IL NOTIZIARIO DELLA SCUOLA

Anno 2010/2011 - Numero 1 – ISIS GESUALDO - www.isisgesualdo.it - tel. +39 0825-401094

LA SCUOLA IL TERRITORIO

La nostra scuola, collocata tra la valle dell’, la valle del Calore e l’alta , rappresenta per il ter- Il territorio presenta un profilo socio-economico tipi- ritorio un punto di riferimento formativo molto impor- co delle zone interne della : agricoltura, tante. Sorta negli anni ’70, è costituita da tre diversi piccole imprese, prevalenza di pubblico impiego e Istituti: l’I.T.C. e l’I.P.S.S.C. con sede a Gesualdo in moderato sviluppo industriale. Piazza Canale e l’I.P.S.S.C. con sede a Mirabella Sono inoltre presenti aree di interesse archeologico Eclano in Via Roma. Essa offre una preparazione e paesaggistico, poco valorizzate per la mancanza culturale rigorosa che si completa con attività di la- di fondi adeguati al piano di sviluppo turistico. boratorio, dove si utilizzano le più moderne tecnolo- Il tasso di disoccupazione è elevato, il che ha fatto gie e stages formativi in aziende fuori regione, con riprendere il fenomeno dell’emigrazione. certificazioni spendibili sia all’interno dell’istituzione In quest’ultimo periodo molto importante è stata sia nel mondo del lavoro. Ciò che la nostra scuola si l’apertura di nuovi centri commerciali come “Il Car- propone è di formare figure professionali capaci di ro” di che ha dato la possibilità di operare all’interno di aziende private e pubbliche e lavorare a numerosi giovani e di altri centri com- capaci di adattarsi alle trasformazioni e evoluzioni merciali adiacenti che rappresentano un punto di dei sistemi comunicativi e produttivi. Infatti una delle riferimento per le diverse esigenze della popolazio- caratteristiche del nostro Istituto è quella di garantire ne. una costante sinergia tra la realtà esterna e la pro- Cenca E. IIID fessionalità dello studente.

1

Anno 1 - Numero 1

LA STORIA DI MIRABELLA ECLANO Magia, ai cittadini Eclanesi fu concessa la cittadi- nanza Romana e alla città il titolo di ”Municipium”. Con tale Status incrementarono i traffici commer- ciali, e furono create infrastrutture quali l’acquedotto, le terme, il foro ed il teatro. Con l’avvento dei longobardi la città di fu compresa nel ducato di Benevento ma fu rasa al suolo a seguito della lotta tra Longobardi e Bizan- Gli insediamenti nel territorio dell’attuale tini. di Mirabella Eclano hanno origini molto lontane. Questo territorio, sin dall’antichità, è stato ricco di corsi d’acqua e terreni resi fertili da un clima mite. Le civiltà che si stanziarono appartenevano al po- polo dei Sanniti e degli Osci. Essi fondarono tra il VII e il VI secolo a.C. il villaggio di Aikolanom, do- po aver sterminato le popolazioni del luogo. Con il sopraggiungere delle truppe romane nel Sud Italia ed in particolare nel Sannio, tra il V e il

I successivi scontri tra Papato e Normanni indus- sero i cittadini a trasferirsi in un luogo più difendi- bile e lontano dalle vie di comunicazione, troppo pericolose in quel tempo. Sorse così, nel luogo in cui oggi è edificata Mirabella Eclano, la città di Aquaputida che fu munita dai Normanni di un ca- stello. Durante la successione degli Angioini del Regno IV secolo a.C., vi furono numerose battaglie che delle due Sicilie il nome di Aquaputida mutò in Mi- penalizzarono molto le popolazioni Sannite ed Ir- rabella. La posizione geografica consentiva pine. Con la vittoria dei Romani contro Pirro e la gli scambi commerciali e culturali con Napoli gra- conseguente sconfitta dei Sanniti, la città di Ae- zie alla presenza del “Real cammino di Puglia” (ex clanum poté godere di un cinquantennio di pace via Appia). Nel 1862 il re Vittorio Emanuele II con- sotto il controllo di Roma. Con le guerre puniche, cesse ai cittadini di apporre al nome Mirabella il tuttavia, gli Irpini si schierarono nuovamente con- suffisso di Eclano. Undici anni più tardi fu conces- tro Roma a favore di Annibale e, con la distruzio- so il titolo di città e l’autorizzazione di possedere ne di Cartagine, Aeclanum subì molti saccheggi e lo stemma civico raffigurante la fenice che si sol- danni ma con l’intervento della potente famiglia leva da tre cumuli di roghi, rappresentante la ca

2

Anno 1 - Numero 1

pacità di Mirabella Eclano di rinascere dalle pro- I MISTERI prie ceneri in ogni epoca e contesto storico. I Misteri di Mirabella Eclano, che l'artigiano Anto- nio Russo, dopo dieci anni di intenso lavoro, con- segnò alla storia della sua città nel 1875, occupa- no ancora oggi un posto di rilievo nel patrimonio culturale di Mirabella Eclano. Rimasti sotto le ma- cerie del terremoto del 1980, furono recuperati con grande sollecitudine, riparati e restaurati. Di recente sono stati collocati nel museo.

Pagina oscura della sua storia è rappresentata dai numerosi terremoti che hanno devastato tutta l'Ir- pinia. I più disastrosi sono stati quelli del 1456, del 1688, del 1732 e del 1980.

Si tratta di circa trenta sculture in cartapesta, di grandezza naturale, riunite per gruppi su "tavola- ti" separati e distinti tra loro. Un tempo erano molto più numerose, ma gli anni e la fragilità del materiale ne hanno ridotto il nu- mero. Osservando le scene, l'opera può essere conside- rata un poema religioso, scritto con materiale di poco valore ma con grande perizia tecnica e abili- tà pittorica. I "Misteri di Mirabella" segnano la ri- scoperta del Venerdì santo inteso come momento di dolore, così fortemente presente nella cultura popolare della città. L’autore, dalla carta vecchia è riuscito a creare volti umani e corpi pieni di vita e con la sua fede a dare una commovente immagi- ne di Cristo e dei suoi santi.

3

Anno 1 - Numero 1

Inoltre i misteri di Mirabella sono un eccezionale Il Carro viene trasportato attraverso i campi e lun- documento storico: nella straordinaria varietà dei go le strade cittadine, da sei coppie di buoi e da personaggi scolpiti rivive la società eclanese tante persone. Aggrappati alle funi viene tirato a dell'Ottocento, con pregi e difetti. braccia per frenare la corsa e la caduta, conside- rata una grossa sventura. Nel 1881 e del 1961 il Carro si abbatté al suolo, annunciando la carestia che colpì l’Irpinia nel 1882 e il terremoto del 1962. La tirata dura circa cinque ore e si conclude con la benedizione degli animali. La tradizione del Carro è quella di essere smontato per essere poi rimontato verso la fine di agosto. Per tutta la dura- ta dell’anno, invece, è sottoposto a restauri, come se venisse curato, accudito, perfezionato, con un lavoro e un impegno incessante, come quello del

contadino che il grano, fondamentale per la so-

pravvivenza dell’essere umano.

Esempio notevole di arte popolare, di artigianato pregevole, i Misteri di Antonio Russo rappresen- tano al meglio quello che può la fede nella vita di un uomo.

IL CARRO

Fu verso la metà del 1600 che i contadini iniziaro- no a donare alla Madonna Addolorata una parte di grano appena mietuto allestendo i carretti colmi di spighe, che dalle campagne giungevano fino al centro abitato; in effetti si trattava di piccoli obeli- schi, su cui veniva posizionata l’immagine della Madonna o di qualche santo, anch’essa di paglia

intrecciata. La ricorrenza annuale di tale appun- A Mirabella Eclano il sabato che precede la terza tamento ha fatto sì che, con il passare del tempo, domenica di settembre, giorno in onore della Ma- si sia passati a quella collettiva, con la costruzione donna Addolorata, viene costruito un obelisco alto di un unico carro, più grande ed arricchito da pan- circa venticinque metri, il cui scheletro è costituito nelli di paglia lavorata a mano. da una struttura di travi di legno rivestite da pan- Classe IV D nelli di paglia, lavorata a mano.

4

Anno 1 - Numero 1

Giotto… l’arte in bottega Intervista a Fausto Giotto L’arte dell’intreccio iniziata ufficialmente alla fine D: Da quante generazioni esiste questa tradizio- del 1600, continua tutt’oggi grazie a Giotto Fau- ne? gno junior che, con la collaborazione di una équi- R: La tradizione ha origine lontane, c’è stata tra- pe di abili intrecciatori, rinnova di anno in anno il mandata da una famigòlia di , per poi prezioso rivestimento, facendo brillare il giallo do- passare al mio bisnonno fino ad arrivare a me. rato del grano. D: Il modo di intrecciare la paglia ha subìto modi- fiche? R: No, però sono statì creatì nuovi intrecci di pa- glia del tipo a sette steli con fili di paglia rigorosa- mente dispari. D: Come sei solito scegliere la paglia? R: C’è da fare inizialmente una distinzione tra i diametri degli steli, i quali una volta selezionati, a seconda dell’impiego vengono messi in “ammollo” per renderli più maneggevoli e facilmente model- labili. Sono diversi i modi di trattare gli steli di paglia e la D: L’arte dell’intreccio e la realizzazione dei manu- lavorazione, non si misura in tempo. Un prezioso fatti rendono dal punto di vista economico? oggetto in paglia lavorata a mano è frutto di un R: No, non rende ricchi a livello economico, ma lento e duro lavoro dell’artista. sicuramente mi rende ricco nell’anima, perchè la mia arte è apprezzata non solo in italia ma anche all’estero. D: Nel corso di questi anni sei riuscito a trovare dei ragazzi interessati all’arte dell’intreccio? R: Si! Ci sono dei giovani del posto che hanno da- to vita ad un’associazione denominata: “Gli Amici del Carro”, i quali di tanto in tanto mi aiutano nella lavorazione della paglia.

Troisi Gabriele - Daniele Palumbo Palermo Rossetti Angelo IV D

5

Anno 1 - Numero 1

Gesualdo Feste e tradizioni Il Castello SAN VINCENZO FERRERI Nel centro del paese, il “Castello di Gesualdo”

La manifestazione più importante per tutti i ge- sualdini è senza alcun dubbio quella del Volo dell'Angelo, attorno alla quale si sviluppano i fe- steggiamenti per ricordare gli emigranti e ringra- ziare S. Vincenzo Ferreri, protettore dei campi e dei frutti della terra, per le copiose raccolte dopo un anno di duro lavoro. L'ultima domenica di agosto, a mezzogiorno, in un contesto scenografico spettacolare, un "Angelo" impersonato da un bambino/a fa la sua comparsa domina l’intero abitato. Venne fatto costruire su sulla terra ed inizia il suo volo, legato ad una fune volere dei Longobardi e divenne di proprietà d'acciaio, tesa fra il bastione del Castello ed il di Carlo Gesualdo, uno tra i migliori musicisti del campanile del SS. Rosario. Cinquecento, che lo trasformò da austero maniero Il bambino-angelo è un'allegoria del trionfo del in rinascimentale residenza, dove visse fino alla bene sul male. morte. Al musicista di nobile famiglia è legata la tragedia amorosa che lo portò ad uccidere la mo- glie Maria d'Avalos ed il suo amante.

Il castello è caratterizzato da una pianta rettango- lare rafforzata agli angoli da torrette semicircolari ed ha più la parvenza di un edificio signorile ad uso residenziale che di un maniero - fortezza.

È questa anche la festa dei bambini, che una vol- ta ricevevano dolci e giocattoli soltanto in questo periodo dell'anno. In serata, al termine della processione in onore di S. Vincenzo Ferreri, l'angelo effettua il percorso in direzione contraria;

6

Anno 1 - Numero 1

Il Carnevale Il 30 novembre si festeggia S. Andrea. È tradizio- Il Carnevale di Gesualdo è uno dei più longevi ne accendere un falò in suo onore e mangiare in della provincia di . Nel 2011 saranno 34 le compagnia aglio e olio, patate cotte al edizioni della festa che coinvolge tutta la popola- fuoco, salsicce, castagne arrostite e vino. zione, dagli anziani ai bambini. Maschere, danze,

carri allegorici e spettacoli itineranti caratterizzano

i giorni del Carnevale Gesualdino.

Il Presepe Vivente

Si svolge nel caratteristico centro storico del pae- se e coinvolge i gesualdini che in costume d'epo- Piazza Neviera e Piazza Umberto I rappresentano ca, fanno rivivere il mistero della nascita di Cristo. i luoghi in cui si concentrano le danze folkloristi- Il mercato bisettimanale (martedì e venerdì) è af- che e le sfilate delle maschere. Non mancano fiancato da una fiera periodica, tenuta in un appo- momenti dedicati alla gastronomia, con la degu- sita area all'ingresso del paese, a cui si accede stazione dei piatti tipici del periodo carnevalesco. attraversando un arco caratteristico. Il cortile dell'edificio Comunale ospita la coreogra- fica esibizione dei maestri artigiani, che espongo- no le loro opere nel piano inferiore del vicino edifi- cio. Mesi di preparazione che come tante essen- ze, servono ad esaltare gli ingredienti più impor- tanti: l'allegria, la spensieratezza, la goliardia, che da sempre ispira in ogni bambino, ragazzo, gio- vane, uomo, anziano, la festa del Carnevale.

La Natività Classe 3A

.

7

Anno 1 - Numero 1

CastelTra Mirabella e Gesualdo, una passeggiata per … Note fin dal XVII secolo sono collocate nella Valle d’Ansanto che con il lago della Mefite, ricco di fu- marole e fanghi bollenti, sono il cuore del centro

termale. Presso le antiche Teme di Villamaina è

possibile praticare: dietetica medica, bagni con

idromassaggio, bagni aromatici, fitoterapia, linfo-

drenaggio pertanto, i trattamenti sono rivolti al mi-

glioramento del benessere psico-fisico e alla salu-

te secondo la moderna logica del benessere ter-

male.

LA PIAZZA PRINCIPALE

Situato nel cuore della verde Irpinia su una collina Giungendo a Villamaina non può sfuggire alla vi- che domina sulla del Fredane, Villamaina è sta la piazza principale del paese, che prende il un paesino che supera appena i mille abitanti. nome di Piazza Risorgimento. Essa, con il suo Gravemente danneggiato dal sisma del 23 No- basso parapetto, permette di godere di uno vembre 1980, il paese ha un aspetto moderno in splendido panorama. La piazza, completamente quanto quasi interamente ricostruito. Il comune rivestita in pietra, è delimitata da un solido può dirsi essenzialmente agricolo (cereali, tabac- "muraglione" rivolto a nord. co, ortaggi, vite e ulivo); è bagnato dal fiume Fre- dane ed è ricco di sorgenti e fontane.

Attualmente si compone di ben 36 contrade, la più nota delle quali è quella dei Bagni, dove si trova- no le Terme di S. Teodoro le cui acque sgorgano ad una temperatura costante di 28°C.

8

Anno 1 - Numero 1

Sturno sindaco Angelo Marino Grella a beneficio de' cittadini fece costruire nell'anno 1870.

Comune con circa tremiladuecento abitanti. Sorge nella valle dell'Ufita, fra il corso d'acqua e le pen- dici di .

Palazzo dei baroni Grella In passato, la fontana era molto frequentata dalle donne locali, le quali vi attingevano l'acqua che raccoglievano in conche.

Cappella "Madonna della Neve”

Edificio gentilizio realizzato nel XVII secolo. L'im- ponenza e la bellezza dell'edificio e della fronteg- giante villa privata, fanno intendere l'importanza che la famiglia dei baroni Grella ha svolto nella storia di . La facciata di colore rosa carico, presenta un balcone artistico con balaustra in pie- La cappella domina il paesaggio e da essa è pos- tra, che poggia su due colonne. È presente anche sibile ammirare tutta la valle Ufita, la Baronia e una bella fontana ottocentesca. Gli eleganti e va- persino Montevergine. Appartiene alla Famiglia sti ambienti interni, in stile neoclassico, sono Grella e all'interno vi è un dipinto della Vergine spesso aperti al pubblico per manifestazioni cultu- delle Nevi. Il quadro più antico, di scuola napole- rali e per ricevimenti. tana, fu rubato nel primo Novecento. Il 5 agosto 2009 dopo la benedizione impartita dal parroco di Fontana “re la chiazza” Sturno è stata collocata nella cappella una nuova La Fontana "re la chiazza", o semplicemente tela, raffigurante la Madonna col Bambin Gesù, "Chiazza", è adiacente al palazzo De Juliis. Nella eseguita da una nota pittrice salernitana. Una la- parte alta della fontana, si nota un'iscrizione che pide sul frontespizio ricorda "O passeger che pas- recita: il municipio di sturno rappresentato dal si per la via, non ti scordar di salutar Maria".

9

Anno 1 - Numero 1

Frigento Al di sotto della sua attuale struttura la Cattedrale

nasconde il perimetro di una chiesa longobarda i

cui resti, venuti alla luce dopo il terremoto, sono in

parte visibili presso il Museo archeologico allestito

nella suggestiva cripta.

Le Mefite

Comune con circa 4.126 abitanti, posto a 911m sopra il livello del mare. Abitata sin dall’antichità, dai romani conserva l’originario impianto viario basato sul cardo e sul decumano, le antiche ci- sterne, i resti di alcune ville patrizie ed i laterizi del sistema fognario.

Lago sulfureo e luogo sacro fin dall'antichità', poi-

chè in questo posto, già prima della dominazione

romana, sorgeva un tempio dedicato alla dea Me-

fite. Virgilio lo cita nel settimo canto dell'Eneide

quale "Bocca dell'inferno".

La Cattedrale Classe IV A

Splendido esempio di architettura settecentesca, con la lunga tela del Vecchione a ricoprire intera- mente il transetto e la navata principale, e con un organo ed un pulpito lignei di notevole bellezza.

10

Anno 1 - Numero 1

Le delizie del palato Tipica ricetta mirabellana è il mugliatiello, inte- riora di agnello a cui si uniscono aglio e prezze- La tradizione gastronomica irpina vanta una cuci- molo, il tutto tenuto insieme dall’intestino na che si avvale dei prodotti della terra più auten- dell’animale: ottimi al sugo o alla brace. tici e genuini, spesso sposati ad ottimi vini locali Dell’agnello viene cucinata anche la pancia - pan- come l’Aglianico di , il Fiano di Avellino cetta ripiena – con uova, formaggio e prezzemolo, ed il Greco di Tufo. Nel territorio che comprende mentre la carne di maiale si accompagna ai pepe- la città di Mirabella Eclano è presente il vitigno roni all’aceto e alle patate. “Aglianico” che produce un vino rosso dal colore La verdura si prepara nei più svariati modi, ma il rubino intenso e dal sapore pieno; molto diffusa è non plus ultra è rappresentato dalla menesta e la coltura dell’olivo nelle varietà “Ravece”- dal gu- ionna, dove la pizza si fa con la farina gialla sto piccante - e “Ogliarola”, più delicato del primo a cui si possono unire anche pinoli, uva passa e ma sempre dal sapore deciso. Tra i primi piatti cìcoli, grasso di maiale a pezzetti che si ottiene dalla preparazione della sugna.

spiccano i cicatielli col pulieio, cavatelli fatti a mano conditi con passata di pomodoro e puleg- Chinge tradizionale recipiente in terracotta per gio, erba appartenente alla famiglia della menta; cuocere la pizza ionna fusilli, orecchiette e lajne, di solito condite con sugo di carne, verdura o legumi, completano la gamma delle saporite prime portate.

11

Anno 1 - Numero 1

Durante le festività l’estro culinario mette a tavola La bontà del Pastiero è assicurata soprattutto dal- quanto di meglio si possa offrire al palato: pizza le donne che da anni lo preparano. L’impasto vie- chiena, tortano e pastiera a Pasqua, pasta col ne calato in una grande teglia (ruoto) di rame, co- latte nel giorno dell’Ascensione, ciciruottoli – struito da artigiani santangiolesi. dolci di pasta sfoglia ripiena di passata di ceci e cioccolato - mustacciuoli, a Natale, mentre appartiene alla più antica tradizione dol- ciaria la pizza con il sangue di maiale, dolce di pasta frolla farcita soprattutto con tanto cioccolato!

Il Pastiero Tipico dolce del piccolo paese di Sant’Angelo all’Esca. Questo “rito” è nato nel 1983 per creare un momento di aggregazione e per superare il trauma del drammatico terremoto del 1980. Il Pastiero è …ENORME! Un gigantesco timballo di maccheroni, formaggio e uova che si prepara Viene fatto cuocere per circa otto ore e dopo ogni anno il 29 Dicembre, per far si che i turisti l’instancabile e calorosa attesa dei paesani e turi- presenti nel piccolo paese durante le vacanze na- sti presenti alla manifestazione, finalmente è pron- talizie possano prendere parte alla manifestazio- to per essere servito e degustato. Oltre al delizio- ne. Vengono utilizzate 2500 uova, 50 kg di buca- so pastiero questa manifestazione enogastrono- tini, 100 kg di formaggio (rigorosamente di mucca, mica propone ai fortunati presenti piatti tipici della in parte fresco e in parte stagionato), sale e pepe tradizione avellinese come le penne alla contadi- quanto bastano (si aggiungono man mano a se- na e salsicce, tutto questo accompagnato e allie- conda della consistenza dell’impasto), infine un pò tato da fuochi d’artificio, balli e gruppi musicali lo- di strutto. cali.

Classe IIA

12

Anno 1 - Numero 1

Una Ricetta Speciale RUSSO ITALIANO

Ингредиенты INGREDIENTI

½ чашки меда, ½ стакана сахара, 2 яйца, ½ ½ tazza di miele, ½ tazza di zucchero, 2 uova, чайной ложки ванильного экстракта 3 ½ cucchiaino di estratto di vaniglia, 3 tazze di стакана муки, 1 чайная ложка порошка farina, 1 cucchiaino di lievito, ½ cucchiaino di выпечки, ½ чайной ложки соли, ½ чайной sale, ½ cucchiaino di cannella, ½ cucchiaino ложки корицы, ½ чайной ложки имбиря ½ di zenzero, ½ cucchiaino di noce moscata, ¼ чайной ложки мускатного ореха , ¼ чайной cucchiaino di chiodi di garofano, 1 bianco ложки гвоздики, 1 яичный белок избили, 48 d'uovo sbattuto, 48 mandorle tagliate a metà миндаля половины (примерно). Подготовка. (circa). Preparazione Смешайте мед и сахар в миску, хорошо Miscelare il miele e lo zucchero in una ciotola, перемешать. Вставить взбивания яиц и mescolare bene. Incorporare sbattendo le uo- ванильный экстракт. Смешать муку, va e l'estratto di vaniglia. Amalgamare la fari- выпечка порошок, соль и специи. Налейте в na, il lievito, il sale e le spezie. Versare nel подготовленную меда. Месить вручную, preparato di miele. Impastare a mano, l'impa- тесто должно быть твердым. Сделайте шар sto dovrebbe risultare sodo. Fare una palla с тестом. Завернуть в полиэтиленовую con l'impasto. Avvolgerla in una pellicola di пленку. Отстояться в течение 2 часов. plastica. Lasciar riposare per 2 ore. Stendere Раскатать тесто на посыпанной мукой l'impasto su di un piano infarinato con uno доске до толщины 0,5 см. Нарезать 6.5cm spessore di 0.5 cm. Tagliare in dischi da 6.5cm диски или другие формы. Кисть o altre forme. Spennellare la superficie di cia- поверхности каждого печенья с яичным scun biscotto con l'uovo bianco. Schiacciare белком. Дробление миндаля в центре. una mandorla nel centro. Mettere i biscotti su Место печенье на смазанный лист бумагу di un foglio di carta da forno unto. Infornare a для выпечки. Выпекать при температуре 190°C per 8/10 minuti. Far raffreddare sulla 190 ° С в течение 8 / 10 минут. Дать остыть griglia. Metterli in una borsa di plastica per на решетке. Поместите их в 8/10 giorni per farli diventare più pastosi. полиэтиленовый пакет для 8 / 10 дней, чтобы они стали более мягким.

Mazurets Pavlo IID

13

Anno 1 - Numero 1

Un’opportunità per tutti L’approccio verso il contesto lavorativo consente, all’uscita dalla scuola, di individuare un percorso …. Integrazione di Abilità …. occupazionale realistico ed adeguato alle capacità Quali prospettive di crescita e ricchezza offre la del ragazzo ed alle opportunità offerte dal territo- scuola agli alunni in difficoltà? rio. La disabilità diventa ostacolo, pregiudizio, precon- cetto quando ad un limite fisico o cognitivo si ag- giungono non solo restrizioni nella partecipazione alla vita collettiva, ma anche di influenza di fattori contestuali negativi (es. barriere architettoniche). Invece, la disabilità diventa opportunità di crescita e fonte di ricchezza quando il lavoro sociale ed educativo della scuola, in rete con il territorio, si propone di sviluppare competenze necessarie per la formulazione e la gestione del progetto di vita Il progetto “Abitare la scuola” si concretizza nel della persona disabile. Per attuare un’effettiva in- laboratorio della manualità ed intende sviluppare tegrazione è necessario un progetto educativo competenze pratiche, privilegiando l’arte del fare. che sviluppi la personalità del ragazzo, seguendo Ci si pone l’obiettivo di potenziare la creatività de- un approccio solistico che esprime le potenzialità, gli alunni e le loro abilità manipolative, favorendo sviluppi competenze e conoscenze dentro e fuori comportamenti collaborativi. la scuola. Seguendo tale iter, l’Istituto Professio- nale di Mirabella Eclano, sensibile alle problema- tiche degli alunni in difficoltà, mette in atto una se- rie di iniziative e progettualità educative che proiettano gli alunni diversamente abili verso oriz- zonti esistenziali più ampi. Le diverse abilità di- ventano spunto per attività che da una parte arric- chiscono il patrimonio culturale ed esperenziale, dall’altro diventano fonte per sviluppare nuovi am- biti di autonomia e di comunicazione. Facendo le- va su un team di docenti di sostegno, di assistenti Uno sguardo attento e puntuale sempre sul tema specialistici ed educatori che mettono insieme dell’integrazione sul lavoro d’aula: concordando professionalità e competenze, si sono realizzati i programmi educativi ed attività didattiche, le risor- seguenti progetti: “Conoscere il territorio” ed se umane impegnate lavorano per creare un clima “Abitare la scuola”. La prima iniziativa offre agli di classe sereno e ricco di stimoli collaborativi e alunni opportunità e situazioni di vita quotidiana creativi. per vivere in pieno il proprio ambiente, le strade Educatrice Professionale: Mariarosaria Capasso del paese e le botteghe artigiane.

14

Anno 1 - Numero 1

Per non Dimenticare … I messi comunali che distribuivano le tessere per il plebiscito del giorno dopo furono presi a sassate. UNITÀ D’ITALIA 1861 -2011 Le tessere vennero fatte a pezzi. Fino a notte fon- Il Risorgimento in Irpinia da bande di giovani corsero le strade del paese Il Plebiscito di sangue di gridando il nome del Re Francesco II. Alle prime “Carbonara” - Aquilonia luci dell’alba la rivolta esplose cruenta. Alla fine della giornata rimasero uccisi nove galantuomini, La strage di Carbonara del 21 Ottobre del 1860 il capitano della locale Guardia Naziona- nelle città e nei paesi dell’ex Regno delle Due Si- le Gaetano Maglione, la guardia Angelo cilie si sarebbe svolto il plebiscito che avrebbe D’Annunzio, i ricchi liberali Nicola Tarta- sancito l’unione delle province meridionali alla glia, Gabriele Stentalis, suo nipote Isidoro Sten- monarchia sabauda. Qualche giorno più tar- talis col figlioletto Michelino, un bambino di ap- di, Francesco II, chiuso ormai dal 7 Settembre pena nove anni, Michele Cappa, il cancelliere nella fortezza di Gaeta, leggeva sulla Gazzetta di comunale Francesco Areneo Rossi, il decurio- Gaeta le notizie che riguardavano le province me- ne Donato Tartaglia. Un altro, Giovambattista ridionali: "le reazioni inferociscono, le repressioni Coscia, fu ferito gravemente. Alcuni, tra cui il sin- ancora più feroci tengono dietro". Una notizia ri- daco Giacomo Giurazzi, si salvarono con una ro- presa dal Nazionale segnalava "in molti luoghi i cambolesca fuga per le campagne circostanti. I disordini a cui dette motivo la votazione" plebisci- cadaveri di alcuni uccisi furono mutilati, oltraggiati taria, tra cui "quelli successi a Carbonara, a S. e precipitati per la ripa sottostante al paese. Altri Angelo dei Lombardi ed in altri luoghi". Informa- rimasero insepolti per le strade deserte per tutto il zioni più precise fecero conoscere al re che Car- giorno e la notte successiva. Una ferocia inaudita bonara, della cui esistenza forse nessuno dei suoi quella dei carbonaresi ma, stando alla storia, non generali e dei diplomatici aveva neppure il sospet- rara né insolita nei periodici e scomposti tumulti to, era un minuscolo centro dell’entroterra irpino, della plebe del Mezzogiorno. Per tutta la giornata che sorgeva sull’altopiano argilloso della valle poi la folla dei rivoltosi saccheggiò le case di alcu- dell’Ofanto, famoso ricetto in ogni epoca di altret- ni uccisi, bruciò i libri d’esigenza, distrusse i do- tanto famosi briganti. La domenica del 21 Ottobre, cumenti della cancelleria comunale e gli atti nota- infatti, a Carbonara era esplosa la rivolta. rili, imponendo taglie e ricattando le vedove degli Con le solite modalità dell’insorgenza popolare, i uccisi, costringendo il clero a rinunciare alla ri- contadini innalzarono la bandiera bianca dei Bor- scossione delle decime, armandosi a difesa del boni, portando in processione per le vie del paese paese. i ritratti di re Francesco e della regina Sofia. Do- Due giorni più tardi, la mattina del 23 Ottobre, si po una lugubre messa solenne col canto del Te presentò al Giudicato Regio di S. Angelo dei deum, a cui furono ammessi solo i galantuomini, Lombardi, un tale Raffaele Mignone, che per ap- la massa dei popolani li aggredì e massacrò i più palto recava il sale a Carbonara, e riferì facoltosi di essi, tutti liberali sostenitori dell’Italia all’autorità giudiziaria lo scempio di Carbonara di unita e del nuovo governo di Vittorio Emanuele. cui era stato testimone: i galantuomini legati con La rivolta era già nell’aria la sera precedente. la fune, i primi colpi di fucile, le baionettate, i colpi

15

Anno 1 - Numero 1

di ronca e di bastone, i cadaveri dirupati per il pro- fondo burrone. Ma già la sera stessa del tumulto INNO D’ITALIA erano giunte al Sotto Governatore del distretto di S. Angelo le prime notizie su quei delitti, recate da Fratelli d'Italia, cittadini di Carbonara che nella notte dell’eccidio erano riusciti a scappare dal paese, nonostante il l'Italia s'è desta, blocco subito decretato dai rivoltosi. Il Procuratore dell'elmo di Scipio del Re presso la Gran Corte Criminale di Avellino dispose l’invio immediato di una colonna mobile al s'è cinta la testa. comando del maggiore Moccia, e incaricò il giudi- ce Francesco De Simone di recarsi subito a Car- Dov'è la Vittoria? bonara al seguito della truppa, per avviare imme- diatamente l’istruttoria per quell’eccidio. Il 26 Ot- Le porga la chioma, tobre il maggiore Moccia, con la truppa divisa in due colonne, entrò nel paese deserto sul piede di che schiava di Roma guerra, i fucili spianati, il tricolore con la croce sa- bauda spiegato. Ma non ci fu nessuno sparo, Iddio la creò nessuno scontro con i popolani. La popolazione in processione, dietro al clero con il Santissimo si Stringiamci a coorte, fece incontro ai soldati, agitando ramoscelli siam pronti alla morte. d’ulivo. La notte precedente molti se n’erano an- dati ai pagliai, ai casoni, alle masserie sparse per Siam pronti alla morte, le campagne circostanti. Il fatto di sangue di Car- bonara fu uno dei tanto moti popolari filoborbonica l'Italia chiamò. che si registrarono tra l’estate e l’autunno del 1860 in provincia di Avellino: reazioni filoborboni- Stringiamci a coorte, che si ebbero a , Pietra- stornina, a , a , a Sant’Angelo siam pronti alla morte. a Scala, a , preludi di quella lunga e san- guinosa guerra civile che fu il brigantaggio. Siam pronti alla morte,

l'Italia chiamò, sì!

Prof.ssa Rosanna Lo Priore Tammaro Luigi classe IIC

16

Anno 1 - Numero 1

I giovani infatti devono capire che il divertimento Le problematiche giovanili non è solo sballo e spericolatezza, ma è anche un “Le stragi del sabato sera” modo di stare bene con se stessi e con gli altri. A partire dagli anni '90, le "stragi del sabato sera", purtroppo, sono una terribile realtà che spesso ha coinvolto molti guidatori innocenti e causato la morte di tanti giovani.

La droga, grande piaga della gioventù

Nella società odierna oltre all’abuso di alcol si sente sempre più spesso parlare di uso di droghe tra i giovani. Le statistiche dicono che un ragazzo su dieci è tossicodipendente e che uno su tre ha fatto almeno una volta nella sua vita uso di stupe- facenti ed extasi la quale provoca più assuefazio- I ragazzi cercano sensazioni forti attraverso l’uso ne e quindi dipendenza. Nei ragazzi questo feno- di alcol e droghe di vario tipo per arrivare al co- meno è spesso associato alla frequentazione di siddetto "sballo totale" che rende tutto molto più cattive compagnie. eccitante, senza sapere che si troveranno in bilico I giovani pensano che in questo modo possano tra la vita e la morte o come dice Ligabue, famoso diventare persone più importanti, "alla moda". cantante rock, "seduti in riva al fosso". Non capiscono che per essere importanti bisogna Per prevenire il propagarsi del fenomeno, le auto- essere rispettosi della vita e degli altri, e non è rità hanno istituito "il braccialetto blu", in modo da certo l’uso di queste sostanze a renderci uomini individuare il guidatore per il dopo discoteca. migliori. Il braccialetto riporta la scritta: Concludo dando un consiglio a coloro che si dro- "IO SONO BOB, TU 6 IN MANI SICURE"; ed è gano, “è inutile far vedere una parte di noi che indossato dal ragazzo che si è impegnato a non non esiste; è più consono farsi accettare da amici bere per poter guidare e ad accompagnare a casa veri che ti vogliono bene per quello che sei, piut- in auto gli amici. Il messaggio che si vuole dare ai tosto che farsi del male da soli per ottenere l'ap- giovani è (come affermano gli Articolo 31) che "la provazione e non l'amicizia di persone che certa- vita non è un film" e quindi si muore davvero. mente non si distinguono per la loro moralità”.

Lo scopo è quello di far prendere coscienza del Carmen Grella IIIA problema attraverso una partecipazione attiva.

17

Anno 1 - Numero 1

I ragazzi … si raccontano!!! È perciò opportuno leggere i libri che, secondo scienziati e psicologi, stimolano e rafforzano le Le nuove tecnologie sul cervello umano nostre capacità logiche, espressive ed in genera- Al giorno d’oggi è difficile trovare ragazzi interes- le, ci rendono più umani. sati alla lettura, perché man mano che andiamo avanti vengono create tecnologie sempre più a- Benito P. VA vanzate come social network, videogiochi, telefo- nini ecc., quindi, i ragazzi preferiscono usare que- ste tecnologie, invece di leggere qualche libro.

IL SENSO DELLA VITA

Vi siete mai chiesti qual è il senso della vita? Il

perché si debba vivere? E il perché degli eventi

che la vita ci riserva? Beh, io me lo chiedo spesso

e le risposte che trovo non sono sempre esaurien- Prima dell’esistenza di queste tecnologie, i ragaz- ti. Io so darmi solo una risposta concreta: l’amore! zi, ma un pò tutti, erano molto più interessati allo Questo a mio avviso è ciò che regna nell’universo, studio, alla lettura dei libri, sviluppando creatività, questo fa “gravitare” il mondo, i pianeti, le stelle e immaginazione e fantasia. Per loro andare a tutto ciò che esiste. Il senso della vita di qualsiasi scuola era un piacere in quanto luogo di cono- individuo è la ricerca della felicità, imparare a ri- scenza; oggi, invece, per i giovani è quasi un ob- cercarla, a viverla, a farla crescere e trattenerla bligo andare a scuola, non è più tanto interessan- dentro di sé. Sinceramente non vedo altra felicità te, perché con le nuove tecnologie si possono co- se non quella data dall’amore, inteso come dona- noscere moltissime persone, stando semplice- zione e che va ricambiato. Non esiste persona fe- mente vicino al proprio PC. Tali nuove tecnologie, lice senza passioni, sensazioni, emozioni che ti però, se da una parte facilitano l’accesso alle in- fanno vivere, ma VIVERE, riuscendo a toccare il formazioni e la possibilità di intrattenere relazioni cielo con un dito. Io credo che sia importante fare con persone lontane, dall’altra, se usate eccessi- esperienze senza lasciar niente al caso, farne te- vamente e scorrettamente, producono difficoltà di soro e lasciare una traccia di noi stessi sulla terra socializzazione nella vita reale, incapacità di co- e nelle menti delle persone a noi vicine. Ora vorrei municazione con le persone più vicine, disabilità trattare l’argomento da un punto di vista più per- mentali, oltre che povertà a livello affettivo ed e- sonale. mozionale.

18

Anno 1 - Numero 1

Molto importanti sono per me l’amore e la musica. A 8 anni fu aperta una scuola di danza nel mio Sono estremamente sincera con me e con gli altri: paese; ero molto contenta, talmente entusiasta se dico di amare è perché amo, se dico di sentire che andai subito ad iscrivermi. Non potrò mai di- è perché sento. menticare il mio primo giorno di danza, ero picco- lissima. Entrai in sala e cominciai a muovere i primi passi di danza….. Rientravo a casa ma già volevo ritornare a danza- re e la voglia cresceva sempre più, non vedevo l’ora di imparare nuovi passi e di stare con le mie amiche. La persona che devo ringraziare di più è la mia maestra di danza, o meglio la mia seconda mamma. Lei è la protagonista del mio sogno, la persona che mi ha spiegato il vero significato della danza: Questo non sempre va bene e ne sono ferma- “tutto ciò che serve per ballare, è l’umiltà, il non mente convinta perché troppo spesso le delusioni arrendersi mai e se non riesci a fare un passo sono in agguato e difficili da superare. Quando si provaci ancora”. Soprattutto ci ha insegnato ad ama in modo folle si ha più paura di cadere per- essere ballerine. ché la vita è così: più si sale, più, quando si cade, ci si fa male. Direi che in me c’è una perfetta sim- biosi tra cuore, anima e corpo, che mi rende ca- pace di ragionare, di reagire, di amare e di evade- re dal dolore.. Si pensa a volte che la vita e un’illusione ma il sentimento quello vero e sincero ci aiuta a superare gli ostacoli. Carmen G. IIIA

La mia passione più grande Per essere tali non fa differenza se sei magra o se La mia vita è stata sempre complicata, non ero hai qualche chilo in più: l’importante è che balli mai felice, perché mi mancava qualcosa dentro. con l’anima, il cuore, la passione e la grinta giu- Crescendo mi accorgevo che la danza era la mia sta. Io quando ballo mi sento felice, unica, sono in passione più grande. Ballo fin da quando ero pic- un mondo tutto mio, concentrata a tal punto da cola, alle feste ero sempre la prima e l’ultima a sentirmi in un universo dove il tempo ferma la sua chiudere le danze. corsa.

19

Anno 1 - Numero 1

Anche se non ritengo di essere una prima balleri- le persone in cui si crede e a cui si vuole bene, na, l’importante è che ballo e non smetto mai di per raggiungere un obiettivo, un sogno e portarlo sognare. Quest’anno farò il mio passo d’addio, mi a compimento. Ciò che conta non è la fama, i sol- diplomo in danza, sono emozionatissima, mi im- di, il successo bensì la felicità, anche solo un bri- pegnerò al massimo e farò di tutto per non delu- ciolo, per sentirsi bene con sé stessi, realizzati e dere la mia insegnante di ballo ma soprattutto me sereni! Questi, però, sono solo concetti teorici e stessa. Sarà impegnativo, ce la metterò tutta, an- non sempre è facile applicarli nella vita di tutti i che se quel giorno il cuore mi batterà a mille, le giorni; dobbiamo comunque sforzarci, e goderci la gambe mi tremeranno al massimo, l’ansia aumen- vita a 360°, estrapolando anche da tutto ciò che è terà sempre più, ma quando partirà la musica negativo la positività. Sono proprio i momenti più sconfiggerò tutte le mie paure! Con questo voglio brutti, infatti, che ci aiutano a crescere e a fortifi- far capire a tutti che ognuno di noi ha un proprio carci; per quanto essi possano essere brutti da sogno, e quindi perché non farlo avverare??? affrontare, una volta superati ci lasceranno sem- pre qualcosa! Parlo anche in base alla mia espe- Cristina L. VA rienza personale, perché anche se ho solo 17 an- ni, nella mia vita come in quella di ogni persona, La vita: dal dolore alla felicità non sono mancati i momenti brutti. Sono quei momenti in cui ti vedi crollare il mondo addosso, Ognuno di noi spesso si chiede “perché vivia- in cui vorresti urlare, sfogarti, prendertela con mo?”, “quale è il senso della nostra vita?”… beh, qualcuno anche quando in realtà non esistono ve- queste sono domande alle quali non si possono ri responsabili. Ti senti sola: ci sei solo tu e il tuo dare risposte standard, anche perché sono molto dolore! In questi momenti difficili ti senti rapita da soggettive, per questo, mi limiterò ad esprimere il un vortice nero da cui pensi sia difficile uscire, ma mio pensiero. Spesso capita di pormi queste do- una volta trovata la forza di reagire, ti guardi indie- mande e subito mi vengono in mente le parole di tro con più forza e più coraggio! Quello che sto una famosissima canzone di Vasco Rossi: “voglio cercando di dire è che la vita va accettata così trovare un senso a questa vita, anche se questa come è, con tutti i momenti brutti perché fanno vita un senso non ce l’ha”. In effetti è così: la vita parte della vita stessa.Per quanto un cammino di per sé non ha un senso se non quello che noi possa presentare un intoppo, non essere lineare, gli diamo. La vita è un bellissimo dono che ci è sono proprio queste difficoltà che ci aiutano a cre- stato dato ma è anche come un grande libro, scere poiché dobbiamo con la nostra forza riusci- composto di pagine bianche: toccherà a noi scri- re a superare gli ostacoli. Per concludere, vorrei vere su di esso la storia, riempirlo e colorarlo. dare un consiglio a tutti: la vita è una e non va Per arricchire la nostra vita non vedo altro modo sprecata; quindi, GODETEVELA E CERCATE DI se non quello di vivere sempre a pieno le nostre ESSERE FELICI…!!! emozioni, di dare e ricevere affetto, di lottare per Flammia M. IVA

20

Anno 1 - Numero 1

Alcuni ricordi delle nostre gite: Dopo qualche ora di libertà ci siamo radunati sul lungomare dove tra una partita e l’altra di calcio SI PARTE….. ed una piacevole tintarella abbiamo pranzato sugli scogli. Dopo pranzo ci siamo dedicati allo shopping per comprare dei piccoli ricordi della cit- tà. Purtroppo dopo poche ore abbiamo ripreso il tra- ghetto per tornare a Salerno dove ci aspettava il pullman. La strada del ritorno ci è sembrata più breve perché stanchi e distrutti dalla lunga ma piacevolegiornata siamo rientrati a casa. L’esperienza è stata bellissima e non si può far a AMALFI meno di ringraziare i professori che ci hanno ac- compagnato nella suggestiva e fantastica cornice Il 19 Maggio 2010 alle 6:00 siamo partiti da Ge- della costiera amalfitana sualdo alla volta di Amalfi. Sul pullman tante risa- Deborah P. IIA te e tanto divertimento insieme ai compagni ed ai professori. Giunti a Salerno ci siamo imbarcati sul traghetto per ammirare da una diversa pro- spettiva le bellezze della costiera e della Penisola sorrentina. Dopo circa 2 ore siamo approdati e ci siamo diretti verso la splendida e suggestiva Cat- tedrale….. di Amalfi preceduta da una lunga sca- linata ben nota alle sfilate italiane. Abbiamo pro- seguito lungo i vicoli per ammirare le bellissime ceramiche rigorosamente dipinte a mano.

21

Anno 1 - Numero 1

Roma Poi i professori, visto che ci siamo comportati be- Novembre 2010… destinazione: la Capitale. ne in questi luoghi di culto ed avendo ancora due Siamo partiti alle 5:30 da piazza canale, e dopo ore a disposizione prima del rientro, ci hanno ac- una piccola sosta in autogrill dove abbiamo fatto compagnato in un grosso centro commerciale do- colazione per riprenderci dalla “levataccia” abbia- ve ci siamo deliziati a comprare tanti regali ai no- mo proseguito con il viaggio. Giunti a Roma ci stri compagni che purtroppo non sono venuti. siamo recati alla moschea. Prima di entrare hanno fatto togliere le scarpe a tutti e mettere il velo a Questa gita è stata davvero indimenticabile per- noi ragazze. L’interno era bellissimo perchè si chè abbiamo anche imparato a rispettare la cultu- camminava su di un tappeto molto lungo e grande ra e le religioni diverse dalla nostra. quanto l’intero ambiente; le pareti ed i soffitti era- no decorati a mano e pieni di finestre da dove il Foto Ricordo sole filtrava facendo splendere e brillare tutta la moschea.

C’era una guida che ci ha spiegato che le donne e gli uomini pregavano in posti separati appoggian- do il naso sopra il tappeto. In seguito siamo andati a visitare la sinagoga che era quasi uguale alla nostra chiesa: mancava solo il crocifisso. Essa era divisa in due parti: nella prima parte c’era la chiesa nella seconda parte c’era un museo.

Laura S. – Elena D. – Nataly N. IIA

22

Anno 1 - Numero 1

Esso rientra nel programma Socrates e riguarda il Progetto settore dell’istruzione scolastica, nell’ambito dell’Unione Europea. Si pone come obiettivo quel- lo di migliorare la cooperazione, l’apprendimento dei giovani attraverso lavori interdisciplinari, la co- noscenza delle altre culture e lingue, nonché di Si è svolto in questo Istituto dall’8 al 13 Novembre incoraggiare i contatti e la mobilità tra studenti e 2010 la seconda annualità del progetto Comenius insegnanti, al fine di far conoscere le opportunità dal titolo “READING AND LITERACY di apprendimento disponibili nell'ambito dell'Unio- PROMOTION THROUGH ICT” che ha visto la ne. In particolare questo progetto intende pro- partecipazione di 8 diversi paesi quali: Francia, muovere una corretta alfabetizzazione degli alunni Portogallo, Spagna, Germania, Turchia, Bulgaria, e l’abitudine alla lettura, attraverso la cooperazio- Polonia e Italia. ne e l’uso delle TIC (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione). È stato creato inoltre un club di lettura On-line attraverso il quale sono proposti testi, scambi di opinioni e narrazioni di storie. Obiettivo principale è la motivazione degli studenti, il miglioramento del processo di appren- dimento e delle conoscenze linguistiche, grazie alle opportunità derivanti dall’uso dei computer e di internet da un nuovo punto di vista, cioè con at- tività e programmi di lettura.

Sono stati ospiti delle famiglie circa 30 studenti di istituti superiori provenienti dai diversi paesi, ac- compagnati da 20 docenti. Questo grazie alla di- sponibilità e all’entusiasmo mostrato dai genitori e dagli alunni iscritti sia all’Istituto Professionale per il Commercio di Mirabella Eclano che all’Istituto Tecnico Commerciale di Gesualdo. È questa per l’ISIS di Gesualdo la seconda espe- rienza di tal genere, in quanto precedentemente Classe IV D l’Istituto ha partecipato ad un altro progetto bien- nale della stessa tipologia ma con altri paesi.

23

Anno 1 - Numero 1

Pareri a confronto Questa esperienza è stata a dir poco fantastica. Il progetto è stata una bella esperienza, ho prova- Ho ospitato due ragazzi portoghesi, e sicuramente to un uragano di emozioni che nella mia vita non all’ inizio ho pensato che ci potevano esser delle avevo mai provato. difficoltà in quanto erano due ragazzi che, pur fre- Io ho ospitato un ragazzo Francese, a dir vero i quentando la stessa classe, uno di loro aveva 20 primi giorni c’era un pò di freddezza tra di noi an- anni. Nonostante le differenze, mi sono dovuto ri- che perché io non sono tanto bravo nella lingua e credere. Sono stati due ragazzi simpaticissimi, ri- quindi ho trovato difficoltà nel comunicare. spettosi e cordiali. Ma poi è andato tutto alla perfezione. Abbiamo Appena arrivati non sono riuscito a comunicare fatto diversi viaggi uno più bello dell’altro, ogni molto bene, ma una volta in confidenza siamo di- giorno affezionandoci sempre di più. Al momento ventati molto amici, parlando, e trovando molte della sua partenza mi sono sentito chiudere me cose in comune. Abbiamo passato giornate stu- stesso, come se fosse che la mia vita non aveva pende, giocando ridendo la maggior parte del nessun senso senza di lui. tempo, senza rendercene conto imparavano paro- Spero che anche loro come me abbiano fatto una le, modi di fare e abitudini di altri paesi. Non nego bella esperienza. che io e i miei genitori ci siamo affezionati troppo Mi auguro di incontrarli quanto prima, perciò sto a questi due ragazzi, tanto che anche mamma e prevedendo con i miei genitori di andare in vacan- papà ci sono rimasti male al momento della loro za in Francia da lui. partenza. Gli ultimi giorni sono stati quelli più in- tensi perché già pensavano al ritorno a casa. De- Antonio M. IV C sidero tanto rivederli e stiamo organizzando per farli ritornare a casa mia. Spero tanto che abbiano fatto una bella esperienza anche loro. Ho provato felicità stando con loro e dolore pensando che il tempo volava e stavano per andare via. È stato un progetto che ci ha messo in comunicazione con ragazzi di altri paesi in modo gioioso, è una espe- rienza che ripeterei altre 1000 volte. Spero di rin- contrarli al più presto.

Jonathan I. IV C

24

Anno 1 - Numero 1

L’esperienza unica Comenius, è terminata….. Il progetto Comenius per me è stato un’importante Lunedì 8 novembre sono arrivati a scuola degli e bella esperienza di vita. Questo progetto è stato studenti stranieri i quali dovevano essere ospitati molto interessante perché ha permesso da noi ragazzi. Inizialmente ero restìo ad ospitare l’interazione con ragazzi di vari paesi. un ragazzo dato che lavoro e le mie conoscenze Ho ospitato una ragazza spagnola. I primi giorni linguistiche, a parte l’italiano, non sono elevate. Il fra noi c’era un pò di freddezza e difficoltà di dia- ragazzo di nome Mateus era ospitato inizialmente logo, poi con il passare del tempo siamo riuscite a dalla nostra Dirigente. Quando ho avuto il piacere comunicare. Abbiamo passato giornate molto bel- di conoscerlo, insieme ai miei compagni ho subito le e ci siamo divertite molto. In questa settimana chiesto di poterlo ospitare perché se non sfruttia- mi sono affezionata tanto a lei infatti gli ultimi mo queste occasioni per socializzare con persone giorni passati insieme sono stati più belli e intensi. di altre nazionalità, la nostra cultura rimane sem- Diversi i luoghi artistici visitati - Caserta, Napoli e pre limitata. Ho trascorso 4 giorni con Mateus Roma, e in ogni posto in cui siamo stati abbiamo davvero fantastici. Abbiamo avuto modo di scam- fatto vedere loro quanto è bella l’Italia. biarci i contatti per poi sentirci un domani. Grazie Spero di cuore che anche lei abbia vissuto una a questa esperienza ho avuto anche la possibilità bella esperienza. di socializzare con gli altri ragazzi che proveniva- … Desidero tanto rivederla…. no dai diversi paesi. Inoltre, abbiamo avuto l’opportunità di visitare al- cuni monumenti della nostra regione e ci siamo Maria Assunta D.F IV C divertiti tantissimo. Il giorno più malinconico ma al tempo stesso emozionante, è stato quella della loro partenza. Ero triste perché mi ero affezionato a Mateus e mi dispiaceva che partisse, ma tutte le esperienze belle come al solito terminano presto. Infine ringrazio la preside ed il prof. Petrillo che mi hanno dato questa fantastica opportunità.

Consiglio a tutti i ragazzi che, se si dovesse ripe- tere il progetto “Comenius”, partecipino, perché è davvero un’esperienza unica ed irripetibile.

Ettore C. V D

.

25

Anno 1 - Numero 1

Reading is fun…. from Carmen Grella

Reading a book has always been important to build a culture but most young people don’t read very much. The school offers the opportunity to read with the school library and our teacher always invite us to borrow a book from the library.

We use mobile phone to communicate with our friends, we listen to music through the stereo, the I-pod and the computer, we watch Tv pro- grammes on the net or chat on new social net- work : facebook. I like reading novels and I don’t think that internet can substitute the plaisure to read a good book. The book is easy to take with you everywhere you go and it doesn’t cause you headache or But a lot of students are fascinated by new tech- eyes problems. nology. You can sit in a corner, read and be transported in The computer has invaded our houses and the world: the story you are reading takes place. schools, mobile phones, i-pod and so on.

26

Anno 1 - Numero 1

Carmen Grella IIIA

27

Anno 1 - Numero 1

English Literature. …Some big writers On January 6th 1837 the first of eight children CHARLES DICKENS was born, but 1837 is the year of the first great The young Charles Dickens spent the first four success with both the files in episodes of "Oliver years of his life in different places following the Twist" that the "Pickwick Papers": two master- family transfers, showing already in early adoles- pieces that will remain forever in the history of cence a deep passion for reading. world literature. His favourite works This is an amazing crea- ranges from Eliza- tive period for Dickens, bethan drama to the during which the writer novels of Defoe, creates his major works, Fielding and Smol- culminating with the lett, the "Arabian publication of the sub- Nights" to "Don lime "David Copper- Quixote" by Cer- field". His fame even- vantes. tually spread in Europe In 1824 his father and in America. In July 1844 arrived in and was arrested for debt: he was sent to prison settled in Genoa with the entire family until April where he remained only a few months until a 1845. In 1846 he visited Switzerland and France. small inheritance through the family enabled them In May 1855, his life took an abrupt change due to pay their debts. In those dark months Charles to the meeting with Ellen Ternan, a love that will will know the hard work: thrown into a factory like push him to leave his family and start a new life a dirty rat-infested barracks, together with other with her. In 1869 he began to write his latest children of the slums pasted labels on bottles of work, "The Mystery of Edwin Drood," unfortunate- shoe polish. These are experiences that will re- ly remained unfinished. His physical condition was main forever in the soul like a wound never healed now critical. He suffered a brain hemorrhage that and that will be fruitful "humus" for his inexhausti- led to his death: it was June 9th, 1870. The novels ble literary invention. When he was nineteen of Dickens, but with different results, are one of years old, felt in love with the young daughter of a the high points of the social novel of the nine- banker, but both for reasons of social inequality teenth century, a mixture of classical and journa- and the opposition of her parents, the engage- listic prose narration, with a particular attention to ment dissolved three years later with. He met social realities and needs of the reader. His de- Catherine Hogarth in 1835, married her the next scriptions of environments, situations and charac- year. ters are a fresco crucial to understand the English society of the nineteenth century.

28

Anno 1 - Numero 1

A Chistmas Carol

Ebenezer Scrooge is the protagonist of Dickens' Carol was one of the greatest influences “A Christmas Carol “ in rejuvenating the old Christmas traditions of a miserly stingy and England, but, while it brings to the reader images rich businessman of light, joy, warmth, and life it also brings strong from London. and unforgettable images of darkness, despair, He is unfriendly and coldness, sadness and death. lonely. His only friend was Marley who died some years ago. He hates Christmas and all festivals and reproaches God for the Sunday rest. He forces his humble clerk Cratchit to work the day before Christmas. On the road he doesn’t answer the people who do him good wishes, in- cluding the lovely nephew Fred, son of his dead Scrooge himself is the embodiment of winter, and, sister. just as winter is followed by spring and the renewal of life, so too is Scrooge's cold, pinched Because of his av- heart restored to the innocent goodwill he had id interest in mon- known in his childhood and youth. ey, he is hated by Classe IA all people. One night Scrooge dreams of Marley and meets three ghosts: The Ghosts of the past Christmas, of the present Christmas and of the future Christmas. He understands his mistakes, he repents and de- cides to change his life.

29

Anno 1 - Numero 1

WILLIAM SHAKESPEARE Shakespeare (1564-1616) The first recorded works of Shakespeare was an English poet are Richard III and the three parts of Henry VI, and playwright, widely re- written in the early 1590s during a vogue for his- garded as the greatest torical drama. Shakespeare's plays are difficult to writer in the English lan- date. The early plays were influenced by the guage and the world's pre- works of other Elizabethan dramatists, espe- eminent dramatist. cially Thomas Kyd and Christopher Marlowe, by His plays have been translated into every major the traditions of medieval drama, and by the plays living language and are performed more often of Seneca. The Comedy of Errors was also based than those of any other playwright. At the age of on classical models, but no source for The Tam- 18, Shakespeare married. ing of the Shrew has been found, though it is re- The Biographers suggest that his career may lated to a separate play of the same name and have begun any time from the mid-1580s From may have derived from a folk story Like The Two 1594, Shakespeare's plays were performed only Gentlemen of Verona. by the Lord Chamberlain's Men, a company Shakespeare's early classical and Italianate com- owned by a group of players, including Shakes- edies, give way in the mid-1590s to the romantic peare, that soon became the leading playing atmosphere of his greatest comedies. company in London. A Midsummer Night's Dream is a witty mixture of After the death of Queen Elizabeth in 1603, the romance, fairy magic, and comic lowlife scenes. company was awarded a royal patent by the new After the lyrical Richard II, his characters become king, James I, and changed its name to the King's more complex and tender as he switches deftly Men. In 1599, a partnership of company members between comic and serious scenes, prose and built their own theatre on the south bank of poetry. the Thames, which they called the Globe. This period begins and Shakespeare divided his time between London ends with two trage- and Stratford during his career. In 1596, the year dies: Romeo and Ju- before he bought New Place as his family home in liet, the famous roman- Stratford. He retired to Stratford some years be- tic tragedy of sexually fore his death and probably continued to visit charged adolescence, London. Shakespeare died on 23 April 1616 and love, and death and: was survived by his wife and two daughters. Julius Caesar which In his will, Shakespeare left the bulk of his large introduced a new kind of drama. estate to his elder daughter Susanna.

30

Anno 1 - Numero 1

PLAYS In the early 17th century, Shakespeare wrote a His last major tragedies, Antony and Cleopa- number of his best known tragedies. Many critics tra and Coriolanus, contain some of Shakes- believe that Shakespeare's greatest tragedies peare's finest poetry and were considered his represent the peak of his art. most successful tragedies by the poet and critic. The titular hero of one of Shakespeare's most In his final period, Shakespeare turned famous tragedies, Hamlet, has probably been dis- to romance or tragicomedy and completed three cussed more than any other Shakespearean cha- more major plays: Cymbeline, The Winter's racter, especially for his famous soliloquy "To be Tale and The Tempest, as well as the collabora- or not to be; that is the question". tion, Pericles, Prince of Tyre. Less bleak than the tragedies, these four plays are graver in tone than the comedies of the 1590s, but they end with reconciliation and the forgiveness of potentially tragic errors. Some commentators have seen this change in mood as evidence of a more serene view of life on Sha- kespeare's part, but it may merely reflect the theatrical fashion of the day.

Classe IIIA In Macbeth, the shortest and most compressed of Shakespeare's tragedies, uncontrollable ambition incites Macbeth and his wife, to murder the rightful king and usurp the throne, until their own guilt destroys them in turn. In this play, Shakes- peare adds a supernatural element to the tragic structure.

31

Anno 1 - Numero 1

Something about a musical Footloose But Ariel is rebellious; she’s a young girl and she wants to dance, enjoy or go out with her friends or with her boyfriend. So, she often lies to her father. After losing his son in an accident while he was returning from a dancing evening, Rev.Moore prohibited dancing in his town. Ariel is very em- barrassed for this situation. She is “the girl with a dark side” in the story because she must be the religious and obedient Rev.’s daughter, on one Footloose is an american musical-drama, staged side, and a rebellious girl that wants to have fun, in 1984, and tells the story of Ren McCormack. on the other side. She sees Ren as a “wild spirit” He’s a teenager and he loves dancing. Ren and and she likes him! They become friends and his mother lives in Chicago, a very lively city. share their problems: Ariel tells Ren about the dif- When his father leaves them alone, they move to ficult relation she has with her father. At the end, a small town called Boumont and they live with his she helps Ren with his speech in front of the city aunt and uncle. Bomont is a very religious town. council and they dance all together! Infact, the most important person is the Reverend Shaw Moore. Ren soon makes a friend, Willard, My opinion about the musical and from him he learns that Rev. Moore has pro- I think “footloose” is a fantastic musical because it hibited dancing and rock music. He also under- is about teenager’s difficult relations. It’s a story stands that Boumont is very different from Chi- about their problems, their emotions, their cago. dreams. The musical is exciting and fun. Ren can represent every common teenager that loves dancing, has problems with his father and wants to realize his dream. I liked this story very much!!!

Tommaso C. IIIA

Ren soon meets Ariel. She is Rev. Moore’s daughter. Rev.Moore is very strict with Ariel and he pretends an impeccable behaviour from her.

32

Anno 1 - Numero 1

I giochi a cura della classe IVD

SUDOKU

REBUS

33

Anno 1 - Numero 1

CRUCIVERBA VERTICALI: 1 - Il passatempo meno sano ed economico. 2 - Il miglior amico dell'uomo. 3 - Sul forum del Cirroso migliora postando molto. 4 - Vuoi un po' d'acq*a? 5 - Il Rhesus dei cinesi (minchia che boiata! N.d.Sam) 6 - Un buon modo per usare gli agrumi. 7 - Donna astemia. 11 - Le iniziali del vero cognome del MAD. 12 - Persona che non apprezza la Poretti. 16 - Ottimo vino veneto. ORIZZONTALI: 17 - Quanto vino vuoi? 1 - Un vino molto pregiato. 20 - Suono emesso alla fine di una buona mezza. 8 - Il "sì" di Totti, nel giorno del suo matrimonio. 21 - Articolo determinativo siciliano. 9 - Segno distintivo del Cirroso. 22 - Il Ceci è convinto di essere quello del nostro 10 - Produce grossi bottiglioni "da battaglia". forum. 13 - Però. 24 - Tipo di birra. 14 - La casa del MAD. 25 - Una buona D.O.C. della provincia di Novara. 15 - Cosa fai dopo aver bevuto molto vino? 28 - La nostra seconda casa. 18 - Le iniziali del vero nome del MAD. 30 - Vuoi un po' di aranciata? 19 - La nostra attrice preferita. 31 - Ordine dei Birrai. 21 - Articolo determinativo sardo. 32 - Singhiozzo tedesco. 22 - Riunione Alcolofili Beoni Non Certo Astemi. 23 - Etilisti Alcoolici. 25 - Dopo "Pol", ma soprattutto dopo "Fil de". 26 - Gli inglesi astemi lo bevono alle cinque. 27 - Lingue Perennemente Asfaltate. 29 - Parte spontanea all'avvicinarsi di un vassoio di mezze. 30 - Jaeger non li usa mai. 33 - La nota musicale più alcoolica. 34 - "eraguicsa" rep odom roilgim Li 35 - Sospiro di soddisfazione per aver finito il cru- civerba.

34

Anno 1 - Numero 1

La Redazione

Docenti Classi: Troisi Grazia IA Savignano Vincenza IIA Lo Priore Rosanna IIIA

IVA

IID Educatrice Professionale IIID Capasso Mariarosaria IVD

VD

IIC Realizzazione Grafica IVC Prof.re Petrillo Antonio

Prof.ssa Mazza Merj Alunni:

Mazurets Pavlo

Tammaro Luigi

Grella Carmen Dirigente Scolastica Pescara Benito Prof. De Vizia Fiorella Luongo Cristina

Flammia Maria

Pescara Deborah

Sasso Laura

D’elia Elena

Nudo Nataly

Melchionda Antonio

Iacoviello Jonathan

De Feo Maria Assunta

Caso Ettore

Cogliano Tommaso

Troisi Gabriele

Palumbo Daniele

Palermo R. Angelo

Si ringraziano tutti per la collaborazione.

35