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COMITATO D’ONORE CARLO AZEGLIO CIAMPI Presidente della Repubblica italiana JOSÉ MANUEL BARROSO Presidente dell’Unione europea SILVIO BERLUSCONI Presidente del Consiglio dei Ministri ROCCO BUTTIGLIONE Ministro dei Beni e delle Attività culturali GIAMPAOLO NUVOLI Deputato al Parlamento italiano BRUNO DETTORI Senatore della Repubblica PADRE PAOLO ATZEI Arcivescovo di Sassari ANTONIO MANCONI Canonico Parroco Basilica di San Gavino ANTONELLO ARRU Presidente della Fondazione Banco di Sardegna RENATO SORU Presidente della Regione Sardegna GIACOMO SPISSU Presidente del Consiglio regionale sardo ELISABETTA PILIA Assessore ai Beni culturali della Regione Sardegna BENIAMINO SCARPA Consigliere regionale LUCIANO MURA Sindaco di Porto Torres ANGELO ACACCIA Presidente del Consiglio comunale di Porto Torres PIETRO MADEDDU Vice Sindaco del Comune di Porto Torres COSTANTINO LIGAS Assessore cultura Comune di Porto Torres GIACOMO RUM Assessore bilancio Comune di Porto Torres ALESSANDRA GIUDICI Presidente della Provincia di Sassari ENRICO PIRAS Presidente del Consiglio provinciale di Sassari PINUCCIO VACCA Assessore della Provincia di Sassari ALESSANDRO MAIDA Rettore Magnifico dell’Università di Sassari STEFANO DEL RE Direttore responsabile de «La Nuova Sardegna» ODOARDO RIZZOTTI Amministratore delegato de «La Nuova Sardegna» ANTONIO LIGIOS Direttore del Conservatorio di Sassari GABRIELLA ARTIZZU Direttore del Conservatorio di Cagliari MAURIZIO PIETRANTONIO Sovrintendente del Teatro lirico di Cagliari BONIFACIO BAROFFIO Musicologo SONJA GREINER Europa Cantat GÜNTER TITSCH Presidente Interkultur Foundation BEATRICE DE LA ROCHA Concorso internazionale di Marktoberdorf ENRIQUE AZURZA Concorso internazionale di Tolosa CLAUDIO SERRA Presidente Rassegna «Concordia Vocis» 3 SALUTO DEL SINDACO Negli ultimi trent’anni la nostra città ha sviluppato un rapporto privilegiato con la musica. Accanto all’istituzione storica e prestigiosa del Coro Polifonico Turritano sono sorti ed operano numerosi gruppi di generi musicali diversi, dal rock al jazz, dal classico al moderno. Ed è questo uno tra i segnali che abbiamo il dovere di non trascurare. L’impegno sarà notevole, ma sono convinto che garantire un adeguato sostegno alla cultura musicale, in special modo alle attività che portano il nome di Porto Torres oltre i confini regionali e nazionali, possa essere un ottimo investimento per il futuro sotto molteplici aspetti. A nome della città di Porto Torres porgo ai gruppi ospiti e al pubblico il mio piú caloroso saluto, nella convinzione che anche quest’anno il festival internazionale Voci d’Europa contribuirà, attraverso la mirabile arte della musica, a rendere un eccellente servizio culturale e regalare momenti da serbare tra i ricordi piú belli. LUCIANO MURA Sindaco di Porto Torres MAYOR’S GREETING During the last thirty years our town has developed a priviledged relationship with music. Along with the historical and prestigious institution of the Coro Polifonico Turritano several groups of different musical kind (rock, jazz, from classic to modern) have been founded. And this is one of the hints that we have the duty not to neglet. The engagement will be onerous, but I do believe that to guarantee a suitable support to musical culture, especially to those activities that bring the name of Porto Torres beyond the regional and national borders, could be a great investment for the future under different aspects. On behalf of the town of Porto Torres I give to the guest ensembles and to the public my welcome, believing that once again this year the international festival of Voci d’Europa will contribute, through the wonderful art of music, to give an eccellent cultural service and moments to keep among the most beautiful memories. LUCIANO MURA Mayor of Porto Torres 4 SALUTO DEL PRESIDENTE Il XXII Festival Voci d’Europa continua nell’intento di offrire una grande occasione d’incontro con la musica corale ai piú grandi livelli che, di anno in anno, dimostra di costituire un momento di reale crescita per la coralità italiana e per il grandissimo pubblico che ad esso partecipa. Ciò è reso possibile dalla lungimiranza dei componenti il Coro Polifonico Turritano, dalla Amministrazione comunale di Porto Torres, dalla Regione Autonoma della Sardegna e da altri Enti che ne garantiscono lo svolgimento. L’augurio è che anche in questa edizione l’incontro con il bello e con il vero che promana dai capolavori che ascolteremo sia occasione per aiutare noi tutti a credere che sia possibile realizzare immediatamente un mondo ed una società piú giusti e piú umani. GRAZIANO SANNAI Presidente del Coro Polifonico Turritano PRESIDENT’S GREETING The 22nd Festival of Voci d’Europa goes on offering a great occasion to meet the choral music at the most high level which, year after year, shows to be a moment of real grouth for the italian choral life and for the wide public that participate to it. This is possible thanks to the farsightdness of the components of the Coro Polifonico Turritano, to the Communal Administration of the town of Porto Torres, to the Regional Administration of Sardinia and to other agencies which guarantee its development. The wish is that once again this year the meeting with beauty and truth which come from the masterpieces which we are going to listen, could represent a chanche to help all of us to believe that it is possible to immediately realize a more human and right world and a society. GRAZIANO SANNAI President of the Coro Polifonico Turritano 5 PRESENTAZIONE DELLA DIREZIONE ARTISTICA Sfidiamo chiunque a sostenere il contrario ovvero a non ammettere che da diversi anni la musica italiana vive in uno stato di sofferenza e di abbandono indicibili. I problemi finanziari, forse, non sono diversi da quelli di sempre, ma l’assenza di idee, la mancanza di strategie sul versante della programmazione e della qualità, il sostegno dei «soliti noti» a scapito di altri meno blasonati ma ben piú meritevoli di attenzione, rendono la situazione a dir poco sconfortante. Questa nostrana è una realtà particolarmente complessa, tipicamente italiana, che ha profonde radici storiche oltre che morali. È l’amara realtà di una gestione della res publica impegnata solo a considerare (male) i problemi della moneta e dell’economia e a disinteressarsi quasi del tutto di quelli della cultura e della musica in particolare. La cosa piú grave è che, a parole, tutti sono pronti a sostenere l’indispensabilità della musica nel processo formativo dell’individuo per poi sconfessare ogni miglior proposito alla prova dei fatti. Eppure, nonostante le scelleratezze dei nostri governanti in materia di riforma degli ordinamenti scolastici, il bisogno di «fare musica» nel nostro Paese è piú tenace delle folli «dimenticanze» di uno schema legislativo che, nell’idea della ministra Moratti, gli riserva un posto del tutto marginale. L’istituzione di Licei musicali che dovrebbero consentire ai ragazzi di accedere ai Conservatori è per ora operante soltanto sulla carta. E, ammesso e non concesso, che essi vengano davvero istituiti, con quanta intensità e con quanta professionalità si studierà musica? E gli altri allievi che non seguiranno un percorso musicale mirato, quale rapporto (non) avranno con la musica e la sua ineffabile disciplina? E prima di tutto questo, quale sarà stata la preparazione ricevuta dai piú piccoli nel periodo decisivo quanto nevralgico della loro formazione? Ecco perché questi preoccupanti interrogativi ci autorizzano ad affermare che nel nostro Paese il diritto all’esperienza musicale, vissuta in ogni ordine e grado del ciclo scolastico, è ancor oggi un diritto negato: la musica (quella seria, s’intende!) non è di fatto ritenuta determinante per la vita culturale italiana! Ergo, che ragione c’è di spendere soldi pubblici per sostenere iniziative musicali particolari, come ad esempio il Festival internazionale di musiche polifoniche Voci d’Europa quando a fruirne è uno sparuto manipolo di cultori appassionati. Molto meglio, a livello di ritorno d’immagine, sfruttabile a fini elettorali, non badare a spese per accontentare le migliaia di fans osannanti per le performances dell’ultimo cantautore da strapazzo. Non è forse l’Italia lo stato musicalmente piú ignorante d’Europa (e non solo d’Europa?), la nazione priva di una vera strategia per l’educazione musicale? 6 Nei paesi in cui la fruizione della musica, quella colta per intenderci, ha un’intensità incisiva sulla popolazione, frutto dell’elevato grado di alfabetizzazione musicale da essa raggiunto; in cui la pratica corale non è una pratica esercitata da pochi fanatici ma da vastissime schiere di individui appartenenti a ogni ceto e a ogni livello sociale, una manifestazione come quella organizzata da piú di vent’anni a Porto Torres dal Coro Polifonico Turritano sarebbe motivo di vanto e di prestigio per l’intera comunità e non qualche cosa che se non ci fosse, forse sarebbe meglio e procurerebbe meno seccature a chi, a livello di governo centrale e regionale, è chiamato ad occuparsene. Sono anni ormai che la commissione del FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo) non ritiene il nostro Festival degno di alcuna sovvenzione ma elargisce milioni di euro a manifestazioni culturalmente e musicalmente discutibili. Nonostante le gravissime difficoltà finanziarie che anche quest’anno hanno afflitto Voci d’Europa, la direzione del Festival è riuscita a impaginare un programma di grande spessore musicale e di forte valenza artistica e culturale, al quale daranno vita compagini corali fra le migliori al mondo: l’ensemble vocale svedese