Piano D'area Della Media E Bassa Valle Del Tordino

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Piano D'area Della Media E Bassa Valle Del Tordino PROVINCIA DI TERAMO V SETTORE - URBANISTICA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE DIFESA DEL SUOLO PIANO D’AREA DELLA MEDIA E BASSA VALLE DEL TORDINO ASPETTI FAUNISTICI, FLORISTICI E RURALI Marzo 2009 Dott. Agr. Giovanni Castiglione Dott.A g PIANO D’AREA DEL TORDINO “Aspetti faunistici, floristici e rurali” ___________________________________________________________________________ Indice 1. PREMESSA GENERALE 2. DESCRIZIONE DEL SISTEMA FISICO 2.1 Premessa 2.2 Orografia 2.3 Sistema climatico 3. ANALISI DELLA VEGETAZIONE 3.1 Premessa 3.2 Metodologia 3.3 Analisi Bioclimatica 3.3 a) Premessa 3.3 b) Clima mediterraneo. 3.3 c) Clima Temperato 3.4 Vegetazione Forestale potenziale del bacino del Tordino 3.4 a) Fascia litoranea. 3.4 b) Fascia sub-litoranea, 3.4 c) Fascia preappenninica ; 3.4 d) Fascia appenninica montana 3.5 Vegetazione reale del bacino 3.5 a) Premessa 3.5 b) Piano Basale - Orizzonte delle sclerofille 2 _____________________________________________________________________________________________________________ _ PROVINCIA DI TERAMO Dott. Giovanni Castiglione PIANO D’AREA DEL TORDINO “Aspetti faunistici, floristici e rurali” ___________________________________________________________________________ 3.5 b) I - Orizzonte delle sclerofille - Fascia litoranea 3.6 b) II - Orizzonte delle sclerofille - Territori planiziali 3.7 b) III - Orizzonte delle sclerofille - Fascia collinare 3.5 c) - Orizzonte delle latifoglie eliofile 3.5 c) I - Orizzonte delle latifoglie eliofile – Fascia collinare 3.5 c) II - Orizzonte delle latifoglie eliofile – Fascia collina interna 3.5 d) Orizzonte delle latifoglie sciafile (Piano montano) 3.5 e) Orizzonte delle praterie d’altitudine (Piano cacuminale) 3.5 f) Vegetazione ripariale 4 ASPETTI FAUNISTICI 4.1 Premessa 4.2 Materiali e Metodi 4.3 Fauna delle aree antropiche 4.4 Fauna delle aree rurali 4.5 Fauna delle aree agro-forestali 4.6 Fauna degli ambienti umidi e fluviali 4.7 Comprensori Faunistici Omogenei (CFO) 4.7 a) Premessa 4.7 b) Materiali e metodi 4.7 c) Risultati 4.7 d) Fascia ambientale Collina Litoranea 4.7 d) I - Area a Gestione Omogenea “Litorale Nord” 4.7 e) Fascia ambientale Collina Interna 4.7 e) I - Area a Gestione Omogenea “Campli-Teramo” 4.7 e) II - Area a Gestione Omogenea “Teramo Sud” 5. ANALISI DEL SISTEMA AGRICOLO 3 _____________________________________________________________________________________________________________ _ PROVINCIA DI TERAMO Dott. Giovanni Castiglione PIANO D’AREA DEL TORDINO “Aspetti faunistici, floristici e rurali” ___________________________________________________________________________ 5.1 Premessa 5.2 Materiali e metodi 5.3 Forme di utilizzo dei suoli 5.4 Grado di sfruttamento dei suoli 5.5 Redditività dei suoli agricoli 5.6 Grado di copertura vegetale dei suoli agricoli 5.7 Rischio erosivo dei suoli agricoli 5.7 a) Premessa 5.7 b) Materiali e metodi 5.8 Studio sulla Potenzialità dei suoli agricoli 5.8 a) Premessa 5.8 b) Materiali e metodi 5.8 c) Analisi statistica 5.8 d) Risultati potenzialità dei suoli agricoli 6 IL SISTEMA AGRICOLO E LE UNITA’ DI PAESAGGIO 6.1 Premessa 6.2 Tutela del paesaggio agricolo 6.3 Le unità di paesaggio della valle del Tordino 6.4 Il paesaggio di pianura 6.4 a) Analisi 6.4 b) Indirizzi e linee di gestione 6.5 Il paesaggio della collina litoranea 6.5 a) Analisi 6.5 b) Indirizzi e linee di gestione 6.6 Il paesaggio della collina interna 6.6 a) Analisi 6.6 b) Indirizzi e linee di gestione 4 _____________________________________________________________________________________________________________ _ PROVINCIA DI TERAMO Dott. Giovanni Castiglione PIANO D’AREA DEL TORDINO “Aspetti faunistici, floristici e rurali” ___________________________________________________________________________ 6.7 Il paesaggio della collina pedemontana 6.7 a) Analisi 6.7 b) Indirizzi e linee di gestione 6.8 Il Parco Agricolo “Savini” 6.8 a) Il pesaggio colturale monotono della piana 6.8 b) Aspetti ambientali 6.8 c) Indirizzi e linee guida di gestione CARTOGRAFIA TECNICA a) Carta bioclimatica; b) Carta della naturalità della vegetazione relae ; c) Carta del rischio erosivo dei suoli agricoli; d) Carta della eco-sostenibilità del paesaggio agricolo del bacino; e) Carta della potenzialità dei suoli agricoli del bacino; f) Carte fisionomico strutturale delle zone di interesse progettuale: f 1 : Villa Pavone – Depuratore; f 2 : Villa Pavone – Terrabianca; f 3 : S.Nicolò – Secciola; f 4 : Notaresco – Grasciano; f 5 : Giulianova – Colleranesco; f 6 : Giulianova – Area di foce. 5 _____________________________________________________________________________________________________________ _ PROVINCIA DI TERAMO Dott. Giovanni Castiglione PIANO D’AREA DEL TORDINO “Aspetti faunistici, floristici e rurali” ___________________________________________________________________________ ASPETTI NATURALISTICI, FLORISTICI, FAUNISTICI E RURALI DELL’AREA DI STUDIO 1. PREMESSA GENERALE Il Piano d’Area del Fiume Tordino, come strumento di pianificazione territoriale di scala intermedia tra il Piano territoriale di coordinamento provinciale e i Piani comunali, rappresenta anche sotto gli aspetti naturalistici ed ambientali un’opportunità per mettere a sistema esigenze ed aspettative delle comunità locali, al fine di gestire le trasformazioni del territorio in maniera coordinata e condivisa. Tale strumento, nell’ambito delle attività di attuazione del PTCP, di fatto offre l’opportunità di completare e approfondire tematiche e contenuti del PTCP. Obiettivo centrale del piano è una crescita economica e sociale dell’area, finalizzata ad un miglioramento della qualità della vita, da perseguire attraverso uno sviluppo sostenibile del territorio, incentrato sulla valorizzazione delle risorse locali, ambientali, economiche e sociali. Allo scopo il piano propone un articolato insieme di politiche di valorizzazione delle risorse esistenti, delle eccellenze e delle pecularietà locali. In questa logica il piano affronta tematiche legate prioritariamente alla tutela e valorizzazione ambientale. Salvaguardia ambientale accompagnata alla valorizzazione delle risorse produttive e sociali dell’area, attraverso una pianificazione strategica attenta alle potenzialità di sviluppo sostenibile del territorio. Relativamente alle tematiche ambientali trattate in questa sezione, il principale obiettivo del Piano d’area è quello di mantenere un adeguato livello di coerenza tra le politiche del Piano e livelli della pianificazione sovraordinata e sottoordinata, quali principalmente i Piani Faunistici 6 _____________________________________________________________________________________________________________ _ PROVINCIA DI TERAMO Dott. Giovanni Castiglione PIANO D’AREA DEL TORDINO “Aspetti faunistici, floristici e rurali” ___________________________________________________________________________ provinciali e regionali. Scopo principale è quello di promuovere il coordinamento e l'orientamento delle politiche settoriali in materia di qualità delle acque, qualificazione delle attività agricole, razionalizzazione dello sfruttamento economico delle risorse, promozione della fruizione, turismo e tempo libero, ecc.. Altro scopo è anche quello di promuovere la tutela attiva del territorio, attraverso forme di programmazione e gestione partecipata finalizzate allo sviluppo socioeconomico e alla riqualificazione ambientale e paesistica. 1In mancanza di riferimenti normativi guida, il lavoro si è basato su un duplice livello di approfondimento, sia per realizzare un quadro di riferimento strategico per la porzione di territorio in analisi, sia per elaborare, sulla base delle problematiche incontrate e della visione strategica condivisa dalle amministrazioni e figure coinvolte, un quadro propositivo fatto di obiettivi e politiche d’azione. 2Per quanto attiene alle politiche d’azione, durante lo svolgimento dei forum tematici con gli Enti interessati nalle materie specifiche sono emrse alcune necessità rispetto agli aspetti ecosistemici, quali principalmente la necessità di coinvolgere nel gruppo di lavoro la figura del biologo/naturalista nel processo di pianificazione, l’esigenza di conservare la funzionalità del corridoio ecologico identificato dal Tordino mantenendo o ripristinando fasce di vegetazione ripariale naturale, porre l’elemento fiume al centro del Piano d’Area, coordinando i Comuni, gli organi di controllo e le imprese in azioni volte a ridurre l’inquinamento delle acque e la presenza di microdiscariche, dedicare maggiore attenzione all’analisi degli aspetti faunistici, Incentivare interventi di rinaturalizzazione, rimboschimento attraverso l’utilizzo di vegetazione autoctona e mediterranea nei terreni incolti. 7 _____________________________________________________________________________________________________________ _ PROVINCIA DI TERAMO Dott. Giovanni Castiglione PIANO D’AREA DEL TORDINO “Aspetti faunistici, floristici e rurali” ___________________________________________________________________________ 3Per gli aspetti agricoli, invece sono emersi i seguenti obiettivi: la necessità di coinvolgere la figura dell’agronomo/forestale nel processo di pianificazione, valorizzare le produzioni locali ed incentivare il recupero dei prodotti tipici, favorire la presenza di siepi e filari di alberi interpoderali, elementi fondamentali nella costituzione della rete ecologica, considerare l’attività agricola come uno dei mezzi più efficaci nella manutenzione del territorio e dell’integrità del suolo attraverso l’attivazione di progetti mirati. L’indagine ambientale, che contempla gli aspetti fisici,
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