Scuola Primaria Scuola Secondaria Di

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Scuola Primaria Scuola Secondaria Di SCUOLA DELL’INFANZIA ~ SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Viale G. Scorza – 87016 Morano Calabro (CS) ~ tel. 0981 31193 MORANO CALABRO SARACENA Anni scolastici 2016/2017 – 2018/2019 1 Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’I.C. Morano Calabro-Saracena è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti; il Piano è stato elaborato dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo prot. 3829/A19 del 12/10/2016; il Piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei docenti nella seduta del 25/10/2016; il Piano è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 26/10/2016; il Piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato; il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola. 2 Premessa L’Istituto Comprensivo Statale Morano Calabro – Saracena aggrega, a partire dal 1° di settembre 2012, le scuole di due tra i principali paesi che fanno parte del Parco Nazionale del Pollino. L’Istituto Comprensivo assicura e garantisce la continuità educativa e didattica, con l’intento di realizzare la trasversalità dei progetti educativi e consentire l’integrazione delle competenze professionali degli insegnanti. Si propone come la sede della cultura e delle tradizioni locali per promuovere e rafforzare il senso dell’appartenenza degli allievi e dei docenti alla propria Comunità e al Territorio. Favorisce la continuità dei processi di apprendimento, la collaborazione dei docenti dei diversi ordini di scuola. Si pone come obiettivo primario l’erogazione di un servizio scolastico di qualità adeguato ai reali bisogni degli alunni dei tre ordini di istruzione: scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Mira a garantire a ciascuno il diritto allo studio mediante la flessibilità e la personalizzazione dei percorsi. E’ la sede idonea ad affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza, a innalzare i livelli di istruzione e delle competenze dei discenti attraverso la opportunità della realizzazione di un curricolo verticale, nel rispetto dei tempi e degli stili di apprendimento di ciascuno per promuovere una scuola il più possibile inclusiva. S’impegna a contrastare le disuguaglianze socio-culturali e territoriali, a recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica, a realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica. Promuove azioni di partecipazione e di cittadinanza attiva, garantisce il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e l’istruzione permanente dei cittadini attraverso “l’apertura della comunità scolastica al territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e realtà locali” (comma 2 - Legge 107/2015). Gli orientamenti contenuti nel Piano dell’Offerta Formativa s’integrano con le indicazioni assunte nella carta dei servizi scolastici e nel regolamento d’Istituto e definiscono i nuclei fondamentali della progettazione d’Istituto. A partire dall’anno scolastico 2015/2016, il documento che esplicita il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto viene presentato in tempi e modi differenziati rispetto ai piani annuali precedenti. Il PTOF che ha durata triennale, raccoglie e illustra gli elementi fondamentali dell’offerta formativa e può essere rivisto e aggiornato, ogni qualvolta si rende necessario e comunque ogni anno entro il mese di ottobre. La Legge 107 del luglio 2015 ha tracciato le nuove linee per l’elaborazione del Piano dell’Offerta Formativa e ha sostituito l’art. 3 del DPR n. 275 del 1999 con il ‘comma 14 che assegna al dirigente scolastico il compito di comunicare al collegio dei docenti gli indirizzi per la programmazione delle attività della scuola e per le scelte di gestione e di amministrazione. L’intera progettazione del piano che deve considerare le proposte, i bisogni del territorio e dell’utenza è affidata al Collegio dei Docenti, che delega la 3 relativa stesura alla funzione strumentale preposta, mentre l’approvazione del piano è di competenza del Consiglio di Istituto. La valutazione in atto nella scuola, iniziata con la stesura del RAV e con il Piano di Miglioramento che è parte integrante della progettazione, rappresenta punto di partenza fondamentale per la redazione del documento triennale, in coerenza alle finalità educative e formative dei diversi ordini di scuola. Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia. Il dirigente privilegerà la realizzazione degli “interventi per assicurare la qualità dei processi formativi e la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio, per l'esercizio della libertà di insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologica e didattica, per l'esercizio della libertà di scelta educativa delle famiglie e per l'attuazione del diritto all'apprendimento da parte degli alunni”. Ai fini della predisposizione del piano, il dirigente scolastico promuove i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio; tiene altresì conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e, per le scuole secondarie di secondo grado, degli studenti”. Gli indirizzi definiti dal dirigente scolastico servono ad orientare le azioni che si intendono svolgere per il raggiungimento delle mete prefissate, tenendo conto degli obiettivi da perseguire sia sul piano didattico- educativo e formativo degli alunni che su quello organizzativo ed amministrativo. La gestione unitaria dell’istituzione scolastica e delle risorse finanziarie e strumentali, i poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane costituiscono i cardini attraverso cui l’azione dirigenziale implementa gli obiettivi; questi ultimi afferiscono a due aree che si intrecciano ― l’area della didattica e quella organizzativa ― da un punto di vista operativo la seconda area agisce a supporto della prima proprio per organizzare “l’attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative” Nel PTOF é inserita una cornice di presentazione delle finalità generali che la scuola ha intenzione di perseguire, traendole direttamente dalla legge 107, ma adeguandole al tempo stesso al contesto sociale e culturale di appartenenza. In sintesi, trae le sue finalità generali sia dal comma 1 della legge citata sia dalle risultanze della prima fase di autovalutazione delle scuole eseguita attraverso il RAV. Gli obiettivi prioritari di cui al comma 7, scelti dalle scuole, costituiscono, una chiave di lettura delle intenzionalità delle scuole circa l’ampliamento dell’offerta formativa. Nell'elaborare il Piano, l’Istituto si fa interprete delle problematiche legate all'identità sociale e alla storia locale; rileva i bisogni e le proposte provenienti dal contesto per individuare le finalità prioritarie; promuove una scuola aperta al territorio, all’interazione con le famiglie alla collaborazione con gli Enti e le diverse 4 agenzie educative presenti, utilizza le forme di flessibilità dell’autonomia didattica e organizzativa per garantire un’organizzazione funzionale e un servizio di qualità; articola una ricca proposta di attività per la piena realizzazione del curricolo e dei progetti integrativi per il pieno raggiungimento degli obiettivi basati sulla valorizzazione delle potenzialità e degli stili di apprendimento di ciascuno. In sintesi, il piano triennale dell’offerta formativa si può configurare come nel seguente schema: 5 Comunicare con le famiglie, gli Enti e Garantire un’organizzazione altri soggetti con i funzionale quali la scuola opera Potenziare l’offerta Aprire la scuola al formativa territorio Elevare la qualità Considerare i bisogni dei servizi educativi degli alunni e della comunità di appartenenza 6 Il nostro Piano si rivolge: Agli alunni, protagonisti del processo di formazione, e alle loro famiglie per comunicare loro le scelte culturali, pedagogiche e didattiche dell’Istituto e promuovere la loro collaborazione e partecipazione attiva, nell’ottica del “contratto formativo”; Agli operatori scolastici, per realizzare all’interno dell’Istituto un processo di progettazione comune basato sulla condivisione dei modelli culturali e pedagogici di riferimento, nel rispetto della libertà di insegnamento; Alla comunità locale, alle agenzie culturali, educative e ludiche del territorio e ai soggetti esterni, enti pubblici e, possibilmente, anche privati, per promuovere sinergie e opportunità di impegno comune su obiettivi educativi e culturali condivisi. PRINCIPI ISPIRATORI I principi del nostro Piano dell’Offerta Formativa si ispirano ai seguenti documenti: la Carta Costituzionale (articoli 3, 33 e 34); il regolamento sull’autonomia delle istituzioni scolastiche (D.P.R. 275/’99); indicazioni per i Piani di Studi Personalizzati (L. 53/2003 e D. lgs 59/2004); raccomandazioni del Parlamento e del Consiglio
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