Comacchio - Centro Storico” Del Parco Regionale Del Delta Del Po Valutazione Ambientale Strategica (Vas)
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PIANO TERRITORIALE DELLA STAZIONE “COMACCHIO - CENTRO STORICO” DEL PARCO REGIONALE DEL DELTA DEL PO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (VAS) Bologna, Giugno 2014 Piano territoriale della Stazione “Comacchio Centro storico”- Rapporto Ambientale - Referenti Ente di gestione per i parchi e la biodiversità – Delta del Po Dr. Massimo Medri - Presidente Arch. Lucilla Previati - Dirigente Referenti di ARPA Emilia-Romagna - Direzione Tecnica Irene Montanari - ARPA DT, Responsabile di progetto Paolo Cagnoli, Responsabile CTR EVA Monica Carati - ARPA DT, Unità Cartografia e GIS Rosalia Costatino - ARPA DT, Unità Cartografia e GIS Pagina 2 di 124 Piano territoriale della Stazione “Comacchio Centro storico”- Rapporto Ambientale - INDICE 1. VALUTAZIONE DEGLI AMBITI DI RIFERIMENTO PER IL PIANO 5 1.1 Diagnostica del contesto ambientale 5 1.1.1 Acque superficiali e sotterranee 8 1.1.2 Subsidenza e suolo 9 1.1.3 Costa: dune, arenile e il mare prospiciente 12 1.1.4 Biodiversità, rete ecologica e paesaggio 13 1.1.5 Siti archeologici 17 1.1.6 Aria 18 1.1.7 Agricoltura 23 1.1.8 Vallicoltura e molluschicoltura 27 1.1.9 Pesca 29 1.1.10 Sistemi insediativi: urbano, commerciale e industriale 30 1.1.11 Turismo: Campeggi, stabilimenti balneari e altre strutture 33 1.1.12 Depurazione delle acque reflue e rifiuti 35 1.1.13 Eventi di allagamento 36 1.1.14 Sistema energetico 37 1.1.15 Mobilità 39 1.2 Stato della conoscenza sull’insieme degli elementi ambientali rilevanti 41 1.3 Condizioni ambientali di riferimento (analisi SWOT) 41 1.3.1 Fattori ambientali positivi presenti nel contesto e di riferimento per il piano 46 1.3.2 Fattori ambientali negativi presenti nel contesto e di riferimento per il piano 46 1.3.3 Opportunità esterne 46 1.3.4 Rischi esterni 46 1.3.5 Ambienti sensibili 46 2. VALUTAZIONE DI COERENZA DEGLI OBIETTIVI 47 2.1 Le possibili alternative 47 2.2 Gli obiettivi del piano e gli ambiti strategici 53 2.3 Coerenza ambientale interna del Piano Territoriale di Stazione 57 2.4 Coerenza ambientale esterna del Piano Territoriale di Stazione 61 3. VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI AMBIENTALI 88 Pagina 3 di 124 Piano territoriale della Stazione “Comacchio Centro storico”- Rapporto Ambientale - 3.1 Interventi previsti dal piano 88 3.2 Effetti del Piano Territoriale di Stazione sui temi ambientali 94 3.2.1 Effetti per le risorse idriche 95 3.2.2 Effetti per il suolo, la costa e il sistema dunoso 95 3.2.3 Effetti per il paesaggio, la biodiversità e la Rete Natura 2000 96 3.2.4 Effetti per l’agricoltura 96 3.2.5 Effetti per la gestione della vallicoltura, della molluschicoltura e della pesca 97 3.2.6 Effetti per il clima e l’aria 97 3.2.7 Effetti per le risorse energetiche 97 3.2.8 Effetti per la gestione faunistico-venatoria 98 3.3 Informazioni fornite dagli indicatori di valutazione ambientale 98 3.4 Sistemi di mitigazione e compensazione ambientale 98 4. CONTROLLO AMBIENTALE DEL PIANO 101 5. ESITI DELLO STUDIO DI INCIDENZA AMBIENTALE 107 5.1 Presenza di corridoi ecologicI 107 5.2 Descrizione delle interferenze tra i contenuti del piano di stazione e il sistema ambientale 114 5.3 Valutazione della significatività dell’incidenza ambientale del Piano di stazione 115 5.4 Raccomandazioni relative alla fragilità dei singoli habitat 115 5.5 Habitat e specie potenzialmente interessati dalle attività previste dal Piano di Stazione 116 Pagina 4 di 124 Piano territoriale della Stazione “Comacchio Centro storico”- Rapporto Ambientale - 1 VALUTAZIONE DEGLI AMBITI DI RIFERIMENTO PER IL PIANO 1.1 DIAGNOSTICA DEL CONTESTO AMBIENTALE Questa parte mira a definire le condizioni dello stato ambientale di riferimento, a prescindere dalle azioni e dagli obiettivi che il piano in valutazione potrebbe mettere in campo. L'analisi dello stato ambientale attuale offre le basi di conoscenza per le valutazioni in itinere ed ex-post, identifica le questioni ambientali più rilevanti e concorre a definire il livello di approfondimento necessario per la successiva analisi degli effetti ambientali. La ricostruzione del quadro ambientale deve quindi consentire di: • contestualizzare i problemi più importanti del rapporto “usi del territorio - biodiversità e funzionalità ecologica”; • strutturare una gerarchia dei problemi ambientali rilevanti ai fini degli argomenti trattati dal Piano. Pagina 5 di 124 Piano territoriale della Stazione “Comacchio Centro storico”- Rapporto Ambientale - Figura 1 - Inquadramento territoriale dell’area soggetta a Piano Pagina 6 di 124 Piano territoriale della Stazione “Comacchio Centro storico”- Rapporto Ambientale - Il Piano di Stazione “Comacchio – Centro storico” si inserisce in un contesto di conoscenza e linee di indirizzo basato sul Progetto di Gestione Integrata delle Zone Costiere della Regione Emilia- Romagna e al Master Plan oltre ai documenti del Parco regionale Delta del Po a supporto della propria pianificazione territoriale di stazione. Esistono inoltre molte informazioni provenienti dagli studi ambientali condotti dall’Ente Parco regionale del Delta del Po e dalla Provincia di Ferrara e dalle Università. Il Piano di Stazione costituisce lo strumento generale che regola l'assetto del territorio, dell'ambiente e degli habitat compresi nel suo perimetro ed il suo raccordo con il contesto territoriale limitrofo. Il Piano indica gli obiettivi specifici e di settore e le relative priorità, definisce zonizzazioni e norme e le destinazioni d'uso da osservare. Il Piano, nel rispetto delle previsioni del Piano territoriale paesistico regionale (PTPR), attua le previsioni dettate dal Programma per il sistema regionale delle Aree protette e dei siti della Rete natura 2000 e costituisce stralcio del Piano territoriale di coordinamento provinciale (PTCP) di cui all'articolo 26 della legge regionale 24 marzo 2000, n. 20 (Disciplina generale sulla tutela e l'uso del territorio). L’art. 25 della L. R. 6/2005 prevede che: 1. il Piano territoriale del Parco articoli il territorio in zone omogenee in relazione agli usi funzionali e produttivi, sulla base della seguente classificazione: a) zona "A": di protezione integrale, nella quale l'ambiente naturale è protetto nella sua integrità. E' consentito l'accesso per scopi scientifici e didattici previa autorizzazione dell'Ente di gestione del Parco; b) zona "B": di protezione generale, nella quale suolo, sottosuolo, acque, vegetazione e fauna sono rigorosamente protetti. E' vietato costruire nuove opere edilizie, ampliare costruzioni esistenti ed eseguire opere di trasformazione del territorio che non siano specificamente rivolte alla tutela dell'ambiente e del paesaggio. Sono consentite, compatibilmente con le esigenze di salvaguardia ambientale previste dal Piano territoriale, le attività agricole, forestali, zootecniche, agrituristiche ed escursionistiche nonché le infrastrutture necessarie al loro svolgimento; c) zona "C": di protezione ambientale, nella quale sono permesse le attività agricole, forestali, zootecniche ed altre attività compatibili nel rispetto delle finalità di salvaguardia ambientale previste dal Piano territoriale. Ferma restando la necessità di dare priorità al recupero del patrimonio edilizio esistente, sono consentite le nuove costruzioni funzionali all'esercizio delle attività agrituristiche e agro-forestali compatibili con la valorizzazione dei fini istitutivi del Parco; d) zona "D": corrispondente al territorio urbano e urbanizzabile all'interno del territorio del Parco, in conformità al Capo A-III dell'allegato alla legge regionale n. 20 del 2000. Per tale zona il Piano definisce i limiti e le condizioni alle trasformazioni urbane in coerenza con le finalità generali e particolari del Parco. Il Piano strutturale comunale (PSC) e gli strumenti di pianificazione urbanistica specificano e articolano le previsioni del Piano armonizzandole con le finalità di sviluppo delle realtà urbane interessate; e) "area contigua": l'area non ricompresa nel Parco con funzione di transizione e connessione rispetto al territorio del Parco stesso. In tale zona il Piano territoriale del Parco prevede le condizioni di sostenibilità ambientale che devono essere osservate dal PSC nella definizione delle scelte insediative, degli usi e delle attività compatibili con le finalità istitutive del Parco. 2. Il Piano territoriale del Parco inoltre: a) determina il perimetro definitivo del Parco delle zone A, B, C, D e dell'area contigua, sulla base di quello indicato dalla legge istitutiva; b) determina gli interventi conservativi, di restauro e di riqualificazione, da operarsi nel territorio del Parco e detta disposizioni per la salvaguardia dei beni ambientali, naturali, paesistici e culturali; c) individua il sistema dei servizi e delle infrastrutture ad uso pubblico e le nuove infrastrutture, nel rispetto delle previsioni degli strumenti di pianificazione territoriale di scala regionale e provinciale; Pagina 7 di 124 Piano territoriale della Stazione “Comacchio Centro storico”- Rapporto Ambientale - d) individua le eventuali aree particolarmente complesse per le quali prevedere l'elaborazione di un progetto particolareggiato d'intervento ai sensi dell'articolo 27 da attuarsi da parte dell'Ente di gestione del Parco, specificandone gli obiettivi; e) determina i modi di utilizzazione sociale del Parco per scopi scientifici, culturali e ricreativi, ivi compresa la speciale regolamentazione a fini di tutela dell'esercizio della pesca nelle acque interne; f) individua e regolamenta le attività produttive e di servizio che, in armonia con i fini del Parco, possono assicurare un equilibrato sviluppo socio-economico del