Regione Emilia-Romagna OGGETTO 2176 Assemblea Legislativa Fascicolo: 2020.2.4.3.57 AL/2020/25877 Del 10/12/2020
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Regione Emilia-Romagna OGGETTO 2176 Assemblea legislativa Fascicolo: 2020.2.4.3.57 AL/2020/25877 del 10/12/2020 Bologna, 8 dicembre 2020 Alla Presidente dell’Assemblea legislativa Emma PETITTI SEDE _____________________________ INTERPELLANZA I sottoscritti Consiglieri Premesso che - Con la Legge 30 marzo 2004, n. 92, pubblicata sulla G.U. n° 86 del 13 aprile 20041 ("Istituzione del «Giorno del ricordo» in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale e concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati"), il Parlamento Italiano ha riconosciuto “il 10 febbraio quale «Giorno del ricordo» al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”; - la medesima disposizione di legge ha previsto (art. 1, comma 2) la realizzazione di “iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado”, ed ha inteso favorire “da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende”; - tra le varie iniziative assunte dalle Istituzioni nel corso degli anni vi sono state numerose modifiche alla toponomastica degli Enti locali, mediante intitolazioni di vie, strade e piazze alle Vittime delle foibe. A solo titolo esemplificativo e non esaustivo, nella nostra Regione hanno osservato il disposto legislativo sopra richiamato i seguenti Comuni: Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Ferrara, Bologna, Forlì, Ravenna, Rimini, Cortemaggiore, Coviolo, Portomaggiore, Comacchio, S. Lazzaro di Savena, Alto Reno Terme, Crevalcore, Cesena, Cervia. Considerato che 11 camera.it/parlam/leggi/04092l.htm Viale Aldo Moro, 50 - 40127 Bologna - Tel. 051 527 5901 - tra le migliaia di vittime delle foibe, una particolare menzione è sempre stata riservata alla tragica morte di Norma Cossetto, insignita in data 9 dicembre 2005 della Medaglia d'oro al merito civile da parte del Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi2, con la seguente motivazione: “Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio. 5 ottobre 1943 - Villa Surani (Istria)”; - ai sensi della legge 2 gennaio 1958, n° 133, “le ricompense al valor civile sono istituite per premiare atti di eccezionale coraggio che manifestano preclara virtù civica e per segnalarne gli autori come degni di pubblico onore”. Esse si distinguono in "Medaglie d'oro, d'argento e di bronzo; l'attestato di pubblica benemerenza”. Rilevato che - il giorno 14 settembre 2020, dopo quanto avvenuto in altre città della Regione (il Comune di Bologna ha da anni intitolato a Norma Cossetto i giardini sulla via Guelfa, il Comune di Modena lo ha deliberato nei mesi scorsi4), il Consiglio comunale di Reggio Emilia ha approvato una mozione per l’intitolazione di una via, piazza o locale istituzionale alla memoria di Norma Cossetto5; - la Commissione toponomastica del Comune di Reggio Emilia, incaricata di dare seguito al pronunciamento del Consiglio comunale, ha incredibilmente inteso sospendere il procedimento di intitolazione, con la seguente motivazione: “Riguardo alla mozione presentata in consiglio comunale su Norma Cossetto… la commissione chiede che vengano integrate le notizie storiche che avvallino tale richiesta. In merito alla questione il dottor Storchi, interpellato, ha illustrato alla commissione la mancanza di notizie storiche certe e verificate riguardanti le vicissitudini che hanno portato alla cattura e all’uccisione di Norma Cossetto: infatti esistono solo fonti verbali circa l’accaduto, tutte provenienti da una unica fonte, la famiglia (aderente al fascismo anche durante la Repubblica di Salò; il padre morì combattendo a fianco dei nazisti durante la repressione antipartigiana in Istria)6…”; 2 onorificenze/insigniti/161496 3 gazzettaufficiale.it/eli/id/1958/02/03/058U0013/sg 4 .modenatoday.it/politica/approvata-mozione-via-norma-cossetto-modena- 2020.html 5 eggioreport.it/2020/09/una-via-per-norma-cossetto-mozione-approvata-in-sala-del-tricolore- undici-astensioni-e-4-contrari-nella-maggioranza/ 6 reggioreport.it/2020/12/incredibile-copia-incolla-dal-sito-carc-per-dire-no-alla-via-a-norma- cossetto-articolo-negazionista-usatoper-il-verbale-della-commissione/ 2 - così argomentando, i componenti della Commissione toponomastica del Comune di Reggio Emilia, oltre ad avere violato le norme del TUEL che attribuiscono al solo Consiglio comunale la funzione di indirizzo e di controllo politico-amministrativo (art. 43 D. Lvo 267/20007), hanno anche indebitamente interferito con il giudizio di merito espresso dalla Commissione istruttoria del Quirinale, composta dalle professionalità e dalle Autorità di cui all’art. 7 della Legge 13/1958; - l’amministrazione comunale di Reggio Emilia, tramite l’assessore con delega alla toponomastica, ha giustificato la decisione assunta dalla Commissione in contrasto con l’indirizzo espresso dal Consiglio comunale (oltre che con la Presidenza della Repubblica), dichiarando alla stampa: "La commissione ha autonomia di valutazione ed è composta da persone competenti anche sotto il profilo storico proprio per fare gli approfondimenti necessari per procedere alle intitolazioni. Ha la nostra piena fiducia e ringrazio i membri per il prezioso lavoro che svolgono"8. Rilevato inoltre che - la negazione di un crimine di guerra (così come la negazione della Shoah, di un crimine di genocidio o di un crimine contro l’umanità), come definito dallo Statuto di Roma della Corte penale internazionale9, è circostanza aggravante dei delitti di propaganda razzista e di istigazione o incitamento alla commissione di atti razzisti, puniti dalla legge 13 ottobre 1975, n. 654, ai sensi della Legge 16 giugno 2016, n. 11510; - Con la legge 3 marzo 2016, n. 311 (“Memoria del Novecento. Promozione e sostegno alle attività di valorizzazione della storia del Novecento in Emilia-Romagna”), la Regione Emilia-Romagna ha inteso riconoscere, fra le proprie finalità l’«…importanza della memoria collettiva, nel rifiuto del negazionismo storico, quale pratica di cittadinanza attiva per preservare valori fondamentali quali la libertà, la democrazia, il rispetto dei diritti umani…». Tutto ciò premesso, considerato e rilevato I sottoscritti Consiglieri interpellano la Giunta regionale 7 rocardi.it/testo-unico-enti-locali/parte-i/titolo-iii/capo-i/art43.html 8 bologna.repubblica.it/cronaca/2020/12/02/news/reggio_emilia_nega_una_via_a_vittima_d elle_foibe_storia_non_certa_-276743838/ 9 admin.ch/opc/it/classified-compilation/20002381/index.html 10 altalex.com/documents/news/2016/06/30/negazionismo-in-gazzetta-la-nuova-legge 11 demetra.regione.emilia- romagna.it/al/articolo?urn=er:assemblealegislativa:legge:2016;3 3 per conoscere: - se non ritenga che l’atteggiamento assunto dalla Commissione toponomastica del Comune di Reggio Emilia, e di conseguenza dalla Giunta comunale, manifestato pubblicamente dall’Assessore competente per materia, rappresenti una valutazione di merito in contrasto con la funzione di indirizzo politico ed amministrativo propria del Consiglio comunale, ai sensi dell’art. 43 TUEL, che aveva espresso un giudizio differente con un proprio atto specifico; - se non ritenga comunque che l’orientamento espresso dalla predetta Commissione comunale, nella parte in cui ha inteso mettere in discussione la figura della giovane Norma Cossetto, vittima della pulizia etnica delle milizie titine, in aperto ed evidente dissenso con l’attività istruttoria compiuta dalla Presidenza della Repubblica, finalizzata all’avvenuto conferimento della Medaglia d’oro al valore civile, nonché in contrasto con il disposto della Legge nazionale 92/2004, si ponga in violazione anche con le finalità e gli obiettivi perseguiti dalla Regione Emilia-Romagna con la propria legge 3/2016; - se non ritenga quindi che all’atteggiamento assunto dall’amministrazione comunale di Reggio Emilia, in contrasto con la L.R. 3/2016, debba seguire quantomeno un giudizio di censura; - se non ritenga infine la Giunta di dovere promuovere, eventualmente in concomitanza con le celebrazioni del prossimo 10 febbraio 2021 - solennità civile ai sensi dell’articolo 3 della legge 27 maggio 1949, n. 260 – e comunque nell’ambito delle attività di promozione e conoscenza della storia di cui alla L.R. 3/2016, iniziative ufficiali sul territorio regionale a ricordo del martirio della giovane Norma Cossetto, con tutta evidenza ancora colpevolmente ignorato non solo da parte della cittadinanza, ma pure da alcuni rappresentanti delle Istituzioni repubblicane. 4 Primo Firmatario: Maura Catellani Altri firmatari: Massimiliano Pompignoli Simone Pelloni Stefano Bargi Emiliano Occhi Daniele Marchetti Valentina Stragliati Fabio Bergamini Michele Facci Gabriele Delmonte Matteo Montevecchi Andrea Liverani Matteo Rancan Fabio Rainieri.