SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE

Ente proponente il progetto:

AMESCI

Codice di accreditamento: NZ 00368

Albo e classe di iscrizione: NAZIONALE I

CARATTERISTICHE PROGETTO

Titolo del progetto:

REGI LAGNI

Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

B-04

Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: Descrizione dell’area di Intervento Un territorio soggetto a continui fenomeni esondativi è un territorio fragile. La fragilità di un territorio può essere un effetto strutturale, se le continue mutazioni dei corsi d’acqua, i cambiamenti del clima e dello stesso territorio ne rappresentano la causa scatenate; diventa un effetto antropico se è il cambiamento imposto dall’uomo, pure come rimedio alla sua fragilità naturale, ad indebolirne la struttura. La regimentazione di un corso d’acqua, il controllo dei flussi idrici, gli incanalamenti e lo sfruttamento agricolo modificano il territorio: ne modificano la conformazione e morfologia, modificano gli apporti idrici, e necessitano di tempi lunghi per poter essere assorbiti e per raggiungere una nuova configurazione di equilibrio. Se, contemporaneamente a queste modificazioni, si aggiunge una spinta cementificazione dei luoghi alluvionali prima interessati dai fenomeni esondativi dei corsi d’acqua preesistenti (che, invece, rappresentano l’area di sfogo degli stessi corsi d’acqua), è chiaro che la fragilità del territorio cambia e, contestualmente, aumenta. Aumenta per tante ragioni: sia perché aumentano i beni esposti ed il loro valore, sia perché il terreno non è più capace di assorbire naturalmente il quantitativo di acqua (pioggia, ruscellamenti) che sopraggiunge favorendone, invece, il deflusso superficiale, sia perché comportamenti non civili e l’uso non sostenibile del territorio generano delle situazioni di pericolo maggiori. Un complesso urbano sito in un contesto come quello descritto è soggetto a ripetuti fenomeni di

1 alluvionamento se non sono messe in piedi iniziative atte a controllarne l’accadimento e l’evoluzione.

Descrizione del contesto territoriale Il contesto territoriale del vecchio fiume Clanio ne è un esempio. Il fiume Clanio era un fiume della , oggetto di così numerose regimentazioni e bonifiche in passato che attualmente il suo corso/tracciato non è ancora ben conosciuto ma sicuramente aveva molte diramazioni a costituire un reticolo idrografico complesso. Sorgeva presumibilmente con il nome di fiume di , da una serie di sorgenti di cui la più importante si chiama Bocca d’Acqua, nei pressi del Campo di Summonte; correva da Avella, tra Risigliano e Tufino, Camposano, e dopo aver toccato , raggiungeva la Pineta di Castel , dove con duplice corso, va a sfociare, parte nel Tirreno, mentre l’altro ramo, tramite il Canale Vena, nel Lago di Patria. Nel Piano Regolatore per le Bonifiche dell’Italia Meridionale, disposto dal Ministero dei Lavori Pubblici, nel 1911, si leggeva: "… la plaga che si estende tra le falde del Monte Somma ed il Vesuvio, e l’Agro Nolano, prima del 1610, era una delle zone Campane più paludose e malsane, poiché il fiume Clanio che attraversava, con il suo tortuoso ed irregolare andamento, ristagnando, nelle depressioni del terreno, anche per le sfrenate alluvioni dei torrenti Nolani e Vesuviani, provocava disastrosi allagamenti, che finirono per costituire una estesa e malsana palude". A far fronte a queste problematiche, durante il viceregno spagnolo, furono ripresi (poiché iniziati già in epoca classica) e terminati nel 1616 i lavori di bonifica del territorio, il Clanio e tutti i suoi affluenti e confluenti sono stati irreggimentati in canali modernamente rettificati ed artificiali e rinominati Regi Lagni in onore dei Reali. La storia dei Regi Lagni inizia con un periodo di prosperità, meta di scampagnate e di giornate in allegria per tutta la famiglia, e si conclude, oggi, con un nuovo picco di emergenza idrogeologica dovuto, questa volta, alla cementificazione selvaggia delle rive (fatta inizialmente per contenere le sue dannose esondazioni) ed all’urbanizzazione non controllata favorita dal ripristinato “benessere del territorio”. Attualmente, non ci sono sorgenti che forniscono acque al sistema di canali: ad alimentare i lagni sono le acque piovane e gli scarichi fognari; gli alvei borbonici si sono infatti trasformati, con il tempo, in una spesso abusata appendice del sistema fognario, diventando, in alcuni punti, una cloaca a cielo aperto. Il tragitto principale è lungo 55 chilometri (Lagno Vecchio), a cui vanno aggiunti 210 chilometri di canali secondari; il bacino correlato si estende per un'area di circa 1.095 km2 attraversando le province di Caserta, Avellino, Napoli e Benevento e 108 comuni; quasi due milioni e mezzo di residenti, infatti, sono compresi nei comuni del bacino idrografico, con insediamenti industriali, pratiche agricole intensive e una presenza diffusa di aziende zootecniche. La Regione Campania, con la delibera di giunta regionale n. 1344 del 6 agosto 2009, ha stanziato 50 milioni di euro per un piano d'azione di chiusura o risanamento ambientale e riqualificazione dei Regi Lagni. Al 2010 molti dei Regi Lagni sono stati chiusi o bonificati.

In questo contesto si inseriscono i territori comunali di Arpaia (area casertana), Frattaminore (area napoletana), Somma Vesuviana, Ottaviano (area vesuviana) e Saviano (area nolana).

Contesto di dettaglio Arpaia Il Comune di Arpaia, piccolo centro della provincia di Benevento, si pone pienamente nel contesto della Valle Caudina, occupando una superficie di 5,2 km2. La popolazione attuale è stimata in 2047 abitanti (ISTAT, 2012). Il territorio, in parte montuoso ed in parte pianeggiante, è attraversato da diversi “fossi” e “valloni” che convogliano gran parte delle acque ruscellanti nel Lagno Palata. La continua sorveglianza e manutenzione di questi fossi rappresenta un obiettivo primario per evitare le esondazioni in concomitanza di eventi meteorici copiosi od eccezionali: troppo spesso in passato, infatti, si sono verificate tracimazioni che hanno interessato alcune frazioni dell’abitato.

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Frattaminore Il Comune di Frattaminore, città della provincia di Napoli, si estende nel settore settentrionale della Piana Campana su una superficie di 1,99 km2 ed ha una popolazione di circa 16.000 abitanti; il centro abitato, caratterizzato da un territorio totalmente pianeggiante, si sviluppa immediatamente in sinistra del tratto finale dei Regi Lagni; è lambito da 5 km di lagni.

Saviano Il Comune di Saviano, città della provincia di Napoli, si estende nella zona dell'agro Nolano su una superficie di 13 km2 e con più di quindicimila abitanti; sorge alla sinistra del Lagno di Somma, che è la dorsale idrica del comprensorio vesuviano-nolano, proveniente dal Comune di Somma Vesuviana, che confluisce, poi, nell’alveo Quindici. Oltre il Lagno di Somma, il territorio è interessato dall’attraversamento di altri lagni, Santa Teresa, che convoglia anche le acque provenienti da Somma Vesuviana e da Ottaviano, e Santa Teresella, che terminano il proprio percorso all’interno del Comune di Saviano confluendo nel Lagno di Somma; in totale, il comune è attraversato da lagni per una lunghezza complessiva di oltre 10 km.

Somma Vesuviana Il Comune di Somma Vesuviana è un comune italiano di quasi 35.000 abitanti della provincia di Napoli in Campania. Nel 2011 il comune ha richiesto il titolo di città, ottenuto poi nel 2012, con decreto del Presidente della Repubblica Italiana. Si estende su un territorio di 30,74 km2. Sorge alle falde del Vesuvio, circoscritto dal lagno di Santa Maria del Pozzo e dal lagno dei Leoni, che si dipanano dal Lagno di Somma, parte del sistema idraulico di bonifica dei Regi Lagni, ai margini meridionali della pianura campana; in totale, il comune è attraversato da lagni per una lunghezza complessiva di oltre 10 km.

Ottaviano Il Comune di Ottaviano, con i suoi quasi 25.000 abitanti si estende invece nella zona vesuviana interna, a 23 km da Napoli, alla cui amministrazione provinciale appartiene, e sorge lungo le pendici orientali del massiccio montuoso vulcanico del Somma-Vesuvio, su una superficie di 19,85 kmq, con due isole amministrative nel comune di Nola, le masserie Cacciabella e Nocerino. Anche il Comune di Ottaviano è attraversato da alvei e Lagni che raccolgono le acque meteoriche e quelle afferenti il versante est del complesso del Monte Somma e le convogliano nella pianura dell’agro nolano; ira tutti, il già citato alveo Santa Teresa, l’alveo Cazzulli e lo Zenillo, per un totale di 18 km di lunghezza complessiva.

Stato dell’arte I Lagni dei Comuni di Arpaia, Frattaminore, Saviano, Somma Vesuviaa ed Ottaviano non si sottraggono all’impietosa descrizione generale dei Lagni già effettuata in precedenza; allo stato di fatto, essi si presentano come canali, per lo più asciutti, in cui sono presenti rifiuti di ogni genere, speciali e non, e vegetazione ad ostruire l’alveo. E’ chiaro che gli alvei, al fine di garantire la funzionalità idraulica, necessitano di manutenzione periodica per la rimozione dei materiali che, per cause naturali e/o antropiche (accumulo di sedimenti che riducono la sezione idraulica utile al deflusso, sviluppo di vegetazione spontanea che, in alcuni casi, può anche diventare arbustiva, attività illecite come, ad esempio, lo scarico abusivo di rifiuti di ogni genere), impediscono il corretto deflusso delle acque. Durante i fenomeni piovosi intensi, la pioggia, anche a causa dell’ostruzione stessa dell’alveo, riempie velocemente il volume disponibile tracimando nei punti critici (gomiti, sottopassi, argini non integri) trascinando con sé i detriti ed i rifiuti contenuti all’interno del letto del lagno, invadendo gli abitati e le sedi stradali. Bisogna tenere anche presente che i lagni sono diventati nel tempo anche scarichi di collettori fognari secondari abusivi che, durante le piogge intense, aumentano, e di molto, la portata idrica all’interno dell’alveo. Ventisei famiglie residenti nei pressi dell’alveo Cazzulli, in Ottaviano, vengono puntualmente interessati dagli straripamenti dell’alveo stesso e sommersi dai rifiuti che esso porta con se, con enormi rischi anche per la salute umana. Esemplificativa di questa situazione è stata l’alluvione del 6 Novembre 2011, durante la quale un fiume di rifiuti, contenente immondizia di ogni tipo (carcasse di elettrodomestici, scarti in amianto, fusti di vernice e balle di stracci) ha attraversato l’intero territorio cittadino da Somma ed Ottaviano a Saviano per poi tracimare in alcuni punti critici dell’alveo Santa Teresa e causando anche lo sfollamento di 4 famiglie. L’episodio è stato ripreso e denunciato anche da alcuni servizi giornalistici di emittenti nazionali oltre che dalle associazioni sul territorio. Secondo i dati del comune, sono stati necessari 40-50 scarrabili per trasportare i rifiuti

3 accumulatisi verso gli impianti di smaltimento.

Sopralluoghi dei tecnici del Comune di Saviano, nel gomito dove il Lagno Santa Teresa è tracimato, effettuati nell’ottobre 2011, non hanno evidenziato criticità tali da giustificare un fenomeno come quello verificatosi a Novembre, a dimostrazione del delicatissimo equilibrio della zona, e di come, i lagni siano oggetto di scarichi abusivi, che diventano un fiume di rifiuti durante le piogge abbondanti. Stesso scenario che si è presentato durante l’evento eccezionale che ha interessato l’intera piana campana, anche nel territorio di Arpaia, nel mese di giugno 2014: interi scantinati e strade sono state inondate da acqua e rifiuti provenienti dai “Lagni”, che di fatto rappresentano l’unica via di drenaggio preferenziale dei flussi ruscellanti, creando serie difficoltà e danni alla popolazione. La Regione Campania nel piano di accelerazione della spesa per le risorse Ue ha inserito anche un’azione di miglioramento dei sistemi fognari nel comprensorio dei Regi Lagni. Si tratta di opere dal valore totale di oltre 41 milioni di euro, che si affiancano agli interventi previsti dal Grande Progetto (da 230 milioni) specifico per il risanamento ambientale dell'area. Si va, tra l'altro, dalla rifunzionalizzazione dei collettori denominati Nero Sinistra Regi Lagni e Cancello Arnone (11,8 milioni), che interessano 28 Comuni delle province di Napoli e Caserta, alla realizzazione di quello di oltre 2 Km di Arpaia e Forchia (2,5 milioni), fino al raddoppio del collettore finale a servizio di Cervino, Santa Maria a Vico e San Felice a Cancello (oltre 12,1 milioni) e alla risistemazione del tratto emissario Acerra (8,5 milioni). Tra le opere, è prevista anche l'installazione di sistemi di telecontrollo e monitoraggio con sensori wi-fi in grado di segnalare l'eventuale inquinamento dei corpi idrici superficiali e di ridurre la possibilità di scarichi anomali all'interno del complesso.

La realtà di degrado e disequilibrio idraulico è stata anche più volte denunciata dalle associazioni locali, tra tutte la Federazione Assocampania Felix, che riunisce molte associazioni ambientaliste del territorio campano, l’Associazione Saviano Migliore e le Guardie Ambientali dell’Agro Nolano (per ciò che concerne l’area nolana), che hanno presentato un esposto, in data 7 Febbraio 2012, agli Enti competenti, compreso il Comune di Ottaviano, sullo stato di degrado del territorio mettendo in evidenza che i Lagni, nel Comune di Saviano, sono oggetto di:  scarico di materiali pericolosi e non pericolosi  crolli degli argini e dei muri perimetrali (alveo Santa Teresella)  apertura di varchi lungo gli argini  mancata manutenzione ordinaria e straordinaria. Nell’evolversi dello stato emergenziale, il Comune di Saviano ha relazionato alla Regione ribadendo che la situazione verificatasi fosse provocata dal trasporto a valle del lagno di rifiuti provenienti da Somma Vesuviana a dalla stessa Ottaviano, reputandosi, per questo, essa stessa parte danneggiata. La commissione consiliare Ambiente del Comune di Arpaia, dopo aver effettuato un attento sopralluogo ha stilato una dettagliata relazione che ha sottoposto all’amministrazione sulla pericolosa condizione ambientale anche in merito ai lagni del territorio. L’idea della commisione è quella di creare una rete di monitoraggio, che coinvolga anche i cittadini, per tenere sotto controllo la qualità dell’aria, dell’acqua, dell’inquinamento elettromagnetico, per tenere sotto controllo la pulizia delle vasche per la raccolta dell’acqua piovana (importanti dato che il nostro è un territorio a rischio idrogeologico) e per cercare di arginare il ripugnante problema dei rifiuti abbandonati che stanno deturpando il territorio e alterando il suo naturale equilibrio. In primis, la commissione ha posto l’attenzione sul rischio idrogeologico ragionando sulla condizione che sia particolarmente importante porre in essere degli interventi di ripulitura delle vasche (a valle) e dei canali di drenaggio (a monte) al fine di ripristinare la loro efficienza. Lo stato attuale compromette enormemente la loro capacità e di conseguenza espone il paese ad un maggiore rischio che non deve essere sottovalutato. Questo, secondo la commissione, è un fondamentale intervento per la messa in sicurezza del

4 territorio tenuto conto che gli alvei si prestano benissimo (sia per la loro ubicazione, sia per la loro conformazione) ad essere usati come luoghi per abbandonare rifiuti che diventano anche difficili da individuare data la folta vegetazione che vi è cresciuta. A Frattaminore la situazione non è migliore; vero è che i lagni napoletani lambiscono la periferia cittadina ed alcuni canali secondari sono stati opportunamente tombati (cioè sono stati coperti per consentire l’urbanizzazione primaria e secondaria) creando dei punti di crisi che ad ogni pioggia facilitano l’invasione di acqua e rifiuti all’interno del territorio. Il controllo qui è quasi inesistente; associazioni territoriali a carattere ambientalista, sulla scia della eco della Terra dei Fuochi, controllano in maniera discontinua in territorio per controllare sversamenti abusivi e segnalare incendi di rifiuti.

Domanda ed Offerta di servizi analoghi I territori esaminati hanno delle peculiarità che consentono una trattazione unificata. I comuni del vesuviano/nolano, sono strettamente interconnessi anche da un punto di vista territoriale ed i problemi di monte (Somma e Ottaviano) sono necessariamente percepiti a valle (Saviano). Frattaminore risente dei problemi dell’agro nolano e fa risentire dei propri problemi i comuni successivi, ed Arpaia, anche se geograficamente più lontana, diviene, nella mala gestione dei propri alvei, un problema per ciò che a valle. I Regi Lagni hanno tutti un problema comune, di gestione operativa innanzitutto e di sicurezza territoriale. Come detto in apertura, un territorio sottoposto a continue esondazioni è un territorio fragile.

L’analisi del contesto riportata in precedenza evidenzia anche, in merito alla domanda di sicurezza, una sensibile richiesta di interventi così come strutturati nel progetto: - associazioni del territorio: sono circa 30 le associazioni del territorio che si occupano in varia misura di ambiente, di controllo, di pulizia, di monitoraggio e di rifiuti. Le stesse associazioni eseguono sul territorio in maniera non continuativa le azioni riproposte nel seguente progetto e pertanto ne richiedono fortemente l’attuazione, non potendo, con le proprie risorse garantire la continuità operativa che è invece necessaria per affrontare la problematica nel modo prima descritto; - Ente Parco del Vesuvio: il Parco del Vesuvio, tra le attività di cui è competente, si preoccupa della preservazione della tutela ambientale del proprio territorio. Le attività di questo progetto, pertanto, si inseriscono nella prassi operativa degli operatori del Parco (per ciò che concerne l’area non cittadina) che, per questioni logistiche e di personale, non riescono ad espletare con la stessa frequenza che può essere richiesta invece ai volontari in servizio civile; - Il Corpo Forestale dello Stato: come sopra, il CFS ha degli obblighi istituzionali nei confronti del territorio comunale non urbanizzato, tenuto conto che nel territorio del comune ottavianese è ricompreso in larga parte il Monte Somma e cratere del Vesuvio, con la loro vasta e pregiata superficie boscata. Ciò vale anche per Comune di Arpaia, anch’esso caratterizzato da una cospiqua percentuale di territorio collinare o montuoso. Anche in questo caso, alcune delle attività di questo progetto, poiché analoghe a quelle svolte dagli operatori del CFS, sono supportate e richieste dall’Ente. - L’ARPAC ha censito tutti gli scarichi dei Regi Lagni, individuando sia l’accessibilità, che la colorazione delle acque nonché l’accessibilità al sito. Ogni punto censito porta con sé un’osservazione specifica sulla provenienza presunta delle acque reflue. - AUTORITA’ DI BACINO COMPETENTI. Le Autorità di Bacino hanno compiti di pianificazione di pericolosità e di rischio specifiche anche sul rischio idraulico. Gli output di questi studi sono i Piani di Assetto Idrogeologico (PAI) ed i Piani stralcio di Assetto Idrogeologico (PSAI) che sono consultabili sui rispettivi siti istituzionali.

La problematica diventa complessa se ci si addentra nell’intreccio delle competenze: la manutenzione ordinaria e straordinaria degli alvei è competenza che ricade in capo rispettivamente ai Consorzi di Bonifica ed alla Regione Campania, autorità idraulica di riferimento. La raccolta dei rifiuti nelle aree adiacenti i lagni è competenza del Comune. La bonifica del territorio, che è palesemente prioritaria, fa parte di un complesso progetto comprensoriale il cui obiettivo, nelle intenzioni dello Stato (la zona dei Regi Lagni è sito di bonifica nazionale) della Regione e di altri Enti competenti è ripristinare la qualità delle acque, classificata come pessima dall’ARPAC sulla base delle classificazione del D. Lgs 152/99, e l’ambiente circostante e costituire un grande parco urbano, il Giardino d’Europa, riportando l’intera zona dei Lagni ai fasti

5 dell’età borbonica. Questa progettualità è stata approvata nel periodo 2008/2009 e si è concretizzata nel 2010, ma è stata effettuata solo una prima tranche di interventi per mancanza di fondi. Durante questa fase, la società costituita ad hoc ed investita della manutenzione straordinaria, ARPAC Multiservizi, si è attivata a ripulire molti alvei, per eliminare la vegetazione, decespugliare gli argini e portare via i rifiuti dopo averli classificati (per un totale di 4.000 mc di rifiuti misti); questa attività è stata effettuata nei contesti vesuviani e nolani. La competenza è passata in altri contesti alla SMA Campania.

Analisi dei bisogni Nonostante il territorio lo richieda manca un’azione capillare di controllo atta non solo a monitorare lo stato dei luoghi e sollecitare l’ente competente per la risoluzione della criticità, ma anche a frenare gli illeciti, che solo una presenza massiccia di controllo sul territorio può limitare. Il disagio idrogeologico dei territori comunali incrementa anche per altri motivi: il Comune di Saviano, ad esempio, è in una posizione “depressa” rispetto al comprensorio dell’agro Nolano: rappresenta di fatto, il punto più basso dell’intero comprensorio (circa 24 m s.l.m.) e raccoglie le acque circostanti ed anche quelle dei paesi del versante Est del Monte Somma mettendo in crisi l’intero sistema fognario. In più, è anche l’ultimo Comune a scaricare nel collettore, incontrando, spesso, molte difficoltà nello scarico, per la presenza di un tappo idraulico da troppo pieno. Lo stesso discorso vale per il Comune di Arpaia, posto letteralmente al collo dell’imbuto della valle caudina. Il Comune di Ottaviano, pur presentandosi in una posizione più alta rispetto alla piano dell’agro nolano (220 m s.l.m.) è attraversata in alcune zone, anche a causa della tombatura degli alvei montani, da fiumi d’acqua e le caditoie intercettatrici già inadeguate ed insufficienti a ricevere una tale massa di acqua piovana, sono spesso occluse, facilitando nel contempo inondazioni localizzate con grave pericolo pubblico ed aumenta anche il rischio esondazione della vasca di raccolta pedemontana in località S. Gennarello, che raccoglie le acque provenienti dai canaloni del Somma. Il comune di Frattaminore, inserito in un contesto pianeggiante fortemente urbanizzato, e sviluppatosi senza alcuno strumento di pianificazione urbanistica, circondato da un contesto agricolo, destinando letteralmente tutte le acque ruscellanti provenienti dal centro urbanizzato, e per questo impermeabilizzato, ai lagni od a fossi per mezzo di un disarticolato quanto insufficiente sistema di caditoie. Frattaminore ha dei tratti tombati di alveo all’interno del territorio cittadino che sono punti di crisi idraulica conclamati. Lo smaltimento delle acque bianche è comunque un problema, tenuto conto che in tanti contesti lo sversamento delle acque avviene in alveo: sia prima che dopo le forti piogge, i Comuni deve improntare un servizio di pulizia delle caditoie stradali, per facilitare il deflusso delle acque superficiali nel sistema fognario. La popolazione residente è sufficientemente edotta delle difficoltà del territorio in cui vive; oltre alla partecipazione attiva in forma associazionistica, i cittadini sono chiamati a partecipare a momenti di incontro sui Regi Lagni, incrementati dall’esondazione dello scorso Novembre, che, di fatto, ha reso manifesta ed evidente la problematica. Il 13 Novembre 2011, l’Associazione Saviano Migliore, ha promosso un corteo che ha attraversato il territorio cittadino fino alla località Masseria Carlonavia in via Tappia-Furignano, dove si è consumato lo scempio ambientale, con l'esondazione dell'alveo Santa Teresa, stracolmo di rifiuti, richiamando l'attenzione del pubblico e delle istituzioni sui problemi del territorio (esondazioni dei regi lagni, allagamenti di strade e piazze, insufficienza/assenza della rete fognaria urbana). Il 18 Dicembre 2011 si è svolto a Saviano un incontro dedicato all'ambiente, un'assemblea pubblica sul tema 'Regi Lagni: Quale tutela?', organizzato da Assocampaniafelix e che ha coinvolto anche la popolazione ottavianese e sommese. Il risultato di queste manifestazioni sono le 33 firme di privati cittadini savianesi che hanno accompagnato l’esposto denuncia del 7 Febbraio scorso, mentre 203 sono le firme di una petizione cittadina per la ripulitura dell’alveo Cazzulli, gemella di quella già inoltrata 8 anni fa, a seguito della quale il Comune ha fatto ripulire la zone dell’alveo Cazzulli e verificato la salubrità dell’area con personale ASL. A coinvolgere, invece, volontari di giovane età, dalla fine degli anni 90, anche se in maniera non continuativa, è attivo sui Regi Lagni anche Legambiente, di cui una delegazione ha proprio sede ad Ottaviano, che organizza, al termine della stagione estiva, una 3 giorni dedicata alla pulizia degli alvei, una delle attività organizzate durante la manifestazione nazionale Puliamo il mondo, edizione italiana di Clean Up the World. Il numero di partecipanti, nel contesto di Saviano, oscilla intorno alle 100 unità, sebbene nelle ultime manifestazioni la partecipazione sia diminuita, a dimostrazione della disaffezione al problema (circa 50-60 unità). Più complesso è il discorso per Ottaviano e Somma Vesuviana: negli ultimi anni la manifestazione si è sottotitolata Puliamo il Vesuvio, dando priorità al territorio, alle aree ed ai sentieri del Parco

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Nazionale, nella cui amministrazione rientra anche il Comune di Ottaviano; la manifestazione non è attuata nel territorio comunale, ma comunque coinvolge in media 50 bambini delle scuole del territorio ottavianese. A Frattaminore non sono attuate attività di sensibilizzazione sul territorio che non siano strettamente correlate al problema della Terra dei Fuochi; ad Arpaia come detto sono attivi comitati cittadini, oltre che la commissione specifica, che si preoccupa di sensibilizzare la popolazione.

Analisi del bisogno La descrizione del contesto fa emergere un insieme di bisogni su cui è necessario inserire un progetto di servizio civile, che collabori al loro superamento. Attualmente, non potendo prescindere dalla progettualità condivisa dei Regi Lagni come Giardino d’Europa, le attività da farsi per i lagni comunali sono limitate, anche per la complessa interazione di competenze, ma, di sicuro, non sono limitanti. Gli eventi alluvionali più recenti (Novembre 2011, Maggio/Giugno 2014) hanno evidenziato, per i Comuni di Frattaminore, Arpaia, Saviano, Somma Vesuviana ed Ottaviano, una problematica più articolata che và affrontata a differenti livelli, strutturali, operativi, ma anche culturali e di legalità e soprattutto in piena sinergia. In sintesi, ciò che è emerso dall’analisi di cui sopra può così essere riassunto: - Monitoraggio del territorio: il lavoro già effettuato dalle associazioni territoriali, di controllo e denuncia delle situazioni critiche ed anche illecite, non è sufficiente, soprattutto perché non è continuativo. Il monitoraggio và reso permanente e quotidiano, di modo, come già detto, da limitare le occasioni di sversamento illecito e da generare una condizione di controllo territoriale che inibisca i comportamenti illegali ed incivili, includendo in questi anche gli incendi dei rifiuti. Questo controllo continuativo ottimizza anche l’operatività del sistema di videsorveglianza i cui filmati possono essere verificati in tempi brevi subito dopo la segnalazione degli illeciti (eliminando il rischio di cancellazione di fotogrammi importanti). - Monitoraggio idrogeologico: il problema dell’ostruzione degli alvei si accompagna a fenomeni esondativi di entità più o meno severa a seconda del quantitativo di acqua (e di rifiuti) in essa contenuta; questo fenomeno oggi non è controllato mentre invece è necessario incrementare il monitoraggio durante i fenomeni piovosi anche per richiamare nella gestione del problema Enti sovraordinati che hanno competenza in caso di emergenza (Regione Campania). Per gli allagamenti che si accompagnano alle piogge, il lavoro del Comune di pulizia delle caditoie stradali per facilitare il deflusso delle acque, effettuato con le risorse disponibili (2 cantonieri a Saviano e 4 ad Ottaviano), è oggettivamente sottodimensionato e pertanto và incrementato, prima e dopo gli eventi di pioggia intensi. - Bonifica del territorio: ogni Ente concorre al problema della bonifica, in base alla proprie competenze; risulta chiaro che laddove un Ente è manchevole, il suo mancato operato si ripercuote sulla comunità che ne subisce le scelte. Bisogna pertanto incrementare le azioni di bonifica, almeno per ciò che compete al Comune, ed incrementare con rapporti, incontri ed esposti (in base a quanto determinato dal D.Lgs. richiamato in precedenza) le relazioni e l’operatività degli altri Enti. Si tenga anche in conto che l’attività non può che essere continuativa ed in perenne stato emergenziale: le acque degli alvei savianesi trasportano i rifiuti sversati non solo nel contesto comunale ma anche nei contesti limitrofi (Somma Vesuviana, Ottaviano); gli alvei ottavianesi trasportano i rifiuti sversati dai propri cittadini e limitrofi e dagli utenti del Parco Nazionale. - Partecipazione attiva: nel territorio in esame sono periodicamente organizzati incontri con e per la popolazione. I risultati raggiunti, come descritti in precedenza, mostrano un interesse ancora esiguo per un territorio così delicato in cui la partecipazione dovrebbe essere maggiore. Soprattutto per i ragazzi in età scolare (fascia 10/13 anni e 14/18), laddove la partecipazione civica è strategica per la creazione di una classe di cittadini più interessati e civili, non ci sono attività di educazione, fatta eccezione per l’iniziativa di Legambiente che và promossa. E’ necessario, però, affiancare altre iniziative mirate che spingano a colmare quella mancanza di cultura e senso di legalità che impediscono la creazione di un cittadino modello e guardiano del territorio. In più, in collaborazione con le associazioni territoriali, è necessario incrementare i periodici incontri coi cittadini soprattutto per evidenziare i risultati del lavoro che verrà svolto durante questo progetto al fine di migliorare la percezione del territorio e la sostenibilità ambientale.

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Indicatori di progetto Per la realizzazione del progetto, si propongono i seguenti indicatori atti a valutare lo stato dell’arte ed il miglioramento dovuto all’attuazione del progetto. Gli indicatori sono riportati per ciascun contesto territoriale:

ARPAIA Indicatore Cosa Indica Situazione di partenza Controllo illeciti Indica la percentuale annua di giorni 5,2% dedicati al controllo di sversamenti e di incendi Controllo portate Indica la percentuale annua di giorni dedicati 0 al controllo delle portate rispetto al periodo di pioggia (260 gg) Controllo caditoie Indica la copertura territoriale giornaliera (5 1,5 kmq ore) effettuata dalle squadre disponibili (1 30% squadra = 2 persone = 1,5kmq) e sul totale comunale Incontri scuole Indica il numero di incontri effettuati presso 0 le scuole del territorio comunale Eventi Indica il numero di eventi organizzati sul 1 territorio Partecipazione Indica il numero di cittadini coinvolti nelle ~ 100 iniziative (esclusi gli studenti)

FRATTAMINORE Indicatore Cosa Indica Situazione di partenza Controllo illeciti Indica la percentuale annua di giorni 7% dedicati al controllo di sversamenti e di incendi Controllo portate Indica la percentuale annua di giorni dedicati al 0 controllo delle portate rispetto al periodo di pioggia (260 gg) Controllo caditoie Indica la copertura territoriale giornaliera (5 1,5 kmq ore) effettuata dalle squadre disponibili (1 75% squadra = 2 persone = 1,5kmq) e sul totale comunale Incontri scuole Indica il numero di incontri effettuati presso le 0 scuole del territorio comunale Eventi Indica il numero di eventi organizzati sul 0 territorio Partecipazione Indica il numero di cittadini coinvolti nelle ~ 300 iniziative (esclusi gli studenti)

OTTAVIANO Indicatore Cosa Indica Situazione di partenza Controllo illeciti Indica la percentuale annua di giorni 8,2% dedicati al controllo di sversamenti e di incendi Controllo portate Indica la percentuale annua di giorni dedicati al 0 controllo delle portate rispetto al periodo di pioggia (260 gg) Controllo caditoie Indica la copertura territoriale giornaliera (5 3,0 kmq ore) effettuata dalle squadre disponibili (1 15% squadra = 2 persone = 1,5kmq) e sul totale comunale

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Incontri scuole Indica il numero di incontri effettuati presso le 2 scuole del territorio comunale Eventi Indica il numero di eventi organizzati sul 2 territorio Partecipazione Indica il numero di cittadini coinvolti nelle ~ 300 iniziative (esclusi gli studenti)

SAVIANO Indicatore Cosa Indica Situazione di partenza Controllo illeciti Indica la percentuale annua di giorni 8,2% dedicati al controllo di sversamenti e di incendi Controllo portate Indica la percentuale annua di giorni dedicati al 0 controllo delle portate rispetto al periodo di pioggia (260 gg) Controllo caditoie Indica la copertura territoriale giornaliera (5 1,5 kmq ore) effettuata dalle squadre disponibili (1 11% squadra = 2 persone = 1,5kmq) e sul totale comunale Incontri scuole Indica il numero di incontri effettuati presso le 0 scuole del territorio comunale Eventi Indica il numero di eventi organizzati sul 1 territorio Partecipazione Indica il numero di cittadini coinvolti nelle ~ 200 iniziative (esclusi gli studenti)

SOMMA VESUVIANA Indicatore Cosa Indica Situazione di partenza Controllo illeciti Indica la percentuale annua di giorni 9,6% dedicati al controllo di sversamenti e di incendi Controllo portate Indica la percentuale annua di giorni dedicati al 0 controllo delle portate rispetto al periodo di pioggia (260 gg) Controllo caditoie Indica la copertura territoriale giornaliera (5 4,5 kmq ore) effettuata dalle squadre disponibili (1 14% squadra = 2 persone = 1,5kmq) e sul totale comunale Incontri scuole Indica il numero di incontri effettuati presso le 2 scuole del territorio comunale Eventi Indica il numero di eventi organizzati sul 2 territorio Partecipazione Indica il numero di cittadini coinvolti nelle ~ 500 iniziative (esclusi gli studenti) Tabella 1 - Indicatori di progetto. Situazione di partenza

Beneficiari L’attuazione di questa progettazione si stima che porti dei benefici diretti ed indotti per ognuna delle azioni in cui è strutturato, descritte nel successivo paragrafo 8.1. In sintesi, a beneficiare direttamente dall’esecuzione di questo progetto sono: - i circa 50 km di lunghezza degli alvei comunali, rispetto ai quali si instaurerà un monitoraggio continuo degli scarichi e del deflusso, ed azioni atte a rendere libere le sezioni di deflusso e gli argini, dagli sversamenti illeciti ed incivili; - i vigili urbani dei Comuni di Arpaia, Frattaminore, Saviano, Somma Vesuviana ed Ottaviano, ai quali verranno forniti resoconti giornalieri sulle attività di monitoraggio e segnalati, in tempi brevissimi, gli illeciti perpetuati, facilitando i controlli;

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- i cantonieri comunali, che si troveranno affiancati nelle attività di controllo e pulizia della caditoie stradali, permettendo di coprire l’intera estensione comunale (circa 5,2 kmq per Arpaia, 1,99 kmq per Frattaminore, 14 kmq per Saviano, circa 30 kmq per Somma Vesuviana e 20 kmq per Ottaviano); - l’intera popolazione arpaiese (2.047ab.), frattese (16.300 ab.), savianese (15.400 ab), sommese (34.430) ed ottavianese (24.000 ab) a cui saranno indirizzati momenti di incontro e confronto ad aumentare quelli già in essere. - 2.000 studenti delle quinte classi elementari, gli alunni delle scuole medie inferiori e superiori dei territori, verso i quali saranno indirizzate azioni di sensibilizzazione anche verso attività già in essere. In termini numerici, la partecipazione è riportata nella tabella a lato.

SOMMA n. scuole n. alunni SAVIANO n. scuole n. alunni VESUVIANA Scuola elementare 6 1.230 Scuola elementare 4 739 (quinte classi) 167 (quinte classi) 167 Scuola media 3 1.021 Scuola media 1 533 Scuola superiore 8 1.681 Scuola superiore 2 1.012 FRATTAMINORE OTTAVIANO Scuola elementare 2 1240 Scuola elementare 7 1.430 (quinte classi) 240 (quinte classi) 294 Scuola media 1 680 Scuola media 2 868 Scuola superiore 2 1.096 Scuola superiore 3 1.627 ARPAIA Scuola elementare 1 66 (quinte classi) 23 Scuola media 1 90

Beneficiari indiretti: L’attuazione del progetto ha anche delle conseguenze indotte di cui beneficiano sia l’intero bacino dei Regi Lagni a valle degli alvei arpaiesi, farttesi, savianesi, sommesi ed ottavianesi, dai quali non riceve più rifiuti e detriti di ogni tipo, migliorando la qualità delle proprie acque, che gli Enti sovraordinati, che possono ottimizzare gli interventi su un territorio controllato.

Obiettivi del progetto:

L’obiettivo generale del progetto è rendere migliore la qualità della vita nel territorio del Comune di Arpaia, Frattaminore, Saviano, Somma Vesuviana ed Ottaviano; tale obiettivo è raggiungibile attraverso il soddisfacimento dei seguenti obiettivi specifici: 1) Limitare gli illeciti sul territorio Questo obiettivo si può soddisfare mediante due azioni integrative:  il controllo degli sversamenti abusivi;  il controllo degli incendi dei rifiuti e spondali. La prima azione si struttura mediante un campagna di monitoraggio attiva per tutta la durata del progetto mirata ad individuare e segnalare in tempo quasi reale gli sversamenti illeciti, di modo da consentire agli enti preposti (Vigili Urbani) l’individuazione dei soggetti penali. Contestualmente si può impostare la seconda azione, che si esplica con un’ulteriore campagna di controllo, attiva per tutta la durata del progetto, atta ad impedire o comunque limitare che i rifiuti non ancora raccolti o sversati in altri momenti, o la stessa vegetazione spondale, siano bruciati, liberando sostanze nocive e tossiche per la salute. In entrambe le azioni, i volontari in servizio civile affiancano le risorse già disponibili delle altre associazioni mediante squadre da 2 volontari, operative per ciascun contesto territoriale. A verificare il raggiungimento degli obiettivi, o comunque per constatare l’importanza del loro perseguimento, è possibile riferirsi ai seguenti indicatori di progetto:

ARPAIA

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Indicatore Cosa Indica Situazione Situazione Miglioramento di partenza di Arrivo Controllo Indica la percentuale annua di 5,2% 72,3% + 240 gg illeciti giorni dedicati al controllo di sversamenti e di incendi

FRATTAMINORE Indicatore Cosa Indica Situazione Situazione Miglioramento di partenza di Arrivo Controllo Indica la percentuale annua di 7% 72,3% + 235 gg illeciti giorni dedicati al controllo di sversamenti e di incendi

OTTAVIANO Indicatore Cosa Indica Situazione Situazione Miglioramento di partenza di Arrivo Controllo Indica la percentuale annua di 8,2% 72,3% + 230 gg illeciti giorni dedicati al controllo di sversamenti e di incendi

SAVIANO Indicatore Cosa Indica Situazione Situazione Miglioramento di partenza di Arrivo Controllo Indica la percentuale annua di 8,2% 72,3% + 240 gg illeciti giorni dedicati al controllo di sversamenti e di incendi

SOMMA VESUVIANA Indicatore Cosa Indica Situazione Situazione Miglioramento di partenza di Arrivo Controllo Indica la percentuale annua di 9,6% 72,3% + 240 gg illeciti giorni dedicati al controllo di sversamenti e di incendi

2) Ridurre il rischio idrogeologico dei comuni Il raggiungimento di questo obiettivo si può ottenere con:  il controllo delle portate, del deflusso delle acque e della tenuta delle sponde;  la pulizia delle sezioni idriche;  pulizia delle caditoie stradali. La prima azione si concretizza con un controllo delle portate idriche nei punti critici degli alvei (gomiti, attraversamenti, sottopassaggi) durante i periodi di pioggia (settembre -maggio, 907 mm di pioggia cumulata) così da effettuare interventi ed attuare le misure contenute nei Piani di Emergenza comunali (esistenti per tutti i contesti). L’azione può essere coperta, in emergenza da squadre di 2 volontari ciascuna. La seconda azione è strettamente correlata alla prima ed è finalizzata a liberare le sezioni di deflusso dalle ostruzioni (principalmente rifiuti) secondo quanto richiesto dalle competenze comunali (40% della frazione secca). A valle della raccolta è richiesta la caratterizzazione del rifiuto, in base ai codici CER, di modo da consentirne il corretto smaltimento e contribuire all’innalzamento della percentuale di rifiuto differenziato. Per i materiali contenuti nell’alveo, la cui rimozione spetta al Consorzio di Bonifica del Basso Volturno (ente territoriale di competenza), si attivano le procedure per una collaborazione fattiva. L’azione viene svolta, quando necessario, da squadre di 3 volontari cadauna. La terza azione, necessaria prima delle piogge intense e nell’immediato seguito, contribuisce ad evitare situazioni di allagamento nel territorio cittadino. L’azione verrà svolta, quando necessario, da squadre di 2 unità (da sommare alla risorse già disponibili). A verificare l’importanza e l’andamento di queste azioni, si introducono i seguenti indicatori di progetto:

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ARPAIA Indicatore Cosa Indica Situazione Situazione Miglioramento di partenza di Arrivo Controllo Indica la percentuale annua di 0 73% +260 gg portate giorni dedicati al controllo delle portate rispetto al periodo di pioggia (260 gg) Controllo Indica la copertura territoriale 1,5 kmq 5,2 kmq +3,7 kmq/g caditoie giornaliera (5 ore) effettuata 30% 100% dalle squadre disponibili (1 squadra = 2 persone = 1,5kmq) e sul totale comunale

FRATTAMINORE Indicatore Cosa Indica Situazione Situazione Miglioramento di partenza di Arrivo Controllo Indica la percentuale annua di 0 73% +260 gg portate giorni dedicati al controllo delle portate rispetto al periodo di pioggia (260 gg) Controllo Indica la copertura territoriale 1,5 kmq 2 kmq + 0,5 kmq/g caditoie giornaliera (5 ore) effettuata 75% 100% dalle squadre disponibili (1 squadra = 2 persone = 1,5kmq) e sul totale comunale

OTTAVIANO Indicatore Cosa Indica Situazione Situazione Miglioramento di partenza di Arrivo Controllo Indica la percentuale annua di 0 73% +260 gg portate giorni dedicati al controllo delle portate rispetto al periodo di pioggia (260 gg) Controllo Indica la copertura territoriale 3 kmq 4,5 kmq + 1,5 kmq/g caditoie giornaliera (5 ore) effettuata 15% 22,5% dalle squadre disponibili (1 squadra = 2 persone = 1,5kmq) e sul totale comunale

SAVIANO Indicatore Cosa Indica Situazione Situazione Miglioramento di partenza di Arrivo Controllo Indica la percentuale annua di 0 73% +200 gg portate giorni dedicati al controllo delle portate rispetto al periodo di pioggia (270 gg) Controllo Indica la copertura territoriale 1,5 kmq 4,5 kmq +3 kmq/g caditoie giornaliera (5 ore) effettuata 11% 35% dalle squadre disponibili (1 squadra = 2 persone = 1,5kmq) e sul totale comunale

SOMMA VESUVIANA Indicatore Cosa Indica Situazione Situazione Miglioramento di partenza di Arrivo Controllo Indica la percentuale annua di 0 73% +200 gg

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portate giorni dedicati al controllo delle portate rispetto al periodo di pioggia (270 gg) Controllo Indica la copertura territoriale 4,5 kmq 6 kmq +1,5 kmq/g caditoie giornaliera (5 ore) effettuata 14% 20% dalle squadre disponibili (1 squadra = 2 persone = 1,5kmq) e sul totale comunale

3) Educare alla legalità ed alla tutela del territorio Il raggiungimento di questo obiettivo passa attraverso l’attuazione delle seguenti azioni:  educazione ambientale;  eventi di cittadinanza attiva;  promozione dei risultati. La prima azione si sviluppa attraverso dei momenti di educazione ambientale, che si concretizzano con incontri da effettuare presso le scuole elementari (quinte classi), gli Istituti medi e superiori e sulle emergenze territoriali, allo scopo di sensibilizzare la platea sulla tematica del rischio. Contestualmente si è organizzata una seconda azione il cui scopo è aumentare la partecipazione attiva dei giovani in età scolare agli eventi organizzati sul territorio, a partire proprio da Puliamo il Mondo, a cui dovranno affiancarsi altri eventi dello stesso tipo da organizzare in collaborazione con le altre associazioni del territorio e con le stesse scuole. La finalità ultima di queste due azioni, oltre a contribuire alla pulizia del territorio, sta proprio nel responsabilizzare i giovani cittadini ad un uso consapevole del territorio e nel divenire controllori di legalità e riconoscitori degli abusi, e raccogliere il testimone dei giovani in servizio civile che svolgeranno questo ruolo per tutto l’anno di servizio. In ultimo, la terza azione invece serve ad organizzare eventi in cui coinvolgere la popolazione tutta al fine di mostrare i risultati ottenuti da tutti i progetti sul territorio e sostenerne, così, le attività e l’importanza. In termini organizzativi e di comunicazione, una rappresentazione del “prima” e del “dopo” può essere più significativa della realtà territoriale e del messaggio di partecipazione attiva che si vuole trasmettere. A dimostrare l’avanzamento dei predetti obiettivi concorrono i seguenti indicatori di progetto:

ARPAIA Indicatore Cosa Indica Situazione Situazione Miglioramento di partenza di Arrivo Incontri scuole Indica il numero di incontri 0 7 +7 incontri effettuati presso le scuole del territorio comunale Eventi Indica il numero di eventi 1 4 +3 organizzati sul territorio Partecipazione Indica il numero di cittadini ~ 100 ~ 500 +300 persone coinvolti nelle iniziative (esclusi gli studenti)

FRATTAMINORE Indicatore Cosa Indica Situazione Situazione Miglioramento di partenza di Arrivo Incontri scuole Indica il numero di incontri 0 7 +7 incontri effettuati presso le scuole del territorio comunale Eventi Indica il numero di eventi 0 3 +3 organizzati sul territorio Partecipazione Indica il numero di cittadini ~ 300 ~ 800 +500 persone coinvolti nelle iniziative (esclusi gli studenti)

OTTAVIANO Indicatore Cosa Indica Situazione Situazione Miglioramento

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di partenza di Arrivo Incontri scuole Indica il numero di incontri 2 9 +7 incontri effettuati presso le scuole del territorio comunale Eventi Indica il numero di eventi 2 5 +3 organizzati sul territorio Partecipazione Indica il numero di cittadini ~ 300 ~ 800 +500 persone coinvolti nelle iniziative (esclusi gli studenti)

SAVIANO Indicatore Cosa Indica Situazione Situazione Miglioramento di partenza di Arrivo Incontri scuole Indica il numero di incontri 0 7 +7 incontri effettuati presso le scuole del territorio savianese Eventi Indica il numero di eventi 1 3 +2 organizzati sul territorio Partecipazione Indica il numero di cittadini ~ 200 ~ 500 +300 persone coinvolti nelle iniziative (esclusi gli studenti)

SOMMA VESUVIANA Indicatore Cosa Indica Situazione Situazione Miglioramento di partenza di Arrivo Incontri scuole Indica il numero di incontri 2 9 +7 incontri effettuati presso le scuole del territorio comunale Eventi Indica il numero di eventi 2 3 +1 organizzati sul territorio Partecipazione Indica il numero di cittadini ~ 500 ~ 900 +400 persone coinvolti nelle iniziative (esclusi gli studenti)

Situazione in arrivo

ARPAIA Indicatore Cosa Indica Situazione Situazione Miglioramento di partenza di Arrivo Controllo Indica la percentuale annua di 5,2% 72,3% + 240 gg illeciti giorni dedicati al controllo di sversamenti e di incendi Controllo Indica la percentuale annua di 0 73% +260 gg portate giorni dedicati al controllo delle portate rispetto al periodo di pioggia (260 gg) Controllo Indica la copertura territoriale 1,5 kmq 5,2 kmq +3,7 kmq/g caditoie giornaliera (5 ore) effettuata 30% 100% dalle squadre disponibili (1 squadra = 2 persone = 1,5kmq) e sul totale comunale Incontri scuole Indica il numero di incontri 0 7 +7 incontri effettuati presso le scuole del territorio comunale Eventi Indica il numero di eventi 1 4 +3 organizzati sul territorio Partecipazione Indica il numero di cittadini ~ 100 ~ 500 +300 persone

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coinvolti nelle iniziative (esclusi gli studenti)

FRATTAMINORE Indicatore Cosa Indica Situazione Situazione Miglioramento di partenza di Arrivo Controllo Indica la percentuale annua di 7% 72,3% + 235 gg illeciti giorni dedicati al controllo di sversamenti e di incendi Controllo Indica la percentuale annua di 0 73% +260 gg portate giorni dedicati al controllo delle portate rispetto al periodo di pioggia (260 gg) Controllo Indica la copertura territoriale 1,5 kmq 2 kmq + 0,5 kmq/g caditoie giornaliera (5 ore) effettuata 75% 100% dalle squadre disponibili (1 squadra = 2 persone = 1,5kmq) e sul totale comunale Incontri scuole Indica il numero di incontri 0 7 +7 incontri effettuati presso le scuole del territorio comunale Eventi Indica il numero di eventi 0 3 +3 organizzati sul territorio Partecipazione Indica il numero di cittadini ~ 300 ~ 800 +500 persone coinvolti nelle iniziative (esclusi gli studenti)

OTTAVIANO Indicatore Cosa Indica Situazione Situazione Miglioramento di partenza di Arrivo Controllo Indica la percentuale annua di 8,2% 72,3% + 230 gg illeciti giorni dedicati al controllo di sversamenti e di incendi Controllo Indica la percentuale annua di 0 73% +260 gg portate giorni dedicati al controllo delle portate rispetto al periodo di pioggia (260 gg) Controllo Indica la copertura territoriale 3 kmq 4,5 kmq + 1,5 kmq/g caditoie giornaliera (5 ore) effettuata 15% 22,5% dalle squadre disponibili (1 squadra = 2 persone = 1,5kmq) e sul totale comunale Incontri scuole Indica il numero di incontri 2 9 +7 incontri effettuati presso le scuole del territorio comunale Eventi Indica il numero di eventi 2 5 +3 organizzati sul territorio Partecipazione Indica il numero di cittadini ~ 300 ~ 800 +500 persone coinvolti nelle iniziative (esclusi gli studenti)

SAVIANO Indicatore Cosa Indica Situazione Situazione Miglioramento di partenza di Arrivo Controllo Indica la percentuale annua di 8,2% 72,3% + 240 gg illeciti giorni dedicati al controllo di sversamenti e di incendi Controllo Indica la percentuale annua di 0 73% +200 gg

15 portate giorni dedicati al controllo delle portate rispetto al periodo di pioggia (270 gg) Controllo Indica la copertura territoriale 1,5 kmq 4,5 kmq +3 kmq/g caditoie giornaliera (5 ore) effettuata 11% 35% dalle squadre disponibili (1 squadra = 2 persone = 1,5kmq) e sul totale comunale Incontri scuole Indica il numero di incontri 0 7 +7 incontri effettuati presso le scuole del territorio savianese Eventi Indica il numero di eventi 1 3 +2 organizzati sul territorio Partecipazione Indica il numero di cittadini ~ 200 ~ 500 +300 persone coinvolti nelle iniziative (esclusi gli studenti)

SOMMA VESUVIANA Indicatore Cosa Indica Situazione Situazione Miglioramento di partenza di Arrivo Controllo Indica la percentuale annua di 9,6% 72,3% + 240 gg illeciti giorni dedicati al controllo di sversamenti e di incendi Controllo Indica la percentuale annua di 0 73% +200 gg portate giorni dedicati al controllo delle portate rispetto al periodo di pioggia (270 gg) Controllo Indica la copertura territoriale 4,5 kmq 6 kmq +1,5 kmq/g caditoie giornaliera (5 ore) effettuata 14% 20% dalle squadre disponibili (1 squadra = 2 persone = 1,5kmq) e sul totale comunale Incontri scuole Indica il numero di incontri 2 9 +7 incontri effettuati presso le scuole del territorio comunale Eventi Indica il numero di eventi 2 3 +1 organizzati sul territorio Partecipazione Indica il numero di cittadini ~ 500 ~ 900 +400 persone coinvolti nelle iniziative (esclusi gli studenti)

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Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:

8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi

Per il raggiungimento degli obiettivi descritti in precedenza, il progetto si struttura nello schema riportato in seguito:

Obiettivo 1: Limitare gli illeciti sul territorio Azione A: Controllo degli sversamenti abusivi Attività A.1: Monitoraggio dei lagni  Suddivisione dei Lagni in singoli tratti  Assegnazione dei percorsi e turnazione delle operazioni  Effettuazione sopralluoghi  Eventuali segnalazioni  Comunicazioni con i Vigili Urbani  Esposti e denunce

Azione B: Controllo degli incendi dei rifiuti e spondali Attività B.1: Monitoraggio dei lagni  Suddivisione dei Lagni in singoli tratti  Assegnazione dei percorsi e turnazione delle operazioni  Effettuazione sopralluoghi  Segnalazioni  Comunicazioni con i Vigili Urbani  Esposti e denunce

Obiettivo 2: Ridurre il rischio idrogeologico del Comune Azione C: Controllo delle portate, del deflusso delle acque e della tenuta delle sponde Attività C.1: Monitoraggio dei punti critici  Individuazione dei punti critici  Assegnazione dei punti di osservazione e turnazione delle operazioni  Effettuazione controlli  Segnalazioni  Misure di emergenza

Azione D: Pulizia delle sezioni idriche Attività D.1: Rapporti con gli Enti  Comunicazioni agli Enti competenti  Definizione di un tavolo di concertazione  Riunioni operative  Cooperazione ed Assegnazione incarichi e mansioni Attività D.2: Raccolta e differenziazione dei rifiuti  Assegnazione delle aree di competenza  Turnazione delle operazioni  Separazione rifiuti di competenza per singolo codice CER  Smaltimento

Azione E: Pulizia delle caditoie stradali Attività E.1: Organizzazione ed effettuazione  Suddivisione del territorio in aree di competenza  Assegnazione delle aree di competenza  Turnazione delle operazioni  Effettuazione della pulizia  Smaltimento materiale di risulta

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Obiettivo 3: Educare alla legalità ed alla tutela del territorio Azione F: Educazione ambientale Attività F.1: Organizzazione  Primo contatto con le scuole e le organizzazioni del territorio  Riunioni condivise con le scuole e le associazioni  Condivisione delle argomentazioni  Scelta delle date e dei locali  Preparazione materiale didattico e di esposizione Attività F.2: Attuazione  Pubblicità degli eventi  Preparazione della sala d'esposizione  Esecuzione degli incontri

Azione G: Cittadinanza attiva Attività G.1: Organizzazione  Contatto con le scuole e le organizzazioni del territorio  Riunioni condivise con le scuole e le associazioni  Condivisione delle argomentazioni e degli eventi da promuovere  Scelta delle date, dei locali e dei luoghi di realizzazione degli eventi collettivi  Preparazione materiale di esposizione Attività G.2: Attuazione  Pubblicità degli eventi  Preparazione della sala d'esposizione  Eventi collettivi Azione H: Promozione dei risultati Attività H.1: Organizzazione  Contatto con le organizzazioni del territorio e con le scuole  Riunioni condivise con le scuole e le associazioni  Condivisione delle argomentazioni (scenario di riferimento - scenario di arrivo)  Scelta delle date, dei locali e dei luoghi di realizzazione degli eventi pubblici. Prenotazione  Individuazione relatori esterni; verifica disponibilità  Preparazione materiale per l'evento Attività H.2: Attuazione  Pubblicità degli eventi  Preparazione dei locali  Eventi pubblici

Il diagramma di GANNT delle attività è allegato al presenta progetto.

8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto

Attività A.1: Monitoraggio dei lagni I volontari saranno impiegati sia in fase organizzativa (in supporto per la caratterizzazione del territorio da controllare e le turnazioni) che in fase operativa per il monitoraggio del territorio, impegnandosi a segnalare gli abusi evidenti. I volontari possono anche cooperare con gli Enti preposti per seguire l’intero iter di esposti e denunce. Modalità n gruppi di 2 unità

Attività B.1: Monitoraggio dei lagni I volontari saranno impiegati sia in fase organizzativa (in supporto per la caratterizzazione del territorio da controllare e le turnazioni) che in fase operativa per il monitoraggio del territorio, impegnandosi a segnalare gli abusi evidenti e comunicare le eventuali emergenze (incendi, etc.). I volontari possono anche cooperare con gli Enti preposti per seguire l’intero iter di esposti e denunce. Modalità n gruppi di 2 unità

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Attività C.1: Monitoraggio dei punti critici I volontari intensa partecipano all’individuazione dei punti critici del territorio e durante i periodi di pioggia ne curano il controllo, preoccupandosi di comunicare al Responsabile individuato il superamento delle soglie critiche. Collaborano all’attuazione delle misure di emergenza previste nel Piano di Emergenza Comunale. Modalità n squadre di 2 unità ciascuna operanti contemporaneamente o in rotazione a seconda delle emergenze segnalate.

Attività D.1: Rapporti con gli Enti I volontari supportano i responsabili nelle attività di coinvolgimento degli altri Enti competenti.

Attività D.2: Raccolta e differenziazione dei rifiuti I volontari saranno utilizzati in fase organizzativa (supporto al responsabile per la suddivisione del territorio in aree di competenza e relative turnazioni) ed attivamente per la raccolta e separazione, in base ai rispettivi codici CER, dei rifiuti secchi indifferenziati giacenti negli alvei comunali. Forniscono supporto per lo smaltimento degli stessi rifiuti. Modalità La raccolta viene effettuata a rotazione da squadre di 3 volontari ciascuna.

Attività E.1: Organizzazione I volontari supportano i responsabili in tutte le attività organizzative, partecipano alle riunioni e forniscono il loro contributo per la scelta delle argomentazioni e la preparazione del materiale didattico.

Attività E.2: Attuazione I volontari forniscono supporto alla pubblicità degli eventi, alla preparazione dei locali ed attivamente durante gli incontri, curandone la segreteria, la sicurezza ed il corretto svolgimento. Modalità Per ogni incontro è necessaria la presenza di almeno 4 unità di personale.

Attività F.1: Organizzazione I volontari supportano i responsabili in tutte le attività organizzative e forniscono il loro contributo per la scelta delle argomentazioni e la preparazione del materiale necessario per la descrizione delle attività da farsi.

Attività F.2: Attuazione I volontari forniscono supporto alla pubblicità degli eventi, e partecipano alla realizzazione degli eventi, controllandone la corretta attuazione e la sicurezza e verificando la regolare differenziazione dei rifiuti. Inoltre, forniscono supporto per lo smaltimento finale. Modalità Gli eventi sono effettuati da tutte le unità disponibili.

Attività H.1: Organizzazione I volontari supportano i responsabili in tutte le attività organizzative e forniscono il loro contributo per la scelta delle argomentazioni e la preparazione del materiale di supporto.

Attività H.2: Attuazione I volontari forniscono supporto alla pubblicità degli eventi, alla preparazione dei locali ed attivamente durante gli incontri, curandone la segreteria, la sicurezza ed il corretto svolgimento. Inoltre è richiesto un contributo attivo di presentazione del lavoro svolto e dei risultati ottenuti.

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Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 34

Numero posti con vitto e alloggio: 0

Numero posti senza vitto e alloggio: 34

Numero posti con solo vitto: 0

Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 1400

Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 5

Criteri e modalità di selezione dei volontari:

Sistema Certificato UNI EN ISO 9001:2008 Cert. N. LRC 0261550 Di seguito si riporta uno estratto del ‘Sistema di Reclutamento e Selezione’ adeguato al 31 Luglio 2009 e approvato dall’UNSC con det. n° 91 in data I Febbraio 2010 cui per ogni eventuale approfondimento si rimanda alla consultazione sul sito www.amesci.org CONVOCAZIONE La convocazione avviene attraverso il sito internet dell’ente con pagina dedicata contenente il calendario dei colloqui nonché il materiale utile per gli stessi (bando integrale; progetto; procedure selettive, etc.); Presso le sedi territoriali di AMESCI è attivato un front office finalizzato alle informazioni specifiche ed alla consegna di modulistica, anche attraverso servizio telefonico e telematico. SELEZIONE Controllo e verifica formale dei documenti; Esame delle domande e valutazione dei titoli con le modalità di seguito indicate e con i seguenti criteri di selezione che valorizzano in generale: - le esperienze di volontariato; - le esperienze di crescita formative - le capacità relazionali; - l’interesse del candidato.

Valutazione dei titoli massimo 50 punti

Precedenti esperienze MAX 30 PUNTI Titoli di studio, esperienze aggiuntive e altre conoscenze MAX 20 PUNTI

Precedenti esperienze massimo 30 punti Periodo massimo valutabile per singola esperienza: 12 mesi.

Precedenti esperienze c/o enti che realizzano il progetto MAX 12 Coefficiente 1,00 (mese o frazione di mese superiore o uguale a 15 PUNTI gg.) Precedenti esperienze nello stesso settore del progetto c/o enti diversi MAX 9 PUNTI da quello che realizza il progetto

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Coefficiente 0,75 (mese o frazione di mese superiore o uguale a 15 gg)

Precedenti esperienze in un settore diverso c/o ente che realizza il progetto MAX 6 PUNTI Coefficiente 0,50 (mese o frazione di mese superiore o uguale a 15 gg.) Precedenti esperienze in settori analoghi c/o enti diversi da quello che realizza il progetto MAX 3 PUNTI Coefficiente 0,25 (mese o frazione di mese superiore o uguale a 15 gg.)

Titolo di studio massimo 8 punti (si valuta solo il titolo più elevato)

Laurea (vecchio ordinamento oppure 8 PUNTI 3+2) Laurea triennale 7 PUNTI Diploma scuola superiore 6 PUNTI Frequenza scuola media Superiore FINO A 4 PUNTI (1 PUNTO PER OGNI ANNO CONCLUSO)

Titoli professionali massimo 4 punti (si valuta solo il titolo più elevato) I titoli professionali sono quelli rilasciati da Enti pubblici o Enti di formazione professionale accreditati presso le Regioni

Titolo completo 4 PUNTI Non terminato 2 PUNTI

Esperienze aggiuntive a quelle valutate massimo 4 punti (si valuta solo il titolo più elevato) (per esempio: stage lavorativo, animatore di villaggi turistici, attività di assistenza ai bambini durante il periodo estivo, etc.)

Di durata superiore a 12 mesi 4 PUNTI Di durata inferiore a 12 mesi 2 PUNTI

Altre conoscenze massimo 4 punti (si valuta 1 punto per ogni titolo, sino ad un massimo di 4) - per esempio: specializzazioni universitarie, master, conoscenza di una lingua straniera, informatica, musica, teatro, pittura, ecc…).

Attestati o autocertificati 1 PUNTO

I candidati effettueranno, secondo apposito calendario pubblicato sul sito web dell’ente, un colloquio approfondito su: servizio civile, progetto e curriculum personale (con particolare riguardo alle precedenti esperienze di volontariato e lavorative nel settore specifico del progetto e non), al fine di avere un quadro completo e complessivo del profilo del candidato, delle sue potenzialità, delle sue qualità e delle sua attitudini, oltre ad una breve autopresentazione da parte del candidato.

COLLOQUIO MAX 60 PUNTI

Il colloquio consiste in una serie di 10 domande, ognuna con punteggio da 0 a 60, riportate sul sito www.amesci.org

La somma di tutti i punteggio assegnati al set di domande diviso il numero delle domande dà come esito il punteggio finale del colloquio.

L’idoneità a partecipare al progetto di servizio civile nazionale viene raggiunta con un minimo di 36 PUNTI al colloquio

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La fase di selezione è costantemente verificata da un Garante nominato dal responsabile del Servizio Civile Nazionale;

REDAZIONE E PUBBLICAZIONE DELLA GRADUATORIA FINALE

Al termine delle selezioni si procederà alla pubblicazione on-line della graduatoria.

Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto:

Sistema Certificato UNI EN ISO 9001:2008 Cert. N. LRC 0261550

Il Sistema di Monitoraggio Generale, coordinato dal Responsabile del Monitoraggio e dallo staff centrale, valido per tutti i progetti prevede sulla base della scomposizione del lavoro pianificato, effettuata in sede di progettazione, la costruzione di Questionari per il Monitoraggio dell’andamento del progetto, nonché redazioni periodiche di relazioni sugli stati di avanzamento del progetto. Si utilizzeranno schede di rilevazione per conoscere lo stato di avanzamento delle attività previste dal progetto che vedono come beneficiari i volontari, ed in particolare:  Riscontro dell’effettiva erogazione dei benefici previsti dal progetto per i volontari in merito a crediti universitari, tirocini, riconoscimento curriculare;  Formazione generale (ore effettivamente erogate, argomenti effettivamente trattati);  Formazione specifica (ore effettivamente erogate, argomenti effettivamente trattati). Le timelines dei singoli progetti prevedranno i relativi momenti nei quali effettuare il controllo, in relazione al perseguimento degli obiettivi operativi; è verosimile che, in generale, i progetti prevedano momenti di controllo trimestrali, in affiancamento ad un’ordinaria attività di monitoraggio in itinere. In relazione al monitoraggio della crescita dei volontari, appositi Piani di Valutazione stabiliranno tempi e modalità diverse a seconda che si operi la valutazione quantitativa o quella qualitativa. Gli strumenti quantitativi saranno somministrati ai volontari, in generale e fatti salvi specifici adattamenti, in tre tempi: all’inizio del servizio, rilevandone le aspettative rispetto al progetto ed il livello di conoscenze; in itinere, allo scopo di approntare eventuali interventi correttivi; alla fine, in sede di verifica dei risultati ottenuti e riprogettazione eventuale.

Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

Cultura media; buone conoscenze informatiche; buone capacità relazionali. E’ titolo di maggior gradimento: - diploma di scuola media superiore; - pregressa esperienza nel settore specifico del progetto; - pregressa esperienza presso organizzazioni di volontariato; - buona conoscenza di una lingua straniera; - spiccata disposizione alle relazioni interpersonali e di gruppo; - capacità relazionali e dialogiche; - studi universitari attinenti; - buone capacità all’utilizzo di dispositivi tecnologici (GPS, radiotrasmittenti.); - buone capacità di analisi.

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CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

Eventuali crediti formativi riconosciuti:

NO

Eventuali tirocini riconosciuti :

NO

Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:

Durante l’espletamento del servizio, i volontari che parteciperanno alla realizzazione di questo progetto acquisiranno le seguenti competenze utili alla propria crescita professionale: . competenze tecniche (specifiche dell’esperienza vissuta nel progetto, acquisite in particolare attraverso il learning by doing accanto agli Olp e al personale professionale): organizzazione logistica, segreteria tecnica, riconoscimento delle emergenze, lettura del territorio e degli strumenti di pianificazione, differenziazione dei rifiuti; . competenze cognitive (funzionali ad una maggiore efficienza lavorativa e organizzativa): capacità di analisi, ampliamento delle conoscenze, capacità decisionale e di iniziativa nella soluzione dei problemi (problem solving), team working; . competenze sociali e di sviluppo (utili alla promozione dell’organizzazione che realizza il progetto ma anche di se stessi): capacità nella ricerca di relazioni sinergiche e propositive, creazione di reti di rapporti all’esterno, lavoro all’interno di un gruppo, capacità di mirare e mantenere gli obiettivi con una buona dose di creatività; . competenze dinamiche (importanti per muoversi verso il miglioramento e l’accrescimento della propria professionalità): competitività come forza di stimolo al saper fare di più e meglio, gestione e valorizzazione del tempo di lavoro, ottimizzazione delle proprie risorse.

Tali competenze, elaborate secondo gli standard europei delle UCF (Unità Formativa Capitalizzabile), sono riconosciute e certificate da Medimpresa, associazione nazionale delle piccole e medie imprese, nell’ambito di uno specifico accordo, relativo al presente progetto (in allegato)

Formazione generale dei volontari

Sede di realizzazione:

Sede di realizzazione del progetto

Modalità di attuazione:

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In proprio, presso le sedi indicate al precedente punto 29, con formatori AMESCI.

AMESCI si riserva di avvalersi di esperti, secondo quanto contemplato dal paragrafo 2 delle “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale”.

Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Sistema Certificato UNI EN ISO 9001:2008 Cert. N. LRC 0261550

AMESCI sostiene la necessità di mettere in campo, sul piano metodologico, risorse formative centrate sull’attivazione dei volontari, in grado di assicurare loro una corresponsabilità nelle modalità e nelle forme del proprio apprendimento, all’interno di ambienti e approcci didattici volti appunto a fare leva sul personale contributo di ogni volontario. La nostra idea è quella di una formazione blended, che alterni i differenti setting formativi messi a disposizione nelle “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale”. Nello specifico si utilizzerà:  formazione in aula, eventualmente avvalendosi di esperti delle varie materie trattate per 13 ore complessive;  formazione dinamica in role playing, outdoor training, wrap around su: team building, team work, problem solving, comunicazione attiva e per le attività collaborative per 18 ore complessive;  e-learning per 14 ore complessive.

Contenuti della formazione:

La formazione generale prevista per il progetto si articola nei seguenti moduli:

. A come Amesci: La presentazione dell’associazione . Valori e identità del SCN . Dall'obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: La storia dell'obiezione di coscienza e l'itinerario storico che ha portato alla istituzione del Servizio Civile. Approfondimento su Don Lorenzo Milani. . Adempimento del dovere di difesa della patria: L'adempimento del dovere di difesa della patria è un dettato costituzionale e riguarda tutti i cittadini senza distinzioni di sesso, età, reddito, idee e religione. Si spiega come è stato interpretato e come si è evoluto nel corso della storia della nostra Repubblica. . La difesa civile non armata e non violenta: Il concetto di difesa civile non armata e non violenta ha una lunga storia e una grande diffusione, come si è sviluppato e quale è la situazione attuale in Italia. . Normativa vigente e carta di impegno etico del SCN: Le norme che governano il Servizio Civile. Si mira alla comprensione del contesto in cui si è sviluppato e funziona il Servizio Civile, oltre a fornire ai volontari una base per il rapporto con l’ente. . Formazione civica e forme di cittadinanza: Diventare cittadini consapevoli, attivi e solidali con i meno fortunati è uno degli obiettivi che si pone il Servizio Civile, è opportuno quindi per ogni volontario conoscere i fondamenti giuridici della cittadinanza e della convivenza, non solo per quanto riguarda il nostro paese, ma anche per quanto riguarda l'Unione Europea. Per Amesci, il Servizio Civile è anche educazione alla legalità. Importante per conoscere le origini e la storia della criminalità organizzata e delle mafie in generale, per riconoscere i protagonisti della lotta contro questi fenomeni e sapere come la partecipazione e la cittadinanza attiva siano un modo concreto di combattere la criminalità. . Servizio civile, associazionismo e volontariato:Tre parole chiave dell’impegno dei ragazzi e delle ragazze in SCN. Si chiariscono rapporti e dimensioni delle realtà illustrate.

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. Elementi di protezione civile: Conoscere come funziona ed è strutturato il Servizio Nazionale di Protezione Civile non è semplicemente una formalità per il volontario SCN, c'è un forte collegamento tra l'impegno, la responsabilità, il senso di cittadinanza e di difesa della patria richieste volontario (ma anche ad ogni cittadino) e il fatto di sapere quali comportamenti tenere in caso di emergenza. Le leggi istitutive della protezione Civile e i regolamenti che governano il rapporto tra la protezione civile ed il volontariato. . L’organizzazione del servizio civile e le sue figure . Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale (DPCM 4 febbraio 2009 e successive modifiche) . La rappresentanza dei volontari in Servizio Civile Nazionale . Lavoro per progetti: Si chiarisce cosa si intende con la definizione "lavoro per progetti", attraverso un percorso che parte dal setting formativo del progetto di Servizio civile per giungere all’identificazione e al trasferimento del concetto di meta competenze . Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti

Durata:

45 ore (Tutte le ore di formazione saranno erogate entro il 180° giorno dall’avvio del progetto)

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari

Sede di realizzazione:

Sede di realizzazione del progetto

Modalità di attuazione:

In proprio, presso l’ente con formatori propri o messi a disposizione da AMESCI

Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Sistema Certificato UNI EN ISO 9001:2008 Cert. N. LRC 0261550

L’impianto metodologico è, anche nel caso del corso di formazione specifica, “blended”. Come già esplicitato al punto 32, per formazione blended AMESCI intende una modalità “mista” di allestimento didattico: parte delle attività vengono svolte in presenza, parte a distanza all’interno di un ambiente dedicato (le cosiddette piattaforme), con entrambi i momenti funzionali al perseguimento di obiettivi formativi coerenti con la più generale impostazione costruttivista. Nella nostra formazione blended riteniamo centrale la riconfigurazione del ruolo e della responsabilità del docente: la natura comunicativa dell’allestimento didattico, garantita dall’intervento di costruzione del patto formativo in presenza, dai thread del forum, dalle sessioni in chat, dallo scambio di risorse ipermediali e di materiali didattici, dagli approfondimenti in gruppo in aula, favorisce una relazionalità più orizzontale, tra pari, rispetto alla tradizionale relazione verticale tra docente e allievo. Il docente non si colloca più al centro dell’azione di insegnamento, ma ai bordi del processo di apprendimento, in cui l’attore principale diventa la comunità dei partecipanti che lo alimentano e gli danno vita. In tal senso, la valorizzazione dello scambio comunicativo nella fase “a distanza” non gioca un ruolo fattivo solo sul piano cognitivo, ma anche su quello relazionale. A dispetto di molti pregiudizi, infatti, il non verbale e il paraverbale nell’e-learning, lungi

25 dall’essere assenti, sono sublimati nello spasmodico ricorso ai messaggi di esplicitazione delle dinamiche relazionali presenti nella comunità di apprendimento, alla complicità affettiva che accompagna le attività di lavoro, all’uso cognitivamente ed emotivamente intrigante degli emoticons: la presunta freddezza della formazione a distanza viene sconfessata in Rete dal moltiplicarsi di fenomeni di apertura comunicativa intima, basati sull’espressione e dichiarazione delle proprie emozioni. È come se l’assenza del linguaggio corporeo producesse un innalzamento del livello di ascolto interno delle emozioni e una loro relativa attività di cosciente esplicitazione verbale. Siamo in tal senso convinti che la possibilità del “fare significato” assuma dignità e senso alla luce della forza relazionale del gruppo in apprendimento. L’emozione condivisa di cercare un canale comunicativo profondo che sia efficace nonostante la mediazione del medium PC, la volontà di lavorare insieme per un obiettivo chiaro e accomunante, la ricerca di difficili equilibri tra le differenze individuali, emergenti nel gruppo, pongono inevitabilmente il focus sul terreno dell’attitudine alla costruzione condivisa della relazione, prima ancora che su quello della costruzione condivisa della conoscenza. In questo senso parliamo di “apprendimento significativo” e di promozione della motivazione quale leva virtuosa di questo processo ricorsivo.

La formazione specifica sarà erogata in modalità blended per 75 ore complessive, di cui 20 in presenza e 55 in e-learning.

Per ciò che riguarda la parte in presenza, il docente terrà un primo approfondimento all’inizio della formazione specifica (prima dell’inizio del corso e-learning), dedicato ai contenuti specifici caratterizzanti il progetto. Successivamente, durante lo svolgimento del corso e-learning e alla fine dello stesso, il docente terrà due sessioni - informativa e formativa specifica - inerenti la salute e sicurezza sul lavoro.

Per i nostri corsi ci avvaliamo della collaborazione di Lynx. Lynx si occupa da oltre dieci anni di didattica e tecnologie digitali, ha esperienza diretta di e-learning non solo in quanto progettista, sviluppatore e installatore di piattaforme ma anche in quanto erogatore a sua volta di corsi (Corsi Altrascuola) e consulente didattico (UNSC, AIP, CIES, COCIS, LTA Università Roma TRE, Uptersport). Inoltre, pur essendo un soggetto imprenditoriale, da anni lavora in stretto contatto con enti del terzo settore di cui condivide le finalità e di cui conosce modalità e limiti di azione. La piattaforma scelta per l’erogazione dei corsi è MOODLE, la scelta è dovuta sia a ragioni tecniche (MOODLE consente di fruire dei contenuti dei corsi in maniera flessibile e adattabile al singolo volontario, personalizzandone l’apprendimento, ma allo stesso tempo permette agli utenti di comunicare e collaborare in uno spazio comune e condiviso) che a ragioni etiche (la scelta del software libero è una conseguenza diretta dei valori di condivisione del sapere e della conoscenza impliciti nell’idea di volontariato). Ad ogni volontario verrà fornito un nome utente e una password che gli permetterà di accedere alla piattaforma e di: consultare i contenuti del corso (potrà anche scaricarli sul proprio computer o stamparli, in questo modo non dovrà per forza essere collegato per poter fruire del corso), realizzare gli esercizi previsti (questionari per l'auto-valutazione degli apprendimenti e brevi riflessioni su temi specifichi), usare gli strumenti di interazione presenti nella piattaforma (chat, forum, wiki, eccetera). Le attività svolte sulla piattaforma dall’utente verranno regolarmente registrate, i dati di accesso (log) sono a disposizione dell’utente stesso ma anche dei formatore/tutor, che potrà così intervenire tempestivamente in caso di ritardi consistenti rispetto al percorso di formazione previsto. I log, dei singoli utenti e delle classi, verranno poi utilizzati per una valutazione complessiva del percorso di formazione realizzato online. Alle più moderne tecnologie informatiche e alla qualità dei contenuti, si affiancano le più efficaci metodologie dell’apprendimento: i materiali formativi sono strutturati e suddivisi in maniera tale da promuovere l’apprendimento rispettando i principi dell’ergonomia cognitiva e della personalizzazione di formazione ad elevata qualità. Per AMESCI, l’idea stessa di formazione di un volontario si lega inscindibilmente con l’idea di metacompetenza, in quanto “capacità, propria di ogni individuo, di adattarsi e riadattarsi alle dinamiche evolutive del suo sistema ambientale e relazionale di riferimento”. Parallelamente alle attività di autoistruzione realizzate tramite piattaforma i Volontari parteciperanno a discussioni di gruppo tramite gli strumenti di interazione della piattaforma. Scopo dell’e-learning infatti non è solo quello di raggiungere gli obiettivi formativi indicati nei

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Moduli didattici ma anche di creare una comunità di apprendimento che si confronti e discuta sui temi del percorso formativo proposto e sugli obiettivi previsti dal progetto in cui sono inseriti i Volontari.

Contenuti della formazione:

Argomenti della formazione specifica:

In aula: I APPROFONDIMENTO:

Modulo I: il Rischio Idrogeologico nel territorio del Comune; Durata 6 ore; Modulo II: I Regi Lagni, storia ed attualità; Durata 6 ore;

II APPROFONDIMENTO: Modulo III: Informazione ai volontari (conforme al D.Lgs 81/08 art. 36). Durata: 4 ore; Rischi per la salute e sicurezza sul lavoro  Procedure di primo soccorso, lotta antincendio, procedure di emergenza  Organigramma della sicurezza  Misure di prevenzione adottate Modulo IV: Formazione sui rischi specifici (conforme al D.Lgs 81/08 art. 37, comma 1, lett.b e accordo Stato/Regioni del 21 Dicembre 2011). Durata: 4 ore;  Rischi derivanti dall’ambiente di lavoro  Rischi meccanici ed elettrici generali  Rischio biologico, chimico e fisico  Rischio videoterminale  Movimentazione manuale dei carichi  Altri Rischi  Dispositivi di Protezione Individuale  Stress lavoro correlato  Segnaletica di emergenza  Incidenti ed infortuni mancati

Corso e-learning:

 La pianificazione del rischio: - La pericolosità idraulica - La vulnerabilità - L’esposizione

 La normativa vigente: - La difesa del suolo (L. 183/89 e D.Lgs. 152/06) e le leggi ambientali (D.Lgs 152/99) - La pianificazione di Bacino - La Protezione Civile Nazionale (L. 225/92)

 Il superamento delle emergenze territoriali: - Il ciclo dei rifiuti - La classificazione dei rifiuti - La Normativa Regionale

Contenuti della metaformazione:

Il modello formativo proposto, caratterizzato da un approccio didattico di tipo costruttivista in cui il discente “costruisce” il proprio sapere, permette di acquisire un set di meta-competenze quali: . capacità di analisi e sintesi . abilità comunicative legate alla comunicazione on line . abitudine al confronto e alla discussione

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L'uso di una piattaforma FAD inoltre consente inoltre, indipendentemente dagli argomenti della formazione specifica, l'acquisizione di una serie di competenze informatiche di base legate all'uso delle TIC e di Internet.

Durata:

75 ore

Napoli 30.07.2014

Il Rappresentante legale dell’ente Enrico Maria Borrelli

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