RASSEGNA 2020-2021 .Pdf
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COMUNE DI MILANO Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli Gabinetto dei Disegni Archivio Fotografico Raccolte d’Arte Antica Raccolte d’Arte Applicata Gabinetto Numismatico e Medagliere Museo degli Strumenti Musicali Museo della Pietà Rondanini - Michelangelo RASSEGNA DI STUDI E DI NOTIZIE Vol. XLI - Anno XLV CASTELLO SFORZESCO AREA SOPRINTENDENZA CASTELLO MILANO 2020-2021 I testi presentati a «Rassegna di Studi e di Notizie» per la pubblicazione vengono valutati in forma anonima da studiosi competenti per la specifica materia (peer review) che costituiscono il Comitato scientifico ed esercitano quindi la loro attività di supporto senza essere indicati in modo esplicito. Il Comitato dei revisori scientifici viene di volta in volta integrato con ulteriori valutatori quando utile o necessario per la revisione di contributi di argomento o taglio particolare. I testi della sezione «Segnalazioni» non sono sottoposti a revisione. La direzione della rivista conserva, sotto garanzia di assoluta riservatezza, la documentazione relativa al processo di valutazione. Le norme redazionali adottate sono pubblicate su www.milanocastello.it ••• Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro senza autorizzazione scritta dell’editore e dei proprietari dei diritti. ••• L’editore è a disposizione degli eventuali detentori di diritti che non sia stato possibile rintracciare. ISSN 0394 - 4808 Autorizzazione Tribunale di Milano n. 321 del 17-10-74 COMITATO DI REDAZIONE Membri CLAUDIO SALSI Direttore ALESSIA ALBERTI Conservatore del Gabinetto dei Disegni e della Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli RODOLFO MARTINI Conservatore del Gabinetto Numismatico e Medagliere FIORELLA MATTIO Conservatore delle Raccolte di Arte Applicata dei secoli XVIII-XXI GIOVANNA MORI Coordinatore Castello e Conservatore Museo della Pietà Rondanini - Michelangelo SILVIA PAOLI Conservatore delle Raccolte Fotografiche FRANCESCA TASSO Conservatore delle Raccolte di Arte Antica, Raccolte di Arte Applicata e Museo degli Strumenti Musicali ILARIA TORELLI Conservatore Servizi Didattici Area Soprintendenza Castello, Musei Archeologici e Musei Storici PAOLO BELLINI † GRAZIA BISCONTINI UGOLINI OLEG ZASTROW Direttore Responsabile CLAUDIO SALSI Direttore dell’Area Soprintendenza Castello, Musei Archeologici e Musei Storici del Comune di Milano Coordinamento editoriale di FRANCESCA TASSO Redazione di MARIACRISTINA NASONI, ELENA OTTINA INDICE Castello Sforzesco Elizabeth Dester - «Così non si va avanti». Il restauro della Cappella Ducale del Castello Sforzesco tra reinvenzione e conservazione .............. Pag. 13 Archivio Fotografico Ilaria Calamera - Vincenzo Aragozzini e le sue fotografie conservate al Civico Archivio Fotografico di Milano ...................................................... » 37 Giacomo Giordano - Carla Cerati, tra fotografia e follia ........................ » 55 Raccolte d’Arte Antica Francesco Baccanelli - Francesco Londonio: un’aggiunta al catalogo e un nuovo documento ................................................................................. » 71 Alessandro Barbieri - La collezione fittile decorativa del Museo d’Arte Antica del Castello Sforzesco di Milano: note sugli allestimenti ............. » 85 Raccolte d’Arte Applicata Valentina Dell’Orto - La Fondazione Augusto Richard: nuovi studi e documenti per la ricostruzione della sua donazione .................................. » 113 Lorenzo Tunesi - Una «dilicata mansione» per Giulio Rossi e Giuseppe Bertini (fotografie d’arte industriale dall’Esposizione) .......................... » 147 Gabinetto Numismatico e Medagliere Rodolfo Martini, Riccardo Motta, Daniele Ripamonti - Consonanza politica e consenso sociale nelle emissioni del Rinascimento italiano. Tallero da 40 grossi di Margherita de Foix ............................................... Pag. 167 Museo degli Strumenti Musicali Augusto Bonza - Una nuova attribuzione per il clavicembalo ‘Pascal Taskin 1788’ ................................................................................................ » 195 Alessandro Restelli - La collezione Gallini e il Museo degli Strumenti Musicali di Milano: precisazioni e approfondimenti ............................... » 209 Segnalazioni Stefano Balbiani - Addenda al catalogo dei disegni di Giovanni Ambrogio Besozzi e le altre opere del Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco già a lui attribuite ..................................................................... » 241 Stefano Lanuti - Il restauro di un verso di croce processionale ................ » 247 Michela Albano, Marco Malagodi - La scoperta dei corni da caccia Hass. Analisi dei materiali costitutivi, studio delle tecniche costruttive e delle fasi di degrado ................................................................................. » 257 Empio Malara - Milano nel piano di espansione di Leonardo da Vinci e nella prospettiva della valorizzazione dei Navigli .................................... » 265 Pietro C. Marani, Alessia Alberti - L’atelier di Leonardo e il Salvator Mundi. Nota a margine della mostra ....................................................... » 275 Ilaria Torelli, Rosa Garofalo - Esperienze di didattica inclusiva per per- sone con difficoltà visiva al Castello Sforzesco ........................................ » 285 Enrico Venturelli - Costantino Baroni, studioso di ceramica .................... » 293 Abstracts ................................................................................................. » 303 RASSEGNA DI STUDI E DI NOTIZIE 9 CASTELLO SFORZESCO 11 «Così non si va avanti». Il restauro della Cappella Ducale del Castello Sforzesco tra reinvenzione e conservazione Elizabeth Dester a trama generale e i protagonisti della storia del restauro della Cappella Ducale del Castello Sforzesco di Milano (FIG. 1) sono noti. Seguendo il desti- Lno comune agli ambienti un tempo parte della sontuosa corte di Galeazzo Maria Sforza, dopo secoli di incuria e abbandono, la decorazione della sala fu ogget- to di una progressiva, a volte indolente, riscoperta. Verso la fine dell’Ottocento i suoi spazi divennero lo sfondo di un cantiere che, come un grande marchingegno dal meccanismo lambiccato e un po’ arrugginito, fu faticosamente messo in azione e reso operativo tra incertezze metodologiche, interruzioni e ritardi amministrativi. Nonostante ciò non è ancora stato scritto tutto sull’impresa e, per comprenderla fino in fondo, è interessante approfondire alcuni retroscena che solo la lettura dei docu- menti d’archivio può svelare. Per questo motivo è necessario tornare all’inizio del racconto. Dopo essere stata uti- lizzata come una chiesa e aver subito rilevanti alterazioni estetiche e strutturali, nella seconda metà del Settecento la cappella fu trasformata prima in un ospedale e in seguito divenne una stalla per cavalli(1). Nei primi decenni del XIX secolo il degrado dell’intonaco che ricopriva le sue pareti riportò alla luce alcuni frammenti pittorici che incuriosirono i primi visitatori del Castello(2) senza attirare però l’attenzione dei membri dell’Accademia di Belle Arti che non intervennero per la salvaguardia delle opere, lasciandole in balia del tempo e delle periodiche tinteggiature eseguite dai militari che occuparono la fortezza fino all’inizio degli anni novanta dell’Ottocento(3). Solo allora, quando il Castello fu trasformato in un monumentale cantiere per ospi- tare il museo cittadino, la «Società Anonima Cooperativa Muratori» installò il pon- teggio per lo «scoprimento delle pitture»(4) che Paul Müller-Walde, studioso di Leonardo da Vinci, iniziò a effettuare in modo sistematico sulle superfici imbian- cate della Corte Ducale con la collaborazione di Oreste Silvestri (FIG. 2)(5). In realtà, durante questo decennio i lavori, scanditi dalla pubblicazione delle relazioni annua- 13 li di Luca Beltrami e Gaetano Moretti(6), si concentrarono soprattutto sul restauro statico e sulla sistemazione degli ambienti dell’ala nord-est del complesso. Anche la cappella fu teatro di queste incessanti attività e tra le ricevute e le liste dei conti è possibile leggere il preventivo per le opere di manutenzione con le dimensioni delle stanze, le spese degli interventi murari per la riduzione delle finestre, la misu- razione della superficie calpestabile per la realizzazione dei pavimenti in legno della ditta F.lli Confalonieri(7) e, tra le ultime operazioni, i ritocchi, le velature e la messa in opera di un finto serramento a vetri con una finestra sotto il Portico dell’Elefante(8). Allo scoccare del nuovo secolo, il 10 maggio 1900, giorno dell’inaugurazione, la sala era visitabile e regolarmente inserita nel percorso del Museo Archeologico ma le sue pareti non erano ancora completamente descialbate e la funzione di conteni- tore prevaleva sulla sua natura di opera d’arte autonoma(9). Una fotografia di quegli anni (FIG. 3) mostra che non vi era nessun muro di separazione tra la cappella e la Sala Verde, e in fondo, sulla destra è possibile notare, addossato a una finestra in seguito chiusa, un elemento architettonico rettangolare estraneo al contesto origi- nale, che la guida di Arturo Frova indica come il pulpito rinascimentale proveniente dal refettorio del monastero di San Pietro in Gessate (FIG. 4)(10). FIG. 1 - Cappella Ducale. Milano, Castello Sforzesco 14 FIG. 2 - Cappella Ducale, pitture della volta subito dopo la scoperta, 1890, inv. FM B 200. Milano, Castello Sforzesco, Civico Archivio Fotografico FIG. 3 - Montabone di Fumagalli