VINCENZO BATTAGLIA

PAGINE VALLEDOLMESI ORME INCANCELLABILI

PER SAPERE E RICORDARE

EDIZIONE BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI

0

1

2

3

A mio fratello,

“sei andato via in punta di piedi ma hai lasciato orme incancellabili”

GIGI con la sua inseparabile macchina fotografica

il paese dal deltaplano

Un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente. (Indro Montanelli)

4

PREFAZIONE

Mio fratello Luigi (detto Gigi) nasce a Valledolmo il 14.03.1950; frequenta le scuole dell‟obbligo in paese e, alle medie, ha come insegnante di educazione artistica il prof. Antonino Liberto che ha sicuramente avuto un ruolo nella scelta di frequentare poi il liceo artistico a . Si diploma nel 1970 e per dieci anni si dedica con grande entusiasmo e professionalità all‟azienda agricola familiare. Nel 1980 vince il concorso di applicato di segreteria al Comune di Valledolmo e poi il concorso per direttore della biblioteca dello stesso Comune. Il suo amore per l‟arte lo ha portato a stimolare le amministrazioni che si sono susseguite a promuovere diverse mostre di pittura estemporanea, realizzazioni di murales e concorsi di fotografia; alla data odierna il Comune possiede un cospicuo numero di opere acquisite durante i superiori concorsi. Negli ultimi 20 anni si è prodigato a collezionare antiche foto, documenti e tradizioni varie sulla nostra cittadina e ne avrebbe sicuramente fatto una pubblicazione ma la sua inaspettata dipartita il 03.06.2011 a soli 61 anni ha messo fine a tali propositi. Sollecitato da parecchi amici comuni ho raccolto tutto il materiale del suo computer e, previa autorizzazione, ho preso dei dati dall‟archivio storico digitale del Comune che lui stesso aveva avviato in qualità di Direttore della biblioteca per fare questa pubblicazione che vuole essere un doveroso omaggio alla Sua memoria ma soprattutto al paese che Lui ha tanto amato. Si ringrazia l‟Amministrazione Comunale per l‟autorizzazione all‟accesso ai documenti dell‟archivio storico digitale e tutti i concittadini che in questi ultimi anni hanno messo a disposizione di mio fratello le loro foto d‟epoca conservate gelosamente per tanti anni a perenne ricordo di affetti familiari o di eventi particolari; un particolare ringraziamento alla memoria del prof. Antonino Cristina che ha collaborato con Gigi negli ultimi anni e che purtroppo è deceduto pochi mesi dopo mio fratello. Ringrazio inoltre la Banca di Credito Cooperativo nella persona del suo attuale Presidente dr. Antonino Piazza e tutto il Consiglio di Amministrazione che hanno finanziato questa prima edizione, grazie anche all‟amico Pino Muscato che mi ha collaborato per l‟impaginazione e per il formato digitale. Un ultimo grazie a mio fratello per esserci stato, per la sua dedizione al lavoro, allo studio della storia del nostro paese ma soprattutto grazie per gli insegnamenti e per l‟amore che ha dato alla famiglia.

5

INTRODUZIONE

Rammentare le memorie natie, far conoscere e valorizzare l‟origine, spesso sconosciuta, e gli eventi storici del proprio Comune, cercare, raccogliere ed ordinare secondo un giusto criterio notizie disseminate e ignorate del proprio paese, è indice di un attaccamento profondo alle proprie radici, un sentimento altissimo, una voglia di far rivivere il passato, per costruire un futuro prospero e luminoso. L‟amico Gigi Battaglia andando alla ricerca della nostra storia nel campo civile, in quello artistico, letterario e religioso, ha fatto riemergere molteplici notizie tratte dagli archivi comunali e parrocchiali, dalla tradizione popolare, da libri riguardanti la storia di Valledolmo mettendo insieme leggende, usi e costumi del nostro paese. La raccolta di testimonianze storiche è stata frutto di un lavoro condotto con pazienza e certosina precisione, doti che di certo non mancavano all‟amico Gigi, il cui fine era quello di sottrarre all‟usura del tempo tanti cari ricordi, tante nascoste memorie, tanti sconosciuti tesori di questa gloriosa comunità, affidando alla stampa un ricordo perenne per i posteri. Nella parte iniziale dell‟opera si fa riferimento all‟illustre famiglia Cutelli, a cui apparteneva il fondatore del paese “ Vallis Ulmis”, la parte successiva viene poi ben ordinata e suddivisa facendo riferimento a eventi politici, culturali, religiosi e ricreativi, nonché a personaggi divenuti famosi e alla nascita di realtà economiche, senza tralasciare le origini agricole e artigianali del luogo. Il libro è un modo di raccontare la storia di una comunità, è coinvolgente e attrae l‟interesse del lettore la cui attenzione viene rapita e portata indietro nel tempo grazie a testimonianze, documenti e fotografie datate ma sempre attuali. Il lavoro molto pregevole merita, quindi, un ampio apprezzamento da parte di noi compaesani e susciterà, di certo, vivissimo interesse in coloro che amano la storia antica. Grazie Gigi

L‟amico Nicola Miceli

6

La Banca di Credito Cooperativo, che mi pregio di presiedere, svolge, da oltre 25 anni, un ruolo importante nella vita economica, culturale e sociale della Comunità Valledolmese, collocandosi, certamente, tra le componenti essenziali per il suo sviluppo. Sia consentito l‟orgoglio di ritenere meritati i prestigiosi e significativi risultati raggiunti, che premiano il costante e sofferto impegno di tutti coloro che nel tempo si sono prodigati nella guida e nell‟attività dell‟istituto, orgoglio che nasce e viene alimentato dalla stima e dalla fiducia che quotidianamente i Soci ed i Cittadini Valledolmesi dimostrano attraverso la fruizione dei servizi e l‟entusiasmante partecipazione alle iniziative . Ed è nel contesto dello sviluppo culturale della comunità, in applicazione di quanto previsto dall‟art. 2 del nostro Statuto, che sancisce il dovere di perseguire il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche dei soci e del territorio, che si pone il patrocinio della presente opera redatta da Vincenzo Battaglia, ma frutto di una diligente, minuziosa ed appassionata ricerca del nostro Socio e già amministratore , Luigi Battaglia prematuramente scomparso nel Giugno 2011. Provetto fotografo dilettante, scrupoloso ed instancabile ricercatore, Luigi Battaglia, per tutti Gigi, ha saputo coniugare la sua professione di Direttore della Biblioteca Comunale di Valledolmo, con l‟amore per l‟arte e la passione per la ricerca storico - amministrativa - culturale del suo paese, che gli ha permesso di acquisire e catalogare un innumerevole quantitativo di fotografie e documenti che il fratello, anche lui socio della nostra banca, ha voluto amorevolmente raccogliere in sua memoria . L‟Opera traccia una croni-storia di Valledolmo, narrandola con splendide ed inedite immagini fotografiche, che rivelano serietà d‟impegno e ricerca vasta e minuziosa e nel contempo propone alla conoscenza dei giovani ed alla memoria degli anziani una parte importante della nostra storia. Pur nella consapevolezza di non avere i titoli per potere esprimere un giudizio critico, Il Consiglio di Amministrazione, ha ritenuto di dover manifestare il sincero apprezzamento dell‟opera, ritenendola un punto di riferimento storico locale molto interessante per la sua unicità, altamente valido per l‟acutezza con cui è stata condotta dall‟autore l‟analisi delle fonti e per il metodo di ricerca dallo stesso adottato. E pertanto ha deliberato di assumersi l‟onere della sua pubblicazione per la successiva donazione ad ogni socio e alle famiglie Valledolmesi, ritenendo in tale modo: di rendere un ulteriore servizio alla Comunità, nella speranza che ci conforti ancora il Vostro consenso e la Vostra simpatia, e nel contempo di potere porgere un doveroso plauso e ringraziamento a “ Gigi ” per il contributo prezioso che ha dato alla Banca di Credito Cooperativo ed all‟intera Comunità Valledolmese.

Il Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Valledolmo Dr. Antonino Piazza

7

CENNI SU VALLEDOLMO (PA)

Abitanti 3.747 (dati comunali censimento 2011) Nome degli Abitanti: Valledolmesi Distanza dal Capoluogo: Km 90 Altitudine 780 slm Superficie: Ha. 2584 (montagna interna) Patrono del paese: S. Antonio di Padova

ATTIVITÀ ECONOMICHE PRINCIPALI: Cerealicoltura (Grano duro, Orzo, Avena, Fave, Veccia, lenticchie) – Allevamento (Bovini, Ovini) – Viticoltura – Ortaggi (Pomodoro Siccagno)

AZIENDE PRINCIPALI: Cantina “Castellucci Miano” Produzione e imbottigliamento vini. Pastificio Valledoro Produzione di pasta trafilata al bronzo. Soc Coop a.r.l. Rinascita Produzione Passata di pomodoro, estratto etc da pomodoro biologico. Ceramiche Zammito Produzione terrecotte.

AZIENDE AGRITURISTICHE: - Fontanamurata Dr. Giuseppe Gioia e figli - Fontanamurata Dr. Cosimo Gioia e figli - Azienda Agricola Agrituristica C.da Celso di Leone Rosaria - Azienda agricola faunistica “La chiusa del Falconiere” c.da Mandranuova

BANCHE: Banca di Credito Cooperativo - Banco di Sicilia.

ARTIGIANATO, PRODUZIONI LOCALI: Ferro battuto, lavorazione del legno, infissi in alluminio e lamierino, lavorazione di materie plastiche, Ceramica artistica.

SPECIALITÀ GASTRONOMICHE - PRODOTTI TIPICI: formaggio pecorino, vino, olio, pomodoro siccagno.

8

LE NOSTRE ORIGINI

Cenni Storici: 1 Valledolmo sorge nella vallata che da Pizzo Sampieri (m.1081) e dal Monte Campanaro si spiega a ventaglio sino alla montagna di Cammarata (m.1576) L‟inizio dei lavori di fondazione del nuovo villaggio si deve al Cav. Antonio Cicala “nobile di origine genovese”, i cui antenati, nel sec.XV, si erano trasferiti in Sicilia, anche se egli non avesse neppure pensato a chiedere la prescritta Licentia populandi e non si fosse ufficialmente investito della baronia di Valle dell‟Ulmo. Al Cav. Cicala si deve la costruzione di una chiesetta della quale ancora oggi rimane la campana di bronzo sull‟orlo della quale sta chiaramente scolpito: “D. ANTONINO CICALA. BARONE DI VALLE DELL‟ULMO. 1645”

Fondatore ufficiale di Castel Normanno, in seguito Valle dell‟Ulmo, (per la presenza nella vallata di un gigantesco olmo) e dalla seconda metà del secolo scorso Valledolmo, fu il Conte Giuseppe Mario Cutelli che ottenne la licentia populandi il 17 agosto 1650.

Il decreto di concessione della costruzione del paese riprodotto dallo storico Tirrito Luigi di Castronovo, l'autore che più diffusamente si sia occupato di storia locale « Sulla città e Comarca di - Palermo - Priulla 1873 » : « Philippus huius nominis quartus……… lo-cum tenenti Domino Josepho Cutelli Rect. Fid. Dil. salutem Cum posidentis per vos et successores vestros baroniam num-cupatam. Valle dell'Olmo. . . cumque super hoc supplicare fecistis ut licentiam dignaremur. . . vobis vestrisque heredibus et successori-bus in perpetuam licentiam, facultatem ac potestatem faciendi dic-tum novam habitationem in dieta baronia Valle dell'Olmo conce-dimus et impartimur, et populationem nominari volumus Castrum Northmanni et in ea habeatis omniumdam jurisditionem. Datum Panormi, die 17 augusti 1650 ».

Il territorio di Castel Normanno seu di Valle dell’Ulmo seu di Valledolmo in origine era formato dal feudo di “Valli di l’ulmu, dagli ex feudi di Chifiliana, Mezzamandranuova e di Castelluzzi, appartenenti tutti, tranne l‟ultimo, alla baronia di don Giuseppe Cutelli nel 1650. Nel 1655 all‟età di diciannove anni muore la Contessa Anna Summaniata moglie di don Giuseppe (il mausoleo innalzatole dal Conte ancora oggi si può ammirare nella Chiesa della Madonna del Buon Pensiero oggi Chiesa delle Anime Sante). Dopo qualche anno di lutto don Giuseppe convolò a seconde nozze con Donna Maria Abatellis, figlia del Conte Ferdinando Cutelli Grimaldi e di Anna Abatellis Tornabene.

Il conte muore il 24 novembre del 1673 e contrariamente al suo desiderio di essere sepolto a Castel Normanno venne tumulato nella Chiesa di San Francesco di Paola fuori porta , a Palermo.

Giovanni Mario Cutelli prese l‟investitura feudale con diploma del 1712 e fin dall‟inizio alle buone doti d‟animo e alla dolcezza del carattere congiunse la generosità e l‟esercizio pacifico dei diritti feudali. Aveva piena conoscenza delle discipline legali da rivaleggiare col suo bisavolo l‟egregio giureconsulto catanese Mario Cutelli, del cui nome “Mario” era orgogliosa l‟illustre nobile famiglia. Esercitava a Catania la professione di avvocato.

I suoi vassallaggi passarono a sua sorella Cristina, moglie di Giovanni Ioppolo, barone di San Filippo. Anch‟essi non lasciarono figli maschi e alla loro morte nelle baronie di Valledolmo e di

1 Orazio Granata “Valledolmo dall‟orgine ai giorni nostri” 9

Aliminusa, successe la loro figlia Girolama Ioppolo, che sposò Matteo Lucchesi-Palli, duca della Fabbrica, i quali con diploma vicereggio del 16 luglio 1746 ebbero l‟investitura feudale e lasciarono in Valledolmo la grandiosa cisterna d‟acqua denominata Stagnone (1746-1774).

L‟ultimo Barone di Valledolmo fu Don Adenolfo Maria Lucchesi Palli, Principe di Campofranco, al quale venne attribuito il titolo di Barone di Castelnormanno nel 1892.

Con la morte di questo Principe si concluse la dipendenza dei Valledolmesi prima dai Cutelli, poi dagli Joppolo e dai Lucchesi Palli i quali, chi più chi meno con loro senno, con la loro saggia amministrazione e con la loro assidua collaborazione, da una modesta fattoria riuscirono a creare un Comune ricco, popoloso e socialmente progredito.

Nel 1812 aboliti i privilegi e i diritti baronali si passò a quello Comunale. Valledolmo venne aggregato alla Provincia di Palermo, al Circondario di , al Mandamento di Alia e alla Diocesi di Cefalù.

Antica mappa con la scritta Valle dell‟Ulmo

10

Schizzo del territorio di Castelnorrmanno ossia VALLEDOLMO 1830 Successivamente è stata aggiunta la contrada Mandranuva

11

PUBBLICAZIONE CANONI CENSUARI SU TERRENI, SUOLI DI CASE E CASE DOVUTI AL SIGNOR D. IGNAZIO DUCA LUCCHESI PALLI ANNO 1824 (DOCUMENTO IN POSSESSO DELL’ARCH. LUIGI GUGINO)

12

13

14

………omissis

15

16

17

…….omissis

18

19

…..omissis

20

21

22

23

24

Copertina atto in notaio Magliocco 05.11.1859

25

Prima pagina con timbro Regno delle due Sicilie

Fine atto con timbro notaio Magliocco

26

Mario Cutelli

Ignazio Luccchesi Palli

Il primo Sindaco del nuovo sistema amministrativo, imposto dal Re Ferdinando di Borbone, fu il Notaio del luogo dott. Antonino Chiavetta, il quale si adoperò con tenacia per la soluzione dei numerosi problemi locali, primo tra tutti la fornitura idrica, gravemente compromessa dalla frana del serbatoio dello Stagnone. Ebbe ancora particolarmente a sudare per convincere i giovani a prestare il servizio militare, reso obbligatorio dalle disposizioni dei Borboni. Al Notaio Ferdinando BARONE, altro Sindaco di Valledolmo, si deve la ricostruzione della “Brivatura Tunna “, costruita verso la fine del „700 dai Lucchesi Palli. Il suo successore l‟avv. Francesco BARONE, tenne per parecchi anni la carica di Sindaco. Eletto Consigliere Provinciale, a lui si ricorda l‟erezione del monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale in cui caddero, combattendo, 80 giovani Valledolmesi. La statua in bronzo, eretta ai caduti, fu opera di Antonio Ugo. Essa rappresenta un soldato nudo che leva in alto, con la mano sinistra, l‟immagine della Vittoria mentre tiene un bastone nella mano destra. La statua destò scandalo nelle coscienze del gentil sesso, sicché per qualche tempo essa dovette essere avvolta in un gran lenzuolo. Una notte alcuni giovani portarono via il lenzuolo e la cosa finì con commenti e risate. Nel 1920 venne eletto Sindaco il geometra Pietro Runfola. A lui si deve la costruzione della stradella del Cimitero e, per ironia della sorte, il primo a percorrerla fu proprio lui.

27

Nel 1923, con l‟avvento del fascismo, fù nominato podestà Cosimo Gioia che amministrò il Comune di Valledolmo fino al 1929, in cinque anni egli riuscì a trasformare il borgo montano in una cittadina moderna. Per quei tempi egli ottenne dal Governo una eccezionale somma di denaro realizzando la condotta idrica dalle Madonie. Alla soluzione del problema idrico egli fece seguire quella dell‟illuminazione pubblica curando la costruzione di una centrale elettrica nel quartiere dello Stagnone.

Particolare della fontana eretta il 28.10.1929

Tra i lavori di pubblica utilità seguirono la costruzione della rete fognante e di robusti argini sul torrente Mella, di un bevaio ad est dello Stagnone e di una fontanella in Piazza Dell‟Olmo. Una lapide marmorea ricorda il suo nome a gratitudine dell‟operato svolto. Si deve inoltre allo stesso la realizzazione del “Parco delle Rimembranze”; per festeggiare l‟inaugurazione, effettuata nel Natale del 1926, venne invitato a Valledolmo il Prefetto CESARE MORI, il quale inaugurò anche il monumento in onore dei caduti. Al podestà GIOIA successe il notaio Giuseppe Chiavetta (1930-1931) il quale, purtroppo, morì quando era ancora giovane. Dal 1932 al 1935 tenne la carica di podestà il cav. Muscarella Giuseppe.

28

Targa casa cav. Giuseppe Muscarella via Cairoli

Nel 1936 ritornò podestà Cosimo Gioia. Egli curò soprattutto le condizioni igienico-sanitarie di Valledolmo. Con ordinanza vietò il vagabondaggio delle galline per le strade, regolò lo scarico dei rifiuti alla periferia del paese. Siccome uomo di grande intraprendenza, ebbe non pochi problemi, tra cui scampo‟ per miracolo ad un agguato; ancora oggi si possono notare i fori delle pallottole sul portone d‟ingresso della propria abitazione di Via Gioia. Nel 1937 al Gioia subentrò il geometra Luigi Barone il quale realizzò alcune opere pubbliche di rilievo, come il restauro della Chiesa Anime Sante e dell‟annesso collegio di Maria, la costruzione della Cappella Centrale del Cimitero.

Foto prof. Luigi Battaglia Cappella centrale del Cimitero

29

Dopo il secondo conflitto mondiale Valledolmo, come il resto d‟Italia, ebbe ad affrontare i numerosi problemi come quella della disoccupazione di coloro che ritornarono dal fronte. Il ristagno d‟ogni attività creò nella maggioranza degli abitanti un clima incandescente di rivendicazioni e di rinnovamento nelle strutture amministrative. Dopo una campagna elettorale infuocata venne portato a Sindaco, con i voti del blocco del popolo, l‟operaio Rosario Campo. Nel 1946 in tutta la Sicilia si scatenò la lotta contro il latifondo scaturita nell‟occupazione delle terre incolte.

1947 contadini di Valledolmo vanno a occupare i terreni di Regaleali

30

Cartolina panorama di Valledolmo colorata a mano anno 1916 (orig. Nicola Miceli)

Retro della cartolina viaggiata

31

Cartolina viaggiata 1938 Calvario e bevaio grande con muli che trasportano paglia (originale Pino Muscato)

Cartolina viaggiata 1938 Calvario e bevaio grande (originale Pino Muscato)

32

Cartolina 1934 piazza dell‟Olmo e bar Fina (originale Nicola Miceli)

Cartolina anni 30 piazza dell‟Olmo e via Cadorna (originale Nicola Miceli)

33

Una rara e curiosa cartolina viaggiata anno 1934 realizzata con un fotomontaggio eliminando la Chiesa madre e inserendo degli alberi nella piazza (Pino Muscato)

Cartolina anni 30 originale (Pino Muscato)

34

Cartolina anni 30 bevaio rotondo e ponte lungo (Pino Muscato)

1934 corso Garibaldi e bevaio Piazza Medici

35

Via Aldo Moro angolo Via Garibaldi

Via Cavour vista dal basso ancora con i gradini anni 50-60

36

1932 accesso a piazza Madrice da via Vitt. Emanuele III°

1970 accesso a piazza Madrice da via Vitt. Emanuele II°

2010 accesso a piazza Madrice da via Vitt. Emanuele II°

37

Dopo un periodo di commissariamento, alla metà del 1951 venne eletto sindaco il prof. Salvatore Chiavetta; a lui si deve la soluzione di un grave problema e cioè quello del raggruppamento in un‟unica sede delle scuole elementari; questa costruzione anche se non in cemento armato è stata progettata con grande professionalità poichè ha ampi corridoi, comode scale ed inoltre le aule sono disposte in modo tale che le finestre sono orientate tutte ad oriente.

Mappa Urbana anno 1952

Cartolina con edificio scolastico e Calvario anni „50

Nel 1954 fu eletto il dott. Domenico Lo Dico, medico chirurgo, a lui si deve la costruzione del Mattatoio di via Sicilia che ha ben funzionato fino all‟apertura del nuovo mattatoio negli anni „90, delle Case Gescal, la costruzione del secondo piano del Municipio.

38

Via Cadorna e piazza madrice anni „50

Via Chiavetta e Municipio anni „40

39

Foto prof. Luigi Battaglia Via Chiavetta il municipio dopo la sopraelevazione

Nel 1960 ritornò a capo dell‟Amministrazione Comunale il socialista d‟Unità Proletaria Rosario Campo. In quegli anni fu realizzato il campo sportivo. A Rosario Campo si deve la costituzione della cooperativa vitivinicola “Castellucci Miano” e della successiva costruzione della cantina sociale. Superati i primi difficili anni, oggi la cooperativa “Castellucci Miano”, produce dell‟ottimo vino commercializzato in Italia ed all‟estero.

Foto prof. Luigi Battaglia Targa in memoria del fondatore della cantina Rosario Campo

40

Nel 1965 a causa di una paralisi amministrativa si è avuta una gestione Commissariale con il dr. Armando Turco prima e poi con il dr. Salvatore Di Vita, quindi è stato eletto Sindaco il cav. Carmelo Giambrone e successivamente l‟avv. Epifanio Pulvino, poi il dr. Domenico Lo Dico e Sebastiano Battaglia; nel 1991-1993 con i sindaci Di Gioia e Miceli si concludeva il sistema dell‟elezione del Sindaco fatta dal Consiglio Comunale; con l‟elezione diretta del Sindaco nel 1993 veniva eletto il dr. Pietro Piazza e nel 1997 ritornava Nicola Miceli fino al 2007 quando è stata eletta la dr.ssa Domenica Di Baudo, nel 2012 in una competizione a tre la spuntava l‟attuale Sindaco avv. Luigi Favari. Tra gli avvenimenti storici più rilevanti è da ricordare la visita, nel Dicembre del 1926, del Prefetto di Palermo Cesare Mori, il "Prefetto di ferro". In detta occasione venne scoperto e inaugurato il monumento ai caduti e il Parco delle Rimembranze.

41

VALLEDOLMO NEL MOVIMENTO CONTADINO DI SICILIA(1)

Lo storico inglese Denis Mack Smith, esaminando a fondo la situazione socio-economica venutasi a creare in Sicilia dopo l'abolizione della feudalità, decretata nel luglio del 1812 dal Re delle due Sicilie Ferdinando IV di Borbone, pervenne a quest'amara conclusione: "Le libertà invocate nel 1812 non significavano la libertà per il contadino di guadagnarsi i mezzi di sussistenza, significavano piuttosto libertà per i proprietari di trasformare delle proprietà gravate da ipoteche in vere proprietà negoziabili o la libertà di stendere un velo sull'usurpazione della proprietà comune. In ogni caso la fine della feudalità, nella misura in cui prometteva benefici sociali e non solo privati, risultò più una disposizione generica di legge che una trasformazione pratica; non fu mai specificato cosa venisse realmente abolito, né il modo cui dovesse aver luogo l'abolizione. I latifondi continuarono ad essere chiamati "feudi, i proprietari feudatari, e i contadini "villani" fino al ventesimo secolo; e non senza ragione" (1). E lo storico siciliano Francesco Renda, accettando per verissima la conclusione dell'Inglese, aggiunse che "grave fu il disappunto dei baroni quando si accorsero che il generale inglese, lord Bentinck, mandato a presidiare la Sicilia contro le mire dei napoleonici, autore della nuova linea democratica, aveva posto a capo di tutti i dipartimenti governativi "uomini socialmente dappoco", cioè privi di titoli nobiliari. E ancora più evidente apparve il loro malcontento per la legge del suffragio universale e per la nazionalizzazione illegale delle terre baronali; cose tutte che facevano prevedere imminente una violenta rivoluzione popolare"(2). La fine della dominazione napoleonica e la partenza del Re Borbone dalla Sicilia fugarono le temute tempeste e tutto rimase agitato come prima. Si dovrà giungere ai primi anni dell'unificazione italiana per il concretizzarsi e l'acuirsi del problema antico e sempre ricorrente della "terra ai contadini". Difatti "le prime leghe di resistenza, le prime società agricole, i primi scioperi, cioè, le prime lotte organizzate che si propongono di modificare e migliorare le condizioni di lavoro e di vita delle masse contadine isolane rappresentano un fenomeno posteriore all'unificazione nazionale" (3). E anche da tale data non si verificarono mutamenti di rilievo: è noto, infatti, che le savie leggi garibaldine di riforma agraria, rimaste soltanto nel limbo delle buone intenzioni, delusero, purtroppo, amaramente i valorosi "picciotti", affamati di terra, sino all'ultimo decennio del secolo XIX. "La missione di Nino Bixio contro le masse contadine di Bronte e di Francavilla, scrisse il Renda, con la fucilazione senza processo, soffocò nel sangue la rivolta contadina siciliana, e nel contempo la propugnata rivoluzione democratica nelle campagne" (4). Il mito della terra, caldeggiato anche dal clero per ben altro motivo che non la redenzione dei proletari, cominciò ad accendere e a mobilitare gli animi loro in occasione della tremenda crisi economica del 1888-89 che, per opera dei socialisti, porterà alla fondazione dei Fasci in quasi tutti i Comuni dell'Isola. Ma già in quasi tutti questi Comuni, prima dei Fasci, erano sorte Società Operaie e Agricole, e Valledolmo non fu da meno di , di Polizzi, di Termini, di , di , di Càccamo, di Alia, di Montemaggiore, di , di , di e di molti altri che sarebbe lungo citare. Per merito, infatti, del dottor Giuseppe Mendola, nel 1884, era sorta a Valledolmo la Società Operaia di Mutuo Soccorso "Fratellanza e Lavoro" che, come tutte le consorelle, svolgeva un'attività che non si limitava al semplice mutuo soccorso, ma sconfinava nella politica, (a scopo elettorale), ed in certi casi nella lotta per il miglioramento vero e proprio da conseguirsi con la modifica dei patti di lavoro. " Svolgevano queste Società -- afferma il Renda -- parte del programma perseguita dai Fasci, i quali le aggiungeranno l'attività più specificatamente sindacale e politica" (5). E il ministro Sonnino stesso menzionò "le Unioni contadine di Alia e Valledolmo, che avevano per loro scopo di impedire a tutti gli affiliati di accettare patti agrari gravosi dai gabelloti e dai proprietari" (6). Lo stesso Ministro tenne a ricordare gli scioperi "di proporzioni più 42 vaste, scoppiati nell'autunno del 1875 a Villalba, a Vallelunga, a Santa Caterina Villarmosa e Resuttano, durativi circa un mese e propagatisi ad Alia e a Valledolmo, dove sorsero le unioni agricole, che più precisamente gli organizzatori denominarono "Istituti Agrari" (7). Il Renda stesso, per dimostrare il comportamento legale dei medesimi, riferisce a titolo d'esempio "il caso della Società Agricola di Mutuo Soccorso, sorta a Valledolmo il primo febbraio 1893, e così scrive: "Il presidente che era un possidente del paese, tale Giuseppe Arnao, nell'assumere la carica si sentiva in dovere d'informare il Delegato di P.S. con questa dichiarazione: "In quanto agli scopi per cui detta Società sta per costituirsi ed in base ai quali io accettai la presidenza, posso dirLe che sono assolutamente pacifici, alieni da ogni idea politica e sovversiva" (8). A sostegno di tali assicurazioni alligava alla lettera l'art. 2 dello statuto che diceva: "L'azione della Società si svolgerà esclusivamente nelle relazioni pacifiche tra proprietari di terreni e lavoratori di campagna pel mutuo bene. Rimane esclusa ogni azione politica e amministrativa, qualunque idea di partito; anzi è rigorosamente vietato a ciascun socio di esprimere opinioni politiche e d'ingerirsi nei fatti amministrativi in nome della società medesima. Chi infrange detta disposizione è depennato senz'altro dall'albo dei soci, rimanendo egli responsabile personalmente dei fatti compiuti". Ciò non impedì tuttavia che nell'ottobre dello stesso 1893, per protestare contro un patto di mezzadria " stipulato alla leonina", (l'espressione è contenuta in un rapporto del Tenente colonnello dei CC. RR. di Palermo al Prefetto), i soci della Società inscenassero una pubblica manifestazione per le vie del paese con bandiere tricolori in testa, allo scopo di dimostrare ai proprietari terrieri la forza numerica della Società, capace d'imporre anche con la violenza le giuste pretese dei contadini" (9). Le buone intenzioni, come spesso, però, avviene, furono travolte dagli eventi, e i soci della "Fratellanza e Lavoro" di Valledolmo, sotto l'inarrestabile pressione del socialista Bernardino Verro, insieme con i contadini del corleonese e delle Madonie, finirono per confluire nel movimento generale dei "Fasci dei Lavoratori" (10). "L'idea, infatti, della modifica dei patti agrari -- afferma il Renda -- era in tutti i Comuni di Sicilia come una molla che faceva scattare le masse contadine dalla loro decennale inerzia e li spingeva ad unirsi al Fascio locale" (11). Perciò molti proprietari, impauriti dagli scioperi e dalle manifestazioni dei Fasci attuati in vari Comuni, decisero di venire a patti meno disumani, e là, dove ciò non avvenne, si arrivò a gravi fatti di sangue, come all'assassinio dei paladini dei Fasci, Verro a Corleone, Lorenzo Panepinto a Santo Stefano di Quisquina e di novantadue semplici contadini, di cui tredici a (12) e undici a , mentre delle forze dell'ordine cadde ucciso un solo soldato (13). Comunque, nonostante le feroci repressioni ordinate prima dal Crispi, capo del Governo e della mafia, sino al 1896, e poi dal Giolitti su pressioni dei sindaci e dei capi elettori dell'onorata società, i contadini, forti dell'appoggio della classe operaia e del movimento socialista, si presentarono da allora permanentemente come i principali protagonisti della storia dell'Isola" (14). Venne, dopo Giovanni Giolitti, lo sconvolgimento della Prima Guerra Mondiale con nuove occupazioni di terre incolte e con nuove vittime, venne il Fascismo con una nuova Riforma Agraria e con le Battaglie del Grano, venne poi il secondo conflitto mondiale e, finalmente, il movimento contadino, inquadrato nei partiti comunista, socialista e democristiano, lentamente ma costantemente spazzarono via gran parte dei soprusi della classe padronale, feudale e gabellota. Vaste estensioni di terre incolte o mal coltivate vennero negli anni 1946 e 1947 occupate e poi assegnate ai contadini valledolmesi nella misura di una o due salme a testa, fu conquistata la quota del sessanta e quaranta nella spartizione dei prodotti della mezzadria, si ottenne la riduzione del 30% dei canoni d'affitto e, infine, si facilitò di molto l'affrancazione dei terreni gravati dai sorpassati canoni enfiteutici. Oggi, riandando con la mente a quel periodo convulso vissuto a Valledolmo come negli altri Comuni dell'Isola, rivedendo nella nostra fantasia gli squadroni di cavalleria rusticana lanciate alla conquista delle terre di Rovittello, di Mandranuova, di Carpinello, di Sciarrìa, di 43

Cassaro, di Regaleali e di Verbumcaudo, incalzati dalle forze dell'ordine, ingrossati anche da madri di famiglia, con in testa le bandiere rosse, ci pare di rivivere le gesta degli antichi Crociati, decisi a tutto soffrire, a tutto osare, pur di effettuare la liberazione del Santo Sepolcro. Valledolmo, in seguito a quegli anni avventurosi, può contare oggi 855 piccole aziende agricole a gestione familiare, una decina di aziende grandi nel proprio territorio e altrettante sparse nei territori di Sclafani; di Caltavuturo, di Polizzi e di , e in tutte si lavora appassionatamente, fruttuosamente e tranquillamente come nei tempi felici della gestione dei Conti Cutelli. Valledolmo nella storia del Risorgimento Italiano non figura come un Comune caldo di patriottismo: la sua popolazione abituata a lavorare nella tranquillità dell'ordine, sotto l'amministrazione civile e religiosa ligia alla Maestà del Re Borbone Cattolicissimo, ignara di Carbonari e di Sanfedisti, poco o nulla entusiasta delle gesta del "Filibustiere Garibaldi", non sentì profondamente i fremiti della passione risorgimentale registrati, invece, nei vicinissimi comuni di Alia, Vallelunga e Villalba. La nostra asserzione non è sorretta da documenti scritti, data anche l'inaccessibilità dell'Archivio Comunale; ma il fatto che neppure il passaggio e la sosta di Garibaldi nel paese abbiano lasciato un ricordo nel marmo o sulla carta o nella memoria degli avi, eccezion fatta dell'episodio del maestro Ignazio Vacanti precedentemente ricordato, conforta abbondevolmente la nostra opinione. E' vero che nei primi del fatidico 1848 ad opera del regio perito agrimensore di Vallelunga fu creato anche a Valledolmo un Comitato Insurrezionale, ma, purtroppo, è anche vero che nei giorni dell'insurrezione di tutti i comuni dell'Isola contro il Borbone, nel paese nè venne incendiata la sede del Municipio o dell'esattoria, nè vennero perpetrati atti di vandalica violenza o di protesta politica. Le acque del luogo si mantennero tanto calme che due personaggi di Vallelunga, insorta con incendi e minacce di morte ai borbonici, vennero a cercare rifugio sicuro proprio entro l'abitato di Valledolmo, e non se ne ebbero a pentire. Il fallimento dell'insurrezione, che a Vallelunga si concluse con la condanna di don Giuseppe Sinatra, presidente del Municipio e capo dei Comitati insurrezionali del luogo e di quelli di Villalba, di Valledolmo, di Mussomeli e di Sutera, e il ritorno dei presidi borbonici con fieri propositi di repressione spietata convinsero i tiepidi patrioti valledolmesi degli errori altrui e della saggezza propria. Giuseppe Cipolla, autore della Storia di Vallelunga, commentando il fallimento dell'insurrezione di questo Comune scrisse: "Con la restaurazione borbonica gli animi, però, restarono indomiti preparandosi alla riscossa dell'aprile del 1860" (15). La vampata di euforia e di entusiasmo per le fortunate gesta dei Mille per la cacciata degli oppressori borbonici dal suolo dell'Isola, nel 1860, la successiva elettrizzante crociata del 1862 dello stesso Garibaldi al grido "O Roma o morte!" per la conquista della Città Eterna non suscitarono a Valledolmo soverchie manifestazioni di gioia. Quando egli, infatti, dal bosco della Ficuzza mosse con le sue truppe per Catania e dall'entusiasta Alia, passò per Valledolmo, non fu fatto segno a calorose accoglienze tanto che neppure una minima lapide fu murata a ricordo dell'avvenimento sulla facciata del Palazzo Castellana, ove l'Eroe si rifocillò e si riposò prima di avviarsi per la trazzera dell'Acqua della Signora Cutelli verso l'effervescente Vallelunga. La condotta politica dei valledolmesi che, nel 1848, aveva suscitato ira e disprezzo nell'animo dei vallelunghesi e che li aveva sdegnati ancora di più in occasione delle tiepide accoglienze del 1862 degenerò nell'odio e disprezzo incontenibili, che culminarono in una furibonda e sanguinosa rissa tra le due parti in contrada Manca, ai confini dell'ex feudo di Regaleali. Lo scontro temporaneamente interrotto minacciava di aggravarsi pericolosamente per ambo le parti; ci volle l'intervento di un autorevole patriota di Lercara Friddi, don Agostino Rotolo, per placare gli animi e riportare nei due vicinissimi comuni la pace. A conferma della quale riferiamo l'episodio così come viene narrato dal vallelunghese Cipolla. "Il Rotolo nell'autunno del '60 va a Villalba e richiede il concorso della locale Guardia Nazionale, e marcia alla volta di Vallelunga. Ivi calde parole, perchè la pace unisca i siciliani in un 44 momento in cui l'aborrito Borbone insidia ancora all'unità d'Italia. Applaudito il discorso, con i notabili di questo Comune, si stabilisce il da farsi ed il Rotolo, a capo della Guardia nazionale di Villalba, marcia alla volta di Valledolmo. Ivi nuove accoglienze liete ed applausi al discorso del Rotolo. Dopo qualche ora di riposo si riprende la marcia in compagnia della Guardia Nazionale di Valledolmo. Giunti nell'ex feudo di Regaleali, davanti al casamento del Conte Tasca, alle due Guardie Nazionali si presenta schierata e in armi la Guardia Nazionale di Vallelunga. Lo spettacolo è commovente. La Guardia Nazionale di Villalba grida: "Pace!” Pace!". Le tre Guardie si uniscono formando un cerchio e pezzuole bianche sventolano in ogni parte. Il Rotolo, commosso fino alle lacrime, pronuncia belle parole di patriottismo, e la pace è conclusa. Villalba riscuote le manifestazioni di profonda gratitudine di Vallelunga e di Valledolmo. Il piano dove avvenne la rissa è tuttora denominata "lu Chianu di la quistioni" (16). Giustificare il comportamento del Comitato Insurrezionale valledolmese non è impresa ardua se si dà uno sguardo alla situazione locale di quel periodo. Il popolo minuto ignorava completamente le vicende politiche le quali avevano luogo nelle grandi città e nei grossi comuni dell'Isola; la propaganda liberale del concittadino Valentino Martina era stata sconsacrata dalla sua morte violenta, ritenuta ben meritata, "Civili" che avevano aderito al Comitato Insurrezionale erano stati mossi non da " arditi sensi di libertà ", ma solo per non passare come reazionari convinti, il clero inoltre era di stretta osservanza borbonica e in pieno accordo con le autorità costituite. Insorgere, quindi, bruciare e distruggere il Municipio o l'esattoria valeva lo stesso che darsi la zappa sui piedi, andare contro i propri interessi, sconvolgere una situazione di privilegio per cercarne un'altra incerta e piena di rischi. Stando così le cose, la ventina di "Civili" che nel remoto paesello contava e l'amministrava, pur avendo aderito al Comitato, scoccate le ore decisive della lotta, preferirono stare a guardare e ad attendere, senza compromettersi, la conclusione degli eventi. Eccesso di prudenza? Incapacità di tutto osare? Diffidenza nei riguardi dell'ordine nuovo che si voleva realizzare per miglioramenti di discutibile convenienza di classe? Ci sembra di non allontanarci troppo dal vero se affermiamo che al suddetto comportamento abbiano concorso insieme e in dose più o meno forte tutti quanti gli elementi accennati.

(1) Dal libro di Orazio Granata “ Valledolmo dall‟origine ai giorni nostri”

NOTE

(1) DENIS MACK SMITH, Storia della Sicilia medievale e moderna. vol. II, Bari 1970, p. 450. (2) F. RENDA, Il movimento contadino nella società siciliana. Palermo, 1956. (3) F. RENDA; op. cit., pp. 127 e 128. (4) F. RENDA, op. cit., pp. 127 e 128. (5) F. RENDA, op. cit., pag. 43. (6) SIDNEY SONNINO, I contadini di Sicilia, Firenze, 1925, p. 316. (7) PAOLO ALATRI, Lotte politiche in Sicilia, Palermo, p. 511. (8) F. RENDA, op. cit., p. 87. (9) Archivio Di Stato di Palermo, Gabinetto Prefettura, busta 13 1 categ. 16, 111. (10) Il Verro, in un congresso tenuto a Corleone nell'estate del 1891, aveva fissato le norme per i patti agrari imposti senz'alcun senso d'umanità ai contadini bisogno d'un pezzo di terra. (11) F. RENDA, op. cit., p. 86. (12) La strage di Caltavuturo è dettagliatamente narrata nel volume nostro " Gente di Sicilia ", ed. Mori, Palermo, 1977 (13) N. COLAJANNI, Gli avvenimenti di Sicilia e le loro cause, Palermo, 1895. (14) F. RENDA, op. cit., p. 91. (15) G. CIPOLLA, op. cit., p. 40. (16) G. CIPOLLA, op. cit., pag. 48.

.

45

15 Giugno 1985 spiazzo scuole elementari raduno degli agricoltori in lotta; intervento dell‟avv Epifanio Pulvino

15 Giugno 1985 spiazzo scuole elementari raduno degli agricoltori in lotta; intervento del dr. Giuseppe Gioia

46

SINDACI SUCCEDUTISI DAL 1817 (DAL 1812 SONO ABOLITI I PRIVILEGI E DIRITTI BARONALI)

data elezione o ANNO RITRATTO O COGNOME E NOME periodo della data FONTE E NOTE FOTO carica rilevata elezione a da atti consigliere

Notaio CHIAVETTA 1817 (Granata) DR.ANTONINO

1822 SCIARRINO DR.ANTONINO (Granata) 1825 ROTONDO DR. PAOLO (Granata) 1829 FERRARA DR. ANDREA (Granata)

1834 CHIAVETTA DR.ANTONINO (Granata)

1839 ROTONDO DR. PAOLO (Granata) 1845 BELLIOTTI GIUSEPPE (Granata) 1850 SCIARRINO GIUSEPPE (Granata) 1854 MENDOLA ROSARIO (Granata) 1860 GULINO DR.ROSARIO (Granata) Dai registri di nascita DR. GIUSEPPE MENDOLA risulta essere stato Sindaco Nella fotocopia dell‟atto di nomina nel 1866 e dai registri di del Re Vittorio Eman. II risulta la nascita e matrimonio nel nomina a Sindaco per il triennio 1866/67 1867 (Non elencato fra i 1864-65-66 (Fotocopia acquisita in Sindaci dal Granata (che occasione della visita - 1994 - in però a pag.46 quartultimo Valledolmo di alcuni pronipoti del rigo lo cita) né dal Dr. Mendola) Dispenza) 1874 BARONE DR. GIUSEPPE (Granata) 1875 SCIARRINO DR. GIOVANNI (Granata)

CASTELLANA GUCCIONE 1879 (Granata) CAV.DOMENICO

? BARONE DR. FERDINANDO (Granata) 1905? BARONE AVV. FRANCESCO (Dispenza) 1920 RUNFOLA GEOM. PIETRO (Granata) LO DICO CAV. ANTONINO 1923 (Granata) N. 1871 M. 1948

GIOIA DR. COSIMO 1923/29 N. 11 dicembre 1881 podestà M. Palermo 19 giugno 1968

CHIAVETTA DR. GIUSEPPE N. 08.03.1900 1930/31 podestà M. 20.07.1951

47

MUSCARELLA CAV. GIUSEPPE 1932/35 podestà N. 10.09.1890 M. 16.08.1962

GIOIA DR. COSIMO 1936 N. 11.12 1881 podestà M. Palermo 19.06. 1968

BARONE GEOM. LUIGI Fu Podestà 1937 Antonino e fu Manzella Santa N. 04.06.1893 M. 29.07.1960

LO DICO CAV. ANTONINO 1941/43 N. 19.11.1871 podestà M. 16.06.1948

LA DUCA DR. ANTONINO Fu Pasquale e fu Panzica Rosalia Scelto dal Comando

N. 05.02.1887 Militare alleato M. 13.09.1963

CAMPO ROSARIO 1946? N. 26.10.1901 M. 16.6.1986

1949 DE SIMONE SEBASTIANO Gestione commissariale CHIAVETTA PROF. SALVATORE fu Luigi e fu 25 maggio Registro Gen.Ammin 1952 Mulè Filippetta 11.06.52 1952 (Granata riporta 1951) N. 30.09.1908 M. 03.07.1990 LO DICO DR. DOMENICO 27 maggio Registro Gen.Ammin 1956 N. 23.11.1907 12.06 al 1960 1956 (Granata riporta 1954) M. 23.12.1989

CAMPO ROSARIO 6 novembre 1960 N. 26.10.1901 27.12 al 1965 Registro Gen.Ammin 1960 M. 16.06.1986

1965 TURCO DR. ARMANDO Gestione commissariale

DI VITA DR. SALVATORE fu 1966 Vincenzo e fu Bellanca Calogera Gestione commissariale N. 20.02.1927 vivente

GIAMBRONE CAV. CARMELO 1966/75 Registro Gen. Ammin N. 12.03.1908 M. 12.10.1998 PULVINO DR. epifanio fu GIOVANNI e fu Agnesi Maria 1975 Stella Registro Gen. Ammin N. 07.06.1923 M. 08.05.2009 LO DICO DR. DOMENICO 1978 N. 23.11.1907 Registro Gen. Ammin M. 23.12.1989

48

LO DICO DR. DOMENICO 29.08.1983 1983 N. 23.11.1907 Registro Gen.Ammin 07.0519.86 M. 23.12.1989

BATTAGLIA SEBASTIANO 08.05.1986 - 1986 N. 18.06.1940 Registro Gen. Ammin 11.03.1988 M. 17.01.2009

LO DICO DR.DOMENICO 12.03. 1988 1988 N. 23.11.1907 Registro Gen. Ammin 28.06.1988 M. 23.12.1989

BATTAGLIA SEBASTIANO 29.06.1988 1988 N. 18.06.1940 Registro Gen. Ammin 22.01.1991 M. 17.01.2009

23.01 1991

1991 DI GIOIA AVV. ORAZIO 21.10.1991

N. 29.10.1953 Registro Gen. Ammin

MICELI NICOLO‟ PAOLO 22.10.1991 - 1991 ALDO AMEDEO Registro Gen. Ammin Giugno 1993 N. 06.08.1954

PIAZZA DR.PIETRO Giu. 1993– 1993 Elezione diretta N. 14.03.1955 Nov.97

MICELI NICOLO‟ PAOLO Elezione diretta 1997 ALDO AMEDEO Novembre 1997

N. 06.08.1954

MICELI NICOLO‟ PAOLO 26-27 Maggio Elezione diretta 2002 ALDO AMEDEO. 2002 N. 06.08.1954

Elezione diretta DI BAUDO DR.SSA 13-14 Maggio 2007 DOMENICA 2007 N. 24.04.1954

FAVARI AVV. LUIGI 2012 GIUSEPPE N. 13.03.1977

49

Copia fotostatica della nomina a Sindaco del dr. Giuseppe Mendola anno 1866

50

Copertina progetto conduttura acqua potabile anno 1896

51

Delibera di Consiglio N.7 del 1927 “accettazione lascito Tartaro Giuseppe” Casa via Sciarrino prospiciente anche su via Roma (attuale Ufficio Tecnico e Ufficio Tributi) e terreno in contrada Celso pagina 1

52

Delibera di Consiglio N.7 del 1927 “accettazione lascito Tartaro Giuseppe” Casa via Sciarrino prospiciente anche su via Roma (attuale Ufficio Tecnico e Ufficio Tributi) e terreno in contrada Celso pagina 2

53

Il sig. Giuseppe Tartaro

54

Risultati elezioni amministrative del 07.05.1956

55

Consiglio Comunale anni 60

Natale in Consiglio Comunale anni 60

56

Fac simile elezioni Comunali 1972 fronte Fac simile elezioni Comunali 1972 retro

Quando la politica si rivolgeva anche ai santi Volantino lista civica anni 70-80 57

Nell‟immagine di sopra un telegramma a firma autografa di Mussolini del 18.8.1941 con il quale si impegna il Potestà ad attivarsi per non lasciare incolta “una sola zolla del territorio” comunale al fine di contribuire ad alleviare il problema alimentare dell‟epoca.

58

L‟On.le Giorgio Almirante a Valledolmo anni 70 Da sx : Calogero Tripi, Antonio Iemolo, Vincenzo Ferrara (esattore), on.le Tricoli, Franca Cannata, on.le Almirante, on.le Lo Porto, Orazio Gervasi, avv. Angelo Cappelino e la moglie Pina Franco

Piazza dell‟Olmo anni 30-40 sullo sfondo il bar Fina (famoso per i cannoli e il gelato

59

AMMINISTRATORI COMUNALI ANNO 1923 - 1927 Data elezione Consiglio ? Luogo e data di nascita Data o atto di nomina a: COGNOME E NOME Carica ricoperta FONTE Lista appartenenza NOTE e morte Sindaco, Assessore, Consigliere Presiede il Consiglio il Sindaco commissario Delibera C.C. n. poi Nominato Prefettizio Lo Coco G. 35 del 1 Gioia Dr. Cosimo Podestà con Battista – Segretario 26.12.1923 delibera C.C. n. 1 Di Carlo Calogero,

del 21.04.1927 Vice Segr. Parlato Prof. Giuseppe Delibera C.C. n. 2 Belliotti Rosario Assessore Eff. 36 del 26.12.1923 3 Barone Avv. Francesco Idem Idem 4 Bellanca Giuseppe Idem Idem 5 Comella Vitale Idem Idem 6 Lo Grasso Antonino Assessore Suppl. Idem 7 Muscato Giuseppe Idem Idem 8 Panzica Rosolino Consigliere 9 Di Baudo Gioacchino Idem 10 Dispenza Antonino Idem 11 Muscarella Giuseppe Idem 12 Vallone Michele Idem 13 Saeli Gaetano Idem 14 Pulvino Giovanni Idem 15 La Duca Dr. Antonino Idem 16 Castellana Avv. Vincenzo Idem 17 Battaglia Fortunato Idem 18 Battaglia Gullo Giuseppe Idem Idem 19 Lo Dico Antonino dimissionario 20 Lo Tempio Francesco Idem - deceduto

60

AMMINISTRATORI COMUNALI Data elezione Consiglio 25.05.1952 Amministrazione Chiavetta Salvatore Data o atto di nomina a: COGNOME E NOME Carica ricoperta Luogo e data di nascita FONTE Lista appartenenza NOTE Sindaco, Assessore, Consigliere Chiavetta Salvatore Reg. Gen. 1 Sindaco Nato 30.09.1908 Nomina 11.06.1952 Paternità Luigi Amministratori Lo Dico Dr. Domenico Assessore Reg. Gen. 2 Nato 23.11.1907 Nomina 11.06.1952 Paternità Antonino anziano Amministratori Privitera Orazio 3 Ass. Effettivo Nato 01.02.1890 Idem fu Carmelo Muscarella Cav. Giuseppe 4 Idem Nato 10.09.1890 Idem di Gioacchino Battaglia Dr. Luigi 5 Idem Nato 02.01.1921 Idem fu Giovanni Siragusa Orazio 6 Idem Nato 20.05.1900 Idem Fu Calogero Ricotta Antonino 7 Ass. Supplente Valledolmo 18.09.1919 Idem Fu Giuseppe Di Baudo Gioacchino 8 Idem Nato 20.09.1892 idem Fu Calogero Barone Calogero 9 Consigliere Nato 29.03.1906 Idem Elezione 25.05.1952 fu Paolo Di Gioia Rosario 10 Idem Nato 10.11.1905 Idem Idem Fu Orazio Di Piazza Giuseppe 11 Idem Nato 16.10.1920 Idem Idem Di Vincenzo Fadale Vincenzo 12 Idem Nato 14.04.1897 Idem Idem Fu Orazio Gioia Liborio 13 Idem Nato 14.10.1901 Idem Idem Di Orazio Leone Antonino 14 Idem Nato 19.03.1914 Idem Idem Di Giuseppe Orlando Damiano 15 Idem Nato 07.02.1896 Idem Idem Fu Calogero

61

Runfola Salvatore 16 Idem Nato 27.07.1916 Idem Idem Fu Luigi Campo Rosario 17 Idem Nato 26.10.1901 Idem Idem Fu Liborio Barone Giuseppe 18 Idem Nato 04.05.1920 Idem Idem Di Calogero Iacono Giovanni 19 Idem Nato 31.08.1915 Idem Idem Di Giovanni Sciavolino Giuseppe 20 Idem Valledolmo 05.09.1899 Idem Idem Di Vincenzo 1953 Lo Dico Dr. Domenico Reg. Gen. 1 Sindaco Valledolmo 23.11.1907 Nomina 28.07.1953 Paternità Antonino Amministratori Privitera Orazio Assessore Reg. Gen. 2 Nato 01.02.1890 Nomina Paternità Carmelo anziano Amministratori

AMMINISTRATORI COMUNALI Data elezione Consiglio 27 maggio 1956 Amministrazione Lo Dico Domenico Data o atto di nomina a: COGNOME E NOME Carica ricoperta Luogo e data di nascita Fonte Lista appartenenza Note Sindaco, Assessore, Consigliere 1 Lo Dico Dr. Domenico Reg. Gen. Sindaco Valledolmo 23.11.1907 Nomina 12.06.1956 Paternità Antonino Amministratori 2 Assessore Muscarella Cav. Giuseppe Anziano Vice Nato 10.09.1890 Idem Nomina 12.06.1056 Paternità Gioacchino Sindaco 3 Di Gioia Rosario Ass. Effettivo Nato 16.11.1905 Idem Idem 4 Mancuso Salvatore Ass. Effettivo Nato 08.01.1899 Idem Idem 5 Siragusa Orazio Ass. Effettivo Nato 20.05.1900 Idem Idem 6 Ricotta Antonino Ass. Supplente Valledolmo 18.09.1919 Idem Idem 7 Pulvino Dr. Epifanio Idem Nato 07.06.1923 Idem Idem 8 Barone Calogero Consigliere Nato 29.03.1906 Idem Elezione 27.05.56 9 Bellanca Giuseppe Idem Nato 22.04.1919 Idem Idem 10 Cappellino Domenico Idem Nato 18.11.1932 Idem Idem 11 Cappellino Pietro Idem Nato 02.02.1895 Idem Idem 12 Chiavetta Salvatore Idem Nato 30.09.1908 Idem Idem 13 Costantino Salvatore Idem Nato 03.06.1920 Idem Idem 14 Cristina Dr Calogero Idem Nato 23.04.1915 Idem Idem 15 Gullo Giuseppe Idem Nato 28.09.1911 Idem Idem

62

16 Pulvino Francesco Idem Nato 29.10.1890 Idem Idem 17 Campo Rosario Idem Nato 26.10.1901 Idem Idem 18 Iacono Salvatore Idem Nato 15.04.1910 Idem Idem 19 Muscato Orazio Idem Nato 08.04.1923 Idem Idem 20 Vitale Orazio Idem Nato 01.01.1925 Idem idem

AMMINISTRATORI COMUNALI DAL Data elezione Consiglio 06 Novembre 1960 Amministrazione Campo Rosario Data o atto di nomina a: COGNOME E NOME Carica ricoperta Luogo e data di nascita Fonte Lista appartenenza Note Sindaco, Assessore, Consigliere Valledolmo 26.10.1901 Reg. Gen. 1 Campo Rosario Sindaco Nomina 27.12.1960 P.S.I. Deceduto 16.06.1986 Amministratori Ass.Effettivo Nato 08.06.1922 2 Barone Luigi Idem Idem P.C.I. Cons. Anziano Deceduto 06.12.1978 3 Gioia Orazio Idem Nato 05.05.1930 Idem Idem P.S.I. 4 Granata Orazio Vice Sindaco Nato 14.07.1934 Idem Idem P.S.I. 5 Iemolo Salvatore Ass. Effettivo Nato 05.12.1930 Idem Idem P.S.I. 6 Scibetta Lucio Ass. Supplente Nato 06.03.1916 Idem idem P.S.I. Nato 13.10.1912 7 Panzica Saverio Idem Idem Idem P.S.I. Deceduto 21.01.1961 Idem In sostituzione di Nato 02.09.1932 8 Pisa Vincenzo Idem delibera n. 17 del 12.07.1963 P.C.I. Panzica Saverio deceduto 9 Giambrone Carmelo Consigliere Nato 12.03.1908 Idem Elezione 06.11.60 D.C. 10 Di Vita Avv. Salvatore Idem Nato 20.02.1927 Idem Idem 11 Ricotta Antonino Idem Nato18.09.1919 Idem Idem D.C. 12 Pulvino Epifanio Idem Nato 07.06.1923 Idem Idem D.C. 13 Tagliarino Damiano Idem Nato 20.07.1911 Idem Idem D.C. 14 Civiletto Giuseppe Idem Nato 01.10.1915 Idem Idem 15 Bellanca Nicolò Idem Nato 07.07.1913 Idem Idem P.S.I. 16 Iacono Salvatore Idem Nato 15.04.1910 Idem Idem 17 Mancuso Ing. Giovanni Idem Nato 24.02.1929 Idem Idem 18 Sangiorgi Giuseppe Idem Nato 14.03.1936 Idem Idem 19 Costantino Antonino Idem Nato 12.09.1921 Idem Idem 20 Parlato Dr. Calogero Idem Nato 29.07.1906 Idem Idem M.S.I. 21 Di Gioia Rosario Idem Nato 10.11.1905 Idem In surroga di Panzica Saverio

63

Dal 05.08. 1966 al 06.05.1969 Data elezione Consiglio ? Amministrazione Giambrone Cav. Carmelo Data o atto di nomina a: COGNOME E NOME Carica ricoperta Luogo e data di nascita Fonte Lista appartenenza Note Sindaco, Assessore, Consigliere Nota del 1 Giambrone Cav. Carmelo Sindaco Valledolmo 12.03.1908 11.08.1980 a D.C. firma Lo Dico 2 Sciavolino Cav. Giuseppe Asses. Effettivo Valledolmo 05.09.1899 D.C. 3 Ricotta Antonino Asses. Effettivo Valledolmo 18.09.1919 D.C. 4 Caccamisi Antonino Asses. Effettivo Valledolmo 07.06.1929 D.C. Valledolmo 07.07.1913 5 Bellanca Nicolò Ass. Supplente D.C. Deceduto 05.08.1978 6 Alessi Orazio Ass. Supplente Valledolmo 07.02.1928 D.C. 7 Ippolito Rosolino Ass. Supplente Valledolmo 27.08.1935 D.C. 8 Cappellino Prof. Pasquale Consigliere Valledolmo 21.03.1937 D.C. 9 Ognibene Vincenzo “ Valledolmo 16.01.1938 D.C. 10 Porcello Geom. Giuseppe “ Valledolmo 11.10.1942 D.C. Valledolmo 26.10.1901 11 Campo Rosario “ P.S.I. Deceduto 16.06.1986 Valledolmo 08.06.1922 12 Barone Luigi “ P.C.I. Deceduto 06.12.1978 13 Iacono Salvatore “ Nato 15.04.1910 14 Favari Paolo Emilio “ Valledolmo 04.11.1934 15 Battaglia Orazio “ Valledolmo 28.10.1912 D.C. 16 Iemolo Salvatore “ Valledolmo 05.12.1930 P.S.I. 17 Granata Prof. Orazio “ Valledolmo 14.07.1934 P.S.I. 18 Mezzasalma Lucia “ Valledolmo 15.04.1929 P.C.I. 19 Tagliarino Dr. Damiano “ Valledolmo20.07.1911 20 Zammito Loreto “ Valledolmo 11.08.1935 P.C.I.

64

Dal 09.05. 1969 al 1970 Amministrazione Giambrone Cav. Carmelo Segretario Dr. 1 Giambrone Cav. Carmelo Sindaco Valledolmo 12.03.1908 D.C. Ignazio Cucchiara Delibera CC. N. 5 del 9.04.1969 2 Bellanca Nicolò Assessore Valledolmo 07.07.1913 D.C. resa legittima 09.05.1969 Sciavolino Cav. 3 Assessore Valledolmo 05.09.1899 Idem D.C. Giuseppe 4 Ognibene Vincenzo Assessore Valledolmo 16.01.1938 Idem D.C. 5 Ricotta Antonino Assessore Valledolmo 18.09.1919 Idem D.C. 6 Battaglia Orazio Assessore Valledolmo 28.10.1912 Idem D.C. 7 Porcello Geom. Giuseppe Assessore Valledolmo 11.10.1942 Idem D.C. 1 Caccamisi Antonino Consigliere Valledolmo 07.06.1929 D.C. 2 Ippolito Rosolino Idem Valledolmo 27.08.1935 D.C. 3 Alessi Orazio Idem Valledolmo 07.02.1928 D.C. Dimissioni Segr. Capo Valledolmo 26.10.1901 4 Campo Rosario Idem delibera CC. N. 7 P.S.I. Giamportone Deceduto 16.06.1986 del 18.6.1970 Giuseppe 5 Iacono Salvatore Idem Nato 15.04.1910 6 Zammito Loreto Idem Valledolmo 11.08.1935 P.C.I. 7 Cappellino Prof. Pasquale Idem Valledolmo 21.03.1937 D.C. 8 Iemolo Salvatore Idem Valledolmo 05.12.1930 P.S.I. Nato 08.06.1922 9 Barone Luigi Idem P.C.I. Deceduto 06.12.1978 10 Favari Paolo Emilio Idem Valledolmo 04.11.1934 11 Granata prof. Orazio Idem Nato 14.07.1934 P.S.I. Nato 20.07.1911 12 Tagliarino Dr. Damiano Idem Deceduto il 17.08.1970 13 Mezzasalma Lucia Idem Valledolmo 15.04.1929 P.C.I. Idem In sostituzione di Delibera CC. N. Giuramento e convalida delibera 14 Vallone Lucio Valledolmo 15.11.1938 Campo Rosario 10 del 18.12.1970 CC. N. 15 del 11.9.1971 dimissionario Idem In sostituzione di Delibera CC. N. Giuramento e convalida delibera 15 Scibetta Lucio Tagliarino Valledolmo 06.03.1916 11 del 18.12.1970 CC. N. 15 del 11.9.1971 Damiano, deceduto 65

1971 Amministrazione Giambrone Cav. Carmelo Dimissioni 1 Giambrone Cav. Carmelo Sindaco Valledolmo 12.03.1908 delibera CC. N. D.C. 18 del 11.09.1971 Mozione di sfiducia delibera 2 Sciavolino Cav. Giuseppe Assessore Valledolmo 05.09.1899 D.C. CC. N. 22 del 13.10.1971 Valledolmo 07.07.1913 3 Bellanca Nicolò Idem Idem D.C. Deceduto 05.08.1978 4 Ognibene Vincenzo Idem Valledolmo 16.02.1938 Idem D.C. 5 Porcello Geom. Giuseppe Idem Valledolmo 11.10.1942 Idem D.C. Delibera CC. N. 6 Giambrone Carmelo Sindaco Valledolmo 12.03.1908 D.C. 23 del 13.10.1971 Maggio 1972 Amministrazione Giambrone Cav. Carmelo Delibera C.C. segretario capo Dr. Carmela Campagna 1 Giambrone Cav. Carmelo Sindaco Valledolmo 12.03.1908 n. 9 del 21.04.72 Lista appartenenza C.P.C. 19.05.1972 Del. C.C.N. 10 del 2 Sciavolino Cav. Giuseppe Assessore Valledolmo 05.09.1899 D.C. 21.04.1972 3 Bellanca Nicolò Assessore Valledolmo 07.07.1913 Idem D.C. 4 Ricotta Antonino Assessore Valledolmo 18.09.1919 Idem D.C. 5 Alessi Orazio Assessore Valledolmo 07.02.1928 Idem D.C. 6 Ognibene Vincenzo Assessore Valledolmo 16.01.1938 idem D.C. 7 Porcello Geom. Giuseppe Assessore Valledolmo 11.10.1942 idem D.C. Dal mese di Novembre 1972 Data elezione Consiglio 26 Novembre 1972 Amministrazione Giambrone Cav. Carmelo Data o atto di nomina a: COGNOME E NOME Carica ricoperta Luogo e data di nascita Fonte Lista appartenenza Note Sindaco, Assessore, Consigliere segretario capo Dr.Giuseppe Delibera C.C. Saccone Dimissioni 1 Giambrone Cav. Carmelo Sindaco Valledolmo 12.03.1908 n. 21 del 22.12.72 D.C. del Sindaco CPC 12.1.1973 delibera CC. N. 25 del 26.09.1975 C.P.C. 9.10.1975 66

Dimissione G.M. Delibera di C.C. delibera CC. N. 26 2 Caccamisi Antonino Assessore Valledolmo 07.06.1929 N. 22 del 22.12.72 D.C. del 26.09.1975 CPC 12.1.1973 C.P.C. 09.10.1975 3 Bellanca Nicolò Assessore Valledolmo 07.07.1913 Idem D.C.. Idem 4 Sciavolino Cav. Giuseppe Assessore Valledolmo 05.09.1899 Idem D.C. Idem Assessore – Vice 5 Ippolito Rosolino Valledolmo 27.08.1935 Idem D.C. Idem Sindaco 6 Alessi Orazio Assessore Valledolmo 07.02.1928 Idem D.C. Idem 7 Meli Cosimo Assessore Valledolmo 06.03.1932 idem D.C. Idem 8 Battaglia Sebastiano Consigliere Valledolmo 18.06.1940 D.C. 9 Ognibene Vincenzo idem Valledolmo 16.02.1938 D.C. 10 Siragusa Calogero Idem Valledolmo 28.10.1936 P.S.I. 11 Pulvino Avv. Epifanio Idem Nato 07.06.1923 D.C. 12 Domina Giuseppe Idem Nato 22.12.1934 M.S.I. 13 Campo Calogera Idem Pantelleria 09.04.1931 P.S.I. 14 Iemolo Salvatore Idem Valledolmo 05.12.1930 P.S.I. Dimissioni – 15 Motta Carmelo Idem P.C.I. delibera CC. N. 16 del 11.07.1975 16 Iacono Giovanni Idem Nato 31.08.1915 P.S.I.

17 Conti Orazio Idem Valledolmo 11.05.1933 P.S.I.

Dimissioni – Nato 08.06.1922 18 Barone Luigi Idem P.C.I. delibera CC. N. 17

del 11.07.1975

19 Andolina Calogero Idem Valledolmo 11.10.1940 P.C.I

20 Ricotta Antonino Idem Valledolmo 18.09.1919 D.C.

Idem in sostituzione di delibera CC. N. 18 21 Zammito Loreto Valledolmo 11.08.1935 P.C.I. Motta Carmelo del 11.07.1975 dimissionario Idem in sostituzione di delibera CC. N. 18 22 Pisa Vincenzo Valledolmo 02.09.1932 P.C.I. Barone Luigi del 11.07.1975 dimissionario

67

26 Settembre 1975 (delibere di nomina Sindaco e Assessori di Immediata Esecuzione) Amministrazione Pulvino Avv. Epifanio Data o atto di nomina a: COGNOME E NOME Carica ricoperta Luogo e data di nascita Fonte Lista appartenenza Note Sindaco, Assessore, Consigliere Delibera C.C. segretario capo 1 Pulvino Dr. Epifanio Sindaco Valledolmo 07.06.1923 n. 27 del 26.09.72 Nomina 26.09.1972 D.C. Dr.Domenico CPC 09.10.1975 Calvagna Assessore - Vice Delibera C.C. 2 Ippolito Rosolino sindaco dal Dic. Valledolmo 27.08.1935 n. 28 del 26.09.75 Idem D.C. „75 CPC 09.10.1975 3 Siragusa Calogero Assessore Valledolmo 28.10.1936 Idem Idem D.C. 4 Ognibene Vincenzo Assessore Valledolmo 16.02.1938 Idem Idem D.C. 5 Sciavolino Cav. Giuseppe Assessore Valledolmo 05.09.1899 Idem Idem D.C. 6 Caccamisi Antonino Assessore Valledolmo 07.06.1929 Idem Idem D.C. 7 Battaglia Sebastiano Assessore Valledolmo 18.06.1940 idem Idem D.C. 1978 – 1983 Data elezione consiglio 14 maggio 1978 Amministrazione Lo Dico Dr. Domenico Data o atto di nomina a: COGNOME E NOME Carica ricoperta Luogo e data di nascita Fonte Lista appartenenza Note Sindaco, Assessore, Consigliere Segretario Capo Campisi Francesco Delibera C.C. N. Dimissioni Sindaco 1 Lo Dico Dr. Domenico Sindaco Valledolmo 23.11.1907 55 del 07.07.1978 7.7.1978 D.C. respinte, delibera Immediata esecuz. C.C. n. 120. Del 03.12.1979 Dimissioni dalla Delibera C.C. N. Carica delibera CC. 2 Battaglia Sebastiano Assesssore Valledolmo 18.06.1940 56 del 07.07.1978 7.7.1978 D.C. N.121 del Immediata esecuz 03.12.1979 3 Di Baudo Geom. Orazio Assesssore Valledolmo 23.11.1938 Idem D.C. Idem 4 Ricotta Antonino Assesssore Valledolmo 18.09.1919 Idem D.C. Idem 5 Meli Cosimo Assesssore Valledolmo 06.03.1932 Idem D.C. idem

68

Dimissioni dalla 6 Leone Cruciano Assesssore Valledolmo 03.04.1939 Idem P.S.I. Carica delibera CC. N.69 del 23.07.1979 Idem 7 Muscato Geom. Vincenzo Assesssore Valledolmo 29.03.1930 Idem P.S.I.

Delibere Giuramento e Decaduto dalla 8 Bonansinga Litterio Consigliere convalida C.C. n. P.C.I. carica delibera CC. 51 e 52 del N. 66 del 23.07.1979 31.05.1978 9 Caccamisi Antonino Idem Valledolmo 07.06.1929 Idem D.C. Valledolmo 18.01.1945 Deceduto in un Deceduto a Palmi in incidente stradale a 10 Cappellino Avv. Angelo Idem incidente stradale Idem M.S.I.-D.N. Palmi in Calabria assieme alla moglie Pina insieme alla moglie Franco il 10.02.1979 il 10.02.1979

11 Chimera Vincenzo Idem Valledolmo 15.07.1930 Idem P.C.I.

12 Giambalvo Italo M. Idem Idem P.S.I. 13 Giambrone Carmelo Idem Valledolmo 12.03.1908 Idem D.C. 14 Gullo Serafino Idem Valledolmo 16.11.1950 Idem P.S.I. 15 Iemolo Salvatore Idem Valledolmo 05.12.1930 Idem P.S.I. 16 Ippolito Rosolino Idem Valledolmo 27.08.1935 Idem D.C. 17 Miceli Nicolò P. Idem Valledolmo 06.08.1954 Idem D.C. 18 Muscato Prof. Giuseppe Idem Milano 17.08.1944 Idem D.C. 19 Ognibene geom. Salvatore Idem Valledolmo 01.06.1939 Idem P.S.I. 20 Zammito Loreto Idem Valledolmo 11.08.1935 P.C.I. Idem In surroga dell‟Avv. Cappellino Avv. Delibera C.C. n. 4 21 Stracagnolo Giuseppe Angelo deceduto Valledolmo 29.01.1938 M.S.I. – D.N. del 26.02.1979 e della non convalida del Sig. Tripi Calogero Consigliere in surroga di Delibera CC. N. 67 22 Andolina Calogero Valledolmo 11.10.1940 P.C.I. Bonansinga del 23.07.1979 Litterio decaduto

69

DICEMBRE 1979

amministrazione Lo Dico Dr. Domenico Delibera C.C. N. 1 Lo Dico Dr. Domenico Sindaco Valledolmo 23.11.1907 55 del 07.07.1978 Immediata esecuz Delibera C.C. n. 2 Battaglia Sebastiano Assessore Valledolmo 18.06.1940 D.C. 122 del 03.12.1979 3 Ippolito Rosolino Idem Valledolmo 27.08.1935 Idem D.C. 4 Miceli Nicolò Idem Valledolmo 06.08.1954 Idem D.C. 5 Muscato Prof. Giuseppe idem Milano 17.08.1944 Idem D.C. 6 Ricotta Antonino Idem Valledolmo 18.09.1919 Idem D.C. 7 Zammito Loreto Idem Valledolmo 11.08.1935 Idem Indipendente 1983 - 1988 Data elezione Consiglio 26 giugno 1983

Amministrazione Lo Dico Dr. Domenico Data o atto di nomina a: COGNOME E NOME Carica ricoperta Luogo e data di nascita Fonte Lista appartenenza Note Sindaco, Assessore, Consigliere Delibera C.C. n. 98 01 Lo Dico Dr. Domenico Sindaco Valledolmo 23.11.1907 29.08.1983 al 07.05.1986 DC del 29.08.1983 I.E. Delibera C.C. n. 99 02 Battaglia Sebastiano Assessore Valledolmo 18.06.1940 29.08.1983 al 07.05.1986 DC del 29.08.1983 I.E. 03 Caccamisi Antonino Idem Valledolmo 07.06.1929 Idem 29.08.1983 all‟ 11.5.1986 DC 04 Miceli Nicolò Idem Valledolmo 06.08.1954 Idem 29.08.1983 all‟ 11.08.1987 DC 05 Modica Giuseppe Idem Valledolmo 17.05.1958 Idem 29.08.1983 all‟11.05.1986 DC Assessore 06 Randazzo Avv. Rosario Vice sindaco Valledolmo 16.11.1953 Idem idem PCI Da ago 1983 07 Zammito Loreto Idem Valledolmo 11.08.1935 idem Idem PCI Delibera 08 Andolina Calogero Consigliere Valledolmo 11.10.1940 Giuramento n. 95 PCI del 14.07.1983 09 Belliotti Rosolino “ Valledolmo 21.06.1932 idem Lista Civica

70

10 Cappellino Pasquale “ Valledolmo 21.03.1937 Idem Lista Civica 11 Cappellino Pietro “ Valledolmo 30.08.1957 idem DC 12 Di Gioia Avv. Orazio “ Valledolmo 29.10.1953 Idem DC 13 Giambrone Cav. Carmelo “ Valledolmo 12.03.1908 Idem DC 14 Gullo Serafino “ Valledolmo 16.11.1950 Idem PSI 15 Iemolo Salvatore “ Valledolmo 05.12.1930 Idem PSI 16 Ippolito Rosario “ Valledolmo 16.07.1944 Idem PSI 17 Leone Cruciano “ Valledolmo 03.04.1939 Idem PSI 18 Ognibene Vincenzo “ Valledolmo 16.02.1938 Idem DC 19 Sangiorgi Antonino “ Palermo 14.03.1936 Idem PSI 20 Taverna Avv. Carlo “ Palermo 31.07.1952 Idem DC Dal 08.05.1986 al 11.03.1988 Amministrazione Battaglia Sebastiano 1 Battaglia Sebastiano Sindaco Valledolmo 18.06.1940 Dal 08.05.1986 al 11.03.1988 DC 2 Cappellino Pasquale Assessore Valledolmo 21.03.1937 Dal 12.05.1986 al 17.03.1988 Lista Civica 3 Di Gioia Avv. Orazio Idem Valledolmo 29.10.1953 Dal 12.05.1986 al 22.03.1988 DC 4 Gullo Serafino Idem Valledolmo 16.11.1950 Dal 12.05.1986 al 17.03.1988 PSI 5 Iemolo Salvatore Idem Valledolmo 05.12.1930 Idem PSI 6 Ippolito Rosario Idem Valledolmo 16.07.1944 Idem PSI 7 Miceli Nicolò Idem Valledolmo 06.08.1954 29.08.1983 all‟ 11.08.1987 DC In sostituzione di 8 Belliotti Rosolino Idem Valledolmo 21.06.1932 Dal 12.8.1987 al 17.03.1988 Lista Civica Miceli - Dimissionario Dal 12.03.1988 al 28.06.1988

Amministrazione Lo Dico Dr. Domenico 1 Lo Dico Dr. Domenico Sindaco Valledolmo 23.11.1907 Dal 12.03.1988 al 28.06.1988 DC 2 Di Gioia Avv. Orazio Assessore Valledolmo 29.10.1953 Dal 18.03.1988 all‟.01.07.1988 DC 3 Miceli Nicolò Idem Valledolmo 06.08.1954 Idem DC 4 Modica Giuseppe Idem Valledolmo 17.05.1958 Idem DC 5 Ognibene Vincenzo Idem Valledolmo 16.02.1938 Idem DC 6 Taverna Avv. Carlo Idem Palermo 31.07.1952 Idem DC 7 Belliotti Rosolino Idem Valledolmo 21.06.1932 idem

71

1988 - 1993 Data elezione Consiglio 29 e 30 maggio 1988 Amministrazione Sebastiano Battaglia Data o atto di nomina a: COGNOME E NOME Carica ricoperta Luogo e data di nascita Fonte Sindaco, Assessore, Lista appartenenza Note Consigliere 01 Battaglia Sebastiano Sindaco Valledolmo 18.06.1940 Dal 29.06.1988 al 22.01.1991 DC 02 Caccamisi Antonino Assessore Valledolmo 07.06.1929 Dal 2.07.1988 al 13.02.1991 DC 03 Gullo Serafino Vice Sindaco Valledolmo 16.11.1950 Dal 02.07.1988 al 31.01.1990 PSI 04 Iemolo Salvatore Assessore Valledolmo 05.12.1930 Idem PSI 05 Parlato Prof. Salvatore Idem Valledolmo 01.04.1949 idem PSI 06 Miceli Nicolò Idem Valledolmo 06.08.1954 Dal 02.07.1988 al 13.02.991 DC 07 Modica Giuseppe Idem Valledolmo 17.05.1958 Idem DC 08 Delibera Giuramento C.C. Andolina Calogero Consigliere Valledolmo 11.10.1940 PCI n. 42 del 15.06.1988 09 Belliotti Rosolino “ Valledolmo 21.06.1932 DC 10 Borzellieri Prof. Antonino “ Valledolmo 03.08.1942 DC 11 Cappellino Pasquale “ Valledolmo 21.03.1937 DC 12 Di Baudo Liboria “ Valledolmo 23.01.1959 PSI 13 Di Gioia Avv. Orazio “ Valledolmo 29.10.1953 DC 14 Fatta Geom. Calogero “ Valledolmo 29.10.1953 DC

15 Ferrara Dr. Francesco “ Valledolmo 28.05.1950 DC

16 Ippolito Rosario “ Valledolmo 16.07.1944 PSI

17 Roccapalumba Pinio Dr. Stefano “ PCI 21.03.1949

18 Leone Cruciano “ Valledolmo 03.04.1939 PSI

19 Pisa Vincenzo “ Valledolmo 02.09.1932 PCI

20 Spera Geom. Vincenzo “ Valledolmo 25.03.1946 PSI

72

Amministrazione Battaglia Sebastiano

1 Andolina Calogero Vice Sindaco Valledolmo 11.10.1940 Dal 01.02.1990 al 13.02.1991 2 Borzellieri Prof. Antonino Assessore Valledolmo 03.08.1942 Idem 3 Pisa Vincenzo Idem Valledolmo 02.09.1932 Idem Dal 23.01.1991 al 21.10.1991 Amministrazione Di Gioia Avv. Orazio 1 Di Gioia Avv. Orazio Sindaco Valledolmo 29.10.1953 Dal 23.01.1991 al 21.10.1991 2 Andolina Calogero Vice Sindaco Valledolmo 11.10.1940 Dal 14.02.1991 al 23.10.1991 3 Pinio Dr. Stefano Assessore Roccapalumba 21.03.49 Idem 4 Spera Geom. Vincenzo “ Valledolmo 25.03.1946 Idem 5 Parlato Prof. Salvatore “ Valledolmo 01.04.1949 Idem 6 Iemolo Salvatore “ Valledolmo 05.12.1930 Idem 7 Gullo Serafino “ Valledolmo 16.11.1950 Idem Dal 22.10.1991 al 21 Giugno 1993 Amministrazione Miceli Nicolò 1 Miceli Nicolò Sindaco Valledolmo 06.08.1954 Dal 22.10.1991 al 21.06.1993 Assessore 2 Pisa Vincenzo Vice Sindaco Valledolmo 02.09.1932 Dal 24.10.1991 al 21.06.1993 Dal 5.11.1991 3 Iemolo Salvatore Assessore Valledolmo 05.12.1930 Idem 4 Ippolito Rosario Idem Valledolmo 16.07.1944 Idem 5 Di Baudo Liboria Idem Valledolmo 23.01.1959 Idem 6 Di Gioia Avv. Orazio Idem Valledolmo 29.10.1953 Idem 7 Belliotti Rosolino Idem Valledolmo 21.06.1932 idem

73

1993 – 1997 (Elezione diretta del Sindaco) Data elezione Consiglio 06 Giugno 1993 - Sindaco eletto nel turno di ballottaggio del 20 Giugno 1993 Amministrazione Piazza Dr. Pietro Data o atto di nomina a: COGNOME E NOME Carica ricoperta Luogo e data di nascita Fonte Lista appartenenza Note Sindaco, Assessore, Consigliere Eletto nel turno di Ballottaggio in Segretario Capo 1 Piazza Dr. Pietro Sindaco Valledolmo 14.03.1955 data 20.06.1993 proclamato il Costruiamo il futuro Sireci Gesualdo 22.06.1993 Atto di nomina del Sindaco prot. 2 La Duca Vincenzo Vice Sindaco Palermo 25.11.1951 Idem 4379 del 25.06.1993 3 Di Baudo Liboria Assessore Valledolmo 23.01.1959 Idem Idem 4 Mancuso Ing. Giovanni Assessore Valledolmo 24.02.1929 Idem Idem 5 Andolina Salvatore Santo Assessore Valledolmo 15.09.1947 idem Idem In sostituzione di 6 Vallone Maria Piera Assessore Livorno 31.08.1961 Idem Andolina Salvatore Santo dimissionario In sostituzione di Mancuso ing. 7 Civiletto Vincenzo Assessore Palermo 13.10.1952 Idem Giovanni dimissionario

CONSIGLIO Presidente 1 Modica Giuseppe Valledolmo 17.05.1958 Insieme per Valledolmo Consiglio Vice Presidente 2 Pisa Vincenzo Valledolmo 02.09.1932 Idem Consiglio 3 Alessi Luigi Consigliere Valledolmo 21.09.1957 Idem 4 Barcellona Dr. Vincenzo Idem Alia 07.01.1959 Idem 5 Conti Maria Concetta Idem Valledolmo 13.07.1959 Idem 6 Granata Ing. Vincenzo Idem Valledolmo 15.03.1966 Idem 7 Guzzetta Dr. Rosolino Idem Valledolmo 24.04.1957 Idem Pulvino Dr.ssa Stella 8 Idem Valledolmo 03.01.1957 Idem Maria 9 Armonia Antonino Idem Valledolmo 21.09.1957 Idem 10 Belliotti Rosolino Idem Valledolmo 21.06.1932 Idem 74

11 Caccamisi Antonino Idem Valledolmo 07.06.1929 Idem 12 Costantino Giovanni Idem Valledolmo 22.02.1961 Idem 13 Fiorella Giovanni Idem Valledolmo 07.11.1950 Idem 14 Iemolo Salvatore Idem Valledolmo 05.12.1930 Idem 15 Ippolito Rosario Idem Valledolmo 16.07.1944 Idem 16 Messina Giuseppe Idem Valledolmo 16.01.1969 Idem 17 Miceli Nicolò Idem Valledolmo 06.08.1954 Idem 18 Pizzolanti Geom. Antonio Idem Valledolmo 14.12.1960 Idem 19 Saladino Diego Idem Calatafimi 09.08.1946 Idem 20 Siragusa Mariano Idem Valledolmo 29.09.1942 Idem Idem in surroga 21 Domina Lucio di Miceli Nicolò Palermo 21.08.1968 dimissionario 1997 – 2002 (Elezioni del 30 Novembre 1997) Elezione diretta del Sindaco Amministrazione Miceli Nicolò Data o atto di nomina a: COGNOME E NOME Carica ricoperta Luogo e data di nascita Fonte Lista appartenenza Note Sindaco, Assessore, Consigliere Lista Civica Patto sociale – 1 Miceli Nicolò Sindaco Valledolmo 06.08.1954 Rinascita - Sviluppo - progresso Assessore 2 Modica Giuseppe Valledolmo 17.05.1958 Idem Vice Sindaco 3 Iemolo Salvatore Idem Valledolmo 05.12.1930 Idem 4 Granata Ing. Vincenzo idem Valledolmo 15.03.1966 Idem 5 Pisa Vincenza Idem Serradifalco 16.03.1971 Idem Idem In sostituzione di 6 Pinio Dr. Stefano Roccapalumba 21.03.49 ------Pisa Vincenza Dimissionaria

CONSIGLIO Lista Civica Presidente Patto sociale – 1 Parlato Prof. Salvatore Valledolmo 01.04.1949 Consiglio Rinascita - Sviluppo - progresso Vice Presidente 2 Zammito Avv. Maria Valledolmo 31.01.1967 Idem Consiglio

75

3 Costantino Giovanni Consigliere Valledolmo 22.2.1961 Idem 4 Fiorella Giovanni Idem Valledolmo 07.11.1950 Idem 5 Siragusa Calogero Idem Valledolmo 13.08.1948 Idem 6 Armonia Antonino Idem Valledolmo 09.02.1945 Idem 7 Sangiorgi Basilio Idem Valledolmo 23.04.1973 Idem 8 Randazzo Francesca Idem Valledolmo 11.05.1971 Idem 9 Fantauzzo Antonio Calog. Idem Valledolmo 15.11.1958 Idem Lista Civica 10 Battaglia Sebastiano Idem Valledolmo 18.06.1940 Per Valledolmo 11 Gattuso Dr. Leonardo Idem Bivona 14.04.1955 Idem 12 Domina Alessandro Idem Agrigento 12.11.1969 Idem 13 Alessi Antonino Idem Valledolmo 15.01.1947 Idem 14 Caccamisi Pietra Idem Valledolmo 02.01.1964 Idem 15 Porcello Leonardo Idem Palermo 13.07.1974 Idem 2002 – 2007 (Elezioni del 26 – 27 Maggio 2002) Elezione diretta del Sindaco Amministrazione Miceli Nicolò Data o atto di nomina a: COGNOME E NOME Carica ricoperta Luogo e data di nascita Fonte Lista appartenenza Note Sindaco, Assessore, Consigliere Lista Civica 1 Miceli Nicolò Sindaco Valledolmo 06.08.1954 Patto sociale Assessore Nominato nel documento 2 Modica Giuseppe Valledolmo 17.05.1958 Idem Vice Sindaco programmatico del Sindaco 3 Battaglia Vincenzo Assessore Palermo 04.04.1969 Idem 4 Iemolo Salvatore Idem Valledolmo 05.12.1930 Idem 5 Alessi Dr.Tommaso Lino idem Valledolmo 20.09.1956 Idem 6 Costantino Giovanni Idem Valledolmo 22.02.1961 Nominato il 12.03.2003 idem CONSIGLIO Presidente del 1 Parlato Prof. Salvatore Valledolmo 01.04.1949 Idem Consiglio Vice Presidente 2 Sangiorgi Salvatore G. Valledolmo 14.02.1965 Idem Consiglio Consigliere 3 Costantino Giovanni Valledolmo 22.02.1961 idem Sino al 12.3.2003 4 Caccamisi Antonina Idem Palermo 29.08.1974 Idem 5 Zammito Avv. Maria Idem Valledolmo 31.01.1967 Idem

76

6 Fiorella Giovanni Idem Valledolmo 07.11.1950 Nomina e convalida 21.06.2002 Idem 7 Fantauzzo Antonio Calog. Idem Valledolmo 15.11.1958 Nomina e convalida 25.06.2002 Idem 8 Palermo Orazio Idem Valledolmo 08.02.1950 Nomina e convalida 29.06.2002 Idem 9 Barrafato Antonio Idem Palermo 29.03.1962 Nomina e convalida 17.07.2002 Idem Lista Civica 10 Pisa Vincenza Idem Serradifalco 16.03.1971 Valledolmo Viva 11 Tarantino Dr. Carmelo Idem Valledolmo 26.09.1973 Idem 12 Catania Peppuccio Idem Cattolica E. 10.07.1968 Idem Fantauzzo Rag.Calogero 13 Idem Palermo 26.08.1960 Idem A. 14 Pulvino Dr. Stella Maria Idem Valledolmo 03.01.1957 Idem 15 Immordino Giuseppa Idem Valledolmo 22.02.1961 idem In surroga di Costantino Giovanni Lista Civica 16 Gervasi Maria Orazia Dal 12.3.2003 Valledolmo 04.02.1964 nominato Assessore Patto sociale 2007 – 2012 (Elezioni del Maggio 2007) Elezione diretta del Sindaco Amministrazione Di Baudo Domenica Data o atto di nomina a: COGNOME E NOME Carica ricoperta Luogo e data di nascita Fonte Lista appartenenza Note Sindaco, Assessore, Consigliere Lista Civica 1 Di Baudo Domenica Sindaco Valledolmo 24.04.1954 Progetto Comune per Valledolmo Assessore Vice Sindaco Cattolica Eraclea Nominato nel documento 2 Catania Peppuccio fino a Marzo Idem 10.07.1968 programmatico del Sindaco 2009 data del ritiro delega Conti Angelo 3 Assessore Valledolmo 29.05.1967 Idem

Assessore fino a Marzo 4 Pisa Vincenza Serradifalco 16.03.1971 Idem 2009 data del ritiro delega Assessore 5 Gioia Vincenzo Vice Sindaco da Palermo 17.05.1978 Idem Marzo 2009

77

Piazza Pietro 6 Idem Valledolmo 14.03.1955 Nominato il 12.03.2003 idem

Domina Alessandro 7 Idem Agrigento 12.11.1969

Idem fino al Novembre 2010 data del ritiro 8 Muscato Sofia Palermo 26.01.1982 delega

CONSIGLIO Presidente del Consiglio 1 Battaglia Sebastiano Valledolmo 18.06.1940 Idem deceduto a Gennaio 2009 Vice Presidente fino a Marzo 2 Favari Luigi Giuseppe Valledolmo 13.03.1977 idem 2009 poi Consigliere Consigliere fino 3 Alessi Antonio Lino a Marzo 2009 poi 08.06.1973 Idem Presidente 4 Immordino Giuseppa Idem Valledolmo 22.02.1961 Idem Fantauzzo Rag.Calogero 5 Idem Palermo 26.08.1960 idem A. 6 Armanno Mario 13.10.1982 Idem 7 Di Vita Antonino 09.04.1967 Idem 8 Nobile Giorgio 24.12.1972 Idem 9 Leone Giuseppe Antonio 14.07.1970 Idem Lista civica 10 Iemolo Salvatore 05.12.1930 Patto Sociale 11 Parlato Prof. Salvatore 01.04.1949 Idem 12 Costantino Giovanni 22.02.1961 idem 13 Battaglia Vincenzo 04.041969 Idem 14 Sangiorgi Basilio 23.04.1973 Idem 15 Sangiorgi Giuseppe S. 14.02.1965 Idem

78

2012 – 2017 (Elezioni del Maggio 2012) Elezione diretta del Sindaco Amministrazione Favari avv. Luigi Data o atto di nomina a: COGNOME E NOME Carica ricoperta Luogo e data di nascita Fonte Lista appartenenza Note Sindaco, Assessore, Consigliere Lista Civica 1 Favari Luigi Sindaco Valledolmo 13.03.1977 Valledolmo riparte Assessore Nominato nel documento 2 Parlato Salvatore Valledolmo 01.04.1949 Idem Vice Sindaco programmatico del Sindaco Cattolica Eraclea 3 Catania Peppuccio Assessore “ Idem 10.07.1968 Assessore 4 Immordino Giuseppa Valledolmo 22.02.1961 “ Idem

Assessore 5 Nocera Roberto Catania 14.03.1962 “ Idem

CONSIGLIO Presidente del 1 Pulvino Stella Maria Valledolmo 03.01.1957 Idem Consiglio Vice Presidente 2 Pisa Antonia Palermo 21.01.1977 Consiglio Consiglere e Cattolica Eraclea 3 Catania Peppuccio Idem assessore 10.07.1968 Consiglere e 4 Parlato Salvatore Valledolmo 01.04.1949 assessore Lombino Guglielmo 5 Consigliere Palermo 29.11.1979 Idem Giuseppe Fantauzzo Antonio 6 Consigliere Valledolmo 15.11.1958 Idem Calogero Falcone Giuseppa Maria 7 Consigliere Palermo 26.12.1976 Orazia 8 Li Citra Francesco Consigliere Palermo 10.11.1988 Idem 9 Loddo Ignazio Consigliere Palermo 13.05.1973 10 Scribano Rosa Consigliere Valledolmo 01.12.1954 Idem Lista civica Impegno 11 Cappiello Cosimo Consigliere Siracusa 02.10.1967 in Comune 12 Runfola Carmelo Consigliere Palermo 21.07.1991 Idem 13 Alessi Lino Antonio Consigliere Valledolmo 08.06.1973 Idem 14 Conti Maria Rita Consigliere Palermo 20.03.1977 15 Casale Rosa Antonina Consigliere Alia 09.06.1964 Idem 79

Stemma borbonico dall‟archivio di Stato di Napoli (prof. Cristina Antonino)

Stemma attuale ufficiale

80

- Mandato di pagamento al dr. Castrenze Gullo (medico condotto) stipendio mese di Giugno 1895 lire 41,66

81

25.03.1931 Delibera Commissariale denominazione Vie e Piazze

18.09.1931 delibera del Podestà “cambio nome da Via Luigi Romano a Via Roma”

82

Elenco delle nuove Vie e Piazze pag. 1

83

Elenco delle nuove Vie e Piazze pag. 2

84

Antico bozzetto del Gonfalone

Bozzetto del Gonfalone anni „50

85

Decreto stemma e gonfalone 1937

86

TRASCRIZIONE DI UNA NOTA RINVENUTA NELLA CARPETTA “GONFALONE”

COMUNE DI VALLEDOLMO PROV. PALERMO

ESTRATTO DEL DECRETO REALE 3 APRILE 1937:

omissis

STEMMA:

“””Campo di cielo, al castello normanno turrito accostato da un olmo di verde piantato su di una campagna di verde. Capo del Littorio di rosso (porpora) al fascio littorio d‟oro circondato da due rami di quercia e d‟alloro annodati da un nastro dai colori nazionali. Ornamenti esteriori da comuni.

G O N F A L O N E:

Drappo di colore azzurro riccamente ornato di ricami d‟argento e caricato dello stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in argento:

“COMUNE DI VALLEDOLMO”

Le parti di metallo ed i nastri saranno argentati. L‟asta verticale sarà ricoperta di velluto azzurro con bollette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rap- presentato lo stemma del comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati di argento”””” omissis Firmato : Vittorio Emanuele Mussolini

Gonfalone attuale

87

Ordinativo di pagamento per lo stipendio al vice Segretario anno 1901 L.70,83 pari a circa 35 centesimi di euro di oggi. Da notare il timbro con lo stemma di re Umberto 1° e la scritta VALLE D‟OLMO poi diventato VALLEDOLMO

88

COGNOMI NEL CORSO DEGLI ANNI

Abbinante, Acquisto, Aglialoro, Aiello, Alagna, Alberti, Alessandra, Alessi, Alfano, Allegra, Allenza, Allerti, Amatore, Amauri, Amenta, Amormino, Andolina, Anzalone, Aprile, Arena, Armando, Armanno, Armonia, Arnao, Audino, Augello, Averna, Aversano, Balsamo, Barca, Barcellona, Barone, Barrafato, Barranca, Barresi, Battaglia, Battista, Baudo, Bellanca, Belliotti, Bellomo, Bertolino, Bevilacqua, Biondolillo, Blanda, Bonaccorso, Bonafede, Bonetta, Bongiovanni, Borzellieri, Borzilleri, Borzillieri, Brancato, Brasile, Bruno, Bulfamante, Burrafato, Caccamisi, Calà, Calabrese, Calò, Calvino, Camizzi, Cammarata, Campanella, Campieri, Campisi, Campo, Canale, Cangelosi, Cannata, Cannella, Cannici, Cannistraro, Cappellino, Cappiello, Carcione, Carfì, Carlisi, Carrara, Caruana, Cascino, Cascio, Cassata, Castellana, Castelli, Castro, Castrogiovanni, Catalano, Catania, Cecala, Cempoli, Cerami, Chiavetta, Chimento, Chimera, Chinnici, Chiolo, Ciccarelli, Cicero, Cilano, Cimino, Cino, Cipolla, Ciraulo, Civiletto, Coffaro, Collura, Comella, Comito, Conoscenti, Conti, Corselli, Cortese, Costantino, Cozzetta, Crapa, Crisanti, Crisostomo, Cristina, Cuffaro, Cusimano, D‟Acquisto, D‟Alessandro, D‟Amico, D‟Andrea, D‟Antoni, Dalfino, Delfino, D‟Amico, David, Delemmi, Dentico, Di Baudo, Di Bella, Di Cara, Di Carlo, Di Cesare, Di Cola, Di Fina, Di Gesaro, Di Gioia, Di Leo, Di Leta, Di Marco, Di Maria, Di Martino, Di Nieri, Di Noto, Di Pasquale, Di Piazza, Di Pietra, Di Salvo, Di Vita, Diliberto, Dino, Dispenza, Dispensa, Domina, Donato, Drago, Emanuele, Esposto, Fadale, Fadale, Falcone, Fanara, Fantauzzo, Faranda, Faraone, Farinella, Farruggia, Farullo, Fatta, Faulisi, Favari, Favata, Federico, Ferrara, Ferreri, Ficili, Fina, Franzino, Fratoni, Frattallone, Fricano, Fusca, Gagliano, Gagliardo, Ganci, Gargano, Garlisi, Garrasi, Gattuso, Gaudino, Gelsomino, Genco, Gennuso, Genovese, Geraci, Gervasi, Giaimo, Giambrone,Giambruno, Giardina, Gioia, Giordano, Giuffrè, Granata, Granatella, Greco, Grisanti, Grispino, Guarino, Guarneri, Guastella, Guasto, Guercio, Guggino, Gugino, Gulino, Gullo, Gumino, Gurrieri, Guzzetta, Iachella, Iacona, Iacono, Iannè, Iannuzzo, Iemolo, Ilardo, Immordino, Infantino, Inguaggiato, Innuso, Insinna, Iovino, Ippolito, La Duca, La Giglia, La Martina, La Mendola, La Monaca, La Monica, La Paglia, La Placa, LaRosa, La Tona, La Torre, Lana, Landolina, Lanza, Lauria, Leone, Li Citra, Li Puma, Licata, Lino, Lisciandrello, Li Vecchi, Lo Bue, Lo Curto, Lo Dentico, Lo Dico, Lo Faso, Lo Grasso, Lo Guercio, Loi, Lo Iacono, Lo Magro, Lo Monte, Lo Porto, Lo Tempio, Lo Verde, Lombardo, Lombino, Longo, Lucido, Lupo, Macaluso, Madonia, Magrì, Magrofuoco, Mammana, Mancuso, Mannarà, Manno Mantione, Manuele, Manzella, Marchese, Marchiafava, Martina, Martino, Mastrogiovanni, Mazzaresi, Mazzarisi, Mele, Meli, Mendola, Messina, Mezzasalma, Miccichè, Miceli, Migliorisi, Militello, Millonzi, Miravola, Miserendino, Mistretta, Modica, Molito, Mondo, Monte, Morgana, Moscato, Muffoletto, Mulè, Murgana, Muscarella, Muscato, Nicotra, Ninfa, Nobile, Nocera, Nolfo, Notaro, Nuccio, Occhipinti, Oddo, Ognibene, Orlando, Orobello, Ortolani, Ortolano, Pacino, Pagano, Palermo, Palmeri, Panepinto, Panzavecchia, Panzica, Papa, Pappalardo, Parlato, Parlavecchio, Parrino, Paterna, Pecoraro, Pellegrino, Peres, Petrosino, Piazza, Pillitteri, Pinio, Pisa, Pizzo, Pizzolanti, Pluchino, Polizzi, , Porcello, Prinzivalli, Privitera, Provino, Puccia, Puci, Puglisi, Puleo, Pulvino, Quagliana, Raimondi, Raimondo, Rametta, Randazzo, Randisi, Rao, Ricotta, Riggio, Riili, Rinaldi, Rinchiuso, Rivillo, Rizzo, Rizzuto, Romano, Rossi, Rotolo, Rotondo, Rottino, Ruffino, Ruggeri, Runfola, Russelli, Russo, Ruvitto, Saeli, Saglibene, Saja, Saladino, Salamone, Salemi, Soletta, Sanfilippo, Sangiorgi, Sapia, Sarullo, Savagnone, Scaccia, Scafidi, Scalia, Scanio, Scarpulla, Scelsi, Scianna, Sciarrino, Sciaulino, Sciavolino, Scibetta, Scinta, Sciolino, Sciviletto, Scivolino, Sconzo, Scribano, Scudieri, Seidita, Serio, Settecase, Sferrazza, Sicurella, Sidoti, Signorello, Sineri, Sinieri, Siracusa, Siragusa, Sofia, Spagnuolo, Spampinato, Sparacino, Sparacio, Spata, Spera, Spinuzza, Stabile, Stancampiano, Stracagnolo, Strano, Surdi, Tagliarini, Tagliarino, Tallone, Tarantino, Taravella, Tasca, Tatano, Tempio, Teresi, Terrana, Testagrossa, Tinnirello, Todaro, Tribastone, Tribunella, Tripi, Tripia, Tulumello, Tummino, Tundo, Turrisi, Ulema, Vacanti, Vaccarella, Vaccaro, Vallone, Vara, Vella, Ventimiglia, Ventura, Vicari, Villa, Villardita, Vitale, Vitellaro, Vitello, Zammito, Zimbardo.

89

Foto prof. Luigi Battaglia Settembre 1984 aula Consiliare Valledolmo gemellaggio con Castagnole Lanze

Foto prof. Luigi Battaglia Settembre 1984 gemellaggio tra il Comune di Castagnole Lanze e il Comune di Valledolmo a sx il sindaco di Castagnole Lanze Renzo Masengo, a dx il sindaco di Valledolmo dr. Cav. Domenico Lo Dico

90

Foto prof. Luigi Battaglia Settembre 1984 gemellaggio tra il Comune di Castagnole Lanze e il Comune di Valledolmo, a sx il sindaco di Castagnole Lanze Renzo Masengo, a dx il sindaco di Valledolmo dr. Cav. Domenico Lo Dico

1988 incontro con la comunità di Asti a Valledolmo Da sx a dx: Gigi Battaglia, Calogero Russo, Pino Modica, Vercelli (vice Sindaco di Asti), Dr. Domenico Lo Dico Sindaco di Valledolmo, in piedi Salvatore (Totò) Vacanti impiegato stato civile, Dr. Vincenzo Pioppo Segretario Comunale, Maresciallo Gaetano Mesi, Calogero Andolina

91

1988 incontro con la comunità di Asti a Valledolmo In piedi da sx Orazio Gervasi, Giuseppe La Rosa, Luigi Battaglia (con maglione bianco) e Antonio Fina Seduti da sx Carmelo Giambrone, Orazio Di Gioia, Pino Modica, Vercelli (vice Sindaco di Asti), on.le Mattarella (in piedi), Domenico Lo dico (Sindaco di Valledolmo), sconosciuto, e Sebastiano Battaglia

1988 l‟Amministrazione Comunale di Valledolmo in visita al Comune di Asti

92

LA BANCA DI CREDITO CREDITO

La BANCA DI CREDITO COOPERATIVO è stato il frutto della fusione, nel 1985, delle due casse rurali “UNIONE” e “CERERE” che alla data odierna conta circa 600 soci e che il 02.03.1987 ha iniziato l‟attività con l‟apertura dello sportello al pubblico per tutte le operazioni bancarie.

Il primo Istituto di credito in Valledolmo fu fatto con atto notarile del 03.10.1875 quando si costituì in Valle D‟Olmo una società di “borgesi” con 400 aderenti cui seguì la fondazione di un Istituto agrario con regolare Statuto; successivamente con atto notarile del 30.03.1903 è avvenuta la Costituzione della Cassa Rurale di prestiti S. Antonio di Padova con n.41 soci.

ATTO NOTARILE DEL 30.03.1903 COSTITUZIONE DELLA CASSA RURALE DI PRESTITI S. ANTONIO DI PADOVA

Pagina 1 93

Pagina 2

94

Pagina 3

95

ATTO DI FUSIONE DELLA CASSA RURALE ED ARTIGIANA “UNIONE” CON LA CASSA RURALE ED ARTIGIANA “CERERE”

Pagina 1

96

Pagina 2

97

Ultima pagina

98

L‟attuale sede della BBC

Il salone delle riunioni della sede

99

30 Aprile 1° Maggio 1994 mostra dell‟artigianato a cura della BCC di Valledolmo Da sx : Enza Fantauzzo, Calogero Fantauzzo (titolari (IDEA CASA), Carmelo Guzzetta, Antonino Alessi (Consiglieri), dr. Antonino Piazza (Presidente), rag. Giuseppe Sangiorgi, geom. Rosolino Di Baudo e prof. Luigi Battaglia (Consiglieri)

TRIUGGIO 25.11.2008 gemellaggio tra la BCC di Valledolmo e la BCC di Triuggio Da sx : dr. Calogero Muscarella (consigliere BCC Valledolmo), ……(consigliere BCC Triuggio), dr. Moscatelli (vice Direttore BCC Triuggio), Silvano Camagni (Direttore BCC Triuggio), dr. Pasquale Vaccari (Direttore BCC Valledolmo), dr. Angelo Zanutto (Consigliere BCC Valledolmo), Franca Gioia (già vice Direttore BCC Valledolmo), Carlo Tremalda (Presidente BCC Triuggio), Luca Villa (Dipendente BCC Triuggio), dr. Antonino Piazza (Presidente BCC Valledolmo, dr. Alfonso Ferreri (Consigliere BCC Valledolmo, prof. Luigi Chiavetta (Consigliere BCC Valledolmo) 100

BANCA DI CREDITO COOPERATIVO VALLEDOLMO SALUTO DEL PRESIDENTE DR. ANTONINO PIAZZA IN OCCASIONE DELLA RICORRENZA DEL 25° ANNIVERSARIO DELL‟INIZIO ATTIVITA‟ DELLA BANCA

Autorità, Gentili Signore, Graditi ospiti, Amici e colleghi del Credito Cooperativo, Cari soci

A nome del Consiglio di Amministrazione della Banca di Credito Cooperativo di Valledolmo e mio personale, rivolgo un cordialissimo saluto a tutti i presenti e un benvenuto alla celebrazione del 25° Anniversario di attività della Banca. Consentitemi un saluto e un ringraziamento particolare:

 All‟ Avvocato Alessandro Azzi Presidente della Federazione Nazionale delle Banche di Credito Cooperativo.  All‟ Onorevole Avv. Gaetano Armao Assessore regionale all‟ Economia.  Al Dott. Giuseppe Arrica Direttore della Banca d‟Italia – Sede di Palermo.  Alla Dott.ssa Ragusa già vicedirettore della Banca d‟Italia sede di Palermo.  Al Dr. Gaetano Saporito Presidente onorario della Federazione Siciliana delle Banche di Credito Cooperativo.  All‟Avv. Antonio Albano Presidente della Federazione Siciliana delle Banche di Credito Cooperativo.  Al Dr. Nicola Culicchia Direttore della federazione Siciliana delle Banche di Credito Cooperativo.  All‟ Onorevole Dott. Salvino Caputo Commissione attività produttive Regione Siciliana.  All‟ Onorevole Dott Giovanni Avanti Presidente della Provincia Regionale di Palermo.  Ai Presidenti e Direttori delle Banche di Credito Cooperativo di : Mussomeli, Petralia Sott., Gangi, Caltanissetta, Partanna Trapani, San Biagio Platani, Longi, Agrigento, Resuttano, - , San Cataldo e Canicattì.  Al Sindaco del Comune di Valledolmo D.ssa Domenica di Baudo.  Ai sindaci dei Comuni di :Alia, Castronovo di Sicilia e Vallelunga P.  Al Dr. Dario Cartabellotta Direttore dell'Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste.  Al Direttore Amministrativo dell'Asp Palermo.  All'Avvocato Ferdinando Testoni Blasco Past Governor Rotary Club International Distretto Sicilia e Malta.  Al Dr.Giorgio Accomando Presidente del Rotary Club Lercara Friddi.  Al Dott Alessandro Ficili Presidente della Sosvima  Al Maresciallo Giuseppe Sapia Comandante della stazione dei Carabinieri di Valledolmo.  A Tutti gli espositori presenti in questa sala.

La celebrazione del 25° anniversario ci dà l‟opportunità di rivisitare il percorso compiuto dalla Banca in questi anni, per riscoprire le nostre radici e affermare i valori che ne hanno contraddistinto la storia, dalle origini ad oggi. Ci permette, anche, di sottolineare, attraverso la mostra dell‟artigianato, l‟antica denominazione e composizione dei soci dell‟istituto, nato come Cassa Rurale ed Artigiana il 2 Marzo del 1987, dalla fusione delle due casse rurali Unione combattenti e La Cerere; ed infine, ci offre l‟occasione per riunire, attorno alla BCC, molti di coloro che hanno lavorato per la sua crescita e che alla Banca sono legati da grande affetto. L‟inizio dell‟attività Bancaria della Cassa Rurale ed Artigiana di Valledolmo fu deliberato, nei vecchi locali della via Anime Sante il 14/02/1987, con l‟atto che voglio leggervi

101

L’anno millenovecentoottantasette il giorno quattordici del mese di febbraio, alle ore 18 in Valledolmo, nei locali sociali, della Cassa rurale ed Artigiana si è riunito il consiglio di Amministrazione per deliberare sul seguente ordine del giorno:

1) Inizio attività della Cassa ed Inaugurazione della sede Sono presenti i Signori Lo Dico Dott. Domenico Presidente, La Duca Pasquale Vice Presidente, Guzzetta Carmelo, Cristina Calogero, Raimondo Ignazio, Giambrone Calogero e Alessi Salvatore Consiglieri. Assistono i Sindaci Piazza Antonino del 1920, Panzavecchia Francesco e Cristina Salvatore. Assume le funzioni di Segretario il Dott. Giuseppe Mancuso, Direttore della Cassa.

Il presidente, informa i presenti che la cassa è in condizioni di operare per cui bisogna fissare la data di inizio della sua attività previa inaugurazione dei locali. Il consiglio, allora, delibera di inaugurare i locali della sede sabato 28 febbraio alle ore 16,30 e di invitare a presiedere la cerimonia il Presidente della Federazione Siciliana delle Casse rurali ed Artigiane Dott. Gaetano Saporito e fissa la data di apertura dello sportello per il giorno 2 marzo .

L‟iter Burocratico che portò alla fusione delle due casse rurali Unione combattenti e la Cerere fu molto lungo e difficile, solo la ferma volontà dei consigli di amministrazione e la determinazione dei loro presidenti fecero si che l‟assessorato bilancio e finanze e la Banca d‟Italia si convincessero a darne l‟autorizzazione. Le due Casse rurali furono fondate nel primo dopoguerra, al fine di porgere aiuto agli abitanti del paese, feriti gravemente non solo nel fisico ( erano caduti al fronte 80 combattenti), ma anche nel tessuto economico. La cassa rurale Unione Combattenti, fu istituita dal Dott. Giovanni Leone, medico condotto, stimatissimo dal popolo che sempre agevolava con beneficenza. La cassa rurale la Cerere, invece, ebbe come fondatore il Dott. Antonino La Duca, medico chirurgo, ufficiale Sanitario Benemerito dei poveri che largamente beneficio in ogni tempo. Sono ancora presenti tra noi 8 dei soci di queste due Casse e sono i Signori: Amauri Giuseppe, La Duca Pasquale, Muscarella Giuseppe, Raimondo Ignazio, Raimondo Salvatore, Spera Calogero, Spera Gaetano e Vallone Antonino. Sicuramente all‟inizio le due casse avevano bilanci costituiti da piccoli importi, all‟epoca non si era certo abituati alle cifre odierne ne tanto meno la gente poteva risparmiare qualcosa. Ancora più difficile era in quel periodo per i paesani procurarsi il credito. Per questo motivo nei momenti di difficoltà spesso l‟unica alternativa era l‟usura. Con la nascita delle Casse Rurale, invece, la gente si rivolgeva ad esse per chiedere un piccolo prestito destinato magari all‟acquisto di animali o delle sementi, oppure, semplicemente, per tirare avanti dopo un cattivo raccolto. Quella stessa gente che lavorando sodo, dall‟alba al tramonto, con i suoi sacrifici ha costruito le fondamenta del benessere di oggi Ma la storia economica di Valledolmo ci mostra come l‟esigenza di avere un‟ Istituto di credito locale fosse vivo già sin dagli inizi del 1900, quando, esattamente il 30 Marzo 1903, venne costituita, proprio a Valledolmo, la cassa rurale di prestiti San Antonio di Padova. La fondazione, avvenne nell‟oratorio della Chiesa Madre, con atto del notaio Giovanni Sciarrino, su sollecitazione del sacerdote Giuseppe Marino di Lercara Friddi che attraverso un giornale informava il Sacerdote Carlo Di Maria di Valledolmo della nascita a Lercara Friddi della 1° Cassa Rurale. Vi Parteciparono 41 soci, a cui oggi dobbiamo rendere merito, per quello che hanno fatto, con nobile spirito di solidarietà, a dispetto delle differenze sociali esistenti tra di loro. Infatti, vi erano tra di essi, sacerdoti, possidenti, medici, borgesi, muratori e semplici operai e cioè coloro che rappresentavano l‟élite del piccolo paese, ma anche tante umili persone, che sottoscrissero l‟atto di fondazione con un semplice segno di croce. 102

Ed è su queste stesse basi di solidarietà e cooperazione che nasce la nostra banca . Una Banca in cui tante operazioni sono state supportate sopratutto da garanzie morali quali l‟onestà e la dignità del popolo Valledolmese. Ciò ha fatto si che la Banca divenisse il volano per la crescita e lo sviluppo sociale ed economico del nostro paese La Cassa rurale ed artigiana di Valledolmo, ieri e la Banca di credito cooperativo di Valledolmo, oggi, è stata sempre vicina e presente, qualche volta anche in modo determinante, a tutte le iniziative economiche e sociali della Comunità. Ha sempre accordato fiducia ai validi e coraggiosi artigiani e imprenditori locali, contribuendo a sostenere ed incrementate le diverse attività artigianali, commerciali, edilizie ed agricole, che sono cosi cresciute e divenute competitive sul mercato. Ha sostenuto a vari titoli tutte le iniziative sociali e ricreative come: L‟ acquisto della prima ambulanza della fraternità Misericordia di Valledolmo che se pur di seconda mano permise l‟inizio della così importante e necessaria attività dell‟Associazione, a cui la banca è sempre stata vicina contribuendo in maniera consistente anche per l‟acquisto delle ambulanze successive, per la realizzazione dell‟elisuperficie e l‟acquisto di attrezzature come ad esempio il defibrillatore.  Ha sostenuto la Protezione Civile per l‟acquisto delle divise e le attività di esercitazione;  Ha sostenuto la Chiesa nella sua opera di restauro con il finanziamento di dipinti e arredi e per l‟acquisto e la ristrutturazione di nuovi locali ;  Ha sostenuto ed incentivato le attività sportive dei Giovani ;  Ha sostenuto la scuola nelle sue attività educative e culturali para- scolastiche  Ha contribuito a quasi tutte le attività sociali e ricreative svolte a diverso titolo e da diversi Operatori in favore della popolazione Valledolmese. Nel 1992 ha acquistato i locali di Piazza Madrice dove, speriamo presto, sorgerà un centro culturale per i soci e tutti i Valledolmesi, che prenderà il nome del nostro compianto Vice direttore Franca Gioia ; Nel 2004 dopo l‟acquisto e la ristrutturazione la Banca ha lasciato i locali in affitto di Via A.Sante e si è trasferita nell‟attuale nuova sede; Fra i numeri significativi della nostra attività spiccano: Tre milioni e mezzo di patrimonio, oltre 20 milioni di euro di depositi e 15 milioni di Euro di impieghi; i soci sono 527 i dipendenti sono 6. Questi numeri, se considerate la bassa densità demografica e il tessuto sociale di Valledolmo, sono numeri di tutto rispetto. Nel nostro cammino, però, non siamo stati soli, la nostra banca è inserita nel sistema delle Banche di Credito Cooperativo Nazionale che conta ben 405 Banche con oltre 4.300 sportelli e più di un milione di soci. L‟appartenenza a questo sistema ci ha consentito di rimanere operativi sul mercato e pur essendo una piccola banca, siamo riusciti ad offrire alla clientela, servizi e prodotti che non hanno niente da invidiare a quelli offerti dai giganti del Credito. Pertanto non posso esimermi in questa occasione, di ringraziare:  La Federazione nazionale delle Banche di Credito Cooperativo nella persona del suo presidente Avv. Alessandro Azzi, che molto ha fatto per Noi e per tutto il sistema del credito cooperativo Nazionale;  La federazione Siciliana  La Federazione Lombarda  La Banca D‟ Italia  La Banca di Triuggio, con cui siamo gemellati da oltre cinque anni  La Banca di Petralia  La Banca di Resuttano  La Banca di Longi  La Banca di San Cataldo nelle persone del Dr. Gaetano Saporito e del Dr. Salvatore Saporito Ma ritengo opportuno ringraziare oggi, anche, tutti gli amministratori e i sindaci che in questi 25 anni hanno fatto si che la nostra Banca restasse ad operare in questo territorio, in 103 particolare ai componenti dell'attuale Consiglio di Amministrazione Sigg. Muscarella Dr. Calogero, Ferreri dr. Alfonso, Guzzetta Orazio, Alessi Antonino, Panepinto Serafina e al Dr. Angelo Zanutto a cui va un particolare e doveroso plauso e ringraziamento per avere messo a disposizione la sua professionalità e le sue doti Umane al servizio della Comunità Valledolmese. E ai componenti il Collegio Sindacale Sigg: Fantauzzo Rag. Calogero, Gennuso Dr.ssa. Letizia e Dalleo Dr.ssa Gloria. Un Ringraziamento è doveroso ai Direttori che si sono susseguiti in questi anni :  Il Dr. Giuseppe Mancuso che ha visto nascere ed ha sostenuto e guidato con amore e dedizione, la banca nella sua crescita.  Il Dr. Giovanni Giannì.  Il Direttore Dr. Pasquale Vaccari che, con la sua quarantennale esperienza, egregiamente e con grande competenza e vigore ne cura oggi la guida. Un grazie di cuore a tutto il prezioso Personale Dipendente in particolare a Franca Drago prima impiegata della Cassa; e consentitemi un pensiero e un grazie per Franca Gioia . Ringrazio, infine, tutti coloro che gentilmente hanno collaborato a qualsiasi titolo per la riuscita di questa manifestazione il Sindaco e il Comune di Valledolmo, La Misericordia e la protezione civile nelle persone di Concetta Calabrese e Ignazio Piazza e di tutti i volontari che hanno allestito la Tavolata di S.Giuseppe, e hanno preparato i prodotti che oggi degusteremo, Toti Castrogiovanni, Presidente degli Artigiani, per l‟impegno ed i validi suggerimenti che ci ha offerto, tutti gli Artigiani e le Ditte che hanno partecipato alla mostra e hanno reso interessante questa manifestazione e un ringraziamento a tutti Voi Soci per la fiducia che ci avete sempre dimostrato che ci spinge a fare sempre di più e meglio. E‟ nostra intenzione continuare a migliorare il servizio e stare vicini alla gente cercando di essere sempre più presenti ed impegnati. Vogliamo guardare al futuro rimanendo legati al movimento del Credito Cooperativo, facendo squadra, garantendo innovazione e qualità dei servizi , rimanendo sempre ancorati ai valori etici e morali, che da sempre ci hanno caratterizzato e che oggi più che mai sono necessari

Grazie

Valledolmo, lì 18.03.2012

Dr. Nino Piazza

104

Valledolmo 18.03.2012 Tavolo Presidenza festeggiamenti 25° anniversario Da sx : dr. Pasquale Vaccari (direttore BCC Valledolmo), dr. Giuseppe Arrica (Direttore Banca d‟Italia sede di Palermo), dr. Alessandro Azzi (Presidente Federazione Nazionale BCC), dr. Antonino Piazza (Presidente BCC Valledolmo), dr. Gaetano Armao (Assessore Regionale all‟economia), dr.ssa Domenica Di Baudo (Sindaco di Valledolmo), dr. Antonio Albano (Presidente Federazione Siciliana BCC)

Valledolmo 18.03.2012 Festeggiamenti 25° anniversario

Da sx : sig. Antonino Alessi (Consigliere), rag. Maria Pina Conti (dipendente), dr. Gabriele Cappellino (dipendente), dr.ssa Grazia Stracagnolo (dipendente), dr. Calogero Muscarella (vice Presidente), Dr. Antonino Piazza (Presidente), dr. Giuseppe Mancuso (ex Direttore), Franca Drago (dipendente), Dr.ssa Domenica Di Baudo (Sindaco), dr.ssa Marisa Azzaro (responsabile ISIDE), Orazio Guzzetta (Consigliere), dr. Pasquale Vaccari (Direttore), sig. Salvatore Castrogiovanni (Presidente Artigiani), rag. Calogero Fantauzzo (Presidente del Collegio Sindacale)

105

Assemblea 19.05.2013

Assemblea 19.05.2013 consegna dei defibrillatori ai rappresentanti delle Istituzioni e Associazioni locali. Da sx : avv. Luigi Favari (Sindaco), prof. Salvatore Parlato (Dirigente scolastico), Concetta Calabrese (Presidente Misericordia Valledolmo), maresciallo Giuseppe Sapia (comandante la stazione dei Carabinieri di Valledolmo), DR. Pasquale Vaccari (Direttore BCC Valledolmo), Giovanni Ferreri ( nucleo Polizia Municipale), Anna Rita Mulè (Comandante Polizia Municipale), Rosario Privitera ( nucleo Polizia Municipale), Ignazio Borzellieri (ASD Valledolmo), Orazio Mancuso (Presidente ASD Valledolmo), dr. Antonino Piazza (Presidente BCC Valledolmo), prof. Calogera Fadale (Insegnante) 106

Assemblea 19.05.2013 da sx : Rag. Calogero Fantauzzo (Presidente Collegio Sindacale), Serafina Panepinto (Consigliere), dr. Pasquale Vaccari (Direttore), dr. Antonino Piazza (Presidente Consiglio), dr. Angelo Zanutto (Consigliere), Orazio Guzzetta (Consigliere), dr. Alfonso Ferreri (Consigliere), dr. Calogero Muscarella (Vice Presidente)

Assemblea 19.05.2013 Il Direttore dr. Paquale Vaccari , Il Presidente dr. Antonino Piazza e il Consigliere dr. Angelo Zanutto (ex Direttore delle Banche di credito Lombarde)

107

FESTIVITA’ E TRADIZIONI

MARZO I VIRGINEDDI FESTA DI S. GIUSEPPE

Ogni anno per la festa di San Giuseppe i fedeli che intendono ringraziare il Santo per qualche grazia ricevuta, invitano bambini e anziani “I Virgineddi” ad una mensa ricca di cibi e variamente adornata (tavolata di S. Giuseppe). Le tavolate possono essere visitate nei giorni precedenti e la mattina della festa. Caratteristico il pane di San Giuseppe che adorna le “tavolate” e lavorato artisticamente in tante forme dalle bravissime massaie del luogo.

Processione S. Giuseppe anno 1959

108

Tavolata di S. Giuseppe 1988

109

Foto prof. Luigi Battaglia Particolare di una tavolata di S. Giuseppe

Foto prof. Luigi Battaglia Pane di S. Giuseppe

110

Foto prof. Luigi Battaglia Pane di S. Giuseppe prima di essere infornato

Foto prof. Luigi Battaglia Iuaco di li pignati

111

28 APR. 1° MAGGIO “GIORNATE DELL’AGRICOLTURA” (FIERA AGRICOLA)

E‟ questa una manifestazione variamente articolata con momenti dedicati a particolari settori quali l‟allevamento del cavallo, dei bovini ed ovi caprini, prodotti lattiero caseari e concorsi connessi agli stessi – Esposizione in stands di prodotti tipici del comprensorio con degustazione e materiale illustrativo turistico – Mostra di attrezzature agricolo-zootecniche – Esposizione lavori di artigianato.

Il pieghevole della 1^ edizione 1999

112

Foto prof. Luigi Battaglia 1^ edizione visita del Sindaco di Palermo Leoluca Orlando

Foto prof. Luigi Battaglia 2^ edizione visita del ministro della difesa on.le Sergio Mattarella

113

2^ edizione mucca di razza modicana

Peghevole 2^ edizione anno 2000

6^ edizione anno 2004

2^ edizione la fiera si incrementa 7^ edizione anno 2005 espongono i produttori vinicoli di Asti

5^ edizione anno 2003

7^ edizione anno 2005 omaggio del logo della fiera

114

8^ edizione 2006 toro di razza modicana

8^ edizione 2006 espone la Castellucci Miano

10^ edizione anno 2008

9^ edizione 2007 è l‟anno del deltaplano

10^ edizione anno 2008

9^ edizione 2007 ceramiche Zammito

11^ edizione anno 2009

115

12^ edizione anno 2010

13^ edizione anno 2011

12^ edizione anno 2010

Cartolina Fiera per annullo postale

Annullo postale giornate agricoltura 2006

Il manifesto pubblicitario anno 2006

Logo ufficiale della fiera realizzato da Gigi Battaglia 116

Per dovere di cronaca si deve dire che la prima mostra in assoluto di mezzi meccanici in Valledolmo è stata fatta negli anni “50 con i primi trattori Ferguson che hanno dato inizio alla meccanizzazione in agricoltura; si riportano di seguito alcune foto dell‟epoca:

Piazza madrice anni „50

Piazza madrice anni „50

117

Piazza madrice anni „50

Piazza madrice anni „50 manifestazione Coltivatori diretti; sul palco sono Riconoscibili : Orazio Battaglia, il prof. Giuseppe Parlato il sindaco dr. Domenico Lo Dico, padre Sanfilippo e il cav. Giuseppe Muscarella

Anno 1949 premio per buon mantenimento toro

118

Anni 50 trebbiatura del grano

anni „50 trattore Ferguson e mietilega, uno dei primi attrezzi agricoli che ha alleviato le fatiche degli agricoltori

119

18 AGOSTO DI OGNI ANNO FESTA DI S. ANTONIO DI PADOVA (PATRONO DEL PAESE) E AGOSTO VALLEDOLMESE

La festa si svolge sotto il patrocinio del Comune da tempo immemorabile con manifestazioni a carattere culturale, sportivo, musicale etc. che si protraggono durante tutto il mese di agosto. Fino agli anni ‗70 la festa cadeva la prima domenica di settembre in quanto i lavori agricoli si protraevano per tutto il mese di Agosto ma successivamente, con l‘impiego delle macchine agricole, la fine dei lavori estivi si è ridotta notevolmente e quindi si è scelto il 18 Agosto per la festa del patrono per permettere agli emigrati Valledolmesi di assistere e partecipare a questo importante evento.

Messa S. Antonio 2006

Processione S. Antonio 2006 120

Foto prof. Luigi Battaglia Sagra della spiga 17 Agosto 2005 “la pisata” il conduttore del cavallo è il sig: Coffaro Castrenze

Foto prof. Luigi Battaglia Sagra della spiga 17 Agosto 2005

121

TERZA DOMENICA DI SETTEMBRE FESTA DELLA PURITA’ SAGRA DEL POMODORO SICCAGNO DI VALLEDOLMO

Il pomodoro siccagno, rosso e succoso, viene coltivato in pieno campo senza alcuna irrigazione da cui il nome “siccagno” - Esposizione varietà pomodori – degustazione pietanze preparate con il pomodoro e prodotti tipici locali – spaghettata.

15^ sagra del pomodoro anno 2007

Foto prof. Luigi Battaglia 15^ sagra del pomodoro anno 2007

122

PRIMA DOMENICA DI OTTOBRE FESTA DELLA MADONNA DEL ROSARIO - SAGRA DELL’UVA

Mostra e assaggio della produzione locale di uve da tavola e da mosto e della produzione vinicola locale – Degustazione prodotti tipici locali.

Sagra dell‘uva anni ‗60

Sagra dell‘uva 2007

123

Sagra dell‘uva 2007

Foto prof. Luigi Battaglia Sagra dell‘uva 2009

124

IL CARNEVALE VALLEDOLMESE

Una delle più belle tradizione del paese è il Carnevale molto sentito dalla popolazione locale. Fino agli anni ‘60 nelle feste di carnevale si tenevano serate danzanti nelle abitazioni private o, a volte, in locali di alcuni circoli e diversi gruppi in maschera accompagnati da un “portatore”, non in maschera, giravano per le varie sale per fare uno o due balli o con le persone che si trovavano nelle sale oppure tra di loro; poteva succedere che il portatore non era gradito al padrone di casa che non li faceva entrare, a tal proposito si racconta che, in diverse di queste occasioni, chi aveva subito l‘affronto faceva degli sgarbi, a volte pesanti, al padrone di casa. A partire dagli anni ‘60 – ‘70 quasi nessuno teneva più serate danzanti pertanto, su iniziativa di alcuni giovani, nel 1976 si è tenuta la prima edizione del carnevale Valledolmese; in particolare il primo anno è stato allestivo un carro che rappresentava una delle caravelle di Cristoforo Colombo; Negli anni successivi sono stati realizzati dei carri allegorici di ottima fattura con della buona satira sui politici locali, nazionali e mondiali.

1° carnevale Valledolmese anno 1976 (carro allegorico rappresentante la caravella di Cristoforo Colombo la Santa Maria) foto originale sig. Ippolito Rosario

carnevale Valledolmese anno 1980 125

carnevale Valledolmese anno 1982

carnevale Valledolmese anno 1982

126

carnevale Valledolmese anno 1984

carnevale Valledolmese anno 1989

127

CARNEVALE VALLEDOLMESE I CARRI ED I PREMI

NOTE EDIZI ANNO GRUPPO ORGANIZZATORE Data svolgimento sfilate - Denominazione dei carri/gruppi – ONE eventuale classifica – eventuale beneficiario e/o responsabile 29 febbraio 2 marzo 1976 1^ “LA SANTA MARIA” Carro La nave Premi alle maschere a mezzo votazione con biglietti per sorteggio 20 e 22 febbraio 1977 2^ “LA SANTA MARIA” Carri: 1978 1979 3^ Carro ospedale Gioia Barone 1980 4^ Carro Topolino 1 e 3 Marzo “ENARS ACLI e LA SANTA 1981 5^ Delibera Comune di Valledolmo n. 11 del 10 febb. 1981 contributo al MARIA” gruppo ENARS ACLI e La Santa Maria 21 e 23 Febbraio 1982 6^ ENARS ACLI Delibera Comune di Valledolmo n. 15 del 19 Gen 1982 contributo al Gruppo ENARS ACLI 1983 Pro-Loco (pres. Ognibene 4 e 6 marzo 1984 7^ Salvatore) n. 5 carri partecipanti+ Majiorettes 1985 ------1986 ------22 febbraio Pro-Loco (pres. Ognibene 1987 8^ 2 carri “Mammasantissima” (polipo e tentacoli che reggono le sorti Salvatore) della medicina, droga,edilizia, potere + un gruppo di Majiorettes Carri (n. 2 carri Acli n. 6 Carri Pro loco) macchina di topolino “Aclina”, gruppi in maschera Hawajane – Pon ENARS ACLI e PRO- LOCO pres 1988 9^ Pon Walt Disney e Gruppo folk Chiavetta Luigi Carri ACLI – Paperone - ______? Carri Pro Loco ?______5 e 7 febbraio Carri: della pace (con Regan, Gorbaciov, Gheddafi) + missili e mappamondo) 1989 10^ ENARS ACLI e PRO- LOCO Colpo grosso Indietro tutta macchina di topolino 1990 1991 1992 11^ Sfilate 1 e 3 marzo 1993 12^ 21 e 23 febbraio 13 e 15 febbraio Carri: 1° Premio - Verso il futuro (gruppo ACLI Conti Luigi) 2° Premio - Rai di tutto di più (Pro Loco Sangiorgi Salv Giuseppe) 1994 13^ 3° Premio - Capriccio di Modena (gruppo giovani – Mulè Castrenze) 4° Premio - Karaoke (ENDAS Gioia Giuseppe) Maschere 1° Premio I Camerieri pazzi – Campanella Angelo (partecipante solo alla sfilata del 15 26 e 28 febbraio Carri: 1° Premio – Divina tragedia (Barone Antonino) 2° Premio – Flinstones – Leone Cosimo 3° Premio – Eurodisney – Barcellona Salvatore 1995 14^ 4° Premio ex equo – Colle – Iemolo Sebastiano 4° Premio ex equo - Champagne – Leone Giuseppe Maschere 1° premio ex equo – Croce rossa – Zammito Vincenzo 1° premio ex equo – Sanità – Mulè Salvatore ------1996 ------1997 ------

128

22 e 24 febbraio 1° premio ex equo - I Diavoli – Muscarella Giuseppe Istituzione premi con delibera di 1° premio ex equo - C’era una volta – Pollina Salvatore G.M. 2° premio ex equo – Alien – Amenta Calogero N. 5 premi da £. 800.000 cad. ai carri 1998 15^ 2° premio ex equo – Il bene ed il male – Borzillieri Giuseppe allegorici n., 2 premi da £. 500.000 3° premio – Horror – Cristina Orazio cad. ai gruppi in maschera. Maschere Per complessive £.5.000.000 1° premio ex equo – Gioco di corte – Sangiorgi Vincenzo 1° premio ex equo – Pagliacci – Spinuzza Rosolino Istituzione premi con delibera di 14 e 16 febbraio G.M. Carri: Premi ai carri 1° premio - Satira su Bill Clinton – Pollina Salvatore 1° premio £.1.200.000 2° premio Satira sulla fortuna – Borzilliueri Giuseppe 2° premio £.1.100.000 3° premio Accampamento di indiani – Di Vita Salvatore 3° premio £.1.000.000 4° premio La giungla – Panzavecchia Francesco 4° premio £.900.000 5° premio Satira sulla politica – Amenta Calogero 1999 16^ 5° premio £.800.000 Maschere Premi ai gruppi in maschera 1° Premio - Abiti d‘epoca – Pollina Salvatore 1° premio £. 350.000 2° Premio - Animali della giungla - Panzavecchia Francesco 2° premio £.300.000 3° premio - Gli indiani - Di Vita Salvatore 3° premio £.250.000 4° premio - I topolini – Amenta Calogero 4° premio £.200.000 Per complessive £. 6.100.000 5 e 7 marzo Carri premi ex equo: Istituzione premi con delibera di Il pranzo è servito - Castiglione Orazio G.M. La fabbrica dei mostri madre in Cina - Amenta Loreto Premi ai carri Sanremo Rock - Borzillieri Giuseppe N. 4 a pari merito, da £. Sono sempre a galla - Panzavecchia Francesco 1.000.000 Maschere: 2000 17^ N. 4 Premi ai gruppi in maschera 1° ex equo - Streghe e stregoni - Fantauzzo Giuseppe 1° premio £. 350.000 1° ex equo - Streghe e maghe - Siragusa Graziano 2° premio £. 300.000 2° ex equo - Banda Aladin - Muscarella Antonello 3° premio £. 250.000 2° ex equo - I Simpson - Cristina Orazio 4° premio £. 200.000 3° ex equo - I diavoli e le anime in pena - Oddo Orazio Per complessive £. 5.100.000 3° ex equo - I pigiamoni – Mancuso Piera 4° ex equo - Mamme e figlie – Leone Caterina 4° ex equo - Gli scolari – Fricano Francesco 2001 ------Istituzione premi con delibera di 10 e 12 febbraio G.M. Carri: 1° Premio Bin Laden – Iemolo Vincenzo N. 4 PREMI AI CARRI 2° Premio Il presepio del Sindaco – Amenta Calogero 1° premio € 645,57 3° Premio Il re della risata – Guzzetta Antonio 2° premio € 645,57 4° Premio Il grande fratello – Carcione Antonio 2002 18^ 3° premio € 516,46 5° Premio La riforma Moratti – Cascio Calogero 4° premio € 387,34 Maschere premio ex equo 5° premio € 387,34 ―Cupidi‖ – Siragusa Graziano N. 4 premi a pari merito ai Gruppi ―Cinesini‖ – Barone Basilio in maschera ―Donne con il burka‖ – Amenta Salvatore€ 129,12 Per complessive Euro 3098,76 ―Giullari‖ – Battaglia Antonio

2 e 4 Marzo Carri: Istituzione premi con delibera di Pinocchio 1 – Amenta Calogero G.M. Pinocchio 2 – Guzzetta Antonio 2003 19^ N. 5 PREMI AI CARRI Carro della pace – Donato Giuseppe EX AEQUO DI € 680,00 Grande fratello – Carcione Antonio Per complessive Euro 3.400,00 L’ucciardone di Valledolmo – Guzzetta Francesco

Istituzione premi con delibera di 22 e 24 febbraio G.M. Carri: N. 7 PREMI AI CARRI 1° Premio - Il tiranno - Guzzetta Antonio 1° Premio Euro 1.500,00 2° Premio - Strano amore di Valledolmo – Donato Giuseppe 2004 20^ 2° Premio Euro 1.000,00 3° Premio – Castelnormanno – Amenta Calogero 3° Premio Euro 825,00 4° Premio – Caravan – Guzzetta Francesco 4° Premio Euro 700,00 5° Premio - Gioventù bruciata – Amenta Loreto 5° Premio Euro 250,00 6° Premio - Il covo della stregoneria – Siragusa Maurizio 129

6° Premio Euro 250,00 7° Premio - Il futuro dei giovani – Toldo Giuseppe 7° Premio Euro 250,00 Per complessive Euro 4.775,00 Istituzione premi con delibera di 6 e 8 febbraio G.M. Carri N. 4 PREMI AI CARRI 1° Premio - Grande festa – Amenta Calogero 1° Premio Euro 600,00 2° Premio - Ama la natura – Guzzetta Antonio 2° Premio Euro 550,00 3° Premio - No smoking – Cusimano Antonino 3° Premio Euro 450,00 4° Premio - Zorro colpisce ancora – Donato Giuseppe 4° Premio Euro 400,00 Maschere Per complessive Euro 2.000,00 1° Premio - I Campioni – Battaglia Stefania 2° Premio - No smoking – Cusimano Antonio N. 8 PREMI AI GRUPPI IN MASCHERA 3° Premio - Guardie e ladri – Privitera Giovanni 2005 21^ 4° Premio - L‘Egitto – Guarino Luigi Antonio 1° Premio Euro 190,00 5° Ex Aequo - Il futuro siamo noi – Spera Antonina 2° Premio Euro 170,00 5° Ex Aequo - I giamaicani – Cascino Francesco 3° Premio Euro 150,00 5° Ex Aequo - Medici in prima linea – Ricotta Giuseppe 4° Premio Euro 135,00 5° Ex Aequo - Donne in cinta – Mancuso Giuseppa 5° Premio Euro 125,00 5° Ex Aequo - I ragazzi pon pon – Guccione Benedetta R. 6° Premio Euro 120,00 5° Ex Aequo – I mafiosi siciliani 7° Premio Euro 110,00 8° Premio Euro 100,00 Per complessive Euro 1.100,00

Istituzione premi con delibera di 26 e 28 febbraio G.M. Carri 1° Premio - Made in Cina – Guarino Ignazio N. 8 PREMI AI CARRI 2° Premio – Pirati – Privitera Giovanni 1° Premio 800,00 3° Premio ex aequo - 892 892 – Cusimano Antonio 2° Premio 750,00 3° Premio ex aequo - I mitici anni ’70 – Ippolito Giuseppe 3° Premio 700,00 4° Premio ex aequo Avanti miei prodi – Amenta Calogero 4° Premio 650,00 4° Premio ex æquo – Aviaria – Donato Giuseppe 5° Premio 600,00 5° premio - Salon West – Siragusa Rosario Domenico 6° Premio 550,00 6° Premio - L’arca di Noè – Guzzetta Antonio 7° Premio 500,00 Maschere 8° Premio 450,00 1° Premio ex aequo – Fantasia – Fricano Francesco Per complessive Euro 5.000,00 1° Premio ex aequo - I cartoons – Guzzetta Maria Ramona N. 11 PREMI AI GRUPPI IN 1° Premio ex aequo – Cheeleaders – Andolina Giuseppa x il minore MASCHERA Fantauzzo Maria Josè 1° Premio 250,00 1° premio ex aequo - Diavoli e acqua santa Siragusa Francesco 2006 22^ 2° Premio 200,00 Antonio esercente la patria potestà sul minore Siragusa Jessica 3° Premio 150,00 2° premio ex aequo - I Pirati - Privitera Giovanni 4° Premio 100,00 2° premio ex aequo - Le ragazze di oggi - Spera Cosimo esercente la 5° Premio 100,00 patria potestà sul minore Spera Daniele 6° Premio 100,00 2° premio ex aequo - I Cinesi - Guarino Ignazio 7° Premio 100,00 2° premio ex aequo - I mitici anni ‘70 - Ippolito Giuseppe 8° Premio 100,00 2° premio ex aequo - Famiglia Addams - Leone Calogero esercente la patria 9° Premio 100,00 potestà sul minore Leone Maria Pia 10° Premio 100,00 2° Premio ex aequo - 892 892 - Cusimano Antonio Per complessive Euro 1.400,00 2° Premio ex aequo - Disinfestato di aviaria - Scibetta Carmelo 11° Premio 100,00 (premio non riportato in delibera di liquidazione in quanto la commissione nella redazione del verbale ha sbagliato il calcolo totale) Comitato Carnevale 2007 – Legale 18 e 20 febbraio Rappr/nte Geraci Nunzio Daniele Considerato che l’organizzazione è stata affidata ad un comitato, non Con delibera di G.M. n. 13 del esistono agli atti della biblioteca dati da cui desumere la spesa e/o la 15.2.2007 e parere del funzionario distribuzione dei premi responsbaile Runfola Dommenica è 2007 23^ affidata l‘organizzazione del carnevale al comitato per la somma complessiva di € 2.495,00 – Assunzione impegno con determina del funzionario Runfola Domenica n. 39 del 15.12.2007 Istituzione premi con delibera di 3 e 5 febbraio 2008 24^ G.M. CARRI 130

N. 5 PREMI AI CARRI 1° Premio “Il ponte sullo stretto” Guarino Anna Maria 1° Premio 650,00 2° Premio “Carnevale in crociera” Cusimano Antonio 2° Premio 600,00 3° Premio “I selvaggi” Comito Calogero 3° Premio 550,00 4° Premio “Paprica Night” Mistretta Salvatore 4° Premio 500,00 5° Premio “Acchiappafantasmi” Barrafato Salvatore 5° Premio 500,00 Maschere Per complessive Euro 2.800,00 1° Premio ―Le coccinelle‖ Villa Anna Rita N. 12 PREMI AI GRUPPI IN MASCHERA 2° Premio “Le dee dell’olimpo” Messina Rosalia 1° Premio 250,00 2° Premio 200,00 3° Premio 150,00 3° Premio “Cow Boy” Andolina Giuseppina 4° Premio 100,00 5° Premio 100,00 4° Premio “A scoppio ritardato” Battaglia Rossella 6° Premio 100,00 7° Premio 100,00 5° Premio “Baby gang” Andolina Francesco 8° Premio 100,00 9° Premio 100,00 6° Premio “Carnevale nella tomba” Sferrazza Luigia 10° Premio 100,00 11° Premio 100,00 12° premio 100,00 7° Premio “Chirs leaders forza calcio” Scribano Giuseppa Giovanna Per complessive Euro 1.500,00 8° premio ―Cleopatra e le mummie‖ Privitera Francesca Rita

9° Premio “Gli indiani” Liberti Rosaria

10° Premio “The Filstones” Battaglia Salvatore

11° Premio “Il ponte sullo stretto” Guarino Anna Maria 12° Premio ―I selvaggi‖ Comito Calogero Istituzione premi con delibera di 24 febbraio - Il 22 febbraio, domenica, la sfilata non avviene a causa G.M. delle avverse condizioni atmosferiche (nevicata) N. 5 PREMI AI CARRI CARRI 1° Premio 200,00 Futurama La Monaca Sebastiano 2° Premio 170,00 La casa bianca Messina Fabio 3° Premio 170,00 Angel e devil La Monaca Sebastiano 4° Premio 170,00 Carnevale sull’Etna Comito Giuseppe 5° Premio 170,00 Pace nella striscia di Gaza Cusimano Antonio Per complessive Euro 880,00 N. 18 PREMI AI GRUPPI IN MASCHERA Gruppi in Maschera 1° Premio 120,00 Caritas butterfly Mancuso carola 2° Premio 110,00 Cariche negative Bellanca Sara 3° Premio 90,00 China girl Sconzo Salvatore 4° Premio 80,00 2009 25^ Rapper vs Eno Battaglia Maria Orazia 5° Premio 80,00 Minnie Bordin Francesca 6° Premio 80,00 I militari Borzillieri Anna Maria 7° Premio 80,00 Odalische Chimera Orazio 8° premio 80,00 Le vampe Cilano Fabio 9° Premio 80,00 Dottori Comella Soccorsa 10° Premio 80,00 Turisti sull’etna Comito Giuseppe 11° Premio 80,00 Pace sulla striscia di Gaza Cusimano Antonio 12° Premio 80,00 Crocerossine Frattallone Rosanna 13° Premio 80,00 I moschettieri del re Guarino Giuseppe 14° Premio 80,00 Terroristi La Monaca Maria 15° Premio 80,00 Banda bassotti Mannarà Francesca 16° Premio 80,00 Il magico mondo delle fiabe Miceli Salvatore 17° Premio 80,00 Banda di la maidda Mistretta Salvatore 18° Premio 80,00 I puffi Ricotta Antonina Per complessive Euro 1.520,00

131

LE PROCESSIONI

La popolazione Valledolmese è molto religiosa; in questo centro si svolgono ben 25 Processioni Religiosi all'anno. Quelle più sentite sono quella di Pasqua, San Giuseppe, Santa Rita, Corpus Domini, S. Antonio, Madonna del Rosario, Madonna della Purità, Venerdì Santo:

Fine anni ‗20 processione Crocefisso (orig. Don Cosimo Leone)

13 Maggio 1950 processione Madonna di Fatima

132

Processione Pasqua anni ‗50

Benedizione della sulla il giorno dell‘Ascensione Via Garibaldi di fronte piazza Medici anni ‘50 circa

133

Processione S. Rita anni ‗50

01.09.1957 processione S. Antonio In prima fila da sx a dx ; Avv. Epifanio Pulvino, cav. Giuseppe Muscarella, maresciallo Carabinieri, sindaco dr. Domenico Lo Dico, segretario C.le, prof. Giuseppe Parlato, Salvatore Mancuso.

134

Foto prof. Luigi Battaglia Incontro di Pasqua anno Santo 2000

Foto prof. Luigi Battaglia Incontro di Pasqua anno Santo 2000 ( la calata di l‘angiuli)

135

Foto prof. Luigi Battaglia Incontro di Pasqua anno 2006

Foto prof. Luigi Battaglia Processione Assunta 2006

136

Foto prof. Luigi Battaglia Processione Corpus Domini anno 2006

Foto prof. Luigi Battaglia Processione Crocefisso anno 2006

137

Processione Madonna del Rosario anno 2007

Foto prof. Luigi Battaglia Venerdì Santo anno 2006

138

Foto prof. Luigi Battaglia Venerdì Santo anno 2006

Foto prof. Luigi Battaglia Oratorio Chiesa madre tavola apostoli 2009 139

SITUAZIONE ECONOMICA E PRODUZIONI

L‘economia portante di Valledolmo ruota interamente attorno al settore agricolo, zootecnico e dell‘artigianato. Per il settore artigiano alcuni mestieri sono del tutto scomparsi come il “bottaio” che era quello che riparava le botti o provvedeva a fare il travaso del vino nei mesi invernali dopo la fermentazione del mosto, gli ultimi bottai a memoria d‘uomo sono stati il sig. Gervasi Giuseppe (detto Buscia) e il sig. Villa Orazio; o come quella del “calzolaio” che riparava le vecchie scarpe o ne faceva anche di nuove; i calzolai che si ricordano maggiormente sono il sig. Giuffrè Calogero, ed in ultimo il sig. Panepinto Giuseppe che ancora oggi è in attività; o come quella della “camiciaia” che confezionava solo camice; o come quella del “sarto” che confezionava con grande abilità abiti o pantaloni su misura; anche il mestiere del “fabbro” è quasi del tutto scomparso esso metteva i ferri agli equini dopo averli prima fabbricati con le sue abili mani e il fuoco della “forgia‖ che ammorbidiva il ferro, costruiva delle inferriate di balconi o di scale che ancora oggi si possono ammirare nei loro particolari nelle più antiche case del paese ed alcune di esse sono state realizzate senza l‘ausilio della saldatrice, inoltre, spesso, il fabbro sostituiva il veterinario nella cure degli equini; un altro mestiere completamente scomparso è quello del cordaio “lu curdaru” , nella sua bottega vendeva le corde necessarie per i lavori agricoli ma confezionava anche molte cose come le bisacce di olona, con l‘ausilio di alcuni supporti fatti dal fabbro o dal falegname i selloni di ferro o di legno, li “rituna” per trasportare la paglia, gli otri in olona per il trasporto del mosto e le cavezza per muli e giumente; l‘ultimo a memoria d‘uomo è stato il sig. Vincenzo Panepinto.

Foto di calzolai anno 1925 140

Calzoleria Calogero Giuffrè anno 1935

Foto prof. Luigi Battaglia Banchetto da calzolaio con i relativi arnesi da lavoro

141

Foto prof. Luigi Battaglia Il sig. Panepinto Giuseppe (ultimo calzolaio) nella sua bottega di via Regina Elena

Falegnameria sig. Belliotti Antonino via Anime Sante anno 1954 Da sx : Lombardo Giuseppe, Ippolito Giuseppe, Lo Tempio Salvatore e il maestro Belliotti Antonino

142

Il maestro falegname Magrofuoco davanti la sua bottega di via Ezio Bondetti Inaugurazione della seminatrice di sua costruzione anni ‗60

Il fabbro Castrogiovanni Giuseppe mentre cambia i ferri ad un mulo

143

Il fabbro Castrogiovanni Giuseppe mentre cambia i ferri ad un mulo

I fratelli Panepinto Giuseppe e Giovanni nella loro forgia durante un‘operazione di ferro battuto ( anni 60 )

144

Un altro mestiere scomparso del tutto è quello del “carrettiere” soppiantato dai moderni mezzi di trasporto, uno degli ultimi è stato il sig. Stracagnolo Antonino di cui ai riportano due foto che i familiari hanno custodito a perenne ricordo:

Il sig. Stracagnolo Antonino e il suo carretto anni ‗70

Il sig. Stracagnolo in una vecchia foto

145

Il sig. Mulè Antonino con il suo carretto anni ‘50 - ‗60

Valledolmo fine anni venti inizi anni trenta Cantiere lavori in cemento fratelli Comella fu Orazio Da sx a dx Mastro Cosimo Comella, un operaio, Mastro Angelo Cannistraro, Vitale Comella (sulla moto)

146

Valledolmo fine anni venti inizi anni trenta Cantiere lavori in cemento fratelli Comella fu Orazio Da sx a dx Mastro Cosimo Comella, Mastro Angelo Cannistraro, Vitale Comella (dietro la pressa) il ragazzo accanto è Orazio Comella di Cosimo (futuro dottore)

Fino agli anni ‘50 non esistevano panifici, pertanto tutti dovevano fare il pane in casa previa macinazione del grano che si era gelosamente conservato dopo il raccolto, la cosiddetta “MANGIA”; Nel territorio esistevano due mulini ad acqua, uno a valle dell‘abitato lungo il torrente Sciarazzi e l‘altro in contrada Mandranuova; successivamente è sorto il ―Mulino S. Giuseppe‖ con annessa centrale elettrica nella via Vittorio Veneto angolo con Via S. Vincenzo ed oggi di proprietà della Chiesa, il mulino del sig. Conti Vincenzo in via Gioia angolo via P.pe Umberto successivamente acquistato dal sig. Giuffrè Salvatore di Resuttano poi chiuso e la casa venduta alla sig.ra Pulvino Concetta che l‘ha adibita a bottega di generi alimentari assieme al figlio Gullo Antonino ed il mulino di Piazza Medici gestito fino agli anni ‘70 dal sig. Grasso di oggi trasformato in casa di civile abitazione e di proprietà del dr. Rino Ferrara. Il primo panificio del paese risale agli anni ‘50 per iniziativa del sig. Panepinto Giuseppe in via Sciarrino dove si trova tutt‘oggi gestito dal figlio Vincenzo e dai nipoti; successivamente sono sorti, in varie date, il panificio di Immordino Salvatore ubicato in via Barone e gestito attualmente dal figlio Giuseppe e due panifici dei fratelli Privitera.

147

Foto prof. Luigi Battaglia Resti del mulino ad acqua sul torrente Sciarazzi

Foto prof. Luigi Battaglia Resti del mulino ad acqua in contrada Mandranuova

148

Viene oggi da ridere pensando che c‘era il mestiere del riparatore delle sedie detto in siciliano “lu siggiaru”, prevalentemente riempiva le sedute delle vecchie sedie con delle fibre naturali ripristinando la loro funzionalità; c‘era inoltre lo stagnino che ricopriva di stagno le vecchie pentole di rame. Bravissimi artigiani falegnami hanno lasciato la loro impronta costruendo dei mobili, quasi tutti in legno massello che si possono ammirare nelle nostre case; ancora oggi Valledolmo ha dei bravissimi artigiani del legno anche se, per ragioni di mercato, alcuni si sono industrializzati con la produzione di semilavorati dando così lavoro a parecchie persone. Altro importante settore affermatosi negli ultimi 40 anni è la costruzione di infissi in lamierino ed alluminio anodizzato. Tra le principali colture, quello cerealicolo, in particolare la produzione di grano duro, occupa saldamente la vetta, oltre che in quantità anche per la qualità. Per l‘ammasso del grano prodotto nella giurisdizione insistono delle cooperative apposite che si occupano, di commercializzazione del prodotto, ma soprattutto della selezione delle sementi.

149

Foto prof. Luigi Battaglia Aratro con muli

La mietitura del grano, la donna porta l‘acqua ai 3 mietitori

150

Mietitori di grano anno 1956 o 1957 Da sx. : Sangiorgi Antonino, Sangiorgi Basilio, Chiavetta Mariano, Mancuso Nunzio, Sangiorgi Orazio, Sangiorgi Natale, Mancuso Calogero, Sangiorgi Salvatore

Foto prof. Luigi Battaglia Muli che pisanu nell‘aia

151

Crivu a naca esposto in una edizione delle giornate dell‘agricoltura Veniva usato nelle aie o per la cernita delle sementi.

L‘arbitriu e la maidda (per fare la pasta in casa)

152

Trasporto di paglia con muli

Trebbia da fermo

153

Foto prof. Luigi Battaglia La trebbiatura oggi

Archetto con taglie (tagghia) erano ricavate dal legno dell‘oleandro e venivano usate nelle masserie per segnare con delle tacche la quantità di concime o sementi dati ai mezzadri o il pane, il vino e il formaggio dati giornalmente ai salariati fissi. Venivano anche usate dai fabbri per segnare i ferri messi ai piedi degli animali, in quanto il pagamento avveniva di solito al 31 Agosto di ogni anno

154

Archetto con taglie (tagghia) vista frontale

Foto prof. Luigi Battaglia Cannizzu : recipiente ricavato dalla tessitura di fettucce di canne, veniva usato nelle case in paese per immagazzinare vari cereali come grano, fave, avena. Il grano di solito si portava d‘inverno al mulino in piccole quantità per poi fare il pane; le fave o l‘avena servivano per gli animali. Spesso i cereali venivano barattati per aghi da cucire o filo con degli ambulanti.

155

Foto prof. Luigi Battaglia Bardature per muli : sidduni di fiarro e sidduni di lignu. Si mettevano ai muli per caricarvi i vari prodotti.

Giara in terrcotta (giarra di crita); erano di diversa capienza e venivano usate per l‘olio o per la salatura delle olive.

Il settore vitivinicolo, anche se non supera in ettari quello destinato a grano, è comunque la coltura per eccellenza. Valledolmo, da sempre, è stato luogo dove si è potuto gustare del buon vino. Il clima favorevole, la terra ideale, l‘abnegazione al lavoro, in passato come oggi, è risultato essere il cocktail ideale per la produzione del vino di Valledolmo. Nella giurisdizione di questo Comando insistono due cantine che producono vino, la cantina sociale Castellucci Miano, con sede in questa Via Sicilia, che produce un buon vino e ultimamente più che mai è intenzionata ad immettersi sul mercato nazionale, affidando la commercializzazione a persone esperte nel settore, come confermatoci dal suo Presidente Antonino Piazza e la cantina Regaleali del defunto Conte Giuseppe Mastrogiovanni Tasca d‘Almerita morto in data 11 Gennaio del 1998 che ha reso famoso in tutto il mondo il vino che porta il nome della contrada dove esso è prodotto. Ormai il vino Regaleali, non ha bisogno più di pubblicità perché conosciuto ovunque. 156

Un altro prodotto apprezzato è il pomodoro; grazie alla domanda sempre maggiore del pomodoro prodotto a Valledolmo negli ultimi anni sono stati destinati molti più ettari di terreno rispetto al passato. In questo centro vi è un luogo di stoccaggio e trasformazione del prodotto creato da alcuni produttori; infatti la Cooperativa Rinascita produce della buona passata di pomodoro biologico e non ed anche dell‘ottimo concentrato e pomodoro secco. Un altro settore importante è l‘allevamento del bestiame. Nella giurisdizione insistono numerose aziende in cui si allevano soprattutto bovini, ovini e caprini. I bovini allevati sono in maggior parte per la produzione di carne. Pertanto viene allevata una mucca di razza nostrana, od incrocio con la razza modicana che si ambienta facilmente ai climi rigidi d‘inverno e secchi d‘estate, razza che accoppiata con un vitello di razza da carne, soprattutto con un toro di razza francese, dà vita ad un vitello ―Meticcio‖ ottimo per la carne. Alcune aziende hanno intrapreso l‘allevamento di una razza da latte che forniscono il prodotto a caseifici più o meno distanti da Valledolmo. Gli ovini sono allevati in capi maggiori rispetto ai bovini. Il latte prodotto viene trasformato in formaggi e ricotta dagli stessi allevatori. Negli ultimi anni, con l‘introduzione di normative comunitarie circa i locali per la trasformazione del prodotto, alcuni allevatori hanno preferito vendere ai caseifici il latte prodotto. L‘allevamento dei caprini non è ben sviluppato, ma in ogni gregge alcune decine di capre fanno da cornice all‘allevamento medesimo. La maggior parte della popolazione è occupata nelle campagne. Essi sono quasi tutti proprietari di terreni. Anche chi svolge l‘attività di bracciante agricolo ha qualche ettaro di terreno di proprietà che coltiva quando non lavora alle dipendenze altrui. Il numero più consistente dei braccianti locali trova lavoro presso l‘azienda di c.da Regaleali, agro del Comune di , del Conte Tasca d‘Almerita, dove vengono impiegati nei vigneti e nell‘annessa cantina. Oltre alle aziende succitate, molti braccianti trovavo lavoro in medie e piccole aziende come guardiani di greggi o per accudire i bovini a stabulazione fissa. L‘occupazione nel campo dell‘edilizia in questo centro è stata sempre limitata. Oggi più che mai questo settore conta poche decine di unità. Inoltre il lavoro sommerso decima sempre più il numero delle persone occupate nell‘edilizia e nelle attività che sono a completamento di essa. I giovani impiegati in questo ultimo settore, professionalmente , sono stati quelli che, specialmente negli ultimi anni, hanno lasciato questo centro per trasferirsi in varie Regioni dell‘Italia settentrionale dove questo tipo di manodopera è richiesta.

Foto prof. Luigi Battaglia I due antichissimi torchi del di piazza trappeto

157

CHIESE E MONUMENTI

CHIESA DELLE ANIME SANTE

(inizialmente della Madonna del Buon Pensiero) in stile composito, corinzio-romano ad una sola navata sec. XVI Costruzione voluta dal Barone Antonio Cicala. In essa si trovano i mausolei della Duchessa di Catalogna Anna Summaniata, prima moglie del Conte Giuseppe Mario Cutelli e l‘altro del Conte Antonio Cutelli L'art.24 dell'atto notarile stipulato a Polizzi tra il Conte Giuseppe Cutelli e i primi coloni del costruendo villaggio, Castel Normanno, imponeva al primo l'obbligo della costruzione d'una chiesa cattolica capace di assicurare ai villigiani la pratica la pratica del culto, e ciò a suo totale carico. Il predetto articolo trovava la sua giustificazione nel fatto che la Cappella costruita dal barone don Antonio Cicala, fondatore non ufficiale del villaggio, col passare degli anni si rivelava troppo angusta alla bisogna. Il nipote, che era un uomo profondamente religioso, tenne fede all‘impegno assunto, e con sincero entusiasmo prese a realizzare l‘edificio sacro su un semplice ma grazioso progetto. Il profilo originale di esso si può ammirare ancora tracciato sull‘esistente facciata che, un secolo fa, per aver dato spazio allo stradale provinciale, dovette essere restaurata e forse modificata parzialmente per soddisfare le esigenze delle collegine. La campana maggiore della cappella del Cicala, oggi oratorio del Rosario, fu posta sul campanile della chiesa majoris Sanctae Mariae Boni Pinsieri alla quale fu dedicata per gratitudine e ringraziamento dal fondatore. Sull‘orlo della suddetta campana, come abbiamo già detto, sta scritto: «D. Antonino Cicala. Barone di Valle dell‘Ulmo 1645». L‘opera portata a termine nel 1654, venne benedetta e inaugurata dal Vescovo di Cefalù. La chiesa attaccata al lato sud dell‘antica fattoria feudale, ad una sola navata, in stile composito, corinzio-romano, con realistica rispondenza, fu dedicata alla Madonna del Buon Pensiero la cui statuetta, dopo essere stata venerata per oltre un secolo sull‘altare maggiore, fu trasferita nella relativa sacrestia e debitamente custodita dalle suore sino ai giorni nostri. Autore di tale trasferimento fu l‘arciprete del luogo mons. Randazzo che, incurante delle tradizioni patrie, mutò il nome della chiesa in quello delle Anime Sante e dedicò l‘altare maggiore alla Madonna del Rosario. La nuova chiesa, come dovunque si costumava, venne adibita anche a luogo di sepoltura dei defunti fino a quando non venne costruita l‘attuale Chiesa Madre. In essa, oltre ai quattro altari laterali, uno dei quali destinato al Crocifisso, furono eretti i mausolei alla duchessa di Catalogna Anna Summaniata, prima moglie del conte Giuseppe, e del conte Antonio Cutelli, «morto ammazzato» il 5 agosto del 1711. La costruzione dello stradale provinciale del 1892, che attraversa il centro abitato, privò la chiesa della gradinata che le conferiva una certa imponenza, e per agevolarne l‘accesso due o tre gradini furono praticati nel suo interno.

158

Chiesa Anime Sante Mausoleo di Antonio Mario Cutelli

Foto prof. Luigi Battaglia Interno della Chiesa

Lapide in memoria di Domenico Castellana

159

Particolare del mausoleo di don Mario Cutelli

Particolare del mausoleo di Anna Summaniata

Traduzione epigrafe Mausoleo Duchessa Anna Summaniata: Ad Anna Duchessa di Summaniata, dei Conti di Valfagonia di Catalogna, famosissima per religiosità, natali e bellezza, sposa amatissima, Giuseppe Cutelli conte di Villa Rosata e signore di Castelnormanno, questo monumento di Amore e di Dolore pose il giorno del seppellimento. Morì nell'anno 1655 l' 1 di ottobre all'età di 19 anni.

160

CHIESA MADRE

Dedicata all‘Immacolata Concezione della B.V.M. in stile romanico-barocco leggero ad unica navata sec.XVII, costruita per intervento della Contessa Cristina Cutelli. Di notevole pregio artistico è la statua lignea e aurea dell‘Immacolata, prima venerata nella Chiesa della Madonna del Buon Pensiero (l‘attuale Chiesa delle Anime Sante) Il numero sempre crescente degli abitanti, che nella seconda metà del Settecento raggiunse circa 2.000 anime, rendeva ormai inadeguata alle pratiche del culto la chiesa delle Anime Sante. Il bisogno d‘una chiesa più ampia e più maestosa era avvertito e dal clero e dal popolo tutto. Se ne parlava in pubblico e in privato, ognuno se ne faceva ingegnere e architetto, e tutti si dichiaravano pronti a dare il proprio contributo in denaro o in giornate lavorative per la realizzazione d‘un «progetto superlativo». Colse la palla al balzo la dinamica contessa del tempo, la signora Cristina Cutelli che a capo d‘un comitato d‘onore versò una grossa somma di once ed altre ne raccolse da tutte le famiglie anche meno abbienti. Ottenuta l‘autorizzazione delle autorità civili ed ecclesiastiche, nel 1743 diede il via ai lavori di costruzione d‘una chiesa più grande e più maestosa dell‘unica esistente (quella delle Anime Sante), su un progetto ambizioso dell‘ing. palermitano Giuseppe Caldara. Scrisse in merito il P. Dispenza «Si gettarono le basi d‘un magnifico tempio a tre navate, decorato d‘un grandioso atrio e frontespizio, ricco d‘intagli con due sacrestie fiancheggianti i due lati dell‘abside, con due campanili elevati ai fianchi del prospetto e con due vaste camere laterali alla chiesa». Ma poi, per deficienza di mezzi, il progetto fu ridotto e venne costruito l‘edificio sacro ad una sola navata, un solo campanile con l‘oratorio per i confrati del SS.mo Sacramento ed una sacrestia affiancata al lato destro della chiesa. Essa richiese dodici anni di lavoro, giacchè fu completata nel 1755; venne dedicata all‘Immacolata e benedetta dal vescovo di Cefalù mons. Gioacchino Castelli tra l‘esultanza incontenibile dei fedeli. Oltre all‘altare maggiore, su cui domina il quadro della Vergine, ornato da simboli eucaristici in bassorilievo, e un pò più giù la statua di legno del Santo di Padova, protettore del paese, vi sono sistemati gli altari laterali della Madonna di Fatima, del Crocifisso, della Madonna del Rosario, di San Francesco di Paola, di San Gaetano da Thiene e di S. Lucia, vergine e martire siracusana. Nello stesso anno della sua benedizione (1755), le prerogative di chiesa madre godute sino allora da quella della Madonna del B. Pensiero passarono a questa nuova maggiore chiesa, che nel 1757 venne elevata a parrocchia. L‘onore di reggerla per il primo toccò al sac. don Giuseppe Sciarrino che esercitò l‘ufficio di parroco con senno e dottrina sino al 1775. La maggiore tra le quattro campane fu dedicata al Santo di Padova, e alle sue forti vibrazioni viene attribuita la virtù di allontanare i nembi e le tempeste. La mole notevole dell‘edificio è resa imponente da una lunga scalinata semiesagonale di selce. Nel 1900 l‘interno della chiesa fu restaurato e ornato di artistici stucchi, e nel 1911 vennero rinnovati la scalinata e il massiccio portone centrale. Ai lati del presbiterio si possono osservare con personaggi a grandezza naturale due grandi quadri relativi a due portenti attribuiti al Santo di Padova: il miracolo della giumenta digiuna da tre giorni che, inginocchiata, adora l‘Eucaristia e quello della bilocazione del Santo, presentatosi in tribunale per difendere il padre ingiustamente accusato d‘omicidio. Entrambi sono firmati dal pittore Attanasio e sono di mediocre fattura. L‘abate Vito Amico scrisse che la chiesa fu dedicata al Santo di Padova per onorare il conte Antonio Cutelli.

161

Più informato pare il Dispenza il quale narra: «Dovendosi eleggere il Santo Patrono del paese, il popolo si divise in tre correnti: una optò per Sant‘Antonio, un‘altra per San Francesco di Paola, la terza per San Vincenzo Ferreri. A sorteggio pubblicamente effettuato, uscì per tre volte consecutive il nome di Sant‘Antonio di Padova».

Chiesa madre e via Cadorna anni 40/50

Foto prof. Luigi Battaglia Altare Maggiore

162

Foto prof. Luigi Battaglia Interno Chiesa Madre

Foto prof. Luigi Battaglia Prospetto chiesa madre anno 2006 163

Foto prof. Luigi Battaglia Nicchia di S. Antonio sul prospetto della Chiesa Madre

Foto prof. Luigi Battaglia Statua di S. Antonio sull‘altare Maggiore 164

Foto prof. Luigi Battaglia Opera di notevoli dimensioni del cav. Corrado Attanasio (un miracolo di S. Antonio)

Foto prof. Luigi Battaglia Opera di notevoli dimensioni del cav. Corrado Attanasio (un miracolo di S. Antonio)

165

Foto prof. Luigi Battaglia

166

Foto prof. Luigi Battaglia Targa in marmo dietro l‘altare maggiore

Foto prof. Luigi Battaglia Particolare della scala che porta al campanile

167

Locandina inaugurazione organo settecentesco Chiesa Madre lato a

Locandina inaugurazione organo settecentesco Chiesa Madre lato b

168

Foto prof. Luigi Battaglia L‘Organo della Chiesa Madre dopo il restauro

169

Foto prof. Luigi Battaglia

170

Foto prof. Luigi Battaglia Il pulpito della Chiesa madre prima del restauro

Foto prof. Luigi Battaglia Il pulpito della Chiesa madre dopo del restauro 171

CHIESA DI MARIA SS. DELLA PURITÀ O CHIESA NUOVA

A tre navate anch‘essa in stile romanico-baroccheggiante, costruita a partire dal 1845. In questa Chiesa si trova il grandioso e artistico Crocifisso della Scuola del Civiletti. La Chiesa Nuova sorse nel centro del nuovo quartiere sviluppatosi ad ovest di quello antico, in strade scoscese ma parallele. I suoi abitanti, trovando scomodo raggiungere la Chiesa Madre, avanzarono la proposta di avere una chiesa più grande e più comoda. I Padri Redentoristi, recativisi in missione, l‘avvalorarono efficacemente presso la Curia di Cefalù sostenendo ch‘era giusto concedere ai 2.500 abitanti del nuovo quartiere l‘onore d‘una loro chiesa. Il vescovo del tempo fu lieto di venire incontro al desiderio dei fedeli, e senza indugi ottenne l‘autorizzazione dal Governo borbonico di costruire la chiesa desiderata. Nel 1845 furono gettate le fondamenta: clero e popolo fecero a gara nel trasporto a spalla del primo materiale occorrente per un tempio a tre navate. Il barone Lucio Mastrogiovanni Tasca, quale antico proprietario del felicissimo feudo di Regaleali e fittuario dei tenimenti territoriali, volle concorrere con la concessione di un annuo perpetuo legato di cento onze (L. 1.275), Ma gli sforzi economici e morali dei fedeli, cedettero all‘enormità della spesa non ben ponderata, e il tempio, dopo quasi otto lustri, agli occhi del Tirrito giunto sul posto per ricerche, si presentava ancora incompiuto. Oggi, col completamento dell‘opera, il tempio è una splendida realtà grazie al vivo interessamento dei rettori succedutisi nella sua cura e ai sacrifici dei fedeli. Tra i rettori più attivi occupa il primo posto il sac. Tommaso Cappellino il quale raggiunse gli USA per raccogliere dollari tra gli emigrati valledolmesi al solo scopo di continuare i lavori di completamento dell‘interno della Chiesa. Morì a cinquantadue anni proprio nel giorno della festa della Purità, titolare della chiesa alla quale aveva dedicato la sua esistenza. Il popolo gli tributò straordinarie onoranze funebri e il Comune all‘unanimità gli dedicò una delle vie che portano a questa chiesa. La sua opera fu continuata dal rettore che gli succedette, dal sac. Vincenzo Barone che curò i restauri delle due cappelle maggiori e la pavimentazione della navata centrale in marmo e fornì di nuove campane il campanile e di alcuni arredi sacri la chiesa. Nel 1937, dopo la elezione del Barone ad arciprete, vi s‘insediò come rettore un giovane sacerdote di Cefalù, il P. Pasquale Sanfilippo, che con i sussidi della Regione Siciliana e con i contributi dei fedeli e della propria pur modesta tasca definì tutti i lavori occorrenti alla dignità del tempio sognato dai fedeli valledolmesi nel lontano 1845. Si devono alla sua solerzia la riparazione del tetto della chiesa, sfondato da una bomba lanciata da un aereo americano nel 1943, l‘acquisto d‘un nuovo armonium e di lampadari e inoltre la costruzione d‘una sala cinematografica quale moderno sussidio all‘educazione dei giovani.

172

1934 prospetto prima del restauro

Foto prof. Luigi Battaglia Prospetto attuale Chiesa Nuova

173

Prospetto notturno

Prospetto Chiesa Nuova arch. Indovina

174

Foto prof. Luigi Battaglia Interno Chiesa Nuova

Foto prof. Luigi Battaglia Targa marmorea per costruzione simulacro SS.mo Crocifisso

175

Chiesa Nuova anno 2009 giorno di Cresime

176

Carozzo Antonino appaltane della Chiesa Nuova

Sig. Mammana appaltante della Chiesa Nuova

Gugino Calogero fabbricante della Chiesa Nuova

177

CHIESA DEL CALVARIO

Il 3 Maggio i fedeli portano del pane raffigurante le parti del corpo guarite a seguito di una grazia; dopo la messa e la benedizione del pane lo stesso viene distribuito in piccole parti a tutti i fedeli presenti.

Foto prof. Luigi Battaglia Chiesa del Calvario

Foto prof. Luigi Battaglia Interno chiesa del calvario

178

Foto prof. Luigi Battaglia Chiesa del Calvario ripresa dal deltaplano

Foto prof. Luigi Battaglia Benedizione del pane di la santa cruci anno 2008

179

ORATORIO SS ROSARIO

Dai documenti, molto scarsi per la verità, conservati nell‘Archivio Parrocchiale, risulta che il barone Cicala e il nipote don Giuseppe Cutelli, fondatori della Terra di Castel Normanno, ebbero viva cura dei fattori religiosi in seno ai propri coloni. Per i primi dodici anni circa dalla nuova fondazione, centro del culto locale fu la chiesetta adibita oggi a Oratorio del Rosario; dal 1654 in poi, portata a compimento la chiesa maggiore costruita dal Cutelli, le pratiche religiose si svolsero in questa che, come abbiamo detto, fu dedicata alla Madonna del Buon Pensiero. Il primo cappellano che, per incarico del vescovo di Cefalù, esplicò il suo ministero a Castel Normanno, fu il sac. don Paolo Di Leo che tutte le domeniche veniva a cavallo dalla natia Caltavuturo. Antica costruzione facente parte del complesso del palazzo Castellana; oggi vi si svolgono le funzioni Pasquali con l‘allestimento della cena a cui partecipano i confrati; gli antichi affreschi, a causa delle continue infiltrazioni di acqua, sono ormai in degrado anche se negli ultimi anni sono state fatte delle opere di straordinaria manutenzione.

Foto prof. Luigi Battaglia Il pavimento

Foto prof. Luigi Battaglia Uno degli affreschi

180

Foto prof. Luigi Battaglia La volta ormai in degrado

Foto prof. Luigi Battaglia

Uno degli affreschi della volta

181

EDICOLE CAPPELLE STATUE

Foto prof. Luigi Battaglia Edicola votiva ubicata nel muro della casa di via Chiavetta n. 33 composta da 11 mattonelle in ceramica riportanti l‘anno 1716

Foto prof. Luigi Battaglia Via Chiavetta n.33 in rosso l‘edicola in ceramica del 1716

182

Foto prof. Luigi Battaglia Edicola Maria ausiliatrice (Via Lanza a monte)

Foto prof. Luigi Battaglia Edicola via Vitt. Emanuele III° (case popolari)

Foto prof. Luigi Battaglia Edicola S. Antonio (Via E. Toti)

Foto prof. Luigi Battaglia Edicola Madonna di Gibilmanna (Via Monteleone)

183

Foto prof. Luigi Battaglia Edicola S. Croce (contrada Mella)

Foto prof. Luigi Battaglia Statuta Padre Pio (scuole elementari)

Foto prof. Luigi Battaglia Edicola S. Croce (Chiusa Madonna)

Foto prof. Luigi Battaglia

Edicola S. Francesco Foto prof. Luigi Battaglia (contrada S. Francesco) Edicola Piazza Medici n.17 (casa Fricano)

184

Foto prof. Luigi Battaglia Edicola Via Vitt. Emanuele II°

Foto prof. Luigi Battaglia Edicola S. Antonio Via Aldo Moro

Foto prof. Luigi Battaglia Edicola Madonna di Miano

Foto prof. Luigi Battaglia Edicola Via Stagnone

185

PARROCI E SACERDOTI

Sac. Andolina Rosario

Sac. Sanfilippo Pasquale n.1911 m.17.07.1996

Padre Mariano Cristina Francescano Cappuccino

Padre Tommaso da Valledolmo Cappuccino Padre Mariano da Valledolmo n.17.03.1881 n.20.02.1890 m.26.05.1966 (originale Pino Muscato) m.02.03.1940 (originale Pino Muscato)

186

Sac. Chiavetta Giovanni

Sac. Castrogiovanni Giuseppe

Arciprete Barone Vincenzo

Sac. Barone Fedele n. 20.05.1845 m. 09.01.1922

Sac. Don Carlo Di Maria n.02.11.1861 m.02.06.1939

Padre Giuseppe da Valledolmo

187

Abate Vincenzo Castellana

Sac. Tommaso Cappellino. Allo stesso è intestata una via del paese

Padre Antonino Belliotti

Padre Antonio M. Gioia 1834-1911

Padre Guarino

Arciprete don Antonio Sciarrino 1840-1916

Padre Sciolino Primo rettore della Chiesa Nuova

188

Abate Vincenzo Castellana Padre Antonio M. Gioia 1834-1911 Don Luigi Cammarata

Don Giuseppe Castrogiovanni 1842-1914 Don Fedele Gullo don Fedele Barone 1845-1922

Don Giovanni La Duca 1842-1928 don Giovanni A.A. Chiavetta 1859-1916 arc. Don G. Randazzo

189

Padre Sciarrino Sacerdote don Antonio Ognibene

arciprete don Salvatore Cirrito

Arciprete Pennavaria

190

COLLEGIO DI MARIA

E‘ collocato nel complesso del palazzo Castellana, prospiciente sulla via Garibaldi con accesso anche dal baglio Castellana. Le suore oltre a gestire l‘asilo, oggi scuola materna, nei tempi passati facevano degli ottimi dolci di Natale le cui ricette si sono tramandate in parecchie famiglie. Fino a qualche decennio addietro molte persone erano solite portare in dono la legna per cucinare, oppure olio o altre masserizie.

Cortile interno anni ‗40 .

Antica foto di suore del Collegio di Maria

191

azione cattolica suore Collegio di Maria 1935

192

SUORE CAPPUCCINE

Fino agli anni 50 sono state presso l‘Ospedale Gioia-Barone per accudire gli ammalati poi, chiuso l‘Ospedale, sono andate via; ma un‘ inaspettato lascito di una grande casa da parte del sig. Leone Calogero le ha fatte ritornare a Valledolmo ed oggi gestiscono una scuola materna oltre a fare tante opere di bene presso gli ammalati e le famiglie bisognose.

Foto prof. Luigi Battaglia La casa di via Roma delle suore Cappuccine lascito del sig. Leone Calogero

193

STAGNONE – AMBULATORIO MEDICO CHIRURGICO CAV. ROSOLINO GIOIA E DOTT. GIUSEPPE BARONE

Al nobile Don Giovanni San Martino Ramondetta, Duca della Fabbrica unitosi in matrimonio con Girolama Ioppolo Cutelli (investita della baronia il 16 luglio 1748) si deve la costruzione per quei tempi colossale dell‘ampio serbatoio idrico ancora oggi chiamato Stagnone. Nel cisternone furono captate le acque delle sorgenti a monte dell‘abitato, esso accoglieva oltre 1364 metri cubi di acqua. E‘ questa una costruzione in pietrame di mt. 10,10 x mt. 38,20 h. 6,00 al colmo, spessore muri perimetrali mt. 1,60 con una serie di arcate centrali sostenute da 6 enormi pilastri, volte a crociera, anch‘esse in pietrame, di notevole valore storico-architettonico. Il Tirrito che un secolo dopo potè visitarlo, stupito, scrisse “Questa grande opera che dicesi avere costato 16.000 scudi (£.64.200), la quale per la forma della costruzione può rivaleggiare con le antiche fabbriche della dominazione romana , durò un secolo. Nel 1818 si sviluppò una frana che spaccò il suolo del cisternone e deviò le acque. Si spesero circa 4000 lire per ripararlo; ma dopo pochi anni ricomparve l’avvallamento provocato da una frana più profonda, che ne produsse il totale abbandono. Restano ancora i maestosi avanzi di sì grande opera…..” Lo Stagnone, oggetto di recente restauro, per quanto riguarda la struttura interna in pietrame, nelle sua solenne mole, oggi assolve egregiamente il suo compito in funzioni quali recite, mostre, convegni, esposizioni etc... le quali, pur non pertinenti l‘idea progettuale di partenza, lo hanno portato alla ribalta e all‘attenzione di un pubblico sempre più meravigliato ed ammmaliato dalla bellezza rustica del manufatto.

Foto prof. Luigi Battaglia Interno stagnone restaurato

Sulle mura dello Stagnone con le somme lasciate dal medico provinciale Prof. Barone Vincenzo e del Cav. Rosolino Gioia il Podestà Cav. Geom. Luigi Barone fece costruire l‘ambulatorio medico chirurgico inaugurandolo nel 1939; in breve tempo l‘ambulatorio assunse le funzioni di un piccolo 194 ospedale in quanto venivano dei chirurghi da Palermo ad eseguire interventi quali asportazioni di tonsille ed altri piccoli interventi. L‘organizzazione e la funzionalità era assolta dalle suore cappuccine che con grande professionalità e dedizione assistevano gli ammalati. Ancora oggi (anni duemila) sull‘esterno della costruzione è visibile la scritta in stampatello

“AMBULATORIO MEDICO CHIRURGICO CAV. ROSOLINO GIOIA E DOTT. GIUSEPPE BARONE”

Foto prof. Luigi Battaglia Anno 2006 la scritta ormai poco visibile

Cav. Rosolino Gioia Comm. Dott. Vincenzo Barone

195

Foto prof. Luigi Battaglia Stagnone: una recente mostra del pittore Valledolmese Carmelo Cicero

Dott. Cosimo Gioia ( ha devoluto L.50.000 per un‘opera di beneficenza su espresso desiderio verbale del fratello cav. Rosolino Gioia)

196

1931 comunicazione donazione L.50.000 in memoria di dr. Rosolino Gioia

197

1931 Prefettura autorizzazione accettazione donazione

198

1937 lettera di comunicazione disposizione testamentaria dr. Giuseppe Barone

Notaio Ferdinando Barone ( nella qualità di erede ed esecutore testamentario del fratello comm. dott. Vincenzo Barone, ha devoluto L.40.000 per la fondazione di un ambulatorio medico chirurgico da intitolare ―Ambulatorio medico chirurgico dott. Giuseppe Barone‖)

199

1937 lettera di ringraziamento per la donazione Barone

200

Decreto 1937 autorizzazione ad accettare le donazioni Gioia-Barone pag. 1

201

Decreto 1937 autorizzazione ad accettare le donazioni Gioia-Barone pag. 2

202

1939 Comune di Caltavuturo ringraziamento per inaugurazione ambulatorio

1939 comunicazione Banco di Sicilia per inaugurazione Ambulatorio

203

PALAZZO E BAGLIO CASTELLANA

Palazzo feudale sede del Conte Cutelli e delle annesse dipendenze. Al centro dell‘attuale nucleo abitativo. Ha una pianta quadrangolare con corte interna. Il complesso edilizio comprende il Collegio di Maria con chiostro colonnato interno e la Chiesa delle Anime sante. Il palazzo o castello fu elevato sino al secondo piano e si estendeva verso oriente per una lunghezza di circa 150 metri. Nel mezzo del secondo piano si spiegava un grazioso cortile con colonne reggenti degli archi ai piedi dei quali si stendevano piccole aiuole e nel centro, accanto a un albero, si elevava il collo d‘un pozzo d‘acqua perenne; una scaletta dal cortile portava all‘appartamento della famiglia. A nord della imponente costruzione si estendevano i vani terrani adibiti a stalle, pagliere, magazzini, cucine ed il bevaio; una serie rettangolare di vani cingeva l‘ampio cortile chiamato oggi «Baglio di Castellana». Si accedeva al Palazzo e ai magazzini per mezzo d‘un ampio e alto ingresso; nel mezzo del «Baglio» stava un gran pozzo che raccoglieva, e tuttora raccoglie, l‘acqua sorgiva proveniente dalla pendice della catena montuosa sovrastante. Di fronte all‘ingresso sorgeva la «ribatteria», una specie di spaccio aziendale. Il palazzo, la cui facciata è stata di recente restaurata mettendo in evidenza la struttura in pietrame, svetta con la sua enorme mole sull‘adiacente Piazza Madrice svolgendo la funzione di richiamo per i visitatori.

Planimetria palazzo Castellana

Palazzo Castellana anni ‗60 204

Foto prof. Luigi Battaglia Palazzo Castellana anni 2000

Foto prof. Luigi Battaglia Portone d‘ingresso al baglio Castellana

Foto prof. Luigi Battaglia Androne palazzo Castellana vista verso l‘esterno

205

Stanza dove ha pernottato Garibaldi nel 1862 di passaggio a Valledolmo, oggi di proprietà dei fratelli Gugino Giovanni e Luigi (foto fornita da ex allievi convitto Cutelli di Catania)

Finestre di Palazzo Castellana dove Garibaldi di passaggio fù ospitato e dalle quali si affacciò per il suo discorso nel 1862. (foto fornita da ex allievi convitto Cutelli di Catania)

206

BUSTO BRONZEO DEL DR. CASTRENZE GULLO

Nei pressi dell‘entrata del cimitero comunale trovasi un busto in bronzo dell‘estinto opera dello scultore Antonio Ugo, voluto dalla cittadinanza per onorare la memoria del benefattore; il basamento del busto reca la seguente iscrizione: “Al Dott. Castrense Gullo la cittadinanza gli amici nel primo anniversario di sua morte posero XI.V.MDCCCCIII” . Il busto è l‘unica opera monumentale che i valledolmesi hanno eretto ad un loro concittadino. Esso rappresenta il sentimento di stima e di gratitudine che la cittadinanza ha voluto esprimere ad un uomo che morì dopo essersi ammalato di polmonite doppia per aver soccorso in una freddissima notte di inverno una partoriente alle prese con un difficile travaglio. Il medico si era sempre distinto per la disponibilità, la benevolenza e la generosità: non solo dispensava la sua opera di medico senza risparmiarsi, ma spesso con i più bisognosi esercitava gratuitamente elargendo, altresì, alle famiglie più indigenti le provvidenze economiche per l‘acquisto delle medicine. Si ricorda, infine, che il funerale ha visto la commossa partecipazione per la prima volta anche delle donne del paese che fino ad allora ne erano rimaste escluse poiché per consuetudine la partecipazione ai funerali era riservata ai soli uomini.

Foto prof. Luigi Battaglia Busto Bronzeo del Dr. Castrenze Gullo 1902

207

BOLLETTINO

PER LE ONORANZE

AL

DOTTOR CASTRENSE CULLO

IN VALLEDOLMO

13 AGOSTO 1902

208

Foto dr. Castrenze Gullo tratta dal bollettino per le onoranze

Stralcio del Bollettino per le onoranze al Dr. Castrense Gullo (Medico Chirurgo) nato in Valledolmo il 17.12.1864 (19.12.1863)? – morto l’11 maggio 1902 all’età di 38 anni.-

BOLLETTINO PER LE ONORANZE AL DR. CASTRENSE GULLO

VALLEDOLMO 13 AGOSTO 1902

I FUNERALI

Il 12 maggio u.s., furono rese solenne onoranze al compianto Dott. Castrense Gullo. Nella Chiesa Madre, convenientemente addobbata a lutto, con l‘intervento del clero, delle Autorità Civili e Militari del comune, dei sodalizi, del Corpo insegnante e di numerosissimo popolo, fu celebrata la messa funebre. Nel mezzo della Chiesa, sontuoso ergevasi il catafalco, sul quale era deposto il feretro, circondato da numerosi ceri ardenti e da magnifiche corone. Sui lati del tumulo leggevansi bellissime iscrizioni, dopo la messa tutto il popolo trasse in mesto corteo al Cimitero. In Chiesa, lungo il percorso del corteo e al cimitero furono profferite bellissime orazioni che riproduciamo integralmente.

(Dall’elogio funebre del Sacerdote Giovanni Chiavetta pronunciato nella Chiesa Madre)

“… Ebbe i natali qui in Valledolmo a 17 dicembre 1864 da Ignazio e Luigia Cappellino e gli furono imposti i nomi di Castrense Giuseppe. Discendente da famiglia modesta ed onorata, ….e terminati in questa gli studii elementari, compì quelli ginnasiali nella sede della nostra Diocesi. …. Col crescere degli anni si svegliava sempre più il suo ingegno, ed in Palermo, dove continuò lo studio delle classiche scuole…. Compiti appena cinque lustri , egli ha terminato di arricchire la sua mente di quel corredo di scienze che gli furono necessarie ed utili, per essere meritevole della laurea in Medicina e Chirurgia. Il dovere lo chiamava a prestare il servizio militare… Egli quindi, si ritira a Valledolmo, a vantaggio del quale presta la sua opera…. Nominato Ufficiale Sanitario e poscia Chirurgo Condotto… E qui giova opportuno far cenno alle cariche conferitegli per la fiducia acquistatasi presso le autorità competenti…

209

Nominato a sovrintendere queste scuole comunali… fino al presente come Deputato di vigilanza… sempre fu eguale ai sentimenti nello amministrare la giustizia nell’ufficio di Conciliatore, quale carica per diverse fiate gli fu conferita dal Real Governo…”

Dall’elogio funebre del Sacerdote Giuseppe Castrogiovanni pronunciato lungo il percorso

―….L‘alba del 19 dicembre 1863 imporporava la porta di oriente ed un sorriso di serena Gioia scendeva sul volto della coppia Signor Ignazio Gullo e signora Luigia Cappellino che dal terzo frutto del loro amore coniugale videro adornare il loro imeneo. Ed invero, un gaio e vermiglio fiore ne spuntava che oggi ahimè! Costituisce il subietto del mio incolto funebre elogio….” …E di fatti all’età di anni ventiquattro, essendosi sempre distinto tra gli studenti, fu laureato in Chirurgia e Medicina…La carità verso il povero lo distinse mostrandosi sempre disinteressato nella professione… Ed io lo vidi diverse volte, e quasi giornalmente, visitare gl’infermi poveri, ai quali distribuiva dell’elemosina… Però era scritto ed inesorabilmente scritto il suo decreto; una piccola febbre che sulle prime, par voglia assai poco interessare la vigilanza dell‘arte medica, al volgere di pochissimi giorni si fa temuta. Si telefona in Palermo la prima e la seconda volta, viene il Dr. Piazza, si riuniscono i medici in congresso, si apprestano tutti i possibili rimedii, e quando l‘organismo, par che avesse reagito all‘inesorabile decreto, quando la madre, i fratelli, le sorelle, i parenti, gli amici, il popolo tutto con gioia sperava nella sua guarigione, ohimè!… il male si rende più intenso, le forze cominciano sempre più ad assottigliarsi, l’Eterno aveva già scritto la fatale sentenza: era mestieri che si eseguisse…. Ieri alle 4 p.m. emanava l’ultimo respiro… Vola si, a riunirti a quell‘anima benedetta del tuo caro padre….

Dall’elogio funebre dell’Avv. Giuseppe Sciarrino pronunciato al cimitero

―… Fu mite di animo, di largo disinteresse, amato da tutti, idolatrato dai suoi e dai poveri, che lo chiamavano il loro padre, il loro salvatore benefico… l’anima tua benedetta è salita nelle sfere infinite del Cielo, dove non giunge l’alito nefasto delle miserie umane, ma bensì il mesto rimpianto, il profondo rammarico del paese intero che di lacrime irrora il tuo sepolcro….‖

Dall’elogio funebre del Prof. Vincenzo Rao

“… Castrense Gullo mostrò sempre ingegno svegliato, carattere mite e buono, qualità morali e virtù pregevolissime…Verso il 1890 disimpegnò la carica di Soprintendente scolastico e da più anni a questa parte quelle di Ufficiale Sanitario, Chirurgo condotto, Vice Conciliatore e Deputato di vigilanza per le scuole. Come Soprintendente e Deputato di vigilanza non si stancò mai di mettere i suoi buoni uffici presso le Amministrazioni del Comune succedutesi, perché si migliorassero i locali scolastico, si fornissero le scuole degli arredi necessari… Come Ufficiale Sanitario, ebbe sempre a curare con vera e nobile abnegazione l’igiene pubblica e quant’altro avesse attinenza colla carica, osservando e facendo scrupolosamente osservare le leggi ed i regolamenti sanitari. Come Conciliatore si fece sempre ammirare per imparzialità, rettitudine e coscienza, e soprattutto si rese benemerito per la sua instancabile cooperazione alla pace ed all’accordo fra i litiganti.

210

Castrense Gullo fu anche figlio e fratello affettuoso, amico sincero, gentiluomo perfetto, esempio di virtù. Ecco l‘uomo, la figura nobile che vediamo oggi scomparire! Ahi sventura! E sventura non solamente della famiglia, nella quale il buon Castrense lascia un vuoto impossibile a colmarsi, ma sventura anche del paese, che perde uno dei migliori suoi figli, uno dei figli più premurosi al suo bene e alla sua grandezza. Ecco l’uomo, che, nella primavera della vita, a soli 38 anni, quando tutto sorride, tutto è speranza, tutto è ideale, vediamo fulmineamente rapirci dalla inesorabile falce della morte… Ed ora, o Castrense Gullo, anima candida e benedetta, che in te porti le virtù più sublimi, i pregi più grandi, a te io porgo il saluto e le lacrime di dolore della tua inconsolabile madre, di colei che ti trasfuse la squisitezza dell‘anima sua; delle tue afflitte sorelle, che vedono rapirsi il fiore più rigoglioso; dei tuoi addolorati fratelli, che vedono strapparsi la perla più preziosa, a te io porgo il saluto particolare del tuo desolato fratello Sac. Fedele, di colui che durante la tua breve malattia ebbe a dar prove di vero eroismo, simulando il suo dolore ai tuoi occhi pieni d‘intelligenza e di amore. A nome pure degli altri tuoi parenti, che anch‘essi piangono ed amaramente piangono la tua dipartita, a nome delle Società qui convenute: il Circolo “Sempre avanti Savoia”, del quale fosti Istitutore e Presidente, la Società degli Operai, la Società Agricola “Conte di Torino”, la Società “Unione Agraria”; a nome del corpo insegnate…. A nome del tuo fido ed affranto Carmelo Parlato che vede privarsi del migliore amico; a nome infine del popolo, che silenzioso e mesto ha voluto accompagnare la tua salma in quest’ultima dimora, … Abbia riposo l‘anima tua fra gli eletti del Cielo, mentre noi quaggiù pregheremo incessantemente per la tua eterna felicità nel regno dei giusti, e ci studieremo di sapere imitare le tue virtù, che sono le virtù più belle, le virtù dei buoni e dei grandi. Addio!”

Dall’elogio funebre del Cav. Ferdinando Barone (parole dette a cimitero)

“… No, non credevo che a me dovesse spettare rivolgerti l’estremo addio, versare sul tuo feretro, ancora caldo, la lacrima amica!… E quando qui raccolti, associati al lutto della tua famiglia, ch‘è lutto di un intero paese, vedi tutti, renderti l’ultimo tributo di stima, non credere, no, o amico carissimo, che il dovere ci chiami: troppo vuoto tu lasci tra noi perché ciò sia l’unica manifestazione d’intenso dolore, che la tua dipartita ci arreca, di gratitudine, che l’esercizio della tua arte medica seppe creare, fra tutti quanti chiedemmo a te un consiglio, una parola di conforto nelle nostre sofferenze. A quest’opera tua benefica, non andò disgiunto l’alto concetto di spezzare le ire partigiane che per non breve tempo infastidirono il nostro paese; e tu fosti gran parte in quest’opera di armonia e di concordia, in quest’opera di rigenerazione morale. L‘espressione di un popolo qui raccolto è abbastanza eloquente per dire delle tue virtù e perciò io non vado più oltre… La falce inesorabile della morte, ha voluto staccarti da noi, ha voluto ferire crudelmente l’animo nostro; ma tu, tu, anima eletta vivrai oltre la tomba nella nostra memoria e sempre caro, tu ci ricorderai ognora il perfetto galantuomo!…”

ELENCO DELLE OBLAZIONI

Barone Paino lire 100 - Dottor l. Gioia 1. 30 - Cav. Ferdinando Barone l. 50 - Cappellino Gius. l. 30 - Lodico Luigi 1. 50 Fratelli Chiavetta l.. 50 - Sciarrino Luigi e fratello l.. 50 - Sac. L. Cammarata l. .30 - Orazio Siragusa 1. 25 - Laduca Vincenzo e figli l. 100 4, - Farinella Gaetano e figlio l. 20 - Prof. V. Rao l. 10 -Parlato Nicolò e Carmelo l. 10 - Carfi Franc. l. 5 Manno ing. Antonino l. 25 - Macaluso Matteo l.. 5 - Salvatore Gervasi l. 25 - Belliotti Luigi fu

211

F. l.. 25 - Castellana Rosario Guccione l. 100 - Prof. Nicolò Belliotti l. 10 - Notar Michele Battaglia l.. 10 - Barone Ignazio l. 5 - Parlato Vincenzo l. 5 - Farinella Antonino l. 5 - Martina Felice l. 10 - Lo Tempio Salvatore l.5 - Prof. Giuseppe Bellanca l. 5 Savagnone ing. Francesco l. 25 – Sac. G. Castrogiovanni l. 10 Guarino Luigi fu Luigi l. 5 - Nuccio Ca- pitano Giuseppe l. 10 - Pacini Torello l. 5 - Gullo ing. Giuseppe l. 100 - Saeli dottor Gaetano da Montemaggiore l. 25 – Grammatica Francesco l. 10 - Garofalo Nicolò appaltatore dei lavori dell‘ a-cqua l. 10 – Leone Orazio Orazio fu Fr. l. 5 - Sciaulino Vincenzo l. 5 - Belliotti Damiano fu Franc. l. 50 - Bellanca, Vincenzo di Nicolò l. 5 - Sofia Calogero l. 5 - Barone Rosario, postino l. 10 - Pri- vitera Carmelo l. 5 - Gulino Gioacchino l. 10 - Panzica Luigi l. 5 – Lo Jacono Rosario l. 5 - Parlato Francesco l. 5 – Castro- giovanni Giuseppe fu Angelo l. 5 - Ippolito Antonino fu Calogero Faulisi l. 5 – Ippolito Calogero di Giusppe l. 5 - Guzzetta Domenico di Francesco l. 5 - Aprile Domenico l. 5 – Inguaggiato Alfonso l. 5 – Battaglia Onofrio e fratello l. 5 – Panzica Antonin di Saverio l. 5 – Muscarella Gioacchino di Francesco l. 5 – Puleo Vincenzo l. 5 Drago Rosario l. 5 – Gioia Antonino fu Giuseppe l. 10 – Gulino Rosario ufficiale telegrafico l. 10 – fratelli Giuseppe e luigi Scinta l. 10 – Laduca Rosario l. 5 – Vacanti Salvatore di Salvatore l. 5 – Lo Cicero Epifanio l. 5 – Tartaro Giuseppe fu Giuseppe l. 5 – Prof. Dott. Cirincione da Palermo l. 10 – Cappel lino Francesco fu Salv. L. 10 – On. Barone Mauro Turriti l. 25 – Avv. Antonino pisani l. 10 – Arnao Vincenzo l. 5 – Lo Tempio Francesco l. 5 – Vacanti Vincenzo di Salv. L. 5 – Panepinto Giu- seppe fu Calogero l. 10 – Romano Mario l. 5 – Sac. Fedele Barone l. 10 - Castrogiovanni Luigi l. 10 - Rosolino e Vincenzo Leone l. 100 – Parlato Panzica Luigi fu Giuseppe l. 5 - Bramante Pasquale, comandante la stazione dei RR. Carabinieri di Valledolmo l. 5 - Gafà Giuseppe Delegato di P. S. in Montemaggiore l. 2 - Spagnuolo Gaetano l.2,50 - Giovanni Manzella l. 5 - Battista Luigi l. 2 - Marranco Rosario fu Giuseppe l. 1 - Bruno Pietro l. 2 - Andolina Rosolino fu Gius. l. 1 - Gugino Orazio fu Giovanni Antonio I. 2 - Spera Tommaso l. 1 - Spera Giuseppe l. 1 Acquisto Luigi e Calogero l. 1 - Barone Orazio fu Stanislao l. 1 Privitera Rosario Tirrità l. 1 - Barone Calogero fu Stanislao l. 1 - Spera Vincenzo fu Giovanni l. 1 - Vacanti Antonino fu An-tonino l. 2 - Barone Rosolino fu Stanislao l. 1 - Lo Iacono Sal- vatore fu Epifanio l. 2 - Panepinto Antonio l. 2 - Andolina Antonino fu Calogero l. 1 - Mancuso Salvatore fu Agostino l. 1 - Liberti Rosario l. 1 - Vacanti Rosario fu Luciano l. 2 - Chiocchio Maestro Nicolò l. 2 - Polizzi Luigi l. 3 - Miceli Tommaso l. 1 - Vallone Rosario fu Calogero l. 1 - Battaglia Antonino fu Vincenzo l. 2 - Spera Antonino e Giovanni l. 2 – Martina Vincenzo l. 1 - Gugino Luigi fu Calogero l. 1 - Gugino Antonio fu Rosario l. 2 -Bellanca Giuseppe di Nicolò l. 1 - Alfio Esposto, guardia munici- pale l. 1 - Vacanti Antonino di Salv. l. 2 - Di Marco Giuseppe d'Ignazio l. 2 - Gugino Salvatore fu Calogero l. 1 - Di Vita Sal- vatore l. 1 - Messina Epifanio l. 1 - Oreste Faraone l. 1 - Dispenza Vinc. fu Vincenzo l. 2 – Rizzo Cosimo l. 3 - Battaglia Antonino fu Vincenzo l. 2 - Finocchiaro Sebastiano appuntato dei RR. CC. l. 1 - Frattone Ercole, carabiniere l. 1 - Givi Giovanni ca- rabiniere l. 1 - Siragusa Antonino fu Mariano l. 0,20 - Piazza Cosimo di Calogero l. 0,40 - Federico Antonino fu Giuseppe l. 0,40 - Genco Michele l. 0,50 - Pulvino Rosario fu Rosario l. 0,60 - Ricotta Calogero fu Francesco l. 0,50 - Lodico Vincenzo fu Salv.l. 0,50 - Mancuso Vincenzo Quatrino l. 0,40 - Guzzetta Cosimo fu Cosimo l. 0,50 - Battaglia Rosario fu Ant. l. 0,20 - Guarino Ant. fu Calog. I. 0,40 - Fricano Antonino fu Antonio l. 0,40 - Gioia Liborio l. 0.50- Vella Calogero l. 0,10 - Pecoraro Rosolino di Martino l. 0,50 - Gervasi Giovanni fu Vincenzo l. 0,20 - Gioia Antonino di Carmelo l. 0.20 - Chiavetta Gaetano l. 0,20 - Augello Orazio l. 0,30 - Di Cesare Giuseppe l. 0,20 - Muscarella Giuseppe fu Pietro l. 0,20 - Ippolito Giuseppe fu Orazio l. 0,50 -Allenza Serafina l. 0,20 - Genco Luigi fu Vincenzo Lo Re l. 0,50 -Gugino Vincenzo fu Antonino l. 0,20 - Dispenza Calogero fu Franc. l. 0,50 - Barone Giuseppe fu Luigi l. 0,50 - Sedita Gius. fu Salv. l. 0,50 — cav. Giuseppe Arnao l. 10 — Cannata Gioacchino l. 1 Lucido Vincenzo l. 1 — Siragusa Gesualdo l. 1 -Scianna Nicolò fu Mariano l. 5 — D‘Asaro Russo Francesco da Termini l. 10 Panepinto Giovanni fu Pietro l. 5 — Fina Michele l. 2 — Pulvino Salvatore fu Epifanio l. 50 — Russo Placido fu Luigi l. 5 — Rao Gius. fu Vincenzo l. 5 — Pulvino Epifanio fu Antonino l. 10 — 212

Belliotti prof. Vincenzo l. 10 — Manzella Vincenzo di Giuseppe l. 2 — Guarino Fortunata fu Antonino l. 1 — cav. Gaspare Arnao l. 5 Lisciandrello Francesco l. 2 — Leone Antonino Mercione l. 5 — Avv. Francesco Smergami l. 10 — Fratelli Antonino e Rosolino Granata l. 20 — Monteleone Antonino fu Donenico da Palermo l. 25 — D‘Alessandro Carmelo Salvatore l. 5 — Runfola Antonino di Luigi l. 5 — Prof. Sac. Cristoforo Grisanti da Cefalù l. 5 — Balletta Fur- nari Salvatore, brigadiere dei RR. CC. in Buccheri l. 1,50 — De Silvestri Vincenzo, brigadiere dei RR. CC. in S. Croce di Camerino 1. 2 — dottor Eucarpio Pisani l. 25 — comm. Gioacchino Saeli l. 25 —Militello Andrea fu Giacorno da Montemaggiore l. 25 — B.ne Domenico Pace l. 5 — Vacanti Cosimo di Salvatore l. 5 — Balsamo Agostino fu Giuseppe da Termini l. 25 — Giuseppe Lanza Conte di Mazzarino l. 25 — Bibbia Gabriele da Palermo l. 5 — Dispenza An- tonino fu Antonino l. 3 — Dispenza Giuseppe fu Antonino l. 2 - Siracusa Giuseppe Agres da Palermo l. 1 — Dispenza Carmelo fu Carmelo l. 5 — Ing. Pietro Runfola l. 10 — Castellana Lanza Domenico l. 25 — Ing. Antonino Romano Ragusa l. 10 — Avv. Antonino Avellone fu Leonardo da Roccapalumba l. 50 — Siracusa En-rico fu Enrico l. 1 — Corselli Lorenzo di Salvatore l. 1 — Stan-campiano Sac. Benedetto l. 1 — N. N. 0,20 — Prof. Ignazio Vacanti l. 5 — Cappellino Calogero fu Salv. residente in America l. 50 Scuole — 4a e 5a maschile: Muscarella Giuseppe di Gioacchino l.1 — Pulvino Antonino di Epifanio l. 0,50 — Di Pasquale Anto- nino l. 1 — Battaglia fortunato l. 0,40 — Tartaro Giuseppe l. 0,20 — Gugino Vincenzo l. 0,20 — Cristina Calogero l. 0,20 Dispenza Orazio l. 0,10 — Farinella Gaetano l. 0,20 — Vacanti Salvatore l. 0,50 — 4a e 5a femminile: Bruno Maria l. 0,25 — Tartaro Loreta l. 0,25 — Carfi Maria l. 0,10 — Chiavetta Giuseppina l. 0,50 — Romano Marianna l. 0.50 — Laduca Concetta l. 0,50 — Nuccio Adele l. 0,25 —Parlato Antonietta l. 0.25 - Parlato Concettina 0,25 — Oddo Grazia l. 0,25 — Civiletto Gelsomina l. 0,10 — Vacanti Ignazia l. 0,25 —3a maschile: Barone Luigi l. 1 — Muscarella Francesco l. 0,25 —Ger- vasi Giovanni l. 0,50 — Battaglia Antonio l. 0,50 — Di Vita Vin cenzo 0,50 — Leone Giuseppe 0,40 — Vacanti Carmelo 0,40 — Inguagiato Tommaso l. 0,30 — Parlato Fortunato l. 0,25 — Geraci Giuseppe l. 0,25 — Rizzo Vincenzo 0,25 — Alessandro Antonino —l. 0,25 — Rizzo Salvatore 0,20 — Bruno Giovanni l. 0,20 — Fa-rinella Antonino l. 0.20 — Dispenza Gesualdo l. 0,25 — Chiavetta Orazio l. 0,05 — Dispenza Vincenzo l. 0,05 — 3a femminile: Cicero Genoveffa l. 1 — Barone Concettina l. 1,60 — Muscarella Gerolamo l. 1 — Lisciandrello Domenica l. 1 — Conti Rosa l. 0,20 — 2a ma- schile. Parlato Giuseppe l. 0,50 — Battaglia Giovanni l. 0,30 — Parlato Orazio l. 0,20 — Tagliarino Giovanni l. 0,20 — Alessi Rosario l. 0,20 — Inguagiato Orazio l. 0,15— Alessi Calogero l. 0,15 — Conti Orazio l. 0,25 — Conti Orazio l. 0,05 — Leone Calogero l. 0,05— Fusca Giuseppe l. 0,20 — Dispenza Calogero l. 0,10 — Barca Michele l. 0,05 - 2a femni.: Cicero Rosina l. 1 — Gullo Lucia l. 0,50 1a masch. Diversi alunni l. 0,30 — 1a femm. Laduca Francesca l. 1 — Guzzetta Giuseppa l. 1 — Martina Maria l. 0,25 — Leone Ca-logera l. 0,05 Tartaro Salvatore fu Giuseppe l. 10 — Scafidi Francesco fu Giuseppe l. 25 - Sciarrino Francesco del notar Giovanni l. 25. — Aglia-loro Emanuele l. 5 — Bellanea Alfonso fu Filippo residente in America l. 10 — Dr. Gandolfo Bozzilleri residente in america l. 1,0 — Prof. Serafino Scinta residente in America l. 5. TOTALE L. 2127,6

213

MONUMENTO BRONZEO AI CADUTI,

Anch‘esso opera dello scultore palermitano Antonio Ugo collocato nella piazza principale del paese. Fu inaugurato nel dicembre 1926 alla presenza del Prefetto Cesare Mori. Il monumento ai caduti fu realizzato dallo scultore palermitano Antonio Ugo. L‘inaugurazione del monumento avvenne nel dicembre 1926, come si rileva dalla delibera consiliare n.5 del 27.03.1927 con la quale il Comune “contribuisce nelle spese per l’erezione e per l’inaugurazione del monumento ai caduti di Valledolmo con la somma di L.4.000” dalla stessa delibera si rileva che il monumento è stato inaugurato “nel Dicembre scorso”. All‘inaugurazione era presente il prefetto Cesare Mori ritratto in una foto dell‘epoca e l‘0n. Cucco (la presenza dell‘on. Cucco è stata indicata da Rosario Vallone Presidente società operaia). L‘inferriata che circondava il monumento era stata rimossa negli anni ‘40. Successivamente, per una piu‘ agevole svolta dei veicoli che dovevano immettersi dal corso principale in via Cadorna, venne eliminata l‘originaria aiuola ricavata sulla prima pedata del basamento. L‘inferriata originaria esistente presso i locali comunali era costituita da n. 7 pezzi da mt. 2,00, n. 1 pezzo da mt.1,40, n. 1 pezzo (cancelletto d‘entrata) da mt 0,60, per un totale di ml 16,00. L‘originaria inferriata e relativo cancelletto del monumento ai caduti e‘ stata reinstallata il 13.8.1998 rispettando la nuova misura del basamento e quindi accorciando le inferriate. Uno dei pilastrini e precisamente quello posteriore destro, riporta inciso il nome dell‘artigiano che realizzo‘ l‘inferriata Cerami Paolo e l‘anno 1926. I pezzi di inferriata rimanenti (n. 2 da mt 2,00 circa e n.2 da mt.1,00 piu‘ n. 1 piantone) sono stati depositati nei locali del macello di via Sicilia. Negli anni ‘60 il monumento è stato investito da un camion senza conducente proveniente dalla parte a monte; nella rovinosa caduta ha riportato delle scheggiature nel marmo del basamento, ma soprattutto la rottura della bella lapide poi sostituita con la stessa scritta ma su una lastra di marmo bianco totalmente liscia. Il 18.12.1998 si viene a conoscenza che al monumento e’ stato asportato, ad opera di ignoti, un pezzo del bastone impugnato con la mano destra e precisamente il tratto di circa 30 cm. sporgente posteriormente, oltre il palmo chiuso così come si evince dalle vecchie foto.

Inaugurazione monumento anno 1926

214

Valledolmo Dicembre 1926 - Inaugurazione del Monumento ai caduti e della Centrale Elettrica con la presenza del Prefetto Cesare Mori (sul palco col cappello scuro e le mani conserte), del federale Alfredo Cucco (alla destra del Prefetto), del Dr. Cosimo Gioia (a sinistra del Prefetto) e autorità di Valledolmo – Sul muro della Chiesa Anime Sante è visibile la scritta con lampadine ―W Valledolmo che risorge‖. Si racconta che quando il Prefetto Cesare Mori fu a Valledolmo (dicembre 1926 in occasione dell‘inaugurazione del monumento ai caduti e dell‘illuminazione pubblica prodotta dalla locale centrale elettrica) nel corso del suo intervento tenuto sul palco innalzato a ridosso della Chiesa delle Anime Sante, mentre parlava contro la mafia, qualcuno dalla folla gridò ad alta voce “Abbasso la mafia”, il Prefetto di rimando pronunciò la frase “No abbasso la Mafia… ma addosso alla mafia” nel bel mezzo dello scrosciante applauso che seguì si udì un sonoro fischio (di disappunto) ma non si riuscì ad individuarne nè la provenienza nè l‘autore.

Valledolmo dicembre 1926 il prefetto Mori si accinge ad andare in piazza per l‘inaugurazione del monumento ai caduti 215

Anni ‗20 il monumento Anni ‘30 manifestazione 4 Novembre prima della collocazione dell‘inferriata

Monumento ai caduti con lapide originale anni 50 Anni ‘40 il monumento con l‘inferriata originale

216

Anni ‘40-50 il monumento dopo l‘eliminazione dell‘originaria aiuola ricavata sulla prima pedata del basamento. E‘ ben visibile la lapide in marmo poi sostituita dopo la rottura a causa della caduta nell‘incidente con il camion.

Monumento ai caduti con lapide originale anni 50

217

Foto prof. Luigi Battaglia Particolare dell‘inferriata con inciso il nome CERAMI PAOLO e l‘anno 1926

Commemorazione 4 Novembre anni ‗80 legge l‘elenco dei caduti Il cav. Giuseppe Sciavolino “ragazzo del 99” così erano detti i più giovani chiamati a combattere la prima guerra mondiale 1915-1918

218

PARCO DELLE RIMEMBRANZE

E‘ stato realizzato negli anni ‘20 alla fine della prima Guerra mondiale, in un terreno donato dalla famiglia Pulvino, su una superficie di circa 1500 mq. sono stati piantati degli alberi di olmo ed ognuno di essi simboleggiava un caduto Valledolmese, inoltre il sito è stato recintato con una inferriata in ferro battuto. Vi si accede dalla via Vitt. Emanuele II° con una scalinata che arriva ad un ampio cancello portante la scritta ―PARCO DELLE RIMEMBRANZE―. In due viali uno a destra ed uno a sinistra, erano state collocate otto bombe disinnescate dell‘altezza di circa un metro (forse a simboleggiare che erano state strumento di morte). Il parco o la villa, come comunemente era chiamata poi dai cittadini, è stato inaugurato nel 1926, lo stesso anno del monumento, alla presenza del Prefetto Cesare Mori. Il parco fino agli anni ‘60 era spesso meta di passeggiate scolastiche o sfondo di fotografie di gruppo. Purtroppo tutto il plesso è stato completamente abbandonato per diverso tempo per cui verso gli anni ‘80 è stato fatto un radicale intervento con la piantumazione di nuovi alberi e siepi, la realizzazione di vialetti e della illuminazione lasciando la scalinata ed il cancello; non sono state ricollocate le bombe.

Anni ‘40 foto di gruppo familiare all‘ingresso del parco delle rimembranze. Si nota l‘ampio cancello con la scritta e alcune delle bombe disinnecate

219

Poesia tramandata a memoria il 04.12.2002 dalla zia Peppina (Giuseppa Barone vedova Lo Tempio Rosario “Sasà”) recitata dalla bambina Pollina Filomena (orfana di un caduto in guerra) alla Inaugurazione del Parco delle Rimembranze (1926)

Oh com‘è sacro il memore giardino e‘ sorto nella nostra città e col nome di un martire o bambini ogni alberello ormai si chiamerà e su quel nome di un eroe caduto per far la patria sua più libera e grande intreccerà quell‘albero cresciuto le sue perenne e floride ghirlande Il mormorio delle sue fronde al vento ai giovani dirà dell‘avvenire e di rimembranza un dolce sentimento volgete a chi da eroe seppe morir Autore sconosciuto

Il parco delle rimembranze alla data odierna

220

GLI ANNI TRISTI DELLE GUERRE:

VALLEDOLMESI CADUTI NELLA GUERRA DEL 1915-18

IN ROSSO I CADUTI AGGIUNTI A OTTOBRE. 2009 SULLA SCORTA DI UN ELENCO FORNITO DAL PERSONALE CHE STA DIGITALIZZANDO L’ARCHIVIO STORICO IN CUI SONO STATI RITROVATI ALCUNI FASCICOLI EVIDENZIATI NELLE NOTE

LUOGO E DATA DI NASCITA

EVENTUALE SEPOLTURA RILEVATA PATERNITA‘ COGNOME E NOME DAL SITO DEL MINISTERO DELLA E MATERNITA‘ DIFESA 1. ALLENZA ORAZIO Nome: ORAZIO Cognome: ALLENZA Data di Nascita: 5/4/1879 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: ITALIA Data Decesso: 23/8/1917 Luogo Decesso: PALERMO

2. BARONE LUIGI 3. BARONE SALVATORE 4. BARONE SERG. ANTONINO 5. BATTAGLIA ROSARIO 1° Data di Nascita: 19/9/1887 Luogo di Nascita: RAGUSA SEPOLTURA NON Luogo Sepoltura: NOTA Data Decesso: 30/5/1916 Luogo Decesso: 34 SEZ. SANITA'

6. BATTAGLIA ROSARIO 2° Data di Nascita: 5/10/1886 Luogo di Nascita: RAGUSA Luogo Sepoltura: ITALIA Data Decesso: 3/11/1916 Luogo Decesso: MEDIO ISONZO

7. BATTAGLIA VINCENZO Data di Nascita: 7/10/1895 Luogo di Nascita: VITTORIA BLIGNY – CIMITERO Luogo Sepoltura: MILITARE ITALIANO Data Decesso: 25/6/1918 Luogo Decesso: -

8. BELLANCA ANTONINO 9. BELLANCA TEN. ATTILIO 10. BELLIOTTI IGNAZIO 11. BONDETTI CAP. EZIO 12. BORZILLIERI PIETRO 13. CANNELLA GIUSEPPE 14. CARACAUSI PIETRO 15. CASTIGLIONE ANTONINO 16. CHIAVETTA GIANDOMENICO 17. CHIMERA ORAZIO Data di Nascita: 24/2/1895 Luogo di Nascita: CASTELTERMINI Luogo Sepoltura: ITALIA Data Decesso: 7/8/1916 Luogo Decesso: SUL CARSO

221

18. CIVILETTO PIETRO 19. COMELLA COSIMO 20. CONTI GIOVANNI 21. CONTI ORAZIO 22. COSTANZA ORAZIO 23. CRISTINA ORAZIO 24. D‘ALESSANDRO VINCENZO 25. DI CHIARA FRANCESCO Data di Nascita: 16/12/1897 Luogo di Nascita: PALERMO Luogo Sepoltura: FRANCIA Data Decesso: 14/10/1918 Luogo Decesso: -

26. DI PASQUALE ROSARIO 27. DINOLFO ROSOLINO 28. DISPENZA VINCENZO 29. ESPOSTO ANTONINO 30. ESPOSTO CALOGERO 31. FALCONE ORAZIO COSIMO Nome: COSIMO Cognome: FALCONE Data di Nascita: - Luogo di Nascita: - NAPOLI – Luogo Sepoltura: SACRARIO POSILLIPO Data Decesso: - Luogo Decesso: -

32. FARINELLA ANTONINO 33. FAVARI GIOVANNI 34. FERRARA SALVATORE Data di Nascita: 30/1/1878 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO BLIGNY – CIMITERO Luogo Sepoltura: MILITARE ITALIANO Data Decesso: 4/4/1918

35. GANCI LUCIANO 36. GARLISI ALFONZO 37. GENCO GIUSEPPE Data di Nascita: - Luogo di Nascita: - OSLAVIA – SACRARIO Luogo Sepoltura: MILITARE Data Decesso: - Luogo Decesso: CANALE 70-F.13

38. GENNUSO SALVATORE Non trovato 39. GERACI GIUSEPPE Data di Nascita: 1883 Luogo di Nascita: - Luogo Sepoltura: ITALIA Data Decesso: 26/10/1918 Luogo Decesso: PIAVE

40. GERVASI ANTONINO 41. GIUFFRE‘ ANTONINO 42. GIUFFRE‘ ORAZIO 43. GIUNTA CARMELO 44. GUARINO ROSOLINO 45. GUASTELLA GIOVANNI 46. GUGINO FRANCESCO 47. GUZZETTA SERAFINO 48. IACHELLA GIOVANNI 49. INFANTINO CALOGERO 50. INGUAGGIATO SALVATORE 222

51. IOVINO LIBORIO 52. IOVINO SALVATORE 53. IPPOLITO GIUSEPPE 54. IPPOLITO MICHELE 55. LA GRECA VITO 56. LIBERTI NUNZIO 57. LO DICO SALVATORE 58. MANCUSO AGOSTINO 59. MANUELE GIACOMO 60. MANUELE GIOVANNI 61. MESSINA GIUSEPPE 62. MIRABILE TEN. ANTONIO 63. MUFFOLETTO VINCENZO 64. MUSCARELLA ANTONINO 65. ORLANDO GIUSEPPE 66. PIAZZA ORAZIO 67. PISA ANTONINO 68. PIZZOLANTI ANTONINO 69. POLLINA ANTONINO 70. POLLINA ROSOLINO 71. PRIVITERA CALOGERO 72. PRIVITERA ORAZIO 73. PUCI GIUSEPPE 74. PULVINO DAMIANO 75. PULVINO ROSARIO 76. RANDAZZO ORAZIO 77. RICOTTA ANTONINO 78. RIZZO GANDOLFO 79. RUNFOLA LUIGI 80. SAUSA (SUSA) ANGELO 81. SCOZZESE SAVERIO 82. TERESI GIUSEPPE 83. TRIBUNELLA COSIMO 84. TRIPI VINCENZO 85. VACANTI GIUSEPPE 86. VACANTI SALVATORE 87. VILLA VINCENZO

223

quadro foto caduti 1915-1918 situato nell‘aula consiliare

Attestato di benemerenza al mutilato di guerra GUZZETTA TEODORO

224

VALLEDOLMESI CADUTI NELLA GUERRA DEL 1940-45

IN ROSSO I CADUTI AGGIUNTI NELL’ OTTOBRE 2009 SULLA SCORTA DEI FASCICOLI PENSIONI DI GUERRA

Nascita, luogo e data decesso, COGNOME E NOME sepoltura (rilevata dal sito del Note ministero) Paternità

ALLENZA Data di Nascita: 9/2/1922 GIUSEPPE Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: Sconosciuto Data Decesso: 25/1/1943 Luogo Decesso: -

54° Rgt Fanteria sforzesca Disperso in Russia Settore centrale medio Don fronte est

Paternità

BATTAGLIA Data di Nascita: 1/8/1921 Fratello del caduto Battaglia Vincenzo. 121 RGT.ART. DIV. FTR. 2^ batteria 28° SALVATORE Luogo di Nascita: VALLEDOLMO gruppo Disperso nell‘ansa del Don ―werch Luogo Sepoltura: UCIOSTOIE Mamon‖ – Da esiti ricerche fatte da Data Decesso: 15/3/1943 Onorcaduti il Ministero della difesa con Luogo Decesso: - nota del______prot- ______pervenuta il ______comunicava che il soldato, caduto prigioniero il 17.12.1942, internato nel campo 56 di Uciostoje Reg. Paternità Tambov, era ivi deceduto il 15.3.1943 e Giuseppe - Miravola Maria Atonia residenti in sepolto in fossa comune. Vedi dati pag. 2 Via Roma 43 del suppl n. 66 dell‘UNIR in possesso Del fratello del caduto Battaglia Giuseppe Via Roma 43 Data di Nascita: 16/6/1919 BATTAGLIA Luogo di Nascita: VALLEDOLMO VINCENZO Luogo Sepoltura: VALLEDOLMO CIMITERO COMUNALE Fratello del caduto Battaglia Salvatore. Data Decesso: 22/12/1942 Caduto in Combatt. nel Djebel Hannicat settore di Kirouan Tunisia – Sepolto nel Luogo Decesso: SIDI EL HANI Sacrario Militare di Bari – Il 5 aprile 2001 VERB.1153 le spoglie del soldato sono state traslate nel cimitero di valledolmo, nella tomba di famiglia Paternità Giuseppe - Miravola Maria Atonia residenti in Via Roma 43

Data di Nascita: 31/7/1914 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: Sconosciuto Data Decesso: 30/1/1943 BELLANCA ALFONSO Caporal Maggiore Luogo Decesso: -

Paternità Vincenzo – La Duca Rosa

225

Data di Nascita: 13/2/1921 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO

Luogo Sepoltura: Sconosciuto

BELLIOTTI DAMIANO Data Decesso: 25/4/1945 Luogo Decesso: -

Paternità

Data di Nascita: 23/7/1920 BURRAFATO Luogo di Nascita: VALLEDOLMO CARMELO Luogo Sepoltura: VALLEDOLMO CIMITERO COMUNALE 36° Rgt Art Deceduto nell‘ospedale per Data Decesso: 20/10/1944 prigionieri italiani di Zeithain nella ex Luogo Decesso: - Germania Orientale, le spoglie del soldato dal cimitero italiano di Zeithain sono state traslate nel cimitero di Valledolmo il 14.1.1992 Paternità Francesco n. a Ragusa 15.02.1880 Campo Salvatora n. a Ragusa 20.02.1892 Via Montegrappa 6

Data di Nascita: 28/5/1916 BUTERA ORAZIO Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: BARI - SACRARIO Richiamato il 7.5.1940 assegnato al 3° MILITARE Fanteria e poi al G.A.F. settore P. 36 CADUTI deceduto in guerra, zona di Bardìa "OLTREMARE" Sposatosi il 27.4.1940 con D‘agostaro Data Decesso: 23/1/1941 Carmela nata a New York il 26.05.1919 Luogo Decesso: -

non ha lasciato figli Paternità Alfonso n Aragona 22.05.1885 - Mulè Rosaria n Valledolmo 6.12.1889 Data di Nascita: CIVILETTO GIUSEPPE Luogo di Nascita: Luogo Sepoltura: Legione CC.RR. di Torino (Carabiniere) – Data Decesso: Inquadrato dopo l‘8.9.1943 presso la II Luogo Decesso: Divisione partigiana ―Paletta‖ – Brigata ―Nello‖ munito di tessera rilasciata dal Comitato di Liberazione Nazionale n. 477 – Deceduto nell‘Ospedale Maggiore di Paternità Novara in seguito ad incidente Calogero n. 4.12.1886 - Guzzetta Calogera n. automobilistico 25.2.1889

Data di Nascita: CIVILETTO VINCENZO Luogo di Nascita: Luogo Sepoltura: Data Decesso: Luogo Decesso: Aviere di governo 4^ Squadra aerea Dichiarato irreperibile a seguito dell‘affondamento del piroscafo ―GRITTI‖ avvenuto il 3.9.1941 nel mare mediterraneo Paternità Giacinto - Inzinna Maria nata a Caltavuturo 04.9.1885 residenti in via Tasca n. 1

226

Data di Nascita: 2/10/1916 COMITO GIUSEPPE Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: BARI - SACRARIO 65° Rgt Tfr 2 Btg Dichiarato disperso. Da MILITARE esiti ricerche, fatte da Onorcaduti, il Ministero della Difesa con nota del CADUTI "OLTREMARE" 12.10.1998 Prot.LEV – 7^/93261/StC/V.di S. pervenuta. 22.10.1998, comunicava che Data Decesso: 26/11/1941 il soldato era caduto in combattim. sulla Luogo Decesso: MECHILI-EL DUDA pista MECHILI – EL DUDA – Sepolto nel

cimitero di Tripoli e poi nel Sacrario Militare di Bari Settore Africa orientale. Paternità Pietro n 27.4.1891 – Muscarella Carmela Data di Nascita: 18/2/1922 Luogo di Nascita: 277° Rgt Ftr 2° Btg richiamato alle armi il Luogo Sepoltura: NEKRILOVO 29.1.1942 (sposato con Randisi Giuseppa di Girolamo nata a Joppolo Giancaxio il DI BELLA MARIANO Data Decesso: 27/1/1943 Luogo Decesso: - 22.3.1922 – Di Bella Gandolfo n Valledolmo 12.7.1942 figlio del disperso in Paternità Russia Gandolfo

Data di Nascita: 5/10/1914 Luogo di Nascita: ALIA 74° Rgt Ftr.Morto nell‘ospedale sanatoriale Luogo Sepoltura: CHIETI SACRARIO S:Camillo di Lollis di Chiesti (sposato con Data Decesso: 19/8/1943 Mezzasalma Concetta n. a Valledolmo il DI CARLO PIETRO Luogo Decesso: CHIETI 11.11.1920 figli: Di Carlo Giovanna n Alia 23.3.1938 – Maria Orazia n. Alia 21.9.1939 Paternità – Vincenza n. a Valledolmo 3.5.1942 Loreto

Data di Nascita: 8/6/1922 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: Sconosciuto 26° Btg Mortai da 81 Div. Torino Data Decesso: 20/12/1942 Fratellastri del disperso: (Sinieri Rosa n 7.7.1935 – Giuseppe n. 9.10.1937 DISPENZA ANTONINO Luogo Decesso: - Francesco n. 25.4.1940 pat. Luciano e Conti Giuseppa) Paternità Francesco - Conti Giuseppa nata 8.4.1902

Data di Nascita: ESPOSTO ANTONINO Luogo di Nascita: Luogo Sepoltura: Data Decesso: 1° Rgt Genio Telefonisti Torino – Passato Luogo Decesso: nelle file partigiane 4^ Div Garibaldi

(riconoscimento qualifica di partigiano) deceduto a Chialamberto (TO) Via Prati a seguito scontro a fuoco con elementi Paternità nazifascismi e formazioni partigiane Rosario n. 11.10.1892 – Cerrone Maria Santa n a Niscemi 8.1.1897 Via Fiume 40

Data di Nascita: 27/11/1914 Luogo di Nascita: ARAGONA Luogo Sepoltura: Sconosciuto FARRUGGIA Data Decesso: 1/1/1943 CARMELO Luogo Decesso: -

Paternità

227

Data di Nascita: Luogo di Nascita: Luogo Sepoltura: GENCO PIETRO Data Decesso: Luogo Decesso:

Paternità Orazio - Civiletto Calogera Data di Nascita: 15/12/1918 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Soldato del 3 RGT Bers. Non presente Luogo Sepoltura: SPASSKI nell‘elenco dei caduti sino al 2007 Lager 99 ZAVOD Karakanda i dati sono stati rilevati dal Vol. GERACI SALVATORE Data Decesso: 27/6/1943 1 pag. 50 dell‘UNIR in possesso di Battaglia Giuseppe Via Roma 43 (dei dati Luogo Decesso: - relativi al matrimonio ne era a conoscenza Paternità Battaglia Giuseppe) Giuseppe – Mormino Maria sposato a Terni con Coffaro Ida il 20.07.1941 Data di Nascita: Luogo di Nascita: Luogo Sepoltura: GERVASI FEDELE Data Decesso: Caduto in Grecia Luogo Decesso:

Paternità Francesco Guzzetta Francesca Data di Nascita: 30/9/1921 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: Sconosciuto GUARINO GIUSEPPE Data Decesso: 21/12/1942 Luogo Decesso: -

Paternità

Data di Nascita: Luogo di Nascita: Luogo Sepoltura: LEONE ROSARIO Data Decesso: Luogo Decesso:

Paternità Data di Nascita: 2/1/1916 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: BARI SACRARIO LAPIDI MURALI MANCUSO GIUSEPPE Data Decesso: 21/1/1941 Luogo Decesso: TOBRUK

Paternità Pietro - Saia Antonina

MANCUSO SALVATORE Data di Nascita: 30/9/1922 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: BARI SACRARIO MILITARE CADUTI "OLTREMARE" Data Decesso: 25/1/1944 Luogo Decesso: VERB. AT.1072

Paternità Calogero - Siragusa Maddalena

228

Data di Nascita: 22/12/1918 MAZZARESE ROSARIO Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: TALIZA Data Decesso: 29/1/1943 Luogo Decesso: -

Paternità Alfonso Santo

Data di Nascita: MAZZARESE ROSARIO Luogo di Nascita: Luogo Sepoltura: Data Decesso: Soldato del 82° Reg.to Fanteria Lager 165 Luogo Decesso: Taliza - Non presente nell‘elenco dei caduti sino al 2007 i dati sono stati rilevati dal Vol. 5 pag. 44 dell‘UNIR in possesso di Battaglia Giuseppe Via Roma 43 Paternità Antonino - Ippolito Calogera

Data di Nascita: MELI CALOGERO Luogo di Nascita: Luogo Sepoltura: Data Decesso: Luogo Decesso: Caporale

Paternità

Data di Nascita: 22/12/1918 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: TALIZA MILLONZI GIUSEPPE Data Decesso: 29/1/1943 Luogo Decesso: -

Paternità

Data di Nascita: 24/3/1921 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: Sconosciuto MUSCATO ROSOLINO Data Decesso: 17/1/1943

Luogo Decesso: CROAZIA

Paternità

Data di Nascita: 14/6/1922 OGNIBENE CALOGERO Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: RUSSIA Data Decesso: 18/12/1942 Luogo Decesso: RUSSIA

Paternità Calogero - Martina Maria Grazia

229

Data di Nascita: 28/10/1916 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: MIGNANO MONTELUNGO CIMITERO MILITARE Medaglia AG al valore - Morto PRIVITERA ORAZIO Data Decesso: 10/7/1943 nell‘Ospedale militare di Caserta Luogo Decesso:

-

Paternità Antonino

Data di Nascita: 3/2/1913 Luogo di Nascita: CALTAVUTURO Luogo Sepoltura: FRANCOFORTE – CIM. MILITARE ITALIANO D'ONORE RIZZITELLO PAOLINO Data Decesso: 24/2/1945 Luogo Decesso: -

Paternità Nicolò

Data di Nascita: 26/12/1916 RIZZO FRANCESCO Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: SASSARI – SACRARIO Data Decesso: 8/1/1944 Luogo Decesso: -

Paternità Calogero - Sangiorgi Rosa

Data di Nascita: - RUGGIERI GIUSEPPE Luogo di Nascita: - Luogo Sepoltura: ST. MANDRIER SACRARIO MILITARE ITALIANO Data Decesso: 26/1/1945 Luogo Decesso: VERB.756

Paternità

Data di Nascita: 24/3/1924 SCIARRINO ANTONINO Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: PORTICI CIMITERO COMUNALE Data Decesso: 17/7/1943 Luogo Decesso: PORTICI

Paternità

230

Data di Nascita: 18/5/1918 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: BARI SACRARIO MIL. CADUTI SINIERI VINCENZO Data Decesso: "OLTREMARE" 4/4/1942 Luogo Decesso: VERB. 6594

Paternità

Data di Nascita: 28/5/1920 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: ALTARE - SACRARIO SPATARO SALVATORE Data Decesso: 25/12/1942 Luogo Decesso: RIMINI

Paternità

Data di Nascita: 11/8/1920 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO 79° Btg 208° Ftr C. DI ed Enti vari FTR - Non presente nell‘elenco dei caduti sino al Luogo Sepoltura: RUSSIA 2007 i dati sono stati rilevati dal Vol. 3 pag. Data Decesso: 31/3/1943 55 dell‘UNIR in possesso di Battaglia SURDI GIUSEPPE Luogo Decesso: - Giuseppe Via Roma 43 Fratellastri del caduto: Sinieri Rosa nna 7.7.1935 – Giuseppe n. 9.10.1937 Paternità Francesco n. 25.4.1940 pat. Luciano e Giuseppe – Conti Giuseppa nata 8.4.1902 Conti Giuseppa

Data di Nascita: 22/8/1915 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: Sconosciuto Caduto in Croazia – Ha una figlia Suor Data Decesso: 9/1/1943 Maria Grazia – Suora cappuccina vivente ad ott. 2008 (data di aggiornamento TERESI ORAZIO Luogo Decesso: RUSSIA dell‘elenco da notizie sul caduto avute dal Prof. Cristina) Paternità Ignazio e Costantino

Data di Nascita: 4/9/1908 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: Sconosciuto Data Decesso: 28/6/1943 Luogo Decesso: CROATO Caporal Maggiore TERESI ORAZIO

Paternità Orazio

Data di Nascita: 30/10/1912 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO

Luogo Sepoltura: TAMBOV

TRIPI ANTONINO Data Decesso: 27/4/1943 Luogo Decesso: OSP. 2599

TAMBOV

Paternità

231

Data di Nascita: Luogo di Nascita: Luogo Sepoltura: Data Decesso: VALLONE AGOSTINO Aviere di governo Luogo Decesso:

Paternità Calogero - Mancuso Concetta

VALLONE PIETRO Data di Nascita: 1/12/1921 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: UCIOSTOIE Soldato del 79° Reg.to Fanteria lager 56 Data Decesso: 31/3/1943 Uciostoje - Sino al 2007 si conosceva solo il nome e cognome altri dati sono stati Luogo Decesso: - rilevati dal Vol. 3 pag. 59dell‘UNIR in possesso di Battaglia Giuseppe Paternità Via Roma 43 Antonino

Data di Nascita: 27/1/1920 Luogo di Nascita: VALLEDOLMO Luogo Sepoltura: Sconosciuto VITALE ANTONIO Caduto in Grecia GIUSEPPE Data Decesso: 9/5/1944 Luogo Decesso: -

Paternità Cosimo - Iuvino Orazia Data di Nascita: Luogo di Nascita: ZANGHÌ CALOGERO Luogo Sepoltura: Data Decesso: Luogo Decesso:

Paternità

232

Soldato Battaglia Salvatore dichiarato disperso ―PRESENTE ALLE BANDIERE‖

Russia : Uciostoje campo 56 fossa comune luogo di sepoltura del soldato Battaglia Salvatore

233

Lettera del 24.07.2000 del Ministero della difesa alla famiglia Battaglia per comunicazione data decesso congiunto Battaglia Salvatore e luogo di sepoltura

234

Reduci di Russia in Ospedale per traumi di congelamento ai piedi. In 1^ fila da sx il 3° seduto col bastone è Giorgio Gurrieri ritornato a Valledolmo

235

RIENTRO SPOGLIE MORTALI DEL SOLDATO BURRAFATO CARMELO

In data 14.01.1992 sono rientrate dal cimitero di Zeitan della Germania Orientale le spoglie mortali del soldato Burrafato Carmelo; di seguito si riportano il manifesto, una fotografia della cerimonia in piazza, il discorso del Sindaco e una lettera dello stesso soldato:

Manifesto per rientro salma Burrafato Carmelo

Cerimonia rientro soldato Burrafato Carmelo

236

RIENTRO SPOGLIE MORTALI CADUTO BURRAFATO CARMELO Valledolmo 14.1.1992

DISCORSO DEL SINDACO NICOLO’ MICELI

Concittadini oggi siamo qui riuniti per accogliere i resti mortali del soldato BURRAFATO CARMELO che torna al paese da cui partì nel lontano 1941 per adempiere al servizio di leva. Il giovane soldato fu assegnato ad una delle Divisioni che nel 1942 partirono per quella folle avventura della II guerra mondiale che coinvolse l’Italia a conclusione del ventennio fascista. Il cimitero di Zeitan della Germania Orientale per circa cinquant’anni ha custodito le spoglie del COMUNE DI VALLEDOLMO giovane Carmelo Burrafato caduto in battaglia il 20 ottobre del 1944. Assieme a tanti altri commilitoni Egli torna in Sicilia tra di noi, al Suo Paese che Lo vide ancora Provincia di Palermo giovane, pieno di speranze nella vita, desideroso sicuramente di rendersi attivo nel mondo del lavoro, di crearsi una famiglia. Come qualsiasi altro giovane della Sua età, il dovere lo chiamò a soli 21 anni, Carmelo era nato il 27.6.1920, a partecipare ad operazioni militari in territori sconosciuti e inospitali, sottratto alla famiglia in nome della Patria. Onoriamo il giovane soldato assieme ai combattenti di tutte le guerre e a tutti gli altri soldati valledolmesi caduti per la Patria che con la loro vita hanno onorato la città di Valledolmo. Il soldato Burrafato Carmelo adesso riposerà nel cimitero comunale e sarà ricordato assieme a tutti gli altri caduti nel Parco delle Rimembranze. Onoriamo il soldato Burrafato Carmelo e gli altri caduti, che siano di esempio alle giovani generazioni, di attaccamento al dovere, agli obblighi civili e militari in difesa dello Stato e di amore per la propria Patria. Le vittime innocenti di tutte le guerre ispirano sentimenti di commozione e di amore patriottico, oggi però tutti auspichiamo che i problemi internazionali si risolvano pacificamente con i mezzi diplomatici, convinti come siamo che le guerre hanno provocato soltanto lacerazioni sociali, perdite di giovani vite, orrori e distruzione. I cambiamenti nell’Europa dell’Est, a tutti noti, hanno consentito oggi il ritorno delle spoglie mortali dei nostri soldati per lungo, lungo tempo esiliati in quelle lontane terre. Ai familiari lo Stato restituisce finalmente il proprio congiunto che è stato sempre presente nella loro memoria, come è stato presente nei ricordi dei cittadini che lo conobbero. A loro ci stringiamo con l’intera cittadinanza nell’odierna cerimonia con sentimenti di commozione e con solidarietà per il contributo dato alla Patria.

ONORE AL SOLDATO.

237

Cartolina postale del soldato Burrafato Carmelo spedita il 12.04.1944 dal campo dei prigionieri di guerra in Germania

238

21.05.1946 Comunicazione decesso del soldato Burrafato Carmelo

239

RIENTRO SPOGLIE MORTALI DL SOLDATO BATTAGLIA VINCENZO

In data 05.04.2001 sono rientrate dal Sacrario militare caduti d‘oltremare di Bari le spoglie mortali del soldato Battaglia Vincenzo; di seguito si riportano il manifesto, una fotografia della cerimonia in piazza, il discorso del Sindaco e una sua lettera pervenuta alla famiglia pochi giorni prima della sua morte: COMUNE DI VALLEDOLMO Provincia di Palermo

IL SINDACO

A nome della cittadinanza tutta e dell’Amministrazione Comunale

RENDE ONORE

al soldato BATTAGLIA VINCENZO, caduto per la Patria nel secondo conflitto mondiale il 22.12.1942 nel Djebel Hannicat settore di Kairouan (Tunisia), le cui spoglie mortali rientrano al paese natio dal Sacrario Caduti Oltremare di Bari. La cittadinanza tutta, l’Associazione Combattenti e Reduci e tutte le Associazioni locali, unitamente all’Amministrazione Comunale, che interverrà in forma ufficiale con il Gonfalone è invitata giovedì giorno 05 aprile 2001 alle ore 10,30 ad accogliere in Piazza dell’Olmo, l’arrivo dei resti mortali del caduto. Subito dopo il corteo muoverà per recarsi alla Chiesa Madre dove sarà celebrata una messa di requiem e si concluderà al cimitero comunale.

Valledolmo 29.03.2001 IL SINDACO Nicolò Miceli

Foto prof. Luigi Battaglia Cerimonia rientro resti mortali soldato Battaglia Vincenzo

240

RIENTRO SPOGLIE MORTALI DEL CADUTO BATTAGLIA VINCENZO Valledolmo 05 APRILE 2001

SALUTO DEL SINDACO NICOLO’ MICELI

Valledolmo piange i Suoi figli che ormai non sono più. Inghiottiti dalla guerra, dispersi in territori stranieri, caduti nella guerra più disumana che il XX secolo abbia mai conosciuto. ―Informate con il dovuto riserbo la famiglia Battaglia della morte di Salvatore, avvenuta il 15.3.1943 nei campi di prigionia di Russia - alla giovane età di 21 anni – i cui resti mortali si trovano nella fossa comune ivi scavata per i prigionieri di guerra”. COMUNE DI VALLEDOLMO Così recitava la lettera proveniente dal Presidio Militare di Palermo, nella primavera del 2000, con la quale si portava a conoscenza della famiglia la dolorosa notizia della scomparsa del giovane soldato Provincia di Palermo nella desolazione e nello squallore dei campi della morte, nei freddi territori di Russia. A distanza di appena un anno da quell’episodio che ha frantumato il cuore dei parenti che, per primi, hanno dovuto apprendere la notizia, e dei rappresentanti della locale cittadinanza a cui quella lettera giungeva per conoscenza, ci troviamo qui riuniti, miei cari concittadini, ad accogliere i resti mortali del fratello di Salvatore, soldato Vincenzo Battaglia, di Giuseppe e Maria Antonia Miravola, nato a Valledolmo il 16.6.1919, chiamato al servizio nel gennaio del 1940, assegnato al 91° Rgt. Fanteria, 1° Btg., 2° cp, 50^ Brigata Speciale. Vincenzo muore in combattimento nel djebel Hannicat, settore di Kirouan - Tunisia – il 22 dicembre 1942. Nelle desertiche terre d’Africa i nemici irrompono e uccidono le giovani vite degli innocenti che valorosamente combattono nel rispetto delle esigenze patriottiche dichiarate dal regime di quell’oscuro periodo della storia d’Italia e dell’Europa, che tanto lutto e dolore ha portato al genere umano nella sua totalità. Il nostro valoroso concittadino fu sepolto in Tunisia nel cimitero italiano tra il 25° e il 26° Km. Della rotabile Kirouan (Ousseltia), e in seguito, nel cimitero di guerra di SIDI EL HANI (Tunisia). Nell’anno 1967, all’insaputa della famiglia, che avrebbe potuto – dietro richiesta – riavere a Valledolmo le spoglie del proprio congiunto, i resti mortali di Vincenzo furono traslati nel Sacrario Caduti Oltremare di Bari, dal quale non se ne è potuta ottenere la restituzione fino alla promulgazione della legge n.365 del 14.10.1999, che oggi ha consentito la restituzione ai familiari del figlio valledolmese caduto in guerra. La primavera del 2001 accoglie teneramente, con i suoi delicati colori il nostro valoroso concittadino che ha donato la vita per l’ideale dichiarato dal Governo Italiano, che diventa per ciò stesso, ideale collettivo e valido motivo di sacrificio fino alla morte. Le parole tremano, le parole gridano eroismo e amor di patria, le parole urtano contro l’indifferenza e la noia di coloro i quali disperdono,3 in questo blando momento storico, le energie vitali nel mare del disimpegno e dell’illusione fino a vanificare il dono della vita e il dolore di chi non si rassegna ancora. Il pianto del giovane Vincenzo, caduto all’età di 23 anni, giunga alle nostre orecchie per ricordarci che quel sacrificio pretende2 di essere ricambiato con l’impegno, con l’altruismo e con l’amore per tutto il genere umano. Onoriamo il giovane soldato Vincenzo, il fratello Salvatore e tutti i soldati valledolmesi caduti in guerra che con la loro stessa vita hanno onorato la Patria e la Città di Valledolmo. Splenda in cielo l’anima del nostro concittadino, si allieti al pensiero che non è vano il sacrificio della vita, se oggi la Città lo accoglie per onorarlo e piange insieme ai familiari il figlio di Valledolmo, mai dimenticato, e si commuove al ricordo di una vita donata agli altri. Riposi il soldato Vincenzo Battaglia nel cimitero di Valledolmo, tra gli alberi e la terra che da bambino lo hanno cullato. Ai familiari lo Stato restituisce il proprio congiunto, a loro ci stringiamo nell’odierna cerimonia nel dolore e nella speranza della pace nel mondo. ONORE AL SOLDATO

241

Cartolina del soldato Battaglia Vincenzo

242

CADUTI CIVILI NELLA GUERRA DEL 1940-45

Aggiornato ad Aprile 2011 con altri nomi di caduti civili, date di nascita e morte, forniti dalla Sig.na Chimera Rita nipote della caduta Pisa Giuseppa

CAUSA, LUOGO COGNOME E NOME DATA

Nata a Valledolmo Bombardamento aereo 1 ALESSI GIUSEPPA 04.12.1888 Almerita 15.07.1943

Bombardamento aereo 2 INGUAGGIATO ORAZIO notturno nell‘ex feudo Almerita del 14.07.1943

3 DELEMMI BASILIO Bombardamento aereo del 18.08.1943 Nato 04.02.1936 Pat. 4 GANCI ANTONINO Ganci Orazio Mat Mulè Bombardamento aereo Lucia Almerita 14.07.1943 Nato 13.08.1931 Pat. 5 GANCI GIUSEPPE Ganci Orazio Bombardamento aereo Mat Mulè Lucia Almerita 14.07.1943 Muoiono nello stesso bombardamento Almerita 6 MULE‘ FRANCESCA Nata 02.03.1912 14.07.1943 madre e figlia Pisa Giuseppa Bombardamento aereo 7 MULE‘ LUCIA Nata 12.03.1909 Almerita 18.07.1943 MUSCARELLA 8 12.07.1943 ANTONINA A seguito mitragliamento da 9 PALERMO VINCENZO parte del comando alleato Nata 21.12.1941 Pt Pisa Bombardamento Almerita 10 PISA GIUSEPPA Stefano Mat. Mulè 14.07.1943 figlia della caduta Francesca civile Mulè Francesca

243

BREVI BIOGRAFIE Di Personaggi Valledolmesi Scomparsi

GIUSEPPE CUTELLI

Nacque a Catania dal Conte Dott. Mario, giurista di fama internazionale, Giudice della Real Corte e Consigliere della Corona di Spagna e dalla nobildonna Cristina Cicala. L‟8 febbraio 1650 diventa 5° Barone di Valle dell'Ulmo. In seguito a sua richiesta, fu concessa da Filippo IV Re di Spagna la "Licentia pupulandi" il 17 agosto 1650. La Baronia così si potè popolare e diventò un villaggio che, per volere regio, prese nome di Castelnormanno; in seguito cambiato in Valledolmo dal nome del feudo. Il Conte Don Giuseppe sposò la giovanissima nobildonna spagnola Anna Summaniati e pose la sua abituale residenza nel nuovo villaggio da lui fondato, vivendo tra l‟umile gente dei campi. Amministrò con saggezza e generosità curando personalmente i lavori che intraprese per la costruzione di case, vie e opere di pubblica utilità, trasformando i poveri coloni in una comunità operosa, sviluppata in pochi anni demograficamente ed economicamente. Dopo la morte della giovane moglie, compianta da tutto il villaggio, Don Giuseppe le fece erigere un mausoleo marmoreo nella chiesa baronale dedicata alla Madonna del Buon Pensiero (oggi delle Anime Sante) a perenne ri- cordo della sua bellezza e bontà d'animo. Trascorsi alcuni anni II Conte passò a seconde nozze sposando la nobildonna Maria Abatellis da cui nacque l'erede Don Antonio. Don Giuseppe morì a Palermo il 24 Novembre 1673 e fu sepolto nella Chiesa di S. Francesco di Paola.

CRISTINA CUTELLI JOPPOLO

Figlia del Conte Don Giuseppe Cutelli, fondatore del paese, e della seconda moglie Donna Maria Abatellis, sposò Giovanni Joppolo, barone di San Filippo. Accogliendo il

244 desiderio dei Valledolmesi, si adoperò con cospicue donazioni in denaro per la costruzione di una chiesa più grande di quella baronale già esistente. Su progetto dell'architetto Domenico Marvuglia venne costruita l'attuale Madrice, completata assieme al campanile nel 1755 e benedetta nel 1761. La Contessa preferì vivere tra la sua gente e fu premurosa nel venire incontro alle esigenze, specialmente dei più bisognosi. Tra le altre opere di pubblica utilità, fece costruire il bevaio a sud del paese chiamato dalla gente "L'acqua di la Signura" con riferimento alla Contessa Cristina.

GIUSEPPE RANDAZZO

Monsignore. Nacque a Valledolmo nel 1737. Fu sacerdote di

intensa vita interiore e di instancabile attività pastorale. Eresse il Collegio Di Maria per l'educazione delle fanciulle e il loro inserimento nella vita sociale. Eresse anche la Confraternita del SS. Rosario, promuovendo il culto e la devozione alla Beata Vergine. Istituì l'Associazione di S. Luigi Gonzaga e l'insegnamento catechistico per i fanciulli. Per le molteplici opere benefiche a favore della gioventù e per la sua spiccata personalità che si manifestava anche nella predicazione della Parola di Dio in forma semplice e persuasiva, fu insignito dal Santo Padre del titolo onorifico di Protonotaro Apostolico e Assistente al Soglio Pontificio. Monsignor Giuseppe Randazzo fu Arciprete nella Parrocchia Immacolata a Valledolmo per 12 anni nei quali profuse la ricchezza del suo giovane sacerdozio, della sua dottrina e santità di vita. Morì nel 1779 a soli 42 anni segnato da penitenze, compianto da tutto il popolo valledolmese.

FEDELE BARONE

Avvocato. Per le sue eccezionali doti forensi gli fu conferita da Ferdinando I di Borbone, Re delle Due Sicilie, l'alta carica di "Tabelliony Regaly", ossia "Notaio di Stato". Morì a Valledolmo nel 1780.

PAOLINO GULLO

Sacerdote e letterato. Poeta dialettale di vena sferzante contro le ingiustizie del suo tempo e la cattiva amministrazione comunale. Lasciò molteplici composizioni poetiche satiriche e di carattere religioso ancora inedite, di stile classico. Nacque a Valledolmo l‟1 luglio 1820 da Salvatore e Antonina Orobello e morì il 10 gennaio 1882. Si riporta una sua poesia satirica sul Consiglio Comunale tramandata nella nostra famiglia in quanto l‟autore era fratello della mia bisnonna paterna e del mio bisnonno materno. 245

LU CUNSIGGHIU DI VADDILURMU comu fussi un Cumuni scanusciutu; Ministri di lu Re l‟atu caputu? 1) O bonu Apollu attizzami pi un misi o fati aricchi di mircanti? lu beddestru di Pindaru e d‟Omeru o dati retta a sti farfalluna avanti? pi diri chiddi di lu me paisi fatti chi già si vidinu daveru 8) Un dicu di li dazi comunali binchè nun è tempu di pigghiari imprisi li puviriaddi comu sù scannati, quannu ogni cosa si calcula zeru pi fina li cchiù rozzi guzzinali pirchì l‟autorità nun sacciu comu si suddisfanu minnitti privati pi lu paisi è autorità di nomu. lu Cunsigghiu furmatu a Tribunali ma di unu li sintenzi sunnu dati: 2) Li Sinnaci, la Giunta a prima vista iddu è lu masciu chi sona li brigghia d‟ogni pirsuna chi guarda mudesta tuttu a vantaggiu di la sò famigghia. su comu pupi a fila in carta pista ca cu li moddi calanu la testa; 9) Chi bella banna, chi bellu partitu, tali è la scena e ognunu si rattrista mancu a li tempi di Cesari Augustu, vidiannu lu puparu che fà festa; ora su grassi e hannu cchiù pitittu e a tuttu chistu nun ci po' riparu a lu Cumuni ci pigghiaru gustu; si nun si leva d‟immianzu lu puparu. cu pi la virità si mostra arditu lu pigghianu e ci strazzanu lu bustu; 3) Chistu armaluzzu fa lu segretariu Piddu la fà d‟Artù, Turi d‟Arganti e nni cumina cchiù di lu virsiari scursuni vecchiu di Re Sacripanti. pari n‟apa di meli ed è un sicariu e di parianti n‟avi un gran staveriu; 10) Chistu partitu tantu „nghirriusu misi un Cunsigghiu da in Binicariu chi n‟à fattu vidiri cosi strani parranu cchiù avvintati e in tonu seriu comu ficiru un tempu li Titani mittianu l‟abitanti tra piriculi ma Giovi nota tuttu ed è piatusu „na manu di tristi e di ridiculi. leggi si fannu di li cori umani e quannu vidi ca è mala pigghiata 4) Ammatula si fannu li ricursi, aggiusta a tutti cu „na truniata. ammatula si grida comu l‟ursi, ammatula si và pi lunghi cursi 11) Lu primu ca è prutettu di Plutuni in Prefettura pi fari cumparsi; chiddu c‟à divuratu senza fini ci sù chiddi avvintati comu l‟ursi tant‟anni a lu poviru Comuni ca di russuri sunnu troppu scarsi; ci ha sucatu lu sangu di li vini sonanu sempri „na campaniata faciannusi la panza un carratuni, qualunqui autorità resta „ngannata. ora si senti stuccari li rini pirchì na petra di Garginifisa 5) Si qualchi civu di miannula dura lu fa turnari scausu e „ncammisa. chi unnè di chiddi ca si fa scacciari „nà camira trasi di sinnacatura 12) La statua di Nabuccu „un durau e „n‟anca torta cerca d‟addrizzari, idda di eterna „nfamia si cupria hannu tantu d‟arti e d‟impustura cu l‟empiu sua decretu chi firmau quantu lu fannu nesciri e scappari; pi vulirla adurata com‟un Diu; picchì chidd‟omu c‟avi boni idei ma appena „na pitrudda c‟infruntau stari „un po' cu scribi e farisei. cadì lui gran colossu ed arristau; e cu na petra misi in agunia 6) Lu populu però tuttu canusci lu pastureddu David a Gulia. sapi cu chiangi e cu si fa grassu e chiattu sapi cu arraspa e cu fa sfrazzi e sciusci 13) Sti fatti si pirmiattuni li Dei sapi cu stenni fora lu so piattu; ho si succedi qualchi casu raru chi Diu ni scanzi di qualchi scrusci scrusci; cianciu lu fratuzzu figghi mei Ho! nta sti surci capitari un gattu cu lu cugnatu sò fazzulittaru allura si ca di sta gran canaglia ca mi puannu spugghiari li plebei „unn‟arristassi mancu „na ritagghia. senza interventu di lu scriba avaru; pi dda pitrata chi tirà so figghiu 7) E stu gattu s‟aspetta di gran pezzu cadì lu segretariu e lu Cunsigghiu. ma tutt‟ora però „unnè vinutu, lu Cuvernu ni tratta cu disprezzu Sac. Paolino Gullo 246

VALENTINO MARTINA

Avvocato e uomo politico di grande ingegno, figlio di Gaetano e Calogera Alessia Demaria, nacque il 14 febbraio 1826. Martire del Risorgimento Italiano, antesignano dell'Indipendenza. Combatté la sua battaglia per il riscatto della Sicilia, collaborando con lo statista siciliano Francesco Crispi fino al 1848. Fece parte attiva del moto di cospirazione per la liberazione dell'Isola dall'oppressione borbonica, mettendosi in contatto, assieme al Crispi, con i liberali napoletani e facendo da collegamento con i cospiratori siciliani. Scoppiato a Palermo il 12 Gennaio 1848 il moto rivoluzionario che dichiarò decaduto Ferdinando II di Borbone, Valentino Martina si distinse per la sua appassionata attività pagando con la vita il nobile ideale che aveva animato le sue battaglie politiche. Mentre si trovava a Valledolmo nella sua casa, essa fu invasa da una folla scalmanata e inferocita sobillata dai suoi avversari politici che lo accusavano di preparare misture pestifere nella farmacia del padre a danno della povera gente. Fu malmenato e scaraventato giù dal balcone provocandone la morte a soli 22 anni, era il 7 marzo 1848, fu sepolto nell‟oratorio del SS. Sacramento. In ricordo del suo martirio e a perenne riconoscimento della grandezza dei suoi ideali politici e patriottici, l‟Amministrazione Comunale - raggiunta l'Unità d'Italia - gli dedicò una via.

GIUSEPPE MENDOLA Valledolmo gli diede i natali nella prima metà del 1800. Fece gli studi classici a Palermo e dopo aver conseguito la maturità si iscrisse alla facoltà di Medicina e Chirurgia laureandosi col massimo dei voti. Si distinse nell'ambiente universitario per la solida preparazione culturale e professionale e per la serietà degli studi e delle ricerche. Vinse il Concorso alla cattedra di Patologia all'Università di Palermo classificandosi al primo posto davanti a due concorrenti di prestigio quali i prof.ri Gallo e Cervello, onde, nell'ambiente accademico, celiando sui nomi, si diceva con una battuta scherzosa: "Il Gallo ha bucato il Cervello ma non la Mendola". Fu Sindaco di

Valledolmo negli anni 1866 - 67. Nel 1884 fondò la “Società Operaia di Mutuo Soccorso Fratellanza e Lavoro”. Morì nel 1888 lasciando larga fama di sé come uomo, come studioso e come professionista. Il Comune di Valledolmo, memore di questo suo figlio, gli ha dedicato una via cittadina.

CASTRENZE GIUSEPPE GULLO Nato a Valledolmo il 17.12.1864 da Ignazio e Luigia Cappellino. Discendente da famiglia modesta ed onorata. Terminati in Valledolmo gli studi elementari, compì quelli ginnasiali presso il Seminario Diocesano di Cefalù, continuò gli studi classici a Palermo per poi laurearsi a 24 anni in Medicina e Chirurgia. Medico d‟indiscusso valore, dotto e benefico verso i poveri, molto stimato non solo a Valledolmo ma anche nei paesi vicini e nella stessa Palermo. Nel 1890 disimpegnò la carica di Soprintendente scolastico e in seguito di Ufficiale Sanitario, Chirurgo Condotto, Vice Conciliatore (carica conferita dal Real Governo) e Deputato di Vigilanza. Non si stancò mai di mettere i suoi buoni uffici presso le varie amministrazioni comunali perché migliorassero i locali scolastici e si

247 fornissero gli stessi degli arredi necessari. Morì in Valledolmo l‟11 maggio 1902 a soli 38 anni. Fu compianto dal popolo che ascoltò mestamente gli elogi di cinque suoi illustri rappresentanti. Nel tesserne l‟elogio funebre il prof. Piazza così concluse: “Valledolmesi, con la morte del dottor Gullo io perdo un grande amico, voi perdete un tesoro”. Al camposanto, per contribuzione popolare, gli fu eretto un busto bronzeo, opera dello scultore Antonio Ugo.

VINCENZO BARONE

Medico. Nato a Valledolmo, si trasferì a Palermo per gli studi. Laureatosi in Medicina, si affermò professionalmente tanto da essere nominato medico provinciale di Palermo. Fu grande benefattore del paese natio, infatti alla sua morte avvenuta nel gennaio 1937, lasciò una grossa somma di denaro per la costruzione dell'Ospedale Ambulatorio, che porta il suo nome. L'opera, col contributo anche del Cav. Rosolino Gioia, fu poi realizzata sulle gigantesche mura della "Cisterna" allo Stagnone, dal 1937 al 1940, dal podestà Luigi Barone. Per molti anni, specialmente durante la Seconda Guerra Mondiale, essa fu di grande utilità pubblica e di sollievo per tanti ammalati civili e militari.

DOMENICO CASTELLANA GUCCIONE Nacque nella seconda metà del 1800. Nel 1879 e sino al 1883 fu sindaco di

Valledolmo e si distinse per le molteplici opere pubbliche che fece costruire: la strada provinciale che collega la cittadina alla Statale N.121 e alla stazione ferroviaria locale, il nuovo Cimitero, il "Ponte Lungo" a cinque arcate sul torrente S. Vincenzo -Sciarazzi" e una serie di bastioni ai margini sul citato torrente per consolidare il terreno e impedire rovinose frane. Muore nella prima metà del 1900. In suo onore fu dedicata una via cittadina a perenne ricordo della sua operosità.

SALVATORE CASTELLANA TEDESCO1

Nato a Valledolmo il 01.08.1886 - Medico chirurgo. Libero Docente di Traumatologia nella Università di Napoli e in seguito Primario nell'Ospedale Civico di Palermo. Si distinse per la sua capacità professionale. Morì a Napoli il 18.2.1949.

1 Notizie sul cognome di parte materna e data di nascita e morte rilevate al cimitero e integrate il 22.3.2006 248

DOTTOR CALOGERO R. BORZILLERI

Medico. Nacque in Valledolmo, nel 1873 ed emigrò coi suoi genitori in America a Buffalo, N.Y. nel 1885. Frequentò la scuola Parrocchiale di S. Giuseppe e le scuole pubbliche superiori di Buffalo. All‟ età di 16 anni andò come impiegato in una farmacia. Nel 1892 entrò all'Università di Buffalo, Facoltà di Medicina, ove ottenne la laurea nel 1895. Prese sempre parte attiva al benessere della Colonia. Nel 1896 organizzò la "Central Italian Republican League," della quale fu Presidente dal giorno della fondazione. Fu il primo District Committee-Man Italiano in Buffalo, organizzò nel 1896 la Società Giovanile Italo-Americana; fu membro di sei Società Italiane; Dottore di diverse Società e membro del Corpo dei Dottori dell'Ospedale delle Suore, di Carità di Buffalo per oltre otto anni e dell'accademia di Medicina di Buffalo, del "Erie County Medical Society," del "Erie County Medical Association" e della "New York State Medical Association," fu tenuto in alta stima dai colleghi di queste Associazioni. Lavorò con alacrità nel movimento della colonizzazione Italiana nel Sud e per tali opere fu eletto Vice-presidente e Direttore della associazione agricola Italo-Americana. Muore il 31 maggio 1942.-

FERDINANDO BARONE Commendatore, notaio scrupoloso e oculato amministratore della Cosa Pubblica. Fu sindaco del comune di Valledolmo. Ricostruì il bevaio vecchio che era stato costruito nel 1700 dai baroni Lucchesi-Palli sul lato est dell'abitato. Ma la sua opera maggiore fu la condotta idrica che convogliò le acque del Monte Sampieri alle "Vasche" per portarle in tutto il paese a beneficio della popolazione morì nel 1907.

IGNAZIO GIOIA FU CALOGERO

Ottimo medico chirurgo e specializzato in Oculistica all‟Università di Palermo. Promosse la costruzione a Valledolmo del "Mulino popolare S. Giuseppe" per venire incontro alle necessità della popolazione. Si deve a lui la costruzione del Parco delle Rimembranze dei Caduti nella Guerra 1915 - 18 come Presidente del Comitato cittadino. Morì nel 1937.

249

COSIMO GIOIA MICELI

Nasce a Valledolmo (PA) 11 dicembre 1881, unico figlio di Rosolino Gioia e Maria Grazia Miceli da Alia. Muore a Palermo 19 giugno 1968. Frequenta l‟Università degli Studi di Pisa, dove ha Maestri insigni, da Pacinotti a Toniolo, da Caruso a Niccoli, - grandi Fisici, Economisti, Agronomi, Idraulici, ecc. Docenti di fama internazionale, conseguendo, primo o tra i primi in Sicilia, la laurea in Scienze Agrarie. Corso di Laurea da poco istituito e che si è rivelato nel ventesimo secolo, di grande utilità per le prospettive agro – alimentari e industriali del Paese. Discende da una delle poche famiglie di agricoltori, circa dodici, trasferitisi dalla vicina Sclafani nel settecento nel costituendo Borgo Castel Normanno – Valle dell‟Ulmo - Valledolmo. Dal matrimonio con Stefana Maria Leone, nascono tre figli: Lino, Vincenzo e Giuseppe. Tesaurizzando le esperienze e la passione familiare per l‟attività agricola, contribuisce all‟ampliamento del patrimonio e dell‟attività aziendale, derivanti da una Società familiare durata ben oltre un secolo e mezzo. Alla fine degli anni venti, cedendo le sue quote di partecipazione nella predetta società familiare e ampliandone la consistenza, concentra nella vicina Azienda Agricola “Fontana Murata” di circa 600 Ettari – già di proprietà del Barone Paino – tutta la sua attenzione, la sua esperienza e le innovazioni tecniche e scientifiche acquisite nella sua preparazione universitaria e pratica. L‟Azienda diviene punto di riferimento e fonte di lavoro per molte famiglie delle vicine comunità di Valledolmo, Sclafani Bagni, Alia, Vallelunga, Villalba, Cammarata e zone viciniore e durante gli anni difficili della guerra 1940/43 e del dopo guerra, anche delle Comunità meno vicine di , , S.Flavia, Altavilla Milicia, e delle Madonie. Con lungimiranza introdusse ed esaltò un rapporto – che sarebbe, quanto meno, da riesaminare e rivisitare… - di “mezzadria miglioritaria” diciottennale, che si rivelò particolarmente valido e coinvolgente anche per i mezzadri – coltivatori, nonché per il mondo operaio, artigiano e del lavoro in genere, che vi ruotava intorno. Nella zona fu di particolare esempio ai fini dell‟espansione di selezionate colture cerealicole, oleaginose (lino, cotone e ricino) viticole, orticole (pomodoro), olivicole, sementi selezionate, ecc. L‟Azienda è stata ed è tuttora punto di riferimento per Studiosi, visite di Tecnici, Sperimentatori, Agricoltori e per preparazione di Studenti Universitari. Unica Azienda Agricola di privati che in un Programma quinquennale di Ricerca – Tecnico Economica, in passato ha collaborato, con successo e riconoscimenti, con il Consiglio Nazionale delle Ricerche. Collabora con organismi Nazionali ed Internazionali nel campo della ricerca scientifica e l‟applicazione tecnica ed ha conseguito in varie epoche riconoscimenti di primaria importanza in campo Provinciale, Regionale, Nazionale e Comunitario. Ma la sua attenzione si polarizza principalmente per la rinascita della “sua Valledolmo”. Nel 1923 viene eletto Sindaco di Valledolmo e nel 1927 - con il mutare della legislazione sugli

250

Enti Locali - per i particolari meriti di qualificato Amministratore Pubblico riconosciutigli dai vari Prefetti del tempo, ed in particolare da Cesare Mori, viene confermato - unico Sindaco uscente, nella Provincia di Palermo – nella carica di Podestà di Valledolmo, incarico che mantenne fino al 1929 ed ancora dal 1936 al 1937. Si distinse nell‟Amministrazione del paese per la straordinaria dinamicità, per il suo fermo e volitivo temperamento, per l‟impegno amministrativo, curando una fitta rete di rapporti con le Amministrazioni Centrali a Roma, e a Palermo. In pochi anni riuscì a trasformare il piccolo “Borgo” montano delle Madonie, in una cittadina - per quei tempi - moderna. Egli, infatti, riesce ad ottenere la concessione per un notevole quantitativo d‟acqua delle Madonie ovest da parte delle Ferrovie dello Stato e interponendo i buoni uffici di conoscenze personali, che sapeva ben mantenere, ottenne dal Governo uno stanziamento notevole ed eccezionale, per quei tempi. Con una condotta idrica di lungo e difficile percorso - seguendone anche personalmente l‟esecuzione ed i lavori con particolare impegno e dedizione, liberò finalmente i Valledolmesi dal tormento della sete. La soluzione del problema idrico era stata preceduta da quella dell‟illuminazione, attraverso la Società “Mulino e Centrale Elettrica S. Giuseppe” e l‟annesso “Mulino Popolare”, allo scopo di dotare il paese della necessaria energia elettrica sia per uso privato che pubblico, nonché la possibilità della molitura del grano, che si rivelò di grandissima utilità per i cittadini, specialmente nei difficili anni della guerra. Detta Società in cui coinvolse tutta la cittadinanza, proprio perché svolgeva funzioni di pubblica utilità e non di lucro, evidentemente non consentì mai dividendi! Diede impulso a lavori di pubblica utilità come la costruzione della rete fognante, - importantissima perché inesistente nel paese - la pavimentazione della piazza principale, la scalinata di accesso dal Corso alla “Chiesa della Purità”, e l‟antistante spiazzo, il miglioramento della rete viaria, la costruzione di saldi argini al torrente Mella, e drenaggi nella zona franosa a valle dell‟abitato, di quattro bevai, (uno a valle del centro abitato, uno allo Stagnone e due ai rispettivi ingressi stradali), e di una fontanella in Piazza dell‟Olmo, a ristoro non solo dei cittadini, ma anche dei numerosi “spicalori” delle zone del Ragusano e di altri Centri, che in estate passavano la notte sdraiati sui marciapiedi in attesa d‟ingaggio. Una lapide marmorea, murata sopra la fontanella, voluta dai Concittadini, ricorda l‟avvenimento ed il suo realizzatore, ai passanti e a quanti andavano ad estinguervi la sete. A differenza dell‟ultimo dopoguerra, in cui ricominciò “la piaga dell’emigrazione”, non bisogna dimenticare che in quel periodo Valledolmo, fu centro di immigrazione e offrì lavoro, ospitalità e benessere a tante famiglie della provincia di Ragusa ed altre zone che si inserirono con successo nel tessuto socio economico del paese. Molte di queste opere, unitamente alla Centrale Elettrica, furono progettate, da un egregio professionista Termitano, Ing. Giuseppe Indovina. Memorabile la Cerimonia per l‟Inaugurazione dell‟illuminazione pubblica. In alcune foto d‟epoca campeggia una grande scritta, con lampade del tempo accese sulla parete della Chiesa delle Anime Sante “VIVA VALLEDOLMO CHE RISORGE”, e una marea di popolo festante. Nonché della rete fognante, dell‟erezione del monumento ai Caduti della prima Guerra Mondiale, in cui caddero combattendo circa ottanta giovani valledolmesi.

251

Tale realizzazione, era stata affidata a un grande Scultore palermitano, il Prof. Antonio Ugo, che peraltro aveva bene realizzato il busto – collocato nel cimitero – del Dott. Castrenze Gullo, altro benemerito cittadino. La scelta del soggetto, si rivelò intelligente, felice e fortunata! Infatti, a differenza di quanto avvenne in altri Comuni, nel commissionare all‟Artista l‟opera, per la raffigurazione di essa, non ritenne di condizionare la volontà e l‟ispirazione dello Scultore; ma si affidò all‟intuito, alla libera scelta e al desiderio dell‟Artista, come questi tenne, con soddisfazione e gratitudine a dichiarare pubblicamente! Rappresenta e simboleggia un giovane Soldato ignudo, che dopo la disfatta e l‟umiliazione di Caporetto leva in alto l‟immagine della “Vittoria alata”, conseguita a Vittorio Veneto! E‟ considerata una delle opere più pregevoli e apprezzate dell‟Artista: forse il Suo capolavoro, e Valledolmo né è la detentrice! La celebrazione da Lui organizzata, nel Natale del 1926, fu onorata dalla presenza del Prefetto Mori, allietata e rallegrata, dalle marce della Banda cittadina, anche questa da Lui voluta e creata nel 1923 con il maestro di musica Grasso, incoraggiata e potenziata, all‟inizio anche con alcuni elementi provenienti da altri Centri. Parimenti indimenticabili resteranno le parole del Prefetto, all‟inizio del suo discorso inaugurale: “Valledolmesi, urgenti e notevoli impegni di lavoro, mi impedivano di venire oggi; ma sono qui, tra Voi, per le insistenze del Vostro Podestà Cosimo Gioia Miceli - il primo della Provincia per tenacia e ardimento - uomo di carattere e temperamento esemplare, dalla testa dura e di tempra contadinesca“! In pochissimi anni (6-7) aveva reso - per quanto lo consentissero i tempi e i mezzi economici - più civile e più vivibile l‟ambiente “della sua Valledolmo”. Si deve a Lui, tra l‟altro, la realizzazione e la solenne inaugurazione del Borgo Regalmici, alla presenza di numerose Autorità, tra cui il Ministro dei Lavori Pubblici Giuriati, del Prefetto Mori, e di una moltitudine di Cittadini dei centri viciniori. Primo esempio lungimirante e anticipatore – di Borghi Rurali nelle nostre zone – al fine di una maggiore e migliore presenza dell‟uomo nelle campagne. Altro certamente avrebbe fatto e ottenuto - per la “sua piccola Comunità”, come soleva spesso ripetere - se in un memorabile incontro – scontro, con il Prefetto del tempo, non avesse a Lui rassegnato - per protesta - le dimissioni da Podestà di Valledolmo. L‟episodio: la profonda delusione provata per il pretestuoso rinvio - causato da interessi sotterranei…. e contrapposti - della firma del Decreto Prefettizio, relativo al tanto atteso e travagliato “Progetto di ampliamento” del Territorio Comunale di Valledolmo! Da lui fortemente voluto, attentamente e con trepidazione seguito e quasi ottenuto! “Progetto”, di grande portata economica e di prestigio per Valledolmo, come si può tuttora constatare attraverso una sua “rilettura”, agli Atti dell‟Archivio Comunale. A nulla valsero le reiterate insistenze del Prefetto e dei suoi collaboratori, inviati a Valledolmo, per farlo retrocedere dalla sua decisione irrevocabile delle dimissioni! La sua amarezza e delusione furono profonde: avvertiva e soleva ripetere che, secondo lui, stavano cambiando tempi e uomini! Va ricordato che quest‟uomo di alta intraprendenza, tenacia, senso pratico e concretezza, ottenne successi e riconoscimenti, ma non mancarono le ritorsioni, le amarezze e le intimidazioni. Anche e non solo - stanno ancora oggi lì a documentarlo - i fori nel portone di casa sua, i buchi di lupara e pallettoni sparati, per dissuaderlo e scoraggiare la sua azione di Amministratore Pubblico e

252 soprattutto il suo programma “Energia Elettrica ed Illuminazione Pubblica”, che era fortemente desiderato da tutta la cittadinanza, ma forse “disturbava……” alcuni! Infine, va ricordato che il 21 luglio 1943 moltissimi Concittadini si recarono a casa sua per sollecitarlo ad autorizzare la dismissione della lapide commemorativa “dell’arrivo dell’acqua a Valledolmo”, apposta sulla fontanella in piazza. Secondo loro, il contenuto elogiativo nei riguardi del Governo del tempo avrebbe potuto causargli dispiaceri o addirittura “l‟arresto” da parte delle truppe Alleate già alle porte del paese. Egli rispose: “Vi ringrazio, ma non condivido la Vostra preoccupazione; io ho fatto Amministrazione e non Politica”! Ricordate che comunque “loro” occupanti o liberatori…… sanno tutto…… delle cose non solo italiane, ma anche valledolmesi! La lapide è ancora lì, anche se nella sottostante fontanella non vi scorre quell‟acqua che, con il suo fluire avrebbe voluto ricordare nel tempo, ai posteri, l‟avvenimento!

ORAZIO MUSCATO

Filosofo e pedagogista. Nacque a Valledolmo il 23 agosto 1888. Intraprese gli studi classici a Palermo dove frequentò l'Università ed ebbe come Maestro il filosofo Giovanni Gentile. Laureatosi in filosofia nel 1913, si trasferì a Noto dove fu Ordinario di filosofia e pedagogia al Regio Istituto Magistrale dal 1916 al 1947. Scrisse opere di carattere filosofico e pedagogico: "Rapporto della Scienza e della Fede e sua conseguente applicazione pedagogica", "Cartesio e la filosofia moderna", "La Religione e lo Stato nell'antichità e specialmente in Democrito e in Platone", "Scuola laica o religiosa e suoi presupposti

teorici", "Società e religiosità dello Stato nella storia e nella dottrina". Partecipò al dibattito culturale del suo tempo con gli scritti e tenendo conferenze nelle scuole e nei congressi, senza cedimenti alla cultura ufficiale di impronta fascista, ancorato sempre al suo pensiero. Morì nel 1962.

GIOVANNI BRUNO Medico. Nato a Valledolmo il 14 ottobre 1888 da Pietro e Farinella Francesca. Allievo del Prof. Giuseppe Levi (uno dei più insigni docenti di anatomia umana). Assistente del Prof. E. Luna all‟Istituto Anatomico di Palermo nel 1921/22, del prof. G.Levi 1923/26 all‟Istituto Anatomico di Torino, libero docente di anatomia umana (1927/29). Fu Direttore dell‟Istituto Anatomico di Camerino e successivamente di Sassari (1930/41), Padova (1942/45), Messina (1946/52) e Palermo (1954/63) sino al suo ritiro dall‟insegnamento avvenuto nel 1963. Tenne rapporti di collaborazione con le maggiori riviste scientifiche italiane e straniere. Scrisse moltissime pubblicazioni relative in modo particolare all‟istologia e fisiologia generale, all‟anatomia e tecnica microscopica, alla chirurgia, embriologia umana e comparata, alla medicina sociale e alla storia della medicina. Risulta citato nell‟enciclopedia Motta, Federico Motta Editore MI. Muore a Palermo il 16 giugno 1977.

253

GIUSEPPE DISPENZA

Nasce a Valledolmo il 2 novembre 1890 da Giuseppe Antonio e Leone Concetta. A 18 anni entra nell‟ordine degli Agostiniani Scalzi a Palermo. Nel 1911 viene arruolato e partecipa come artigliere alla guerra italo-turca in Tripolitania col grado di Sergente. Nel 1914 viene mandato al fronte orientale nella II Armata e riporta in battaglia gravi ferite e la perdita dell‟occhio sinistro. Riceve encomi di guerra, la promozione sul campo ad Ufficiale ed insignito di due croci al merito e di cinque medaglie di bronzo. Nel 1920 viene ordinato sacerdote a Roma dopo di aver frequentato il Corso Teologico nella Pontificia Università di Propaganda Fide. Ricopre per cinque volte la carica di Priore in vari conventi di Sicilia e di Definitore provinciale. Nel 1945 viene nominato Commissario Generale dell‟Ordine per la provincia siciliana. Grande e stimato predicatore, comunica la parola di Dio sui pulpiti più prestigiosi di Sicilia e di molte città d‟Italia, distinguendosi per solidità di dottrina e per eloquenza. Nel 1962 pubblica a Trapani una “Breve Storia di Valledolmo”, la prima pubblicazione in ordine di tempo che narra, in modo accessibile a tutti, le origini storiche del paese ed il suo sviluppo sino agli anni ‟60. Interessanti sono le notizie tramandate sui personaggi più illustri e su alcuni episodi del tutto sconosciuti che indicano la passione dell‟autore per la ricerca storica locale. Muore a Palermo il 4 marzo 1963, dopo una vita intensa vissuta per Dio e per la Patria.

PADRE GIUSEPPE GIAMBRONE DA VALLEDOLMO

(Valledolmo 20.01.1892 – Cefalù 03.03.1962), ingegno sfavillante e luminoso per la sua dottrina ed operosità, abbastanza giovinetto volle mettere al servizio del Signore le sue magnifiche doti del suo nobile animo ed il 17 settembre 1906, festa delle Stimmate di San Francesco, vestì la Sacra divisa. Ordinato Sacerdote a Messina, a soli ventidue anni, il 28 giugno del 1914, fu mandato a Roma, presso l'Università Gregoriana per proseguire gli studi, che, interrotti a causa della prima guerra mondiale, durante la quale fu cappellano militare nei treni ospedali, furono ripresi, cessato il conflitto, con maggiore lena ed entusiasmo. Il cronista dell'Eco di Gibilmanna (Anno I, nov.-dic. 1919 n. 2, pp. 56 e ss.) scrive del Confratello Padre Giuseppe: Il nostro carissimo Padre Giuseppe da Valledolmo negli esami di Laurea era stato classificato il primo ed aveva ottenuto il massimo dei voti con la menzione: summa cum laude. Egli, inoltre, avrebbe dovuto ricevere la medaglia d'oro per mano dello stesso Somme Pontefice, che benignamente aveva riservato a sé il conferimento di questa onorificenza, per una tesi di dottorato splendatamente sostenuta sul nuovo Codice di Diritto canonico. Una malattia oltremodo grave ha impedito al nostro distinto Confratello che si fermasse a Roma sino alla distribuzione dei premi, così che si ritirò presso il convento francescano di Gibilmanna. Ma Iddio aveva predisposto diversamente. “Il Signore mi ha provato come Giobbe!”, esclamò Egli una volta. Padre Giuseppe, però, non si ribellò. Accettò la prova e si uniformò coscientemente alla Volontà del Signore, impartendo a tutti, una sublime lezione, la più importante tra quelle che un sacerdote può dare. Alle 21:30 del 3 marzo del 1962, l'ape industriosa del santuario, così come era stato definito, ha trovato riposo nel suo alveare. Il servo buono e fedele del Signore ha ricevuto l'ambito premio dall'Eterno Sacerdote. Anche per padre Giuseppe da Valledolmo “tutto è compiuto”!

254

COSIMO DI GIOIA FALZONE

Nato a Villarosa il 22 luglio 1896. Libero docente di Patologia e Speciale Chirurgica all'Università di Palermo, specializzato col massimo dei voti alla scuola chirurgica del prof. Clermont (Ginevra), si distinse per la signorilità del tratto, per la competenza professionale e per la nobiltà d'animo. Durante la Seconda Guerra si trasferì a Valledolmo, suo paese d‟origine, dove operò come chirurgo in condizioni di estrema precarietà nel piccolo Ospedale Ambulatorio "Gioia-Barone", eseguendo gratuitamente interventi chirurgici sui civili e particolarmente sui militari bisognosi di cure, nel tentativo di alleviarne le sofferenze. Morì nel fiore degli anni a Roma il 23 dicembre 1951 in seguito ad operazione, compianto dai Valledolmesi che ne avevano apprezzato la bravura come medico-chirurgo e il suo gran cuore di gentiluomo.

ROSARIO CAMPO

Nacque a Valledolmo il 26 ottobre 1901. Dopo una serie ininterrotta di sindaci e podestà di estrazione “civile”, ossia borghese, che si avvicendarono nell‟amministrare il Comune di Valledolmo, nel 1946 fu eletto sindaco Rosario Campo, ex falegname, autodidatta e attivista socialista. La nuova gestione amministrativa destò sogni di speranze tra la povera gente e si mostrò decisa a dare risposte concrete ai bisogni delle classi umili. Furono eseguite opere di pubblica utilità tra cui la

sistemazione delle vie cittadine con numerosi cantieri-scuola finanziati dalla Regione. Fu particolarmente curata l‟assistenza agli anziani e alle famiglie più disagiate, con sussidi. Rieletto sindaco del 1960 si adoperò a risolvere i tanti problemi come la regolamentazione della distribuzione idrica, l‟ammodernamento degli arredi scolastici e degli uffici comunali, il completamento e la progettazione di nuove opere pubbliche. Come politico e sindacalista militante nel partito socialista ebbe a cuore il destino di tanti contadini che chiedevano “pane e lavoro”. Infatti, nell‟immediato dopoguerra partecipò alla lotta contro il latifondo organizzando occupazioni simboliche delle terre incolte nei feudi viciniori, tenendo infuocati comizi e partecipando a convegni e manifestazioni. Per merito suo molti valledolmesi ebbero i benefici della Riforma Agraria fatta dal Governo di Roma. Nel 1961 fondò la Cooperativa Vitivinicola Castellucci Miano, di cui fu Presidente per molti anni, per la costruzione di una Cantina Sociale. L‟opera fu finanziata dalla Cassa per il Mezzogiorno ed inaugurata nel 1975. Una lapide ricorda ai posteri l‟artefice principale. Fu eletto Consigliere Provinciale di Palermo parecchie volte, espletando il suo mandato con dedizione ed impegno, e ricoprendo anche la carica di Assessore. Muore a Palermo il 16 giugno 1986.

255

ORAZIO GRANATA

Nato a Valledolmo l‟1 gennaio 1916. Professore. Laureato in Lettere Classiche presso l‟Università di Palermo, ha ivi insegnato nelle scuole statali con competenza e passione. Nel marzo 1970 pubblica il libro “Il viaggio ideale” ed Mori, poesie e racconti vari a uso della scuola media, nel 1977 “Gente di Sicilia” ed. Mori. Nel 1982 l‟Amministrazione Comunale di Valledolmo pubblica la sua monografia “Valledolmo dall‟origine ai giorni nostri”, Arti Grafiche Renna, Palermo, in cui l‟autore si distingue per l‟attenta analisi dei documenti storici, per il puntuale confronto delle varie tesi storiografiche sulla fondazione e sullo sviluppo sociale ed economico di Valledolmo e per il suo impegno nella ricostruzione storica di personaggi, amministratori, tradizioni ed usi accuratamente tramandati. Essa costituisce la prima opera storica su Valledolmo veramente apprezzabile e fondamentale. Gli fu fatale l‟ennesimo viaggio compiuto da e per Catania, preannunciato con una lettera al Sindaco di Valledolmo datata 10 marzo 1983, dove si recava per “… il proseguimento delle mie ricerche per ampliare e perfezionare la pubblicazione su Castel Normanno (Valledolmo n.d.r.) che intendo illustrare con tutti i mezzi a mia disposizione” muore infatti l‟11 aprile 1983 in un incidente stradale sulla Palermo Catania, nei pressi di Enna.

MEZZASALMA CONCETTA 1

Il 28 gennaio 2009 è morta a Palermo Concetta Mezzasalma: “Donna di incomparabili virtù che ha lottato per il trionfo della libertà dei più deboli”, così la ricordano le figlie, nel necrologio. Nata a Valledolmo, grande feudo delle Madonie, l'8 novembre del 1920, da genitori contadini antifascisti, Concetta conosce la miseria e la dura vita alla quale sono sottoposti i lavoratori della terra. Sposatasi giovanissima e madre di tre figlie, perde in guerra il suo amato, giovane sposo. Vedova di guerra, rimane sola con tre bimbe: Giovanna, Maria ed Enza, nata dopo la morte del padre, ma può contare sull'appoggio della sua famiglia originaria, la quale le starà accanto. La vita la sottopone a dura prova, accrescendo la sua voglia di giustizia sociale per i deboli e i poveri. Essere vedova e impegnarsi pubblicamente non doveva essere facile a quel tempo in cui soprattutto in Sicilia i pregiudizi erano forti. Tuttavia la sua determinazione la porta a impegnarsi all'interno della Confederterra siciliana, diventando una dirigente e una vera capopopolo, affiancata da uomini del Partito Comunista come Pio La Torre, Nicola Cipolla, Emanuele Macaluso che all'epoca stavano a fianco dei contadini. Compagne di lotte furono anche donne come Gina Mare, Ina Ferlisi, Giuseppina Vittone, Giuseppina Zacco, Antonietta Profita e la sorella Lucia. Fu anche tra le fondatrici e dirigenti dell'U.D.I. Di Palermo. Nicola Cipolla, allora dirigente del Partito Comunista, ricorda l'incredulità e la gioia dei compagni nell'appurare le gesta sicure di Concettina, il 9 marzo 1950 (il giorno prima dell'arresto di Pio La Torre), che a cavallo ad un mulo, con la bandiera rossa fra le mani, aveva guidato duemila contadini, sotto gli occhi dei carabinieri, occupando le terre di , paese del capo-contadino Nicola Alongi, ammazzato nel 1920, durante uno sciopero. Era

256

una vera trascinatrice di folle, riusciva a coinvolgere le donne gravide e quelle che allattavano. All'epoca in Sicilia, le donne erano in prima fila nelle lotte contadine, accanto ai mariti, ai fratelli, ai padri. La presenza di Concetta rassicurava tante madri che acconsentivano alle figlie di andare a occupare le terre e di fare politica. Tuttavia la sua libertà, forza e determinazione davano fastidio ai padroni e ai preti che per metterla in cattiva luce avanzavano pettegolezzi e cattiverie sul suo conto, approfittando del fatto che fosse una vedova. Concetta racconta di padre Capizzi che la chiamava vedova allegra, mettendo in giro calunnie infamanti sul suo conto, senza neanche conoscerla, gettando così ombre e discredito sulla sua personalità. Così un giorno durante un viaggio in corriera, trovandovi il prete, si rivolge a lui chiedendogli se la riconoscesse, ma il religioso dice di non averla mai vista. Allora Concetta insiste e lo obbliga a dire forte di non conoscerla, rinfacciandogli di avere parlato male di lei senza averla mai vista. Da quel giorno diventa ancora più popolare per il suo coraggio. Beh, le donne sono sempre state soggette a calunnie più degli uomini, succede anche adesso! Tuttavia forte era all'epoca il sogno di un futuro migliore, di una vita dignitosa, senza angherie, senza umiliazioni per le vessazioni dei padroni, protetti dalla mafia locale che minacciava la vita dei contadini, ridotti alla fame, calpestati nella dignità, sfiancati dal lavoro sotto il sole dalla mattina alla sera, nell'aia del signorotto locale. La letteratura è ricca di testimonianze dirette dei protagonisti di quell'epoca che hanno fatto la storia con la pelle bagnata dal sudore e in più casi col sacrificio del sangue. Concetta darà un grande contributo alla Riforma Agraria in Sicilia, ovvero alla lotta per la distribuzione della terra, tanto sognata, ai contadini. In quegli anni incontra Ignazio Drago, dirigente del Partito Comunista, anch'egli provato dal dolore per la morte di un fratello prigioniero dei nazisti. L'incontro fu fatale. La vita le ridava quello che le aveva tolto. Drago, nipote del poeta Buttitta, dirà che si era innamorato di una persona assai speciale e benché sette anni più grande di lui, decide di sposarla, divenendo padre delle sue tre figlie. Il matrimonio fu accolto con stupore, ma Concetta era assai bella e dolce e non poteva lasciare nessuno ostile a lei. Dalla loro unione nasce una quarta figlia, Grazia. Nel '68 Concetta lascia l'impegno nel Partito e nel 1970 la coppia si trasferisce a Milano dove rimarranno fino alla morte del marito, nell'aprile del 2007. Da quel momento Concetta vivrà a Palermo, dove ora riposa accanto al marito. Ha ricoperto un grande posto nella storia del movimento contadino per l'occupazione della terra, ma anche nella storia delle donne siciliane, italiane e dell'universo e lascia un vuoto per la sua figura umana e politica di autenticità e spessore, soprattutto in questo tempo di incertezze e debolezze politiche.

(1) Da un articolo di Mirella Mascellino

257

ALTRI PERSONAGGI VIVENTI O SCOMPARSI

ROMANO ING. LUIGI (Agronomo) - nominato rappresentante presso il Consiglio forestale con atto del Consiglio n. 88 del 03.10.1881; Allo stesso era stata intestata l‟attuale via Roma in ottemperanza alla delibera del Podestà del 18.09.1931 avente per oggetto “cambio nome da Via Romano a Via Roma”.

BARONE GEOM. LUIGI (podestà) fu Antonino e fu Manzella Santa n. 4.6.1893 m. 29.07.1960; fu podestà e tecnico del Comune.

CAV. LO DICO DOMENICO – Medico condotto – più volte Sindaco n.23.11.1907 m. 23.12.1989.

PULVINO AVV. EPIFANIO – Sindaco n. 07.06.1923 m. 08.06.2009

BATTAGLIA SEBASTIANO – Sindaco n.16.06.1940 m. 17.01.2009

GIAMBRONE CAV. CARMELO – Sindaco n.12.03.1908 m. 12.10.1998

PULVINO PROF. CALOGERO – Valledolmo 04.09.1926 poeta (vivente) Pubblica vari libri di poesie.

DISPENZA PROF. GIOACCHINO – Valledolmo 09.05.1930-16.08.2013 Scrittore Pubblica: “Proverbi siciliani” ed. Comune di Valledolmo – “Dice il proverbio” ed. Paoline– “La Valle dell‟Olmo”, Romanzo Storico Ed. Rosaria Arti Grafiche.

SCIAVOLINO VINCENZO – Valledolmo 18.01.1937 Scultore, pittore, incisore (vivente).

SCIAVOLINO PIERO – Valledolmo 10.11.1945 Pittore (vivente).

CICERO CARMELO – Valledolmo 09.06.1948 Pittore, scultore (vivente).

MEZZASALMA LUCIA – Valledolmo 15.04.1929 poetessa (vivente) pubblica “Amo la Vita” ed. La Palma.

TOMMASO CAPPELLINO – Prete (scomparso) allo stesso è intestata una via di Valledolmo.

SANFILIPPO PASQUALE – Prete n. 1911 m. 17.07.1996.

OGNIBENE ANTONINO – Prete (scomparso).

SAC. BARONE FEDELE n. 20.5.1845 m. 9.1.1922.

DISPENZA LUIGI (fratello del prof. Gioacchino) poeta.

MUSCATO CARMELO – pubblica “La questione delle dottrine non scritte e l‟esoterismo di Platone” Ed. Asram Vidya (vivente).

CERAMI PAOLO (artigiano, fabbro ferraio, dalla sua bottega sono usciti vari manufatti di pregio quali la cancellata del monumento ai caduti, la cancellata del Parco delle Rimembranze etc.) n. 28.04.1894 m. 11.07.1967.

258

CARUANA PROF. GIOVANNI n. 14.9.1909 m. 26.08.1979 (Insegnante per oltre un trentennio alla scuola elementare)

CRISTINA MARIA – insegnante alla scuola elementare.

VACANTI DR. PIETRO (Farmacista) n. 24.11.1904 m. 14.11.1981.

PARLATO PROF. GIUSEPPE n. 13.07.1894 m. 5.8.1968 (fu segretario Comunale – negli ultimi anni insegnò lettere alla scuola media statale di Valledolmo).

SCIAVOLINO CAV. GIUSEPPE – n. 05.07.1899 reduce della grande guerra, “ragazzo del 99”

259

COMUNE DI VALLEDOLMO Provincia di Palermo POPOLAZIONE DEL COMUNE DI VALLEDOLMO DAL 1681 POPOLAZIONE POPOLAZIONE ANNO FONTE RESIDENTE PRESENTE 1681 243 O. Granata “Valledolmo dall‟origine ai giorni nostri” 1714 361 O. Granata “Valledolmo dall‟origine ai giorni nostri” 1748 - 52 1.131 O. Granata “Valledolmo dall‟origine ai giorni nostri” 1798 4.252 O. Granata “Valledolmo dall‟origine ai giorni nostri” 1805 3.710 O. Granata “Valledolmo dall‟origine ai giorni nostri” 1811 4.000 O. Granata “Valledolmo dall‟origine ai giorni nostri” 1831 5.818 O. Granata “Valledolmo dall‟origine ai giorni nostri” 1861 6.854 6.814 1871 6.987 7.003 1881 6.806 O. Granata “Valledolmo dall‟origine ai giorni nostri” 1881 8.015 7.984 1893 - 96 8.015 O. Granata “Valledolmo dall‟origine ai giorni nostri” 1901 5.577 5.799 1911 5.214 5.132 1921 5.355 5.287 1931 6.177 6.092 1936 6.873 6.407 Dati ISTAT Censimento generale popolazione 1951 8.074 7.443 Dati ISTAT Censimento generale popolazione 1961 7.071 6.753 Dati ISTAT Censimento generale popolazione 1971 5.544 5.012 Dati ISTAT Censimento generale popolazione 1981 5.073 4.886 Dati ISTAT Censimento generale popolazione 1991 4.689 4.553 Dati ISTAT Censimento generale popolazione 2000 4.362 Dati ufficio anagrafe al 31.03.2000 2001 4.145 3.897 Censimento 2001 - dati comunali 2011 3.7473.75 3 Censimento 2011 - dati comunali

Diploma d‟onore del 01.06.1957 al Comune di Valledolmo per il regolare e tempestivo Svolgimento delle operazioni di censimento

260

LA CASERMA DEI CARABINIERI

La Stazione dei carabinieri a Valledolmo risale agli inizi del "900" essa ha avuto sede in Via Purità angolo Corso Garibaldi nel palazzo di Cosimo Comella, successivamente trasferita in Via Anime Sante nel palazzo appartenente alla famiglia Castellana; alla fine degli anni ‟70 la Caserma fu trasferita in Via Chiavetta nel palazzo di proprietà del Veterinario Dr. Antonino Piazza (appartenuto in precedenza al veterinario Dr. Riili Paolo) e dall‟agosto 2002 (dopo la temuta chiusura della stessa e una petizione popolare a favore del mantenimento in loco) ubicata nei locali dell‟ex asilo nido in via Portella Lampo; attualmente è comandata dal maresciallo Giuseppe Sapia. Il Carabiniere Satariano Daniele classe 1924 da Termini Imerese in servizio presso la Caserma di Valledolmo (dove esiste una foto) fu ucciso l‟11.06.1945 nelle campagne di Cifiliana (o in contrada Cordicella) in un conflitto a fuoco con alcuni banditi. Il Carabiniere Lo Tempio Vincenzo nato a Valledolmo il 16.11.1911 fu ucciso all‟età di 35 anni nel 1946 in un conflitto a fuoco a Palermo in corso Olivuzza.

261

Funerali del brig. Lo Tempio Vincenzo – Valledolmo Agosto 1946

Foto prof. Luigi Battaglia

L‟attuale Caserma dei Carabinieri

262

I PIU‟ ECLATANTI FATTI DI CRONACA NERA ACCADUTI A VALLEDOLMO

DALLA FONDAZIONE ALL‟800

Si dovrà arrivare quasi alla metà dell‟Ottocento per imbattersi in un efferato delitto perpetrato nell‟abitato di Valledolmo, vogliamo dire nell‟assassinio del giovane valente avvocato Valentino Martina, antesignano, lo definisce il Dispenza, dell‟indipendenza italiana e collega stimatissimo di Francesco Crispi e suo collaboratore nella fatidica opera del Risorgimento italiano»2. L‟origine del misfatto, a quanto ci è stato narrato da un novantenne degno di fede, deve ricercarsi nell‟aria di superiorità con cui il giovane trattava la classe dominante del paese e soprattutto in una sua vera o sognata relazione intima avuta con una giovane avvenente di famiglia che contava tanto nel luogo. L‟offesa gli sollevò contro la classe dominante che, a dispetto delle estreme cautele sue, con un perfido stratagemma, per opera di due amici traditori, lo fece assalire in casa e finire a coltellate nella stradetta di casa sua, facendo credere che era stato assassinato così barbaramente perchè autore della peste che mieteva vittime nel paese. A riprova dell‟accusa si mostrava a tutti il barattolo dei germi dell‟infame epidemia, che, poi, altro non era che un barattolo di sapone per barba! Delitto di mafia? Ci vuole una buona dose di malafede per ingozzarselo come tale. Il Dispenza, che passò sotto silenzio la tragica fine del Martina, scrisse di lui: «Se non fosse morto giovanissimo, la Patria avrebbe avuto in lui un eccezionale rappresentante e strenuo difensore politico»3. Si era nell‟anno di grazia 1848. (Prof. Granata) „900 Tra i tanti delitti perpetrati in quegli anni dall‟onorata società Valledolmese destò dolore e terrore una lunga catena di omicidi, il cui primo anello fu trovato al famigerato Ponte di Concetta nell'ex- feudo Gurfa, in territorio di Alia, e l‟ultimo in contrada Zàgara, territorio di Sclafani, dove da una cosca forestiera venne sterminata quasi tutta la gente d‟una grossa azienda valledolmese. Il Giornale di Sicilia così ne riferì: «Alle ore 19 del 22 gennaio (1926), in contrada Zàgara, alcuni malfattori armati, circondata la fattoria di Guggino Giuseppe, di anni 55, possidente di Valledolmo, uccisero per motivi di vendetta tutta la famiglia Guggino e alcuni impiegati, complessivamente nove persone e otto vacche del medesimo. L‟eccidio avvenne così: sette malfattori armati si presentarono alla fattoria e chiesero di parlare col proprietario. Appreso che egli era assente, spararono sulla moglie Antonina di 50 anni, e sui figli Grazia di 18 anni e Giuseppe di 15, che morirono quasi subito. Vennero poi uccisi il campiere Gioacchino Ortolani di 30 anni da Polizzi, Lo Jacono Antonino di anni 50, il figlio di lui Cosimo di 15 anni, Domenico Fodale di 17, Gioacchino Castiglia di 15, Giovanni Spadaro di 16, i quali tutti si trovavano riuniti nella fattoria. La strage si concluse con una scarica di fucilate contro i bovini della fattoria. La causale di tutta la strage pare debba ascriversi a ragione di predominio nel campo degli affitti»4. (prof. Granata) Il Prefetto di ferro - come poi sarà chiamato il Mori – d‟accordo col Questore Crimi e col Commissario Di Fede, rafforzata la Polizia con duecento pattuglie di vigilanza diurna e notturna nelle città e nelle campagne, con una forza di circa ottocento uomini passò senz'altro all‟attacco. E dopo avere rastrellato nelle province di Girgenti e Caltanissetta oltre trecento mafiosi, rei di furti, di rapine e omicidi, diede inizio a quella vasta ed energica azione che, senza esagerazione, venne chiamata poi la «Battaglia delle Madonie». Nel giro d‟una quindicina di giorni fece piazza pulita di circa trecento delinquenti operanti ad , a Caltavuturo, a Polizzi, a Castellana, alle Petralie, a e a Ganci, nella quale ultima vennero intrappolati circa centocinquanta malfattori con i loro spavaldi caporioni Andaloro e Ferrarello5. Venne, quindi, la volta del circondario di Termini Imerese, infestato da numerose e attivissime bande armate che rendevano impossibile la vita ai lavoratori dei campi.

2 P. DISPENZA, op. cit., p. 38. 3 P. DISPENZA, op. cit., p. 38. 4 Giornale di Sicilia del 22 gennaio 1926. 5 Il Ferrarello, coadiuvato nei suoi misfatti da numerosi fratelli e cugini, era inteso per la sua efferatezza «sciloccu», perchè, per dove passava, era una ventata di scirocco. Nota tratta da Mafia e Fascismo di SALVO PORTO, Palermo, 1976. 263

Valledolmo con tre bande, Sclafani, Alia, Roccapalumba, Montemaggiore, , Aliminusa, Trabia, Càccamo, Sciara e Altavilla furono teatro della vasta operazione di bonifica, «condotta con la tecnica di grossi movimenti di forze, di mezzi, di accerchiamenti di paesi e di case, e con bandi intermittenti di autoconsegnarsi entro dodici ore, pena, per i renitenti, l‟arresto delle madri o delle mogli»6. Il «Giornale di Sicilia» ci fornisce la cronaca di questa operazione nella sua fase conclusiva: «Dopo circa un mese di laboriose indagini sono stati arrestati gli autori di 25 omicidi, di 6 mancati omicidi, della scomparsa di tre individui, di 26 rapine, di 9 furti e di una tentata estorsione. Si è proceduto sui mancati omicidi di Garlisi Antonino, di Inguaggiato Pietro, di Panepinto Giovanni e Rosaci Francesco; sulla scomparsa di Rosaci Francesco e Rosaci Candeloro; sull‟omicidio di Battaglia Antonino, reati avvenuti a Valledolmo nel 1923. Sono stati scoperti i furti in danno di Granata Lucio Vincenzo e di Guzzetta Antonio; della rapina in danno di Piazza Rosolino; delle rapine subite da Battaglia Carmelo, Guzzetta Cosimo e Nicosia Angelo. Queste operazioni ladresche si svolsero in diverse località di Valledolmo lo scorso anno»7. L‟operazione provvidenziale del Commissario Di Fede «sfociò nell‟arresto di 285 delinquenti, di cui 146 tradotti con diversi mezzi nelle nostre carceri giudiziarie, 139 rinchiusi nel carcere di Termini»8. Tirando le somme delle sue brillanti operazioni, il Mori concludeva nel suo libro sulla mafia: «Di fronte alla presenza vigile ed assidua della Polizia, la legge del silenzio, dell‟omertà, cominciava a cadere, e molti cittadini, riacquistato l‟uso della parola, si decisero a denunziare i danni, le minacce, i soprusi e le estorsioni, di cui erano stati vittime silenziose»9. Come pere troppo mature al soffio del libeccio, anche a Valledolmo, alla fine del 1928, caddero nel pozzo della Giustizia trentatrè malfattori, i cui nomi furono, dopo il «Processone di Termini», pubblicati dal «Giornale di Sicilia» di quell‟anno, il quale, da chi ne avesse vaghezza, può essere consultato presso le Biblioteche di Palermo. Valledolmo ha eternato la sua profonda gratitudine a lui in una foto scattata in occasione della affollatissima festa della «Liberazione dalla mafia», celebrata in Piazza dell'Olmo, e dallo stesso Mori, che vi intervenne, inserita nel suo libro Con la mafia ai ferri corti, edita da Mondadori nel 1932. Scrivere delle gesta della mafia, risorta a miglior vita per la caduta del Fascismo, compiute durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale, anche limitatamente a quelle riguardanti il fronte di Valledolmo, non può essere compito nostro per ragioni facilmente intuibili. Ci corre, però, l‟obbligo di scrivere che, dopo l‟eliminazione cruenta degli epigoni della vecchia mafia, freddati da mano ignota in pieno centro abitato, il Comune, se il senno non ci inganna, gode d‟una tranquillità abbastanza soddisfacente. (Granata).

6 C. MORI, op. cit., p. 297. 7 Giornale di Sicilia del 12 marzo 1926. 8 C. MORI, op. cit., p. 305. 9 C. MORI, op. cit., p. 307. E' ancora vivo nella mente di chi scrive queste pagine il freddo gelido della notte in cui militi e carabinieri, posti alle bocche delle tane, attendevano i lupi mannari agli usci delle loro case e dei loro nascondigli: i militi infreddoliti si scaldavano ai fuochi accesi nelle strade.

264

La Tribuna ( supplemento illustrato della Domenica del Corriere) nel numero 31 del 02.08.1896 riporta in copertina l‟uccisione nel bosco di Valledolmo di un uomo scambiato per brigante da parte dei coniugi francesi Oltoman.

265

Copia di un settimanale di cronaca nera fine anni 40 sequestro a scopo di estorsione di La Duca Vincenzo e di Leone Calogero

266

Copia di un settimanale di cronaca nera fine anni 40 sequestro a scopo di estorsione di La Duca Vincenzo e di Leone Calogero

267

EX CENTRALE ELETTRICA CON ANNESSO MULINO S.GIUSEPPE

Foto prof. Luigi Battaglia Ex centrale elettrica con annesso il mulino S. Giuseppe oggi di proprietà della Parrocchia

1932 certificato al portatore per due azioni da lire 50 del mulino e centrale elettrica S. Giuseppe

268

PORTALI E BATTENTI

Foto prof. Luigi Battaglia Foto prof. Luigi Battaglia Ingresso baglio Castellana Ex Centrale elettrica

Foto prof. Luigi Battaglia Via T. Cappellino 65 casa Dr. Pietro Vacanti Foto prof. Luigi Battaglia Municipio via Chiavetta

269

Via Gioia 7 casa Conti Antonino ex Casa Gioia

Foto prof. Luigi Battaglia Via Tasca 48 casa dr. Giovanni Leone

Piazza Madrice casa Banco di Credito Cooperativo ex casa Vacanti

Via Cadorna 46 casa Bellanca Filippo

Foto prof. Luigi Battaglia Via Tasca 34 casa Battaglia Gaetano

Via Cap. Boer 119 270

Foto prof. Luigi Battaglia Foto prof. Luigi Battaglia Via Tasca casa dr. Giovanni Leone Via Gioia 9 casa podestà Gioia

Foto prof. Luigi Battaglia Sportello in ghisa per attacco d‟acqua; furono installati sicuramente con la prima condotta idrica in quanto è ben visibile lo stemma del fascio

271

BEVAI E FONTANE

Foto prof. Luigi Battaglia Bevaio acqua della noce Foto prof. Luigi Battaglia Bevaio Acqua della Signora

Foto prof. Luigi Battaglia Bevaio via Cifiliana oggi in disuso

Foto prof. Luigi Battaglia Bevaio contrada Mandranuova

Foto prof. Luigi Battaglia Bevaio a valle del paese

Foto prof. Luigi Battaglia Bevaio contrada Cifiliana

272

Foto prof. Luigi Battaglia Foto prof. Luigi Battaglia Bevaio a valle del paese ristrutturato Bevaio scialuchedda

Foto prof. Luigi Battaglia Bevaio rotondo

Foto prof. Luigi Battaglia Fontanella Via Cavour

Foto prof. Luigi Battaglia Particolare della fontana di via Cavour

Foto prof. Luigi Battaglia Fontana via Cavour 273

Foto prof. Luigi Battaglia Pozzo baglio Castellana

Foto prof. Luigi Battaglia Fontanella Piazza Trappeto

Foto prof. Luigi Battaglia Fontana piazza Trappeto

Foto prof. Luigi Battaglia Fontana Via Vitt. Emanuele II°

274

LA BANDA MUSICALE

Complesso Bandistico "Vincenzo Bellini" (1922)1 Associazione Musicale "Vincenzo Bellini" (1984)

N. Tesserati 45 Consiglio d'Amministrazione Castrenze Borzillieri (resp. amm.) Orazio Dispensa, Pietro Vallone, Calogero Vallone, Rosanna Panepinto Indirizzo Via Sant'Antonio - 90029 Valledolmo Recapito Telefonico 0921.542452 Maestro Rosario Pera Capobanda Orazio Borzillieri Organico 45 Diplomati in strumento 10 Informazioni fornite da Orazio Dispensa

La locale banda musicale nasce nel 1922 dal desiderio di più di 40 elementi che la compongono e che hanno voglia di stare insieme facendo musica. I maestri che hanno diretto la banda nel corso degli anni sono stati: Isidoro Grasso anno 1922, Lupo 1923, Vinci 1994, Amorelli 1926, Ippolito 1934, lannelli 1935, Martino Bello 1936, Abbate 1943, Gallo 1945, Riggio 1948, Longo 1950, Domenico Battista 1954, Stefano Ausino 1956, Francesco Alongi 1968, Salvatore Ragusa 1974, Gino Longo 1980, Rosario Pera dal 1982. Oggi l'associazione è composta da 45 elementi e vanta la presenza di validi professionisti che hanno partecipato a concorsi, rassegne, corsi di perfezionamento e attività di vario genere ricevendo numerosi riconoscimenti in ambito regionale, nazionale ed internazionale. Essa si è distinta non soltanto per la formazione, ma sopratutto per varietà del repertorio musicale che esegue: dalle marce sinfoniche alla musica popolare, dal jazz alla musica dei grandi autori dei classici oltre a brani musicali moderni. .All'interno dell'associazione operano il gruppo strumentale di fiati "Vincenzo Bellini" e una compagnia teatrale.

(1) Pagg 128 e 129 del Volume “Le bande musicali in Sicilia – La Provincia di Palermo Edito dalla Regione Siciliana Ass.to Benu Culturali Ambientali e P.I. e Associazione Culturale L‟Isola Felice – Edizioni Arianna 2006

275

Valledolmo 6 aprile 1922 La Banda musicale da poco formatasi, da sx a dx e dall‟alto in basso - prima fila: 1)Panepinto Castrenze 2)La Duca 3)Sangiorgi Vincenzo 4)Cappellino Pietro 5)Orlando Damiano 6)Rizzo 7)Barcellona Salvatore 8)Parlato Benedetto 9)Messina Carmelo - Seconda fila la terza persona con la divisa da musicante: 1)Panepinto Francesco, mastro Ciccio 2)Ferrara 3)Messina Gesualdo 4)Vacanti Salvatore 5)Cangelosi Giuseppe 6)Spera Giuseppe 7)Non identificato 8) Non identificato 9) Natale Di Liberto, calzolaio non musicante 10) col berretto e il vestito scuro Tagliarino - Terza fila: 1)Polizzi Cosimo 2)Bellanca Giuseppe 3)Muscato Castrenze 4)? 5)Mancuso Antonino 6)Parlato Orazio capo banda 7)Il maestro della banda Isidoro Grasso 8)Bellanca Antonino capo banda 9)Bellanca calogero 10)Di Pietra Calogero “masciu Liddu”10) 11? 12)Gervasi - Quarta fila: 1)? 2)Pizzolanti Antonino 3)? 4)Barone Angelo, postino 5)? 6)Bellanca Nicolò cognato di Damiano Orlando 7)Castrogiovanni Angelo, calzolaio 8)‟ 9? 10) Giuffrè Francesco 11)Gervasi Giuseppe - quinta fila seduti a terra: 1) Fina Andrea (Nniria) 2) Ortolani Vincenzo, fabbro 3)?

Anni 20-30 banda musicale reparto Valledolmo

276

La banda musicale nel 1934

277

SCOLARESCHE

Anno 1912

Valledolmo scolaresca anni ‟20 in primo piano da sx a dx il n. 5 è Nicolò Bellanca n 7.7.1914, in seconda fila dal basso in alto, sedute, la n. 7 è La Duca Vincenza nata 1913 in terza fila la n. 6 è Chiavetta Teresa

278

Scolaresca anni „20

Anni „20

279

Anni ‟30 scalinata Parco delle Rimembranze maestra Cristina

Anni ‟20-30 scolaresca giovani Balilla

280

Anno scolastico 1957-1958

Anni ‟60 insegnante prof. Giovanni Caruana

281

Anni ‟60 insegnante prof. Giovanni Caruana

Anno scolastico 1953-1954 parco delle rimembranze insegnante prof. Antonino Gullo

282

Certificato di studio 1923-1924

283

Pagella scolastica 1926-1927

284

SPORT E CULTURA

La squadra di calcio anni „50

Anni ‟50 campetto Cersi (acrobatica rovesciata)

285

Anni ‟50 campetto Cersi prima della partita

Valledolmo 6 ottobre 1956 Recita allo Stagnone “Una gara in montagna” da sx a dx le ragazze: 1) Silvia Messina, 2) Franca Lo Iacono, 3) Igea Arnao, 4) Anna Giuffrè - in secondo piano 1) Nino Pulvino, 2) Ettore Arnao, 3) Totò Di Prima, 4) Nino Messina (fr.llo del Notaio), 5) Nino Spera, 6) Rosario Ippolito, 7) Antonino Dispenza (f.llo di Padre Gioacchino), 8) Antonio Polizzi, 09) Nino Messina (pat. Gesualdo) 10) Nicola Giuffrè, 11) Salvatore Cangelosi, 12) Totò Conti, 13) Vincenzo Giuffrè, 14) Giacomino Sangiorgi

286

Valledolmo 6 ottobre 1956 Recita allo Stagnone “Il divo del cinema”? in primo piano da sx a dx: 1) Maria Tripi , 2) Franca Lo Iacono, 3) Silvia Messina, 4) Anna Cangelosi, 5) Giuseppina Panzica, 6) Vincenzo Giuffrè In seconda fila: 1) Nino Messina (fratello del Notaio), 2) Nicola Giuffrè, 3) Totò Spera in terza fila: 1) Antonio Polizzi, 2) Nino Messina, 3) Nino Pulvino, 4) Anna Giuffrè, 5) Giacomino Sangiorgi, 6) Nino Spera, 7) Salvatore Cangelosi, 8) Vincenzo Dispenza.

287

RICORRENZA DEL 350° DELLA FONDAZIONE DEL PAESE

Nell‟anno 2000 in occasione della ricorrenza del 350° anniversario della fondazione del paese sono state intraprese diverse iniziative onde commemorare l‟evento; in particolare è stata edita una cartolina riportante una parte della licentia populandi del 17 Agosto 1650 data da Filippo IV a Giuseppe Cutelli per la popolazione della Baronia di Vallis dell‟Ulmo dando il nome di Castrum Nortmandi (Castelnormanno) al nuovo villaggio. E‟ stata collocata sulla facciata del Municipio di via Chiavetta una lapide con una scultura del maestro Puleo “A RICORDO DEL SACRIFICIO DI GIOVANNI FALCONE E PAOLO BORSELLINO E DI TUTTI I CADUTI NELLA LOTTA ALLA CRIMINALITA‟ ORGANIZZATA”

Cerimonia della scopertura della lapide

Cerimonia della scopertura della lapide

288

Seduta straordinaria del Consiglio Comunale

Cartolina edita nel 350° anniversario della fondazione del paese

289

L‟ATTRICE SABRINA FERILLI IN VISITA A VALLEDOLMO

Il 25 Luglio 2005 la famosa attrice Sabrina Ferilli è stata in visita privata a Valledolmo ospite del suo amico Valledolmese dr. Rino Ferrara; in particolare ha visitato la Società Operai ricevuta dal presidente sig. Gervasi Orazio, dal Consiglio e da moltissimi soci. La Ferilli è stata anche presso l‟aula Consiliare del Municipio ove ha ricevuto un attestato a firma di tutto il Consiglio Comunale.

Da sx: dr. Rino Ferrara, prof. Salvatore Parlato (Presidente del Consiglio), l‟attrice Sabrina Ferilli, Nicola Miceli (Sindaco), Giuseppe Modica (vice Sindaco)

Da sx: Gervasi Orazio (presidente del Consiglio), l‟attrice Sabrina Ferilli, Rosario Vallone (presedente Grande Assemblea), dr. Rino Ferrara

290

RADUNO FERRARI

Il 15 Aprle 2007 si è svolto a Valledolmo un raduno di auto FERRARI portando in paese una ventata di allegria e di colore.

Foto prof. Luigi Battaglia Le Ferrari in via Cadorna

Foto prof. Luigi Battaglia

La sfilata in via Garibaldi

291

MOTORADUNO

Il 23 Settembre 2007 e il 10.09.2008 si sono svolti a Valledolmo due motoraduni di a cui hanno partecipato motociclisti da tutta la Sicilia.

Foto prof. Luigi Battaglia arrivo in paese 2007

Piazza dell‟Olmo 11.03.2008

292

IL GIRO D‟ITALIA A VALLEDOLMO

L‟11 Maggio del 2008 il giro ciclistico d‟Italia ha attraversato l‟abitato di Valledlomo

Locandina di benvenuto al Giro

11.05.2008 il giro a Valledolmo

293

MOSTRA E SFILATA AUTO D‟EPOCA

Il 29 Giugno 2008 si è svolta la mostra e relativa sfilata di auto d‟epoca facendo così conoscere ai più giovani le automobili di un tempo.

Foto prof. Luigi Battaglia La mitica Balilla

Foto prof. Luigi Battaglia scorcio della sfilata

294

150° ANNIVERSARIO DELL‟UNITA‟ D‟ITALIA 17 MARZO 2011

Foto prof. Luigi Battaglia Proiezione sulla facciata della Chiesa delle Anime Sante 17.03.2011

Foto prof. Luigi Battaglia Cerimonia 150° unità d‟Italia 17.03.2011

295

Foto prof. Luigi Battaglia Cerimonia 150° unità d‟Italia 17.03.2011

Foto prof. Luigi Battaglia Cerimonia 150° unità d‟Italia 17.03.2011

296

LA RELIQUIA DEL SANGUE DEL BEATO GIOVANNI PAOLO II° A VALLEDOLMO

5 e 6 Maggio 2012 la Sacra Reliquia nella chiesa Madre nelle mani di don Krys

La Sacra Reliquia in primo piano

297

QUADRI MANIFESTAZIONI ARTISTICHE MURALES

Negli ultimi 30 anni si sono svolti a Valledolmo diversi concorsi di pittura estemporanea e si sono realizzati alcuni murales nonché parecchie mostre collettive o personali; i quadri premiati delle estemporanee per regolamento rimanevano di proprietà del Comune, di seguito si riportano alcune foto:

Foto prof. Luigi Battaglia Mostra sculture in ferro Enzo Sciavolino

Foto prof. Luigi Battaglia Antonio Liberto 1963

Foto prof. Luigi Battaglia Stagnone personale del pittore Carmelo Cicero

Foto prof. Luigi Battaglia Denaro Angelo 1990

Foto prof. Luigi Battaglia Stagnone 2009 mostra d‟arte storicizzata 298

Foto prof. Luigi Battaglia Iudice Giovanni 1993

Foto prof. Luigi Battaglia Bracciante Francesco 1989

Foto prof. Luigi Battaglia Calabretta Giuseppe 1991

Foto prof. Luigi Battaglia Caracozzo Sebastiano 1988

299

rassegna di artisti contemporanei Dicembre 1995

salotto d‟arte all‟aperto 1999

Il calendario artistico del 2003 rassegna di scultura e musica dal vivo 2001

300

Foto prof. Luigi Battaglia Liberto Antonino 1992 aula Consiliare

Foto prof. Luigi Battaglia Carmen Crisafulli 2000 muro torrefazione Vallone

301

Foto prof. Luigi Battaglia Murales via Aldo Moro anno 2000 artista Sebastiano Caracozzo Rappresentazione della concessione della licentia populandi del 1650

Foto prof. Luigi Battaglia Murales via Trapani anno 2000 artista Montemaggiore Rappresentazione dell‟uccisione di Pietro Corvo

302

Foto prof. Luigi Battaglia Murales via Vitt. Emanuele III° anno 2000 casa Bellanca artista Giannici

Foto prof. Luigi Battaglia Alfredo Marsala Di Vita 1992 sul muro della scala del Municipio di via Chiavetta

Foto prof. Luigi Battaglia Silvestri Vittorio 1992 sul muro della scala del Municipio di via Chiavetta

303

COMUNE DI VALLEDOLMO Provincia di Palermo

I VINCITORI DEI CONCORSI DI PITTURA ESTEMPORANEA

1987 - 1° CONCORSO CASANO ROSARIO NARTAN DENARO ANGELO ANZALONE ANDREA (premio acquisto) MARCHESE GIUSEPPE BRANCATO ROSALIA (premio acquisto) PINTAUDI FRANCESCO CONTI MARIA CONCETTA (premio acquisto) ZITO FRANCESCO GERACI PIETRO (premio acquisto) RAVAZZOLO GIORGIO (premio acquisto) 1992 - 6° CONCORSO IUDICE GIOVANNI 1988 - 2° CONCORSO MARCHICA GIUSEPPE CASANO ROSARIO SCALZO GERY BRACCIANTE FRANCESCO PARRINO ANTONIO CARACOZZO SEBASTIANO CARACOZZO SEBASTIANO CAIOZZO GIUSEPPE RAVAZZOLO GIORGIO 1993 - 7° CONCORSO MASCARI ARMANDO SCALZO GERY SALERNO CALOGERO IUDICE GIOVANNI BRUNO NINO LIPANI SANTO GARLISI LINA PINTAUDI FRANCESCO SALVIA JEAN JOSEPH ALAIN (premio acquisto) BONOMO GIANLUCA BRACCIANTE FRANCESCO 1989 - 3° CONCORSO GIAMBANCO GIUSEPPE PATERNOSTRO PLACIDO CASANO ROSARIO CASANO ROSARIO MANASSERI ANTONINO 1994 - 8° CONCORSO CALABRETTA GIUSEPPE PINTAUDI FRANCESCO BRACCIANTE FRANCESCO CARACOZ2O SEBASTIANO GIORDANO GIULIA BONOMO GIANLUCA GRANATA ANNA PASSERO FRANCESCO LA PAROLA GIUSEPPE SCALZO GERY RAVAZZOLO GIORGIO DENARO ANGELO SALVIA JEAN JOSEPH ALA1N CASANO ROSARIO ARKONE 1990- 4 ° CONCORSO CARACOZZO SEBASTIANO 1995 - 9° CONCORSO GRANATA ANNA PINTAUDI FRANCESCO MONTANO ASSUNTA CARACOZZO SEBASTIANO DENARO ANGELO SCALZO GERY BRACCIANTE FRANCESCO MARCHESE GIUSEPPE CARACAPPA GIOVANNI D'AMATO GIORGIO CAPITUMMINO ANTONINO MUSSO ANTONINO MARCHESE GIUSEPPE RAVAZZOLO GIORGIO ORLANDO VINCENZO SCLAFANI ENZO 1996 - 10° CONCORSO SPINUZZA ROSSELLA AVENA FABRIZIO CARACOZZO SEBASTIANO 1991 - 5° CONCORSO CASTELLESE MARIO CAPITUMMINO ANTONINO MAGGIO ROSALIA SCALZO GERY SAVONA GIUSEPPE MICCICHE' ANTONINO SCLAFANI VINCENZO BRACCIANTE FRANCESCO CALABRETTA GIUSEPPE

304

CANTANTI, GRUPPI ETC. CHE SI SONO ESIBITI IN VALLEDOLMO E MANIFESTAZIONI DI RILIEVO DAL 1965 I festeggiamenti del Santo Patrono in primo tempo si svolgevano a settembre, poi venne stabilito lo svolgimento alla domenica succesiva al ferragosto – Per il 1987 poiché i festeggiamenti si sarebbero dovuti svolgere il 16 agosto (all‟indomani di ferragosto) con delibera di G.M. n.88 del 7.4.1987 venne scelta la data del 23 agosto. Con altra successiva delibera venne stabilito che i festeggiamenti si sarebbero svolti ogni anno il 18 agosto. CANTANTE – GRUPPO DATA , OCCASIONE, ANNO NOTE ALTRO LUOGO 1965 CARMEN VILLANI Maggio Festa di S. Vincenzo Concerto musicale 1966 GLORIA CHRISTIAN 3 settembre Festa del Patrono Concerto Music. 1967 1968 1969 1970 1972 RICCARDO DEL TURCO Festa del Patrono Concerto musicale I Vianella (Edoardo Vianello e 1972 1 o 2 Ottobre Madonna del Rosario Concerto musicale Wilma Goich) 1973 1974 1975

1976 Rocky Roberts 1977 1978

1979? ROSANNA FRATELLO Festa del Patrono Concerto musicale 1980

1981 NEW TROLLS Festa del Patrono Piazza madrice Concerto musicale

1982 ADRIANO PAPPALARDO Festa del Patrono Piazza madrice Concerto musicale 21 agosto festa del Patrono Piazza 1983 Concerto musicale CUGINI DI CAMPAGNA madrice Festa del Patrono (palco in Via 1984 Concerto musicale BANCO Cadorna alle spalle del monumento) 1985 Delibera approvazione rendiconto n. 1986 Luminarie e cura ditta Ribaudo 270 del 29.10.1987

Gruppo Majiorettes di Aragona e 2 agosto Festa del Patrono 1986 Comitini “Les jeunes filles en fleur” Presidente Farruggia Gerlando

1986 Agricantus 4 agosto Festa del Patrono

1986 Processione S. Antonio 17 Agosto 17 agosto Festa del Patrono Piazza 1986 Concerto musicale RICCHI E POVERI madrice 1986 Gruppo locale Dicembre Presepe vivente Rappres. Religiosa 1986 DIOSCURI 28 dicembre Manifestazioni natalizie Canti natalizi 1987 Trianon di Angelo Butera 11 agosto 21,30

305

Banda Musicale “V Bellini” 13 agosto Concerto Musicale Festa del 1987 Valledolmo Patrono 14 agosto Festa del Patrono collettiva Pittori Mario Vitale, Francesco 1987 Collettiva di pittura pittura Ingrassia, Nartan e Mario Sampieri (accanto Chiesa Madre) Compagnia opera dei pupi 14 agosto Festa del Patrono Piazza 1987 “Bradamante” di Anna Madrice – Storia dei paladini di Francia Opera dei pupi Cuticchio - Orlando e Rinaldo 15 agosto Festa del Patrono Apertura 1987 Circolo ACLI mostra fotografica “Valledolmo: alla Mostra foto d‟epoca ricerca di una identità” Compagnia teatrale ACLI 15 agosto Festa del Patrono “L‟eredità Commedia in tre 1987 Valledolmo dello zio buon‟anima” atti di R Giusti 16 (1^ parte) e 17 /2^ parte) agosto Rappresentazione 1987 Dispenza Orazio Valledolmo Festa del Patrono - Sacra sacra rappresentazione Presentazione libro “Proverbi 1987 siciliani” di Gioacchino 18 Agosto ore 18,00 aula consiliare cultura Dispenza Promozione Sicilia di Nicosia & 1987 18 agosto 21,30 Festa del Patrono Spett musicale Carè 2^ sagra gastronomica a cura dei 19 agosto Festa del Patrono spiazzale 1987 Gastroomia maestri muratori di Valledolmo scuole elementari Serata danzante a cura dei maestri 20 agosto Festa del Patrono spiazzale 1987 Serata danzante muratori di Valledolmo scuole elementari 1° concorso Fotografico 1987 20 Agosto fotografia “Valledolmo e il suo ambiente” 1987 Cinema all‟aperto 21 agosto Festa del Patrono cinema 1° Concorso Estemporanea di 1987 pittura estemporanea 22 – 23 agosto Pittura “Valledolmo e il suo ambiente”

1987 Processione S. Antonio 22 agosto 1987 Fratelli Anelli 22 agosto spettacolo folk folk 23 agosto Festa del Patrono Piazza 1987 LENA BIOLCATI show Concerto Music. madrice Premiazione vincitori 1° concorso 1987 fotografico, estemporanea 24 agosto festa Santo Patrono premiazioni pittura e torneo di calcio Delibera approvazione rendiconto n. 1988 296 del 20.12.1988 Gianni Gebbia group (a cura 29 luglio Festa del Patrono e 1988 Teatro Masimo – Musica Jazz manifestazioni estive incontro 1988) La Quarta Parete (complesso 1988 31 luglio 21,30 Festa del Patrono Musica leggera musicale) Laura Mollica e il suo trio Folk (a 1988 cura Teatro Massimo – Musica 1 Agosto Folk recital incontro 1988) 1988 Calcio Torneo dell‟amicizia 2 Agosto Finale tra Barbieri e Ancol 1988 Pallavolo femminile 3 agosto Sport Gara di sollevamento pesi con la 1988 partecipazione polisportiva 4 agosto festa Santo Patrono sport “Audax” di Caltanissetta Calcio Nazionale femminile di 1988 serie B contro Valledolmo 5 agosto sport Vecchie Glorie 1988 Majiorettes dello stretto 6 agosto festa Santo Patrono

306

7 agosto ore 11 incontro in piazza dell‟Olmo ore 16,30 sfilata a cura 1988 Raduno e 1^ sfilata auto d‟epoca Sfilata auto d‟epoca Veteran Car Club Panormus e Pro Loco Valledolmo incontro 7 agosto 1,30rappresentazione del 1988 I Giullari di Dio gruppo francescano SAL GENOVESE e il suo quintetto (a cura Teatro 9 agosto 21,30 Festa del Patrono - 1988 Concerto Music. Massimo – Musica incontro manifestazioni estive 1988) Calcio amichevole ENARS ACLI 1988 – EMIGRATI 10 Agosto 22,30 VALLEDOLMESI 13 AGOSTO con le bande di Cefalù, 1^ RASSEGNA BANDE 1988 Villalba, Mussomeli, Caltavuturo, Concerto bandistico MUSICALI Valledolmo 14 Agosto domenica Festa del Patrono FANFARA DEI BERSAGLIERI – manifestazioni estive (10,30 giro per 1988 Concerto bandistico di Brescia le vie del paese – 17,00 onore ai caduti – 21,30 concerto in piazza) 1988 Personale Franz Noto 14 – 30 agosto Personale di pittura Arte

1988 Gruppo folk e ragazze Pon Pon di 15 agosto 21,30 musiche e danze folk Valledolmo 16 Agosto 21,30 a cura pro loco 1988 Musiche e giochi d’estate Valledolmo 17 agosto 21,30 “Insieme per 1988 I Giovanissimi di Valledolmo divertirci” 18 agosto ore 7,00 alborata e fiera del 1988 Fiera bestiame 7^ fiera del bestiame bestiame in contrada Chiusa Madonna

1988 Processione S. Antonio 18 agosto

Concerto di S. 1988 Banda Musicale “V. Bellini” di 18 Agosto ore 22,00 Valledolmo Antonio 19 agosto spett con cantante RAI TV 1988 Spett. musicale (così riportato nel manifesto) 20 agosto Festa del Patrono Piazza 1988 Concerto Music. MATIA BAZAR madrice Il Cantastorie di Alfredo e Letizia 1988 21 Agosto Anelli 2° Concorso Estemporanea di 1988 21 agosto Pittura pittura

Premiazione vincitori 2° concorso 4 settembre ore 18,00 presso locali 1988 premiazioni di Pittura estemporanea e 2° ACLI Concorso fotografico Delibera approvazione rendiconto n. 1989 393 del 25.10.1989 12 agosto piazza medici Festa del Patrono e manifestazioni estive 1989 – 1989 Nuovo Cinema Paradiso a cura di Alessandro Runfola – Cinema Programma Italia Consulenti Finanziari etc Gruppo Fininvest 13 agosto ore 18,00 sfilata per le vie 1989 Folk Gruppo folk Messicano ore 21,30 esibizione sul palco 14 agosto – “L‟importanza di 1989 Commedia Ass Culturale Itaca 2 Chiamarsi Ernesto”

307

16 Agosto (bande di S. Stefano 1989 2^ Rassegna di bande musicali Quisquina, Collesano, Villalba, Concerto bande e Valledolmo

1989 Spaghettata Valleodlmese e 17 agosto a cura Pro Loco valledolmo musica 18 agosto fiera del bestiame in c.da 1989 Fiera Fiera del bestiame Chiusa Madonna

1989 Processione S. Antonio 18 agosto

Concerto di S. 1989 Banda Musicale “V. Bellini” di 18 Agosto Venerdi ore 22,00 Valledolmo Antonio

1989 Video discoteca all’aperto 19 agosto

1989 Gruppo folk Gazzara di 20 agosto Folk Caltavuturo 21 agosto ore 22.00 Festa del Patrono 1989 Concerto Music. ENRICO RUGGERI in concerto Piazza madrice 26 agosto “Immagini dell‟ambiente e 1989 3° Concorso fotografico Fotografia dell‟attività agricola nel valledolmese” 3° Concorso Estemporanea di 1989 27 Agosto domenica Pittura pittura 27 agosto 4^ mostra equina provinciale 1989 Mostra equina a cura Circolo Alcide De Gasperi campo sportivo

Mostra 3° concorso fotografico e Mostra pittura e 1989 28 agosto 6 settembre 3° cocnorso di pittura e 1^ fotografia collettiva pittori contemporanei

Premiazione vincitori 3° concorso 10 Settembre domenica ore 18,00 1989 Premiazioni di Pittura estemporanea e 3° circolo ACLI Concorso fotografico Delibera approvazione rendiconto n. 1990 337 del 9.11.1990

1990 Gruppo folk Spagnolo 15 agosto sfilata e esibizione sul palco folk 16 Agosto commedia musicale in 2 atti Commedia 1990 Compagnia teatrale Adelphi di “Terra Promessa” di Giuseppe musicale caltavuturo Anzalone 17 agosto “Ciak al sole” di Dieli e 1990 Coop Arte Libera Mediteatro Moschella

1990 Processione S. Antonio 18 agosto Sabato 19 agosto 1^ rassegna itinerante d‟arte 1990 L’obiettivo sugli artisti a cura del madonita (Pittura, scultura, Teatro, Arte, musica etc. quindicinale L’Obiettivo comicità, folklore, musica etc) 20 agosto Festa del Patrono Piazza 1990 ROBERTO VECCHIONI in madrice (concerto sospeso quasi Concerto Music concerto all‟inizio per malore del cantante) 25 agosto “Valledolmo: Aspetti 1990 4° Concorso fotografico fotografia architettonici e degrado ambientale” 4° Concorso Estemporanea di 1990 26 Agosto Pittura pittura

308

Mostra opere 4° concorso 1990 fotografico e pittura 27 agosto – 5 Settembre estemporanea

Premiazione vincitori 4° concorso 1990 di Pittura estemporanea e 4° 9 Settembre domenica ore 18,00 Premiazioni Concorso fotografico 18 agosto Festa del Patrono Piazza 1991 Concerto Music. SCIALPI madrice 5° Concorso Estemporanea di 1991 25 agosto Pittura pittura Mostra pittura Inaugurazione 9 agosto 1992 Personale Antonino Liberto (Locali delle ACLI via Vitt. Emanuele Arte III) 1992 Raduno e sfilata auto d‟epoca 9 agosto Festa del Patrono CARLOTTO E CUCCIOLO dei 16 agosto Festa del Patrono Piazza 1992 Concerto Music. Dik Dik madrice 19 agosto Festa del Patrono Piazza 1992 Concerto Music. TONY ESPOSITO madrice 6° Concorso Estemporanea di 1992 30 agosto pittura pittura 7° Concorso Estemporanea di 1993 29 agosto Pittura pittura

1993 TIZIANA RIVALE 3 ottobre Estate valledolmese Concerto Music. SFILATA CARRETTI 1993 2 0ttobre 3^ sagra dell‟uva folclore SICILIANI 1993 MAURO CARPI 15 agosto Festa del Patrono Concerto Music. 19 agosto Festa del Patrono Piazza 1994 Concerto Music. ALEANDRO BALDI madrice 8° Concorso Estemporanea di 1994 28 agosto Pittura pittura 1995 PATRIZIA ROSSETTI 19 Agosto Festa del Patrono 1995 I CAVERNICOLI 24 Settembre Sagra del pomodoro Cabaret

1995 GRAZIA DI MICHELE E TOSCA 1° Ottobre Sagra dell‟UVA Concerto Music. 9° Concorso Estemporanea di 1995 8 ottobre Pittura pittura 8/10 Dicembre Edificio scuole elementari (sotto il patrocinio della 1995 LIART presenta una Rassegna di Mostra pittura artisti contemporanei lega italiana per la lotta contro i tumori) Sabato 23 e domenica 24 Dicembre 1995 ore 17,30 Aula consiliare Via Presentazione libro 1995 Dolci inganni - Paola Uscè e Chiavetta Presentazione libro di poesie di Poesie e mostra Fancesco Pintaudi “Dolci inganni” di Paola Uscè e dei pittura quadri abbinati di Francesco Pintaudi

Festa Del Patrono Piazza madrice Concerto Music. 1996 FAUSTO LEALI 10° Concorso Estemporanea di 1996 25 agosto Pittura pittura 20 agosto Festa del Patrono Piazza 1997 Concerto Music. FORMULA TRE madrice Compagnia Teatrale “Michele 1998 12 Agosto “Presenza di Spiriti...” commedia Abbruzzo” di Catania 15 Agosto Festa del Patrono – Piazza 1998 Coop. I DIOSCURI di Agrigento (Giufà) Commedia Madrice

309

16 agosto Festa del Patrono – Piazza 1998 Santina Lo Forte Musica Madrice 16 agosto Festa del Patrono – Piazza 1998 Michele Perricone Cabaret Madrice Banda Musicale “V. Bellini” di 18 agosto Festa Santo Patrono Piazza Concerto di S. 1998 Valledolmo madrice Antonio 19 agosto Festa del Patrono – Piazza 1998 Concerto Music. AUDIO 2 Madrice 20 Agosto giochi tra i 4 quartieri in 1998 2° Palio Cutelli costume d‟epoca Festa Santo Patrono giochi Piazza madrice 23 Agosto Festa Santo Patrono Piazza Gruppo Teatrale Giovani di 1998 madrice commedia Azione Cattolica Parrocchiale “La vera Storia dei Promessi Sposi” 11° Concorso Estemporanea di 1998 30 agosto Pittura pittura 12, 13 e 14 agosto - Salotto d'arte all‟aperto (Sebestiano Caracozzo, (Pittura, scultura e 1999 Salotto d'arte all‟aperto Bartolo Conciauro, CarloPuleo, Giusto musica) Sucato, EnzoPuleo, Franco Schifano) Sara Cappello (cantautrice popolare) accompagnata alla (Pittura, scultura e 1999 chitarra da Tonino Greco e con 12 Agosto - Salotto d'arte all‟aperto musica) l‟intervento poetico siciliano di G. Bagnasco Whit a key quartet (gruppo (Pittura, scultura e 1999 13 Agosto - Salotto d'arte all‟aperto musica classica (violini) musica) Trio Liberty (clasica lirica partenopea) Maurizio Como (Pittura, scultura e 1999 (tastiera) Francesco Impastato 14 Agosto - Salotto d'arte all‟aperto musica) (violino) Maria Notarrigo (soprano) 15 agosto Festa del Patrono 1999 Coop. I DIOSCURI di Agrigento Commedia Music. “Brancaleone” 16 agosto Festa del Patrono – Piazza 1999 Concerto Music. I NOMADI Madrice 17 settembre 6^ Sagra del pomodoro “L‟avvocato difensore” Piazza Purità 1999 TEATRO POP. ZAPPALA‟ commedia spett Ass dalla Provincia festa provincia 1999 Banda Musicale “V. Bellini” di 18 agosto Festa Santo Patrono Piazza Concerto di S. 1999 Valledolmo madrice Antonio Associazione musicale “G. Verdi” 9.1.2000 Chiesa Madre concerto in 2000 Mazzarino Presidente Dispenza Concerto natalizio occasione delle festività natalizie Leonardo Associazione Arturo Benedetti 5 Marzo 17° Carnevale Valledolmese 2000 Gruppo folcloristico Michelangeli – Gruppo folk spett assegn dalla Provincia 10 agosto - aula consiliare “Amo la 2000 Poesie di Lucia Mezzasalma Presentazione libro vita” 11, 12, 13 e 14 agosto - n. 4 Murales Rassegna di murales (Sebastiano realizzati, rispettivamente, sui prospetti Caracozzo, Carmen Crisafulli, delle case dei sigg. Gennuso Francesco, 2000 Manlio Giannici e Franco Pittura murale Vallone Salvatore (Rica Caffè), Montemaggiore) Muscato Calogero e supermercato

SMA. 15 agosto Festa S. Patrono e 350° 2000 I CAVERNICOLI Cabaret anniversario 15 agosto Festa S. Patrono e 350° 2000 LOS LOCOS musica anniversario Banda Musicale “V. Bellini” di 18 agosto Festa Santo Patrono Piazza Concerto di S. 2000 Valledolmo madrice Antonio

310

19 agosto Festa S. Patrono e 350° 2000 concerto GINO PAOLI anniversario Documentario in VHS 19 novembre (Locali parrocchiali ex Presentazione 2000 “Valledolmo, Storia, Paesaggio, Centrale) documentario Tradizioni” 20 gennaio (Mostra fotografica Aula 2001 Progetto Laboratorio fotografico Fotografia consiliare) 6 agosto Festa Santo Patrono “Il 2001 Teatro d‟autore Commedia rossetto non me lo metto” 8 agosto Festa Santo Patrono “Lu 2001 Gruppo Onuri e dignità Commedia zitaggiu di lu nannu” 10 agosto Festa Santo Patrono “… e 2001 Gruppo Il Telaio Commedia fuori nevica” 12, 13 e 14 agosto – Sculture create Simposio di scultura (Franco rispettivamente in Piazza Medici e 2001 Montemaggiore e Domenico La Scultura Bevaio Corco Vitt. Eman. III dove si Rosa) trovano attualmente 2001 Gruppo Influence 12 agosto Festa Santo Patrono Blues Romanzo del Prof Giacchino 2001 14 agosto “La Valle dell‟ulmo” Presentazione libro Dispenza 14 agosto Festa Santo Patrono “Nun ti 2001 Teatro Promiscuo Commedia pagu” Musica Napoletana 2001 Gulliver 15 agosto Festa Santo Patrono “Sognando Napoli” 16 agosto Simposio di scultura e Festa 2001 Duo Di Fatta (Mara Eli) Classica Santo Patrono 2001 CORONA e mega discoteca 17 agosto Festa Santo Patrono Dance Banda Musicale “V. Bellini” di 18 agosto Festa Santo Patrono Piazza Concerto di S. 2001 Valledolmo madrice Antonio Personale del maestro Enzo 2001 5 – 14 ottobre (Locali Stagnone) pittura Sciavolino 2001 Gianni Nanfa 7 ottobre 11^ Sagra dell‟uva Cabaret 2002 Collocazione statua Padre Pio 13 gennaio 16 agosto Festa Santo Patrono Piazza 2002 Concerto musicale UMBERTO TOZZI madrice 30 metri d‟arte (Sebastiano Caracozzo, Claudio Pezzillo, Baldo Ingrassia, Aurelio Di Carlo, Mario Passarello, Rimi Pittura 2002 17 agosto Pittura estemporanea Salvatore “Totori”, Salvatore Di estemporanea Girolamo “Torre”, Florinda Sanna, Franco Schifano, Nunzio Mazzamuto e Daniele Pasta) Banda Musicale “V. Bellini” di 18 agosto Festa Santo Patrono Piazza Concerto di S. 2002 Valledolmo madrice Antonio

15 settembre (9^ sagra del pomodoro) 2002 Piccolo Stabile Vallelunghese commedia “Miseria e nobiltà” 19 marzo (Festa S. Giuseppe) “Canti e 2003 Compagnia Teatro D‟arte teatro Cunti” 11 agosto Sebastiano Caracozzo, Giovanni Castronovo, Bartolo Conciauro, Francesco D‟Amico pittura estemporanea “Un (fradà), Naire Feo, Baldo Ingrassia, Pittura 2003 calendario artistico di Mario Passarello, Claudio Pezzillo, Estemporanea Valledolmo” Randazzo Daniela, Salvatore Rimi (Totori), Mimmo Santangelo, Francesco Schifano, Aida Vivaldi

311

11 agosto “Un calendario artistico di Valledolmo” spiazzale bevaio corso 2003 Mario Renzi Vittorio (Festa del Patrono – spettacolo Violinista annesso alla mostra delle opere di pittura estemporanea 13 agosto (Festa del Patrono) Associazione Compagnia Teatrale 2003 (Contributo ass.to Reg.le BB.CC.) commedia “L. Capuana” di Campofranco “Assu di coppi e tri di vastuni” 16 agosto Festa Santo Patrono Piazza 2003 Stadio in concerto Concerto madrice 17 agosto Festa Santo Patrono 2003 Associazione Culturale “Nike (contributo ass.to Reg.le BB.CC.) commedia “Liolà” Banda Musicale “V. Bellini” di 18 agosto Festa Santo Patrono Piazza Concerto di S. 2003 Valledolmo Dir Orch. Rosario madrice Antonio pera 2003 Apple Scrufs 20 settembre Concerto Music 2003 Frank and the old time jazz 21 settembre (10^ sagra del pomodoro) Concerto Jazz Duo Flauto/Pianoforte+Corus 4. gennaio dest Natalizie locali 2004 Musica natalizia Angelorum Stagnone spett assgn dalla Provincia 10 agosto Spiazzale bevaio di Corso 2004 Calici di stelle Musica, balli etc. Vittorio 11 agosto “Il sorriso dei ragazzi 2004 Gopak Balli folk dell‟Est” 2004 Litfiba in concerto 12 agosto Festa Santo Patrono Concerto 2004 I figli d‟arte di F. Zappalà 15 agosto “Cu nesci arrinesci” Commedia Associazione Compagnia Teatrale 2004 16 Agosto “Cavadduzzu cavadduzzu” Commedia “L. Capuana” di Campofranco 17 agosto Baglio Castellana e Collegio di Maria - Mostra opere di pittura 2004 354° anniversario fondazione Mostra pittura estemporanea – convegno (POR SICILIA) 17 agosto “L‟arte di Giufà” Festa Santo 2004 Compagnia teatrale di Valledolmo Commedia Patrono Banda Musicale “V. Bellini” di 18 agosto Festa Santo Patrono Piazza Concerto di S. 2004 Valledolmo Dir Orch. Rosario madrice Antonio pera 19 Agosto Festa Santo Patrono Piazza 2004 Andrea Mingardi in concerto Concerto madrice 2004 Nausica Pomara e Costa 20 agosto Festa Santo Patrono Cabaret 18 febbraio 2005 locali Stagnone, Mauro Coco e Maria Zappalà Concerto di musica classica “Invito 2005 Musica classica (Flauto/pianoforte) all‟opera” presentato da Anna Maria Dinolfo spett offerto dagli stessi 18 febbraio 2005 locali Stagnone, Rosario Pavone e Maria Zappalà Concerto di musica classica “Invito 2005 Musica classica (duo pianistico) all‟opera” presentato da Anna Maria Dinolfo spett offerto dagli stessi 18 febbraio 2005 locali Stagnone, Alessandro Mocera e Rosario Concerto di musica classica “Invito 2005 Musica classica Pavone (Tenore/pianoforte) all‟opera” presentato da Anna Maria Dinolfo spett offerto dagli stessi Associazione Musicale “G. 10 agosto “Forza venite gente” Festa 2005 musical Verdi” Santo Patrono 12 agosto “Pinocchio” Festa Santo 2005 Gruppo parrocchiale musical Patrono Compagnia Teatrale “L‟Armonia” 14 agosto ”U sapiti com‟è” Festa Santo Commedia 2005 di Cefalù Patrono dialettale “Talenti Valledolmesi” e i 15 agosto dieci anni dopo Festa Santo 2005 Musicale “Misericordini” Patrono 2005 2^ Sagra della spiga 16 agosto Festa Santo Patrono Sagra

312

17 agosto Festa Santo Patrono Piazza 2005 Gerardina Trovato in concerto Concerto madrice Banda Musicale “V. Bellini” di 18 agosto Festa Santo Patrono Piazza Concerto di S. 2005 Valledolmo Dir Orch. Rosario madrice Antonio pera Compagnia Teatrale “L Capuana” 19 agosto “‟U puparo” Festa Santo 2005 commedia di Campofranco Patrono 2005 Gruppi folk internazionali 21 agosto Festa Santo Patrono 2005 2 ottobre festa madonna del Rosario Concerto

Piazza madrice Compagnia Teatrale Capuana” 13 agosto “Matrimoni e viscuvati” 2006 Commedia di Campofranco Festa Santo Patrono Piazza madrice 15 agosto Festa Santo Patrono Piazza 2006 Serf Doom in concerto Concerto madrice 16 agosto Festa Santo Patrono Piazza 2006 Apple Scruffs in concerto Concerto madrice 17 agosto Festa Santo Patrono Piazza compagnia teatrale “V. Bellini” di 2006 madrice “Miseria e nobiltà” commedia dialettale Valledolmo

Banda Musicale “V. Bellini” di 18 agosto Festa Santo Patrono Piazza Concerto di S. 2006 Valledolmo Dir Orch. Rosario madrice Antonio pera 19 agosto Festa Santo Patrono Piazza 2006 NEJA in concerto Concerto madrice Spettacolo offerto “Le passeggiate di Rossini con i 08 Agosto Festa Santo Patrono Baglio 2007 dalla Regione carrettieri del Favara”- Castellana Siciliana 09 agosto “Sequestro da 5 milioni di Associazione Teatrale “Nuova commedia brillante 2007 euro” Festa Santo Patrono Piazza Generazione” di G. Zappalà in due atti madrice Piazza Madrice Serata Rock con il gruppo “Giovani Musicisti 10 agosto Festa Santo Patrono Piazza 2007 Concerto musicale Valledolmesi” madrice Piazza Madrice

11 agosto Festa Santo Patrono Piazza 2007 “I Cavernicoli” Cabaret madrice Piazza Madrice commedia in tre atti 13 agosto “Gatta ci cova” Festa Santo 2007 di Antonio Russo Patrono Piazza madrice Piazza Madrice Giusti 17 agosto Festa Santo Patrono Piazza 2007 Serf Doom Concerto madrice Banda Musicale “V. Bellini” di 18 agosto Festa Santo Patrono Piazza Concerto di S. 2007 Valledolmo Dir Orch. Rosario madrice Antonio Pera 19 agosto Festa Santo Patrono Piazza 2007 LINDA in concerto Concerto madrice 26 agosto n. 3 artisti animatori spett. Associazione Culturale “Germogli assegnato dall‟Assessorato alle 2007 d‟Arte – 3 artisti animatori del Politiche Sociali della Prov. Reg. di animazione Progetto Felix Palermo - programma di iniziative varate gruppi folk di 21 agosto Festa Santo Patrono Piazza 2007 Folklore Internazionale” Ucraina, Cile e madrice Togo Raduno 2007 2° Motoraduno 23 settembre motociclistico Folclore siciliano - Sfilata carretti 06 Ottobre XVII sagra dell‟uva (corso 2007 Folclore siciliano siciliani principale) 07 ottobre XVII sagra dell‟uva – Piazza 2007 Jenny B in concerto Concerto musicale Madrice

313

08 ottobre Musica sacra bizantina Di Grigoli Salvatore legale orchestra diretta dal Maestro Di Grigoli 2007 Rappres. Soc Coop Alessandro Concerto Salvatore (60° anniversario Assemblea Scarlatti Regione Siciliana) Chiesa Purità 26 Dicembre melodie e antiche nenie, 2007 Le ciaramelle di Canti natalizi resa il 26.12.2007 – Festa Natale 30 Dicembre Le avventure di Orlando 2007 Il MEZZO NETWORK – spettacolo dell‟opera dei Pupi” – Opera dei pupi Festa Natale – Salone Parrocchiale 05 Gennaio Festa Natale – Chiesa Sun Flowers Choir (Associazione 2008 Madre – Spettacolo offerto dalla Concerto Gospel culturale arte e studio) Provincia Laboratorio teatrale a cura di 05.Gennaio Festa Natale – Palestra 2008 teatro Giuseppe Sangiorgi comunale 1 Maggio spiazzale Palestra 10^ Ediz 2008 Gianfranco Gugino Karaoke Giornate dell‟Agricoltura 2 Maggio spiazzale Palestra 10^ Ediz 2008 Serf Doom rock Giornate dell‟Agricoltura 4 maggio spiazzale Palestra 10^ Ediz 2008 Colin Nine Musica Country Giornate dell‟Agricoltura 18 Luglio Ra.V.E. Party (Raduno del 2008 Combomasta Concerto musicale volontariato estivo) - Piazza madre 18 Luglio Ra.V.E. Party (Raduno del 2008 Sasà Salvaggio Cabaret volontariato estivo) - Piazza madre 19 Luglio Ra.V.E. Party (Raduno del 2008 Syslos Concerto musicale volontariato estivo) - Piazza madre Sfilata di moda a cura di Elisa 19 Luglio Ra.V.E. Party (Raduno del 2008 Civiletto volontariato estivo) - Piazza madre 19 Luglio Ra.V.E. Party (Raduno del 2008 Skarafunia Concerto musicale volontariato estivo) - Piazza madrice 10 Agosto Festa Santo Patrono Piazza 2008 Syslos Concerto musicale madrice 12 agosto Festa Santo Patrono Piazza 2008 Karaoke con Gianfranco Gugino madrice (Dolcezze e allegria – gran Karaoke galà delle torte) FRANIMA IN CONCERT di 13 Agosto Festa Santo Patrono Piazza 2008 Concerto musicale Gangi madrice 14 Agosto Festa Santo Patrono Piazza 2008 SAQILIAH di Petralia Sottana Musica etno rock madrice 15 Agosto “La buon‟anima di mia 2008 Gruppo l‟Armonia di Cefalù suocera” di Giambattista Spampinato Commedia Festa Santo Patrono Piazza madrice 16 Agosto “La mafia è una motagna di 2008 di Giuseppe Sangiorgi merda” Festa Santo Patrono Piazza Spett Teatrale madrice 17 Agosto Festa Santo Patrono Piazza 2008 Skarafunia di Sciacca Concerto musicale madrice Banda Musicale “V. Bellini” di 18 agosto Festa Santo Patrono Piazza Concerto di S. 2008 Valledolmo Dir Orch. Rosario madrice Antonio Pera 19 agosto Festa Santo Patrono Piazza 2008 Comcerto Musicale SERF DOOM in concert madrice 20 agosto “Ora ca la mamma muriu cu Commedia in tre 2008 su teni u papà?” di Calogero Maurici atti Festa Santo Patrono Piazza madrice 21 agosto Festa Santo Patrono Piazza 2008 Folklore Internazionale madrice (Gruppi: Gazzara di Folk Caltavuturo – Colombiani - Filippini Agosto sfila suonando da Piazza 2008 Gruppo Folk città di dell‟Olmo sino a Piazza Medici dove si Folk esibisce

314

25 Agosto Festa Santo Patrono Piazza 2008 Gigi Cifarelli Group in concerto madrice spett Assegnato dall‟ Agenzia Concerto Jazz del Patto Territoriale 13 Settembre Festa Santo Patrono e manifestazioni estive Piazza madrice 2008 Concerto musicale TINTURIA in concerto Spettacolo offerto dalla Regione Siciliana

3° Motoraduno-Motoincontro a Trial e Raduno 2008 13 e 14 settembre (patrocinio SOAT) cura Moto Club Black Angels of motociclistico the Road 21 Settembre Piazza Madrice “Cercasi Jenniru Disperatamente” commedia in Commedia brillante 2008 Gruppo Teatrale Parrocchiale Valledolmese tre atti di Nunzio Cocivera (16^ Sagra in tre atti pomodoro patrocinio SOAT))

2008 Carmelo Cicero Mostra pittura 27 sett. – 11 ottobre Stagnone Mostra di Pittura 5 Ottobre Piazza Madrice “La mia America” spett. assegnato dalla 2008 A.GI.TE. di (Agenzia Teatro avanguardia Giovani Teatranti) Provincia Regionale (18 sagra dell‟uva patrocinio SOAT) 21 Dicembre 6 gennaio 2009 prorogata 2008 Enzo Sciavolino Mostra arte poersonale di sculture in ferro sino al 14 gennaio (Locali Stagnone) 25 Dicembre esecuzione di musiche lungo il corso, associazioni e circoli e 2008 Saporito Francesco Casteltermini Musiche natalizie “Duo zampognari” Chiesa Madre(con contributo Valle del Torto e dei Feudi)

2009 Rosy Ministeri personale di 04 – 18 Aprile 2009 (Locali Stagnone) pittura pittura calcio a cinque 6 e 7 agosto gironi 2009 Memorial Peppuccio Domina eliminatori 9 agosto finale 3 e 4° posto sport e finalissima (Santo Patrono) 7 agosto Bar Sancarlo (granita e vodka party (locale aderente all‟iniziativa 2009 Musica Colin Nine musica live “Valle Fiorita” per la festa del Santo Patrono) 8 Agosto Bar ristorante Pizzeria il Girasole (locale aderente all‟iniziativa 2009 Musica Disco pizza e Karaoke “Valle Fiorita” per la festa del Santo Patrono) 9 Agosto Pasticceria Fina (locale 2009 Syslos in concerto aderente all‟iniziativa “Valle Fiorita” Musica per la festa del Santo Patrono) 9 Agosto Wine Bar di zio Rosy (locale 2009 Piano bar con Gianfranco aderente all‟iniziativa “Valle Fiorita” Musica Gugino per la festa del Santo Patrono) 9 Agosto Bar ristorante Pizzeria il Girasole (locale aderente all‟iniziativa 2009 Ballo Gara di liscio americano “Valle Fiorita” per la festa del Santo Patrono) 10 Agosto Bar ristorante Pizzeria il Girasole (locale aderente all‟iniziativa 2009 Giochi Water War “Valle Fiorita” per la festa del Santo Patrono) 10 e 11 Agosto Bar Sancarlo (locale 2009 Sfide al bigliardino aderente all‟iniziativa “Valle Fiorita” Sport per la festa del Santo Patrono)

315

10 Agosto Piazza Madrice (locale 2009 Caccia al tesoro aderente all‟iniziativa “Valle Fiorita” Giochi per la festa del Santo Patrono) 12 Agosto “Cinqu fimmini e un tarì” 2009 Compagnia teatrale ARS NOVA commedia dialettale di Pino Giambrone Commedia brillante di Castronovo (Santo Patrono) 13 Agosto Bar Sancarlo (locale 2009 Festa della birra aderente all‟iniziativa “Valle Fiorita” per la festa del Santo Patrono) 13 Agosto Wine Bar di zio Rosy 2009 Salsiccia e Piano Bar con (locale aderente all‟iniziativa “Valle Musica Gianfranco Gugino Fiorita” per la festa del Santo Patrono) 13 Agosto Bar ristorante Pizzeria il Girasole (locale aderente all‟iniziativa 2009 Musica Gruppo 10 HP in concerto “Valle Fiorita” per la festa del Santo Patrono) 13 agosto – Piazza Madrice (Santo 2009 Musica Gruppo Key Over Rock Band Patrono) 15 Agosto Piazza madrice (Santo 2009 Musica Karaoke a squadre Patrono)

2009 Concerti dei gruppi Iridyum Gotic 16 Agosto (Santo Patrono) Musica metal Metal e Humator music Death

Fraternita di misericordia e 17 agosto “Mugghieri ricca maritu 2009 gruppo protezione civile parra picca” commedia dialettale di Commedia brillante Valledolmo Calogero Maurici (Santo Patrono) Banda Musicale “V. Bellini” di 18 agosto Festa Santo Patrono Piazza Concerto di S. 2009 Valledolmo Dir Orch. Rosario madrice Antonio Pera 18 Agosto ore 24,00 Bar ristorante Pizzeria il Girasole (locale aderente 2009 Serf Doom in concerto Musica all‟iniziativa “Valle Fiorita” per la festa del Santo Patrono) 2009 Picone fireworks 18 agosto fuochi d‟artificio Fuochi pirotecnici 19 agosto Festa Santo Patrono Piazza 2009 Syslos in concerto musica madrice 20 agosto “Fatti,fatturi e fattazzi” Compagnia Arte e cultura di 2009 commedia dialettale di Pino Giambrone Commedia brillante Vicari (Santo Patrono) Piazza madrice 21 Agosto Piazza madrice (Santo 2009 Gruppo The Bass-X Musica Patrono) Gruppo Tano‟s Roll Band (pro 22 agosto Roch‟n‟roll 60-70 Piazza 2009 Musica loco ) Madrice Santo Patrono 22 Agosto Pasticceria Fina (locale 2009 Gara di liscio aderente all‟iniziativa “Valle Fiorita” Ballo liscio per la festa del Santo Patrono) 23 Agosto Piazza Madrice (Santo 2009 LUCA CHIFARI IN CONCERT Patrono) spettacolo assegnato dalla Concerto musicale Provincia reg PA 29 Agosto 2009 Piazza madrice Eduardo De Angelis e Francesco 2009 spettacolo assegnato dalla Provincia Concerto musicale Giunta in concerto reg PA 20 Settembre 2009 ore 9,00 17^ sagra del pomodoro – Partenza di fronte 1° Autoslalom città di Valledolmo Gara Pizzeria Il Girasole percorso sulla prov. 2009 Ass.ne Olmo Racing Presidente automobilistica 8 e arrivo prossimità bivio cannone, Avv. Giuseppe Messina A cronometro disputata in n. 3 Manche di cui le ultime due cronometrate

316

20 Settembre 2009 “Bedda di fora e Fraternita Misericordia fracida di dintra” commedia di Commedia 2009 Valledolmo Calogero Maurici Piazza Madrice 17^ dialettale sagra del pomodoro 15 dicembre 2009, 6 gennaio 2010 Valledolmo sotto la neve e le 2009 festività natalizie Proiezioni giochi di Spettacolo di luci stelle luce sui monumenti del centro storico 2009 Gruppo Santa Claus 23 dicembre festività natalizie Sfilata per le vie 2009 Banda musicale Valledolmo 24 dicembre festività natalizie Melodie natalizie Mostra di artisti storicizzati (ass 26/28 dicembre locali Stagnone 2009 Mostra pittura “Emiro Arte) festività natalizie 27 Dicembre festività natalizie “San Compagnia teatrale “Fraternita di 2009 Giovanni decollato” ex cinema commedia Misericordia” Valledolmo gaudium Rosario Delemmi Mostra di 30 dicembre 2009 2 gennaio 2010 Mostra quadri 2009 quadri artigianali Locali Stagnone festività natalizie artigianali Associazione Siciliana Musica per 3 gennaio ore 19,00 Chiesa Madre Concerto di canti 2010 l‟uomo – Corale “Maria Elisa festività natalizie “Il natale nella natalizi Di Fatta” tradizione corale” Mostra di quadri di giovani artisti 2010 4/6 gennaio 2010 festività natalizie Mostra di pittura palermitani “Le feste” Spettacolo teatrale di 5.1.2010 Festività natalizie Salone 2010 teatro Sangiorgi Giuseppe parrocchiale ex centrale elettrica Kazoomany (spettacolo per il 9 gennaio 2010 festività natalizie ex 2010 Concerto musicale ventennale della misericordia) cinema Gaudium 14.02.2010 “Carnevale Valledolmese” 26° Carnevale 2010 Il Mezzo Network Spettacolo circense “artisti di strada” valledolmese AssociazioneCulturale Musicale 1 maggio spiazzo palestra comunale 2010 “Il colore dei suoni” Gruppo 10 Musica 12^ Edizione giornate agricoltura HP

Cantanti che si sono sicuramente esibiti a Valledolmo ( anni ‟60 – impresaria storica Antonietta La Bua - Maestro Li Causi, sorelle Pistoia, Farida, Lola Falana, Teddy Reno), (anni 70 – 80 Rocky Roberts, I Collage, I Romans, Wess, I Camaleonti, Jimmy Fontana,)

La cantante Carmen Villani al bar del sig: Vincenzo Sciavolino in occasione della Festa di S. Vincenzo negli anni „60

317

Foto prof. Luigi Battaglia 21 Agosto 1984 il complesso Il Banco In tale occasione, poiché serviva molto spazio, il palco è stato realizzato in via Cadorna dietro il monumento

Foto prof. Luigi Battaglia 14 Agosto 1988 la fanfara dei Bersaglieri sul palco in piazza Madrice

318

VALLEDOLMO DAL DELTAPLANO

Foto prof. Luigi Battaglia panorama 31.12.2006

Foto prof. Luigi Battaglia Centro storico 31.12 2006

319

Foto prof. Luigi Battaglia Campo sportivo e Cantina 31.12.2006

Foto prof. Luigi Battaglia Parte ovest e Cimitero 31.12. 2006

320

Foto prof. Luigi Battaglia Quartiere Stagnone 31.12.2006

Foto prof. Luigi Battaglia Ponte lungo, bevaio e chiesa del Calvario 31.12.2006

321

LE ULTIME FOTO DI GIGI

Il destino ha voluto che le sue ultime 2 foto rappresentassero il tramonto così come è tramontata la Sua vita 7 giorni dopo.

Tramonto 27.05.2011 ore 20.09

Tramonto 27.05.2011 ore 20.18

322

I N D I C E

Cenni su Valledolmo ……………………………………………………….. Pag. 8 Le nostre origini ……………………………………………………………. . “ 9 Valledolmo nel Movimento contadino di Sicilia………………...... “ 42 Sindaci succedutisi dal 181………………………………………………… “ 47 Amministratori Comunali ………………………………………………….. “ 60 Cognomi nel corso degli anni ……………………………………………. “ 89 La Banca di Credito Cooperativo ………………………………………… “ 93 FESTIVITA‟ E TRADIZIONI : Festa di S. Giuseppe ………………………………………………… “ 108 Giornate dell‟Agricoltura (fiera agricola) …………………………… “ 112 Festa di S. Antonio ………………………………………………… “ 120 Festa della Purità (sagra del pomodoro siccagno) …………………… “ 122 Festa della madonna del rosario (sagra dell‟uva) …………………… “ 123 Il carnevale Valledolmese …………………………………………… “ 125 Le processioni ……………………………………………………… “ 132 Situazione economica e produzioni …………………………………… “ 140 CHIESE E MONUMENTI : Chiesa delle Anime Sante ………………………………………… “ 158 Chiesa Madre …………………………………………………… “ 161 Chiesa Di Maria SS. Della Purità o Chiesa Nuova ……………… “ 172 Chiesa del Calvario ………………………………………… “ 178 Oratorio SS Rosario …………………………………………… “ 180 Edicole, Cappelle, Statue …………………………………… “ 182 Parroci e Sacerdoti ………………………………………………… “ 186 Collegio di Maria ……………………………………………… “ 191 Suore Cappuccine ……………………………………… “ 193 Stagnone – Ambulatorio Medico Chirurgico Cav. Rosolino Gioia e Dott. Giuseppe Barone ………………………… “ 194 Palazzo e Baglio Castellana ……………………………… “ 204 Busto bronzeo del Dr. Castrenze Gullo ………………………… “ 207 Monumento bronzeo ai Caduti …………………………………… “ 214 Parco delle Rimembranze …………………………………… “ 219

323

Valledolmesi caduti nella guerra del 1915-18 …………………………… Pag 221 Valledolmesi caduti nella guerra del 1940-45 ………………………………… “ 225 Caduti civili nella guerra del 1940-45 …………………………………………. “ 243 Brevi biografie di Personaggi Valledolmesi scomparsi ……………………….. “ 244 Altri Personaggi viventi o scomparsi …………………………………………. “ 258 La Caserma dei Carabinieri …………………………………………………… “ 267 I Più eclatanti fatti di cronaca nera ……………………………………………. “ 263 Ex Centrale elettrica con annesso Mulino S. Giuseppe ………………………. “ 268 Portali e Battenti ……………………………………………………………… “ 269 Bevai e fontane ……………………………………………………………….. “ 272 La banda musicale ……………………………………………………………. “ 275 Scolaresche …………………………………………………………………… “ 278 Sport e Cultura ……………………………………………………………….. “ 285 Ricorrenza del 350° della fondazione del paese ……………………………… “ 288 L‟attrice Sabrina Ferilli in visita a Valledolmo ………………………………. “ 290 Raduno Ferrari ………………………………………………………………... “ 291 Motoraduno …………………………………………………………………... “ 292 Il Giro d‟Italia a Valledolmo …………………………………………………. “ 293 Mostra e sfilata auto d‟epoca …………………………………………………. “ 294 150° Anniversario dell‟Unita d‟Italia ………………………………………… “ 295 La Reliquia del sangue del Beato Giovanni Paolo II° a Valledolmo ………… “ 297 Quadri manifestazioni artistiche murales …………………………………….. “ 298 Valledolmo dal deltaplano ……………………………………………………. “ 319 Le ultime foto di Gigi …………………………………………………………. “ 322

324

325

Centro storico di Valledolmo dal deltaplano

STAMPATO A CURA DELLA BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI VALLEDOLMO

326