Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 353

ACTA ORDINIS FRATRUM MINORUM VEL AD ORDINEM QUOQUO MODO PERTINENTIA

IUSSU ET AUCTORITATE Fr. JOSÉ RODRÍGUEZ CARBALLO

TOTIUS ORD. FR. MIN. MINISTRI GENERALIS

IN COMMODUM PRAESERTIM RELIGIOSORUM SIBI SUBDITORUM IN LUCEM AEDITA

Veritatem facientes in caritate (Eph. 4, 15). Peculiari prorsus laude dignum putavimus, dilecte Fili, consilium quo horum Actorum collectio atque editio suscepta est. (Ex Epist. LEONIS PP. XIII ad Min. Gen.)

ROMA CURIA GENERALIS ORDINIS Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 354

CUM APPROBATIONE ECCLESIASTICA Fr. JOSÉ R. CARBALLO, ofm, Min. Gen.

Fr. LUIGI PERUGINI Director

Fr. GIANPAOLO MASOTTI Director responsabilis

Autoriz. N. 10240 del Trib. di Roma, 8-3-1965

Impaginazione Ingegno Grafico • Subiaco (Roma)

Stampato dalla TIPOGRAFIA MANCINI S.A.S. – Tivoli (Roma) nel mese di febbraio dell’anno 2011 Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 355

EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS

1. Udienza generale del mercoledì: santa merevoli donne nel corso della storia sono sta- Chiara d’Assisi te affascinate dall’amore per Cristo che, nella bellezza della sua Divina Persona, riempie il Aula Paolo VI, 15.09. 2010 loro cuore. E la Chiesa tutta, per mezzo della mistica vocazione nuziale delle vergini consa- LA CHIESA crate, appare ciò che sarà per sempre: la Spo- DEVE MOLTO ALLE DONNE sa bella e pura di Cristo. In una delle quattro lettere che Chiara inviò Cari fratelli e sorelle, a sant’Agnese di Praga, la figlia del re di Boe- una delle Sante più amate è senz’altro san- mia, che volle seguirne le orme, parla di Cri- ta Chiara d’Assisi, vissuta nel XIII secolo, con- sto, suo diletto Sposo, con espressioni nunzia- temporanea di san Francesco. La sua testimo- li, che possono stupire, ma che commuovono: nianza ci mostra quanto la Chiesa tutta sia de- “Amandolo, siete casta, toccandolo, sarete più bitrice a donne coraggiose e ricche di fede co- pura, lasciandovi possedere da lui siete vergi- me lei, capaci di dare un decisivo impulso per ne. La sua potenza è più forte, la sua generosi- il rinnovamento della Chiesa. tà più elevata, il suo aspetto più bello, l’amore Chi era dunque Chiara d’Assisi? Per rispon- più soave e ogni grazia più fine. Ormai siete dere a questa domanda possediamo fonti sicu- stretta nell’abbraccio di lui, che ha ornato il vo- re: non solo le antiche biografie, come quella stro petto di pietre preziose... e vi ha incorona- di Tommaso da Celano, ma anche gli Atti del ta con una corona d’oro incisa con il segno del- processo di canonizzazione promosso dal Papa la santità” (Lettera prima: FF, 2862). solo pochi mesi dopo la morte di Chiara e che Soprattutto al principio della sua esperien- contiene le testimonianze di coloro che vissero za religiosa, Chiara ebbe in Francesco d’Assi- accanto a lei per molto tempo. si non solo un maestro di cui seguire gli inse- Nata nel 1193, Chiara apparteneva ad una gnamenti, ma anche un amico fraterno. L’ami- famiglia aristocratica e ricca. Rinunciò a no- cizia tra questi due santi costituisce un aspetto biltà e a ricchezza per vivere umile e povera, molto bello e importante. Infatti, quando due adottando la forma di vita che Francesco d’As- anime pure ed infiammate dallo stesso amore sisi proponeva. Anche se i suoi parenti, come per Dio si incontrano, esse traggono dalla re- accadeva allora, stavano progettando un ma- ciproca amicizia uno stimolo fortissimo per trimonio con qualche personaggio di rilievo, percorrere la via della perfezione. L’amicizia Chiara, a 18 anni, con un gesto audace ispira- è uno dei sentimenti umani più nobili ed ele- to dal profondo desiderio di seguire Cristo e vati che la Grazia divina purifica e trasfigura. dall’ammirazione per Francesco, lasciò la ca- Come san Francesco e santa Chiara, anche al- sa paterna e, in compagnia di una sua amica, tri santi hanno vissuto una profonda amicizia Bona di Guelfuccio, raggiunse segretamente i nel cammino verso la perfezione cristiana, co- frati minori presso la piccola chiesa della Por- me san Francesco di Sales e santa Giovanna ziuncola. Era la sera della Domenica delle Pal- Francesca di Chantal. Ed è proprio san Fran- me del 1211. Nella commozione generale, fu cesco di Sales che scrive: “È bello poter ama- compiuto un gesto altamente simbolico: men- re sulla terra come si ama in cielo, e imparare tre i suoi compagni tenevano in mano torce ac- a volersi bene in questo mondo come faremo cese, Francesco le tagliò i capelli e Chiara in- eternamente nell’altro. Non parlo qui del sem- dossò un rozzo abito penitenziale. Da quel mo- plice amore di carità, perché quello dobbiamo mento era diventata la vergine sposa di Cristo, averlo per tutti gli uomini; parlo dell’amicizia umile e povero, e a Lui totalmente si consa- spirituale, nell’ambito della quale, due, tre o crava. Come Chiara e le sue compagne, innu- più persone si scambiano la devozione, gli af- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 356

356 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

fetti spirituali e diventano realmente un solo fosse conservato in tutte le comunità femmini- spirito” (Introduzione alla vita devota III, 19). li che si andavano stabilendo numerose già ai Dopo aver trascorso un periodo di qualche suoi tempi e che desideravano ispirarsi al- mese presso altre comunità monastiche, resi- l’esempio di Francesco e di Chiara. stendo alle pressioni dei suoi familiari che ini- Nel convento di san Damiano Chiara prati- zialmente non approvarono la sua scelta, Chia- cò in modo eroico le virtù che dovrebbero con- ra si stabilì con le prime compagne nella chie- traddistinguere ogni cristiano: l’umiltà, lo spi- sa di san Damiano dove i frati minori avevano rito di pietà e di penitenza, la carità. Pur essen- sistemato un piccolo convento per loro. In quel do la superiora, ella voleva servire in prima per- monastero visse per oltre quarant’anni fino al- sona le suore malate, assoggettandosi anche a la morte, avvenuta nel 1253. Ci è pervenuta compiti umilissimi: la carità, infatti, supera una descrizione di prima mano di come vive- ogni resistenza e chi ama compie ogni sacrifi- vano queste donne in quegli anni, agli inizi del cio con letizia. La sua fede nella presenza rea- movimento francescano. Si tratta della rela- le dell’Eucaristia era talmente grande che, per zione ammirata di un vescovo fiammingo in due volte, si verificò un fatto prodigioso. Solo visita in Italia, Giacomo di Vitry, il quale af- con l’ostensione del Santissimo Sacramento, ferma di aver trovato un grande numero di uo- allontanò i soldati mercenari saraceni, che era- mini e donne, di qualunque ceto sociale che no sul punto di aggredire il convento di san Da- “lasciata ogni cosa per Cristo, fuggivano il miano e di devastare la città di Assisi. mondo. Si chiamavano frati minori e sorelle Anche questi episodi, come altri miracoli, minori e sono tenuti in grande considerazione di cui si conservava la memoria, spinsero il Pa- dal signor papa e dai cardinali... Le donne... di- pa Alessandro IV a canonizzarla solo due anni morano insieme in diversi ospizi non lontani dopo la morte, nel 1255, tracciandone un elo- dalle città. Nulla ricevono, ma vivono del la- gio nella Bolla di canonizzazione in cui leg- voro delle proprie mani. E sono grandemente giamo: “Quanto è vivida la potenza di questa addolorate e turbate, perché vengono onorate luce e quanto forte è il chiarore di questa fon- più che non vorrebbero, da chierici e laici” te luminosa. Invero, questa luce si teneva chiu- (Lettera dell’ottobre 1216: FF, 2205.2207). sa nel nascondimento della vita claustrale e Giacomo di Vitry aveva colto con perspica- fuori irradiava bagliori luminosi; si raccoglie- cia un tratto caratteristico della spiritualità va in un angusto monastero, e fuori si spande- francescana cui Chiara fu molto sensibile: la va quanto è vasto il mondo. Si custodiva den- radicalità della povertà associata alla fiducia tro e si diffondeva fuori. Chiara infatti si na- totale nella Provvidenza divina. Per questo scondeva; ma la sua vita era rivelata a tutti. motivo, ella agì con grande determinazione, Chiara taceva, ma la sua fama gridava” (FF, ottenendo dal Papa Gregorio IX o, probabil- 3284). Ed è proprio così, cari amici: sono i san- mente, già dal papa Innocenzo III, il cosiddet- ti coloro che cambiano il mondo in meglio, lo to Privilegium Paupertatis (cfr. FF, 3279). In trasformano in modo duraturo, immettendo le base ad esso, Chiara e le sue compagne di san energie che solo l’amore ispirato dal Vangelo Damiano non potevano possedere nessuna pro- può suscitare. I santi sono i grandi benefattori prietà materiale. Si trattava di un’eccezione ve- dell’umanità! ramente straordinaria rispetto al diritto cano- La spiritualità di santa Chiara, la sintesi del- nico vigente e le autorità ecclesiastiche di quel la sua proposta di santità è raccolta nella quar- tempo lo concessero apprezzando i frutti di ta lettera a Sant’Agnese da Praga. Santa Chia- santità evangelica che riconoscevano nel mo- ra adopera un’immagine molto diffusa nel Me- do di vivere di Chiara e delle sue sorelle. Ciò dioevo, di ascendenze patristiche, lo specchio. mostra come anche nei secoli del Medioevo, il Ed invita la sua amica di Praga a riflettersi in ruolo delle donne non era secondario, ma con- quello specchio di perfezione di ogni virtù che siderevole. A questo proposito, giova ricorda- è il Signore stesso. Ella scrive: “Felice certa- re che Chiara è stata la prima donna nella sto- mente colei a cui è dato godere di questo sacro ria della Chiesa che abbia composto una Re- connubio, per aderire con il profondo del cuo- gola scritta, sottoposta all’approvazione del re [a Cristo], a colui la cui bellezza ammirano Papa, perché il carisma di Francesco d’Assisi incessantemente tutte le beate schiere dei cieli, Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 357

EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 357

il cui affetto appassiona, la cui contemplazione e il lungo cammino che l’ha condotta dal pun- ristora, la cui benignità sazia, la cui soavità ri- to di partenza, il «grande timore dell’inferno», colma, il cui ricordo risplende soavemente, al fino al traguardo, l’unione totale con la Trini- cui profumo i morti torneranno in vita e la cui tà. La prima parte della vita di Angela non è visione gloriosa renderà beati tutti i cittadini certo quella di una fervente discepola del Si- della celeste Gerusalemme. E poiché egli è gnore. Nata intorno al 1248 in una famiglia be- splendore della gloria, candore della luce eter- nestante, rimase orfana di padre e fu educata na e specchio senza macchia, guarda ogni gior- dalla madre in modo piuttosto superficiale. no questo specchio, o regina sposa di Gesù Cri- Venne introdotta ben presto negli ambienti sto, e in esso scruta continuamente il tuo volto, mondani della città di Foligno, dove conobbe perché tu possa così adornarti tutta all’interno un uomo, che sposò a vent’anni e dal quale eb- e all’esterno... In questo specchio rifulgono la be dei figli. La sua vita era spensierata, tanto beata povertà, la santa umiltà e l’ineffabile ca- da permettersi di disprezzare i cosiddetti “pe- rità” (Lettera quarta: FF, 2901-2903). nitenti” – molto diffusi in quell’epoca – colo- Grati a Dio che ci dona i Santi che parlano ro, cioè, che per seguire Cristo vendevano i lo- al nostro cuore e ci offrono un esempio di vita ro beni e vivevano nella preghiera, nel digiuno, cristiana da imitare, vorrei concludere con le nel servizio alla Chiesa e nella carità. stesse parole di benedizione che santa Chiara Alcuni avvenimenti, come il violento terre- compose per le sue consorelle e che ancora og- moto del 1279, un uragano, l’annosa guerra gi le Clarisse, che svolgono un prezioso ruolo contro Perugia e le sue dure conseguenze inci- nella Chiesa con la loro preghiera e con la lo- dono nella vita di Angela, la quale progressi- ro opera, custodiscono con grande devozione. vamente prende coscienza dei suoi peccati, fi- Sono espressioni in cui emerge tutta la tene- no ad un passo decisivo: invoca san Francesco, rezza della sua maternità spirituale: “Vi bene- che le appare in visione, per chiedergli consi- dico nella mia vita e dopo la mia morte, come glio in vista di una buona Confessione genera- posso e più di quanto posso, con tutte le bene- le da compiere: siamo nel 1285, Angela si con- dizioni con le quali il Padre delle misericordie fessa da un Frate a San Feliciano. Tre anni do- benedisse e benedirà in cielo e in terra i figli e po, la strada della conversione conosce un’al- le figlie, e con le quali un padre e una madre tra svolta: lo scioglimento dai legami affettivi, spirituale benedisse e benedirà i suoi figli e le poiché, in pochi mesi, alla morte della madre sue figlie spirituali. Amen” (FF, 2856). seguono quelle del marito e di tutti i figli. Al- lora vende i suoi beni e nel 1291 aderisce al BENEDETTO XVI Terz’Ordine di San Francesco. Muore a Foli- gno il 4 gennaio 1309. [L’Osservatore Romano, 16 settembre 2010] Il Libro della beata Angela da Foligno, in cui è raccolta la documentazione sulla nostra Beata, racconta questa conversione; ne indica i 2. Discorso all’udienza generale del Merco- mezzi necessari: la penitenza, l’umiltà e le tri- ledì bolazioni; e ne narra i passaggi, il susseguirsi delle esperienze di Angela, iniziate nel 1285. Piazza San Pietro, 13.10.2010 Ricordandole, dopo averle vissute, ella cercò di raccontarle attraverso il Frate confessore, il BEATA ANGELA DA FOLIGNO quale le trascrisse fedelmente tentando poi di sistemarle in tappe, che chiamò “passi o muta- Cari fratelli e sorelle, zioni”, ma senza riuscire a ordinarle piena- mente (cfr. Il Libro della beata Angela da Fo- oggi vorrei parlarvi della beata Angela da ligno, Cinisello Balsamo 1990, p. 51). Questo Foligno, una grande mistica medioevale vis- perché l’esperienza di unione per la beata An- suta nel XIII secolo. Di solito, si è affascinati gela è un coinvolgimento totale dei sensi spiri- dai vertici dell’esperienza di unione con Dio tuali e corporali, e di ciò che ella “comprende” che ella ha raggiunto, ma si considerano forse durante le sue estasi rimane, per così dire, solo troppo poco i primi passi, la sua conversione, un’“ombra” nella sua mente. «Sentii davvero Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 358

358 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

queste parole – ella confessa dopo un rapimen- Angela sente di dover dare qualcosa a Dio to mistico –, ma quello che vidi e compresi, e per riparare i suoi peccati, ma lentamente com- che egli [cioè Dio] mi mostrò, in nessun modo prende di non aver nulla da darGli, anzi di “es- so o posso dirlo, sebbene rivelerei volentieri sere nulla” davanti a Lui; capisce che non sarà quello che capii con le parole che udii, ma fu un la sua volontà a darle l’amore di Dio, perché abisso assolutamente ineffabile». Angela da questa può solo darle il suo “nulla”, il “non Foligno presenta il suo “vissuto” mistico, sen- amore”. Come ella dirà: solo «l’amore vero e za elaborarlo con la mente, perché sono illumi- puro, che viene da Dio, sta nell’anima e fa sì nazioni divine che si comunicano alla sua ani- che riconosca i propri difetti e la bontà divina ma in modo improvviso e inaspettato. Lo stes- [...] Tale amore porta l’anima in Cristo e lei so Frate confessore fa fatica a riportare tali comprende con sicurezza che non si può veri- eventi, «anche a causa della sua grande e mira- ficare o esserci alcun inganno. Insieme a que- bile riservatezza riguardo ai doni divini» (Ibid., sto amore non si può mischiare qualcosa di p. 194). Alla difficoltà per Angela di esprimere quello del mondo» (Ibid., p. 124-125). Aprirsi la sua esperienza mistica si aggiunge anche la solamente e totalmente all’amore di Dio, che difficoltà per i suoi ascoltatori di comprender- ha la massima espressione in Cristo: «O mio la. Una situazione che indica con chiarezza co- Dio – prega – fammi degna di conoscere l’al- me l’unico e vero Maestro, Gesù, vive nel cuo- tissimo mistero, che il tuo ardentissimo e inef- re di ogni credente e desidera prenderne totale fabile amore attuò, insieme all’amore della Tri- possesso. Così in Angela, che scriveva ad un nità, cioè l’altissimo mistero della tua santissi- suo figlio spirituale: «Figlio mio, se vedessi il ma incarnazione per noi. [...]. Oh incompren- mio cuore, saresti assolutamente costretto a fa- sibile amore! Al di sopra di quest’amore, che re tutte le cose che Dio vuole, perché il mio ha fatto sì che il mio Dio si è fatto uomo per cuore è quello di Dio e il cuore di Dio è il mio». farmi Dio, non c’è amore più grande» (Ibid., p. Risuonano qui le parole di san Paolo: «Non vi- 295). Tuttavia, il cuore di Angela porta sempre vo più io, ma Cristo vive in me» (Gal 2, 20). le ferite del peccato; anche dopo una Confes- Consideriamo allora solo qualche “passo” sione ben fatta, ella si trovava perdonata e an- del ricco cammino spirituale della nostra Bea- cora affranta dal peccato, libera e condizionata ta. Il primo, in realtà, è una premessa: «Fu la dal passato, assolta ma bisognosa di penitenza. conoscenza del peccato, – come ella precisa – E anche il pensiero dell’inferno l’accompagna in seguito alla quale l’anima ebbe un gran ti- perché quanto più l’anima progredisce sulla via more di dannarsi; in questo passo pianse ama- della perfezione cristiana, tanto più essa si con- ramente» (Il Libro della beata Angela da Fo- vincerà non solo di essere “indegna”, ma di es- ligno, p. 39). Questo “timore” dell’inferno ri- sere meritevole dell’inferno. sponde al tipo di fede che Angela aveva al mo- Ed ecco che, nel suo cammino mistico, An- mento della sua “conversione”; una fede an- gela comprende in modo profondo la realtà cen- cora povera di carità, cioè dell’amore di Dio. trale: ciò che la salverà dalla sua “indegnità” e Pentimento, paura dell’inferno, penitenza dal “meritare l’inferno” non sarà la sua “unione aprono ad Angela la prospettiva della doloro- con Dio” e il suo possedere la “verità”, ma Ge- sa “via della croce” che, dall’ottavo al quindi- sù crocifisso, “la sua crocifissione per me”, il cesimo passo, la porterà poi sulla “via del- suo amore. Nell’ottavo passo, ella dice: «Anco- l’amore”. Racconta il Frate confessore: «La fe- ra però non capivo se era bene maggiore la mia dele allora mi disse: Ho avuto questa divina ri- liberazione dai peccati e dall’inferno e la con- velazione: “Dopo le cose che avete scritto, fa’ versione a penitenza, oppure la sua crocifissio- scrivere che chiunque vuole conservare la gra- ne per me» (Ibid., p. 41). È l’instabile equilibrio zia non deve togliere gli occhi dell’anima dal- fra amore e dolore, avvertito in tutto il suo dif- la Croce, sia nella gioia sia nella tristezza che ficile cammino verso la perfezione. Proprio per gli concedo o permetto”» (Ibid., p. 143). Ma questo contempla di preferenza il Cristo croci- in questa fase Angela ancora “non sente amo- fisso, perché in tale visione vede realizzato il re”; ella afferma: «L’anima prova vergogna e perfetto equilibrio: in croce c’è l’uomo-Dio, in amarezza e non sperimenta ancora l’amore, ma un supremo atto di sofferenza che è un supre- il dolore» (Ibid., p. 39), ed è insoddisfatta. mo atto di amore. Nella terza Istruzione la Bea- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 359

EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 359

ta insiste su questa contemplazione e afferma: altissimo, il cui segreto è la preghiera costante: «Quanto più perfettamente e puramente vedia- «Quanto più pregherai – ella afferma – tanto mo, tanto più perfettamente e puramente amia- maggiormente sarai illuminato; quanto più sarai mo. [...] Perciò quanto più vediamo il Dio e uo- illuminato, tanto più profondamente e intensa- mo Gesù Cristo, tanto più veniamo trasformati mente vedrai il Sommo Bene, l’Essere somma- in lui attraverso l’amore. [...] Quello che ho det- mente buono; quanto più profondamente e in- to dell’amore [...] lo dico anche del dolore: tensamente lo vedrai, tanto più lo amerai; quan- l’anima quanto contempla l’ineffabile dolore to più lo amerai, tanto più ti diletterà; e quanto del Dio e uomo Gesù Cristo, tanto si addolora e più ti diletterà, tanto maggiormente lo compren- viene trasformata in dolore» (Ibid., p. 190-191). derai e diventerai capace di capirlo. Successiva- Immedesimarsi, trasformarsi nell’amore e nelle mente arriverai alla pienezza della luce, perché sofferenze del Cristo crocifisso, identificarsi con capirai di non poter comprendere» (Ibid., p. 184). Lui. La conversione di Angela, iniziata da quel- Cari fratelli e sorelle, la vita di santa Ange- la Confessione del 1285, arriverà a maturazione la comincia con un’esistenza mondana, abba- solo quando il perdono di Dio apparirà alla sua stanza lontana da Dio. Ma poi l’incontro con la anima come il dono gratuito di amore del Pa- figura di san Francesco e, finalmente, l’incon- dre, sorgente di amore: «Non c’è nessuno che tro col Cristo Crocifisso risveglia l’anima per la possa portare scuse – ella afferma – perché presenza di Dio, per il fatto che solo con Dio la chiunque può amare Dio, ed egli non chiede al- vita diventa vera vita, perché diventa, nel do- l’anima se non che gli voglia bene, perché egli lore per il peccato, amore e gioia. E così parla l’ama ed è il suo amore» (Ibid., p. 76). a noi santa Angela. Oggi siamo tutti in perico- Nell’itinerario spirituale di Angela il passag- lo di vivere come se Dio non esistesse: sembra gio dalla conversione all’esperienza mistica, da così lontano dalla vita odierna. Ma Dio ha mil- ciò che si può esprimere all’ine spri mi bile, av- le modi, per ciascuno il suo, di farsi presente viene attraverso il Crocifisso. È il “Dio-uomo nell’anima, di mostrare che esiste e mi conosce passionato”, che diventa il suo “maestro di per- e mi ama. E santa Angela vuol farci attenti a fezione”. Tutta la sua esperienza mistica è, dun- questi segni con i quali il Signore ci tocca l’ani- que, tendere ad una perfetta “somiglianza” con ma, attenti alla presenza di Dio, per imparare Lui, mediante purificazioni e trasformazioni così la via con Dio e verso Dio, nella comu- sempre più profonde e radicali. In tale stupenda nione con Cristo Crocifisso. Preghiamo il Si- impresa Angela mette tutta se stessa, anima e gnore che ci renda attenti ai segni della sua pre- corpo, senza risparmiarsi in penitenze e tribola- senza, che ci insegni a vivere realmente. zioni dall’inizio alla fine, desiderando di morire con tutti i dolori sofferti dal Dio-uomo crocifis- BENEDETTO XVI so per essere trasformata totalmente in Lui: «O figli di Dio, – ella raccomandava – trasformate- [L’Osservatore Romano, 14 ottobre 2010] vi totalmente nel Dio-uomo passionato, che tan- to vi amò da degnarsi di morire per voi di mor- te ignominiosissima e del tutto ineffabilmente 3. Discorso all’Udienza del mercoledì: san- dolorosa e in modo penosissimo e amarissimo. ta Elisabetta d’Ungheria Questo solo per amor tuo, o uomo!» (Ibid., p. 247). Questa identificazione significa anche vi- Piazza S. Pietro, 20.10.2010 vere ciò che Gesù ha vissuto: povertà, disprezzo, dolore, perché – come ella afferma – «attraver- L’AUTORITÀ È SERVIZIO so la povertà temporale l’anima troverà ricchez- ALLA GIUSTIZIA E ALLA CARITÀ ze eterne; attraverso il disprezzo e la vergogna otterrà sommo onore e grandissima gloria; attra- Cari fratelli e sorelle, verso poca penitenza, fatta con pena e dolore, possederà con infinita dolcezza e consolazione il oggi vorrei parlarvi di una delle donne del Bene Sommo, Dio eterno» (Ibid., p. 293). Medioevo che ha suscitato maggiore ammira- Dalla conversione all’unione mistica con il zione; si tratta di santa Elisabetta d’Ungheria, Cristo crocifisso, all’inesprimibile. Un cammino chiamata anche Elisabetta di Turingia. Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 360

360 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

Nacque nel 1207; gli storici discutono sul zione del matrimonio non fu sfarzosa e le spe- luogo. Suo padre era Andrea II, ricco e poten- se per il banchetto furono in parte devolute ai te re di Ungheria, il quale, per rafforzare i le- poveri. Nella sua profonda sensibilità Elisa- gami politici, aveva sposato la contessa tede- betta vedeva le contraddizioni tra la fede pro- sca Gertrude di Andechs-Merania, sorella di fessata e la pratica cristiana. Non sopportava i santa Edvige, la quale era moglie del duca di compromessi. Una volta, entrando in chiesa Slesia. Elisabetta visse nella Corte ungherese nella festa dell’Assunzione, si tolse la corona, solo i primi quattro anni della sua infanzia, as- la depose dinanzi alla croce e rimase prostrata sieme a una sorella e tre fratelli. Amava il gio- al suolo con il viso coperto. Quando la suoce- co, la musica e la danza; recitava con fedeltà le ra la rimproverò per quel gesto, ella rispose: sue preghiere e mostrava già particolare atten- “Come posso io, creatura miserabile, conti- zione verso i poveri, che aiutava con una buo- nuare ad indossare una corona di dignità terre- na parola o con un gesto affettuoso. na, quando vedo il mio Re Gesù Cristo coro- La sua fanciullezza felice fu bruscamente in- nato di spine?”. Come si comportava davanti a terrotta quando, dalla lontana Turingia, giunse- Dio, allo stesso modo si comportava verso i ro dei cavalieri per portarla nella sua nuova se- sudditi. Tra i Detti delle quattro ancelle trovia- de in Germania centrale. Secondo i costumi di mo questa testimonianza: “Non consumava ci- quel tempo, infatti, suo padre aveva stabilito bi se prima non era sicura che provenissero che Elisabetta diventasse principessa di - dalle proprietà e dai legittimi beni del marito. gia. Il langravio o conte di quella regione era Mentre si asteneva dai beni procurati illecita- uno dei sovrani più ricchi ed influenti d’Euro- mente, si adoperava anche per dare risarci- pa all’inizio del XIII secolo, e il suo castello era mento a coloro che avevano subito violenza” centro di magnificenza e di cultura. Ma dietro (nn. 25 e 37). Un vero esempio per tutti colo- le feste e l’apparente gloria si nascondevano le ro che ricoprono ruoli di guida: l’esercizio del- ambizioni dei principi feudali, spesso in guer- l’autorità, ad ogni livello, dev’essere vissuto ra tra di loro e in conflitto con le autorità reali come servizio alla giustizia e alla carità, nella ed imperiali. In questo contesto, il langravio costante ricerca del bene comune. Hermann accolse ben volentieri il fidanzamen- Elisabetta praticava assiduamente le opere to tra suo figlio Ludovico e la principessa un- di misericordia: dava da bere e da mangiare a gherese. Elisabetta partì dalla sua patria con chi bussava alla sua porta, procurava vestiti, una ricca dote e un grande seguito, comprese pagava i debiti, si prendeva cura degli infermi le sue ancelle personali, due delle quali le ri- e seppelliva i morti. Scendendo dal suo castel- marranno amiche fedeli fino alla fine. Sono lo- lo, si recava spesso con le sue ancelle nelle ca- ro che ci hanno lasciato preziose informazioni se dei poveri, portando pane, carne, farina e al- sull’infanzia e sulla vita della Santa. tri alimenti. Consegnava i cibi personalmente Dopo un lungo viaggio giunsero ad Eise- e controllava con attenzione gli abiti e i giaci- nach, per salire poi alla fortezza di Wartburg, il gli dei poveri. Questo comportamento fu rife- massiccio castello sopra la città. Qui si celebrò rito al marito, il quale non solo non ne fu di- il fidanzamento tra Ludovico ed Elisabetta. spiaciuto, ma rispose agli accusatori: “Fin Negli anni successivi, mentre Ludovico impa- quando non mi vende il castello, ne sono con- rava il mestiere di cavaliere, Elisabetta e le sue tento!”. In questo contesto si colloca il mira- compagne studiavano tedesco, francese, lati- colo del pane trasformato in rose: mentre Eli- no, musica, letteratura e ricamo. Nonostante il sabetta andava per la strada con il suo grem- fatto che il fidanzamento fosse stato deciso per biule pieno di pane per i poveri, incontrò il ma- motivi politici, tra i due giovani nacque un rito che le chiese cosa stesse portando. Lei aprì amore sincero, animato dalla fede e dal desi- il grembiule e, invece del pane, comparvero derio di compiere la volontà di Dio. All’età di magnifiche rose. Questo simbolo di carità è 18 anni, Ludovico, dopo la morte del padre, presente molte volte nelle raffigurazioni di iniziò a regnare sulla Turingia. Elisabetta di- santa Elisabetta. venne però oggetto di sommesse critiche, per- Il suo fu un matrimonio profondamente fe- ché il suo modo di comportarsi non corrispon- lice: Elisabetta aiutava il coniuge ad elevare le deva alla vita di corte. Così anche la celebra- sue qualità umane a livello soprannaturale, ed Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 361

EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 361

egli, in cambio, proteggeva la moglie nella sua betta lavorava dove veniva accolta, assisteva i generosità verso i poveri e nelle sue pratiche malati, filava e cuciva. Durante questo calva- religiose. Sempre più ammirato per la grande rio sopportato con grande fede, con pazienza e fede della sposa, Ludovico, riferendosi alla sua dedizione a Dio, alcuni parenti, che le erano ri- attenzione verso i poveri, le disse: “Cara Eli- masti fedeli e consideravano illegittimo il go- sabetta, è Cristo che hai lavato, cibato e di cui verno del cognato, riabilitarono il suo nome. ti sei presa cura”. Una chiara testimonianza di Così Elisabetta, all’inizio del 1228, poté rice- come la fede e l’amore verso Dio e verso il vere un reddito appropriato per ritirarsi nel ca- prossimo rafforzino la vita familiare e rendano stello di famiglia a Marburgo, dove abitava an- ancora più profonda l’unione matrimoniale. che il suo direttore spirituale Fra’ Corrado. Fu La giovane coppia trovò appoggio spiritua- lui a riferire al Papa Gregorio IX il seguente fat- le nei Frati Minori, che, dal 1222, si diffusero to: “Il venerdì santo del 1228, poste le mani sul- in Turingia. Tra di essi Elisabetta scelse frate l’altare nella cappella della sua città Eisenach, Ruggero (Rüdiger) come direttore spirituale. dove aveva accolto i Frati Minori, alla presen- Quando egli le raccontò la vicenda della con- za di alcuni frati e familiari, Elisabetta rinun- versione del giovane e ricco mercante France- ziò alla propria volontà e a tutte le vanità del sco d’Assisi, Elisabetta si entusiasmò ulterior- mondo. Ella voleva rinunziare anche a tutti i mente nel suo cammino di vita cristiana. Da possedimenti, ma io la dissuasi per amore dei quel momento, fu ancora più decisa nel segui- poveri. Poco dopo costruì un ospedale, raccol- re Cristo povero e crocifisso, presente nei po- se malati e invalidi e servì alla propria mensa i veri. Anche quando nacque il primo figlio, se- più miserabili e i più derelitti. Avendola io rim- guito poi da altri due, la nostra Santa non tra- proverata su queste cose, Elisabetta rispose che lasciò mai le sue opere di carità. Aiutò inoltre dai poveri riceveva una speciale grazia ed umil- i Frati Minori a costruire ad Halberstadt un tà” (Epistula magistri Conradi, 14-17). convento, di cui frate Ruggero divenne il su- Possiamo scorgere in quest’affermazione periore. La direzione spirituale di Elisabetta una certa esperienza mistica simile a quella passò, così, a Corrado di Marburgo. vissuta da san Francesco: il Poverello di Assi- Una dura prova fu l’addio al marito, a fine si dichiarò, infatti, nel suo testamento, che, ser- giugno del 1227 quando Ludovico IV si asso- vendo i lebbrosi, quello che prima gli era ama- ciò alla crociata dell’imperatore Federico II, ri- ro fu tramutato in dolcezza dell’anima e del cordando alla sposa che quella era una tradi- corpo (Testamentum, 1-3). Elisabetta trascor- zione per i sovrani di Turingia. Elisabetta ri- se gli ultimi tre anni nell’ospedale da lei fon- spose: “Non ti tratterrò. Ho dato tutta me stes- dato, servendo i malati, vegliando con i mori- sa a Dio ed ora devo dare anche te”. La febbre, bondi. Cercava sempre di svolgere i servizi più però, decimò le truppe e Ludovico stesso cad- umili e lavori ripugnanti. Ella divenne quella de malato e morì ad Otranto, prima di imbar- che potremmo chiamare una donna consacra- carsi, nel settembre 1227, all’età di ventisette ta in mezzo al mondo (soror in saeculo) e for- anni. Elisabetta, appresa la notizia, ne fu così mò, con altre sue amiche, vestite in abiti grigi, addolorata che si ritirò in solitudine, ma poi, una comunità religiosa. Non a caso è patrona fortificata dalla preghiera e consolata dalla spe- del Terzo Ordine Regolare di San Francesco e ranza di rivederlo in Cielo, ricominciò ad inte- dell’Ordine Francescano Secolare. ressarsi degli affari del regno. La attendeva, tut- Nel novembre del 1231 fu colpita da forti tavia, un’altra prova: suo cognato usurpò il go- febbri. Quando la notizia della sua malattia si verno della Turingia, dichiarandosi vero erede propagò, moltissima gente accorse a vederla. di Ludovico e accusando Elisabetta di essere Dopo una decina di giorni, chiese che le porte una pia donna incompetente nel governare. La fossero chiuse, per rimanere da sola con Dio. giovane vedova, con i tre figli, fu cacciata dal Nella notte del 17 novembre si addormentò dol- castello di Wartburg e si mise alla ricerca di un cemente nel Signore. Le testimonianze sulla sua luogo dove rifugiarsi. Solo due delle sue an- santità furono tante e tali che, solo quattro anni celle le rimasero vicino, la accompagnarono e più tardi, il Papa Gregorio IX la proclamò San- affidarono i tre bambini alle cure degli amici di ta e, nello stesso anno, fu consacrata la bella Ludovico. Peregrinando per i villaggi, Elisa- chiesa costruita in suo onore a Marburgo. Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 362

362 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

Cari fratelli e sorelle, nella figura di santa con i cardinali e gli arcivescovi responsabili Elisabetta vediamo come la fede, l’amicizia dei Dicasteri romani, i presidenti delle Confe- con Cristo creino il senso della giustizia, del- renze episcopali del mondo toccate dalle que- l’uguaglianza di tutti, dei diritti degli altri e stioni del Medio Oriente, e con rappresentanti creino l’amore, la carità. E da questa carità na- delle Chiese ortodosse e comunità evangeli- sce anche la speranza, la certezza che siamo che, e con invitati ebrei e musulmani. amati da Cristo e che l’amore di Cristo ci A Sua Santità Benedetto XVI esprimiamo aspetta e così ci rende capaci di imitare Cristo la nostra gratitudine per la sollecitudine e per e di vedere Cristo negli altri. Santa Elisabetta gli insegnamenti che illuminano il cammino ci invita a riscoprire Cristo, ad amarLo, ad ave- della Chiesa in generale e quello delle nostre re la fede e così trovare la vera giustizia e Chiese orientali in particolare, soprattutto per l’amore, come pure la gioia che un giorno sa- la questione della giustizia e della pace. Rin- remo immersi nell’amore divino, nella gioia graziamo le Conferenze episcopali per la loro dell’eternità con Dio. solidarietà, la presenza tra noi durante i pelle- grinaggi ai Luoghi santi e la loro visita alle no- BENEDETTO XVI stre comunità. Li ringraziamo per l’accompa- gnamento delle nostre Chiese nei differenti [L’Osservatore Romano, 21 ottobre 2010] aspetti della nostra vita. Ringraziamo le orga- nizzazioni ecclesiali che ci sostengono con il loro aiuto efficace. 4. Messaggio del Sinodo dei Vescovi per il Abbiamo riflettuto insieme, alla luce della Medio Oriente Sacra Scrittura e della viva Tradizione, sul presente e l’avvenire dei cristiani e dei popo- «La moltitudine di coloro che erano diven- li del Medio Oriente. Abbiamo meditato sul- tati credenti aveva un cuor solo e un’anima so- le questioni di questa parte del mondo che la» (At 4, 32) Dio, nel mistero del suo amore, ha voluto fos- Ai nostri fratelli presbiteri, diaconi, religio- se la culla del suo piano universale di salvez- si, religiose, alle persone consacrate e a tutti i za. Da là, di fatto, è partita la vocazione di nostri amatissimi fedeli laici e a ogni persona Abramo. Là, la Parola di Dio si è incarnata di buona volontà. nella Vergine Maria per l’azione dello Spiri- to Santo. Là, Gesù ha proclamato il Vangelo Introduzione della vita e del regno. Là, egli è morto per ri- scattare il genere umano e liberarlo dal pec- 1. La grazia di Gesù nostro Signore, l’amo- cato. Là è risuscitato dai morti per donare la re di Dio Padre e la comunione dello Spirito vita nuova a ogni uomo. Là, è nata la Chiesa Santo sia con voi. che da là è partita per proclamare il Vangelo Il Sinodo dei Vescovi per il Medio Oriente fino alle estremità della terra. è stato per noi una novella Pentecoste. «La Il primo scopo del Sinodo è di ordine pa- Pentecoste è l’avvenimento originario, ma an- storale. È per questo che abbiamo portato nei che un dinamismo permanente. Il Sinodo dei cuori la vita, le sofferenze e le speranze dei no- Vescovi è un momento privilegiato nel quale stri popoli e le sfide che si devono affrontare può rinnovarsi il cammino della Chiesa e la ogni giorno, convinti che «la speranza non de- grazia della Pentecoste» (BENEDETTO XVI, lude, perché l’amore di Dio è stato riversato Omelia della Messa d’apertura del Sinodo, nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo 10.10.2010). che ci è stato dato» (Rm 5, 5). È per questo che Siamo venuti a Roma, noi Patriarchi e ve- vi rivolgiamo questo messaggio, amatissimi scovi delle Chiese cattoliche in Oriente con tut- fratelli e sorelle, e vogliamo che sia un appel- ti i nostri patrimoni spirituali, liturgici, cultura- lo alla fermezza della fede, fondata sulla Paro- li e canonici, portando nei nostri cuori le pre- la di Dio, alla collaborazione nell’unità e alla occupazioni dei nostri popoli e le loro attese. comunione nella testimonianza dell’amore in Per la prima volta ci siamo riuniti in Sino- tutti gli ambiti della vita. do intorno a Sua Santità il Papa Benedetto XVI Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 363

EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 363

I. La Chiesa nel Medio Oriente: comunione di ciascuna Chiesa sui iuris e tra le Chiese cat- e testimonianza attraverso la storia toliche di diversa tradizione, inoltre di fare tut- to il possibile nella preghiera e nella carità per Cammino della fede in Oriente raggiungere l’unità di tutti i cristiani e realiz- 2. In Oriente è nata la prima comunità cri- zare così la preghiera di Cristo: “perché tutti stiana. Dall’Oriente partirono gli Apostoli dopo siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me la Pentecoste per evangelizzare il mondo inte- e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mon- ro. Là è vissuta la prima comunità cristiana in do creda che tu mi hai mandato” (Gv 17, 21). mezzo a tensioni e persecuzioni, “perseveran- 3.2. La seconda sfida viene dall’esterno, te nell’insegnamento degli apostoli e nella co- dalle condizioni politiche e dalla sicurezza nei munione, nello spezzare il pane e nelle pre- nostri paesi e dal pluralismo religioso. ghiere” (At 2, 42). Là i primi martiri hanno ir- Abbiamo analizzato quanto concerne la si- rorato con il loro sangue le fondamenta della tuazione sociale e la sicurezza nei nostri paesi Chiesa nascente. Alla loro sequela gli anacore- del Medio Oriente. Abbiamo avuto coscienza ti hanno riempito i deserti col profumo della lo- dell’impatto del conflitto israelo-palestinese su ro santità e della loro fede. Là vissero i Padri tutta la regione, soprattutto sul popolo palesti- della Chiesa orientale che continuano a nutrire nese che soffre le conseguenze dell’occupa- con i loro insegnamenti la Chiesa d’Oriente e zione israeliana: la mancanza di libertà di mo- d’Occidente. Dalle nostre Chiese partirono, nei vimento, il muro di separazione e le barriere primi secoli e nei secoli seguenti, i missionari militari, i prigionieri politici, la demolizione verso l’estremo Oriente e verso l’Occidente delle case, la perturbazione della vita econo- portando la luce di Cristo. Noi ne siamo gli ere- mica e sociale e le migliaia di rifugiati. Abbia- di e dobbiamo continuare a trasmettere il loro mo riflettuto sulla sofferenza e l’insicurezza messaggio alle generazioni future. nelle quali vivono gli Israeliani. Abbiamo me- Le nostre Chiese non hanno smesso di do- ditato sulla situazione di Gerusalemme, la Cit- nare santi, preti, consacrati e di servire in ma- tà Santa. Siamo preoccupati delle iniziative niera efficace in numerose istituzioni che con- unilaterali che rischiano di mutare la sua de- tribuiscono alla costruzione delle nostre socie- mografia e il suo statuto. Di fronte a tutto que- tà e dei nostri paesi, sacrificandosi per l’uomo sto, vediamo che una pace giusta e definitiva è creato all’immagine di Dio e portatore della l’unico mezzo di salvezza per tutti, per il bene sua immagine. Alcune delle nostre Chiese non della regione e dei suoi popoli. cessano ancora oggi di mandare missionari, 3.3. Nelle nostre riunioni e nelle nostre pre- portatori della Parola di Cristo nei differenti ghiere abbiamo riflettuto sulle sofferenze angoli del mondo. Il lavoro pastorale, aposto- cruente del popolo iracheno. Abbiamo fatto lico e missionario ci domanda oggi di pensare memoria dei cristiani assassinati in Iraq, delle una pastorale per promuovere le vocazioni sa- sofferenze permanenti della Chiesa in Iraq, dei cerdotali e religiose e assicurare la Chiesa di suoi figli espulsi e dispersi per il mondo, por- domani. tando noi insieme con loro le preoccupazioni Ci troviamo oggi davanti a una svolta stori- della loro terra e della loro patria. ca: Dio che ci ha donato la fede nel nostro I padri sinodali hanno espresso la loro soli- Oriente da 2000 anni, ci chiama a perseverare darietà con il popolo e le Chiese in Iraq e han- con coraggio, assiduità e forza, a portare il no espresso il voto che gli emigrati, forzati a messaggio di Cristo e la testimonianza al suo lasciare i loro paesi, possano trovare i soccor- Vangelo che è un Vangelo di amore e di pace. si necessari là dove arrivano, affinché possano tornare nei loro paesi e vivervi in sicurezza. Sfide e attese 3.4. Abbiamo riflettuto sulle relazioni tra 3.1. Oggi siamo di fronte a numerose sfide. concittadini, cristiani e musulmani. Vorremmo La prima viene da noi stessi e dalle nostre qui affermare, nella nostra visione cristiana Chiese. Ciò che Cristo ci domanda è di accet- delle cose, un principio primordiale che do- tare la nostra fede e di viverla in ogni ambito vrebbe governare queste relazioni: Dio vuole della vita. Ciò che egli domanda alle nostre che noi siamo cristiani nel e per le nostre so- Chiese è di rafforzare la comunione all’interno cietà del Medio Oriente. Il fatto di vivere in- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 364

364 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

sieme cristiani e musulmani è il piano di Dio ringraziamo Dio insieme con voi per il dono su di noi ed è la nostra missione e la nostra vo- dei consigli evangelici – della castità consa- cazione. In questo ambito ci comporteremo crata, della povertà e dell’obbedienza – con i con la guida del comandamento dell’amore e quali avete fatto dono di voi stessi, al seguito con la forza dello Spirito in noi. del Cristo cui desiderate testimoniare il vostro Il secondo principio che governa queste re- amore e predilezione. Grazie alle vostre ini- lazioni è il fatto che noi siamo parte integrale ziative apostoliche diversificate, siete il vero delle nostre società. La nostra missione basata tesoro e la ricchezza delle nostre Chiese e sulla nostra fede e il nostro dovere verso le no- un’oasi spirituale nelle nostre parrocchie, dio- stre patrie ci obbligano a contribuire alla co- cesi e missioni. struzione dei nostri paesi insieme con tutti i cit- Ci uniamo in spirito agli eremiti, ai monaci tadini musulmani, ebrei e cristiani. e alle monache che hanno consacrato la loro vita alla preghiera nei monasteri contemplati- II. Comunione e testimonianza all’interno vi, santificando le ore del giorno e della notte, delle Chiese cattoliche del Medio Oriente portando nella loro preghiera le preoccupazio- ni e i bisogni della Chiesa. Con la testimo- Ai fedeli delle nostre Chiese nianza della vostra vita voi offrite al mondo un 4.1. Gesù ci dice: “Voi siete il sale della ter- segno di speranza. ra, la luce del mondo” (Mt 5, 13.14). La vostra 4.4. Fedeli laici, noi vi esprimiamo la no- missione, amatissimi fedeli, è di essere per stra stima e la nostra amicizia. Apprezziamo mezzo della fede, della speranza e dell’amore quanto fate per le vostre famiglie e le vostre nelle vostre società, come il “sale” che dona società, le vostre Chiese e le vostre patrie. Sta- sapore e senso alla vita, come la “luce” che il- te saldi in mezzo alle prove e alle difficoltà. lumina le tenebre e come il “lievito” che tra- Siamo pieni di gratitudine verso il Signore per sforma i cuori e le intelligenze. I primi cristia- i carismi e i talenti di cui vi ha colmato e con i ni a Gerusalemme erano poco numerosi. No- quali voi partecipate per la forza del Battesi- nostante ciò, essi hanno potuto portare il Van- mo e della Cresima al lavoro apostolico e alla gelo fino alle estremità della terra, con la gra- missione della Chiesa, impregnando l’ambito zia del “Signore che agiva insieme con loro e delle cose temporali con lo spirito e i valori del confermava la Parola con i segni che la ac- Vangelo. Vi invitiamo alla testimonianza di compagnavano”(Mc 16, 20). una vita cristiana autentica, a una pratica reli- 4.2. Vi salutiamo, cristiani del Medio Orien- giosa cosciente e ai buoni costumi. Abbiate il te, e vi ringraziamo per tutto ciò che voi avete coraggio di dire la verità con obbiettività. realizzato nelle vostre famiglie e nelle vostre Portiamo nelle nostre preghiere voi, soffe- società, nelle vostre Chiese e nelle vostre na- renti nel corpo, nell’anima e nello spirito, voi zioni. Salutiamo la vostra perseveranza nelle oppressi, espatriati, perseguitati, prigionieri e difficoltà, pene e angosce. detenuti. Unite le vostre sofferenze a quelle di 4.3. Cari sacerdoti, nostri collaboratori nel- Cristo Redentore e cercate nella sua croce la la missione catechetica, liturgica e pastorale, pazienza e la forza. Con il merito delle vostre vi rinnoviamo la nostra amicizia e la nostra fi- sofferenze, voi ottenete per il mondo l’amore ducia. Continuate a trasmettere ai vostri fede- misericordioso di Dio. li con zelo e perseveranza il Vangelo della vi- Salutiamo ciascuna delle nostre famiglie ta e la Tradizione della Chiesa attraverso la cristiane e guardiamo con stima la vocazione e predicazione, la catechesi, la direzione spiri- la missione della famiglia, in quanto cellula vi- tuale e il buon esempio. Consolidate la fede del va della società, scuola naturale delle virtù e popolo di Dio perché essa si trasformi in una dei valori etici e umani, e chiesa domestica che civiltà dell’amore. Dategli i sacramenti della educa alla preghiera e alla fede di generazione Chiesa perché aspiri al rinnovamento della vi- in generazione. Ringraziamo i genitori e i non- ta. Radunatelo nell’unità e nella carità con il ni per l’educazione dei loro figli e dei loro ni- dono dello Spirito Santo. poti, sull’esempio del fanciullo Gesù che “cre- Cari religiosi, religiose e consacrati nel sceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e mondo, vi esprimiamo la nostra gratitudine e agli uomini” (Lc 2, 52). Ci impegniamo a pro- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 365

EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 365

teggere la famiglia con una pastorale familia- veri, i marginalizzati, i malati, i rifugiati e i pri- re grazie ai corsi di preparazione al matrimonio gionieri. Voi siete guidati dalla parola del Si- e ai centri d’accoglienza e di consultazione gnore Gesù: “tutto quello che avete fatto a uno aperti a tutti e soprattutto alle coppie in diffi- solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete coltà e con le nostre rivendicazioni dei diritti fatto a me” (Mt 25, 40). fondamentali della famiglia. Guardiamo con speranza i gruppi di pre- Ci rivolgiamo ora in modo speciale alle ghiera e i movimenti apostolici. Sono scuole donne. Esprimiamo la nostra stima per quanto di approfondimento della fede per viverla nel- voi siete nei diversi stati di vita: come ragazze, la famiglia e nella società. Apprezziamo le lo- educatrici, madri, consacrate e operatrici nella ro attività nelle parrocchie e nelle diocesi e il vita pubblica. Vi elogiamo perché proteggete loro sostegno ai pastori in conformità con le la vita umana fin dall’inizio, offrendole cura e direttive della Chiesa. Ringraziamo Dio per affetto. Dio vi ha donato una sensibilità parti- questi gruppi e questi movimenti, cellule atti- colare per tutto ciò che riguarda l’educazione, ve della parrocchia e vivai per le vocazioni sa- il lavoro umanitario e la vita apostolica. Ren- cerdotali e religiose. diamo grazie a Dio per le vostre attività e au- Apprezziamo il ruolo dei mezzi di comuni- spichiamo che voi esercitiate una più grande cazione scritta e audio-visiva. Ringraziamo responsabilità nella vita pubblica. voi, giornalisti, per la vostra collaborazione Guardiamo a voi con amicizia, ragazzi e ra- con la Chiesa per la diffusione dei suoi inse- gazze, come ha fatto Cristo con il giovane del gnamenti e delle sue attività, e in questi giorni Vangelo (cfr. Mc 10, 21). Voi siete l’avvenire per aver diffuso le notizie dell’Assemblea del delle nostre Chiese, delle nostre comunità, dei Sinodo sul Medio Oriente in tutte le parti del nostri paesi, il loro potenziale e la loro forza mondo. rinnovatrice. Progettate la vostra vita sotto lo Ci felicitiamo del contributo dei media in- sguardo amorevole di Cristo. Siate cittadini re- ternazionali e cattolici. Per il Medio Oriente sponsabili e credenti sinceri. La Chiesa si uni- merita una menzione particolare il canale Télé sce a voi nelle vostre preoccupazioni di trova- Lumière-Noursat. Speriamo che possa conti- re un lavoro in funzione delle vostre compe- nuare il suo servizio di informazione e di for- tenze; ciò contribuirà a stimolare la vostra mazione alla fede, il suo lavoro per l’unità dei creatività e ad assicurare l’avvenire e la for- cristiani, il consolidamento della presenza cri- mazione di una famiglia credente. Superate la stiana in Oriente, il rafforzamento del dialogo tentazione del materialismo e del consumismo. inter-religioso e la comunione tra gli orientali Siate saldi nei vostri valori cristiani. sparsi in tutti i continenti. Salutiamo i capi delle istituzioni educative cattoliche. Nell’insegnamento e nell’educa- Ai nostri fedeli nella diaspora zione ricercate l’eccellenza e lo spirito cristia- 5. L’emigrazione è divenuta un fenomeno no. Abbiate come scopo il consolidamento del- generale. Il cristiano, il musulmano e l’ebreo la cultura della convivialità, la preoccupazione emigrano e per le stesse cause derivate dal- dei poveri e dei portatori di handicap. Malgra- l’instabilità politica ed economica. Il cristiano, do le sfide e le difficoltà di cui soffrono le vo- inoltre, comincia a sentire l’insicurezza, ben- stre istituzioni, vi invitiamo a mantenerle vive ché a diversi gradi, nei paesi del Medio Orien- per assicurare la missione educatrice della te. I cristiani abbiano fiducia nell’avvenire e Chiesa e promuovere lo sviluppo e il bene del- continuino a vivere nei loro cari paesi. le nostre società. Vi salutiamo amatissimi fedeli nei vostri Ci rivolgiamo con grande stima a quanti la- differenti paesi della diaspora. Chiediamo a vorano nel settore sociale. Nelle vostre istitu- Dio di benedirvi. Noi vi domandiamo di con- zioni siate al servizio della carità. Noi vi inco- servare vivo nei vostri cuori e nelle vostre pre- raggiamo e sosteniamo in questa missione di occupazioni il ricordo delle vostre patrie e del- sviluppo, che è guidata dal ricco insegnamen- le vostre Chiese. Voi potete contribuire alla lo- to sociale della Chiesa. Attraverso il vostro la- ro evoluzione e alla loro crescita con le vostre voro, voi rafforzate i legami di fraternità tra gli preghiere, i vostri pensieri, le vostre visite e uomini, servendo senza discriminazione i po- con diversi mezzi, anche se ne siete lontani. Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 366

366 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

Conservate i beni e le terre che avete in pa- III. Comunione e testimonianza con le Chie- tria; non affrettatevi ad abbandonarli e a vender- se ortodosse e le Comunità evangeliche li. Custodite tali proprietà come un patrimonio nel Medio Oriente per voi e una porzione di quella patria alla qua- le rimanete attaccati e che voi amate e sostene- 7. Salutiamo le Chiese ortodosse e le Co- te. La terra fa parte dell’identità della persona e munità evangeliche nei nostri paesi. Lavoria- della sua missione; essa è uno spazio vitale per mo insieme per il bene dei cristiani, perché es- quelli che vi restano e per quelli che, un giorno, si restino, crescano e prosperino. Siamo sulla vi ritorneranno. La terra è un bene pubblico, un stessa strada. Le nostre sfide sono le stesse e il bene della comunità, un patrimonio comune. nostro avvenire è lo stesso. Vogliamo portare Non può essere ridotta a interessi individuali da insieme la testimonianza di discepoli di Cristo. parte di chi la possiede e che da solo decide a Soltanto con la nostra unità possiamo compie- proprio piacimento di tenerla o di abbandonarla. re la missione che Dio ha affidato a tutti, mal- Vi accompagniamo con le nostre preghiere, grado la diversità delle nostre Chiese. La pre- voi figli delle nostre Chiese e dei nostri Paesi, ghiera di Cristo è il nostro sostegno, ed è il co- forzati a emigrare. Portate con voi la vostra fe- mandamento dell’amore che ci unisce, anche de, la vostra cultura e il vostro patrimonio per se la strada verso la piena comunione è anco- arricchire le vostre nuove patrie che vi procu- ra lunga davanti a noi. rano pace, libertà e lavoro. Guardate all’avve- Abbiamo camminato insieme nel Consiglio nire con fiducia e gioia, restate sempre attac- delle Chiese del Medio Oriente e vogliamo cati ai vostri valori spirituali, alle vostre tradi- continuare questo cammino con la grazia di zioni culturali e al vostro patrimonio naziona- Dio e promuovere la sua azione, avendo come le per offrire ai paesi che vi hanno accolto il scopo ultimo la testimonianza comune alla no- meglio di voi stessi e il meglio di ciò che ave- stra fede, il servizio dei nostri fedeli e di tutti i te. Ringraziamo le Chiese dei paesi della dia- nostri paesi. spora che hanno accolto i nostri fedeli e che Salutiamo e incoraggiamo tutte le istanze di non cessano di collaborare con noi per assicu- dialogo ecumenico in ciascuno dei nostri paesi. rare loro il servizio pastorale necessario. Esprimiamo la nostra gratitudine al Consi- glio Mondiale delle Chiese e alle diverse or- Ai migranti nei nostri paesi e nelle nostre Chiese ganizzazioni ecumeniche, che lavorano per 6. Salutiamo tutti gli immigrati delle diver- l’unità della Chiesa, per il loro sostegno. se nazionalità, venuti nei nostri paesi per ra- gioni di lavoro. IV. Cooperazione e dialogo con i nostri con- Noi vi accogliamo, amatissimi fedeli, e ve- cittadini ebrei diamo nella vostra fede un arricchimento e un sostegno per la fede dei nostri fedeli. È con 8. La stessa Scrittura santa ci unisce, l’An- gioia che vi forniremo ogni aiuto spirituale di tico Testamento che è la Parola di Dio per voi cui voi avete bisogno. e per noi. Noi crediamo in tutto quanto Dio ha Noi domandiamo alle nostre Chiese di pre- rivelato, da quando ha chiamato Abramo, no- stare un’attenzione speciale a questi fratelli e stro padre comune nella fede, padre degli sorelle e alle loro difficoltà, qualunque sia la ebrei, dei cristiani e dei musulmani. Crediamo loro religione, soprattutto quando sono espo- nelle promesse e nell’alleanza che Dio ha affi- sti ad attentati ai loro diritti e alla loro dignità. dato a lui. Noi crediamo che la Parola di Dio è Essi vengono da noi non soltanto per trovare eterna. mezzi per vivere, ma per procurare dei servizi Il Concilio Vaticano II ha pubblicato il do- di cui i nostri paesi hanno bisogno. Essi rice- cumento Nostra aetate, riguardante il dialogo vono da Dio la loro dignità e, come ogni per- con le religioni, con l’ebraismo, l’islam e le al- sona umana, hanno dei diritti che è necessario tre religioni. Altri documenti hanno precisato e rispettare. Non è permesso a nessuno di atten- sviluppato in seguito le relazioni con l’ebrai- tare a tali dignità e diritti. È per questo che in- smo. C’è inoltre un dialogo continuo tra la vitiamo i governi dei paesi di accoglienza a ri- Chiesa e i rappresentanti dell’ebraismo. Noi spettare e difendere i loro diritti. speriamo che questo dialogo possa condurci ad Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 367

EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 367

agire presso i responsabili per mettere fine al rapporti. Attraverso il dialogo noi dobbiamo conflitto politico che non cessa di separarci e eliminare ogni squilibrio o malinteso. Il Papa di perturbare la vita dei nostri paesi. Benedetto XVI ci dice che il nostro dialogo non È tempo di impegnarci insieme per una pa- può essere una realtà passeggera. È piuttosto ce sincera, giusta e definitiva. Tutti noi siamo una necessità vitale da cui dipende il nostro av- interpellati dalla Parola di Dio. Essa ci invita venire (cfr. Discorso ai rappresentanti delle co- ad ascoltare la voce di Dio “che parla di pa- munità musulmane a Colonia, 20.08.2005). È ce”: “ascolterò che cosa dice Dio, il Signore: nostro dovere, dunque, educare i credenti al egli annunzia la pace per il suo popolo, per i dialogo inter-religioso, all’accettazione del plu- suoi fedeli, per chi ritorna a lui con tutto il ralismo, al rispetto e alla stima reciproca. cuore” (Sal 85, 9). Non è permesso di ricorre- re a posizioni teologiche bibliche per farne uno VI. La nostra partecipazione alla vita pub- strumento a giustificazione delle ingiustizie. blica: appelli ai governi e ai responsabi- Al contrario, il ricorso alla religione deve por- li pubblici dei nostri paesi tare ogni persona a vedere il volto di Dio nel- l’altro e a trattarlo secondo gli attributi di Dio 10. Apprezziamo gli sforzi che dispiegate e i suoi comandamenti, vale a dire secondo la per il bene comune e il servizio delle nostre so- bontà di Dio, la sua giustizia, la sua misericor- cietà. Vi accompagniamo con le nostre pre- dia e il suo amore per noi. ghiere e domandiamo a Dio di guidare i vostri passi. Ci rivolgiamo a voi a riguardo dell’im- V. Cooperazione e dialogo con i nostri con- portanza dell’uguaglianza tra i cittadini. I cri- cittadini musulmani stiani sono cittadini originali e autentici, leali alla loro patria e fedeli a tutti i loro doveri na- 9. Siamo uniti dalla fede in un Dio unico e zionali. È naturale che essi possano godere di dal comandamento che dice: fa’ il bene ed evi- tutti i diritti di cittadinanza, di libertà di co- ta il male. Le parole del Concilio Vaticano II scienza e di culto, di libertà nel campo dell’in- sul rapporto con le religioni pongono le basi segnamento e dell’educazione e nell’uso dei delle relazioni tra la Chiesa Cattolica e i mu- mezzi di comunicazione. sulmani: “La Chiesa guarda con stima i mu- Vi chiediamo di raddoppiare gli sforzi che sulmani che adorano il Dio uno, vivente [...] dispiegate per stabilire una pace giusta e dura- misericordioso e onnipotente, che ha parlato tura in tutta la regione e per arrestare la corsa agli uomini” (Nostra aetate, 3). agli armamenti. È questo che condurrà alla si- Diciamo ai nostri concittadini musulmani: curezza e alla prosperità economica, arresterà siamo fratelli e Dio ci vuole insieme, uniti nel- l’emorragia dell’emigrazione che svuota i no- la fede in Dio e nel duplice comandamento stri paesi delle loro forze vive. La pace è un dell’amore di Dio e del prossimo. Insieme noi dono prezioso che Dio ha affidato agli uomini costruiremo le nostre società civili sulla citta- e sono gli “operatori di pace [che] saranno dinanza, sulla libertà religiosa e sulla libertà di chiamati figli di Dio” (Mt 5, 9). coscienza. Insieme noi lavoreremo per pro- muovere la giustizia, la pace, i diritti dell’uo- VII. Appello alla comunità internazionale mo, i valori della vita e della famiglia. La no- stra responsabilità è comune nella costruzione 11. I cittadini dei paesi del Medio Oriente delle nostre patrie. Noi vogliamo offrire al- interpellano la comunità internazionale, in par- l’Oriente e all’Occidente un modello di convi- ticolare l’Onu, perché essa lavori sinceramen- venza tra le differenti religioni e di collabora- te ad una soluzione di pace giusta e definitiva zione positiva tra diverse civiltà, per il bene nella regione, e questo attraverso l’applicazio- delle nostre patrie e quello di tutta l’umanità. ne delle risoluzioni del Consiglio di Sicurez- Dalla comparsa dell’islam nel vii secolo fi- za, e attraverso l’adozione delle misure giuri- no ad oggi, abbiamo vissuto insieme e abbia- diche necessarie per mettere fine all’Occupa- mo collaborato alla creazione della nostra ci- zione dei differenti territori arabi. viltà comune. È capitato nel passato, come ca- Il popolo palestinese potrà così avere una pita ancor’oggi, qualche squilibrio nei nostri patria indipendente e sovrana e vivervi nella Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 368

368 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

dignità e nella stabilità. Lo Stato d’Israele po- monianza in tutto il corso della sua storia, ri- trà godere della pace e della sicurezza all’in- marrà sempre la vita delle nostre Chiese nel terno delle frontiere internazionalmente rico- Medio Oriente e l’oggetto della nostra testi- nosciute. La Città Santa di Gerusalemme potrà monianza. trovare lo statuto giusto che rispetterà il suo Sostenuti dalla promessa del Signore: “ec- carattere particolare, la sua santità, il suo pa- co, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine trimonio religioso per ciascuna delle tre reli- del mondo” (Mt 28, 20), proseguiamo insieme gioni ebraica, cristiana e musulmana. Noi spe- il nostro cammino nella speranza, e “la spe- riamo che la soluzione dei due Stati diventi re- ranza poi non delude, perché l’amore di Dio è altà e non resti un semplice sogno. stato riversato nei nostri cuori per mezzo del- L’Iraq potrà mettere fine alle conseguenze lo Spirito Santo che ci è stato dato” (Rm 5, 5). della guerra assassina e ristabilire la sicurezza Confessiamo che non abbiamo fatto fino ad che proteggerà tutti i suoi cittadini con tutte le ora tutto ciò che era in nostra possibilità per vi- loro componenti sociali, religiose e nazionali. vere meglio la comunione tra le nostre comu- Il Libano potrà godere della sua sovranità nità. Non abbiamo operato a sufficienza per su tutto il territorio, fortificare l’unità naziona- confermarvi nella fede e darvi il nutrimento le e continuare la vocazione a essere il model- spirituale di cui avete bisogno nelle vostre dif- lo della convivenza tra cristiani e musulmani, ficoltà. Il Signore ci invita ad una conversione attraverso il dialogo delle culture e delle reli- personale e collettiva. gioni e la promozione delle libertà pubbliche. Oggi torniamo a voi pieni di speranza, di Noi condanniamo la violenza e il terrori- forza e di risolutezza, portando con noi il mes- smo, di qualunque origine, e qualsiasi estre- saggio del Sinodo e le sue raccomandazioni mismo religioso. Condanniamo ogni forma di per studiarle insieme e metterci ad applicarle razzismo, l’antisemitismo, l’anticristianesimo nelle nostre Chiese, ciascuno secondo il suo e l’islamofobia e chiamiamo le religioni ad as- stato. Speriamo anche che questo sforzo nuo- sumere le loro responsabilità nella promozio- vo sia ecumenico. ne del dialogo delle culture e delle civiltà nel- Noi vi rivolgiamo questo umile e sincero la nostra regione e nel mondo intero. appello perché insieme condividiamo un cam- mino di conversione per lasciarci rinnovare Conclusione: continuare a testimoniare la dalla grazia dello Spirito Santo e ritornare a vita divina che ci è apparsa nella persona di Dio. Gesù Alla Santissima Vergine Maria, Madre del- la Chiesa e Regina della pace, sotto la cui pro- 12. In conclusione, fratelli e sorelle, noi vi tezione abbiamo messo i lavori sinodali, affi- diciamo con l’apostolo san Giovanni nella sua diamo il nostro cammino verso nuovi orizzon- prima lettera: “Quello che era da principio, ti cristiani e umani, nella fede in Cristo e con quello che noi abbiamo udito, quello che ab- la forza della sua parola: “Ecco, io faccio nuo- biamo veduto con i nostri occhi, quello che ve tutte le cose” (Ap 21, 5). contemplammo e che le nostre mani toccarono del Verbo della vita – la vita infatti si manife- [Approvato durante la tredicesima Congregazione stò, noi l’abbiamo veduta e di ciò diamo testi- generale di venerdì pomeriggio, monianza e vi annunciamo la vita eterna, che 22 ottobre 2010, in L’Osservatore Romano, 24 ottobre 2010, pp. 1.8] era presso il Padre e che si manifestò a noi –, quello che abbiamo veduto e udito, noi lo an- nunciamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. E la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cri- sto” (1Gv 1, 1-3). Questa Vita divina che è apparsa agli apo- stoli 2000 anni fa nella persona del nostro Si- gnore e Salvatore Gesù Cristo, della quale la Chiesa è vissuta e alla quale essa ha dato testi- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 369

EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 369

5. Messaggio di Benedetto XVI in occasione novera tra i suoi frutti il “Breviario”. Questo della 62ª Assemblea Generale della Con- libro di preghiera accoglieva in sé la ricchezza ferenza Episcopale Italiana della riflessione teologica e del vissuto orante del millennio precedente. Adottandolo, san LA RESPONSABILITÀ Francesco e i suoi frati fecero propria la pre- DI EDUCARE ghiera liturgica del Sommo Pontefice: in que- sto modo il Santo ascoltava e meditava assi- Al Venerato Fratello il Cardinale Angelo duamente la Parola di Dio, fino a farla sua e a Bagnasco, Presidente della Conferenza Epi- trasporla poi nelle preghiere di cui è autore, co- scopale Italiana me in generale in tutti i suoi scritti. Lo stesso Concilio Lateranense IV, consi- Con questo messaggio, che vi invio in occa- derando con particolare attenzione il Sacra- sione della 62a Assemblea Generale della Con- mento dell’altare, inserì nella professione di ferenza Episcopale Italiana, intendo farmi spiri- fede il termine “transustanziazione”, per affer- tualmente pellegrino ad Assisi, per rendermi mare la presenza reale di Cristo nel sacrificio presente e raggiungere personalmente Lei e cia- eucaristico: “Il suo corpo e il suo sangue sono scuno dei Vescovi convenuti, Pastori premuro- contenuti veramente nel Sacramento dell’alta- si delle amate Chiese particolari che sono in Ita- re, sotto le specie del pane e del vino, poiché il lia. La vostra sollecitudine e il vostro impegno pane è transustanziato nel corpo e il vino nel si manifestano nel governo responsabile delle sangue per divino potere” (DS, 802). diocesi e nella vicinanza paterna ai sacerdoti e Dall’assistere alla santa Messa e dal riceve- alle comunità parrocchiali. Di ciò è segno elo- re con devozione la santa Comunione sgorga quente l’attenzione al tema dell’educazione, che la vita evangelica di san Francesco e la sua vo- avete assunto come priorità del decennio che si cazione a ripercorrere il cammino di Cristo apre. Gli Orientamenti pastorali recentemente Crocifisso: “Il Signore – leggiamo nel Testa- pubblicati sono espressione di una Chiesa che, mento del 1226 – mi dette tanta fede nelle chie- alla scuola di Gesù Cristo, vuole prendersi a se, che così semplicemente pregavo e dicevo: cuore la vita intera di ogni uomo e, a tale fine, Ti adoriamo, Signore Gesù, in tutte le tue chie- cerca “nelle esperienze quotidiane l’alfabeto per se che sono nel mondo intero e ti benediciamo, comporre le parole con le quali ripresentare al poiché con la tua santa croce hai redento il mondo l’amore infinito di Dio” (Educare alla mondo” (Fonti Francescane, n. 111). vita buona del Vangelo, 3). In questa esperienza trova origine anche la grande deferenza che portava ai sacerdoti e la 1. In questi giorni siete riuniti ad Assisi, la consegna ai frati di rispettarli sempre e comun- città nella quale “nacque al mondo un sole” que, “perché dell’altissimo Figlio di Dio nien- (Dante, Paradiso, Canto XI), proclamato dal t’altro io vedo corporalmente in questo mondo, Venerabile Pio XII Patrono d’Italia: san Fran- se non il Santissimo Corpo e il Sangue suo che cesco, che conserva intatte la sua freschezza e essi soli consacrano ed essi soli amministrano la sua attualità – i Santi non tramontano mai! – agli altri” (Fonti Francescane, n. 113). dovute al suo essersi conformato totalmente a Davanti a tale dono, cari Fratelli, quale re- Cristo, di cui fu icona viva. sponsabilità di vita ne consegue per ognuno di Come il nostro, anche il tempo in cui visse noi! “Badate alla vostra dignità, frati sacerdo- san Francesco era segnato da profonde tra- ti – raccomandava ancora Francesco – e siate sformazioni culturali, favorite dalla nascita santi perché egli è santo” (Lettera al Capitolo delle università, dallo sviluppo dei comuni e Generale e a tutti i frati, in Fonti Francesca- dal diffondersi di nuove esperienze religiose. ne, n. 220)! Sì, la santità dell’Eucaristia esige Proprio in quella stagione, grazie all’opera che si celebri e si adori questo Mistero consa- di Papa Innocenzo III – lo stesso dal quale il pevoli della sua grandezza, importanza ed ef- Poverello di Assisi ottenne il primo riconosci- ficacia per la vita cristiana, ma esige anche pu- mento canonico – la Chiesa avviò una profon- rezza, coerenza e santità di vita da ciascuno di da riforma liturgica. Ne è espressione eminen- noi, per essere testimoni viventi dell’unico Sa- te il Concilio Lateranense IV (1215), che an- crificio di amore di Cristo. Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 370

370 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

Il Santo di Assisi non smetteva di contem- sale all’epoca della Chiesa nascente. È un plare come “il Signore dell’universo, Dio e Fi- compito tanto più urgente in una cultura che – glio di Dio, così si umili da nascondersi, per la come voi stessi rilevate – conosce “l’eclissi del nostra salvezza, in poca apparenza di pane” senso di Dio e l’offuscarsi della dimensione (ibid., n. 221), e con veemenza chiedeva ai dell’interiorità, l’incerta formazione dell’iden- suoi frati: “Vi prego, più che se lo facessi per tità personale in un contesto plurale e fram- me stesso, che quando conviene e lo vedrete mentato, le difficoltà di dialogo tra le genera- necessario, supplichiate umilmente i sacerdoti zioni, la separazione tra intelligenza e affetti- perché venerino sopra ogni cosa il Santissimo vità” (Educare alla vita buona del Vangelo, 9). Corpo e il Sangue del Signore nostro Gesù Cri- Questi elementi sono il segno di una crisi di fi- sto e i santi nomi e le parole di Lui scritte che ducia nella vita e influiscono in maniera rile- consacrano il corpo” (Lettera a tutti i custodi, vante sul processo educativo, nel quale i rife- in Fonti Francescane, n. 241). rimenti affidabili si fanno labili. L’uomo contemporaneo ha investito molte 2. L’autentico credente, in ogni tempo, speri- energie nello sviluppo della scienza e della tec- menta nella liturgia la presenza, il primato e nica, conseguendo in questi campi traguardi l’opera di Dio. Essa è “veritatis splendor” (Sa- indubbiamente significativi e apprezzabili. Ta- cramentum caritatis, 35), avvenimento nuziale, le progresso, tuttavia, è avvenuto spesso a sca- pregustazione della città nuova e definitiva e pito dei fondamenti del cristianesimo, nei qua- partecipazione ad essa; è legame di creazione e li si radica la storia feconda del Continente eu- di redenzione, cielo aperto sulla terra degli uo- ropeo: la sfera morale è stata confinata nel- mini, passaggio dal mondo a Dio; è Pasqua, nel- l’ambito soggettivo e Dio, quando non viene la Croce e nella Risurrezione di Gesù Cristo; è negato, è comunque escluso dalla coscienza l’anima della vita cristiana, chiamata alla seque- pubblica. Eppure, la persona cresce nella mi- la, riconciliazione che muove a carità fraterna. sura in cui fa esperienza del bene e impara a Cari Fratelli nell’Episcopato, il vostro con- distinguerlo dal male, al di là del calcolo che venire pone al centro dei lavori assembleari considera unicamente le conseguenze di una l’esame della traduzione italiana della terza singola azione o che usa come criterio di valu- edizione tipica del Messale Romano. La corri- tazione la possibilità di compierla. spondenza della preghiera della Chiesa (lex Per invertire la rotta, non è sufficiente un orandi) con la regola della fede (lex credendi) generico richiamo ai valori, né una proposta plasma il pensiero e i sentimenti della comu- educativa che si accontenti di interventi pura- nità cristiana, dando forma alla Chiesa, corpo mente funzionali e frammentari. C’è bisogno, di Cristo e tempio dello Spirito. Ogni parola invece, di un rapporto personale di fedeltà tra umana non può prescindere dal tempo, anche soggetti attivi, protagonisti della relazione, ca- quando, come nel caso della liturgia, costitui- paci di prendere posizione e di mettere in gio- sce una finestra che si apre oltre il tempo. Da- co la propria libertà (cfr. ibid., 26). re voce a una realtà perennemente valida esige Per questa ragione, è quanto mai opportuna pertanto il sapiente equilibrio di continuità e la vostra scelta di chiamare a raccolta intorno novità, di tradizione e attualizzazione. alla responsabilità educativa tutti coloro che Il Messale stesso si pone all’interno di que- hanno a cuore la città degli uomini e il bene sto processo. Ogni vero riformatore, infatti, è delle nuove generazioni. Tale indispensabile un obbediente della fede: non si muove in ma- alleanza non può che partire da una nuova niera arbitraria, né si arroga alcuna discrezio- prossimità alla famiglia, che ne riconosca e so- nalità sul rito; non è il padrone, ma il custode stenga il primato educativo: è al suo interno del tesoro istituito dal Signore e a noi affidato. che si plasma il volto di un popolo. La Chiesa intera è presente in ogni liturgia: Come Chiesa che vive in Italia, attenta a in- aderire alla sua forma è condizione di autenti- terpretare ciò che avviene in profondità nel cità di ciò che si celebra. mondo di oggi e, quindi, a cogliere le doman- 3. Questa ragione vi spinge, nelle mutate de e i desideri dell’uomo, voi rinnovate l’im- condizioni del tempo, a rendere ancor più tra- pegno a operare con disponibilità all’ascolto e sparente e praticabile quella stessa fede che ri- al dialogo, mettendo a disposizione di tutti la Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 371

EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 371

buona notizia dell’amore paterno di Dio. Vi riori Generali, che state celebrando, in conti- anima la certezza che “Gesù Cristo è la via, nuità con quella del maggio scorso, sul tema che conduce ciascuno alla piena realizzazione della vita consacrata in Europa. Saluto il Presi- di sé secondo il disegno di Dio. È la verità, che dente, Don Pascual Chávez – che ringrazio per rivela l’uomo a se stesso e ne guida il cammi- le parole rivoltemi – come pure il Consiglio no di crescita nella libertà. È la vita, perché in Esecutivo; un saluto particolare al Comitato Di- lui ogni uomo trova il senso ultimo del suo esi- rettivo dell’Unione Internazionale delle Supe- stere e del suo operare: la piena comunione di riore Generali e ai numerosi Superiori Genera- amore con Dio nell’eternità” (ibid., n. 19). li. Estendo il mio pensiero a tutti i vostri con- fratelli e consorelle sparsi nel mondo, special- 4. In questo cammino, vi esorto a valorizza- mente a quanti soffrono per testimoniare il Van- re la liturgia quale fonte perenne di educazione gelo. Desidero esprimere vivo ringraziamento alla vita buona del Vangelo. Essa introduce al- per quanto fate nella Chiesa e con la Chiesa in l’incontro con Gesù Cristo, che con parole e ope- favore dell’evangelizzazione e dell’uomo. Pen- re costantemente edifica la Chiesa, formandola so alle molteplici attività pastorali nelle par- alle profondità dell’ascolto, della fraternità e del- rocchie, nei santuari e nei centri di culto, per la la missione. I riti parlano in forza della loro in- catechesi e la formazione cristiana dei bambi- trinseca ragionevolezza e comunicabilità ed edu- ni, dei giovani e degli adulti, manifestando la cano a una partecipazione consapevole, attiva e vostra passione per Cristo e per l’umanità. Pen- fruttuosa (cfr. Sacrosanctum Concilium, n. 11). so al grande lavoro nel campo educativo, nelle Cari Fratelli, alziamo il capo e lasciamoci università e nelle scuole; alle molteplici opere guardare negli occhi da Cristo, unico Maestro, sociali, attraverso le quali andate incontro ai Redentore da cui promana ogni nostra respon- fratelli più bisognosi con l’amore stesso di Dio. sabilità nei confronti delle comunità che ci so- Penso anche alla testimonianza, a volte ri- no affidate e di ogni uomo. Maria Santissima, schiosa, di vita evangelica nelle missioni ad con cuore di Madre, vegli sul nostro cammino gentes, in circostanze spesso difficili. e ci accompagni con la sua intercessione. Le vostre due ultime Assemblee sono state Nel rinnovare la mia affettuosa vicinanza e dedicate a considerare il futuro della vita con- il mio fraterno incoraggiamento, imparto di sacrata in Europa. Questo ha significato ripen- cuore a Lei, Venerato Fratello, ai Vescovi, ai sare il senso stesso della vostra vocazione, che collaboratori e a tutti i presenti la mia Aposto- comporta, prima di tutto, il cercare Dio, quae- lica Benedizione. rere Deum: siete per vocazione cercatori di Dio. A questa ricerca consacrate le migliori Dal Vaticano, 4 novembre 2010 energie della vostra vita. Passate dalle cose se- BENEDETTO XVI condarie a quelle essenziali, a ciò che è vera- mente importante; cercate il definitivo, cerca- [L’Osservatore Romano, 10 novembre 2010, p. 8] te Dio, mantenete lo sguardo rivolto a Lui. Co- me i primi monaci, coltivate un orientamento escatologico: dietro il provvisorio cercate ciò 6. Discorso ai partecipanti all’Assemblea che rimane, ciò che non passa (cfr. Discorso generale dell’Unione dei Superiori Gene- nel Collège des Bernardins, Parigi, 12 settem- rali (USG) e dell’Unione Internazionale bre 2008). Cercate Dio nei confratelli che vi delle Superiore Generali (UISG) ha dato, con i quali condividete la stessa vita e Città del Vaticano, Sala Clementina, 26.11.2010 missione. Lo cercate negli uomini e nelle don- ne del nostro tempo, ai quali siete inviati per CERCATORI DI DIO offrire loro, con la vita e la parola, il dono del E PROFETI DI FRATERNITÀ Vangelo. Lo cercate particolarmente nei pove- ri, primi destinatari della Buona Notizia (cfr. Carissimi Fratelli e Sorelle! Lc 4, 18). Lo cercate nella Chiesa, dove il Si- gnore si fa presente, soprattutto nell’Eucaristia Sono lieto di incontrarvi in occasione del - e negli altri Sacramenti, e nella sua Parola, che l’Assemblea Semestrale dell’Unione dei Supe- è via maestra per la ricerca di Dio, ci introdu- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 372

372 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

ce nel colloquio con Lui e ci rivela il suo vero di guida e di progettualità del futuro dei vostri volto. Siate sempre appassionati cercatori e te- Istituti Religiosi, ricordate che una parte im- stimoni di Dio! portante dell’animazione spirituale e del go- Il rinnovamento profondo della vita consa- verno è la ricerca comune dei mezzi per favo- crata parte dalla centralità della Parola di Dio, rire la comunione, la mutua comunicazione, il e più concretamente del Vangelo, regola su- calore e la verità nelle relazione reciproche. prema per tutti voi, come afferma il Concilio Un ultimo elemento che voglio evidenziare è Vaticano II nel Decreto Perfectae caritatis (cfr. la missione. La missione è il modo di essere del- n. 2) e come ben compresero i vostri Fondato- la Chiesa e, in essa, della vita consacrata; fa par- ri: la vita consacrata è una pianta ricca di rami te della vostra identità; vi spinge a portare il che affonda le radici nel Vangelo. Lo dimostra Vangelo a tutti, senza confini. La missione, so- la storia dei vostri Istituti, nei quali la ferma vo- stenuta da una forte esperienza di Dio, da una lontà di vivere il Messaggio di Cristo e di con- robusta formazione e dalla vita fraterna in co- figurare la propria vita ad esso, è stata e rima- munità, è una chiave per comprendere e rivita- ne il criterio fondamentale del discernimento lizzare la vita consacrata. Andate, dunque, e in vocazionale e del vostro discernimento perso- fedeltà creativa fate vostra la sfida della nuova nale e comunitario. È il Vangelo vissuto quoti- evangelizzazione. Rinnovate la vostra presenza dianamente l’elemento che dà fascino e bellez- negli areopaghi di oggi per annunciare, come za alla vita consacrata e vi presenta davanti al fece san Paolo ad Atene, il Dio “ignoto” (cfr. mondo come un’alternativa affidabile. Di que- Discorso nel Collège des Bernardins). sto ha bisogno la società attuale, questo atten- Cari Superiori Generali, il momento attua- de da voi la Chiesa: essere Vangelo vivente. le presenta per non pochi Istituti il dato della Un altro aspetto fondamentale della vita diminuzione numerica, particolarmente in Eu- consacrata che vorrei sottolineare è la fraterni- ropa. Le difficoltà, però, non devono farci di- tà: “confessio Trinitatis” (cfr. Giovanni Paolo menticare che la vita consacrata ha la sua ori- II, Esort. Ap. Vita consecrata, 41) e parabola gine nel Signore: è voluta da Lui per l’edifica- della Chiesa comunione. Attraverso di essa, in- zione e la santità della sua Chiesa, e perciò la fatti, passa la testimonianza della vostra con- Chiesa stessa non ne sarà mai privata. Mentre sacrazione. La vita fraterna è uno degli aspet- vi incoraggio a camminare nella fede e nella ti che maggiormente cercano i giovani quando speranza, vi chiedo un rinnovato impegno nel- si avvicinano alla vostra vita; è un elemento la pastorale vocazionale e nella formazione ini- profetico importante che offrite in una società ziale e permanente. Vi affido alla Beata Vergi- fortemente individualistica. Conosco gli sfor- ne Maria, ai vostri Santi Fondatori e Patroni, zi che state facendo in questo campo, come co- mentre di cuore vi imparto la mia Apostolica nosco anche le difficoltà che la vita comunita- Benedizione, che estendo alle vostre Famiglie ria comporta. C’è bisogno di un serio e co- religiose. stante discernimento per ascoltare quello che BENEDETTO XVI lo Spirito dice alla comunità (cfr. Αp 2, 7), per riconoscere quello che viene dal Signore e [L’Osservatore Romano, 27 novembre 2010] quello che gli è contrario (cfr. Vita consecrata, 73). Senza il discernimento, accompagnato dalla preghiera e dalla riflessione, la vita con- 7. Discorso all’Udienza generale del Mer- sacrata corre il pericolo di accomodarsi sui cri- coledì teri di questo mondo: l’individualismo, il con- Città del Vaticano, Aula Paolo VI, 22.11.2010 sumismo, il materialismo; criteri che fanno ve- nir meno la fraternità e fanno perdere fascino LASCIAMOCI SORPRENDERE e mordente alla stessa vita consacrata. Siate DA UN BAMBINO maestri di discernimento, affinché i vostri con- fratelli e le vostre consorelle assumano questo Cari fratelli e sorelle! habitus e le vostre comunità siano segno elo- quente per il mondo di oggi. Voi che esercita- Con quest’ultima Udienza prima delle Fe- te il servizio dell’autorità, e che avete compiti stività Natalizie, ci avviciniamo, trepidanti e Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 373

EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 373

pieni di stupore, al “luogo” dove per noi e per ne a salvarci dal peccato e dalla morte, Colui la nostra salvezza tutto ha avuto inizio, dove che, dopo la disobbedienza di Adamo ed Eva, tutto ha trovato un compimento, là dove si so- ci riabbraccia e spalanca per noi l’accesso alla no incontrate e incrociate le attese del mondo vita vera. Lo spiega sant’Ireneo, nel suo tratta- e del cuore umano con la presenza di Dio. Pos- to “Contro le eresie”, quando afferma: «Il Fi- siamo già ora pregustare la gioia per quella glio stesso di Dio scese «in una carne simile a piccola luce che si intravede, che dalla grotta quella del peccato» (Rm 8, 3) per condannare di Betlemme comincia ad irradiarsi sul mon- il peccato, e, dopo averlo condannato, esclu- do. Nel cammino dell’Avvento, che la liturgia derlo completamente dal genere umano. Chia- ci ha invitato a vivere, siamo stati accompa- mò l’uomo alla somiglianza con se stesso, lo gnati ad accogliere con disponibilità e ricono- fece imitatore di Dio, lo avviò sulla strada in- scenza il grande Avvenimento della venuta del dicata dal Padre perché potesse vedere Dio, e Salvatore e a contemplare pieni di meraviglia gli diede in dono lo stesso Padre» (III, 20, 2-3). il suo ingresso nel mondo. Ci appaiono alcune idee preferite di san- L’attesa gioiosa, caratteristica dei giorni che t’Ireneo, che Dio con il Bambino Gesù ci ri- precedono il Santo Natale, è certamente l’at- chiama alla somiglianza con se stesso. Vediamo teggiamento fondamentale del cristiano che de- com’è Dio. E così ci ricorda che noi dovremmo sidera vivere con frutto il rinnovato incontro essere simili a Dio. E dobbiamo imitarlo. Dio si con Colui che viene ad abitare in mezzo a noi: è donato, Dio si è donato nelle nostre mani. Cristo Gesù, il Figlio di Dio fatto uomo. Ritro- Dobbiamo imitare Dio. E infine l’idea che co- viamo questa disposizione del cuore, e la fac- sì possiamo vedere Dio. Un’idea centrale di ciamo nostra, in coloro che per primi accolse- sant’Ireneo: l’uomo non vede Dio, non può ve- ro la venuta del Messia: Zaccaria ed Elisabetta, derlo, e così è nel buio sulla verità, su se stes- i pastori, il popolo semplice, e specialmente so. Ma l’uomo che non può vedere Dio, può ve- Maria e Giuseppe, i quali in prima persona han- dere Gesù. E così vede Dio, così comincia a ve- no provato la trepidazione, ma soprattutto la dere la verità, così comincia a vivere. gioia per il mistero di questa nascita. Tutto Il Salvatore, dunque, viene per ridurre al- l’Antico Testamento costituisce un’unica gran- l’impotenza l’opera del male e tutto ciò che an- de promessa, che doveva compiersi con la ve- cora può tenerci lontani da Dio, per restituirci nuta di un salvatore potente. Ce ne dà testimo- all’antico splendore e alla primitiva paternità. nianza in particolare il libro del profeta Isaia, il Con la sua venuta tra noi, Dio ci indica e ci as- quale ci parla del travaglio della storia e del- segna anche un compito: proprio quello di es- l’intera creazione per una redenzione destinata sere somiglianti a Lui e di tendere alla vera vi- a ridonare nuove energie e nuovo orientamen- ta, di arrivare alla visione di Dio nel volto di to al mondo intero. Così, accanto all’attesa dei Cristo. Ancora sant’Ireneo afferma: “Il Verbo personaggi delle Sacre Scritture, trova spazio e di Dio pose la sua abitazione tra gli uomini e si significato, attraverso i secoli, anche la nostra fece Figlio dell’uomo, per abituare l’uomo a attesa, quella che in questi giorni stiamo speri- percepire Dio e per abituare Dio a mettere la mentando e quella che ci mantiene desti per sua dimora nell’uomo secondo la volontà del l’intero cammino della nostra vita. Tutta l’esi- Padre. Per questo, Dio ci ha dato come «se- stenza umana, infatti, è animata da questo pro- gno» della nostra salvezza colui che, nato dal- fondo sentimento, dal desiderio che quanto di la Vergine, è l’Emmanuele” (ibidem). Anche più vero, di più bello e di più grande abbiamo qui c’è un’idea centrale molto bella di san- intravisto e intuito con la mente ed il cuore, t’Ireneo: dobbiamo abituarci a percepire Dio. possa venirci incontro e davanti ai nostri occhi Dio è normalmente lontano dalla nostra vita, diventi concreto e ci risollevi. dalle nostre idee, dal nostro agire. È venuto vi- «Ecco viene il Signore onnipotente: sarà cino a noi e dobbiamo abituarci a essere con chiamato Emmanuele, Dio-con-noi» (Antifo- Dio. E audacemente Ireneo osa dire che anche na d’ingresso, S. Messa del 21 dicembre). Fre- Dio deve abituarsi a essere con noi e in noi. E quentemente, in questi giorni, ripetiamo queste che Dio forse dovrebbe accompagnarci a Na- parole. Nel tempo della liturgia, che riattualiz- tale, abituarci a Dio, come Dio si deve abitua- za il Mistero, è ormai alle porte Colui che vie- re a noi, alla nostra povertà e fragilità. La ve- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 374

374 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

nuta del Signore, perciò, non può avere altro tale con rinnovata gratitudine al Signore. In scopo che quello di insegnarci a vedere e ad mezzo all’attività frenetica dei nostri giorni, amare gli avvenimenti, il mondo e tutto ciò che questo tempo ci doni un po’ di calma e di gio- ci circonda, con gli occhi stessi di Dio. Il Ver- ia e ci faccia toccare con mano la bontà del no- bo fatto bambino ci aiuta a comprendere il mo- stro Dio, che si fa Bambino per salvarci e da- do di agire di Dio, affinché siamo capaci di la- re nuovo coraggio e nuova luce al nostro cam- sciarci sempre più trasformare dalla sua bontà mino. È questo il mio augurio per un santo e e dalla sua infinita misericordia. felice Natale: lo rivolgo con affetto a voi qui Nella notte del mondo, lasciamoci ancora presenti, ai vostri familiari, in particolare ai sorprendere e illuminare da questo atto di Dio, malati e ai sofferenti, come pure alle vostre co- che è totalmente inaspettato: Dio di fa Bambino. munità e a quanti vi sono cari. Lasciamoci sorprendere, illuminare dalla Stella BENEDETTO XVI che ha inondato di gioia l’universo. Gesù Bam- bino, giungendo a noi, non ci trovi impreparati, [L’Osservatore Romano, 23 dicembre 2010, p. 7] impegnati soltanto a rendere più bella la realtà esteriore. La cura che poniamo per rendere più splendenti le nostre strade e le nostre case ci 8. Preghiera a san Francesco in occasione spinga ancora di più a predisporre il nostro ani- del Natale mo ad incontrare Colui che verrà a visitarci, che è la vera bellezza e la vera luce. Purifichiamo San Francesco, portaci a Betlemme, cosi co- quindi la nostra coscienza e la nostra vita da ciò me portasti Frate Leone per le vie dell’Umbria che è contrario a questa venuta: pensieri, paro- e, durante il viaggio, gli apristi la tua anima e le, atteggiamenti e azioni, spronandoci a com- gli indicasti la via della perfetta e vera letizia. piere il bene e a contribuire a realizzare in que- O Francesco, oggi il denaro è diventato un sto nostro mondo la pace e la giustizia per ogni idolo mostruoso: molti per il denaro uccidono uomo e a camminare così incontro al Signore. senza pietà, molti per il denaro sequestrano Segno caratteristico del tempo natalizio è il dei fratelli e talvolta anche dei bambini, di- presepe. Anche in Piazza San Pietro, secondo mostrando una ferocia peggiore di quella del la consuetudine, è quasi pronto e idealmente si lupo di Gubbio; molti per il denaro vendono affaccia su Roma e sul mondo intero, rappre- droga e distruggono tanti giovani seminando sentando la bellezza del Mistero del Dio che si disperazione in genitori restati senza lacrime; è fatto uomo e ha posto la sua tenda in mezzo molti per il denaro vendono il proprio corpo a noi (cfr. Gv 1, 14). Il presepe è espressione calpestando la dignità e la bellezza di una vi- della nostra attesa, che Dio si avvicina a noi, ta pensata per l’altezza dell’Amore; molti per che Gesù si avvicina a noi, ma è anche espres- il denaro...! sione del rendimento di grazie a Colui che ha Invece Tu hai scelto la povertà, perché hai deciso di condividere la nostra condizione capito che il Bene, il Sommo Bene della vita è umana, nella povertà e nella semplicità. Mi ral- Gesù Cristo nato nella povertà di Betlemme. legro perché rimane viva e, anzi, si riscopre la O Francesco, davanti alla Grotta di Be- tradizione di preparare il presepe nelle case, tlemme non vogliamo andarci con la pelliccia nei posti di lavoro, nei luoghi di ritrovo. Que- o con il vestito all’ultima moda per depositare sta genuina testimonianza di fede cristiana pos- uno spicciolo di carità. Vogliamo mettere sa offrire anche oggi per tutti gli uomini di l’egoismo sotto i piedi e cominciare, final- buona volontà una suggestiva icona dell’amo- mente, a non fingere di fare il Natale, ma a far- re infinito del Padre verso noi tutti. I cuori dei lo veramente con il cuore insieme a Te, per se- bambini e degli adulti possano ancora sor- guire Cristo nella gioia dell’Amore vero. prendersi di fronte ad essa. Così sia! Così sia il nostro Natale! Cari fratelli e sorelle, la Vergine Maria e san Giuseppe ci aiutino a vivere il Mistero del Na- ANGELO CARD. COMASTRI Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 375

EX ACTIS MINISTRI GENERALIS

1. Lettera del Ministro e Definitorio gene- sacerdoti, anche «nei sacerdoti poverelli»; fe- rale per la Festa di San Francesco de che noi siamo chiamati a vivere oggi, ri- scoprendo il significato del ministero sacerdo- RAVVIVARE LA NOSTRA tale per la nostra vita e missione. FEDE NEI SACERDOTI Per Francesco il sacerdozio va visto, prima di tutto, in relazione «con il Corpo e Sangue di Carissimi Fratelli, Cristo...» e con le «sante parole... del Signore il Signore vi dia pace! nostro Gesù Cristo, che i chierici pronunciano, annunciano e amministrano» (2Lf 33-34). Ciò Come è ormai tradizione, vi scriviamo in vuol dire concretamente che è attraverso il mi- questa occasione per salutarvi e augurarvi una nistero apostolico, al quale i sacerdoti parteci- buona festa del padre san Francesco. Che sia pano, che riceviamo l’annuncio del Vangelo e un’opportunità per rinvigorire il nostro carisma i sacramenti della salvezza, cioè il battesimo, impegnati nella sequela di Cristo, secondo la l’eucaristia e il perdono dei peccati, che fanno forma di vita che ci ha lasciato Francesco. di noi dei veri figli di Dio e ci costituiscono in Ripensando all’Anno Sacerdotale, concluso- membra del Corpo di Cristo. Si capisce me- si di recente, ed anche alla richiesta di vari Fra- glio, allora, perché Francesco vuole sempre telli, quest’anno desideriamo condividere con «ricorrere proprio a loro [ai sacerdoti]... E non voi alcuni spunti di riflessione sul sacerdozio voglio considerare in loro il peccato, poiché in ministeriale alla luce degli Scritti di san Fran- essi io discerno il Figlio di Dio e sono miei si- cesco, così da iniziare una considerazione sul- gnori» (Test 6-9). l’identità dei Frati chiamati al sacerdozio, come Nell’attuale situazione della Chiesa è di ci ha chiesto il Capitolo generale del 2009 nel fondamentale importanza raggiungere le radi- mandato 2. Successivamente avremo l’occasio- ci di questa realtà di cui parla Francesco. Egli ne per riflettere sull’identità dei Frati Laici. ci illumina per sapere come comportarci, nel- Con il Poverello d’Assisi e in sintonia con la nostra esistenza concreta di credenti, nei la Chiesa vogliamo approfondire nella fede il confronti dei sacerdoti e, se siamo sacerdoti, ministero sacerdotale «che non è semplice- riguardo al nostro ministero. «Comprendere mente un “ufficio”, ma un sacramento» (BE- nuovamente la grandezza e la bellezza del mi- NEDETTO XVI, Omelia, 11 giugno 2010). Pro- nistero sacerdotale» (BENEDETTO XVI, l.c.), prio per questo si tratta di una realtà bella e vuol dire accettare nello stesso tempo, con rea- grande, affidata ad uomini scelti «fra gli uo- lismo e umiltà, che questa grandezza e questa mini e per gli uomini» (Eb 5, 1) e che mostra, bellezza sono contenute «in vasi di creta» soprattutto, l’«audacia di Dio, che ad essere (2Cor 4, 7) senza scandalizzarci o, peggio an- umani affida se stesso; che, pur conoscendo le cora, separarci dalla Chiesa che, attraverso il nostre debolezze, ritiene degli uomini capaci ministero dei sacerdoti, ci permette di avere di agire e di essere presenti in vece sua. Que- pieno accesso a Gesù e alla sua salvezza. st’audacia di Dio è la cosa veramente grande che si nasconde nella parola “sacerdozio”» «Guardate la vostra dignità, fratelli sacerdo- (BENEDETTO XVI, l.c.). ti» (LOrd 23)

«Il Signore mi dette... una così grande fede Francesco ha parlato dei sacerdoti e dell’at- nei sacerdoti» (Test 6) teggiamento che bisognava avere verso di lo- ro, in diverse occasioni. La Fraternità che si è Otto secoli fa Francesco confessa esplicita- formata poco a poco intorno a lui comprende- mente, nel Testamento, la sua fede convinta nei va sia chierici che laici, come dimostrano al- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 376

376 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

cuni suoi Scritti: «i frati miei benedetti, sia Il seguito del testo ci conduce ad una pro- chierici che laici, confessino i loro peccati ai fondità ancora maggiore: la rivelazione del- sacerdoti della nostra Religione» (Rnb 20, 1; l’umiltà di Dio attraverso l’Eucaristia. La de- cfr. Rb 7, 2). Verso la fine della sua vita, quan- scrizione molto realista – carne e sangue, ma- do i frati sacerdoti erano ormai diventati più no che tocca e che distribuisce, bocca che man- numerosi, ha riservato ai «frati sacerdoti, che gia – si apre su un ultimo e stupendo mistero: sono, saranno e desiderano essere sacerdoti Dio che si umilia nell’Eucaristia, così come già dell’Altissimo» (LOrd 14), una parte consi- avvenne al momento dell’incarnazione, la- stente della sua Lettera all’Ordine, che è indi- sciando il seno glorioso del Padre per assume- rizzata «a tutti i ministri e custodi e sacerdoti di re la fragilità della condizione umana (cfr. 1Am questa stessa fraternità», qualificati come 17-18; 2Lf 4). Il suo farsi carne manifestava «umili in Cristo» (LOrd 3). Ciò sembra essere già l’abbassamento di Dio, la sua kenosis; nel- un ricordo, un desiderio e un’ammonizione! l’Eucaristia, questa realtà va ancora oltre: non La parte centrale del messaggio, dedicato assume nemmeno un corpo umano, ma si ren- ai sacerdoti, si riferisce alla celebrazione del- de presente sotto il segno del pane, una sem- l’Eucaristia. Francesco ricorda ai sacerdoti plice cosa quotidiana. «Guardate, fratelli, che devono avvicinarsi a questo sacramento, l’umiltà di Dio – esclama Francesco – e aprite «puri» ed anche che «compiano con riveren- davanti a lui i vostri cuori; umiliatevi anche za il vero sacrificio del santissimo corpo e voi, perché siate da lui esaltati. Nulla, dunque, sangue del Signore nostro Gesù Cristo, con di voi trattenete per voi, affinché tutti e per in- intenzione santa e monda, non per motivi ter- tero vi accolga colui che tutto a voi si offre» reni, né per timore o amore di alcun uomo, (LOrd 28-29). L’umiltà di Dio manifestata nel- come se dovessero piacere agli uomini. Ma l’Eucaristia viene presentata da Francesco co- ogni volontà, per quanto l’aiuta la grazia di- me base e fondamento della vocazione evan- vina, si diriga a Dio, desiderando di piacere gelica alla quale siamo chiamati. soltanto allo stesso sommo Signore» (LOrd 14-15). Quest’accumulo ripetitivo di cose da La nostra fede nei sacerdoti e il nostro vissuto fare e da evitare denota in Francesco una cer- ta inquietudine, poiché c’è la possibilità che La visione che Francesco ha del ministero le cose vadano diversamente. Ci sembra che sacerdotale può sembrare teorica, idealista: è tale preoccupazione non valga soltanto per il invece ispiratrice per il comportamento che noi passato. I severi avvertimenti e le minacce dovremmo avere anche oggi. che seguono, tratti dalla Lettera agli Ebrei, Siamo ben coscienti che la considerazione dimostrano la serietà con cui Francesco si po- che si ha attualmente verso i sacerdoti non è ne davanti al sacramento dell’Eucaristia e molto alta! Alcune situazioni conosciute da tut- della Parola di Dio. ti lo mostrano chiaramente: oltre alla diminu- Il tutto, però, concorre a sottolineare l’in- zione delle vocazioni al sacerdozio in molti comparabile grandezza – la dignità – del sa- paesi, la mancanza di fede generalizzata che si cerdozio. Con un realismo paradossale, Fran- vive nel mondo e nella Chiesa, le accuse di cesco parla del frate sacerdote come di colui abusi compiuti sui minori da parte di alcuni sa- che «tocca con le sue mani, riceve nel cuore e cerdoti, lo stesso stile di vita che conduce il sa- con la bocca ed offre agli altri perché ne man- cerdote spesso a vivere “separato” dai fedeli gino, Lui non già morituro, ma in eterno vi- laici, fanno sì che la stima per il ministero sa- vente e glorificato, sul quale gli angeli deside- cerdotale e la fede nei sacerdoti diminuiscano rano volgere lo sguardo» (LOrd 22). Osa, per- sempre di più. sino, paragonare il sacerdote a Maria che ha Ciononostante siamo invitati a rinnovare la portato il Cristo nel suo seno, a Giovanni Bat- nostra fede su ciò che fonda il ministero sa- tista che tremò nel toccare la testa di Gesù, al- cerdotale, riaffermando la sua necessità per la la tomba dove giacque il suo corpo (LOrd 21). Chiesa, pur nella consapevolezza che i sacer- Ecco il senso profondo del ministero che Dio doti, come la stessa Chiesa, non sono mai de- ha conferito ai sacerdoti e per il quale ad essi gli esseri perfetti. Per riuscire a vivere tutto sono dovuti amore, riverenza e onore. ciò, non c’è nulla di meglio che meditare que- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 377

EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 377

sto testo molto personale di Francesco: «il Si- e dalle Priorità. È così che il dono del sacer- gnore mi dette e dà una così grande fede nei dozio nell’Ordine sarà una grande ricchezza sacerdoti... a motivo del loro ordine, che se mi per costruire il Regno tra di noi. facessero persecuzione, voglio ricorrere pro- Cari Fratelli, ecco alcuni spunti per stimo- prio a loro. E se io avessi tanta sapienza quan- larci ad una più ampia riflessione sull’identità to ne ebbe Salomone, e trovassi dei sacerdoti dei Frati chiamati al ministero sacerdotale. Vi poverelli di questo mondo, nelle parrocchie in invitiamo, pertanto, a continuare tale riflessio- cui dimorano, non voglio predicare contro la ne nelle vostre Fraternità, Province e Custodie. loro volontà. E questi e tutti gli altri voglio te- Vi invitiamo, particolarmente, a riflettere sul mere, amare e onorare come miei signori, e punto di partenza, l’umiltà di Dio, come scris- non voglio considerare in loro il peccato poi- se Francesco o sull’audacia di Dio, come ha ché in essi vedo il Figlio di Dio e sono miei detto Benedetto XVI. signori. E faccio questo perché, dello stesso Non possiamo concludere meglio che ci- altissimo Figlio di Dio nient’altro vedo cor- tando le parole di Francesco: «riteniamo tutti i poralmente, in questo mondo, se non il santis- chierici e tutti i religiosi per signori in quelle simo corpo e il santissimo sangue suo, che es- cose che riguardano la salvezza dell’anima e si ricevono ed essi soli amministrano agli al- che non deviano dalla nostra religione, e ve- tri» (Test 6-10). neriamone l’ordine sacro, l’ufficio e il mini- «L’Ordine dei Frati Minori è composto da stero nel Signore» (Rnb 19, 3-4). frati sia chierici sia laici» (CCGG 3, 1). La no- Su tutti voi, Fratelli amati, chierici e laici, stra vocazione francescana non è, quindi, ne- scenda abbondante la benedizione del Signore. cessariamente legata al sacerdozio. Qui è va- lido quanto scrisse l’Apostolo: «Ciascuno ri- Roma, 15 luglio 2010 manga nella vocazione alla quale fu chiama- Festa di S. Bonaventura to» (1Cor 7, 20); soprattutto quanto ha detto Gesù ai suoi Apostoli: «Non voi avete scelto I vostri Fratelli del Definitorio me, ma io ho scelto voi» (Gv 15, 16). La vo- cazione sacerdotale, come quella laicale, non FR. JOSÉ RODRÍGUEZ CARBALLO OFM è una nostra scelta, ma una chiamata specifi- (MIN. GEN.) ca del Signore. A noi tocca semplicemente ri- FR. ANTHONY PERRY, OFM spondere con generosità. In ogni vocazione ri- (VIC. GEN.) conosciamo un dono del Signore alla Chiesa e FR. VINCENZO BROCANELLI, OFM all’umanità. Uguali per la professione (cfr. (DEF. GEN.) CCGG 3, 1), tutti siamo chiamati a vivere da FR. VICENTE-EMILIO FELIPE TAPIA, OFM fratelli e secondo le esigenze della comune (DEF. GEN.) vocazione e missione: «nella diversità dei mi- FR. NESTOR INÁCIO SCHWERZ, OFM nisteri, tutti i cristiani sono chiamati a rispon- (DEF. GEN.) dere alla parola del Signore che invia ad an- FR. FRANCIS WILLIAM WALTER, OFM nunciare la buona novella del Regno» (PdV (DEF. GEN.) 25). Chi è stato chiamato, inoltre, ad esercita- FR. ROGER MARCHAL, OFM re il ministero sacerdotale deve ricordarsi (DEF. GEN.) sempre che tale ministero non può essere as- FR. ERNEST KAROL SIEKIERKA, OFM sunto come una promozione umana o una di- (DEF. GEN.) gnità personale che ci pone nelle nostre Fra- FR. PASKALIS BRUNO SYUKUR, OFM ternità sopra i nostri Frati laici oppure nella (DEF. GEN.) Chiesa sopra i fedeli laici. In profonda comu- FR. JULIO CÉSAR BUNADER, OFM nione con tutti, particolarmente con gli ultimi, (DEF. GEN.) e, in spirito di conversione ecclesiale, aperti a FR. VINCENT MDUDUZI ZUNGU, OFM una missione condivisa (cfr. PdV 25), per noi (DEF. GEN.) il sacerdozio è da viversi secondo quanto esi- FR. AIDAN MCGRATH, OFM ge la nostra identità di Frati Minori, come vie- (SEG. GEN.) ne indicata dalle nostre Costituzioni generali Prot. 101195 Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 378

378 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

2. Omelia in occasione dell’impressione del- aspetti importanti di questo evento prodigioso, le Stigmate di san Francesco partendo dal racconto che ci offre san Bona- ventura. Il Dottore Serafico inizia il racconto Santuario della Verna, 17.09.2010 dell’impressione delle Stigmate con queste pa- role: Francesco... aveva imparato a suddivi- Gal 6, 14-18; dere il tempo con grande accortezza: parte ne Lc 9, 23-26 spendeva nelle fatiche apostoliche per il suo prossimo, parte ne dedicava alla tranquillità e ANDARE CON DECISIONE alle estasi della contemplazione. E aggiunge: DIETRO A CRISTO perciò, dopo essersi impegnato, secondo l’esi- genza dei tempi e dei luoghi, a procacciare la Pochi giorni fa abbiamo celebrato la festa salvezza degli altri, lasciava l’agitazione del- dell’Esaltazione della santa Croce. Oggi, in le folle e cercava la solitudine (LegM XIII, 1). tutto il mondo francescano e particolarmente Francesco ci insegna che non si può essere in questa santa montagna della Verna, santifi- tutto per gli altri se non si è tutto per il Signo- cata dalla presenza del Signore in forma di se- re, e non si può essere tutto per il Signore se rafino e da quella di Francesco, lo Stigmatiz- uno non si incontra costantemente con se stes- zato della Verna, celebriamo il mistero della so. Il Poverello ci indica la necessità di avere Croce reso visibile nella carne del Poverello, nella propria esistenza un “progetto di vita eco- rendendosi visibile nel suo corpo quanto dice logico”, diremmo oggi, dove l’impegno a fa- l’Apostolo: d’ora innanzi nessuno mi procuri vore degli altri si accompagna al “vacare fastidi: difatti io porto le stigmate di Gesù nel Deo”, come direbbero gli antichi, dedicando mio corpo (Gal 6, 17). Paolo portava nel suo del tempo a Dio e del tempo a noi stessi. Fran- corpo le cicatrici dei tormenti sofferti a causa cesco, vero “mendicante di senso”, cercatore di Cristo (cfr. 2Cor 6, 4-5; 11, 23ss), Francesco permanente dell’uomo è colui che incessante- porta nelle mani, nei piedi e nel costato i segni mente ricerca Dio e il suo volere, come fa no- della Passione di Cristo. tare anche san Bonaventura. È per questo, in- Le biografie del Santo ci raccontano come fatti, che ama la solitudine. avvenne il prodigio del tutto singolare delle L’uomo è certamente un “essere sociale”, Stigmate. In prossimità della festa dell’Esalta- creato “per la relazione”, ma l’esperienza mo- zione della santa Croce, il serafico Padre salì stra che soltanto chi sa vivere solo sa anche vi- su questa montagna, due anni prima della sua vere pienamente le relazioni. Solo chi non te- morte, per iniziare la quaresima che solitamen- me di scendere nella propria interiorità sa an- te praticava in onore dell’Arcangelo san Mi- che affrontare l’incontro con l’alterità, con Dio chele. Desiderando ardentemente conoscere il e con gli altri. Invece, l’incapacità di interio- volere di Dio, per configurarsi in tutto a Cristo, rizzazione, di abitare la propria vita interiore, aprì per tre volte il libro dei Vangeli nel nome diviene anche incapacità di creare e vivere re- della santa Trinità e, imbattendosi sempre nel lazioni solide, profonde e durature con Dio e racconto della Passione del Signore Gesù, pre- con gli altri. Certo, non ogni solitudine è posi- gava insistentemente di sentire nel suo corpo i tiva. Vi sono forme di fuga dagli altri che so- dolori del Crocifisso. Ebbe, allora, una visione no patologiche, come l’isolamento e la paura che provocò in lui una grande gioia e un pro- dell’alterità. Ma tra queste patologie e l’attivi- fondo dolore allo stesso tempo. Il Signore, sot- smo smodato, la solitudine è equilibrio e ar- to forma di un serafino crocifisso, gli fece co- monia, forza e saldezza. Chi assume la solitu- noscere che stava per essere trasformato nel- dine, come fece Francesco, ha il coraggio di l’immagine del Cristo crocifisso. Terminata la guardare in faccia se stesso, di riconoscere e visione apparvero nella carne di questo amico accettare come proprio compito quello di di- di Cristo i segni della Passione del Signore: i venire se stesso. D’altra parte se uno, come segni dei chiodi nelle sue mani e i suoi piedi, e Francesco, è teso alla ricerca del volere di Dio una ferita nel suo costato (cfr. LegM XIII, 1ss). (cfr. LegM XIII, 1), non può farlo rifugiando- In questa memoria liturgica delle Stigmate si nel “branco”, nell’anonimato della folla, e di san Francesco tentiamo di cogliere alcuni neppure nella deriva solipsistica della chiusu- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 379

EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 379

ra in sé. Forse la solitudine è uno dei più gran- Guardando a colui che è stato trafitto (Gv 19, di segni dell’amore: verso noi stessi, verso 37), capiamo che la croce è il sigillo di appar- Dio, verso gli altri. tenenza a Dio in Gesù (cfr. Ap 7, 2ss; Ez 9, 4). La solitudine è spazio di unificazione del Portare la croce ogni giorno è farsi carico del proprio cuore e di comunione con Dio e con nostro male, è morire quotidianamente per Cri- gli altri. La solitudine, quando ci porta a in- sto, vivendo per lui, fino a poter dire: sono sta- contrarci con noi stessi, allora è purificazione to crocifisso con Cristo e non sono più io che delle relazioni, che nella continua frequenta- vivo ma Cristo vive in me (Gal 2, 20). Prende- zione della gente rischiano di diventare insi- re la croce significa sentirsi concrocifisso con gnificanti; per noi cristiani, è anche luogo di Cristo, essere partecipe della Passione del Si- comunione con il Signore. Commentando Gio- gnore Gesù, sentire che apparteniamo a Lui e vanni 5, 13, dove si dice che l’uomo guarito non più a noi stessi. Dice Benedetto XVI: per non sapeva chi fosse colui che lo aveva guari- portare a pieno compimento l’opera della sal- to, poiché Gesù era scomparso tra la folla, san- vezza, il Redentore continua ad associare a sé t’Agostino scrive: è difficile vedere Cristo in e alla sua missione uomini e donne disposti a mezzo alla folla; ci è necessaria la solitudine. prendere la croce e a seguirlo. Come per Cri- Nella solitudine, infatti, se l’anima è attenta, sto, così pure per i cristiani portare la croce Dio si lascia vedere. La folla è chiassosa, per non è dunque facoltativo, ma è una missione vedere Dio ti è necessario il silenzio. Del resto, da abbracciare per amore. Nel nostro mondo la solitudine è il crogiuolo dell’amore: le gran- attuale, dove sembrano dominare le forze che di realizzazioni umane e spirituali non posso- dividono e distruggono, il Cristo non cessa di no non attraversare la solitudine. Certo, il cri- proporre a tutti il suo chiaro invito: chi vuol stiano, come Gesù, deve riempire la solitudine essere mio discepolo, rinneghi il proprio egoi- con la preghiera, con la lotta spirituale, con il smo e porti con me la croce. Invochiamo l’in- discernimento della volontà di Dio, con la ri- tercessione dello Stigmatizzato della Verna, af- cerca del suo volto. Francesco in tutto questo finché il Signore stesso ci conceda di andare si presenta a noi come un vero maestro, essen- con decisione dietro di Lui, per conformarci do stato un vero discepolo di Cristo. alla Passione del Cristo e così condividere la Infatti il Cristo, in cui diciamo di credere e sua risurrezione. che diciamo di amare, lo troviamo in costante ricerca di luoghi solitari per pregare, per vive- FR. JOSÉ RODRÍGUEZ CARBALLO, OFM re l’intimità con l’Abba e per discernere la sua Ministro generale volontà. Colui che sulla croce ha vissuto la pie- na intimità con Dio, conoscendo l’abbandono di Dio, ricorda al cristiano che la solitudine è 3. Omelia nella Solennità di san Francesco un mistero di comunione. Ci insegna, inoltre, d’Assisi che la solitudine massima vissuta sulla croce è un mistero d’amore, la manifestazione più Assisi, Basilica di santa Maria degli Angeli, grande dell’amore del Padre per noi: Dio ha 04.10.2010 tanto amato il mondo da dare il suo Figlio uni- genito (Gv 3, 16); la più alta espressione del- IL CUORE DI FRANCESCO l’amore di Gesù per noi: ci ha amati e ha dato TOTALMENTE APERTO se stesso per noi (Ef 5, 2). ALLA PAROLA Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinne- ghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno Carissimi fratelli e sorelle, e mi segua (Lc 9, 23), abbiamo ascoltato nel il Signore vi dia pace! Vangelo di oggi. Troviamo in queste parole un compendio della vita cristiana, lo specchio del- Benvenuti anche quest’anno nei pressi del la Parola, a cui il discepolo deve conformare il luogo in cui san Francesco chiamò la morte so- proprio volto (Gc 1, 22-25). In quanto cristia- rella; in cui, deposto nudo sulla nuda terra, è en- ni, la nostra vita deve portare impressi i linea- trato nell’abbraccio di quel Signore che nella menti di Gesù, il Figlio crocifisso per amore. sua vita aveva seguito, a cui si era conformato, Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 380

380 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

del quale aveva assunto l’immagine come alter tissimo Iddio si inchina davanti alla sua Christus; in cui Francesco ha ricevuto molte piccola creatura: «Chi sei tu, Altissimo grazie dal Signore e dalla Madre sua poverella; Signore Iddio, e chi sono io tuo vilissi- in cui è iniziata la grande avventura francesca- mo vermiciattolo?». È proprio questa na; in cui migliaia e migliaia di persone entrano sconfinata ammirazione che preserva il nella minuscola chiesa della Porziuncola per cuore di san Francesco da ogni tentazio- implorare il dono dell’indulgenza, ottenuta da ne di sentirsi sapiente e dotto, ma piut- san Francesco che appassionatamente si rivol- tosto lo conserva nella profonda umiltà e geva ai fedeli del tempo, dicendo loro: «Voglio nell’intima gioia. mandarvi tutti in Paradiso!». A ciascuno di voi – Ma non è solo relazionale, è anche co- rivolgo il mio più affettuoso benvenuto! munionale: Francesco sa bene che quan- 1. «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo do il Signore gli parla e lui risponde, c’è e della terra, perché hai nascosto queste cose ai una comunione che si va costruendo, sa sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli» bene che la Parola ascoltata e, ancor più, (Mt 11, 25). mangiata, lo edifica come uomo di Dio. Com’è bello che la Liturgia della madre Sa bene che per la legge dell’amore, na- Chiesa ha voluto inserire la Festa di san Fran- sce la conformazione tra il Signore che cesco in questo inno di gioia pronunciato da parla e lui che ascolta, tra l’amante e Gesù e che ha visto il Poverello d’Assisi tra l’amato. È proprio questa intima comu- questi piccoli ai quali il Padre ha rivelato i mi- nione il grande segreto di Francesco che steri del Regno! egli, come lascia scritto nell’ultima Am- Com’è bello risentire questo inno di gioia monizione (cfr. Am XXVIII), vuole con- che prorompe dal cuore di Cristo e che investe servare nel profondo della sua persona. san Francesco! Sarà il sigillo delle Stimmate a rendere Certamente Francesco costituisce per Gesù palese a tutti questa conformazione al- una grande gioia, egli è proprio tra quei picco- l’amato Crocifisso. Così i segni della li ai quali il Padre ha rivelato i segreti nascosti Passione impressi nella carne di France- che né i sapienti di questo mondo, né i dotti sco esprimono ad un tempo il massimo hanno potuto penetrare. frutto di questa comunione di vita e l’in- 2. Ma chiediamoci: perché il Padre ha na- tenzione di Dio stesso di voler mostrare scosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le ha ri- visibilmente a tutti il suo piccolo-gran- velate ai piccoli? Perché le ha rivelate al picco- de Francesco. lo Francesco, a questo Poverello che dopo 800 – Un altro tratto caratteristico della rela- anni continuiamo a seguire e ad ammirare con zione con la Parola è quello che potrem- rinnovato stupore, a Lui, simplex et idiota (sem- mo chiamare contingente: la Parola par- plice ed ignorante), come amava autodefinirsi? la ora, parla qui. Non nel passato, non in La risposta la troviamo se ci mettiamo da- altre geografie, ma precisamente in que- vanti alla vita di san Francesco, se guardiamo sto momento, esattamente nel luogo in con attenzione il suo rapporto col Signore e, in cui mi trovo. Francesco fu un ascoltato- particolare, il suo rapporto col Signore che gli re formidabile in questo senso. Era at- parlava. Qual è il rapporto del Poverello d’As- tentissimo a mettere in pratica subito la sisi con la Parola di Dio? Parola, là dove si trovava. Nell’ottica – Il suo è anzitutto un rapporto radical- dell’amore, Francesco non avrebbe mai mente relazionale: io-tu, sine glossa, sopportato di mancare di rispetto al Si- senza altre interferenze. Il cuore di Fran- gnore, facendolo attendere, lasciando ca- cesco è totalmente spalancato al Signore dere anche solo una sillaba pronunciata che gli parla. Ha la piena consapevolez- da lui o dando interpretazioni che rallen- za che nella Parola è Dio stesso che gli si tassero la pronta esecuzione. Insieme al fa vicino. Da ciò nasce un dialogo pro- Salmista Francesco ha potuto pronun- fondo, continuo, costruttivo. Un dialogo ciare: «io pongo sempre davanti a me il che fa scaturire dal cuore di Francesco Signore, sta alla mia destra, non potrò un immenso stupore, vedendo che l’Al- vacillare» (Sal 15). Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 381

EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 381

– Ecco, per Francesco la Parola non è da dere la nostra vita piena di Dio, della sua Pa- accogliere in modo intellettuale, per sa- rola e della sua stessa vita! pere sola verba (soltanto parole) – come Questo invito di san Francesco riveste oggi afferma nell’Ammonizione VII – ma in per noi un significato del tutto particolare. modo esistenziale, riconoscendola come L’osservare con tutto il cuore rappresenta un fondamento della propria esistenza. Ec- grande impegno, dal momento che ci troviamo co come il piccolo Francesco ha potuto a vivere nella fretta, nel tumulto di messaggi conoscere i misteri divini, nella sua contraddittori offerti con le più sofisticate se- umiltà, nella sua piccolezza e semplicità. duzioni. La distrazione permanente rende dif- Ecco come ha potuto avere in dono la ficoltosa la custodia della Parola e la superfi- comprensione delle Scritture: «aveva in cialità della vita nella quale siamo immersi ten- sé – afferma san Bonaventura (LegM XI, de a rubarla, a farne scivolare via il messaggio 2) – il loro autore, in quanto era ripieno e la forza profetica. dell’unzione dello Spirito Santo». La cura più salutare per non perdere la Pa- 3. «Quanto a me non ci sia altro vanto che rola accolta è di stare con essa. Questo stare, nella croce del Signore nostro Gesù Cristo» nel corso della tradizione cristiana, ha assunto (Gal 6, 14). vari nomi e varie forme: lettura orante, medi- L’altro grande libro studiato con amore da tazione, studio, ruminazione, preghiera, con- san Francesco è la Croce di Cristo, il Figlio di templazione, lectio divina, ecc. Dio Crocifisso. Già nel tugurio di Rivotorto, Facciamo nostro questo impegno, quello di quando ancora i Frati erano pochi e non c’era- «frequentare la Parola, avvicinarci ad essa, gi- no i libri, Francesco «sfogliava e risfogliava, rarle intorno e corteggiarla, fare per lei silenzio e di giorno e di notte, il libro della croce». ascoltarla, familiarizzare con essa, guardare co- Dall’inizio alla fine della sua vita, dall’in- me un tesoro nello scrigno della memoria questa contro col Crocifisso di San Damiano all’im- Parola che in qualche momento ha fatto ardere il pressione delle Stimmate sulla Verna, il Cro- nostro cuore, lasciarci sorprendere da essa, ci cifisso sta davanti agli occhi di Francesco co- permetterà, come Francesco, di muoverci al rit- me l’Amore di Dio che si è lasciato inchioda- mo di Dio; la nostra vita ritroverà, allora, la gio- re sulla croce per la nostra salvezza. È questo vinezza» (J. R. CARBALLO, Mendicanti di senso, amore che Francesco vuole accogliere, con- guidati dalla Parola, Pentecoste 2008, 20). formandosi ad esso, divenendone simile. L’ac- Giovanni Paolo II negli anni scorsi ci ha coglienza del Crocifisso è stata tale da diveni- esortati così: «È necessario che non vi stan- re con-crocifisso! chiate di sostare in meditazione sulla Sacra Ancora, la croce è stata per Francesco la Scrittura e, soprattutto, sui santi Vangeli, per- chiave per comprendere le Scritture, per capi- ché si imprimano in voi i tratti del Verbo In- re appieno la Parola di Dio. È stata precisa- carnato» (GIOVANNI PAOLO II, Omelia in occa- mente questa chiave, la Passione di Dio per le sione della V Giornata della Vita consacrata, sue creature, a rendere il piccolo Francesco un 2 febbraio 201, 3). grande sapiente, una vera «esegesi della Paro- 5. «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo la di Dio» (cfr. BENEDETTO XVI, Discorso in e della terra, perché hai nascosto queste cose ai occasione della XII Giornata della Vita con- sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli» sacrata, 2 febbraio 2008). (Mt 11, 25). 4. Cari fratelli e sorelle, come non acco- Entriamo anche noi in questa benedizione gliere questo messaggio così pieno di vita, di con la quale Gesù esalta la sapienza del Padre significato, il messaggio che ci lascia il picco- per le sue rivelazioni ai piccoli e agli umili! lo ed umile Francesco? Egli è qui con noi per Entriamo anche noi nella schiera degli umi- il mistero della comunione dei Santi e a cia- li e dei poveri in spirito per poter ricevere la scuno di noi oggi ripete: «inclinate l’orecchio sapienza donata dal Padre, per poter rallegrare del vostro cuore e obbedite alla voce del Figlio il cuore di Cristo! di Dio. Osservate con tutto il cuore i suoi pre- cetti e adempite perfettamente i suoi consigli» FR. JOSÉ RODRÍGUEZ CARBALLO, OFM (LOrd 6). Che meravigliosi consigli per ren- Ministro generale Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 382

382 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

4. Omelia per i 50 anni della Parrocchia san che il Signore ha fatto per noi lungo la nostra Francesco in Jesi della Provincia Picena strada, lungo la strada della vostra Parrocchia, san Giacomo della Marca per rendergli gloria, come quell’unico lebbro- so – su dieci – che “tornò indietro lodando Dio Jesi, 09.10.2010 a gran voce”. I Frati Minori arrivarono in questa contrada Cari fratelli e sorelle in san Francesco, sin dal secolo XV, in seguito ad una predica- il Signore vi dia pace! zione di san Giacomo della Marca. Ricostituita la presenza francescana verso la fine del seco- Sono lieto di poter celebrare con voi questa lo XIX, in seguito alle soppressioni, i nostri Eucaristia e rivolgere insieme al Signore confratelli ricevettero la cura della nuova Par- l’azione di grazie per gli innumerevoli doni rocchia di san Francesco d’Assisi solo nel 1960. che ha concesso a questa comunità parroc- La sede fu la Chiesa conventuale e la Fraterni- chiale durante i suoi 50 anni vita. La mia pre- tà era già costituita anche da Frati professori e senza, questa sera, vuol significare anche la co- giovani Frati studenti di Teologia nello studio munione e la solidarietà della nostra Fraterni- teologico della Provincia. La comunità parroc- tà universale a questa Fraternità locale, per il chiale ebbe, dunque, sin dagli inizi la ricchezza servizio che sta rendendo alla vostra comunità di poter disporre del contributo di vari Frati Mi- parrocchiale, con dedizione e fedeltà al man- nori ben preparati e disponibili. dato ricevuto. Vorrei ora invitarvi a sfogliare mentalmen- Per noi Frati Minori, il ministero pastorale te l’album della vostra famiglia parrocchiale e nelle Parrocchie esprime la nostra disponibilità rivedere con occhio lieto e cuore riconoscente a venire incontro ai bisogni delle Chiese locali, le immagini dei nuovi nati, del battezzati, dei come ci ha insegnato il Padre san Francesco con bambini della prima comunione, dei cresima- le parole: «siamo stati mandati in aiuto del cle- ti, dei matrimoni in questa Chiesa, e anche dei ro per la salvezza delle anime» (2Cel 146). momenti di solidarietà e di speranza cristiana Nello stesso tempo, per noi non si tratta tan- in occasione dei funerali. E poi ancora le im- to di un compito di amministrazione o di sola magini dei gruppi parrocchiali, dai bambini ai sacramentalizzazione, ma in primo luogo di un giovani e agli adulti, della Fraternità dell’Or- impegno di evangelizzazione, di annuncio an- dine Francescano Secolare, delle tante persone che nuovo del Signore risorto e della sua Pa- che hanno dato la loro disponibilità per i ser- rola, e di formazione cristiana fino alla matu- vizi discreti ma importanti nella Segreteria del- rità della statura in Cristo Gesù. la Parrocchia, nella cura della Chiesa, nel- Tale “ministero”, che è ben più di un com- l’animazione delle liturgie e in altri servizi. pito o di una attività, vogliamo viverlo secon- Ma soprattutto, permettetemi di ricordare i do il nostro carisma francescano, ossia all’in- confratelli Parroci che hanno accompagnato terno dell’essere seguaci di Gesù e figli di le vostre famiglie: Fr. Ugolino Dottori, il pri- Francesco, in Fraternità e in Minorità. mo Parroco che diede il tono francescano ma La Fraternità francescana, e i Parroci in par- che scomparve prematuramente; Fr. Giancar- ticolare, che hanno condiviso per mezzo seco- lo Mandolini, che guidò lo sviluppo della Par- lo con voi la gioia della loro fede e vi hanno rocchia; Fr. Sanzio Giovannelli, che migliorò trasmesso il grande dono del Vangelo, fatto la struttura e la sua funzionalità; Fr. Alberto persona in Gesù Salvatore, hanno sicuramente Mario Teloni, pastore sensibile e grande ani- svolto il loro ministero con quello stile france- matore; Fr. Libero Cruciani, biblista di for- scano che li fa sentire fratelli di tutti. mazione, operaio indefesso nella piccola vi- La ricorrenza del 50° anniversario è sempre gna del Signore; Fr. Aldo Marinelli, innamo- l’occasione per fare memoria grata e ricono- rato di san Francesco il cui spirito volle dif- scente delle persone e degli avvenimenti che fondere nella comunità parrocchiale; e final- hanno segnato la vita della Parrocchia. mente l’attuale vostro parroco, Fr. Bruno Fio- E il brano del Vangelo di Luca (17, 11-19) retti, già missionario in Argentina, e che cer- che è stato proclamato invita tutti noi a torna- tamente ha iniettato il medesimo spirito mis- re indietro con la memoria del cuore a tutto ciò sionario nel cuore di ciascuno di voi. Per tut- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 383

EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 383

ti costoro, un’azione di grazie sincero e pro- nei luoghi istituzionali, tra le varie categorie so- fondo al Signore. ciali. In altre parole, la Parrocchia di san Fran- Tale memoria del passato della vostra co- cesco in Jesi deve diventare una Parrocchia mis- munità parrocchiale costituisce la vostra ere- sionaria. L’intera comunità deve essere anima- dità. Voi tutti siete eredi di una vita che si è svi- ta dal desiderio che tutti gli abitanti del territo- luppata, di un cammino di fede e di solidarie- rio parrocchiale conoscano il Cristo e facciano tà che comunque ha interessato le vostre per- esperienza del Suo Amore. Ciascuno di voi, qui sone e che siete chiamati non solo a custodire, presente, deve sentirsi chiamato e inviato agli ma soprattutto a trasmettere alle nuove gene- altri per condividere la ricchezza della propria razioni e a sviluppare. fede, l’impegno per la riconciliazione e la pace, La gioia che anima le vostre celebrazioni l’accoglienza degli stranieri, la preoccupazione del 50° anniversario della fondazione della per l’onestà, la giustizia e la verità. Parrocchia, facendo “memoria grata del pas- Guardate al futuro con speranza, con pas- sato”, deve aprirvi a guardare “con fiducia al sione rinnovata per la vita che il Signore vi do- futuro”, come ci ha insegnato Papa Giovanni na, con nuovo slancio, impegno e correspon- Paolo II all’inizio del terzo millennio (NMI 1). sabilità. Dovete far tesoro delle grazie ricevute, dei Soprattutto, che possiate diventare una co- Pastori che il Signore vi ha dato, dell’espe- munità cristiana con il cuore di san Francesco, rienza e del cammino della comunità cristiana dove regna la presenza di Gesù vicino, picco- e francescana, e tradurre tutto ciò in nuovo im- lo, povero e crocifisso per noi; dove circola il pegno e coinvolgimento di ciascuno, in nuovi desiderio di servire i più poveri; dove traspare cammini di fede e di evangelizzazione, in nuo- la gioia di essere credenti e insieme comunità ve linee pastorali e operative. e famiglia del Signore; dove la semplicità e la Già nel passato, c’è stata certamente una fraternità costituiscono il clima vitale per ogni evoluzione nella prospettiva pastorale, che – nuova vita che nasce. penso – almeno è passata da una cosiddetta Tutto ciò, ve lo ripropongo con l’augurio “cura dei fedeli” nei primi anni sessanta, ad evangelico e francescano di Pace e Bene a cia- una corresponsabilità dei laici, dando così scuno di voi. l’immagine di una chiesa-famiglia, in cui cia- scuno ha un ruolo importante di responsabili- FR. JOSÉ RODRÍGUEZ CARBALLO OFM tà per il bene di tutti. Ministro generale Oggi le sfide sono altre e importanti. Ne ri- cordo alcune, che credo siano presenti anche nel vostro contesto locale: la globalizzazione 5. Intervento del Ministro generale OFM soprattutto informatica che diffonde valori nel Sinodo dei Vescovi per il Medio sempre più “liquidi”, l’allontanamento di tan- Oriente nel corso della IV Congregazione ti battezzati dalla pratica comunitaria e sacra- generale del 12 ottobre 2010 mentale, la fragilità delle nuove generazioni. Di fronte a questi e altri fenomeni, vi sono pe- COMUNIONE E TESTIMONIANZA: rò anche coloro che desiderano ritornare alla IL DIALOGO NON HA ALTERNATIVE comunità di fede, e altri che si fanno cercatori di senso della loro vita, questuanti di punti di Santità, Eminenze, Beatitudini, Eccellenze, riferimento alti e sicuri. Fratelli e Sorelle! La vostra comunità non può non considera- Nel mio intervento farò riferimento al tema re con grande serietà queste e altre sfide. Oggi centrale del Sinodo: Comunione e testimo- più di ieri c’è bisogno di voi laici nel popolo di nianza e a diversi numeri dell’Instumentum Dio. C’è bisogno di riprendere la trasmissione Laboris del Sinodo. della fede nelle famiglie. C’è bisogno di trova- re un linguaggio comprensibile alle nuove ge- “Sorge da Occidente e giunge fino ad nerazioni per dire la Parola di Gesù. C’è biso- Oriente”1, così si esprime un antico Ufficio li- gno di rifare il primo annuncio della buona no- turgico scritto in italiano e greco in onore di tizia del Vangelo nei vostri ambienti di lavoro, san Francesco d’Assisi. Il mondo cristiano ed Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 384

384 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

il mondo Islamico erano fortemente contrap- ni Paolo II); questa è la vocazione della Chie- posti. Nel contesto della crociata, san France- sa, particolarmente nella terra irrigata con il sco parte per l’Oriente. Non va contro nessuno sangue del Redentore. Il dialogo, fatto incon- (espressione che veniva utilizzata per captare tro, non ha alternative nelle relazioni con le al- volontari per le crociate), ma in mezzo a, inter, tre comunità cristiane: il dialogo ecumenico3, come lui stesso dice nella Regola (Regola non che si fonda sull’ascolto e sul rispetto recipro- bollata 16, 5). Non parte con le armi, non è co; nelle relazioni con il Giudaismo e l’Islam: mosso dal desiderio di conquista, ma dalla fer- il dialogo interreligioso4, che si realizza con il ma volontà di incontrarsi con l’altro, il diver- riconoscimento dei beni spirituali e morali che so e, in quel contesto, con il nemico. Prima esistono in tali religioni (cfr. NA 2), dialogo dell’incontro con il sultano, Malik al Kamil, il che, secondo la metodologia proposta da san Poverello tenta di persuadere i Cristiani a non Francesco nella sua Regola, prevede la con- dare battaglia, predicendo la sconfitta. Nessu- fessione della propria fede, senza sincretismi no lo ascolta. Francesco allora esce dall’ac- né relativismi, con molta umiltà e senza pro- campamento crociato e si dirige a Damietta, muovere dispute, confessando con la vita in dove avviene l’incontro nel 1218. È l’incontro ogni momento la fede cristiana e, quando pia- tra due credenti. Le barriere cadono e con que- ce al Signore, anche con la parola (cfr. Regola ste anche i pregiudizi. E al loro posto si getta non bollata 16, 6-7). Il dialogo, infine, non ha il ponte del dialogo e del rispetto. Ciò che non alternative in relazione con tutto il processo di fu conseguito con le armi, viene ottenuto con pace della regione. In questo caso i Cristiani, la testimonianza umile del cristiano Francesco, situandosi super partes5, sono chiamati a cer- come lui stesso si presenta. care sempre il rispetto della giustizia e dei di- Da allora noi “frati della corda”, così i Fran- ritti di tutti, particolarmente delle minoranze. cescani vengono chiamati nel Medio Oriente, Non possiamo essere ignorati in questo pro- siamo rimasti in quella terra, in modo ininter- cesso, sebbene siamo una minoranza, né pos- rotto, per un disegno della Provvidenza e per siamo tacere anche quando abbiamo l’impres- volontà della Sede Apostolica, non senza per- sione che nessuno ci ascolti. secuzioni, come lo stesso Signore preannunciò Di fronte al triste spettacolo (cfr. Lc 23, 48) e come lo dimostrano i tanti martiri lungo i se- dei conflitti che avvengono in Terra Santa, coli, costruendo ponti di incontro, abbattendo spesso si preferisce una lettura “laica” che par- i muri del pregiudizio e del fondamentalismo. la del diritto dei popoli di quella terra, dell’au- Ciò avviene con i fratelli delle altre confessio- todeterminazione della democrazia..., evitan- ni Cristiane, condividendo lo stesso tetto e gli do in questo modo una lettura più profonda dei stessi luoghi di culto, al Santo Sepolcro e in conflitti. Se è certo che non ci sarà pace tra le Betlemme. Lo facciamo con i seguaci del- nazioni senza pace tra le religioni e non si avrà l’Islam, particolarmente nelle nostre scuole, in pace tra le regioni senza dialogo tra le religio- molte delle quali la maggioranza degli alunni ni, i cristiani, particolarmente in Terra Santa, sono musulmani, e in numerose opere sociali, sono chiamati a mostrare al mondo che le reli- dove accogliamo tutti, senza distinzione di cre- gioni vissute nell’autenticità sono al servizio do. In entrambi i casi è il “dialogo della vita”, della comprensione tra i diversi e al servizio non sempre facile ma nel lungo termine sem- della pace. In questo significato la riconcilia- pre il più fruttuoso. Lo facciamo con gli Ebrei, zione nella regione del Medio Oriente passa specialmente attraverso lo studio della Sacra necessariamente attraverso l’incontro tra le re- Scrittura nella Facoltà di Scienze Bibliche e ligioni e per noi Cristiani, in primo luogo, at- Archeologia di Gerusalemme2. È il dialogo bi- traverso l’incontro/dialogo tra le varie confes- blico e teologico, così importante in quella re- sioni cristiane, mentre tra i Cattolici si realiz- gione e particolarmente in Gerusalemme. Allo za con una vera e profonda comunione che va- stesso tempo custodiamo i luoghi santi a nome da oltre le differenze culturali e rituali delle di- della Chiesa Cattolica e curiamo le “pietre vi- stinte Chiese. Tali differenze, lungi dall’essere ve” dei fedeli a noi affidati. un attentato contro l’unità, sono una manife- Questa è la vocazione dei figli del Poverel- stazione della bellezza della Chiesa cattolica lo, uno dei carismi del nostro Ordine (Giovan- che vive la piena comunione di fede, rispet- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 385

EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 385

tando la pluralità delle espressioni. Contro ranno per ricostituire l’unità perduta di tutti i l’idea ampiamente diffusa che le religioni so- discepoli del Signore Gesù: senza comunione no alla base di tanti conflitti, particolarmente non c’è testimonianza (Benedetto XVI). noi Cristiani, seguendo fedelmente gli orienta- Un’ultima considerazione. Da quanto posso menti che ci ha dato il Concilio Vaticano II, ri- conoscere del Medio Oriente, sono convinto guardo al dialogo con le altre religioni, siamo che sia urgente aiutare i cristiani a rafforzare chiamati a mostrare che la vera esperienza re- la loro identità di discepoli e missionari, e, ligiosa forgia dei cuori riconciliati e riconci- quindi, che sia necessaria una nuova evange- liatori. Dal mio punto di vista sono convinto lizzazione per mettere il Vangelo al centro del- che la metodologia mostrata da san Francesco la vita di quanti credono in Cristo. sia pienamente attuale6. In questo contesto faccio quattro proposte: Se questo è valido per tutto il Medio Orien- * Si elabori un catechismo unico per tutti i te, lo è in particolare per la Terra Santa e per cattolici di Medio Oriente. Gerusalemme. Questa, da città conflittuale per * Si prendano iniziative concrete per una eccellenza, deve giungere ad essere la “città formazione adeguata alle esigenze della dell’alleanza” tra i popoli e le religioni, il cuo- nuova evangelizzazione e della situazio- re del dialogo interreligioso, e non solo per es- ne particolare del Medio Oriente, di tut- sere un microcosmo dell’universo o per la sua ti gli agenti di pastorale: sacerdoti, reli- situazione geografica in Asia di “crocevia” del giosi e laici. Mediterraneo, dell’Africa e dell’Occidente, ma * In continuità con l’anno paolino, si cele- anche come “l’ombelico” teologico del mondo bri un anno giovanneo in tutte le Chiese per il suo grande significato per il Giudaismo, di Medio Oriente, possibilmente con i il Cristianesimo e l’Islam. Questo che sembra fratelli delle Chiese non cattoliche. un sogno potrà diventare una bella e messiani- * Si potenzino gli studi biblici, special- ca realtà se ricordiamo che la vocazione che la mente attraverso i tre Istituti Biblici già Città Santa ha nella Bibbia è quella di essere presenti a Gerusalemme: la Facoltà di madre di tutti i popoli, non l’amante di un so- Scienze Bibliche e di Archeologia dei lo popolo7. In ogni caso il dialogo, senza ri- Francescani, l’École Biblique dei Do- nunciare alla propria identità, aiuterà ad am- menicani e l’Istituto Biblico dei Gesuiti. pliare il proprio orizzonte fino al punto di com- Mi auguro, concludendo, che, davanti alla prendere l’orizzonte dell’altro. costante diminuzione dei Cristiani in Terra “Pace e giustizia si abbracceranno”, procla- Santa, questo Sinodo proclami una parola di ma il Salmo 85. La riconciliazione sarà possi- conforto per le comunità cristiane e soprattut- bile solo se ciascuno dei pretendenti perdona to cattoliche di quelle terre, così che non si ed abbandona la pretesa di essere l’unico pre- sentano soli grazie alla solidarietà a favore tendente. Questo è il prezzo da pagare per la della Chiesa madre di Gerusalemme. Inoltre, Pace. “Tra me e te non ci siano dispute”, leg- il Sinodo sia un’occasione propizia per poten- giamo nella Sacra Scrittura. Perché i figli di ziare con forza il dialogo ecumenico ed inter- Abramo dimenticano l’abilità dei loro padri? religioso. La pace e la vita promesse a Gerusalemme Dal Sinodo, infine, salga un’intensa e fidu- bussano alla porta dei giudei, Cristiani e Mu- ciosa preghiera per la pace in Medio Oriente sulmani. È il momento d’accogliere il Dio del- ed in Gerusalemme, e un invito pressante a la Pace (Adonai Shalom). quanti hanno nelle loro mani il destino dei po- “Beati i costruttori di Pace” (Mt 5, 9). Per i poli del Medio Oriente e, in particolare della Cristiani, particolarmente per quelli che vivo- Terra Santa, perché ascoltino il grido di tanti no in Terra Santa e più concretamente a Geru- uomini e donne di buona volontà che chiedo- salemme, è il momento di lavorare instanca- no pace e rispetto della giustizia. bilmente per la pace, di essere ponti tra il mon- do ebraico ed il mondo musulmano. Ma questa FR. JOSÉ RODRÍGUEZ CARBALLO,OFM vocazione, di per sé molto difficile, sarà pos- Ministro generale sibile solo se i Cristiani sapranno mantenere la propria identità, e nella misura in cui lavore- [Cfr. L’Osservatore Romano, 15 ottobre 2010, p. 7] Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 386

386 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

Note 1502, per sfuggire all’assedio della sua città da parte di Cesare Borgia, Suor Battista si rifugiò 1 Ricco Sposo della Povertà. Ufficio liturgico italo ad Atri, facendo poi ritorno a Camerino agli greco per Francesco d’Assisi. Edizione critica, tra- inizi del 1504. Dopo aver fondato i Monasteri duzione e commento, a cura di Anna Gaspari. Edi- delle Clarisse a Fermo (1505-1506) e a San Se- zioni Antonianum, Roma 1010, p. 57. 2 La Facoltà di Scienze Bibliche ed Archeologia ac- verino Marche (1521-1522), morì a Camerino coglie dagli anni ’70 studenti di Chiese Orientali, il 31 maggio 1524. non solo cattoliche, ma anche ortodosse. La Santa visse radicalmente l’ideale evan- 3 Instrumentum laboris cfr. ns. 76-84 gelico di Francesco e Chiara d’Assisi, ma fu 4 Instrumentum laboris cfr. ns. 85-99. segnata fortemente anche dalla nuova sensibi- 5 Penso che in questo significato la Custodia di Terra Santa, essendo un’Entità internazionale dalle sue ori- lità culturale e spirituale che stava sorgendo gini fino ad oggi, può offrire un grande servizio di con il Rinascimento, dalle vicende tragiche ponte tra il popolo Palestinese ed il popolo Israeliano. della sua famiglia e della sua città, dalla trama 6 Il Santo padre, Benedetto XVI, durante il suo pel- complessa della vita dell’Ordine dei Frati Mi- legrinaggio in Terra Santa, il 13 maggio 2009, nel nori e delle Sorelle Povere di Santa Chiara. campo dei rifugiati di Aida, a Betlemme, ha ricor- Tutte queste cose plasmarono il suo spirito, ma dato la via della “non violenza”, seguita da san Francesco come la via per superare il terrorismo e il segreto della sua “trasfigurazione” fu l’inti- il fondamentalismo. Il Santo Padre parlava avendo ma esperienza del Crocifisso. alle spalle il muro che separa Betlemme da Geru- Tutto ebbe inizio nel lontano 1466 (o 1468), salemme. quando Fr. Domenico da Leonessa esortò i fe- 7 Il Santo Padre, Benedetto XVI, sempre nel pellegri- deli, nella predica del venerdì santo, a far me- naggio in Terra Santa, ha detto che Gerusalemme “è moria della Passione di Cristo. Tra i tanti che chiamata la madre di tutti gli uomini. Una madre può avere molti figli, che essa deve riunire e non dividere”. l’ascoltarono, una bambina di circa otto anni, Camilla da Varano, lo prese sul serio, fino ad aggrapparsi a Cristo povero e crocifisso con 6. La figura e l’opera della beata Battista tutta se stessa. Camilla da Varano Incamminata per la via di un commosso e appassionato ascolto della Parola della Croce, UNA GENUINA SPIRITUALITÀ attraverso il voto di versare ogni venerdì una FRANCESCANA lacrima in memoria della Passione, la Santa giunse alla partecipazione “fisica” e totale del La canonizzazione della Beata Camilla mistero di Cristo, quale relazione viva e fe- Battista da Varano, domenica 17 ottobre 2010, conda secondo la più genuina spiritualità fran- è un avvenimento ecclesiale che coinvolge cescana. Non una religiosità intimistica e fra- particolarmente la famiglia francescana. Esso gile, non una fede ridotta a pulsione emotiva e si colloca nell’anno che le clarisse, prossime a disincarnata, fu il suo addentrarsi nella con- celebrare dell’VIII centenario degli inizi di vi- templazione del mistero, ma la via sicura del ta di Santa Chiara in San Damiano (1212- Vangelo vissuto con passione e radicalità per 2012), hanno dedicato al tema della contem- restituire «amore per amore, sangue per san- plazione. gue, vita per vita». Nata a Camerino nel 1458 da Giulio Cesa- Scegliendo di professare la Regola di Chia- re da Varano, Camilla ricevette presso la corte ra d’Assisi, Camilla Battista fu radicale nella paterna una solida formazione umanistica, suf- via della povertà: «Questa serva di Dio comprò fragata da una spiccata intelligenza, da un ca- cara per sé e per gli altri la povertà e a lei sola rattere forte e tenace e dalla voglia di vivere e toccò pagarne il prezzo; di modo che costa a divertirsi. Dopo aver resistito per vari anni al- lei più cara la povertà, che non le ricchezze ai la chiamata del Signore, il 4 novembre 1481 ricchi, e più l’ha desiderata e cercata, che non fece il suo ingresso nel Monastero delle Sorel- cerchi il mondo li denari». le Povere di S. Chiara di Urbino, assumendo il Fu generosa nella donazione fraterna che nome di Battista. Il 14 gennaio 1484 diede vi- chiede la rinuncia al potere e all’individuali- ta ad un nuovo Monastero a Camerino, dove smo e chiama a un amore gratuito, evangelico, introdusse la Regola di Santa Chiara. Nel generoso, a una carità crocifissa, simile a quel- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 387

EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 387

la della perfetta letizia di Francesco:«O mio scriveva: «Dio, con somma e stabile provvi- clementissimo Iddio, ... quando sentirò di ave- denza, lascia che avvengano queste cose che re ottenuto la grazia di un perfetto amore, cioè non tocca a noi poveri uomini giudicare. Non di far bene a chi mi fa male, di dir bene e lo- per questo dobbiamo smettere di onorare tali dare chi so che dice male di me e a torto mi prelati, anzi dobbiamo frequentemente prega- biasima, allora soltanto, per questo segno in- re per loro [...] e l’orazione per loro tornerà a fallibile, Padre mio clementissimo, crederò di beneficio proprio». esserti vera figlia. Soltanto allora sarò confor- Divenuta madre spirituale e guida sapiente, me al tuo dilettissimo Figlio Gesù Cristo Cro- si fece modello di vita e canale della grazia, cifisso, che è l’unico bene dell’anima mia, con- come lei stessa racconta: «Occorre essere forme a Lui, o Padre, che essendo in croce ti “conca” prima che “canale”. Per vent’anni pregò per i suoi crocifissori». quasi, questa tua madre è stata “conca”, ha cer- Da vera contemplativa, visse con intensità cato cioè di custodire, di contenere la grazia in la ricerca di Dio, radicandosi nell’esperienza sé, poi, come “canale”, l’ha diffusa e scritta ad biblica. Pur dotata di una raffinata ed elevata altri». formazione culturale, il suo modo di leggere la La futura santa sta davanti a noi come Scrittura non assunse mai lo stile di un’arida esempio di eroica fedeltà e perseveranza nel erudizione. Alla luce della Parola comprese il bene, nella logica del dono totale di sé a Colui suo itinerario vocazionale e tutta la sua vita che per primo ci ama. Non ci fu compromesso servendosi del modello biblico: i grandi even- o umana fragilità che riuscì a distoglierla dal ti della storia della salvezza che stanno alla ba- proposito di vivere la sua totale appartenenza se della sua spiritualità furono per lei quasi lu- a Cristo e alla Chiesa: la sofferenza non la re- minose profezie di cui ammirava l’adempi- se ribelle, ma ancor più docile all’azione di mento. La liturgia fu il luogo privilegiato del- Dio. Commentando le grandi tentazioni vissu- l’ascolto della Parola alla quale attinse la luce te, avrebbe poi scritto con convinzione: «Bea- e la forza per compiere le sue scelte. «Tu, Si- ta quella creatura che per nessuna tentazione gnore, per grazia sei nato nell’anima mia e mi tralascia il bene incominciato!». hai mostrato la via e luce e lume della verità per arrivare a te, vero paradiso. Nelle tenebre FR. JOSÉ RODRÍGUEZ CARBALLO, OFM e oscurità del mondo tu mi hai dato la vista, Ministro generale dei Frati Minori l’udire e il parlare e il camminare – che vera- mente a tutte le cose spirituali io ero cieca, sor- [L’Osservatore Romano, 13 ottobre 2010, p. 6] da e muta – e mi hai risuscitata in te, vera vi- ta, che dai vita a ogni cosa che ha vita». Esperta della misteriosa fecondità apostoli- 7. Intervento alla Tavola Rotonda sulla co- ca della preghiera, svolse un ministero di au- munione tra i carismi antichi e nuovi tentica intercessione, accogliendo nel suo cuo- re le ansie dei contemporanei e ad essi resti- Assisi, Basilica di San Francesco, 23.10.2010 tuendo i doni di grazia ricevuti. Appassionata amante della Chiesa per la LA SFIDA DELLA COMUNIONE sua «renovatione», offrì preghiere e suppliche accorate a Dio. Una sua consorella attesta che Era l’anno 1209. Francesco d’Assisi arrivava suor Battista «ardeva talmente per il desiderio con un gruppo di frati ai piedi del Signor Papa di rinnovamento della Chiesa da non poter dor- Innocenzo III, perché questi approvasse la sua mire o mangiare né ascoltare chi le parlava, in “Forma Vitae”. La vita dell’Evangelo che già vi- modo che alle volte per questo si ammalava vevano con semplicità e allegria, e che deside- gravemente». Era il tempo in cui la Chiesa di ravano vedere confermata con l’autorità della Cristo manifestava un rilassamento di costu- Chiesa. Ottocento anni più tardi, nell’aprile del mi, situazione che nel 1517 aveva indotto Mar- 2009 (dal 15 al 18), i frati torneranno ad incon- tin Lutero al distacco dalla Chiesa romana. trarsi in Assisi e in Roma, per celebrare una nuo- Nell’opera La purità del cuore, scritta circa il va “Pentecoste francescana”, nel celebrare il se- 1521 su richiesta di un religioso, Suor Battista condo Capitolo Internazionale delle stuoie.1 In Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 388

388 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

quel luogo i frati di ogni lingua, razza e regione dere coscienza della nostra comunione in ciò (cfr. Gal 3, 28), giovani e anziani, ministri e ser- che è essenziale e il nostro rispetto in ciò che vi, senza barriere di obbedienze né di tradizioni, non lo è in ciascuna delle tradizioni di questa uniformati dallo stesso ideale evangelico e dal- grande famiglia. l’unico carisma e dagli stessi ideali, hanno cele- Non ci avrà parlato lo Spirito del Signore, brato la grazia delle origini. vero Ministro generale, a continuare e ad ap- profondire sempre più, nell’essere una presen- 1. Un incontro ad «ottocento anni» za del Vangelo nella Chiesa e nel mondo, per essere una parabola di comunione nella mino- Ciò che abbiamo vissuto l’anno passato in rità? Non è questo il punto centrale della Re- Assisi è stato un momento ecclesiale storico e gola? Non era questo ciò che era più vicino e un’occasione di grazia per tutta la famiglia caro al cuore di Francesco? francescana. Ci riuniva l’anniversario dell’ap- Le aspettative che si sono aperte con que- provazione della Regola (1209) e con questo sta esperienza di comunione non saranno solo il momento di fondazione dell’Ordine dei Fra- per i Frati Francescani delle diverse obbedien- ti Minori. Così come in quell’anno dell’appro- ze, le Clarisse o i Francescani secolari, bensì vazione, ha avuto per tutta la comunità cristia- per tutta la Chiesa ed il mondo, bisognoso del- na una concretizzazione del dono dello Spiri- la profezia della fraternità e della minorità. to Santo, come modo esplicito di seguire Cri- Sicuramente quello che abbiamo celebrato sto, questa occasione del 2009 desidera essere, ha avuto e avrà un’influenza anche nel futuro. non solo per noi che siamo stati sedotti dalla Quali risultati concreti possiamo rintraccia- forma di vita di vivere il Vangelo nello stile di re dopo la celebrazione di questi ottocento an- Francesco, ma anche per tutti i credenti, una ni di vita evangelica secondo la “forma vitae” grazia particolare che continua ad annunciare che abbiamo professato nella regola? a tutti la profezia della comunione. Forse non si hanno segni concreti, né nuo- Il Capitolo delle Stuoie del 2009 è stato vi risultati, bensì un nuovo spirito. un’opportunità per tornare ad incontrare una vi- Non dobbiamo cercare niente di nuovo, per- talità nuova del carisma che contiene il testo ché abbiamo tutto il necessario, abbiamo il Van- della Regola, il carisma di Francesco d’Assisi; gelo, la Regola, le mediazioni delle obbedienze e ma senza fermarci in lui, bensì per risalire al- le nostre tradizioni; ma possiamo continuare in- l’autore del carisma: lo Spirito. È Lui che chia- contrando un modo nuovo di viverle: in comu- ma alla sequela di Gesù in una forma determi- nione e rispetto, in complementarietà e diversità, nata. L’incontro voleva suscitare nei parteci- in interdipendenza e collaborazione stretta. panti un movimento dinamico: dei frati lì riuniti Il fatto stesso di essere vicini; Fratelli riu- per la Regola, dalla Regola al carisma di Fran- niti, il conoscersi, il celebrare insieme la fede cesco, e attraverso il carisma fatto carne attra- negli altari del francescanesimo, nello scam- verso gli ottocento anni nella vita dei frati mi- biarci esperienze, il fare festa per il dono del- nori alla sequela fedele di Gesù di Nazareth. la vocazione, ... tutto parla di un futuro nuovo Di fatto il programma dell’evento desidera- e di comunione. va fare questo stesso percorso, dopo averci ac- Una comunione che va convertendosi per colti in questo luogo santo dedicato a Santa noi in una sfida. Maria degli Angeli: la testimonianza, il digiu- no e la penitenza, e la gratitudine. 2. La sfida della comunione Tutto in questo incontro ci parlava della for- za di questo ceppo vecchio e nuovo che ha otto Crediamo, siamo vincolati dal medesimo secoli di storia e di cammino evangelico. Le re- testo della regola e dallo stesso dono carisma- lazioni dei relatori, le celebrazioni della fede, i tico che illuminò la vita di Francesco; abbia- gesti semplici ma ricchi dei partecipanti, i volti mo celebrato con gioia ed allegria questi otto- di tanti fratelli. Tutto esprimeva la gioia della cento anni di storia di vita evangelica; siamo vocazione e le speranze delle nostre fraternità. chiamati a vivere, nel concreto e con modalità Sopra tutto però, l’incontro desiderava ma- creativamente fedeli, una comunione ancora nifestare un regalo di Dio, per aiutarci a pren- più profonda ed evangelica. Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 389

EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 389

Effettivamente, il segreto del futuro della ci fa uno e diversi, e pertanto aperti, ricono- vita religiosa e francescana si incontra nella scenti, rispettosi... tutto quanto facciamo, per comunione. Per questa ragione desidero de- quanto autentico, generoso e giusto che ci ap- scrivere qui alcune caratteristiche di questa paia, può essere solo una pratica “insignifican- spiritualità della comunione perché possiamo te” e pertanto non rendere visibile l’unione de- continuare illuminando in questo cammino. siderata da Cristo come segno di credibilità e Senza dubbio la Chiesa ed il mondo rivolgo- fecondità (cfr. Gv 17, 20-26; EN 77). La Chie- no a noi Francescani una chiamata a fare con- sa ce lo ha ricordato in modo molto chiaro ed creta la comunione attraverso una spiritualità esplicito: si chiede alle persone consacrate che ben comprensibile ed una visibile prassi di vita. siano veramente esperte in comunione e che vi- Questa spiritualità di comunione, secondo le pa- vano la rispettiva spiritualità come «testimoni e role del Santo Padre Giovanni Paolo II, è in- artefici di quel “progetto di comunione” che co- nanzitutto «... uno sguardo del cuore verso il mi- stituisce il vertice della storia dell’uomo se- stero della Trinità che abita in noi e la cui luce condo il progetto di Dio». Il senso della comu- deve essere riconosciuta anche nel volto dei fra- nione ecclesiale, nello svilupparsi come spiri- telli che sono al nostro fianco... è la capacità di tualità di comunione, promuove un modo di vedere innanzitutto ciò che di positivo c’è nel- pensare, dire ed operare che fa crescere la Chie- l’altro, e accoglierlo e valorizzarlo, come... un sa in profondità ed in estensione (cfr. VC 46). E dono per me...». E continuava il Papa, richia- ancora: «la comunione che i consacrati e le mando l’attenzione di tutta la Chiesa: «... non ci consacrate sono chiamati a vivere va al di là facciamo illusioni: senza questo cammino spi- della famiglia religiosa o del proprio istituto. rituale, a poco serviranno gli strumenti esterni Aprendosi alla comunione con gli altri istituti e della comunione. Si convertiranno in mezzi sen- le altre forme di consacrazione, possono facili- za anima, maschere di comunione più che mo- tare la comunione scoprendo le radici comuni di di espressione e crescita...» (NMI 43). evangeliche e insieme accogliere con maggior Questa stessa chiamata viene diretta a noi. chiarezza la bellezza della propria identità nel- Non possiamo cadere nella tentazione, davanti la varietà carismatica come filari dell’unica vi- a un cambio dei tempi e alle radicali trasfor- te. Dovranno competere nella stima reciproca mazioni a cui sono sottomessi la vita religiosa per raggiungere il carisma migliore, la carità» in generale e il francescanesimo in particolare, (Ripartire da Cristo 30). di continuare a indicare come prioritario ed es- Dobbiamo intendere bene, però, che la co- senziale quello che è stato frutto delle circo- munione e l’unità nell’essenziale non significa- stanze e delle vicissitudini della storia. Non c’è no ridurre l’unità a uniformità. È per questo che più bisogno di rinforzare le nostre sicurezze la spiritualità di comunione è per noi una chia- estrinseche, per essere un segno profetico di co- mata a tener conto dei dinamismi della plurali- munione nella Chiesa. Si richiede lo sforzo fat- tà e della diversità. L’unità di comunione si rea- to esperienza di tutto quanto è per noi centrale lizza nella pluralità e nella diversità poiché que- ed essenziale nel cammino della nostra “forma sta è la conseguenza dell’incarnazione di Dio vitae”, dobbiamo vincere ogni tentazione di di- nella nostra storia concreta. La comunione nel- visione e contrapposizione che insidia la vita e la fede, nella stessa forma di vita che abbiamo l’impegno di ciascuna delle nostre obbedienze professato nella regola, nella testimonianza di e tradizioni. Nel rispetto della diversità possia- vita evangelica, non sopprime la diversità di mo trovare la chiave per poter comprendere che espressione e realizzazione; al contrario, la ge- la differenza non è un pericolo alla comunione, nera. Come un albero che ha molti rami. Come bensì una ricchezza per la stessa. una sinfonia che ha molte melodie. Come il La Famiglia Francescana si vede invitata a quadro che combina armonicamente molti co- fare un’opzione fondamentale per la spirituali- lori. La diversità è un valore positivo. Non è il tà delle relazioni, per essere «segno e strumen- limite dell’unità, ma ne è ricchezza e contenuto. to di comunione» (LG 1). Questo significa che, Per questa ragione, con molta libertà, pos- se non ci presentiamo nella Chiesa e davanti al siamo dire che le forme di vita cristiana non si mondo come fratelli, se non rendiamo visibile comprendono da se stesse e per se stesse, le oggi lo spirito di Gesù che è nella regola e che distinte obbedienze e tradizioni nella famiglia Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 390

390 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

francescana non si comprendono se non nelle Presidente della Conferenza Francescana mutue relazioni. A partire da questa compren- Internazionale (IFC), vale a dire l’Associa- sione, dobbiamo continuare a camminare a zione Mondiale delle Comunità del TOR. partire dalla circolarità e dalla reciprocità. Ciò La Conferenza desidera promuovere la co- ci aiuterà a vincere, se anche esiste, ogni vi- munione tra tutti e orientare e progettare sione comparativa. Allora le domande non iniziative comuni. I Ministri generali, mem- possono essere che le seguenti: in che cosa ci bri di questa Conferenza, si succedono nel- distinguiamo? Che cosa possiamo fare noi? la presidenza. Da alcuni anni ormai si in- Che possono fare gli altri? Chi siamo? Che co- contrano almeno due volte l’anno. La Con- sa desiderava san Francesco d’ Assisi per tutti ferenza dei Ministri generali (OFM/OFM- noi? Dall’identità possiamo scoprire la diffe- Conv/OFMCap/TOR, che già esisteva an- renza, e questo non significa cancellare le dif- teriormente funziona parallelamente. ferenze o cadere nell’egualitarismo o unifor- • Istituto Francescano di Spiritualità (IFS) in mità. Siamo o non siamo un carisma che ar- Roma ricchisce il cuore della Chiesa? Forma parte della facoltà teologica della “Pontificia Università Antonianum” di Ro- 3. Una comunione operativa ma. L’Istituto offre una formazione accade- mica e scientifica e offre ai futuri professo- La spiritualità di comunione, patrimonio e ri universitari, formatori e animatori, orien- compito della vita consacrata in generale e in tamenti pratici nell’ambito della teologia particolare del francescanesimo, ci conduce a spirituale. Nel programma dell’Istituto si ri- porre l’accento nella comunione, a partire dal- conosce una particolare importanza alla tra- la nostra vita, dando forma al tessuto della smissione della spiritualità tipicamente partecipazione e della collaborazione. È que- francescana. L’Istituto è retto dall’Ordine sto il cammino che hanno sperimentato i di- dei frati minori cappuccini (OFMCap) e versi rami della famiglia francescana, come dall’Ordine dei Frati Minori (OFM), giac- espressione del miglioramento delle sue rela- ché la maggior parte dei professori appar- zioni. Sono molte le iniziative comuni che ma- tiene a questi due rami del Primo Ordine. Il nifestano l’unità in ciò che è essenziale nel ri- Collegio dei professori è composto da spetto della diversità. Sono frutti che nascono esperti di altre comunità e da alcuni laici. dall’incontro delle diverse necessità, per ri- Da alcuni anni, all’interno dell’Istituto e spondere alle esigenze dei nostri destinatari con la partecipazione di formatori delle di- del vangelo, per essere più significativi nella stinte obbedienze francescane e di altri isti- Chiesa e nel mondo. tuti religiosi francescani sta funzionando un Desidero ora in forma succinta segnalare Master per formatori francescani, organiz- alcune iniziative di cooperazione interfrance- zato dalla PUA. scana su scala universale. Inoltre, non deside- • Corso di formazione per missionari in Bru- ro tralasciare di ricordare altre numerose ini- xelles. ziative e forme di collaborazione e di comu- La casa dei frati minori di Bruxelles, in col- nione interfrancescana a livello locale e na- laborazione con i frati minori conventuali e zionale, che manifestano questo spirito di co- cappuccini, accoglie ogni anno un corso di munione. formazione per futuri missionari. Il corso ha due sessioni annuali: una in francese e 1. Esempi di iniziative di cooperazione inter- l’altra in inglese ed è organizzato dai segre- francescana su scala universale tari delle missioni delle tre obbedienze pri- ma menzionate. Il corso cerca di offrire una • Conferenza della Famiglia Francescana preparazione teorico /pratica per i frati chia- (CFF) mati alla missione “Ad gentes”. Fanno parte di questa Entità i Ministri ge- • Conferenza Francescana Internazionale nerali dell’OFM, OFMConv, OFMCap e Abbraccia le Comunità e Congregazioni del TOR, così come la Ministra generale del- Terzo Ordine Regolare con gli Uffici inter- l’Ordine Francescano Secolare (OFS) e la nazionali in Roma. Approssimativamente i Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 391

EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 391

¾ delle 400 Congregazioni del TOR che • Centro Francescano di Petropolis (FFB), esistono in tutto il mondo sono membri at- Brasile tivi di questa Conferenza. Alcuni monaste- Questo centro fu fondato con il nome di CE- ri di Suore contemplative del TOR sono FEPAL. I loro fondatori percepirono con tutta membri associati. chiarezza che un autentico rinnovamento era • Internacional (FI) possibile a condizione di una concentrazione di È un’organizzazione non governativa a- tutte le forze, conducendo tutti i rami della Fa- scritta all’Organizzazione delle Nazioni miglia Francescana alla comunione/collabora- Unite (ONU). Il suo scopo consiste nel pro- zione, nonostante le differenze. Il Centro si pre- muovere valori e obiettivi francescani (so- senta come un epicentro di nuovi impulsi e idee, stegno in favore dei poveri, impegno per la significativi e validi per tutta la famiglia fran- giustizia, la pace e il rispetto del creato, cescana che risiede in Brasile. ecc.). In unione con le Nazioni Unite inter- viene – in stretta collaborazione con altre – In Asia iniziative e gruppi affini – nelle questioni • Istituto Francescano d’Asia (FIA) cruciali per il futuro dell’umanità. L’Istituto Francescano d’Asia fu fondato • Missione Centrale Francescana (MZF), in nel 1980 in Manila (Filippine). Tra gli Bonn, Germania. obiettivi del FIA compaiono i seguenti: la La Missione Centrale Francescana è un or- conoscenza di Francesco e Chiara e la loro ganismo della Conferenza dei Ministri Pro- visione e forma di vita; il rafforzamento del vinciali dell’Europa Centrale. Oltre a questi movimento francescano; la conoscenza del- membri “d’Ufficio”, ci sono altri membri la storia del movimento francescano; la pos- “associati”, ossia Province Francescane sibilità di fare esperienza della vita france- OFM dell’emisfero sud, unite per vincoli scana, della preghiera; la ricerca di forme personali o storici con la MZF. Sebbene sia di vita francescana a servizio alla Chiesa; la un’istituzione propria dell’OFM, tuttavia promozione del dialogo con le altre religio- lavora per tutta la Famiglia Francescana. ni nel continente asiatico; diffusione delle pubblicazioni francescane. 2. Altri esempi di cooperazione su scala con- tinentale o nazionale Tutte queste iniziative sono senza dubbio segni della presenza dello Spirito. Segni che – In America latina rafforzano la nostra identità e appartenenza e al Nel 1995 esistevano otto centri francescani medesimo tempo manifestano la ricchezza del in America latina, il cui obiettivo era servire nostro Patrimonio comune, per il bene del all’organizzazione e al rinnovamento spiritua- mondo e della Chiesa. Il carisma francescano le della famiglia francescana in questo conti- si presenta oggi come uno «stimolo a vivere, a nente. Oltre al CIPFE in Uruguay, ci sono cen- immagine della Trinità nell’unità che Gesù ha tri Francescani in Argentina, Bolivia, Brasile, desiderato e supplicato il Padre per tutti i suoi Ecuador, Guatemala, Paraguay e Perù. Ugual- discepoli» (VC 101). È necessario che i segni mente, in Cile, Colombia e , i membri di speranza provenienti dalla comunione e dal- della Famiglia Francescana crearono una loro la collaborazione interfrancescana siano valo- organizzazione, senza fondare centri specifici. rizzati e approfonditi. La Famiglia Francesca- In Venezuela esistono un’organizzazione della na e particolarmente noi che abbiamo profes- Famiglia Francescana e un Centro di Forma- sato la Regola del Padre san Francesco abbia- zione. Il livello di collaborazione tra i distinti mo davanti a noi la sfida della comunione, di rami della famiglia francescana e la comunio- incrementare il compito comune in comunione ne con i centri varia a seconda dei paesi. Pro- e a favore del Vangelo, della Chiesa, della Vi- babilmente questa cooperazione funziona me- ta Consacrata e dell’uomo d’oggi. Iniziamo glio in Brasile. I centri esistenti organizzano fratelli... in comunione. seminari, ritiri, pubblicazioni, congressi, pro- grammi di formazione in favore della giusti- FR. JOSÈ RODRÍGUEZ CARBALLO, OFM zia, della pace e il rispetto del creato. Ministro generale Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 392

392 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

Note muerte de San Francisco Solano, y el 150 ani- 1 Il primo fu nel 1218. Così lo racconta San Bona- versario de la muerte de los Mártires de Da- ventura nella Leggenda Maggiore: «Quando, con masco, Beato Manuel Ruiz y Compañeros. l’andar del tempo, i frati erano ormai diventati mol- Juan de Montecorvino deja Italia para ir a to numerosi, il premuroso pastore incominciò a ra- evangelizar en el Extremo Oriente. Nos deja el dunarli nel luogo di Santa Maria della Porziuncola ejemplo de una evangelización inculturada. per il capitolo generale, in cui poteva assegnare a ciascuno di loro una porzione di obbedienza nel re- Hombre apasionado por la causa del Evange- gno dei poveri, secondo la misura voluta da Dio. Al- lio, lo que le llevó a traducir al chino el Nue- la Porziuncola vi era penuria d’ogni cosa; ma, ben- vo Testamento y los Salmos, a construir nu- ché qualche volta vi convenisse una moltitudine di merosas iglesias y casas para la población, a oltre cinquemila frati, non mancò mai l’aiuto della Bontà divina, che procurava il sufficiente per tutti e enseñar latín y griego, y a formar a los jóve- a tutti concedeva la salute del corpo e sovrabbon- nes para que fuesen el futuro del clero de dante gioia di spirito» (LegM 4, 10). Oriente. Se hizo chino con los chinos. San Francisco Solano deja España, su tie- rra natal, para anunciar la Buena Noticia en 8. Carta con ocasión de la Solemnidad del América. El Solano nos deja un ejemplo de Nacimiento de nuestro Señor Jesucristo misión itinerante, creativa y popular. Durante 14 años recorrió a pie el Chaco Paraguayo, NAVIDAD: SANTIDAD Y MISIÓN Uruguay, Río de la Plata, Santa Fe, Córdoba (Argentina) y Perú, donde muere. Aprendió las Queridos hermanos y hermanas: El Verbo lenguas de los nativos, y para ganarse el cora- hecho carne plante su tienda en el corazón de zón de los guaraníes evangelizaba con el can- cada uno de nosotros y en nuestras fraternida- to, la guitarra y el violín. Predicaba inter gen- des (cfr. Jn 1, 14), y nos colme de por su tes: en los talleres, en las calles, en las iglesias venida. Sólo así será Navidad para todos nos- y en los corrales de teatro. otros: la fiesta del Dios que se hace hombre, y Los Mártires de Damasco, en su mayoría del hombre que es elevado definitivamente a españoles, movidos por el Espíritu no dudaron la categoría de hijo en el Hijo, y es liberado y en ir entre “sarracenos” (cfr. 1R XVI, 1ss), y redimido en Aquel que ha dado su vida en res- llegado el momento testificaron, como frater- cate por nosotros (cfr. Mc 10, 45). nidad, su fe, derramando su sangre por Cristo. Es Navidad: El Padre, movido por amor ha- Ellos nos dejan el testimonio de una misión au- cia la humanidad, al cumplirse la plenitud de tentificada con el martirio. Éste sigue siendo los tiempos nos ha enviado a su propio Hijo, todavía hoy el culmen de toda misión evangé- nacido de mujer (Gal 4, 4). Es Navidad: Dios lica y franciscana, pues, como dice Jesús en el se ha inclinado definitivamente a través de la Evangelio, “nadie tiene amor más grande que persona del Hijo hacia la humanidad caída. Es el que da la vida por sus propios amigos” (Jn Navidad: ya no estamos abandonados a nues- 15, 13). tra suerte. El Altísimo tiene un nombre: Em- manuel, Dios con nosotros (Mt 1, 23). Es Na- Para que sigamos su ejemplo vidad: como los pastores, corramos para en- contrarnos con el recién nacido, para luego co- Por esos hermanos nuestros que gastaron su municar a los demás el don que hemos recibi- vida por el anuncio del Evangelio lejos de sus do (cfr. Lc 2, 18). tierras y de sus culturas de origen, y por su tes- timonio heroico de vida cristiana y francisca- Haciendo memoria grata del pasado na, “damos gracias al altísimo Señor Dios, de quien procede todo bien” (Adm VII, 4), mien- El año 2010, que estamos a punto de termi- tras tenemos muy presente la admonición del nar, nos ha traído a la memoria tres aconteci- Padre san Francisco que nos pone en guardia mientos importantes: El VI Centenario de la contra la tentación de querer recibir gloria por implantación de la jerarquía católica en China, lo que otros han hecho (cfr. Adm VI, 3). siendo nombrado primer arzobispo de Pequín Y para no caer en esa tentación, hemos de Juan de Montecorvino, el V Centenario de la dejarnos cuestionar por su vida, acogiendo, Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 393

EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 393

con corazón abierto y disponible, el ejemplo Francisco en la forma de vida que hemos abra- que nuestros hermanos nos han dejado. Sólo zado, las Constituciones generales, que son la así podremos cantar sus glorias. En este mo- actualización de la Regla, y el Magisterio de mento en que miramos con gratitud el pasado, la Iglesia; sino que, más bien, sentimos “la ne- poniendo los ojos en el futuro hacia el cual nos cesidad de no domesticar las palabras proféti- empuja el Espíritu [cfr. Vita consecrata (= VC), cas del Evangelio para adaptarlas a un estilo 110], para abrazarlo con esperanza, queremos de vida cómodo”. Es la hora, hermanos y her- acoger con profunda gratitud lo mejor de nues- manas, “de acoger el Espíritu y de sentir la ur- tro glorioso pasado para actualizarlo y “nutrir gencia evangélica de nacer de nuevo (Jn 3, 3), desde dentro, con la oferta liberadora del tanto a nivel personal como institucional” (El Evangelio, a nuestro mundo fragmentado, des- Señor os dé la paz, 2). igual y hambriento de sentido, tal como hicie- El proyecto de vida fundamental de todo ron en su tiempo Francisco y Clara de Asís” bautizado, y mucho más de un consagrado, es (El Señor os dé la paz, 2). éste: “Sed santos como santo es vuestro Padre celestial” (Mt 5, 48). Pido que en nuestras ca- Sed santos como santo es vuestro Padre celes- sas de formación y en nuestras fraternidades tial no deje de resonar con fuerza la llamada ur- gente a este alto grado de la vida ordinaria. Pi- Y lo primero que hemos de acoger del tes- do que cada uno se cuestione su propia vida a timonio de estos hermanos es la llamada a la la luz de esta llamada a la santidad y de radi- santidad. Si hoy los recordamos es precisa- calidad de vida evangélica. mente por eso, porque han tomado en serio el La Iglesia y la sociedad necesitan de hom- Evangelio. Su vida nos recuerda, ante todo, bres y mujeres que vivan totalmente en el Se- que también nosotros somos llamados a ser ñor, para que Él sea todo en todos. La Iglesia santos. El Vaticano II en el Capítulo V de la y la sociedad necesitan de personas “sedientas Constitución dogmática Lumen Gentium so- del Absoluto de Dios” y “testigos de la santi- bre la Iglesia nos recuerda la llamada univer- dad” (Vita consecrata, 39). La Iglesia necesi- sal a la santidad, entendida “en su sentido fun- ta de la fe de los sencillos y de los menores pa- damental de pertenecer a Aquel que por ex- ra derribar a los ídolos de la sociedad actual celencia es el Santo, el ‘tres veces Santo’ (cfr. que intentan robarnos el corazón (cfr. Bene- Is 6, 3)” (Juan Pablo II, NMI 31). Pienso que dicto XVI en el Sínodo para Oriente Medio). la afirmación de Pablo “ésta es la voluntad de La Orden de los Hermanos Menores y la ente- Dios: vuestra santificación” (cfr. 1Ts 4, 3), di- ra Familia Franciscana necesitan de hermanos rigida a todos los cristianos, ha de ser asumi- y hermanas que, contemplando el rostro trans- da como una llamada personal y urgente por figurado del Señor, se sientan llamados a una quienes, como nosotros, hemos optado por existencia transfigurada. Nuestra Orden y “seguir más de cerca a Cristo” (CCGG 5, 2). nuestra Familia cuentan con una de las conste- Nuestra vocación no se entiende si no es des- laciones más bellas de santidad. No podemos de una renovada y generosa respuesta a con- permitir que esto sea un simple dato de cróni- seguir la perfección del amor (cfr. LG 40), es ca. No podemos contentarnos con trasmitir es- decir: a la santidad. ta rica historia del pasado, hemos de seguir es- Queridos hermanos: cuando constantemen- cribiendo una rica y maravillosa historia de te se habla de la necesidad de revitalizar la vi- santidad en el presente. da y misión de todos los consagrados, y se afir- En esta encrucijada en que nos encontra- ma que de ello depende la significatividad de mos, necesitamos de la fantasía de los santos nuestra vida, “sería un contrasentido conten- para una revitalización profunda de nuestra vi- tarse con una vida mediocre, vivida según una da y misión; necesitamos de hermanos santos ética minimalista y una religiosidad superfi- para llegar al corazón de las masas hambrien- cial” (Juan Pablo II, NMI, 31). Cuando habla- tas de una palabra de vida autentificada con la mos de la necesidad de caminar desde el Evan- propia existencia; necesitamos de estos testi- gelio, no podemos renunciar a vivir el radica- monios de luz que iluminen nuestro camino de lismo evangélico, tal como nos lo propone fidelidad creativa y generosa. Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 394

394 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

Id y anunciad el Evangelio a toda criatura nunciar a esas presencias misioneras que for- man parte de nuestro patrimonio histórico y es- La Iglesia nace y vive para la misión, pues piritual. Pido a los Ministros un esfuerzo para tiene su origen en el Hijo enviado del Padre. Él enviar algún hermano a estas dos misiones, es el primer misionero. También nuestra Orden aunque para ello haya que redimensionar al- es, en su identidad más profunda, una orden guna de las presencias en las Provincias. misionera. Somos llamados para ser “enviados El compromiso a favor de las misiones ha al mundo entero” (CtaO 9), de tal modo que la de iniciar ya con la formación inicial, para con- misión en sentido amplio (misión inter gentes) tinuar con la formación permanente. Para ello y en sentido específico (misión ad gentes) es la considero que en la formación inicial se hace clave para entender y revitalizar los elementos necesario formar en una nueva conciencia y esenciales de nuestra forma de vida. sensibilidad por la misión, como parte inte- El ejemplo de Juan de Montecorvino, de grante de nuestra vocación franciscana, trasmi- Francisco Solano y de Manuel Ruiz y Compa- tiendo la visión teológica que la Iglesia tiene ñeros mártires, nos habla de misión ad gentes, sobre la misión. Se hace necesario encender el de ir por el mundo, como peregrinos y foras- “fuego apostólico” en el corazón de nuestros teros, para restituir, con la vida y la palabra, el jóvenes, y animar las aspiraciones y las peti- don del Evangelio. Si la misión es “el indica- ciones de los jóvenes para la misión. Sería ne- dor exacto de nuestra fe en Cristo y en su amor cesario hacer resonar de nuevo la interpelación por nosotros” (RM 11) entonces bien podemos de Jesús: “¡Id vosotros también a mi viña! (Mt afirmar que la misión ad gentes es el termó- 20, 7). Se hace necesario llevar adelante un pro- metro de la vitalidad de la Orden. yecto de formación que posibilite luego ir en El Capítulo general del 2009 ha aprobado misión: un proyecto que parta del Evangelio; seis proyectos misioneros. No podemos apro- un proyecto que sea realmente exigente en lo bar aquello que después no estamos dispues- esencial de nuestra vida – dimensión contem- tos a respaldar con personal y con solidaridad plativa, fraternidad y minoridad –, sin caer en la económica. Una cosa es no poder, otra muy rigidez; un proyecto que forme en una espiri- distinta es desinteresarse. Sería una irrespon- tualidad misionera, caracterizada, como nos en- sabilidad por nuestra parte. La Orden nos pide señan Juan de Montecorvino, Francisco Solano un compromiso serio con dichos proyectos. y los Mártires de Damasco, por la presencia in- Sin olvidar ninguno de los proyectos apro- culturada, la solidaridad, la fraternidad, la cre- bados por el Capítulo (cfr. Mandatos Capitu- atividad, y el testimonio de vida. lares 21-27), particularmente en la presencia Esta animación en la formación inicial ha de franciscana en los Vicariatos del Amazonas, ser acompañada durante el período de forma- donde estamos ya desde el siglo XVI, hoy ción permanente con jornadas sobre la misión, quiero llamar vuestra atención sobre la misión el redimensionamiento de las estructuras pro- de Tierra Santa y de Marruecos. vinciales en función de la misión inter gentes y En relación con la misión de Tierra Santa, la ad gentes, el envío de algún hermano para uno “misión internacional de la Orden más impor- de los proyectos misioneros de la Orden. tante” (Capítulo 2009, Mandatos Capitulares Mientras con mucha confianza os entrego n. 22), pido que se tenga en cuenta nuestra le- estas reflexiones, pido al Señor que ilumine gislación que pide: “Procure cada una de las nuestras mentes y mueva nuestros corazones Provincias tener siempre en la Custodia de para discernir su santa voluntad y ponerla Tierra Santa uno o más hermanos idóneos que siempre en práctica (cfr. Oración ante el Cris- presten su servicio en ella durante cuatro años to de San Damián). por lo menos” (EEGG 73). Por lo que a Ma- rruecos se refiere, no podemos olvidar que es Conclusión la “misión originaria de la Orden, iniciada con el testimonio de los primeros mártires” (Capí- Es Navidad. Sí, Dios se ha hecho uno de no- tulo 2009, Mandatos Capitulares n. 22). Am- sotos. “Dios está en la tierra: ¿quién no será ce- bas misiones están necesitadas de personal. Es leste? Dios viene a nosotros, nacido de una Vir- una verdadera urgencia. La Orden no puede re- gen: ¿quién no se hará divino hoy y anhelará la Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 395

EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 395

santidad de la Virgen? Dios está envuelto en tavia, in molte delle nostre Entità sta crescendo pañales: ¿Quién no se hará rico de la divinidad la stanchezza fisica e spirituale dei Frati per le de Dios si acoge algo humilde?” (Sofronio de troppe attività che devono adempiere. Questo Jerusalén, Homilías, Roma, 1991, 55-57). sta frenando la capacità di trovare nuove rispo- Queridos hermanos y hermanas: Salgamos ste alle nuove sfide evangelizzatrici e sta ren- al encuentro del Dios que viene, del Dios que dendo enormemente difficile centrarci nell’es- hace historia con nosotros. Salgamos de nos- senziale: la qualità della vita evangelica centra- otros mismos para acoger la gracia de la santi- ta sopra le priorità della nostra forma vitæ. dad que viene en el Niño de Belén. Salgamos In gran parte dell’Ordine si sta avvertendo de nuestras comodidades y seguridades para ir la necessità del ridimensionamento delle Enti- inter y ad gentes, pues tienen necesidad de una tà, della ristrutturazione delle attività, della Buena Noticia: “Hoy os ha nacido un Salva- collaborazione interprovinciale e, ciò che è an- dor, el Mesías, el Señor” (Lc 2, 11). Salgamos, cora più importante, la necessità di rivedere la seamos menos autoreferenciales, como nos pi- nostra vita e la nostra missione evangelizzatri- dió el último Capítulo general, recordándonos ce. Così ha constatato il Capitolo generale del el ejemplo del Hijo de Dios (cfr. Fil 2, 6-7) 2009, che al numero 31 del Documento, Por- (cfr. PdE 14). Salgamos, el Hijo del Altísimo tatori del dono del Vangelo, dice: «Il “ridi- nos ha precedido. mensionamento” delle presenze e delle Entità Mis queridos hermanos y hermanas: ¡Feliz che spesso comporta chiusure e fusioni per le Navidad del Señor! une e le altre è parte delle revisioni e ristruttu- razioni. Si tratta di un processo doloroso nel En Roma, en la Sede de la Curia general, quale, tuttavia, siamo chiamati a scoprire un 1 de noviembre de 2010, momento di grazia pasquale per tentare di ri- Solemnidad de todos los Santos. darci significato, in una maniera più semplice e più vulnerabile, ma anche più profetica e cer- Vuestro Ministro y siervo to maggiormente da minori, là dove siamo già presenti. Nel nostro Ordine questo cambia- FR. JOSÉ RODRIGUEZ CARBALLO, OFM mento è una realtà che si fa ogni volta più vi- Ministro general sibile e che può rappresentare un’inedita op- portunità per superare una mentalità provin- Prot. 101447 cialista e incrementare la interprovincialità e il senso di appartenenza alle Conferenze e al- l’Ordine». 9. Sussidio del Definitorio generale OFM Proprio perché in diverse Entità e Confe- renze si stanno realizzando questi processi di RIDIMENSIONAMENTO ridimensionamento e ristrutturazione, il nostro E RISTRUTTURAZIONE ultimo Capitolo generale chiese al Definitorio Generale di studiare questo tema e offrire al- Presentazione l’Ordine «linee guida per l’accompagnamento di questi processi nella prospettiva di dare Cari fratelli: maggiore dinamismo alla vita evangelica e il Signore vi dia pace! missionaria» (Mandato 47). È ciò che vi pre- sentiamo in questo semplice sussidio, che ne- L’Ordine e le Entità dell’Ordine sono realtà cessariamente è qualcosa di flessibile e non en- vive che si evolvono con il passare degli anni e tra nei minimi dettagli, data la pluralità cultu- secondo le necessità dei tempi. Le strutture che rale dell’Ordine. Lo abbiamo scritto dopo aver realizziamo dentro le nostre Entità sono relati- ascoltato l’esperienza delle diverse Entità del- ve e provvisorie e devono essere sempre al ser- l’Ordine e anche di altre Congregazioni. vizio della vita evangelica e della missione. Che il Signore ci illumini tutti per intra- Siamo in un’epoca di cambiamenti velocis- prendere questi processi e per centrare ciò che simi, e le nuove sfide delle nostre società ci costituisce la finalità fondamentale di ogni ri- spingono a nuove risposte evangelizzatrici. Tut- dimensionamento e ristrutturazione: ravvivare Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 396

396 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

la qualità evangelica della nostra vita, la nostra c. Interprovincialità: collaborazione tra testimonianza e il nostro ardore missionario due o più Entità in alcune attività di co- come Frati singoli e come Fraternità. mune interesse (es., le case di formazio- ne iniziale, le missioni al popolo, Frater- 13 novembre 2010 nità nuove per nuove forme di evange- Festa di san Diego di Alcalà lizzazione, ecc.). d. Unione di Entità: fusione di due o più FR. JOSÉ RODRÍGUEZ CARBALLO, OFM Entità per formare una nuova e unica Ministro generale Provincia. e. Ristrutturazione di crescita: Entità che Prot. 101678 crescono e generano altre Entità. f. Rifondazione: il riferimento è all’urgen- Capitolo generale 2009, Mandato, n. 47, su za di ripartire dal Vangelo; porre, cioè, a “ridimensionamento e ristrutturazione”: fondamento della propria vita personale, «Il Capitolo generale chiede al Ministro ge- delle nostre Fraternità e delle nostre nerale e al suo Definitorio di continuare a stu- strutture provinciali il Vangelo. diare il tema del ridimensionamento e della ri- g. Rivitalizzazione: sinonimo di rifonda- strutturazione delle Province, chiarendo obiet- zione, vuole dire promozione della qua- tivi, metodi e tipologie; di offrire linee guida lità della vita evangelica e la testimo- per l’accompagnamento di questi processi nel- nianza dei Frati e delle Fraternità; indi- la prospettiva di dare maggiore dinamismo al- ca la finalità fondamentale di tutti i pro- la vita evangelica e missionaria». cessi di ridimensionamento e ristruttu- razione. 1. Importanza del tema 3. Motivazioni I Ministri generali recenti hanno chiara- mente espresso l’importanza e la necessità del- 1. Motivazioni di coloro che resistono al ridi- la ristrutturazione delle Province: mensionamento: • È necessario sviluppare una «cultura del- a. La Provincia ha la propria identità spe- la solidarietà al servizio del futuro comu- cifica che bisogna salvare. ne» (H. Schalück, 1992). b. Ridurre le presenze diminuisce il contat- • «La collaborazione interprovinciale è il to e l’inserimento tra la gente e, quindi, futuro dell’Ordine» (Cap. gen. 2003). indebolisce la pastorale vocazionale e la • La collaborazione interprovinciale è ne- nascita di nuove vocazioni. cessaria, «per realizzare aspetti impor- c. Chiudere i conventi vuol dire rassegnar- tanti del nostro carisma e per essere si- si alla nostra morte. gnun fraternitatis» (J. R. Carballo, 2004). • La preoccupazione essenziale è di garan- 2. Motivazioni per il ridimensionamento e la tire la continuità della presenza del no- ristrutturazione: stro carisma e non la sopravvivenza del- a. In un’epoca di rapidi cambiamenti vive- le strutture attuali. re il dono del Vangelo e restituirlo al mondo, come fratelli e minori, ci chiede 2. Terminologia un discernimento permanente, una seria revisione delle nostre scelte pratiche e Significato dei termini che vengono usati: «il coraggio di iniziare cammini inediti a. Ristrutturazione: processo di riorganiz- di presenza e di testimonianza» (Spc 33). zazione di vario tipo nelle Entità del- b. «Una valutazione costante della nostra l’Ordine. vita ci è richiesta anche dai sintomi di b. Ridimensionamento: riorganizzazione malessere che si registrano nelle nostre delle attività, opere e presenze (case) al- Fraternità», i quali «ci dicono la neces- l’interno di una Provincia per renderle più sità di purificare, rivitalizzare, rinnovare adeguate alle nuove esigenze e situazioni. le nostre presenze» (RdV 35). Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 397

EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 397

c. Il ridimensionamento e la ristrutturazio- c. Elaborare un progetto che preveda tappe ne si devono fare non soltanto per ragio- progressive. ni pratiche (siamo di meno), ma soprat- d. Valorizzare le realtà locali portatrici di tutto perché abbiamo troppe opere, atti- vita e non solo tener presente la distri- vità e case che ci impediscono di cen- buzione sul territorio. trarci su ciò che è essenziale. e. Favorire l’interprovincialità in vari am- d. La revisione delle nostre strutture è ne- biti: formazione iniziale e permanente, cessaria, perché queste siano sempre e so- pastorale giovanile e vocazionale, for- lo al servizio della vita e della missione. mazione dei Guardiani, Esercizi spiri- e. L’apertura agli altri è indispensabile per tuali, Missioni al popolo, Fraternità nuo- sentirsi responsabili delle Entità e delle ve di accoglienza e condivisione. zone più povere dell’Ordine. 6. Mezzi 4. Obiettivi del ridimensionamento e della ri- strutturazione a. Realizzare nelle Entità e nelle Conferenze il Moratorium. Per rispondere alle chiamate che Dio ci fa b. Formare nei Frati la cultura della solidarie- oggi per mezzo dei segni dei tempi e dei luoghi, tà, il senso di appartenenza all’Ordine, la le Entità devono avviare processi di ridimen- mentalità di apertura e collaborazione in- sionamento e ristrutturazione allo scopo di: terprovinciale. a. promuovere la qualità della vita evange- c. Promuovere tra i Frati atteggiamenti posi- lica e la testimonianza dei Frati e delle tivi e costruttivi riguardo al ridimensiona- Fraternità; mento e alla ristrutturazione, aiutandoli a b. dare nuovo dinamismo alla vita evange- cogliere il presente kairos che ci sprona al lica e missionaria, aprendo spazi per le discernimento, a centrarci nei valori del energie giovani, per forme di “nuova Vangelo e del nostro carisma. evangelizzazione” e per rilanciare le d. Riqualificare (“rifondare”) le persone e le missioni ad gentes; Fraternità (cfr. RdV 36). c. accogliere le provocazioni o urgenze che e. Curare le priorità dell’Ordine nella Forma- ci vengono dal mondo di oggi, al quale zione permanente e nell’elaborazione dei l’Ordine vuole porre più attenzione (cfr. Progetti di Vita e Missione. PdV 14), e alla lettura dei «segni dei f. Promuovere la Pastorale giovanile e voca- tempi e dei luoghi» (cfr. PdV 29). C’è bi- zionale. sogno, pertanto, di “Fraternità nuove”. g. Rivedere la Formazione iniziale. h. Formare i Guardiani. 5. Criteri per il ridimensionamento e la ri- i. Ridisegnare e ridurre le attività e le opere strutturazione per rafforzare la qualità della vita, «per ri- vitalizzare la risposta vocazionale e il pro- La ristrutturazione deve essere in vista del- getto evangelico di vita e missione» (RdV la rivitalizzazione, cioè del “rifondare” la no- 36). stra vita sul Vangelo. Ciò comporta: l. Potenziare l’interprovincialità: a. Rispettare le priorità “vitali”: «la per- • concentrando le energie su alcune co- sona di ogni Frate Minore viene prima muni attività interprovinciali (Formazio- di qualsiasi attività e prima dei luoghi» e ne permanente, Pastorale giovanile e vo- si deve privilegiare «l’essere al fare, la cazionale, Formazione iniziale, Evange- vita all’attività» (RdV 36). lizzazione, Missioni, Giustizia e Pace, b. «Fare un discernimento approfondito sul- ecc.); le priorità dei vari tipi di attività e di pre- • accorpando o fondendo varie Province senze (RdV 36), così da capire le «pre- (cfr. PdV 31.37). senze da mantenere», quelle da «inizia- m. Tenere sempre presente ciò che deve gui- re» e quali «chiudere» (cfr. J. R. Carbal- dare ogni processo: realismo, lucidità, au- lo, Relazione al Capitolo 2009, p. 133). dacia, visione di futuro. Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 398

398 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

7. Tipologia di ristrutturazione: linee guida tuti teologici comuni, Istituzioni cultura- li...); 1. Entità in processo interno di ridimensiona- • la Formazione permanente (formazione mento dei Guardiani di varie Province, forma- zione alla missione, “Under 10”, semi- – Tutte le Province si trovano di fronte a va- nari di approfondimenti, ecc.); rie difficoltà dovute alla diminuzione di • i progetti comuni di solidarietà e di mis- personale. La politica più comune è far sione “inter gentes”; fronte alle “emergenze”, spesso sacrifican- • l’impegno per alcune missioni “ad gen- do le persone e/o la qualità di vita delle Fra- tes”. ternità. È invece importante non lasciarsi – Anche l’interprovincialità deve mirare a gestire dalla realtà, ma saper rispondere al- qualcosa di nuovo. Il rischio, o la tentazio- le “urgenze” missionarie, avere una visione ne, è considerare la collaborazione inter- aperta del futuro della Provincia, saper pia- provinciale come un aiuto per portare avan- nificare le attività e le opere, trovando del- ti le attività e le opere che si hanno. le strategie adeguate. – La collaborazione interprovinciale, che si – Le strutture (opere e immobili) possono es- ispira o rafforza il senso di appartenenza al- sere considerate sotto 4 categorie: l’Ordine, comporta: 1. strutture che devono continuare (irrinun- • prendersi cura di Entità povere o debo- ciabili); li, come può essere una Provincia che 2. strutture che hanno bisogno di essere non può più continuare da sola; adattate, trasformate o di avere una di- • sentirsi responsabili e sostenere una versa destinazione; Fraternità dell’Ordine che ha bisogno 3. strutture nuove che si devono inventare, di personale o di altro per continuare a come risposta a esigenze nuove; vivere in un luogo ritenuto irrinunciabi- 4. strutture che si devono lasciare. le, le Fraternità “missionarie” in parti- – L’azione di riorganizzazione interna, con- colare. dotta con discernimento, lungimiranza e co- raggio, comporta il “ridimensionamento” di 3. Entità che vanno verso l’unione o la fu- una Provincia allo scopo di ridare “signifi- sione catività” alle presenze delle Fraternità e nuovo impegno “missionario” alle attività. a. Le ragioni e le finalità per le quali si vuole – Tutte le Province hanno bisogno di una iniziare un processo di unione tra varie En- riorganizzazione interna. Anche una Pro- tità hanno bisogno di essere chiarite e com- vincia florida deve farlo per assicurare le prese. condizioni per una buona qualità di vita e b. Tale processo non va visto solo come con- specialmente per liberare energie per la seguenza di una morte progressiva o di un nuova evangelizzazione. processo negativo, ma deve essere consi- derato come una nuova possibilità, per una 2. Entità che si aprono alla interprovincialità maggiore collaborazione e per una rinasci- ta della vita e missione francescana. La po- – Si tratta di una scelta da fare o di una stra- tatura ha lo scopo di ringiovanire e man- tegia da seguire nel segno: tenere fecondo il francescanesimo in una • della “collaborazione” interprovinciale; regione. • della “solidarietà” con altre Province e d. Simile processo deve nascere dall’urgente con la Fraternità universale; necessità di rispondere meglio ai segni dei • del servizio per un “futuro comune”; tempi e d’inculturare il carisma qui e ora; • della testimonianza per essere “signum dal desiderio di una vita più autentica e si- fraternitatis”. gnificativa; dalla volontà di preparare un fu- – Gli ambiti più importanti sono: turo significativo. • la Formazione iniziale (pastorale voca- e. La riuscita del processo di unificazione ri- zionale, case di formazione comuni, Isti- chiede che: Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 399

EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 399

• si proceda senza fretta, ma anche senza 4. Ristrutturazione di crescita pause in modo che possano essere com- piute delle scelte significative, rispon- Le Entità che crescono hanno bisogno di denti alle esigenze dell’ambiente e con- “ristrutturarsi”, di riorganizzarsi per permette- formi al nostro carisma; re alla vita di svilupparsi ancora: • siano coinvolti tutti i Frati, e in partico- • una Custodia dipendente può diventare lare i Guardiani delle Fraternità, così che una Custodia Autonoma (una Fondazio- siano resi consapevoli, coscientizzati e, ne può diventare Custodia dipendente, pertanto, siano in grado di compiere ecc.); scelte condivise; • una Provincia può dare origine ad un’al- • si preveda anche un’inchiesta sociologi- tra Provincia, oppure ad una Fondazio- ca (numero ed età dei Frati, case ed atti- ne o Custodia Autonoma. vità, il sentire dei Frati e le energie a di- sposizione) ed anche si possa immagi- Sigle usate nare il futuro del nostro Ordine nelle En- Spc = Il Signore ci parla lungo il cammino tità coinvolte nel processo; PdV = Portatori del dono del Vangelo • si cerchi di individuare le presenze da te- RdV = Ripartire dal Vangelo nere, sopprimere o creare e questo av- FoPe= Formazione Permanente venga prima dell’unione, come pure av- viare in ogni Entità un iter di ridimen- sionamento o rinnovamento interno; 10. Omelia per l’apertura dell’anno giubi- • si programmino incontri tra i Frati (di lare delle Suore Francescane Missiona- FoPe, Esercizi spirituali, Capitoli delle rie del Sacro Cuore Stuoie, ecc.) per favorire una maggiore conoscenza; Roma, Assisium, 14.11.2010 • si intraprenda un camino comune su al- cuni settori portanti, come la Formazio- 150° ANNIVERSARIO ne iniziale e permanente, le Missioni al DELLA FONDAZIONE popolo, la Pastorale vocazionale, GPIC, DELL’ISTITUTO ecc.; DELLE SUORE FRANCESCANE • la decisione dell’unione venga presa nei MISSIONARIE DEL SACRO CUORE Capitoli provinciali, dopo aver consulta- to formalmente tutti i Frati delle Entità Ml 4, 1-2; interessate e fatto conoscere il risultato Sal 97; di tale consultazione al Ministro genera- 2Ts 3, 7-12; le, in modo che il Definitorio generale Lc 21, 5-19 possa prendere la decisione finale; • tutto il processo sia animato da un grup- Carissime Sorelle Francescane Missionarie po-guida costituito dai Ministri provin- del Sacro Cuore, ciali, con l’aiuto dei loro Definitori. carissimi fratelli e sorelle, f. La Conferenza dei Ministri provinciali è in- amici tutti: vitata a partecipare alla riflessione e ad il Signore vi dia pace! avanzare proposte, tenendo presente la pre- senza del francescanesimo in una determi- È per me motivo di grande gioia poter pre- nata Regione; siedere questa Eucaristia di apertura dell’An- g. A processo avanzato, il Ministro generale, no Giubilare in occasione della celebrazione se lo ritiene opportuno, nomina un Delega- dei 150 anni di Fondazione dell’Istituto delle to generale per accompagnare il cammino Suore Francescane Missionarie del Sacro finale, che porterà alla creazione di una Cuore. La mia presenza, in qualità di Ministro nuova Entità. generale di tutto l’Ordine dei Frati Minori, è un segno chiaro della fratellanza che ci unisce fin dalla nascita del vostro Istituto. Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 25-02-2011 12:08 Pagina 400

400 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

Voglia il Padre delle misericordie che que- Padre; abnegazione, carità e umiltà» (Cost 5), sta vicinanza fraterna venga rafforzata dalla senza dimenticare mai la partecipazione diret- celebrazione dell’Anno Giubilare e nel futuro, ta all’attività missionaria della Chiesa e al suo in modo tale che, in profonda comunione e nel ministero pastorale, secondo le esigenze del rispetto della propria autonomia, possiamo es- vostro carisma (cfr. Cost 6). sere, per l’uomo e la donna di oggi, signum Care Sorelle Francescane Missionarie del fraternitatis, segno di comunione. Sacro Cuore, i tempi che stiamo vivendo a li- In questa circostanza la mia prima parola è vello di vita consacrata sono tempi “delicati e di gratitudine al Signore per aver ispirato Lau- faticosi”. Le difficoltà, interne ed esterne, non ra Léroux de Bauffremont, «sostenuta dalla sa- mancano, ma queste «non devono tuttavia in- piente guida di P. Gregorio Fioravanti, OFM» durre allo scoraggiamento», bensì devono por- (Cost. I), a «fondare Monasteri di Terziarie tarci a impegnarci «con nuovo slancio» nel rin- Francescane senza clausura [...], con il duplice novamento e rinvigorimento della nostra vita e scopo di formare delle allieve per il servizio missione (cfr. VC 13). Il rinnovamento e il rin- delle Missioni estere, ed istruire le fanciulle», vigorimento potranno essere raggiunti solo ri- come si legge nelle Memorie Storiche, scritte partendo dal Vangelo. È il Vangelo, infatti, a ri- dallo stesso P. Gregorio (cfr. Memorie cap. 2). vitalizzare il carisma dei nostri Fondatori nel In questa occasione vi invito a guardare al pas- momento attuale. La nostra vita ha bisogno di sato con profonda gratitudine, contemplando i un nuovo fuoco, di una nuova linfa, se non vo- prodigi che la divina Provvidenza ha compiu- gliamo morire di freddo e atrofizzati. E questo to durante i 150 anni di storia dell’Istituto, le soltanto ci può venire da un ritorno al Vangelo, «molte ed innumerevoli vie che ha la Divina nucleo fondamentale e fondante della vita fran- Provvidenza ha aperto per raggiungere i suoi cescana (cfr. Rb 1, 1; Regola TOR, 1). Poiché, fini» (Memorie, cap. 1). È in atteggiamento di inoltre, il Vangelo è all’origine di ogni vera fra- meraviglia e di stupore che dobbiamo vivere ternità francescana, deve essere un impegno la nostra intera esistenza, particolarmente voi prioritario di ogni francescano e francescana in questo Anno Giubilare. Sì, anche voi avete porre, in ogni momento e in ogni circostanza, il una «gloriosa storia da ricordare e da raccon- Vangelo come fondamento della nostra vita tare, ma anche una grande storia da costruire» quotidiana e criterio primo e ultimo del nostro (VC 110). Per la storia gloriosa da ricordare e agire. Lasciatevi abitare dal Vangelo, e il Van- da raccontare, benediciamo l’Altissimo, Onni- gelo cambierà la vostra vita e missione. La- potente e Buon Signore dal quale procede ogni sciate che la vostra vita sia toccata dal Vangelo bene, come ci ammonisce il padre san France- e tutta la vostra esistenza si trasformerà in pas- sco: «... e restituiamo al Signore Dio, altissimo sione incontenibile per il Regno: nella preghie- e sommo, tutti i beni e riconosciamo che tutti i ra apostolica (cfr. Cost. 62), nella partecipazio- beni sono suoi e di tutti rendiamogli grazie, ne diretta all’attività missionaria della Chiesa e perché procedono tutti da Lui» (Rnb 17, 17) o al suo ministero pastorale (cfr. Cost. 63-68), come invita il Salmista: «cantate inni al Signo- nella missione educativa (cfr. Cost 69-72) e re con la cetra, con la cetra e al suono di stru- nell’assistenza caritativa (cfr. Cost 73). Aprite il menti a corde, con le trombe e al suono del cor- vostro cuore al Vangelo, a Cristo e con Lui en- no, acclamate davanti al re, il Signore» (Sal 97, trerà tutta l’umanità. E poiché il Vangelo è Ge- 5). Mentre per la grande storia da costruire sia- sù stesso, l’aver professato il Vangelo non può mo chiamati ad impegnarci a vivere con pas- ridursi a una mera dichiarazione di buone in- sione la nostra vocazione e missione, in modo tenzioni, ma porta in sé la sfida di essere e di tale che la nostra consacrazione sia veramente agire come persone evangeliche che, da una significativa nel nostro mondo. forte esperienza di fede, collocano il Cristo al È la passione per la vostra vocazione e mis- centro della loro vita e missione. In questa cen- sione quella che vi porterà a «osservare il san- tralità di Cristo nella nostra vita ci giochiamo la to Vangelo sull’esempio di Francesco d’Assi- fedeltà alla nostra vocazione e giochiamo an- si» e a custodire le virtù che vi sono proprie: che la fecondità della nostra missione. Non ci «fede nella presenza di Dio; fiducia nella divi- rende religiosi o religiose ciò che facciamo, ma na Provvidenza; abbandono alla volontà del come lo facciamo e per chi lo facciamo. In Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 401

EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 401

quanto, poi, professate la Regola del Terzo Or- Signore. Per chi ha timore del Suo nome, «sor- dine Regolare, siete chiamate, carissime Sorel- gerà con raggi benefici il sole di giustizia» (Ml le, a vivere in costante atteggiamento di con- 3, 20). Le avversità, invece di separarci da Lui, versione evangelica «in spirito di preghiera, di ci avvicinano a Lui. Stefano, il protomartire, ne povertà e di umiltà» (Regola TOR 2). contemplerà il Suo volto proprio nel momento Il Vangelo di questa domenica ci lascia una del martirio (cfr. At 7, 55). D’altra parte, come sensazione amara e dolce allo stesso tempo, ed già affermava P. Gregorio, le tribolazioni, «non è certamente sconcertante. Le diverse risposte poco pesanti», sono scuola per imparare ad di Gesù indicano ai suoi ascoltatori che tutto aver fiducia nella Provvidenza (Memorie cap. era incerto. Anche la bellezza del tempio era XVIII), segno di quanto è opera del Signore e fragile e la sua solidità minacciata: «non reste- non dell’uomo (Memorie, cap. XV). rà pietra su pietra». E anche i più vicini odie- Stiamo vivendo un tempo in cui tutti cerca- ranno, tradiranno e ammazzeranno i suoi di- no sicurezze. La cercano nei soldi, la cercano scepoli «a causa del mio nome». Il cristianesi- nel carrierismo, la cercano nel potere, la cer- mo non è un tranquillo paradiso dove rifugiar- cano... in tanti idoli che «hanno occhi e non ve- si in un mondo corrotto e pericolante. Il cri- dono, orecchi e non odono» (Sal 115, 5), e che, stianesimo non è una “bolla di pace”. Di fatto i perché sono di creta, lasciano il tempo che tro- migliori discepoli hanno sofferto e continuano vano: una crisi e non ci sono soldi per arrivare a soffrire persecuzione e martirio. I cristiani so- alla fine del mese; un fallimento inaspettato e no chiamati a partecipare alla storia e, quindi, la carriera viene meno; un cambiamento “po- alla sorte di Colui che fu annunciato come “se- litico” imprevedibile e uno si trova sulla stra- gno di contraddizione”, e che venne a portare da. Per i credenti, soprattutto per i seguaci e le fuoco e spada, e cioè a portare la Luce e la Ve- seguaci di Francesco, l’unica sicurezza che rità in un mondo che, con troppa frequenza, fa non crolla è Dio: Tu sei il nostro custode, il no- patti con l’oscurità e la menzogna. Quanto det- stro difensore, la nostra sicurezza, il nostro re- to dei cristiani deve essere detto dei consacra- frigerio, la nostra ricchezza a sufficienza, ti. Il momento che ci è toccato di vivere, se vo- esclama Francesco quando tutte le altre sicu- gliamo essere memoria viva di Gesù, non è fa- rezze, come quella della salute e del sostegno cile. Lo sappiamo per esperienza. Ma il Vange- dei confratelli, gli vengono meno (cfr. Lodi al lo di oggi, anche se duro, non è privo di spe- Dio Altissimo). Così deve essere anche per noi. ranza. Ci dice Gesù: «non abbiate paura [...], Care Sorelle Francescane Missionarie del neppure un capello del vostro capo perirà» (Lc Sacro Cuore, fate che l’Anno Giubilare diven- 5, 18). Queste parole ci danno tanta forza per ti per voi un anno di grazia che vi aiuti a cen- affrontare il presente e speranza per abbraccia- trarvi in Lui, a concentrarvi negli elementi es- re il futuro. Mentre ci impegniamo seriamente senziali del vostro carisma e a decentrarvi, per per creare condizioni di futuro, sappiamo che andare incontro agli altri, particolarmente ai più tutto dipende da Lui ed è per questo che quoti- poveri e bisognosi, per restituire loro il dono dianamente rinnoviamo la «fiducia nella divina del Vangelo, il dono di Gesù Cristo, primo do- Provvidenza» (Cost 5), una delle virtù che for- no che il Padre delle misericordie ci ha fatto, mano il vostro patrimonio carismatico. Alla sua prima con la vita e poi con le parole. Provvidenza amorosa ci affidiamo, alla sua Che l’Anno Giubilare significhi un impegno Previdenza ci abbandoniamo. di ciascuna di voi per rivitalizzare il vostro ca- Fin dagli inizi del vostro Istituto il P. Grego- risma in modo da passare dal bene al meglio e rio metteva come elemento determinante del rendere significativa la vostra vita e missione, vostro discernimento il seguire «docilmente i in modo da poter dire a quanti cercano un sen- passi della Divina Provvidenza» (Memorie 3). so profondo alla loro vita, ma particolarmente Non ha niente dunque di strano che le vostre ai giovani: «venite e vedrete». Questo è l’au- Costituzioni vi chiedano «serena fiducia» nella gurio che vi rivolgo con tutto il cuore, anche a sua «previdenziale carità» (cfr. Cost 127). Non nome dell’intero Ordine dei Frati Minori. temiamo, cari fratelli e sorelle, quelli che pos- sono uccidere il corpo, ma non possono più far- FR. JOSÉ RODRÍGUEZ CARBALLO, OFM ci nulla (cfr. Lc 12, 4). La nostra vita è presso il Ministro generale Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 402

402 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

11. Lettera della Conferenza della Famiglia zione di questo importante anniversario dello Francescana per il 25° anniversario de- Spirito di Assisi. Sappiamo che molti di voi llo “Spirito di Assisi” hanno celebrato, ogni anno e da molti anni, il ricordo di questo evento e vi incoraggiamo a Roma, 17.11.2010 continuare a farlo. Siamo lieti di annunciarvi che sono già in Cari Fratelli e Sorelle, preparazione delle proposte per la celebrazione Il Signore vi doni la sua pace! di questo anniversario. A breve riceverete un kit di materiale che vi aiuterà a organizzare una Per più di un anno la Conferenza della Fa- celebrazione nel vostro Paese, Congregazione, miglia Francescana (CFF) ha discusso su come regione, fraternità locale, parrocchia, scuola o noi Francescani potessimo commemorare il 25° in ogni altro luogo dove sono presenti dei Fran- Anniversario della Giornata mondiale di Pre- cescani. Questa celebrazione potrà essere pro- ghiera per la Pace che si tenne in Assisi il 27 grammata nel giorno anniversario (il 27 otto- ottobre 1986. Basandosi su quella celebrazio- bre 2011) o in qualsiasi altro giorno ritenuto più ne, Giovanni Paolo II rese popolare l’idea del- appropriato alla vostra situazione locale. Il kit lo Spirito di Assisi, un concetto che, nell’ulti- conterrà materiale educativo, proposte di pre- mo quarto di secolo, ha ispirato molti tentativi ghiere, suggerimenti circa le letture etc. In es- di promuovere la pace ed il dialogo. È nostra so sarà incluso anche un invito per artisti loca- intenzione rafforzare questo impegno per la pa- li a creare opere originali che trattino il tema ce ed il dialogo incoraggiando l’intera Famiglia del dialogo per la pace. Queste opere, natural- Francescana a celebrare questo importante an- mente, dovranno essere fonte di ispirazione per niversario. Nel processo preparatorio della ce- tutti, riguardo alle tematiche con cui ci trovia- lebrazione non sono stati coinvolti soltanto i no- mo a confrontarci oggi nel mondo e dovranno stri direttori responsabili del settore di Giusti- anche proporre vie e modalità che facciano pro- zia, Pace e Integrità del Creato e di quello per il gredire il dialogo interculturale quale mezzo dialogo, ma anche altri interessati all’evento. privilegiato per affrontarle. Noi, Francescani, siamo consapevoli che il Siamo in contatto con la Santa Sede e con il mondo è cambiato molto negli ultimi 25 anni. Il vescovo di Assisi e stiamo considerando le nostro impegno a vari livelli nel dialogo con po- possibilità per una celebrazione nella stessa poli di altre tradizioni religiose si è sempre ba- Assisi. Le informazioni a riguardo vi saranno sato sulla nostra fedeltà a predicare la Buona comunicate appena possibile. Novella proclamata da Gesù Cristo. Allo stesso Fratelli e sorelle, l’eredità di Francesco e tempo sono emerse nuove condizioni che mi- Chiara ha fatto sì che il Santo Padre abbia scel- nacciano l’unità, il benessere della razza umana to Assisi per la celebrazione dell’evento origina- e la sua stessa esistenza. Esse sfidano la capaci- le, che sarebbe poi stato conosciuto come lo Spi- tà della Chiesa e della nostra Famiglia France- rito di Assisi. Preghiamo che durante la celebra- scana ad essere segni efficaci di unità. I massi- zione di questo anniversario tutti possiamo esse- ci spostamenti di popoli attraverso i tradiziona- re ispirati a rinnovare lo spirito dei nostri Beati li confini geografici danno origine a conflitti e Fondatori in modo che noi possiamo aiutare a minano la stabilità delle società. Inoltre questi guarire le ferite che oggi affliggono il mondo. movimenti hanno ulteriormente aumentato la Possa la celebrazione del 25° anniversario dello pressione sull’ambiente globale. La povertà cre- Spirito di Assisi aiutarci a rivitalizzare la nostra scente ha poi esacerbato tutte queste condizio- vita ed il nostro ministero in modo che, come ni. È sempre maggiore il senso di urgenza a Francesco e Chiara, possiamo offrire una testi- creare nuove vie di dialogo interculturale o a monianza vibrante e un servizio nella costruzio- rafforzare quelle esistenti allo scopo di pro- ne di un mondo più giusto e più pacifico. muovere la pace, la riconciliazione, la cura del Creato e uno sviluppo umano integrale, spe- FR. JOSÉ RODRÍGUEZ CARBALLO, OFM cialmente per quelli che si sono impoveriti. Ministro generale È in questo contesto che invitiamo la fami- FR. MARCO TASCA, OFMCONV glia Francescana a prepararsi per la celebra- Ministro generale Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 403

EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 403

FR. MAURO JÖHRI, OFMCAPP Cari fratelli Visitatori, voi siete inviati a vi- Ministro generale sitare diverse Entità dell’Ordine a mio nome. FR. MICHAEL HIGGINS, TOR Vi prego: tentate, senza risparmio alcuno di Ministro generale energie, di portare i confratelli a confrontarsi FR. JAMES PUGLISI, SA con il Vangelo, con la forma di vita che abbia- Presidente CIF-TOR mo professato. Invitateli a prendere il libro e a ENCARNACIÓN DEL POZO, OFS divorarlo, fino ad assimilarlo (cfr. Ap 10, 9), e Ministra generale a diventare, in questo modo, «esegesi vivente» del Vangelo (Verbum Domini 83). All’inizio sarà amaro, come è sempre amara la conver- 12. Omelia a conclusione dell’incontro con sione che esige la rottura con tante cose, con i Visitatori generali tanti idoli, ma ben presto diventerà dolce, co- me dolce è l’amore (cfr. Cantico dei Cantici, 5, Roma, Curia generale, 19.11.2010 16), che ci porta a consegnarci totalmente a Colui che ci ha amati per primo (1Gv 4, 19). ESEGESI VIVA La vita consacrata nasce dell’ascolto della Pa- DEL VANGELO rola di Dio: «da essa [dalla Parola di Dio] è sgorgato ogni carisma e di essa ogni regola Carissimi confratelli della Fraternità Santa vuole essere espressione» (Verbum Domini = Maria Mediatrice, VD 83). Se questo si dice della vita consacra- Carissimi confratelli Visitatori: ta in genere, molto più si può dire della vita il Signore vi dia pace! francescana che ha come regola e vita il Van- gelo (cfr. Rb 1, 1). Alla fine del nostro incontro voglio, ancora D’altra parte, la parola di Dio «annunciata, una volta, ringraziare l’Altissimo, Onnipoten- accolta, celebrata e meditata nella Chiesa» è il te e Buon Signore perché, al di là delle nostre fondamento «di ogni autentica e viva spiritua- differenti provenienze geografiche e culturali, lità cristiana» (VD 121), e «ci è data proprio ci ha chiamato ad essere fratelli, uniti dallo per costruire comunione, per unirci nella Veri- stesso proposito di vita, che abbiamo abbrac- tà nel nostro cammino verso Dio», per co- ciato nel giorno della nostra professione. struire comunità (VD 86). Abbiamo bisogno di Senza rinunciare a propri valori particolari, è un’autentica e viva spiritualità. Abbiamo biso- il momento di mettere in risalto ciò che ci unisce gno della Parola di Dio, che trasformi i nostri e ci fa diventare famiglia: i valori francescani. cuori e la nostra vita, così da poter comunica- Ognuno di noi è nato in un determinato paese e re e donare quello che viviamo (cfr. PdV 7). in una data cultura. Ma a nessuno è stato chiesto Abbiamo bisogno di discernimento per rivita- di fare una scelta. Invece siamo Frati Minori per lizzare il nostro carisma e, quindi, abbiamo bi- libera scelta. Questo fa sì che l’essere Frati Mi- sogno della Parola che si presenta a noi come nori, dopo l’appartenenza a Cristo, deve essere «criterio di discernimento» (VD 87). Non man- messo al primo posto, al di sopra di ogni altra chi dunque nelle nostre Fraternità un approccio appartenenza, se vogliamo essere veramente si- orante al testo sacro, attraverso la lettura oran- gnum fraternitatis, profezia di comunione nel ri- te della Parola, «capace di schiudere al fedele spetto della diversità. Spesso ho sentito questa il tesoro della Parola di Dio, ma anche di crea- espressione: «questo non fa parte della mia cul- re l’incontro con Cristo, parola divina viven- tura». Non sarebbe meglio chiedersi: fa parte te» (DV 87). E perché la lettura orante della della cultura francescana o no? Abbiamo pro- Parola possa dare i frutti desiderati, non man- fessato una forma di vita determinata. È questa chi mai una formazione solida alla lettura cre- forma di vita, che ha come cuore il Vangelo, dente della Bibbia (cfr. VD 83). quello che deve essere il criterio fondamentale, Per noi, poi, è il Vangelo accolto nel nostro il criterio primo ed ultimo delle nostre scelte cuore e vissuto nella nostra quotidianità con quotidiane. Senza questo le nostre scelte saran- colore francescano, quello che renderà signi- no sempre basate su criteri umani, il che non giu- ficativa la nostra vita. È il Vangelo che cam- stifica la nostra vita come Frati Minori. bierà il nostro cuore, come ha cambiato il cuo- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 404

404 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

re di Francesco. È il Vangelo quello che ci fa- Attendiamo, certamente, la manifestazione rà diventare “vangelo vivente”, alter Franci- escatologica dello Sposo (cfr. Ap 22, 17), ma scus. Spunterà l’alba, allora, di un nuovo gior- l’attesa è tensione missionaria di portare il do- no; una nuova primavera, per la nostra Frater- no del Vangelo e di annunciare la Parola di nità universale. “I tuoi insegnamenti sono la Dio «che risana e redime ogni uomo» (VD, mia delizia, la via dei tuoi insegnamenti è la 121). In questo contesto, riscoprire la centra- mia gioia”(Sal 118). Giustamente, tutti noi lità della Parola di Dio nella nostra vita ci fa- cerchiamo la felicità, ma questa, per chi ha rà ritrovare il senso più profondo per «conti- professato di vivere il Vangelo, si trova solo nuare la missione ad gentes e intraprendere nel vivere lo stesso Vangelo. Invitate, dunque, con tutte le forze la nuova evangelizzazione, i confratelli ad ascoltare, concepire e partori- soprattutto in quelle nazioni dove il Vangelo re la Parola (cfr. Sant’Agostino). Invitate i con- è stato dimenticato o soffre l’indifferenza dei fratelli a partecipare al banchetto della vita do- più a causa di un diffuso secolarismo» (VD ve Dio stesso si fa nutrimento con la sua Paro- 122). Lo Spirito Santo continui a suscitare in la, attraverso la lettura orante della Parola (cfr. tutti noi, e in tutti i confratelli sparsi in tutto il VD 86-87); ad essere la terra fertile che acco- mondo, fame e sete della Parola di Dio e su- glie la Parola, in modo tale da diventare testi- sciti, allo stesso tempo, zelanti annunciatori e moni autorevoli della stessa Parola. Nel Van- testimoni del Vangelo. gelo che abbiamo ascoltato (Lc 19, 45-48), Ge- Cari fratelli Visitatori, mettevi in cammi- sù, in linea con i profeti dell’A.T., ci richiama no. Andate in atteggiamento di ascolto dei fra- all’interiorità e alla santità e ci ammonisce che telli che vi verranno affidati durante la Visita. l’esteriorità soffoca la vera relazione con Dio. Create un clima di familiarità, poiché soltan- La parola di Dio, se viene accolta in atteggia- to così i fratelli vi apriranno il loro cuore, ma- mento di preghiera, ci porterà a comprendere nifestandovi i loro bisogni e la loro situazione. le cose di Dio e sarà fonte di un rapporto au- Assumete la lettera di san Francesco a un Mi- tentico con Lui, privo di ogni soggettivismo e nistro come se fosse scritta a voi. Siate esi- di ogni fondamentalismo. genti, denunciando il peccato in qualunque Cari fratelli, il rinnovamento profondo del- modo si manifesti, e profondamente umani, la nostra vita e missione, la rivitalizzazione come Gesù con la donna sorpresa in adulterio del nostro carisma, passano, necessariamen- (cfr. Gv 8, 10-11), così come ci ha insegnato te, per un ripartire dal Vangelo, per poi resti- Francesco d’Assisi. Andate e portate serenità tuire il Vangelo a quanti incontreremmo sul nei cuori tribolati, speranza e gioia in chi le ha nostro cammino. Mettete, dunque, fuoco nel perse, passione in chi è rassegnato. Ricordate cuore dei confratelli che incontrerete nel vo- ai fratelli che la felicità si trova nella fedeltà e stro cammino, affinché si trasformino, a cau- la piena autorealizzazione nella donazione in- sa del Vangelo che abita in loro, in veri mis- condizionata a Dio e agli uomini. Annunciate sionari e annunciatori, con la vita e la parola, la bellezza della sequela di Cristo secondo la di Colui che è diventato la ragione del nostro forma di vita che ci ha lasciato san Francesco. essere e del nostro agire: Gesù il Cristo, pa- Abbracciate i fratelli da parte del Ministro ge- rola di Dio all’umanità. Sì, non si tratta di es- nerale e salutateli da parte dell’intero Defini- sere predicatori, divulgatori di un’ideologia, torio generale e di tutti i confratelli della Fra- più o meno bella e attuale. Si tratta di confes- ternità della Curia generale. Confidate nel Si- sare, con la vita e la parola, una persona: la gnore e Lui si prenderà cura di voi: in Lui, co- persona di Gesù il Cristo. Si tratta di annun- me il passero e la rondine, troverete casa e ri- ciare il Vangelo, distribuire e amministrare fugio (cfr. Sal 83). Cristo. Con l’esempio e la parola, invitate i La Vergine Immacolata, Regina dell’Ordi- confratelli ad essere sempre «interpreti esi- ne dei Frati Minori, vi accompagni con la sua stenziali» della Parola che predicano, ad of- materna protezione, insieme alla mia benedi- frire una testimonianza credibile della parola zione. di Dio, per il servizio non di un’ideologia, ma di Dio che parla e agisce nel cuore degli uo- FR. JOSÉ RODRÍGUEZ CARBALLO, OFM mini attraverso la Parola. Ministro generale Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 405

EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 405

13. Omelia in occasione del mandato mis- Oggi abbiamo la grazia di poter celebrare sionario a quattro Frati Minori in questa chiesa due eventi particolari: il rin- novamento annuale della professione nell’Or- Roma, Curia generale OFM, 21.11.2010 dine Francescano Secolare dei componenti della Fraternità di Santa Maria Mediatrice, e ANDATE E RESTITUITE l’invio di quattro Frati Minori nella missione IL DONO DEL VANGELO ad gentes. A quelli che rinnovano la professione, vor- 2Sm 5, 1-3; rei ricordare semplicemente che questa li im- Col 1, 12-20; pegna a vivere il Vangelo, «alla maniera di S. Lc 23, 35-43 Francesco» e secondo la vostra Regola, «au- tenticata dalla Chiesa», in «unione organica» Cari fratelli e sorelle, con tutta la Famiglia Francescana (Regola il Signore vi dia pace! OFS I, 2), ma sempre come secolari. La seco- larità, infatti, «caratterizza la spiritualità e la Celebriamo oggi, a conclusione dell’anno li- vita apostolica degli appartenenti all’OFS» turgico, la festa di Cristo Re dell’Universo. Ri- (Costituzioni OFS 3, 1). La Chiesa e la Fami- pensando al testo del Vangelo che la Chiesa ci glia Francescana hanno bisogno di voi come propone per questa domenica (cfr. Lc 23, 35- secolari. La secolarità, inoltre, vi porta ad es- 43), possiamo dire che la festa di oggi è la festa sere «aperti alle istanze che vengono dalla so- dei piccoli, degli umili, di coloro ai quali nulla cietà e dalle realtà ecclesiali, passando dal è rimasto se non il Signore, le sue promesse e la Vangelo alla vita e dalla vita al Vangelo» (Co- sua fedeltà. A questa festa non possono parteci- stituzioni OFS 8, 2). Sia, dunque, il Vangelo a pare coloro che credono di potersi salvare da so- dinamizzare la vostra vita e sia la vita degli uo- li. A questa festa non possono partecipare colo- mini e donne di oggi ad illuminare la lettura e ro che non sentono l’urgenza di essere visitati la messa in pratica del Vangelo. dalla misericordia del Padre delle misericordie. Il secondo evento particolarmente signifi- Vi possono partecipare, invece, i figli di cativo di oggi è l’invio di quattro confratelli Dio, coloro che contemplano “l’agnello im- francescani in missione ad gentes. È questo un molato”; coloro che, mossi dallo Spirito di motivo particolarmente emotivo per me e si- Dio, acclamano Gesù come colui che è degno gnificativo per l’intero Ordine, spero che nel di ricevere «il potere, la ricchezza, la sapienza, contempo sia una chiamata per molti confra- la forza e l’onore»; coloro che, ricordando il telli dell’Ordine dei Frati Minori. dominio delle tenebre, rendono gloria a Dio Si tratta di: Fr. Giuseppe Neri, della Provin- che ha concesso loro di condividere «l’eredità cia di San Francesco Stimmatizzato di Toscana dei santi nella luce» (Col 1, 12). Oggi, festa di (Italia), che partirà per l’Estremo Oriente; Fr. Cristo Re, è la festa di coloro che, crocifissi Maseo P. Colha, della Provincia di Slovacchia, con Cristo, conservano nel loro cuore la spe- che partirà per Sudan; Fr. Lukasz Kwiatkow- ranza del paradiso; la festa, infine, di coloro ski, della Provincia di Santa Maria degli Ange- che, in una situazione di morte, hanno il co- li in Polonia, che partirà per Papua Nuova Gui- raggio di gridare: «ricordati di me quando sa- nea; Fr. Peter Beto, della Provincia di Indone- rai nel tuo regno» (Lc 23, 42). sia, cha partirà per Miamar. Questi hanno se- Cari fratelli e sorelle, la festa di Cristo Re è guito il corso di formazione missionaria nella festa per i poveri, gioia per i piccoli, benedi- nostra Fraternità di Bruxelles. A detta Fraterni- zione per i peccatori. Sì, per tutti questi è festa, tà vada il mio cordiale ringraziamento. In mez- perché potranno ascoltare il Signore che dice: zo a noi c’è anche Fr. Yaroslav Vitkulinec, del- «Oggi sarai con me nel paradiso» (Lc 23, 3). la Provincia di Slovacchia che, fra una setti- Se questo è vero, e lo è certamente, sarà festa mana, si recherà in Terra Santa. Anche a lui va- per ciascuno di noi se come il buon ladrone ci da il nostro ringraziamento per la sua disponi- sentiamo poveri, bisognosi di misericordia e se bilità ad andare nella “perla delle missioni”. sentiamo nostalgia del paradiso. Questo è l’au- Nel cuore dei Frati Minori risuonano, in gurio che faccio a me stesso, a tutti voi. questa occasione, le parole di Gesù: «la mes- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 406

406 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

se è molta, ma gli operai sono pochi». E an- 14. Richiesta di materiale per le celebrazio- cora: «andate per tutto il mondo e predicate il ni liturgiche Vangelo ad ogni creatura» (Mc 16, 15). L’OFM è, fin dalle origini, un Ordine missio- Carissimi Fratelli Ministri, nario. Francesco è il primo Fondatore che de- dica un capitolo della Regola alla missione in- il Signore vi dia Pace! ter gentes e un capitolo alla missione ad gen- tes. Professando la forma di vita che ci ha la- Il Definitorio generale ha deciso di istituire sciato Francesco, ogni Frate Minore deve en- all’interno della Commissione della vita con- trare in un clima di discernimento per vedere templativa dell’Ordine la Commissione litur- se il Signore lo chiama o no alla missione ad gica OFM. gentes. Nessuno di noi può a priori escludere Lo scopo di tale provvedimento è quello di questa chiamata. È dopo un serio discerni- affidare a tale Commissione il compito di pre- mento se uno viene chiamato, deve risponde- parare un Messale ed un Lezionario delle ce- re con generosità, anche se questo comporta lebrazioni dei Santi di tutto l’Ordine e delle “partire” e lasciare tante cose: comodità, fa- Clarisse, ad uso dei frati dell’Ordine e per le miglia, amici, sicurezze... D’altra parte nessun necessarie traduzioni nelle varie lingue na- Ministro provinciale può trattenere un frate, zionali. che, mosso dallo Spirito, chiede di andare in Oltre al Messale e al Lezionario il Defini- missione ad gentes, anche se ciò comporta torio ha chiesto alla Commissione anche di ap- chiudere certe presenze. Di questo dovrà ren- prontare un Supplemento della Liturgia delle dere conto al Signore (cfr. Rnb 16, 5). Ore e un Rituale per le varie celebrazioni e mo- Mentre esprimo gratitudine ai Ministri pro- menti di vita di preghiera principali delle Pro- vinciali che hanno messo a disposizione dei vince e delle Fraternità. progetti missionari dell’Ordine questi confra- Noi riteniamo che la possibilità di usare i telli, anche se ne hanno bisogno nelle loro Pro- testi liturgici comuni a tutto l’Ordine possa vince, ringrazio di cuore questi quattro confra- contribuire in maniera significativa ed efficace telli per la loro disponibilità ad andare in zone a formare una mentalità comune di celebra- di frontiera – Estremo Oriente, Sudan, Mya- zione liturgica, di memoria dei Santi e Beati mar e Papua Nuova Guinea –, e faccio loro i propri della ricca e secolare tradizione del- miei auguri, nella consapevolezza che il Si- l’Ordine, ad offrire uno strumento per valoriz- gnore li ama con amore di predilezione e li zare adeguatamente e accompagnare i vari mo- chiama a cose grandi. Rendo lode, soprattutto, menti più importanti della vita della Fraternità al Signore poiché continua a darci fratelli ap- e dei fratelli. passionati per il Vangelo e chiedo a tutti i fra- Chiediamo, pertanto, a tutti voi la necessa- ti di domandarsi seriamente se il Signore non ria collaborazione per la raccolta del materia- stia chiedendo a loro di «partire» dalla loro ter- le già esistente nelle Province e nelle Confe- ra e di andare aldilà della loro cultura, per re- renze. stituire il dono del Vangelo. Siete pregati di inviare il materiale di vo- «La messe è molta, ma gli operai sono po- stra conoscenza e a vostra disposizione, pos- chi». Che cosa ci sta dicendo Gesù con queste sibilmente approvato dalla competente auto- parole? rità, ossia la Congregazione del Culto Divino Carissimi fratelli Giuseppe, Lukasz, Maseo, e la Disciplina dei Sacramenti su: Peter e Yaroslav, con il padre san Francesco vi 1. Formulari di Messe dei Santi e dei Bea- dico: «abbiate fiducia in Lui e Lui si prenderà ti (1° Ordine, 2° Ordine, 3° Ordine Re- cura di voi». golare e Secolare), appartenenti alla vo- stra Provincia in lingua latina e/o in lin- FR. JOSÉ RODRÍGUEZ CARBALLO, OFM gua nazionale. Ministro generale 2. Testi del proprio della Liturgia delle Ore (Inni, Antifone, Responsori, Letture, ecc.) dei Santi e dei Beati che apparten- gono alla vostra Provincia. Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 407

EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 407

3. Eventuali celebrazioni e riti che posso- Otra cosa muy distinta, para los que nos mi- no far parte del Rituale della Provincia o ran desde fuera y para los que miramos la vida della Conferenza. consagrada desde dentro, sería si la pregunta Tale materiale dovrà pervenire a Fr. Julio fuera: ¿Tiene futuro la vida consagrada euro- César Bunader, Definitore generale e Presi- pea? En cualquier caso esta pregunta puede es- dente della Commissione liturgica, presso la tar incluida en la que parece estar a la base del Curia generale entro il 31 maggio 2011. tema de esta segunda asamblea, Vida Consa- Mentre vi ringrazio della vostra collabora- grada en Europa: Compromiso para una pro- zione e attendo con interesse il materiale che fecía evangélica, y que lleva consigo respon- avrete la cortesia d’inviare alla Curia generale, der a preguntas como estas: ¿qué comporta ese vi porgo i miei saluti e vi auguro di cuore Pa- futuro para la vida consagrada en Europa? ¿qué ce e Bene. opciones está llamada a tomar para que ese fu- turo sea verdaderamente significativo? Roma, 23 novembre 2010 Por lo que a mi intervención se refiere voy a partir de algunas constataciones que pueden FR. JOSÉ RODRÍGUEZ CARBALLO, OFM explicar y justificar nuestra preocupación por Ministro generale el futuro de la vida consagrada en Europa, pa- ra luego intentar indicar algunos caminos de futuro de la misma, caminos que en muchos 15. Ponencia en la Asamblea de la Unión de casos ya están siendo actuados, como fermen- Superiores Generales (USG) to de algo nuevo. Con ello no pretendo dar re- spuestas acabadas y definitivas a las cuestio- Roma, 25.11.2010 nes planteadas. Sería sencillamente una pre- tensión inútil, al menos por mi parte. La situa- VIDA CONSAGRADA EN EUROPA: ción es tan compleja que a lo sumo podemos COMPROMISO POR UNA PROFECÍA intuir algunos caminos por los que nuestra vi- EVANGÉLICA da está llamada a transitar de cara a un futuro significativo para la misma. La Unión de Superiores Generales ha ele- gido como tema central de las dos asambleas Punto de partida generales del 2010 la vida consagrada en Eu- ropa y su futuro. Sintetizando, tal vez dema- A la raíz de lo que no dudo en llamar res- siado, podemos decir que cada una de estas ponsable preocupación por nuestro futuro – no asambleas gira en torno a una pregunta funda- hacerse la pregunta sobre el futuro de nuestra mental. ¿Tiene futuro la vida consagrada en vida en el viejo Continente sería simplemente Europa?, era la pregunta en torno a la que se de irresponsables, particularmente cuando se desarrollaría la primera de las asambleas. Para trata de superiores mayores –, hay un dato fá- responder a esta pregunta hemos partido del cilmente verificable en la misma vida consa- análisis de la situación de nuestra vida desde grada y religiosa en Europa: la notable dismi- distintos “observatorios”, unos internos a la vi- nución del número de religiosos y religiosas al da religiosa y consagrada y otros externos a la que estamos asistiendo, debido no sólo a las misma. También hemos tenido en cuenta los pocas entradas, sino también muchas veces a la distintos contextos geográficos y culturales en poca perseverancia. los que esa vida se encuentra. Aun cuando na- Las estadísticas al respecto son claras: entre die de los aquí presentes daría una respuesta 1977 y 2005 los religiosos sacerdotes en Eu- negativa a la pregunta planteada, sorprenden- ropa hemos pasado de ser 64.803 a ser 59.787. temente, los que nos ven desde fuera parece En el mismo período los religiosos laicos han que tienen más confianza y esperanza en la vi- disminuido de 24. 460 a 19.574, y las religio- da consagrada en Europa que nosotros mis- sas de 388.693 han pasado a ser 322.9952. Es mos, que, por otra parte, como es lógico, co- verdad que los números no tienen la última pa- nocemos mejor nuestras debilidades y flaque- labra. ¿Quién nos garantiza que un grupo de zas, así como nuestras reales posibilidades1. cien consagrados viva mejor el carisma que Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 408

408 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

uno de cincuenta o de seis? Las estadísticas no lo que acabamos de señalar y que por lo mis- lo son todo, ni mucho menos, pero también te- mo condiciona el futuro de nuestra vida: el se- nemos que ser muy realistas para actuar con cularismo que, de un modo más o menos pa- lucided. “Despreciar lo numérico lleva al error, tente, está presente en todo el viejo continen- magnificarlo también”3. te, con la consiguiente crisis de fe. En cualquier caso, este hecho de la dismi- Benedicto XVI afirmó en el 2007: “La nución de vocaciones en nuestro Continente identidad propia de los pueblos de Europa es nos coloca delante de otro dato que igualmen- más histórico-cultural y moral que geográfica, te es fácilmente constatable, y que tal vez es económica o política. Es una identidad cons- más preocupante: el alarmante envejecimiento tituida por un conjunto de valores universales de muchas de nuestras comunidades. Es un he- que el cristianismo contribuyó a forjar”4. Sin cho: en muchos Institutos cada día hay más an- negar la verdad de esta afirmación que salta a cianos y menos jóvenes. Y si hace algunas dé- la vista a cualquiera que mire objetivamente cadas la gran preocupación de los superiores la historia de Europa, nos preguntamos: ¿son mayores era la de construir grandes casas de hoy en día los ciudadanos europeos conscien- formación para acoger el gran número de vo- tes y, sobre todo, coherentes con esta reali- caciones que llegaban a nuestros Institutos, dad? Mucho me temo que no. Esto explicaría hoy la preocupación de no pocos son las en- muy bien el que el mismo Juan Pablo II, ha- fermerías y las casas para ancianos. blando de Europa, hace ya algunos años, evo- Este hecho lleva a que constantemente se case el texto evangélico de Lucas: “Cuando saque a colación la conocida imagen de la pi- venga el Hijo del hombre, ¿encontrará fe en rámide invertida. La cúspide de la pirámide ya la tierra?” (Lc 18, 8). El mismo Pontífice afir- no apunta hacia arriba, como podría ser en los mó en aquella ocasión que el reto es “profun- años 50, sino hacia abajo. Son los mayores los do y dramático”5. que constituyen el gran bloque de efectivos De ser un Continente marcado profunda- con los que cuentan muchas de nuestras insti- mente por la cultura cristiana, ha pasado a ser tuciones religiosas en Europa, con la consi- un Continente que reniega o, cuando menos, guiente preocupación que se torna pregunta: ignora sus propias raíces cristianas. Basta pen- ¿serán los jóvenes capaces de mantener la gran sar en el preámbulo de la Constitución Euro- cantidad de obras que hoy tenemos? pea donde se ha querido y luchado por ignorar Otro dato que me parece incuestionable: las el nombre mismo de Dios, hasta conseguirlo. obras y estructuras que gestiona todavía hoy la El ciudadano europeo en su mayoría, y Euro- vida religiosa en Europa. Hay una clara des- pa misma, parecen no tener necesidad de Dios, proporción entre estructuras y posibilidades. y lo religioso se pretende que quede relegado Muchas veces damos la impresión de que esta- a algo meramente personal e individual. Por mos en pie para mantener estructuras que ya no otra parte no se puede ignorar que desde mu- podemos mantener por mucho tiempo, o que chos y diversos frentes hay un ataque frontal a simplemente han dejado de tener la finalidad todo lo que pueda sonar a cristiano o evangé- para la que fueron pensadas en su momento. lico6. Si el avance de la increencia y de la des- Por diversos motivos, no por último la des- afección religiosa en nuestro Continente pone proporción entre obras/estructuras y personal en cuestión la pervivencia y la persistencia de religioso, se está produciendo una cierta rutina, la las Iglesias locales como realidad pública- un visible cansancio, una pesante resignación mente relevante en el futuro, ¿qué decir del fu- y una no disimulable frustración en no pocos turo de la vida consagrada que quiere enrai- de los efectivos actuales de la vida consagrada zarse únicamente en Cristo? en Europa. Este es, a mi modo de ver, uno de Otros muchos factores propios de la cultu- los datos más preocupantes al que se debe en- ra actual, que fueron ampliamente analizados frentar en estos momentos la vida consagrada en la asamblea de mayo, tales como: el indivi- europea. dualismo, la fragmentación, el consumismo, Junto a estos datos objetivos, propios de la los continuos cambios..., cuestionan fuerte- vida consagrada en nuestro Continente, hay mente la vida consagrada en Europa, no sólo otro elemento que, sin duda alguna, influye en desde fuera, sino también desde dentro, pues Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 409

EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 409

todos estos fenómenos no son ájenos a la vida ciones, y en la falta de “mano de obra” que de muchos consagrados. pueda gestionar las obras que hemos ido le- Estos y otros factores, que sería muy largo vantando no sin grandes sacrificios9. Sin em- señalar, llevan a muchos a una convicción no bargo, por qué me he planteado la cuestión disimulada: La vida consagrada en Europa es- muchas veces, cada vez tengo más dudas si esa tá pasando por una situación delicada y tal vez respuesta sería la apropiada. Es más, cada vez decisiva para su futura configuración. Escu- estoy más convencido que la falta de vocacio- chemos una voz que considero autorizada, la nes y el envejecimiento de los religiosos y re- del benedictino suizo Amèdèe Grab, ex – pre- ligiosas en Europa es sólo la punta del iceberg sidente del Consejo de Conferencias episcopa- que indica una crisis mucho más seria y pro- les de Europa: “Es evidente que la vida consa- funda. La clave para analizar la penuria de la grada pasa hoy en Europa por uno de los mo- vida consagrada y religiosa en Europa va más mentos más arduos y delicados de su histo- allá de las penurias señaladas anteriormente, y ria”7. Y aunque esta afirmación pudiera pare- yo la formularía en forma de preguntas: ¿Có- cer a algunos un tanto exagerada, no me pare- mo es nuestra calidad evangélica de vida?, ¿es- ce que podamos negar que en este Continente tamos a tono con las exigencias de nuestra la vida consagrada va de la mano de la preca- consagración?, ¿cómo andamos de pasión por riedad, si por ésta entendemos, como indica el Cristo y por la humanidad?, ¿cómo nos perci- término latino precarius, poca estabilidad, lo ben nuestros contemporáneos? inseguro, apurado o escaso, lo que no posee los No sé si no será mucho decir pero tengo la medios o recursos suficientes. Y entonces sur- impresión que los consagrados en Europa – y ge otra pregunta: ¿qué sucederá a la vida con- en otros Continentes puede que sea todavía pe- sagrada y religiosa en Europa en el futuro? or, a pesar de que los números no decrezcan Una palabra que se abre camino hoy en día como aquí –, estamos espiritual, evangélica y en el análisis social y político es el término in- apostólicamente debilitados. Esa sería la ver- certidumbre: ¿por dónde van a ir las cosas?, dadera precariedad de la vida consagrada. El ¿qué va a pasar en el futuro? A tales preguntas Señor al que un día hemos entregado nuestras nadie se atreve a dar una respuesta precisa. Un vidas con generosidad – dejándolo todo –, es diagnóstico parecido se hace del panorama re- muy probable que haya ido cediendo su cen- ligioso. Los buenos sociólogos de la religión tralidad en la vida de muchos de nosotros, y dicen que no estamos en condiciones de saber ahora comparta soberanía con otros ídolos no cómo será la Europa del 2050 en cuestión re- confesados pero realmente adorados como: la ligiosa. Vivimos en un mundo en fuga, que no libertad omnímoda, el aburguesamiento exis- sabemos a dónde nos llevará8. De todos mo- tencial, el dinero, el poder. ¿No será que nues- dos, y sin querer ser profetas ni adivinos, bien tro verdadero problema es que estamos ha- podemos afirmar que la precariedad de la que ciendo demasiadas concesiones al antropocen- hablamos no ha tocado fondo. Es más que pre- trismo materialista? ¿No será que estamos de- visible que en los próximos años esta preca- masiado cansados, envejecidos (y no sólo por riedad aumente. los años), acomodados y mundanizados? Sin Pero, dando un paso más, preguntémonos: negar el peso de otros muchos factores, nues- ¿es que toda precariedad es necesariamente tro verdadero problema ¿no estará en la secu- negativa? ¿Está en esta precariedad la verda- larización interna de muchos de nosotros? dera crisis de la vida consagrada en Europa? Juan Pablo II en la ya citada Exhortación Apostólica Ecclessia in Europa dice que de lo De la superficie a la profundidad que se trata en este momento en Europa no es tanto de bautizar a los nuevos convertidos, si- Estas preguntas nos llevan a otra: ¿dónde no de “guiar a los bautizados a convertirse a está la verdadera crisis de la vida consagrada? Cristo y a su Evangelio”10. ¿No se podría de- No sé que responderíais vosotros. Una res- cir lo mismo de nosotros los consagrados eu- puesta rápida y poco reflexionada nos podría ropeos? ¿No estamos acaso sintiendo la lla- llevar a responder que la crisis de la vida reli- mada del Espíritu a una conversión profunda, giosa y consagrada está en la escasez de voca- a un “nacer de nuevo” (cfr. Jn 3, 3)? Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 410

410 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

Algunos elementos para iluminar nuestro ta resignación, frustración, cansancio, e, inclu- camino so, comodidad de muchos? Personalmente no estoy demasiado con- Analicemos algunos elementos que pueden vencido de que sólo los jóvenes son el futuro iluminar una respuesta más motivada a las pre- de la vida consagrada. Nuestra vida necesita guntas ya formuladas, y, que por lo tanto, pue- ciertamente – ¡y cómo no! –, de la fuerza de den ofrecernos alguna pista en la búsqueda de los jóvenes, de su entusiasmo y creatividad, un futuro más significativo para nuestra vida. pero necesita también de la sabiduría de los an- Para ello me parece interesante, al menos en cianos y adultos, de su humanidad, autoridad, algunos momentos, tener en cuenta la historia ejemplaridad, bondad, e influencia. La vida de la vida consagrada a partir de sus oríge- consagrada y religiosa necesita de discípulos, nes11. Sólo tres ejemplos. pero necesita, y mucho, de verdaderos maes- tros/testigos. Y en ello ni podemos prescindir El papel de los ancianos y adultos de los ancianos y adultos, ni ellos pueden sen- Teniendo en cuenta los orígenes de la vida tirse pensionados y retirados. consagrada y religiosa, es fácil constatar un da- Si esto es así, me parece urgente recuperar to que puede resultar chocante en el momento a los ancianos y a otros religiosos de una edad actual, y es que los grandes protagonistas del media todavía “potable” en la tarea de pensar monacato primitivo fueron los ancianos, parti- en el futuro de la vida consagrada en Europa. cularmente en los momentos de su máximo Sin la ayuda de todos será muy difícil prepa- crecimiento, en el s. IV12. rarnos para abrazar el futuro con esperanza. Leyendo este dato a la luz de la situación que estamos viviendo hoy creo que aquí po- El discernimiento vocacional dríamos descubrir un elemento que refuerza Continuando la reflexión sobre los orígenes la crisis actual de la vida consagrada en nues- de la vida consagrada y religiosa, y sobre los tro Continente. Me pregunto: nuestros ancia- inicios mismos de muchos de nuestros Institu- nos, ¿qué papel están jugando hoy para ase- tos, otro dato salta a la vista: el criterio funda- gurar un futuro a la vida consagrada y religio- mental del discernimiento vocacional era en- sa en Europa? tonces el Evangelio, la voluntad firme de vivir Todos conocemos ancianos en nuestros Ins- el Evangelio y de configurar la propia vida a és- titutos que desde la cátedra de la vida siguen te. Dicho de otro modo, lo único que importaba construyendo futuro, siendo impulso, fuerza y realmente era si los que querían ingresar en la salud en nuestras fraternidades y comunidades; vida consagrada estaban dispuestos de verdad a ancianos con una autoridad que les viene de su vivir “la integridad del Evangelio” (pròs tén akí- coherencia de vida, y con una sabiduría que les beyan tou Eúaggeliou), como indica el proemio convierte en verdaderos maestros de vida con- de las Regulae fusius tractatae de Basilio13, o, sagrada. Dichos hermanos son preciosos rega- en otras palabras, si uno estaba dispuesto a vi- los con los que el gran Limosnero, el Padre de vir conforme a las exigencias radicales del san- las misericordias, bendice a nuestras familias to Evangelio. Es lo que ocurrió en la vida de An- religiosas. Pero, ¿es esa la tónica general? tonio, “padre de los monjes”, escuchando el Sin ignorar lo que hacen esos hermanos Evangelio, “inmediatamente puso en práctica lo verdaderos maestros y sabios, y que merecen que acababa de escuchar”14. Lo mismo se dice, todo nuestro respeto y admiración, creo que no entre otros santos que se podrían citar, de san podemos cerrar los ojos ante una evidencia: Francisco de Asís después de escuchar el Evan- muchos de nuestros ancianos se sienten más gelio en la iglesita de la Porciúncula15. Esta ex- que justificados a la hora de no tener que pen- periencia de la centralidad del Evangelio ha lle- sar en nuestro futuro como consagrados en Eu- vado a algunos Fundadores a colocar el Evan- ropa. Y no sólo los ancianos, también otros que gelio mismo como el elemento esencial y fun- por edad podrían y deberían ofrecer mucho al dante de la vida que iniciaron. Solo un ejemplo: presente y al futuro de la vida consagrada. Ba- Francisco de Asís escribe en su Regla: “La vida jo la frase, tan repetida y escuchada, “es la ho- y Regla de los Hermanos menores es ésta: Vivir ra de los jóvenes”, ¿no se esconderá una cier- el santo Evangelio...”16. Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 411

EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 411

Creo que sea justo que nos preguntemos so- quiere morirse de frío o atrofiada. Pero esta bre los criterios que tenemos a la hora del dis- linfa joven y este fuego nuevo sólo le pueden cernimiento vocacional. Seguramente las cir- venir de la vuelta al Evangelio, núcleo funda- cunstancias han cambiado y mucho, y lo que mental y fundante de la vida consagrada. El fu- antes era impensable exigir no lo es hoy: ca- turo de la vida consagrada en Europa pasa, a pacitación, títulos, una buena formación inte- mi modo de ver, por poner, en todo momento lectual... Este tipo de exigencias son entera- y en cualquier circunstancia, el Evangelio, en mente comprensibles hoy, porque la vida con- sus exigencias más radicales, como funda- sagrada así lo exige. Todo ello supone, pues, mento de la vida cotidiana y criterio primero y un avance notable, si se compara con la rudi- último del actuar de los consagrados, y, por lo mentaria vida consagrada de los primeros tanto, del discernimiento vocacional. tiempos e incluso de los orígenes de muchos de nuestros Institutos17. Lo malo no está en pe- Armonía entre lo que somos y lo que hacemos dir lo que exige nuestra misión en el mundo de ¿Ser o hacer? Este dilema entre el ser y el hoy. Lo malo está en que tal vez se olvida la hacer lo he escuchado muchas veces, justifi- otra exigencia o, por lo menos, pasa a un se- cándolo no pocas con el Evangelio en la ma- gundo término: la disponibilidad a vivir la in- no19. Si bien es cierto que la distinción mera- tegridad del Evangelio. Y entonces cabe pre- mente conceptual entre ser y hacer no tiene de- guntarse: “¿no será ésta una de las causas pro- masiada importancia, y que oponer el hacer al fundas de la crisis en que se ve hoy metida la ser en la vida consagrada resulta simplemente vida religiosa [en Europa]? ¿No habría que inadmisible, sin embargo es cierto que muchas preguntarse seriamente si lo que la gente ve en veces nos vemos obligados a subordinar aspi- nosotros es que tenemos formación para esto y raciones nobles y justas, carismática y evan- para lo de más allá, pero la integridad o, si se gélicamente hablando, a los trabajos que so- prefiere, la radicalidad del Evangelio resulta mos llamados a realizar y a las obras – las nu- difícil de encontrar en nuestra forma de vivir, merosas obras o estructuras que tenemos-, y en las relaciones que mantenemos, en los va- que nos obligamos a mantener. lores que de verdad apreciamos y en muchas Es justo que se destaque el valor de lo que de las cosas que hacemos y vivismos?”18. los consagrados hacemos en la Iglesia y en la En cualquier caso hay que reconocer que la sociedad en el campo educativo, asistencial, vida consagrada vivida desde la radicalidad del apostólico, cultural. ¿Quién puede contar los Evangelio tenía – y sigue teniendo cuando se milagros de caridad que han hecho y siguen ha- da –, una fuerza de atracción que muchas ve- ciendo los consagrados en Europa? No pode- ces nuestra vida consagrada y religiosa hoy ya mos olvidar tampoco que las obras han sido pa- no tiene, al menos hablando en general. Y esa ra muchísimos consagrados, probablemente la fuerza de atracción le venía del Evangelio, que mayoría, el instrumento para donarse plena- a su vez llevaba a quienes lo asumían como mente a Cristo Jesús y al Evangelio. Por todo Regla y vida a presentarse ante el mundo como ello, el valor de lo que hicieron y hacen los con- una forma alternativa de vida. sagrados es incalculable e incuestionable. Ni la Es innegable que los valores, la cultura y sociedad debe olvidarlo, pues sería injusta, ni los tiempos han cambiado. No hay que perder tampoco nosotros mismos podemos minusva- tiempo en discusiones bizantinas. Es más que lorarlo, pues seríamos igualmente injustos. Pe- evidente. Pero me pregunto: los valores del ro preguntémonos: ¿a qué precio hemos hecho Evangelio ¿eran válidos sólo antes? El común lo que hemos hecho, o qué precio estamos pa- de los consagrados, ¿no nos estaremos alejan- gando por lo que estamos haciendo? do un poco de la intuición original de la que Una cosa me parece clara: no nos hace reli- nació la vida consagrada, el Evangelio, y que giosos y consagrados lo que hacemos, sino có- dio origen a muchas, por no decir todas, las mo lo hacemos y por qué o por quién lo hace- formas de vida aquí representadas? mos. Y este cómo, por qué y por quién lo ha- Pienso que es la hora de caminar desde el cemos ha de ser fácilmente legible para nues- Evangelio. La vida consagrada en Europa ne- tros contemporáneos, sin necesidad de dar de- cesita de un fuego nuevo, de linfa joven, si no masiadas explicaciones, pues en este caso el Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 412

412 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

signo ya no sería tan evidente. Si esto es así, lo sión deben explicar lo que somos por nuestra que hacemos, en muchas ocasiones, ¿no esta- profesión, nunca oscurecerlo. ¡Cuánta propa- rá dificultando nuestro ser, o cuando menos no ganda vocacional y cuántos apuros a la hora de estará dificultando la comprensión de lo que explicar nuestra vida nos ahorraríamos! Por somos? El problema no es el hacer. El proble- supuesto que la coherencia total entre el hacer ma empieza cuando el hacer oculta o entra en y el ser se da sólo en Jesús. Pero si queremos conflicto con el ser, y cuando, entonces, se parecernos un poco más a Jesús y a nuestros rompe la armonía que debería reinar en lo que Fundadores, nuestro proyecto de vida debería algunos llaman “proyecto ecológico de la vida ir en esa misma dirección. consagrada”. Lo que debería ser determinante en nuestra Fuego bajo las cenizas vida es que la vida consagrada, en cuanto ins- titución, haga realmente factible el que quie- A pesar de lo dicho, y que parece objetivo, nes formamos parte de ella podamos vivir y una cosa es cierta: en nuestras vidas y en la vi- hacer visible y tangible ante el mundo un mo- da de nuestros Institutos en Europa la vida no do alternativo de vida. No se trata de ser me- convertida y paganizada va de la mano de mu- jores o superiores a los demás cristianos, se cha vida evangélica y de radicalidad en el se- trata de ser fermento en la masa, y, en cierto guimiento de Jesús. Si la vida consagrada en sentido, entiéndase bien, se trata de ser distin- Europa estuviese tan muerta como a algunos tos. Esto tiene mucho que ver con el modo có- parece, no mantendría en este Continente pre- mo expresamos la vivencia de nuestra consa- sencias tan significativas como las que todavía gración, y, más concretamente, nuestros vo- tiene. Hay vida y mucha vida en la vida con- tos. Nuestro problema real no es el de ser po- sagrada en Europa, hay mucho fuego todavía cos y que mañana probablemente seremos to- bajo las cenizas que se presentan a la vista. Es- davía menos. Tenemos que asumir la minori- to es cierto, muy cierto, y no podemos igno- dad como un valor. El problema es que tal vez rarlo nosotros los consagrados, ni es justo lo estamos dejando de ser profecía, de ser signi- ignoren cuantos parece que llevan ensayando ficativos, de ser provocación evangélica y tes- el réquiem por la vida consagrada en Europa timonio creíble. hace ya tiempo. Ignorar todo lo que de evan- Me atrevo a pensar que la vida consagrada gélico hay en la vida consagrada en Europa se- en Europa tiene un gran desafío ante sí: libe- ría ignorar la acción del Espíritu que sigue so- rarse de las contradicciones que mucha gente plando y actuando en y a través de muchos encuentra en nosotros, por ejemplo en el cam- consagrados en Europa. po de la pobreza y de las seguridades de las A nadie se le puede ocultar todo el esfuer- que nos rodeamos o nos rodea la misma insti- zo que la vida consagrada en Europa ha hecho tución religiosa. La vida consagrada, llamada y sigue haciendo para encontrar respuestas a ser denuncia, en cuanto respuesta profética adecuadas a la situación actual desde la fideli- existencial, al injusto sistema de la sociedad dad creativa a la propia identidad y misión. que se nos ha impuesto, ¿lo está siendo real- Fruto de este esfuerzo es la creación de nue- mente? ¿No estamos metidos de lleno en se- vas expresiones de vida consagrada, aún en los mejante sistema, justificándonos por lo que te- Institutos con siglos de historia, que enfatizan nemos que hacer? los elementos esenciales de nuestra vida, tales El IV Evangelio pone en boca de Jesús es- como: la espiritualidad, la vida fraterna en co- tas palabras: “si no creéis en mí, creed en las munidad, y la misión. A nadie se le puede ocul- obras que hago” (Jn 10, 38). Con esta afirma- tar, tampoco, la gran aportación que la vida ción Jesús vino a decir: ¿queréis saber quién consagrada en Europa sigue dando a la Iglesia soy?, observad lo que hago. Mis obras expre- en su misión evangelizadora (basta pensar al san lo que soy. La coherencia, la armonía y la gran número de misioneros europeos que se transparencia entre lo que se hace y lo que se encuentran en otros países de misión), particu- es, eso es lo único que es digno de fe y lo que larmente en zonas de frontera, de vulnerabili- merece crédito en este mundo y en esta vida. dad, y en los claustros olvidados, desde op- En otras palabras: nuestras tareas y nuestra mi- ciones valientes de inserción y de compartir la Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 413

EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 413

vida de los últimos. Signo de vitalidad en la vi- Caminos de futuro de la vida consagrada en da consagrada en Europa son también los pro- Europa21 cesos de misión compartidos con los laicos ya en acto, como se puso claramente de mani- Muchos son los caminos que ha de recorrer fiesto en la asamblea de mayo, los procesos de la vida consagrada en Europa, y que de hecho colaboración que ya se están actuando entre ya está recorriendo, como ya apunté anterior- los Institutos de la misma familia carismática, mente, para abrazar el futuro con esperanza. así como los procesos de intercongregaciona- Teniendo en cuenta cuanto hemos afirmado, lidad, la reorganización de los organismos y de sintetizo esos caminos en cuatro, no porque se- las obras, que se están llevando en la mayoría an los únicos, sino por parecerme los más sig- de los Institutos en el viejo Continente. Todo nificativos. ello nos habla de vida y no de muerte, o si se prefiere: todo ello nos habla de una “poda” pa- 1. La revitalización o refundación de la vida ra que nuestra vida en este Continente siga y misión de la vida consagrada dando frutos y frutos en abundancia (cfr. Jn 15, La poda, a la que ya hemos aludido, pasa, 1-2). Sí, bajo las cenizas que todos podemos en primer lugar por la revitalización de nuestra observar y constatar, en la vida consagrada en vida y misión, o, si se prefiere, por su refun- Europa hay mucho fuego todavía, hay mucha dación22. En fidelidad a cuanto nos pide el Va- vida evangélica y carismática. ticano II los consagrados hemos hecho un lar- Con todo no podemos quedarnos mirando go camino en la comprensión de nuestros res- al cielo cruzados de brazos. Es el momento de pectivos carismas y, por lo tanto, en clarificar tomar la decisión firme de ponernos en cami- nuestra propia identidad; hemos hecho tam- no (cfr. Lc 9, 51) ¿Qué hacer, entonces, ante bién un largo proceso de acomodación, de los signos de crisis que estamos viviendo para agiornamento y de adaptación de nuestra vida asegurar un futuro significativo de la vida con- y misión, así como de nuestra legislación, al sagrada y religiosa en Europa? El documento momento actual. Vita consacrata nos ofrece una pista impor- El balance de este proceso no puede ser si- tante: “Las nuevas situaciones de penuria han no muy positivo. Todo ello era necesario. Pe- de ser afrontadas con la serenidad de quien sa- ro al mismo tiempo reconocemos que no es su- be que a cada uno se le pide no tanto el éxito, ficiente. El tiempo postconciliar “ha sido un cuando el compromiso de la fidelidad. Lo que tiempo rico de esperanzas, proyectos y pro- se debe evitar absolutamente es el debilita- puestas innovadoras encaminadas a reforzar la miento de la vida consagrada, que no consiste profesión de los consejos evangélicos. Pero ha tanto en la disminución numérica, sino en la sido también un período no exento de tensio- pérdida de la adhesión espiritual al Señor y a la nes y pruebas, en la que experiencias, incluso propia vocación y misión”20. Las dificultades siendo generosas, no siempre se han visto co- y lagunas, que hemos constatado, lejos de su- ronadas por resultados positivos”23. poner una derrota han de ser asumidas como El diagnóstico que hace Juan Pablo II de es- un kairós que llama, convoca y desafía a pa- te período me parece muy acertado. Es el mo- sar de lo bueno a lo mejor. mento propicio para hacer un ejercicio de sin- Constatar la crisis, o algunos aspectos de la ceración. No podemos cerrar los ojos a la rea- crisis, puede ayudarnos a entrar en una expe- lidad. La sinceración “una especie de desafío riencia de gracia, la misma que experimentó propedéutico. Es decir: es un presupuesto pa- Pablo cuando escribe: “Cuando soy débil en- ra atinar con los desafíos substantivos”24. Ya tonces soy fuerte” (2Cor 12, 10). Sí, al realis- no basta una simple operación de estética, ni mo que nos lleve a enfrentarnos con esperan- tampoco un discurso que señale bien el ideal za a la crisis; no, a un realismo asfixiante que último que, en cuanto consagrados, estamos nos impida caminar. La crisis debe asumirse llamados a realizar. No son suficientes las ex- como momento de purificación, de llamada a plicaciones sobre la situación actual. Hay que la conversión, como posibilidad para volver a ir más allá: hay que hacer opciones concretas. lo esencial, a la gracia de nuestros orígenes, No basta escribir la historia, o publicar bellos como oportunidad para la poda. documentos. Es necesario escribir una nueva Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 414

414 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

página de historia. No basta reparar la “planta El desencanto, la mediocridad, la descon- física”, es necesario “reparar” vida y misión, fianza y sospecha ante el proyecto de base de recuperando nuestra identidad. toda vida consagrada y religiosa hará inviable Hace tiempo escribí algo de lo que sigo ple- el futuro de la misma. Si la vida consagrada namente convencido: Ya no bastan remiendos pertenece a la vida y santidad de la Iglesia mis- o parches. Es necesario depositar el buen vino ma28; si “la Iglesia necesita la aportación espi- de nuestra forma vitae en odres nuevos. No se ritual y apostólica de una vida consagrada re- trata de crear una forma vitae nueva, sino de novada y fortalecida”29, los consagrados no crear nuevos modos de vivir y expresar hoy la podemos faltar a la cita con dicha forma de se- de siempre, para hacerla más radical, vital y guimiento de Jesús “no podrá faltar nunca a la fecunda, para hacerla también más compren- Iglesia como uno de sus elementos irrenuncia- sible a los hombres y mujeres de nuestro tiem- bles y característicos, como expresión de su po25. En otras palabras: ante la situación en que misma naturaleza”30. Las dificultades no de- nos encontramos, sentimos “la necesidad de ben inducirnos al desánimo, el mayor enemigo traducir el proyecto fundamental carismático de una profunda renovación de la vida consa- a las nuevas coordenadas de la eclesiología, la grada, sino que han de ser ocasión para com- pastoral, la cultura. Es menester encontrar un prometernos con nuevo ímpetu31. Hace falta, nuevo cuerpo expresivo, capaz de comunicar pues, creer en nuestra forma de vida, estar con- la experiencia y el proyecto fundamental del vencidos que nuestra forma de vida pervivirá Instituto”26. No podemos olvidar que estamos como faro y centinela de la aurora, aunque sea ante un cambio de época y, por lo mismo, de como una forma minoritaria, y desde ahí tra- paradigma de la vida consagrada. Si sabemos bajar incansablemente para que realmente sea leer e interpretar los signos de los tiempos, ¿no significativa en el mundo de hoy32. Si en el in- nos estará llamando el Espíritu a crear un mo- vierno, como dice san Agustín, vive la raíz, en- delo nuevo de vida consagrada? tonces el momento actual de la vida consagra- Revitalización, refundación de nuestra vida da en Europa no es infecundo y de muerte, si- y misión, ésta es, sin duda alguna la tarea prin- no de concentración en lo esencial de nuestros cipal que tiene ante sí la vida consagrada en Eu- respectivos carismas, para que mañana puedan ropa en estos momentos, como condición sine reverdecer y renacer. qua non del futuro de nuestra vida en este vie- Esta revitallización/refundación de nuestra jo Continente. No se trata simplemente de pres- vida y misión comporta trabajar de modo par- tar atención a las obras, a resolver los proble- ticular algunos elementos que son irrenuncia- mas estructurales, o a la reorganización de lo bles de la vida consagrada y que la harán sig- que necesariamente debe ser reorganizado. Sin nificativa en el mundo de hoy. Estos elementos olvidar todo lo anterior, se trata sobretodo de ya aparecieron subrayados en el I Congreso In- prestar atención a la vida, a la calidad de vida ternacional de Vida Consagrada del 200433 y y, más precisamente, a una calidad de vida que son: la dimensión contemplativa o trascenden- tenga algo que decir, antes que a nadie, a quien tal (la espiritualidad), la dimensión fraterna o la vive, es decir, a nosotros, y a quien la vea comunitaria (vida fraterna en comunidad), y la desde fuera, o la busque, porque siente su ne- dimensión misionera (la misión)34. Son tres ele- cesidad27. Todo lo que se haga ha de ir en esta mentos que se reclaman y no pueden vivirse dirección. En esto consiste lo que he llamado uno o dos en detrimento del o de los aspectos antes modelo nuevo de vida consagrada. Pero que pudieran faltar, y que ofrecen una cosmo- para ponerse en camino de revitalización y re- visión integradora de nuestra vida, no pueden fundación hay que creer en la actualidad y, por ser revitalizados sin una formación adecuada. tanto, en el futuro de nuestra vida y misión. Ha- ce falta también ponerse a trabajar con pasión La espiritualidad en esta tarea, muy conscientes de que los re- El mundo de hoy no sólo está necesitado de sultados no serán necesariamente inmediatos, espiritualidad, sino que la reclama. “Uno de los y no siempre responderán a lo que nosotros de- fenómenos actuales más relevantes es la sed de searíamos. El nuestro es el tiempo propicio pa- Dios que manifiesta el mundo a través de mil ra los que tienen sed (cfr. Is 51, 1-13). formas y maneras, dentro y fuera de la Iglesia. Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 415

EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 415

Todo ser humano tiene sed apasionada del tualidad vivida, que cada uno de nuestros Ins- agua viva, del encuentro con Jesús”, afirmaba titutos tiene, en un lenguaje comprensible hoy, el entonces Presidente de la USG, Hno. Álva- haciendo para ello una relectura, cuando sea ro Rodríguez, citando el documento de traba- necesario. Nos llevará, también a dar prioridad jo para el Congreso Internacional de la Vida a Dios en un amor que se funda con los otros37. Consagrada35. Cierto que todos nosotros vivi- Hoy se necesita una espiritualidad que se inte- mos dentro de la historia y desde nuestros res- gre con la vida y “nos acompañe en todo lo que pectivos carismas intentamos responder a exi- vivimos y hacemos”38, una espiritualidad in- gencias particulares, pero lo que realmente nos clusiva, no parcelada; una espiritualidad que ha de mover como consagrados, y que es lo no sea ajena a la vida de nuestros contemporá- que después da consistencia a nuestra opción neos y lo que la afecta; una espiritualidad en- por la vida consagrada, no es tanto el para, si- carnada. Para evitar contraposiciones que da- no el a causa de. En la raíz de toda consagra- ñarían profundamente nuestra vida y misión ción está la persona de Jesús y el Evangelio. necesitamos de una acción contemplativa y de Sólo Cristo y el Evangelio pueden dar consis- una contemplación activa. tencia y verdad a nuestra vida y misión de con- La dimensión contemplativa y la espirituali- sagrados. Por esto mismo somos llamados a dad de que estamos hablando y de las que está abrirnos a una concepción nueva de la vida tan necesitado nuestro mundo, para que no sea consagrada, más espiritual y evangélica, y, por una fuga, ha de partir de un encuentro real con lo mismo, más gratuita, que no quiere decir la persona de Jesús, de una profunda experien- menos comprometida. cia de fe que abarque toda la vida, llevándonos Esta exigencia profunda de nuestra vida a la obediencia a la Palabra. En este sentido los coincide con lo que a los consagrados, también consagrados hemos de ser muy autocríticos y en nuestra Europa laica, se nos pide: ser testi- preguntarnos si no estaremos viviendo una pro- monios de la trascendencia. Este Europa nues- funda crisis de fe. Y cuando hablo de crisis de tra, tan herida, y tan amenazada, necesita un fe, no me refiero a una fe intelectual o teórica, “alma”, un significado, un sentido profundo sino práctica y existencial, es decir: a la hora de que le asegure la supervivencia. El mundo tie- tomar una decisión importante en nuestras vi- ne sed de espiritualidad, de auténticos con- das, ¿qué papel juega la fe? ¿Es la fe la expe- templativos. Lo reconocía el Congreso Inter- riencia fundante, el valor absoluto, la motiva- nacional de la Vida Consagrada de 2004 al ción última, la inspiración del sentido y de la afirmar: “como religiosos y religiosas recono- misión de nuestra vida? Y en el caso de una fe cemos que en todos los continentes, la gente precaria, la única solución es la de ponerse a busca una auténtica espiritualidad”, y renglón buscar al Señor con sinceridad, hasta encon- seguido los religiosos y religiosas aceptába- trarlo. Porque una cosa es cierta: el Señor no es- mos el reto que nos viene de esa búsqueda: conde nunca su rostro a quien lo busca con sin- “sentimos cada vez más la necesidad de una ceridad. La primera radicalidad de la vida con- intensa experiencia contemplativa, vivida en sagrada se refiere a la experiencia personal de medio de las angustias y de las esperanzas del fe. Es radicalidad en la fe. Este es el elemento pueblo, especialmente de los más frágiles y pe- fundante e irrenunciable de la vida consagrada, queños”36. Necesitamos de una conversión que y es también la fuente de la misión más especí- priorice afectivamente y efectivamente el ele- fica de nuestra vida. Por otra parte, un indicador mento más nuclear de la vida consagrada: la seguro de la verdadera fe cristiana se encuentra espiritualidad, la dimensión contemplativa. en la imagen que tenemos de Dios: si se corres- Dicho esto, también es necesario decir que ponde o no con el Dios revelado en Jesucristo. el discurso sobre la espiritualidad ha de ser re- En este sentido los consagrados hemos de pre- pensado y reformulado, pues se presta a mu- guntarnos sobre la imagen que tenemos de Dios chos equívocos. Necesitamos, hay que decirlo y cómo es percibida en nuestra vida y en nues- claramente, revitalizar/refundar nuestra espiri- tras palabras. Es urgente adecuar nuestra ima- tualidad, nuestra dimensión contemplativa. Es- gen de Dios al Dios revelado en Jesucristo. te repensar el discurso sobre la espiritualidad Una dimensión contemplativa y una espiri- nos ha de llevar a presentar el tesoro de espiri- tualidad revitalizada y refundada nos llevará a Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 416

416 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

centrar nuestro corazón en el Reino de Dios y necesariamente, aunque con múltiples matices, su justicia; nos llevará a una profunda compa- una opción por la vida fraterna en comunidad, sión por “las masas inútiles” creadas por el sis- una koinonía (comunión) de bienes, de vida y tema económico reinante; nos llevará a ser so- de corazones (cfr. Hch 2, 44). Ser religioso y lidarios y servidores de los pobres, de los mar- no gustar la vida fraterna en comunidad es una ginados, de los “desechos humanos”, movidos contradicción. Ser religioso y vivir la vida fra- por el ejemplo del Verbo que, con su Encarna- terna en comunidad “a la carta” o según el pro- ción, se pone del lado de la periferia, de la vul- pio gusto son dos polos inconciliables. Y sin nerabilidad, de la pobreza y de los excluidos. embargo todo esto se da entre nosotros. No es Una dimensión contemplativa y una espiri- difícil darse cuenta que estamos bastante lejos tualidad revitalizada y refundada, centradas en del ideal cuando a menudo encontramos en la Palabra y la Eucaristía, serán siempre pro- nuestras fraternidades/comunidades personas fundamente eclesiales, vividas en comunión que no se entienden, hermanos/as muy indivi- afectiva y efectiva con la Iglesia, que en cuan- dualistas que viven el propio mundo lejos de la to comunidad del Pueblo de Dios con sus pas- solidaridad con los demás, hermanos/as “difí- tores, está llamada a conformar su vida con las ciles” que no se sabe donde colocarlos... No exigencias del Evangelio. Es en esta llamada, basta vivir bajo un mismo techo, llevar una vi- vivida como ya dije desde la comunión, donde da en común, para encarnar la vida carismática se sitúa la dimensión profética de la vida con- que hemos abrazado. Estos, y otros muchos sagrada en relación con la Iglesia. factores, hacen necesaria una verdadera revita- La revitalización de esta dimensión fun- lización/refundación de la vida fraterna en co- dante de la vida consagrada es urgente, pues munidad, teniendo presente que ésta es uno de sin una vida de unión con Dios y de una vida los termómetros privilegiados para verificar la en el espíritu no es posible la fidelidad creati- calidad de vida evangélica de nuestra vida. va al propio carisma, ni el compromiso cons- Esta revitalización/refundación pasa nece- tante con la causa de Dios y de los hombres. sariamente por formar fraternidades/comuni- Sin la revitalización de esta dimensión, nuestra dades signo, fraternidades/comunidades pro- fidelidad está en serio riesgo. féticas; fraternidades/comunidades oasis de humanidad y, por ello, humanizantes; fraterni- La vida fraterna en comunidad dades/comunidades formadas por personas de Nuestro mundo, también nuestra amada Eu- fe, que acepten con gozo el don de los herma- ropa, está sediento de unidad, de comunión, y nos en su propia realidad; fraternidades/comu- sin embargo está despedazado por las violen- nidades donde se celebre y se manifieste la ale- cias, las divisiones. En este mundo dividido y gría de estar juntos desde la gratuidad; frater- enfrentado, la vida fraterna en comunidad es- nidades/comunidades formadas por personas tá llamada a ser uno de los elementos más pro- dispuestas a construir día a día, desde la lógi- féticos, a presentarse como una alternativa pa- ca del don, la vida fraterna en comunidad y no ra nuestro mundo en el que se han debilitado simplemente a ser sus consumidores; fraterni- los grupos primarios como: la pareja, la fami- dades/comunidades donde las relaciones se ca- lia, la aldea, y la misma amistad. Preguntémo- ractericen por la bondad en el trato recíproco, nos: ¿lo es en realidad? por la capacidad de superar las divergencias, Siendo uno de los aspectos en que más he- por la disposición a ayudar a los hermanos en mos trabajado y mejorado en las últimas déca- sus necesidades, por la capacidad de alegrarse das, y uno de los elementos más atractivos de la por los sucesos de los otros y de sostenerles en vida consagrada o, al menos de la vida religio- sus pruebas; fraternidades/comunidades con sa, especialmente para los jóvenes que recla- un nivel tal de comunicación que permita a ca- man más fraternidad y más calidad de vida fra- da uno manifestar con familiaridad las propias terna en comunidad, sin embargo hemos de re- necesidades, sus éxitos, luchas y fracasos al conocer, también, que la vida fraterna en co- otro; fraternidades/comunidades donde las re- munidad es uno de os elementos esenciales de laciones interpersonales sean verdaderamente la vida religiosa más difíciles de vivir en pro- fraternas y auténticas, edificadas sobre el per- fundidad. Optar por la vida religiosa comporta dón y la misericordia; fraternidades/comuni- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 417

EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 417

dades en camino de búsqueda constante del actuar sigue al ser” (“operari sequitur esse”), Señor y de permanente discernimiento; frater- para evitar cualquier quietismo iluminado, he- nidades/comunidades en las que se comparta mos de afirmar claramente que la misión está el camino de fe y el camino vocacional; fra- llamada a orientar toda la vida consagrada: su ternidades/comunidades en las que la misión espiritualidad, su formación, el servicio de la se realice a partir de un proyecto elaborado y autoridad... La misión, en cuanto principio ins- evaluado periódicamente por todos sus miem- pirador, articulador y animador de la vida con- bros. De este modo, la fraternidad/comunidad sagrada, dará dinamismo a nuestra vida y dará será misión en sí misma, el primer elemento sentido a nuestra consagración: “Los llamó pa- evangelizador de nuestra vida. ra que estuvieran con él y para enviarlos a pre- Mucho es el trabajo y ardua la labor que nos dicar” (cfr. Mc 3, 14). No hay vocación sin mi- espera, pero merece la pena poner manos a la sión, como no hay, evangélicamente hablando, obra, pues de la calidad de la vida fraterna en misión sin vocación. común, como ya decía Juan Pablo II, depen- Ya hemos dejado constancia de lo mucho y derá la fecundidad de la vida consagrada, de- bueno que hemos hecho y seguimos haciendo penderá en gran medida nuestro futuro. los consagrados en los más variados campos de nuestra actividad apostólica. ¿Es suficiente La misión seguir manteniendo lo que estamos haciendo La misión es también uno de los elementos o no habrá que ensayar nuevas estrategias de irrenunciables de la vida consagrada. La misión misión adecuadas a las exigencias del mo- es clave para entender la Iglesia, así como la mento actual? Sólo un dato: la dificultad que vida consagrada, incluso la contemplativa39. La tenemos los consagrados, como ya se puso de vida consagrada no puede replegarse sobre sí manifiesto en la asamblea de mayo, de conec- misma, sobre sus problemas internos y exter- tar con los jóvenes, y con los alejados. Todo nos. La vida consagrada no puede dejarse pa- apunta a que la misión también tiene que ser ralizar por estos problemas. Europa quiere ver revitalizada/refundada si queremos llegar a la a Jesús (Jn 12, 21). La vida consagrada en Eu- gran masa (cada vez mayor) de los alejados, ropa no puede dejar sin respuesta este grito. La entre ellos la gran mayoría de los jóvenes. misión inter gentes y ad gentes dará nuevo di- La revitalización/refundación de la misión – namismo a la vida consagrada en Europa, ayu- inter y ad gentes – pasa por una evangeliza- dándola a reencontrar el camino el fervor de su ción que parta del primer anuncio. Si nos ate- vocación, y la parresia de los apóstoles. Los nemos a las estadísticas de la práctica religio- consagrados somos para la misión, aun cuando sa ya no vivimos en una sociedad cristiana. Si lo más específico de nuestra vida no sean sus a ello añadimos que muchos bautizados están tareas o funciones, aunque sean apostólicas, si- poco evangelizados, el primer anuncio se hace no su ser carismático. Comparto plenamente la cada vez más urgente. En Europa no podemos afirmación que se hace en la teología actual de dar por supuesto nada, o casi nada, en el cam- la vida consagrada: “la misión de la vida reli- po de la fe. giosa y consagrada es sencillamente ser vida En este contexto se nos pide, también, mu- religiosa y consagrada”, palabras que van en la cha creatividad y fantasía evangélicas, o, si se misma línea de Vita consecrata cuando afirma: prefiere, fidelidad creativa; se nos pide “repro- la misma vida consagrada, bajo la acción del ducir con valor la audacia, la creatividad y la Espíritu Santo que están en el origen de toda santidad” de nuestros Fundadores, “como re- vocación y carisma se hace misión, como lo fue puesta a los signos de los tiempos que surgen la vida de Jesús”40. Aun cuando las actividades en el mundo de hoy”42, y poder así restituir el apostólicas sean la mediación más frecuente de don del Evangelio a nuestros contemporáneos43 la misión de la vida consagrada, sin embargo en los nuevos areópagos44. Esta creatividad y no se puede reducir a ellas. De todos modos y fantasía evangélicas, para que respondan ade- teniendo presente que nuestra vida se caracte- cuadamente a las necesidades del hombre de riza sobre todo por su ser, por su naturaleza ca- hoy, han de ir acompañada por la cercanía al rismática41, por un sano equilibrio entre el ser pueblo. Los consagrados en Europa debemos y el hacer, y el sabio aforismo escolástico: “el permanecer constantemente en contacto con la Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 418

418 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

realidad de nuestras gentes, y con ellos sentirnos Una misión revitalizada y refundada de la “mendicantes de sentido”. Alejarnos de la reali- vida consagrada en Europa se moverá dentro dad – y yo me temo que estamos bastante lejos de un marco dibujado por algunos elementos de ella, atrincherados en nuestras seguridades –, insustituibles. Los indico simplemente: será nos llevaría a dar respuestas a preguntas que na- siempre sostenida por una fuerte experiencia die se hace y a dejar sin respuesta las preguntas de Dios, será realizada desde la vida fraterna existenciales de los hombres y mujeres de hoy. en comunidad y con el testimonio de la propia Para responder a las exigencias de la misión hoy vida, tendrá un carácter inter gentes, de itine- en día es necesaria una gran sensibilidad social. rancia, preferentemente en zonas de frontera, De este modo, el contacto con la realidad, leída donde sea más fácil la cercanía a los más po- con los ojos de la fe, nos sugiera el proyecto que bres, a los que sufren, a los excluidos, abierta el Señor nos pide. Para la vida consagrada eu- a los laicos y a la intercongregacionalidad. ropea es urgente leer atentamente los signos de Si urgente es la revitalización de las dimen- los tiempos y de los lugares (cfr. Lc 12, 56), y siones antes indicadas, también urgente es re- dejarse interpelar por ellos. fundar la misión para que responda mejor al La misión comporta también una simpatía contexto secularizado que vivimos en Europa, con la sociedad a la que queremos llevar la consciente que una tal revitalización compor- Buena Noticia del Evangelio, una simpatía, en ta “una profunda conversión personal, comu- el significado que el término tienen etimológi- nitaria y pastoral”, como recuerda Benedicto camente, que nos permita entrar en diálogo con XVI en el mensaje para la jornada misionera los hombres y mujeres de hoy para evangeli- de este año. zarlos, sin que ello signifique acomodarse al mundo, ni tampoco suspender el juicio crítico 2. La revitalización o refundación de nuestras respecto a él. La simpatía de la que estamos estructuras hablando nos llevará, más bien, a tener una mi- Revitalizar/refundar nuestra vida y misión rada positiva sobre el contexto y la cultura en es sin duda la tarea principal a la que hemos que estamos inmersos, descubriendo en nues- de dedicar lo mejor de nuestras fuerzas en es- tra realidad europea las oportunidades inéditas tos momentos. Pero no basta. Por continuar de gracia que el Señor nos ofrece para la mi- con la parábola evangélica a la que ya he he- sión. De este modo, la misión será un camino cho referencia anteriormente (cfr. Mc 2, 22), de ida y vuelta que comporta dar, pero también bien podemos decir que el buen vino – nues- recibir, en actitud de diálogo fecundo y cons- tros respectivos carismas –, hemos de colocar- tructivo. Esto comporta, a su vez, una forma- lo en odres adecuados, las estructuras. Ya no ción para el diálogo, la escucha atenta y el res- basta revitalizar/refundar nuestra vida y mi- pecto recíproco. sión. Es necesario revitalizar/refundar nuestras Otra exigencia fundamental de la misión de estructuras, o, como alguno prefiere decir, in- la vida consagrada es que ésta venga comparti- novar las estructuras46. da con los laicos. La misión evangelizadora Ya he señalado la desproporción que tene- pertenece a toda la Iglesia. No sólo a los mi- mos entre obras y posibilidades reales para nistros ordenados. En la diversidad de ministe- gestionarlas como se venía haciendo hasta rios todos los cristianos son llamados a respon- ahora. Ésta sería ya una razón más que sufi- der generosamente al Señor que llama a anun- ciente para emprender la urgente tarea de la re- ciar su Buena Nueva “a los de cerca y a los de organización de estructuras. Pero dicha razón lejos” (Ef 2, 17). La vida consagrada en Euro- no es la única que ha de impulsarnos a la rees- pa está llamada a impulsar una misión com- tructuración o reorganización estructural. La partida con los laicos, aunque para ello sea ne- situación de precariedad y de limitación es un cesaria una conversión eclesiológica que nos aspecto, pero no el más importante. Hay otra haga superar la mentalidad clerical que aún razón mucho más poderosa: la fidelidad al ca- permanente entre muchos consagrados, de tal risma del Fundador/ra. Creo que en la vida modo que los laicos puedan ejercer su derecho consagrada y religiosa, particularmente en Eu- y su deber de participar en la conservación, en ropa, no resulta difícil constatar que nuestros el ejercicio y en la profesión de la fe recibida45. Institutos se han ido cargando de estructuras y Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 419

EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 419

de obras que no siempre responden a la volun- sensibilidades de hoy en la mayor parte de los tad de nuestros Fundadores. Es el momento de países de Europa, el segundo modo que, ade- hacer de la necesidad – falta de personal reli- más de respetar la sensibilidad de las personas, gioso para una gestión adecuada –, una virtud: evita heridas y que a la larga el proceso sea in- hacer que nuestras obras respondan más y me- fecundo. En toda reorganización o reestrura- jor a la intuición carismática que está al origen ción hay que generar una cultura de solidaridad de cada una de nuestras familias religiosas. compartida, de apoyo mutuo y de estrecha co- Es este segundo motivo de la reorganización laboración. Es lo que algunos llaman la “estra- de las estructuras – el primero sería que dichas tegia del caracol”: pasos pequeños y aparente- estructuras sean gestionadas adecuadamente –, mente insignificantes, pero terminan movien- el que realmente debe primar, y el que impedi- do montañas y creando una mística nueva. Lo rá que caigamos en una tentación siempre ac- importante es que haya comunión, pues sólo así tual: pensar en la supervivencia de dichas es- se podrá lograr una misión compartida. tructuras, y de la misma vida consagrada y re- La vida consagrada en Europa necesitará ligiosa. Lo que está en causa cuando hablamos siempre de estructuras, sin ellas no hay vida de reestructuración o reorganización de las es- sostenible. Pero han de ser estructuras flexi- tructuras no es la supervivencia de esas estruc- bles que favorezcan la vida y no sofoquen la turas y de nuestra vida, sino su renovación pro- creatividad; estructuras al servicio de las per- funda de nuestra vida y misión, la revitaliza- sonas y de la misión propio carisma. A nadie se ción del carisma de nuestros Fundadores. Si es le oculta el trabajo que nos espera en este cam- bien cierto que ya no basta renovar o refundar po, particularmente en Europa. las personas, sino que es necesario hacer otro tanto con las estructuras, también es cierto que 3. La revitalización o refundación del servicio la renovación y adaptación de las estructuras de la autoridad “debe hacerse siempre en fidelidad creativa y En todo este trabajo de revitalización/re- dinámica al carisma y en respuesta a los signos fundación todos somos necesarios: desde los de los tiempos y lugares”47, lo contrario, em- más jóvenes a los más ancianos. A nadie se le barcarse en la reestructuración sólo para sobre- debe excluir, ni nadie debe sentirse dispensa- vivir, más bien antes que después, sería optar do. Pero en todo este proceso, ¡qué duda ca- por morir ahogándose. be!, quienes han sido llamados a ejercitar el A la hora de la reorganización y la consi- servicio de la autoridad juegan un papel muy guiente restructuración es necesario orientar y importante. Por todo ello se hace necesario re- realizar el proceso desde el seguimiento radi- vitalizar/refundar el servicio de la autoridad. cal de Jesucristo, núcleo central de nuestra Sea cual sea el “estilo” de autoridad – este consagración; desde la misión, motor regene- dependerá mucho del propio carisma –, hoy se rador y promotor de vida abundante, que en- requiere que quien ha sido sacado de entre los vuelva a jóvenes y ancianos, y que nos lleve, hermanos para servir a los hermanos (cfr. Hb como ya apunté anteriormente, a ir más allá de 5, 1), sea una persona que asuma entre sus ta- las fronteras de nuestros propios Institutos, pa- reas principales la de promover el clima que he- ra compartir espiritualidad y misión con los mos llamado de revitalización/refundación ca- laicos y con otras familias religiosas; desde rismática, o de fidelidad creativa, en cada her- una opción clara a favor de la interculturalidad mano/a, en cada fraternidad/comunidad, y, si se que desarrolle un nuevo sentido de pertenencia trata de un superior general, en todo el Institu- al propio Instituto. to. Para ello, quien ostenta el servicio de la au- También hay que tener bien en cuenta con toridad, ha de identificarse con el carisma fun- qué estilo se quiere llevar adelante la reorgani- dacional que representa, consciente de que la zación: desde arriba, verticalmente y por de- autoridad es fundamentalmente carismática y creto, o de forma participativa, a través del diá- espiritual, nace de dentro, es un estilo de vida. logo, el discernimiento y la búsqueda de con- Una autoridad para estos tiempos “delica- sensos. Sin negar la “eficacia” del primer mo- dos y duros”48 ha de colocar a la fraterni- do, no cabe duda que parece más en consonan- dad/comunidad local, a la Provincia o a todo cia con la vida consagrada, o al menos con las el Instituto, dependiendo de que superior se Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 420

420 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

trata, en trance de misión. Para ello él mismo Necesitamos de una formación que nos lle- ha de ser una persona en constante discerni- ve a pasar de la lógica de la observancia, a la miento, para ver lo que viene del Espíritu y lo del don y de la comunión ad intra – donde los que le es contrario49, ha de valorar adecuada- que formamos parte de una fraternidad/comu- mente a las personas creativas, que asumen nidad nos queramos bien –, y ad extra, donde con seriedad los riesgos de intentar dar una res- el componente afectivo-agápico se suelde fuer- puesta nueva a las nuevas necesidades. temente con el apostólico. Una autoridad para estos tiempos de revita- Necesitamos de una formación que nos lización/refundación ha de liderar procesos de ayude a una forma orante plenamente relacio- grupos y no sólo acciones puntuales. Para ello nal, en la que cada día se redescubre a Dios co- tiene que tener capacidad de previsión para an- mo el Tú de nosotros, en cuanto consagrados, ticiparse a los problemas, capacidad de intui- fuente de toda relación, belleza, bondad, ri- ción para descubrir las causas, y sabiduría – queza a saciedad. mucha sabiduría –, para gobernar con visión Necesitamos de una formación que nos en- de futuro. señe la comunicación de la fe y de la vocación, Una autoridad para estos tiempos de inten- con sus luchas y sus esperanzas; una forma- sa búsqueda, y de más preguntas que respues- ción que nos enseñe a iluminarnos y ayudar- tas, ha de favorecer en todo momento la co- nos recíprocamente en el camino fatigoso de rresponsabilidad, saber delegar y tener en la vida, a proyectar juntos la vida de modo cuenta el principio de subsidiaridad. Ha de ha- evangélico, para luego proyectarnos como her- cerse experto en la lectura de los signos de los manos y según el propio carisma en la misión. tiempos y lugares, verdaderos faros de luz pre- Necesitamos de una formación que trasmi- sentes en la noche oscura de nuestras vidas, fa- ta el carisma y robustezca el sentido de perte- ros generadores de esperanza. nencia a la familia carismática en la que hemos Una autoridad revitalizada y refundada entrado, sin fisuras, ni corazones divididos. pondrá pasión donde hay signos de cansancio Una formación que refuerce la identidad ca- y rutina, pondrá vida donde los signos de ago- rismática propia, sin cerrarse en el propio gue- nía o muerte son más o menos palpables. to. Una formación que lleve a interpretar los votos a la luz de la categoría fraternidad: obe- 4. Una formación adecuada para una ade- diencia fraterna, pobreza, como comunicación cuada revitalización de bienes espirituales y materiales, castidad La formación es el humus de toda revitali- como fuente de amistad y capacidad relacio- zación, la tierra fértil donde puede germinar nal; y que mientras se deja cuestionar por los una vida y misión más significativa para cuan- retos que le vienen de fuera, al mismo tiempo tos formamos parte de la vida consagrada en cuestiona al ambiente mismo. En este sentido Europa, pero también para cuantos se acercan hemos de insistir, también para Europa, en una a nosotros, con simpatía o con cierta sospecha. formación inculturada, lo cual tiene sus conse- Mucho es lo que se ha hecho en el campo de cuencias para las vocaciones que vienen de la formación, mucho es lo que nos queda por otros continentes. No basta abrir las puertas a hacer. Se necesita una formación permanente e dichas vocaciones. Hay que acompañarlas inicial para la vida en relación, para el sentido pues el choque cultural puede ser muy fuerte. de la alteridad, para acoger al diferente, para la En definitiva, necesitamos una formación obediencia fraterna y caritativa, para el gusto que, poniendo en al centro el Evangelio, nos de la colaboración, para una adecuada madu- haga hombres apasionados por Cristo y apa- rez que permita unas relaciones sanas. sionados por la humanidad50. Para lograr todo Se necesita una formación integral y totali- ello hemos de ser bien conscientes de la nece- zante, que tenga en cuenta todas las dimensio- sidad de formadores bien formados, identifi- nes de la persona y que no se contente con cados con el propio carisma, capaces de mos- cumplir los ciclos institucionales, sino que ha- trar la belleza del seguimiento de Cristo según ga entrar a profesos y candidatos en un proce- la propia vocación, capaces de proponer las so de conversión, siempre reiniciada y nunca exigencias radicales del Evangelio, permane- terminada. ciendo profundamente humanos. Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 421

EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 421

A modo de conclusión: La vida consagrada sagrada en Europa, con apertura al futuro y co- en la que creo con futuro para Europa herencia con el pasado, está llamada a seguir leyendo atentamente los signos de los tiempos Todos estamos de acuerdo en que la vida y lugares para salir definitivamente de Babilo- consagrada y religiosa en Europa está pasando nia y encaminarse hacia Jerusalén. por una noche oscura, que no será breve, ni Moviéndose en el claroscuro, combinando siempre fácil de atravesar. Estamos viviendo la luz y la oscuridad, y sometidos a la paradoja en el desierto, a donde nos ha conducido un y el contrapunto, los consagrados europeos, re- cristianismo sociológico y cómodo, con poco bosantes de la alegría y de la paz que nos vie- arraigo, también entre nosotros los consagra- nen del Dios de la esperanza (cfr. Rm 15, 13), dos, en la libre decisión personal. A fuerza de y sabedores de que ésta nunca quedará confun- acostumbrarnos al paisaje cristiano, nos hemos dida (cfr. Rm 5, 5), proclamamos que la noche salido de la ruta y nos encontramos perdidos y que estamos atravesando es prólogo de la au- sin referencias válidas. El pasado no sirve y el rora, que el caos que nos envuelve es materia futuro es incierto. “Ya sólo nos queda el Señor prima para una nueva creación, y que el ocaso y su palabra que todo lo llena” (cfr. Dn 3, 26- desvela que se cierra una etapa y se abre otra. 41) ¡Creyendo estar todavía en Jerusalén nos La esperanza de la que estamos hablando es encontramos en Babilonia! muy distinta de un estado de ánimo pasajero. En este contexto no faltan falsos profetas No se trata de ningún optimismo ingenuo. Tie- que minimizan la situación y acortan los pla- ne un fundamento seguro: Jesucristo (cfr. 1Cor zos del destierro. Nada nuevo, si tenemos pre- 3, 11). Se basa en lo nuclear del Evangelio, en sente que eso mismo sucedió al pueblo de Is- la cruz y la resurrección de Jesucristo. Pero al rael durante el exilio en Babilonia. Pero pro- mismo tiempo ha de ser, como la fe misma, una bablemente estos no son los caminos del Se- docta spes, esperanza ilustrada. Como cristia- ñor, como no los eran entonces. En aquella cir- nos, los consagrados debemos dar cuenta de la cunstancia Jeremías sale al paso anunciando esperanza que habita en nosotros (cfr. 1Pe 3, que se trata de un período prolongado. El tiem- 15). Y esperando muchas veces contra toda es- po de Dios no coincide con el tiempo de los peranza (cfr. Rm 4, 18), los consagrados de Eu- hombres, por eso Jeremías levanta su voz ropa hemos de poder decir a nuestros herma- anunciando: “La cosa va para largo. Edificad nos y hermanas del viejo Continente por qué y casas y habitadlas, plantad huertos y comed para qué existimos, en un ambiente en el que sus frutos” (Jr 29, 28). la societas christiana está desapareciendo co- Creo que estas mismas palabras son las que mo tal. Y esto, digámoslo claramente, no se lo- nos dirige hoy el Señor a nosotros, consagra- grará sin una reflexión teológica seria sobre la dos en Europa. Pienso, también, que estas pa- vida consagrada hoy. Esta es un aspecto im- labras deberán iluminar nuestro camino en es- portante de nuestra misión en Europa hoy: ser ta sociedad profundamente secularizada. Co- testigos, servidores de la esperanza. mo los israelitas en el exilio, también nosotros Desde esta esperanza de origen pascual, no hemos de aprender a escuchar al Señor en tie- me cabe la menor duda de que la vida consa- rra extranjera. Hemos de aprender a vivir como grada en Europa tendrá futuro, a pesar de todas consagrados en Babilonia, cuando hasta ahora las dificultades que tendrá que soportar. Y, mo- sólo lo hemos sido en Jerusalén. De esto de- vidos por esta esperanza que anida en lo más pende en gran medida el presente y el futuro profundo de nuestros corazones, apostamos de- de la vida consagrada en Europa. finitivamente por la transparencia y la credibi- La vida consagrada en Europa, como la lidad, asumiendo como criterio de vida el Iglesia misma, necesita someterse al juicio del Evangelio, fuerza de Dios y sabiduría de Dios, Espíritu, para poder, desde la lucidez y con vi- y por una vida consagrada encarnada y testigo sión de futuro, identificar algunos desafíos de la trascendencia. Y mientras todo esto suce- que, a modo de interrogantes, se le presentan de, nos dejamos interpelar y tocar por la sed de en un ambiente marcado en gran medida por sentido, el dolor de la humanidad, la pasión por el secularismo religioso y una acentuada des- Jesucristo, y la compasión que sale al paso de cristianización. En este contexto la vida con- los dolores y necesidades de la humanidad51. Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 422

422 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

En mi exposición he planteado muchas pre- gañosas de la trivialidad y del deseo de au- guntas. No todas ellas habrán encontrado la res- tojustificarse. Una vida consagrada que se puesta más adecuada. Quisiera ahora, acercán- deje conducir hacia la hondura y la autenti- dome a la conclusión, sintetizar lo dicho en una cidad, situándose existencialmente en acti- serie de convicciones sobre el camino que ha tud de conversión y desde la lógica de lo de seguir la vida consagrada en Europa para au- esencial, de lo originario, desde la gratuidad, mentar su significatividad evangélica en estos y la vida carismática y profética. Una vida momentos que hemos definido con términos consagrada que tenga la valentía de meterse cargados de futuro como: caos, noche oscura, de lleno en el cauce de la vida del Espíritu, ocaso. Un futuro que, en cualquier caso, no es- para gustar la vida en abundancia. tá en nuestros carros y caballos, sino en el Se- 4. Creo en una vida consagrada europea creí- ñor que, con su brazo poderoso, sigue hacien- ble por lo que vive, significativa por la ca- do maravillas con aquellos que trabajan como lidad evangélica de su vida y misión, me- si todo dependiera de ellos, siendo bien cons- moria visible del modo de existir y de ac- cientes de que todo depende de Él. He aquí, a tuar de Jesús52. Una vida consagrada que modo de decálogo, mis convicciones sobre el retoma el Evangelio como su vida y regla, futuro de la vida consagrada en Europa. – norma suprema diría el Concilio53 –, y ca- 1. Creo en una vida consagrada europea que, mina desde él, sin domesticar sus exigen- viviendo con lucidez su propia fragilidad, y cias más radicales para acomodarlas a un partiendo de una situación inicial de caren- estilo de vida cómodo. Una vida consagra- cias, caos y vacío, de una situación marca- da que busca en el Evangelio su linfa joven da por el no-saber y el no-poder, se deja y su sabia siempre nueva, su frescor y su modelar por el Señor, quien, con paciencia novedad más profunda, de la que está tan artesanal, la va transformando a su imagen necesitada. Una vida consagrada capaz de y semejanza y le infunde su aliento de vida. reconocer la sed que la habita y de ponerse Una vida consagrada dispuesta a nacer de en camino hacia el pozo del que mana agua nuevo (cfr. Jn 3, 3). Una vida consagrada viva (cfr. Jn 3, 37-39). que recoloque su proyecto de vida desde los 5. Creo en una vida consagrada europea que fundamentos de arcilla y pobreza global. dejándose seducir por los claustros inhuma- 2. Creo en una vida consagrada europea poseí- nos se pone al lado de la fragilidad y de la da por el Absoluto de Dios, y apasionada por vulnerabilidad como esencia de su identidad justicia. Una vida consagrada frecuentadora y consecuencia de su fe en la encarnación del y creadora de oasis espirituales, espacios sa- Verbo. Una vida consagrada que vive de la grados del infinito, capaz de formar maes- esperanza que le viene del Señor, el único ca- tros del espíritu, y de transmitir la belleza del paz de renovar su vigor (cfr. Is 40, 3031), y, seguimiento de Jesucristo obediente, pobre de este modo, siembra esperanza en el cora- y casto, sin dejar por ello de ser experta en zón de cuantos le sobran motivos para ha- humanidad, comprometida activamente, berla perdida, reconociéndose como signo amorosamente y con entrañas de compasión humilde y sencillo de una estrella que aún ti- y misericordia con cuantos yacen medio tila en medio de la noche de los pueblos. muertos a la vera del camino. Una vida con- 6. Creo en una vida consagrada europea mul- sagrada vivida incondicionalmente para Él, y ticultural e inculturada, que desde la lógica que se deje transformar en signo visible y ra- del don es capaz de cruzar todo tipo de diante para la humanidad frágil y débil que fronteras antropológicas y geográficas, y camina a trompicones, lacerada por los sal- desde la fe en el Dios Trino y Uno es capaz teadores que la dejan malherida en el borde de crear puentes de encuentro con el otro y del camino (cfr. Lc 10, 30ss). Una vida con- con el distinto, y ser artífice de diálogo des- sagrada animada por la pasión de la samari- de una opción y estilo de vida. Una vida tana y la compasión del samaritano. consagrada que vea la diversidad como una 3. Creo en una vida consagrada europea que se riqueza y no como una amenaza, y la asuma deje sacar del desierto de la superficialidad gozosamente como epifanía de un Dios que y del intelectualismo estéril, de las aguas en- hace nuevas todas las cosas. Una vida con- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 423

EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 423

sagrada que, desde una profunda espiritua- des-centrado, que la ponga en camino para ir lidad de comunión, sea lugar de comunión, al encuentro de los hombres y mujeres de de perdón y de reconciliación. Una vida nuestro tiempo. Un proyecto contracultural consagrada que pide y da reconocimiento, que la arrebate del terrible nihilismo que, por más allá de cualquier fundamentalismo. ser sonriente, no por ello deja de ser tremen- 7. Creo en una vida consagrada europea que, damente peligroso, y de una economía psí- desde la fidelidad a su identidad más pro- quica, que mira sólo al bienestar y que fo- funda y a su rica historia, se abre con espe- menta la cultura del relativismo. ranza al futuro, hacia el cual nos empuja el Y si soñar la vida es darle futuro, entonces Espíritu (cfr. VC 110), haciéndose presente dejadme soñar: en el momento actual, viviéndolo con pa- – Sueño una vida consagrada en Europa sión y en actitud de adventus, experimenta- que asuma la llamada a la minoridad, do, de este modo, la presencia y llegada del tanto desde el punto de vista personal co- Señor (cfr. NMI 1). mo institucional. 8. Creo en una vida consagrada europea que – Sueño una vida consagrada en Europa con visión de futuro, fantasía y creatividad que apueste por la calidad sobre la can- evangélicas, sea capaz de abrir presencias tidad. inéditas de testimonio, colocándose en po- – Sueño una vida consagrada en Europa siciones de vanguardia evangelizadora, co- que asuma la misión de ser levadura, fer- mo sal de la tierra, luz del mundo y levadu- mento, profecía y signo, centinela en la ra en la masa, anunciando a Cristo a los de muralla, corneta al amanecer, vigilante cerca y a los de lejos, desde lo que ha visto en la noche, faro en la distancia. y oído (cfr. 1Jn 1, 3), e introduciendo a los – Sueño una vida consagrada en Europa hombres y mujeres en el misterio del amor que privilegie lo simbólico sobre la efi- de Dios. Una vida religiosa que habiendo cacia. saciado su sed en el Manantial que calma – Sueño una vida consagrada en Europa definitivamente la sed, como la samaritana, que anteponga la renovación profunda a se transforma ella misma en mensaje. la supervivencia, la refundación de las 9. Creo en una vida consagrada europea en ca- personas a la de las estructuras. mino para mejor comprender las exigencias – Sueño una vida consagrada en Europa de su vocación y misión, en búsqueda de más cerca de Jesús y más cerca de los pozos y caminos, y en discernimiento per- hombres, particularmente de los últimos; manente. Una vida consagrada mendicante apasionada por Cristo y apasionada por de sentido, en profunda comunión con los la humanidad. hombres y mujeres de nuestro tiempo, cons- ciente de que su misión es la de dejarse que- FR. JOSÉ RODRÍGUEZ CARBALLO, OFM mar para contagiar luz, pasión de santidad y Ministro general de humanidad. Una vida consagrada que apuesta por la transparencia y la credibili- Note: dad, y que adopta actitudes de sincera hu- mildad, de escucha, docilidad, pobreza y ur- 1 Cfr. MARIO ALDEGANI, Sintesi dei lavori di gruppo, Assemblea USG, maggio 2010, 1. gencia de reencender el corazón y contagiar 2 la caridad de Cristo. La disminución no afecta sólo a Europa, también América ha perdido el 21, 1% de sus efectivos y en 10. Creo en una vida consagrada europea que Oceanía el 40%. En las últimas décadas la vida con- no se deje encerrar en las fronteras creadas sagrada y religiosa ha crecido en África, alrededor por las ideologías de turno, sino más bien, del 46, 1% y en Asia el 60, 4%. De todos modos los que sea capaz de presentar un proyecto con- consagrados y religiosos en Europa seguíamos sien- tracultural fundado en una profunda y sólida do en el 2004 el 42, 76 % del total de consagrados y religioso en el mundo. Un dato no despreciable, si experiencia de Dios y en la radicalidad del se tiene en cuenta que en el mismo año el número seguimiento de Cristo, centrado en el que lo de católicos en Europa suponía sólo el 25, 4 % de es Todo, concentrado en los elementos esen- los católicos en el mundo. A quien le interesen las ciales del carisma de los Fundadores/as y estadísticas de la vida consagrada y religiosa en el Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 424

424 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

mundo puede consultar PEDRO BALDERRAIN, Voca- de ello, sino el primero, fue G.A. ARBUKLE, Out of ciones en el mundo: hablan las cifras, en Vida Reli- Chaos. Reffounding Religious Congregations, Lon- giosa, 93/6, 2002, 286-293. don 1998. 3 PEDRO BALDERRAIN, La precariedad de la vida reli- 23 Vita Consecrata, 13. giosa en Europa. Límites y posibilidades, en Revi- 24 FELICÍSIMO MARTÍNEZ, Situación actual y desafíos de talización carismática y mejora organizativa. 36 Se- la vida religiosa, en Frontera/Hegian, n. 44; Vitoria mana Nacional para los Institutos de Vida Consa- 2004, 13. grada, Publicaciones Claretianas, Madrid 2007, 29. 25 Cfr. JOSÉ RODRÍGUEZ CARBALLO, Volver a lo esen- 4 BENEDICTO XVI, Audiencia del 24 de marzo de cial: La refundación de la vida religiosa, en Nosa 2007. Andaina, 18, 2004, 7-14. 5 JUAN PABLO II, Ecclesia in Europa, 2003, n. 47. 26 BONIFACIO FERNÁNDEZ, La vida consagrada ante la 6 Algunos analistas no dudan en afirmar que el cris- crisis de reducción, en Frontera/Hegian, Vitoria 204, tianismo es hoy en día la religión más perseguida 46. (Jacques Juliard). 27 Cfr. LUIGI CUCCINI, “Quando ci parlava lungo il 7 AMÈDÈE GRAB, La vida consagrada en Europa, En: cammino” (Lc 24, 32). La qualità spirituale del quo- CIVCSVA, Perfectae Caritatis, cuarenta años, Ma- tidiano comunitario, en “Star bene nella comunità”. drid, Publicaciones Claretianas. 2006, 297. La qualità di vita dei consacrati, Ancora, Milano, 8 Cfr. TIMOTHY RADCLIFFE, La missione in un mondo 2002, 60. in fuga, en Il Regno, 46 (200179) 305-310. 28 Cfr. Lumen Gentium, 44. 9 Leyendo los diagnósticos catastróficos que se hacen 29 Vita Consecrata, 13. sobre el futuro de la vida religiosa en Europa, y no 30 Vita Consecrata, 29. sólo en Europa, es fácil constatar que todos ellos, o 31 Cfr. Vita Consecrata, 13. por o menos una gran mayoría, parten de las consta- 32 Este trabajo “ad intra” me parece fundamental. No taciones que hemos hecho anteriormente: disminu- creo faltar a la verdad que no pocos de los consa- ción de vocaciones, envejecimiento de los religio- grados han dejado de creer en el futuro de la vida sos y religiosas, imposibilidad de gestionar las obras consagrada. Las razones pueden ser muchas, lo cier- que tenemos entre menos, etc. to es que ello dificulta grandemente la recalificación 10 JUAN PABLO II, Ecclessia in Europa, n. 47. de nuestra vida y misión. 11 Sin compartir del todo el análisis que hace el autor 33 Cfr. ALVARO RODRÍGUEZ ECHEVERRÍA, El “encanto” y las conclusiones a las que llega, creo que algunos de la vida consagrada, en Pasión por Cristo, pasión reflexiones iluminadoras se pueden encontrar en JO- por la humanidad, Congreso Internacional de la Vi- SÉ M. CASTILLO, El futuro de la vida religiosa. De da Consagrada, Publicaciones Claretianas, Madrid, los orígenes a la crisis actual, Edit. Trotta, Madrid 205, 371ss. 2003. 34 Estos elementos corresponden muy bien a la célebre 12 Cfr. JOSÉ M. CASTILLO, o. ct. 162ss. tríada que aparece en Vita consecrata: quienes son 13 Regula Fusius Tractatae de Basilio, Proem 1. PG los consagrados (consagración), con quiénes lo son 31, 892 B. (vida fraterna en comunidad) y para quiénes lo son 14 Cfr. Vie d’Antoine, SC 400, 2, 3-4; 132-134. (misión) (cfr. VC 13). 15 Cfr. Primera vida de Celano, 22. 35 Cfr. ALVARO RODRÍGUEZ ECHEVERRÍA, El “encanto” 16 2R 1, 1. de la vida consagrada, en Pasión por Cristo, pasión 17 De todos modos, hemos de estar atentos a poner co- por la humanidad, Congreso Internacional de la Vi- mo criterio indispensable para formar parte de una da Consagrada, Publicaciones Claretianas, Madrid, familia religiosa el tema de los estudios y de los tí- 205, 373. tulos. Esto podría llevarnos a cerrar las puertas a los 36 Pasión por Cristo, pasión por la humanidad. Con- más sencillos y que pueden estar llamados por Dios greso Internacional de la vida Consagrada, Madrid, a la vida consagrada. Un discernimiento sereno se publicaciones claretianas, 2005, 56. impone. 37 MARÍA JOSÉ ARANA, El nuevo rostro que el Espíritu 18 Cfr. JOSÉ M. CASTILLO, o. ct. 170-171. va diseñando, en Revitalización carismática y me- 19 Se usó mucho en este sentido el texto evangélico de jora organizativa. 36 Semana Nacional para Institu- Marta y María (cfr. Lc 10, 38ss). La exégesis actual tos de Vida Consagrada, Madrid 2007, 105. no autoriza planteamientos de ese tipo. 38 Idem, 356. 20 JUAN PABLO II, Vita Consecrata 63. 39 En este caso podemos hablar de una misión testi- 21 Digo vida consagrada en Europa y pienso en la vida monial que se manifiesta en la oración, transmitir la consagrada en general, aunque, por lo que yo puedo fe en el Absoluto, mostrar la apertura a la trascen- conocer, en algunos Continentes parezca que se mi- dencia, hacer visible la vida evangélica, el silencio ra hacia otra parte por el simple hecho de no estar contemplativo, la vida fraterna, la pobreza... Con to- metidos de lleno en una crisis de reducción. ¿No ha- do ello la vida contemplativa es “sostén de los cíamos en Europa lo mismo hace tan solo algunos miembros débiles de la Iglesia”, como diría Santa años? Clara (3CtaCl 8). 22 Es muy amplia la literatura sobre la refundación de 40 VC 72. la vida consagrada. Uno de los primeros en hablar 41 “Un grave error de la vida religiosa ha sido confun- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 425

EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 425

dir los carismas con las obras apostólicas. En este rosa al Capitolo delle Stuoie delle Case dipen- sentido, la vida religiosa debe regresar de tanto ac- denti dal Ministro generale. Oh quanto è bello tivismo, de tanto funcionalismo, de tantos compro- e giocondo che i fratelli si trovino insieme (Sal misos pastorales, de tanta razón institucional, para reencontrarse con su entraña carismática. Tiene que 133, 1). Sì, è bello vedere i Fratelli delle diver- volver a su esencia, a sus orígenes”, FELICÍSIMO se Fraternità romane: Santa Maria Mediatrice, MARTÍNEZ, o.ct. 64. Sant’Antonio, Venerabile Fr. Gabriele Allegra, 42 VC 37. San Giovanni in Laterano e San’Isidoro; i Fra- 43 En la misión evangelizadora de lo que se trata es de telli delle Fraternità di Palestrina, Bruxelles, esto: restituir el don que hemos recibido, el Evange- Istanbul e Waterford (USA). I Fratelli si incon- lio, que en su esencia más profunda es un don desti- nado a ser compartido. La misión brota de las entra- trano. Facciamo festa. La circostanza lo meri- ñas mismas del Evangelio. Una vida tocada por el ta. Benvenuti alla festa della fraternità! dinamismo del Evangelio se convierte en pasión Questo incontro ci porta spiritualmente agli desbordante por el Reino. Un corazón transformado incontri che il padre San Francesco faceva re- por la potencia del Evangelio, hace que uno se trans- golarmente con i suoi frati attorno alla Por- forme necesariamente en misionero. ziuncola e che, secondo la lettera di Giacomo 44 El Consejo Pontificio de la Cultura en el documen- to Para una pastoral de la cultura, Cittá del Vatica- da Vitry (1216), avevano come finalità: «gioi- no 1999, 84ss, llama nuestra atención sobre algunos re insieme nel Signore e mangiare insieme». de esos nuevos areópagos como los medios de co- Allo stesso tempo erano i momenti privilegia- municación social, le educación, la familia, el arte, ti per discutere sul tenore della vita fraterna, la cultura científica, el ocio y el tiempo libre, las nue- raccontare le opere compiute nelle diverse par- vas formas de religiosidad, las sectas, etc. La vida ti del mondo e aprirsi nuove strade per testi- consagrada en Europa está llamada a tomar buena nota de todo ello. moniare il Vangelo. Che il nostro Capitolo sia 45 Cfr. Dei Verbum, 10. El laico es misionero por dere- una memoria/attualizzazione di quel memora- cho propio, no por una graciosa concesión ni mucho bile Capitolo delle Stuoie, descritto da san Bo- menos a título de suplencia para acudir en socorro naventura e da altri (cfr. LegM IV, 10; Giorda- de nuestras carencias de personal. no da Giano, Cronaca, 16-18; Tommaso da 46 AQUILINO BOCOS, Imaginación misionera e innova- ción estructural, en Revitalización carismática y me- Eccleston, L’insediamento dei frati minori in jora organizativa. 36 Semana Nacional para Institu- Inghilterra, 49; LegPer 114; Fior 18). tos de Vida Consagrada, Madrid, 2004, 224ss. In questo contesto è bene accogliere il desi- 47 AQUILINO BOCOS, Caminando hacia la aurora. Re- derio del padre san Francesco. Il Celano ci di- organización de estructuras en la vida consagrada, ce che «era suo desiderio costante e vigile pre- Colección Frontera/Hegian, n. 70, Vitoria 2010, 13. mura mantenere tra i figli il vincolo dell’unità, 48 VC 13. 49 VC 73. in modo che vivessero concordi nel grembo di 50 JOSÉ RODRÍGUEZ CARBALLO, ofm, Formar a la vida una sola madre quelli che erano stati attratti dal- en plenitud para prevenir los abandonos y reforzar lo stesso spirito e generati dallo stesso padre». la fidelidad, 67 asamblea de la USG, Roma 2007. «Voleva – aggiunge il Celano –, che si fondes- 51 Cfr. Lo que el Espíritu dice hoy a la Vida Consagra- sero maggiori e minori, che i dotti si legassero da. Convicciones y perspectivas. Documento final del con affetto fraterno ai semplici, che i religiosi I Congreso internacional de la Vida Consagrada, I, 1. 52 Cfr. VC 22. pur lontani si sentissero uniti dal cemento del- 53 Cfr. Perfectae caritatis, 2. l’amore». E ancora: «i sapienti traggano a loro vantaggio le qualità proprie dei semplici [...], anche i semplici traggano profitto da ciò che è 16. Omelia nella liturgia d’apertura del Ca- proprio dei sapienti» (cfr. 2Cel CXLIV). Il Ca- pitolo delle Stuoie delle Case dipenden- pitolo, particolarmente quando si tratta di un ti dal Ministro generale Capitolo delle Stuoie, è l’ambito privilegiato per dare e ricevere, per parlare e ascoltare, per Sacrofano, Roma, 26.11.2010 comunicare ed accogliere senza complessi. Nessuno è più dell’altro, ma come fratelli sia- METTIAMOCI IN CAMMINO mo chiamati a mostrarci familiari tra di noi, manifestando con fiducia l’uno all’altro quan- Un saluto affettuoso a tutti e un sentito rin- to porta nel cuore (cfr. Rb VI, 8-9). Ascoltiamo graziamento per la vostra presenza così nume- ancora il padre Francesco: «Voglio – sono pa- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 426

426 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

role di Francesco tramandate da Celano –, che Waterford (USA), 3 frati di 2 nazionalità; Bru- i miei frati si dimostrino figli della stessa ma- xelles, 4 frati di 4 nazionalità; Palestrina, 4 fra- dre, e che si prestino generosamente la tonaca, ti stabili di 2 nazionalità. La fraternità è un do- la corda o ciò che uno avrà chiesto all’altro. no da accogliere, ma un impegno personale e Mettano in comuni libri e tutto ciò che può es- comunitario di ogni giorno per farla crescere. sere gradito ed anzi, direi di più, li costringano Gioiamo per questi giorni. Facciamo festa: ad accettarli» (2Cel CXXXVI, 180). È il mo- la festa dello stare insieme. Che la nostra pre- mento di mettere in comune le nostre idee, le ghiera comunitaria e personale, i momenti di nostre riflessione e i nostri suggerimenti. Sol- riflessione comune e personale e i momenti tanto “mettendo in comune” tutto questo, po- “gratuiti” del nostro stare insieme, ci aiutino a tremo dimostrarci “figli della stessa madre”. celebrare il dono dei fratelli per poi trasmette- Il Capitolo delle Stuoie è lo spazio per ma- re agli altri la bellezza della sequela di Cristo nifestare l’amore e la fraternità che ci unisce, secondo la forma di vita che ci ha lasciato il come facevano i primi frati, a dire sempre del padre san Francesco. primo biografo del Poverello: «ogni volta [...] Il nostro Capitolo ha come tema: Il Vange- che si incontravano era una vera esplosione del lo: Vivere, condividere, testimoniare. Avendo loro affetto spirituale, il solo amore che sopra professato il Vangelo (CCGG 5, 2) – questo è ogni altro amore è fonte di vera carità fraterna. lo specifico della nostra forma vitae –, siamo Ed erano casti abbracci, delicati sentimenti, chiamati a viverlo come regola e vita (cfr. Rb santi baci, dolci colloqui, sorrisi modesti, 1, 1), a condividerlo e restituirlo: a testimo- aspetto lieto, occhio semplice, animo umile, niarlo attraverso una vita veramente evangeli- parlare cortese, risposte gentili, piena unani- ca. La Vergine fatta chiesa – la prima ad esse- mità nel loro ideale, pronto ossequio e instan- re abitata dal Vangelo e la prima portatrice di cabile reciproco servizio». E tutto questo era questo dono all’umanità –, sotto la cui prote- frutto del profondo amore che si professava- zione pongo questo Capitolo, e il padre san no: «com’era ardente l’amore fraterno dei nuo- Francesco, Vangelo vivente, ci ottengano que- vi discepoli di Cristo! Quanto era forte in essi sta grazia da Colui che è la Buona Notizia per l’amore per la loro famiglia religiosa!» (1Cel gli uomini e donne del nostro tempo. XV, 38). Siano questi giorni un “tempo forte” per l’incontro, per la condivisione, per cele- FR. JOSÉ RODRÍGUEZ CARBALLO, OFM brare il dono della fraternità, il dono dei fra- Ministro generale telli che il Signore ha messo accanto a noi co- me veri regali (cfr. Test 14). Ma il Capitolo delle Stuoie è anche uno spa- 17. Relazione al Capitolo delle Stuoie delle zio privilegiato per crescere nella costruzione Case dipendenti dal Ministro generale della fraternità che ci unisce aldilà delle diver- sità di provenienza, cultura o servizi che svol- Sacrofano, Roma, 28 novembre 2010 giamo nelle Case dipendenti dal Ministro ge- nerale. Siamo una Fraternità, composta da 9 VANGELO: VIVERE, CONDIVIDERE, Fraternità (6 a Roma/Palestrina, 1 in Belgio, 1 TESTIMONIARE! negli USA ed 1 in Turchia), veramente nume- rosa: siamo 253 frati. Non solo numerosa, an- Il Capitolo generale del 2009 ci ha ricorda- che internazionale e pluriculturale. Basti pen- to che il Vangelo non solo «sta all’origine del- sare alla composizione delle diverse Fraterni- la nostra Fraternità» (Portatori del dono del tà: Curia generale, 48 frati di 22 nazionalità; Vangelo = PdV 6), ma che è anche «un dono Fraternità Sant’Antonio in Roma: Fraternità destinato ad essere condiviso» (PdV 11). Nien- del Venerabile P. Allegra, 107 frati di 35 na- te di strano, pertanto, che lo stesso Capitolo ci zionalità e Fraternità CISA: 59 frati (più 5 fra- abbia descritto come coloro che camminano ti ospiti) di 21 nazionalità; Collegio dei Peni- «per le strade del mondo come Frati Minori tenzieri in Laterano, 8 frati di 7 nazionalità; evangelizzatori con il cuore rivolto al Signo- Collegio S. Isidoro (Roma): 11 Frati, 6 nazio- re» (PdV 10). Una descrizione che considero nalità; Istanbul, 4 frati di 4 nazionalità diverse; completa, poiché ci qualifica come evangeliz- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 427

EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 427

zatori nel cuore del mondo, ma sempre come nostra forma vitae: «La regola e vita dei frati Fraternità di minori e senza dimenticare il pri- minori è questa, cioè osservare il santo Van- mato della dimensione contemplativa che è gelo del Signore nostro Gesù Cristo»(Rb 1, 1). l’anima dell’evangelizzazione. Sono queste le parole con le quali inizia la In continuità con il Capitolo generale del Regola che tutti noi abbiamo professato. È si- 2009 il Capitolo delle Stuoie delle Case di- gnificativo che la stessa Regola si chiuda con pendenti dal Ministro generale di quest’anno queste parole: «... osserviamo il santo Vange- ha come tema: Il Vangelo: vivere, condividere, lo del Signor nostro Gesù Cristo, che abbiamo testimoniare! In questo modo, l’attuale Capi- fermamente promesso»(Rb 12, 4). tolo vuole situarci, tutti noi che lavoriamo per Il Vangelo e la sua osservanza sono così co- l’intero Ordine nelle Case direttamente dipen- me la cornice entro la quale si svolge tutta la vi- denti dal Ministro generale, nel cammino del- ta e missione del Frate Minore. D’altra parte, l’Ordine e, direi, della Chiesa. nelle Regole e nel Testamento, il Vangelo appa- Prima di entrare nell’esposizione del tema, re sempre come il cuore della vita che abbiamo vorrei fare tre semplici sottolineature, tenendo professato. Di fatto, stando all’indicazione del presente il tema del Capitolo delle Stuoie Testamento di Francesco, possiamo ben dire che 2010: la Protoregola, «scritta con poche parole e sem- – Il Vangelo è al centro della nostra vita e plicemente» (Test 14), non proponeva altro che del nostro operare. un genere di vita conforme al Vangelo: forma – L’ordine dei verbi del titolo – vivere, sancti Evangelii (Test 14). Questa forma di vita condividere, testimoniare –, è l’unico or- approvata dalla Sede Apostolica si svilupperà dine logico. Trattandosi di una persona, nella Regola del 1221 e in quella del 1223. An- Gesù e di una forma di vita, la vita evan- che se in queste Regole ci sono altri arricchi- gelica, non si può testimoniare il Vange- menti che provengono dell’esperienza di vita lo se prima non si tenta di viverlo. D’al- dei Frati condivisa nei Capitoli (cfr. Rnb 18, 1), tra parte, non si può vivere il Vangelo il Vangelo continua ad essere il loro nucleo cen- senza condividerlo e testimoniarlo. trale. Così la Regola del 1221 definisce la vita – Anche chi vive e lavora nelle Case di- dei Frati Minori come: vita evangelii Iesu Chri- pendenti dal Ministro, magari in un mi- sti (Prol. 2), mentre la Regola del 1223, come nistero apparentemente solo ammini- quella di Chiara, è segnata, all’inizio e alla fine, strativo, è chiamato ad essere missiona- come già detto, dal Vangelo. rio, ad essere evangelizzatore. A nessuno Se vogliamo, dunque, fare una sintesi del di noi è lecito pensare la sua vita al mar- primitivo progetto francescano e rilevarne il gine della missione. nucleo centrale, il cuore di detto progetto, ne- Fatte queste sottolineature e inserendo il cessariamente dobbiamo riferirci al vocabolo Capitolo delle Stuoie nel contesto del cammi- Vangelo. In questo modo possiamo affermare, no dell’Ordine, tentiamo adesso di soffermar- senza dubbio, che i Frati Minori per la loro pro- ci sul tema scelto per questo Capitolo, svilup- fessione si sono impegnati con il Vangelo e che pando alcuni pensieri per orientare la nostra ri- senza l’osservanza del santo Vangelo la loro vi- flessione e per illuminare la nostra vita e mis- ta non sarebbe comprensibile e la loro missio- sione. In un secondo momento mi soffermerò ne sarebbe sterile. A questo riguardo mi sem- sul nostro impegno per costruire Fraternità. bra importante notare che, contrariamente a tut- ti i movimenti di rinnovamento del Medioevo, 1. Il Vangelo: vivere, condividere, testimo- Francesco non utilizza mai l’espressione cor- niare! rente a quel tempo vita apostolica o vita apo- stolorum1, ma bensì forma sancti Evangelii. 1. Il Vangelo al centro della nostra vita e mis- Che cosa intendeva Francesco con il voca- sione bolo Vangelo? Lo restringeva forse a qualche testo che ha ascoltato alla Porziuncola? Certa- Il dono del Vangelo, come abbiamo appena mente no. Un esame attento dei passi degli ricordato, non soltanto sta all’origine della no- scritti, in cui appare il vocabolo Vangelo, mo- stra Fraternità (cfr. PdV 6), ma è il cuore della stra che secondo san Francesco la vita sancti Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 428

428 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

Evangelii e osservare il Vangelo, consiste nel- mo dire, in primo luogo, quando parliamo di re- l’accogliere il messaggio della rivelazione di stituire o portare il dono del Vangelo. Gesù nella sua completezza, nella sua integri- Secondo l’ultimo Capitolo generale, ciò tà (cfr. Gal 2, 5.14). E ancora di più, poiché nel comporta, anzitutto, lasciarsi cambiare dal significato più pieno il Vangelo è Gesù stesso Vangelo stesso. Il Documento Portatori del (cfr. Mc 1, 1) – per Paolo predicare il Vangelo dono del Vangelo afferma che il Vangelo cam- e predicare Cristo sembrano due espressioni biò la vita di Francesco come può cambiare an- intercambiabili (cfr. 1Cor 1, 17 e 1, 23; 15, 11 che la nostra5. Sia che si intenda per Vangelo il e 15, 12) –, per Francesco la vita secondo il messaggio di Gesù e sia che si intenda la per- Vangelo, osservare il Vangelo, significa met- sona di Gesù, nessuno rimane come prima se tere al centro della propria vita la persona di prende sul serio il Vangelo. L’incontro con il Gesù, fino a configurarsi con Lui, in modo ta- Vangelo cambia la vita, come si può vedere nei le da diventare vangelo vivente. In questo sen- testi degli stessi Vangeli. La predicazione di so ben possiamo dire che Vangelo per France- Gesù, come più tardi quella degli Apostoli, sco sta a indicare una forma di vita composta cambia l’esistenza di molti. Come molti, ad da molteplice elementi, non tutti di uguale pe- esempio Zaccheo e Paolo, cambiano la loro vi- so e, in definitiva, significa «seguire le orme ta entrando in contatto con Gesù sia prima che del Signore nostro Gesù Cristo»2. dopo la risurrezione. Con ragione il documen- A questo punto forse è bene fare una picco- to del Capitolo 2009 dirà che «la vita segnata la parentesi per ricordare che «il carisma fran- dal dinamismo del Vangelo si trasforma in pas- cescano non si coltiva guardando Francesco, sione incontenibile per il Regno» (PdV 28). ma guardando Cristo [il Vangelo] con gli occhi In questo senso dobbiamo riaffermare che di Francesco»3. Cristo, è tutto per Francesco. Il per poter ridonare agli altri il dono del Vangelo, cristocentrismo teologico di Bonaventura o di per poter restituirlo o trasmetterlo è assoluta- Scoto fu, prima ancora, un’esperienza vissuta, mente prioritario lasciarsi abitare dal Vangelo. esistenziale e non riflessa di Francesco. Fran- Sant’Agostino offre una sequenza di atteggia- cesco fu, come Paolo, «afferrato da Cristo» menti, da ricordare e tenere sempre presenti nel- (Fil 3, 12). Il Poverello, come Paolo, ha potu- la nostra vita: ascoltare, concepire e partorire to dire: «Per me vivere è Cristo. Non sono io il Vangelo. Da parte sua, Francesco offre un’al- più che vivo, Cristo vive in me» (Fil 1, 21; Gal tra sequenza simile, ugualmente da non dimen- 2, 20). Entrambi hanno potuto affermare, Fran- ticare: ascoltare, custodire e adempiere la Pa- cesco in un senso ancora più forte di Paolo, «io rola (cfr. LOrd 6). Si tratta, dunque, di un’acco- porto le stigmate di Cristo nel mio corpo» (Gal glienza e di un’incarnazione pratica del Vange- 6, 17). La famosa metafora delle nozze di lo che ci permette di essere «esegesi vivente del- Francesco con Madonna Povertà può essere la Parola di Dio» (Verbum Domini = VD, 83) È deviante. Le vere nozze di Francesco sono sta- in questo senso che anche noi possiamo essere te con Cristo. “madri” del Signore nostro Gesù Cristo (cfr. 2Lf 53). Se la vita consacrata nasce dell’ascolto del- 2. Vivere il Vangelo la Parola, ascolto che la porta a prendere la Pa- rola come la sua norma di vita (cfr. VD, 83), sia- Haec est vita evangelii Iesu Christi. Questa mo chiamati, dunque, a trovare nella Parola frase è così densa che diverse possono essere le «l’alimento per la vita, per la preghiera e per il traduzioni: vita secondo il vangelo, vita che fa cammino quotidiano [...], l’ispirazione per il co- rivivere il vangelo o vita che fa rivivere Gesù stante rinnovamento e per la creatività apostoli- Cristo4. Tutte queste possibili traduzioni met- ca» (Ripartire da Cristo, 24). tono in risalto la vita, il che sta a dire che il Van- Per noi francescani, vivere il Vangelo, si- gelo non è per Francesco principalmente una gnifica, anche, «non addomesticare le parole dottrina o una morale, meno ancora un’ideolo- profetiche del Vangelo per adattarle ad un co- gia, ma una prassi e, trattandosi di una persona modo stile di vita; anzi [significa] accogliere – la persona di Gesù Cristo –, una vita che de- lo Spirito, sentire l’intima urgenza evangelica ve essere riprodotta nella propria esistenza e di “nascere di nuovo”, a livello personale e comunicata attraverso le parole. Questo voglia- istituzionale” (Il Signore ti dia pace = Sdp 2). Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 429

EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 429

Guardiamo un po’ da vicino questo testo del – Accogliere lo Spirito del Signore, vuol dire Capitolo del 2006: prestare attenzione ai segni dei tempi e dei – Non addomesticare le parole profetiche del luoghi, «lampi di luce presenti nella notte Vangelo. Questa frase del documento ci par- oscura [...], fari generatori di speranza» la di radicalità, di non tralasciare le esigen- (Sdp 6), «appelli che lo Spirito ci lancia e ze più radicali del Vangelo. Senza questa ra- che chiedono una risposta» (PdV 14), dopo dicalità la vita consacrata, ma particolar- averli interpretati alla luce del Vangelo (cfr. mente la vita francescana, perde la sua ca- Gaudium et Spes 4). È questa un’esigenza pacità di alternativa, di provocazione, di evangelica (cfr. Lc 12, 56), un’esigenza per profezia. Oggi sembra chiaro che quello che chi crede che lo Spirito continua a parlare e hanno voluto i Fondatori e, più concreta- ad agire «oggi come ieri» (PdV 14), un’esi- mente Francesco, è proporre una rottura con genza per chi non vuol restare bloccato o la maniera ordinaria di vivere. La radicali- diventare ripetitivo, perdendo così, poco a tà consiste nell’«essere di Cristo» (caratte- poco, la gioia contagiosa della fede (cfr. Sdp ristica di ogni vita cristiana), ma in un mo- 6). Prima ancora di adeguare le nostre strut- do particolare, al modo come lo erano quel- ture «dovremmo cominciare a leggere con li che seguivano «da vicino» Gesù, che vi- attenzione i segni dei tempi e dei luoghi e vevano con Lui abitualmente. Questo modo lasciarci interpellare da essi» (PdV 29). Il di seguire Gesù comporta il «lasciare tut- Signore ci invita ad ascoltare la sua voce to», anche abbandonare lo stile ordinario di negli avvenimenti della storia, a cogliere la vita (cfr. Mt 19, 27-29). In questo modo si sua presenza sempre attiva per annunciare distinguevano da quelli che seguono Gesù con la parola e con la vita «ciò che abbiamo senza abbandonare lo stile di vita condotto visto e udito» (Sdp 6). Questa accoglienza precedentemente: la famiglia di Betania, dello Spirito ci chiede di essere uomini Giuseppe di Arimatea, Nicodemo... I primi aperti, sempre in cammino, mendicanti di non sono più perfetti (cfr. Mt 20, 24), ma senso e, in un certo senso, itineranti in mo- seguono Gesù «più da vicino», come affer- do tale da poter accogliere il Signore do- ma la nostra formula di professione (cfr. vunque si presenti (cfr. Spc 10). D’altra par- CCGG, 5 §2). La radicalità di cui stiamo te questi atteggiamenti ci permetteranno di parlando, consiste nel consegnarsi alla per- essere vicini alla realtà storica degli uomi- sona di Gesù, in un’obbedienza radicale al- ni e donne di oggi (cfr. Spc 11), ricordando la sua parola. Chi accoglie la radicalità del che «la spiritualità che alimenta la nostra vi- Vangelo testimonia che per lui Gesù è ta e missione evangelizzatrice non è mai “l’unico necessario”, l’unico che può riem- aliena dalla vita dei nostri popoli e da quan- pire la loro vocazione di pienezza6. La ra- to la riguarda» (PdV 29). dicalità, quindi, ha molto a che vedere con – Finalmente, il sentire l’intima urgenza evan- la fede che coinvolge tutta la persona: men- gelica di “nascere di nuovo”, significa vi- te, cuore e vita (cfr. Il Signore ci parla nel vere in atteggiamento di conversione, esi- cammino = Spc 18). Evangelicamente par- genza fondamentale della vita cristiana (cfr. lando, il radicale è colui che è in uno stato Mc 1, 15), ma anche francescana: perma- permanente di confessione della sua fede in nentemente «mendicanti di senso» (cfr. Spc Gesù come il Tutto. La radicalità, che ab- 6), per passare dal bene al meglio. Se l’ob- biamo abbracciato con la professione reli- biettivo della formazione è l’assimilazione giosa, comporta uno stile peculiare di vita, progressiva dei sentimenti di Cristo verso il una situazione esistenziale specifica che Padre (cfr. VC 65), allora si capisce molto proclama il Dio rivelato in Cristo Gesù, co- bene come la formazione permanente sia un me il centro della persona7. E tutto questo al processo di conversione che dura tutta la vi- modo di Francesco. Ecco perché la Chiesa ta. Nessuno, infatti, può dire di avere assi- ci invita a «riprodurre con coraggio l’intra- milato i sentimenti di Cristo verso il Padre o prendenza, l’inventiva e la santità dei Fon- di vivere pienamente il Vangelo; tutti devo- datori», nel nostro caso di Francesco (cfr. no, quindi, sentire l’urgenza di conversione. Vita Consecrata = VC, 37). In quanto cristiano, ma a titolo particolare Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 430

430 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

anche come Frate Minore, il francescano de- In questo contesto possiamo parlare di una ve far risuonare quotidianamente e costan- condivisione del Vangelo ad intra, con i propri temente nel suo cuore l’appello di Gesù: confratelli, e una condivisione ad extra, nel no- «Convertitevi e credete al Vangelo» (Mc 1, stro caso sempre inter gentes e a volte ad gen- 15). La conversione di cui parla Gesù non è tes. Essendo la Fraternità per noi la prima for- un pio sentimento o un mutamento di senti- ma di evangelizzare, la condivisione del Van- menti. È qualcosa di più profondo: è un vol- gelo ad intra si fa principalmente attraverso la gere le spalle a tutto il passato, è l’inizio di condivisione della vita evangelica, che deve un cammino nuovo che esige riorientare tut- caratterizzare la vita quotidiana di ognuno di ta la propria vita su una nuova direzione, noi e di ogni Fraternità, e che ha la priorità su quella del Vangelo, mettendosi sul cammino qualunque attività, anche di tipo apostolico. nuovo che Gesù per primo ha percorso. Cre- Questa è oggi una “certezza” acquisita nel- dere è aprirsi a Gesù, è fidarsi di Gesù, è ri- la riflessione che da tempo porta avanti la vita schiare per Gesù, è lasciarsi coinvolgere nel- consacrata in generale e la vita francescana in l’avventura di Gesù. Credere al Vangelo è particolare. L’agire, per essere veramente semplicemente seguire “più da vicino” Ge- evangelico, deve nascere ed essere alimentato sù. Credere al Vangelo è il massimo grado da una vita veramente evangelica. In questo di maturità, apertura, fiducia, rischio e coin- modo si eviterà il divorzio tra essere e fare, volgimento dell’uomo. tanto dannoso per la vita consacrata e per la nostra vita francescana. 3. Condividere e testimoniare Possiamo dire, allora, che stiamo condivi- dendo e testimoniando il dono del Vangelo, Il Vangelo non è per nessuno, ma partico- quando nelle nostre Fraternità si vive nella lo- larmente per un Frate Minore, un tesoro da te- gica del dono, che ci porta a «donare e con- ner gelosamente riservato per se stesso, ma un segnarsi gratuitamente agli altri» (cfr. Spc 22); dono da condividere, donare o, meglio ancora, quando riusciamo a guardare tutta la realtà, ad per restituire: il Vangelo «nella sua essenza più intra e ad extra, con occhi di fede (cfr. Spc profonda è un dono destinato ad essere condi- 19); quando costantemente ricerchiamo i viso» (PdV 11). La dimensione trinitaria della mezzi adeguati per ricreare comunione, mu- nostra fede – il Padre che invia al Figlio, il Fi- tua comunicazione e si vivono le relazione in- glio che invia lo Spirito Santo (cfr. PdV 12) –, terpersonali con calore fraterno e nella verità ci spinge alla condivisione del Vangelo. Que- (cfr. PdV 27); quando tra i confratelli si cresce sta «sorge dalle sue stesse viscere [del Vange- nella fede orizzontale (cfr. Spc 15-16), segna- lo], ed è contemporaneamente un’esigenza ta dalla fiducia e familiarità (cfr. Rb 6, 7-8); della fede» (PdV 11). Ecco perché il dinami- quando entriamo in «una cultura di accompa- smo missionario è il termometro della nostra gnamento fraterno, di correzione, di perdono fede: «a questo proposito è necessaria una sa- e di riconciliazione» (cfr. Spc 53); quando nel- na autocritica e domandarci se l’immobilismo la quotidianità testimoniamo «l’uguaglianza e lo stallo che minacciano di paralizzare ogni tra fratelli laici e chierici» (Spc 53); quando dinamismo evangelizzatore non stiano segna- condividiamo e celebriamo la gioia della no- lando una crisi di fede che tocca alcuni di noi» stra vocazione (cfr. Spc 53); quando ci ricor- (PdV 12). diamo gli uni gli altri le esigenze del Vange- La consapevolezza di aver ricevuto un do- lo; quando insieme o in privato pratichiamo no ci porta alla gioiosa responsabilità di fare la lettura orante della Parola (cfr. Capitolo partecipi gli altri di questo dono: una vita af- generale 2009, Mandato, 2), come «elemento ferrata dal Vangelo ci pone in movimento per fondamentale della vita spirituale di ogni cre- condividerlo con gli altri. Infatti, «non è pos- dente» e «base di ogni autentica spiritualità» sibile sentire l’abbraccio infinito di un Dio fol- (VD 86); quando assumiamo come prioritaria lemente innamorato, perché è amore e solo la formazione permanente in quanto processo amore, senza sentire al medesimo tempo l’ur- di conversione; quando ci impegniamo nella gente necessità di condividere questa stessa costruzione di Fraternità segno, di Fraternità esperienza con altri» (cfr. PdV 11). profetiche (cfr. PdV 8). Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 431

EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 431

In tutti questi casi stiamo condividendo il la ciò che abbiamo udito, veduto, contemplato e Vangelo, perché stiamo dando testimonianza toccato (cfr. 1Gv 1, 1). Non si può predicare e di vita evangelica, stiamo testimoniando che il evangelizzare senza essere evangelizzato. Vangelo non è un’idea o soltanto una dottrina D’altra parte l’insegnamento e le pubblica- o una morale, ma, prima di tutto è una forma di zioni possono diventare piattaforme importan- vita, la nostra forma di vita, la persona di Ge- ti per condividere e testimoniare il Vangelo, a sù che ispira le nostre grandi e piccole opzio- condizione che tutto si faccia con «fedeltà e ni della vita. devozione» e «con umiltà», come qualunque La testimonianza e la condivisione ad extra altro lavoro, senza spegnere «lo spirito di ora- si fa – sia nelle missioni inter gentes che ad zione e devozione al quale tutte le altre cose gentes – con la predicazione esplicita del Van- materiali devono servire» (cfr. Rb 5, 1ss; LAnt gelo, quando questo è possibile; si fa con le di- 2). Anche chi studia, insegna o fa ricerche de- verse opere di apostolato; si fa, soprattutto, con ve osservare una gerarchia nei valori. una vita evangelica tale che, vedendo le nostre Quanto abbiamo detto sulla condivisione e buone opere, tutti possano glorificare il Padre testimonianza del Vangelo ci dice, prima di tut- che è nei celi (cf Mt 5, 16). In questo contesto to, dell’urgenza di curare la qualità della vita di credo opportuno fare riferimento al ministero preghiera e della vita fraterna in comunità, il della predicazione, dell’insegnamento e delle che va “a braccetto” con una fede che coin- pubblicazioni. volga tutta la nostra vita (cfr. Spc 18). Ci par- La predicazione continua ad essere lo stru- la anche di lasciarci evangelizzare in modo di mento ordinario per restituire il dono del Van- annunciare quello che viviamo (cfr. PdV 7). gelo, a condizione che questa sia frutto di un nu- Senza la qualità della vita, senza essere evan- trimento costante con la Parola di Dio. France- gelizzati, non ci sarà qualità della missione, co- sco nella Lettera a tutto l’Ordine ci invita a «in- sì come senza una missione concreta e specifi- clinare l’orecchio» del nostro cuore (cfr. LOrd ca, in quanto Frati Minori, non ci sarà una ve- 6), all’ascolto delle parole che sono spirito e vi- ra qualità di vita. Credo urgente rivedere la no- ta. L’espressione inclinare l’orecchio del cuore stra vita e missione alla luce delle esigenze del rimanda al desiderio di ascoltare, dunque, di nostro carisma (cfr. Spc 33.35), affinché la no- orientare il cuore – per Francesco si tratta del- stra testimonianza del Vangelo sia veramente l’orecchio del cuore – verso il Signore che par- significativa per l’uomo e la donna d’oggi. la attraverso la sua Parola. Si tratta dunque di un’ascetica dell’udito, così di far risaltare il pri- 2. Costruendo la vita fraterna in comunità mato della Parola di fronte a tante altre parole che vengono pronunciate (cfr. Inviati per evan- Il nostro mondo è assetato di unità, di co- gelizzare in Fraternità e Minorità nella Par- munione e, tuttavia, è lacerato dalle violenze e rocchia, Roma, 2009, 33). Il predicatore è chia- dalle divisioni. In questo contesto, la vita fra- mato, dunque, a riservarsi con cura tempi e luo- terna in comunità è chiamata ad essere uno de- ghi da dedicare a questa ascetica nella celebra- gli elementi più profetici, a presentarsi come zione dell’Eucaristia, nella Liturgia delle Ore, un’alternativa per il nostro mondo nel quale si nella Lettura orante della Parola e in altre cele- sono indeboliti i gruppi primari come la cop- brazione. Si tratta di imparare il linguaggio di pia, la famiglia, le radici e la stessa amicizia. Dio e di assumere, mano a mano, la sua logica. Per noi, poi, in quanto Frati Minori, la vita fra- Tutti, ma principalmente i predicatori, debbono terna è un elemento essenziale. Domandiamo- avere attento il loro orecchio perché possano ci: è la realtà? ascoltare come gli iniziati la Parola del Signore Nonostante che sia uno degli aspetti in cui (cfr. Is 50, 4). Interpellati per primi della parola abbiamo lavorato di più e migliorato negli ul- di Dio (cfr. VC 59) e nutriti in ogni momento timi decenni, tuttavia dobbiamo riconoscere dalla stessa Parola, sentiremo l’ardore di nutri- che la vita fraterna in comunità è uno degli ele- re, con «convinzione e passione» (VD 59), con menti essenziali della vita religiosa più diffici- la stessa Parola i fratelli e sorelle – in senso le da vivere in profondità. Scegliere la vita re- stretto e in senso largo –, che camminano ac- ligiosa per noi comporta necessariamente una canto a noi, di comunicare con la vita e la paro- scelta per la vita fraterna in comunità, una koi- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 432

432 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

nonia (comunione) di beni, di vita e di cuori Molto è il lavoro e ardua la fatica che ci at- (cfr. At 2,44). Essere Frate Minore e non gu- tende per raggiungere questi livelli, ma merita stare la vita fraterna in comunità è una con- la pena porre mano all’opera, perché dalla qua- traddizione. Essere Frate Minore e vivere la vi- lità della vita fraterna in comune, come diceva ta fraterna in comunità “sulla carta” o secondo Giovanni Paolo II, dipenderà la fecondità e il il proprio gusto sono due poli inconciliabili. E futuro della vita consacrata, soprattutto, ag- tuttavia tutto questo è dentro di noi. Non è dif- giungo io, la fecondità e il futuro della vita ficile rendersi conto che siamo abbastanza lon- francescana. tani dall’ideale, quando spesso incontriamo nelle nostre Fraternità persone che non si com- Conclusione prendono, fratelli “difficili” che non si sa come trattarli... Non basta vivere sotto uno stesso tet- Al termine del mio intervento vorrei offrire to, condurre una vita in comune, per incarnare qualche pista di riflessione personale e frater- la vita carismatica che abbiamo abbracciato. na, partendo di quanto ho detto. Siamo chiamati a ricreare costantemente la vi- ta fraterna in comunità, tenendo presente che A livello personale questo è uno dei termometri principali per ve- Abbiamo detto che «Cristo è tutto per Fran- rificare la qualità di vita evangelica della no- cesco». Domandiamoci: chi è Cristo per me? stra vita. Quale posto occupa nella mia vita quotidiana? Questa ricreazione o rivitalizzazione passa Com’è il mio rapporto con Lui? Come sto nel necessariamente attraverso la creazione di Fra- campo della fede? Come va la mia vita di pre- ternità/comunità segno, Fraternità/comunità ghiera? Quanto tempo dedico a Lui? profetiche; Fraternità oasi di umanità e, per Abbiamo detto che «il Vangelo è una pras- questo, umanizzanti; Fraternità formate da per- si». Quale importanza ha il Vangelo nella mia sone di fede, che accettano con gioia il dono vita? Per me il Vangelo è una semplice ideolo- dei fratelli nella propria realtà; Fraternità dove gia o soltanto una dottrina o una morale oppu- si celebri e si manifesti la gioia di essere uniti re è una forma di vita che si deve concretizza- nella gratuità; Fraternità formate da persone di- re nelle scelte di ogni giorno? Quali cambia- sposte a costruire giorno per giorno, secondo la menti comporta nella mia vita l’essere «esege- logica del dono, la vita fraterna in comunità e si vivente della Parola di Dio»? (VD) 83). non semplicemente ad essere suoi consumato- È stato sottolineato che dobbiamo lasciarci ri; Fraternità dove le relazioni si caratterizzano abitare dal Vangelo. Quali risonanze ha nella per la bontà e la cura reciproca, per la capaci- mia vita il cammino proposto da Francesco di tà di superare le divergenze, per la disposizio- ascoltare, custodire e adempiere la Parola? ne ad aiutare i fratelli nelle loro necessità, per la capacità di rallegrarsi per i successi degli al- A livello fraterno tri e di sostenerli nelle prove; Fraternità con un Sia l’Ordine che la Chiesa, soprattutto nel- livello tale di comunicazione che permetta a la recente Esortazione apostolica Verbum Do- ciascuno di manifestare con familiarità all’al- mini, parlano della necessità della lettura oran- tro le proprie necessità, i successi, lotte e falli- te della Parola di Dio (cfr. VD 86-87). Do- menti; Fraternità dove le relazioni interperso- mandiamoci: Qual è il mio atteggiamento per- nali siano veramente fraterne, edificate sopra sonale verso la lettura orante? Come incre- il perdono e la misericordia; Fraternità in cam- mentarla nella mia Fraternità? mino nella ricerca costante del Signore e in La Verbum Domini ci chiede: «Non manchi permanente discernimento; Fraternità nelle mai nelle comunità di vita consacrata una for- quali si condivide il cammino di fede e il cam- mazione solida alla lettura credente della Bib- mino vocazionale; Fraternità nelle quali il pro- bia» (VD 83). Che cosa comporta questo a li- getto si realizza a partire da un progetto elabo- vello personale e fraterno? rato e valutato periodicamente da tutti i suoi Siamo costruttori di fraternità, non soltanto membri. In questo modo la Fraternità sarà mis- consumatori. Quali atteggiamenti devono cam- sione in se stessa, il primo elemento evange- biare, a livello personale e fraterno, per co- lizzatore della nostra vita. struire fraternità? Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 433

EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 433

Cari fratelli, che il Signore trovi in noi una cazione, la festa di avere fratelli di diverse pro- risposta generosa alla chiamata a vivere il Van- venienze, la festa di sapere che accanto a me gelo con la radicalità con cui lo ha vissuto il camminano altri fratelli e che insieme possia- padre san Francesco. mo testimoniare al mondo la bellezza della se- quela di Cristo, al modo di Francesco. FR. JOSÉ RODRÍGUEZ CARBALLO, OFM Con questa domenica iniziamo l’Avvento e Ministro generale OFM con l’Avvento iniziamo un nuovo anno litur- gico, durante il quale ci accompagnerà il Van- Note: gelo di Matteo. Un Vangelo caratterizzato da cinque ampi discorsi: il discorso della monta- 1 THADDÉE MATURA, Francesco, un altro volto, Edi- gna (cc. 5-7), incentrato sulla “giustizia” dei zioni Biblioteca Francescana, Milano 2001, 167. 2 cristiani; il discorso missionario, relativo agli Questa espressione petrina (cfr. 1P 2, 21) delinea un inviati del regno (c. 10); il discorso delle para- tema ben presente in Francesco. Nei suoi scritti, Francesco la cita ben 5 volte. L’importanza di que- bole (c. 13), concernente il progetto del regno; sto testo per Francesco ci fa pensare che qui si trova il discorso ecclesiale (c. 18), che riguarda la una delle caratteristiche più importanti della vita comunità dei discepoli; e infine, il discorso francescana. escatologico (cc. 24-25), in cui troviamo la 3 R. CANTALEMESSA, “Osserviamo la Regola che ab- manifestazione del regno e la crisi della fine. biamo promesso”, in La maturità evangelica di Francesco. Il carisma francescano tra regola e vita, In tutti questi discorsi, che costituiscono un po’ Ed. Messaggero, Padova, 2009, 114. le colonne portanti del primo Vangelo, l’ob- 4 Cfr. D. DOZZI, Come Francesco cita e interpreta il biettivo dell’evangelista è quello di offrire ai Vangelo. Note metodologiche ed esemplificazioni, in convertiti dal giudaismo un’ampia catechesi E. COVI – F. RAURELL, Metodi di lettura delle Fonti postbattesimale. Francescane, Roma 1988, 176-198. La Chiesa ci propone, all’inizio di questo 5 PdV 5. 6 È l’esperienza di Francesco alla Verna. Quando con- nuovo anno e ciclo liturgico, una di queste ca- fessa che Gesù è il TUTTO, allora Francesco vive la techesi per dirci: vegliate, per essere pronti al radicalità in pienezza. suo arrivo. L’Avvento è proprio questo; un 7 Cfr. J.M.R. TILLARD, Religiosos un camino de evan- tempo propizio per l’attesa (la parola avvento gelio, IVR, Madrid, 1977, 27-29. in latino significa appunto arrivo, venuta). È tempo propizio per svegliarci, per ravvivare la fede. Basta di vivere addormentati! La notte è 18. Omelia nell’Eucaristia conclusiva del avanzata, il giorno è ormai vicino, ci ha detto Capitolo delle Stuoie san Paolo. Respingete il sonno, la routine, l’in- differenza e l’incostanza. Credo che l’Avven- Sacrofano, Roma, 28 novembre 2010 to sia, prima di tutto, una chiamata a guardare la nostra realtà personale, ma anche quella co- VIENI SIGNORE GESÙ! munitaria. L’Avvento è una chiamata a vivere un progetto di vita segnato dalla sobrietà, la Cari fratelli, fraternità, la pace e la generosità. In positivo il Signore vi dia pace! significa: rivestirsi del Signore, camminare nella luce del Signore. Alla conclusione di questo nostro Capitolo Basta vivere distratti dall’essenziale, sem- delle Stuoie rendiamo grazie all’Altissimo, on- bra dirci oggi il Signore. Occorre, certo, im- nipotente e buon Signore, perché ci ha riuniti mergersi nel presente, ma con un cuore vigi- come “famiglia unita in Cristo”. Il mio e no- lante, per non lasciarsi sommergere dalle pre- stro grazie vada anche a quanti hanno lavora- occupazioni quotidiane. Perché ogni giorno il to per rendere possibili queste giornate di vera Signore viene, ogni giorno bussa alla porta, do- fraternità. Che questa festa della fraternità, co- mandandoci di aprirgli e di fargli spazio nella me dicevo all’inizio del Capitolo, trovi conti- nostra vita. In questo senso egli vuole nascere nuità nella vita delle nostre Fraternità. Sì, fac- in noi con le sue continue e imprevedibili ve- ciamo della nostra vita una festa: la festa di es- nute. Ogni giorno dobbiamo permettere a Cri- sere stati chiamati a condividere una stessa vo- sto, Sole che sorge dall’alto, di spuntare sul no- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 434

434 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

stro orizzonte, per dirigere i nostri passi sulla ta al cielo. Le parole di Gesù non provocano via della pace. paura e angoscia, ma sono fonte di fiducia, pa- Trovo molto giuste ed opportune le parole ce e gioia interiore. Sono annuncio della sua di un autore dei nostri giorni che definisce que- presenza e della sua salvezza. sto discorso escatologico come “un test spiri- «Vegliate in ogni momento!». Vegliare, vi- tuale” per ciascuno di noi. Dice così: «Se, leg- gilare è ascoltare il battito della vita, lavorare gendolo, abbiamo eccessivo timore, forse ab- senza sosta affinché l’opera che Gesù ha ini- biamo bisogno di una terapia a base di fede, ziato arrivi al suo compimento. Celebrare speranza e carità: forse abbiamo bisogno di l’Avvento suppone un atteggiamento di atten- mettere ordine nella nostra intelligenza e nel zione, vigilanza e attesa attiva. L’Avvento è nostro cuore; peggio sarebbe se la lettura del una chiamata a vivere né addormentati né an- brano ci lasciasse indifferenti: sarebbe segno gosciati. L’Avvento è una chiamata a vivere che forse viviamo su un binario morto, e ci sia- con fiducia e a vegliare con speranza. Non vie- mo rassegnati alla “fatalità” di una vita senza ne un ladro per spogliarci, ma il Dio che viene, sbocchi. Se infine la lettura del Vangelo odier- è il Dio che attendiamo, che aneliamo, in cui no ci rende pensosi, e ci fa “guardare in alto” abbiamo riposto la nostra fiducia; è il Dio che con fiducia, sperando nella bontà del Signore, viene ad incontrarci, è Colui che ci cerca, ci ma senza narcotizzare la nostra volontà, beati capisce, ci libera, ci accoglie, ci ama, ci riem- noi! Gesù è contento di noi, perché ha rag- pie di vita, gioia, luce e pace. giunto lo scopo per cui ha parlato e parlato co- Avvento è attesa, è speranza ed è, quindi, sì!». Qual è il nostro atteggiamento di fronte un tempo propizio per domandarci: Che cosa alla venuta del Signore? attendo o meglio chi attendo? Dimmi chi «Siate pronti!». È questo un invito alla spe- aspetti o che cosa ti aspetti ed io ti dirò chi sei. ranza, un’esortazione ad andare incontro a Cri- Aspetti con ansia il ritorno della persona ama- sto con le buone opere (colletta), ad accogliere ta? Sei un innamorato, che ovviamente non rie- Colui che arriva, o meglio, accogliere Colui che sce a vivere felice senza la vicinanza di Lui. E è già presente. Sì, l’Avvento ci invita a vivere il questo Lui, per un cristiano e per un france- momento presente in atteggiamento di vigilan- scano, non può essere se non Lui, il Figlio del- za, di attesa attiva. I capitoli 24 e 25 del Vange- l’uomo che verrà. Ma l’Avvento è anche un lo di Matteo formano, come già detto, il discor- tempo per distribuire speranza accanto a noi. so chiamato escatologico. La sua finalità non è E allora domandiamoci: semino speranza ac- di svelarci il futuro, ma di orientarci verso il no- canto a me? La speranza che non scaturisce dal stro futuro: Dio e il suo Regno. Il sapere quan- chiudere gli occhi sulla realtà, ma il vederla do, come, non è fondamentale. Quello che im- con gli occhi di Dio, leggerla con fede. porta è l’atteggiamento con cui viviamo il pre- Cari fratelli, per finire ancora una domanda: sente, tutti gli eventi della vita quotidiana, qui e lasceremo che questo Avvento passi senza toc- adesso. Gesù viene sempre, sta venendo conti- care la nostra vita? Che questo Avvento sia per nuamente alla nostra vita, nelle persone che in- noi una nuova opportunità per passare dal buo- contriamo, nella Fraternità, nel nostro ministe- no al meglio, nella linea che ci ha indicato il ro. In ogni lavoro e servizio che prestiamo, in nostro Capitolo delle Stuoie. Ciò sarà possibi- ogni luogo, il Signore si fa presente. Sant’Ago- le se svegli e vigilanti ci mettiamo in cammino stino diceva: «Lui è qui. Sei tu chi lo allontani. nell’attesa del Signore che viene ed è presente Ama e sarà vicino». Se sapremmo riconoscere già in mezzo a noi. Fratelli, alla fine di questo il Signore che viene oggi, soprattutto quando si Capitolo, con la Chiesa vi dico e mi dico: an- nasconde in chi non è tanto facile riconoscerlo, diamo con gioia incontro al Signore che viene! come, per esempio, nel fratello che non la pen- Signore Gesù, facendo nostra la preghiera sa come me o che, cosciente o no, mi ha ferito, della Chiesa, ti imploriamo: Vieni Signore Ge- allora lo riconosceremo, non soltanto il giorno sù! Vieni a liberarci dal sonno che ci impedi- di Natale, ma anche nell’ultimo giorno del no- sce di riconoscerti vicino a noi; dalla schiavitù stro pellegrinaggio terreno. E anche per noi quel delle nostre contraddizioni che ci impediscono giorno sarà Natale, il natale più vero e più pie- di essere tuoi testimoni; dalla nostra autosuffi- no: il giorno felice della nostra definitiva nasci- cienza che ci chiude alla tua salvezza; dalla Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 25-02-2011 12:09 Pagina 435

EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 435

stanchezza e rassegnazione, che ci impedisco- 20. Omelia nella Solennità dell’Immacolata no di vivere in pienezza; da tanti idoli, che ci Concezione rubano il cuore. Viene Signore Gesù, vieni. Roma, S. Maria Mediatrice, 8 dicembre 2010 FR. JOSÉ RODRÍGUEZ CARBALLO, OFM Ministro generale Gn 3, 9.15.20 Ef. 1, 3.6.11-12; Lc 1, 26-38 19. Message for the World AIDS Day Carissimi, il Signore vi dia pace! Rome, 01.12.2010 Celebriamo oggi, con profonda gioia nel My Dear Brothers and Sisters, cuore, la solennità dell’Immacolata Concezio- ne di Maria: la tota pulchra, come la canta la Today, on December 1, we join with all of tradizione francescana, la tutta bella, come la humanity in prayer as we commemorate World prega la tradizione orientale, la Purissima, co- AIDS Day. We remember most especially the me la contemplano i popoli di lingua spagno- more than 33 million brothers and sisters who la, l’Immacolata come l’ha definita la Chiesa are living with HIV, among whom are counted nel 1954 con il beato Pio IX, terziario france- more than 2 million children. We join our voic- scano, facendosi eco della fede del popolo cri- es to that of Benedict XVI to call for stiano. E in questa circostanza vogliamo salu- greater respect and care for those living with tare Maria, la santa Madre di Dio, con le paro- HIV, and to invite governments, along with the le dell’Angelo: la piena di grazia (cfr. Lc 1, healthcare and drug industries, to provide 28); la benedetta fra tutte le donne, come la greater resources and access to those in urgent proclama Elisabetta (cfr. Lc 1, 42); con il padre need of quality, affordable medicines, treat- san Francesco, vogliamo celebrarla, infine, co- ment and palliative care. me l’eletta dal santissimo Padre dal cielo, ten- We pray for those who are affected by this da, casa, vestimento, ancella e Madre del san- pandemic: mothers, fathers, brothers, sisters, tissimo Figlio diletto, consacrata con la poten- children and friends who seek to comfort those za dello Spirito santo Paraclito, la vergine fat- living with HIV. May the Lord bless them with ta chiesa, in cui fu ed è ogni pienezza di grazie hope and courage in their efforts to provide e ogni bene (cfr. SalV). dignity and love to all in need. Difficile sarebbe per noi il poterci avvici- We also pray for our Franciscan brothers, nare a questo mistero dell’Immacolata se non the members of the Franciscan family and all fosse per la bontà di Colui per il quale nulla è others who provide loving care to those living impossibile (Lc 1, 37), come dice il Vangelo with or affected by HIV/AIDS. May our Fran- che abbiamo ascoltato. Lui lo poteva fare, era ciscan witness to the dignity of all people help conveniente che lo facesse, quindi lo ha fatto, end the stigma of HIV and all other forms of come afferma il nostro Dottore Sottile e Ma- exclusion and discrimination. I invite all broth- riano, Giovanni Duns Scoto. Il desiderio di ers to join with me in prayer on this day of Dio di preparare una degna dimora per il suo commemoration. I offer the following prayer, Figlio, come afferma la colletta di questa so- a paraphrase of the Peace Prayer attributed to lennità, ha trovato in Maria la creatura dispo- our beloved Father Francis, for your medita- nibile ad accogliere, nella sua carne e prima tion. May the Spirit of the Lord be with all who ancora nel suo cuore, Colui che è la fonte di live with or are affected by HIV and AIDS, and ogni grazia, poiché è la grazia stessa, la fonte may that same Spirit bring all us of to a greater di ogni bellezza, perché è la somma bellezza awareness of and commitment to combat this (cfr. LodAl 7). «Eccomi, avvenga in me se- pandemic. condo la tua parola» (Lc 1, 38). Maria, perché è la donna credente, diventa tutta disponibilità, BR. JOSÉ RODRÍGUEZ CARBALLO, OFM apertura al volere di Dio. Dio guarda l’umiltà Minister General della sua serva, mentre Maria canta la gran- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 436

436 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

dezza del Signore (cfr. Lc 1, 46ss). In virtù dei vita, che è misericordia, amore, condivisione meriti del suo Figlio – redenzione preventiva con chi si trova nel bisogno. come la chiamano i teologi della scuola fran- In Cristo abbiamo ricevuto ogni sorta di be- cescana –, Dio riempì la sua creatura di grazia nedizioni (Ef 1, 3). E tra queste benedizioni c’è e di bellezza, mentre la vergine fatta chiesa, quella di avere Maria, la Madre di Dio, come Ma- come la chiama il Poverello, accoglie, canta e dre e Signore nostra, avvocata, mediatrice, mo- contempla piena di stupore. Ecco la complici- dello e maestra nella fede. Per questo canteremo tà tra Dio – anche dopo il peccato di Adamo senza fine le grazie del Signore (cfr. Sal 88). ed Eva, non ha rinunciato alla sua volontà di Cari fratelli e sorelle, la festa dell’Immaco- fare dell’uomo una sua immagine e somi- lata mentre ci invita ad essere anche noi, come glianza – e la creatura che si lascia trovare. Maria, porta del cielo, ci invita a fidarci del «Adamo, dove sei?» (cfr. Gn 3, 9). Dio lo Dio dell’impossibile; ad osare con Dio; a met- aveva posto nel giardino dell’Eden, perché lo terci nelle sue mani; ad accogliere Cristo, per curasse e partecipasse così all’opera creatrice portarLo al mondo, come fece Maria. di Dio stesso (cfr. Gn 2, 15). Ma Adamo non si Dio è “avvento”, necessariamente viene al- lascia trovare, non risponde alla chiamata, sem- l’uomo perché è amore amante. L’uomo è at- pre benevola, anche dopo il peccato, del suo Si- tesa, perché necessariamente tende a Lui, ha gnore. Ecco la grande differenza tra Colei, che, bisogno di essere amato. Per questo, quando contemplando la grandezza del suo Signore l’uomo Lo attende e dice: “eccomi”, Dio non non sente la presenza del Creatore come mi- può non venire. E allora è Natale. Natale di naccia alla sua dignità, ma la canta e la magni- Dio sulla terra. Natale dell’uomo nei cieli. fica, e colui che, volendo essere come Dio, si ri- Salve Maria, tutta bella, piena di grazia, Im- trova con la sua nudità. Mentre Adamo vuole macolata, prega per noi peccatori. Grazie, o diventare padrone, e viene abbassato, Maria si Maria Immacolata, perché con il tuo Sì hai ri- fa serva e viene elevata alla condizione di crea- sposto al SI di Dio e ci mostri che il piano di tura senza macchia di peccato prima ancora di Colui per il quale “nulla è impossibile” non è concepire nel suo grembo per opera dello Spi- stato un fallimento a causa del peccato del- rito Santo il suo stesso Creatore. Possiamo ben l’uomo. Grazie, o Maria Immacolata, perché dire che Dio è, in certo senso, sedotto dalla bel- ci ricordi che anche noi siamo chiamati ad es- lezza della sua creatura, come dice il Cantico sere “porta del cielo”, “santi e immacolati nel- dei Cantici, il Signore si lascia rubare il cuore l’amore”. Grazie, o Maria Immacolata, perché (cfr. Ct 4, 9). Da parte sua, Maria si lascia se- con il tuo Sì il Natale si fa realtà nell’attesa. durre ed è profondamente meravigliata per il Regina dell’Ordine dei Frati Minori, prega per fatto che il Signore abbia guardato la sua pic- i tuoi figli. “Amen, amen, fiat, fiat!” colezza. Dio ha finalmente trovato una sposa, una casa, una Madre per il suo Figlio. FR. JOSÉ RODRÍGUEZ CARBALLO, OFM Il male aveva sedotto l’umanità e il peccato Ministro generale s’impadronì del cuore dell’uomo. L’orgoglio portò alla prepotenza e al disprezzo, e il cuore dell’uomo si riempì di risentimenti. L’egoismo 21. Omelia nella Messa di Mezzanotte diede la mano all’avarizia, e la durezza del cuo- re annullò la capacità di amare. E l’uomo che Roma, chiesa S. Maria Mediatrice, 25.12.2010 era stato colmato di luce, rimane in balia delle tenebre del peccato. Ma il Creatore, sempre ric- NATALE: co in misericordia, fa sì che dove abbondò il SIAMO RICERCATI DA DIO peccato soprabbondò la grazia redentrice del PERCHÉ CI AMA Figlio (cfr. Rm 5, 20). In questo modo Maria è stata la creatura tra tutti i redenti la più pura, la Natale: un bambino è nato per noi, ci è sta- santa, la piena di grazia e del favore di Dio. Per to dato un figlio (Is 9, 5). il peccato venne la morte: la morte è non vole- Natale: non temete... oggi, nella città di Da- re, non amare, non piangere con chi piange, vide, è nato per voi un Salvatore che è Cristo non far festa con chi la fa. Con Cristo venne la Signore (Lc 2, 11). Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 437

EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 437

Natale: il Verbo si fece carne e venne ad mi. “Accogliamo la mano che Egli tende: è una abitare in mezzo a noi (Gv 1, 14). mano che nulla vuole toglierci, ma solo dona- Natale: si è manifestata la bontà di Dio, e il re...” (Benedetto XVI). suo amore per gli uomini (Tt 3, 4). È Natale. Il nostro Dio si è fatto carne per Natale: è apparsa la grazia di Dio che por- farci Dio! E questo per amore. Un amore svi- ta salvezza a tutti gli uomini (Tt 2, 11). scerato. Un amore al di sopra del quale non Natale: il popolo che camminava nelle te- c’è amore maggiore (cfr. Angela da Foligno). nebre ha visto una grande luce; su coloro che Un amore che non si può capire se non perché abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse Dio è amore (cfr. 1Gv 4, 8). Il Natale è proprio (Is 9, 1). questo: la manifestazione, l’epifania della bon- Ecco, fratelli e sorelle, come le letture di tà e dell’amore senza limiti di Dio per noi. questa toccante Liturgia ci descrivono l’even- Contemplando questo mistero d’amore escla- to che stiamo celebrando: il Natale del Signo- miamo con Angela da Foligno: O carità che re nostro Gesù Cristo. Non è Natale perché c’è nessuno può comprendere! Il motivo ultimo più luce sulle strade, si cantano canzoni parti- dell’Incarnazione non è redimerci dal peccato. colari o c’è più consumismo. È Natale perché Anche se l’uomo non avesse peccato, il Figlio è nato nel mondo il Salvatore e la vera pace è di Dio si sarebbe incarnato ugualmente. Il pri- scesa a noi dal cielo. Cantate al Signore un mo ed ultimo motivo dell’Incarnazione – af- canto nuovo – invita con insistenza il Salmo ferma il grande maestro della Scuola France- responsoriale –, cantate al Signore, uomini di scana, Giovanni Duns Scoto –, sta nel fatto che tutta la terra (Sal 95). Facciamo festa, fratelli Dio vuole avere, fuori di sé, qualcuno che lo e sorelle: è giunto il giorno della letizia, il tem- ami in modo sommo e degno di sé. L’Incarna- po dell’esultanza (1Cel 85); gioiscano i cieli, zione è per la gloria di Dio e la gloria consiste esulti la terra, risuoni il mare e quanto rac- nell’amare l’uomo. Diceva, infatti, sant’Ire- chiude; sia in festa la campagna e quanto con- neo: “la gloria di Dio è l’uomo vivente”; che tiene, acclamino tutti gli alberi della foresta l’uomo, cioè, viva in pienezza e, dopo il pec- (Sal 95); gioisca il santo, gioisca il peccato- cato, che l’uomo sia salvato. Dio ha tanto re... (San Leone Magno), gioisca il Signore amato il mondo da dare il suo Figlio unigeni- delle sue opere (Sal 104, 31). to, perché chiunque crede in lui non muoia (Gv Se per Francesco, a dire del Celano, il Na- 3, 16). Dio ci ama; per questo si è fatto uomo, tale era la festa delle feste, lo deve essere an- per salvarlo. che per noi. Gustiamo anche noi, come il Po- Ci sono, poi, due modi di manifestare verello, la dolcezza del Natale. Non manchi l’amore per gli altri. Il primo consiste nel fare nulla in questa occasione. Venga coinvolto doni alla persona amata, il secondo nel soffrire l’intero cosmo nella celebrazione del mistero per la persona che si ama. Dio ha amato l’uo- dell’Incarnazione (cfr. 2Cel 199-200). C’è mo- mo, nel primo modo, nella creazione: la crea- tivo per tutto questo. Ormai non verremo mai zione è il primo dono di Dio all’uomo. Nel- abbandonati, perché siamo stati ricercati dallo l’Incarnazione invece ci ha manifestato il suo stesso Dio (cfr. Is 62, 12), che ha scelto irre- amore nel secondo modo. Infatti, l’Incarnazio- vocabilmente di stare dalla nostra parte, di an- ne è mistero di povertà, di kenosi, di abbassa- nullare definitivamente la distanza che separa- mento: si è spogliato, prendendo la forma di va il cielo e la terra, di dirci che siamo amati da servo (Fl 2, 7). Ecco perché per Francesco l’In- Colui che in questi ultimi tempi ha deciso di carnazione è legata alla povertà di Cristo e di parlarci per mezzo del suo figlio (cfr. Eb 1, 1). Maria, sua madre. Ecco perché, secondo il Ce- Nella notte di Natale, il Redentore si fa uno di lano, Francesco univa nella sua meditazione noi, per esserci compagno sulle strade insi- l’umiltà dell’Incarnazione alla carità della Pas- diose della storia... (Benedetto XVI). Nel suo sione. Ecco la ragione profonda del presepio di Figlio, infatti, Dio ha abbracciato per sempre la Greccio: il Poverello voleva contemplare con nostra umanità e, in questo modo, entra piena- gli occhi del corpo i disagi in cui si è trovato mente nelle viscere più profonde della storia per la mancanza delle cose necessarie a un umana; entra nella nostra storia come uno qua- neonato, come fu adagiato in una greppia e co- lunque, condividendo la condizione degli ulti- me giaceva sul fieno tra il bue e l’asinello. Ed Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 438

438 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

ecco perché a Greccio, in quella notte del 1223, Maria e Giuseppe..., come Francesco..., i primi risplende la semplicità evangelica, si loda la a ricevere la notizia. Per i “piccoli” e gli “umi- povertà e si raccomanda l’umiltà (1Cel 84). li”, come dice Maria nel Magnificat, ciò che Per Francesco l’Incarnazione è la scelta divina conta è Dio. Dio è per essi, canta Zaccaria, il di farsi “minore”, piccolo, assumendo la con- sole che sorge dall’alto (Lc 1, 78). Il Natale ci dizione di servo. Per il Poverello l’Incarnazio- invita, quindi, a diventare come i pastori: uo- ne comporta l’assumere la vera carne della no- mini o donne con l’animo semplice, se voglia- stra umanità e fragilità: Lui, che era ricco, sce- mo ricevere e accogliere la Buona Notizia del glie così, assieme alla beatissima Vergine, sua Dio che si fa uomo. Se vogliamo che ci ven- Madre, di essere povero (cfr. 2Lf 4-5). Senza gano rivelati i segreti del Regno (cfr. Mt 11, dubbio, l’aspetto del Natale che più ha colpito 25; Lc 10, 21), dobbiamo farci piccoli, poveri, Francesco è la discesa del Figlio di Dio nella bambini, minori. Nel cuore orgoglioso, pieno nostra umana povertà. Discesa ed umiltà che di sé, non c’è posto per Gesù. Ecco un primo diventano realtà ogni giorno, quando Egli di- invito che ci viene del racconto del brano del scende dal seno del Padre sull’altare nelle ma- Vangelo che abbiamo ascoltato. ni del sacerdote (cfr. Am 1, 16). Il Natale ci invita anche a metterci in cam- C’è un cammino che porta Dio agli uomini, mino: andiamo fino a Betlemme... andarono quello che incomincia a Betlemme e termina dunque in fretta (Lc 2, 15-16). Non si può tro- sul Calvario. Incomincia nella mangiatoia e fi- vare il bambino avvolto in fasce, che giace nel- nisce sulla croce. Se la legge del peccato è la la mangiatoia (Lc 2, 12), rimanendo nella pro- caduta, la legge dell’amore, invece, è l’abbas- pria staticità, nella routine di sempre. È neces- samento. Dio sceglie di scendere, abbassarsi, sario mettersi in cammino, è necessario diven- chinarsi, incarnarsi. E tutto per amore, perché tare mendicanti di senso. Il Signore si trova ci ama. Questa è la grande notizia che ci porta sempre oltre. Siamo disposti a muoverci dalla il Natale: siamo ricercati da Dio, perché siamo nostra staticità? Soltanto così si può vedere, amati. Oggi, in questa notte santa, il Signore per poi raccontare e festeggiare. Dio ha la ci ripete ancora una volta per mezzo del pro- priorità assoluta nella vita dell’uomo. Questa è feta Geremia: “ti ho amato di amore eterno” precisamente la priorità che ci insegnano i pa- (Ger 31, 3). stori. Impariamo da loro la libertà interiore di Se il cammino che porta Dio agli uomini è mettere in secondo piano tante occupazioni, il cammino della kenosi; se, come dice santa pur importanti che possano essere, per lascia- Chiara, il Figlio di Dio si è fatto nostra via re che Dio entri veramente nella nostra vita e (Test 5), allora non può esserci un altro cam- nel nostro tempo. E allora vita e tempo avran- mino per trovare il Signore se non quello del- no un altro significato e un’altra fecondità. Il l’abbassamento, della minorità, dell’umiltà. tempo dedicato a Dio, e per Lui agli altri, non Guardiamo i pastori, i primi a ricevere la è mai tempo perso. buona notizia della nascita del Salvatore, e im- Fratelli e sorelle, in questa notte santa, fac- pariamo da loro il cammino da seguire in que- ciamo nostro il cammino dei pastori con que- sto Natale. Loro, con Maria e Giuseppe, sono ste tappe: ascoltare, andare, vedere, racconta- i grandi maestri del Natale cristiano. I pastori re e festeggiare. E allora sarà Natale, Natale erano considerati a tutti gli effetti degli emar- vero, perché Dio nascerà nei nostri cuori, nel ginati, degli esclusi dai segreti del Signore. Co- cuore delle nostre famiglie, nel cuore di tutti sì pensavano i “grandi” di allora, così pensano gli uomini di buona volontà. forse molti dei “grandi” di adesso. Ma Dio non Auguro a tutti voi un santo Natale. la pensa allo stesso modo. Sono precisamente i semplici, come i pastori, come Zaccaria ed FR. JOSÉ RODRÍGUEZ CARBALLO, OFM Elisabetta, Simeone e Anna, e prima ancora Ministro generale Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 439

E SECRETARIA GENERALI

1. Capitulum Extraordinarium Cust. Aut. 3. Electio extra Capitulum Prov. Tridenti- S. Antonii Patavini in Philippinis næ S. Vigilii in Italia

In the Extraordinary Custodial Chapter of Il Congresso definitoriale della Provincia our Autonomous Custody of Anthony of Tridentina di S. Vigilio, in Italia, regolarmen- Padua, in the Philippines, regularly celebrated te celebrato secondo le disposizioni del diritto, according to the norms of Canon Law, in the presso la casa di Sopramonte di Trento, pre- House of the Franciscan Renewal Centre, sieduto dal Ministro provinciale, PATTON FR. Tungkop, Minglanilla, Cebu, under the presi- FRANCESCO, nei giorni 12-14 luglio 2010, ha dency of the Visitator General, NGUYEN VAN eletto extra-capitolo, SI BR. , the following were elected on per l’ufficio di Definitore Provinciale: the 12th July 2010: PELLEGRINI FR. GERMANO. for the office of Custos, Questa elezione è stata ratificata dal Defi- BAYARAS BR. ROBERTO M. nitorio generale il 7 settembre 2010. for the office of Custodial Vicar, YAKIT BR. JAIME RAUL M. Prot. 101216/S 317-10 and for the office of Custodial Councillor, BAGALOYOS BR. GILBERT G. 4. Electio extra Capitulum Prov. B. Jiuni- The General Definitory, during its session peri Serra in Mexico of the 7th September 2010, carefully examined and ratified the election. El Congreso Definitorial de la Provincia del Beato Junipero Serra, en México, legítima- Prot. 101192/S306-10 mente celebrado en la Casa de San Quintín, B. C., y presidido por el Ministro Provincial, 2. Capitulum Cust. Terræ Sanctæ in Israel HUERTA MURO FR. JUAN MARÍA, en los días 6- 7 de julio de 2010, fuera del Capítulo Provin- Nel Capitolo custodiale della nostra Custo- cial eligió dia di Terra Santa, regolarmente celebrato se- para el oficio de Vicario Provincial: condo le disposizioni del Diritto, nella Casa PALOMARES FR. RAMÓN FÉLIX di San Salvatore, in Gerusalemme, sotto la para el oficio de Definidor Provincial: presidenza del Visitatore generale, BRAVI FR. MURO ARÉCHIGA FR. JUAN IGNACIO. FRANCESCO, il giorno 10 luglio 2010 sono sta- El Definitorio General, en la Sesión del día ti eletti: 7 de septiembre de 2010, después del estudio per l’ufficio di Vicario, atento del Acta auténtica, aprobó esta elección. VÍTORES FR. ARTEMIO per l’ufficio di Discreti, Prot. 101217/S318-10 LUBECKI FR. SEWERYN MILOVITCH FR. STÉPHANE 5. Electiones Fund. Franc. in Thailandia MUSCAT FR. NOEL SABBARA FR. AMJAD The General Definitory, during its session VASKO FR. PETER of 7th September 2010, carefully studied the re- ZAVALETA FR. MARTÍN RAFAEL. sults of the consultative vote of the friars con- Queste elezioni sono state ratificate dal De- cerned as well as the opinion of the Delegate finitorio generale il 7 settembre 2010. General, SYUKUR BR. PASKALIS BRUNO, elected the government of the Franciscan Foundation Prot. 101201/M106-10 of Thailand. The following were duly elected: Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 440

440 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

President of the Foundation, General Curia. Taking into account the logisti- PONTUS BR GREGORIUS ALFORINUS cal difficulties in re-convoking the Provincial Vicar and First Councillor, Chapter which was almost completed when it TORMO BR GALEOTE was suspended. Having heard the views of oth- Second Councillor, er friars. Having sought and received the con- KERKETTA BR ARVIND. sent of the General Definitory, at its session of By virtue of this Decree, I declare the above 8th November 2010, in accordance with Art. mentioned elections valid and ratified. 170 §2 of the General Statutes, I hereby re- serve the election of the Minister Provincial of Prot. 101194/M 104-10 the , in the United States of America, to the Minister General and 6. Capitulum Prov. S. Felicis de Jesu in Me- his Definitory. All things to the contrary xico notwithstanding. Given at the General Curia of the Order, El Capítulo Provincial de la Provincia Fran- This 8th day of November 2010 ciscana de San Felipe de Jesús, en México, ce- lebrado legítimamente conforme a Derecho en FR. JOSÉ RODRÍGUEZ CARBALLO, OFM la Casa de San Antonio de Padua en Izamal, Minister general Yucatán, y presidido por el Visitador General, FR.AIDAN MCGRATH, OFM MURO ARÉCHIGA FR. IGNACIO, el día 10 de ju- Secretary General lio de 2010, eligió: para el Oficio de Ministro Provincial, Prot. 101475 ROMERO ALAMILLA FR. para el Oficio de Vicario Provincial, II. Decretum ALVARADO FLORES FR. FERNANDO Having reserved to the Minister General para el oficio de Definidores Provinciales, and Definitory, in accordance with Art. 170 § ÁVILA LUNA FR. JUAN 2 of the General Statutes, the election of the BALAM CANUL FR. MANUEL Minister Provincial of the Immaculate Con- MORALES LÓPEZ FR. ADÍN ception, in the United States of America, on OJEDA RUTIAGA FR. FIDEL DE JESÚS account of the circumstances outlined in the ROMERO FUENTES FR. DELFINO. Decree Prot. 101475. El Definitorio General, en la Sesión del día At its session of 8th November 2010, the 14 de septiembre de 2010, examinó las Actas General Definitory elected by a unanimous auténticas de estas elecciones y las aprobó. vote as Minister Provincial of the said Province, PISCITELLO FR.PRIMO, member of Prot. 101263/S336-10 the same Province. By virtue of this Decree, I confirm and de- 7. Decreta pro Prov. Immaculatæ Concep- clare confirmed this election. All things to the tionis BMV in USA contrary notwithstanding. Given at the General Curia of the Order, I. Decretrum This 8th day of November 2010 Taking into account the fact that the Minis- ter Provincial elect, Nardoianni Fr. Antonio, FR. JOSÉ RODRÍGUEZ CARBALLO, OFM tendered his resignation before he was con- Minister general firmed in office in accordance with Art. 184 of FR.AIDAN MCGRATH, OFM the General Constitutions, as well as Art. 39 of Secretary General the Particular Statutes of the Province of the Immaculate Conception. Prot. 101476 Taking into account the information re- ceived from the Visitator General in his reports III. Decretum and in his responses to the questions of the Since the Provincial Chapter of the Minister General during his recent visit to the Province of the Immaculate Conception in the Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 441

E SECRETARIA GENERALI 441

United States was suspended by the President El Definitorio General, en la Sesión del día of the Chapter, on 23rd September 2010, after 9 de noviembre de 2010, examinó las Actas au- the elections had taken place of the Vicar ténticas de estas elecciones y las aprobó. Provincial and Provincial Definitors. Since the General Definitory, after considering the mat- Prot. 101399/S 417-10 ter, has decided not to re-convoke the Provin- cial Chapter. I hereby confirm and declare con- 9. Electiones extra Capitulum Fund. “Nos- firmed the following elections in the Province træ Dominæ de Fatima” in Brasilia of the Immaculate Conception: Vicar Provincial: Il Definitorio generale, nella sua sessione del CAMPAGNA FR. ROBERT 5 ottobre 2010, ha esaminato e approvato gli At- Provincial Definitors: ti dell’elezione extra-capitolare della Fondazio- BOYLE FR. PATRICK ne “Nostra Signora di Fatima” in Brasile, fatta CIARAVINO FR. VINCENT DE PAUL dal Definitorio della Provincia dell’Immacola- DELLA PENNA FR. MICHAEL ta Concezione in Italia, svoltasi durante la ses- SCARANGELLO FR. JOHN sione del 9 settembre 2010 sotto la presidenza di WHEATLEY FR. DENNIS. BOCHICCHIO FR. EMANUELE, Ministro provin- With this confirmation of the capitular elec- ciale della suddetta Provincia, ed ha ratificato, tions, I declare the 2010 Provincial Chapter of secondo quanto prescritto nell’art. 198 degli the Province of the Immaculate Conception in Statuti Generali dell’Ordine l’elezione the United States closed. All things to the con- per l’Ufficio di Presidente: trary notwithstanding. ALVES PEREIRA FR. EZIMAR Given at the General Curia of the Order, per l’Ufficio di Vice-presidente: This 8th day of November 2010 1° Consigliere ed Economo: FERREIRA FR. SAMIR GERVASIO FR. JOSÉ RODRÍGUEZ CARBALLO, OFM per l’ufficio di 2° Consigliere: Minister general PERET DE CASTRO FR. RODRIGO AMÉDÉE FR.AIDAN MCGRATH, OFM per l’ufficio di Segretario: Secretary general GOMES DA SILVA JÚNIOR FR. ELPIDIO.

Prot. 101474 Prot. 101343/M123-10

8. Capitulum Prov. Fluvii Platensis As- 10. Capitulum Intermedium Prov. Christi sumptionis BMV in Argentina Regis in Canada El Capítulo Provincial de la Provincia During the Provincial Chapter of our Franciscana de la Asunción de la Ssma. Vir- Province of Christ the King in Canada, regu- gen del Río de la Plata, en Argentina, celebra- larly celebrated according to the norms of do legítimamente conforme a Derecho en la Canon Law in the House of St. Michael’s Re- Casa de San Antonio de Arredondo, Córdoba, treat on the 20th of May 2010, presided over y presidido por el Visitador General, ARIAS by the Minister Provincial, VAVREK BR. DEN- FR. ALEX ANTONIO, el día 25 de septiembre de NIS, the following were elected: 2010, eligió to the office of Provincial Definitors, para el Oficio de Ministro Provincial: GONSALVES BR. ANTHONY GUTIÉRREZ OLMOS FR. JOSÉ ENID GURNICK BR. DANIEL para el Oficio de Vicario Provincial: MACDONALD BR. DONALD BAZÁN FR. ELIGIO DOMINGO SMITH BR. PAUL. para el oficio de Definidores Provinciales: The General Definitory, during its session ANDRADA FR. EMILIO LUIS of the 9th November 2010, carefully examined BUJÁN FR. NORBERTO RODOLFO and approved the election. BUTTARAZZI FR. JUAN ALBERTO PICO FR. JUAN ALBERTO. Prot. 101375/S401-10 Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 442

442 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

11. Capitulum Prov. S. Michaëlis Archan- c. La Curia generale, tramite il Segretaria- geli in Indonesia to generale per le missioni e l’evangeliz- zazione, contribuisce almeno in parte al- In the Provincial Chapter of our Province le spese legate alla formazione, attraver- of St. Michael , in Indonesia, regu- so il fondo per le missioni o per la for- larly celebrated according to the norms of mazione (borse di studio). Canon Law, in the House of St. Clare, Cipanas, under the presidency of the Visitator General, 2. La COMPI SYUKUR DISTER BR. NICO, the following were a. La Compi s’impegna ad animare le Provin- elected on the 28th of September 2010: ce della Conferenza per la Fondazione mis- for the office of Minister Provincial, sionaria in Congo Brazzaville, proseguen- SUNARKO BR. ADRIANUS do nell’invio di personale alla Fondazione, for the office of Vicar Provincial in collaborazione con il Segretariato gene- AMAN BR. PETRUS KANISIUS rale per le missioni e l’evangelizzazione, for the office of Provincial Definitors, sensibilizzando i frati della Conferenza a KRISTIYANTO BR. ANTONIUS EDDY partecipare a questa Fondazione missiona- MAING BR. GABRIEL ria e privilegiando il Congo Brazzaville co- SUKARTANO BR. STANISLAUS me propria missione. TOLOK BR. YOSEF PALEBA. b. I missionari andranno nella Fondazione con The General Definitorium, during its ses- l’obbedienza del Ministro generale, dopo sion of the 9th November 2010, carefully ex- essersi formati nella Fraternità “Notre Da- amined and approved the election. me des Nations” a Bruxelles. c. La competenza della COMPI riguarda il so- Prot. 101445/S438-10 stegno economico, il personale e l’accom- pagnamento. Economicamente, la COMPI 12. Convenzione tra il Ministro generale e è disponibile a sostenere la Fondazione nel- la COMPI per la Fondazione “Notre la modalità seguente: Dame d’Afrique” in Congo/Brazzaville • per i primi tre anni la COMPI contribui- rà al sostentamento della Fondazione se- La Fondazione “Notre Dame d’Afrique” in condo l’attuale modalità: le Province Congo Brazzaville, fondata nel 1991 e già di- COMPI versano un contributo fisso an- pendente dalla Conferenza dei Ministri Pro- nuale concordato ed eventualmente in- vinciali d’Italia (COMPI), diviene dipendente tenzioni per le sante Messe. dal Ministro generale ed è regolata dalla pre- sente Convenzione. 3. La Fondazione a. La Fondazione dovrà rinnovare i propri 1. Il Ministro generale Statuti particolari sulla base di questa a. Il Ministro generale ha la competenza Convenzione, per precisare i rapporti sullo statuto giuridico della Fondazione, con il Ministro generale e con la COM- così da garantire ad essa la possibilità di PI, e le strutture interne di governo. incardinare frati. b. La Fondazione presenta ogni anno al b. Il Ministro generale accompagna la Fon- Ministro generale e alla COMPI il bilan- dazione tramite un Ministro provinciale cio preventivo e consuntivo. Delegato, nominato dal Ministro gene- c. Per la realizzazione di opere, la Fonda- rale stesso tra i candidati presentati dal- zione presenta un piano di finanziamen- la COMPI. Compito del Delegato sarà di to e – quando superano un certo budget seguire l’andamento della vita e della – codeste devono essere autorizzate dal- missione dei frati e informare il Ministro la COMPI. generale e la COMPI, di modo che il d. La Fondazione, inoltre, continua ad in- rapporto tra la COMPI e la Fondazione crementare l’autofinanziamento attra- non si riduca ad un rapporto puramente verso attività che creano reddito, attra- economico e di invio di personale. verso una propria autonoma raccolta Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 443

E SECRETARIA GENERALI 443

fondi (fund raising), attraverso le proprie –PERRY FR. MICHAEL, Vic. Gen., pro Frater- attività pastorali ed economiche. nitate Collegii Poenitantiarium, S. Giovan- ni in Laterano, in Roma: 12.11.2010; prot. 4. Disposizioni diverse 101477. a. Al termine del triennio ci sarà una verifi- ca dell’andamento economico, da parte –ANTE FR. OSCAR A., Prov. S. Petri Baptistæ, della Fondazione e della COMPI, con la in Philippinis, pro Cust. S. Francisci, in Pa- partecipazione del Segretariato generale pua Nova Guinea: 06.12.2010; prot. per le Missioni e l’Evangelizzazione, nel- 101435/S432-10. la prospettiva di far crescere l’autofinan- ziamento e di ridurre progressivamente 14. Domus suppressæ la quota a carico della Conferenza. b. La presente Convenzione sarà sottopo- – La Casa S. Maria delle Grazie, in Jelsi sta a verifica dopo ogni triennio e – se (CB), Italia: 09.09.2010; prot. 101187/ necessario – verrà modificata in quegli S302-10. aspetti che risulta opportuno aggiornare, far decadere o inserire. – Le Case di Amsterdam (Jodenbreestraat), Fatto alla Curia generale dell’Ordine, Ro- Leiden e di Rotterdam, Olanda: 06.12.2010; ma, il 13 dicembre 2010 prot. 101370/S318-10.

FR. JOSÉ R. CARBALLO, OFM 15. Notitiæ particulares Ministro generale FR. FRANCESCO PATTON, OFM 1. Custodie in Perù Presidente COMPI – Con decreto del Ministro generale – 19.11.2010, prot. 101503 – viene soppressa 13. Visitatores Generales la Custodia di “S. Ioseph de Amazonia“, di- ventando, entro il 31 dicembre 2010, parte –ECHEVERRRRÍA FR. ERNESTO, Prov. S. Fran- integrante della Prov. S. Francisci Solano, cisci de Quito, in Aequatoria, pro Ss. Trini- in Perù. tatis, in Chilia: 14.09.2010; prot. – Con decreto del Ministro generale – 101176/S297-10. 19.11.2010, prot. 101504 – viene soppressa la Custodia del “Ss. Nominis Iesu”, diven- –KÜLKAMP FR. CÉSAR, Prov. Immaculatæ tando, entro il 31 dicembre 2010, parte in- Conceptionis MV, in Brasilia, pro Cust. tegrante della Prov. Ss. XII Apostolorum, in Aut. Nostræ Dominæ Septem Gaudiorum, Perù. in Barsilia: 14.09.2010; prot. 101317/S 371-10. 2. Fondazione in Congo/Brazzaville – Con decreto del Ministro generale – –LANUR FR. ALEXANDER SEVRINUS, Prov. S. 14.12.2010, prot. 101599 – la Fondazione Michaëlis Archangeli, in Indonesia, pro “Notre Dame d’Afrique”, in Congo/Braz- Cust. S. Francisci, in Indonesia/Jayapura: zaville, finora dipendente dalla COMPI, di- 20.09.2010; prot. 101332/S379-10. venta una Fondazione dipendente dal Mini- stro generale. –RODRÍGUEZ LÓPEZ FR. VIDAL, Secretarius – Con decreto del Ministro generale – Gen. pro Formatione et Studiis, pro Frater- 14.12.2020, prot. 101511-101532.101597 – nitate Collegii S. Isidori, in Roma: vengono incorporati alla Fondazione “No- 14.10.2010; prot. 101415(219/10). tre Dame d’Afrique”, Congo/Brazzaville, dipendente dal Ministro generale, i seguen- –LUIZ FR. ANGELO José, Prov. Immaculatæ ti Frati: Assassa Fr. Kevin Eusèbe; Balen- Conceptionis BMV, in Brasilia, pro Cust. da-Manengue Fr. Jelly Shelda; Bizonzolo Aut. S. Claræ, in Mozambico: 22.11.2010; Fr. Severin-Etienne; Boka Fr. Debret Zam- prot. 101349/M125-10. pano; Dessinga Fr. Giscard Kevin; Ekoue- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 444

444 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

rembahe Fr. Roch; Ibara Fr. Bienvenue; Ic- Mountou Fr. Constant; Ndokou Okonsso Fr. konga Fr. Andre; Lascony Fr. Mackaya Resty Michael; Nsampe Fr. Huberty Mfou- Nzinga Begnito; Lessouba Fr. Blaise; Lon- ri; Nzaba Fr. Gihran Beni; Obandza Fr. Eu- dry Paterne Fr. Badi-Bilombo Armel; Ma- gène Fernand; Otsendo Fr. Fredia Kotty; Si- tingou Fr. Alfred Roland; Mbon Fr. Joa- kama Fr. Giscard O.; Taty Fr. Pascal; Yen- chim Alice; Moukala Fr. Jean Claude; go Fr. Guy Patchel. Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 25-02-2011 12:10 Pagina 445

E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS

1. Conferenza in occasione del Congresso See... where are we? Judge... Where do we biennale di Formatori della Conferenza want to go? Act... In what direction is the Spir- di lingua inglese (ESC) it moving us?

Colorado (USA), Sant Malo Retreat Center 5 in Allenspark, 01-05.08.2010 1. To see – where do we find ourselves? A look at the recent history of formation in PRELIMINARY READING the Order OF FORMATION Forty years have passed since the Second IN THE FRANCISCAN ORDER Vatican Council, a time of grace for the life of FROM THE PERSPECTIVE the Church, and a time of grace also for the OF THE ‘MORATORIUM’ Franciscan Order. Today, looping back at the long distance covered in this period, it is easy We wish to take a pause, a ‘moratorium’, in to agree that the life of our Order has changed communion with the journey of the Order in- profoundly, in its form and its content. This has dicated by the Minister General and his Defin- been favored by the work of returning to the itory1. We wish to take a pause, like the disci- sources of our charism, as the same Council ples of Emmaus2, speaking fraternally of the asked of us, which has been translated into the paschal feast, beginning and goal of our voca- production of juridical and formational instru- tion, revealed in the Word of and the ments that have shaped who we are today and breaking of bread of the Eucharist and the who we want to be. Church. This methodology of Emmaus makes The renewal of Religious Life, beginning us lift up the Word as the Light that makes us with the decree “Perfectae caritatis” starts the see Light, to see ourselves, to contemplate our process of renewing Consecrated Life by un- life and vocation, to evaluate our formation derlining five points6: and mission. The Order, alongside Consecrat- 3 • the ‘sequela Christi’, ed Life , has begun a process of evaluation, of • fidelity to the founding charism, pausing, to contemplate the present, to be • participation in the life of the Church, grateful for the past, and to give orientation to • attention to the sign of the times, the future: • spiritual renewal. “I am fully convinced that the moratorium In 1994 we celebrated in Rome the Gener- is the moment of grace that the Lord offers us al Assembly of the Synod of Bishops on Con- in order to look at the past with gratitude, to secrated Life, and then in March of 1996, John live the present with passion and to embrace Paul II, left us the gift of the Post-synodal Ex- the future with hope, and also a special time at hortation Vita Consecrata, with three long and our disposal for reviewing our life and mis- substantive chapters: sion, and to take up again our journey with re- • the presence and raison d’etre of Conse-

newed enthusiasm toward new form4 s of pres- crated Life, ence and witness (cfr. BGG 10)”. • the witness of communion of Consecrat- To stop, to enter the inn, this means to tell ed Life with the Church, about the journey so far, to rest, and plan the • the mission of Consecrated Life. journey for tomorrow. We will attempt to give We can agree that these7 and other ecclesial a reading, even though preliminary, of forma- documents8, have accompanied the life and re- tion from the point of view of the methodolo- flection of Religious Life in general, and in gy of the ‘moratorium’, of see, judge and act. particular that of our Order. Vatican II, partic- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 446

446 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

ularly the document Perfectae Caritatis, would jective, following still emerges with the fresh- illuminate the post-conciliar GGCC, and thus ness it always has, because following does not also the formation and elaboration of the Ratio point out to us the limits of identity, but the in its two versions. goal of the vocational journey, which is Christ, The elaboration of the GGCC already in showing a “forma vitae”, a way of living: 19709, presumed that the Order had a lively in- “this is the Life and Rule of the Friars Mi- tention to include in its basic law that which is nors”. also the Utopian horizon: both what we are To live, and live evangelically and in fra- and, at the same time, what we want to be. We ternity, are indispensable keys for the Francis- could say that the GGCC are the Constitutions can way of following. The Gospel and the fra- of following, of the sequela Christi. The basic ternity are the keys of the new GGCC which pillar of the GGCC is the following of Christ do not refer back to the conventual forms of concerning what later would be called the five living, but to the original obedience to the priorities. Gospel; which do not have the formal limits of Concern about one’s own identity moved in the convent as boundaries, but call us to a fra- tandem with concern about forming one in our ternal bond in the “propositum vitae” of the Franciscan identity. In this period the in- following of Christ, and Him crucified. evitable instability of the open process also in- Vatican II and the GGCC gave birth in our fluenced the instability of formation. But the Order to a charismatic period based on follow- search for truth in formation would be one ing, a period that remains open, and we believe constant in this period: it is enough to recall still can give abundant water to invigorate our the solidity of some documents: life. The GGCC also had the central insight to • Formation in the define formation by beginning with ongoing (Medellin 1971)10. formation, within which is found the raison • The vocation of the Order today (Madrid d’etre of initial formation. 1973)11. From the formative point of view, in this • Formation in the Order of Friars Minor period the Order was thinking and rethinking a (Rome 1981)12. new kind of formation for a new religious life. All of this process flows into the GG.CC. Besides the documents cited above, we cele- of 198713 where the concept of Franciscan for- brated, twice for each stage of formation, In- mation is defined according to the spirit of ternational Congresses of the different stages; conciliar renewal in Chapter VI, “Let them De- and the Order produced in 1991, a Ratio For- sire to have the Spirit of the Lord and His holy mationis Franciscanae, which was improved Operation”14: in the new edition of 2003. “Franciscan formation pursues the objec- The Ratio Formationis Franciscanae16, tive of making possible, under the action of the more than a juridical document, seeks to offer Holy Spirit, for all the friars and candidates, to the whole Order the reason that animates the constant following of Christ, according to and orients formation work at the level of the the form of life of Saint Francis and the Rule, whole Order, offering inspiration, principles, in the concrete situation of their time”.15 planning outlines and pedagogical methods for The dynamic structure of a text serving both the forming of a Lesser Brother today, in his for legislation and identity, is of fundamental concrete reality, in such a way that we assure importance. The GGCC are born, not as a strict the necessary unity and coherence of programs map of what you can or cannot do, but as an in- of ongoing and initial formation which each strument for life, since in it is formed what the Entity is called to elaborate. Order itself wishes to live, which is nothing The RFF, in confronting the different as- other than “to follow the footprints of our Lord pects of formation, seeks to present the basic Jesus Christ, living in obedience, without any- elements through which the following of thing of our own, and in chastity”. Christ can be lived as the fundamental task of These have been forty years of fraternal in- Franciscan formation, holding to Jesus Christ, sistence on following and perhaps now, when poor, humble and crucified and the only Mas- we have the necessary distance to be more ob- ter, according to the example of St. Francis. Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 447

E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 447

In 1995 there was published a document on 2. To judge – where is the spirit leading us?23 Formation in the Order of Friars Minor17,in A look at the reality of formation in the Or- 2001 the Ratio Studiorum18; and in 2002, der “Orientations for the pastoral care of voca- tions”19. Finally we reached the point of prom- The RFF is not an instrument for Francis- ulgating the new Ratio Formationis Francis- can Formation in its initial stages but, in line canae20, which besides other changes, adds with the intuition of the GGCC, is an instru- three chapters to the earlier one: ment for the Ongoing Formation of the broth- • Franciscan pedagogy. ers. The GGCC now define formation itself as • Formation in the evangelical life of the something proper to the life of the Order, not to lesser brother. be reduced to the first stages of the Brothers’ • Vocational accompaniment. life and their appropriate training, but some- The last document would be one on ongo- thing that touches the very following of Christ. ing formation: “You have been called to free- To follow Christ is to live in an attitude of on- dom”21, in which the Minister General gives going formation the call to a life that is evan- some reflections on the path followed by the gelical, fraternal and lesser. Order in regard to formation, which seems to Attempting to see where are we? and to me appropriate to recall22, at this point of see- judge where do we want to go? using the lens of ing... where are we? formation, cannot be limited to the initial for- • we have become aware of the impor- mation we received or which we are complet- tance of ongoing formation as the ‘hu- ing, nor to the activities and programs of ongo- mus’ for initial formation ing formation. Seeing, looking at where we are • we have clarified the essential bases of and where we want to go in regard to formation Continuing Formation adapted to our is to see and look at where we are in the life of times faith and prayer, the life of communion in fra- • we have learned that it is not possible to ternity and minority, where we are in the Church refound the Order without an ongoing and the world24. Formation is forming for life, and initial formation that is new: in its so it only by looking at life that we can evaluate content, its methods and its passion. formation, whether ongoing or initial. Attempting a preliminary synthesis, a con- Some preliminary points for looking cise and clear synthesis of the position of the thoughtfully at formation in the Order: Order in regard to formation in this period • We find ourselves at a point of no return: since Vatican II up to our day, we can select we cannot turn back to traditional forms five points, as a positive response to the ques- that few, or perhaps none, have known. tion Where are we in formation to Franciscan The tendency toward nostalgia returns in life? cycles also in formation, idealizing the • following and discipleship are both key past with its numbers and its possibili- to the GGCC and the heart of our Fran- ties... but we cannot fool ourselves or ciscan identity, others: the past will never return. It is al- • accompaniment and pedagogy are the ways easier to repeat the formalities of central methods of the RFF, the past by recreating them in the present • ongoing formation is the ‘humus’ of ini- than to delve into the marrow of the tra- tial formation, dition (Christ and the Gospel; Francis • the priorities have clarified the bases and and his Writings), returning to the principles of our Franciscan identity and sources, to the charismatic originality of formation, our vocation. • Franciscan formation, ongoing and ini- Undoubtedly we today know St. Francis tial, is called to adapt itself to our present and his first generation more and better. reality. The centenary of St. Francis and the crit- ical editions of the Writings, together with the conciliar changes have con- tributed to this. But at the same time that Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 448

448 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

we agree that the Order knows its ence, however, must be total, mature, charism better, the same Order also has loyal, and fraternal and moved always by difficulties in transmitting in a vital way the supreme law of charity (an obedience that “forma vitae” in a new society, and of charity). It must be an obedience that in new spaces, in which our presence in curves the attempts to legitimize power unheard-of. The living transmission of with neo-fundamentalism, and knows the charism, a task of both initial and on- how to convoke a real common project going formation – despite the valuable of fraternity and mission that unites per- tool of RFF – still seem like a pending sonal projects with maturity.26 task in the sense that we still have to rec- • To a poverty imposed by the limits of re- ognize that we need to be formed. nunciation to a life that searches simplic- • A uniform, standard, and conventual for- ity; that makes use of means and money, mation is now outdated... at least theo- needing criteria to manage resources and retically. Yet, today it’s been 50 years expenses; a poverty that is always free of since the Council. In a social, cultural, any kind of ideology and purified of all and ecclesial reality we need to take a sterile egoism; that blossoms from the step further. We cannot live and form as practice of charity, solidarity, and justice; was done 40 yrs or 20 ago or even 10 that doesn’t presume neither to be poor yrs... All has changed. What we need is or of the poor, but rather that is really to internalize a personalized and multi- serving the poor with its help.27 cultural formative dynamic. • Perhaps we need to talk more about on- 3. To act – where do we want to go?28 Some going formation with regards to the vows formative challenges for Franciscan life than in other dimensions of our life. Be- in the 21st century fore, we used to work to acquire certain habits, so that the time we reached pro- 1. For an authentic life of faith and prayer? fession we were already chaste, poor, and We need to move away from a contempla- obedient. Back then, spirituality, encour- tion of devotions, of choirs, and mental medi- aged the preservation of fidelity. Today, tation... to a contemplation that drinks from the formation constantly works the evangeli- source of the Word of God like the you of my cal option to live in obedience, without vital and vocational experience. A prayer life anything of our own, and in chastity, not that is not very much tied to schedules and for solemn profession, but for each phase spaces, but to the search for rhythms and new of life in order to follow Christ the Lord. areas of spirituality, while maintaining, Hence, we must move away: though, the essential of regularity, frequency, • From an imposed and silenced chastity to and constancy... A prayer profoundly liturgi- a chosen chastity, understood not as a cal, deeply ecclesial, and constantly referring limitation, but as a giving of oneself. It to the Word. A prayer that flees individual itin- assumes a healthy, indispensable solitude eraries and expresses and builds, instead, a life for a mature life of fraternity and social of prayer in union and communion; that does relations; a chastity of the future than of not dissolve in the common or take refuge in the past; a chastity that is more honest, what is individual. Ours should be a contem- sincere, affective, paschal,25 and merci- plative life that constantly returns to the Word ful; a chastity that is not entrapped in the without fundamentalism of one or the other; a virtual world, but knows how to grow prayer life that is nourished by the Eucharist through a new positive asceticism of the through which we enter into communion with person called to be an image of God. God, the object of prayer. • From a pyramidal and military-like obe- dience that overcomes pseudo democrat- 2. For a Meaningful Life of Communion in ic establishments to an obedience that lis- Fraternity?29 tens to the Word of God and recognizes We need to move away from a uniform, py- the mediations of authority. This obedi- ramidal, and standard fraternity... without lim- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 449

E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 449

iting oneself to be a union of individuals that specifically, is called to be prophetic in the life manage and negotiate one’s own interests... to- of the Church within the bosom of the Chris- ward a balanced fraternity that is clear about tian community, the people of God. The its mission, its common interests, leading a re- prophet, moreover, has three characteristics al common life in order to have a real com- that should, in fact, permeate our life and for- munion of life. A fraternity made up, not of mation: soldiers or individuals, but of brothers because a. The prophet speaks a Word that is not they are men who want to personalize their vo- his; he speaks the Word of God. cation through a common project, that is, the b. The prophet is sent by God or walks of Gospel lived out in Fraternity. his own volition. c. The prophet is a brother in the midst of 3. For a significant life of communion in mi- the people. nority? We need to move away from a minority of a. The prophet speaks a Word that is not his; limitation and of an established and recognized he speaks the Word of God. poverty in social life to a more evangelical and The last General Chapter, along the same sincere minority; a minority that is closer to lines as the previous Chapters, affirmed the the little ones and the needy, to those who suf- commitment of the Order to be “Bearers of the fer; a minority that doesn’t exclude anyone..., Gift of the Gospel”.31 The current General Ad- without imposing ourselves as a minor, but of- ministration has set down the guidelines for fering ourselves as men and brothers, suspi- this six-year period entitled, “Walking with the cious of all ideology in order to listen to the Gospel”.32 As mentioned in the introduction of persons that we are and have before us. This the latter, both documents go hand-in-hand and person, moreover, is always radically poor and are mentioned reciprocally together with the mendicant of meaning. “moratorium”. Life and Formation in the Order are called 4. For a and evangelizing dy- to be referred continually to the Word of God, namism? the Gospel. To open the Gospel anew as some- We need to move away from doing evange- thing good, new, and fresh for our generation, lization and mission because we have to; it’s fraternity, and for ourselves is the first com- our assignment, etc... to an evangelization we mandment to form life continually. can’t do without; an evangelization that is more fully evangelized, taking thousands of b. The prophet is either one who is sent by shapes and forms. Our vocation is not fission- God or one who does his own will (do his own able of the message. The message demands thing) evangelized men with vocations. One of the When the Order proposed the “moratori- problems of the Order is our self-referentiali- um”, it proposed “taking some time out”. In ty which filters into formation. We are formed other words, to stop from a formative per- for ourselves, our structures, houses, pastoral spective means to discern, assess the path be- ministry, and to nourish what we already do. ing trodden, where we are, and where we want However, our formation must be directed to to go in light of God and His Word. To stop, evangelization, open and clear. To what extent moreover, is to direct the future pedagogical- can we say that our Order is missionary? How ly; it cannot be at the mercy of the events and can we expect to encourage a youth to nourish left in inertia. Franciscan pedagogy is return- his missionary vocation when we simply think ing as a necessity for the journey; as part of a that this missionary drive will eventually fade mentality of accompanying the other; and as away? To what extent are our pastoral assign- requiring discernment constantly. We cannot ments places of real evangelization places and walk alone; we are called to follow in frater- not just simply there to keep them open? nity. Growing in the mindset of accompany- ing the other calls for accompaniment and 5. For a prophetic presence in the world?30 pedagogy as nuclear mediations of Franciscan Consecrated Life in general, Franciscan life Discernment. Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 450

450 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

c. The prophet is chosen in the midst of his • more believing and less practicing people for the good of his people. • more hopeful and less anxious The Order has its reason for being in Evan- • more charitable and less sterile. gelization. The Order wants to bring the gift of Yes, we can affirm without fear that the re- the Gospel, but not as an errant group carrying newal of Consecrated Life today depends on a a treasure without knowing where to go. The new and unitary on-going formation, from it Order wants to be a companion of this gener- phases of initial formation until the end of each ation, for all men and women, like the religious Friar Minor’s life. Without this fundamental are “mendicants of meaning”.33 It is part of our basis, all formative itinerary will not be as ef- vocation to enter into the lives of the people, of fective.35 It is precisely along these lines that their hopes and pains. We do this as Friars Mi- we are called to walk in the upcoming years. nor, as companions on the journey, offering them what’s most precious, i.e. the Gospel, BR. VIDAL RODRÍGUEZ LÓPEZ OFM which lies more in the future than the past.34 Secretary general To enter in the culture in order to evangel- for Formation and Studies ize is to incarnate our vocation. To enter into the life of our generation with its values and Note: exchange values, with its contradictions and attainments, is a difficult challenge we can’t 1 Cfr. An aid from the General Definitory OFM for a avoid. Our fraternal life doesn’t develop in the ‘Moratorium’. Time out to discern, Rome 1 January cloister; rather, it is placed and exposed in the 2010. 2 Cfr. For the ‘methodology of Emmaus’, The Lord middle of the square with all its risks and speaks with us on the road. Final Document of the truth. We cannot live a greenhouse life, pro- Extraordinary General Chapter, La Verna-Assisi, tected and hidden away. We are called to go 15th September to 1st October 2006, 40-47.49. out into the open to share the present with 3 Cfr. A. BOCOS MERINO, Caminando hacia la aurora. both the world and the Church, giving value to Reorganización de estructuras en la vida consagra- da, Revista Frontera-Hegian 70(2010). what really matters, namely, the Gospel of 4 Cfr. Presentation by the Minister General of an aid life, Jesus Christ. from the Genral Definitory OFM for the ‘Moratorium’. In order to progress from good to better, the 5 Cfr. 1. TO SEE – WHERE DO WE FIND OUR- formation of both the present and the future of SELVES? An aid from the General Definitory OFM the 21st century is called to be: for a ‘Moratorium’. 6 • more evangelical and less formal Cfr. Perfectae caritatis, 2. 7 For a synthesis of main points in Perfectae Caritatis • more permanent and less initial and Vita Consecrata, cfr. CARLOS AMIGO, Experien- • more accompanied and less self-suffi- cia de Dios y vida en Cristo, Carta Pastoral con mo- cient tivo del día de la vida consagrada, Sevilla 2006. • more fraternal and less individualistic 8 Other documents of the Congregation of importance • more inculturated and less protected for formation to Religious Life are: CONGREGAZIONE • more prayerful and less scattered PER GLI ISTITUTI DI VITA CONSACRATA E LE SOCIETÀ DI VITA APOSTOLICA, Direttive sulla formazione negli Is- • simpler and less complicated tituti Religiosi (2 febbraio 1990); La vita fraterna in • more missionary and less on the conser- comunità, “conregavit nos in unum Christi amor” (2 vation side febbraio 1994); Ripartire da Cristo, un rinnovato im- • more evangelizing and less resistant pegno della vita consacrata nel terzo millennio (19 giugno 2002). • more ecclesial and less religious 9 • more Christian and less Franciscan General Constitutions 1970 (Decree of the Minister General Fr. Costantino Koser, 10 February 1970), in • more pedagogical and less improvised Enchiridion OFM, I, 161-981; Chapter VII, forma- • more human and less perfect tion of the friars, 523-629. • more merciful and less proud 10 Formation in the Order of Friars Minor, Document of • more eschatological and less immediate the Extraordinary General Chapter, Medellín (22 Au- • more unitary and less anarchical gust-24 September 1971), in Enchiridion OFM, I, 1419-1651. • more just and less arbitrary 11 The vocation of the Order today. Declaration of the • more pacific and less pushy General Chapter, Madrid (1 June-8 July 1973), in • more personalized and less superficial Enchiridion OFM, I, 1960-2022. Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 451

E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 451

12 Formation in the Order of Friars Minor. Document 33 Cfr. May the Lord give you peace, Document of the of the Plenary Council, Rome (22 October-7 Novem- General Chapter Order of Friars Minor Assisi, Pen- ber 1981), in Enchiridion OFM, I, 2818-2946. tecost 2003, 6. 13 General Constitutions 1987 (Decree of the Minister 34 A. CENCINI, Prete e mondo d’oggi. Dal post-cristiano General Fr. John Vaughn, 2 August 1987), in En chi - al pre-cristiano, Ed. San Paolo, Roma 2010. ridion OFM, I, 3776-4709. 35 Cfr. J. RODRÍGUEZ CARBALLO OFM, General Minis- 14 Cfr. in Enchiridion OFM, I OFM, 4261-4392. ter, Presentation, “You have been called to freedom”, 15 Art. 226, CC.GG, in Enchiridion OFM, I, 4261. Formation in the Order of Friars Minor, Rome 2008. 16 Prot. 076548(389), Ratio Formationis Francescanae in Enchiridion OFM, II, 120-370. 17 GENERAL SECRETARIAT FOR FORMATION AND STUDIES OFM, Ongoing Formation in the Order of Friars Mi- 2. Attività, Visite, Avvenimenti nor, in Enchiridion OFM, II, 2057-2253. 18 GENERAL SECRETARIAT FOR FORMATION AND STUDIES 1. Formation and Studies – biennial confe- OFM, OFM “In notitia veritatis rence (ESC) proficere”, in Enchiridion OFM, II, 3943-4114. 19 GENERAL SECRETARIAT FOR FORMATION AND STUDIES Allenspark, Colorado, USA, 01-05.08.2010 OFM, Orientations for the pastoral care of vocations. “Come and See”, in Enchiridion OFM, II, 4396- 4662. The formators of the English-Speaking 20 Decree of the Minister General OFM, Fr. Giacomo Conference (ESC) gathered for their biennial Bini, 19 March 2003 (Prot. 093060). Ratio Forma- conference from August 1-5, 2010 at the St. tionis Franciscanae, in Enchiridion OFM, III, 55-349. Malo Retreat Center in Allenspark, Colorado. 21 GENERAL SECRETARIAT FOR FORMATION AND STUDIES Invited were the directors of the various levels OFM, “You have been called to freedom”, Forma- tion in the Order of Friars Minor, Rome 2008. of formation – ongoing, vocation animators, 22 J. RODRÍGUEZ CARBALLO OFM, Minister General, postulancy, novitiate, post-novitiate, and the Presentation, “You have been called to freedom”, secretaries of formation and studies – from Formation in the Order of Friars Minor, Rome 2008. each province. Forty friars were able to attend 23 Cfr. 2. TO JUDGE – WHERE IS THE SPIRIT the conference (some occupy more than one LEADING US? An aid from the General Definitory position). We were especially pleased that Brs. OFM for a ‘Moratorium’. 24 Cfr. 1. TO SEE – WHERE DO WE FIND OUR- Vidal Rodríguez, General Secretary of Forma- SELVES? An aid from the General Definitory OFM tion and Studies, and Sergiusz Bałdyga, Assis- for a ‘Moratorium’. tant General Secretary, travelled from Rome to 25 Cfr. A. CENCINI, Virginidad y celibato, hoy. Por una join us. sexualidad pascual, Ed. Sal Terrae, Santander 2006. 26 The time was divided into general sessions Cfr. CONGREGATION FOR INSTITUTES OF CONSECRATED with presentations by speakers and area group LIFE AND SOCIETIES oF APOSTOLIC LIFE, The service of authority and obedience, Faciem tuam, Domine, re- meetings of the directors of each level of for- quiram, Rome 11 may 2008. mation. This year our speakers focused on un- 27 GENERAL CURIA OFM, Pilgrims and stranger, in this derstanding the human reality of men joining world. Resource for Ongoing Formation from Chap- the Order today. Br Richard Rohr, OFM, held ter IV of the OFM General Constitutions, Roma a workshop one morning on “Male Initiation 2008. 28 Cfr. 3. TO ACT – WHERE DO WE WANT TO GO? Rites throughout History and their Implica- An aid from the General Definitory OFM for a tions for Initial Formation.” Then, for two ‘Moratorium’. mornings, Rev. Robert Duggan addressed 29 Cfr. GENERAL SECRETARIAT FOR FORMATION AND “Bowen Family Theory and Formation for STUDIES OFM, You are all brothers (Mt 23, 8; Rnb, Leadership.” Ample time was given for infor- 23) An aid for ongoing formation on Chapter III of mal discussions. the General Constitutions, Rome 2004. 30 Cfr. H. SCHALÜCK, Fill the Earth with the Gospel of From the General Secretariat for formation Christ, Pentecost Letter General Minister OFM, and studies in Rome, Fr. Vidal Rodríguez, Rome 1996. spoke about “Preliminary reading of formation 31 Cfr. Bearers of the gift of the Gospel. Document of in the Franciscan Order from perspective of the General Chapter of the Order of Friars Minor, the moratorium”; and Fr. Sergiusz Bałdyga Assisi, Pentecost 2009. about the opportunity to prepare the next bien- 32 Cfr. GENERAL CURIA, Starting Afresh from the Gospel. Animation Guidelines for the Six-Year Term nial meeting for formators of ESC (august 2010-2015, Rome 2010. 2012) as Continental Congress of Formation Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 452

452 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

for the English Speaking Conference, accord- tica Santa María de Guadalupe de la Orden de ing to the General Chapter 2009. la Inmaculada Concepción. En dicho Congreso Fr. Vidal Rodríguez López ofm, Secretario ge- 2. Hong Kong – Visit in Houses of Formation neral para la formación y los estudios, ha ofre- cido una lectura, en clave de formación perma- 10-11.09.2010 nente del documento de la Congregación para los Institutos de Vida Consagrada “El servicio The Secretary General for Formation and de la autoridad y la obediencia”, profundizan- Studies, Br. Vidal Rodríguez López and the do en la dimensión franciscana del voto de la vice-secretary, Br. Sergiusz Baldyga, both vis- obediencia y desarrollando la espiritualidad de ited some Formation Houses of the Province la autoridad y la obediencia en la vida contem- of Taiwan in Hong Kong on Sept. 11, 2010, plativa de las Concepcionistas Franciscanas. and met with the Friars in-charge of Forma- tion. They visited both Houses of Novitiate 5. Tavola rotonda sulla comunione tra i ca- and Post-Novitiate and the Center for Biblical rismi antichi e nuovi Studies, where the Ven. Br. Gabriel Allegra Assisi, 23.10.2010 lived and worked. The Province of Taiwan at this time has 10 in formation (1 Postulant, 3 Il 23 ottobre 2010 il Ministro generale, Fr. Novices, and 6 Friars in Simple Profession). José Rodriguez Carballo, ofm, ha partecipato a una tavola rotonda sulla comunione tra i cari- 3. Philippine – Fraternal Visit to Formation smi antichi e nuovi. Il Ministro era accompa- Houses gnato dal Segretario generale per la Formazio- 19-20.09.2010 ne e gli Studi, Fr. Vidal Rodríguez López, e dal suo segretario personale, Fr. Francisco Arella- The Secretary General for Formation and no. La “tavola rotonda” alla quale hanno par- Studies visited some Formation Houses in the tecipato 4 religiosi e tre laici si è tenuta nella Province of St. Peter Baptist in the Philippine Basilica Superiore di San Francesco in Assisi from Sept. 19-20, 2010. The meeting was at- con oltre 1.000 partecipanti. Fr. José ha parla- tended by all the youth in formation in the to di comunione e di collaborazione all’inter- Province: the Aspirants, Postulants, Novices, no della Famiglia Francescana con un discor- and Simply Professed. It was quite dynamic so dal titolo “la sfida della comunione”. and marked by a fraternal dialogue on the top- ic of Formation and the priorities of the Order. 6. Curso de Formación para Formadores The program of the visit also included a meet- Franciscanos, Secretariado Interprovin- ing with the Provincial Secretary of Formation cial de CONFRES para la Formación y and a great part of the Formators; it was an oc- los Estudios casion to discuss about the main issues affect- Madrid, España, 05-07.11.2010 ing the area of Formation. Se ha celebrado en Madrid, organizado por 4. Congreso de Formación Permanente de la el Secretariado Interprovincial de Formación Federación Bética Santa María de Gua- y Estudios de CONFRES, del 5 al 7 de no- dalupe de la Orden de la Inmaculada Con- viembre 2010, el XVIII Curso de Formación cepción para Formadores Franciscanos, con el tema Chipona, España, 26.09-01.10.2010 “dimensión femenina del carisma franciscano- clariano”, expuesto por Fr. Giacomo Bini Del 26 de septiembre al 1 de octubre de ofm, anterior Ministro General. 2010, en el Santuario Franciscano de Ntra. Sra. A la par de este Congreso se ha celebrado un De Regla en Chipiona (Cádiz) en España, se ha encuentro de los Maestros de Postulantes y la celebrado bajo el título “El servicio de la auto- reunión del Secretariado Interprovincial de For- ridad y la obediencia en la vida franciscana- mación y Estudios de CONFRES. El Secretario concepcionista”; un Congreso de formación General para la Formación y los Estudios, Fr. permanente, organizado por la Federación Bé- Vidal Rodríguez López ofm, ha participado en Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 453

E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 453

el Congreso, en el que tuvo oportunidad de pre- ganizzato dalla Segreteria per la Formazione e sentar brevemente los trabajos del Secretariado; gli Studi dell’Ordine e dalla Segreteria di For- así como en la reunión de los Secretarios Pro- mazione e Studi della Conferenza Nordslavica. vinciales. En dicho reunión, el Secretario Ge- I Ministri provinciali insieme con i guar- neral insistió en que la CONFRES está llamada diani si sono soffermati sui documenti del Ma- a seguir creciendo en un discernimiento madu- gistero della Chiesa e dell’Ordine, special- ro en la pastoral vocacional, a asegurar el acom- mente sul “Moratorium”. Le introduzioni ai pañamiento formativo en las etapas comunes; y documenti da esaminare sono state preparate a proveer para dichas etapas los formadores, su- da Fr. Witoslaw Sztyk, Katowice, e da Fr. Ser- ficientes, idóneos y formados. El futuro forma- giusz Bałdyga, Vice-segretario generale per la tivo de CONFRES reclamará del conjunto de Formazione e gli Studi. los Ministros y de los Hermanos, mayores cotas I Guardiani hanno cercato di rispondere al- de colaboración y comunión, por lo que se ne- le seguenti domande: Dove siamo? Dove an- cesitará aunar criterios, consolidar reglamentos, diamo? Dove ci conduce lo Spirito di Dio? proveer necesidades y coordinar equipos for- Una sessione è stata dedicata ai lavori di grup- mativos en las etapas de formación en común. po, suddivisi per Province. C’è stata anche una tavola rotonda nella quale si è aperto un dialo- 7. Incontro per il coordinamento degli aiuti go fra i Ministri provinciali e i Guardiani. finanziari Roma, Italia, 13.11.2010 9. Incontri della Commissione di studio su- Il 13 novembre 2010 si è tenuto un incontro gli abbandoni nell’Ordine presso la Curia generale per un migliore coor- Roma, Italia, 09.12.2010 dinamento del sostegno finanziario ai progetti dell’Ordine, in particolare nel campo della For- A seguito del mandato capitolare n. 48 “sul- mazione e degli Studi e per i Progetti missiona- lo studio delle cause e delle motivazioni degli ri. Hanno partecipato all’incontro i seguenti Fra- abbandoni dell’Ordine dando degli orienta- ti: Fr. José Rodríguez Carballo, Ministro gene- menti sul come si può intervenire”, si sono av- rale; Fr. Sereno Baiardi, Segretariato generale viati i lavori della Commissione ad hoc, forma- Missioni Francescane (Waterford-USA); Fr. ta dalla Procura generale (Fr. Michael A. Perry, Groß Claudio, Direttore di “Missionszentrale” Vicario e Procuratore generale e Fr. Valentino (Bonn, Germania); Fr. Karel De Wilde, Vice- Menegatti, Viceprocuratore), dal Segretariato Postulatore per il Beato Valentino Paquay (Has- generale per la Formazione e gli Studi (Fr. Vidal selt, Belgio); Fr. Michael Perry, Vicario genera- Rodríguez López, Segretario, e Fr. Sergiusz Bal- le; Fr. Massimo Tedoldi, Segretario generale per dyga, Vicesegretario). Si sono incontrati diver- l’Evangelizzazione e la Missione; Fr. Vidal Ro- se volte, concordando nel partire dal materiale di dríguez, Segretario generale per la Formazione cui si dispone: i dati forniti dall’Ufficio della e gli Studi; Fr. Giancarlo Lati, Economo gene- Procura, dalle statistiche dell’Ordine pubblicate rale. Tre sono stati gli obiettivi dell’incontro: a. su Acta Ordinis, eventualmente arricchite dai scambio d’informazioni sui vari progetti del- dati statistici che il Segretariato generale per la l’Ordine ai quali si sta contribuendo; b. un mi- Formazione e gli Studi sta raccogliendo in pre- gliore coordinamento degli aiuti per garantire la parazione dei Congressi Continentali. Si vuole trasparenza; c. migliorare gli aiuti. fare una lettura in chiave di formazione perma- nente per poter capire le motivazioni vocazio- 8. Incontro dei guardiani della Conferenza nali dei Frati del secolo XXI. Per questo si chie- Nordslavica derà l’aiuto a diversi esperti sul campo. Concre- Kalwaria Zebrzydowska, Polonia, 22-25.11.2010 tamente si è tenuto un proficuo incontro, nella Curia generalizia, il 9 dicembre 2010, della Nei giorni 22-25 novembre 2010, a Kalwa- Commissione con Fr. Paolo Martinelli OFMcap, ria Zebrzydowska (Polonia), si sono radunati i Preside dell’Istituto di Spiritualità Francescana, Guardiani della Polonia e dell’Ucraina della della Pontificia Università Antonianum e dal Conferenza Nordslavica. L’incontro è stato or- dottorando Fr. Alceo Grazioli TOR. Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 454

454 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

10. Incontri dei Segretariati generali per la Conv, Fr. Lindor Alcides Tofful) con la Con- Formazione e gli Studi della Famiglia ferenza di Ministri generali della Famiglia Francescana Francescana (OFM, Fr. José Rodríguez Car- ballo; OFMCap, Fr. Mauro Jöhri; OFMConv, 1. Incontro dei Segretari generali per la For- Fr. Marco Tasca; TOR, Fr. Michael J. Higgins). mazione e gli Studi con la Conferenza di Mi- Dopo un lungo e proficuo dialogo sui tre ar- nistri generali della Famiglia Francescana gomenti proposti dai Segretari per la Forma- zione (l’affettività, la formazione permanente, Assisi, Convento Santa Maria Sopra Minerva, l’interculturalità), si è deciso di organizzare 02.10.2010 una giornata di incontro insieme (lunedì santo, 18 aprile 2011) sul tema dell’affettività nella La Conferenza dei Ministri generali della quale saranno chiamati a partecipare diversi Famiglia Francescana ha invitato i Segretari specialisti in questo campo, tentando di poter generali per la Formazione e gli Studi (OFM, fare un approfondimento multidisciplinare di Fr. Vidal Rodríguez López; OFMCap, Fr. Roc- questo vasto argomento nella vita consacrata co Timpano; OFMConv, Fr. Lindor Alcides francescana. Tofful; TOR, Fr. Bernat Nebot Llinás) ad un incontro con la Conferenza dei Ministri gene- 11. Pontificia Università Antonianum di Roma rali della Famiglia Francescana (OFM, Fr. Jo- sé Rodríguez Carballo, OFMCap, Fr. Mauro 1. Omelia del Gran Cancelliere in occasione Jöhri; OFMConv, Fr. Marco Tasca; TOR, Fr. all’inaugurazione dell’Anno Accademico Michael J. Higgins) allo scopo di mettere a 2010-2011 presso la PUA fuoco le speranze e le sfide comuni nel campo della formazione, per aiutarci reciprocamente Roma, Basilica di S. Antonio, 20.10.2010 nel lavoro di animazione formativa e per indi- viduare delle linee comuni di azione sulla for- Il 20 ottobre è stato inaugurato l’Anno Ac- mazione francescana oggi. cademico 2010-2011 presso la Pontificia Uni- versità Antonianum (PUA) di Roma con una 2. Roma, Convento della Vigna dei Frati Mi- solenne Concelebrazione eucaristia, presiedu- nori Conventuali, 15 novembre 2010 ta dal Ministro generale e Gran Cancelliere, Fr. Si sono incontrati i Segretari generali per la José Rodríguez Carballo, con la partecipazio- Formazione e gli Studi della Famiglia France- ne del Rettore, Vice Rettore, i quattro Presidi, scana: OFM, Fr. Vidal Rodríguez López; i Presidenti dei vari Istituti, il Segretario gene- OFMCap, Fr. Rocco Timpano, Fr. Prince Va- rale per la Formazione e gli Studi, Fr. Vidal liyakunnel; OFMConv, Fr. Lindor Alcides Tof- Rodríguez López, professori e studenti. ful e Fr. Roberto Brandinelli. Dopo un frater- no e sereno scambio su vari aspetti delle no- stre esperienze di animazione nell’ambito del- “VIENI SANTO SPIRITO” la formazione, si è cercato di concretizzare l’impegno datoci ad Assisi dalla Conferenza Rm 8, 22-27; dei Ministri generali della Famiglia France- Sal 103; scana, nell’incontro del 2 ottobre 2010. Si è de- Gv 15, 26-27; 16, 12-15 ciso di proporre ai Ministri generali di riflette- re insieme su tre argomenti: l’affettività, la for- Autorità accademiche, professori, studenti, mazione permanente, l’interculturalità. personale amministrativo e ausiliare, fratelli e sorelle, il Signore vi dia pace! 3. Roma, S. Maria Mediatrice, Curia genera- Siamo convocati attorno all’altare per cele- lizia OFM, 21 dicembre 2010 brare e confessare la nostra fede in Colui che, Si è tenuto un incontro dei Segretari gene- dopo aver sofferto e patito la morte in croce, è rali per la Formazione e gli Studi della Fami- stato risuscitato da Dio Padre (cfr. Rm 6, 4) e glia Francescana (OFM, Fr. Vidal Rodríguez ora siede alla sua destra (cfr. At 2, 33). Questo López; OFMCap, Fr. Rocco Timpano; OFM- è il nucleo della nostra fede, il fondamento del- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 455

E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 455

la nostra speranza, la ragione della nostra cari- la Verità di Dio, dell’uomo e del creato. Un tà. Siamo convocati, anche, per invocare la pre- credente deve sentirsi mendicante della Verità senza dello Spirito Santo in mezzo a noi al- e, quindi, frequentatore della scuola dello Spi- l’inizio di questo nuovo anno accademico rito, attento alle sue ispirazioni. 2010-2011. È Lui, il Consolatore, infatti, a in- “Veni Sancte Spiritus”. Inoltre, sentiamo il tercedere per noi. È Lui, lo Spirito di fortezza, bisogno della presenza dello Spirito, affinché che viene in aiuto della nostra debolezza (cfr. illumini le nostre menti, riscaldi il nostro cuo- Rm 8, 26). È Lui, lo Spirito di verità, che ci con- re con il soffio del suo amore, guidi il nostro duce alla Verità piena (cfr. Gv 16, 13). studio e la nostra ricerca, per progredire nella “Veni Sancte Spiritus”. Come Comunità ac- fede (cfr. Rm 1, 17). Soltanto con la Sua luce e cademica avvertiamo il bisogno della forza la Sua guida lo studio e la ricerca potranno tra- dello Spirito, prima di tutto perché lo studio sformare la nostra vita, facendo di noi non sol- (studium), nel suo significato etimologico, esi- tanto dei maestri, ma dei veri testimoni e mis- ge sforzo e dedizione, impegno e disciplina. sionari della Verità e del Bene. Il mondo di og- Per esperienza sappiamo che senza la forza gi ascolta più volentieri i discepoli che i mae- dello Spirito di fronte alle difficoltà dello stu- stri, e se ascolta i maestri è perché sono anche dio è facile cedere alla tentazione dello sco- testimoni, come ci ricordava Paolo VI (cfr. ET raggiamento, di accontentarsi di superare gli 14). Essere testimoni e servitori della Verità e esami. Si rinuncia così ai frutti della ricerca, a del Bene, «con grande umiltà» (Cant 14), è il portare avanti il dialogo con la cultura, il dia- fine al quale vanno orientati lo studio e la ri- logo della fede con la ragione, il dialogo della cerca. Questi non sono mai fini a se stessi, ma santità con la dottrina, e ci si preclude la pos- sono da condividere con gli altri, attraverso la sibilità di proporre una risposta umana, cri- propria vita, prima di tutto, e poi anche con la stiana e, nel nostro caso, francescana alle sfide parola e gli scritti. che ci vengono dalla situazione odierna (cfr. “Veni Sancte Spiritus”. Lo studio per un cre- CCGG 96 §1). Nello studio, come nella ricer- dente ha una spiritualità ben precisa che si basa ca, si deve essere consapevoli che è necessario su questa certezza: siamo chiamati a conoscere un investimento intellettuale prolungato e pro- Dio e il suo disegno, per realizzare il nostro de- fondo, austero senza dubbio, ma che, a lungo siderio di essere somiglianti al Creatore. andare, produce i suoi frutti, dei quali il primo Questa certezza comporta una conoscenza è quello della sapienza che ci permette di «di- integrale. Una conoscenza parziale è come “un scernere tra il bene e il male» (1Re 3, 9) e di capitale morto”, o, come dice la Sacra Scrittu- leggere come credenti la storia, anche la pro- ra, un talento interrato. Attraverso lo studio si pria, secondo Dio. Vi invito quindi, carissimi tratta, dunque, di trovare nella propria vita professori e studenti, ad affrontare lo studio e quell’unità che sta all’origine di ogni vera co- l’investigazione con vera fedeltà e devozione, noscenza, come ci insegnano anche i grandi come chiede il padre san Francesco quando pensatori della nostra scuola francescana. In parla del lavoro (cfr. Rb 5, 2). È questo il vo- questo contesto vi invito, carissimi fratelli e so- stro lavoro, è questa la ragione della vostra relle, a far sì che la conoscenza sfoci nella vi- permanenza in questa Università. ta per non cadere nel particolare angusto, nel- “Veni Sancte Spiritus”. Come discepoli – l’atomismo della scienza. condizione che ci deve caratterizzare tutti, pro- Ci può essere, di fatto, chi conosce e non fessori e studenti –, sentiamo il bisogno che lo capisce, chi conosce e non vive. Anche tra di Spirito venga in aiuto alla nostra debolezza noi ci può essere chi considera lo studio come (cfr. Rm 8, 26), per avvicinarci alla Verità, fi- un mero esercizio di compimento del percorso nalità ultima dello studio e della ricerca. Solo amministrativo per avere un titolo ed essere lo Spirito, infatti, come abbiamo ascoltato nel considerato più degli altri, e non un vero per- Vangelo, è l’unico che può manifestarci la Ve- corso formativo. Come ci può essere chi ap- rità piena (cfr. Gv 16, 13). Per noi credenti, prezza lo studio per il potere che dà, per l’uti- senza di Lui ogni sforzo sarà vano, ed ogni in- lità immediata. Questa certamente non è una vestimento intellettuale sarà sterile. Con Lui lo concezione francescana dello studio che inve- studioso potrà cercare, conoscere e apprezzare ce, come ben sappiamo, contempla lo studio Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 456

456 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

come un percorso che armonizza teoria e pras- zione (cfr. CCGG 96 §2). Lo studio, se parte si, azione e contemplazione (cfr. Itin., Prol. 4). dalla vita e porta alla vita, non può essere sepa- Infatti, a che servirebbe uno studio che punta rato da un impegno a favore dei più bisognosi. ad una conoscenza sganciata dalla vita? Uno Cari fratelli e sorelle, mentre vi auguro un studio fatto in questa direzione non ci permet- anno accademico 2010-2011 fecondo nella ri- te di entrare nella storia, ma è pura illusione di cerca e nella conoscenza della Verità e il Bene, una geometria mentale perfetta che crolla ap- vi invito a pregare: pena arriva la prima prova seria della vita. “Vieni Santo Spirito”, Lo studio per un credente è in funzione del- aiutaci nella nostra debolezza. la vita e porta verso i posti di frontiera. Lo stu- “Vieni Santo Spirito”, dio oggi deve spingere verso i posti di frontie- intercedi per noi e donaci la parresia ra, dove è necessario un nuovo dialogo con la per lasciarci afferrare dalla Verità cultura, una nuova considerazione della crea- e testimoniarla con la vita, la parola e gli scritti. zione e della tradizione. La Chiesa e l’Ordine “Vieni Santo Spirito”, hanno bisogno di veri studiosi che ci spingano donaci il dono della vera sapienza e cioè: verso questi luoghi di frontiera. Senza uno stu- l’arte di vivere secondo il tuo volere, dio serio e una ricerca filosofica e teologica, la capacità per riflettere sulla nostra esistenza, biblica e spirituale che trovino nelle realtà sto- in modo da viverla con responsabilità. riche fecondi motivi di ispirazione, non si po- “Vieni Santo Spirito”, trà fare un dialogo fecondo con la cultura, non invia il tuo alito di vita e tutto sarà ricreato, si potrà dialogare in modo sereno e allo stesso e gioiremo con le tue opere tempo, rispettoso (cfr. CCGG 93 §2). Sono mentre cantiamo: “gloria a Dio per sempre”. convinto di poter dire che il patrimonio cultu- Vieni Santo Spirito. rale e spirituale francescano risponde alle esi- Vieni, Consolatore, rimani con noi! genze che ci vengono da questi posti di fron- tiera. In questo senso invito tutti, anche i non FR. JOSÉ RODRÍGUEZ CARBALLO, OFM francescani, a conoscere e possibilmente assi- Ministro generale e milare la visione francescana della storia, del Gran Cancelliere mondo e dell’uomo. Ma i posti di frontiera a cui mi sto riferendo 2. Atto accademico in onore del Beato Gio- possono essere anche altri. In questo senso chie- vanni Duns Scoto alla PUA do a voi, carissimi professori, di aiutare gli stu- denti ad essere toccati dal Dio vivente che ci Roma, Auditorium Antonianum, 08.11.2010 spinge a spendere la nostra vita per gli altri, a vivere partendo dalla logica del dono, a vivere a. Cronaca nell’amore e dall’amore, sapendo, come affer- L’8 novembre 2010, festa del B. Giovanni mava Berdiaev, che l’amore è il principio della Duns Scoto, preso la Pontificia Università An- conoscenza della Verità perché pone non l’io tonianum si è tenuto un atto accademico in ma il noi a fondamento del pensiero. È, infatti, onore del Beato. l’amore, non il pensiero, che prova la mia esi- L’evento si è aperto con una relazione tenu- stenza (cfr. N. BERDIAEV, L’idée russe, Paris ta dal Rettore Magnifico dell’Università, il 1969, 169). Solo se l’amore è la sorgente della Prof. Johannes Baptist Freyer, OFM, il quale conoscenza, allora lo studio sarà garanzia di ve- ha presentato alcuni eventi di rilievo che hanno rità e ci spingerà ad andare verso gli altri per caratterizzato l’anno accademico 2009-2010. comunicare loro, con la vita, la parola e gli Temi centrali, fra gli altri, sono state le attività scritti, la verità che abita in chi studia. I credenti di ricerca, i rispettivi contributi scientifici del- non possono non studiare se non per amore ver- le varie Facoltà nell’ambito della medesima so la Verità e il Bene, che a loro volta ci per- Università e nei centri a questa affiliati. mettono un’analisi serena e critica della cultu- Ha fatto seguito una prima conferenza te- ra attuale e ci preparano ad ascoltare Dio che ci nuta da Mons. Franz Lackner, OFM, dal titolo: chiama, anche attraverso i poveri, gli esclusi e “Investigare con Scoto sino al limite del pen- i sofferenti, ad annunciare la parola di libera- sare e poi...”. Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 457

E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 457

Il tema affrontato, nei suoi aspetti fonda- Esempio della necessità di questa Rivela- mentali, verteva sul rapporto tra la filosofia di zione – ha detto Mons. Lackner – è offerta da Scoto, soprattutto nell’ambito della filosofia Scoto nella dottrina dell’Incarnazione di Cri- della conoscenza, e la sua relazione con alcu- sto e nell’Immacolata Concezione. Ambedue ne delle istanze più ricorrenti nella filosofia queste verità rivelate sono la via per eccellen- contemporanea. za alla conoscenza di Dio-Amore e del Suo Prima di tutto è stato evidenziato come il amore per l’uomo. pensiero scotista ha influenzato il pensiero di La seconda conferenza è stata tenuta da P. Heidegger e probabilmente più di quanto lo Barnaba Hechich, presidente della Commis- stesso era disposto a riconoscere. Ad esempio, sione Scotista Internazionale. Il titolo della sua Heidegger affermava che proprio la sua for- conferenza è stato: “I sacramenti della peni- mazione teologica gli aveva dato le basi per tenza e unzione degli infermi, argomento del lo sviluppo della sua filosofia, riconoscendo prossimo volume dell’Opera Omnia del B. così, come già avvenuto per Scoto stesso, il Giovanni Duns Scoto edito dalla Commissio- profondo legame che intercorre tra teologia e ne Scotista”. filosofia. Mons. Lackner ha richiamato anche Come già chiaramente spiegato nel titolo, il l’attenzione sulla necessità di studiare più a tema svolto dal P. Barnaba riguardava l’attività fondo l’effettiva influenza di Scoto sul filoso- della Commissione Scotista al momento attuale. fo tedesco. Il Padre Hechich ha colto l’occasione per Altro tema sviluppato è stato l’apporto po- presentare alcune dei contributi più significa- sitivo di Scoto alla spiegazione di una delle te- tivi della dottrina sacramentaria del Beato fran- matiche più attuali in ambito scientifico e filo- cescano e alcuni problemi di critica testuale in- sofico: l’Intelligent Design. contrati dagli editori del testo critico. Secondo il Lackner la via della possibilità Ad esempio, la teologia sacramentaria del utilizzata da Scoto nell’ambito della dimo- Beato Giovanni Duns Scoto – spiega il P. Bar- strazione dell’esistenza di Dio potrebbe be- naba –, abbonda di riferimenti alla Sacra Scrit- nissimo aiutare a comprendere l’intimo dina- tura, alla Tradizione e alle disposizioni cano- mismo che regola l’esistenza del creato. Le niche del tempo. Ciò mostra chiaramente come scienze fisiche, cioè, non dispongono degli Scoto fosse impegnato in uno studio serio del- strumenti adatti per un’analisi filosofica del la dottrina Rivelata e delle direttive ecclesia- reale, in quanto ciò esula dalle loro metodolo- stiche al fine di sviluppare una dottrina teolo- gie di ricerca. Tuttavia, proprio a partire dai gica-sacramentaria ben fondata sulla Rivela- risultati dell’indagine scientifica, questa non zione e sull’autorità della Chiesa. può fare a meno di ammettere la possibilità Per quanto riguarda le problematiche te- della creazione, lasciando aperta così la strada stuali, invece, è stato sottolineato come la tra- all’indagine filosofica. dizione manoscritta delle opere di Scoto sia an- L’intelletto umano – ha spiegato Mons. data incontro a varie difficoltà. Il testo ci è Lackner – secondo Scoto ha delle potenzialità giunto con una molteplicità di errori dovuti al- intrinseche e un’apertura alla verità che gli per- l’errata lettura delle abbreviazioni (ad esempio mettono di conoscere progressivamente que- Materiam invece di Mariam), omissioni invo- st’ultima sempre più a fondo, soprattutto in lontarie di termini o intere frasi, aggiunte e ri- rapporto a Dio. Tuttavia all’intelligenza vi è un maneggiamenti con interventi volontari dei co- limite, e questo è dato dall’oggetto stesso del- pisti. Tutto ciò ha reso la comprensione del la sua riflessione, la contingenza del creato co- pensiero di Scoto ancor più ardua e, in qual- me pure di ogni realtà contingente in genere. che caso, fuorviante. Ma se questa contingenza, secondo Scoto, Gli editori, dunque, attraverso un lavoro at- permette da una parte di salvare pienamente tento, cercano di ricostruire il testo originario la libertà di Dio, il quale non aveva nessun ri- del Teologo francescano, basandosi sui codici spetto alla Creazione, e una certa autosuffi- oggi disponibili. Fortunatamente per gli edito- cienza della creazione; dall’altro, invece, sot- ri, il lavoro è facilitato molto da uno dei codi- tolinea la necessità da parte dell’uomo di una ci, il cosiddetto codice di Assisi. Il grande va- Rivelazione. lore di questo manoscritto, che ci è giunto in Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 458

458 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

ottimo stato, è dovuto al fatto che è stato rivi- formazione intellettuale aiuti a conoscere e ad sto e corretto dall’amanuense consultando il amare sempre più Cristo (fine pratico della teo- testo autografo di Scoto. logia). Ma allo stesso tempo, bisogna anche Altri aiuti di grande valore forniti dagli edi- leggere il libro che è Cristo per imparare la ve- tori sono, tra gli altri, i rimandi precisi agli au- ra Sapienza e conoscere e amare Dio (san Bo- tori citati da Scoto. La difficoltà originaria è naventura). dovuta al fatto che Scoto spesso cita dei teolo- Lo studio deve iniziare e finire con la pre- gi a lui contemporanei, ma senza menzionarne ghiera. Il vero esegeta della Scrittura è il santo il nome preciso o l’opera in cui hanno espres- che conosce per mezzo della scienza spirituale. so il loro pensiero, oppure cita altri autori ma Il beato Giovanni Duns Scoto, ha spiegato senza darne il capitolo o la pagina precise. Gli il P. Carballo, nella sua opera De Primo Prin- editori, dunque, hanno anche il difficile com- cipio dà proprio un esempio di questo tipo, con pito di ritrovare tutte queste citazioni, fornen- una invocazione a Dio affinché gli conceda la do in nota al testo di Scoto delle indicazioni luce per conoscere le verità divine con più pro- precise sulle fonti e tranne qualche rara ecce- fondità. zione – precisa il P. Hechich – la Commissio- Citando sant’Agostino, ha affermato che la ne Scotista riesce anche in questo compito. nostra intelligenza è debole, e senza la grazia Inoltre, altro sussidio concreto fornito dagli di Dio non è capace di fare nulla. editori è la suddivisione del testo con titoli e Il Ministro generale, infine, ha colto l’oc- sottotitoli secondo il senso dato da Scoto il casione per ringraziare di cuore i membri del- quale, spesso, indica egli stesso la struttura del la Commissione Scotista per il preziosissimo proprio discorso. Ciò ovviamente facilita gran- lavoro da loro svolto; anche per ricordare, con demente la lettura del testo, permettendo di se- un momento di silenzio e di preghiera, la re- guire meglio l’articolazione del ragionamento cente scomparsa di Mons. Luigi Padovese, del Dottore Sottile. Nunzio apostolico in Anatolia, e dei PP. Cesa- In chiusura il P. Barnaba ha rivolto un parti- re Cenci e Lino Cignelli, due noti studiosi che colare ringraziamento al Rev. Ministro generale con la loro vita e intensa attività scientifica il P. José Rodríguez Carballo, per l’aiuto e l’in- hanno dato grande onore all’Ordine minoritico coraggiamento dato alla Commissione Scotista. e a tutta la comunità scientifica. L’atto accademico si è concluso con l’inter- vento e saluto finale del Ministro generale del- P. G IROLAMO M. PICA l’Ordine dei Frati Minori e Gran Cancelliere della Pontificia Università Antonianum, Rev.mo b. Discorso del Gran Cancelliere P. José Rodríguez Carballo, OFM. Il discorso del Ministro generale, ispirato LO STUDIO NELLA soprattutto al pensiero di san Bonaventura, ha TRADIZIONE FRANCESCANA avuto come tema centrale la formazione spiri- tuale e intellettuale, per ogni studente, ricerca- Autorità accademiche, professori, studenti, tore o professore, soprattutto appartenenti alla personale amministrativo e ausiliare, fratelli e Famiglia Francescana. sorelle: Il Signore vi dia pace! Come spiegato dal P. Carballo, il vero stu- dioso non tralascia mai di prendersi cura della Oggi, festa del Dottore Mariano e Sottile, sua formazione intellettuale. Ma, come san voglio salutare in modo molto particolare il Francesco, san Bonaventura e il beato Giovan- Presidente e i Soci della Commissione Scotista ni Duns Scoto, lo fa sempre con uno spirito umi- Internazionale e ringraziarli, anche a nome di le, mettendosi alla scuola più dello Spirito San- tanti studiosi di Scoto, per il dono prezioso che to che dei libri: non multa sed multum sapere. ci fanno, in questi ultimi anni, quasi di un vo- Egli spiega, infatti, che senza la preghiera lume all’anno. Che la vostra fatica nella pub- lo studio diventa sterile e sintomo di vanità. La blicazione dell’Opera Omnia del Beato Gio- teologia senza la carità è inutile e dannosa. vanni Duns Scoto, OFM, contribuisca a far co- Sul modello, invece, dei santi e dei dottori noscere meglio la ricchezza dottrinale e spiri- francescani, bisogna impegnarsi affinché la tuale degli scritti di questo grande Maestro. Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 459

E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 459

In questa sede voglio ricordare tre Confra- le macchie delle nostre colpe; e ciò perché non telli, che recentemente sono stati visitati da creda che gli basti la lettura senza l’unzione, la “sorella morte” e che appartenevano alla Co- speculazione senza la devozione, la ricerca sen- munità Accademica di quest’Università: Fr. za l’ammirazione, la considerazione senza Luigi Padovese, OFMCap, Fr. Cesare Cenci, l’esultanza, l’industria senza la pietà, la scien- OFM, e, proprio questa mattina, Fr. Lino Ci- za senza la carità, l’intelligenza senza l’umiltà, gneli, OFM. Che il Signore li accolga nel suo lo studio senza la grazia divina, lo specchio Regno di pace. senza la sapienza divinamente ispirata»1. In questa bella occasione che ci offre la me- Per colui che si accinge a “studiare” Dio, moria liturgica del Beato Giovanni Duns Scoto, emerge chiaramente che è anzitutto Dio a con- vorrei riflettere con voi sullo studio alla luce cedersi ad una sorta di “perlustrazione” e, con- della tradizione francescana. Divido questo mio seguentemente, la conoscenza di Lui è sua gra- intervento in tre punti: disposizioni previe allo zia, suo dono: più da implorare nel clima del- studio, lo studio nella tradizione francescana e la preghiera e nel respiro del desiderio che da la sapienza, lo studio che unisce conoscenza e studiare con l’esercizio intellettivo che è evi- amore. Lo faccio partendo da san Bonaventura, dentemente necessario. «Se ora brami sapere da Giovanni Duns Scoto, suo “perfezionatore”, come ciò avvenga – afferma san Bonaventura e da sant’Agostino, punto di partenza della ri- –, interroga la grazia, non la dottrina; il desi- flessione della Scuola Francescana. derio, non l’intelletto; il gemito della preghie- ra, non lo studio della lettera; lo sposo, non il 1. Disposizioni previe allo studio maestro; Dio, non l’uomo; la caligine, non la chiarezza; non la luce, ma il fuoco che tutto in- 1. Con i due bagagli, intellettivo ed affettivo fiamma e trasporta in Dio con le forti unzioni Iniziamo la nostra ricerca teologica attivan- e gli ardentissimi affetti»2. do tutte le capacità che si trovano in noi. Normal mente si pensa subito a mettere in mo- 2. Piegando le ginocchia del cuore to le nostre capacità intellettive, facendo riferi- L’immagine medievale che mostra lo “stu- mento al lavoro del pensare, a ciò che normal- dioso di Dio” ora chino sulla sacra pagina per mente si chiama la fatica dello studio. Ma il ve- leggere e meditare, ora inginocchiato per pre- ro studio – quello che ci consegna la migliore gare e contemplare, non ha perso la sua forza tradizione cristiana – non è limitato unicamen- esemplare. Tavolo di studio e inginocchiatoio te alla “testa”, investe la globalità della nostra devono essere congiunti in modo armonico da persona, attiva soprattutto il “cuore” dello stu- chi desi dera scrutare le meraviglie di Dio. L’u - dioso. Se questo è valido per ogni studio im- no e l’altro sono il simbolo del teologo asseta- portante, lo è in modo parti co lare per lo studio to e appassionato di Dio, capace di far lievita- teologico. Purtroppo il divorzio tra la teologia re le acqui sizioni apprese nello studio nel clima e la spiritualità – prodot tosi all’in domani della della preghiera, della lode e dell’am mirazione grande Scolastica – ha lasciato an co ra oggi ta- grata e stupita e, di ritorno, mettere sul tavolo lune convinzioni secondo cui non appare del della riflessione i contenuti celebrati e intuiti tutto evidente e neces sario il nesso conoscenza- nella contem pla zione, così che all’intellectus amore, quasi che lo studio sia autonomo, indi- quaerens fidem segua la fides quaerens intel- pendente dal “cuore” di una persona. lectum: «E per giungere con un corretto proce- Il brano che propongo, al contrario, afferma dimento a questo frutto e fine [la pienezza del- senza mezze misure che chi vuole sapere qual- la felicità eterna], per la via del retto percorso cosa di Dio ma non ha la carità, capirà ben po- delle Scritture, si deve cominciare dall’inizio, al co, così co m e chi si industria per apprendere la fine, cioè, di avvicinarci con pura fede al Padre teologia ma non mette in moto, insieme alle po- della luce, piegando le ginocchia del nostro tenze razionali, la sua capacità di ammirazio- cuore, affinché Egli, per mezzo del Figlio suo ne, di ricono scen za, potrà raggiungere una di- nello Spirito Santo, ci dia la vera conoscenza storta conoscenza di Dio: «Pertanto esorto il di Gesù Cristo e con la conoscenza il suo amo- lettore, prima di tutto, al gemito della preghie- re, affinché, conoscendolo ed amandolo, con- ra per il Cristo crocifisso, il cui sangue deterse solidati nella fede e radicati nella carità, pos- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 460

460 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

siamo avere conoscenza dell’ampiezza, della quente il suo ricorso alla filosofia antica, grazie lunghezza, dell’altezza e della profondità della a cui ha eretto un monumento insuperabile di sa- stessa Sacra Scrittura; e attraverso questa co- pienza, dimostrando la necessità per i teologi di noscenza possiamo giungere alla pienissima assumere le dottrine dei filosofi, non potest in- conoscenza ed all’amore illimitato della bea- telligi sacra Scriptura sine aliarum scientiarum tissima Trinità, a cui tendono i desideri dei San- peritia. Necessità, peraltro, da capire con un ti, in cui risiede il punto finale e il compimen- nuovo, illuminante esempio: come i figli di to di ogni cosa vera e buona»3. Israele asportarono i vasi preziosi dall’Egitto Ogni acquisizione appresa è sempre un do- (Esodo 3, 22 e 12, 35), così debbono fare i teo- no di Dio, che, ricevuto nel clima di umile e logi nei confronti dei filosofi, sic doctores theo- devota accoglienza, diviene oggetto di fede, logi doctrinam philosophicam. In conclusione contenuto da gustare, messaggio da donare: «il possiamo considerare l’impegno filosofico nel- primo Principio degli esseri mi conceda di cre- la duplice cornice delle immagini offerte da Bo- dere, gustare ed esprimere quanto è gradito al- naventura: i verba philosophorum sono neces- la sua maestà e innalza le nostre menti alla sua sari per la ricerca del Verbum, ma il loro uso stru- contemplazione»4. mentale è costantemente asperso dalla compun- ctio e in qualche modo tenuto a giusta distanza 2. Lo studio nella tradizione francescana dal soffio purificatore della devotio. Inoltre, la preziosità delle dottrine filosofiche, ritenute ne- 1. Studiare per evangelizzare cessarie per la completa intelligenza delle Scrit- È il ministero della predicazione a fondare ture, va guardata come materiale in certo senso il diritto-dovere allo studio: «A frate Antonio, “derubato”, asportato dagli incolti terreni ancor mio vescovo, frate Francesco, salute! Ho pia- privi della semente evangelica. E come vasa Ae- cere che tu insegni la sacra teologia ai frati, gypti, tale ricchezza va oculatamente trattata. purché in tale occupazione, tu non estingua lo Ancora sull’argomento Bonaventura ritor- spirito della santa orazione e devozione, come na in un Sermo, affermando: «non quod non è scritto nella Regola [Rb 5]. Stai bene»5. debeatis de philosophia loqui, sed quod non Nella Epistula de tribus quaestionibus, scrit- debeatis ei inniti»8. ta tra il 1254 e il 1257 da magister regens6, al numero 12, si parla del posto della filosofia e, 2. Lo studio finalizzato al vivere più in generale, dello studio scientifico. Sgom- Lo studio, per Francesco, significa anzitut- brato il campo dalla curiositas che renderebbe to un accostamento alla persona del Cristo. La asfittica la ricerca – anche se taluni studiosi sua vita, il suo dire e il suo fare, i misteri del- possono rischiare di essere scambiati per dei la sua nascita e della sua morte restano il libro curiosi – Bonaventura introduce l’argomento di gran lunga superiore ad ogni altro libro. È con un esempio: come è arduo raccogliere il questo “testo di studio” che va costantemente grano senza la pula, così è altrettanto difficile avvicinato con la mente e con il cuore. «Ci ren- intendere le parole divine senza servirsi delle diamo conto come il corpo di Cristo fosse il li- umane. Perché tale separazione sia possibile, bro dello ‘studere’ di Francesco»9. «Tutto il occorrono tanto la fatica della compunzione suo studio, pubblico e privato, era rivolto alla quanto il soffiare devoto, per zelum compun- croce del Signore10; per questo i primi frati ctionis et flatum devotionis, così che il grano “sfogliavano e risfogliavano, di giorno e di della verità sia ripulito dalla paglia delle paro- notte, il libro della croce»11. le umane. L’immagine del grano e della pula Per Francesco, la memoria teneva il posto introduce così la necessità degli studi filosofi- dei libri, «perché il suo orecchio anche in una ci per giungere alla scoperta della verità, anche sola volta, afferrava con sicurezza ciò che l’af- perché – e questa è un’affermazione notevole fetto andava meditando con devozione. Affer- – molte questioni di fede sono irresolvibili sen- mava che questo metodo di apprendere e di za l’apporto della filosofia, senza ricorrere ai leggere è il solo fruttuoso, non quello di con- verba philosophorum7. sultare migliaia di trattati»12. E qui Bonaventura ricorre all’autorità di san- Qui sta la differenza tra il sapere multum e t’Agostino per mostrare quanto sia stato fre- il sapere multa13. Il primo va in profondità, Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 461

E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 461

mentre il secondo nutre la vanità e la mera cu- pere come devono parlare, quanto per mettere riosità. Il Poverello stigmatizza questo insano in pratica le cose apprese e, solo quando le han- desiderio affermando che lo spirito della carne no messe in pratica, le propongano agli altri»21. «vult et studet multum ad verba habenda»14, Da parte sua, Duns Scoto ribadisce la con- vuole cioè una religiosità che appaia foris, che cretezza degli studi, finalizzati alla vita, preci- sappia sola verba. sando che la teologia è un “abito pratico”: Una forma di studio particolare, per il can- «Theologia est habitus simpliciter practicus»22. tore della “perfetta letizia”, consiste nell’ave- Lo studium francescano ingloba una gam- re sempre il cuore nella gioia del Signore: «stu- ma di significati più vasta di quanto intendia- debat in iubilo cordis semper existere»15. mo noi oggi (che riferiamo lo studio quasi Afferma un Commentatore: «Ci sembra ra- esclusivamente al libro, all’enfasi cartacea e ra l’intuizione di Francesco riguardo allo stu- al soverchio, e spesso insano, accaparramen- dio di un esistere sempre zampillante di gioia, to di informazioni, facilitato oggi dagli stru- specialmente per il pensiero contemporaneo menti mediatici): è ricerca, sollecitudine, cu- che pone la coscienza infelice e l’angoscia co- ra, at ten zione costante e decisa, desiderio mai me qualificante l’essere autentico»16. sopito di sapere per essere con Cristo, per fa- re come Lui. 3. Lo studio tende all’operatio prima ancora che alla praedicatio 3. La sapienza, lo studio che unisce cono- Lo studio è rivolto all’operatio, come pa- scenza e amore tente per la praedicatio (tra la cunca ad reci- piendum e canalis ad transmittendum c’è la Lo studio che coinvolge tanto la cono- gestione della Parola all’interno del cor e la scenza quanto l’amore si chiama sapienza. E concretizzazione di essa nelle opere); nella sapiente è dunque colui che conosce e ama ad scuola francescana, dunque, l’itinerario della un tempo. Anzi, la conoscenza diventa amore, “gestione della parola” grazie allo studio è il così come l’amore è una speciale forma di co- seguente: l’orecchio è immediatamente legato noscenza. La parola sapientia deriva da sapor al cuore e poi alle ‘mani’ ed infine alle lab bra, e ciò significa che il sapiente è colui che as- per magnificare il Signore, per evangelizzare. sapora la verità, quindi il “buongustaio” del- San Francesco, nella Ammonizione VII17, le realtà divine. Assaporare la verità conosciu- piccolo gioiello di er meneutica, afferma che lo ta, nutre la vita del sapiente offrendogli moti- studio della lettera, unito allo spirito carnale, vazioni di vita, contenuti “energetici” per porta alla morte. Così lo scire Deum di per sé affron tare scelte, cibo per mantenersi in for- non basta, anche perché il demonio sa molto ma, gioia e senso profondo dell’esistere. La più su Dio di non quanto sappiano tutti gli uo- teologia sapien ziale, perciò, privilegia l’esi- mini messi insieme18; se la scienza non termi- stere cristiano sulla speculazione dottrinale. na nella bona operatio, non serve a nulla; in- Questa, da sola, rischia lo scollamento tra stu- fatti «homo scit in quantum operatur»19. Per dio e vita, rendendo difficile il passaggio dal- Francesco esiste dunque la possibilità di una la mente al cuore. Al contrario, la sapienza ar- “teologia diabolica”, quella che sa, ma non fa, monizza capacità intellettive, affettive ed ope- quella che resta solo nel la testa, ma non passa rative unificando la persona ed indirizzandola nel cuore e non fiorisce nelle opere. totalmente verso Dio. Lo scopo del sapere è San Bonaventura, nel Sermo 7, presenta il dunque l’amare, il fine del conoscere è met- Cristo come l’esempio insuperabile di coeren- tere in pratica il bene. Il vero conoscitore è il za: «Tutto ciò che egli insegnava con la parola santo, l’autentico esegeta delle Scritture. concordava con l’opera (...) quanto insegnava a L’amore come conoscenza ha il potere di parole, concordava con cose reali, attuali, ma- scrutare nel profondo, superando la mera spe- nuali, perché prima aveva cominciato a fare e culazione intellettuale. poi a insegnare»20. Nella Legenda maior, inol- L’affetto dell’amante conosce più della tre, mette sulle labbra di san Francesco le se- scienza magistrale, come è detto di san Fran- guenti parole rivolte ai frati che intendevano cesco: «il suo ingegno, puro da ogni macchia, studiare la Scrittura: «studino non tanto per sa- penetrava il segreto dei misteri, e dove la Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 462

462 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

scienza dei maestri resta esclusa, egli entrava vo afferma la rispettiva autonomia e il corret- con l’affetto dell’amante»23. to ordo procedendi; anche il clima entro il C’è come un confine che le potenze intel- quale si sviluppa il processo conoscitivo non lettive non possono varcare, ma che il cuore è di scarso rilievo: la fede fa da fondamento a innamorato può superare in forza di una mag- tutto, quindi offre stabilità; la ragione proce- giore capacità unitiva: «ibi non intrat intellec- de nella serenità, grazie alla quale può davve- tum, sed affectum, quia affectus vadit usque in ro proseguire il suo cammino, senza doverlo profundum Christi»24. interrompere dinanzi a inesplorabili oscurità; La vera conoscenza è la riconoscenza, la la soavità attinta dalla contemplazione deli- quale, oltre a contenere la prima, ingloba la co- nea un tipo di conoscenza fruitiva, gustativa, noscenza del cuore: l’admiratio è assai più del- che ha il sapore della vita di Cristo. la investigatio25. L’impostazione bonaventuriana, e poi quel- Il corretto itinerario di studio per san Bona- la di Scoto, configurano la filosofia nel suo es- ventura è: «a stabilitate fidei, per serenitatem ra- sere via ad, un procedere per una consegna dei tionis, ad suavitatem contemplationis»26. Al- dati acquisiti, un “passare oltre”. A questo pun- l’inizio sta la fede, alla fine vi è la contempla- to dobbiamo in ter ro garci se questo passaggio zione, in mezzo, quasi da raccordo, sta la ragio- per serenitatem ad suavitatem non interessi an- ne. Il Dottore serafico sintetizza il corretto itine- che la teologia, oltre che la filosofia: dalla co- rario conoscitivo, precisando lo sviluppo delle noscenza di Dio all’esperienza di lui, da un ac- tre tappe, il proprium operativo di ciascuna, la costamento dovuto al pensare la fede a una interconnessione e la complementarietà e perfi- fruizione assaporata delle verità viste, da un no il clima che si respira in ciascuno spazio co- impegnativo lavoro di ricerca svolto nei sei noscitivo: «Ordo enim est, ut inchoetur a stabi- giorni feriali al settimo giorno da vivere nella litate fidei et procedatur per serenitatem rationis, gratuità del riposo, da una scienza di Dio ad ut perveniatur ad suavitatem contemplationis». una pratica di Dio. In una parola: dalla teolo- I tre verbi chiariscono il cammino: il suo gia alla mistica. inizio nella fede, il suo sviluppo nella ragione, l’obiettivo finale nella contemplazione. Porre Conclusione una diversa ordinatio, sarebbe concludere per una deordinatio; il proprium di ciascun mo- Voglio concludere il mio intervento invi- mento conoscitivo è evidenziato dalla stabili- tando tutti i presenti, ma particolarmente ri- tà (della fede), dalla serenità (della ragione), cercatori, professori e studenti, a vedere la ri- dalla soavità (della contemplazione), ed è cerca e lo studio come strumenti per conosce- espresso dalle preposizioni a, per, ad. Così al- re la Verità, e, una volta conosciuta, a lasciar- l’inizio quell’a stabilitate suggerisce il saldo si trasformare da essa per, poi, comunicarla ancoraggio del cammino di fede, dovendo in- agli altri. traprendere la via di Cristo, la via che è Cri- Agostino di Ippona (354-430), uno dei sto; in se con da posizione, il per serenitatem grandi Padri della Chiesa, ci può servire da lumeggia bene il lavoro della ragione che non guida in questa parte finale della nostra rifles- si trova a dover ricercare nel mazzo di angu- sione. Lui che, mosso da un profondo amore stianti posizioni compossibili, essendosi già per Dio e per gli uomini (i due grandi amori di in cam minata sulla via che conduce alla veri- ogni vero studioso e di ogni vero ricercatore), tà; infine l’ad suavitatem mostra il naturale è stato un ricercatore instancabile della Verità. con cludersi di una via che sfocia nella vita, di Di quella Verità «non soggetta a trasformazio- una verità che richiede di essere contemplata ni né ad ombra di mutamento»27, e che, dopo e assunta, incorporata, oltre che ricercata e essersi lasciato abitare da essa, l’ha difesa, trovata; è questo terzo elemento a impri me re l’ha comunicata con vera passione (l’altra ca- nel processo conoscitivo un dinamismo pun- ratteristica di ogni vero ricercatore e studioso). tato sulla fruizione, diretto all’esperienza di Il Vescovo di Ippona, rivedendo la sua vita, Dio; la fede, la ragione e la contemplazione confessa: «o Verità, Verità, come già allora sono così colte nella loro interconnessione di- (= nella sua giovinezza) e dalle intime fibre del namica, dove l’unità del processo conosciti- mio cuore sospiravo verso di te»28. Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 463

E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 463

L’uomo tende irresistibilmente alla Verità: 3 «Et ut ad istum fructum et terminum recto pervenia- «ci sentiamo – dice ancora Agostino – rapiti mus progressu per viam recti itineris Scripturarum, dall’amore di indagare la Verità»29, e ancora: inchoandum est ab exordio, hoc est, ut cum mera fide «che cosa desidera l’uomo più ardentemente ad Patrem luminum accedamus, flectendo genua cor- 30 dis nostri, ut per ipsum Filium suum in Spiritu san- che la Verità» ? Ma alla Verità non si può ar- cto det nobis veram notitiam Iesu Christi et cum no- rivare soltanto con la ragione. È sempre l’ip- titia amorem eius, ut sic ipsum conoscentes et aman- ponense a ricordarci che «l’uomo è troppo de- tes, et tanquam in fide solidati et in caritate radicati, bole per trovare la Verità con la sola ragio- possimus ipsius sacrae Scripturae noscere latitudi- ne»31. Sono ragione e fede «le due forze che nem, longitudinem, altitudinem et profundum, et per ci portano a conoscere»32 la Verità, le due for- hanc notitiam pervenire ad plenissimam notitiam et excessivum amorem beatissimae Trinitatis, quo San- ze grazie alle quali il nostro cuore può trova- ctorum desideria tendunt, in quo est status et com- re la sua pace in Lui, Verità totale: «ci hai fat- plementum omnis veri et boni» (San Bonaventura, to per te, e inquieto è il nostro cuore, finché Breviloquium, Prologo; Opere CN V/2, 24-25). non riposa in te»33. 4 DUNS SCOTO, Tractatus de primo Principio, 1, 1, Mettiamoci in cammino anche noi, cer- Opera omnia, editio minor I, Alberobello 1998, 1141 5 chiamo instancabilmente la Verità. Torniamo Cfr. SAN FRANCESCO, Lettera ad Antonio: FF 251-252 6 Cfr. SAN BONAVENTURA, Epistula de tribus quae- in noi stessi. È, infatti, nell’uomo interiore 34 stionibus, VIII, 332-333. «dove abita la Verità» . Il Maestro sta den- 7 «Quodsi verba philosophorum aliquando plus valet tro, «è dall’interno che si fa udire la Verità»35. ad intelligentiam veritatis et confutationem errorum, Questa va cercata nella quiete della contem- non deviat a puritate aliquando in his studere, maxi- plazione, non nel frastuono di una vita disor- me cum multae sint quaestiones fidei, quae sine his 36 non possunt terminari» 12; VIII, 335b. dinata e distratta . 8 Cerchiamola assiduamente, senza orgo- SAN BONAVENTURA, Opere X, CN Sermones domini- cales 10, 5, 139. glio, senza arroganza o spirito di contraddi- 9 V.C. BIGI, La cura del sapere nelle Fonti France- 37 zione, ma sempre «con sana umiltà» , ricor- scane, 1993, p. 23. dando sempre, secondo la dottrina di Duns 10 SAN BONAVENTURA, Legenda Maior 6, 9. Scoto, il primato del ben vivere sul sapere, e 11 Idem, 4, 3. riconducendo, come affermano tutti i Dottori 12 2Celano 102. 13 dell’Ordine Serafico, la dottrina alla carità e Idem 189. 14 SAN FRANCESCO, Regula non Bullata 17. all’amore. 15 2Celano 125. 16 V.C. BIGI, o. c. 53. FR. JOSÉ RODRÍGUEZ CARBALLO, OFM 17 SAN FRANCESCO, Ammonizione 7, 1-4. Ministro generale 18 Cfr. SAN FRANCESCO, Ammonizione 5, 4ss. 19 Legenda perusina 74. 20 Note: Opere X, Sermones dominicales 7, 107 21 LM 11, 2. 22 1 «Igitur ad gemitum orationis per Christum crucifi- DUNS SCOTO, Lectura, Prologus, p. 4, Opera omnia, xum, per cuius sanguinem purgamur a sordibus vi- editio minor II/1, Alberobello 1998, 30. 23 SAN BONAVENTURA, Legenda Maior 11, 2. tiorum, primum quidam lectorem invito ne forte cre- 24 dat quod sibi sufficiat lectio sine unctione, specula- SAN BONAVENTURA, In Hexaemeron 2, 32; V 342a. 25 tio sine devotione, investigatio sine admiratione, cir- Cfr. SAN BONAVENTURA, Itinerarium mentis in Deum, cumspectio sine exultatione, industria sine pietate, prol. 26 scientia sine charitate, intelligentia sine humilitate, SAN BONAVENTURA, Christus unus 15; V, 571. 27 studium absque divina gratia, speculum absque sa- SANT’AGOSTINO, Confessioni III, 6, 10. 28 pientia divinitus inspirata» (San Bonaventura, Bre- SANT’AGOSTINO, Confessioni III, 6, 10. 29 viloquium, Prologo; Opere CN V/2, 24-25). SANT’AGOSTINO, De Trinitate, 1, 5, 8. 30 2 «Si autem quaeras, quomodo haec fiant, interroga SANT’AGOSTINO, Commentario al Vangelo di Gio- gratiam, non doctrinam; desiderium, non intellec- vanni, 26, 5. 31 tum; gemitum orationis, non studium lectionis; spon- SANT’AGOSTINO, Confessioni, VI, 5, 8. 32 sum, non magistrum; Deum, non hominem; caligi- SANT’AGOSTINO, Contro gli accademici, III, 20, 43. nem, non claritatem; non lucem, sed ignem totaliter 33 SANT’AGOSTINO, Confessioni, I, 1, 1. inflammantem et in Deum excessivis unctionibus et 34 SANT’AGOSTINO, La vera religione, 39, 72. ardentissimis affectionibus transferentem» (San Bo- 35 SANT’AGOSTINO, Lettera 139, 15. naventura, Itinerarium mentis in Deum, 7, 6; Opere 36 Cfr. SANT’AGOSTINO, La Città di Dio, 19, 19. CN V/1, 568-569). 37 SANT’AGOSTINO, Trattato sul battesimo, II, 3, 4. Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 464

464 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

3. Commissione “Gruppo di coordinamento in Asia, Oceania, and Australia”. The Congress permanente” della Pontificia Università was convoked by the Minister General in re- Antonianum sponse to the mandate of the General Chapter Roma, 24-25.11.2010 and was organized by the Secretary General for Formation and Studies and two other Con- Convocata dal suo Presidente, il Vicario ge- ferences, i.e., the Conferences of East Asia nerale e Vice-Gran Cancelliere della Pontificia (EAC) and that of Southern Asia (Australia Università Antonianum, si è incontrato dal 24 and Oceania [SAAOC]). al 25 novembre 2010 a Roma il “Gruppo di Co- Thirty-two religious were engaged in Fran- ordinamento Permanente” della suddetta Uni- ciscan Formation as Directors of Vocation, versità, nominata dal Definitorio generale. I Postulants, Novices, and Simple Profession. membri sono: Fr. Michael Perry ofm (Vicario The main goal was that of seeing according to generale e Vice-Gran Cancelliere), Fr. Johan- the Moratorium, the application of RFF and nes B. Freyer ofm (Rettore Magnifico PUA), RF in our Franciscan Formation and daily life. Fr. Vincenzo Battaglia ofm (Decano della Fa- The general dynamic of the Congress is based coltà di Teologia PUA), Fr. Manuel Blanco ofm on rereading, assimilating, and putting into (Decano Facoltà Filosofia PUA), Fr. Priamo practice in Asia the formative commitment. Etzi ofm (Decano Facoltà di Diritto Canonico Currently, we have in Asia 238 candidates: 139 PUA), Fr. Giovanni Claudio Bottini ofm (De- Postulants, 67 Novices, and 251 Friars in Post- cano Facoltà di Scienze Bibliche e Archeolo- Novitiate. gia PUA-Gerusalemme), Fr. Ernest K. Siekier- The first day of the OFM Continental Con- ka ofm (Definitore generale), Fr. Vidal Rodrí- gress in Asia and Oceania began with the cel- guez López ofm (Segretario generale per la ebration of the Holy Eucharist with the Minis- Formazione e gli Studi), Fr. Giancarlo Lati ofm ter Provincial of the Province of San Pedro (Economo generale), Fr. Francisco Martínez Bautista-Philippines, Br. Baltazar Obico OFM. Fresneda ofm (Professore Istituto Teologico The Continental Congress is attended by 32 Francescano di Murcia), Fr. Philippe Yates ofm friars from Asia and Oceania: 1 from Thailand, (Preside del Centro Francescano Canterbury); 2 from Sri Lanka, 3 from Indonesia, 1 from Fr. Warot Aloizy ofm (Delegato studenti PUA). Pakistan, 3 from India, 1 from Australia/New Nell’incontro si è continuato nel lavoro di Zealand, 2 from Myanmar, 2 from China, 2 valutazione interna della qualità dell’Univer- from Taiwan, 2 from Vietnam, 3 from South sità Francescana, secondo le norme del Pro- Korea, 2 from and 6 from the Philip- cesso di Bologna, al quale hanno aderito tutte pines. Also present are Br. Vidal Rodriguez le Università Pontificie, tenendo conto delle OFM and Br. Sergiusz Baldyga OFM. Linee guide segnalate dalla AVEPRO, Agen- At the morning session, each delegate made zia per la valutazione e la promozione della a simple presentation of themselves and the qualità nelle Università e Facoltà Ecclesiasti- statistic of candidates in their entity. After che, creata dalla Santa Sede per iniziativa del- which, Br. Vidal Rodriguez OFM read the let- la Congregazione per l’Educazione Cattolica. ter of the Minister General for the Continental Il Gruppo di Coordinamento Permanente si è Congress of Formation in Asia. incontrato anche con il Senato Accademico In the afternoon, the General Secretary for dell’Università, per presentare il programma Formation and Studies gave his opening mes- di lavoro del processo di valutazione. sage and challenges for the Congress. Then, the Vice-Secretary General for Formation and 12. Formators Congress Franciscan Confe- Studies read the Synthesis of the Question- rences of Asia and Oceania (F.C.A.O.) naires prepared by the General Secretariat for Formation and Studies. Tagatay City, Philippines, 12-18.09.2010 The Second Day of the OFM Continental Congress in Asia and Oceania took place with 1. Chronicle the praying of Lauds and celebration of the The Continental Congress of Formation Holy Eucharist. The friars from India high- was entitled, “Bearers of the Gift of the Gospel lighted the ceremony with their songs. Br. Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 465

E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 465

Bobby Vadakkal OFM was presided and donesia warm up the afternoon with a Bahasa preacher at the Holy Mass. action song. Br. Vidal Rodriguez OFM made During the morning session, the Vice Sec- enhanced what has transpired in the morning retary General for Formation and Studies Br. session. He stressed on the need of accompa- Sergiusz Baldyga OFM continued his Synthe- niment in the theory and praxis of ministerial sis of the Questionnaires on Post-Novitiate formation. This accompaniment can be stressed Formation Program. After which, the invited and elaborated in the community to which the speaker Br. Andres Ma. Raňoa OFM shared on friar is. Then, each group reported to the the topic “Franciscan Formation in the Evan- plenum from the fruitful group sharing. Ways gelical Counsels and In Sacramental Life”. At of accompanying young friars were presented the end of his sharing, some questions were by each group according to their situation and posted for continuous reflection and deepen- culture. But the afternoon discussions enriched ing. To which the delegates were divided into and deepened the understanding and the ex- small group for sharing. The small group shar- pression of personalized accompaniment. Br. ing continued in the afternoon until after Dominic C. J. OFM facilitated the whole day’s snacks. Then, the delegates gathered back in activity. The afternoon session and discussions the conference hall for the presentation to the was synthesized by the redaction committee at plenum of what has transpired and discussed their meeting after the plenum. from the small group sharing. In the evening, a common fraternal recre- Among the highlights of the presentations ation was held after supper. Friars from differ- were the deep gratitude to the insights and ent entities shared their special delicacies to challenges presented by the Secretary General spice the Franciscan joy in that evening. for Formation and Studies and the enlightening The Fourth Day of the First Continental analysis and reflections of the Vice Secretary Congress in Asia and Oceania started with the General for Formation and Studies on the gen- praying of Lauds and the celebration of the eral situation of the Formation in Asia and Holy Eucharist. Friars from South Asia and Oceania. From the input in the morning, some Oceania Conference prepared the liturgy with insights and proposals surfaced. Insights such music and prayers from their native language. as the multi-cultural and multi-religion context Br. Bernard Bhatti OFM from Pakistan of Asia, the poverty situation are to be consid- presided the Mass with Br. Arvind Kerketta ered in the formation in Asia. Proposals such OFM concelebrated with him. as collaboration in terms of personnel and re- During the morning session, representatives sources, the idea of putting up a Franciscan from selected East Asian Conference and Center in Asia for the formation of formators South Asia, Australia and Oceania Conference and formandi were among those presented. shared their significant formation experiences. On the Third Day of the First Continental For SAAOC, Br. Bobby Vadakkal OFM from Congress in Asia and Oceania, Br. Lino Gre- India related the Ashram initiatives of friars in gorio Redoblado OFM celebrated the Holy Eu- India that welcomes all people. For EAC, Br. charist commemorating Our Lady of Sorrows. Francis Keishiro Furusato OFM from Japan In his homily, he stressed on Mary as the mod- shared his experience with Zen and el of ‘Passion for Christ, Passion for humanity.’ how he utilized it in their formation program. In the morning session, the invited speaker, After the morning snacks, Br. Antonio Ou Br. Oscar Ante OFM shared his personal expe- OFM of South Korea presented an overview riences and insights on the topic “Accompani- of the Korean Formation Program. After ment/Formation for Friars Called to Priestly which, Br. Lino Gregorio Redoblado OFM Ministry”. His talk cited relevant reactions, re- from the Philippines also shared the ongoing flections and sharings from among the dele- Common Integration Formation Program of gates. At the end of his sharing, Br. Oscar Ante the East Asian Conference for those preparing OFM posted a question on how to better ac- for Solemn Profession. company friars for small group discussions. In the afternoon, Br. Vidal Rodriguez OFM In the afternoon session, the delegates gath- and Br. Sergiusz Baldyga OFM met each con- ered back in the conference hall. Friars from In- ference separately. The meeting was a confer- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 466

466 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

ential dialogue with the Secretary General for companion of St. Francis as an example for for- Formation and Studies. During the meeting, mators in the personalized accompaniment there arose the need to improve communica- with formandi. He distributed as well an orien- tion and relation in the level of each confer- tal icon of the Stigmatization of St. Francis to ence and with the General Curia. This is in or- the delegates for this special occasion. The der to facilitate initiative, mutual response and evening liturgy was craftily prepared by friars- collaboration from the level of conferences to delegates from South Korea and Myanmar. The the General Curia. The meeting also advised rest of the evening delighted everyone during each conference of the availability of the on- the common recreation celebrating fraternity going Formators’ Course in Rome that grants with an international identity. Master’s Degree in Formation. The early sunrise of the Six Day of the First After the conferential meeting, the dele- Continental Formators’ Congress in Asia and gates gathered back in the conference hall. At Oceania was greeted by the delegates with the plenum, the draft of the “Summary, Con- Lauds at the Verandah of the Canossa House clusion and Resolutions” of the First Conti- of Spirituality in Tagaytay City, Philippines. nental Congress was presented. The whole day The friars-delegates from Vietnam prepared activity was facilitated by Br. Arulnesan Seba- the Liturgy with readings and songs in Viet- tian Lambert, OFM, a delegate from Sri Lan- namese. ka Foundation. It was concluded with the Holy During the morning session, the Redaction Hour at six in the evening. Committee composed of Br. Roberto Manasala On the feast of the Stigmatization of our OFM of Sri Lanka, Br. Paul Ghanem OFM of Holy Father Francis, Br. Alberto Marfil OFM Australia and Br. Bobby Vadakkal OFM of In- from the Philippines prepared a special liturgy dia presented the final paper composing the for the Fifth Day of the First Continental Con- Summary, Conclusion and Resolutions of the gress in Asia and Oceania. The morning litur- First Continental Formators’ Congress in Asia gy commemorated the event that took place at and Oceania. It was applauded and approved La Verna when Francis received the mark of with 27 affirmative votes. After which, the redemption from Christ. Secretary General for Formation and Studies After breakfast, the delegates packed up for Br. Vidal Rodriguez OFM expressed his grat- a short pilgrimage at the Minor Basilica of St. itude most especially to the Almighty Father Martin of Tours in the town proper of Taal, for his continuing guidance. In a special way, Philippines. The church of St. Martin of Tours he thanked the following: the General Chapter was one of the oldest church in the Philippines 2009 for mandating this First Continental Con- built by the Augustians friars in 1575. It now gress; the organizers of the Congress Br. Lino stands as the biggest in Asia. Gregorio Redoblado OFM for EAC and Br. From there, the delegates took their lunch at Bobby Vadakkal OFM for SAAOC; all Partic- the Vista Hotel in Tagaytay City overlooking ipants of the Congress; the Canossian Sisters the Taal Lake and Volcano. During meal, there for their house and facilities; the Province of were cultural dances presented. The dances San Pedro Bautista as its host; the members of highlighted the festive celebrations in the var- the Secretariat and Technical Team: Br. Alber- ious parts of the archipelago. In their conclud- to Marfil OFM, Br. Raniel Samong OFM, Br. ing performance, they held some of the dele- Alberto Dano OFM, Br. Generoso Pastidio gates to dance ‘tinikling’ a native dance at the OFM, Postulant Alejandro Taganile, Postulant rhythm of the bamboo sticks on the floor. Elton Viagedor and Jayrold Vicencio; the The fifth day of the formators’ congress con- speakers of the Congress: Br. Andres Ma. cluded with the Holy Eucharist at six in the Raňoa OFM and Br. Oscar Ante OFM; the evening. The Vice-Secretary for Formation and Redaction Committee: Br. Roberto Manasala Studies, Br. Sergiusz Baldyga OFM was the OFM, Br. Paul Ghanem OFM and Br. Bobby presider and preacher of the celebration. He re- Vadakkal OFM; and most especially the Vice- counted in his homily the virtues par excellence Secretary for Formation and Studies, Br. of St. Francis that culminated at La Verna. He Sergiusz Baldyga OFM. A positive response related as well the significance of Br. Leo as and appreciation were expressed dearly by the Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 467

E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 467

participants to the Secretary General. Br. Lino As the General Chapter of Assisi of 2009 Gregorio Redoblado OFM facilitated the fifth affirmed, we want to be “Bearers of the and final day of the Congress. At the morning Gospel”. With this goal, the same Chapter break, the delegates shared their wonderful disposed that Continental Congresses of For- voice in serenading the Canossian Sisters for mation be celebrated like the one we are cel- their hospitality and warm accommodation for ebrating now in Asia. Let us give thanks to the whole week during the Congress. God so much for being able to celebrate this The week-long Formators’ Congress con- Congress and for each one of you who are cluded with the celebration of the Holy Eu- dedicated to formation in the delicate areas of charist at 10:30 in the morning. Br. Vidal Ro- the care of vocations, Postulancy, and Simple driguez OFM was the presider and preacher of Profession. the celebration in the occasion of the Feast of I wish to underscore with you some nucle- St. Jospeh of Cupertino. After lunch, the dele- us of strength in order to progress from good to gates were fetched to the Provincial House for better in the area of Formation in Asia: a despedida diner prepared by the Minister – Formation and RFF. RFF is the common Provincial Br. Baltazar Obico OFM and the guiding tool of our formation which Provincial House Community. must be translated and applied according to the reality of each Entity and Frater- 2. Message from Minister General nity of Formation. We are called to grow in the work and coordination of the Se- Dear Brothers, cretariats, even within each Conference. May the Lord give you Peace! – Ongoing Formation. Ongoing Formation is not something optional. Rather, it is I wish gladly to greet each one of you par- something that must be assimilated as a ticipants in this 1st Continental Congress of natural element of our fraternal life. Formation in Asia, Formators of both Confer- – Formation and Inculturation. Incultura- ences of Asia (Eastern Asia EAC; Southern tion is the characteristic way of our pre- Asia, Australia and Oceania SAAOC). sence of evangelical life in fraternity. I would like to encourage you to celebrate Therefore, formation must be incultura- and work in this Congress. To celebrate the gift ted, taking into account the cultural and of Franciscan vocation we have received and social parameters... around it in order to to work so that your meetings bear positive assimilate the positive values of each tra- fruits for ongoing and initial formation in our dition and translate it in our life. Fraternities walking in Asia. – Formation and Communion. Let us walk Consecrated life in general, particularly our toward fraternal forms where internatio- Order, is convinced more and more that the nality and cultural plurality becomes part present and future of our vocation and mission of daily life. Collaboration in formation both depend on the formative dynamism of each between different Entities and formation one of the brothers and fraternities. Ongoing through fraternities that are more and formation, which is the “humus” of initial for- more international and multicultural are mation, should permeate all our spiritual ten- both at once challenging and evangeli- sion. To be in ongoing formation is to live re- zing witnesses. sponding continually to the Almighty God, who – Formation and Evangelization. The rea- never grows tired of calling us to live the Holy son for being of the Order is evangeliza- Gospel of His Son, the Lord Jesus, our brother. tion. We need to stress more on evange- Both Blessed Francis and lization in our life and mission at all le- followed in the footprints of the Lord Jesus un- vels of formation. til the end of their lives. No circumstance, suc- – Formation and Spirituality. Our life can cess, and difficulty stopped them from this only be sustained through a strong expe- quest. Like so many brothers, they were rience of God. The people of Asia enjoy a formed through the Gospel in order to live and strong religious sensitivity which must be proclaim the Gospel. formed evangelically. Our fraternities Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 468

468 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

must be formed to be spaces of Christian 2. That “The Pastoral Care of Vocations”, as spirituality to support life as much as to prescribed in the RFF, be fully implement- be open to those who are spiritually sear- ed. In some instances this may mean a redi- ching. rection of friars from traditional ministries I pray to the Father of Mercies for the to formation work. growth and fruits of the Congress and recom- mend to the Immaculate Mary, Mother of Asia, Recommendations to help us to be formed into authentic Friars 1. That all formators in each entity be well Minors (lesser brothers), in order to be bearers versed in Franciscan Pedagogy and person- of the gift of the Gospel with our form of Fran- al accompaniment. ciscan life in communion with the Church in 2. That the feasibility of a formators course, the cities of the Asian Continent. As so many such as FISC in Europe, be considered for of our brothers and sisters do and have done, Asian Formators. may we, too, know how to give our lives for 3. That all entities ensure they have manuals the people of Asia, so as to fill the earth of the for all levels of formation that cover the ma- Gospel of Christ. jor prescriptions of the RFF and the Ratio I bless you with my fraternal blessing, Studiorum (RS). 4. That the RFF be made more descriptive and Rome, 10/09/2010 directive in its’ analysis of the various stages of formation. BR. JOSÉ RODRÍGUEZ CARBALLO OFM Minister General Section 2 – Sacramental Life and the Evangel- ical Counsels Prot. N. 101313 Resolutions 3. Resolutions-Recommendations 1. That the education of the formators in cur- rent faith and the human life cycle needs to We the 32 participants of the Asia-Oceania be coordinated at a conference and/or Re- Formators’Congress listened to the address by gional level – otherwise there is a risk that General Secretary for Formation and Studies, it may not be done effectively in the field. the analysis of data on Formation in the region by the Assistant General Secretary for Forma- Recommendations tion and Studies, inputs on Franciscan forma- 1. That the General Defintory remind Provin- tion in sacramental life and the evangelical cials of the need to ensure their formators counsels, and a sample of Formation for the are not overloaded with a multiplicity of friars called to priestly ministry. We also other jobs – regardless of how related they shared in groups our personal experiences as might appear. formators, the signs of hopes and difficulties 2. That the evangelical counsels of Chastity in formation and assessed the knowledge and and Obedience be given equal weight application of Ratio Formationis Franciscanae throughout the formation process and in on- in our entities. going formation as is the vow of Poverty. To further accompany our brothers in for- 3. That proper discernment be carefully done mation to be Bearers of the Gift of the Gospel throughout the formation process as well as in Asia and Oceania we resolve prior to entry into the Order. And recommend the following. 4. That the Curia assist the FCAO formators in further developing their (and thus the stu- Section1 – The Application of the Ratio For- dents) understanding of the and mationis Franciscanae (RFF) application of the vows of obedience and chastity. Resolutions 5. That the Formation Program adapt: (i) the 1. That the RFF continue to be used and re- stages of formation in sacramental life, (ii) viewed and promoted amongst the Order. stages and formation of prayer life and (iii) Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 469

E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 469

stages of faith development to the Stages of Frati; Diritto Canonico, 12; Teologia Formation. Dogmatica, 9. • Pontificia Università Gregoriana, totale Section 3 – Accompanying Candidates in Min- Frati 12: Teologia Biblica, 4; Teologia isterial Formation Fondamentale, 5; Storia Ecclesiastica, 2; Missiologia, 1. Resolutions • Università Pont. Salesiana, totale Frati 11: 1. That Provincials be aware to create a ‘Cul- Psicologia, 3; Lettere Classiche, 3; Pasto- ture of Formation’ in their provinces and rale Giovanile, 3; Teologia Biblica e Li- thus to assign competent friars that they turgica, 1; Scienze dell’Educazione, 1. have available to this important task. • Pontificia Università Lateranense, tota- 2. That the work efficiency of the formators le Frati 3: Teologia Pastorale, 2; Teologia be reviewed and appraised to ensure they Ecumenica, 1. are suitable for the task and are doing an ad- • Accademia Alfonsiana, totale 6: Teolo- equate . gia Morale, 6. 3. That consistent methodologies for accom- • Pontificio Istituto Liturgico, totale Frati panying friars in exposure and ministerial 7: Sacra Liturgia, 7. programs needs to be developed. This will • Istituto Pontificio Augustiniano, totale ensure that their experiences are processed Frati 7: Teologia Patristica, 7. and integrated in the light of the Gospel and • Pontificio Istituto Biblico, totale Frati 4: the Franciscan Tradition as well in view of Sacra Scrittura, 4. their ministerial suitability. • Pontificio Istituto Musica Sacra, totale Frati 1: Canto Gregoriano, 1. Recommendations Totale Frati Studenti, 109. 1. That where possible a friar should be as- • Studente Ospiti: Pontificia Università signed a mentor who is appointed to him for Antonianum, 1 studente; Pontificia Uni- the entire formation process. versità Gregoriana, 1 studente. 2. That a simple outline for the review of a formators work be developed by the Curia b. Distribuzione delle Borse di Studio del and implemented by the provincial prior to SGFS nella Fraternità “P. Allegra” corso each annual formation council meeting. 2010-11. 3. That the FCAO implement a comprehen- • Totale Frati Studenti, 109: Frati con bor- sive accompaniment course and that it be sa SGFS, 82; Frati non borsisti, 27. offered to formators. 4. That relevant psychological, spiritual and c. Distribuzione dei Nuovi Frati Studenti, per assessment tools be made available to for- l’anno accademico 2010-11, secondo Uni- mators to help assess the stages of person- versità. 31: Pontificia Università Antonia- al, sexual and emotional growth of the friar num, 25; Pontificia Università Gregoriana, in ministerial formation. 3; Pontificio Istituto Biblico, 1; Istituto Pa- tristico Augustianum, 1; Università Pontifi- 13. Fraternità Francescana Internazionale cia Salesiana, 1. “Ven Fr. Gabriele M. Allegra” in Roma d. Lettera del Ministro generale alla Fraterni- a. Configurazione della Fraternità nell’anno tà P. Allegra accademico 2010-11 secondo Università • 113 membri della Fraternità, 111 Frati RIPARTIRE DAL VANGELO Minori e 2 studenti ospiti. Roma 9 novembre 2010 • Équipe responsabile, 2 frati: Guardiano, Memoria liturgica del “Dottore sottile”, Rettore dei Frati Studenti e Vicario. il Beato Duns Scoto OFM • Pontificia Università Antonianum, totale Frati 58: Teologia Spirituale, 22 Frati; Vivere da una chiamata ci mette inevitabil- Master Formatori, 2 Frati; Filosofia, 13 mente in ascolto e quindi in cammino. Tutti Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 470

470 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

noi, Frati minori, siamo nati alla vita france- il Vangelo “come regola e vita” non può ri- scana da una chiamata del Signore Iddio, e dursi ad una mera dichiarazione di buone in- questo ci ha mossi a essere perennemente pel- tenzioni, ma porta con sé la sfida di essere e legrini e forestieri, perché abbiamo fame e se- di agire come persone evangeliche che, da una te di parole grandi che solo Dio può pronun- forte esperienza di fede, e seguendo la forma ziare. L’Onnipotente e buon Signore ha detto di vita che ci ha lasciato Francesco, colloca- tutto nella sua Parola, il Cristo Gesù. no il Cristo al centro della loro vita e missio- Se siamo veramente mendicanti di senso ne, il tutto della loro esistenza:“Ritengo che (cfr. Spc, nn. 5-6) allora dobbiamo muoverci tutto sia una perdita a motivo della sublimità per saziare questa fame e sete là dove unica- della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, mente può essere colmata, cioè nel Vangelo, per il quale ho lasciato perdere tutte queste co- buona novella di Dio per gli uomini. L’Ordi- se”. Una vita, quindi, secondo il Vangelo come ne, nell’ultimo Capitolo generale ad Assisi, ha la nostra non si può ridurre semplicemente al- voluto impegnarsi per essere portatori del Van- l’osservanza di alcuni testi, né ad un elenco di gelo (cfr. Documento del Capitolo, Portatori comportamenti, piuttosto conduce ad acco- del dono del Vangelo) e, nel Definitorio gene- gliere il messaggio di Gesù nella sua totalità, rale, abbiamo proposto delle linee guide per e a fare di Gesù la ragione di ciò che siamo e questo sessennio (2010-2015) dal titolo: “Ri- facciamo (RdV, Presentazione). partire del Vangelo. Il Vangelo deve essere onnipresente nella Adesso, nel salutare il bel dono della nuova nostra vita, anche quella che ha la missione edizione del Libro di Famiglia della Fraterni- dello studio. Una fraternità multiculturale esi- tà Francescana Internazionale “Ven. Fr. Ga- ge un esercizio constante della carità evange- briele M. Allegra ofm”, voglio invitare anche lica, per accoglierci quotidianamente come un voi a ripartire dal Vangelo; proprio perché for- dono. Tutto allora deve esser pervaso dalla Pa- mate una famiglia internazionale nella Casa di rola, dalla liturgia all’università, dalla ricrea- studio di tutto l’Ordine a Roma, accanto alla zione alla formazione permanente, dallo stu- nostra Pontificia Università Antonianum. dio alla condivisione, dell’accompagnamento Ognuno di noi ha sentito una chiamata vo- alla programmazione della vita... tutto deve es- cazionale e si è messo in cammino per consa- sere evangelizzato perché noi a sua volta, di- crarsi a Dio nel vivere il Vangelo: forma vitae ventiamo annunziatori del Vangelo. francescanae. Ora voi siete a Roma con una Fratelli del Collegio P. Allegra, v’invito a missione ben precisa, studiare per raggiungere osare: prendiamo insieme il Vangelo come quella sapienza che dona la santità di vita. punto di partenza, per diventare testimoni au- Ognuno di voi proviene da una famiglia e una tentici della Parola, in dialogo con il mondo terra, da una cultura e una storia, da un’educa- per mezzo dell’impegno dello studio, per rin- zione e una formazione concreta. Ringraziamo novare evangelicamente la nostra vita in sin- profondamente il Signore che ci arricchisce cera comunione con la Chiesa, nostra madre e con questo patrimonio umano, perché il Si- maestra. gnore mi donò dei fratelli. Per quest’anno accademico 2010-11, si pro- La vostra missione di studiare in fraternità pone a tutto l’Ordine, una tappa centrata nel ha bisogno di partire e ripartire sempre dal vivere il dono del Vangelo. A voi che siete Vangelo, perché solo dalla Parola si sostiene un’icona piena di speranza della Fraternità l’impegno faticoso della ricerca della verità. Universale, v’invito a camminare insieme per Allo stesso modo, essere una Casa così nume- costruire con spessore evangelico la Fraterni- rosa e plurale nelle provenienze, non può ri- tà che siete, aiutandovi a vicenda in questo pe- dursi a una “vita in comune”, ben altro, è chia- riodo del vostro itinerario vitale, alimentando mata a esser una “vita in comunione fraterna”, il cuore della vocazione nell’ascolto di Cristo, e per questo deve nascere ogni giorno dal Van- Vangelo del Padre nello Spirito, che si svela in gelo, parola di comunione fra Dio e l’uomo, il modo misterioso nel volto di ogni fratello. Verbo incarnato, Gesù, nostro fratello. Vivere e costruire la fraternità vuole guarda- D’altra parte, il Vangelo, nel senso pieno, è re in alto, con una forte capacità di trascenden- Gesù stesso. Ciò significa che aver professato za, lo dice il Signor Papa Benedetto XVI: La ca- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 471

E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 471

rità nella verità pone l’uomo davanti alla stu- una tappa del vostro itinerario vitale, nella Ca- pefacente esperienza del dono. La gratuità è sa di studio dell’Ordine nell’Urbe, accanto al- presente nella sua vita in molteplici forme, spes- la nostra Pontificia Università Antonianum. In so non riconosciute a causa di una visione solo questo periodo avete una missione peculiare: produttivistica e utilitaristica dell’esistenza. gustare il sapore della Parola, nello studio e la L’essere umano è fatto per il dono, che ne espri- crescita intellettuale. È una tappa impegnativa me ed attua la dimensione di trascendenza... Es- ma bella allo stesso tempo. Il volto della Fra- sendo dono di Dio assolutamente gratuito, ir- ternità del Collegio ogni corso si rinnova con rompe nella nostra vita come qualcosa di non nuovi Frati di appartenenze così diverse che dovuto, che trascende ogni legge di giustizia. Il sono chiamate a Roma per studiare. dono per sua natura oltrepassa il merito, la sua Lo studio nella tradizione francescana (cfr. regola è l’eccedenza. Esso ci precede nella no- Lo studio nella tradizione francescana, Inter- stra stessa anima quale segno della presenza di vento del Gran Cancelliere in occasione del- Dio in noi e della sua attesa nei nostri confron- l’Atto Accademico in onore del Beato Giovan- ti (Benedetto XVI, Caritas in veritate, 34). ni Duns Scoto, 8 novembre 2010) ha bisogno di La “Vergine fatta Chiesa”, Maria Immaco- due bagagli, l’intellettivo e l’affettivo, e chiede lata, protettrice dell’intero Ordine Francesca- l’esercizio di piegare le ginocchia del cuore. no ci prenda per mano per accogliere il Van- Perché noi studiamo per evangelizzare, non per gelo come autentica buona novella, nel dono avere solo scienza, ma tutt’altro, lo studio è fi- dei fratelli, della preghiera, dei sacramenti, nalizzato al vivere, per poter dopo predicare. dello studio, nel dono della formazione per- Avete in questo periodo l’opportunità, accom- manente. Solo se consideriamo un dono la no- pagnati dal Guardiano e dal Rettore, di conti- stra vocazione impariamo a restituire la vita nuare ad assaggiare il sapore della Parola (Il nella sequela Christi da Colui che ha donato la Sapore della Parola, Lettera del Ministro ge- sua vita per la vita del mondo, Gesù Cristo, il nerale, 2005) per crescere vocazionalmente co- Signore. me uomini cristiani, come religiosi francescani. Vi benedico fraternamente nel P. S. France- Lo studio, la ricerca e l’insegnamento, in- sco, tesi come cammino verso la Vita, la Verità e il FR. JOSÉ RODRÍGUEZ CARBALLO OFM Bene, come ascolto e dialogo con l’altro, tro- Ministro generale vano nell’Università e nei Centri di Studio e di Ricerca luoghi speciali di elaborazione e di e. Lettera del Segretario generale per la For- promozione. Questi Centri sono animati es- mazione e gli Studi alla Fraternità P. Allegra senzialmente dallo spirito dello studio, della ricerca metodica della Vita, della Verità e del VIVIAMO IL DONO DEL VANGELO Bene, presenti in tutti gli infiniti ambiti del rea- le, e della sua trasmissione attraverso l’inse- Roma 10 novembre 2010 gnamento. È per questo motivo che il Frate Festa della Dedicazione della Basilica Lateranense Minore cerca di incontrare Dio nella com- plessità dell’esperienza umana e scopre come Un nuovo corso è una nuova opportunità suoi alleati in questa ricerca tutte le discipline per incominciare, per riprendere la nostra vita che tentano di dare senso alla nostra vita e e metterla davanti ai nostri occhi illuminati da missione (Il Sapore della Parola, 3). Dio “la tua luce ci fa vedere la luce”. Si tratta Il vostro studiare si realizza in un ambito non solo di re iniziare gli studi, né tanto meno fraterno segnato positivamente della multicul- la vita insieme, ma di mettersi in cammino, turalità che rispecchia il volto universale del- nella sequela Christi, sintesi della nostra vo- l’Ordine. Il Signore ci nutre perché il nostro cazione francescana. Ordine cresca in fedeltà creativa e possa arri- La vocazione è in permanente formazione, vare a più popoli per annunziare, in comunio- cresce dinamicamente e deve assumere in ogni ne con la Chiesa, il Vangelo; del quale siamo tappa una forma nuova. Voi siete a Roma, nel- meri strumenti e portatori con la vita, come ha la Fraternità Francescana Internazionale “Ven. accennato l’ultimo Capitolo generale ad Assi- Fr. Gabriele M. Allegra OFM”, vi trovate in si (cfr. RdV). Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 472

472 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

Il Ministro e il Definitorio generale hanno me forma di vita, il dono della fede, della spe- proposto all’Ordine un progetto di animazio- ranza e della carità possa animare la nostra vo- ne per il sessennio (2010-15) concentrato nel cazione, quella che ha reso il P. S. Francesco, Sussidio per il sessennio 2010-2015 Ripartire “uomo tutto evangelico”. dal Vangelo, nel quale, per questo corso 2010- Fraternamente 11 si propone vivere il dono del Vangelo. Dun- que tutti noi siamo invitati a inserirci nel dina- FR. VIDAL RODRÍGUEZ LÓPEZ OFM mismo spirituale della Fraternità Universale, Segretario generale con generosità e creatività. L’accoglienza e per la Formazione e gli Studi l’osservanza del Vangelo hanno reso France- sco e i suoi compagni «capaci di scelte che rendono concrete le loro intuizioni», special- 3. Notitiæ particulares mente riguardo all’uso del denaro, all’«andare a cavallo», alla rinuncia dei privilegi, alla fi- 1. Segreteria generale per la Formazionee gli ducia nella Provvidenza, alla cura di una «Fra- Studi ternità profetica», alla capacità di «leggere i segni dei tempi e incarnare il Vangelo in ma- – Prot. 100904(084/10). Il Ministro generale, niera concreta e comprensibile alla cultura del con decreto del 18.05.2010, su richiesta del proprio tempo». Ancora, a partire dal dono del Ministro provinciale, ha dispensato dal nu- Vangelo, a partire dalla logica del dono, Fran- mero minimo di novizi (Art. 97.1, SSGG) cesco ha sviluppato una notevole «fantasia la Provincia di S. Michele Arcangelo in evangelica» che lo ha portato a divenire l’an- Ucraina per aprire il Noviziato nell’anno nunciatore del Vangelo di pace (cfr. RdV). 2010-11. La fraternità ci spinge quotidianamente al discepolato e a dare testimonianza cordiale che – Prot. 101284(189/10). Il Ministro generale, siamo abitati dalla presenza del Cristo, sapien- con decreto del 09.09.2010, su richiesta del za di Dio. Allo stesso modo, la fraternità è lo Ministro provinciale, ha dispensato dal nu- spazio per un dialogo arricchente all’ascolto mero minimo di novizi (Art. 97.1, SSGG) del fratello, perché siamo permanentemente in la Provincia di S. Elisabetta in Germania lettura orante del Vangelo, in santità e dottrina. per aprire il Noviziato nell’anno 2010-11. Rendere concrete l’intuizione carismatica a partire della logica del dono, in fantasia evan- – Prot. 101285(190/10). Il Ministro generale, gelica è quello che esprime la nuova edizione con decreto del 09.09.2010, su richiesta del del Libro di Famiglia della Fraternità P. Alle- Ministro provinciale, ha dispensato dal nu- gra. Che è molto più di un libro, è l’impagina- mero minimo di novizi (Art. 97.1, SSGG) la zione della vita che abbiamo e vogliamo ave- Provincia di S. Leopoldo in Austria per apri- re. La conoscenza di ognuno dei fratelli, la cro- re il Noviziato nell’anno 2010-11. naca del corso concluso, la programmazione di vita fraterna e la formazione permanente... – Prot. 101496(237/10). Il Ministro generale, esprime una volontà di fuggire dell’inerzia o con decreto del 15.12.2010, su richiesta del della necessità per accostarsi usando la meto- Ministro provinciale, ha dispensato dal nu- dologia di Emmaus (cf. Spc 39-47) a quel “vi- mero minimi di novizi (Art. 97.1, SSGG) la vere secondo la forma del Santo Vangelo del Provincia di S. Francesco in Brasile per Signore Gesù Cristo”, che il nostro P. S. Fran- aprire il Noviziato nell’anno 2010-11. cesco ha ricevuto come carisma della nostra Fraternità configurata da uomini credenti “da – Prot. 101259(195/10). Il Ministro generale ogni lingua, tribù, popolo e nazione”. ha ratificato, a seguito della richiesta del Maria Vergine, sine labe concepta, ci apre Ministro provinciale dell’Assunzione della la via della sequela del Figlio di Dio, interce- BVM in Bosnia/Erzegovina, la nomina ex- dendo con il suo materno aiuto a favore di tut- tracapitolare del maestro di Noviziato, Fr. to l’Ordine, perché prendendo nel cuore di Franjo Urgoć. nuovo il Vangelo, che abbiamo professato co- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 473

E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 473

– Prot. 101313(204/10). Il Ministro generale Congresso Continentale dei Formatori del- ha inviato una lettera di saluto ai parteci- l’America Latina, che si terrà dall’11 al 18 panti del Congresso Continentale dei For- settembre 2011 a Bogotà, Colombia. matori OFM in Asia, celebrato dal 12 al 18 settembre a Manila (Filippine). 2. Pontificia Università Antonianum

– Prot. 101306(205/10). Il Ministro generale – Prot. 100657(017/10). Il Prefetto della Con- ha nominato, con decreto del 09.09.2010, gregazione per l’Educazione Cattolica, Prot. Fr. Antonio Maria Clemenza, Economo del- 1174/89, ha inviato al Ministro generale e la Fraternità del Collegio Internazionale S. Gran Cancelliere della P.U.A. l’approvazio- Antonio in Roma per un triennio. ne degli Statuti Particolari dell’Istituto Ecu- menico “S. Bernardino” di Venezia, incor- – Prot. 101333(208/10). Il Ministro generale porato alla Facoltà di Teologia della Ponti- ha ratificato, con decreto del 09.11.2010, su ficia Università Antonianum (06.08.2010). presentazione del Preside del Collegio dei Ministri provinciali del Nord d’Italia, le ele- – Prot. 101079 (151/10). Il Prefetto della zioni riguardanti le loro Case di Formazione. Congregazione per l’Educazione Cattolica, Prot. 1006/2004, ha inviato al Ministro ge- – Prot. 101386(216/10). Il Ministro generale, nerale e Gran Cancelliere della P.U.A. il con decreto del 09.09.2010, ha nominato rinnovo dell’affiliazione dello Studio Fran- Fr. Rafael García Vice-economo della Fra- cescano Interprovinciale Campano-Lucano ternità del Collegio Internazionale S. Anto- di Livori alla Facoltà di Teologia della Pon- nio in Roma per un triennio. tificia Università Antonianum (05.08.2010).

– Prot. 101383(218/10). Il Ministro generale ha – Prot. 101136 (173/10). Il Prefetto della ratificato, con decreto del 14.10.2010, la Ra- Congregazione per l’Educazione Cattolica, tio Formationis della Provincia di Cristo Re Prot. 442/89, ha inviato al Ministro genera- in Canada, su richiesta del proprio Ministro. le e Gran Cancelliere della P.U.A. l’appro- vazione degli Statuti Particolari della Fa- – Prot. 101418 (221/10). Il Ministro generale coltà di Scienze Bibliche e Archeologia in ha inviato una lettera (18.10.2010) all’As- Gerusalemme della Pontificia Università semblea dei Ministri e Guardiani della Con- Antonianum (06.08.2010). ferenza Nord Slava, avvenuta nel Santuario di Kalwaria Zebrzydowska in Polonia. – Prot. 101486 (235/10) Il Ministro generale, su richiesta del Decano della Facoltà di – Prot. 101441(226/10). Il Segretario genera- Scienze Bibliche e Archeologia dello Stu- le per la Formazione e gli Studi ha presen- dium Biblicum Francescanum di Gerusa- tato al Ministro generale una sintesi delle lemme ha concesso l’obbedienza, in data spese per le borse di studio del Segretaria- 18.11.2010, a Fr. Giovani Loche, per risie- to nell’anno accademico 2009-10. dere nel Convento di S. Salvatore come Professore aggiunto dello Studium Biblicum – Prot. 101543(240/10). Il Ministro generale Francescanum. ha convocato, con lettera del 09.10.2010, il Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 474 Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 475

E SECRETARIATU PRO EVANGELIZATIONE ET MISSIONE

1. Consejo Internacional para las Misiones ral 2009, el primero sobre la parte inspiracio- y la Evangelización nal y el segundo sobre Mandatos del mismo; Fr. Massimo presentó los desafíos actuales pa- Petrópolis, Brasil, del 22 al 30 de octubre de 2010 ra la misión evangelizadora de la Orden; Fr. Stefano Ottenbreit nos compartió el Plan de En Petrópolis, Brasil, del 22 al 30 de octu- Evangelización de la Provincia. bre de 2010 ha tenido lugar la Asamblea del La parte central del trabajo de la Asamblea Consejo internacional para las Misiones y la del Consejo se enfocó en los Mandatos del Ca- Evangelización (CIME). Participaron: Fr. Mar- pítulo general. De ahí surgieron algunas pro- cel Tshikez, del Comité ejecutivo y Delegado puestas, unas para asumir los Delegados en el de Conferencia Africa, Fr. Johnson Manipa- trabajo de las Conferencias, otras para el Se- dath, del Comité ejecutivo y Delegado de la cretariado mismo y algunas para poner a con- Conferencia SAAOC, Fr. Cielito R. Almazan, sideración del Definitorio general. del Comité ejecutivo y Delegado de la EAC, Con la finalidad de conocer de cerca el Fr. José Alirio Urbina R. del Comité ejecutivo “Master de Evangelización” en el Instituto Te- y Delegado de la Conferencia Bolivariana, Fr. ológico Franciscano de Petrópolis y promo- Jean de Souza, OFM Delegado de la Confe- verlo en las diferentes Entidades, hicimos una rencia Brasileña CFMB, Fr. Eugenio Ortiz De- visita al mismo y se tuvo un diálogo con el Di- legado de la Conferencia del Cono Sur, Fr. Jo- rector del ITF Fr. Sandro da Costa y la Coor- sep Mª Massana i Mola, Delegado de la CON- dinación del Master, Fr. Sinivaldo Tavares y la FRES, Fr. Massimiliano Taroni, del Comité Hna. Delir Brunelli, CF. ejecutivo y Delegado de la COMPI, Fr. Gerar- Para tener un acercamiento a la realidad del do O. Crespo, Delegado de la Conferencia lugar y la presencia de nuestros hermanos, en Santa María de Guadalupe Petrópolis pudimos conocer la Casa de una fra- Fr. Pero Vrebac, Delegado de la Conferencia ternidad de estudiantes en inserción, en un ba- Eslava Sur, Fr. Krystian Pieczka, Delegado de la rrio; también una obra de promoción social, Conferencia Eslava Norte, Fr. Ulrich Zankane- “Gente viva” a favor de niños y jóvenes, aus- lla, Delegado de la COTAF, Fr. Russel Becker, piciada por el ITF. Igualmente, tuvimos la del Comité ejecutivo, representó a la Conferen- oportunidad de visitar La Rocinha, la “favela” cia Anglófona, Fr. Stefano Ottenbreit, del Co- más grande de Río de Janeiro y donde los her- mité ejecutivo, Fr. Nestor Inacio Schwerz, De- manos atienden una parroquia y hacen una pre- finidor general y enlace del Definitorio con el sencia muy particular en ese lugar. Acompa- SGME, Fr. Massimo Tedoldi, del SGME, Fr. ñados por gente de la parroquia pudimos ca- Arturo Ríos Lara, del SGME, Fr. Carlos S. San- minar por los callejones del lugar. tos, del SGME. No pudo participar Fr. Oscar El trabajo desarrollado y las propuestas que Mario Marzo, Delegado de la Custodia de Tie- surgieron tienen como finalidad dar cumpli- rra Santa, por razón de estudios. miento a los Mandatos del Capítulo y procu- La Asamblea se desarrolló según el progra- rar el funcionamiento de esta estructura de ani- ma establecido; después del encuentro y pre- mación de la Orden en todos sus niveles: En- sentación de los participantes se fue abordan- tidades, Conferencias y la Orden. do el tema de la animación de la Evangeliza- Como espina dorsal de la animación se ela- ción en la Orden. Fr. Nestor hizo una memoria bora un itinerario de trabajo a partir de las En- del trabajo en el sexenio anterior señalando las tidades para tener un encuentro de Conferencia tareas más relevantes; Fr. Arturo y Fr. Carlos (2011), luego uno de región o Continente presentaron el documento del Capítulo gene- (2012) y un Congreso general (2014). Las áre- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 476

476 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

as de animación son las que nos indica el Do- de desarrollará una incansable labor apostóli- cumento capitular sobresaliendo las nuevas ca. Primero en la Plata, luego el Tucamán, Jau- formas/presencias de evangelización, la predi- ja, Lima, Cuzco, la ruta de las Charcas, La Paz, cación y las misiones populares, los santuarios Potosí, Salta, de nuevo Tucamán, Santiago de e iglesias conventuales, la parroquia, la pasto- Estero, Catamarca, Córdoba, de nuevo Lima, ral educativa y, desde luego, los Proyectos mi- donde es guardián de los Descalzos, Trujillo, y, sioneros. finalmente, Lima, donde en la enfermería de FR. ARTURO RÍOS LARA este convento de san Francisco de Jesús el Grande, morirá el 14 de julio de 1610, en olor de santidad y rodeado del afecto de la gente al 2. Homilía en Clausura del IV Centenario que desde joven se había entregado sin reser- de la muerte de San Francisco Solano va alguna. Con razón podemos definirlo como hombre de Dios y apóstol del América, donde, Lima, Perú, 05.12.2010 a través del canto y de la música, y, sobretodo con su vida y sobria, llevó el Evangelio a que- Queridos hermanos franciscanos del Perú, chuas, calchaquíes, y guarayos, a colonos y na- queridos hermanos y hermanas: tivos, a ricos y a pobres. “¡El Señor os dé la paz!” San Francisco Solano vive en un momento de cambio y de profunda transformación de la A punto de terminar el año del Señor 2010, sociedad. No falta santidad en la Iglesia y en la hacemos hoy memoria del Apóstol de Améri- vida religiosa del momento. No podemos ol- ca, Fr. Francisco Solano, “el Santo”, como es vidar que es contemporáneo de los cinco san- conocido en Andalucía, la tierra que le vio na- tos más importantes de América: Santo Tori- cer en 1549. Durante todo el año hemos recor- bio de Mogrovejo, Santa Rosa de Lima, San dado a esta figura insigne del franciscanismo Martín de Porres, y San Juan Macías. Pero de todos los tiempos, por su santidad y por su también se da una cierta decadencia espiritual celo apostólico; celo que le trajo a estas tierras en la Iglesia y en la vida religiosa que hace para restituir, con su vida y su palabra, como crezca la conciencia de la necesidad de una quería san Francisco, el don del Evangelio que profunda “reforma” al interno de la vida cris- él había recibido y profesado como regla y vi- tiana y de la misma vida religiosa. El santo da a los 20 años, cuando hace su primera pro- montillano crece en ese ambiente y contribuye fesión como Hermano Menor, en Montilla, su grandemente a la reforma interna de la Orden pueblo natal. Bien formado intelectualmente y franciscana con su vida de santidad, y a la re- espiritualmente en el santuario de la Virgen de forma de la vida cristiana con su predicación. Loreto (Sevilla) en la escuela del humanista, Todo un ejemplo a seguir en estos momen- Fr. Luis de Carvajal (teólogo del Concilio de tos en los que también nosotros estamos vi- Trento), y del músico y hombre de ciencias, Fr. viendo un cambio de época y en los que la Igle- Juan Bermudo, muy pronto se destacará por su sia misma está empeñada en una profunda re- vida ejemplar, su afición a la música y sus do- vitalización de la vida cristiana, a través de la tes para la predicación. Ello hace que sea nom- nueva evangelización, y la vida franciscana en brado maestro de novicios en el convento fran- una no menos profunda “refundación” de la ciscano de Arrizafa (Córdoba) y en San Fran- forma de vida que hace ahora 800 años nos ha cisco del Monte (Granada), y varias veces ha- dejado el Padre san Francisco. ya sido llamado a desempeñar el servicio de El Capítulo general 2009, en perfecta sin- guardián en diversas casas franciscanas de Es- tonía con este movimiento dentro de la Iglesia paña, servicios que alterna con la predicación y de la vida franciscana, ha hecho una fuerte y la visita a los enfermos: los dos grandes amo- llamada a todos los Hermanos Menores a res- res del Solano, después de Cristo. tituir, con la vida y la palabra, el don del Evan- No pudiendo haber realizado su sueño de gelio a los hombres y mujeres de nuestro tiem- pasar al norte de África, donde deseaba testi- po. El Evangelio es presentado como la base moniar con el martirio su amor por Cristo, el sobre la que se edifica nuestra fraternidad, y 13 de marzo de 1589 parte para América don- como don llamado a ser restituido. Los Her- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 477

E SECRETARIATU PRO EVANGELIZATIONE ET MISSIONE 477

manos menores que hemos abrazado por la una exquisita atención a la vida fraterna en co- profesión una vida evangélica, somos llama- munidad. Y la misión, sostenida siempre por dos a comunicar, como hacía la primera fra- una fuerte experiencia de Dios, vivida desde la ternidad franciscana, aquello que vivimos. Vi- fraternidad; una misión que sea siempre inter vir el Evangelio para luego hacer partícipes a gentes, y abierta, para los que se sientan mo- los demás de ese don. He ahí nuestra vocación, vidos por el Espíritu, a la misión ad gentes, ex- he ahí nuestra misión. Vivir el Evangelio, pa- presión plena de la misión inter gentes; una ra luego restituirlo a los demás, he ahí el mo- misión abierta, también, a la colaboración con do como los franciscanos de todos los tiempos los laicos y los demás religiosos, particular- estamos llamados a “reedificar” la Iglesia de mente con la familia franciscana. Cristo que “amenaza ruina”. Lo que se nos pi- En este contexto de misión, otro dato lla- de en este momento es hacer de nuestra vida, mativo de la vida de san Francisco Solano, y como lo hizo san Francisco de Asís y como lo que resulta de gran actualidad en nuestros dí- hizo san Francisco Solano, un “evangelio vi- as, es la fantasía y la creatividad de su activi- viente”; hacer que nuestra vida, en todas sus dad evangelizadora. Dotado de grandes dotes manifestaciones, sea una epifanía de aquel que para la música y el canto, el Solano no duda en un día hemos decidido seguir “más de cerca”, poner esas dotes al servicio de la misión. Con lo cual es incompatible con la mediocridad, la la música y el canto atraía a numerosos indí- rutina y la resignación. La vida franciscana, genas, y con la palabra de su predicación, lle- como la vida consagrada en general, necesita na de ardor y de pasión por el Señor, convertía de fuego nuevo, de linfa joven, de pasión por sus corazones y el corazón de muchos colonos. Cristo y por la humanidad, particularmente por San Francisco Solano, un fraile del pueblo, en- la humanidad “herida”. cuentra en esa cercanía la respuesta adecuada Ello será posible sólo si asumimos el Evan- a las necesidades existenciales de los hombres gelio como el elemento referencial de nuestra y mujeres de su tiempo, de ahí la fecundidad vida y misión; si lo asumimos realmente, y no evangélica de su predicación. Al mismo tiem- sólo teóricamente, como “regla y vida” de po es un hombre seducido por Cristo, Palabra nuestro ser y de nuestro hacer, si lo asumimos de Dios inculturada por excelencia. Esa se- como criterio fundamental de discernimiento. ducción le lleva a encarnar el mensaje evangé- Es el momento, mis queridos hermanos del Pe- lico en el contexto en que le tocó vivir, deján- rú, de partir del Evangelio, de apostar por la donos un ejemplo de verdadera y profunda en- calidad evangélica de nuestra vida y misión, culturación. Seducción por el Señor y cercanía que va más allá de la lucha por la superviven- al pueblo, eso es lo que explica la gran creati- cia. Es el momento de volver a lo esencial que vidad y fantasía evangélicas del Solano. Pasión para nosotros Hermanos Menores consiste en: y cercanía al pueblo harán que también nos- la dimensión contemplativa, la vida fraterna en otros sepamos encontrar los medios necesarios comunidad y la Misión. La dimensión contem- para llevar el don del Evangelio a los hombres plativa, para que sea auténtica ha de basarse y mujeres de hoy, sin repetirnos, con un len- en un encuentro personal con Jesús, y en una guaje comprensible para nuestras gentes, experiencia de fe que envuelva a toda la per- acompañado de gestos concretos que den au- sona y que lleva a la obediencia de la fe. A tenticidad a nuestras palabras. ejemplo del Solano, estamos llamados a culti- Siempre en el contexto de misión, Francis- var nuestra fe. Si ella nuestra vida y misión se- co Solano es un verdadero “cruzador de fron- rán mortecinas, y poco a poco perderán mor- teras”, un hombre en camino, ligero de equipa- diente parar quien nos ve y sentido para nos- je, como Jesús, que recorría pueblos y ciuda- otros mismos. La vida fraterna en comunidad, des predicando la Buena noticia. Fiel discípulo deberá encontrar su frescura en la búsqueda de san Francisco de Asís, quien enviaba a sus constante de los medios oportunos para recre- hermanos de dos en dos a predicar el Evange- ar la comunión, la intercomunicación, y la ca- lio por el mundo entero, el Solano deja su tie- lidez y verdad en las relaciones interpersonales rra y parte para América, dejándose sorprender de los hermanos entre sí. Si queremos que por el Señor que nunca se repite. Contemplan- nuestra misión sea fecunda hemos de cultivar do la figura de san Francisco Solano, ¿cómo no Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 478

478 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

pensar en , Moisés, los profetas, Pa- mente libres, hombres evangélicos, como lo blo y de los grandes apóstoles itinerantes de to- fueron Francisco de Asís, y san Solano. ¿No se- dos los tiempos? Una itinerancia que hunde sus rá que nuestro inmovilismo evangelizador y raíces más profundas en la fe y que ha de ser misionero están apuntando a una falta de pa- leída en clave de pascua, pues comporta siem- sión por el Señor y por la humanidad? pre muerte y resurrección. Una itinerancia que Juan Bautista nos invita a la conversión y a es disponibilidad para hacer la voluntad de dar frutos de conversión. Ya no podemos que- Dios y el bien a todos, particularmente a los darnos en la ilusión de ser hijos de Francisco y más pobres y necesitados. Hoy, también a nos- hermanos del Solano. Agraciados con el don otros se nos pide ser más itinerantes, más dis- del Evangelio, hoy se nos pide que salgamos ponibles, ponernos en camino para ir al en- por los caminos del mundo a preparar los ca- cuentro de los hombres y mujeres nuestros her- minos del Señor, a allanar sus senderos. Sólo manos. Se nos pide ser menos autoreferencia- así podremos participar de la alegría de la lle- les, llevar una vida discipular, apasionada por gada del Mesías. Que san Solano, el santo de Jesús, camino al Padre. Se nos pide pensar me- Montilla que por vocación y misión es ameri- nos en nosotros mismos y pensar más en las cano y peruana, nos alcance del Señor el ser multitudes hambrientas del pan del Evangelio. hombres apasionados del Señor y de la huma- ¿Seremos capaces de ponernos en camino, de nidad, para poder participar, como él, de la ale- dejar a un lado tantas comodidades que nos es- gría que trae el Señor y hacer gloriosa nuestra clavizan, tantos localismos que nos aprisionan morada. y empobrecen, y de ir por los caminos del mun- do para restituir el don del Evangelio? Sólo en FR. JOSÉ RODRÍGUEZ CARBALLO, OFM esa actitud podremos ser hombres auténtica- Ministro general Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 479

E POSTULATIONE GENERALI

1. Canonizzazione della Beata Camilla Bat- meteorologiche. Tra essi circa duemila fedeli tista da Varano provenienti dalla Diocesi di Camerino, da altre città delle Marche e da varie parti d’Italia, com- Città del Vaticano, Piazza S. Pietro, 17.10.2010 ponevano il pellegrinaggio in onore della nuo- va Santa della famiglia francescana. Ri- 1. Cronaca conoscibili per i caratteristici cappellini blu con la scritta in bianco “cammina, corri vola nella – Roma, Piazza S. Pietro via di Dio” (blu e bianco sono i colori dello “Si rinnova oggi in piazza San Pietro la fe- stemma dei Varano) i devoti di Santa Battista sta della santità”. Con queste parole il Santo Camilla si sono stretti con sincero affetto alla Padre Benedetto XVI ha definito, all’inizio delegazione di circa 50 figlie di Santa Chiara, della sua omelia, il rito solenne e suggestivo eccezionalmente presenti da vari monasteri da lui presieduto domenica 17 ottobre 2010 per claustrali, per la particolare circostanza dell’el- la Canonizzazione di sei nuovi santi, tra cui evazione agli altari di una loro consorella. Santa Battista Camilla Varano, monaca claris- Opportunamente, per disporre l’assemblea sa del convento di Camerino. Grande la gioia alla preghiera prima della celebrazione, il co- della famiglia francescana nello stringersi at- ro “Mater Ecclesiae”, diretto da Fr. Matteo torno al Vicario di Cristo, nel giorno in cui una Ferraldesci, OFM, ha intonato il nuovo inno in eroica figlia di S. Francesco e di S. Chiara onore della santa, le cui ispirate parole e la d’Assisi, espressione antica e nuova della loro classica melodia sono state composte dal Rev. più genuina eredità spirituale, è offerta al- Fr. Giulio Mancini, OFM, frate minore della l’imitazione e alla devozione della Chiesa. Provincia Serafica. La Dott.sa Maria Grazia Sulla facciata della Basilica vaticana, su di- Capulli e la Dott.ssa Maria Sole Cingolati han- stinte logge, figuravano le immagini dei nuovi no poi letto alcuni brani autobiografici della Santi: il sacerdote polacco B. Stanislaw Sol- Varano. tys, il religioso canadese B. André Bessette, la Dopo i riti iniziali della celebrazione Euca- B. Candida Maria de Jesus Cipitria Y Carriola, ristica, Sua Eminenza il Card. Angelo Amato, Fondatrice della Congregazione delle Figlie di Prefetto della Congregazione delle Cause dei Gesù, la B. Maria della Croce MacKillop, Fon- Santi, ha dato inizio al rito di Canonizzazione, datrice della Congregazione delle Suore di San chiedendo ufficialmente al Santo Padre di in- Giuseppe del Sacro Cuore, prima Santa del- scrivere nell’albo dei Santi i sei Beati. Di cia- l’Australia, e la B. Giulia Salzano, Fondatrice scuno ha letto un breve profilo biografico e trat- della Congregazione delle Suore Catechiste teggiato il messaggio spirituale. Con la solenne del Sacro Cuore. Ultima, sulla loggia destra, formula “Ad honorem Sanctae et Individuae Santa Battista Varano nella nuova iconografia Trinitatis....” Benedetto XVI ha accolto la ri- del pittore Jezy Kumala di Cracovia, che la ri- chiesta, proclamando solennemente la santità trae in contemplazione del Crocifisso, intenta eroica dei Beati e proponendoli come modelli e a scrivere le sue opere spirituali. Sei modelli intercessori alla Chiesa universale. È seguita affascinanti del Vangelo che s’incarnano nella l’ostensione solenne e la venerazione delle re- vita quotidiana, pur nella diversità delle voca- liquie. Il bel reliquiario di Santa Battista era zioni e delle esperienze di vita. portato processionalmente da Fr. Luca Ga- Una folla cosmopolita di oltre 50.000 pelle- brielli, accompagnato da Madre Rosella Man- grini provenienti da tutto il mondo ha affollato, cinelli, abbadessa della comunità di S. Severi- fin dalle prime ore del mattino, la suggestiva no M. e sr. Chiara Victoria Rak, novizia della piazza S. Pietro, provvidenzialmente sfolgo- comunità di Camerino. Quindi il Prefetto della rante di sole, nonostante le incerte previsioni Congregazione e i Postulatori, fra cui Fr. Gio- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 480

480 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

vanni Giuseppe Califano, OFM, Postulatore dei Coronari, conosciuta come la “chiesa dei generale dell’Ordine, sono stati ammessi a rin- marchigiani”. Pellegrini e camerti residenti in graziare il Santo Padre. Il canto del “Gloria” da Roma hanno voluto onorare la loro concittadi- parte della Cappella Sistina e dell’assemblea ha na partecipando numerosi alla preghiera pre- sancito la solennità del momento liturgico. sieduta da Sua Eminenza Rev.ma Cardinal An- Hanno concelebrato con il Santo Padre, da gelo Comastri. Il Ministro generale OFM, pri- parte della Postulazione della nuova Santa, ma della preghiera, ha espresso il suo messag- l’Arcivescovo di Camerino-S. Severino S.E. gio di saluto alle autorità religiose e civili e ai Mons. Francesco Giovanni Brugnaro, l’Ar- fedeli presenti, ricordando tra l’altro che S. civescovo Metropolita di Fermo S.E. Mons. Francesco, nella sua ammonizione raccoman- Luigi Conti, il Ponente della Causa S.E. Mons. da che “non possiamo accontentarci di cantare Franco Croci, il Ministro generale dell’Ordine le glorie degli altri se non le imitiamo”. Quin- dei Frati Minori Fr. José Rodríguez Carballo, il di S.E. il Cardinal Comastri, Diacono di S. Sal- Definitore generale per l’Italia Fr. Vincenzo vatore in Lauro, particolarmente legato alla ter- Brocanelli, il Delegato generale Pro Monial- ra marchigiana per essere vescovo emerito del- ibus Fr. Rafael Blanco, il Vice postulatore Fr. la Prelatura di Loreto, ha solennemente inizia- Silvano Bracci, il Vicario Provinciale delle to la preghiera. Nella sua devota omelia il Por- Marche Fr. Alessandro Angelisanti. porato non ha mancato di sottolineare che il Il diacono Fr. Enrico Maria Mimmotti, ed centro della spiritualità di Suor Battista fu sem- alcuni chierici studenti della Provincia OFM pre la croce di Gesù Cristo. Nella incessante delle Marche, con altri ministranti, hanno pre- contemplazione dei dolori interiori del cuore di stato il servizio liturgico sotto l’attenta dire- Cristo Santa Camilla trovò la sorgente spiritua- zione dei cerimonieri pontifici. le cui incessantemente attingere per il suo cam- Prendendo spunto dalle letture della messa mino di donazione. Grande il raccoglimento e della XXIX Domenica del tempo Ordinario, la commozione dei fedeli al momento dell’ac- imperniate sul tema particolarmente opportuno censione della lampada davanti alla reliquia della preghiera perseverante, il Santo Padre ha della futura santa. Il Ministro generale, al ter- intessuto l’omelia nelle varie lingue di appar- mine del rito, ha voluto poi compiere un signi- tenenza dei Santi, tratteggiando in breve il ficativo gesto di comunione fraterna onorando messaggio spirituale che essi con la vita e la il Card. Comastri con l’affiliazione all’Ordine virtù consegnano alla Chiesa. dei Frati Minori. “S. Em.za – ha sottolineato il All’offertorio, Madre Chiara Laura Serboli, Generale – ha un cuore francescano e i frati abbadessa del Monastero di Camerino e Sr. hanno molto affetto verso di lui. Egli è sempre Laura Cristiana Girometti, insieme ai rappre- stato e continua ad essere particolarmente vici- sentanti delle altre Postulazioni, hanno com- no alla nostra grande famiglia. Questo non so- posto la processione per la presentazione dei lo perché è membro del Terz’Ordine, ma anche doni liturgici. In un breve ed intenso colloquio perché come Vescovo ha ordinato circa 40 sa- con il Santo Padre hanno potuto esprimergli il cerdoti di cui metà frati minori”. Al termine il loro filiale affetto e consegnare l’offerta della Pio Sodalizio dei Piceni ha offerto per tutti i loro preghiera per la Chiesa. La presenza delle presenti un vino d’onore nel chiostro del mo- Sorelle Povere di S. Chiara, insolita sul sagra- numentale complesso di S. Salvatore in Lauro, to della basilica vaticana nel corso di una cel- per chiudere fraternamente la serata e darsi ebrazione papale, ha aggiunto una nota di l’appuntamento all’indomani. francescana semplicità alla solennità del rito e un sentimento di spontanea ammirazione da – Camerino parte dell’assemblea. Nell’ottava della Canonizzazione, domeni- ca 24 ottobre, i festeggiamenti hanno avuto il – Roma, chiesa San Salvatore in Lauro loro felice coronamento nella Cattedrale di Ca- Nella cornice dei solenni festeggiamenti del- merino, con la solenne Messa di ringrazia- la Canonizzazione è opportuno ricordare la ce- mento presieduta da Sua Em.za il Card. Ange- lebrazione vigiliare dei Vespri, sabato 16 otto- lo Amato, Prefetto della Congregazione delle bre, nella Chiesa di S. Salvatore in Lauro in via Cause dei Santi. L’intera Diocesi e la città di Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 481

E POSTULATIONE GENERALI 481

Camerino, insieme al suo Pastore, S.E. Mons 2. La stessa cosa dobbiamo dire per Camil- Francesco Giovanni Brugnaro, hanno reso gra- la Battista da Varano: durante la sua vita la zie a Dio per il dono della loro concittadina condizione ecclesiale era scoraggiante (erano i proclamata Santa, la cui testimonianza di vita tempi di Alessandro VI!), la condizione socia- è divenuta, con la solenne Canonizzazione, pa- le era terribile (continue guerre tra le città e le trimonio spirituale di tutta la Chiesa, oltre che famiglie dominanti), la situazione della sua fa- della comunità cristiana camerte, di cui resta miglia era drammatica (ucciso il padre e tre celeste patrona e insigne benefattrice. suoi fratelli e lei, per lungo tempo, costretta a fuggire come un’appestata!). FR. GIOVANGIUSEPPE CALIFANO, OFM Ed è diventata santa! Postulatore generale E noi perché non lo diventiamo? Non dipende dalla situazione attorno a noi, 2. Omelia nei Vespri solenni della Vigilia ma dentro di noi. 3. Il cammino della santità di Camilla Batti- Roma, Chiesa di S. Salvatore in Lauro, 16.10.2010 sta da Varano parte da una predica sul Crocifis- so ascoltata quando aveva dieci anni. Il predica- 1. Quando ero parroco di Porto S. Stefano tore propose di «versare almeno una lacrimuccia visitavo spesso le Trappiste di Vitorchiano. ogni venerdì pensando alla Passione di Gesù». Una volta portai con me anche un gruppo di Camilla prese sul serio queste parole e la giovani e ottenni di poter avere un dialogo tra sua vita, da allora, ha un costante riferimento a i giovani e una Monaca Trappista: fu un mo- Gesù Crocifisso. D’altra parte, ogni santo ha mento intenso e commovente. Tra le tante do- come punto di partenza la Croce di Gesù. mande rivolte dai giovani alla Monaca Trappi- Pietro, dopo il rinnegamento, apri gli occhi sta, una era questa: «Voi vivete in una condi- sul mistero d’Amore della Passione e pianse e zione particolarmente favorevole. Per voi non rinacque spiritualmente... fino ad arrivare a ver- è troppo facile diventare sante?». sare il sangue per Colui che aveva rinnegato. La Monaca sorrise e poi rispose: «Non si di- Paolo, mentre andava a perseguitare i cri- venta santi perché le condizioni di vita sono fa- stiani bestemmiando il nome di Gesù (lo rac- vorevoli, ma soltanto perché il cuore si apre conta lui stesso!), incontrò personalmente Gesù: umilmente a Dio – in qualsiasi situazione di vi- e Gesù certamente gli mostrò le ferite della Sua ta – e si consegna totalmente a Lui lasciandosi Passione di Amore cosi come aveva fatto con guidare docilmente sulla Sua via, che è sempre gli Apostoli. E gli rivolse una domanda che na- diversa da come noi la immaginiamo. E questo scondeva un’infinita misericordia: «Saulo, Sau- non è facile neppure per una Monaca Trappista». lo, perché mi perseguiti?». Saulo capì il mes- E aggiunse: «Voi credete che le condizioni saggio d’Amore e da persecutore di Cristo di- di vita della Madonna furono tanto facili e tan- venta apostolo di Cristo e martire per Cristo. to favorevoli? Provate a pensarci! Provate ad in- Francesco d’Assisi cambia nell’incontro con tuire soltanto la sua situazione dopo l’Annun- il Crocifisso nella povera e piccola Chiesa di San ciazione e il suo stato d’animo quando vide che Damiano. E una domanda di Gesù gli ferisce il la strada voluta da Dio andava verso una stalla cuore: «Francesco, Francesco, va’ riparare la per partorire lì il Figlio di Dio! E immaginate mia casa che, come vedi, va tutta in rovina!». cosa dovette provare la Madonna quando vide Dio implora... Dio supplica... perché Dio ci che la strada di Gesù andava verso la Croce! affronta soltanto con la potenza del Suo Amore. Ugualmente credete che le condizioni di vi- Francesco restò ferito nel cuore e la sua vita è ta del giovane Francesco d’Assisi furono così stata una risposta all’amore di Gesù Crocifisso. favorevoli alla santità? Provate a pensare quan- 4. Camilla Battista racconta: «Con il capo to dovette essere duro e difficile il rapporto con chino sino a terra, domandai grazia alla divi- il padre! Ma non solo!». na Maestà che mi collocasse perpetuamente, I giovani – lo ricordo – si fecero molto pen- finché fossi vissuta, e senza intervalli ai cle- sosi e uno alla fine esclamò: «Se non divento mentissimi piedi del suo figlio Crocifisso... Vi- santo, posso dare la colpa ad una sola persona: di l’amore immenso come il mare e tanto svi- a me!». scerato senza limite e misura che Dio porta al- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 482

482 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

la creatura, che quando tornai in me, non mi to lontano, per prendervi parte. Un particolare potevo trattenere dal ripetere: “O pazzia! O saluto ai Cardinali, ai Vescovi e ai Superiori pazzia!”. Nessun vocabolo mi pareva più vero Generali degli Istituti fondati dai nuovi Santi, e conveniente a tanto amore... O piedi crocifis- come pure alle Delegazioni ufficiali e a tutte si, o sola unica speranza dell’anima mia, co- le Autorità civili. Insieme cerchiamo di acco- me è possibile vivere senza voi, che eravate la gliere quanto il Signore ci dice nelle sacre vita, il cuore, il tesoro dell’anima mia? O pie- Scritture poc’anzi proclamate. La liturgia di di, per i quali tutti i piedi mi piaceva vedere, questa domenica ci offre un insegnamento fon- toccare, abbracciare e baciare! O piedi dolcis- damentale: la necessità di pregare sempre, sen- simi! O piedi pietosi! O piedi clementissimi!». za stancarsi. Talvolta noi ci stanchiamo di pre- Camilla Battista con il cuore resterà sempre gare, abbiamo l’impressione che la preghiera ai piedi della Croce: come Francesco d’Assisi. non sia tanto utile per la vita, che sia poco ef- 5. Non solo. Camilla si lascia guidare da ficace. Perciò siamo tentati di dedicarci all’at- Maria lungo la via della santità. Ecco il suo rac- tività, di impiegare tutti i mezzi umani per rag- conto: «Questo pazientissimo e sapientissimo giungere i nostri scopi, e non ricorriamo a Dio. Dio, vedendo la durezza e l’ostinazione del mio Gesù invece afferma che bisogna pregare sem- cuore, deliberò di ammorbidirlo per altra via. pre, e lo fa mediante una specifica parabola La vigilia dell’Annunciazione il predicatore, (cfr. Lc 18, 1-8). frate Francesco da Urbino, parlò dell’amore Questa parla di un giudice che non teme divino che aveva provato la Vergine Maria al Dio e non ha riguardo per nessuno, un giudice momento dell’Annunciazione. Egli parlava con che non ha atteggiamento positivo, ma cerca tanto fervore e affetto da sembrare un serafino solo il proprio interesse. Non ha timore del e affermò che vi era più dolcezza in una scin- giudizio di Dio e non ha rispetto per il prossi- tilla di quell’amore che la Vergine allora sentì, mo. L’altro personaggio è una vedova, una per- che in tutti gli amori del mondo messi insieme. sona in una situazione di debolezza. Nella Bib- Appena terminata quella predica mi inginoc- bia, la vedova e l’orfano sono le categorie più chiai davanti all’altare e feci voto alla vergine bisognose, perché indifese e senza mezzi. La Maria di conservare immacolati tutti i senti- vedova va dal giudice e gli chiede giustizia. Le menti miei, finché Dio non avesse disposto di sue possibilità di essere ascoltata sono quasi me altrimenti. Ma con questo patto: che Dio mi nulle, perché il giudice la disprezza ed ella non avesse fatto provare almeno una scintilla di può fare nessuna pressione su di lui. Non può quell’amore che Maria aveva sentito in quel nemmeno appellarsi a principi religiosi, poi- giorno. In tali suppliche perseveravo giorno e ché il giudice non teme Dio. Perciò questa ve- notte con molto fervore e desiderio». dova sembra priva di ogni possibilità. Ma lei Seguiamo anche noi questo esempio. Ver- insiste, chiede senza stancarsi, è importuna, e siamo ogni venerdì una lacrimuccia pensando così alla fine riesce ad ottenere dal giudice il ri- alla Passione di Gesù e chiediamo a Dio che ci sultato. A questo punto Gesù fa una riflessione, faccia provare almeno una scintilla dell’amo- usando l’argomento a fortiori: se un giudice re che Maria provò nel giorno dell’Annuncia- disonesto alla fine si lascia convincere dalla zione: la nostra vita cambierà radicalmente. preghiera di una vedova, quanto più Dio, che è buono, esaudirà chi lo prega. Dio infatti è la ANGELO CARD. COMASTRI generosità in persona, è misericordioso, e quin- Vicario generale di Sua Santità di è sempre disposto ad ascoltare le preghiere. per la Città del Vaticano Pertanto, non dobbiamo mai disperare, ma in- sistere sempre nella preghiera. 3. Omelia di Benedetto XVI La conclusione del brano evangelico parla Città del Vaticano, Piazza San Pietro, 17.10.2010 della fede: «Il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?» (Lc 18, 8). È una Cari fratelli e sorelle! domanda che vuole suscitare un aumento di fe- Si rinnova oggi in Piazza San Pietro la festa de da parte nostra. È chiaro infatti che la pre- della santità. Con gioia rivolgo il mio cordiale ghiera dev’essere espressione di fede, altri- benvenuto a voi che siete giunti, anche da mol- menti non è vera preghiera. Se uno non crede Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 483

E POSTULATIONE GENERALI 483

nella bontà di Dio, non può pregare in modo 4. Profilo biografico veramente adeguato. La fede è essenziale co- me base dell’atteggiamento della preghiera. È La Beata Battista Camilla nacque a Came- quanto hanno fatto i sei nuovi Santi che oggi rino il 9 aprile 1458, figlia del principe Giulio vengono proposti alla venerazione della Chie- Cesare da Varano e di Donna Cecchina di mae- sa universale: Stanisław Kazimierezyk Sołtys stro Giacomo. Sebbene nata fuori del matri- (1433-1489, André (Alfred) Besette (1845- monio, la bambina crebbe nel palazzo paterno, 1937), Cándida María de Jesús (Juana Josefa) dove ricevette un’adeguata istruzione nelle ar- Cipitria y Barriola (1845-1912), Mary of the ti e nelle lettere sotto le cure di Giovanna Ma- Cross (Mary Helen) Mackillop (1842-1909), latesta, moglie del principe. Giulia Salzano (1846-1929), Battista Camilla Attorno agli 8 o 10 anni, dopo aver ascolta- da Varano (1458-1524). to un’esortazione del predicatore fra Domeni- co da Leonessa, fece voto di meditare ogni ve- [...] nerdì la passione del Signore e versare almeno una lacrima. Questo semplice impegno, ab- Santa Battista Camilla Varano, monaca cla- bracciato con fanciullesco entusiasmo ed os- rissa del XV secolo, testimoniò fino in fondo il servato con costante fedeltà anche quando co- senso evangelico della vita, specialmente per- stava sacrifici, le aprì gli insondabili orizzonti severando nella preghiera. Entrata a 23 anni della grazia e la condusse ad un’intensa vita nel monastero di Urbino, si inserì da protago- spirituale. Ella stessa scrisse: «Quella santa pa- nista in quel vasto movimento di riforma del- rola, per virtù dello Spirito Santo, nel mio te- la spiritualità femminile francescana che in- nero e puerile cuore fu impressa in tale siffat- tendeva recuperare pienamente il carisma di ta forma che mai uscì dal cuore e dalla memo- santa Chiara d’Assisi. Promosse nuove fonda- ria». Qualche anno dopo un altro francescano, zioni monastiche a Camerino, dove più volte fra Pacifico da Urbino, incoraggiò Camilla a fu eletta abbadessa, a Fermo e a San Severino. perseverare nel voto fatto. La vita di santa Battista, totalmente immersa Dai 18 ai 21 anni trascorse un triennio di in- nelle profondità divine, fu un’ascesa costante time lotte spirituali, attratta dalle realtà del nella via della perfezione, con un eroico amo- mondo, ma senza mai rinunciare al suo soffe- re verso Dio e il prossimo. Fu segnata da gran- rente Signore per amore del quale iniziò a pra- di sofferenze e mistiche consolazioni; aveva ticare un’austera ascesi. Commentando questo deciso infatti, come scrive lei stessa, di «en- tempo della sua vita interiore avrebbe poi scrit- trare nel Sacratissimo Cuore di Gesù e di an- to con convinzione: «Beata quella creatura che negare nell’oceano delle sue acerbissime sof- per nessuna tentazione tralascia il bene inco- ferenze». In un tempo in cui la Chiesa pativa minciato!». un rilassamento dei costumi, ella percorse con Nella Quaresima del 1479, nella chiesa di decisione la strada della penitenza e della pre- San Pietro in Muralto per la predicazione di fra ghiera, animata dall’ardente desiderio di rin- Francesco da Urbino, nella vigilia della festa novamento del Corpo mistico di Cristo. dell’Annunciazione, ottenne la luce interiore Cari fratelli e sorelle, rendiamo grazie al Si- per comprendere il dono inestimabile della gnore per il dono della santità, che risplende verginità consacrata; nell’Ottava di Pasqua, nella Chiesa e oggi traspare sul volto di questi dopo la confessione generale fatta a fra Oli- nostri fratelli e sorelle. Gesù invita anche cia- viero da Urbino, ottenne il dono di una pro- scuno di noi a seguirlo per avere in eredità la vi- fonda purificazione. ta eterna. Lasciamoci attrarre da questi esempi Così preparata per essere tutta di Cristo, luminosi, lasciamoci guidare dai loro insegna- vinta la resistenza paterna durata due anni, il menti, perché la nostra esistenza sia un cantico 14 novembre 1481 fece ingresso nel monaste- di lode a Dio. Ci ottengano questa grazia la Ver- ro delle clarisse di Urbino assumendo il nome gine Maria e l’intercessione dei sei nuovi Santi di suor Battista, usuale a quel tempo anche per che oggi con gioia veneriamo. Amen. una donna. Verso la fine del 1483 emise la pro- fessione religiosa. Nei primi giorni di gennaio BENEDETTO XVI 1484 faceva ritorno a Camerino con otto com- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 484

484 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

pagne che la domenica 4 gennaio dettero for- purità del cuore richiestole da un religioso, nel- male inizio alla nuova comunità di Sorelle Po- l’intercedere per condannati a morte e per sal- vere di Santa Chiara nel monastero che suo pa- vare la città di Treia da soldatesche mercenarie. dre aveva acquistato dai monaci Olivetani. Secondo la testimonianza di una consorella, nel Doni straordinari dello Sposo Divino, testi- suo cuore trovava posto tutta la Chiesa di Cri- moniati nella sua autobiografia, si susseguiro- sto, per la quale pregò e soffrì; infatti oltre i di- no: illuminazioni interiori, parole infuocate, fetti o le carenze di tanti ecclesiastici, la feriva- estasi, visioni di angeli e di santi. Ma sopra- no le notizie che dal 1517 giungevano dalla Ger- tutto le fu concesso l’insaziabile desiderio di mania, dove il monaco agostiniano Martin Lu- condividere i dolori interiori che il Redentore tero propugnava il distacco dalla Chiesa romana. aveva provato nella sua passione. Alimentando Raggiunta l’età di sessantasei anni, di cui quotidianamente la sua meditazione alla sacra quarantatré trascorsi nell’intimità claustrale, la Scrittura e alla Liturgia, vivendo costantemen- sua ansia di «uscire dal carcere di questo corpo te alla presenza di Dio, come attesta il suo pa- per essere con Cristo» fu appagata il 31 maggio dre spirituale Antonio da Segovia olivetano, la 1524. La sua morte avvenne nel silenzio, a cau- Beata scrisse nel corso degli anni diversi testi sa di una pestilenza, nel monastero di Cameri- di letteratura mistica, che per la loro levatura no dove tuttora riposano le sue spoglie. furono apprezzati da insigni ecclesiastici e san- ti come San Filippo Neri. All’età di 35 anni fu eletta per la prima vol- 2. Facultas Causam Servorum Dei Richar- ta Abbadessa, servizio in cui fu più volte con- di Pelufo Esteve et Sociorum et Sociarum fermata. Giunse anche per la Beata il tempo et Causam Servorum Dei Antonii Re- della prova. La prima fu l’aridità dell’anima, nard Martí et Sociorum in lemmate co- che durò cinque anni, dal 1488 al 1493, duran- niungendi te i quali sperimentò il silenzio di Colui che era l’unico motivo della sua vita. L’eco di questo CONGREGAZIONE strazio spirituale è ampiamente contenuto nel- DELLE CAUSE DEI SANTI la lettera autobiografica conosciuta come Vita spirituale. La seconda prova la ferì negli affet- Prot. N. 2183-9/09 ti, prima per la scomunica da parte di papa Ales- sandro VI nei confronti di suo padre, colpevo- VALENTINA – Beatificationis seu Declara- le di aver resistito alla limitazione che si vole- tionis Martyrii Servorum Dei RICHARDI PELU- va imporre alla signoria di Camerino, poi per la FO Esteve Sacerdotis professi Ordinis Fratrum prigionia del genitore e di tre fratelli da parte di Minorum et XLIII Sociorum et Sociarum in Cesare Borgia, che li fece infine trucidare il 9 odium Fidei, uti fertur, interfectorum. ottobre 1502. In tale tragica circostanza Camil- la Battista aveva cercato invano rifugio a Fer- Rev.dus P. Ioannes Iosephus Califano, Postu- mo, trovando poi asilo ad Atri nel regno di Na- lator Generalis Ordinis Fratrum Minorum, ab poli, presso Isabella Piccolomini Todeschini hac Congregatione de Causis Sanctorum petit ut moglie di Matteo Acquaviva d’Aragona. Causa Servorum Dei Richardi Pelufo Esteve, Dopo la morte di Alessandro VI, il 18 ago- Sacerdotis professi Ordinis Fratrum Minorum et sto 1503, la Beata ritornò a Camerino dove il XXXIX Sociorum et Sociarum, coniungi Causae più piccolo dei suoi fratelli, Giovanni Maria, Servorum Dei Antonii Renard Martí et Philippi aveva potuto ricostituire la signoria dei Varano. Ciscar Puig, Sacerdotum Dioecesanorum, nec- Il 28 gennaio 1505 papa Giulio II, suo esti- non Romualdi et Iuliani Ribera Puchol, Christi- matore, la inviò a formare una nuova comunità fídelium Laicorum, et sub titulo uti supra in lem- di clarisse nella città di Fermo dove si trattenne mate nuncupari possit, quia omnes Servi et Ser- due anni; plasmò anche la nuova comunità di vae Dei in eadem persecutione eodemque loco clarisse a San Severino Marche negli anni 1521- martyrii, uti asseritur, occubuerunt. 22. Il suo spirito di carità la fece serva del pros- Haec Congregatio, attentis expositis necnon simo in molteplici modi: nella formazione spiri- assensu Em.mi ac Rev.mi Domini D. Augusti- tuale delle consorelle, nel redigere il trattato La ni S.R.E. Cardinalis García-Gasco y Vicente, Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 485

E POSTULATIONE GENERALI 485

Archiepiscopi Valentini, pro gratia iuxta pre- 4. Ponens in Causa Servorum Dei Antonii ces benigne annuit. Contrariis non obstantibus Faúndez López OFM et Sociorum eligitur quibuslibet. Datum Romae, ex aedibus eiusdem Con- CONGREGAZIONE gregationis, die 23 mensis Septembris A.D. DELLE CAUSE DEI SANTI 2010. + ANGELUS AMATO, S.D.B. Prot. N. 1035-10/10 Archiepiscopus tit. Silensis Praefectus CARTHAGINENSIS IN HISPANIA – Beati- + MICHAËL DI RUBERTO fícatíonis seu Declarationis Martyrii Servorum Archiepiscopus tit. Biccarensis Dei ANTONII FAÚNDEZ LÓPEZ (in saeculo: Mi- a Secretis chaélis) et III Sociorum ex Ordine Fratrum Mi- norum in odium Fidei, uti fertur, interfectorum.

3. Ponens in Causa Servi Dei Francisci Pa- Cum Causa Beatificationis seu Declaratio- leari eligitur nis Martyrii Servorum Dei Antonii Faúndez López (in saeculo: Michaëlis) et III Sociorum, CONGREGAZIONE ex Ordine Fratrum Minorum, in odium Fidei, DELLE CAUSE DEI SANTI uti fertur, interfectorum, suo indigeat Ponente, Prot. N. 876-23/97 Rev.mus P. Ioannes Iosephus Califano, Postu- lator Generalis eiusdem Ordinis, ab hac Con- TAURINENSIS – Beatificationis et Canoni- gregatione de Causis Sanctorum petit ut, ex zationis Venerabilis Servi Dei FRANCISCI PA- Patribus eidem Congregationi praepositis, Po- LEARI Sacerdotis Instituti v.d. “Cottolengo “. nentem praefatorum Servorum Dei Causae eli- gere ac deputare benigne dignetur. Cum Causa Beatificationis et Canonizatio- Haec Congregatio, attentis expositis, preci- nis Venerabilis Servi Dei Francisci Palerari, bus annuit, et Exc.mum ac Rev.mum Domi- Sacerdotis Instituti v.d. “Cottolengo “, indige- num D. Xaverium Echevarria Rodriguez, Epi- at Ponente, Rev.mus P. Ioannes Iosephus Cali- scopum titularem Cilibiensem, Praelatum fano, legitime constitutus in eiu- Praelaturae Personalis Sanctae Crucis et Ope- sdem Venerabilis Servi Dei Causa, ab hac Con- ris Dei, Ponentem Causae Beatificationis seu gregatione de Causis Sanctorum petit ut, ex Declarationis Martyrii eorundem Servorum Patribus eidem Congregationi praepositis, Po- Dei, omnibus cum iuribus et facultatibus ne- nentem praefati Venerabilis Servi Dei Causae cessariis et opportunis, elegit et nominavit. eligere ac deputare benigne dignetur. Contrariis non obstantibus quibuslibet. Haec Congregatio, attentis expositis, preci- Datum Romae, ex aedibus eiusdem Con- bus annuit, et Exc.mum ac Rev.mum Dominum gregationis, die 15 mensis Octobris A.D.2010. D. Ioannem Paulum Benotto, Archiepiscopum Pisanum, Ponentem Causae Beatificationis et + ANGELUS AMATO, S.D.B. Canonizationis praefati Venerabilis Servi Dei Archiepiscopus tit. Silensis Francisci Paleari, omnibus cum iuribus et fa- Praefectus cultatibus necessariis et opportunis, elegit et no- + MICHAËL DI RUBERTO minavit. Contrariis non obstantibus quibuslibet. Archiepiscopus tit. Biccarensis Datum Romae, ex aedibus eiusdem Con- a Secretis gregationis, die 4 mensis Octobris A.D.2010.

+ ANGELUS AMATO, S.D.B. 5. Validitas Iuridica Inquisitionis dioec. in Archiepiscopus tit. Silensis Causa Sosii Del Prete declaratur Praefectus + MICHAËL DI RUBERTO CONGREGAZIONE Archiepiscopus tit. Biccarensis DELLE CAUSE DEI SANTI a Secretis Prot. N. 2421-4/09 Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 486

486 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

NEAPOLITANA – Beatificationis et Cano- Mariano Muñoz Martínez), Chierico del- nizatíonis Servi Dei SOSII DEL PRETE (in sae- l’Ordine dei Frati Minori, nato nel di- culo: Vincentii) Sacerdotis professi Ordinis stretto di Santa Cruz (Spagna) il 7 dicem- Fratrum Minomm Fundatoris Congregationis bre 1912, nonché Pietro Sanchez Barba, Parvarum Ancillamm a Christo Rege. nato a Llano de Brujas (Spagna) il 1° lu- glio 1895, e Fulgenzio Martínez García, In Ordinario Congressu, die 12 mensis No- nato a Ribera de Molina il 14 agosto vembris huius anni 2010 celebrato, haec Con- 1911, Sacerdoti del Terzo Ordine Secola- gregatío de Causis Sanctorum sequens dubium re di San Francesco d’Assisi, Parroci, uc- disceptavit, nimirum: «An constet de validitate cisi in odio alla Fede, durante la persecu- Inquisitionis Dioecesanae, apud Curiam eccle- zione religiosa in Spagna nel 1936; siasticam Neapolitanam peractae, super vita et – un miracolo, attribuito all’intercessione virtutibus necnon fama sanctitatis et signorum del Venerabile Servo di Dio Francesco Servi Dei Sosii Del Prete (in saeculo: Vincen- Paleari, Sacerdote dell’Istituto Cottolen- tii), Sacerdotis professi Ordinis Fratrum Mino- go; nato a Pogliano Milanese (Italia) il 22 rum, Fundatoris Congregationis Parvarum An- ottobre 1863 e morto a Torino (Italia) il 7 cillarum a Christo Rege: testes sint rite recte- maggio 1939. que examinati et iura producta legitime com- pulsata in casu et ad effectum de quo agitur». 2. Congregationes Ordinariae Haec Congregatio, attento voto ex offício redacto reque diligenter perpensa, rescripsit: Nella festività della Dedicazione della Ba- AFFIRMATIVE, seu constare de validitate prae- silica del Laterano, il 9 novembre, si è cele- fatae Inquisitionis Dioecesanae in casu et ad brata con esito favorevole presso la Congrega- effectum de quo agitur, sanatis de iure sanan- zione delle Cause dei Santi la Sessione Ordi- dis. Contrariis non obstantíbus quibuslibet. naria dei Padri Cardinali e Vescovi, sull’asse- Datum Romae, ex aedibus eiusdem Con- rito miracolo attribuito all’intercessione del gregationis, die 12 mensis Novembris A.D. Venerabile Servo di Dio FRANCESCO PALEARI, 2010. sacerdote del clero diocesano di Torino, ap- + ANGELUS AMATO, S.D.B. partenente all’Istituto “Cottolengo”. Ponente Archiepiscopus tit. Silensis della Causa è stato S.E. Rev.ma Mons. Gio- Praefectus vanni Paolo Benotto, Arcivescovo di Pisa. + MICHAËL DI RUBERTO Il 16 novembre i Padri Cardinali e Vescovi Archiepiscopus tit. Biccarensis membri della Congregazione delle Cause dei a Secretis Santi radunati in Sessione Ordinaria, dopo aver ascoltato la relazione del Ponente S.E. Rev.ma Mons. Saverio Echevarria Rodríguez, della 6. Notitiae particulares Prelatura di S. Croce “Opus Dei”, hanno 1. Promulgatio Decretorum espresso il parere favorevole “super martyrio eiusque causae” dei Servi di Dio ANTONIO Venerdì 10 dicembre 2010, il Santo Padre FAÚNDEZ LÓPEZ, OFM e III Compagni, uccisi Benedetto XVI ha ricevuto in Udienza privata in odium fidei nel corso della persecuzione re- Sua Eminenza Reverendissima il Card. Ange- ligiosa in Spagna nel 1936. lo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazio- Il 14 dicembre gli Eminentissimi Padri Car- ne delle Cause dei Santi. Nel corso dell’Udien- dinali e gli Eccellentissimi Vescovi si sono riu- za il Sommo Pontefice ha autorizzato la Con- niti in Congregazione Ordinaria per esprimere gregazione a promulgare i seguenti Decreti di il loro voto sull’asserito miracolo attribuito al- Cause affidate alla nostra Postulazione: l’intercessione della Venerabile Serva di Dio – il martirio dei Servi di Dio Antonio (al se- ANTONIA MARIA VERNA, Fondatrice delle Suo- colo: Michele Faúndez López), Sacerdo- re della Carità dell’Immacolata Concezione, te professo dell’Ordine dei Frati Minori, dette “d’Ivrea”. S.E. Mons. Marcello Semera- nato a La Hiniesta (Spagna) il 23 luglio ro, Vescovo di Albano, ha presentato la Causa 1907, e Bonaventura (al secolo: Baltasar in qualità di Ponente. Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 487

E POSTULATIONE GENERALI 487

3. Conclusiones Inquisitionis dioecesanae 5. Variae super matyrio Al mattino del giorno 4 ottobre, Festa di S. Nella Chiesa Cattedrale di Scutari (Alba- Francesco di Assisi, ha concluso il suo pelle- nia), mercoledì 8 dicembre 2010, Solennità del- grinaggio terreno il Rev.mo Padre Cristoforo l’Immacolata Concezione della B.V.M., S.E. Bove, OFMconv., Relatore della Congrega- Rev. Mons Angelo Massafra, OFM, Arcive- zione delle Cause dei Santi. Il Padre Bove, sof- scovo Metropolita di Scutari-Pult, ha dichiara- ferente da alcuni mesi per problemi vascolari, to concluse le seguenti Inchieste Diocesane su- ha lavorato con dedizione e competenza per un per martyrio, avviate nel novembre 2002: gran numero di Cause affidate alla Postulazio- • Vincenzo Prennushi, Arcivescovo di Du- ne generale OFM. Attualmente guidava la re- razzo e XXXVII Compagni, uccisi in dazione di circa quindici super virtuti- odium fidei uti fertur nel corso della per- bus dei nostri Servi di Dio. I funerali, presie- secuzione comunista in Albania; duti dal Prefetto della Congregazione, S. • Luigi Paliq, Sacerdote professo OFM, Em.za Rev.ma il Card. Angelo Amato, si sono ucciso in odium fidei uti fertur nel 1913; svolti con commossa e numerosa partecipa- • Giovanni Gazulli, Sacerdote diocesano, zione di sacerdoti, Officiali della Congrega- ucciso in odium fidei uti fertur nel 1927. zione e fedeli all’altare della Cattedra della Ba- silica di S. Pietro in Vaticano, il giorno 5 otto- 4. Conclusiones Inquisitionis dioecesanae bre alle ore 15.00. super virtutibus Nel mese di novembre sono state conse- gnate alla Congregazione delle Cause dei Nella chiesa di S. Faustino in Modena il 4 Santi due Positiones super virtutibus, per es- dicembre 2010 S.E. Rev.ma Mons. Antonio sere avviate al giudizio dei Consultori Storici. Lanfranchi, Arcivescovo di Modena, ha di- Si tratta della Positio della Causa Neapolita- chiarato conclusa l’Inchiesta Diocesana “su- na della Serva di Dio Maria Luigia del SS. Sa- per virtutibus” della Serva di Dio Anna Fulgi- cramento (al secolo Maria Velotti), Fondatri- da Bartolacelli, laica dell’Associazione Silen- ce dell’Istituto delle Suore Francescane Ado- ziosi Operai della Croce. ratrici della Santa Croce e della Positio della Nella Casa del Volto Santo in Napoli, sabato Causa Bogotonensis del Servo di Dio Rafael 11 dicembre S. Em.za Rev.ma il Cardinale Cre- Emanuel Almansa Riaño, sacerdote professo scenzio Sepe, Arcivescovo di Napoli, ha dichia- OFM. rato conclusa l’Inchiesta diocesana super virtu- tibus della Serva di Dio Antonietta Giugliano, FR. GIOVANGIUSEPPE CALIFANO, OFM Fondatrice delle Piccole Ancelle di Cristo Re. Postulatore generale Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 488 Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 489

EX OFFICIO OFS

1. Esztergom – Il Capitolo nazionale eletti- elettivo dell’OFS del Paraguay. Vi hanno parte- vo e XX Anno della rifondazione del- cipato 26 Capitolari. Fr. Federico Gayoso, Mi- l’OFS in Ungheria nistro provinciale del TOR e Presidente della Fa- miglia Francescana del Paraguay, ha presieduto Il secondo Capitolo elettivo della Fraternità la celebrazione eucaristica del primo giorno. nazionale dell’Ungheria, come pure la comme- Il Capitolo è stato presieduto da Rosalvo morazione del XX anno della rifondazione del- Gonçalves Mota, OFS, del Brasile, Delegato l’OFS in Ungheria, è stato celebrato il 12-14 della Ministra generale OFS e da Fr. Martin Bit- Agosto in Esztergom nel convento e scuola dei zer, OFMConv, Assistente generale dell’OFS. Frati Minori. Hanno presieduto il Capitolo elet- Alcides Isidoro Martinez Amarilla è stato tivo Ewald Kreuzer e Fr. Amanuel Mesgun rieletto Ministro nazionale dell’OFS del Para- OFMCap. I 40 fratelli e sorelle presenti al Ca- guay, e Roberto Arévalos Arévalos Consiglie- pitolo hanno eletto come Ministra Nazionale re internazionale. Fr. Martin ha presieduto la Rudichenko Irina, come Consigliere Interna- celebrazione eucaristica durante la quale è sta- zionale Belokon Neonila, mentre il suo sostitu- to insediato il nuovo Consiglio esecutivo. Il to è Dubrovska Larissa. Capitolo si è svolto in un clima di grande se- Per la commemorazione del XX anno della renità e maturità e secondo le norme stabilite rifondazione dell’OFS in Ungheria sono stati in- dalla legislazione dell’OFS. vitati fratelli e sorelle delle Fraternità nazionali di Austria, Ucraina, Slovacchia, Romania e Ser- bia. In ricordo della celebrazione del XX anno di 3. Madagascar – Capitolo nazionale elettivo dell’OFS rifondazione dell’OFS in Ungheria i terziari han- no voluto seminare due piantine. I fratelli delle Il Capitolo nazionale elettivo del Madagascar varie Fraternità nazionali nei loro discorsi di oc- ha avuto luogo in Andraikiba-Antsirabe, dall’8 casione hanno espresso il loro compiacimento al 12 di settembre 2010. Il delegato della Mini- per dei fratelli in Ungheria. L’OFS, come tutte stra generale per presiedere il Capitolo è stato le altre istituzioni religiose, era stato soppresso Louis Hervé Sylva, OFS, accompagnato da durante il comunismo, ma un bel gruppo di se- quello della CAS, Fr. Francesco Vinci, OFM- colari francescani hanno continuato a seguire la Cap, Ministro provinciale del Madagascar. I 58 loro vocazione secolare francescana clandesti- Capitolari hanno eletto come Ministro e Vice- namente, mettendo a rischio la propria vita. At- ministro rispettivamente Romain Randianasolo tualmente l’OFS in Ungheria, giuridicamente e Ramonjason Zimaco. Jean Hambabe e Rabe- costituito, conta 470 membri, con 47 Fraternità rinary Fanjanirina Vicente de Paúl sono stati locali, divise in 5 regioni. L’assistenza spiritua- eletti rispettivamente Consigliere internaziona- le è seguita dai Frati del Primo Ordine france- le e suo sostituto. Al termine del Capitolo il de- scano e da altri 8 secolari. Tra i secolari france- legato della Ministra generale e il rappresentan- scani vi sono 3 diaconi permanenti. Anche se te della CAS hanno presentato quattro racco- l’età media dei secolari francescani ungheresi è mandazioni che sono state approvate all’unani- al di sopra dei 50 anni, i terziari sono umana- mità a modo di risoluzioni da inserire nel pro- mente e accademicamente molto preparati. gramma triennale di lavoro del nuovo Consiglio.

2. Paraguay – Capitolo nazionale elettivo 4. Slovacchia – Capitolo nazionale elettivo dell’OFS dell’OFS

Durante i giorni 14 e 15 di agosto, nella città Il V Capitolo elettivo dell’OFS in Slovacchia di Caaguazú, si è svolto il Capitolo nazionale ha avuto luogo a Zelina nella Scuola Tecnica dei Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 490

490 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

Salesiani nei giorni 9-12 settembre. A presiede- to il Capitolo nazionale elettivo della Fraterni- re il Capitolo sono stati inviati dalla Presidenza tà dell’OFS della Lettonia (Latvia). Tibor Kau- CIOFS Benedetto Lino e Fr. Amanuel Mesgun, ser, Consigliere della Presidenza CIOFS, ha OFMCap. I due, arrivati all’aeroporto di Brati- preparato con molta cura questo evento, al slava, sono stati accolti da Sidonia Gabarova e quale si è associato più tardi Fr. Martin Bitzer, Lucia Hedveghyova. Dopo aver trascorso la OFMConv, Assistente generale OFS. Era pre- notte a Bratislava, nel convento dei Frati Mino- sente anche Fr. Aldis Ziemelis, OFMCap, As- ri, il giorno seguente sono arrivati a Zelina, a sistente nazionale OFS, che ha presieduto la circa 300 km ad ovest di Bratislava. celebrazione eucaristica nel giorno della ses- Il Capitolo elettivo a Zelina è stato precedu- sione elettiva del Capitolo. Gundega Zake- to da una solenne celebrazione eucaristica, pre- Cimza è stata eletta Ministra nazionale e Con- sieduta da Mons. Tomas Galik, e prima della sigliere internazionale. La celebrazione euca- sessione elettiva si è avuto un rito di riconcilia- ristica di ringraziamento, presieduta da Fr. zione che ha creato un’atmosfera amorevol- Martin, ha visto la partecipazione attiva del mente fraterna. Lo stesso giorno l’Assistente ge- neo-eletto Consiglio e dei suoi collaboratori. nerale ha avuto occasione di scambiare qualche idea con gli Assistenti nazionali Jozef Konc, OFMCap, Jacobus Martaus, OFM, e Peter Gal- 7. Polonia – Capitolo nazionale elettivo del- lik, OFMConv. La giovane comunità nazionale l’OFS dell’OFS in Slovacchia – composta da 1290 membri, divisi in 63 Fraternità locali e raggrup- L’ottavo Capitolo elettivo dell’OFS della pati in 6 regioni – è assistita da 12 Frati del Pri- Polonia è stato celebrato nel famoso santuario mo Ordine e 3 Presbiteri diocesani. Helena Fi- di “Monte Sant’Anna”, dei Frati Minori, nei cekova è stata confermata nel suo ufficio di Mi- dintorni di Opole (Polonia). nistra nazionale. Lucia Hedveghyova e Sidonia I delegati della presidenza CIOFS in questo Gabaroa sono state elette rispettivamente Con- Capitolo erano Ewald Kreuzer e Fr. Amanuel sigliera internazionale e sostituta. Mesgun, OFMCap. Nei primi due giorni, ser- viti anche come preparazione all’elezione, gli Assistenti spirituali hanno avuto l’occasione di 5. Ecuador – Capitolo nazionale elettivo incontrarsi con l’Assistente generale e discu- dell’OFS tere sugli emendamenti apportati nel 2009 al- lo “Statuto per l’Assistenza Spirituale del- Presieduto da Ligorio Antonio Dussan Ca- l’OFS e della GiFra”. Gli Assistenti spirituali brera, Consigliere internazionale dell’OFS di si sono lamentati della poca disponibilità dei Colombia, delegato della Ministra generale Frati a svolgere l’assistenza spirituale ai fran- OFS, e da Fr. Martin Bitzer, OFMConv, Assi- cescani secolari. Vedono invecchiare l’OFS stente generale OFS, nei giorni 11 e 12 settem- della Polonia, perché ci sono pochissimi Gifri- bre si è svolto il Capitolo nazionale elettivo del- ni, quantunque non manchino associazioni di l’OFS dell’Ecuador, nel Centro di Spiritualità giovani francescani. “Immacolata Concezione” di Alangasí, Sector I 56 Capitolari, presenti nell’aula capitola- San Rafael. Il nuovo Consiglio è più giovane del re con voce attiva e passiva, hanno eletto come precedente. Antonia Tigrero è stata eletta Mini- Ministra nazionale Joanna Belwoska e come stra nazionale e Martha Osorio Consigliere in- Consigliere internazionale e sostituta rispetti- ternazionale. Era presente anche Fr. Ernesto vamente Emilia Nogaj e Alexander Astrachan- Echeverría, OFM, Assistente Nazionale OFS. cew. L’OFS in Polonia è composto da circa 13.000 membri, divisi in 18 regioni. I terziari secolari della Polonia prima della guerra erano 6. Lettonia – Capitolo nazionale elettivo circa 250.000 e attualmente sono avanti con dell’OFS l’età e diminuiti di numero. L’OFS in Polonia è ancora vivo e ben formato ed è organizzato Dal 17 al 19 settembre, nella “Diocesan Re- come la Chiesa cattolica in Polonia che è al collection House”, a Dzintari, è stato celebra- centro della vita sociale polacca. Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 491

EX OFFICIO OFS 491

8. Giappone – Visita pastorale e fraterna al- OFS, che era accompagnata da Amando Tru- l’OFS jillo Cano, a nome della Conferenza degli As- sistenti Generali. Durante il Capitolo l’Assi- L’Assistente generale OFS-GiFra, Fr. Ivan stente generale ha avuto un’incontro con gli Matić, OFM, e il Vice ministro generale del- Assistenti spirituali del Messico, i quali si so- l’OFS, Doug Clorey, hanno svolto la Visita pa- no impegnati ad organizzare un corso di for- storale e fraterna all’OFS del Giappone nei mazione per gli Assistenti dell’OFS del Mes- giorni 17-25 settembre 2010. La visita ha avu- sico, possibilmente nel febbraio 2011, ed han- to inizio a Tokyo presso la casa dei Frati Mi- no chiesto che la CAS invii la convocazione nori, che si trova a Roppongi dove i Visitatori anche ai Ministri provinciali. È stato reso no- hanno incontrato il Consiglio Nazionale del- to che il 90% degli Assistenti nel Messico non l’OFS con il Ministro nazionale Francis Fumi- sono Frati e che non ci sono Conferenze degli hiko Takeda e i loro due Assistenti nazionali, Assistenti. Al Capitolo hanno partecipato sol- Fr. Shin’i Tanuizaki, OFMConv e Fr. Tsuyosi tanto due Assistenti Nazionali: Fr. Reynaldo Odaka, OFM. Inoltre, i Visitatori hanno in- Garcia Brizuela, OFM, e Fr. Ernesto de los contrato anche i due Ministri provinciali: Fr. Santos Morales, TOR. Durante il Capitolo è Jun Hasegawa, OFM, e Fr. Hiromi Sakihama, stato annunciata l’approvazione dello Statuto OFMConv. della Fraternità Nazionale dell’OFS, da parte Durante i giorni della Visita, dal 19 al 22 della Presidenza del CIOFS. Hanno partecipa- settembre, nella città di Nagoya si è svolto an- to anche alcuni membri della GiFra, che terrà che un seminario di formazione al quale han- il proprio Capitolo a novembre. no partecipato diversi Ministri, Formatori e Assistenti regionali. Erano presenti circa 30 partecipanti ed è stata una bellissima occasio- 10. Nuova Zelanda – Primo Capitolo nazio- ne per i Visitatori di poter condividere con lo- nale elettivo dell’OFS ro alcuni temi importanti sulla vocazione e missione dell’OFS oggi e sulla assistenza spi- Dal 24 al 26 settembre 2010 a Auckland, rituale e pastorale. Nel corso del seminario, ai presso la casa di ritiro S. Francesco, la Frater- partecipanti è stato consegnato lo Statuto per nità nazionale dell’OFS della Nuova Zelanda, l’assistenza spirituale, aggiornato e tradotto in costituita di recente, ha celebrato il suo primo lingua giapponese. I Visitatori hanno avuto an- Capitolo nazionale elettivo. Come delegata che degli incontri con diversi membri delle della Ministra generale dell’OFS per presiede- Fraternità locali di Mino e Kyoto, con l’Assi- re queste prime elezioni era presente Helen stente spirituale Fr. Lukas Horstink, OFM, che Britton, Consigliera internazionale della Fra- li ha accolti e ospitati nella casa francescana di ternità nazionale dell’OFS di Oceania, insie- Kyoto. La Fraternità nazionale dell’OFS del me con Fr. Carl Schafer, OFM, Assistente na- Giappone è composta da 8 Fraternità regiona- zionale dell’OFS di Oceania, delegato della li e 65 Fraternità locali con 994 membri. Conferenza degli Assistenti generali. Come Ministro nazionale è stata eletta Shirley McGinley e come Consigliere Internazionale 9. Messico – Capitolo nazionale elettivo del- Chantal Healy. l’OFS

Dal 24 al 26 settembre si è svolto il Capito- 11. Francia – Capitolo nazionale elettivo lo nazionale elettivo dell’OFS del Messico dell’OFS presso il Centro Pastorale Diocesano Juan Pa- blo II, San Juan de los Lagos, Jalisco. Vi han- Il Capitolo nazionale elettivo dell’OFS in no partecipato 68 capitolari. Juan Carlos Bau- Francia si è svolto nei giorni 9-10 ottobre 2010, tista Elias è stato eletto Ministro Nazionale e presso il Santuario di Notre Dame du Laus, María Esther Pérez Grimaldi Consigliere In- Saint Étienne du Laus. Benedetto Lino è stato ternazionale supplente. Il Capitolo è stato pre- delegato dalla Ministra generale a presiedere il sieduto da María Consuelo Nuñez Queremel, Capitolo. Come rappresentante della CAS ha Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 492

492 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

partecipato Fr. Amando Trujillo Cano, TOR, dio di Zagabria. Il 9 ottobre sono stati eletti i Assistente generale dell’OFS. Erano presenti nuovi membri del Consiglio nazionale esecu- 40 Capitolari, tra cui una dozzina di Assistenti tivo dell’OFS. Come Ministro è stato eletto spirituali, e numerosi ospiti: due suore, Fr. Do- Stjepan Kelčić e come Consigliere internazio- minique Joly, OFM, Ministro provinciale, due nale Dario Brigić. Ambedue sono stati per di- laici della Svizzera, ecc. Il Capitolo si è svolto versi anni anche membri della GiFra. Il 10 ot- in un clima di fraternità, preghiera e lavoro. Il tobre anche la GiFra ha eletto il nuovo Consi- programma comprendeva numerosi seminari e glio nazionale con il suo nuovo Presidente alcune relazioni, una delle quali è stata data da Ivan Bambir. La Fraternità nazionale dell’OFS Benedetto Lino e incentrata sulla identità del- di Croazia, come anche quella della GiFra, è l’OFS. Régis Laithier e Bertha Richaud sono costituita da 5 Fraternità regionali. I membri stati confermati rispettivamente Ministro na- professi dell’OFS sono circa 4400 che vivono zionale e Consigliere Internazionale. in 109 Fraternità locali. Invece la Fraternità na- zionale della GiFra è composta da circa 1000 membri, distribuiti in 58 Fraternità locali. Una 12. Croazia – Capitolo nazionale elettivo cosa bellissima che si è verificata in questi ul- dell’OFS e della GiFra timi 13 anni in Croazia è che diversi membri della GiFra sono entrati nell’OFS e continua- La Fraternità nazionale dell’OFS di Croazia no ad entrare, portando così nuovo slancio e ha celebrato nei giorni 8-10 ottobre 2010 il Ca- nuovo spirito nelle Fraternità locali dell’OFS. pitolo nazionale elettivo presso “La casa del- l’incontro Tabor”, nella città di Samobor. Negli stessi giorni presso la stessa casa si sono riuni- 13. Italia (Sicilia) – Riunione della Presi- ti anche i giovani responsabili della GiFra per denza del CIOFS celebrare la loro Assemblea nazionale elettiva. È stata una bellissima opportunità poter vivere Dal 16 al 23 ottobre 2010, a Palermo, si è insieme questi appuntamenti così importanti svolta la riunione della Presidenza del Consi- per la Fraternità nazionale dell’OFS e della Gi- glio Internazionale dell’OFS (CIOFS). Erano Fra croata. A nome della Presidenza del Consi- presenti tutti i membri, i quali sono stati accolti glio Internazionale dell’OFS (CIOFS) erano molto fraternamente da Pietro La Monica, Mi- presenti Michèle Altmeyer, Consigliera della nistro della Fraternità Regionale dell’OFS di Presidenza, e Fr. Ivan Matić, OFM, Assistente Sicilia, da sua moglie e da Nino Calderone, generale OFS-GiFra. Sono stati tre giorni di co- OFS. Il 17 ottobre i membri della Presidenza munione e condivisione fraterna, con momen- CIOFS si sono incontrati con i Francescani se- ti di verifica del triennio precedente e con una colari giunti da tutte le parti dell’isola nell’an- profonda riflessione sulla situazione attuale tica Basilica di S. Francesco a Palermo, per ce- della Fraternità nazionale e dei diversi proget- lebrare l’eucaristia presieduta da Fr. Angelo ti in corso. Il Capitolo ha sottolineato l’impor- Busà, Ministro Provinciale dei Frati Minori tanza delle varie iniziative soprattutto nel cam- Conventuali di Sicilia e Presidente di turno po della formazione e della la presenza attiva della Conferenza dei Ministri provinciali; han- dell’OFS e della GiFra nei vari ambienti della no concelebrato gli Assistenti generali del- vita sociale ed ecclesiale. Per il prossimo trien- l’OFS e il Guardiano del Convento. nio il Capitolo ha scelto tre grandi priorità per Il momento formativo della Presidenza è la Fraternità nazionale, e cioè: la Formazione, stato guidato da Fr. Vincenzo Brocanelli, l’Evangelizzazione e la GiFra. OFM, Definitore generale per la Regione Ita- In questa circostanza, inoltre, è stato cele- lica, il quale ha presentato i criteri fonda- brato il 10° anniversario della regionalizzazio- mentali su come affrontare il Progetto Africa. ne della Fraternità nazionale con la presenza Fr. Fernando Ventura, OFMCap, è stato l’in- gradita del vescovo di Varaždin, Mons. Josip terprete per la traduzione simultanea, mentre Mrzljak, anche lui membro dell’OFS e del Mi- Isabella Di Paola, OFS, ha avuto il compito nistro provinciale, Fr. Željko Železnjak, OFM, di Segretaria. Era presente anche Lucio Mon- della Provincia croata dei santi Cirillo e Meto- ti, economo generale del CIOFS con la sua Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 493

EX OFFICIO OFS 493

sposa Giovanna. Fra i temi all’ordine del basilica di san Francesco il Grande, nella se- giorno si possono annoverare i seguenti: i 5 de della Conferenza della FF e nel collegio di progetti della Formazione, Commissione eco- santa Rita. L’obbiettivo dell’incontro era visi- nomica, Commissione giuridica e patrimo- tare le strutture che si useranno per le attività niale, Commissione Presenza nel mondo, proprie della FF durante la GMG (16-21 ago- Gioventù Francescana e GMG di Madrid sto del 2011) e anche durante l’incontro inter- 2011, preparazione del prossimo Capitolo ge- nazionale della GiFra (12-15 agosto del nerale 2011 in Brasile, il Progetto Africa, le 2011). A questi incontri hanno partecipato la Fraternità emergenti, la Programmazione dei Commissione internazionale della FF – rap- Capitoli nazionali, Visite Fraterne e Pastora- presentata da Ana Fruk, Fr. Ivan Matić, OFM, li e altri eventi per il 2011. e Fr. Armando Trujillo Cano, TOR –, la Com- missione nazionale della FF e i Delegati del- la Pastorale Giovanile della FF di Spagna. 14. Stati Uniti – Visita pastorale e fraterna Per una maggiore informazione sulla GMG, all’OFS guardare la pagina www.madrid11.com. Per domande o dubbi circa le attività della La visita fraterna e pastorale alla Fraterni- FF, scrivere a questo indirizzo e-mail: tà Nazionale USA, condotta da Tibor Kauser, [email protected]. delegato della Ministra generale e da Fr. Ama- nuel Mesgun, OFMCap, in rappresentanza della CAS, si è svolta durante la riunione an- 16. Germania – Capitolo delle Stuoie nuale del Consiglio della NAFRA 2010, dal 26 al 31 ottobre a Scottsdale, Arizona. Il tema La Fraternità nazionale dell’OFS della Ger- della riunione annuale è stato “Ravvivare il mania ha celebrato il suo Capitolo delle Stuo- dono di vita evangelica – La nostra testimo- ie dal 12 al 14 novembre 2010, presso il Con- nianza credibile”. vento “Haus Klara” in Würzburg. Il tema del Questo tema era l’obiettivo che si era pre- Capitolo è stato quello scelto dal Capitolo na- fissato il Consiglio nazionale, eletto lo scorso zionale elettivo dell’anno precedente: “Viven- anno, da attuarsi in tre anni, dando priorità al- do insieme gli uni gli altri nell’OFS”. Nel 2000 la fraternità, alla formazione, alla comunica- la Fraternità nazionale aveva realizzato un la- zione e alla GiFra. I sei giorni di intenso lavo- boratorio sul futuro dell’OFS in Germania e ro si sono svolti con relazioni, testimonianze, dopo dieci anni hanno voluto guardare anche momento di formazione sull’appartenenza al- verso il loro futuro. l’OFS, vita fraterna e preghiera. La Fraternità Sono stati invitati come relatori tre membri Nazionale degli Stati Uniti d’America è com- della Presidenza: Ewald Kreuzer, Tibor Kau- posta da 14.500 membri, divisi in 688 Frater- ser e Fr. Amando Trujillo Cano, TOR. I temi nità locali. Ci sono attualmente 506 assistenti presentati da loro sono stati rispettivamente: spirituali a livello nazionale che si sforzano di “Un francescano non è mai solo: aspetto teo- fornire servizio di assistenza a 688 Fraternità logico-francescano della fraternità”, “Identità locali e a numerose Fraternità in procinto di dell’OFS: alcuni aspetti giuridici e filosofici” costituirsi. e “La Spiritualità Francescana secolare”. I Ca- pitolari si sono trovati anche in gruppi di lavo- ro per riflettere sul contenuto delle relazioni 15. Spagna – Incontro delle Commissioni svolte e per individuare le priorità per i prossi- della Famiglia Francescana per la GMG mi dieci anni dell’OFS in Germania. Tra i te- di Madrid 2011 mi più importanti discussi nell’assemblea ci sono stati i seguenti: identità e spiritualità del- Il 30 e 31 ottobre si è svolto l’incontro del- l’OFS, la traduzione del nome dell’OFS in te- le Commissioni della Famiglia Francescana desco, e l’uso di alcuni titoli e segni esterni (FF) per la Giornata Mondiale della Gioventù d’appartenenza da parte dei membri dell’OFS. (GMG) che avrà luogo a Madrid nel 2011. I L’incontro ha avuto anche dei momenti signi- diversi incontri di lavoro si sono svolti nella ficativi di preghiera e ricreazione. Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 494

494 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

17. Uruguay – Capitolo nazionale elettivo sono state programmate le attività per il prossi- dell’OFS mo anno. Luogo dell’incontro è stato il con- vento de Frati Minori Cappuccini del Santuario Durante i giorni 12-14 novembre 2010, nel- Santa Maria delle Grazie, a san Giovanni Ro- la città di Montevideo è stato celebrato il Capi- tondo (Foggia), dove visse San Pio da Pietral- tolo nazionale elettivo della Fraternità OFS del- cina. L’incontro si è svolto in un’atmosfera di la Repubblica Orientale dell’Uruguay (ROU). preghiera, lavoro e convivenza fraterna, favo- Il Capitolo è stato presieduto da Alcides Mar ti- rita dalla squisita accoglienza dei Frati Cap- nez, Ministro nazionale dell’OFS del Paraguay. puccini. Oltre che partecipare alle celebrazio- Come delegato della CAS, per accompagna- ne liturgiche e alla visita guidata, gli Assisten- re Alcides, è stato nominato Fr. Gerónimo Mar- ti hanno goduto di un incontro gradevole con tina, OFM, Assistente nazionale dell’OFS di Ar- le Fraternità locali dell’OFS e della GiFra. L’in- gentina. Matilde Beltrame è stata eletta Mini- contro si è concluso con la visita al santuario di stra nazionale e Consigliere internazionale. San Michele Arcangelo, a Monte Sant’Angelo.

18. Italia (Roma) – Incontro con i Visitato- 20. Kenya – Capitolo nazionale elettivo del- ri generali OFM l’OFS

Ogni anno nella Curia generale dei Frati Mi- Dal 2 al 5 dicembre 2010, presso il centro di nori si svolge un incontro formativo per i Visi- Santa Brigida nella città di Nairobi, si è svolto tatori generali nominati dal Ministro generale il Capitolo nazionale elettivo dell’OFS del Ke- per effettuare la visita canonica nelle varie en- nya. Erano presenti circa 50 Capitolari in rap- tità dell’Ordine e per presiedere i Capitoli elet- presentanza di circa 500 membri presenti nel tivi nelle Province/Custodie. Quest’anno, nei Paese, suddivisi in 5 Fraternità regionali. A no- gironi 15-19 novembre 2010, i nuovi Visitato- me della Presidenza del Consiglio Internazio- ri generali si sono radunati nella Curia genera- nale dell’OFS (CIOFS), hanno partecipato le. Insieme al Ministro generale e al Definito- Doug Clorey, Vice Ministro generale e Fr. Ivan rio generale hanno trascorso questi giorni in co- Matić, OFM, Assistente generale OFS-GiFra. munione e condivisione fraterna riflettendo sul Oltre alla verifica della vita e della missione ruolo e la missione dei Visitatori generali. Era- dell’OFS in Kenya, durante il Capitolo si sono no presenti 22 Visitatori generali. Oltre la pos- svolte anche due sessioni di formazione sulla sibilità del dialogo personale con ogni Visita- natura, l’identità, la professione dell’OFS e tore c’è stata anche una visita specifica nei va- sulla evangelizzazione, animate da Doug e Fr. ri uffici della Curia. I Visitatori generali, divisi Ivan. Nella sessione elettiva sono stati eletti i in tre gruppi linguistici, hanno visitato anche membri del Consiglio nazionale con John l’Ufficio dell’Assistente generale OFS-GiFra Mungai, nuovo Ministro nazionale, e Patrick dove hanno avuto l’opportunità di ascoltare una Macharia, come Consigliere Internazionale per presentazione di Fr. Ivan Matić, Assistente ge- il Kenya. Dopo l’elezione si è celebrata una so- nerale, sulla situazione dell’OFS-GiFra e sul- lenne celebrazione Eucaristica, presieduta da l’assistenza spirituale e pastorale. Dopo la pre- Fr. Ivan, con il rito dell’insediamento del nuo- sentazione c’è stato anche un momento per le vo Consiglio. Dopo il Capitolo, accompagnati domande e per un dialogo fraterno. da alcuni membri del nuovo Consiglio nazio- nale e da Fr. Emmanuel Kamrata, OFMCap, l’Assistente nazionale, il 5 dicembre Doug e 19. Italia – Tempo Forte della Conferenza Fr. Ivan hanno visitato a Langata le case di for- degli Assistenti generali mazione dell’OFM, OFMCap e alcune altre comunità dei religiosi francescani lì presenti. Dal 20 al 25 novembre la Conferenza degli Nella sera hanno visitato anche la casa Pro- Assistenti generali OFS-GiFra ha tenuto il suo vinciale OFM dove hanno avuto la possibilità incontro annuale, il suo Tempo forte, durante il di incontrare il Ministro provinciale Fr. Seba- quale si è verificato il lavoro svolto nel 2010 e stian Unsner e altri Frati della comunità. Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 495

EX OFFICIO OFS 495

21. Tanzania – Capitolo nazionale elettivo teresse e anche un dialogo molto bello con i re- dell’OFS latori. Il secondo giorno è stato dedicato inte- ramente ai rapporti delle Fraternità regionali, Nei giorni 7-11 dicembre, nella città di Mo- della Fraternità nazionale della GiFra e del rogoro, la Fraternità dell’OFS della Tanzania Consiglio nazionale uscente. Il terzo giorno si ha celebrato il Capitolo nazionale elettivo, con è proseguito con le elezioni. Come Ministro la partecipazione di 33 Capitolari e dei loro As- nazionale e Consigliere internazionale è stato sistenti nazionali: Fr. Eleuter Mrema, OFM- eletto Felix Mosha. La sessione elettiva si è Cap, Fr. William Muchunguzi, OFMCap, Fr. conclusa con la Santa Messa, presieduta da Fr. Festus Mghanga, OFM, Assistente nazionale Ivan, durante la quale è stato insediato il nuo- dll’OFS-GiFra. Da parte della Presidenza del vo Consiglio nazionale. Nella serata il gruppo Consiglio Internazionale dell’OFS (CIOFS) della GiFra di Morogoro ha offerto a tutti i Ca- erano presenti Doug Clorey, Vice Ministro ge- pitolari uno spettacolo con canti e danze. Il Ca- nerale e Fr. Ivan Matić, OFM, Assistente ge- pitolo si è concluso nella mattinata dell’11 di- nerale OFS-GiFra. Il primo giorno del Capito- cembre con l’Eucaristia. La Fraternità nazio- lo è stato dedicato alla formazione con le rela- nale è composta da 21 Fraternità regionali con zioni di Doug e Fr. Ivan sulla natura, l’identi- circa 2100 membri. Inoltre c’è una forte pre- tà, la professione dell’OFS e sull’evangelizza- senza della Gioventù Francescana con oltre zione, temi che hanno suscitato un grande in- 2000 membri. Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 496 Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 497

EX OFFICIO PRO MONIALIBUS

1. Convocatoria de la Asamblea de las Con- las Madres Presidentas de las Federaciones cepcionistas y una Hermana elegida por la Federación respectiva. Se ruega comunicar a la Hna. Roma, 4 de octubre de 2010 María José Hidalgo los nombres antes del Prot. 101427 19 de marzo 2011. Los teléfonos de la Hna. María José Hidalgo son: 0034 95 560 90 62 Queridas hermanas y hermanos: y 0034 95 560 91 45. Su correo electrónico ¡El Señor os dé la paz! es: [email protected] 2. Las Jornadas Celebrativas del V Centenario Con la presente paso a comunicaros algu- de la aprobación de la Regla OIC tendrán lu- nos servicios y algunas noticias en relación con gar del 30 al 3 de junio, y se celebrarán tam- el II Congreso Internacional de las Presidentas bién en la Casa Madre. También en este ca- de las Federaciones de las Hermanas Concep- so, las hermanas que participarán deberán cionistas y de las Jornadas Celebrativas con enviar sus nombres a la Hna. María José Hi- motivo del V Centenario de la aprobación de dalgo antes del 19 de marzo 2011. su Regla OIC. 3. Aportación económica: La Comisión coordi- nadora ha decidido que cada participante en- Servicios tregará 300 Euros al inicio del Congreso. La A propuesta de la Comisión coordinadora Curia General OFM buscará el modo de fi- del II Congreso Internacional hago los si- nanciar el resto de los gastos del Congreso. guientes nombramientos: 4. Temas de estudio y ponentes durante el Con- 1. Equipo de la Secretaría: Hnas. María José greso: La Comisión coordinadora ha pro- Hidalgo, OIC (Federación de la Bética), puesto los siguientes temas y ponentes: La Isabel Gil, OIC (Federación de Cantabria), comunión OFM/OIC, Fr. José Rodríguez Inmaculada Fernández, OIC (Federación de Carballo, ofm, Ministro general, OFM; El Cartagena), y la Hna. Renata, OIC (Federa- servicio de la autoridad y obediencia, Fr. ción de Perú). Al mismo tiempo el equipo Rafael Blanco, ofm, y Fr. Francisco Arella- de Secretaría está formado por los Hnos. no, ofm; La formación: Fr. Vidal Rodríguez, Valerio Díez, ofm, y Marcos Rincón, ofm, ofm, y La Comunión y comunicación en la de nuestra Provincia de San Gregorio Mag- OIC: Hnas. María Cruz Alonso, OIC y Mar- no de Castilla. garita Parodi, OIC. El Congreso se abrirá el 2. Logística: Hnos. Valerio Díez, ofm, y Mar- día 23 a primera hora con una Eucaristía pre- cos Rincón, ofm, de nuestra Provincia de sidida por el Ministro General OFM, segui- San Gregorio Magno de Castilla, en cola- da de su ponencia. Por la tarde se estudiará boración con las Hnas. María del Carmen el informe de Confederación y se iniciará el de los Ríos, OIC, y María Julia Barrios, estudio de los informes de las distintas Pre- OIC. sidentas. El tema de El servicio de la auto- 3. Liturgia: Hno. Manuel Díaz Buiza (Provin- ridad y obediencia se estudiará los días 25- cia Bética), y las Hnas. María del Carmen 26 por la mañana. En la tarde seguirán los Mariñas, OIC (Federación de Santiago) y informes de las Presidentas. El tema de La Miriam Abendaño, OIC (Federación de formación en la OIC se estudiará el día 27 Castilla). por la mañana, y el de La Comunión y co- municación en la OIC se estudiará el día 28. Informaciones: 5. Temas de estudio y ponentes en las Jornadas 1. Fechas y participantes: El Congreso tendrá Celebrativas. La Comisión coordinadora ha lugar del 23 al 29 de mayo 2011 en la Casa decidido que las jornadas giren en torno al Madre de Toledo. En él participarán todas tema: Desafíos que la Regla plantea hoy pa- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 498

498 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

ra la Orden. El tema será tratado por 3 po- el día 25 por el Presidente de CONFRES, Fr. nentes: Fr. Jesús Sanz, ofm, Arzobispo de José Antonio Jordá, ofm, el día 27 por el Defi- Oviedo, quien hablará el día 31 de mayo so- nidor general por la CONFRES, Fr. Vicente bre el tema Desposadas con Cristo Redentor Felipe, ofm, y el 28 por Fr. Rafael Blanco, y el inmaculismo hoy; Fr. Carlos Amigo Va- Asistente General Pro Monialibus. El 29 se ha- llejo, ofm, Arzobispo/Cardenal Emérito de rá una peregrinación al Santuario Mariano de Sevilla, quien hablará el día 1 de junio sobre Guadalupe. el tema Misión de la OIC en la Iglesia; y Fr. Queridas hermanas y hermanos: mientras Santiago Agrelo Martínez, ofm, Arzobispo agradezco a quienes han de desempeñar algún de Tánger, quien hablará el día 2 de junio so- servicio para la preparación y celebración del bre “La celebración del Oficio Divino. Li- Congreso y de las Jornadas Celebrativas su turgia y Palabra en la vida contemplativa disponibilidad, pido a todos los hermanos y concepcionista. Cada día la Eucaristía será hermanas de orar por el fruto del Congreso y celebrada por el respectivo Ponente. de las Jornadas Celebrativas del V Centenario de la Regla OIC. El día 30 de mayo se tendrá la Eucaristía de Que la Inmaculada, Virgen hecha Iglesia, el apertura de las Jornadas Celebrativas, presidi- Padre san Francisco y la Madre Santa Beatriz da por el Sr. Arzobispo de Toledo, Mons Brau- de Silva nos alcancen del Señor toda clase de lio Rodríguez Plaza, y el día 3 la Eucaristía bendiciones, particularmente el don de la fide- conclusiva será presidida por el Ministro ge- lidad creativa y gozosa a cuanto hemos pro- neral OFM, Fr. José Rodríguez Carballo, ofm. metido por la profesión religiosa. Las celebraciones eucarísticas durante el Con- greso serán presididas por los siguientes her- Vuestro hermano, Ministro y siervo manos: los días 24 y 26 por los Hnos. Defini- dores generales por América Latina, Fr. Nestor FR. JOSÉ RODRÍGUEZ CARBALLO, OFM Schwertz, ofm, y Fr. Julio César Bunader, ofm, Ministro general Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 499

AD CHRONICAM ORDINIS

1. De itineribus Ministri Generalis was damaged by the atomic bomb in the Sec- ond World War. Nearby the Cathedral, there is 1. Visit to the Province of the in Japan a famous museum of . This museum offers us the spirit of peace. Then we moved to September 22-26, 2010 the monument of the 26 where St. Pedro Battista, OFM and St. , SJ, The Minister General, Jose Carballo, Ro- received the crown of martyrdom in 1597. driguez, OFM and the Definitor General, The Minister General, Minister Provincial Paskalis Bruno Syukur, OFM arrived in Tokyo of Japan, the parish priest, and me, all cele- the afternoon of September 22. Paulus Miki, the brated the Eucharist on September 26 with the Vicar Provincial and Paul Jun Hasegawa, OFM, parishioners. After having breakfast with them, the Minister Provincial met up with us and took we departed by train to Fukuoka and then by us to the Provincial Curia. Upon our arrival the plane to Seoul. Friars with whom we are working in Tokyo were waiting us for our first meeting. The Min- BR. PASKALIS BRUNO SYUKUR, OFM ister General spoke to the assembled Friars about the “Identity of the Friars Minor accord- ing to the document of the General Chapter 2. Visit to the Province of the Martyrs in Korea 2009” (BGG 10). After a fraternal dialogue, we September 26-29, 2010 celebrated vespers in Japanese with the other Franciscan family, i.e. FMM, FSGM (Francis- Sunday, 26th of September, 2010 can Sister of Saint George the ). Then, we The Minister General and the Definitor had a special dinner with all the Franciscan fam- General for Asia landed in Seoul’s airport. Br. ily present. The Japanese Friars gave us as a gift Francesco Ki (the Minister Provincial of the a Japanese statue of Mary, the Mother of God. Holy Martyrs of Korea) and Nicolao Shin (the rd The next morning, September 23 at 9.00 Secretary of the Province) picked us up and we had a meeting with the Minister Provincial then went to the Franciscan Friary, 17 Jeong and his Definitory. Paul Jun Hasegawa, the Dong, Chong-ku Seoul. Some Friars were Provincial, explained to us the state of the there to welcome us. Province and the mission of the Friars. Imme- diately after the meeting, we departed to Sap- Monday, 27th of September, 2010 poro – Hokkaido with the Minister Provincial. Minister General and the Definitor General We arrived there around noon and met the Fri- had a meeting with Minister Provincial and his ars assembled. We continued to meet the Fran- Definitory. There was a dialogue on “The 6 ciscan family, i.e. FMM, FSGM, SFO, all who Year-Term Projects of the Korean Province”. work and live around Sapporo. The Minister The Minister General gave important support General gave them a talk. Afterwards, we went to the Province in the field of mission and out to celebrate our fraternity in a famous evangelization. After this meeting, we contin- restaurant in the city. ued other meeting with formation team. The On September 24 early in the morning, we Secretary for Formation and Studies gave an celebrated the Eucharist together with the overview of formation in the Province. parishioners of the Franciscan parish and af- After lunch Minister General gave a talk to terwards left for Nagasaki by plane. the Poor Clares. He challenged them to have In Nagasaki, we had a meeting with the Fri- great fidelity to their spirituality. Then we con- ars at 16.00 of the same day. The next day, we tinued the meeting with the Franciscan Fami- had time to visit some historic places. We vis- ly. In his talk, the Minister General encouraged ited the Cathedral of Urakami, Nagasaki which them to have a spirit of collaboration. Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 500

500 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

In the afternoon we went to the formation poche sfide per il futuro. All’incontro con Mi- house. Br. Xavier Yu, OFM, the Auxiliary Bish- nistro generale, che si è svolto nel convento di op of the Army was present. We had dinner to- Tocco Casauria il 1° ottobre 2010, erano pre- gether with the young temporary Friars and senti quasi tutti i Frati della Provincia. Formators. After dinner, the Minister General Il Ministro generale ha rivolto un messag- was given plenty of time to talk about forma- gio ai Frati, sottolineando in particolare la ne- tion. He underlined the formation according to cessità di rafforzare l’appartenenza al Signore, our Ratio Formatione Francescana in the light alla Chiesa, ai fratelli e all’Ordine. Ha fatto se- of the final document of the last General Chap- guito un dialogo fraterno sui vari punti della ter. The young Friars were very enthusiastic, vita della Provincia. Una solenne celebrazione listening to the Minister and asking questions. liturgica ha completato l’incontro, che è stato poi rallegrato da un pasto fraterno e festoso. Tuesday, 28th of September, 2010 Nel pomeriggio vi è stato l’incontro con il The Minister General was accompanied by Definitorio provinciale e con i Guardiani, ai the Minister Provincial and some Friars visited quali il Ministro generale ha rivolto ancora pa- the Friary of Hansarang. It is the place where role di incoraggiamento e indicazioni concre- the province provides house for the homeless te riguardanti l’animazione della Provincia e people in Seoul. In noon time, Minister Gener- delle singole Fraternità. Il dialogo che ne è se- al spoke to the assembled Friars of the guito è stato ancora più vivace e concreto, toc- province. They came from all over Korea to cando vari aspetti della realtà locale. meet him. The Minister spoke to them of evan- Aver potuto ascoltare e dialogare con il Mi- gelizing mission in light of the final document nistro generale, ed avere avuto diverse deluci- of the last General Chapter. He emphasized on dazioni, ha rasserenato gli animi sfiduciati, ha our Franciscan identity according to the docu- sostenuto coloro che volevano impegnarsi in ment, “Bearers of the gift of the Gospel” (BGG un rinnovamento ed ha certamente dato fiducia no.10), followed by an open and fraternal dia- al nuovo governo della Provincia. logue. After this meeting, the Minister General La sera stessa, il Ministro generale e il De- celebrated the Eucharist after which he had a finitore sono rientrati alla Curia generale a Ro- very special supper with the Friars. ma. FR. VINCENZO BROCANELLI, OFM Wednesday, 29th of September, 2010 Accompanied by the Minister Provincial and the Secretary of the Province, the Minister 4. Partecipazione al 50° della Parrocchia di General visited some cultural places in the San Francesco morning time. After lunch, the Minister Gen- Jesi, Italia, 09.10.2010 eral returned to Rome. In occasione del 50° anniversario della fon- BR. PASKALIS BRUNO SYUKUR, OFM dazione della Parrocchia San Francesco d’As- sisi in Jesi, nella Provincia Picena San Giaco- mo della Marca, il Ministro generale, Fr. José 3. Visita alla Provincia San Bernardino in Rodríguez Carballo ofm, il 9 ottobre 2010, ha Abruzzo presieduto una solenne celebrazione con la co- Tocco Casauria, Italia, 01.10.2010 munità parrocchiale e la Fraternità francesca- na locale. Al suo arrivo, è stato circondato dai Il Ministro generale, Fr. José R. Carballo, parrocchiani e dai confratelli che gli hanno ri- ha fatto visita alla Provincia San Bernardino servato un caloroso benvenuto. Nell’Omelia, in Abruzzo insieme con il Definitore generale il Ministro generale ha ricordato i Frati Parro- Fr. Vincenzo Brocanelli, alcuni mesi dopo la ci che si sono succeduti dal 1960 (anno della celebrazione del Capitolo provinciale. La visi- costituzione della Parrocchia) fino ad oggi in- ta ha voluto essere un segno di particolare at- vitando i presenti a sfogliare mentalmente l’al- tenzione a questa Provincia che attualmente bum delle attività della Parrocchia. Ha poi in- può contare solo su 46 Frati attivi e con non vitato tutti ad essere una Parrocchia francesca- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 501

AD CHRONICAM ORDINIS 501

na e missionaria, per rispondere alle sfide del- Le 1er novembre, fête de la Toussaint, nous la gioventù e della mentalità contemporanea. sommes rendus en voiture au couvent de Saint- Al termine è seguita un’agape fraterna con i Trond (Sint-Truiden) pour l’Eucharistie festive rappresentanti della Parrocchia e dei giovani. que le Ministre Général a présidé. Les prières Il Ministro generale era accompagnato dal de la messe étaient en flamand et en latin, mais Definitore generale fr. Vincenzo Brocanelli l’homélie du Ministre Général était prononcée ofm, il suo segretario particolare, Fr. Franci- en italien avec traduction simultanée! La cho- sco J. Arellano ofm e il Guardiano di San Gio- rale du couvent, créée il y a 25 ans par Frère vanni in Laterano, Fr. Antonio Giacomello Bob Van Laer, a rehaussé la beauté de la célé- ofm. Alla celebrazione hanno partecipato nu- bration par de magnifiques chants à 4 voix. merosi frati della Provincia, insieme al Mini- Après la rencontre des frères de la commu- stro Provinciale, Fr. Valentino Natalini ofm, nauté et le repas de midi, nous sommes allés membri di gruppi ecclesiali, religiosi e fratelli au monastère des Clarisses tout proche : une dell’Ordine Francescano Secolare. belle rencontre avec les sœurs! Frère Bob fai- In precedenza, il Ministro generale e la de- sant toujours le traducteur de l’italien au fla- legazione della Curia generale hanno potuto mand, il fallait parfois s’aider aussi du fran- visitare le splendide grotte naturali nella loca- çais... lità vicina di Frasassi e ammirare le eccezio- Le soir, de retour à Vaalbeek, nous avons nali bellezze naturali, valorizzate da un’artisti- rencontré les frères de Leuven pour la récréa- ca illuminazione. tion ; tout cela précédé d’une visite à l’atelier de notre frère artiste, Frère Rik Van Schil. FR. VINCENZO BROCANELLI, OFM Le lendemain, 2 novembre, le Ministre Gé- néral et son Définiteur, conduits par le Gardien de Vallbeek, ont fait un rapide pèlerinage à 5. Visite a la Province Saint- de Bel- Hasselt, à la tombe du Bienheureux Valentin gique Paquay, frère de la Province, mort en 1905. La dernière visite de ce jour a été pour la Vaalbeek, du 31 octobre au 02 novembre 2010 Fraternité internationale «Notre-Dame des Na- tions» à Bruxelles. En ce moment s’y tient le Le Ministre Général, Frère José R. Carballo cours de formation missionnaire pour les nou- et Frère Roger Marchal, définiteur général de veaux candidats à la Mission «ad gentes». Ils la zone (Cotaf) ont fait une visite officielle à sont actuellement 2 conventuels, 4 capucins et la Province franciscaine Saint-Joseph de Flan- 4 franciscains. Le Ministre a rencontré d’abord dre (Belgique), du 31 octobre au 02 novembre les frères formateurs, nos 4 futurs mission- 2010. naires et ensuite toute la communauté. Il a éga- Le Ministre provincial, Frère Bob Van Laer lement salué les frères anciens de la commu- et la Gardien de la fraternité de Vaalbeek, Frère nauté Saint-François (3ème étage) et les 4 cla- André Jansen, ont accueilli le Ministre Géné- risses qui vivent dans nos murs. ral et Frère Roger à l’aéroport de Bruxelles- Le soir du 2 novembre, nous sommes ren- Zaventem, le matin du 31 octobre. trés à Rome. Après le repas de midi à Vaalbeek, ils ont FR. ROGER MARCHAL, OFM effectué une visite à la fraternité d’Anvers (Antwerpen) : une maison construite et amé- nagée pour les anciens (frères et laïcs), mais 6. Visita a Perú: fusión de las Cutodias con qui appartient à la Province Saint-Joseph. Là, las Provincias après une rencontre avec les frères et la visite de la maison, il y eut également une réunion El Ministro general Fr. José R. Carballo, avec le Définitoire provincial: les frères ont acompañado por el Definidor de zona Fr. Nes- parlé avec le Ministre de divers sujets concer- tor Inacio Schwerz, hizo una visita a las Enti- nant la vie de la Province et son avenir. Après dades OFM de Perú, del 2 al 5 de diciembre de le dîner et une visite rapide du centre de la ville 2010. La visita tuvo como objetivo principal (très beau), nous sommes rentrés à Vaalbeek. comunicar personalmente la decisión tomada Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 502

502 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

por el Definitorio general sobre la supresión de de partir, de ir, de partir en misión entre la las dos Custodias dependientes de Perú y su gente del pueblo y ad gentes; completa fusión con las dos respectivas Pro- * nuestro estilo de vida es a menudo incohe- vincias, a saber, la Custodia S. José del Ama- rente con el Evangelio, nos identificamos zonas fue integrada a la Provincia S. Francis- fácilmente con el mundo, nos alejamos de co Solano y la Custodia del Santísimo Nom- la gente, de aquellos que más sufren y asu- bre a la Provincia de los XII Apóstoles. Ade- mimos un estilo burgués de vida; más de este objetivo específico, se realizaron * un desafío particularmente exigente es la otras reuniones y celebraciones en conformi- pastoral vocacional y el involucrarnos con dad con la agenda de la visita. los jóvenes, los cuales tienen una sensibili- El 1° de diciembre hubo una reunión con dad muy parecida en todas las partes de es- los frailes OFM y la Familia Franciscana lo- te mundo globalizado, no obstante, el con- cal. En esta ocasión, el Ministro general Fr. Jo- tacto con ellos es decisivo para el presente y sé presentó una relación sobre diversos aspec- el futuro de la Iglesia y de la Vida Religiosa. tos de la Vida Religiosa actual y en particular de la Vida Franciscana. Particularmente subra- El Definidor general Fr. Nestor Schwerz yó lo siguiente: concretizó su mensaje en la exigencia de un * nos encontramos en una época de grandes moratorium: precisamente porque estamos en cambios, en un cambio de época con mu- un cambio de época, porque tenemos muchas chas preguntas, con nuevas exigencias para estructuras y las vocaciones han disminuido, te- nuestra vida y misión; nemos muchas presencias y hemos perdido sig- * nuestra vida franciscana está centrada en el nificatividad, porque aún vienen muchos jóve- Evangelio, como gran don debe ser escu- nes con nosotros y muchos nos abandonan, es chado, vivido y restituido a través del testi- urgente detenernos y hacer un discernimiento monio, de la vida y misión evangelizadora; profundo. En este discernimiento es importan- nuestro padre S. Francisco con sus prime- te confrontarnos con las preguntas: ¿Dónde nos ros compañeros se dejó transformar por el encontramos? ¿Hacia dónde nos impulsa el Es- Evangelio y las primeras Fraternidades fue- píritu? ¿A dónde queremos ir? Este alto en el ron creativas en las formas y en los modos camino nos hace tomar conciencia de que esta- de vivir y anunciar el Evangelio en aquél mos viviendo un momento de kairos para en- tiempo histórico, ahora nos corresponde a contrar lo esencial, la belleza de nuestra voca- nosotros dejarnos transformar por el Evan- ción, para aprender de nuevo a vivir los valores gelio siendo creativos en nuestra vida, en del nuestro carisma, para caminar hacia nuevas nuestra misión y evangelización; formas de presencia y testimonio, para vivir la * recibir el Evangelio es aceptar la persona de tensión entre la fidelidad y la creatividad como Jesucristo, dejarse transformar por Él, po- portadores del don del Evangelio. nerse en camino para seguirlo, asumir su es- Por la noche, el Ministro general hizo la in- tilo de vida, hacer experiencia de comunión auguración oficial del II Congreso Histórico con Él para después comunicar experien- Franciscano, organizado por la Familia Fran- cias espirituales evangélicas, anunciándolo ciscana. En esta ocasión el tema fue “San Fran- con la vida y las palabras, dejarse enviar en cisco Solano: Hombre de Dios y Apóstol de misión; América”, en memoria de los 400 años de la * nuestra misión es siempre una misión en muerte del gran misionero franciscano. Fraternidad, los tiempos actuales son muy El 2 de diciembre, por la mañana, se reu- exigentes en la práctica de la vida fraterna nieron los ministros de las dos Provincias y sus en comunión respecto a una cultura que va- definidores, los dos custodios de las dos Cus- loriza mucho al individuo, la libertad, la au- todias y sus consejeros con el Ministro general torrealización; Fr. José y el Definidor general Fr. Nestor. Des- * nuestra vida franciscana es fundamental- pués de una breve memoria histórica del ca- mente misionera y hoy, esta misión está dis- mino realizado por las cuatro Entidades en es- minuyendo, estamos apegados a demasia- tos últimos años y después de una breve refle- das estructuras que nos impiden la libertad xión sobre la necesidad de redimensionar la Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 503

AD CHRONICAM ORDINIS 503

presencia OFM en Perú, el Ministro general Fr. provinciales y sus definidores, el Ministro ge- José R. Carballo comunicó el Decreto de su- neral insistió muy particularmente en la ur- presión de las dos Custodias dependientes y su gencia del redimensionamiento, la revisión de completa integración en las dos Provincias co- los procesos formativos, el cuidado de la pas- rrespondientes. En seguida se dio la oportuni- toral vocacional, la tolerancia en los procesos dad a los presentes de un diálogo abierto y sin- de fusión en el sentido de acoger y comprender cero para expresar las reacciones y hacer co- la historia, las tradiciones, la riqueza presente mentarios, preguntas, observaciones. La refle- en cada Custodia. Si pidió que se ponga espe- xión que amplió horizontes de la mayoría es la cial atención a las relaciones interpersonales y urgencia de buscar la manera de revitalizar la la acogida mutua entre los hermanos de la Pro- vida franciscana en Perú ya que la situación vincias y los de la Custodia. También se pidió actual del País no supone necesariamente la que hagan reuniones en donde estén juntos los presencia de cuatro entidades OFM. Es urgen- Definidores provinciales y los Consejeros de te revisar y redimensionar las presencias, las las ex Custodias y de proceder con diálogo a estructuras, las casas, los procesos formativos, todos los niveles hacia la plena unificación, sin la pastoral vocacional. actitudes de prepotencia o falta de respeto. Se En la tarde de ese día, el Ministro general, propuso la organización de un Capítulo de las junto con el Definidor general, tuvo una reu- Esteras entre todos los hermanos del País. Se- nión con los hermanos de formación inicial y gún ellos, el acercamiento y la integración en- algunos formadores. El Ministro reflexionó tre los hermanos de una y otra Entidad ya era sobre qué cosa es la formación, sobre la cen- un proceso que se estaba haciendo a través de tralidad del encuentro y del seguimiento de Je- los encuentros, el estudio de los hermanos jó- sucristo, sobre los elementos centrales del ca- venes en el mismo Instituto, algunas etapas de risma franciscano y de nuestra identidad que formación se realizaban juntos, retiros abier- deben formar parte del camino formativo, y la tos a la participación de todos los hermanos. importancia de la dimensión humana y de una La Provincia S. Francisco Solano tendrá su formación exigente pero no rígida, con un es- Capítulo intermedio a finales de enero. Será un tilo de vida cercano a la gente sencilla. Por su momento particularmente decisivo para una parte, el Definidor general destacó la impor- buena integración con los hermanos de la ex tancia de la dimensión misionera y evangeli- Custodia S. José. La Provincia de los XII zadora que debe impregnar todo el proceso Apóstoles entrará en un proceso capitular en educativo inicial y permanente, de la forma- el próximo año en vistas al Capítulo electivo. ción intelectual, de la formación franciscana También es un momento muy oportuno para común a los de vocación laical y a los de la profundizar la integración con los hermanos de vocación clerical y también la formación di- la ex Custodia del Santísimo Nombre. ferenciada en vista a los dones y a la misión El encuentro con el Consejo de la ex Cus- específica. Después de eso, hubo un largo diá- todia Santísimo Nombre y luego con todos los logo con la participación activa y el interés de hermanos de la misma Entidad estuvo carac- todos, con muchas preguntas y comentarios. terizado por sentimientos de desilusión y de Salieron a la luz temas como claridad de cri- frustración, con reacciones bastante críticas, terios para todo el itinerario formativo, la for- pero sin actitudes agresivas. Se hizo mucho én- mación específicamente franciscana en el es- fasis en que la Custodia siempre ha tenido un tudio teológico y filosófico, la formación de espíritu misionero. Los frailes misioneros ve- los formadores con la finalidad de que sean nían para ir y permanecer en el norte de Perú. más seguros y competentes, la valoración de Los hermanos jóvenes, durante sus vacaciones, los dones personales, etc. El encuentro se pro- hacen experiencias misioneras en el norte. Su longó por 4 horas. temor es que esta perspectiva pueda venir a Durante los días 3 y 4 de diciembre, hubo menos en el proceso de fusión con la Provincia momentos determinados para el diálogo con de los XII Apóstoles. La esperanza de ellos era cada uno de los ministros y sus respectivos de- convertirse en una Custodia Autónoma. finitorios y con cada custodio y sus respecti- El encuentro con el Consejo de la ex Cus- vos consejos. En el diálogo con los ministros todia S. José fue una oportunidad para explicar Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 504

504 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

diversas situaciones problemáticas en la cues- Perú y de la ciudad de Lima. En el convento tión del Colegio, de la parroquia y casa custo- de San Francisco de Jesús, actualmente sede dial en Lima y en otras estructuras. Además, de la Provincia de los XII Apóstoles, se con- los frailes de la Custodia expresaron su temor servan diversas reliquias y la celda en donde acerca de cómo se va a construir la fusión murió, actualmente transformada en capilla. Al completa con la Provincia S. Francisco Solano. final de la celebración eucarística, se leyó el En las dos reuniones, el Ministro general, en Acta del Consejo Municipal de Lima por el particular, dio las gracias por la comunicación cual se concedió a san Francisco Solano la me- sincera, franca, abierta. Hizo hincapié en la im- dalla de oro de la ciudad de Lima, el más alto portancia de la dimensión misionera, de la con- reconocimiento que concede el Ayuntamiento tribución que las Custodias deberán dar a las de esta ciudad. Recibió el premio de manos de Provincias, de la importancia de continuar in- una delegación del Municipio, el Ministro ge- virtiendo en la pastoral vocacional y en la for- neral, que ha colocado en una de las imágenes mación, con la necesaria preparación de los for- más veneradas del “Santo taumaturgo de Amé- madores, del desafío de revisar las presencias y rica”, como también se le conoce en Sudamé- las estructuras ahora junto con la Provincia. rica. El templo de S. Francisco estaba lleno de El Ministro general firmó un documento fieles, y en la celebración participó un número con el notario para reglamentar el movimien- significativo de hermanos de Perú. to de tipo económico, administrativo y finan- En la noche del día 5 de diciembre, el Mi- ciero en las ex Custodias. nistro general partió de Lima para regresar a La tarde del día 4 de diciembre se llevó a Roma. El Definidor general Fr. Nestor cabo una bella celebración eucarística en el Schwerz permaneció todavía un día más en el “Templo del Faro-Callao”, una iglesia de la que coordinó una reunión entre el Definitorio Parroquia de la Inmaculada Concepción, a car- provincial de la Provincia S. Francisco Solano go de los hermanos de la Provincia S. Francis- y el Consejo de la ex Custodia S. José del co Solano. Los Franciscanos están en el Callao Amazonas. En esta reunión se acordaron una desde la época de la primera Evangelización. serie de compromisos comunes en vista del La Eucaristía fue presidida por el Ministro ge- proceso de fusión de la Custodia con la Pro- neral que al final bendijo la imagen de la In- vincia en referencia a los siguientes temas: vi- maculada Concepción del Faro, de ocho me- da fraterna y relaciones interpersonales, itine- tros de altura, colocada en la torre de la Iglesia rario formativo, redimensionamiento de las de 80 metros de altura. Hubo una participación presencias y de las estructuras, cuestiones ad- muy animada de los fieles que manifestaron ministrativas y jurídicas, preparación del capí- particular entusiasmo por dicho evento. tulo intermedio de la Provincia, que se cele- El 5 de diciembre, el Ministro general, brará en enero de 2011. acompañado del Definidor general, visitó el Monasterio de las Clarisas por motivo de una FR. NESTOR INACIO SCHWERZ, OFM visita fraterna y para un encuentro de diálogo con las dos Federaciones de Clarisas y de las Concepcionistas Franciscanas de Perú. 7. Partecipazione al 60° di Professione di Después, a las 11 horas, en la Basílica me- Marracino e al 5° centenario della fonda- nor S. Francisco de Lima, se realizó una so- zione della chiesa in Foggia lemne celebración eucarística, presidida por el Ministro general Fr. José R. Carballo, durante Foggia, chiesa di Gesù e Maria, 08.12.2010 la cual se concluyó el IV Centenario de la muerte de san Francisco Blanco, OFM. El San- La Fraternità provinciale l’8 Dicembre 2010, to Solano, como se le conoce en América, o nella Solennità dell’Immacolata Concezione, ha simplemente el “Santo” como se le llama en accolto il nostro Ministro generale, Fr. José Ro- su tierra, nació en Montilla (España) y murió dríguez Carballo, e il Definitore generale, Fr. en Lima. Por su actividad misionera en Ar- Vincenzo Brocanelli, per la Celebrazione del gentina, Uruguay, Bolivia y Perú, es conocido 60° di Professione perpetua del carissimo Fr. como el Apóstol de América. Es Patrono de Angelo Marracino e per vivere l’evento straor- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 505

AD CHRONICAM ORDINIS 505

dinario del 5° Centenario della fondazione del- nire. E allora è Natale. Natale di Dio sulla ter- la nostra chiesa centrale di Gesù e Maria in ra. Natale dell’uomo nei cieli». Foggia. L’apertura dell’Anno Centenario è av- A conclusione della solenne Concelebra- venuta lo scorso 13 giugno, nella domenica suc- zione eucaristica, a cui ha partecipato una mol- cessiva alla Festa dei Sacri Cuori di Gesù e di titudine di Frati e fedeli, alla presenza dell’Ar- Maria, titolari della Chiesa; si prolungherà per civescovo di Foggia Mons. Tamburrino e dal dodici mesi, fino al 19 giugno del prossimo an- Sindaco della città Ing. Gianni Mongelli, lo no, Festa della Santissima Trinità. stesso festeggiato Fr. Angelo Marracino, Guar- Il 60° di professione di Fr. Angelo – come diano del Convento di Gesù e Maria in Fog- ha ricordato il Ministro provinciale Fr. Pietro gia, ha espresso la più viva e sentita gratitudi- Carfagna all’inizio della Celebrazione Eucari- ne a tutti per aver partecipato a questa festa di stica – è stata l’occasione «per stringerci attor- famiglia ed unito la nostra voce al coro di lo- no a Lui ed elevare, con la Vergine Maria, un de e di ringraziamento all’Altissimo Onnipo- canto di lode e di gratitudine a Dio per il dono tente e bon Signore. della vocazione nella vita francescana; ma ci dà Significative le parole conclusive di Fr. An- anche l’opportunità di esprimergli tutta la no- gelo: «Spero di poter continuare, anche se le stra gratitudine, per quanto ha rappresentato e forze vengono progressivamente meno, a vi- ancora rappresenta per la nostra Provincia. P. vere la mia vita di consacrazione, negli anni Angelo è stato un grande animatore del movi- che ancora mi rimangono, anche se sono per- mento francescano degli ultimi 50 anni e uno fettamente consapevole che il tempo si sta fa- dei Padri della Provincia, che ha avuto la re- cendo breve, con la stessa intensità, con lo sponsabilità e la capacità di traghettarla alle so- stesso amore e con la stessa passione di sem- glie del terzo millennio attraverso gli anni dif- pre... E se, per assurdo, il Signore mi conce- ficili del relativismo e del secolarismo. Mentre desse, dopo la morte, di tornare sulla terra, in tante cose della vita religiosa cambiavano e tan- carne e ossa, così come sono adesso, dopo tut- te altre venivano a perdersi – e anche tanti fra- ta l’esperienza che ho fatto nell’Ordine dei ti abbandonavano la vita francescana e sacer- Frati Minori, dopo tutto quello che ho impara- dotale – p. Angelo è riuscito, come un provet- to e vissuto alla scuola di San Francesco, non to timoniere, a guidarci nella rotta sicura verso esiterei, neppure per un istante, a fare la stessa il superamento di una delle crisi più gravi del- scelta e a intraprendere la stessa strada: quella la storia della vita religiosa, gestendo con mae- che mi ha portato alla vita consacrata nell’Or- stria il rinnovamento post-conciliare. Se oggi dine dei Frati Minori». la nostra Provincia è tra le più giovani d’Italia, A laude di Cristo e del Poverello di Assisi. impegnata in molteplici campi dell’evangeliz- Amen! zazione, e la fioritura vocazionale ci assicura un futuro più sicuro, è grazie a quei cambia- menti da lui apportati e che si sono consolidati 2. Giornata di studio nei lunghi anni del suo servizio alla Provincia in tanti uffici, ma soprattutto come Ministro e Firenze, Convento San Francesco, 25.09.2010 Vicario provinciale per ben 24 anni». In particolare, il Ministro generale durante SAN FRANCESCO l’omelia ha invitato ciascuno di noi ad essere E IL SULTANO «come Maria, porta del cielo; ... a fidarci del Dio dell’impossibile; ad osare con Dio, a met- Il giorno 25 settembre 2010, presso la sala terci nelle sue mani e ricorda anche quella che “Le Laudi” del convento San Francesco in Fi- è la nostra missione: accogliere Cristo per por- renze, ha avuto luogo la giornata di studio tare Cristo al mondo, come fece Maria. Dio è “San Francesco e il Sultano”, organizzata e “avvento”, necessariamente viene all’uomo promossa dalla Provincia Toscana di San Fran- perché è amore amante. L’uomo è attesa, per- cesco Stimmatizzato e dalla Scuola Superiore ché necessariamente tende a Lui, ha bisogno di Studi Medievali e Francescani della Ponti- di essere amato. Per questo, quando l’uomo lo ficia Università Antonianum di Roma. Il con- attende dice: “Eccomi”, Dio non può non ve- vegno è stato moderato brillantemente dal pa- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 506

506 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

dre Fortunato Iozzelli, professore presso la Il professor Pacifico Sella, frate minore e suddetta Scuola e neo direttore della rivista docente all’Istituto Teologico di Verona, ha op- Studi Francescani. tato per un deciso sì per quanto concerne la L’incontro tra Francesco e il Sultano è, a storicità dell’incontro tra l’assisiate e il Sulta- tutt’oggi, un vis à vis indecifrabile su cui gli no d’Egitto. Si è soffermato a riflettere sul mo- intellettuali di ogni tempo, storici e teologi, ar- tivo che potrebbe aver spinto Francesco a re- tisti e scrittori non hanno mai smesso di inter- carsi dal Sultano Melik Al Kamel, arrivando rogarsi: è stata una cosciente ricerca del mar- alla conclusione che la sua deve esser stata tirio? O piuttosto un spontaneo e quasi inge- semplicemente una “missione di pace”, piut- nuo atto di audacia? Risultato ultimo di una tosto che un invito alla conversione del Sulta- specifica volontà di proselitismo o modello no o, sic et simpliciter, desiderio di martirio esemplare di dialogo interreligioso? (pur avendone calcolato la possibilità). Il no- Dopo aver letto il capitolo dodicesimo del- stro relatore ha compiuto questo passaggio at- la Regola Bollata, e aver fatto presente l’ur- traverso un’attenta disamina di poche ma vali- genza e l’importanza della tematica per l’oggi, de fonti di cui la più importante è la cronaca di il padre Fortunato è passato ad una breve pre- Ernoul, della seconda metà del XII secolo, ri- sentazione dei relatori alla quale è seguito il guardante la caduta del Regno crociato di Ge- saluto ai presenti da parte del Ministro Provin- rusalemme. Il professore ha sottolineato poi il ciale, Fr. Paolo Fantaccini. cambio di prospettiva, avvenuto nei primi de- Giuseppe Ligato, giovane ed eminente stu- cenni del XIV secolo, riguardo al martirio in dioso di storia delle crociate, primo fra i relatori, odium fidei, che assume nella prima storiogra- ha introdotto il tema della giornata facendo un fia francescana un’importanza quasi esclusiva breve e preciso excursus storico del contesto in mettendo così in secondo piano il profetico an- cui è avvenuto l’episodio dell’incontro tra Fran- nuncio di pace portato da Francesco. cesco e il Sultano, nell’ambito della V Crociata e Nel pomeriggio ha fatto da moderatore il delle particolari relazioni tra l’Impero e il Papa- padre Pietro Messa, Preside della Scuola Su- to. In modo particolare l’assedio di Damietta, periore di Studi Medievali e Francescani. Pri- luogo di scontro e incontro, e le questioni sotte- ma di iniziare i vari interventi egli ha invitato se alle trattative di pace tra le parti. Nel corso del- tutti a cogliere uno dei primi frutti di questo in- la relazione è stata posta in risalto la particolare contro: la consapevolezza che la storia è una commistione tra svariati interessi politici-milita- realtà complessa e contraddittoria, tanto che a ri e una peculiare visione spirituale-escatologica volte appare persino assurda e ogni tentativo – o profetica – di ambo le parti in guerra. di ridurla a schemi troppo semplicistici porta Anna Ajello, giovane e preparata medievi- fuori strada. Uno di questi tentativi è l’anacro- sta, mettendo in secondo piano la questione nismo, vale a dire l’interpretazione della real- della storicità dell’incontro tra Francesco e il tà del passato con categorie di pensiero attuali Sultano, ha approfondito la modalità di mis- e il non tener conto dello spostamento seman- sione e del farsi prossimi dei frati Minori ver- tico, ossia che una stessa parola, espressione o so “gli infedeli”, mettendo così in risalto la perfino gesto, nel tempo può aver avuto signi- precedenza della testimonianza di vita cristia- ficati diversi. Ciò è sempre motivo di confu- na sulla predicazione verbale, “verbo et exem- sione. Il convegno ci fa intuire come invece sia plo”. In questa globalizzazione ante litteram, i possibile arrivare a cogliere numerosi elemen- frati minori si fanno amici di tutti e sperimen- ti di verità e di conoscenza, senza per questo tano l’importanza della conoscenza derivante banalizzare e ridurre la storia a mero strumen- dall’esperienza. Dalla visita di Francesco al to di lotta ideologica. Sultano e dalla regola minoritica prese avvio Egli ha introdotto come prima relatrice del quel rapporto intenso e tutto particolare tra i pomeriggio la professoressa Chiara Frugoni, francescani e l’islam che dura ancor oggi: e nota medievista la quale ha relazionato con sa- che fece – con una contraddizione solo appa- piente ed agile competenza esaminando atten- rente – dei frati francescani, al tempo stesso, i tamente alcune tra le più importanti fonti ico- predicatori più accesi della Crociata e i soste- nografiche del XIII-XIV secolo, come la Ta- nitori più convinti degli ideali missionari. vola Bardi e gli affreschi di Giotto. Partendo Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 507

AD CHRONICAM ORDINIS 507

dall’analisi testuale di alcune fonti francesca- ficio per l’oggi della nostra esistenza, se è ve- ne, tra cui le due Regole, Bollata e non Bolla- ro che la storia è maestra di vita. ta, la relatrice ha voluto dimostrare il passag- Gli Atti di questo incontro saranno pubbli- gio di paradigma avvenuto nella concezione cati nel fascicolo secondo dell’anno 2011 del- dell’incontro di Francesco con il Sultano, tra la rivista Studi Francescani, dei Frati Minori un prima e un poi: un primo momento in cui il di Firenze (per prenotazione segreteria@ofm- Sultano compare quale interlocutore pieno di toscana.org). dignità e alla pari, fino ad arrivare poi ad esse- re rappresentato sotto sembianze simil-demo- GAGRCIC, OFM niache. L’aggiunta successiva, dell’elemento del fuoco e dell’episodio dell’ordalia – episo- dio riportato solo da san Bonaventura ed esclu- 3. Assemblea della COMPI in Albania sivamente nella Legenda Maior – porta pro- prio a un’inversione di significato dell’incon- L’Assemblea annuale ordinaria della Confe- tro di Damietta: si passa così dal dialogo-in- renza dei Ministri Provinciali d’Italia e Albania contro alla predica, fino ad arrivare all’esorci- (COMPI) è stata ospitata dalla Provincia fran- smo-scontro-polemica. cescana albanese “Annunciazione della B.V. L’ultimo relatore della giornata è stato il Maria” nella città di Scutari, dall’11 al 16 otto- professor John Tolan, studioso e professore al- bre 2010. All’ordine del giorno vi erano temi di l’Università di Nantes, che ha fatto una rasse- formazione, di organizzazione dei vari settori di gna di diverse fonti scritte e iconografiche, dal- animazione e di approvazione di altre decisioni le agiografie dei primi biografi alle svariate in- riguardanti l’animazione missionaria. terpretazioni attualizzanti fino ad arrivare ai Il nuovo Provinciale di Venezia, fra Anto- nostri giorni con riflessioni di Oriana Fallaci, nio Scabio, ha presentato la problematica rela- di Tiziano Terzani fino a Joseph Ratzinger, da- tiva all’accompagnamento dei Frati in diffi- gli affreschi della basilica di Assisi alle inci- coltà, facendo tesoro della sua preparazione sioni di Gustave Doré: nel corso della relazio- professionale e della sua esperienza personale ne egli segue un fil rouge che il racconto del in questo campo. Egli ha preso in considera- “santo dal sultano” ha descritto nel corso dei zione le cause, le caratteristiche, le tipologie e secoli – in particolare tra il XVI e il XX seco- le attenzioni da avere nei confronti di tali con- lo – e spiega come quel curioso evento della fratelli, mentre l’Assemblea ha sottolineato la storia medioevale sia venuto lentamente tra- necessità di mettere tutto l’impegno per custo- sfigurandosi in un perenne luogo della memo- dire la vocazione francescana in tutti i Frati. ria, paradigmatico ritratto delle paure e delle Riguardo alle missioni, l’Assemblea ha ap- aspettative, dei desideri e delle speranze che provato la nuova Convenzione tra il Ministro da sempre accompagnano il difficile confron- generale e la COMPI per la Fondazione mis- to fra Europa cristiana e Oriente musulmano. sionaria in Congo Brazzaville, che diventerà Le conclusioni sono state affidate allo stori- una Fondazione dipendente dal Ministro gene- co fiorentino Franco Cardini che con grande rale, e che avrà così la possibilità di incardina- maestria, ma anche simpatia, ha saputo fare sin- re i Frati locali. Inoltre si è preso atto delle gra- tesi di quanto sentito e raccontato, mettendo in vi difficoltà di edizione che ha la Rivista “Mis- risalto la competenza degli autori convenuti. sioni Francescane” in formato cartaceo, ed è Ciò che è chiaro, ha detto, è che nulla è chiaro! stato deciso di continuare l’animazione e l’in- È questo il prezzo della complessità ma è con- formazione missionaria nella Conferenza con temporaneamente la sua ricchezza. Che cos’è la stessa Rivista ma in forma “on-line”, ap- la verità storica? Non un soprammobile da met- poggiata ad un sito web proprio e inviata di- tere in un angolo, ma un movimento e uno sti- rettamente ad indirizzi elettronici personali. molo per porre domande e non semplicemente Tenendo poi conto della presenza di alcuni per dare risposte. Il compito dello storico è nuovi Provinciali e della necessità di ridare vi- quello di mettersi continuamente in discussio- ta ad alcuni settori della Conferenza, sono sta- ne con lo scopo di avvicinarsi il più possibile ai ti nominati i nuovi Provinciali Delegati, ed in fatti, soprattutto al fine di trarne qualche bene- particolare sono stati approvati gli Statuti per il Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 508

508 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

settore delle Parrocchie e per il settore dei San- 4. Intervento al Sinodo speciale dei Vescovi tuari che sta facendo i suoi primi passi. sul Medio Oriente L’Assemblea è stata anche informata dei Capitoli provinciali che saranno celebrati nel IV Congregazione generale, 12 ottobre 2010 2011: vi saranno 3 Capitoli elettivi (Marche, Lazio, Sardegna) e 4 Capitoli intermedi (Sici- Em.mi ed Ecc.mi Padri, lia, Lecce, Umbria, Trento). Illustri Autorità e Membri Si è constatato pure che ormai quasi tutte le di questo Sinodo. Province hanno adottato il sussidio del Defini- torio generale sul “Moratorium” per animare In Terra Santa avvertiamo con forza il limi- la vita nelle Fraternità e per tracciare il cam- te di una prospettiva e di una pastorale che mino verso i Capitoli provinciali. troppo spesso partono dai problemi e dalla si- Durante il periodo dell’Assemblea, vi è sta- tuazione piuttosto che dalla vocazione dei cri- ta anche la possibilità per i Provinciali di in- stiani e delle chiese di quelle terre particolari e contrarsi per Zone geografiche (Nord – Cen- benedette (cfr. IL 6). Credo invece che ci tro- tro – Sud) per condividere i problemi e le ini- viamo in un tempo e in un luogo in cui è ne- ziative particolari. cessario ripartire dalla vocazione propria del- La riunione è stata arricchita da vari incon- le Chiese di Terra Santa. Mi sembra, del resto, tri e dalla conoscenza (nuova per molti) della essere questo il senso dell’invito che il Santo Provincia francescana in Albania. In realtà, la Padre ci ha rivolto nell’Omelia inaugurale, Chiesa e la Provincia di questa regione sono quando ci ha chiesto di fare nostro lo sguardo una Chiesa di martiri. Sin dai primi anni del di Dio che vede questa terra dall’alto. sec. XX, e soprattutto durante il lungo e rigo- Vorrei allora anch’io iniziare questo mio in- roso regime marxista, molti cristiani, sacerdoti tervento facendo memoria della prima manife- e specialmente Frati minori sono stati impri- stazione della Chiesa a Gerusalemme nel gior- gionati, torturati e martirizzati. Le sorelle Cla- no di Pentecoste: «Siamo Parti, Medi, Elami- risse di Scutari, con le quali i Ministri provin- ti, abitanti della Mesopotamia, della Giudea e ciali hanno celebrato i Vespri e hanno condivi- della Cappadòcia, del Ponto e dell’Asia,10 del- so le loro esperienze, vivono proprio accanto la Frìgia e della Panfìlia, dell’Egitto e delle ad una ex-prigione, conservano la memoria dei parti della Libia vicino a Cirene, Romani qui martiri e ogni mercoledì di quaresima pregano residenti,11 Giudei e prosèliti, Cretesi e Arabi, la via crucis con le testimonianze dei martiri al- e li udiamo parlare nelle nostre lingue delle banesi. I Ministri provinciali hanno incontrato grandi opere di Dio».12 Tutti erano stupefatti e anche l’Arcivescovo di Scutari, il Frate mino- perplessi, e si chiedevano l’un l’altro: «Che co- re Mons. Angelo Massafra, il quale ha conti- sa significa questo?» (Atti 2, 9-12). nuato a condividere sull’eredità del martirio di Questo universale ritrovarsi di tutte le lin- cui la sua Chiesa si sente depositaria e sulla gue a Gerusalemme e il loro incontrarsi in Dio causa di beatificazione di 40 martiri albanesi, non è solo memoria, ma è ancora presente e fu- di cui 9 sono Frati minori, che si sta per con- turo. Oggi come allora, la Chiesa di Gerusa- cludere a livello diocesano per passare poi a lemme nasce e si sviluppa con vocazione ed Roma nella nostra Postulazione generale. apertura universali. I Ministri provinciali della COMPI hanno I Frati Minori della Custodia di Terra San- poi potuto visitare il Santuario di Sant’Anto- ta sono ogni giorno ammirati testimoni e – non nio dove vanno migliaia di pellegrini, anche raramente – generosi e solerti promotori del musulmani, hanno incontrato l’Arcivescovo di movimento fisico e spirituale che porta milio- Tirana che è anche Presidente della Conferen- ni di persone a tornare e a ritrovarsi a Gerusa- za episcopale dell’Albania, e hanno potuto vi- lemme alla ricerca del centro, del cuore, della sitare alcuni luoghi e musei che conservano la prima sorgente della fede e della vita cristiana. memoria della storia del popolo albanese. Ad intra FR. VINCENZO BROCANELLI, OFM Come comunità cristiana che vive in Terra Santa dobbiamo riscoprire di essere e vivere Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 509

AD CHRONICAM ORDINIS 509

nei luoghi delle origini. Non si tratta però sem- La Chiesa di Terra Santa è sempre stata di plicemente e solamente di luoghi. Noi siamo e minoranza. Essere minoranza è parte della no- viviamo la memoria viva dell’Incarnazione. stra identità e non ne dobbiamo fare un dram- Questa non è soltanto avvenuta nel tempo, ma ma. E tale condizione ci ricorda che non sia- anche in uno spazio. Abitare con vitalità quel- mo né esistiamo per noi stessi, ma per entrare lo spazio è vocazione e servizio alla Chiesa in- in relazione con quanti ci incontrano e ci spro- tera. Ci è chiesto allora di recuperare e svilup- na ad essere propositivi. E ciò a dire il vero si pare questa consapevolezza. Occorre che pa- realizza. Pur essendo infatti poco più dell’1% stori e fedeli delle Chiese di Terra Santa svi- della popolazione, la Chiesa con le sue opere luppino una maggiore conoscenza di quei luo- raggiunge più del 5% degli abitanti. ghi che qualcuno ha definito “il quinto Vange- Permettetemi qui di ricordare il servizio lo”. I Luoghi Santi sono un’importante occa- della Custodia di Terra Santa nell’educazione, sione di evangelizzazione e di preghiera, oltre nell’assistenza e nella formazione universita- che punto fermo dell’identità cristiana di Ter- ria, offerto non solo ai cristiani latini ma anche ra Santa. Gerusalemme, in particolare, non ai fedeli delle altre confessioni e religioni. In può essere vista solamente come il risultato di anni recenti la Custodia di Terra Santa si è una lotta tra fazioni opposte; essa resta il pun- aperta alla collaborazione per la cura pastora- to di partenza e di arrivo della peregrinazione le di gruppi di fedeli cattolici di lingua ebraica della fede di ogni credente in Cristo, anzi, di e di immigrati (cfr. IL 49-53). I centri di studio, chiunque condivida la fede di Abramo. I pel- di ricerche e di accoglienza e di comunicazio- legrinaggi che giungono in Terra Santa da tut- ne sociale, fondati e sostenuti dalla Custodia, to il mondo, come anche la presenza di fedeli come il Centro francescano di Studi Orientali ebrei e musulmani intorno alla stessa area sa- al Cairo, il Memoriale di san Paolo a Dama- cra della Città Santa, appaiono agli occhi del- sco, l’Istituto Musicale Magnificat, il Franci- la fede come una realizzazione, sia pure par- scan Multimedia Centre e la Facoltà di Scien- ziale, della profezia del raduno di tutti i popo- ze Bibliche e Archeologia a Gerusalemme so- li sul Monte Sion per apprendere le vie del Si- no aperti a cristiani di ogni denominazione. gnore e camminare sui suoi sentieri (cfr Is 2, Essere minoranza non deve impedirci di da- 2-4; Mic 4, 2-4). re vibrante testimonianza di fede e di apparte- C’è dunque bisogno di una cura rinnovata nenza, di fare proposte culturali attente e forti, per la formazione e la catechesi di quanti si unico spazio di confronto possibile nella no- preparano ad essere pastori e dei fedeli perché stra Terra. Essere minoranza non ci deve chiu- tutti siano all’altezza delle sfide che l’evange- dere, ma aprirci a nuove forme di creatività, lizzazione e la missione presentano in questo che non solo sono permesse, ma a volte addi- nostro tempo e in questa nostra Terra. Una pa- rittura attese dai fratelli delle altre fedi. storale che si concentri maggiormente sulla L’impegno ecumenico è per noi che vivia- Parola di Dio studiata, meditata e annunciata mo in Terra Santa anzitutto incontro quotidia- appare irrinunciabile (cfr. IL 8; 62-69). Le dif- no di popolo, di fratelli e sorelle che, al di là ficoltà, e persino i divieti, che l’annuncio espli- delle diversità, condividono il comune cam- cito del vangelo incontra nelle nostre terre non mino cristiano e il condiviso impegno per la devono spingerci solamente a conservare l’esi- pace (cfr. IL 82). Ma è anche espressione quo- stente ma ci chiedono come singoli e come co- tidiana della fatica che i pregiudizi e la storia ci munità di essere creativi, capaci di testimo- hanno consegnato e che in Terra Santa diven- nianza eloquente e incisiva. tano tangibili e concreti. Per quanto riguarda il delicato e sofferto sce- Ad extra nario politico, senza entrare in questioni deli- I pellegrinaggi da un lato, il carattere mol- cate e già fin troppo discusse anche tra noi, de- teplice – multilingue, multirazziale e multi ri- sidero qui sottolineare quanto anche a noi stes- tuale – della Chiesa di Terra Santa dall’altro, si non è sempre chiaro e cioè che spetta a noi ci chiedono di essere Chiesa sempre più cristiani di Terra Santa, che non rivendichiamo “estroversa”, direi ospitale, aperta agli altri e territori e posizioni di privilegio, custodire, all’altro. mantenere visibile e gelosamente difendere in Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 510

510 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

tutte le forme possibili e in tutte le sedi pubbli- Langeli, ogni traduzione rappresenta uno sfor- che il carattere anche cristiano della Terra San- zo per andare avanti nella comprensione del te- ta e di Gerusalemme, che non è sempre sconta- sto. Sono state pertanto citate, tra le altre, la to e che forse non è sempre accolto traduzione degli Scritti in francese di Desbon- net e Vorreaux, le edizioni italiane delle Fonti FR. PIERBATTISTA PIZZABALLA, OFM Francescane datate 1977, 1986 e del 2004 e Custode di Terra Santa l’edizione pubblicata dalla Biblioteca France- scana di Milano nel 2002. La nuova edizione [Cfr. L’Osservatore Romano, 15 ottobre 2010, p. 6] critica di Carlo Paolazzi tuttavia impone un confronto prima di tutto con quella del suo pre- cedente ufficiale del 1976 di Kajetan Esser. 5. Seminario di studio in occasione della Concordanza sostanziale vi è tra le due edizio- presentazione dell’edizione critica degli ni per quanto riguarda il canone degli Scritti di Scritti di san Francesco Francesco ritenuti autentici. Tuttavia Paolazzi, dando per acquisti i risultati raggiunti da Esser Roma, PUA, 22.10.2010 e quelli che egli stesso ha ottenuto negli anni di preparazione all’opera, presenta i testi in ma- La Scuola di Studi Medievali e Francesca- niera diretta e chiara, evitando alcune prolissi- ni, l’Istituto Francescano di Spiritualità e il tà o ingenuità filologiche del suo predecesso- Centro Culturale Aracoeli hanno organizzato re. Oltre alla differenza, non sostanziale, della la presentazione del volume FRANCESCO D’AS- scelta del titolo Scritti, preferito ad Opuscula, SISI, Scritti, edizione critica a cura di Carlo e della scelta di dare in italiano i titoli dei vari Paolazzi, ofm, Edizione Quaracchi, Grottafer- testi, la differenza essenziale tra le due edizio- rata (Roma) 2009. Per presentare il testo sono ni è infatti di tipo scientifico e filologico. Gra- intervenuti Attilio Bartoli Langeli (Scuola Su- zie ad un ragionamento da filologo lackma- periore di Studi Medievali e Francescani; De- niano, riproducendo lo stemma codicum dei putazione di Storia Patria per l’Umbria) e Lui- vari testimoni degli scritti di Francesco, Pao- gi Pellegrini (Istituto Teologico di Assisi). Pre- lazzi evita di disporre, come aveva fatto Esser, sente all’incontro anche il curatore dell’opera, gli scritti in ordine alfabetico, seguendo inve- padre Carlo Paolazzi. ce un criterio di plausibilità storica. Nonostan- Dopo la presentazione e i saluti iniziali che te ciò va ricordato che i testimoni manoscritti padre Pietro Messa ofm, preside della Scuola degli scritti di Francesco sono caratterizzati in di Studi Medievali e Francescani, ha rivolto ai prima istanza non dalle lezioni che portano ma partecipanti, anche a nome del Ministro gene- dal modo in cui i testi che essi trasmettono so- rale ofm p. José Rodríguez Carballo, l’incon- no assemblati; ne consegue che è necessario tro si è aperto con la relazione del professor evitare di considerare la tradizione manoscrit- Attilio Bartoli Langeli, il quale ha ricordato ta separatamente e analiticamente. È stato poi che il volume di Paolazzi costituisce la deci- notato che nella divisione dell’opera Paolazzi ma edizione critica degli Scritti di frate Fran- segue la tripartizione, che era stata operata per cesco. Elencando le edizioni critiche prece- primo dal Desbonnet, degli Scritti in tre cate- denti, la prima delle quali, nel 1623, fu curata gorie (Laudi e Preghiere, Epistole, Regole). In dall’irlandese Luke Wadding, Bartoli Langeli conclusione Bartoli Langeli si è soffermato sul ha sottolineato il fatto che tra le suddette edi- fatto che l’edizione di Paolazzi apporta un mi- zioni sono solo due quelle che vanno conside- glioramento intrinseco notevole con la scelta rate ufficiali, perché pubblicate per volere del- di riprodurre la grafia dei manoscritti medie- l’Ordine dei Frati Minori: quella appunto di vali e che, anche dal punto di vista formale, il Paolazzi e quella di Kajetan Esser del 1976, volume rappresenta un “capolavoro tipografi- entrambe nate in occasione dei festeggiamen- co”, figlio della stretta collaborazione instau- ti per un centenario. Non può essere inoltre di- ratasi tra la tipografia De Magistris di Grotta- menticato l’importante ruolo svolto dalle tra- ferrata da un lato e Paolazzi e i suoi sodali dal- duzioni in lingue moderne dei medesimi Scrit- l’altro, durante gli anni trascorsi nel Collegio ti dell’Assisiate, poiché, ha affermato Bartoli San Bonaventura di Grottaferrata. Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 511

AD CHRONICAM ORDINIS 511

La seconda parte del seminario è stata aper- 6. Assemblea della Conferenza Nordslavi- ta dal professor Luigi Pellegrini, il quale è en- ca OFM trato nel merito di alcuni degli scritti, volendo utilizzare i codici come strumento di ricostru- Dal 24 al 26 ottobre 2010 ha avuto luogo a zione storica. In particolare Pellegrini si è sof- Varsavia l’incontro dei Ministri provinciali fermato sullo stemma codicum della Regola OFM della Conferenza Nordslavica. Erano pre- non bollata, spunto di riflessione per analizza- senti i Ministri provinciali della Repubblica Ce- re la storia della tradizione del testo, ai fini di ca, della Polonia, della Slovacchia, dell’Ucrai- comprendere se esiste un rapporto tra lo stem- na e il Rappresentante della Fondazione Rus- ma codicum e le famiglie che trasmettono tale sia/Kazakstan Fr. Bogumil Bednarski. Alle ses- Regola, ed in effetti questo rapporto esiste ed sioni, presiedute dal Presidente della Confe- è molto stretto. Pellegrini ha dunque notato che renza, Fr. Czeslaw Gniecki, ha partecipato il in questo modo anche il lavoro dello storico e Definitore generale Fr. Ernest Siekierka. del filologo convergono strettamente: attra- I temi discussi durante l’Assemblea sono verso la collezione dei codici e l’analisi delle stati: l’incontro della Conferenza con il Defi- varianti fatta da Paolazzi viene confermata nitorio generale nel 2012, la celebrazione del l’analisi della storia della tradizione dei testi. 25° anniversario dello “Spirito di Assisi” (27 Per sottolineare la perfetta convergenza tra il novembre 2011), il «Progetto Europa OFM», lavoro dello storico e quello del filologo egli l’incontro formativo per i Guardiani e la pro- ha elencato ed analizzato i codici che che com- posta della pubblicazione di una Storia della paiono per la prima volta attorno alla metà del Conferenza Nordslavica OFM. Trecento negli ambienti riformistici dell’Italia I partecipanti all’Assemblea hanno anche Centrale. Questa collezione che Pellegrini pregato sulla tomba del martire, il Beato Jerzy chiama “dell’Italia Centrale” lascia supporre Popieluszko. Infine, nella vicina chiesa di san che essa sia alle prime battute poiché raccoglie Stanislao Kostka i Frati hanno ricordato nella i testi in modo disordinato. Pellegrini ha poi Celebrazione eucaristica tutti i membri della distinto la tradizione diretta della Regola non Conferenza. bollata da quella indiretta, intendendo la pri- ma come la tradizione che trasmette il testo in FR. ABRAHAM SOBKOWSKI, OFM maniera autonoma. Per quanto riguarda la tra- dizione indiretta Pellegrini dice di non essere concordante con Paolazzi riguardo a quelli 7. Incontro con i Visitatori generali che, da David Flood, sono stati definiti gli ex- cerpta alterius Regula. È stato poi ripreso in Roma, Curia generale, 15-19.11.2010 conclusione l’argomento, già affrontato nella relazione del Bartoli Langeli, della Preghiera Dal 15 al 19 novembre 2010 si è tenuto, davanti al crocifisso. presso la Curia generale dei Frati Minori, l’in- Rispondendo alle obiezioni fatte sul testo contro del Ministro e Definitorio generale con per quanto riguarda l’autenticità e l’apparte- i Visitatori. nenza a Francesco, Paolazzi ha riaffermato di voler seguire il principio filologico secondo Partecipanti cui un testo appartiene all’autore al quale è at- tribuito unanimemente dalla tradizione te- – Ministro e Definitorio generale stuale fino a prova contraria. Egli inoltre ha Fr. José Rodríguez Carballo (Min. gen.), voluto ricordare che nelle scelte da lui opera- Fr. Michael Anthony Perry (Vic. gen.), Fr. te nella stesura dell’opera ha cercato di resta- Vincenzo Brocanelli (Def. gen.), Fr. Vicente- re fedele ad un altro principio, quello per cui Emilio Felipe Tapia (Def. gen.), Fr. Nestor si parte dal presupposto che l’edizione critica Inácio Schwerz (Def. gen.), Fr. Francis Wil- non sia soltanto per i filologi ma anche per i liam Walter (Def. gen.), Fr. Roger Marchal lettori comuni. (Def. gen.), Fr. Ernest Karol Siekierka (Def. gen.), Fr. Paskalis Bruno Syukur (Def. gen.), ANNARITA DE PROSPERIS Fr. Julio César Bunader (Def. gen.), Fr. Vin- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 512

512 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

cent Mduduzi Zungu (Def. gen.), Fr. Aidan di S. Francesco Araldo della Pace, in West Pa- McGrath (Seg. gen.) paua; Fr. Cesar Külkamp, Provincia Immaco- lata Conc., Brasile, per la Custodia Sette Alle- – Visitatori generali grie di N. S., in Brasile. Br. Andrew Brophy, Provincia Assumptio- nis BVM, USA, per la Prov. dell’Irlanda; Br. – Altri Bruce Michalek, Provincia N. D. de Guadalu- Fr. Aidan McGrath (Segreteria generale), pe, USA, per la Prov. SS. Cuore di Gesù, USA; Fr. Stefano Lovato (Verbalista); Fr. Edwin Pa- Fr. Manlio Di Franco, Provincia Salernitana- niagua, Fr. Oscar G. Villalobos Avendaño, Fr. Lucana Immac. Conc. BVM, per la Prov. Ro- Giovanni Rinaldi, Fr. Francesco Rizzi (tradut- mana SS. Pietro e Paolo, in Italia; Fr. Marko tori/interpreti); Fr. Azariasz Hess (Logistica); Mrše, Provincia SS. Redemptoris, Croatia, per Fr. Francisco Candray (Autista); Fr. Gianni la Prov. SS. Cirillo e Metodio, in Croazia; Fr. Califano, Fr. Raimundo Domínguez, Fr. Ana- Patryk Olikh, Provincia S. Michaelis Archan- niasz Korba, Fr. Roger Marchal, Fr. Valentino geli, Ucraina, per la Prov. S. Maria degli An- Menegatti (Liturgia e Sagrestia); Fr. Ángel geli, in Polonia; Br. Ulic Troy, Provincia Hi- Flores, Fr. Pietro Tran Van Huan, Fr. Miguel berniae, per la Prov. Immac. Conc. BVM, in Álvarez, Fr. Elias Dalla Rosa (Necessità/Re- Gran Bretagna; Fr. Cegłowski, Pro- fettorio); Fr. Robert Bahčič (Computer); Fr. vincia S. Hedvigis, Polonia, per la Prov. Im- John Abela (Internet). mac. Conc. BVM, in Polonia; Fr. Maximilian Wagner, Provincia S. Elisabeth, Germania, per Agenda la Prov. S. Leopoldo, in Austria/Italia; Br. Do- minic Monti, Provincia SS. Nominis Jesu, Dopo la Celebrazione dell’Eucaristia e del- USA, per la Prov. Assunzione BVM, USA; Fr. le Lodi, presieduta da Fr. M. Perry, Vicario ge- Manuel Anaut Espinosa, Provincia S. Evange- nerale, l’incontro si è aperto il 15 novembre al- lii, Mexicum, per Prov. Tre Compagni, in le ore 9 nell’Aula “Duns Scoto”. Spiegati il Francia-Belgio; Fr. Fedele Pradella, Provincia funzionamento e l’uso del sistema audio per la S. Bonaventurae, Italia, per la Prov. S. Maria traduzione simultanea, ciascuno dei parteci- delle Grazie, Sardegna, in Italia; Fr. Emilio panti si è presentato all’Assemblea, descriven- Rocha, Provincia S. Gregorii Magni, Hispania, do anche il proprio ufficio nella Provincia e la per la Prov. Cartagena, in Spagna; Fr. Guiller- Provincia che dovrà visitare. È intervenuto, poi, mo Rodriguez Rico, Provincia S. Evangelii, il Ministro generale, Fr. José R. Carballo, con la Mexicum, per la Prov. S. Pietro e S. Paolo, in propria Relazione. Al termine Fr. José ha chie- Messico; Fr. José Alirio Urbina Rodríguez, sto che nei lavori di gruppo ci si soffermi su Provincia S. Fidei, Columbia, per la Prov. SS. due aspetti della Relazione e di fronte all’inca- Francesco e Santiago, in Messico; Fr. Klau- rico ricevuto si mettano in evidenza tre paure, diusz Michalski, Provincia S. Francisci Assis., tre speranze ed una domanda. Dopo i lavori nei Polonia, per la Fondazione S. Francesco, Rus- gruppi linguistici, secondo le indicazioni date sia-Kazakistan; Fr. Michael D’Cruz, Custodia nella mattinata, nella seconda metà del pome- S. Antonii, Singapura, per la Custodia S. Gio- riggio ci si è riuniti in Assemblea per condivi- vanni Battista, in Pakistan; Fr. Pero Vrebac, dere quanto è emerso nei gruppi. Per facilitare Provincia S. Crucis, Bosnia-Hercegovina, per le risposte del Ministro a quanto è emerso, la la Prov. Nostra Signora Regina Pacis, in Sud condivisione ha seguito il seguente schema: Africa; Fr. Oscar Armando Montoya Restrepo, punti salienti della relazione, paure e speranze Provincia S. Pauli, Columbia, per la Prov. di fronte al compito ricevuto, domande. Miss. San Antonio de Bolivia; Fr. Andrés Al- La mattinata del 16 novembre, secondo gior- fredo Alegre Paredes, Provincia S. Francisci no dell’incontro, è stata dedicata alla presenta- Solani, Peruvia, per la Prov. XII Apostoli, in zione degli «Statuti peculiari della Visita cano- Perù; Fr. Ernesto Echeverría, Provincia S. nica e della Presidenza del Capitolo provincia- Francesco di Quito, Equador, per la Prov. SS. le» fatta dai seguenti Definitori generali: Fr. E. Trinità, in Cile; Fr. Aleks Lanur, Provincia S. Siekierka (Visita, designazione dei Candidati e Michele Arcangelo, Indonesia, per la Custodia relazione intermedia), Fr. F. Walter (Capitolo, Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 513

AD CHRONICAM ORDINIS 513

elezioni e relazione al Capitolo), Fr. J. C. Buna- delle Case dipendenti dal Ministro generale a der (Congresso capitolare e relazione finale). Sacrofano, nei pressi di Roma, dal 26 al 28 no- Nel pomeriggio sono stati presentati il Docu- vembre 2010. Hanno partecipato all’evento 125 mento del Capitolo 2009 e due Documenti suc- Frati di 9 Fraternità, che messe insieme forma- cessivi: «Portatori del dono del Vangelo» e i no una Fraternità numerosa, internazionale e «Mandati del Capitolo 2009» (Fr. P. Syukur e pluriculturale. Si tratta, infatti, di 153 Frati co- R. Marchal); «Ripartire dal Vangelo» (Fr. V. sì suddivisi: Curia generale, 48 Frati di 22 na- Brocanelli) e il «Moratorium» (Fr. N. Schwerz). zionalità; Collegio S. Antonio, 107 Frati di 35 Il giorno 17 novembre è stato dedicato agli nazionalità (Fraternità Ven. G. Allegra) e 59 incontri dei Visitatori con il Ministro generale e Frati + 8 ospiti di 21 nazionalità (CISA); Col- allo studio personale degli Statuti peculiari del- legio dei Penitenzieri in Laterano, 8 Frati di 7 la Visita e delle schede sugli Uffici della Curia. nazionalità; Collegio S. Isidoro (Roma), 11 Il giorno 18 novembre ci si è ritrovati in Au- Frati di 6 nazionalità; Palestrina, 4 Frati stabili la per ascoltare la relazione dell’Economo ge- di 2 nazionalità; Bruxelles, 4 Frati di 4 nazio- nerale, Fr. Giancarlo Lati, con la presentazio- nalità; Istanbul, 4 Frati di 4 nazionalità; Water- ne dei moduli. Terminata la relazione, si è ford (USA), 3 Frati di 2 nazionalità. aperto il dialogo con l’Economo e il Ministro Il Capitolo si prefiggeva due obiettivi: cele- generale. La mattinata si è conclusa con la pre- brare l’incontro tra Fratelli delle Case dipen- sentazione, da parte di Fr. A. McGrath, Segre- denti dal Ministro generale per la mutua cono- tario generale e Direttore dell’Ufficio giuridi- scenza, la condivisione della loro vita e missio- co della Curia, di alcuni aspetti giuridici della ne, il rafforzamento dei legami tra le Fraternità; Visita e con la risposta ad alcune domande che approfondire la comunione con tutto l’Ordine i Visitatori avevano fatto pervenire alla Segre- nell’animazione della nostra missione evange- teria generale. Il pomeriggio è stato dedicato lizzatrice alla luce del Capitolo generale 2009. all’ascolto di due relazioni: Fr. S. Lovato, Vi- La mattinata del primo giorno, 27 novem- ce Segretario generale, ha parlato del lavoro bre, è stata dedicata al raggiungimento del pri- della Segreteria generale e dei rapporti che i mo obiettivo. Lo si è fatto con una presenta- Visitatori devono tenere con la medesima; Fr. zione degli aspetti essenziali della vita e della V. Menegatti, Segretario della Procura, ha il- missione di ogni Fraternità attraverso un breve lustrato i compiti della Procura. filmato (power point) e la testimonianza di al- Il 19 novembre, ultimo giorno dell’incontro, cuni Fratelli: Curia generale, Fr. Edwin Pania- nella mattinata e nel primo pomeriggio è stato gua; Frat. Ven. G. Allegra, Fr. Stefano D’Er- dedicato alla visita delle Segreterie e degli Uf- cole; Frat. CISA, Fr. Saturnino Ruiz de Loiza- fici della Curia: Formazione e Studi, Ordine ga; Collegio dei Penitenzieri, Fr. John O’Ke- Francescano Secolare, Giustizia/Pace/Integrità effe; Collegio S. Isidoro, Fr. Benedikt Mertens; del Creato, Missione ed Evangelizzazione, Pro Palestrina, Fr. Arturo Mìlici; Bruxelles, Fr. Monialibus. Alle 17.30 si è tornati in Aula per Gianfrancesco Sisto; Istanbul, Fr. Rubén Tier- un momento di verifica della settimana e, alle rablanca; Waterford, Fr. Ponciano Macabalo. 18.30, c’è stata la conclusione dell’incontro di Nel pomeriggio si è dato spazio alla lettura Visitatori con la Concelebrazione eucaristica, orante della Parola, guidata con gusto e com- presieduta dal Ministro generale. petenza da Fr. Giulio Michelini, che ha letto e commentato Matteo 10, 1-42, il discorso di FR. LUIGI PERUGINI, OFM Gesù sulla testimonianza e sull’invio. La gior- nata si è conclusa con la celebrazione eucari- stica presieduta da Fr. Michael Perry, Vicario 8. Capitolo delle Stuoie delle Case dipen- generale, e dei Vespri. denti dal Ministro generale Il 28 novembre, ultimo giorno del Capitolo, è stato dedicato al secondo obiettivo. Dopo la Sacrofano, Roma, 26-28.11.2010 celebrazione delle Lodi e l’Adorazione eucari- stica, animata da Fr. Rubén Tierrablanca della Convocato da Fr. José R. Carballo, il 15 lu- Fraternità di Istanbul, il Ministro ha tenuto la glio 2010 si è tenuto il Capitolo delle Stuoie sua relazione su Il Vangelo: vivere, condivide- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 514

514 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

re, testimoniare, che era il tema del Capitolo. hanno preso alloggio nell’ultimo edificio della Questi tre verbi hanno scandito la sua vibrante collina: per venire agli edifici degli incontri, riflessione tesa ad inserire i Frati delle Case di- delle celebrazioni e dei pasti dovevano fare 15 pendenti nel cammino dell’Ordine. Fr. José ha minuti a piedi. Per loro, oltre all’aspetto tera- concluso proponendo alcune piste di riflessio- peutico, c’è stato quello ecologico! ni personali e fraterne. Nel pomeriggio Fr. Vin- Se, infine, si tiene conto delle celebrazioni, cenzo Brocanelli, Definitore generale, ha sug- animate in modo splendido dai Frati studenti, gerito una metodologia per camminare concre- e dei momenti di Fraternità sostenuti dai pro- tamente con la Fraternità universale, allo scopo dotti tipici del “Laboratorio Elias”, allora que- di migliorare la qualità della vita e missione a sti due giorni sono stati davvero la «festa del- partire dal Vangelo, secondo la “lettura” fatta e la Fraternità», come aveva auspicato il Mini- proposta da san Francesco. I testi guida sono stro nell’omelia della liturgia di apertura del stati gli ultimi Sussidi emanati dal Definitorio Capitolo. Sì, quando si vedono tanti Frati, di generale e cioè: Ripartire dal Vangelo e Una tutti i “colori”, che sono contenti di stare in- sosta per discernere, il Moratorium. sieme per pregare, riflettere e scherzare, allo- Alla grande Assemblea ha fatto da contrap- ra il cuore si dilata! punto il lavoro in 12 gruppi di studio, che, in FR. LUIGI PERUGINI, OFM vari momenti della giornata, hanno avuto la possibilità di sminuzzare l’abbondante mate- riale ricevuto in Assemblea con lo scambio di 9. È uscito il Dizionario Biografico France- esperienze e di riflessioni a livello personale e scano Croato fraterno. All’ultimo incontro i Frati si sono riuniti per [Hrvatski Franjevački Biografski Leksikon, Fraternità di appartenenza, per avanzare pro- Leksikografski zavod Miroslav Krleža i Vijeće poste concrete, affinché il cammino fatto in franjevačkih zajednica Hrvatske i Bosne i Her- questi due giorni di Capitolo si prolungasse cegovine, Zagreb 2010, str. 590] nelle rispettive Fraternità. Le proposte sono state comunicate all’Assemblea e verranno Lunghi preparativi e un enorme impegno esaminate nel “tempo forte” di dicembre dal hanno prodotto un Manuale Enciclopedico Definitorio generale. Le proposte accolte dal d’eccellenza, che raccoglie circa 1000 voci di Definitorio saranno poi comunicate alle singo- Membri dell’Ordine francescano, che con la le Fraternità con una Lettera del Ministro ge- loro attività hanno dato un valido apporto al- nerale nel mese di gennaio 2011. l’Ordine francescano, alla Chiesa, alle proprie Unanime è stato il consenso su questa pecu- Comunità, all’arte e alla scienza. Il Dizionario liare esperienza. Gran parte del merito, oltre al- contiene dati bibliografici, l’appartenenza la consistente partecipazione e alla collabora- all’Ordine e alla Regione, la formazione, le zione dei Capitolari, si deve alla Commissione funzioni nonché i meriti principali, seguendo preparatoria, composta dai seguenti Frati: Ste- l’ordine cronologico a partire dall’arrivo dei fano Lovato (Curia generale), Krunoslav Koci- Francescani in Croazia. jan (Frat. Ven. Allegra), Malaquias J. Moacyr Ad ogni Francescano è stato assegnato un (CISA), John O’Keeffe (Laterano), Albert posto all’interno del dizionario, in base a criteri Schmucki (S. Isidoro), Jacobo Pozzerle (Pale- legati all’attività e non tanto all’appartenenza strina). Questa Commissione – coordinata da ad un Ordine – sono così ugualmente rappre- Fr. Nestor Schwerz, Definitore generale – ha la- sentati i Frati Minori, i Conventuali, i Cappuc- vorato veramente bene nella preparazione, nel- cini e i Frati del Terz’Ordine Regolare, nonché la programmazione delle giornate e nella scel- le Suore Francescane –, il che rende questo Di- ta del posto: la “Fraterna Domus” di Sacrofa- zionario un’opera completa, facendo emerge- no: una serie di edifici disseminati lungo la col- re così il grande ruolo che i Francescani e le lina. Un luogo immerso nel silenzio e nella na- Francescane ebbero sul territorio croato nel tura. Peccato che non vi sia stata la possibilità, corso della storia. per mancanza di tempo, di “perdersi” in una ta- Con questo Dizionario gli Ordini france- le oasi di pace! Sono stati fortunati (!) quelli che scani hanno in mano un’opera che, per la pri- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 515

AD CHRONICAM ORDINIS 515

ma volta, presenta in modo completo tutti i siamo benissimo inserire tra i personaggi di suoi membri più meritevoli, che hanno lascia- spicco delle varie arti o scienze e che finora so- to una traccia consistente nei vari territori croa- no stati più o meno ignorati. ti. Il pubblico più ampio, invece, viene muni- Non va dimenticato, infine, il fatto che il to di una fonte unica di dati che riguardano i Dizionario Biografico Francescano Croato è il Francescani, mentre la Comunità scientifica ha frutto del lavoro di molti collaboratori (circa ora a disposizione un manuale rilevante, che 100), soprattutto dell’impegno e la costanza contribuirà a stimolare future ricerche. dei redattori Emanuel Hoško e Vicko Kapita- Agli editori di quest’opera, attesa da anni, nović, dell’Ordine dei Frati Minori, che per an- ma per questo completa e aggiornata, vanno i ni hanno portato avanti l’idea di una tale pub- nostri complimenti e i nostri ringraziamenti, blicazione. Non meno importante è stato il ruo- per aver messo a nostra disposizione questo lo dell’Istituto Enciclopedico Miroslav Krleža, poderoso volume. Grazie ad esso, infatti, pos- i cui esperti hanno dato al Dizionario il volto siamo renderci conto di quanto preziosa sia finale, tenendo conto delle esigenze di una ras- stata l’attività di tanti Francescani, Frati labo- segna enciclopedica. riosi, importanti, ma modesti, che hanno inci- so profondamente in molti campi della scien- DOTT.SSA INES SRDOČ KONESTRA za, della letteratura e della cultura o che han- no dedicato la loro vita all’ideale francescano, ponendolo generosamente a disposizione de- 10. VIII centenario dell’ordine di santa gli altri. Chiara Vogliamo sottolineare, anche, l’importanza di questo Dizionario, soprattutto per quello che ALLE FONTI DELLA ci offre. Si tratta di una fonte per lo studio del- CONTEMPLAZIONE l’attività francescana. È vero che vari stimoli per la ricerca si potevano trovare anche prima, In vista dell’ottavo centenario della fonda- in Enciclopedie o Dizionari di tematiche simi- zione dell’ordine di santa Chiara, fra Carballo li, ma è altrettanto vero che chiunque si fosse ha scritto una lettera alle clarisse tutta dedica- dedicato allo studio dell’Ordine francescano si ta alla contemplazione, impostata sul ritmo: sarebbe trovato, fin dai primi approcci, di fron- guarda attentamente, medita, contempla, tra- te ad ostacoli insormontabili, come ad esempio sformati nell’amato e testimonialo. È un tema l’impossibilità di rintracciare informazioni ba- che ci riguarda tutti da vicino. silari su determinati personaggi. Questo Dizio- nario invece ci offre l’opportunità di trovare, in I frati minori francescani da circa un anno si un unico volume, informazioni biografiche e stanno preparando alla celebrazione dell’otta- bibliografiche di un determinato personaggio. vo centenario della fondazione dell’ordine di C’è da dire, però, che per alcuni personaggi si Santa Chiara. Il grande evento si aprirà uffi- sono rivelate scarse le fonti bibliografiche e, cialmente la domenica delle Palme 2011 e si pertanto, a volte la biografia è stata scritta solo concluderà nella festa di santa Chiara del 2012. in base al materiale archivistico. Il tema che guiderà la riflessione per que- Questo fatto non sminuisce l’importanza del sto anno, secondo un progetto approvato dalle Dizionario, ma evidenzia il grande lavoro di ri- Presidenti delle Federazioni durante il I Con- cerca che gli Autori hanno dovuto sobbarcarsi gresso delle Presidenti dell’OSC, è la dimen- per descrivere la biografia di taluni personaggi. sione contemplativa i cui punti cardine sono Nello stesso tempo il presente Dizionario è un l’ascolto, il silenzio e la conversione di vita. apripista per future ricerche sul patrimonio fran- È un argomento fondamentale che riguarda cescano, poiché documenta che il materiale non tutta la vita consacrata, richiamato anche dai manca anche se è spesso disponibile solo in for- documenti della Chiesa, come per esempio La ma manoscritta negli archivi conventuali. dimensione contemplativa della vita consacra- Il Dizionario ci permette, inoltre, di cono- ta (1980), Vita consecrata, Ripartire da Cri- scere vari Membri dell’Ordine francescano – sto... L’ottavo centenario dell’ordine di santa scienziati, autori letterari, musicisti – che pos- Chiara offre perciò a tutti la possibilità di unir- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 516

516 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

si alla gioia di questo evento, di approfondire Signore”, e secondo quelle di Chiara mettere insieme questo tema, in un momento in cui nel- anima, cuore e mente nello Specchio, in Cristo, le comunità c’è tanta dispersione e di recupe- fino a trasformarsi totalmente in immagine del- rare un valore senza il quale si apre la porta a la sua divinità». ogni tentazione e a ogni crisi. «La contemplazione, così intesa – osserva L’opportunità per farlo ci viene suggerita fr. Carballo – non ha niente a che vedere con dalla lettera che Fr. José Rodríguez Carballo una vita mediocre, abitudinaria, pigra». In ef- ha scritto alle clarisse per questa circostanza in fetti, «la contemplazione è fare una scelta cui propone alcune importanti piste di rifles- esclusiva per il Signore, consegnargli la vita, sione su che cosa si intende per contempla- è poter dire con Paolo “non sono più io che vi- zione, quali ne sono le fonti, il metodo segui- vo, ma Cristo vive in me” (Gal 2, 20). È poter to da santa Chiara e le condizioni per viverla dire in verità che solo lo Sposo basta, poiché si e attuarla. tratta di Colui la cui “potenza è più forte d’ogni altra, più larga è la sua generosità; la sua bel- Come intendere la contemplazione lezza è più seducente, il suo amore più dolce e ogni suo favore più fine”. Come si può anzitutto definire e intendere Con le parole di san Francesco, possiamo la contemplazione. Fr. Carballo la descrive «co- dire che «contemplare è consegnarsi comple- me l’apertura del cuore al mistero che ci av- tamente a colui che completamente si è dona- volge, per lasciarci possedere da esso». In que- to per noi. Contemplare è bruciare, spendere sto senso «contemplare è svuotarsi di tutto il la vita per il Vangelo, “regola e vita” per tutti superfluo, perché Colui che è il Tutto ci riem- noi». È la stessa concezione che ne aveva san- pia fino a traboccare. Contemplare è aprire in- ta Chiara, la quale, per esempio, «non defini- teramente gli occhi del cuore per poter leggere sce la vita a san Damiano come vita contem- e scoprire la presenza del Signore nelle sfac- plativa, ma come un vivere il Vangelo. In que- cettature delle persone e delle cose. Contem- sto modo, Chiara non considera la contempla- plare è aprire le orecchie dell’anima per ascol- zione come una forma di vita, ma come una di- tare le grida silenziose del Signore nella sua Pa- mensione essenziale della stessa, che rimane rola, nei sacramenti, nella Chiesa e negli avve- sottomessa al vivere il Vangelo». nimenti della storia. Contemplare è far silenzio Si può dire perciò che «la contemplazione di parole perché parli lo sguardo pieno di stu- va di pari passo con la qualità evangelica di vi- pore, come quello di un bimbo; perché parlino ta secondo il proposito di vita che abbiamo ab- le mani aperte alla condivisione, come quelle bracciato; con una volontà ferma di “progredi- di una madre; perché parlino i piedi che, con re di bene al meglio, di virtù in virtù”, e di per- passo leggero, come ci chiede santa Chiara, at- correre il sentiero delle beatitudini. Per questo traversano le frontiere per annunciare la Buona sentiamo la necessità di ripartire dal Vangelo, Novella, come quelli di un missionario; perché nucleo fondamentale e fondante della nostra parli il cuore traboccante di passione per Cri- forma di vita, perché solo esso ci darà la pos- sto e per l’umanità, come parlarono i cuori in- sibilità di accendere un fuoco nuovo e inietta- namorati di Francesco e Chiara. Contemplare re linfa giovane nella nostra storia comune, ot- è entrare nella cella del proprio cuore e, dal si- to volte centenaria. Essere contemplativi im- lenzio abitato, lasciarsi trasformare da colui al plica, poi, assumere il Vangelo nelle sue esi- quale, come Chiara, confessiamo: “sposo di no- genze più radicali, senza sconti, senza giustifi- bile origine”, con la bellezza “più seducente”, care sistemazioni a uno stile comodo di vita». “la cui bellezza è l’ammirazione instancabile Ma, attenzione, «la contemplazione non è delle beate schiere del cielo” e “l’amore di lui neanche “infischiarsene” degli altri». Infatti, rende felici”. Contemplare è “desiderare, pri- «la passione per Cristo è passione per l’uo- ma di tutto, ad avere lo Spirito del Signore e la mo». In effetti, «la contemplazione che ali- sua santa operazione” (cfr. Gal 5, 13-21. 26; menta la nostra vita non può essere mai estra- Rm 13, 13-14). La contemplazione è essenzial- nea alla vita dei nostri popoli e a ciò che ac- mente la vita di unione con Dio che, secondo le cade loro. La realtà dei nostri fratelli, uomini parole di Francesco, è “tenere il cuore rivolto al e donne, deve essere portata nella preghiera. Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 517

AD CHRONICAM ORDINIS 517

Un’anima contemplativa è un’anima che si poveri pannicelli”. «Non si tratta di un atteg- sente in comunione con tutti, che presenta tut- giamento romantico di fronte al presepe, ma ti al Signore, con le loro gioie e tristezze, con di un’esperienza reale di povertà, di una scel- le loro speranze e le loro frustrazioni. Porta ta forte per la povertà, come il cammino in- tutti nel suo cuore, tutti accoglie nella sua ani- trapreso dal Figlio di Dio. Non si tratta di am- ma contemplativa». mirarsi, ma di uscire da se stessi e contem- Pertanto, «la contemplazione è molto di più plare la povertà di chi si è reso “disprezzabi- di momenti più o meno prolungati di preghie- le per te”. Per Chiara non rimane altra strada: ra, ma è far sì che tutte le cose temporali siano “segui il suo esempio rendendoti spregevole a suo servizio. È un’esistenza vissuta per il Si- in questo mondo”. Il mirare a cui Chiara invi- gnore e, per lui, spesa anche a favore degli al- ta è, in definitiva, lo sguardo della sposa allo tri. Non potrebbe essere in altra maniera, se te- Sposo, che, essendo quotidiano e costante, niamo presente che la contemplazione, come porta a scoprire la bellezza dello “Sposo di afferma Chiara, è imitare e seguire lo Sposo». più nobile origine”». Meditare. È una meditazione che «abbrac- Fonti della contemplazione cia la mente e porta a percepire l’umiltà come un contrasto che scandalizza e affascina: il Re Quali sono le fonti principali a cui la con- degli angeli avvolto in panni e deposto in un templazione attinge la linfa che la nutre e la presepe. Se per Francesco il binomio povertà- rinvigorisce? Francesco e Chiara ne indicano umiltà è inseparabile, lo è anche per Chiara. La due: la Parola di Dio e la liturgia. povertà mette in rilievo la vita nella stessa con- Anzitutto la Parola di Dio: «I salmi e i can- dizione dei poveri. L’umiltà esprime l’aspetto tici biblici ispirano e nutrono la loro preghiera più profondo della povertà: l’abbattimento, a tal punto che possiamo tranquillamente dire l’umiliazione e il disprezzo. Se la povertà è ne- che entrambi incarnano in se stessi la figura gazione della ricchezza, l’umiltà è negazione del povero di Yahvé in ogni sua dimensione: del potere. L’umiltà è la dimensione kenotica l’uomo che pone la sua piena fiducia nel Si- della sequela». gnore e l’uomo che si immerge nell’adorazio- Contemplare. Il contemplare coinvolge par- ne e nella lode». ticolarmente il cuore. Per Chiara il cuore è il In secondo luogo la liturgia, «canale ordi- luogo dell’alleanza con lo Sposo, esprime la nario attraverso il quale Francesco e Chiara radicalità della risposta, il donarsi totalmente, accolgono la Parola di Dio», ma deve trattar- la comunione che permette di assaporare Dio. si di «una Parola che non è semplice oggetto D’altra parte, la contemplazione richiede un di meditazione, ma, di più, una Parola cele- cuore puro, totalmente rivolto al Signore. Ciò brata, attualizzata; una parola che si trasforma permette di guardare con altri occhi, gli occhi in azione». di Dio, di considerare in maniera diversa, di percepire in profondità. Contemplare signifi- Il metodo di Chiara per la contemplazione ca, perciò, avere gli stessi sentimenti di Cristo (cfr. Fil 2, 5), rivestirsi di Cristo (cfr. Gal 3, Come i grandi maestri della contemplazio- 27; Ef 4, 24). Contemplare è aprirsi allo Spiri- ne – spiega Fr. Carballo – anche Chiara elabo- to che rinnova, trasforma e conduce alla testi- rò il suo “metodo”, il suo percorso, però senza monianza, meta di tutta la contemplazione. conformarsi a nessuna delle grandi correnti. Si Mira-medita-contempla, più che gradi, sono tratta di un metodo molto semplice che sgorga dimensioni di uno stesso processo che non si dalla propria esperienza e che si riassume in riduce ad una mera considerazione intellettua- tre verbi: mirare (osservare), meditare, con- le, ma è un’esperienza che coinvolge tutta la templare. persona in tutte le sue dimensioni: spirituale, Mirare. Lo sguardo coinvolge tutti i senti- intellettuale, affettiva e sensibile. È come menti nella sequela contemplativa di Gesù l’amore autentico: avvolgente, che porta alla Cristo. “Ogni giorno porta l’anima tua in que- sequela e all’identificazione con la persona sto specchio (...) Mira, in alto, la povertà di amata, alla trasformazione dell’amante nel- Colui che fu deposto nel presepe avvolto in l’Amato. Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 518

518 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

Come condizioni il silenzio e la solitudine «Il Signore – conclude Fr. Carballo – ci dia un cuore puro per poterlo mirare, meditare e Così pensa Chiara nella sua Regola, così contemplare, perché, trasformandoci in lui, pensa la Chiesa, così lo esprimono le vostre co- possiamo testimoniarlo agli uomini e alle don- stituzioni: “la ricerca dell’intimità con Dio ne del nostro tempo! comporta il bisogno, veramente vitale, di un si- ANTONIO DALL’OSTO lenzio di tutto l’essere” (Evangelica Testifica- tio, 46). Chi desidera fissarsi unicamente nel- [Testimoni, n. 15 (2010) 11-13] l’intimità di Dio, sull’esempio di Chiara, deve allontanare dalla sua anima “ogni rumore”. «E questo – sottolinea Fr. Carballo – non so- 11. Il lungo cammino dei Frati minori del lo per voi che avete scelto una vita ritirata, ma Nord Italia per tutti quelli che desiderano vivere una vita interiore autentica: il silenzio come cammino UNIFICARE PER NON MORIRE di libertà è un valore universale, necessario per una vita in pienezza, per la riflessione profon- A conclusione di un cammino iniziato circa da... Il silenzio e la solitudine abitati sono ma- dieci anni fa e dopo aver percorso ancora un nifestazione di una vita piena e traboccante, che lungo tratto di strada, solo nel 2016 le sei pro- parla da sola. Il silenzio e la solitudine sono, vince OFM del Nord Italia (Genova, Torino, poi, mezzi indispensabili per concentrarci sul- Milano, Bologna, Trento, Venezia) si fonde- l’essenziale, per vivere in presenza del Signo- re. È da questa prospettiva che la clausura ac- ranno in una nuova e unica entità. In vista di quista la sua vera dimensione. Senza sottrarre questo traguardo, soprattutto in questi ultimi alcuna importanza alla clausura verso l’ester- quattro-cinque anni sono andati intensifican- no, non si può dimenticare la clausura verso dosi gli incontri non solo tra i sei ministri ma l’interno: non fermarsi all’accidentale, gusto anche tra i rispettivi consigli (definitori) pro- per la Parola di Dio, raccoglimento dei sensi. vinciali. Grazie al Notiziario, interamente on- Se, per chi vive sull’orlo del nulla, il silenzio è line, della provincia OFM dell’Emilia Roma- un segno spaventoso del vuoto, per chi cerca la gna, è stato possibile ricostruire e documenta- pace interiore il silenzio, la solitudine e, nel vo- re le fasi salienti di un percorso a cui è stata stro caso la clausura, sono opportunità impaga- impressa una determinante accelerazione con bili per l’incontro con Dio e con gli altri. l’istituzione, nel 2007, di un’apposita com- L’uomo nuovo, a cui la fede ha dato un oc- missione per l’interprovincialità. chio penetrante che va oltre la scena e un cuo- Proprio in quello stesso anno il ministro ge- re capace di amare l’Invisibile, cerca il silenzio nerale, Fr. José Carballo, in un incontro con i mi- e la solitudine, non come fuga, non come mez- nistri provinciali a Baccanello (BG), aveva vo- zi per chiudersi in se stesso, ma il silenzio e la luto sottolineare quanto l’unificazione delle pro- solitudine fatti di relazioni profonde, autenti- vince del Nord Italia stesse diventando ormai un che. Per paradossale che sembri, solamente chi problema di tutto l’Ordine. Vivendo in un tem- è capace di restare solo è capace di incontrar- po di ridimensionamento e di una progressiva si con gli altri. Forse questo spiega perché og- contrazione delle forze in campo – ha detto – bi- gi passiamo tanto tempo insieme e non riu- sogna anticipare i tempi. Non si può aspettare sciamo a incontrarci veramente con qualcuno. che il tempo decida al posto dei frati. Non si può Oggi tanto voi, quanto noi e chi desideri de- più rimanere concentrati solo sulla propria real- dicare il cuore esclusivamente a Dio, abbiamo tà. L’interprovincialità sarà sempre più un’esi- bisogno di silenzio e solitudine, pieni di una genza della futura forma vitae francescana. Presenza, attenti all’ascolto, aperti alla comu- nione. Dobbiamo curare il silenzio e la solitudi- Chiudere per aprire ne abitati per non essere vittime di un attivismo – anche questo è un pericolo reale in molti dei Oggi – ha detto Fr. Carballo – è già difficile vostri monasteri – privo di riflessione; vittime assicurare il cambio normale di un guardiano di un attivismo vuoto e, pertanto, sterile. Dio giunto al termine del suo mandato. La chiusura parla sempre e anche il suo silenzio è parola». di un convento deve mettere in conto le prote- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 519

AD CHRONICAM ORDINIS 519

ste non solo della gente, ma anche, a volte, dei gere all’unificazione, si dovrebbe incomincia- politici del posto e degli stessi frati. Dal mo- re a chiudere e a ridimensionare nelle singole mento che è in gioco la rivitalizzazione del ca- province tutto ciò che va chiuso e ridimensio- risma, si tratta allora di far capire che «si chiu- nato. Soprattutto si dovrebbero evitare “solu- de per aprire». L’unificazione sta diventando, zioni illusorie”, come il chiamare frati stranie- in molti casi, una via obbligata. Non si può af- ri; molto difficilmente, infatti, si potrebbero in- frontare e superare questo “punto dolente” sen- serire in un tessuto sociale ed ecclesiale diver- za una mentalità “libera e aperta”, senza so da quello di provenienza. L’alternativa è un’adeguata e difficile sensibilizzazione della quella di una più convinta animazione voca- base. Questo lavoro di sensibilizzazione già av- zionale. «Se manca, è la morte». viato da tempo a livello di formazione perma- Ad un confratello che s’interrogava sulla nente e iniziale (postulandati, noviziati, studen- sempre più scarsa incisività del francescanesi- tati interprovinciali ecc.), non basta. «Bisogna mo nel mondo di oggi, il Ministro generale ha coinvolgere tutti». In che modo? Il Ministro ge- risposto dicendo che purtroppo si sta soffrendo nerale ha fatto una proposta, quella di celebra- della sempre più scarsa incisività di tutta la re, prima nelle singole unità e poi tutti insieme, Chiesa. «Ciò che stupisce è che pur essendo tre Capitoli delle Stuoie: il primo per gli under Francesco il santo più attuale e amato da tutti, 10 («coloro che porteranno le conseguenze del poi come frati stiamo perdendo terreno. Ci stia- cammino che si inizia»), il secondo per i guar- mo frammentando troppo. Ci lasciamo utilizza- diani, il terzo per tutti i frati. Anche loro, infat- re troppo dalla Chiesa. Il nostro volto è sempre ti, «hanno la loro parola da dire e non si posso- più quello del prete diocesano. Anche se le no- no far passare sopra le loro teste processi così stre chiese sono abbastanza frequentate, però, importanti e che incidono in profondità». finiamo con il seguire la stessa sorte della Chie- Perché negarlo? «Il processo è complesso e sa in Europa», dove si è ancora troppo spesso dev’essere metabolizzato», non accontentan- condizionati dagli aspetti negativi. Si dovrebbe, dosi mai «di lasciare semplicemente passare il invece, saper cogliere anche il positivo, con il tempo». Al capitolo generale (del 2009), le sei pieno coinvolgimento di tutti. I problemi non si province del Nord Italia sarebbero dovute ar- risolvono mai in un colpo. Men che meno si ri- rivare con delle proposte concrete, in modo da solvono a base di decreti del direttivo generale. poter incominciare a pensare a una data preci- I decreti, ha concluso, servono quando sanci- sa per l’inizio di una o, eventualmente, due scono una decisione maturata insieme. nuove entità. A suo dire, un’unica entità po- Di ridimensionamento, di chiusure e di fu- trebbe rivelarsi anche fin troppo “difficile da sioni si era ovviamente parlato anche nel Ca- governare”. Ma ogni decisione al riguardo va pitolo generale del 2009. «Si tratta, è detto nel presa solo dopo un’articolata mappatura e una suo documento finale, di un processo doloroso seria valutazione complessiva della realtà ef- nel quale, tuttavia, siamo chiamati a scoprire fettiva delle sei province del Nord Italia. un momento di grazia pasquale per tentare di Nel 2007 il totale dei Frati delle sei provin- ridarci significato, in una maniera più sempli- ce era di 866 unità (di cui 139 fuori provincia) ce e più vulnerabile, ma anche più profetica e con un’età media di 65,36 anni di età. Presen- certo maggiormente da minori, là dove siamo ti in 105 case, erano (e sono) impegnati preva- già presenti». Un cambiamento come quello in lentemente nella custodia dei santuari, nella atto «è una realtà che si fa ogni volta più visi- pastorale parrocchiale e ospedaliera e nella cu- bile e che può rappresentare un’inedita oppor- ra delle chiese conventuali. In questi ultimi tre tunità per superare la mentalità provincialista e anni, è fin troppo facile presumere da parte no- incrementare la interprovincialità e il senso di stra che, almeno numericamente, la situazione appartenenza alle Conferenze e all’Ordine». non sia di certo migliorata. Le altre unificazioni OFM in Europa Un processo doloroso e di grazia Dal Capitolo generale ad oggi l’assemblea Ciò che andrebbe dato per acquisito, ha ag- sicuramente più importante in ordine al cam- giunto Fr. Carballo, è il fatto che prima di giun- mino dell’interprovincialità in corso, è stata Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 520

520 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

quella dei sei consigli provinciali ad Armeno Il ridimensionamento, ha ricordato Fr. Broc- (No), dal 24 al 27 agosto 2010. Nel documen- canelli, è finalizzato a «rafforzare e rinnovare la to conclusivo viene ribadita con molta convin- qualità della vita nelle fraternità e nei singoli zione la finalità centrale del cammino in atto: frati. Non basta rimediare; bisogna rinnovare, «riqualificare la vita fraterna e rendere possi- liberare energie per nuove forme di evangeliz- bile una rinnovata ed originale presenza fran- zazione con stili adeguati di vita francescana». cescana nel Nord Italia». Si tratta di una ri- Non si tratta di gestire, bene o male, le emer- qualificazione a più livelli: della formazione genze «sacrificando le persone e/o la qualità di iniziale, del complesso delle fraternità presen- vita delle fraternità». È invece importante «ge- ti nel Nord Italia, dei segretariati della forma- stire positivamente le nuove situazioni, saper zione, delle missioni e dell’evangelizzazione. rispondere alle urgenze missionarie, avere una Un appuntamento strategico già program- visione aperta del futuro della provincia, saper mato è quello del 2013 con la sincronizzazione, pianificare le attività e le opere, trovando delle in tale data, di tutti i sei Capitoli provinciali in strategie adeguate». La prospettiva di fondo vista della nascita della nuova entità. Da qui ad non è quella di «chiudere per morire», ma di allora non verrà trascurata nessuna iniziativa «aprire nuove forme di presenza per dare nuo- che possa favorire l’incontro e la conoscenza ve risposte ad esigenze nuove». dei frati del Nord Italia: Capitolo delle Stuoie, Sarebbe fuorviante pensare all’unificazio- visite, esercizi spirituali, giornate di formazio- ne interprovinciale solo per garantire la so- ne permanente residenziale per tutti e per set- pravvivenza del dato esistente. Quando in di- tori, possibilità di esperienze prolungate in fra- verse entità della medesima regione o Confe- ternità di altre province, partecipazione ad renza «le forze vengono meno, le strutture e le esperienze significative già in atto (itineranza, opere rischiano di soffocare la vita asserven- missioni al popolo, eremo ecc.). Soprattutto in dola a se stessa», quando «il carisma france- quelle case che verranno già fin d’ora qualifi- scano inevitabilmente si logora e si deteriora, cate e candidate come case interprovinciali, si sorge allora, la necessità di unire le forze an- curerà la qualità di vita francescana, la testi- cora vive per dar vita ad una nuova entità, più monianza significativa e la complementarietà leggera, in grado di sostenere la qualità della interprovinciale. Proprio ad Armeno si è defi- vita e della missione delle fraternità». nitivamente decisa la data di nascita della nuo- va entità, il 2016, con la celebrazione, nel cor- La prossima assemblea dei superiori generali so dell’anno, del primo capitolo unificato. Ad incoraggiare i confratelli impegnati in È facile prevedere che, per i Frati minori del queste complesse e ancora lunghe tappe fina- Nord Italia, i prossimi sei anni non saranno li, ad Armeno era presente anche il consiglie- proprio i più tranquilli della loro lunga storia. re generale per l’Italia, Fr. Vincenzo Brocca- É vero che, a diversità di altri istituti (come nel nelli. Tutte le province dell’Ordine, ha detto, caso degli Oblati di Maria Immacolata impe- si stanno confrontando seriamente con la di- gnati da tempo nell’unificazione di due pro- minuzione inesorabile delle vocazioni a fron- vince diverse per lingua e cultura: Italia e Spa- te di un numero sempre molto elevato di atti- gna), i Frati minori si muovono e partono da vità, di opere e di conventi. Esperienze analo- una omogeneità linguistica e culturale. Ma è ghe a quelle del Nord Italia, ha ricordato, sono anche certo che – non solo in casa OFM, sia in atto da tempo anche in altri paesi europei. chiaro! – a queste unificazioni, per quanto au- In Francia, ad esempio, dopo l’unificazione, spicate come una grande opportunità per la ri- avvenuta ancora nel 1996, delle sei province vitalizzazione del carisma, ci si arriva perché francofone (Francia e Belgio) in due sole enti- costretti dalla sempre più preoccupante con- tà, si sta oggi pensando al 2013 come data pos- trazione numerica delle forze in campo. sibile per la nascita di una nuova e unica pro- Quanto sarebbe stato più profetico e signi- vincia. Anche in Germania, dopo un percorso ficativo il discorso di tutto il buono e di tutto il iniziato nel 2004, il 1° luglio del 2010 le quat- bello dell’interprovincialità quando le entità, tro province tedesche hanno dato vita alla nuo- francescane e non, erano fiorenti in persone e va entità: la provincia “S. Elisabetta”. in opere! C’è solo da augurarsi che – come a Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 521

AD CHRONICAM ORDINIS 521

volte e, forse, non sempre a torto, si sente dire acerbissime sofferenze”. In un tempo in cui la – il perseguimento del traguardo dell’unifica- Chiesa pativa un rilassamento dei costumi, el- zione non sia troppo tardivo. la percorse con decisione la strada della peni- Alcune esplicite conferme a proposito del- tenza e della preghiera, animata dall’ardente le tante “sfide” della VC in Europa sono ve- desiderio di rinnovamento del Corpo mistico nute anche dall’ultima assemblea dei superio- di Cristo. ri generali. A fine novembre, i nostri generali si Ma chi è Camilla da Varano? Una luce per il ritroveranno nuovamente per tracciare, questa nostro tempo, l’ha definita fra Carballo, mini- volta in positivo, un cammino per il futuro del- stro generale dei frati minori, in una lettera alle la VC sempre nel nostro continente. Non è for- clarisse, in data 5 luglio, da Camerino. Era na- se un fatto casuale che tra i relatori ci siano ta a Camerino nel 1458 da Giulio Cesare da Va- proprio anche l’attuale Ministro generale dei rano. Era figlia illegittima ma prediletta dal pa- Frati minori e l’ex superiore generale degli dre e dalla moglie Giovanna Malatesta che le Oblati di Maria Immacolata (p. Guglielmo fu più che madre. Dai suoi numerosi scritti, in Steckling). Le fatiche in atto per l’unificazio- particolare, si deduce che Camilla ha ricevuto ne di alcune loro entità potrebbero rivelarsi una solida formazione umanistica, suffragata da quanto mai preziose e provvidenziali per af- una spiccata intelligenza, da un carattere forte e frontare con maggiore speranza il futuro della tenace e dalla voglia di vivere e divertirsi. VC in Europa. Dopo aver resistito per vari anni alla chia- ANGELO ARRIGHINI mata del Signore, il 4 novembre 1481 Camilla fece il suo ingresso nel Monastero delle Sorel- [Testimoni, 18(2010)11-14] le Povere di santa Chiara di Urbino, assumen- do il nome di Battista. Il 14 gennaio 1484 die- de vita ad un nuovo Monastero a Camerino, 12. Battista Camilla da Varano iscritta nel- dove introdusse la Regola di santa Chiara. Nel l’Albo dei santi 1502, per sfuggire all’assedio della sua città da parte di Cesare Borgia, sr. Battista si rifugiò ad UNA LUCE PER IL NOSTRO TEMPO Atri, facendo poi ritorno a Camerino agli inizi del 1504. Dopo aver fondato i Monasteri delle Visse radicalmente l’ideale evangelico Clarisse a Fermo (1505-1506) e a S. Severino di san Francesco e di santa Chiara. Marche (1521-1522), morì a Camerino il 31 Fra Carballo, Ministro generale OFM, maggio 1524. l’ha definita una luce per l’umanità, II 7 aprile 1843 papa Gregorio XVI rico- per la Chiesa e per la famiglia francescana. nobbe il culto pubblico, attribuitole da anti- Una vita la sua profondamente chissimo tempo, e la dichiarò Beata. L’8 apri- segnata dall’incontro con il Crocifisso. le 1891 Leone XIII approvò gli atti del pro- cesso, in vista della canonizzazione, e il 4 feb- Domenica, 17 ottobre scorso, Benedetto braio 1893 i suoi scritti. Il 17 ottobre 2010 Be- XVI ha elevato agli onori degli altari Battista nedetto XVI la proclamerà santa. Camilla da Varano (1458-1524) assieme a cin- que altre figure di nuovi santi. «Monaca cla- L’incontro con il Crocifisso rissa del XV secolo, – ha detto il papa nel- l’omelia – testimoniò fino in fondo il senso “Un cuore in tensione”, scrive Fr. Carballo evangelico della vita, specialmente perseve- di Camilla: «Visse radicalmente l’ideale evan- rando nella preghiera... (La sua vita) total- gelico di san Francesco e di santa Chiara, ma mente immersa nelle profondità divine, fu fu segnata fortemente anche dalla nuova sen- un’ascesa costante nella via della perfezione, sibilità culturale e spirituale che stava sorgen- con un eroico amore verso Dio e il prossimo. do con il Rinascimento, dalle vicende tragiche Fu segnata da grandi sofferenze e mistiche della sua famiglia e della sua città, dalla trama consolazioni; aveva deciso infatti, come scri- complessa della vita dell’Ordine dei frati mi- ve lei stessa, di “entrare nel Sacratissimo Cuo- nori e delle Sorelle Povere di santa Chiara. re di Gesù e di annegare nell’oceano delle sue Tutte queste vicende hanno plasmato il suo Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 522

522 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

spirito, che, docile all’azione della grazia divi- sta la luce e la presenza del Risorto che trasfi- na, ha dato vita a un’esperienza evangelica che gura ogni dolore e colma ogni solitudine. ha profondamente inciso nel tempo in cui Ca- Contemplando la Passione di Cristo, con- milla Battista è vissuta». templa la passione dell’uomo di ogni tempo e Ma qual è il segreto di questa “trasfigura- di ogni luogo, scopre e indica a ciascuno il sen- zione”? «La sua vita, il suo cammino di con- so, la luce e la forza che l’umanità incessante- versione sono profondamente determinati dal- mente invoca. l’incontro con il Crocifisso. È la stessa Camil- Nella nostra epoca, segnata da una profon- la Battista a guidarci con i suoi scritti: «La me- da crisi economica che ha fatto emergere una moria della Passione di Cristo è come un’arca significativa urgenza etica nell’agire e nel pen- dei tesori celesti, una porta che permette di en- sare, Camilla Battista indica una via da segui- trare a gustare il glorioso Gesù ed una perfetta re: immettere nella storia i valori evangelici del maestra di tutte le arti spirituali, una fonte ine- dono e della gratuità. Il vero contemplativo, in- sauribile di acqua viva, un pozzo profondissi- fatti, non si sottrae alla responsabilità di im- mo dei segreti di Dio... Chi vuol essere libero mergersi nella storia, ma sa di essere inviato a da ogni impurità ed avere un segno della futu- rendere presente il volto del Dio contemplato, ra gloria e beatitudine..., cerchi questa dolce attraverso la restituzione dei doni di grazia ri- memoria della Passione di Cristo, come l’apo- cevuti. stolo Paolo che portava continuamente le stig- All’umanità smarrita a causa dell’emergen- mate della Passione nel suo corpo». za educativa, evidenziata dal diffuso disagio Tutto ebbe inizio nel lontano 1466 (o 1468), giovanile e da un’estrema povertà di punti di quando fr. Domenico da Leonessa esortò i fe- riferimento, Camilla Battista indica l’urgenza deli, nella predica del Venerdì santo, a far me- di educatori, maestri e testimoni credibili. I suoi moria della Passione di Cristo. Tra i tanti che scritti ci consegnano diverse figure di padri nel- l’ascoltarono, una bambina di 8/10 anni, Ca- la fede, soprattutto frati, che hanno accompa- milla da Varano, lo prese sul serio, fino ad ag- gnato e guidato il suo cammino, e contempo- grapparsi a Cristo povero e crocifisso con tut- raneamente ci rivelano la sua straordinaria ca- ta se stessa, lasciando trasfigurare da questa pacità pedagogica. Camilla Battista, come ma- presenza la vita, i dolori, le gioie, le aspirazio- dre spirituale e come guida sapiente, sa farsi ni e le profonde contraddizioni della sua epo- modello di vita e canale della grazia, come lei ca e del suo Ordine». stessa racconta: «Occorre essere “conca” pri- ma che “canale”. Per vent’anni quasi, questa Una luce per l’umanità tua madre è stata “conca”, ha cercato cioè di custodire, di contenere la grazia in sé, poi, co- Camilla, sottolinea sempre fra Carballo, è me “canale”, l’ha diffusa e scritta ad altri». “una luce per l’umanità”, “una luce per la Chie- Nell’epoca della comunicazione di massa, sa” oltre che per tutta la famiglia francescana. di internet e del dilagante sviluppo dei social Pur essendo vissuta in un’epoca lontana dalla network assistiamo, quasi impotenti, a un sin- nostra, «Camilla si rivela come una donna ca- golare paradosso: da una parte, infatti, emerge pace di accettare la sfida dell’esistenza, incar- un’incontenibile bisogno di comunicazione e nando una “passione per la vita”, vissuta come di informazione in tempo reale; dall’altra si fa ricerca incessante di verità e libertà... si pre- strada la crescente paura nei confronti del di- senta ai nostri occhi come una figura straordi- verso, stigmatizzato nella figura dello straniero nariamente attuale. Vive in un’epoca solo ap- che bussa alle nostre porte, con un conseguen- parentemente diversa dalla nostra, fatta di lot- te innalzamento delle frontiere e dei muri che te e di guerre, di drammi e di odio, ma anche di impediscono l’accoglienza e la condivisione. grandi slanci umani, artistici e spirituali. In questo contesto Camilla Battista si rivela Una luce per l’umanità, anzitutto. «Ella ha maestra di dialogo inteso come necessità uma- desiderato che la sua vita fosse un continuo Ve- na, vitale e quotidiana. Il Tu di Gesù Cristo nerdì santo. Il senso di questo desiderio sta nel contemplato e amato l’ha condotta al tu dei fra- messaggio che Camilla Battista consegna al- telli e delle sorelle facendo di lei una straordi- l’umanità intera: nell’umano soffrire è nasco- naria donna di relazione. Il dialogo è, infatti, il Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 523

AD CHRONICAM ORDINIS 523

tessuto, lo stile e la categoria predominante del che chiede la rinuncia al potere e all’indivi- suo scrivere e della sua esperienza mistica. dualismo e chiama a un amore gratuito, evan- In una società liquida, scettica circa l’ideale gelico, generoso, a una carità crocifissa, simi- della fedeltà, capace di assumere solo impegni le a quella della Perfetta letizia di Francesco: temporanei e condizionati, Camilla Battista ci «O mio clementissimo Iddio, se Tu mi rivelas- provoca con la sua capacità di operare scelte de- si tutti i segreti del tuo sacratissimo Cuore e finitive e radicali nella forza dell’amore e del ogni giorno mi mostrassi tutte le gerarchie an- perdono incondizionato. È una clarissa autenti- geliche, se ogni giorno io risuscitassi i morti, ca, che ha saputo credere all’Amore (1Gv 4, 16). non crederò per questo che Tu mi ami di infi- Questa genuina figlia di santa Chiara si è la- nito amore. Ma quando sentirò di avere otte- sciata ferire dall’amore di Cristo al quale si è nuto la grazia di un perfetto amore, cioè di far donata totalmente con slancio appassionato ed bene a chi mi fa male, di dir bene e lodare chi esclusivo, fedele ed incondizionato, capace di so che dice male di me e a torto mi biasima, amare i nemici e di affrontare con straordina- allora soltanto, per questo segno infallibile, Pa- ria fortezza le durissime prove che hanno se- dre mio clementissimo, crederò di esserti vera gnato la sua vita. figlia. Soltanto allora sarò conforme al tuo di- lettissimo Figlio Gesù Cristo Crocifisso, che è Una luce per la Chiesa l’unico bene dell’anima mia, conforme a Lui, o Padre, che essendo in croce ti pregò per i In secondo luogo, fu una luce per la Chiesa. suoi crocifissori». «Camilla Battista – seguendo l’esempio e l’in- Erede esemplare di Chiara d’Assisi, Camil- segnamento di Chiara e Francesco – ha vissuto la ci consegna la via della contemplazione come una fedeltà eroica verso la Chiesa anche quan- reale e specifica diakonia. La Chiesa intera e do ha dovuto, per essa, affrontare sofferenze ogni battezzato, tramite la contemplazione, ri- amarissime. Questa sua tenace obbedienza si ra- sale alla sua fonte vitale e svolge un ministero di dica nella consapevolezza che la Chiesa è l’im- intercessione: è questo il servizio che Chiara e magine stessa di Cristo, suo corpo vivente e sua Camilla Battista hanno svolto ricordandoci il concreta presenza nella storia dentro la quale si primato di Dio e la misteriosa fecondità aposto- compie efficacemente l’opera della nostra sal- lica della contemplazione, destinata a incidere vezza. Non ci fu compromesso o umana fragi- profondamente nella vita della Chiesa». lità che riuscì a distoglierla dal proposito di vi- vere questa totale appartenenza alla Chiesa: la Una luce per la famiglia francescana sofferenza non la rese ribelle, ma ancor più fe- dele nell’offrire preghiere e suppliche accorate Infine, una luce per la famiglia francesca- a Dio per la «renovatione della chiesa». na. «Camilla Battista, rileva Fr. Carballlo, ci Abbiamo bisogno anche noi, soprattutto nel mostra la via concreta per osservare il santo nostro tempo, di riscoprire il gusto di questa Vangelo, per metterlo in pratica e tradurlo nel- appartenenza ecclesiale che genera una fecon- l’esistenza quotidiana. Il voto di versare ogni da e universale comunione in Cristo. venerdì una lacrima in memoria della Passio- Scegliendo di professare la Regola di Chia- ne di Cristo, al quale rimase tenacemente fe- ra d’Assisi, infatti, Camilla Battista indica a dele pur immersa nella vita di corte, ci testi- ogni cristiano la via della povertà come via di monia quel coinvolgimento, quella partecipa- testimonianza radicale, come autentica marty- zione “fisica” e totale al mistero di Cristo che ria: «Questa serva di Dio comprò cara per sé e diventa relazione viva e feconda, secondo la per gli altri la povertà e a lei sola toccò pagar- più genuina spiritualità francescana. ne il prezzo; di modo che costa a lei più cara la Nella società di oggi che favorisce una reli- povertà, che non le ricchezze ai ricchi, e più giosità intimistica e fragile, riducendo la fede l’ha desiderata e cercata, che non cerchi il a una pulsione emotiva e disincarnata, Camil- mondo li denari». la Battista suggerisce a tutta la famiglia fran- Vivendo pienamente il carisma francesca- cescana una via sicura: vivere il Vangelo con no, mostra alla Chiesa la via della fraternità co- passione e radicalità e restituire «amore per me attuazione della koinonia: una fraternità amore, sangue per sangue, vita per vita». Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 524

524 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

La lettera termina lasciando come prome- parla diverse lingue. Questo pluralismo non moria due pensieri della santa: «Beata quella significa divisione, significa ricerca dina- creatura che per nessuna tentazione tralascia il mica dell’unità per arrivare ad un cuore so- bene incominciato!». E l’altro, tratto dalla sua lo, un anima sola. La verità è sinfonica. preghiera: «Fa che io ti restituisca amore per 5. Essere cristiani nel Medio Oriente significa amore, sangue per sangue, vita per vita». riconoscere le radici del cristianesimo nel- l’Antico Testamento e nel giudaismo. Il po- [Testimoni, 19(2010)19-21] polo ebraico che ha ricevuto la rivelazione per primo ci ha dato le Scritture che leggia- mo con la chiave cristologica e spirituale. 13. Sinodo dei Vescovi per il Medio Oriente: Ci ha dato Gesù, nostro Salvatore nato da considerazioni dei Frati Minori Maria. Per questo noi gli siamo grati. 6. Essere cristiani nel Medio Oriente signifi- 12 sono le tribù di Israele ca cercare l’immagine di Dio in ogni uo- 12 sono gli apostoli di Gesù mo, specialmente nel musulmano in mez- 12 sono i consigli che i Frati Minori, zo al quale tante comunità vivono. Dal mu- presenti in Oriente da 800 anni, sulmano il cristiano, che non è un cittadi- danno ai cristiani d’Oriente no di secondo ordine, richiede il rispetto dei diritti umani, la libertà di culto e di co- 1. Essere cristiani in Medio Oriente è una vo- scienza. Richiede la reciprocità: come i cazione, non un privilegio. Tra Ebrei e Mu- musulmani in Europa pretendono i loro di- sulmani essi sono chiamati a professare ritti, devono concedere gli stessi diritti ai che Gesù di Nazareth è il Messia e il Fi- cristiani in Oriente. glio di Dio, morto e risorto per la salvezza 7. Le Chiese orientali hanno un patrimonio di tutti gli uomini. La beatitudine del Mae- spirituale meraviglioso: santi padri e dot- stro: «Beati i perseguitati per la giustizia, tori hanno illuminato queste comunità e la di essi è il Regno di Dio» non è rimasta pa- Chiesa intera. Tanti martiri hanno testimo- rola vuota. Essere il sale del mondo e il lie- niato la loro fede in Cristo. Le loro liturgie vito nella pasta esige di essere presente sono una partecipazione alla Gerusalemme nelle società con la propria identità. Una celeste. Chi ha preferito l’emigrazione può minoranza può, nonostante tutte le diffi- condividere questa ricchezza con i fratelli coltà, essere creativa. occidentali. 2. Essere cristiani in Medio Oriente significa 8. Il mondo globalizzato lancia nuove sfide credere in un Dio-Trinità. Dio Padre ama il ai cristiani d’Occidente e d’Oriente. Il suo Figlio. Il Figlio è l’amato dal Padre e mondo nuovo, che nasce con Internet, la lo Spirito è l’amore. Nell’amore si trova la bioetica e la ricerca spaziale, esige una soluzione all’odio e alla guerra. La ricon- nuova evangelizzazione che non ha biso- ciliazione basata sul perdono rimane la gno di oratori ma di testimoni autentici. chiave della pace. Una catechesi appropriata per adulti unifi- 3. Essere cristiani in Medio Oriente significa cata per tutte le comunità permetterà di af- essere testimoni della speranza futura. Ge- frontare le false divinità che propone il sù ritornerà per giudicare i vivi e i morti. mondo moderno. I cristiani sono come Da- Tutti saranno giudicati sull’amore che vid di fronte a Golia. David prese un ba- avranno avuto verso gli altri. «I costrutto- stone e cinque pietruzze, simboli della cro- ri della pace saranno chiamati figli di Dio». ce e dei cinque libri della Bibbia, dice Ip- 4. Essere cristiani nel Medio Oriente signifi- polito di Roma. La fionda che permette di ca credere nella Chiesa una, santa e cattoli- lanciare le pietre è la carità. ca, opera dello Spirito di Dio. Questa Chie- 9. La Chiesa ha sempre respirato con i suoi sa si è inculturata nel mondo semitico in due polmoni: l’Occidente e l’Oriente che Etiopia, in Africa del Nord, in Israele, in sono chiamati a collaborare in modo più Asia Minore e in tutto l’Oriente prima di stretto in caso di necessità per permettere inculturarsi nel mondo ellenistico. Essa al corpo di Cristo di offrire al mondo la sal- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 525

AD CHRONICAM ORDINIS 525

vezza. Le Chiese cattoliche vedono negli nari delle circoscrizioni ecclesiastiche del Me- immigrati in Oriente che sono venuti per dio Oriente, come pure 23 della Diaspora, che cercare lavoro fratelli a tutti gli effetti. hanno cura dei fedeli delle Chiese Orientali 10. Gerusalemme è la madre di tutti i popoli. Cattoliche emigrati dal Medio Oriente in varie Tutti là sono nati. Il Signore ha chiesto ai parti del mondo. Bisogna inoltre rilevare la suoi discepoli di rimanere nella città. Af- presenza di 19 Vescovi dai Paesi limitrofi del- finché la città possa realizzare la sua mis- l’Africa del Nord e dell’Est, come pure dei sione di “visio pacis”, i cristiani di tutto il Paesi con consistenti comunità cristiane pro- mondo sono invitati a riprendere la tradi- venienti dal Medio Oriente, in particolare nel- zione dei pellegrinaggi sui passi del loro l’Europa e nel continente americano. All’As- maestro. Altrettanto va detto per i pellegri- sise sinodale hanno partecipato anche capi di naggi in Egitto, Siria, Libano, Giordania e 14 Dicasteri della Curia Romana, più connes- Asia Minore che permetteranno di incon- si con la vita della Chiesa nel Medio Oriente. trare le pietre vive che sono le comunità e Inoltre, il Santo Padre Benedetto XVI ha no- di stabilire nuove forme di conoscenza e di minato 17 Padri sinodali. Vi sono stati, inoltre, collaborazione. 10 rappresentanti dell’Unione dei Superiori 11. Le Chiese cattoliche d’Oriente riconosco- Generali. no il carisma di Pietro che è di essere se- Tra i Padri sinodali c’erano 9 Patriarchi, 19 gno e strumento di unità nell’esercizio del Cardinali, 65 Arcivescovi, 10 Arcivescovi tito- primato nella carità. Nelle loro situazioni lari, 53 Vescovi, 21 Vescovi Ausiliari, 87 reli- precarie ricorrono al successore di Pietro giosi di cui 4 eletti dall’Unione dei Superiori per rafforzare l’unità. Le Chiese cattoliche Generali. Quanto agli uffici svolti, ci sono sta- riconoscono anche nell’apostolo Giovanni ti 9 Capi dei Sinodi dei Vescovi delle Chiese un carisma molto vicino al loro cuore. Fan- Orientali Cattoliche sui iuris, 5 Presidenti del- no propria la preghiera per l’unità dei di- le Riunioni Internazionali delle Conferenze scepoli di Gesù che egli ha trasmesso. Episcopali, 6 Presidenti di Conferenze Episco- 12. La madre di Gesù che è la Figlia di Sion e pali, 1 Arcivescovo Coadiutore, 4 emeriti, di la stella dell’Oriente era presente nel Ce- cui 2 Cardinali, il Patriarca latino emerito di nacolo con gli apostoli, le donne e i fratel- Gerusalemme e 1 Vicario Patriarcale. C‘erano li di Gesù. È lei che dona a tutte le donne poi 4 Presidenti Delegati, di cui due ad hono- dell’Oriente la forza e il coraggio che lei rem, il Relatore generale e il Segretario Spe- ha manifestato sotto la croce del suo Fi- ciale. All’Assemblea sinodale hanno partecipa- glio. È lei la regina della speranza di ogni to come Delegati fraterni, rappresentanti di 13 uomo che soffre e la madre della nuova Chiese e comunità ecclesiali, storicamente ben evangelizzazione. radicati nel Medio Oriente. La loro presenza è FRÉDÉRIC MANNS stato un segno eloquente della volontà di pro- Studio Biblico Gerusalemme seguire il dialogo ecumenico che ha già dato tanti risultati positivi soprattutto nella regione. All’Assise sinodale vi hanno preso parte an- 14. Notitiæ particulares che 36 Esperti e 34 Uditori, donne e uomini. Tenendo presenti i membri della Segreteria ge- 1. Il Sinodo dei Vescovi per il Medio Oriente nerale, i Traduttori e gli Assistenti, come pure altre persone che hanno svolto servizi tecnici, Dal 10 al 24 ottobre 2010 si è tenuta a Ro- all’Assise sinodale vi hanno preso parte circa ma l’Assemblea Speciale per il Medio Orien- 330 persone. te del Sinodo dei Vescovi sul tema: «La Chie- Nove sono stati i Frati Minori che hanno sa Cattolica nel Medio Oriente: comunione e preso parte a questa Assemblea: testimonianza. “La moltitudine di coloro che • Fr. Umberto BARATO, Vicario Patriarcale erano diventati credenti aveva un cuor solo ed emerito di Gerusalemme dei Latini per un’anima sola” (At 4, 32)». Cipro. Vi hanno preso parte 185 Padri sinodali, di • Fr. Pierbattista PIZZABALLA, Custode di cui 159 ex officio. Tra essi vi erano 101 Ordi- Terra Santa. Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 526

526 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

• Mons. Adel ZAKY, Vescovo titolare di Embarcación, Argentina, e dal 1982 anche Flumenzer, Vicario Apostolico di Ales- Guardiano del Convento di Embarcación; sandria di Egitto. 1984-1989: Guardiano-Parroco ad Aguaray e a • Mons. Giuseppe NAZZARO, Vescovo tito- San Miguel di Tuyunti, Argentina; 1989-1999: lare di Forma, Vicario Apostolico di ministero pastorale nella nuova Provincia ar- Aleppo, in Siria. gentina di San Francesco Solano; 1999-2004: • Mons. Giorgio BERTIN, Vescovo di Gibu- ministero pastorale a Camiri, in Bolivia; 2004- ti. 2006: Vicario Delegato del Vicariato Apostoli- • Mons. Sylvester Carmel MAGRO, Vesco- co di Camiri; dal 2006: Parroco a Magdalena, vo titolare di Salde, Amministratore Apo- nel Vicariato Apostolico di El Beni. stolico del Vicariato Apostolico di Ben- ghazi, Libia. – FR. JAIME SPENGLER, OFM, della Provincia • Fr. José RODRÍGUEZ CARBALLO, Ministro dell’Immacolata Concezione in Brasile, Be- generale dell’Ordine dei Frati Minori, nedetto XVI ha nominato Vescovo Ausilia- rappresentante dell’Unione dei Superiori re dell’Arcidiocesi di Porto Alegre (Brasi- Generali. le), assegnandogli la sede titolare vescovile • Fr. Giovanni Claudio BOTTINI, Decano di Patara. della Facoltà di Scienze Bibliche e d’Ar- cheologia di Gerusalemme (Pontificia [L’Osservatore Romano, 11 novembre 2010] Università “Antonianum”, Roma), Col- laboratore del Segretario Speciale. Breve nota biografica • Fr. Frédéric MANNS, Professore Ordina- Fr. Jaime Spengler, OFM, è nato il 6 set- rio della Facoltà di Scienze Bibliche e di tembre 1960, a Blumenau, nello Stato di San- Archeologia dello “Studium Biblicum ta Catarina, nell’omonima diocesi. Fece il po- Franciscanum” di Gerusalemme (Ponti- stulandato francescano a Guaratinguetá (1981) ficia Università “Antonianum” di Roma), e il noviziato a Rodeio (1982); ha emesso la Collaboratore del Segretario Speciale. professione temporanea il 10 gennaio 1983 e quella perpetua l’8 dicembre 1985. È stato or- 2. Vescovi OFM: nomine e rinuncie dinato sacerdote il 17 novembre 1990. Ha compiuto gli studi di Filosofia presso –FR. ROBERTO BORDI, OFM, della Provincia l’Istituto Filosofico “São Boaventura” a Cam- francescana San Antonio, in Bolivia, è sta- po Largo e quelli di Teologia, prima presso to nominato da Benedetto XVI Vescovo l’Istituto Teologico Francescano a Petrópolis Ausiliare del Vicariato Apostolico di El Be- (1986-1987) e poi presso il Seminario Teolo- ni (Bolivia), assegnandogli la sede titolare gico di Gerusalemme, ottenendo in seguito la vescovile di Mutugenna. licenza in Sacra Scrittura nell’IFB della Fla- gellazione. Successivamente ha conseguito a (L’Osservatore Romano, 7 novembre 2010) Roma, presso il Pontificio Ateneo “Antonia- num”, ora Università Pontificia, la Laurea in Breve nota biografica Filosofia (1995-1998). Fr. Roberto Bordi, OFM, è nato a Roma il 2 Ha svolto i seguenti incarichi: Professore nel gennaio 1946. Ha emesso la Professione tem- Noviziato Francescano a Rodeio, Maestro dei poranea il 16 luglio 1963 e quella solenne il 1° Postulanti (1990); Professore nel Postulandato novembre 1969 nella Parrocchia di San Fran- e Vicario parrocchiale a Guaratinguetá (1991- cesco ad Acilia. Ha studiato Teologia all’Uni- 1994); Professore e Vice-Rettore dell’Istituto versità Urbaniana (1967-1971). È stato ordi- di Filosofia “São Boaventura” a Campo Largo nato diacono il 29 novembre 1970 a Roma e (2000-2003); Assistente Religioso della Fede- sacerdote il 4 luglio 1971. ração Brasileira das Irmãs Concepcionistas Dopo l’ordinazione sacerdotale ha ricoperto (2001-2002); Superiore locale e Vicario Par- i seguenti incarichi: 1971-1975: Vicario par- rocchiale della Parrocchia “Senhor Bom Je- rocchiale ed Economo a Yacuiba, Argentina; sus”, nell’arcidiocesi di Curitiba (2004-2006), 1975-1984: Parroco e Consigliere custodiale a Professore di Filosofia alla Facoltà “São Boa- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 527

AD CHRONICAM ORDINIS 527

ventura” a Curitiba (2000-2003); Vice-presi- vembre 2009 è stato nominato Vicario genera- dente dell’Associazione Francescana di Ensi- le della Diocesi di Comayagua dal vescovo no Senhor Bom Jesus a Campo Largo, dove dal della Diocesi, Fr. Roberto Camilleri ofm. Fr. 2007 è stato anche Guardiano della Fraternità Joseph ha dedicato la sua vita sacerdotale al- “Bom Jesus da Aldeia”. l’accompagnamento dei fedeli nel cammino della fede promovendo la dignità umana e so- – FR. JOSEPH BONELLO, OFM, della Provincia stenendo l’educazione, l’arte, e la formazione San Paolo Apostolo in , è stato nomi- nel campo del lavoro. nato da Benedetto XVI Vescovo Coadiuto- Il motto scelto per il suo ministero episco- re della diocesi di Juticalpa (Honduras). pale è: «Patientia omnia potest», perché l’espe- rienza gli ha insegnato che la pazienza è la vir- (L’Osservatore Romano, 22-23 novembre 2010) tù necessaria per ottenere ciò che è buono e aspirare a ciò che è meglio: «Predica la parola, Breve nota biografica insisti in ogni occasione favorevole e sfavore- Fr. Joseph Bonello, OFM, è nato a Xagħra vole, convinci, rimprovera, esorta con ogni ti- nella diocesi di Gozo (Malta) il 4 aprile 1961. po di insegnamento e pazienza» (2Tim 4, 2). Ha iniziato il noviziato il 2 ottobre 1977, ha emesso la Professione temporanea il 1° otto- – Benedetto XVI ha accettato la rinuncia al bre 1978 e quella solenne il 28 agosto 1983. È governo pastorale della Prelatura di Itaiba stato ordinato sacerdote il 7 luglio 1985 dal- (Brasile), presentata da Mons. CAPISTRANO l’allora Arcivescovo di Malta Mons. Giusep- FRANCISCO HEIM, OFM, in conformità al pe Mercieca. Can 401 §1 del Codice di Diritto Canonico. Ha compiuto gli studi di Filosofia presso i Frati Francescani a Rabat, Malta, e quelli di (L’Osservatore Romano, 9-10 dicembre 2010) Teologia presso l’Istituto Nazionale degli Stu- di Ecclesiastici per i Religiosi di Malta (IN- – Mons. WILLIAM SLATTERY, OFM, finora Ve- SERM). Dopo l’ordinazione ha svolto il suo scovo di Kokstad, è stato nominato da Be- ministero come Promotore provinciale delle nedetto XVI Arcivescovo Metropolita di Vocazioni e Maestro del Postulandato. È stato Pretoria e Ordinario Militare per il Sud anche Definitore provinciale della Provincia di Africa. San Paolo Apostolo di Malta. Nel settembre del 1989 è andato missionario in America Cen- (L’Osservatore Romano, 24 dicembre 2010) trale, dove ha svolto il suo ministero nella Par- rocchia di Santa Ana de La Libertad nella Dio- cesi di Comayagua come Vice Parroco, per tre 3. Udienza anni, e poi come Parroco fino alla sua nomina a Vescovo Coadiutore di Juticalpa. Fr. JOSÉ RODRÍGUEZ CARBALLO, Ministro Durante questo tempo è stato per tre volte generale OFM, è stato ricevuto in Udienza pri- Consigliere per l’America Centrale della Fon- vata da Benedetto XVI il 17 dicembre 2010. dazione Francescana della Provincia dell’Im- macolata Concezione di New York. Il 13 no- (L’Osservatore Romano, 17 dicembre 2010) Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 528 Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 529

BIBLIOGRAPHIA

Libri

–AAVV, Un sacrificio di comunione. Con –HOŠKO EMANUEL – KAPITANOVIĆ VICKO Santa Camilla Battista da Varano verso (Urednici), Hrvatski Franjevački Biografs- l’Eucaristia, Edizioni VELAR, Gorle 2010, ki Leksikon [Dizionario Biografico France - pp. 96. scano Croato], Leksikografski zavod Miro- slav Krleža i Vijeće franjevačkih zajednica –BATTAGLIA VINCENZO, Gesù Cristo luce del Hrvatske i Bosne i Hercegovine, Zagreb mondo. Manuale di cristologia, Edizioni 2010, str. 590. Antonianum, Roma 2008, pp. 481. –KOROŠAK BRUNO J., Annotazioni ad alcune –BEAIN VICTORIO, El secreto de Francisco, col. hermano francisco minor, 2, Ediciones preghiere, Ed. Branko, Nova Gorica 2010, Franciscanas Arantzazu, Victoria-Gasteiz pp. 32. 2010, pp. 96. –KOROŠAK BRUNO J., Poročila o štirih neobi- –CAFFULLI GIUSEPPE (a cura di), Come chic- cajnih romanjih na Sveto Goro pri Gorici, co di grano. Un ricordo di Mons. Luigi Pa- Založba Branko, Nova Gorica 2010, str. 67. dovese, assassinato in Turchia, Edizioni di Terra Santa, Milano 2010, pp. 45+8, con al- –KOROŠAK BRUNO J., Kritične opombe k iz- legato un DVD. branin molitvicam, Založba Branko, Nova Gorica 2010, str. 32. –CAMILLA DA VARANO, Naviguer dans la haute mer de Dieu. Opuscules spirituels, –LARRAÑAGA IGNACIO, Francisco: el pobre Présentation Bernard Forthomme, Éditions de Asís, col. hermano francisco minor, 1, Franciscaines, Paris 2010, pp. 272. Ediciones Franciscanas Arantzazu, Victo- ria-Gasteiz 2010, pp. 96. –CENTRO FRANCESCANO – ISTITUTO FRANCE - SCANO – CENTRO “HONORATIANUM” (a cura –MANDOLINI GIANCARLO – PAVONE FRANCE- di), Riflessioni sulle Regole Francescane, SCO, La macchina volante settecentesca di Releksje nad Regułami Franciszkańskimi, I, fra Nicolò Betti, Biblioteca Francescana e Vivere il Vangelo, STYL Zaklad Poligra- Picena, Falconara Marittima 2010, pp. 71. ficzny, Varsavia-Cracovia 2010, pp. 224. –MARTÍNEZ FRESNEDA FRANCISCO, Jesús, hi- –DALLARDA STEFANO – TARONI MASSIMILIA- jo y hermano, San Pablo, Madrid 2010, pp. NO, Fra Angelo Redaelli, Edizioni VELAR, 715. Gorle 2010, pp. 48.

–FAMILLE FRANCISCAINE DE FRANCE (editée –PICA GIROLAMO, Il Beato Giovanni Duns par), François d’Assise... Aujord’hui. Actes Scoto. Dottore dell’Immacolata, Editrice du colloque international 8° centenaire de VELAR, Gorle 2010, pp. 48. l’Ordre franciscain 1209-2009, Éditions Franciscaines, Paris 2010, pp. 336. –POLIDORO GIANMARIA, San Giovanni da Capestrano, Edizioni VELAR, Gorle 2009, –GALLANT LAURENT – CIRINO ANDRÉ (edited pp. 48. by), Office of the Passion of Saint . The Geste of the Great King, Tau- –PONTIFICIA ACADEMIA MARIANA INTERNA- Publishing, New York 2010 (Second Edi- TIONALIS, Apparitiones Beatæ Mariæ Virgi- tion), pp. 339. nis in Historia, Fide, Theologia. Acta Con- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 530

530 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

gressus Mariologici-Mariani Internationa- –VOLGGER DAVID, Und dan wirts du gewiss lis in Civitate Lourdes anno 2008 celebrati, sterben. Zu den Todesbildern im Penta- Vol. I, Città del Vaticano 2010, pp. 505. teuch, EOS Verlag Erzabtei St. Ottilien, St. Ottilien 2010, pp. 387. –RONDEAU EMMANUEL, Greco et François une rencontre, Éditions Franciscaines, Pa- –WILMART PHILIPPE, L’éternité, à une second ris 2010, pp. 47. près..., Éditions Franciscaines, Paris 2010, pp. 95. –ROSSI BERARDO, Sei furnshisuko to sano Ji- dai (traduzione in giapponese del vol., San –ZAMORANO SAÚL – PERUGINI LUIGI (a cargo Francesco e il suo tempo), Ed. San Paolo, de), Enchiridion de la Orden de los Her- Tokio 2010. manos Menores, Documentos 1966-1989, 1990-2002, I y II, Curia General OFM, Ro- –RUSSO RENATO, San Bonaventura, Edizioni ma 2010, pp. 1173; 1288. VELAR, Gorle 2010, pp. 48.

–TARONI MASSIMILIANO, I Vescovi France- scani della Libia. Brevi profili biografici, Editrice VELAR, Gorle 2010, pp. 76. Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 531

NECROLOGIA

1. Fr. Gregorio Wiśniowski sì, dopo un ulteriore anno di studi (1962/1963), Szaniec, Polonia, 13.06.1934 nell’Istituto della Vita Spirituale presso il Se- Kęty, Polonia, 24.03.2010 minario Maggiore di Varsavia, fu destinato al- la Casa provinciale di Cracovia, allora anche P. Gregorio, al secolo Antonio Wiśniowski, Casa di Studentato, dove trascorse quasi tutta nacque il 13.06.1934 a Szaniec, vicino a Kęty, la sua vita, ad eccezione degli anni dal 1973 al dalla famiglia di Matteo e Francesca Błasiak. 1978, quando fu nominato Prefetto del Semi- Frequentò a Kęty la scuola elementare e il liceo. nario Minore della Provincia a Wieliczka. Ri- Sua madre apparteneva alla Fraternità del Ter- cevette l’incarico di insegnare storia dell’Or- z’Ordine Secolare del Convento dei Frati Mi- dine Francescano agli alunni del Seminario nori di Kęty e, per un periodo, fu anche Re- Maggiore della Provincia, cosa che fece inin- sponsabile della Fraternità, mentre P. Gregorio, terrottamente fino alla fine dell’anno accade- dal 1945, fu chierichetto presso la chiesa dello mico 2008/2009, per ben 46 anni. Fu per due stesso Convento. Il 7.09.53 il giovane Antonio volte Vicemaestro dei Frati studenti (1965- entrò nella Provincia di S. Maria degli Angeli 1973 e 1978-1990) e responsabile della prepa- dei Frati Minori, che ha la sede provinciale a razione dei giovani Frati alla professione so- Cracovia, in via Reformacka 4. Il noviziato, tra- lenne. Fu lui a rendere obbligatorio durante scorso a Pilica, terminò con la professione questa preparazione – oltre allo studio e agli emessa l’8.09.1954. Negli anni 1954-1959 stu- esercizi spirituali – anche la partecipazione al diò nell’Istituto Teologico dei Lazzaristi di Cra- pellegrinaggio a piedi a Częstochowa, prima covia. Il 29.06.1959 fu ordinato sacerdote nella da Varsavia, poi da Cracovia. Si impegnò a se- chiesa dei Canonici Regolari Lateranensi a Cra- guire personalmente queste preparazioni fino covia-Kazimierz dall’allora vescovo ausiliare agli ultimi anni della sua vita. Carlo Wojtyła, futuro Papa Giovanni Paolo II. Negli anni 1967-1984 fu responsabile pro- Durante gli studi istituzionali incontrò il vinciale delle missioni “ad gentes” e, negli an- prof. Alfonso Schletz C.M., illustre storico ni 1987-1998, svolse questo ufficio per la Con- della Chiesa, redattore capo e fondatore del ferenza dei Frati Minori. La Provincia di S. Ma- periodico “Nostro Passato”. Proprio durante i ria degli Angeli deve molto all’animazione seminari tenuti da questo illustre studioso, P. missionaria svolta da P. Gregorio in questi ul- Gregorio fu introdotto allo studio della storia timi decenni. Egli, infatti, seppe trasmettere la dell’Ordine e fu così che, insieme agli altri sua passione ai giovani Frati, con i quali pub- Chierici della sua Provincia, nel 1956 fondò il blicava un bollettino missionario, prima inter- periodico “Pietas et Studium”. Subito dopo no al seminario e, in seguito, insieme ad altri l’ordinazione fu mandato a frequentare gli Chierici. Da questo gruppo uscirono tutti i Fra- studi specialistici di Storia della Chiesa pres- ti missionari della Provincia con i quali conti- so la Facoltà Teologica dell’Università Catto- nuò sempre a tenere rapporti epistolari. In ri- lica di Lublino. Questi studi (1959-1962) ter- sposta alle direttive del Capitolo generale di minarono nel 1963 con una tesi di Licenza Medellín del 1971, propose al Capitolo provin- sulla “Storia dell’organizzazione della Pro- ciale del 1978 di organizzare una Settimana vincia dei Riformati di Małopolska negli an- Missionaria. Questa proposta fu approvata dal ni 1772-1810”, che fu pubblicata nel 1967 in Capitolo e dal 1979, ogni anno, viene organiz- traduzione francese su “Archivum Francisca- zata la Settimana Francescana Vocazionale e num Historicum”. Missionaria, avvalendosi sempre del materiale Diversi bisogni della Provincia, special- preparato da P. Gregorio. Insieme ai suoi colla- mente nel campo della formazione dei giova- boratori si adoperò molto anche per la Terra ni Frati, decisero della fine degli studi specia- Santa, di cui fu prima Commissario (1987- listici di storia con il grado della Licenza. Co- 1999) e poi Vice Commissario (1999-2009). Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 532

532 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

Un altro importante capitolo della vita di P. nella chiesa dei Frati Minori, è stata presieduta Gregorio è costituito dal suo impegno nel go- dal prelato don Ladislao Gasidło, parroco del- verno della Provincia, per 27 anni, come Se- la collegiata di S. Anna di Cracovia, amico gretario (1966-1972, 1978-1984) e Definitore d’infanzia di P. Gregorio e ha visto la com- (1972-1978, 1984-1990, 1999-2002). Negli mossa partecipazione di diverse decine di Fra- anni 1990-1996 fu, inoltre, Guardiano della ti e di Sacerdoti delle parrocchie vicine. Casa provinciale e poi Vicario. In quel periodo gli fu anche affidato l’incarico di maestro dei FR. ANZELM SZTEINKE, OFM giovani Frati Laici. Si avvalse della sua preparazione storica la- vorando per l’Archivio della Provincia, di cui 2. Fr. Arcangelo Zucchi fu Vicedirettore (1966-1969) e Direttore Mandello Lario, Italia, 22.10.1938 (1969-1973, 1978-1999, 2002-2010). Con tan- Sabbioncello di Merate, Italia, 11.10.2010 ta dedizione serviva i ricercatori, rendendo di- sponibile il materiale richiesto e, molto spesso, Luigi Zucchi, nato a Mandello Lario (CO) elaborandolo direttamente in loro favore. Ne- il 22 ottobre 1938, è entrato nell’Ordine dei gli anni 1978-1999, 2002-2005 fu Direttore Frati Minori nella Provincia di Lombardia S. della Biblioteca Centrale della Provincia e, ne- Carlo Borromeo il 29 Luglio 1959, assumendo gli anni 1999-2002, 2005-2008, Vicedirettore. il nome di Fr. Arcangelo. Scrisse diverse diecine di pubblicazioni di Ha emesso la Professione temporanea nel tipo scientifico, tra cui delle sintesi sulla storia Convento di S. Pietro in Rezzato (BS) il 30 lu- della propria famiglia religiosa per l’“Enciclo- glio 1960 e la Professione solenne nel Con- pedia Cattolica”, vol. V; partecipò ad un’ope- vento del Sacro Cuore in Busto Arsizio (VA) ra collettiva intitolata “Gli Ordini di S. Fran- l’8 dicembre 1964, nelle mani di Fr. Pancrazio cesco in Polonia”, vol. III; approntò diverse Chiodini. È stato ordinato Sacerdote da Mons. volte lo “Schematismo della Provincia” (1971, Luigi Oldani nella Basilica di S. Ambrogio in 1989, 1992, 2001); collaborò con l’annuario Milano il 26 marzo 1966. “Almanacco di Kęty”; scrisse diversi articoli Dopo gli studi ginnasiali e liceali compiuti per la rivista “Pietas et Studium” (1956-1990) nelle case di formazione e studio della Provin- e per il Bollettino della Provincia, intitolato cia e gli studi di teologia svolti nello studio “Nostro oggi” (1984-2005). Fino al 2005 fu teologico di Busto Arsizio, ha conseguito il Di- cronista della Casa provinciale. ploma di Infermiere professionale a Busto Ar- Il suo servizio amministrativo, formativo o sizio nel 1965 e la Licenza in Sacra Teologia di ricerca non assorbì mai, però, tutto il suo im- presso il Pontificio Ateneo Antonianum a Ro- pegno. Come sacerdote si dedicava con zelo ma nel 1967. alla cura pastorale della chiesa di S. Casimiro Uomo dalla spiccata personalità e dotato di (la chiesa della Casa provinciale), propagando molteplici carismi ha ricoperto diversi incari- il culto del suo patrono. Fu grazie a lui, infat- chi e servizi di responsabilità, molti dei quali ti, che la chiesa di S. Casimiro ricevette il tito- nella veste di formatore e promotore della vo- lo di Santuario. Era molto devoto di S. Anto- cazione francescana. Non appena rientrato da nio, nutriva un grande amore per la liturgia, si Roma dopo gli studi in Sacra Teologia è stato, dedicò all’esercizio del sacramento della ri- per un triennio, Vice-rettore e Insegnante del conciliazione, soprattutto per le Religiose. Collegio Serafico di Saiano. È stato poi retto- Grazie alla sua grande laboriosità riusciva a re del Seminario liceale a Monza (1974-1977); sbrigare tutti questi impegni con grande cura ed dopo di che, trasferito a Cermenate, con entu- è tanto più da lodare, perché non ha mai godu- siasmo e indefesso lavoro si è dedicato per più to di una salute robusta. Nel giugno 2009 cele- di un decennio all’accoglienza e alla forma- brò il cinquantesimo anniversario di ordinazio- zione delle nuove generazioni di frati in quali- ne sacerdotale e, poco dopo, i sintomi del mor- tà di Maestro dei Postulanti (1977-1988) e di bo di Alzheimer, da cui era affetto, peggioraro- Coordinatore provinciale per la pastorale vo- no rapidamente. P. Gregorio è morto il 24 mar- cazionale. In qualità di Coordinatore Naziona- zo 2010 a Kęty. La Messa funebre, celebrata le per la pastorale vocazionale francescana ha Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 533

NECROLOGIA 533

dato inizio all’esperienza vocazionale della di Dio. Il progressivo aggravarsi della sua si- Marcia Francescana e ad altre iniziative. tuazione di salute lo ha portato recentemente Animato costantemente dalla ricerca di ad essere assistito presso l’Infermeria provin- nuove modalità per incarnare il carisma fran- ciale a Sabbioncello di Merate. cescano, e secondo lo spirito di rinnovamento Nella mattinata di lunedì 11 ottobre 2010, post-conciliare, dal 1970 al 1974 ha costituito memoria del beato papa Giovanni XXIII, Ter- con altri fratelli una Fraternità di inserzione, ziario francescano, sorella morte lo ha visitato vivendo in un appartamento al Villaggio Sere- presentandolo al Padre delle misericordie. no nella periferia di Brescia e lavorando come A laude di Cristo e del Poverello Francesco. infermiere presso la Clinica “Città di Brescia”. Amen. Fr. Arcangelo ha assunto per un lungo pe- riodo importanti responsabilità nel governo del- la Provincia. È stato Definitore provinciale dal 3. Fr. Cesare Cenci 1973 al 1982, poi Vicario Provinciale dal 1985 Costalunga di Monteforte d’Alpone, Italia, 05.01.1925 al 1988, quando è diventato Ministro provin- Roma, Italia, 02.11.2010 ciale. Durante il suo mandato la Curia provin- ciale è stata trasferita dal convento di sant’An- 1. Biografia gelo al convento di sant’Antonio, riconducen- dola alla sua sede storica. Dal 1991 al 1994 è Cenci Gino è nato il 5 gennaio 1925 a Co- stato anche Presidente della Conferenza dei stalunga di Monteforte d’Alpone (Verona), da Ministri provinciali ofm d’Italia (COMPI). Sante e Rama Santa. Nel 1936 entrò nel Colle- Il Ministro generale ha chiamato più volte Fr. gio Serafico di Chiampo (Vicenza). Compì Arcangelo a svolgere il servizio di Visitatore ge- l’anno di noviziato come Frate Minore nel nerale e di Presidente del Capitolo provinciale: 1941-42 nel convento di S. Francesco del De- nel 1984 nelle Marche, nel 1987 in Umbria, nel serto (Burano, Venezia). Al momento della ve- 1988 in Liguria ed infine nel 1996 in Emila-Ro- stizione dell’abito religioso, ricevette il nome magna; nel 1991 è stato Visitatore presso il Col- di Cesare. Compì gli studi liceali nei conventi legio san Bonaventura di Grottaferrata. di Cormons (Gorizia), di Monselice (Padova) Da sempre attento ed affascinato dalla plu- e di Chiampo (1942-45). Anni duri per l’intera ralità del carisma francescano Fr. Arcangelo ha Europa, che furono vissuti da Fr. Cesare come dedicato molte energie al servizio e all’espres- sfollato. Il primo anno di teologia (1945-46) lo sione di tutte le forme che manifestano la spi- trascorse a S. Michele in Isola (Venezia); gli al- ritualità del santo di Assisi. Convinto della bel- tri a Motta di Livenza (Treviso), dove il 25 lezza della vocazione clariana, ha accompa- marzo 1947 emise la Professione solenne e il gnato nel discernimento vocazionale diverse 26 giugno 1949 fu ordinato Sacerdote da Mons. ragazze introducendole alla realtà claustrale. Giuseppe Zaffonato, vescovo di Vittorio Vene- Ha promosso le missioni francescane in Congo, to. Il promettente giovane studioso venne de- dedicando una particolare attenzione ai bambi- stinato dall’obbedienza a un centro culturale ni e alle mamme in difficoltà. Dal 1993 al 1999 francescano che doveva sorgere in Egitto pres- è stato Assistente centrale della Piccola Fami- so Il Cairo. Il progetto non venne mai realizza- glia Francescana. Per più di un decennio, dal to. Alla sua richiesta di recarsi nell’America 1994, si è messo con entusiasmo a servizio del- Centrale, i superiori preferirono che si dedicas- la Fraternità regionale dell’Ordine Francesca- se ad attività in Patria. Nonostante rimanesse no Secolare in qualità di Assistente Spirituale. viva in lui la forte inclinazione per la storia, ot- Uomo creativo, ha dato inizio a molte iniziati- tenne, finalmente, di studiare la teologia mora- ve che hanno contribuito alla crescita e alla ma- le presso l’allora Pontificio Ateneo Antonianum turazione di un laicato francescano responsabi- di Roma negli anni 1950-1954. Terminato il le e significativo nel mondo di oggi. curriculum accademico, venne incaricato del- Negli ultimi anni di vita Fr. Arcangelo è sta- l’insegnamento di teologia morale nello stu- to profondamente segnato dalla malattia, che dentato teologico di Motta di Livenza negli an- lo ha limitato nella sua naturale intraprenden- ni 1954-57, e poi, fino al 1959, presso lo studio za e abnegazione per la costruzione del Regno teologico di S. Bernardino di Verona. Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 534

534 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

Nel 1959 fu destinato presso il Collegio testi insostituibili per la ricerca non solo storica, San Bonaventura di Quaracchi (Firenze) a far ma anche teologica e filosofica, soprattutto fran- parte della commissione per l’edizione critica cescana. Basti qui ricordare la sua scoperta e dell’opera omnia di san Bernardino da Siena. l’edizione delle cosiddette Costituzioni prenar- Alla sua preparazione specifica avevano con- bonensi, fatto che ha costretto gli studiosi del tribuito la scuola di propedeutica storica del francescanesimo a riformulare i loro giudizi sul- P. Vittorino Meneghin e di metodologia del P. la storia degli inizi dei Frati Minori. Elmar Wagner e poi la collaborazione col P. Nel 2007 gli venne conferita la Laurea Ho- Dionisio Pacetti, prefetto della Commissione noris Causa da parte della Facoltà di Teologia Bernardiniana. della Pontificia Università Antonianum, per la In modo particolare il nostro illustre stu- sua eccezionale rilevanza accademica e per il dioso è conosciuto per il suo contributo al Bul- suo infaticabile lavoro che ha gettato nuova lu- larium Franciscanum. Ricercando nell’Archi- ce sulla storia dell’Ordine dei Frati Minori e vio Segreto Vaticano bolle per quei lavori, del movimento francescano. s’accorse che nei registri erano rimaste lettere Professori, studenti, collaboratori e amici papali, riguardanti il francescanesimo, non della Scuola di Studi Medievali e Francesca- pubblicate nei vari volumi del Bullarium Fran- ni lo ricordano con affetto e gratitudine, affi- ciscanum. Nel 1991 egli cominciò a rivedere, dandolo alle preghiere e memoria di quanti lo con meticolosa pazienza, tutti i registri dal hanno conosciuto o hanno potuto usufruire 1378 al 1484 per compilare un Supplementum; delle sue ricerche, proseguite fino all’ultimo. opera monumentale che è giunta alla stampa Nel settembre scorso, infatti, ha pubblicato il negli anni 2002-2003. Dal 1971 Fr. Cenci ha suo ultimo lavoro, ossia le Constitutiones Ge- risieduto nel Collegio internazionale S. Bona- nerales Ordinis Fratrum Minorum, II, (Sae- ventura di Grottaferrata, presso Roma, e suc- colum XIV/1), in collaborazione con Romain cessivamente a Sant’Isidoro in Urbe; dal 1989 Mailleux. è docente di Codicologia presso la “Scuola Su- FR. PIETRO MESSA periore di Studi Medievali e Francescani” del- l’Università Pontificia Antonianum. Fr. Cesare Cenci ha insegnato codicologia 2. Omelia del Ministro generale in occasio- con grande ammirazione da parte del corpo do- ne della Messa di suffragio cente e profitto degli studenti che numerosi hanno scelto di fare il loro lavoro di ricerca per Roma, S. Maria Mediatrice, 03.11.2010 il diploma proprio con lui. La principale espressione di questa ammirazione dei colle- GESÙ DATORE DI VITA ghi, discepoli e amici è certamente la monu- mentale miscellanea in due volumi Revirescunt Rom 5, 5-11; chartoe codices documenta textus, edita a cu- Sal 26; ra di Alvaro Cacciotti e Pacifico Sella e pub- Gv 6, 37-40 blicata dai “Frati Editori di Quaracchi-Grotta- ferrata” e la “Scuola Superiore di Studi Me- Carissimi Confratelli, dievali e Francescani” in occasione del suo 750 il Signore vi dia pace! anniversario. Nella sua vita e attività sono da sottolinea- All’indomani della celebrazione di tutti i re tre virtù: la fedeltà alla vocazione e all’im- Santi, nella tarda serata del giorno in cui la pegno di studio; la serietà che richiede disci- Chiesa commemora i fedeli defunti, il nostro plina; la profondità nella passione della ricer- carissimo Confratello, Fr. Cesare Cenci, cele- ca. Egli rappresenta la felice coniugazione del brava la sua Pasqua. Dopo 41 giorni di Clinica, francescano e dell’esperto ricercatore. con momenti lucidi e momenti di incoscienza, I suoi lavori hanno avuto un riconoscimento senza mai lamentarsi, Frate Cesare consegnava internazionale e la sua instancabile attività con- la sua vita, in modo totale e definitivo, al Si- tinua a suscitare ammirazione, oltre a essere un gnore, a cui l’aveva già offerta nel giorno del- contributo prezioso nel rendere fruibili fonti e la professione. Quale figlio che torna alla casa Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 535

NECROLOGIA 535

del Padre, dopo essersi sentito pellegrino e fo- è uscito qualche giorno prima del suo ricovero restiero in questo mondo, era ammesso al ban- in clinica. Per il metodo usato, per la precisio- chetto che il Signore stesso gli aveva prepara- ne con cui il lavoro è stato condotto e per la va- to lui fin dall’eternità. Fr. Cesare, che durante la stità della materia esplorata sono convinto che sua vita ha pregato molte volte col salmo di Fr. Cenci meriti un posto ragguardevole nella Ezechia, re di Giuda: «Signore in te spera il mio storia francescana e pontificia. cuore, da conforto al mio spirito, sanami e fam- Vedendo il suo immane lavoro, e di prege- mi vivere» (Is 38, 16), finalmente poteva fare vole fattura, uno si chiede: come è possibile che sue anche queste parole dello stesso Ezechia: un uomo che usava, ancora oggi, solo una pen- «Tu hai preservato la mia vita dalla fossa della na ed una semplice macchina da scrivere abbia distruzione, perché ti sei gettato dietro le spal- potuto produrre tanto? Per me la risposta è le, tutti i miei peccati» (Is 38, 17). chiara: l’immenso lavoro portato avanti da Fr. In momenti come questi, il brano del Van- Cesare è comprensibile soltanto se uno è disci- gelo proclamato ci invita alla speranza e, quin- plinato nel lavoro ed è animato da una grande di, alla gioia. In antitesi con l’atteggiamento dei passione per Francesco e per l’Ordine serafico. Farisei, che scacciano dalla sinagoga ossia sco- Disciplina e passione, ecco i due pilastri sui municano chi professa la messianicità di Gesù quali si è sorretta tutta la vita di Fr. Cesare co- (cfr. Gv 9, 22-34s), Gesù accoglie chi crede in me studioso. La disciplina, con il sacrificio e la lui. Egli salva tutti coloro che vanno da lui, per- fatica che lo studio comporta, fa sì che la vita di ché questa è la volontà salvifica del Padre: la uno studioso porti frutti. Da parte sua, la pas- salvezza dell’umanità (Gv 3, 16). Il Padre, in- sione, sorella della disciplina, è quella che può fatti, vuole che Gesù ridoni la vita e risusciti trasformare lo studio e la ricerca in sapienza. chiunque crede nel Figlio (Gv 6, 39). Per que- Frate Cesare è stato un uomo veramente sa- sto è morto Cristo, come afferma Paolo nella piente, perché animato da una passione per cui lettera ai Romani appena ascoltata (Rm 5, 8). il sapere acquista sapore e la ricerca diventa af- «La speranza non delude [...], siamo stati giu- fascinante. Disciplina e passione, unite alla pa- stificati per il suo sangue». In lui abbiamo ot- zienza e alla tenacia, ecco i segreti della vita di tenuto la riconciliazione (Rm 5, 5.9.11). Gesù è Fr. Cenci. Questa è la lezione magistrale detta- il datore di vita, come professa la primitiva co- ta dalla cattedra della vita che ci lascia Fr. Ce- munità cristiana, come attesta il Vangelo di sare, questo è il segreto affinché uno studioso Giovanni (cfr. Gv 1, 4; 3, 14ss; 5, 21ss) o come diventi anche un maestro. Non conosco altra confessiamo noi nel credo. Questa era anche la via, anche se segnata da aspetti che forse at- profonda convinzione di Frate Cesare, che, più tualmente sono un po’ fuori moda.. E Fr. Cen- volte, aveva chiesto, con le parole del salmo 26, ci me lo ricordava tante volte. di giungere alla casa del Signore e, sempre con Oggi vogliamo accogliere questa lezione di il salmista, di vedere il volto del Signore. Fr. Cenci. In questo momento è doveroso dire Con la morte di Fr. Cenci l’Ordine dei Frati un grande grazie al Signore, perché tra i tanti Minori perde uno dei suoi grandi studiosi e ri- Fratelli che ci ha donato, c’è Fr. Cesare. È do- cercatori. Non è il momento di soffermarci nel- veroso dire un grazie particolare alla Provin- l’elenco degli indiscussi meriti che Fr. Cenci ha cia Veneta, perché lo ha messo a disposizione acquisito nella ricerca delle fonti della storia dell’Ordine per tanti anni. È giusto e doveroso francescana. Solo un breve accenno. Tutti co- dire un grazie profondo a Fr. Cenci, perché non noscono la preziosa e dettagliata descrizione dei ha tenuto per sé la passione per il lavoro e lo codici; la pubblicazione di tanti documenti che studio, ma l’ha messa a servizio di tutti, prima restano fondamentali per capire la nostra storia, a Motta di Livenza e Verona, dove insegnò editi nel Bullarium Franciscanum (più di 6.500 Teologia Morale dal 1954 al 1959, poi nel Col- atti pontifici); la pubblicazione di intere edizio- legio San Bonaventura di Quaracchi – Firenze, ni critiche di opere di grande valore per la sto- Grotafferrata e, infine, Sant’Isidoro –, dove ha ria del francescanesimo. Tra quest’ultime desi- lavorato assiduamente dal 1959 fino ad oggi. dero menzionare l’edizione critica delle Costi- Fr. Cesare, grazie per il tuo lavoro che qua- tuzioni generali dell’Ordine, in collaborazione lifica la tua persona e l’Ordine, grazie per il tuo con il P. R. Mallieux, di cui il secondo volume esempio di serietà e di fedeltà nell’adempimen- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 536

536 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

to del tuo servizio. Grazie, soprattutto, perché stendo l’abito di S. Francesco di Assisi il 22 non hai mai penalizzato la tua vita di Frate Mi- ottobre 1947. Emise la professione solenne il nore, posponendola al lavoro, ma rispondendo 26 ottobre 1952 e fu ordinato presbitero il 17 quotidianamente al Signore che ti ha chiamato luglio 1955. fin da piccolo a seguire Cristo sulle orme di Dopo gli studi di filosofia e teologia nel Li- Francesco. Grazie, caro Fr. Cesare perché hai ceo di S. Damiano ad Assisi e nello Studio saputo ridere di te stesso, creando sempre un cli- Teologico di S. Maria degli Angeli alla Por- ma di fraternità intorno a te, una fraternità aspra ziuncola, conseguì la Laurea in Scienze Eccle- e affettuosa ad un tempo, sincera e profonda. siastiche Orientali presso il “Pontificium Insti- Grazie e che il Signore ricompensi la generosi- tutum Orientalium Studiorum” di Roma il 26 tà con cui lo hai servito in vita. Amen. ottobre 1961 con una tesi su “Maria Nuova Eva nella Patristica Greca”. Questo tema gli FR. JOSÉ RODRÍGUEZ CARBALLO, OFM divenne caro per tutta la vita e vi ritornava con- Ministro generale tinuamente con arricchimenti e variazioni teo- logiche e mariologiche. Negli anni 1958-1960 a Roma frequentò anche corsi di esegesi neo- 4. Fr. Lino Cignelli testamentaria presso il “Pontificium Institutum Lanciano, Italia, 6 maggio 1931 Biblicum” e la Facoltà Teologica “Marianum”. Gerusalemme, Israele, 8 novembre 2010 Dal 1961 al 1969 fu professore di Patrolo- gia e di Teologia Dogmatica presso lo Studio Lunedì 8 novembre poco prima delle ore 9, Teologico della Porziuncola e dal 1969 al 1971 mentre l’auditorium dell’Immacolata a San professore di Patrologia presso il Seminario Salvatore si riempiva di persone, tra cui il Regionale Umbro di Assisi. Durante questi an- Nunzio Apostolico Mons. Antonio Franco, ni insegnò anche greco classico nel Liceo fran- Mons. Giacinto B. Marcuzzo Ausiliare del Pa- cescano della sua Provincia religiosa. triarca Latino di Gerusalemme e Mons. Bruno Nel 1971, dietro insistente richiesta di Fr. Forte invitato per la prolusione dell’anno ac- Bellarmino Bagatti († 1990), allora Direttore cademico della Facoltà di Scienze Bibliche e dello “Studium Biblicum Franciscanum“, e per Archeologia e tanti altri, Fr. Lino Cignelli, l’intervento determinante di Fr. Emanuele Te- quasi confuso tra i numerosi frati studenti e sta che ne conosceva la competenza e apprez- professori, si accasciava colpito da infarto. zava la bontà di animo, Fr. Lino lasciò l’Italia Trepidazione, preghiera e silenzio si sono dif- e si stabilì a Gerusalemme diventando docen- fusi sul volto di tutti in pochi minuti. Quando te di Esegesi Patristica e di Greco Biblico pres- ci si è resi conto che Fr. Lino era passato da so lo “SBF” di Gerusalemme. Qui nel 1975 questo mondo al Padre per andare incontro al venne promosso professore straordinario, nel Signore, la sua salma è stata affettuosamente 1983 professore ordinario, e insegnò ininter- composta e trasportata nell’Infermeria custo- rottamente fino al secondo semestre dell’anno diale. Il Custode di Terra Santa ha invitato tut- accademico 2005-06, che coincideva con il ti alla preghiera e, dopo essersi consultato, ha compimento del suo 75˚ anno di età. Per que- proposto di tenere l’atto accademico dedican- sto traguardo i confratelli dello “SBF” e nu- dolo proprio alla memoria di Fr. Lino, ritenen- merosi studiosi di greco biblico lo onorarono do di interpretare la sua volontà. In effetti si è con una miscellanea di saggi filologici di gre- saputo in seguito che Fr. Lino aveva chiesto di co biblico e un atto accademico tenuto in no- posporre un impegno proprio per stare con i vembre 2006 nello stesso auditorium dove gli suoi confratelli. Al termine della prolusione i è venuta incontro “sorella morte”. Nella mi- partecipanti sono saliti all’Infermeria per ren- scellanea si trova anche una bibliografia di tut- dergli un commosso omaggio. te le sue pubblicazioni più importanti. Dello Cignelli Fr. Lino – al battesimo, Mario – era “SBF” Fr. Lino fu anche Segretario dal 1971 al nato il 6 maggio 1931 a Lanciano in Abruzzo 1978 e Vice-Direttore dal 1978 al 1984. Per al- (Italia). Trasferitosi da ragazzo con la famiglia cuni anni insegnò anche nello “Studium Theo- nel Lazio al confine con l’Umbria, divenne fra- logicum Jerosolymitanum” dando corsi di pa- te nella Provincia Serafica dei Frati Minori ve- trologia e teologia dogmatica. Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 537

NECROLOGIA 537

Pur non avendo mai abbandonato comple- 5. Fr. John Abela tamente il suo “primo amore” (la Patristica), Rabat, Malta, 31.08.1954 con il trasferimento allo “SBF”, il professore Roma, Italia, 19, 12.2010 Cignelli si dedicò sempre più all’insegnamen- to del greco biblico mettendo generosamente 1. Biography e silenziosamente a disposizione di colleghi docenti e di generazioni di studenti la sua com- John Abela was born in Rabat, Malta, on petenza in questa lingua. Lunghissimo sarebbe 31st August 1954, son of Carmelo and Victo- l’elenco di libri, articoli scientifici e disserta- ria Micallef. He entered the Order of Friars zioni di Licenza e di Laurea nei quali Fr. Lino Minor in the Maltese Franciscan Province of viene ringraziato per l’aiuto discreto e compe- Saint as a postulant at St. tente prestato in varie forme. Francis Friary in Hamrun. On 3rd October Nel campo del greco biblico negli ultimi an- 1971 he began his Novitiate year at St. An- ni, sollecitato anche da varie parti, aveva cer- thony’s Friary on the island of Gozo, and on cato di stendere, in forma di Dispensa accade- 1st October 1972 made his Temporary Profes- mica ad uso degli studenti della Facoltà, parti sion. He studied philosophy at St. Mary of Je- considerevoli di una “sintassi di greco-bibli- sus Friary in Rabat. On 22nd August 1976 he co”, frutto degli anni di insegnamento di que- made his Solemn Profession. He studied the- sta disciplina. La scorsa estate ebbe la gioia di ology in Jerusalem, at the Franciscan Interna- vedere stampato un secondo quaderno della tional Seminary of St. Saviour’s Monastery, sua sintassi cui continuava a lavorare con il suo in the Holy Land Custody. On 7th July 1979 successore sulla cattedra di greco biblico nel- he was ordained priest by the Archbishop of la Facoltà. Malta Mgr. Joseph Mercieca. Fr. Lino non si è dedicato solo all’insegna- After his ordination he was sent for higher mento e alla ricerca. Ha sempre avuto premura studies at the Pontificium Athenaeum Antoni- di esercitare il ministero pastorale e di collabo- anum in Rome, where he acquired a Licenti- rare nella formazione iniziale e permanente nel- ate in Philosophy (specialisation in Pedagogy). la Custodia di Terra Santa e presso altri Istituti Upon returning to the Maltese Franciscan e Congregazioni Religiose in Terra Santa e in Province he became Master of Students in the Italia. Questo zelo pastorale gli aveva fatto ap- Franciscan Seminary at Hamrun. He subse- prezzare negli ultimi anni anche l’informatica quently ministered in the friary of St. Mary of portandolo a consegnare i suoi commenti bi- Jesus in , and in “Dar Frate Francesco” blici e le sue riflessioni spirituali perché fosse- in Birkirkara. He was also Provincial Secretary ro messi online a vantaggio di tante persone. and Provincial Definitor in 1990-1996. La sua attenzione concreta per i poveri e per One of his main areas of ministry was with i sofferenti era un assillo costante della sua vi- young people, particularly as a Vocations An- ta fino ad apparire ad alcuni eccessivo. Dopo imator and a play writer. He is the author of aver concelebrato l’Eucaristia con la comuni- numerous plays with a socio-religious message tà della Flagellazione e prima di salire a San presented between 1982 and 1996 at the Salvatore per la prolusione dell’anno accade- Catholic Institute in Floriana with the theatre mico della Facoltà, era passato dalle Suore del- group MASK, particularly on the occasion of la Beata Madre Teresa di Calcutta per portare Holy Week. Afterwards he joined the theatre la sua ultima “carità”. group SKENE in Luqa, Malta, where he con- La morte improvvisa di Fr. Lino ha sorpre- tinued to present other plays till quite recently. so tutti, ma osiamo credere che non abbia tro- Together with other Maltese Franciscans he vato impreparato lui che viveva tutto e sempre collaborated in many new areas of apostolate, sotto la luce della parola del Signore che ha particularly in the “Zjara Frangiskana”, or pop- detto: «Beato quel servo che il padrone, arri- ular missions to the parishes, and in the vando, troverà al suo lavoro» (Lc 12, 43). launching of a telephone counselling service. But his most important field of activity was FR. SILVIO R. DE LA FUENTE, OFM that of a pioneer in the area of cyber technolo- Segretario di Terra Santa gy and communication through Internet. It is Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 538

538 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

thanks to Fr. John Abela that the Maltese Fran- 2. Omelia del Ministro generale in occasio- ciscan Province was one of the first provinces ne dei funerali of the Order to have its own website in 1995. Through his ability in the field he also pio- Roma, Chiesa S. Maria Mediatrice, 20.12.2010 neered the launching of the website of the Holy Land Custody, in collaboration with the Is 7, 10-14; “Studium Biblicum Franciscanum” of Jeru- Sal 23; salem. Lc 1, 26-38 John Abela’s links with the Holy Land Cus- tody run deep. For nearly thirty years he took Carissimi fratelli e sorelle, part in the annual archaeological excavations il Signore vi dia pace! at Mount Nebo and other Byzantine sites in Jordan (Nebo, Machaerus, Madaba, Umm al- A pochi giorni della celebrazione del Nata- Rasas, Mukhayyet, Wadi Mousa, Ain Kaniseh) le del Figlio di Dio e nostro Fratello, il Signo- under the leadership of the famous Franciscan re della vita si è reso presente, ancora una vol- archaeologist Fr. Michele Piccirillo ofm († 26th ta, nella vita della nostra Fraternità della Curia October 2008), of whom he was a close col- generale OFM per portare con sé un nostro fra- laborator. tello, un caro nostro fratello: Fr. John Abela, From 1996 to his death John Abela resided nato a Malta nel 1954, entrato nell’Ordine dei in the General Curia of the Order of Friars Mi- Frati Minori nel 1971 ed ordinato sacerdote nel nor in Rome, where he was responsible for the 1979. Communications Office, and was web-master Durante i giorni della sua malattia abbiamo of the official website of the Order. pregato intensamente per lui, chiedendo un mi- In the meantime he continued his contacts racolo, per intercessione del beato Giovanni with the Holy Land, as a spiritual animator of XXIII. Il miracolo non è avvenuto, almeno se- pilgrims, both from Malta and from Canada condo le nostre attese e i nostri desideri. Pen- and the US. He is author of a guidebook on the sandoci bene, però, dobbiamo dire che il Si- Holy Land in Maltese “L-Art Imqaddsa mal- gnore – anche se non ci aveva concesso quan- Frangiskani”, and of a text on Biblical Geog- to chiedevamo e desideravamo con tutto il no- raphy, “Il-Bibbja fl-Ambjent taghha”, as well stro cuore, la guarigione del nostro confratello as of a booklet on the “Via Crucis” that has – aveva già operato per noi un miracolo anco- been translated into English. He posted many ra più grande, donandoci un fratello buono e entries on the Holy Places in the Custody’s generoso. website. Fr. John, infatti, è stato così per tutti! L’ave- In 2009 he became web master of a new vo conosciuto nel 1974, quando arrivò a Ge- website, i-tau.org featuring entries and publi- rusalemme per fare gli studi di teologia presso cations in English by a group of Maltese Fran- lo Studio Gerosolimitano OFM, dove io mi ciscans. His most recent initiative was that of trovavo dall’anno precedente. Nel 1978 ci sia- collaborating in planning the presentation of e- mo separati, lui tornò a Malta e io tornai in books on the same site. Spagna. Ma nel 2003 la Provvidenza riunì di John Abela died at San Pietro Hospital in nuovo le nostre strade: entrambi fummo chia- Rome, at 9.30 am on Sunday 19th December. mati a servire l’Ordine presso la nostra Curia His funeral takes place on 20th December at generale, lui nell’Ufficio Comunicazioni del- 5.30 pm at the General OFM Curia in Rome, l’Ordine ed io come Definitore generale. Mol- and later this week he will be taken to Malta ti sono stati gli anni trascorsi insieme. Ci co- for burial on 23rd December. noscevamo e ci amavamo come fratelli. Per me, domenica 19 dicembre, alle 09.30 se n’è andato un fratello, un compagno di studi e di vita, un amico. Da quando l’ho conosciuto, in- fatti, sempre ho avuto una relazione di vici- nanza e amicizia fraterna con Fr. John. Mai avrei pensato che avrei dovuto compiere que- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 539

NECROLOGIA 539

sto dovere, per me molto triste, di carità cri- la risposta è stata sempre la stessa: le mie stra- stiana e di fraternità francescana: consegnarlo de non sono le vostre, i miei pensieri non sono nelle mani di Dio. i vostri pensieri (Is 55, 8-9). E ancora: sono Per questa vicinanza e amicizia, che mi miei e voglio che dove io sono siano anche lo- hanno legato a Fr. John, posso dire che era una ro (cfr. Gv 17, 24). Sì, fratelli e sorelle, non persona buona, profondamente umana, di cuo- sempre i nostri cammini e pensieri coincidono re grande e di carattere amabile; un Frate Mi- con quelli del Signore. D’altra parte, siamo del nore che amava la sua vocazione francescana; Signore: è lui che ci ha creati e noi siamo suoi un uomo che aveva scoperto la “grazia” del la- (Sal 100, 3). Qui siamo di passaggio, pellegri- voro; un bravo professionista che conosceva ni e forestieri, come scrive nella Regola il pa- bene il servizio che l’obbedienza gli aveva af- dre san Francesco (Rb 6, 2). La nostra dimora fidato, l’arte della comunicazione; un fratello definitiva è accanto al Padre delle misericordie sempre disponibile ad aiutare, senza far caso (2Cor 1, 3). Ecco perché dobbiamo essere pre- agli orari o alle condizioni in cui gli venivano parati in ogni momento (cfr. Mt 24, 44): il Si- richiesti i servizi più svariati, non pensando gnore può arrivare al mattino, a mezzogiorno o tanto a sé, ma sempre agli altri. Anche se era alla sera della nostra vita. Tutto questo ci ram- molto libero nel manifestare quanto pensava menta la morte del nostro confratello John, sulla vita francescana, e questi pensieri non che, secondo i nostri calcoli, era ancora troppo sempre erano condivisi da quanti lo ascoltava- giovane per andarsene o, meglio, per essere no, sempre lo faceva mosso dall’amore verso chiamato. Veramente, i suoi pensieri non sono questa sua famiglia. Così sentiva l’Ordine i nostri pensieri. Il nostro è un tempo per ve- francescano e la sua amata Provincia di Malta: gliare, nella fiducia che il Signore verrà per come una famiglia. E questo amore si sentiva, salvarci; il che non esclude l’impegno di chi sa anzi si toccava; per questo veniva ascoltato con che i talenti donatici dal Signore vanno fatti piacere e rispettato nel suo modo di pensare. fruttificare (cfr. Mt 25, 14). Nella vita di Fr. John c’erano, inoltre, altri due Fratelli e sorelle, il tempo liturgico dell’av- grandi amori: l’amore per la Terra Santa e vento, che stiamo per concludere, ci prepara a l’amore per la sua famiglia, particolarmente far memoria del primo Natale del Signore, ma per la mamma e per il fratello di sangue. Alla anche all’ultima venuta del Salvatore e al no- Terra Santa dedicò molte delle sue energie, stro incontro definivo con Lui attraverso so- guidando pellegrini, coordinando corsi di for- rella morte. Che allora ci trovi disponibili co- mazione permanente per i Frati e partecipando me lo fu Maria quando fu visitata dall’Angelo, attivamente agli scavi in Giordania, condotti così da poter dire come Lei: eccomi. Che il Si- dal suo grande amico e maestro, Fr. Michele gnore, chiave di Davide, in quel momento ci Piccirillo, morto anch’egli poco più di un an- apra le porte del Regno dei cieli, venga e ci li- no fa. Alla sua famiglia pensava costantemen- beri dalle tenebre del male, come preghiamo te, anche quando era in ospedale, volendo ri- oggi nell’antifona maggiore. Che il Signore, sparmiare, particolarmente alla sua mamma, coscienti che i nostri anni sono come un soffio, qualunque tipo di sofferenza. ci insegni a contare i nostri giorni per giunge- Nel Vangelo che la Chiesa ci presenta, in re alla sapienza del cuore (cfr. Sal 89). questo giorno vicino al Natale, Maria, la Ver- Fr. John è morto il giorno in cui la liturgia gine Madre, si domanda, come è possibile? Vi ci proponeva come personaggio centrale la fi- confesso che la stessa domanda mi è venuta in gura di Giuseppe, sposo di Maria. Come ogni mente molte volte in situazioni come questa, maltese (è nato a Rabat ed è cresciuto all’om- quando cioè il Signore chiama a sé una perso- bra della Chiesa di San Giuseppe), anche Fr. na amata o un caro fratello e amico, per di più John nutriva una profonda devozione al padre giovane come Fr. John. Me la sono posta an- legale di Gesù e patrono della Chiesa Univer- ch’io, in modo particolare quando è morta mia sale, nonché della buona morte. Al Padre del- madre, anche lei giovane; quando sono morti le misericordie, a Maria e a Giuseppe racco- Fr. Antonio Franjic e Fr. Sean Collins, rispet- mandiamo il nostro fratello John Abela. Nelle tivamente Vicario generale e Segretario gene- mani del Signore, di chi è la terra e quanto rale dell’Ordine, nel sessennio precedente. E contiene (Sal 23), consegniamo il nostro con- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 540

540 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

fratello, affinché possa salire il monte del Si- all’età di anni 87, di vita francescana 67 e di gnore (cfr. Sal 23) e riposare nella sua pace. sacerdozio 60. Servendoci delle parole del Cantico dei Canti- ci, possiamo dire che per Fr. John, dopo una * 24 maggio 2010: GONÇALVES FR. JOÃO MA- malattia non facile, l’inverno è passato e la GALHÃES, nato a Jou, della Prov. Ss. Marty- pioggia se n’è andata, è tornato il tempo del rum Marochiensium, Portogallo. È morto canto. Per lui, in pieno inverno, è spuntata nell’Infermeria provinciale, Lisbona, all’età l’eterna primavera dove la voce della tortora di anni 71, di vita francescana 54 e di sa- non cesserà mai di sentirsi (cfr. Ct 2, 8ss). cerdozio 47. Caro John, fratello, compagno e amico, con profonda tristezza, ma con indicibile fiducia * 1 giugno 2010: GUTHRIE FR. PAUL, NICKO- nel Signore che ti ha amato e ti ha chiamato a LAUS, nato a Washington, della Prov. As- far parte della nostra Famiglia Francescana, ti sumptionis BMV, USA. Convertito alla dico e ti diciamo: Buon Natale nella Casa del fede cattolica, è diventato membro del Padre. Prega per noi, mentre noi preghiamo Commissariato bizantino di Nostra Signora per te. Un abbraccio da tutti noi. degli Angeli. Ha prestato servizio presso molte parrocchie bizantine. Dopo l’integra- FR. JOSÉ RODRIGUEZ CARBALLO, OFM zione con la Provincia dell’Assunzione, ha Ministro generale continuato il suo ministero presso la Holy Dormition Friary in Sybertsville, Pennsyl- vania. È morto a Milwaukee, WI, all’età di 6. Anno 2009 mortui sunt anni 87, di vita francescana 60 e di sacer- dozio 57. * 12 gennaio 2009: SILKO FR. HERBERT, nato a Milwaukee, WI, della Prov. Assumptionis * 7 giugno 2010: GONÇALVES LOURENÇO FR. BMV, USA. È morto all’età di anni 80, di JOAQUIM, nato a Freixianda, della Prov. Ss. vita francescana 61 e di sacerdozio 54. Martyrum Marochiensium, Portogallo. È morto nell’Infermeria provinciale in Lisbo- na all’età di anni 72, di vita francescana 56 7. Anno 2010 mortui sunt e di sacerdozio 49.

* 2 gennaio 2010: DA COSTA FREITAS FR. MA- * 10 giugno 2010: MONS. BASIL SCHOTT, MY- NUEL BARBOSA, nato a Barroselas, Viana do RON, Arcivescovo do Pittsburg dei Bizanti- Castelo, della Prov. Ss. Martyrum Maro- ni, della Prov. Assumptionis BMV, USA. Il chiensium, Portogallo. È morto nel Con- compianto Presule era nato a Freeland, vento da Luz, Lisbona, all’età di anni 82, di Eparchia di Passaic dei Ruteni, il 21 luglio vita francescana 65 e di sacerdozio 59. 1939, aveva emesso la Professione tempo- ranea il 3 agosto 1959 e quella solenne il 4 * 24 marzo 2010: WIŚNIOWSKI FR. GREGORIO, agosto 1962, era stato ordinato sacerdote il ANTONIO, nato a Szaniec, della Prov. S. Ma- 29 agosto 1965. Il 3 febbraio 1996 era sta- riæ Angelorum, Polonia. È morto a Kęty al- to eletto Vescovo di Parma dei Ruteni e l’11 l’età di anni 76, di vita francescana 56 e di luglio successivo aveva ricevuto l’ordina- sacerdozio 51. zione episcopale. Il 3 maggio 2002 era sta- to promosso Arcivescovo di Pittsburg dei * 30 aprile 2010: KOLAKOWSKI FR. MARCEL, Bizantini. È morto a Pittsburg all’età di an- JOHN, nato a Philadelphia, della Prov. As- ni 71, di vita francescana 51, di sacerdozio sumptionis BMV, USA. Ha trascorso gran 44 e di episcopato 14. parte della sua vita sacerdotale nel ministe- ro parrocchiale, iniziando come insegnante * 26 giugno 2010: PENOT FR. FRANÇOIS, nato nel Seminario Sant’Antonio di Padova a a Blois, della Prov. B. Pacifici, Francia. È Watkins Glen, New York, e come cappella- morto a Nantes all’età di anni 85, di vita no nell’Ospedale. È morto a Philadelphia francescana 63 e di sacerdozio 56. Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 541

NECROLOGIA 541

* 8 luglio 2010: JARECKI FR. REYNOLD, vinciale, Trento, all’età di anni 88, di vita ADRIAN, nato a Columbus, Nebraska, della francescana 69 e di sacerdozio 62. Prov. Assumptionis BMV, USA. Ha inse- gnato per molti anni ai Fratelli Laici e ai * 1 settembre 2010: VROLIJKS FR. GELASIUS, giovani le arti manuali. Ha usato le sue ca- WILHELMUS, nato a Nijmegen, della Prov. pacità per aiutare nella ricostruzione delle Ss. Martyrum Gorcomiemnsium, Olanda. È case danneggiate dal terremoto in Gaute- stato Lettore in teologia e Maestro molto mala. Per oltre 20 anni è stato Assistente apprezzato dei giovani Frati. Ha svolto an- provinciale dell’OFS. È morto a Manito- che pastorale nell’industria. È morto a Nij- woc, WI, all’età di anni 80, di vita france- megen all’età di anni 81, di vita francesca- scana 61 e di sacerdozio 55. na 61 e di sacerdozio 55.

* 17 luglio 2010: DE ALMEIDA PINHO FR. AN- * 6 settembre 2010: ALIAGA MARTÍNEZ FR. TÓNIO, nato a Mafamude, della Prov. Ss. ÁNGEL CUSTODIO, nato a Pichilemu, della Martyrum Marochiensium, Portogallo. È Prov. Ss. Trinitatis, Cile. Uomo di preghie- morto nell’Infermeria provinciale in Mon- ra, servizievole, si distinse per il suo essere tariol, Braga, all’età di anni 81, di vita fran- un fratello cortese e amabile. È morto nella cescana 63 e di sacerdozio 57. Casa de Acogida all’età di anni 89 e di vita francescana 35. * 27 luglio 2010: ALLART FR. PHILIPPE, nato a Berck-plage, della Prov. B. Pacifici, Fran- * 7 settembre 2010: MCGEADY FR. IGNATIUS, cia. È morto a Nantes all’età di anni 78, di nato River Edge, NJ, della Prov. Ss. Nomi- vita francescana 43 e di diaconato 36. nis Iesu, USA. Dal 1958 al 1959 ha lavora- to presso il Santuario di S. Antonio a Bo- * 1 agosto 2010: SOARES FR. JOÃO, nato a Tor- ston, Massachusetts. È andato missionario res Vedras, della Prov. Ss. Martyrum Maro- nella regione di Goiás, in Brasile, dove ha chiensium, Portogallo. È morto nell’Infer- trascorso mezzo secolo della sua vita, con meria provinciale “Imaculada Conceição”, l’eccezione di un anno (1984-1985) a S. Lisbona, all’età di anni 93, di vita france- Francesco d’Assisi Chiesa sulla West 31st scana 74 e di sacerdozio 68. Street a New York City. Negli anni in Bra- sile ha svolto varie mansioni: ha lavorato * 16 agosto 2010: CLAES FR. EGWIEN, FRANS, nella parrocchia di Goiandira (1960-1962), nato ad Heusden, della Prov. S. Ioseph ha insegnato per un anno presso il Collegio Sponsi BMV, Belgio. Per 30 anni è stato San Francisco in Anápolis, è stato parroco missionario in Congo (Katanga), dove ha nella parrocchia di Sant’Anna in quella cit- lavorato nella pastorale con spirito di dedi- tà, ha svolto attività pastorale a Porangatú zione totale. Ritornato in Belgio, è stato (1966-1974) e Pires do Rio, è stato maestro Cappellano presso l’Ospedale di Tongres dei chierici al collegio di Petropolis (1975- per 20 anni. Un francescano autentico: un 1978), ha svolto il suo ministero nelle par- uomo di fede, fraterno e servizievole. È rocchie in Goiânia e Cristalândia. Nel 1984, morto ad Heusden all’età di anni 88, di vi- a causa di un tumore al cervello, ritornò ne- ta francescana 68 e di sacerdozio 62. gli Stati Uniti per sottoporsi a cure medi- che. Nel 1985 riprese la sua attività in Bra- * 29 agosto 2010: MATTIOLI FR. QUIRICO, GI- sile, dove ha prestato servizio presso il Con- NO, nato a Biagioni, della Prov. Tridentinæ vento “San Francisco e Regina Minorum” S. Vigilii, Italia. Dopo l’ordinazione e gli in Anápolis, Goiás. Quando la missione del- studi a Grottaferrata si è dedicato alla for- la Provincia in Brasile divenne autonoma mazione nei nostri collegi serafici. Succes- nel 1989, divenne membro fondatore della sivamente ha svolto il servizio di parroco e, Provincia del Santo Nome di Gesù. infine, è stato la guida dei pellegrini presso il Santuario della Beata Vergine delle Gra- * 8 settembre 2010: MACCIONI FR. BERNAR- zie ad Arco. È morto nell’Infermeria pro- DINO, nato a Mogoro, della Prov. Sardiniæ Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 542

542 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

S. Mariæ Gratiarum, Italia. Dopo l’ordina- dal 1959 al 1963 è stato Vice Parroco nella zione è stato impegnato nella formazione, chiesa di San Leone a East Paterson, New insegnando materie letterarie nei nostri se- Jersey, e poi dal 1963 al 1966 a St. Ann’s minari di Bonarva e di Sassari (1950-67). Parish a Fair Lawn, New Jersey. Dal 1966 Conseguita la laurea in Lettere e Filosofia al 1970 è stato direttore del Centro CCD St. ha svolto il suo servizio in vari licei di Igle- Anthony’s Guild a Paterson, NJ. Nel 1970 sias, Cagliari e Carbonia (1967-1980), in di- divenne membro del “retreat team” di versi Istituti romani (1980-86; 1989-90) e Christ House, Lafayette, NJ. Nel 1978 ha nel triennio 1986-89 nello Studentato inter- studiato per due anni presso la Catholic nazionale di Betlemme. Rientrato in Pro- Theological Union di Chicago, IL, conse- vincia è stato inserito nella Fraternità di guendo un M.T.S. nel 1980. Nel 1983 ha Quartu (1990-93; 1996-99), salvo il trien- collaborato con Edwina Gateley, una mis- nio 1993-96, trascorso a Fonni e S. Mauro sionaria laica inglese, alla fondazione della come Guardiano. Dal 1999 è stato nella “Genesis House”, una casa per il ricupero Fraternità di S. Rosalia. Culturalmente pre- delle donne dedite alla prostituzione. È ri- parato e curioso, grande musicofilo, delica- masto nel consiglio di amministrazione fino to spiritualmente, aveva una fede profonda alla sua morte. È morto a Ringwood, NJ, al- che lo ha sempre sostenuto. È morto nel- l’età di anni 79, di vita francescana 58 e di l’Infermeria provinciale di Quartu S. Elena sacerdozio 52. all’età di anni 85, di vita francescana 69 e di sacerdozio 60. * 14 settembre 2010: SCHMITT FR. ELZEÁRIO, JOSÉ LINO, nato a São Pedro de Alcântara, * 8 ottobre 2010: ROCHA DA LUZ FR. MA- della Prov. Immaculatæ Conceptionis NUEL, nato a Cadima, della Prov. Ss. Mar- BMV, Brasile. È stato un religioso dagli tyrum Marochiensium, Portogallo. È morto obiettivi chiari e dalle convinzioni determi- presso l’Ospedale in Santa Maria all’età di nate, nello stesso tempo era un uomo doci- anni 86, di vita francescana 65 e di sacer- le e sensibile. Versato in diverse tematiche, dozio 63. specialmente per quanto riguarda i temi sto- rici. È morto nel convento di Gaspar all’età * 12 settembre 2010: NALIN FR. GIORDANO, di anni 99, di vita francescana 79 e di sa- FORTUNATO-GIOVANNI, nato a Montagnana cerdozio 75. (PD), della Prov. Venetæ S. Antonii Patavi- ni, Italia. Visse per quasi vent’anni a S. Ni- * 16 settembre 2010: CRONST FR. COSTANTI- colò in Venezia-Lido, svolgendo il servizio NO, EMANUELE, nato a Canale di Pergine, di assistente e direttore dell’orfanatrofio e della Prov. Tridentinæ S. Vigilii, Italia. Con- del centro di addestramento professionale. cluso il percorso formativo, è stato Dal 1980 al 1983 fu Definitore provinciale. chiamato ad assistere la Gioventù Visse, poi, per 35 anni a Chiampo, dove Francescana: l’ha fatto con zelo e capacità svolse vari servizi: guardiano, economo, e i giovani di allora ancora ricordano quel “custode” della grotta dell’Immacolata. tempo di grazia. Poi, in un tempo di Frate dal cuore buono, mite e generoso, ac- numerose vocazioni ha chiesto e ottenuto di coglieva con gentilezza e delicatezza i pel- servire la Diocesi soprattutto come parroco legrini e quanti lo accostavano. È morto nel in varie comunità fino a che le forze e la Convento Sacro Cuore di Saccolongo al- salute glielo hanno consentito. In l’età di anni 89, di vita francescana 73 e di quest’ultimo anno curato in Infermeria e sacerdozio 63. quindi riportatosi al convento di Pergine dove sognava di essere utile soprattutto per * 13 settembre 2010: GENSKA FR. DEPAUL, le confessioni, è stato sorpreso da sorella GEORGE, nato a Syracuse, NY, della Prov. morte: il Signore, che ha servito con tutto Ss. Nominis Iesu, USA. Ha svolto un pro- se stesso, lo ha accolto nella pace. È morto gramma di tirocinio pastorale presso il San- nel convento di Pergine all’età di anni 81, di tuario di S. Antonio a Boston (1958-1959); vita francescana 62 e di sacerdozio 54. Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 543

NECROLOGIA 543

* 17 settembre 2010: ÁNGEL ÁNGEL FR. BER- mon-St. Jude High School, Buffalo, NY NARDO MARIA, nato a Pácora, della Prov. S. (1950-1953); Segretario provinciale (1953- Fidei, Colombia. È morto a Bogotà all’età 1956), parroco della parrocchia di El Alto, di anni 84, di vita francescana 65 e di sa- La Paz, Bolivia (1956-1958), Maestro e Vi- cerdozio 58. cario presso il Collegio San Francesco a Rye Beach, NH (1964-1967); Guardiano * 20 settembre 2010: CAMPOS DURÁN FR. del Convento S. Bernardino di Siena in LUIS ERNESTO, nato a Molagavita-Sant., Loudonville, NY (1967-1973); ha lavorato della Prov. S. Fidei, Colombia. È morto ad nella pastorale parrocchiale a St. Mary’s, Itagüí all’età di anni 89, di vita francescana Pompton Lakes, NJ (1973-1976), Direttore 61 e di sacerdozio 36. del Christ House Retreat Center, Lafayette, NJ (1976-1979), nella parrocchia france- * 20 settembre 2010: MANDUJANO ALMANZA scana di Santa Caterina, Ringwood, NJ FR. AUGUSTÍN, HERMILO, nato a Acámbaro, (1979-1982), in St. Francis of Assisi, sulla della Prov. Ss. Petri et Apuli de Michoacán, West 31st Street a New York City (1982- Messico. Ha servito la Chiesa e l’Ordine 1985), nella parrocchia di St. Joseph’s, West come Maestro e Formatore nel Collegio Se- Milford, NJ. Autore di 15 libri; il più re- rafico Pio Mariano di Celaya, Guardiano e cente è stata una biografia di Fr. Franz Parroco varie volte, Rettore, Vicario, Con- Stock, sacerdote tedesco e cappellano del fessore delle Clarisse. Ha studiato Pastora- carcere durante la II Guerra Mondiale, di le Sociale in Spagna e in Cile. È morto a cui si è avviata la Causa di beatificazione. È Morelia all’età di anni 80, di vita france- morto a Margate, NJ, all’età di anni 85, di scana 56 e di sacerdozio 50. vita francescana 65 e di sacerdozio 59.

* 20 settembre 2010: LAUGEL FR. LÉON, NI- * 24 settembre 2010: ARCHETTI FR. MARCEL- COLAS, nato a Berstheim, della Prov. Trium LO, MARIO, nato a Pilzone d’Iseo, BS, della Sociorum, Francia/Belgio. Per 40 anni è sta- Prov. Liguriæ Ss. Cordis Mariæ, Italia. Per to Professore di Storia a Phalsbourg. Molto 11 anni a Voltri dal 1952 al 1963, Guardia- attento agli allievi, rinnovava continuamen- no e Maestro dei fratelli laici e nel 1961, per te il suo insegnamento affinché fosse vivo. È un triennio, Definitore provinciale; per 12 stato uno che “risvegliava le coscienze”. An- anni ad Albenga dal 1973 al 1985, Guar- dato in pensione, fu Guardiano, Definitore, diano, Parroco ed Economo; per 18 anni dal molto attento nel servizio ai fratelli. È mor- 1988 al 2006 a Bordighera, Vicario. Nel to a Strasbourg all’età di anni 88, di vita 2006 è stato trasferito nella Infermeria di francescana 69 e di sacerdozio 63. Recco con una breve parentesi a Chiavari. È morto a Pilzone d’Iseo all’età di anni 94, di * 22 settembre 2010: FUSANO FR. AGAPITO, vita francescana 74 e di sacerdozio 68. GIOVANNI, nato a Palestrina, della Prov. Ro- manæ Ss. Petri et Pauli, Italia. Dopo l’ordi- * 26 settembre 2010: D’SOUZA FR. FABIAN, nazione presbiterale espleta il suo servizio JOSEPH ABEL, nato a Kurla, Mumbai, della soprattutto come formatore dei giovani fra- Prov. S. Thomæ Apostoli, India. È stato ti e insegnante. Ha trascorso molti anni a Maestro dei Novizi per 17 anni a Palmaner, Bellegra, nel Ritiro San Francesco dedican- India, e, missionario per 14 anni in Kenya dosi alla preghiera e alla predicazione. È ed Uganda, anche in Uganda. Predicatore morto nella Clinica Annunziatella in Roma di Esercizi spirituali a varie Congregazioni all’età di anni 93, di vita francescana 77 e di di Religiose in India, ha avuto un grande sacerdozio 69. cuore per i poveri e i lebbrosi. È morto a Mumbai all’età di anni 68, di vita france- * 24 settembre 2010: HANLEY FR. BONIFACE, scana 44 e di sacerdozio 39. GEORGE, nato a Brooklyn, NY, della Prov. Ss. Nominis Iesu, USA. Ha svolto molte * 26 settembre 2010: GALLAGHER FR. HUGH, mansioni: è stato insegnante presso la Ti- nato a Kinlough, della Prov. Hiberniæ, Ir- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 544

544 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

landa. Ha vissuto gran parte della vita a prestavano qualche servizio. È morto nel- Multyfarnham nel Collegio di Agricoltura. l’Infermeria provinciale di Trento all’età di Nel 2001 è andato missionario nello Zim- anni 88, di vita francescana 69 e di sacer- babwe, dove è restato per 4 anni. Tornato in dozio 62. Irlanda, ha continuato a promuovere con grande entusiasmo la missione “ad gentes”. * 8 ottobre 2010: DOYLE FR. STEPHEN, GER- È morto a Rossnowlagh all’età di anni 82 e ALD ROBERT, nato a Philedelphia, della di vita francescana 43. Prov. Ss. Nominis Iesu, USA. Ha insegna- to per due anni al St. John Vianney Semi- * 30 settembre 2010: RADIĆ FR. NIKOLA, na- nary, East Aurora, NY (1963 al 1965), pri- to a Baska Voda, della Prov. Ss. Redempto- ma di studiare lingue semitiche presso ris, Croazia. Definitore generale negli anni l’Università Cattolica e poi la Sacra Scrit- 1979-1985, è morto all’età di anni 81, di vi- tura presso il Pontificio Istituto Biblico di ta francescana 63 e di sacerdozio 55. Roma, dove ha ottenuto la Licenza in Sacra Scrittura nel 1967. Ha insegnato Sacra * 3 ottobre 2010: GOULDING FR. CHRISTO- Scrittura presso il Seminario di Cristo Re in PHER, FRANCIS, nato a Hawthorne, della Allegany, New York, dal 1967 al 1969, e Prov. S. Spiritus, Australia. È morto a Mel- poi è stato membro del “team di ritiro” a bourne all’età di anni 94, di vita francesca- Cristo House, Lafayette, NJ (1969-1971). na 75 e di sacerdozio 71. Nel 1971 è stato professore di Sacra Scrit- tura e omiletica presso il Seminario Papa * 6 ottobre 2010: TERZI FR. VITALE, RAIMON- Giovanni XXIII di Weston, Massachusetts. DO, nato a San Pietro in Casale, della Prov. Ha risieduto prima al Convento San Fran- Bononiensis Christi Regis, Italia. Nel 1945 cesco a Brookline, nel Massachusetts, dove è trasferito presso il Policlinico S. Orsola- ha fatto parte dell’éqipe del noviziato, dal Malpighi, come Cappellano ospedaliero del- 1971 al 1975, poi presso il Santuario di S. l’Ospedale Malpighi per l’assistenza spiri- Antonio a Boston. Per oltre tre decenni ha tuale agli ammalati e agli anziani, dove ha tenuto seminari sulla Sacra Scrittura e la vissuto per quasi 48 anni nella dedizione si- predicazione in tutto il Nord America e in lenziosa e nascosta verso i sofferenti, che av- America Latina, Irlanda, India, e Giappone. vicinava con delicatezza e sollecitudine spi- Oltre ai contributi per la New Catholic En- rituale. Ha espresso la sua sensibilità anche cyclopedia e il Catholic Biblical Quarterly, attraverso la pittura. Nel 1993 Fr. Vitale è tra- ha pubblicato numerosi libri, tra cui sferito presso il Convento di S. Antonio in Covenant Renewal in Religious Life, Un- Bologna con l’incarico di confessore della derstanding the New Testament, The Pil- Basilica. È morto a Bologna all’età di anni grim’s New Guide to the Holy Land, Apoc- 91, di vita francescna 74 e di sacerdozio 64. alypse: A Catholic Perspective on the Book of Revelation. È apparso frequentemente in * 6 ottobre 2010: CATONI FR. CARMELO, radio e televisione e ha prodotto una serie FRANCESCO LUIGI, nato a Cavedine, della di video sulla Bibbia, la predicazione e la Prov. Tridentinæ S. Vigilii, Italia. Ordinato Terra Santa. Dal 1988 al 1990 è stato diret- sacerdote nel 1948, svolge il suo ministero tore dei programmi di formazione perma- pastorale in molti conventi del Trentino. nente del clero presso Tantur Ecumenical Dal 1960 al 1969 è animatore delle Institute in Israele. Tornato al Santuario di vocazioni alla vita francescana in tutto il S. Antonio nel 1990, si è dedicato a tempo Trentino. Poi viene nominato parroco e pieno alla predicazione e alle conferenze ricopre questo ministero per molti anni. Ma sulla Sacra Scrittura. Ha guidato più di 100 la sua cagionevole salute lo porterà nella pellegrinaggi in Terra Santa, Grecia e Asia nostra Infermeria, prima nove anni come Minore e in Italia; ha animato numerosi ri- vice direttore e poi come malato. Una vita tiri per il clero e i religiosi; è stato inserito semplice, serena, di forte fede e di profonda tra i Who’s Who Among American Catho- riconoscenza verso tutti coloro che gli lics e nominato Cavaliere del Santo Sepol- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 545

NECROLOGIA 545

cro. È morto a Boston all’età di anni 75, di roco presso la St. Joseph Parish, East Ru- vita francescana 54 e di sacerdozio 48. therford, NJ (1971-1975), la St. Francis Chapel, Providence, RI (1975-1977) e la * 9 ottobre 2010: GÓRALCZYK FR. LUCJAN, Holy Cross Parish, Bronx, NY (1977- nato a Białków Kościelny, della Prov. Hed- 1979). Per 10 anni (1979-1989) è stato pro- vigis, Polonia. È morto a Kłodzko all’età di motore dell’Unione Missionaria Francesca- anni 79 e di vita francescana 45. na, con sede a St. Francis Friary, New York, NY; nel 1989 è andato a New England per * 9 ottobre 2010: FILIPOVIĆ FR. FRANJO, nato far parte dello staff pastorale del Santuario ad Ulice, della Prov. S. Crucis, Bosnia/Er- St. Anthony, Boston, dove vi rimase fino al- zegovina. È stato Vice Parroco in varie Par- la sua morte, tranne il breve periodo (1993- rocchie e Parroco a Špionica e Dubrave, do- 1995) trascorso presso il Franciscan Center ve è stato anche Guardiano. È morto a Za- in Wilmington. Oltre al ministero ordinario, greb all’età di anni 62, di vita francescana dedicò molto tempo all’animazione dei riti- 43 e di sacerdozio 35. ri per fidanzati e agli Alcolisti Anonimi. È morto a Boston all’età di anni 82, di vita * 9 ottobre 2010: OLIGER FR. ALEXIS, ANTOI- francescana 60 e di sacerdozio 55. NE ALOYSE, nato a Schorbach, della Prov. Trium Sociorum, Francia/Belgio. Dopo es- * 14 ottobre 2010: MATOC FR. ANDREJ, nato sere stato formatore nel nostro Collegio di a Vares, della Prov. S. Crucis, Bosnia/Erze- Phalsbourg, nel 1956 si è recato missionario govina. Dopo essersi dedicato alla pastora- in Togo, dove ha lavorato in Parrocchia, ha le parrocchiale in Provincia, si recò in Au- fondato un periodico cristiano (“Présence stralia, Wollongong, per assistere la locale chrétienne”), è stato Parroco della Catte- missione cattolica croata. È morto a Wol- drale di Dapaong. Dopo aver risollevato, a longong, Australia, all’età di anni 45, di vi- Dakar, il settimanale “Afrique Nouvelle”, ta francescana 9 e di sacerdozio 8. ritornò in Francia nel 1975. È stato l’ani- matore di pellegrinaggi, Guardiano del * 15 ottobre 2010: COUTURIER FR. BERTRAND, Convento di Metz, responsabile delle riviste MICHEL, nato a Paris, della Prov. B. Pacifi- francescane. Musicista, compose molti can- ci, Francia. È morto ad Athis-Mons all’età ti d’ispirazione francescana. Ha pubblicato di anni 83, di vita francescana 66 e di sa- anche una raccolta sullo zio Pier Oliger cerdozio 60. OFM (+ 1951). È morto a Bad-Aibling, Germania, all’età di anni 87, di vita france- * 20 ottobre 2010: KERN FR. WILLINGS, FRANZ, scana 65 e di sacerdozio 60. nato ad Hagen, della Prov. S. Elisabeth, Ger- mania. Dopo l’ordinazione nel 1950 ha stu- * 11 ottobre 2010: ZUCCHI FR. ARCANGELO, diato Filologia a Kiel, conseguendo il Dot- LUIGI, nato a Mandello Lario, della Prov. torato. Ha sostenuto e superato l’esame di Mediolanensis S. Caroli Borromæi, Italia. Stato a Vlodrop (Olanda) e a Wadersloh È morto a Sabbioncello di Merate all’età di (Westfalen). Qui è stato prima docente e poi anni 71, di vita francescana 50 e di sacer- direttore degli studi. Per gli studenti è stato dozio 44. un buon insegnante, per i docenti un collega competente, per tutti un uomo gradevole. È * 12 ottobre 2010: MCGOVERN FR. DONAN, morto a Dortmund all’età di anni 91, di vita nato a Forest Hills, NY, della Prov. Ss. No- francescana 70 e di sacerdozio 60. minis Iesu, USA. È stato per un breve pe- riodo Vice Parroco a St. Richard Church in * 22 ottobre 2010: VERA LÓPEZ FR. VICTOR, Emporia, Virginia (1956-1957) e a St. Tho- EMILIO, nato ad Acámbaro, della Prov. Ss. mas Parish, Beach Haven, NJ (1957-1959). Petri et Pauli de Michoacán, Messico. Fu Si è poi recato in missione ad Alto La Paz in Maestro e Formatore nel Collegio Serafico Bolivia, dove è stato per 12 anni (1959- Pio Mariano di Tarandacuaro e nel Collegio 1971). Tornato negli USA, è stato Vice Par- Juan Escoto di Irapuato; è stato varie volte Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 546

546 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

Parroco e Guardiano. È vissuto gli ultimi an- Prov. S. Ioannis Baptistæ, USA. Gran parte ni nella Casa Nuestra Señora de Guadalupe, del suo ministero è stato dedicato alla pasto- Morelia, dove è morto all’età di anni 93, di rale sanitaria negli Ospedali di Louisville e vita francescana 72 e di sacerdozio 64. Cincinnati. Fu molto apprezzato per il suo squisito contatto con i pazienti, i loro fami- * 23 ottobre 2010: FERRARA FR. , nato liari e le persone care, nonché con il perso- ad East Boston, della Prov. Immaculatæ nale ospedaliero. È morto presso il Saint Jo- Conceptionis BMV, USA. È morto presso seph Hospital, Bloomington, all’età di anni Hospice Care all’età di anni 86, di vita fran- 83, di vita francescana 64 e di sacerdozio 54. cescana 65 e di sacerdozio 59. * 29 ottobre 2020: EISELE FR. FLORENTIN, RO- * 25 ottobre 2010: CHANG FR. ADJUTUS, PAU- BERT, nato a Leinzell, della Prov. S. Elisa- LUS, nato a Tahsiangszu, Cina, della Prov. beth, Germania. Dopo aver lavorato come Reginæ Sinarum, Taiwan. È morto presso cappellano in vari conventi della Provincia St. Paul Hospital di Taoyuan, Taiwan, al- della Turingia, nel 1962 si mise a tempo l’età di anni 87, di vita francescana 62 e di pieno a servizio dell’Ufficio Pastorale del- sacerdozio 58. la Diocesi di Rottenburg-Stoccarda. È stato anche per 22 anni cappellano della polizia * 25 ottobre 2010: MISANTONI FR. SILVESTRO, di Baden-Württemberg. Per anni ha fatto ALDO, nato a Cerqueto, TE, della Prov. Se- parte del gruppo “Gemeindeerneuerung”. raphicæ S. Francisci Assisiensis, Italia. Ha Dal 1998 al 2006 è stato assistente spiritua- vissuto la sua vocazione francescana e sa- le delle Religiose in Untermarchtal. È mor- cerdotale con grande semplicità e perseve- to a Fulda all’età di anni 93, di vita france- ranza, in particolare nel campo dell’inse- scana 74 e di sacerdozio 63. gnamento e della formazione dei fratini e poi come fedele e generoso amministratore * 2 novembre 2010: HÖTTGES FR. CHRI- della misericordia di Dio nel sacramento STOPH, MARTIN, nato a Mönchengladbach, della confessione, che ha esercitato instan- della Prov. S. Elisabeth, Germania. Si è de- cabilmente durante la sua lunga permanen- dicato all’educazione, lavorando nell’In- za presso i Conventi di Foligno (PG). Si ri- ternato “Franziskus” di Vossenack, con i corda, inoltre, la sua fede e grande forza giovani studenti francescani di Apollimari- d’animo nei tanti anni che ha dovuto convi- sberg in Remagen; dal 1988 al ministero vere con la sua progressiva malattia. È mor- parrocchiale nella chiesa di Santa Croce nel to all’Ospedale di Assisi all’età di anni 91, di quartiere sud-est di Essen. Qui fondò una vita francescana 74 e di sacerdozio 66. Cooperativa, con molti volontari ed Istitu- zioni, a vantaggio della popolazione locale. * 26 ottobre 2010: DUNNE FR. KEVIN, PA- Fu un Francescano socialmente impegna- TRICK, nato a Santa Monica, California, del- to, il cui lavoro ha varcato i confini della la Prov. S. Barbaræ, USA. È morto a Los città e della diocesi di Essen. È morto ad Angeles, California, all’età di anni 83 e di Essen all’età di anni 75, di vita francescna vita francescana 62. 51 e di sacerdozio 45.

* 27 ottobre 2010: SALDARRIAGA SALDARRIA- * 2 novembre 2010: CENCI FR. CESARE, nato GA FR. BERRNARDO DE JESÚS, nato ad Itgüí, a Costalunga di Monteforte D’Alpone della Prov. S. Pauli Apostoli, Colombia. Si (VR), della Prov. Venetæ S. Antonii Patavi- è dedicato, soprattutto, alla pastorale par- ni, Italia. È morto presso la Clinica “Villa rocchiale e alla formazione dei Frati. È Luisa” in Roma all’età di anni 85, di vita morto all’età di anni 88, di vita francescana francescana 69 e di sacerdozio 61. 70 e di sacerdozio 63. * 3 novembre 2010: RODRIGUES LAMELAS FR. * 27 ottobre 2010: SCHNEIDER FR. AQUINAS, JOAQUIM, nato a Penude, della Prov. Ss. ROBERT, nato a Louisville, Kentucky, della Martyrum Marochiensium, Portogallo. È Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 547

NECROLOGIA 547

morto nell’Infermeria provinciale “Imacu- blico della Flagellazione in Gerusalemme. lada Conceição, Lisboa, all’età di anni 86 e Per 17 anni, poi, ha insegnato Sacra Scrit- di vita francescana 61. tura al St. Anthony’s Seminary di Bangalo- re. È stato Maestro dei Professi temporanei, * 3 novembre 2010: SHERIDAN FR. PETER, na- Prefetto degli studi, Economo della Provin- to a Newark, NJ, della Prov. S. Nominis Ie- cia. È stato Presidente del CISA in Roma e su, USA. Nel 1942, fu viceparroco della Vice Economo generale per sei anni nella Parrocchia di San Francesco Chiesa di Le- Curia generale OFM di Roma. Tornato in noir, NC, e nel 1949 parroco; 1952 è stato India ha svolto pastorale parrocchiale nella nominato parroco di St. Augustine Church Parrocchia di Sion, Mumbai, successiva- in Thomasville, Ga; dal 1955 al 1964 è sta- mente è stato membro della Fraternità di St. to maestro dei novizi a Lafayette, NJ; dal Anna di Ponda, Goa. È morto a Goa all’età 1964 al 1967 è stato Definitore provinciale; di anni 81, di vita francescana 54 e di sa- dal 1966 al 1970 è stato Cappellano del cerdozio 47. New Jersey State Hospital di Greystone Park, NJ; dal. 1970 al 1976 è stato parroco * 5 novembre 2010: CORONA FR. RAIMONDO, della St. Mary’s Parish in Americus, Ga; dal DOMENICO, nato ad Ocre, della Prov. Apru- 1976 al 1984 è stato assistente dell’OFS tiorum S. Bernardini Senensis, Italia. Dopo della regione Mid-South e assistente pro- gli studi di Teologia a Friburgo si è dedica- vinciale; dal 1984 al 1988 è stato vice par- to all’insegnamento presso il nostro Stu- roco alla St. Camillus Parish in Silver dentato e presso l’Istituto Teologico Abruz- Spring, Maryland, e a Americus, Ga; ha zese, dal 1972 al 1997, dove ha ricoperto continuato ad essere assistente dell’OFS, anche l’ufficio di Preside ed ha lasciato un prima nella regione del Mid-South e, poi, a grato ricordo di docente e di formatore. Ha varie Fraternità della zona di Washington, contribuito moltissimo alla formazione teo- DC. Nel 2006, per motivi di salute, si è tra- logica dei laici, delle religiose, progettando sferito presso Holy Name Friary a Ringwo- anche le “Settimane Bibliche Abruzzesi”. od, NJ, dove è morto all’età di anni 97, di Le varie pubblicazioni testimoniano il suo vita francescana 75 e di sacerdozio 69. fattivo impegno intellettuale, che può esse- re riassunto da due motti: fedeli nella novi- * 4 novembre 2010: DA SILVA FR. JOSÉ, SE- tà e nuovi nella fedeltà. Ha servito, inoltre, VERINO, nato a Mogeiro, della Prov. S. An- la Provincia come Segretario e Definitore tonii Patavini, Brasile. Come Fratello Laico provinciale, Guardiano e collaboratore nel- svolse vari lavori, dedicandosi soprattutto la stesura degli Statuti provinciali e dei va- all’agricoltura. Dopo il Concilio studiò teo- ri Sussidi di formazione. È morto a Celano logia e successivamente divenne sacerdote. all’età di anni 85, di vita francescana 70 e di È morto nel Convento di São Francisco in sacerdozio 60. Salvador, Brasile, all’età di anni 89, di vita francescana 68 e di sacerdozio 24. * 6 novembre 2010: MCGUIRE FR. ANTHONY, JOSEPH, nato a Wilmington, della Prov. Ss. * 4 novembre 2010: BUCCELLATO FR. SEBA- Nominis Iesu, USA. Dal 1953 al 1958, ha STIAN, nato a Brooklyn, della Prov. Imma- insegnato nella Timon High School di Buf- culatæ Conceptionis BMV, USA. È morto falo, NY; dal 1958 al 1967, è stato membro all’età di anni 85, di vita francescana 65 e di di facoltà presso il St. Joseph Seraphic Se- sacerdozio 59. minary di Callicoon, NY. Ha anche svolto pastorale parrocchiale nelle Parrocchie: St. * 5 novembre 2010: D’SOUZA FR. BERNARD, a Paterson, New Jersey RAYMOND, nato a Bolarum, della Prov. S. (1967-1975), St. Stephen d’Ungheria, East Thomæ Apostoli, India. Prima di entrare 82nd Street, New York (1975-1976), St. nell’Ordine si era laureato in Ingegneria. Anthony a Butler, NJ (1976-1979). Dal Dopo la sua ordinazione, ha perso il Dotto- 1979 al 1982 ha lavorato come collabora- rato in Sacra Scrittura presso l’Istituto Bi- tore presso la Our Lady’s Chapel a New Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 548

548 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

Bedford, Massachusetts. Dal 1982 al 1994, * 12 novembre 2010: MCCORMICK FR. è stato Parroco presso la Parrocchia di St. PATRICK JOHN, nato a Christchurch, New a Narrowsburg, NY. Fino al Zealand, della Prov. Sancti Spiritus, Au- marzo 2010, è stato nella Fraternità di St. stralia. È morto a Sydney all’età di anni 90, Anthony a Butler, NJ. A causa della salute, di vita francescana 63 e di sacerdozio 57. infine, fu trasferito presso l’Infermeria pro- vinciale di Ringwood, NJ, dove è morto al- * 13 novembre 2010: CULLEN FR. KELLY, JA- l’età di anni 87, di vita francescana 63 e di MES, nato a Spokane, Washington, della sacerdozio 58. Prov. S. Barbaræ, USA. È morto a Roma, Italia, all’età di anni 57 e di vita francesca- * 6 novembre 2010: SCHIJNS FR. RUFUS, JO- na 33. SEPH, nato ad Heerlen, della Prov. Ss. Mar- tyrum Gorcomiensium, Olanda. Dal 1967 * 14 novembre 2010: CONTI FR. CORNELIUS al 1973 è stato missionario in Papua (Indo- G., nato ad Erie, PA, della Prov. Ss. Nomi- nesia). Ritornato in Olanda ha lavorato nel- nis Iesu, USA. È morto a Ringwood all’età la Segreteria per le missioni. Ha volto an- di anni 77, di vita francescana 63 e di sa- che attività come fotografo e giornalista. È cerdozio 48. morto a De Bilt all’età di anni 71, di vita francescana 52 e di sacerdozio 45. * 16 novembre 2010: COOPER FR. ANGUS, CARL, nato a Pueblo, Colorado, della Prov. * 8 novembre 2010: VERDONCK FR. EDMUND, S. Barbaræ, USA. È morto a Los Angeles, MATTHIEU, nato a Houthalen, della Prov. S. California, all’età di anni 74, di vita france- Ioseph Sponsi BMV, Belgio. Ha insegnato scana 56 e di sacerdozio 48. per 20 anni a Kolwezi (Congo), dove è sta- to anche Prefetto del Collegio. Rientrato nel * 23 novembre 2010: DASSORI FR. MARIO 1974 in Belgio, è stato Professore nel semi- ANTONIO, nato a Bogliasco, GE, della Prov. nario di Sint-Truiden, meritando la stima Liguriæ Ss. Cordis Mariæ. Italia. L’obbe- degli allievi e dei parenti. Nello stesso tem- dienza lo condusse in diversi conventi, ma po è stato per 30 anni Vice Parroco nella lo- soprattutto alla Basilica della SS. Annun- cale Parrocchia. È morto ad Antwerpen al- ziata in Genova dove rimase dal 1969 al l’età di anni 89, di vita francescana 71 e di 2003. Felice della sua vocazione francesca- sacerdozio 65. na, ha sempre vissuto in profondità il suo sacerdozio dedito al confessionale e sempre * 8 novembre 2010: HEIMING FR. OSWALD, JO- pronto al servizio in sacrestia. Tutta la sua SEF, nato a Klein-Reken, della Prov. S. Eli- giornata era preghiera, la sua vita è stata da sabeth, Germania. Dopo anni di pastorale vero Frate Minore. È morto a Brugnato, SP, nelle fabbriche di Mühlen (Oldenburg) e di all’età di anni 92, di vita francescana 75 e di Moers-Repelen, ha servito per 21 anni la sacerdozio 68. Provincia francescana di Sassonia come Economo provinciale. È stato Guardiano ad * 23 novembre 2010: MOORE FR. ANTHONY Halberstadt, dove ha fondato una mensa per F., nato a Flushing, NY, della Prov. Ss. No- i poveri e i senzatetto. Ha operato anche a minis Iesu, USA. È morto presso Bon Se- Dorstener e a Dortmund. Uomo energico e cours Community Hospital in Port Jervis, lungimirante, è morto all’età di anni 80, di NY, all’età di anni 85, di vita francescana vita francescana 49 e di sacerdozio 44. 64 e di sacerdozio 59.

* 8 novembre 2010: CIGNELLI FR. LINO, MA- * 24 novembre 2010: LONISSEN FR. FREDE- RIO, nato a Lanciano, Italia, della Prov. Se- GAND, nato a Kerkrade, della Prov. Ss. Mar- raphicæ S. Francisci Assisienes, Italia. È tyrum Gorcomiensium, Olanda. Ha lavora- morto nel Convento di San Salvatore in Ge- to nella pastorale parrocchiale. È morto a rusalemme, Israele, all’età di anni 79, di vi- Valkenburg all’età di anni 76, di vita fran- ta francescana 62 e di sacerdozio 55. cescana 55 e di sacerdozio 48. Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 549

NECROLOGIA 549

* 25 novembre 2010: RICHARDSON FR. JOHN volte in diverse Fraternità. Nel 2005 fu man- M., nato ad Elmira, NY, della Prov. Ss. No- dato presso la Casa Purísima Concepción di minis Iesu, USA. È morto al St. Anthony’s Celaya, dove è morto all’età di anni 64, di Hospital in St. Petersburg, Fla., all’età di vita francescana 43 e di sacerdozio 36. anni 82, di vita francescana 59 e di sacer- dozio 54. * 30 novembre 2010: DAVAL FR. MARCEL, na- to a Le Val D’Ajol, della Prov. Trium So- * 27 novembre 2010: LUINI FR. EDOARDO, ciorum, Francia/Belgio. Dotato di grande NADIR, nato a Torrita di Siena, della Prov. intelligenza, aperto alle questioni del mon- Tusciæ S. Francisci Stigmatizati, Italia. No- do e della Chiesa, era molto sensibile e ge- to come valente predicatore e fecondo pub- neroso. Fu molto coinvolto nel mondo gi- blicista, ha speso la sua vita a servizio del- tano, soprattutto a Strasbourg. Così pure fu la Parola, della Misericordia e dei poveri. molto impegnato nelle Missioni, soprattut- Attento, acuto ed intelligente, mai banale, to in Africa. È stato anche la guida di molti sapeva creare attorno a sé un clima di sin- pellegrinaggi. La sua capacità di ascolto ha cera fraternità. Dal 2006 risiedeva a Firen- permesso ad un grande numero di persone ze offrendo un instancabile servizio per le la propria vita con maggiore significato. È confessioni. È morto nell’Infermeria pro- morto a Lyon all’età di anni 65, di vita fran- vinciale di Fiesole all’età di anni 91, di vi- cescana 45 e di sacerdozio 38. ta francescana 74 e di sacerdozio 68. * 30 novembre 2010: JANIAK FR. MICHAEL, * 27 novembre 2010: BIELA FR. CZESŁAW, BE- JOSEPH, nato a Vhicago, Illinois, della Prov. NEDYKT, nato a Bytom-Szombierki, della Assumptionis BMV, USA. Per oltre cin- Prov. S. Hedvigis, Polonia. È morto a Olesno quant’anni ha servito i Frati come cuoco in all’età di anni 79 e di vita francescana 60. varie Fraternità. Ha svolto anche l’ufficio di portinaio. È morto a Manitowoc, WI, al- * 27 novembre 2010: TAGLIAVINI FR. CARLO, l’età di anni 82 e di vita francescana 60. GINO, nato a Gattatico, RE, della Prov. Bo- noniensis Christi Regis, Italia. Ha svolto il * 1 dicembre 2010: CERVANTES RAMÍREZ FR. servizio di sagrestano, dal 1940 al 1951, nei TEÓFILO, J. CARMEN, nato a Jerécuaro, della seguenti conventi: Santuario di sant’Antonio Prov. Ss. Petri et Pauli de Michoacán, Mes- in Bologna, Le Grazie di Rimini, Ferrara, sico. Ha lavorato soprattutto nel campo del- Fiorenzuola ed Eremo di Montepaolo. Dal la formazione, come collaboratore nel Se- 1951 al 1987 è trasferito a Roma presso il minario di San Antonio di El Paso, Prefetto Centro Nazionale per l’assistenza all’OFS, di disciplina e Maestro nel Collegio Serafi- per accudire ai servizi della Casa e occupar- co Pio Mariano, Maestro dei Novizi. È sta- si delle spedizioni postali. Dal 1960 al 1963 to anche Guardiano e Parroco più volte, svolge il servizio di Portinaio presso il Con- confessore dei Postulanti. Nel 2010 è stato vento di Santa Chiara di Napoli. Rientrato in trasferito nella Casa Nuestra Señora de Provincia nel 1987, risiede presso il Con- Guadalupe di Morelia, dove è morto all’età vento di Sant’Antonio prestando il suo ser- di anni 81, di vita francescana 60 e di sa- vizio per sei anni presso l’Antoniano come cerdozio 54. addetto alle spedizioni. È morto a Bologna all’età di anni 93 e di vita francescana 70. * 1 dicembre 2010: JUKIĆ FR. MARKO, nato a Posušje, della Prov. Assumptionis BMV, * 29 novembre 2010: LUNA GARCÍA FR. HUM- Bosnia/Erzegovina. Ha lavorato nella pa- BERTO, JUAN ANTONIO, nato a Guanajuato, storale parrocchiale. È morto a Roško Pol- della Prov. Ss. Petri et Pauli de Michoacán, je all’età di anni 40, di vita francescana 21 Messico. È stato Maestro dei Postulanti a e di sacerdozio 14. San Antonio di Querétaro, Liturgista della Provincia, Segretario provinciale, Segreta- * 1 dicembre 2010: GREBENAR FR. FRANJO, rio del Visitatore generale, Guardiano varie nato a Mali Mošunj, della Prov. S. Crucis, Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 550

550 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

Bosnia/Erzegovina. È morto a Nova Bila al- tri et Pauli, Italia. Ha conseguito il titolo ac- l’età di anni 59, di vita francescana 33 e di cademico di Licenza in Archeologia Cri- sacerdozio 31. stiana. Dopo l’ordinazione presbiterale ha espletato il suo servizio soprattutto come * 3 dicembre 2010: MANZINI FR. ALDO, EMI- parroco in Roma/Settebagni e a Guidonia LIO, nato a Dicomano, della Prov. Tusciæ S. (Roma) e insegnante di Religione. È morto Francisci Stigmatizati, Italia. È morto ad Il nell’Ospedale di Tivoli all’età di anni 90, di Cairo, Egitto, all’età di anni 88, di vita fran- vita francescana 73 e di sacerdozio 64. cescana 70 e di sacerdozio 62. * 7 dicembre 2010: PAVEI FR. GREGORIO, FE- * 5 dicembre 2010: TRAVAGLINI FR. GIACIN- LICE, nato a San Pietro Apostolo, Belluno, TO, nato a Spinetoli, della Prov. Picenæ S. della Prov. Bononiensis Christi Regis, Ita- Iacobi de Marchia, Italia. Frate Minore lia. A 29 anni, nel 1946, condivide la vita esemplare e zelante sacerdote, si è dedica- fraterna nel convento della SS. Annunziata to alla formazione nel collegi serafici e alla di Parma, prestando il servizio di Sagresta- pastorale parrocchiale. La sua memoria è in no come Terziario Francescano. Risiede, benedizione. È morto nell’Infermeria pro- inoltre, nel Convento di San Bernardino di vinciale di Grottammare all’età di anni 87, Rimini per 26 anni e alle Grazie di Rimini di vita francescana 66 e di sacerdozio 60. per 22 anni, svolgendo sempre il servizio di Sagrestano. È morto a Bologna all’età di * 5 dicembre 2010: KELLY FR. MAURUS, THO- anni 93 e di terziario francescano 64. MAS, nato a Tampa, Florida, della Prov. S. Barbaræ, USA. È morto a Oakland, Cali- * 8 dicembre 2010: MORALES FR. PHILIP, JA- fornia, all’età di anni 82, di vita francesca- MES, nato ad Pxnard, California, della Prov. na 62 e di sacerdozio 54. S. Barbaræ, USA. È morto a Ventura, Cali- fornia, all’età di anni 84 e di vita france- * 5 dicembre 2010: MARTINOLI FR. ANGELI- scana 56. CO, ENRICO, nato a Milano, della Prov. Me- diolanensis S. Caroli Borromæi, Italia. Uo- * 10 dicembre 2010: MESSNER FR. THOMAS, mo intelligente ed arguto ricopre diversi in- BERNARD, nato a Winnipeg, Canada, della carichi di responsabilità a servizio della Prov. S. Barbaræ, USA. È morto a Santa Fraternità provinciale: per quindici anni è Barbara, California, all’età di anni 69, di vi- Segretario provinciale, Definitore e mem- ta francescana 49 e di sacerdozio 42. bro del Consiglio per gli Affari Economici. Frate minore innamorato della vocazione * 12 dicembre 2010: KRIEG FR. PETER, RAY- francescana, gioviale e dal temperamento MOND, nato a Richmond, California, della deciso, si fa conoscere ed apprezzare per le Prov. S. Barbaræ, USA. È morto ad Oa- sue doti di oratore, di poeta (cantore della kland, California, all’età di anni 93, di vita Vergine) e di consolatore nel ministero del- francescana 73 e di sacerdozio 67. la riconciliazione. È morto a Sabbioncello di Merate all’età di anni 88, di vita france- * 12 dicembre 2010: RUIZ MONTAÑEZ FR. scana 64 e di sacerdozio 50. FRANCISCO ANTONIO, nato a Garagoa, della Prov. S. Fidei, Colombia. È morto ad Itagüí * 7 dicembre 2010: DOUMA FR. ROGERIUS, all’età di anni 83 e di vita francescana 64. BOKKE, nato a Baarderadeel, della Prov. Ss. Martyrum Gorcomiensium, Olanda. Ha la- * 15 dicembre 2010: BEATON FR. KENNETH vorato nella pastorale parrocchiale. È mor- JAMES, nato a Vancouver, della Prov. Chri- to a Warmond all’età di anni 86, di vita sti Regis, Canada. Ha deidicato la sua vita francescana 67 e di sacerdozio 60. al servizio dei Frati presso St. Francis of So- lano, Vancouver, e al Mount St. Francis Re- * 7 dicembre 2010: MAIORANO FR. REGINAL- treat Centre in Cochrane. È morto a Regina DO, GAETANO, della Prov. Romanæ Ss. Pe- all’età di anni 83 e di vita francescana 56. Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 551

NECROLOGIA 551

* 16 dicembre 2010: SYLVESTRE FR. PAUL, na- * 18 dicembre 2010: FAMIGLIETTI FR. ROCCO, to a Louiseville, della Prov. S. Ioseph Spon- nato a Medford, MA, della Prov. Immacu- si BMV, Canada. Dopo aver insegnato lin- latæ Conceptionis BMV, USA. È morto in gue e lettere nel collegio francescano di Guatemala all’età di anni 91, di vita france- Longueuil per 14 anni e nella Scuola Gé- scana 70 e di sacerdozio 63. rard-Filion per 3 anni, svolse il servizio di Parroco (1978-1987), di Guardiano (1969- * 19 dicembre 2010: ABELA FR. JOHN, nato a 1972; 1987-1993), di Vicario provinciale Rabat, Malta, della Prov. S. Pauli Apostoli, (1987-1993) e di Economo provinciale Malta. È morto nell’Ospedale S. Pietro in (1988-1993). Dal 1994 è stato a servizio Roma all’età di anni 56, di vita francescana della Custodia di Terra Santa, dove è stato 39 e di sacerdozio 31. Discreto (1995-1998; 2001-2004), Vicario del Convento di S. Salvatore (1995-2007) e * 20 dicembre 2010: WIRTH FR. JUSTUS, Direttore dell’Edizione francese della rivi- JAMES PAUL, nato a Columbus, Ohio, della sta “La Terre Sainte” (1994-2006). È mor- Prov. Ioannis Baptistæ, USA. È stato un so- to nell’Infermeria della Custodia di Terra stenitore instancabile della giustizia, in par- Santa, Gerusalemme, all’età di anni 85, di ticolare della giustizia in campo economico, vita francescana 67 e di sacerdozio 58. con un’attenzione speciale per la situazione dei Paesi del Terzo Mondo. Ha dedicato ol- * 17 dicembre 2010: MANDUJANO ALMANZA tre 18 anni del suo ministero missionario in FR. ISAÍAS, LÁZARO, nato ad Acámbaro, del- Bolivia e, più recentemente in Brasile. La la Prov. Ss. Petri et Pauli de Michoacán, maggior parte dei suoi ultimi anni sono sta- Messico. È stato Vice Parroco ad Acámba- ti dedicati ai problemi lungo il confine tra ro, nella Città del Messico, Parroco a Láza- gli Stati Uniti e il Messico. È morto presso ro Cárdenas, Rettore del Santuario di Nue- il Sanit Leonard’s Centerville (Senior Citi- stra Señora de Guadalupe di Morelia, Vice zen complex), Ohio, all’età di anni 76, di vi- Parroco a Jerécuarto. È morto a Morelia al- ta francescana 56 e di sacerdozio 48. l’età di anni 77, di vita francescana 47 e di sacerdozio 42. * 23 dicembre 2010: PIERUCCI FR. MARZIO, nato a Mialno, della Prov. Mediolanenis S. * 18 dicembre 2010: PEÑUELA JIMÉNEZ FR. Caroli Borromæi, Italia. Frate minore sem- FRANCISCO JOSÉ, nato a Vélez-Málaga, del- plice e laborioso ha prestato il suo servizio la Prov. Gratnatensis Nostræ Dominæ a Re- come cantiniere, ortolano ed aiuto econo- gula, Spagna. Visse la vita francescana con mo. Dietro al luminoso esempio di alcuni gioia e semplicità. Fu missionario per 11 Frati, ha scoperto la vocazione di Frate que- anni in Perù, dove dedicò le sue cure ai più stuante, attività che lo ha portato ad annun- bisognosi delle zone rurali. È morto nel- ciare il Vangelo della Provvidenza e a ten- l’Infermeria provinciale di Chipiona all’età dere la mano con umiltà per raccogliere di anni 89, di vita francescna 62 e di sacer- quanto è necessario per le necessità dei fra- dozio 57. telli e dei poveri. È morto a Cividino, BG, all’età di anni 57 e di vita francescana 36. * 18 dicembre 2010: PALACÍ GARRIDO FR. JO- SÉ RAMÓN, nato a Cocentaine, della Prov. * 24 dicembre 2010: ROSA FR. BERNARDINO, Valentiæ et Aragoniæ S. Ioseph, Spagna. ANTONIO, nato a Fossa, della Prov. Aprutio- Per 52 anni fu missionario in Perù. Operò rum S. Bernardini Senensis, Italia. Dopo gli presso un piccolo villagio sulle rive del fiu- studi di Lettere a Santa Chiara in Napoli, si me Ucayali. Questo piccolo villaggio, gra- dedicò all’ufficio di Rettore e Vice Rettore zie al suo lavoro pastorale, educativo e so- nei nostri Collegi Serafici, all’insegnamen- ciale, oggi è diventato una cittadina di to della Religione nelle scuole statali e, so- 5.000 abitanti. È morto a Lima, Perù, al- prattutto, si è distinto per il ministero di l’età di anni 79, di vita francescana 54 e di confessore. Il suo ricordo è legato a Cape- sacerdozio 52. strano, dove è stato per tanti anni, nel silen- Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 552

552 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

zio, nella lettura, nella preghiera e nel de- * 28 dicembre 2010: MALANDRINO FR. FEDE- voto culto di San Giovanni. Era particolar- LE, DOMENICO, nato a Perdifumo, della mente fiero del suo paese natale, dove nac- Prov. Salernitano-Lucanæ Immaculatæ quero il Beato Bernardino Amici e San Ce- Conceptionis BMV, Italia. È morto nel sidio Giacomoantonio, martire in Cina. È Convento San Francesco di Cava de’ Tirre- morto nel Convento S. Angelo della Pace di ni all’età di anni 83, di vita francescana 64 Lanciano all’età di anni 91, di vita france- e di sacerdozio 57. scana 76 e di sacerdozio 67. * 29 dicembre 2010: MARTINI FR. AMBROS, * 24 dicembre 2010: DI FEO FR. PAOLO, MA- ANTON, nato a Pieve di Livinallongo, della RIANO, nato a Volturara Irpina, della Prov. Prov. S. Leopoldi, Austria/Italia. La prima Salernitano-Lucanæ Immaculatæ Concep- esperienza pastorale è stata ad Innichen, a tionis BMV, Italia. È morto a Cachoeira Kaltern e Klobenstein. Nel 1949 è stato tra- Dourada, Brasile, all’età di anni 87, di vita sferito a Bolzano, dove rimase per 60 anni francescana 69 e di sacerdozio 61. lavorando nella Scuola francescana, prima come insegnante d’arte e, poi, in Segrete- * 25 dicembre 2010: FERRER BENIEL FR. JOA- ria. Ha anche curato l’archivio della Scuo- QUIN, nato ad Alcudia de Crespins, della la. Nel tempo libero ha percorso, con gli Prov. Valentiæ et Aragoniæ S. Ioseph, Spa- amici, tutto il Sud Tirolo, perseguendo il gna. È stato missionario per 30 anni in Pe- suo hobby particolare, la fotografia. A se- rù, dove fondò varie opere sociali: ospeda- guito di una lunga malattia della pelle ha li collegi, ecc... Va ricordato soprattutto la condotto una vita molto ritirata, conservan- “Aldea del niño, beato Junipero Serra”, nel- do però il suo carattere nobile e gentile. È la regione di Mazamari, dove più di 400 morto a Girlan all’età di anni 91, di vita bambini e bambine, vittime delle violenze francescana 75 e di sacerdozio 68. di Sendero Luminoso, hanno ricevuto edu- cazione e formazione. È morto a Valencia * 31 dicembre 2010: KUĆAN FR. , all’età di anni 74, di vita francescana 45 e di JOHN, nato a Steelton, USA, della Prov. As- sacerdozio 33. sumptionis BMV, Bosnia/Erzegovina. È stato Cappellano, Parroco, Guardiano. È * 26 dicembre 2010: FRABONI FR. QUINTO, morto a Chicago, USA, all’età di anni 87, nato ad Arcevia, della Prov. Picenæ S. Ia- di vita francescana 67 e di sacerdozio 60. cobi de Marchia, Italia. È morto ad Yi Ren Hospital, Yang Mei City, Taiwan, all’età di anni 90, di vita francescana 73 e di sacer- dozio 65. Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 553

INDEX NOMINUM PRO ANNO 2010 (CXXIX)

A Arens Heribert 254, 311 Abela John 117, 154, 315, 512, 537, 551 Arévalos Arévalos Roberto 489 Abendaño Miriam 497 Arias Alex Antonio 441 Agrelo Martínez Santiago 498 Armstrong Lucian 305 Ajura-Auzokoa Duñabeitia Cruz 183 Arregui José Maria 75 Alberdi Maria Anna 298 Arriaga Torres Martín 280 Albert Francis 302 Arrighini Angelo 521 Alcalde Contreras Antonio 73 Arriola Uranga Emmanuela a Corde Iesu 93 Alcántar González José Martín 279 Arvalli Andrea 170 Alegre Paredes Andrés Alfredo 256, 512 Asenjo Pelgrina Juan José 148 Aliaga Martínez Ángel Custodio 541 Assassa Kevin Eusèbe 443 Allart Philippe 541 Astrachancew Alexander 490 Allegri Maria 294 Atkinson Linda 305 Allimant Raúl 75 Auberger J. B. 168 Almazan Cielito R. 475 Ávila Luna Juan 440 Almazan Cielito R. 71 Ayestarán Sabino 75 Almiñana Martínez Miguel 252 Azocar Mardonez Andrés 152 Almirañez Lucy 301, 303 Azurmendi Larrínaga Iosephus 91 Alonso Fuente Laurentinus 93 Alonso María Cruz 497 B Alonso Villar Caelestinus Iosephus 92 Bagaloyos Gilbert G. 439 Altmeye Michèle 492 Baharany Makuta Eleuthère 146 Altmeyer Michèle 301 Bahčič Robert 315, 512 Altolaguirrey Marianus a Sancto Ioseph 93 Baiocco Pasquale 347 Alvarado Flores Fernando 440 Baisas Bienvenido 76 Alvarado Manuel 98 Bakoma Marcel 315 Alvarado Segura Edwin 173 Balacić Siniša 75, 262 Álvarez Carbonell Carlos Eduardo 73 Balam Canul Manuel 440 Álvarez Miguel 315, 512 Baláž Ladislav Stanislav 254 Álvarez Molina José Norberto 349 Baldelli Fortunato 77 Alves Pereira Ezimar 441 Baldyga Sergiusz 260, 261, 262, 451-453, 465 Aman Petrus Kanisius 442 Balenda-Manengue Jelly Shelda 443 Amando Trujillo-Cano Balzarano Vittorio 252 Amaral Bernardo Amaral 75 Banach Jan Kapistran 183 Amato Angelo 94-96 passim, 287-298 passim, 479, 485- Barato Umberto 525 486 passim Barbagallo Salvatore 324 Amato Ariel 76 Barbaresi Aurelio 341 Amigo Vallejo Carlos 498 Barelli Eugenio 76 Anastasio Pietro 253 Barredo Fernández Euphrasius a Iesu Infante 93 Anaut Espinosa Manuel 512 Barrios María Julia 497 Anaut Manuel 275 Bartolacelli Anna Fulgida 487 Andrada Emilio Luis 441 Bartoli Langelli Attilio 510 Andrés Daniel 350 Baruta Benvenuto 347 Andriolo Sinforiano 349 Battagion Claudio 251 Ángel Ángel Bernardo Maria 543 Battaglia Vincenzo 464, 529 Ángel Gutiérrez Francisco Luis 73 Baù Antonio 75, 80 Angela da Foligno (beata) 357 Bautista Elias Juan Carlos 491 Angelisanti Alessandro 480 Bayaras Roberto M. 252 Ante Oscar 443, 465 Bayaras Roberto M. 439 Antonelli Angelo 341 Bazán Eligio Domingo 441 Anuncibay Letona Ovidius Bertrandus 93 Beain Victorio 529 Aragonés Mateu Leonardus Iosephus 92 Beaton Kenneth James 550 Aranzabe Iruretagoiena Jesus Maria 184 Becker Russel 475 Archetti Marcello 543 Belloli Luigino 256 Arellano Francisco 146, 147, 307,452, 497, 501 Bellonci Leonardo 341 Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 554

554 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

Belokon Neonila 303 Buccellato Sebastian 547 Beltrame Matilde 494 Buffon Giuseppe 179, 314 Belwoska Joanna 490 Bugho Jose Calvin I. 252 Benedetto Lino 490, 491 Buján Norberto Rodolfo 441 Benedetto XVI 3-4 passim, 91, 195, 284, 285, 355-374 Bulawan Nello C. 252 passim, 479, 482 Buljan Tomo 348 Benković Theodore/Boško 186 Bunader Jiulio César 75, 76, 144, 153, 154, 307, 312, 315, Beretta Renato 251 331, 498, 511 Bergamasco Ireneo 185 Buonocore Maurizio 253 Berlec Simon Peter 251 Buśko Beniamin 184 Bermejo Cabrera Enrique 312 Buso Raquel Viviana 153 Bermúdez Gonzáles Jesús Antonio 189 Bustamante Lozano José María 186 Bernardino Rivera Alvarez 347 Bütler M. Bernarda 283 Bertazzo L. 168 Buttarazzi Juan 153 Bertazzo Luciano 323 Buttarazzi Juan Alberto 441 Bertin Giorgio 526 Bertone Tarcisio 285, 286 C Bessette André 479 Cabassi Aristide 168 Betti Nicolò 529 Cacciotti Alvaro 179, 341 Bhatti Bernard 465 Caffulli Giuseppe 529 Bianchi Luca 264 Cal Vasco 155 Bieger Damian 254, 311 Calderone Nino 492 Biela Czesław 549 Califano Giovangiuseppe 293-298 passim, 315, 480, 487, Biesok Ezdrasz 149 512 Biesok Ezdrasz 255 Calle Restrepo Arturo 349 Bini Giacomo 73, 75, 452 Calmarini Raffaelangelo 187 Bitzer Martin 301, 302, 303, 304, 489, 490 Camilla Battista da Varano 479, 529 Bizonzolo Fr. Severin-Etienne 443 Camilleri Robert 310 Bizzozero Andrea 251 Campagna Fernando 75 Blanco Manuel 464 Campagna Robert 310, 441 Blanco Rafael 480, 498 Campos Alberto 89 Blasek Michael 254, 311 Campos Durán Luis Ernesto 543 Blondé Dominique 185 Canali Paolo 341 Boadas Llavat Agustí 253 Candray Francisco 315, 512 Bochicchio Emanuele 253, 318, 441 Cangelosi Felice 99 Boers Walter 187 Cánovas Martínez Iosephus Maria 93 Bohl Cornelius 254, 311 Cantore Simplicio 346 Boka Fr. Debret Zampano 443 Capulli Maria Grazia 479 Bonello Joseph 527 Cardini Franco 325, 507 Bonifacio Francesco Antonio 285 Cardoza Quuada Rufino 192 Bonnici Francis 262 Carfagna Pietro 505 Bordi Roberto 526 Carlés González Franciscus 91 Boschetto Alberto 154 Caro Pinzón José de Jesús 73 Bottini Giovanni Claudio 341, 464, 526 Carraro Flavio 303, 304 Botvina Francysk 255 Carrero Darío 75 Bove Cristoforo 487 Caruso Giovanni 253 Bowa Grégoire 75 Carvalho Neto Francisco 71 Boyle Patrick 441 Casini M. Teresa 95 Bozzi Luigi 304 Cassese John-Marie 192 Bracci Silvano 179, 480 Cassio Giuseppe 324 Brandinelli Roberto 454 Castells José Valentín 344 Bravi Francesco 251, 318, 439 Castiello Luigi 189 Breckensiek Marne 185 Castiñeira Chouza José Antonio 252 Britton Helen 305 Castro Miramontes Francisco Javier 252 Britton Helen 491 Catillo Calderón Tomás 280 Brocanelli Vincenzo 75, 149, 151, 153, 309, 315, 319, 325, Catoni Carmelo 544 377, 489, 490, 492, 500, 501, 504, 508, 511, 513, 514 Cavalli Giampaolo 74 Brophy Andrew 512 Cavalli Paolo 262 Brugnaro Francesco Giovanni 480 Cecchini Giulio 344 Brugués Jean-Louis 262 Cegłowski Samuel 512 Brugués Jean-Louis 262 Celis Hildwien 347 Brunelli Delir 475 Cenci Cesare 458, 533, 546 Bruno Paolino 343 Cepeda Alvaro 75 Brząkalik Antonin 149, 255 Cerrato Chamizo Guillermo 254 Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 555

INDEX NOMINUM 555

Cervantes Ramírez Teófilo 549 Dallarda Stefano 529 Chang Adjutus 546 Dall’Osto Antonio 176, 518 Chávez García Flavio 279 Dalmago Luiz 349 Cheng Tsai Thaddeus Kao 71 Dano Alberto 466 Chi Shing Joseph Ha 71 Da Silva Alexsandro Rufino 71 Chiara d’Assisi (santa) 355 Da Silva Bittencourt Antônio 166 Chiarello Mario 255 Da Silva Brandão Paulo Sérgio 252 Chiaro Mario 331 Da Silva José 547 Chico Mañero Victoriano 185 Da Silva Mota Fernando Valente 252 Chiocchi Damiano 343 Dassori Mario Antonio 548 Chomik Wacław 154 Daval Marcel 549 Chumillas Fernández Víctor 92 De Almeida Pinho António 541 Ciampicali Fabrizio 304 De Assis Pedro José 71 Ciaravino Vincent de Paul 441 De Esténaga Echevarría Narcissus 92 Ciconte Tommaso 349 De Filippis Vincenzo 346 Cignelli Lino 458, 536, 548 De la Fuente Silvio 537 Cingolati Maria Sole 479 De la Mata Merayo Miguel 252 Cipitria Y Carriola Candida M. de Jesus 479 De la Serna Ramiro 280, 333 Cirino André 529 Della Penna Michael 441 Cirino Andre 76 De los Ríos María del Carmen 497 Claes Egwien 541 De los Santos Morales Ernesto 491 Clemenza Antonino 316, 473 Del Pozo Encarnación 97, 303 Clorey Doug 303, 304, 305, 491, 494, 495 Del Prete Vincenzo 296, 485 Cocchi Ginepro 293, 298 De Maya Moya Juan Miguel 188 Coll José Luis 259, 260 De Nazareis Mattia 295 Colomer Barber Joaquin Rafael 252, 256 De Prosperis Annarita 511 Comastri Angelo 374, 480, 482 Desideri Giovanni 188 Concha Jorge 99 De Souza Jean 475 Conti Cornelius G. 548 Dessinga Fr. Giscard Kevin 443 Conti Luigi 480 DeWilde Karel 453 Cooper Angus 548 Diana Silvia Noemi 98 Cordero Fernández Stanislaus Víctor 93 Diaz Alba Gabriel de la Inmaculada 188 Corona Raimondo 547 Díaz Buiza Manuel 497 Corrà Ildefonso 348 Díaz Valenzuela María Paz 98 Corullón Fernández Manuel 73 Diegoli Luca 251 Costa Marcio 75 Díez Valerio 497 Coulange René 301 Di Feo Paolo 552 Couturier Bertrand 545 Di Franco Manlio 512 Cremona Paul 303 Di Genova Mario 190 Crepaldi María Aperecida 98 Dilweg Guy 254 Crespo Gerardo O. 475 Diomira M. Margherita 298 Crespo Hernández Gerardo 279 Di Paola Isabella 492 Crisci Livio 251 Di Ruberto Michele 94-96 passim, 287-298 passim, 485- Criscuolo Vincenzo 297 486 passim Croci Franco 480 Di Virgilio Virgilio 319, 344 Cronst Costantino 542 Dobrovolskas Andrius 71 Crowley Walter 343 Do Casal Martins José 76 Čuden Marjan 251 Dohnal Jan Maria Vianney 254 Cullen Kelly 548 Domènech Castells Ramon 253 Currao Severino 186 Domínguez Lama Manuel 147 Czura Józef 255 Domínguez Raimundo 315, 512 Domínguez Serna Joaquín 147, 254 D Do Nascimento Vicente Paulo 71 D’Angelo Giacinto 179 Donnini Ambrogio 189 D’Arelli Francesco 79 Dooren Jos van 251 D’Cruz Michael 256, 512 Dore Bernardine 343 D’Ercole Stefano 513 Douma Rogerius 550 D’Souza Fabian 547 Doyle Stephen 544 D’Souza Jerome 305 D’Sousa Bernard 547 Da Bitetto Giacomo (beato) 94 Dubigeon Benoît 151 Da Costa Freitas Manuel Barbosa 540 Dubrovska Larissa 489 Dalarun Jacques 179 Duda Bonaventura 37, 143 Dalarun Jacques 314 Dudiño Luís Avelino 188 Dalla Rosa Elias 315, 512 Dugandžić Ivan 254 Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 556

556 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

Duggan Robert 451 Flores Lira José Emilio 279 Duky Dominik 310 Fornasier Demenico 345 Dunne Kevin 546 Forte Bruno 337 Duran Conradm Carlos 189 Forthomme Bernard 155, 529 Durighetto Claudio 341 Fraboni Quinto 552 Durrer Marcel 179 Freyer Johannes Baptist 456, 464 Dzierenga Richard 75 Freyer Johannes Baptist 75, 143, 325 Frosali Simone 319 E Frugoni Chiara 506 Echevarría Gorostiaga Aloisius 91 Fruk Ana 300, 302, 493 Echevarría Gorostiaga Felix 92, 91 Fuertes Garrigós Fernando 252 Echeverría Ernesto 443, 512 Furgoni Luis 98 Echeverry Hincapié Joaquin Arturo 76 Furusato Francis Keishiro 465 Echeverry Joaquín 275 Fusano Agapito 543 Egido Inocencio 302 Fusarelli Massimo 99 Eguiguren Iraola José Ángel 252 Eguiguren Manuel 89 G Eisele Florentin 546 Gabaroa Sidonia 490 Ekouerembahe Fr. Roch 443 Galarraga Iñaki 154 Elisabetta d’Ungheria (santa) 359 Galik Tomas 490 Escrivá Domínguez Joan Jordi 252 Gallager Paul Richard 144 Español Berdié Ferdinandus 92 Gallagher Hugh 543 Esser Kajetan 510 Gallant Laurent 529 Etcheverry Paulina 98 Gallik Peter 490 Etzi Priamo 75, 464 Galoy Reu Jose C. 71 García Araya Alfonso 254 F Garcia Brizuela Reynaldo 491 Fábrega Julià Bernardus 92 García García Lucianus Paulus 93 Failla Giuseppe 304 García Merino Pablo 344 Fallas Mora Sergio 173 García Paredes Bonaventura 92 Falzarano Giuseppe 252 García Rafael 473 Famiglietti Rocco 551 Gardin Gianfranco Agostino 154 Fantaccini Paolo 154, 506 Gargric David 507 Farias de Souza Hilton 71 Gaskin Matthew L. 346 Farolfi M. Chiara 95 Gastón Torres Carlos 304 Farolfi Serafina 290 Gavran Lovro 154 Farris William 76 Gayoso Federico 489 Fässler 154 Gazich Antonio 187 Faúndez López Antonio 485 Gazzulli Giovanni 487 Favretto Mario 251 Gei Fausto 94, 297 Fazio Fabio 99 Geiger Gregor 263 Febbraro Antonio 341 Gendrau i Valls Josep 253 Fedeli Giampiero 317 Genska Depaul 542 Felice John 75 Gerritsma Frans 251 Felipe Tapia Vicente-Emilio 75, 109, 153, 315, 498, 511 Ghanem Paul 466 Fernández Arenillas Eusebius a Iesu Infante 92 Ghiglia Valentino Benedetto 170 Fernández Cubillos Héctor 98 Giacomello Antonio 501 Fernández Inmaculada 497 Giacomo da Bitetto 287 Ferragutcasas Fradera Rosa 93 Gil Isabel 497 Ferragutcasas Magdalena 93 Giménez Walter 303 Ferraldesci Matteo 479 Giorgi Rosa 341 Ferrara Bede 546 Giovannetti Ottaviano 341 Ferreira Samir Gervasio 441 Giraldo Roberto 75, 258 Ferrer Beniel Joaquin 552 Girardi Oscar 75 Ferrini Rita 275 Girotti Gianfranco 77 Ferry Suharto Thomas 76 Giugliano Antonietta 487 Ficekova Helena 490 Gniecki Czesław 315 Fierli Enzio 343 Gobbato Albano 186 Fierli Ezio 191 Golha Masseo Patrik 310 Filipović Franjo 545 Gomes Da Silva Júnior Elpidio 441 Fisichella Rino 325 Gómez Eulalio 279 Flesh M. Rosa 284 Gómez Vargas Francisco 73 Flores Ángel 315, 512 Gomiero Albino 190 Flores Interiano Saúl 144, 315 Gonçalves João Magalhães 540 Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 557

INDEX NOMINUM 557

Gonçalves Lourenço Joaquim 540 Indico Francesco 344 Gonçalves Mota Rosalvo 489 Iñurritegi Urzelai Gregorio 183 Gonsalves Anthony 441 Ioannis Duns Scoti 341 González Hernández José de Jesús 177 Iorio Paul 315 González Nombela Liberius 92 Iozzelli Fortunato 506 González Tubío Eladio 252 Izquierdo Palacios Henricus 93 Goor Paul 346 Izzinosa Lino 183 Gorai Myloslav 255 Góralczyk Lucjan 545 J Goulding Christopher 544 Jakop Pavle 251 Grado Merlo Giovanni 314 Janiak Michael 549 Grazioli Alceo 454 Janka Filemon 154, 155 Grebenar Franjo 549 Jansen Br. André 251 Grenon Roland 192 Jarecki Reynold 541 Grings Agostinho 344 Jiménez Cárdenas Joaquín 255 Groß Claudio 453 Jöhri Mauro 97, 454 Gruber Manfred 255 Joly Dominique 151, 154, 492 Guelfi Benedetto 184 Jordá Tomás José Antonio 252, 315 Guida Marco 179, 338 Juárez Jesús Alejando 280 Guillerm Godefroy 346 Jukić Marko 549 Guilloux Fabien 151 Jurka Jeroným František 154 Gurnick Daniel 441 K Guthrie Paul 540 Kager Fulgence 189 Gutierez Antonio 155 Kahlert Filip 255 Gutiérrez José Enid 153 Kailu Joseph Song 154 Gutiérrez Olmos José Enid 441 Kamrata Emmanuel 494 Kapitanović Vicko 515, 529 H Karlović Krešimir 348 Ha Joseph 256 Karolus Thomas 192 Hambabe Jean 489 Karolyi Bernardo 297 Hanley Boniface 543 Karris Robert 75 Hardin John 154 Kause Tibor 303, 490, 493 Hasegawa Paul Jun 495, 499 Kawaletz Donatus 346 Healy Chantal 491 Kelčić Stjepan 492 Hechich Barnaba 314, 457 Kelly Maurus 550 Hedveghyova Lucia 490 Kerketta Arvind 440, 465 Heim Capistrano Francisco 527 Kern Willings 545 Heiming Oswald 548 Khanyile Makhomba Augustine 154 Hernandez Sola Eusebio 262 Khoan Peter 261 Herrera Antonio 76 Ki Francesco 154, 499 Herrero Garcia Enrique 302 Kim Antimo 146 Hervé Sylva Louis 489 Kin-Tin Henry Woo 263 Hess Azariasz 315, 512 Kitogho Mghanga Festus 301 Heullant Donat Isabelle 323 Kloos M. Basina 144 Hidalgo María José 497 Ko Domenico 146 Higgins Michael 97 Kocijan Krunoslav 513 Higgins Michael J. 454 Koeng César Roberto 347 Ho Carolo 261 Kolakowski Marcel 540 Hobson Walter 188 Konc Jozef 490 Hoogenboom Rob 254 Konestra Srdoč Ines 515 Horstink Lukas 491 Kopysterynskyi Dobroslav 148, 255 Horta Espinoza Jorge 75 Korba Ananiasz 315, 512 Hoško Emanuel 515, 529 Korošak Bruno J. 529 Höttges Christoph 546 Krešo Božo 349 Hrkać Mladen 349 Kreuzer Ewald 490, 493 Hudson Gerald 189 Krieg Peter 550 Huerta Muro Juan María 439 Kristiyanto Antonius Eddy 75, 442 Hurley Daniel 191 Krouwels Ansfried 191 Kućan Jerome 552 I Külkamp César 443 Iandorio Giuseppe 253 Külkamp Cesar 512 Ianuzzi Sabino 252 Kungys Astijus 71 Ibara Fr. Bienvenue 444 Kurowski Clement 185 Ickonga Fr. Andre 444 Kvaka Jeremiáš Daniel 254 Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 558

558 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

L Marchal Roger 501, 512 Lackner Franz 456 Marchal Roger 74, 75, 143, 151, 153, 308, 311, 315 Ladron de Guevara Velez de Mendizabal Jose 183 Marcigliano Domenico 253 Laithier Régis 492 Marfil Alberto 71, 466 La Monica Pietro 492 Maria a Monte Carmelo 93 La Neve Aldo 256 Mariñas María del Carmen 497 Lanur Aleks 512 Marini Vittorina 170 Lanur Alexander Sevrinus 443 Maroncelli Settimio 340 Lanzillotta Francesco 255 Marquenie Xavier 188 Laplana y Laguna Crux 92 Marra Silvestro 188 Larrañaga Ignacio 529 Marracino Angelo 504 Lascony Mackaya Nzinga Begnito 444 Martaus Jacobus 490 Lati Giancarlo 75, 154, 316, 317, 453, 512 Martí Ranard Antonio 295 Laugel Léon 543 Martín Tomás 332 Laumanns Cosmas 187 Martin Tomàs 89 Leblanc Sylvère-M. 350 Martina Gerónimo 98, 494 Lebreht Pepi 251 Martinelli Paolo 170, 259, 262, 263, 328, 453 Lehmann Leonhard 314 Martínez Agrelo Santiago 183 Lenihan Miguel 144 Martinez Alcides 494, 489 Lessouba Fr. Blaise 444 Martínez de la Pera y Alava Laurentius Iacobus 93 Linares Cerezuela Francesc 253 Martínez Fresneda Francisco 464, 529 Llanos Oscar Maria 262 Martínez Garcia Fulgenzio 486 Llinás Bernat Nebot 454 Martínez Martínez Valerio 252 Lobo Gerry 261 Martínez Roy 304 Loche Giovani 473 Martini Ambros 552 Londry Paterne Fr. Badi-Bilombo Armel 444 Martino Oreste 255 Lonissen Fredegand 548 Martinoli Angelico 500 Lopes Semedo Moisés 252 Maruzzo Tullio 95 López José Juan 260 Maryjka Rufin 255 Lopez Maria 304 Marzo Oscar Mario 475 López Ramírez Eduardo 279 Massa Martino 349 Louro Lojo Agostin 302 Massafra Angelo 151, 508 Lovato Stefano 315, 512, 513 Massana i Mola Josep M. 475 Lubecki Seweryn 439 Mateo García Antherus 92 Luca Massimo 341 Matić Ivan 49, 143, 301, 302, 491-494 passim Luini Edoardo 549 Matingou Fr. Alfred Roland 444 Luiz Angelo José 443 Matoc Andrej 545 Lukić Zdravko 350 Mattioli Quirico 541 Luna García Humberto 549 Mayo de Prada Antolin 302 Luna Omar 98 Mbon Fr. Joachim Alice 444 McCormick Patrick John 548 M McGeady Ignatius 541 Macabalo Ponciano 513 McGinley Shirley 491 Maccioni Bernardino 541 McGovern Donan 545 MacDonald Donald 441 McGrath Aidan 72-75, 78, 154, 253, 254, 309, 315, 440, MacKillop Maria della Croce 479 441, 512 Magro Sylvester Carmel 526 McGuire Anthony 547 Mailhoit Raymond 303 McNeil Anthony 155 Maing Gabriel 442 Mearelli Edoardo 347 Maiorano Reginaldo 550 Meesters Piet 251 Makivskyi Rafal 255 Melan Giuseppe 346 Malakauskis Algirdas 71 Melícias Lopes Vítor José 155, 164, 252 Malandrino Fedele 552 Melli Maria 179, 341 Malaquias Moacyr Júnior 75, 263 Melone Mary 324 Manasala Roberto 466 Menard A. 168 Mancinelli Rosella 479 Méndez Jain 144 Mancini Giulio 479 Méndez Lopez Alberto 302 Mandolini Giancarlo 179, 341, 529 Méndez Pérez Francisco Javier 280 Mandujano Almanza Augustín 543 Menegatti Valentino 77, 154, 315, 453, 512 Mandujano Almanza Isaías 551 Mercado Jiménez José 185 Manipadath Johnson 475 Mercogliano Vito 252 Manno Ambrogio 343 Mertens Benedik 80 Manns Frédéric 75, 525 Mertens Benedikt 513 Manzini Aldo 550 Mesgun Amanuel 301, 302, 490, 493, 591 Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 559

INDEX NOMINUM 559

Messa Pietro 80, 170, 315, 325, 506 Niemier Roch 341 Messner Thomas 550 Nocco Alessandro 185 Mezzatesta Bruno 255 Nogaj Emilia 490 Mghanga Festus 495 Nogemane Vumile 76 Michalek Bruce 512 Nosić Stipe 251 Michalski Klaudiusz 256, 512 Nsampe Huberty Mfouri 444 Michelini Giulio 513 Núñez Concuelo M. 98 Miglioranza Franceschino 345 Nuñez Queremel M. Consuelo 491 Miguel Rodríguez Simon 91 Nzaba Gihran Beni 444 Mihály Juraj Andrej 254 Mil Amatus 72 O Mìlici Arturo 513 Obandza Eugène Fernand 444 Milovitch Stéphane 439 Obico Baltazar 464 Mimmotti Enrico Maria 480 Obico Baltazar 71, 261, 315 Mirri Franco 255 O‘Brien Joachim 189 Misantoni Silvestro 546 Occhiuto Fabio 255 Miscamble Phillip 304 O‘Conaire Francisco 109 Miszczynski Marek 261 Odaka Tsuyosi 491 Misztal Bonwentura 183 O Dwyer Noel 187 Mizgiris Ramünas 71 Ojeda Rutiaga Fidel de Jesús 440 Moacyr Malaquias J. 513 O‘Keeffe John 513 Modonesi Almiro 251 Ó Laoide Caoimhín 75, 315 Modrego Clemente Vicenç 253 Olbert František Xaverský Vladimír 254 Mokry Robert 73 Oliger Alexis 545 Mongelli Gianni 506 Olikh Patryk 255 Monti Dominic 512 Olikh Patryk 512 Monti Lucio 492 Oliva i Aguilera Francesc 191 Montoya Restrepo O. Armando 256, 512 Oliver Juan 89 Moore Anthony F. 548 Ooms Herwig 187 Morales Francisco 307 Orbán Szabolcs 154, 308 Morales López Adín 440 Ortiz Eugenio 475 Morales Philip 550 Ortoga Abarca Mario Liroy 154 Morao Luis 144 Osorio Martha 490 Morawsky Bernard 304 Otsendo Fredia Kotty 444 Moreno Rambla Corneli 192 Ottavi Bruno 309 Morganti Alfredo Berta 179 Ottenbreit Stefano 475 Morosinotto Giorgio 304 Ottenbreit Stefano 75 Moukala Fr. Jean Claude 444 Ou Antonio 465 Mountou Fr. Constant 444 Oviedo Miguel Angel 344 Moura Anderson 98 Moya Ovejero Juan Carlos 252 P Mrema Eleuter 495 Paciolla Sebastiano 72 Mrše Marko 512 Padovese Luigi 325, 328, 458, 529 Mrzljak Josip 492 Paglia Vincenzo 323 Muchunguzi William 495 Pagliarini Pietro 73 Muldoon Maurus 310 Palací Garrido José Ramón 551 Müller João Inácio 315 Paleari Francesco 485 Müller Wilhelm K. 79 Paliq Luigi 487 Muñoz Martínez Mariano 486 Palma Ernesto 75 Muro Aréchiga Juan Ignacio 439, 440 Palma Henríquez Ernesto 73 Muscat Noel 439 Palomares Ramón Félix 439 Pamplany Babu Jose 154 N Panella Davide 253 Nalin Giordano 542 Pani Saturnino 184 Nardoianni Antonio 440 Paniagua Edwin 315, 513 Natalini Valentino 501 Paolazzi Carlo 337, 510 Nazzaro Giuseppe 526 Paolozzi Tommaso 345 Ndokou Okonsso Resty Michael 444 Papež Viktor 75 Nebot Bernat 259, 261 Paquay Valentino 453 Neotti Clarêncio 168 Parampil Thommachan Puthen 302 Ngaa Gabriel 72 Parisoli Luca 80 Nguyen Van Si Ambrogio 75, 252, 263, 439 Pastidio Generoso 466 Nicastro 348 Patlán Sánchez Maria 297 Niele Willibrord 347 Patton Francesco 76, 315, 321, 439, 443 Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 560

560 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

Pavei Gregorio 550 Ramsamy Krisnah 301 Pavlovic Ivica 73 Randianasolo Romain 489 Pavone Francesco 529 Raniero Lorenzo 251 Peger Plabo Nicolás 188 Rañoa Andres M. 465 Pegoraro Claudio 71, 256 Raphaël Theodosius 92 Pelâtre Louis 146 Rauda Elías 144 Pell George 304 Reali Ludovico 190 Pellegrini Germano 439 Recasens Murillo Joaquín 253 Pellegrini Luigi 510 Reddolado Gregorio 71, 465 Pelufo Riccardo 484 Rendón Herrera Juan Jairo 73 Peña Ruiz Ignacio 349 Reséndiz Ruiz Jerónimo 280 Penot François 540 Reverter i Pesudo Joan Baptista 188 Peñuela Jiménez Francisco José 551 Reyes Antonio 98 Pereira da Costa José Pinto 252 Reynés Solivellas Simon 92 Pereira Lamelas Isidro 252 Richardson John M. 549 Peret de Castro Rodrigo Amédée 441 Richaud Bertha 492 Pérez Grimaldi M. Esther 491 Ridolfi Antonio Michele 253 Pérez Sánchez José Antonio 177 Ridolfi Virgilio 350 Perry Michael 75, 78, 153, 307, 315, 325, 443, 453, 464, 511 Rigon Antonio 323 Perugini Luigi 117, 155, 316, 513, 514, 530 Rinaldi Giovanni 512 Perutina Danko 254 Rincón Marcos 497 Peškaitis Arünas 71 Ríos Lara Arturo 89, 280, 476 Peteiro Freire José Antonio 181, 192 Ris Gerard 179 Peters Ludwin 186 Ritossa Benedetto349 Petrelli Enrico 348 Rizzi Francesco 512 Piasentin Fabio 251 Robert Pascal 75 Piat Maurice 301 Roberts Leslie 189 Pica Girolamo458 Rocha da Luz Manuel 542 Pico Juan Alberto 441 Rocha Emilio 255, 256, 512 Pieczka Krystian 475 Rodé Franc 31, 72, 197 Piek Herman 254 Rodrigues Lamelas Joaquim 546 Pierucci Marzio 551 Rodríguez Alonso Avellinus 93 Pietrzyk Urban 183 Rodriguez Altagracia 304 Pinjuh Mijo 254 Rodríguez Carballo José 33-70 passim, 72-74, 77, 79, 97, Pinna Girolamo 184 109, 116, 143-153 passim, 155, 157, 163, 171, 173, Piscitello Primo 440 175, 205-250 passim, 253, 254, 257, 259, 279, 307-312 Pisoni Olivo 192 passim, 317, 331, 375-438 passim, 440-443, 452-458 Pitassi Enrico 348 passim, 463, 468, 471, 478, 480, 498-505 passim, 511, Pizzaballa Pierbattista 253, 315, 510, 525 536, 540 Pizzileo Giuseppina 341 Rodríguez Gustavo 76, 315, 333 Planet A. 168 Rodríguez López Vidal 75, 86, 257-272 passim, 258, 259, Plogmann Norbert 254, 311 281, 322, 325, 443, 450, 452, 454, 464, 472, 497 Plottek Klaudiusz 346 Rodriguez Madariaga Oscar 310 Polak Wojciech 262 Rodríguez Paniagua Jorge Gustavo 98 Poland Costans 344 Rodríguez Plaza Braulio 498 Polidoro Gianmaria 529 Rodríguez Rico Guillermo 256 Pontus Gregorius Alforinus 440 Rodriguez Rico Guillermo 512 Possenti Giampaolo 251 Rodulfo Omar 259, 262 Pot Wim 254 Rohr Richard 451 Pozzerle Jacobo 73, 513 Romero Alamilla Gabriel 440 Pradella Fedele 309 Romero Balmaseda Giacinta 296, 298 Pradella Fedele 512 Romero Fuentes Delfino 440 Prat Hostench Angelus Maria 92 Rondeau Emmanuel 530 Prennushi Vincenzo 487 Rosa Bernardino 551 Puglisi James 97 Rossi Berardo 530 Rozansky Joseph 89, 109 R Rudichenko Irina 303 Radić Nikola 544 Rudichenko Irina 489 Rak Victoria 479 Ruiz de Loizaga Saturnino 318, 513 Ramírez Vargas Alejandro Rubén 343 Ruiz Marroquí Antonio 192 Ramón Rovegno Juan 179 Ruiz Montañez Francisco Antonio 550 Ramón Serrano Ángel Ruiz Muñoz Sebastián J. 254 Ramos Martínez Gustavo 346 Ruiz Piedrahita Dionisio 255 Ramos Xavi 300 Russo Renato 530 Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 561

INDEX NOMINUM 561

S Silko Herbert 540 Sabbara Amjad 439 Sisto Gianfrancesco 513 Sáez de Ibarra López Antonius 91 Skoko Iko 254 Sáez Manzanares H. Laurentius 93 Slattery William 527 Sainz Giménez José Maria 154, 255 Smith Paul 305, 315 Sáiz Aparicio Henricus 93 Smith Paul 441 Sakihama Hiromi 491 Smolders Erasmus 347 Saldaña Luis 98, 144, 173 Soares João 541 Saldarriaga Saldarriaga B. de Jesús 546 Sobkowski Abrahan 511 Salgado Francisco 98 Solinas Mario 309 Salmine Eric 301 Solís Hernández Edita 280 Saludes Martínez Natalio 252 Soltys Stanislaw 479 Salzano Giulia 479 Sonzogni Vito 179 Samong Raniel 466 Soobaroyen Marie Thérèse 301 Sanchez Barba Pietro 486 Sopta Josip 315 Sanchez Diógenes 98 Soria Pons Umile 296 Sanchis Cantó José Manuel 252 Špelič Miran 169, 251 Santoro Michele 319 Spencer William 154 Santos Ballesteros Edgar 73 Spengler Jaime 526 Sanz Jesús 498 Spengler Jaime 76 Saraiva Martin Iosephus 92 Spirito Pasquale 184 Sardella Donato 320 Spreuwers Louis 251 Scabio Antonio 251, 318, 507 Stanovnik Andrés 98 Scarangello John 441 Stefani Silvano 190 Scartabelli Marcello 318 Stewart Robert 304 Schafer Carl 491 Stislow Louis 186 Schalück Hermann 75, 148 Stjepanović Franjo 346 Scheffer Eberhard 188 Storani Paolo 350 Schervier M. Francesca 94, 294 Stys Zenon 75 Schijns Rufus 548 Sukartano Stanislaus 442 Schlegel Helmut 76 Sunar Suryo Pranata Robertus 191 Schmaelzle Udo 143 Sunarko Adrianus 442 Schmid Luois 304 Sung Hoon Michael Woo 71 Schmitt Elzeário 542 Sylvestre Paul 551 Schmitz Paulo Avelino de Assis 189 Syukur Dister Nico 442 Schmucki Albert 259, 262, 513 Syukur Paskalis Bruno 153, 261, 315, 439, 499, 511 Schneider Aquinas 546 Székely János 262 Schneider Herbert 179 Sztyk Witoslaw 262, 453 Schorr Peter 76 Szu Chuan Bonaventura Lin 71 Schott Basil 540 Schranz Gwann 191 T Schwertz Nestor 75, 89, 153, 167, 168, 280, 307, 315, Tabarelli Lanfranco 190 331,498, 475, 501, 511 Taganile Alejandro 466 Sciscenti Alfonso 350 Tagliavini Carlo 549 Scott Kenny 345 Tahoces Fernández Manuel 252 Šego Miro 254 Tahoces Fernández Manuel 255 Sekito Alberto M. 252 Talens Albiñana Àngel 253 Sella Pacifico 506 Tanuizaki Shin’i 489 Semeniuk Bazyli 149 Taroni Massimiliano 475, 530 Semren Marko 339 Tasca Marco 97, 454 Serafin de la Cruz 341 Taty Fr. Pascal 444 Serboli Laura 480 Tavares Sinivaldo 475 Serrano Ángel Ramón 260 Tayo Dennis T. 252 Serri Carlo 253, 318 Tedoldi Massimo 75, 90, 170, 172, 173, 281, 475 Sesar Ivan 155 Teixeira Celso 76 Sesar Ivan 254 Temperini Lino 99 Shafer Carl 304 Terzi Vitale 544 Sheehan Thomas 190 Theiss Ivo 346 Sheridan Peter 547 Tierrablanca Rubén 73, 75, 146, 513 Shim Silvester 75 Tigrero Antonia 490 Shin Nicolao 499 Tilley Sandra 305 Siekierka Ernest Karol 75, 90, 109, 143, 148, 153, 309, Timpano Rocco 259, 261, 454 315, 464, 511 Tinaj Gazmend 150, 154 Sikama Fr. Giscard O. 444 Tinarelli Giugno 292 Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 562

562 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

Tocchi Achille 187 Verna Antonia M. 289, 298, 486 Tofful Lindor Alcides 259, 261, 454 Viagedor Elton 466 Tolan John 507 Vicencio Jayrold 466 Tolić Željko 154 Vicente de Paúl F. Raberinary 489 Tolok Yosef Paleba 442 Villalobos Avendaño Oscar G. 315, 512 Tomčik Šebastián Jozef 254 Vinci Francesco 489 Tomičič Tomislav 345 Vítores Artemio 439 Tommasi Cherubino 191 Vliyakunnel Prince 261 Tormo Jesus Galeote 440 Volcan Celso 187 Tosini Alberto 251 Volgger David 530 Tran Van Huan Pietro 512 Vovk Mihael 76 Tranchida Blaise 186 Vrebac Pero 256, 475, 512 Travaglini Giacinto 550 Vrolijks Gelasius 541 Tristany Pujol Lucas a Sancto Ioseph 92 Trivellin Gabriele 155 W Trojani Stefano 341 Wagner Maximilian 254, 311, 512 Troy Ulic 512 Walter Francis William 75, 153, 310, 315, 511 Trujillo Cano Amando 301, 302, 304, 305, 491-493 Warne Nicholas 192 Tshikez Marcel 475 Warot Aloizy 464 Tufano Giorgio 304 Wei Lit William Ng 71 Turcotte Gentil 348 Wheatley Dennis 441 Tuxbury James 192 Wierninck Hilaire 251 Wilmart Philippe 530 U Winnett Berard 189 Unsner Sebastian 494 Wirth Justus 551 Urbina Alirio 167 Wiśniowski Gregorio 531, 540 Urbina José Alirio 475 Wójtowicz Lucjusz 255 Urbina Rodriguez José Alirio 256, 512 Wouters Rogelio 151, 174 Urgoć Franjo 472 Uriarte Goiricelaya Juan Maria 262 Y Uribe Fernando 263 Yakit Jaime Paul M. 252 Urso Ferdinando 184 Yakit Jaime Raul M. 439 Yates Philippe 75, 464 V Yengo Fr. Guy Patchel 444 Vaccari Mario 154, 255 Yu Soo Il Xavier 71, 339, 500 Vadakkal Bobby 465 Vaiani Cesare 75, 251 Z Valiyakunnel Prince 454 Zając Natanael 255 Vallejo Mauro 167, 315, 331 Zake-Cimza Gundega 490 Vanboemmel Fidêncio 154 Zaky Adel 526 Vančo Gracián Peter 254 Zamorano Saúl 530 Van den Eijnden Jan 254, 315 Zampiccini Eugenio186 Van Huan Pietro Tran 315 Zán Peter 189 Van Laer Bob 155, 316 Zankanella Ulrich 475 Van Laer Bob 501 Zarragua Iturrízaga Michaël 91 Van Laer Robert 251 Zavaleta Martín Rafael 439 Vanti Maurizio 251 Zegarra Guido 75 Varanath Scaria 76 Żeglin Dymitr 256 Varano Battista 286 Železnjak Željko 492 Várnai Jakab 75 Zerbinati Aldo 251 Vasko Peter 439 Ziemelis Aldis 490 Vattalil Laria 93 Zimaco Ramonjason 489 Vattalil Regina Maria 295 Zore Stane 251 Vavrek Dennis 441 Zubiaurre Azkoitia Pedro Jose 184 Veletti Maria 487 Zucchi Arcangelo 532, 545 Véliz Pedro 261 Zucchini Pacifico 350 Ventura Fernando 492 Zungu Vincent Mduduzi 75, 154, 315, 512 Vera López Victor 545 Zuriarrain Urretabizkaia Juan T. 154, 312 Verdonck Edmund 548 Žvokelj Niko 251 Verheij Sigismund 179 Zvolenský Stanislav 310 Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 563

TABULA MATERIARUM PERIODICI «ACTA ORDINIS» FRATRUM MINORUM (An. CXXIX, IANUARII-DECEMBRIS 2010 – N. 1-3)

EX ACTIS SUMMI PONTIFICIS 2. Omelia per la Festa dell’Epifania ...... 35 3. Saluto in occasione del 60° di sacerdozio Fasc. 1 di Fr. Bonaventura Duda...... 37 1. Discorso all’Udienza generale del mercoledì 4. Omelia all’inizio dell’incontro con i nuovi (Ordini Mendicanti) ...... 3 Ministri provinciali...... 38 2. Omelia a conclusione della Settimana di preghiera 5. Informe al encuentro de los nuevos Ministros per l’Unità dei Cristiani ...... 5 provinciales y Custodes ...... 39 3. Discorso all’Udienza generale del mercoledì 6. Omelia a conclusione dell’incontro con i Ministri (San Francesco) provinciali e Custodi...... 48 4. Omelia in occasione della XIV Giornata della 7. Conclusione dell’incontro con i Ministri Vita Consacrata...... 10 provinciali e Custodi: un ricordo ...... 49 5. Discorso all’Udienza generale del mercoledì 8. Linee guida di animazione per il sessennio (Sant’antonio Di Padova) ...... 12 2010-2015...... 51 6. Messaggio per la XLVII Giornata Mondiale di 9. Carta a los Ministros y Custodios de la Preghiera per le Vocazioni 2010...... 14 Conferencia brasiliana ...... 61 7. Discorso all’Udienza generale del mercoledì 10. Carta a los Ministros y Custodios de la (San Bonaventura 1) ...... 17 Conferencia Bolivariana...... 63 8. Discorso all’Udienza generale del mercoledì 11. Omelia in occasione dei 500 anni dell’apparizione (San Bonaventura 2) ...... 19 della Madonna dei Miracoli ...... 65 9. Discorso all’Udienza generale del mercoledì 12. Carta con ocasión de la Pascua 2010 ...... 67 (San Bonaventura 3) ...... 22 10. Intervention de le Card. Franc Rodé à l’occasion Fasc. 2 de la commémoration du 750ème anniversaire 1. Informe en el al IV Congreso Internacional de la célébration du Chapitre de Narbonne ...... 24 de Educadores Franciscanos...... 205 2. Omelia in occasione del pellegrinaggio del Fasc. 2 Governo dell’Ordine e della Famiglia 1. Discorso all’Udienza generale del mercoledì: Francescana per l’ostensione della S. Sindone...... 208 Beato Giovanni Duns Scoto ...... 195 3. Messaggio ai Maestri e Novizi della COMPI...... 210 2. Relazione del Card. Franc Rodé in occasione 4. Encuentro con los Presidentes de las Conferencias 212 del 750° anniversario della celebrazione del 5. Mensaje a los Ministros de la CONFRES ...... 218 Capitolo di Narbonne ...... 197 6. Discorso al Capitolo delle Stuoie delle Province di Assisi e di Sardegna ...... 220 7. Omelia al Capitolo delle Stuoie delle Province Fasc. 3 di Assisi e di Sardegna ...... 222 1. Udienza generale del mercoledì: santa Chiara 8. Relazione all’incontro del Ministro e Definitorio d’Assisi ...... 355 generale con la COMPI ...... 224 2. Discorso all’Udienza generale del mercoledì...... 357 9. Carta en el día de Santa Beatriz de Silva ...... 230 3. Discorso all’Udienza del mercoledì: 10. Carta con motivo de la Fiesta de Santa Clara...... 233 santa Elisabetta d’Ungheria ...... 359 11. Lettera: Camilla Battista da Varano, OSC ...... 236 4. Messaggio del Sinodo dei Vescovi per il Medio 12. Discorso: Capitolo della Custodia di TS ...... 240 Oriente ...... 362 13. Omelia: conclusione del Capitolo di TS...... 246 5. Messaggio di Benedetto XVI in occasione della 14. Omelia: festa del perdono di Assisi ...... 247 62ª Assemblea Generale della Conferenza 15. Discorso alla XXX Marcia Francescana ...... 249 Episcopale Italiana ...... 369 6. Discorso ai partecipanti all’Assemblea generale Fasc. 3 dell’Unione dei Superiori Generali (USG) 1. Lettera del Ministro e Definitorio generale e dell’Unione Internazionale delle Superiore per la Festa di San Francesco ...... 375 Generali (UISG) ...... 371 2. Omelia in occasione dell’impressione delle 7. Discorso all’Udienza generale del Mercoledì ...... 372 Stigmate di san Francesco ...... 378 8. Preghiera a san Francesco in occasione del Natale ..374 3. Omelia nella Solennità di san Francesco d’Assisi ..379 4. Omelia per i 50 anni della Parrocchia san EX ACTIS MINISTRI GENERALIS Francesco in Jesi della Provincia Picena san Giacomo della Marca ...... 382 Fasc. 1 5. Intervento del Ministro generale OFM nel Sinodo 1. Sussidio del Definitorio generale OFM per il dei Vescovi per il Medio Oriente nel corso della Moratorium ...... 33 IV Congregazione generale del 12 ottobre 2010 ..383 Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 564

564 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

6. La figura e l’opera della beata Battista Camilla 7. Capitulum Cust. Aut. S. Antonii Patavini da Varano ...... 386 in Philippinis...... 252 7. Intervento alla Tavola Rotonda sulla comunione 8. Capitulum Intermedium Prov. Ss. Martyrum tra i carismi antichi e nuovi ...... 387 Marochiensium in Portugallia ...... 252 8. Carta con ocasión de la Solemnidad del 9. Capitulum Intermedium Prov. Samnito-Hirpiniæ Nacimiento de nuestro Señor Jesucristo ...... 392 S. Mariæ Gratiarum in Italia...... 252 9. Sussidio del Definitorio generale OFM ...... 395 10. Capitulum Prov. Salernitano-Lucanæ Immaculatæ 10. Omelia per l’apertura dell’anno giubilare delle Conceptionis BMV in Italia ...... 253 Suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore ..399 11. Capitulum Prov. Catalauniæ S. Salvatoris 11. Lettera della Conferenza della Famiglia ab Horta in Hispania...... 253 Francescana per il 25° anniversario dello 12. Custodis Cust. Terræ Sanctæ electio ...... 253 “Spirito di Assisi” ...... 402 13. Prov. S. Elisabethæ in Germania electiones ...... 253 12. Omelia a conclusione dell’incontro con i 14. Capitulum Intermedium Prov. Assumptionis Visitatori generali ...... 403 BMV in Bosnia/Herzegovina ...... 254 13. Omelia in occasione del mandato missionario 15. Capitulum Intermedium Prov. Ss. Martyrum a quattro Frati Minori ...... 405 Gorcomiensium in Nederlandia ...... 254 14. Richiesta di materiale per le celebrazioni 16. Capitulum Prov. Ss. Salvatoris in Slovachia ...... 254 liturgiche ...... 406 17. Capitulum Intermedium Prov. Bæticæ 15. Ponencia en la Asamblea de la Unión de in Hispania ...... 254 Superiores Generales (USG) ...... 407 18. Electio extra Capitulum Prov. Liguriæ Ss. Cordis 16. Omelia nella liturgia d’Apertura del Capitolo Mariæ in Italia ...... 255 delle Stuoie delle Case dipendenti dal Ministro 19. Capitulum Intermedium Prov. S. Michaëlis generale...... 425 Archangeli in Ucraina...... 255 17. Relazione al Capitolo delle Stuoie delle Case 20. Electio extra Capitulum Prov. Castellanæ dipendenti dal Ministro generale ...... 426 S. Gregorii Magni in Hispania ...... 255 18. Omelia nell’Eucaristia conclusiva del Capitolo 21. Capitulum Intermedium Prov. Calabriæ delle Stuoie ...... 433 Ss. Septem Martyrum in Italia ...... 255 19. Message for the World AIDS Day ...... 435 22. Capitulum Prov. Assumptionis BMV in Polonia ..255 20. Omelia nella Solennità dell’Immacolata 23. Visitatores generales...... 256 Concezione ...... 435 24. Domus suppressæ ...... 256 21. Omelia nella Messa di Mezzanotte...... 436 25. Notitiæ particulares ...... 256

E SECRETARIA GENERALI Fasc. 3 1. Capitulum Extraordinarium Cust. Aut. Fasc. 1 S. Antonii Patavini in Philippinis ...... 439 1. Capitulum Prov. S. Mariæ Reginæ Sinarum 2. Capitulum Cust. Terræ Sanctæ in Israel ...... 439 in Taivania ...... 71 3. Electio extra Capitulum Prov. Tridentinæ 2. Capitulum Intermedium Prov. S. Crucis in Brasilia 71 S. Vigilii in Italia ...... 439 3. Capitulum Intermedium Prov. S. Casimiri 4. Electio extra Capitulum Prov. B. Jiuniperi Serra in Lithuania...... 71 in Mexico ...... 439 4. Capitulum Intermedium Prov. SS. Petri Baptistæ 5. Electiones Fund. Franc. in Thailandia ...... 439 in Philippinis...... 71 6. Capitulum Prov. S. Felicis de Jesu in Mexico ...... 440 5. Electio extra Capitulum Cust. S. Francisci 7. Decreta pro Prov. Immaculatæ Conceptionis in Indonesia ...... 71 BMV in USA ...... 440 6. Statutorum Generalium promulgatio ...... 72 8. Capitulum Prov. Fluvii Platensis Assumptionis 7. Immutatio Art. 168 Constitutionum Generalium .. 72 BMV in Argentina ...... 441 8. Fundationis “B. Egidio” electio ...... 73 9. Electiones extra Capitulum Fund. 9. Capitulum Prov. S. Pauli Apostoli in Columbia .... 73 “Nostræ Dominæ de Fatima” in Brasilia ...... 441 10. Electio Cust. Protomartyrum Ordinis in Marokio 73 10. Capitulum Intermedium Prov. Christi Regis 11. Unio Provinciarum Germaniæ ...... 74 in Canada ...... 441 12. Visitatores generales...... 74 11. Capitulum Prov. S. Michaëlis Archangeli 13. Notitiæ particulares ...... 75 in Indonesia ...... 442 12. Convenzione tra il Ministro generale e la COMPI Fasc. 2 per la Fondazione “Notre Dame d’Afrique” 1. Capitulum Prov. Venetæ S. Antonii Patavini in Congo/Brazzaville ...... 442 in Italia ...... 251 13. Visitatores Generales ...... 443 2. Capitulum Prov. Mediolanensis S. Caroli Borromæi 14. Domus suppressæ ...... 443 in Italia ...... 251 15. Notitiæ particulares ...... 443 3. Capitulum Prov. S. Ioseph Sponsi BMV in Belgio 251 4. Capitulum Prov. S. Crucis in Slovenia ...... 251 E PROCURA GENERALI 5. Capitulum Prov. S. Iacobi a Compostela in Hispania ...... 251 Fasc. 1 6. Capitulum Prov. Valentiæ et Aragoniæ S. Ioseph 1. Prorogatur ad quinquennium indultum in Hispania ...... 252 Pænitentiariæ Apostolicæ ...... 77 Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 565

TABULA MATERIARUM 565

E SECRETARIATU 8. Validitas iuridica Inquisitionum dioecesanarum PRO FORMATIONE ET STUDIIS in Causa SD Tullii Maruzzo et Aloisii Obdulii Fasc. 1 Arroyo declaratur ...... 95 1. Festa della Pontificia Università Antonianum e del Gran Cancelliere ...... 79 Fasc. 2 2. Visitas fraternas del Secretario general para la 1. Litterae Decretales quibus Beatae Mariae Formación y los Estudios ...... 86 Bernardae Bütler Sanctorum honores decernuntur..283 2. Litterae Apostolicae quibus Venerabilis Servae Fasc. 2 Dei Mariae Rosae Flesh (in saeculo: Margaritae) 1. Continental Congress for Formation in Asia ...... 257 caelitum Beatorum tribuitur dignitas ...... 284 2. Visite ed Incontri ...... 258 3. Litterae Apostolicae quibus Venerabilis Servi 3. Notitiæ particulares ...... 262 Dei Francisci Antonii Bonifacio caelitum 4. Relazione in occasione della V Assemblea Beatorum tribuitur dignitas...... 285 dell’Ufficio generale per la Formazione dei Frati 4. Decretum super miraculo intercessioni Beatae Minori Cappuccini ...... 264 Baptistae Varano tributi ...... 286 5. Decretum super virtutibus Beati Iacobi Illyrici Fasc. 3 de Bitecto ...... 287 1. Conferenza in occasione del Congresso biennale di 6. Decretum super virtutibus Servae Dei Antoniae Formatori della Conferenza di lingua inglese (ESC)446 Mariae Verna...... 289 2. Attività, Visite, Avvenimenti ...... 451 7. Decretum super virtutibus Servae Dei Mariae 3. Notitiæ particulares ...... 472 Clarae Seraphinae a Iesu Farolfi...... 290 8. Decretum super virtutibus Servi Dei Iunii Tinarelli 292 E SECRETARIATU 9. Ponens in Causa Servi Dei Iuniperi Cocchi eligitur293 PRO EVANGELIZATIONE ET MISSIONE 10. Facultas Transumptum Inquisitionis Dioecesanae Suppletivae in Causa Venerabilis Servae Dei Fasc. 1 Mariae Margaritae Diomirae a Verbo Incarnato 1. Seminario sulla presenza francescana in Amazzonia 89 aperiendi ...... 294 2. Assemblea annuale della Fondazione Russia/ 11. Validitas iuridica Inquisitionis Dioecesanae super Kazakhstan ...... 90 miraculo in Causa Beatae Mariae Franciscae Schervier declaratur ...... 294 Fasc. 2 12. Relator Causae Servae Dei Reginae Mariae 1. IV Congreso Internacional de Educadores Fran- Vattalil nominatur...... 295 ciscanos en el área de Latinoamérica y el Caribe..275 13. Validitas iuridica Inquisitionis Dioecesanae 2. Capitulo extraordinario sobre Evangelización ...... 279 in Causa Beatae Matthiae De Nazareis declaratur 295 3. Incontro dei Segretari provinciali per le Missioni 14. Validitas iuridica Inquisitionis Dioecesanae e l’Evangelizzazione e per la Formazione in Causa Servorum Dei Antonii Renard Martí e gli Studi ...... 281 et Sociorum declaratur ...... 295 15. Facultas Transumptum Inquisitionis Dioecesanae Fasc. 3 Suppletivae in Causa Servi Dei Sosii Del Prete 1. Consejo Internacional para las Misiones aperiendi ...... 296 y la Evangelización...... 475 16. Validitas iuridica Inquisitionis Dioecesanae 2. Homilía en Clausura del IV Centenario in Causa Servi Dei Humilis Soria Pons declaratur..296 de la muerte de San Francisco Solano ...... 476 17. Facultas Transumptum Inquisitionis Dioecesanae Suppletivae in Causa Servae Dei Teresiae a Iesu E POSTULATIONE GENERALI aperiendi ...... 296 18. Validitas iuridica Inquisitionis Dioecesanae Fasc. 1 Principalis et Suppletivae in Causa Servae 1. Venerabilibus Servis Dei Felici Echevarría Dei Humilitatis Patlán Sánchez declaratur ...... 297 Gorostiaga, Presbytero professo ex Ordine 19. Relator Causae Servi Dei Ugo de Blasi nominatur 297 Fratrum Minorum, et VI Sociis eiusdem Ordinis 20. Relator Causae Servi Dei Fausto Gei nominatur ..297 Beatorum martyrum honores decernuntur ...... 91 21. Competentia fori in Causa Servorum Dei Bernardi 2. Validitas iuridica Inquisitionum dioecesanarum Karolyi et VI Sociorum datur ...... 297 in Causa SD Reginae Mariae Vattalil declaratur .. 93 22. Notitiae particulares ...... 298 3. Facultas Transumptum Inquisitionis super miro in Causa B. Mariae Franciscae Schervier aperiendi 94 Fasc. 3 4. Tertius peritus in Causa super miro intercessioni 1. Canonizzazione della Beata Camilla Battista B. Iacobi Illyrici De Bitecto tributo nominatur .... 94 da Varano ...... 479 5. Validitas iuridica Inquisitionis dioecesanae 2. Facultas Causam Servorum Dei Richardi Pelufo in Causa SD Fausti Gei declaratur ...... 94 Esteve et Sociorum et Sociarum et Causam 6. Tertius peritus in Causa super miro Ven. SD Mariae Servorum Dei Antonii Renard Martí et Sociorum Clarae Seraphinae a Iesu Farolfi tributo nominatur 95 in lemmate coniungendi ...... 484 7. Validitas iuridica Inquisitionis dioecesanae 3. Ponens in Causa Servi Dei Francisci Paleari eligitur 485 super miro in Causa SD Mariae Teresiae Casini 4. Ponens in Causa Servorum Dei Antonii Faúndez declaratur ...... 95 López OFM et Sociorum eligitur ...... 485 Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 566

566 AN. CXXIX – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2010 – N. 3

5. Validitas Iuridica Inquisitionis dioec. in Causa 15. Spagna – Incontro delle Commissioni della Sosii Del Prete declaratur ...... 485 Famiglia Francescana per la GMG di Madrid 2011..493 6. Notitiae particulares ...... 486 16. Germania – Capitolo delle Stuoie...... 493 17. Uruguay – Capitolo nazionale elettivo dell’OFS ..494 EX OFFICIO OFS 18. Italia (Roma) – Incontro con i Visitatori generali OFM ...... 494 Fasc. 1 19. Italia – Tempo Forte della Conferenza 1. Lettera della Conferenza della Famiglia degli Assistenti generali ...... 494 Francescana ...... 97 20. Kenya – Capitolo nazionale elettivo dell’OFS...... 494 2. Argentina – Capitolo nazionale elettivo ...... 97 21. Tanzania – Capitolo nazionale elettivo dell’OFS..495 3. Panama – Capitolo nazionale elettivo ...... 98 4. Italia – Incontro con i nuovi Ministri provinciali EX OFFICIO PRO “IUSTITIA, PACE e Custodi OFM ...... 98 ATQUE INTEGRITATE CREATI” 5. Cile – III Incontro Sudamericano della Gioventù francescana ...... 98 Fasc. 1 6. Italia (Assisi) – Corso per gli Assistenti OFS-GiFra 1. Reunión del Consejo Internacional de JPIC...... 101 d’Italia...... 99 2. IV Congresso europeo degli Animatori OFM 7. Croazia - Corso di formazione per gli Assistenti di Giustizia, Pace e Integrità del Creato ...... 108 OFS e GiFra ...... 99 8. Spagna – Incontro delle Commissioni della STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM Famiglia francescana per la GMG 2011...... 99 (31 Decembris 2009) Fasc. 2 Fasc. 1 1. Lettera delle Commissioni per la Giornata I. Relatio de statu personali et locali Ordinis...... 93 Mondiale della Gioventù ...... 299 II. Fratres omnes unicuique Provinciae vel Cust. 2. Lettera: Commissione GiFra per la GMG ...... 300 Aut. adscripti ...... 121 3. Mauritius – Capitolo nazionale elettivo ...... 301 III. Fratres et domus secundum regiones ...... 125 4. Hong Kong-Taiwan – Corsi di formazione ...... 301 IV. Status domum et presentia fratrum in singulis 5. India – Corso per gli Assistenti spirituali, nationibus ...... 128 Congresso Asia-Oceania, Capitolo elettivo ...... 301 V. Provinciae vel Cust. Aut. juxta numerum fratrum 6. India – Corso per gli Assistenti spirituali ...... 301 et novitiorum ...... 131 7. India – III Congresso OFS-GiFra Asia/Oceania....301 VI. Incrementum vel decrementum numeri fratrum....133 8. India – Capitolo nazionale ...... 302 VII.Inter 2007 et 2006 comparatio ...... 137 9. Spagna, Madrid – Incontro nazionale dei Ministri VIII. Alumni cursus Philosophiae, Theologiae et e Assistenti spirituali...... 302 ad Gradus Academicos ...... 140 10. Malta – Visita e Capitolo nazionale ...... 302 11. Ucraina – Visita e Capitolo nazionale ...... 303 EX OFFICIO PRO MONIALIBUS 12. Haiti – Visita del CIOFS...... 303 13. Italia – Capitolo nazionale elettivo OFS d’Italia ..303 Fasc. 3 14. Repubblica Dominicana – Capitolo nazionale ...... 304 1. Convocatoria de la Asamblea de las 15. Australia – Visite fraterna-pastorale e Capitolo Concepcionistas ...... 497 nazionale dell’Oceania ...... 304 16. Nuova Zelanda – Visite fraterna-pastorale AD CHRONICAM ORDINIS ed erezione della Fraternità nazionale ...... 305 Fasc. 1 Fasc. 3 1. De itineribus Ministri Generalis ...... 143 1. Esztergom – Il Capitolo nazionale elettivo e XX 1. Visita alla Provincia croata dei santi Cirillo Anno della rifondazione dell’OFS in Ungheria ....489 1. e Metodio ...... 143 2. Paraguay – Capitolo nazionale elettivo dell’OFS..489 2. Partecipazione all’incontro delle Scuole 3. Madagascar – Capitolo nazionale elettivo dell’OFS 489 1. Francescane in Germania ...... 143 4. Slovacchia – Capitolo nazionale elettivo dell’OFS 489 3. Visita a la Provincia “Nuestra Señora 5. Ecuador – Capitolo nazionale elettivo dell’OFS ..490 1. de Guadalupe” ...... 144 6. Lettonia – Capitolo nazionale elettivo dell’OFS ..490 4. Visita a Estambul ...... 146 7. Polonia – Capitolo nazionale elettivo dell’OFS ....490 5. Visita-peregrinación a la Bética...... 147 8. Giappone – Visita pastorale e fraterna all’OFS ....491 6. Visita in Ucraina...... 148 9. Messico – Capitolo nazionale elettivo dell’OFS ..491 7. Celebrazione del 5° centenario della 10. Nuova Zelanda – Primo Capitolo nazionale 1. apparizione della Madonna dei Miracoli...... 149 elettivo dell’OFS ...... 491 8. Visita in Albania, Montenegro e Kosovo ...... 150 11. Francia – Capitolo nazionale elettivo dell’OFS ....491 9. Partecipazione al Capitolo delle Stuoie delle 12. Croazia – Capitolo nazionale elettivo dell’OFS 1. Province francofone ...... 151 e della GiFra ...... 492 10. Visita al CONO SUR...... 151 13. Italia (Sicilia) – Riunione della Presidenza 2. Incontro del Ministro e Definitorio generale con del CIOFS...... 492 i nuovi Ministri proviniali e Custodi ...... 153 14. Stati Uniti – Visita pastorale e fraterna all’OFS ....493 3. IX Assemblea UFME ...... 155 Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 567

TABULA MATERIARUM 567

4. Assembléia da Conferência brasileira ...... 166 5. Visite a la Province Saint-Joseph de Belgique ..501 5. Assemblea della Conferenza bolivariana ...... 167 6. Visita a Perú: fusión de las Cutodias con las 6. 750ième anniversaire des Constitutions de 1. Provincias...... 501 Narbonne (1260-2010) ...... 168 7. Partecipazione al 60° di Professione di 7. Associazione Internazionale Editori Francescani 1. Marracino e al 5° centenario della fondazione (EFRA) ...... 168 1. della chiesa in Foggia ...... 504 8. La riscoperta della vita eremitica e la famiglia 2. Giornata di studio ...... 505 francescana ...... 169 3. Assemblea della COMPI in Albania...... 507 9. Terremoto en Haití ...... 170 4. Intervento al Sinodo speciale dei Vescovi 10. Terremoto en Chile ...... 173 sul Medio Oriente ...... 508 11. OFM, un progetto per il prossimo sessennio ...... 174 5. Seminario di studio in occasione della 12. Notitiæ particulares ...... 177 presentazione dell’edizione critica degli Scritti di san Francesco ...... 510 Fasc. 2 6. Assemblea della Conferenza Nordslavica OFM ..511 1. De itineribus Ministri Generalis ...... 307 7. Incontro con i Visitatori generali ...... 511 1. Ministro General y Definidores en México ...... 307 8. Capitolo delle Stuoie delle Case dipendenti dal 2. Visita a la Provincia de s. Buenaventura Ministro generale ...... 513 2. de Turín...... 307 9. È uscito il Dizionario Biografico Francescano 3. Visita: Prov. di S. Stefano Re in Romania...... 308 Croato...... 514 4. Assemblea interprovinciale di Umbria 10. VIII centenario dell’ordine di santa Chiara ...... 515 2.e Sardegna ...... 308 11. Il lungo cammino dei frati minori del Nord Italia 518 5. Visita Prov. Rep. Ceca - Rep. Slovacca ...... 309 12. Battista Camilla da Varano iscritta nell’Albo 6. Visit to the Province of the Immaculate dei santi...... 521 2.Conception in the United States ...... 310 13. Sinodo dei Vescovi per il Medio Oriente: 7. Grundung der neue deutsche Provinz der considerazioni dei Frati Minori ...... 524 2.Hl. Elisabeth ...... 311 14. Notitiæ particulares ...... 525 8. El Ministro general en Tierra Santa...... 311 9. Visita a la Custodia del Paraguay ...... 312 BIBLIOGRAPHIA 2. Relazione della Commissione Scotista nella festa di Scoto ...... 312 Fasc. 1 3. Quarant’anni di Fonti Francescane ...... 314 Libri ...... 179 4. Incontro dei Presidenti delle Conferenze con il Mini- stro e il Definitorio generale...... 315 Fasc. 2 5. Inaugurata la nuova “mensa del povero” presso il Libri ...... 341 Collegio S. Antonio in Roma ...... 316 6. Assemblea della COMPI con la partecipazione del Fasc. 3 Ministro e Definitorio generale ...... 318 Libri ...... 529 7. Peregrinación de la Fraternidad de la Curia General 321 NECROLOGIA 8. Dai Protomartiri francescani a sant’Antonio di Padova ...... 322 Fasc. 1 9. In suffragio di Mons. Luigi Padovese ...... 325 1. Mons. José Antonio Peteiro Freire ...... 181 10. XXI Asamblea de la UCLAF ...... 331 2. Anno 2009 mortui sunt...... 183 11. Consigliato il Sito dell’Ordine dei Frati Minori ....334 3. Anno 2010 mortui sunt...... 185 12. Il messaggio di san Francesco contro i falsi idoli contemporanei ...... 334 Fasc. 2 13. La nuova edizione critica degli Scritti di Francesco 1. Anno 2009 mortui sunt...... 343 d’Assisi a cura di Carlo Paolazzi OFM ...... 337 2. Anno 2010 mortui sunt...... 343 14. Notitiæ particulares ...... 339 Fasc. 3 Fasc. 3 1. Fr. Gregorio Wiśniowski ...... 531 1. De itineribus Ministri Generalis ...... 499 2. Fr. Arcangelo Zucchi ...... 532 1. Visit to the Province of the Martyrs in Japan ....499 3. Fr. Cesare Cenci ...... 533 2. Visit to the Province of the Martyrs in Korea....499 4. Fr. Lino Cignelli ...... 536 3. Visita alla Provincia San Bernardino in Abruzzo 500 5. Fr. John Abela...... 537 4. Partecipazione al 50° della Parrocchia 6. Anno 2009 mortui sunt...... 540 1. di San Francesco ...... 500 7. Anno 2010 mortui sunt...... 540 Acta_Ordinis_3_2010:Layout 1 23-02-2011 11:22 Pagina 568