RADIOCORRIERE TV SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA
numero 42 - anno 85 24 ottobre 2016
FABIO FAZIO
IN LIBRERIA
DAL 18 OTTOBRE
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Negli anni dal 1970 al 1974, a casa mia il giovedì sera era speciale. Ricordo che i miei genitori mi permettevano di vedere la televisione ben oltre il canonico Carosello, che segnava la fine della giornata per tanti bambini come me. Ci si accomodava in salone e in rigoroso silenzio, quasi fossimo in chiesa, si vedevano insieme le puntate del Rischiatutto.
Ero troppo piccolo per capire cosa significasse quella trasmissione, anzi per essere onesto ero totalmente disinteressato. Ma quello che mi piaceva, e per questo aspettavo il giovedì sera con trepidazione, era il potersi riunire tutti insieme per seguire l'appuntamento televisivo con Mike Bongiorno come se si trattasse di una festa, di una ricorrenza.
Eradiventatounmomentoimportante,aggregante nella nostra vita. A volte venivano i nonni, i miei amati zii, ma anche i vicini di casa. Era un modo per stare insieme, per sentirsi parte di una società che stava cambiando.
Il Rischiatutto arrivava dopo l'autunno caldo e la strage di Piazza Fontana. Un periodo significativo, molto significativo per il nostro Paese. E solo adesso comprendo che c'era la voglia di essere informati, di scoprire una parte della nostra Italia sconosciuta anche attraverso i concorrenti del Rischiatutto, persone semplici, ma con grandi passioni personali.
Così quando lo scorso anno al salone del Libro di Torino ho visto la straordinaria copia della "cabina dei concorrenti" non ho resistito. Ho voluto provare l'ebrezza di entrare, indossare la cuffia e giocare: di rischiare. Sì perché il Rischiatutto è stata una trasmissione trasversale. Era seguita proprio da tutti, impegnati e non. Un grande quiz di qualità, quella stessa qualità che ritroveremo dal 27 ottobre ogni giovedì nella nuova edizione condotta Fabio Fazio.
Buona settimana.
Fabrizio Casinelli
Invito alla lettura
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TV RADIOCORRIERE
SOMMARIO
N. 42
24 OTTOBRE 2016
CULTURA
CULTURA
Tutto quello che di buono sta accadendo nel mondo in quest'Anno della
VITA DA STRADA
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Gli appuntamenti di Rai5 dedicati all'arte, alla
RAGAZZI
Misericordia trova spazio ne "Il Giubileo di Francesco su Rai1 letteratura e la musica
Pronti per la nuova stagione de "Le storie di Gipo"? Dal 29 ottobre di nuovo in compagnia di Oreste Castagna e Laura Carusino per cantare, ballare e divertirsi con Rai
YoYo
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ALMANACCO
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La Tv, la Radio, l'Italia, il mondo. le date che hanno segnato la priccola e grande storia
MARCELLO MASI
L'ex direttore del Tg2 parla della sua nuova avventura su Rai1 con "Linea Verde" insieme a Chiara
Giallonardo
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CINEMA
EVENTO
A tutto cinema con
RaiMovie: da "Offstage" e "Al
femminile" i riflettori sono
sempre accesi sul mondo della celluloide
Che cos'è "Maker Faire Rome -The European
Edition 4.0"? Ce lo racconta
Celia Guimaraes di
14
Rainews24
30
CINEMA
28
"Qualcosa di nuovo" è al cinema. Il racconto della regista Cristina Comencini e delle attrici protagonisti Paola Cortellesi e Micaela
Ramazzotti
MUSICA
PALINSESTI SETTIMANALI
"Made In Italy" è l'attesissimo album di Luciano Ligabue che esce il 18 novembre con quattordici nuovi brani.
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FABIO FAZIO
RADIO
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"Questo programma è anche una dimostrazione di grande affetto nei confronti di Mike". Dal 27 ottobre su Rai3 parte il nuovo
Rischiatutto
Uno speciale di Radio6Teca dedicato al poliedrico artista toscano Roberto Benigni proprio in occasione del suo compleanno
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CULTURA
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l meglio della programmazione di
RaiStoria
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- RADIOCORRIERETV
- DIRETTORE RESPONSABILE
FABRIZIO CASINELLI www.radiocorrieretv.it www.rai-com.com www.ufficiostampa.rai.it
- Hanno collaborato
- Fotografico
Simonetta Faverio Celia Guimaraes Carlo Casoli
SETTIMANALE DELLA RAI
Barbara Pellegrino Fabiola Sanesi
RADIOTELEVISIONE ITALIANA Reg. Trib. n. 673
Redazione - Rai Via Umberto Novaro 18 00195 ROMA
HEADLINE GIORNALISTI
Stefano Corradino Claudia Turconi
Palinsesti del 16 dicembre 1997
Numero 42 - anno 85 24 ottobre 2016
Marina Cocozza
Michele Trobbiani
Filippo Blandino Maria Rita Burghi
Tel. 0633178213
Grafica, impaginazione
Cinzia Geromino Claudia Tore
Fabio Fazio chiediamo subito che effetto gli fa condurre quel "Rischiatutto" che appartenne a una delle più grandi icone della nostra televisione. "Ha lasciato il segno nella mia infanzia -risponde -. La tv di
FABIO FAZIO
A
allora, per uno che come me abitava in provincia, era l'unico mezzo che si aveva per accedere al presente. Mike ha sempre rappresentato la modernità, l'americano che negli anni Settanta ti faceva venire in mente parole come benessere, progresso, boom. In più Rischiatutto era una delle trasmissioni cult che riusciva a radunare tutta la famiglia, il giovedì sera era Rischiatutto".
Potrebbe avere oggi lo stesso impatto sul pubblico?
Ovviamente no. E nessuno lo pensa, anche se quello di aprile su Rai1 è stato un risultato davvero clamoroso. Dal 27 ottobre Rischiatutto verrà proposto su Rai3 perché ritenuto un asset fondamentale per la rete e farà gli ascolti di Rai3, ma in ogni caso io ritengo che sia bello che ci sia il Rischiatutto nella televisione italiana. Un gioco che rimane molto divertente e a distanza di tanti anni funziona ancora bene perché è tanto semplice quanto coinvolgente.
La formula del tuo Rischiatutto è rimasta praticamente invariata rispetto a quello "storico".
COME
UNA MERAVIGLIOSA
AUTO D'EPOCA
Non avrebbe avuto senso fare diversamente perché Rischiatutto è quella meravigliosa, straordinaria auto d'epoca che se la
modifichi poi la devi buttare via. Bisogna percorrere le strade
che sono state costruite nel frattempo, ma la macchina deve a maggior ragione rimanere quella, in tutto e per tutto.
Qual è la materia che ti appassiona di più?
Me l'hanno chiesto in tanti, sinceramente non saprei (ride, ndr)… Forse la mia passione per la montagna mi porterebbe a pensare all'alpinismo… La "materia vivente" rappresenta una delle novità. L'ospite si mette letteralmente in gioco trasformandosi in materia della puntata e la sua vita diventa oggetto di domande.
Poi c'è la domanda Mike…
"Questo programma è anche una dimostrazione di grande affetto nei confronti di Mike". Dopo i clamorosi consensi da parte del pubblico per le serate speciali sulla rete ammiraglia, dal 27 ottobre il "Rischiatutto" di Fabio Fazio arriva su Rai3 ogni giovedì in prima serata: "Un gioco che rimane molto divertente e a distanza di tanti anni funziona ancora bene perché è tanto semplice quanto coinvolgente"
Una delle sei colonne del tabellone è una materia vintage, giocata veramente nel Rischiatutto negli anni Settanta. Una di quelle domande l'aveva fatta realmente Mike.
Che idea ti sei fatto dei concorrenti che hai incontrato in questi mesi?
Appartengono a tipologie diverse. Mediamente però sono tutte persone molto appassionate. La vera caratteristica non è tanto il nozionismo che ormai oggi non ha più senso perché basta consultare wikipedia, quanto il fatto che se vuoi sapere una cosa e poi ricordartela è perché ti piace. Quindi è solo la passione che ti spinge a scegliere una cosa anziché un'altra. Alcuni pensano che tutto sia più semplice di quello che invece è perciò arrivano impreparati e noi non li prendiamo. Altri, al
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contrario, sono preparati ma non hanno la grinta necessaria. Chi si presenta al Rischiatutto deve sapere che questo gioco
prevede anche una buona dose di prontezza di riflessi e un
minimo di strategia.
I PROTAGONISTI DEGLI ANNI 70
Ci racconti del tuo primo incontro con Mike?
Facevo "Quelli che il calcio" e avevo in mente di organizzare una sua ospitata un po' strana. Volevo cioè che lui sciasse per noi una domenica pomeriggio, una discesa durante il programma insomma. Così andai a trovarlo a Canale 5 dove lavorava, gli feci questa proposta e lui accettò senza problemi. Fu però intransigente sul fatto che preparassimo uno schema molto dettagliato di come si sarebbe articolato il tutto. Era precisissimo.
Due puntate speciali, sempre di giovedì ma in seconda serata, il 27 ottobre e il 22 dicembre su Rai3, porteranno il pubblico indietro nel tempo con il racconto dei personaggi che hanno fatto la storia del "Rischiatutto" di Mike Bongiorno
Il giovedì sera fai tornare il Rischiatutto nelle nostre case. Che ne penserebbe Mike?
Naturalmente se avesse potuto farlo lui saremmo stati tutti più contenti. Però lui non c'è e immagino gli possa far piacere l'amore sincero verso questo progetto di tutti noi che ci stiamo lavorando. Non potrebbe che essere soddisfatto poi dello strepitoso risultato raggiunto ad aprile. Questo Rischiatutto è una dimostrazione postuma di grande affetto nei suoi confronti da parte del pubblico italiano. opo l'atteso inizio della riedizione del "Rischiatutto" con-
Ddotto da Fazio, Rai3 ripercorre con due Speciali sempre di giovedì, uno il 27 ottobre e l'altro il 22 dicembre in seconda serata, la storia delle prime edizioni del leggendario program-
ma ideato da Mike Bongiorno e andato in onda la prima volta
sul secondo canale della Rai il 5 febbraio del 1970. Nei due appuntamenti i grandi e piccoli campioni di allora, dalla mi-
tica signora Giuliana Longari al farmacista fiorentino Andrea
Fabbricatore, dal "signor No" Ludovico Peregrini alla "valletta
parlante" Sabina Ciuffini. Ciascuno di loro racconterà l'espe-
rienza che ha cambiato le loro vite e la storia stessa del costu-
me italiano. Ai loro racconti si aggiungono filmati inediti del tempo, retroscena, riflessioni sulla televisione di ieri e quella
di oggi. Un tuffo in un'Italia così lontana eppure ancora così inaspettatamente vicina.
E il fatidico "Allegria"?
Non ci sarà. Quando è venuto a trovarci Fiorello è stato inevitabile. Ma basta così. È sbagliato scimmiottare Mike e bisogna stare attenti a non farlo, anche involontariamente. Vogliamo essere rispettosi e spontanei, senza esagerare.
LA PRIMA "MATERIA VIVENTE" E' VERDONE
gni giovedì un personaggio di spicco sarà invitato nella fase centrale del tabellone per porre ai concorrenti quesiti sulla propria
O
carriera. La "materia vivente" del 27 ottobre sarà Carlo Verdone, mentre i prossimi saranno Ornella Muti, Aldo, Giovanni e Giacomo e Cochi e Renato. La sfida per la conquista del montepremi si svolgerà tra i severi giudizi di Ludovico Peregrini, il mitico "Signor No", mentre il percorso seguirà le storiche tre fasi del gioco: domande preliminari, tabellone e domande finali in cabina. Tornano anche due elementi di novità nel tabellone: la casella Mike, che conterrà una domanda tratta dalle puntate degli anni Settanta, e la casella Web. Una formula che ben conosce Stefano Orofino, il campione in carica proclamato il 22 aprile che, grazie alla sua conoscenza della storia della Juventus, tornerà giovedì 27 ottobre per difendere il suo titolo. A sfidarlo ci saranno la diciannovenne romana Lavinia
Gambini, studentessa universitaria a Berlino che porta come materia la vita e le imprese di Napoleone Bonaparte, e Giorgio Avanzini, un cinquantatre-
enne di della provincia di Verona residente a Roma che si presenta con le eroine del melodramma italiano.
MARCELLO MASI
La nuova coppia di "Linea verde" del sabato è formata da Chiara Giallonardo e Marcello Masi. Dopo le due fortunate edizioni de "I signori del vino" insieme a Rocco Tolfa, che tornerà il prossimo anno con nuove puntate, l'ex direttore del Tg2 riprende i temi che lo appassionano: "L'agricoltura si può praticare anche nelle aree urbane. Uno dei punti di forza della nostra economia è rappresentato dall'export agricolo ed eno-gastronomico"
opo Napoli, Bologna e Verona, il 29 ottobre alle
12.20 "Linea verde" del sabato si dirige a Roma insieme a Chiara Giallonardo e Marcello Masi. Una nuova coppia televisiva dove lei si porta
Le aree urbane sono i luoghi di riferimento di"Linea verde"del sabato. Quali sono i percorsi che preferite?
A differenza del tradizionale format che si focalizza maggiormente sulla campagna e sulle sue risorse, qui andiamo alla scoperta del verde cittadino e posso assicurare che ne troviamo sempre tanto. Non solo ville comunali, ma anche orti urbani, un fenomeno che sta conoscendo numeri da boom. Cerchiamo di scoprire cosa si può coltivare tra i condomini e le grandi arterie urbane. Ma soprattutto proviamo a capire chi si dedica all'agricoltura in città. Un'occasione per affrontare temi importanti come la sostenibilità del territorio, l'inquinamento zero e le eccellenze agro-alimentari.
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dietro la lunga esperienza di "Linea verde Orizzonti" e lui sfoggia un prestigioso curriculum di giornalista con una
carriera quasi trentennale in Rai dove fino a due mesi fa ha
ricoperto con successo l'incarico di direttore del Tg2 per poi passare alla Direzione Editoriale per l'Offerta Informativa come vicedirettore con delega ai progetti speciali. Masi, tra gli autori di"Linea verde", è un entusiasta del settore che ha avuto già modo di sperimentare raccogliendo interessanti consensi di pubblico nelle due edizioni del suo programma "I signori del vino", realizzato insieme al collega Rocco Tolfa.
Questa settimana il programma fa tappa a Roma. Su cosa vi soffermerete in particolare?
Sui campi coltivati a ridosso della capitale, nuova meta per la spesa di molti romani, e sui banchi dei mercati, anime dei rioni che resistono imperterriti all'avanzata della grande distribuzione.
Direttore, cominciamo proprio da "I Signori del vino". Un arri- vederci a ottobre su Rai2, a quanto pare.
Sicuramente. Tengo molto a questa piccola idea che ho coltivato con amore insieme a Rocco (Tolfa, ndr) e che si è poi trasformata in un buon prodotto, riconosciuto e apprezzato. Probabilmente ricominceremo a girare a giugno, la stagione migliore per visitare viti e vitigni in mezzo a paesaggi spettacolari, mentre la programmazione dovrebbe riprendere proprio nel periodo della vendemmia.
Che idea ti sei fatto della tua partner Chiara Giallonardo?
La considero una professionista molto brava e preparata su questi argomenti, ha già condotto a lungo "Linea verde orizzonti". Tra noi si è creato un buon feeling e abbiamo trovato subito il ritmo e i tempi giusti per questa conduzione a due.
ECCELLENZE DEL TERRITORIO
Nel frattempo hai cambiato canale perché "Linea Verde" va in onda sulla rete ammiraglia. Come affronti questa nuova espe- rienza?
Da giornalista di lungo corso che taglio hai scelto di dare?
Cerco di concentrarmi sulla situazione specifica delle risorse di un territorio trovando una serie di elementi di rifles-
sione e di confronto su argomenti d'interesse comune. Il cibo è uno di questi perché riguarda davvero tutta la popolazione della Terra: non c'è una sola persona che abiti questo pianeta, da quando è nata la vita, che non si alimenti. E oggi l'alimentazione vive di tante contraddizioni. Alcune, come le coltivazioni intensive, stanno creando seri problemi dal punto di vista ambientale perciò serve un equilibrio e soprattutto una corretta informazione rivolta ai consumatori, che devono avere le conoscenze necessa-
PREZIOSE
Con grandissimo entusiasmo e coinvolgimento anche perché i temi che trattiamo sono quelli che mi appassionano da sempre, quindi possiamo dire che mi trovo nel mio "orto". È un onore per me condurre questa trasmissione storica, ma anche una bella e inaspettata sorpresa di cui voglio ringraziare pubblicamente il direttore di Rai1 Andrea Fabiano
che ha scelto di affidarmi questo prodotto.
COME OPERE D'ARTE
Indubbiamente il direttore Fabiano ha valutato che Marcello Masi rappresenta una grande risorsa interna all'azienda. Se consideriamo la mia stazza, direi grossa (ride, ndr).
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rie per fare scelte consapevoli. È uno dei compiti del servizio pubblico.
Come avviene la scelta delle location?
Ci vediamo il lunedì per una riunione in cui il gruppo autoriale di cui faccio parte ragiona su come si potrebbe articolare la puntata. Ciascuno contribuisce a dare delle idee, quindi l'autore della puntata -e questa è una novità -fa dei sopralluoghi in loco per andare a cercare ulteriori spunti. In una seconda riunione si decide la
scaletta definitiva. Ne escono fuori ritratti delle
città davvero inediti perché dimostriamo che l'agricoltura si può praticare anche fuori dalle aree agricole.
UN SABATO
A TRENTO
a terra che unisce. In una metropoli come Roma l'agricoltura, i suoi prodotti e la buona tavola creano socialità, solidarietà, amicizia. Sabato 29 ottobre, su Rai1 alle 12.20, "Linea Verde" attraversa la Ca-
Si evince che la filiera produca uno sviluppo occu-
pazionale. È così?
L
pitale d'Italia da nord a sud per sfatare il luogo comune dei romani cinici, egoisti e disincantati. Sullo sfondo, la terra e i suoi prodotti. Chiara Giallonardo e Marcello Masi andranno negli orti urbani, fenomeno che sta conoscendo numeri da boom, per scoprire che cosa si coltiva tra i condomini e le grandi arterie urbane. Ma soprattutto per scoprire chi e perché si dedica all'agricoltura in città. Poi Linea Verde mostrerà i campi coltivati a ridosso della città, nuova meta per la spesa di molti romani e sui banchi dei mercati, che resistono imperterriti all'avanzata della grande distribuzione. Poi visita
un'inaspettata azienda agricola con annesso caseificio all'interno di un car-
cere e i tesori nascosti del Rinascimento.
Sta diventando uno dei punti di forza della nostra economia dal punto di vista del Pil. Un indice positivo è rappresentato dall'export agricolo ed eno-gastronomico. Non a caso le nostre eccellenze sono famose in tutto il mondo quanto i nostri artisti e non a caso esiste un turismo del gusto che porta in Italia milioni di persone. Tra l'altro i giovani sono molto attivi nelle start up legate a questo settore. È un fenomeno che va coccolato e va aiutato a crescere.
Il 5 novembre "Linea Verde" andrà invece a Trento per scoprire i segreti di una città che ha una cultura tanto radicata nella tradizione quanto propensa all'innovazione e all'ecosostenibilità. La ricerca e il rinnovamento applicati alle tecniche agricole e alla trasformazione dei prodotti, nel rispetto più vero della Terra e delle sue leggi sembrano essere alla base dell'apprezzamento internazionale dei prodotti del capoluogo trentino. Il programma punterà i
riflettori su una comunità cittadina"green". Qui l'investimento in innovazione
è realmente vissuto come uno sforzo indispensabile per emergere e non è un caso che Trento sia ormai da considerare la capitale italiana delle Start up "verdi". Chiara Giallonardo ne visiterà una altamente innovativa nel campo dell'Apicoltura e andrà in bicicletta in compagnia di Francesco Moser, il campione di ciclismo legato alla tradizione agricola di famiglia e testimonial della salubrità dei cibi come della eco-sostenibilità.
La scuola ha gli strumenti per indirizzare i ragazzi
verso l'acquisizione di competenze specifiche?