UTOPIA E STUPIDA FOLLIA La C R I T I C a D E L L a S O C I E T À
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Percorso scaricato da http://cardux.wordpress.com – mCardux @ WordPress UTOPIA E STUPIDA FOLLIA La C r i t i c a d e l l a S o c i e t à di C.M. III C Classico Utopia e Stupida Follia : la Critica della Società 1 Percorso scaricato da http://cardux.wordpress.com – mCardux @ WordPress Utopia e Stupida Follia : la Critica della Società 2 Percorso scaricato da http://cardux.wordpress.com – mCardux @ WordPress Storia: dall'Utopia dell'”autunno caldo” alla stupida follia degli “anni di piombo”. Mario Calabresi, autore del libro “Spingendo la notte più in là”, è il figlio del commissario Luigi Calabresi, ucciso il 17 maggio del 1972, in quanto diffamato dal quotidiano Lotta Continua, diretto da Adriano Sofri, per l'assassinio dell'anarchico Pinelli, precipitato dalla finestra della questura di Milano nel corso di un interrogatorio sulla strage della Banca dell'Agricoltura a Milano, in piazza Fontana. Questo episodio fu solo l'inizio di una lunga strategia eversiva reazionaria durata per anni, che si espresse in altre azioni drammatiche, come la strage della loggia a Brescia, del treno “Italicus” e della stazione di Bologna. Gli “anni di piombo” nacquero come risposta del conservatorismo di destra, dovuta all'apertura a sinistra del Governo, e portarono poi all'estremismo delle Brigate rosse. Filosofia: Herbert Marcuse, la “Critica del Sistema” e il “Grande Rifiuto”. Per Marcuse la società tecnologica ha portato all'alienazione dell'uomo, essendo la ragione l'identificazione della realtà, egli non nota più il distacco tra ciò che è e ciò che deve essere. Al di fuori del sistema in cui vive non ci sono dunque altri possibili modi di esistere. Tale critica è accompagnata dalla teoria del “Grande Rifiuto”, ossia l'opposizione totale al sistema per porre poi le basi per la traduzione dell'utopia nella realtà. Marcuse esalta l'utopia perché vede in essa la protesta verso il presente e l'ansia preveggente del futuro. Italiano: Pirandello, “Il treno ha fischiato”. Alla base di tutta l'opera pirandelliana si può scorgere un rifiuto delle forme della vita sociale, dei suoi istituti, dei ruoli che essa impone, e un bisogno disperato di autenticità. Anche se la sua vita si svolge sui binari del perbenismo esteriore, Pirandello infondo è un “anarchico”, un “ribelle”, insofferente dei legami della società, contro cui si scaglia la sua critica impietosa e corrosiva. I suoi eroi sono prigionieri di una condizione misera e stentata di lavoratori monotoni e frustrati, di un'organizzazione gerarchica ossessiva. Da questa “trappola” l'unica via di relativa salvezza è nell'immaginazione che trasporta verso un “altrove” fantastico, come avviene per l'impiegato Belluca di “Il treno ha fischiato”. Latino: Giovenale, un galantuomo indignato. Giovenale conduce, nelle sue satire, una requisitoria accanita e impietosa contro i principali aspetti della società contemporanea, denunciandone, per mezzo dell'indignatio, il marcio. In questa sua rigorosa protesta egli assume come punto di riferimento il mos maiorum. Tuttavia Giovenale non si propone di educare e correggere: alla sua satira attribuisce una funzione non terapeutica, ma di denuncia, rivolta non contro gli individui ma contro i vizi. Utopia e Stupida Follia : la Critica della Società 3 Percorso scaricato da http://cardux.wordpress.com – mCardux @ WordPress Greco: L' “Edipo re” di Sofocle. L' ”Edipo re” è stato tradizionalmente letto come una “tragedia del destino”, un dramma giocato sul contrasto tra il volere degli dei e i vani sforzi dell'uomo. Il rifiuto degli oracoli è la manifestazione della cecità intellettuale e morale di Edipo che, forte dei successi conseguiti con le risorse dell'intelligenza, ritiene di poter affrontare le difficoltà senza bisogno dell'aiuto degli dei, questo atteggiamento si configura come un autentico peccato di ύβρις. Inoltre Edipo è il simbolo dell'incapacità umana di opporsi alla sorte avversa e al potere arbitrario della divinità. Dal suo destino lo spettatore dovrebbe apprendere la consapevolezza della propria condizione e la rassegnazione al volere divino. Inglese: Utopia to Dystopia, Aldous Huxley's “Brave New World”. The idea of Utopia became popular again in the 19th century, and had a huge influence on Aldous Huxley's “Brave New World”. The novel is simultaneously utopian and dystopian. It begins as a utopia where everybody is happy, since no one questions their position or the logic on which the society is based. However, the dissatisfactions of the most intelligent citizens and the introduction of the “Savage John”, a figure who represent the possibility of human free will, reveals the limits and ethical injustices of this “perfect” programmed society in which the individual is completely subordinated to the needs of the social order. Geografia Astronomica: la Luna. Da sempre l'uomo ha desiderato conoscere nuovi mondi, nuovi pianeti al di là della Terra. La sua utopia si è tradotta in realtà il 20 luglio del 1969 quando finalmente ha potuto mettere piede sulla Luna. Matematica: Teorema del coseno o di Carnot. Fisica: Legge e Teorema di Coulomb. Utopia e Stupida Follia : la Critica della Società 4.