il SeminarioSant’Andrea di Conza (AV) - I Trimestre 2005 - Anno IX N. 1 Euro 1,40 periodico di informazione e cultura della Parrocchia “San Domenico” Autorizzazione del Tribunale di Sant’Angelo dei Lombardi (AV) N.85 del 08-01-2002

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aria interrogativa, come dal trono papale, dove Magistero. per dire: “Ma dove si abitualmente prendono Il suo Pontificato ri- trova?”. posto le autorità, cioè sul marrà scolpito nella mia Scroscianti applausi, sagrato della Basilica. vita di sacerdote, come intanto, si rinnovavano Anche per il Giubileo di tante persone che han- in Basilica all’indirizzo dei ragazzi la nostra par- no avuto la possibilità di di Giovanni Paolo II e, rocchia vi prese parte, vederlo e di ascoltarlo. per quanto mi fu possi- ma per il numero straor- Sono state centinaia di bile, gridai: “Zona terre- dinario dei partecipanti, milioni le persone, che motata”. provenienti da tutto il almeno una volta, hanno Guardandomi ancora mondo, i nostri poterono avuto l’onore dell’incon- con i suoi occhi pene- vedere il Papa attraverso tro con questo “Grande” tranti e corrugando le so- lo schermo gigante po- Papa, sia durante i viaggi pracciglia, annuì con un sto nelle vicinanze del apostolici da lui compiu- leggero movimento della portone di bronzo. ti in quasi tutte le nazio- testa e un lento sposta- L’ultima udienza ni, che nelle udienze in mento dell’indice della pubblica, presente an- Vaticano. Oggi, non solo mano destra, a conferma che la nostra Diocesi, ne custodiscono gelo- che aveva capito. fu in occasione del Giu- samente il ricordo, ma La Parrocchia di S. Andrea in udienza dal Papa (1981). Fu un dialogo brevis- bileo delle Famiglie. Fu hanno avvertito la neces- Nel 1981 la Parroc- cipai con la parrocchia lutò affettuosamente con simo, di pochi secondi. I un incontro caloroso e sità di rendere pubblico chia di S. Andrea, sotto di all’udienza un sorriso e, con voce suoi gesti e, in partico- coinvolgente. Penso che in qualche modo il loro la guida di Don Attilio pubblica del Papa. Era profonda, domandò: “Di lare, il suo sguardo mi sia rimasto nella memo- sentimento, o raccoglien- e di Don Mario, ebbe la prima volta che vede- dove siete?”. sono rimasti impressi per ria di tutti i santandreani dosi in preghiera nelle la gioia di incontrare vo Giovanni Paolo II. Ci “Siamo di Teora – sempre. partecipanti. cappelle più sperdute Giovanni Paolo II. In fu assegnato, all’interno Avellino”, risposi. Ho rivisto il Santo Pa- Nella mia vita ho così come nelle grandi quella circostanza molte della Basilica Vatica- Camminando lenta- dre in altri tre momenti, avuto la gioia di ve- Cattedrali, o affrontando nostre compaesane, “le na, il settore vicino al- mente e stendendo le in occasione del Giubi- dere quattro Papi: Pio il sacrificio di un viag- Maggaiole”, sfilarono in l’ingresso principale. Il mani verso i pellegrini leo del 2000. XII (Pacelli), Giovanni gio verso piazza S.Pietro Piazza San Pietro. Papa arrivò a piedi dalla che tentavano ad ogni Ricordo con piace- XXIII (Roncalli), Paolo per rendergli omaggio. A Nel mese di ottobre navata laterale e fummo costo di toccarlo, il Papa re l’udienza in piazza VI (Montini) e Giovanni questo proposito, molti del 1988, anch’io parte- i primi a vederlo. Ci sa- continuò a fissarmi con S.Pietro, quando parte- Paolo II (Wojtyla). Pos- hanno corso il rischio di cipai con i nostri giovani so dire che quest’ultimo non vedere il Papa mor- di S.Andrea. Fu una gior- mi è stato molto caro. to dopo ore interminabili nata memorabile, perché Ho sempre ammirato ed di attesa, come di fatto è avemmo il privilegio di apprezzato la sua infati- avvenuto per alcune par- trovarci a poca distanza cabile missione e il suo rocchie della Diocesi di

Sommario

- Varcando la soglia della speranza pag. 1-2 Don Donato - la grande nevicata pag. 3-4 prof. Fernando G. Basile - carnevale, tradizione e stagioni pag. 4 Raffaella Vigorito - Uniti per la legalità pag. 5 Martina Tobia - il sogno continua... pag. 5 Gerardo Iannicelli - Una pasqua diversa dalle altre pag. 6 Costantino Luciani - la fede illumina la morte pag. 6 Sr. Ma Antonietta Errico Sr. Ma Grazia Schiavone - La scienza tra conoscenza e coscienza: il problema della bioetica pag. 7 Marianna Cicenia - Il volontariato e la Banca del tempo pag. 7 Rachele Frino - Flash dal comune pag. 8 Ricordi personali. il Seminario  politico, strate- ga ed ispiratore di masse con la forza di un leo- ne e la tenerez- za di un agnel- lino, nel nome dell’amore cri- stiano. “Aprite i vostri cuori a Cristo”. Qua- le più semplice esortazione po- teva contenere tanto significa- to! Il successo maggiore, se è lecito dirlo, è stato sicura- Esperienza indimenticabile. mente quello di S. Angelo. La nostra co- della fede in Gesù Cristo amato con spirito di fede aver ispirato i munità ha partecipato al e coraggioso difensore e sostenuto con la nostra giovani, milioni dolore con la preghiera. della dignità e della li- preghiera nella sua mis- di giovani che Mercoledì 6 aprile è sta- bertà della persona uma- sione apostolica. non aspettava- ta celebrata in parrocchia na e dei popoli. Parlando di questo no altro che un una Messa in suffragio Ma chi è il Papa? Papa in particolare, dob- leader spirituale del Santo Padre con la Per noi cattolici è Pa- biamo aggiungere che la così carismatico partecipazione silenzio- dre e Pastore, è la guida sua opera pastorale non per aprire i loro sa e sentita di molti san- spirituale, il successore è stata facile. Sin dai cuori alla spe- tandreani; durante la sua di Pietro, l’apostolo che primi anni di Pontificato ranza, a Cristo Papa Benedetto XVI agonia c’era già stata ricevette la missione ha scelto il suo percorso. Gesù. l’Adorazione Eucaristi- di confermare i fratelli Ha parlato alle folle con Ancora una volta, a rosamente. La sorpresa Urbi et Orbi. Alcuni de- ca. Inoltre, con le imma- nella fede. Perciò il suo dolcezza e con fermezza questo Papa, che ha me- c’è stata non sul nome, lusi, altri entusiasti. Di gini portate in casa per insegnamento, ispirato allo stesso tempo. Non è ritato l’appellativo di ma sulla rapidità con cui fronte alla straordinaria giorni e giorni, comprese costantemente al Vange- semplice ripercorrere il “Grande” e, a furor di è avvenuta l’elezione. eredità di Giovanni Pao- quelle dei funerali, dalla lo, deve essere accolto, lungo Pontificato di oltre popolo, anche quello di Infatti, già alla quarta lo II non c’è dubbio che diretta televisiva sia pub- vissuto, anche quando 26 anni che lo ha visto “Santo”, vogliamo ren- votazione, avvenuta nel grandi sono le attese del blica che privata, abbia- va controcorrente o non protagonista assoluto di dere omaggio portando pomeriggio del 19 apri- mondo sul nuovo Papa. mo vissuto momenti di può essere condiviso fatti che, nemmeno lon- nei nostri cuori il suo le scorso, i signori car- Possiamo dire che è un forti emozioni e abbia- dalla nostra logica uma- tanamente, chiunque al- esempio e ringraziandolo dinali hanno fatto con- uomo di grande spessore mo pianto la morte di un na e terrena. E’ sempre tro avrebbe potuto nean- per averci introdotti nel vergere i loro voti sulla culturale, di grande sag- uomo davvero eccezio- un padre che parla ai fi- che immaginare. Terzo Millennio, sempre persona del cardinale gezza e uomo di preghie- nale: sincero testimone gli; va ascoltato, seguito, E’ stato Pontefice, più consapevoli dell’im- Joseph Ratzinger, tede- ra. Certamente non potrà menso amore di Dio ver- sco di nascita e dal 1981 essere la fotocopia del so l’uomo, varcando la a Roma, chiamato da suo illustre predecessore. soglia della speranza. Papa Wojtyla a coprire Conservatore o progres- Ognune tène na stélle: la soje la carica di Prefetto del- sista? Benedetto XVI, (Aneddoto anni ’60 adattato dal sottoscritto) HABEMUS PAPAM la Congregazione per novello Pontefice, ha già C’è un detto antico: la Dottrina della Fede. dato la risposta: “Sono (Avvertenza: le <> accentate si pronunciano, Alle ore 18,50 la prima un umile lavoratore nella quelle non accentate sono semimute) “Chi entra Papa, esce cardinale”. Questa vol- apparizione sulla Loggia vigna di Dio”. E’ tutto un ta il detto del Conclave della Basilica Vaticana programma. è stato smentito clamo- e la prima benedizione Don Donato . ne capè doje māchene. nel centenario della sua canonizzazione, la Comunità Redento- ru sicure. Michièle dice ca Teniévene na bbella prèu- è na “cariòlètte” (cabriolet), Tònne nuoste tène vin- le a lu late de la case, la rista della Provincia Napoletana ha indetto l’Anno Gerardino. pecché se scummòglje e se dun’anne. Ddu picca tèr- stengārene e nu matòne Il programma prevede la sosta dell’urna del Santo nelle località cummòglje sóla sóla, abba- re ca tenime, mange sule ngimm’a n’aute fécere lu che ebbero il privilegio di ospitare l’umile figlio di S.Alfonso ste ca tócche nu bettòne>. fatije e sedóre e nun’ge carāsce. Dòppe l’anne a saziame manghe de pane. Natale, vèrse re tre de nòt- durante la sua vita. féce la “Lu tiéne a mménde a Ni- pur’idde hadda parte, had- mamme. re- munità santandreana avrà l’onore di accogliere l’ur- culine, lu figlje de Pulizza- da î a l’èstere a fa’ furtune. spóse lu figlje. pistòle? Pure quidde have Mò stanne jènne tutte a la di Pescopagano a quella di . l’ata nòtte da lu Bèlege cu respóse Tònne. disse la trébbije. Niculine dice ca accu Tònne ca fó d’accòrde mamme a lu marite. Il programma completo sarà comunicato appena possibile. è nu “ceppóne” (gippone), accu li gginitóre. Fécere re Pruóve a t’accattà la fur-  il Seminario La grande nevicata

L’anno scolastico 1955/56 Non ci volle molto tempo il signor maestro, dopo aver falegname, che da tempo durezza del lungo inverno – la sciogliere l’acquolina in bocca riservò sorprese all’apertura. perché diventasse il capo della ascoltato Vincenzo Scalzullo aveva preparato il “tauto” per famiglia era numerosa- ave- di noi tutti: dei fratelli Martino- Il maestro Teodosio Bellino classe. recitare compunto la poesia quando fosse morto, la mattina vano deciso di far ingrassare, Pompeo, Peppino, Lorenzo e era sempre lui, mingherlino e D’altra parte, il maestro “fiocca la neve, fiocca lenta non guardava più sotto il letto, quanto più possibile, il maiale Luciano-, di Vincenzo Cappet- flessibile come un giunco, a Teodosio si fidò di lui, ci affidò lenta”, anche il maestro fece per dare un’occhiata alla bara, alloggiato nel sottoscala che ta, di Michele ed Angelo “tap- volte buono come il pane, a a lui, e l’anno scolastico prose- questa affermazione, e la ri- sulla quale praticamente dor- dava sul vicolo del forno a pa- pònt”, degli aiutanti , insomma, volte nervoso ed intollerante guì alla grande. peté spesso in seguito, tra uno miva; no!, scrutava, in attesa, glia nel quale regnava proprio e degli scagnozzi del capo, di delle negligenze di noi alunni. L’autunno, intanto, arros- starnuto ed un colpo di tosse, lo spicchio di cielo sopra “La zia Peppinella. Rocco, che per l’occasione si L’Episcopio anche; quasi in sava le vigne ed i boschi; alle sempre più raffreddato; perché, Congrega”, la cappella di fron- Così che, a Natale, il concesse e ci concesse anche rovina, con le macerie che fun- stoppie bruciacchiate si av- ormai vicini a Natale, anche se te casa sua. maiale, che pur aveva tenta- del vino. gevano da “camerino” per gli vicendavano i campi arati, le il cielo rimaneva terso, faceva E Michele “la Contessa”? to, scappando varie volte, con Quello che ci raccontò nella alunni, di nuovo risuonava dei zolle lucide del recente taglio. un gran freddo nello stanzone- allampanato ma non svagato la solidarietà del vicinato, di notte e nelle notti seguenti fino rimproveri dei maestri e delle Nelle mattinate serene, aula e tutti battevamo i denti. come al solito, anche lui, dai scampare, non tanto alla morte all’Epifania, anni dopo l’avrei maestre, intenti a sollecitare Conza e emergevano Fortunatamente Rocco, campi limitrofi al mulino, scru- -scontata- quanto confrontato con il Novellino. l’attenzione di quelli che, ed dalla nebbia del fondovalle, ef- con una iniziativa geniale, ave- tava ansioso la Sella delle Ser- all’ingrasso forzato, a Nata- E la neve? erano la maggior parte, ancora fimere isole di sogno. va già da tempo trovato il rime- pi e le Cesine, dimentico –cosa le era ancora vivo e così gras- Cadde verso metà gennaio con il ricordo della libera estate La sera, tramonti di mela- dio. All’intervallo, verso le 10, inaudita- della contessa, attesa so che non si riusciva a farlo dell’anno nuovo, il ’56, ma poca nella testa, stentavano ad ac- grana dipingevano d’arancione ci metteva in fila per due e nel da una vita. uscire in strada. Venivano a e solo per attutire il rumore dei cettare l’angustia dei luoghi e il paese e le campagne. I cortile dell’Episcopio ci faceva Se ne era innamorato la vederlo da tutto il paese, uomi- passi del corteo che accompa- del presente. contadini, a fine giornata, in marciare per un po’. volta che l’aveva vista, giuno- ni e donne, anziani e giovani, gnò al cimitero il maestro Fran- La terza classe, invece, lunga teoria, le donne a piedi “Unò,dué - unò,dué”, la pri- nica e pomposa nel costume bambini e bambine. Il sottosca- cesco D’Angola, il maestro dei sembrava cambiata. Un silen- con la sàrcina in ma volta che era risuonata la approssimato da cortigiana la di zio Peppino era diventato maestri scalpellini, proprietario zio innaturale, incombente, bilico sulla testa, gli uomini, sua voce perentoria si erano ottocentesca, scendere dal- lo zoo comunale. e signore assoluto del “labora- ristagnava sotto la bassa fradici di fatica, in groppa agli affacciati dalla balconata tutti i la scaletta dell’ “orchestra”, il Venivano a visitarlo, a ve- torio”, che dava lavoro e pane a volta dell’aula, lo stanzone se- asini, tornando in paese da maestri, increduli. palco allestito in piazza per la dere il maiale gigantesco che buona parte del paese, e dava mibuio, a piano terra. Caperroni, da Lamia o Piano di “Unò, dué - unò,dué”, Roc- festa patronale. di volta in volta diventava un lustro all’intera comunità. Persino Nunzio Bellino, il Campo, si scambiavano pareri, co in testa, noi in fila perfetta, Lei, sfiorandolo tra la folla ippopotamo, un rinoceronte, carissimo Nunzio, vicino a me con fitto chiac- un bisonte o Un corteo funebre mai visto al primo banco, di solito ciarlie- c h i e r i c c i o , addirittura un lo accompagnò: tanti forestieri; ro e vivace, se ne stava quieto; sulle attività elefante, a tutti i ragazzini delle scuole; tut- e tutti gli altri, da Areniello Al- del giorno. seconda della ta la popolazione; ed il silenzio, berto a Vespucci Antonio, muti Ma sempre fantasia e del- appena segnato dal rumore dei e fermi. più frequen- le conoscenze passi felpati sulla neve. L’appello svelò il mistero! t e m e n t e , faunistiche di Che si sciolse subito, e ri- Mancava Giorgio Michele. giorno dopo ciascuno. cominciò l’attesa. Il maestro ripeté varie volte giorno, la con- Solo Roc- La sera, con mamma, come il suo nome e cognome, fece v e r s a z i o n e co stette in- un cospiratore, dati i tempi e persino una lunga pausa in sottolineava cazzato nero le “madonne pellegrine”, ascol- attesa che sopraggiungesse, preoccupata quasi fino alla tavo alla radio Radio Praga che trafelato ed in ritardo come al il persistere Vigilia. apriva il notiziario con la musi- solito. insolito del bel A lui servi- chetta, “trionferàa/ trionferàa/ Attesa vana, Giorgio Miche- tempo, di una va il sottosca- la libertà”. le non si presentò; assente. tarda estate la per allestire Dall’Est arrivavano le noti- -Sapemmo in seguito che asciutta ed il presepe, ma zie del trionfo e dei trionfi del su consiglio perentorio dello assolata. l’inquilino non socialismo: in Unione Sovietica zio arciprete, di don Attilio, la Di pioggia sloggiava. tutti avevano gli stessi diritti, le madre l’aveva spedito in col- manco a par- Ma non si stesse opportunità, la scienza legio a Maiori, dove il soggetto larne! perse d’ani- e la tecnica continuò, o meglio, iniziò una Nuvole si mo. progredivano, le atomiche nuova carriera scolastica-esi- affacciavano, In men scoppiavano come grandi fun- stenziale.- dal Formicoso, che non si ghi. Ma l’appello riservò un’altra su Cairano, (Da sinistra a destra) Michele Giorgio e Fernando Basile: protagonisti di tanti ricordi d’infanzia. dica, allestì Scoppiavano, come era grande sorpresa, una novità pretenziose e il più grande successo qualche anno prima assoluta. gonfie di sé più che di pioggia, marciavamo ormai tutti i giorni plaudente, gli aveva sorriso dei presepi -mai visto uno in Irpinia e Basilicata per le “Mazzeo Rocco”, scandì il ma sfilavano via, come bianche sotto lo sguardo compiaciuto di dalla lontananza del trionfo così grande e ricco di pasto- lotte dei contadini per la terra, maestro. spose vanitose in corteo. Teodosio e… ed intanto ci scal- paesano, il seno prosperoso ri- nella stanza dietro la casa scoppiavano anche le rivolte, “Presente”, rispose una “L’inverno prossimo sarà davamo e tenevamo a bada il ansante per l’aria della Travia- di mast’Aurelio, ex abitazione all’Est, in Polonia, in Ungheria, voce forte, per niente timida o duro e lungo” disse qualcuno. freddo. ta che aveva cantato. di compare Benedetto che si ma , in compenso, ci cadeva titubante. “Nevicherà a favugn’ e voi- E che rimbombo saliva dal- Michele capì che l’avrebbe era trasferito finalmente nella tanta neve, ma proprio tanta da Rocco, il grande Rocco, ra ” aggiunse un altro. le pietre del cortile! attesa per sempre, la sua con- nuova casa alla Madonna del non potersi nemmeno immagi- anche di età rispetto a tutti, era Durante il periodo della Avevamo tutti –quasi tutti!- tessa; non poteva che essere Latte, così detta per l’immagi- nare. tra noi: Rocco “Mariòcc”, il mio vendemmia, anticipata, buo- scarpe chiodate; zio Tommaso, una contessa quella donna ne votiva murata sopra la fac- Una sera, Radio Praga, tra mito, malgrado mi avesse fatto na di qualità perché assolata, maestro calzolaio in piazza, così in carne ed addobbata. ciata. le notizie italiane, annunciò una diventare, a suon di botte, tifo- scarsa di quantità per la man- in previsione dell’inverno che “Miché, quando viene la Rocco superò sé stesso. forte nevicata in Abruzzo; lupi so del Napoli da juventino che canza d’acqua, non si parlò di non giungeva ma si paventa- contessa?” Il presepe era magnifico. erano stati avvistati non lonta- ero; il capo indiscusso del rione altro che dell’autunno insolita- va, aveva provveduto, già da “Domani, domani è sicu- Il vicolo del forno a paglia no dai paesi di fondovalle. Monumento, organizzatore di mente asciutto e dell’inverno tempo, a ferrarci; come faceva ro, me l’ha detto don Peppe, di zia Peppinella divenne il In Abruzzo; sapevo tutto interminabili partite di pallone e probabilmente freddo che ne Ferdinando con muli asini e ca- all’ufficio postale: è arrivato il luogo più mondano del paese. dell’ Abruzzo, del Gran Sasso di merende, in uno scantinato o sarebbe succeduto. valli, poco lontano. telegramma”. In visita naturalistica al suino e della Maiella, degli orsi e dei qualche orto, a base di un toz- I falò accesi per il giorno dei “Unò,dué - unò, dué” ed ar- C’era chi, da qualche parte, gigantesco o ad ammirare il lupi che lo popolavano. Il gior- zo di pane e di “un odore di sa- morti furono vividi come non si rivò Natale. aspettava Godot. presepe, tutti vi giunsero. La no dopo lo raccontai a scuola. ràca”; Rocco, il novelliere, che era mai visto. E la neve? Niente! Michele, contadino irpi- cerca delle cinque lire ebbe un Ma il sole, ed era già feb- nelle notti di Natale, davanti al La legna era così secca Tutto il paese ormai aspet- no, fiacco di fatica per moglie successo strepitoso. braio, brillava irridente e freddo presepe allestito nel sottoscala che bruciava che era un pia- tava la neve. e figli, ma non di fantasia e Memorabile la cena rituale nell’azzurro. finalmente libero dell’inquilino, cere! Piacere per noi ragazzi Una brinata notturna più speranza, più modestamente che ne derivò. Rocco la ordinò Sull’Abetino nuvole minac- il maiale, raccontava favole ed intenti ad attizzare le fiamme, intensa del solito sembrò allen- aspettava la sua contessa. sontuosa. ciose si affacciavano, spinte avventure mirabolanti, special- non certo per i contadini che si tare l’attesa; l’Abetino , i campi Il paese aspettava la neve. Altro che saràche e pane dal favonio, ma venivano ri- mente se la cerca delle cinque videro scemare le cataste di le- ed i boschi scheletriti luccica- Anche zio Peppino “Tap- duro! cacciate indietro dalla bora lire, fatta nelle case del vicina- gna nelle aie e persino sfoltire vano al sole del mattino; ma si pònt” e zia Peppinella di Una grande tortiera di che, dopo aver risalito l’Ofanto, to, aveva dato buoni frutti. le siepi divisorie. sciolse in un attimo e l’attesa “chiòmmm” sua moglie. agnello, fornito da Michele tra Monteverde e le “Presente”, e che presenza “L’inverno sarà freddo e la riprese. Ma più che aspettarla, te- “salamone”, e di patate uscì dal Pendici del Vulture, la fa- fu quella di Rocco! neve cadrà in quantità”, anche Mast’ Lig’, mitico maestro mendone l’arrivo, e temendo la forno fumante e profumata, a ceva da padrona sul paese, il Seminario  mantenendo il cielo terso e con il fratello Peppino. smuller, protagonista del film in luminoso. Credo sia stato il primo film proiezione, orale. Come al solito, alle 10, che io abbia visto, ed il più bel- All’uscita dalla giungla, cioè Rocco ci mise in fila per la lo.Perché noi tutti, in quell’aula da scuola, nevicava. Nevicava! marcia. fredda e buia, il film lo vedem- NEVICAVA!!! mo. Ma che dico?, pulvinava. … Ed è notte… “Unò,dué - unò,dué”, un giro di cortile e ci fece rientra- Per due ore di seguito, Stanchi di litigare tra di loro, re. dimentichi del mondo, senza favonio e bora si erano alleati e, La notte è dolcissima. Io do al tramonto proprio non ci si notte rende meravigliose, cui Il maestro Teodosio rimase intervalli o rotture di pellicola tirate giù le nubi gonfie e nere, la adoro. Non importa dove pensa ancora; ma parliamoci ella dona un’aura di unicità che interdetto, insieme a noi. seguimmo le vicende di Tarzan insieme soffiavano ed ammuc- mi trovo, non importa quel che chiaro: non è la stessa cosa. durante il giorno non sarebbe Ma per poco, fino a quando e dei suoi amici animali e, tra chiavano la neve in ogni dove. faccio: vivere la notte, per me, Una coppia perfetta non può loro: una fuga in macchina in Rocco non cominciò a raccon- questi, diversi di noi intravidero Diverse coppole, all’angolo è vivere la libertà. essere divisa. Ed ecco un altro una notte d’estate, senza meta, tare, ma che dico raccontare, a anche il maiale di zio Peppino di San Michele con la casa di Non ho paura del buio, motivo del mio amore verso la o con una meta puramente fitti- proiettare con la propria creati- “tappònt” che, da qualche tem- zio Vituccio “mariangel ”, prese- e nemmeno della solitudine; notte: la bellissima, dolce ed zia, oppure il calore di un bacio vità, facendo affidamento sulla po, era sparito chissà come dal ro la via dei tetti; a stento ci si incubi e tormenti raramente elegante luna, madre che ve- in una gelida notte invernale. E nostra immaginazione, il film di sottoscala. manteneva in piedi. riescono a scovarmi, poiché la glia sul nostro sonno, carrozza solo di notte l’emozione si mi- Tarzan che aveva visto la sera La giungla ci divenne fami- Nevicò e pulvinò per una notte mi vuole bene. Sembra alata dell’immaginazione, spo- schia al ricordo e l’osmosi tra prima nel cinema Partini di Pe- liare come i boschi e la “fonte” intera settimana ed il paese fatta apposta per me. sa del sogno. la realtà effettuale e il mondo scopagano dove era andato a monte del paese e Rocco, scomparve sotto la coltre bian- Non ho quasi alcun brutto Il sogno: quella suadente delle infinite possibilità passate era proprio lui Tarzan-Weis- ca insieme a tanti personaggi e ricordo legato alla notte, anzi, evasione dalla realtà del gior- e future si fa eterno presente essa mi ha regalato tante pia- no, che la notte ci dischiude nel privo di tempo, traboccante di cevolezze, tanta tranquillità, nostro torpore. Ed è ben vero spazio. E io mi sento sicuro tanta armonia. che sognare è un po’ fuggire e e protetto da quel cielo nero Quando vado a letto, prima desiderare quel che non pos- illuminato qua e là, e penso di dormire spesso m’accade di sediamo e mai potrà essere sempre che nulla di male pos- CARNEVALE, guardare fuori dalla finestra, nostro, ma vivere quella fugace sa capitarmi, perché qualcuno verso quel cielo nero puntella- dimensione come fosse reale, certamente siede a cavalcioni to di stelle che dà la sensazio- e poi alzarsi, comprendere che di una stella e mi osserva, e TRADIZIONE E STAGIONI ne dell’infinito, e ogni tanto mi altro non era che un’illusione, guida i miei passi. E ciò mi dà capita anche d’incontrare una necessariamente un’illusione, sollievo, sicurezza, e la voglia delle presenze più incantevoli non è poi così male come po- di vivere fino in fondo il fascino del nostro mondo: la luna opu- trebbe pensare. delle notte, ma anche gli oriz- lenta di emozioni, una porta La dimensione del giorno zonti che l’alba dischiuderà, spalancata verso realtà magari non sarebbe adatta al sogno, e spezzando l’incanto, come è meno sensibili, ma altrettanto forse di tanta bellezza avrem- giusto che sia. E non importa reali. Quante volte mi sono mo persino timore, una paura come trascorrerò questa not- sentito coccolato e sorvegliato così forte da non potervi con- te, se riflettendo, dormendo, dal suo splendente chiarore! vivere. sognando, sprofondando nel Come immaginare la notte Ma il sogno, e così la notte, ricordo o progettando i giorni a senza la luna, o viceversa? sono realtà tangibili, che non venire: domattina sarò comun- Certo, capitano notti in cui ella intorpidiscono i sensi, anzi, li que grato alla mia magnanima si nasconde, e il suo contorno acuiscono e li rendono mag- e dolce amica. può apparire anche nel bel giormente sensibili. E penso mezzo di un pomeriggio, quan- a tante piccole cose che la Antonio Scolamiero ‘69

si posavano o seguivano il carro. Infine, la rappresen- tanza della società sporti- va, una delle risorse ludi- che che la comunità offre. Dopo che la sfilata si è sno- data per il corso, essa è ap- Il Carnevale, una delle così la conoscenza della bambine, che indossavano prodata nell’ex-fornace per feste più amate dai bambini cultura del nostro paese il costume tradizionale san- continuare i festeggiamenti e non solo, è ritornato pun- con una tradizione profon- tandreano, seguite da carri tra canti e balli. tuale nel mese di febbraio, damente radicata a livello sapientemente e minuzio- Questi sono momenti accompagnato da un sottile nazionale. samente decorati. Il primo propizi non solo per creare vento gelido che, però, non Accuratamente inse- rappresentava il Carnevale spazi di esperienza diretta ha smorzato l’allegria con- gnanti e alunni hanno pre- stesso e mostrava i lavori di festa nell’ambiente sco- tagiosa di questi giorni e la parato, durante le ore di in cartapesta della Scuola. lastico, ma soprattutto per voglia di ridere. Nonostante laboratorio pomeridiane Il secondo riproduceva la attuare una didattica che un cielo plumbeo, costumi, la manifestazione, che si è Primavera, ornato da una aiuti gli alunni a compren- stelle filanti e coriandoli tenuta il giorno del lunedì distesa di fiori e da simbo- derne le ragioni e i signifi- hanno dato un tocco di vi- grasso. Una variopinta sfi- li pasquali per indicare la cati. Dalla festa vissuta alla vacità alle strade del nostro lata di carri, che rappresen- rinascita della natura e dei festa significata: è questo piccolo paese, risvegliando tavano le Quattro Stagioni, sentimenti, accompagnato il passaggio che la scuo- l’aria con scherzi e risate. ha prima percorso la strada da alcune alunne, vestite di la deve far compiere agli Un contributo impor- principale del paese fino a bianco e di fiori delicati. Il alunni, se vuole svolgere il tante, come spesso accade, confluire nell’ex-fornace,. terzo, il carro dell’Estate, suo specifico compito, che è stato dato dalla Scuola Aprivano la sfilata alcune vivace nei suoi colori, quasi è quello di introdurli nel Elementare, in collabora- mondo simbolico della cul- zione con la Scuola Mater- tura. Essa ha una tale ric- na delle Suore degli Ange- chezza, che può emergere li, che ad ogni occasione solo da una riflessione nei si rende partecipe per de- confronti del quotidiano. liziare la popolazione con un’isoletta di paradiso ma- l’Autunno dai caldi colori La considerazione dei i frutti della Scuola mo- rino tra le nostre colline, delle foglie secche, i pan- segni, delle parole, delle derna, attenta a curare tutti popolato di pesci, stelle ciuti funghetti dal cappel- tradizioni, dei luoghi, dei gli aspetti della formazione marine, coralli, illuminato lo rosso, gli alberi spogli motivi della festa intende dei futuri cittadini. Anche da un raggiante sole dora- e i succosi grappoli d’uva. condurre gli alunni a ma- questa volta si è inserita to: non solo mare, ma an- L’Inverno, poi, coperto da turare un’identità culturale nei festeggiamenti gene- che campagna, disseminata nuvole minacciose, percos- sia dal punto di vista civile, rali con la manifestazione di contadini al lavoro, alle- so dal vento freddo, quasi sia dal punto di vista perso- intitolata “Agricoltura e gri e canterini, con tanto di uno scenario malinconi- nale e religioso. artigianato nella girandola falce. co se non fosse stato per i delle stagioni”, fondendo Inoltre, il carro del- graziosi fiocchi di neve che RAFFAELLA VIGORITO  il Seminario La Legalità a Sant’Andrea di Conza LE NOVITA’ SI OTTENGONO ARRANGIANDO IN MANIERA INEDITA LE COSE DEL PASSATO… “UNITI PER LA LEGALITà” “L’INCANTO” Aiutiamo tutte le istituzioni Abbiamo cercato in questi anni di essere delle guide discrete e attente a vostra disposizio- affinché la mafia in tutte le sue ne, nella speranza di contribuire a migliorare il piacere di vivere dei nostri Ospiti. La nostra è una ricerca continua, fatta di sacrifici, di chilometri, per raggiungere quei espressioni, la droga e tutto ciò che è piccoli artigiani, agricoltori, allevatori e produttori, che rispondono alle nostre ed alle considerato illegale venga sconfitto! vostre richieste con prodotti unici, inimitabili, preparati e tramandati da famiglie che trasferiscono nella lavorazione i saperi e i sapori, la manualità e la passione di un intero Nei locali dell’ex fornace il Parroco don Donato. In so- da con la recitazione di brevi territorio, di un’intera comunità, di un’intera civiltà. si è svolta la manifestazione stanza essi hanno sottolinea- dialoghi in dialetto e del modo I nostri prodotti appartengono alla terra, e i nostri amici in giro per le colline ci danno contro la criminalità orga- to che solo con l’impegno di in cui si esprimono i giovanis- una mano, affinché nei nostri piatti arrivi il territorio, piatti “raffinati” direbbe qualcuno. nizzata e i crimini da essa tutti, specie dei giovanissimi, simi, la classe terza con la Ma cosa c’è di più sofisticato, oggi, di un prodotto da supermercato, che più spesso arriva compiuta, su iniziativa della cittadini del domani, si può recitazione della filastrocca ogni giorno sulle nostre tavole di casa, o quel cosiddetto animale da cortile allevato con Scuola dell’Infanzia, della sconfiggere la mafia. sulla legalità e con la dram- il mangime e poi passato per “paesano”, o le nostre carni da macello sempre più apparte- Scuola Primaria, della Scuola A seguito di questi di- matizzazione della poesia “A nenti ad allevamenti nazionali, dove le bestie sono trattate con mangimi ogm! Secondaria di 1° grado. I ra- scorsi, i bambini della Scuola LIVELLA” di Totò, il “principe” Ogni nostro piatto è il risultato di una ricerca, di ore e ore di prove, per poter soddisfare la gazzi insieme ai loro docenti dell’Infanzia hanno debuttato semplice, il “principe” del po- hanno avuto modo di riflette- cantando divertenti canzoni, polo, il “principe” del teatro e volontà di un palato sempre più esigente, dato che oggi nessuno in casa patisce la fame, re sulla giornata del 21 mar- tanto da sembrare piccoli il “principe” del sorriso. e quindi è sciocco uscire a pranzo o a cena per mangiare un piatto di penne. Abbiamo zo, Giornata della Legalità, anatroccoli che seguivano La giornata della legalità cercato di rendere la nostra cucina come il cuore della vita di una sola grande famiglia. e ognuno con i propri mezzi mamma Anatra, cioè le loro si è conclusa con la canzone E’ lì che si parla, si ride, ci si confronta, si condividono speranza, progetti, opinioni e ha cercato di sensibilizzare maestre. “I Bambini fanno Oh!”, il cui sogni della vita. E’ da lì che è nata la nostra passione, cultura della cucina, che diventa la gente affinché non venga- Dopo, a cura della Scuola cantante ha donato i diritti cultura della tavola, della convivialità e dell’amicizia. Abbiamo cercato di selezionare i no commessi azioni illegali. Primaria, precisamente della d’autore per la costruzione di nostri vini innanzitutto facendo una selezione di persone. Vignaioli attenti, che seguono L’ex fornace è stata al- classe quinta, abbiamo assi- un ospedale in Africa. personalmente le proprie uve e mettono una parte di se stessi in ogni bottiglia, cercando lestita con tanti pannelli, sui stito alla simulazione di una Giornata da ricordare, di trasferire a voi particolari sensazioni. quali erano affissi fumetti, lezione, il cui tema è stato: dunque, per la piccola co- La scelta di esistere, in un territorio tanto disastrato dagli eventi, è stata una scelta ben poesie, disegni, temi e arti- “LEGALITA’”. La simulazio- munità di S.Andrea; questa coli di giornale, che davano ne è stata accompagnata da volta sono stati i ragazzi ad precisa, rischiosa ma voluta, perché noi conosciamo come muoverci per le nostre materie la giusta importanza a questa due canzoni: “IL CORO DEI esprimere, con forza, che la prime. occasione. BIMBI” e “QUESTIONE DI cultura della legalità deve Abbiamo avuto paura, ma i nostri ospiti ci hanno dato la forza e lo spirito di andare La manifestazione è co- BUONA VOLONTA’”. iniziare nelle famiglie e nelle avanti. minciata con gli interventi di Sono seguiti i ragazzi aule scolastiche, dove anche Oggi, abbiamo la sensazione che quella grande famiglia, che sogniamo di costruire nel persone che svolgono un ruo- delle tre classi della Scuola piccoli innocenti possono far nostro locale, stia pian piano crescendo. lo fondamentale nella piccola Secondaria di 1° grado. La crescere grandi crimini se La nostra presenza a livello nazionale su guide del settore, non ultima quella su ITV comunità: il Preside, l’Arma classe prima con la lettura non rispettano la legge. IRPINIA con una trasmissione diretta dal giornalista enogastronomico Paolo De Cristo- dei Carabinieri, il Sindaco e di poesie, la classe secon- Tutti hanno assunto l’im- faro, nonché collaboratore di “Gambero Rosso” e “Rai Sat Gambero Rosso”, ci dà tanta pegno di prendere le distanze passione, quella passione che continuerà a sostenerci nel lungo percorso che abbiamo dai “però”, di voler rompere il muro d’omertà, del silenzio intrapreso. GRAZIE! - quando quest’ultimo viene Angela e Pompeo Limongiello imposto vi è mancanza di li- bertà, - di voler far memoria del passato mafioso, di vo- lersi mettere in gioco per co- Sport struire e difendere il bene co- mune, cioè la Pace; infine, di operare con coerenza e piena IL SOGNO CONTINUA..... disponibilità con la Giustizia, Rieccoci !! Dopo aver vinto hanno investito fior di quattrini, ESORDIENTI. affinché ognuno di noi diventi il campionato di 1^ catego- facendosi sempre rispettare. I GIOVANISSIMI sono pri- un polmone di legalità. ria 2003/2004 con 10 punti Ha il secondo miglior attacco mi in classifica, mentre gli di vantaggio sulla 2^ clas- con 41 goals all’attivo, a dimo- ESORDIENTI sono secondi, Martina TOBIA sificata, l’U.S. S.ANDREA strazione che esprime un gio- grazie all’ottimo lavoro svolto in questa stagione sportiva co spumeggiante; i nostri tifosi da Mister TOBIA Vincenzo. “2004/2005” sta disputando hanno premiato la squadra ac- Infine, l’ATTIVITA’ MISTA, ben PESCE D’APRILE dignitosamente il suo primo correndo numerosi durante gli seguita dal duo CIGNARELLA campionato di PROMOZIO- incontri casalinghi ed anche Pasquale ed Andres, è quinta. ALL’UFFICIO POSTALE? NE. nei paesi limitrofi. In un calcio sempre più frene- La squadra di Mister IAN- La ricetta vincente, anche per tico, proiettato verso interessi “Finalmente è giunto l’inizio del mese nuovo, domani vado a prendere la pensione”. NICELLI Gerardo, ricon- quest’anno, si è rivelata sem- economici, che non sempre Questo è il pensiero e lo stato d’animo di tutti i pensionati dell’italica penisola che, fermato anche per questa pre la stessa: umiltà, compat- coincidono con il vero spirito all’inizio di ogni mese, si recano allo sportello postale a ritirare quei pochi euro di stagione, dopo 26 giornate tezza, abnegazione, sacrificio; del calcio, la nostra società pensione che non bastano mai, specie di questi tempi. disputate, ha già raggiunto in poche parole creazione di rappresenta un’isola felice, un gruppo solido con le idee dove con quel “poco” a dispo- Ma i “nonni” di S.Andrea, stavolta, hanno avuto tutti una brutta sorpresa. da tempo l’obiettivo prefis- sato ad inizio stagione dalla chiare. sizione, si è riuscito ad ottene- Giunti all’ufficio postale, la contentezza di non aver trovato la fila delle altre volte società “LA SALVEZZA”; in- Quest’anno è stata adottata, re “tanto”. Abbiamo sopperito (“ma oggi dove saranno andati tutti?”) si è trasformata subito in rabbia: “i com- fatti, è settima con 37 punti inoltre, una politica per valo- alle carenze con quei sani puter sono tutti bloccati, le pensioni non si possono pagare!”. “Ma che è, un pesce conquistati ed altre 4 partite rizzare i giovani santandrea- valori, che contraddistinguono d’aprile?”.“E le bollette, mò, come le pago? Vabbè, torno domani”. “No, macchè da giocare. ni. Fanno parte della prima la nostra onesta cittadina. Co- domani, lei se vuole i soldi deve andare all’ufficio postale di Conza, qui non sappia- L’U.S. S.ANDREA si è fatta squadra i nostri compaesani munque, è inutile nascondere mo quanto ci metteranno per aggiustare tutto”. onore, giocando con squa- MASTRODOMENICO An- che non sempre è sufficiente E infatti, per la pace di ognuno, tutte le operazioni di pagamento in tempo reale (pa- dre di blasone, vincendo gli tonio, IANNELLA Emidio, l’impegno per raggiungere gli gamenti a mezzo F24, bonifici, ecc.) e le pensioni sono state sospese, presso il locale incontri con le prime due DI GUGLIELMO Gaetano e obiettivi e mantenere lo stesso ufficio postale, per quasi giorni. della classe, che ancora PERRIELLO Antonio, i quali standard, soprattutto quando Nemmeno le proteste presso la Direzione Provinciale di Avellino hanno sortito gli oggi stanno lottando per si sono messi in luce contri- gli stessi sono così duraturi e buendo al raggiungimento del brillanti. Pertanto, è necessa- effetti sperati. Ed intanto, questa volta, i nostri poveri pensionati si sono dovuti reca- vincere il campionato, il Real Quadrelle, Piazzese di traguardo. rio che le forze locali si unisca- re, tra le proteste ed i disagi, all’ufficio postale di Conza della per ritirare Montoro Inferiore e la Gior- L’U.S. S.ANDREA riserva, da no per cercare di mantenere la tanto agognata pensione. E così hanno dovuto fare tutti quelli che dovevano effet- gio Ferrini di Benevento. diverso tempo, particolare at- inalterato il prestigio “regiona- tuare, come già accennato, delle operazioni in tempo reale. Infatti, l’U.S. S.ANDREA, tenzione ai giovani, disputan- le” raggiunto. Ci auguriamo che l’unico sportello postale esistente a S.Andrea di Conza, stante quest’anno si è confrontata do, con ottimi risultati, campio- l’assenza anche di sportelli bancari, nel prossimo futuro non ripresenti più un pro- nati giovanili come: ATTIVITA’ con squadre del beneven- Iannnicelli Gerardo blema simile e per un periodo di tempo tanto prolungato. tano, vere corazzate, che MISTA, GIOVANISSIMI ED Mister il Seminario  UNA PASQUA DIVERSA DALLE ALTRE

“Carissimi Fratelli e Sorelle! to a una rappresentazione così A fine Messa non commovente. La processione sono mancati i giovani, Risuona anche oggi il gioioso Alleluia della Pasqua. L’odierna pagina del Vangelo di Giovanni sotto- si è avviata dal sagrato della che hanno continuato linea che il Risorto la sera di quel giorno apparve agli Apostoli e mostrò loro le mani e il costato, cioè Chiesa Madre ed ha percorso le a passeggiare lungo il i segni della passione impressi in modo indelebile sul suo corpo anche dopo la risurrezione…” vie principali del paese. La gen- Corso e darsi gli augu- te ha assistito alla riproduzione ri. E’ il messaggio che Giovanni Paolo II aveva preparato per la preghiera del Regina Coeli di Dome- delle varie stazioni: l’incontro nica 3 aprile e che avrebbe voluto personalmente pronunciare a tutti noi da quella finestre dove era fra Gesù e Pilato, la condanna PASQUA DEL SIGNO- solito affacciarsi; purtroppo, come tutti sappiamo, non è andata così. E sì, quell’uomo semplice e a morte e la liberazione di Ba- RE allo stesso tempo grande, che ha saputo amare e farsi amare, non è più tra i vivi, ma è tornato a rabba, le tre cadute di Cristo, gli Il giorno di Pasqua incontri con la madre Maria, la è quello più bello ed una nuova vita. Anche se non lo vedremo più affacciarsi a quella finestra lui continuerà ad essere Veronica e le donne di Gerusa- emozionante, perché accanto a noi, accanto a chi soffre e a chi fa soffrire, senza alcuna distinzione. Lui non c’è più, ma lemme, le schiave, i centurioni, si compie il disegno di restano le sue testimonianze, i suoi discorsi, i suoi insegnamenti. GRAZIE KAROL!!! i due ladroni che procedevano Dio, che ha mandato ai lati di Cristo, i Giudei e i pe- il Figlio sulla terra per LA SETTIMANA SANTA A nitenti, che colpendosi il petto e salvare l’intera umani- SANT’ANDREA DI CONZA le spalle con un flagello, hanno tà. Il Figlio dell’Uomo, Sappiamo tutti che il giorno sfilato dinanzi a tutti coperti con che ritorna a una nuova della Resurrezione di Cristo abito e cappuccio rosso… fino vita, è il tema ricorrente cambia di anno in anno. A volte al Calvario, l’ultimo approdo di questo santo miste- capita che il giorno di Pasqua che ricorda simbolicamente il ro. cada in piena primavera, altre monte Golgota “luogo del cra- In quel giorno si volte, invece, quando l’inverno nio”. Proprio quel luogo, il cui sono celebrate tre Mes- è ormai agli sgoccioli e siamo nome esprime morte e desola- se. ancora tutti infreddoliti. Que- zione, diventerà la sorgente di Per il Corso è pro- st’anno il giorno di Pasqua è vita eterna: il male è vinto dalla seguito lo scambio di caduto il 27 marzo, forse un po’ Risurrezione di Cristo. auguri tra amici e parenti, nelle assieme agli amici o ai parenti, presto perché tutto il paese era case i famigliari si sono ritrovati solitamente fuori casa, magari ancora sotto la morsa del gelo SABATO SANTO per consumare assieme un ric- in qualche masseria, dove è che c’è stato nei giorni prece- Durante tutta la giornata del co pranzo fatto di specialità e possibile godere del verde e denti. Come sempre, però, le Sabato Santo non ci sono riti piatti tipici di questa festa, tra della tranquillità di quei tipici feste pasquali hanno coinvolto particolari e solo in tarda not- i quali l’agnello e la pastiera. paesaggi di campagna. la maggior parte dei nostri com- to più giusto andare al cimitero vente, una manifestazione che te si tiene in Chiesa la Veglia Gruppi di giovani, poi, si sono Anche quest’anno, la piog- paesani dal punto di vista reli- per portare lumini e rami d’ulivo ha visto partecipare un numero Pasquale. Così è stato anche incontrati nel pomeriggio e han- gia non si è fatta aspettare, gioso. Facciamo ora un passo e visitare i propri cari. maggiore di gente, poiché è già quest’anno: in Chiesa, gremita no perfezionato i preparativi per soprattutto nel pomeriggio, ma indietro e volgiamo lo sguardo il secondo anno in cui essa si di gente, c’è stata la tradizio- il giorno seguente, il giorno di certamente il cattivo tempo non a sette giorni prima, ovvero alla DAL LUNEDI svolge in tarda serata. Molti ra- nale benedizione del fuoco, pasquetta. è bastato a impedire di trascor- Domenica delle Palme. Molti, AL MERCOLEDI SANTO gazzi si sono messi a disposi- dell’acqua e del cero pasquale rere un giorno di assoluto di- forse, pensano che Pasqua sia Il Lunedì, il Martedì e il Mer- zione per interpretare i vari per- e, poi, tra un tripudio di campa- LUNEDI DELL’ANGELO vertimento, forse anche riparati solo la domenica della Resur- coledì Santo si sono svolti rego- sonaggi, togliendosi anche la ne a festa l’annunzio del Cristo E’ un giorno trascorso all’interno di qualche casotto. rezione di Cristo, ma in realtà larmente, chi ha continuato ad soddisfazione di aver contribui- Risorto. nel divertimento e nell’allegria Costantino Luciani essa inizia una settimana prima, andare a lavoro e chi a scuola, appunto con la trionfale entrata anche se l’atmosfera pasquale di Cristo in Gerusalemme e, poi, iniziava a farsi sentire e i pre- con la sua Passione e Morte. parativi per la festa imminente Riceviamo e volentieri pubblichiamo: coinvolgevano tutta la popola- DOMENICA DELLE PALME zione santandreana. Come è tradizione, anche LA FEDE ILLUMINA LA MORTE questa volta la benedizione dei GIOVEDI SANTO ramoscelli d’ulivo è avvenuta Arriva, poi, il Giovedì Santo L’ingresso nel monastero veramente si è rivelato nel suo In una recente omelia, tenuta le hanno suonato a festa per alle ore 11.00 nella Chiesa del che è il giorno in cui incomin- delle Monache Benedettine in passaggio all’altra vita. per il funerale della Signora Ma- annunciare l’ingresso nella Purgatorio, gremita soprattutto cia la Passione di Cristo. Infatti Monte San Martino, il 21 mar- Ha chiesto espressamente risa Astorri di Porto S.Giorgio, il Gerusalemme Celeste del suo di bambini e ragazzi; dopo una l’Ultima Cena e il ritiro sul Mon- zo di 11 anni fa, ci ha portato di aprire le porte dell’Arcive- vescovo Mons. Franceschetti, Pastore, linguaggio ancora oggi breve cerimonia tutti in proces- te degli Ulivi sono gli episodi a esser parte della Diocesi di scovado, perché diceva che il che si stava già preparando, efficace. sione per raggiungere la Chiesa culminanti della sua vita. La Fermo, senza per questo allon- Vescovo deve morire in mezzo ha parlato della morte in que- Si sono succeduti circa Madre, dove mezz’ora più tardi Chiesa con la lavanda dei pie- tanare dal nostro cuore l’ama- ai suoi figli. sti termini: “…La morte per un 40.000 fedeli per l’estremo sa- si è tenuta la celebrazione della di, l’istituzione dell’Eucarestia, il ta Parrocchia di S.Domenico, Benché i giorni di degenza cristiano non è soltanto un fatto luto. E’ stato sepolto nella Crip- Santa Messa. La giornata, però, tradimento, fa rivivere a tutti i fe- dove siamo state generate alla siano stati pochi, ha ricevuto naturale, da accettare con un ta del Duomo di Fermo come non si è conclusa qui. Infatti, deli i momenti significativi della fede, il paese, la nostra Diocesi cardinali, vescovi, i suoi preti realismo storico e da affrontare desiderava: “Il Pastore deve dopo la messa o nel pomerig- sua Passione. Perciò in serata d’origine, abbracciando tutta la che amava, religiosi e laici: ad con dignità di compimento, sa- rimanere con il suo gregge”. gio, si son visti ragazzi che gi- si è celebrata la Messa con la Chiesa nella preghiera. ognuno ha dato una parola, un pendo che costituisce l’ultimo Aveva sentimenti di ricono- consueta lavanda dei piedi, che ronzolavano qua e là andando Negli ultimi 7 anni la Diocesi, saluto, una benedizione. In- atto della commedia umana. scenza verso le nostre famiglie avanti e indietro per la strada, si è stata simbolicamente interpre- scambiavano i ramoscelli di uli- tata da dodici nostri compaesani ha avuto come Pastore l’Arcive- coraggiava con un sorriso chi Non è soltanto un evento ine- che, pur nel dolore del distacco, vo benedetto con gli amici, op- nelle vesti dei dodici Apostoli. scovo Mons. Gennaro France- andava al suo capezzale con luttabile cui rassegnarsi o ma- hanno offerto al Signore le loro pure li portavano ai propri nonni schetti, originario di Brescia, il volto segnato da qualche la- ledire. E’ un incontro personale, figlie, verso il nostro Parroco e famigliari ricevendo in cambio VENERDI SANTO uomo di grande levatura umana crima. A tutti diceva: “Vi saluto, il supremo, il definitivo. E’ la Mons. Donato Cassese, la no- qualche euro, oppure ovetti di Per il Venerdì Santo, come e spirituale e di una non comune vado in cielo”. conferma che, per un cristiano, stra Parrocchia e ancora per cioccolato; non è mancato poi è abitudine da quattro d’anni, si capacità di governo. Eravamo A Monsignor Comastri ha Dio non è un problema, ma una la comunità del cammino neo qualcuno che, invece, ha ritenu- è organizzata la Via Crucis Vi- legate in modo profondo a lui, detto: “Vorrei dirti quanto sia presenza, non è un argomento catecumenale, all’interno della perché nel 1999 ci ha consa- bella la fede, che riesce a illumi- di discussione, ma una persona quale è maturata la nostra vo- crate per sempre al Signore. Il 4 nare anche la morte. Vedi, don alla presenza della quale vive- cazione, alla luce della Parola febbraio il Padre l’ha richiamato Angelo, io non ho paura, perché re e alla quale abbandonarsi di Dio e dei Sacramenti. Du- a sé. Un male lo stava consu- so che vado a vedere Gesù. So definitivamente nel morire…. Il rante la celebrazione della no- mando. Custodendo tutto nel che tra poche ore incontrerò Signore viene quando e come stra Professione Solenne con segreto, ha continuato a svol- Gesù e quest’incontro è il so- vuole…. tono scherzoso chiese qual era gere il suo Ministero Apostolico, gno e l’attesa della mia vita”. Noi dobbiamo vegliare per stata la ricetta così efficace da spendendo le sue ultime ener- Nel ringraziamento alle ese- essere pronti ad accoglierLo in produrre contemporaneamente gie nella Visita Pastorale, svolta quie il Vicario Generale Mons. qualsiasi momento decida di due vocazioni nella stessa par- proprio a Monte San Martino. Armando Trasarti, riferendosi ai tornare. Noi dobbiamo atten- rocchia! La malattia è avanzata in modo suoi ultimi giorni di vita, ha det- derlo se vogliamo che la morte Ora dal cielo continuerà ad precipitoso e quando, ormai, si to: “Una lettera pastorale scritta venga svelata e si trasfiguri in avere per noi sentimenti di rico- stava preparando all’incontro su una scrivania molto scomo- Epifania della vita.” noscenza, offrendo la sua pre- con il Signore, da sempre ama- da, il letto dell’agonia, con un E’ deceduto alle ore 23,42 ghiera d’intercessione per tutti. to e atteso, la notizia si è diffusa inchiostro indelebile”, e ancora: della notte del 4 Febbraio, la Il nostro dolore è confortato in tutta la Diocesi. “la morte non l’ha subita o ac- salma è stata portata nel Duo- da questa certezza! Era un Pastore amabile, cettata, ma l’ha sperimentata mo. A mezzanotte, secondo ardente di zelo per la Chiesa, come desiderio ardente d’in- un’antica usanza della Chiesa, Sr Maria Antonietta Errico o.s.b. amava la Verità, ma ciò che era contro con il Signore della vita”. le campane della Cattedra- Sr Maria Grazia Schiavone o.s.b.  il Seminario solo generatrice di mostri? plesse leggi naturali non LA SCIENZA TRA CONOSCENZA E COSCIENZA: Per chi è credente l’ordine possono essere aggirate o naturale della vita non può e forzate senza rischi gravis- non deve essere alterato fino simi per la stessa soprav- IL PROBLEMA DELLA BIOETICA al punto da essere sovvertito, vivenza dell’intera vita sul non solo per ragioni morali, pianeta. ma anche per motivazio- C’è un sottilissimo con- Negli anni Venti i due fra- addirittura immaginare di ni di carattere strettamente fine che separa il lecito dal- telli austriaci Heck tentarono ricreare un mammut o, ad- scientifico, considerato che l’illecito nell’ingegneria Toronto, 4 giorni dalla nascita di far nascere un esemplare dirittura, di avere una copia, l’uomo ignora ancora trop- genetica; solo l’umiltà può simile al Tarpan, un cavallo poniamo, di Carlo Magno pe cose per avventurarsi in evidenziarlo. Occorre es- selvatico preistorico vissuto (sarebbe molto suggestivo!) Cara mamma, un tunnel, che lo potrebbe sere sempre consapevoli di nelle aree boschive euro- ma, per ora, ancora da ve- voglio istituire un dialogo con te e fare delle considerazioni che, cre- condurre ad un vicolo cieco, questo se desideriamo con- pee e di altri continenti. Gli rificare. Invece, intervenire do, troverai interessanti. Prima di tutto ti dico: grazie per avermi mes- senza alcuna possibilità di servare la nostra specie sul esperimenti fallirono, ma ai nel modo di generare la vita so al mondo. So di averti causato qualche apprensione ma mi sembra ritorno. nostro pianeta. giorni nostri alcuni ricerca- è alla portata della scienza che ogni cosa rientri nella norma. Ma anche in chi non è tori sovietici, lavorando sui e della tecnologia attuali, e credente, è ben presente la MARIANNA CICENIA codici genetici, sono riusciti ciò pone problemi morali, Anche io ho dovuto estricarmi e rendermi partecipe in tutto il “pro- consapevolezza che le com- a ricreare il Tarpan. che devono essere affrontati cesso”. Immagina un po’ allorquando mi sono trovato con milioni di Agli inizi degli anni Ot- subito, prima che sia troppo spermi, tutti decisi ad iniziare la fecondazione, la destrezza e furbizia tanta, in California, alcuni tardi. che dovetti sfoggiare. Ci vollero colpi da orbi in quell’ardua lotta. Mi scienziati americani, ricrea- Ciò che gli scienziati pra- sbarazzai di tutti. Da quando persi “la coda” mi son visto crescere a rono la Drosophila preistori- ticano è, dunque, una vera e IL VOLONTARIATO ca, vissuta sei milioni di anni propria ingegneria genetica, poco a poco e ricordo di averti dato qualche calcetto già diversi mesi fa. Nel 1953 Watson e Crick cioè costruiscono a tavolino fa. Ad un certo punto ho incominciato a sentire delle voci e mi ci è E LA BANCA DEL TEMPO videro per la prima volta il un nuovo organismo viven- voluto del tempo per affermare qualcosa. Sia tu che papà mi indiriz- Aiuto, disponibilità gratuita, sogno. DNA che, insieme alla pro- te, proprio come gli inge- zavate parole dolci. Nonna Rosa mi ha da tempo apostrofato: “Baby, I teina, costituisce i cromoso- gneri tradizionali progettano impegno morale, preparazione, Oggi, invece, probabilmen- love you” oppure “Amore…Tesoro…Amore di Nonna”. competenza… sono questi gli te a causa del progresso, che mi sui quali sono allineati i a tavolino una diga o il ponte Poi una sera mi sento dare un ordine: “Baby I command you to be geni, cioè i fattori respon- di un’autostrada. elementi che portano a comple- ovviamente ha portato tanti ef- sabili della trasmissione dei Visto il successo ottenuto born”. Era Nonno Tony. A quel punto sussultai; agli ordini bisogna tamento il reale significato della fetti positivi, ma anche negativi, caratteri ereditari. con la pecora Dolly in Sco- obbedire, ma ripensando a nove mesi prima mi chiesi: devo fare parola “volontariato”, non inteso questo stile di vita è cambiato. Negli anni Settanta, gra- zia nel 1997, i ricercatori si un’altra lotta? Ero ancora a valutare il da farsi, quando mi avete por- esclusivamente come il servizio Il troppo benessere, avendo militare, o il prestare la propria creato grandi disparità e di- zie alla tecnica del DNA sono domandati se non fosse tato alla luce. ricombinante, furono “co- possibile intervenire diret- opera presso enti pubblici e pri- suguaglianze, ha reso l’uomo Io piansi. Voi esultaste. Mi rassicurai: è valsa la pena. vati, che tutti già conoscono. avido ed egoista, e così il senso struiti” nuovi ed efficaci an- tamente sull’uomo, per cui In questi quattro giorni ho sentito tante espressioni di affetto. Io provo tibiotici, antigeni virali, anti- è inevitabilmente emersa Si tratta di quella compo- della parola “disinteresse” è an- parassitari, enzimi, ormoni. l’idea di riprodurre un intero tanto calore e conforto quando, appiccicato al tuo seno, succhio “la nente essenziale, necessaria dato via via scemando. Altri esperimenti sono essere umano. In questo set- vita”. alla società, affinché questa si Ogni uomo, infatti, è in gra- stati compiuti per “creare” tore emergono, però, soprat- Con amore. Alexander presenti migliore di quella che do di dare aiuto, ma ogni qual- specie animali e vegeta- tutto questioni morali: E’ un già è. volta lo fa, esige che questo gli li particolarmente robuste. bene ottenere copie di esseri Qui, a S.Andrea, sono stati venga ripagato a caro prezzo. Purtroppo, i genetisti han- umani? Per quale fine?. tanti i tentativi attivati per dare S. Andrea non ha bisogno di no ad un certo punto var- La questione è, quindi, inizio a questa forma di inter- questo! cato la soglia moralmente complessa e investe la co- vento, che una volta andato in Il nostro paesino necessi- ed eticamente invalicabile: scienza di ognuno di noi. porto avrebbe assicurato una ta della cosiddetta “Banca del quella che introduce nell’af- Una cosa sola è certa: le sorta di “benessere collettivo”, Tempo”, un’istituzione per lo più fascinante, ma angosciante nazioni civili si sono rapida- che molti ancora non cono- astratta e, comunque, in grado mondo della manipolazione mente dotate di tutte le leggi scono; purtroppo, altrettanto di fare tanto, a cui tutti possono genetica degli esseri uma- che proibiscono la clonazio- numerosi sono stati i fallimenti. partecipare, affinché i bisogni e ni. Alcuni scienziati hanno ne umana. Ma che cosa può Per questo motivo S.Andrea è le difficoltà, che inevitabilmente risolutamente imboccato la avvenire, in segreto, nel si- rimasto sempre un passo in- ogni uomo deve affrontare, ven- strada della “creazione” di lenzio dei laboratori privati, dietro rispetto ai paesi limitrofi, gano soddisfatte senza nuocere esseri umani clonati, cioè magari in nazioni che hanno dove questa realtà, forse per- ad alcuno. riproduzioni artificiali di co- interesse per qualche motivo ché presentata diversamente, Come? Con il semplice as- pie genetiche, identiche ad a sconvolgere le regole inter- è stata già sperimentata, racco- senso alla richiesta di un aiuto, una preesistente, attraverso nazionali? gliendo numerosissime risposte di un piacere, di un favore…, manipolazioni genetiche. Israel Nisand, professore positive. dimostrando la propria disponi- Tutto questo richiama di Ginecologia Ostetrica a Forse, però, è bene anche bilità verso chi non può arrivare, l’attenzione sul pericolo Strasburgo, quindi “un ad- non scoraggiare voi lettori, dove invece arriviamo noi. dicendo che S.Andrea non è Non si tratta di soldi, tran- che simili possibilità cada- detto ai lavori”, che sa bene Un’altra realtà è rappre- pronte a prestare il loro utero completamente a digiuno di quilli tutti! Non è un qualcosa no in mani sbagliate: esisto- ciò che la clonazione signi- sentata dagli interventi sulla per condurre a buon fine una “volontariato”. In fondo, anche che pesa, tutt’altro, ripaga e no oggi troppe persone che fica, esprime il suo dissenso fecondazione e sulle nascite gravidanza problematica nel se in misura piuttosto ridotta c’è gratifica quando con un sem- vedono in queste scoperte nei confronti di questa pra- umane. Esistono in mol- corpo di una donna biologi- e c’è sempre stato…; il volon- plice “grazie”, ricevuto da chi nient’altro che un’occasione tica dal futuro difficilmente ti Paesi “banche del seme” ca. Ciò solleva perplessità tariato santandreano prendeva abbiamo aiutato, sentiremo di di guadagno o la possibilità prevedibile, lanciando un in cui conservare in vita gli ancora più forti delle prece- un altro nome. Nel passato era, aver fatto tanto, senza aver fat- di raggiungere una grande appello contro la clonazione spermatozoi di uomini dece- denti. La gravidanza, infatti, infatti, conosciuto con il nome di to poi così tanto. notorietà in poco tempo, ma- umana: - “I progressi com- duti o di sconosciuti donato- non è un’esperienza “neu- “amicizia”, amicizia tra famiglie, Facendo, quindi, l’analisi dei gari proponendo esperimenti piuti nella biologia della ri- ri, pronti a fecondare mogli tra”, per una donna: si tratta tra coetanei, tra vicini di casa bisogni dei vari gruppi (bambini, di discutibile moralità. produzione sono più gravi di afflitte o altre donne deside- del lento maturare di quel- ed era quella forma di rispetto giovani, adulti, anziani) secon- Scienza e fantascienza si quelli della fisica nucleare, rose di maternità “selezio- l’amore che, dopo il parto, che si “barattava” secondo quel do le esigenze di ciascuno, riu- sono, dunque, incontrate: la tanto da prendere a parago- nate”, che diverranno così legherà la madre a suo figlio detto: “dare senza chiedere mai sciremo a risalire agli interventi possibilità di ricostruire un ne un esempio emblemati- madri di figli, i quali non co- per tutta la vita. nulla in cambio”, quella cortesia da concretizzare. E senza diffi- essere vivente (vegetale, ani- co della follia umana. Una nosceranno mai i loro padri. E’, perciò, molto difficile sentita in tutta sincerità, perché coltà si riuscirà a sopperire alle male o umano), partendo da bomba atomica sganciata su In tal modo, anche donne immaginare che sia possibi- si era legati dalla condivisione necessità di ognuno. geni appartenenti al suo cro- una città uccide, devasta, è sole potranno avere figli che, le sottrarre il neonato a chi di sofferenze, di esperienze, di Chi, dunque, sente già di mosoma, è infatti sempre più un insulto all’umanità, ma però, non potrebbero mai, lo ha avuto in grembo per doveri e realtà comuni che ren- avere una forte sensibilità ri- vicina, e ciò pone domande non ne mette in discussione pur con le migliori inten- nove mesi e consegnarlo alla devano tutti, indistintamente, guardo a queste attività, non inquietanti a tutti coloro che l’essenza stessa. Ci si può zioni, assicurare al bambino “cliente” come un qualunque l’uno uguale all’altro. Realtà in abbia timore di farsi avanti e si sentono la responsabilità di difendere dai danni nuclea- quel giusto sviluppo psichico prodotto, senza creare gravi cui, senza invidia e cattiveria, si rivolga al giornale. vigilare sull’operato degli ri che oggi possono essere che deriva dal poter contare turbamenti in questa madre era disposti a mettere da parte Magari, insieme e senza scienziati. Sarà, forse, possi- molto limitati. Invece, mo- su entrambi i genitori. Certo, “in affitto” e anche nell’altra le proprie priorità, perché ciò dispendio di forze, riusciremo bile in un futuro non troppo dificare i parametri della è possibile crescere sani ed donna coinvolta nell’opera- ti portava ad essere felice in a concretizzare la Banca del lontano far ritornare in vita procreazione mette in causa equilibrati anche quando il zione. quanto, dare una mano, ti ren- Tempo, come istituzione su cui animali e piante estinte e, la natura stessa della specie proprio padre viene a man- Fino a che punto può deva consapevole di essere tutti, nel momento di bisogno, se fosse possibile, ritrova- umana. Non c’è protezione care; ma perché creare con- l’uomo sostituirsi a Dio stato utile a chi non ti avrebbe possono fare affidamento. re frammenti di cromosomi che valga: il danno è subito sapevolmente una situazione nel fondamentale processo negato lo stesso comportamen- conservatisi ancora attivi per collettivo”. (“La Stampa”, come questa? operativo? O, probabilmen- to, qualora ne avresti avuto bi- Rachele FRINO qualche motivo. Si potrebbe 15 maggio 2002). E ancora, esistono donne te, la lucida follia umana sarà il Seminario  AlbumAlbuma cura di Antonietta Santorsola Flash dal Comune DELIBERE DI GIUNTA MUNICIPALE CULLE Benedetta Ambrosini di Gustavo e Antonella Bellino (29.06.2004, Pescara) Alexander Frino di Antonio e Lina Frino (15.11.2004, Toronto) N°19 del 01.03.2005: “Integrazione Piano Triennale delle opere pubbliche Francesco Pio Luccioli di Cosimo e Giovanna Bellino (27.02.2005) anni 2005-2007”. Maria Chiara Cignarella di Giuseppe e Amelia Mauriello (11.03.2005, Bisceglie) La Giunta ha integrato il Piano Triennale delle OO.PP. che prevede le seguenti Chiara Torciano di Vito e Irma Mauriello (19.03.2005, Canosa) opere per il triennio 2005-2007: Sistemazione strade comunali Via Pallante, Via Gianvito Vigorito di Pietro e Mariangela Carbone (08.03.2005) Maria Celeste Limongiello di Pompeo e Angela Frino (18.03.2005) Salvemini, Via Sambuco, Via Salita Castello (L.R.51/78); messa in sicurezza e Gaia Cassese di Antonio e Concetta Tropiano (01.04.2005) rifacimento giardini dell’Episcopio, Pubblica illuminazione C.so D’Annunzio e Bellino Giulio di Francesco e Dora Mazzeo (19.04.2005) Via C. Battisti (P.O.R. 2000-2006); Sistemazione impianto polivalente loc. “San Auguri di perenne felicità ai neonati, ai genitori e ai parenti dalla redazione Marco” (4° lotto); Via Gelso, Via Sottochiesa, Via Sottopiazza, Via Cittadella, Via Gratelle Scolatoio (L.32/92); Piazzale scuola elementare; Parco naturale dell’Ar- NOZZE Antonio Scalzullo ed Ermelinda Pastore (04.09.2004, Torre del Greco) so; Parco Naturale La Fonte; Acquedotto rurale (P.O.R.); passeggiata panoramica Michele Iannella e Giovanna Grieco (31.03.2005, Torella dei Lomb.) e pista ciclabile loc. Arso (P.O.R.); restauro e ripristino invaso spaziale costituito Agli sposi e ai parenti congratulazioni ed auguri. dalla fontana monumentale del XVIII secolo e del lavatoio (P.O.R.); valorizzazio- ne struttura ex Convento di Santa Maria della Consolazione. LUTTI Raffaele D’Andrea (1933) (21.12.2004) Concetta Gallucci (1936) (13.02.2005, Torino) N°20 del 01.03.2005: “Determinazione aliquote dei tributi e dei servizi”. M.Michela Scolamiero, ved. Bellino (1910) (17.02.2005) La Giunta ha sostanzialmente confermato tutte le aliquote dei tributi e dei servizi, Teresa Lamanna, ved. Tobia (1929) (20.02.2005) tranne per la TARSU, che è aumentata del 30% in ossequio a quanto previsto dal Angelina Cerasale (1920) Decreto Ronchi che prevede la trasformazione, entro il 2008, della tassa in tariffa Michelangelo Di Roma (1913) (02.03.2005) e, quindi, l’obbligo della copertura del 100% della spesa da operare gradualmente Giuseppe D’Aversa, coniuge di Concetta Santorsola (1925) (13.03.2005, Venezuela) D’Amore Olga (1919) (19.03.2005) ogni anno. A questo vanno aggiunti i maggiori costi di gestione a livello consor- Carmelina Martino (1915) (21.03.2005) tile. Cappetta Emidio (1931) (01.04.2005, Australia) Gerardo Villani (1936) (02.04.2005) NN°29 e 30 del 06.04.2005: “Incarico per redazione Programma Integrato Michele Bellino (1940) (02.04.2005) Legge Regionale 26/2002 – Norme ed incentivi per la valorizzazione dei centri Piccininno Lucia (1922) (20.04.2005, Putignano) La redazione esprime vive condoglianze a tutte le famiglie. storici della Campania e per la catalogazione dei Beni Ambientali di qualità paesistica” e “incarico per la redazione del Piano colore L.R. 26/02”. NOZZE D’ARGENTO La Giunta ha conferito a professionisti abilitati l’incarico specialistico per la re- Onofrietti Camillo e Bozzone Lilia Anna (20.03.1980) dazione del Piano colore e per la valorizzazione del centro storico ai tecnici: Ing. Giorgio Michele e Rosamilia M.Assunta (26.04.1980) Giovanni Del Grosso di , Arch. Petruzzo Raffaele di Gesualdo, Arch. Mazzeo Rocco e Miele Giovanna (30.04.1980) Auguri vivissimi. Michele Bellino e Geom. Nunzio Russoniello di S.Andrea di Conza.

NOZZE D’ORO N°31 del 06.04.2005: “Ristrutturazione della Palestra della Scuola Elemen- Tobia Antonio e Gaudiosi Rocchina (07.03.1955) tare”. Russoniello Vito e Cappetta Giuseppina (13.04.1955) La Giunta ha stabilito di ristrutturare la palestra della scuola elementare, confe- Gaudiosi Nunzio e Cignarella M.Michela (13.04.1955) Russoniello Vincenzo e Scioscia Lucia (20.04.1955) rendo incarico all’Arch. Pietro Mauriello, al Geom. Gerardo Lamanna ed all’Ing. Tobia Luigi e Frino M.Giuseppa (29.04.1955) Salvatore Cicenia di S.Andrea di Conza. Iannella Donato e Frino Filomena (11.05.1955) Al fine di variare la destinazione d’uso dei locali della ex fornace da convegnistica Congratulazioni e infiniti auguri. a pubblico spettacolo, la Giunta ha conferito incarico tecnico al Geom. Davide Cassese ed all’Arch. Alessio De Dominicis. LAUREE Katia Iannuzzelli di Gerardo e Frino Concetta La Giunta ha deciso di sistemare l’area urbana compresa tra Via Garibaldi, Via Laurea in Fisioterapia – Pescopagano, 27 novembre 2004 Mazzini e C.so D’Annunzio, conferendo l’incarico all’Arch. Anna Piu. Catia Angiolillo di Pietrantonio e Cassese Concetta Laurea in Psicologia – Università degli Studi di Roma, marzo 2005 N°35 del 06.04.2005: “Orario di apertura del cimitero”. Francesca D’Angola di Luigi e di Elisabetta Valletta La Giunta ha stabilito l’orario di apertura del cimitero; nel periodo estivo (dal Laurea in Scienze Politiche – Università La Sapienza di Roma, 4 aprile 2005 Antonio Ciaglia di Francesco e Carmela Tuozzo 01.04 al 31.10) apertura dal martedì alla domenica dalle 08.00 alle 19.00, . Nel Laurea in Scienze della Comunicazione – Università degli Studi di Perugia, 3 marzo 2005 periodo invernale (dal 01.11 al 31.03) dal martedì alla domenica dalle 08.00 alle Maria Gerarda Vallario di Giuseppe e Concetta Giorgio 16.00). Il lunedì è sempre chiuso. Laurea in Controllo di Qualità dei Farmaci – Università Federico II di Napoli, 23 marzo 2005 Congratulazioni ed auguri ai neo dottori, ai genitori e ai parenti. N°36 del 06.04.2005: “Divieto di transito”. La Giunta ha istituito il divieto di transito su Piazza Pallante per i soli autocarri, con esclusione momentanea per quelli adibiti a carico e scarico merci relativa alle La Redazione resta aperta ogni sabato pomeriggio, attività commerciali presenti nell’area. dalle ore 17,00 alle 19,00, per ricevere reclami, segnalare cambio di indirizzo o per rinnovo abbonamenti. il Seminario Direttore AVVISO don Donato Cassese Coloro i quali hanno interesse alla pubblicazione di notizie da inserire nell’album sono Direttore Responsabile: padre Antonio Pasquarelli pregati di farle pervenire alla Redazione. E-mail [email protected] redaTTORI

Rosa Gottardi Costantino Luciani Rinnovate l’abbonamento a Irene Mauriello Antonella Lucia Iannella Tommaso Infante Ernesta Tobia Antonella Pinto Marianna Cicenia “Il Seminario” Maria Antonietta Santorsola Raffaella Vigorito mediante versamento sul c/c postale N. 12815833 Giuseppe Vallario Luciano Frino intestato a “il Seminario” Largo Solimene - Rachele Frino Stefano Bellino 83053 Sant’Andrea di Conza (AV) Italia (euro 6) - Estero (euro 11)

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