Liguria E Umbria

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Liguria E Umbria FRUTTI DIMENTICATI E BIODIVERSITÀ RECUPERATA Il germoplasma frutticolo e viticolo delle agricolture tradizionali italiane Casi studio: Umbria e Liguria Quaderni - Natura e Biodiversità 14/2020 Informazioni legali L’istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), insieme alle 21 Agenzie Regionali (ARPA) e Provinciali (APPA) per la protezione dell'ambiente, a partire dal 14 gennaio 2017 fa parte del Sistema Nazionale a rete per la Protezione dell'Ambiente (SNPA), istituito con la Legge 28 giugno 2016, n.132. Le persone che agiscono per conto dell’Istituto non sono responsabili per l’uso che può essere fatto delle informazioni contenute in questo quaderno. ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale Via Vitaliano Brancati, 48 - 00144 Roma www.isprambiente.it ISPRA, Quaderni Natura e Biodiversità n. 14/2020 ISBN : 978-88-448-1015-3 Riproduzione autorizzata citando la fonte Elaborazione grafica Grafica di copertina: Franco Iozzoli ISPRA – Area Comunicazione In copertina: acquarello di Giampiero Pierini (per gentile concessione - http://www.pieriniacquerelli.com) Coordinamento tipografico: Daria Mazzella ISPRA – Area Comunicazione Impaginazione: Gabriele Piazzoli ARPAE (FC) Stampa: La Pieve Imprint Via Dell’Artigianato 23 47826, Villa Verucchio (RN) Stampato con il contributo di: Fondi del P.S.R. Umbria 2014-2020, Misura 10 – Servizio di attuazione dell’Interven- to 10.2.1 “Salvaguardia della Biodiversità Regionale di Interesse Agrario”; Regione Liguria (Assessore all'Agricoltura, Sviluppo dell'entroterra e delle zone rurali, Stefano Mai); Ente Parco di Portofino (Direttore, Federico Marenco); Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente Ligure (Direttore Generale, Carlo Emanuele Pepe). Finito di stampare nel mese di novembre 2020 2 A cura di: Sergio GUIDI (ARPAE Emilia Romagna), Valeria GIACANELLI (ISPRA), Vanna FORCONI (Associazione Patriarchi della Natura in Italia). Con il coordinamento per l’Umbria di Mauro GRAMACCIA (Parco 3A Pantalla) e per la Liguria di Daniela CARACCIOLO (ARPAL). Autori: Paolo ARICE (storico del territorio Amerino), Dino BIONDI (Regione Liguria), Alessandro CARASSALE (DAFIST - Università Genova), Sergio CARLINI (ricercatore), Angela COMENALE PINTO (Istituto Agrario Marsano), Luciano CONCEZZI (Parco 3A Pantalla), Isabella DALLA RAGIONE (Fondazione Archoeologia Arborea), Franco FAMIANI (Università Perugia), Daniela FARINELLI (Università Perugia), Riccardo FAVERO (Regione Liguria), Giovanni GHIGLIONE (CNR - IRCrES), Alberto GIRANI (già Parco Naturale Regionale di Portofino), Mauro GRAMACCIA (Parco 3A Pantalla), Antonietta LOREFICE (Università Perugia), Marcello MAIMONE (Istituto Agrario Marsano), Domenico MANNA (Comunità Montana Spoleto), Mauro MARIOTTI (DISTAV & GBH - Università Genova), Daniela MINETTI (Regione Liguria), Francesca MORETTI (Parco 3A Pantalla), Alberto PALLIOTTI (Università Perugia), Matteo PERRONE (Parco Nazionale delle Cinque Terre), Livia POLEGRI (Parco 3A Pantalla), Primo PROIETTI (Università Perugia), Luca REGNI (Università Perugia), Alessandro ROSSETTI (Parco Nazionale dei Monti Sibillini), Franco RUBUANO (Regione Liguria), Gilberto SANTUCCI (Istituto Agrario “Ciuffelli” Todi), Maria Grazia SBARBORO (Associazione Italiana Amici dei Mulini Storici), Aldo SCORZONI (Comune di Valbreven- na), Maurizio SERVILI (Università Perugia), Anna SCHNEIDER (CNR – IPSP Torino), Agnese TATICCHI (Università Perugia), Stefania URBANI (Università Perugia), Elena ZAPPA (GBH - Università Genova). Per il caso studio della Liguria hanno inoltre collaborato: Lisa DEMARTINI (esperta di storia locale), Federico FEMMINELLA (ARPAL), Andrea GIACCHINO (viticoltore) Federico GRASSO (ARPAL), Davide MICHELINI (vivai Michelini), Daniela ANDREIS MONTINA (vivai Montina), Benedetto MORTOLA (Parco Naturale Regionale di Portofino), Mario MALATESTA (Parco Naturale Regionale di Portofino), Mauro Valerio PASTORINO (Gruppo speleologico ligure A. Isse), Stefano RAIMONDI (CNR-IPSP Torino), Annalisa ROTONDI (IBE Bologna). Tutta la nostra gratitudine va agli agricoltori che hanno conservato le vecchie varietà dell’Umbria: le persone, alcune delle quali non più tra noi, che nel corso degli anni ci hanno accolto con generosità e calore nelle loro case e nei loro campi segnalandoci piante, raccontandoci storie e aneddoti sono davvero tante. Abbiamo deciso di non elencarne i nomi soprattutto per non rischiare di dimenticar- ne colpevolmente qualcuno. A tutti loro, contadini e contadine, amatori e appassionati della biodiversità, rivolgiamo un sentito e sincero, oltre che doveroso, ringraziamento con la consapevolezza che senza il loro fondamentale contributo il nostro lavoro sarebbe 3 stato non solo più difficile e ai limiti dell’impossibile, ma anche umanamente assai più povero e assai meno piacevole di quanto invece non sia stato. Si ringrazia per aver concesso la riproduzione delle immagini conservate nei rispettivi Archivi: l’Archivio Storico del Comune di Todi, nella persona del Dr. Filippo Orsini; l'Azienda Pubblica "Veralli-Cortesi" di Todi nella persona del Dr. Costantino Santucci; l’Assemblea Legislativa della Regione Umbria per la raccolta di diapositive di Henri Desplanques, nelle persone del Dr. Stefano Cardinali e della Dr.ssa Silvia Faloci. e della Liguria: un ringraziamento infinito va alle persone che con la quotidiana cura della terra e con un amore incondizionato per il territorio ligure mantengono vive le colture - e le culture – antiche, ma soprattutto il rispetto vero per una tradizione basata sullo stretto legame uomo-natura, di cui mai come oggi si riscopre l’importan- za. Tra essi ci sono persone uniche, come l’ottantenne Piero Cafferata, che dopo essere stato allievo dell'Istituto Marsano a S. Ilario, ha dedicato la sua vita alla coltiva- zione delle piante del vivaio comunale di Genova e, sulla collina di Polanesi, nei terreni di famiglia, ha conservato la biodiversità di numerose cultivar tradizionali liguri. Ci sono produttori di vini come Eros Mammoliti, studiosi delle varietà agricole come Claudio Littardi. E ancora, tra gli agricoltori, Irene Perazzo, Livia Podestà, Stefano Massa, Attilio Ferretti, alcuni di essi ormai pensionati ma animati ancora da grande forza e passione. Ci sono anche tutti i dipendenti dell’Università di Genova che presta- no servizio presso i Giardini Botanici Hanbury (gestiti dall’Università di Genova) e che da decenni svolgono un’attività fondamentale per il mantenimento delle varietà, consistente nella raccolta di semi, sia dalle collezioni vive dell’Area Protetta Regionale sia in campagna, e nella conservazione degli stessi presso la banca del germoplasma. Si ringraziano inoltre, Fabio ed Ettore Macera figli della poetessa scomparsa Maria Melioli Macera, per aver concesso l’utilizzo della poesia della madre; la Libreria antiquaria Scripta Manent di Gerry e Diego Delfino, che ha messo a disposizione testi antichi rivelatisi preziosi per la ricerca di informazioni su varietà storiche; Fiorenzo Gimelli per il prezioso lavoro svolto nella ricerca degli autori e delle aziende da coinvolgere nella selezione delle specie e delle varietà. 4 INDICE Presentazione 6 Introduzione 7 1 . Caso di studio: Umbria 8 1.1 Storia della frutticoltura in Umbria 9 1.2 La peculiarità del territorio amerino 26 1.3 Il paesaggio della vite 32 1.4 Il paesaggio dell’olivo 42 1.5 Il paesaggio del Castagno 48 1.6 Le iniziative regionali per la conservazione e la valorizzazione della 54 biodiversità domesticata 1.7 Normativa regionale a tutela dell’ agrobiodiversità 72 1.8 Alcuni frutti rappresentativi dell’Umbria con schede descrittive 74 2. Caso di studio: Liguria 105 2.1 Storia della frutticoltura in Liguria 106 2.2 Gallesio e la Liguria 116 2.3 Il paesaggio agrario ligure 120 2.4 Le azioni mirate alla conservazione della agrobiodiversità 143 2.5 Alcuni frutti rappresentativi della Liguria con schede descrittive 159 Glossario 193 Bibliografia Umbria 196 Bibliografia Liguria 199 5 PRESENTAZIONE La collana dei quaderni ISPRA “Frutti dimenticati e biodiversità recuperata” giunge al nono volume, dedicato ai casi studio di Umbria e Liguria. Il progetto nasce nel 2010 dalla collaborazione tra ISPRA e ARPAE Emilia Romagna e prosegue dal 2017 come attività del Sistema nazionale per la prote- zione dell’ambiente (SNPA), con l’obiettivo principale di promuovere la conoscenza e la tutela dell’agrobiodiversità del nostro Paese. Sin dall’origine, e poi negli anni a seguire, l’iniziativa si è posta in coerenza con gli indirizzi stabiliti a livello internazionale in tema di conservazione della biodiversità, dalla Convenzione sulla Diversità Biologica dell’ONU al Trattato Internazionale sulle risorse fitogenetiche vegetali per l'alimentazione e l'agricoltura della FAO, fino alla Strategia UE per la protezione della biodiversità e alla Politica Agricola Comune per il periodo 2014 - 2020. Anche la recentissima Strategia Europea per la Biodiversità per il 2030, ripropone in maniera chiara l’importanza della tutela delle cultivar tradizionali, quale azione di contenimento del declino della diversità genetica delle piante di interesse agrario. Il patrimonio varietale del nostro Paese è di straordinaria ricchezza e con esso tutto l’insieme di tecniche e saperi legati alle singole varietà, alle loro carat- teristiche, agli usi e alla conservazione, ai luoghi e ai climi a cui si adattano. Un patrimonio troppo spesso “dimenticato”, che rischia di scomparire, ma che costituisce una risorsa fondamentale per affrontare i cambiamenti ambientali in atto e garantire la sicurezza alimentare
Recommended publications
  • Determining the Classification of Vine Varieties Has Become Difficult to Understand Because of the Large Whereas Article 31
    31 . 12 . 81 Official Journal of the European Communities No L 381 / 1 I (Acts whose publication is obligatory) COMMISSION REGULATION ( EEC) No 3800/81 of 16 December 1981 determining the classification of vine varieties THE COMMISSION OF THE EUROPEAN COMMUNITIES, Whereas Commission Regulation ( EEC) No 2005/ 70 ( 4), as last amended by Regulation ( EEC) No 591 /80 ( 5), sets out the classification of vine varieties ; Having regard to the Treaty establishing the European Economic Community, Whereas the classification of vine varieties should be substantially altered for a large number of administrative units, on the basis of experience and of studies concerning suitability for cultivation; . Having regard to Council Regulation ( EEC) No 337/79 of 5 February 1979 on the common organization of the Whereas the provisions of Regulation ( EEC) market in wine C1), as last amended by Regulation No 2005/70 have been amended several times since its ( EEC) No 3577/81 ( 2), and in particular Article 31 ( 4) thereof, adoption ; whereas the wording of the said Regulation has become difficult to understand because of the large number of amendments ; whereas account must be taken of the consolidation of Regulations ( EEC) No Whereas Article 31 of Regulation ( EEC) No 337/79 816/70 ( 6) and ( EEC) No 1388/70 ( 7) in Regulations provides for the classification of vine varieties approved ( EEC) No 337/79 and ( EEC) No 347/79 ; whereas, in for cultivation in the Community ; whereas those vine view of this situation, Regulation ( EEC) No 2005/70 varieties
    [Show full text]
  • DOC Colli Pesaresi
    DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DELLA DENOMINAZIONE DI ORIGINE CONTROLLATA DEI VINI “COLLI PESARESI” Approvato con DPR 02.06.1972 G.U. 207 - 09.08.1972 Modificato con DM 03.10.1994 G.U. 240 - 13.10.1994 Modificato con DM 27.03.2000 G.U. 88 - 14.04.2000 Modificato con DM 13.10.2011 G.U. 256 - 03.11.2011 (S.O. n° 229) Modificato con DM 30.11.2011 Pubblicato sul sito ufficiale del Mipaaf Sezione Qualità e Sicurezza Vini DOP e IGP Articolo 1 Denominazione e vini La denominazione di origine controllata “Colli Pesaresi” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal presente disciplinare di produzione per le seguenti tipologie: “Colli Pesaresi” bianco; “Colli Pesaresi” Biancame; “Colli Pesaresi” Trebbiano; “Colli Pesaresi” rosso; “Colli Pesaresi” rosato (o rosè); “Colli Pesaresi” Sangiovese (anche nella tipologia riserva e novello); “Colli Pesaresi” spumante; Ai vini suddetti, nei limiti e alle condizioni stabiliti dal presente disciplinare, sono altresì riservate le seguenti sottozone: “Colli Pesaresi” Focara rosso (anche nella tipologia riserva); “Colli Pesaresi” Focara Pinot nero (anche nella tipologia riserva); “Colli Pesaresi” Roncaglia bianco (anche nella tipologia riserva); “Colli Pesaresi” Parco Naturale Monte San Bartolo Sangiovese (anche nella tipologia riserva); “Colli Pesaresi” Parco Naturale Monte San Bartolo Cabernet sauvignon (anche nella tipologia riserva); “Colli Pesaresi” Roncaglia Pinot nero vinificato in bianco (anche nella tipologia riserva); “Colli Pesaresi” Roncaglia Pinot nero (anche nella tipologia riserva); “Colli Pesaresi” Focara Pinot nero vinificato in bianco (anche nella tipologia riserva); “Colli Pesaresi” Focara Pinot nero spumante; “Colli Pesaresi” Roncaglia Pinot Nero spumante. Articolo 2 Base ampelografica I vini di cui all’art.
    [Show full text]
  • Les Vins D'italie
    Les vins d’Italie École du vin muscadelle www.ecole-muscadelle.fr 1 Sommaire Introduction Chapitre 1: Localisation Chapitre 2 : Histoire • Antiquité • Moyen-âge • Renaissance • Époque moderne • Époque contemporaine • Époque actuelle Chapitre 3 : Économie • Introduction Chapitre 4 : Géographie et terroirs • Climat • Sol Chapitre 5 : Les cépages Cépages rouges Cépages blancs Chapitre 6 : AOP, IGP et Classement des vins d’Italie Chapitre 7 : Typicité des vins, particularités de vinification • Vins rouges Chapitre 8 : Association avec des mets • Vins rouges Bibliographie - Sources École du vin muscadelle www.ecole-muscadelle.fr 2 Introduction L’Italie possède un grand vignoble. Il est grand par son histoire très riche, par la diversité de ses vins, des ses appellations, de ses styles de vins et par le nombre de cépages représentés. Pour bien connaître le vignoble Italien, c’est comme pour le vignoble français, il faut du temps et des déplacements sur le terrain. Les vins italiens sont relativement bien connus dans tous les pays où la diaspora italienne est bien représentée en particulier sur le continent américain mais également en suisse, en Belgique ou en Autriche. Par contre les vins Italiens n’ont pas bénéficié pas de la reconnaissance internationale que les Anglais ont procuré aux vins Bordelais. La position géographique de l’Italie coincée entre la méditerranée et les Alpes sans accès à l’Atlantique, sa forme allongée et montagneuse, son éclatement politique en de nombreuses provinces du Moyen- Âge au XIX°siècle et la pression des négociants français ont défavorisé ce vignoble. Depuis une trentaine d’années, les grands amateurs de vins américains guidés par les revues de vins (Wine spectator, Decanter, Wine advocate ) ont fortement communiqué sur les vins Italiens et ont assiste à une très forte augmentation des prix de certains vins : le Barolo et la Toscane en sont de bons exemples.
    [Show full text]
  • Native Grapes by Region
    NATIVE GRAPES BY REGION VALLE D’AOSTA Uva Rara Whites Vespolina Malvasia Istriana Reds Picolit Cornalin Whites Ribolla Gialla Fumin Moscato Bianco Tocai Friulano Mayolet Verdea Verduzzo Friulano Nebbiolo (Picotener) Vitovska Petit Rouge Prëmetta (Prié Rouge) TRENTINO-ALTO ADIGE Vuillermin Reds LIGURIA Whites Enantio Reds Moscato Bianco Lagrein Dolcetto (Ormeasco) Prié Marzemino Rossese Moscato Rosa Schiava family Whites PIEDMONT Teroldego Albarola Bosco Reds Whites Pigato Barbera Moscato Giallo Vermentino Brachetto Nosiola Croatina Dolcetto EMILIA-ROMAGNA Freisa VENETO Reds Grignolino Barbera Malvasia di Casorzo Reds Centesimino Malvasia di Schierano Casetta Lambrusco family Moscato Bianco Corvina Sangiovese Moscato Nero Corvinone Uva Longanesi Nebbiolo Croatina Pelaverga family Molinara Whites Ruché Raboso family Albana Uva Rara Rondinella Pignoletto Vespolina Whites Malvasia di Candia Aromatica Whites Durella Trebbiano Romagnolo Arneis Garganega Cortese Glera Erbaluce Marzemina Bianca TUSCANY Moscato Bianco Moscato family Reds Nascetta Verdicchio (Trebbiano di Aleatico Timorasso Soave) Canaiolo Nero Vermentino (Favorita) Verdiso Vespaiola Ciliegiolo Colorino family LOMBARDY Malvasia Nera family FRIULI VENEZIA GIULIA Sangiovese Reds Barbera Reds Whites Croatina Pignolo Ansonica Groppello family Refosco family Biancone Moscato di Scanzo Schioppettino Malvasia Bianca Lunga Nebbiolo (Chiavennasca) Tazzelenghe Moscato Bianco Trebbiano Toscano Whites BASILICATA Vernaccia di San Gimignano Montonico Bianco Reds Pecorino Aglianico UMBRIA Trebbiano
    [Show full text]
  • Viaggi-Golosi-In-Inglese-2011.Pdf
    Publishing project: APT Servizi Emilia Romagna Unione di prodotto Appennino e Verde Unione di prodotto Città d’arte, cultura, affari Unione di prodotto Costa Concept & graphic design: Empresa Creativa Texts: Lorenzo Frassoldati Translation: Link up, Rimini Photographs: Photo Archive of APT Servizi Photo Archive of Unioni di prodotto Appennino e Verde - Città d’arte, cultura, affari - Costa. Photo Archive of the following provinces: Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini. Printed in April 2010 by Labanti e Nanni Industrie Grafi che - Crespellano (Bologna) Simply delicious! Intense fragrances and delicious fl avours. For all those who live in Emilia-Romagna, a region that enjoys an excellent quality of life, the culture of good food is synonymous with tradition, friendship and hospitality. To allow excellent balsamic vinegars, sweet hams and exquisite wines to “rest”, we have sacrifi ced hundreds of rooms, at times even entire farmhouses. It’s true that nature has given us fertile lands for growing wonderful products and perfect microclimates for curing and maturing them. However, the key to our success lies in the harmonious union between the work of man and the cycles of nature, between cultivation and production, between processing and distribution. Thanks to these wonderful synergies we have managed, over the centuries, to guarantee our children, Italy and the entire world excellent food and wine products. We are extremely jealous of these things, but have always shared them with friends, with guests, with everyone. That is why we have put together this small guide-book packed with suggestions for travels in our region discovering fantastic food and wine products to take home or give as gifts while staying in comfortable hotels or at relaxing holiday farms.
    [Show full text]
  • ALBANELLA RER V0160 VITE Famiglia
    ALBANELLA RER V0160 VITE Famiglia: Vitaceae Genere: Vitis Specie: Vitis vinifera L. Nome comune: ALBANELLA Codice iscrizione Registro nazionale: 329 Sinonimi accertati: Colombina (Piacenza), Marzemina bianca B. Sinonimie errate: Albana Denominazioni dialettali locali (indicare la località): Rischio di erosione: ELEVATO Data inserimento nel repertorio: Ultimo aggiornamento scheda: N. piante Anno d’impianto Accessioni valutate presenti 1) Azienda Tellarini Loris via Crocetta, 10 - Bagnacavallo (RA) 80 Anni ’60 2) ASTRA, Tebano di Faenza (RA) 10 2007 3) Luoghi di conservazione ex situ: ASTRA Innovazione e Sviluppo, Tebano di Faenza RA, collezione 2007 (Materiale duplicato da az. Tellarini, Bagnacavallo ) Apice del germoglio alla fioritura Schema della foglia media Foglia Grappolo CENNI STORICI, ORIGINE, DIFFUSIONE Quando si parla di Albanella, si pensa subito all’areale marchigiano e al Pesarese in particolare, infatti il disciplinare della DOC “Colli Pesaresi”, per la tipologia “bianco” prevede la seguente base ampelografica: “Trebbiano toscano (localmente chiamato Albanella), Verdicchio, Biancame, Pinot grigio, Pinot nero da vinificare in bianco, Riesling italico, Chardonnay, Sauvignon, Pinot bianco, congiuntamente o disgiuntamente: minimo 75%”. Anche il conte di Rovasenda alla voce Albanella, appone il sinonimo di Greco bianco e si riferisce alle Marche (Rovesenda, 1877). Una recente pubblicazione di Jancis Robinson e collaboratori, alla voce Albanella parla di un vitigno distinto dall’Albanello siciliano, morfologicamente simile a Greco bianco, che sarebbe stato a lungo confuso con il Trebbiano toscano, mentre potrebbe avere relazioni con Albaranzeuli bianco (Scienza e Imazio comunicazione personale). Secondo gli autori sarebbe discutibile la relazione con l’Elbling tedesco ipotizzata da Scienza (Robinson et al., 2013). Secondo la prima affermazione, Albanella sarebbe sinonimo di Trebbiano toscano, mentre secondo quanto riportato da Robinson et al.
    [Show full text]
  • Laying Down Detailed Rules for the Description and Presentation of Wines and Grape Musts
    8 . 11 . 90 Official Journal of the European Communities No L 309 / 1 I (Acts whose publication is obligatory) COMMISSION REGULATION (EEC) No 3201 /90 of 16 October 1990 laying down detailed rules for the description and presentation of wines and grape musts THE COMMISSION OF THE EUROPEAN COMMUNITIES, frequently been amended; whereas, in the interests of clarity, and on the occasion of further amendments, the rules in question should be consolidated; Having regard to the Treaty establishing the European Economic Community, Whereas, in applying rules concerning the description and presentation of wines, the traditional and customary practices of the Community wine-growing regions should Having regard to Council Regulation (EEC) No 822/ 87 of be taken into account to the extent that the traditional and 16 March 1987 on the common organization of the market customary practices are compatible with the principles of a in wine ( 3 ), as last amended by Regulation ( EEC) single market; whereas it is also necessary to avoid any No 1325 / 90 ( 2 ), and in particular Articles 72 ( 5 ) and 81 confusion in the use of expressions employed in labelling thereof, and to ensure that the information on the label is as clear and complete as possible for the consumer; Whereas Council Regulation ( EEC ) No 2392/ 89 (3 ), as amended by Regulation ( EEC ) No 3886 / 89 (4), lays down Whereas, in order to allow the bottler some freedom as general rules for the description and presentation of wines regards the manner in which he presents the mandatory and grape
    [Show full text]
  • SONA Cocktails-Wine by Glass Menu 20210502
    COCkTAILS GOLD neGroni 18 Bombay Sapphire Gin, Combier Grapefruit Liqueur, Vermouth, Saffron Liqueur, Ice Glacier, Orange Twist WEST BENGAL BUCk 18 Tito’s Vodka, Coconut Purée, Holy Basil, Lime, Ginger Beer SpiCy Chili MarGarita 18 Milagro Silver Tequila, Chili Liquor, Lime, Spiced Honey, Cilantro, Bird’s Eye Chili, Tajin Salt OUr old faSHioNed 18 Old Grandad Bonded Bourbon, Plantation Pineapple Rum, Cardamon Bitters, Twists, Luxardo Cherry, Ice Glacier ManGo LASSI 18 Milagro Reposado Tequila, Mango, Indian Yogurt, Lime, Garam Masala elevated Gin & ToniCS № 1 19² Hendricks Gin, Kaffir Lime, Celery, Coriander, Lime, Fever Tree Tonic ² № 2 19 Bombay Sapphire Gin, Strawberry, Lemon, Black Peppercorn, Fever Tree Tonic ²Keep the Straw? +6 beer BIRA 91 White Ale ABV 4.9 8 Brooklyn Lager ABV 5.2 8 Lagunitas IPA ABV 6.2 8 WINE BY THE GLASS SparklinG Mongarda, Prosecco Valdobbiadene Superiore Extra Dry (2019) 15/60 Louis Roederer, Champagne ‘Brut Collection’, France (NV) 24/96 orANge/roSé Ca'Liptra, Arancio(2019) Malvasia Toscana, Trebbiano Toscano, Sangiovese 16/64 Monte Rio Cellars, White Zinfandel Dry Suisun Valley, California (2019) 16/64 white Adele, Chardonnay Sonoma Coast, California (2018) 20/80 Altamonte, Pinot Grigio, Alto Adige (2019) 16/64 Gunderloch, Riesling Jean-Baptiste Kabinett, Rheinhessen (2019) 17/68 Christian Lauverjat, Sauvignon Blanc (2019) 18/72 red Heron, Pinot Noir, California (2018) 17/68 Vaglio, Malbec Temple Anchoris Luján de Cuyo, Mendoza, Argentina (2017) 17/68 Sean Minor 4B, Cabernet Sauvignon, Paso Robles (2018)
    [Show full text]
  • 8 August 1974 Laying Down General Rules for The
    16 . 4 . 81 Official Journal of the European Communities No L 106/ 1 I (Acts whose publication is obligatory) COMMISSION REGULATION ( EEC) No 997/81 of 26 March 1981 laying down detailed rules for the description and presentation of wines and grape musts THE COMMISSION OF THE EUROPEAN COMMUNITIES, 8 August 1974 laying down general rules for the description and presentation of wines and grape musts ( 5); whereas, following the adoption of Regulation ( EEC ) No 355/79 , the numerous references contained in Having regard to the Treaty establishing the European Commission Regulation ( EEC) No 1608 /76 of 4 June Economic Community, 1976 laying down detailed rules for the description and presentation of wines and grape musts ( 6), as last amended by the Act of Accession of Greece, should be adapted accordingly ; whereas the said Regulation has Having regard to Council Regulation ( EEC) No 337/79 been amended several times since its adoption, with the of 5 February 1979 on the common organization of the result that the provisions applicable are dispersed in market in wine (*), as last amended by Regulation various Official Journals ; whereas it should therefore be ( EEC ) No 3456/80 ( 2), and in particular Articles 54 ( 5 ) consolidated in a new text incorporating the and 65 thereof, improvements and adjustments deemed necessary ; whereas a number of errors which appear in Annex I to Whereas Council Regulation ( EEC) No 355/79 ( 3), as the Act of Accession of Greece should also be rectified ; last amended by the Act of Accession of Greece, laid
    [Show full text]
  • SONA Cocktails-Wine by Glass Menu 20210502
    COCkTAILS GOLD neGroni 18 Bombay Sapphire Gin, Combier Grapefruit Liqueur, Vermouth, Saffron Liqueur, Ice Glacier, Orange Twist WEST BENGAL BUCk 18 Tito’s Vodka, Coconut Purée, Holy Basil, Lime, Ginger Beer SpiCy Chili MarGarita 18 Milagro Silver Tequila, Chili Liquor, Lime, Spiced Honey, Cilantro, Bird’s Eye Chili, Tajin Salt OUr old faSHioNed 18 Old Grandad Bonded Bourbon, Plantation Pineapple Rum, Cardamon Bitters, Twists, Luxardo Cherry, Ice Glacier ManGo LASSI 18 Milagro Reposado Tequila, Mango, Indian Yogurt, Lime, Garam Masala elevated Gin & ToniCS № 1 19² Hendricks Gin, Kaffir Lime, Celery, Coriander, Lime, Fever Tree Tonic ² № 2 19 Bombay Sapphire Gin, Strawberry, Lemon, Black Peppercorn, Fever Tree Tonic ²Keep the Straw? +6 beer BIRA 91 White Ale ABV 4.9 8 Brooklyn Lager ABV 5.2 8 Lagunitas IPA ABV 6.2 8 WINE BY THE GLASS SparklinG Mongarda, Prosecco Valdobbiadene Superiore Extra Dry (2019) 15/60 Louis Roederer, Champagne ‘Brut Collection’, France (NV) 24/96 orANge/roSé Ca'Liptra, Arancio(2019) Malvasia Toscana, Trebbiano Toscano, Sangiovese 16/64 Monte Rio Cellars, White Zinfandel Dry Suisun Valley, California (2019) 16/64 white Adele, Chardonnay Sonoma Coast, California (2018) 20/80 Altamonte, Pinot Grigio, Alto Adige (2019) 16/64 Gunderloch, Riesling Jean-Baptiste Kabinett, Rheinhessen (2019) 17/68 Christian Lauverjat, Sauvignon Blanc (2019) 18/72 red Heron, Pinot Noir, California (2018) 17/68 Vaglio, Malbec Temple Anchoris Luján de Cuyo, Mendoza, Argentina (2017) 17/68 Sean Minor 4B, Cabernet Sauvignon, Paso Robles (2018)
    [Show full text]
  • Susceptibility of Grape Varieties to Esca Disease
    BIO Web of Conferences 7, 01041 (2016) DOI: 10.1051/bioconf/20160701041 39th World Congress of Vine and Wine Susceptibility of grape varieties to esca disease Michele Borgo1, Gianluca Pegoraro2, and Eugenio Sartori2 1 Consultant Vivai Cooperativi Rauscedo, via Croce, 59, 30150 Povegliano (Treviso), Italy 2 Vivai Cooperativi Rauscedo, via Udine, 39, 33090 Rauscedo (Pordenone), Italy Abstract. In the scion wood mother block belonging to Vivai Cooperativi Rauscedo (VCR) the surveys on esca disease have been performed for decades, and the symptomatic plants are uprooted every year. We hereby present and discuss the survey results relating to a group of vines planted in 1995–2006. The first symptoms of esca appeared in 10–12 year-old vines; only in more recent times the disease has appeared invines of 6–8 years. Esca affects more white grape varieties than black varieties. Within each type of grape,it was possible to identify a number of varieties with lower esca incidence than other varieties, which are affected with a very high incidence, in some cases more than 50% of plants eradicated in the oldest vineyards. The genetic component has proved to be crucial for the varietal susceptibility to expression of esca symptoms; this aspect should be taken into account in the prevention and prophylaxis actions aimed to the limitation of the risks associated with vine trunk decay. 1. Introduction national and foreign holders. In general, for every variety and clone there are 310 plants or multiples. The vines are In the last 50 years and more, esca epidemics are rising mainly grafted on K5BB, SO4, 1103P or, marginally, on in all wine-producing countries, as amply demonstrated in other rootstocks.
    [Show full text]
  • La Vitivinicoltura in Romagna E I Vini a Denominazione Di Origine
    Dozza.qxd:Layout 1 28-10-2010 16:33 Pagina 9 La vitivinicoltura in Romagna e i vini a Denominazione di origine GIORDANO ZINZANI1 La Romagna vitivinicola E’ una parte del territorio vitivinicolo della nostra Regione, che va dai comuni ad est di Bologna, fino alla collina sopra Cattolica confinante con le Marche. Un territorio con delle caratteristiche che si differenziano dal resto della Regione per abi- tudini enogastronomiche proprie. In Emilia si beve frizzante, in Romagna si bevono vini “tranquilli”. Una identità a se, ne sono testimonianza anche le attuali associazioni che operano sul territorio, come l’AIS, o l’Assoenologi che hanno sezioni distaccate Emilia e Romagna Introduzione della viticoltura sul territorio E’ noto che le legioni romane portarono la vite in tutti i territori della loro conquista, eppure in Romagna l’origine della viticoltura rimane in uno scenario non ben conosciuto e probabilmente destinato a rimanere sempre nell’incertezza. In ogni caso la tradizione vi- tivinicola della valle padana è sicuramente precedente alla colonizzazione dei romani. E’ lecito pensare alla presenza ed all’opera degli Umbri e degli Etruschi che dominaro- no la Romagna a partire dall’800 a.C. Gli etruschi avevano conoscenza sia di tecniche di coltivazione (potatura), che di utiliz- zo del prodotto. Testimonianza dell’influenza esercitata dagli etruschi ce lo fornisce anche la forma di al- levamento, che veniva da essi maggiormente utilizzata, oggi catalogata come “piantata”, l’ap- poggio della vite, con una potatura lunga, ad un sostegno vivo. Introduzione delle varietà nel territorio Merito dei coloni romani l’aver introdotto il Trebbiano (l’antico Trebulanus).
    [Show full text]