N. 7-8/2020 Organo ufficiale dei paracadutisti d’Italia

Come FOLGORE dal cielo, come NEMBO di tempesta a m o R

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A T S I V I R N. 7-8 /2020 SOMMARIO

Giro d’Orizzonte 3 La Presidenza Informa 5 Eventi tristi 6 Il Reportage del Direttore 7 rIVISTa DeLL’aSSOCIaZIONe Attualità 13 NaZIONaLe ParaCaDUTISTI Reparti in Armi 23 D’ITaLIa (aNPd’I) Storia delle Sezioni 26 Attività delle Sezioni 27 MeNSILe DI INFOrMaZIONe Ultimo Lancio 38 aSSOCIaTIVO , TeCNICO e POLITICO -CULTUraLe

COPerTINa Il Col. Filippini, mentre atterra sul Teatro del Silenzio … voi siete gli del cielo e della terra con il Bandierone da 1600 mq ( Foto di Gianbattista Colombo )

anno LXXVII dalla fondazione amministrazione: Direzione, redazione, Le opinioni espresse negli articoli sono personali Numero 7-8/2020 Mario Margara amministrazione, pubblicità: degli autori e non rispecchiano necessariamente il aNPd’I – Via Sforza, 5 – 00184 rOMa pensiero e lo spirito del giornale, né hanno riferi - mento con orientamenti ufficiali. Chiusura redazionale CCP 32553000 – Telefono 06 4746396 Linea Militare 3/5641 – Fax 06 486662 Stampa: Direttore responsabile: www.assopar.it COLLabOrare CON «FOLgOre» TIPOgraFIa FaCCIOTTI srl La collaborazione è aperta a tutti ed è gratuita, gli Fausto bILOSLaVO Vicolo Pian Due Torri, 74 articoli e le fotografie, anche se non pubblicati, non vengono restituiti. Direzione editoriale 00146 roma rM abbonamenti La redazione sceglie per la pubblicazione gli argo - Tel. 06 5526 0900 benemerito € 100,00 e coordinamento: menti ritenuti più interessanti, riservandosi, Sostenitore € 50,00 gavina Ledda quando ritenuto opportuno, di apportare modifi - Ordinario € 26,00 grafica: che e correzioni allo scopo di una più corretta € redazione: [email protected] Una copia 2,00 esposizione. Faciliterete il lavoro della Redazione Numeri arretrati € 3,00 Walter amatobene inviando il testo che desiderate proporre, in for - Chiuso in redazione: mato MS-Word o compatibile (*.doc; *.rtf; *.txt) agli indirizzi e-mail [email protected] e/o Collaboratori/ SeTTeMbre 2020 La rivista è inviata gratuitamente ai Soci [email protected] allegate quando possibile corrispondenti della rivista: dal momento del rinnovo del tesseramento immagini fotografiche, e indicate sempre un reca - raffaele Capoferro, Finito di stampare: associata all’USPI pito telefonico; le immagini fotografiche a corredo Sandro Valerio SeTTeMbre 2020 Unione Stampa Periodica Italiana devono essere della massima risoluzione possi - bile. autorizzazione del Tribunale di roma I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengono utilizzati esclusivamente per n. 9385 del 3-9-1963 l’invio della pubblicazione e non vengono ceduti a terzi per alcun motivo (legge 31-12- Pro prie tà let te ra ria, ar ti sti ca e scien ti fi ca ri ser va - 96 n.675 «Tutela della privacy») Iscritta al registro degli Operatori ta. Per ri pro du zio ni, an che se par zia li, dei te sti, è di Comunicazione (rOC) al n. 1265 fat to ob bli go di ci ta re la fon te.

Auguri Carlo! Il 4 settembre, Carlo Murelli ha trascorso in ospedale il suo 99° compleanno, a causa di una caduta per la quale è stato operato. La fibra è quella dei soldati veri e il nostro Presidente Ono - rario ha superato questa ennesima prova con forza e coraggio. Ma non è stato lasciato solo, come si può vedere dalle foto, e i suoi paracadutisti lo sono andati a trovare in un modo originale e folgorino al tempo stesso, che ha reso felice Carlo ed ha commosso i sanitari. GIRO D’ORIZZONTE

SOFT POWER E REALTÀ

gresso. Ci aveva preceduto la della lingua più espressiva del meno a quella fisica e palese, Chiesa Cattolica mezzo secolo mondo, la nostra. prediligendo però le più pruden - fa, rinunciando al latino nella In questo contesto, un caso di ti ed efficaci azioni di disinfor - sua liturgia e ne vediamo i frutti particolare rilevanza è rappre - mazione e propaganda, rese ir - con una frammentazione e una sentato dal termine Soft Power , resistibili da una capacità di ac - perdita di identità assolute; mol - oggetto recentemente di una cesso agli strumenti di comuni - to più dimessamente, senza Soft Power Conference (confe - cazione mai verificata prima di concilivaticanisecondi ma sulle rence, appunto, non conferenza ) oggi nella storia dell’umanità. In note del rock e del rap d’oltre a fine agosto, organizzata a Ve - fin dei conti, quindi, non è solo Oceano, lo stiamo facendo an - nezia da Francesco Rutelli, con prerogativa dei “buoni” l’eserci - che noi da decenni, dopo avere l’obiettivo di rilanciare le idee del zio del Soft Power , anche se in el profluvio di ter - smantellato una scuola superio - politologo americano Joseph questi casi non lancia bombe, mini inglesi che re di eccellenza mondiale fino al Nye, autore di un libro innovato - non insanguina le strade, non stanno da anni paradosso di mandare i nostri fi - re del pensiero politico contem - decapita e non trattiene ostaggi, impastando la no - gli ad abbeverarsi direttamente poraneo, “Soft Power: The almeno per quel che ci è dato di stra lingua ne alla fonte della lingua di Shake - Means to Success in World Poli - vedere con i nostri occhi. Quan - Ncompaiono di sempre nuovi e speare presso famiglie della tics” . Una conferenza importan - to poi alla natura delle fake fantasiosi che probabilmente bassa e media borghesia britan - te, a quanto pare, se è vero che news (bufale per gli italofoni) fanno dare di gomito agli anglo - nica, promosse a titolari di catte - alla stessa è giunto l’autorevole che utilizza per farsi strada nelle foni veri, divertiti dai nostri sforzi dra di english per semplice im - saluto del Presidente della Re - idee e nelle paure della gente, il di impacciati indigeni alla ricerca posizione delle mani. Che la Re - pubblica che ha auspicato “una dibattito sulla loro veridicità o di uno smarcamento dalla pove - gina Elisabetta abbia a suo tem - riflessione ….. sulla capacità di meno rimarrà aperto fino alla fi - ra lingua di Dante. Infatti, evi - po promosso baronetti i Beatles proporre modelli, di convincere ne dei tempi lasciando dubbi o dentemente, questa non ci ba - appare ovvio e doveroso, quindi, ricorrendo all’esempio e non al - certezze ai diversi schieramenti, sta più, spiegando così anche il vista la clientela che i loro gor - la forza” , come sarebbe a suo di - semplicemente sulla base dei fatto che nessuna autorità nazio - gheggi hanno procurato agli UK re provato dal modello proprio propri pregiudizi, o valori. nale si senta in dovere di tutelar - tra gli altrofoni mondiali, alla di - delle democrazie e applicato Insomma, Joseph Nye non aveva la, a differenza ad esempio di sperata ricerca di una chiave per dall’Unione Europea in nome dei presumibilmente la velleità di in - quel che avviene in Francia, im - capire la profondità dei loro testi. principi di solidarietà e leale col - ventare nuove categorie del pen - pegnata a difendere con le un - Ma andiamo oltre. laborazione. siero politico, limitandosi invece ghie e coi denti la francofonia in In politica, l’uso di termini come a una razionale strutturazione Africa e nel mondo dall’assalto jobs act , dual use , lock down , fa - Ma cosa significa effettivamente concettuale di quella che è da dell’inglese. Per noi si tratta di ke news , gender fluid , smart Soft Power ? E si tratta sempre di sempre una metodologia di in - buffo orgoglio gallicano, di una working , gay friendly , navigator un potere “benevolo”? In ogni fluenza sull’opinione pubblica, ridicola difesa della grandeur al - fino addirittura a “Ministero del caso, l’Italia ne è dotata? tutt’altro che esclusiva delle tol - la quale reagiamo con lo stesso welfare ” che una volta sarebbe - Con il livello di approssimazione leranti e moderne democrazie infastidito risolino di chi ascolta ro stati cassati con la matita blu con il quale si possono definire i occidentali. barzellette che non può capire. da qualsiasi documento ufficia - neologismi, soprattutto se in Che la lingua sia una risorsa es - le, sono di uso comune anche quella lingua per iniziati che è Ma non c’è dubbio che con la senziale per mantenere la pro - nei discorsi alla nazione di fine l’inglese, Soft Power potrebbe sua “fatica” ha fornito un utile pria sovranità culturale, e con anno e negli appelli al popolo ad essere considerato il potere di strumento di giustificazione al - essa tutelare i nostri interessi, ogni stormir di DPCM. Non por - persuadere, convincere, attrar - l’irrilevanza di coloro che, come non passa invece per la testa a tano nessun valore aggiunto, an - re e cooptare, tramite risorse in - l’Italia minimalista in politica nessuno. O magari si, e forse è zi, ma hanno spesso il pregio tangibili quali cultura, valori e estera che stiamo dolorosamen - questo il problema. dell’indeterminatezza che non politica. Peraltro, esistono valo - te sperimentando, erano alla ri - Si tratta, spiace dirlo, di un triste lascia tracce nelle coscienze e ri, culture e istituzioni politiche cerca di qualcosa che nobilitas - segno dei tempi nei quali la no - consente di non urtare le suscet - tutt’altro che benevole e capaci se la propria vocazione alla resa. stra cultura viene considerata tibilità di nessuno con i significa - di persuadere, convincere, at - Un alibi per l’inazione, insomma, una palla al piede, da rimuovere ti precisi e definitori che avreb - trarre e cooptare senza ricorrere che lasci intendere che non c’è il per proseguire sulla via del pro - bero le corrispondenti parole manifestamente alla forza, al - vuoto, ma una scelta intelligente

N. 7-8/2020 3 GIRO D’ORIZZONTE

e consapevole dietro alla rinun - Repubblica nel suo saluto, che anche nei villaggi del bush so - riamente a quello che tutti ci di - cia ad essere presenti nell’ago - non si peritano di convincere e malo e dei deserti afghani. cono. Non è, poi, sottraendoci al ne internazionale. Un agone nel attrarre con i propri principi libe - Cosa ci è rimasto di queste risor - confronto coi prepotenti che quale non si dovrebbero muove - rali, impugnando però sotto il ta - se per poter pensare di essere stanno facendo il bello e il catti - re solo abbronzatissimi Ministri volo delle trattative e del dialogo ancora capaci di esercitare una vo tempo nel nostro mare, in no - degli Esteri senza esperienza, uno strumento militare che dal fascinazione credibile ed effica - me di una autoreferenziale su - ma diplomatici consapevoli di Sahel, alla Libia, al Medio Orien - ce ai fini dei nostri interessi co - periorità dei nostri principi de - essere portatori di una linea poli - te non si limita a schierare Ospe - me quella del passato? La pro - mocratici, che ci proporremo co - tica chiara e duratura nel tempo, dali da campo e a fornire adde - fondità di pensiero dei nostri po - me riferimento per quanti, come imprenditori che uniscano alla ri - stramento ed addestratori a chi litici, il livello culturale dei nostri noi, cercano di resistere ad un cerca del profitto lo spirito “mili - sa già come combattere. Si trat - Ministri, la solidità della nostra presente che non lascia troppe tante” di chi lavora anche per il ta di un Soft Power che esercita - economia o la nostra plurimille - speranze per il futuro. E per far bene del proprio paese, operato - vamo anche noi, nel passato che naria capacità di inventare, co - questo, un’attenta e approfondi - ri culturali desiderosi di promuo - si allontana sempre più, quando struire e ricostruire, travolta dal - ta riflessione sulle nostre capaci - vere l’assoluta eccellenza del ad esempio i nostri militari in So - le macerie che ancora sono dis - tà militari è irrinunciabile, anche nostro bagaglio linguistico, stori - malia, Libano, Balcani o Afghani - seminate nel Centro Italia terre - se la questione continua triste - co e tradizionale. Perché è que - stan si sentivano espressione di motato e sepolte nelle buche mente a essere completamente sto il Soft Power che conta, non un Paese che li proteggeva e al delle strade che gli altri ci hanno assente dal dibattito politico, evi - quello dei buoni sentimenti che tempo stesso affascinava gli al - copiato (le strade, non le bu - dentemente più concentrato sui sono alla portata di tutti. Di tutti, tri. E questo, proprio per la lingua che)? Si e i No referendari e sul futuro ripeto. Il Potere, inoltre, di chi si che stiamo snobbando, per la Insomma, non c’è hard o soft po - delle classi politiche ora in sella appoggia anche sulla disponibili - forza economica che abbiamo wer che tengano se non si proce - che non sulla nostra sopravvi - tà di uno strumento militare cre - perso, per la storia incomparabi - derà ad una ricostruzione prima venza come società nazionale, dibile, senza il quale il castello di le che consideriamo politica - di tutto morale di un paese che degna di dire la sua in Europa e carte delle nostre illusioni non mente scorretta e non facciamo deve tornare ad avere fiducia in nel Mondo. può non cadere. Questo fanno studiare più, per quel misto di re - sé stesso, ad essere orgoglioso Il Presidente Nazionale quei paesi democratici come la ligione e cultura che rendeva so - delle proprie peculiarità che non gen. C.a. (ris) Marco bertolini Francia, a cui certamente faceva vrapponibili i termini di Italia e hanno mai avuto a che fare con (tratto dal numero di Formiche.net: riferimento il Presidente della Roma, quest’ultima conosciuta la rinuncia e il malaffare, contra - https://formiche.net/2020/09/soft-power-realpolitik-bertolini/ )

portanza della memoria: valori che guidano il no - CALEND ESERCITO 2021 stro agire. Il calendario, anche quest’anno, contri - buirà a sostenere l’Opera fino all’8 novembre sarà attivo Nazionale di Assistenza il servizio di prevendita on line alla pagina per gli Orfani ed i Militari https://www.gemmagraf.it/calendesercito-2021-prevendita/ di Carriera dell’Esercito (O.N.A.O.M.C.E.) alla qua - e d’Arma un prezzo parti - Cavour, a Enzo Biagi e altre le sarà devoluta una quo - colarmente vantaggioso. personalità il sentimento ta del ricavato delle vendi - L’edizione di quest’anno, che accomuna è l’orgoglio te. L’Opera Nazionale assi - esaltata dall’immagine in di essere italiani. ste, attualmente circa 500 copertina dell’Altare della Alcune battaglie e l’abne - orfani di Ufficiali, Sottuffi - Patria, mette in evidenza gazione dei nostri soldati in ciali, Graduati nonché dei Come di consueto, la Forza l’opera e il sacrificio di uo - tutte le missioni fino alle militari di truppa, a ciascu - Armata, per garantire am - mini e donne dell’Esercito emergenze più recenti, no dei quali eroga sussidi pia diffusione al CalendE - che, dalla 1^ Guerra di In - hanno segnato il corso del - annuali per la formazione sercito, ne promuove l’ac - dipendenza a oggi, hanno la storia. Noi ve le raccon - scolastica e per particolari quisto riservando alle Asso - servito incondizionatamen - tiamo! Devozione all’Italia, necessità di carattere eco - ciazioni Combattentistiche te l’Italia. Da Carducci a fedeltà alle Istituzioni e im - nomico-familiare.

Per ulteriori informazioni: GEMMAGRAF 2007 (procedure di acquisto e informazioni relative agli ordini): e-mail: [email protected] - telefono: 333 5445156 4 STATO MAGGIORE ESERCITO - Ufficio Promozione - Help Desk (segnalazioni e reclami) : N. 7-8/2020 e-mail: [email protected] LA PRESIDENZA INFORMA

ome sapete, ab - cessario per ricominciare biamo dovuto so - i lanci. C spendere l’attività LA SOLUZIONE C’È. Come prima e meglio di aviolancistica a causa di prima. un’ingiunzione dell’ENAC In ogni caso, si tratta di in tal senso, ferma sul di - una strada obbligata, un niego all’utilizzazione di ORA TOCCA A NOI passaggio ineludibile che aeromobili civili per i lan - però, ripeto, dovrebbe ci col tondo al di fuori del - mettere al riparo per le Scuole di paracaduti - sempre l’ANPDI da situa - smo “certificate ENAC”. In zioni sfibranti. effetti, quella della certifi - Non partiamo da zero in cazione ENAC era una questa trasformazione: delle soluzioni che noi disponiamo infatti di una stessi avevamo proposto base solida di professio - all’Ente Nazionale per l’A - nalità tra il nostro perso - viazione Civile anche per nale e di una chiara si - le nostre Scuole di para - tuazione dei materiali e cadutismo, in due anni di delle procedure adde - discussioni serrate con la strative che anche in am - stessa. Comunque, ritene - bito ENAC sono state ap - vamo che dalla lettura prezzate. Grazie alla della circolare che nel lu - mentalità militare che glio del 2019 “liberalizza - abbiamo cercato di sal - va” il paracadute emisfe - vaguardare sempre, pos - rico si trattasse di un siamo contare sulla possi - provvedimento di più bilità di un comporta - ampio respiro, per il qua - mento uniforme che ci le avevamo più tempo a consentirà di affrontare disposizione. Ma non era questa fase e quello che così, almeno nell’interpre - seguirà con serenità. tazione di alcuni, e ab - Un ringraziamento parti - biamo dovuto prenderne colare lo dobbiamo ad atto. Antonio Guzzo che ha ac - Così, nel corso di un profi - cettato di trasformare la cuo incontro presso l’E - sua Scuola ENAC (ASD NAC con gli aventi causa Fly Zone) in Scuola ANP - è stato definito un percor - DI, avviando il processo so che dovrebbe portarci virtuoso nel quale le altre a certificare le nostre Scuole seguiranno. Ma lo scuole, risolvendo una dobbiamo anche ringra - volta per tutte il proble - ziare per l’impegno che ma. ha messo nel risolvere un Non so se quando questo ne a portata di mano che di Ancona che si è ricon - problema che è di tutti e numero di Folgore andrà soprattutto dovrebbe vertita in Scuola ANPDI non solo della realtà che in stampa avremo final - conferire anche al nostro (naturalmente già “certifi - fa capo alla sua ASD. Per mente conclusa la “tra - paracadutismo “vincola - cata” ENAC in partenza) questo l’ho incaricato di versata del deserto” e le to” una dignità che ave - e può riprendere l’attivi - seguire per la Presidenza nostre Scuole saranno già va perso da quando per i tà, ma credo che con un le procedure per la certifi - state certificate tutte con - lanci “civili” era stata resa po’ di impegno anche le cazione delle altre Scuo - sentendo la ripresa del - obbligatoria l’ala. altre Scuole (Cagliari, Co - le. l’attività. Ma è certo che La soluzione è già conse - mo, Savona e Ferrara) Certamente godrà della ora abbiamo una soluzio - guita con la Scuola ENAC avranno fatto quanto ne - collaborazione di tutti.

N. 7-8/2020 5 EVENTITRISTI

con grande tristezza che drà effettivo al Battaglione Avio del l’Associazione Nazionale Maresciallo Maggiore par. Centro. È Paracadutisti d’Italia ap - Queste poche righe - necessarie per - prende della scomparsa di una delle VINcENZO cOScARELLI ché bisogna dare un cenno ai più gio - figure che per decine di anni sono vani su cosa fosse la vita militare cin - state perno instancabile del funzio - quant’anni fa - per descrivere in mo - namento della Palestra del CAPAR, do sintetico la vita di un Soldato che della Cattedrale come la chiamava - ha egregiamente assolto il suo com - no una volta: l’Istruttore in congedo pito. E lo ha fatto con una professio - Vincenzo Coscarelli. Ci ha lasciati nalità, una passione, un attaccamen - ieri, in questo assolato mese di ago - to alla Specialità ed una umanità ra - sto all’età di 76 anni dopo aver servi - ramente riscontrabili tutte concentra - to nella Specialità per oltre trent’an - te in una sola persona. Vincenzo Co - ni. scarelli era l’essenza della simpatia e Era infatti nato a Montefiascone il 23 del buon carattere, ma era anche un novembre del 1944 da una famiglia bravissimo e attentissimo tecnico del di paracadutisti. Il padre, era un Sot - paracadutismo al quale aveva dedi - tufficiale di carriera anche lui para - cato con successo l’intera sua vita. cadutista, reduce di guerra e perso - L’Associazione Nazionale Paraca - na molto amata nell’ambiente. Nel dutisti d’Italia lo ringrazia e lo salu - 1963 decide di seguire la via del ge - ta innalzando i suoi Labari e le sue nitore e si arruola presso la Scuola Insegne. Allievi Sottufficiali di Spoleto fre - Immobili sugli attenti immaginiamo quentando il 15mo Corso ASO (Al - il suo Spirito che lascia il Piazzale lievi Sottufficiali Ordinari) e conse - del Centro, davanti alla sua Palestra guendo a pieni voti la promozione a la militare di Paracadutismo dove, nio ed inizierà a formare migliaia di e va a raggiungere i Soldati Paraca - Caporalmaggiore cui seguirà, con dopo aver conseguito il Brevetto di paracadutisti senza mai cambiare dutisti che lo hanno preceduto, suoi ottimo titolo, quella a sergente sia Paracadutista Militare, viene am - funzione ma salendo nei gradi e ne - anziani e suoi allievi. In ogni caso, per le sue capacità di studio sia per messo al Corso per Aiuto Istruttore gli incarichi di responsabilità. Un gente della sua stessa razza, della le sue eccellenti qualità fisiche di Paracadutismo. Diventerà Istrut - ultimo breve periodo prima del sua stessa fibra umana: l’acciaio di Nel 1965 viene assegnato alla Scuo - tore dopo un paio di anni di tiroci - congedo che avverrà nel 1996 lo ve - cui è fatta la FOLGORE!

Paracadutista FULVIO AcQUAROLI

con profonda tristez - burbero ma nel contempo quasi un relazionando con le Autorità civili e za che la Sezione di padre che ha saputo instaurare con i Militari della Provincia guadagnan - È Bergamo annuncia Soci un grande rapporto di fiducia. dosi una stima che difficilmente ca - che il giorno 17 Giugno 2020 Solo due anni fa ha ceduto, a malin - drà nell’oblio. ha compiuto il suo ultimo lan - cuore, la carica di Presidente a causa Alle esequie, celebrate al Cimitero cio il Sergente Artigliere Para - delle sue precarie condizioni di salute monumentale della città Orobica, so - cadutista Fulvio Acquaroli ma in cuor suo non ha mai cessato di no intervenuti, nonostante le restri - classe 1942, Tessera ANPd’I esserlo, grande era il suo attaccamen - zioni date dalla situazione drammati - numero 315, una delle iscri - to. ca vissuta da Bergamo in questo pe - zioni storiche della nostra Se - Per diversi anni e fino al suo ultimo riodo, numerosi paracadutisti da tut - zione; Fulvio ha dedicato buo - giorno, con grandissimo attaccamen - ta la Provincia, i rappresentanti di tut - na parte della sua vita all’As - to al dovere, ha ricoperto anche la ca - te le Associazioni d’Arma di Bergamo sociazione e per dieci anni è rica di Presidente Provinciale di AS - e rappresentanti del Comune che lo stato Presidente della Sezione SOARMA riorganizzando in maniera hanno accompagnato in questo ulti - ottenendo rispetto e fiducia esemplare l’operato tra le varie Asso - mo salto. da tutti. Una persona molto ri - ciazioni d’Arma della provincia, of - “Paracadutista Acquaroli Fulvio! servata, all’apparenza quasi frendo servizi alle istituzioni locali e PRESENTE!”

N. 7-8/2020 6 IL REPORTAGE DEL DIRETTORE

antone di Bihac (Bo - uno scatto da centometristi in snia-Erzegovina) - “Stia - mezzo all’erba alta e noi dietro. Il C mo andando in Italia. Il La rotta balcanica dei gruppetto si infila nella boscaglia confine croato è a poche centi - croata, ancora più fitta, ma è fa - naia di metri. A piedi fino a Trie - cilmente entrato nell’Unione eu - ste ci impiegheremo una dozzi - migranti che vogliono ropea. Ora viene la parte diffici - na di giorni” spiega la “guida” le. Asif, laureato a Lahore, fa se - del gruppo di pachistani in cam - gno di rimanere in silenzio per mino nel nord ovest della Bo - evitare di venire scoperti dalle snia. Tutto attorno si espandono venire in Italia pattuglie croate che di notte usa - le colline degli oltre 200 chilo - no pure le camere termiche. La metri di confine del cantone di piccola colonna avanza in mezzo Bihac con la Croazia. di Fausto Biloslavo alla vegetazione e ogni tanto si I migranti illegali si fermano nella abbassa per nascondersi fra il boscaglia davanti a uno spazio fogliame. Durante la marcia aperto nella foresta. “Questo è la vedette della polizia croata o in - volto con la mascherina anti Co - d’avvicinamento che è durata un frontiera. Adesso dobbiamo cor - tercettare dai droni” ordina la vid. La decina di clandestini in fi - giorno Asif ha raccontato degli rere per non farci vedere dalle guida pachistana, che si copre il la indiana, con zaini e viveri, fa altri tentativi andati a vuoto:

N. 7-8/2020 7 IL REPORTAGE DEL DIRETTORE

“Siamo arrivati fino a Lubiana, do veniamo intercettati, la poli - tentativo” spiega il giovane Asif. blocca il sentiero sulla frontiera. ma ci hanno preso e riportato in zia croata ci riempie di botte. In apparenza il confine croato è In altre zone ci sono sbarramenti Bosnia. Marciamo sempre nella Rompono i telefonini e danno aperto e non sorvegliato. A Bu - in cemento, ma scavalcarli è un “giungla” (la boscaglia) evitando gioco da ragazzi. Se ti infili per i centri abitati. Ben presto finisci 500 metri nella boscaglia trovi le scorte e siamo stati costretti a vestiti, bottiglie d’acqua, spazzo - mangiare foglie con il ketchup. lini da denti, anche un paio di au - L’acqua era quella delle pozzan - ricolari, scatolette di tonno e car - ghere”. ne, confezioni vuote di biscotti e Questa volta spera di farcela a sacchi neri dell’immondizia per percorrere il tragitto clandestino ripararsi dalla pioggia. I bivacchi attraverso la Croazia e Slovenia dei migranti, l’ultima sosta prima per arrivare a Trieste o Udine, ma di passare illegalmente la fron - a un tratto il silenzio è rotto dal - tiera ed entrare in Europa. Sulle l’abbaiare dei cani degli agenti colline non mancano i cartelli croati che perlustrano il confine. rossi che indicano i campi mina - Il gruppetto si sparpaglia e qual - ti, ma il sospetto è che vengano cuno decide di tornare indietro. messi anche dove non ci sono A gambe levate corriamo verso per intimorire i migranti, che co - la Bosnia con il ringhio dei cani fuoco a zaini, sacchi a pelo e kovlje un inutile cavallo di Frisia munque conoscono bene i pas - alle calcagna. giacconi per evitare che ci ripro - con i colori di Zagabria sovrasta - saggi sicuri. A Poljana, quattro “Fino ad oggi sono arrivati illegal - viamo. Qualcuno è al ventesimo to da un cartello rosso di Stop case sperdute sul confine, Hata mente in Friuli-Venezia Giulia ol - tre 4mila migranti, compresi mi - nori non accompagnati veri o fin - ti” dichiara l'assessore regionale alla Sicurezza Pierpaolo Roberti della Lega. Altri 8mila provano ogni giorno a partire dall’“imbu - to” bosniaco della rotta balcani - ca verso l’Italia. Molti provenienti dal Pakistan, Bangladesh, Af - ghanistan, ma pure Marocco e Algeria. L’ultima tappa dalla Bo - snia è spesso dimenticata e sot - tovalutata rispetto a Lampedu - sa. “Non siamo terroristi, ma quan -

8 N. 7-8/2020 IL REPORTAGE DEL DIRETTORE

amici sotto una specie di ferma - un posto sicuro per voi”. A Bihac, ta dell’autobus spiega: “Venia - il capoluogo, la popolazione è mo dall’Iran e stiamo tentando esasperata e si sente abbando - the game (il gioco)” come viene nata dal governo centrale. “Mi - chiamato il tragitto illegale fino granti “go home”, tornate a ca - all’Italia. Lungo i percorsi dei migranti i bo - sniaci hanno tappezzato di ade - sivi i cartelli segnaletici. Teschio e tibia incrociate con scritto in in - glese e arabo “Game is over”, il gioco è finito, “immigrati tornate a casa!! Velika Kladusa non è più

Janice Kaitsovic, ne ha viste di tano da Velika Kladusa a Bihac tutti i colori: “Le deportazioni in sono percorse da gruppetti o co - Bosnia con i croati che li basto - lonne di migranti, anche di cento nano e talvolta sparano in aria, persone illuminate dai fari delle ma pure i clandestini che entra - automobili mentre camminano no nelle abitazioni per rubare ve - in fila indiana. “Ci hanno depor - stiti o si piazzano nelle case di tato stamattina, ma proveremo chi lavora all’estero”. Per blocca - ancora fino a quando non arri - re i passaggi dei guadi lungo la viamo in Italia” assicura un clan - frontiera vengono gettati in ac - destino del Bangladesh assieme qua cocci di vetro così i migranti a una trentina di connazionali. si tagliano i piedi. Un altro affaticato, che si ripara Giorno e notte le strade che por - dalla pioggia assieme a cinque

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sa” è la parola d’ordine, dopo Il risultato è che la tensione au - l’aumento dei reati, la paura del - menta, i migranti sono allo la pandemia e l’incremento degli sbando, per strada, nelle foreste arrivi dalla rotta balcanica. Nella o in fabbriche dismesse come piazza principale ci sono migliaia alla periferia di Velika Kladusa. di persone davanti a un manife - Un’anticamera dell’inferno dove sto con un grande “Stop immi - circa 200 persone arrivate grazione” in rosso. Oltre a una fo - dall’Algeria e dal Bangladesh vi - to di migranti con le tende simili vono in condizioni miserabili. Di - a campeggiatori e un titolo pro - versi hanno gli occhi a palla e la vocatorio: “Turisti?”. Sul palco si pronuncia impastata strafatti di susseguono oratori dai toni a dir droga. Tarek del Bangladesh poco leghisti, che cavalcano la spiega “che molti hanno il cole - protesta anche in vista delle ele - ra, vomito e diarrea”. Fra i calci - zioni amministrative di novem - nacci dell’ex stabilimento circo - bre accompagnati da un martel - lano i topi e spuntano piccole lante rock balcanico. Fra il pub - no anche contro l’Iom, la costola ranti italiane denuncia la caccia tende o pagliericci improvvisati. blico c’è pure una donna velata dell’Onu che gestisce i campi e ai migranti “con pestaggi e inti - Si cucina in pentoloni neri su che si spella le mani negli ap - le Ong. Nel centro di accoglienza midazioni” e sostiene che “l’uni - fuochi da bivacco e nel tour del plausi. “L’ipocrita Unione euro - di Bira proprio a Bihac, che ospi - ca soluzione è aprire i confini girone infernale è palpabile la pea deve capire che non esisto - ta 550 migranti, è attiva Ipsia, senza distinzioni fra chi scappa rabbia contro il mondo intero. no solo i diritti dei migranti arri - l’Ong dell’Associazione cristiana dalle guerre, dalla povertà o dai Una bomba ad orologeria scan - vati illegalmente, ma pure quelli dei lavoratori. Una delle coope - cambiamenti climatici”. dita dai tentativi di raggiungere della popolazione locale” attac - l’Italia, che per i “veterani” sono ca in perfetto inglese Aldijana anche più di dieci. Munjakovic, pasionaria bosnia - Tutti utilizzano l’app maps.me, ca, che imputa agli stranieri 4mi - che funziona senza internet, per la reati. “Rubano e occupano le seguire il percorso del “gioco”. case di chi lavora all’estero. Ab - Yusuf, un marocchino che ha biamo paura per i nostri figli - so - provato 12 volte a raggiungere stiene la giovane “leghista” loca - l’Italia vuole andare a Milano as - le - Se non rispettano la legge da sieme a Jawad con amici a Fog - noi non lo faranno neanche in gia e Mohammed che ha parenti Italia”. La richiesta principale è a Massa Carrara. Sulle colline di la chiusura dei campi di acco - Glinica cantano “I love Italia” e glienza. I manifestanti si scaglia - poi si infilano in un rudere dove

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attenderanno l’alba attivando ca, che a sua volta li sta riman - l’app. Da una finestra senza vetri dando indietro. Il risultato è che Mohammed mostra un puntino un centinaio di inferociti afghani, sulla mappa del cellulare indi - pachistani e migranti del Bangla - cando la foresta di fronte: “È il desh attacca l’esile cordone di confine. Siamo a 400 metri dalla polizia bosniaca lungo la ferro - Croazia”. via. E al grido di “Allah o akbar” Una casa abbandonata con i lo aggira infilandosi nella fore - mattoni a vista è la “base” dei sta. Poi un manipolo blocca la gruppi pachistani e del Bangla - strada per protesta e gli agenti desh. I migranti dormono per ter - caricano disperdendo i migranti ra avvolti dalle coperte e servono nei campi di pannocchie. Qayum il “pranzo”, un pugno di riso cia - sottolinea che “vogliamo solo down causato dal covid ha crea - in Bosnia. O se gli sloveni non li scuno, sui sacchi della spazzatu - partecipare al “gioco”” come è to un “tappo” in primavera. intercettano prima dell’arrivo in ra usati come tovaglie. Un ben - stato battezzato il tragitto clan - Adesso c’è un’ondata ritardata” Italia. Il capetto afghano, però, ri - galese recita cantando il Corano destino fino all’Italia passando spiega, Nicola Minasi, amba - vela “che se hai 4mila euro ti e altri vanno a recuperare l’ac - prima in Croazia e poi in Slove - sciatore italiano a Sarajevo. portano in macchina fino a Trie - qua in un pozzo, chissà se pota - nia. Il “gioco” dura una decina di gior - ste o Udine”. Il costo dei passeur bile. “Ogni anno arrivano dalla rotta ni a piedi, se i poliziotti croati ve - può anche variare: “Se vai per “Vogliamo andare tutti in Italia” balcanica in 10mila-12mila e si stiti di nero e mascherati, non metà a piedi paghi 2000 euro. E spiega Abdul Qayum, 25 anni, ex stima che passi il 90%. Il lock - beccano i migranti rimandandoli puoi anche spendere 800 euro poliziotto afghano, che si sta la - vando a torso nudo in un riga - gnolo in mezzo ai campi. Una de - cina di aspiranti profughi accoc - colati attorno al binario della fer - rovia nel nord ovest della Bosnia annuisce quando sente nomina - re l’Italia. In realtà assieme a qualche centinaio di migranti che bivacca sulle colline sono in - trappolati nella terra di nessuno fra la parte serba del paese e quella musulmana. La Republi - ka Srpska non vuole saperne e carica i migranti che arrivano dalla rotta balcanica sugli auto - bus trasportandoli verso l’altra fetta della Federazione bosnia -

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per il passaggio sicuro di un solo confine”. Una fonte qualificata a “SIAMO L’ULTIMA LINEA DI DIFESA DELL’EUROPA” Sarajevo rivela: che “alcuni mi - Intervista al primo ministro del cantone di Bihac granti si trasformano in traffican - ti. I passeur con macchine o fur - goni sono locali, ma per valicare a piedi il confine la rete degli af - ghani è fra le più affidabili”. Tal - volta si fanno anche prendere dai croati per venire deportati e guadagnare credibilità con i nuo - vi arrivati dalla rotta balcanica che parte dalla Turchia. E la rete si estende fino a Milano dove gli afghani attendono i connazionali provenienti dalla Bosnia offren - do pernottamenti e aiuto. “In realtà li “sequestrano” e chiedo - no un pizzo ai parenti, che maga - ri li attendono in un altro paese europeo, per lasciarli andare” racconta la fonte. Il popolo clandestino è variegato, anche se composto in gran parte da giovani maschi. Mohammed, BIHAC - Mustafa Ružnić è il primo ministro del Cantone di Una Sana nel nord ovest della Bosnia al con - professore siriano con i baffi ra - fine con la Croazia, che subisce il maggiore impatto della rotta balcanica dei migranti diretti verso l’I - sati alla salafita, preferisce met - talia. La popolazione e le proteste di piazza contro l’immigrazione illegale chiedono che chiuda i cam - tersi in marcia da solo con due pi di accoglienza, ma la decisione finale spetta a Sarajevo. Il 31 agosto è stato predisposto un piano zaini e sacco a pelo. “Sono un ri - che va parzialmente in questa direzione da attuare, teoricamente, in poche settimane. La situazione fugiato - giura - Entro in Croazia è esplosiva e Ružnić parla senza peli sulla lingua. per venti chilometri e poi chiamo Quanti migranti sono passati attraverso la bosnia e il cantone di bihac che lei amministra? un’organizzazione umanitaria “Nel 2018 sono stati 24mila, l’anno dopo 49mila e nella prima metà del 2020 ci risultano 30mila. Ol - per chiedere aiuto”. tre 100mila migranti in gran parte illegali e se guardiamo il loro percorso verso l’Europa, l’85% si è di - Poche le famiglie che percorrono retto in Italia e solo il 15% verso Austria, Germania e altri paesi Ue”. il difficile viaggio clandestino. esiste una soluzione per fermare la rotta balcanica in bosnia? Mamma, papà, neonato e nonno “La soluzione della crisi dei migranti nel nostro paese è chiudere il confine orientale (con la Serbia da con gli occhi a mandorla degli dove arrivano provenienti da Turchia, Grecia ed ex Jugoslavia nda). Possiamo farlo in due modi: il pri - Hazara afghani e un folto nucleo mo è mobilitare le risorse a disposizione delle nostre agenzie di polizia inviando 2000 agenti sulla palestinese. La madre velata di frontiera per sigillarla e bloccare gli arrivi. La seconda è impiegare l’esercito, ma potrebbe creare pro - sei bambini vorrebbe passare il blemi con Belgrado”. confine con il passeggino. La popolazione locale è esasperata. Non teme la “caccia” al migrante? Quattro marocchini con i piedi “A causa del costante e maggiore influsso di migranti sono aumentate le attività criminali con oltre doloranti, appena respinti dai 4mila reati negli ultimi tre anni compresi furti, incendi di case private e delitti anche più seri. Per que - croati, la prendono con filosofia: sto motivo i cittadini stanno reagendo attraverso proteste di piazza”. “Bad life” esordisce il capetto al - Ci sono persone pericolose fra i migranti? largando le braccia. Un altro, pe - “Sugli oltre 100mila passati dal Cantone di Una Sana i veri rifugiati da zone di guerra sono appena il rò, non ha dubbi: “Italia amore 10%. L’80% dei migranti arriva da 47 paesi diversi e di questa massa di persone sospettiamo che il mio torneremo a provarci, se Al - 30% abbia un passato criminale o collegamenti con organizzazioni terroristiche”. lah vuole”. Ha un messaggio per l’Italia? “Quello che accade oggi nel nostro Cantone accadrà domani nel Nord d’Italia. Chiedo al vostro paese Fausto biloslavo e all’ambasciata italiana a Sarajevo di aiutare le nostre forze di polizia. Siamo l’ultima linea di prote - tratto dai reportage zione per i paesi dell’Unione europea”. pubblicati sul “Giornale”

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a cura Sezione ANPd’I Reggio Calabria emmeno il virus ha fer - alla Sezione di Trieste che attra - mato le celebrazioni per versando tutta l’Italia ha parteci - N il 77° anniversario della pato alla marcia con 15 persone, marcia rievocativa in ricordo dei organizzati e disciplinati come un Parà della Divisione di Nembo vero Reparto Militare. che l’8 settembre del 1943 cad - Degna di nota è stata la presenza dero in battaglia, sostenendo un dal primo all’ultimo giorno del Ge - furioso combattimento nei boschi nerale Raffaele Iubini, Vice Presi - dell’Aspromonte contro le ingenti dente nazionale dell’“ANPd’I” che forze canadesi, in quella che fu ha ben figurato durante la marcia. l’ultima battaglia della Seconda Un plauso ai giovanissimi per Guerra mondiale. l’impegno e lo spirito di sacrificio Le celebrazioni hanno preso avvio dimostrati. Sono i figli dei Paraca - con la tradizionale marcia “rievo - dutisti delle nostre sezioni, Filip - cativa” di due giorni sull’Aspro - po Nucera (Paracadutista già a monte per ripercorrere l’impervio 16 anni), Francesco Preite e Ga - cammino compiuto dall’Ottavo Il tutto è stato fatto nel pieno ri - Dopo la cena di sabato è stato si - briele Caruso (che inizieranno il Battaglione Paracadutisti Nembo, spetto delle normative anti Covid. glato un gemellaggio tra l’Associa - corso a breve) e che si spera rac - a cui hanno preso parte le sezioni Purtroppo non è stato possibile al - zione Esse Quam Videri (Carabi - coglieranno il testimone dei valori di: Trieste, Como, Praia a Mare, lestire il bivacco in mezzo ai bo - nieri Paracadutisti) e le sezioni di tramandati da chi ha sacrificato Cosenza e Reggio Calabria. schi per la sosta notturna con ce - Reggio Calabria e Cosenza. la propria vita per un ideale. La prima tappa, da Bagaladi a na e canti attorno al fuoco per - Siamo rammaricati di non aver Domenica 13 è stata officiata la Gambarie d’Aspromonte, ha avu - dendo parte del fascino che tra - potuto invitare il 185° RRAO che messa dal Vescovo Monsignor to luogo venerdì 11 settembre. smette questa esperienza. Si è nei due anni precedenti con la Francesco Milito con il Sacerdote La seconda tappa, invece, da dovuti ricorrere ad una sistema - presenza di una squadra di opera - Don Antonio Nicolaci ed il Cappel - Gambarie ai Piani dello Zillastro, zione meno spartana ma a norma tori ha aggiunto valore all’evento. lano Paracadutista Padre Alfio si è svolta sabato 12. di legge. Un ringraziamento particolare va Spampinato.

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Hanno partecipato alla cerimo - nia: l’amministrazione comunale di Oppido Mamertina con il Vice - sindaco Marta Iaria e l’assessore Fiorentino Riganò, i della Stazione di Oppido e i Cara - binieri forestali. Presenti anche i labari delle se - zioni di: Trieste, Treviso, Catania, Praia a Mare, Cosenza, Catanza - ro, Reggio Calabria, Barletta, Pa - lermo e Messina, Nucleo di Vibo Abelardo Iubini che ha preso par - Valentia, l’Associazione “Nem - te ai combattimenti. bo”, l’Associazione Corpo Fore - Ha ricordato che per molti anni stale dello Stato e l’Associazione la storia dei caduti del Nembo è Esse Quam Videri (Carabinieri stata dimenticata, pur trattando - Paracadutisti). si di un fatto d’arma tragico, di Dopo la funzione religiosa ha pre - un massacro, di una inutile tra - so la parola il Vicepresidente na - gedia. zionale che nel suo intervento ha Sono stati ricordati anche i nomi ripercorso le vicissitudini storiche di altri reduci della battaglia: il Ca - ricordando il padre, il Maresciallo pitano Paolo Lucifora che finché

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era in vita è sempre stato presen - Militare (presente come ogni an - ne quello di ricordare quel pezzo le armi per difendere la bandiera te e il Paracadutista Aldo Pellizza - no il figlio Gianni). di storia che per molto tempo è e l’onore dell’Italia. ri che in questi luoghi si è merita - Dunque anche questa volta, la stato dimenticato in cui valorosi Il Presidente di Sezione to la Medaglia d’Argento al Valor manifestazione ha avuto come fi - combattenti hanno imbracciato par. antonio Nucera

La Marcia che ricorda lo scontro dello Zillastro vista da un partecipante... lezioni apprese

piante secolari seguite da lunghi dia - sembrano allegri forti e preparati. Verso metà percorso la Guida/Consi - gonaloni che inevitabilmente scende - Seguono rappresentanti di varie altre gliere decide di fare una sosta descri - vano a qualche guado cui poi, ovvia - Sezioni ANPDI, alcuni molto giovani vendo nel frattempo il tipo di flora mente, seguiva un’altra arrampicata ed altri in servizio attivo. Siamo 24 in che ci circonda. Ho pensato, insieme dall’altra parte. E così per decine di tutto, Sorpresa: pensavo di essere il ad altri, di ucciderlo per abbreviare il volte. Il btg muoveva lento, a volte più vecchio con i miei 67 anni e nostro calvario ma… l’abbiamo sol - fiancheggiato, a volte perfino supera - mezzo e invece mi trovo in compagnia tanto pensato! Cerco di recuperare to dal nemico, certamente in condi - di un 73enne, Claudio Roselli, già energie il più possibile chiedendomi zioni di fatica estrema e pericolo autore di un paio di volumi sulla storia chi me lo avesse fatto fare… Anche immanente. Pensavo a mio padre in del paracadutismo e di un 76enne, molti altri del gruppo ora sembrano quella situazione disperata. Sergio Giorgi tuttora in attività lanci - affaticati. Spesso tra noi, parlando Ma torniamo al principio. Nel momen - stica fdv. Dentro di me mi scappa un della marcia del NEMBO nel ’43 ci to che mi decido ad andare – un paio sorriso. Se questi sono i “compagni di domandiamo: ma come avranno di mesi prima della marcia – inizio cordata” la marcia sarà un giochetto fatto, stracarichi di armi e munizioni, una serie di allenamenti sulla collina mi dicevo… Non presagivo ancora di acqua e di viveri, con la morte nel dove abito, con zaino tecnico zavorra - niente… cuore per quello che stava accaden - to e andature serrate… se non di Bene. Si comincia ad inerpicarci su do alla nostra Patria, come avranno corsa. Prendo la cosa seriamente. una traccia coperta di aghi di pino fatto a resistere, a non fuggire nella Non avrei assolutamente potuto falli - con notevole pendenza. Nessun pro - macchia buttando via tutto? La rispo - opo qualche anno di dovero - re. Dato il personale coinvolgimento blema penso io. Le mie gambe d’ac - sta che spiega il miracolo è racchiu - sa ma “statica” rappresen - “storico”, se avessi ceduto sarebbe ciaio saliranno quasi da sole e inve - sa – secondo il mio modesto parere D tanza in uniforme associati - stata, per me, una infamia incancel - ce… era come risalire una pista da – in queste quattro peculiarità dei va presso la stele che ricorda i fatti labile. Man mano che il tempo passa - sci a secco…! Osservo con orrore i Paracadutisti: Disciplina, Fiducia nei d’arma dello Zillastro (mio padre ave - va mi convincevo però che non avrei miei stivaletti da lancio scivolare ine - Comandanti, Spirito di Corpo e Amor va preso parte a quel combattimento avuto problemi. Avevo fiato e gambe. sorabilmente indietro sugli aghi sec - di Patria. Ci fermiamo un attimo, una e io puntualmente scendevo in Cala - Polverizzavo i tempi dei sentieri del chi e vedo che per ogni metro che volta tanto non per riprender fiato, ci bria in occasione delle celebrazioni), CAI, che volevo di più? Mentre mi cul - avanzo ne perdo due. Faccio una fati - fermiamo per ascoltare il suono del finalmente mi ero convinto che era lavo in queste certezze non potevo ca terribile per stare al passo e qual - vento nel bosco che anche loro devo - tempo che anche io partecipassi a fa - immaginare il brusco risveglio che cuna delle mie certezze comincia ad no aver sentito nello smarrimento del re la Marcia Rievocativa organizzata avrei avuto in Calabria. incrinarsi. Il ritmo è implacabile: cam - momento. Una musica che forse, dal Consigliere Pino Perrone della De - Il programma della marcia prevedeva bia lo scenario ma la pendenza è allora, nelle soste, asciugava le divise cima Zona. un primo tratto dalla cittadina di sempre elevata. Mi faccio coraggio: strappate e ormai cotte di sudore. Si trattava di un percorso di circa 55 Bagaladi con arrivo a quella di Gam - sei o non sei un atleta? Non puoi Arriviamo finalmente a Gambarie. Mi Km, suddiviso in due giorni, che barie (circa 25/30 Km ovviamente mollare! Il sole picchia assassino e gli sono completamente ripreso e le riprendeva l’itinerario di marcia – per boschi) e un secondo tratto da immancabili rovi cercano tenace - gambe vanno bene. Ripenso alla siamo nel settembre del 1943 – del - Gambarie al Monumento sullo Zilla - mente di procurarsi souvenir della superficialità e alla presunzione con l’VIII btg. del 185mo rgt NEMBO inse - stro (altri 25/30 km sempre tra alto - pelle delle mie braccia. Mi guardo la quale avevo affrontato il Monte guito da reparti canadesi in mezzo piani e foreste). Si inizia dunque alle intorno e cerco di individuare i due Aspro. Ci accomodiamo in una strut - alle foreste dell’Aspromonte. Il btg. 07.30 del mattino del giorno 11 set - “vecchietti”… sono ben avanti e stan - tura per la notte. cercava di sottrarsi alla morsa nemi - tembre. Comanda la pattuglia il Con - no chiacchierando. Non ci posso cre - Secondo giorno: dobbiamo raggiun - ca procedendo velocemente verso sigliere Perrone, nota Guida Regiona - dere! I triestini nel frattempo vanno gere il Monumento sullo Zillastro per Nord alleggerito di tutto il materiale le e particolarmente esperto di lisci come l’olio. Le ore passano e la poi pernottare in una struttura nelle pesante, ma quelle montagne, come quell’area. Il gruppo più consistente è fatica non accenna a diminuire. Mi vicinanze. Il Consigliere/Guida Perro - avrei provato anche io sulla mia pelle, quello venuto da Trieste con in testa il arrabbio con me stesso: ma che ne ha probabilmente un trascorso nei costituivano spesso muri che sem - Presidente di Sezione Ten.CC. par. razza di allenamento ho fatto se ora Bersaglieri oppure nei fine settimana bravano invalicabili ripide salite tra (ris) Valter Sergo. Sono quindici, mi ho il cuore in gola e le gambe rigide? partecipa a corse in salita oppure… è

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un cyborg, cioè non è umano! LA MARCIA Parte deciso. Il terreno è più faci - le ma abbiamo nelle gambe già DELL’ANPd’I TRIESTE una trentina di Km. Il cyborg imposta l’overdrive e leggero e Discese e risalite silenzioso sale ripidi pendii o discende gole scoscese. Sembra quasi che sfiori appena il terreno … Qualcuno tra noi torna a pen - sare di eliminarlo mentre altri ipo - tizzano un’azione legale per danni che potremmo chiedergli per tentato omicidio volontario che poi, nel nostro caso, trattan - dosi di gruppo sarebbe tentata strage visti i “pericoli” ai quali ci l perdurare di limitazioni in molti da un più disinvolto e rumoroso ban - diente positivo di 988 metri ) è segui - ha esposto e ci espone! Il morale aspetti della vita sociale a cui chetto, in quest’occasione si è scelto ta la toccante e suggestiva comme - è alto, ci divertiamo …ma non I siamo costretti ad assoggettarci invece di percorrere un cammino morazione ufficiale con una celebra - vediamo l’ora che sia finita. E per evitare il paventato riacutizzarsi diverso benché le occasioni per zione sacra in ricordo dei Caduti. infatti, dopo altre 10 ore di mar - della diffusione epidemica, rende an - un’allegra convivialità non siano L’esempio fornito dai paracadutisti cia, raggiungiamo tranquillamen - cor meno banale la scelta fatta dalla mancate. italiani nel secondo conflitto mondia - te l’obiettivo. Il mio onore era Sezione ANPd’I di Trieste di scendere Senza alcun intento di emulare le le, indipendentemente dalle scelte salvo e il mio “vecchio” non si con una propria folta delegazione in indicibili fatiche e le ardue condizioni fatte successivamente ai drammatici sarebbe rivoltato nella tomba. Calabria per partecipare attivamente di coloro che ne furono i protagonisti eventi dell’8 settembre 1943, testi - Morale della favola, avrebbero alla marcia rievocativa nel 77° anni - durante la guerra, l’evento rievocati - monia l’indole a non sottrarsi al con - detto i nostri anziani: non vende - versario dei drammatici scontri allo vo ha avuto il suo cardine nell’impe - fronto ed anzi a ricercarlo per contri - re la pelle dell’orso prima di aver - Zillastro. gnativa marcia di due giorni nei bel - buire con un’attestazione di valore e lo ucciso. Avevo dato per sconta - Si è trattato infatti non solo di una lissimi e selvaggi territori dell’Aspro - sacrificio al riscatto dei destini della to che sarebbe stata una passeg - manifestazione di fraterna amicizia monte, lungo percorsi intrapresi Patria. giata… …ebbene, posso dire a verso i paracadutisti calabresi e sicilia - anche dai paracadutisti del Regio A tutti quelli che aspirano ad esserne tutti con cognizione di causa che ni con i quali i soci della sezione giulia - Esercito. gli emuli contemporanei ed afferma - non lo è stata affatto! Capo na hanno già più volte condiviso espe - Le fatiche nel risalire affardellati le no di riconoscersi nelle tradizioni cosparso di cenere. rienze di questo tipo (Nimega/Montel - ripide chine o nel discendere sassosi della specialità, compete dunque La cerimonia del 13 è andata lo) ma soprattutto la riprova di come pendii mettendo alla prova caviglie e una completa rinuncia a qualsiasi molto bene. L’organizzazione nessun ostacolo debba impedirci di ginocchia soprattutto dei partecipan - egoistico personalismo per concorre - impeccabile e la partecipazione ricordare fattivamente i sacrifici di ti non più imberbi, sono state com - re all’affermazione di valori comuni di pubblico nutrita. Tra quelli coloro che ci hanno preceduto. pensate dalla sbalorditiva visione su che devono superare spesso la diffi - che avevano affrontato la Mar - L’evento celebrato è particolarmente panorami d’incomparabile bellezza e denza, se non l’ostilità, di una socie - cia era evidente una marcata importante perché rimanda ai tragici che rimarranno ben impressi nella tà sempre più in difficoltà nel ricono - soddisfazione. Ho, come gli altri, eventi di cui furono protagonisti i memoria. scersi e nel ritrovare il senso delle avuto il mio certificato di missio - componenti del 185° Reggimento Alla fine di questo percorso tanto proprie radici. ne compiuta. Starà accanto a Paracadutisti dell’allora Divisione impegnativo quanto appagante (più Spronati dall’esempio incomparabile uno dei ritratti del mio “vecchio” Nembo nei controversi e tragici di 26 km il primo giorno in quasi 11 della presenza attiva del Vicepresi - Abelardo! momenti della dichiarazione dell’ar - ore e superando un dislivello di 1722 dente nazionale Generale Iubini, i A parte ogni scherzo, grazie, Con - mistizio nel settembre 1943: i com - metri e 28 km ca. nel secondo giorno paracadutisti calabresi e triestini sigliere Perrone per la perizia e la ponenti del Battaglione VIII bis, all’o - in poco meno di 10 ore e con un gra - hanno dimostrato in questa occasio - forza con la quale ha guidato la scuro della mutata situazio - ne come l’affrontare Marcia! ne conflittuale, non esitaro - insieme le fatiche possa Grazie anche a Nunzio Mileto e no a confrontarsi con supe - abbattere, in virtù del Antonio Nucera per l’impegno riori forze canadesi per medesimo entusiasmo, profuso e l’abnegazione dimo - rompere l’accerchiamento qualsiasi ostacolo anche strata nel risolvere i problemi, e raggiungere le restanti di carattere geografico e grandi o piccoli del sostegno logi - formazioni della loro unità. quindi testimoniato come stico. Grazie camerati e sempre Se comunemente le cele - ciò possa essere un NEMBO! FOLGORE! brazioni restano circoscrit - modello da seguire. te ad una commemorazio - FOLGORE! NEMBO! gen.b.par.(ris) raffaele Iubini ne ufficiale seguita spesso Par. Claudio roselli

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Il Bandierone da 1600 mq volteggia sulle note dell’Inno di Mameli Il colonnello (ris.) Paolo Filippini racconta i retroscena dei suoi due lanci per il maestro Andrea Bocelli

Servizio fotografico di Enzo Muro

gni volta che vedo la re di 1600 metri quadrati per che il 1° dicembre 2019 ho fatto mia bandiera volare, l’ “Andrea Bocelli live” . Il video del - il primo lancio con la mia nuova O accarezzata dalle note l’evento, visibile su YouTube, dura bandiera di 1600 metri quadrati dell’Inno di Mameli e dalla voce 22 minuti e le immagini della sull’aeroporto di Ampugnano. Il del Maestro Andrea Bocelli è co - bandiera sono negli ultimi 3 mi - collaudo a Siena aveva due moti - me rivivere un bellissimo sogno nuti. vi: sono nato in quella provincia e ad occhi aperti. Il 21 e 22 luglio Qualcuno ricorderà – come ripor - se sul grande aeroporto la ban - sono sceso dal cielo con il Tricolo - tato nel n. 1-2/2020 di Folgore – diera si fosse aperta male risul -

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graduale e a fine aprile ho donato il plasma, all’Ospe - dale di , per la cura dei malati gravi. Appena possibile abbia - mo ripiegato la bandiera, come avremmo dovuto fare il 1° marzo e per questo non posso che rin - graziare tutto il “gruppo bandiera” della Sezione ANPd’I di Massa Carrara (Lorieri Mario, Presiden - te, Beatini Alfredo, Vice e coordinatore, Perfetti tando poco governabile avrei po - primi giorni di malattia i sintomi Manlio, Nana Maria, tuto sganciarla senza “fare dan - sono stati leggeri: tosse fastidio - Dell’Amico Andrea, Bar - ni”. Il primo lancio è andato beni - sa e febbre intorno ai 38°. Ma in bieri Gianfranco, Ca - no, ma prima di utilizzare la ban - seguito la temperatura ha comin - sbarra Massimo, Pan - diera in una manifestazione ave - ciato a salire sopra i 39°. La de - gallo Stefano, Sgadò Marco, Torre aperta nel cielo di Novi Ligure, vo bisogno di conferme e di mi - bolezza man mano si è fatta sen - Giuliano, Angeli Modesto, Schino proprio dove avrei dovuto lanciar - gliorare la capacità di condurla tire così come la fatica a mangia - Vincenzo, Balestri Maurizio, Mo - la il 5 aprile. Così è iniziata la col - senza problemi. Durante l’inverno re e bere. Il primo tampone è ri - sti Lucia) così come ringrazio il laborazione con il Presidente dal - ho fatto alcuni lanci con un simu - sultato positivo ma non sono in - Comune di Massa che ci ha con - la Sezione ANPd’I di Viareggio e latore e due reali con la bandiera. sorte difficoltà respiratorie che cesso il Palazzetto dello Sport. Il Versilia, Enzo Muro, paracaduti - A questo punto mi sentivo pronto avrebbero portato ad un ricovero. 6 giugno ho ricominciato con sta molto esperto, ormai diventa - per una manifestazione che ave - Per qualche giorno mi sono senti - grande piacere a fare lanci. Dopo to uno dei miei video operatori vo già concordato con l’amico En - to male in modo “strano”, non pochi giorni ho avuto il primo con - preferiti. Dopo un altro lancio con zo Gulmini, Consigliere della Pri - avevo mai provato niente di simi - tatto con la Famiglia Bocelli, che il simulatore è finalmente arrivato ma Zona. Il primo lancio pubblico le. Poi, la mattina dell’11 marzo, poi avrebbe portato ai due lanci il 21 luglio. Tutto si è svolto rego - della “1600” avrebbe dovuto ave - mi è sembrato che la sensazione del 21 e 22 luglio. Le immagini larmente e la bandiera è atterra - re luogo a Novi Ligure, domenica di maligna oppressione degli ulti - sarebbero state inserite in un vi - ta, con buona precisione, nel 5 aprile, in occasione dell’inaugu - mi giorni fosse leggermente dimi - deo (visibile su YouTube digitan - punto che il regista aveva indica - razione della nuova Scuola di nuita. Molto lentamente ho co - do “Andrea Bocelli live”) realizza - to come ottimale per le riprese. Paracadutismo ANPd’I Savona minciato la convalescenza. Il 2° e to proprio al Teatro del Silenzio, Nonostante qualche imprevisto, (complimenti sia al Consigliere 3° tampone risultarono entrambi appena fuori da Lajatico, paese anche il lancio del 22 è andato Gulmini che al Probo Viro Forna - negativi e così ho iniziato a ripren - natale del cantante. Per affronta - bene raccogliendo il plauso degli ca, che con grande dedizione dere i cinque chili di peso che re un impegno del genere avevo addetti ai lavori in misura supe - hanno collaborato all’apertura). Il avevo perso in soli dieci giorni. Il bisogno almeno di un altro lancio riore alle mie aspettative. L’espe - 1° marzo sarei dovuto andare al ritorno agli allenamenti è stato di prova. Il 9 luglio la “1600” si è rienza con Bocelli è stata forse la Palazzetto dello Sport di Massa a più sentita della mia vita. E non ripiegare la bandiera insieme ai solo per il livello artistico dell’e - preziosi volontari della mia Sezio - vento: la bandiera di 1600 mq, di ne ma, quella mattina, mi sentivo fatto, l’ho progettata e costruita poco bene e febbricitante. Telefo - praticamente in casa cucita dalla nai al Presidente Mario Lorieri de - mia Signora Ornella Palandri, cidendo di rimandare il ripiega - che ha utilizzato una speciale mento. Mai la scelta è stata più macchina da cucire presa a no - saggia nella mia vita. Il malessere leggio. E ringrazio Alfredo Beatini non dipendeva da semplice in - e Lucia Mosti che hanno avuto fluenza, ma da COVID 19. La deci - un ruolo determinante per la rea - sione di rimanere a casa ha evita - lizzazione di questi la nci. to, probabilmente, il contagio di Folgore e viva l’Italia! una decina di persone. Durante i Paolo Filippini

18 N. 7-8/2020 ATTUALITÀ Esattamente un anno fa, la solenne inaugurazione...

ella notte tra Lunedì 6 e zona ancora alla ricerca della Martedì 7 luglio, ignoti propria identità. Vedere danneg - N delinquenti, hanno gra - ...OGGI... giata in questo modo un’opera vemente danneggiato e oltraggia - così importante, creata con lo to il Monumento dedicato ai Ca - scopo nobile di ricordare i nostri duti della Folgore posto all’inter - un inqualificabile Caduti, ci ha lasciato letteralmen - no del parco della Clementina a te senza parole” . Bergamo. I balordi in questione, Grande è stato lo scalpore che ha hanno presumibilmente scaval - atto vandalico suscitato il tremendo gesto (è cato la recinzione del parco in stata fatta persino una interroga - orario notturno e, approfittando zione Parlamentare) così come è dell’oscurità, hanno usato una la - stata immensa la solidarietà stra di cemento per spezzare la espressa a livello mediatico verso lapide in marmo a ricordo di chi la nostra Sezione da parte di tan - ha sacrificato la propria vita per tissimi Paracadutisti da tutta Ita - la propria Patria. lia (alcuni Parà si sono offerti di ri - “È un gesto vile e inqualificabile pristinare in modo gratuito il no - che ci lascia amareggiati – ha di - stro Monumento)! Desideriamo chiarato Giordano Arzuffi, Presi - ringraziare di cuore tutti coloro dente della Sezione ANPd’I di che ci sono stati vicini. Bergamo – con grande sacrificio, Domenica 19 Luglio, in risposta giusto un anno fa, abbiamo rea - al vile atto vandalico, la Sezione lizzato questo Monumento per ri - di Bergamo unita ad un nutrito cordare i nostri Caduti, e per far gruppo di Paracadutisti interve - conoscere alla gente le gesta di nuti da tutta la provincia, ha dato tanti giovani uomini che hanno doveroso omaggio, con una pic - combattuto e prestato servizio cola cerimonia in cui si è provve - nella Folgore, chi per un ideale, duto, dopo l’alza bandiera, a de - chi per semplice spirito di ardi - positare un mazzo di fiori al no - mento e chi per amore della pro - stro Monumento. Questa è la mi - pria Patria, e per questo sono glior risposta verso gente priva morti. dei più elementari valori di civiltà! Anche la scelta su dove collocare a cura della Sezione ANPd’I Bergamo Adesso è il momento di mettersi il monumento non è stata casua - popolare dove convivono famiglie sta realizzando importanti opere al lavoro, nel minor tempo possi - le, lo abbiamo voluto realizzare in per bene e realtà difficili e dove in favore della comunità, con bile, per ripristinare ciò che è sta - uno dei parchi più frequentati anche il Comune di Bergamo, ne - questo gesto, abbiamo voluto far to profanato! NESSUNO ci può della nostra città, in un quartiere gli ultimi anni e con grandi sforzi, sentire la nostra presenza in una fermare! FOLGORE!!! e.M.

N. 7-8/2020 19 ATTUALITÀ “Chi sa maledire o chi sa pregare quei quattro ragazzi dovrà ricordare” Caterina Caselli

a cura della Sezione ANPd’I ALPAGO

ono passati 53 anni da Alle 3:40 esplodono i 10 kg di Armando così gravato dal carico La vampa illumina l’anfiteatro quando nella caserma esplosivo comandati da un con - procederà come ultimo della fila naturale ed il rombo scuote le S del “Val Cismon”, un re - gegno a tempo posati sul tralic - per non rallentare troppo l’asce - valli. Armando è lì con ancora la parto della brigata alpina Cadore cio che crolla su sé stesso. Porta sa verso il punto della detonazio - radio in spalla. È gravemente fe - a Santo Stefano, suonò l’allarme con sé la linea di alta tensione ne. rito. Le sue labbra si aprono in che cambiò il destino di famiglie che collega l’Italia all’Austria. Sono circa le 5:30, si sta per una smorfia di dolore e una do - e di intere vallate per sempre la - Scatta subito l’allarme del co - compiere la sorte atroce del no - manda: ‘PERCHE’?! sciando un vuoto enorme. mando di Santo Stefano di Cado - stro Alpino radiotelegrafista. Sale A Bolzano l’elicottero, un AB- Durante la notte del 25 giugno re che darà l’avvio alla tragica ca - con fatica ma con il cuore sere - 204, è pronto sulla pista di de - 1967, appunto, un piano diaboli - tena di eventi. no, pensa già al suo ritorno, a ca - collo. co si sta configurando lassù al La pattuglia dei paracadutisti sa - passo Cima Vallona, sul confine botatori è già a bordo, decide di tra Italia e Austria. Sinistri indivi - andare anche il capitano Gentile, dui si apprestano a compiere l’ir - il fatto è molto grave e vuole par - reparabile. Saliti dal sentiero au - tecipare di persona alla ricogni - striaco, eccoli sotto il traliccio ad zione. armeggiare con l’esplosivo ad al - Ed ecco configurarsi un altro tas - to potenziale. Non paghi di quello sello del destino. La squadra così che hanno già predisposto, scen - modificata si alza in volo verso dono lungo la mulattiera per si - Cima Vallona. stemare delle trappole esplosive. Il cuore batte forte, la tensione è Occultano le mine non lontano alle stelle. Non ci si abitua mai. dal loro obiettivo primario. Sono addestrati ad entrare nei ri - Sì, non gli basta creare scompi - fugi dalle finestre del primo pia - glio con danni materiali ed eco - no per evitare le trappole esplosi - nomici, vogliono di più. ve. Ma ogni volta è una storia a I bastardi hanno sete di sangue. sé, e niente! Non ci si fa l’abitudi - Di sangue italico, puro, limpido, ne. fiero, della meglio gioventù. Il velivolo atterra al centro del ca - Sono talmente subdoli e motivati tino formato dal paesaggio del a fare una strage da usare una luogo della tragedia. I quattro potente mina anticarro posata esperti del reparto speciale anti - dove prevedono passerà il mezzo terrorismo altoatesino, coman - della pattuglia di ricognizione at - Immediatamente parte una pat - sa, ai progetti. Insomma sotto il dato dallo stesso capitano dei tirata dall’esplosione. No, voglio - tuglia. Armando Piva è il radiote - pesante attrezzo indispensabile Carabinieri Paracadutisti, Fran - no fare le cose per bene gli infa - legrafista che oltre allo zaino ha per il suo incarico, pensa al futu - cesco Gentile, salgono per il sen - mi terroristi, non vogliono lascia - il peso della radio della squadra, ro, pensa alla vita. tiero che li porta sul sito delle re nulla al caso, vogliono creare la R-300 che è di circa18 chilo - Tutti passano... lui no! esplosioni. Lì raccolgono indizi, molta sofferenza. Quindi metto - grammi. L’attrazione terrestre non scher - prove, oggetti che servono all’in - no un’altra trappola a strappo Poco più tardi sono in loco, ma za e il peso non dorme, così a dagine. È categorico trovare al ancora più a valle. Sicuramente tocca fare un po’ di strada a piedi causa della pesante apparec - più presto i colpevoli di tale abo - arriverà ancora qualcuno anche causa la neve che è caduta e si è chiatura che porta innesca la mi - minio. per la seconda detonazione. aggiunta all’altra. na. Raccolto tutto il possibile si av -

20 N. 7-8/2020 ATTUALITÀ

graziarla per il lavoro svolto e so - prattutto per aver partecipato con tanto entusiasmo ed abne - gazione alla missione. A ranghi ridotti, per motivi pande - mici, il cuciniere ed autiere è il no - stro D.T. Adelino Bortoluzzi. Con la squadra affiatatissima il lavoro va avanti fino a sera. Intanto al bi - vacco “A. Piva” è arrivato anche Pierangelo con Roberta, che, a causa delle comunicazioni inter - mittenti, si sono fatti una scampi - nata dalla malga fino in quota. Ma la volontà di non mancare è stata più forte della fatica. La cena, ottima e abbondante, ci accompagna fino a tardi con dis - cussioni, aneddoti, e progetti fu - turi. La sveglia è predisposta per le 6:00 ma già alle 5:30 il bivacco è in piena attività. Alle 7:20 siamo a valle per porta - re più su possibile la signora Gra - viano appaiati, per lo stesso sen - gente maggiore Fagnani è preso verso le 10:00. Albatros, questo è ziella Di Lecce con i suoi familia - tiero che li ha portati fin lì, i due lateralmente ma protetto dall’ar - il nome del pilota, si è prodigato ri, l’incursore Luciano Marchi con ufficiali seguiti da Marcello Fa - ma e dallo zaino miracolosamen - moltissimo con molteplici viaggi la moglie Anna. Con il potente gnani e per ultimo Olivo Dordi. te si salva. È ferito gravemente. per portare in quota tutti i mate - mezzo arriviamo fino a sotto la La missione è compiuta, posso - Mentre i poveri resti dei tre para - riali. Nel pomeriggio si inizia il la - valletta che da accesso all’anfi - no rientrare alla base. cadutisti rimangono immobili sul voro montando la staccionata teatro di Cima Vallona da lì biso - Immagino, che nella discesa ver - terreno ingordo di sangue, il so - amovibile predisposta l’anno gna proseguire a piedi. Albatros so l’elicottero, i due ufficiali par - pravvissuto viene caricato sull’e - scorso. Dopodiché ci dedichiamo si mette subito a disposizione lassero tra loro per allentare la licottero trasportato all’ospedale alle 4 croci posando dei fiori nuo - per accompagnare col quad chi tensione. in fin di vita. vi e delle bandierine tricolori. Con non ce la fa. Immagino, che il tenente Di Lec - Purtroppo la giornata riserva an - noi c’è il consigliere nazionale Mentre sostiamo davanti all’edi - ce, padre da quattordici giorni, cora dolore, alle 23:00, dopo Giorgio Munerati che da tre anni cola religiosa arrivano anche le stesse raccontando della sua molte ore di tremenda agonia si non manca all’appuntamento. È sezioni di Treviso e di Basso Pia - bimba Francesca. spegne anche il nostro fratello giunto anche Marco Pilati, l’ami - ve che si uniscono al labaro alpa - Quando si diventa padri si avreb - Armando Piva. co di Olivo, che ad ogni anniversa - goto e al medagliere nazionale. Il be voglia di gridare al mondo le Dopo più di mezzo secolo in tutti rio vuole essere in quota con noi sindaco dà inizio alla cerimonia emozioni che si provano, no? Poi noi, paracadutisti d’Italia, il senti - a rinnovare la fratellanza con le con l’alzabandiera, prosegue con è un ottimo argomento per alleg - mento che ci lega al destino dei vittime. Dal 2019 ha abbracciato l’onore ai caduti, dunque si reci - gerire la pressione del tragico nostri caduti non si è sopito, anzi, il nostro sodalizio tesserandosi tano le preghiere delle varie armi momento. quest’anno anche se in forma ri - con la sezione Alpago. coinvolte nella lotta al terrorismo Hanno percorso solo poche cen - dotta per il virus, non siamo voluti La compagine alpagota conta un altoatesino versando un grande tinaia di metri. La fierezza e l’or - mancare. Partiti il sabato matti - nuovo membro, Arianna Dei Sval - tributo di dolore e sacrificio. Alla goglio della paternità sfumano in na, grazie al proficuo intervento di, la morosa del nostro alfiere fine tutti insieme intoniamo un un lampo di morte. Una terza de - del nostro socio e probiviro nazio - Marco Bernardini, con la quale canto, inno alla Gloria e alla Pace flagrazione risuona nella valle. I nale Pierangelo Pedol che ha ri - abbiamo condiviso il sudore nel dei caduti in montagna: Signore due ufficiali vengono sventrati da solto il grande problema dei mez - preparare al meglio il sacro luogo delle Cime. In fondo le allocuzio - tergo, il sergente Dordi, ultimo zi mettendoci a disposizione un della commemorazione. Siamo ni delle autorità. Il sindaco Iane - della fila, è investito dalla vampa pick-up ed un quad con pilota, orgogliosi di averla come nostra se, anche quest’anno ha voluto esplosiva in pieno petto. Il ser - siamo arrivati in zona operativa socia. Con questo vogliamo rin - rivolgerci un elogio, che noi giria -

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mo a tutti i paracadutisti d’Italia, Smontata la staccionata e cari - liari delle vittime, alle varie auto - dene che faceva la naia con loro. a chiusura del suo discorso. cati i materiali sul mezzo siamo rità militari e civili, agli e al - Non mancavano, al nostro rien - scesi alla malga Melin, dove ap - le genti che sono arrivate fin là tro, di chiederci com’era andata profittando della struttura ester - per condividere tutti assieme il ri - e di ringraziarci per l’impegno na il cuciniere ha messo in tavola cordo dei ragazzi caduti nel vile profuso in memoria di quel che il rancio. Lo condividiamo con le ed inutile attentato. Ecco, questo accadde lassù. persone meravigliose che ogni ignobile gesto, il sacrificio di vite In questi anni in cui è quasi un cri - anno siamo trepidanti di incon - spezzate non va dimenticato. Va, mine parlare di Valori, di Patria, di trare ed abbracciare per rinnova - altresì, elevato ad insegnamento Bandiera, di Famiglia e Sacrifici, re l’amicizia che la montagna ha di come la volontà di una mino - noi, paracadutisti alpagoti, in rap - saldato in maniera inscindibile. ranza non prevaricherà mai il be - presentanza di tutto il Sodalizio Anche nel tempo del coronavirus ne comune della Patria con false Nazionale, abbiamo voluto conti - l’obiettivo è stato raggiunto, lo ideologie e pretese atte a soddi - nuare a contribuire a tenere vivo abbiamo sentito nel calore che le sfare il proprio ego. il perpetuo ricordo di quanto ac - persone presenti alla commemo - Questa volta, voglio ricordare an - cadde e alimentare la fiamma dei razione ci hanno riservato. E co - che due nostri compaesani che valori che ci animano, lavorando me ogni anno ci ha ripagato di erano amici di Armando, Giusep - in silenzio e con il cuore, senza tutti gli sforzi fatti per compiere pe e Vincenzo, e che da poco lo voler nulla in cambio. Ci ripaga la la missione che ci eravamo pre - hanno raggiunto in quell’angolo soddisfazione e l’orgoglio, di aver fissati. A noi basta solo questo! di cielo. Ho voluto ricordarli per - reso un servizio per l’onore d’Ita - Grazie a tutti, alla sezione di Al - ché non hanno mai dimenticato lia a nome di tutti i paracadutisti. pago, al sindaco Ianese, ai fami - quel giovane Alpino di Valdobbia - Alla prossima missione!

22 N. 7-8/2020 REPARTI IN ARMI

Lanci ad alta quota per gli esploratori della “Folgore”

Addestramento dei paracadutisti del Nembo ad Ampugnano e Lajatico da oltre 3.000 metri con la tecnica della caduta libera saltando da uno Spartan

Testo e immagini cortesia183° Reggimento Paracadutisti Nembo - Pubblica Informazione e Comunicazione

aerei, un C 27 J “Spartan” del - nell’avvicinamento all’obiettivo, sottoposto a specifico corso di l’Aeronautica Militare e un elicot - semplificando le successive fasi formazione. Dopo un intenso iter tero CH47 del 1° reggimento di osservazione e riporto di dati formativo acquisiscono le capaci - AVES “Antares”. L’attività aviolan - informativi. tà di lancio con la tecnica della cistica è stata pianificata, coordi - I plotoni esploratori paracadutisti caduta libera permettendo loro di nata e condotta dal nucleo istrut - della Brigata “Folgore” sono com - sfruttare appieno le inserzioni tori TCL (Tecnica Caduta Libera) posti da personale selezionato e con aviolancio. del Centro Addestramento di Paracadutismo (CAPAR) di Pisa. ell’ultima settimana di L’alta quota di lancio, con apertu - luglio nelle zone lancio ra del paracadute subito dopo N di Ampugnano (SI) e La - aver lasciato l’aeromobile, con - jatico (PI) gli esploratori paraca - sente agli esploratori paracaduti - dutisti, provenienti dalle unità sti, con l’utilizzo di sistemi naviga - della Brigata “Folgore”, hanno zione GPS, di “coprire” fino a 15 condotto uno specifico addestra - chilometri di distanza orizzontale. mento aviolancistico con la tecni - Dal punto di vista tattico la capa - ca della caduta libera. cità acquisita dalle unità esplo - I lanci, avvenuti da quote supe - ranti consente una maggiore effi - riori ai 3000 metri, sono stati ef - cacia nella delicata fase di inser - fettuati utilizzando, quali vettori zione nell’area di operazione e

N. 7-8/2020 23 REPARTI IN ARMI

Trasmettitori della Folgore in addestramento

Testato il Terminale Satellitare Tattico TST-301/B

Testo e immagini www.esercito.difesa.it

soldato appiedato o mette di supportare anche vi - rienza di tirocinio presso la Briga - le unità di risposta ra - deoconferenze garantendo ai ta Folgore degli Ufficiali tiroci - pida. Il suo design Comandanti di ogni livello la nanti del 197° corso “Tenacia”, compatto e la possi - propria “presenza virtuale” sul durante la quale i frequentatori bilità di trasporto in terreno. hanno potuto conoscere e appro - apposito zaino facili - Con la partecipazione a quest’ul - fondire le specificità tipiche della tano le operazioni in tima attività si è conclusa l’espe - Grande Unità. ambiente tattico. L’apparato, in dota - zione al Reparto Comando e el mese di luglio i tra - Supporti Tattici “Folgore”, è ido - smettitori del Reparto neo ad interconnettere un posto N Comando e Supporti comando tattico schierato sul Tattici della Brigata “Folgore”, terreno, anche a seguito di avio - nell’ambito dell’esercitazione de - lancio in zona di operazione, as - nominata “Anaconda 2/2020” sicurando i collegamenti strate - hanno testato il Terminale Satel - gici nelle prime fasi di una ope - litare Tattico TST-301/B di recen - razione di “Early Entry Force”. Il te acquisizione. sistema permette infatti di tra - Il TST-301/B è un terminale sa - smettere informazioni, sia in fo - tellitare leggero disponibile in tre nia che in dati, e di essere ope - bande (X/Ku/Ka), specificamen - rativo in meno di cinque minuti. te progettato per supportare il La velocità di trasmissione per -

24 N. 7-8/2020 REPARTI IN ARMI

Il 183° Nembo a Campo Tizzoro ‘44

Due giorni di eventi per l’8^ edizione della rievocazione dei fatti d’arme avvenuti nel comune pistoiese durante la seconda Guerra Mondiale

Testo e immagini cortesia Ten. G. Angrisano ufficiale addetto PIO

i è conclusa nei primi menti del secondo conflitto mon - giorni di agosto la parte - diale. S cipazione del 183° reg - Per l’occasione il “Nembo” ha al - gimento paracadutisti “Nembo” lestito stand espositivi e didattici all’evento Campo Tizzoro ’44 edi - di armi, mezzi e materiali in dota - zione 2020. zione all’Esercito Italiano metten - La manifestazione, giunta all’ot - do in relazione l’importanza del - tava edizione, si è svolta a cura l’evoluzione tecnologica con la cu - dell’Istituto Ricerche Storiche e ra e l’attenzione verso il passato. Archeologiche (I.R.S.A.) di Pistoia Nella parte esterna del museo, proprio nella località di Campo oltre al VTLM (Veicolo Tattico Tizzoro, sull’Appennino pistoie - Leggero Multiruolo), un’area di - se, sede del museo Società Me - dattica dedicata all’aviolancio tallurgica Italiana (S.M.I.). dove il personale dell’Esercito Nato da un antico stabilimento Italiano ha risposto alle curiosità che produceva munizionamento riguardanti le caratteristiche del militare il museo è stato realizza - Due giorni di mostre, esposizioni, bunker occupati da reenactors: paracadutismo militare e ai con - to grazie all’idea e alla progetta - visite guidate, rievocazioni stori - appassionati di storia che si so - corsi in atto per il reclutamento zione dell’architetto Gianluca Iori che di avvenimenti bellici, escur - no prestati quali figuranti indos - nei ruoli di Volontario, Sottufficia - (www.irsapt.it). sioni tra postazioni antiaeree e sando uniformi ed equipaggia - le e Ufficiale.

N. 7-8/2020 25 STORIA DELLE SEZIONI

LATINA

a Sezione ANPd’I di Latina nasce il Con la scomparsa di Ugo Carusi, per dare Per quanto riguarda le attività istituzionali a 17 aprile del 1966 ad opera di Ugo maggiore prestigio alla Sezione, fu deciso, carattere sportivo la Sezione può vantare L Carusi “Leone della Folgore” reduce con l’approvazione della Presidenza Nazio - con orgoglio le “10” edizioni della Coppa di El Alamein tornato a casa insieme a nale, di dare una nuova definizione alla “Ugo Carusi” – gara di precisione in atter - pochissimi sopravvissuti dopo aver subito Sezione di Terracina, dapprima Sezione Pro - raggio a squadre – che per ben dieci anni l’umiliazione del tristemente famoso ”krimi - vinciale di Terracina “Ugo Carusi” che dopo consecutivi (1983/1993) ha itinerato per nal kamp” n. 305 inglese, perché non colla - poco tempo venne definitivamente sostitui - tutte le più belle località balneari del Lazio borazionista. Successivamente la decisone ta da Sezione Provinciale di Latina “Ugo con la partecipazione di tutte le rappresen - di non collaborare e il conseguente interna - Carusi”. tative Militari e delle migliori compagini civi - mento nell’infamante detto campo di prigio - Ben cinque volte le insegne della Sezione li provenienti anche dall’estero. nia, venne riconosciuta dal nemico inglese hanno presenziato alla commemorazione Dal giorno della fondazione oltre 600 giova - come un atto profondamente eroico. dei Caduti in terra d’Africa di cui tre ad El ni sono stati abilitati al lancio nei 64 corsi Ovviamente, essendo Ugo Carusi cittadino Alamein in Egitto e due a Takrouna in Tuni - effettuati e molti di loro militano nelle nostre di Terracina, la sezione nacque con la deno - sia, compresa la cerimonia di inaugurazione Forze Armate. minazione della sua città: ANPd’I Sezione di della Stele che lì ricorda la caduta degli ulti - Oggi, dopo 54 anni, la Sezione provinciale Terracina. mi Eroi della Folgore. Sempre presente alla ANPd’I di Latina “Ugo Carusi” con la propria Cinquantaquattro anni di impegno e di mol - Festa della Specialità e a tutte le comme - sede in Pontinia, un prestigioso punto di teplici eventi, prima con la prestigiosa guida morazioni spesso anche fuori dal territorio riferimento presso il Museo Storico di Piana del suo Fondatore nonché primo Presidente provinciale e regionale. delle Orme nella periferia di Latina, una e successivamente con la presidenza di E infine, a completare la cornice degli even - sede di rappresentanza in allestimento in Lodovico Bersani (tutt’ora in carica), voluta ti speciali, la Sezione ANPd’I di Latina “Ugo Latina e un Nucleo Comunale ad Aprilia, da “Ughetto” quando con l’acutizzarsi dei Carusi” ha avuto l’onore di ospitare due continua l’opera Statutaria con lo stesso sintomi della malattia aveva capito che non Assemblee Nazionali dell’Associazione. La spirito Folgorino che Ugo Carusi ci ha tra - avrebbe più potuto assolvere all’incarico. prima nel 1992 e la seconda nel 2006. mandato nel 1966.

26 N. 7-8/2020 ATTIVIT À DELLE SEZIONI

SEZIONE DI BASSANO DEL GRAPPA anni (ben due lanci) e si sono brevet - tati gli allievi Stefano Ferrara, Camilla Latino e Alberto Damiano. Questo, per la nostra Sezione, si è di - mostrato un corso particolarmente travagliato: iniziato subito nei primi giorni dell’anno ha visto andare in Commissione d’esame a Febbraio dapprima solo due degli allievi (Lati - no e Damiano) in quanto gli altri due (Ferrara e Crivellari) risultavano indi - sposti, quindi, pronti ad una secon - da Commissione, i tragici eventi del - la pandemia e del lockdown che hanno colpito pesantemente, dappri - ma la nostra provincia e poi tutta l’Italia costringendoci a sospendere tutto. Finalmente, alla ripresa delle attività, il nostro Istruttore Gavazzi ha ripreso in mano la situazione e, con la caparbietà che lo contraddi - Si è concluso il giorno 25 luglio con i lanci sull’aereoporto di Ferrara, il stingue, ha ripreso il corso con i due allievi rimasti indietro (perché primo corso 2020 di Paracadutismo FdV di interesse militare. Padrino nessuno resta indietro!) e li ha portati, con successo, fino all’esame fi - del Corso è stato la Medaglia d’oro al Valor Militare Colonnello Gian - nale in Commissione. franco Paglia che, in occasione della conferenza organizzata a Bassa - In zona lancio gli allievi, soprattutto il 28 giugno hanno avuto modo di no del Grappa nel Novembre 2019, si era reso disponibile affinché un mettere a frutto gli insegnamenti avuti in sede di corso risolvendo, con corso fosse intitolato a suo nome. La Sezione ha colto questa opportu - successo, due atterraggi imprevisti sugli alberi di cui uno parziale con nità, prendendo ad esempio il Colonnello Gianfranco Paglia quale per - paracadute impigliato ai rami (Latino) e con il nostro buon Socio Stefa - sona che, con alto senso del dovere, dedica quotidianamente le pro - no Crivellari che, rimasto appeso ad almeno 15 metri di altezza, ha sa - prie energie affinché valori come sacrificio, orgoglio, appartenenza e puto disimpegnarsi e scendere da solo dall’albero. fedeltà non rimangano semplici parole, ma si concretizzino in azioni. Ai neo brevettati ed al nostro ricondizionato facciamo gli auguri per Di questo esempio la Sezione ANPd’I di Bassano del Grappa ne ha fat - una lunga e proficua attività lancistica. to tesoro e così sei giovani allievi coordinati dall’istruttore paracaduti - Al nostro istruttore Alfredo Gavazzi va tutta la nostra gratitudine per sta Matteo Orso hanno finalmente potuto mettere in pratica mesi di le - aver portato a termine, con grande professionalità e sacrificio, un cor - zioni teoriche e simulazioni pratiche, facendo il loro primo lancio. L’o - so particolarmente difficile. biettivo della Sezione è quello di continuare ad essere riferimento per i giovani che vogliono avvicinarsi al paracadutismo FdV di interesse Il Presidente di Sezione militare, ma anche quello di risvegliare il senso di appartenenza. Nella par. giordano arzuffi foto i brevettati con l’istruttore presso l’aviosuperficie di Ferrara: Ric - cardo Benetti, Matthew Gheno, Matteo Orso, Gabriele Ferracin, Luca Sartor, Davide Fiorese, Miguel Jair Morales. SEZIONI DI BERICA E VICENZA

Il Presidente di Sezione par. roberto Morosin

SEZIONE DI BERGAMO

IL XIX COrSO 2020 Ha MeSSO Le aLI! Nei giorni 28 Giugno e 11 Lu - glio presso la dropzone di No - vi Ligure si è concluso con successo il XIX corso della aCCOgLIeNZa IN graNDe STILe Per IL ParaCaDUTISTa beLLIÈre Sezione ANPd’I di Bergamo. Altavilla vicentina 18 luglio 2020 - Normalmente chi lavora rimane Sotto il controllo attento del - sempre nell’ombra, però questa volta voglio portare a conoscenza con l’istruttore Alfredo Gavazzi si questo breve scritto che il sottoscritto par. Renato Pilastro e il par. Gae - è ricondizionato il socio Stefano Crivellari classe 1948 dopo ben 53 tano Verlato della Sezione Berica dell’ANPd’l in soli tre giorni sono riu-

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sciti ad organizzare una cerimonia te della Casa comunale. Essendo Alessandro un VECIO, abbiamo inte - grande stile riunendo – per festeggia - ressato anche i gruppi alpini della zona ed un doveroso ringraziamen - re l’amico alpino paracadutista Bel - to va al capo gruppo ANA di Tavernelle Guido Dalla Vecchia, il primo ci lière – qualcosa come due Sezioni ha dato ospitalità alla baita alpina di Altavilla ed il secondo ha fatto ANPd’l con i loro presidenti: Tavernel - partecipare una nutrita schiera di soci alla cerimonia sia presso la bai - le, una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Alpini Paracaduti - ta alpina di Altavilla che davanti al Municipio. sti, tutti con relative insegne, un gruppo di amici di mezzi militari del Alla partenza da San Bonifacio (VR), ad Alessandro si sono aggregati i Basso Vicentino che hanno portato tre campagnole e due moto Guzzi, soci della sez. Berica par. Dino Saggiorato e par. Giuseppe Rizzi oltre al la Protezione Civile di Altavilla, una rappresentanza della FIDAS di Alta - socio della sez. di Vicenza par. Giuliano Ronzani. villa e dulcis in fundo il sindaco di Altavilla con tutta la Giunta comuna - Con il Bellière sono partiti di gran carriera verso Altavilla Vicentina (VI); le e tutto questo per festeggiare l’arrivo del VECIO Alessandro Bellière. a metà strada, presso il comune di Montebello Vicentino, si è aggiunto Alessandro Bellière è un paracadutista alpino, che alla bella età di 87 un altro socio della Berica, par. Enrico Ceruffi. anni ha programmato una camminata di 2300 km circa da compiere Arrivati a destinazione con largo anticipo sulla tabella di marcia gli in - in tre mesi. Non è la prima volta che effettua passeggiate simili per - trepidi sono stati ospitati nella baita alpina del gruppo ANA di Altavilla ché, racconta lui, al compimento del suo ottantesimo compleanno Vicentina; una bellissima costruzione contornata da un ombroso giar - aveva già provato tante emozioni: si lanciava ancora, come subacqueo dino nel quale sono state disposte delle tavole e delle panche dove aveva scandagliato i mari di mezzo mondo, aveva scalato molte vette hanno preso posto oltre ai marciatori anche tutti gli altri invitati che ed allora ha pensato di fare una cosa diversa, partire dal comune più man mano arrivavano. a nord della penisola e scendere a piedi fino ad arrivare nel paese più a sud d’Italia. Una marcetta di 1300 km. Dopo questa scarpinata ci ha preso gusto e da allora ogni anno in - venta un nuovo itinerario. Non ha sponsor, si autofinanzia e spesso chiede aiuto ad amici paracadutisti e alpini perché gli diano una ma - no nei suoi spostamenti. Quando ha bussato alla porta delle sezioni Berica e Vicenza dell’ANPd’l, la richiesta di aiuto è stata subito ac - colta, ci ha chiesto di or - ganizzargli la tappa San Bonifacio (VR) - Altavilla Vicentina (VI). Ecco il lavoro da noi svol - to: per prima cosa abbia - mo interessato il Comu - ne di Altavilla Vicentina Alle 17,00 circa è iniziata la prima cerimonia davanti al monumenti chiedendo se si poteva agli Alpini nel piazzale della sede ANA di Altavilla, sotto il pennone ricevere questo perso - dove garriva al vento il nostro Tricolore il capo gruppo di Altavilla VIc. naggio con tutti gli onori; Faggion Giuseppe ha voluto donare ad Alessandro un gagliardetto abbiamo trovato nell’As - della sezione, ha poi chiamato i presidenti delle sezioni ANPd’I Beri - sessore dott.ssa Cora ca e Vicenza par. Mariano Pasqualin e par. Guido Barbierato ai quali Pellizzari una disposizio - ha fatto lo stesso dono, ha poi premiato il par. alpino Sandro Tessaro ne e una gentilezza as - in rappresentanza dell’Associazione Paracadutisti Alpini e ha con - soluta, si è subito ado - cluso ringraziando i fratelli del gruppo ANA di Tavernelle per la loro perata per aprirci le por - presenza.

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La cerimonia è proseguita con la consegna da parte delle sezioni Beri - SEZIONE DI CARBONIA ca e Vicenza di un Crest raffigurante lo stemma dei paracadutisti alpi - ni e dell’ANPd’I al marciatore Alessandro Bellière, la consegna di un al - UNa beLLa SOrPreSa tro Crest con lo stemma dei paracadutisti alpini al rappresentante del - la loro associazione Bruno Zonin ed è finita con la consegna del Crest dell’ANPd’I al nostro gentilissimo ospite, il capo gruppo ANA di Altavilla Vicentina Giuseppe Faggion. Dopo essere stati per un tempo abbastanza prolungato sotto il sole di luglio, i presenti si sono accomodati sulle panche all’ombra e sono stati rifocillati con un buffet di panini e bibite fresche. Nel frattempo sono arrivati gli amici delle auto militari e una rappresentanza della Protezione Civile di Altavilla che poi hanno scortato il corteo fino al Mu - nicipio. Sapendo che l’incontro con l’Amministrazione comunale era stato fis - sato per le 18:30, il corteo alle 18:15 si è incamminato verso la Casa Municipale. Alla testa la macchina della Protezione Civile, seguivano le due moto Guzzi, le campagnole e poi i marciatori attorniati dai labari delle varie Il 17 agosto scorso ho compiuto 80 anni… doveva essere una serata di Sezioni, a chiudere il tutto un’altra auto militare. compleanno da trascorrere con la famiglia festeggiando con una cena Davanti al Municipio di Altavilla, erano in attesa il Sindaco Carla Dal - al ristorante… ma al momento di entrare, ad aspettarmi con mia gran - la Pozza con tutta la Giunta comunale; l’incontro è avvenuto all’e - de sorpresa c’erano i parà ed i soci ordinari della Sezione di cui sono sterno a causa di questo maledetto virus. Il Sindaco ha accolto Ales - Presidente… Potete immaginare la sorpresa e l’emozione nel trovarli lì sandro come si accoglie un vecchio amico con parole di elogio ed in - riuniti con le proprie mogli e nel sentire il loro tonante Folgore! coraggiamento per il notevole percorso che deve compiere. Schiera - Ma le sorprese non erano ancora fi - ti nel piazzale antistante il Municipio c’era anche una delegazione nite…. Nel corso della serata infatti della FIDAS di Altavilla oltre naturalmente a tutti i labari delle Asso - ho ricevuto in dono una targa con in - ciazioni intervenute e agli alpini ed ai paracadutisti che avevano for - cise bellissime parole ed ho spento mato il corteo che dalla baita alpina ha percorso le vie cittadine fino le candeline più emozionanti di sem - alla Casa municipale. pre su una torta anch’essa sorpren - L’Amministrazione comunale ha voluto donare ad Alessandro una per - dente con la mia immagine di quan - gamena ed un ricordo di Altavilla Vicentina, mentre le sezioni dell’ANP - do ero ragazzo e di un mio lancio con d’I Berica e Vicenza hanno voluto donare al Sindaco un Crest della no - il tondo.... bellissima! stra Associazione. La nostra Sezione è stimata da tutti i La breve, ma intensa cerimonia di saluto si è conclusa cantando il no - cittadini del territorio, dalle Autorità stro meraviglioso “Inno degli Italiani”. religiose, civili e militari ma non solo Terminata la faticosa giornata, Alessandro Bellière è stato accompa - per merito mio ma di tutta la Sezione gnato in albergo per il giusto riposo e pronto alla tappa della mattina fatta di soci coesi il cui motto è: tutti per uno… uno per tutti! successiva alla volta di Carmignano sul Brenta. Porterò per sempre nel mio cuore il ricordo del mio 80esimo com - pleanno…. Grazie parà! Folgore! Per le Sezioni di berica e Vicenza par. renato Pilastro Il Presidente di Sezione Par. antonio Cossu

SEZIONE DI CATANIA

LaNCI a LaVeLLO Il 6, 7 e 8 agosto gli allievi del 1° corso FdV 2020 della sezione ANPd’I di Catania hanno concluso completando i tre lanci canonici. Il percorso che per colpa delle note vicende legate al corona virus quali blocchi, normative stringenti, distanze interperso - nali, è stato alquanto stressante e complicato da seguire. Si può dire che anche stavolta, nonostante tutto, il Corso sia andato

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fratelli Betti, G. Cacciari, A. D’Atri, N. Meldoli, D. Mambelli, P.L. Calami - ni, A. Siciliani ed il direttore di lancio L. Consoli.

Il Presidente di Sezione par. Cacciari giovanni

a buon fine nel rispetto di SEZIONE DI COMO tutte le norme statali e as - sociative. Tutta la Sezione FeSTa DeL LaNCIO 2020 ha contribuito perché ciò avvenisse, dagli allievi agli istruttori, dal Anche quest’anno, nonostante le difficoltà le - Presidente insieme al direttivo e ai soci, contribuendo tutti con im - gate alla pandemia del Covid, la sezione di pegno personale, lottando e superando questo stato di cose come si Como con Zona Lancio a Reggio Emila ha ef - evince anche dall’immagine del gagliardetto con un falco che aggre - fettuato la consueta gara denominata “FESTA disce il virus. DEL LANCIO”. La Sezione di Catania saluta i nuovi 5 paracadutisti: il capo corso Ma - rio Sebastiano Pafumi, Ramona Bellino, Matteo Difazio, Vittorio Spar - tà e Federico Lionti che con caparbietà hanno mantenuto la concen - trazione per effettuare, uno al giorno, i tre lanci a Gaudiano di Lavello Alla gara che ha avuto nella aviosuperfice Falcone. luogo dal 24 al 26 lu - Vogliamo ringraziare, come è giusto che sia, Antonio Guzzo e Lamber - glio, erano presenti 14 to Agostinelli in rappresentanza della scuola di Ancona con tutti i col - squadre con un totale laboratori e preziosissimi di 42 paracadutisti. ripiegatori che, come sem - Il tempo favorevole, pre, non si sono risparmia - seppur con temperatu - ti lavorando infaticabil - re di 40 gradi, ha per - mente per permettere a messo il regolare svolgimento della manifestazione per tutte e tre le tutti i paracadutisti delle giornate. varie Sezioni presenti di lanciarsi. Ringraziamo, altresì, Mi - chelangelo Palmitessa, i fratelli Sanapo, Pasquale D’Aulisa e quanti si sono prodigati per il successo di questa missione. Per chiudere un ringraziamento anche alla signora Rosa ed al marito signor Rocco che ci hanno adeguatamente rifocillato e ci hanno cor - dialmente accolto.

Il Direttore Tecnico di Sezione par. antonio Conticello Ringrazio tutti i partecipanti delle Sezioni ed in particolare il mio staff per l’impegno e la professionalità con cui hanno permesso lo svolgi - mento della gara nel pieno rispetto del Protocollo Covid. SEZIONE DI FAENZA E IMOLA Il Presidente di Sezione Dopo il lancio della ripresa par. David Foglia del 14 giugno scorso, il 6 settembre nove paracadu - tisti della Sezione ANPd’I SEZIONE DI LUCCA – NUCLEO DI GARFAGNANA Faenza-Imola, hanno effet - tuato un ulteriore salto di FIaCCOLaTa IN rICOrDO DI TUTTI I CaDUTI Per La PaTrIa allenamento presso la COLLe – SaCrarIO DeLLa CrOCe DI STaZZaNa scuola ANPd’I di Ferrara. Nella serata di sabato 11 luglio, organizzata dal Nucleo Paracadutisti Nella foto con mascherina Garfagnana, si è tenuta la fiaccolata Colle – Sacrario della Croce di i paracadutisti A. De Luca, i Stazzana in ricordo di tutti i Caduti per la Patria.

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Padre Osvaldo Lu - nardi. Il Fiduciario del Nu - cleo Paracadutisti, Sergente Genio Guastatori Paraca - dutisti Riccardo De Lucia, sempre ac - compagnato dal Ca - porale Maggiore Paracadutista Da - niele Pellegrinetti, ha deposto una rosa con nastro tricolore sulla la - pide e ha acceso un lume votivo in memoria di tutti i Cappellani Mi - litari. Il Presidente del Consiglio Comunale di Castelnuovo, Francolino Bon - di, nipote di un Cappellano Militare caduto nella campagna di Russia, A causa delle restrizioni imposte dall’emergenza coronavirus, que - ha dato lettura della “Preghiera del Cappellano Militare” ed è stato st’anno la fiaccolata si è svolta in forma ridotta con la sola partecipa - suonato l’inno dell’Aeronautica Militare in ricordo delle Aviotruppe del - zione di una rappresentanza del Nucleo, dei familiari del Cappellano l’Aeronautica fra le quali militò nel periodo bellico l’Ardito Distruttore Militare Paracadutista Don Egisto Folegnani e del Presidente del Con - Regia Aeronautica Tenente Lazzeri, iscritto al Nucleo Paracadutisti siglio Comunale di Castelnuovo di Garfagnana, Francolino Bondi. Garfagnana e partito per l’ultimo lancio nel settembre 2015. I partecipanti si sono ritrovati alle ore 21.00 presso il cimitero di Colle La terza fase della semplice cerimonia si è svolta presso il Sacrario per un omaggio alla tomba di Don Folegnani. della Croce di Stazzana, con la deposizione di un fiore sulle fotografie La cerimonia ha avuto inizio con lo schieramento dei partecipanti che di Don Folegnani e del Sergente Maggiore Capo Paracadutista Miche - hanno preso posto lungo il viale centrale, per fare ala al passaggio del le Sabia, caduto per la Patria per causa di servizio il 1° luglio 2018. Fiduciario del Nucleo Paracadutisti, Sergente Genio Guastatori Para - Il Presidente del Consiglio Comunale di Castelnuovo, ha poi tenuto un cadutisti Riccardo De Lucia il quale, accompagnato dal Caporale Mag - breve discorso rimarcando il profondo significato morale della cerimo - giore Paracadutista Daniele Pellegrinetti, ha acceso un lume votivo e nia che vuole ricordare e celebrare tutti i Caduti con semplicità e in ha deposto una rosa con nastro tricolore in memoria di Don Egisto Fo - perfetto stile militare, senza inutili ostentazioni. legnani sulla tomba del Cappellano Militare. Il Paracadutista Valter Raggiri ha dato lettura della “Preghiera dei Ca - Il signor Lino Folegnani, nipote di Don Egisto, ha quindi dato lettura duti” e la cerimonia si è chiusa al suono del “silenzio” in onore di tutti i della “Preghiera del Paracadutista” e questa prima fase della cerimo - Caduti di ogni Arma e Corpo, di tutte le guerre e delle missioni in tem - nia si è conclusa al suono dell’inno della Divisione Nembo, reparto nel po di pace, che hanno dato la propria vita per la Patria. quale Don Folegnani militò durante il secondo conflitto mondiale. Pur non potendo partecipare di persona per le note restrizioni, ha dato I partecipanti si sono poi recati presso il Sacrario della Croce di Staz - la propria adesione alla cerimonia il Luogotenente Giovanni Renna, zana, preceduti dall’alfiere Caporale Paracadutista Stefano Guidi che Presidente dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci di Luc - portava la “fiamma” del Nucleo e salendo la scalinata di accesso fian - ca, il quale ha inviato al Fiduciario del Nucleo un messaggio con il pro - cheggiata dai lumi votivi sui cippi con i nomi dei comuni della Garfa - prio saluto “affinché si perpetui il ricordo di quanti con coraggio, abne - gnana, per sostare alla lapide che ricorda l’intitolazione del Nucleo gazione ed eroismo, sacrificarono la propria vita nel supremo interes - Paracadutisti Garfagnana ai Cappellani Militari Don Egisto Folegnani e se della Patria”. Il suggestivo Sacrario è stato anche quest’anno teatro di questa ceri - monia, voluta dal Nucleo Paracadutisti Garfagnana nel 2016, in occa - sione del 50° anniversario della sua inaugurazione e ormai giunta al - la quinta edizione. La delegazione del Nucleo, della quale facevano parte anche i Tenenti dell’Aeronautica Militare Ivano Lazzeri e Luigi Casanovi, si augura che il prossimo anno, superata l’attuale emergenza sanitaria, la fiaccolata possa essere svolta come gli anni scorsi in forma più solenne con la partecipazione delle altre Associazioni d’Arma e della popolazione lo - cale, che ricorda sempre con affetto e devozione il proprio Parroco Don Egisto Folegnani, Cappellano Militare Paracadutista.

Il Fiduciario del Nucleo par. riccardo De Lucia

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SEZIONE DI MESSINA

CONSULTa X grUPPO regIONaLe SICILIa e CaLabrIa

gnativo, con i suoi panorami mozzafia - Si è svolta sabato 25 luglio 2020, presso l’hotel Viola di Villafranca Tir - to, rimane un’esperienza da fare per rena (ME), la consulta ordinaria del X Gruppo Regionale Sicilia e Cala - onorare i soldati, che in condizioni ve - bria dove, visto il periodo particolare che l’intero paese si trova a gesti - ramente disagiose in nove mesi, han - re per la nota emergenza epidemiologica, i Presidenti delle Sezioni no portato a termine un’opera unica al con alcuni soci facente parte dei rispettivi direttivi con in testa il Consi - mondo. Vedere poi la cima del Pasu - gliere Nazionale Pino PERRONE e con la cortese presenza di Antonio bio, con il Dente Italiano collassato SERRA del Collegio Nazionale dei Sindaci Revisori, si sono ritrovati per per la mina austriaca, pensare a quei poveri ragazzi che ancora giac - discutere delle attività svolte e per pianificare i prossimi impegni che li ciono sepolti sotto la montagna e immaginare la Guerra fatta da mine vedrà occupati. e contromine tristemente nota, mette i brividi. Al termine tutti i soci hanno pranzato presso il ristorante “l’Agave” del - Durante la camminata abbiamo incontrato molte persone che alla vi - l’hotel Viola che grazie al suo titolare anch’esso Vice Presidente della sta del nostro basco ci salutava con apprezzamento. Tra loro un Alpi - Sezione di Messina ha messo a disposizione una sala idonea per lo no, che ci ha raccontato di suo nonno Medaglia d’oro al Valor Militare, svolgimento della consulta rispettando scrupolosamente le norme sul che combatté sull’Ortigara. Abbiamo fatto alcuni tratti con dei Fratelli distanziamento. raccontandoci dei bei tempi alla Folgore e, scambiandoci i contatti, ci siamo dati l’appuntamento per la 3^ edizione del 2021. Il Presidente di Sezione par. Francesco Soffli La “MaCCHINa DeL VeNTO” rIPreNDe VITa

SEZIONE DI PIAVE – NUCLEO DI BELLONA

STraDa DeLLe 52 gaLLerIe: “CaMMINare La STOrIa” 2° aNNO

Chi tra i Parà degli anni 1960/80 non ricorda quella curiosa jeep con ventolone che era in palestra alla S.MI.PAR. e serviva per addestrare al trascinamento? Una Alfa Romeo AR51 Matta, modificata dalle O.A.R.E. di Bologna, na - Il 12 luglio scorso, in ricordo dell’anniversario della morte di Cesare ta per addestrare i Paracadutisti ad un eventuale trascinamento con Battisti e Fabio Filzi, abbiamo percorso il sentiero delle 52 gallerie. forte vento. Giornata straordinaria tra il sole e le nuvole. Il sentiero, seppur impe - Questa macchina, unica al mondo, in funzione dal ’60 fino agli anni

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’80 e poi dismessa per via delle inevitabili innovazioni tecnologi - che del paracadute, era caduta nell’oblio dei ricordi. Grazie ad una serie di coinciden - ze, un appassionato di veicoli mi - litari la ritrova in un deposito per demolizioni e la riporta in vita. La “Macchina del Vento” e il Paracadute C.M.P.55: due cose nate per dare sogni agli allievi Paraca - dutisti, per poi portarli a vivere l’avventura di diventare Parà della Fol - gore. Solo i ricordi fissati sulle pellicole ingiallite dal tempo, fanno rivivere quei momenti frenetici vissuti alla S.MI.PAR. dal 1960 fino agli anni ’80. Noi del Nucleo Paracadutisti “Bellona” siamo riusciti per il secondo anno a far rivivere quei momenti intensi vissuti nel corso di prepara - Monte S. Michele è uno di quegli esempi... Una semplice altura di 275 zione ai lanci. metri, con una posizione strategica importantissima, che si adagia Il rumore dell’avviamento, il rombo inconfondibile del motore Alfa Ro - sulla sponda dell’Isonzo e dalla cui cima si vede, a sud l’alto Adriatico meo e poi lei, l’elica del Piper L21 che comincia a girare sempre più e a nord la piana di Gorizia, che fu teatro di violentissime Battaglie ol - forte all’interno del convogliatore. tre che tristemente noto per l’utilizzo da parte degli austriaci – per la Il vento incomincia a prodursi sempre più forte gonfiando la calotta del prima volta sul fronte italiano – dei gas tossici cloro e fosgene. paracadute piena di ricordi, lo spettacolo della calotta bianca come la Quel tremendo mattino colse gli Italiani completamente impreparati neve, le nervature delle cordicelle che si tendono facendo rigonfiare alla guerra chimica, i morti furono a migliaia e le truppe austroungari - gli spicchi che sembrano esplodere, il Paracadutista, imbragato come che, nell’avanzata successiva, finirono i feriti più gravi a colpi di daga e per un lancio, rimane sorpreso dalla potenza del vento e dalla forza mazza ferrata... del paracadute che lo trascina via... Pochi attimi, poi gli insegnamenti Lì combatté Giuseppe Ungaretti, celebri le sue poesie ermetiche che del corso riaffiorano come se fosse ieri e la manovra di sgonfiamento riescono a dare il senso di quella realtà sul fronte... “Si sta come d’au - della calotta è eseguita correttamente. tunno sugli alberi le foglie”, oppure l’inizio di una sua riflessione “Que - L’8 e il 9 agosto scorso a S. Gaetano (Montebelluna) i paracadutisti, st’uomo solo in mezzo ad altri uomini soli...” ci lasciano letteralmente accorsi per vedere da vicino i loro ricordi, sono interiormente scossi, senza parole. commossi di toccare e rivivere attimi ormai relegati solo ai ricordi e in - creduli di avere lì davanti i loro vent’anni: sono i ragazzi della S.MI.PAR. È bellissimo vederli, sentirli parlare e probabilmente non si rendono neanche conto della magia che questi oggetti hanno suscitato in loro. Ringraziamo per la partecipazione il Consigliere del Triveneto, par. Giorgio Munerati e tutti coloro che sono venuti a trovarci a S. Gaetano e hanno provato l’esperienza di indossare i ricordi. Ora la “Macchina del Vento” è custodita dal Nucleo Paracadutisti “Bel - lona”, pronti a far rivivere ancora una volta i ricordi.

VISITa aL MONTe SaN MICHeLe e aL SaCrarIO DI reDIPUgLIa: Per NON DIMeNTICare I CaDUTI Il 24 agosto scorso la sezione ANPd’I Piave unitamente al Nucleo “Bellona”, ha organizzato una visita al Monte S. Mi - Dopo la visita alle trincee ci siamo spostati al vicino Sacrario di Redi - chele e al Sacrario di Redipuglia. puglia dove giacciono le spoglie di 100.000 soldati caduti e che per Rendere gli onori ai caduti per non di - mole ed estensione lo rende il più grande Sacrario d’Italia. Qui dopo menticarli, è per la nostra Associazione aver deposto un mazzo di fiori abbiamo reso gli onori in memoria di il motivo primario, specialmente ora che quei ragazzi e del loro sacrificio per la Patria. la maggior parte dei nostri politici sem - bra si siano dimenticati di chi versò il Il Fiduciario del Nucleo Paracadutisti bellona sangue per la Patria. par. Claudio Durante

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SEZIONE DI PISTOIA

QUaTTrO NUOVI ParaCaDUTISTI Per L’aNPD’I PISTOIa Sabato 1 agosto 2020, sull’aviosu - perficie di Reggio Emilia, la Sezione di Pistoia ha brevettato quattro nuovi paracadutisti.

Già si sta formando il 95° corso presso l’Aviosuperficie “A. Leonardi” che, nonostante tutto, sta vivendo un momento di grande partecipa - zione da parte dei nuovi e vecchi soci. Si torna a volare! Pur adottando ogni misura anti-contagio nel rispetto delle normative vigenti.

Il corso, iniziato il 20 giugno, è breVeTTaTO IL 94° COrSO DI ParaCaDUTISMO stato condotto nel rispetto e nell’osservanza di tutte le nor - me previste per l’emergenza sa - nitaria. Il direttore tecnico della Sezio - ne di Pistoia Graziano La Mura e il vicepresidente Gianluca Riz - zi hanno condotto con dedizione e professionalità i neo paracadutisti nel loro percorso fino al momento dei lanci. Alessio Ballantini, Leonardo Ferrati, Marco Acciaro e Simone Vannetti, questi i nomi dei quattro neo brevettati a cui vanno i complimenti e gli auguri del presidente Ivan Giusti per la tenacia e l’impegno, oltre ad un caloroso benvenuto da parte di tutti i soci della Sezione di Pistoia.

Il Vice Presidente di Sezione par. gianluca rizzi Il 19 luglio 2020 la Sezione ANPd’I Terni ha portato 3 allievi a raggiungere l’agognato atte - SEZIONE DI TERNI stato di paracadutista civile con il 94° corso. CONSegNa DeI breVeTTI aL 93° COrSO Il corso ha dimostrato la tena - Si ritorna alla normalità nella Sezione ANPd’I Terni. cia degli allievi che hanno conti - Le attività dei soci ripartono dal 93° corso con la consegna dei brevet - nuato ad allenarsi con determi - ti ai neo-Paracadutisti: Giuseppe Antonelli, Alfredo Di Massimo, Flavio nazione ed impegno nonostante la pausa imposta dal blocco di tutte Mollari, Giovanni Rufini, Stefania Schibeci e Giulio Minci e ai ricondi - le attività dovuto all’epidemia di COVID-19. zionati Maurizio Leoni e Andrea Sciarrini; una cena che vuol dire molto I lanci si sono svolti nella bellissima località dell’aviosuperficie di Lore - per la Sezione Ternana, infatti per l’occasione l’Istruttore e Direttore to in una giornata splendida e assolata. tecnico Enrico Marcucci (Sussurro) dichiara concluso il 93° corso cui A far raggiungere questi obiettivi è stato anche stavolta il sempre ver - gli allievi cedono il testimone a quelli del 94° e inaugura un nuovo an - de Istruttore di Paracadutismo Enrico Marcucci, pronto a guidare i suoi no di lanci e attività associativa. allievi con voce suadente e sommessa, da cui il soprannome “Sussur -

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ro” coadiuvato dai paracadutisti Flavia Lanucara, Pier Guido Lanuca - L’impegno dell’ANPd’I nel sociale è sempre possibile grazie ai soci e ra, Marcello Fantini e Alessandro Cerocchi. Grazie ai consigli “sussur - agli amici dell’Associazione che non mancano mai di dimostrare il loro rati” dall’istruttore tutti gli allievi hanno toccato il terreno in piena sicu - supporto e la loro vicinanza alle iniziative dei Paracadutisti. rezza. Alla donazione dell’elettrocardiografo erano presenti Monica Tiberi, Anche gli allievi hanno dato il meglio di sé, comportandosi all’interno coordinatrice infermieristica del pronto soccorso, il primario della della struttura in maniera impeccabile tanto in fase di vestizione quan - struttura Giorgio Parisi, Sandro Vendetti, direttore sanitario dell’azien - to nel comportamento vicino e dentro l’aeromobile. da ospedaliera ternana, Cesare Cesarini e Loris Antonelli, presidente Desideriamo ringraziare di cuore tutta l’organizzazione che ha dato a del Lions club San Gemini Terni dei Naharti, il Presidente della sezione questi nuovi “fratellini” tutto l’appoggio possibile, in particolare lo staff ternana dell’ANPd’I Luciano Pucci e l’istruttore di paracadutismo Enri - dell’ANPd’I Ancona con il suo Presidente par. Lamberto Agostinelli otti - co Marcucci. mo DL, il par. Tiziano Amatucci coadiuvatore a terra e il pilota par. An - tonio Guzzo. Il socio I nuovi paracadutisti rispondono al nome di: Alessio Andreoli, Ema - par. giulio Minci nuele Florindi e Riccardo Raffanelli. A tutti loro i nostri più sinceri complimenti ed ovviamente un rombante FOLGOREEE!! IL 95° COrSO aL LaNCIO SU aMPUgNaNO

Il Presidente di Sezione par. Luciano Pucci

L’aNPD’I DI TerNI aFFrONTa L’eMergeNZa COVID a TeSTa aLTa

Il 5 Settembre 2020, la Sezione ANPd’I Terni con il suo istruttore par. Enrico Marcucci, l’aiutante Flavia Lanucara, il vicepresidente Marcello Fantini e il consigliere par. Pierguido Lanucara, ha guidato gli allievi paracadutisti del 95° corso in quel di Siena Ampugnano. Una giornata meravigliosa ha scandito uno dietro l’altro i salti dei 5 allievi che, completando felicemente anche il terzo lancio, hanno I soci della sezione ANPd’I Terni non si sono dati per vinti durante l’e - raggiunto l’agognato Brevetto di Abilitazione al Lancio ad interesse mergenza COVID. Militare. Seppur a distanza sono riusciti a mantenere vivo lo spirito di solidarie - I ragazzi che rispondono ai nomi di: Davide Androni, Martina Bosca - tà e collaborazione che contraddistingue l’Associazione Nazionale glia, Alessio Ferrarese, Manuel Festuccia e Emanuele Raia, accompa - Paracadutisti d’Italia, organizzando una raccolta fondi per l’Ospedale gnati da amici e parenti, sono stati perfetti sia nel loro comportamento Santa Maria di Terni. in aeroporto che in aereo e nel lancio. Grazie agli sforzi congiunti della Sezione di Terni e del Lions club San Un sentito grazie come sempre per la splendida organizzazione della Gemini-Terni dei Naharti è stato possibile acquistare un elettrocardio - Sezione ospitante e del suo staff. grafo, il quale è stato consegnato all’Ospedale da una delegazione A questi cinque nuovi “Fratellini” il nostro più caloroso FOLGOREEE!! delle due Associazioni. «In questo periodo abbiamo diviso il pronto soccorso in due zone di - Il Consiglio Direttivo di Sezione stinte: una riservata a chi è completamente asintomatico rispetto al Coronavirus ed un’altra – dice il primario Giorgio Parisi – in cui invia - mo quei pazienti che hanno sintomi dubbi. Avere un altro elettrocar - SEZIONE DI TORINO - NUCLEO VAL SUSA diografo è quindi importantissimo perché dobbiamo raddoppiare la strumentazione in nostro possesso per intervenire in maniera rapida Prosegue a passo spedito e con tanta motivazione la nuova avventura e valutare un paziente che si presenta in ospedale e accusa un dolore dell’aviosuperficie di Novi Ligure che raccoglie a sé tutta la 1^ Zona e toracico. E questo in entrambe le zone del pronto soccorso» . oltre.

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Domenica 23 agosto 2020 i paracadutisti Claudio Vielmi, Fabrizio Bel - La classifica vede al primo posto Nicola Casagrande, del Nucleo Valsu - lando, Michele Cilenti del Nucleo Val Susa Sezione di Torino con Fran - gana che ha prevalso sul vicepresidente della Sezione di Trento Fran - cesco Simonetta, Alberto Morera e Saverio Bergamini della Sezione di cesco Sgrò dopo una combattuta serie di tiri di spareggio. Al terzo po - Torino, hanno effettuato 2 lanci di addestramento presso l’aviosuper - sto Bruna Bonfanti della Sezione di Trento che ha messo in riga, con ficie di Novi Ligure. La giornata si è subito presentata stupenda alle evidente superiorità, tanti uomini dietro di lei. prime luci della mattina, ed è proseguita tutto il giorno con quasi as - Alla Malga Brigolina si sono poi radunati tutti per la cerimonia dell’al - senza di vento. A coordinare tutte le fasi ci hanno pensato in modo zabandiera, durante la quale ha suonato magistralmente la sua trom - egregio il D.E. Ivo Fornaca e il D.L. Fabio Camignani. Folgore! ba il nostro socio Simone Pontati. È seguito il ricco rancio, la premia - zione dei partecipanti alla gara che hanno ricevuto oltre ai bellissimi Il Fiduciario del Nucleo trofei preparati dal socio Mauro Comai, anche delle bottiglie artistiche. par. Vielmi Claudio La giornata è poi proseguita con la lotteria di prodotti tipici di malga.

Il socio SEZIONE DI TRENTO par. Flaviano gazzina

SEZIONE DI TREVISO

gara DI TIrO Grande successo ha riscosso la gara di tiro con carabina cal. 22 effet - tuata il 26 luglio scorso. Questa seconda edizione organizzata dalla Sezione ANPd’I di Trento ha visto la partecipazione di 32 soci e di 12 ospiti. Erano presenti numerosi paracadutisti trentini più quelli del Nu - breVeTTaTI gLI aLLIeVI DeL 15° COrSO cleo Valle dei Laghi capitanati da Walter Beatrici e quelli del Nucleo Completati i lanci presso la scuola di paracadutismo ANPd’I di Ferrara Valsugana e Tesino Or. guidati da Daniele Campestrin. Sono giunti al sulla zona lancio dell’aeroporto di Ferrara, lo scorso 22 agosto si sono poligono di Cadine anche fratelli paracadutisti delle Sezioni di Lazise, brevettati cinque nuovi paracadutisti che hanno partecipato al 15° Basso Veronese, Treviso, Padova, Basso Piave e Berica con i rispettivi corso intitolato al “C.G. M.llo par. Domenico Miele”, combattente della Labari. Come sempre è stata molto gradita la presenza e partecipazio - Folgore e padre del Gen. Enzo Miele, amico della nostra Sezione. ne sportiva del Consigliere Nazionale del Triveneto par. Giorgio Mune - I 5 nuovi paracadutisti sono: Riccardo Gazzotto, Pamela Toffanello rati. (militare in servizio), Maximo Elias Semenzin, Damiano Zornetta e Francesco Pillon, mentre il ricondizionato risponde al nome di Paolo Pillon; non ha potuto effettuare i lanci di brevetto Andrea Cavasin a causa di una distorsione rimediata sul posto di lavoro. Lo brevettere - mo appena ristabilito e nel frattempo teniamo in sospeso la consegna delle aquilette. Allievi particolari per il 15° Corso: Francesco Pillon si è brevettato accompagnato dal padre Paolo che con l’occasione si è ri - condizionato, Riccardo Gazzotto ha voluto seguire le orme del nonno paracadutista del 9° e del padre Carabiniere paracadutista, e poi il capo corso Maximo italo-venezuelano Colonnello a riposo dell’aviazio - ne Venezuelana con migliaia di lanci all’attivo oltre a brevetti militari (USA, , Canada, Messico, Guatemala, Rep. Domenicana, El Sal - vador, Colombia e Argentina), che ha visto bene riprendere l’attività lancistica frequentando il nostro corso. Soddisfazione anche per il no - stro Direttore Tecnico Tommaso D’Elia: sullo stesso decollo si sono tro -

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vate due coppie di padre e sta ciclabile “Restera”) fino a Jesolo ove l’Amministrazione Comunale, figlio, Tommaso con il figlio su interessamento del Cav. Bozzo, Presidente Regionale ANB, ha con - Federico e Paolo Pillon con il sentito l’attendamento per bivacco e sosta al parco Cà Silis tappa do - figlio Francesco. po 47 km. Ringraziamo il nostro istrut - A Jesolo i marciatori sono stati accolti con grande amicizia dalle rap - tore Francesco Andreuzza e presentanze delle Associazioni d’Arma Jesolane, dalla Fanfara Bersa - tutto lo staff della Sezione glieri di Jesolo e da una nutrita rappresentanza di paracadutisti della che si è adoperato per superare le varie problematiche legate al covid Sezione Basso Piave guidata dal presidente Danilo Baradel. ed ha portato a termine il corso con soddisfazione dei partecipanti!! L’indomani a Caorle si è ripetuto il caloroso benvenuto con partecipa - zione anche delle Sezioni di Caorle, Portogruaro e Pordenone con i ri - Il Segretario di Sezione spettivi presidenti. par. Vanni bertanza Infine nella Chiesetta della Madonnina dei Pescatori, meta del pelle - grinaggio, il paracadutista trevigiano Luca Sgorlon ha suonato l’Ave Maria, il Signore delle Cime ed il Silenzio completando così la preghie - SeCONDa eDIZIONe DeL PeLLegrINaggIO TreVISO-CaOrLe ra dei presenti. Ringrazio quanti hanno partecipato, come marciatori e come supporto logistico permettendo il buon esito del pellegrinaggio.

Il Presidente Sezione par. Francesco Saoner

SEZIONE DI TRIESTE

Lo scorso 22 agosto 2020 sull’aeroporto di Ferrara si è concluso con lo svolgimento dei lanci di prammatica il 67° Corso di abilitazione al lancio con paracadute a calotta emisferica organizzato dalla Sezione ANPd’I di Trieste. Sono entrati a far parte come soci aggregati della Sezione: Luca Bene - detti, Marco Marich, Fabiana Sodnik, Enea Valci, Marco Zazzali (capo - corso). Sabato 5 e domenica 6 Una particolare soddisfazione è posta quest’anno nell’annunciare un settembre la Sezione di simile avvenimento per essere riusciti a concludere positivamente il Treviso ha effettuato Corso nonostante le limitazioni e le difficoltà dovute alla minaccia una marcia pellegri - pandemica, ma anche perché tra i nuovi adepti si trovano i figli di due naggio con meta il pic - soci che da lunghi anni militano nella Sezione. colo santuario della Madonnina dei Pesca - Il Presidente di Sezione tori sul lungomare di par. Valter Sergo Caorle per recitare una preghiera in ricor - do di chi ha avuto lutti e sofferto a causa della pandemia. Il percorso, iniziato da Casier di Treviso con partenza sabato ore 06:00 e con tappa a Jesolo alla sera e ripartenza il giorno successivo alle 04:00, si è concluso raggiungendo Caorle alle ore 11:00 circa. Tra i 15 partecipanti, vi erano paracadutisti delle Sezioni di Treviso, Verona, Vicenza e Caor - le, oltre due Bersaglieri e un Cavaliere. La marcia pellegrinag - gio ha seguito l’alzaia del Sile da Treviso (pi -

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SEZIONE DI BERGAMO ralmente i fratelli della Sezione di Mantova. Sul suo feretro non pote - ULTIMO LaNCIO DeL ParaCaDUTISTa CarMeLO gaeTaNI va mancare il basco amaranto. Marco hai lasciato un vuoto inim - Il 1° Gennaio 2020 un maginabile, eri il collante che ci teneva uniti in molte occasioni. grave lutto ha colpito la Ora riposa in quell’angolo di cielo. Sezione di Bergamo. Ha Paracadutista Marco Marsilli: Presente! effettuato il suo ultimo lancio nel cielo infinito il Il SSSs Paracadutista Sabotatore par. azzoli Stefano e Sommozzatore Gaetani Carmelo classe 1944, persona sobria e discre - SEZIONE DI TRIESTE ta, membro attivo della ULTIMO LaNCIO DeL ParaCaDUTISTa CrISTOPHer CaLLaN nostra Sezione che ogni Il 19 luglio scorso è anno aveva due appunta - morto per un inci - menti a cui non poteva dente al lancio il Ser - mancare assolutamente: gente maggiore Cri - uno era la Festa di Spe - stopher Callan, in cialità e il secondo, per forza alla polizia di lui più importante, la East Greenwich, nel commemorazione dei Rhode Island (USA). suoi Fratelli Caduti a Chris, come si face - Cima Vallona. va chiamare, appar - Tutta la Sezione unita si stringe alla sua famiglia con un unico grido: teneva alla National Paracadutista Gaetani Carmelo! Presente! Folgore! Folgore! Folgore! Guard del Rhode Island, in forza al Il Presidente di Sezione 56esimo Comando par. giordano arzuffi Truppe. Era un ber - retto verde (le Forze Speciali dell’eserci - SEZIONE DI MANTOVA to USA), ed aveva ULTIMO LaNCIO DeL ParaCaDUTISTa MarCO MarSILLI svolto vari turni di Il 14 agosto 2020 ci ha lasciato il nostro amato Marco, dopo anni servizio in ed passati a combattere con il coltello sempre tra i denti: una brutta Afghanistan. Tutti i malattia ci ha strappato il nostro paracadutisti ANPd’I che hanno partecipato alla Leapfest, la com - fratello a soli 47 anni. petizione militare per paracadute vincolati che si tiene ogni anno ad Da quando si era iscritto agosto proprio nel Rhode Island, lo ricordano. Nel suo ruolo di all’ANPd’I di Mantova, Marco si responsabile dei Direttori di Lancio era uno degli animatori più in è sempre prodigato per eventi, vista della Leapfest, che raduna oltre 300 paracadutisti di una deci - cene e attività della Sezione na di paesi. Impeccabilmente professionale nel suo lavoro, Chris con entusiasmo e vivacità. aveva un modo di fare leggero e scanzonato che lo hanno reso sem - Aveva sempre un sorriso che pre molto popolare e benvoluto tra i suoi commilitoni ed anche tra il mostrava l’ardire che aveva di personale delle delegazioni straniere. Memorabile la volta in cui, fronte ad ogni ostacolo che gli dopo una sessione di lancio, parlando del suo impiego come poli - poneva la vita. Si iscrisse alla ziotto disse: “Cercavano gente alta, grossa e che sapesse sparare: Sezione e dopo avere ottenuto un lavoro fatto per me!” . Era appassionato di caduta libera, e la il brevetto FdV lancio militare, morte lo ha colto con un incidente in atterraggio, al termine di un non fece passare neanche un lancio. A chi lo ha conosciuto, la sua morte lascia una triste sensa - paio d’anni che passò brillante - zione di “troppo presto”. Alla famiglia, genitori, moglie e tre figli, mente anche il corso in TCL. A vanno le condoglianze di tutti i paracadutisti italiani che hanno salutarlo numerosi amici del avuto la fortuna di incontrarlo. (La foto ritrae Chris al termine di un paese, paracadutisti della briefing con i DL stranieri presenti alla Leapfest 2017) . Dropzone di Cremona e una nutrita rappresentanza di Il Presidente di Sezione paracadutisti di Parma e natu - par. Valter Sergo

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