IL NICODEMO Pace Del Mela Fogli Della Comunità Arrivederci SANTA LUCIA NON E’ I Bambini Del “Progetto Chernobyl ‘98”, Venti in Tutto, Sono in Partenza
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Anno VII - Numero 67 pro-manuscripto 6/98 Luglio-Agosto v Parrocchia S. Maria della Visitazione IL NICODEMO Pace del Mela Fogli della Comunità Arrivederci SANTA LUCIA NON e’ I bambini del “Progetto Chernobyl ‘98”, venti in tutto, sono in partenza. Han- no trascorso tra noi un mese intenso di SEMPRE STATA DOV’E’ controlli della salute, di esperienze gioio- se. Grazie a loro, grazie alle famiglie ospi- Una notizia del ti. Tutti siamo cresciuti nell’Amore! Perdichizzi, finora RENATO CALDERONE trascurata, trova riscontro nei GIUDICE GENERALE DI ROMA documenti bbiamo appreso dalla stampa la notizia che il di Franco Biviano Anostro concittadino Re- nato Calderone, magi- adre Francesco Perdichizzi, strato di Cassazione, ha ricevuto nei sacerdote cappuccino mor- mesi scorsi la nomina ad Avvocato Pto a Milazzo nel 1730, in un Generale presso la Corte di Appello manoscritto del 1692 inti- di Roma. Nel congratularci col giu- tolato Melazzo sacro che solo di recen- dice Ninni, come lo chiamano gli te è stato dato alle stampe, ha voluto amici, riteniamo opportuno offrire lasciare memoria della religione dei ai nostri lettori un suo breve curricu- di procedura penale. La sua vasta milazzesi. Tra le altre preziosissime lum. preparazione in campo dottrinario è notizie da lui fornite, ne troviamo una Carmelo Renato Calderone è dimostrata dalla pubblicazione di che riguarda il sito di S. Lucia di Mi- nato, primo di tre figli, a Messina il 2 pregevoli ed apprezzate trattazioni lazzo (oggi del Mela). Egli scrive: gennaio 1936. Ha frequentato le monografiche e dalla collaborazione “Nella valle di Mangarrone sotto S. Fi- scuole elementari a Pace del Mela, ad importanti riviste giuridiche. Egli lippo vi fu una volta una chiesa sotto quindi la media inferiore e il liceo può essere considerato un innovato- gli auspici di S. Lucia vergine e martire classico a Milazzo. Si è laureato in re giurisprudenziale e un propugna- siciliana...Federico II d'Aragona, es- giurisprudenza presso l'ateneo di tore di dottrine giuridiche. Molte sue sendo stato Milazzo espugnato e preso Messina. La sua carriera giudiziaria sentenze ed ordinanze, per le que- dal re di Napoli, suo nemico, volendo è iniziata il 31 ottobre 1961, quando stioni originali trattate, sono state impedire che questi non passasse più è stato destinato alla Pretura di pubblicate sulle riviste specializzate oltre, trasportò la Santa dal detto Ca- Roma. Successivamente è passato con note favorevoli di giuristi e di sale nel luogo ove oggi è S. Lucia, for- alla Pretura di Dolo. Il 25 maggio cultori del diritto. Collabora alle rivi- mando ivi un buon castello”. Il 1970 venne trasferito al Tribunale di ste “Cassazione penale. Massimario Perdichizzi, che per un certo periodo Roma, il 22 gennaio 1982 è stato no- annotato”, “Giurisprudenza di me- fu anche priore del Convento dei Cap- minato Consigliere della Corte di rito”, “Rivista trimestrale di diritto puccini di S. Lucia, precisa che la valle Appello di Roma e il 10 gennaio penale dell'economia”. Ha presiedu- di Mangarrone era “sei miglia distante 1992 è passato alla Procura Genera- to, come giudice anziano, la seconda da Milazzo” e che la fondazione del le presso la Corte di Cassazione. E' e l'ottava sezione penale presso il Tri- Castello di S. Lucia avvenne “l'anno stato componente del Consiglio Su- bunale di Roma. Tra i processi a lui 1324". periore della Magistratura nel quin- affidati ricordiamo in particolare La notizia fornita dal cappuccino quennio 1976-1980. In tutti gli quello a carico di Agostino Panetta milazzese, se rispondente al vero, mo- incarichi affidatigli ha dato sempre (1987), detto “dell'arancia meccani- dificherebbe radicalmente le nostre prova di solida preparazione, grande ca” e quello sui fondi bianchi del- conoscenze su S. Lucia, il cui sito at- competenza ed eccezionale laborio- l'Italcasse, particolarmente seguiti tuale risalirebbe quindi al XIV secolo. sità. Ha fatto parte delle Commissio- dalla stampa e dall'opinione pubbli- Prima di quella data, sempre a dire del ni per la riforma del Codice penale e ca. q Perdichizzi, il casale di S. Lucia si tro- Ø 2 vava a sei miglia da Milazzo, sotto S. Parisi, sarebbe interamente trascritto normanne”. Aggiungo che il castello Filippo, nella valle (e non sul colle) di nel Libro del Sindaco di S. Lucia del come noi oggi lo vediamo non è nem- Mangarrone. Ma allora, viene sponta- Mela, ma purtroppo di questa prezio- meno quello fatto costruire da Federi- neo chiedersi, che ne è della Prelatura sissima raccolta manoscritta non vi è co II d'Aragona. Mons. Silvio Nullius, la cui istituzione viene collo- più traccia nell'Archivio Comunale di Cucinotta, trattando della chiesa della cata nell'anno 1206? E che ne è del ca- quella città. Lo stesso padre Giovanni Madonna della Neve, cita l'atto, stipu- stello “arabo-normanno-svevo”, che Parisi riporta un'altra notizia, tratta da lato dal notaio Pizzo il 12 marzo 1675, secondo alcuni risalirebbe addirittura un manoscritto del luciese Silvestro col quale Francesco Morra, principe al periodo bizantino? Puleio in data 3 dicembre 1813, se- di Buccheri, cedette l'area del castello Il minimo che uno storico possa condo la quale i casali che accolsero al Prelato Simone Impellizzeri. Il do- fare è di verificare l'affermazione del cumento, conservato nell'archivio ab- Perdichizzi con la documentazione baziale (oggi purtroppo che ci è stata tramandata. Il primo spi- inaccessibile!!), precisa che del castel- raglio ci viene offerto da un documen- lo a quell'epoca non rimaneva altro che to ben noto agli storiografi luciesi, ma “circuitus murorum” (cioè i muri peri- finora non tenuto nella dovuta consi- metrali). Anche ammesso, dunque, derazione. Si tratta di un accordo, sti- che la costruzione mostri caratteri pulato il 6 dicembre 1323 e relativo ai arabi, normanni o svevi, essi non sa- diritti che l'università di S. Lucia dove- rebbero altro che sovrapposizioni dei va pagare al suo Beneficiale (ancora ricostruttori che operarono in epoca a non si chiamava né Abate, né Cappel- noi molto vicina. lano Maggiore, né Prelato). Al benefi- Dov'era ubicata, allora, S. Lucia ciale, chierico Alfonso Federico, che prima del 1322? Qualche dettaglio, lamentava il mancato pagamento delle come abbiamo visto lo fornisce lo stes- sue spettanze, i due sindaci (cioè rap- so Perdichizzi. Oltre a precisare la di- presentanti) dell'università della Terra l'invito del sovrano furono: Grazia, S. stanza da Milazzo (sei miglia), egli (oggi diremmo “Comune”) di S. Lu- Nicolò, Murmuka, S. Biagio, Santo afferma che esisteva un collegamento cia “de plano Melatii” rispondevano di Cono, Agrilla, S. Pier Trifone ( que- tra la chiesa di S. Lucia e quella della non dovergli nulla perché alla loro st'ultimo nome potrebbe essere un'er- Madonna del Boschetto (tutt'oggi esi- “Terra”era stato concesso il godimen- rata lettura per S. Pier Trisino, cioè stente in località Parco Nuovo di Mi- to degli stessi privilegi di cui godevano l'antico casale esistente nel sito del- lazzo), posta - scrive lo stesso i cittadini di Messina. Questa sovrana l'odierna Pace del Mela). Perdichizzi - “a meno di due miglia concessione derivava dalla circostan- Conferma più chiara della notizia dalla Città”. La distanza dalla Madon- za che “la detta Terra di S. Lucia” era fornita dal Perdichizzi, mi pare, non na del Boschetto a S. Lucia era, dun- “de novo habitata” (cioè “abitata per potevamo trovare. Rimane da scioglie- que, poco più di quattro miglia. Una la prima volta”) da persone provenien- re l'enigma del castello.Gli storici lo- attenta rilettura delle fonti potrebbe si- ti da un precedente casale abbandona- cali che se ne sono occupati (da ultimo curamente aiutarci nella identificazio- to e da altri casali vicini della stessa p. Giovanni Parisi) sostengono la sua ne dell'antico sito del Casale piana di Milazzo. Il documento preci- origine “araba” e quindi sono costretti abbandonato, ma è lavoro che richiede sa che lo spostamento degli abitanti ad attribuire a Federico II d'Aragona la tempo e competenza. Un primo ap- nella nuova sede era stato disposto dal ricostruzione di un castello preesisten- proccio potrebbe essere costituito dal- re (“ex mandato regio”) a causa delle te. Ma i documenti, che gli stessi stu- l'esame dell'inchiesta effettuata il 20 continue devastazioni alle quali essi diosi citano senza arrendersi luglio1249, per ordine di Federico II andavano annualmente soggetti in se- all'evidenza, parlano con estrema di Svevia, allo scopo di valutare la con- guito alle incursioni delle soldatesche chiarezza di una costruzione dalle sistenza del Casale di S. Lucia che do- angioine (cfr. DE CHIARA, doc. fondamenta (“fundari”). D'altro can- veva essere permutato con un altro di XXXVIII). In effetti Federico II d'Ara- to il castello di S. Lucia non si trova valore equivalente, ma più comodo gona nel gennaio del 1322 aveva ema- mai citato in epoca precedente. Esso per il vescovo di Patti, poi individuato nato un proclama dando facoltà a non è compreso, per fare solo un nel Casale di Sinagra. Il documento chiunque lo volesse di trasferirsi “con esempio, nell'elenco “Castrorum Sici- originale è conservato nell'Archivio tutte le sostanze ed averi” nel nuovo liae”, redatto il 3 maggio 1272 su ordi- Capitolare di Patti ed è stato pubblica- Casale di S. Lucia, nei cui pressi egli ne di Carlo d'Angiò, nel quale to da due studiosi tedeschi, Dieter aveva disposto la costruzione di un compaiono, invece, Rametta (oggi Girgensohn e Norbert Kamp.Riporto, fortilizio per le esigenze di difesa dei Rometta), Monforte, Milazzo, S. per comodità di chi volesse effettuare nuovi abitanti (“quoddam fortili- Marco, S. Filadelfo (oggi S. Fratello) ( ulteriori ricerche, la traduzione del tium...de novo...construi Nostra man- cfr.