CITTA’ DI (Provincia di )

PIANO DI EMERGENZA PER IL RISCHIO SISMICO E VALUTAZIONE SPEDITIVA DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO E IDRAULICO

Adottato con Determina Sindacale n°_____ del ______

Edizione Dicembre 2014 INDICE RISCHIO SISMICO

PREMESSA

A PARTE GENERALE A.1 DATI TERRITORIALI DI BASE PREMESSA A.1.1 - Il Territorio A.1.2 - La Popolazione A.1.3 - Geomorfologia A.1.4 - Geologia A.2 DATI TERRITORIALE DI DETTAGLIO A.2.1 - Rete delle infrastrutture di trasporto A.2.2 - Attività produttive A.2.2.1 - Attività industriali, artigianali e commerciali A.2.2.2 – Attività agricole e zootecniche A.2.3 - Edifici da censire nel piano comunale di P.C. A.2.3.1 – Edifici strategici A.2.3.2 – Edifici tattici A.2.3.3 – Edifici sensibili A.2.4 - Risorse Pubbliche e Private A.2.4.1 – Elenco materiali di proprietà comunale A.2.4.2 – Elenco mezzi di proprietà comunale A.2.4.3 – Elenco strutture ricettive di proprietà comunale A.2.4.4 – Strutture sanitarie A.2.4.5 – Elenco strutture ricettive private A.2.4.6 – Elenco risorse private per categorie A.2.4.7 – Elenco mezzi di proprietà privata A.2.5 - Associazioni di Volontariato A.2.5.1 – Elenco associazioni di volontariato presenti nel territorio madonita A.2.6 - FF. OO. – locali e VV. FF. A.2.7 - Servizi Essenziali A.2.7.1 Servizio di Radio Telecomunicazione e Stampa A.2.7.2 Servizio di appresamento e distribuzione idrica, imp. di depurazione A.2.7.3 Servizio di distribuzione dell’energia elettrica A.2.7.4 Servizio di illuminazione pubblica A.2.7.5 Servizio di distribuzione gas metano A.2.7.6 Servizio di smaltimento RSU

VALUTAZIONE SPEDITIVA RISCHIO IDROGEOLOGICO E IDRAULICO

B.1 Geografia Regionale con riferimento territoriale B.2 Geologia e Tettonica Regionale con riferimento territoriale B.3 Geomorfologia Regionale con riferimento territoriale B.4 Analisi del Clima in ambito regionale con riferimento territoriale B.5 Analisi del dissesto Idrogeologico in ambito regionale con riferimento territoriale B.6 Analisi delle Frane in ambito regionale con riferimento territoriale B.7 Analisi delle Alluvioni in ambito regionale con riferimento territoriale B.8 Analisi dei bacini Idrografici in ambito regionale con riferimento territoriale Bacino Idrografico principale: Fiume Imera Meridionale o Salso B.8.1 – GENERALITA’ B.8.2 – DESCRIZIONE B.8.3 – CARATTERISTICHE IDROGEOLOGICHE B.8.4 – RISCHIO INONDAZIONE

CONCLUSIONI sul rischio Idrogeologico e Idraulico

ALLEGATI: A1 – RELAZIONE DI ACCOMPAGNAMENTO AL PIANO COMUNALE DI P.C. A2 - GLOSSARIO A3 - PROCEDURA DI ATTIVAZIONE DELLE STRUTTURE COMUNALI A4 - PROCEDURA DI ISTITUZIONE DEI CANCELLI E ATTIVAZIONE RONDE SCIACALLAGGIO A5 - SCHEDA GESTIONE CANCELLI DI ACCESSO AL CENTRO URBANO A6 - SCHEDA GESTIONE SQUADRE ANTISCIACALLAGGIO B1 - SCHEDE DELLE ATTIVITA’ DI COMPETENZA DELLE SINGOLE FUNZIONI B2 - RUBRICA REPERIBILITA’ DEI RESPONSABILI DELLE FUNZIONI C1 – SCHEMA TIPO – ORDINANZE SINDACALI D1 - SCHEMA TIPO DETERMINA DI “APPROVAZIONE ELENCO DITTE PER FORNITURE BENI, SERVIZI E LAVORI” D2 - SCHEMA TIPO DETERMINA DI “APPROVAZIONE PERIZIA ED ELENCO PREZZI INTERVENTI URGENTI” D3 - SCHEMA TIPO DETERMINA DI “APPROVAZIONE VERBALE SOMMA URGENZA” E1 – CONVENZIONE TIPO PER RICOVERO SINISTRATI E2 - CONVENZIONE TIPO PER VITTO SINISTRATI F1 – ELENCO SOGGETTI DEGLI ASSITITI (segretato) G – TAVOLE Tavola 1 – perimetrazione limite territoriale comunale Tavola 2 – rischio sismico e area di attesa popolazione Tavola 3 – individuazione della viabilità statale e provinciale di accesso al centro abitato Tavola 4 – area di ammassamento, di ricovero, cancelli e piazzola elisoccorso Tavola 5 – area di alimentazione per punti di consegna dell’energia elettrica Tavola 6 – carta degli edifici strategici, tattici e sensibili

P R E M E S S A Il presente Piano Comunale di emergenza per il rischio sismico è stato redatto a cura del personale in forza presso l’Ufficio Protezione Civile, con la collaborazione della Polizia Municipale, dei Servizi sociali, dell’Ufficio Anagrafe e delle Attività produttive.

Il Piano Comunale di Protezione Civile per il rischio sismico è uno strumento che tende a raggiungere i seguenti scopi: - La conoscenza dei parametri del "Rischio": Pericolosità, Vulnerabilità ed Esposizione. 1) la Pericolosità dà conto della frequenza e della violenza dei terremoti più probabili che possono interessare un’area in un certo periodo di tempo; 2) la Vulnerabilità dà una misura della propensione al danneggiamento degli oggetti esposti al fenomeno sismico; 3) l’Esposizione è rappresentata dalla quantità e dalla qualità dei diversi elementi antropici presenti nella realtà territoriale quali: popolazione, edifici, infrastrutture, beni culturali ecc.

Il Piano si sviluppa mediante: - la rilevazione delle risorse disponibili ed utilizzabili, detenute dagli Enti pubblici oltre alla potenziali detenuta dai privati. - il censimento delle entità presenti nel territorio, costituenti punti di particolare attenzione al fine della prevenzione dei rischi. - la mitigazione degli effetti del terremoto, stante l’impossibilità di evitare e/o prevenire gli eventi naturali, mediante azioni quali la riduzione della vulnerabilità degli edifici esistenti, la previsione di nuove edificazione nel rispetto delle vigenti norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche, l’informazione alla popolazione, l’organizzazione e la promozione di periodiche attività addestrative, ecc. - la messa in opera di tutte le procedure di intervento utili al superamento della fase emergenziale.

Il Piano di Emergenza è il supporto operativo sul quale il Sindaco organizza le funzioni qualora deve gestire l’emergenza e rappresenta lo strumento con il quale può ottenere il massimo livello di efficacia.

Fonti normative Le fonti normative che regolano lo sviluppo organico delle azioni di protezione civile sono le seguenti: - D.P.R. n°66 del 6 febbraio 1981 – "Regolamento di esecuzione della L. n°996 del 08/12/1970 recante norme sul soccorso e l’assistenza alle popolazioni colpite da calamità"; - Legge 18 maggio 1989, n. 183 “Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo”, integrata dalla Legge 7 agosto 1990, n. 253 “Disposizioni integrative alla legge 18 maggio 1989, n.183, recante norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo” e del D.L. 398/93, convertito con la Legge 4/12/93 n. 493 e con la Legge 31/7/02, n.179; - L. n°225 del 24 febbraio 1992 – "Istituzione del servizio nazionale della Protezione Civile"; - D.P.R. n°613 del 21 settembre 1994 – "Regolamento recante norme concernenti la partecipazione delle associazioni di volontariato nelle attività di Protezione Civile"; - D.Lgs. n°112 del 31 marzo 1998 – "Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali"; - L.R. n°14 del 31 agosto 1998 – "Norme in materia di Protezione Civile"; - D.P.R. n°194 del 8 febbraio 2001 – "Regolamento recante nuova disciplina della partecipazione delle organizzazioni di volontariato alle attività di Protezione Civile"; - L. n°401 del 9 novembre 2001 "Conversione in legge, con modificazioni, del D.L. n°343 del 07/09/2001, recante disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attività di Protezione Civile"; - O.P.C.M. n°3274 del 20 marzo 2003 – "Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche"; - D.G.R. n°408 del 19 dicembre 2003 – "Individuazione, formazione ed aggiornamento dell’elenco delle zone sismiche ed adempimenti connessi al recepimento ed attuazione dell’O.P.C.M. 3274/03"; - D. L. n°59 del 15-05-2012 coordinato con la Legge di conversione 12-07-2012 n°100 – “Disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile”; - Istituzione dell'Ufficio Comunale di Protezione Civile ed Approvazione del Regolamento per la protezione civile del Comune di Bompietro, con Delibera del Commissario Straordinario (per le attribuzioni delle funzioni del Consiglio Comunale) n°2 del 03-05-2001; - Approvazione del Regolamento per l’istituzione ed il funzionamento del gruppo comunale di volontari di Protezione Civile del Comune di Bompietro, con Delibera del Commissario Straordinario (per le attribuzioni delle funzioni del Consiglio Comunale) n°3 del 03-05-2001; - Approvazione Piano speditivo di emergenza per il rischio di incendi di interfaccia, con Determina del settore Tecnico n°24 del 30-05-2008; - Costituzione del C.O.C., nomina dei Responsabili delle funzioni di supporto e nomina del Responsabile dell’Ufficio Comunale di Protezione Civile e della Sala Operativa, con Determina Sindacale n°7 del 12-03-2015;

A – PARTE GENERALE

A.1 – DATI TERRITORIALI DI BASE

A.1.1 – Il Territorio

Il Comune di Bompietro, Lat. 37° 44’ 45” N – Long. 14° 05’ 37” E, codice Istat 19-082-012, fa parte della Provincia di Palermo, è ubicato nella zona interna delle alte Madonie. Il territorio del Comune di Bompietro è individuato dall’I.G.M. scala 1:25.000 “” Fu. 260 III° quadrante N.E.; “” Fg. 260 III° quadrante S.E., “” Fg. 260 III° quadrante S.O. e Fg. 268 IV quadrante N.O. e si sviluppa su due vaste aree (isole) interrotte da una porzione di territorio, denominato C.da Burgarito del Comune di Alimena.

La cittadina di Bompietro dista da Palermo Km. 115 circa e può essere raggiunta, per chi proviene dal suddetto Capoluogo di Provincia, dall’autostrada Palermo-Catania (A19) direzione Catania, con uscita allo svincolo di Tremonzelli, per poi proseguire per Km. 11,00 circa sulla SS.120 in direzione , continuare per Via Sant’Andrea per Km. 5,00 circa in direzione e per Via Lupi per Km. 3,00 fino a Bompietro, mentre per chi proviene da Catania si deve percorrere l’autostrada Catania-Palermo (A19) direzione Palermo, uscita svincolo di Resuttano e proseguire in direzione Alimena sulla S.P.19 per km. 7,30 circa, quindi immettersi sulla SS. 290 direzione Bompietro e proseguire per km. 6,50 circa, quindi percorrere la S.P. 32 per km. 1,60 circa fino a Bompietro.

Il territorio del Comune di Bompietro si estende per Kmq. 42,40 e suddiviso in due porzioni con una morfologia che vede la parte di territorio all’estremo settentrionale a quota 846,20, una quota 762,60 in prossimità del centro abitato di Alimena e la quota più bassa di 525,30, nella confluenza del rio Sagneferi-Fontanazza.

I suoi limiti amministrativi del Comune di Bompietro, stante la suddivisione del territorio in due parti, sono così distinti: Isola principale: a Nord con il Comune di ; ad Est Sud-Est con il Comune di Alimena; a Sud-Ovest ed Ovest con il Comune di Resuttano; a Nord-Ovest con il Comune di Blufi; Isola secondaria: a Nord con il Comune di Alimena; a Nord-Est con il Comune di Petralia Soprana e Gangi ad Est con il Comune di (En); a Sud-Est con il Comune di Villarosa (En), a Sud Ovest – Ovest – Nord-Ovest con il Comune di Alimena. (vedi tavola G1 dei limiti amministrativi)

Nel quadro geografico generale della Sicilia centro-settentrionale, a Sud della "provincia delle Madonie" che rappresenta i rilievi montuosi la cui cima culminante e Pizzo Carbonara di m 1979 di altitudine e che comprende tutte le contrade limitate dalle località di Finale, , Gangi, Alimena, e , il territorio del Comune di Bompietro si colloca in un'area a Sud della direttrice degli abitanti di , Castellana Sicula, Petralia Sottana, Petralia Soprana e Gangi. Quest'area segna il limite meridionale delle Madonie con le zone centrali della Sicilia.

L'area settentrionale, su cui si riscontra il centro storico di Bompietro e gli adiacenti quartieri Gangi, Alaimo, Librizzi nonche le frazioni di Locati, Piraino, Guarraia, Salerna, Chiarisi e Cicchettoni, si allunga verso Sud con forma riconducibile ad una "S" fino in prossimità del centro abitato di Alimena. Essa risulta amministrativamente delimitata a Nord e ad Est rispettivamente dal territorio del Comune di Petralia Soprana e Alimena, ad Ovest dai territori del Comune di Blufi e Resuttano, in provincia di Caltanissetta, per chiudere a Sud nuovamente con il territorio di Alimena.

L'area meridionale a carattere prevalentemente agricolo con masserie e casolari sparsi e pressoché di pari estensione rispetto a quella settentrionale, si allunga anch'essa verso Sud con forma riconducibile ad una "Y" fino ai confini amministrativi della provincia di Enna segnati dal,corso del fiume Salso. A Nord si riscontra la Balza Areddula (m 1007.48 s.l.m.) che domina il centro abitato di Alimena ed a Nord-Est il fiume Gangi che si unisce, a valle delle contrade Granieri e Cugno Cavallo (m 402 s.l.m.). al fiume Salso. Entrambe le aree, oltre alla diversa collocazione, evidenziano differenti caratteristiche geomorfologiche ed idrogeologiche: ondulata e collinare la più settentrionale, più varia, accidentata e montuosa quella meridionale.

In generale, la morfologia e la idrogeologia del territorio sono determinate dalle caratteristiche geologiche e parzialmente anche tettoniche degli affioramenti litologici. La morfologia del territorio appare infatti aspra e montuosa dove sono presenti i resti non ancora erosi, in quanto più resistenti, delle rocce della serie gessoso-solfifera o dei conglomerati e delle molasse tortoniani, mentre si addolcisce in corrispondenza dei fondovalle dove sono rimaste esposte le formazioni più erodibili delle argille scagliose varicolori o delle argille sabbiose tortoniane, delle argille gessose del Messiniano o delle marne plioceniche.

Le dorsali originate dalle alture calcareo-gessose o sabbiose mioceniche, come quella di Balza Areddula che si sviluppa verso Est, al di la del fiume Salso e verso Ovest fino ad interessare Cozzo Rubino e Serra S. Filippo, seguono la direzione Est-Ovest tipica delle grandi linee tettoniche regionali dell’isola.

Inoltre, in corrispondenza dell'incontro tra Balza Areddula e Balza Soletta in Comune di Alimena, il fiume Salso, a partire dall'inizio ed in concomitanza della tettonica intramessiniana, si è lentamente aperto un varco tra le rocce gessose-calcaree fino a definire l'attuale stretto comunemente denominato "Stretto Cigno". La stessa evoluzione attraverso i banchi molassici su cui sorge il centro abitato e le frazioni Guarraia e Salerna, a partire dalla tettonica applicativa verificatesi ancora prima nel Tortoniano, si è avuta in corrispondenza della testata del torrente che attraversa il fondovalle delle contrade Donna Amorosa e Manzone, poste a valle del quartiere Librizzi.

Le aste fluviali principali che drenano l'intero territorio di Bompietro, il fiume Imera Meridionale a Ovest ed il fiume Salso a Est, risultano pressoché paralleli in direzione Nord- Sud. Il reticolo idrografico da esse determinato comprende vari affluenti a carattere torrentizio o temporaneo ed é situato ad una altitudine media che varia da circa 600 m dell'area settentrionale a circa 400 m su quella meridionale.

I corsi d'acqua dell'intero territorio hanno contribuito e contribuiscono attualmente alla creazione di una spessa coltre alluvionale formata da depositi terrazzati che caratterizzano il confine orientale della superficie comunale. In essa, gli alvei pieni di sfasciume detritico si allargano e diventano rettilinei sino allo sbocco in mare, assumendo contemporaneamente l'orientamento Nord-Sud.

Il territorio è infine interessato, soprattutto in conseguenza della scarsa protezione vegetazionale, da parecchi fenomeni di dissesto che coinvolgono principalmente le argille scagliose variegate del Complesso Sicilide e le argille saheliane (o tortoniane) della Formazione Terravecchia. In generale appartengono alle “frane di colamento” a volte con caretteri “ di scoscendimento” e localmente “di smottamento”, secondo la classificazione di Desio.

E’ necessario evidenziare anche le paleonicchie di distacco, identificabili con terrazzetti, lobi ed aree in contropendenza, testimonianza di scivolamenti di materiali. Inoltre i versanti sono frequentemente interessati da creep o lenti movimenti del suolo che interessano pendii poco aclivi nella loro parte superficiale.

A.1.2 – La Popolazione Il Comune di Bompietro conta una popolazione residente di 1503 abitanti, distribuita tra il centro di Bompietro, la frazione di Locati ed i vari quartieri, con una densità media di circa 35 ab./Kmq.

La popolazione scolastica è suddivisa in tre fabbricati ubicati ai seguenti indirizzi: - Scuola dell’Infanzia sita in via Chiusa Alvani s.n.c., conta un totale di 20 unità, delle quali 3 facenti parte del personale scolastico e 17 alunni frequentanti; La cucina presente nel suddetto plesso può fornire una media di 70 pasti/h. Lat. 37,745717 Long. 14,098402 (vedi tavola G.6); - Scuola Primaria sita in via Chiusa Alvani s.n.c., conta un totale di 55 unità, delle quali 8 facenti parte del personale scolastico e 47 alunni frequentanti; Lat. 37,74622 Long. 14,09895 (vedi tavola G.6); - Scuola Secondaria di I° grado sita in via Rampanti s.n.c. – Frazione Locati, conta un totale di 55 unità delle quali 14 facenti parte del personale scolastico e 41 alunni frequentanti; Lat. 37,74193 Long. 14,08919 (vedi tavola G.6); Con il supporto dell’Ufficio Anagrafe e dell’Ufficio Servizi Sociali del Comune è stata condotta un’indagine sulla popolazione residente per fasce di età nonché sulle persone non autosufficienti (disabili, allettati, psicolabili e dializzati che necessitano assistenza) e sulla loro distribuzione sull’intero territorio comunale come si evince dalla seguente tabella:

FASCE DI ETÀ PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI RESI- da 0 a NUCLEI da 13 a > 64 DENTI 12 FAMILIARI 64 anni anni anni Nome* Indirizzo* BOMPIETRO Via G 3 3 1 Via 2 E 2 2 1 Via 6 B 1 1 1 Via 6 A 2 1 1 1 Via Adua 2 1 1 1 Via Alaimo 54 11 36 7 25 Via Alaimo “A” 1 1 1 Via Alaimo “B” 1 1 1 Via Alaimo “C” 14 14 3 Via Alaimo “D” 2 2 1 Vicolo Albanese 5 3 2 2 Via Baglio 11 3 6 2 4 Via Bellini 43 2 33 8 20 Piazza Bevaio 3 3 3 Via Brucato 17 2 9 6 10 Via Calabrese 11 8 3 7 Via Calabrese - Locati 19 12 7 12 Vicolo Cammarata 1 1 1 Via Cannati 6 1 3 2 3

Via Carceri 13 1 10 2 6 Via Catania 13 2 7 4 6 Via Cavour 26 4 16 6 13 Via Cesare Battisti 15 1 7 7 10 Via Chiarisi 22 3 13 6 9 Via Chiesa 7 7 5 Via Chiusa Alvani 86 7 57 22 42 Via Ciccarello 37 5 27 5 17 Via Cicchettoni 12 4 7 1 5 Vicolo Cipriano 1 1 1 Via Cortese 4 4 4 Via Crispi 9 2 6 1 3 Via Dante 12 7 5 4 Via Delle Fonti 37 6 19 12 17 Via delle Querce 4 2 2 1 Via Di Figlia 4 1 3 2 Via Di Prima 2 2 1 Via Discesa Chiesa 27 4 7 16 16 Via Errante 5 5 4 Via Facitelli 12 5 7 9 Via Fascianella 7 2 3 2 4 Via Ferrai 7 3 4 6 Via Ferrai – fraz. Locati 11 8 3 5 Via Ferrandina 4 2 2 3 Via Ferrarello 3 1 2 2 Via Filì 1 1 1 Vicolo Filì 1 1 1 Via Galileo Galilei 5 4 1 3 Via Galli 24 12 12 14 Piazza Gangi 29 5 15 9 14 Via Gangi 68 6 51 11 31 Via Gangi – fraz. Locati 2 2 2 Via Garibaldi 8 2 4 2 5 Via Gatto 2 2 1 Via Genduso 15 1 14 5 Vicolo Genduso 5 1 3 1 2 Vicolo Geraci 6 6 2 Via Giachini 34 22 12 22 Via Grilli 5 5 5 Via Guarraia 15 9 6 9 Vicolo Guarraia 7 4 3 5 Corso Italia 10 4 6 5 Via La Tera 1 1 1

Via Li Pira 3 1 1 1 2 Via Li Vecchi 6 4 2 3 Via Librizzi 29 3 16 10 14 Vicolo Librizzi – fraz. Locati 1 1 1 Via Lo Dico 9 3 6 4 Via Lo Dico – Fraz. Locati 1 1 1 Via Macelli 1 1 1 Via Madre Chiesa 60 3 33 24 31 Via Manzoni 6 4 2 1 Via Marconi 13 2 5 6 8 Via Matteotti 15 2 6 7 8 Via Messina 14 3 8 3 5 Via Messineo 54 5 32 17 30 Via Messineo Stradale 44 4 16 24 25 Via Michelangelo 6 5 1 3 Via Monte Grappa 12 7 5 6 Via Nicosia 1 1 1 Via Ospizio 5 5 2 Via Palermo 1 1 1 Via Pergole 11 6 5 6 Via Piave 10 1 4 5 5 Via Poste 27 1 15 11 14 Contrada Ragona 1 1 1 Via Rampanti 40 2 25 13 20 Via Razza 8 3 5 7 Piazza Rimembranza 9 3 2 4 4 Via Risorgimento 54 7 27 20 31 Via Roma 47 4 24 19 25 Via Saguti 1 1 1 Via Salerna 4 2 2 1 Contrada San Filippo 17 2 14 1 6 Via Scalone 9 1 6 2 4 Via Scelfo “B” 16 13 3 7 Via Scelfo “C” 9 7 2 4 Contrada Sagneferi 1 1 1 Via Sellaro 4 4 2 Vicolo Spedale 5 1 3 1 2 Via Trapani 2 2 2 Via Trento 18 1 10 7 9 Via Trieste 4 1 3 5 Via Umberto 18 7 11 14 Via Valenza 2 1 1 1 Traversa Via Dante 5 4 1 2 Via Vigneri 7 1 4 2 5 Via Vittorio Emanuele 59 9 27 23 39 Totale 1485 136 845 504 1636 42

Tabella A.1.2: Dati sulla popolazione residente in tutto il territorio

* I nominativi e gli indirizzi sono omessi dal documento di Piano per motivi di rispetto della privacy. I dati completi possono essere messi a disposizione dal referente della Funzione Sanità e Funzione Assistenza alla Popolazione.

A.1.3 Geomorfologia

Il territorio in esame, posto ai margini meridionali del versante delle Madonie, risulta in generale inserito in un contesto collinare, tipico di vaste zone dell'entroterra siciliano, caratterizzato da rilievi di modesta altimetria rispetto a quelli del massiccio dei monti delle Madonie e con versanti di media acclività, solo localmente interrotti da balze. Ciò é soprattutto dovuto all'alternanza di litotipi eterogenei che danno luogo a pendenze diverse, per diverso grado di erodibilità.

In particolare, la porzione settentrionale del territorio comunale, in cui predominano argille scagliose e terreni della Formazione Terravecchia, é caratterizzata da forme ondulate e mammellonari mentre la porzione meridionale, in cui affiorano rocce della serie gessoso-solfifera, presenta invece forme più varie ed aspre, frequentemente interrotte da profonde incisioni torrentizie, scarpate e pareti rocciose.

Il fenomeno dell'erosione, diffuso in tutto il territorio, ha determinato condizioni di modellamento in relazione alla diversa attitudine dei terreni ad essere aggrediti dagli agenti degrada tori, condizione determinata dalle caratteristiche litologiche degli stessi e dalle loro condizioni strutturali.

In base a tale premessa, la peculiarità morfologica più evidente del territorio consiste nell'ampia ed incisa vallata percorsa dal fiume Salso sul cui versante esposto ad oriente si sviluppa la maggioranza del territorio comunale. Sul versante in sinistra idraulica del fiume Imera Meridionale, esposto ad occidente e separato dal versante in destra idraulica del fiume Salso dallo spartiacque che si sviluppa da Nord verso Sud lungo la direttrice che unisce i centri abitati di Bompietro e Alimena.

Il versante in destra idraulica del fiume Salso, appare irregolare più a Sud, a partire dallo “Stretto Cigno”, a diverso grado di erodibilità ed acclività, data la presenza di diversi litotipi: da gessarenitici nei pressi del citato stretto a plastici a valle delle Masserie Consiglio con parecchie fenomenologie gravitative superficiali (creep). Questo versante presenta un discreto sviluppo del reticolato idrografico, con valloni più o meno frastagliati e strutture calanchive costituenti piccoli bacini imbriferi concentrati per lo più in contrada Granieri.

Il versante, sempre in destra idraulica del fiume Salso, della porzione settentrionale del territorio, degrada invece fino al fondovalle in maniera abbastanza regolare anche se è ondulato e scosceso nei terreni plastici delle argille scagliose varicolori del Complesso Sicilide.

Nella fascia di testata degli impluvi affluenti del Salso, tale versante è occupato dalle alture conglomeratiche (Balza di contrada Donna Amorosa) ed arenacee di Guarraia, Salerna e Bompietro che proseguono verso Ovest in direzione di Locati e c.da Sagneferi a carattere collinare, descrivendo morfologicamente una struttura a fascie litologiche. Pertanto la serie dei rilievi arenitici, con al centro le aree a calanchi di c.da Sagneferi rinserrano in questo settore le testate degli impluvi affluenti del fiume Salso ad Est e del Rio Sagneferi ad Ovest.

La parte Sud-Occidentale della rete idrografica é di breve sviluppo e frastagliata verso monte con decorso mediamente parallelo e lineare nelle aste fluviali di ordine superiore, sede quasi sempre dei fianchi dei corpi alluviali più degradati.

Sui versanti argillosi di entrambe le aree si esercita dunque, l’azione modellatrice delle acque dilavanti ed incanalate le quali erodono intensamente i pendii più acclivi e scarsamente protetti dalla sola vegetazione erbacea stagionale. Una serie di rammollimenti e lenti movimenti gravitativi superficiali (creeping) che si manifestano durante i periodi di abbondanti piogge interessano, sebbene con intensita differente, alcune aree.

La fenomenologia associata e tipica del degrado superficiale, va dallo smottamento con una ben definita geometria di distacco, alle colate di fango, dovute alla saturazione idrica dell'orizzonte rimaneggiato ed allo scorrimento del suolo sotto forma di fluido viscoso; alla reptazione del suolo (creeping), movimento intermittente senza superficie di scorrimento, lento ed impercettibile, di uno strato superficiale verso valle; agli sprofondamenti, dovuti alla perdita di equilibrio di una massa di terreno per scalzamento alla base, sia di origine esterna che interna.

Da quanto esposto consegue una evoluzione geomorfologica generale, che si aggrava continuamente e che potrebbe interessare, nel corso di un impercettibile rimodellamento, il già precario equilibrio del territorio.

A.1.4 Geologia

Per inquadrare la successione stratigrafica riconosciuta nel territorio del Comune di Bompietro, si riepilogano brevemente i caratteri stratigrafico-strutturali delle Madonie, quali risultano dagli studi più aggiornati sull'argomento.

In termini generali i monti delle Madonie sono una serie di rilievi costituiti da una sovrapposizione di determinati complessi geostrutturali. Ricordando le ormai classiche considerazioni di OGNIBEN (1960), si definiscono in tale gruppo montuoso le seguenti unita strutturali. dal basso verso l'alto: - Complesso Basale in facies imerese: - Complesso Panormide; - Complesso Mesautoctono: - Complesso delle Falde Sicilidi: - Complesso Neoautoctono.

Con il termine di Complesso Basale viene indicata la successione stratigrafica più profonda delle Madonie. Tale denominazione indica le successioni di "facies imerese", che costituirebbero un deposito di miogeosinclinale collegato all'avampaese da passaggi laterali. Corrisponde anche alla "serie delle Madonie occidentali", alla "serie paleoautoctona" ed infine alla "serie di Sclafani". La successione comprende terreni dal Trias superiore al Terziario con lacune di alcuni orizzonti giurassici e supracretacei che, in tutto il territorio rilevato, non si riscontra in affioramento.

Il termine Complesso Panormide definisce la successione mesozoica di scogliera dei Monti di Palermo e successivamente usato per le Madonie orientali, corrisponde anche ai "Depositi delle Madonie orientali", alla "Zone du Panormide", alla piattaforma panormide. Tale complesso, sovrapposto tettonicamente al Flysch Numidico del precedente complesso strutturale, risulta anch'esso assente nel territorio di Bompietro.

Il complesso Mesautoctono, costituito in massima parte dal cosidetto Membro di Geraci, definito dai due terzi superiori del Flysch Numidico e datato Oligocene Superiore-Miocene Inferiore, affiora solo a Sud di c.da Sagneferi (Balza Falcone ml. 734 s.l.m.) e verso Est, nel territorio del Comune di Alimena, oltre che in c.da Burgarito a monte di case La Placa comprese tra ml. 620 e ml. 640 s.l.m. del territorio di Bompietro.

Le unità Sicilidi nell’area delle Madonie appaiono come terreni sovrapposti ed orogenicamente trasportati sopra il Flysch Numidico, occupando una vasta porzione di territorio adiacente alle pendici madonite, quale appunto quella del versante meridionale su cui si sviluppa il territorio comunale di Bompietro. Si tratta di depositi tipicamente .geosinclinalici rappresentati da materiali plastici inglobanti parecchi esotici più rigidi quali blocchi carbonatici mesozoici. Le argille varicolori eoceniche, i lembi di calcari nummulitici (Formazione Polizzi), le marne cenomaniane (Formazione Brancaleone) ed i depositi parautoctoni di Flysch Numidico contribuiscono a costituire questo sistema di falde.

La serie Neoautoctona o postorogena si trova sovrapposta alle falde di ricoprimento sopra descritte ed è caratterizzata da quei terreni non interessati dagli ultimi trasporti orogenici, evidenziando invece una tettonica di piegamento e di sollevamento. Le successioni clastiche con conglomerati, sabbie, marne ed argille e la serie solfifera ne costituiscono l’oggetto principale per quest’area isolana.

A partire dal Miocene Medio, sui terreni che rappresentano un limitato settore della Catena Appenninico-Maghrebide e sulle unita Sicilidi, si vengono a sovrapporre i terreni postorogeni caratterizzati nella parte basale dalla denominata Formazione di Cozzo Terravecchia appartenente al Miocene Superiore (Tortoniano Superiore) Messiniano Inferiore. Verso l'alto seguono le evaporiti del Messiniano, i Trubi del Pliocene Inferiore, le marne fossilifere ed i depositi sabbioso-argillosi, plio-quaternari.

Nel territorio del Comune di Bompietro, come del resto nella Sicilia settentrionale e nei dintorni dei Comuni limitrofi, il Miocene Superiore (inclusivo del Saheliano, con facies sedimentarie diverse, dai conglomerati poligenici alle argille e bioherme, ed il Messiniano, con la famosa sequenza evaporitica) riposa in discordanza su un substrato la cui parte più alta è costituita dai materiali della "Falda Sicilide" e da lembi isolati della originaria copertura del Tortoniano che, nella letteratura geologica, rappresenta il neoautoctono sottostante la formazione gessoso-solfifera e viene correntemente indicata con il già richiamato nome di "Formazione di Cozzo Terravecchia".

Nella Sicilia settentrionale, e in particolare nelle Madonie, la successione stratigrafica è disturbata da una tettonica molto energica e da intercalazioni di falde di ricoprimento mentre, lungo il versante meridionale delle Madonie e nel territorio di Bompietro, le strutture riscontrabili sono date da blande pieghe che interessano anche i terreni pliocenici affioranti in prossimità del confine meridionale del territorio studiato.

Le ricerche di stratigrafia di dettaglio sul Miocene medio e superiore Italiano, hanno messo in evidenza come non sempre si abbia a che fare con una successione marina continua, ma nelle zone periferiche rispetto alla grande geosinclinale appenninica la successione Tortoniano-Messiniano possa essere interrotta da una lacuna, per effetto della quale il Saheliano (seguito in continuità dai gessi del primo ciclo, quando presenti), giace in discordanza sui terreni preesistenti, dislocati ed erosi, rappresentando così un ciclo sedimentario indipendente.

La successione litologica sembra comunque presentare maggiori affinità con quella appenninica e anche qui la sedimentazione saheliana si imposta in maniera decisamente discordante come effetto di una invasione marina succeduta ad una regressione che aveva portato ad emergere un basamento costituito prevalentemente da terreni plastici della “Falda Sicilide”, comprensivi di un moderato spessore di Tortoniano parautoctono in facies sabbiosa o argillosa. La tettonica e la erosione, precedenti alla “trasgressione” saheliana hanno ridotto la copertura tortoniana a pochi lembi distanziati l'uno dall'altro, in modo che generalmente il Saheliano giace direttamente sul substrato alloctono di argille varicolori (= "argille scagliose" Auct.).

In conclusione in questa regione il Miocene medio e superiore è chiaramente ripartibile in due complessi e cioè: 1) complesso del Tortoniano parautoctono, sovrapposto alla matrice plastica della "Falda Sicilide”, con giacitura regionale chiaramente trasgressiva, comprovata dalla esistenza alla sua base di facies spiccatamente litorali; 2) complesso del Saheliano-Messiniano inferiore (gessi del primo ciclo, quando presenti), discordante sui terreni precedenti.

Questa successione è riscontrabile in una regione abbastanza ampia, che va dalla zona a cavallo dell’ultimo tratto del fiume Imera settentrionale fino al fiume Gangi ed oltre. Senza volere qui descrivere la geologia di tutta quest'area,'compito gravoso per la notevole complessità strutturale, ci si limita ad illustrare la successione saheliana che si rileva la più rappresentativa della porzione settentrionale del territorio comunale su cui si riscontra il centro abitato. La successione saheliana inizia con potenti conglomerati di colore rossastro, di solito stratificati in grossi banchi, che possono globalmente raggiungere spessori dell’ordine del centinaio di metri. Tali conglomerati, che costituiscono la balza a monte della c.da Donna Amorosa, ad Est del centro abitato, sono costituiti da ciottoli di varia mole, talora con diametro massimo prossimo al metro, formatisi generalmente a spese delle quarzareniti del “Flysch Numidico”. Inoltre si trova un certo numero di ciottoli di cristallino (graniti a grandi ortoclasi, porfidi quarziferi, gneiss, ecc.), di calcari mesozoici e terziari. Si tratta quindi di un conglomerato politipico, formatosi in parte a spese di formazioni che più non affiorano in Sicilia.

I conglomerati riposano in discontinuità, con discordanza piu o meno evidente, sopra le argille paleogeniche della Falda Sicilide o sopra lembi di argille siltose con fauna del Tortoniano, sparsi sulle argille paleogeniche.

E' evidente che prima della deposizione dei conglomerati, una crisi tettogenica ha scompaginato la Falda Sicilide ed ha ulteriormente frammentato fa copertura tortoniana.

Una successiva fase erosiva ha finito per ridurre il Tortoniano a pochi lembi, isolati nei settori ribassati.

I rapporti dei conglomerati con il substrato sono rapporti di discontinuità sebbene i conglomerati stessi siano prevalentemente continentali.

Bisogna quindi supporre che alla fase erosiva e di spianamento che aveva portato alla quasi totale obliterazione della copertura tortoniana, sia succeduta una fase di intensa sedimentazione in condizioni di bacino sottoposto a riempimento forse anche in parte alluvionale, fase di intensa sedimentazione favorita dal sollevamento di una limitrofa regione "nella quale affioravano abbondantemente le quarzareniti numidiche e le rocce cristalline (graniti, porfidi quarziferi, gneiss, ecc.)", oggi conosciute in Sicilia solo per i ciottoli presenti nel conglomerato suddetto.

Stranamente, conglomerati di questo genere sono rappresentati allo stesso livello stratigrafico in tutta la Sicilia settentrionale, non solo, ma ricompaiono ad enormi distanze anche nel subappennino delle Puglie (conglomerati di San Bartolomeo in Galdo).

Non si tratta quindi di un tipico conglomerato trasgressivo, formato a spese del substrato e quindi tendenzialmente monotipico o comunque costituito da rocce reperibili a piccola distanza, ma di un conglomerato che indica il ristabilirsi della sedimentazione in un ambiente subsidente, in precedenza dislocato e quindi sottoposto ad attiva erosione.

Detto conglomerato può considerarsi “trasgressivo” perché discordante rispetto al substrato e perché è il segnale dell'inizio della subsidenza che porterà al ristabilirsi dell'ambiente marino.

La facies marina diviene ben evidente al momento in cui l'apporto dei ciottoli e cessato o è divenuto discontinuo e la sedimentazione si è fatta arenacea o addirittura, come è il caso dell'area in oggetto, argilloso-marnosa.

L'origine continentale dei livelli inferiori del conglomerato non e localmente dimostrabile, ma appare evidente se ci si sposta fuori della Sicilia, in regioni dove l'instaurarsi della sedimentazione del Miocene superiore si presenta con caratteri estremamente simili.

Infatti si sono chiaramente depositati in lagune, forse saltuariamente raggiunte dalle acque marine, le ligniti che segnano la base del ciclo sedimentario sopramiocenico a Conidoni, sopra Briatico in Calabria (SEGUENZA, 1880)'e nella Toscana marittima (TREVISAN, 1952; BOSSIO et alii, 1978). D'altra parte lo stesso colore rosso della matrice dei conglomerati è un argomento a favore della loro origine continentale.

I conglomerati presentano saltuariamente intercalazioni arenacee. Queste si fanno più frequenti verso l'alto, finche si passa gradatamente a sabbie più o meno cementate, di colore tra il grigio ed il giallastro, a varia granulometria, alle quali si intercalano sottili livelli di argilla verde.

Le sabbie, affioranti nelle frazioni Guarraia e Salerna nonché nel centro abitato, a loro volta verso l'alto passano ad argille di colore grigio-bluastro affioranti a monte e valle dei centri abitati, quelle stesse attribuite al Saheliano da DECIMA.

I migliori affioramenti delle "argille saheliane" si osservano entro la sinclinale, molto complessa e tormentata, che dalla testata del fiume Imera settentrionale si estende verso oriente sino a Bompietro.

Le argille si presentano di solito di colore grigio-bluastro con scarso contenuto in sabbia, però nello spessore del pacco argilloso possono comparire localmente intercalazioni sabbiose anche di una certa importanza, come accade per esempio all'intorno del centro abitato, dove compare una intercalazione sabbiosa, che si può seguire sino a valle di Locati.

Oltre le intercalazioni sabbiose si notano anche addizioni gravitative di materiali provenienti sia dalla Falda Sicilide, in particolare "argille varicolori" e scarsi lembi di calcari marnosi grigi, ben stratificati, nummulitiferi, della cosiddetta formazione "calcescistosa" di Polizzi, sia dal "Flysch Numidico".

Lo spessore massimo della successione argillosa, inclusivo delle addizioni estranee e delle intercalazioni sabbiose, è valutabile sull'ordine dei 500 metri.

Verso l'alto le argille sono sostituite da sedimenti di mare meno profondo, che si presentano con facies diversa da punto a punto. Infatti, mentre a monte del centro abitato di Bompietro e lungo la Balza Areddula le argille verso l'alto passano a calcareniti, in altre località di Castellana Sicula e Petralia Sottana cedono addirittura il posto a un vero e proprio calcare biohermale a Porites ed altri coralli costruttori.

I calcari a coralli rappresentano nel versante meridionale delle Madonie il termine più alto del ciclo Saheliano.

Nel territorio a valle di Balza Areddula, come d'altra parte in tutta l'estensione delle tavolette "Polizzi Generosa", "Petralia Sottana", "Gangi", i gessi del primo ciclo sono totalmente assenti, o che non si siano mai depositati, o che siano stati asportati da azioni erosive precedenti la sedimentazione del secondo ciclo. Quest'ultimo, a sua volta, inizia con un effimero ambiente marino, rapidamente scomparso in seguito ad evaporazione, dando luogo alla successione evaporitica classica della Sicilia, quella che ha comportato il deposito delle famose successioni saline, che per le loro caratteristiche costituiscono uno degli esempi di serie salifera marina più aderenti alla successione teorica fra quante sono conosciute in tutto il mondo (RAMBERTI, 1980).

A Petralia ed in subordine alla prossimità della confluenza del Torrente Granieri con il Fiume Salso del territorio di Bompietro, i giacimenti. saliferi lasciati dal Messiniano del secondo ciclo, sono essenzialmente limitati a NaCl. Il giacimento di Petralia, in atto sfruttato industrialmente per l'imponente consistenza, è tuttavia importante perchè dimostra che la successione evaporitica salifera fa parte, quanto meno localmente, del Messiniano del 2° ciclo e non del 1° ciclo, come comunemente ritenuto. A questo modo il secondo ciclo risulta estremamente complesso, essendo costituito da una successione marina evaporitica completa dei sali solubili, cui si sovrappone un ambiente continentale o subcontinentale, coi laghi endoreici a Cyprideis.

La sedimentazione delle evaporiti del secondo ciclo è stata preceduta da alcuni curiosi fenomeni, conseguenza della infiltrazione delle soluzioni gessose nelle formazioni porose del substrato. Il più interessante è il fenomeno della gessificazione di preesistenti calcari.

A.2 DATI TERRITORIALE DI DETTAGLIO A.2.1 Rete delle infrastrutture di trasporto Il Comune di Bompietro può essere raggiunto attraverso l’Autostrada A19 Palermo-Catania con uscita allo svincolo di Tremonzelli per poi proseguire sulla S.S. 120 direzione Castellana Sicula e quindi per Blufi, attraverso la strada intercomunale Castellana-Blufi (Via Sant’Andrea) e giungere a Bompietro dalla strada intercomunale Blufi-Bompietro (Via Lupi) oppure con uscita allo svincolo di Resuttano e proseguire per S.P. 19 direzione Alimena quindi per la SS. 290 fino alla S.P. 32 per Bompietro. La seconda rete viaria viene consigliata in caso di calamità naturale, per il trasporto di materiale logistico in generale in quanto si presta maggiormente, per capacità e capienza, alla suddetta funzione.

Nell’ambito del territorio comunale sono presenti le seguenti arterie principali di comunicazione: - Autotrada A19 Palermo-Catania; - S.S. 290 collega la SS 120 dell’Etna e della Madonie (Petralia Soprana-Bivio Madonnuzza) con la SS 121 Catanese (Calascibetta-Enna) - S.S. 120 dell’Etna e delle Madonie collega la SS. 113 () con Fiumefreddo; - S.P. 19 Resuttano - Alimena; - S.P. 32 Bompietro - Pianello; - S.P. 11 Blufi - Bompietro;

La rappresentazione della rete infrastrutturale dei trasporti sull’intero territorio comunale è riportata nella Tavola 3 – individuazione della viabilità statale e provinciale di accesso al centro abitato. Il centro urbano è caratterizzato dalle seguenti vie principali di comunicazione: Bompietro Centro - Via Garibaldi, Via Chiusa Alvani, Via Roma, Via Vittorio Emanuele, Via Bellini-SP. 32, via Madre Chiesa, Via Matteotti, Via Cavour, via Stradale Messineo, Via Alaimo; Frazione Locati - Via Risorgimento I – S.S. 290; - Via Risorgimento; - Via Rampanti; - Via Poste – S.P. 11;

Da considerare che buona parte delle vie del centro urbano di Bompietro e delle frazioni Locati nonché dei quartieri Messineo, Librizzi, Chiarisi, Salerna e Guarraia, si presentano strette e tortuose.

A.2.2 Attività produttive A.2.2.1 Attività industriali, artigianali e commerciali Il Comune di Bompietro al momento della scrittura del presente piano di emergenza è dotato di un’area artigianale usufruibile solo in parte.

Con l’ausilio dell’Ufficio Sviluppo Economico è stato possibile censire tutte le Ditte presenti nel territorio comunale come da seguente prospetto: Denominazione Ubicazione N. Cod. N° Ditte Esercizio Cart. Cartogr. Di Salvo Luigi Salvatore 1 Abbigliamento-Articoli regalo- Via Roma n°59 Oreficeria Iannello Moda di D’Angelo Lucietta 2 Via Bellini n°17/a Abbigliamento-Articoli regalo Richiusa Mariangela 3 Via Roma n°59 Articoli regalo-Oreficeria-Tabacchi La Masseria di Macaluso Angelo 8 C.da Manzone Agriturismo Sacco Giacomo 17 Via Roma n°43 Alimentari – prod. igiene e pulizia Di Chiara Salvatore 18 Piazza delle Rimembranze n°11 Alimentari – prod. igiene e pulizia Richiusa Teresa Piazza Vittorio Emanuele – Fraz. 19 Alimentari – prod. igiene e pulizia Locati Bianco Francesco 24 Via Scelfo s.n.c. Autoriparazioni meccaniche veicoli Gennaro Silvio 25 Via Alaimo s.n.c. Autoriparazioni meccaniche veicoli Schimmenti Salvatore 26 c.da Rina s.n.c. Autoriparazioni meccaniche veicoli Richiusa Natale Autoriparazioni Via Risorgimento s.n.c. – fraz. 27 meccaniche veicoli e carrozzeria Locati EDIL PLANET di La Placa Agostino- 38 c.da Rina s.n.c. Autotrasporti – Materiale edile EDILTEC di La Placa Calogero e figlio 39 c.da Alaimo s.n.c. Autotrasporti – Materiale edile Spinoso Alberto Autotrasporti – 40 c.da Alaimo n°8 Materiale edile e Articoli Funerari Calderaro Giuseppe Felice 48 Piazza delle Rimembranze, m°7-8 Bar “Centrale” La Marca Antonio 49 Via Gangi n°6/a Bar “ Il Golosseo ” Bar Tabacchi Nottefonda Pub di Lo 50 Mauro Pietro Via Chiusa Alvani n°31 Bar “Notte Fonda” Trubia Calogero Giuseppe 51 Via Risorgimento 75 Bar - Trattoria “Tulipano Rosso” Albanese Giuseppe 52 Via Umberto n°20 – Fraz. Locati Bar Natur Villa s.n.c. di Librizzi Dario e 53 Cerami Giuseppe Piazza Gangi Bar - Ristorazione “Villa Gangi” Consortium 54 c.da Ciaramita-SS 290 Caseificio Di Gangi Giuseppe 56 c.da Rina s.n.c. – fraz. Locati Carrozziere 57 Filippone Giovanni Farmacia Via Piave n°37 73 Riccobene Rosaria Farmacia Via Risorgimento – Fraz. Locati Librizzi Dario 84 Via Scelfo n°2 Impianti idraulici Balistreri Gandolfo 86 Via Scelfo n°2 Muratore – piccoli lavori edili Di Chiara Alessandro 87 Via Alaimo n°45 Muratore – piccoli lavori edili Chiappone Giorgio 88 Via Messineo n°157 Muratore – piccoli lavori edili Scelfo Salvatore 89 Via Giachini n°116 Muratore – piccoli lavori edili Di Chiara Giuseppe 90 Via Giachini s.n.c. Muratore – piccoli lavori edili La Placa Salvatore 91 Via Messineo n°6 Muratore – piccoli lavori edili D e G di Di Gangi Davide e Giannotta 92 Vincenzo Via Alaimo s.n.c. Muratore – piccoli lavori edili Eredi Gulino Giuseppe Lavori 94 edili – Stradali – Cond. Macch. Via Chiusa Alvani n°34 Agricole S.C.E.V. s.n.c. di Saguto Damiano 95 Via Vittorio Emanuele n°18 Lavori edili – Stradali – Movim. Terra Di Figlia Antonino 104 Via Umberto, n°24 – Fraz. Locati Macelleria Vaccarella Santo 105 Via Roma, n°10 Macelleria Li Vecchi Calogero 118 Via Lo Dico s.n.c. Panificio Albanese Gaetano 121 Via Trento n°23 – Fraz. Locati Piastrellista Cangelosi Renato 122 Via Roma n°11 Parrucchiere e Barbiere Di Gangi Giuseppina 123 Via Chiusa Alvani n°6 Parrucchieria Fiorentino Maria Antonietta 124 Via Facitelli s.n.c. Estetista Giovane Locati s.n.c. di Di Gangi-Geraci Via Risorgimento s.n.c. – fraz 144 –Miserendino Stampe – Litografie ecc. Locati Li Pira Antonino 148 Via Librizzi n°54 Tinteggiatura e imbiancatura CI.DI di D’Ignoti Giuseppe & C. 149 Via Palermo n°2 Tinteggiatura e tappezzeria Macaluso Leonardo 150 Via Madre Chiesa n°47 Tinteggiatura e rivestimenti murari Coop. Bonipetri 155 Piazza delle Rimembranze n° 3 Servizi - Cooperativa Tabella A.1.6.1 * I nominativi sono omessi dal documento di Piano per motivi di rispetto della privacy. I dati completi possono essere messi a disposizione dal referente della Funzione Materiali e Mezzi

SEZIONE AMBULANTI

1 Di Salvo Luigi Salvatore Via Roma n°57 2 Giarraffa Girolamo Via Chiarisi n°94 3 Giuliano Laura Via Cicchettoni n°11 4 Giuliano Marco Via Cicchettoni n°11

A.2.2.2 Attività agricole e zootecniche

ELENCO DELLE AZIENDE AGRICOLE E DEGLI ALLEVAMENTI ZOOTECNICI

PRESENTI NEL TERRITORIO DI BOMPIETRO

COORD. GEOGR. N° *TITOLARE CODICE

CONTRADA VINI PROG.

AZIENDA AZIENDA O

EQUINI

BOVINI

CAPRINI AVICOLI Latitudine Longitudie

1 Filì Giuseppe C.da Piano Gallina 012PA001 x 37,71162 14,0827 Lo Porto Calogera Maria 2 C.da Sagneferi 012PA002 x x 37,71767 14,08596 e Filì Salvatore Li Ranzi 3 C.da Destri 012PA003 x x 37,69537 14,09963 Salvatore Li Puma 4 C/da Granara 012PA004 x 37,68071 14,15118 Antonio Vaccarella 5 C/da Saguta 012PA005 x x 37,75584 14,10514 Pietro Albanese 6 C/da Piano Gallina 012PA006 x x 37,71163 14,08354 Fortunato Oddo Fabio 7 C/da San Filippo 012PA007 x 37,68329 14,09045 Rosario Fiorino 8 C/da Bulgarito 012PA008 x x x 37,714306 14,09713 Carmelina Trubia Calogero e 9 C/da Manzone 012PA009 x x 37,728724 14,10032 Di Gangi Giuseppe ELENCO DELLE AZIENDE AGRICOLE E DEGLI ALLEVAMENTI ZOOTECNICI PRESENTI NEL TERRITORIO DI BOMPIETRO

C/da S. 10 Sabatino Pietro 012PA010 x 37,74289 14,12296 Giovannello Folisi Lucia e 11 Gangi Chiodo C/da Alleri 012PA011 x x x x 37,688432 14,149924 Giuseppe Albanese 12 C/da Piano Gallina 012PA012 x 37,71188 14,08313 Damiano Incognito Anna 13 C/da Sagneferi 012PA013 x 37,72196 14,08841 Giuseppa La Rosa 14 C/da S. Filippo 012PA014 x 37,6896 14,09038 Salvatore Polizzotto 15 C/da Rina 012PA015 x 37,742624 14,092183 Rosalia Calabrese C/da Donna 16 012PA016 x 37,747849 14,102971 Mario Amorosa C/da Consiglio 17 Folisi Michele 012PA017 x x x 37,646937 14,158215 Vecchio Di Gangi 18 C/da Manzone 012PA018 x x x 37,755283 14,00045 Matteo La Placa Maria 19 Via Lo Dico n°23 012PA019 x 37,742111 14,098394 Santa Librizzi 20 C/da Sagneferi 012PA020 x 37,720659 14,088524 Domenico Gennaro Silvio 21 C/da Ragona 012PA021 x 37,733727 14,105572 Giuseppe Spinoso 22 C/da Alaimo 012PA022 x x 37,74739 13,94881 Alberto La Placa 23 Antonino e C/da Consiglio 012PA023 x x 37,651013 14,152309 Salvatore Guarnuto 24 C/da Manzone 012PA024 x 37,726022 14,099656 Antonino Federico 25 Via Messineo 012PA025 x 37,741446 14,097226 Biagio Randazzo 26 C/da Salerna 012PA026 x x 37,862852 14,006554 Giuseppe Librizzi 27 Domenico e C/da Sagneferi 012PA027 x x 37,73347 14,10505 Librizzi Marco Li Vecchi 28 C/da Cicchettoni 012PA028 x 37,75164 14,096467 Calogero C/da Consiglio 29 Folisi Giovanni 012PA029 x x 37,645381 14,151884 Vecchio 30 Di Nolfo Santo C/da Destri 012PA031 x x 37,69287 14,15202 Giuliano 31 C/da Magione 012PA033 x 37,728303 14,104387 Marco Scrivano Maria 32 C/da San Filippo 012PA035 x 37,687283 14,104359 Angela Giallombardo 33 C/da Bulgarito 012PA036 x 37,714032 14,097917 Antonio ELENCO DELLE AZIENDE AGRICOLE E DEGLI ALLEVAMENTI ZOOTECNICI PRESENTI NEL TERRITORIO DI BOMPIETRO

Li Puma 34 C/da Granata 012PA038 x x 37,68072 14,14733 Rosario Li Puma Marilena e 35 C/da Ramusa 012PA039 x x 37,736615 14,008228 Milio Giuseppina Badagliacca 36 C/da S. Filippo 012PA040 x 37,69051 14,09649 Giuseppe Ciotti 37 C/da S. Filippo 012PA040 x 37,69051 14,09649 Giuseppe Badagliacca 38 C/da S. Filippo 012PA040 x 37,69051 14,09649 Gioachino C/da Manca S. 39 Arata Antonio 012PA041 x 37,69642 14,09673 Filippo Macaluso 40 c/da Granara 012PA042 x x 37,683804 14,147971 Venera Vaccarella 41 Via Librizzi 96 012PA056 x 37,742062 14,098658 Calogero Geraci Pietra 42 C/da Burgarito 012PA058 x x 37,71399 14,09702 Maddalena Macaluso 43 C/da Manzone 012PA059 x 37,72775 14,099288 Angelo Salamone 44 Francesco Via Gangi 012PA060 x 37,745642 14,100566 Paolo Di Gangi 45 C/da Cannata 012PA061 x 37,750713 14,097625 Luciano Faillaci 46 Calogero C/da Destri 012PA062 x 37,694974 14,14735 Salvatore Miserendino C/da Manca 47 012PA063 x 37,684511 14,097238 Francesco Sciaritelle Alaimo 48 Via Messineo 012PA066 x 37,743051 14,098792 Domenico Brucato 49 C/da S. Onofrio 012PA067 x 37,741164 14,084562 Calogero Albanese 50 C/da Piano Gallina 012PA068 x 37,711603 14,083031 Michele 51 Librizzi Pietro C/da Ragona 012PA069 x 37,732174 14,100023 Vaccarella 52 C/da Guarraia 012PA072 x 37,7544 14,10514 Giuseppe Albanese C/da S. 53 Daniele e Pepe 012PA074 x x 37,74117 14,12137 Giovannnello Giuseppina Tabella A.1.6.2 *I dati completi possono essere messi a disposizione dal referente della Funzione Sanità, Assistenza Sociale e Veterinaria. A.2.3 Edifici da censire nel piano comunale di Protezione Civile Gli edifici da censire sono stati suddivisi in tre categorie: a) edifici strategici, sono quelli che svolgono una funzione nell’ambito della P.C. che non risulta determinata dall’evento, ma che, come le caserme, gli ospedali, le prefetture, hanno valenza predefinita per le necessità della salvaguardia di persone e cose; b) edifici tattici, corrispondono a quelle strutture che potenzialmente potranno essere utilizzate anche a ricovero della popolazione, nel caso di evento calamitoso dopo averne verificato, sulla base del censimento, la tipologia strutturale, le dotazioni e nella ipotesi che venga mantenuta la funzionalità anche dopo l’evento; c) edifici sensibili, trovano riscontro in ogni struttura (musei, case circondariali ecc.) che, in caso di crisi necessitano della pianificazione di interventi straordinari per il controllo, la evacuazione o la salvaguardia di beni e persone in essi contenuti. Il piano di emergenza dovrà tenere conto della possibilità che gli edifici classificati come tattici possano, almeno in una prima fase, essere considerati come sensibili. Ad esempio una scuola, se strutturalmente adeguata a resistere all’azione di un sisma, è certamente un edificio tattico nelle ore notturne, in cui è sgombro di allievi, nelle ore diurne rappresenterà un centro di elevata sensibilità.

A.2.3.1 Edifici Strategici 1) C.O.C. (CENTRO OPERATIVO COMUNALE) Piazza Gangi, 4 – Aula Consiliare – Tel. 0921-561412 Fax 0921647613 Responsabile: Geom. Gulino Carmelo Tel. 0921-561420 Fax 0921-561431 cell. 3409656261 e-mail: [email protected]

2) STAZIONE CARABINIERI Via Matteotti s.n.c., Tel. 112 – Tel./Fax. 0921647002 Ref.: Comandante stazione cell. serv. 3346924389 e-mail: [email protected]

3) GUARDIA MEDICA–CONSULTORIO–CENTRO VACCINAZIONI-POLIAMBULATORIO Via Cavour Tel. 0921647456 Ref.: Dott. D’Alberti Francesco 3494061077/3382265111

4) COMANDO POLIZIA MUNICIPALE Piazza delle Rimembranze Tel./Fax. 0921647187 Ref.: Coordinatore dell’Unione dei Comuni delle Petralie e dell’Imera Salso Ispettore D’Anna Concetto cell. serv. 3283914203 e-mail: [email protected]

5) CONFRATERNITA DI MISERICORDIA DI BOMPIETRO Sede legale Via Roma n°27 Sede operativa Via Roma n°22-24 – Tel. 0921561020 Ref.: D’Angelo Giovanni cell. 3299045471

A.2.3.2 Edifici Tattici

1) UFFICI COMUNALI Piazza delle Rimembranze,1 – Tel 0921561011 – 0921647029 Ref.: Responsabile Servizio al cittadino – Saguto Mario 3284524233

2) PALAZZO MUNICIPALE Piazza Gangi n° 4 – Tel. 0921561412 Fax 0921647613 Ref.: Sindaco – Tel. 3282845796 e-mail: [email protected]

3) UFFICIO SEDE DELLA PROTEZIONE CIVILE COMUNALE Piazza Gangi n°4 - Tel. 0921561420 Fax 0921561431 Ref.: Geom. Gulino Carmelo Tel. 0921-561420 Fax 0921-561431 cell. 3409656261 e-mail: [email protected]

4) UFFICIO POSTALE - BOMPIETRO CENTRO Via Gangi, 3 – Tel. 0921647396 Tel/Fax 0921647054 Ref.: Domenico Velardi

5) SCUOLA DELL’INFANZIA (MATERNA) Istituto Comprensivo di Petralia Soprana Ingresso da Via Chiusa Alvani, Tel./Fax 0921647623 Ref.: sig.ra Di Prima Giuseppina Tel. 3476795440

6) SCUOLA PRIMARIA (ELEMENTARE) Istituto Comprensivo di Petralia Soprana Ingresso principale da Via Chiusa Alvani, Ingresso secondario da INA - CASA Tel./Fax 0921647058 Ref.: Sig. Sabella Enzo Tel. 0921647356 - 3338700753

7) SCUOLA SECONDARIA di I° Grado (MEDIA STATALE) Istituto Comprensivo di Petralia Soprana Ingresso da Via Rampanti, Tel./Fax 0921647075 Ref.: Albanese Natale Tel. 0921647441 - 3476089805

8) CASA CANONICA Via Roma n°27 Ref.: Don Matteo Castiglione – Tel. 0921647639

9) CAMPO DI CALCIO Via Chiusa Alvani s.n.c. Ref.: Resp. A.S.D. Bompietro nella persona del sig. Miserendino Natale Tel. 0921 - 647107 cell. 320 - 7226854

10) CAMPO DI CALCETTO Via Alaimo-Lupi s.n.c. Ref.: Geom. Gulino Carmelo Tel. 0921-561420 Fax 0921-561431 cell. 3409656261

11) CAMPI DI TENNIS Via Alaimo-Lupi s.n.c. Ref.: Geom. Gulino Carmelo Tel. 0921-561420 Fax 0921-561431 cell. 3409656261

12) CAMPO DI PALLAVOLO Via Alaimo-Lupi s.n.c. Ref.: Geom. Gulino Carmelo Tel. 0921-561420 Fax 0921-561431 cell. 3409656261

13) CAMPO DI CALCETTO FRAZIONE LOCATI - Via Poste s.n.c. Ref.: Geom. Gulino Carmelo Tel. 0921-561420 Fax 0921-561431 cell. 3409656261

14) PALESTRA COMUNALE – BOMPIETRO CENTRO Via Chiusa Alvani Ref.: Geom. Gulino Carmelo Tel. 0921-561420 Fax 0921-561431 cell. 3409656261

15) PALESTRA COMUNALE – FRAZIONE LOCATI Via Rampanti Ref.: Geom. Gulino Carmelo Tel. 0921-561420 Fax 0921-561431 cell. 3409656261

16) TELECOM Via Cavour s.n.c. Ref. Tel: 091 6882517 - 091 6882694 - 091 6882709 - 091 6882867 - 091 6887598 - 091 6887802 - 091 6889282 - 091 6892111

A.2.3.3 Edifici Sensibili

1) CHIESA SS. APOSTOLI PIETRO E PAOLO Via Roma – via Madre Chiesa

2) CHIESA del CALVARIO Via Bellini

3) CHIESA SACRA FAMIGLIA Piazza Vittorio Emanuele – Frazione LOCATI

4) CHIESA del ROSARIO – Frazione LOCATI Via Risorgimento – SS. 290

5) BANCA UNICREDIT Via Cavour, 16 Tel. 0921-076065/0921-076005 Fax 0921-697311 Ref.: Direttore – Borgese Santi - cell. serv. 3346501796 e-mail: [email protected]

6) BIBLIOTECA COMUNALE – ARCHIVIO STORICO COMUNALE Piazza Gangi n°4 - Tel. 0921561439 Ref.: Sig.ra Pepe Anonietta – economo comunale Tel. 0921561430 Fax 0921561429 cell. 328-6447983

7) DEPOSITO BOMBOLE GAS C.da Salerna s.n.c. Ref.: Di Chiara Salvatore (Via Messineo Stradale - Tel. 3496812877)

8) CASA PROTETTA PER ANZIANI C.da Facitelli s.n.c. Ref.: Bonipetri ONLUS – SOC. COOP. SOCIALE sede legale Piazza delle Rimembranze n°9 Bompietro – Legale Rappresentante Vaccarella Rosangela cell. 327-8128719;

A.2.4 Risorse Pubbliche e Private* A.2.4.1 Elenco materiali di proprietà comunale

Tipologia dei Specializzazione SEDE REFERENTE ENTE materiali

(all. C-tab. 2 col. 4) disp.le

(all. C-tab. 2 col. 2) Quantità Tel. Fax/e-mail Nome Tel. / cell. Branda Comune 70 singola Comune Materassi 70 Comune Coperte Comune Lenzuole Comune Cuscini 65 Comune Federe Comune P.C. port. 1 Comune P.C. x uff. 31 Comune Fotocop. 3 Trasmit- Comune tente port. Macchina Comune da scrivere

A.2.4.2 Elenco mezzi di proprietà comunale

Tip. dei mezzi Specializzazione SEDE REFERENTE ENTE (tab. 3 col. 4)

(tab. 3 col. 2) disp.le Quantità Quantità Tel. Fax/e-mail Nome Tel. / cell. 1 Comune Scuolabus 8+1p. Comune Pulmini 1 (25p.) Autov- Comune 1 Panda. 4x4 Comune Autov. 1 Comune Autocarro 1 Pala Comune 1 gommata Terna Comune 1 meccanica Comune Comune Comune Comune Comune A.2.4.3 Elenco strutture ricettive di proprietà comunale (vedasi tavola G.6)

Possibilità di REFERENTE ricovero di Posti n. Denominazione Ubicazione persone

letto Cucina Cucina (Pasti/h.) diversamente Nome Tel. / cell abili si Di Prima 1 Scuola dell’infanzia Via Chiusa Alvani si 40 347-6795440 70 p. Giuseppina 0921-647356 2 Scuola primaria Via Chiusa Alvani no si 90 Sabella Enzo 333-8700753 Scuola secondaria di I° Via Rampanti – Albanese 0921-647441 3 no si 70 grado Fraz. Locati Natale 347-6089805 Palestra comunale - 0921-647356 Via Chiusa Alvani no si 100 Sabella Enzo 4 Bompietro 333-8700753 Palestra comunale - Albanese 0921-647441 Via Rampanti no si 80 5 Locati Natale 347-6089805 Via Messineo Auditorium Comunale no si 20 Sindaco 6 Stradale - Alaimo Don Matteo Casa Canonica Via Roma n°27 no si 20 0921647639 7 Castiglione Casa Protetta per Vaccarella Via Facitelli s.n.c. no no 20 327-8128719 8 anziani – P. I Rosangela Centro diurno per Via Facitelli - Via In corso di no Sindaco 9 anziani Alaimo costruzione

A.2.4.4 Strutture Sanitarie

n. Tipologia Ubicazione Post REFERENTE DENOMINAZIONE progr. i (tab. 1) (Comune, indirizzo) letto Nome Tel. / cell Amb. 0921-647510 Bompietro Cirrincione 1 Ambulatori – medico g. / Casa 0921-647367 Via Chiusa Alvani Salvatore Cell. 340-9482774 Amb. 0921- Bompietro Calabrese 2 Ambulatori – medico g. / 647189/648432 Via Michelangelo Michele Cell. 3478219580 Poliambulatori (Pediatri e Bompietro 3 / 0921/649364 infermeria) Via Cavour Bompietro 4 Postazione 118 118 Via Cavour Bompietro Filippone 0921/647022 5 Farmacia / Via Piave 37 Giovanni Bompietro Riccobene 6 Farmacia / 0921/647237 Via Risorgimento Rosaria Direzione Dott. 0921/682418 AUSL 6 – Palermo Petralia Sottana 7 64 Gianfranco centralino P.O. Mad. SS. dell’Alto C.da S. Elia Licciardi 0921/682111 Fax 0921/682420 Responsabile U.O.S. Dott. Geraci 0921-682862 8 Territoriale Salute della Petralia Sottana Giuseppe 328-7274604 Donna e del Bambino 9 10

A.2.4.5 Elenco strutture ricettive private

REFERENTE n. DENOMINAZIONE Ubicazione Cucina Posti Pasti/h. letto Ricettività Ricettività Nome Tel. / cell 1 La Masseria c.da Manzone s.n.c. 40 100 10 Macaluso Angelo 2 3 4 5

A.2.4.6 Elenco risorse private per categorie – Cat. Abbigliamento e corredi Cod. Denominazione Ubicazione N. N° Cartog Ditte Esercizio Cart. r. Di Salvo Luigi Salvatore 1 Abbigliamento-Articoli regalo- Via Roma n°59 Oreficeria Iannello Moda di D’Angelo Lucietta 2 Via Bellini n°17/a Abbigliamento-Articoli regalo

Categoria Agriturismo La Masseria di Macaluso Angelo 3 C.da Manzone Agriturismo

Categoria Alimentari Sacco Giacomo 4 Via Roma n° 43 Alimentari – prod. igiene e pulizia Di Chiara Salvatore 5 Piazza delle Rimembranze n°11 Alimentari – prod. igiene e pulizia Richiusa Teresa Piazza Vittorio Emanuele – Fraz. 6 Alimentari – prod. igiene e pulizia Locati

Categoria Autofficine Bianco Francesco 7 Via Scelfo s.n.c. Autoriparazioni meccaniche veicoli Gennaro Silvio 8 Via Alaimo s.n.c. Autoriparazioni meccaniche veicoli Schimmenti Salvatore 9 c.da Rina s.n.c. Autoriparazioni meccaniche veicoli

Categoria Autonoleggio Di Gangi Michele Giuseppe 10 Via Messineo Stradale n°126 Autonoleggio

Categoria Autotrasporti EDIL PLANET di La Placa Agostino- 11 c.da Rina s.n.c. Autotrasporti – Materiale edile EDILTEC di La Placa Calogero e figlio 12 c.da Alaimo s.n.c. Autotrasporti – Materiale edile Spinoso Alberto Autotrasporti – 13 c.da Alaimo n°8 Materiale edile e Articoli Funerari

Categoria Assistenza alla persona 14 Coop. Bonipetri Via Poste – fraz. Locati

Categoria B. & B. 15 Macaluso Carmelo Via Baglio 16 La Placa Damiano Via Facitelli

Categoria Bar e Rosticcerie Calderaro Giuseppe Felice 17 Piazza delle Rimembranze, m°7-8 Bar “Centrale” La Marca Antonio 18 Via Gangi n°6/a Bar “Golosseo” Bar Tabacchi Nottefonda Pub di Lo Mauro 19 Pietro Via Chiusa Alvani n°31 Bar “Notte Fonda” Trubia Calogero Giuseppe 20 Via Risorgimento 75 Bar - Trattoria “Tulipano Rosso” Albanese Giuseppe 22 Via Umberto n°20 – Fraz. Locati Bar Natur Villa s.n.c. di Librizzi Dario e 23 Cerami Giuseppe Piazza Gangi Bar - Ristorazione “Villa Gangi”

Categoria Cartolibrerie Richiusa Mariangela 24 Via Roma n°59 Articoli regalo-Oreficeria-Tabacchi Richiusa Teresa Piazza Vittorio Emanuele – Fraz. 25 Alimentari – prod. igiene e pulizia Locati

Categoria Case in affitto 26 Macaluso Carmelo Via Baglio s.n.c. La Placa Damiano Via Alaimo

Categoria prodotti Caseari 27 Consortium SS. 290 incrocio S.P. 32

Categoria Deposito Bombole GPL 28 Deposito ditta Di Chiara Salvatore Contrada Salerna

Categoria Deposito Bare Spinoso Alberto Autotrasporti – 29 c.da Alaimo n°8 Materiale edile e Articoli Funerari

Categoria Estetista 30 Fiorentino Maria Antonietta Via Facitelli s.n.c.

Categoria Imbianchino 31 Li Pira Antonino Via Librizzi n°54 32 CI.DI di D’Ignoti Giuseppe e C. Via Palermo n°2 33 Macaluso Leonardo Via Madre Chiesa n°47 34 Petti Ciro Via Vigneri s.n.c.

Categoria Impianti Librizzi Dario 35 Via Scelfo n°2 Impianti idraulici

Categoria Imprese Edili Balistreri Gandolfo 36 Via Scelfo n°2 Muratore – piccoli lavori edili Di Chiara Alessandro 37 Via Alaimo n°45 Muratore – piccoli lavori edili Chiappone Giorgio 38 Via Messineo n°157 Muratore – piccoli lavori edili Sc elfo Salvatore 39 Via Giachini n°116 Muratore – piccoli lavori edili Di Chiara Giuseppe 40 Via Giachini s.n.c. Muratore – piccoli lavori edili La Placa Salvatore 41 Via Messineo n°6 Muratore – piccoli lavori edili D e G di Di Gangi Davide e Giannotta 42 Vincenzo Via Alaimo s.n.c. Muratore – piccoli lavori edili Lio Santino 43 Via Messineo s.n.c. Muratore – piccoli lavori edili Gulino Giuseppe Lavori edili – 44 Via Chiusa Alvani n°34 Stradali – Cond. Macch. Agricole S.C.E.V. s.n.c. di Saguto Damiano 45 Via Vittorio Emanuele n°18 Lavori edili – Stradali – Movim. Terra

Categoria rivendita Materiale Edile EDIL PLANET di La Placa Agostino- 46 c.da Rina s.n.c. Autotrasporti – Materiale edile EDILTEC di La Placa Calogero e figlio 47 c.da Alaimo s.n.c. Autotrasporti – Materiale edile Spinoso Alberto Autotrasporti – 48 c.da Alaimo n°8 Materiale edile e Articoli Funerari

Categoria Parrucchiere e barbiere 49 Cangelosi Renato Via Roma 11 50 Di Gangi Giuseppina Via Chiusa Alvani n°6

Categoria Macellerie Di Figlia Antonino 51 Via Umberto, n°24 – Fraz. Locati Macelleria Vaccarella Santo 52 Via Roma, n°10 Macelleria

Categoria Materiale edile EDIL PLANET di La Placa Agostino- 53 c.da Rina s.n.c. Autotrasporti – Materiale edile EDILTEC di La Placa Calogero e figlio 54 c.da Alaimo s.n.c. Autotrasporti – Materiale edile Spinoso Alberto Autotrasporti – 55 c.da Alaimo n°8 Materiale edile e Articoli Funerari

Categoria Panifici 56 Li Vecchi Calogero Via Lo Dico s.n.c. Panificio

Categoria Pasticcerie e Rosticcerie 57 La Marca Antonio Via Gangi n°6/a

Categoria Piastrellista 58 Albanese Gaetano Via Trento n°23 – fraz. Locati

Categoria Ristoranti e Pizzerie Trubia Calogero Giuseppe 59 Via Risorgimento 75 Bar - Trattoria “Tulipano Rosso” Natur Villa s.n.c. di Librizzi Dario e 60 Cerami Giuseppe Piazza Gangi Bar - Ristorazione “Villa Gangi” La Marca Antonino 61 Via Gangi n°6/a Bar “Colosseo” Bar Tabacchi Nottefonda Pub di Lo Mauro 62 Pietro Via Chiusa Alvani n°31 Bar “Notte Fonda” La Masseria di Macaluso Angelo 63 C.da Manzone Ristoranti e Pizzerie

Categoria Sanitari 64 Filippone Giovanni Via Piave n° 35 65 Riccobene Rosaria Via Risorgimento s.n.c.

Categoria Stampe e Litografie Giovane Locati s.n.c. di Di Gangi-Geraci – Via Risorgimento s.n.c. – fraz 66 Miserendino Locati

Categoria Tabacchi Bar Tabacchi Nottefonda Pub di Lo Mauro 67 Via Chiusa Alvani n°31 Oietro Richiusa Mariangela Via Roma n°59

A.2.4.7 Elenco mezzi di proprietà privata

REFERENTE Tipologia delle risorse Tel. SOCIETÀ Quantità disponibile Fax / e-mail Nome Tel. / cell.

Ditta: EDILTEC di n. 1 Autocarro tre assi, cassone fisso, La Placa Calogero e con gru; figlio 0921647175 n.1 Autocarro a due assi, cassone Sede legale: Via e-mail: La Placa ribaltabile, con gru; 3881149904 Alaimo “C” n°7 gislaplaca@tisc Calogero n.1 Pick – up; Deposito: Via ali.it n.1 carrello elevatore, h= 3,20; Alaimo – Lupi, n.3 carrello elevatore h= 4,00. s.n.c. n.1 carrello elevatore; Ditta: n.1 furgone con gru e ribaltabile; EDILPLANET di n.1 furgone work up cassonato; 0921600573 La Placa Agostino n.1 autocarro cassone fisso con e-mail: La Placa Sede legale: Via autogru h= 12; 3807265602 edilplanet2008 Agostino Alaimo n°11 n.1 autocarro cassone fisso con @hotmail.it Deposito: C.da autogru h= 30; Rina n.1 Rimorchio. MATERIALI EDILIZIA VARI n.2 camion cassone ribaltabile; n.1 carrellone con pianale; n.1 pala gommata; n.1 camioncino; Ditta: Eredi Gulino n. 1 escavatore; Giuseppe n. 1 miniescavatore; Gulino 0921647398 3290734208 Sede legale: via n. 2 pala cingolata; Antonio Chiusa Alvani n° 34 n. 1 betoniera; n. 1 macchina piegaferri; n. 2 saldatrici; n. 2 gruppi elettrogeni; attrezzatura varia. n. 1 autobetoniera; Ballistreri Gandolfo n. 1 mini escavatore; Ballistreri Sede legale: Via n. 2 autocarro due assi cassone 0921647451 3483833655 Gandolfo Scelfo n° 2 ribaltabile ; n. 1 minipala. Autonoleggio n.1 Autobus 30 posti; n.1 Autobus 16 Schimmenti Schimmenti posti; n.1 Pulmino 10 posti; n.1 0921688352 3804594204 Salvatore Salvatore Autovettura 4 posti.

* I dati completi possono essere messi a disposizione dal referente della Funzione Materiali e Mezzi e dalla Funzione Assistenza alla Popolazione. A.2.5 Associazioni di Volontariato Per le finalità del presente Piano le Organizzazioni di volontariato possono contribuire alla: attività di sensibilizzazione a favore della popolazione; diffusione nelle scuole della cultura di protezione civile; partecipazione alle attività di addestramento; attività di soccorso ed assistenza alla popolazione in caso di calamità.

A.2.5.1 Elenco associazioni di volontariato presenti nel territorio madonita* Risorse Tip. delle risorse Sede –Tel. Nome Referente Denominazione Umane Quantità disponibile Fax – e-mail Tel./cell. "Confraternita di Misericordia n. 1 Ambulanza tipo "A" di Bompietro" n. 2 Ambulanze tipo "B" Sede: Via Roma, 27- n. 1 Automedica Riggio Mario 15 Tel. e Fax 0921561020 Bompietro n. 1 Furgone tipo logistico cell. 3299045473 Cod.Ass.677-Reg. Reg. 225 n. 2 Tende Attrezzatura minuta varia "Ass. di Vol. e Sol. Città di Polizzi G. ONLUS" Patti Domenico 23 n. 1 Ambulanza Tel. 0921688666 Sede: P.zza G. B. Caruso, 7 cell. 3497795313 Comune di Polizzi Generosa "O.N.V.G.I. – Org. Naz. Vol. Giubbe d'Italia" Tumminello Fabio sezione di Polizzi Generosa 15 __ Tel. 0921649800 cell. 3924436191 Sede: Via S. Cataldo, 10 Comune di Polizzi Generosa "P.A.I.M." n. 2 Ambulanze di cui 1 di Pubblica Ass. Interland rianimazione Tel. e fax 0921680488 Tedesco Giacomo Madonie n. 1 Pick-up con modulo e-mail: 52 cell. 3474886519 – Sede: Via Vittorio Veneto, 1 antincendio da lt. 350 [email protected] - 3283025688 Comune di Petralia Sottana n. 2 Gazebi [email protected] Cod.Ass.792-Reg. Reg. 335 n. 2 Tende P. 88 "Madonie Soccorso" Sede:P.zza Madonna delle Grazie, 2 Sede: tel. 0921551155 n. 7 Autovetture serv. taxi Sausa Ignazio Comune di Polizzi Generosa. fax 0921551159 42 socio-sanitario cell. 3206583435 – Sede autoparco: Bivio Autoparco: n. 3 Ambulanze 3478060702 Madonnuzza Tel. 0921680369 Comune di Petralia Soprana Cod.Ass.756–Reg. Reg. 299 "Ass. Vol. Pubblica Assistenza. Pres: Dott. Porretta Aurora" n. 1 Ambulanza Pietro Sede: Via Roma, 123/b n. 1 Autovettura idonea al Tel. 0921540606 cell. 3395297808 15 Comune di Caltavuturo trasporto di portatori di Fax 0921540807 Resp: Di Giorgi Cod.Ass.185-Reg. Reg. 043 handicap Michelangelo cell. 3389804114 "Fraternita di Misericordia di n. 2 Ambulanze " n. 2 Camion ACL 75 e 90 Sede Op.:Via Garibaldi, 165 n. 1 Autobotte lt.8000 a. p. Sede: Via Garibaldi, 2 n. 1 Pulmino da 8 posti Comune di Valledolmo n. 2 Fuoristrada Sede operativa: Calabrese Concetta Cod.Ass.016-Reg. Reg. 057 n. 1 Torre faro 30 Tel. 0921543366 cell. 3391825079 n. 2 Gruppi el. Kw. 6 e 15 Sede: Fax 0921542314 3289377507 n. 10 Tende n. 5 Roulottes n. 1 Autovettura n. 2 Cucine da campo da 600 pasti/h. *I dati completi possono essere messi a disposizione dal referente della Funzione Volontariato o contattando il D.R.P.C.- Servizio Regionale per la Prov. di Palermo al n° tel. 0917071980.

A.2.6 FF. OO. locali e VV. FF. Risor se Tip. delle risorse Sede –Tel. Nome Referente Denominazione Uma Quantità disponibile Fax – e-mail Tel./cell. ne Piazza delle Rimembranze Ispett. Concetto D’Anna tel./fax 0921647187 Cell. VV.UU. 2 n. 1 automezzo 4x4 [email protected] etro.pa.it Via Francesco Crispi, 1 Mar.Ord. Antonio tel. 0921647002 – 112 CARABINIERI 6 n. 1 autovettura Florulli fax 0921647410 cell. 3313609357 [email protected] DISTACCAM. n. 1 Pick-Up con modulo Via S. Pietro, 1 Comm. Sup. Gaudino FORESTALE antincendio da lt. 400; n. 2 tel. e fax 0921649036 – 1515 5 Gandolfo POLIZZI autovetture 4x4; sala op. di Palermo tel. 1515 cell. 3356501930 GENEROSA 0918870218 n. 1 mezzo 4x4 polivalente DISTACCAM. Via Arno n°3 - Nociazzi Comm. Sup. Macaluso con lama-neve – gru; n°1 FORESTALE tel. e fax 0921562437 – 1515 Vincenzo 4 Pick-Up con modulo CASTELLANA sala op. di Palermo tel. 1515 cell. 3356501961 antincendio da lt. 400, n. 2 SICULA 0918870218 autovetture 4x4. Via Carabiniere Vincenzo DISTACCAM. Miserendino n°23 Comm. Sup. Paternò FORESTALE 7 n°3 autovetture 4x4, tel. e fax 0921641657 – 1515 Santo PETRALIA sala op. di Palermo 0918870218- cell. 3356501932 SOTTANA tel. 1515 Via Nazionale n°12 DISTACCAM. Comm. Sup. Paternò n. 1 Pick-Up; tel. e fax 0921645936 – 1515 FORESTALE 7 Santo n. 1 autovettura 4x4; sala op. di Palermo 0918870218- GANGI cell. 3356501932 tel. 1515 Via S. Pietro, 1 SOCC. n. 1 Pick-Up con modulo Comm. Sup. Zafonte tel. e fax 0921649761 MONTANO 6 antincendio da lt. 400; n. 2 Calogero sala op. di Palermo 0918870218- Corpo Forestale autovetture 4x4, N°1 Quad cell. 3351274506 tel. 1515 n°2 APS autopompa Bivio Madonnuzza serbatoio; (Petralia Soprana) Resp. Distaccamento n°1 modulo 500 lt.; tel. e fax 0921641333 – 115 Pagano Giuseppe Vigili del Fuoco 33 n°1 rimorchio motopompa e-mail: Calogero carrabile per aspirazione; [email protected] cell. n°1 gatto delle nevi. 3386558484/3284681154

A.2.7 Servizi Essenziali In questa fase si è proceduto al censimento dei servizi a rete che sono presenti sul territorio comunale, individuando le strutture "fisiche", al fine di evidenziarne la loro sensibilità nel caso di evento calamitoso e determinare le eventuali procedure di intervento.

A.2.7.1 Servizio di Radio Telecomunicazione e Stampa CABINE – CENTRALI TELECOM Control Room di Security N° Verde Universale 0080018112004 N° Verde Nazionale 800861077 Tel. 0255214884 – 0254104859 Fax 0641861507 INDIRIZZO e COORD. GEOGRAFICHE DESCRIZIONE APPARECCHIATURA Via Cavour n°32 – fabbr. adiacente l’immobile del Dott. Cirrincione Batterie tampone; trasmettitore per cellulari. Lat. 37°44’48,03” – Long. 14°05’54,64”

CASERMA CARABINIERI Tel. 0921647002 – 112 – Fax 0921649410 Resp.: Comandante di Stazione cell. serv. 3313609357 INDIRIZZO e COORD. GEOGRAFICHE DESCRIZIONE APPARECCHIATURA Via Francesco Crispi, 1 n. 1 app. radio fissa con batteria tampone; n. 9 cell. serv. Lat. 37°44’49,28” – Long. 14°05’56,18”

COMUNE DI BOMPIETRO Tel. centr. 0921561400 – 561420 –Fax 0921561431 Sindaco tel. 0921561412 – cell. serv. 3282845796 Addetto Stampa Sig. D’Anna Pier Calogero – cell. 328 - 3850115 INDIRIZZO e COORD. GEOGRAFICHE DESCRIZIONE APPARECCHIATURA Piazza Gangi, 4 n. 2 ricetrasmittenti portatili a portata limitata; Lat. 37°44’48,08” - Long. 14°06’02,21” n. 6 cell. di servizio e n° 15 schede. Piazza delle Rimembranze n°1

Lat. 37°44’49,51” - Long. 14°05’58,40” UFFICIO POLIZIA MUNICIPALE Piazza delle Rimembranze Lat. 37°44’50,11” - Long. 14°05’58,48”

UFFICIO POSTALE Tel. 0921647396/647054 – Fax 0921647054 Resp.: Velardi Domenico INDIRIZZO e COORD. GEOGRAFICHE DESCRIZIONE APPARECCHIATURA Via Gangi, n° 1 N° 3 Personal Computer Lat. 37°44’46,93” - Long. 14°06’00,10”

TELECOMUNICAZIONI

1) WIND Telecomunicazioni S.p.A. – 2) Società Nokia Siemens Networks S.p.A. Sede in Pozzuoli (NA) via Campi Flegrei 34 Sede in Cassina Dé Pecchi (MI) Via Roma 108 Tel. 081-19992960 fax 081-19992659 Tel. 02-95255102 952551 02 952551 ______UBICAZIONE DESCRIZIONE APPARECCHIATURA tel. 155

C.da "Scelfo" – Foglio 6 Part. 1220 Lat. 37° 44’ 51,00” – Long. 14° 05’ 45,00” Stazione radio base della rete cellulare GSM-UMTS Cod. sito: RAI C.da "Cozzo Toro" – Foglio 29 Part. 684 Lat. 37° 68’ 51,73” – Long. 14° 10’ 59,18” Stazione radio base della rete cellulare GSM-UMTS Cod. sito: PA130;

VODAFONE OMNITEL N.V. Sede: Via Caboto 15 – Corsivo (MI) Uffici di Palermo: Via Ugo La Malfa, 64 tel. 0916805826 fax 0916805848 UBICAZIONE DESCRIZIONE APPARECCHIATURA C.da "Scelfo" – Foglio 6 Part. 1220 Lat. 37° 44’ 51,61” – Long. 14° 05’ 45,77” Stazione radio base della rete cellulare GSM-UMTS Cod. sito: 4-PA1802 presso sito RAI;

TELECOM ITALIA MOBILE S.p.A. CENTRALI TELECOM Control Room di Security N° Verde Universale 0080018112004 N° Verde Nazionale 800861077 Tel. 0255214884 – 0254104859

UBICAZIONE Fax 0641861507 DESCRIZIONE APPARECCHIATURA C.da "Monachelle-Scelfo" – Foglio 6 Part. 1220 Lat. 37° 74’ 76,75” – Long. 14° 09’ 60,21” Stazione radio base della rete cellulare GSM-UMTS Cod. sito: RAI;

H3G S.p.A. Società Ericson Telecomunicazioni S.p.A. con sede in Via Anagnina, n°203 – Roma Uffici di Palermo: Viale Regione Siciliana, 7275 scala B tel. 0917590509 fax 0917590387 UBICAZIONE DESCRIZIONE APPARECCHIATURA C.da "Santa Croce" – Foglio 15 Part. 1 Impianto tecnologico per tele radiocomunicazione a Lat. 37° 44’ 18,30” – Long. 14° 05’ 26,30” servizio della rete di telefonia cellulare UMTS/LTE. Cod. sito: PA6 – 4085-A

A.2.7.2 Servizio di appresamento e distribuzione idrica, imp. di depurazione Al fine di garantire la piena operatività dei soccorritori, la funzionalità delle aree di emergenza e di ridurre al minimo i disagi per la popolazione, bisogna mantenere una stretta collaborazione con le società e gli enti detentori delle reti erogatrici dei servizi essenziali, tra i quali quella delle risorse idriche:

Comune di Bompietro (rete interna) ex Acque Potabili Siciliane Sede: Palazzo Comunale – Piazza Gangi, 4 Resp. 4ª Area Tec. Urbanistica e Manutenzione: Geom. Gulino Carmelo tel. uff. 0921561420 – fax 0921561431 Ref.: Ing. Francesco Greco – Coordinatore dell’unità di crisi – tel. 091-7523011 fax 091-7523028 UBICAZIONE DESCRIZIONE RISORSE IDRICHE Contrada Cardillo Serbatoio di accumulo Lat. 37°45’01,82 – Long. 14°05’30,63” Contrada Gangi Impianto di depurazione per acque reflue. Lat. 37°44’37,78” – Long. 14°06’09,15” Contrada Immacolata Impianto di depurazione per acque reflue. Lat. 37°44’26,46” – Long. 14°05’07,90”

Siciliacque (rete esterna) Capo Reparto: Ing. Argento Emilio – cell. 320-5698132

UBICAZIONE DESCRIZIONE APPARECCHIATURA

Bevaio c.da Santa Croce Lat. 37°44’14,11 – Long. 14°05’20,67” allaccio alla condotta Madonie Est.

In caso di necessità, soprattutto nel periodo estivo, la Siciliacque provvede ad integrare l’approvvigionamento idrico dell’acquedotto comunale.

BEVAI RURALI Comune di Bompietro Responsabile : Geom . Gulino Carmelo cell. serv. 340-9656261

Bevaio sito in c.da Fontanazza – Via delle Fonti attivo da sorgente Lat. 37,749176 - Long. 14,101558 Bevaio sito in c.da Chiarisi non attivo Lat. 37,750957 - Long. 14,097414 Bevaio sito in c.da Guarraia attivo da condotta ex APS Lat. 37,754587 - Long. 14,104270 Bevaio sito in c.da Saguta non attivo Lat. 37,755910 - Long. 14,106708 Bevaio sito in c.da Piraino non attivo Lat. 37,752770 - Long. 14,109216 Bevaio sito in c.da Alaimo attivo da condotta ex APS Lat. 37,745689 - Long. 14,092528 Bevaio sito in c.da Cicchettoni non attivo Lat. 37,751801 - Long. 14,095390 Bevaio sito in c.da Salerna non attivo Lat. 37,753904 - Long. 14,100799 Bevaio sito in c.da Purgatorio attivo da sorgente Lat. 37,739552 - Long. 14,112739 Bevaio sito in via Messineo attivo da condotta ex APS Lat. 37,743213 - Long. 14,097257 Bevaio sito in via Poste – S.P. N°11 non attivo Lat. 37,743746 - Long. 14,086684 Bevaio sito in via Errante non attivo Lat. 37,740475 - Long. 14,087185 Bevaio sito in via Serre attivo alimentato da Siciliacque Lat. 37,737299 - Long. 14,089043 Bevaio sito in via Ragona non attivo Lat. 37,732992 - Long. 14,101671 A.2.7.3 Servizio di distribuzione dell’energia elettrica Di seguito vengono elencate le cabine ed i quadri a servizio della rete di distribuzione dell’energia elettrica: ENEL – Tel. 800900860 Funzionario di turno tel. 0915055237 UBICAZIONE DESCRIZIONE APPARECCHIATURA 1) Via Genduso, (tra edificio Federico Biagino ed edificio Cabina elettrica. Alleri Giuseppe) 2) Via Nazionale - Alaimo (tra ristorante Tulipano Rosso Cabina elettrica. ed edificio carrozzeria Richiusa Natale) 3) - Via Rampanti (marciapiede adiacente scuola media) Cabina elettrica.

4) Via Bellini – SP 32 Cabina elettrica. 5) Bivio Alaimo (Area verde pubblico adiacente al Quadro elettrico. - Contatore monumento rondine) 6) Via Chiarisi Quadro elettrico. - Contatore

7) Via Salerna Quadro elettrico – Contatore

8) Via Guarraia Quadro elettrico - Contatore 9) Via Piraino Quadro elettrico - Contatore

A.2.7.4 Servizio di Illuminazione Pubblica Ditta Passarello Giuseppe Via Bivio Madonnuzza n° 74 - Petralia Soprana Ref. Sig Passarello Giuseppe Tel. 339-7726552 fax 0921680352 La suddetta società si occupa dell’illuminazione pubblica e della relativa manutenzione. Nella cartografia allegata, vengo riportati le aree alimentate da ogni singolo punto di consegna dell’energia elettrica (cabina-contatore).

A.2.7.5 Servizio di distribuzione gas metano

Società ITALGAS – Centro Operativo di Enna Sede: Piazza Ing. Panvini, n°18 – Enna (En) Tel. 0935/41006 – fax 0935/531308 – email: [email protected] Tel. (numero verde) 800900999 Resp. struttura: Geom. Composto cell. serv. 3351350431

A.2.7.6 Servizio di smaltimento RSU

Alte Madonie Ambiente S.p.A. Gestione Commissariale O. P. 8/RIF. Del 27-09-2013 Dec. Ass.le Regione Siciliana n°1579/2014 per la gestione integrata dei servizi di igiene ambientale Sede: Via Leone XIII, 32 – 90020 Castellana Sicula (PA) Tel. 0921642299/702 – fax 0921562782 – e-mail [email protected] Tel. uff. e N° di emergenza 0921680877 – Fax 0921680359 Resp. struttura: Dir. Tec. Castagna Santo cell. 3316772745

L’Ente gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani dei Comuni di Alimena, Blufi, Bompietro, Castellana Sicula, Caltavuturo, Gangi, Geraci Siculo, Petralia Soprana, P. Sottana, Polizzi Generosa, S. Mauro Castelverde, e Valledolmo. N° utenti serviti/anno (Comune di Bompietro) 1775 ca. mc. RSU smaltiti/anno (Comune di Bompietro) anno 2013 R. D. 142,083 tonn. - R.S.U. 378,110 tonn.

Mezzi per operazioni di pronto intervento n° 1 Gasolone;

Ubicazione Piazzola R.D. territorio Comune di Bompietro Via Matteotti s.n.c. (ex macello).

Ubicazione discarica C.da Balza di Cetta.

Stima n° di abitanti serviti 42.000 ca. Nome resp. discarica Ing. Di Martino Giuseppe Reperibilità responsabile discarica cell. 3351798023

VALUTAZIONE SPEDITIVA DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO E IDRAULICO

PREMESSA La problematica connessa al rischio idrogeologico del territorio comunale di Bompietro è trattata in questa fase di pianificazione con i criteri del piano speditivo e pertanto mediante un’analisi generale del rischio attraverso i dati e la letteratura fornita dalla Regione Sicilia con lo studio e l’approvazione del piano per l’assetto idrogeologico.

L’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente, con Decreto del 04 luglio 2000 ha adottato il Piano straordinario per l’assetto idrogeologico, con il quale vengono individuate le aree del territorio regionale soggette a rischio molto elevato ed elevato, secondo la seguente classificazione: - Aree franose a rischio "molto elevato"; - Aree franose a rischio "elevato"; - Aree potenzialmente soggette a fenomeni di esondazione a rischio "molto elevato"; - Aree potenzialmente soggette a fenomeni di esondazione a rischio "elevato".

Esso rappresenta l’avvio di un percorso avente la finalità di invertire il processo, passando dalla gestione dell'emergenza alla gestione della prevenzione attraverso una programmazione del territorio che tenga conto della sua vulnerabilità. Inoltre il suddetto piano ha pure dato l'avvio per l'elaborazione del Piano di rischio idrogeologico stralcio del Piano di bacino, previsto dalla legge n. 183/89.

Inoltre il D.L. n°180/98 ha tra l’altro posto l’accento sulla necessità di procedere con immediatezza all'adozione delle misure di salvaguardia e definire i programmi di intervento urgenti per la riduzione del rischio idrogeologico nelle zone con vulnerabilità e quindi con maggiori pericoli per le persone, le cose ed il patrimonio ambientale.

L'atto di indirizzo e coordinamento, previsto dal secondo comma dell'art. 1 ed adottato con D.P.C.M. 29 settembre 1998, fornisce i criteri generali per l'individuazione e la perimetrazione delle aree a rischio, che tengono conto, per l'individuazione del livello di pericolosità, della localizzazione e della caratterizzazione di eventi avvenuti nel passato.

L'analisi di rischio deve considerarsi come il prodotto di tre fattori fondamentali: - la pericolosità o probabilità che l'evento calamitoso accada; - il valore degli elementi a rischio (persone, beni, patrimonio ambientale, ecc.); - la vulnerabilità degli elementi a rischio (intesa come capacità di sopportare le sollecitazioni e l'intensità dell'evento).

In esso vengono considerati come elementi a rischio innanzitutto l'incolumità delle persone e, con carattere di priorità: - gli agglomerati urbani, comprese le zone di espansione urbanistica; - le aree su cui insistono insediamenti produttivi, impianti tecnologici di rilievo, in particolare quelli definiti a rischio, ai sensi di legge; - le infrastrutture a rete, le vie di comunicazione di rilevanza strategica, anche a livello locale; - il patrimonio ambientale e i beni culturali di interesse rilevante; - le aree sede di servizi pubblici e privati, di impianti sportivi e ricreativi, strutture ricettive ed infrastrutture primarie.

L'atto di indirizzo e coordinamento dispone quindi che le attività vengano articolate in tre fasi corrispondenti a diversi livelli di approfondimento: - fase 1: individuazione delle aree soggette a rischio idrogeologico, attraverso l'acquisizione delle informazioni disponibili sullo stato del dissesto; - fase 2: perimetrazione, valutazione dei livelli di rischio e definizione delle conseguenti misure di salvaguardia; - fase 3: programmazione della mitigazione del rischio.

In questa fase, si dovrà sviluppare l'analisi, nelle aree perimetrate, fino al grado di dettaglio sufficiente a consentire l'individuazione, la programmazione e la progettazione preliminare degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico.

Il piano regionale per l’assetto idrogeologico contiene sia le cartografie che individuano il rischio, la cosi detta Carta del Rischio Idrogeologico e quella che individua il dissesto definita la Carta del dissesto idrogeologico.

La propensione al dissesto idrogeologico del territorio siciliano è determinata principalmente dalle sue caratteristiche geologiche, geomorfologiche e pedologiche nonché dalla geodinamica endogena ed esogena che assoggettano il paesaggio ad un continuo processo di modellamento. Mentre le cause determinanti del rischio idrogeologico in Sicilia, si distinguono in frane ed alluvioni che vengono generate dal quantitativo di precipitazioni, dal grado di imbibizioni dei terreni, dalla regimentazione della acque superficiali, dal grado di intervento antropico e dalla capacità ricettiva dei bacini idrografici.

L’approfondimento delle suddette tematica è sicuramente un’aspetto di fondamentale importanza per il territorio comunale oltre che per svolgere una disamina attenta dei rischi e dei problemi legati al dissesto, ciò nonostante, in questa fase, non avendo la possibilità di avviare uno studio dettagliato del territorio e degli agenti che incidono sullo stesso ci si avvale più in generale dello piano predisposto dalla regione ed in particolare dei dati da esso desumibili che riguardano il territorio in esame. Pertanto di seguito si riporta la letteratura citata evidenziando i dati ed i riferimenti locali.

B.1 Geografia Regionale con riferimento territoriale La Sicilia ricopre una superficie di 25.707 kmq risultando così non solo la più grande isola italiana, ma anche la più vasta regione. Posizionata nel centro del Mar Mediterraneo, la divide dalla penisola italiana lo stretto di Messina, della lunghezza minima di 3,4 km - il Canale di Sicilia la separa dal continente africano con una distanza minima di 140 km; a NE è bordata dall'arcipelago delle isole Eolie, a NW dall'isola di , ad W dalle isole Egadi, a SW dall'isola di Pantelleria e più a Sud dalle isole Pelagie.

La sua forma triangolare ed il sistema montuoso determinano la sua suddivisione in tre distinti versanti: - il versante settentrionale o tirrenico, da Capo Peloro a Capo Boero, della superficie di circa 6.630 kmq; - il versante meridionale o mediterraneo, da Capo Boero a Capo Passero, della superficie di circa 10.754 kmq; - il versante orientale o ionico del Capo Passero a Capo Peloro, della superficie di circa 8.072 kmq.

L'orografia del territorio siciliano mostra evidenti contrasti tra la porzione settentrionale, prevalentemente montuosa e rappresentata da Monti Peloritani, i Monti Nebrodi, le Madonie, i Monti di , i Monti di Palermo e i Monti di Trapani, e quella centromeridionale e sudoccidentale ove il paesaggio ha un aspetto molto diverso, in generale caratterizzato da rilievi modesti a tipica morfologia collinare ad eccezione della catena montuosa dei Monti Sicani, differente è ancora la zona sudorientale, con morfologia di altopiano, e quella orientale dominata dall'edificio vulcanico dell'Etna.

I corsi d'acqua principali del versante settentrionale, oltre alle "Fiumare" sono rappresentati dal F. , F. Grande o Imera, F, Torto, F. S. Leonardo, F. Oreto e dal F. Freddo. I corsi d'acqua del versante meridionale, molto più importanti sia per la lunghezza del loro percorso, sia per le maggiori portate e quindi per la possibilità di utilizzare le loro acque a scopo irriguo, sono il F. Belice Destro, il F. Platani, il F. Salso, il F. Gela e il F. Dirillo.

Sul versante orientale sfociano altrettanto importanti fiumi l'Anapo, il Simeto e l'Alcantara. I laghi naturali sono invece poco rappresentati e di scarsa importanza.

La Sicilia è territorialmente suddivisa in nove provincie, con una suddivisione delle aree morfologiche complessive come segue: la collina per il 62% circa, la montagna per il 24% e la pianura per il 14% mentre le coste si sviluppano per 1039 km di lunghezza.

La tabella seguente mostra i dati relativi alla suddivisione delle aree morfologiche della provincia di Palermo:

Provincia Aree pianeggianti Aree collinari Aree montane Palermo 312,4 2567,82 2135,72

I territori a più elevata altitudine sono caratterizzati per la maggior parte da boschi incolti e presentano una densità abitativa alquanto ridotta in confronto alle aree pianeggianti litoranee ed ovviamente al centri urbani maggiori.

Trapani

Siracusa

Ragusa

Palermo Aree montane Messina Aree collinari Enna Aree pianeggianti

Catania

Caltanissetta

Agrigento

0 500 1000 1500 2000 2500 3000

La densità abitativa per la provincia di Palermo è indicata nella tabella seguente:

Provincia Superficie Kmq Abitanti Densità Palermo 4992,00 1.242.055 249

Grafico densità abitativa delle provincie siciliane:

Il numero complessivo di Comuni siciliani è di 390 e la suddivisione per provincia viene di seguito elencato:

AG 43 EN 20 RG 12 CL 22 ME 108 SR 21 CT 58 PA 82 TP 24

B.2 Geologia e Tettonica Regionale con riferimento territoriale La storia geologica della Sicilia è molto articolata, sia per la sua posizione in una porzione del Mediterraneo caratterizzata da un'estrema mobilità, sia per le alterne vicende sedimentarie e tettoniche che si sono svolte sin dal Paleozoico superiore e fino al Quaternario

Le formazioni litologiche presenti in Sicilia possono essere raggruppate, sulla base delle caratteristiche petrografiche, sedimentologiche, tessiturali, strutturali ecc., non considerando il loro assetto stratigrafico, in diversi complessi litologici: - complesso clastico di deposizione continentale, comprendente depositi alluvionali talora terrazzati, depositi litorali, lacustri e palustri e detriti di falda; - complesso vulcanico, comprendente le colate laviche attuali, storiche o antiche dell'Etna e le vulcaniti antiche degli Iblei; - complesso sabbioso-caIcarenitico plio-pleistocenico; - complesso argilloso-marnoso, comprendente tutte le formazioni prevalentemente argillose del territorio, quali le argille pleistoceniche, le argille azzurre medio-plioceniche, le marne a foraminiferi del Pliocene inf. le formazioni argillose e marnose del Miocene medio-sup., le litofacies pelitiche dei depositi di Flysch, le argille brecciate e le argille varicolori; - complesso evaporitico, che comprende tutti litotipi della Formazione Gessoso- Solfifera del Miocene sup. come il tripoli, il calcare solfifero, i gessi e i sali; - complesso conglomeratico-arenaceo, comprendente la litofacies conglomeratica della F.ne Terravecchia; - complesso arenaceo-argilloso-calcareo, che comprende tutte le formazioni flyscioidi a prevalente composizione arenacca diffuse soprattutto nella Sicilia settentrionale; - complesso carbonatico, che raggruppa tutte le formazioni calcaree, calcareo-dolomitiche e dolomitiche di età compresa tra il Mesozoico e il Terziario, che costituiscono l'ossatura della Catena Appenninico-Maghrebide siciliana in parte dei Peloritani e la serie calcarea degli Iblei; - complesso filladico e scistoso-cristallino, della catena metamorfica peloritana. L'ossatura geologica della Sicilia viene schematicarnente suddivisa in tre settori, che da Nord verso Sud sono rappresentati da: un settore di catena, che si sviluppa lungo la costa settentrionale dell'isola, dai Monti Peloritani all'arcipelago delle Egadi, ed è costituito dal corpi geologici con litologie differenti tettonicamente sovrapposti a formare una complessa pila di falde tettoniche. Le unità stratigrafico-strutturali che formano la catena hanno raggiunto gli attuali rapporti, nell'intervallo di tempo compreso tra l'inizio del Miocene e l'inizio del Pliocene, in conseguenza di una tettonica che viene attribuita a collisione continentale;

un settore di avanfossa, che occupa quasi per intero la porzione centro meridionale dell'isola, articolandosi in due bacini di sedimentazione (Fossa di Caltanissetta e Fossa di Castelvetrano) separati dal Monti Sicani che rappresentano la propaggine meridionale della catena, Indipendentemente dai meccanismi che hanno dato luogo a tale struttura, va segnalata la concomitanza di età, dimensioni, posizione e morfologia dei segmenti di avanfossa con quelli del Canale di Sicilia: i "graben" di Pantellerìa, Linosa e Malta;

un settore di avampaese, localizzato nella porzione orientale e costituito dalle rocce prevalentemente carbonatiche dell'area iblea, la cui continuazione in mare verso Sud raggiunge la scarpata ibleo-maltese che corrisponde ad una dislocazione che ne ribassa l'area di alcune migliaia di metri e che segna l'inizio dello Jonio.

Nelle varie epoche geologiche, le numerose fasi tettoniche hanno via via modificato gli originari rapporti fra i vari settori geologici prima descritti.

L'orogenesi del Miocene-Pliocene inf. ha dato luogo a strutture di ricoprimento con movimenti traslativi e plicativi che hanno formato, nel settore di Catena, diverse unità stratigrafico- strutturali sovrascorse le une sulle altre.

La tettonica pastorogena ha poi, fino al Pleistocene inf., con movimenti plicativi e distensivi, generato sistemi di horst-graben e strutture a pieghe nei depositi dell'avanfossa, oltre a movimenti verticali nella Catena ancora in sollevamento. La morfologia del paesaggio attuale è infine il risultato, anche se tuttora in evoluzione, della neotettonica a carattere distensivo e del sollevamento a questa associato, che provoca innalzamenti di oltre 1000 m di quota ed un conseguente approfondimento delle valli fluviali. Pertanto, gli avvicendamenti delle varie fasi tettoniche hanno avuto un ruolo fondamentale nell'assetto strutturale e fisico del territorio siciliano.

B.3 Geomorfologia Regionale con riferimento territoriale L'assetto morfologico della Sicilia, in relazione alla complessità della struttura geologica è estremamente vario.

L'influenza della litologia sulle caratteristiche morfologiche del paesaggio siciliano è estremamente importante a causa soprattutto della differente risposta che i vari litotipi affioranti, offrono alle azioni erosive.

Si hanno, pertanto, morfologie tipiche di rilievi costituiti da rocce lapidee che contrastano con le morfologie blande e addolcite dei terreni plastici,

Nei Peloritani, ad esempio, le cime dei rilievi sono talora erte e scoscese, talora sub-arrotondate in dipendenza del grado di alterazione delle rocce metamorfiche e della conseguente loro risposta alle azioni erosive.

I Nebrodi, invece, sono costituiti prevalentemente da terreni flyscioidi pelitico-arenacei che offrono resistenze diverse all'azione degli agenti erosivi in dipendenza del litotipo interessato, le forme morfologiche che ne risultano sono disomogenee, talvolta arrotondate, talvolta smussate; i declivi sono sia rigidi, sia estremamente addolciti, sia a terrazzi.

I tratti morfologici dei gruppi Montuosi delle Madonie, dei Monti di Palermo, dei Monti di Trapani e Castellammare del Golfo e dei Sicani, tutti costituiti litologicamente da rocce calcaree e/o calcareo-dolomitiche, sono tipici di rilievi che offrono buona resistenza all'erosione. Il gruppo montuoso delle Madonie, che si trova ad ovest dei Nebrodi, separato dalla vallata del Fiume Pollina, è costituito da rocce carbonatiche e arenaceo-argillose. Le Madonie raggiungono i 1.979 m di altezza a Pizzo Carbonara, il secondo rilievo della Sicilia. La grande diffusione di rocce calcaree ha favorito il notevole sviluppo del carsismo, sia superficiale che profondo, che ne ha modellato larga parte del paesaggio e ha dato origine a numerose cavità sotterranee alcune delle quali hanno ospitato insediamenti preistorici (grotte dell'area di ). I rilievi più alti sono bordati da ampi versanti in larga parte coperti da potenti falde detritiche che sono sede di imponenti fenomeni franosi sia superficiali che profondi.

Più ad Ovest, dopo le vallate dei fiumi Imera settentrionale e Torto, la catena, la cui costituzione litologica diviene prevalentemente calcarea, si articola nei rilievi dei Monti di Termini Imerese- Trabia, che raggiungono i 1.326 m a Monte San Calogero, e dei Monti di Palermo, che culminano con i 1333 m della Pizzuta. I rilievi montuosi, oggi quasi del tutto privi di vegetazione arborea, sono interessati dalla notevole diffusione di morfologie carsiche epigee ed ipogee a cui, nelle aree costiere, si aggiungono numerose cavità di origine marina che sono state utilizzate dall'uomo preistorico (grotte dell'Addaura, San Ciro, Carburangeli, Puntali, ecc.).

Infine, separati dalla Piana di , si trovano i monti di Trapani, anch'essi prevalentemente di natura carbonatica e di cui le isole Egadi costituiscono la naturale prosecuzione verso occidente. La cima più alta è M. Sparagio, nella penisola di San Vito, che raggiunge i 1.110 m. L'intera area, caratterizzata da una serie di rilievi collinari e montuosi, talora isolati, presenta una notevole diffusione di grotte e ripari sotto roccia, molti dei quali costituiscono siti archeologici di notevole importanza, come la Grotta dell'Uzzo.

I Monti Sicani che occupano il settore sud-occidentale dell'isola, affini sotto il profilo geologico strutturale al segmento occidentale della catena, ne costituiscono un'appendice meridionale. Si tratta di un gruppo montuoso molto articolato e con rilievi spesso isolati fra i quali spiccano Rocca Busambra (1.613 m.), Monte Cammarata (1578 m) e Monte Genuardo (1180 m).

Più ad Est sono presenti i Monti Erei, di natura arenacea e calcarenitico-sabbiosa, isolati e a morfologia collinare, ove l'erosione, controllata dall'assetto strutturale, ha dato luogo a rilievi tabulari (mesas) o monoclinali (cuestas). I terreni postorogeni della Sicilia centro-meridionale, plastici e arenacei, facilmente erodibili danno luogo ad un paesaggio collinare a forme molto addolcite, localmente interrotto da piccoli rilievi isolati, guglie e pinnacoli più resistenti all'erosione.

Le successioni della serie evaporitica di età messiniana, il cui tipo litologico più diffuso è costituito dai gessi, a causa dell'elevata solubilità, sono interessati da diffusi fenomeni carsici; anche in quest'area le grotte scavate nei gessi sono spesso sede di importanti siti di occupazione preistorica. L'Altopiano solfifero è dominato da forme ondulate legate alla presenza di gessi e di calcari evaporitici e in alcuni casi anche da affioramenti di arenarie e conglomerati miocenici, a diffusa presenza di terreni argillosi favorisce lo sviluppo di intensi processi erosivi cui si associano frequenti movimenti franosi.

Alla diffusione delle rocce evaporitiche è legata la presenza di gran parte dei laghi naturali siciliani. Ad eccezione di alcuni laghi sommitali presenti nei Nebrodi (Biviere di Cesarò, Quattrocchi, ecc.), del piccolo lago di Naftia vicino Palagonia (la cui genesi si deve ad emissione di idrocarburi) e degli stagni costieri, infatti, la maggior parte delle conche lacustri occupa depressioni di origine carsica. Si ricordano il lago di Preola ed i Gorghi Tondi vicino Mazara del Vallo, il laghetto Gorgo a Sud di Cattolica Eraclea, "Lo Sfondato”- nei pressi i San Cataldo ed il lago di Pergusa che, con i suoi 1,83 kmq di estensione reale, è il principale lago della Sicilia e la cui esistenza è attualmente minacciata dalla pesante antropizzazione. La porzione sudorientale dell'Isola è occupata dall'Altopiano Ibleo, di costituzione calcarea e calcarenitica, a morfologia tipicamente tabulare derivante dalla giacitura sub-orizzontale delle rocce e che è inciso da profondi solchi fluviali che prendono il nome di "cave".

Il settore orientale della Sìcilia è dominato dalla presenza dell'Etna che, con i suoi 3.340 m., s.l.m. rappresenta il più alto vulcano attivo d'Europa.

La morfologia è tipica di un edificio vulcanico di tipo misto, in cui le superfici delle colate laviche danno luogo a declivi più dolci e le alternanze di piroclastiti e lave a rilievi isolati a pareti ripide.

La fascia costiera è, in conseguenza dei litotipi che la compongono, anch'essa variamente articolata con tratti sabbiosi o ciottolosi variamente estesi a quota sul livello del mare, talvolta antistanti falesie antiche inattive, e tratti in cui le falesie a strapiombo sul mare contribuiscono attivamente ad una continua evoluzione morfologica. La fascia costiera settentrionale che presenta tratti di costa bassa e sabbiosa, intercalati da tratti di coste a falesia, è articolata in numerosi golfi, il più ampio dei quali è quello dì Castellammare, caratterizzato fino a qualche decennio addietro dalla diffusa presenza di cordoni dunari di retrospiaggia oggi scomparsi per l'antropizzazione. La costa conserva in più tratti lembi di terrazzi marini degradanti che testimoniano i successivi livelli di stazionamento del mare pleistocenico e presenta una estesa piana costiera, marginata da terrazzi marini, che si colloca nella porzione centrale del Golfo di Termini Imerese, formatasi in tempi recenti per gli apporti alluvionali dei fiumi Torto ed Imera Settentrionale. Lungo la costa settentrionale della Sicilia sfociano, oltre a quelli già citati, il fiume S. Leonardo, nel Golfo di Termini Imerese, e il San Bartolomeo nel Golfo di Castellammare.

La rete idrografica è anch'essa molto complessa: i bacini hanno generalmente dimensioni modeste e il reticolo ha forma dendritica. Numerosi sono i corsi d'acqua a regime torrentizio e molti hanno uno sviluppo alquanto breve. Le valli fluviali risultano strette ed approfondite nelle aree montuose, con caratteristiche sezioni a 'V', molto più slargate nelle aree collinari con sezioni a conca o a piatto seconda delle rocce che attraversano. I Peloritani e i Nebrodi sono drenati da numerosi torrenti, con foce lungo i litorali tirrenico e ionico, caratterizzati dalla elevata pendenza e dalla ridotta lunghezza delle aste fluviali, che scorrono su ampie e potenti piane alluvionali (fiumare).

L'idrografia delle aree centrali più interne è caratterizzata dalla presenza dell'ampio bacino del Fiume Belice, il cui tratto terminale presenta una caratteristica morfologia a terrazzi fluviali.

Poco più ad Est, l'area è solcata da alcuni dei maggiori corsi d'acqua delle Sicilia, tra cui il Fiume Platani e il Fiume Imera Meridionale o Salso. Quest'ultimo sfocia nel grande Golfo di Gela che costituisce una vasta piana costiera alluvionale bordata da estesi campi dunari che, in alcuni luoghi, danno origine a zone umide costiere come il Biviere di Gela.

La Piana di Catania si è formata, nel corso del Quaternario, dagli apporti alluvionali del Simeto, il fiume con il più esteso bacino idrografico della Sicilia, e dei suoi attuali affluenti. La Piana di Catania ha subito, in tempi recenti (1950), una vistosa modificazione antropica in seguito alla "bonifica" del Biviere di Lentini, che costituiva la più vasta area umida della Sicilia. Esso infatti venne prosciugato a causa della canalizzazione delle acque dei Fiumi Dittaino e Gornalunga e della loro deviazione nel Simeto.

Lungo la costa ionica sfocia il Fiume Alcantara, che, ha origine dal versante meridionale dei Peloritani e viene alimentato anche dalle acque che provengono dal versante settentrionale dell'Etna. Il Fiume Alcantara rappresenta il corso d'acqua siciliano a maggiore portata media.

La crescita dell'edificio vulcanico dell’Etna, verificatasi in seguito alla migrazione verso Nord dei centri di emissione che in precedenza avevano originato il più antico vulcanismo ibleo, ha determinato anche la progressiva deviazione dei tracciati originari del Simeto e dell'Alcantara e la creazione di laghi di sbarramento vulcanico (Lago di Gurrida) e zone umide caratterizzate da direzioni di drenaggio non definite.

B.4 Analisi del Clima in ambito regionale con riferimento territoriale Il clima della Sicilia è genericamente definito di tipo ”mediterraneo” e viene generalmente considerato molto mite. Nella realtà la posizione geografica dell'isola, che per la sua collocazione baricentrica nell'area mediterranea è esposta alle influenze sia delle masse d'aria continentali sia di quelle temperate marittime, e il suo articolato assetto orografico, danno luogo, nel diversi settori, a marcate differenze climatiche. Il fattore orografico inoltre, controllando la distribuzione delle piogge, riduce l'effetto mitigatore del mare nelle aree più interne, rendendo le condizioni climatiche fortemente contrastate.

Dal punto di vista pluviometrico il clima può essere considerato “alterno" in quanto l'80% delle piogge si concentra nel semestre autunno-inverno e solo il 5% cade nel trimestre giugno-luglio- agosto (mese più piovoso gennaio, più secco luglio), ne consegue una aridità elevata (indice di De Martonne intorno a 14) che vede diverse aree, soprattutto del settore meridionale, con ben sette mesi asciutti. Tale andamento è dovuto al fatto che in estate l'area mediterranea è dominata da un campo di alte pressioni, legato alla espansione dell'anticiclone delle Azzorre, che dà luogo alla circolazione di masse d'aria tropicali marittime, di tipo subsidente, che deviano i percorsi dei cicloni delle medie latitudini verso le regioni dell'Europa settentrionale. Di contro, in inverno, l'anticiclone tropicale marittimo si sposta verso latitudini più basse esponendo le regioni mediterranee alle perturbazioni provenienti dall'Atlantico.

La media delle precipitazioni annue è di circa 735 mm. Le aree più piovose si localizzano in corrispondenza dei versanti settentrionali della catena (precipitazioni medie annue intorno al 1.000 mm che raggiungono i 1.300 mm sui Nebrodi e sui Peloritani) che costituisce una barriera nel confronti dei venti dominanti che provengono dai quadranti settentrionali quali il Maestrale, la Tramontana ed il Grecale. Ovviamente il picco di piovosità si localizza sull'Etna (fino a 2.000 mm annui) per la concomitante influenza della posizione geografica e del fattore orografici. Importanti sono anche i movimenti delle masse d'aria provenienti dal quadranti meridionali che generano i venti di Scirocco e di Libeccio, particolarmente intensi lungo le coste del Canale di Sicilia; essi sovente portano condizioni di caldo torrido e mitigano il clima delle stamoni invernali.

Le condizioni termiche sono più uniformi, con la generale diminuzione dei valori medi delle temperature con l'altezza e verso le zone più interne, caratterizzate da inverni più freddi ed escursioni termiche più accentuate. I massimi estivi si riscontrano soprattutto nel settore centro- meridionale, ove, in qualche località interna, le temperature possono superare i 42° C.

B.5 Analisi del dissesto Idrogeologico in ambito regionale con riferimento territoriale La propensione al dissesto idrogeologico del territorio siciliano è, dunque, determinata principalmente dalle sue caratteristiche geologiche, geomorfologiche e pedologiche nonché dalla geodinamica endogena ed esogena che fanno sì che il paesaggio sia soggetto ad un continuo processo di modellamento.

Verranno esaminate, qui di seguito, le cause determinanti del rischio idrogeologico in Sicilia che, così come previsto dall'Atto di indirizzo e Coordinamento, si distinguono in frane ed alluvioni.

B.6 Analisi delle frane in ambito regionale con riferimento territoriale Lo stato di dissesto è, in Sicilia, notevolmente diffuso: le frane, talora di notevole entità ed estensione, esercitano un ruolo considerevole nell'evoluzione dei versanti e costituiscono uno dei più seri problemi per lo sviluppo socioeconomico dell'isola. La valutazione sulle condizioni di stabilità dei versanti naturali è uno dei quesiti più importanti degli studi riguardanti i problemi della pianificazione del territorio. Essa infatti condiziona in maniera determinante la scelta degli indirizzi di sviluppo a livello urbano e regionale, in quanto trova implicazioni dirette in ogni tipo di attività.

La superficie interessata dai fenomeni franosi è stata valutata (Progetto AVI, 1995) in circa 34.000 ettari. Nel 1986, studi di ricerca bibliografica (Agnesi e Lucchesi, 1986) hanno messo in evidenza che erano almeno 150 i centri abitati minacciati direttamente o indirettamente da eventi franosi e in essi viveva il 25% della popolazione siciliana, nel 1991 dati statistici hanno individuato in 215 i centri abitati interessati da dissesti e fra questi 118 sono stati ammessi per legge a consolidamento.

Negli ultimi decenni e anche recentemente, molte delle frane hanno coinvolto interi quartieri rendendoli inagibili o determinando in questi condizioni di stabilità precaria che comportano rischi per la pubblica incolumità. Numerosi ed anche frequenti sono i dissesti che interessano le infrastrutture viarie, molte delle quali sono soggette periodicamente ad interruzioni parziali o totali, anche per periodi molto lunghi.

I fattori che regolano l'esistenza e la diffusione delle frane in Sicilia sono molteplici. Dei fattori geologici, geomorfologici e climatici si è già discusso precedentemente, ma a questi si aggiungono, e non con minore influenza, i fattori antropici. Infatti, i continui ed estesi disboscamenti praticati fin dall'epoca romana, e proseguiti nel corso dei secoli, hanno ridotto la copertura boschiva, dall'originario 80% circa a poco più del 10% del territorio, con pesanti ripercussioni anche sul clima.

Le modificazioni climatiche contribuiscono al peggioramento nella copertura boschiva che si somma alle annuali devastazioni a causa di incendi (che spesso sono dolosi) ed al progredire del fenomeno della desertificazione.

A ciò si aggiunge il progressivo abbandono delle terre coltivate nelle campagne e nel territori montani, legato a fattori di ordine socio-economico, e l'espansione disordinata ed incontrollata di numerosi centri urbani in aree non idonee, conseguenza questa della totale assenza, in passato, di una pianificazione urbanistica e territoriale adeguata alle realtà del territorio.

I fenomeni di dissesto sono per la maggior parte fenomeni ciclici, che si ripetono sovente con le stesse modalità, anche dopo lunghi periodi di quiescenza, generalmente in coincidenza delle intense piogge autunnali ed anche dei periodi di prolungate ed abbondanti precipitazioni del trimestre invernale. A conferma di ciò si ricorda che, nell'ultimo secolo, le frane più notevoli si sono avute in occasione degli eventi alluvionali maggiori (1931,1951,1972/73,1976 e 1991).

I danni collegati alle fenomenologie franose risultano particolarmente gravi nelle zone centro- meridionali dell'Isola, dove la litologia dei terreni affioranti favorisce maggiormente, assieme ad altri fattori, l'instaurarsi di movimenti di massa di varia estensione. Particolarmente colpiti risultano i territori delle province di Palermo, Caltanissetta, Agrigento ed Enna.

Significativa è pure l'incidenza dei danni in provincia di Messina, il cui territorio è caratterizzato in massima parte da una orografia aspra, con versanti generalmente ad elevata acclività. Le condizioni geologiche incidono qui più che altro in relazione alla diffusa tettonizzazione delle rocce cristalline, conseguente alla complessa evoluzione strutturale.

Nel territorio di queste province, che rappresentano un'alta percentuale dell'intero territorio siciliano, sono numerosi i centri abitati instabili, da lungo tempo interessati da forme di dissesto più o meno gravi. Alcuni di essi hanno subito danni molto gravi in occasione di frane estese e importanti, come gli abitati di Agrigento, Caltanissetta, Tusa, Motta S, Anastasia, S. Fratello, S. Cataldo, etc. Queste hanno richiesto interventi massicci e molto costosi per la stabilizzazione delle masse in movimento ed il risanamento delle strutture coinvolte.

Da tutto ciò si evince come il problema della franosità del territorio siciliano sia estremamente complesso.

B.7 Analisi delle Alluvioni in ambito regionale con riferimento territoriale Gli eventi alluvionali sono la risultante di concomitanti fattori fisici e meteorologici del territorio, a cui si aggiungono come per le frane, e sono essenzialmente determinanti, i fattori antropici.

Le cause fisiche principali che concorrono al verificarsi di piene ed esondazioni possono riassumersi nella natura geolitologica dei terreni, la cui rapida imbibizione li rende perfettamente impermeabili evitando una efficace attenuazione degli afflussi meteorici per infiltrazione.

A ciò si aggiungono le significative variazioni altimetriche dei corsi d'acqua in brevi tratti e la forte pendenza dei thalwegs, unita alla scarsa copertura arborea lungo i versanti.

Nei tratti montani, in alcuni casi del tutto disboscati, gran parte delle precipitazioni vanno in ruscellamento, ingrossando così i corsi d'acqua principali. I piccoli bacini endoreici inoltre, in occasione di eventi meteorici eccezionali, costituiscono il luogo di raccolta delle acque selvagge e caricandosi di materiali detritici, vadano ad investire le aree pianeggianti a più bassa quota che spesso sono urbanizzate.

Le caratteristiche climatiche della Sicilia costituiscono inoltre una delle principali cause fisiche, la sensibile diminuzione di pioggia nell'ultimo venticinquennio è un parametro cui va prestata molta attenzione soprattutto se correlato ad un progressivo aumento delle temperature.

In questo clima, definito mite, ma che sostanzialmente si avvicina inesorabilmente ad un clima di tipo desertico, gli eventi meteorici eccezionali che, statisticamente, hanno luogo in genere all'inizio della stagione autunnale, provocano eventi alluvionali particolarmente disastrosi. Ricordiamo brevemente quali eventi si sono verificati in Sicilia: nel 1965 le alluvioni nella città di Trapani e nel 1951 nella Piana di Catania provocarono danni ingenti alle colture nella Piana di Palermo gli eventi catastrofici si sono verificati nell'ottobre del 1925, nel febbraio del 1931, nell'ottobre del 1954 e nel 1976, numerosi Comuni delle province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna furono investiti dall'eccezionale evento pluviometrico dell'ottobre del 1991 che provocò danni rilevanti all'agricoltura, alle vie di comunicazione ed agli stessi centri abitati.

Ma i fattori fisici e meteorici non sempre hanno rappresentato gli elementi determinanti dei suddetti fenomeni. Le cause reali spesso devono essere ricercate nella storia degli interventi antropici, ovvero nella disattenta regimentazione dei corsi d'acqua e nelle uniforme e disomogenea pianificazione urbanistica e territoriale.

Sin dal periodo arabo e probabilmente anche anteriormente ad esso e sicuramente dal 1511 al 1932 sono state realizzate opere di sistemazione di torrenti, di regolazione fluviale, di bonifica che solo in parte hanno attenuato il pericolo, ma negli anni più recenti (II dopoguerra) non solo non si sono realizzati progetti sistematici ed organici e studi di difesa idraulica, ma si sono avute avventate ed imprudenti attività di modificazione delle sezioni degli alvei, deposito di rifiuti e di materiali vari lungo gli alvei di fiumi e canali, di rettifica del tracciato dei corsi d'acqua, di sottrazione di acque fluviali, di prosciugamento di zone umide, di distruzione di vegetazione naturale ed infine di modificazione della morfologia del territorio, il tutto finalizzato ad una urbanizzazione ed infrastrutturazione spesso selvaggia e comunque ignara dei vincoli geoambientali.

B.8 Analisi dei bacini Idrografici in ambito regionale con riferimento territoriale Viene descritta la situazione rappresentata sulle allegate carte del dissesto idrogeologico. Il territorio siciliano è suddiviso in 57 bacini idrografici principali, alcuni dei quali, ulteriormente distinti in sottobacini di 1° ordine.

Tale suddivisione è, in linea generale, quella del Censimento dei Corpi Idrici contenuto nel Piano Regionale di Risanamento delle Acque della Regione Sicilia.

Di ogni bacino viene fatta una breve descrizione corredata dalle caratteristiche geometriche dello stesso e del relativo corso d'acqua, nonché dei suoi confini territoriali.

Sono stati inoltre inseriti i centri abitati i cui confini amministrativi ricadono all'interno dei bacini idrografici principali e dei sottobacini e, di ognuno dì essi, viene descritto lo stato dell'eventuale dissesto idrogeologico.

In seguito infine, tratta dell'individuazione delle aree a rischio di inondazione di un bacino rappresentativo - il bacino del Fiume Simeto - che costituisce un esempio di valutazione del rischio di inondazione; seppur di tipo qualitativo, in questa fase rappresenta tuttavia l'approccio propedeutico di riferimento allo studio idraulico completo dei bacini idrografici, previsto per la successiva redazione dei Piani di Bacino.

Di seguito viene riportato uno schema riassuntivo dei bacini e sottobacini con ì comuni ricadenti in ognuno di essi.

BACINO IDROGRAFICO PRINCIPALE: FIUME IMERA MERIDIONALE o SALSO Generalità

Versante: Meridionale

Province: Agrigento, Caltanissetta, Enna, Palermo

Compartimento idrografico: Palermo

Bacino idrografico principale: Fiume Imera Meridionale

Recapito del corso d'acqua: Mare Mediterraneo

Superficie totale del bacino imbrifero (Kmq): 2.002,5 Affluenti: Salso, T. Braemi, Rio Segnaferi, T. S. Cataldo, V.ne dell'Acqua Nuova, F. Morello, F. Gibbesi, F. Vaccarizzo, V.ne Cicuta, V.ne Valentino, F. Torcicoda, T. Mendola, V.ne Arinella, T. Carusa, T. Fucile, F. di Furiana, T. Alberi S. Giorgio, T. Lannari, T. Ficuzza

Serbatoi ricadenti nel bacino: Villarosa

Altitudine minima (m.s.m.): 0

Altitudine massima (m.s.m.): 1.912

Altitudine media (m.s.m.): 498

Lunghezza dell'asta principale (Km). 132 Utilizzazione prevalente del suolo: Seminativo 71% Colture arboree 20%

Comuni ricadenti nel bacino: Alimena, Barrafranca, Blufi, Bompietro, Calascibetta, Caltanissetta, Campobello di Licata, Castellana, Delia, Enna, Gangi, Licata, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Pietraperzia, Resuttano, Riesi, San Cataldo, Sommatino, Villarosa.

Descrizione: Il bacino del F. Imera Meridionale, ricade nel versante meridionale della Sicilia e si estende per una superficie di circa 2000 Kmq. Il bacino ha uno sviluppo preferenziale in senso nord-sud dalle Madonie al Mar Mediterraneo; per estensione può essere considerato il secondo tra i bacini dell'isola, dopo quello del F. Simeto. Esso si inserisce tra il bacino idrografico del F. Platani ad ovest e quello del F. Simeto ad est e interessa il territorio delle provincie di Agrigento, Caltanissetta, Enna e Palermo. I caratteri morfologici del bacino sono assai vari: esso comprende infatti il gruppo montuoso delle Madonie a nord mentre, nella zona centro-meridionale, è caratterizzato da gobbe e dossi che si susseguono senza una disposizione preferenziale. Una caratteristica del bacino è rappresentata dagli affioramenti della serie gessoso-solfifera che ricoprono una parte notevole del territorio. Le colture prevalenti del bacino sono di tipo erbaceo (seminativo); le altitudini media e massima sono rispettivamente di 498 e 1912 m. s. l. m.

Il F. Imera Meridionale si sviluppa per circa 132 Km e riceve da oriente nel settore settentrionale del bacino, il F. Salso (da non con fondere con l'omonimo affluente del F. Simeto o con lo stesso Imera Meridionale). Il F. Salso nasce alle pendici di Pizzo di Corvo con il nome di V.ne Acqua Amara e lungo il suo sviluppo di circa 28 Km, riceve le acque di un solo affluente di una certa importanza, ossia il F. Gangi. Il F. Imera Meridionale denominato all'origine T. Mandarini e poi F. Petralia, riceve i maggiori contributi in destra, dagli affluenti T. Alberi S. Giorgio e F. Vaccarizzo, alimentato a sua volta dal T. della Cava.

Dalla località Ponte Cinque Archi al Ponte di Capodarso, i contributi provengono da un insieme di 11 piccoli valloni che drenano sottobacini di limitata estensione, il maggiore dei quali è il Vallone Arenella che si innesta in destra idrografica, presso la stazione ferroviaria di Imera. Nel tratto di fiume compreso tra il Ponte di Capodarso e il ponte Besaro, pervengono i deflussi di alcuni importanti corsi d'acqua, il maggiore dei quali è il F. Morello. Questo confluisce nella asta principale in sinistra idrografica, poco a valle del Ponte di Capodarso; a breve distanza, e sempre in sinistra, si ha la confluenza di un altro affluente importante, denominato F. Torcicoda e, più a monte, Vallone Cateratta. Tra Ponte Besaro e località Drasi l'asta principale, che si presenta con ampie curvature e meandri, riceve le acque di un numero elevato di affluenti, tra i quali il T. Braemi, il T. Carusa, il F. di Furiana e il F. Gibbesi. A valle della località Drasi e fino alla foce del Mar Mediterraneo, confluiscono pochi valloni di secondaria importanza fatta eccezione per il T. Mendola.

Attualmente, nel bacino del F. Imera Meridionale sono stati realizzati tre laghi artificiali: il Villarosa, l'Olivo e il Gibbesi.

Importanti interventi per la difesa e la conservazione del suolo sono stati eseguiti dall'A.N.A.S. che ha inserito nel bacino l'importante infrastruttura autostradale Catania-Palermo. Tali opere, in genere effettuate per la protezione delle pile dei viadotti, sono state realizzate con la sistemazione idraulica dell'asta principale e di qualche affluente.

Il bacino del F. Imera Meridionale comprende 7 sottobacini con superficie superiore a 100 Kmq (Salso, Morello, Torcicoda, Furiana, Braemi, Gibbesi e Mendola) oltre a quelli di minore estensione.

Caratteristiche idrologiche Le stazioni idrometriche nel bacino del F. Imera Meridionale, che hanno funzionato in vari periodi a partire dal 1922, sono 12 di cui 3 nel bacino del F. Salso, n°1 nel bacino del F. Gibbesi, 6 sull'asta principale del F. Imera Meridionale, 1 sul T. Alberi S. Giorgio e 1 sul T. Castello. Nella presente monografia vengono prese in considerazione le 6 stazioni poste sull'asta principale (Petralia, Cinque Archi, Imera, Capodarso, Besaro, Drasi), la stazione sul T. Alberi S. Giorgio (Alberi) e la stazione sul T. Castello (Castello).

La stazione a Petralia, posta a 805 m.s.m., sottende un bacino di circa 28 Kmq avente una altitudine media di 1.231 m.s.m. Il deflusso medio annuo, rilevato in base a 4 anni di osservazioni (dal 1971 al 1972 e dal 1974 al 1975), risulta di 560 mm (pari a 15.6 Mmc/anno), mentre la precipitazione risulta pari a 748 mm. Per quanto riguarda le portate solide, sempre in base ai 4 anni di osservazioni, si è registrata una portata media di 129 T/Kmq e una portata massima di 190 T/Kmq.

La stazione di Alberi, sul T. Alberi S. Giorgio, sottende un bacino di circa 62 Kmq ed è in funzione dal 1978. La stazione a Castello, posta sul Rio Segnaferi (o Castello), è entrata in funzione nel 1978 e sottende un bacino di circa 25 Kmq.

La stazione a Ponte Cinque Archi, posta a 340 m.s.m., sottende un bacino di circa 545 Kmq avente una altitudine media di 726 m.s.m. Il deflusso medio annuo, misurato in base a 8 anni di osservazioni (dal 1960 al 1966 e 1975) risulta di 123 mm (pari a circa 67 Mmc/anno), mentre la precipitazione risulta pari a 678 mm.

La stazione idrometrica di Imera ha funzionato dal 1922 al 1926.

La stazione a Capodarso, posta a 270 m.s.m., sottende un bacino di circa 611 Kmq avente una altitudine media di 690 m.s.m. Il deflusso medio annuo misurato in base a 30 anni di osservazioni (1923-1938, 1953-1956, 1963-1972) risulta di 150 mm (pari a circa 91.6 Mmc/anno) mentre la precipitazione risulta pari a 652 mm. La stazione a Besaro, posta a 230 m.s.m., sottende un bacino di circa 995 Kmq avente una altitudine media di 632 m.s.m. Il deflusso medio annuo misurato, in base a 13 anni di osservazioni (1924- 1927, 1955, 1959 -1966), risulta di 112 mm (pari a circa 111.4 Mmc/anno), mentre la precipitazione risulta pari a 652 mm.

La stazione a Drasi, posta a 56 m.s.m., sottende un bacino di circa 178.2 Kmq avente una altitudine media di 586 m.s.l.m. Il deflusso medio annuo misurato, in base a 16 anni di osservazioni (1960- 1975), risulta di 90 mm (pari a circa 160 Mmc/anno), mentre la precipitazione risulta pari a 560 mm. Dal 1964 ha funzionato in località Drasi una stazione torbidometrica per la misura delle portate solide. In base a 12 anni di osservazioni (1964-1975) risulta una portata solida media di 885 T/Kmq e una portata massima di 3.380 T/Kmq.

Rischio di inondazione Per quanto concerne la individuazione delle aree a rischio inondazione con riferimento al bacino idrografico: fiume Imera Meridionale, lo studio non evidenzia potenziali rischi (come rilevasi dalle tavole allegate al presente Piano) e tratta unicamente il bacino del F. Simeto con i suoi affluenti principali, tra i quali è annotato il F. Salso che non va confuso con F. Salso che affluisce da oriente sull’Imera Meridionale, bacino idrografico di pertinenza territoriale del Comune di Bompietro.

Lo studio eseguito su un bacino rappresentativo quale può essere il Fiume Simeto e finalizzato alla trattazione ed individuazione delle aree a rischio di inondazione evidenziando l'approccio propedeutico di riferimento allo studio idraulico completo dei bacini idrografici, previsto per la redazione dei Piani di Bacino: Inquadramento Il Fiume Simeto è il corso d'acqua principale della Sicilia con un bacino esteso circa 4100Kmq. In passato si sono registrati eventi di piena di grande rilievo (circa 5000 me/sec alla foce). la cui disastrosità (si pensi all'evento del 1951) ha indotto alla realizzazione di interventi di sistemazione idraulica, soprattutto del tratto vallivo e della foce con la costituzione di un nuovo sbocco a mare e la diversione delle acque dalla originaria ansa fociale. Pertanto vengono affrontati separatamente i problemi di capacità idraulica della vecchia foce del Simeto da quella rellative all'intero fiume con i suoi affluenti principali Salso, Gornalunga e Dittaino. Per quanto attiene l'individuazione delle aree esondabili e la valutazione dei livelli di rischio si è potuto disporre di alcuni studi idraulici proprio finalizzati alla valutazione della capacità idraulica del corso d'acqua e della vecchia foce. Sicchè si è scelto di valutare il rischio di esondazione in relazione ad eventi di piena caratterizzati da diversi tempi di ritorno, basandosi da un lato sulla pericolosità (intesa come probabilità di accadimento) e dall'altro sul valore degli elementi a rischio. La valutazione in questa prima fase, di tipo qualitativo, è stata operata per individuare aree a rischio molto elevato.

Aree a rischio del Fiume Simeto Come prima accennato, nel 1951 si ebbe un evento di piena di carattere eccezionale che provocò l'allagamento di una rilevante area estesa fino alla foce. In seguito, proprio per scongiurare il ripetersi di tali eventi, furono avviate azioni di sistemazione idraulica che hanno sensibilmente cambiato le caratteristiche idrauliche del fiume. Non si è ritenuto, conseguentemente, più attuale basare la ricerca delle aree a rischio sull'evento del 1951, ma occorreva fare riferimento a studi che partissero dalle mutate condizioni del fiume a seguito degli interventi eseguiti.

Si sono quindi presi in considerazione gli "Studi e ricerche riguardanti le sistemazioni idrauliche nel bacino del F. Simeto" redatti per conto del Provveditorato Regionale delle Opere Pubbliche per la Sicilia nel 1983).

Lo studio riguardante in particolare il F. Simeto con i suoi affluenti principali (Salso-Simeto, Gornalunga e Dittaino) concerneva: - L'indagine idrologica delle portate di massima piena al colmo nei vari elementi della rete idrografica, - L'adeguatezza nel convogliamento delle portate di massima piena probabili di assegnato tempo di ritorno; - La stabilità globale e locale dei vari elementi della rete idrografica, naturale o sistemata; - Comportamento di singole opere difensive.

In particolare l'adeguatezza al convogliamento delle portate di massima piena è stata valutata confrontando le portate di piena, calcolate sia con il metodo cinematico per tempi di ritorno T di 50 e 100 anni e che utilizzando la curva di inviluppo del servizio idrografico, con la portata convogliabile dal corso d'acqua suddiviso in tratti di sezione, sistemata o meno, omogenea. Sulla base di tale studio si sono tratte le seguenti indicazioni

CONCLUSIONI

In ultima analisi, consolidato il principio che per svolgere una disamina attenta dei rischi e del grado di dissesto è necessario uno studio dettagliato del territorio corredato da attenta valutazione degli aspetti geologici e geomorfologici e degli agenti che incidono sullo stesso ed assumendo i dati forniti ed estrapolati: - in generale del piano predisposto dalla Regione Siciliana sul rischio e sul dissesto idrogeologico; - in particolare, avvalendosi della constatazione che, presso l’Ente, non risultano dati storici su eventi franosi più o meno rilevanti e comunque tali da compromettere persone, beni, impianti ed infrastrutture ne tantomeno di alluvioni anche e probabilmente per l’orografia del territorio pertinente il centro abitato del Comune di Bompietro, si può affermare, che dal punto di vista idrogeologico non si sono evidenziati rischi riconducibili a vulnerabilità molto elevato o elevato.