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LA RADIOATTIVITA’ NELLE ACQUE POTABILI NELLA

PROVINCIA DI Risultati della campagna di indagine

Centro Regionale di Radioprotezione

Aprile 2018 ARPA LOMBARDIA

Relazione predisposta da:

Maurizio Forte (CRR Milano)

con il contributo di:

Stefania Costantino (CRR Milano) Tiziano Turati (Dip. ARPA di Como)

Verificata da:

Rosella Rusconi Responsabile CRR

Approvata da:

Maurizio Bassanino Responsabile U.O.C. Agenti Fisici e Radioprotezione

Si ringraziano per la preziosa collaborazione

Emanuela Ammoni (Regione Lombardia, Direzione Welfare) Christian Malacrida e Roberta Fagnoni (ATS Insubria) Gisella Prezioso e Nicola Racca (ATS Montagna)

Emessa il 12 aprile 2018

1 – Introduzione

Questo rapporto riassume i risultati dell’indagine condotta nel corso del 2017 sul contenuto di radioattività nelle acque potabili nella provincia di Como, nell’ambito della campagna regionale in corso di svolgimento il cui scopo è acquisire le conoscenze e le informazioni necessarie ad effettuare le “valutazioni preliminari” sulla qualità radiometrica delle acque potabili lombarde, in ottemperanza alle richieste del D.Lgs. 28/2016 [1] , meglio precisate nel Decreto del 2 agosto 2017 [2], ed al fine di stabilire, ove necessario, un piano di controllo.

L’indagine è stata effettuata su mandato della Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia in stretta collaborazione con ATS Insubria per la parte meridionale della provincia di Como e ATS Montagna per la parte settentrionale.

Fig. 1 – La provincia di Como

Il Decreto individua, ai fini della verifica del contenuto di radioattività nelle acque, i seguenti parametri analitici (Tab. 1):

Tab. 1: Parametri radiometrici riportati nel D. Lgs. 28/2016

Attività alfa totale 0,1 Bq/l

Attività beta totale 0,5 Bq/l

Radon 222 100 Bq/l

Trizio 100 Bq/l

ove l’attività alfa e beta totale è da intendersi come parametro di screening impiegato (come proposto dal Decreto) per assicurare il rispetto del valore di dose totale, fissato in 0,1 mSv/anno. Il Decreto prevede inoltre che quando almeno uno dei parametri di screening sia superato è necessario approfondire l’esame con la determinazione dei singoli radionuclidi ed il calcolo puntuale della dose totale.

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Negli anni passati erano state già effettuate analisi radiometriche riguardanti le risorse idriche di questa provincia [3] come di altre zone della Lombardia; nella nuova campagna, pianificata secondo criteri e modalità aderenti al nuovo dettato legislativo, ci si è proposto quanto segue:

- aumentare la copertura demografica arrivando ad un minimo del 50%;

- effettuare per ogni punto di prelievo misure di attività alfa e beta totale, radon 222 e trizio (misura non indispensabile in assenza di fonti antropogeniche di H-3 - vedi D.Lgs. 28/2016 [1] All. II p.to 3 – nella presente campagna prevista in modo sistematico in quanto contemporanea – in virtù delle procedure analitiche adottate dal laboratorio - alla misura dell’attività alfa e beta totale);

- effettuare su tutti i campioni la misura di radio 226, per una migliore caratterizzazione della componente di attività alfa totale;

- nei campioni con attività alfa totale maggiore di 0,1 Bq/l effettuare la determinazione dei singoli nuclidi (in particolare gli isotopi di uranio) e calcolare la dose;

- effettuare la misura (per via chimica) della concentrazione di potassio e, per calcolo, la determinazione dell’attività di K-40. Nel caso di attività beta totale maggiore di 0,5 Bq/l, utilizzare la concentrazione stimata di K-40 per la determinazione della concentrazione di attività beta residua e formulare le opportune valutazioni.

Nella pianificazione della campagna regionale in corso inoltre si dovrà:

- tenere in considerazione le specificità geologiche ed idrogeologiche note;

- valutare le possibili fonti di pressione;

- verificare l’esistenza di industrie alimentari con approvvigionamento autonomo.

2 – Inquadramento idrogeologi co e approvvigionamento delle acque

Inquadramento idrogeologico

La parte geologicamente più antica del territorio della provincia di Como è rappresentata da un complesso di rocce metamorfiche che è chiamato Basamento metamorfico (Figura 2). Tale basamento costituisce tutta la porzione settentrionale della regione Lariana a nord della Valle di . Il basamento metamorfico lariano è diviso in due unità strutturali, separate da una faglia di importanza regionale detta Linea Insubrica. A nord di questa faglia si estende il cosiddetto basamento metamorfico delle Alpi Centrali. Parallelamente alla Linea Insubrica si è intrusa una fascia subverticale di granito che corrisponde all’intrusione terziaria del plutone della Val Masino - Bregaglia. A sud della linea Insubrica affiora il basamento metamorfico delle Alpi meridionali che rappresenta la crosta dell’antico continente africano. Esso è costituito da micascisti che formano un’ampia anticlinale ed è separato in due unità minori, con evoluzione metamorfica differente, da una faglia con direzione est-ovest detta Linea di Musso.

Più a sud sul versante settentrionale del solco vallivo tra e Menaggio, il basamento metamorfico è ricoperto da rocce sedimentarie mesozoiche. Il contatto con la sequenza sedimentaria è in parte tettonico ed avviene lungo una faglia con direzione est-ovest detta Linea della Grona.

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L’area di territorio compresa tra la Valle di Menaggio fino alla città di Como, compresa l’area del Triangolo Lariano è caratterizzata dalla presenza di rocce calcaree (dolomie, calcari ed argilliti) che si sono depositate nel periodo Triassico e Giurassico e successivamente sollevate a seguito della orogenesi alpina.

Fig. 2 – Mappa geologica della provincia di Como

I calcari silicei del Giurassico (calcare di , dolomia Conchodon, calcare di Zu, Argilliti di Riva di Solto, Dolomia principale, calcare di Sedrina, calcare di Domaro) affiorano estesamente sul territorio comasco costituendo gran parte del Triangolo Lariano tra , Como ed il Lago del Segrino, la sponda occidentale del lago di Como dal rilievo di Monte Olimpino, alla Val Intelvi, ai Monti di , la cresta meridionale della Valle di Menaggio e parte della Val Solda. Questi calcari insieme al Calcare di Esino (più diffuso nel ramo lecchese) costituiscono una delle rocce più carsificabili della Lombardia. In queste formazioni si trovano i sistemi carsici più importanti, profondi ed estesi della regione. Il settore del Triangolo Lariano, tra il Piano del Tivano e Civenna, è formato da una sinclinale in cui affiora il calcare di Moltrasio ed ospita il sistema carsico

3 della Valle del Noè. Esso si estende per più di 50 km di cavità e comprende quella che attualmente è la grotta più lunga di Lombardia, con 26 km di sviluppo riconosciuto.

Nel periodo Cretaceo si ebbe la deposizione di una notevole quantità di argilla nel sedimento. Tale sedimentazione si differenziò tra l’area occidentale comasca e quella del Triangolo Lariano. A Ovest continuò la deposizione di sedimenti a prevalente composizione carbonatica dando origine all’unità chiamata Scaglia Lombarda, costituita da calcari marnosi in corrispondenza del Monte Olimpino e lungo il corso del nella vicina Svizzera. Ad Est si depositarono i sedimenti carbonatici di tipo torbiditico affioranti nella Valle del Torrente .

Nell’Oligocene, in piena fase di orogenesi, una lunga catena montuosa, in parte ancora sommersa, si estendeva da Gibilterra a Vienna ed i prodotti dell’erosione di questa catena vennero trasportati dai fiumi ancestrali che solcavano le giovani Alpi e che sfociavano in un bacino marino profondo che occupava l’attuale area della Pianura Padana ed arrivava fino a Como. Il grande apporto di materiale detritico grossolano proveniente dalle zone in erosione veniva incanalato in canyon sottomarini e giungeva al fondo in conoidi sottomarine a sedimentazione torbiditica. Questo ha dato origine al Gruppo della Gonfolite, costituito da conglomerati ed arenarie formando una sequenza continua ed arcuata di rilievi tra Cagno, , , la Spina Verde ed il Monte Goi (area posta ad ovest della città di Como).

La fascia collinare posta a sud di Como fino ai confini meridionali della provincia è invece caratterizzata dalla presenza di depositi di origine fluvio-glaciale legati all’azione dei ghiacciai nei periodi in cui si ebbero le glaciazioni del Wurm, MIndel e Riss.

Approvvigionamento di acque sotterranee

Nella provincia di Como operano diversi gestori del servizio di potabilizzazione che, contattati da ATS Insubria, hanno fornito per le informazioni relative alla rete di distribuzione necessarie per lo svolgimento dell’attività. L’acqua distribuita è per lo più di origine sotterranea (pozzi), specialmente nella parte sud della provincia, mentre nella parte nord vengono utilizzate anche sorgenti. L’acqua del lago di Como alimenta l’acquedotto che serve i Comuni di Como, , Moltrasio, Torno, e . Le acque sotterranee vengono prelevate da numerose opere di presa da sorgenti e da falda mediante pozzi la cui distribuzione è influenzata dalle caratteristiche idrogeologiche del territorio.

Le caratteristiche idrogeologiche della provincia di Como sono molto diversificate, anche se in linea di massima è possibile individuare due settori con caratteristiche distinte: il settore lacuale, che comprende la fascia dal Pian di Spagna fino alla città di Como, compresa l’area del Triangolo Lariano, ed il settore sub- lacuale.

Nel settore lacuale affiorano soprattutto rocce litoidi e prevalgono opere di presa da sorgenti, nel settore sub-lacuale affiorano prevalentemente depositi di origine fluvioglaciale e glaciale e pertanto prevalgono le opere di presa da falda idrica sotterranee mediante pozzi.

L’esistenza di questi due settori geografici con caratteristiche idrogeologiche diverse è evidenziata nella figura di seguito riportata.

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a) Settore lacuale

Nella fascia lacuale gli acquiferi sono costituiti in prevalenza da rocce cristalline e carbonatiche appartenenti al Dominio Sudalpino.

Si evidenzia innanzitutto che il radon è presente ovunque nelle rocce, sia con tessitura sciolta che rocciosa. Nelle rocce cristalline sono di solito presenti le quantità più significative, ma è possibile rilevarle anche in rocce sedimentarie clastiche. Il radon può sfuggire alla porosità delle rocce e diffondersi nell’acqua di falda o sorgiva, nonché nell’aria presente nei pori e nelle fratture che se interconnessi ne permettono la diffusione.

Nel territorio comasco le rocce cristalline affiorano nella fascia settentrionale e sono costituite da gneiss, micascisti e gneiss granitici e granodioritici. Le rocce del basamento cristallino sono a contatto con le rocce della copertura sedimentaria permo-triassico nella struttura tettonica detta Linea della Grona che si sviluppa in direzione est-ovest ed interessa il territorio comasco all’altezza del di San Siro, Monte Grona e dei Comuni della Val .

Nel 2004 uno studio seguito in collaborazione tra ARPA ed ASL della Provincia di Como relativo alla presenza di radon negli edifici aveva evidenziato che in Provincia di Como lungo questa struttura si sono misurate le concentrazioni più alte di gas radon.

Le rocce della copertura sedimentaria che affiorano in Provincia di Como sono costituite in prevalenza da rocce carbonatiche (dolomie e calcari del Triassico - Giurassico) la cui successione sedimentaria prosegue da Nord verso Sud con rocce sempre più recenti. La circolazione idrica sotterranea è caratterizzata dalla presenza di reti acquifere che sono alimentate da sorgenti e dalla presenza di falde acquifere in depositi di conoidi alluvionali interconnesse con le acque del lago.

Le rocce della copertura sedimentaria sono interessate da pieghe e sovrascorrimenti indotti dalle azioni tettoniche di orogenesi che si sviluppano prevalentemente in direzione Est – Ovest, analogamente alla Linea della Grona ed alla Linea di Musso.

b) Settore sub-lacuale

Nella fascia sub-lacuale il substrato roccioso è costituito da arenarie, marne e calcari del Cretaceo fino ai conglomerati della Gonfolite dell’Eocene. In affioramento prevalgono depositi quaternari che sono rappresentati da una spessa coltre di sedimenti fluvioglaciali, alluvionali, morenici e lacustri; dal lato idrogeologico la natura dei terreni si riflette sui caratteri e sulla distribuzione delle risorse idriche. Poiché i rapporti tra le varie unità sono complessi in seguito ai numerosi fenomeni succedutisi nei tempi geologici, risulta difficile ricostruire con certezza le intercomunicazioni tra gli acquiferi. Per meglio definire le modalità di alimentazione dell’acquifero, sono stati esaminati in dettaglio i litotipi appartenenti ai principali cicli di sedimentazione quaternaria, ovvero partendo dai depositi più antichi a quelli più recenti si trovano in sequenza: Argille sotto il Ceppo costituiti da sedimenti argillosi di tipo varvato, il Ceppo formato da conglomerati interglaciali del Gunz-Mindel, Fluvioglaciale del Mindel (Diluvium antico) costituito da argille sabbiose rosso mattone e giallo rossastre denominate “ ferretto” intercalate a sabbie in matrice argilloso – sabbiose, Morenico del Riss litologicamente costituito da terreni caotici ghiaioso sabbiosi con abbondante matrice argillosa e frequenti blocchi provenienti dall’arco alpino, Fluvioglaciale del Riss (Diluvium medio)

5 costituiti da argille e sabbie, Morenico del Wurm, Fluvioglaciale del Wurm, Alluvioni antiche e recenti. Al di sotto di queste unità, come già detto, si trova il substrato roccioso costituito da formazioni mesozoiche. Correlando i dati relativi alla distribuzione dei depositi superficiali con quelli delle perforazioni dei pozzi per acqua, è stato possibile ricostruire la stratigrafia e l’andamento dei vari litotipi nel sottosuolo da cui sono scaturiti tre diversi acquiferi che presentano caratteristiche idrauliche ed idrochimiche differenti così denominati: primo acquifero: è quello che riceve direttamente le acque di infiltrazione ed è compreso nei livelli permeabili del Fluvioglaciale del Wurm e del Morenico del Wurm; secondo acquifero: è quello dove si reperiscono le maggiori quantità di acqua nella parte meridionale della provincia di Como (a sud del triangolo lariano fino ai confini con la provincia di Milano) ed è contenuto nei livelli meno cementati e più fratturati del Ceppo ; terzo acquifero: è costituito da lenti ghiaioso – sabbiose comprese nei depositi villafranchiani (Argille sotto il Ceppo) prevalentemente impermeabili.

L’analisi della cartografia idrogeologica ha inoltre permesso di individuare la presenza di paleovalli scavate in parte dai corsi d’acqua ed in parte dai ghiacciai. L’esistenza di paleovalli è di notevole importanza in quanto lungo l’asse di queste depressioni si localizzano la maggior parte dei depositi permeabili. Quindi in corrispondenza delle paleovalli si hanno le maggiori portate specifiche dei pozzi. Le più importanti nella provincia di Como sono le seguenti:

a) Paleovalle del Fiume Lambro; b) Paleovalle del Torrente Terrò; c) Paleovalle del Torrente Seveso e del Rio Acquanegra; d) Paleovalle del Torrente Lura; e) Paleovalle del Torrente Bozzente.

Le opere di captazione di acque destinate al consumo umano sono rappresentate da pozzi. La paleovalle del Torrente Seveso e del Rio Acquanegra costituisce una delle principali fonti di approvvigionamento di acque potabili per numerosi comuni ed attività.

3 - Scelta dei punti di prelievo

I requisiti utilizzati per la scelta dei punti di prelievo si possono così riassumere, coerentemente con quanto indicato nella legislazione vigente:

- i campioni sono prelevati all’erogazione, a valle di eventuali miscelazioni - devono essere rappresentativi di una “area omogenea” - deve essere raggiunta una “copertura demografica” di almeno il 50% per ogni provincia - vanno considerate le aree con accertate specificità geologiche/idrogeologiche - è necessario tenere in considerazione eventuali “fonti di pressione” e.g. industrie con possibili scarichi di materiali radioattivi ancorché naturali (NORM – Naturally Occurring Radioactive Materials)

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- non sono ricomprese nell’indagine le acque minerali naturali - sono al contrario interessate le acque non minerali imbottigliate e i prodotti alimentari in cui l’acqua, derivante da captazioni indipendenti, è parte preponderante del prodotto (birra, bibite, alimenti liquidi ecc.) 3.1 Criterio demografico

Il primo passaggio è consistito nello stilare l’elenco di Comuni più popolosi della Provincia fino a giustificare il 50% dell’intera popolazione (Tab. 2). Nella provincia di Como risiedono 592.882 abitanti (censimento 2011) in 160 Comuni, di cui il 50% circa risiede nei 22 comuni elencati in tabella.

Successivamente l’ATS Insubria, anche avvalendosi di un questionario predisposto da ARPA, ha assunto le necessarie informazione dai gestori del servizio sulla struttura delle reti di distribuzione.

3.2 Specificità geologiche/idrogeologiche e copertura geografica

Sono stati considerati i risultati ottenuti nella mappatura delle aree a rischio radon effettuata nel 2003-4 ed integrata con dati di una seconda campagna (2009-10) in cui erano state misurate le concentrazioni di radon 222 nelle abitazioni (radon indoor). In Fig. 3 sono evidenziati i Comuni dove sono state registrate le concentrazioni maggiori. I valori riportati nella legenda sottostante sono i valori massimi misurati. Come evidenziato nel paragrafo 2, è possibile sospettare concentrazioni elevate di radon 222 nelle acque sotterranee lungo la “linea della Grona” lungo la direttrice est-ovest tra Menaggio e Porlezza, pochi chilometri a nord del 46° parallelo. Tenuto conto della struttura delle reti di distribuzione dei comuni di questa area, sono stati scelti due punti di prelievo rispettivamente nella frazione Barna del comune di e nella frazione Naggio nel comune di Grandola e Uniti, entrambe alimentate da sorgenti.

Inoltre, dal momento che tutti i punti di prelievo riportati in Tab. 2 sono ubicati nella parte sud della provincia di Como, è stato selezionato anche un punto nella zona settentrionale ed in particolare nel comune di . I tre punti di cui sopra sono tutti nel territorio di ATS Montagna.

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Fig. 3 – Mappa delle massime concentrazioni di radon indoor registrate

Rif. Comune Bq/m 3 (max) Rif. Comune Bq/m 3 (max) 1 723 11 394 2 689 12 390 3 San Siro 509 13 Lanzo d'Intelvi 367 4 508 14 Casasco d'Intelvi 362 5 Campione d'Italia 490 15 Como 356 6 484 16 Lezzeno 325 7 Oltrona San Mamette 447 17 319 8 443 18 313 9 440 19 303 10 Torno 410

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3.3 Industrie alimentari con approvvigionamento idrico autonomo

Da un esame condotto da ATS Insubria è emerso che le aziende di interesse sono costituite dagli stabilimenti Spumador di Caslino al Piano e Fava Bibite di che producono bibite analcoliche utilizzando l’acqua proveniente da una captazione propria interna alla ditta.

3.4 Possibili fonti di pressione

Allo scopo di individuare possibili “fonti di pressione” è stato esaminato l’elenco delle aziende “NORM” presenti nella zona facendo riferimento alle tipologie indicate nell’allegato I-bis al D.Lgs. 230/95 s.m.i., già integrato con quanto previsto dalla Direttiva 59/2013 in corso di recepimento; in particolare sono state considerate le aziende in regime di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) ex D.Lgs. 152/06 s.m.i..

L’unica azienda di questo tipo presente nella provincia di Como è la Isotta Fraschini srl di Dongo catalogata come fonderia di stagno/piombo/rame con scarico in corpo idrico superficiale. Tuttavia, un approfondimento con la ditta in questione ha permesso di appurare che l’attività effettivamente condotta è la fusione di alluminio che non comporta la produzione di NORM.

Nel comune di è ubicata la ditta Premoli che conserva un deposito contenente residui di lavorazione contaminati da cesio 137 a seguito di un incidente occorso presumibilmente nel 1989. La Premoli è attualmente oggetto di un monitoraggio specifico nell’ambito del programma di controllo dei siti contaminati condotto in collaborazione tra il CRR e i Dipartimenti ARPA interessati. Nel caso della ditta Premoli sono monitorate periodicamente, nell’ambito di uno specifico programma di controllo, acque e sedimenti del vicino torrente Lura oltre che le acque di piezometri che attingono alla prima falda, non utilizzata a scopo potabile ma più esposta ad una eventuale contaminazione de parte di questa fonte di pressione. Le captazioni acquedottistiche più prossime, e comunque riferibili a falde profonde, erano state a suo tempo individuate in uno studio idrogeologico ad hoc. E’ stato selezionato un punto a monte della ditta (captazione potabile via Don Ballabio – Rovello Porro – codice pozzo PO0132020U001) ed uno a valle (captazione potabile via Prealpi – Saronno – codice pozzo PO012119NU0010), potenzialmente influenzato dalla contaminazione. I risultati sono richiamati nella presente relazione (Cap. 4, Tab. 8) anche se il secondo punto campionato, a valle della Premoli, si trova in provincia di Varese. In questi due punti viene misurata la concentrazione di cesio 137 per spettrometria gamma, impiegando una tecnica di preparazione del campione adatta ad ottenere limiti di rivelazione molto bassi e utili non solo a verificare il rispetto dei parametri di legge ma anche ad individuare una contaminazione anche iniziale della falda da parte del citato radioisotopo artificiale. I valori delle attività alfa e beta totali nell’acquedotto del Comune di Saronno sono invece riportate nella relazione relativa alla provincia di Varese.

3.5 Individuazione dei punti

Sulla base delle considerazioni precedenti e dell’esame delle reti acquedottistiche sono stati infine selezionati i punti di controllo per la provincia di Como che sono riportati di seguito (Tab. 3). In un solo caso (Erba) si sono resi necessari più prelievi per realizzare un monitoraggio rappresentativo dell’intera rete acquedottistica. L’acquedotto della città di Como è alimentato dalle acque del lago omonimo, la stessa acqua

9 rifornisce altri cinque Comuni (Cernobbio, Moltrasio, Torno, Blevio e Brunate), quindi un solo prelievo è descrittivo per i sei centri.

Tab. 2 –Elenco dei Comuni che comprendono il 50% della popolazione della provincia di Como e prelievi effettuati (compresi comuni selezionati in base a criteri idrogeologici e geografici)

Rif. Comune interessato Pop. residente Gestore N.° prelievi

1 Como 82037 2 Cernobbio 6839 3 Moltrasio 1639 ACSM spa 1 4 Torno 1207 5 Blevio 1192 6 Brunate 1769 7 Cantù 38771 Canturina Servizi 1 8 Mariano Comense 23530 Valbe Servizi spa 1 9 Erba 16543 Azienda Servizi Integrati Lambro spa 2 10 11412 Colline Comasche srl 1 11 9934 Colline Comasche srl 1 12 9574 Colline Comasche srl 1 13 9211 Lura Ambiente srl 1 14 8989 Lura Ambiente srl 1 15 Turate 8989 Comune Turate 1 16 8938 Comune Inverigo 1 17 8460 Acqua Seprio srl 1 18 7801 Lura Ambiente srl 1 19 7801 Antiga spa 1 20 7640 Lura Ambiente srl 1 21 7571 Lura Ambiente srl 1 22 7410 Acque srl 1 23 6263 Azienda Servizi Integrati Lambro spa 1 24 6247 Comune Carugo 1 25 6239 Lura Ambiente srl 1 26 Domaso 1460 comune Domaso 1 27 1314 Comune Grandola 1 28 Plesio 842 Comune Plesio 1 TOTALE 309622 24 % Pop.totale 51,4%

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Fig. 4 – Comuni esaminati e punti di prelievo selezionati (comprese industrie alimentari e punti selezionati in base alle fonti di pressione)

Rif. Comune Rif. Comune Rif. Comune 1 Como 12 Fino Mornasco 23 Albavilla 2 Cernobbio 13 Lomazzo 24 Carugo 3 Moltrasio 14 Cermenate 25 Bregnano 4 Torno 15 Turate 26 Domaso 5 Blevio 16 Inverigo 27 Grandola ed Uniti 6 Brunate 17 Mozzate 28 Plesio 7 Cantù 18 Villa Guardia 29 Cadorago – ind. alim. 8 Mariano Comense 19 Appiano Gentile 30 Mariano Comense – ind. alim 9 Erba 20 Cadorago 31 Saronno - fonte press. 10 Olgiate Comasco 21 Rovellasca 32 Rovello Porro - fonte press. 11 Lurate Caccivio 22 Cabiate

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4 - Analisi e risultati

I campioni sono stati prelevati congiuntamente da tecnici di ARPA e di ATS Insubria con le seguenti modalità:

- tutti i campioni sono stati prelevati presso un punto di erogazione di rete, pubblico o privato;

- per il prelievo dell’acqua destinata alle analisi di attività alfa/beta totale sono state utilizzate bottiglie in polietilene riempite sino all’orlo e chiuse con tappo e controtappo;

- per i prelievi finalizzati alle analisi di radon sono state utilizzate fiale da 50 ml circa in vetro con tappo dotato di setto in silicone; il riempimento è stato condotto lasciando tracimare il contenitore per alcuni minuti ed evitando la presenza di bolle d’aria. I campioni sono stati trasportati in laboratorio e preparati per la misura radiometrica nell’arco di 24 ore.

I campioni sono stati portati alla sede di Milano-Juvara del Centro Regionale Radioprotezione di ARPA per le determinazioni analitiche e radiometriche. Preliminarmente sono state effettuate, col supporto del Settore Laboratori di ARPA Lombardia, misure di pH, conducibilità (per la determinazione del residuo fisso) e di concentrazione di potassio (per l’eventuale valutazione indiretta di 40 K).

Successivamente sono state effettuate le misure radiometriche di attività alfa/beta totale, trizio, radon 222 e radio 226 utilizzando le procedure descritte in Tab. 3. L’uranio è stato determinato solo nei casi in cui l’attività alfa totale eccedeva il valore di parametro di 0,1 Bq/kg.

Tab. 3 – Parametri determinati e loro caratteristiche Parametro Tecnica Procedura D.L. (1) sperimentale D.L. richiesto(2 ) (Bq/kg) (Bq/kg) Alfa totale LSC UNI EN ISO 11704 0,014 0,04 Beta totale LSC UNI EN ISO 11704 0,060 0,2 Trizio LSC MT.M1.530 (met. interno) 8 10 226 Ra LSC ISO 13165-1 0,004 0,04 222 Rn LSC ISO 13164-4 0,5 10 234 U e 238 U LSC MT.M1.502 (met. interno) 0,001 (3 ) 0,02

(1) Detection Limit – Limite di rivelazione (2) D.Lgs. 28/2016, All. II Tab. 2 (3) Riferita all’uranio totale I metodi di prova per attività alfa/beta totale, radon 222 e radio 226 sono accreditati secondo la norma ISO 17025. Il metodo di prova per l’uranio andrà a breve in accreditamento.

Nelle tabelle seguenti è riportato l’elenco completo dei punti di prelievo (Tabb. 4 e 5) e i parametri chimici (Tab. 6) e radiometrici (Tab. 7) ricavati dalle determinazioni analitiche effettuate. Tutte le incertezze (±) sono espresse in termini di incertezza estesa e calcolate al livello di confidenza del 95% (k=2).

La minima attività rilevabile è calcolata assumendo per gli errori di prima e seconda specie il valore 0,05.

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Si riportano di seguito (Tab. 8) anche i risultati delle più recenti analisi per spettrometria gamma relative alla concentrazione di cesio 137 nei punti a monte e a valle della fonte di pressione costituita dalla ditta Premoli (vedi 3.4). I prelievi sono stati effettuati presso pozzi che rifornisco gli acquedotti di Rovello Porro e Saronno e individuati in base ad opportune considerazioni idrogeologiche.

Le attività alfa e beta totali relative all’acquedotto di Saronno (VA), posto a valle della fonte di pressione, sono riportate nella analoga relazione sulla provincia di Varese.

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- MI2018.0117 Pozzo privato Spumador via alla Fonte via 13 alla via Chi Spumador fontana pubblica Pozzo privato MI2018.0117 Sorgente** MI2018.0154 - - Plesio uae I0800 oz otn ubiavaCdraT piazza Gar v v larg punto scuola via rete Diaz via M punto scuola materna rete fontana pubblica fontana pubbl viale Rimemb vi fontana pubblica viale via IV Nove via Cadorna fontanella pubblica ** Sorgente Val Tocca di pozzo Sorgente+ fontana pubblica cimitero Can *SorgenteValorino Sambucoe casodi emergenz(in MI2018.0152 Pozzi via Montal Pozzi viale Rimemb Sorgente* MI2017.1207 MI2017.1506 MI2018.0153 fontana cimitero Pozzi rubinettobagno fontana cimicimitero fontana cimitero MI2017.1177 fontana pubblica Grandola ed Uniti Pozzi Pozzi Domaso MI2017.1037 fontana cimitero fontana cimitero MI2017.1035 Bregnano via Madonna Carugo Pozzi Pozzi Pozzi Albavilla MI2017.1208 Pozzi fontana parcopubb. mu MI2017.1482 MI2017.1526 Cabiate Pozzi MI2018.0207 fontana pubblica cim MI2018.0205 Rovellasca Cadorago Pozzi fontana cimitero Pozzi Appiano Gentile MI2018.0206 MI2017.1036 Villa Guardia Mozzate Pozzi punto municipio rete Inverigo MI2017.1209 Pozzi Turate MI2017.1480 Cermenate Pozzi Lomazzo MI2017.1525 FinoMornasco Lurate Caccivio Pozzi MI2017.1507 Erba Mariano Comense Cantù Brunate Blevio Torno Moltrasio Punt Approvvigionamento Cernobbio int. Codice Com o interessato Comune prelievo di punti dei Anagrafica - Tab.4 Olgiate Comasco MI2017.1524 MI2018.0118 MI2017.1508 MI2017.1473 I0717 oz otn ubiapaz ect raA Erba piazza Mercato via Becc fontana pubblica Arcellasco fontana pubblica Pozzi MI2017.1179 Pozzi MI2017.1178 Pozzo privato Pozzi Pozzi Com o Primo di Bacino Lago Acquasuperficiale - a anche aSenagratorrente - Comune Carlazzo) di Fava Bibite fontana cimitero fontana cimitero (da (da acquedotto Como) Entrata impianto rleoIdrzo oueGsoeATS Gestore Comune Indirizzo o prelievo c rzoeNgi rnoae nt Comune di Grando GrandolaUniti ed frazione Naggio ica eovaeRmmrneApaoGnieAtg p Insub Antiga spa Appiano Gentile viale Rimembranze tero tr i itroEaul ILrt acvoColline Lurate Caccivio via Vittorio Emanuele II itero nicipio via Garibaldi 78 Fino Mornasco Colline Colline Comasch FinoMornasco 78 via Garibaldi nicipio izaeMni osl ain oes ValbeServizi Mariano Comense piazzale Console Manlio via per via 111 per via Dante viale Trieste i lBsoeComo Bassone via al aDa rgaoLr mineslInsubria Montagna Comune di Domaso Ambiente Lura srl Domaso Bregnano ia Statale ia Diaz at aoaoLr mineslInsubria Ambiente Lura srl Cadorago a Cantù ot auoCmn auoInsubria Comune Carugo Carugo o Corti iebaz il uri uaAbet r Insubria Ambiente Lura srl Villa Guardia Rimembranze neGap oelsaLr mineslInsubria Ambiente Lura srl Rovellasca onte Grappa s rz an lsoCmn iPei Montagna Comune di Plesio Plesio esa fraz.Barna raEb z evz nert aboInsubria Az. Servizi Integrati Lambro Erba aria emnt uaAbet r Insubria Ambiente Lura srl Cermenate e bliAbvlaA.SriiItgaiLmr Insubria Az. Servizi Integrati Lambro Albavilla ibaldi beIvrg oued neioInsubria Comune di Inverigo Inverigo mbre az ozt cu eroslInsubria Insubria Acqua Seprio srl Mozzate Ambiente Lura srl Lomazzo ranze ranze aln lPaoCdrg pmdrInsubria Spumador Cadorago Piano Caslino ,al Mariano Comense Cabiate Olgiate Comasco rt oued uaeInsubria Comune di Turate urate ùCnuiaSriiInsubria Canturina Servizi tù Fava Bibite BrianzaAcque srl Colline Comasche .SriiItgaiLmr Insubria z. Servizi Integrati Lambro Cmsh r Insubria Comasche srl CMsaInsubria ACSM spa saInsubria spa r Insubria srl e a Montagna la Insubria Insubria Insubria ria

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oao i ttl MI2018.0152 MI2017.1207 MI2018.0154 MI2017.1506 MI2018.0117 MI2018.0153 via Piano 13,alalla CaslinoFonte MI2017.1035 via fraz.Chiesa Barna MI2017.1037 via Statale - via Diaz largo Corti MI2018.0205 frazione Naggio - MI2018.0207 MI2017.1208 MI2017.1526 MI2017.1482Plesio MI2018.0206Grandolaed Uniti Domaso via Grappa Monte Bregnano via Cantù MI2017.1036 Carugo MI2017.1209 viale Rimembranze Cabiate viale vialeRimembranze Rimembranze via IV Novembre Rovellasca via Cadorna Cadorago AppianoGentile via Montale Villa viale Guardia Rimembranze Mozzate Inverigo via 78 Garibaldi Turate Cermenate MI2017.1507 Lomazzo FinoMornasco Olgiate Comasco piazzaleManlio Console MarianoComense Erba lail izaGrbliMI2017.1177 piazza Garibaldi Albavilla MI2017.1525 MI2017.1480 p Data via Vittorio Emanuele II Codice via Madonna LurateCaccivio int. Codice Cantù Brunate Blevio Torno Moltrasio Cernobbio Com o Indirizzo interessato Comune coord con prelievo di punti Localizzazione - 5 Tab. i ecraMI2017.1179 MI2017.1178 via Beccaria piazza Mercato via Novedrate per 111 via Dante MI2017.1524 viale Trieste via Bassone al inate WGS84 GMS e quotae metrica GMS WGS84inate MI2018.0118 MI2017.1508 MI2017.1473 RE013133XUR007* RE013095XUR003* RE013138XUR007 RE013165XUR007 RE013095XUR006 RE013143XUR004 RE013041XUR004 RE013185XUR001 RE013111XUR002 RE013089XUR004 RE013028XUR004 RE013048XUR001 RE013003XUR009 RE013035XUR003 RE013201XUR003 RE013036XUR005 RE013010XUR005 RE013245XUR008 RE013159XUR002 RE013118XUR005 RE013227XUR010 RE013102XUR001 E105U0729/11/2017 SE0130752UT017 RE130640XR007 - - 50/84°22,"90'80 296 545 666 9°02'18,0" 202 9°12'55,9" 45°42'22,3" 311 9°12'05,6" 15/01/18 46°02'10,7" 280 9°19'26,2" 15/01/18 46°02'26,6" 427 9°03'23,4" 24/01/18 46°09'003" 9°11'45,9" 24/01/18 45°41'53,4" 244 9°11'15,7" 24/01/18 306 45°42'34,4" 26/09/17 45°48'06,9" 367 9°0,3'23,7" 22/11/17 306 9°02'34,3" 19/09/17 45°39'56,6" 251 8°58'38,0" 22/11/17 45°43'28,1" 327 9°01'19,0" 08/08/17 45°44'32,9" 239 8°57'15,0" 08/08/17 45°47'01,1" 289 9°13'41,4" 14/11/17 45°40'19,6" 282 9°00'15,5" 29/11/17 45°44'30,4" 326 9°05'03,4" 26/06/19 45°39'04,4" 340 9°02'19,2" 08/02/18 45°41'50,9" 9°03'08,4" 08/02/18 45°41'39,1" 338 9°00'09,4"08/02/18 283 45°44'43,9" 08/08/17 45°46'38,9" 253 9°14'39,3" 26/06/19 275 9°13'36,8" 14/11/17 45°48'55,1" 9°10'48,9" 14/11/17 45°48'28,2" 9°08'11,2" 19/09/17 45°41'53,5" 19/09/17 45°44'06,3" 22/11/17 29/11/17 relievo Coordinate N Coordinate E Quota Quota s.l.m. E Coordinate N Coordinate relievo 45°41'57,5" 45°40'12,4'' 45°46'48,2" 9°05'09,2" 45°48'00,2" 9°10'31,4'' 9°09'05,0" 8°58'32,6" 284 236 401 287

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Tab. 6 - Parametri chimici

Comune Conducib. Res. fisso 2 K K Codice int. pH lab interessato (µ S/cm) (mg/l) (mg/kg) ( ± ) Como Cernobbio Moltrasio MI2017.15248,2 246 185 19,4 1,6 Torno Blevio Brunate Cantù MI2017.1525 7,8 339 254 2,4 0,2 Mariano Comense MI2017.1507 7,9 373 280 < 1,0 MI2017.1178 Erba MI2017.1179 Olgiate Comasco MI2017.1473 8,0 364 273 < 1,0 0,1 Lurate Caccivio MI2017.1480 8,0 481 361 1,2 0,1 Fino Mornasco MI2017.1209 Lomazzo MI2017.1036 Cermenate MI2018.0206 7,8 465 349 1,1 0,1 Turate MI2018.0205 8,2 205 154 1,2 0,1 Inverigo MI2018.0207 7,5 581 436 1,7 0,2 Mozzate MI2017.1208 Villa Guardia MI2017.1526 7,8 532 399 2,3 0,2 Appiano Gentile MI2017.1482 8,1 258 194 1,0 0,1 Cadorago MI2017.1035 Rovellasca MI2017.1037 Cabiate MI2017.1508 7,6 583 437 2,1 0,2 Albavilla MI2017.1177 Carugo MI2017.1506 7,7 581 436 1,1 0,1 Bregnano MI2017.1207 Domaso MI2018.0152 7,8 128 96 1,4 0,1 Grandola ed Uniti MI2018.0153 8,3 95 72 < 1,0 Plesio MI2018.0154 8,2 301 226 < 1,0 Spumador MI2018.0117 8,1 332 249 < 1,0 Fava bibite MI2018.0118 8,0 462 347 < 1,0

NOTA: i valori del residuo fisso sono stati ottenuti per calcolo dalla conducibilità (res. fisso = conducibilità · 0,75)

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Favabibite Com o pmdrMI2018.0117 Spumador ioMrac MI2017.1209 FinoMornasco lail MI2017.1177 Albavilla MI2017.1480 MI2017.1525 LurateCaccivio MI2017.1507 Erba MarianoComense Cantù Brunate Blevio Torno Moltrasio Cernobbio int. Codice interessato Comune radiometrici Parametri - Tab.7 lsoMI2018.0154 Plesio rgaoMI2017.1207 Bregnano auoMI2017.1506 Carugo oaz MI2017.1036 Lomazzo rnoae nt MI2018.0153 GrandolaUniti ed oao MI2018.0152 Domaso ozt MI2017.1208 Mozzate neioMI2018.0207 Inverigo uae MI2018.0205 Turate emnt MI2018.0206 Cermenate pin etl MI2017.1482 AppianoGentile il uri MI2017.1526 VillaGuardia aoaoMI2017.1035 Cadorago oelsaMI2017.1037 Rovellasca Cabiate OlgiateComasco MI2017.1524 MI2018.0118 MI2017.1508 MI2017.1473 MI2017.1178 MI2017.1179 006<00210,9 0,042 < 0,016 < ,100,040 0,0140 < 006 0022,87 0,042 < 0,0160 < (Bq/kg) 0,0151 0,0307 0,0314 0,0410 0,0177 0,0221 0,0277 0,0470 0,1012 0,0506 0,0558 0,0648 0,0410 0,0223 0,0303 0,0708 0,0212 0,0723 0,0313 0,0183 0,0467 0,0294 0,0173 α α tot

0,0038 0,0035 0,0043 0,0049 0,0040 0,0034 0,0044 0,0050 0,0068 0,0051 0,0057 0,0057 0,0050 0,0036 0,0043 0,0060 0,0037 0,0063 0,0350 0,0042 0,0050 0,0043 0,0042 α ( tot ± ) < ,3 5,34 0,036 < (Bq/kg) 0,039 0,086 0,036 0,058 0,129 0,054 0,044 0,076 0,056 0,072 0,084 0,100 0,037 0,042 0,091 0,050 0,079 0,066 0,065 0,060 0,057 0,052 β β tot 0,0024

0,011 0,010 0,014 0,010 0,012 0,013 0,011 0,011 0,012 0,014 0,014 0,011 0,014 0,011 0,014 0,009 0,013 0,012 0,011 0,012 β β 0,01 ( tot ± ) < 0,62 < Rn-222 (Bq/kg) 13,40 12,40 12,20 14,53 10,02 2,04 13,7 3,10 1,75 1,36 5,20 1,36 ,0<0,0024 < 0,80 14,1 7,80 10,3 4,30 5,20 6,42 7,53 3,16 9,0 Rn-222 0,32 1,54 1,40 0,42 0,30 0,27 0,65 0,26 1,40 1,66 0,70 0,90 0,55 0,65 0,80 1,25 0,41 0,95 0,44 ( 1,6 1,1 1,6 1,2 1,3 ± ) - < < < 0,0029 < 0,0032 < 0,0335 0,0022 < 002 0,0669 0,0023 < 0,0029 < 0,0029 < 003 0,0307 0.0030 < ,090,0390 0,0029 < 0,0032 < 0,0032 < ,020,0474 0,0032 < ,020,0335 0,0032 < ,020,0307 0,0032 < 0,0030 < ,040,0641 0,0024 < 0,0036 < 0,0032 < ,040,0279 0,0024 < 0,0035 < 0,0037 < 0,00479 0,00485 Ra-226 (Bq/kg) 0,0029 0,0024 0,002 ,09 < 0,00090 ,09 < 0,00093 Ra-226 ( ± ) < < < < < (beta/kg) 0,0586 0,028 0,028 0,028 0,541 0,028 0,028 0,028 K-40 0,0042 0,0028 ,08< 0,0028 ,06< 0,0056 ,08< 0,0028 0,0028 < < 0,0028 0,0042 < < 0,0042 0,0028 < < 0,0028 0,0028 < < 0,0028 ,06< 0,0056 ,08< 0,0028 0,045 K-40 ( ± ) < < < < < 6,1 < < < < < < < < < < < < < < (Bq/kg) H-3 5,5 6,0 6,0 5,5 5,5 6,0 6,1 5,5 6,0 6,4 6,2 5,5 6,3 6,0 5,1 5,1 5,1 6,6 6,1 6,3 6,4 6,0 6,6 6,6 6,4

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Tab.8 - Monitoraggio radiometrico fonti di pressione

Comune Indirizzo Punto prel. Cod. int. Cs-137 Bq/kg Rovello Porro (monte) via Don Ballabio Pozzo 1 2018.0278.01 < 0,013 Saronno (valle) via Prealpi Pozzo 10 2018.0281.01 < 0,013

5 – Esame dei dati ottenuti

Una sintesi dei risultati completi ottenuti è riportata nella seguente Tab. 9. Si può osservare che l’attività beta totale, la concentrazione di radon 222, di radio 226 e di trizio sono risultate sempre largamente inferiori ai valori di riferimento indicati dalla normativa.

L’attività alfa totale è risultata leggermente superiore al valore di riferimento di 0,1 Bq/l in un solo campione. Questo superamento, peraltro compreso nell’intervallo dell’incertezza di misura, non è ascrivibile al Ra-226, la cui concentrazione è inferiore a 5 mBq/l bensì all’uranio che è presente in tutte le acque lombarde.

Tab. 9 - Confronto dei valori medi e massimi misurati con i parametri di legge

Att. max misurata N. campioni eccedenti il Valore di riferimento (Bq/l) valore di riferimento (D.L. 28/2016) (Bq/l) (Bq/l)

Attività alfa totale 0,101 1 0,1

Attività beta totale 0,13 0 0,5

Radio 226 0,0049 0 0,5

Radon 222 14 0 100

Trizio < 6,6 0 100

La dose indicativa risulta sempre ampiamente inferiore al valore di parametro (0,1 mSv/anno).

Va rilevato che i valori relativamente più elevati di radon sono stati misurati nella parte sud della provincia e non in prossimità della linea della Grona, anche in questo caso le concentrazioni sono sempre largamente inferiori al valore di parametro stabilito dal Decreto.

L’esame della fonte di pressione costituita dalla ditta Premoli (Rovello Porro) non evidenzia anomalie ne’ relativamente all’inquinante specifico cesio 137 nei punti a monte e valle della ditta (Tab. 8) ne’ per quanto riguarda le attività alfa e beta totali nel Comune di Saronno, posto idrogeologicamente a valle della Ditta.

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6 - Conclusioni

I prelievi effettuati sulla base delle informazioni fornite da ATS Insubria e ATS Montagna possono essere considerati rappresentativi dei territori comunali coinvolti per un totale di 309.622 abitanti pari a circa il 51% della popolazione totale. Le acque esaminate sono per la maggior parte di origine sotterranea, ad eccezione dell’acquedotto che serve Como e comuni attigui, ed i punti di campionamento sono stati scelti nella parte settentrionale (settore montano), centrale (settore collinare) e meridionale (settore di pianura) della provincia di Como allo scopo di garantire una migliore copertura geografica del territorio.

La maggior parte dei comuni considerati appartengono alla parte meridionale della provincia. Per la parte centrale sono stati inclusi i comuni di Grandola e Plesio, situati sulla “linea della Grona”: questa faglia potrebbe, in linea di principio, comportare la possibilità di concentrazioni elevate di gas radon nelle acque. Per completare la copertura geografica è stato incluso un Comune della parte settentrionale, meno densamente popolata.

Sono state ricomprese nel monitoraggio due ditte di produzione di bibite con captazioni idriche autonome e considerata una fonte di pressione con deposito temporaneo di scarti di lavorazione contenenti cesio 137.

L’esame dei dati ha portato a constatare la loro piena conformità rispetto ai valori di parametro indicati nel D.Lgs. 28/2016 in tutti i casi esaminati.

Ringraziamenti

Si ringrazia l’Unità Operativa Igiene Alimenti e Nutrizione del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria della ATS Insubria e dell’ATS Montagna per la cooperazione nell’attuazione della campagna. Ringraziamo inoltre i colleghi del dipartimento ARPA di Como per la collaborazione ed in particolare il Dr.Turati per le valutazioni idrogeologiche.

Bibliografia

[1] Decreto Legislativo 15 febbraio 2016, N. 28: “Attuazione della direttiva 2013/51/EURATOM del Consiglio, del 22 ottobre 2013 che stabilisce requisiti per la tutela della salute della popolazione relativamente alle sostanze radioattive presenti nelle acque destinate al consumo umano”.

[2] Decreto 2 agosto 2017: “Indicazioni operative a carattere tecnico-scientifico, ai sensi dell’articolo 8 del decreto legislativo del 15 febbraio 2016, n.28”.

[3] Vedi sito ARPA Lombardia: http://ita.arpalombardia.it/ita/aree_tematiche/agentifisici/files/acq- pot/Risultati%20delle%20campagne%20di%20misura%20sulla%20radioattivit%C3%A0%20nelle%20a cque.pdf

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