Il Sistema a Rete Delle Trazzere Demaniali
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Premessa Il sistema a rete delle trazzere demaniali L’origine delle Trazzere, una volta Regie, oggi demaniali, è indeterminata, anche se antichissima in quanto trae motivazione fondativa nel passaggio degli animali ovini e bovini, cioè delle greggi o degli armenti, per il cosiddetto fenomeno della transumanza. Come è noto, infatti, la transumanza risiede nella trasmigrazione delle greggi e degli armenti dai pascoli d’alta montagna a quelli di pianura (e pianura costiera in particolare) nel periodo invernale, e in direzione opposta nel periodo estivo. Percorsi erbosi, dunque, a sezione variabile un tempo, ma comunque molto ampia, ad andamento piuttosto rettilineo, che in taluni tratti poteva presentare pendenze molto accentuate (anche fino al 35%) in cui non è difficile rintracciare dei gradoni di trattenimento del terreno. Al contrario, la viabilità per i mezzi a ruota dell’antichità presentava tracciati a sezione regolare ma ad andamento che, nei tratti collinari e montuosi, assumeva una notevole tortuosità per il superamento dei dislivelli di quota. Questa, del tracciato rettilineo, è una caratteristica delle Trazzere che potrebbe in qualche modo spiegare la radice etimologica del termine. Infatti, a mente di qualche studioso, il termine “trazzera” potrebbe derivare da un francesismo arcaico (drecière) che nel francese moderno diviene dresser (raddrizzare, tirare dritto). Certo è che i pochi riferimenti storici alle Trazzere, in senso documentale, risalgono già al periodo di Federico II di Svevia, che nella sua nota Costituzione regolamentava anche il diritto del pascolo degli animali, nonché il diritto del libero passaggio da una contrada all’altra delle greggi e degli animali in genere (De animalibus in pascuis signatis- De animalibus transentibus). Diritto di pascolo e di passaggi confermato per altro nei secoli successivi, sotto il regno di Martino e sino a quello di Ferdinando I (sec.XV). Sembra tuttavia che non vi si facesse cenno del termine trazzera. Secondo un recente studio di G. Tesoriere, il primo riferimento certo all’uso del termine trazzera è contenuto in un dispaccio di Caracciolo del 1875. Sotto l’amministrazione Borbonica, furono determinate le regole normative di mantenimento e tutela dei tracciati trazzerali, fissandone anche le dimensioni geometriche di sezione unificata, in quanto patrimonio pubblico, in 18 canne e 2 palmi, che nel sistema metrico decimale equivalgono a 37,68 metri. Tutt’oggi restano in vigore le medesime misure e l’appartenenza al patrimonio demaniale. Le competenze, nel periodo post-unitario, furono assegnate al Genio Civile con finanziamento del Ministero dei LL.PP. Successivamente, si formò l’Ufficio Speciale delle Trazzere del Ministero delle Finanze e con R.D.n° 3244 del 1923 si sancì il passaggio delle competenze al Ministero dell’Economia Nazionale e poi a quello dell’Agricoltura e Foreste. Con l’entrata in vigore dello Statuto di Autonomia della regione Siciliana, le competenze furono assegnate all’assessorato Regionale dell’Agricoltura e Foreste, di cui l’Ufficio Tecnico Speciale per le Trazzere di Palermo costituisce sezione distaccata e unica per tutto il territorio regionale. 14 Premessa Lineamenti metodologici di appartenenza e di rappresentazione delle trazzere. L’area occupata dalle Trazzere appartiene oggi al demanio regionale. Ogni Trazzera classificata è individuata dal cosiddetto Numero di Demanialità che si ritrova nel relativo Decreto. Quindi la demanialità di ciascuna Trazzera è sancita da un provvedimento di decretazione: prima del Ministero romano, dopo il 1947 dell’Assessore Regionale dell’Agricoltura e Foreste. Vi è poi un certo numero di Trazzere il cui accertamento di tracciato e consistenza non è stato ancora definito sulla base di atti probatori, elencati in un’apposita Relazione istruttoria, oppure in attesa di decreto. Per questi casi si può parlare di demanialità in corso di approvazione. Interessante, per i risvolti che la problematica trazzerale pone nei confronti dei privati proprietari dei terreni attraversati, è il confronto con il Catasto, o meglio con la rappresentazione grafica delle Regie Trazzere nei fogli di mappa catastale, anche odierni, ma provenienti dai fogli d’impianto (1874-1910 circa). Nei fogli catastali, infatti, le caratteristiche geometriche delle Trazzere si rappresentano a sezione variabile e ad andamento spezzato, mentre - a mente delle disposizioni normative - la sezione della proprietà demaniale è costante e unificata per tutte le Trazzere (mt.37,68). Può presumersi che nei fogli di mappa catastale è rappresentata la sezione geometrica dell’area trazzerale effettivamente (ma approssimativamente) utilizzata alla fine dell’Ottocento per le transumanze. Ma il necessario procedimento di standardizzazione dei caratteri geometrici del tracciato, ai fini della loro demanializzazione, deve partire dall’asse del tracciato catastale per staccare da un lato e dall’altro dell’asse geometrico la metà della misurazione “demaniale”. D’altra parte, se il Catasto non è probatorio delle proprietà, come non lo è, esso non lo è neanche nei confronti della proprietà demaniale. Ciò può spiegare l’enorme mole di contenzioso che si è accumulato nella questione trazzerale in Sicilia. Le trazzere dell’ambito territoriale analizzato. Le trazzere demaniali individuate dall’Ufficio Tecnico Speciale per le Trazzere della Regione siciliana che attraversano i Comuni dell’ambito territoriale studiato ammontano in tutto a n°261 (duecentosessantuno). Di esse, n°64 (sessantaquattro) sono state dichiarate demaniali con Decreti Ministeriali emessi in anni precedenti l’Autonomia Siciliana, e n° 197 (centonovantasette) sono state dichiarate demaniali con Decreti dell’Assessore Regionale dell’Agricoltura e delle Foreste emessi successivamente all’Autonomia siciliana, tra gli anni dal 1947 al 1956. La rete complessiva delle 261 Trazzere demaniali che attraversano l’ambito territoriale provinciale i sviluppa per quasi 4.000 km complessivi (km.3.971,97) e mette in comunicazione i centri e i territori interessati con città e territori anche lontani dall’ambito provinciale. La rete trazzerale interna all’ambito provinciale si e viene utilizzata in buona parte come viabilità veicolare da tempo consolidata, alla stregua di strade comunali e 15 Premessa provinciali, che attraversano le aree collinari e montuose di zone agricole e forestali, mettendo in comunicazione (non veicolare) i vari centri dell’ambito. Si riportano nella tabella seguente i dati relativi alle Regie Trazzere presenti nel territorio: numero della demanialità, Decreto Ministeriale o Assessoriale, denominazione, chilometraggio, numero e data della Gazzetta Ufficiale, data del Decreto, Comuni attraversati. ● Denominazione Gazzetta ufficiale Data Territori dei Comuni DM della trazzera della Regione del attraversati ○ demaniale siciliana Decreto DA (ex regia trazzera - Ministeriale N° della N° della L.1766/1927) oppure Lung. Km. demanialità Assessoriale Litorale tratto Termini - Cefalù Roma Campofelice di Roccella – 4 ● 11/03/1929 Cefalù - Lascari PA-ME (per le montagne) Roma Gangi 10 72 ● 02/02/1928 Collesano – Termini Imerese Roma Collesano – Campofelice di 12 13 ● 27/02/1928 Roccella Collesano - Cerda Roma Cerda – Collesano – Carini – 13 14 ● 03/03/1928 Termini Imerese Cammarata - Valledolmo Roma Castronovo di Sicilia – Sclafani 19 23 ● 26/06/1928 Bagni - Valledolmo Piana dei Greci - Corleone Roma Corleone - Monreale 20 21 ● 31/08/1929 Prizzi - Cammarata Roma Castronovo di Sicilia - Prizzi 21 24,5 ● 04/03/1929 PA – S. Cristina Gela - Corleone Corleone – Altofonte – 28 ● 35 Roma Monreale – PA – Piana dei 18/04/1929 Greci – S. Cristina Gela Marineo – Partinico (tronco Roma Borgetto – Monreale – Piana 32 22 ● Borgetto) – S. Cristina Gela 10/06/1929 dei Greci - S. Cristina Gela Comiso - Gela Roma Monreale 34 35 ● 28/08/1929 Piana dei Greci – Santa Roma Corleone - Monreale 35 19,8 ● Margherita Belice 1/08/1929 Piana dei Greci – S. Giuseppe Roma Monreale - Piana dei Greci – S. 36 10 ● Jato 31/08/1929 Giuseppe Jato Corleone – Campofelice di Godrano – Corleone – 37 ● Fitalia - Vicari 25 Roma Campofelice di Fitalia – 30/11/1929 Mezzoiuso - Vicari Castelbuono - Tusa Roma Castelbuono – Pollina – S. 41 17 ● 08/01/1931 Mauro Castelverde Corleone - Bisacquino - Chiusa Roma Chiusa Sclafani - Corleone - 43 17 ● Sclafani 17/08/1931 Bisacquino - Campofiorito Bivio Madonna della Mendola – Roma Piana dei Greci 46 8 ● Bivio Merlo 04/10/1941 Alcamo – Croce Fratacchia – Roma Monreale 48 30 ● Poggioreale 22/04/1940 Ponte S. Giovanni – Altavilla Roma Casteldaccia – Altavilla Milicia 51 18 ● Milicia – Ponte Saraceno 23/10/1941 - Caccamo Partinico – Bivio Raitano (per Roma Monreale – Sa. Giuseppe Jato – 56 17 ● Corleone) 17/01/1942 San Cipirello Alcamo – Bivio Reitano Roma Monreale - San Cipirello 57 23 ● 17/01/1942 Poggioreale – Sambuca di Sicilia Roma Contessa Entellina 60 20 ● 07/04/1942 Passo di PA – contrada Brola Casteldaccia – Altavilla M.– 64 ● 12 Roma Bagheria – Misilmeri – S. 11/04/1942 Flavia - Villabate Ciminna - Prizzi Roma Ciminna – Corleone - Prizzi 67 21 ● 20/04/1942 16 Premessa ● Denominazione Gazzetta ufficiale Data Territori dei Comuni DM della trazzera della Regione del attraversati ○ demaniale siciliana Decreto DA (ex regia trazzera - Ministeriale N° della N° della L.1766/1927) oppure Lung. Km. demanialità Assessoriale Corleone – San Cipirello Roma Corleone – San Cipirello - 69 20 ● 28/09/1942 Monreale Quadrivio Granza Soprana – Roma Montemaggiore – Sclafani 71 5 ● Portella Cascacascino 17/12/1942 Bagni