Masarykova Univerzita Filozofická Fakulta Ústav Románských Jazyků A

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Masarykova Univerzita Filozofická Fakulta Ústav Románských Jazyků A Masarykova univerzita Filozofická fakulta Ústav románských jazyků a literatur Italský jazyk a literatura Pavlína Raindlová Il neorealismo nell’opera di Elio Vittorini Bakalářská práce Vedoucí práce: Mgr. Zuzana Šebelová, Ph.D. 2009 Prohlašuji, že jsem bakalářskou práci vypracovala samostatně s použitím uvedených pramenů a literatury, a že tištěná verze se shoduje s verzí elektronickou. ………………............ V Brně 30. listopadu 2009 Podpis Tímto bych chtěla poděkovat Mgr. Zuzaně Šebelové Ph.D. za odborné vedení a za všechny její cenné rady a připomínky při vypracování této bakalářské práce. INDICE Introduzione ................................................................................................................. 5 1. La vita e le opere di Elio Vittorini .................................................................. 7 1.1 La vita di Elio Vittorini .......................................................................................... 7 1.2 Le opere di Elio Vittorini ..................................................................................... 11 2. Il neorealismo ....................................................................................................... 14 2.1 Il neorealismo nel cinema ................................................................................... 14 2.2 Il neorealismo nella letteratura ........................................................................... 16 3. L’opera neorealistica di Elio Vittorini ........................................................ 19 3.1 «Il Politecnico» .................................................................................................. 19 3.1.1 La nascita della rivista ............................................................................... 20 3.1.2 La chiusura della rivista ............................................................................. 22 3.2 Uomini e no ........................................................................................................ 24 3.2.1 Composizione e stile .................................................................................. 25 3.2.2 Trama ......................................................................................................... 27 3.2.3 Narratore e personaggi ............................................................................... 30 3.2.4 Temi ........................................................................................................... 33 Conclusione ................................................................................................................. 36 Bibliografia ................................................................................................................. 38 Introduzione La Resistenza italiana, caratterizzata dalla lotta partigiana contro i nazi-fascisti durante la seconda guerra mondiale, rappresenta un evento importante nella storia dell’Italia. E proprio in quel tempo si sviluppa il neorealismo, il movimento culturale, che si manifesta soprattutto nel cinema e nella letteratura. Gli scrittori neorealisti hanno bisogno di comunicare esperienze vere, vissute durante la seconda guerra mondiale, perciò i temi che trattano nei loro romanzi sono la guerra e soprattutto la lotta partigiana. Uno di questi è proprio Elio Vittorini con il suo romanzo Uomini e no. Lo scrittore non viene oggi apprezzato soltanto per la sua narrativa ma anche per la fondazione della rivista «Il Politecnico», che in quel tempo ebbe un grande ruolo nell’ambiente culturale. Italo Calvino caratterizza quel periodo, nella presentazione del suo romanzo, ambientato all’epoca della Resistenza partigiana, Il sentiero dei nidi di ragno, con le parole seguenti: «L’esplosione letteraria di quegli anni in Italia fu, prima che un fatto d’arte, un fatto fisiologico, esistenziale, collettivo.»1 Quindi nella presente tesi cercheremo di scoprire, sulla base delle opere neorealistiche di Elio Vittorini, il suo rapporto specifico con questo movimento che si sviluppa nel nuovo clima del dopoguerra e soprattutto durante la Resistenza, che fu il periodo più significativo della letteratura italiana neorealistica. Nel primo capitolo della nostra tesi cercheremo di riassumere in breve la vita di Elio Vittorini, una vita intensa, dedicata per lo più all’impegno culturale, e contemporaneamente presentiamo anche le sue opere principali. Il secondo capitolo della tesi è dedicato alla descrizione e spiegazione del termine “Neorealismoˮ, principalmente prestiamo attenzione al rapporto tra cinema e letteratura, definendo le caratteristiche principali del movimento. Ricorderemo anche i maggiori rappresentanti del neorealismo sia nella letteratura sia nel cinema con le loro opere più significative. Il terzo capitolo, il più esteso, è la parte principale della nostra tesi in cui analizziamo le opere neorealistiche di Elio Vittorini. Prima affrontiamo la rivista «Il Politecnico», che rappresenta proprio l’ideologia del neorealismo, svolgendo grande ruolo nell’ambito culturale del dopoguerra. Definiamo le caratteristiche fondamentali 1 Calvino, Italo, Presentazione de Il sentiero dei nidi di ragno, Mondadori, Milano, 1993, p. VI. 5 della rivista ed ovviamente menzioniamo anche la famosa polemica tra Vittorini e Togliatti. Di conseguenza, nella seconda parte di questo capitolo, presteremo attenzione al romanzo Uomini e no, il primo romanzo sulla Resistenza. Nei sottocapitoli della seconda parte di questo capitolo riassumeremo la struttura e la trama del romanzo, e proseguiremo con una analisi dedicata al narratore e personaggi e, infine, ai temi principali che emergono sia nel romanzo Uomini e no sia nelle altre opere di Elio Vittorini. 6 1. La vita e le opere di Elio Vittorini2 In questo capitolo della presente tesi cerchiamo di riassumere la vita di Elio Vittorini e le sue opere più significative. 1.1 La vita di Elio Vittorini Elio Vittorini nasce il 23 luglio 1908 a Siracusa da Lucia Sgandurra e Sebastiano Vittorini, primo di quattro figli. La maggior parte della sua infanzia trascorre in diversi paesi della campagna siciliana perché suo padre è ferroviere3 e si sposta spesso per lavoro. Nel 1921 fugge per la prima volta da casa utilizzando i biglietti gratuiti ai quali hanno diritto i familiari dei ferrovieri. Durante l’adolescenza fugge di casa più volte visitando Milano, Firenze e Roma. Nel 1924 Elio abbandona definitivamente la scuola tecnica per ragionieri di Siracusa, alla quale era costretto ad iscriversi dai genitori, e frequenta le locali biblioteche comunali e arcivescovili leggendo numerosi autori italiani e stranieri.4 Alla quarta fuga, ha diciotto anni, non torna più a casa e si stabilisce nel Friuli. Tra una fuga e l’altra conosce e si innamora di Rosa Quasimodo, figlia di Gaetano Quasimodo, l’altro capostazione di Siracusa, e sorella del poeta Salvatore Quasimodo5. Elio e Rosa si sposano il 10 settembre 1927 con la riprovazione dei genitori di lei che hanno promesso la ragazza ad un altro ragazzo. Disoccupato, subito dopo le nozze Vittorini si trasferisce con la moglie a Gorizia, dove il cognato ingegnere, Vicenzo Quasimodo, gli procura un lavoro come 2 I dati biografici sono tratti da Briosi, Sandro, Invito alla lettura di Elio Vittorini, Mursia, Milano, 1971; De Nicola, Francesco, Introduzione a Vittorini, Laterza, Bari, 1993; Crovi, Raffaele, Il lungo viaggio di Vittorini. Una biografia critica, Marsilio, Venezia, 1998; Ferroni, Giulio, Storia della letteratura italiana. Il novecento, Einaudi scuola, Milano 1991. 3 In tutta l’opera di Elio Vittorini è presente il fascino del treno e del viaggio. 4 L’opera più significativa che Elio Vittorini legge in quel periodo è il Robinson Crusoe di Daniel Defoe. Vittorini stesso dichiara: „Mi colpì profondamente: come una pietrata che mi fosse rimasta in testa; e che continuò a colpirmi anche più tardi, quando potei leggerlo, alcuni anni dopo, in una traduzione integrale; e poi quando potei leggerlo, ormai adulto, nell’originale inglese.“ Crovi, Raffaele, Il lungo viaggio di Vittorini. Una biografia critica, Marsilio, Venezia, 1998, p. 25. 5 Salvatore Quasimodo (1901-1968), poeta, traduttore, critico letterario; Nel 1959 ottenne il premio Nobel per la letteratura; Collaborò a vari giornali e riviste: « Solaria», «Circoli», «Letteratura», «Il Tempo»; Tra le sue opere principali citiamo: Acque e terre (1930), Oboe sommerso (1932), Giorno dopo giorno (1947), La vita non è sogno (1949) e Il falso e vero verde (1956). Cfr. Pelán, Jiří, Slovník italských spisovatelů, Libri, Praha, 2004, pp. 605-606. 7 assistente in un’impresa edile nella quale partecipa ai lavori per la costruzione di un ponte. Lo scrittore stesso parla di questo momento della sua vita con entusiasmo: Nel 1927 partecipavo alla costruzione di un ponte che ha fatto epoca in me come nella mia prima infanzia la lettura del Robinson. Costruire un ponte non è lo stesso di costruire un tavolo o di costruire una casa. […] Si lavora di giorno e di notte senza darsi più il cambio, senza pensare più che si lavora per guadagnarsi il pane, e pensando invece a vincere, a spuntarla. Questo fece epoca in me […]. Ma avevo anche cominciato a scrivere. Prose varie, racconti.6 In Venezia Giulia svolge diversi lavori e soprattutto pubblica in varie riviste articoli di politica e critica ed i primi testi narrativi. In questo periodo Vittorini comincia a scrivere diversi articoli su «La Stampa» grazie all’amicizia con Curzio Malaparte7 che dirige questa rivista. Nello stesso anno scrive il racconto Ritratto di re Gianpiero, uscito sulla «Fiera letteraria»,
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