Villa Contarini

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Villa Contarini ORARI DI APERTURA MOSTRA (ingresso gratuito) Tutti i giorni (domeniche e festivi compresi) Mercoledì chiuso Periodo estivo dalle ore 9.00 alle ore 18.00 Periodo invernale dalle ore 10.00 alle ore 16.00 chiuso il 25-12-2009 e 01-01-2010 Orari di apertura al pubblico di Villa Contarini Periodo estivo Dal 1° marzo al 31 ottobre Villa Contarini Tutti i giorni (domeniche e festivi compresi) Piazzola sul Brenta dalle ore 9.00 alle ore 19.00 Mercoledì chiuso Periodo invernale Dal 1° novembre al 28 febbraio Tutti i giorni (domeniche e festivi compresi) Villa Contarini dalle ore 10.00 alle ore 16.00 Mercoledì chiuso A Piazzola sul Brenta, a pochi chilometri da Padova e da Vicenza, sorge Ingresso Villa Contarini, imponente complesso architettonico con ampio parco, Adulti EURO 5,50 lago e peschiere, la cui costruzione risale al sec. XVI. Dal corpo centrale Comitive (min. 20 persone) EURO 4,50 dell’edificio si dipartono due immense ali con balaustra, e pregevoli sta- Ragazzi dai 5 ai 14 anni EURO 3,50 tue scolpite in pietra dolce da attribuirsi, con quelle disposte sul muretto Anziani oltre i 65 anni EURO 4,50 di cinta, ad Antonio Tarsia, uno dei maggiori scultori veneti degli inizi del Settecento. Un grandioso emiciclo di portici a grosse colonne bugnate Ogni ultima domenica del mese completa l’imponente scenografia. Mercatino dell’antiquariato in Piazza P. Camerini L’anno di costruzione della “reggia” di Piazzola, così definita per la grandiosità che è tale da farla annoverare fra le residenze più vaste Come raggiungerci d’Europa, non può essere fissato con un’unica data precisa a causa dei DAL GESTO AL COLORE molti ampliamenti e successivi rifacimenti. Il corpo centrale venne costruito con molta probabilità, sulle fondamenta del castello dei Da Carrara, nel 1546 (come è testimoniato dalla pietra a sinistra della gradinata), su disegno di Andrea Palladio per incarico 26 settembre 2009 della famiglia Contarini. Sin dall’inizio, l’edificio si presentava con due ali che vennero successivamente trasformate. Nella seconda metà del 7 gennaio 2010 Seicento, per opera di Marco Contarini, il palazzo subì un imponente ampliamento raggiungendo quelle caratteristiche di complessità e sfarzosità architettonica che lo distinguono, ed è a quest’epoca, in cui regnava sovrano lo stile barocco, che presumibilmente risalgono le decorazioni in pietra, attorno a poggioli e finestre, che intervennero ad arricchire le classiche linee palladiane dell’edificio centrale. Raggiunto il massimo splendore intorno alla seconda metà del Sec. XVII, la Villa, passata successivamente in proprietà dai Contarini ai Giovannel- li ed ai Correr, venne declassata da splendida dimora di rappresentanza ad usi agricoli, sino a quando ad opera della famiglia Camerini, che la acquistò a metà dell’Ottocento, subì nuovi ampliamenti e restauri. Nel 1970, dopo un periodo di abbandono risalente agli anni che segui- rono l’ultimo conflitto mondiale, la “reggia” di Piazzola, completamente con il concorso di Segreteria di Villa Contarini restaurata, diviene centro di cultura e di scienza, ove si organizzano Via L. Camerini, 1 simposi, congressi nelle più diverse discipline scientifiche unitamente a 35016 Piazzola sul Brenta - PD mostre d’arte, di artigianato, concerti ed altre manifestazioni. Tel. 049 5590238 L’intero complesso è stato acquisito nel 2005 dalla Regione Veneto, at- Fax 049 9619182 tualmente impegnata in un’importante attività di valorizzazione di questo www.villacontarini.com rilevante patrimonio culturale. [email protected] La Regione del Veneto ha deciso di dare inizio alla nuova Stagione espo- sitiva negli ampi e prestigiosi spazi di Villa Contarini a Piazzola su Brenta, (recentemente acquisita quale sede per alcune tra le più importanti inizia- tive culturali promosse dalla Presidenza e dalla Giunta Regionale Veneta) dedicando una Mostra a Pope - Giuseppe Galli (Portogruaro, 1942): uno dei protagonisti della nuova ricerca pittorica L’esposizione, intitolata Pope. Dal gesto al colore, composta da una vasta e sceltissima antologia di dipinti - spesso di grandi dimensioni - dagli anni Sessanta ai giorni nostri, si propone di portare all’attenzione di un più vasto pubblico l’opera di un artista ormai giunto alla piena maturità. Pittore particolarmente raffinato e rigoroso, via via capace, senza biso- gno di ricorrere ad alcuna imitazione o riferimento esterno, di coltivare una sempre più articolata espressività, Pope può essere considerato uno tra i più creativi esponenti della cosiddetta Pittura Analitica, impostasi all’attenzione della critica e del collezionismo, in Italia e in Europa, a par- 1 2 tire dagli Anni Settanta. La mostra sarà corredata da un catalogo di 176 pagine (a cura di Dino Marangon), con 80 riproduzioni a colori e apparati biobibliografici e con testi e interventi di Isabella Panfido, Diego Collovini, del filosofo Luigi Pe- rissinotto e dello stesso Marangon. 5 Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Venezia sotto la guida 3 di Bruno Saetti e di Giuseppe Santomaso, dopo aver esordito con alcune iniziali ricerche di matrice informale, Pope verrà 1 Composizione n.7, 1963/64 dapprima operando un’inventiva 2 Nel bianco, + nero, il rosso, 1992 analisi degli emblematismi Pop, per approfondire quindi più 3 Pagine colore, 1983 complesse indagini geometrico- percettive, caratterizzate da una 4 Moltiplicando, 1996 elaborazione progettuale delle 5 Rich gold su percorso variabile, 1982 concentrazioni e dispersioni delle energie luminose. 6 Pittura in rosso, 2007 In seguito, liberatosi, già a partire dai primi anni Settanta da ogni ossequio alle istanze ottico visuali, Pope verrà indirizzando la propria creatività a una approfondita riflessione sui vari elementi e sul 6 linguaggio stesso della pittura: nasceranno così i suoi Percorsi variabili 4 caratterizzati dalla iterazione di bande cromatiche di uguale larghezza, costituite da due toni leggermente discontinui dello stesso colore, sulla parete. Avvicinatosi alle posizione della cosiddetta Pittura Analitica, matismo di Malevic, alla contemplativa metodicità delle immagini di dispiegate a coprire interamente la superficie del quadro, innestando mentre nel frattempo si moltiplicano le occasioni espositive e le sue meditazione di Albers. un sottile gioco di uniformità e di differenze. Ben presto Pope verrà però partecipazioni a importanti rassegne e Simposi in Italia e all’estero, Pope Nelle sue opere più recenti, Pope è andato sempre più affinando la mettendo in questione i suoi stessi propositi operazionali, velando le sue verrà sviluppando la propria creatività in una posizione di singolare equi- qualità della propria pittura che, nella sempre più raffinata e vibrante opere precedenti di una sottile patina dorata. librio tra l’esplicarsi di una dirompente immediatezza espressiva di origine perfezione del ductus, nella sottile invenzione dei timbri coloristici, Lungi dal ridursi a mera fattualità, tale apparente cancellazione aprirà la segnico-gestuale e l’approfondimento di più controllate istanze astrattiste nella calibrata delineazione e curvatura dei contorni, tali da conferire strada a una sempre più puntuale riflessione sulle singole componenti di ambito razionale. talvolta ai suoi splendidi velari cromatici una sottile virtualità spaziale, della pittura e sulle loro relazioni dialettiche: tra supporto e superficie, In questo orizzonte, molteplici emergono allora i riferimenti alla storia va sempre più qualificandosi come una irrinunciabile ricerca di tra colore e configurazioni immaginative, tra energia e controllo, studiate della pittura contemporanea; dalla vastità delle superfici di Clyfford Still bellezza, in opposizione alle brutture e alle cialtronerie che spesso ci in un nuovo rapporto con lo spazio e l’ambiente anche tramite il frazio- alla perentorietà della cosiddetta Pittura Segnaletica, dall’impetuosa circondano. namento, in più parti, del piano dell’opera e la sua libera ricomposizione energia degli oscuri tralicci di Franz Kline, alla spirituale libertà del supre- D. Marangon.
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