Appendice a: Territori della Cultura Rivista on line Numero 33 Anno 2018

Premio Nazionale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale materiale ed immateriale PATRIMONI VIVENTI iniziative innovative per la valorizzazione del patrimonio culturale 2018

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SOMMARIO

Il Premio PATRIMONI VIVENTI 5

I vincitori 7 Sparta. La lavorazione della Ginestra a San Paolo Albanese RIABITARE LA TERRA 2017

Le menzioni speciali 17 Alla scoperta dell’Alto Salento: Itinerari Universo Alcantara, borghi antichi per nuovi viaggiatori Da Solunto ai monti Sicani: i Cammini della fede tra mare, riserve naturali e tradizioni

Territori della Cultura 33 4

Appendice al n. 33 di Territori della Cultura ISSN 2280-9376

Info Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali Villa Rufolo - 84010 Ravello (SA) Tel. 086 857669 - 089 2148433 | Fax 089 857711 [email protected] | www.univeur.org

Territori della Cultura 33 Il Premio “PATRIMONI VIVENTI”

l Centro Universitario Europeo per i Beni ziativa si articola in due distinte sezioni, una ri- ICulturali, sin dalla sua costituzione (1983), servata agli enti pubblici e l’altra agli organismi ha prioritariamente orientato la propria attivi- privati. tà alla valorizzazione del patrimonio culturale La partecipazione alla procedura di selezione è materiale ed immateriale, considerandolo una stata supportata da una campagna di pubbliciz- 5 leva strategica ed irrinunciabile per lo svilup- zazione e di sollecitazione degli stakeholder e po dei territori e la crescita della comunità. Il degli advisors, i quali a loro volta hanno solle- Centro nel tempo è divenuto luogo di confronto citato gli enti che abbiano realizzato iniziative e di riflessione sulle concrete azioni di messa di valorizzazione del patrimonio culturale ma- in valore delle risorse culturali e, a partire dal teriale ed immateriale alla presentazione della 2006 con l’organizzazione in partneriato con propria candidatura. Federculture di “Ravello Lab - Colloqui inter- Le iniziative di valorizzazione eleggibili per il nazionali”, ha acquisito una crescente centralità premio devono aver garantito l’attuazione di nel dibattito europeo sul ruolo della cultura nel- politiche sostenibili di sviluppo economico ed lo sviluppo dei territori dell’Unione. Sulla base etico volte all’affermazione delle identità locali dell’esperienza sin qui maturata e nell’intento e nel contempo di favorire il confronto e di promuovere la conoscenza e lo scambio delle l’integrazione con nuove culture. buone prassi nella valorizzazione del patrimo- Un’apposita Commissione, costituita da 5 com- nio culturale, il Centro, su proposta del proprio ponenti del Comitato Scientifico del Centro Comitato Scientifico, ha deciso di porre in es- – due dei quali stranieri – ha valutato le can- sere una ricognizione annuale delle iniziative didature pervenute attraverso una procedura di valorizzazione realizzate in Italia nel corso selettiva in relazione agli effetti prodotti dagli dell’anno precedente, selezionando e premian- stessi nel territorio italiano, secondo i cinque do le migliori anche al fine di diffonderne la criteri qui di seguito elencati: conoscenza all’interno del comparto dei beni 1. Impatto territoriale – valutazione degli effetti culturali e di indurre processi emulativi. L’ini- che l’intervento di valorizzazione ha prodotto

Territori della Cultura 33 sul territorio in cui è venuto a realizzarsi, munità locale nella definizione e quindi nella avendo cura di analizzarne i benefici tanto per realizzazione dell’intervento di valorizzazio- la comunità locale, quanto per altri fruitori. ne. 2. Rispetto dei principi dello sviluppo sosteni- 5. Economicità dell’intervento di valorizzazio- bile – valutazione della sostenibilità dell’in- ne – valutazione dell’economicità dell’inter- tervento di valorizzazione in termini di im- vento di valorizzazione, attraverso la compa- patto ambientale; di accertamento del valore razione costi/benefici. culturale della risorsa in coerenza con la ma- trice identitaria del territorio interessato; di Quale riconoscimento al valore esemplare ricadute diffuse per la comunità locale in re- dell’iniziativa di valorizzazione realizzata: al lazione al miglioramento delle condizioni di progetto risultato vincitore nella sezione “Enti fruibilità da parte dei residenti e delle catego- Pubblici” è andato il Premio «PATRIMONI rie svantaggiate. VIVENTI» un’opera del maestro ceramista di 3. Innovatività dell’intervento di valorizzazio- Vietri sul Mare Lucio Liguori; al progetto ri- ne – valutazione del livello di innovazione sultato vincitore nella sezione “Organismi Pri- dell’intervento di valorizzazione nel panora- vati”, è assegnato un premio in denaro (3.000 ma nazionale e internazionale. euro). 4. Coinvolgimento degli stakeholder e della Per ciascuna sezione sono state inoltre indivi- comunità locale – valutazione del livello di duate le iniziative più significative e la loro de- coinvolgimento degli stakeholder e della co- scrizione è inserita nell’appendice del numero 33 di Territori della Cultura. 6

Territori della Cultura 33 1° classificato sezione “Enti Pubblici”

Sparta. La lavorazione della Ginestra a San Paolo Albanese Comune di San Paolo Albanese (PZ)

www.comune.sanpaoloalbanese.pz.it

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Il contesto naturale e territoriale

l progetto “SPARTA” nasce da un’idea del e ha coinvolto alcune persone di San Paolo Al- IComune di San Paolo Albanese che, avendo banese e di Terranova del Pollino. Il progetto ricevuto un finanziamento dalla Regione Basi- si è svolto nell’arco di quattro mesi circa e, in licata, ha voluto investire queste risorse eco- tutto, ha coinvolto circa dieci persone. nomiche in un’azione di recupero, protezione San Paolo Albanese (Shën Palji) è una piccolis- e sviluppo produttivo del ciclo di lavorazione sima comunità arbëreshë di meno di 300 abitan- della ginestra. Il Comune ha individuato la Tel- ti; è una minoranza etnico-linguistica di origine lusmater società cooperativa come soggetto albanese, formata da profughi insediatisi nelle esterno al quale ha affidato le attività di indagi- terre impervie e aride dello Stato di Noia, con- ne, formazione, coordinamento, documentazio- cesse loro dai regnanti di Napoli nel versante ne, comunicazione e presentazione dei risultati nord-orientale del Parco Nazionale del Pollino.

Territori della Cultura 33 I fenomeni di “mescolanza” con le popolazioni indigene, infatti, fino agli inizi del 1900, sono stati quasi del tutto assenti; nei secoli preceden- ti, per esempio, i matrimoni avvenivano prati- camente tutti tra coniugi appartenenti entrambi a comunità albanesi. Nonostante i quasi cinque secoli passati dallo stanziamento in queste terre e il continuo calo demografico della popolazione, la comunità di San Paolo ha conservato, quindi, intatte nel tempo, le sue peculiarità (lingua aljbëreshe – abiti e costumi – rito bizantino – lavorazione della ginestra) e intende, nel futuro, impegnarsi ulteriormente nella loro tutela, esigenza impel- lente in un momento in cui tutto tende alla glo- Trasporto della ginestra raccolta per la lavorazione balizzazione e all’omologazione. Le Amministrazioni Comunali hanno speso Come altre comunità nel resto dell’Italia meri- forze e impegno, in modo del tutto autonomo, dionale, è approdata qui, tra la fine del XV e nel privilegiare azioni di difesa, salvaguardia, gli inizi del XVI secolo, fuggendo dalle coste tutela, valorizzazione e promozione delle pecu- orientali dell’Adriatico, dopo la morte dell’e- liarità del piccolo paese, che si sono concretiz- roe Giorgio Castriota Skanderbeg, nel 1468, la zate nell’istituzione, nel 1978, di una Bibliote- 8 caduta di Corone, nel 1470, e l’invasione otto- ca Specialistica per Albanofoni e, nel 1984, del mana dei territori balcanici. La loro è la storia Museo della Cultura Arbëreshë. di un esodo di intere famiglie, che si sono por- I nostri progenitori, pastori nomadi, successi- tati dietro masserizie, affetti, ricordi, bisogni e vamente imbrigliati in aree territoriali limitate, valori umani e che hanno abitato e lavorato la svolgevano mestieri collegati alla pastorizia e nuova terra, continuando a far germogliare vite, alla lavorazione della terra. Considerato che, al- speranze, attività e cultura. Dedite inizialmen- meno inizialmente, non esisteva con gli autoc- te quasi solo alla pastorizia, si sono fermate ed toni alcun tipo di rapporto, che dovevano sod- hanno costruito i loro insediamenti, le loro case, disfare le proprie necessità con un’economia di segnando i luoghi, il paesaggio. tipo autarchico, essi riuscivano a procurarsi car- Vissuti, per quasi cinque secoli, in totale isola- ni e formaggi con l’allevamento del bestiame, mento, gli Arbëreshë stabilitisi a San Paolo nel cereali con la lavorazione della terra. Per far 1534 mantengono attuali le singolari ed auten- fronte, invece, al bisogno di vestiario, utilizza- tiche tradizioni, gli usi, i costumi, la lingua, il vano la ginestra, sottoponendola ad un processo rito religioso greco-bizantino, le feste popolari, di trasformazione, per ricavare come prodotto i resti materiali, gli ambienti naturali ed umani, ultimo finito, un tessuto. Lo spartium junceum, la memoria, le radici, l’identità. Nella conserva- ginestra odorosa o ginestra di Spagna, “sparta” zione della loro diversità un ruolo forte l’hanno come la chiamiano, in lingua arbëreshë, è una giocato proprio le condizioni di minoranza et- pianta da fibra, che cresce spontanea ed è dif- nica, di marginalità geografica e di isolamento fusissima nei terreni dell’Italia meridionale e socio-economico, cui sono stati destinati, co- dell’intero bacino del Mediterraneo, ha rami a stretti. Si sono sommate, poi, le ragioni di una forma di giunchi di verde intenso e fiori giallo- cultura agro-pastorale, materiale, “analfabeta”. dorati profumatissimi, copre molta della cam-

Territori della Cultura 33 Preparazione dei mazzetti di giunchi di ginestra per la bollitura pagna di San Paolo Albanese e le donne anzia- nestra per ottenere il giallo. Ultime due fasi del ne, fino a qualche decennio fa, sapevano ancora processo di trasformazione della ginestra sono trasformarla in tessuto. l’orditura, passaggio che consentiva di ordire la 9 Il ciclo della lavorazione della ginestra consta trama secondo uno schema fisso specifico del di quattordici fasi. Si iniziava con la potatura tessuto da produrre, e la tessitura, realizzata con nel mese di marzo, successivamente si opera- un telaio di legno di abete o di cerro, costruito vano, nel mese di luglio ed agosto, la raccolta artigianalmente di dimensioni pressoché stan- ed il trasporto in paese, nonché la preparazione dard. dei mazzi “kokullat”, la bollitura e la scavez- Oggi a San Paolo Albanese è imperativo impro- zatura. La fibra scavezzata veniva poi raccolta rogabile la necessità di formare un certo nume- in mazzetti denominati “strumbilije” e portati al ro di giovani affinché questa ricchezza possa fiume per la macerazione. Trascorsi circa otto- essere tramandata alle generazioni a venire. dieci giorni, si procedeva alla battitura della fi- bra ancora bagnata eseguita con uno strumento detto “kupani”. Una successiva battitura della fibra asciutta veniva effettuata con un altro at- trezzo detto “shpata”. La fibra passava, poi, alla pettinatura, eseguita con un particolare pettine, “krëhri”, per liberarla dalle impurità e renderla soffice. Successivamente si eseguivano la fila- tura, l’aspatura e la candeggiatura/colorazione. Il candeggio veniva fatto con la liscivia, mentre la colorazione si otteneva facendo bollire l’ac- qua con il mallo delle noci per ottenere il mar- rone, con la radice della robbia per ottenere il rosso, con l’euforbia o con i fiori della stessa gi- La bollitura, scavezzatura e raccolta dei filamenti in mazzetti

Territori della Cultura 33 Lavaggio dei mazzetti di filamenti macerati, battitura e ri- La cardatura, filatura e raccolta in matasse duzione in stoppa Il Comune di San Paolo Albanese ha candidato, le nuove generazioni, linfa vitale della ricchez- 10 nell’annualità 2016, il progetto “Sparta. La la- za culturale. Obiettivi specifici del Progetto vorazione della ginestra a San Paolo Albanese”, sono stati: nell’ambito della Deliberazione di Giunta Re- a) il recupero degli antichi saperi e delle mae- gionale n.625 del 07.06.2016 avente ad oggetto strie, delle manualità artigianali degli anziani; “Iniziative di promozione e comunicazione del b) l’animazione, la sensibilizzazione, l’educa- Patrimonio culturale intangibile della Basilica- zione e la formazione dei giovani; ta – Ammissione a finanziamento per l’annuali- c) la documentazione dell’antico rito collettivo tà 2016”, che inserito nella Integrazione all’E- all’aperto; lenco rappresentativo del Patrimonio Culturale d) la sperimentazione, la ricerca, l’innovazione, Intangibile della Basilicata, istituito con D.G.R. la produzione di nuovi tessuti; n. 980/2015, è stato ammesso a contributo, per e) il recupero dei significati, dei rapporti con la un costo pari ad euro 10.000,00. vita quotidiana della comunità, con le attività domestiche, lavorative, agropastorali, con il La realizzazione del progetto “Sparta. La lavo- territorio, l’ambiente e la natura; razione della ginestra a San Paolo Albanese” è f) la realizzazione di un laboratorio didattico- stata lo strumento attraverso cui si è esercitata formativo e sperimentale per la trasformazione un’intensa azione di tutela, salvaguardia e rivi- (dalla raccolta alla macerazione, alla cardatura talizzazione del patrimonio culturale, attraver- della stoppa, alla filatura, alla tessitura al telaio) so un passaggio di saperi che appartengono al e per la produzione del tessuto di ginestra. nostro passato, ma che reinterpretati in chiave attuale hanno consentito di riappropriarsi di Sono state poste in essere iniziative miranti al aspetti imprescindibili e peculiari dell’identità, monitoraggio del bene ed avviate azioni di col- coinvolgendo in maniera sottile ma determinata legamento generazionale affinché questa pecu-

Territori della Cultura 33 La tessitura Matasse e gomitoli dei filati di ginestra colorati con me- todi naturali liarità della piccola comunità albanofona, oggi appannaggio quasi esclusivo della popolazione anziana, possa essere tramandata ai giovani. Il Comune di San Paolo Albanese ha ritenuto di grande rilevanza la realizzazione di questo progetto nella logica di difesa, salvaguardia, tutela, valorizzazione e promozione della pecu- liarità dell’etnia d’origine. Si intende, con l’e- 11 secuzione di questo progetto, continuare in un cammino di tutela, salvaguardia, valorizzazione e promozione della cultura “minoritaria” di San Paolo Albanese, che deve essere elevata a “codi- ce paritario”, non più tacciata di essere diversità e di conseguenza “codice subalterno”. Si ritiene che tutte le culture debbano essere “rialzate” ad eguale dignità per poter essere considerate patri- monio di tutti: solo la conoscenza e l’esperienza “delle diversità” potrà, domani, essere veicolo di comprensione e relazione. Promuovere, oggi, a San Paolo Albanese l’assunzione di consape- volezza e di responsabilità nel recupero e nella riappropriazione dei valori di minoranza etnico- Tele di ginestra e bisaccia linguistica arbëreshe è più che mai urgente.

Il Comune si è avvalso, per lo svolgimento del- le iniziative programmate nel progetto “Sparta. La lavorazione della ginestra a San Paolo Al- banese” della Società Cooperativa Tellusmater, con sede in Latronico.

Territori della Cultura 33 1° classificato sezione “Organismi Privati”

RIABITARE LA TERRA 2017 GruCA onlus, Macerata

http://grucaonlus.blogspot.com/

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Foto Archivio Ecomuseo Villa Ficana

l progetto Riabitare la terra 2017 costituisce tramite la semplice sovrapposizione di pani o Iil punto di arrivo di un’esperienza plurienna- massi di terra lavorata, mescolata con paglia. le che si è svolta e si sta svolgendo a Macerata. Si tratta di una tecnologia elementare antichis- Un esempio di rigenerazione urbana, culminato sima, diffusa in tutto il mondo ed identificata con la nascita dell’Ecomuseo delle case di terra nell’Italia centrale con il termine massone. Le “Villa Ficana”, che ha avuto il merito di sottrar- case di terra vengono invece dette localmente re al degrado un quartiere storico della città. Il atterrati. borgo di Ficana è un interessante esempio di ar- Per comprendere le particolarità del progetto è chitettura vernacolare la cui organizzazione ur- utile dedicare attenzione alla storia del borgo. banistica è molto ben definita. Desta particolare Ficana sorge alla metà del XIX secolo per acco- interesse la peculiare tecnica costruttiva con gliere i contadini espulsi dalle campagne che si cui sono realizzati gli edifici: la terra cruda. Le trasferiscono ai margini della città e cercano di case, circa 50, sono edificate realizzando muri sopravvivere adattandosi a svolgere ogni tipo di

Territori della Cultura 33 bia la considerazione generale che lo accompa- gna. Inizia un lungo e lento lavoro finalizzato a riconciliare le case di terra ed il quartiere con il sentire comune di Macerata; vengono messe in evidenza le particolarità e il valore del quar- tiere. Il primo passo è la riqualificazione culturale at- tuata grazie all’impegno di Scuole, Università ed operatori culturali (FAI) il cui lavoro serve a far comprendere alla città l’unicità e l’impor- tanza del borgo. Tali iniziative ricevono l’im- portante supporto dello Stato. Nel 2003 la So- printendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio delle Marche, alla fine di un percorso culturale realizzato in accordo con il Comune di Macerata, appone il vincolo ai sensi del D. Lgs. 490/99 sottolineando il valore storico dell’intero borgo. Nel 2005 l’Amministrazione Comunale di Macerata avvia direttamente un intervento di restauro - che ha per oggetto circa la metà Foto Archivio Ecomuseo Villa Ficana degli atterrati del quartiere, alcuni dei quali di proprietà pubblica - improntato al rispetto delle 13 lavoro. È uno dei tanti agglomerati fatti di “case tecnologie tradizionali. Tale attività è in parte costruite con mota e paglia abitate dai proleta- finanziata da un bando della Regione volto al ri e dai ladri di campagna” descritti negli Atti recupero delle case di terra cruda. Il lavoro co- dell’Inchiesta Agraria Jacini (1881). A dispetto stituisce un importante banco di prova per ri- della cattiva fama il quartiere è animato da una appropriarsi di una tecnica costruttiva in crudo comunità coesa di cui resta traccia nelle memo- da tempo abbandonata e quasi perduta. Il risul- rie tramandate. tato più importante è però il cambiamento che Rimane vitale nel tempo fino al Secondo dopo- finalmente avviene nella considerazione della guerra quando il “progresso” ne determina l’ab- città verso il quartiere e le costruzioni in terra bandono ed il degrado. Gli abitanti storici sono cruda. Dopo la riqualificazione fisica la gente ormai pochi, la gente si vergogna di vivere in case riscopre Ficana; si intraprendono azioni di risa- di terra, in un luogo che comincia ad assumere le namento per gli edifici non restaurati, si torna caratteristiche di un ghetto. Negli anni ‘70 si pre- a vivere nelle vecchie case ed oggi il quartiere vede addirittura la demolizione del quartiere per è quasi totalmente riqualificato. Aspetto ancora far posto ad edifici più moderni. Ficana è declas- più importante i legami sociali, spezzati a cau- sata, le case o abbandonate o affittate ai nuovi sa del degrado e dell’abbandono, piano piano si marginali. Così nel borgo si succedono diverse ricostituiscono. La terra cruda non è più acco- ondate di migranti - rispecchiando la realtà socio munata solo all’idea di miseria o arretratezza, politica dell’epoca - prima gli africani, poi i bal- ma a quelle di edilizia sostenibile, risparmio di canici, con il rischio di innescare un processo di risorse, comfort abitativo. Successivamente - ghettizzazione senza integrazione. nel 2015 - l’Amministrazione Comunale emana Cambiare questa situazione non è semplice. La un bando che finanzia un percorso a carattere rinascita del quartiere è possibile solo se cam- museale volto a valorizzare il bene culturale

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Murale. Foto di Ivano Cetta

attraverso una modalità di gestione pubblico- il loro lavoro a rendere vivo il museo portando, privata sostenibile e innovativa. L’Associazio- insieme al loro entusiasmo, l’esperienza delle ne GRUCA ONLUS, in partnership con altre loro realtà di provenienza. L’attività di valoriz- associazioni locali e con l’Associazione In- zazione della cultura locale si avvale della col- ternazionale Città delle Terra Cruda, presenta laborazione preziosa dei pochi abitanti “storici” un progetto in cui propone di utilizzare alcuni che costituiscono la vera e propria memoria del edifici di proprietà comunale come Ecomuseo quartiere capace di far riemergere un prezioso e risulta vincitrice del bando. Si tratta di 9 edi- patrimonio di tradizioni. L’Ecomuseo Villa Fi- fici, 5 dei quali sono direttamente destinati alle cana, inoltre, è anche un museo della tradizione attività museali - al loro interno sono ricostruiti costruttiva della terra cruda. Grazie alla colla- semplici ambienti di vita e sono ospitati spazi borazione con l’Associazione Internazionale per la didattica - e 4 ad accogliere i ragazzi del Città della Terra Cruda, gestisce un centro di Servizio Volontario Europeo. La partecipazione documentazione, sia materiale che virtuale, de- al progetto europeo permette di fatto nel 2016 dicato alla specifica tecnologia. Attua sinergie la nascita dell’Ecomuseo poiché esso viene fi- con istituzioni locali, nazionali e internazionali nanziato con i fondi destinati all’ospitalità dei e rappresenta un punto di riferimento per chi volontari. Inoltre i volontari contribuiscono con voglia occuparsi di tale particolare sistema co-

Territori della Cultura 33 15 Cucina. Foto di Ivano Cetta struttivo sia dal punto di vista storico che tec- “Riabitare la terra 2017” assume un ruolo fon- nico-scientifico. Organizza incontri e convegni damentale per la valorizzazione dell’Ecomuseo sul tema terra cruda e su argomenti connessi e Villa Ficana. si propone di fornire corsi di aggiornamento Con il progetto “Riabitare la terra 2017” l’E- dedicati ai tecnici. L’appartenenza all’Associa- comuseo propone alla città: “Atterrati! Call for zione, coerentemente con quanto previsto dallo Art”, bando che permette agli artisti di esporre Statuto, inoltre facilita i contatti e gli scambi, le proprie opere negli spazi dell’Ecomuseo; il anche commerciali, tra le varie Città della Terra progetto, nel suo primo anno di attività (2017), aderenti (Macerata aderisce nel 2016). L’Eco- ha visto la realizzazione di 8 esposizioni d’arte museo - un vero e proprio incubatore di idee e (fotografia, scultura, pittura, disegno) di artisti di progetti - fa parte della rete Macerata Musei provenienti dall’Italia e dall’estero. E ancora: svolgendo un ruolo attivo nelle scelte di politica 1. Grand Tour della Cultura: visite guidate a culturale della città. tema, degustazioni di piatti della tradizione, L’attività non si interrompe con i tragici even- racconti e storie con cui animare e rivivere i ti sismici del 2016 che, nonostante la presunta luoghi. fragilità delle costruzioni in terra cruda, non 2. Storie e leggende del borgo: visite guidate hanno causato danni al quartiere. Tuttavia è animate del borgo, in cui la tradizione e i l’intero territorio ad aver subito uno shock e an- racconti popolari prendono vita. che l’Ecomuseo, inaugurato proprio nel 2016, 3. Laboratori di manipolazione della terra cru- deve attendere il 2017 per la sua effettiva pro- da: attività didattico-creative per la riscoper- mozione in città. In questo senso, il progetto ta del materiale terra.

Territori della Cultura 33 4. Ficana Terra di Mezzo: festival per le vie del 10.Ecomuseo in famiglia: una “Caccia ai teso- borgo con animazione, visite guidate, degu- ri” capace di sollecitare interesse, creatività e stazioni di prodotti locali a km 0. divertimento, rivolta alle famiglie, per cono- 5. Silvio Craia “Vigorose Visioni”: esposizione scere la storia locale, la cultura e le tecniche della recente produzione di legni e ceramiche costruttive in terra cruda. dell’artista maceratese, nell’ambito dell’espo- 11.#InvadiFicana: alla scoperta delle case di ter- sizione antologica a lui dedicata dal Comune ra e di chi le abitava, nell’ambito del progetto di Macerata. nazionale “Invasioni Digitali”. 6. Venga a prendere un caffè da noi: valorizzare 12.Mostra Fotografica “RipartiDaiSibillini”: il vero patrimonio culturale del quartiere - la esposizione degli scatti realizzati durante il gente - attraverso un racconto per immagini in Blog Tour Solidale “#ripartidaiSibillini”, in cui i protagonisti sono gli abitanti di Ficana. collaborazione con l’Ass. Igers Italia e l’Ass. 7. Borgo in Gioco: attività ludiche per compren- Italiana Travel Blogger. dere il valore delle regole e dello stare insie- 13.The Big Draw: partecipazione alla Giornata me, in collaborazione con ICLeS-Istituto di Internazionale del Disegno (Fabriano), con specializzazione in psicoterapia a orienta- gli eventi Rotolart e IllustrAzione. mento psicoanalitico lacaniano. 14. Pomeriggio del Riuso: idee creative e soste- 8. Museo di tutti e per tutti: al fine di favorire nibili per vivere meglio; riuso creativo in cu- l’accessibilità a persone con disabilità, l’E- cina; baratto letterario; coloriamo con frutta e comuseo mette a disposizione guide in brail- verdura; sfilata di moda sostenibile. le, e audio guide disponibili tramite l’appli- 15.Visita amministratori sardi e soci “Città della 16 cazione gratuita “izi.TRAVEL”. Terra Cruda”: scambio di esperienze e buone 9. Mme Butterfly-Rivisitazione sperimentale: pratiche di valorizzazione delle case di ter- esperienza teatrale realizzata da attori pro- ra cruda come patrimonio storico-artistico e fessionisti e amatoriali negli spazi dell’Eco- confronto sulle nuove progettualità da attuarsi museo. con fondi regionali ed europei.

Teatro. Foto di Martina Fermani

Territori della Cultura 33 Menzione speciale sezione “Enti Pubblici”

Alla scoperta dell’Alto Salento: itinerari Comune di Mesagne (BR)

www.comune.mesagne.br.it

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Visita alle masserie

Comuni dell’Alto Salento della provincia di primo impianto territoriale storico, creando un I Brindisi hanno inteso costituire l’Aggrega- ponte verso il Mediterraneo attraverso il porto zione Territoriali SAC “L’Appia dei Messapi: di Brindisi, nonché lo scenario-ponte cultura- dalle Murge al Salento” presentando opportu- le della Piana Brindisina, che partendo da Villa na candidatura al Bando Regionale dei Siste- Castelli procede per Francavilla Fontana, Oria e mi Ambientali e Culturali, trovando coesione Latiano per raggiungere Mesagne, Torre Santa e convergenza su due scenari di scoperta del Susanna, San Pancrazio Salentino, San Donaci territorio, riassumibili come da Strategia di Si- e San Pietro Vernotico, delimitando un territo- stema. A suffragio dell’ambizioso Progetto lo rio di passaggio, una terra di mezzo che, cultu- scenario storico-territoriale, caratterizzato dal- ralmente e paesaggisticamente, rappresenta uno la Via Appia, che come ultimo tratto collega snodo tra i due sistemi territoriali. La presenza Francavilla Fontana, Oria e Mesagne, centri di di forte pregio paesaggistico, a fronte di una

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Itinerario religioso

pressoché totale assenza di raccordo di promo- attivate intese convenzionali (partenariati) tra zione turistica, hanno motivato la scelta di co- pubblico-privato ed enti religiosi per la crea- struire un sistema di itinerari, semplice, acces- zione di pacchetti turistici a completamento sibile e sostenibile, che valorizzasse in maniera dell’offerta ricettiva con l’offerta di conoscenza integrata i principali assets presenti. Mutuando sull’ambiente e sulla cultura dei luoghi, crean- il lavoro già svolto dai Comuni coinvolti, si è do, di fatto, una logica integrata dell’offerta di inteso promuovere i territori con tre itinerari promozione ambientale e culturale tra i parte- scaturiti dai due scenari predetti. L’interesse si nariati dell’Aggregazione, connettendo gli ap- è concentrato sui beni storico-culturali di inte- porti pubblico-privato. resse preminente gestiti dai Comuni o da Enti Di seguito, si è costruito un sistema di Itinerari Ecclesiastici, mentre le Masserie sono risultate garantito per qualità dei servizi, sostenibilità e di proprietà privata. Il Progetto si inseriva pie- praticabilità: namente nel rinnovato ed ultimo Piano Paesag- 1. Itinerario storico-culturale gistico Territoriale della Regione Puglia e con 2. Itinerario religioso altri dettati regionali di Pianificazione ed ha 3. Itinerario tra Masserie, Masserie Didattiche avuto fruttuoso consenso, risultando finanziato ed Enogastronomia per la somma di € 273.326,00, in seguito rimo- dulato per maturate economie in € 256.267,52. In fase di attuazione del progetto si è provvedu- Partendo dalla creazione di un Protocollo d’In- to alla realizzazione di infrastrutture materiali tesa tra i 9 comuni dell’Aggregazione, si sono ed immateriali, dotandosi di beni e servizi.

Territori della Cultura 33 turistica si è provveduto a dotare ogni sin- golo Info/SAC di Operatori di Front-Office Turistico e di Guide Turistiche, nonché di un servizio di bus navetta che raccordasse i vari territori, nella disponibilità dei turisti-visita- tori che ne avessero fatto preventiva richiesta tramite prenotazione dei Tour Guidati scandi- ti da crono-programma, sul Portale dedicato; - si è provveduto inoltre all’adeguamento estetico dei 3 I.A.T. accreditati alla Rete Re- gionale dei Comuni di Francavilla Fontana, Latiano e Mesagne ed all’allestimento degli restanti 6 Info/SAC nei Comuni di Oria, Tor- re Santa Susanna, San Donaci, San Pancrazio Salentino, San Pietro Vernotico e Villa Ca- stelli.

Gli obiettivi perseguiti risultano raggiunti, ed in particolare: - si è creata una logica integrata dell’offerta di promozione ambientale e culturale culturale Itinerario Masserie Didattiche tra il partenariato dell’Aggregazione connet- tendo gli apporti pubblico/privati; 19 Per le infrastrutture materiali: - si è realizzato un progetto grafico per la car- - si è qualificata l’offerta dei servizi attraverso tellonistica e la segnaletica stradale indispen- l’attivazione di nuovi punti di informazione sabile per la riconoscibilità dei luoghi e l’i- presso i Comuni depotenziati sul versante dentificabilità geografica degli itinerari; della promozione turistica, potenziando e - si è realizzato un progetto grafico per il ma- rinforzando funzionalmente i punti di infor- teriale promozionale cartaceo quali: mappe, mazione e accoglienza turistica già esistenti brochure e pieghevoli ed una rivista trime- e peraltro già accreditati nel Sistema Regio- strale che raccontasse l’esperienza del viag- nale; gio. Itinerario storico-culturale Per le infrastrutture immateriali: - si è realizzata una Piattaforma Web di ausilio al visitatore prima, durante e dopo il soggior- no. Il sito, realizzato anche in lingua in modo innovativo, creativo ed esperienziale è risul- tato utile alla raccolta di molteplici informa- zioni prima della partenza; si è provveduto inoltre alla creazione di un applicativo GIS di utile utilizzo tramite sistemi android.

Per i Servizi: - nella logica della qualificazione dell’offerta

Territori della Cultura 33 Itinerario Enogastronomia

- si è introdotto lo stile della narrazione nella quelli rurali, predisposti dal GAL “ Terra dei proposta turistica nella logica di presentare Messapi” consolidandoli attraverso i nuovi 20 l’insieme dei territori interessati come “eco- Itinerari progettuali (Itinerario storico-cultu- museo narrante” nell’ambito del quale, le ri- rale, Itinerario religioso, Itinerario tra Masse- sorse storico-architettoniche e paesaggistiche rie, Masserie Didattiche ed Enogastronomia), si completano con la salvaguardia dell’iden- con la prospettiva formalizzata mediante im- tità culturale espressa attraverso tradizioni, pegno delle singole Amministrazioni al nuo- usi e costumi; vo sistema di offerta venutosi a determinare. - si è ottimizzato e recuperato la praticabili- tà degli itinerari già esistenti, in particolare

Territori della Cultura 33 1a Menzione speciale sezione “Organismi Privati”

Universo Alcantara, borghi antichi per nuovi viaggiatori Associazione Mediterranean Pearls A.P.S. e Rete di scopo Universo Alcantara

www.mediterraneanpearls.it

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Gole dell’Alcantara

niverso Alcantara è una nuova desti- re che costituiscono l’infrastruttura di mobilità Unazione turistico naturalistica-prodotto sostenibile, correlando i suddetti borghi con il turistico che parte dal Parco Fluviale dell’Al- fiume Alcantara, coinvolgendo nel passaggio cantara per arrivare nei borghi di Castiglione l’Ente Parco Fluviale dell’Alcantara e una se- di Sicilia, Motta Camastra e Mojo Alcantara rie di aziende agroalimentari e del ricettivo e in mobilità sostenibile, in grado di soddisfare attività continue di cultura culinaria, anche ag- un turismo colto e attento, non massivo, enfa- giungendo alla propria peculiare offerta alcune tizzando altresì la tipica ospitalità tradizionale escursioni turistiche per attrazioni e luoghi di siciliana che può essere fruita in mobilità dolce interesse del borgo stesso e verso reti sentie- e sostenibile. ristiche naturalistiche, ricadenti nel Comune Mediterranean Pearls APS ha studiato e messo (Gole Alcantara, Montagna Grande e sentieri a punto una rete di percorsi, sentieri e mulattie- minori) e nelle aree di Comuni limitrofi (Gurne

Territori della Cultura 33 Motta Camastra

di Francavilla di Sicilia) o Cuba e Alto Alcanta- to turistico di qualità, favorendo l’inclusività 22 ra (Castiglione di Sicilia). delle professioni esistenti (artigiani, fornitori di materie prime) e consentendo anche una desta- Nasce così la creazione di una diffusa rete ter- gionalizzazione mediante l’erogazione di servi- ritoriale esperienziale per la valorizzazione tu- zi “alla persona” ed evitando il turismo “mordi ristica di una nicchia rappresentata da due mete e fuggi”. insolite e ancora poco battute come i due borghi storici di Castiglione di Sicilia e Motta Cama- 1. Recupero del patrimonio culturale mate- stra, per fronteggiare lo spopolamento dei cen- riale e immateriale tri, con la creazione dell’ospitalità diffusa sotto Case di montagna, luoghi di ritrovo e di concer- forma di paese-albergo, con la fornitura della tazione pubblica, sentieri e mulattiere, ricette cucina diffusa delle “mamme del borgo”, im- culinarie, metodologie di preparazione dei cibi piegando prodotti della filiera cortissima a km e di trasformazione dei prodotti della terra. 0 reale. Il tutto mediante la riscoperta dell’enor- me patrimonio naturalistico, etnoantropologico 2. Rispetto dei principi dello sviluppo soste- ed enogastronomico integrato in un paesaggio nibile. culturalmente stratificato dal 3000 a.C. ad oggi, Viene impedito il consumo di suolo e favori- mediante l’utilizzo e la riscoperta del patrimo- to il recupero dell’antica rete sentieristica per nio sentieristico da fruirsi solo con mobilità so- un uso in mobilità sostenibile. Nel borgo me- stenibile. dievale di Motta Camastra in tutto il periodo Il progetto vuole rispondere all’esigenza di dell’anno, con l’Associazione “Le Mamme del bloccare e invertire la tendenza di invecchia- Borgo” si attua un principio di condivisione che mento e spopolamento dei borghi, attraendo parte dal basso e che, mettendo in comune la nuove figure professionali grazie all’incremen- passione per la cucina e per le antiche ricette

Territori della Cultura 33 Castiglione

23 tipiche locali del borgo medievale di Motta, ar- e nella “home restaurant” con le ”Mamme del riva ad attuare anche un programma di recupe- Borgo”. ro immobiliare e un’azione di sensibilizzazione alla raccolta differenziata in prima battuta e al 3. Innovatività dell’intervento di valorizza- recupero per il riuso nella fase attuale. Viene zione praticata una “cucina itinerante” lungo la valle Il progetto: d’Alcantara, includendo incontri enogastrono- a) porta al recupero del centro storico del borgo mici nel centro storico e scuola di cucina. L’iti- di Motta Camastra attraverso il ripristino, la nerario si avvia pertanto lungo storici sentieri, messa in sicurezza per rendere vivi quartieri carrate e itinerari rurali, infrastrutturazioni per storici che sono in stato di abbandono; la mobilità sostenibile nella Valle dell’Alcanta- b) dà particolare sensibilità al riciclo/utilizzo di ra, lungo l’incantevole corso d’acqua che nasce materiali in legno, vetro e polpa di cellulosa dalle nevi dell’Etna e dei Nebrodi, con l’ausilio e qualunque altra forma di riutilizzo di mate- di bici, asini, cavalli, a piedi, coadiuvata da te- riali di scarto; nute impegnate sul territorio nella produzione c) ripropone antiche ricette tipiche della tradi- agroalimentare di qualità e nell’offerta residen- zione mottese in eventi a tema. ziale ubicata nei centri storici, dal recupero dei borghi medievali e con l’arricchimento dell’e- Dà altresì la possibilità di rendere servizi turisti- nogastronomia basata sulle antichissime ricet- ci anche su modalità last minute e “sartoriale”, te locali e dalla pratica innovativa del “pranzo costituendo una rete di vicinato fitta e inclusiva itinerante per le vie del paese” (similare allo in grado di far apprezzare la tipica accoglienza street food) in postazioni comuni (social eating) e ospitalità siciliane.

Territori della Cultura 33 Mamme al Borgo

24 terne dell’aggregazione, allo sviluppo del bu- 4. Coinvolgimento degli stakeholder e della siness model e al superamento dei potenziali comunità locale. vincoli tecnici e burocratici; servizi di svilup- Il modello, consentendo di recuperare immobili po della comunicazione e della relativa piatta- nei borghi, attrae nuovi investimenti e nuove re- forma tecnologica, strumento indispensabile sidenze impedendo lo spopolamento e favoren- per il buon esito della iniziativa. do l’aggregazione sociale. Mettendo a sistema il recupero della rete sentieristica con l’indivi- Individuazione dell’area di intervento duazione delle antiche vie di comunicazione da fruirsi con la mobilità sostenibile, si attua così un’inversione di tendenza nello spopolamento dei borghi che diventano i punti cardinali di un nuovo sviluppo turistico e sociale locale, con ricadute immediate sulla popolazione.

5. Costo complessivo dell’intervento di va- lorizzazione 57.00,000 euro. Materiale di comunicazione visiva, segna- letica per i sentieri realizzazione di eventi di richiamo; servizi tecnico-professionali di accompagnamento allo sviluppo operativo dell’iniziativa, inclusi i servizi di assistenza operativa alla creazione delle procedure in-

Territori della Cultura 33 2a Menzione speciale sezione “Enti Privati”

Da Solunto ai monti Sicani: i Cammini della fede tra mare, riserve naturali e tradizioni Associazione Culturale Facitur

www.dallevallialmare.it/

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Mezzojuso

on la Determina del funzionario responsa- valere sul bando pubblicato dall’Assessorato Cbile nr. 81 del 10.03.2017 del Comune di Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Si- Baucina (capofila del progetto “Da Solunto ai ciliana, nell’ambito del progetto di eccellenza monti Sicani: i Cammini della fede tra mare, denominato “Culto & cultura, progettazione e riserve naturali e tradizioni”), è stato affidato realizzazione di itinerari per la valorizzazione all’Associazione Culturale Facitur l’incarico di del turismo religioso”. realizzare attività di valorizzazione e fruizione L’Associazione Culturale Facitur si è posta finalizzate alla creazione di itinerari turistici a l’obiettivo di promuovere l’apprendimento

Territori della Cultura 33 Solunto

26 dell’arte e della storia culturale di un territorio di Roma (BTRI, 21-23 giugno 2017) e promos- che comprende sette comuni della provincia di so uno scambio culturale tra i comuni siciliani e (, Baucina, Casteldac- l’area metropolitana di Brest (Bretagna). cia, , , e Ven- Tali interventi hanno anche ambito a incremen- timiglia di Sicilia) attraverso la valorizzazione tare le visite presso i siti culturali e ambientali del patrimonio culturale materiale (architettura toccati dagli itinerari, organizzando attività fina- religiosa e testimonianze figurative) e immate- lizzate a migliorare la fruizione di questo patri- riale (forme di devozione tradizionale connesse monio. a riti e celebrazioni liturgiche, canti popolari, Gli interventi promossi dall’Associazione si poesie, prodotti tipici dell’enogastronomia e sono configurati come un invito a fare esperien- dell’artigianato). za di un’eredità ancora viva, che mette insieme Fin dal momento della pianificazione degli in- immaginazione e storia, realtà e rappresentazio- terventi sono state coinvolte le comunità locali, ne, passato e presente in un unico grande spet- che hanno praticato fino al nostro tempo il loro tacolo di voci, suoni e immagini che scorrono culto religioso, custodendone l’esistenza e la su un piano scenografico di notevole interesse rappresentazione. estetico e ambientale. L’Associazione Culturale Facitur ha curato l’i- Gli itinerari turistico-religiosi si sviluppano at- deazione e la realizzazione di: itinerari turistici, traverso un cammino sacro che tocca aree urba- manifestazioni legate al calendario liturgico, ne ed extra urbane, passando attraverso luoghi mostre fotografiche nei sette comuni, mostre d’interesse naturalistico, fruibili ad ogni livello permanenti, potenziamento degli strumenti fru- da famiglie, studenti, escursionisti o appassio- izionali (sito web, materiale informativo, in- nati che possono percorrerli a piedi, in bicicletta stallazione di segnaletica e bacheche), seminari, e, talune tratte, anche a cavallo. eventi, stampa materiale promozionale; ha, inol- I tours, concepiti per soddisfare le esigenze di tre, partecipato alla Fiera sul Turismo religioso un “turismo motivazionale” interessato al seg-

Territori della Cultura 33 mento religioso, mappa la spiritualità di un ter- to e i ruderi della normanna Chiesa di Santa ritorio compreso tra le principali Vie Francigene Maria di Campogrosso; di Sicilia: la Via Regia e la Magna Via, antichi - i territori di , Baucina transiti verso località dalle tradizioni millenarie e Ciminna, adagiati tra la Riserva Naturale che hanno visto protagonisti le tradizioni con- Orientata Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta tadine e marinare. Luoghi sospesi nel tempo, Mazzamuto e le Serre di Ciminna; dove le feste religiose sono ancora in stretta - Baucina, dove sono custodite le reliquie della connessione con la ciclicità delle stagioni, da martire Santa Fortunata, tra regie trazzere e conoscere e scoprire attraverso i cammini te- aree archeologiche (necropoli sicana del pe- matici e un calendario liturgico imperniato sulle riodo arcaico-classico e Museo Archeologi- antiche consuetudini rurali di un territorio dove co); convivono da più di cinquecento anni i riti latini - Ventimiglia di Sicilia (antico Feudo di Cala- e i riti bizantini della comunità arbëreshë. migna, con un sito archeologico di età tardo Il contesto territoriale di riferimento coincide antica), caratterizzata da chiese ed oratori, da con un’area ad alta densità di risorse culturali e un Polo Culturale e un Museo della Monta- ambientali di pregio: gna. - Santa Flavia, con il suggestivo sito archeolo- - Ciminna, set del Film “Il Gattopardo”, dotata gico di Solunto, la basilica soluntina, i palazzi di un Polo Museale, di un’area archeologica barocchi e una costa caratterizzata da borghi indigeno-greca e di edifici religiosi (sessan- marinari; tacinque chiese e sei conventi con dei diversi - , con il Castello del duca di Sala- ordini monastici: Francescani, Domenicani, paruta noto per l’Azienda Vinicola Corvo di Paolini, Carmelitani, Cappuccini e consorelle Salaparuta; del Collegio di Maria); - Altavilla Milicia, nota per il santuario della - Mezzojuso, uno dei cinque comuni siciliani 27 Madonna della Milicia, il museo degli ex-vo- fondati dalla comunità Albanese giunta nella

Baucina. Santa Fortunata

Territori della Cultura 33 Sicilia Nord-occidentale nel XV secolo, in cui coesistono chiese di rito cattolico, bizantino e greco e ove sono custodite icone bizantine del XVI secolo (nonché una del XII secolo che rappresenta la Madonna Theotokos); è pre- sente anche il monastero dei padri basiliani, all’interno del quale è ospitato il Laborato- rio del Restauro del Libro Antico e la Scuola Agiografica Joannikios.

Da questo progetto deriva la possibilità di frui- re del “Calendario dei riti e delle Stagioni” con itinerari e cammini che assecondano i bisogni di spiritualità e il desiderio di riappropriarsi della cultura delle radici. Gli antichi edifici sacri, presenti nei paesi coin- volti, il pathos dei fedeli durante le ricorrenze re- ligiose, i sapori dei pani e dei banchetti devozio- Ventimiglia di Sicilia nali che assumono un valore spirituale nell’atto di essere offerti alla comunità per ringraziare 2. Arte Urbana Dio che li ha donati all’uomo per assicurarne la Dalla Basilica Soluntina di Sant’Anna presso sopravvivenza, sono i punti di forza dei percorsi Santa Flavia (gemellata con la Basilica di San 28 costieri, urbani e rurali, rappresentando accessi Giovanni in Laterano a Roma) è possibile giun- privilegiati all’interno delle antiche Vie Franci- gere a Ciminna, paese che conta sessantacin- gene. que chiese, compresa la Chiesa Madre, legata Gli itinerari di seguito elencati, sono stati creati al celebre film Il Gattopardo, che immortalò il per la valorizzazione dell’area secondo una lo- trionfo decorativo dello stile barocco e gli orna- gica che esula dall’esclusivo interesse per i luo- menti, trasformando la piazza antistante in un ghi da visitare, ma propone alcune “motivazioni set cinematografico a cielo aperto. Giungendo di viaggio”: a Mezzojuso, si può apprezzare la cultura figu- rativa dell’iconografia bizantina Arbërshë, la 1. Santuari della Via Regina profusione di marmi intarsiati e i bagliori degli A partire dalle antiche mura di Palermo e an- ori e dei ceselli delle iconostasi greco-albanesi. dando verso Messina si attraversa l’antica Via Anche ad Altavilla, a Baucina, a Casteldaccia e Regia dei Cammini Francigeni di Sicilia, che a Ventimiglia, le pietre ricamate come merletti collegava Palermo alle altre province siciliane, degli edifici sacri e dei palazzi nobiliari, parla- ramificandosi verso la costa o verso l’entroterra, no il linguaggio universale della bellezza, pos- in direzione degli imbarchi per l’Oriente. Riper- sente ed eterno. correndo le tappe di quel passaggio medievale Immersi in un’atmosfera culturale mai intera- di viandanti, spirituali, viaggiatori e pellegrini, mente tramontata, tutti i territori conservano sulle orme di millenari passi sacri che vanno attività artigianali ormai desuete, tra le quali, da Solùnto a Mezzoujso, l’itinerario collega gli il laboratorio di restauro e confezionamento di edifici di culto dedicati alla “Regina dei Cieli” paramenti sacri di Ciminna, le antiche tecniche ubicati sul tratto iniziale della “Via Regia”, ac- di lavorazione delle reti da pesca a Porticello, il Laboratorio del Restauro del Libro Antico a comunati da ritrovamenti miracolosi di immagi- Mezzojuso. ni della Madonna.

Territori della Cultura 33 Ciminna. Triunfu

3. Tra Sacro e Natura di un’architettura e di una sensibilità stratificata 29 Antichi cammini tra colline boscose e paesaggi nei secoli, che trascende il tempo e le tendenze, naturali sono contraddistinti dalle tracce della suscita stupore e tensioni mistiche nei devoti (e devozione popolare che edificò chiese rurali ed anche nei non devoti) di ogni tempo. eremi in luoghi dall’intenso valore spirituale. Questo itinerario sacro è arricchito dalla pos- 5. I santuari del mare sibilità di godere del valore paesaggistico che Cappelle poste a strapiombo sugli scogli ed edi- questi cammini comprendono, méta di pellegri- fici monumentali sulle piazze principali onora- naggi che rinnovano l’alito di antiche tradizioni no la tradizione delle Madonne venute dal mare. e leggende, amplificate dal fascino di una natura Un antico detto recita: «Cui un sapi prigari vaja quasi incontaminata. a mari» (chi non sa pregare vada a mare), difat- ti nel luogo più insicuro, dove guadagnarsi da 4. Itinerari Spirituali vivere costa una particolare fatica, il mare, non In tragitto si articola tra aree naturalistiche e vi è uomo più religioso e devoto del marinaio archeologiche preservate per secoli dalla sola che non partiva mai per un lungo viaggio sen- vegetazione spontanea, regno dell’ancestrale za confessarsi e prendere la Comunione. Con escursioni per mare e per terra è possibile am- dialogo tra l’arte e il divino. Dai rilievi dei colli, mirare gli scenari di suggestive battaglie navali la Necropoli pre-cristiana di Baucina, il tempio dove piccole cappelle, edifici sacri sotto la costa di Zeus a Solùnto sui resti di vestigia puniche, il e statue sommerse rappresentavano i baluardi di Pizzo di Ciminna e il suo culto di Demetra do- fede issati contro conquistatori e pirati. minano l’ambiente sottostante. Luoghi simbolo

Territori della Cultura 33