Patata Di Cesiomaggiore
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Atlante dei prodotti agroalimentari tradizionali del Veneto PRODOTTI VEGETALI ALLO STATO NATURALE O TRASFORMATI PATATA DI CESIOMAGGIORE Eventuali sinonimi e termini dialettali Descrizione del prodotto Usi Patata di Cesiomaggiore. Tubero appartenente alla famiglia delle Solanacee, La “patata di Cesiomaggiore” prodotta con le di- si presenta di forma tondeggiante o allungata, liscia verse varietà coltivate trova impiego in cucina, con o solcata e buccia di colore variabile dal giallognolo l’utilizzo di ricette che prediligono i tuberi secondo al rossastro-violaceo. Con “patata di Cesiomag- la consistenza, la forma, la grandezza e la caratte- giore”, si fa riferimento ad una specifi ca area di ristica della polpa. produzione, ad una consolidata tradizione nella tec- nica di coltivazione e ad un utilizzo di ben precise Reperibilità varietà: Majestic, semi-tardiva, tuberi di pezzatura La vendita viene effettuata subito dopo la cernita uniforme, buccia giallo chiara e liscia, pasta di colo- e durante tutto il periodo invernale nell’area di pro- re bianco, si conserva a lungo, ottima per gnocchi, duzione. purè, insalata, minestroni; Bintje, semi-precoce, tuberi grossi, lungo-ovali, buccia giallo chiara. pasta Territorio interessato alla produzione di colore giallo chiaro, da forno, gratinata o fritta. Comuni di Cesiomaggiore, Feltre, Pedavena, Santa Corneta: tubero a cornetto, di piccole dimensioni, Giustina Bellunese, San Gregorio nelle Alpi, in pro- pasta di colore giallo paglierino, insuperabile se vincia di Belluno. accompagnata a spezzatini e arrosti; Rafaiosa, si tratta di una originalissima e particolare varietà o ecotipo di patata, coltivata nella Val Belluna che ha preso il nome dialettale locale e che richiama la ca- ratteristica della pelle delle mani screpolate e ruvi- de, a maturazione medio-precoce, a pasta gialla. La storia Processo di produzione La storia della patata dalla fi ne dell’800 agli inizi del I fattori qualitativi della “patata di Cesiomaggiore” XIX secolo è caratterizzata da pressioni padronali sono strettamente legati all’ambiente di coltivazio- volte ad estendere tale coltura, a scapito del grano- ne montano (tra i 350 e 600 m di altitudine) che in- turco; da sperimentazioni da parte degli organismi fl uisce notevolmente sulle caratteristiche chimico- preposti per individuare gli aspetti tecnici e agro- nutrizionali ed organolettiche del tubero. L’attuale nomici atti a migliorarne la coltivazione; da impulsi coltivazione fa riferimento a tecniche tradizionali, di natura ideologica, legati alla politica autarchica codifi cate con specifi co disciplinare di produzione, del regime fascista, mirati allo sviluppo della pro- che prevedono l’utilizzo di opportune rotazioni col- duzione di patate da seme e all’incremento della turali, abbondanti fertilizzazioni a base di letame, produzione nazionale con patate di “gran reddito” ripetute operazioni di sarchiatura e rincalzatura, il (non importa se straniere). Sono proprio le prime divieto di trattamenti con erbicidi ed insetticidi di sperimentazioni condotte a Feltre e a Belluno ad sintesi chimica a favore dell’utilizzazione del Bacil- indicare, nelle zone vicine a queste città, rispettiva- lus thuringiensis un insetticida biologico. Dopo la mente Ponte nelle Alpi e Cesiomaggiore, possibili raccolta, il tubero non subisce alcun tipo di condi- aree per la coltivazione della patata. zionamento particolare, se non l’accurata pulizia da La “Patata di Cesiomaggiore” dunque ben si adat- terra e residui di vegetazione; è vietato l’impiego tava sia alla vocazionalità del territorio, sia alla col- di prodotti chimici antigerminello. Importanza rile- tivazione di varietà di “gran reddito”. I produttori, vante riveste la temperatura di conservazione della oltre un centinaio, si sono riuniti in gruppo e pro- patata, infatti questa non dovrà scendere al di sot- pongono e promuovono il famoso tubero in manie- to dei 5 °C, oltre la quale la polpa subisce gravi e ra organizzata. compromettenti cambiamenti. 256.