Anno VII - Numero 67 pro-manuscripto 6/98 Luglio-Agosto v

Parrocchia S. Maria della Visitazione IL NICODEMO Pace del Mela Fogli della Comunità Arrivederci SANTA LUCIA NON e’ I bambini del “Progetto Chernobyl ‘98”, venti in tutto, sono in partenza. Han- no trascorso tra noi un mese intenso di SEMPRE STATA DOV’E’ controlli della salute, di esperienze gioio- se. Grazie a loro, grazie alle famiglie ospi- Una notizia del ti. Tutti siamo cresciuti nell’Amore! Perdichizzi, finora RENATO CALDERONE trascurata, trova riscontro nei GIUDICE GENERALE DI ROMA documenti bbiamo appreso dalla stampa la notizia che il di Franco Biviano Anostro concittadino Re- nato Calderone, magi- adre Francesco Perdichizzi, strato di Cassazione, ha ricevuto nei sacerdote cappuccino mor- mesi scorsi la nomina ad Avvocato Pto a nel 1730, in un Generale presso la Corte di Appello manoscritto del 1692 inti- di Roma. Nel congratularci col giu- tolato Melazzo sacro che solo di recen- dice Ninni, come lo chiamano gli te è stato dato alle stampe, ha voluto amici, riteniamo opportuno offrire lasciare memoria della religione dei ai nostri lettori un suo breve curricu- di procedura penale. La sua vasta milazzesi. Tra le altre preziosissime lum. preparazione in campo dottrinario è notizie da lui fornite, ne troviamo una Carmelo Renato Calderone è dimostrata dalla pubblicazione di che riguarda il sito di S. Lucia di Mi- nato, primo di tre figli, a il 2 pregevoli ed apprezzate trattazioni lazzo (oggi del Mela). Egli scrive: gennaio 1936. Ha frequentato le monografiche e dalla collaborazione “Nella valle di Mangarrone sotto S. Fi- scuole elementari a Pace del Mela, ad importanti riviste giuridiche. Egli lippo vi fu una volta una chiesa sotto quindi la media inferiore e il liceo può essere considerato un innovato- gli auspici di S. Lucia vergine e martire classico a Milazzo. Si è laureato in re giurisprudenziale e un propugna- siciliana...Federico II d'Aragona, es- giurisprudenza presso l'ateneo di tore di dottrine giuridiche. Molte sue sendo stato Milazzo espugnato e preso Messina. La sua carriera giudiziaria sentenze ed ordinanze, per le que- dal re di Napoli, suo nemico, volendo è iniziata il 31 ottobre 1961, quando stioni originali trattate, sono state impedire che questi non passasse più è stato destinato alla Pretura di pubblicate sulle riviste specializzate oltre, trasportò la Santa dal detto Ca- Roma. Successivamente è passato con note favorevoli di giuristi e di sale nel luogo ove oggi è S. Lucia, for- alla Pretura di Dolo. Il 25 maggio cultori del diritto. Collabora alle rivi- mando ivi un buon castello”. Il 1970 venne trasferito al Tribunale di ste “Cassazione penale. Massimario Perdichizzi, che per un certo periodo Roma, il 22 gennaio 1982 è stato no- annotato”, “Giurisprudenza di me- fu anche priore del Convento dei Cap- minato Consigliere della Corte di rito”, “Rivista trimestrale di diritto puccini di S. Lucia, precisa che la valle Appello di Roma e il 10 gennaio penale dell'economia”. Ha presiedu- di Mangarrone era “sei miglia distante 1992 è passato alla Procura Genera- to, come giudice anziano, la seconda da Milazzo” e che la fondazione del le presso la Corte di Cassazione. E' e l'ottava sezione penale presso il Tri- Castello di S. Lucia avvenne “l'anno stato componente del Consiglio Su- bunale di Roma. Tra i processi a lui 1324". periore della Magistratura nel quin- affidati ricordiamo in particolare La notizia fornita dal cappuccino quennio 1976-1980. In tutti gli quello a carico di Agostino Panetta milazzese, se rispondente al vero, mo- incarichi affidatigli ha dato sempre (1987), detto “dell'arancia meccani- dificherebbe radicalmente le nostre prova di solida preparazione, grande ca” e quello sui fondi bianchi del- conoscenze su S. Lucia, il cui sito at- competenza ed eccezionale laborio- l'Italcasse, particolarmente seguiti tuale risalirebbe quindi al XIV secolo. sità. Ha fatto parte delle Commissio- dalla stampa e dall'opinione pubbli- Prima di quella data, sempre a dire del ni per la riforma del Codice penale e ca. q Perdichizzi, il casale di S. Lucia si tro- Ø 2 vava a sei miglia da Milazzo, sotto S. Parisi, sarebbe interamente trascritto normanne”. Aggiungo che il castello Filippo, nella valle (e non sul colle) di nel Libro del Sindaco di S. Lucia del come noi oggi lo vediamo non è nem- Mangarrone. Ma allora, viene sponta- Mela, ma purtroppo di questa prezio- meno quello fatto costruire da Federi- neo chiedersi, che ne è della Prelatura sissima raccolta manoscritta non vi è co II d'Aragona. Mons. Silvio Nullius, la cui istituzione viene collo- più traccia nell'Archivio Comunale di Cucinotta, trattando della chiesa della cata nell'anno 1206? E che ne è del ca- quella città. Lo stesso padre Giovanni Madonna della Neve, cita l'atto, stipu- stello “arabo-normanno-svevo”, che Parisi riporta un'altra notizia, tratta da lato dal notaio Pizzo il 12 marzo 1675, secondo alcuni risalirebbe addirittura un manoscritto del luciese Silvestro col quale Francesco Morra, principe al periodo bizantino? Puleio in data 3 dicembre 1813, se- di Buccheri, cedette l'area del castello Il minimo che uno storico possa condo la quale i casali che accolsero al Prelato Simone Impellizzeri. Il do- fare è di verificare l'affermazione del cumento, conservato nell'archivio ab- Perdichizzi con la documentazione baziale (oggi purtroppo che ci è stata tramandata. Il primo spi- inaccessibile!!), precisa che del castel- raglio ci viene offerto da un documen- lo a quell'epoca non rimaneva altro che to ben noto agli storiografi luciesi, ma “circuitus murorum” (cioè i muri peri- finora non tenuto nella dovuta consi- metrali). Anche ammesso, dunque, derazione. Si tratta di un accordo, sti- che la costruzione mostri caratteri pulato il 6 dicembre 1323 e relativo ai arabi, normanni o svevi, essi non sa- diritti che l'università di S. Lucia dove- rebbero altro che sovrapposizioni dei va pagare al suo Beneficiale (ancora ricostruttori che operarono in epoca a non si chiamava né Abate, né Cappel- noi molto vicina. lano Maggiore, né Prelato). Al benefi- Dov'era ubicata, allora, S. Lucia ciale, chierico Alfonso Federico, che prima del 1322? Qualche dettaglio, lamentava il mancato pagamento delle come abbiamo visto lo fornisce lo stes- sue spettanze, i due sindaci (cioè rap- so Perdichizzi. Oltre a precisare la di- presentanti) dell'università della Terra l'invito del sovrano furono: Grazia, S. stanza da Milazzo (sei miglia), egli (oggi diremmo “Comune”) di S. Lu- Nicolò, Murmuka, S. Biagio, Santo afferma che esisteva un collegamento cia “de plano Melatii” rispondevano di Cono, Agrilla, S. Pier Trifone ( que- tra la chiesa di S. Lucia e quella della non dovergli nulla perché alla loro st'ultimo nome potrebbe essere un'er- Madonna del Boschetto (tutt'oggi esi- “Terra”era stato concesso il godimen- rata lettura per S. Pier Trisino, cioè stente in località Parco Nuovo di Mi- to degli stessi privilegi di cui godevano l'antico casale esistente nel sito del- lazzo), posta - scrive lo stesso i cittadini di Messina. Questa sovrana l'odierna Pace del Mela). Perdichizzi - “a meno di due miglia concessione derivava dalla circostan- Conferma più chiara della notizia dalla Città”. La distanza dalla Madon- za che “la detta Terra di S. Lucia” era fornita dal Perdichizzi, mi pare, non na del Boschetto a S. Lucia era, dun- “de novo habitata” (cioè “abitata per potevamo trovare. Rimane da scioglie- que, poco più di quattro miglia. Una la prima volta”) da persone provenien- re l'enigma del castello.Gli storici lo- attenta rilettura delle fonti potrebbe si- ti da un precedente casale abbandona- cali che se ne sono occupati (da ultimo curamente aiutarci nella identificazio- to e da altri casali vicini della stessa p. Giovanni Parisi) sostengono la sua ne dell'antico sito del Casale piana di Milazzo. Il documento preci- origine “araba” e quindi sono costretti abbandonato, ma è lavoro che richiede sa che lo spostamento degli abitanti ad attribuire a Federico II d'Aragona la tempo e competenza. Un primo ap- nella nuova sede era stato disposto dal ricostruzione di un castello preesisten- proccio potrebbe essere costituito dal- re (“ex mandato regio”) a causa delle te. Ma i documenti, che gli stessi stu- l'esame dell'inchiesta effettuata il 20 continue devastazioni alle quali essi diosi citano senza arrendersi luglio1249, per ordine di Federico II andavano annualmente soggetti in se- all'evidenza, parlano con estrema di Svevia, allo scopo di valutare la con- guito alle incursioni delle soldatesche chiarezza di una costruzione dalle sistenza del Casale di S. Lucia che do- angioine (cfr. DE CHIARA, doc. fondamenta (“fundari”). D'altro can- veva essere permutato con un altro di XXXVIII). In effetti Federico II d'Ara- to il castello di S. Lucia non si trova valore equivalente, ma più comodo gona nel gennaio del 1322 aveva ema- mai citato in epoca precedente. Esso per il vescovo di Patti, poi individuato nato un proclama dando facoltà a non è compreso, per fare solo un nel Casale di Sinagra. Il documento chiunque lo volesse di trasferirsi “con esempio, nell'elenco “Castrorum Sici- originale è conservato nell'Archivio tutte le sostanze ed averi” nel nuovo liae”, redatto il 3 maggio 1272 su ordi- Capitolare di Patti ed è stato pubblica- Casale di S. Lucia, nei cui pressi egli ne di Carlo d'Angiò, nel quale to da due studiosi tedeschi, Dieter aveva disposto la costruzione di un compaiono, invece, Rametta (oggi Girgensohn e Norbert Kamp.Riporto, fortilizio per le esigenze di difesa dei Rometta), Monforte, Milazzo, S. per comodità di chi volesse effettuare nuovi abitanti (“quoddam fortili- Marco, S. Filadelfo (oggi S. Fratello) ( ulteriori ricerche, la traduzione del tium...de novo...construi Nostra man- cfr. DE CHIARA, doc. XXXIII). Di brano in cui sono contenuti i confini di davit Serenitas et fundari”). Il testo di recente, per dirne un'altra, uno stu- S. Filippo e S. Lucia, situati - dice il te- questo proclama (che non mi risulta dioso serio come Ferdinando Maurici, sto - l'uno accanto all'altro (unum pro- ancora pubblicato integralmente), se- non ha inserito il castello di S. Lucia pe aliud): “I confini di essi casali condo la testimonianza di p. Giovanni nel suo “inventario delle fortificazioni sono questi, cioè cominciano dal te-

Il Nicodemo - Luglio/Agosto 1998 - n. 67 3 nimento di Gaidara, tenuto da Rai- DISTRETTO SCOLASTICO MI- naldo di Amato, che si trova ad LAZZO, I castelli peloritani del ver- IL GIORNO oriente, e quindi scendono alla vi- sante tirrenico, schede a cura dell'arch. gna, detta Patha, poi sale lungo il Pietro Cono Terranova, Milazzo colle fino al monte, detto Viglo, scen- 1991. DEL de attraverso una scala (?) di alberi GIUSEPPE GANCI BATTAGLIA- di castagno fino al fiume del suddet- GIOVANNI VACCARO, Aquile sulle to casale di S. Lucia, da dove scendo- rocce (Castelli di Sicilia), Palermo SIGNORE no lungo il fiume fino alla stradella 1968. che si trova sotto la grande pietra DIETER GIRGENSOHN-NOR- di Anna Cavallaro bianca, poi sale lungo il vallone che BERT KAMP, Urkunden und Inquisi- si trova in mezzo alle vigne dei casali tionen des 12. und 13. Jahrhunderts “Il settimo giorno, però, non ha sera di S. Lucia e di S. Filippo, fine alla aus Patti, estratto da “Quellen und né tramonto, perché tu l’hai santificato parte inferiore della vigna della sud- Forschungen aus italienischen Archi- affinché rimanesse in eterno; così, il detta chiesa di S. Lucia e scende at- ven und Bibliotheken”, 45, Tubingen fatto che tu, dopo compiute le tue opere traverso la vigna di Michele 1965. molto buone, il settimo giorno volesti Abruzzese, quindi scendono fino al FERDINANDO MAURICI, Ca- riposare benché le avessi compiute sen- mulino, detto di Calogero, sale quin- stelli medievali in Sicilia. Dai bizantini za fatica, è un annuncio che ci viene di lungo il fiume, detto del casale del ai normanni, Palermo 1992. dalla voce del tuo libro: anche noi, fiume, fino al confine di Pancaldo, FERDINANDO MAURICI, Fede- compiute le nostre opere, molto buone quindi sale per la chiesa di S. Zacca- rico II e la Sicilia. I castelli dell'impe- perché tu ce lo consenti, riposeremo in ria, corrono lungo la via pubblica ratore, Palermo 1998 (non consultato te nel sabato della vita eterna”. detta di Agrilla, fino alle pietre rosse, perché ancora non disponibile nelle li- (S. Agostino) e quindi sale lungo la via pubblica brerie di Messina) fino al predetto tenimento di Gaida- GIOVANNI PARISI, Alla ricerca di apa Giovanni Paolo II, in ra, sotto Bellomonte, e così si chiu- Diana Facellina. S. Lucia e il “Melan” occasione della solennità di de”. nel mito e nella storia, S.Lucia del Pentecoste 1998, ha indi- Purtroppo la descrizione, pur es- Mela 1973. P rizzato all’Episcopato, al sendo dettagliata, non ci aiuta molto, GIOVANNI PARISI, Tutto sul ca- Clero ed ai Fedeli una Lettera Aposto- sia perché riporta contemporanea- stello di S. Lucia del Mela, Messina lica sulla santificazione della domeni- mente i limiti territoriali di due casali 1987. ca. Il documento è suddiviso in cinque (S. Filippo e S. Lucia), sia perché mol- FRANCESCO PERDICHIZZI, capitoli. Nell’introduzione si richiama ti toponimi sono oggi scomparsi. Uni- Milazzo sacro, a cura di Antonio Bravi, l’attenzione dei lettori sulla risurrezio- ci punti fermi sono Gaidara (oggi Milazzo 1996 ne di Gesù, “evento mirabile che non Soccorso) e Pancaldo. Per il resto, tut- RODO SANTORO, La Sicilia dei solo si distingue in modo assolutamen- ta la serie di vigneti, castagneti, fiumi, castelli. La difesa dell'isola dal VI al te singolare nella storia degli uomini, mulini, strade pubbliche, pietre bian- XVIII secolo. Storia e architettura,Pa- ma si colloca al centro del mistero del che e pietre rosse non ci dicono, alme- lermo 1986. q tempo”, si sottolinea che il fondamen- no a prima vista, nulla di preciso. Se, to della fede cristiana è proprio la vit- come dice il Perdichizzi, S. Lucia si toria di Cristo sul peccato e sulla trovava sotto S. Filippo, bisogna cerca- Una festa per sperare morte “... se Cristo non fu risuscita- re il suo antico sito nel territorio fra S. to, è vana la nostra predicazione, Filippo e Milazzo, forse dalle parti di Martedì 28 luglio, un gruppo vana la nostra fede” (1Cor 15,14) e Olivarella o di Corriolo o di Archi. della nostra comunità parrocchiale si esortano i credenti a «...riscoprire ha condiviso un momento di festa con nuovo vigore il senso della dome- BIBLIOGRAFIA con gli ammalati di mente della nica: il suo “mistero”, il valore della SILVIO CUCINOTTA, La Ma- nuova struttura terapeutica sita in sua celebrazione, il suo significato per donna della Neve e le sue vicende. Do- via della Libertà a Giammoro. l’esistenza cristiana ed umana». Ed cumenti e Notizie luciesi, Messina La tentazione di “passare oltre” ancora nella prefazione, mentre, viene 1926. è forte, ma la voce di Gesù “sama- rivolto a tutti un pressante invito: FRANCESCO CUPANE, Della ritano” ci sollecita a “passare ac- “Non abbiate paura di dare il vostro Cappellania Maggiore del Regno di Si- canto”, a prenderci cura, a farci tempo a Cristo” si mette in risalto la cilia e sua relazione alla Chiesa di prossimo. gioia che ha investito coloro che, in un Santa Lucia, Palermo 1809. Un uomo, mezzo morto, aspetta modo o nell’altro, hanno fatto espe- STEFANO DE CHIARA, De Ca- di essere riconosciuto, accolto, rienza del Risorto. pella Regis Siciliae, Palermo 1815. amato come uomo. Il Papa, per farci comprendere l’im- VINCENZO DI GIOVANNI, Al- Saprà la nostra comunità cri- portanza della domenica - giorno in cuni ricordi storici e artistici di Santa stiana parrocchiale accorgersi di cui il cristiano celebra la Pasqua setti- Lucia de Plano Milatii oggi del Mela, quest’uomo? manale, la salvezza sua e dell’intera Palermo 1898. umanità - ci induce a riflettere sul rac- Ø

Il Nicodemo - Luglio/Agosto 1998 - n. 67 4 conto biblico della creazione e ad esaltate e trovano il loro fonda- approfondire la teologia del “saba- mesnto ultimo proprio nella to”: «Dio benedisse il settimo gior- gioia di Cristo glorificato, im- no e lo santificò» (Gn 2,3). Il magine perfetta e rivelazione Vescovo di Roma chiarisce che “Il dell’uomo secondo il disegno di precetto del sabato, che nella pri- Dio” e per la solidarietà “... che ma Alleanza prepara la domenica si oppone alla mentalità dell’o- della nuova ed eterna Alleanza ... bolo” ma fa “... appello a una non è collocato accanto ad ordina- esigente cultura della condivi- menti semplicemente cultuali, sione attuata, sia tra i membri come è il caso di tanti altri precetti, stessi della comunità che in ma all’interno del Decalogo ... rapporto all’intera società” Israele e poi la Chiesa mostrano di perché “... occorre che il cri- non considerarlo una semplice di- stiano dica con i suoi concreti sposizione di disciplina religiosa atteggiamenti che non si può comunitaria, ma un’espressione essere felici da soli ... Vissuta qualificante e irrinunciabile così , non solo l’Eucarestia do- del rapporto con Dio ... Se esso menicale, ma l’intera domenica ha pure una naturale convergenza diventa una grande scuola di ca- con il bisogno umano del riposo, è rità, di giustizia e di pace ... La tuttavia alla fede che bisogna far presenza del Risorto in mezzo ai capo per coglierne il senso profon- suoi si fa progetto di solidarietà, do e non rischiare di banalizzarlo e urgenza di rinnovamento inte- tradirlo ... Il riposo assume così riore, spinta a cambiare le strut- una tipica valenza sacra: il fedele è costituisce un impegno per il fedele ture di peccato in cui i singoli, le invitato a riposare non solo come Dio che, nel quotidiano, è chiamato ad an- comunità, talvolta i popoli interi sono ha riposato, ma a riposare nel Signo- nunciare ed a testimoniare il Risorto. irretiti. Lungi dall’essere evasione, la re, riportando a lui tutta la creazio- Il Papa precisa, inoltre, che i cristiani domenica cristiana è piuttosto profe- ne, nella lode, nel rendimento di “... in virtù del sacerdozio comune rice- zia iscritta nel tempo”. grazie, nell’intimità filiale e nell’a- vuto nel battesimo ... pur nella distin- Nel quinto capitolo il successore di micizia sponsale” e spiega che, suc- zione dei ruoli, ... offrono a Dio la Pietro ribadisce che Cristo Risorto è il cessivamente, i cristiani “... vittima divina e se stessi”. Questa parte Signore del tempo “Principio e Fine, percependo l’originalità del tempo della Lettera Apostolica termina con Alfa e Omega”, che la domenica “... ri- nuovo e definitivo inaugurato da Cri- alcuni suggerimenti per la santifica- vela il senso del tempo” e rammenta sto, hanno assunto come festivo, il pri- zione di questo giorno di festa me- che la Chiesa: “... ha voluto distribuire mo giorno dopo il sabato, perché in diante la preghiera, le opere di carità e nel corso dell’anno tutto il mistero di esso è avvenuta la risurrezione del Si- l’astensione dal lavoro. Cristo, dall’Incarnazione e Natività gnore”. Nel quarto capitolo il Vicario di fino all’Ascensione, al giorno di Pente- Nel secondo capitolo Giovanni Cristo pone l’accento sul fatto che «... coste e all’attesa del ... ritorno del Si- Paolo II, nel fare riferimento alla do- il settimo giorno benedetto e consacra- gnore”. Nel contesto dell’anno menica «“Pentecoste della settima- to da Dio, mentre chiude l’intera opera liturgico, quindi, di domenica in do- na”, nella quale i cristiani rivivono della creazione, si lega immediata- menica, “... l’impegno ecclesiale e spi- l’esperienza gioiosa dell’incontro degli mente all’opera del sesto giorno, in cui rituale del cristiano viene Apostoli col Risorto, lasciandosi vivifi- Dio fece l’uomo a sua immagine e profondamente incardinato in Cristo, care dal soffio del suo Spirito» , eviden- somiglianza ... “Il giorno di Dio” nel quale trova la sua ragione d’essere e zia la funzione che assume la recita del avrà così per sempre un collegamento dal quale trae alimento e stimolo”. Credo nell’azione liturgica festiva. diretto con “il giorno dell’uomo”» e Il Papa conclude la Lettera Aposto- Il terzo capitolo ha come sottotitolo ci ricorda che la domenica “... non è lica dicendo che la domenica, intesa “L’assemblea eucaristica cuore della affatto, per l’uomo, un’imposizione nel giusto significato e vissuta in pie- domenica”. Quest’ultima “... non è onerosa, ma piuttosto un aiuto per- nezza, è: “... l’anima degli altri giorni solo la memoria di un evento passa- ché egli avverta la sua vitale e libe- .... l’opportunità che ci viene data to: è celebrazione della viva presenza rante dipendenza dal Creatore, e per trasformare i momenti fugaci di del Risorto in mezzo ai suoi” «Io insieme la vocazione a collaborare questa vita in semi di eternità ... è in- sono con voi tutti i giorni, fino alla fine alla sua opera e ad accogliere la sua vito a guardare in avanti, è il giorno in del mondo» (Mt 28,20). La partecipa- grazia”. La domenica è anche il gior- cui la comunità cristiana grida a Cristo zione alla mensa della Parola e del no propizio per “... educarsi alla gioia il suo ... vieni o Signore ... e cammina Pane spezzato “... è sempre comunione riscoprendone i tratti autentici e le ra- verso la domenica senza fine della Ge- con il Cristo, che si offre per noi in sa- dici profonde ... non c’è contrapposi- rusalemme celeste, quando sarà com- crificio al Padre”, è“... profondamente zione tra la gioia cristiana e le vere piuta in tutti i suoi lineamenti la legata alla comunione con i fratelli” e gioie umane. Queste anzi vengono mistica Città di Dio ...”. q

Il Nicodemo - Luglio/Agosto 1998 - n. 67 5 I Santi: questi sconosciuti A che servono i santi? Qual è il loro ruolo nell'itinerario di ognuno di noi verso il Regno di Dio?

di Franco Biviano

n vecchio detto ancora fre- quentemente citato, U“Scherza coi fanti, ma la- scia stare i santi”, ha reso e rende tuttora tabù qualsiasi discorso Agostino Scilla sulla devozione e sul culto dedicati a (1629-1700) queste figure significative della Storia della Chiesa. Da cristiani impegnati ri- S. Benedetto teniamo opportuno, tuttavia, affron- distrugge tare l'argomento, sperando di non gli idoli intaccare la suscettibilità di nessuno. E per andare direttamente alla radice del Messina problema, ci chiediamo innanzitutto: Museo Regionale A che servono i santi? Qual è il loro

A colloquio con Nato a Bruxelles il 13 luglio 1935, come un santo sdolcinato che predi- Grégoire insegna storia del Cristia- ca agli uccellini”. padre Réginald nesimo e storia della liturgia all'Uni- Parlando in particolare delle reli- versità di Urbino ed è autore di un quie, Grégoire ha detto: “Certe reli- Grégoire, massimo “Manuale di Agiologia” considerato quie sono evidentemente false. La agiologo vivente fondamentale e giunto già alla secon- Madonna avrebbe dovuto produrre da edizione. Affabile oltre ogni aspet- tonnellate di latte per quanto ”latte di tativa e disponibilissimo al Maria" si venera nel mondo. In realtà atti è senza dub- colloquio, il prof. Grégoire ha si trattava di calcare che i pellegrini bia una città gentilmente acconsentito a prelevavano nelle grotte della Palesti- culturalmente P rispondere ad alcune nostre na. Il sangue di S. Gennaro, per fare vivace. La pre- domande. un altro esempio, compare soltanto senza di diverse associa- “Un santo - afferma nel XIV secolo. Ma la falsità delle reli- zioni e di cittadini Grégoire - ha molteplici fun- quie non implica automaticamente impegnati fa sì che nel cor- zioni. Viene proposto come che il santo non sia storicamente esi- so dell'anno vengano offerti modello alla comunità cristiana, stito. Significa solo che in un deter- al pubblico convegni di studio di serve alla comunità stessa come sim- minato contesto storico la pietà dei alto livello. L'ultimo in ordine di tem- bolo di appartenenza, dà modo al cle- fedeli si manifestava in quel modo". po si è tenuto il 18 luglio nella Villa ro di effettuare un controllo. Per Su alcune particolari espressioni Pisani di Patti Marina ed è stato dedi- questo le vite dei santi sono costruite della fede popolare, come il ballo di cato alla ricerca della vera identità seguendo precisi modelli. Possono S. Vito a Condrò, Grégoire si è di- della patrona della città, Santa Fe- anche contenere notizie storicamen- chiarato favorevole: “Sono favorevo- bronia. Tra i numerosi luminari che te imprecise, ma attestano comunque le al mantenimento di queste hanno dato il loro contributo, spicca- l'esistenza di un culto in seno a una manifestazioni, perché sono legate va la presenza del sacerdote e mona- determinata comunità. Molti biogra- alla biografia del santo e servono a ri- co benedettino Réginald Grégoire, fi hanno trasformato la vera identità cordare episodi particolari della sua considerato la massima autorità dei santi. E' il caso di S. Francesco vita. Quello che non si deve tollerare mondiale nel campo dell'agiologia, d'Assisi, che fu molto impegnato in sono certe pratiche pagane, come cioè dello studio delle vite dei santi. campo sociale, e ci viene presentato toccare, baciare, eccetera”. q Ø

Il Nicodemo - Luglio/Agosto 1998 - n. 67 6 ruolo nell'itinerario di ognuno di noi avere il significato di dare al bambino sono considerati come una sorta di av- verso il Regno di Dio? un modello di virtù cristiane da segui- vocati difensori e creano una specie di La prima cosa da tenere presente è re ed imitare. Le stesse immagini dei intercapedine fra noi e Dio, quando che la Chiesa non è formata da tanti santi esposte nelle nostre chiese hanno non prendono essi stessi il posto di individui che vivono l'uno accanto al- una funzione didattica, servono cioè a Dio, diventando interlocutori diretti l'altro. Essa è piuttosto un “corpo mi- ricordarci qualche episodio della loro della nostra preghiera e dispensatori stico”, al cui interno si realizza la vita. Si tratta tuttavia pur sempre di per virtù propria di grazie e favori (in “comunione dei santi”. Solo partendo modelli secondari, perché il modello genere di natura materiale: superare da questa base potremo comprendere primario, quello che gli stessi santi un esame, trovare marito, vincere al il ruolo di “intercessione” assegnato ai hanno sempre avuto davanti agli oc- lotto, riuscire in un concorso, guarire santi, i cui meriti fecondano come una chi, è Gesù Cristo: Imparate da me da una malattia, ecc.). Eppure Gesù ci pioggia salutare tutta la comunità dei (Matteo 11, 29); Amatevi gli uni gli al- ha fatto conoscere un Dio che non è fedeli, dato che essi “non cessano di tri come io vi ho amati (Giovanni più l'inaccessibile dell'Antico Testa- intercedere per noi presso il Padre, of- 15,12). La santità, infatti, consiste es- mento, ma è un Padre, al quale siamo frendo i meriti acquistati in terra me- senzialmente nell'imitazione di Gesù, invitati a rivolgerci direttamente diante Gesù Cristo, unico mediatore nel lasciare che Cristo viva in noi (“Quando pregate, dite: Padre”, Luca tra Dio e gli uomini” (Lumen Gen- (“Non sono più io che vivo; è Cristo che 11, 2). tium, 49). In altre parole, non potendo vive in me”: Galati 2, 20). Quando in una comunità, nella noi chiedere alcunché a Dio in forza quale la povertà si taglia col coltello, dei nostri meriti (che sono zero), ap- per uno stupido orgoglio campanili- poggiamo la nostra richiesta con i me- Fr.Laurana stico travestito da devozione per il riti dei santi ( la Chiesa “implora per i (attr.) proprio patrono, si mandano in fumo loro meriti i benefici di Dio”, Sacro- Madonna qualcosa come cinquanta milioni, la sanctum concilium, 111). Da questo col Chiesa non può continuare a nascon- nasce la nostra fede nella presenza di Bambino dere la testa sotto la sabbia, ma deve tutti i santi e di tutte le sante alla cele- Messina interrogarsi sul valore della propria brazione del sacrificio eucaristico Museo stessa presenza. Bisogna chiedersi, (Catechismo della Chiesa cattolica, Regionale cioè, se la Chiesa che esprime se stessa 1370). con queste manifestazioni sia la Chie- I santi sono soprattutto testimoni di sa voluta e fondata da Gesù Cristo o se santità, servono a dare credibilità alla Dai santi ci viene, inoltre, un con- essa non sia diventata piuttosto un pa- nostra speranza. Sono coloro che, creto aiuto nel quotidiano sforzo di ravento per coprire mentalità e com- messisi alla sequela di Cristo, hanno combattere la nostra naturale inclina- portamenti di natura prettamente raggiunto prima di noi la meta a cui zione al peccato. Ci aiutano a non sen- pagana. tutti siamo chiamati. Uomini e donne tirci soli. Essi, infatti, “realizzando la Per non parlare delle “trattative” come noi, essi sono arrivati alla perfe- loro salvezza, hanno anche cooperato che si impogono ai santi ( se mi conce- zione, quindi anche noi possiamo far- alla salvezza dei propri fratelli nell'uni- di questo, ti prometto quest'altro) o cela, ognuno nella nostra particolare tà del Corpo mistico” (Indulgentia- degli “sdebitamenti” rappresentati situazione di vita. Conseguentemente rum doctrina, 5). sempre da oggetti materiali, mai da essi costituiscono dei modelli da imi- I santi sono anche il nostro stendar- comportamenti aderenti al vangelo: tare. Per arrivare dove essi sono arri- do e il nostro vanto, sono l'immagine ceri, lampade votive, mortaretti, og- vati, dobbiamo comportarci come che la Chiesa proietta all'esterno per getti d'oro, grandi camminate a piedi loro, seguirne l'esempio. Di fronte a dire quello che alcuni suoi componenti (chiamarle “pellegrinaggi” è una be- tanti modelli fuorvianti che ci vengono sono stati capaci di essere e di fare. stemmia). Come se i santi, che godono proposti ad ogni istante dai mass me- Alla luce di queste considerazioni si la pienezza della presenza divina e che dia, la Chiesa va in controtendenza fa impellente la necessità di una revi- sono “sazi” di Dio, avessero bisogno proponendo le vite dei santi. Ogni san- sione dei nostri comportamenti, per- del nostro tributo per sentirsi più sod- to è la dimostrazione concreta che se- ché la Chiesa, mentre da un lato ha il disfatti. Abbiamo creato un paradiso guire Gesù non è un'utopia compito di conservare un deposito “terra terra”, dove i santi entrano in irrealizzabile. Ogni uomo può arrivare inalterabile, deve al tempo stesso pro- competizione tra di loro per conqui- alla santità. Non per virtù propria, ov- cedere a continue correzioni di rotta starsi l'ultimo devoto o un fuoco d'arti- viamente, ma per dono divino. La san- nei propri comportamenti al fine di eli- ficio in più. E se qualche prete, nel tità non si raggiunge con le sole minare qualsiasi macchia dal proprio tentativo di riportare la propria comu- proprie forze, ma con l'aiuto che Dio volto. Di tanto in tanto è necessario nità alla genuina sequela di Cristo, ten- non nega a chi lo chiede. Dio dà a tutti verificare se, a furia di seguire delle ta di mettere fine alle nostre inveterate la possibilità di raggiungere la santità, “abitudini” inveterate, i cristiani non abitudini pagane, noi ci ribelliamo im- la quale non dipende dallo sforzo au- abbiano piano piano perduto di vista il mediatamente con tutte le nostre forze tonomo dell'uomo, ma dalla risposta vero oggetto della propria fede. ai tentativi di cambiare questa NO- umana all'iniziativa di Dio. Anche la Guardandoci intorno ci accorgia- STRA religione, alla quale abbiamo at- scelta del nome di battesimo dovrebbe mo che nella pratica comune i santi taccato l'etichetta di “cristiana”. q

Il Nicodemo - Luglio/Agosto 1998 - n. 67 7 I CARRETTI DEI TEMPI CHE FURONO

di Mimmo Parisi frontiera, anche allora tra i carrettieri riuoli molto lesti nel tagliare le funi e c'erano quelli che operavano esclusi- portare via i cesti di frutta situati nella prima vista sembrano cose vamente nel territorio di Pace, ed altri parte terminale del carretto. Così an- molto lontane nel tempo, che raggiungevano Messina o altre lo- che i piccoli animali percorrevano in eppure fino agli anni cin- calità all'interno della Sicilia. I locali, media i settanta chilometri necessari A oltre ai materiali necessari all'edilizia, per andare e tornare da Messina. Lun- quanta si poteva ancora in- contrare per Pace qualche carretto trasportavano tutto ciò che si produ- go il percorso esistevano pure i fonda- che, trainato da un cavallo, da un ceva nelle campagne, compresa la le- ci o locande, antenati degli attuali mulo o da un somaro, trasportava i gna da ardere. Gli altri, invece, motels, dove il carrettiere poteva so- materiali più vari. E sì, mai come in rifornivano generalmente di olio, vino stare e trovare una stalla per il cavallo, questo mezzo secolo c'è stato uno e frutta la città di Messina. Per rag- un giaciglio per sé e qualche spaghet- sconvolgimento tale da proiettare dal giungerla da Pace, percorrendo la tata a base di aglio, olio e peperoncino mezzo a trazione animale a quello mo- strada Statale attraverso i colli Sarriz- preparata quasi sempre dalla moglie torizzato in una sempre crescente zo, occorrevano in media sette ore di del locandiere. I fondaci e le locande gamma di versioni e per erano dislocati nella di più alla portata di quasi zona di Bauso (oggi tutti. Quelli della mia età ) e e quelli con qualche an- nella zona di Gesso. netto in più sulle spalle ne Alcuni carrettieri, non sono stati testimoni. volendo o non potendo I carretti rappresenta- sostare per vari motivi, vano allora per Pace (e continuavano il tragitto aggiungerei pure per tutti addormentandosi sul i paesi della Sicilia e di carretto, ed il cavallo, buona parte del conti- che conosceva la stra- nente) il mezzo più usato da, proseguiva il suo per il trasporto delle mer- cammino riuscendo ci. La maggior parte dei perfino a scansare le materiali necessari alla rare macchine che in- costruzione degli edifici contrava. Addormen- sorti a Pace nel periodo tarsi oggi alla guida di prebellico, è stata tra- un mezzo ha conse- guenze ben più gravi ed sportata dai carretti. Essi cavallo o carretto. Quando invece si il risveglio può pure avvenire in un'al- prelevavano la sabbia direttamente dal sceglieva, per ragioni di sovraccarico, tra dimensione. Una volta un nostro greto dei torrenti e caricavano le tego- la litoranea attraverso Torre Faro, i carrettiere, tornando da Messina, in- le, i mattoni e la calce presso le cosid- tempi si allungavano. La portata me- vece di risvegliarsi a Pace, come aveva dette “carcare”, sostituite oggi dai dia di un carretto si aggirava sui sette pensato, si trovò nella zona di Spada- moderni impianti per la produzione quintali su percorsi vari con salite e di- fora con il cavallo rivolto verso oriente dei laterizi. Mattoni e tegole venivano scese, mentre in pianura poteva pure che ammirava estasiato l'aurora na- allora costruiti a mano spalmando l'ar- avvicinarsi alla tonnellata. I carrettieri scente. Qualche volta, evidentemente, gilla su di un rettangolino o su di una che percorrevano la Statale per Messi- anche i cavalli possono essere roman- forma in legno, e staccati da questo na, specie di notte, si portavano ap- tici. tramite uno spago che scorreva attor- presso, legato sotto l'asse del carretto, Durante le vendemmie i carrettieri no.Poi, dopo essere stati messi a sec- un cane di piccola taglia che, oltre a far rappresentavano il principale mezzo care al sole, venivano cotti nelle loro compagnia, serviva come sistema per il trasporto dell'uva dal vigneto ai fornaci alimentate a legna. Dell'ultima d'allarme in caso di tentativi di furto. palmenti. In queste occasioni i mezzi generazione di carrettieri, i più giova- Ad avvalersi di questo ausilio erano in venivano dotati di tre piccole mezze ni, con l'avvento della motorizzazione maggior parte i carrettieri di Gualtieri botti, in modo che l'uva veniva parzial- compirono il salto di qualità divenen- e di S. Pier Niceto che in genere tra- mente pigiata prima di approdare ai do camionisti. E come oggi esistono sportavano frutta ai mercati generali palmenti, dove continuava la pigiatura alcuni di loro che si limitano al tra- di Messina e che, entrando in città alle e la torchiatura per tramutarla in mo- sporto locale, mentre altri si spingono prime luci dell'alba, venivano spesso sto. Il carretto arrivava fin dove esiste- in tutto il territorio nazionale ed oltre alleggeriti del loro carico dai soliti ma- Ø

Il Nicodemo - Luglio/Agosto 1998 - n. 67 8 vano strade rotabili, in verità pochissime a quei tempi, dal momento che nessuno voleva rinunciare a qual- che albero o a qualche filare di viti e di conseguenza erano generalmente le donne che, con enorme ceste d'uva sulla testa, facevano la spola tra il vi- gneto e il carretto. Quando il vigneto rimaneva distante da qualsiasi strada carrozzabile, allora interveniva il so- maro che, dotato d'un pesante basto detto “baddùni”, al quale venivano ap- pese due robuste ceste dette “còfina”, svolgeva in parte le funzioni del carret- to. Nonostante la fatica, la vendemmia veniva allora sentita come una festa e le donne allietavano l'atmosfera con canti particolari detti “a vinnignara”. 1958: corteo funebre con carrozza, via Regina Margherita. Memoria storica di queste manifesta- zioni rimane oggi, tra le poche altre, la normale, quando stavano seduti sul mille lire al mese”). signora Francesca Perrone ved. Fru- carrettino con le gambe penzoloni, da- I cavalli erano anche impiegati per il cella, intesa come “Ciccia Cardillo”. vano l'impressione di lasciare sulla trasporto delle persone con i calessini Per tornare ai somari, sostituiti oggi strada, a fondo naturale, la scia delle e le carrozze, comprese quelle da mor- dalle moderne motoapi, dirò che il loro scarpe. to, che in tal caso venivano trainate da paese di Pace ne era pieno, essendo in Per tornare all'argomento principa- una pariglia. Una cosa è certa: il mon- effetti questi piccoli quadrupedi un le, dirò che il cavallo con relativo car- do poteva pure sembrare peggiore, ma valido aiuto per qualsiasi attività agri- retto rappresentava allora per tante almeno era meno inquinato ed il viag- cola. Alcuni di questi trainavano pure famiglie di Pace l'unico mezzo di so- gio verso l'aldi là poteva pure apparire un carrettino, quasi sempre ad uso stentamento, tant'è che tra i carrettieri più romantico. esclusivo del proprietario. Qualcuno circolava un detto che recitava press'a fra i più robusti, lavorando anche per poco così: “Si voi mali a un nimicu, di- I carrettieri che io ricordo, a partire conto terzi, aumentava il numero dei sidiracci o a mugghieri o u cavaddu dall'inizio di Via Camastrà verso il carrettieri di professione, ma data la malatu”. Mettere la moglie sullo stes- centro e sulla strada per Giammoro sua lentezza aveva contribuito a far so piano del cavallo potrebbe sembra- erano i seguenti: nascere il detto, che suonava come un re oggi un paradosso, ma non c'è - Eugenio, Carmelo e Nicola Vacca- proverbio, “Cu scecchi caccia e fimmi- dubbio che il malcapitato di allora, rino (inizio Via Camastrà e Via Bonfi- ni cridi, faccia di Paradisu non ni vidi”. qualora fosse stato raggiunto da simile glio); Tutto ciò a causa evidentemente delle imprecazione, si sarebbe trovato co- - Peppino, Rico e Rocco Fumia (Via imprecazioni che il conducente lan- munque in seri guai. Ricordo che Bonfiglio); ciava all'indirizzo dell'animale per ac- quando qualche cavallo si ammalava - Andrea Parisi e Sebastiano Capilli celerarne il passo. Il riferimento alle ed arrivava al punto di non potersi più (Via Bonfiglio-Via Mazzini): donne è puramente casuale. reggere sulle proprie zampe, gli si co- - Nicolino e Angelo Stroscio (Via Di questi carrettini, uno in partico- struiva una specie di sostegno detto Bonfiglio): lare aveva colpito la fantasia di noi ra- “naca”, che consisteva in un telo steso - Santo, Nino e Saro Parisi (Via Re- gazzini che lo avevamo battezzato “la sotto la pancia dell'animale ed assicu- gina Margherita, di fronte Confrater- littorina”. Passava da Pace tutte le rato alle travi del soffitto mediante nita di S. Giuseppe); mattine, prima ancora che albeggias- quattro funi. Tutta la famiglia era lì in - Nino Rizzo (Vicolo Levante): se, puntuale come un treno svizzero, apprensione come se si fosse trattato - Nino Gallo (Via Regina Marghe- diretto verso Giammoro. Per quelli di un parente prossimo e fra i compo- rita, di fronte sign.na Maria Alessi); che sono venuti al mondo molto tem- nenti della famiglia stessa si stabiliva- - Francesco Parisi (detto “Cicciu po dopo di me, dirò che la “littorina” no dei turni affinché l'assistenza fosse Pipa”) (Via Marconi): era un locomotore diesel, fabbricato ai continua, anche di notte. La morte di - Vincenzo Gallo (Via Ficarelle): tempi del fascismo e che, oltre ad arri- un cavallo poteva anche determinare - Giovanni Parisi (detto “u crapa- vare puntuale nelle stazioni, era quan- la fine del mestiere di carrettiere per reddu”) (Via Menabove); to di più moderno potessero offrire un capofamiglia, dal momento che - Nunzio e Giuseppe Lucchesi (Via allora le Ferrovie dello Stato. Il soma- non sempre erano reperibili le mille Roma) rello era piccolo ed il carrettino, ade- lire necessarie per l'acquisto di un al- - Nino Lucchesi (Via Roma; oggi guato alla sua stazza, sembrava fatto tro cavallo (Erano i tempi in cui anda- noto autotrasportatore). in miniatura, mentre i proprietari, ma- va in voga la canzone “Se potessi avere - Angelo Amendolia (via Roma).q rito e moglie, di statura più alta del

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lerabili. balizzazione. Oltre alle Questa pretesa, insieme allo statuto Gli uomini politici italiani non han- dei lavoratori, ha avuto l’effetto di quei no compreso che l’impopolarità è dazi doganali che dovrebbero riempire spesso il prezzo necessario della pre- pensioni, le casse dello Stato e finiscono per in- veggenza e che quella di Kohl è una coraggiare il contrabbando. Ha pro- prova di coraggio. Si augurano che dotto lavoro nero, ha scaricato sulle fallisca, probabilmente perché sanno flessibilità spalle degli extracomunitari i lavori che la sua vittoria metterebbe in mag- sgradevoli, ha favorito l’esodo delle giore evidenza la loro mediocrità. In- di R. V. industrie italiane verso i Balcani, ha capaci di trasportare l’Italia nella creato un mercato di immigrati clan- modernità, vorrebbero che tutto il on la solita estenuante len- destini. mondo ci assomigliasse. q tezza di un Paese che non Parlare di disoccupazione, in que- Cama prendere le cose di pet- ste circostanze, è assurdo. Nelle indu- to e considera la “proroga” strie venete gli operai sono spesso un atto di suprema saggezza politica, sloveni. Nelle campagne del Brescia- Alla “Marconi” anche l’Italia discute di pensioni. Chi no, i mungitori sono quasi tutti india- di Pace del Mela ha ancora qualche dubbio sull’urgen- ni. Nel Chianti vi sono contadini za del problema, scoprirà che il rap- albanesi, vietnamiti, nepalesi. E’ di- porto tra lavoratori e pensionati è oggi soccupazione questa? SCUOLA & di 100 a 93. Praticamente ogni lavora- Non basta quindi riformare il regi- tore ha a suo carico una pensione da me previdenziale. Occorre chiedersi versare. E il deficit dell’INPS sale ine- se lo statuto dei lavoratori e i vecchi TERRITORIO sorabilmente. Era di 75.000 miliardi contratti sindacali rispondano ancora l’anno scorso, sarà di 80.000 que- alle esigenze del Paese. Se consentire- INSIEME VERSO st’anno, di 85.000 fra due anni. mo agli imprenditori di assumere e li- L’EUROPA. Nessuno ha ancora osservato che cenziare con maggiore libertà e minori l’allungamento dell’età lavorativa po- oneri, raggiungeremo due obiettivi: LA SCUOLA AL trebbe rendere ancor più grave, in una daremo una risposta al problema della prima fase, il problema della disoccu- disoccupazione, metteremo fine ad SERVIZIO DELLA pazione. Non corriamo il rischio, se gli una distinzione (quella fra “lavoratori PICCOLA E MEDIA italiani si trattengono al lavoro per un a vita” e precari) che sta spaccando l’I- periodo più lungo, di prolungare l’at- talia in due. Qualcuno, a questo pun- IMPRESA tesa dei giovani che aspettano un im- to, si chiederà perché si parli molto di piego? Il rischio, in realtà, è pensioni e molto poco di mercato del di Antonio Catalfamo nell’ipotesi che la classe politica si oc- lavoro. Perché la classe politica italia- cupi di pensioni senza affrontare con- na non ha né la forza né il coraggio di enerdì dieci di luglio temporaneamente il problema del affrontare, con franchezza e realismo, nell’aula magna della mercato del lavoro. Se ritardiamo il due problemi alla volta. I nostri politi- Scuola Media Statale di momento in cui gli italiani cesseranno ci, quando sono alle prese con una V Pace del Mela, patrocinata di lavorare, ma non facciamo nulla per questione difficile, cercano di nascon- dai comuni di Pace del Mela e Milazzo, incoraggiare gli imprenditori ad assu- derla, di tagliarla a fette, di sminuzzar- si è tenuta una interessante Tavola Ro- mere nuovi dipendenti, avremo forse la, di polverizzarla. La responsabilità è tonda per illustrare il progetto “Scuola aggiustato i conti dello Stato, ma ag- in parte del sistema costituzionale, in & Territorio” che si pone come obiet- giunto qualche punto percentuale alle parte di una cultura politica che ha si- tivo lo sviluppo di un dialogo produtti- statistiche della disoccupazione italia- stematicamente deprezzato il valore vo tra la Scuola e il territorio. na. della leadership e della responsabilità. L’iniziativavoluta dalla Scuola Me- Pensioni e flessibilità del mercato I governi di coalizione, nei quali il po- dia “G. Marconi” (definita “Scuola non sono problemi distinti, da trattarsi tere di veto è inversamente proporzio- polo di riferimento per i servizi inno- in stanze separate. Sono aspetti com- nale alla forza del socio,eipresidenti vativi alle imprese e al territorio”) si plementari di una stessa questione. Se del consiglio costretti a guardarsi le inquadra nel contesto di una scuola la società italiana invecchia e il gover- spalle dagli alleati infedeli, sono poco che, considerato l’avvicinarsi del tanto no decide di ritardare l’età del riposo, adatti per somministrare al Paese le atteso momento dell’Autonomia, cer- occorre risolversi ad ammettere che il medicine di cui ha bisogno. Non ba- ca di stabilire una serie di rapporti con maggior ostacolo sulla strada dell’oc- sta. Con saccenza e presunzione l’Ita- il Territorio per sviluppare una siner- cupazione è rappresentato dall’idea, lia politica ha persino la sfrontatezza gica collaborazione tra la Scuola, gli fortemente radicata nel mondo sinda- di compiacersi di quanti, come il can- Enti Locali, le Associazioni d’Impresa cale, che il lavoro debba essere neces- celliere Kohl, cercano di convincere il e gli Organismi Sindacali. sariamente stabile e il salario caricato loro Paese ad accettare un nuovo stato Il progetto, redatto da un Comitato di oneri sociali economicamente intol- sociale e a sostenere le sfide della glo- di lavoro composto da un gruppo di Ø

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Docenti ed Esperti in rappresentanza Il dott. Antonio Cusumano, per della Scuola Media, dal prof. Nino conto della Sicindustria, ha approfon- Versaci per il Centro Studi &kon Italia dito la problematica della riqualifica- In nome di Firenze e dai due Assessori compe- zione degli operatori di cui l’impresa tenti dei comuni di Pace del Mela e Mi- spesso ha bisogno e che non trova ri- dell’Amore: lazzo, si articola su cinque moduli: 1) scontro nel comprensorio. Ciò risulta Costituzione del Comitato e program- tra l’altro collegato alla necessità di mazione dell’attività, 2) Attività di in- creare una adeguata “Cultura d’im- adottiamo un formazione relazionale con il presa”, che significa anche “Cultura Territorio, 3) Monitoraggio del Terri- del lavoro” e quindi “Cultura dell’im- torio, 4) Attività di informazione rela- pegno e della competenza”. Gli inve- figlio zionale con il Territorio, 5) stimenti nel Sud da parte delle aziende di Emanuela Fiore Individuazione delle Aree di Consu- possono dipendere anche da questi lenza e delle tipologie di servizi che la fattori. uando un bambino ti sorri- Scuola potrà erogare sul Territorio. L’avvocato Cosimo Genovese, Pre- de, ti trasferisce la gioia in- Quello della presentazione del pro- sidente dell’Ass. Prov. Piccola e Media contenibile della sua getto e quindi della Tavola Rotonda è Industria, intervenuto anche nella ve- Q infanzia e anche tu sei più risultato un momento importante in ste di Amministratore del comune di felice… E’ la proiezione di un Amore quanto si è stabilito un primo approc- Barcellona Pozzo di Gotto, ha eviden- che viene dall’alto e quindi di un amo- cio e si è avviato un interessante con- ziato tra l’altro come un “Nuovo Svi- re poi più umano che cresce nella fa- fronto tra la Scuola e il Territorio. luppo” è demandato a tutti i soggetti miglia voluta da Dio. Ma ahimè la vita All’incontro hanno partecipato del Territorio, tanto è vero che l’Ente può anche non apparire “un giardino operatori del mondo della scuola, ope- Locale è diventato un partner impor- tutto verde” e quel fiore che nasce, ratori delle aziende del comprensorio tante per le aziende che vogliono inve- può trovarsi di fronte a situazioni diffi- e rappresentanti delle varie categorie stire nel sud. Lo stesso ha cili per sopravvivere, ha bisogno quin- associative, rappresentanti sindacali e puntualizzato che una adeguata orga- di ancor di più di aiuto, di sostegno, diversi amministratori locali. nizzazione dei Patti Territoriali ci po- della forza magica che deriva dall’a- Dopo l’introduzione del Preside, trà portare ad un più adeguato more mai sperimentato. prof. Antonino Isgrò, il quale ha illu- sfruttamento delle risorse comunita- Veniamo infatti a conoscenza di strato le motivazioni e la fase prepara- rie. bambini messi a dura prova dalla vita e toria del progetto, i Sindaci di Pace del Il Preside prof. Giuseppe Capilli, che quindi hanno smesso di sorridere, Mela e di Milazzo hanno inteso appro- intervenuto per conto dall’Associazio- anche fin dai primi momenti. Questa è fondire la problematica più generale ne Nazionale Presidi, ha voluto sotto- così una grande “miseria” del nostro della politica economica del territorio lineare che nella Scuola, in base ad tempo che ci portiamo dietro senza con i relativi risvolti occupazionali ed alcune leggi di riforma ormai operati- avvedercene. Non tutti però siamo ambientali. ve, è fattivamente avviata la tanto atte- uguali, c’è chi ha un coraggio più C’è stata quindi la presentazione sa Autonomia e ciò dimostra che la grande della paura di amare, che dona vera e propria del progetto, curata dal Scuola sta davvero cambiando; adesso gioia a chi non ne ha. E’ il caso di quel- prof. Nino Versaci del Centro Studi è necessario che cambi l’impresa, che le famiglie umane e cristiane che di- &kon, il quale oltre ad evidenziarne cambi il governo degli EE.LL., che ventano più sensibili, solidali, l’iter e gli obiettivi, ha richiamato le cambi la politica, che cambi in partico- responsabili, vivono l’amore come il grandi potenzialità del nostro territo- lare la politica d’impresa. dovere di accogliere un bambino. Mi rio sottolineando nel contempo l’am- Sono ancora intervenuti il prof. At- sembra qui d’obbligo quella frase “Chi bizione della Scuola di diventare tilio Mannino del comune di Gualtieri avrà accolto il più piccolo dei miei fra- punto di riferimento per la sua cresci- Sicaminò, la prof.ssa Cirino Lidia Vel- telli nel mio nome avrà accolto me”. ta. la del comune di Infatti anche quest’anno il nostro pae- Sono seguiti una serie di interventi e la signora Ninetta Alfino nella veste se ha ospitato per il terzo anno conse- tecnici delle varie rappresentanze invi- di Rappresentante delle Associazioni cutivo venti bambini della Bielorussia, tate che hanno arricchito il dibattito di dei Sindacati. bisognosi di cure e soprattutto di nuo- spunti importantissimi al fine della Le conclusioni sono state tratte dal va vita. E come sempre tanti sono stati realizzazione del progetto. prof. Antonino Gelo che nel ringrazia- pronti a riceverli, a contribuire a que- La prof.ssa Franca Carrozza, Presi- re tutti per il contributo offerto e per la sto soggiorno salutare “disintossican- de dell’I.T.C.G. “Minutoli” di Messi- collaborazione, ha fissato il prossimo te”, pieno di festa e di gioia. Ed è in tal na, intervenuta in rappresentanza del appuntamento che consiste nella rea- modo che ci si rende conto di quel che Provveditore agli Studi, ha rimarcato lizzazione del terzo modulo del pro- si riceve, che è molto di più di quel che il ruolo propositivo che la Scuola sta getto: a partire dal mese di settembre si dà. via via assumendo in un contesto di infatti ci si dovrà ritrovare tutti impe- A riguardo domenica 19 luglio ’98, acquisita autonomia, mettendo co- gnati al fine di permettere il raggiungi- a del Borno in Valcamonica, il Papa munque in evidenza la necessità che il mento degli obiettivi prefissati dal durante l’Angelus, pur essendo in fe- Territorio non si dimentichi di essa. progetto. q

Il Nicodemo - Luglio/Agosto 1998 - n. 67 11 rie, non ha tralasciato di dare il suo af- anche prima di accogliere la bimba anni di matrimonio, che sono obbliga- fettuoso benvenuto a tutti i bambini bielorussa, che comunque è stata forse tori, due anni di disbrigo pratiche e due Bielorussi arrivati in Italia. Mi chiedo un “preludio” all’adozione vera e pro- anni di lista d’attesa (sempre meno che adesso, se un bambino può “rinasce- pria. Ha significato tanto, sicuramen- per l’adozione italiana, per questo ab- re” anche solo per un mese di acco- te, ma si deve però partire dal biamo scelto quella internazionale), glienza quanto più grande sarà la presupposto che solo temporaneamen- ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Noi possibilità che è data, da altre famiglie te che ti è affidato qualcuno, sei consa- volevamo dare a qualcuno il nostro pevole che andrà via, modo di essere, la nostra educazione, il che non puoi farci nien- modo di vivere una vera vita, l’amore. te, anche se inevitabil- Cosa poter dare di più, penso sia ciò mente ti ci affezioni. E’ che più importa nella vita. un’esperienza che ti I costi specialmente internaziona- gratifica come persona, li fanno sospettare interessi sporchi perché niente si fa con il e motivi di guadagno. C’è qualcosa desiderio egoistico di di vero in questo? farsi piacere ma di gio- Per quanto riguarda la nostra espe- vare agli altri. E’ un rienza, assolutamente no. Ci sono si- obiettivo che accomuna curamente dei costi di viaggio, tutte le famiglie che soggiorno, il legale che ti segue, l’inter- Intervista aderiscono al progetto, prete che collabora per la difficoltà del- ad dandoti la possibilità di la lingua, più le altre spese ordinarie, Igor condividere con persone ma niente di più. nuove questa gioia. L’adottato diventa figlio del geni- La legge n.184 del 4 tore che lo ama, si dice. Io credo in- con l’adozione? A questo proposito ho maggio 1983 si è rivelata vincente. vece, oltre questo, che ci si adotta a voluto parlare con una coppia sposata L’adozionefunziona bene solo quan- vicenda. La vostra opinione? della propria esperienza prima di sem- do si sente l’urgenza di dare qualco- Anche se solo noi abbiamo preso co- plice accoglienza, di una bimba di sa di sé, senza pensare e senza scienza dell’adozione perché da adulti, Chernobyl, e ora di un’adozione inter- aspettarsi nulla in cambio. Voi cosa abbiamo scelto di adottare e nostra fi- nazionale a tutti gli effetti. Questi due vi aspettate? glia ha trovato una famiglia, la nostra giovani, M. e F. di Milazzo, hanno di- Assolutamente nulla, non abbiamo famiglia quasi senza rendersene conto mostrato con la loro testimonianza adottato per avere il classico bastone all’inizio, siamo d’accordo che ci si che non si tratta di dare una bambino della vecchiaia, anzi la bambina ci sta adotta a vicenda, è chiaro perché è uno ad una famiglia, ma una famiglia ad un dando già tanto. Quando è entrata a scambio d’amore, amore con amore, bambino (nel loro caso una bambina far parte della nostra vita, l’ha riempi- sempre, dal primo momento. colombiana). ta tutta. Non abbiamo mai desiderato Nel frattempo la bimba mi sorride La prima domanda che mi viene in nulla di più, per cui non ci aspettiamo compiaciuta, è felice adesso… E sì, mente è: come definite questa vostra niente, deciderà lei quando sarà, noi l’adozione è una atto d’amore, è solo esperienza? speriamo solo che cresca bene e sempre una delle tante strade per avvicinarsi ai Premetto che ogni esperienza è sog- in grazia di Dio. bambini che hanno bisogno di prote- gettiva: la nostra è stata voluta, deside- Ha diritto all’amore chi ne ha zione e d’affetto, per riempire così di rata, direi bramata. Il pensiero molto dentro e ne può e vuole dare significato la propria esistenza. q dell’adozione era ricorrente sempre, molto a chi ne eravamo convinti di viverla, anche se ha bisogno. E’ avessimo avuto figli “biologicamente il vostro caso? nostri”. Descriverla a parole è poco, Sì, noi senti- anzi non è proprio possibile, la si deve vamo che pote- vivere; sono momenti bellissimi, tutto vamo dare un insieme di sensazioni belle e brutte, qualcosa di noi allo stesso momento, di emozione e an- a chi non cono- che di paura, insicurezza all’inizio, ma sceva l’essere senz’altro poi in un’unica parola mera- amati da mam- vigliosa. ma e papà e So che prima ancora dell’adozio- cosa significas- ne avete avuto per qualche mese una se sorridere ve- bimba di Chernobyl. Cosa ha signifi- ramente. cato per voi? Ha forse inciso sul vo- Purtroppo l’iter stro desiderio di adottare? burocratico è Noi, come avevamo detto, abbiamo un po’ lungo: XXXIII Coppa del Mondo di Baseball: Russia - USA sempre pensato che avremmo adottato, Messina 25 luglio ‘98 - I “nostri” bambini russi in campo. dopo cinque

Il Nicodemo - Luglio/Agosto 1998 - n. 67 12 Squatter, sassi, lavoro IL TEMPO INQUIETO: VIAGGIO NEI PERCHE’ DELL’ETA’ BUIA

di Paolo Orifici mente significa “abitante abusivo”, dei La nostra arte è rappresentata da Centri Sociali) hanno preso di mira chilometri di muraglia, da vecchi va- ’Età buia. La fine del 1900 e anche la Chiesa di San Giovanni: sul goni ferroviari, coperti da graffiti co- l’inizio del 2000 costituisce polittico del 1441 (Madonna con lorati rigorosamente da spray. Per non un autentico enigma per la Bambino e Santi) di Francesco d’An- dire delle scritte. Wow, Gulp, Help, al- L tonio Zacchi, più noto come “il Ballet- tre indecifrabili. Non l’espressione di scienza. L’età buia. La crisi della civiltà. Il rovesciamento della ci- ta”, è comparsa la scritta “Sole”, idee ma solo monosillabi. Urli, brevi, viltà. inneggiante a Soledad, la giovane che le tribù che vivono l’età buia si lan- E chi meglio degli squatter può rap- squatter accusata degli attentati all’Al- ciano contro in guerra. Perché deve presentare l’età buia? Chi meglio di ta Velocità e suicidatasi in Comunità. essere chiaro a tutti che quella che loro, che mostrano di esistere sfre- E ancora: sui muri la A cerchiata stiamo vivendo è una guerra, quella di giando le opere d’arte. Certo, non ci dell’anarchia, falce e martello. tutti contro tutti. vuole poi molto a “trasgredire”, ad ac- Ciò detto, sebbene chi scrive diffi- Alla fine ci scopriremo, però, tutti quistare notorietà rovinando la faccia- cilmente possa essere considerato un sconfitti: non ci saranno vincitori. ta dell’Oratorio di San Bernardino. E simpatizzante della “sinistra” (anzi), Dicevamo del futuro. Capiranno cosa volete che gli importi di aver dan- ritengo doveroso fare una precisazio- bene, allora, che chi ha coperto chilo- neggiato una fra le più importanti ope- ne. Personalmente, infatti, ritengo metri di muri con quelli orrendi graffi- re di scultura del Rinascimento profondamente sbagliato classificare ti non poteva amare la vergine del italiano. ideologicamente il fenomeno “squat- Balletta, anzi la odiava, se ne sentiva ter”, i Centri Sociali. Gli anarchici, offeso. Offeso dalla bellezza! Ecco, purtroppo (per quello che sono ed in dunque, la necessità di cancellare le parte sono stati, da Lotta Continua in tracce dell’Età Chiara, magari instau- poi), non hanno ideologie, pensieri. rando il “nuovo” culto del Sole. Ecco Oggi meno che mai. La mia opinione perché le scritte “Sole Vive” (quelli su- (che come tale si potrà prestare a con- gli affreschi…), e perciò la Vergine fronti) è che essi rappresentino il nien- “deve” sparire. te, siano testimoni inconsapevoli del Certo questi episodi contrastano nichilismo che sta drammaticamente con le parole pronunciate dal Papa a permeando la nostra società, soprat- Borno (BS): “Ragazzi non sprecate la Volete confrontareA l’opera di Ago- tutto nella sua componente più giova- Vita”! stino Di Duccio, terminata nel 1461 ne. Ma la vita non la spreca chi la sa vi- (quella sì, l’età Chiara) con il “brivi- Mi chiedo, anche, se questi nuovi vere, chi sa vivere, soprattutto con se do” di fare il tiro a segno con bottiglie e anarchici perseguono l’Utopia – come stesso prima ancora che con gli altri. lattine contro la facciata policroma. avvenne per Sofri, Pietrostefani e tutta Chi capisce che non ha senso preten- Ed ancora, valga come ulteriore – Lotta Continua. dere ma che è più opportuno investire, triste – testimonianza dell’Età Buia ciò Personalmente sono convinto che spendere su se stessi, sulla propria che è avvenuto a Viterbo. qui non si stia vagheggiando nulla. preparazione, sulla propria cultura. A S. Maria dove i nuovi vandali (an- Non il sogno, dunque, ma la sconfitta Solo così sarà possibile ottenere che se forse è più corretto chiamarli della realtà, la testimonianza – questa qualcosa per sé, ristabilire rapporti so- teppisti e basta) hanno sporcato l’or- vera – della pochezza del loro pensare ciali e forme di convivenza. gano e gli affreschi del ‘400 e del ‘600, che sconfina nell’inadeguatezza Il rifiuto di tutto ciò porta conse- addobbando una Trinità con falce e dell’agire. guenze nefaste e sfocia – fatalmente – martello, aggiungendo (con dubbio Il vuoto non costruisce, distrugge in atti criminali. Violenza, paura, ten- gusto..) un cerchio con saetta (il sim- semmai. sione. È quello che sta vivendo in que- bolo dei centri sociali) sulla Madonna Ed il vuoto, ci tengo a dirlo, non è di sti giorni Torino. E la paura provoca con Bambino. Fortuna vuole che gli sinistra perché non è di destra. Non è, polemiche. Lo stato d’animo di molti anarchici siano tali anche nei confron- e basta. può essere racchiuso in una frase del ti della cultura, dell’arte, ed hanno – Chissà come ci giudicheranno dal papà del bambino travolto con la ma- quindi - lasciato indenne l’affresco più futuro. Chissà cosa diranno della Ver- dre da uno scippatore in fuga, proprio prezioso: lo “Sposalizio della Vergine” gine imbrattata. Certo del 1300 cono- a Torino, Alberto Galasso: “Siamo in di Lorenzo da Viterbo. Ma il niente, il sceranno tutto: tele, pergamene, una situazione in cui il cittadino non si vuoto, giocano di questi scherzi. buoni libri saranno lì a rappresentarlo. sente più sicuro, non si è più liberi di Gli squatter (termine che letteral- L’età chiara insomma, cui fatalmente girare per le strade serenamente”. si contrappone la nostra, l’età buia. Men che meno per le autostrade

Il Nicodemo - Luglio/Agosto 1998 - n. 67 13 dove degli “idioti” (scusatemi la brut- Credo sia giunto il momento di dire chi parla di lavoro, di misure per il la- tezza del termine ma non saprei come basta con il populismo, con le manife- voro non avendo mai lavorato in vita altro definirli) si sono rimessi a lancia- stazioni di Piazza pochi giorni dopo la sua. re sassi contro le auto. Una nuova “fiducia critica” al governo. Cominciano da questo paradosso i banda di “assassini” che sta terroriz- Dell’Europa ci importa pochissimo mali d’Italia. zando il mantovano, immemori (ma quando in casa nostra si vive così. Cominciano dalla disaffezione civi- l’ignoranza non ha memoria) della Non mi va più di essere preso in giro ca molti guai. Il resto lo fa la mancanza morte di Maria Letizia Berdini. In sei dai “professionisti della politica”, da di sale in zucca. q giorni hanno fatto nove feriti, alcuni gravi, sette auto colpite, molte solo sfiorate, mancate per un soffio in atte- sa di capire perché la Società Auto- Un campo strade ha da diversi mesi appaltato i lavori per innalzare delle reti di prote- per la zione sui cavalcavia e finora ci si è li- mitati a numerare i cavalcavia, proviamo a capire chi sono questi catechesi nuovi criminali nell’agghiacciante identikit del Procuratore capo di Man- di Mimmo Reitano tova, Mario Luberto: “Ragazzi tra i 20 ed i 30 anni, imbottiti di alcol e droga. a alcune settimane si è con- de che rappresenta la speranza che ci Ecstasy, LSD, soggetti che agiscono cluso il campo estivo dei ca- viene sempre data dallo Spirito. dopo una serata in discoteca. techisti. Nei giorni 8-9-10 L’incontro continua con un mo- Purtroppo restano, a margine di D mento di preghiera tra canti e la lettura luglio presso i padri Ventu- questa storia, paura ed impotenza, rini, a Barcellona, i catechisti dei vica- di un brano del Vangelo a cui seguiva uniti a tanta amarezza. riati di Santa Lucia del Mela, una breve riflessione da parte del sa- Chiedersi, a questo punto, dov’è il Barcellona, Milazzo, Montalbano, cerdote che presiedeva questo mo- problema è superfluo poiché siamo di Novara Sicilia, si sono ritrovati per il mento. Il primo giorno il vicario di fronte ad una situazione grave e dalle consueto incontro di formazione che Milazzo, il secondo Padre Aliquò e il molte sfaccettature, non tutte facil- quest’anno ha avuto come tema e non terzo il vicario di Barcellona. mente comprensibili. poteva essere diversamente “Cammi- Ultimo momento della giornata era Certo l’emergenza lavoro offre l’ali- nando secondo lo Spirito”. dedicato alla riflessione, momento bi a molte nostre mancanze. A guidare gli incontri è stato come cioè dove ognuno dei presenti, con Ma, purtroppo, non è nei tavoli, sempre padre Aliquò che ha anche l’aiuto dello strumento di lavoro, me- nella concertazione a tutti i costi che il scritto lo strumento di lavoro. Questo dita, studia e confronta le proprie co- lavoro salta fuori. Il discorso è quasi strumento presenta tre temi fonda- noscenze sul tema trattato. Confronto noioso ma non si può non esigere una mentali: lo Spirito Santo nel tempo che si è sviluppato soprattutto nel la- sana e coerente programmazione poli- della promessa (lo Spirito che si rivela voro di gruppo dove tutti hanno potu- tica che si ottiene solo abbandonando nell’Antico Testamento), lo Spirito to portare la loro esperienza e quella “Logica della Pagnotta” a cui Santo nella Pienezza del Tempo(Nuo- conoscenza ed anche le loro incertez- tanti sono affezionati. vo Testamentotempo di Gesù), lo Spi- ze, con approfondimenti su temi forse Voglio capire il senso di manifesta- rito Santo e la vita della Chiesa. poco trattati ma che finalmente si è zioni per il lavoro come quelle orga- Ogni incontro iniziava con il mo- potuto in qualche modo sviluppare. nizzate da Rifondazione Comunista. mento dell’accoglienza attraverso il Certo, tre pomeriggi non sono stati Una bella vignetta è apparsa sulla “se- dono di un segno: per il primo giorno sufficienti a poter approfondire la va- condapagina” del Corriere della Sera di un segnalibro di color verde con in- sta tematica trattata ma almeno è ser- di Domenica 26 luglio 1998, mostra serita una frase della Bibbia “Se per- vito, magari su linee approssimative, un poliziotto che sta “manganellando” tanto viviamo nello Spirito, ad accrescere, per chi aveva già delle un manifestante. Il testo della vignetta camminiamo anche secondo lo Spiri- conoscenze sull’argomento, e a stimo- recita: “Disoccupato, cassintegrato to” (Gal 5, 25); nel secondo giorno di lare gli altri affinché anche dopo il dell’Ulivo, mostra l’altra guancia al un cartoncino con la frase del Vangelo campo e sempre con l’aiuto dello stru- suo Collega governativo”. “Lo Spirito del Signore è sopra di mento continui il loro studio. Rifondazione mantiene in vita, “po- me…” (Lc 4, 18), hanno dato con un Rendiamo grazie al Signore della liticamente”, il governo Prodi. E nelle fiocco sempre di color verde; il terzo grande Grazia che Egli ci dà, il dono cose della politica che ciò accada ma ed ultimo giorno il dono di una pietra dello Spirito Santo e preghiamo affin- non venga poi in Piazza da opposizio- spruzzata di color verde, simbolo dei ché tutti noi possiamo sempre più as- ne al Governo. Proponga al Consiglio credenti pietre vive, che formano l’edi- saporare, valorizzare, concretizzare dei Ministri che – detto per inciso – ficio di Dio, cioè la Chiesa. Tuttii segni questo grande ed immenso gesto di non manca di ascoltarla ed acconten- sono stati caratterizzati dal color ver- amore che Dio ha verso di noi. q tarla, supinamente.

Il Nicodemo - Luglio/Agosto 1998 - n. 67 14 Il bandolo della matassa per la centrale Enel

di Carmelo Parisi bustibile contenente un’alta percen- gioranza dalle popolazioni residenti. tuale di zolfo e di altre sostanze nocive A questo punto la questione si è on credo sia errato dire che che comporterebbe un aumento complicata ancora di più in quanto sullo stato e sul futuro della nell’atmosfera di sostanze altamente l’Enel sostiene, nelle parole del diret- centrale Enel di S. Filippo dannose tra cui l’anidride solforosa ed tore compartimentale della Sicilia, N una ricaduta nel territorio di ceneri e ing. Vittorio Vagliasindi, che “la pro- del Mela regni una gran confusione, a livello almeno di popola- polveri contenenti metalli pesanti alta- duzione di energia elettrica, come altra zioni residenti e di lavoratori ivi impie- mente tossici per la salute pubblica. attività industriale, deve rispondere a gati. Il condizionale è d’obbligo poiché criteri di economicità ed efficienza e se Il problema dell’impatto ambientale siamo ancora in attesa, noi cittadini di l’insediamento diviene passivo allora prodotto dal mega impianto è stato tutto l’hinterland, che vengano final- non resta altro che regolarsi secondo le certamente dibattuto in lungo ed in mente istallate le famose centraline di leggi di mercato” ; che è come dire, ag- largo e su di esso si è anche scritto rilevamento dell’inquinamento atmo- giungiamo noi; per chiarezza: visto molto. Ci sono state numerose mani- sferico per verificare e far riscontrare a che non si guadagna, chiudiamo l’im- festazioni anche popolari e se non ri- noi tutti quello che effettivamente re- pianto e mettiamo sul lastrico mille cordo male si è tenuto anche una sorta spiriamo e le sostanze che si deposita- persone, vale a dire mille famiglie che di referendum consultivo, che non ha no, ad esempio, sugli ortaggi che campano con quel lavoro. però prodotto risultati tangibili.Eidi- produciamo e mangiamo noi della val- Certamente l’opinione pubblica e battiti continuano con la speranza di le del Mela. gli stessi lavoratori rimangono diso- una soluzione definitiva del problema. La questione si fa più complessa poi rientati di fronte a questo stato di in- Recentemente, il 20 giugno scorso, quando l’Enel dichiara di usare un certezze e di illazioni che producono anche nel nostro Comune, se ne è te- combustibile che è nella norma in preoccupazione e smarrimento. nuto uno, organizzato dall’associazio- quanto le emissioni prodotte non ol- Non si può ridurre la questione a ne ambientalista “Amici della terra” trepasserebbero i limiti previsti dalle questo: o lavoro o ambiente. Questa club Messina Tirreno, sezione di S. Fi- leggi vigenti in materia. pretesa incompatibilità tra le due esi- lippo del Mela, con il patrocinio della E qua il problema si fa più incom- genze, entrambe primarie, non ci tro- nostra Amministrazione Comunale. prensibile: ma se inquina e fa danno, va consenzienti. Anche il nostro Nel convegno-dibattito è stato come mai è nella norma e perché glie Arcivescovo, mons. Giovanni Marra, messo a fuoco, ancora una volta, ove lo fanno usare, si domandano i più? dopo aver ricevuto una delegazione di ce ne fosse stato bisogno, il problema Non è un caso però se la regione Si- lavoratori giustamente preoccupati della qualità della vita nel nostro com- cilia è intervenuta, recentissimamen- per la salvaguardia del loro posto di la- prensorio con particolare attenzione a te, con un decreto dell’Assessore voro, è intervenuto sull’argomento, quella che, a torto od a ragione, viene regionale al Territorio ed Ambiente, inviando una lettera aperta al presi- considerata la fonte principale di in- per imporre all’Enel l’uso di un com- dente della Regione ed al presidente quinamento dell’aria che respiriamo e bustibile a bassissimo tenore di zolfo e dell’Enel. Condividiamo pienamente il dell’ambiente in cui viviamo, vale a per agevolare il processo di metaniz- contenuto di essa quando rivolge loro dire la centrale elettrica dell’Enel. zazione auspicato a stragrande mag- “accorato appello perché, assieme ai Anche il nostro sindaco ha tenuto a vostri validi collaboratori, possiate tro- ribadire, a conclusione dei lavori, che vare le giuste soluzioni per superare le il problema dell’inquinamento am- obiettive difficoltà che hanno portato bientale è al primo punto del program- all’imminente pericolo di chiusura ma della sua amministrazione e che si della Centrale in questione”. batterà con tutte le sue forze per la sa- E’ imperativo a questo punto, per lute e lo sviluppo futuro del nostro superare l’impasse, rivedere le recenti paese. Non avevamo dubbi in proposi- norme del decreto regionale che, no- to e ci trova pienamente d’accordo e su nostante le buone intenzioni, ha por- questo punto avrà in noi un pungolo tato all’Enel, senza gradualità, limiti positivo. rigidi ed oneri pesanti e nello stesso Il nodo della questione è sul tipo di tempo dare garanzie perché la stessa combustibile usato dall’Enel per far società possa proseguire e possibil- funzionare la centrale, in quanto che, mente accelerare il processo di am- a giudicare da quello che sostengono bientalizzazione dei gruppi gli ambientalisti, viene usato un com- termoelettrici. q

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Giunta, senza ricorrere alla trattativa Basta spostarsi di poco, sulla Mes- I FATTI privata. Segnaliamo, in particolare, la sina-Palermo, per trovarsi di fronte a fornitura di disinfettante per i casso- bellissime e imponenti montagne che netti dei R.S.U (£. 2.400.000), la puli- nascondono uno sconfinato territorio NOSTRI zia straordinaria del territorio (£. che sembra unirsi al cielo in un punto 5.568.000), la fornitura di segnaletica lontanissimo. Tantissimi altri luoghi a cura di Franco Biviano per divieto di balneazione (£. nella nostra amata isola offrono ai visi- 2.640.000), il soggiorno vacanza per tatori immagini bellissime di una re- 'Associazione Scacchistica minori ed anziani (£. 9.925.000), la gione considerata in decadenza dal del Mela ha organizzato il II collettiva di pittura (£. 10.000.000). punto di vista socio-economico, ma torneo sociale di scacchi Ci auguriamo che questa procedura non certo dal punto di vista naturale L venga adottata solo nei casi di effettiva ed artistico. che si è svolto nei locali del- la Scuola Media “G. Marconi” il 26 lu- urgenza, in maniera che la selezione La Sicilia è una regione ricchissima glio scorso. I primi posti sono stati della ditta assegnataria venga fatta in di testimonianze storico-artistiche: conquistati da Vincenzo Catalano base alla migliore offerta presentata. molti luoghi conservano la memoria (adulti), Giuseppe Chillè (under 14), *** monumentale della venuta di conqui- Paola Zarzaca (under 12) e Vincenzo Ci permettiamo di segnalare agli statori che hanno lasciato il loro “zam- Zarzaca (under 10). L'impegno del- amministratori comunali che l'atrio pino”, rendendo culturalmente l'Associazione pacese è ammirevole, del palazzo municipale è spesso tenuto variegata l’isola. Uno dei luoghi che soprattutto perché mira a costituire un in uno stato indecoroso. Da mesi, pro- più mi ha colpito dal punto di vista ar- vivaio di giovani scacchisti in grado di prio in corrispondenza della bacheca tistico è Monreale che, con il suo duo- farsi onore anche fuori dell'ambito lo- dell'albo comunale, giace depositato cale (Vincenzo e Paola Zarzaca sono vario materiale fuori uso (computers, attualmente detentori del titolo pro- macchine per scrivere, carpette, scaf- vinciale under 10 e under 12). fali) che non consentono ai cittadini la *** comoda visione degli atti pubblicati. La Giunta Municipale ha deliberato Segnaliamo, inoltre, che il pannello l'aumento delle indennità di carica. Le indicante l'ubicazione dei vari uffici nuove misure, decorrenti dal 1° giu- comunali, in seguito agli spostamenti gno 1998, sono le seguenti (al lordo): effettuati, non è più rispondente alla Sindaco 2.450.000 realtà. q Vice Sindaco 1.500.000 Assessori 930.000 mo, attrae molti visitatori. L’immensa Pres. Cons. 930.000 costruzione è dovuta a Guglielmo I e Il gettone di presenza dei Consiglie- A spasso Guglielmo II, entrambi re di Francia, ri Comunali è stato portato, a decorre- le cui salme in sarcofagi, uno in mar- re dal 1° gennaio 1998, a lire 32.940 mo bianco e l’altro in granito, all’in- per ogni seduta. per l’isola terno dell’edificio. *** Il duomo è diviso in tre navate da L'Amministrazione Comunale ha di Sara Pontuale colonne di ordine corinzio; sulle pareti rilevato, per quanto riguarda l'imposta per tutta la lunghezza del duomo un comunale arti e professioni (ICIAP) pesso troppo presi dai no- mosaico continuo racconta la storia relativa al 1997, un minore accerta- stri impegni, non ci soffer- sacra. Ma ciò che mi è rimasto impres- mento di £. 134.382.000 rispetto allo Smiamo abbastanza sulla so nella mente del duomo è l’enorme stanziamento definitivo. Si tratta di at- bellezza della nostra isola e immagine musiva dell’abside centrale, tività cessate, di minori redditi conse- sulla sua ricchezza culturale. In parti- il Cristo Pantocratore che con la destra guiti o di pura e semplice evasione? colare, quando abbiamo la possibilità benedice e con la sinistra sorregge un Sono in corso accertamenti da parte di uscire dal nostro paese scegliamo libro aperto con l’iscrizione in greco e dell'Ufficio Tributi. sempre itinerari lontani, sperando di in latino: “Io sono la luce del mondo, *** trovarvi ciò che abbiamo a portata di chi mi segue non cammina nelle tene- Diversi lavori e forniture sono stati mano, ma che non conosciamo. In un bre”. assegnati ultimamente con il sistema recente viaggio ho potuto appurare L’immaginesembra accogliere e av- dell'affidamento diretto, previsto dal- quanto belli siano i territori della no- volgere i fedeli che entrano nel duomo. l'art. 19 del Regolamento Contratti. Si stra regione. Vedere Gesù che ti abbraccia fa affio- tratta di una procedura che consente, Nei luoghi che ho visitato sono ri- rare, tra una confusione di pensieri per importi fino a 5 milioni e per moti- masta esterrefatta dalla bellezza della creata dalla bellezza dell’insieme, un vi di urgenza o di particolare specializ- natura che, in alcuni casi, riveste il solo pensiero: “Il Signore accoglie zazione richiesta, l'individuazione compito di cornice per i monumenti nella propria casa, senza distinzione, della ditta assegnataria da parte della che caratterizzano i vari paesi. tutti con immenso amore”. q

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V Edizione La Collettiva di Pittura

di Paolo Orifici Paese, tanto importante è l’aggrega- caso non si trattava di una corale di zione, il dialogo, la comunione, nella “Pace”, tuttavia le cose belle non ap- nche quest’anno, puntua- speranza – viva – che questi aspetti partengono a nessuno, sono tesoro di lissima, si è svolta in Piazza “sociali” che si concretizzano in occa- tutti. Maria SS. Della Visitazio- sione della “Collettiva” si trasferisca- Questa constatazione ci offre la A no totalmente nella vita di tutti i giorni. sponda per la chiusura: la “Collettiva ne a Pace del Mela la “Col-

lettiva di Pittura”. La “Collettiva” h a di Pittura” è diventato un patrimonio 7 - 2 Agosto 1998 L’appuntamento, ormai divenuto eviden- di tutta Pace del Mela, ha acquisito usuale, ripropone una formula che già ziato, una forza ed un prestigio che solo l’ar- tante soddisfazioni ha dato in passato inoltre, te, le cose belle sanno dare. L’unica e che ancor oggi risulta vincente. Ed a la pre- forza capace di rendere un qualcosa decretarne il successo è stato il pubbli- senza a immortale, capace di sopravvive- co presente in Piazza nelle tre serate Pace re agli eventi. (dal 24 al 26 luglio). del In conclusione, vorrei rivol- È singolare che la Mostra si sia te- Mela di gere, anche a nome della Reda- nuta proprio nei giorni in cui l’Italia si molti zione de “Il Nicodemo”, un è interrogata – inorridita – su quan- ringraziamento a tutti quelli che to avvenuto a Perugia hanno lavorato – dietro le quinte, in con lo sfregio della fac- ombra – alla buona riuscita della ciata dell’oratorio di S. mostra, primi fra tutti i dipendenti Bernardino ed a Viterbo. ta- comunali. A tutti loro va il nostro rin- Stride l’accostamento fra lenti,di graziamento e l’augurio che la manife- chi l’arte vuole distrug- persone stazione possa essere anche nel futuro che lavora- ciò che già è: L’appuntamento. q gerla - inopinatamente - e 090-93.31.65 - Pace del Mela (ME) - Anno VII n.6 no sodo

chi invece la porta in Piaz- ( za, fa sì che diventi quello anche se che realmente è: un patri- soltanto per monio di tutti. hobby. Questi VILLAGGIO Dicevamo della colletti- talenti li abbia- CAMASTRA’ va. L’edizione 1998 è stata mo ritrovati (don Silvio Cucinotta) caratterizzata dalla presen- con piacere fra za di tantissimi artisti, una coloro che «Posano le casucce in contro al sole, quarantina, ma soprattut- esponevano, come un branco di pecore pascenti, to ha fatto registrare una sintomo evi- mentre discorre sotto lentamente notevole affluenza di pub- dente della pre- placida l’onda, come fare suole. blico segno chiaro che la senza a Pace gente si è ormai abituata del Mela di un Da l’alto, a cavalier de l’imminente alla manifestazione ed ha tessuto fertile. colle, torreggia la pensosa mole, mostrato di gradirla appieno. Giovani e meno giovani, profumata di rose e di viole, È piacevole infatti constatare la pre- tutti accomunati da un grande passio- muto terror de la campestre gente. senza di tante persone che si sono ri- ne per l’arte. trovate a discutere attorno a dei Pace del Mela esprime, tutt’oggi Del mar laggiù, di vele seminato, quadri, guidati dalla musica che ha ac- potenzialità grosse anche nel campo l’azzurra tela si svolge e confonde compagnato le tre serate. musicale. Abbiamo già detto che la con l’estremo orizzonte imporporato. La formula. Ne abbiamo già accen- Mostra è stata accompagnata da esibi- nato ma ritengo opportuno sottoli- zioni musicali, esibizioni fornite da ar- Romita pace qui lusinga, in tanto nearne la validità. Coniugare arte e tisti “pacesi”. Ecco quindi – la prima che sull’ali de’l vento si diffonde folklore è importante perché il pane serata – il Piano Bar di Pippo Mollura l’arcana nota di un femineo canto». Redazione e stampa presso Parrocchia S. Maria della Visitazione, caldo, per intenderci, è un buon stru- e Teresa Marino; il “Pianoforte” di mento per raccogliere gente in Piazza. Alba Sofia, Serena Schepis e Oriana Il posto di contemplazione è ai piedi È la Piazza in questi tre giorni è torna- Imbesi e la voce di Antonella Trifirò, del Serro, presso il perenne e vigoroso ta a vivere, si è popolata, è tornata un nella seconda serata. sbocco d’acqua che s’incontra sul salotto, il salotto di Pace del Mela. È La Corale “Cantica Nova” ha allie- cammino e donde cupa si intravede la una Piazza viva è una bella cosa per un tato, infine, la terza serata. In questo mole del diruto palazzo baronale.