La Provincia Di Trapani Volume I

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

La Provincia Di Trapani Volume I All’On. Prof. Sergio Mattarella, XII Presidente della Repubblica Italiana, prestigioso accademico e giurista insigne, le cui origini familiari si legano al territorio di questa incantevole e laboriosa provincia di Trapani, con sincera ammirazione. La Provincia di Trapani Volume I A cura di Roberto Calia Impaginazione, stampa ed edizione ArtiGrafiche Abbate Cinisi - Terrasini www.artigraficheabbate.com © per le fotografie e i testi, i rispettivi autori; © tutti i diritti riservati al FLAG Golfi di Castellammare e Carini. Azione 1.A.10 - CIG Z672A3340C È vietata la riproduzione, anche parziale, dei testi e delle foto senza la preventiva autorizzazione scritta dell’editore. Edizione fuori commercio. Vietata la vendita. ISBN: 9788832208177 In copertina: il tempio di Segesta L’autore ringrazia: la Prof.ssa Rita Cedrini dell’Università di Palermo, il Dott. Pietro Puccio, il Dott. Andrea Ferrarella, il Prof. Carlo Cataldo, il fotografo Vincenzo Adragna, l’editore Luigi Abbate e il grafico Alessandro Catalfio delle ArtiGrafiche Abbate, Cinisi - Terrasini (Palermo). Roberto Calia la provincia di trapani Volume I La pubblicazione di un’opera storica, sintesi di sincero affetto per la propria terra, è per il FLAG “Golfi di Castellammare e Carini” un evento di particolare grazia. Un’opera storica, oltre che opera dell’ingegno è sempre un atto d’amore, di riconoscenza e di progresso umano. Con questi due pregevoli volumi, il prof. Roberto Calia – in piena continuità con altre sue opere riguardanti il territorio - ha inteso indagare, studiare e raccogliere le memorie sparse, ricavandone un quadro unitario. L’idea centrale che sorregge l’intera opera è quella di dare una configurazione storica al Golfo di Castellammare ed alla provincia di Trapani, inserendola nel panorama di quella che è stata la storia della cultura siciliana e della provincia più occidentale di Sicilia. Il territorio infatti, non sorge dal nulla, ma è incardinato in un contesto territoriale interessato da numerosi insediamenti e dai lasciti di diverse dominazioni che hanno modellato profondamente la lingua, i costumi e la mentalità. Il prof. Calia ha voluto creare una specie di affresco delle civiltà succedutesi con il fluire del tempo, rappresentato dagli aspetti di struttura, ordinamento, funzione, attività civile e sociale nei suoi diversi ambiti. Pur nella complessità dell’argomento, l’Autore ha raggiunto l’obiettivo, riuscendo a fornire una sintesi dei fatti e degli avvenimenti più importanti succedutesi con le varie dominazioni straniere. Non si può infatti comprendere la storia locale senza la storia generale, in quanto la storia di oggi e quella di ieri si influenzano profondamente. Scrivere di storia locale come ha fatto il prof. Calia, non è perciò meno importante che scrivere di storia generale, in quanto serve molta competenza e acuta sensibilità; un vero storico di fatti locali per poter meglio inquadrare il proprio lavoro di ricerca e dare significato a fatti particolari, deve conoscere i fatti storici nazionali. IL FLAG “Golfi di Castellammare e Carini” La Provincia di Trapani Prefazione Prefazione C’è una gestualità che accompagna il lettore quando questi entra in contatto con un libro: dopo aver posato lo sguardo sul titolo, lo prende tra le mani, lo sfoglia e, quasi meccanicamente, lascia scivolare l’attenzione sulle pagine fino a raggiungere l’indice per comprendere se gli argomenti trattati entrano in rapporto dialogico con i propri interessi. Diversamente accade con l’ultimo impegno editoriale di Roberto Calia La provincia di Trapani, perché lo sguardo che si adagia sui due ponderosi volumi immediatamente consente di comprendere che si è di fronte a un lavoro di grande rilevanza storica e quando poi, dopo aver preso il secondo tomo tra le mani, si guarda l’indice, si rimane sbalorditi di fronte a tanta certosina capacacità di affrontare ogni dettaglio, portato avanti con meticolosa ricerca, in un respiro che non lascia spazio a ulteriori approfondimenti, increduli che l’esito di un lavoro così approfondito sia dovuto all’impegno di un solo studioso. La pubblicazione di Roberto Calia La provincia di Trapani si porge al lettore come un’esaustiva pietra miliare che, dopo un’attenta disamina delle fonti, racchiude tutti gli aspetti che riguardano il territorio sud occidentale dell’Isola. La serietà dello studioso non dialoga con la fretta di rendere pubblico il suo lavoro - protrattosi per oltre trent’anni - quanto con la caparbia acribia di portare a termine un impegno cadenzato da ricerche volte a indagare in ogni dove, dalle biblioteche agli archivi, dalle carte private anche alle fonti già compulsate da altri, per garantire la scientificità delle affermazioni, ai preziosi riveli parrocchiali, dove spesso la storia langue in silenziosa solitudine. Un lavoro immane, portato a conclusione con certosina costanza, dove ogni meandro della storia si rivela ed è raccontata con semplice naturalezza. È noto che la storia del territorio di Trapani affonda le radici in tempi lontani e molti sono gli studiosi che hanno intrapreso la strada di ricostruirne le vicende politiche, economiche e sociali. Spesso si tratta di studi rapsodici che hanno posto l’attenzione ora su questo aspetto, ora su altro, talvolta anche in sacrificati compendi, sintetici per una più larga fruizione. Nessun studioso si è cimentato nell’ affrontare un dettagliato ventaglio di argomenti così ampio: formazione tettonica del territorio, prime testimonianze umane, storia delle diverse dominazioni, vestigia archeologiche, riserve naturali, peculiarità arboree, biblioteche, musei, consuetudini delle diverse culture, manifestazioni di fede, tratti 5 La Provincia di Trapani Prefazione dell’alimentazione; persino le caratteristiche e variegateabbanniate del vendere merce per le vie cittadine, retaggio di antica tradizione, hanno trovato spazio in un impegno così capillare. Non aride elencazioni, ma precise descrizioni che sciolgono i perché e, nell’entrare dei dettagli, si svelano anche amene curiosità che rendono più facile l’accesso alla comprensione di realtà attuali. Se interessante è l’avvio con l’attenta disamina dei fenomeni tettonici e tellurici che hanno segnato la conformazione fisica e geografica del territorio, rimarchevole è la disamina della genesi dei primi insediamenti umani, come le grotte dell’Uzzo che rimandano al paleolitico, degli Scurati al neolitico e Levanzo che racconta i contatti con la civiltà cretese. Luoghi non luoghi che escono dalla perimetrata storia locale per farsi respiro dell’incipit di una coralità mediterranea, luoghi non luoghi che dialogano con il mito, ma anche con probabili verità, dove il viaggio è approdo per una nuova storia in quanto precise coordinate territoriali ben si prestano a dar conforto alla tesi dello storico Butler, quella di “un’Odissea che trova in quei luoghi il palcoscenico della narrazione”. Nei due volumi di Roberto Calia si snoda un affascinante racconto dove la presenza di popoli diversi delinea i capisaldi della staffetta politica e sociale della storia della Sicilia. Dai Sicani agli Elimi, dai Cartaginesi ai Romani, ogni dominazione si è imposta o con la forza o con l’intelligenza, come nel caso dei greci che non infieriscono sui fenici ma chiedono loro l’abolizione dei sacrifici umani e l’autore sottolinea il compiacimento di Montesques che ebbe a esclamare “Cosa meravigliosa”. Diversamente accadrà per Annibale, del quale le tracce della violenza sui cartaginesi rimaranno impresse a futura memoria sulle rovine di Thermai, trasformate in documenti/ monumenti della e per la storia, per dirla con Le Goff. Si consegnano anche tratti caratteristici delle etnie dominanti, come, ad esempio, l’interesse dei fenici a individuare porti naturali idonei all’arrivo e allo scambio delle merci, che se i greci erano colti, i bizantini sapevano essere validi artigiani del legno, della scultura, della tessitura tanto da lasciare il loro retaggio, oltre che nell’architettura, anche nell’etimologia di molti dei vocaboli ormai assimilati nella quotidianità del dialetto. È certamente nota la presenza ebraica nell’isola, meno nota però è la datazione di quando la comunità ebraica si insedia a Trapani ed Erice in una consistenza numerica che, a partire dal 75-70 a.C., finirà con l’essere a lungo parte integrante della società tanto che, secoli dopo, l’ebreo trapanese Samuele Sala avrà l’incarico di trattare la pace tra il Regno di Sicilia e quello di Tunisi all’inizio del XV secolo, alla cui fine le cose cambiarono. Nel sapiente racconto di Roberto Calia la storia economica, che dalle tonnare all’agricoltura creano forme di sussistenza per intere comunità, si intreccia con la storia politica e sociale; con la storia delle famiglie notabili e aristocratiche si è introdotti in un mondo dove viene spiegato come ataviche leggi garantiscono privilegi e introiti, leggi che a lungo non si piegheranno a termini quali rapido e improvviso. Un lungo racconto 6 La Provincia di Trapani Prefazione dove “le ragion di stato” legate al potere intessono i matrimoni dei rampolli fin dalla nascita secondo rigide regole che privilegiano il maggiorascato. Gli atti dotali, descritti con minuziosi dettagli, restituiscono il valore attribuito a ogni assegnazione per precisare l’importanza familiare della nubenda e scoprire che in data 29 aprile 1575, tra le donazioni a corredo, si fa menzione anche di una schiava (sic), una certa Maddalena di cui oltre al nome non si sa di più. Particolari che svelano sensibilità di altri momenti della storia, dove la persona umana è epitetata col suo status economico e, dunque, il suo rango sociale. I limiti territoriali delle grandi proprietà delle famiglie, approfondite in ogni singola località finiranno spesso per definire i confini delle diverse province, fili della storia che non vengono recisi e ne spiegano, talvolta, la continuità. Il racconto storico si snoda e raggiunge l’impresa dei Mille che in quei luoghi ha cominciato a scrivere una nuova storia per l’Italia, luoghi dove le gesta eroiche dei giovani soldati, spesso senza il conforto di un alloro, hanno trasformato le pietre in sacrari della memoria, di memoria collettiva, in lezione da non dimenticare in un tempo frastornato da altre sollecitazioni.
Recommended publications
  • Prefettura Di Trapani Ufficio Territoriale Del Governo Area V Protezione Civile
    Prefettura di Trapani Ufficio territoriale del Governo Area V Protezione Civile PIANO DI INTERVENTO IN CASO DI EMERGENZA PER LA CIRCOLAZIONE VEICOLARE NEL TRACCIATO AUTOSTRADALE A/29 - A/29DIR E NELLE ARTERIE AD ELEVATO FLUSSO DI TRAFFICO E DI GRANDE COLLEGAMENTO DELLA PROVINCIA DI TRAPANI Prefettura di Trapani Ufficio territoriale del Governo Area V Protezione Civile Prefettura di Trapani Ufficio territoriale del Governo Area V Protezione Civile Prefettura di Trapani Ufficio territoriale del Governo Area V Protezione Civile Decreto di approvazione INDICE pagg.1-2 Elenco di distribuzione pag.3 Registrazione aggiunte e varianti pag.4 Normativa di riferimento pag.5 A. Parte Generale A.1 Inquadramento della rete viaria provinciale pag.6 B. Lineamenti della Pianificazione B.1 Obiettivi da conseguire pag.7 C. Modello d’Intervento C.1 Scenario degli eventi attesi pag.8 C1.a Ghiaccio e precipitazioni nevose - Punti sensibili autostrada pagg.9-10 C1.b Straripamenti ed esondazioni - Punti sensibili autostrada e arterie ad elevato flusso di traffico e di grande collegamento pagg.11-18 C1.c Congestione stradale - Punti sensibili lungo la SS187 pag.19 C1.d Incendi boschivi - Punti sensibili lungo la SS187 e la SS119 pagg.20-21 C.2 Procedure Operative Enti interessati pag.22 C.2.a. Prefettura – C.O.V. pag.23 C.2.b. Prefetto – C.C.S. pag.24 C.2.c Centro Operativo Compartimentale Polizia Stradale PA/TP pag.25 C.2.d. ANAS Coordinamento Territoriale Sicilia PA/TP pag.25 C.2.e . Libero Consorzio Comunale pag.26 C.2.f. Sindaci dei Comuni territorialmente competenti pagg.26-27 C.2.g.
    [Show full text]
  • Me STORY· of the Nt\TIONS Edmon
    mE STORY· OF THE Nt\TIONS EDmON ~bt ~tOt~ of tbe Jaations. SICILY ~--~----------------------------------~ THE STO~Y OF THE NATIONS J. ROMB. By ARTIIUR GILMAS, 2'), THB NORMANS. lIy SAIlAIi M.A•. ORNK J RWETT. 2. THB JEWS. By Prof. J. K. JV. THB BYZANTINB EMPIRE. HOSMER. ByC. W. C. OMAN. 3. GERMANY. Ily Rev. S. IJA"'''il;' Jl. 8IOILY: Pbmnlolan, Gre.k and GOULIil M.A. Roman. Uy the late J'ruf. E. .. CARTHAGB. Ily Prof. ALI'R." A. lo'RlmMAN • J. CHURCIt. 32. THB TUSCAN REPUBLICS. s. ALEXANDER'S EMPIRE. Ily Hy BELLA lJl'F"P'Y. Prof. J. P. MAHAYFY. 3]. POLAND. Dy W. R. MORP.L •• , 6. THB MOORS IN SPAIN. Dy M.A. STAHLEY LANE,PooLE. 34. PARTHIA. Dy Prof. GIlORc.n 7. ANCIBNT EGYPT. By Prof. RAWLINSON. GEORGE RAWLINSON. 35. AUSTRALIAN COMMON- 8. HUNGARY. By Prof. ARM'NIUS WEAI.TH. By GREVII ••• " VAMBERV. TRRGARTItEN. 9. THB SARACENS. By ARTHUR 36. SPAUI. Dy H.·F., WATTS. GILMAN. M.A. 31. IAPAN. Dy DAV'" MURRAY, • 0 IRELAND. By Ih. Hon. EMILY Ph.D• LAWLESS. ]8. SOUTH AFRICA. Dy GEORG It II. CHALDEA. By ZENA'"'' A. M. THKAL. RAGOZJN. 39. VENICB. Ily A •. nTHEA Wmr.. 12. THB GOTHS. By HENkY BkAI>. 40. THE CRUSADES. Jly T. A. LEY• ARCIfI~R and C. L. KL'lriliSI/fJRU. • J. ASSYRIA. lly ZEN Ai.,,, A. 4" VEDIO INDIA. By Z. i\. RA· RAr,ozl:'f, (;(JlIK. '4. TURKEY. lly Sa'L'" LANI(. p. WESTINDIEBand tbeSPANIBH POOLE. IrtAlN. Jjy JA"'h.!'o ROHWAY. ',So BOLLAND. By Prof. J. E. 4j. BOHElIIIlA. lIy C.
    [Show full text]
  • Warships of the First Punic War: an Archaeological Investigation
    WARSHIPS OF THE FIRST PUNIC WAR: AN ARCHAEOLOGICAL INVESTIGATION AND CONTRIBUTORY RECONSTRUCTION OF THE EGADI 10 WARSHIP FROM THE BATTLE OF THE EGADI ISLANDS (241 B.C.) by Mateusz Polakowski April, 2016 Director of Thesis: Dr. David J. Stewart Major Department: Program in Maritime Studies of the Department of History Oared warships dominated the Mediterranean from the Bronze Age down to the development of cannon. Purpose-built warships were specifically designed to withstand the stresses of ramming tactics and high intensity impacts. Propelled by the oars of skilled rowing crews, squadrons of these ships could work in unison to outmaneuver and attack enemy ships. In 241 B.C. off the northwestern coast of Sicily, a Roman fleet of fast ramming warships intercepted a Carthaginian warship convoy attempting to relieve Hamilcar Barca’s besieged troops atop Mount Eryx (modern day Erice). The ensuing naval battle led to the ultimate defeat of the Carthaginian forces and an end to the First Punic War (264–241 B.C.). Over the course of the past 12 years, the Egadi Islands Archaeological Site has been under investigation producing new insights into the warships that once patrolled the wine dark sea. The ongoing archaeological investigation has located Carthaginian helmets, hundreds of amphora, and 11 rams that sank during the course of the battle. This research uses the recovered Egadi 10 ram to attempt a conjectural reconstruction of a warship that took part in the battle. It analyzes historical accounts of naval engagements during the First Punic War in order to produce a narrative of warship innovation throughout the course of the war.
    [Show full text]
  • Carthaginian Mercenaries: Soldiers of Fortune, Allied Conscripts, and Multi-Ethnic Armies in Antiquity Kevin Patrick Emery Wofford College
    Wofford College Digital Commons @ Wofford Student Scholarship 5-2016 Carthaginian Mercenaries: Soldiers of Fortune, Allied Conscripts, and Multi-Ethnic Armies in Antiquity Kevin Patrick Emery Wofford College Follow this and additional works at: http://digitalcommons.wofford.edu/studentpubs Part of the Ancient History, Greek and Roman through Late Antiquity Commons, and the Military History Commons Recommended Citation Emery, Kevin Patrick, "Carthaginian Mercenaries: Soldiers of Fortune, Allied Conscripts, and Multi-Ethnic Armies in Antiquity" (2016). Student Scholarship. Paper 11. http://digitalcommons.wofford.edu/studentpubs/11 This Honors Thesis is brought to you for free and open access by Digital Commons @ Wofford. It has been accepted for inclusion in Student Scholarship by an authorized administrator of Digital Commons @ Wofford. For more information, please contact [email protected]. Wofford College Carthaginian Mercenaries: Soldiers of Fortune, Allied Conscripts, and Multi-Ethnic Armies in Antiquity An Honors Thesis Submitted to The Faculty of the Department of History In Candidacy For An Honors Degree in History By Kevin Patrick Emery Spartanburg, South Carolina May 2016 1 Introduction The story of the mercenary armies of Carthage is one of incompetence and disaster, followed by clever innovation. It is a story not just of battles and betrayal, but also of the interactions between dissimilar peoples in a multiethnic army trying to coordinate, fight, and win, while commanded by a Punic officer corps which may or may not have been competent. Carthaginian mercenaries are one piece of a larger narrative about the struggle between Carthage and Rome for dominance in the Western Mediterranean, and their history illustrates the evolution of the mercenary system employed by the Carthaginian Empire to extend her power and ensure her survival.
    [Show full text]
  • Le Fonti Storiche Come Strumento Per La Cartografia
    Gulletta p75_Layout 1 05/02/13 18:29 Pagina 75 Bollettino A.I.C. nr. 144-145-146 / 2012 LE FONTI STORICHE COME STRUMENTO PER LA CARTOGRAFIA. AREE DI GRANDI BATTAGLIE NELLA SICILIA ANTICA HISTORICAL SOURCES AND THE THEMATIC CARTOGRAPHY. MAJOR BATTLEGROUNDS IN THE ANCIENT SICILY Maria Ida P. Gulletta* Riassunto Il contributo espone una metodologia di ricerca: le fonti antiche come strumento di produzione cartografica finalizzata alla valorizzazione dei beni culturali. Vengono esa- minate due aree della Sicilia occidentale antica, dove si svolsero eventi militari di grande rilevanza storica: la battaglia sul fiume Crimiso, attuale Belice (339 a.C.) e la battaglia nel mare delle Egadi (241 a.C.). Grazie anche allo studio preliminare degli storici antichi che hanno descritto la battaglia delle Egadi (TP), la Soprintendenza del Mare di Trapani e la RPM Nautical Foundation hanno potuto interpretare la densità di rinvenimenti ar- cheologici subacquei a NordOvest dell’isola di Levanzo e localizzare più precisamente il tratto di mare dove si svolse la battaglia navale. L’area è stata inserita nel progetto europeo ArcheoMap (6° FP, 2002-2006), interessato alla sperimentazione di ‘itinerari e parchi archeologici subacquei’ che – tramite l’uso di strumenti audiovisivi – valorizzano il mare come bene naturale e bene culturale. Il secondo esempio illustra un’area dei Monti Sicani in provincia di Palermo, dove il Laboratorio di Scienze dell’Antichità della Scuola Normale Superiore di Pisa svolge ricerche archeologiche dall’inizio degli anni Ottanta: la città antica (Entella) sorgeva sul ramo sinistro del fiume Belice e il suo ter- ritorio si estendeva verso Sud fino alla confluenza fluviale.
    [Show full text]
  • Misiliscemi, Si Va Verso Il Referendum
    T L’INFORMAVELOCE QUOTIDIANO SU CARTA - FREE PRESS I . L’INFORMAVELOCE QUOTIDIANO SU CARTA - GRATIS S W E N E L A C O L L I . W Edizione di SABATO 13/01/2018 - Anno IV n° 05 - Iscrizione Tribunale Trapani n° 358 W W MISILISCEMI, SI VA VERSO IL REFERENDUM PUBBLICATO IL DECRETO ALLA REGIONE L’assessorato regionale alle autonomie Locali ha dato il via libera al referendum per la costi - tuzione del nuovo Comune. Si tratta del primo decreto del 2018 firmato – e pubblicato nel sito dell’assessorato – dal neo assessore Berna - dette Grasso. A breve il decreto sarà pubbli - cato sulla Gazzetta Ufficiale e poi scatteranno i fatidici trenta giorni di tempo per gli eventuali ricorsi avverso il provvedimento. Dopodichè, ricorsi permettendo, ci saranno ulteriori 120 giorni di tempo per indire ufficialmente il refe - rendum. Salvatore Tallarita, presidente dell’associazione che da oltre dieci anni punta sul nuovo Comune precisa che: “Misiliscemi non nasce per isolarsi ma per migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti e concorrere a una visione sinergica è strutturata con tutti i comuni della provincia”. A PAGINA 4 Cisl Trasporti Anniversario IL PIANISTA DEL BO RDELLO All’AST di Trapani Il Sessantotto: di Fabio Pace comportamento come cambiò Democrazia e localismo anti sindacale? la nostra Sicilia Un referendum deciderà duatorie che ogni tanto ci rle - A pagina 5 A pagina 3 delle sorti degli abitanti delle gano agli ultimi posti, possa contrade trapanesi dell’area considerarsi di serie A). E a di Misiliscemi. La Regione ha onore del vero hanno ra - dunque dato il suo via libera.
    [Show full text]
  • Piano Della Performance 2021-2023 È Il Primo Strumento Di Programmazione Aziendale Che Nasce All‟Interno Del Periodo Pandemico Da Covid 19
    Servizio Sanitario Regionale Piano della Azienda Performance Sanitaria Provinciale 2021-2023 di Trapani Sommario 1. Introduzione e Finalità ................................................................................................................................................... 6 2. Chi Siamo ........................................................................................................................................................................ 8 3. Cosa Facciamo .............................................................................................................................................................. 14 4. Come Operiamo ........................................................................................................................................................... 15 5. L’Amministrazione in cifre ........................................................................................................................................... 16 6. Mandato Istituzionale e i principi di riferimento. ........................................................................................................ 22 7. L’albero della performance .......................................................................................................................................... 24 8. Analisi del Contesto Interno ed Esterno ...................................................................................................................... 25 9. Principi Fondamentali alla base del Piano della Performance
    [Show full text]
  • Journey of a Container
    From Amphora to TEU: Journey of a container Arthur DE GRAAUW Coastal Engineering & Shiphandling Grenoble, France Abstract This presentation aims at comparing ancient and modern maritime logistics on aspects like stowage on board ships, loading & unloading, exporting & importing, ships & sailing, return cargo. It is found that nodal points for trade existed in the past in the Mediterranean area (Rome, Alexandria and many smaller ones) and that nowadays they are all over our planet (China, Europe, USA). The number of ships sailing the oceans increased by a factor ten and large ship sizes increased from 40-50 m length to 300-400 m, but the number of shipwrecks per year is quite similar. The value of cargo on each ship also increased by a factor ten. Today’s fluxes of goods, information and money are much faster. Nevertheless, it is found that today’s maritime logistics were already in use more than 2000 years ago, but in ancient times, today’s “time is money” was less important than “have a safe trip back home”. 1. Introduction Merchant ships have been sailing the Mediterranean Sea and the Red Sea for 5000 years 1 gradually leading to a ‘Mediterranisation’ of the economy and today, we have reached a globalised economy extending to the whole planet. Goods (also called ‘commodities’) have always been shipped either as lose units or as dry or liquid bulk. Ancient units were amphorae, dolia, barrels, sacks that could be placed on board a ship, on a cart, on a camel or donkey. Until 100 years ago, this cargo, called ‘break bulk’ had to be loaded on board almost individually.
    [Show full text]
  • Studio Di Impatto Ambientale
    EP PRODUZIONE S.p.A. Roma, Italia Efficientamento della Centrale di Trapani con Installazione di Nuovi OCGT per 220 MWe Studio di Impatto Ambientale Doc. No. P0021162-1-H1 Rev. 0 - Ottobre 2020 Rev. Descrizione Preparato da Controllato da Approvato da Data A. Scifo 0 Prima Emissione L. Volpi M. Compagnino Ottobre 2020 F. Montani Tutti i diritti, traduzione inclusa, sono riservati. Nessuna parte di questo documento può essere divulgata a terzi, per scopi diversi da quelli originali, senza il permesso scritto di RINA Consulting S.p.A. Efficientamento della Centrale di Trapani con Installazione di Nuovi OCGT per 220 MWe Studio di Impatto Ambientale INDICE Pag. LISTA DELLE TABELLE 5 LISTA DELLE FIGURE 7 LISTA DELLE FIGURE ALLEGATE 9 1 INTRODUZIONE 10 1.1 LA QUESTIONE ENERGETICA 10 1.2 LA CENTRALE DI TRAPANI 10 1.3 IL PROGETTO 11 2 PRESENTAZIONE DELL’INIZIATIVA 12 2.1 PRESENTAZIONE DEL PROPONENTE 12 2.2 CRITERI LOCALIZZATIVI E INQUADRAMENTO DELL’AREA DI PROGETTO 12 2.3 FINALITÀ DEL PROGETTO 14 3 TUTELE E VINCOLI PRESENTI NELL’AREA DI PROGETTO 16 3.1 TUTELA DELLA QUALITÀ DELL’ARIA 16 3.1.1 Piano Regionale di Tutela della Qualità dell’Aria (PRQA) 16 3.2 TUTELA DELLA RISORSA IDRICA 18 3.2.1 Piano di Tutela delle Acque (PTA) della Regione Sicilia 18 3.2.2 Piano di Gestione delle Acque del Distretto Idrografico della Sicilia 20 3.3 TUTELA DELL’INQUINAMENTO ACUSTICO 22 3.4 TUTELA DEL PATRIMONIO PAESAGGISTICO/CULTURALE E NATURALE 22 3.4.1 Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR) 22 3.4.2 Piano Paesaggistico degli Ambiti Regionali 2 e 3 ricadenti
    [Show full text]
  • Schede Paesaggi Locali 2
    Piano Paesaggistico REPUBBLICA ITALIANA ii iitt Regione Siciliana bb Assessorato dei Beni Culturali mm 33 e dell'Identità Siciliana AA -- ii Dipartimento dei Beni Culturali 2 n e dell'Identità Siciliana 2 aan pp Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali rraa di Trapani TT Progetto finanziato con P.O.R. Sicilia 2000-2006 Misura 2.02 Azione C DIPARTIMENTO DEI BENI CULTURALI E DELL'IDENTITA' SICILIANA Il Dirigente Generale dott. Gaetano Pennino SERVIZIO PIANIFICAZIONE PAESAGGISTICA Il Dirigente Responsabile dott. Michele Buffa SOPRINTENDENZA PER I BENI CULTURALI ED AMBIENTALI DI TRAPANI COORDINAMENTO TECNICO-SCIENTIFICO arch. Paola Misuraca i n COLLABORATORI a arch. Girolama Fontana arch. Roberto Monticciolo i p l a a CONSULENZA SCIENTIFICA r c Coordinamento generale T 3 o prof. Domenico Costantino arch. Gaetano Renda i L e d Sottosistema abiotico Sottosistema insediativo i Geologia, geomorfologia ed Archeologia 2 a g i idrogeologia dott.ssa Cecilia Buccellato i g l c dott. Angelo La Rosa S.A.P. - Società Archeologica 2 dott. Roberto De Domenico Padana a a n i s n o Sottosistema biotico Sistema Informativo Territoriale v t e o Rete ecologica Ing. Salvatore Cerami i i o a Prof. Renato Massa Dott.ssa Claudia Spinnato b r g P Sottosistema agricolo-forestale Collaborazioni p e m Aspetti agronomici, forestali i Nino De Gaetano r e vegetazionali a Daniela Federico a e i l Prof. Giovanni Curatolo Silvia Scerrino l t d i e b e n d i m t e A n h e c Il Responsabile Unità Operativa VII Il Soprintendente d (arch.
    [Show full text]
  • Carthaginian Casualties: the Socioeconomic Effects of the Losses Sustained in the First Punic War
    Georgia State University ScholarWorks @ Georgia State University History Theses Department of History 8-9-2016 Carthaginian Casualties: The Socioeconomic Effects of the Losses Sustained in the First Punic War Laura Valiani Follow this and additional works at: https://scholarworks.gsu.edu/history_theses Recommended Citation Valiani, Laura, "Carthaginian Casualties: The Socioeconomic Effects of the Losses Sustained in the First Punic War." Thesis, Georgia State University, 2016. https://scholarworks.gsu.edu/history_theses/108 This Thesis is brought to you for free and open access by the Department of History at ScholarWorks @ Georgia State University. It has been accepted for inclusion in History Theses by an authorized administrator of ScholarWorks @ Georgia State University. For more information, please contact [email protected]. CARTHAGINIAN CASUALTIES: THE SOCIOECONOMIC EFFECTS OF THE LOSSES SUSTAINED IN THE FIRST PUNIC WAR by LAURA VALIANI Under the Direction of Lela Urquhart, PhD ABSTRACT This thesis seeks to investigate the short- and long-term socio-economic impact of the First Punic War on Carthage and its people. It will do so by exploring three parts of the Carthaginian political and socio-economic system during the fourth through the second centuries BCE. The first is its navy, and specifically the costs – in both material and man – of its use. This will be the subject of the first chapter. The second analyses the additional expenditures which the war extracted from Carthage, such as the outlays to recruit, maintain, and provide for the land army. The final chapter focuses on the long-term ramifications of the war, which will be explored by means of an in-depth analysis of the last few battles of the First Punic War from an economic angle.
    [Show full text]
  • ATLAS of CLASSICAL HISTORY
    ATLAS of CLASSICAL HISTORY EDITED BY RICHARD J.A.TALBERT London and New York First published 1985 by Croom Helm Ltd Routledge is an imprint of the Taylor & Francis Group This edition published in the Taylor & Francis e-Library, 2003. © 1985 Richard J.A.Talbert and contributors All rights reserved. No part of this book may be reprinted or reproduced or utilized in any form or by any electronic, mechanical, or other means, now known or hereafter invented, including photocopying and recording, or in any information storage or retrieval system, without permission in writing from the publishers. British Library Cataloguing in Publication Data Atlas of classical history. 1. History, Ancient—Maps I. Talbert, Richard J.A. 911.3 G3201.S2 ISBN 0-203-40535-8 Master e-book ISBN ISBN 0-203-71359-1 (Adobe eReader Format) ISBN 0-415-03463-9 (pbk) Library of Congress Cataloguing in Publication Data Also available CONTENTS Preface v Northern Greece, Macedonia and Thrace 32 Contributors vi The Eastern Aegean and the Asia Minor Equivalent Measurements vi Hinterland 33 Attica 34–5, 181 Maps: map and text page reference placed first, Classical Athens 35–6, 181 further reading reference second Roman Athens 35–6, 181 Halicarnassus 36, 181 The Mediterranean World: Physical 1 Miletus 37, 181 The Aegean in the Bronze Age 2–5, 179 Priene 37, 181 Troy 3, 179 Greek Sicily 38–9, 181 Knossos 3, 179 Syracuse 39, 181 Minoan Crete 4–5, 179 Akragas 40, 181 Mycenae 5, 179 Cyrene 40, 182 Mycenaean Greece 4–6, 179 Olympia 41, 182 Mainland Greece in the Homeric Poems 7–8, Greek Dialects c.
    [Show full text]