreta letizia di Francesco: «O mio clementissimo per osservare il santo Vangelo, per metterlo Iddio, se Tu mi rivelassi tutti i segreti del in pratica e tradurlo nell’esistenza quotidia- tuo sacratissimo Cuore e ogni giorno mi na. Il voto di versare ogni venerdì una lacrima mostrassi tutte le gerarchie angeliche, se in memoria della Passione di Cristo, al quale ogni giorno io risuscitassi i morti, non cre- rimase tenacemente fedele pur immersa nel- derò per questo che Tu mi ami di infinito la vita di corte, ci testimonia quel coinvolgi- amore. Ma quando sentirò di avere ottenuto mento, quella partecipazione “fisica” e totale la grazia di un perfetto amore, cioè di far al mistero di Cristo che diventa relazione viva bene a chi mi fa male, di dir bene e lodare e feconda, secondo la più genuina spiritualità chi so che dice male di me e a torto mi biasi- francescana. ma, allora soltanto, per questo segno infal- Nella società di oggi che favorisce una reli- libile, Padre mio clementissimo, crederò di giosità intimistica e fragile, riducendo la fede esserti vera figlia. Soltanto allora sarò con- a una pulsione emotiva e disincarnata, Camil- forme al tuo dilettissimo Figlio Gesù Cristo la Battista suggerisce a tutta la Famiglia Fran- Crocifisso, che è l’unico bene dell’anima cescana una via sicura: vivere il Vangelo con mia, conforme a Lui, o Padre, che essendo passione e radicalità e restituire «amore per in croce ti pregò per i suoi crocifissori». amore, sangue per sangue, vita per vita». • Erede esemplare di Chiara d’Assisi, Ca- Solo così potremo essere una presenza si- milla ci consegna la via della contempla- gnificativa nella chiesa e nella storia. zione come reale e specifica diakonia. La Chiesa intera e ogni battezzato, tramite la Conclusione contemplazione, risale alla sua fonte vita- Con l’annuncio di questa “buona notizia” le e svolge un ministero di intercessione: è non intendo semplicemente notificare che una questo il servizio che Chiara e Camilla Bat- nuova Santa si aggiunge all’albero già rigo- tista hanno svolto ricordandoci il primato glioso del carisma francescano-clariano, ma di Dio e la misteriosa fecondità apostolica desidero segnalare soprattutto la fecondità di della contemplazione, destinata a incidere una vita vissuta secondo il Vangelo di nostro profondamente nella vita della chiesa. Signore Gesù Cristo. Nell’evolversi della sto- ria e nel costante impegno per rinnovarla, in- Una luce per la Famiglia Francescana fatti, sono proprio «i santi, guidati dalla luce Camilla Battista appare come una cristia- di Dio - diceva Benedetto XVI nell’Udienza na capace di vivere con serietà e intensità la del 13 gennaio 2010 - gli autentici riformatori ricerca di Dio, radicandosi nell’esperienza della vita della Chiesa e della società. Maestri biblica. Pur dotata di una raffinata ed elevata con la parola e testimoni con l’esempio, essi formazione culturale, il suo modo di leggere la sanno promuovere un rinnovamento ecclesia- Scrittura non ha mai assunto lo stile di un’ari- le stabile e profondo, perché essi stessi sono 240 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2 profondamente rinnovati, sono in contatto con Gratitudine la vera novità: la presenza di Dio nel mondo. Con queste parole voglio, innanzitutto, rin- Tale consolante realtà, che in ogni generazio- graziarvi del servizio che, a nome della Chie- ne cioè nascono santi e portano la creatività sa e dell’Ordine, svolgete nel territorio della del rinnovamento, accompagna costantemente Custodia e, in modo particolare, nella Terra la storia della Chiesa in mezzo alle tristezze e Santa. È un servizio prezioso per la Chiesa e agli aspetti negativi del suo cammino. Vedia- per l’Ordine. mo, infatti, secolo per secolo, nascere anche le I Papi hanno valorizzato grandemente la forze della riforma e del rinnovamento, perché presenza continua, ininterrotta, di noi Frati la novità di Dio è inesorabile e da sempre nuo- Minori, nonostante le difficoltà. Lo ricorda- va forza per andare avanti». va Leone XIII nel lontano 1887: «I Frati non Cari Fratelli e Sorelle, vorrei lasciarvi con abbandonarono mai un campo tanto nobile». due pensieri di Camilla Battista che mi han- Più recentemente lo ha ripetuto Paolo VI: «I no particolarmente colpito. Commentando le Figli di san Francesco sono rimasti, da allora grande tentazioni vissute, avrebbe poi scritto (s. XIII), nella terra di Gesù durante un perio- con convinzione: «Beata quella creatura che do ininterrotto di anni». Giovanni Paolo II ha per nessuna tentazione tralascia il bene inco- aggiunto: «D’allora i francescani non hanno minciato!» . D’altra parte, cresciuta nella spiri- interrotto la loro benefica presenza…». Bene- tualità della restituzione così cara a Francesco, detto XVI, infine, ha lodato in diverse occa- Camilla pregava: «Fa che io ti restituisca amo- sioni il servizio che noi Frati Minori abbiamo re per amore, sangue per sangue, vita per vita». prestato e prestiamo in Terra Santa. Tutto un esempio di fedeltà e perseveranza nel Ma la vostra presenza non è soltanto impor- bene, e del vivere nella logica del dono totale tante per la Chiesa. Lo è anche per l’Ordine. A di se stessa a Colui che l’ha amata per primo. nome dell’intera Fraternità oggi vi dico: grazie Fratelli e Sorelle, siamo santi come Lui è Fratelli per quello che siete e per quanto fa- santo! La santità è la vocazione più alta alla te. Grazie, anche a nome personale per quanto quale può tendere un uomo, una donna. La la Custodia mi ha dato per la mia formazione santità è la nostra vocazione. francescana e biblica.

Camerino, 5 luglio 2010 Una grande storia da raccontare e da costruire Si può dire, senza esagerare, che siamo stati Vostro fratello, Ministro e servo protagonisti nella storia di Terra Santa per più di sette secoli. Non si tratta di trionfalismo, ma Fr. José Rodríguez Carballo, ofm di un dato reale e storicamente dimostrabile. Ministro generale La Custodia, cari Fratelli, ha una «gloriosa Prot. 101198 storia da ricordare e da raccontare». Per questa storia ringraziamo il Signore e chi l’ha scritta, a volte con il proprio sangue e sempre con tan- 12. Discorso del Ministro generale al Capi� ta passione, pazienza, competenza, zelo e con tolo della Custodia di Terra Santa il sostegno della grazia del Signore. Soltanto Gerusalemme, 14 luglio 2010 così si può spiegare la nostra permanenza in questa terra. RIVITALIZZARE Ma davanti a voi avete, pure, «una grande LA NOSTRA VITA E MISSIONE storia da costruire» (VC 110). Come costruire questa storia? Carissimi confratelli, Giovanni Paolo II, nella Lettera apostolica il Signore vi dia pace! Novo Millennio Ineunte, oltre ad invitarci a Sono veramente contento di essere in mezzo guardare il passato con gratitudine, ci esorta a voi al termine del Capitolo custodiale 2010. a vivere il presente con passione, per abbrac- Vi saluto tutti con affetto, in modo particolare ciare il futuro con speranza (NMI 1). In altre il Visitatore generale e Presidente del Capito- parole: siamo chiamati a vivere coerentemen- lo, Fr. Francesco Bravi. Al Padre Custode, Fr. te la nostra vocazione di Frati Minori. Da Pierbattista Pizzaballa, e ai membri del nuovo questo dipenderà il nostro futuro. Per questo Discretorio vanno le mie congratulazioni e i siamo costantemente chiamati a rivisitare, in migliori auguri per un proficuo lavoro. atteggiamento di conversione, la nostra forma EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 241 di vita, disposti a iniziare e nascere di nuovo fede non è settarismo, ma fiducia in un Dio (cf. Gv 23,3). È questo che intendiamo quando che non possiamo vedere, ma che sappiamo parliamo di “rifondazione”: rivitalizzare il no- che esiste, anche solamente perché sentiamo stro carisma per meglio rispondere, in quanto la sua forza dentro di noi. La fede non è ma- Frati Minori, alle sfide delle nuove situazioni gia, ma «avere il cuore rivolto al Signore», che stiamo vivendo. È questo che intendiamo avere «lo spirito di orazione e devozione, al quando parliamo della necessità di ripartire quale tutte le altre cose devono essere sotto- dal Vangelo, poiché soltanto dal Vangelo at- mese», come chiede il padre san Francesco. tingeremo nuova energia, che ci permetterà di La fede è fede, soltanto, quando siamo capaci rimanere sempre giovani e attuali, di leggere di “vedere” nell’Oscurità, la Luce. Si tratta, il momento storico con gli occhi di Dio, di ri- dunque, di una fede che raggiunge la totalità spondere con fantasia e creatività evangeliche della nostra persona, in modo tale che siamo ai segni dei tempi, come fecero nel passato introdotti nell’obbedienza alla Parola (cf. Spc tanti dei nostri Confratelli. In definitiva, quello 18). Soltanto una siffatta fede, che coinvolge che si chiede a noi è semplicemente di essere mente, cuore e mani (vita), potrà sostenerci nei dei cristiani che vogliono prendere sul serio il momenti della prova ed essere sorgente della Vangelo, come fecero Francesco e i suoi primi nostra missione. D’altra parte, non si tratta di compagni (cf. PdV 6), così che sia il Vangelo a una fede meramente intellettuale, ma di una cambiare la nostra vita, come accadde a Fran- fede che illumina e nutre la vita nella sua quo- cesco (PdV 5). tidianità, nei momenti gioiosi e nei momenti dolorosi, di una fede che va oltre la soluzio- Pilastri per una rivitalizzazione del carisma ne dei problemi quotidiani. La fede va oltre la Il Congresso Internazionale sulla Vita Con- purezza dottrinale, la devozione religiosa e la sacrata, celebrato a Roma nel 2004, ha chiesto sana austerità. La fede riposa nelle braccia di a tutti i Consacrati passione per Cristo e pas- Dio, ha fiducia nell’oggi, e accetta il domani, sione per l’umanità. D’altra parte, il Capitolo poiché sa che, qualunque sia il giorno, Dio si generale 2003 ci invitava a «tornare all’essen- farà presente. La fede vive nel mistero che è ziale della nostra esperienza di fede e della Dio e fiorisce nella vita di ogni giorno. nostra spiritualità per nutrire, mediante l’of- Il Capitolo generale 2009 ci invita ad esse- ferta liberatrice del Vangelo, il nostro mondo re autocritici sulla nostra fede e a domandarci frammentato, disuguale e mendicante di senso, «se l’immobilismo e lo stallo che minacciano come fecero nel loro tempo Francesco e Chia- di paralizzare ogni dinamismo evangelizzato- ra» (Sdp 2). Questo comporta, come abbiamo re non stiano segnalando una crisi di fede che già detto parlando della grazia degli origini, di tocca alcuni di noi» (PdV 12). Questa stessa centrarci, concentrarci, decentrarci. domanda la rivolgo oggi a voi. Non basta aver Il cammino percorso in questi ultimi anni ci fatto la professione, non basta neppure cura- ha portato a prendere coscienza della necessità re l’osservanza di quanto è stabilito. Sotto un di assumere tre priorità: la spiritualità, la frater- abito o dietro un’osservanza precisa si può na- nità e la missione, in quanto pilastri della rivita- scondere un ateo praticante, si può nascondere lizzazione del nostro carisma, della nostra vita una persona il cui cuore è lontano da Dio. e missione. Oggi ripropongo a questo Capitolo La dimensione contemplativa, di cui stia- e, attraverso di voi, a tutti i Confratelli della Cu- mo parlando, comporta anche di dare una re- stodia di Terra Santa queste priorità, convinto ale priorità a Dio nella nostra vita, mettere il come sono che il presente e il futuro della nostra Signore al centro del nostro vivere e del no- vita dipendono necessariamente da queste di- stro agire, in modo tale che sia Dio stesso il mensioni irrinunciabili per una vita veramente principio integratore della nostra vita e della significativa e una missione efficace. vita delle nostre Fraternità (cf. PdV 12). Il che significa vederlo come l’Energia stessa che ci La spiritualità o dimensione contemplativa anima, come lo Spirito che ci guida, come la Il cristiano di oggi e di domani o sarà con- Realtà che tenta di raggiungere la pienezza in templativo o non sarà nulla. La dimensione noi, come la Voce interiore che ci chiama alla contemplativa esige che si presti speciale at- vita, come il Tutto, come lo era per Francesco tenzione alla dimensione della fede nella no- (cf. LodAl). stra vita. La fede è la porta, la meta e il fon- Questa centralità di Dio nella nostra vita damento della dimensione contemplativa. La implica anche essere uomini di preghiera, at- 242 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2 traverso un processo lungo, lento e faticoso. tendere l’impossibile. Per tutti, ma particolar- Si prega per essere alla presenza del Signore, mente per noi, sono valide le parole della Gau- per imparare a vivere alla sua presenza, aper- dium et spes: nessuno «può trovare la sua pro- ti sempre a quanto il Signore nella preghiera pria pienezza se non nella consegna sincera di ci vuole dare: l’essenza della vita. In questo se stesso agli altri» (GS 24). Cercare di essere modo, pian piano, ponendo la Parola e l’Euca- Frati Minori senza la vita fraterna in comunità ristia al centro della nostra giornata, il Signore è tentare l’impossibile. Per noi, seguire Cristo, ci trasformerà profondamente fino a diventare non si può fare da solo, ma comporta essere noi stessi icone del Signore, lettere di Cristo in comunione con i fratelli; ascoltare Cristo ri- per quanti ci vedono, segni e memorie viventi chiede, tra le altre mediazioni, quella di ascol- della dimensione trascendentale che esiste nel tarlo nei fratelli; contemplare il volto del Si- cuore di ogni essere umano. gnore esige, anche, contemplarlo nel volto dei Soltanto se la nostra vita è centrata in Dio fratelli; accogliere Cristo significa accogliere saremo docili allo Spirito, che ci spinge verso gli altri come dono del Signore (cf. Test 14). il futuro, per fare grandi cose con noi (cf. VC Nella vita fraterna ci giochiamo tante co- 110), ritrovando nel Consolatore l’ardore mis- se a livello umano: la piena maturità uma- sionario che talvolta sembra venir meno (cf. na; cristiano: maturità cristiana; francesca- PdV 20). In questo senso dobbiamo ribadire, no: maturità religiosa (cf. CCGG 39). Nella ancora una volta, che la preghiera non è un so- Fraternità si cresce, si matura, si raggiunge vrappiù alla nostra attività. La preghiera, come la pienezza. Nella Fraternità si radicano la ripete costantemente il Papa Benedetto XVI, è nostra vita e missione. È, infatti, la Fraterni- la prima attività di chi ha ricevuto la missione tà che evangelizza, «essendo la comunione di far conoscere Colui che per noi è cammino, fraterna, sorretta dalla preghiera e dalla pe- verità e vita. Non ci fa dei religiosi, né dei Frati nitenza, la prima e la più luminosa testimo- Minori, ciò che facciamo, ma come lo faccia- nianza del Vangelo», come affermano le no- mo e per chi lo facciamo. stre Costituzioni (CCGG 89, 2). Per questo si Quanto detto è necessario, ne sono molto tratta di una vera sfida nella nostra vita. Ecco convinto, ridircelo tutti assieme, anche se vi- perché il Capitolo generale 2009, cosciente viamo ed operiamo in ambienti di per se stessi dell’importanza e centralità della Fraterni- religiosi, come possono essere i santuari. Non tà nella nostra vita e missione, ha chiesto a basta essere in un santuario per essere uomini tutti di «coltivare una particolare attenzione di preghiera o uomini di fede che centrano la la qualità della vita fraterna». Tale cura, che loro vita in Dio. Anche qui, e forse più che in implica nutrire tra di noi uno spirito di fami- altri ambienti, la routine può essere la nostra liarità, vivere certe virtù come la reciproca grande nemica. amicizia, la cortesia, la gioia del cuore (cf. Alla luce di quanto detto vi chiedo di do- CCGG 39), coltivare la «fede orizzontale», mandarvi: sono veramente credente? Si può la fiducia reciproca (cf. Spc 5), è «una parte dire di noi che siamo cristiani nel senso con importante del ministero dei ministri e guar- cui lo diceva Francesco di Chiara? diani», che si devono impegnare nella ricerca «dei mezzi per ricreare comunione, mutua La comunione di vita in Fraternità comunicazione, calore e verità nelle relazio- La Fraternità è per noi un elemento costi- ni reciproche» (PdV 27). Così come la fede tutivo che, con lo spirito di orazione e devo- è condizione sine qua non per accogliere gli zione, con la minorità e la missione evangeliz- altri e per andare incontro agli altri, di colo- zatrice, ci identifica come Frati Minori. Non ro che sono diversi (cf. Spc 22), il dialogo e possiamo dirci tali senza tentare seriamente di la comunione profonda sono il nutrimento vivere queste dimensioni. D’altra parte, oggi umano della vita fraterna (cf. Spc 50). Ecco è una convinzione acquisita che il presente e allora che «il bisogno di coltivare momenti di il futuro della vita consacrata passano neces- intercambio mutuo, momenti per condividere sariamente per la vita fraterna, essendo anche e celebrare la vita in tutte le sue dimensioni» una condizione per raggiungere l’autorealizza- (Spc 32), diventa una vera sfida. La metodo- zione, come afferma il documento Vita frater- logia di Emmaus, che ci ha suggerito il Capi- na in comunità (cf. Vfc 25). Cercare il pieno tolo generale 2006 (cf. Spc 39ss), si è rivelata sviluppo umano, la piena maturità spirituale, uno strumento molto adeguato per la costru- fuori dell’ambito della comunità umana, è pre- zione della Fraternità EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 243

Anche se è responsabilità principale dei Santa dove sembra impossibile vivere insieme Ministri e guardiani di assicurare un accom- per coloro che si sentono diversi. È questa una pagnamento materno della vita fraterna (cf. dimensione, a mio parere, che ha salvato la no- Spc 31), tutti noi dobbiamo tener presente che stra presenza nella Terra di Gesù. La diversità la costruzione della vita fraterna è compito di non può essere considerata una minaccia alla tutti, come già aveva ricordato il Capitolo del propria identità, ma è un’epifania, una «buo- 2006 nell’invitarci a prestare «una delicata na notizia di un Dio sempre fecondo» (Spc 4). attenzione da parte nostra» a questa dimen- La pluriculturaliltà è segno di ricchezza per la sione. Lo stesso Capitolo ci chiede di costru- vita fraterna a tutti i livelli. Sono ben coscien- ire fraternità-segno, fraternità profetiche che te che non sia facile viverlo, nonostante che sappiano «leggere i segni dei tempi e incarna- sia un bel principio. È necessario una forma- re il Vangelo in maniera concreta e compren- zione continua, un processo di interculturali- sibile alla cultura del proprio tempo»(PdV 8). tà nel quale il riconoscimento, l’accettazione, È bene ricordare, pure, che la Fraternità è sì l’intercambio e la complementarietà diventino dono, ma è anche compito e che il nostro è tem- una realtà armoniosa. Ci sono molti che par- po di costruzione e di edificazione. E in que- lano dell’interculturalità come dell’imperati- sto lavoro nessuno si può tirare in dietro. Non vo del nostro tempo, un imperativo che tutti si può essere semplicemente “consumatori” di noi, specialmente quanti vivono e lavorano in fraternità, ma, soprattutto, si deve essere suoi questa Terra, dobbiamo assumere se vogliamo costruttori. La Fraternità perfetta non esiste. essere all’altezza delle esigenze contestuali e Siamo in un momento di costruzione e la vera universali che ci vengono dalla convivenza. Fraternità «si edifica sulla debolezza umana», In ambienti come il vostro, le differenze quindi si deve imparare a vivere il perdono e di provenienza e di cultura possono suscitare l’amore (cf. Vfc 26). Ecco perché, oltre a quan- non poche volte, reticenze, sospetti, pregiudi- to detto, il Capitolo del 2006 insiste sulla ne- zi, etc. con conseguenze a tutti noi ben note: cessità di fomentare tra di noi gesti di perdono problemi di convivenza, di adattamento, di reciproco e di una comunione sempre rinnovata non conformità nel modo di vivere certi valo- (cf. Spc 31). ri. La pluriculturalità provoca la comprensione Nel pensare alla qualità evangelica di vita, e la vitalità della nostra identità carismatica. è importante avere presenti tutte queste indica- Le nostre Fraternità sono sfidate a offrire un zioni, poiché, anche se non è facile accettarlo, segno inequivocabile dell’amore fraterno al di non bastano il dialogo, la comunicazione e la là delle razze, popoli, lingue, riti… fede orizzontale. Un pericolo che vedo nella Come incrementare nella Custodia tutti nostra vita – e quindi anche nella vostra vita, questi aspetti? Ecco una domanda alla quale cari Confratelli, che lavorate nella Custodia tutti, a partire dal governo custodiale, devono – è che ognuno pensi di costruirsi il proprio seriamente tentare di offrire una risposta. Ec- mondo, diventando così estraneo agli altri. co una dimensione che deve essere molto pre- A dare qualità alla nostra vita di comunio- sente nella formazione permanente e in quella ne fraterna ci aiuterà molto il progetto di vita e iniziale. missione, del quale parla il Capitolo del 2009. Con le parole del medesimo Capitolo vi chiedo La missione evangelizzatrice di entrare in «una cultura di progetto fraterno Questo è un altro elemento essenziale della di vita e missione». Chiedo anche che detto pro- nostra forma di vita. Non si può pensare ad un getto tenga conto delle priorità della nostra vita, Frate Minore se non a partire da un’ottica mis- collocandole «in una dinamica circolare di ali- sionaria. L’Ordine dei Frati Minori è un Ordi- mentazione reciproca, all’ interno della quale ne missionario, chiamato a proclamare, con la si inseriscono i nostri progetti» (PdV 28). parola e la vita dei suoi membri, «che non c’è Parlando sempre della Fraternità, voglio Dio onnipotente se non Lui» (LOrd 9). D’altra richiamare la vostra attenzione su di un ulti- parte, voi non soltanto siete in una missione mo elemento e cioè: la Custodia è una Frater- dell’Ordine, ma nella “perla” delle missioni nità internazionale e pluriculturale. È questo francescane. Che caratteristiche deve avere la un aspetto molto importante che la Custodia è missione francescana? chiamata a custodire come un vero e proprio Il Capitolo generale 2009 in uno dei suoi tesoro. Non perdere mai questo aspetto vera- mandati, il n. 13, ci offre una sintesi degli ele- mente profetico, particolarmente nella Terra menti che devono caratterizzare la missione 244 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2 evangelizzatrice in chiave francescana. Ecco dei segni dei tempi deve considerarsi prio- questi elementi. ritaria su qualunque adeguamento struttura- 1. La missione evangelizzatrice francescana le. D’altra parte, non possiamo mai voltare deve essere sostenuta da una forte espe- le spalle al divenire del mondo (cf. PdV 29). rienza di Dio. Solo partendo dalla centra- Questo esige di essere meno autoreferen- lità del Dio uno e trino nella nostra vita si ziali (cf. PdV 14), comporta avere simpa- potranno avere l’ardore missionario «che tia e empatia per il nostro mondo (cf. PdV talvolta sembra venire a meno» (PdV 20). 29) e assumerlo come nostro chiostro. Im- Soltanto partendo da questa esperienza plica, anche, incarnarsi realmente e affet- potremo comprendere «che la missione tivamente «nella realtà socio-culturale del evangelizzatrice è inerente alla nostra vo- popolo», come condizione ineludibile per cazione francescana». Soltanto partendo la nostra missione (cf. PdV 13); scoprire le dalla fede in «un Dio che è Padre e che da- opportunità che il Signore ci offre in questa gli abissi della sua intimità di comunione situazione, restando ferma la necessità di e amore invia il suo Figlio ad annunciare avere un giudizio critico in riferimento al e a rendere presente la buona novella del mondo per rimanere nel mondo senza esse- suo Regno per l’azione dello Spirito Santo» re del mondo (cf. PdV 15). Comporta, pure, (PdV 12), avrà senso l’invio missionario. dare e ricevere allo stesso tempo (cf. PdV 2. La missione evangelizzatrice francesca- 15), parlare una lingua comprensibile per il na deve essere fatta «in fraternità e con la mondo d’oggi (cf. PdV 16) e formarsi per il testimonianza della vita fraterna», poiché dialogo (cf. PdV 24). «nessun progetto di evangelizzazione è ini- Proprio parlando del dialogo sappiamo ziativa o patrimonio personale di nessuno; bene che questa è un’esigenza fondamen- è sempre la fraternità che evangelizza» tale della vostra missione in Terra Santa. (PdV 27). La Fraternità, come l’abbiamo In questo contesto, mi sono ricordato delle descritta prima, è, oggi più che mai, un se- parole di Papa Giovanni Paolo II, nella sua gno di missione evangelica e cristiana e una Esortazione Apostolica Vita Consacrata, garanzia della sua efficacia. dove ha scritto che tutte le persone consa- 3. La missione evangelizzatrice francescana crate per la professione dei consigli evan- deve caratterizzarsi per presenze «in zo- gelici devono essere impegnate nel dialogo ne sconosciute, difficili, rischiose e di vi- con tutti (cf. VC 100ss). Questo tema è stato cinanza ai più poveri, sofferenti, esclusi». ripreso nell’Istruzione Ripartire da Cristo, Per questo siamo chiamati ad attraversare dove si parla dell’apertura ai grandi dialo- costantemente le frontiere, ad «abitare le ghi (RdC 40ss). Siamo così tutti chiamati ad fessure di un mondo frammentato» (PdV aprirci al dialogo – ecumenico con altri cri- 22). La sfida dei chiostri inumani continua stiani, inter-religioso con le persone di altre ad essere un appello per tutti noi seguaci di fedi, e con i non-credenti – e nessun Istituto san Francesco (cf. Sdp 37), come è anche di vita consacrata e nessuna persona con- un appello urgente quello di relazionarci sacrata può sentirsi dispensato da questa con tutti in un atteggiamento di minori- apertura al dialogo (cfr. RdC 41): «La vi- tà (cf. Spc 30), che ci permetta toglierci i ta consacrata non può contentarsi di vivere sandali davanti al mistero dell’altro in cui nella Chiesa e per la Chiesa. Essa si proten- si manifesta il Mistero (cf. Spc 28). E tutto de con Cristo verso le altre Chiese cristiane, ciò come conseguenza del mistero dell’In- verso le altre religioni, verso ogni uomo e carnazione, per il quale «il Verbo si pone donna che non professa alcuna convinzione dal lato delle periferie, della vulnerabilità, religiosa» (RdC 40). Queste parole scritte della povertà» (PdV 23). Il Capitolo 2006 ci per tutti i cristiani devono trovare in voi poneva questa domanda: avremo la lucidità una risonanza particolare. Senza dimentica- e l’audacia per vivere la buona notizia del- re, come afferma Giovanni Paolo II, che il la minorità? È una domanda che anche voi, contributo fondamentale ai grandi dialoghi cari Fratelli della Custodia, dovete porvi. contemporanei da parte delle persone con- Che cosa risponderemo? sacrate è la testimonianza di una vita auten- 4. La missione francescana deve tener pre- ticamente evangelica, vissuta con impegno sente i segni dei tempi, così come la situa- e con entusiasmo, aperta all’ascolto di tutte zione attuale del mondo. La lettura attenta le altre persone. EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 245

5. La missione evangelizzatrice francescana è – La CPV è impegno di tutti i Frati della Cu- sempre una missione inter gentes, come esi- stodia. È urgente cambiare una mentalità, genza del nostro essere Frati del popolo. Non troppo diffusa, secondo la quale la CPV possiamo separarci dal popolo, altrimenti il viene “delegata” a chi è incaricato diret- popolo non ci riconoscerà più. Vi chiedo di tamente di questo servizio. La CPV è un prestare particolare attenzione a che lo stile ministero che non ammette deleghe. Chi di vita non vi separi dal popolo e dalla gente. è contento di essere francescano trasmet- Questa vostra evangelizzazione inter gentes te questa gioia e inviterà esplicitamente a si realizza in relazione con i cristiani, con i condividere la stessa forma di vita. Ognuno musulmani e con gli ebrei di questa terra, ma di noi deve domandarsi: come vivo questa anche con tanti pellegrini che arrivano da missione? ogni parte del mondo. Vi chiedo, in questo – La CPV trova il suo “humus” nella pasto- senso, di curare con particolare attenzione i rale giovanile, aperta alla dimensione vo- pellegrini. Nei santuari non siamo i padroni, cazionale. Le nostre case, particolarmente stiamo al loro servizio. Questo fa parte della le parrocchie e le scuole sono disponibili ad nostra missione in Terra Santa e della nostra accompagnare i giovani nella dimensione missione come minori. vocazionale? Il nostro contatto con i gio- 6. La missione francescana deve caratteriz- vani si apre direttamente alla dimensione zarsi anche per la fantasia e la creatività vocazionale? evangeliche (cf. PdV 9. 10), inventando, – La preghiera per le vocazioni deve occu- quando sia necessario, dei segni significa- pare uno spazio essenziale nella nostra pre- tivi (cf. PdV 25). In questo senso vi chiedo, ghiera personale e comunitaria. È questo il cari Confratelli, di non bloccarvi allo “sta- primo servizio che possiamo e dobbiamo tus quo”, soprattutto dove non è necessario. offrire alla causa delle vocazioni. Quante Le situazioni di oggi non sono quelle di ie- volte prego/preghiamo per le vocazioni? ri. Le domande d’oggi sono molto diverse Quante volte invitiamo a pregare per le vo- da quelle che ci ponevano qualche tempo cazioni? fa. Le nostre risposte devono essere anche – La regola d’oro della CPV è «Venite e Ve- diverse, se non vogliamo dare risposte a drete» (Gv 1,39) Che cosa offriamo a livel- domande che nessuno ci pone. Guardiamo lo personale e di Fraternità ai giovani che alla situazione sociale e politica di questa vogliono sperimentare la vita evangelica di Terra. Che cosa ci sta chiedendo? Guardia- Francesco? Siamo disposti a cambiare, per mo alla situazione della Chiesa nel mondo offrire qualcosa di diverso ai giovani che (i pellegrini vengono di tutto il mondo) e di vengono da noi o chiediamo loro semplice- Terra Santa. Che cosa ci sta chiedendo que- mente di accomodarsi da noi? sta situazione? La domanda non è soltanto – Siamo chiamati per chiamare. Quali scelte la come si è fatto fino ad oggi, ma cosa dob- Custodia è disposta a fare in questo senso? biamo fare oggi e come lo dobbiamo fare. Per concludere Chiamati per chiamare Cari Fratelli, nessuno ci chiede di fare salti La questione delle vocazioni non è soltanto da gigante, ma nessuno ci può dispensare dal una sfida per il futuro, lo anche per il presente. metterci in cammino. «A nessuno si chiede di La situazione statistica della Custodia ci pone portare a termine l’opera iniziata, ma nessuno davanti a una grande sfida, quella di lavora- può essere dispensato dallo sforzo di non ini- re instancabilmente per la cura pastorale delle ziarla» (Talmud). vocazioni, insieme all’altra sfida alla quale ho Fratelli, mettiamoci in cammino, coscienti già accennato: rivitalizzare il nostro carisma che, come dice un proverbio orientale, «nes- o, con le parole dell’Apostolo, «ravvivare in sun seme ha visto mai il proprio fiore». Aiutia- noi il dono della vocazione che il Signore ha moci gli uni gli altri per entrare nel cammino depositato in noi» (cf. 2Tm 1,6). Queste due della rivitalizzazione del nostro carisma con sono le sfide più urgenti della Custodia, come entusiasmo e convinzione. Aiutiamoci reci- di tante altre Provincie dell’Ordine. procamente a gettare con speranza gli occhi Parlando della cura pastorale delle vocazio- nel futuro. ni (=CPV), permettetemi che vi ricordi alcune Dobbiamo superare lo status quo nella no- esigenze già conosciute. stra vita, secondo il quale nulla deve cambiare 246 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2 perché così si è sempre fatto. Questo sarebbe per sempre, è passato definitivamente al luogo la morte della Custodia stessa, poiché la vo- dei vivi e cammina in mezzo a noi. La morte stra vita e missione non sarebbero più signi- è stata definitivamente vinta, il peccato è stato ficative. Mantenete viva la fedeltà creativa distrutto, l’umanità ha futuro. e ravvivate in voi la passione per Cristo e la «È risorto!», la Buona Notizia: fondamento passione per l’umanità. Se vi chiedo questo della nostra fede, ragione della nostra speran- è perché conosco le vostre grandi possibilità za, sostegno dell’amore e della gioia che riem- e il grande amore che avete per questa amata piono il nostro cuore, spinta irresistibile per la missione. Non cedete mai alla tentazione della nostra missione. stanchezza, della rassegnazione. Il momento «È risorto!», una parola dalla quale nasco- che viviamo non è facile. Ma si deve vivere no tutte le altre parole della nostra predicazio- come un kairos, come un tempo di grazia per ne, della nostra catechesi, della nostra vita. ripartire dal Vangelo, assumendolo come buo- Senza quest’esperienza la nostra morale sareb- na novella, prima di tutto per noi e, facendolo be una catena, la nostra vita resterebbe vuota, nostro, per donarlo agli altri. la nostra morte non sarebbe altro che l’ultima Ora dobbiamo guardare in avanti, dobbia- disgrazia, la più grande disgrazia, che sarebbe mo prendere il largo, confidando nella parola caduta sull’uomo. di Cristo: «”duc in altum!”... non c’è tempo «È risorto!» la luce di Cristo risorto entra per guardare indietro, tanto meno per adagiarsi nel luogo impuro dei morti, l’umanità diviniz- nella pigrizia. Molto ci attende…» (NMI 15). zata di Gesù risplende per sempre nello splen- È vero, come ho ricordato all’inizio, abbiamo dore della luce di Dio. una grande storia da ricordare e raccontare, ma «È risorto!», e Cristo risorto ci dona la sua abbiamo anche «una grande storia da costrui- pace: «Pace a voi» (Gv 20,19), dice ai suoi re» (VC 110). discepoli riuniti nel Cenacolo. «Pace a voi», DUC IN ALTUM. ci dice oggi a ciascuno di noi, comunicando- ci la pienezza della salvezza, il dono della vi- Fr. José Rodriguez Carballo, ofm ta eterna – questo è infatti il senso profondo Ministro generale della pace messianica –, che prima di morire aveva dato ai suoi amici (cf. Gv 14,27). Una pace, quella di Gesù, che non risparmia prove 13. Omelia a conclusione del Capitolo di e tribolazioni a chi la riceve, ma che è sempre Terra Santa fonte di una serenità e di una felicità che nes- Gerusalemme, Santo Sepolcro, 15.07.2010 suno potrà mai toglierci. Una pace che com- porta una profonda comunione con Dio e con È RISORTO gli uomini. Una pace che ha la sua radice più profonda nell’amore, e che conduce a una vera Cari fratelli e sorelle, comunione tra i popoli e tra gli uomini. il Signore vi dia pace! È questa pace, cari fratelli, che noi cristiani Pur celebrando oggi, a conclusione del Ca- e, particolarmente noi “Frati della corda”, dob- pitolo della Custodia di Terra Santa, la Dedi- biamo proclamare e costruire in ogni momen- cazione della Basilica del Santo Sepolcro, la to e in ogni situazione, soprattutto in contesti nostra attenzione si concentra non tanto su come quello che si vive nella Terra di Gesù. questo fatto, ma, sul sepolcro vuoto davanti a L’autentica pace non è semplicemente assenza noi, sull’evento della Risurrezione del Signo- di guerre e di conflitti. La pace che vogliamo re. per tutti, ma in particolare per questa Terra, In questo luogo santo risuonano, con più non è neppure semplicemente tolleranza, ma forza ancora che in altri luoghi, le parole del è comunione, è amore, è rispetto, è riconosci- Vangelo: «So che cercate Gesù il crocifisso. mento della dignità dell’altro e dei diritti di Non è qui. È risorto, come aveva detto; venite tutti: cristiani, ebrei e musulmani. Questa pace a vedete il luogo dove era deposto» (Mt 28,6). vogliamo, per questa pace preghiamo. Questa Questo è l’annuncio che cambia definitiva- pace chiediamo, per questa pace ci adoperia- mente la storia dell’umanità, la storia persona- mo tutti noi che crediamo che Gesù «non è qui. le di ciascuno di noi. Questo è l’annuncio che È risorto!». ci pone in cammino per gridare ai quattro punti Si, «è risorto!». E il Cristo risorto ci dona cardinali: Colui che era morto è risorto, vive anche il dono della gioia. La sua risurrezione è EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 247 fonte d’immensa felicità per i suoi. Le appari- «È risorto», e noi, che lo abbiamo speri- zioni del Risorto nel giorno di Pasqua lo sotto- mentato siamo inviati a comunicare questa lineano chiaramente. Il contrasto tra il pianto buona notizia a tutti. La comunità dei discepo- della Maddalena per il supposto furto del cor- li esiste per la missione: apostoli, missionari po di Gesù e l’abbraccio indescrivibile al Ma- della pace e della gioia di Cristo risorto. Esi- estro nel momento in cui lo riconobbe, ce lo fa stiamo per questo. Gesù risorto ci manda nel intuire con eloquenza. Così anche l’antitesi tra mondo intero, come il Padre ha mandato Lui. la paura degli ebrei da parte dei discepoli e la Tutti noi siamo degli apostoli (= inviati) del loro gioia nel vedere il Signore, lo mostra con Cristo. Tutti noi siamo chiamati a metterci in chiarezza. cammino per annunciare ciò di cui siamo stati Credente nell’Evangelo, nella buona noti- testimoni. Ce lo insegna in questo luogo Pie- zia della risurrezione, il cristiano risponde con tro, Giovanni, Maria Maddalena e tanti altri. la gioia all’evento della salvezza portata da Non si può vivere l’incontro con Cristo risorto Gesù Cristo. La gioia è dunque co-estensiva senza comunicare questa bella e grande notizia alla fede cristiana. Non è una possibilità, ma è a tutti. una responsabilità. Responsabilità che discen- «Vedere», «andare», «correre», «gioire» de dall’evento pasquale con cui Dio ha resu- sono i verbi del cammino pasquale che mani- scitato Gesù Cristo e dischiuso agli uomini la festano l’esperienza cristiana della risurrezio- speranza della resurrezione. Tutto il Vangelo ne del Signore. «Vedere», «andare», «corre- è racchiuso fra l’annuncio della grande gioia re», «gioire» sono i verbi che manifestano gli della nascita del Salvatore a Betlemme (cf. Lc atteggiamenti propri di un cammino verso un 2,10-11) e la gioia esplosa all’alba del primo mondo nuovo: il mondo inaugurato da Cristo giorno dopo il sabato, il giorno della risurre- con la sua risurrezione, il mondo che noi cri- zione (cf. Mt 28, 8). stiani siamo chiamati a costruire essendo arte- Questa gioia, la gioia indicibile e glorio- fici di pace, lasciandoci abitare da Colui che è sa (cf. 1Pt 1,8-9) di chi ama Cristo e vive con la nostra felicità. Cari fratelli, mettiamoci in lui nel segreto della fede; la gioia del risorto è cammino annunciando a tutti la ragione ultima quella che deve apparire nei nostri volti e che della nostra gioia, della nostra fede, della no- non viene meno pur nelle situazioni di sofferen- stra speranza: «non è qui, è risorto!». za e di dolore, «gioia anche nelle tribolazioni» (2Cor 7,4). Il mondo d’oggi ha bisogno di que- Fr. José Rodríguez Carballo, ofm sta testimonianza da parte dei cristiani e, par- Ministro generale ticolarmente, da parte di noi consacrati. Come intuiranno che Cristo è risorto se ci vedono con un volto da “venerdì santo”? Come suscitere- 14. Omelia in occasione della festa del per� mo entusiasmo per la vita, se noi, che diciamo dono di Assisi di credere alla Vita, non mostriamo la bellezza S. Maria degli Angeli, 1 agosto 2010 di seguire Colui del quale proclamiamo che è la Via, la Verità e la Vita? La gioia che Cristo CELEBRARE risorto ci dona deve essere una chiara testimo- LA GRAZIA DEL PERDONO nianza della nostra fede nella risurrezione. Si, 24,1-4.22-31; Sal 33; Gal 4, 3-7; Lc 1,26-33 La gioia della Pasqua deve riempire tutta la nostra vita. E perchè la gioia è una responsabi- Cari fratelli e sorelle, lità, non possiamo privare il mondo della testi- il Signore vi dia la sua pace! monianza della gioia sgorgata dalla fede. È la Con grande gioia siamo arrivati alla Por- gioia dei credenti, infatti, che narra al mondo ziuncola per gustare e celebrare la grazia del la gloria di Dio! perdono; per gustare e celebrare la bontà del Chi crede veramente nel Signore risorto Signore che essendo Amore (1Gv 4,8), ci ama non può essere dominato da uno stato di tri- e ci perdona, preparando per noi non un ban- stezza, di paura, di angoscia. Momenti di pro- chetto qualunque, ma il banchetto nel quale va e di desolazione possono cadere sul creden- Lui stesso diventa nostro cibo e bevanda. te, esperienze di dolore e pianto non manche- L’evento della rivelazione di Dio in Gesù ranno…, ma il sole della Pasqua illuminerà la Cristo crocifisso, che costituisce il cuore del vita del credente e porterà al suo cuore fiducia, cristianesimo, viene letto da Paolo come even- gioia e pace. to dell’amore di Dio per gli uomini nella loro 248 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2 condizione di peccato, nella loro condizione di genze, questa è gratuita. Per questo possiamo nemici di Dio (cf. Rm 5,8-11). E questo evento dire che è l’Indulgenza dei poveri, di chi non è segnato dall’amore e dalla gratuità di Dio, il più andare a Gerusalemme o San Giacomo di che significa che il dono del Figlio all’umanità Compostela. Il cuore grande di Francesco non è anche, e contemporaneamente, perdono. vuole lasciare nessuno senza la possibilità di Perdono, remissione dei peccati. Perdono, andare in paradiso, senza la possibilità di es- rimozione degli ostacoli che si frappongono sere perdonati. all’unione intima con Dio, con gli altri e con la Cari fratelli e sorelle, convocati per gu- creazione, in modo tale di farci sentire la gra- stare e celebrare la grazia del perdono siamo zia della riconciliazione, e, quindi, della co- ugualmente chiamati a riscoprire l’amore di munione profonda che per il peccato era venu- Dio e condividere questo amore/perdono con ta meno tra noi e Dio, tra noi agli altri, tra noi gli altri. Questi sono, infatti, gli atteggiamenti e la creazione. E questo avviene non in virtù di necessari per partecipare pienamente alla festa un rapporto giuridico tra Dio che riceve l’offe- del perdono. Il primo come condizione per gu- sa e l’uomo che pecca, ma grazie a quel dare- stare il perdono, il secondo come conseguenza in-più che si traduce in un rapporto di grazia. di sentirsi perdonati. In altre parole, il nostro pentimento, come nel Chi non è cosciente che Dio lo ama, come caso del pentimento del figlio prodigo (cf. Lc potrà celebrare e fare festa per il perdono? Ma 15,11-32), potrà iniziare soltanto dal momen- neppure potrà mai sentire cosa significa il pec- to in cui ci rendiamo conto dell’amore fedele cato. Sono i santi, come Francesco, che, per- del Padre, che non ha cessato di amarci men- ché si sentono realmente amati, si sentono an- tre eravamo lontani da lui per il peccato. Ciò che perdonati e sentono l’urgenza di rompere che noi diciamo perdono, in realtà agli occhi con qualunque situazione di peccato, per pic- del Padre non è che un amore che non ha mai cola che sia. Quando Francesco sul monte del- smentito se stesso. Il perdono, allora, è com- la Verna grida: l’amore non è amato, l’amore prensibile soltanto nello spazio della libertà non è amato, lo fa perché ha esperimentato il dell’amore, solo nello spazio e nella logica del grande amore che Dio ha per l’umanità e l’in- dono che nel Figlio si fa totale e totalmente sormontabile distanza tra l’amore di Dio e gratuito. l’amore dell’uomo. E se afferma nel suo Te- Riflesso dell’amore trinitario di Dio, il per- stamento quando ero nei peccati, non lo fa per dono è partecipazione alla vittoria di Cristo umiltà, ma perché lo sente vero. È vero, perché sulla morte: se la risurrezione dice che la mor- sa che l’amore di Dio per lui è senza limiti. te non ha l’ultima parola, il perdono dice che D’altra parte sentirci perdonati ci mette da- la morte non ha l’ultima parola, che il peccato vanti a un’esigenza di perdonare senza limiti: non è l’ultima verità dell’uomo. L’ultima pa- «settanta volte sette» (Mt 18,22). Ecco perché rola nella vita dell’uomo, l’ultima sua verità è il Signore, nella versione che Luca ci offre del sempre l’amore di Dio. L’uomo è prima di tut- Padre Nostro, ci insegna a pregare così: «per- to, l’amato del Padre che non dubita di donare donaci come noi già abbiamo perdonato». Chi il Figlio, affinché l’umanità ritorni alla piena si sente perdonato diventa necessariamente comunione con Dio, con gli altri e con la crea- apostolo del perdono e della riconciliazione. zione stessa, voluta dal Creatore fin dagli inizi. Ce lo insegna Francesco nel suo impegno di In questo modo possiamo dire che «la chiesa è riconciliare il vescovo e il podestà di Assisi, il una comunità di peccatori convertiti, che vivo- lupo e la città di Gubbio. no la grazia del perdono, trasmettendola a loro Fratelli e sorelle, amici tutti, celebrando la volta agli altri» ( Ratzinger). solennità di Santa Maria, Regina degli Angeli, Il perdono di cui sentiamo il bisogno ci celebriamo Colei alla quale la liturgia appli- arriva oggi attraverso l’Indulgenza della Por- ca l’elogio che il libro del Siracide, ascoltato ziuncola ottenuta da Francesco direttamente nella prima lettura, fa della Sapienza. Guidati dal Papa per mandarci tutti in Paradiso. Fran- da questa attualizzazione liturgica Maria è la cesco, che aveva sperimentato nella sua vita madre del bell’amore e del timore, della co- la misericordia del Signore, come lui stesso gnizione e della santa speranza, in Lei è ogni confessa nel suo Testamento, vuole che tutti grazia di via e di verità, ogni speranza di vi- facciano questa stessa esperienza. Lo specifico ta e di virtù. Lei è la piena di grazia, come la di questa Indulgenza è la sua gratuità. Contra- chiama l’Angelo, la cui memoria rimarrà per riamente a quanto avveniva con altre Indul- tutti i secoli (cf. Sir 24,27). Lei è la donna dal- EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 249 la quale nasce il Figlio di Dio per riscattare dello spirito al santuario del perdono, volu- noi che eravamo sotto la legge del peccato (cf. to dal Poverello e approvato come tale dalla Gal 44,4-5). Lei è la discepola fedele che ha Chiesa stessa. Benvenuti, cari amici della XXX trovato grazia preso Dio (Lc 1,30), perché ha marchia francescana a questa vostra e nostra concepito il Figlio prima ancora nella fede che Città, Assisi. Benvenuti a questa nostra e vo- nella carne (cf. Lc 1,45). Lei è la vergine fatta stra casa, la casa benedetta dalla presenza della chiesa, palazzo, tabernacolo, casa, vestimen- madre, Santa Maria degli Angeli. to, serva e Madre di Dio, come la canta il pa- Molti di voi, prima di arrivare a Santa Ma- dre san Francesco (SalV 4ss). ria degli Angeli, avete fatto diversi giorni di Seguendo il consiglio del libro del Siracide, cammino. Il cammino è un’occasione propi- avviciniamoci a Lei, e la Madre di misericor- zia per ricuperare e prendere in mano la pro- dia ci condurrà al Figlio per gustare quanto è pria vita, per entrare in se stessi, e meditare buono il Signore (cf. Sal 33). Anche noi, allo- e approfondire la propria identità come per- ra, troveremo grazia presso Dio e, rientrando sone e come cristiani. Il cammino ci aiuta a in noi stessi (cf. Lc 15,17), ci metteremo in ricuperare l’utopia, in quanto speranza che un cammino e torneremo alla casa del Padre. Lui mondo nuovo è possibile. Un mondo in cui la avrà compassione di noi, ci correrà incontro e solidarietà, l’interiorità e la speranza si pre- abbracciandoci ci accoglierà con grande gioia sentano come alternative al consumismo egoi- (cf. Lc 15,20), perché un peccatore si è pentito sta, all’esteriorità vuota e alla disperazione, (cf. Lc 15,7). E inizierà la festa, la festa del di fronte a un presente difficile e a un futuro perdono, la festa di chi era morto ed è ritorna- incerto. to in vita, di chi era perso ed è stato ritrovato Voi, cari giovani, siete i profeti di questo (cf. Lc 15,32), la festa di tutti noi che, rico- nuovo mondo, di questa nuova società, che tut- noscendo il nostro peccato, ci sentiamo amati, ti vogliamo, ma che non sempre ci assumiamo perdonati e riconciliati. La festa del perdono come impegno e come sfida. Senza questi pro- consiste proprio in questo: sentirsi amati da un feti che ci aiutano a sognare un mondo nuovo Dio che è AMORE. e una terra nuova, senza questi profeti che ci Che la Regina degli Angeli, mediatrice di aiutano a ricuperare i grandi ideali – stelle che tutte le grazie, e il padre san Francesco ci ot- mai raggiungeremo, ma che ci guidano nella tengano dal Signore la grazia di fare questa notte oscura della vita – l’uomo continuerà esperienza ogni volta che, a causa della nostra disorientato, perso, senza speranza. Questa è debolezza, ci sentiamo peccatori. Buona festa la prima grande sfida che presento a tutti voi del perdono! marciatori: siate come le stelle nella notte, aiu- tate i vostri coetanei, aiutate tutti noi a cammi- Fr. José Rodriguez Carballo, ofm nare verso il futuro, mossi dalla speranza che Ministro geneale molte cose si possono cambiare, e che è possi- bile ancora salvare l’essere umano contempo- raneo. Il mondo ha futuro nella misura in cui ci 15. Discorso alla XXX Marcia Francescana saranno uomini e donne che hanno il coraggio S. Maria degli Angeli, Porziuncola, 02.08.2010 di mettersi in cammino, mendicanti di senso, come lo furono il padre e fratello Francesco ALLE SORGENTI DELLA VITA e la sorella Chiara, disposti a denunciare con la loro vita, prima ancora che con le parole, i Carissimi amici, segni di morte che ci accompagnano verso la carissimi fratelli e sorelle. disintegrazione della persona. In nome di san Dopo giorni di cammino siete arrivati ad Francesco vi chiedo: siate sentinelle del matti- Assisi, a Santa Maria degli Angeli, alla Por- no (cf. Is 21,11-12). Cari giovani, siete dispo- ziuncola. Con grande gioia nel cuore vi accol- nibili a questa grande e urgente missione? go in questo luogo santo. Vi accolgo a nome Ma, come rispondere a questo invito che vi di Francesco, il pellegrino dell’Assoluto. Vi viene rivolto da Gesù stesso e da Francesco? accolgo, anche, a nome di tutti i Frati france- So molto bene che anche voi avete problemi scani, presenti o no ad Assisi, che oggi guar- concreti che oscurano il vostro orizzonte e ren- dano con gli occhi del cuore a questo luogo dono difficile guardare al futuro con serenità e che ci ha visto nascere più di 800 anni fa, e ottimismo; conosco anche altre difficoltà che che vi accompagnano in questo pellegrinaggio hanno la loro radice profonda nei falsi valori e 250 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2 modelli illusori, che vi vengono proposti e che aperta di questo senso, un desiderio autentico promettono di riempire la vita, mentre invece di amicizia con il Signore, e una volontà ferma la svuotano. Ma conosco bene anche le vostre di seguire il Signore nella vocazione alla quale grandi possibilità, ed è per questo che vi chie- Egli vi chiama. do una marcia in più, come si usa dire. Cari amici giovani venuti dall’Italia e da al- Il vostro cammino, quest’anno, aveva uno tri paesi europei: conosco il vostro desiderio scopo molto concreto: camminare “alle sor- di andare alla sorgente della vita, di nascere di genti della vita”. Per questo vi è stato proposto nuovo (cf. Gv 3,3); Gesù soprattutto conosce un percorso di riscoperta della vostra condi- in profondità il vostro cuore pieno di passione zione di cristiani, attraverso il simbolo dell’ac- per Lui e per l’umanità; per questo non esito a qua, vero filo rosso che collegava le 7 tappe chiedervi in suo nome e nel nome di France- della marcia francescana di quest’anno, e che sco, che so che amate, di fare un’opzione ra- avevano come obiettivi specifici l’aiutarvi a dicale di fede e di vita, poiché riconoscete in prendere consapevolezza della vostra storia, Gesù il Signore e lo sentite come una Persona con le sue povertà e corruzioni e con le sue che vi è vicina e vi ama. Vi ripeto quanto Be- possibilità, per passare dal peccato all’allean- nedetto XVI ha detto ai giovani nella Cattedra- za, dalla schiavitù alla libertà, dall’incredulità le di Sulmona il 4 luglio 2010: «Siate certi che alla fede, dalla morte alla vita, dal fallimento se uno impara ad ascoltare la voce del Signore all’abbondanza, dalla vita nuova alla missione. e a seguirla con generosità, non ha paura di Ciò che in definitiva ci si aspetta da voi nulla, sa e sente che Dio è con lui, con lei, che marciatori di quest’anno è di iniziare o conti- è Amico, Padre e Fratello». nuare un processo di conversione che vi porti Qui alla Porziuncola, ricevendolo dalla a scoprire Cristo come la vera sorgente del- mano di Maria, Regina degli Angeli, gustate la vita, e della vita in pienezza. È Lui, infatti, e celebrate la gioia del perdono. Si, Gesù ci l’acqua che ci purifica; è Lui l’acqua che ci ama e ci perdona. E anche se il nostro peccato libera dalla schiavitù; è Lui l’acqua che sazia è grande, più grande è la sua misericordia. Il definitivamente la nostra sete di autenticità; è Signore si fa presente nel nostro cammino per dal Suo costato in croce che esce un fiume di portare ordine e armonia, come fece all’inizio acqua viva, che porta la vita nuova. dei tempi con la creazione. E quando speri- Il perdono e la misericordia, accolti con menteremo l’immensa gioia di essere perdo- cuore disponibile come fecero Francesco e nati, perché amati, invitiamo tutti a fare la stes- Chiara, donano la comunione con il Signore; sa esperienza. Perdonàti, gridate, cari giovani il perdono e la misericordia accolti diventano ai vostri compagni e amici: venite anche voi anche appello a seguire Gesù, a diventare suoi a fare questa stessa esperienza di perdono e discepoli, e così essere anche noi portatori del di riconciliazione. Gioite anche voi della vita dono del Vangelo agli altri, restituendo in que- nuova che Cristo ci regala. Venite anche voi: sto modo la salvezza che ha raggiunto e tra- abbracciate Colui che è Verità, bevete alla sor- sformato la nostra vita. gente di Colui che è la Vita; seguite Colui che Cari giovani amici, siete disposti ad aprire è il Cammino. il vostro cuore a Gesù che si fa cammino e a Siete disposti ad essere missionari dei vo- seguire i suoi passi, come dice la Pianticella stri coetanei? Poiché sono convinto della vo- di Francesco, Chiara d’Assisi? Siete disposti stra disponibilità, vi abbraccio tutti e tutti be- ad ascoltare Dio nel silenzio esteriore e soprat- nedico nel nome di san Francesco: il Signore tutto interiore e seguire la sua voce? Voi siete vi dia pace! generosi. Vi conosco e in questo vi ammiro. Al di là di possibili ambiguità, in molti di voi vedo un desiderio autentico di riflessione sul Fr. José Rodríguez Carballo, ofm senso ultimo della vita, una ricerca sincera e Ministro generale

E SECRETARIA GENERALI

1. Capitulum Prov. Venetæ S. Antonii Pa� 3. Capitulum Prov. S. Ioseph Sponsi BMV tavini in Italia in Belgio Nel Capitolo Provinciale della Provincia In the Provincial Chapter of our Province Veneta di S. Antonio di Padova, in Italia, rego- of St Joseph in Belgium, regularly celebrated larmente celebrato secondo le disposizioni del according to the norms of Canon Law, in the Diritto, nel Santuario della Madonna a Barba- House of Vaalbeek, Belgium, under the presi- na, sotto la presidenza del Visitatore generale, dency of the Visitator General, Gerritsma Br. Crisci Fr. Livio, nei giorni 7-9 aprile 2010, so- Frans, the following were elected on the 7th no statti eletti: and 8th April 2010: per l’ Ufficio di Ministro provinciale for the office of Minister Provincial Scabio Fr. Antonio Van Laer Br. Robert per l’Ufficio di Vicario provinciale for the office of Vicar Provincial Favretto Fr. Mario Jansen Br. André e per l’Ufficio di Definitori della Provincia: for the office of Provincial Definitors Battagion Fr. Claudio Dooren Br. Jos van Piasentin Fr. Fabio Meesters Br. Piet Raniero Fr. Lorenzo Spreuwers Br. Louis Vanti Fr. Maurizio Wierninck Br. Hilaire. Zerbinati Fr. Aldo. The General Definitorium, during its ses- Queste elezioni sono state ratificate dal De- sion of the 11th May 2010, carefully examined finitorio generale l’11 maggio 2010. and approved the election.

Prot. 100835/S150-10 Prot. 100825/S144-10

2. Capitulum Prov. Mediolanensis S. Caroli 4. Capitulum Prov. S. Crucis in Slovenia Borromæi in Italia Nel Capitolo Provinciale della Provincia Nel Capitolo Provinciale della Provincia di della Santa Croce in Slovenia, regolarmente ce- Lombardia S. Carlo Borromeo, in Italia, re- lebrato secondo le disposizioni del Diritto, nella golarmente celebrato secondo le disposizioni Casa di Maria Nazareth (Nazarje), sotto la pre- del Diritto, nella Casa “S. Maria del Sasso” sidenza del Visitatore generale, Nosić Fr. Stipe, dei Padri Passionisti, in Caravate (VA), sotto nei giorni 7-9 aprile 2010, sono statti eletti: la presidenza del Visitatore generale, Tosini per l’ Ufficio di Ministro provinciale Fr. Alberto, nei giorni 6-7 aprile 2010, sono Zore Fr. Stane statti eletti: per l’Ufficio di Vicario provinciale per l’ Ufficio di Ministro provinciale Čuden Fr. Marjan Bravi Fr. Francesco per l’Ufficio di Definitori della Provincia per l’Ufficio di Vicario provinciale Berlec Fr. Simon Peter Modonesi Fr. Almiro Jakop Fr. Pavle per l’Ufficio di Definitori della Provincia: Lebreht Fr. Pepi Beretta Fr. Renato Špelič Fr. Miran Bizzozero Fr. Andrea Žvokelj Fr. Niko. Diegoli Fr Luca Queste elezioni sono state ratificate dal De- Possenti Fr. Giampaolo finitorio generale l’11 maggio 2010. Vaiani Fr. Cesare. Queste elezioni sono state ratificate dal De- Prot. 100841/S151-10 finitorio generale l’11 maggio 2010. 5. Capitulum Prov. S. Iacobi a Compostela Prot. 100833/S148-10 in Hispania 252 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2

El Capítulo Provincial la Provincia Francis- Franciscan Renewal Centre, under the presin- cana de Santiago de Compostela en España, dency of the Visitator General, Nguyen Van celebrado legítimamente conforme a Derecho Si Br. , the following were elected on en la Casa de San Francisco de Santiago, y the 9th and 15th April 2010: presidido por el Visitador general, Eguiguren for the office of Custos Iraola Fr. José Ángel, los días 7-8 de Abril Bulawan Br. Nello C. de 2010, eligió for the office of Custodial Vicar para el Oficio de Ministro provincial Bayaras Br. Roberto M. Castiñeira Chouza Fr. José Antonio for the office of Custodial Councillors para el Oficio de Vicario rovincial Bugho Br. Jose Calvin I. Castro Miramontes Fr. Francisco Javier Sekito Br. Alberto M. para el oficio de Definidores provinciales Tayo Br. Dennis T. De la Mata Merayo Fr. Miguel Yakit Br. Jaime Paul M. González Tubío Fr. Eladio The General Definitorium, during its ses- Martínez Martínez Fr. Valerio sion of the 18th May 2010, carefully examined Saludes Martínez Fr. Natalio. and approved the election. El Definitorio General, en la Sesión del día 11 de mayo de 2010, examinó las Actas autén- Prot. 100929/S184-10 ticas de estas elecciones y las aprobó.

Prot. 100855/S154-10 8. Capitulum Intermedium Prov. Ss. �Mar��� tyrum Marochiensium in Portugallia El Capítulo Provincial ordinario de la Provin- 6. Capitulum Prov. Valentiæ et Aragoniæ cia de los SS. Mártires de Marruecos, en Portu- S. Ioseph in Hispania gal, celebrado ritualmente conforme a Derecho El Capítulo Provincial la Provincia Francis- en el Convento de Montariol, en Braga, presi- cana de San José, Valencia, Aragón y Balea- dido por el Ministro Provincial, Melícias Lopes res, en España, celebrado legítimamente con- Fr. Vítor José, el día 8 de abril de 2010, eligió: forme a Derecho en la Casa de Santo Espíritu para el oficio de los Definidores provinciales del Monte en Gilet (Valencia), y presidido por Da Silva Brandão Fr. Paulo Sérgio el Visitador general, Tahoces Fernández Fr. Da Silva Mota Fr. Fernando Valente Manuel, el día 9 de Abril de 2010, eligió Lopes Semedo Fr. Moisés para el Oficio de Ministro provincial Pereira da Costa Fr. José Pinto Jordá Tomás Fr. José Antonio Pereira Lamelas Fr. Isidro. para el Oficio de Vicario provincial El Definitorio General, en la Sesión del 20 Moya Ovejero Fr. Juan Carlos de mayo 2010, examinó las Actas auténticas y para el oficio de Definidores provinciales aprobó estas elecciones. Almiñana Martínez Fr. Miguel Colomer Barber Fr. Rafael Joaquín Prot. 100875/S161-09 Escrivá Domínguez Fr. Joan Jordi Fuertes Garrigós Fr. Fernando Sanchis Cantó Fr. José Manuel. 9. Capitulum Intermedium Prov. Samnito- El Definitorio General, en la Sesión del día Hirpiniæ S. Mariæ Gratiarum in Italia 11 de mayo de 2010, examinó las Actas autén- Nel Capitolo Provinciale 2010 della Pro- ticas de estas elecciones y las aprobó. vincia Sannito-Irpina “Santa Maria delle Gra- zie” di Benevento, in Italia, regolarmente cele- Prot. 100834/S149-10 brato secondo le disposizioni del Diritto, nella Casa S. Antonio, in Montecalvo Irpino (AV), sotto la presidenza del Ministro Provinciale, 7. Capitulum Cust. Aut. S. Antonii Patavi� Ianuzzi Fr. Sabino, il giorno 10 maggio 2010 ni in Philippinis sono statti eletti: In the Provincial Chapter of our Autono- per l’ufficio di Definitori provinciali: mous Custody of , in Balzarano Fr. Vittorio the Philippines, regularly celebrated according Falzarano Fr. Giuseppe to the norms of Canon Law, in the House of the Mercogliano Fr. Vito E SECRETARIA GENERALI 253

Panella Fr. Davide. 12. Custodis Cust. Terræ Sanctæ electio Queste elezioni sono state ratificate dal De- Dilecto nobis finitorio generale il 20 maggio 2010. Fr. Pierbattista Pizzaballa. Hisce meis Litteris te certiorem facio Prot. 100923/S181-10 Definitorium Generale, in Congressu diei 18 martii 2010 legitime celebrato, omnibus rite de iure peractis, te in Custodem Terrae Sanc- 10. Capitulum Prov. Salernitano-Lucanæ tae seu Guardianum Montis Sion, elegisse, ad Immaculatæ Conceptionis BMV in Italia normam Constitutionum Generalium Ordinis Nel Capitolo Provinciale della Provincia (Art. 123 §2) necnon Statutorum Generalium Religiosa Salernitano-Lucana dell’Immacola- (Art. 182). ta Concezione dei Frati Minori, in Italia, rego- Confirmatione Congregationis pro Ecclesi- larmente celebrato secondo le disposizioni del is Orientalibus per Litteras diei 21 maii 2010 Diritto, nel Convento SS. Trinità in Baronissi obtenta, Te, de cuius idoneitate, religionis (SA), sotto la presidenza del Visitatore Gene- zelo, doctrina atque rerum gerendarum dexter- rale, Serri Fr. Carlo, nei giorni 17.19.20 aprile itate plurimum in Domino confidimus, harum 2010, sono statti eletti: Litterarum vigore, per l’ Ufficio di Ministro provinciale Totius Terrae Sanctae Custodem Bochicchio Fr. Emanuele seu Guardianum Montis Sion per l’Ufficio di Vicario provinciale instituimus, nominamus et declaramus, Iandorio Fr. Giuseppe sicque institutum, nominatum et declaratum per l’Ufficio di Definitori della Provincia ab omnibus haberi volumus et mandamus. Anastasio Fr. Pietro Simulque te in possessionem ad normam Buonocore Fr. Maurizio Constitutionum et Statutorum Generalium Caruso Fr. Giovanni necnon Statutorum peculiarum, legitime im- Marcigliano Fr. Domenico missum declaro, servatis de iure servandis, Ridolfi Fr. Antonio Michele. mandans praeterea omnibus et singulis qui Queste elezioni sono state ratificate dal De- Terrae Sanctae loca vel alias Orientis partes finitorio generale il 20 maggio 2010. tuae iurisdictioni quomodolibet subiectas in- colunt vel ad eas pervenerint, ut te tamquam Prot. 100872/S159-10 legitimum Custodem seu Guardianum humane recipiant et recognoscant tibique oboediant in omnibus, quae non sint contra animam pro- 11. Capitulum Prov. Catalauniæ S. Salvato� priam et Regulam nostram, praecipue iuxta ris ab Horta in Hispania mandata Sedis Apostolicae. El Capítulo Provincial la Provincia Francis- Datum Romae, ex Aedibus Curiae Genera- cana de San Salvador de Horta, en España, cele- lis Ordinis, brado legítimamente conforme a Derecho en la die 21 maii 2010. Casa de San Antonio de Barcelona, y presidido por el Visitador general, Talens Albiñana Fr. Fr. José Rodríguez Carballo OFM Àngel, el día 26 de Abril de 2010, eligió: Minister generalis para el Oficio de Ministro provincial Gendrau i Valls Fr. Josep Fr Aidan McGrath OFM para el Oficio de Vicario provincial Secretarius generalis Domènech Castells Fr. Ramon para el oficio de Definidores provinciales Prot. 100967 Boadas Llavat Fr. Agustí Linares Cerezuela Fr. Francesc Modrego Clemente Fr. Vicenç 13. Prov. S. Elisabethæ in Germania elec� Recasens Murillo Fr. Joaquín. tiones El Definitorio General, en la Sesión del día Auctoritate qua ad normam art. 170 § 1 20 de mayo de 2010, examinó las Actas autén- Constitutionum Generalium et art. 124 § 1 ticas de estas elecciones y las aprobó. Statutorum Generalium fungitur, relatione Delegati generalis audita, Definitorium ge- Prot. 100949/S196-10 nerale in congressu die 13 mensis maii 2010 254 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2 habito, praesidente Rodríguez Carballo Fr. to the norms of Canon Law and held on the Iosepho, Ministro generali, novum regimen ad 28th May 2010, in the House of St Elizabeth, triennium pro nostra minoritica Provincia Ger- in Denekamp, presided over by the Minister manica S. Elisabethae noviter erecta in modo Provincial, Van den Eijnden Br. Jan, the fol- sequenti elegit: lowing were elected: in ministrum provincialem for the office of Provincial Definitors Plogmann Fr. Norbert Dilweg Br. Guy in Vicarium provincialem Hoogenboom Br. Rob Bohl Fr. Cornelius Piek Br. Herman in Definitores: Pot Br. Wim. Arens Fr. Heribert The General Definitory, during its session Bieger Fr. Damian of the 12th June 2010, carefully examined and Blasek Fr. ratified the election. Wagner Fr. Maximilian. Praesentis Decreti validitas a die 1 mensis Prot. 101005/S225-10 iulii 2010 decurret, contrariis quibuslibet non obstantibus. Datum Romae, ex Aedibus Curiae genera- 16. Capitulum Prov. Ss. Salvatoris������������������� in Slova� lis Ordinis, chia die 17 mensis maii 2010. Nel Capitolo provinciale della nostra Pro- vincia del Santissimo Salvatore, in Slovacchia, Fr. José Rodríguez Carballo, ofm regolarmente celebrato secondo le disposizio- Minister Generalis ni del Diritto, nella Casa di Bratislava, sotto la presidenza del Visitatore generale, Dohnal Fr. Aidan McGrath, ofm Fr. Jan Maria Vianney, il giorno 27 maggio Secretarius Generalis 2010 sono statti eletti: per l’ Ufficio di Ministro provinciale Prot. 100853/S153-10 Kvaka Fr. Jeremiáš Daniel per l’ufficio di Vicario provinciale 14. Capitulum Intermedium Prov. Assum������ Olbert Fr. František Xaverský Vladimír ptionis BMV in Bosnia/Herzegovina per l’Ufficio di Definitori della Provincia Nel Capitolo Provinciale della Provincia Baláž Fr. Ladislav Stanislav dell’Assunzione della BVM, in Bosnia-Er- Mihály Fr. Juraj Andrej zegovina, regolarmente celebrato secondo le Tomčik Fr. Šebastián Jozef disposizioni del Diritto, nella Casa di Mostar, Vančo Fr. Gracián Peter. sotto la presidenza del Ministro provinciale, Queste elezioni sono state ratificate dal De- Sesar Fr. Ivan, il giorno 20 aprile 2010 sono finitorio generale il 12 giugno 2010. statti eletti: per l’ufficio di Definitori provinciali Prot. 101043/S242-10 Dugandžić Fr. Ivan Perutina Fr. Danko Pinjuh Fr. Mijo 17. Capitulum Intermedium Prov. Bæticæ Šego Fr. Miro in Hispania Skoko Fr. Iko. El Capítulo Provincial ordinario de la Pro- Queste elezioni sono state confermate dal vincia Bética Franciscana, en España, presidi- Definitorio generale il 12 giugno 2010. do por el Ministro provincial, Fr. Domínguez Serna Joaquín, celebrado ritualmente confor- Prot. 100972/S208-10 me a Derecho en el Convento Santa María de Guadalupe, Guadalupe (Cáceres), el día 19 de abril de 2010, 15. Capitulum Intermedium Prov. Ss. �Mar��� para el oficio de Vicario provincial tyrum Gorcomiensium in Nederlandia García Araya Fr Alfonso In the Provincial Chapter of our Prov- para el oficio de los Definidores provinciales ince of the Holy Martyrs of Gorcum, in the Cerrato Chamizo Fr. Guillermo Netherlands, regularly celebrated according Ruiz Muñoz Fr. Sebastián J. E SECRETARIA GENERALI 255

Ruiz Piedrahita Fr. Dionisio ña, legítimamente celebrado en la Curia Pro- Tahoces Fernández Fr. Manuel. vincial, en San Antonio del Retiro, Madrid, El Definitorio General, en la Sesión del 12 y presidido por el Ministro provincial, Sainz de junio 2010, examinó las Actas auténticas de Giménez Fr. José María, el día 21 de junio de las Elecciones, las cuales, realizadas conforme 2010, fuera del Capítulo Provincial eligió: a lo establecido en Art. 86, § 2 de los Estatutos para el oficio de Vicario provincial Particulares de la Provincia, fueron aprobadas. Rocha Grande Fr. Emilio para el oficio de Definidor provincial Prot. 100957/S199-10 Jiménez Cárdenas Fr. Joaquín. El Definitorio General, en la Sesión del día 12 de julio de 2010, después del estudio atento 18. Electio extra Capitulum Prov. Liguriæ del Acta auténtica, aprobó esta elección. Ss. Cordis Mariæ in Italia Il Congresso definitoriale della Provincia Prot. 101149/S279-10 del Sacro Cuore della Beata Vergine Maria, in Italia, regolarmente celebrato secondo le disposizioni del diritto, presso il Convento di 21. Capitulum Intermedium Prov. Calabriæ Genova Voltri, presieduto dal Ministro pro- Ss. Septem Martyrum in Italia vinciale, Vaccari Fr. Mario, il 31 maggio 2010 Nel Capitolo Provinciale 2010 della Pro- ha eletto extra-capitolo: vincia di Calabria dei SS. VII Martiri, in Ita- per l’ufficio di Vicario provinciale lia, regolarmente celebrato secondo le dispo- Mirri Fr. Franco. sizioni del Diritto, presso la Casa Nazareth di Questa elezione è stata ratificata dal Defini- Platania, frazione di Decollatura (Cz), sotto la torio generale il 2 luglio 2010. presidenza del Ministro provinciale, Lanzil- lotta Fr. Francesco, il giorno 24 giugno 2010 Prot. 101108/S263-10 sono statti eletti: per l’ufficio di Definitori provinciali Chiarello Fr. Mario 19. Capitulum Intermedium Prov. S. Mi� Martino Fr. Oreste chaëlis Archangeli in Ucraina Mezzatesta Fr. Bruno Nel Capitolo Provinciale 2010 della Pro- Occhiuto Fr. Fabio. vincia di San Michele Arcangelo, in Ucraina, Queste elezioni sono state ratificate dal De- regolarmente celebrato secondo le disposizio- finitorio generale il 12 luglio 2010. ni del Diritto, nel Centro di “Caritas-Spes” a Zarichany-Zhytomyr, sotto la presidenza del Prot. 101148/S278-10 Ministro provinciale, Kopysterynskyi Fr. Do- broslav, il giorno 26 maggio 2010 sono statti eletti: 22. Capitulum Prov. Assumptionis BMV in per l’ufficio di Vicario provinciale Polonia Zając Fr. Natanael Nel Capitolo provinciale della nostra Pro- per l’ufficio di Definitori provinciali vincia dell’Assunzione della Beata Vergine Botvina Fr. Francysk Maria, in Polonia, regolarmente celebrato se- Gorai Fr. Myloslav condo le disposizioni del Diritto, nella Casa Makivskyi Fr. Rafal di Katowice-Panewniki, sotto la presidenza Olikh Fr. Patryk. del Visitatore Generale, Maryjka Fr. Rufin, il Queste elezioni sono state ratificate dal De- giorno 23 giugno 2010 sono statti eletti: finitorio generale il 2 luglio 2010. per l’ Ufficio di Ministro provinciale Biesok Fr. Ezdrasz Prot. 101065/ S244-10 per l’ufficio di Vicario provinciale Brząkalik Fr. Antonin per l’Ufficio di Definitori della Provincia 20. Electio extra Capitulum Prov. Caste� Czura Fr. Józef llanæ S. Gregorii Magni in Hispania Gruber Fr. Manfred El Congreso Definitorial de la Provincia Kahlert Fr. Filip Castellana de San Gregorio Magno, en Espa- Wójtowicz Fr. Lucjusz 256 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2

Żeglin Fr. Dymitr. – Montoya Restrepo Fr. Oscar Armando, Queste elezioni sono state ratificate dal De- Prov. S. Pauli Apostoli, in Columbia, pro finitorio generale il 13 luglio 2010. Prov. A. Antonii, in Bolivia: 20.07.2010; prot. 101174/S295-10. Prot. 101175/S296-10 – Alegre Paredes Fr. Andrés Alfredo, Prov. S. Francisci Solano, in Peruvia, pro Prov. Ss. XII Apostolorum, in Peruvia: 23. Visitatores generales 20.07.2010; prot. 101155/S285-10.

– La Neve Fr. Aldo, Prov. Romanæ Ss. Petri 24. Domus suppressæ et Pauli, in Italia, pro Prov. Picena S. Iaco- bi de Marchia, in Italia: 11.05.2020; prot. – Nossa Senhora dos Anjos de Setúbal, Por- 100617/S061-10. togallo: 11.05.2010; prot. 100819/S141-10.

– Vrebac Fr. Pero, Prov. S. Crucis, in Bo- – St. Antoniuskloster, Hannover, Germania: snia/Herzegovina, pro Prov. Nostræ Do- 21.06.2010; prot. 100979/S211-10. minæ Reginæ Pacis, in Africa Meridionale: 12.07.2010; prot. 100915/M068-10. – Franziskanerkloster, Bad Gleichenberg, Austria: 07.07.2010; prot. 101101/S260- – D’Cruz Fr. Michael, Cust. S. Antonii in 10. Singapura, dep. a Prov. Sancti Spiritus, in Australia, pro Cust. Aut. Ioannis Baptistæ, – Franziskanerkloster, Tieschen, Austria: in Pakistania: 12.07.2010; prot. 100920/ 07.07.2010; prot. 101101/S260-10. S179-10. – Convento San Antonio de Padua, Sevilla, – Urbina Rodriguez Fr. José Alirio, Prov. calle San Vicente 91, Spagna: 07.07.2010; S. Fidei, in Columbia, pro Prov. Ss. Franci- prot. 101126/S271.10. sci et Iacobi, in Mexico: 12.07.2010; prot. 100410/S433-09. – Convento San José, Las Palmas de Gran Canaria, calle Padre Cueto 24, Spagna: – Colomer Barber Fr. Joaquin Rafael, 07.07.2010; prot. 101126/S271.10. Prov. Valentiæ et Aragoniæ S. Ioseph, in Hispania, Visit. Abistens pro Prov. Ss. – Convento San Miguel de las Victorias, San Francisci et Iacobi, in Mexico: 12.07.2010; Cristóbal de La Laguna (Tenerife), Plaza de prot. 100410/433-09. San Francisco, Spagna: 07.07.2010; prot. 101126/S271.10. – Rodríguez Rico Fr. Guillermo, Prov. S. Evangelii, in Mexico, pro Prov. Ss. Petri et 25. Notitiæ particulares Pauli, in Mexico: 12.07.2010; prot. 101134/ S274-10. – Il Definitorio generale ha nominato la Commissione per il “China Project”: Ha – Rocha Fr. Emilio, Prov. Castellanæ S. Gre- Fr. Joseph (Presidente), Pegoraro Fr. Clau- gorii Magni, in Hispania, pro Prov. Car- dio, Belloli Fr. Luigino: 11.05.2010; prot. thaginensis, in Hispania: 12.07.2010; prot. 100785. 101162/S288-10. – Il Definitorio generale ha soppresso la – Michalski Fr. Klaudiusz, Prov. S. Fran- Fondazione della S. Croce, USA, dipen- cisci Assisiensis, in Polonia, pro Fund. S. dente dalla Prov. S. Crucis, in Slovenia: Francisci, in Russia/Cazastania, dep. a Mi- 14.06.2010; prot. 100997/S219-10. nistro generali: 12.07.2010; prot. 101185. E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS

1. Convocation Congress Continental for b. Franciscan formation in the evangelical Formation in Asia counsels. c. Franciscan formation in sacramental life. 1. Letter of General Minister d. The accompaniment of those who under- Rome, May 20, 2010 take priestly ministry. Memorial of Saint Bernardine of Siena We are convinced that this new “continen- tal” for Formation Congresses will pro- Dear Provincials and Custodes, vide an animation that is more concrete, fra- May the Lord give you peace! ternal and realistic for the different reality of We are all convinced that the quality of for- each continent. This formation is given in the mation, whether ongoing or initial, depends on context of a globalized world, but with specif- the evangelical quality of the life of our Uni- ic characteristics in each region. These charac- versal Fraternity. Our last General Chapter has teristics color the Franciscan way that we live once again confirmed the need to strengthen and the way we do formation. formation at all levels in order to respond to So I ask each of you, my brother Provin- our vocation and mission as Friars Minor, in cials and Custodes of the Asia Conferences, to order to become “Bearers of the Gift of the facilitate the active participation of the indicat- Gospel”. ed friars from your Entities in this Congress. It is the Gospel which forms us in the truth May Mary Immaculate, made of the Christian life and in the radicalism of the Church and woman filled with the Holy Spirit, consecrated life. The constant effort to allow help you always to begin again the path of on- ourselves to be evangelized in the following of going formation, as was the wish of our Father Christ gives rise to the tension which continu- Saint Francis. ously leads to a renewal of formation in the May the Lord bless you. Order, in a process of “Starting Afresh from the Gospel”. Fr. José Rodríguez Carballo, ofm The General Chapter, in Mandates 35-37, Minister General has requested that the General Definitorium, during the present six-year period, promote Fr. Vidal Rodríguez López, ofm Continental Congresses for Formation, under General Secretary for Formation and Studies the direction of the General Secretariat for Formation and Studies. Prot. 100970 (098/10) With this letter we would like to convoke the first of this series of congresses, this one to be held in Asia, for the conferences of East 2. Letter of the General Secretary for Forma- Asia and of South Asia, Australia and Ocea- tion and Studies nia. It will be held September 12-19, 2010, in Rome, May 20, 2010 Manila, Philippines. Memorial of Saint Bernardine of Siena Two friars from each Entity are invited to attend: the director of the simply professed Dear Provincials and Custodes, and a friar involved in either the Pastoral Care May the Lord give you peace! of Vocations or the Postulancy. We in the General Secretariat for Formation The themes are those indicated in the Chap- and Studies are happy to have received from ter mandates: the Minister General and the Definitorium the a. Evaluate the awareness and implementa- task of organizing various Continental Con- tion of the Ratio Formationis Francesca- gresses for Formation. They were proposed nae in the stages of Simple Profession, Pas- in Chapter Mandates 35-37, and should occur toral Care of Vocations and Postulancy. during the present six-year period. 258 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2

Since the beginning of our service here in your Entity in this Congress. We are also sure Rome, we have been preparing these Con- that the formators will participate actively in gresses together with the Executive Com- the preparation, celebration and implementa- mittee for Formation and Studies. This work tion of the Continental Congress for Asia. has been based on the themes and suggested Because “we are called to liberty” we participants that come from the General Chap- would like to constantly “start afresh from the ter, which were subsequently approved by the Gospel,” as Saint Francis invited the Friars to Minister General and Definitorium. do. Formation is an ongoing challenge that all The first Continental Congress for Forma- of us should respond to in the present. This tion will take place in Asia for our two confer- will help us to promote the renewal of the Or- ences there: the East Asia Conference and of der for tomorrow while faithfully embracing the Conference of South Asia, Australia and the following of Christ. Saint Francis is with Oceania. God willing, it will be held Septem- us, and opens the road for us. ber 12-19, 2010, in Manila, Philippines. Fraternally, In the convocation letter sent by the Min- ister General two friars from each Entity are Fr. Vidal Rodríguez López ofm invited to attend: the director of the simply General Secretary for Formation and Studies professed and a friar involved in either the Pastoral Care of Vocations or the Postulancy. Prot. 100970 (098/10) The themes for the Congress are those indi- cated in the Chapter mandates: a. Evaluate the awareness and implementa- 2. Visite ed Incontri tion of the Ratio Formationis Francescanae in the stages of Simple Profession, Pastoral 1. Istituto di Studi Ecumenici “S. Bernardino” Care of Vocations and the Postulancy. di Venezia b. Franciscan formation in the evangelical Il 1-2 di febbraio, assieme a Fr. Vincenzo counsels. Battaglia ofm, Decano della Facoltà di Teo- c. Franciscan formation in sacramental life. logia della Pontificia Università Antonianum, d. The accompaniment of those who under- il Segretario generale per la Formazione e gli take priestly ministry. Studi, Fr. Vidal Rodríguez López ofm, ha fatto The accompanying program proposes a visita all’Istituto di Studi Ecumenici “S. Ber- practical methodology of sharing and partici- nardino” di Venezia, incorporato alla suddetta pation. It will begin with the questionnaire that Università. is to be sent to all participants, which will be a Siamo stati ospitati nel Convento di S. Fran- first look at how the RFF is being implemented cesco della Vigna, sempre a Venezia, quindi è in the formation process in Asia. At the Con- stato possibile conoscere anche la Fraternità gress we will start our work with this look at che ospita gli studenti dell’Istituto. Abbiamo the reality of formation in Asia, and then re- anche visitato gli spazi rinnovati dell’Istituto, flect on how to do formation in the evangelical le aule e la magnifica biblioteca. counsels and in sacramental life, and how to È da segnalare positivamente, lo sforzo make use of accompaniment as a tool for for- fatto da parte dalla Provincia Veneta nel siste- mation. Based on all of this work the Congress mare la sede dell’Istituto, nei locali dell’antica will offer concrete proposals regarding these Curia Provinciale. In particolare, la sistema- issues for use in our formation work. zione – curata, sicura, moderna e pratica degli The results of the Continental Congresses spazi – della Biblioteca dell’Istituto, facilitan- will serve as the content for an International do sia la conservazione dei depositi sia la con- Congress for the Order, to which all of the pro- sultazione di questi da parte degli studenti e vincial Secretaries of Formation and Studies ricercatori. La Provincia sostiene le spese non will be invited. They will be asked to evaluate solo accademiche ma anche gran parte delle in a fraternal way the conclusions of each Con- spese di vitto e alloggio degli studenti, il che tinental Congress in order to prepare guide- dice positivamente del suo impegno nel campo lines for future formation work in the Order. ecumenico. Dear brother Provincials and Custodes, we Abbiamo avuto due incontri significativi. are sure that you will do your best to facilitate Nel pomeriggio del lunedì con il Preside, Fr. the participation of the indicated Friars from Roberto Giraldo ofm. Con lui abbiamo par- E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 259 lato a lungo dell’Istituto, soprattutto riguardo “Ven. Fr. Gabriele Allegra OFM, presso il all’andamento di questo Centro, del sostegno Collegio Internazionale S. Antonio di Roma. del nostro Segretariato, della preparazione dei Mercoledì 17 marzo, Il Ministro generale, professori, di come interessare di più l’Ordine Fr. José Rodríguez Carballo, ha voluto presen- sugli studi ecumenici, del sostegno delle borse tare il sussidio “Ripartire dal Vangelo. Linee di studi del nostro Segretariato, della collabo- guida di animazione per il sessennio 2010- razione con la Commissione del Servizio per il 2015”, recentemente pubblicato dal Definito- dialogo dell’Ordine. rio generale. Nella mattina del martedì abbiamo incon- Il Ministro ha rilevato la necessità di ripren- trato assieme al Preside, il Professore Riccar- dere continuamente il Vangelo del Signor Ge- do Buriana, direttore del Centro per l’Ecume- sù, come l’alimento che nutre vocazionalmen- nismo in Italia, della Conferenza Episcopale te la nostra vita e missione per essere testimoni Italiana con sede dal 2008 nell’Istituto ed autentici dello stesso Vangelo, in dialogo con- anche professore dell’Istituto. Questo Centro stante con il mondo, per rifondare e rinnovare ha come obiettivi: promuovere il dialogo e la le nostre presenze in ordine ad una rivitalizza- ricerca nel campo del dialogo ecumenico in zione dell’Ordine. Italia e non solo; raccogliere le informazioni Questo invito a ogni Frate e a ogni Fraternità, e la documentazione riguardo all’ecumenismo deve essere letto in chiave di formazione perma- dal Concilio Vaticano II in poi. L’affiancar- nente anche in questa Fraternità P. Allegra, Casa si al nostro Istituto si vede come una proficua di Studi di tutto l’Ordine, arricchita dall’interna- collaborazione scientifica, una comunicazione zionalità dei suoi membri, rispecchiando così il permanente con la Conferenza Episcopale Ita- volto dell’insieme dello stesso Ordine. liana e il poter contare con professori esperti Dopo la presentazione del suddetto sussi- nel campo del dialogo ecumenico. dio si è aperto il dialogo su alcuni temi come l’identità e vocazione francescana, la missione 2. Master di formazione per Formatori presso in Fraternità e la formazione nell’Ordine. la PUA Prima, mercoledì 10 marzo, il Segretario ge- Lunedì 29 marzo 2010, nella Sala del Se- nerale per la formazione e gli studi, Fr. Vidal nato Accademico della PUA, è avvenuto l’in- Rodríguez López, aveva presentato a questa contro annuale di animazione del Master per stessa Fraternità il documento dell’ultimo Capi- Formatori. Convocati dal Preside dell’Istituto tolo generale, “Portatore del dono del Vange- Francescano di Spiritualità, Fr. Paolo Marti- lo”, insieme ad alcune linee e orientamenti del nelli OFMCap, della Pontificia Università Segretariato di Formazione, che scaturiscono da Antonianum, hanno partecipato i moderatori questo documento di animazione dell’Ordine. del Master di Formazione per Formatori: Fr. Albert Schmucki OFM e Fr. Omar Rodulfo 4. Noviciado común de la CONFRES OFMCap; i responsabili dei diversi Segreta- El 23 y 24 de marzo 2010 el Secretario ge- riati della Famiglia Francescana: OFM, Fr. neral de formación y estudios, Fr. Vidal Rodrí- Vidal Rodríguez López; OFMCap, Fr. Rocco guez López, ha visitado la Casa del Noviciado Timpano; OFMConv, Fr. Lindor Alcides Tof- Común de CONFRES, en el Convento Sto. ful; TOR, Fr. Bernat Nebot. Espíritu del Mote en Gilet (Valencia) en Espa- I responsabili hanno verificato l’andamento ña, con ocasión del anual encuentro de los for- positivo del Master, hanno indicato l’orienta- madores delegados de las distintas Provincias mento per il futuro, la nuova linea in lingua para dicho Noviciado. Desde 1998 es la Casa inglese in collaborazione con il Centro Fran- de Noviado de las Provincias Franciscanas de cescano di Canterbury. Nel dialogo si sono España, CONFRES. condivise le sfide delle formazione di ogni Fa- En dicho encuentro, el Maestro de Novi- miglia e le attese riguardo al Master. cios, Fr. José Luis Coll, presentó el proyecto formativo del Noviciado y la evaluación del 3. Fraternità Francescana Internazionale Equipo de formadores de la mitad del camino “Ven. Fr. Gabriele M. Allegra OFM” del presente año de Noviciado. Hay tres novi- In due incontri formativi sono stati presen- cios. Los delegados provinciales presentaron tati due documenti dell’Ordine – Portatori del los proyectos de los respectivos postulantados, dono del Vangelo e Ripartire del Vangelo – y las previsiones de cara al próximo año de no- nella Fraternità Francescana Internazionale viciado. Hay 11 postulantes en CONFRES. 260 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2

Se abundó también en el camino hacia una sulla formazione permanente e iniziale, in un mayor y creciente unidad entre las etapas for- confronto sempre più serrato e onesto con il mativas, con la necesidad de dar coherencia contesto culturale e le sfide che da esso pro- interna a la formación en CONFRES. Se ha- vengono alla nostra identità di consacrati. bló de la convergencia hacia un postulantado Questa V Assemblea è stata una tappa im- y pastoral vocacional común. A partir de las portante del percorso che sta conducendo i experiencias ya en vigor, el Noviciado común Frati Minori Cappuccini ad approfondire le (12 cursos) y la Profesión Simple (2 cursos), vie per comunicare oggi il carisma con l’ela- se coincide en la necesidad de empezar nuevas borazione della Ratio. Lavoro fondato sulle experiencias y sostener las actuales, acordando colonne dell’inculturalità, autenticità, unita- reglamentos y proyectos de vida y formación, rietà e dinamicità, dando anche ampio spazio concretos y operativos. Otro punto en el que alle voci degli esperti, di cui alcuni consacrati hay unanimidad en poder contar un mínimo de impegnati nella formazione o nell’elaborazio- hermanos para la formación directa y para for- ne di strumenti formativi. mar parte de estas Fraternidades que procedan Per comprendere ancor più l’importanza del conjunto de CONFRES. Las etapas de for- di garantire a tutto il percorso formativo la mación interprovinciales deben desarrollarse necessaria unitarietà, è la terza fondamentale en Fraternidades interprovinciales. dimensione, è stata ritenuta utile la relazione Se coincide en la necesidad de programar di Fr. Vidal Rodríguez López, Segretario ge- en CONFRES la preparación de formadores, nerale OFM per la Formazione e gli Studi, che, caminar hacia la interprovincialidad y coordi- con la relazione “Versus la Ratio Formationis nación de las etapas formativas, crecer en la ge- Francescanae OFM, excursus in chiave di for- nerosidad para ofrecer formadores y hermanos mazione permanente”, ha ripercorso con cura para estas casas de formación interprovinciales. l’iter storico che ha portato i Frati Minori alla Fr. Vidal Rodríguez, también celebró un realizzazione e alla revisione della Ratio for- encuentro formativo con el Equipo de forma- mationis OFM. dores (Fr. José Luis Coll, Fr. Ángel Ramón Occasione anche di scambio fraterno in- Serrano y Fr. José Juan López ) junto con los terfrancescano. La sua narrazione è stata una Novicios. En un diálogo franco y distendido comunicazione di esperienze e anche di indi- Se insistió en la necesidad de ruptura propia cazioni teoriche. Sono emerse le più importan- del tiempo de Noviciado y de ahondar en la ti linee di contenuto e di azione acquisite: la experiencia personal con el Señor, de cara a prospettiva di fondo è quella della formazione asumir el proyecto de vida evangélico de la permanente, che regge tutto il progetto forma- Orden. En la importancia de entrar en una di- tivo; la pastorale vocazionale è stata inserita námica y cultura de proceso y personalización, con lungimiranza come parte integrante del entendiendo que la formación ha de durar toda percorso formativo; si è assunta una volta per la vida, ha de ser permanente, pero que este sempre la distinzione tra studio e formazione, periodo del Noviciado les marca inevitable- per superare lo schema accademico della for- mente porque están llamados a una respuesta mazione iniziale; la chiave di lettura è quella vital que requiere un discerniendo serio y un dell’accompagnamento, che sottolinea la ne- acompañamiento en autenticidad, de cara vivir cessaria mediazione pedagogica di aiuto nel con radicalidad evangélica la llamada al segui- cammino della sequela. Nell’elaborazione del miento de Cristo en Fraternidad. documento, per coniugare unità e pluralità, la via è stata quella della partecipazione: le va- 5. V Assemblea dell’Ufficio generale di For- rie zone dell’Ordine sono state ascoltate e si è mazione dei Frati Minori Cappuccini sempre partito da questa esperienza concreta. Il Segretario generale per la Formazione e Il bilancio non può non tener conto delle diffi- gli Studi, Fr. Vidal Rodríguez, ha partecipato coltà e resistenze, ma indubbiamente la Ratio con una relazione alla V Assemblea dell’Uf- formationis dà al processo formativo un’unità ficio generale di formazione dei Frati Minori di fondo molto positiva. Cappuccini, riunita nel Convento di Frascati dal 26 aprile al 1 maggio. 6. Fondazione in Thailandia L’Assemblea è il laboratorio internaziona- Il Segretario generale per la Formazio- le che nell’Ordine dei Cappuccini si occupa ne e gli Studi, Fr. Vidal Rodríguez López, e di far progredire la riflessione e l’animazione il Vicesegretario, Fr. Sergiusz Baldyga, han- E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 261 no visitato, nei primi giorni di maggio 2010, “Portatori del Vangelo di Cristo”. Tutti quanti alcune case di formazione dell’Ordine nella sono stati accolti con un programma culturale nostra Fondazione in Thailandia, incontrando di benvenuto preparato dai Frati del Seminario i Frati incaricati della formazione. Hanno po- Francescano a Ho Chi Minh City. tuto visitare le Fraternità in Lamsai, la casa di Il Segretario generale per la Formazione formazione temporanea e la casa in Bangkok e gli Studi dell’Ordine, Fr. Vidal Rodriguez per incoraggiare i Frati impegnati nella nuova López, e il Vicesecretario, Fr. Sergiusz Baldy- Fondazione. In Thailandia attualmente lavora- ga, hanno partecipato attivamente con le loro no 8 confratelli, tutti provenienti da altri paesi, relazioni (Fr. Vidal sull’accompagnamento impegnati nell’accompagnamento vocaziona- personale e Fr. Sergiusz sulla cultura vocazio- le locale. nale), hanno condiviso le attese dell’Ordine verso i giovani Frati in Asia e ciò che questi 7. Seminario della Provincia di san Francesco Frati possono offrire alle attuali sfide dell’Or- d’Assisi in Vietnam dine. Durante il congresso Fr. Gerry Lobo, in- Il Segretario generale per la Formazione e diano, ha proposto alcuni temi specifici riguar- gli Studi, Fr. Vidal Rodríguez López, e il Vi- danti la spiritualità francescana. cesegretario, Fr. Sergiusz Baldyga, il 5 e il 6 C’era anche uno spazio dedicato allo scam- di maggio 2010, hanno visitato il Seminario bio culturale secondo i Paesi di appartenenza Maggiore della Provincia di San Francesco e ogni Entità ha mostrato le proprie tradizio- d’Assisi in Vietnam. Hanno potuto incontra- ni, bandiere, i piccoli souvenir. Nella seconda re i giovani Frati in formazione iniziale: Frati parte dell’incontro si è avuta una gita a Nha professi temporanei, Studenti di Filosofia (cir- Trang, Dalat. I giovani Frati hanno potuto vi- ca 50 frati) e 2 gruppi di aspiranti, 70 ragazzi, sitare anche le case formative di postulato e insieme con i loro Formatori. Con il Definitore noviziato della Provincia S. Francesco in Vie- generale per l’Asia, Fr. Paskalis Bruno Syukur, tnam. hanno avuto l’opportunità di pregare assieme, L’obiettivo principale di questo raduno dei di parlare loro e di avere un dialogo fraterno. giovani Frati dell’Asia Orientale era di rispon- I giovani Frati del Vietnam hanno condiviso il dere al mandato del Capitolo Generale 2009 loro entusiasmo e la loro gioia di essere Fran- riguardante la formazione permanente, la co- cescani oggi. Ringraziamo tutta la Fraternità operazione fra le diverse Province ed Entità, del Seminario per la loro testimonianza di vita la creazione di opportunità per l’ascolto re- francescana e la loro fraterna ospitalità. ciproco, il dialogo fraterno e la condivisione del dono della vocazione francescana in Asia Orientale. Il primo incontro dei giovani Frati 8. Giovani Frati dell’Asia Orientale in Vie- (“Under five”) si è concluso con la celebra- tnam zione liturgica e il rinnovo della professione Il primo incontro dei giovani Frati dell’Asia religiosa presieduta da Fr. Baltazar A. Obiko, Orientale si è tenuto dal 3 al 14 maggio 2010 Presidente della Conferenza dei Ministri Pro- in Vietnam nella sede del Seminario maggio- vinciale dell’Asia Orientale. re OFM. È stato organizzato dai Segretari per la Formazione e gli Studi della Conferenza dell’Asia Orientale in cooperazione con la Se- 9. Famiglia Francescana greteria generale per la Formazione e gli Stu- Sabato 19 giugno 2010, nella nostra Curia di dell’Ordine. Il comitato organizzativo era generalizia, c’è stato un incontro dei Segreta- composto da: Peter Khoan (Vietnam), Carolo riati generali per la Formazione e gli Studi del- Ho (Corea del Sud) e Gregorio V. Redoblado la Famiglia Francescana. (Filippine). In totale ci sono stati 32 parteci- L’obiettivo dell’incontro era di condividere panti: 10 dal Vietnam, 5 dalle Filippine (Pro- la situazione, attese e sfide comuni nell’area vincia e Custodia), 5 dalla Corea del Sud, 2 formativa e degli studi. Hanno partecipato i dal Giappone, 2 da Taiwan-Hongkong, 2 dalla responsabili dei diversi Segretariati: OFM, Fr. Cina e 2 da Myamar. Vidal Rodríguez López e Fr. Sergiuz Baldy- Fr. Paskalis Bruno Syukur, Definitore ge- ga; OFMCap, Fr. Rocco Timpano, Fr. Prince nerale per l’Asia, ha presieduto la S. Messa Vliyakunnel Fr. Marek Miszczynski, Fr. Pedro d’apertura e ha offerto una riflessione ai par- Véliz; OFMConv, Fr. Lindor Alcides Tofful; tecipanti sul documento del Capitolo generale TOR, Fr. Bernat Nebot. 262 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2

Hanno anche partecipato il Preside dell’Isti- cescanesimo, sui voti e sulla teologia della vita tuto Francescano di Spiritualità, Fr. Paolo religiosa. Come di solito, il primo incontro di- Martinelli OFMCap, della Pontificia Universi- dattico è stato guidato da Fr. Sergiusz Baldyga tà Antonianum; i moderatori del Master di For- OFM, Vicesegretario generale per la Forma- mazione per Formatori: Fr. Albert Schmucki zione e gli Studi, sul tema della comunicazio- OFM e Fr. Omar Rodulfo OFMCap; Fr. Siniša ne interpersonale e fraterna. Balacić OFM, Rettore dei Frati Studenti della In vista della professione solenne, un grup- Fraternità P. Gabrielle M. Allegra del Collegio po dei giovani Frati della Provincia dell’As- S. Antonio a Roma. sunzione della BVM in Polonia, hanno fatto un pellegrinaggio nei luoghi francescani in Italia e hanno fatto sosta presso la nostra Curia 10. Servizio Europeo per le Vocazioni (EVS) generale per la celebrazione dell’Eucaristia. “Vieni e vedi. Il sacerdote: testimone e servi- tore delle vocazioni”. Con questo tema si è svol- to l´incontro annuale dell’European Vocations 3. Notitiæ particulares Service (EVS), organizzato dalla Commissio- ne del Consiglio delle Conferenze Episcopali 1. Segretaria generale per la Formazione e d’Europa (CCEE), per la cura delle vocazioni gli Studi sacerdotali e di vita consacrata nella Chiesa. Tra i 53 delegati di 15 Chiese nazionali • Prot. 100523 (254/10). Il Ministro genera- d’Europa era presente Fr. Sergiusz Baldyga le, a seguito alla richiesta del Custode della OFM, Vicesegretario generale per la Formazio- Custodia di S. Francesco in Papua-Nuova ne e gli Studi dell’OFM. Lo scopo dell’incontro Guinea, ha approvato il trasferimento del era quello di vivere qualche giorno nel segno Casa di Noviziato da Port Moreky alla “St. della fraternità, della preghiera per le vocazioni, Didacus Friary” in Aitape. Ha approvato dello studio delle problematiche, dello scambio anche il programma formativo di questo di esperienze legate alla vocazione nella Chiesa noviziato: Prot. 100524 (253/10). in Europa. Fra i relatori sono intervenuti, tra gli altri: Mgr. Jean-Louis Brugués, Mgr. Székely • Prot. 100412(238/09). Con Decreto del János, P. Oscar Maria Llanos, Mons. Juan Ma- 15.12.2009, il Ministro generale ha appro- ria Uriarte Goiricelaya, P. Eusebio Hernandez vato gli Statuti del Noviziato Interprovin- Sola e don Francis Bonnici. ciale di Fontecolombo. Tutto il convegno è stato coordinato dal dele- gato del CCEE Mgr. Wojciech Polak e dal mo- • Prot. 100594 (001/10). Sussidio del Defi- deratore don Jorge Madureira del Portogallo. nitorio generale OFM per il ‘moratorium, “Una sosta per discernere”.

11. Conferenza Nord Slavica • Prot. 100598 (002/10). Il Ministro generale Sotto la guida del Segretario per la Forma- ha approvato, con Decreto, la Ratio For- zione e gli Studi della Conferenza Nordslavi- mationis Franciscanae della Provincia del ca, Fr. Witoslaw Sztyk OFM, si sono raduna- Ss.mo Nome di Gesù (Anápolis) in Brasile. ti, presso il Santuario di Monte Sant’Anna in Polonia, i giovani Frati per l’annuale corso di • Prot. 100581 (007/10). Il Ministro generale preparazione alla professione solenne. La pri- ha nominato i membri della Commissione ma parte dell’incontro è durata 2 settimane e per lo studio delle strutture dal Collegio In- si è svolta a livello di Conferenza; poi, altre ternazionale S. Antonio a Roma. 2 settimane sono state gestite dalle singole Province. Quest’anno sono venuti 35 giovani • Prot. 100572 (008/10). Fr. Paolo Cavalli Frati dalle 6 Entità (compresa la Fondazione ofm, della Provincia Veneta di S. Antonio Bizantina di Tutti i Santi Francescani e la Pro- di Padova. è stato nominato Visitatore ge- vincia di San Michele Arcangelo in Ucraina). nerale della Fraternità del Collegio Interna- Il raduno è consistito in un tempo dedicato zionale S. Antonio a Roma. alla preghiera, alla meditazione (sia comune sia individuale) e in un giorno di ritiro. C’è • Prot. 100790 (053/10). Il Ministro gene- stato lo spazio per alcune riflessioni sul fran- rale, dopo la proposta del Ministro provin- E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 263

ciale della Provincia Regina della Pace, Studi Internazionale di Lusaka (Nairobi) in in Taiwan, ha nominato, con Decreto del Kenia. 19.05.2010, Fr. Henry Woo Kin-Tin Eco- nomo dello Studium Biblicum di Hong- • Prot. 101184 (180/10). Il Segretario ge- Kong. nerale per la Formazione e gli Studi ha informato il Ministro generale sull’Entità • Prot. 100858 (072/10). Sussidio del Defi- dell’Ordine che hanno contribuito econo- nitorio generale OFM, “Ripartire del Van- micamente al Fondo di Formazione del SG- gelo”. Linee guide di animazione per il ses- FS come aiuto per l’anno 2010 nel periodo sennio 2010-2015. da gennaio a luglio.

• Prot. 100818(085/10). Con Decreto del 20.05.2010, il Ministro Generale ha con- 2. Pontificia Università Antonianum fermato l’elezione degli uffici della Casa di Noviziato Interprovinciale di Piedimonte • Prot. 100462 (240/09). Con Decreto del Matese. 29.11.2009, il Ministro generale e Gran Cancelliere, ha nominato Fr. Moacyr Ma- • Prot. 100941 (095/10). Il Ministro genera- laquias Júnior, della Custodia Autonoma le ha inviato un suo messaggio ai Maestri della Sette Allegrezze di Nostra Signore in dei Novizi della COMPI, per l’incontro an- Brasile, Professore Aggiunto, nella Catte- nuale nel Santuario della Verna dal 20 al 26 dra dei Beni Temporali della Chiesa, nella maggio 2010. Facoltà di Diritto Canonico della Pontificia Università Antonianum. • Prot. 100970 (098/10). Il Ministro generale ha convocato il Congresso Continentale di • Prot. 100505(251/09). Con Decreto del Formazione in Asia che si celebrerà dal 12 10.2.2010, il Ministro generale e Gran al 19 settembre 2010 a Manila nelle Filippi- Cancelliere della PUA, su richiesta del Ret- ne. tore Magnifico e visto il Nihil Obstat della Congregazione per l’Educazione Cattolica • Prot. 100971 (100/10). Con Decreto del (Prot. 423/2003) ha promosso a Professo- 16.06.2010, il Ministro generale, a seguito re Ordinario, Fr. Paolo Martinelli ofmcap, della richiesta del Ministro provinciale, ha della Cattedra di Teologia degli Stati di Vi- rinnovato l’erezione della Casa di Novizia- ta, presso l’Istituto Francescano di Spiritua- to a Humac della Provincia dell’Assunzio- lità nella Facoltà di Teologia della Pontifi- ne della BVM in Bosnia e Erzegovina. cia Università Antoninaum.

• Prot 101024 (124/10). Con obbedienza del • Prot. 100504 (260/09). Con Decreto de 7.6.2010, il Ministro generale ha promulga- 13.1.2010, il Ministro generale e Gran to la nomina di Fr. Ambrogio Nguyen Van Cancelliere, su richiesta del Rettore Ma- Si ofm, della Provincia di S. Francesco in gnifico, è stato nominato Professore Eme- Vietnam, a Guardiano della Fraternità del rito Fr. Fernando Uribe ofm, della Provin- Collegio Internazionale S. Antonio a Ro- cia di S. Paolo in Colombia, nella Facoltà ma. di Teologia della Pontificia Università An- tonianum. • Prot. 101020 (126/10). Il Segretario gene- rale per la Formazione e gli Studi ha inviato • Prot. 100655 (018/10). Con Decreto del una lettera di saluto all’Istituto Francescano 25.2.2010, il Ministro generale e Gran di Filosofia della Provincia dei Santi Fran- Cancelliere della P.U.A. ha nominato, a se- cesco e Giacomo in Messico, in occasione guito della richiesta del Rettore Magnifico, della conclusione dell’anno accademico Fr. Gregor Geiger ofm, della Custodia del- 2009-10. la Terra Santa, Professore Aggiunto nella Cattedra di Lingua Semitiche, della Facoltà • Prot. 101102 (157/10). Con lettera del di Scienze Bibliche e Archologia di Geru- 2.7.2010, il Ministro generale ha confer- salemme, della Pontificia Università Anto- mato gli uffici per la Casa di Formazione e nianum. 264 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2

• Prot. 100696(027/10). Con Decreto del vamento che, prima con Paolo VI e poi con 15.3.2010, il Ministro generale e Gran Giovanni Paolo II, ha investito tutta la Chiesa Cancelliere della P.U.A. ha confermato, su e, di conseguenza il nostro Ordine, anche se richiesta del Rettore Magnifico, Fr. Luca ancora oggi, forse, non siamo in grado di valu- Bianchi ofmcap, Professore Aggiunto nella tarlo pienamente. Cattedra di Storia della Spiritualità presso Credo opportuno ricordare, in questo con- la Facoltà di Teologia della Pontificia Uni- testo, un passo della Lettera enciclica all’Or- versità Antonianum. dine di Fr. Costantino Koser, dopo il Capitolo generale del 1967, nel quale si parla dell’inizio • Prot. 100978(104/10). Con lettera del di un processo, che, probabilmente, è tuttora 2.7.2010, il Ministro generale e Gran Can- aperto: «Ora che il Capitolo generale si è feli- celliere, a seguito della richiesta del Retto- cemente concluso, ritengo mio preciso dovere re Magnifico, ha nominato la Commissione verso voi tutti trattenermi un po’ con voi su per l’accompagnamento e l’autovalutazio- quanto si è fatto e, con maggiore insistenza, su ne della Pontificia Università Antonianum. quanto resta ancora da fare. Il Capitolo gene- rale ha segnato, infatti, appena l’avvio di quel rinnovamento dell’Ordine contenuto nelle 4. Relazione in occasione della V Assem� istanze del Concilio ecumenico e da noi tutti blea dell’Ufficio generale per la Forma� vivamente auspicate»1. zione dei Frati Minori Cappuccini Il decreto Perfectae Caritatis ha dato inizio al rinnovamento della vita consacrata puntan- VERSO LA RATIO do soprattutto su cinque aspetti2: la sequela FORMATIONIS FRANCISCANAE OFM Christi; la fedeltà al carisma di fondazione; EXCURSUS IN CHIAVE la partecipazione alla vita della Chiesa; l’at- DI FORMAZIONE PERMANENTE tenzione ai segni dei tempi; il rinnovamento spirituale. Scopo di questa relazione è di presenta- Nel 1994 veniva celebrata a Roma l’As- re l’iter seguito per giungere all’elaborazio- semblea generale del Sinodo dei Vescovi sulla ne della Ratio Formationis Franciscanae vita consacrata. Nel marzo 1996 Giovanni Pa- nell’OFM. Seguendo l’itinerario, ci sofferme- olo II ci consegnava l’Esortazione Postsinoda- remo su alcune tappe: il Concilio Vaticano II; le Vita Consecrata3, con tre ampi e densi ca- le nuove Costituzioni generali OFM; la Ratio pitoli: le sorgenti della vita consacrata; la vita Formationis Franciscanae del 1991; la Ratio consacrata segno di comunione nella Chiesa; Formationis Franciscanae del 2003. La chia- la vita consacrata epifania dell’amore di Dio ve di lettura della relazione sarà la formazio- nel mondo. ne permanente. Alla fine cercheremo di tirare Questi testi4 ed altri documenti ecclesiali5 delle conclusioni. hanno accompagnato la vita e la riflessione della vita religiosa in generale ed in particola- Il Concilio Vaticano II re del nostro Ordine. Il Vaticano II, particolar- e le nuove Costituzioni generali OFM mente con il Decreto Perfectae Caritatis, ha «Se alcuni vorranno intraprendere questa ispirato le Costituzioni generali postconciliari vita e verranno dai nostri frati... Terminato e quindi la prima Ratio Formationis Francis- poi l’anno della prova, siano ricevuti all’ob- canae del 1991; e l’Esortazione Vita Conse- bedienza, promettendo di osservare sempre crata è stata alla base della Ratio Formationis questa vita e Regola» (Rb 2). Franciscanae del 2003. Da quella prima generazione di Frati Minori Il rinnovamento conciliare, dunque, ha in- sono passati ben otto secoli, durante i quali la trodotto nuova linfa nella formazione, indi- fedeltà al Vangelo è sempre stata presente nel rizzandola verso nuovi schemi. Formare ad dinamismo della nostra storia. Ma possiamo una vita religiosa nuova è la sfida per tutti gli ugualmente affermare che in quest’ultimo se- Istituti di Vita Consacrata, anche per il nostro colo di storia, un evento nella Chiesa ha segna- Ordine. La Chiesa ha accompagnato questo to positivamente la vita e la missione dell’Ordi- processo ancora in fieri. Sarà soprattutto con il ne e, quindi, anche la nostra formazione. documento Vita Consecrata che la Ratio For- Il Concilio Ecumenico Vaticano II, convo- mationis diventa uno strumento abituale nella cato da Giovanni XXIII, ha avviato un rinno- formazione di numerosi Istituti, chiamata in E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 265 vari modi, ma con un’identica intenzione: in- nell’Ordine dei Frati Minori11. Nel documen- dicare l’orientamento ultimo della formazione to si legge: «a dieci anni della promulgazione nella sequela Christi. delle nuove Costituzioni generali, il Capitolo Le Costituzioni generali del 19706 sono il generale del 1979, facendo un bilancio di que- frutto dello sforzo dell’Ordine per ritornare al- sta decennale esperienza nel settore della for- le fonti della propria spiritualità, chiarendo la mazione, ha scelto i sei problemi che ha ritenu- propria identità indicata nella vita evangelica e to come più importanti ed ha deciso di trattarli nella vita in fraternità. in un Consiglio plenario… Il documento non La preoccupazione per la propria identità pretende di abbracciare tutto l’iter della for- cammina in parallelo con la preoccupazione mazione: studia soltanto alcuni problemi…. sul come formare alla stessa identità france- L’obiettivo del Consiglio plenario non è stato scana. L’inevitabile variabilità di un processo quello di dare soluzioni immediate ma di apri- aperto influisce anche nella variabilità della re piste sulle quali le altre Entità dell’Ordine formazione. Comunque la ricerca della verità possono incamminarsi. Non si tratta di norme nella formazione è costante in questo perio- giuridiche, bensì di orientamenti e di suggeri- do. menti pratici… il documento può essere con- Il primo documento specifico sulla forma- siderato un punto di convergenza di suggeri- zione, La formazione nell’Ordine dei Frati menti e chiarimenti giunti da tutto l’Ordine. Minori7, è del Capitolo Generale Straordinario Nel lavoro siamo sempre stati guidati da due di Medellín del 1971, che precisa: «Il presen- linee di forza: la coscienza dell’unità fonda- te documento delinea alcuni elementi comuni mentale della vocazione francescana e il desi- dell’azione formativa ed offre la possibilità derio di vederla incarnata nella cultura specifi- di molteplici sviluppi applicativi nelle diver- ca di ciascuna regione». se situazioni socio-ambientali. Viene affidato Tutto questo percorso converge nelle Costi- alle Province o alle Conferenze dei Ministri tuzioni generali del 198712, dove viene definito Provinciali, il compito di redigere una propria il concetto di formazione francescana secon- “Ratio institutionis”, cioè un metodo comune do lo spirito di rinnovamento conciliare. Nel della formazione francescana da applicarsi su Capitolo VI, «Devono desiderare di avere lo piano nazionale o regionale, e da adattarsi alle spirito del Signore e le sue sante opere»13, in- diverse esigenze della pastorale vocazionale. fatti, si dice: «La formazione francescana ha lo Questa particolare “Ratio institutionis”, da ri- scopo di rendere possibile, sotto l’azione dello vedersi periodicamente e da approvarsi dalla Spirito Santo, a tutti i frati e ai candidati, la suprema autorità dell’Ordine, permetterà che continua sequela di Cristo, secondo la forma la formazione del Frate Minore risponda sem- di vita di san Francesco e la Regola, nella con- pre alle esigenze spirituali e pastorali del po- creta situazione del loro tempo»14. polo di Dio cui egli appartiene»8. In questo periodo postconciliare si va con- Un punto di riferimento importante è co- solidando nell’Ordine la necessità, da una stituito senz’altro dal Capitolo di Madrid del parte di poter offrire una formazione nuova 1973, nel quale viene delineata la vocazione secondo lo spirito che plasmerà le rinnovate dell’Ordine oggi9. Nel 1979, programmando il Costituzioni Generali e dall’altra di indicare sessennio 1979-1985, il Ministro e il Defini- l’arte di una formazione in un contesto cultu- torio hanno così scritto all’Ordine:10 «Si rico- rale diverso. A vino nuovo otri nuovi… nosce la necessità di dare unità alla formazio- Il vino della vita evangelica in fraternità era ne, visto che le Province e le Conferenze non stato versato sulla tavola dell’Ordine: il mondo sempre possono rispondere alle problematiche era cambiato, la Chiesa si rinnovava e l’Ordine che si presentano. C’è bisogno di determinare aveva iniziato un sincero e faticoso cammino più specificamente quali sono i nostri obietti- vocazionale di formazione per seguire più da vi, quali sono i metodi migliori, che cosa è la vicino il Signore Gesù. formazione, che cosa è un francescano oggi… Alcuni avvenimenti ecclesiali, come il Con- La formazione continua o permanente è un al- cilio Vaticano II e il Sinodo sulla vita consa- tro punto di questa problematica. È mandato crata o dell’Ordine, come i Capitoli generali e capitolare che il prossimo Consiglio plenario i Consigli plenari, avvenimenti che hanno dato sia sul tema della formazione». vitalità alla formazione, sono da tenere assolu- Il Consiglio plenario evocato emane- tamente presenti, se si vuole capire come si è rà un secondo documento: La Formazione giunti all’attuale Ratio. 266 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2

La Ratio Formationis Franciscanae del 1991 generale del 5 febbraio 1987: «Recentemente Una volta promulgate le nuove Costituzio- il Definitorio generale ha approvato un proget- ni generali, che inseriscono la formazione e la to16, presentato dal Segretariato per la Forma- vocazione francescana nella sequela Christi e zione e gli Studi, con la finalità di avviare in intendono la formazione in chiave di forma- tutto l’Ordine una riflessione sulla formazione zione permanente, l’Ordine ha dato il via alla iniziale, tenendo conto dei nuovi orientamenti convocazione di Congressi internazionali per delle Costituzioni generali. Questo progetto, tappe formative. Questi Congressi sono stati la Ratio Formationis Franciscanae, vuole pri- promossi e seguiti dal Consiglio Internazio- ma di tutto essere un approfondimento e uno nale per la Formazione e gli Studi, ascoltati i studio dei principi di base della spiritualità Segretari provinciali per la Formazione e gli francescana e della nostra nuova legislazione Studi di tutte le Conferenze dell’Ordine. che deve ispirare ed animare la formazione Si ha così il primo ciclo di Congressi In- francescana nell’Ordine ed essere di punto di ternazionali secondo le tappe formative: Con- riferimento e di guida nell’elaborazione delle gresso dei Maestri dei Novizi (1988); Con- Ratio Formationis nelle varie Entità dell’Or- gresso dei Maestri dei Frati professi tempora- dine stesso»17. nei (1990); Congresso dei Moderatori per la Questo progetto intendeva coinvolgere, il Formazione permanente (1993); Congresso più possibile, tutti i formatori dell’Ordine. Per dei Maestri dei Postulanti (1995); Congresso questo fu pensato in due tappe: una prima per degli Storici dell’Ordine (1999); Congresso il Noviziato (Postulandato e Noviziato) e una degli Animatori della Cura Pastorale delle seconda per il tempo della professione tem- Vocazioni (2000); Congresso dei Rettori del- poranea. A questo fine furono convocati due le Università e Direttori dei Centri di Ricerca Congressi Internazionali, i primi di questo ge- dell’Ordine (2001). nere ad essere celebrati nel nostro Ordine. Subito dopo abbiamo il secondo ciclo dei • a Per l prima tappa (Postulandato-Novizia- Congressi Internazionali secondo le tappe to) fu convocato il Congresso dei Maestri formative: Congresso dei Segretari Provin- di Novizi, Habere Spiritum Domini, 8 ot- ciali di Formazione (2002); Congresso dei tobre-5 novembre 1988, a S. Maria degli Maestri dei Novizi (2005); Congresso dei Angeli (Assisi)18. Moderatori per la Formazione permanente • Per la seconda tappa (Professione tempora- (2006); Congressi a livello continentale (ses- nea) fu convocato il Congresso dei Maestri sennio 2009-2015). dei Professi temporanei, Sanctum evan- Questi Congressi sono basilari, perché sono gelium observare, 6 ottobre-3 novembre uno specchio della realtà formativa dell’Ordi- 1990, a S. Maria degli Angeli (Assisi)19. ne nel suo volto universale e perché rendono Qual era l’intenzione? Nell’Allegato 1 si evidente il positivo e il negativo della proposta legge: «con questa Ratio, che riguarda speci- formativa, dato che offrono proposte e indiriz- ficamente la formazione francescana, si inten- zi per il cammino futuro dell’insieme della for- de stabilire dei principi comuni di base per la mazione e di ciascuna delle tappe formative. formazione nell’Ordine, tenendo conto della Senza di essi non si può capire il cammino di necessaria diversità delle culture, in cui l’Or- convergenza e di sintesi che sfocia nelle RFF. dine è inserito. L’elaborazione di questa Ratio Il cammino verso una Ratio Francescana, non significa, tuttavia, voler ridurre a unifor- che poi si concretizza nella Ratio Formatio- mità la formazione. Essa suppone il dialogo nis Franciscanae del 1991, risponde a un pro- e lo scambio delle esperienze formative che gramma ben preciso che prende l’avvio dagli contribuiscono ad arricchire quanto già si at- Statuti generali del...... Infatti, nell’art. 67 §3 tua nell’Ordine. D’altra parte, questo scambio si legge: «La formazione francescana di tutto a livello internazionale può assicurare l’unità l’Ordine è diretta dal Piano di formazione, ap- nell’Ordine stesso, sul fondamento della co- provato dal Ministro Generale con il consenso mune eredità francescana»20. del Definitorio»15. Per riuscire a rispettare la pluralità e l’unità Il Definitorio generale, nella sessione del della formazione nell’Ordine, la migliore via 10 dicembre 1986, ha approvato il progetto per era, senza dubbio, la partecipazione. Per que- giungere alla stesura di una Ratio Formationis sto motivo, la preparazione previa di ognuno Franciscanae, prevista dai nuovi Statuti ge- di questi Congressi, previde un’accurata e ben nerali, come risulta dalla Lettera del Ministro programmata consultazione. E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 267

Prima tappa21: neato che la formazione e l’aggiornamento dei 1. Obiettivo generale: offrire orientamenti co- formatori costituisce una priorità nel nostro muni per tutto l’Ordine riguardo al Postu- Ordine e le nuove Costituzioni generali riaf- landato e al Noviziato. fermano questa priorità»24. 2. Obiettivi specifici: Negli allegati25 alla lettera di convocazione a. Verificare quello che viene fatto nei Po- si indica come si dovrà svolgere la preparazio- stulandati e nei Noviziati dell’Ordine. ne del Congresso, si offrono dei sussidi per la b. Promuovere lo scambio di esperienze. riflessione e l’approfondimento sul postulan- c. Approfondire e studiare i principi basi- dato e noviziato francescani26: principi speci- lari della spiritualità francescana che de- fici, significato e finalità, valori da coltivare, vono ispirare tutta la vita e la formazione criteri pedagogici, la fraternità formativa. dei Novizi nel Noviziato. La metodologia per lo studio di questi sus- d. Studiare ed attuare le Costituzioni e gli sidi e lo schema per la relazione al Congres- Statuti generali. so verranno fissati dai Delegati del Consiglio 3. Procedimento: Internazionale per la Formazione e gli Studi, a. Invio alle Province di un 1° Questiona- celebrato a Lima dal 25 gennaio al 24 febbraio rio22 con la finalità di avere una visione 198827. d’insieme di come vengono compiuti il In base all’orientamento dato dai Delega- Noviziato e il Postulandato nelle diverse ti, i Maestri di Noviziato dovevano studiare i Entità dell’Ordine e di aggiornare l’ar- sussidi. Le loro considerazioni sono state esa- chivio del Segretariato. minate dal Segretariato generale per la For- b. Invio alle Province di un 2° Questiona- mazione e gli Studi in sede di Commissione rio23 allo scopo di orientare uno studio preparatoria28, dove si è elaborato anche l’In- sul Noviziato e sul Postulandato a livel- strumentum laboris29. lo provinciale tra tutti i formatori della Compiuto l’iter30 programmatico verso il Provincia. I formatori dovranno studiare Congresso, questo viene celebrato31 come pre- i diversi Documenti sulla Formazione visto. Mi sembra interessante fermare la nostra per quello che riguarda queste tappe. attenzione su due punti: la relazione del Mini- c. Le risposte al 2º Questionario daranno stro generale, Sequela Cristi e discepolato, e la possibilità di stabilire alcuni orienta- lo studio dell’Instrumentum laboris. menti più precisi da essere studiati dai – Relazione del Ministro generale OFM, Fr. Maestri di Noviziato a livello di Confe- John Vaugh ofm32. renze. Dopo aver dichiarata conclusa la fase d. Previsione di un Convegno di tutti i Ma- della ricerca, con la promulgazione delle estri di Noviziato a livello di Ordine, per Costituzioni, e invitato l’Ordine a conti- studiare i contributi di ogni Conferenza; nuare la riflessione, il Ministro generale af- fare uno studio sugli elementi fonda- ferma: «Tuttavia a questo punto è una que- mentali della nostra spiritualità da tene- stione di responsabilità individuare i criteri re presenti nel Noviziato; studiare come formativi su cui in un certo senso attestarsi applicare i principi delle Costituzioni con chiarezza e camminare con fermezza, e degli Statuti generali e preparare una senza pericolose incertezze». Invita poi a Ratio con gli orientamenti di base per un trovare un punto di convergenza e di unità Noviziato francescano. nella riflessione sui criteri formativi, dicen- È stato convocato, infine, il Congresso dei do: «Vediamo se riflettendo sul rapporto Maestri di Noviziato per ottobre 1988. Nella fra sequela Christi e Discepolato, elemento Lettera di convocazione del 18 gennaio 1988 fondamentale nella vita religiosa francesca- il Ministro generale lascia intuire alcune moti- na, non si possa individuare questo neces- vazioni: «se sarà chiaro che la formazione con- sario e chiarificatore punto d’incontro»33. tinua dei frati è una priorità essenziale nel no- La relazione, poi, prosegue, con un’ap- stro Ordine, allora sarà altrettanto chiaro che profondita riflessione sui seguenti punti: la formazione iniziale, soprattutto quella spe- la tradizione, terra dove nasce e cresce il cifica riguardante il Postulato e il Noviziato, è consenso; il discepolato francescano è un decisiva per sviluppare nei candidati una vera modo di essere singolare; la formazione al e propria identità francescana. Inoltre il Con- discepolato tra “forma” e “identità”; il di- siglio plenario dell’Ordine del 1981 ha sottoli- scepolato: un incontro; un apprendere “sui 268 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2

generis”; alcune caratteristiche del disce- Ratio Formationis Franciscanae. Entrambi i polato; attitudini del discepolo nella tradi- documenti verranno presentati al Congresso zione francescana (la riverenza all’autorità dei Maestri dei Professi temporanei. dell’Unico Maestro in tutte le sue manife- A questo punto si può così riassumere il stazioni; la fede: atteggiamento tutto positi- lungo cammino: vo; l’abnegazione: demitizzazione dell’io, • coinvolgimento del maggior numero possi- capacità di essere un no; esatta conoscenza bile di formatori; di sé e delle cose; in spirito di vera obbe- • processo di maturazione del concetto e dienza donarsi senza misura; il grande de- comprensione di quello che doveva essere siderio; opere piccole; coltivare la buona la RFF; volontà). • presentazione del primo schema al Congres- Con questa relazione Fr. John Vaughn so dei Maestri di Noviziato: praticamente un indicava chiaramente due assi portanti del- elenco di valori umani, cristiani e francesca- la Ratio. Il primo consiste nel considerare ni per il Postulandato e il Noviziato; sempre la formazione in chiave di forma- • organizzazione di questi valori con l’esi- zione continua o permanente: «nella logica genza di una rilettura di tutti i documenti della sequela che, evidentemente, abbrac- dell’Ordine; cia tutta la vita e nella logica della stessa • significato della formazione specifica fran- formazione francescana che per sua natura cescana alla luce dell’identità del Frate Mi- è continua»34. Il secondo è dato dall’aver nore oggi. identificato l’obiettivo della sequela Chri- Non fu facile precisare che cosa volesse sti con l’obiettivo della formazione: «fe- intendere l’Ordine con Ratio. Secondo quanto licemente, le nostre Costituzioni hanno viene osservato nel Congresso dei Maestri dei messo in luce che l’obiettivo della vita del Professi temporanei, si tratterebbe «di espor- frate minore è l’obiettivo della formazione re le linee orientative di quello che deve es- francescana: entrambi coincidono nel pun- sere la formazione specifica per la vita fran- to fondamentale, cioè seguire Gesù Cristo cescana, cercando di esplicitare la coerenza sotto l’ispirazione della Spirito Santo». e la gradualità del processo formativo perché – Lo studio dell’Instrumentum laboris, “Po- possa aiutare ad identificare e comprendere i stulantado y Noviciados Franciscanos”35, contenuti essenziali del nostro carisma. Linee elaborato dalla Commissione preparatoria orientative che sono valide sia per la formazio- del Congresso nell’incontro avvenuto nella ne permanente che per la formazione iniziale. Curia generale di Roma dal 4 al 18 agosto Con questi due elementi (cosa è la formazione 1988, da parte dei coetus durante il Con- francescana e cosa è una Ratio) è stato possi- gresso. Da tale studio scaturiranno le pro- bile presentare uno schema di Ratio che segue poste dello stesso Congresso36. la struttura delle nostre Costituzioni, esplici- Ma il programma del SGFS e del Definitorio tando tre elementi: la vocazione evangelica del generale verso la Ratio voleva anche coinvolge- Frate Minore; la formazione francescana; altri re, in un secondo momento, i Maestri dei Pro- aspetti della formazione»41. fessi temporanei. Vediamo alcuni passaggi37. Dal 6 ottobre al 3 novembre 1990, a S. Ma- Un’apposita Commissione si è riunita nei ria degli Angeli (Assisi), si è tenuto l’atteso giorni 20-28 ottobre 1998 ed ha elaborato, te- Congresso dei Maestri di Professi temporanei, nendo conto delle considerazioni del Congres- Sanctum evangelium observare42. L’impegno so dei Maestri di Noviziato, l’Instrumentum per la preparazione43 e la celebrazione del laboris per il Congresso dei Maestri dei Pro- Congresso44, il passaggio dall’Istrumentum fessi temporanei. laboris45 alla proposta del Congresso di una A Gora Sw. Anny (Polonia)38 si è avuta la Ratio Formationis Franciscanae46 al Definito- riunione del Consiglio Internazionale per la rio per la valutazione e la debita approvazione Formazione e gli Studi, per studiare lo schema sono segni evidenti di un lungo e travagliato della Ratio Formationis Franciscanae, inviato cammino che possiamo considerare come una dal Comitato Esecutivo per la Formazione e formazione permanente dell’Ordine sulla pro- gli Studi a tutti i Maestri dei Professi semplici, pria formazione. Ministri e Custodi dell’Ordine39. Al termine del Congresso, dunque, viene La Commissione preparatoria40, finalmen- avanzata al Definitorio generale la seguente te, ha elaborato l’Instrumentum laboris e la richiesta: E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 269

– «constatato che: una breve esposizione del modello che deve • la Ratio Formationis Franciscanae è il essere sempre presente, cioè san Francesco, frutto di un processo di riflessione e di esempio di vita e di formazione francesca- approfondimento avvenuto nell’Ordine na. Continua, quindi, con l’esposizione dei a vari livelli; temi principali, seguendo sempre la stessa • è l’orientamento fondamentale per la struttura del capitolo VI delle Costituzioni. formazione sia iniziale che permanente 3. Formazione generale, teologica, professio- del Frate Minore oggi; nale e ministeriale nello spirito francesca- • le nostre leggi richiedono la redazione di no. Si fa riferimento al titolo VI del Cap. una Ratio Formationis a livello provin- VI delle Costituzioni: «altri aspetti della ciale, formazione». Dopo un’introduzione dove – si propone che il Ministro generale, con il si espongono le motivazioni di fondo di suo Definitorio, approvi quanto prima la un’adeguata e solida formazione per giun- Ratio Formationis Franciscanae per tutto gere ad essere testimoni ed annunciatori ef- l’Ordine, e stimoli le Province a redigere al ficaci della Parola di Dio e collaboratori nel più presto la loro Ratio Formationis»47. servizio della Chiesa, vengono sviluppati L’11 marzo 1991, con decreto del Ministro quattro aspetti principali: generale, viene promulgata la Ratio Forma- 1. la formazione generale; tionis Franciscanae48. Nello stesso decreto si 2. la formazione teologica; stabilisce che ogni Entità deve avere la propria 3. la formazione professionale; Ratio Formationis. 4. la formazione ai ministeri. La Ratio promulgata non vuole essere tan- to un documento giuridico, ma una proposta La Ratio all’Ordine dei principi che devono animare Formationis Franciscanae del 2003 e orientare l’azione formativa francescana a Dopo la pubblicazione nel 1991 della Ra- livello dell’Ordine, proponendo ispirazione, tio Formationis Franciscanæ è iniziata la fase principi, linee programmatiche e metodi peda- dell’applicazione delle sue indicazioni nella gogici così che il Frate Minore di oggi abbia formazione permanente e nella formazione la possibilità di formarsi nella sua realtà con- iniziale, e viene avviata nelle Entità l’elabo- creta e venga, nello stesso tempo, assicurata razione delle proprie Ratio Formationis come la necessaria unità e coerenza al programma richiesto dalla stessa Ratio per la Fraternità di formazione permanente e iniziale che ogni universale. Entità è chiamata ad elaborare. Nel frattempo vengono pubblicati dalla Cu- La Ratio Formationis Franciscanæ, nell’af- ria generale due documenti che riguardano sia frontare i diversi aspetti della formazione, si la formazione che gli studi. Sono i frutti della prefigge di presentare gli elementi fondamen- riflessione, sull’ampia area di formazione, che tali con i quali i Frati e ogni candidato possa- continua nei Convegni Internazionali di For- no vivere la sequela di Cristo come compito mazione. fondamentale della formazione francescana e Dopo il Congresso dei Moderatori per la avere Gesù Cristo povero, umile e crocifisso Formazione permanente (1993), il 2 ago- come unico Maestro sull’esempio di san Fran- sto 1995 viene pubblicato il documento: La cesco. formazione permanente nell’Ordine dei Frati La Ratio Formationis Franciscanae è divi- Minori50. «Il presente documento si prefigge sa in tre parti:49 – si legge all’inizio del testo – di approfondire 1. Vocazione evangelica del Frate Minore. Ha lo spirito, i contenuti e la necessità della for- come punto di partenza l’art. 1 delle Costi- mazione permanente del nostro Ordine, già tuzioni generali, i principi e i valori tipica- esposti nella Ratio Formationis Franciscanæ; mente francescani dei primi cinque capitoli di incoraggiare i frati a rispondere ad essa con delle stesse Costituzioni. Fondandosi prin- generosità, offrendo inoltre alcuni mezzi e cipalmente sugli Scritti di san Francesco e proposte concrete per poter organizzare ade- sulle Costituzioni si sottolineano le princi- guatamente la formazione permanente a tutti i pali caratteristiche della vita del Frate Mi- livelli delle Fraternità»51. nore oggi, fondamentali per la formazione Il 25 marzo del 2001 viene promulgata, con sia permanente che iniziale. decreto del Ministro generale, Fr. Giacomo 2. La formazione francescana. Comincia con Bini, la Ratio Studiorum dell’Ordine dei Frati 270 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2

Minori. “In notitia veritatis proficere”52, voluta nell’OFM oggi e proposte per il futuro60. Il dal Capitolo generale di S. Diego (1991) e poi testo, frutto di una consultazione previa, pre- da quello di Assisi (1997). «… [la Ratio Stu- sentava anche una valutazione sulla situazione diorum] lungi dall’essere solo un documento della formazione e degli studi nell’Ordine61. giuridico – si dice nella presentazione – offre Conteneva anche una relazione dell’allora Mi- i principi orientativi, il significato e la finalità nistro generale, Fr. Giacomo Bini, che orien- degli studi nella vita dei frati minori; allo stes- tava il rinnovamento della Ratio nella prospet- so tempo presenta un programma degli studi tiva dell’accompagnamento62. Nell’intervento specificamente francescani per quei frati che al Congresso il Ministro generale, a tal pro- frequentano Centri di studi superiori, all’inter- posito, così si esprimeva: «l’accompagnamen- no dell’Ordine o altrove, per tutti i frati indi- to non può sostituire l’azione di Dio, primo e pendentemente dalla loro opzione vocazionale; unico formatore, né il lavoro di chi si lascia studi da realizzare sia durante la formazione accompagnare, in quanto è il primo responsa- permanente sia nel corso di quella iniziale»53. bile della formazione permanente. L’accom- Dopo il Congresso dei Maestri di Postu- pagnamento è una mediazione pedagogica con landato54 e il Congresso degli Animatori della la quale “il fratello minore” viene aiutato da un Pastorale Vocazionale – Assisi, 7-30 ottobre “fratello maggiore” a camminare alla luce del 2001–55 viene pubblicato il 25 gennaio 2002 Signore in modo tale che la formazione rag- il documento, Orientamenti per la cura pas- giunga in profondità la persona accompagnata torale delle vocazioni56. In esso, tra l’altro, si e questa si configuri al Signore Gesù e alla sua legge: «il lungo itinerario ha permesso di chia- totale oblazione». rire gradualmente il senso, i fini e gli ambiti Dal testo finale del Congresso si arriva al propri della pastorale vocazionale, fino a rico- Consiglio Internazionale per la Formazione e noscerla come una tappa vera e propria della gli Studi63, che si è tenuto a Città del Messi- formazione francescana e un campo privile- co dal 2 al 7 febbraio. Due sono stati i moti- giato di fedeltà al carisma e missione dell’Or- vi dell’incontro: la formazione dei formatori dine. I presenti Orientamenti s’inseriscono in e l’aggiornamento della Ratio Formationis questo processo e vogliono offrire alle Entità Franciscanae. Nella presentazione dell’Istru- dell’Ordine e alle Fraternità locali, uno stru- mentum laboris della nuova Ratio, il Segre- mento pastorale e metodologico per continua- tario per la Formazione e gli Studi, Fr. José re il cammino di riflessione e di progettazione R. Carballo, faceva notare: «penso che la Ra- della CPV, nei propri contesti culturali, reli- tio costituisca un punto di riferimento tuttora giosi ed ecclesiali»57. molto valido per tutto ciò che si riferisce alla Ma durante la fase dell’attuazione l’espe- formazione francescana nelle sue varie tappe. rienza fa emergere la necessità che venga- Tuttavia nella formazione, forse più che in al- no presi in considerazione altri elementi non tri campi, oggi non c’è nulla di definitivo. La contenuti nella Ratio. Così, nel Congresso ricerca di nuove risposte a nuovi interrogativi Internazionale dei Segretari provinciali per la è costante. Per questo motivo, nonostante che Formazione e gli Studi OFM, Vestigia Christi rimanga valido tutto quello che si dice nella hodie sequentes58, celebrato ad Assisi dal 13 al RFF, tuttavia in questi ultimi anni si è avver- 17 ottobre 2002, si focalizza la possibilità, do- tita la necessità di incorporare nel testo del po dieci anni dalla prima, di una nuova Ratio 1991 nuovi elementi che oggi vengono ritenu- Formationis. Nella presentazione degli Acta, ti necessari nella formazione francescana. Si infatti, si dice che «il Congresso si era propo- ritiene necessario, soprattutto, di dire qualcosa sto di fare una verifica del cammino formativo di più dettagliato nell’accompagnamento e di realizzato dalla pubblicazione della Ratio For- introdurre un capitolo sulla pedagogia franc- mationis Franciscanae fino ad oggi, chiarire escana e sul modo di formare alle priorità già il ruolo del Segretario provinciale per la for- contenute nell’attuale RFF. Così pure sembra mazione e gli studi e avanzare delle proposte opportuno che venga chiarificato il ruolo del nel campo della formazione per il futuro, per Segretario provinciale per la Formazione e gli incorporarle, per quanto sia possibile, alla Ra- Studi e del Moderatore per la formazione per- tio Formationis dell’Ordine»59. manente»64. Durante il Congresso si è riflettuto sull’In- Si arriva, finalmente, alla promulgazione strumentum laboris, Vestigia Christi hodie della nuova Ratio Formationis Francisca- sequentes. Luci e ombre della formazione nae65. E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 271

Questa è la struttura della nuova RFF, se- ha portato al rinnovamento delle Costitu- condo la sintesi fatta nella presentazione:66 zioni. Queste sono le Costituzioni della se- – mantiene e arricchisce i contenuti della quela Christi, asse trasversale del rinnova- RFF del 1991; mento della formazione. – inerisce tre capitoli nuovi: – L’identificazione della sequela Christi co- • la pedagogia francescana; me l’obiettivo sia delle Costituzioni che • la formazione alla vita evangelica del della formazione è un’intuizione che ha in- Frate Minore; fluito su tutto il cammino verso la Ratio. • l’accompagnamento vocazionale. – La Ratio è una Ratio per la formazione per- Dà una nuova struttura a quattro capitoli e manente. Questo è ben chiaro fin dall’inizio, aggiunge tre appendici: anche se non sempre riconosciuto. Sì, non è – vocazione evangelica del Frate Minore (nn. una Ratio per la formazione iniziale e poi per 3-35); la formazione permanente. Il superamento – formazione francescana ( nn. 36-106); di questo fraintendimento, forse, costituisce – tappe formative (nn.107-216); una sfida per il futuro: capire che la forma- – formazione teologica, ministeriale e tecnica zione è per tutti e per sempre, perché possa (nn. 217-240); essere offerta come accompagnamento vo- – Appendici: cazionale alle nuove generazioni. • Segretariato provinciale per la Forma- – È stato un cammino partecipato con un di- zione e gli Studi. namismo che rispecchia la vitalità dell’Or- • Segretario provinciale per la Formazio- dine, evidenzia la tensione dinamica su co- ne e gli Studi. me formare al proprio carisma. • Moderatore per la formazione perma- – La partecipazione e la comunione, l’unifi- nente. cazione e la chiarificazione, la formazione I tratti generali che definiscono la RFF del della stessa formazione, sono elementi del- 2003 sono: la stessa formazione permanente che, per – Globalità: considera la FP come l’humus tutto l’Ordine, è stato il processo di elabo- della FI, come dicono le Costituzioni. razione della Ratio. – Specificità: è una Ratio fatta dai Francesca- – Il punto di partenza è stato sempre l’espe- ni per i Francescani. rienza, “luogo” della formazione nell’Ordi- – Flessibilità: ogni Entità deve adattarla alla ne. Forse questo ha evitato che si facesse propria realtà con una propria Ratio Forma- una Ratio troppo teorica. tionis. – È stato un processo ingente: si trattava, in- – Personalismo: al centro sta la persona. La fatti, di chiarificare e di crescere nella no- formazione è un processo di unificazione. stra identità francescana, di riuscire ad indi- La Ratio opta chiaramente per la persona- care come inserirla in ogni tappa formativa. lizzazione come modalità formativa. – Si deve riconoscere, particolarmente nella – Ecclesialità: la formazione si realizza in RFF del 2003, lo sforzo fatto per articola- piena comunione con la Chiesa. re una pedagogia francescana propria, per – Aperta al mondo attuale: la formazione esi- assumere l’accompagnamento come l’arte ge di essere inculturata nel suo contesto. della formazione, per indicare la modalità della formazione alla vocazione evangelica Conclusione del Frate Minore, per rendere più pratica e Dopo questo lungo e laborioso excursus del versatile la RFF. cammino verso la Ratio Formationis Francis- – La RFF è una realtà dinamica: anzitutto, canae, mi sia permesso di accennare ad alcuni perché la vita e il Vangelo lo sono; poi, per- punti che sono stati ritenuti importanti in que- ché la nostra vocazione è di Dio e solo di sto itinerario. Dio; inoltre, perché la RFF è fatta per esse- – È stato un cammino di comunione con la re incarnata in ogni Entità che vive situazio- Chiesa. Il decreto Perfectae Caritatis è sta- ni del tutto particolari; infine, essendo uno to il punto di partenza per la riforma della strumento per la vita, la Ratio è soggetta a vita religiosa, mentre l’Esortazione aposto- rielaborazioni continue, perché il mondo lica Vita Consecrata è stato la conferma ec- cambia e noi non possiamo rimanere fermi. clesiale dell’orientamento già intrapreso. – Molto spesso si parla della nostra improv- – È stato un cammino parallelo a quello che visazione… e mancanza di organizzazione! 272 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2

La RFF è il frutto di un cammino program- ri..., in Enchiridion OFM, I, 1442-1443. mato e percorso insieme, allo scopo di rag- 9 La vocazione dell’Ordine oggi. Dichiarazione del giungere un obiettivo comune. «Grazie al Capitolo generale di Madrid (1 giugno-8 luglio cammino compiuto dall’Ordine negli ulti- 1973), in Enchiridion OFM, I, 1960-2022. 10 Il nostro servizio nel sessennio 1979-1985, Let- mi 40 anni – riconosce, infatti, il Ministro tera del Ministro e Definitorio generale a tutti i generale – abbiamo preso sempre più co- Frati, in Enchiridion OFM, I, 2498-2559. scienza dell’importanza della formazione 11 La formazione nell’Ordine dei Frati Minori, Do- permanente quale humus di tutta la forma- cumento del Consiglio Plenario di Roma (22 ot- zione. Mentre si sono chiarite le basi essen- tobre-7 novembre 1981), in Enchiridion OFM, I, ziali di una formazione continua adatta al 2818-2946. nostro tempo, abbiamo compreso che non 12 Costituzioni Generali 1987, in Enchiridion OFM, esiste cammino di vera e propria ri-fonda- I, 3776-4709. 13 Cf. in Enchiridion OFM, I, 4261-4392. zione della vita francescana senza una for- 14 CCGG, 226, in Enchiridion OFM, I, 4261. mazione permanente nuova nei contenuti, 15 Cf. Stati generali OFM..., Art. 67 §3. nei metodi e nella passione. 16 Il Definitorio Generale, nella sessione del Possiamo affermare senza timore che oggi il 10.12.1986, ha approvato il progetto per giungere rinnovamento della vita consacrata sta proprio alla stesura di una Ratio Formationis Francis- in un cammino di formazione profondamente canæ prevista dai nuovi Statuti generali. nuovo e unitario, dalle tappe della formazione 17 Cf. Lettera del Ministro Generale OFM, Fr. John iniziale, fino al compimento della vita di ogni Vaugh ofm, del 05.02.1987 (Prot.070010). Frate Minore. Senza quest’unità di fondo, ogni 18 Secretariatus generalis pro Formatione et Stu- diis, Acta Congressus Magistrorum Novitiorum itinerario formativo sarà svuotato di efficacia. Ordinis Fratrum Minorum, in S. Maria Angelo- Ed è proprio su questa linea che siamo chiama- 67 rum de Portiuncula (Assisi) a die 8 Octobris usque ti a camminare nei prossimi anni» . ad diem 5 Novembris 1988 celebrati, Roma 1989. 19 Secretariatus generalis pro Formatione et Stu- Fr. Vidal Rodríguez López ofm diis, Acta Congressus Magistrorum Fratrum Pro- Segretario generale fessionis temporariae Ordinis Fratrum Minorum, per la Formazione e gli Studi in S. Maria Angelorum de Portiuncula (Assisi) a die 6 Octobris usque ad diem 3 Novembris 1990 celebrati, Roma 1989. 20 Cf. Allegato I, in Acta Congressus Magistrorum Note Novitiorum..., p. 13. 1 Cf. Molto resta da fare, Lettera enciclica del 21 Cf. Progetto, Allegato 1, in Acta Congressus Ministro generale, Fr. Costantino Koser, dopo il Magistrorum Novitiorum..., pp. 13-14. Capitolo Generale del 1967 (24 luglio 1967), in 22 Cf. Questionario 1°, De statu formationis, in Enchiridion OFM, I, Vicenza 2007, 98-122, 99. Acta Congressus Magistrorum Novitiorum..., pp. 2 Cf. Perfectae Caritatis, 2. 15-16. 3 Giovanni Paolo ii, Esortazione postsinodale Vita 23 Cf. Lettera del Ministro Generale OFM, Fr. John Consecrata, 25 marzo 1996. Vaughn ofm, 30.09.1987 (Prot.071268); Allegato 4 Per una visione sintetica dei nuclei di Perfectae I-II-III; in Acta Congressus Magistrorum Novitio- Caritatis e Vita Consecrata, cf. Carlos Amigo, rum..., pp. 18-21. Experiencia de Dios y vida en Cristo. Carta Pas- 24 Cf. Lettera del Ministro Generale OFM, Fr. John toral con motivo del día de la vida consagrada, Vaughn ofm, 18.01.1988 (Prot. 071738). Sevilla 2006. 25 Cf. Allegato I-II-III, in Acta Congressus Magis- 5 Altri documenti fondamentali della Congregazi- trorum Novitiorum..., pp. 25-40. one per la formazione nella vita religiosa sono: 26 Sono il risultato del lavoro svolto da un’apposita CIVCSVA, Direttive sulla formazione negli Isti- Commissione nominata dal Ministro generale e tuti Religiosi, 2 febbraio 1990; La vita fraterna in riunitasi nei giorni 4-13 gennaio 1988. comunità, 2 febbraio 1994; Ripartire da Cristo, 19 27 Cf. Acta Congressus Magistrorum Novitiorum..., giugno 2002. pp. 41-45. 6 Costituzioni Generali 1970, in Enchiridion OFM, 28 Si incontra a Roma dal 4 al 18 agosto 1988. I, 161-981; Capitolo VII, formazione dei frati, 29 Cf. Acta Congressus Magistrorum Novitiorum..., 523-629. pp. 241-256; 7 La formazione nell’Ordine dei Frati Minori, 30 Cf. Il Convengo dei Maestri di Novizi OFM e la Documento del capitolo generale straordinario sua preparazione, in Acta Congressus Magistro- di Medellín (22 agosto-24 settembre 1971), in rum Novitiorum..., pp. 49-51. Enchiridion OFM, I, 1419-1651. 31 Cf. Cronaca, in Acta Congressus Magistrorum 8 Cf. La formazione nell’Ordine dei Frati Mino- Novitiorum..., pp. 107-154. E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 273

32 Cf. Fr. John Vaughn, Sequela di Cristo-Disci- nori. “In notitia veritatis proficere”, in Enchirid- polato, in Acta Congressus Magistrorum Novitio- ion OFM, II, 3943-4114. rum..., pp. 275-287. 53 Cf. Ratio Studiorum..., Presentazione, in 33 Cf. Fr. John Vaughn, Sequela di Cristo-Discipo- Enchiridion OFM, II, 3954. lato, p.273. 54 Secretariatus generalis pro Formatione et Stu- 34 Cf. Fr. John Vaughn, Sequela di Cristo-Discipo- diis, Acta Congressus Magistrorum Postulantium lato, p.286. Ordinis Fratrum Minorum, in S. Maria Angelo- 35 Cf. Instrumentum laboris (versione spagnola), in rum de Portiuncula (Assisi) a die 7 usque ad diem Acta Congressus Magistrorum Novitiorum..., pp. 28 1995 celebrati, Roma 1995. 243-256. 55 Secretariatus generalis pro Formatione et Stu- 36 Cf. Acta Congressus Magistrorum Novitiorum..., diis, Acta Congressus Internationalis pro Anima- pp. 459-461;485-486. toribus OFM Curae Pastoralis Vocationum pro- 37 Cf. Iter della elaborazione dell’Instrumentum la- movendae, “In Verbo tuo”, Roma 2000. boris, in Acta Congressus Magistrorum Fratrum 56 Secretariatus generalis pro Formatione et Stu- Professionis Temporariae Ordinis Fratrum Mino- diis, Orientamenti per la cura pastorale delle vo- rum, in S. Maria Angelorum de Portiuncula (As- cazioni. “Venite e vedrete”, in Enchiridion OFM, sisi) a die 6 Octobris usque ad diem 3 Novembris II, 4396-4662. 1990 celebrati, Roma 1989, pp. 259-260. 57 Cf. Premessa, in Orientamenti per la cura pasto- 38 Gora Sw.Anny (Polonia), 27 novembre-7 dicem- rale..., in Enchiridion OFM, II, 4441-4442. bre 1989. 58 Secretariatus generalis pro Formatione et Stu- 39 9 febbraio 1990. diis, Acta Congressus Internationalis Secretario- 40 5-15 settembre 1990. rum pro Formatione et Studiis OFM, Assisi 13-17 41 Cf. Algunas observaciones sobre la struttura o Octobris 2002. esquema, in Acta Congressus Magistrorum Frat- 59 Presentazione, in Acta Congressus Internationa- rum Professionis Temporariae..., pp. 260-61. lis Secretariorum pro Formatione..., p.7. 42 Secretariatus generalis pro Formatione et Stu- 60 Luci e ombre della formazione nell’OFM oggi e dis, Acta Congressus Magistrorum Fratrum Pro- proposte per il futuro, in Acta Congressus Inter- fessionis Temporariae.... nationalis Secretariorum pro Formatione..., pp. 43 Cf. Preliminari al Convegno, in Acta Congres- 75-92. sus Magistrorum Fratrum Professionis Tempo- 61 J. Rodríguez Carballo, The situation of forma- rariae..., pp. 11-58. tion and studies in the Order of Friars Minor to- 44 Cf. Relazioni delle Conferenze, in Acta Congres- day. Regarding the Instrumentum Laboris “Ves- sus Magistrorum Fratrum Professionis Tempo- tigia Christi hodie sequentes”, in Acta Congressus rariae..., pp. 145-248. Relazioni, in Acta Congres- Internationalis Secretariorum pro Formatione..., sus..., pp. 297-424. pp. 59-71. 45 Cf. Ratio Formationis Franciscanae, Istrumen- 62 G. Bini, “Vestigia Christi hodie sequentes”, in tum laboris, in Acta Congressus..., pp. 265-293. Acta Congressus Internationalis Secretariorum 46 Cf. Ratio Formationis Franciscanae, Testo fi- pro Formatione..., pp. 95-104. nale, in Acta Congressus..., pp. 463-503. 63 Secretariatus generalis pro Formatione et Stu- 47 Proposte al Ministro e al suo Definitorio, in Acta diis, Acta Consilii Internationalis pro Formatione Congressus..., p. 524. et Studiis OFM, in Ciudad de Mexico, a die 2 us- 48 Ratio Formationis Franciscanae, in Enchiridion que 7 februarii 2003 celebrandi. OFM, II, 120-370. 64 J. Rodriguez Carballo, Presentación del “In- 49 Cf. Ratio Formationis Franciscanae, Presentazi- strumentum laboris” de la nueva Ratio Formatio- one, in Enchiridion OFM, II, Vicenza 2008, 127- nis Franciscanæ, in Acta Consilii Internationais 132. pro Formatione et Studiis..., p. 139. 50 Segretariato generale per la Formazione e gli 65 Ratio Formationis Franciscanae, in Enchiridion Studi, La Formazione Permanente nell’Ordine OFM, III, 55-349. dei Frati Minori, in Enchiridion OFM, II, 2057- 66 J. Rodriguez Carballo, Ratio Formationis Fran- 2253. ciscanae, Presentazione, in Enchiridion OFM, 51 Cf. La Formazione Permanente..., Obiettivi del III, Vicenza 2009, 64-66. documento, in Enchiridion OFM, II, 2086. 67 J. Rodriguez Carballo, La formazione 52 Segretariato generale per la Formazione e gli nell’Ordine dei Frati Minori. “Siete stati chiamati Studi, Ratio Studiorum dell’Ordine dei Frati Mi- a libertà”, Presentazione, Roma 2008.

E SECRETARIATU PRO EVANGELIZATIONE ET MISSIONE 1. IV Congreso Internacional de Educado� miento de la realidad de los estudiantes en res Franciscanos en el área de Latino� su contexto cultural y social. américa y el Caribe • Fr. Manuel Anaut, OFM, partiendo del se- gundo capítulo del subsidio Id y enseñad, 1. Crónica presentó algunos nuevos modelos antro- Del 3 al 6 de mayo de 2010 se realizó en pológicos e hizo una lectura crítica de la Cholula, México, el IV Congreso Internacional antropología franciscana que ofrece el do- de Educadores Franciscanos de América Latina cumento. Después el trabajo de grupos se sobre el tema: La Educación franciscana frente ha detenido sobre algunas constantes: la a los nuevos modelos antropológicos. sensibilidad hacia la vida, los signos de los Organizado por una Comisión OFM de los tiempos, los fenómenos concretos que son educadores de México, con la colaboración parte de la vida de la comunidad educati- de los Ministros provinciales del mismo país va y del contexto en que se encuentra, la y con el apoyo de la UCLAF y de la Orden centralidad de la persona en su dimensión a través del Secretariado general para las Mi- relacional, sin entrar en el tema polémico siones y la Evangelización, el Congreso, que del humanismo, la introducción de lo espe- tenía como lema, El hombre, nuestra misión cífico franciscano entendido como estilo de educativa, se proponía analizar los nuevos vida y como valores evangélicos francisca- modelos antropológicos en el contexto latino- nos en los procesos pedagógicos. americano, identificar en la praxis educativa la • Fr. Joaquín Echeverry OFM, presentó el antropología franciscana y ofrecer orientacio- subsidio Id y enseñad en su globalidad: nes pedagógicas fieles al carisma franciscano contenido y orientaciones. en respuesta a los desafíos de hoy. • El Ministro general, en su mensaje final, se ha detenido sobre algunos aspectos centra- Los contenidos les: la educación como servicio a la evange- Han sido muy iluminadores para la activi- lización; la cultura de las bienaventuranzas; dad educativa en clave franciscana. la misión compartida con los laicos; la tarea • El Ministro general en su mensaje de aper- de la comunidad educativa; la educación, tura ha subrayado sobre todo la urgencia de que parte de la vid ay vuelve a la vida; la la educación en el momento histórico actual. persona, como ser en relación, centro de la Además, ha subrayado la centralidad de la actividad educativa. persona y ha indicado los cuatro desafíos pa- ra la educación hoy: la atención a sí mismo, Encuentro con el Ministro general el descubrimiento de la propia identidad; la En el dialogo del Ministro general con los atención a los orígenes, el descubrimiento de hermanos: la autoridad; la atención al otro, el descubri- • se insistió en la necesidad de acercar la pas- miento de la alteridad; la atención a Dios, el toral educativa al conjunto de la vida y la descubrimiento de la espiritualidad. misión de la Provincia, con la conciencia • La Doctora Rita Ferrini, una Educadora de que los hermanos educadores son parte mexicana, presentó los elementos de un integrante de la Fraternidad provincial; modelo educativo, relacionándolo a las • se reafirmó que, en la actividad educativa orientaciones de nuestro subsidio Id y en- sea propuesta, en clima de libertad, nues- señad. Partiendo de las aportaciones de los tra visión franciscana, nuestros valores y grupos de estudio, ha clarificado la impor- se realice una educación integral: humana, tancia de un modelo educativo franciscano, cristiana, franciscana, intelectual; de una evaluación externa en el sentido de • se propuso un modo nuevo de dar continui- percibir el impacto de los proyectos edu- dad a la animación de la pastoral educativa cativos franciscanos sobre la realidad, del en América Latina y el Caribe con congre- compromiso con la comunidad, del conoci- sos y otras mediaciones; 276 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2

• se sugirió implicar más las Conferencias, en una obra publicada en italiano en el 2004, dar más espacio para el encuentro especí- L’epoca delle pasioni tristi, registran la falta de fico de los hermanos durante el Congreso, deseos en una generación que ve como se apa- invitar a los Secretarios provinciales para la gan progresivamente sus propias razones de es- Evangelización. peranza, y que ve el futuro más como una ame- naza que como una promesa. Otra obra, esta vez Conclusión de Galimberti U., L’ospite inquietante. Il nihi- Los congresistas – 400, de los cuales cer- lismo e i giovanni, presenta el nihilismo como ca de 100 eran Frailes menores, provenientes un “huésped” que gira en torno a tantos jóvenes de 10 países latinoamericanos, además de al- de nuestros días, penetra sus sentimientos, con- gunos invitados de Italia y de España -, tuvie- funde sus pensamientos, cancela perspectivas y ron la posibilidad de profundizar sobre el te- horizontes y debilita la persona. ma, aparte del aporte de las relaciones, con el No es pues la Iglesia la única en ver la urgen- diálogo con los relatores, el compartir de las cia de la educación, pero, en mi opinión, es el Pa- propias experiencias, los momentos celebrati- pa Benedicto XVI uno de los que mejor puntua- vos, artísticos, culturales y de fiesta. liza el sentido de esta urgencia, cuando afirma: También se acordó que en congresos u “Educar no ha sido nunca fácil y hoy pare- otros encuentros se profundicen los siguientes ce ser más difícil todavía. Los saben bien los temas: la formación permanente de los Laicos padres, los docentes, los sacerdotes y todos los y Hermanos educadores; la evangelización y que tienen una directa responsabilidad edu- la educación de la fe en la actividad educativa; cativa. Se habla, por tanto, de una gran emer- el modelo pedagógico franciscano para nue- gencia educativa, confirmada por los fracasos stros centros educativos. con que nos encontramos a la hora de querer Finalmente, las propuestas del Congreso, formar personas sólidas, capaces de colaborar reelaboradas por la Comisión Internacional de con los otros y de dar sentido a la propia vida. la Pastoral Educativa en sintonía con el Secre- Nos viene espontáneo, entonces, echar la culpa tariado general para las Misiones y la Evange- a las nuevas generaciones, como si los niños lización, serán discutidas en la Asamblea de la que nacen hoy fueran distintos a los que nacían UCLAF y presentadas al Definitorio general. en el pasado. Se habla de una ‘fractura de ge- neraciones’, que ciertamente existe y pesa, pe- ro que es el efecto más que la causa, en la falta 2. Mensaje del Ministro generale de transmisión de valores que se ha dado”. Cholula, México, 03.05.2010 Esta falta de transmisión de valores, según el Papa, apunta a otro tema que es la causa de LA EDUCACIÓN esa falta. El Papa está convencido que detrás UNA URGENCIA Y UN DESAFÍO del gran desafío de la educación está la cues- tión de la libertad humana. Por lo cual “tam- Saludo con afecto a todos los participantes bién los grandes valores del pasado no pueden en este IV Congreso Internacional de Educa- ser simplemente heredados, sino que es nece- dores Franciscanos. Celebro con gozo el que sario hacerlos nuestros a través de una opción estos Congresos tengan una continuidad y que personal, a menudo opción sufrida”. Aparece el interés por la educación en clave francisca- aquí una perspectiva original y decisivamente na vaya ganando terreno entre los Hermanos prepositiva. Cada generación es desafiada a re- y Hermanas de la Familia Franciscana, pero coger el testimonio de la propia libertad, des- también entre los laicos, nuestros estrechos pertando la valentía de opciones definitivas, colaboradores en el campo educativo. necesarias para el crecimiento y para alcanzar algo importante en la vida, particularmente pa- La educación: una urgencia ra hacer crecer el amor en toda su belleza. He El Papa Benedicto XVI presenta la educa- aquí porque el Papa puntualiza: “La relación ción como una urgencia de hoy y un desafío de educativa es ante todo el encuentro de dos li- siempre. No es fruto del pesimismo que pudie- bertades […]: tenemos que aceptar el riesgo ra pensarse encuentra en la Iglesia un espacio de la libertad”. amplio, viendo como van las cosas. Benasayac Todo ello quiere decir que la cuestión edu- M. y Schmidt G, dos psiquiatras que trabajan cativa, vista en toda su profundidad, no tiene en el campo de la infancia y de la adolescencia, que ver simplemente con las nociones que de- E SECRETARIATU PRO EVANGELIZATIONE ET MISSIONE 277 ben transmitirse o con los comportamientos ciencia y cuidado –dos “virtudes” que han de que se deben adquirir, sino, sobre todo, con el caracterizar a todo educador, particularmente despertar del sujeto que decide sobre sí mis- si este se dice franciscano/a-, han de emerger mo. Sólo después será posible orientarse en la durante el proceso educativo para que la per- serie de decisiones a asumir, no sin una con- sona esté a la altura de lo que es. frontación con lo que precede y no sin una re- lación estable y crítica con cuantos viven este 1. El cuidado de sí mismo: momento histórico. Al final, la verdadera raíz el descubrimiento de la propia identidad del sentirse mal de tantos jóvenes no es tanto Fruto de la globalización, hoy se corre el la falta de posibilidad de opciones –que hoy riesgo de que desaparezca el sujeto. Esto pu- son casi infinitas-, sino encontrar un “por qué” diera parecernos no cierto cuando vivimos en último, o un sentido que dé a la vida una orien- una cultura marcada por el individualismo. tación necesaria (cf. Spes Salvi, n. 2). Sólo aparentemente individualismo y masifi- cación son antitéticos. La verdad es que son La persona al centro de la educación complementarios. Ya Heidegger había hecho Si este análisis es justo, entonces salta a la notar esta desaparición del yo en un “uno” im- vista de todos la importancia de poner en el personal: “Nos divertimos, como se divierte; centro de todo el proceso educativo la perso- vemos y juzgamos de literatura y de arte, como na, exigencia no sólo de un proceso educativo se ve y se juzga; pensamos ‘escandaloso’ al- actual, sino también de una antropología en go, pensado escandaloso… Cada uno es “los clave franciscana, como justamente recoge otros”, ninguno es sí mismo” (Heidegger, Ser nuestro ideario educativo Id y enseñad. y tiempo. Utet, Torino 1969, pgs. 215-217). Es la persona y sólo la persona la única in- El primer gran desafío que tiene ante sí la terlocutora válida de cualquier experiencia edu- educación es el despertar la conciencia de sí cativa, más allá de los programas educativos mismo, el cuidado de sí mismo, de lo cual, en concretos, de posibles terapias y de necesarias palabras de Kierkegard, “el mundo se cuida formaciones. La persona es la que hace la di- menos que de cualquier otra cosa… El peligro ferencia y da el salto que rompe cualquier de- más grande, el de perderse a sí mismo, puede terminismo social o biológico. La persona es la pasar inadvertido. De cualquier otra pérdida única que hace posible la aventura de la libertad. -la de un brazo, la de una pierna, etc… uno se De hecho, es una realidad rica y unitaria, no una da cuenta” (Kierkegaard, S., La malattia mor- simple máquina corpórea, ni un pensar desen- tale, Sansone, Firenza 1965, 239- 240). carnado. Es siempre “alguno”, nunca “una co- Este es un gran peligro, perderse a uno mis- sa” o “un medio” para alcanzar otro medio. Su mo, tal vez porque en nuestra cultura es arries- mente es capaz de abrirse a la cuestión del bien gado ser uno mismo, pensar por uno mismo, y del mal, superando los límites de los hechos, decidir por uno mismo. Es más confortable, y de la mera crónica, interpretándola y buscando a veces también más rentable, ser uno del mon- los porqués, las direcciones futuras. tón. Lo cierto es que la creciente inseguridad y Convencidos como estamos de que la per- fragilidad de tantos jóvenes de hoy encuentra sona no es una fase de la vida, sino que es, bien sus raíces profundas en falta de un “yo” y, al podemos decir, la “forma” como el hombre es mismo tiempo, en la presencia de la imperso- hombre, se trata en la educación cómo hacer nalidad del “uno” y de la voracidad del “ego”. que venga fuera de la persona –esto significa Esto me lleva a pensar que, como ya dije, el pri- precisamente educare-, esta subjetividad den- mer reto que tiene hoy la educación sea ayudar tro de la realidad. Este ejercicio, o mejor aún, a que cada uno vuelva a descubrirse a sí mimo, este proceso exige de los educadores un espe- y construir sujetos conscientes y críticos. cial cuidado y atención, de tal forma que cada uno sea lo que es, por don de Dios. Estamos 2. El cuidado de los orígenes: aquí afirmando ya un principio fundamental el descubrimiento de la autoridad en la educación: ésta no puede ser masificada, En todas las civilizaciones antiguas se po- sino personalizada. nía de manifiesto una estrecha relación entre el hijo y su padre. Basta pensar que la misma per- Grandes desafíos de la educación hoy sona de Jesús es presentada en base a su genea- Todo esto, por otra parte, pone delante de logía. Es como decir: “eres hijo”, por eso “eres nosotros cuatro aspectos que, con mucha pa- hombre”. En nuestros días da la impresión que 278 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2 esta relación generacional se ha perdido. Entre los jóvenes y la indiferencia de los adultos, jóvenes y adultos parece imposible entender- creando barreras entre unos y otros que resul- se, escucharse, encontrarse. Por ello, a muchos tan insuperables. Sólo con la escucha se puede jóvenes que crecen en tal contexto cultural, les crear una nueva relación entre generaciones. resulta muy difícil pensar en sus orígenes. De Por otra parte se hace necesario que los adul- este modo se termina por vivir el segmento del tos confíen en los jóvenes. Sólo quien confía presente, como si fuera lo único, y uno parece puede decir que ama, y sólo quien ama puede no tener un pasado, una historia. Es la “orfan- decirse educador. Escucha y confianza, otras dad” en la que viven tantos jóvenes. dos “virtudes que no deberían faltar en la vida En este contexto, la educación tiene ante sí de un educador franciscano. otro reto: ayudar al adolescente y al joven a descubrir el sentido del nacer, la percepción de 3. El cuidado del otro: la proveniencia de otro, de no ser autosuficien- descubrimiento de la alteridad te, ya que ninguno, por mucho que haga, se ha Se está difundiendo la idea que el individuo hecho a sí mismo. es potencialmente autosuficiente y completo Con todo ello está íntimamente conexo el en sí mismo. Según esta idea, la relación con sentido de la autoridad, puesta en tela de jui- los otros, aunque necesaria por muchos aspec- cio con la llamada “muerte del padre” que ha tos, no sería constitutiva de la persona. De ello caracterizado las culturas occidentales a partir se desprende el autodeterminismo, con conse- del emblemático 68, entre otras razones por- cuencias muchas veces graves. que autoridad se ve en función del poder, del Para la antropología bíblica y franciscana, en control, cuando en realidad entre una y otro cambio, la persona es siempre un ser en rela- hay una diferencia abismal. Mientras el poder ción, nunca una isla. Es necesario educar, por se ejerce por coacción física, psicológica, eco- tanto, a una libertad con los otros, para los otros, nómica…, la autoridad es una cualidad por la y no sólo una libertad de los otros. Mientras se cual uno es digno de ser obedecido, escucha- hace necesario garantizar una cierta autonomía do, y que está al servicio del crecimiento del de los demás, es necesario asegurar una sana re- otro, como indica el término latino augere, del lación con los otros, una libertad de encuentro. cual viene autoritas. La libertad, como ha señalado en repetidas oca- En este contexto escribe Benedicto XVI: siones Benedicto XVI no es sólo falta de vín- “La educación no puede hacer a menos de culos. Ello favorecería el arbitrio, el fanatismo, aquella autoridad moral que hace creíble el lo cual está lejos de ser libertad y más bien es ejercicio de la autoridad. Ella es fruto de ex- su destrucción. La libertad en una prospectiva periencia y de competencia, pero se adquiere, cristiana y franciscana es siempre responsabi- sobre todo, con la coherencia de la propia vi- lidad hacia uno mismo y hacia los demás. Pero da… El educador es, por tanto, un testigo de no sólo. Un gran filósofo contemporáneo lleva la verdad y del bien. Cierto que también él es a afirmar que la responsabilidad es anterior a frágil y puede faltar, pero tratará siempre de la libertad (cf. E. Lévinas, Altrimenti che esse- nuevo de ponerse en sintonía con su misión”. re, ó al dilá de l’esistenza, Jaka Books, Milano La educación necesita de adultos que no ab- 1983, pg. 110). O cuando otro gran pensador diquen de su responsabilidad de hacerse cargo contemporáneo H. Jonás, coloca la “responsa- de los otros, conscientes de cuanto dice Ro- bilidad establecida por la naturaleza, es decir, mano Guardini: “El educador debe tener bien existente por naturaleza, es algo irrevocable y claro que la máxima eficacia no viene de cómo no negociable” (H. Jonas, Il principio respon- habla, sino de cómo él mismo es y actúa. Esto sabillitá. Un’etica della civiltá tecnologica. Ei- crea ambiente, y el niño que no reflexiona o naudi, Torino, 1990, pg. 120). reflexiona poco, es muy receptivo del ambien- Si bien es cierto que el primer lugar en que te. El primer factor es lo que el educador es, el se aprende a estar con el otro es la familia, segundo es lo que el educador hace, el tercero también es verdad –y tal vez hoy más que nun- lo que el educador dice”. Romano Guardini, ca a causa de muchas situaciones familiares-, L’età della vita, Vita e Pensiero, Milano 1986, que la educación juega un gran papel en este pg. 36). aprendizaje a la relación con los demás. Para Teniendo presente lo dicho, en la educación muchos la escuela y el colegio, además de la se hace necesario, por un lado, desarrollar e iglesia cuando es frecuentada, es el único es- intensificar la escucha, superando la afasia de pacio para el encuentro. Es este aspecto muy E SECRETARIATU PRO EVANGELIZATIONE ET MISSIONE 279 importante a tener en cuenta para hacer de la 2. Capítulo extraordinario sobre Evangeli� escuela y del colegio un lugar de encuentro, de zación relación interpersonal. La Provincia de San Pedro y San Pablo 4. El cuidado de Dios: de Michoacán, en México, ha celebrado un el descubrimiento de la espiritualidad Capítulo extraordinario sobre la Evangeliza- En nuestra cultura, particularmente entre ción del 24 al 29 de mayo de 2010 en Moro- los jóvenes, se difunde cada vez más la cultu- león, Gto. Este Capítulo ha tenido como Obje- ra aquí y ahora. La “anestesia” del corazón es tivo: Discernir y reorientar nuestra praxis propia de una cultura nihilista, como la nues- evangelizadora a la luz de nuestro carisma y tra. La educación cristiana y franciscana debe, de los desafíos de nuestro contexto cultural en cambio, proponer objetivos altos, a medida para crecer como una fraternidad contempla- de la generosidad de los jóvenes. tiva en misión al servicio del Reino. El Méto- La educación franciscana no puede re- do a seguir en su desarrollo ha sido el pasto- nunciar a ser plataforma de evangelización, ral retomado y corroborado por la Asamblea no puede renunciar a un anuncio explícito de Episcopal Latinoamericana de Aparecida: Cristo como salvador y redentor del hombre, Ver, Juzgar y Actuar. Se estableció la moda- no puede renunciar a una propuesta explícita lidad de Abierto a todos los hermanos, es de- del seguimiento de Cristo en las distintas vo- cir, además de los hermanos que por derecho caciones del cristiano. En este sentido nuestros y elección participarían de acuerdo a la propia colegios tienen que convertirse en claras pla- legislación, podrían participar todos los her- taformas de pastoral vocacional, propuesta, en manos que gustaran, asumiendo unas bases primer lugar con la vida. La educación no pue- y requisitos. El tema era: La conversión pas- de renunciar a hacer todo lo posible para que toral desde la forma franciscana. Ha tenido del corazón del joven venga fuera el deseo más como lema: Enviados como Fraternidad para profundo que anida en él: el deseo de Dios. En anunciar el Evangelio. Para seguir la metodo- este sentido, la educación en nuestras escuelas logía se señalaron tres etapas: 1ª. Pre-Capítulo y colegios nunca puede ser laica. (ver); 2ª. Capítulo (juzgar); 3ª. Post-Capítulo (actuar). Conclusión El Capítulo, presidido por Fr. Eulalio Gó- La educación es una urgencia, pero es tam- mez, Ministro provincial, transcurrió en un bién una posibilidad que ha de ser acogida, con clima de fraternidad, de comunión, de oración confianza y esperanza. Esperanza en el Señor y discernimiento, de buena participación de que guía la historia. Esperanza en el joven que todos los presentes. busca la plenitud, aun cuando muchas veces Este Capítulo fue celebrado como respuesta no conozca el camino. a un mandato de obediencia del Anterior Capí- Escucha y paciencia, confianza y esperan- tulo Provincial de Michoacán en 2008. za: las cuatro “virtudes” que he propuesto a todos los educadores franciscanos. Soy cons- ciente que ello no es fácil. El camino para ad- 1. Pre-Capitulo quirirlas y para llevar a cabo una educación a Los trabajos Provinciales fueron coordina- los cuatro valores que he señalado –el cuida- dos por la Comisión Central Preparatoria: Fr. do del yo, descubrimiento de la identidad, el Gerardo Otilio Crespo Hernández, ofm (Se- cuidado de los orígenes, descubrimiento de la cretario Provincial para la Evangelización y autoridad, el cuidado del otro, descubrimien- Presidente de la Comisión); Fr. Flavio Chávez to de la alteridad, el cuidado de Dios, descu- García, ofm (Secretario Provincial para la brimiento de la espiritualidad-, nos lo ofrece Formación y los Estudios, Responsable de la Benedicto XVI en la carta varias veces citada Metodología capitular); Fr. José Emilio Flo- en mi intervención: res Lira; Fr. Eduardo López Ramírez; Fr. José Educar “es una pasión que se lleva en el Martín Alcántar González (Secretario). Los corazón, es un trabajo común en el que cada trabajos capitulares fundamentalmente fueron uno debe dar su propia aportación”. enfocados en la revisión de nuestra realidad, una revisión hecha con una doble perspectiva, Fr. José Rodríguez Carballo, ofm ad intra y ad extra de nuestras fraternidades Ministro general locales. 280 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2

El trabajo ad intra consistió en la visita y 4. Comisiones teológica y de discernimiento diálogo fraterno con cada comunidad local, En el proceso capitular que llevó a la Pro- aplicando la técnica de FODA (Fortalezas, vincia de Michoacán a asumir sus opciones Oportunidades, Debilidades y Amenazas). y decisiones para la renovación de su praxis El trabajo ad extra fue realizado por los evangelizadora, se contó con el invaluable sociólogos: Edita Solís Hernández, Francisco apoyo de dos Comisiones: Javier Méndez Pérez y Agustín Osornio So- 1ª. Comisión teológica. Conformada por Fr. to, siendo un proyecto-consulta pública: dia- Jesús Alejando Juárez, Fr. Nestor Inacio gnóstico sobre la relación entre la Provincia Schwerz, Definidor general por América Franciscana de San Pedro y San Pablo de Mi- Latina y Ex Secretario de Evangelización choacán y su contexto social, hacia el Capítulo de la Orden, Fr. Arturo Ríos Lara, Anima- Provincial Extraordinario de Evangelización dor general de Evangelización de la Orden, 2010 y cuyo objetivo central consiste en anali- y Fr. Ramiro de la Serna, ex Provincial de zar la presencia y acción evangelizadora de los la hermana Provincia de San Francisco So- franciscanos en la Iglesia y la sociedad. lano de Argentina. 2ª. Comisión de discernimiento: Conformada 2. Tendencias de opciones provinciales según por Fr. Martín Arriaga Torres, Fr. Jerónimo los diagnósticos de la realidad Reséndiz Ruiz, y Fr. Tomás Catillo Calderón. La Comisión Central Preparatoria del Capítulo encontró 8 tendencias de opciones 5. Decisiones capitulares provinciales (para la reorientación de nuestra Para concretizar y avanzar hacia la opera- praxis evangelizadora), según los diagnósticos tivización post-capitular, la Asamblea votó y de la realidad, y son éstas: asumió 5 decisiones capitulares, y que son las 1. Atención y cultivo de la madurez humana siguientes: de los hermanos. 1ª. designar una casa y conformar una frater- 2. Reavivar la identidad del Hermanos menor. nidad donde pasemos todos los hermanos 3. La continuidad de los proyectos. de la provincia para atender el cultivo de 4. Promover la Justicia, Paz e Integridad de la nuestra identidad personal; Creación. 2ª. integrar la opción preferencial por los lai- 5. Inserción en el mundo de la cultura y de la cos en todos los proyectos de vida fraterna educación. y evangelización de cada fraternidad local; 6. El mundo de los jóvenes. 3ª. creación de un centro provincial de forma- 7. Un proyecto provincial de catequesis profe- ción de laicos misioneros; sional. 4ª. que haya un equipo designado de cuatro her- 8. Un proyecto de formación de laicos. manos que promueva esta tercera opción de evangelizar al mundo juvenil y vaya elabo- 3. Capítulo rando unos criterios, opciones y perspectivas El trabajo Capitular constó fundamental- para un proyecto de la evangelización juve- mente de dos partes, la “iluminación” y “la nil que presentarán al Capítulo del 2011 y elección de opciones y provinciales”. tenga como sede la casa “Fr. Bartolomé Lau- a. La Asamblea capitular recibió la riqueza de rel” con un presupuesto conveniente. la iluminación desde diversas perspectivas 5ª. que la pastoral juvenil promueva la preven- eclesiales: Histórica, Franciscana, desde ción y rehabilitación de jóvenes adictos. los Pastores (un Obispo y un Pastoralista), una religiosa, y tres seglares (una madre de 6. El post-capítulo familia, un empresario y un joven). Rescatar y desplegar la riqueza contenida b. Las opciones asumidas por el Capítulo pro- en las opciones y decisiones emanadas del vincial Extraordinario de Evangelización Capítulo Provincial Extraordinario para la fueron 3: Evangelización toca de manera especial a los 1ª. atención y cultivo de la identidad perso- Secretariados para la Evangelización y Forma- nal de los hermanos; ción, coordinados por Fr. Gerardo Otilio Cre- 2ª. la promoción de la vocación de los lai- spo Hernández, así como a Fr. Flavio Chávez cos y su formación como discípulos y García, respectivamente. misioneros; 3ª. evangelización al mundo juvenil. Fr. Arturo Ríos Lara, ofm E SECRETARIATU PRO EVANGELIZATIONE ET MISSIONE 281

3. Incontro dei Segretari provinciali per I frati partecipanti – circa 20 – hanno potu- le Missioni e l’Evangelizzazione e per la to visitare alcune Case della Provincia, ricche Formazione e gli Studi di storia, di attività pastorale e formativa. Gli Sarajevo, Bosina/Erezegovina, 25-27.05.2010 incontri con i professi semplici nel Seminario maggiore B. Duns Scoto a Sarajevo (una cin- La Conferenza Sudslavica ha organizza- quantina di giovani frati) e nel Seminario mino- to un incontro dei Segretari provinciali per le re di san Bonaventura a Visoko, (una trentina di Missioni-Evangelizzazione e per la Formazio- seminaristi e un gruppo di giovani postulanti) ne e gli Studi. All’incontro erano presenti i due sono stati particolarmente significativi; insie- Segretari generali SGME e SGFS (Fr. Massi- me, vi erano anche Formatori e Professori. mo Tedoldi e Fr. Vidal Rodriguez) che hanno Durante gli incontri, i due Segretari gene- offerto i loro interventi ed hanno accolto le re- rali hanno proposto le indicazioni provenienti lazioni che ciascun Segretario della Conferen- dal Documento del Capitolo generale “Porta- za ha fornito sul proprio settore. La riunione, tori del dono del Vangelo”, soprattutto in quei coordinata dal Ministro provinciale di Bosnia, passi in cui formazione e spirito missionario Fr. Lovro Gavran, si è tenuta a Sarajevo nei sono messi in dialogo. Fr. Massimo ha anche giorni 25-27 maggio, presso l’antico convento commentato, nelle sue linee principali, il sussi- di Sant’Antonio. dio a lungo atteso sulla Pastorale parrocchiale, La presenza simultanea dei due Segreta- argomento che ha un’incidenza tutta particola- riati ha messo in luce quanto sia necessaria la re in queste Province dell’Ordine. Lo scambio stretta collaborazione tra i due settori principa- fraterno delle proprie esperienze e di tradizio- li della nostra vita, e quanto sia arricchente il ni molto diversificate ha consentito l’amplia- reciproco confronto. Infatti, la formazione ha mento degli orizzonti e una più viva ricarica bisogno dello slancio missionario per costruire per continuare la nostra vocazione missionaria veri frati minori, così come l’evangelizzazio- nella Chiesa e nel mondo. ne missionaria necessita di una solida prepara- zione che formi un cuore rivolto al Signore e Fr. Massimo Tedoldi aperto alle necessità dei fratelli.

E POSTULATIONE GENERALI

1. Litterae Decretales quibus Beatae silium inierunt sedem minorem illius claustri Mariae Bernardae Bütler Sanctorum Helvetici in America mediana condendi, sed honores decernuntur Dominus effecerat ut operosus Beatae aposto- latus per novam Congregationem, scilicet So- BENEDICTUS EPISCOPUS rorum Franciscalium Missionariarum Mariae SERVUS SERVORUM DEI Auxiliatricis locupletaretur. Studiosum apo- AD PERPETUAM REI MEMORIAM stolicum opus complures vocationum fructus genuit atque institutum mox in oppidis San- «Nihil aliud equidem desidero nisi ut tana et Canoa duas domus condidit. Crucis iuvante Dei gratia minima sim meque sacrifi- mysterium cito Beatam eiusque operam atti- cium ad fidem diffundendam tradam». git: calor ingens, extrema paupertas, valetu- Beata Maria Bernarda Bütler, saeculari no- dinis pericula necnon publicarum potestatum mine Verena vocata, verbis his suum summum adversitas, ipsius soli difficultates dolores ei desiderium patefaciebat, scilicet se totam Deo procuraverunt, sed eius virtutum firmitas in consecrandi ut evangelicus nuntius diffunde- his rerum adiunctis emersit, cum humiliter et retur animaeque servarentur. patienter omnes aerumnas toleravit, quae eius Strenua Evangelii haec testis in oppido operam affecerunt. Anni mdcccxcv motus et Auw Helveticae regionis Argoviae die xxviii adversus catholicos persecutio effecerunt ut mensis Maii anno mdcccxlviii, quarta ex oc- sorores in Columbiam fugere cogerentur, ubi to liberis, orta est. XIV annos nata Dominum Archiepiscopus Carthaginensis in Columbia vocantem percepit, cui gratia data est Dei pra- easdem suscepit atque anno mcmxii eiusdem esentia sensibiliter fruendi. Mense Novembri accepit statuta, institutum canonice condens. anno mdccclxvii Franciscale Monasterium Dominum gloriae die xix mensis Maii anno Mariae Auxiliatricis oppidi Altstät S. Galli mcmxxiv Carthaginensi in urbe convenit, xxx- dioecesis est ingressa atque die iv mensis Maii viii annis missionariae vitae alacriter transac- anno mdccclxviii Franciscalem vestem induit, tis, quae vera sancta non modo a suis spiritali- Sororem Mariam Bernardam S. Cordis Mariae bus filiabus sed ab universo populo habita est, sibi sumens nomen. Die iv mensis Octobris qui spectabile in Dominum studium atque in anno mdccclxix vota religiosa nuncupavit, si- pauperes amorem aestimaverat, in quorum do- bi hoc proponens ut usque ad finem Domino loribus semper Christum honoraverat. in contemplativa vita inserviret. Mox ob hu- Annorum decursu propter increbrescentem manas religiosasque dotes ad communitatem sanctitatis famam Archiepiscopus Carthagi- moderandam est destinata, quae ad veram re- nensis in Columbia beatificationis Causam per novationem duxit. In claustro perpetuam eu- Processum informativum anno mcmxlix cele- charisticam adorationem induxit, quae novis bratum incohavit. His iure statutis peractis re- strenuisque vocationibus est locupletata. In bus, veneratus Decessor Noster Ioannes Pau- Dei regnum studium amorque eam ad aliam lus ii, die xxi mensis Decembris anno mcmxci, vocationem perduxerunt, quae eminuit, cum eam virtutes heroum in modum exercuisse Episcopus Portus Veteris, in Aequatoria, eam declaravit atque die xxvi mensis Martii anno ad suum populum arcessivit, ut Evangelium mcmxciv Decretum super miraculo evulgavit, enuntiaret Christumque testaretur, pauperibus quod anno mcmlxvii in urbe Barranquilla, in desertisque inserviendo. Pontificio indulto ob- Columbia, evenit quod Dei Servae intercessio- tento, die xix mensis Iunii anno mdccclxxxviii, ni est adscriptum, ei Beatae titulum tribuens Helvetiam reliquit, longinquam illam terram in sollemni ritu, qui Romae die xxix mensis una cum sex sociis petitura. Homines regio- Octobris anno mcmxcv actus est. Quod interea nis Chone curare coepit, quae propter sacer- die vi mensis Iulii anno mmii domina Myrna Ja- dotum paucitatem, religionis neglegentiam zime Correa a mortali morbo sanata est, id Dei et immoralitatem pessima erat in condicione. Servae intercessioni est adscriptum. Ita enim Beata Maria Bernarda et sorores primo con- censuerunt in peculiari die I mensis Decembris 284 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2 anni mmvii Consultores Theologi, quod Car- pro Christo pati despicique sunt haec verae dinales Patres Episcopique in Congregatione Christi sponsae miracula». Ordinaria die xvii mensis Martii anno mmviii Hanc vitae regulam prorsus est testata vi- confirmarunt. His igitur cunctis iure statutis vens Venerabilis Dei Serva Maria Rosa Flesch perfectis rebus, facultatem fecimus ut Congre- quemadmodum ipsa suis in litteris scripserat. gatio de Causis Sanctorum die vi mensis Iulii In parvo pago, claustro Sconestadii proximo, anno mmvii Decretum super miro ederet. Deni- haud longe ab urbe Confluentina, die xxiv que in Consistorio publico die i mensis Martii mensis Februarii anno mdcccxxvi orta est. Mox anno mmviii statuimus ut canonizationis ritum tum matrem tum patrem amisit, quod totam Romae in papali Basilica Sancti Petri die xii eius vitam notavit quodque effecit ut Christum mensis Octobris anno mmviii celebraremus. ipsa amaret eique inserviret in pauperioribus Hodie igitur inter sacra hanc sollemniter praesentem: scilicet in pupillis. Luctus, mor- pronuntiavimus formulam: bi atque dorores eam erga proximum dolen- Ad honorem Sanctae et individuae Trini- tiorem promptam effecerunt, cui totam vitam tatis, ad exaltationem fidei catholicae et vitae dicare statuit. Post multas contumelias atque christianae incrementum, auctoritate Domi- summam paupertatem anno mdccclxiii pu- ni Nostri Iesu Christi, beatorum Apostolorum pillorum suscipiendorum causa domum aedi- Petri et Pauli ac Nostra, matura deliberatione ficare coepit. Initium fuit fundationis Sororum praehabita et divina ope saepius implorata, ac Franciscalium a Beata Virgine Angelorum. Ex de plurimorum Fratrum Nostrorum consilio, Sancti Francisci Assisiensis charismate Regu- Beatos Caietanum Errico, Mariam Bernardam la est formata, ad aegrotos curandos parvulos- Bütler, Alfonsam ab Immaculata Conceptione que instituendos. Iam anno mdccclxiii primae et Narcissam a Iesu Martillo Morán Sanctos es- fuerunt postulantes ita ut in orientem operam se decernimus et definimus, ac Sanctorum Ca- Domini benedictio clarius usque per dilatan- talogo adscribimus, statuentes eos in universa tem Congregationem manifestaretur. Ecclesia inter Sanctos pia devotione recoli de- Paucis mensibus post primam domum con- bere. In nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti. ditam, alia in oppido Oberzissen Eifliensis re- Deinde Ipsi Nos ferventer laudavimus no- gionis est excitata, ubi infirmi in suis domicili- vam Sanctam extollentes virtutes et merita is curabantur, pro iuvenibus erat schola atque eius, praesertim eius peculiarem devotiomem ludus pueritiae agebatur. Veluti granum sina- in Sanctissimam Eucharistiam, quae est fons pis evangelicum, quod magna arbor factum et fundamentum spiritualitatis huius singularis est, sic parvum institutum mox uberes fructus Evangelii praeconis. edere coepit. Anno iam mdccclxvii sodales Quae autem his Litteris decrevimus, nunc lxxix et plus iv domus numerabantur. Haec et in posterum rata et firma esse volumus, con- amplificatio perquam peculiaribus dotis hu- trariis quibuslibet rebus minime obstantibus. manis moralibusque Matris Conditricis adscri- Datum Romae apud S. Petrum, die duode- bebatur. Cum pro spiritalibus filiabus cohor- cimo mensis Octobris, anno Domini bis mille- tationes statis temporibus haberet, ipsa vi vir- simo octavo, Pontificatus Nostri quarto. tuteque repleta de spiritali vita, de perfectione optata, de exercendis virtutibus eas instituere EGO BENEDICTUS solebat. Cum res, vel necessariae, deficerent, Catholicae Ecclesiae Episcopus Dei Serva in sacellum sorores congregabat, ubi moventibus precationibus suas miserias Marcellus Rosetti Deo manifestabat, panem cotidianum pro il- Protonot. Apost. lis parvulisque custoditis postulans, Divina Providentia omnino fìsa. Die xix mensis Iunii anno mdccclxviii Venerabilis Dei Serva una 2. Litterae Apostolicae quibus Venera� suis cum sociis exoptata vota religiosa in Epi- bilis Servae Dei Mariae Rosae Flesh (in scopi Trevirensis manibus nuncupavit atque saeculo: Margaritae) caelitum Beatorum postea Regularum et Constitutionum textus est tribuitur dignitas comprobatus. Prussiano bello anni mdccclxx ingruente, ipsa prae se firmitudinem et ac- BENEDICTUS PP. XVI tuositatem tulit, cum ad complures sauciatos curandos vocarentur sorores, quae periculum Ad perpetuam rei memoriam. - «Multum posthabentes vel ipsi aciei proximae fuerunt. E POSTULATIONE GENERALI 285

Antistitae Generalis absoluto munere, humilis exegit aetatem. Ad Iesu monitum parvulis in- in occulto se continuit atque xxviii annos per- stituendis, pauperibus sustinendis aegrotisque secutiones aerumnasque per suas filias illatas curandis consentaneum in modum incubuit. passa est. Post vitam Dei gloriae proximique Quapropter enixe hortamur omnes christifi- commoditati dicatam, inter aegritudines offen- deles ad illius virtutes, praesertim caritatem, sionesque exactam, quas communis homo non verbo et opere pie imitandas. toleravisset, Mater Maria Rosa Flesch suum Haec vero quae hodie statuimus firma terrestrem cursum in principali domo oppidi usquequaque esse volumus ac valida fore iu- Waldbreintbach die xxv mensis Martii anno bemus, contrariis quibuslibet rebus minime mcmvi absolvit. obstantibus. Dei populus sanctam eam putavit atque Datum Romae, apud Sanctum Petrum, sub fama haec perstans effecit ut Episcopus Tre- anulo Piscatoris, die iv mensis Maii, anno mm- virensis beatificationis Causam per Processus viii, Pontificatus Nostri quarto. Ordinarii celebrationem incoharet, qui anno mcmlvii Treviris initium cepit et anno mc- De mandato Summi Pontificis mlxxxii ad finem est adductus. Postquam De- creto diei xix mensis Februarii anno mcmxcix Tharsicius card. Bertone iuridica validitas est comprobata, faventibus Secretarius Status Consultoribus Theologis et Patribus Cardi- nalibus Episcopisque, Nos Ipsi facultatem fecimus ut Congregatio de Causis Sanctorum 3. Litterae Apostolicae quibus Venerabi� Decretum de virtutibus heroum in modum lis Servi Dei Francisci Antonii Bonifacio exercitis die xxviii mensis Aprilis anno mmvi caelitum Beatorum tribuitur dignitas et de miraculo die vi mensis Iulii anno mmvii evulgaret. Statuimus igitur ut beatificationis BENEDICTUS PP. XVI ritus Treviris die iv mensis Maii anno mmviii celebraretur: Ad perpetuam rei memoriam. - «Vos testes Hodie igitur de mandato Nostro Vrenerabi- mei, dicit Dominus, et servus meus, quem ele- lis Frater Noster Ioachimus S.R.E. Cardinalis gi, ut sciatis et credatis mihi et intellegatis quia Meisner, Archiepiscopus Coloniensis, textum ego ipse sum» (Is 43,l0). Litterarum Apostolicarum legit, quibus Nos Venerabilis Dei Servus Franciscus Ioan- in Beatorum Album Venerabilem Dei Servam nes Bonifacio, sacerdos, verus fuit Domini Mariam Rosam Flesch adscribimus: eiusque praesentiae inter homines testis, cum Nos, vota Fratris Nostri Rainardi Marx, martyrium pro fide susciperet suum amans Episcopi olim Trevirensis, atque Admini- apostolatum. stratoris dioecesani Roberti Brahm, Episco- In oppido Pirano d’Istria dioecesis Terge- pi titulo Mimianensis, necnon plurimorum stinae die vii mensis Septembris anno mcmxii aliorum Fratrum in Episcopatu multorumque natus est. Cum primum apud Iustinopolitanum christifìdelium explentes, de Congregationis et post Goritiense seminarium studiis dedis- de Causis Sanctorum consulto, auctoritate set operam, die xxvii mensis Decembris anno Nostra Apostolica facultatem facimus ut Ve- mcmxxxvi sacro ordine est auctus et statim ad nerabilis Serva Dei Maria Rosa (in saeculo: Civitatem Novam est missus, ut inter iuve- Margarita) Flesch, virgo, Fundatrix Instituti nes apostolatum explicaret. Cum superiorum Sororum Franciscalium a Beata Maria Virgine aestimationem sibi propter opus bene actum Angelomm, quae, Chrìsti passioni coniuncta, conciliaret, nominatus fuit «cappellanus expo- suam exegit vitam in caritate erga pauperio- situs» Villae Gardossi, qui locus ad paroeciam res, dolentes et derelictos, Beatae nomine in pertinet Buie d’Istria, ubi quieta communitas, posterum appelletur, eiusque festum die un- domibus magno rure dispertitis, vario sermone devicesima Iunii in locis et modis iure statutis loquebatur, quae requirebat prudentem pasto- quotannis celebrari possit. rem, qui varia diversaque componere valeret. In nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti. In pago illo sine viis, sed solummodo parvis Praeclara haec mulier insignes religiosae semitis instructo pedibus decurrendis, Ve- pietatis fideique testificationes dedit, quae nerabilis Dei Servus aegrotos invisere atque totam suam vitam Domino Deo omnino addi- Catechismum in ipsa villari area tradere so- xit atque pro Christi et Ecclesiae amore suam lebat. Annis illis effecit ut in illa parva aede, 286 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2 quasi paroeciali, novam vitam exigeret atque ti nomine in posterum appelletur, eiusque fe- iuvenes tranquillitatis serenitatisque haberent stum die undecima mensis Septembris, qua in locum. caelum ortus est, in locis et modis iure statutis Sacerdos Dei praesentia imbutus, spiritali quotannis celebrari possit. In nomine Patris et suo in diario sollicitudinem significabat de fi- Filii et Spiritus Sancti. delibus proxime curandis, de necessitate con- Quod autem decrevimus, volumus et nunc ciones curiose parandi, de Missa congruenter et in posterum tempus vim habere, contrariis pieque celebranda, de iuvenibus colendis. Hac rebus minime quibuslibet officientibus. de re Actionem Catholicam condiderat. Alteri- Datum Romae, apud Sanctum Petrum, sub us mundani belli calamitosi eventus etiam loca anulo Piscatoris, die VI mensis Octobris, anno illa Istriae remota affecerunt. Athei et christia- MMVIII, Pontificatus Nostri quarto. ni nominis osores amatum a populo pastorem aegre tolerabant. Primis anni mcmlvi mensibus De mandato Summi Pontificis campanarum sunt recisi funes, ut fideles impe- direntur quominus sacram aedem adirent. Odii Tharsicius card. Bertone aura adversus catholicos eorumque pastores Secretarius Status die xi mensis Septembris anno mcmxlvi ad manifestam persecutionem perduxit. Vespere illius diei Venerabilis Dei Servus clam captus 4. Decretum super miraculo intercessioni est et interemptus. Eius cadaver numquam est Beatae Baptistae Varano tributo inventum. Annorum decursu martyrii fama sic incre- Congregatio de Causis Sanctorum bruit ut Episcopus Tergestinus beatificationis declarationisque martyrii Causam per Proces- Camerinensis-S. Severini in Piceno, canon- sus ordinarii celebrationem incohaverit, qui izationis Beatae Baptistae Varano, in saeculo: anno mcmlvi inceptus ad finern tandem anno Camillae, Monialis Professae Ordinis S. Cl- mcmxcviii varias propter difficultates, perse- arae (1458-1524). cutione adversus Ecclesiam procuratas, est perductus. His peractis iure statutis rebus, post DECRETUM SUPER MIRACULO Congressum peculiarem Consultorum Theo- logorum diei viii mensis Ianuarii anno mmviii Beata Baptista Varano (in saec.: Camilla) et Sessionem ordinariam Patrum Cardinalium Camerini in Italia anno 1458 nata est. Civita- Episcoporumque diei iv mensis Martii anno tis Principis filia, nobili in sua familia pueri- mmviii, suffragiis faventibus, Nos Ipsi facul- tiam et adulescentiam degit, ostendens iam ab tatem fecimus ut Congregatio de Causis San- ineunte aetate singularem animi propensionem ctorum Decretum super martyrio die iii mensis ad Divina percipiensque prima vocationis si- Iulii anno mmviii ederet atque statuimus ut be- gna ad religiosam vitam. Urbinatensi in mo- atificationis ritus die iv mensis Octobris anno nasterio Sanctae Clarae vestem secundum re- mmviii Tergestina in urbe celebraretur. gulam Sancti Francisci induit, nomen Sororis Hodie igitur de mandato Nostro Venerabi- Baptistae suscipiens. Deinde una cum quibu- lis Frater Angelus Amato, Congregationis de sdam sodalibus in monasterium iuxta Cameri- Causis Sanctorum Praefectus, textum Littera- num se transtulit. rum Apostolicarum legit, quibus Nos in Be- Eius religiosae experientiae semper propria atorum numerum Venerabilem Servum Dei fuit ascetica exercitatio nec non mystica co- Franciscum Ioannem Bonifacio adscribimus: niunctio cum Christo, cuius Passionem prae- Nos, vota Fratris Nostri Eugenii Ravignani, cipue contemplabat. Episcopi Tergestini, necnon plurimorum alio- Praedita ingenio, humanis litteris religio- rum Fratrum in Episcopatu multorumque chri- sisque disciplinis copiose ornata, varia scripta stifidelium explentes, de Congregationis de eximiae religiositatis ex commentatione Sacro- Causis Sanctorum consulto, auctoritate Nostra rum Librorum et liturgicis operibus prodidit. Apostolica facultatem facimus ut Venerabilis Identidem abbatissa electa est et sua in ci- Servus Dei Franciscus Ioannes Bonifacio, pre- vitate socialibus in concordiis moderatrix fuit. sbyter et martyr, qui, leni studiosoque animo Suo in monasterio, die 31 mensis Maii anno ministerio pastorali se dicavit et pro Christo 1524, animam sancte reddit. Summus Pontifex vitam suam impendit in fide profitenda, Bea- Gregorius xvi anno 1843 decretum confirma- E POSTULATIONE GENERALI 287 tionis cultus a tempore immemorabili appro- atque die 16 Novembris 2009 in sessione or- bavit. Benedictus xvi die 19 mensis Decem- dinaria se congregaverunt Patres Cardinales bris anno 2005 decretum super virtutibus ab ea et Episcopi, Causae Ponente Exc.mo Domino exercitis promulgavit. Franco Croci Episcopo Ponentino in Piceno. Canonizationis respectu, Causae Postu- Et in utroque Coetu sive Consultorum sive latio iudicio huius Congregationis de Causis Cardinalium et Episcoporum, posito dubio an Sanctorum assertam subiecit quandam miram de miraculo divinitus patrato constaret respon- sanationem puellae Cleliae Ottaviani, qua Ca- sum affirmativum prolatum est. merini mense Septembri anno 1877 habita est Facta demum de hisce omnibus rebus Sum- et de qua disquisitum est in Processu Apostoli- mo Pontifici Benedicto XVI per subscriptum co super vita et virtutibus Beatae, qui celebra- Archiepiscopum Praefectum accurata rela- tus est iuxta Curiam Archidioecesis Cameri- tione, Sanctitas Sua vota Congregationis de nensis inter annos 1879 et 1881, cuius acta die Causis Sanctorum excipiens rataque habens, 18 Martii anno 1891 a Congregatione Rituum hodierno die declaravit: Constare de miraculo approbata sunt et a Summo Pontifice Leone a Deo patrato per intercessionem Beatae Bap- xiii die 8 insequentis mensis Aprilis confirma- tistae Varano (in saec.: Camillae), Monialis ta sunt. Professae Ordinis Sanctae Clarae, videlicet Parvula Clelia crescebat pravitatis immi- de celeri, perfecta ac constanti sanatione Cle- nutionisque corporis signa ostendens propter liae Ottaviani a “rachitismo”. defectum calcii, quod claras gravesque defor- Hoc autem decretum publici iuris fieri et mationes ossium generavit, liberum incessum in acta Congregationis de Causis Sanctorum prohibens. Puellula propter deformationes se Summus Pontifex referri mandavit. sustinere nequibat ita ut vix paucissimos gres- Datum Romae, die 19 mensis Decembris sus una cum auxilio alicuius adulti aut bacu- A.D. 2009. lorum facere posset. Medici eam insanabilem iudicaverunt. Familiae amica puellae cum Be- † Angelus Amato, S.D.B. atae Baptistae Varano reliquias in ecclesia ad Archiepiscopus tit. Silensis - Praefectus publicam venerationem exposituras esse com- perisset, puellulam in eum locum deduxit et † Michaël Di Ruberto orans aliquanto stetit, Beatae intercessionem Archiepiscopus tit. Biccarensis invocans ad puellulam aegrotam sanandam. a Secretis Tres post dies, egressa ab ecclesia, Cleliam humi ponens, eam ad se venire sollicitavit, tunc puellula, sine aliquo auxilio, consurrexit 5. Decretum super virtutibus Beati Iacobi et libere primos gradus fecit. Illyrici de Bitecto Ab illo die puellulae salutis confirmationes eo evidentes fuerunt ut sine impedimentis li- Congregatio de Causis Sanctorum bera et vivax suis in motibus crescere posset. Evidens est concursus temporis et conse- Barensis-Bituntinae, Canonizationis Beati quentia inter Beatae Baptistae Varano invo- Iacobi Illyrici de Bitecto, Laici professi ex Or- cationem et sanationem puellulae Cleliae Ot- dine Fratrum Minorum, (1400-1496). taviani quae deinceps naturali socialique vita pollens sana fuit. DECRETUM SUPER VIRTUTIBUS De sanatione, mira aestimata, iuxta Curiam Archiepiscopalem Camerini-Sancti Severini «Beati mundi corde, quoniam ipsi Deum in Piceno celebrata est inter annum 2004 et videbunt (Mt 5,8). Vere mundi corde sunt, qui 2007 lnquisitio Dioecesana cuius iuridica va- terrena despiciunt, caelestia quaerunt et sem- liditas ab hac Congregatione per decretum diei per adorare et videre Dominum Deum vivum 15 Februarii anno 2008 est approbata. et verum mundo corde et animo non desistunt» Consilium Medicorum huius Dicasteri in (S. Franciscus Assisiensis, Admonitiones, 16). sessione diei 18 Iunii anno 2009 declaravit Humilis Frater Minor Iacobus de Bitecto, sanationem, celerem, perfectam, constantem quem Summus Pontifex Clemens PP. xi, feli- et ex scientiae legibus inexplicabilem fuisse. cis recordationis, die 29 mensis Decembris an- Die 22 Septembris anno 2009 Congressus auc- no 1700 titulo Beati honestavit, plenam vixit tus est Peculiaris Consultorum Theologorum, evangelicam mundorum corde beatitudinem, 288 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2 perfecti religiosi omnino Dei consecrati in vita cordia et suavitatem gratiae diffundebat. sua consummans virtutes. Licet iam provectae esset aetatis, Frater Ia- In civitate Iadere in Dalmatia Beatus anno fe- cobus iam fractas vires suas impendit, ut ae- re 1400 natus est. In familiari paupertate aequo grotis adsisteret. Caritate erga omnes egenos, vultu ac laeto christianae conversationis am- praesertim in creberrimis siccitatibus, prae- plexu iuventutem degit, donec, dum tricesimum fulsit et numquam remisit quominus aquam primum aetatis annum agebat, patriam reliquit ex puteo Conventus exhaustam distribueret. et una cum aliis incolis suis in Apuliam migra- Grassante labe anno 1483, usquequaque inter- vit, ut stabilem laborem quaereret. Adventum fuit, ut omnibus benefaceret, aegrotos sanaret, Domini hic praestolatus est, qui perfectissimum incertos illuminaret, miserias extolleret et ac- certissimumque ei ostendebat Evangelii iter. tis operibusque viam regalem caritatis collu- Pro amore paupertatis decalceatus, Paupercu- straret. Hucusque pervenit, ut vitam ipsam, ad li Assisiensis filius esse valde exoptans, apud tantae labis liberationem a Deo impetrandam, Conventum franciscanum Bitectinum acceptus utpote holocaustum offerret. Acerba eius vale- est, in quo professionem religiosam emisit. tudo, quam perdolens flexio corporis et surdi- In hac nova patria Beatus Iacobus uti sim- tas fere summa saeviter adauxit, prorsus hanc plex frater laicus praestitit. Oboedientia ei iden- suipsius oblationem Domino consecuta est. tidem officia sacristae, obsonatoris, hortulani Soror mors vitam eius meritis effertam in commisit et mendici stipem pro bono fratrum Conventu Bitecti, anno fortasse 1496, abstulit. sociorum quaeritantis. Muneribus laeto ac be- Corpus eius, quod viginta circiter annos post nigno corde functus est, operis suae gratiam de- mortem incorruptum inventum est, etiamdum votionis et orationis spiritu exercens. Constans asservatur in Sanctuario ei dicatum, quo per- fuit Regulae eius observantia, mira simplicitas, multi devote accedunt peregrini, ut consolatio- summa in eo mundi rerum abiectio. Conventus nem et lucem fidei inveniant. Sanctae Mariae apud Insulam Conversani, San- Summus Pontifex Clemens XI die 29 men- cti Petri Barensis, Sanctae Mariae Angelorum sis Decembris anno 1700 eum in numerum apud Cassanum in Murgiis et Sancti Francisci Beatorum rettulit. de Bitecto eius gavisi sunt benignitatis, man- Cum cultus Beati, qui iam a longo tempore suetudinis, modestiae actuositatisque moribus. effulsit, non modo in Italia, sed etiam peregre, Contemplationi usque ad mysticam caelitum propagatus esset, die 27 mensis Iunii anno communionem deditus, Frater Iacobus pecu- 1989 apud Curiam Barensem-Bituntinam Ca- liarem erga Beatissimam Virginem Mariam nonizationis Causa inita est per celebrationem pietatem coluit, quam inde ab infantia elegit uti Inquisitionis Dioecesanae super continuatione principem consiliorum ministram, magistram et famae sanctitatis necnon super virtutibus. Po- matrem. Prophetiae denique miraculorumque sitione anno 1998 confecta, die 30 mensis No- dono Deus eum quoque ditare voluit. vembris anno 1999, in sessione Consultorum Humilitas, discessus a mundo et silentium Historicorum et die 7 mensis Novembris an- conversationis eius fuerunt insignia, sicut et no 2008 in Congressu Peculiari Consultorum substantialis rerum naturae exquisitio. Quae vi- Theologorum prospero cum exitu disceptatum tae lineamenta eum minime vero ad solitudinem est, iuxta consuetudinem, an Beatus more he- duxerunt, magis autem ad maiorem sollecitu- roum virtutes christianas exercuisset. dinem amoris, servitii, proximitatis et caritatis Patres Cardinales et Episcopi in Sessione erga pauperes. Frater Iacobus fuit, temporibus Ordinaria diei 27 mensis Octobris anno 2009, suis, equidem pacis et concordiae seminator. audita relatione Excellentissimi Domini Mar- Post annum 1480 Bitectum destinatus est, celli Semeraro, Episcopi Albanensis, Causae ubi initium dederat religiosae suae conversatio- Ponentis, professi sunt Beatum Iacobum Il- nis mandatis sancti Francisci accommodatae. lyricum virtutes theologales, cardinales iisque Vinculum eius peculiare cum civibus huius no- adnexas in modum heroum coluisse. bilis civitatis in dies corroboratum est et usque Facta demum de hisce omnibus rebus Sum- ad diem supremum profecit. Stipem quaeritans, mo Pontifici Benedicto xvi per subscriptum non modo omnes proventus pro amore Dei po- Archiepiscopum Praefectum accurata rela- stulavit, sed omnibus etiam, quas visitabat, fa- tione, Sanctitas Sua vota Congregationis de miliis lucem simplicis illius et efficacis verbi Causis Sanctorum excipiens rataque habens, Evangelii attulit. Quocumque perveniret, pa- hodierno die declaravit: Constare de virtuti- cem et bonum ominabatur, omnium conciliabat bus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in E POSTULATIONE GENERALI 289

Deum tum in proximum, necnon de cardinali- matribus asperis agrorum operibus occupatis bus Prudentia, Iustitia, Temperantia et Forti- ipsi commissum omni studio et curis respicie- tudine iisque adnexis in gradu heroico Beati bat, puellarum institutioni aegrotorumque cu- Iacobi Illyrici de Bitecto, laici professi ex Or- ris, eo tantum ut omnes in Deum adverteret, dine Fratrum Minorum, in casu et ad effectum sese statuit consecrari. Dum decimum sextum de quo agitur. aetatis annum agebat aetatis, votum virginita- Hoc autem decretum publici iuris fieri et tis emisit, e quo Congregationis religiosae fun- in acta Congregationis de Causis Sanctorum dandae iam trahere incepit afflatum. Summus Pontifex referri mandavit. Spiritu Sancto duce, alacritate fidei Serva Datum Romae, die 19 mensis Decembris Dei temporum signa legere valuit, qui ea pra- anno Domini 2009. esertim tempestate profundis humani cultus et coevae societatis mutationibus laborabantur, † Angelus Amato, S.D.B. atque plurium aberrationum in defectu insti- Archiepiscopus tit. Silensis - Praefectus tutionis ac patenti in ignorantia deprehendit causam. Paschario itaque Ripariolum migra- † Michaël Di Ruberto vit, parvum iuvenum mulierum coetum si- Archiepiscopus tit. Biccarensis bi socians, quae ipsius mentem ac proposita a Secretis communicabant. Licet adultae iamiam aetatis, Scholam a Iesu in vico Sancto Georgio Cana- vensi frequentare voluit, ut ad missionem edu- 6. Decretum super virtutibus Servae Dei cationis sese compararet. Antoniae Mariae Verna Anno 1806, licentiam «Recessum» pro Fi- liabus a Caritate sub tutela Immaculatae Con- Congregatio de Causis Sanctorum ceptionis Beatissimae Mariae Virginis consti- tuendi primitus petiit. Hoc Matris Dei titulum Eporediensis, Beatificationis et Canoniza- fundatrix singulari cultu prosecuta est, delegit tionis Servae Dei Antoniae Mariae Verna, Fun- et filiabus suis commostrare voluit tamquam datricis Instituti Sororum Caritatis ab Immacu- fontem « salvificae Christi caritatis » partici- lata Conceptione v.d. «d’Ivrea» (1773-1838). pationis. Diutina hinc vicissitudo iniit, quae indulgentem Servae Dei divinae voluntati ani- DECRETUM SUPER VIRTUTIBUS mi docilitatem patefecit, necnon profundum spiritum fidei et orationis et firmissimam ope- «Hoc in opere peculiaria perspicio signa ris post frustrationes resumendi constantiam. supernae Providentiae». Nam, licet post multiplices ambages tantum Infinita fides in divina Providentia, quam et viginti duo annos dissensionum et discor- humilis Serva Dei Antonia Maria Verna vita diarum, Regias Licentias, quae Institutum eius et operibus professa est, his propheticis verbis religiosum recognoverunt, adepta est. ab ipsa ad Episcopum Eporediensem relatis Anno 1830, nova vero prorupit procella, summopere personat. cum in Pedemonte multa Instituta religiosa Serva Dei in vico Paschario de Ripariolo Ca- mulierum consociare temptatum est. Quod navensi prope Eporediam in regione Pedemon- Antoniae Mariae gravissimum et acerbissi- tana die 12 mensis Iunii anno 1773 e rustica mum fuit onus, quod omnia evertere videbatur locupleti familia felicis condicionis solidisque et Institutum nuper fundatum pertrahere, ut in christianis praeceptis informata nata est et ipsa alium cum indubia genuini fervoris amissione ortus die ad fontem baptismalem ducta per sa- conflueret. Serva Dei autem silere maluit ac cramentum regenerationis Christo incorporata. legitima iura seponere: orationem corrobora- In tranquillitate familiaris vitae infantiam vit, impensius supernae Providentiae, cui opus degit serenam: simplicis impigraeque fidei suum commendaverat omne, fidem excoluit et exemplo parentes dulcedinem orationis eam etiam per humiliationes et tribulationes even- docuerunt et ad actuosam vitae paroecialis tus prudentia sapientiaque rexit, ut oriens eius navitatem direxerunt ac puella vero animum Congregatio naturam et lineamenta sua cum benignum, ingenium vividum, indolem expe- instantiis temporum consentanea servaret. ditam atque cor mite et misercors mox pandit. Die 27 mensis Novembris anno 1835, In- Iam inde a prima aetate Antonia Maria, stitutum nomine «Sororum a Caritate sub tu- quae amabiliter puerorum parvum agmen a tela Sanctissimae Conceptionis Beatae Mariae 290 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2

Virginis» nuncupatum ab Episcopo Epore- celli Semeraro, Episcopi Albanensis, Causae diensi approbatum est. Ponentis, professi sunt Servam Dei Antoniam Imago spiritualis Servae Dei, etiam inter Mariam Verna virtutes theologales, cardinales contentiones, magis magisque ad maturitatem iisque adnexas in modum heroum coluisse. usque crebruit, quae ferventi suipsius oblatio- Facta demum de hisce omnibus rebus Sum- ne Domino in oratione magnaque suavitate ac mo Pontifici Benedicto xvi per subscriptum benignitate servitii summopere pandebatur. Archiepiscopum Praefectum accurata relatio- Anno 1837, duas Sorores, quae asylum pro ne, Sanctitas Sua vota Congregationis de Cau- pueris Riparioli fundandi receperant mandatum, sis Sanctorum excipiens rataque habens, ho- Mediolanum misit, ut recentissimas paedago- dierno die declaravit: Constare de virtutibus giae vias et rationes ubique paulatim inceden- theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in De- tes apprehenderent. Die l7 mensis Iulii eiusdem um tum in proximum, necnon de cardinalibus anni, enim, apud Recessum Sororum primum in Prudentia, Iustitia, Temperantia et Fortitudi- Pedemonte asylum puerorum ortum est. ne iisque adnexis in gradu heroico Servae Dei Hoc in loco fundatrix ultimos annos vitae Antoniae Mariae Verna, fundatricis Instituti degit puerorum curae puellarumque institu- Sororum a Caritate Immaculatae Conceptio- tioni dedita, semper ad Sorores prompta sup- nis de Eporedia seu vulgo dictarum « d’Ivrea plendas, quae apostolatui infirmorum pau- », in casu et ad effectum de quo agitur. perumque exterius attenderent. Humilis ac Hoc autem decretum publici iuris fieri et tenera eius praesentia exemplo et verbo instau- in acta Congregationis de Causis Sanctorum rationem communitatis religiosae post acer- Summus Pontifex referri mandavit. bos iniquitatum annos vivificavit. Eximium Datum Romae, die 19 mensis Decembris testimonium vitae religiosae in sinceritate et A.D. 2009. cohaerentia consummatae praebuit. Extremae Servae Dei admonitiones ad filias crucifixus, † Angelus Amato, S.D.B. tabernaculum, immaculata Virgo et corona Archiepiscopus tit. Silensis - Praefectus marialis: «Ecce, arma vestra – inquit – turres vestrae fortitudinis, verum solacium vestrum». † Michaël Di Ruberto Corpus eius, licet firmae valetudinis, tantis Archiepiscopus tit. Biccarensis difficultatibus iam infractum viribus, gradatim a Secretis frangi incepit, ut, fere inopinato, die 25 mensis Decembris anno 1838, dum campanae conci- nebant Missam in Nativitate Domini nuntian- 7. Decretum super virtutibus Servae Dei tes, Antonia Maria, fletu concivium suis cir- Mariae Clarae Seraphinae a Iesu Farolfi cumfusa, qui innumeri exsequiis interfuerunt, testimonium praebentes ipsius sanctitatis, do- Congregatio de Causis Sanctorum mum caelestem Patris repeteret. Hanc ob celebratam Servae Dei sanctitatis Foroliviensis-Brittinoriensis, Beatifica- famam a die 6 mensis Aprilis anno 1937 ad di- tionis et Canonizationis Servae Dei Mariae em 20 mensis Martii anno 1939 apud Curiam Clara Seraphinae a Iesu Farolfi (in saeculo: Eporediensem Beatificationis et Canonizatio- Franciscae), Fundatricis Sororum Clarissa- nis Causa inita est per celebrationem Proces- rum Franciscalium Missionariarum a Sanc- sus Ordinarii. Cum de Causa antiqua ageretur, tissimo Sacramento (1853-1917). anno 1963 peculiaris Commissio Historica constituta est ad utilia documenta perquiren- DECRETUM SUPER VIRTUTIBUS da. Decretum validitatis tandem die l0 Iulii an 1992 editum est. «Ite et amorem Iesu eucharistici succendite Positione confecta, die 20 mensis Februarii et omnibus afferte. Vosmetipsas sanctificate, anno 2009, iuxta consuetudinem, in Congressu dein alios. Et semper magna caritate utimini». Peculiari Consultorum Theologorum prospero Testamentum spiritale Servae Dei Mariae cum exitu disceptatum est an Serva Dei more Clarae Seraphinae a Iesu (in saeculo: Fran- heroum virtutes christianas exercuisset. ciscae Farolfi), his in ultimis verbis eius col- Patres Cardinales et Episcopi in Sessione lectis, mira virtute exprimit fervorem con- Ordinaria diei l7 mensis Novembris anno 2009, templationis et ardorem missionis, quos ipsa audita relatione Excellentissimi Domini Mar- tamquam pretiosam hereditatem novae fami- E POSTULATIONE GENERALI 291 liae religiosae e corde eius suscitatae et in ube- Opus autem pro puellis instituendis a Serva ri Sancti Francisci arbore innisae relinquere Dei susceptum adeo in dies auxit, ut alia col- voluit. legia aperire oporteret, anno 1881 Palagani et Serva Dei, tertia ex novem filiis, in vico anno 1891 Balnei Romaniolae. Tussiniano apud Forum Cornelii, prope Bono- Molestae vero dissensiones intra fraterni- niam, die 7 mensis Octobris anno 1853 nata tatem principem, sicut et invidiae in locorum est. Ad fontem baptismalem insequenti die re- adiuncta Ecclesiae infensa irrepentes, exortae generata, nomina sumpsit Franciscae Angelae sunt, quae summum prosecutionis discrimen Iustinae Birgittae. Die 18 mensis Aprilis anno Collegio Foroliviensi conflaverunt. Mense Iu- 1861 Confirmationis et biennio post Primae lio anni 1893, ut opus suum ex calamitatibus Communionis aucta est sacramentis. eriperet, Soror Seraphina una cum octo sociis In familia profunda christiana pietate infor- atque omnibus educandis, quae locus erat sa- mata primariam recepit institutionem, iam inde lubrior atque hospitio magis idoneus, in Abba- a pueritia toto corde mandatis adhaerens fidei tiam Sanctae Mariae de Urano apud Brittino- ac praesertim fervidam vitam eucharisticam rum, prope Forum Livii, se traiecit. colens cotidiana sacrificii Missae participatio- Tempus autem passionis nondum expleve- ne innisam. Tantus eius fervor adeo in dies ex- rat. Nam, Dominus, quem Serva Dei una cum crevit, ut verus spiritus missionis, quo postea, sociis susceptura erat, novum apostolatum la- fundationis tempore, ipsa enituit, in ea adhuc vacro novo quoque emundari disposuit. Homi- puella, quae modo decimum agebat aetatis an- num dissensionibus perseverantibus, pro longo num, patuit, cum sibi propositum erat, infantili temporis intervallo, quod ipsa «vicennale mart- iucunditate impellente, ut ad missiones effu- yrium» nuncupavit, Soror Seraphina numquam geret, sicut scripto ipsa testata est in Memoriis firmas spes dimisit, sed, aliorum eximiis spiri- suis affirmans: «Iam inde ab aetate rationis vo- tualibus dotibus suffultorum coadiuvante con- cationem ad vitam religiosam actuosae conver- silio, ardenter discernere exquisivit voluntatem sationis mihi immanuit, cum totum cor exinde divinam, cui omni animi firmitate fidelis per- pervasisset desiderium iuvenibus proficiendi et mansit. Humilitatis atque officii spiritu, Serva missionibus operam suppeditandi». Dei pro obtrectatoribus suis orabat et omnibus Ad hanc ardentem iuventutis provehendae invigilabat adiunctis, ut caritatem desideriu- voluntatem perficiendam, Serva Dei titulum mque suum omnibus benefaciendi ostenderet. academicum magistrae adepta est, ut naviter Die 1 mensis Maii anno 1898, sub praesidio in apostolatum apud scholas exercendum in- Beatae Mariae Virginis Matris Pulchri Amo- cumberet, et simul, incommodis quibusdam ris, Soror Seraphina, octo sociae eius et quin- superatis a ­familia eius intermissis, Foro Livii que novitiae professae sunt Regulam Sanctae inter Sorores Tertii Ordinis Sancti Francisci a Clarae Assisiensis in manibus Episcopi Britti- Sancta Elisabeth ingressa est, quae tunc colle- norensis. A die illa initium capiebant Clarissae gium pro puellis administrabant. Sancti Francisci Missionariae a Sanctissimo Anno 1874 ad novitiatum admissa est et die Sacramento, quae in Ecclesia, Sancta Clara 28 mensis Octobris anno 1875 professionem duce, munus exercerent ipsius Sanctissimae religiosam emisit, nomen sumens Seraphinae Virginis missionis persequendae, scilicet ut ab Inflammato Corde Iesu. Serva Dei, cui ia- vita ac operibus Iesum eucharisticum praedi- maiam gubernatio collegii commissa est, co- carent et mundo Christum communicare per niungere valuit necessitates vitae religiosae ubique terrarum orbis nomen eius conclaman- muneribus laboris, in quo mox singulares vir- tes, usque ad remotissimas gentes, apud quas tutes ostendit magistrae, peculiaribus etiam of- omnes se conferre recusabant. ficiis summae utilitatis pro illius scholasticae Iamiam viribus infracta corpore, sed spiri- institutionis augmento fungens. Sed ob nimia tu corroborata, Serva Dei, pietate suipsius fi- laboris munera, necnon ob caeli hostilitatem et liarum circumfusa, mane die 17 mensis Iunii monasterii vitae austeritatem, valetudo eius se- anno 1917 in Abbatia Brittinorensi pie in Do- vere ruit: Soror Seraphina enim gravi typhoidi mino quievit. febri correpta est, e qua mire liberata est anno Hanc ob celebratam Servae Dei sanctitatis 1878, Beati Pii Papae ix intercessione, qui tunc famam a die 1 mensis Maii anno 1968 ad di- temporis nuper occubuerat. Insequentibus an- em 23 mensis Augusti anno 1970 apud Curiam nis tamen alii quoque morbi valetudinem eius Brittinoriensis Beatificationis et Canonizatio- minati sunt. nis Causa inita est per celebrationem Proces- 292 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2 sus Ordinarii, cuius auctoritas et vis iuridica vi Dei Iunii Tinarelli, viri laici, sodalis Piae a Congregatione de Causis Sanctorum decreto Unionis Primariae Silentium a Cruce Opera- diei 23 mensis Iunii anno 1995 probatae sunt. riorum (1912-1956). Positione confecta, die 24 mensis Februarii anno 1998, iuxta consuetudinem, in Congres- DECRETUM SUPER VIRTUTIBUS su Consultorum Historicorum et die 15 mensis Iunii anno 2007 in Congressu Peculiari Con- «Quisquis Domino omnino sese commen- sultorum Theologorum prospero cum exitu dat, amplius nec patitur, nec crucis sibi com- disceptatum est an Serva Dei more heroum missae amplius percipit pondus, sed quod virtutes christianas exercuisset. passiones sapiat gaudet, se iuxta Iesum affigi Patres Cardinales et Episcopi in Sessione cruci laetatur». Ordinaria diei 28 mensis Octobris anno 2008, Vivida haec verba a Servo Dei Iunio Tina- audita relatione Excellentissimi Domini Petri relli litteris commissa mirum eius intellectum Iacobi De Nicolò, Archiepiscopi titularis Mar- gratiae informant, qui salvifici dolori Redem- tanaënsis, Causae Ponentis, professi sunt Ser- ptoris eum sociavit. vam Dei Mariam Claram Seraphinam a Iesu Venerabilis Servus Dei Interamnae in Um- (in saeculo: Franciscae) Farolfi virtutes theo- bria die 27 mensis Maii anno 1912 ortus est, logales, cardinales iisque adnexas in modum tertius ex operariorum familia natus. Ad bap- heroum coluisse. timalem fontem die 2 mensis Iunii anno 1913 Facta demum de hisce omnibus rebus Sum- ductus, nomina Iunium Antonium Iosephum re- mo Pontifici Benedicto xvi per subscriptum cepit. Adulescentiam degit oratorium iuvenum Archiepiscopum Praefectum accurata rela- Sancti Gabrielis a Virgine Perdolente frequen- tione, Sanctitas Sua vota Congregationis de tans, ubi humana et spiritualis eximia institutio, Causis Sanctorum excipiens rataque habens, qua enutritus est, omnes annos eum fulsit. Do- hodierno die declaravit: Constare de virtuti- minus Iosephus Lombardi, fundator et animator bus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in oratorii, ei fuit feliciter inventus amicus, pater et Deum tum in proximum, necnon de cardinali- tristis in angustiis magister. In Pentecoste anni bus Prudentia, Iustitia, Temperantia et Forti- 1923 ad eucharisticas dapes accessit et sacra- tudine iisque adnexis in gradu heroico Servae mentum Confirmationis suscepit. Dei Mariae Clarae Seraphinae (in saeculo: Dum decimum tertium aetatis annum age- Franciscae) Farolfi, fundatricis Sororum Cla- bat, Iunius operam incepit exercere primum rissarum Franciscalium Missionariarum a uti discipulus typographicae artis, dein mecha- Sanctissimo Sacramento, in casu et ad effec- nicae, ac demum apud industrias ferramenta- tum de quo agitur. rias civitatis suae natalis assumptus est. Con- Hoc autem decretum publici iuris fieri et suetudine aliorum operariorum capta, qui haud in acta Congregationis de Causis Sanctorum infrequenter sensibus motibusque Ecclesiae Summus Pontifex referri mandavit. infensis pervadebantur, nullo timore retentus Datum Romae, die 19 mensis Decembris iuvenis Actionis Catholicae socii testimonium anno Domini 2009. simplicitatis morum et difficultatum consen- sus praebuit, qui, laborem tamquam gratiam † Angelus Amato, S.D.B. reputans, exemplo suae conversationis omnes Archiepiscopus tit. Silensis - Praefectus summopere praecipiebat. Christianae familiae generandae cupidus, † Michaël Di Ruberto viginti unum annos habens cum iuveni mulie- Archiepiscopus tit. Biccarensis re solitus est. Dominus, autem, in reconditis a Secretis suae voluntatis aliam viam sanctificationis Servum Dei ambulare disposuit. Nam, prima signa funesti morbi se ostendere ceperunt, 8. Decretum super virtutibus Servi Dei Iu� scilicet polyarthritidis anchyloticae seu mo- nii Tinarelli tuum articulationum totius corporis amissio- nem provocantis, quae etenim eum prorsus Congregatio de Causis Sanctorum invalidum reddidit. Post legitimam animi defectionem, iuvenis fidenter periculum op- Interamnensis-Narniensis-Amerinae, Bea- petere valuit, novam fulgidioremque aetatem tificationis et Canonizationis Venerabilis Ser- vitae reserens. E POSTULATIONE GENERALI 293

Sponsalibus diremptis, desiderio sensum adhuc increvit, a die 16 mensis Aprilis anno doloris comperiendi eumque vivificandi fla- 1983 usque ad diem 12 mensis Decembris grans, Beatae Mariae Virgini se consecravit. anno 1988 apud Curiam Interamnensem- Oblitus sui, donum sanationis iam non ef- Narniensem-Amerinae Inquisitio Dioecesana flagitavit, quam fortitudinem potius novae celebrata est, cuius auctoritas et vis iuridica condicionis tamquam suipsius pro mundo a Congregatione de Causis Sanctorum decre- immolationis amplectendae. Peregrinationi- to diei 15 mensis Martii anno 1996 probatae bus quibusdam apud marialia sanctuaria Lau- sunt. Positione confecta, iuxta suetum morem, reti, Regis, Oropae et Lapurdi obiit, benigno die 26 mensis Iunii anno 2009, in Congressu saepius sub auxilio consociationis illius, cui Peculiari Consultorum Theologorum prospero nomen « Unio Nationalis Italica pro Aegro- cum exitu disceptatum est an Servus Dei more tis Lapurdum et ad Sanctuaria Internationa- heroum virtutes christianas exercuisset. lia Transvehendis » seu « U.N.I.T.A.L.S.I. », Patres Cardinales et Episcopi in Sessio- cuius vexilli ortui Interamnae potissime fa- ne Ordinaria diei 15 mensis Decembris anno vit. Anno 1949, apud cryptam Lapurdensem 2009, audita relatione Excellentissimi ac Re- fundatorem Silentium a Cruce Operariorum, verendissimi Domini Marcelli Semeraro, Epi- Servum Dei Dominum Aloysium Novarese, scopi Albanensis, Causae Ponentis, professi provide oppetiit. Consonantia spiritualitatis sunt Servum Dei virtutes theologales, cardina- cum eo plene percepta, alacri animo eidem les iisque adnexas in modum heroum coluisse. Consociationi adhaesit, in ea vota religiosae Facta demum de hisce omnibus rebus Sum- consecrationis die 1 mensis Novembris anno mo Pontifici Benedicto xvi per subscriptum 1951 emittens. Archiepiscopum Praefectum accurata rela- Exinde, Servi Dei spiritualitas penitus al- tione, Sanctitas Sua vota Congregationis de tior facta est ac praesertim remissio culparum, Causis Sanctorum excipiens rataque habens, conversio peccatorum, subsidium Ecclesiae et hodierno die declaravit: Constare de virtuti- Summo Pontifici et confirmatio sacerdotum, bus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in qui praecipue mole difficultatum laborati es- Deum tum in proximum, necnon de cardinali- sent, fecit verum specimen mira sollicitudine ab bus Prudentia, Iustitia, Temperantia et Forti- ipso circumspectum, quod oratione ac volunta- tudine iisque adnexis in gradu heroico Servi ria poenarum oblatione tenaciter contendit. Dei Iunii Tinarelli, laici, socii Piae Unionis Fulgidum exemplum laici consecrati, Iu- Primariae Silentium a Cruce Operariorum, in nius aequo ac ridenti vultu infirmitatem suam casu et ad effectum de quo agitur. permensus est, quam in valentiam reformare Hoc autem decretum publici iuris fieri et valuit, sicut et humiliationem in constantem in acta Congregationis de Causis Sanctorum cum Domino gloriae coniunctionem. Summus Pontifex referri mandavit. Amor Domini Dei ex vultu eius non per sa- Datum Romae, die 19 mensis Decembris pientiam verborum translucebat, sed per sim- anno Domini 2009. plicitatem animi et gestus. Quisquis enim eum visitabat, solamen reperiebat et lucem interio- † Angelus Amato, S.D.B. rem, ipsum agnoscens verum spei praeconem. Archiepiscopus tit. Silensis - Praefectus Die 8 mensis Septembris anno 1952, Servus Dei sese a Summo Pontifice Pio xii in audientia † Michaël Di Ruberto recipi gavisus est, e quo donum specialis bene- Archiepiscopus tit. Biccarensis dictionis et coronae marialis tulit, quam devo- a Secretis tissime usque ad mortem servavit. Nulla mani- festa ingravescente valetudine, die 14 mensis Ianuarii anno 1956 in Domino diem obiit. 9. Ponens in Causa Servi Dei Iuniperi Coc� Ad nuntium eius vita excessus turba ingens chi eligitur Interamnensium concurrit, ut tantum salutaret virum et exsequiis quoque interesset. Trede- Congregatio cim post annos corpus eius, singulari populi de Causis Sanctorum multitudinis comitatu, translatum est et in ca- thedrali Interamensi inhumatum. Prot. N. 1996-14/l0 Ob sanctitatis famam, quae iam tempo- Veliterna-Signina, Beatificationis et Ca- re vitae in mundo effulserat et post mortem nonizationis Servi Dei Iuniperi (in saeculo: 294 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2

Antonii Cocchi), Sacerdotis professi Ordinis bilis Servae Dei, clausum sigillisque munitum Fratrum Minorum. in actis eiusdem Congregationis, aperiri possit. Cum Causa Beatificationis et Canonizationis Haec Congregatio, attentis expositis, pro Servi Dei Iuniperi (in saeculo: Antonii Cocchi), gratia iuxta preces benigne annuit: servatis de Sacerdotis professi Ordinis Fratrum Minorum, cetero omnibus de iure servandis. Contrariis suo indigeat Ponente, Rev.mus P. Ioannes Io- non obstantibus quibuslibet. sephus Califano, Generalis eiusdem Datum Romae, ex aedibus eiusdem Con- Ordinis, ab hac Congregatione de Causis San- gregationis, die 24 mensis Aprilis A.D. 2010. ctorum petit ut, ex Patribus eidem Congrega- tioni praepositis, Ponentem praefati Servi Dei † Angelus Amato, S.D.B. Causae eligere ac deputare benigne dignetur. Archiepiscopus tit. Silensis - Praefectus Haec Congregatio, attentis expositis, preci- bus annuit, et Exc.mum ac Rev.mum Dominum † Michaël Di Ruberto D. Marcellum Semeraro, Episcopum Albanen- Archiepiscopus tit. Biccarensis sem, Ponentem Causae Beatificationis et Cano- a Secretis nizationis Servi Dei Iuniperi (in saeculo: Anto- nii Cocchi), omnibus cum iuribus et facultatibus 11. Validitas iuridica Inquisitionis Dioece� necessariis et opportunis, elegit et nominavit. sanae super miraculo in Causa Beatae Contrariis non obstantibus quibuslibet. Mariae Franciscae Schervier declaratur Datum Romae, ex aedibus eiusdem Con- gregationis, die l9 mensis Aprilis A.D. 2010. Congregatio de Causis Sanctorum

† Angelus Amato, S.D.B. Prot. N. 35-60/10 Archiepiscopus tit. Silensis - Praefectus Aquisgranensis seu Coloniensis, Canoniza- tionis Beatae Mariae Franciscae Schervier, † Michaël Di Ruberto Virginis, Tertii Ordinis Sancti Francisci Fun- Archiepiscopus tit. Biccarensis datricis Sororum Pauperum Sancti Francisci. a Secretis In Ordinario Congressu, die 14 mensis Maii huius anni 2010 celebrato, haec Congregatio de Causis Sanctorum sequens dubium discep- 10. Facultas Transumptum Inquisitionis tavit, nimirum: “An constet de validitate Inqui- Dioecesanae Suppletivae in Causa Ve� sitionis Dioecesanae, apud Curiam ecclesias- nerabilis Servae Dei Mariae Margaritae ticam Cincinnatensem peractae, super asserta Diomirae a Verbo Incarnato aperiendi mira sanatione domini Thomae Siemers, inter- cessioni Beatae Mariae Franciscae Schervier, Congregatio de Causis Sanctorum Virginis, Tertii Ordinis Sancti Francisci et Fundatricis Sororum Pauperum Sancti Fran- Prot. N. 2668-5/10 cisci, tributa: testes sint rite recteque exami- Florentina, Beatificationis et Canonizatio- nati et iura producta legitime compulsata in nis Venerabilis Servae Dei Mariae Margaritae casu et ad effectum de quo agitur”. Diomirae a Verbo Incarnato (in saeculo: Mar- Haec Congregatio, attento voto ex officio iae Allegri), Religiosae professae Congrega- redacto reque diligenter perpensa, rescripsit: tionis Stabilitarum in Caritate Boni Pastoris. Affirmative, seu constare de validitate praefa- Rev.mus P. Ioannes Iosephus Califano, tae Inquisitionis Dioecesanae in casu et ad ef- O.F.M., Postulator legitime constitutus in fectum de quo agitur, sanatis de iure sanandis. Causa Beatificationis et Canonizationis Ve- Contrariis non obstantibus quibuslibet. nerabilis Servae Dei Mariae Margaritae Dio- Datum Romae, ex aedibus eiusdem Con- mirae a Verbo Incarnato (in saeculo: Mariae gregationis, die 14 mensis Maii A.D. 2010. Allegri), Religiosae professae Congregationis Stabilitarum in Caritate Boni Pastoris, ab hac † Angelus Amato, S.D.B. Congregatione de Causis Sanctorum petit ut Archiepiscopus tit. Silensis - Praefectus Transumptum Inquisitionis Dioecesanae Sup- pletivae, apud Curiam ecclesiasticam Floren- † Michaël Di Ruberto tinam peractae, super vita et virtutibus necnon Archiepiscopus tit. Biccarensis fama sanctitatis et signorum eiusdem Venera- a Secretis E POSTULATIONE GENERALI 295

12. Relator Causae Servae Dei Reginae Ma� cam Liburnensem. Contrariis non obstantibus riae Vattalil nominatur quibuslibet. Datum Romae, ex aedibus eiusdem Con- Congregatio de Causis Sanctorum gregationis, die 31 mensis Maii A.D. 2010.

Roma, 22 maggio 2010 † Angelus Amato, S.D.B. Archiepiscopus tit. Silensis - Praefectus Prot. N. 2553-5/10 Il Congresso Ordinario di questo Dicastero, † Michaël Di Ruberto in data 7 maggio 2010, ha affidato al Rev.mo Archiepiscopus tit. Biccarensis P. Daniel Ols, O.P., la Causa Indorensis della a Secretis Serva di Dio Regina Maria Vattalil. Tanto si comunica al Postulatore della Cau- sa per conoscenza e norma. 14. Validitas iuridica Inquisitionis Dioecesa� nae in Causa Servorum Dei Antonii Re� Marcello Batolucci nard Martí et Sociorum declaratur Il Sottosegretario Congregatio de Causis Sanctorum ______Reverendissimo P. Giovangiuseppe Califano, O.F.M. Prot. N. 2183-10/10 Postulatore Generale Valentina, Beatificationis seu Declaratio- nis Martyrii Servorum Dei Antonii Renard Martí et Philippi Ciscar Puig, Sacerdotum 13. Validitas iuridica Inquisitionis Dioecesa� Dioecesanorum necnon Romualdi et Iuliani nae in Causa Beatae Matthiae De Naza� Ribera Puchol, Christifidelium Laicorum, in reis declaratur odium Fidei, uti fertur, interfectorum. In Ordinario Congressu, die 31 mensis Maii Congregatio de Causis Sanctorum huius anni 2010 celebrato, haec Congregatio de Causis Sanctorum sequens dubium discep- Prot. N. 2873-3/09 tavit, nimirum: “An constet de validitate In- Fabrianensis-Mathelicensis, Canonizatio- quisitionis Dioecesanae, apud Curiam eccle- nis Beatae Matthiae De Nazareis, Monialis siasticam Valentinam peractae, super vita et professae Secundi Ordinis Sancti Francisci. martyrio necnon fama martyrii Servorum Dei In Ordinario Congressu, die 31 mensis Maii Antonii Renard Martí et Philippi Ciscar Puig, huius anni 2010 celebrato, haec Congregatio de Sacerdotum Dioecesanorum necnon Romual- Causis Sanctorum sequens dubium disceptavit, di et Iuliani Ribera Puchol, Christifidelium nimirum: “An constet de validitate Inquisitio- Laicorum, in odium Fidei, uti fertur, interfec- num Dioecesanarum, Principalis apud Curiam torum; testes sint rite recteque examinati et ecclesiasticam Fabrianensem-Mathelicensem iura producta legitime compulsata in casu et atquae Rogatorialium, apud Curias eclesiasti- ad effectum de quo agitur”. cas Neapolitanam et Liburnensem peractarum, Haec Congregatio, attento voto ex officio super vita et virtutibus Beatae Matthiae De redacto reque diligenter perpensa, rescripsit: Nazareis, Monialis professae Secundi Ordinis Affirmative, seu constare de validitate eiu- Sancti Francisci; testes sint rite recteque ex- sdem Inquisitionis Dioecesanae in casu et ad aminati et iura producta legitime compulsata effectum de quo agitur, sanatis de iure sanan- in casu et ad effectum de quo agitur”. dis. Contrariis non obstantibus quibuslibet. Haec porro Congregatio, attento voto ex Datum Romae, ex aedibus eiusdem Con- officio redacto reque diligenter perpensa, re- gregationis, die 31 mensis Maii A.D. 2010. scripsit: Affirmative, seu constare de validi- tate Inquisitionum Dioecesanarum Principalis † Angelus Amato, S.D.B. et Rogatorialis apud Curiam ecclesiasticam Archiepiscopus tit. Silensis - Praefectus Neapolitanam in casu et ad effectum de quo agitur, sanatis de iure sanandis. Negative seu † Michaël Di Ruberto non constare de validitate Inquisitionis Dioe- Archiepiscopus tit. Biccarensis cesanae Rogatorialis apud Curiam ecclesiasti- a Secretis 296 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2

15. Facultas Transumptum Inquisitionis necnon fama sanctitatis et signorum Servi Dei Dioecesanae Suppletivae in Causa Servi Humilis Soria Pons, Laici professi Ordinis Dei Sosii Del Prete aperiendi Fratrum Minorum; testes sint rite recteque ex- aminati et iura producta legitime compulsata in Congregatio de Causis Sanctorum casu et ad effectum de quo agitur”. Haec Congregatio, attento voto ex officio Prot. N. 2421-7/08 redacto reque diligenter perpensa, rescripsit: Neapolitana, Beatificationis et Canoniza- Affirmative, seu constare de validitate praefa- tionis Servi Dei Sosii Del Prete (in saeculo: tae Inquisitionis Dioecesanae in casu et ad ef- Vincentii), Sacerdotis professi Ordinis Frat- fectum de quo agitur, sanatis de iure sanandis. rum Minorum, Fundatoris Congregtionis Par- Contrariis non obstantibus quibuslibet. varum Ancillarum a Christo Rege. Datum Romae, ex aedibus eiusdem Con- Rev.mus P. Ioannes Iosephus Califano, gregationis, die 4 mensis Iunii A.D. 2010. O.F.M., Postulator Generalis Ordinis Fratrum Minorum, ab hac Congregatione de Causis † Angelus Amato, S.D.B. Sanctorum petit ut Transumptum Inquisitionis Archiepiscopus tit. Silensis - Praefectus Dioecesanae Suppletivae, apud Curiam eccle- siasticam Neapolitanam peractae, super vita et † Michaël Di Ruberto virtutibus necnon fama sanctitatis et signorum Archiepiscopus tit. Biccarensis Servi Dei Sosii Del Prete (in saeculo: Vin- a Secretis centii), Sacerdotis professi eiusdem Ordinis et Fundatoris Parvarum Ancillarum a Christo Rege, clausum sigillisque munitum in actis 17. Facultas Transumptum Inquisitionis eiusdem Congregationis, aperiri possit. Dioecesanae Suppletivae in Causa Ser� Haec porro Congregatio, attentis expositis, vae Dei Teresiae a Iesu aperiendi pro gratia iuxta preces benigne annuit: servatis de cetero omnibus de iure servandis. Contrari- Congregatio de Causis Sanctorum is non obstantibus quibuslibet. Datum Romae, ex aedibus eiusdem Con- Prot. N. 631-3/10 gregationis, die 4 mensis Iunii A.D. 2010. Cordubensis in Hispania, Beatificationis et Canonizationis Servae Dei Teresia a Iesu † Angelus Amato, S.D.B. (in saeculo: Hyacinthae Mariae Romero Bal- Archiepiscopus tit. Silensis - Praefectus maseda), Monialis professae Franciscalium Conceptionistarum. † Michaël Di Ruberto Rev.mus P. Ioannes Iosephus Califano, Po- Archiepiscopus tit. Biccarensis stulator Generalis Ordinis Fratrum Minorum, a Secretis ab hac Congregatione de Causis Sanctorum petit ut Transumptum Inquisitionis Dioecesa- nae Suppletivae, apud Curiam ecclesiasticam 16. Validitas iuridica Inquisitionis Dioece� Cordubensem in Hispania, super continuatio- sanae in Causa Servi Dei Humilis Soria ne famae sanctitatis Servae Dei Teresiae a Iesu Pons declaratur (in saeculo: Hyacinthae Mariae Romero Bal- maseda), Monialis professae Franciscalium Congregatio de Causis Sanctorum Conceptionistarum, clausum sigillisque muni- tum in actis eiusdem Congregationis, aperiri Prot. N. 2701-4/10 possit. Valentina, Beatificationis et Canonizatio- Haec porro Congregatio, attentis expositis, nis Servi Dei Humilis Soria Pons, Laici pro- pro gratia iuxta preces benigne annuit: servatis fessi Ordinis Fratrum Minorum. de cetero omnibus de iure servandis. Contrari- In Ordinario Congressu, die 4 mensis Iunii is non obstantibus quibuslibet. huius anni 2010 celebrato, haec Congregatio de Datum Romae, ex aedibus eiusdem Con- Causis Sanctorum sequens dubium disceptavit, gregationis, die 18 mensis Iunii A.D. 2010. nimirum: “An constet de validitate Inquisitio- nis Dioecesanae, apud Curiam ecclesiasticam † Angelus Amato, S.D.B. Valentinam peractae, super vita et virtutibus Archiepiscopus tit. Silensis - Praefectus E POSTULATIONE GENERALI 297

† Michaël Di Ruberto Prot. N. 2339-6/10 Archiepiscopus tit. Biccarensis Il Congresso Ordinario di questo Dicaste- a Secretis ro, in data 9 luglio 2010, ha affidato al Rev. mo Relatore Generale P. Vincenzo Criscuolo, O.F.M. Cap., la Causa Lyciensis del Servo di 18. Validitas iuridica Inquisitionis Dioecesa� Dio Ugo de Blasi. nae Principalis et Suppletivae in Causa Tanto si comunica al Postulatore della Cau- Servae Dei Humilitatis Patlán Sánchez sa per conoscenza e norma. declaratur Marcello Bartolucci Congregatio de Causis Sanctorum Il Sottosegretario

Prot. N. 2109-8/09 ______Mexicana, Beatificationis et Canonizatio- Reverendissimo P. Giovangiuseppe Califano, OFM nis Servae Dei Humilitatis (in saeculo: Mariae Postulatore Patlán Sánchez), Sororis professae Instituti So- rorum Franciscalium ab Immaculata Concep- tione. 20. Relator Causae Servi Dei Fausto Gei no� In Ordinario Congressu, die 2 mensis Iulii minatur huius anni 2010 celebrato, haec Congrega- tio de Causis Sanctorum sequens dubium di- Congregatio de Causis Sanctorum sceptavit, nimirum: “An constet de validitate Inquisitionum Dioecesanarum, Principalis Roma, 17 luglio 2010 et Suppletivae, apud Curiam ecclesiasticam Mexicanam peractarum, super vita et vir- Prot. N. 2674-5/10 tutibus necnon fama sanctitatis et signorum Il Congresso Ordinario di questo Dicaste- Servae Dei Humilitatis (in saeculo: Mariae ro, in data 9 luglio 2010, ha affidato al Rev. Patlán Sánchez), Sororis professae Instituti mo Relatore Generale P. Vincenzo Criscuolo, Sororum Franciscalium ab Immaculata Con- O.F.M. Cap., la Causa Brixiensis del Servo di ceptione: testes sint rite recteque examinati et Dio Fausto Gei. iura producta legitime compulsata in casu et Tanto si comunica al Postulatore della Cau- ad effectum de quo agitur”. sa per conoscenza e norma. Haec Congregatio, attento voto ex officio redacto reque diligenter perpensa, rescripsit: Marcello Bartolucci Il Sottosegretario Affirmative, seu constare de validitate prae- ______fatarum Inquisitionum Dioecesanarum in casu Reverendissimo P. Giovangiuseppe Califano, OFM et ad effectum de quo agitur, sanatis de iure sa- Postulatore nandis. Contrariis non obstantibus quibuslibet. Datum Romae, ex aedibus eiusdem Con- gregationis, die 2 mensis Iulii A.D. 2010. 21. Competentia fori in Causa Servorum Dei Bernardi Karolyi et VI Sociorum datur

† Angelus Amato, S.D.B. Congregatio de Causis Sanctorum Archiepiscopus tit. Silensis - Praefectus Prot. N. 2959-1/l0 Marcellus Batolucci Strigonien.-Budapestinen., Beatificationis Subsecretarius seu Declarationis Martyrii Servorum Dei Ber- nardi Karolyi et vi Sociorum, Sacerdotum pro- fessorum Ordinis Fratrum Minorum in odium 19. Relator Causae Servi Dei Ugo de Blasi Fidei, uti fertur, interfectorum. nominatur Rev.mus P. Ioannes Iosephus Califano, Po- stulator Generalis Ordinis Fratrum Minorum, Congregatio de Causis Sanctorum ab hac Congregatione de Causis Sanctorum petit ut Causa Beatificationis seu Declarationis Roma, 17 luglio 2010 298 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2

Martyrii Servorum Dei Bernardi Karolyi et vi 3. Conclusio Inquisitionis super virtutibus Sociorum, Sacerdotum professorum eiusdem Il 27 marzo 2010, a Firenze, l’Ecc.mo Arci- Ordinis, in odium Fidei, uti fertur, interfecto- vescovo Mons. , ha dichiarata rum, apud Curiam ecclesiasticam Strigonien- conclusa l’Inchiesta diocesana Suppletiva su- sem-Budapestinensem peragi possit licet pra- per vita et virtutibus della Serva di Dio Maria efati Servi Dei intra variarum fines dioecesium Margherita Diomira del Verbo Incarnato, reli- martyrium, uti asseritur, occubuissent. giosa delle Suore Stabilite nella Carità, nata a Haec Congregatio, attentis peculiaribus in Firenzuola il 26 aprile 1651 e morta a Firenze supplici libello expositis adiunctis necnon as- il 17 dicembre 1677. sensu Em.mi ac Rev.mi Domini D. Petri Erdö, La Causa storica fu affidata alla Postulazio- Archiepiscopi Strigoniensis-Budapestinensis, ne generale OFM nel 1939. et Exc.morum ac Rev.morum Dominorum quorum interest, pro gratia iuxta preces beni- 4. Conclusio Inquisitionis super fama sancti- gne annuit: servatis de cetero omnibus aliis de tatis iure servandis. Il 7 giugno 2010, a Hinojosa del Duque, Contrariis non obstantibus quibuslibet. Córdoba, in Spagna, l’Ordinario diocesano Datum Romae, ex aedibus eiusdem Con- Mons. Demetrio Fernández González, ha di- gregationis, die 25 mensis Augusti A.D. 2010. chiarata conclusa l’Inchiesta diocesana Sup- pletiva super fama et continuatione famae † Angelus Amato, S.D.B. sanctitatis della Serva di Dio Teresa di Gesù Archiepiscopus tit. Silensis- Praefectus Romero Balmaseda, religiosa Concezionista francescana, nata a Cabeza del Buey, Badajoz, Marcellus Bartolucci il 9 ottobre 1861 e morta a Hinojosa del Du- Subsecretarius que, Córdoba, il 12 maggio 1910.

5. Congregatio Ordinaria 22. Notitiae particulares Il 18 giugno 2010, i Padri Cardinali e Ve- scovi membri della Congregazione delle Cau- 1. Sessio Peritorum Medicorum super asserta se dei Santi radunati in Sessione Ordinaria, do- mira sanatione po aver ascoltato la relazione del Ponente S.E. Il 4 marzo 2010, i Consultori Medici della Rev.ma Mons. , Vescovo Congregazione delle Cause dei Santi, hanno di Albano, hanno espresso il parere favorevole espresso il loro unanime voto favorevole sulla “super martyrio eiusque causae” del Servo di presunta guarigione miracolosa di Suor Maria Dio Ginepro Cocchi (al secolo: Antonio), Sa- Gaetana Corbella, avvenuta nel 1947 e attribu- cerdote professo dell’OFM, ucciso in Cina “in ita all’intercessione della Serva di Dio Antonia odium Fidei uti fertur” nel 1939. Maria Verna, Fondatrice delle Suore di Carità dell’Immacolata Concezione dette « d’Ivrea ». 6. Congressus Peculiaris super miro Il 15 luglio 2010, sotto la presidenza del 2. Novissima Inquisitio super virtutibus Rev.mo Promotore della Fede, si è celebrato Il 4 marzo 2010, a Madrid in Spagna, l’Em. con esito pienamente favorevole, il Congres- mo Signor Cardinale Antonio Maria Ruoco so dei Consultori Teologi sulla presunta gua- Varela, Arcivescovo di Madrid, ha presieduto rigione miracolosa atribuita all’intercessione la sessione inaugurale dell’Inchiesta diocesa- della Ven. Serva di Dio Antonia Maria Verna, na super vita et virtutibus della Serva di Dio Fondatrice delle Suore di Carità dell’Immaco- Maria Anna Alberdi, religiosa concezionista lata Concezione dette «d’Ivrea». francescana, nata ad Azcoitia, Provincia di Guipúzcoa, il 3 maggio 1912 e morta a Madrid Fr. Giovangiuseppe Califano, OFM il 27 novembre 1998. EX OFFICIO OFS

1. Lettera delle Commissioni per la Gior� Gioventù, dal 16 al 19 agosto 2011 nel “Vil- nata Mondiale della Gioventù laggio Francescano”, che la Commissione In- Roma, 20 luglio 2010 ternazionale e quella di Spagna hanno voluto stabilire attorno alla chiesa di San Francisco el A tutti i membri Grande. Siamo riconoscenti ai francescani, re- della Famiglia Francescana del mondo ligiosi e secolari, per la generosa disponibilità di offrirci i loro spazi per gli incontri. L’am- Carissimi fratelli e sorelle, biente sarà aperto e a disposizione dei parte- il Signore vi dia la sua pace! cipanti ogni giorno dalle ore 12 fino alle 24 (eccetto durante i grandi eventi della GMG e Nel mese di febbraio di quest’anno avete del “Festival della Gioia”). ricevuto la lettera della Conferenza della Fa- Il “Villaggio Francescano” vuole essere miglia Francescana con il desiderio che tutti i uno spazio d’incontro e condivisione, dove i giovani francescani si incontrino nella GMG giovani ed i loro responsabili possano vivere dal 16 al 21 agosto 2011 a Madrid con l’unico la fraternità universale in modo semplice, che programma che si prepara per tutti i membri spesso le grandi manifestazioni non permetto- della nostra Famiglia. no. “Il Villaggio” è stato pensato per gli in- Questo programma sarà offerto a tutti i par- contri e varie altre attività come esposizioni, tecipanti della GMG per poter conoscere più da proiezioni, vendita di oggetti, conferenze, pre- vicino la nostra Famiglia con tutte le diversità ghiera ed adorazione, ecc., sempre con la pos- e ricchezze che porta il proprio carisma france- sibilità di prendere un caffè o qualche bevanda scano nella vita e nella missione della Chiesa. fresca. Ma siete voi, gruppi francescani di tutto Inoltre, la Conferenza della Famiglia Fran- il mondo, che dovete dare vita al “Villaggio cescana ha informato che a questo scopo è sta- Francescano”, sia con la vostra presenza che ta costituita una Commissione internazionale, con la vostra attiva creatività. composta dagli Assistenti Spirituali Gene- Visto che come giovani francescani voglia- rali dell’OFS e della GiFra, dai membri del- mo partecipare al programma organizzato per la Commissione della Gioventù francescana la GMG, vi esortiamo a rispondere all’invito della Presidenza del Consiglio Internaziona- alle catechesi della mattinata che si terranno le dell’OFS e l’altra costituita dalla Famiglia nei diversi quartieri di Madrid con la presen- Francescana di Spagna, con il compito di pre- za e la partecipazione attiva. Dalle ore 12 in parare, coordinare e animare questo program- poi potete prendere parte alle attività ed al ma durante la GMG. programma che stiamo preparando per la Fa- Per questo motivo vi invitiamo ad appro- miglia Francescana. Senz’altro, tutti siete cor- fittare del tempo previsto per incontri con la dialmente invitati ad arricchire lo svolgimen- finalità di conoscerci ed essere in compagnia to del programma con le vostre proposte. Per degli altri giovani della Famiglia Francescana questo vi chiediamo di offrire quanto prima provenienti da tutto il mondo. Questa sarà, in- (non oltre il 28 febbraio 2011 e via e-mail: fatti, un’occasione unica per poter scambiare [email protected]) le vostre proposte le nostre esperienze e, alla fine – come face- (preghiera, proiezione di un film, vendita di vano i primi francescani dopo la celebrazione oggetti ecc.) perché possano essere incluse ne- del Capitolo delle stuoie – di mettersi in viag- gli eventi ufficiali. Tenete ben presente che i gio per ritornare a tutto il mondo incoraggiati responsabili per le attività siete voi stessi: noi per annunciare la Buona novella. Per questo possiamo assicurarvi gli spazi ed eventual- motivo, con la presente lettera vogliamo darvi mente i mezzi utili, ma siete voi che dovete alcune informazioni utili riguardo all’incontro animare e realizzare l’attività preparata. che stiamo preparando. Insieme alle informazioni sopra indicate, il Il programma della Famiglia Francescana tempo e il luogo, per lo svolgimento del “Vil- si svolgerà durante la Giornata mondiale della laggio Francescano”, saranno: 300 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2

• 6l dal 1 a 19 agosto 2011, dalle ore 12 alle Carissimi fratelli: ore 24; Pace e Bene! • San Francisco el Grande Oltre la lettera della Famiglia Francescana Plaza de San Francisco sul programma per tutti i giovani francescani Calle de San Buenaventura 1 del mondo durante la XXVI Giornata Mon- 28005 Madrid, Spagna diale della Gioventù (GMG) a Madrid, noi vi Vi informiamo anche delle attività prin- inviamo questa lettera che riguarda l’Incon- cipali della Famiglia Francescana durante la tro Internazionale della GiFra che precede la GMG, in cui aspettiamo la partecipazione di GMG. tutti i giovani francescani ed invitiamo tutti gli Siccome è già diventato una tradizione che altri a conoscere il nostro carisma: la Gioventù Francescana di tutto il mondo si – “Festival della Gioia”, mercoledì, 17 ago- incontra nei giorni precedenti la GMG, così sto 2011 dalle ore 21 alle ore 24 anche nel prossimo anno, in occasione della • Concerto di artisti famosi GMG a Madrid, avremo l’Incontro Interna- • Brevi esecuzioni e presentazioni dei di- zionale della GiFra, per stare insieme, per versi artisti condividere e approfondire le esperienze fat- • Testimonianze te nelle nostre Fraternità dall’ultimo raduno – Preghiera francescana a Sydney, e per partecipare e condividere la – Catechesi ed eucaristia gioia di essere cristiani con tutti i giovani che – Partecipazione insieme agli atti principali saranno uniti nella GMG. della GMG. L’organizzazione di questo incontro è già A proposito delle iscrizioni alla Giornata iniziata e con questa prima lettera vogliamo Mondiale della Gioventù, bisogna rivolger- informarvi che l’Incontro Internazionale del- si all’organizzazione della GMG via internet la GiFra sarà proprio a Madrid dal 12 al 15 (www.madrid11.com). La nostra proposta è di agosto 2011, e poi dal 16 al 21 agosto 2011 ci registrarsi come un gruppo proprio, perché co- uniremo alla celebrazione della GMG. sì sarà possibile per noi di chiedere agli orga- Poiché la capacità della scuola è limitata, nizzatori di stare insieme durante la Veglia e la possono venire al massimo 20 rappresentanti Messa di Conclusione e gli altri atti principali di ogni Fraternità nazionale. Vi chiediamo di della GMG. Ma, di queste cose ne parleremo prenotare il numero preciso dei vostri parteci- nelle relazioni seguenti. panti fino al 31 dicembre 2010 sull’e-mail yo- Per qualsiasi domanda o chiarificazione, [email protected]. Comunque se avete rivolgetevi al nostro indirizzo e-mail: gmg- bisogno di posti in più potete indicarcelo nella [email protected]. vostra prenotazione e dopo il 31 dicembre 2010 In attesa gioiosa della GMG e del nostro in- vi facciamo sapere quale è la situazione. contro, vi salutiamo fraternamente! La quota d’iscrizione per l’incontro del- la GiFra sarà circa 60 euro. Vi saremo mol- A nome della Commissione Internazionale to grati se alcune Fraternità, sia dell’OFS che Ana Fruk (la coordinatrice) della GiFra, potranno aiutare economicamente A nome della Commissione i rappresentanti delle Fraternità dai paesi più della Famiglia Francescana di Spagna bisognosi. Xavi Ramos (il coordinatore) Inoltre vi ricordiamo che per la partecipazio- ne alla GMG dovete iscrivervi attraverso il sito ufficiale della GMG: http://it.madrid11.com. 2. Lettera della Commissione della GiFra Così ciascuno riceverà il PASS per i diversi per la GMG avvenimenti durante la GMG, per il trasporto 21 luglio 2010 pubblico ed i pasti. Se volete rimanere nello stesso luogo dopo Ai Consigli Nazionali GiFra l’Incontro Internazionale della GiFra, dovete Ai Consigli Nazionali OFS scegliere l’opzione A2 “Tutto meno alloggio”. Ai Consiglieri Internazionali Se volete cambiare, invece, l’alloggio durante della GiFra e dell’OFS i giorni della GMG, dovete scegliere l’opzione A1 o altre opzioni. Circ. 17/08-14 Vista l’impossibilità di alloggio nella scuo- Prot. N. 2218/10 la prima e dopo i giorni degli incontri, chiedia- EX OFFICIO OFS 301 mo a tutti i partecipanti di attenersi alle date dell’OFS e della GiFra, recentemente tradotto indicate (12-21 agosto 2011) per gli arrivi e le e pubblicato in lingua cinese. A Hong Kong partenze da Madrid. L’organizzazione non può il Corso si è svolto dal 21 al 24 aprile 2010, assumere la responsabilità dell’anticipo o del mentre nei giorni 1-5 maggio a Taiwan. I temi prolungamento della permanenza. principali del Corso hanno riguardato la storia, Per ora, vi possiamo offrire solo queste infor- l’identità, la secolarità e la missione dell’OFS mazioni, mentre riceverete dopo altri dettagli. nella Chiesa e nella società. Inoltre si è riflet- Fraternamente, i membri della Commissio- tuto anche sulla Gioventù francescana e su al- ne GiFra cuni temi concernenti il ruolo dell’assistenza Ana Fruk spirituale e pastorale all’OFS e alla GiFra. Consigliera della Presidenza CIOFS per la GiFra 5. India – Corso per gli Assistenti spirituali, Lucy Almirañez Congresso Asia-Oceania, Capitolo eletti� Consigliera della Presidenza CIOFS vo OFS e GiFra Fr. Ivan Matić, OFM Ai vari eventi succedutisi nelle prime due Assistente generale OFS e GiFra settimane del mese di Maggio 2010 in India hanno partecipato otto membri della Presiden- za CIOFS: Ministra e Vice Ministro generale, i 3. – Capitolo nazionale elettivo quattro Assistenti generali, la Consigliera del- Dal 6 al 9 maggio 2010 si è tenuto il Capito- la Presidenza per la lingua inglese e la Consi- lo nazionale elettivo dell’OFS dell’Isola Mau- gliera della Presidenza per la GiFra. ritius. Il tema del Capitolo era: “Purificare le nostre fonti”. Michèle Altmeyer, Consigliera 6. India – Corso per gli Assistenti spirituali della Presidenza CIOFS, ha presieduto, a no- dell’India me del Ministro Generale dell’OFS, la sessio- Il corso di formazione per gli Assistenti ne elettiva del Capitolo. Come delegato degli spirituali dell’India si è svolto a Kerala dal 6 Assistenti generali è stato presente Fr. Festus all’8 maggio 2010. Al corso hanno partecipato Kitogho Mghanga, OFM, Assistente naziona- la Ministra generale e il suo Vicario, i quattro le dell’OFS della Tanzania, che ha relazionato Assistenti generali e 40 Assistenti spirituali. I con passione sul suo lavoro con i Francescani temi affrontati sono stati: “Il Ruolo dell’Assi- secolari in Africa. Durante il Capitolo è sta- stente spirituale nella Fraternità Locale” (Fr. ta molto gradita la partecipazione della GiFra Amanuel Mesgun, OFMCap), “La presenza per l’animazione della liturgia, canti e balli attiva nel mondo dei Francescani Secolari” e per le traduzioni. Erano presenti anche Fr. (Fr. Amando Trujillo-Cano, TOR), “La Colle- René Coulange, OFM, Assistente nazionale gialità nell’Assistenza spirituale” (Fr. Martin dell’OFS e Fr. Krisnah Ramsamy, OFM, As- Bitzer, OFMConv) e “La Gioventù france- sistente nazionale della GiFra. È stata molto scana e la sua assistenza spirituale” (Fr. Ivan apprezzata anche la presenza del Vescovo di Matić, OFM). In questa riunione gli Assistenti Mauritius Mons. Maurice Piat, C.S.Sp., che spirituali dell’India hanno avuto anche un mo- ha voluto condividere con i Francescani que- mento di dialogo con la Ministra e Vice mini- sto momento così importante per la loro vita. stro generale. Nella sessione elettiva è stato eletto il nuovo Consiglio nazionale e, quindi, il Ministro na- 7. India – III Congresso dell’OFS-GiFra zionale nella persona di Eric Salmine. Come dell’Asia ed Oceania Consigliera Internazionale è stata scelta Marie I rappresentanti di India, Filippine, Vie- Thérèse Soobaroyen. tnam, Corea del Sud, Australia, Nuova Ze- landa, Malaysia, Singapore, Thailandia, Indo- 4. Hong Kong-Taiwan – Corsi di formazione nesia, Sri Lanka, Hong Kong, Cina, Taiwan, Su invito del Ministro provinciale, Fr. Papua New Guinea hanno partecipato al III Claudio Pegoraro, OFM, l’Assistente generale Congresso OFS-GiFra dell’Asia ed Oceania. Il dell’OFS-GiFra, Fr. Ivan Matić, OFM, ha par- Congresso si è celebrato nei giorni 8-13 mag- tecipato ai Corsi di formazione organizzati per gio 2010 presso la casa Assisi Shanti Kendra, i Francescani secolari, Frati e Suore di Hong dei Frati Conventuali in Karakutty, Kerala. Kong e di Taiwan. Fr. Ivan ha presentato il Al Congresso erano presenti circa 100 rap- Manuale per l’assistenza spirituale e pastorale presentanti, compresi i loro Assistenti spiritua- 302 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2 li e i membri della Presidenza CIOFS. Il tema per l’apertura della Visita fraterna-pastorale e principale del Congresso è stato: “L’OFS per rivolgendo alcune raccomandazioni al nuovo la Chiesa e per il mondo”. Vi sono stati anche Consiglio nazionale. momenti di formazione e di condivisione fra- terna con le riflessioni sulle realtà dell’OFS- GiFra in diversi paesi dell’Asia-Oceania. 9. Spagna, Madrid – Incontro nazionale Inoltre, ogni Fraternità nazionale nella sua re- dei Ministri e Assistenti spirituali lazione ha esposto la situazione attuale, i suc- L’incontro nazionale dei Ministri e Assi- cessi, le problematiche e i progetti per il futuro stenti spirituali delle Fraternità locali e regio- dell’OFS e della GiFra nelle rispettive nazioni. nali dell’OFS della Spagna si è svolto dal 15 Da menzionare anche le celebrazioni liturgi- al 16 maggio 2010 nel Convento delle Fran- che, gli avvenimenti culturali e il pellegrinag- cescane Missionarie della Madre del Divino gio alla tomba di Puthen Parampil Thomma- Pastore, a Madrid. All’incontro hanno parte- chan, fondatore dell’OFS in India. cipato circa ottanta fratelli e sorelle di que- sta Fraternità nazionale. Come relatori erano stati invitati Fr. Martin Bitzer, OFMConv, e 8. India – Il Capitolo nazionale elettivo de� Fr. Amando Trujillo Cano, TOR, Assisten- lla GiFra e dell’OFS ti generali dell’OFS-GIFRA. Fr. Martin ha Il Capitolo nazionale elettivo della GiFra presentato il tema dell’Assistenza spirituale dell’India ha avuto luogo dal 14 al 15 mag- e pastorale alla Fraternità locale, ha illustra- gio 2010, presso la casa Assisi Shanti Kendra, to il capitolo IV del Manuale per l’Assistenza Karakutty in Kerala. Al Capitolo erano pre- all’OFS ed ha parlato anche dei seguenti temi: senti Ana Fruk, Consigliera della Presidenza Incontri del Consiglio, Incontri di Fraternità, CIOFS per la GiFra e l’Assistente generale, Visita fraterna e pastorale e Capitoli elettivi. Fr. Ivan Matić, OFM, i quali, oltre ad aiutare Fr. Amando ha illustrato il tema della Presen- nello svolgimento dei lavori, hanno presen- za attiva dei francescani secolari nella società. tato, durante il Capitolo, l’attuale situazione Ad ogni conferenza sono seguiti il dialogo, i mondiale della GiFra e ed hanno anche parlato lavori di gruppo e quelli assembleari. Sono della chiamata e missione della GiFra. Erano stati presenti all’incontro i membri del Con- presenti più di cento giovani con i loro Assi- siglio nazionale, compresi Alberto Méndez stenti spirituali. Lopez, Ministro nazionale, M. Asuncion San- Negli stessi giorni e nello stesso luogo si è din, Viceministra, e gli Assistenti nazionali Fr. svolto il Capitolo nazionale elettivo dell’OFS, Antolin Mayo de Prada, OFMConv, Fr. Ago- presieduto da Encarnacion del Pozo, Ministra stin Louro Lojo, OFM, Fr. Inocencio Egido, generale dell’OFS. Al Capitolo ha partecipato OFMCap, e Fr. Enrique Herrero Garcia, TOR. anche il suo Vicario mentre a nome della CAS Per gli Assistenti generali l’incontro si è rive- era presente Fr. Amanuel Mesgun, OFMCap, lato un’occasione per conoscere i membri del- e in veste di osservatori, altri tre membri della la Fraternità nazionale della Spagna e le loro Presidenza CIOFS: Lucy Almiranes, Ana Fruk attività. La giornata del sabato si è conclusa e Fr. Ivan Matić, OFM, Assistente generale. Il con la celebrazione eucaristica, presieduta da Consiglio nazionale uscente si è incontrato con Fr. Amando, in onore di sant’Isidoro, patrono i rappresentanti del CIOFS per un scambio di di Madrid, mentre l’incontro si è concluso la idee. La prima sessione del Capitolo si è con- domenica verso le 12.30 con la celebrazione clusa con le relazioni del Ministro nazionale eucaristica, presieduta da Fr. Martin. e degli altri responsabili dell’OFS Nazionale. Dopo cena, la GiFra nazionale ha intrattenu- to i Capitolari con danze e musiche indiane. 10. Malta – Visita fraterna-pastorale e Capi� Il 15 maggio è stato eletto il nuovo Consiglio tolo nazionale elettivo nazionale, con il suo nuovo Ministro naziona- Il Ministro generale dell’OFS, Encarnación le Francis Albert, elezione confermata nella del Pozo e Fr. Ivan Matić, Assistente genera- Messa di ringraziamento presieduta dall’As- le OFS-GiFra sono stati a Malta (2-6 giugno sistente generale, Fr. Amanuel Mesgun il 16 2010) per la Visita fraterna-pastorale e per par- maggio. Dopo la Messa i rappresentanti del tecipare alla celebrazione del Capitolo nazio- CIOFS hanno avuto un incontro con il nuovo nale elettivo dell’OFS di Malta. Nel corso del- Consiglio nazionale, spiegando le motivazioni la Visita hanno avuto incontri con l’Esecutivo EX OFFICIO OFS 303 del Consiglio Nazionale, gli Assistenti nazio- nale dell’OFS – Doug Clorey, Vice-Ministro nali, con S.E. Mons. Paul Cremona, O.P., Ar- Generale dell’OFS; Michèle Altmeyer, Con- civescovo di Malta, e con i Ministri provincia- sigliere della Presidenza CIOFS per le nazioni li del Primo Ordine. Inoltre si è rivelato bello di lingua francese; Fr. Martin Bitzer, OFM- l’incontro con i Consigli delle Fraternità locali Conv, Assistente Generale OFS – si sono reca- e i membri dell’OFS, tenutosi nella casa “Rivo ti a Port-au-Prince per incontrare i Francescani Torto” dei Frati Conventuali. Nello stesso luo- secolari (circa 100) e i Frati Minori che vi abi- go, il 4 giugno, è iniziato il Capitolo nazionale, tano. Lo scopo della Visita era avere un incon- sul tema “Essere Testimoni.” Il primo giorno tro personale e diretto per esprimere l’affetto del Capitolo è stato dedicato alle relazioni del della Ministra generale e della Presidenza del Consiglio uscente, il dialogo fraterno e la con- CIOFS, constatare le loro reali necessità e in- divisione sulla vita e la missione dell’OFS a dividuare le persone con cui avere un contatto Malta. Il 5 giugno si sono svolte le elezioni permanente. I Visitatori sono stati accolti dai del nuovo Consiglio Esecutivo. Il capitolo si Francescani secolari, rappresentati da Policar- è concluso con una solenne Celebrazione eu- po ed Eli, OFS, da Fr. Walter Giménez, OFM, caristica durante la quale è stato confermato Assistente nazionale OFS, e da Fr. Raymond ufficialmente il nuovo Consiglio. La Fraternità Mailhoit, OFM. Tutti e tre sono stati ospitati Nazionale di Malta comprende 10 Fraternità dai Frati OFM della Comunità di “Lilavois” e locali, con quasi 360 membri. hanno visitato anche le Comunità di “Croix des Missions” e di “Sant Alexandre”, dove hanno incontrato i Francescani secolari. Secondo il 11. Ucraina – Visita fraterna-pastorale e programma stabilito, che prevedeva l’ascolto Capitolo nazionale elettivo delle testimonianze dei sopravvissuti, la cele- Per la Visita fraterna-pastorale, come pure brazione della Santa Messa, la condivisione per il Capitolo nazionale elettivo dell’OFS in dei pasti, ecc., i Visitatori hanno anche pregato Ucraina sono stati delegati: Tibor Kauser, dal- davanti alle macerie delle case dei Francescani la Ministra generale dell’OFS, e Fr. Amanuel secolari defunti, sotto le quali spesso vi sono Mesgun, OFMCap, dalla CAS. Si sono svolti ancora le salme. Seppure in mezzo a tanto do- diversi incontri con gli Assistenti spirituali e lore vi è chi conserva la voglia di cantare, mol- con alcune Fraternità locali: Kiev, Zhitomir, ti di loro, però, mostrano i segni delle sofferen- Starokostantinov e Stary Ostropil, dove si tro- ze che vivono ogni giorno. Il prossimo passo, va una Fraternità personale. I Visitatori hanno dopo aver provveduto alle prime necessità, avuto la possibilità di conoscere la realtà at- sarà la costituzione di un Consiglio nazionale tuale dell’OFS in Ucraina e sopratutto la si- provvisorio, approvato dalla Ministra generale tuazione che si è creata con l’erezione della e dalla Presidenza del CIOFS, per stabilire un Fraternità personale e la relazione tra questa ponte di comunicazione con tutte le Fraternità e le Fraternità locali dell’OFS in Ucraina. Il 4 locali esistenti nel paese. giugno 2010 si è cominciato con i preparativi per il Capitolo nazionale elettivo. Erano pre- senti circa 100 persone con i loro Assistenti 13. Italia – Capitolo nazionale elettivo nazionali. Il nuovo Consiglio nazionale elet- dell’OFS d’Italia to è stato confermato durante la celebrazione Dal 24 al 27 giugno c.a., ha avuto luogo, della Messa. Come Ministra nazionale è stata presso la Casa di accoglienza “Domus Pa- eletta Irina Rudichenko e come Consigliere In- cis”- S. Maria degli Angeli, il terzo Capitolo ternazionale Neonila Belokon. Alla fine Tibor nazionale elettivo, presieduto da Encarnación e Fr. Amanuel hanno avuto un incontro con il del Pozo, Ministra generale dell’OFS. Era pre- Consiglio nazionale uscente e quello appena sente Fr. Martín Bitzer, OFMConv, Assisten- eletto. te generale OFS. La preparazione spirituale dell’Assemblea capitolare, affidata a Mons. Flavio Carraro, OFMCap, è consistita: in una 12. Haiti – Visita del CIOFS veglia di preghiera nella serata del 24; nella Dal 10 al 15 giugno 2010, a cinque mesi dal presentazione del tema “Dall’unità alla comu- terribile terremoto del 12 gennaio 2010 che ha nione” nella mattinata del 25. Dopo alcune ore colpito Haiti, una delle nazioni più povere del di “deserto” per la meditazione personale, son mondo, tre membri del Consiglio internazio- state presentate le diverse Relazioni da parte 304 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2 di alcuni membri del Consiglio uscente. Dopo siedute da Fr. Roy e dal Ministro provinciale un intenso dibattito e alcune precisazioni da OFMCap della medesima Repubblica. parte della Ministra generale e di Fr. Martin, i Capitolari si sono avviati a celebrare la ses- sione elettiva del Capitolo. Giuseppe Failla è 15. Australia – Visite fraterna-pastorale stato rieletto Ministro nazionale e Luigi Bozzi e Capitolo nazionale elettivo dell’OFS è stato eletto Vice Ministro. Di conseguenza, dell’Oceania Giuseppe è il nuovo Consigliere internaziona- Doug Clorey OFS, Vice ministro generale, le e Luigi il Consigliere internazionale sostitu- e Fr. Amando Trujillo Cano TOR, Assistente to. Le Celebrazioni eucaristiche, concelebrate generale OFS-GiFra, hanno compiuto la Visi- dagli Assistenti spirituali presenti, sono state ta fraterna-pastorale alla Fraternità nazionale presiedute da Mons. Flavio Carraro, da Fr. Fa- dell’Oceania dal 29 giugno al 2 luglio 2010 a brizio Ciampicali e da Fr. Martin Bitzer. La Sidney, presso l’Università Santa Sofia. Nei Conferenza degli Assistenti spirituali nazio- vari incontri con il Consiglio nazionale esecu- nale (CASIt) ha partecipato a tutto l’evento, tivo sono stati affrontati i diversi aspetti del- animando la liturgia. la vita dell’Ordine in Oceania, la sua vitalità Le novità scaturite dal Capitolo sono state: evangelica e le sue speranze per il futuro, la 1. le rappresentanze delle 20 Regioni dell’OFS formazione nelle diverse tappe, l’assistenza italiano; 2. le norme per la celebrazione del spirituale e pastorale, la promozione vocazio- Capitolo, che entreranno a far parte del futu- nale, il servizio del Consiglio nazionale esecu- ro Statuto nazionale; 3. è diminuito il numero tivo, la messa in pratica delle priorità dell’Or- dei membri del Consiglio, passando da 11 a 9; dine, i registri della fraternità nazionale e lo quindi, con la CASIt, sono 13 membri; 4. è sta- stato economico, la situazione delle Fraterni- to presentato Fr. Giorgio Tufano, OFMConv, tà nazionali emergenti della Nuova Zelanda, come nuovo Assistente spirituale nazionale, in Malesia e Singapore, gli Statuti nazionali, ecc. sostituzione di Fr. Giorgio Morosinotto. Per Erano presenti due degli Assistenti naziona- avere più informazioni, si può visitare il sito li, Fr. Carl Shafer OFM e Fr. Louis Schmid web dell’OFS italiano: http://www.ofs.it. OFMConv, e alcuni Assistenti regionali. I Vi- sitatori hanno avuto anche un incontro perso- nale con i membri del Consiglio che lo hanno 14. Repubblica Dominicana – Capitolo na� desiderato, con Fr. Robert Stewart OFMCap, zionale elettivo Vicario provinciale, e con Fr. Phillip Miscam- Nei giorni 25-27 giugno si è tenuto nella ble OFM, Definitore provinciale, ambedue Casa di Ritiro dei Catechisti, situata a Città in rappresentanza dei rispettivi Ministri pro- di Santiago de los Caballeros, il Capitolo na- vinciali. I Visitatori hanno avuto, inoltre, un zionale elettivo dell’OFS della Repubblica incontro cordiale e informativo con il card. Domenicana. Hanno presieduto il Capitolo , Arcivescovo di Sidney, presso Juan Carlos Gastón Torres, Ministro Nazio- i locali della cattedrale. Ugualmente hanno nale e Consigliere internazionale dell’OFS avuto incontri separati con i rappresentanti di di Puerto Rico, Delegato della Ministra ge- ciascuna Fraternità regionale e delle Fraternità nerale OFS, e Fr. Roy Martínez, OFM Cap, nazionali emergenti. Conclusasi la Visita, si è Assistente nazionale dell’OFS di Puerto Ri- svolto il Capitolo nazionale elettivo dal 2 al co, delegato della CAS. Erano presenti i due 4 luglio 2010 nella stessa sede. Hanno parte- Assistenti Nazionali dell’OFM e dell’OFM- cipato 52 Capitolari secolari e vari Assistenti Cap. La maturità dei Capitolari è stata la spirituali nazionali e regionali. La liturgia è nota caratteristica dell’atto elettivo che si stata guidata da Fr. Carl Schafer OFM, Assi- è svolto con molta serenità e trasparenza. I stente nazionale, Fr. Luois Schmid OFMConv, temi centrali del Capitolo sono stati: “La Assistente nazionale, Fr. Bernard Morawsky professione nell’OFS” e “Il senso di appar- OFMCap, Assistente regionale, e Fr. Amando tenenza all’OFS”. Altagracia Rodriguez è Trujillo Cano TOR, Assistente generale. Doug stata eletta Ministra nazionale e Consigliere Clorey ha fatto una presentazione sull’OFS internazionale sostituta, mentre Aida Maria come Fraternità internazionale e le sue prio- Lopez è stata eletta Consigliere internazio- rità, mentre Fr. Amando ha presentato alcuni nale dell’OFS della Repubblica Domenicana. esempi di iniziative prese da Fraternità OFS Le celebrazioni eucaristiche sono state pre- di altri Paesi nel campo sociale e ha spiega- EX OFFICIO OFS 305 to il progetto di formazione permanente della e del progetto di formazione permanente del presidenza CIOFS. Inoltre sono stati affronta- CIOFS. L’incontro si è concluso con un’agape ti anche altri argomenti come la necessità di fraterna. Nel pomeriggio i Visitatori son tor- una revisione degli Statuti nazionali e i temi nati ad Auckland, dove hanno avuto l’oppor- prioritari per il prossimo triennio. Il Capitolo tunità di incontrarsi con Fr. Paul Smith OFM, si è svolto in un clima di dialogo, di lavoro, di Ministro provinciale. In serata si è svolto un orazione e di convivenza fraterna. Come Mini- altro incontro con i membri di varie Fraternità stro nazionale è stata eletta Sandra Tilley e co- nel Centro per ritiri di San Francesco, durante me Consigliere internazionale Helen Britton. il quale Doug e Fr. Amando hanno presentato Doug Clorey ha insediato il nuovo Consiglio gli stessi temi svolti al mattino. Al termine è nazionale durante la celebrazione eucaristica seguita un’agape fraterna. Il giorno seguente i conclusiva, presieduta da Fr. Amando. Visitatori si sono riuniti con il Consiglio ese- cutivo nazionale provvisorio per conoscere lo stato della Fraternità nazionale emergente 16. Nuova Zelanda – Visite fraterna-pasto� e considerare i vari ambiti che la conforma- rale ed erezione della Fraternità nazio� no. I temi trattati sono stati i seguenti: regi- nale stri e stato finanziario, sede della Fraternità e Doug Clorey OFS, Vice ministro genera- Statuti nazionali, testimonianza evangelica, le, ha fatto la Visita fraterna alla Fraternità formazione e spiritualità, promozione vo- nazionale emergente della Nuova Zelanda cazionale, assistenza spirituale, prospettive dal 5 al 7 luglio 2010, mentre la Visita pa- per il futuro, ecc. Al termine dell’incontro e storale è stata fatta da Fr. Amando Trujillo dopo un discernimento comune dei Visitato- Cano TOR, Assistente generale OFS-GiFra. ri sulle visite svolte, si è deciso di costituire Si è iniziato con un incontro con i Francesca- la Fraternità nazionale della Nuova Zelanda, ni secolari della regione dell’Auckland e si è e si è consegnato il decreto rispettivo a Lin- continuato il giorno seguente con una visita da Atkinson, Ministra nazionale. I Visitatori alla parrocchia di San Giovanni a Orewa, do- hanno fatto alcune raccomandazioni concrete ve membri di diverse Fraternità locali si sono e hanno espresso le loro felicitazioni ai mem- riuniti con i Visitatori. In questo incontro un bri del Consiglio esecutivo. Le visite si sono gruppo di studenti ha eseguito un rito Mao- concluse con la celebrazione eucaristica, pre- ri di accoglienza, cui ha fatto seguito la ce- sieduta da Fr. Amando e concelebrata da Fr. lebrazione eucaristica parrocchiale. Dopo la Lucian Armstrong OFM, Assistente naziona- liturgia Doug Clorey ha tenuto una relazione le. Fr. D’Souza OFMCap, Assistente sulla Fraternità internazionale OFS, mentre nazionale, ha partecipato solo all’inizio della Fr. Amando ha parlato dello Statuto dell’as- visita a causa di un incidente automobilistico, sistenza spirituale e pastorale all’OFS-GiFra fortunatamente non grave.

AD CHRONICAM ORDINIS

1. De itineribus Ministri Generalis 2. Visita a la Provincia de s. Buenaventura de Turín en ocasión de la veneración de la Sá- 1. Ministro general y Definidores en México bana Santa Puebla, México, 3 al 6 de mayo de 2010 El pasado día 15 de mayo de 2010, el Mi- Con motivo de la participación en el IV nistro general, Fr. José Rodríguez Carballo, Congreso Internacional de Educadores acompañado por el Vicario general, Fr. Michael Franciscanos, relazado, en Cholula, Puebla, Perry, todo el Definitorio general y su Secreta- México (3 al 6 de mayo de 2010), el hermano rio particular, Fr. Francisco J. Arellano Suárez, Ministro general Fr. José Rodríguez Carba- tuvieron un encuentro con la Provincia de San llo, acompañado por los hermanos Defini- Buenaventura y con la Familia Franciscana del dores Fr. Néstor Inacio Schwerz y Fr. Julio Piamonte, en la ciudad italiana de Turín. Cesar Bunader, dedicaron un tiempo para La noche anterior, llegaban, procedentes de visitar los hermanos, fraternidades y miem- Roma, a la ciudad de Turín, siendo recibidos, bros de la familia franciscana llegados para calurosa y fraternamente, por los Hermanos de la ocasión. La agenda se vio enriquecido el la Provincia de San Buenaventura, que los lle- día 3 de mayo en la Casa del Noviciado de varon hasta el Convento de S. Antonio, sede la Provincia del Santo Evangelio de México; de la Curia provincial. acompañados por el Ministro provincial Fr. A la mañana siguiente, ya el día 15 de ma- Francisco Morales, compartimos el almuerzo yo, el Ministro general, junto con todo el go- y posterior diálogo del Ministro general con bierno, tuvo un encuentro amistoso y fraterno los formadores y formandos de las etapas de con un grupo de policías, los cuales, participa- postulantado y noviciado. El día 4 de mayo ron activamente en la detención de un grupo en la ciudad de Puebla el hermano Ministro de jóvenes, que, hace un año, maltrataron a los Fr. José se reunió con los hermanos forma- Hermanos y robaron en uno de los conventos dores de la Provincia del Santo Evangelio. de la Provincia de San Buenaventura de Turín. Un momento significativo de la jornada fue El Ministro les agradeció vivamente el servi- el encuentro con los Ministros provinciales cio de justicia y garantía de paz que realizan en y Custodio de la Conferencia Ntra. Sra. de la sociedad en sentido general, pero también el Guadalupe, que comprende México, Cen- excelente trabajo y profesionalidad para escla- troamérica y el Caribe; con la presencia de recer lo sucedido y hacer justicia en este caso. los hermanos en Asamblea de Ministros de Les dijo: “Hoy nuestra familia se alarga, pues la Conferencia, el Ministro general Fr. José y lo que se le hace a un fraile franciscano, se le Definidores generales, se reunieron en diálo- hace a toda la Orden”, y también “gracias de go fraterno para intercambiar el camino de las corazón por vuestra cercanía y vuestra profe- entidades, los proyectos de la Conferencia e sionalidad a los hermanos franciscanos de esta inquietudes de los hermanos, en referencia a Provincia. Tendréis siempre un lugar en nues- los instrumentos de animación y las propues- tra oraciones”. El Coronel de la policía, tam- tas del Definitorio general de la Orden. El día bién restituyó, con sencillas palabras, el gesto 5 de mayo llegaron de diversos Monasterios de agradecimiento y cercanía que realizaba las hermanas Clarisas, pertenecientes a la Fe- con ellos el Ministro general. Y en prueba de deración Ntra. Sra. de los Ángeles, reunidas gratitud, éste les concedió a cada uno de los en un grupo de sesenta hermanas; la agenda policías una medalla conmemorativa del oc- consistió en un tiempo de diálogo fraterno y tavo centenario de la Fundación de la Orden. posterior celebración de la Eucaristía con el A continuación, tuvo lugar la celebración de Ministro general, renovando el compromiso la Eucaristía, en la iglesia de la Curia provin- de fortalecer la espiritualidad especifica. cial. En ella participaron los Hermanos de la Provincia, y otros Hermanos de otras Provin- Fr. Julio César Bunader, ofm cias italianas, juntos con sus respectivos Mi- 308 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2 nistros provinciales (Milán, Nápoles, Bolonia, Nei giorni 22-23 maggio 2010 il Ministro Sicilia,…), que se habían desplazado para este generale, Fr. José Rodríguez Carballo, accom- día. Un total de 200 personas. En ella se hizo pagnato dal Definitore generale per la COTAF, presente también el cuerpo de Policía homena- Fr. Roger Marchal OFM, si è recato in Roma- jeado y la Familia Franciscana del Piamonte, nia per partecipare al grande pellegrinaggio al con un número considerable de miembros de Santuario di Nostra Signora di Csiksomlyo, la OFS. Se celebró la Misa votiva de la Sába- nel nord-est del Paese, e per incontrare i Frati na Santa y, en la homilía, el Ministro general, della Provincia di Santo Stefano Re. entre otras cosas dijo: “La Sábana Santa nos Il pellegrinaggio, come da tradizione, si è ofrece el rostro de un hombre sufriente. Por svolto il 22 maggio, Vigilia di Pentecoste. Il la revelación, sabemos bien que Dios no sólo Ministro e il Definitore generale si sono uniti se revela a través de los signos de victoria, si- all’Arcivescovo della Diocesi di Alba Lulia, al no también donde hay un rostro de un hombre suo Vescovo Ausiliare, al Nunzio Apostolico di débil, indefenso y sufriente. La contemplación Romania e ad una moltitudine di pellegrini per del rostro del Señor crucificado nos ayuda a rendere omaggio alla Vergine Maria nel San- acoger, en la figura de cada hombre y mujer tuario di Csiksomlyo. Il pellegrinaggio si è con- que sufre, una imagen del rostro de Dios. ¿So- cluso con la Celebrazione eucaristica, a cui han- mos capaces de reconocerlo en el rostro de no partecipato, nonostante la pioggia e il fango cada hombre, particularmente en el rostro de incontrato lungo il percorso verso il Santuario, quien sufre?”. dalle 400.000 alle 500.000 persone. Nel pome- Posteriormente, en peregrinación, se trasla- riggio dello stesso giorno il Ministro generale si daron a la Catedral de Turín, en cuya Sede se è incontrato con i Frati della Provincia. encontraba expuesto solemnemente el Sacro Il 22 maggio, solennità di Pentecoste, pre- Lino en el que quedó marcado el rostro y la sente sempre una grande folla di fedeli, il figura de un Hombre de Dolores. Tras la con- Ministro provinciale, Fr. Szabolcs Orban, ha templación orante de la Sábana Santa, mar- presieduto l’Eucaristia nella Basilica del San- charon al Convento de S. Bernardino, donde tuario, mentre il Ministro generale ha tenuto tuvieron la comida. l’omelia in italiano e tradotta in ungherese dal- A continuación y para terminar, el Mi- lo stesso Presidente della Celebrazione. Nel nistro general dirigió unas palabras a toda la giorno di Pentecoste, inoltre, Fr. José si è in- Familia Franciscana, allí presente. Animó a contrato, prima dell’Eucaristia, con i giovani todos a “Caminar desde el Evangelio”, y des- Frati in formazione e, nel pomeriggio, con la granando las cinco prioridades de la Orden, Famiglia Francescana (Clarisse, Suore Fran- insistió en vivir con creatividad siempre fiel cescane, OFS). la forma de vida franciscana, la Buena No- Il giorno 23 maggio Fr. José e Fr. Roger, ticia de Jesús de Nazaret. Los Hermanos y mentre venivano condotti da Fr. Szabolcs Hermanas presentes entablaron un rico diá- all’aeroporto di Cluj-Napoca, hanno fatto una logo fraterno con el Ministro general. Se ter- sosta nella Curia provinciale, che si trova in minó el encuentro con la recitación orante via Emil Zola, per una breve visita ai 5 Frati di del Oficio de la Pasión de Nuestro Padre san quella Fraternità, che vive in un piccolo spa- Francisco y la entrega a todos los participan- zio dell’edificio, dal momento che la maggior tes, por parte de la Provincia de acogida, de parte del Convento è tuttora occupata da una una réplica en papel de la Sábana Santa. En Scuola di musica. aquella misma tarde, el Ministro general, su Vicario, el Definitorio general y su Secretario Fr. Roger Marchal, ofm particular, regresaron a Roma. En alabanza de Cristo y del pobrecillo Fran- cisco. Amén. 4. Assemblea interprovinciale di Umbria e Sardegna Fray Francisco J. Arellano Suárez, ofm S. Maria degli Angeli, Assisi, 31.05.2010

Per la prima volta nella storia recente è stata 3. Visita alla Provincia di S. Stefano Re in Ro- organizzata un’Assemblea congiunta tra i Fra- mania ti della Provincia Serafica in Umbria e quelli Cluj-Napoca, Romania, 22-23.05.2010 della Provincia S. Maria delle Grazie in Sar- AD CHRONICAM ORDINIS 309 degna, allo scopo di riflettere sul cammino di fraternità esige la cura dell’uno verso l’altro, riorganizzazione strutturale della Provincia di la responsabilità e la generosità verso l’altro; Sardegna. La riunione si è svolta il 31 mag- la Provincia Serafica ha espresso la volontà di gio 2010 in Assisi, e vi hanno partecipato cir- sviluppare una collaborazione strutturale con ca 155 Frati delle due Province, e il Ministro la Sardegna; la Provincia della Sardegna si tro- generale, Fr. José R. Carballo insieme con il va in una situazione di estrema fragilità (solo Definitore generale Fr. Vincenzo Brocanelli, 33 Frati, e molti anziani!) che richiede un aiuto il Segretario generale Fr. Aidan McGrath e Fr. urgente. Il Ministro generale ha poi indicato Fedele Pradella, nominato Vissitatore genera- anche alcuni punti emergenti dai gruppi: l’ap- le per la Provincia sarda e Delegato per il pro- proccio positivo di puntare al rinnovamento cesso di collaborazione strutturale. della vita francescana e della missione in Sar- Già due anni prima il Capitolo provinciale degna; il desiderio di cominciare dai progetti della Sardegna aveva approvato una richiesta concreti; la considerazione che l’attuale con- di aiuto strutturale alla Provincia di Assisi, dizione di difficoltà è vista come un’occasione prevedendo realisticamente di non poter più positiva per ambedue le Province; ascoltare soddisfare le esigenze richieste ad una Pro- coloro che già lavorano nel territorio sardo; vincia. Alcuni passi furono fatti in ambedue non pensare a tempi troppo lunghi perché le le Provincie. Ma poi si era sentito il bisogno necessità sono urgenti; un cambio strutturale di confrontare le motivazioni e le visioni dei è necessario; non unire il ridimensionamento Frati per convergere verso una sentire comune interno a ciascuna Provincia con la collabora- per il bene di tutti. zione strutturale interprovinciale. All’Assemblea di Assisi, i due Ministri pro- Alla fine della giornata si sono riuniti i De- vinciali, Fr. Bruno Ottavi per Assisi, e Fr. Ma- finitori delle due Province per raccogliere le rio Solinas per la Sardegna, hanno prima pre- indicazioni dell’Assemblea e del Ministro ge- sentato il cammino che ciascuna Provincia ha nerale e per individuare i passi successivi da fatto in vista della nuova collaborazione strut- fare, insieme con il Delegato, Fr. Fedele. turale. Il Ministro generale ha poi presentato La giornata si era aperta con la celebrazione alcuni elementi fondamentali per rivitalizzare del’Eucaristia alla Porziuncola e con la cele- il carisma in genere e in Sardegna in partico- brazione dei Vespri. Ambedue presiedute dal lare, mettendo l’accento sulla lucidità, audacia Ministro generale. e visione di futuro. A questa relazione ha fatto seguito un dialogo sereno e ampio tra il Mi- Fr. Vincenzo Brocanelli nistro generale e i Frati presenti. Il Segretario generale, in qualità di giurista, ha presentato la nostra legislazione riguardo alla collabora- 5. Visita alle Province della Repubblica Ceca zione interprovinciale e alle varie sue forme e della Rep. Slovacca possibili, mettendo in rilievo che ogni ristrut- turazione è pensata nella prospettiva della cre- Fr. José Rodríguez Carballo, Ministro ge- scita e che ogni forma di dipendenza (Custo- nerale, accompagnato da Fr. Ernest K. Siekier- dia o Fondazione) trova la sua autonomia in ka, Definitore generale, dal 14 al 19 giugno ciò che gli Statuti della Provincia prevedono. 2010 ha visitato la Provincia di San Vinceslao Nel pomeriggio, i Frati sono stati organizzati nella Repubblica Ceca (14-16) e quella del in 6 gruppi di riflessione per ricercare i “crite- Ss.mo Salvatore nella Repubblica della Slo- ri per attuare la collaborazione strutturale tra vacchia (16-19), appartenenti alla Conferenza Umbria e Sardegna”. Nella condivisione delle Nordslavica. riflessioni dei gruppi sono emersi diversi cri- La Provincia Ceca è composta di 53 Frati; teri interessanti e soprattutto la convinzione quella della Slovacchia da 70. Durante il regime generale che è importante farsi carico della comunista molti Frati di entrambe le Province provincia sarda, in vista di una rinascita della furono imprigionati e solo in segreto le nuove nostra presenza e secondo la forma giuridica vocazioni potevano abbracciare la vita france- che sembrerà più adatta. scana. Dopo la caduta del comunismo è ripresa Nel tentativo di offrire una sintesi, anche la vita nelle due Province, che collaborano in se provvisoria, delle riflessioni fatte e delle particolare nel campo della formazione iniziale indicazioni offerte, il Ministro generale ha in- (noviziato), Infatti, i giovani in formazione, in- dicato alcuni punti di partenza, che sono: la sieme ai loro maestri, hanno avuto un’incontro 310 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2 comune con il Ministro generale nel territorio The founding group of four Italian Friars della Provincia slovacca, a Bratislava. arrived in the United States at the invitation Mentre si trovava nella Provincia della Re- of the Bishop John Timon of Buffalo in 1855. pubblica Ceca il Ministro ha incontrato il nuo- Under the leadership of Fr. Pamphilus of vo Arcivescovo di Praga, Mons. Dominik Du- Magliano, the brothers began to minister first ky, OP, e nella visita alla Provincia slovacca ha to the Irish immigrants and then to the Italian incontrato l’Arcivescovo di Bratislava, Mons. immigrants who came in great numbers to the Stanislav Zvolenský. I due appuntamenti han- United States in the second half of the nine- no evidenziato la preziosità della presenza dei teenth century. The brothers engaged primar- Francescani nelle Chiese locali e per il servizio ily in parish ministry and also the founding of pastorale che svolgono nelle due Diocesi. St. College, now a university, for In ambedue le Province il Ministro ha in- the formation of the young, and especially for contrato tutti i Frati, i Guardiani, il Definitorio those who were called to the Franciscan life provinciale e la Famiglia Francescana durante and also to the diocesan priesthood, along with le solenni celebrazioni eucaristiche. others centers of Christian formation and with Nella Provincia ceca di San Vinceslao, il the Secular Franciscan Order. By 1861, with Ministro generale, oltre al convento di Praga the increase of the number of brothers, the dove si trova la sede della Curia provinciale, Custody of the was ha visitato altre Fraternità: quella di Plzen, erected. When their numbers increased due to detta “nuova presenza dei frati” tra la gente, the arrival of more Friars from Italy and the re- e quella di Brno, dove si trova il postulandato. ception of native vocations, the Province was Qui fra qualche settimana incominceranno la established on December 25, 1910 . loro formazione 4 nuovi candidati che la Prov- The solemn celebration of the anniversary videnza ha donato alla Provincia. Nella stessa took place at St. Anthony of Padua Church città di Brno si trova il monastero delle Claris- in New York City. Br José was the main cel- se, l’unico nella Repubblica Ceca, con 12 So- ebrant of the Eucharist Liturgy, and he was relle Povere di Santa Chiara. Anche ad esse ha joined by His Eminence, Cardinal Oscar fatto visita il Ministro generale, accompagnato Rodriguez Madariaga, SDB of Tegucigalpa dalle persone del seguito. (Honduras), affiliate of our Order, their Ex- Nella Provincia slovacca, oltre a Bratisla- cellencies, Bishop Robert Camillieri, OFM of va, sede del Ministro provinciale, il Generale Comayagua (Honduras) and Bishop Maurus ha visitato anche il convento di Trnava, casa Muldoon, OFM of Olancho (Honduras), Br. di noviziato, dove si è svolto anche l’incontro Robert Campagna, OFM, Minister Provincial, con i Frati della Provincia e con i Guardiani. In Br. Francis Walter,OFM, Definitor General, questo momento la Provincia del Ss.mo Salva- five Minister Provincials of the United States tore ha sette Frati nella missione “ad gentes”; and the Provincial of Malta. Also present were inoltre, ne ha offerto uno, Fr. Masseo Patrik about 70 brothers and a large group of friends Golha, per il progetto Sudan, dipendente dal and benefactors of the Province. Ministro generale. In his address to the brothers, the Minister General reminded the Province of its glori- Fr. Ernest Siekierka ous history, but also of a great history to still be accomplished. He called on the brothers to look to the future with clarity, a vision of the 6. Visit to the Province of the Immaculate Con- future and evangelical boldness. “After having ception in the United States on the occasion become clearly aware of the present situation, of the 100th Anniversary of the Erection of after having a thorough vision of the future, the Province boldness is necessary. Without boldness and courage, without daring, the waters will remain On June 23 2010, Br. José Rodriguez at a standstill with the risk that in a short time Carballo, OFM, Minister General, in the com- they will become contaminated. In this sense pany of Br. Francis Walter, OFM, Definitor I recall the principle that is very clear for me: General, joined the brothers of the Immaculate he who moves can make a mistake, but he who Conception Province in the United States for has not moved has already made a mistake.” the celebration of the 100th anniversary of the The celebration continued with a dinner erection of the Province. shared by all in a spirit of joy and fraternity in AD CHRONICAM ORDINIS 311 the parish hall. The celebration was then fur- das Testament des Hl. Franziskus, für Chor ther honored by the presence of His Excellen- und Orchester. cy, Archbishop Timothy Dolan of New York, Möge Gott durch die Fürbitten der Heilige who stopped by to offer his congratulations Elisabeth diese neue Deutsche Franziskaner- and best wishes. provinz segnen und Ihr einen neuen Mut zur Evangelisierung schenken. Br. Francis Walter, ofm Fr. Roger Marchal, OFM

7. Grundung der neue deutsche Provinz der Hl. Elisabeth 8. Presencia del Ministro general en Tierra München, 1. Juli 2010 Santa

Die vier Deutsche Franziskanerprovinzen Del 13 al 21 de julio 2010, Fr. José Rodrí- haben sich in eine einzige Deutsche Provinz guez Carballo, Ministro general, ha estado en der Heilige Elisabeth vereinigt. Diese Vereini- Jerusalén. Según él mismo declaró, el objeto gung wurde am 1. Juli 2010, in München, vom de esta visita era triple: clausurar el Capítulo Generalminister, Fr. José Rodríguez Carballo electivo de la Custodia de Tierra Santa, reunir- OFM feierlich eingeführt. se con el Visitador, el Custodio y el nuevo Dis- Um 10Uhr, an diesem denkwürdigen Tag, cretorio elegido en el Capítulo, y hacer algún begann der Festakt. Nach dem historischen día de retiro espiritual en los lugares santos. Uberflug der 4 Franziskanerprovinzen der Sa- Llegó a Tel Aviv el día 13 por la tarde. El xonia (Hl. Kreuz), der Colonia (Drei Könige), día 14, durante toda la mañana estuvo reunido der Thuringia (Hl. Elisabeth) und der Bavaria con los participantes en el Capítulo Custodial. (Hl. Antonius von Padua), und nach dem Ab- En la primera sesión habló a los capitulares de schiedsspruch an die vier Provinziale, gaben algunos retos que se le presentan a la Custodia die Provinziale den Siegel ihrer Provinz dem en este momento: la búsqueda de nuevo perso- Generalminister ab. Dann liess Generaldefini- nal cualificado, el fortalecimiento de la inter- tor Fr. Roger Marchal OFM, das Dekret der nacionalidad, el acompañamiento de los pere- Aufhebung der 4 ehemaligen Provinzen und grinos y la conservación de los lugares santos, der Gründung der neue Franziskanerprovinz la formación permanente y la formación ini- der Hl. Elisabeth (Germania). cial, y la llamada a ser constructores de paz y Nach dieser Lesung, hat Generalminister, de reconciliación entre los creyentes de las tres Fr. José, das Dekret der Ernennung der Regie- grandes religiones monoteístas. En la segun- rung der neue Provinz vorgelesen. So wurden da sesión ha habido un diálogo fluido entre el ernannt: Fr. Norbert Plogmann OFM, Provin- Ministro y los capitulares sobre los temas más zialminister der neue Provinz; Fr. Cornelius importantes para la Custodia y la Orden. Ese Bohl OFM, Provinzvikar; Fr. Heribert Arens mismo día por la tarde presidió la adoración OFM, Definitor; Fr. Damian Bieger OFM, De- eucarística en el monasterio de las Clarisas de finitor; Fr. Michael Blasek OFM, Definitor; Jerusalén en presencia de todos los Capitula- Fr. Maximilian Wagner OFM, Definitor. Nach res. En la homilía insistió en la necesidad de einige Reden der Offiziellen Gäste (Weibi- dar prioridad en nuestras vidas al espíritu de schof von München, Bayerischer Statsmini- oración y devoción, y a la complementariedad ster, Vertreter der Stadt München) kam ein en la vivencia del carisma franciscano entre Foto der neue Regierung mit Generalminister, los Hermanos Menores y las Hermanas Pobres Generaldelegat und Generaldefinitor im Gar- de Santa Clara. Seguidamente compartió la ce- ten der Katholische Akademie in München. na con los capitulares y las Clarisas en el jardín Nachmittag, um 17 Uhr, stand Generalmi- del monasterios. El día 15, fiesta de la dedi- nister mit gesamter neue Provinzregierung ein cación de la Basílica del Santo Sepulcro, el feierliches Hochamt in der Pfarrkirche St. An- Ministro presidió la Eucaristía de conclusión na vor. del Capítulo en dicha Basílica, en presencia de Nach dem Abendessen, wurde dieser schö- los capitulares y de numerosos peregrinos. En nen und emotionalvollen Tag mit einem sehr su homilía, Fr. José invitó a los hermanos a schönen Konzert in der St.Annakirche ge- ser testigos de la resurrección y apóstoles de la schlossen. Eine spezielle Komposition über alegría y de la esperanza cristianas. 312 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2

Los días 15 por la tarde y 16 el Ministro laboración e integración a las entidades del general los dedicó a encuentros con el Nuncio Cono Sur. Posteriormente se convocaron los de su Santidad en Israel, el Visitador, el Cus- hermanos profesos solemnes de la Custodia, todio y con el Discretorio de la Custodia para quienes se encontraron para dialogar con el un intercambio sobre las tablas de familia y Ministro general resaltando el camino de la las necesidades más urgentes para la Custodia. Orden propuesto en el Documento final del Nos consta que el Ministro siguió con mucha Capítulo general y los subsidios “Un alto en atención y participó activamente en dichos en- el camino para discernir” y “Caminar desde el cuentros, conocedor, como es, de la realidad Evangelio”. Para finalizar la visita se organizó de la Custodia El 16 por la noche compartió la el encuentro con los hermanos profesos tem- cena con los hermanos de la Facultad Bíblica porales en la casa de Lambare, iniciando con de la Flagelación, después de reunirse con el un momento de diálogo fraterno para culminar Decano de la misma Facultad.. la visita dando gracias a Dios y los hermanos Del 17 al 21 por la mañana, Fr. José hizo en la celebración de la Misa. su retiro anual en los santuarios del Cenáculo, Getsemaní, Belén, Nazaret y el Monte Tabor, Fr. Julio C. Bunader, ofm dejándonos sus reflexiones sobre la soledad y la importancia de la oración en unas declara- ciones que hizo a los medios de comunicación 2. Relazione della Commissione Scotista in de la Custodia de Tierra Santa, que tuvieron occasione della festa di Scoto amplio eco en diversos otros medios de comu- Roma, PUA, 09.11.2009 nicación. A su paso por Belén presidió una so- lemne Eucaristía en la Gruta de la Natividad y IL VOLUME XII en Nazaret presidió el Rosario al que asistieron DELL’OPERA OMNIA nueceros peregrinos y fieles de la Parroquia de DEL B. GIOVANNI DUNS SCOTO la ciudad de Jesús. Por sus propias declaracio- nes hemos sabido que para el Ministro general Il trattato sull’Eucaristia “estos han sido días de gracia, una experiencia La Commissione Scotista attende at- hermosa que no olvidará” y que desea repetir. tualmente alla edizione critica del vol. XII El día 21 por la tarde regresó a la Ciudad dell’Opera omnia del B. Giovanni Duns Sco- Eterna para proseguir su servicio como Minis- to: esso fa parte del libro IV della Ordinatio, tro y siervo de la fraternidad universal. l’ultima opera di Scoto, in cui egli ha raccolto Para alabanza de Cristo y del Pobrecillo e rielaborato in redazione definitiva le lezioni Francisco. Amén. che precedentemente aveva tenute a Cambrid- ge, Oxford e Parigi. Fr. Enrique Bermejo Cabrera, ofm Il libro IV contiene la dottrina sui sacra- menti e sui novissimi, cioè sulle ultime realtà della nostra esistenza e della nostra fede. 9. Visita a los hermanos de la Custodia “Fr. In questo vol. XII viene ora pubblicato il Luis Bolaños” del Paraguay trattato sull’Eucaristia, e comprende le distin- zioni 8-13. Si tratta della più ampia indagine Durante los días 6 y 7 de agosto de 2010, sull’Eucaristia che sia stata scritta nell’epo- Fr. José Rodríguez Carballo Ministro general ca antica e medievale. Né Bonaventura, né acompañado por Fr. Julio C. Bunader, Defi- Tommaso d’Aquino, né alcun altro dottore nidor general, visitaron los hermanos de la dell’epoca – al di fuori di Scoto – si è adden- Custodia “Fr. Luis Bolaños” del Paraguay. trato così ampiamente nell’argomento, visto Recibidos por el hermano Custodio Fr. Iñaki sotto il profilo teologico, filosofico, liturgico, Galarraga se organizó en el convento de Asun- giuridico e ascetico. ción el encuentro con el Consejo de la Custo- Scoto riprende, in questa trattazione il suo dia, con la presencia del Ministro Provincial principio fondamentale, espresso nell’opusco- Fr. Zuriarrain Urretabizkaia Juan Telesforo, lo De primo Principio (c. 3), là dove così pre- de la provincia franciscana de Aranzazu, Es- ga: «Signore Dio nostro, che ti sei proclama- paña, de quien depende la Custodia. En clima to il primo e l’ultimo (Ap 1,8), insegna al tuo fraterno se compartió la vida y misión de los servo il modo di dimostrare con la ragione ciò hermanos, junto a los posibles caminos de co- che riteniamo certissimo per fede». Duns Sco- AD CHRONICAM ORDINIS 313 to cioè vuole comprendere e far comprendere, no, distinguendo le parole che nella forma so- per quanto è possibile ad umana creatura, la no essenziali, da quelle che non sono tali, ma verità della fede, in modo che la mente umana solo completive, ed evidenziando il loro valore non trovi difficoltà insormontabili per aderire terminale. Si tratta, come dice Scoto, di una alla verità di Dio. discussione «subtilis et logica» (d. 8 n. 141), Tra queste verità, l’Eucaristia è certamente sebbene per il teologo sia sufficiente ritenere una delle più difficili a comprendere: la tra- che la forma è lo strumento istituito da Dio, il sformazione del pane e del vino in corpo e quale la assiste perché al termine della prola- sangue di Cristo supera le capacità dell’intel- zione abbia la sua piena efficacia e verità: Dio, letto umano. Ecco perché Duns Scoto, in que- cioè, opera perché la forma all’atto del suo pro- sto trattato, ha voluto sviscerare in profondità nunciamento finale abbia la verità che esprime. questa trasformazione, ricorrendo alla filoso- Segue l’esposizione delle condizioni e di- fia aristotelica della materia e della forma, del- sposizioni necessarie per celebrare e ricevere la sostanza e dell’accidente; indagando, inol- degnamente e fruttuosamente l’Eucaristia. tre, sulla possibilità o meno che un corpo possa Nella dist. 9 Duns Scoto spiega la gravità essere contemporaneamente in più luoghi, sul del peccato che commette chi celebra e rice- passaggio di un essere da una sostanza all’al- ve l’Eucaristia indegnamente, cioè in peccato tra, sull’azione necessaria per realizzare tale mortale passaggio, sulla possibilità che gli accidenti Segue la dist. 10, amplissima, suddivisa in possano sussistere e agire senza la sostanza, tre parti, in cui Duns Scoto esamina la veri- ecc. tà dell’Eucaristia, cercando di spiegare – per La trattazione, quindi, più che soffermasi quanto è possibile – che essa non contrasta con sulle verità della fede, così come emergono la ragione umana, ma è in qualche modo com- dalle parole di Gesù, dalla testimonianza de- prensibile da essa: su alcuni principi filosofici gli Apostoli e degli Evangelisti e dalla prassi Scoto non si sofferma più di tanto, in quanto apostolica, subapostolica ed ecclesiale – verità si tratterebbe di una discussione troppo lunga: che Duns Scoto, come ogni altro credente ac- «quia nimia esset prolixitas» (d. 10 n. 25). Co- coglie senza riserve e con piena adesione –, munque cerca di illustrare come Cristo possa si estende in modo assai ampio sull’indagine essere “quanto”, cioè avere quantità, senza il filosofica: come cioè si può spiegare, capire e modo quantitativo; come ci possa essere pre- accogliere – con la ragione umana – verità così senza locale contemporanea in più luoghi, in difficili e fuori dalla esperienza dell’uomo. cielo e in terra; con quali parti del suo essere e Ecco allora il ricorso frequentissimo alla con quali azioni immanenti Cristo sia presente filosofia, particolarmente quella aristotelica: nell’Eucaristia; se Cristo nell’Eucaristia abbia in nessun altro volume Aristotele è citato con movimento corporale; se qualche intelletto tanta frequenza come in questo. Si tratta di creato o qualche senso possa percepire l’esi- oltre 150 citazioni dirette, per non parlare di stenza di Cristo nell’Eucaristia. quelle indirette o sottaciute, ma pur presenti La dist. 11 è tutta dedicata al problema nell’esposizione. della transustanziazione: alla sua possibilità, È frequente anche l’esame delle opinioni di alla sua essenza, ai problemi connessi (come autori medievali, specialmente di S. Tomma- l’annihilamento, la corruzione o la perma- so, Enrico de Gand, Egidio Romano, Goffredo nenza del pane e del vino), come possa esser- di Fontaines, ecc. vi transustanziazione di un corpo in un altro Spessissimo sono citati anche i giuristi, pre-esistente o se piuttosto si debba parlare per tutto quello che riguarda le condizioni e di transustanziazione «adductiva», in quanto la prassi da seguire nella celebrazione e nella «per ipsam adducitur terminus ut sit hic» (d. recezione dell’Eucaristia. 11 n. 166-173); se si debba usare pane azzimo Le tappe che Duns Scoto segue nella sua o fermentato, vino d’uva o altro, ecc. esposizione, si possono così delineare: Nella dist. 12 il discorso è concentrato sugli Nella dist. 8, in primo luogo presenta e spie- accidenti nell’Eucaristia. Molta filosofia. ga la definizione dell’Eucaristia e l’eccellenza La dist. 13 è dedicata all’azione divina nel- predominante di questo sacramento rispetto la confezione dell’Eucaristia: in essa cioè solo agli altri. Dio è l’agente principale, mentre come causa Passa poi a parlare della sua duplice forma strumentale subentra il ministro o sacerdote, e consacratoria, riguardante cioè il pane e il vi- ciò per disposizione divina. 314 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2

Degna di nota è la spiegazione che Scoto «Il Dottore Sottile, ricavando la sua teodi- offre della transustanziazione, per la quale il cea da due principi scritturali, relativi a Dio: corpo di Cristo Risorto, esistente nel Cielo, “Io sono colui che sono” e “Dio è amore”, in non riceverebbe nel sacramento dell’Eucari- maniera mirabile e quanto mai suasiva svilup- stia un nuovo «esse simpliciter», ma un nuovo pa la dottrina intorno a Colui che è “verità in- «esse hic», che sostituisce l’essere – qui della finita e bontà infinita”, “il Primo efficiente”, sostanza del pane e del vino. Tale spiegazione, “il Primo che è il fine d’ogni cosa”, “il Primo dopo il Concilio di Trento, che ha convalidato in senso assoluto, per eminenza”, “l’oceano e riaffermato come vera spiegazione dell’Eu- d’ogni perfezione” e “l’amore per essenza”». caristia il concetto e il termine di “transustan- ziazione”, verrà ripresa, ampiamente illustrata Fr. Barnaba Hechich e difesa da molti teologi post-tridentini, come Presidente i gesuiti S. Roberto Bellarmino, Vásquez, Gre- gorio di Valencia, ecc. [Ndr: Il volume XII, a cura della Commissione Sco- È chiaro che si tratta di tentativi di spiega- tista, è stato pubblicato dalla Tipografia vaticana, Città zione, che non potranno però mai pienamente del Vaticano 2010, cf. Sez. Bibliografia] spigare il mistero della presenza reale di Cristo nell’Eucaristia. Il testo di Scoto è stato da noi ricostruito 3. Quarant’anni di Fonti Francescane secondo le norme di critica testuale ormai col- Roma, PUA, 29.04.2010 laudate nei nostri volumi precedenti e univer- salmente condivise ed apprezzate dagli studio- Giovedì 29 aprile si è svolto presso la Pon- si. Molti passi, nelle edizioni dei secoli passati, tificia Università Antonianum il Seminario di erano incomprensibili, a causa degli errori di studio 40 anni di Fonti Francescane, in occa- lettura, frequentissimi, e delle numerose omis- sione della pubblicazione François d’Assise. sioni di righe intere da parte degli amanuensi. Écrits, Vies, témoignages, responsabile edi- L’individuazione e l’indicazione delle fon- toriale: Th. Gournay - N.-J. Sed, responsabile ti, esplicite ed implicite, citate da Scoto; le scientifico: J. Dalarun (I.R.H.T./C.N.R.S), frequenti e indispensabili illustrazioni del te- autore della Prefazione: A. Vauchez, Éditions sto da noi operate nelle note; la divisione del- franciscaines et Éditions du Cerf, Paris 2010. le materie e dei singoli argomenti da noi ac- La presenza di molti professori, storici, curatamente evidenziati con titoli, capoversi, personalità della cultura, assieme alle adesioni numerazione progressiva, accurata interpun- pervenute, hanno reso evidente l’importanza zione ecc.; renderanno più facile la lettura, la dell’incontro. comprensione e l’assimilazione del pensiero Come primo relatore il Prof. Fr. Giuseppe di Scoto. Buffon, ofm, ha illustrato la prima edizione Ed è questo lo scopo e il traguardo verso cui del Totum: Antefatti e progetto, mostrando il tendono le fatiche e il quotidiano impegno dei successo di tale iniziativa. Successivamente il soci della Commissione Scotista, attualmen- Prof. Fr. Leonhard Lehmann, ofmCap, ha pas- te in numero di 6 grazie al recente arrivo di sato in rassegna le edizioni delle “fonti fran- Fr. Stefano Recchia, che, dopo il suo servizio cescane” da Documents (1968) a Franziskus- nella Curia Generale, ha accettato di far parte Quellen (2009), in cui è emerso che la presen- della nostra équipe. za di un’opera al posto di un’altra nelle varie Mi piace concludere con le illuminate pa- traduzioni non solo è stata una diversa scelta role di Paolo VI, contenute nella sua Lettera scientifica, ma anche diremmo di visione del Apostolica Alma Parens del 14 luglio 1966: francescanesimo. Jacques Dalarun ha fatto un «Accanto alla cattedrale maestosa di S. Tom- confronto tra Dal Totum del 1968 al Totum del maso d’Aquino, fra altre c’è quella degna 2009: continuità e differenze indicando i nuo- d’onore – sia pure dissimile per mole e struttu- vi testi inseriti, quali ad esempio una originale ra – che elevò al cielo su ferme basi e con arditi officiatura liturgica italo-greca della metà del pinnacoli l’ardente speculazione di Giovanni secolo XV dedicata a san Francesco. Duns Scoto». Sintetizzando e approfondendo Nelle conclusioni Grado Giovanni Merlo, le ricerche degli autori precedenti a lui, «egli Presidente della Società Internazionale di Stu- della Scuola francescana divenne il rappresen- di Francescani, ha invitato tutti ad approfondi- tante più qualificato». re la lettura e lo studio delle fonti francescane AD CHRONICAM ORDINIS 315 qui presentate, ma senza perdere di vista altri lando Flores Interiano (Prov. N. D. de Gua- documenti assai importanti come bolle papali, dalupe); SLAVICA AUSTRALIS: Fr. Josip cronache, costituzioni che pur non parlando Sopta (Prov. Dalmatiae S. Hieronymi); SLA- esplicitamente di san Francesco, illustrano i VICA SEPTENTRIONALIS: Fr. Czesław primi secoli della storia dei Frati Minori. Gniecki (Prov. Immaculatae Conceptionis BVM); TRANSALPINA FRANCISCANA Fr. Pietro Messa (COTAF): Fr. Jan van den Eijnden (Prov. Ss. Martyrum Gorcomiensium)

4. Incontro dei Presidenti delle Conferenze Altri con il Ministro e il Definitorio generale Fr. Aidan McGrath, Fr. Stefano Lovato Roma, Curia generale, 17-19.05.2010 (Segreteria generale); Fr. Edwin Paniagua, Fr. Oscar G. Villalobos Avendaño, Fr. Paul Iorio Presso la Curia generale dei Frati Minori si (traduttori/interpreti); Fr. Valentino Menegat- è svolto, dal 17 al 19 maggio 2010, l’incontro ti (Verbalista); Fr. Azariasz Hess (Logistica); annuale del Ministro e Definitorio generale Fr. Francisco Candray (Autista); Fr. Gianni con i Presidenti delle Conferenze dei Ministri Califano, Fr. Raimundo Domínguez, Fr. Ana- provinciali OFM. niasz Korba, Fr. Roger Marchal (Liturgia e Sagrestia); Fr. Ángel Flores, Fr. Pietro Tran Partecipanti Van Huan, Fr. Miguel Álvarez, Fr. Elias Dalla Rosa (Culinaria/Refettorio); Fr. Robert Bahčič Definitorio generale (Computer); Fr. John Abela, Luigi Perugini Fr. José Rodríguez Carballo (Min. gen.), (Internet). Fr. Michael Anthony Perry (Vic. gen.), Fr. Vincenzo Brocanelli (Def. gen.), Fr. Vicente- Agenda Emilio Felipe Tapia (Def. gen.), Fr. Nestor Inácio Schwerz (Def. gen.), Fr. Francis Wil- Di buon mattino sono state celebrate le Lodi liam Walter (Def. gen.), Fr. Roger Marchal e l’Eucaristia, presiedute dal Vicario generale. (Def. gen.), Fr. Ernest Karol Siekierka (Def. Alle ore 9 del 17 maggio è iniziato ufficialmen- gen.), Fr. Paskalis Bruno Syukur (Def. gen.), te l’incontro presso l’aula “Duns Scoto” con il Fr. Julio César Bunader (Def. gen.), Fr. Vin- saluto di benvenuto da parte del Moderatore di cent Mduduzi Zungu (Def. gen.), Fr. Aidan turno, Fr. E. Siekierka, e la presentazione dei McGrath (Seg. gen.) vari partecipanti. Dopo alcuni avvisi sull’uso delle cuffie e del sistema di traduzione simul- Presidenti tanea, ha preso la parola il Ministro generale AFRICA: Fr. Marcel Bakoma (Prov. Verbi per rivolgere ai Presidenti la sua riflessione su Incarnati); ANGLOPHONA (ESC): Fr. Caoi- come ridare significato alla nostra vita e mis- mhín Ó Laoide (Prov. Hiberniae); ASIA ME- sione. Al termine c’è stato un breve colloquio. RIDIONALIS, AUSTRALIA & OCEANIA La mattinata si è conclusa con la comunica- (SAAOC): Fr. Paul Smith (Prov. Sancti Spi- zione in Aula delle relazioni dei Presidenti, ritus); ASIA ORIENTALIS (EAC): Fr. Bal- redatte secondo il seguente schema: vita della tazar Obico (Prov. S. Petri Baptistae); BOLI- Conferenza e realizzazione nella Conferenza VARIANA: Fr. Mauro Vallejo Lagos (Prov. del post-Capitolo 2009. Il pomeriggio è stato S. Francisci Solano); BRASILIANA (CFMB): così strutturato: dalle 15 alle 15.30, ascolto Fr. João Inácio Müller (Prov. S. Francisci As- delle relazioni di tre Presidenti che non aveva- sisiensis); CONO SUR: Fr. Jorge Gustavo no avuto il tempo di riferire nella sessione del Rodríguez (Prov. S. Michaëlis Archangeli); mattino; dalle 15.30 alle 16, lavoro nei grup- CUSTODIA TERRAE SANCTAE: Fr. Pier- pi linguistici sulle relazioni del Ministro e dei battista Pizzaballa (Custodia Terrae Sanctae); Presidenti; dalle 17 alle 18.30: condivisione in HISPANO-LUSITANA (CONFRES): Fr. Jo- Aula di quanto emerso nei gruppi. sé Antonio Jordá Tomás (Prov. Valentiae et Martedì 18 maggio i lavori sono iniziati alle Aragoniae S. Ioseph Spon. BMV); ITALICA ore 9 in Aula, moderatore Fr. V. Filipe, con (COMPI): Fr. Francesco Patton (Prov. Tri- la presentazione dei documenti di animazio- dentinæ S. Vigilii); MEXICI ET AMERICAE ne del sessennio: Fr. P. Bruno Syukur e Fr. R. CENTRALIS (C.A. CARAIBE): Fr. Saúl Or- Marchal hanno presentato il Documento del 316 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2

Capitolo Portatori del dono del Vangelo; Fr. per la gestione delle opere di carità. V. Brocanelli e Fr. N. Schwerz hanno illustra- L’inaugurazione è stata presieduta da Fr. to i Sussidi Ripartire dal Vangelo e il Morato- José Rodríguez Carballo, Ministro generale, rium. La mattinata è terminata con i lavori di con una breve liturgia della Parola e la benedi- gruppo per cercare di individuare alcune mo- zione dei locali rinnovati. Dopo la benedizione dalità per coinvolgere i Frati nel programma è stato offerto a tutti i presenti un piccolo rin- di animazione del Definitorio generale, scelto fresco. All’inaugurazione hanno partecipato per il sessennio 2010-2015. Nel primo pome- circa 200 persone tra Frati, Benefattori, Vo- riggio i partecipanti si sono ritrovati in Aula lontari, e Poveri. per ascoltare la sintesi di quanto emerso nei Merita una citazione particolare la presen- lavori dei gruppi linguistici. Il pomeriggio si za di Fr. Bob Van Laer, Ministro provinciale è concluso con la presentazione all’Assem- di San Giuseppe, in Belgio, che ha finanziato blea delle linee guida, preparate dal Definito- l’intera ristrutturazione, e dei Presidenti delle rio generale, per organizzare gli incontri tra il Conferenze dei Ministri provinciali OFM, che “Governo” dell’Ordine e le singole conferen- si trovavano a Roma per l’incontro annuale ze e l’ascolto dei vari contributi per migliorare con il Ministro e il Definitorio generale. quanto proposto dal Definitorio. Nei “nuovi” locali del Collegio Internazio- La mattinata del giorno 19 maggio ha avuto nale di S. Antonio si può così riprendere il ser- uno svolgimento particolare: dopo un incontro vizio ai poveri, con maggiori possibilità e con nell’Aula Magna S. Antonio, presso la PUA, modalità veramente dignitose. Se si rammen- i Presidenti con il Definitorio generale hanno ta, infine, che nel Collegio ha sede anche la partecipato all’inaugurazione dei nuovi locali Pontificia Università Antonianum, allora tale della “Mensa del povero” presso il CISA in Via servizio può diventare davvero «una scuola – Merulana. Nel pomeriggio si è tornati in Curia come ha detto il Ministro nel breve discorso generale, per ascoltare la relazione dell’Eco- dell’inaugurazione – per chi impara a leggere nomo generale, Fr. G. Lati, per la valutazione nel libro della vita del povero i segni della pre- dell’incontro e per concludere l’Assemblea senza di Dio, che ha per il povero un amore dei Presidenti delle Conferenze e del Defini- di predilezione, e per chi impara a leggere la torio generale con l’Eucaristia, presieduta dal storia con gli occhi e il cuore del povero». Ministro generale, Fr. José R. Carballo. Fr. Luigi Perugini, ofm Fr. Luigi Perugini 2. Discorso del Ministro generale

5. Inaugurata la nuova “mensa del povero” I POVERI presso il Collegio S. Antonio in Roma VOLTO DEL CRISTO POVERO Roma, CISA, 19.05.2010 Cari fratelli e sorelle: 1. Cronaca il Signore vi dia pace! Il giorno 19 maggio 2010 è stata riaperta È questo un bel momento: finalmente, do- la “mensa del povero”, dopo una lunga so- po non poche fatiche, abbiamo una mensa spensione a causa dei lavori di ristrutturazione del povero, dignitosa e in regola, la “Mensa della sala della mensa e di vari spazi adiacen- Sant’Antonio”. È, quindi, l’occasione per dire ti. Ora il locale, dove viene offerto un pasto a un sentito grazie, prima di tutto, al Signore e chiunque si presenti, è ampio e luminoso, con Padre delle misericordie che ci ha permesso tavoli e sedie nuove. Alla mensa sono stati ag- di arrivare a questo giorno e poter benedire giunti altri e, quindi, nuovi servizi: ambulato- le nuove strutture che accoglieranno quanti, rio medico, servizio doccia, deposito bianche- senza distinzione di credo o di razza, hanno ria, magazzino dei viveri, sala di ascolto, sala bisogno di cibo o di altri servizi, in partico- per le riunioni e l’Ufficio della Direzione, sala lare del servizio medico che inizia ora. Que- di attesa e stanza per i volontari con bagno. Il sta è, infatti, la novità rispetto alla precedente tutto è gestito da volontari. Anzi durante i la- mensa. In questo contesto voglio ringraziare vori è stata costituita un’Associazione Opere la Provincia di San Giuseppe in Belgio per la Antoniane Onlus di volontariato, che sarà di sua generosità economica cha ha reso possibi- sopporto a Fr. Antonino Clemenza (Direttore) le questo piccolo/grande miracolo. Nella per- AD CHRONICAM ORDINIS 317 sona del suo Ministro provinciale, che ci onora solidarietà. Questa mensa è anche un segno con la sua presenza, va il mio ringraziamento, di restituzione, quindi di giustizia. I beni, in anche a nome di tutti i poveri che benefice- fatti, sono di tutti. Noi siamo soltanto ammi- ranno di questa mensa, grazie. Che il Signore nistratori. Pertanto, da questo punto di vista, la vi ricompensi come soltanto lui sa farlo. Gra- mensa che oggi inauguriamo è anche un segno zie a Fr. Giancarlo Lati, Economo generale e profetico in quanto è una denuncia forte contro Rappresentante legale della Curia Generali- il consumo e lo sperpero della nostra società, zia dell’OFM, per la passione che ha posto in e forse di noi stessi, che crea la povertà e ab- questo lavoro di rinnovamento della mensa. bandona i poveri. La mensa è poi una scuola Grazie ai dottori che gratuitamente offriranno per chi impara a leggere nel libro della vita del i loro servizi ai poveri, particolarmente al Dr. povero i segni della presenza di Dio, che ha Fedeli, nostro carissimo dottore, amico e fra- per il povero un amore di predilezione, e per tello, che dirigerà questo Centro Medico. Gra- chi impara a leggere la storia con gli occhi e zie ai tecnici che hanno lavorato con amore per il cuore del povero. La mensa è, finalmente, rendere degna questa struttura, alla Soprain- un segno del nostro impegno di stare dal lato tendenza e al Comune di Roma per averci con- del povero, della periferia, della vulnerabilità e cesso l’autorizzazione. Grazie a Fr. Antonino della povertà, come conseguenza della nostra che ha accettato di essere il Direttore di questo fede nell’Incarnazione del Verbo (cf. PdV 23); servizio caritativo e a tutti i Volontari che ser- è un ponte di incontro tra chi ha e chi non ha. viranno i nostri poveri. Grazie ai Confratelli È un segno, se si vuole piccolo ma concreto, della Fraternità sant’Antonio e della Fraternità della nostra volontà di camminare con chi ma- Fr. Gabriele M. Allegra, per aver accolto nelle terialmente ha meno di noi, ma che spesso è loro strutture questa mensa. arricchito da tanti altri doni da parte del Signo- I poveri, come amiamo dire, sono i nostri re. È un primo passo nella carità che è giustizia maestri, ma per un credente, particolarmente e che comporta sempre la promozione umana per un francescano, sono, soprattutto, il volto della persona come immagine del Creatore. di Cristo povero. Così ce l’insegna Gesù nel- Voglia il Signore, «nostra ricchezza a suf- la pagina bella e impegnativa del Vangelo che ficienza» (LodAl 4), benedire questa mensa, abbiamo ascoltato di Matteo (25,31-46): «in benedire tutti i poveri che la frequenteranno, verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste benedire i benefattori e i volontari che la servi- cose a uno solo di questi miei fratelli più pic- ranno. E trovino i nostri fratelli poveri, che qui coli, l’avete fatto a me». Così ce lo insegna il verranno, calore umano: una mano amica che padre san Francesco che a dire della Leggen- li accolga, una parola di conforto e di sostegno da perugina «traboccava di amore e tenerezza nelle loro sofferenze, un fratello o sorella che non solo verso i suoi frati, ma verso tutti i po- li abbraccino e con profonda letizia nel cuore veri», e in loro, soprattutto nei lebbrosi, poveri li servano, coscienti che servendo loro servono per eccellenza in quel momento, vedeva e ser- Cristo. viva Cristo, che nelle parole del profeta aveva «A lode di Cristo e del Poverello». Amen. assunto la forma di un lebbroso. Soccorrere un povero è soccorrere Cristo stesso. Aiutare Fr. José Rodríguez Carballo, ofm un povero è aiutare Cristo. Non soccorrerlo, è Ministro generale disprezzare lo stesso Cristo. E di tutto questo saremo giudicati. I poveri sono il volto soffe- 3. Frammenti di storia rente di Cristo che attraverso la sua sofferenza Il 19 maggio 2010 sono stati benedetti dal riconciliò l’umanità con Dio. Ad esempio di Ministro generale OFM i nuovi locali della Cristo, che prese su di sé il dolore dell’umani- “Mensa del povero”. Tale mensa, che dipende tà, anche noi siamo chiamati a prendere su di dall’Associazione “Opere Antoniane di cari- noi il dolore dell’umanità ferita, per far sorge- tà”, è stata trasformata recentemente in “Asso- re una società nuova, basata nella cultura della ciazione opere antoniane. ONLUS”. solidarietà e dell’amore. Si tratta, allora, di un rinnovamento di ciò Fratelli e sorelle, la mensa del povero che già esisteva. È importante, pertanto, cono- “Sant’Antonio” che oggi riapriamo, rinnova- scere qualcosa della sua storia. ta e bella, è un segno di solidarietà con quanti Si può dire che il Collegio San Antonio di sono nel bisogno e nell’indigenza. Sono essi Via Merulana fin dalla sua fondazione, 1885- i fratelli verso i quali abbiamo un dovere di 1887, ha avuto una particolare sensibilità 318 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2 verso i fratelli più bisognosi. Infatti, attorno fino ad oggi e come è stata voluta nel 1950 alla sua Basilica è sorta subito l’opera “Il pa- dal P. Marcello, il quale diceva: «Con il solo ne di Sant’Antonio”. Grazie alla Basilica di pane non si sazia lo stomaco del povero né si sant’Antonio tale opera ha avuto uno sviluppo dà il calore necessario per il periodo invernale. meraviglioso: ogni settimana quintali di pane Bisogna offrire anche una buona minestra ogni venivano distribuiti ai più bisognosi. Ciò lo si giorno». deve alla grande devozione verso Sant’Anto- Chi desidera avere una maggiore infor- nio di Padova e alla riconoscenza dei suoi in- mazione sulla “Mensa di sant’Antonio”, può numerevoli devoti, che, avendo ottenuto grazie leggere con profitto “L’Osservatore Romano” e favori dalla sua potentissima intercessione, dell’8 e del 25 maggio 1985 o la “‘Voce di S. hanno voluto onorarlo con il venire incontro Antonio” di quei giorni. ai bisogni dei poveri, così tanto prediletti dal Dentro questa storia sono, poi, sorte le Ope- Santo dei miracoli. re Antoniane ed attualmente la nuova “mensa” A partire dall’anno 1929, inoltre, l’opera “Il e i nuovi locali per un migliore e più variegato pane di sant’Antonio” diede vita a molteplici servizio ai nostri fratelli più poveri. Ma anche iniziative assistenziali. Infatti, non si limitò al- oggi, come ieri, tutto è affidato alla disponibi- la distribuzione solo del pane ai bisognosi, ma lità dei fratelli e delle sorelle dell’Ordine Fran- venne in aiuto delle famiglie più povere in vari cescano Secolare e dei Volontari, che mettono modi: erogazione di letti per un più decoroso generosamente disposizione di chi ha bisogno e sano alloggio; distribuzione di medicinali e tempo, competenze, risorse, presenza. di viveri; contributi per riscattare dai Monte di Pietà oggetti, più o meno preziosi, depositati e Fr. Saturnino Ruiz de Loizaga per poter pagare gli affitti; elargizione annuale Vicario della Fraternità di un consistente quantitativo di corredi per i del Collegio S. Antonio neonati di mamme povere, confezionati dalla paziente e amorosa cura della Gioventù Anto- niana e delle zelanti Consorelle del Terz’Ordi- 6. Assemblea della COMPI con la partecipa� ne Francescano Secolare. zione del Ministro e Definitorio generale All’ombra della Basilica di Sant’Antonio, Assisi, 07-10.06.2010 tra il 1940 e il 1958, in modo meraviglioso si affianca all’opera “Il pane di sant’Antonio” 1. Cronaca quella del Terz’Ordine Francescano, guidato e Nei giorni 7-10 giugno 2010 in Assisi, pres- stimolato da P. Marcello Scartabelli. Anzi, con so “Casa A.Leonori”, si è riunita l’Assemblea il P. Marcello l’opera prende un più ampio re- della COMPI unitamente al Definitorio Gene- spiro con tali e tante iniziative da trasformare, rale. così si diceva allora, la Fraternità di sant’An- Il Presidente nel salutare gli intervenuti, ha tonio in un cantiere. rivolto un particolare benvenuto ai neo eletti Così i Frati del Collegio di sant’Antonio e le Ministri Provinciali: fra Francesco Bravi, Mi- Associazioni della Basilica hanno privilegiato nistro Provinciale della Provincia Lombarda; con generosità il servizio ai poveri di ogni con- fra Emanuele Bochicchio, Ministro Provin- dizione in vari modi: quotidianamente veniva ciale della Provincia Salernitano-Lucana; fra offerto del cibo a più di trecento poveri; ogni Antonio Scabio, Ministro Provinciale della domenica c’era la possibilità di frequentare il Provincia Veneta; fra Carlo Serri, Ministro catechismo o di apprendere come pregare; du- Provinciale della Provincia d’Abruzzo. rante la Quaresima si tenevano due istruzioni Questa Assemblea, che rientra nel program- religiose in preparazione alla Pasqua; subito ma di animazione dell’Ordine previsto dal Ca- dopo Pasqua si organizzava in Basilica una pitolo generale 2009 (vd Mandato n.4), mira festa con canti, il suono d’organo e la Messa ad offrire al Governo generale la possibilità di con comunione generale; celebrazione solenne conoscere le diverse Conferenze dell’Ordine e della festa di sant’Antonio con una Messa di definire con esse le linee operative da attuare ringraziamento, a cui partecipavano i poveri. nel prossimo futuro. E questo per anni, così dicono le cronache di I lavori assembleari hanno avuto inizio con quei tempi. una Celebrazione francescana della Parola Questa è la storia della “Mensa dei Poveri o dal tema: “Accogliere, vivere e annunciare il di sant’Antonio” come l’abbiamo conosciuta Vangelo”, quindi il Presidente ha ricordato fra AD CHRONICAM ORDINIS 319

Virgilio Di Virgilio, già Ministro Provinciale Prezioso si è rivelato il lavoro dei gruppi di d’Abruzzo deceduto in seguito ad un incidente approfondimento chiamati a riflettere sui se- stradale il giorno 20 maggio scorso, festa di guenti segni di speranza per il futuro del cam- San Bernardino. mino della Conferenza: Fondamentali sono state per l’Assemblea la • consapevolezza nuova di riqualificare la relazione del Presidente COMPI e quella del nostra vita con il desiderio di autenticità; Ministro generale. • ipotesi di fraternità significative importanti La relazione del Presidente sulla vita del- perché rendono visibile e credibile la scelta la Conferenza, è stato il frutto di un paziente di radicalità; lavoro di collage delle risposte che i singoli • l su tutto i territorio nazionale ci si sta apren- Ministri hanno dato a un Questionario loro in- do gli uni agli altri con condivisioni inter- viato lo scorso mese di marzo e avente come provinciali e scelte di interdipendenza; punti chiave: l’interprovincialità; l’evangeliz- • consapevolezza nuova che l’evangelizza- zazione ad gentes e inter gentes; la situazione zione è fondamentale qui dove ci troviamo della cura pastorale delle vocazioni e della for- (missio inter gentes) senza venir meno a mazione; le fraternità nuove. Tutte le risposte quella ad gentes. pervenute sono state raccolte in un dossier of- A proposito di “fraternità significative” il ferto ai Ministri. mattino di mercoledì 9 giugno è stato caratte- Il Ministro Generale, invece, nella sua re- rizzato dall’ascolto di tre esperienze di nuove lazione dal titolo “Forti nella Speranza”, do- fraternità. po aver ringraziato la COMPI per il prezioso In particolare fra Simone Frosali ha parlato lavoro che svolge all’interno dell’UFME e della Fraternità “Maria Madre dell’incontro” dell’Ordine intero, ha ricordato ai Ministri che, attualmente, opera nella città di Prato in alcune linee essenziali di animazione e di go- Toscana in un quartiere con alto tasso di pre- verno. È doveroso partire dalla priorità delle senza di immigrati cinesi. Tra le attività sono persone sulle strutture e perciò si rende oggi da annoverare: la presenza nel quartiere cine- necessaria la rifondazione della persona che se, il doposcuola per ragazzi e adulti cinesi, la mira a garantire una qualità evangelica di vi- mensa dei poveri, la pastorale carceraria. ta fraterna. Questa si sostiene su tre pilastri: Fra Gabriele Onofri ha presentato la Frater- la vita spirituale, la vita fraterna in comunità nità “Lo Spirito del Signore” di Celle Ligure e la missione. Forte, poi, è stato l’appello del (SV) che si caratterizza come una “fraternità Ministro a verificare la nostra vita alla luce di familiare” desiderosa di spezzare il pane della questi tre principi: “coscienti che nella qualità Parola con chi giunge a cercare silenzio, pre- di vita si gioca il nostro presente, chiamato ad ghiera, condivisione di fatiche. essere vissuto con passione, e il nostro futuro, Fra Michele Santoro ha parlato, infine, del- verso il quale ci spinge lo Spirito”.Necessario la Fraternità di Marcianise. Nel 1986, il con- perciò è l’essere in permanente discernimento, vento mal ridotto fu affidato all’Associazione che diventa chiave per vivere il presente con Santa Maria dell’Accoglienza costituita da lai- passione e per guardare il futuro con speranza. ci e consacrati laici con la collaborazione dei Per il discernimento ci vuole molta lucidità, frati. Scopo dell’opera: dare accoglienza agli grande coraggio e audacia e un’adeguata vi- emarginati, a chi ha bisogno di un piatto caldo sione del futuro. È necessario allargare la ten- e di un giaciglio, a chi si trova in difficoltà mo- da e questo porterà a una reale collaborazione mentanea, a chi è di passaggio e non ha dove con i bisogni dell’Ordine nel superamento di alloggiare. Particolare interessante: i giovani una mentalità “provincialista”. Solo così si postulanti che lì vivono, condividono momenti potrà avviare un processo di collaborazione, d’integrazione nello spirito di san Francesco. d’interdipendenza e di ristrutturazione delle Dal dialogo con i relatori è emerso che gli Province. elementi ricorrenti nelle tre esperienze sono: A fra Vincenzo Brocanelli, Definitore la preghiera, la fraternità, il lavoro manuale, generale per la Conferenza italiana, è tocca- l’attenzione agli ultimi; tutti valori propri del to presentare un dossier contenente gli ele- nostro carisma. Quelle che potevano sembrare menti statistici 2009, riguardante la COMPI, esperienze nuove nient’altro sono che espres- estratto da: “Census Ordinis” e aggiornato al sione di un forte bisogno di ritorno alle origini. 31.12.2009 nonché parlare del cammino del Approfittando della presenza del Ministro Progetto Europa. Generale, del Governo dell’Ordine e di tutti i 320 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2

Ministri COMPI, nella mattinata di giovedì 10 presente e anche il nostro futuro, conveniamo giugno sono stati sospesi i lavori dell’Assem- sull’importanza di curare l’elaborazione e la blea per prendere parte all’inaugurazione uffi- verifica del Progetto di Vita Fraterna (PVF), la ciale del ristrutturato Hotel Cenacolo affidato formazione dei Guardiani e i cammini di for- dalla COMPI alla gestione della ORA Hotels. mazione permanente (FoPe). La qualità della Dopo il saluto del Sindaco di Assisi, del Pre- nostra vita fraterna ed evangelica deve esse- sidente COMPI e di un rappresentante dei ge- re infine l’obiettivo centrale che guida anche stori, è toccato al Ministro Generale benedire i processi di ridisegno e ridimensionamento la rinnovata struttura. delle attività e delle presenze a livello locale, Quale conclusione del lavoro di questi gior- provinciale e interprovinciale. ni, è stato comune intento degli intervenuti ap- A questo scopo sarà importante operare: provare alcune semplici e chiare proposizioni, – a livello di fraternità, curando gli strumen- su ciascuno dei quattro temi in discussione: ti di animazione quali il capitolo locale, qualità della nostra vita evangelico-france- la lectio divina comunitaria, il PVF come scana; le nuove forme di fraternità, collegate occasione per progettare insieme e insieme soprattutto alla nuova evangelizzazione; l’ac- verificare la vita e le attività della fraternità. compagnamento dei frati in difficoltà; i pro- – A livello provinciale, attraverso la visi- cessi di interprovincialità; da affidare al Con- ta frequente del Ministro provinciale al- siglio di Presidenza COMPI perché provveda le fraternità, e la formazione accurata dei alla redazione di un documento finale sotto Guardiani perché assumano il loro ruolo di forma di lettera da inviare a tutti i frati che so- animatori delle fraternità, cercando di coin- no in Italia e Albania. Tale lettera non si pone volgere anche i Vicari e gli Economi, così in alternativa bensì a integrazione di quanto da favorire un’animazione condivisa della già definito nel Progetto COMPI 2009/2012. vita fraterna. Con la Concelebrazione Eucaristica pre- – A livello di area Nord, Centro e Sud: favo- sieduta dal Ministro Generale, nella serata di rendo l’incontro tra i moderatori della FoPe giovedì 10 giugno, tutti hanno reso grazie al per condividere ciò che si realizza nelle sin- Signore per il prezioso lavoro svolto in questi gole Province, valutare ciò che si può fare giorni. a livello interprovinciale ed elaborare un Fr. Donato Sardella, ofm progetto di FoPe condiviso. Segretario – In sintonia con quanto affermato nel Pro- getto COMPI per il triennio 2009-2012 l’incontro dei frati professi temporanei sarà 2. Lettera del Presidente organizzato a livello delle tre Aree territo- Trento, 21 giugno 2010 riali, per sensibilizzare sul tema dell’inter- provincialità e per ascoltare e condividere Prot. N. 1006/P10 le esigenze e le proposte dei giovani frati Carissimi confratelli, volte a migliorare nelle fraternità locali la il Signore vi dia Pace! qualità della nostra vita evangelica.

Dal 7 al 10 giugno u.s. ci siamo ritrovati ad 2. Le nuove forme di fraternità, collegate Assisi Casa Leonori per un’Assemblea straordi- soprattutto alla nuova evangelizzazione naria della COMPI assieme al Ministro genera- Nel corso di questi anni si sono diffuse sul le col suo Definitorio. A partire dalla relazione territorio della COMPI varie fraternità che cer- del Ministro generale e da quella del Presidente cano di vivere in modo intenso e significativo abbiamo avuto modo di dialogare e condividere lo spirito delle Priorità dell’Ordine e prestano soprattutto su quattro ambiti, per ciascuno dei una speciale attenzione alla nuova evange- quali, in attuazione del Progetto COMPI per il lizzazione. Riconoscendo il valore di queste triennio 2009-2012, abbiamo identificato alcu- esperienze e l’importanza che vivano il loro ne linee di impegno per i prossimi anni. cammino dentro quello delle Province e della Conferenza: 1. La qualità della – i Ministri accompagneranno queste frater- nostra vita evangelico-francescana nità nell’elaborazione del loro PVF e le Consapevoli che nella qualità della nostra aiuteranno a verificarne la qualità e l’au- vita evangelico-francescana si gioca il nostro tenticità evangelica, e cercheranno di dare AD CHRONICAM ORDINIS 321

ai frati che lo richiederanno la possibilità tamentali e relazionali. Successivamente la di inserirsi e fare esperienza in quelle già COMPI metterà a tema la realizzazione di esistenti; una fraternità di accoglienza per religiosi – la COMPI svolgerà un ruolo di accompa- e sacerdoti in difficoltà, complementare a gnamento e coordinamento, favorendo i quella di Vittorio Veneto e da realizzare nel processi di realizzazione, la condivisione Centro-Sud Italia. delle esperienze, l’apertura ai frati che ne sono interessati e un approfondimento de- 4. I processi di interprovincialità gli elementi della spiritualità francescana Quello dei processi di interprovincialità è il che possono dare un fondamento solido a quarto ambito su cui ci siamo fermati a riflet- queste esperienze; inoltre cercherà di essere tere per assumere orientamenti condivisi. Per presente al terzo atelier sulle nuove forme questo ambito ci limitiamo a richiamare due di evangelizzazione, organizzato dall’Or- aspetti: dine, attraverso la partecipazione di alcuni – per animare i processi di interprovincialità Ministri delle diverse Aree territoriali. già in atto nella Conferenza sarà importante un coinvolgimento sempre più attivo del- 3. L’accompagnamento la stessa, secondo quanto è previsto dagli dei frati in difficoltà SSGG, favorendo lo studio dei criteri e de- Come Ministri provinciali, un altro aspet- gli strumenti alla luce del cammino fatto to che ci sta particolarmente a cuore è quello finora. dell’accompagnamento dei frati in difficoltà. – Per facilitare i processi di interprovincialità Consapevoli dell’urgenza e della complessità e unione di Province diamo il nostro soste- del problema desideriamo riflettere ulterior- gno al Ministro generale con il suo Defi- mente su questo ambito e desideriamo farlo in nitorio affinché intervenga sulle situazioni sintonia e collaborazione con il nostro Ordine. provinciali, avvalendosi della potestà giuri- A questo proposito ci sembra necessario dica di cui dispone secondo le Costituzioni agire su due fronti: generali. – La formazione iniziale, avviando un per- Con la presente lettera affidiamo anche a corso di revisione globale di questa tap- ciascun frate e ad ogni fraternità della Confe- pa, che va dal discernimento vocazionale renza il Progetto che abbiamo elaborato insie- iniziale, passa attraverso l’accoglienza, il me come Ministri provinciali della COMPI, e postulato, il noviziato e il tempo della pro- che ci guiderà nel prossimo triennio. fessione temporanea fino alla professione perpetua; dentro questa revisione globale Vi saluto fraternamente, sarà importante tener conto sia del princi- pio di personalizzazione della formazione Fr. Francesco Patton, ofm stabilito dalla RFF, sia della necessità di Presidente COMPI dare unitarietà a questo cammino evitando un’eccessiva frammentazione delle figure formative, sia delle indicazioni che emer- 7. Peregrinación de la Fraternidad de la geranno dallo studio sugli abbandoni. Curia general – L’accompagnamento dei frati in difficol- 11 junio 2010 tà. Anch’esso ha bisogno di essere perso- nalizzato, ripensato nelle modalità e negli Las sabanas de mieses de amapolas, sur- strumenti, basato su una riflessione appro- can lomas de lavandas silvestres, arropadas fondita, anche con l’apporto di esperti, e in de mantas de pinos y álamos… Al final de la collaborazione con il Governo dell’Ordine. primavera los Frailes Franciscos, en la solem- Per cominciare con qualche passo concreto nidad del Corazón de Jesús, se hicieron anda- la COMPI, durante la prossima Assemblea riegos de sandalias hacia tres pagos de fe, arte di ottobre, che si terrà in Albania, curerà un y encuentro: Bolsena, Bagnoregio y Orvieto. tempo di formazione su questo tema, per in- La primera posada en el camino, fue en Bol- dividuare modalità di consulenza specifica sena. Allí los Padres Sacramentinos nos abrie- da offrire ai Ministri provinciali e aiutarli ron la basílica de Santa Cristina, mártir cristia- ad affrontare i casi di frati che vivono parti- na del IV siglo; mujer, joven y fuerte, que dio colari disagi o difficoltà personali, compor- testimonio de esa fe, que no se hunde sino que 322 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2 levanta hasta las piedras. El martirio ordenado acariciaban con mil flores, y llegamos a Or- por su padre, se trocó en faro de evangelio y en vieto. Catedral de blanco y negro, como de el derredor de su memoria, los cristianos hicie- alivio de luto, vestida su fachada de mosaicos ron sepulturas, y en catacumbas enterraron a de teselas de pétalos tintados de evangelio. Al los suyos, en espera dichosa de la resurrección poniente del sol, la ciudad-catedral se recuesta de los muertos en Cristo, pan de vida. en la almohada de su rosetón de cristal y entra Fue aquí, en el siglo XIII, donde se hizo en el espacio del alma de sus naves. Silencio y patente la potencia de Dios en un milagro en- hermosura labrada en sus columnas y muros, torno a la Eucaristía. Un presbítero, Pedro de en sus coloreadas vidrieras, en sus tamizados Praga, dudó al azar el sacramento, y éste, carne alabastros ventanales. santa, sangró su llanto en gotas, que impreg- Silencio, que esta vetusta sede pontificia naron el corporal y hasta el suelo, las losas del guarda celosa el corporal manchado del mila- presbiterio… ¡qué prodigio del 1263! Cerca gro eucarístico de Bolsena, prueba del amor estaba el Papa, en Orvieto y a allí llevaron las mudado en sacramento, del amor que duele pruebas del prodigio. Al final, las baldosas se hasta la sangre, de Cristo; Corazón de caridad quedaron en Bolsena y el corporal en Orvieto. derramada sobre el mantel del mundo. Los En 1264, el Señor Papa Urbano IV, instituyó Frailes hincaron las rodillas: “Te adoramos, la solemnidad del Corpus domini, con la bula: Cristo y te bendecimos, aquí y en todas tus “Transiturus de hoc mundo”, y encarga la li- Iglesias, que hay en todo el mundo pues por tu turgia a Sto. Tomás de Aquino: “Tantum ergo, santa cruz, redimiste al mundo”. sacramentum…”. Mundo de ahora, y de la hora, del juicio. En En una capilla de la Basílica de Sta. Cris- Orvieto hasta el infierno es hermoso y terri- tiana, celebramos la Misa, presidida por el Mi- ble, amenaza y aviso… pero la carne resucita nistro general. La caridad del amor de Cristo, y se hace cielo, y el cielo se suspende en las Corazón de Jesús, dándose por siempre a quien velas de su bóveda, pues el Reino es Divina le busca. Y quien le busca encuentra la voz que Comedia, hermosura rezumando en los muros nos embelesa hasta hacernos “pescadores de de esta Catedral vestida de ajedreces de basal- hombres”. Así llegamos hasta el lago de Bol- to y travertino… pero había que irse y volver a sena e hicimos posada, como aquella vez, los Casa, a Roma, a la noche… discípulos con el Maestro, también a la orilla En la noche de la colina de los jazmines, la del galileo lago, sobre una brasas comieron el boca sabía a recreo y fraternidad, a campos y pescado. Así yantamos harto y hablamos lar- trigales, a veneración de eucaristía, de corpo- go, que no había prisa y los hermanos patos rales y baldosas, de soledades bonaventurianas pedían su ración cotidiana de migas… Las y castaños jugando con el hermano viento. Jor- olas entonaban: “Tú has venido a la orilla”. nada de camino, de risas, parlamentos; de arte De orillas de agua dulce, subimos por puer- y naturaleza, de rezo y eucaristía. Acabóse el tos y collados hacia Bagnoregio, patria de S. día, y dijimos que había sido bueno; y vio Dios Buenaventura, que en ella nace a la vida y a que era bueno. ¡Dios, qué bueno! la fe en 1217. Ciudad dormida en su soledad vacía, abandonada de todos y precipitada en su Fr. Vidal Rodríguez López ofm soledad que cuenta itinerarios y breviloquios, al arrullo del aire y de la fuente bautismal del Duomo. Qué hermoso moratorium sin más 8. Dai Protomartiri francescani a sant’An� puente que aquel colgado de sus faldas, pren- tonio di Padova dido en puro de milagro de sus lomos. Terni, Italia, 11.06.2010 El Hermano Menor, Buenaventura, el Maes- tro de París, el Ministro general, el Cardenal… Inserito nelle celebrazioni per il 790° anni- corrió por estas calles, y sus piedras aún guar- versario dal martirio dei frati Minori santi Be- dan la memoria del santo, pues el hermano aire rardo da Calvi, Pietro da San Gemini, Ottone canta cánticos para que la ciudad se mantenga da Stroncone, Accursio e Adiuto (1220-2010), inhiesta, de la “teologia amoris” del seráfico la giornata di studio è stata organizzata dalla doctor, hijo de Juan Fidanza y María de Ritello. Diocesi di Terni-Narni-Amelia in collabora- Y a lomos de caballerías modernas de mo- zione con la Scuola Superiore di Studi Medie- tores, volvimos a posar la vista en alpacas de vali e Francescani della Pontificia Università heno, apena segado; en colinas leves que nos Antonianum. AD CHRONICAM ORDINIS 323

Dopo i saluti del vescovo, mons. Vincen- lium attribuita a frate Arnald de Serrant (1360 zo Paglia, e di altre autorità presenti, Isabel- ca.) e il De conformitate di frate Bartolomeo le Heullant Donat, dell’Università di Reims da Pisa, composto negli anni ‘80 del XIV seco- Champagne-Ardenne, ha illustrato I france- lo e ufficialmente accolto nel capitolo generale scani e il martirio nel secolo XIII, mostrando di Assisi nel 1390. È una memoria che nel cor- la dimensione martiriale dell’apostolato mi- so del XIV secolo si lega ad una santità diffusa noritico. Infatti le agiografie presentano non nell’ordine, oltre alle tre figure ufficialmente solo il desiderio del martirio che animò san canonizzate (Francesco, Antonio, Ludovico), Francesco, ma anche quello dei suoi compa- costantemente ricordata perché collegata al gni, elaborando una ben precisa concezione passaggio del canonico agostiniano Fernando del martirio. La cultura del martirio è ben pre- all’ordine minoritico con il nome di Antonio. sente in quel tempo, soprattutto nella liturgia e La diffusione dell’agiografia antoniana ne ha Francesco è animato dal desiderio del martirio mantenuto costante il ricordo. di sangue, nel ben preciso contesto della predi- Antonio Rigon, dell’Università degli Studi cazione ai saraceni. di Padova, ha illustrato La morte dei Proto- Luciano Bertazzo, del Centro Studi Anto- martiri francescani e la vocazione di sant’An- niani di Padova, da parte sua ha tenuto una tonio. Favorita dal forte impatto emotivo relazione circa I protomartiri francescani tra provocato dall’arrivo delle reliquie dei primi storia e agiografia. Il titolo non esprime ade- martiri francescani in Portogallo (1220), la guatamente quanto sviluppato nell’intervento, vocazione minoritica del canonico agostinia- essendo chiaro che l’incrocio tra storia e agio- no Ferdinando di Martino che, entrato nel con- grafia nelle fonti medievale è spesso stretta- vento francescano di S. Antonio de Olivais di mente correlato. Risulta più adeguato per la Coimbra, cambiò il proprio nome in Antonio relazione un titolo come La traditio dei Proto- e, ardendo dal desiderio di martirio, chiese di martiri nella memoria francescana dal XIII al partire per il Marocco , è stata talora giudicata XV secolo. La bolla di Sisto IV Cum alias ani- immatura e frutto di un fraintendimento della mas (7 agosto 1481) concede ai frati Minori di proposta evangelica di Francesco d’Assisi. In celebrare nelle loro chiese, il 16 gennaio, «pu- realtà la sete di martirio è solo una delle com- blice et solemniter missas et officium de BB. ponenti della vocazione del santo che scatu- Berardo, Petro, Othone, Accursio et Adiuto»: rì anche da inquietudini intellettuali, sdegno ricordando tra i molti miracoli avvenuti dopo morale, personali propensioni mistico-con- la loro morte, il passaggio di s. Antonio dai templative in un contesto politico religioso canonici all’Ordine minoritico. La bolla è la fortemente turbato. Del resto l’aspirazione conclusione di un lungo processo avviato nel a testimoniare la fede anche con il sacrificio 1220 con il martirio dei primi cinque frati a della propria vita è comune a Francesco e al- Marrakesh. L’intervento ha ripercorso il lungo la prima generazione francescana. Tommaso itinerario di questa traditio memoriae recepita da Celano torna più volte su questo aspetto; con una certa difficoltà fin dalle origini nella e Chiara, come Antonio, secondo alcune de- reazione di Francesco stesso, come testimonia posizioni rese nel corso del processo di cano- Giordano da Giano; velata successivamen- nizzazione, quando apprese «che a Marrochio te nella mutata politica papale nei confronti erano stati martiriçati certi frati, epsa diceva dell’islam maghrebino, tesa a salvaguardare la che ce voleva andare». Gli è che nell’orizzon- presenza cristiana in quei territori posti sotto la te religioso del primo Duecento, nel quale un dinastia almohade. Memoria quasi dimenticata posto centrale occupa l’idea di crociata, tra nel momento che l’impegno missionario della martirio e missione presso i Saraceni si sta- Chiesa si volge verso i territori asiatici, agli bilisce uno stretto legame. Dimostrando una inizi del Trecento, anche per l’impossibilità straordinaria capacità di star dentro ai proble- del recupero della Terra Santa definitivamente mi del proprio tempo che imponeva un con- controllata dagli arabi dopo la caduta di S. Gio- fronto con l’Islam, i Minori introdussero nel- vanni d’Acri (1291). Memoria recuperata ver- la Regola un capitolo espressamente riguar- so la metà del Trecento in un contesto di cre- dante «coloro che vanno presso i Saraceni». scita del genere letterario delle compilationes, Nel passaggio dalla Regola non bollata alla vivace in ambito non solo francescano. Due Regola bollata e nei commenti a questo testo sono i testi che consacrano particolarmente la normativo si manifestano peraltro esigenze di traditio memoriae: la Chronica XXIV genera- “professionalità” e cautela nelle missioni. Si 324 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2 esorta a non cercare il martirio in sé, si insi- conversione personale del cristiano, al suo nuano dubbi sulla sua utilità, si sottolineano vissuto di appartenenza alla Chiesa e, infine, gli insuccessi; narra Bonaventura che «l’ami- alla sua tensione verso la pienezza della vita co di Cristo [Francesco] cercava la morte per eterna. sé con tutte le forze e tuttavia non la trovava». Giuseppe Cassio, della Diocesi di Terni- Come Francesco anche Antonio aveva fallito Narni-Amelia, ha illustrato L’iconografia dei e aveva visto vanificati i propositi di testimo- Santi Protomartiri ponendosi l’obiettivo di niare la fede con il sangue. Accanto al tema fare chiarezza sul tema tanto delicato quanto del martirio inappagato, nelle leggende anto- complesso della rappresentazione figurativa niane compare sempre più anche quello della dei Protomartiri a partire dai primi esempi vita di penitenza del santo e della sua totale conosciuti, che risalgono al XIV secolo, sino dedizione alla missione apostolica, considera- alle recenti interpretazioni tra contemporanei- ta essa stessa martirio. Nel Trecento i tentati- tà e adesione alle fonti. Partendo dal primo vi di ricomposizione della memoria lacerata prezioso approccio di padre Jürgen Werinhard dell’Ordine si traducono anche nel recupero Einhorn (2004) che contiene una settantina di e nell’esaltazione dei santi e dei martiri. Se il segnalazioni si è lavorato con maggiore de- ricordo dei frati mandati a morte in Marocco terminazione nella ricerca di ulteriori testi- nel 1220 era rimasto fortemente ancorato al- monianze artistiche attraverso una capillare la figura di Antonio, nel XIV secolo, grazie indagine nei conventi maschili delle famiglie alla Cronaca dei XXIV generali, la vicenda francescane tra Italia, Spagna, Portogallo, dei Protomartiri francescani è pienamente Germania, Francia e Brasile. L’indagine ha recuperata alla storia dell’Ordine, anche indi- permesso di accrescere notevolmente il ca- pendentemente dal ruolo che essa ebbe nella talogo iconografico dei Protomartiri aprendo vocazione minoritica di s. Antonio così la strada allo studio e al confronto di tali Mary Melone, della Pontificia Università immagini specificandone altresì l’iconologia Antonianum, illustrando Il martirio nei Ser- nonché la funzione socio-culturale sia all’in- moni di sant’Antonio evidenzia che il tema terno che all’esterno dell’Ordine. del martirio, pur non essendo né molto ricor- Nell’ultimo intervento, Salvatore Barba- rente né particolarmente articolato, compare gallo della Pontificia Università Antonianum nei Sermoni di Antonio di Padova con due ha affrontato il tema de La liturgia dei santi caratterizzazioni fondamentali: da una parte, Protomartiri Francescani. Il Concilio Vatica- Antonio tratteggia il significato del martirio no II nel ribadire la centralità che la Pasqua in occasione delle feste di santi martiri, co- ha nel corso delle celebrazioni dell’anno li- me Stefano, Pietro, Paolo o i santi Innocen- turgico propone il recupero del culto dei santi ti, individuando nel sacrificio, nei patimenti all’interno della prospettiva della centralità e nel dono della vita il compimento del lo- del mistero pasquale del Cristo: «Nel giorno ro rapporto con Cristo; dall’altra, il contesto natalizio dei santi infatti la Chiesa proclama il per così dire ecclesiale in cui egli pone il ri- mistero pasquale realizzato in essi, che hanno ferimento ai martiri chiama in causa la sua sofferto con Cristo e con lui sono glorificati» visione della Chiesa: essi, infatti, compaio- (SC 104). Il legame stretto tra la morte del no frequentemente accanto agli apostoli, ai martire e la passione del Signore, motivo per confessori della fede e alle vergini come uno cui il martire è stato il primo a ricevere il cul- degli ordini posti a suo fondamento. Pertanto, to ecclesiale, lega il culto del martire sia alla per collocare il tema il più possibile corret- celebrazione eucaristica – la morte del marti- tamente all’interno dei Sermoni, è proposta re, sacrificio della propria vita, e la celebra- innanzitutto una rapida recensione delle sue zione dell’eucaristia, sacrificio rituale della occorrenze; in un secondo momento, poi, morte di Cristo – sia alla comunità ecclesiale: prendendo in esame le concordanze e le im- il martire è membro della Chiesa, Sposa di magini che maggiormente ricorrono nella sua Cristo. In questa prospettiva il suo sacrificio presentazione, ha fatto emergere il significato si manifesta come la risposta della Chiesa al- che Antonio attribuisce al martirio secondo la carità del suo divino Sposo: il sangue ver- quei tre livelli di lettura che strutturano i suoi sato dal martire è il sangue della Chiesa. Nel- sermoni, vale a dire secondo il senso allego- la seconda parte ha preso in esame la liturgia rico, morale ed anagogico, con cui il martirio dei santi Protomartiri francescani, analizzan- viene considerato in rapporto al cammino di do l’attuale eucologia presente nel Messale AD CHRONICAM ORDINIS 325

Francescano e nella Liturgia delle Ore, fa- 2. Omelia del Preside cendo un confronto con l’eucologia dei libri dell’Istituto di Spiritualità liturgici prima della riforma del Vaticano II al fine di tratteggiare il significato teologico, Eccellenze reverendissime, cristologico ed ecclesiale del loro culto. Autorità accademiche, religiose e civili, Le Conclusioni sono state fatte dal prof. Professori e studenti, Amici e amiche, Franco Cardini dell’Istituto Italiano di Scien- ze Umane di Firenze il quale ha posto la do- a Voi tutti che avete conosciuto il carissi- manda circa il motivo dei diversi esiti della mo Vescovo Luigi Padovese come professore, predicazione esplicita dei frati Minori giunti come compagno di studi, come collega, come in Marocco e dell’incontro di Francesco con il amico o come Pastore; a voi che siete qui per Sultano: mentre i primi giunsero a uno scontro condividere con la nostra realtà accademica il culminato nel martirio, nel secondo caso ci fu dolore e lo smarrimento per la sua uccisione, rispetto reciproco. Al termine dell’incontro è diciamo: il Signore Vi dia Pace! stato proiettato il documentario La vocazione Più che mai in questa circostanza il saluto di Antonio prodotto da San Polo Productions di san Francesco d’Assisi appare appropria- e Rai Cinema, di Salvatore Braca e Andrea to ai nostro cuori, al nostro intimo bisogno Cherubini per la regia di Andrea Cherubini. di senso, di riconciliazione e di pace, dopo lo In occasione del convegno è stata presentata sgomento di questi giorni, da quando abbiamo anche la nuova guida turistico-spirituale di G. ricevuto la terribile notizia della morte violen- Cassio, Oltre Assisi. Con Francesco nella Ter- ta di Luigi. Ma la pace non può sorgere da un ra dei Protomartiri attraverso l’Umbria Ter- discorso consolatorio generico; il nostro cuore nana, Velar-ElleDiCi, Gorle 2010. oggi chiede di più; il nostro cuore si domanda Gli Atti saranno pubblicati dalle edizioni perché, perché questo sangue versato da un pa- “Centro Studi Antoniani”, distribuito da Di- store mite su quella terra che egli ha così pro- stribuzione Messaggero Padova. fondamente amato, la terra di Paolo di Tarso, dei Padri della Chiesa, di Basilio il grande, di Pietro Messa Gregorio nazianzeno, di Gregorio di Nissa, di Giovanni Crisostomo. La pace viene da Dio che ci rivolge la sua 9. Celebrazione in suffragio di Mons. Luigi parola nel Suo Figlio. L’abbiamo appena Padovese ascoltato nelle letture che ci sono state pro- Roma, Basilica Sant’Antonio, 18.06.2010 poste. Il Vangelo di Marco, che ci racconta della passione, morte e risurrezione di Gesù. 1. Breve cronaca La lettera ai Romani, che ci parla della grande Il 18 giugno 2010, alle ore 11.00, si è tenu- certezza che deve risplendere nel cuore dei cri- ta a Roma, presso la Basilica di Sant’Antonio, stiani anche nella tribolazione. Ma soprattutto in via Merulana, una solenne Concelebrazione troviamo in questi testi alcune domande che eucaristica, presieduta da Mons. Rino Fisi- vengono incontro alle nostre inquietudini di chella, in suffragio di Mons. Luigi Padovese, questi giorni. Del resto è proprio del mistero OFMCap, Vicario Apostolico di Anatolia e di Dio che la sua risposta assuma in tutta serie- Professore della Pontificia Università Anto- tà le nostre stesse domande e il nostro stesso nianum, barbaramente ucciso. grido. La risposta di Dio non sarebbe credibile Hanno concelebrato circa 80 sacerdoti, se non si facesse essa stessa domanda e gri- tra cui il nostro Vicario generale e Vice Gran do. L’abbiamo ascoltato dal vangelo: Alle tre Cancelliere, Fr. M. Perry, Fr. V. Brocanelli, Gesù gridò con voce forte: Dio mio, Dio mio, Definitore generale e Fr. V. Rodríguez Lopéz, perché mi hai abbandonato? Segretario per la Formazione e gli Studi. Han- Il centurione, ci dice il Vangelo, vistolo no partecipato alla Celebrazione in memoria di spirare in quel modo, esclamò: Veramente Mons. Padovese, Autorità, Colleghi e Studenti quest’uomo era Figlio di Dio! Quel sangue delle Istituzioni accademiche pontificie. Il sa- versato sulla croce, nella solitudine immensa luto all’Assemblea è stato rivolto dal Rettore del figlio di Dio, è la risposta misteriosa che Magnifico, Fr. J. B. Freyer, mentre l’omelia è l’amore di Dio ci offre. stato tenuta da Fr. Martinelli, Preside dell’Isti- Ancora un’altra domanda troviamo nella tuto di Spiritualità. Scrittura che ci riguarda profondamente: di- 326 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2 cono le donne al mattino di pasqua: «Chi ci Il mistero pasquale, mistero di morte e di rotolerà via il masso dall’ingresso del sepol- risurrezione, è il senso ultimo dell’esistenza di cro?». Non sapevano ancora che di lì a poco questo confratello che ha servito Cristo, la ser- avrebbero incontrato l’Amato, che si mostrava vito la Chiesa, ha servito l’umano. in tal modo più forte del male, del peccato e E allora possiamo dire anche noi come san della morte. Questa domanda delle donne, così Paolo – quel Paolo di Tarso che Mons. Pado- amorevole, si riferisce al fatto unico e singola- vese ha tanto amato e studiato: Chi ci separerà re della morte e risurrezione di Cristo, ma dia- dunque dall’amore di Cristo? Forse la tribu- loga potentemente con ciascuno di noi oggi. lazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, Pensando alla morte cruenta di Mons. Pa- la nudità, il pericolo, la spada? In tutte queste dovese abbiamo sentito anche noi come una cose noi siamo più che vincitori per virtù di pietra posarsi sulle nostre labbra, siamo come colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso ammutoliti, increduli di fronte ad un dolore che né morte né vita, né angeli né principati, così grande e inaspettato. Nessuno voleva cre- né presente né avvenire, né potenze, né altezza dere a queste notizie che iniziavano a trapelare né profondità, né alcuna altra creatura potrà nel primo pomeriggio del 3 giugno. Lo aveva- mai separarci dall’amore di Dio, in Cristo Ge- mo visto in tanti proprio nei giorni preceden- sù, nostro Signore. ti. Era passato da Roma per partecipare come In questa certezza che ci viene dall’amore Presidente della Conferenza episcopale turca di Cristo, crocifisso e risorto, allora non solo all’assemblea della Cei; avevamo concorda- le nostre labbra si aprono, possono tornare a to insieme le ultime cose per il simposio che parlare; ma possono arrivare a dire “grazie”, avrebbe dovuto celebrarsi proprio in Cilicia e a ringraziare. Eucaristia: rendimento di gra- in Cappadocia la prossima settimana. zie per la sua vita donata. E’ proprio intorno Anche noi nei giorni successivi ci siamo all’altare del Signore, nel rendimento di grazie domandati: chi potrà togliere questo masso che il nostro dolore inizia sciogliersi e il nostro dalle nostre labbra e dal nostro cuore per una smarrimento trova una parola sicura. perdita così grave? L’abbiamo conosciuto co- Grazie, Signore, innanzitutto per il dono me fratello, sacerdote, vescovo, docente, così della sua vita, per fr. Luigi, per la sua testi- vivo che ci è parsa incredibile la notizia della monianza di religioso sulle orme di France- sua morte. Che senso avrebbe la morte, una sco d’Assisi nella famiglia cappuccina. Chi morte così violenta e crudele, data ad un uomo lo ha conosciuto come giovane frate ricorda che tutti abbiamo conosciuto come mite, un la gioia che trasmetteva per la scelta di con- uomo di dialogo, di confronto, di appassiona- sacrazione che aveva compiuto. Erano tempi ta ricerca? Un uomo di speranza, che sapeva difficili quella della sua formazione iniziale; trovare sempre la possibilità di un nuovo ini- erano gli anni del cosiddetto 1968, della con- zio. testazione globale. Lo si poteva incontrare Davanti a quanto è successo in Turchia pos- frequentemente tra i giovani, soprattutto nella siamo fermarci a piangere una persona cara, sua parrocchia nel centro di Milano. Parlava la perdita di un uomo di cultura, di un grande senza timore con tutti. Chi lo ha conosciu- appassionato delle origini cristiane. Ma sareb- to fin dall’ora ne apprezzava la capacità di be troppo poco. Noi non possiamo fermarci dialogo, la sua profonda onestà intellettuale. all’assurdo di una violenza senza senso. Nell’accogliere le discussioni e le critiche, sa- È il mistero pasquale a donarci una luce sul peva sempre valorizzare qualche cosa del suo mistero della morte e della uccisione del no- interlocutore. stro caro Vescovo Luigi. Noi oggi, giustamente, lo ricordiamo co- Dalla consacrazione battesimale alla consa- me uomo del dialogo, nelle grandi prospetti- crazione episcopale Luigi sapeva che la voca- ve dell’incontro tra culture e religioni diverse. zione cristiana chiede tutto perché sa che Cristo Ma questa era un’attitudine che aveva già ma- è tutto, è colui per il quale vale la pena spendere nifestato nella sua gioventù e che nel tempo è l’esistenza. Allora la sua morte ultimamente si cresciuta fino a maturità. trova afferrata, attratta e avvolta all’interno di Ringraziamo il Signore anche per il suo mi- quel dono di sé che Cristo, vero agnello immo- nistero sacerdotale che ha vissuto con fedeltà lato, ha realizzato una volta per tutte per liberare e dedizione. Quanti potrebbero testimoniare la tutti gli uomini dalla paura della morte e dalla sua delicatezza d’animo, la sua attenta capaci- menzogna del peccato e della violenza. tà d’ascolto, la sua attitudine ad accompagnare AD CHRONICAM ORDINIS 327 le persone nel loro cammino spirituale, saper ca, anche a coloro che potevano apparire più trovare una parola di sostegno al momento scettici. giusto! Tanti mi hanno testimoniato in questi In questa prospettiva mi sembra bello ri- giorni di come si sono sentiti portati da Luigi chiamare gli innumerevoli Simposi da lui idea- nella sua preghiera. ti, promossi e organizzati in modo instancabile Ringraziamo il Signore per la sua capacità durante il suo periodo di docenza all’Antonia- di essere amico fedele nel tempo. Dice il libro num ed anche successivamente come Pastore della sapienza: «Un amico fedele è rifugio sicu- in Anatolia, Simposi di carattere ecumenico (i ro: chi lo trova, trova un tesoro. Per un amico Simposi Intercristiani), di profondo dialogo, fedele non c’è prezzo, non c’è misura per il suo soprattutto con il mondo ortodosso greco; i valore. Un amico fedele è medicina che dà vita: simposi paolini a Tarso e Antiochia e giovan- lo troveranno quelli che temono il Signore». nei a Efeso, in cui riusciva a coinvolgere ri- Tanti in lui hanno trovato questo tesoro. Mi cercatori religiosi e laici, nel comune desiderio ha stupito in questi giorni di lutto ricevere mes- della verità. In questa capacità di dialogo riu- saggi di tante persone che lo hanno conosciuto scì a coinvolgere anche studiosi appartenenti e che possono testimoniare come la loro vita sia ad altre religioni, penso in particolare ad al- stata toccata e cambiata grazie alla sua compa- cuni professori delle università della Turchia. gnia. Abbiamo veramente ricevuto messaggi di Credo che da qui possiamo dire grazie al solidarietà un po’ da tutto il mondo. Persino da Signore per Mons. Luigi Padovese, per il suo un ex studente dell’Orissa che vive in zone di episcopato, come vicario apostolico dell’Ana- persecuzione. Ha fatto 20 chilometri per poter tolia. Tutti gli siamo testimoni dell’entusiasmo scrivere un’e-mail di condoglianze. con cui ha accolto la nomina ad essere pastore Abbiamo potuto vedere così nel cuore di nella terra nella quale – come dicono gli atti de- quante persone la sua amicizia aveva trovato gli apostoli – per la prima volta i credenti in Cri- posto. sto furono chiamati cristiani. La Turchia è una Ringraziamo il Signore per la sua attivi- terra che ha amato profondamente; lo mostrano tà di docenza e di ricercatore. Così a lungo le sue pubblicazioni ed il fatto che fin dai primi qui all’Antonianum, all’Istituto Francescano anni di insegnamento si portava regolarmente di Spiritualità, che ha amato e servito con in- in quella terra per lo studio e la ricerca. telligenza e dedizione. Ringraziamo il Signo- Da studioso si è fatto così pastore amorevo- re anche per l’insegnamento qui a Roma alla le, non smettendo tuttavia di essere ricercato- Gregoriana e all’Alfonsianum e in altri centri re, ma scoprendo la stessa ricerca come risorsa accademici. L’innumerevole schiera dei suoi per il lavoro pastorale e per l’animazione spi- studenti possono testimoniare come non ci si rituale del suo gregge. In tal modo ci ha aiutato annoiasse mai durante le sue lezioni. In questo a scoprire che il vero orizzonte della teologia è giorni tanti suoi ex studenti, oggi professori, sempre pastorale: proprio i padri della Chiesa hanno manifestato la stima per lo stile e il con- ci mostrano come i grandi pastori delle origini tenuto del suo insegnamento. cristiane sono stati anche grandi dottori. Infat- Una caratteristica della sua docenza è stata ti, la verità rivelataci in Cristo non è altro che sicuramente quella di coniugare la certezza l’amore trinitario, il Quale solo può saziare in della fede e lo spirito di costante ricerca. La nostro desiderio di essere amati ed amare. certezza della fede nei misteri cristiani accen- Come non ricordare poi l’anno paolino che deva ogni volta il desiderio di una nuova ri- lo ha visto instancabile animatore dei numero- cerca. Non si accontentava mai di quello che si pellegrinaggi; quanti gruppi da diocesi, par- aveva già trovato. La costante ricerca non rocchie e da altre realtà lo hanno trovato pronto era segno di un dubbio, o di un’incertezza: al nella terra dell’apostolo delle genti a guidare i contrario, lo aveva imparato dai Padri della pellegrini a mettersi sulle orme di Paolo. Chiesa che Dio, proprio in quanto è Colui che Ha amato quella terra, ha difeso il suo greg- si fa trovare è continuamente cercato, poiché ge, ha sostenuto il diritto delle minoranze, con è infinto, immenso nel suo amore. E questa discrezione e tenacia. costante ricerca diveniva in lui possibilità di Ringraziamo il Signore dunque anche per coinvolgere altri, studenti, studiosi ricercato- gli anni del suo ministero episcopale, durante ri, anche molto diversi tra loro. Proprio per- i quali tuttavia non ha mai tralasciato di offri- ché conosceva la risposta che viene da Dio re la sua presenza di docente qui all’Antonia- sapeva proporre a tutti l’itinerario della ricer- num. Colpisce vedere i titoli dei suoi ultimi 328 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2 corsi che ha tenuto all’Istituto Francescano di letto della situazione nel Medio Oriente che Spiritualità. iniziava a presentare segni preoccupanti per la In particolare desidero ricordare quello che situazione dei cristiani, ad un certo punto gli avrebbe dovuto tenere il prossimo anno acca- dissi, sinceramente preoccupato: «ma Luigi, ti demico: la ricerca di Dio, ponte di dialogo. rendi conto che la Esperienze religiose antiche e moderne a con- situazione in quella terra forse potrebbe fronto. In questo c’è forse in sintesi la sua ere- un giorno aggravarsi e mettere a repentaglio dità, di studioso, di frate francescano e di pa- l’incolumità dei pastori?». Mi ricordo che la store. Per questo credo che possiamo auspicare nostra conversazione ebbe un momento inter- che la sua eredità venga raccolta e che proprio minabile di silenzio, interrotto da una sua se- qui in particolare all’Antonianum si possa fare rena espressione: «sì, ho messo in conto anche tesoro della sua ricerca, mediante iniziative atte questo, so che potrebbe essermi chiesto tutto». a sviluppare quanto da lui intuito e vissuto. Queste parole dal 3 giugno di quest’anno La sua morte così violenta ci appare a prima sono diventate per me un insegnamento inde- vista certamente una grande sciagura irrepara- lebile. Il Vescovo Luigi nella sua semplicità bile, l’aver perso un amico fedele, un maestro sapeva che questa missione avrebbe potuto profondo, un confratello sincero, un pastore chiedergli il sacrificio della vita. Lo aveva ri- buono. Vorrei pensare in questo momento an- cordato del resto proprio quest’anno, qualche che alla Chiesa di cui Luigi è stato pastore in mese fa, nell’anniversario dell’uccisione di Turchia. Questo sacrificio fino al sangue sia don Andrea Santoro, quando nell’omelia dis- fecondo. Siamo certi che non sarà vano e che se, riferendosi al sacerdote romano morto in Dio nel suo misterioso disegno saprà anche da Turchia nel 2006: «la sequela di Cristo può questa situazione di grande pena e di lutto trar- arrivare anche all’offerta del proprio san- re un nuovo percorso di bene. Ma per questo gue». vogliamo chiedere al Signore di rendere noi Arrivederci! Caro Vescovo Luigi: a Dio! sensibili, più sensibili alla situazione dei cri- Grazie per averci ricordato con il tuo dono fi- stiani nel Medio Oriente e delle minoranze re- no all’effusione del sangue che se non si ha un ligiose, e poterle aiutare perché possano vivere motivo per cui vale la pena morire, vorrebbe in piena libertà la propria fede. dire che non si ha nemmeno un motivo per cui Da tutto ciò impariamo anche noi che il vale la pena vivere. Ma questo motivo c’è e vero senso dell’esistenza è dare la vita per i tu lo hai testimoniato: è Gesù Cristo e il suo fratelli, poiché come dice Gesù, non c’è amore amore per ogni uomo. più grande di chi dà la vita per i propri ami- ci. Tutti siamo chiamati a riscoprire il valore Fr. Paolo Martinelli, ofmcap decisivo della testimonianza della nostra fe- de che può arrivare fino al martirio; di quella 3. Mons. Luigi Padovese testimonianza che nella relazione con l’altro, in un’intervista a “Testimoni” chiunque esso sia, espone se stesso offrendogli quello che ha di più caro, Gesù Cristo e la veri- HANNO UCCISO tà dell’amore; in tal modo, il testimone si offre IL PASTORE BUONO al rischio della libertà dell’altro. Il 14 giugno scorso sono stati celebrati a Di questo rischio della libertà, richiesto Milano i funerali di mons. Padovese, vicario dalla testimonianza cristiana, il Vescovo Lu- apostolico per l’Anatolia, con sede a Isken- igi era ben consapevole, fin dall’inizio del suo derun (Turchia) il giorno del Corpus Domini, mandato episcopale. Concludo con un ricordo il 3 giugno scorso. Mons. Ruggero France- personale: proprio qualche istante dopo aver schini, vescovo di Smirne, prendendo la pa- ricevuto la notizia della sua uccisione, mi è rola al termine del rito funebre celebrato dal tornato alla mente un colloquio avuto con lui Card. Dionigi Tettamanzi, Arc. di Milano, ha il giorno stesso della sua nomina episcopale, detto: «Stiamo per dare l’ultimo saluto al no- l’11 ottobre 2004. Parlammo a lungo dell’Isti- stro e vostro vescovo Luigi; come ho già det- tuto Francescano di Spiritualità che egli aveva to nell’omelia a Iskenderun, non è il caso di retto come preside per 16 anni e che ora si tro- farne l’elogio funebre, di raccontare al mondo vava a lasciare. quanto fosse buono, mansueto, intelligente, Ad un certo punto iniziammo a parlare del modesto; chi ha testimoniato con il sangue non suo nuovo incarico in Anatolia. Ed io avendo ha bisogno di parole, e neanche di miracoli… AD CHRONICAM ORDINIS 329

Hanno ucciso il pastore buono… Impressiona fatto è così, in fondo qui tra i vescovi (anche se leggere oggi un delle prime lettere pastorali parecchi, anche se ad Antiochia ci sono 5 pa- ai suoi fedeli: «Cari fratelli,- scriveva - a noi, triarchi che hanno il titolo di patriarca) non c’è forse, non è chiesto di testimoniare la nostra nessuno che risiede: quindi l’unico che può se- fede sino al martirio, ma è pur vero che ci è dersi sulla cattedra di san Pietro sono io. Non chiesto di testimoniarla”. Ahimè, almeno per ho detto una falsità, soltanto che la verità non ciò che riguardava don Andrea Santoro e se era completa! stesso:purtroppo si sbagliava. O forse era solo Sono contento di essere qui perché questa una premura per non spaventare la sua comu- è la mia terra, in un certo senso, proprio anche nità. Nella stessa lettera infatti, lucidamente, per il tipo di studi che ho svolto in tantissimi scrive quasi presagendo la sua sorte: «Fra tutti anni di docenza. È la terra degli Apostoli, è i paesi di antica tradizione cristiana, nessuno la terra dei padri cappadoci, dei padri siriaci, ha avuto tanti martiri come la Turchia. La ter- degli antiocheni, è una terra che adesso cer- ra che calpestiamo è stata lavata con il sangue co di conoscere sempre di più quando ho un di tanti martiri che hanno scelto di morire per po’ di libertà, veramente poca. Faccio qualche Cristo anziché rinnegarlo». Anch’egli ora fa puntatina qua e là e devo dire che sto scopren- parte di questa schiera di martiri, assieme a do un volto di Turchia del tutto inedito per me don Santoro e altri. che pure conosco da tanti anni. Vedo cose che non avevo mai visto… Qui dall’altra parte del Stava per recarsi a Cipro mare c’è la famosa Aias, che soprattutto per i per incontrare il papa veneziani ha un fascino speciale, anche se or- Quando è stato ucciso si apprestava a par- mai l’hanno dimenticata, perché è il punto dal tire alla volta di Cipro per incontrare il papa quale Marco Polo è partito per il lungo viaggio Benedetto XVI. Aveva 64 anni; era france- verso la Cina. Qui, a una trentina di chilometri scano cappuccino, docente di patrologia, già di distanza, c’è una piccola cappella, vicina a preside della Pontificia Università Antonia- un castello crociato, dove si ricorda il luogo in num di Roma (in tale veste promosse simposi cui Giona è stato sputato fuori dal cetaceo. In di studio su san Paolo, a Tarso, e su san Gio- effetti per arrivare a Ninive questo è il punto vanni, a Efeso). Dal novembre 2004 vescovo, più vicino, via mare. Qui a poca distanza stan- vicario apostolico per l’Anatolia, con sede no rendendo visitabile l’antica Issos, luogo a Iskenderun (città portuale a sud della Tur- famoso della battaglia del 333 a.C. che ha per- chia), presidente della Conferenza episcopale. messo ad Alessandro Magno di passare verso L’abbiamo incontrato nell’aprile del 2006, po- l’oriente, l’Egitto e anche verso l’India». chi mesi dopo l’uccisione di don Andrea San- toro a Trebisonda (5 febbraio). Alla luce del Comunità cristiana minoritaria, suo martirio, ci sembrano illuminanti le parole piccola e dispersa che ebbe a dirci, in maniera quasi profetica, in Mons. Luigi ci mette a nostro agio con quell’incontro. squisito senso dell’ospitalità e con la sua cul- tura popolare. Sulla cattedra «Mi trovo qui. La comunità che ho è quanto di Pietro ad Antiochia mai eterogenea. Innanzitutto sparsa su un ter- «Io sono qui da 18 mesi ormai, anche se ritorio che è più di una volta e mezzo il territo- la Turchia la conosco da tantissimi anni, per- rio italiano. Ho due parrocchie: quella di Sam- ché è da oltre 30 anni che ci vengo… Sono sun dista 950 km da qui e quella di Trebison- arrivato contento della nomina a vescovo che da 1350 km. C’è una famiglia di italiani che mi è stata fatta. Quando sono andato dal pa- lavora per il vicariato nell’estremo est della pa a ringraziarlo, egli era ormai verso la fine Turchia; religiosi trentini sono in Cappadocia dei suoi giorni, stava abbastanza male, face- ad Avanos; tutte le nostre altre presenze sono va fatica anche a parlare. Il segretario mi ha dislocate qui sulla costa: Mersin, Adana, Tarso consigliato di prendere la parola per animarlo (soltanto tre suore); infine qui a Iskenderum e un pochino. Bene, sono andato e mi sono pre- Antiochia. sentato: “Santità, io sono il successore di san Una realtà molto eterogenea, perché se io Pietro sulla cattedra di Antiochia” e questo lo guardo i cristiani che vengono qui alla mes- ha svegliato. Ha prestato attenzione, forse ha sa di domenica, devo dire che i latini sono il pensato di aver scelto la persona sbagliata! Di 10%, gli altri sono ortodossi, per buona parte. 330 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2

Qui vengono cattolici latini, greco-cattolici, di Dio qualche settimana fa, perché una decina maroniti, siro-cattolici, siro-ortodossi, caldei di giorni fa hanno cercato di investirmi in mo- cattolici, caldei ortodossi, armeni cattolici, torino, in un passaggio pedonale. C’è una si- armeni ortodossi. Una mescolanza di riti che tuazione relativamente tranquilla, ma bisogna comunque accettano la nostra realtà di Chie- prestare ugualmente molta attenzione perché sa cattolica e si adattano… evidentemente con non si sa chi e quando può colpire… soprat- qualche piccola modifica per non urtare la loro tutto adesso, che si celebrerà il processo del sensibilità: ad esempio nel Credo non diciamo presunto assassino di don Andrea, è possibile Chiesa cattolica ma Chiesa universale, che è che gli animi si surriscaldino ancora un po’… poi la stessa cosa tutto sommato. In questo cli- Io ricevo due volte la settimana il bollet- ma di adattamento i rapporti con gli ortodossi tino dell’Ufficio stampa della Conferenza sono diventati molto buoni… Vediamo se riu- episcopale turca: ebbene vengono riportate sciamo a trovare una data comune per celebra- tutte le notizie sui cristiani, sulla Chiesa, sul- re assieme la Pasqua e non in due date diverse, le diverse confessioni. Devo dire che l’80% perché il problema che si pone è quello dei ma- delle cose che leggo settimanalmente o sono trimoni misti: capita che la moglie faccia festa calunnie o prese in giro o sono banalità sulla perché magari è cattolica, il marito deve fare Chiesa, sui cristiani. Quindi chi legge questi digiuno perchè festeggia 2-3 settimane dopo! giornali, parlo dei giornali nazionali, si crea Quindi si generano situazioni che creano un un’opinione sui cristiani totalmente falsa. po’ di difficoltà anche all’interno delle nostre Per questo quello che sto facendo adesso è di famiglie, prevalentemente miste: armeni, cat- mettere in piedi strumenti di comunicazione, tolici, ortodossi, caldei. anche per contrastare queste letture distorte La situazione della Chiesa in Turchia è del cristianesimo, che poi creano soprattutto quella di una realtà minoritaria all’interno di nei più sprovveduti un atteggiamento negati- un mondo musulmano. Si sa che la Turchia ha vo nei nostri riguardi. voluto essere uno stato laico. Di fatto, per ra- Un paio di settimane fa un ragazzino ha gioni di carattere politico, la laicità è andata di- scritto una lettera: compio 18 anni, se voi mi menticata. Questo ha avuto delle conseguenze date 100 euro io sono disposto a diventare cri- anche nei nostri confronti, perché è vero sia- stiano. Ci sono anche dei miei amici che sono mo una minoranza ma minoranza che ha perso disposti a diventare cristiani. Questo per dire quasi tutti i diritti! Non ha perso ancora il dirit- come certe notizie, che circolano soprattutto to di sopravvivere. Io ad esempio sono qui in nei più sprovveduti, trovano buon terreno con Turchia, ma non ho nessun riconoscimento da la conseguenza che le letture che danno di noi parte dello stato turco perché la Chiesa catto- sono distorte. Il poliziotto di scorta, quando lica latina in Turchia non è riconosciuta… In mi ha lasciato due settimane fa, mi ha detto: pratica, in Turchia le uniche minoranze rico- io non credevo che voi cristiani foste così di- nosciute sono quella ortodossa, quella bulgara, versi da come vi dipingono. Non credevo che quella armena e quella ebraica. Tutte le altre foste persone così normali, così affabili, sem- minoranze, quindi i protestanti, i cattolici, i si- pre tranquilli e sorridenti. Per dire cosa ci sta ro-cattolici, i caldei non hanno nessuno status dietro: un monte di pregiudizi, di preconcetti giuridico e non sono riconosciute. Questo ci ha che ci grava ancora sulle spalle. Per cui la co- creato un po’ di difficoltà nel passato e ce ne sa molto importante è di rendersi presente, di sta creando ancora oggi». comunicare, di stare anche tra la gente, di dare un volto diverso». Stare tra la gente contro i pregiudizi Pericoli e speranze «Devo dire che personalmente il mio rap- per i cristiani porto con la gente è abbastanza buono. Non ho Mons. Padovese non è tranquillo. «Il pre- avuto grandi difficoltà, perché ho trovato da giudizio più comune è che noi cristiani siamo parte del popolo turco una buona accoglienza senza fede, che abbiamo la fede sbagliata o che nei miei confronti… parlo della gente semplice siamo piuttosto superficiali… Dopo l’omici- ma anche dei responsabili. Però evidentemen- dio di don Santoro, viviamo nella stessa situa- te ci sono anche delle teste calde dalle quali zione di prima, con un atteggiamento di mag- bisogna sempre guardarsi. Mi hanno rimesso giore prudenza rispetto al passato, perchè fino il poliziotto, che mi era stato tolto per grazia alla morte di don Andrea nessuno si sentiva AD CHRONICAM ORDINIS 331 minacciato. Adesso abbiamo dovuto mettere 10. XXI Asamblea de la UCLAF in tutte le nostre case una telecamera, prima Ypacaraí, Paraguay, 08-14.08.2010 non c’era. In certi posti nelle ore di visita della chiesa adesso c’è sempre un poliziotto. L’altro ieri mi ha chiamato il giovane sa- “PORTADORES cerdote, che ho mandato a Trazon per non DEL DON DEL EVANGELIO lasciare la parrocchia totalmente sguarnita, e EN AMÉRICA LATINA Y EL CARIBE” mi ha detto: è venuto un pazzo durante la not- te, ha continuato a bussare alla nostra porta, a 1. Ministros provinciales y Custodios de gridare; non sapevo cosa fare, se chiamare la las cuatro conferencias de América Latina y polizia oppure no. Qui a Mersin un mese fa, un el Caribe nos reunimos del 8 al 14 de agosto giovane forse squilibrato, con una scimitarra de 2010 para celebrar nuestra XXI Asamblea nascosta dietro le spalle, è entrato nella par- general. Tuvimos la gracia de compartir estos rocchia: a un certo punto ha tirato fuori l’arma días con el Ministro general, Fray José Rodrí- e ha minacciato i due sacerdoti. Sono fatti che guez Carballo y con dos de nuestros Definido- lasciano un po’ perplessi… Sono tanti episodi, res generales, Fray Néstor Schwerz y Fray Ju- che però prima non c’erano. Adesso pensiamo lio Bunader. Estuvimos en Ypacaraí, Paraguay sempre che ci sia un collegamento, almeno tra con la alegría de encontrarnos con un caminar i più gravi». franciscano que es, al mismo tiempo, el cami- Ci stringiamo ancor più intorno al vescovo nar configurador de una nación. e gli chiediamo cosa possiamo fare per lui in 2. Quisimos dar continuidad y concreción, Turchia. desde las particularidades de nuestro propio «Io penso già che il fatto che ci vedano, che contexto latinoamericano y caribeño a las re- vi vedano anche qui, questo è già quanto mai flexiones y compromisos asumidos por la Or- significativo. Capiscono che non siamo una den en el Capítulo General de 2009. Asumi- realtà isolata, sola. Poi ci sono altre forme di mos, por tanto, el mismo lema del documento aiuto, legate alla situazione che stiamo viven- final de este Capítulo con la ilusión de hacer do. Qui ad esempio ho parecchi cristiani che vida el entusiasmo evangelizador de la Orden: sono disoccupati. I cristiani sono centinaia di “Portadores del don del Evangelio en América migliaia, però sui documenti figura che sono Latina y el Caribe”. di religione islamica per non perdere il posto di 3. Lo primero que tuvimos en nuestras ma- lavoro… la gente semplice, gli operai, soprat- nos fue una “Breve historia de la UCLAF” (Li- tutto gli armeni, hanno dovuto cambiare il co- ma 2010), publicada por Fray Mauro Vallejo, gnome e sulla carta d’identità hanno “religione ofm. Una simple mirada a este útil instrumento islamica”. Uno dei miei compiti adesso è anche nos permitió percatarnos que la UCLAF nace quello di trovare il sistema di far lavorare au- en 1968, es decir, justo tres años después de la tonomamente queste persone, perché non ab- clausura del Concilio Vaticano II y en el mis- biano né loro né i lori figli paura di dire quello mo año del emblemático documento de Mede- che sono. Perché il cristianesimo qui in Turchia llín. La UCLAF es hija, pues, de una Iglesia y è andato smarrito proprio in questo modo, per de una Orden que desea abrirse al diálogo con paura. La paura è legata al fatto di essere isola- el mundo moderno, mas con una especial sen- to, di non avere più lavoro, di non trovare poi la sibilidad al mundo de los pobres y oprimidos, possibilità di andare avanti». como verdadero lugar teológico. Dos perspec- Le ultime battute del lungo colloquio verto- tivas que no han perdido en nada su vigencia y no sul bisogno di formare laici evangelizzato- que todavía nos orientan en el camino: actitud ri, capaci di introdurre le persone alla fede in permanente de diálogo con el mundo y solida- Cristo, e sulla sua idea di creare di un centro di ridad con los pobres en sus múltiples rostros. studi biblico-patristici e per il dialogo interre- Perspectivas que nos permiten estar en sinto- ligioso con il mondo musulmano. Un sogno di nía con el Evangelio, con los signos de nues- pace che potremo realizzare solo col perdono tro tiempo y, al mismo tiempo, con las fibras vicendevole, con la preghiera e col sacrificio. esenciales de nuestro carisma franciscano. Francisco de Asís es, hoy por hoy, y en todas Mario Chiaro las latitudes, un modelo instaurador del diálo- go con el distinto y del encuentro humanizador [Testimoni, 12(2010)5-7] con el marginado. 332 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2

4. El Ministro general, Fray José Rodríguez juicio crítico respecto a él; estar en el mun- Carballo, enmarcó la temática de nuestra mi- do, sin ser del mundo; sión evangelizadora en la tradición de la Or- – mantener una dinámica de circularidad: dar den, especialmente de los últimos documentos y recibir. generales desde el 2003 hasta el presente. El 7. Por último, el Ministro general relacionó Ministro hizo inicialmente suyas unas pala- el afán misionero con otras dos áreas funda- bras proféticas del obispo Helder Cámara del mentales que deben activarse en el sentido co- Brasil, palabras de gran aliento poético que hi- rrecto: la promoción vocacional y el redimen- cieron eco inmediato en nosotros: Misión es sionamiento de nuestras respectivas entidades. partir, dejarlo todo, salir de uno mismo, rom- El testimonio de nuestra misión evangelizado- per la costra de egoísmo que nos encierra en ra en las zonas de fractura social, a tono con nuestro yo. Es parar de dar vueltas en torno a los signos de los tiempos, es nuestra mejor nosotros mismos, como si fuésemos el centro promoción vocacional. La misión necesita, a del mundo y de la vida. Es no dejarnos blo- su vez, vocaciones seducidas por el ideal de quear por los problemas de nuestro pequeño la encarnación del Evangelio. Sin embargo, mundo: la humanidad es mayor. Misión es lejos de toda simplificación, el Ministro nos siempre partir, pero no devorar kilómetros. invitó a encarar la problemática vocacional y Es sobre todo, abrirse a los otros como her- las llamativas deserciones en la Orden. Urgió manos, descubrirlos y encontrarlos. Y si para un estudio a fondo sobre la cuestión, ya sea encontrarlos y amarlos es necesario atravesar a un encuentro en la UCLAF o en las Confe- los mares y volar en los cielos, entonces mi- rencias. Por otro lado, también interpeló a las sión es partir hasta los confines del mundo”. entidades para que tengan la osadía y el coraje 5. A tono con los documentos que expre- de redimensionarse internamente en función san el sentir consensuado de la Orden, el Mi- de revitalizar el carisma, recrear nuestra vida nistro insistió en tres horizontes que deben y misión. danzar entrañablemente juntos en el caminar 8. El comité organizador invitó a Fray To- evangelizador de todo hermano menor: la es- más Martín para compartir, igualmente, sobre piritualidad (“la misión sostenida en una fuerte la temática de la misión evangelizadora, pero experiencia de Dios”), la fraternidad (“ningún con un especial enfoque en su experiencia de proyecto de evangelización es iniciativa ni pa- vida como misionero en la zona amazónica del trimonio personal de nadie, siempre es la fra- Perú; en la que ha vivido hace más de treinta ternidad la que evangeliza”) y la misión (“ha- años. Fray Tomás partió de un testimonio de la bitar la marginalidad como esencia de nuestra vida cotidiana para ilustrar la identidad especí- identidad franciscana”). fica del misionero. Contó que un campesino le 6. El Ministro general sintetizó además al- dijo a un técnico que el gobierno había manda- gunas pistas fundamentales para la tarea evan- do para “orientar” los trabajos, lo siguiente: “Si gelizadora: “La misión ha de tener en cuenta usted piensa que ha venido aquí a enseñarnos los signos de los tiempos, así como la situación a cortar árboles, se equivoca, no le necesita- actual del mundo. La atenta lectura de los sig- mos, somos capaces de hacerlo nosotros solos. nos de los tiempos ha de considerarse priori- Lo que queremos saber es si usted se quedará taria sobre cualquier adecuación estructural”. aquí cuando el árbol caiga”. Del mimo modo, Esta atención a los signos implicaría: ilustró Fray Tomás, Cristo ha venido a estar – ser menos autorreferenciales en nuestros con nosotros, también en “el momento de la planteamientos; caída del árbol”; su solidaridad no es a medias, – ser capaces de proyectar una mirada positi- ni mucho menos ficción. De lo que se deriva va sobre los contextos y las culturas en que que ser misionero es, sobre todo, comprome- estamos inmersos, descubriendo las oportu- terse y quedarse al lado de los hermanos, es- nidades inéditas de gracia que el Señor nos pecialmente cuando el árbol está cayendo so- ofrece a través suyo; bre ellos; estar al lado de la gente adoptando el – encarnarse real y afectivamente en la reali- mismo estilo de vida que tuvo Cristo. Por tanto, dad socio-cultural del pueblo, como condi- el gran reto de nuestra misión es y será: “cómo ción ineludible de nuestra misión; hacer visible a Dios a través de gestos de liber- – hablar un lengua comprensible para el mun- tad, liberación, transformación”. Aclaró que la do de hoy, y formarnos en y para el diálogo; preocupación por anunciar el Evangelio a otros – no acomodarnos al mundo o suspender el debe convertirse en conciencia primera de que AD CHRONICAM ORDINIS 333 uno sólo es misionero cuando se convierte en y que buscamos formalizar con el aporte de to- Evangelio. Uno se sabe misionero, insistió, no dos. Se trata de un Proyecto integral en defen- porque ha cambiado a alguien, sino porque ha sa de la Amazonía. Este proyecto, como vimos cambiado uno. en la XX Asamblea de la UCLAF en Bogotá 9. Fray Tomás reconoció que no hay sospe- (2008), responde al clamor de un planeta que cha de parte de los pueblos ante un evangelio muere, de los pobres que pierden progresiva- anunciado con el testimonio de una vida soli- mente sus tierras. A través de él, nos unimos daria. La crisis puede provenir cuando alguien a la sociedad civil que privilegia la vida so- pretende enseñar de palabra. Por experiencias bre cualquier ideología, a las religiones que registradas en la historia, “los misioneros son coinciden en ver en la creación la huella más sospechosos de adoctrinamiento, de imperia- contundente del misterio que nos sobrepasa, e lismo cultural y de arrogancia”. Por tanto, lo incluso, al clamor de las generaciones futuras primordial es acentuar el testimonio de vida. que merecen tener un hogar digno donde vivir. De cara al anuncio explícito, reconoció que El Proyecto iniciado en la UCLAF fue al Ca- podemos estar enfrentados con las creencias pítulo general y fue asumido por toda la Orden y las afirmaciones de los otros. Impera, en ta- en el mandato capitular No. 24. les circunstancias, una profunda humildad, la 12. Nuestra XXI Asamblea de la UCLAF, misma que exige la dimensión de minoridad de releyó el mandato 24 y estudió las conclusio- nuestro carisma. Esta dimensión debe orientar nes y líneas directrices del Seminario realiza- y caracterizar las relaciones no sólo con Dios, do en Iquitos, Perú. Buscó concretar aún más, sino con los hermanos y con el mundo. como se verá en los acuerdos, el Proyecto In- 10. A la luz de su exposición, el misionero tegral de Presencia en la Amazonía en tres eta- franciscano debe buscar siempre una correcta pas: sensibilización y promoción, formación y integración entre la confianza en el Señor que constitución de presencias y envío. Propuso, se revela y la minoridad-humildad en el modo además, otras sugerencias que serán enviadas de anunciar su presencia. Para vivir bien esta al Gobierno general. Y, finalmente, delegó al relación siempre tensa el misionero necesita- Consejo Directivo para que siga muy de cerca rá fundarse en una vida contemplativa. Sólo e implemente todos los pasos para el desarro- si aprendemos a permanecer en el silencio de llo de esta propuesta (cf. Acuerdo 1). Dios, confesó Fray Tomás, reconoceremos 13. En el camino de las concreciones den- cuándo debemos dejar de lado el lenguaje y tro de nuestra temática principal, la Asamblea elegir el silencio; cuándo será hora de la pro- propuso encarecidamente que nuestro Conse- clamación explícita y cuándo momento opor- jo Directivo incluya en su agenda el tema ya tuno de callar y escuchar. Es la dimensión con- propuesto anteriormente de la formación de templativa la que destruye las falsas imágenes misioneros. Ahora bien, no creando una nueva de Dios que estamos tentados a adorar, y la que estructura para dicho propósito, sino apoyán- nos libera de los lazos de la ideología y la arro- donos en la formación experiencial que brin- gancia; y nos muestra el camino propicio. Por dará el mismo Proyecto Integral de la Ama- tanto, quien busca tener éxito en la misión, ya zonía y la formación especializada (Master en de entrada fracasó. Lo que hay que mantener, Evangelización) que ofrece nuestro Instituto ya en el silencio o en el anuncio, es el testimo- Franciscano de Petrópolis (cf. Acuerdo 2). A nio vivo de la encarnación del Evangelio con estas precisiones hemos arribado luego del gestos de empatía y comunión solidaria con estudio del Proyecto de Formación de Misio- nuestros pueblos autóctonos. La solidaridad neros presentado por la Conferencia del Cono es el lenguaje común del Espíritu que todo el Sur a través de Fray Ramiro de la Serna. Tam- mundo entiende sin necesidad de traducción. bién se sugerirá a la Secretaría general para las La minoridad, la vida contemplativa y la ac- Misiones y la Evangelización que promueva ción solidaria asisten en el camino respetuoso un Segundo Encuentro de Misioneros sobre la y procesual que debe transitar el misionero en temática de la misión en un contexto marcado su anuncio explícito de Evangelio. por globalización y la emergencia del multi- 11. El presidente de la UCLAF, Fray Gusta- culturalismo (cf. Acuerdo 4). vo Rodríguez encaminó los trabajos de modo 14. La historia de 42 años de vida compar- que pudiéramos acercarnos, debidamente mo- tida de la UCLAF llevó a formalizar, mediante tivados, a un proyecto concreto que desde hace unos estatutos, la estructura de animación de mucho tiempo tiene entusiasmada a la UCLAF ésta, no en función de sí misma, sino en fun- 334 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2 ción de incentivar la fidelidad a nuestra voca- glese e spagnolo, le tre opzioni tra le quali ción y de los proyectos evangelizadores que el il visitatore può scegliere per fruire i conte- Espíritu suscita entre nosotros. Los mismos se nuti nella lingua desiderata. aprobaron ad experimentum y serán enviados Il corpo centrale dell’home page ospita, al Gobierno general para su aprobación (cf. invece, una ventina di articoli freschissimi ri- Acuerdo 3). Conforme a estos nuevos estatu- guardanti l’ordine francescano a 360°: le novi- tos, ha asumido la presidencia de la UCLAF, tà provengono da ogni parte del mondo e sono por el período de cuatro años, la Conferencia spesso corredate da documenti di approfondi- del Brasil, en este momento en la persona de mento o materiale multimediale illustrativo. Fray Joao Inacio Müller (cf. Acuerdo 7). Ampio spazio, ai bordi del contenuto prin- 15. Proyectando la vida de la UCLAF hacia cipale, è dedicato alla ricerca di attenzione el futuro, hemos aprobado que la XXII Asam- riguardo alle attuali emergenze umanitarie, blea se realice en el año 2012, en la Conferen- attraverso banner colorati ed una photogal- cia del Brasil y optamos por el tema-eje de la lery scorrevole che testimonia l’aiuto diretto vocación, como corazón desde el cual revisar offerto dai Frati Minori presso popolazioni in- la integridad de nuestra vida, nuestras opcio- digenti. nes formativas, el problema de las crecientes Non mancano inoltre, come è giusto aspet- deserciones y la calidad de nuestro diálogo con tarsi, sezioni dedicate ad excursus su vita e un mundo que se nos revela con un rostro mul- opere di S. Francesco e su organi direttivi ed ticultural en tensión con la fuerzas globaliza- uffici della curia romana. La nota, assai me- doras (cf. Acuerdo 5). no scontata, che il sito è concepito per essere 16. Hemos concluido lo vivido y trabajado visualizzato anche su i-phone rammenta l’evi- durante estos días con la visita al Santuario de dente sforzo continuo dell’ordine di rinnovare Nuestra Señora de los Milagros de Caacupé. se stesso e procedere al passo coi tempi. Fuimos motivados por la fe entrañable de este pueblo paraguayo a pedirle a la Madre que nos (siticattolici.it) siga mostrando el camino libertador de su Hi- jo. Durante la eucaristía, presidida por Monse- ñor Claudio Giménez, pusimos finalmente en 12. Il messaggio di san Francesco contro i las manos del Dios Amor, nuestras ofrendas: falsi idoli contemporanei los sueños y empeños de las cuatro Conferen- cias, que son signo del sí renovado de nuestra “Anche ad un’osservazione superficiale ap- vocación de hermanos menores en el hoy de pare evidente come per parecchi secoli in tutta América Latina y el Caribe. l’Italia nessun uomo abbia goduto di un amore e di un ossequio così smisurati come il mode- sto ed umile Francesco… Il divino messaggio, 11. Consigliato di visitare il Sito dell’Ordine tenero e beato, che era giunto sulla terra sotto dei Frati Minori forma di lui, non si spense con la sua morte. Egli aveva sparso a piene mani un buon se- Fin dalla splash page introduttiva, il nuovo me, e quel seme germogliò e crebbe e fiorì”. sito dell’Ordine dei Frati Minori cerca di met- Queste parole di Hermann Hesse, l’autore di tere in atto una grande opera di conciliazione Siddharta, di Narciso e Boccadoro e di tan- tra ti altri celebri testi, oltre che di una deliziosa • tradizione ed innovazione: simbologia vita di Francesco d’Assisi scritta in gioventù francescana ed espressioni latine sono inse- (1904), suscitano la domanda sul perché Fran- rite in un contesto di moderna grafica per il cesco abbia lasciato una così profonda im- web con ombreggiature, trasparenze, rilievi pronta nel cuore degli Italiani e di tante donne e pulsanti da premere; e uomini di ogni latitudine e cultura. La rispo- • passato e presente: da una parte il fondatore sta di Hesse – dal tono piuttosto sentimentale è accostato ai suoi eredi attuali, dall’altra la e romantico – contiene un nocciolo prezioso possibilità di accedere al vecchio sito co- di verità: “Soltanto pochi [come Francesco], esiste con quella di entrare nella versione in virtù della profondità e dell’ardore del loro rinnovata del 2010; intimo, hanno donato ai popoli, quali messag- • i culture d lingua differente: il latino delle geri e seminatori divini, parole e pensieri di origini viene usato accanto ad italiano, in- eternità e dell’antichissimo anelito umano… AD CHRONICAM ORDINIS 335 sì che quali astri beati si librano ancora sopra Avviene però nella vita del giovane di As- di noi nel puro firmamento, dorati e sorriden- sisi qualcosa di nuovo e imprevisto: Tommaso ti, benevole guide al peregrinare degli uomini da Celano lo narra col tratto tenerissimo di una nelle tenebre”. Per Hermann Hesse Francesco lettura guidata dagli occhi della fede: “Ma la incarna un messaggio capace di dare ragioni mano del Signore si posò su di lui e la destra di vita e di speranza al cuore di tutti. Anche dell’Altissimo lo trasformò, perché, per suo a quello dell’Italia d’oggi, scossa da una crisi mezzo, i peccatori ritrovassero la speranza che, prima che economica e politica, è spiri- di rivivere alla grazia, e restasse per tutti un tuale e morale. esempio di conversione a Dio”. Al di là di que- Nel tentativo di cogliere questo messag- ste poche righe, che già aprono uno squarcio gio, motivando così anche la mia scelta di San sullo sterminato futuro, i fatti ebbero una ser- Francesco quale “personaggio che potrebbe ri- rata consequenzialità: “Colpito da una lunga solvere la crisi del nostro Paese”, mi è venuto malattia, egli cominciò a cambiare il suo mon- in aiuto un testimone singolare. Sul tratto au- do interiore… non tuttavia in modo perfetto e tostradale che collega Roma a Chieti, fra i più reale, perché non era ancora libero dai lacci belli d’Italia per paesaggi e colori, a metà circa della vanità… Francesco cercava ancora di della piana del Fùcino, su un colle che un tem- sottrarsi dalla mano divina, accarezzava pen- po si specchiava nel lago, dominato dall’im- sieri terreni, sognava ancora grandi imprese ponente castello medioevale, sorge Celano, per la gloria vana del mondo”. L’occasione del patria del beato Tommaso, seguace e primo cambiamento fu di quelle che solleticano an- biografo di Francesco, che a Celano presumi- zitutto le ambizioni e proprio così espongono bilmente passò intorno al 1220. Nella Vita pri- alle delusioni più cocenti: “Un cavaliere di As- ma di San Francesco d’Assisi, scritta su inca- sisi stava allora organizzando preparativi mili- rico di Gregorio IX quale “Legenda” ufficiale tari verso le Puglie…Saputo questo, Francesco per la canonizzazione del Santo e presentata al trattò per arruolarsi… Ma, la mattina in cui do- Papa il 25 febbraio 1229, Tommaso narra con veva partire, intuì che la sua scelta era erronea incantevole freschezza la vicenda di Francesco rispetto al progetto che Dio aveva per lui...”. sin dai suoi inizi. Colpisce anzitutto la presen- Francesco rinuncia alla spedizione e sceglie tazione del tempo antecedente la conversione: di conformare la sua volontà a quella divina: “Viveva ad Assisi, nella valle spoletana, un “Si apparta un poco dal tumulto del mondo, uomo di nome Francesco. Dai genitori rice- e cerca di custodire Gesù Cristo nell’intimità vette fin dall’infanzia una cattiva educazione, del cuore… appronta un cavallo, monta in sel- ispirata alle vanità del mondo. Imitando i loro la e, portando con sé i panni di scarlatto, parte esempi, egli stesso divenne ancor più leggero veloce per Foligno. Ivi vende tutta la merce e e vanitoso”. Il giovane Francesco è veramente con un colpo di fortuna anche il cavallo!”. È il uno di noi, così simile a noi nella leggerezza “no” al passato: non ancora, tuttavia, è chiaro della vita e dei sogni. Tuttavia, è proprio l’aver a che cosa dovrà dire il suo “sì”. “Sul cammino vissuto questa stagione dell’utopia, impastata del ritorno, libero da ogni peso, va pensando delle fughe in avanti dei desideri e delle prete- all’opera cui destinare quel denaro… Avvi- se, che rende Francesco così largamente uma- cinandosi ad Assisi, s’imbatte in una chiesa no. È quanto esprime la folgorante risposta di molto antica, fabbricata sul bordo della strada Mark Twain alla domanda su dove avrebbe e dedicata a San Damiano, in rovina… Veden- voluto andare dopo la morte: “In paradiso per dola in quella miseranda condizione, si sente il clima, all’inferno per la compagnia…”: co- stringere il cuore. Incontrandovi un povero me a dire che i peccatori suscitano un’imme- sacerdote, con grande fede, gli bacia le mani diata simpatia perché li sentiamo a noi fami- consacrate, e gli offre il denaro… rimanendo a liari, anche se non può non attrarci la bellezza vivere con lui”. del cielo… Francesco ci parla anzitutto perché Ciò che è avvenuto all’interno del cuore non parte da quello che ci accomuna tutti: la nostra può non manifestarsi all’esterno: si prepara la fragilità, la lista più o meno lunga dei nostri di- sfida più dura, l’incomprensione e il giudizio fetti, di cui alcuni – ambizioni, vanità, ricerca dei suoi. “Suo padre venne a conoscenza che dell’immagine a prezzo della verità, dipenden- egli dimorava in quel luogo e viveva in quel- za dagli indici di gradimento, leggerezza nel la maniera. Profondamente addolorato radunò mantener fede agli impegni – ci appaiono così vicini e amici e corse a prenderlo e lo rinchiuse drammaticamente attuali! in una fossa che era sotto la casa ove rimase 336 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2 per un mese intero… Francesco con calde la- ne: nel tempo in cui aveva già cominciato, per crime implorava Dio che lo liberasse… Affari grazia e virtù dell’Altissimo, ad avere pensieri urgenti costrinsero il padre ad assentarsi per santi e salutari, mentre viveva ancora nel mon- un po’ di tempo da casa… Allora la madre, ri- do, un giorno gli si parò innanzi un lebbroso masta sola con lui, disapprovando il metodo e fece violenza a sé stesso, gli si avvicinò e lo del marito, parlò con tenerezza al figlio; ma baciò”. Il suo modo di vivere a servizio di Dio s’accorse che niente poteva dissuaderlo dalla cominciò ad affascinare i giovani di Assisi, al sua scelta. E l’amore materno fu più forte di punto che vari di loro lo seguirono per servire lei stessa: ne sciolse i legami lasciandolo in il Signore. Nei rapporti con gli altri, France- libertà”. Emerge qui una costante della vita sco segue una regola precisa: “Chi non ama un di Francesco: il ruolo della donna nella sua solo uomo sulla terra al punto da perdonargli esistenza. Dapprima, la Madre, tanto tenera, tutto, non ama Dio”. Proprio così comincia a quanto capace di capire. Quindi, Chiara, sorel- dare fastidio: “I potenti di Assisi si videro la la nell’amore per Cristo e discepola fedelissi- loro cittadina svuotata per via di Francesco e, ma. Sempre la Madre di Dio, custode del suo in un momento in cui egli ed i suoi confratel- cuore. “Frattanto il padre rincasa, e visto ogni li erano in giro per la questua, alcuni uomini vano tentativo per distoglierlo dal nuovo cam- di Assisi saccheggiarono la chiesa di San Da- mino, rivolge il suo interesse a farsi restituire miano uccidendo un poverello che dimorava il denaro… Allora, impose al figlio di seguirlo in quel luogo. Al ritorno, Francesco fu scosso davanti al vescovo della città, affinché facesse da profondo dolore al punto da pensare di do- davanti al prelato la rinuncia e la restituzione ver andare dal Papa in persona per chiedere completa di quanto possedeva. Francesco non se la via che aveva intrapreso per seguire il esita per nessun motivo: senza dire o aspettare Cristo fosse errata. Dall’incontro con il Papa, parole, si toglie le vesti e le getta tra le braccia non fu Francesco ad uscirne con consigli ed di suo padre, restando nudo di fronte a tutti”. ammonimenti, ma furono tutti, il Papa Inno- Si rivela qui il tratto che rende Francesco fra- cenzo III compreso, a sentirsi umiliati dalla tello universale: la rinuncia a ogni possesso e a povertà ed obbedienza di quest’uomo. Da ogni potere, il suo essere nudo e indifeso. Non questo momento tutta la Chiesa fu rinnovata: si tratta solo di una scelta di sobrietà, pur co- c’era finalmente qualcuno che riportasse i po- sì importante e necessaria allora come oggi: è veri a Cristo”. una logica che appare sovversiva rispetto agli Francesco si mette alla scuola di Gesù Cro- arrivismi ed alle avidità di questo mondo. Non cifisso e impara l’umiltà: anche in questo la è l’ “audience” che conta, né il successo o il provocazione che lancia al nostro presente è denaro, ma la nuda verità di ciò che siamo da- bruciante: “Un frate chiede a Francesco: ‘Pa- vanti a Dio e per gli altri! Ed è proprio questa dre, cosa ne pensi di te stesso?’ ed egli rispose: libertà dell’essenziale che lo avvicina a tutti e ‘Mi sembra di essere il più grande peccatore, lo rende inquietante per tutti! perché se Dio avesse usata tanta misericordia Nel tempo in cui sta a San Damiano, Fran- con qualche scellerato, sarebbe dieci volte cesco prega intensamente. Il Crocifisso che è migliore di me’ ”. Lo spogliamento di sé ca- in quella chiesa gli parla: “Va e ripara la mia ratterizzerà sempre più il suo cammino: nella casa”. In un primo momento Francesco pen- Vita seconda di S. Francesco, che Tommaso sa di dover riparare la chiesetta dove si trova; da Celano stende tra il 1246/1247 per corri- capisce, poi, che Gesù si riferiva alla Chiesa spondere all’ingiunzione del Capitolo genera- tutta intera, che attraversava un periodo con- le di Genova “di scrivere i fatti e persino le trassegnato da mondanità e prove. Riportare parole” di Francesco, questo aspetto emerge la Chiesa agli insegnamenti del Vangelo, li- in modo impressionante. “L’ardore del desi- berarla dalla seduzione delle ricchezze e del derio lo rapiva in Dio e un tenero sentimento di potere, riavvicinarla ai poveri è la missione di compassione lo trasformava in Colui che volle cui si sente investito. Comincia la sua nuova essere crocifisso. Un mattino, mentre pregava vita: “Si reca tra i lebbrosi e vive con essi per sul fianco del monte, vide la figura come di servirli in ogni necessità per amor di Dio. Lava un serafino, con sei ali tanto luminose quanto i loro corpi e ne cura le piaghe… La vista dei infuocate, discendere dalla sublimità dei cie- lebbrosi gli era prima così insopportabile, che li: esso con rapidissimo volo, giunse vicino non appena scorgeva in lontananza i loro rico- all’uomo di Dio, e allora apparve l’effige di veri, si turava il naso. Ma ecco quanto avven- un uomo crocifisso, che aveva mani e piedi AD CHRONICAM ORDINIS 337 stesi e confitti sulla croce…Il vederlo confitto curata da fr. Kajetan Esser ofm1, una nuova in croce gli trapassava l’anima… L’amico di edizione critica degli «Scritti» del santo di As- Cristo, stava per essere trasformato tutto nel sisi è apparsa a cura di fr. Carlo Paolazzi ofm ritratto visibile di Cristo Gesù crocifisso... Co- per i tipi degli Editori di Quaracchi. L’opera sì il verace amore di Cristo aveva trasformato rientra nelle iniziative promosse dal Ministro l’amante nella immagine stessa dell’Amato”. generale dell’Ordine dei Frati Minori, fr. Jo- Gli occhi di Francesco si chiuderanno presto sé Rodríguez Carballo, e dal suo Definitorio, alla luce del mondo: ma la luce della Sua fede che in data 9 luglio 2004 nominava fr. Carlo e del Suo amore umile continuerà a risplende- Paolazzi «Responsabile per rivedere l’Edi- re. Non fu la Sua una fuga dal mondo. Se non zione Critica degli Scritti di s. Francesco». avesse amato profondamente questa terra, non Il programma di una semplice «revisione» avrebbe composto il Cantico delle creature. dell’edizione Esser si è trasformato, man ma- La sua è anche una spiritualità del rispetto e no, nell’impegno di una nuova edizione criti- dell’amore del creato. Tutto in Francesco fu ca, preceduta da alcune indagini approfondite motivato dall’aver compreso qual è la perla sugli autografi2, sul lessico3 e sull’autenticità preziosa da cercare ad ogni costo: sobrietà, di scritti particolari4, e negli anni 2007-2009 povertà, tenerissima carità, umiltà, rispetto per da una serie di edizioni critiche parziali pub- ogni creatura e per tutto il creato sono volti di blicate dalla rivista Archivum franciscanum quest’unico amore. E non è di esso che ha bi- historicum5. È importante sottolineare subito sogno anche l’Italia di oggi, come quella del che la nuova edizione critica non è per i soli suo tempo e il mondo intero con lei? “Quando specialisti del pensiero di Francesco e delle infine si furono compiuti in lui tutti i misteri, origini francescane: accanto al testo critico quell’anima santissima, sciolta dal corpo, fu latino con relative introduzioni e apparati, in- sommersa nell’abisso della chiarità divina e fatti, viene offerta la traduzione italiana corre- l’uomo beato s’addormentò nel Signore. Uno data da un commento essenziale. dei suoi frati e discepoli vide quell’anima be- Il volume si apre con un’ampia Introdu- ata, in forma di stella fulgentissima, sollevar- zione generale nella quale Paolazzi ripercor- si su una candida nuvola al di sopra di molte re la storia delle edizioni degli Scritti di frate acque e penetrare diritta in cielo: nitidissima Francesco, da quella del Wadding del 1623 per il candore della santità eccelsa e ricolma fino alle serie delle edizioni critiche novecen- di celeste sapienza e di grazia per le quali il tesche: due pubblicate nel 1904 (Lemmens e santo meritò di entrare nel luogo della luce e Boehmer) e due nel 1976 (Boccali ed Esser). della pace, dove con Cristo riposa senza fine”. Diversamente da quanto aveva fatto Kajetan E parla a chiunque voglia ascoltarlo… Esser, che aveva disposto i testi in ordine al- fabetico dei titoli (scelta che non rispecchia Mons. Bruno Forte né la cronologia, né i contenuti), la nuova edi- Arcivescovo di Chieti-Vasto zione presenta gli Scripta in tre sezioni, Laudi e preghiere, Epistole, Regole e ammonizioni, [ZENIT.org del 21 agosto 2010, riporta l’artico- ciascuna delle quali rispetta, per quanto possi- lo di Mons. Bruno Forte, apparso su “Il Sole 24 bile, l’ordine cronologico di composizione dei Ore” del 15 agosto 2010] testi ed è preceduta da una breve introduzione complessiva. Queste scelte hanno due scopi fondamentali: intendono aiutare gli studiosi e 13. La nuova edizione critica degli Scritti di i lettori a orientarsi dentro gli Scripta di Fran- Francesco d’Assisi a cura di Carlo Pao� cesco, assai diversi per contenuti, dimensioni e lazzi OFM genere letterario, e nello stesso tempo mettono in evidenza per fasi successive il rapporto tra Francisci Assisiensis Scritti ed esperienza biografica, che nel caso Scripta, di Francesco assume sempre un’importanza critice edidit Carolus Paolazzi ofm, particolare. Ad esempio, è significativo il fatto Editiones Collegii S. Bonaventurae ad Claras Aquas, che la serie degli Scritti editi si apre con la Pre- Grottaferrata (Roma) 2009, pp. XXII-504. ghiera davanti al Crocifisso, il testo più antico di Francesco giunto fino a noi, e si conclude A oltre trent’anni di distanza dalla pubbli- con il Testamentum, dettato dal santo nei gior- cazione degli Opuscula di Francesco d’Assisi ni precedenti il suo transito. 338 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2

Il confronto tra l’edizione Esser 1976 e la le testimonianze (salvo i casi di lectio diffici- nuova edizione 2009 mette in evidenza per lior, da mettere a testo anche se minoritaria), e prima cosa un dato importante: nelle due edi- confinare in apparato errori d’archetipo, errori zioni il canone degli Scripta valutati e pub- congiuntivi dei subarchetipi e dei capostipiti di blicati come autentici rimane inalterato, con gruppo, e varianti adiafore rifiutate»9. la sola aggiunta, nell’edizione Paolazzi, della Le novità del testo critico 2009 in rapporto prosa rimata Audite poverelle, per altro già all’edizione Esser sono state raccolte e con- inserita nell’edizione Esser riveduta da En- densate in massima parte in una sinossi pub- gelbert Grau6. Le differenze con l’edizione blicata recentemente in Archivum francisca- Esser riguardano invece i criteri filologici num historicum10. Da questo spoglio risulta utilizzati per la costituzione del testo critico, che le novità maggiori riguardano gli autogra- che di conseguenza nell’edizione Paolazzi fi (già studiati ed emendati da Attilio Bartoli presenta una serie significativa di novità te- Langeli), la Regula non bullata e i Fragmenta stuali. alterius redactionis della Regola non bollata. All’edizione Esser venivano, infatti, ad- L’edizione Paolazzi, inoltre, nella redazione debitati alcuni limiti, a cominciare dalla sot- del testo elimina le forme linguistiche classi- tovalutazione delle competenze linguistiche cheggianti introdotte da Esser (mihi, nihil; let- di frate Francesco a fronte di un marcato in- tere geminate -ae, -oe), conservando la prassi tervento assegnato agli scrivani-collaboratori scrittoria medievale testimoniata anche da au- nella stesura dei testi. Ma il limite maggiore, torevoli documenti coevi o molto vicini a fra- a parere generale, è derivato dalla «rinuncia te Francesco, come la lettera Solet annuere di metodica a ricostruire l’albero genealogico Onorio III e il codice 338 della Biblioteca del dei testi a tradizione multipla, per capire do- Sacro Convento di Assisi. ve e quando si sono inserite le innovazioni Rispetto alla discussa sezione degli Opu- erronee e costituire il testo “a norma di stem- scula dictata dell’edizione Esser, quella del ma”», secondo il metodo “lachmanniano”. In 2009 distingue giustamente i detti di France- alternativa l’editore Esser, per la scelta tra le sco dalle sue epistole perdute, a cui sono ag- varianti e la successiva costituzione del testo, giunte quelle inviate al cardinale Ugolino di ha deciso di affidarsi a quelle «leggi di svi- Ostia. In Appendice al volume Paolazzi dedi- luppo interno alla storia del testo degli Opu- ca una sezione ai “Detti” di frate Francesco scula»7 da lui più volte illustrate: correzione (De vera et perfecta letitia; Testamentum Se- metodica da parte dei copisti del falsum la- nis factum, Benedictio fratri Bernardo data) tinum di Francesco; revisione dei testi meno ed un’altra alle “Epistole perdute o dubbie” noti ai copisti (come la Regula non bullata), (Epistole ad Hugonem, episcopum Ostien- su quelli più noti (Regula bullata e Testa- sem; Epistola fratribus Francie missa; Epi- mentum); ritocchi causati dal mutamento del stola civibus Bononiensibus scripta; Episto- contesto storico e dal desiderio di abbellire lo la Clare et sororibus de ieiunio; Benedictio stile8. Ora, queste “leggi” hanno sicuramente Clare et sororibus in scriptis missa; Epistola influenzato la trasmissione dei testi, ma non domine Jacobe scripta) rispettando l’ordine nella misura larga e sistematica messa in ope- della loro probabile cronologia, e corredan- ra dall’edizione Esser. do ciascun testo di informazioni critiche e La nuova edizione critica degli Scripta di testuali. frate Francesco, programmata per l’VIII cen- Il volume si chiude con una serie di Indici tenario della nascita dell’Ordine dei frati Mi- molto utili: l’Indice dei luoghi biblici e degli nori e uscita nel dicembre 2009, è stata condot- Scrittori ecclesiastici; l’Indice dei nomi di per- ta «secondo le norme del cosiddetto metodo sona e di luogo; l’Indice tematico con 490 vo- “lachmanniano”: individuare i rapporti fra i ci (da Abnegatio sui a Votum). Non resta che testimoni sulla base di errori-guida monoge- congratularsi con fr. Carlo Paolazzi, al quale netici e di serie parallele di lacune o errori mi- va tutta la gratitudine di quanti d’ora in poi po- nori; costruire uno stemma codicum o albero tranno accostarsi agli Scritti di Francesco con genealogico, che a partire [dall’originale] o la certezza di essere davanti a testi che sono il dall’archetipo ne segua le suddivisioni suc- più possibile vicini a quelli usciti dalla penna e cessive (rami e gruppi, con relativi testimoni); dal dettato del frate di Assisi. costituire il testo “a norma di stemma”, cioè sulla base della maggioranza stemmatica del- Marco Guida AD CHRONICAM ORDINIS 339

Note Breve nota biogafica 1 K. Esser, Die Opuscula des hl. Franziskus von As- sisi. Neue Textkcritische Edition, Editiones Colle- Fr. Marko è nato il 19 aprile1954 a Bila, in gii S. Bonaventurae ad Claras Aquas, Grottaferrata (Romae) 1976. Bosnia ed Erzegovina. È entrato in Novizia- 2 C. Paolazzi, Per gli autografi di frate Francesco: to il 15 luglio 1973, ha emesso la professione dubbi, verifiche, riconferme, in Archivum francisca- temporanea il 10 luglio 1974. Ha compiuto num historicum 93 (2000) 3-28; ora in C. Paolazzi, gli studi di filosofia e teologia presso l’Istitu- Studi su gli “Scritti” di frate Francesco. Prefazione to Francescano di Sarajevo, con un intervallo di A. Menichetti, Editiones Collegii S. Bonaventu- (1974-1975) per il servizio militare. Ha emes- rae ad Claras Aquas, Grottaferrata (Roma) 2006, so la professione solenne il 13 aprile 1980 ed 101-126. 3 C. Paolazzi, Gli “Scritti” tra Francesco e i suoi è stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1981. scrivani: un nodo da sciogliere, in Antonianum 75 Successivamente ha studiato presso la Pon- (2000) 481-97, ora in Paolazzi, Studi su gli “Scrit- tificia Università Antonianum in Roma, dove ti”, 81-99. nel 1986 ha conseguito il dottorato in Spiri- 4 C. Paolazzi, Per l’autenticità degli scritti di Fran- tualità francescana. Dopo il ritorno in Provin- cesco alle “pauperes domine”, in Clara claris prae- cia ha ricoperto diversi incarichi: Maestro dei clara. Atti del Convegno internazionale (Assisi, 20- Novizi e degli Studenti francescani in diver- 22 novembre 2003), Edizioni Porziuncola, S. Maria degli Angeli-Assisi 2004, 307-337; ora in Paolazzi, si conventi; Padre spirituale e Vicario presso Studi su gli “Scritti”, 127-160; C. Paolazzi, Per l’Istituto Teologico francescano di Teologia a l’autenticità della Admonitio XXVII e il lessico di Sarajevo; Parroco nella parrocchia di Livno e frate Francesco: una risposta a Jan Hoeberichts, in Vicario foraneo. Attualmente era Guardiano Collectanea franciscana 76 (2006) 475-504. del Convento francescano di Gorica-Livno e 5 C. Paolazzi, La “Regula non bullata” dei Frati Docente presso l’Istituto Teologico France- Minori (1221): dallo “stemma codicum” al testo scano di Sarajevo. critico, in Archivum franciscanum historicum 100 (2007) 5-148; C. Paolazzi, Le Epistole maggiori di frate Francesco. Edizione critica ed emendamenti ai testi minori, in Archivum franciscanum historicum – Fr. Yu Soo-il, della Pro- 101 (2008) 3-154; C. Paolazzi, Le Admonitiones di vincia OFM dei Ss. Martiri della Corea, è frate Francesco. Testo critico, in Archivum franci- stato nominato da Benedetto XVI Ordina- scanum historicum 102 (2009) 3-88. rio Militare in Corea. 6 K. Esser, Die Opuscula des hl. Franziskus von Assi- (L’Osservatore Romano, 17 luglio 2010) si. Neue, erweiterte und verbesserte Auflage besorgt von E. Grau, Editiones Collegii S. Bonaventurae ad Claras Aquas, Grottaferrata (Romae) 1989. Breve nota biogafica 7 C. Paolazzi, Introduzione generale a Francisci As- sisiensis Scripta, 9. Fr. Francis Xavier Yu Soo-Il è nato a Non- 8 Cfr. Esser, Die Opuscula, 56-60. san, Diocesi di Daejeon, il 23 marzo 1945. Nel 9 Paolazzi, Introduzione generale, 18-19. 1975 è entrato in Noviziato e il 27 febbraio 10 C. Paolazzi, Novità nel testo critico degli Scripta di 1975 ha emesso la professione temporanea. Francesco d’Assisi in rapporto all’edizione Esser, in Archivum franciscanum historicum 102 (2009) Ha compiuto gli studi in preparazione al sa- 353-390. cerdozio nel Seminario Maggiore di Seoul. Ha emesso la professione solenne il 21 febbraio 1979, è stato ordinato sacerdote il 25 febbraio [Frate Francesco, Rivista di cultura francescana, An- 1980. no 76, Nuova Serie, Aprile 2010, n. 1, pp. 283-286] Ha frequentato l’Università civile di Seoul, laureandosi in Scienze dell’Educazione. Inol- tre ha conseguito un “Master” in Teologia Spi- 14. Notitiæ particulares rituale presso la St. Bonaventure University, U.S.A. – Fr. Marko Semren, della Provincia OFM È stato Vicario parrocchiale a Syryundong, della S. Croce, Sarajevo, è stato nominato Diocesi di Suwon; Parroco di Chilam-dong, da Benedetto XVI Vescovo Ausiliare della Diocesi di Masan; Ministro Provinciale (1991- Diocesi di Banja Luka, in Bosnia/Erzegovi- 1997), Presidente dell’Unione dei Superiori na, assegnandogli la sede titolare vescovile Maggiori di Corea (1993-1995), Definitore di Abaradira. Generale dell’Ordine a Roma (1997-2003). (L’Osservatore Romano, 16 luglio 2010) Terminato il servizio di Definitore generale è 340 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2 ritornato in Provincia, svolgendo il servizio di nominato da Benedetto XVI Prelato Udito- Assistente Spirituale e di Guardiano della Fra- re del Tribunale della Rota Romana, finora ternità di Seoul. Attualmente era Vicario nella Officiale della Congregazione per il Clero. Casa di formazione OFM a Seul. (L’Osservatore Romano, 12 agosto 2010)

– Fr. Settimio Maroncelli ofm, Professore di Diritto Canonico presso la PUA, è stato BIBLIOGRAPHIA

Libri 614), Studi Giuridici LXXXVIII, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2010, – Antonelli Angelo - Barbaresi Aurelio - pp. 348. Bellonci Leonardo - Trojani Stefano, S. Francesco in Diocesi. I luoghi francescani – Febbraro Antonio - Pizzileo Giuseppina (a del bacino: Fabriano-Sassoferrato-Genga- cura di), Raffaello Pantaloni pittore fran- Cerreto d’Esi-Matelica, Tipolitografia Fa- cescano (1888-1952), Pinacoteca d’Arte brianese, Fabriano 2010, pp. 306. Francescana Fulgenzio, Lecce, Editrice Sa- lentina 2010, pp. 179. – B. Ioannis Duns Scoti, Opera Omnia, Stu- dio et Cura Commissionis Scotisticæ ad fi- – Giovannetti Ottaviano, Memorie dalla dem codicum edita, XII, Typis Vaticanis, Valdinievole, Tipografia GF press, Pistoia Civitas Vaticana MMX, pp. 547. 2009, pp. 191.

– Bottini Giovanni Claudio - Luca Massimo – Giovannetti Ottaviano, Memorie Fran- (a cura di), Michele Piccirillo francescano cescane della Lunigiana e della Lucche- archeologo tra scienza e provvidenza, Edi- sia, Tipografia Pegaso in Firenze, Firenze zioni Terra Santa, Milano 2010, pp. 182. 2009, pp. 638.

– Cacciotti Alvaro - Melli Maria - Pizzo – Mandolini Giancarlo, Un santo, una chie- Marco (a cura di), San Francesco, cultu- sa, una fraternità. Sant’Antonio di Padova ra e spiritualità del Santo Patrono d’Italia. in Falconara Marittima, Teconostampa Catalogo della mostra a Roma (Basilica S. Edizioni, Ostra Vetere 2010, pp. 144. Maria in Aracoeli, Convento S. Bonaventu- ra al Palatino) e ad Acilia (Parrocchia San – Niemier Roch, In the footsteps of Francis Leonardo da Porto Maurizio): 14-18 luglio and Claire, St. Anthony Messenger Press, 2010, pp, 253. Cincinnati, Ohio, 2006, pp. 207.

– Canali Paolo - Giorgi Rosa, San France- – Serafin de la Cruz, The day Jesus died. A sco a Milano: guida ai luoghi francescani Story of the Passion with Interactive Reflec- della città, Edizioni Biblioteca Francesca- tion. Foreword by Cardinal Gaudencio B. na, Milano 2010, pp. 84. Rosales, archbishop of Manila. Published by Katha Publishing Co., Inc., Makati City, – Durighetto Claudio, I Monasteri di Mona- Philippines, 2009, pp.129. che associati agli Ordine Mendicanti (can

NECROLOGIA

1. Anno 2009 mortui sunt e presso l’Antoniano di Roma è stato ordi- nato1936. Per 10 anni svolse il suo ministe- * 1 luglio 2009: Bruno Fr. Paolino, Giovanni, ro in vari conventi dell’Irlanda; poi, andò in nato a Casalbore, della della Prov. Samnito- missione in Sud Africa, dove rimase per 50 Hirpiniæ S. Mariæ Gratiarum, Italia. Dottore anni. È tornato in Irlanda nel 2001. È morto in Missiologia presso la Pontificia Univer- a Multyfarnham all’età di anni 98, di vita sità Gregoriana di Roma; dal 1968 al 1992 francescana 79 e di sacerdozio 73. fu chiamato a reggere il Centro Missionario Nazionale a Roma; rientrato in Provincia, * 13 marzo 2010: Fierli Fr. Ezio, nato a Si- fu docente allo Studio Teologico “Madon- nalunga, della Prov. Tusciæ S. Francisci na delle Grazie” di Benevento e agli ISSR Stigmatizati, Italia. È morto nell’Infermeria di Benevento ed Avellino. Giornalista ed provinciale di Fiesole all’età di anni 90, di opinionista, fu Direttore-Redattore del set- vita francescana 74 e di sacerdozio 67. timanale “Frontiere 2000” dell’Archidioce- si di Benevento e, per molti anni del nostro * 14 marzo 2010: Crowley Fr. Walter, Fin- trimestrale “Voce Francescana”, pubblican- barr Oliver, nato a Cork, della Prov. Hi- do alcuni libri di attualità e collaborando al berniæ, Irlanda. Ha svolto il suo ministero periodico dehoniano “Presenza Cristiana”. È in varie Fraternità ed è stato Guardiano più morto a Benevento all’età di anni 88, di vita volte. È morto a Cork all’età di anni 89, di francescana 72 e di sacerdozio 64. vita francescana 71 e di sacerdozio 63.

* 14 novembre 2009: Manno Fr. Ambrogio, * 21 marzo 2010: Ramírez Vargas Fr. Giacomo, nato a Ceppaloni, della Prov. Alejandro Rubén, nato a Lima, Perù, della Samnito-Hirpiniæ S. Mariæ Gratiarum, Prov. Fluvii Platensis Assumptionis BMV, Italia. Conseguito il dottorato in Filosofia Argentina. È morto nella Casa San Miguel presso il PAA di Roma, quello in Lettere Arcángel, Tucumán, akk’età di anni 78, di Classiche presso “La Sapienza” di Roma e vita francescana 50 e di sacerdozio 44. in Filosofia presso l’Università di Napoli, si dedicò totalmente agli studi e all’insegna- * 7 aprile 2010: Chiocchi Fr. Damiano, Ar- mento nei nostri studentati, nelle Facoltà mando, nato ad Alseno, della Prov. Bono- teologiche e, come ordinario di Filosofia, niensis Christi Regis, Italia. Ha ricoperto nelle Università statali di Salerno, Napoli il servizio di Guardiano presso il Conven- (Federico II), Lecce, Bari e Cassino. Fonda- to di Sant’Antonio in Bologna dal 1955 al tore e Direttore del Centro Studi del Sannio, 1958, presso la Fraternità “Domus Pacis” ha ideato e sostenuto la rivista “Progresso in Bologna dal 1967 al 1970, presso l’Ere- del Mezzogiorno”; da ultimo, ha istituito a mo di Montepaolo dal 1982 al 1991 e dal Benevento, con l’affiliazione all’Università 1994 al 1997. Maestro dei Professi tempo- di Bari, la Scuola di Perfezionamento post ranei presso il Convento di Santa Maria di Universitario in Bioetica. Numerose le ope- Campagna in Piacenza dal 1961 al 1964. re e gli articoli scientifici da lui pubblicati. Dal 1952 al 1991 è stato nominato Vice È morto a Benevento all’età di anni 90, di Commissario di Terra Santa più volte, in- vita francescana 74 e di sacerdozio 67. traprendendo diversi viaggi in Israele e in Turchia, producendo diapositive e tenendo- si aggiornato nelle discipline bibliche. Ha 2. Anno 2010 mortui sunt messo a frutto le proprie ricerche in campo biblico soprattutto nella predicazione e nel- * 7 marzo 2010: Dore Fr. Bernardine, Pa- la formazione a diversi Istituti femminili. È trick Francis, nato a Camas, della Prov. morto a Bologna all’età di anni 88, di vita Hiberniæ, Irlanda. Dopo gli studi a Lovanio francescana 72 e di sacerdozio 64. 344 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2

* 24 aprile 2010: Oviedo Fr. Miguel Angel, gnato all’età di anni 91, di vita francescana nato a S. Pedro, Córdoba, della Prov. Flivii 72 e di sacerdozio 66. Platensis Assumptionis BMV, Argentina. È morto nella Casa Materna, Buenos Aires, * 14 maggio 2010: Poland Fr. Costans, Jo- all’età di anni 95, di vita francescana 76 e hannes, nato a Nieuwe Niedorp, della Prov. di sacerdozio 69. Ss. Martyrum Gorcomiensium, Olanda. Ha servito i Fratelli in vari luoghi come cuoco. * 26 aprile 2010: Castells Fr. José Valen- È morto a Weert all’età di anni 88 e di vita tín, nato a La Dormida. Mendoza,della francescana 70. Prov. Flivii Platensis Assumptionis BMV, Argentina. Guardiano ed Economo della * 15 maggio 2010: Indico Fr. Francesco, Fraternità S. Francisco Solano, Assistente nato ad Agugliana di Montebello (VI), del- spirituale del Collegio San Francisco de la Prov. Venetæ S, Antonii Patavini, Italia. Asís in Santiago del Estero, Catechista nel Il suo ministero e la sua figura sono legati Collegio San Buenaventura in Mendoza. È all’Ospedale Civile di Monfalcone, dove morto nella Casa S. Francisco Solano, San- giunse nel 1966 e vi dimorò per 24 anni, tiago del Estero, all’età di anni 72 e di vita vivendo il tempo più lungo, intenso e ricco francescana 49. della sua vita di frate minore e sacerdote. Appena arrivato nel 1968, fu nominato cu- * 28 aprile 2010: Grings Fr. Agostinho, rato, incaricato diocesano per il coordina- Willibaldo, nato a Linha Imperial, No- mento dell’assistenza spirituale ospedaliera, va Petrópolis, della Prov. S. Francisci nel 1969 Consulente Ecclesiastico Unione Assisiensis, Brasile. È stato Professore Cattolica Infermieri e nel 1971 rappresen- nel Seminario minore (1941-1950; 1957- tante dell’Ordine nella Consulta CEI per 1962), Segretario provinciale (1950-1957; l’assistenza religiosa negli Ospedali. Svolse 1966-1969), Rettore del Seminario minore anche il servizio di parroco, prima ad Alle- (1962-1966). Inoltre si è dedicato alla pa- ghe S. Maria delle Grazie (1990-92) e poi storale parrocchiale (1969-1990) e alla pa- a Padova S. Francesco (1995-2000), dedito storale della salute (1991-2001). È morto a a varie attività: pastorale, catechesi, annun- Lar Monte Alverne, Porto Alegre, all’età di cio, visita agli ammalati,ecc. Nelle comunità anni 92, di vita francescana 76 e di sacerdo- a lui affidate ha operato il bene e si è fatto zio 69. voler bene, riconoscendo anche i suoi limiti che egli stesso francescanamente ammette- * 12 maggio 2010: García Merino Fr. Pablo, va con una certa ironia e sapienza. È morto nato ad Escarabajosa de Cabezas, della Prov. nell’Ospedale di Padova all’età di anni 84, di Castellanæ S. Gregorii Magni, Spagna. Ha vita francescana 65 e di sacerdozio 57. svolto il suo servizio in varie Fraternità: Pastran, 1952-1953; Arenas, 1953-1957; * 20 maggio 2010: Di Virgilio Fr. Virgilio, Consuegra, 1957-1962; Ávila, 1962-1973; Felice, nato a Pollutri, della Prov. Aprutio- Roma, 1973-1991; Ávila, 1991-2010, dove rum S. Bernrdini Senensis, Italia. Laureato trascorse gli ultimi 19 anni dedicandosi alla in Lettere all’Università Cattolica di Mila- sagrestia. È morto ad Ávila all’età di anni 84 no è stato insegnante, Preside della Scuola e di vita francescana 58. media statale di Popoli, Direttore della Pia Opera Fratini e della “Squilla dei Fratini”, * 12 maggio 2010: Cecchini Fr. Giulio, Assistente Provinciale e locale dell’Ordine Francesco, nato a Tenerano, della Prov. Francescano Secolare, più volte Guardia- Liguriæ Ss. Cordis Mariæ, Italia. Per 45 an- no e Definitore, Vicario Provinciale fino al ni ha svolto il suo ministero nel convento 2004 e Ministro Provinciale fino al 6 mag- di Sarzana dove è stato anche il primo par- gio 2010. Il 20 maggio 2010, solennità di roco. Dal 1997 residente a La Spezia con San Bernardino, mentre si recava a L’Aqui- mansione di parroco presso l’ospedale lo- la per la solenne celebrazione in onore del cale e dal 2006 nel convento S. Francesco. Santo da lui particolarmente venerato, a Ha saputo rispondere alla chiamata con fe- causa di un gravissimo incidente automobi- deltà e dedizione usando parresia ed ironia listico, dopo circa 10 ore di sopravvivenza, nelle situazioni di difficoltà. È morto a Bru- è tornato alla Casa del Padre. Aveva con- NECROLOGIA 345

celebrato l’Eucaristia la mattina, presso la Neapolitanæ Ss. Cordis Iesu, Italia. Ha vis- Chiesa del Convento di Tocco Casauria, suto per circa 30 anni come Terziario Obla- al quale era particolarmente legato e, poco to, dimorando nel convento di S. Francesco prima di spirare, ha ricevuto i conforti re- d’Ischia svolgendo l’umile servizio di que- ligiosi dal Ministro provinciale, Fr. Carlo stuante. Nel 1997, dopo aver compiuto il Serri. Ha lasciato il ricordo di una persona Noviziato, ha emesso la Professione solen- retta, animata dalla fede sincera e da una ne nel nostro Ordine. Ha vissuto gli ultimi filiale devozione alla Madonna del Paradi- sei anni della sua vita, presso il Santuario so. Con sofferenza e sacrificio ha cercato di di S. Antonio in Teano, accogliendo i tanti animare la Provincia in momenti di gran- devoti del Santo di Padova e sapendo essere di difficoltà, compreso il sisma del 2009 e, per tutti un consolatore. Molte persone gli nonostante la salute malferma, ha compiuto affidavano le loro ansie e le loro speranze, con nobile dedizione il mandato affidatogli. e a ciascuno offriva una parola buona e la Il suo culto delle nostre radici si è espres- rassicurazione della sua preghiera. Era do- so in apprezzate pubblicazioni, unitamen- tato di un grande senso di appartenenza alla te a articoli ed opuscoli di spiritualità. La Provincia. Riusciva a sdrammatizzare ogni Vergine Immacolata che egli, con il soave cosa attraverso il suo senso dell’humor. È titolo di Patrona dell’Ordine e Porta del morto nel Convento S. Antonio di Teano Paradiso, amava invocare al termine delle all’età di anni 74 e di vita francescana 54. sue lettere e delle sue omelie, gli ottenga di gioire della visione Beatifica del Signo- * 25 maggio 2010: Scott Fr. Kenny, Thomas, re, la cui Misericordia egli frequentemente nato ad Oakland, California, della Prov. S. onorava con la recita della Coroncina del- Barbaræ, USA. È morto ad Oakland all’età la Divina Misericordia, da lui prediletta. È di anni 79, di vita francescana 59 e di sacer- morto a L’Aquila all’età di anni 76, di vita dozio 51. francescana 59 e di sacerdozio 51. * 26 maggio 2010: Tomičič Fr. Tomislav, * 20 maggio 2010: Fornasier Fr. Domenico, Mato, nato a Buselji, della Prov. S. Cru- Fioravante, nato a Cecchini di Pasiano, cis, Bosnia/Erzegovina. Ha serviti i Fratelli della Prov. Venetæ S. Antonii Patavini, Ita- in vari Conventi della Provincia. È morto a lia. Nella sua vita religiosa lo stile del frate Fojnica all’età di anni 74 e di vita france- minore si è reso concreto ed evidente nel scana 50. servizio molteplice e laborioso offerto in vari luoghi della Provincia. Ovunque egli * 28 maggio 2010: Miglioranza Fr. France- ha lasciato un piacevole ricordo. Dal 1971 schino, Edoardo, nato a Belvedere di Villa- al 1986 dimorò a Roma, presso il Collegio ga, della Prov. Venetæ S. Antonii Patavini, Internazionale S. Antonio, mettendo la sua Italia. Nel 1955 fu inserito a S. Francesco persona a servizio dell’Ordine. Fu segreta- della Vigna, dove dimorò per oltre 40 anni. rio personale di Fr. Carlo Balić; svolse vari Da subito fu assegnato alla Curia provin- servizi per la Commissione Scotista, per ciale e ricevette l’incarico di aiuto segrete- l’Accademia Mariana e si dedicò all’assi- ria, archivista, servizio che svolse fino al stenza della Basilica S. Antonio. Nei 24 an- 1989 e cronologo provinciale. Nell’ottobre ni trascorsi nell’Infermeria di Saccolongo, del 1959 conseguì il diploma in Paleogra- dove giunse nel 1986, a suo modo e come fia latina, Archivistica e Diplomatica. Nel poteva, le sue passioni sono sempre state 1966 divenne Vice segretario provinciale e, Gesù, la preghiera, la frequenza abituale in dal 1989 al 1998, fu Segretario provinciale, chiesa e poi ancora: la gente, ogni persona, ufficio che svolse con diligenza, passione, chiunque incontrava; a tutti egli rivolgeva competenza e operosità. Il suo carattere qualche parola, un saluto, un sorriso, per manifestava un cuore magnanimo, disponi- entrare in relazione. È morto nel convento bile e attento. Uomo di poche parole, spes- Sacro Cuore di Saccolongo all’età di anni so misurate, all’occorrenza non gli manca- 100 e di vita francescana 82. va la battuta giusta e puntuale. Nonostante i molti servizi a livello provinciale, non ha * 21 maggio 2010: Paolozzi Fr. Tommaso, trascurato il ministero sacerdotale, svolgen- Rocco, nato a Colle S. Magno, della Prov. do soprattutto il ministero della riconcilia- 346 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2

zione a favore delle Suore di vari Istituti nitano-Lucanæ Immaculatæ Conceptionis religiosi e delle Sorelle Clarisse. Dal 1998 BMV, Italia. È morto nel Convento S. Ma- al 2007 visse a Gemona, Guardiano della ria del Sepolcro di Potenza all’età di anni fraternità. Trascorse poi due anni a Motta 86, di vita francescana 64 e di sacerdozio di Livenza, svolgendo un generoso e fedele 60. servizio. È morto nel Convento Sacro Cuo- re di Saccolongo all’età di anni 80, di vita * 14 giugno 2010: Kawaletz Fr. Donatus, francescana 63 e di sacerdozio 55. nato a Zabrze, della Prov. Saxoniæ S. Cru- cis, Germania. Durante la guerra aveva * 2 giugno 2010: Guillerm Fr. Godefroy, Je- contratto una grave malattia. Riacquistata an-Marie, nato a Plouescat, della Prov. B. la salute, è stato Cappellano delle Barmher- Pacifici, Francia. È morto ad Orsay all’età zigen Schwestern, vicino a Deggendorf, di anni 91, di vita francescana 71 e di sacer- Padre spirituale del Seminario minore di dozio 61. Königstein, Prefetto a Hildsheimer, di nuo- vo Padre spirituale nel seminario maggiore, * 5 giugno 2010: Gaskin Fr. Matthew L., na- Confessore nella Cattedrale di Hildeshei- to a Buffalo, della Prov. Ss. Nominis Iesu, mer. Dal 1987 è stato trasferito nel Con- USA. È morto a Ringwood all’età di anni vento di Paderborn. Gli ultimi anni di vita 88, di vita francescana 64 di sacerdozio 60. li ha vissuti a Dortmund. Era molto apprez- zato dalla gente come Confessore e come * 6 giugno 2010: De Filippis Fr. Vincenzo, Consigliere spirituale. È morto a Dortmund Domenico, nato a Bitritto, della Prov. Apu- all’età di anni 98, di vita francescana 76 e di liæ S. Michaëlis Archangeli, Italia. È mor- sacerdozio 70. to nel Santuario Beato Giacomo da Bitetto all’età di anni 67, di vita francescana 49 e di * 21 giugno 2010: Stjepanović Fr. Franjo, sacerdozio 40. nato ad Ulice, della Prov. S. Crucis, Bosnia/ Erzegovina. È morto a Brčko all’età di anni * 9 giugno 2010: Goor Fr. Paul, nato ad 71, di vita francescana 49 e di sacerdozio 42. Aachen, Germania, della Prov. S. Mariæ Reginæ Sinarum, Taiwan. Dopo l’Ordina- * 23 giugno 2010: Plottek Fr. Klaudiusz, zione sacerdoztale ed un corso di inglese Józef, nato a Sukowice, della Prov. S. Hed- negli USA, nel 1964 è andato in missione a vigis, Polonia. È morto a Gliwice all’età di Taiwan. Dal 1069 al 1980 è stato Superiore anni 59, di vita francescana 35 e di sacerdo- della Missione. Nel 1983 ha contribuito a zio 28. fondare una nuova missione a Kaohsiung. Nel 1999 è tornato in Germania, svolgendo * 24 giugno 2010: Ramos Martínez Fr. Gu- il suo lavoro ad Hermeskeil e a Mönchen- stavo, Gabino, nato ad El Paso Real, della gladbach. Nel 2001 è di nuovo a Taiwan. Prov. Ss. Petri et PAuli de Michoacán, Mes- dove ha svolto il suo ministero nell’Ospe- sico. È stato Ministro provinciale, Visitato- dale e nel carcere di Kaohsiung. Si è incar- re generale in due occasioni nei Paesi del dinato in quella Provincia. È morto a Kao- Cono Sur, Guardiano più volte, Commissa- hsiung, Taiwan, all’età di anni 80, di vita rio provinciale di Terra Santa, Rettore del francescana 63 e di sacerdozio 58. Seminario minore Pio Mariano, Assistente provinciale dell’OFS. Si distinse per la sua * 13 giugno 2010: Theiss Fr. Ivo, nato a Ga- capacità di ascolto, per il suo amore all’Eu- spar, della Prov. Immaculatæ Conceptionis caristia. È morto a Celaya all’età di anni 77, BMV, Brasile. Ha dedicato tutta la sua vita di vita francescana 53 e di sacerdozio 46. sacerdotale alla pastorale parrocchiale, de- dicandosi in modo particolare alla pastora- * 24 giugno 2010: Melan Fr. Giuseppe, nato le familiare. È morto a Blumenau all’età di a Dese di Favaro Veneto, della Prov. Ve- anni 69, di vita francescana 49 e di sacerdo- nertæ S. Antonii Patavini, Italia. La sua vita zio 43. di frate minore e di sacerdote fu caratteriz- zata dall’apostolato nel mondo del lavoro * 14 giugno 2010: Cantore Fr. Simplicio, e nella pastorale parrocchiale. Dal 1986 al Renato, nato a Potenza, della Prov. Saler- 1989 visse a Padova e ricoprì l’incarico di NECROLOGIA 347

Segretario provinciale per l’evangelizza- do la fede cristiana e di testimoniare e an- zione missionaria, settore in cui continuò nunciando l’amore di Dio che si dona sino a lavorare come Vice Segretario anche nei alla fine. In particolare, oltre ad essere sta- tre anni successivi, a Monselice. Nel 1994 to a lungo presso il Convento di Sferraca- chiese e ottenne di partire per la Guinea vallo di Orvieto, ha servito la Chiesa e la Bissau. Trascorse i primi anni a fianco del Provincia nel campo dell’insegnamento e Vescovo Settimio Ferrazzetta, lavorando in della formazione. È morto nell’Infermeria episcopio e contribuendo in modo partico- provinciale di S. Maria degli Angeli all’età lare alla realizzazione del seminario. Inol- di anni 90, di vita francescana 74 e di sacer- tre si impegnò a realizzare l’ambulatorio dozio 66. pediatrico “Mattia” con l’annessa residenza delle Suore, struttura inaugurata nel 2001 e * 6 luglio 2010: Koeng Fr. César Roberto, completata qualche anno dopo con la co- Augusto, nato a Fragoso, della Prov. Im- struzione di una “escola materna infantil” maculatæ Conceptionis BMV, Brasile. È a Contum-Madina. A causa della salute nel morto a Curitiba all’età di anni 68, di vita 2004 rientrò in Provincia. Dal 2004 al 2007 francescana 49 e di sacerdozio 43. visse a Gemona e negli ultimi tre anni a Treviso. È morto nell’Ospedale di Treviso * 6 luglio 2010: Baruta Fr. Benvenuto, all’età di anni 79, di vita francescana 61 e di Luigi, nato a Castionetto di Chiuro, della sacerdozio 54. Prov. Pedemontanæ S. Bonaventuræ, Ita- lia. La sua presenza è legata al convento di * 2 luglio 2010: Smolders Fr. Erasmus, Jan, Intra/Orta, ove si prodigò nel ministero tra nato a Sint-Lambrechts-Herk, della Prov. le nuove generazioni e a servizio di tante S. Ioseph Sponsi BMV, Belgio. Fu Profes- Fraternità OFS del Cusio e del Verbano. sore di Religione in più luoghi, Assistente Su incarico del Vescovo, svolse con dedi- dell’OFS nel convento di Hasselt, Assisten- zione e sapienza il ministero di esorcista. È te del Vice-Postulatore, Maestro di Coro. morto nell’Infermeria provinciale di Torino Ha lavorato intensamente per il Signore, all’età di anni 87, di vita francescana 68 e di soprattutto a servizio della liturgia. È morto sacerdozio 61. ad Hasselt all’età di anni 81, di vita france- scana 60 e di sacerdozio 54. * 7 luglio 2010: Niele Fr. Willibrord, Ni- colaas, nato a Hoogwoud, della Prov. Ss. * 4 luglio 2010: Baiocco Fr. Pasquale, Lu- Martyrum Gorcomiensium, Olanda. È stato igi, nato a Montecastrilli, della Prov. Sera- un eccellente ed accogliente cuoco in varie phicæ S. Francisci Assisiensis, Italia. Ha Fraternità. È morto a nell’Ospedale di Lei- vissuto con gratitudine e gioia la sua voca- den all’età di anni 89 e di vita francescana zione francescana e sacerdotale. In partico- 59. lare ha dedicato moltissimi anni della sua vita nel settore della formazione e, poi, nei * 8 luglio 2010: Celis Fr. Hildwien, Julien, diversi Santuari francescani di Assisi. Mol- nato a Berlaar, della Prov. S. Ioseph Spon- to stimato ed apprezzato anche per la mi- si BMV, Belgio. Missionario in Congo sericordia con cui ha svolto il suo servizio (Katanga) e nel Senegal fino alla fine della come confessore, soprattutto negli ultimi sua vita. Un vero pastore, molto sensibile anni della sua vita. È morto nell’Inferme- ai bisogni della popolazione in difficoltà. ria provinciale di Santa Maria degli Angeli Con un grande spirito di iniziativa, costruì all’età di anni 87, di vita francescana 70 e di una sala parrocchiale, una canonica ed una sacerdozio 63. scuola. È morto ad Edengem all’età di anni 81, di vita francescana 62 e di sacerdozio * 6 luglio 2010: Mearelli Fr. Edoardo, Al- 56. fredo, nato a S. Secondo, della della Prov. Seraphicæ S. Francisci Assisiensis, Italia. * 11 luglio 2010: Mons. Bernardino Rivera Ha svolto numerosi servizi durante la sua Alvarez OFM, Elia, nato a Potosí, Bolivia, vocazione francescana e sacerdotale. Ri- il 1° gennaio 1925. Conobbe i Francesca- cordato dai frati e dalla gente come uomo ni presenti a Potosí nel secolare convento giusto, che ha cercato di vivere fino in fon- “S. Francesco”. A quindici anni entrò nella 348 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2

Fraternità Francescana nel Collegio di Tari- frate” e soprattutto svolgendo molteplici ja, dove fece anche l’anno di Noviziato nel attività che lo hanno visto impegnato in ti- 1943. Nel 1948 fece la Professione solenne pografia, economato, direzione delle case nella Provincia Toscana dei Frati Minori. di Asiago e Roana, raccolta del ferro, viag- Fu ordinato sacerdote il 30 settembre 1955. gi nell’ex Jugoslavia… Ha avuto un cuore Lo stesso anno fu assegnato alla casa di Po- grande, che ha saputo manifestare in tante tosí, dove ricoprì vari incarichi sia di gover- occasioni, e delicato, capace di commuo- no (Guardiano, Vicario, Economo del con- versi e di parlare con la dolcezza e l’imme- vento) sia pastorali (Direttore del Collegio diatezza della poesia. È morto nell’Ospeda- Francescano, Vice Direttore delle Scuole di le di Padova all’età di anni 83, di vita fran- Cristo, Assistente OFS, Cappellano milita- cescana 62 e di sacerdozio 55. re). Il 27 novembre del 1976 fu nominato Vescovo titolare di Mutugenna e Ausiliare * 16 luglio 2010: Pitassi Fr. Tarcisio, nato di Mons. Bernardo L. Fey Schneider, Ve- a Lovaria di Pradamano, della Prv. Vener- scovo di Potosí. È rimasto Vescovo Ausi- tæ S. Antonii Patavini, Italia. Dopo essere liare di Potosí fino al 2000, quando, accet- stato per alcuni anni nel Collegio serafico, tate le sue dimissioni, ha ripreso il suo fran- ritornò in famiglia e si inserì nel mondo del cescano servizio presso il Convento di San lavoro. Esercitò la professione di pittore Francesco. È morto a Potosí all’età di anni edile, senza trascurare di coltivare la pre- 85, di vita francescana 66, di sacerdozio 55 ghiera e la partecipazione alla vita parroc- e di episcopato 34. chiale. In età matura riemerse con forza la vocazione alla vita religiosa. Terminato il * 14 luglio 2010: Nicastro Fr. Thomas Mo- noviziato, visse per un anno nel convento di re, Armand, nato a Brooklyn, della Prov. Lonigo e poi per due anni a Chiampo, dove Innaculatæ Conceptionis BMV, USA. È svolse con generosità il servizio di addetto morto presso Colombia Memorial Hospital, alla Grotta. Nel settembre del 1990 si tra- Hudson, all’età di anni 94, di vita france- sferì a S. Vito al Tagliamento, dove visse scana 74 e di sacerdozio 68. il resto della sua vita a servizio del Santua- rio di Madonna di Rosa. Disponibile alla * 14 luglio 2010: Buljan Fr. Tomo, nato a “grazia del lavoro”, ha sempre svolto con Kablići, della Prov. S. Crucis, Bosnia/Er- amore e passione il suo compito di sacre- zegovina. È stato Vice Parroco e Parroco stano, curando con meticolosità la pulizia in vari conventi della Provincia. È morto a e l’ornamento del Santuario. Si distinse per Sućuraj all’età di anni 69, di vita francesca- l’accoglienza dei pellegrini e la gentilezza na 50 e di sacerdozio 43. e cordialità con cui si rapportava con le per- sone, con chiunque lo avvicinasse in chiesa * 14 luglio 2010: Turcotte Fr. Gentil, Vin- o fuori. È morto nel Convento Sacro Cuore cent, nato a Gentilly, della Prov. S. Ioseph di Saccolongo all’età di anni 85 e di vita Sponsi BMV, Canada. Dopo essere stato francescana 23. Professore di latino per circa 12 anni nel Seminario minore di Trois-Rivières, ha * 17 luglio 2010: Karlović Fr. Krešimir, svolto il suo ministero in varie Parrocchie, Blaž, nato a Donja Dubica, della Prov. prima come Vicario parrocchiale e poi co- S. Crucis, Bosnia/Erzegovina. Dal 1979 me Parroco. Dal 1990 è stato Vice Postula- al 1982 è stato Definitore provinciale. Ha tore della causa di beatificazione di Fédéric svolto, soprattutto, il ministero parrocchia- Janssoone e Direttore del centro Frédéric- le in varie Parrocchie come Vice Parroco e Janssoone. È morto nel convento di Trois- come Parroco. È morto a Podsused all’età Rivières all’età di anni 82, di vita france- di anni 92, di vita francescana 75 e di sacer- scana 62 e di sacerdozio 55. dozio 68.

* 14 luglio 2010: Corrà Fr. Ildefonso, Ga- * 19 luglio 2010: Petrelli Fr. Enrico, nato a etano, nato a Montecchia di Crosara, della Treia, della Prov. Picenæ S. Iacobi de Mar- Prov. Venetæ S. Antonii Patavini, Italia. chia, Italia. È morto nell’Infermeria provin- Esercitò il ministero pastorale in vari luo- ciale di Grottammare all’età di anni 96, di ghi, tanto che amava definirsi “un girovago vita francescana 79 e di sacerdozio 72. NECROLOGIA 349

* 19 luglio 2010: Krešo Fr. Božo, nato ad * 29 luglio 2010: Calle Restrepo Fr. Arturo, Orašac, della Prov. S. Crucis, Bosnia/Erze- nato ad Ituango, della Prov. S. Fidei, Colom- govina. Si è dedicato, particolarmente, alla bia. È morto ad Itagüí all’età di anni 81, di pastorale parrocchiale, in varie Parrocchie, vita francescana 62 e di sacerdozio 55. come Vicario e come Parroco. È morto a Mostar all’età di anni 61, di vita francesca- * 2 agosto 2010: Ritossa Fr. Benedetto, Er- na 41 e di sacerdozio 31. minio, nato a Visignano D’Istria, Pola, della Prov. Venetæ S. Antonii Patavini, Italia. * 21 luglio 2010: Massa Fr. Martino, Seve- Operò soprattutto nella pastorale sanitaria, rino Giuseppe, nato a Villa di Lozio, della compiendo il prezioso servizio di vicinan- Prov. Mediolanensis S. Caroli Borromæi, za al mondo della sofferenza e del dolore Italia. Con la sua presenza costante e cor- fisico e morale, soprattutto in tre i luoghi: diale come sacrestano, portinaio, aiuto eco- l’ospedale Maggiore di Trieste, quello di nomo e responsabile della “San Vincenzo”, Venezia Ognissanti e l’ospedale Civile di dal 1958 al 2002 è presso la Parrocchia di Vicenza. In quest’ultimo prestò servizio S. Giovanni Battista alla Creta, in Milano, come cappellano per circa 30 anni (1962- fin dalla fondazione della medesima, punto 1971 e 1988-2008), distinguendosi per spi- di riferimento per intere generazioni di par- rito di carità e comprensione verso gli am- rocchiani. Negli anni del dopo-Concilio è malati, che servì con francescana carità. È promotore di un maggiore coinvolgimento morto nell’Ospedale di Monfalcone all’età dei Frati laici nell’assunzione di responsa- di anni 80, di vita francescana 60 e di sacer- bilità e di incarichi. È il primo Frate non dozio 55. chierico ad essere Definitore provinciale, dal 1970 al 1976 e quindi dal 1985 al 1988. * 3 agosto 2010: Álvarez Molina Fr. José È morto a Sabbioncello di Merate all’età di Norberto, nato a Medellín della Prov. S. anni 89 e di vita francescana 68. Fidei, Colombia. È morto ad Itagüí all’età di anni 87 e di vita francescana 63. * 22 luglio 2010: Ciconte Fr. Tommaso, Da- vid, nato a, della Prov. Tusciæ S. Francisci * 6 agosto 2010: Andriolo Fr. Sinforiano, Stigmatizati. Italia. È morto a Piombino Angelo, nato ad Orgiano, della Prov. Ve- all’età di anni 77, di vita francescana 59 e netæ S. Antonii Patavini, Italia. Svolse un di sacerdozio 52. lungo servizio come Vicario parrocchiale in varie comunità: Taglio di Po, Marghera, * 23 luglio 2010: Dalmago Fr. Luiz, nato a Legnago, Treviso, Trieste S. Maria Mag- Concórdia, della Prov. Immaculatæ Con- giore. Ma operò soprattutto a Peschiera del ceptionis BMV, Brasile. Terminati gli stu- Garda, a servizio del Santuario del Frassi- di andò in missione in Cile, dove rimase no, dove dimorò per 25 anni. Il suo gusto e dal 1966 al 1972. Ritornato in Brasile, si la sua passione per la musica e il canto han- dedicò, soprattutto, all’evangelizzazione no reso solenni e curate le liturgie, hanno in varie Parrocchie. Fu un uomo sincero, allietato e favorito l’incontro con il Signore semplice ed umile. È morto a Florianópolis e la Madre sua. Al servizio liturgico accom- all’età di anni 74, di vita francescana 51 e di pagnava la disponibilità alle confessioni, il sacerdozio 45. contatto e l’accoglienza cordiale dei nume- rosi fedeli che sostavano in santuario, la fe- * 28 luglio 2010: Peña Ruiz Fr. Ignacio, nato dele partecipazione ai momenti di preghie- ad Elecha de Valdivia, della Prov. Grana- ra. Molte persone hanno goduto della sua tensis Nostræ Dominæ a Regula, Spagna. simpatia e del suo ministero, caratterizzato Semplice, buono, ottimo lavoratore, fu a dalla cordialità con cui improntava gli in- servizo della Terra Santa, per 56 anni, do- contri con i fedeli e dalla giovialità nelle ve diresse la rivista “Terra Santa” e si de- relazioni con la gente e con i frati. È morto dicò alla pubblicazione delle esortazioni in nell’Ospedale di Padova all’età di anni 85, arabo e gli studi sulla Terra Santa. È morto di vita francescana 64 e di sacerdozio 58. nell’Infermeria di S. Salvatore di Gerusa- lemme, Israele, all’età di anni 77 di vita * 8 agosto 2010: Hrkać Fr. Mladen, nato ad francescana 58 e di sacerdozio 56. Izbično, della Prov. Assumptionis BMV, 350 AN. CXXIX – MAII-AUGUSTI 2010 – N. 2

Bosnia/Erzegovina. Ha lavorato nella pa- Figline Valdarno all’età di anni 96, di vita storale parrocchiale, come Cappellano e francescana 79 e di sacerdozio 72. Parroco. Era l’attuale Guardiano di Zagreb, dove è morto all’età di anni 61, di vita fran- * 23 agosto 2010: Sciscenti Fr. Alfonso M., cescna 42 e di sacerdozio 35. nato a Casacalenda, della Prov. Apuliæ S. Michaëlis Archangeli, Italia. È morto nel * 10 agosto 2010: Andrés Fr. Daniel, nato Convento Sant’Antonio in Campobasso a Orbaneja de Riopico, Spagna, della Cust. all’età di anni 88, di vita francescana 73 e Terræ Sanctæ, Israele. È morto a Gerusa- di sacerdozio 64. lemme all’età di anni 74, di vita francesca- na 46 e di sacerdozio 43. * 28 agosto 2010: Lukić Fr. Zdravko, nato a Falanovo Brdo, della Prov. S. Crucis, Bo- * 13 agosto 2010: Leblanc Fr. Sylvère-M., sina/Erzegovina. È morto nel Convento di Roch, nato a Saint-Sylvère, della Prov. S. Kreševu all’età di anni 75, di vita france- Ioseph Sponsi BMV, Canada. È stato Ma- scana 56 e di sacerdozio 48. estro dei professi temporanei (1954-1963), Definitore (1957-1963), Vicario ed Eco- * 29 agosto 2010: Zucchini Fr. Pacifico, Ma- nomo provinciale (1963-1969), di nuovo rio, nato a Montecosaro, della Prov. Picenæ Economo provinciale (1983-1988) ed, in- S. Iacobi de Marchia, Italia. È morto nel fine, Commissario di Terra Santa per il Ca- Convento di Macerata all’età di anni 83 e di nada. È morto nell’Infermeria provinciale vita francescana 62. di Montréal all’età di anni 91, di vita fran- cescana 71 e di sacerdozio 64. * 29 agosto 2010: Storani Fr. Paolo, Fran- co, nato a Filottrano, della Prov. Picenæ S. * 23 agosto 2010: Ridolfi Fr. Virgilio, Di- Iacobi de Marchia, Italia. È morto nell’In- no, nato a Chiusi della Verna, della Prov. fermeria provinciale di Grottammare all’età Tusciæ S. Francisci Stigmatizati, Italia. di anni 69, di vita francescana 48 e di sacer- È morto presso l’Ospedale “Serristori” di dozio 40.

SUMMARIUM FASCICULI (An. CXXIX, MAII - AUGUSTI 2010 – N. 2)

EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 9. Capitulum Intermedium Prov. Samnito-Hirpi- 1. Discorso all’Udienza Generale del Mercoledì: niæ S. Mariæ Gratiarum in Italia...... 252 Beato Giovanni Duns Scoto...... 195 10. Capitulum Prov. Salernitano-Lucanæ Immacu- 2. Relazione del Card. Franc Rodé in occasione latæ Conceptionis BMV in Italia...... 253 del 750° anniversario della celebrazione del Ca- 11. Capitulum Prov. Catalauniæ S. Salvatoris ab pitolo di Narbonne ...... 197 Horta in Hispania...... 253 12. Custodis Cust. Terræ Sanctæ electio...... 253 13. Prov. S. Elisabethæ in Germania electiones...... 253 EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 14. Capitulum Intermedium Prov. Assumptionis 1. Informe en el al IV Congreso Internacional de BMV in Bosnia/Herzegovina...... 254 Educadores Franciscanos...... 205 15. Capitulum Intermedium Prov. Ss. Martyrum 2. Omelia in occasione del pellegrinaggio del Go- Gorcomiensium in Nederlandia...... 254 verno dell’Ordine e della Famiglia Francescana 16. Capitulum Prov. Ss. Salvatoris in Slovachia...... 254 per l’ostensione della S. Sindone...... 208 17. Capitulum Intermedium Prov. Bæticæ in Hispania... 254 3. Messaggio ai Maestri e Novizi della COMPI...... 210 18. Electio extra Capitulum Prov. Liguriæ Ss. Cor- 4. Encuentro con los Presidentes de las Conferencias... 212 dis Mariæ in Italia...... 255 5. Mensaje a los Ministros de la CONFRES...... 218 19. Capitulum Intermedium Prov. S. Michaëlis Ar- 6. Discorso al Capitolo delle Stuoie delle Province changeli in Ucraina...... 255 di Assisi e di Sardegna...... 220 20. Electio extra Capitulum Prov. Castellanæ S. 7. Omelia al Capitolo delle Stuoie delle Province Gregorii Magni in Hispania...... 255 di Assisi e di Sardegna...... 222 21. Capitulum Intermedium Prov. Calabriæ Ss. Sep- 8. Relazione all’incontro del Ministro e Definito- tem Martyrum in Italia...... 255 rio generale con la COMPI...... 224 22. Capitulum Prov. Assumptionis BMV in Polonia.. 255 9. Carta en el día de Santa Beatriz de Silva...... 230 23. Visitatores generales...... 256 10. Carta con motivo de la Fiesta de Santa Clara...... 233 24. Domus suppressæ...... 256 11. Lettera: Camilla Battista da Varano, OSC...... 236 25. Notitiæ particulares...... 256 12. Discorso: Capitolo della Custodia di TS...... 240 13. Omelia: conclusione del Capitolo di TS...... 246 14. Omelia: festa del perdono di Assisi...... 247 E SECRETARIATU 15. Discorso alla XXX Marcia Francescana...... 249 PRO FORMATIONE ET STUDIIS 1. Continental Congress for Formation in Asia ...... 257 E SECRETARIA GENERALI 2. Visite ed Incontri...... 258 1. Capitulum Prov. Venetæ S. Antonii Patavini in 3. Notitiæ particulares...... 262 Italia...... 251 4. Relazione in occasione della V Assemblea 2. Capitulum Prov. Mediolanensis S. Caroli Bor- dell’Ufficio generale per la Formazione dei romæi in Italia...... 251 Frati Minori Cappuccini...... 264 3. Capitulum Prov. S. Ioseph Sponsi BMV in Belgio... 251 4. Capitulum Prov. S. Crucis in Slovenia...... 251 E SECRETARIATU PRO 5. Capitulum Prov. S. Iacobi a Compostela in Hi- EVANGELIZATIONE ET MISSIONE spania...... 251 1. IV Congreso Internacional de Educadores Fran- 6. Capitulum Prov. Valentiæ et Aragoniæ S. Iose- ciscanos en el área de Latinoamérica y el Caribe.. 275 ph in Hispania...... 252 2. Capitulo extraordinario sobre Evangelización...... 279 7. Capitulum Cust. Aut. S. Antonii Patavini in Phi- 3. Incontro dei Segretari provinciali per le Missio- lippinis...... 252 ni e l’Evangelizzazione e per la Formazione e 8. Capitulum Intermedium Prov. Ss. Martyrum gli Studi ...... 281 Marochiensium in Portugallia...... 252

Copertina: Gli Evangelisti di Domenico Ghirlandaio (Duomo di Firenze)

❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈❈

«ACTA ORDINIS FRATRUM MINORUM» CURIA GENERALIS O.F.M. Via S. Maria Mediatrie, 25 00165 ROMA (Italia) Fax +39.06.68.491.364 / e-mail: [email protected]

______DISTRIBUTIO GRATUITA – DISTRIBUZIONE GRATUITA FUORI COMMERCIO E POSTULATIONE GENERALI 7. India – III Congresso OFS-GiFra Asia/Oceania... 301 1. Litterae Decretales quibus Beatae Mariae Ber- 8. India – Capitolo nazionale...... 302 nardae Bütler Sanctorum honores decernuntur..... 283 9. Spagna, Madrid – Incontro nazionale dei Mini- 2. Litterae Apostolicae quibus Venerabilis Servae stri e Assistenti spirituali...... 302 Dei Mariae Rosae Flesh (in saeculo: Margari- 10. Malta – Visita e Capitolo nazionale...... 302 tae) caelitum Beatorum tribuitur dignitas...... 284 11. Ucraina – Visita e Capitolo nazionale...... 303 3. Litterae Apostolicae quibus Venerabilis Servi 12. Haiti – Visita del CIOFS...... 303 Dei Francisci Antonii Bonifacio caelitum Bea- 13. Italia – Capitolo nazionale elettivo OFS d’Italia .... 303 torum tribuitur dignitas...... 285 14. Repubblica Dominicana – Capitolo nazionale...... 304 4. Decretum super miraculo intercessioni Beatae 15. Australia – Visite fraterna-pastorale e Capitolo Baptistae Varano tributi...... 286 nazionale dell’Oceania...... 304 5. Decretum super virtutibus Beati Iacobi Illyrici 16. Nuova Zelanda – Visite fraterna-pastorale ed de Bitecto...... 287 erezione della Fraternità nazionale...... 305 6. Decretum super virtutibus Servae Dei Antoniae Mariae Verna...... 289 AD CHRONICAM ORDINIS 7. Decretum super virtutibus Servae Dei Mariae 1. De itineribus Ministri Generalis...... 307 Clarae Seraphinae a Iesu Farolfi...... 290 1. Ministro General y Definidores en México.... 307 8. Decretum super virtutibus Servi Dei Iunii Tina- 2. Visita a la Provincia de s. Buenaventura de relli...... 292 Turín...... 307 9. Ponens in Causa Servi Dei Iuniperi Cocchi eli- 3. Visita: Prov. di S. Stefano Re in Romania ..... 308 gitur...... 293 4. Assemblea interprovinciale di Umbria e 10. Facultas Transumptum Inquisitionis Dioecesa- Sardegna...... 308 nae Suppletivae in Causa Venerabilis Servae 5. Visita Prov. Rep. Ceca - Rep. Slovacca...... 309 Dei Mariae Margaritae Diomirae a Verbo In- 6. Visit to the Province of the Immaculate carnato aperiendi...... 294 Conception in the United States...... 310 11. Validitas iuridica Inquisitionis Dioecesanae 7. Grundung der neue deutsche Provinz der super miraculo in Causa Beatae Mariae Franci- Hl. Elisabeth...... 311 scae Schervier declaratur...... 294 8. El Ministro general en Tierra Santa...... 311 12. Relator Causae Servae Dei Reginae Mariae Vat- 9. Visita a la Custodia del Paraguay...... 312 talil nominatur...... 295 2. Relazione della Commissione Scotista nella fe- 13. Validitas iuridica Inquisitionis Dioecesanae in sta di Scoto...... 312 Causa Beatae Matthiae De Nazareis declaratur.... 295 3. Quarant’anni di Fonti Francescane...... 314 14. Validitas iuridica Inquisitionis Dioecesanae in 4. Incontro dei Presidenti delle Conferenze con il Causa Servorum Dei Antonii Renard Martí et Ministro e il Definitorio generale...... 315 Sociorum declaratur...... 295 5. Inaugurata la nuova “mensa del povero” presso 15. Facultas Transumptum Inquisitionis Dioecesa- il Collegio S. Antonio in Roma...... 316 nae Suppletivae in Causa Servi Dei Sosii Del 6. Assemblea della COMPI con la partecipazione del Prete aperiendi...... 296 Ministro e Definitorio generale...... 318 16. Validitas iuridica Inquisitionis Dioecesanae in 1. Cronaca ...... 318 Causa Servi Dei Humilis Soria Pons declaratur.... 296 2. Lettera del Presidente ...... 320 17. Facultas Transumptum Inquisitionis Dioecesa- 7. Peregrinación de la Fraternidad de la Curia Ge- nae Suppletivae in Causa Servae Dei Teresiae a neral ...... 321 Iesu aperiendi...... 296 8. Dai Protomartiri francescani a sant’Antonio di 18. Validitas iuridica Inquisitionis Dioecesanae Padova...... 322 Principalis et Suppletivae in Causa Servae Dei 9. In suffragio di Mons. Luigi Padovese...... 325 Humilitatis Patlán Sánchez declaratur...... 297 10. XXI Asamblea de la UCLAF...... 331 19. Relator Causae Servi Dei Ugo de Blasi nominatur.297 11. Consigliato il Sito dell’Ordine dei Frati Minori.... 334 20. Relator Causae Servi Dei Fausto Gei nominatur... 297 12. Il messaggio di san Francesco contro i falsi idoli 21. Competentia fori in Causa Servorum Dei Ber- contemporanei...... 334 nardi Karolyi et VI Sociorum datur...... 297 13. La nuova edizione critica degli Scritti di France- 22. Notitiae particulares...... 298 sco d’Assisi a cura di Carlo Paolazzi OFM...... 337 14. Notitiæ particulares...... 339 EX OFFICIO OFS 1. Lettera delle Commissioni per la Giornata Mon- BIBLIOGRAPHIA diale della Gioventù...... 299 1. Libri...... 341 2. Lettera: Commissione GiFra per la GMG ...... 300 3. Mauritius – Capitolo nazionale elettivo...... 301 4. Hong Kong-Taiwan – Corsi di formazione ...... 301 NECROLOGIA 5. India – Corso per gli Assistenti spirituali, Con- 1. Anno 2009 mortui sunt...... 343 gresso Asia-Oceania, Capitolo elettivo...... 301 2. Anno 2010 mortui sunt...... 343 6. India – Corso per gli Assistenti spirituali...... 301 MARCO GUIDA Una leggenda in cerca di autore. La Vita di santa Chiara d’Assisi. Studio delle fonti e sinossi intertestuale, Ed. Société des Bollandistes, Bruxelles 2010, € 65,00.

Con il presente studio l’Autore stabilisce che La Legenda sanctae Clarae virginis è opera di Tommaso da Celano. Sul finire del XV secolo la clarissa Battista Alfani da Perugia per prima afferma questa attribuzione a Tommaso, considerata finora solo un’ipotesi. La prova esterna dell’Alfani è adesso confermata dal lavoro di critica interna che l’Autore conduce attraverso la collazione minuziosa – su base lessicale e stilistica – tra la Legenda, il processo e la lettera di canonizzazione di santa Chiara, e le opere certe di Tommaso da Celano. A ciascuna delle fonti è assegnato un diverso colore: basta sfogliare le pagine di questo confronto sinottico per distinguere facilmente il proprium dell’agiografia della santa di Assisi da ciò che Tommaso eredita dalle fonti scritte di cui poté disporre per la redazione del suo testo. Dimostrata la paternità celaniana dell’opera, l’Autore rilegge la Legenda sanctae Clarae virginis valorizzandone il prezioso e significativo materiale proprio, e riportando così alla luce aspetti inediti della vita di santa Chiara, dei compagni di san Francesco a lei più vicini, e del francescanesimo delle origini.

LÓPEZ CERDÁN JAVIER Hacia una nueva comprensión del Noviazgo en la Sociedad Postmoderna. Retos éticos y pastorales, Ed. Espigas y Azucenas, Murcia 2010.

La comprensión del noviazgo hoy se ve afectada por el Postmodernismo que ha propiciado un cambio profundo en la manera de entender la relación amorosa en los jóvenes. Por esta razón, Fr. Fco. Javier López Cerdán, franciscano de la Provincia de Cartagena-Murcia (España), pretende responder con este libro a los retos éticos y pastorales más urgentes que plantea a la Iglesia el pensamiento postmoderno respecto al noviazgo. Urge, por un lado, un nuevo discurso ético-teológico sobre el mismo centrado en el amor-ágape como experiencia humana que se abre al designio divino sobre la pareja; y, por otra parte, este texto quiere ofrecer a los novios un acompañamiento pastoral con itinerarios de fe que propicien un status eclesial propio y que garantice la fe cristiana en el futuro matrimonio.

CACCIOTTI ALVARO – MELLI MARI (a cura di) La grazia del lavoro. Atti del VII Convegno storico di Greccio, Greccio, 8-9 maggio 2009. Edizioni Biblioteca Francescana, Milano 2010, pp. 198.

Gli atti del VII Convegno di Greccio: La grazia del lavoro, prendono in esame un tema di capitale importanza per il movimento francescano: il lavoro. Se è vero che fin dalle origini del loro ministero i francescani hanno modellato la loro azione pastorale tenendo presente la decisiva indicazione di Francesco di Assisi di esercitare una professione debitamente appresa, non può essere taciuta la problematicità che tale prescrizione (cf. Regola non bollata VII e Regola bollata V) ha sempre suscitato sia in sede di riflessione, sia in campo operativo. Le relazioni qui riprodotte tentano, in modo encomiabile, di comprendere la storia e le tematiche scaturite da quell’iniziale comando e misurano le ricadute nella contemporaneità tra scelta e necessità, tra mondo economico e produttività, tra ripetitività e creatività, senza dimenticare il significativo insieme che muove dalla dimensione di “grazia” connotante la ministerialità dell’Ordine francescano tra dono e governo del mondo creato (dalla Premessa).