REGIONE SICILIANA Dipartimento della Programmazione AVVISO PUBBLICO PER L’ATTUAZIONE TERRITORIALE DEL PO FESR 2007-2013 CON RIFERIMENTO ALL’ASSE VI “SVILUPPO URBANO SOSTENIBILE seconda fase allegato 2.2 Formulario Piano Integrato di Sviluppo Territoriale

A – Informazioni Generali sul PIST Denominazione del A.1 Città a Rete Madonie Termini PIST Denominazione A.2 Madonie – coalizione territoriale , , , , , , , , , Cefalù, , , Gangi, Geraci Comuni componenti A.3 Siculo, , , , , , Petralia la Coalizione Sottana, , , , Sciara, Termini Imerese, , , Popolazione 131.384 complessiva dei A.4 comuni componenti la Coalizione (dato Istat 2008) Soggetto Giuseppe Ferrarello A.5 rappresentante Organismo Comune di Gangi responsabile del Procedimento A.6 Indirizzo Salita Municipio n. 2 - 90024 Gangi

Telefono 0921644076 fax 0921644447 e-mail [email protected] A.6 Importo del €. 84.960.274 finanziamento richiesto A.7 Importo cofinanziamento % sul costo 11,75% €.11.310.050 (se presente) complessivo

Allegato 2.2 formulario PIST

B – Strategia e operazioni del Piano di Sviluppo Territoriale

B.1 Inquadramento del Piano Integrato e coerenza con la strategia dell’Asse VI B.1.1 Inquadramento territoriale del Piano (Individuazione del territorio di riferimento, corredata da cartografie tematiche e/o ideogrammi a scala adeguata contenenti indicazioni funzionali ad individuare le funzioni urbane ed i sistemi territoriali di area vasta, includendo i relativi SLL) [massimo 4 pagine contenenti cartografie nella versione preliminare da predisporre nell’ambito della “prima finestra”] La definizione amministrativa dell’ambito territoriale del PIST Madonie-Termini, comprende 28 comuni e copre una superficie di circa 1.991,73 kmq in cui è localizzata, al dicembre 2008, una popolazione di 131.384 abitanti. Nella cartografia sottostante si individua il territorio di riferimento ed i relativi SLL.

Caratterizzato dalla prevalenza degli occupati nel settore dei servizi (67,1%) è il quadro strutturale che emerge dalla distribuzione degli occupati interni per macrosettore economico, dato questo che si colloca, al di sotto sia della media provinciale (77%) che regionale (71%). Analoga situazione si riscontra nel comparto manifatturiero e delle costruzioni (17,3% contro il 18% del dato provinciale e il 21% del dato regionale). In controtendenza il dato inerente la distribuzione degli occupati nel settore agricolo (+16%). L’interpretazione del rango territoriale dei centri storici – prodotta a partire dalla definizione dell’indice composito di centralità dei centri storici – ci ha consentito di individuare 4 classi di centralità, a loro volta articolate in funzione della prevalenza delle componenti che ne hanno determinato il valore assoluto: Classe Sub-classe Centro storico A- Alto rango Con prevalenza di identità. Offribili alla domanda Termini Imerese e Castelbuono posta dal turismo congressuale o come sedi di eventi collaterali o come luogo della ricettività Con prevalenza di servizi. Offribili alla domanda del Cefalù e turismo balneare, naturalistico e familiare come possessori di attività di completamento nel settore Allegato 2.2 formulario PIST

della cultura e del tempo libero. B- Medio alto rango Con prevalenza di accessibilità. Offribili alla Caccamo e Collesano domanda posta dal turismo congressuale o come sede di eventi collaterali o come luogo della ricettività. Con prevalenza di servizi. Offribili alla domanda del Polizzi Generosa e Petralia Soprana turismo balneare, naturalistico e familiare come possessori di attività di completamento nel settore della cultura e del tempo libero. C- Media centralità Con equilibrio di componenti. Offribili ad una Lascari, Campofelice di Roccella, domanda diversificata di fruizione del patrimonio Pollina, Gratteri, Isnello, Sciara, San architettonico e urbano. Mauro Castelverde, Cerda, , Montemaggiore Belsito, Caltavuturo, Sclafani Bagni e Gangi D- Bassa centralità Con equilibrio di componenti. Offribili ad una Aliminusa, Scillato, Castellana domanda diversificata di fruizione del patrimonio Sicula, Valledolmo e Alimena. architettonico e urbano. Con prevalenza di servizi. Offribili prevalentemente Blufi e Bompietro come sede di attività complementari alla domanda di fruizione turistica, culturale, balneare, naturalistica o congressuale Sul territorio insistono 4 Sistemi Culturali Locali (SCL), Madonita, Cefaludese, Termini Imerese ed Imerese : aggregando i dati relativi ai comuni che compongono il SCL si ottiene una valutazione sintetica dell’intero sistema territoriale che tiene conto – fra l’altro - della centralità prodotta dal patrimonio territoriale e della centralità prodotta dai servizi culturali. Per i primi 3 SCL, di seguito sintetizziamo, i livelli di centralità specificando anche le politiche che nell’ambito della strategia complessiva discendente dal Piano Strategico di Area Vasta della Provincia di ed alla quale fanno riferimento sia le impostazioni programmatiche contenute nel Piano Strategico di Termini Imerese che quelle prodotte dal Piano Integrato di Sviluppo Territoriale, andremo ad attivare: Classe SCL Connotati Carattere Politiche da attivare specifico A – Sistemi culturali ad Madoni SCL ad alta centralità del Distretto Azioni di armatura elevato indice di centralità ta patrimonio e dei servizi con maturo delle risorse culturali e culturale presenza di formazione infrastrutturazione dei universitaria decentrata e di servizi, in particolare rilevanti nodi del patrimonio quelli legati al terziario culturale per i quali i processi di superiore. messa in valore sono in fase di avvio o a regime C – Sistemi Culturali Locali Termini SCL a medio-alta centralità del Predistret Azioni di ad elevato indice di Imerese patrimonio culturale per la to infrastrutturazione e centralità del patrimonio presenza di elementi di particolare dotazione di servizi culturale e insufficiente rilievo del patrimonio culturale dedicati alla specificità offerta di servizi per la territoriale e una inadeguata delle risorse culturali fruizione dotazione di servizi culturali che garantiscano la migliore fruibilità del patrimonio D – Sistemi Culturali Locali Cefalud SCL a bassa centralità del Protodistr Azioni di con indice di centralità ese patrimonio e medio-alta centralità etto infrastrutturazione e culturale sintetica medio- di servizi con elementi di dotazione di servizi basso con presenza di specializzazione relativi ai servizi dedicati alla specificità risorse di specializzazione culturali (musei e università) e di delle risorse turistico- culturale di elevato valore fertilizzazione dell’accessibilità. culturali

In quest’altra cartografia si riportano le indicazioni funzionali ad individuare le funzioni urbane presenti che mostrano in senso orario a partire dall’alto: 1) l’indice composito di centralità dei servizi di base, suddiviso nei seguenti 7 indici: esercizi commerciali, servizi sanitari, attrezzature sportive, del tempo libero, formazione universitaria, servizi sociali ed assistenziali ed istruzione superiore; 2) i sistemi e le specializzazioni nel dominio socio-economico anch’esso suddiviso nelle seguenti sette tipologie: settore produttivo agricolo, settore turismo, settore terziario privato, settore manifatturiero, settore delle infrastrutture, settore della forza lavoro e settore residenziale; Allegato 2.2 formulario PIST

3) distribuzione dell’attrattività economica dei comuni nella quale mostriamo il valore dell’attrattività economica posseduta dai singoli comuni in materia di terziario privato, manifatturiero, produzione agricola e turismo; 4) distribuzione dell’attrattività sociale dei comuni differenziando il valore complessivo in attrattività per la residenza ( attrattività generata dal comune come luogo di residenza in termini di qualità della vita e disponibilità dei servizi sociali), attrattvità per la dotazione di infrastrutture ( intendendo con essa l’offerta di servizi a rete, di trasporti, di comunicazione e disponibilità dei servizi pubblici e/o privati di base) e l’attrattività per la forza lavoro ( ricomprendendo in questo parametro la disponibilità e la tipologia di forza lavoro giovanile e non, il tasso di occupazione e la presenza di forza lavoro specializzata).

Sul territorio della Città a rete insistono pienamente tre Distretti Socio-Sanitari ( D1, D3 e D2) che ruotano in termini di infrastrutturazioni rilevanti sui tre presidi Ospedalieri di Cefalù, Termini Imerese e Petralia Sottana: detti presidi hanno livelli di specializzazione diversa e soprattutto rango diverso. Il più importante per funzioni esercitate e per i livelli di attrazione – di rango interregionale - sviluppati è quello di Cefalù ( San Raffaele-Giglio), dotato complessivamente di 260 posti letto ed organizzato in 17 reparti. A seguire l’Ospedale Salvatore Cimino di Termini Imerese che serve un bacino di utenza locale di oltre 50.000 abitanti ed ha una disponibilità complessiva di 127 posti letto suddivisi in 12 reparti ed infine l’Ospedale Madonna dell’Alto di Petralia Sottana, avente 76 posti letto suddivisi in 5 reparti e che serve un bacino di utenza anch’esso interamente locale e pari a circa 28.000 abitanti.

Infine chiudiamo la nostra esposizione sull’inquadramento territoriale con un estratto della Carta delle Unità di interpretazione che – a dimostrazione dell’importanza strategica riposta dalla Città a rete Madonie-Termini nei valori ambientali e del paesaggio – mostra una lettura puntuale del paesaggio della nuova città attraverso gli elementi di identificazione e di connotazione. Allegato 2.2 formulario PIST

Precisiamo che per evidenti ragioni di spazio le tavole inserite nella pagina precedente complete ed in un formato leggibile sono riportate come allegati.

B.1.1.a Eventuali allegati di integrazione e/o approfondimento del punto B.1.1: (indicare riferendosi al n. 1 d’ordine dall’elenco Sezione G ) Allegato 2.2 formulario PIST

B.1.2 Analisi del contesto territoriale, con l’identificazione delle sue principali funzioni strutturali, produttive e di servizio Analisi del contesto territoriale che assuma a riferimento: i contenuti dei Piani Strategici (con particolare riguardo alle Delibera CIPE n.20/2004 e n.35/2005) ove esistenti; le dinamiche socio-economiche nell’ultimo decennio (con riferimento ai dati aggiornati disponibili pubblicati dall’Istat) ivi compresa la presenza di residenti stranieri, anche a livello dei Sistemi Locali del Lavoro di riferimento; l’armatura territoriale e dell’accessibilità, ivi incluse le infrastrutturazioni rilevanti; gli strumenti di programmazione /pianificazione con ricadute territoriali già attivati nelle precedenti esperienze di programmazione, dei Piani e dei Programmi di spesa con rilevanza territoriale in essere o in corso di realizzazione. Informazioni sulle funzioni esercitate (urbane, di servizi, produttive, culturali, di formazione e ricerca) e sulle specializzazioni che ne qualificano il rango e che possono utilmente contribuire alla migliore contestualizzazione delle strategie di sviluppo urbano e di sviluppo territoriale. 1. I contenuti dei Piani Strategici. Il Piano Strategico Territoriale di Termini Imerese, ha maturato una visione strategica collocabile in un arco temporale di medio-lungo periodo e detta visione è stata declinata in quattro ambiti programmatico-strategici: Città vivibile e accogliente, Città di mare e di scambi, Città culturale e turistica, Città produttiva. I predetti quattro ambiti prendono forma attraverso sette linee strategiche che di seguito sinteticamente andremo ad illustrare. Vivere la Città storica e promuovere la Città della cultura e del turismo: ripartendo dal patrimonio storico, architettonico e culturale della città, promuovendo il senso di appartenenza dei cittadini, il radicamento dei valori storico- culturali, favorendo la rinascita culturale della città e la valorizzazione del suo patrimonio in senso economico e turistico. Ricostruire la Città-Porto ed attrezzare la Città-mare: i due obiettivi strategici puntano a recuperare la centralità del porto nel sistema urbano ed economico della città potenziando il porto commerciale quale terminale del sistema delle autostrade del mare, a realizzare il porto turistico ed a separare le funzioni e le infrastrutture a servizio delle attività produttive da quelle urbane. Quanto detto presuppone la necessità di attuare quanto contenuto nel nuovo Piano Regolatore del Porto che prevede la realizzazione di importanti interventi di riorganizzazione delle attività portuali e quindi anche del bacino, delle banchine e dei moli con il duplice obiettivo di rafforzare la funzione commerciale del porto a servizio dell’ASI e di aprire il porto a nuove attività e nuovi fruitori. Promuovere, tra passato e futuro, la Città dell’automobile: valorizzando il legame storico tra la città ed il mondo dell’automobile sia dal punto di vista industriale che turistico. Detto obiettivo si persegue attraverso la realizzazione: del polo per la ricerca tecnologica e la sperimentazione, con la collaborazione di Università e privati e del Parco tematico di Floriopoli, attivabile grazie anche al recente acquisto delle tribune storiche e dell’area adiacente da parte della Provincia regionale di Palermo. Diventare Città imprenditoriale: riportando le imprese ed il tessuto produttivo al centro delle politiche di sviluppo del territorio, passando quindi dalla città industriale (fortemente tipicizzata dalla presenza della FIAT e dal relativo indotto) alla città imprenditoriale (dalla presenza imprenditoriale diffusa). Ciò necessita dell’attivazione di politiche quadro che recuperino una funzione di orientamento organico in sintonia con l’ASI e che ne guidino anche le scelte in ordine alle tipologie di insediamenti produttivi, al miglioramento dei servizi , della viabilità, dell’informatizzazione ed in generale delle condizioni in cui le imprese operano. Promuovere la Città che ama l’ambiente e l’energia pulita: mantenendo l’ottimale equilibrio in termini di sostenibilità raggiunto con la conversione a metano della centrale termoelettrica dell’ENEL, a realizzare un polo di ricerca e sperimentazione nel campo dell’energia pulita e ad avviare politiche e campagne di sensibilizzazione a favore del rispetto dell’ambiente. Sviluppare la Città dei servizi: favorendo l’inclusione sociale e contrastando la perifericità territoriale e sociale all’interno dell’area urbana e nei confronti dei comuni limitrofi, migliorando l’efficienza dell’amministrazione pubblica. Detto obiettivo si attua concretamente, recuperando le periferie, intervenendo sulle condizioni di degrado, colmando il rilevante gap infrastrutturale e di servizi e favorendo l’inclusione sociale. Costruire il sistema della mobilità e della logistica: attraverso la creazione di un sistema di mobilità razionale ed efficiente per migliorare la vivibilità nel centro urbano, a valorizzare il ruolo di Termini Imerese come snodo della mobilità regionale ed a creare un sistema della logistica commisurato alle esigenze delle imprese. 2. Le dinamiche socio-economiche nell’ultimo decennio. L’analisi della popolazione residente degli ultimi 10 anni (periodo 1998-2008) evidenzia un trend decrescente dei flussi residenziali che si attenua e si stabilizza negli ultimi anni. Le oscillazioni negative non interessano tutto il Comprensorio in maniera uniforme. Sotto l’aspetto demografico esistono due sub-aree caratterizzate da realtà diverse: la zona costiera, che interessa i comuni di Termini Imerese, Campofelice di Roccella, Lascari e Cefalù, che presenta, nel periodo considerato, una connotazione di tipo urbana, con una crescita della popolazione residente ed una densità per chilometro quadrato superiore alla media della provincia di Palermo. La seconda sub-area è data dai Comuni dell’interno, che mostrano gli andamenti demografici tipici delle zone rurali con costanti decrementi della popolazione residente e con una densità largamente inferiore alla media provinciale. Altro dato demografico di rilevante interesse è la presenza degli stranieri sul territorio che negli ultimi anni si è triplicato passando da 465 unità presenti nel 2003 ai 1416 del 2009. Il territorio è suddiviso in 5 sistemi locali di riferimento (Campofelice di Roccella, Cefalù, Gangi, Petralia Sottana, Polizzi Generosa). La distribuzione settoriale degli occupati relativi all’anno 2007 conferma il peso ridotto ma comunque molto Allegato 2.2 formulario PIST superiore a quello provinciale del settore agricolo e manifatturiero rispettivamente con valori pari ad 16% e 17,3% mentre è elevato il peso dei servizi pari al 67,1%. Dalla ulteriore disaggregazione dell’analisi del mercato del lavoro emerge che il tasso di attività comprensoriale, pari al 39,2%, si presenta inferiore sia al dato provinciale che regionale, che si attestano rispettivamente al 52,1 % ed al 51,3%. Dalle analisi economiche emerge un quadro di attrattività economica che presenta valori dell’indice complessivo variabile da un minimo di 16,45 (Blufi) ad un massimo di 36,09 (Termini Imerese). Il fattore di attività economica primario prevalente è quello relativo al turismo seguito da quello agricolo e dal terziario; mentre quello secondario prevalente è il terziario seguito da quello agricolo e dal turismo. Il fattore sociale rilevante è quello relativo alle Infrastrutture seguito dal terziario e da quello residenziale. Sotto il profilo turistico-ricettivo ( in termini marco ) si rileva una prevalenza di esercizi ricettivi extralberghieri, pari a 173 unità corrispondente al 39% dell’offerta ricettiva registrata, per la tessa tipologia, sulla provincia di Palermo, alla quale si integra un’offerta ricettiva alberghiera costituita da 46 esercizi (pari al 22% dell’offerta della provincia di Palermo). 3. l’armatura territoriale e dell’accessibilità, ivi incluse le infrastrutturazioni rilevanti. In un recente studio commissionato dal Ministero dei Trasporti sul territorio regionale (2006), volto alla verifica del potenziale di accessibilità dei singoli territori, l’area interessata dal PIST si colloca con un potenziale di accessibilità di livello 3 e/o medio (436.188 – 1301.491) fra i cinque livelli previsti dal predetto studio. Per quanto riguarda il sistema dei trasporti, i ruoli prevalenti sono assunti dai seguenti principali corridoi di mobilità territoriale con elevata capacità: • Corridoio costiero ad alta portanza, contenente le autostrade A19 e A29, la strada statale SS 113, la linea ferroviaria Palermo-Messina ed il porto di Termini Imerese; • Corridoio del S. Leonardo – Platani a media portanza, formato dalla strada statale SS121. Per quanto attiene ai livelli di armatura territoriale presenti, ne delineeremo gli elementi di maggiore peso per singoli sistemi: • Patrimonio culturale e naturalistico: il Parco delle Madonie, il sito archeologico di Himera (nodo del sistema regionale dei parchi archeologici) e dai tre musei di rango regionale siti in Cefalù, Castelbuono e Polizzi Generosa; • Sistema funzionale dei servizi generali di livello sovralocale: i tre nodi di primo livello di gravitazione locale per i servizi sanitari e scolastici di Termini Imerese, Cefalù e Petralia Sottana; • Sistema universitario provinciale: con le tre sedi didattiche decentrate del Consorzio Universitario di Palermo di Cefalù, Castelbuono e Petralia Sottana; • Sistema dei centri storici: formato dai tre centri storici di rango regionale di Castelbuono, Cefalù e Termini Imerese e dai numerosi centri medioevali della Valle del Torto e delle Madonie; • Sistema della produzione: costituito dall’area ASI di Termini Imerese, dal costruendo autoporto di Tre Monzelli e dalle aree artigianali di Castelbuono, Caltavuturo, Cefalù, Gangi, Petralia Soprana e Polizzi Generosa; • Sistema della produzione vitivinicole DOC della Contea di Sclafani.

4. gli strumenti di programmazione /pianificazione con ricadute territoriali già attivati nelle precedenti esperienze di programmazione, dei Piani e dei Programmi di spesa con rilevanza territoriale in essere o in corso di realizzazione. A partire dal 1994, ininterrottamente sulla Città a rete Madonie-Termini, si sono sviluppati importanti processi di programmazione negoziata prima e di progettazione integrata dopo. Detti processi – fortemente riconosciuti e riconoscibili – hanno prodotto, grazie ad un uso accurato ed ottimale dei diversi strumenti di programmazione e di pianificazione attivati, un netto miglioramento nei livelli di infrastrutturazione e dei servizi esistenti, ed hanno altresì contribuito ad avviare un processo di ri-territorializzazione delle risorse e delle vocazioni del territorio. Grazie ad essi, si è sviluppato un fortissimo Capitale Sociale Territoriale che, negli anni, ha consentito di attivare nuovi e migliori posti di lavoro oltre che una forte e consolidata strategia di sviluppo che a funto da cornice per tutti i vari strumenti che sono stati attuati. Questa costanza di indirizzi programmatici unita al mantenimento nel tempo dell’area geografica oggetto di intervento ( specie per quanta riguarda le Madonie), rappresentano - a nostro avviso – l’elemento strategico attorno al quale è stato possibile costruire molte e significative esperienze di successo oltre che un modello di governance multilivello fra i più apprezzati a livello regionale. Questi elementi sono stati ulteriormente validati dallo studio per la redazione del PTUR condotto dal Politecnico di Torino inerente l’individuazione dei sistemi locali territoriali (SLoT). Lo studio ha preso in rassegna le stratificazioni prodotte dai 25 GAL, dai 34 Patti Territoriali, dagli 8 PRUSST, dai 4 Parchi Regionali, dalle A.S.I., dalle D.O.C. e dai D.O.P. ed ha posto il territorio del PIST al II° posto assoluto in ambito regionale attribuendogli una classe di progettualità alta, un tipo di organizzazione stabile ed aperta ed una prevalenza economica attribuibile al settore turistico- naturalistico. Per ragioni di spazio, ci limiteremo ad elencare le principali esperienze di sviluppo locale a partire da quelle già concluse e per finire con quelle in corso di realizzazione: LEADER II MADONIE (1994), PATTO TERRITORIALE GENERALISTA (1997), P.O.P. 1994-1999 MISURA 1.4B “SVILUPPO LOCALE” (1999), RIMODULAZIONE PATTO TERRITORIALE DELLE MADONIE (2000), PATTO MONOTEMATICO SULL’AGRICOLTURA (2001), PRUSST MADONIE (2002), PIT 31 “RETI MADONIE” (2003), PIR “SVILUPPO LOCALE” ( 2006), DISTRETTO CULTURALE DELLE MADONIE (2007), CENTRO SERVIZI TERRITORIALE “Innovazione e Sviluppo” ( 2009), GAL MADONIE ( 2010). Dal sedimentarsi di queste esperienze e dalla loro sinergica evoluzione, trae linfa vitale l’elaborazione della piattaforma centrale sulla quale poter – con successo - incardinare la costruzione della Città a rete policentrica Madonie – Termini. Allegato 2.2 formulario PIST

5. Informazioni sulle funzioni esercitate (urbane, di servizi, produttive, culturali, di formazione e ricerca) e sulle specializzazioni che ne qualificano il rango e che possono utilmente contribuire alla migliore contestualizzazione delle strategie di sviluppo urbano e di sviluppo territoriale. Uno studio approfondito ci ha consentito di interpretare gli elementi strutturali ed i servizi di livello territoriale ed urbano presenti nei seguenti domini: servizi sanitari e socio-assistenziali, istruzione superiore, formazione universitaria in sede decentrata, commercio, sport e tempo libero. I risultati prodotti dagli indicatori di centralità sui predetti domini, ci hanno portato a rilevare la presenza – nell’ambito della Città a rete - di tre Sistemi Insediativi Locali (SIL), costituiti da comprensori insediativi esercitanti funzioni urbane sui quali insistono tre nodi forti di gravitazione locale per i servizi sanitari e scolastici. Detti nodi sono rappresentati dai comuni di Termini Imerese, Cefalù e Petralia Sottana. Su di essi si rileva altresì una forte presenza di servizi di base erogati in favore dei comuni viciniori. I tre nodi territoriali primari si integrano funzionalmente con comuni che hanno sviluppato una elevata specializzazione nel settore dei servizi per il tempo libero (Castelbuono, Gangi, Geraci Siculo, Gratteri, Isnello, Lascari, Polizzi Generosa e San Mauro Castelverde) e con comuni che hanno sviluppato una elevata specializzazione nel settore dei servizi per lo sport (Alimena, Aliminusa, Blufi, Bompietro, Caccamo, Caltavuturo, Campofelice di Roccella, Castellana Sicula, Collesano, Petralia Soprana, Pollina, Scillato e Valledolmo). Ulteriori elementi di specializzazione territoriale riscontrabili possono così sinteticamente rappresentarsi: • Presenza di elevata ricettività sia alberghiera (a supporto prevalentemente dell’offerta balneare e concentrata in prevalenza sulla fascia costiera) che extralberghiera (finalizzata alla fruizione naturalistico-culturale e concentrata in prevalenza sulle aree interne); • Presenza di formazione universitaria finalizzata alla formazione di operatori ed esperti per la valorizzazione delle risorse locali (CdL in operatore del turismo culturale a Cefalù, CdL in Conservazione e valorizzazione della biodiversità a Castelbuono e CdL in Scienze e tecnologie per i beni culturali a Petralia Sottana); • Presenza di attività scolastiche superiori orientate alla valorizzazione delle risorse enodogene (IPS agricoltura e ambiente, IPS industria e artigianato, IPS servizi alberghieri e ristorazione, IPS servizi commerciali, Istituto Tecnico per il Turismo). Analogamente a quanto avvenuto per i SIL, sul territorio del PIST è possibile individuare 4 Sistemi Culturali Locali (SCL), sui quali tenendo conto della superficie territoriale, della popolazione (in termini di pressione demografica e di utenti interni ed esterni della fruizione del patrimonio culturale e naturalistico), della centralità prodotta dal patrimonio territoriale e della centralità prodotta dai servizi culturali, si ricavano i seguenti valori che abbiamo voluto porre a confronto con le performance fatte registrare dal territorio provinciale:

SCL Superficie (ha) Popolazione Popolazione Indice di Indice di 2007 centralità del centralità dei 2001 patrimonio servizi culturali culturale

Alto Belice 70.354 32.246 32.491 367 81

Cefaludese 14.099 25.756 26.677 117 91

Corleonese 79.080 35.559 34.235 236 86

Termini Imerese 7.794 26.290 27.502 399 32

Imerese 109.478 63.599 62.041 342 148

Palermo metropolitano 58.334 860.851 897.077 751 1.166

Madonita 130.328 54.985 51.898 332 304

Partinicese 29.627 99.864 111.945 157 92 Ne risulta quindi una situazione in cui sia dal punto di vista dei beni che dei servizi culturali il sistema Termini-Madonie- Cefalù è uno dei più potenti e vitali e costituisce uno dei nodi forti di sviluppo dell'intera provincia. Detto sistema viene individuato anche in riferimento alla competitività regionale, come un "distretto" culturale maturo, soprattutto a seguito di un potenziamento delle interazioni tra il sistema Madonita e il sistema Cefaludese. Da quanto sinteticamente esposto si può desumere che le specializzazioni che qualificano la Città a rete Madonie- Termini sono legate – nell’ordine - ai seguenti sottosistemi del Milieu socio-economico: • Turistico ( balneare, agrituristico e naturalistico); • Culturale; • Socio-sanitario; • Manifatturiero e del terziario; Sulle predette specializzazioni la Città a rete Madonie-Termini ottiene livelli di maturità che la pongono in grande evidenza sia rispetto agli indici fatti registrare dall’ambito provinciale che – è soprattutto il caso dei sottosistemi turistici e di quello socio-sanitario – da quello regionale.

Allegato 2.2 formulario PIST

B.1.2.a Eventuali allegati di integrazione e/o approfondimento del punto B.1.2: (indicare riferendosi al n. 2 ed al n. 8 d’ordine dall’elenco Sezione G ) B.1.2.b Eventuale documento di sintesi predisposto dalla Provincia Regionale in coerenza con il par. 6.5 delle linee guida (indicare riferendosi al n. 3 d’ordine dall’elenco Sezione G)

Allegato 2.2 formulario PIST

B.1.3 Quadro strategico complessivo di Sviluppo Territoriale La strategia dovrà essere esplicitata mediante l’integrazione dei contenuti dei Piani Strategici e l’individuazione della caratterizzazione delle funzioni qualificate di rete e di bacino sovra-comunale (di servizi, di distretti produttivi di valorizzazione delle specifiche filiere produttive e delle risorse naturali e culturali, dei prodotti turistici, della formazione, della ricerca e dell’innovazione) e delle relazioni territoriali (aree urbane, reti multipolari di città, bacini di gravitazione e di pendolarismo, etc.); nonché le scelte relative alle politiche ed ai servizi per lo sviluppo sostenibile da realizzare attraverso lo specifico programma di interventi e azioni per cui si richiede il finanziamento a valere sia sull’Asse VI che su altri Assi del PO FESR e su altri Programmi regionali, nel quadro di una forte integrazione tra città ed aree rurali e di valorizzazione dei contesti territoriali qualificati in coerenza con le politiche urbane delineate dall’Unione Europea e specificate nella Carta di Lipsia per le città europee sostenibili del maggio 2007 ; Max 4 pagine

L’idea di sviluppo che il PIST perseguirà è quella di costruire “La Città a rete Madonie - Termini” in grado di : • garantire standard di servizi collettivi per la popolazione e per le imprese di rango urbano; • attrarre nuove imprese e nuove risorse umane qualificate e quindi porre un freno all’emigrazione; • migliorare l’accesso ai servizi esistenti e attivarne di nuovi in un contesto territoriale allargato; • promuovere un nuovo sistema di mobilità “interna” ed “esterna”. Nasce dunque una “nuova” Città a rete siciliana e le elaborazioni programmatiche e gli atti amministrativi (Convenzione approvata da tutti i C.C. ) già compiuti ne rappresentano l’atto di fondazione. Questa “nuova” Città nasce e si svilupperà in perfetta omogeneità con l’ambito territoriale che ha portato avanti, esperienze di programmazione negoziata, di progettazione integrata e di pianificazione strategica ed in piena continuità funzionale con la governance territoriale e le linee di sviluppo perseguite in quasi tre lustri. La Città a rete ha già recepito tutte e tre le dimensioni dello sviluppo sostenibile – prosperità economica, equilibrio sociale e ambiente salubre – contenute nella Carta di Lipsia e si pone come obiettivo strategico il raggiungimento della certificazione territoriale (EMAS). Essa sempre in piena coerenza con la Carta ha definito – in maniera condivisa e partecipata – la vision strategica da perseguire e ne ha indicato gli obiettivi di sviluppo, sui quali orientare tutti gli strumenti programmatori, pianificatori ed attuatori agenti. Detta vision strategica trova fondamento nei contenuti e negli indirizzi elaborati dal Piano Strategico di Area Vasta (PSAV) della Provincia di Palermo e dal Piano Strategico di Termini Imerese (PST). L’idea di sviluppo che muove il PIST rappresenta quindi una sinergica integrazione ed una prima concreta applicazione degli obiettivi contenuti negli scenari tracciati dai due strumenti. Per rendere attuabile la “costruzione” della nuova città a rete si rendeva preliminarmente necessario superare - come è stato fatto - tre condizioni: 1) riorganizzare i livelli funzionali esistenti (istituzionali, economici e socio-culturali) in termini nuovi, puntando ad ottenere livelli di aggregazione che riescano a raggiungere la massa critica necessaria per poter pianificare “nuovi servizi” e per renderli sostenibili (anche dal punto di vista finanziario ) ed efficienti; 2) superare l’inadeguatezza (in termini di qualità e quantità) degli sforzi finalizzati alla mobilitazione di risorse e operatori privati nei progetti e processi di sviluppo locale (vedasi QSN 2007-2013);

3) recuperare i ritardi esistenti nella preparazione e selezione degli interventi progettuali di alta qualità. L’esplicitazione della strategia Come rappresentato al punto B.1.1, le principali specializzazioni che qualificano la Città a rete Madonie-Termini sono legate – nell’ordine - ai seguenti sottosistemi del Milieu socio-economico:Turistico (balneare, agrituristico e naturalistico), Culturale e Socio-sanitario ed è proprio su queste funzioni qualificate aventi rango sovra-comunale che agisce ed interviene la strategia di sviluppo elaborata dal PIST. Al fine di rendere l’intero processo di sviluppo coerente e di evitare sovrapposizioni, detti sottosistemi sono stati da noi ricondotti alla cornice strategica più complessiva che guiderà – per i prossimi dieci anni – le evoluzioni territoriali della Città a rete e della quale in allegato se ne riporta il relativo schema. Nel dettaglio i tre sottosistemi e con essi quindi i tre livelli di forte specializzazione, sono stati orientati nell’ambito del Sistema integrato del Parco delle Madonie e degli ambiti archeologici e naturalistici (Turismo naturalistico), del Sistema Turistico Culturale e Residenziale (Turismo balneare, agrituristico e culturale) e del Sistema delle attrezzature e dei servizi pubblici (Socio-sanitario). Veniamo quindi ad esplicitare per ognuno dei tre sistemi le strategie e le proposte progettuali serventi elaborate dal PIST, limitandoci – in questa fase – per ragioni di spazio a rappresentarli graficamente. Sistema integrato del Parco delle Madonie e degli ambiti archeologici e naturalistici: si rendeva necessario porre a valore tutti gli investimenti effettuati con le precedenti esperienze di programmazione negoziata e quindi irrobustire ulteriormente un’offerta in campo ambientale che – in atto – rappresenta un notevole elemento di attrazione di presenze di ambito sia regionale che soprattutto internazionale. Allegato 2.2 formulario PIST

Il grafico riporta – in sintesi – i livelli di infrastrutturazione e gli attrattori esistenti ed i nuovi interventi che si andranno ad attivare e che hanno appunto l’obiettivo di ampliare ed irrobustire l’offerta territoriale oltre che di dotarla di nuovi elementi di attrazione, fortemente orientati ad intercettare un segmento turistico emergente qual è appunto quello scolastico-didattico- ecoturistico.

Per ragioni di spazio diciamo che i 7 centri visita che verranno realizzati rispondono appunto a questa strategia di forte specializzazione in tema di interpretazione ambientale ma non solo, ed andranno a connettersi con la rete sentieristica esistente, con i 200 km di rete sentieristica in corso di realizzazione e soprattutto forniranno un’importante supporto di infrastrutturazione al Sentiero Italia – Dorsale settentrionale sicula sul cui percorso sono stati individuati. Detti centri visita, per la cui gestione – tramite procedure di evidenza pubblica – sono stati già selezionati associazioni ambientalistiche ed organismi del terzo settore, verranno realizzati su immobili esistenti e localizzati in centro storico e consentiranno quindi di attivare una duplice azione: di recupero ambientale ed architettonico e di rivitalizzazione economica. Particolare rilevanza, assume la realizzazione del Museo Ambientale delle e sulle farfalle dotato di serra di allevamento delle farfalle, di relativi laboratori didattici e di foresteria. Il Museo è realizzato all’interno dell’ex carcere mandamentale e la foresteria è ricavata in quelle che erano le ex celle per detenuti. Sistema turistico-culturale e residenziale: come avuto modo di rappresentare, questo è in assoluto l’ambito economico più performante della Città a rete, quello sul quale i livelli di specializzazione raggiunti la mettono ai primi posti nel sistema regionale. In questo sistema il PIST interviene con azioni progettuali di grande qualità e di grande innovatività, oseremmo dire finanche uniche. Azioni progettuali che si muovono su tre asset: 1) riposizionare e destagionalizzare il turismo balneare maturo della fascia costiera in affanno per la concorrenza dei nuovi paesi emergenti ( soprattutto Mediterraneo ed Europa dell’est ); 2) rafforzare ulteriormente l’ecoturismo ed il turismo culturale – concentrato più sulle aree interne – e che negli ultimi cinque anni è in continua ascesa; 3) progettare nuovi attrattori in grado di far aumentare le presenze ( in atto pari a 1.200.000 ) e di spingerle verso quartieri/comuni più periferici ( ..la città a rete policentrica della qualità della vita e del benessere diffuso!).

Allegato 2.2 formulario PIST

Sui predetti tre asset interverremo – tra l’altro - attraverso la pianificazione di operazioni cardine. Dette operazioni hanno puntato al rafforzamento del segmento turistico del termalismo e del benessere ( Terme di Termini Imerese e di Geraci Siculo), alla realizzazione di due nuovi parchi che agiscono su peculiarità uniche del territorio ed in contesti ambientali semi- degradati che verranno naturalmente recuperati ( Parco Geopalentologico e della flora mediterranea e Parco della Memoria, natura e visioni), alla costruzione di un turismo scolastico-scientifico che si muoverà attorno all’Osservatorio Astronomico di Isnello (recentemente finanziato dal CIPE) e sul quale si andrà ad incardinare la rifunzionalizzazione dell’ex Camping di Contrada Mongerrati ( Isnello) da destinare a ostello della gioventù ed alla realizzazione di un incubatore di imprese operanti nell’ambito culturale, teatrale e cinematografico. Le operazioni cardine agiranno in forte prevalenza sulle aree interne della Città a rete e ciò anche in rispetto ad un principio di coesione sociale e territoriale fatto proprio dalla nuova governance multilivello. Sistema delle attrezzature e dei servizi pubblici: questo è il sistema attraverso il quale “costruiremo” le nuove dotazioni infrastrutturali della città, migliorando la qualità delle attrezzature e dei servizi esistenti e creandone di nuovi che siano in grado di rispondere alle nuove esigenze – utenze aggregate – della città a rete. A partire dalla necessità di riformulare gli assetti organizzativi e funzionali per una nuova comunità di oltre 130.000 abitanti ( la quinta città regionale per numero di abitanti ), si sono disegnati nuovi assetti e si è quindi reso necessario prevedere un sistema di attrezzature e di servizi pubblici calibrato sulle nuove utenze e sul nuovo assetto policentrico. Su questi presupposti si è avviata la fase di analisi che ha condotto all’individuazione di nuovi e migliori livelli di infrastrutturazione nei campi socio-sanitari, dello sport e del tempo libero e dei servizi alla comunità. Senza sovrapposizioni di ruoli e di funzioni, con una visione policentrica e con un maturato di forti esperienze, si è riusciti ad individuare la localizzazione migliore – anche in funzione delle diverse specializzazioni che i singoli comuni avevano accumulato e sulla scorta del piano di interpretazione redatto - ove posizionare i nuovi servizi pubblici. Il posizionamento dei nuovi servizi, consentirà di creare nuove centralità ( obiettivo ambizioso è quello – nel tempo – di costruire una Città nella quale sia possibile rintracciare 28 centri e 28 periferie, tanti quanti sono le autonomie locali che la costituiscono), di rivitalizzare aree in ombra e quindi raggiungere quell’equilibrio sociale indicato dalla Carta di Lipsia.

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Le politiche ed i servizi per lo sviluppo sostenibile Una recente indagine scientifica svolta sul contesto regionale ed avente quale obiettivo lo studio delle determinanti ambientali e socio-economiche ed il loro impatto sui Sistemi Locali Territoriali (SLoT) ha eletto il sistema madonita come quello con i migliori standard di qualità. In un territorio che racchiude più del 30% dell’intero patrimonio di biodiversità regionale le politiche promosse non potevano che essere orientate alla piena e consapevole sostenibilità. Qualità ambientale e politiche volte a mantenerne la sostenibilità nel tempo come valore che – trasversalmente – ha caratterizzato tutte le azioni programmatico-progettuali pianificate nell’elaborazione del PIST della Città a rete Madonie- Termini e che, contrariamente a quanto avviene in altre realtà urbane e/o metropolitane, non è un valore “da importare” poiché irrimediabilmente perduto. Per queste sintetiche considerazioni la Città a rete rappresenta il modello aggregativo territoriale che riesce a coniugare felicemente, politiche e servizi di salvaguardia ambientale e principi di sostenibilità L’integrazione tra città ed aree rurali in coerenza con la Carta di Lipsia Dei 28 comuni che compongono la Città a rete 19 hanno una consistenza demografica al di sotto dei 4.000 abitanti, 18 degli stessi sono comuni interamente montani ed il 69% del territorio viene classificato dal punto di vista rurale come zona D “ Aree con problemi complessivi di sviluppo”. La nuova Città nasce quindi come elemento di completa e sinergica integrazione fra i comuni di rango urbano ed i cosiddetti “centri minori” e/o aree rurali e si candida quale nuovo modello di governance, in grado di pianificare – nel medio e lungo periodo – un maturo processo di integrazione stabile e duratura. L’elemento di qualità ambientale che distingue la Città a rete è un fattore che è stato assunto, da tutti i componenti, quale elemento di vantaggio competitivo sul quale posizionare una nuova offerta di servizi ed una migliore qualità di spazi e di luoghi pubblici. Questo diffuso elemento di qualità ( ambientale, paesaggistica, urbanistica, architettonica e sociale ) viene ulteriormente e diffusamente migliorato con interventi progettuali che hanno applicato le sette strategie d’azione contenute nella Carta di Lipsia. In dettaglio, la nuova Città ha orientato tutte le nuove attività progettuali alla qualità architettonica ed urbanistica, puntando a recuperare ed a rifunzionalizzare contenitori esistenti, intervenendo su aree parzialmente degradate con azioni di recupero “ambientale” e di fruizione sociale, il tutto al fine di conseguire concreti risultati in termini di miglioramento ambientale nei confronti dei fattori di pressione antropica, pressione oggetto di uno specifico studio. Dette nuove progettualità hanno puntualmente migliorato l’efficienza energetica negli usi finali degli edifici e grazie ad una preliminare diagnosi energetica hanno previsto la qualificazione energetica degli stessi. In merito all’innovazione proattiva ed alle politiche didattiche, come detto precedentemente, molti degli interventi sono finalizzati a rafforzare l’offerta territoriale in campo educativo e formativo specie per quanto riguarda il sistema integrato ambientale e quello turistico-culturale. Il concetto di policentrismo assunto dalla nuova Città a rete e la maturità con la quale detto concetto è stato declinato in termini strategici, ha consentito di concentrare i maggiori interventi – sia in termini di risorse finanziarie che di mobilitazione di capitali privati e di nuova conoscenza – sulle aree più periferiche della Città. In queste aree la realizzazione di centri servizi alle imprese con funzioni anche di incubatori a supporto di tutta la città, consentirà di attivare nuovi e migliori posti di lavoro, recuperare conoscenze e risorse endogene e quindi costruire condizioni di contesto socio-economico favorevoli ad uno sviluppo sostenibile e diffuso.

B.1.3 a Eventuali allegati di integrazione e/o approfondimento del punto B.1.3: (indicare riferendosi al n. 4 d’ordine dall’elenco Sezione G)

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B.1.4 Elementi caratterizzanti la strategia di Sviluppo Territoriale

[massimo 10 righe nella versione preliminare da predisporre nell’ambito della “prima finestra”] Coerenza del Piano Integrato Il Piano Integrato attua quanto elaborato dal Piano Strategico di Termini con la strategia e gli obiettivi B.1.4.a Imerese e dal Piano Strategico di Area Vasta redatto dalla provincia di del Piano Strategico del Palermo. Esso diventa strumento attraverso il quale concretizzare le territorio di riferimento indicazioni contenute nei due piani strategici a partire dalla nuova visione policentrica datasi dall’Ente Provincia in piena sintonia con la Città a rete policentrica Madonie-Termini. I tre strumenti, pur muovendosi in fasi temporali successive ( PST/PSAV/PIST) e su scale territoriali diverse, hanno mantenuto costante la cornice strategica di riferimento e quindi sono perfettamente coerenti.

[massimo 20 righe nella versione preliminare da predisporre nell’ambito della “prima finestra”] La strategia di fondo che orienterà lo sviluppo dei prossimi dieci anni punta a costruire una nuova città a rete policentrica, in grado quindi di riorientare l'assetto funzionale a beneficio soprattutto delle aree/quartieri più marginali. Capacità complessiva del A tal fine verranno realizzati nuovi attrattori che agiranno prevalentemente Piano Integrato di creare nei tre sistemi strategici puntualmente elencati nella Sezione B.1.3; essi nuove centralità e polarità avranno valenza di rango sovra-territoriale e consentiranno di rafforzare la insediative ed economiche di capacità di attrazione della Città nei confronti e non solo del sistema livello sovra-comunale, B.1.4.b regionale. contribuire al recupero e alla riconversione di aree dismesse La quasi totalità degli interventi previsti non consumeranno nuovo territorio e/o degradate, ridurre lo poiché agiranno sul recupero e sulla riconversione di aree e/o di contenitori spopolamento dei territori esistenti, migliorando quindi la sostenibilità ambientale della città e marginali sviluppando una nuova concezione di coesione sociale e territoriale. Gli interventi in genere e le operazioni cardine in particolare, fra l'altro, agiranno in maniera poderosa in termini di rivitalizzazione dei territori marginali, in quanto la prevalenza dei nuovi attrattori saranno ivi localizzati e quindi consentiranno di determinare un’inversione di tendenza nel quasi trentennale processo di spopolamento.

[massimo 10 righe nella versione preliminare da predisporre nell’ambito della “prima finestra”] L'attivazione di un Piano Formativo Locale consentirà di agire Capacità complessiva del sull'indicatore S.01; il Tavolo Tecnico che raggruppa tutte le suole di I° e II° Piano Integrato di contribuire livello e l'attivazione di alcuni laboratori specialistici, permetteranno di all’attuazione del Piano di intervenire sugli indicatori S.02 e S.03. Le strategie adottate porteranno Azione regionale degli Obiettivi all'aumento del servizio di A.D.I. (S.06) e della percentuale di comuni dotati B.1.4.c di Servizio ed al di asili nido ( S.04). Sugli indicatori S.07, S.08 e S.09 la Città a rete già si conseguimento dei target trova al di sopra del target fissato per il 2013 e continuerà a migliorare le Mezzogiorno per aree di policy proprie performance. Stessa cosa dicasi sulla erogazione dell'acqua ( S.10) comune e sulla diffusione degli impianti di depurazione ( S.11).

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[massimo 10 righe nella versione preliminare da predisporre nell’ambito della “prima finestra”] Capacità del Piano Integrato di Tutti gli interventi inseriti nel PIST recepiscono integralmente i principi dello promuovere iniziative volte alla sviluppo sostenibile e ciò sia in termini di riduzione dell’impatto ambientale- mitigazione dell’impatto con interventi di minimizzazione nell’istallazione del cantiere e con azioni ambientale ed azioni lungo tutto il ciclo di vita delle opere- che sul fronte del risparmio energetico. B.1.4.d finalizzate al risparmio In dettaglio tutti gli interventi che agiscono su immobili prevedono energetico in attuazione della l’acquisizione della certificazione energetica degli stessi e quindi puntano Strategia europea di sviluppo all’ottenimento di una notevole riduzione di energia consumata che sostenibile di Goteborg puntualmente viene calcolata sul singolo intervento. Essi inoltre - trattandosi prevalentemente di recupero e rifunzionalizzazione di contenitori esistenti - applicano i criteri della bioedilizia e della bioarchitettura.

Promozione del principio di [massimo 10 righe nella versione preliminare da predisporre nell’ambito pari opportunità e non della “prima finestra”] discriminazione attraverso lo sviluppo ed il rafforzamento Gran parte dei nuovi servizi attivati sono stati affidati in concessione a delle condizioni che soggetti privati mediante una griglia di valutazione che ha attribuito il peso favoriscono la conciliazione tra specifico maggiore all’assunzione di donne. I nuovi servizi attivati prevedono B.1.4.e vita familiare e lavorativa, per donne e uomini elasticità di orari giornalieri in entrata e uscita e turni l’accesso ai servizi per le flessibili. I servizi e le infrastrutture previste nella nuova Città, sono stati categorie svantaggiate e la pianificate in modo da garantirne il pieno utilizzo da parte delle categorie partecipazione culturale, svantaggiate ed in particolar modo sono stati progettati servizi specifici per sociale ed economica delle anziani, disabili e non vedenti. Circa il 50% dei 1.400 immigrati presenti in fasce deboli (anziani, disabili, Città, vivono da noi da oltre cinque anni, hanno scelto di passare qui la loro immigrati, etc.) vita e sono pienamente integrati nelle attività culturali e sociali.

[massimo 10 righe nella versione preliminare da predisporre nell’ambito Esplicita sinergia dei Piani della “prima finestra”] Integrati con i Piani di Zona dei I Piani di zona dei tre distretti socio-sanitari che costituiscono la Città hanno distretti socio-sanitari di cui B.1.4.f fornito gli indirizzi per definire i fabbisogni e per gerarchizzare gli interventi alla legge n. 328/2000, in progettuali non solo in campo socio-sanitario. Ciò è stato possibile grazie coerenza con quanto previsto all’attivazione di un Tavolo partenariale che ha coinvolto l’ASL 6, i tre dal DPRS 2 marzo 2009 n.61 distretti socio-sanitari, gli assistenti sociali comunali e le associazioni più rappresentative e che è attivo da oltre un anno. Le principali componenti di detto Tavolo, fanno parte del partenariato che ha promosso la Città a rete e quindi anche il PIST, ragione per cui le elaborazioni programmatiche sono il frutto di comuni e condivise elaborazioni.

Allegato 2.2 formulario PIST

B.2.1 Elenco dei Piani Integrati di Sviluppo Urbano (PISU) presentati

N. Denominazione PISU Comune proponente 1 2 …

B.2.3 Lista delle operazioni per le quali si richiede il finanziamento a valere sull’Asse VI – Operazioni per le quali si richiede il finanziamento a valere sull’Asse VI – obiettivo 6.1 B.2.2 obiettivo 6.2 del PO FESR (La lista è specificata nell’allegato n. 3.1 e 3.2) Operazio ne già presentat Attivazio Ope a N. Denominazione Comune proponente Numero operazionine Importo finanziario raz. nell’ambit Importo Ente Linea Partenari Importo PISU ricompresecard nel PISUo del dellerichiesto operazioni N. Titolo operazione benefi intervent ato complessivo ine parco nell’ambito ciario o Pubblico operazione 1 (S/N progetti dell’asse VI Privato ) di cui alla 2 (S/N) GURS … 17/2009 (S/N) Specificare il numero di operazioni mature ed il relativo importo finanziario 1 Adeguamento funzionale dell'ex Ufficio 6.2.1.1 S N S €. mattatoio comunale da adibire a centro unico € di animazione e promozione culturale, 974.070 1.082.300 laboratori teatrali e cinematografici, connessione alle reti digitali.

2 Ampliamento, completamento ed arredo Ufficio 6.2.1.1 N N S €. € del centro alloggio per inabili ed anziani 875.000 unico 875.000 3 Lavori di risanamento e completamento Ufficio 6.2.1.1 N N S €.819.000 € dell'impianto sportivo unico 819.000

4 Realizzazione del distaccamento dei Ufficio 6.2.1.1 N N N €. € Vigili del Fuoco in Contrada Caldura 2.440.000 unico 1740000 5 Progetto per il Completamento del Ufficio 6.2.1.1 N N N €. € Campo di Tiro a Volo 778.497 unico 698.965 6 Recupero strutturale della Centrale Ufficio 6.2.1.1 N N N €. idroelettrica Catarratti finalizzato alla unico € fruizione turistica ed allo sviluppo di 200.000 225.000 attività didattico-culturali..

7 Servizi complementari e parcheggio- Ufficio 6.2.1.1 N N N €.5.940.000 € Parco Termale- "Il Centro Servizi" unico 6.000.000

8 Progetto delle opere di adeguamento e Ufficio 6.2.1.1 N N N €. ristrutturazione dell'immobile comunale unico € "ex asilo nido" da adibire, una parte, ad 810.000 900.000 uffici territoriali del Giudice di Pace e l'altra al Comando di Polizia Municipale.

9 Lavori di "Realizzazione interventi di Ufficio 6.2.1.1 N N N €. recupero del tessuto edilizio di proprietà unico € comunale da destinare a Centro Servizi 873.000 970.000 alle Imprese.

10 Opere finalizzate alla modifica d'uso Ufficio 6.2.1.1 N N N €. dell'istituto scolastico della scuola media, unico € da utilizzare in centro di ricerca 2.090.000 2.140.000 universitario.

11 Costruzione di una casa di riposo per Ufficio 6.2.1.1 N N N €.2.902.500 € anziani unico 3.225.000

12 Lavori di completamento di una casa di Ufficio 6.2.1.1 N N S €.2.883.150 € riposo per anziani in Gratteri. unico 3.203.500 Allegato 2.2 formulario PIST

13 Intervento di valorizzazione, fruizione e Ufficio 6.2.1.1 N N N €. € gestione del centro mercato e servizi 950.000 unico 855.000 Lavori di completamento della Casa 14 Ufficio 6.2.1.2 N N S €. € Protetta per anziani. - II stralcio di unico 350.000 completamento 315.000

15 Progetto relativo al miglioramento Ufficio 6.2.1.2 N N N €. dell’impianto sportivo (piscina e campo unico € da tennis coperti) in località S. Elia ed 805.010 894.456 utilizzo delle aree esterne libere.

€ 16 Completamento casa protetta e arredo Ufficio 6.2.1.2 N N N €.540.000 unico 600.000 Realizzazione di un centro policulturale 17 Ufficio 6.2.1.2 N N N €.1.711.293,8 € – ludico – ricreativo a Passo L’Abate – unico 3 1.921.437,59 Parco Maimone

18 Completamento della casa di riposo e Ufficio 6.2.1.2 N N N €. € centro diurno per anziani 1.600.000 unico 1.440.000 Completamento di un centro diurno per 19 Ufficio 6.2.1.2 N N S €.468.000 €. 520.000 anziani unico Lavori per l'ampliamento della villa 20 Ufficio 6.2.2.2 N N S €. 1.611.000 € Comunale e la costruzione di un unico 1.790.000 anfiteatro Lavori di manutenzione straordinaria e 21 Ufficio 6.2.2.2 N N N €.249.371 € completamento del centro diurno - unico 300.000 territoriale - per anziani e disabili.

22 DUCAS - Disegno Urbano dei Centri di Ufficio 6.2.2.2 N N S €.494.658,43 € Aggregazione Sociale. unico 549.620,48

23 Progetto per il completamento della sala Ufficio 6.2.2.2 N N S €. € pluriuso, sotto piazzetta Vitale 1.034.000 unico 930.600 24 Miglioramento e completamento Parco Ufficio 6.2.2.2 N N N €. € Urbano 1° e 2° intervento 1.326.000 unico 1.193.400 25 Ufficio 6.2.2.2 N N N €. unico 3.067.309 Parco Urbano Finale € 3.497.662

26 Intervento di promozione e sviluppo di Ufficio 6.2.2.3 N N N €. rete integrata dei servizi in coerenza con unico €. la legge 328/2000 675.000 750.000

€. €. 35.161.327,26 38.741.473,07

Totale

Allegato 2.2 formulario PIST

B.3 Lista delle operazioni per le quali si richiede il finanziamento a valere su altri assi del PO FESR

Importo richiesto Importo Ente Linea Operaz. N. Titolo operazione nell’ambito complessivo beneficiario intervento cardine (S/N) degli altri assi operazione del PO FESR 1 Servizi complementari e Ufficio unico 1.3.2.1 N €. € 3.500.000 parcheggio- Parco Termale "Il Parcheggio" 3.150.000 2 Lavori per la riduzione delle Ufficio unico N €. emissioni climalteranti - Interventi 2.1.2.1 € 970.000 sulle centrali termiche di proprietà 873.000 pubblica

3 Lavori di costruzione dell'impianto Ufficio unico N €.450.000 di illuminazione pubblica con 2.1.2.1 € 500.000 tecnologia a LED del territorio comunale di Gratteri.

Recupero del complesso San 4 Ufficio unico 3.1.1.3 N €. € 2.290.000,00 Francesco e dei locali annessi 1.832.000

5 Lavori di restauro e ristrutturazione 3.1.1.3 N €. € 1.473.760

di Palazzo ex "BONOMO" 1.179.008 6 Lavori di restauro e risanamento Ufficio unico 3.1.3.1 N €.137.394 € 262.113 conservativo propedeutici al cambio di destinazione d'uso dell'immobile comunale sito in via IV Aprile N° 4, da destinarsi a laboratorio museale.

7 Lavori di infrastrutturazione per la Ufficio unico S €. realizzazione di un attrattore naturalistico-turistico legato alla 3.1.3.2 1.646.700 € 1.830.000 tematica "memoria, natura e visioni nel territorio di Caltavuturo.

8 Realizzazione Museo del Cinema Ufficio unico 3.1.3.2 N €.1.425.000 € 1.500.000

9 Progetto per il recupero e la Ufficio unico N €.2.586.342 ristrutturazione dell'Ex Cine Teatro "Le Fontanelle" finalizzati alla 3.1.4.1 € 2.873.713 costituzione di uno spazio polifunzionale

10 Progetto per il riutilizzo dell’ex Casa Ufficio unico S €.2.790.000 Mandamentale in Museo 3.1.4.2 € 3.100.000 Ambientale – 1° e 2° lotto.

11 Manutenzione straordinaria dell'ex Ufficio unico N €. convento di San Francesco da 3.1.4.2 € 2.170.000 destinare a sede del Museo 1.953.000 Naturalistico F.M. Palumbo.

12 Restauro, riuso ed adeguamento Ufficio unico N €. casa natale di G.A. Borgese da destinare a centro didattico 3.1.4.2 1.200.000 € 1.400.941,06 ambientale e a contenitore di attività culturali territoriali di qualità

13 Progetto di restauro dell'ex Ufficio unico N €. 2.025.000 convento dei frati minori e Chiesa di 3.1.4.2 € 2.250.000 Santa Maria di Gesù da adibire a centro studi

14 Riqualificazione quartiere Ufficio unico N €. Bagherino - Stazzone - Recupero 3.1.4.2. € 1.169.230 funzionale di piazza R .Gallo e Via 1.052.307 Castello

15 Completamento per il restauro e la Ufficio unico N €.1.080.000 € 1.200.000 ristrutturazione dell’ex Convento dei 3.1.4.3 Cappuccini da adibire a sede centrale dell’albergo diffuso. Allegato 2.2 formulario PIST

16 SINESTESIA: PARCO DELLA Ufficio unico S €. 1.350.000 MEMORIA. Riqualificazione dell’area del Castello e recupero del ex serbatoio idrico da destinare 3.1.4.4 € 1.500.000 alla valorizzazione di risorse del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico

17 Progetto di restauro conservativo Ufficio unico N €.810.000 del Castello Grande e 3.1.4.4 € 900.000 riqualificazione del contesto architettonico circostante

18 Completamento lavori di restauro e Ufficio unico N €.1.200.618 rifunzionalizzaizone in sede di archivio storico, biblioteca 3.1.4.4 € 1.334.020 comunale e sede per attività socio culturali del convento dei Frati Minori di Santa Maria di Gesù

19 Ristrutturazione corpi annessi Ufficio unico N 1.690.004 Palazzo Sgaderi da destinare ad 3.1.4.4 € 1.903.314 attività museali

20 Sistemazione di alcuni locali del Ufficio unico N €.441.000 Palazzo Municipale da destinare a € 490.000 3.1.4.5 contenitore di beni culturali.

Valorizzazione e Fruizione eco 21 Ufficio unico 3.2.1.1 N €. € 1.494.000 sostenibile del Lago Rosamarina 1.195.200 22 Madonie MTB Resort. Ufficio unico N €.1.800.000 Realizzazione rete sentieristica, dei 3.2.1.1 € 2.000.000 percorsi di mountanbike e del bikepark a Piano Battaglia.

23 Adeguamento immobili comunali Ufficio unico S €. per la realizzazione della Rete dei Centri Visita volti alla tutela, 782.206,50 valorizzazione e fruizione 3.2.1.3 € 890.000 dell'ambiente e Ufficio Unico delle risorse naturali nell'ambito del Parco delle Madonie.

24 Interventi infrastrutturali e servizi di Ufficio unico N €. base nella pineta Comunale, per la fruizione e valorizzazione della 3.2.1.3 536.740 € 610.000 riserva naturale del "Bosco Granza e Bosco Favara".

25 Trasformazione dei locali del Ufficio unico N €. 3.2.2.2 € 846.373,67 macello comunale di Gratteri in 761.736,67 museo e centro ambientale a servizio del Parco delle Madonie. 26 Recupero e ristrutturazione Ufficio unico S €.1.587.690 struttura comunale "Camping" di Contrada Mongerrati per finalità ricettive del tipo ostello della 3.3.2.1 € 1.764.101 gioventù nell’ambito del turismo sociale e scolastico, a servizio del Parco Astronomico delle Madonie.

27 Interventi di manutenzione Ufficio unico S €.2.250.000 straordinaria e adeguamento a norma di legge degli edifici Comunali "Scuola Media" 3.3.2.1. € 2.500.000 Intervento di recupero e risanamento statico da trasformare a Centro Benessere.

Riqualificazione e valorizzazione 28 Ufficio unico 3.3.2.1. S €. 2.520.000 € 2.800.000 del Grande Albergo della Terme

29 Restauro ex Convento dei padri Ufficio unico N €. Agostiniani e sistemazione area 3.3.2.1. € 1.700.000 adiacente 1.530.000

30 Realizzazione Parco Geo- Ufficio unico 3.3.2.2. S €. 1.584.000 € 1.800.000 Paleontologico "LA PIRRERA" Allegato 2.2 formulario PIST

nell'ex cava di tufo

31 Servizi complementari e Ufficio unico N €. 1.800.000 parcheggio- Parco Termale. La 3.3.2.2 € 2.000.000 Piazza /Terrazza sul mare

Completamento e riqualificazione 32 Ufficio unico 3.3.2.2 N €.1.350.000 € 1.500.000 del campo sportivo di Aliminusa

Ristrutturazione e completamento 33 Ufficio unico 3.3.2.2 N €. € 1.000.000 impianti sportivi e polivalenti 800.000 Realizzazione della piscina 34 Ufficio unico 3.3.2.2 N €.1.500.000 € 3.077.286 comunale in C/da Vallatrice

35 Ottimizzazione della logistica Ufficio unico N €. relativa ai percorsi turistici culturali, 3.3.3.1 € 450.000 enogastronomici, naturalistici ed ai 450.000 servizi loro connessi. 36 Realizzazione di interventi nei Ufficio unico N €.480.000 centri a maggiore attrattività turistica e nei siti di interesse per la 3.3.3.3 € 480.000 migliore fruizione da parte dei visitatori, quali la realizzazione di adeguata segnaletica stradale e pannelli informativi Totale 57.528.851,73 49.798.946,17

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B.4 Lista delle operazioni ricomprese nell’ambito di altri Programmi regionali, interregionali, nazionali o trasnazionali

Importo Ente Operaz. N. Titolo operazione Programma di riferimento complessivo beneficiario cardine (S/N) operazione 1 Parco tematico Provincia di PAR/FAS N €. 9.500.000,00 automobilistico di Palermo Floriopoli 2 Centro di conservazione, Ufficio Unico PSR 2007/2013 N €. 1.342.000,00 valorizzazione e (Azione 214/2a) certificazione della biodiversità vegetale ( CEVACOB) 3 Recupero ambientale Ufficio Unico PAR FAS N €. 5.900.000,00 cava abbandonata in ( Linea di Intervento località “Portella Colla” 4.3) agro di Polizzi Generosa 4 Valorizzazione dell’area Ufficio Unico PAR FAS N €. 403.000,00 delle “Gole del Tiberio” ( Linea di Intervento nel Fiume Pollina 4.3) 5 Attrezzatura parete Ufficio Unico PAR FAS N €. 173.833,00 rocciosa di interesse ( Linea di Intervento alpinistico per scuola 4.3) alpinismo 6 Diversificazione Provincia di PSR 2007/2013 N €. 890.000,00 funzionale del Foro Palermo boario di Gangi 7 Progetto pilota volto a Ufficio Unico FSE 2007/2013 N €. 1.150.000,00 favorire la partecipazione sostenibile delle donne al mercato del lavoro 8 Patto Formativo Locale Ufficio Unico FSE 2007/2013 N €. 1.200.000,00 sul sistema di offerta turistico-culturale

Totale €. 20.558.833,00

Allegato 2.2 formulario PIST

B.5 Esplicitazione della valenza attribuita alle operazioni cardine nell’ambito della strategia complessiva del Piano Integrato

[massimo 1 pagina nella versione preliminare da predisporre nell’ambito della “prima finestra”] Le operazioni cardine hanno una valenza di fondamentale importanza, è grazie ad esse che infatti si procederà ad assolvere – superandole – alle tre condizioni propedeutiche alla costruzione della nuova Città a rete: riposizionare e destagionalizzare il turismo balneare maturo, rafforzare ulteriormente l’ecoturismo ed il turismo culturale, progettare nuovi attrattori in grado di attrarre nuove presenze e di spingerle verso quartieri/comuni più periferici. In tal senso le operazioni cardine assumono pregnanza particolare perché più e meglio di altre incarnano i principi di sostenibilità ambientale e di coesione sociale oltre che di qualità tecnica. E’ attraverso le operazioni cardine che la Città a rete applica concretamente il concetto di policentrismo, riesce cioè a creare nuove centralità e/o attrattori aventi rango urbano/territoriale che sono in grado di orientare i processi di sviluppo sugli asset integrati definiti – grazie al Piano di Interpretazione – in linea con i livelli di specializzazione vantati dalla Città ( nell’ordine di importanza filiera turistica, culturale e socio-sanitaria). Queste nuove centralità – che rispondono sia ai bisogni della popolazione residente che del più di un milione di turisti/fruitori – elaborate in coerenza con una visione strategica condivisa, consentiranno sulla scorta anche di una puntuale analisi sui fattori di pressione antropica attivi sulla Città, di puntare alla valorizzazione di aree territoriali decentrate rispetto agli attuali flussi di presenze. Le operazioni cardine agiscono quindi su più fronti e su più livelli: • rafforzano una nuova e qualitativamente più elevata offerta nei segmenti turistici emergenti ( termale, naturalistico, culturale, avventura, congressuale); • mettono a valore gli investimenti attivati nel corso delle precedenti esperienze di progettazione integrata specie per quanto riguarda il sistema dell’offerta ambientale e culturale, sviluppando e applicando nuove modalità organizzativo gestionali grazie all'attivazione di due Accordi Interpartenariali che agiscono uno sull'offerta ambientale e l'altro su quella dei beni culturali; • mobilitano – in termini anche significativi – capitali privati, grazie all’istituto della Concessione in uso degli attrattori realizzati per un periodo di 15 anni integrato con la richiesta di un cofinanziamento iniziale ( operazioni di selezione già tutte conclusesi positivamente tramite procedure di evidenza pubblica); • assicurano un forte incremento occupazionale prevalentemente di giovani in età inferiore ai 40 anni, sia diretto – grazie alla tipologia ed ai contenuti dei nuovi servizi attivati – sia indiretto in ragione della loro capacità di attivare nuove economie e di rafforzare un sistema di offerta di ambito sia regionale che interregionale; • attraggono elementi di conoscenza e di progettualità non locale e quindi contribuiscono ad avvicinare la Città a rete alla cosiddetta frontiera tecnologica, migliorando il livello di attrazione e la performance complessiva della Città. Attraverso di esse inoltre si avvierà una forte ed innovativa azione di rivitalizzazione di comuni/quartieri situati - in atto- in quella che potremmo definire la periferia della Città o meglio ancora le aree meno performanti in tema di sviluppo socio- economico. Infatti ben sette delle complessive nove operazioni cardine individuate dal PIST sono localizzate su aree geografiche che in termini di pressione antropica - vedasi al riguardo l'allegato Tav. 3 - sono caratterizzate da una bassa concentrazione in termini di densità della popolazione residente e da dinamiche di variazioni di popolazione nell'ultimo quindicennio di sensibile decremento e/o spopolamento. Nello specifico le suddette operazioni cardine sono localizzate presso i comuni di Caltavuturo, Gangi, Scillato, Geraci Siculo, Isnello, Petralia Sottana e Petralia Soprana ed agiscono - in maniera fortemente concentrata ed integrata - sui due sistemi di maggiore specializzazione, ovvero quello Ambientale e quello Turistico, potenziandone e diversificandone i settori di intervento. Le operazioni cardine saranno quindi in grado di rimettere in moto un processo di sviluppo sostenibile e diffuso oltre che di amplificare notevolmente la capacità di attrazione di nuovi e migliori flussi turistici sia interni che esterni, specializzando ulteriormente l'offerta della Città a rete in ambito nazionale ed internazionale e creando un unicum di prodotti sui quali andare ad incardinare il costruendo Distretto Turistico.

B.5 a Eventuali allegati di integrazione e/o approfondimento del punto B.5 (indicare riferendosi al n. 4 d’ordine dall’elenco Sezione G)

Allegato 2.2 formulario PIST

B.6 Lista degli eventuali interventi infrastrutturali coerenti con l’Asse VI già finanziati con fondi FAS di cui alle Delibere CIPE 20/2004 e 35/2005 nell’ambito dell’APQ “Aree urbane”

Importo Ente Programma regionale o Operaz. N. Titolo operazione complessivo beneficiario nazionale di riferimento cardine (S/N) operazione 1

2 n..

Totale

B.7 Lista di Interventi di riqualificazione e sviluppo urbano da finanziare nell’ambito dell’iniziativa JESSICA

Importo Ente Programma regionale o Operaz. N. Titolo operazione complessivo beneficiario nazionale di riferimento cardine (S/N) operazione 1

2 n..

Totale

C – Quadro delle risorse finanziarie richieste nell’ambito del PIST

C.1 Ripartizione finanziaria del Piano Integrato

Importo richiesto a) operazioni a valere sull’asse VI del PO FESR Sicilia 2007-2013 €. 35.161.327 a.1) di cui per operazioni a valere sull’obiettivo 6.1 del ______PO FESR a.2) di cui per operazioni a valere sull’obiettivo 6.2del €. 35.161.327 PO FESR b) Per operazioni a valere su altri assi del PO FESR Sicilia 2007-2013 €.49.798.946 Totale risorse finanziarie PIST (a+b) €. 84.960.274

Allegato 2.2 formulario PIST

D1 Complementarietà fra la totalità delle operazioni proposte nel PIST e la totalità delle operazioni ricomprese nel/i PISU

Argomentare ed esplicitare, anche avvalendosi della matrice di seguito riportata, per ogni singolo PISU, il livello di integrazione ed interrelazione funzionale fra le operazioni su scala territoriale ricomprese nel PIST e quelle di ambito urbano afferenti il / i PISU. [massimo 1 pagina - esclusa la matrice – per PISU nella versione preliminare da predisporre nell’ambito della “prima finestra”]

La coalizione territoriale che ha dato vita al PIST Città a rete Madonie- Termini è una delle due soli coalizioni che non avendo al proprio interno un comune superiore ai 30.000 abitanti né un capoluogo di provincia, non può attivare un PISU. In ragione di ciò – evidentemente – non possiamo compilare né questo quadro né quello successivo D.2.

Complementarietà PIST [denominazione] / PISU [denominazione]

Operazioni PISU Operazioni PIST Operazione 1 Operazione 2 Operazione 3 ...... Operazione n

Operazione 1 Operazione 2 Operazione 3 ...... Operazione n

Con un numero massimo di tre asterischi è possibile indicare il livello di integrazione.

D.2 Interrelazione fra gli ambiti tematici intercettati dal PIST e le politiche di scala urbana adottate nell’ambito del/dei singolo/i PISU.

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