COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

PARERE n. 93 del 16 dicembre 2010 (o.d.g. 8 del 16 dicembre 2010)

OGGETTO: Comune di Santa Maria di Sala (VE). Rapporto Ambientale al Piano di Assetto del Territorio.

PREMESSO CHE

– ai sensi dell’art. 4 della legge regionale 23 aprile 2004, n. 11, in attuazione della direttiva comunitaria 2001/42/CE, i Comuni, le Province e la Regione, nell’ambito dei procedimenti di formazione degli strumenti di pianificazione territoriale, devono provvedere alla valutazione ambientale strategica (VAS) dei loro effetti sull’ambiente al fine di “promuovere uno sviluppo sostenibile e durevole ed assicurare un elevato livello di protezione dell’ambiente”; – La Commissione Regionale VAS, individuata ex art.14 della LR n.4/2008, si è riunita in data 16 dicembre 2010 come da nota n. 645835/45.06 del 10.12.2010 del Dirigente della Unità di Progetto Coordinamento Commissioni (VAS – VINCA – NUVV), segretario della commissione; – Il Comune di Santa Maria di Sala (VE) con note n.0005704/2010 del 25.03.2010, n. 0016950/2010 del 22.09.2010, n.0022296/2010 del 09.12.2010, n. 0022696/2010 del 15.12.2010 ha fatto pervenire la documentazione necessaria per ottenere il parere della Commissione VAS; – Il Comune ha approvato con DGC n.16 del 23.02.05 il “Documento Preliminare e lo schema di accordo di pianificazione” ai sensi dell’art. 15 della legge urbanistica regionale, per la formazione del piano di assetto del territorio comunale; In data 23.11.2007 è stato sottoscritto l’accordo di pianificazione tra Regione, Comune e Provincia. In applicazione dell’art. 5 della legge urbanistica regionale 11/2004 è stata avviata la fase di concertazione e partecipazione con gli enti territoriali e le Amministrazioni interessate alla tutela degli interessi pubblici coinvolti nella redazione del PAT, oltre che con le associazioni economiche, sociali e politiche portatrici di interessi diffusi nel territorio comunale, mediante incontri di lavoro e pubbliche assemblee. Il Comune, con DGC n. 115 del 26.10.2010 ha espletato la fase di concertazione e partecipazione ai fini della redazione del Piano di Assetto del Territorio Comunale ai sensi dell’art. 15 della Legge Regionale n. 11 del 23 aprile 2004 e successive modificazioni, prendendo atto degli esiti dell’avvenuta concertazione e valutando le comunicazioni ed i contributi – diversamente pervenuti – da parte degli enti, amministrazioni, associazioni e soggetti interessati, intervenuti alla concertazione; Il Comune con DCC n. 2 del 24.02.2010, ha adottato il Piano di Assetto del Territorio Comunale secondo quanto previsto dall’art. 15 della LR n. 11 del 23.04.04 Come da documentazione presentata, l’avviso dell’avvenuta adozione del Piano in parola è stato affisso all’albo pretorio del Comune, della Provincia e sui quotidiani :“Il Gazzettino” del 07.04.2010 e “La Nuova Venezia”del 06.04.2010. Sono pervenute n. 101 osservazioni di cui n. 100 pervenute entro i termini e n. 1 fuori termine, 11 delle quali attinenti al Rapporto Ambientale;

− PARERE DELLA COMMISSIONE VAS SUL RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE La Commissione Regionale VAS, con parere n.102 del 16.112009, aveva espresso giudizio positivo di compatibilità ambientale sul Rapporto Ambientale Preliminare allegato al Documento Preliminare per la redazione del Piano di Assetto Territoriale Comunale del Comune di Santa Maria di Sala, a condizione che nel Rapporto Ambientale venissero ottemperate alcune prescrizioni.

− INQUADRAMENTO TERRITORIALE

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Il Comune di Santa Maria di Sala è situato nella parte occidentale della provincia di Venezia e dista circa 10 km dal Capoluogo. Il comune è situato ad un’altitudine di 13 m slmm, al confine con la provincia di Padova. Precisamente confina con i comuni padovani di , e Villanova di Campodarsego. Confina inoltre con i comuni veneziani di , , e . La superficie territoriale complessiva è di 27,94 kmq. Viabilità Il comune è attraversato dalla SR515 - Noalese, che collega Padova con Treviso e dalla SP32 che porta a Mirano. Il territorio è percorso da una rete stradale di tipo comunale che segue il disegno dell’agrocenturiato. In relazione a questo, la viabilità rappresenta un punto debole del territorio comunale, in quanto la struttura stradale ricalca il disegno dell’antico graticolato romano, con la conseguenza di incroci ogni 700 m A sud del comune passa la linea ferroviaria Padova-Venezia. Tuttavia, non nel territorio di santa Maria di Sala non sono presenti stazioni ferroviarie.

− INQUADRAMENTO SOCIO-ECONOMICO Il comune ha una popolazione di 16.661 abitanti e una densità demografica di circa 596 ab/kmq. La zona industriale è, dopo quella di Porto Marghera, la più importante della Provincia di Venezia in termini di aziende industriali e commerciali presenti. Nel Comune sono localizzate più di 1.500 unità locali complessive che offrono lavoro a circa 9000 addetti, provenienti oltre che dal comune anche dalla zona del Miranese, nonché dai limitrofi comuni del Camposampierese. Nel territorio sono inoltre presenti circa 250 esercizi commerciali, nei quali sono impiegati circa 1000 lavoratori. Si tratta di aziende leader di rilevanza nazionale, ma anche di molti piccoli laboratori artigianali. Lo sviluppo economico è avvenuto anche grazie alla posizione strategica del comune che si trova tra i grandi poli di Venezia, Padova e Treviso a cui è collegato da importanti assi viari quali la SR515 Noalese e la Provinciale Miranese. La serie storica relativa alla popolazione residente mostra una continua crescita del numero dei residenti negli ultimi 17 anni confermando le previsioni urbanistiche di progetto sia nell’ipotesi di progetto che nell’ipotesi zero. Il Piano elaborato prende atto di tale tendenza e formula una previsione di crescita che, nel periodo di dieci anni, vede la popolazione aumentare di 2 873 abitanti. L’analisi condotta per il settore industriale mostra che attualmente sono insediate nel territorio 604 imprese e che tali imprese hanno variato in maniera irregolare la propria consistenza numerica nel corso degli anni. Nei confronti del settore industriale, considerate le previsioni di nuove aree insediabili e le dimensioni medie dell’industria locale, il Piano prevede espansioni che aumenteranno di 30 unità il numero delle imprese. Riguardo al settore terziario,viene rilevato un trend positivo, che nel corso degli anni ha prospettato andamenti crescenti nel numero delle imprese. Le unità locali del settore si attestano attualmente a 685. Considerata la dimensione media dell’impresa operante nel settore ed il rapporto esistente tra impresa terziaria e popolazione residente, l’ipotesi di Piano prevede una crescita, nell’arco del periodo di 10 anni pari a 115 imprese. Il territorio offre diverse possibilità di visitare elementi di pregio storico-architettonico e di alcuni itinerari alla scoperta della campagna tra casolari rurali e il paesaggio tipico del graticolato romano e del Muson vecchio, le Ville Venete, etc. L’itinerario lungo il Muson, è proposto dalla Federazione Italiana amici della Bicicletta e prevede anche il passaggio all’interno del territorio di Santa Maria di Sala, dove oltre al particolare paesaggio del graticolato romano, è possibile visitare Villa Farsetti, che conta circa 20.00 turisti ogni anno. È inoltre di interesse turistico il Castello di Stigliano.

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Le imprese al turismo nel 2007 sono pari a 51 e negli ultimi anni hanno mostrato un incremento del 21%, nonostante la flessione negativa tra il 2005 e il 2006. Sono presenti tre strutture alberghiere.

− STATO DELL’AMBIENTE Come premessa al Rapporto Ambientale il valutatore afferma che l’analisi ambientale in esso contenuta, costituisce un approfondimento delle indagini condotte per la stesura del Rapporto Ambientale Preliminare e che le criticità emerse da tale approfondimento sono risultate, complessivamente, coerenti con quanto rilevato in fase preliminare. Tuttavia, il valutatore sottolinea che in alcuni casi sono emerse ulteriori criticità, sulla base delle quali e a seguito della valutazione delle azioni di Piano sono stati individuati degli indicatori quantitativi finalizzati a valutare lo stato attuale, il Piano, le scelte alternative e l’opzione zero. In particolare nelle analisi specialistiche a corredo del PAT sono state approfondite le tematiche relative a: • allevamenti intensivi con relativa classificazione e caratterizzazione con individuazione di modalità di stoccaggio delle deiezioni, calcolo di azoto emesso in atmosfera e nel terreno; • Biodiversità, mediante la creazione della tavola della Naturalità del territorio e valutazione nella situazione ante e post progetto; • approfondimenti geologici e idraulici; • indicatori specifici sul consumo di suolo; • indicatori sul consumo/tipologia di suolo delle aree soggette a trasformazione; • indicatori specifici sul sistema socio economico; • indicatori specifici sul sistema della rete acquedottistica e fognaria. In merito all’ inquinamento acustico in sede di redazione del Rapporto Ambientale è stato redatto uno specifico approfondimento mediante quantificazione delle fonti di rumore significative presenti in territorio comunale (causato dal traffico veicolare) ed individuazione di specifici indicatori finalizzati a “pesare” l’impatto acustico sulla popolazione attuale e sulle nuove previsioni di Piano. Viene evidenziato che la maggiore fonte di impatto acustico legata al traffico veicolare risulta essere la SR 515 per la quale è stato condotto uno specifico studio di diffusione acustica. Per quanto riguarda l’ inquinamento luminoso il valutatore afferma che, preso atto della attuale classificazione del territorio comunale, sono state previste opportune indicazioni nelle NTA atte ad attenuare questo fenomeno. Per quanto riguarda la criticità legata all’estensione della rete fognaria e acquedottistica, a seguito alla richiesta di integrazioni da parte di questa Commissione, sul recepimento nelle NTA della prescrizione del valutatore di una “coprogrammazione con gli enti gestori delle linee strategiche di sviluppo atte al completamento della rete esistente” , con le integrazioni di cui alla nota prot. n.22296/2010 del Comune vengono evidenziate le seguenti prescrizioni contenute nelle NTA: art. 3 delle NTA “Valutazione Ambientale Strategica“: ” (….) Prima della scadenza del termine di cui all’art. 18, comma 7, della LR. 11/2004, ed in ogni caso prima di avviare il procedimento di revisione del PI, la Giunta presenterà al Consiglio Comunale un rapporto che dovrà verificare puntualmente lo stato delle condizioni di sostenibilità individuate dalla VAS, con particolare riferimento: a) al completamento delle reti di collettamento dei reflui urbani e all’adeguatezza dei sistemi di depurazione cui questi si riferiscono; b) alla riduzione delle eventuali perdite della rete di approvvigionamento idropotabile in relazione alla possibilità di sostenere maggiori carichi insediativi; c) all’attuazione di programmi di risparmio energetico, con particolare riferimento al settore dei trasporti urbani e a quello dell’edilizia; d) alla realizzazione del sistema dei parchi e spazi verdi, percorsi pedonali e ciclabili; e) all’equilibrio tra le previsioni, attuate e in attuazione, relative alla riqualificazione di parti della città costruita e le previsioni, attuate e in attuazione, relative alla occupazione di nuovi suoli. (….). UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 3

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Viene inoltre proposta la modifica dell’art. 84 delle NTA “Tutela della falda acquifera sotterranea” per la tutela della falda sotterranea dagli inquinanti di origine antropica.

− CRITICITA’ AMBIENTALI Il valutatore afferma che, a seguito dell’approfondimento del Quadro conoscitivo rispetto al Rapporto Ambientale Preliminare, alcune potenziali criticità, rilevate in prima analisi, non sono state confermate nell’approfondimento in esame, in quanto lo studio ha evidenziato che pur costituendo aspetti negativi per il territorio, il loro attuale grado di incidenza ambientale non costituisce ancora una importante problematica. In particolare, si riferisce ai superamenti del valore limite annuo di biossido di azoto e a quelli del valore limite giornaliero per le polveri sottili, oltre agli impianti di radiocomunicazione e alle linee di elettrodotti a ridosso dei nuclei urbani. Queste, che in prima istanza nel Rapporto Ambientale Preliminare costituivano potenziali criticità, in seguito alla “quantificazione” determinata dall’approfondimento operato dal presente studio, hanno evidenziato un livello di impatto ambientale non significativo. Si riporta di seguito una sintesi delle criticità ambientali desunta dalla lettura del Rapporto Ambientale. Aria • Elevate concentrazioni di biossido di azoto e delle polveri sottili. • Elevate emissioni di ammoniaca legate all’agricoltura ed in particolare agli allevamenti.

• Elevate emissioni di CO 2 sia legate al traffico veicolare che all’industria. • Effetti indesiderati della diffusione di inquinanti da infrastrutture. Acqua • Carenza di reti fognarie ed acquedottistiche. • Aree esondabili o soggette a periodico ristagno idrico. • Presenza di un’area caratterizzata da vulnerabilità degli acquiferi all’inquinamento. Flora, fauna e biodiversità • Carenza di zone boscate naturali e mancanza di aree di ricostruzione ambientale; • Forte sviluppo degli insediamenti urbani, sia dell’edificato che delle infrastrutture stradali, a discapito delle superfici naturali quali boschi e/o aree di connessione naturalistica (aree boscate e siepi in aree agricole). Suolo e sottosuolo • Bassa diversificazione ambientale e scarsa presenza di elementi naturali. • Elevato consumo di suolo agricolo. • Elevata livello di urbanizzazione per l’intero territorio comunale. • Elevato sviluppo della rete stradale extraurbana. Agenti fisici • Effetti indesiderati della diffusione di rumore da infrastrutture. • Sviluppo della rete di elettrodotti nelle ATO 1,3,4. • Popolazione esposta ai campi elettromagnetici. • Inquinamento luminoso. Patrimonio culturale, architettonico, archeologico e paesaggistico • Impatto paesaggistico dovuto alla presenza di infrastrutture lineari. Popolazione • Elevata densità di popolazione per l’intero territorio comunale. Energia • Elevati consumi elettrici del sistema industriale. Sistema socio-economico • Presenza elevata di edificato diffuso. • Mancanza di iniziative rivolte al risparmio energetico e all’utilizzo di energia da fonti rinnovabili. • Allevamenti intensivi e non a ridosso dell'edificato residenziale esistente.

− OBIETTIVI DEL PAT UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 4

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Nel Rapporto Ambientale sono riportati gli obiettivi di sostenibilità ambientale del Piano, dei quali di seguito si propone una sintesi: Clima e atmosfera Il PAT, in sede di realizzazione degli interventi edilizi, prevede di garantire la continuità e la fruibilità degli spazi verdi da realizzarsi attraverso la piantumazione di specie arboree autoctone. Ciò comporterà un incremento della capacità di fissazione del carbonio su scala urbana e soprattutto nelle zone urbanizzate e riduce insieme all’architettura bioecologica gli impatti sul l’attuale assetto climatico. Biodiversità Il PAT provvede alla tutela delle risorse Naturalistiche e Ambientali e all’integrità del Paesaggio Naturale, quali componenti fondamentali della “Risorsa Territorio”. Il PAT quindi si prefigge l’attivazione di precise norme e indirizzi volti a potenziare la rete ecologica. Il PAT individua nel territorio la matrice naturale primaria. In tale ambito sono da evitare: • tutti quegli interventi antropici che riducono l'estensione delle unità elementari (urbanizzazione, riduzione a coltivo, ecc.); • tutti quegli interventi antropici che riducono la funzionalità dei corridoi ecologici (urbanizzazione, riduzione a coltivo, disturbo antropico di vario genere quale rumore, emissione di fumi, vapori e fluidi, mutamento della struttura, densità e composizione botanica del corridoio, ecc.). Aria Il PAT prevede, in sede di nuove realizzazioni, la creazione di nuove aree verdi, garantendo la continuità e la fruibilità degli spazi verdi e servizi in genere al fine di migliorare il microclima, ma anche a funzionare come barriera per le polveri e per i rumori. II PAT persegue l'obiettivo della tutela della salute umana rispetto all'inquinamento atmosferico ed acustico, attraverso il Piano Generale del Traffico Urbano e il Piano di Classificazione Acustica. Acqua Potenziamento della rete ecologica lineare con la creazione, anche con altri corsi d’acqua, di connessioni ecologiche. Il PAT individua i corsi d’acqua di maggior importanza dove ogni intervento di manutenzione e riqualificazione dovrà avvenire nel principio della salvaguardia del territorio e della riduzione dell’impatto ambientale e degli inquinamenti. Il PAT si pone l'obiettivo della salvaguardia dell'assetto idrogeologico attraverso la verifica sulle condizioni che possano porsi come inquinamento della falda sotterranea. Il PAT e la Valutazione di Compatibilità idraulica tutelano mediante adeguate norme il rispetto delle progettualità del consorzio di Bonifica. Suolo Il PAT provvede alla difesa del suolo e sottosuolo attraverso la prevenzione dai rischi e dalle calamità naturali: accertando la consistenza, la localizzazione e la vulnerabilità delle risorse naturali; individuando le azioni prioritarie e strutturali da attivare per la loro salvaguardia. Appare quindi evidente l’importanza della tutela del suolo e sottosuolo, prioritaria rispetto a qualsiasi nuovo intervento di trasformazione del territorio. E’ previsto in tal senso, di concerto con il Consorzio di Bonifica, la creazione di tutte quelle misure atte a tutelare maggiormente i suoli in condizioni di criticità idraulica. Risorse energetiche IL PAT promuove ed incentiva lo sviluppo nel territorio comunale della progettazione edilizia sostenibile con uso di tecniche costruttive riferite alla bioarchitettura, al contenimento del consumo energetico e all’utilizzo di fonti di energia rinnovabile, che dovranno essere favorite anche in rapporto agli oneri di urbanizzazione e di costruzione. Il PI favorisce l'utilizzo di metodi di progettazione bio-ecologica, l'utilizzo di materiali bio-compatibili ed energie rinnovabili e/o tecnologie di risparmio energetico, quali ad esempio gli impianti a energia radiante.. Rifiuti

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A livello di nuove realizzazioni edilizie sono previsti dal PAT indirizzi per la promozione di iniziative pilota per la realizzazione di singoli edifici, piani attuativi o altri interventi informati ai principi della sostenibilità, nei quali sperimentare modalità di raccolta dei rifiuti differenziata. Clima acustico Il PAT predispone l’individuazione delle principali strutture/attrezzature che necessitano dell’adozione di opportune azioni di mitigazione, finalizzate a ridurre gli effetti di disturbo (in termini acustici, visivi, olfattivi, o di altra natura) da esse prodotte rispetto al contesto ambientale e paesaggistico. Sono previsti interventi di mitigazione (fasce tampone boscate di adeguata lunghezza e profondità) dell’impatto visivo, acustico e della diffusione di polveri inquinanti (mascherature e quinte arboree) degli impianti produttivi in corrispondenza di aggregati residenziali. Ambiente edificato Il PAT prevede il riordino, la riqualificazione, il completamento e l’ampliamento del sistema insediativo consolidato esistente. Prevede inoltre la possibilità di espansione del sistema insediativo da localizzare in adiacenza alle aree residenziali consolidate esistenti, integrandole alle stesse anche con la viabilità locale attraverso il contemporaneo inserimento di adeguati servizi e luoghi centrali a continuità e raccordo con quelli preesistenti, e l’eliminazione delle situazioni di criticità determinate dalla presenza delle strutture individuate come elementi di degrado ambientale. In relazione alle aree ad edificazione diffusa, quasi completamente edificate con destinazione d’uso principalmente residenziale e collocate lungo le strade, provviste delle più importanti opere di urbanizzazione, il PI dovrà: • Limitare ed organizzare gli insediamenti e gli accessi alla viabilità principale; • Definire le piccole espansioni edilizie nel rispetto del contesto rurale; • Ridurre l’impatto nell’ambiente rurale circostante con fasce di mitigazione da realizzare contestualmente agli interventi ammissibili; • Favorire il recupero anche di spazi per usi pubblici (servizi); • Favorire la realizzazione ed il completamento di percorsi ciclo-pedonabili; • Favorire e riconoscere le minime attività terziarie di servizio per il territorio aperto dotandole di servizi primari (verde e parcheggio); • Dettare norme specifiche per ogni zona indicando i parametri urbanistico-edilizi in armonia con gli indirizzi del PAT. Infrastrutture Il PAT individua i servizi di interesse comune di maggior interesse comunali, ricercando le integrazioni con gli altri servizi presenti e/o di progetto. Qualità estetica Il PAT riconosce l’uso delle aree verdi di interesse storico/architettonico sulla base delle specifiche caratteristiche di impianto e di progettazione. Caratteri storico-culturali Il PAT individua le emergenze paesaggistiche tipiche della storicità veneta, soprattutto le numerose ville venete, le quali sono da salvaguardare da espansioni urbanistiche e costruzioni improprie e che possono essere valorizzate per incrementare la qualità del territorio.

− AZIONI DEL PAT E AMBITI TERRITORIALI OMOGENEI Sono stati individuati 4 ambiti omogenei (ATO) in funzione di specifici contesti territoriali, sulla base di valutazioni di carattere geografico, storico, paesaggistico ed insediativo. Per ciascuno di essi si riporta di seguito una descrizione sintetica e le azioni previste dal Piano. ATO 1 – Ambito di Valenza Ambientale Notevole interessata dal fiume Muson: riguarda l’area a nord del territorio comunale, caratterizzato dalla Valenza Ambientale-Naturalistica determinata dal fiume Muson e più a sud dallo scolo Veternigo. Appartengono a questo ATO gli insediamenti di Stigliano e Mazzacavallo (di valenza storico- architettonica) di Veternigo con carattere tipicamente residenziale. Le azioni del PAT sono: • salvaguardia del territorio naturalistico e ambientale dei corsi d’acqua e del loro intorno; UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 6

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• riqualificazione e recupero degli insediamenti storici; • riordino di brani agricoli significativi; • salvaguardia di ambiti agricoli non ancora compromessi; • osservanza degli indirizzi e prescrizioni richiamati in premessa degli ATO e da indicazioni specifiche delle “Azioni strategiche” e dei “Valori e tutele” di cui alla tavola 4 e alle NTA. ATO 2 - Ambito centrale dei servizi e della produzione: riguarda il territorio centrale del comune compreso tra lo scolo Veternigo e lo scolo Lusore più a sud. Appartengono a questo ATO le parti di agro-centuriato ancora integro e a vocazione agricola; i nuclei residenziali di Sant’Angelo e del capoluogo; la zona produttiva secondaria e terziaria di maggior impatto territoriale. Le azioni del PAT sono: • salvaguardia del territorio naturalistico e ambientale dei corsi d’acqua e del loro intorno; • riqualificazione e recupero degli insediamenti storici; • riordino dell’intero polo scolastico comunale, anche attraverso accordi di programma, all’interno dell’area del capoluogo al fine di creare la centralità di questo servizio alla popolazione di primaria importanza; • riqualificazione della zona produttiva secondaria - terziaria; • marcare maggiormente le parti di agro-centuriato ancora integre anche attraverso le formazioni con elementi naturalistici dei cardi e decumani scomparsi; • salvaguardia di ambienti agricoli non ancora compromessi; • previsione di un’ampia forestazione in prossimità dello scolo Lusore al fine di creare una grossa ed importante centralità naturalistica nel cuore dell'intero territorio comunale. • osservanza degli indirizzi e prescrizioni richiamati nella premessa delle ATO e da indicazioni specifiche evidenziate dalle “Azioni strategiche” e dai “Valori e tutele” di cui alla Tav. 4 e alle NTA. ATO 3 - Ambito dei servizi e della commercialità: riguarda la parte sud-ovest del territorio comunale caratterizzata da un numero notevole di edifici dai molteplici usi. Appartengono a questo ATO le parti di agro-centuriato in parte compromesso da edificazioni organizzate; la parte di area produttiva secondaria e terziaria a ridosso di quella dell’ATO 2 a nord e in prossimità dello scolo Lusore; Il nucleo residenziale di Caselle; le aree produttive terziarie poste a cavallo dell’ex strada statale Padova-Treviso. Le azioni del PAT sono: • salvaguardia del territorio naturalistico e ambientale dei corsi d’acqua e del loro intorno; • riqualificazione e recupero dell’agro-centuriato; • riordino di brani agricoli significativi; • riordino e riqualificazione del settore terziario presente nel territorio; • osservanza degli indirizzi e prescrizioni richiamati nella premessa delle ATO e da indicazioni specifiche evidenziate dalle “Azioni strategiche” e dai “Valori e tutele” di cui alla Tav. 4 e alle NTA; • previsione di un’ampia forestazione in prossimità dello scolo Fiumicello, in collegamento con il fiume Lusore al fine di creare una grossa ed importante centralità naturalistica nel cuore dell’intero territorio comunale. ATO 4 - Ambito della centuriazione più evidente: Riguarda la parte sud-est del territorio comunale caratterizzata dalla presenza ben visibile di cardi e decumani di origine romana, all’interno dei quali si è sviluppata la località di Caltana. Il territorio è attraversato, con andamento est-ovest, da alcuni scoli che hanno permesso l’assetto originario della suddivisione agraria storica. Le azioni del PAT sono: • salvaguardia del territorio naturalistico e ambientale dei corsi d’acqua e del loro intorno; • riordino di brani agricoli significativi; • salvaguardia di ambiti agricoli non ancora compromessi; • istituzione di una pista ciclo-pedonale di collegamento nord-sud dell’intero territorio comunale in alternativa ai

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• percorsi carrai; • osservanza degli indirizzi e prescrizioni richiamati nella premessa delle ATO e da indicazioni specifiche evidenziate dalle “Azioni strategiche” e dai “Valori e tutele” di cui alla Tav. 4 e alle NTA; • previsione di un’ampia forestazione in prossimità del fiume Lusore e dello scolo Fiumicello al fine di creare una grossa ed importante centralità naturalistica nel cuore dell’intero territorio comunale. Al contempo si prevede, in adiacenza con la suddetta area, il collegamento con il comune di Pianiga posto a sud.

− PROCESSO DI CONCERTAZIONE/CONSULTAZIONE Con nota prot. n. 16950/2010 del 22.09.2010 il Comune ha consegnato il certificato di pubblicazione con cui il Dirigente del Settore Tecnico certifica che l’avvio della procedura di concertazione relativa al PAT è stata pubblicata all’Albo pretorio comunale e depositata presso la segreteria del Comune dal 16.05.2006 al 06.06.2006 e che sono pervenute agli atti comunali le seguenti comunicazioni e contributi da parte degli Enti e Associazioni interessate: • Coldiretti Venezia; • Deltagas • A.C.M. • Azienda Unità Locale-Sanitaria n. 13; • Unindustria Venezia; • Parrocchia di Santa Maria di Sala; • contributi per la formazione dello strumento di pianificazione presentate da un’azienda agricola. A seguito della richiesta di chiarimenti sugli esiti della partecipazione e consultazione svolta durante la redazione del Piano e del Rapporto Ambientale e dell’eventuale individuazione in tale fase di eventuali scenari alternativi, il Comune con integrazioni consegnate con nota prot. n. 22296/2010 del 09.12.2010, ha chiarito quanto segue: • successivamente alla fase di chiusura della concertazione sul Documento Preliminare è avvenuta una fase di discussione sul progetto di Piano e, nella fase di costituzione della proposta di Piano sono stati diversi gli appuntamenti di discussione e concertazione. Hanno partecipato a tali incontri l’Amministrazione Comunale, la Provincia di Venezia, il gruppo di progettazione del PAT, il valutatore e il referente regionale nel periodo dal 15.02.2007 al 23.07.2009. • il giorno 18.02.2010 si è tenuta un’assemblea pubblica e incontro con i consiglieri comunali per l’illustrazione del PAT e della proposta di Rapporto Ambientale prima dell’adozione dello stesso; • il giorno 10.09.2010 si è tenuta un’assemblea pubblica e incontro tra i tecnici incaricati dall’Amministrazione Comunale e tutti i consiglieri comunali per l’illustrazione del PAT e degli esisti del Rapporto Ambientale. Da tali incontri e da altri condotti nel periodo antecedente alla adozione sono emerse alcuni indicazioni e le motivazioni tecniche per l’individuazione degli scenari alternativi che sono stati oggetto poi di valutazione nel Rapporto Ambientale. In merito allo scenario alternativo rappresentato si è tenuto conto degli “stimoli” di osservazioni e/o contributi che prevedevano, rispetto l’ipotesi di progetto, una minore espansione dell’ATO 4 per conservare maggiormente la struttura del Centuriato e una minore espansione dell’ATO 1 – Ambientale per meglio conservare l’ambito del Muson. Parte del dimensionamento è stato dunque delocalizzato nell’ATO 2. Tale scelta progettuale però, non si è rilevata così vantaggiosa in quanto contemplando una maggiore concentrazione di abitanti, si sarebbero dovuti incrementare anche alcuni servizi con maggiori costi sociali e soprattutto con un peggioramento della qualità dell’aria (dovuta ai maggiori spostamenti in auto) e degli indicatori relativi alla qualità di vita “popolazione e salute umana”. Tale espressione degli indicatori è sicuramente dettata dalla assenza di una viabilità in grado di supportare eccessive crescite dei nuclei urbani e dalla complessità dell’urbanizzazione (suddivisa in 7 nuclei abitati

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distinti) nei quali nessuno risponde completamente alle esigenze della popolazione in termini di servizi e qualità della vita. Ciò comporta sempre “migrazioni fra una frazione e l’altra. La soluzione progettuale migliore è risultata dunque quella in grado di “spalmare” in modo più uniforme il nuovo carico insediativo.

− DIMENSIONAMENTO DEL PIANO In base al calcolo demografico è prevista per il 2017 una popolazione di 20.959 abitanti con un incremento rispetto al 2006 di 4.795 unità. Il Comune, nel principio della salvaguardia del suo territorio e dei valori ambientali in esso contenuti, prevede un dimensionamento del Piano per 2.873 abitanti assegnando 300 mc ad ogni abitante teorico,. ATO 1 – Ambito di Valenza Ambientale Notevole interessata dal fiume Muson Carico insediativo residenziale mc 247.748 Carico insediativo commerciale mq 12.000 Carico insediativo direzionale mc 10.000 Carico insediativo produttivo mc 0 Carico insediativo turistico mq 10.000 Aree per servizi mq 48.280 Abitante teorici n. 826 ATO 2 - Ambito centrale dei servizi e della produzione Carico insediativo residenziale mc 201.820 Carico insediativo commerciale mq 43.000 Carico insediativo direzionale mc 10.000 Carico insediativo produttivo mc 48.500 Carico insediativo turistico mq 10.000 Aree per servizi mq 79.540 Abitante teorici n. 673 ATO 3 - Ambito dei servizi e della commercialità Carico insediativo residenziale mc 252.985 Carico insediativo commerciale mq 35.000 Carico insediativo direzionale mc 10.000 Carico insediativo produttivo mq 20.000 Carico insediativo turistico mq 10.000 Aree per servizi mq 78.810 Abitante teorici n. 877 ATO 4 - Ambito della centuriazione più evidente Carico insediativo residenziale mc 149.000 Carico insediativo commerciale mq 27.000 Carico insediativo direzionale mc 10.000 Carico insediativo produttivo mc 0 Carico insediativo turistico mq 10.000 Aree per servizi mq 53.410 Abitante teorici n. 497

− METODOLOGIA DI VALUTAZIONE E VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI La valutazione del Piano si è sviluppata in diverse fasi di analisi: • una prima fase che ha riguardato lo stato di fatto del territorio del comune: “stato attuale”; • una seconda fase che ha riguardato lo “stato di progetto”; • una terza che ha riguardato le alternative a loro volta suddivise in: o Ipotesi zero o Soluzione alternativa Il valutatore afferma che per una corretta valutazione ed un maggior dettaglio di analisi gli impatti sul territorio sono stati valutati ATO per ATO.

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Il metodo di valutazione utilizzato è quello dell’analisi multicriteriale che consente di determinare priorità di scelte e di interventi, scomponendo e gerarchizzando in livelli e sottolivelli un problema composto da fattori aventi importanza relativa diversa. Questo permette di determinare i valori (pesi) dei criteri su cui si basa la valutazione. Alla base delle scelte effettuate vi è, la necessità di effettuare un confronto con un sistema di riferimento oggettivo, che limiti la discrezionalità del valutatore. Tale riferimento viene individuato nel dato provinciale, che può essere assunto come un parametro medio, nel quale risultano stemperati sia i punti di eccellenza che le criticità più macroscopiche. Seguendo lo schema DPSIR, per ciascuno degli ATO comunali sono stati individuati i determinanti, cioè le attività ed i processi di origine antropica che sono origine di pressione sull’ambiente. Successivamente è stata individuata una serie di indicatori di pressione in grado di descrivere le dinamiche in atto nei confronti delle diverse componenti ambientali. Le informazioni desunte dal quadro conoscitivo e frutto di ulteriori approfondimenti tematici sono state utilizzate per la costituzione di tre tipologie di indicatori suddivisi in tre macrocategorie: • Indicatori quantitativi con standard di legge, che fanno riferimento ai dati quantitativi confrontabili con una soglia definita per legge, con possibilità di calcolare il grado di sostenibilità; • indicatori quantitativi senza standard di legge, privi di una soglia di legge capace di delimitare gli ambiti della sostenibilità e insostenibilità, che possono comunque consentire una valutazione quantitativa sulla base di specifici criteri, quali una soglia fisica definita ad hoc (ad esempio il consumo di suolo, la portata di acqua potabile, la capacità di depurazione dei reflui, ecc). • indicatori cartografici ( Map Overlay ), definiti attraverso la sovrapposizione di più carte tematiche. Si riporta di seguito l’elenco degli indicatori utilizzati suddivisi per comparto ambientale. Aria • concentrazione di monossido di carbonio; • concentrazione di biossido di azoto; • concentrazione di polveri; • emissioni di ossidi di azoto; • emissioni di ammoniaca; Clima • emissioni di anidride carbonica; • emissioni di protossido di azoto; • emissioni di metano; Acqua • residenti collegati alla rete di fognatura; • carico trofico potenziale – Azoto; • carico trofico potenziale – Fosforo; • densità delle discariche attive; Suolo e sottosuolo • residenti collegati alla rete di fognatura; • carico trofico potenziale – Azoto; • carico trofico potenziale – Fosforo; • densità delle discariche attive; • densità delle cave attive; Flora e fauna • cave attive (superficie di escavazione/superficie ATO); • superficie urbanizzata/superficie ATO; • superficie agricola utilizzata/superficie ATO; • superficie boscata/superficie ATO; • sviluppo della rete stradale extraurbana/superficie ATO; UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 10

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• pressione venatoria; Biodiversità e zone protette • estensione delle aree a parco/superficie ATO; • estensione delle zone Natura 2000/superficie ATO; • superficie boscata/superficie ATO; • estensione delle aree di ricostruzione ambientale/superficie ATO; Paesaggio e territorio • densità delle discariche attive; • densità delle cave attive; • sviluppo della rete di elettrodotti; • superficie urbanizzata/superficie ATO; • superficie agricola utilizzata/superficie ATO; • superficie boscata/superficie ATO; • densità degli allevamenti; • sviluppo della rete stradale extraurbana/superficie ATO; • superficie dei centri storici/superficie ATO; • nuclei storici; Popolazione e salute umana • densità della popolazione; • occupati nell'agricoltura; • occupati nell'industria; • occupati nel terziario; • reddito derivante dalla produzione agricola; • reddito derivante dalla produzione industriale; • reddito derivante dall'attività terziaria; • elettrodotti, popolazione esposta (soglia 0.2 µT); • ripetitori per comunicazioni; • emissioni di monossido di carbonio; • emissioni di biossido di azoto; • emissioni di polveri; • emissioni di ammoniaca; • livelli sonori rete stradale – diurno; • livelli sonori rete stradale – notturno; • rete stradale con emissioni oltre 67 dBA diurni; • superficie destinata ad agricoltura biologica/SAU; Beni materiali e risorse • produzione di rifiuti urbani; • raccolta differenziata; • consumi elettrici in agricoltura; • consumi elettrici nell'industria; • consumi elettrici nel terziario; • consumi elettrici domestici; • consumi idrici per residente. La metodologia impiegata prevede, a seconda della tipologia di indicatore: • confronto tra il valore degli indicatori per ciascuna ATO e il valore medio provinciale o regionale, nel caso si trattasse di indicatori senza standard di legge; • confronto tra il valore degli indicatori per ciascuna ATO e la soglia di legge, nel caso in cui si trattasse di indicatori con standard di legge. Oltre alla valutazione puramente quantitativa, fa seguito il calcolo del “punteggio” del valore degli indicatori individuati, attraverso una funzione in grado di assegnare un punteggio da – 5 a + 5 in modo da rendere facilmente confrontabile la situazione attuale e il valore di riferimento.

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Nel Rapporto Ambientale viene riportata sinteticamente la modalità con cui vengono reperiti i dati relativi ai diversi indicatori, indicando l’ente fornitore del dato oppure la metodologia utilizzata per l’analisi del singolo tematismo. In particolare, per la simulazione della diffusione degli inquinanti dovuti al traffico veicolare sono stati individuati specifici indicatori quantitativi i cui valori sono stati determinati mediante modelli di simulazione della diffusione degli inquinanti. Riguardo alla valutazione degli effetti del Piano sulla componente Flora, Fauna E Biodiversità è stato condotto uno specifico approfondimento finalizzato alla definizione della naturalità dello stato attuale sulla base della elaborazione dell’uso del suolo e la relativa modifica nello stato di progetto. In sede istruttoria è emersa la necessità di richiedere alcuni chiarimenti sulle questioni di seguito riportate: • In relazione alle criticità individuate nel Rapporto Ambientale per la componente Aria, legate all’elevata concentrazione di biossido di azoto e di polveri sottili, non emerge con chiarezza come siano stati attribuiti i punteggi dei rispettivi indicatori per i diversi ATO. Infatti, dalla lettura del capitolo 4 “Valutazione quantitativa dello stato di fatto” del Rapporto Ambientale, emerge una valutazione positiva di tali indicatori, in contraddizione con quanto rilevato in merito alle criticità. Inoltre i punteggi degli indicatori Concentrazioni di biossido di azoto e Concentrazioni di polveri , risultano peggiorare nell’ipotesi di progetto. Sul punto occorre fornire gli opportuni chiarimenti, con riferimento a quanto riportato nel paragrafo 5.5 “Valutazione quantitativa del progetto – variazioni degli indicatori significativi” e in relazione agli effetti sulla componente Aria e Salute umana, in considerazione anche della “tendenze negative” evidenziate nelle tavole del paragrafo 5.7.2 “Tavole grafiche comparative Stato attuale/stato di progetto.”. Analoghi chiarimenti vanno forniti per le criticità evidenziate in ordine ai consumi energetici. • Occorre chiarire inoltre come siano stati attribuiti i punteggi per tutti gli indicatori che, pur riferendosi a concentrazioni di sostanze inquinanti per le componenti Aria, Acqua e Suolo e sottosuolo , sono valutati positivamente sulla base del confronto con la media provinciale o con i valori limite definiti dalla normativa, ovvero, a fronte di un superamento di tali soglie hanno una valutazione neutrale (vedi ad es. indicatori Emissioni di protossido di azoto , Livello sonoro rete stradale diurno e notturno ). • In relazione alla presenza di cave e discariche occorre fornire chiarimenti in merito all’attribuzione del valore massimo positivo ai rispettivi indicatori, in considerazione che, da quanto emerge dalla documentazione depositata presso questa Commissione, non esistono né cave, né discariche all’interno del territorio comunale. In risposta a quanto sopra riportato il valutatore afferma che, pur essendo evidente che nella valutazione del Piano alcuni indicatori possano peggiorare e altri migliorare, la sostenibilità è garantita dal miglior punteggio complessivo a livello di intero territorio comunale, sempre che: • ogni indicatore non “peggiori” a tal punto che il punteggio sia “estremamente negativo” rispetto al valore di riferimento, o sia “fuori scala” di riferimento; • il punteggio complessivo dell’intero territorio comunale sia comunque “migliore” rispetto a quello dello stato attuale. Lo sviluppo programmato produce ovviamente un accentuarsi degli elementi di criticità legate alla pressione antropica (maggior densità abitativa, tasso di urbanizzazione più elevato, consumo di SAU, aumento dei consumi e incremento delle diffusione degli inquinanti) che si rispecchiano su alcuni sistemi in particolare Aria , Clima e Beni materiali e risorse . Il valutatore aggiunge che è per tale motivo che l’equilibrio tra l’auspicata crescita economica e sociale ed il miglioramento della qualità ambientale è stato ricercato individuando una serie di interventi in grado di limitare, minimizzare e mitigare l’impatto della maggiore pressione antropica. Il valutatore afferma inoltre che l’indicatore relativo ai PM 10 , è stato individuato come criticità sebbene il punteggio sia leggermente positivo e al di sotto del limite di legge perché in alcune vie si raggiungono i 40 µg/mc. Il comune di Santa Maria di Sala presenta in estate e/o in inverno alcune giornate di “calma” di vento nelle quali si possono superare i limiti imposti.

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Nell’ipotesi di progetto si evidenzia come vi sia un lieve peggioramento dei valori di riferimento per la concentrazione di PM 10 . La variazione comunque non è tale da raggiungere valori “rossi” ossia non sostenibili. Il valutatore chiarisce che le tavole grafiche del cap. 5.7.2, sono riassuntive e dimostrano la tendenza dell’indicatore senza esprimere un giudizio che invece è stato espresso nei capitoli di analisi all’interno del Rapporto Ambientale. Il valutatore conclude ritenendo che le misure di mitigazione proposte consentono di mantenere il livello di variazione dell’inquinanti all’interno di un ambito di “sostenibilità”. Un analogo chiarimento è stato fornito per i consumi elettrici. I maggiori consumi sono stati valutati e pesati ed i punteggi espressi dimostrano una variazione sostenibile. Per quanto riguarda la valutazione della presenza di cave o discariche all’interno del territorio comunale il valutatore afferma che, rispetto a quanto emerso dal Rapporto Ambientale Preliminare, sono state considerate altre problematiche attraverso i relativi indicatori: ad oggi non sono presenti discariche nel territorio comunale, ma l’indicatore relativo alla presenza di discariche è stato comunque inserito. Il valutatore afferma che a livello di risultato tali indicatori, essendo ugualmente rappresentati e “pesati” nello stato attuale, nello stato di progetto e nelle ipotesi alternative non alterano in alcun modo le valutazioni fra scenari alternativi. In sede istruttoria sono stati richiesti degli approfondimenti anche sulle modalità di valutazione dei seguenti ambiti, rappresentati sull’elaborato 4 “Carta delle Trasformabilità : • “aree preferenziali di sviluppo insediativo prioritarie”, che si riferiscono ad accordi ex art. 6 della L.R. 11/04. • “la linea indicativa di viabilità di previsione” riportata sull’elaborato 4 “Carta delle Trasformabilità”; • Ambiti a “edificazione diffusa” in relazione al principio della riduzione del consumo di suolo, della frammentazione della rete ecologica e della presenza di “Ville individuate nella pubblicazione dell’Istituto Regionale per le Ville Venete” e di “edifici complessi di valore testimoniale”, riportati sull’elaborato 4 “Carta delle Trasformabilità”. In riferimento alle “ aree preferenziali di sviluppo insediativo prioritarie” e alla “Linea indicativa di viabilità di previsione” il valutatore ha chiarito che le stesse non sono state oggetto di specifica valutazione in quanto “non quantificabili”. Per la viabilità di nuova previsione viene comunque specificato che, pur non essendo l’intervento di interesse comunale, bensì provinciale, le Norme Tecniche di Attuazione prevedono direttive finalizzate alla mitigazione della nuova infrastruttura e indirizzi per la corretta pianificazione della viabilità . Per quanto riguarda gli ambiti a edificazione diffusa, il valutatore ha chiarito che nella valutazione del consumo di suolo per singolo ATO è stato considerato l’effettivo consumo di suolo derivante dalle previsioni edificatorie rispetto alle previsioni del Piano Regolatore. Complessivamente per ogni ATO è stata calcolato il valore da attribuire all’indicatore Nuova Superficie urbanizzata , che assume valore negativo ed in peggioramento. Tuttavia il valutatore afferma che tale peggioramento è contenuto al valore massimo di SAU trasformabile e che il livello di sostenibilità è sempre garantito. Complessivamente dunque il volume totale del PAT pari a 861.553 mc per il quale è stata garantita la sostenibilità del piano, include anche una quota pari a circa 15,10% che soddisfa i fabbisogni dell’edificazione diffusa per circa 121.000 mc. La superficie massima utilizzabile all’interno del perimetro dell’edificazione diffusa è pari a 161.324 mq pari al 59% della complessiva SAU disponibile. Al fine di garantire una coerenza normativa con quanto esposto, il valutatore propone la seguente integrazione all’art. 54 delle NTA Il seguente paragrafo: “ Sarà compito del PI provvedere alla corretta definizione del limite urbano dell’edificato, ove necessario, in relazione alle destinazioni d'uso e alle aree di pertinenza dei fabbricati esistenti, nel rispetto degli obiettivi generali sopracitati di limitazione del consumo di suolo, del dimensionamento complessivo e dei vincoli e tutele del PAT, della definizione delle previsioni urbanistiche, e avuto cura di verificare che non siano alterati l’equilibrio ambientale e le condizioni di sostenibilità evidenziate nella Valutazione

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Ambientale Strategica.”, va integrato con: “ed in particolare con quanto esposto nel rapporto ambientale, così come integrato in data 03-12-2010, che stabilisce il limiti massimi di circa 14- 16% del dimensionamento del piano di circa 60% della SAU disponibile.”. Inoltre il paragrafo “L’individuazione di tali ambiti non ha valore conformativo delle destinazioni urbanistiche dei suoli, che sono demandate al PI, e pertanto l’indicazione cartografica non può costituire o comportare in alcun modo conseguimento di diritti edificatori. Tale delimitazione è da intendersi riferita ad ambiti che per omogeneità e consistenza necessitino di azioni di recupero e razionalizzazione, per quanto possibile, degli insediamenti residenziali esistenti in coerenza con gli obiettivi di contenimento del consumo di suolo e di riqualificazione su cui si fonda la Legge Regionale 11 del 2004.”, va integrato con: “Il P.I., nell’obiettivo di preservare e limitare il consumo di suoli ad elevata vocazione agricola o silvo-pastorale, riperimetra, per quanto possibile gli ambiti di edificazione diffusa, escludendo gli ambiti di aziende agricole esistenti e vitali, aggiornando il censimento delle stesse sulla base di un’indagine e schedatura puntuale con particolare riferimento alla illustrazione e rappresentazione cartografica delle caratteristiche delle unità produttive, del loro ordinamento colturale (mercantile, zootecnico da carne, zootecnico da latte, vitivinicolo, orto-floro-vivaistico, attività di trasformazione, attività di vendita diretta al pubblico, etc.) ed eventuali investimenti fondiari qualificanti il settore produttivo e il territorio.”. Per quanto riguarda la valutazione degli ambiti a edificazione diffusa in riferimento alla frammentazione della rete ecologica il valutatore evidenzia come le NTA includano azioni di valorizzazione e potenziamento della vegetazione lungo i corsi d’acqua, ai margini delle coltivazione per creare un vero e proprio esteso ambito agricolo ambientale. Oltre a ciò sono previste due aree boscate di notevoli dimensioni. In relazione alla presenza all’interno di alcuni ambiti a edificazione diffusa di “Ville individuate nella pubblicazione dell’Istituto Regionale per le Ville Venete” e di “edifici complessi di valore testimoniale”, il valutatore propone di inserire nell’art 54 delle NTA la seguente prescrizione: “In caso di presenza di ambiti di “Ville individuate nella pubblicazione dell’Istituto Regionale per le Ville Venete” e di “edifici complessi di valore testimoniale”, di cui agli artt. 65 e 66 delle NTA, ogni intervento di trasformazione sarà subordinato allo predisposizione di una analisi preventiva ed all'attuazione degli interventi di mitigazione visiva al fine di garantire: - il mantenimento di coni visuali verso ambienti storici e/o agricoli liberi; - l'inserimento paesaggistico e ambientale degli interventi e delle opere mediante l'utilizzo di tecniche di ingegneria naturalistica ed ambientale; Il PI determinerà, all’interno della edificazione diffusa, gli ambiti in cui l'edificazione sarà da vietare, considerando quale elemento prioritario la conservazione della qualità paesaggistica dell’elemento storico testimoniale.”. − LA COERENZA INTERNA DEL PIANO All’interno del Rapporto Ambientale è stata riportata la verifica della coerenza interna, eseguita valutando la coerenza tra gli obiettivi del PAT ed i principi di sostenibilità ambientale (criteri di sostenibilità contenuti nella Carta di Aalborg ed espressi nella Conferenza di Rio de Janeiro del 1992). Il valutatore afferma che il progetto del Piano si è delineato prendendo come riferimento le criticità riscontrate in sede di valutazione quantitativa dello Stato Attuale e gli obiettivi indicati nel Documento Preliminare, letti attraverso le possibili interazioni con l’ambiente naturale e antropico. A seguito della richiesta di chiarimenti da parte di questa il valutatore, all’interno della documentazione integrativa inviata dal Comune con nota prot. n.22296/2010 del 09.12.2010, propone di integrare il Rapporto Ambientale con le schede che verificano la coerenza tra gli obiettivi del PAT contenuti nel Rapporto Ambientale e nel Rapporto Ambientale Preliminare con le criticità individuate.

− LA COERENZA ESTERNA DEL PIANO Il valutatore afferma che l’esame della coerenza esterna è stato condotto mediante specifico approfondimento per i temi di rilevante interesse mediante:

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• sovrapposizione dei confini del PAT con il PTRC che evidenzia la coerenza dei temi riportati nelle tavole di Piano; • sovrapposizione dei confini del PAT con il PTCP di Venezia che evidenzia la coerenza dei temi riportati nelle tavole di Piano; • compatibilità e valutazione idraulica con cartografie tematiche (metodo - Map Overlay ); • compatibilità geologica; • Rete Natura 2000 e rete ecologica regionale (mediante specifica relazione – VIncA e metodo – Map Overlay ) • inquinamento luminoso • inquinamento da Radon Il valutatore afferma che il PAT, in riferimento a tali obiettivi, definisce coerentemente le proprie scelte progettuali e le azioni di progetto in relazione agli obiettivi del PTRC. Il PAT considera come base progettuale gli obiettivi e gli indirizzi di qualità paesaggistica che il PTRC definisce, nella consapevolezza dei valori naturalistico-ambientali e storico-culturali presenti sul territorio. Il valutatore afferma altresì che, per meglio inquadrare e analizzare gli aspetti ambientali del territorio di Santa Maria di Sala e soprattutto per verificare la coerenza delle scelte di Piano con la programmazione sovra ordinata, sono stati presi in considerazione gli estratti delle tavole del Piano Territoriale Provinciale (PTP) e dell’approvando Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP).

− IPOTESI ZERO Il valutatore afferma che, rispetto all’ipotesi di Piano, l’opzione zero prevede un analogo carico insediativo una analoga pressione complessiva sulle principali componenti ambientali. Analogamente, rispetto all’ipotesi di Piano, l’opzione zero prevede un minore effetto positivo sulla componente biotica dell’ambiente (flora e fauna e biodiversità), sul paesaggio e sui sistema culturale (qualità della vita, servizi); Il valutatore chiarisce che la reale diversità, che segna il cambiamento fondamentale di strategia nell’approccio al progetto di governo del territorio, consiste nell’attivazione, nell’ipotesi di Piano, di interventi specifici mirati alla conservazione ed alla riqualificazione degli elementi di naturalità dell’ambiente e alla programmazione di interventi di mitigazione e compensazione. Rispetto a tale strategia l’opzione zero non prevede alcun intervento che tenda a ridurre o compensare l’effetto negativo della pressione antropica, per cui i temi ambientali legati alla biodiversità ed alle zone protette, qualità della vita, fruizione ricreativa evidenziano una situazione fortemente critica. Dalla simulazione dell’assetto ambientale futuro del territorio in esame, in assenza di qualsiasi intervento correttivo da parte dell’attività di programmazione, l’assetto ambientale è destinato ad un progressivo deterioramento. Viene rilevato, in particolare, che gli impatti maggiori si verificano, in tutte le ATO, a danno dei sistemi ambientali legati alla biodiversità, alla flora e fauna; al paesaggio e territorio e alla popolazione e salute umana.

− ALTERNATIVE In merito alla valutazione delle ragionevoli alternative il valutatore rileva che in sede di copianificazione e coprogettazione sono emerse alcune variazioni rispetto al progetto di piano che sono state in seguito esaminate come unico scenario alternativo, oltre all’ipotesi zero. La valutazione delle ipotesi alternative non è finalizzata alla verifica del carico antropico (dimensionamento del Piano), che rappresenta un dato la cui definizione è stata oggetto di indagine nel corso dello sviluppo del progetto, ma vuole piuttosto evidenziare la risposta dell’ambiente al variare di tale carico, in modo da fornire indicazioni circa la capacità di carico del territorio e le misure idonee (ad esempio realizzazione di interventi di mitigazione e compensazione) a mantenere la sostenibilità del piano. Il valutatore afferma che l’esame delle opzioni alternative consente di evidenziare la sensibilità del contesto ambientale e di verificare la capacità di carico del territorio.

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Lo scenario alternativo analizzato consiste in una diversa dislocazione delle aree trasformabili residenziali e produttive previste, tutte fattibili e realmente sostenibili sotto il profilo urbanistico - progettuale. L’ipotesi dello scenario alternativo prevede: • di non espandere ulteriormente l’insediamento residenziale nei due ATO di carattere paesaggistico-ambientale (ATO 1 e ATO 4), allo scopo di concentrare l’espansione prevista nella sola ATO 2; • l’ATO 3 rimane invariata; • negli ATO 1 e 4 l’espansione residenziale è limitata all’attuazione delle previsioni già fissate dal vecchio PRG; • negli ATO 1 e 4 vengono mantenute le previsioni del PAT riguardanti le destinazioni “commerciale e direzionale” e “turistico”, per favorire lo sviluppo economico delle aree. A seguito di richiesta di chiarimenti da parte di questa Commissione, il valutatore precisa che “lo scenario alternativo” è emerso quale sintesi dagli incontri condotti nel periodo antecedente alla adozione del piano. Dalle riunioni sono infatti emerse alcuni indicazioni e le motivazioni tecniche per l’individuazione degli scenari alternativi che sono stati oggetto poi di progettazione da parte dell’urbanista e di valutazione nel Rapporto Ambientale. In merito allo “scenario alternativo rappresentato” si è tenuto conto degli “stimoli” di osservazioni e/o contributi che prevedevano, rispetto l’ipotesi di progetto, una minore espansione dell’ATO 4 per conservare maggiormente la struttura del Centuriato e una minore espansione dell’ATO 1 – Ambientale per meglio conservare l’ambito del Muson. Rispetto il progetto di piano, parte del dimensionamento è stato dunque “accentrato” nell’ATO 2. Tale scelta progettuale però, non si è rilevata così vantaggiosa in quanto prevedendo una maggiore concentrazione di abitanti, si sarebbero dovuti incrementare anche alcuni servizi con maggiori costi sociali e soprattutto con un peggioramento della qualità dell’aria (dovuta ai maggiori spostamenti in auto) e degli indicatori relativi alla qualità di vita “popolazione e salute umana”. Tale espressione degli indicatori è sicuramente dettata dalla assenza di una viabilità in grado di supportare eccessive crescite dei nuclei urbani e dalla complessità dell’urbanizzazione, suddivisa in 7 nuclei abitati nei quali, quasi nessuno, risponde completamente a tutte le esigenze sociali della popolazione; ciò comporta sempre “spostamenti” e “pendolarismi” fra una frazione e l’altra. Il valutatore conclude che il confronto tra l’ipotesi alternativa e l’ipotesi di progetto sottolinea come, sia nella verifica dell’opzione zero, sia nell’analisi dell’opzione alternativa, l’ipotesi di Piano si sia dimostrata superiore sotto il profilo dell’azione di miglioramento della qualità complessiva dell’ambiente e che la soluzione progettuale migliore risultata quella in grado di “spalmare” in modo più uniforme il nuovo carico insediativo, “ispessendo” in modo proporzionale l’attuale assetto urbanistico del comune.

− IMPRONTA ECOLOGICA Per valutare il consumo di suolo determinato dall’applicazione del PAT è stato in primo luogo individuato l’uso del suolo esistente e quello conseguente alla realizzazione del processo di pianificazione. Allo stesso modo è stata operata una distinzione tra i diversi livelli di protezione del territorio sotto il profilo ambientale. Successivamente vengono calcolati alcuni parametri che hanno consentito di ricavare una serie di indici, che forniscono una valutazione del consumo di suolo generato dall’applicazione del PAT: • superficie virtuale per residente; • coefficiente di antropizzazione dell’ATO. La tabella riepilogativa contenuta nel Rapporto Ambientale evidenzia i due indici calcolati e le relative variazioni percentuali. Il valutatore afferma che si può osservare l’evoluzione del consumo di suolo per residente originato dall’applicazione del PAT ed il diverso grado di antropizzazione che è destinato a stabilirsi nell’area considerata. In particolare la superficie virtuale per residente passa da 35.373 mq a 29 839 mq con un decremento, in termini percentuali, del 15.6%. A fronte dunque dell’aumento demografico e della

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strategia, adottata nella redazione del progetto urbanistico, che prevede un certo livello di espansione antropica, vi è un miglior sfruttamento del territorio. Viene rilevata inoltre una diminuzione pari all’ 1.6% del coefficiente di antropizzazione, grazie ad una serie di azioni di compensazione previste, in particolare, nei contesti di tipo agricolo - ambientale. Pertanto, il valutatore conclude che la diminuzione del valore percentuale dimostra il complessivo miglioramento della naturalità del territorio atteso a seguito dell’attuazione del Piano.

− MITIGAZIONI E COMPENSAZIONI E’ stata effettuata la consultazione delle prescrizioni/raccomandazioni poste dalla Provincia di Padova, Soprintendenza per i beni culturali e paesaggistici, dell’ULSS 13, dell’Azienda Veritas e dell’ARPAV - Venezia, nonché degli altri enti consultati. Per tutti gli interventi di piano vengono prescritte nelle Norme Tecniche di Attuazione le misure di attenuazione e mitigazione atte a minimizzare e ridurre le criticità rilevate in sede di Rapporto Ambientale Preliminare e successivamente “confermate” in sede di analisi quantitativa dello stato attuale e dello stato di progetto. Il valutatore afferma che il Rapporto Ambientale è coerente con quanto previsto degli Enti consultati. In particolare evidenzia come le mitigazioni e/o compensazioni adottate debbano: • rispondere “in primis” alle criticità riscontrate in sede di Rapporto Ambientale Preliminare e successivamente approfondite mediante indicatori quantitativi nel Rapporto Ambientale; • proporre specifiche azioni di Piano concretizzate nelle azioni di tutela, riqualificazione e valorizzazione; • salvaguardare il territorio rurale e la biodiversità con particolare rifermento alla rete ecologica direttamente ed indirettamente connessa ai Siti Natura 2000; • salvaguardare il sistema “acqua” con particolare riferimento alla riduzione degli inquinanti nel terreno e all’impiego di tecnologie per le mitigazioni di allevamenti e completamento di reti di servizio; • ridurre gli impatti generati dalle infrastrutture stradali e ferroviarie in merito a puntuali soluzioni. Inoltre il valutatore afferma che • viene prescritta con i gestori di rete acquedottistica e fognaria una coprogrammazione delle linee strategiche di sviluppo atte al completamento delle rete esistente; • vengono recepite le indicazioni del consorzio di bonifica e del Genio civile in merito alla salvaguardia idrica e alle opere di bonifica; • vengono individuate delle aree per la realizzazione di aree boscate di compensazione in ambito rurale e vengono proposte per i diversi impatti in sede di PI e in sede di attuazione degli interventi azioni di mitigazioni; • saranno recepite eventuali altre indicazioni che proverranno da enti territoriali o gestori di servizi in sede di consultazione sul progetto di Piano e sul rapporto ambientale. Nel Rapporto Ambientale le mitigazioni sono state conteggiate nel bilancio valutativo mediante tre indicatori appartenenti a tre diversi sistemi (Flore e fauna, biodiversità, Paesaggio e territorio). Di seguito si riportano le azioni di mitigazione e compensazione previste dal PAT. Misure di compensazione previste in sede di Rapporto Ambientale e recepite dalle NTA e dalle Tavole del PAT: • aree boschive o destinate a rimboschimenti (art. 70 delle NTA); • zone di ammortizzazione o transizione (aree di connessione naturalistica di cui all’art. 74 delle NTA). Misure di mitigazione previste in sede di Rapporto Ambientale e recepite dalle NTA e dalle Tavole del PAT: • promozione di iniziative per l’impiego di tecnologie volte al risparmio energetico nei quali sperimentare tecniche di mitigazione idraulica, tecniche costruttive e prodotti ecocompatibili (artt. 3, 63, 85 delle NTA); • mantenimento e sviluppo delle attività agricole produttive, condotte secondo i principi della sostenibilità ambientale (artt. 26, 27 delle NTA);

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• il PAT accerta la compatibilità degli interventi con la sicurezza idraulica (artt. 35,37, 38 delle NTA); • il PAT persegue il miglioramento della qualità degli insediamenti attraverso le operazioni di recupero e riqualificazione (artt. 54, 55 delle NTA); • il PAT prevede il completamento della urbanizzazione consolidata dando agli ambiti in continuità (art. 53 delle NTA); • il PAT prevede l’individuazione di nuove aree residenziali in adiacenza alle aree già dotate di servizi primari (artt. 57, 63 delle NTA); • il PAT prevede iniziative per lo sviluppo di mobilità non motorizzata (piste ciclabili di ci all’art. 77 delle NTA)); • il PAT prevede azioni di riqualificazione e mitigazione, nonché il completamento delle reti di colletta mento dei reflui urbani e all’adeguatezza dei sistemi di depurazione cui questi si riferiscono (artt. 3, 84 delle NTA); • potenziamento del sistema eco relazionale e tutela della biodiversità mediante la creazione di parchi e spazi verdi (artt. 74, 75, 76, 78 delle NTA); • il PAT prevede azioni di controllo sullo stato di attuazione del P.I. (art. 3 delle NTA). Ulteriori azioni di mitigazione proposte dalla VAS e recepite dal Piano. Laddove persistono alcune criticità e le azioni di Piano ne causano un incremento il valutatore afferma che si rende necessario l’intervento di opere di mitigazione, che sono state recepite all’interno delle norme tecniche, delle quali vengono elencate le più rilevanti: • promozione di iniziative pilota per l’impiego di tecnologie volte al risparmio energetico nei quali sperimentare l’utilizzo delle fonti rinnovabili (art. 63 delle NTA); • previste barriere verdi, fasce alberate, dune alberate, barriere antirumore artificiali per l’inquinamento dell’aria causato dalle infrastrutture viarie; recupero ambientale nelle aree residuali che si formano tra il ciglio stradale e il confine dell'ambito di cui alle presenti zone (artt. 60, 61, 86 delle NTA); • fasce di mitigazione per l’edificazione diffusa per la tutela del paesaggio agricolo e la riduzione dell’impatto nell’ambiente rurale circostante sono previste. • incentivazione alla realizzazione di superfici boscate, con alberature e siepi arbustive, a mitigazione dell'impianto di edificato ed infrastrutture nella zona agricola a contatto delle aree urbane edificate; • adozione di opportune azioni di mitigazione per i “punti critici della viabilità”, finalizzate a ridurre gli effetti di disturbo (in termini acustici, visivi, ect) rispetto ad insediamenti contigui o in generale rispetto al contesto ambientale e paesaggistico (art. 60 delle NTA); • adozione di opportune azioni di mitigazione per la “nuova viabilità”, finalizzate a ridurre gli effetti di disturbo (in termini acustici, visivi, ect) rispetto ad insediamenti contigui o in generale rispetto al contesto ambientale e paesaggistico (art. 61 delle NTA) ; • il PAT individua “gli ambiti di riordino della zona agricola”, ossia le aree da riorganizzare sotto il profilo fondiario , al fine di renderle più compatibili con le altre aree agricole dell’agro centuriato (art. 62 delle NTA). • il PAT individua le “aree di riqualificazione riconversione”. In queste aree il PAT promuove (art. 55 delle NTA): o la tutela di tali ambiti e delle risorse storico-ambientali in essi contenute; o l’eliminazione/mitigazione degli elementi di degrado e eventuale riqualificazione di parti incoerenti; o la valorizzazione del territorio mediante la predisposizione di una rete di attrezzature e sistemazioni (percorsi di immersione rurale e ciclopedonali, aree di sosta) nell’ottica della godibilità e fruibilità del territorio aperto. • la VAS opererà i controlli sul PI tendenti ad approfondire la tutela degli elementi di naturalità nella matrice agraria: nelle aree agricole si dovrà svolgere una azione importante per il consolidamento della rete ecologica mediante conservazione e/o ripristino degli elementi di naturalità quali canali, macchie boscate, filari alberati, incolti di piccole dimensioni etc., che

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nell’insieme contribuiscono a conservare un discreto livello di biodiversità: per la tutela della rete ecologica sono previsti dei varchi di passaggio attraverso le infrastrutture viarie. • dovranno in ogni caso essere osservate le prescrizioni della VIncA-Selezione preliminare di Screening . • dovranno in ogni caso essere osservate le prescrizioni relativi agli esiti della compatibilità idraulica e del relativo parere . Nel Rapporto Ambientale il valutatore propone alcune modalità di creazione di alcune misure di mitigazione delle infrastrutture e di incremento della qualità urbana.

− SOSTENIBILITA’ SOCIALE ED ECONOMICA La valutazione della sostenibilità socio-economica del Piano è stata condotta mediante l’individuazione di specifici indicatori quantitativi: • Occupati in agricoltura • Produzione lorda vendibile agricola • Occupati nell’industria • Valore aggiunto nell’industria • Occupati nel terziario • Valore aggiunto nel terziario • Densità della popolazione • Consumi elettrici, idrici e di metano Il valutatore afferma che in generale, sotto il profilo sociale, la sostenibilità del piano è verificata quando l’ipotesi di progetto risulta nel complesso migliorativa nei confronti dell’ambiente, intendendo il termine “ambiente” nella sua accezione più ampia e comprendente non solo gli elementi di naturalità e di salubrità del territorio, ma anche gli aspetti che riguardano le condizioni di benessere della popolazione in relazione alla salute, alla disponibilità di servizi ed alla crescita economica. Il valutatore afferma inoltre che le analisi condotte mostrano come l’ipotesi di progetto rappresenti una pressoché invarianza delle caratteristiche dell’ambiente socio-economico, di beni materiali e risorse rispetto alla situazione attuale e quindi risulti confermato l’obiettivo primario di creare condizioni adeguate alla vita dei cittadini anche in considerazione dell’aumento demografico. Alcune azioni di Piano, quali ad esempio la maggiore pressione antropica o l’estensione di aree destinate alle attività produttive ed ai servizi, determinano maggiori consumi di territorio e di risorse, ma tali effetti negativi vengono considerati nel complesso più che compensati dagli interventi volti dal più elevato livello di benessere economico raggiungibile.

− VALUTAZIONE D’INCIDENZA AMBIENTALE A seguito di richiesta di integrazioni/chiarimenti da parte della Commissione, Il valutatore afferma che il PAT è stato sottoposto a Selezione Preliminare di Screening e che le valutazioni preliminari della VinCa sono state tenute in considerazione anche per la redazione della Tavola 4 di progetto e per la creazione della rete ecologica in essa contenuta. A livello quantitativo sono inoltre stati individuati specifici indicatori in grado di “pesare” gli effetti del piano sul sistema della rete ecologica locale. Per quanto riguarda la valutazione dell’incidenza che l’attuazione del Piano potrebbe avere sul sito SIC IT3250008 “Ex cave di Villetta a Salzano”, sul SIC/ZPS IT3250017 “Cave di Noale”, il Comitato per la Valutazione Ambientale Strategica ha espresso il proprio parere n. URB/2010/05 nella seduta del 25.01.2010 con la seguente prescrizione “La progettazione definitiva di ogni singolo intervento, come previsto dalla Direttiva Habitat 92/43/CEE, contenga la relazione di incidenza ambientale, con la quale verranno considerati tutti i disturbi arrecati alla zona protetta, le eventuali azioni di mitigazione proposte e/o le eventuali alternative proposte.”.

− PARERI DELLE AUTORITA’ AMBIENTALI

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Con nota prot. n. 22296/2010 del 09.12.2010 il Comune ha trasmesso copia della nota con cui si dichiara che è stata inviata la richiesta di parere ai soggetti interessati in data 26 marzo 2010 con nota prot.5714 e che sono pervenuti 5 pareri: • prot n. 1240 del 08.04.2010 dell’Istituto Regionale Ville Venete; • prot. n. 3.4/29643 I EDU del 03.05.2010 dell’Azienda Unità Locale Socio Sanitaria N. 13; • prot. n. 7810 del 01.06.2010 della Soprintendenza per i Beni Archeologici del ; • prot. n. 33164 del 30.04.2010 di Veritas, Unità Locale Territoriale Brenta e Milanese; • prot. n. 234643 del 28.04.2010 del Genio Civile di Venezia. Alla suddetta nota viene allegata copia dei pareri pervenuti e della relativa richiesta, oltre ai seguenti chiarimenti del valutatore in ordine ai sopra riportati pareri: • Parere 1 – Istituto Regionale Ville Venete: l’Istituto non ritiene di avere titolo ad esprimere uno specifico parere ed allega l’elenco delle Ville Venete censite per il comune di Santa Maria di Sala. La tav.4 indica già con il tematismo “Ville individuate nella pubblicazione dell’Istituto Regionale per le Ville Venete” (art. 65 delle NTA) le ville tutelate dal PAT. • Parere 2 – Azienda Unità Locale Socio-Sanitaria n.13: 1) solleva una questione sulla gestione dell’incremento demografico, quale fonte di maggiori consumi delle risorse, da parte dell’Amministrazione Comunale; 2) propone di adottare per gli ATO 1 e 2 le previsioni dell’ipotesi alternativa, e di mantenere per l’ATO 4 la situazione di Progetto; 3) chiede di specificare come siano state affrontate alcune criticità; 4) propone di modificare gli indicatori dei percorsi ciclabili e della zootecnia; 5) propone di valutare l’utilizzo di alcune piante con elevata potenza allergenica. Il valutatore espone le seguenti considerazioni: 1) “Il modello utilizzato impiega oltre 50 indicatori; gli stessi sono opportunamente pesati tra loro e all’interno di ogni singolo sistema ambientale. Il valore finale dell’ipotesi di progetto risulta più vantaggioso dello stato attuale nel complesso dei singoli indicatori, mentre è possibile che singolarmente alcuni sistemi siano negativi rispetto lo stato attuale. E’ altresì vero che la Valutazione del Progetto deve necessariamente essere effettuata tramite un modello, che come tale va considerato, ovvero un insieme di indicatori in grado di “pesare”. E’ successivamente compito del Piano di monitoraggio “testare” l’effettivo andamento di indicatori puntuali e specifici, che saranno riferiti ad un progetto puntuale e specifico del Piano degli Interventi. Si evidenzia infine come le scelte strategiche, riferite alle linee di sviluppo insediativo, si trasformino tra l’altro in occupazione di nuovo suolo, nuove emissioni ed incremento demografico, (opportunamente valutati mediante specifici indicatori). 2) La scelta di progetto è risultata comunque complessivamente più vantaggiosa; inoltre il Piano prevede la realizzazione di misure di compensazione e di mitigazione costituite da fasce alberate e boschi planiziali i quali saranno commisurati nell’ambito del P.I. mediante la formula del credito ambientale. Risulta pertanto garantita la sostenibilità ambientale anche con l’Ipotesi di progetto. 3) Il Rapporto Ambientale al cap. 3.6, 5.1 e successivamente nell’illustrazione di ciascun indicatore descrive meglio le modalità con cui sono state affrontate le criticità emerse nelle analisi precedenti. 4) Tali indicatori saranno recepiti nel I° Piano di monitoraggio che includerà anche i punti 5a) e 5b) dell’osservazione, mediante specifico accordo con l’ULSS di competenza la quale fornirà i dati e o le indicazioni di base per il loro reperimento.”. • Parere 3 – Ministero per i Beni e le Attività Culturali: si auspica che il PAT preveda una serie di strumenti specifici per la tutela delle presenze archeologiche in quanto il territorio comunale si configura come zona a rischio archeologico. Viene ribadita la necessità di svolgere delle indagini preventiva per valutare il rischio archeologico in quanto il territorio comunale è interessato dall’agrocenturiato romano.

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Il PAT individua quali elementi lineari i “cardi” e i “decumani” dell’Agro Centuriato (art. 18, 31, 72, 73 delle NTA); detta prescrizioni per la tutela e il ripristino dei “cardi” e dei “decumani” ed include già i temi trattati nell’osservazione. • Parere 4 – Veritas, Unità Locale Territoriale Brenta e Miranese: si evidenzia la necessità di fasce di rispetto per le reti idriche in proprietà private, di un progetto mirato per le utenze idriche delle nuove aree residenziali e commerciali; si evidenzia inoltre che la rete di fognatura non manifesta criticità. In sede di P.I. (Piano degli Interventi) verranno prese in considerazione indicazioni specifiche relative alla Compatibilità Idraulica per ciascuna area trasformata.

− AGGIORNAMENTO DEGLI ELABORATI CARTOGRAFICI CON IL REALE UTILIZZO DEL TERRITORIO Con nota prot. n. 22296/2010 del 09.12.2010 il Comune ha trasmesso copia della nota con cui il progettista del PAT ed il redattore della parte informatica dichiarano, relativamente all’aggiornamento della C.T.R.N., che: “esso è di tipo A da ortofoto e pratiche edilizie. In particolare la C.T.R.N. è stata unita e scontornata sui confini comunali; gli oggetti che toccano il confine sono stati mantenuti interi; è stata effettuata la ricomposizione degli oggetti sul taglio cartografico; il confine è stato aggiornato dal PRG su CTR con verifica con la collaborazione dell’ufficio tecnico e concordato con gli uffici tecnici dei comuni limitrofi; il periodo temporale di svolgimento del lavoro è marzo 2006 – dicembre 2009.”.

− COERENZA DELLE LINEE PREFERENZIALI DI SVILUPPO INSEDIATIVO CON EVENTUALI PROGETTI DI OPERE/INFRASTRUTTURE LA CUI APPROVAZIONE E’ DI COMPETENZA DELLA REGIONE/PROVINCIA Con nota prot. n. 16941 del 22.09.2010 il Dirigente del Settore Tecnico Edilizia Privata – Urbanistica e Ambiente del Comune di Santa Maria di Sala dichiara che le linee di sviluppo insediativo e/o produttivo individuate nel Piano di Assetto del Territorio non configgono con le richieste di approvazione di progetti di competenza regionale e/o provinciale.

− PIANO DI MONITORAGGIO Di seguito si riporta il Piano di Monitoraggio proposto nel Rapporto Ambientale e calibrato secondo i principi standard degli indicatori. RESPONSABI UNITA' NOTE LE INDICATORI DI (gli indicatori vanno alimentati RACCOLTA MISURA almeno annualmente) DATI Inquinamento atmosferico: µg/mc Rilievo semestrale ARPAV NO X Inquinamento atmosferico: ARIA µg/mc Rilievo semestrale ARPAV N2O medio Inquinamento atmosferico: µg/mc Rilievo semestrale ARPAV PM 10 Dato raccolto routinariamente nelle Acque sotterranee: N° pozzi n stazioni esistenti e fornito direttamente ARPAV da ARPAV Residenti collegati alle n Rilievo semestrale AATO/Comune fognature Acque sotterranee: mg/l Rilievo semestrale ARPAV ACQUA concentrazione media nitrati Acque sotterranee: mg/l Rilievo semestrale ARPAV concentrazione media cloruri Acque sotterranee: concentrazione media mg/l Rilievo semestrale ARPAV ammoniaca Acque sotterranee: n. pozzi n Rilievo annuale Comune UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 21

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privati Acque potabili: consumi idrici l/abitante Dato estrapolato dai quantitativi erogati. AGS/Comune pro capite al giorno Acque superficiali: IBE Rilievi ARPAV Inquinamento luminoso: Potenza energetica impiegata Il dato è rilevabile in sede di nuovi Kw ENEL/Comune per la nuova illuminazione progetti pubblica Energia: Consumi medi Kw/h per Rilievo annuale ENEL/Comune procapite di energia elettrica abitante Rifiuti: Raccolta differenziata ARPAV/Comun % Dato raccolto routinariamente. media e Superficie % Rilievo annuale Comune urbanizzata/superficie ATO SOCIETA’ Sviluppo dei percorsi ciclabili M(Kmq) Rilievo annuale Comune Aree di ricostruzione % Rilievo annuale Comune ambientale/superficie ATO Popolazione: Abitanti n Rilievo annuale Comune Popolazione: Saldo migratorio n ab Rilievo annuale Comune Popolazione: Saldo naturale n ab Rilievo annuale Comune Popolazione: Rapporto ab/resid Rilievo annuale Comune abitazioni/residenti Turismo: Arrivi turistici n Rilievo annuale Provincia Zootecnia: N° allevamenti n Rilievo annuale Comune/ULSS PAESAGGI intensivi O E Agricoltura: SAU mq Rilievo annuale Comune TERRITOR Uso del suolo: Zone non IO % Rilievo annuale Comune agricole

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OSSERVAZIONI Con nota prot. n. 22296/2010 del 09.12.2010 il Dirigente del Settore Tecnico del Comune di Santa Maria di Sala ha inviato copia della nota con cui si dichiara che delle 101 osservazioni pervenute in seguito all’adozione del PAT, 100 sono pervenute entro i termini e che di queste 11 hanno rilevanza o interesse per le valutazioni emerse dal Rapporto Ambientale. Solo n. 1 osservazione è fuori termine, ma è comunque stata valutata ed è risultata non accoglibile. Nella medesima nota si evidenzia che il progettista/pianificatore hanno modificato alcuni contenuti del Piano (Tavola 4). Tali interventi sono stati ritenuti sostenibili in quanto non alterano le valutazioni contenute nella Proposta di Rapporto Ambientale. Delle osservazioni aventi attinenza con le valutazioni emerse dal Rapporto Ambientale viene riportato nella seguente tabella il numero dell’osservazione ed il nominativo del proponente, sintesi dell’osservazione, controdeduzione, parere tecnico espresso dal Valutatore nonché quello di questa Commissione. PARERE DELLA N. E CONTRODEDUZI VALUTAZIONE COMMISSIONE RICHIEDENT CONTENUTO SINTETICO ONE COERENZA VAS DELLA E REGIONE 3 - Bortolato Lino L’osservazione si ritiene - accoglibile in quanto Bortolato trattasi di fabbricato Parere del Valutatore: Si ritiene che le I proprietari del fabbricato residenziale, composto da due unità abitative, censito in Catasto al foglio 2 mappale 169 che rientra nella fascia delle “aree Martina residenziale non modifiche apportate dalla richiesta non Si condivide il parere del ad urbanizzazione consolidata” e che ricade nell’area di riqualificazione e riconversione secondo il PAT adottato, chiedono che tale fabbricato funzionale all’attività alterino le valutazioni condotte in sede di valutatore. venga escluso dall’area di riqualificazione e riconversione avendo destinazione d’uso consona con la tipologia edilizia dei fabbricati esistenti. commerciale-produttiva. rapporto Ambientale Trattasi di un refuso grafico. 7 - Bortolato Devis L’osservazione si ritiene BortolatoValter accoglibile in quanto il limite fisico di nuova edificazione può essere I proprietari dei terreni censiti in Catasto al foglio 8 mappale 1072- 1073 e ricadenti secondo il PRG vigente in zona residenziale di espansione C1 coincidente con il Parere del Valutatore: Si ritiene che le (in parte) e in zona agricola E2/1 non in fascia di rispetto cimiteriale, chiedono che il limite fisico di nuova edificazione di cui all’art. 56 delle norme vincolo cimiteriale modifiche apportate dalla richiesta non Si condivide il parere del del PAT posto a Sud del cimitero di Veternigo venga traslato, di circa 20 m. più a nord sul confine di loro proprietà e del costruendo parcheggio vigente e già pianificato. alterino le valutazioni condotte in sede di valutatore. comunale. In sostanza il limite fisico rapporto Ambientale di edificazione può essere ricollocato sul confine sud del parcheggio pubblico a sud del cimitero. 14 - Carraro La proprietaria dei terreni censiti in Catasto al foglio 2 mappali 375-376-377-702- 379-570-571-572-573-574- 575- 577- 475 (porzione) chiede L’osservazione si ritiene Parere del Valutatore: Si tratta di una Miryam l’inserimento delle previsioni urbanistiche formulate dal C.C. con delibera n. 47/2000 in sede di adozione della variante del P.R.G. accoglibile in quanto ridefinizione del consolidato. Tale modifica, Quest’ultima prevedeva che l’area fosse destinata a verde pubblico per gioco e sport e parco fluviale, con individuazione di un’area ricettiva e di una trattasi di un mero ritenuta dal punto di vista amministrativo Si condivide il parere del zona residenziale. adeguamento legittima, non altera in modo significativo le valutatore. Successivamente l’istanza viene integrata e si precisa che per effetto della Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 1544 del 8/6/2010 si conseguente valutazioni condotte in sede di rapporto debba inserire nel piano adottato la parte stralciata per essere poi l’impianto insediativo ordinato con il piano degli interventi. all’annullamento del ambientale sebbene la nuova area vada di

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provvedimento di fatto a ridurre l’ambito ambientale del parco Giunta Regionale n. Agricolo art. 71. Dalla valutazioni delle 3122 del 16/11/2001 per modificazioni dell’indicatore relativo alle effetto della sentenza del “aree protette” si evidenzia un T.A.R. Veneto n. 2949 peggioramento di tale indicatore del 8%. del 17/11/2009. Tale valore comunque non altera giudizio Vedasi anche D.G.R. n. ed il relativo punteggio. Complessivamente 1544 del 08/06/2010 a dunque il punteggio dell’ATO 1 relativa seguito del parere del non viene alterato ed è dunque garantita la V.T.R n. 87 del sostenibilità ambientale. 28.04.2010.

25 - Avv. Borsetto Il proprietario del terreno censito in Catasto al foglio 20 mappale 133 chiede che, essendo l’area di proprietà posta a confine con l’edificazione del L’osservazione si ritiene Parere del Valutatore: Si tratta di una Francesco Borgo Fiorito , venga inclusa nella perimetrazione indicante l’”edificazione diffusa” normata dall’art. 54 delle N.T.A. adottate. accoglibile in quanto il ridefinizione dell’edificato diffuso. Si limite dell’”edificazione concorda con tale modifica che altera in Prima dell’approvazione diffusa” deve intendersi modo non significativo l’indicatore relativo del Piano dovranno coincidente con la zona alla “superficie urbanizzata per ATO” che essere verificati gli ambiti ad “urbanizzazione per l’ATO 4 subisce un incremento dello ad edificazione diffusa ai consolidata” (art.53 delle 0.85%. Tale modifica, non altera in nessun fini di contenere il N.T.A. adottate). modo le valutazioni condotte in sede di consumo di suolo Trattasi di un refuso rapporto ambientale. Complessivamente naturale/seminaturale. grafico. dunque il punteggio dell’ATO 4 relativa non viene alterato ed è dunque garantita la sostenibilità ambientale. 29 - Cherubin Il proprietario del terreno censito in Catasto al foglio 12 mappali 663-136-137 e ricadente nel PRG vigente in zona E/3 chiede che il lotto venga L’osservazione si ritiene Parere del Valutatore: Si tratta di un Danillo inserito nelle “aree di riqualificazione e riconversione” per la realizzazione di nuovi volumi abitativi ed il recupero degli edifici esistenti. accoglibile in quanto vi inserimento di “aree di riqualificazione e sono i presupposti di riconversione” che di fatto aumenta la riqualificazione e superficie urbanizzata a discapito della riconversione di cui SAU. Tale modifica non altera in modo Prima dell’approvazione all’art. 55 delle N.T.A. significativo l’indicatore relativo alla del Piano va verificato adottate, e più “superficie urbanizzata per ATO” che per l’obiettivo del precisamente vi sono l’ATO 2 subisce un incremento dello contenimento del “attività di servizio e/o 1.59%. Tale modifica, non altera in nessun consumo di suolo produttive dismesse o modo le valutazioni condotte in sede di naturale/seminaturale. degradate o che hanno rapporto ambientale. Complessivamente perso la loro valenza dunque il punteggio dell’ATO 2 relativa territoriale e le funzioni non viene alterato ed è dunque garantita la originarie”. sostenibilità ambientale.

32 - Cherubin Il proprietario del terreno censito in Catasto al foglio 4 mappali 77-68 e ricadente nel P.R.G. vigente in zona E/3 chiede che il lotto venga inserito L’osservazione si ritiene Parere del Valutatore: Si tratta di un Prima dell’approvazione

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Giuseppe nelle “aree di riqualificazione e riconversione” per la realizzazione di nuovi volumi abitativi recuperando le volumetrie autorizzate e legittimate ed accoglibile in quanto vi inserimento di “aree di riqualificazione e del Piano va verificato eliminando il vincolo originato della scheda puntuale n. 37. sono i presupposti di riconversione” che di fatto aumenta la l’obiettivo del riqualificazione e superficie urbanizzata ma, nel caso contenimento del riconversione di cui specifico, senza consumo SAU. Tale consumo di suolo all’art. 55 delle N.T.A. modifica non altera in nessun modo naturale/seminaturale. adottate, e più l’indicatore relativo alla “superficie precisamente vi sono urbanizzata per ATO” che per l’ATO 2 “attività di servizio e/o rimane dunque invariata. E’ pertanto produttive dismesse o garantita la sostenibilità ambientale. degradate o che hanno perso la loro valenza territoriale e le funzioni originarie”.

68 - Palasgo Il proprietario del terreno censito in Catasto al foglio 28 mappale 282 e ricadente nel P.R.G. vigente in zona agricola E2/2 chiede che l’intera L’osservazione si ritiene Parere del Valutatore: Si tratta di un Vinicio proprietà venga inclusa nella “area di riqualificazione e riconversione”. accoglibile in quanto vi inserimento di “aree di riqualificazione e sono i presupposti di riconversione” che di fatto aumenta la riqualificazione e superficie urbanizzata a discapito della riconversione di cui SAU. Tale modifica non altera in modo Prima dell’approvazione all’art. 55 delle NTA significativo l’indicatore relativo alla del Piano va verificato adottate, e più “superficie urbanizzata per ATO” che per l’obiettivo del precisamente vi sono l’ATO 4 subisce un incremento dello contenimento del “attività di servizio e/o 2.23%. Si evidenzia un peggioramento di consumo di suolo produttive dimesse o tale indicatore che comunque non altera naturale/seminaturale. degradate o che hanno giudizio ed il relativo punteggio. perso la loro valenza Complessivamente dunque il punteggio territoriale e le funzioni dell’ATO 4 relativa non viene alterato ed è originarie”. dunque garantita la sostenibilità ambientale.

76 - Schievano La ditta proprietaria del terreno censito in Catasto al foglio 26 mappale 419-241 e ricadente nel P.R.G. vigente in zona E/2 ed E/3 chiede L’osservazione si ritiene Parere del Valutatore: Si tratta di un Mirella l’inserimento di un’area di riqualificazione e riconversione per il cambio di destinazione degli immobili attuali, con recupero della volumetria accoglibile in quanto vi inserimento di “aree di riqualificazione e Leg. esistente di circa 2000 mc, ad una nuova destinazione di tipo residenziale. sono i presupposti di riconversione” che di fatto aumenta la Rappresentante riqualificazione e superficie urbanizzata a discapito della Prima dell’approvazione Tanduo S.p.a. riconversione di cui SAU. Tale modifica non altera in modo del Piano va verificato all’art. 55 delle NTA significativo l’indicatore relativo alla l’obiettivo del adottate, e più “superficie urbanizzata per ATO” che per contenimento del precisamente vi sono l’ATO 4 subisce un incremento poco consumo di suolo “attività di servizio e/o significativo (dello 0.84%). Tale modifica, naturale/seminaturale. produttive dismesse o non altera in nessun modo le valutazioni degradate o che hanno condotte in sede di rapporto ambientale. perso la loro valenza Complessivamente dunque il punteggio

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territoriale e le funzioni dell’ATO 4 relativa non viene alterato ed è originarie”. dunque garantita la sostenibilità ambientale.

82 - Gruppo Considerazioni tecnico/politiche di carattere generale al PAT con riferimento alla VAS e nello specifico vengono individuate una serie di criticità L’osservazione si ritiene Parere del Valutatore: Si ritiene un Preso atto del parere del Consiliare Uniti nel territorio come la qualità dell’aria, il traffico e relative infrastrutture esistenti e di previsione, la densità abitativa in rapporto alla domanda di servizi, un documento di natura documento di natura generale di indirizzo valutatore, si evidenzia per S. Maria di la previsione di aree boscate, la valutazione dell’assetto idraulico. generale di indirizzo tecnico/politico che entra superficialmente come alcune questioni Sala tecnico/politico nel tema del rapporto ambientale non attinenti lo stato interessante anche tenendo conto delle metodologie che vi ambientale del territorio materie attinenti la VAS, sono alla base, dell’importanza dell’ipotesi di Santa Maria di Sala non riconducibile alle zero e della concretezza del progetto di PAT nonché alcune azioni osservazioni di cui all’art. il cui dimensionamento demografico e individuate dal Piano 15 comma 5 della L.R. consumo di SAU derivano da formule siano state chiarite e/o 11/2004 matematiche e trend demografici frutto di integrate in sede reali dati desunti dalla banca dati regionale o istruttoria del Rapporto dagli uffici comunali. Inoltre alcune Ambientale osservazioni non sono di competenza del PAT ma riguardano la programmazione del PI o del Piano di Monitoraggio. 93 - Ing. Loris Il redattore del documento, nella prima parte e più precisamente dai punti 1) a 8) compreso, tratta argomenti di natura ambientale con particolare 1-8) Osservazioni in 1-8) Osservazioni in merito al Rapporto In sede di esame del Vedovato riferimento alla VAS. merito al Rapporto Ambientale Rapporto Ambientale 1) Osservazioni al rapporto ambientale Ambientale Parere del Valutatore: Preliminare, questa Per singola pagina vengono espresse delle osservazioni così di seguito riassumibili per punti: Si controdeduce come a) - riferimento di pag. 25; 77; 82; 84; 89; Commissione aveva a) - riferimento di pag. 25; 77; 82; 84; 89; 169; 176; 186; 213; 226-228; 249; 250. segue: 169; 176; 186; 213; 226-228; 249; 250. espresso parere - Si tratta di osservazioni che entrano nele merito di dati relativi alla rete acquedottistica – sulla presenza o meno di aree a parco;- sulle tipologie di 9) Osservazioni alla - Si tratta di osservazioni non del tutto favorevole con alcune paesaggio e sull’assenza di un indicatore adeguato; - sulla quantificazione dei consumi elettrici; sui risultati di alcuni indicatori come clima e flora; Carta dei Vincoli corrette in quanto dovevano essere meglio prescrizioni da sulla previsione di aree boscate e su alcuni esempi citati nel testo per esemplificare la programmazione di livello superiore (autostrada …) e della contestualizzate e doveva essere meglio ottemperare in sede di b) – riferimento di pag 37; 64; 74; sono rilevati dei refusi e delle errate citazioni di normativa e luoghi pianificazione compreso il modello di calcolo: la rete stesura del Rapporto c) – riferimento di pag 78, non esistono aree boscate in realtà; pag 114 incongruenze in merito a diffusione rumore Territoriale acquedottistica è stata verificata con il Ambientale. d)–riferimento di pag. 88; 124-125; 186 non si capisce perché alcuni valori non vengano visti come criticità (Elaborato 1) gestore (VERITAS) che ha dichiarato un Nel corso dell’istruttoria e)-riferimento pag 163-164 non è descritta correttamente la situazione di criticità della superficie urbanizzata Edifici ed aree storiche 59% vedi prima relazione ambientale pag di detto documento è f)-riferimento pag 201-204. Variazioni non chiare delle imprese comma 1° e 2°: 59; - le aree a parco descritte come aree di emerso l’inottemperanza g)-riferimento pag 205. Il PRG include già area a parco - accoglibile per la parte gestione comunale che lo stessa alle prescrizioni poste, h)-riferimento pag 223. Valutazione non idonea delle alternative relativa agli edifici ed aree osservazione cita in altro punto;- in merito segnatamente i)-riferimento pag 243. Si cita che il PAT prevede impianto eolico storiche, si rammenta alle tipologie puntali del paesaggio non è il all’aggiornamento del f) riferimento pag 248. Manca inizio frase tuttavia che le norme del PAT lo strumento ma il PI che individua Quadro Ambientale. 2)osservazione alla Valutazione di incidenza Ambientale P.A.T. stabiliscono che ambiti di aziende agricole vitali con relativa Con le integrazioni a)-riferimento pag 55. La rete ecologica non contempla il PTCP e c’è citazione errata in latino (pag 61) tali vincoli dovranno tipologie di coltivazioni;- In merito ai presentate, il valutatore 3) Osservazione all’estratto Tavole PTCP. Non sono riportate tutte le tavole essere di specifica consumi elettrici e clima e flora fauna è fornisce dei dati che 4) manca legenda tavola C6 ricognizione generale necessario leggere sempre i due grafici: - il parzialmente danno un 5) osservazione alla fragilità idraulica con il P.I.. primo esprime il valore assoluto il secondo quadro dello stato Verificata una incoerenza con la Tav 4 Allevamenti 3° comma: il giudizio (è questo ultimo che determina il ambientale del territorio 6) osservazione alla tavola c10 della VAS Trattasi di “vincolo giudizio); le aree boscate è effettivamente comunale.

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Si ritiene vi sia una discrepanza di destinazione punteggio tra tabella e cartografia. dinamico” da vero che sono previste a misura di Sul punto, va detto che i 7) e 8) osservazione alla relazione tecnica urbanistica in merito alla presenza di edifici di valore architettonico. individuare con la stesura compensazione in tutte le ATO tranne nell contenuti Nei successivi punti dal 9 al 13 compreso tratta materia di natura urbanistica e più precisamente: del P.I. ATO 1; in merito all’autostrada era citata dell’osservazione 9) Osservazioni alla Carta dei Vincoli e della pianificazione Territoriale (Elaborato 1) 10) Osservazioni alla solo come esempio di infrastruttura di livello evidenziano una serie di Aree di notevole interesse pubblico (NTA, art. 11). L’unica area individuata è Villa Diedo (scuola materna di S. Angelo). Non sembra corretta tale Carta delle superiore in termini di progettazione. criticità presenti individuazione. Invarianti b) – riferimento di pag 37; 64; 74; 248; si ,parzialmente Vincolo monumentale (NTA, art. 14). Sono stati dimenticati i seguenti edifici: (Elaborato 2) prende atto e saranno corretti nel rapporto considerate nel nuovo a) Patronato S. Giovanni Bosco a S. Maria di Sala (Decreto 05.03.1981); 1° comma: ambientale definitiva. Si evidenzia come assetto del territorio. b) Conserva agrumi a ponente di Villa Farsetti e area di pertinenza (Decreto 21.06.2002); - non accoglibile in siano solo i riferimenti errati ma non i Si fa riferimento ai c) Chiesetta Madonna Mora (Decreto 22.02.1999). quanto il piano ha contenuti e le elaborazioni conseguenti: in caratteri dell’edificazione E le seguenti aree: ritenuto di tutelare le parti particolare: PAG 64, art corretto è il 63 e si diffusa, ai caratteri del d) zona di rispetto di Villa Farsetti; di territorio non edificate tratta di biogas; PAG 74 si tratta di un paesaggio agricolo e) le aree scoperte di tutti gli edifici individuati (D.Lgs. 42/2004, art. 10, lett. f). indipendentemente dalla indicatore assente e pertanto il grafico non tradizionale, alla presenza - Allevamenti zootecnici (NTA, art. 25). Manca l’indicazione delle distanze di rispetto. Diversamente da quanto stabilito nelle NTA, che sistemazione agraria cambia sebbene con legenda errata; degli inquinanti affidano al P.I. la determinazione di tali distanze, si fa notare che in base al quadro conoscitivo del PAT, le distanze di rispetto sono già esistente e dallo stato dei c)-riferimento di pag 78 e 114; nella prima atmosferici. esattamente individuate, così come riportato nella tavola C/5 delle Analisi agronomiche e ambientali. Si chiede pertanto che esse siano inserite luoghi. relazione ambientale (PAG 69) e nell’uso Come viene posto in nell’elaborato in questione. suolo (PAG 68)sono indicate (fonte regione evidenza 10) Osservazioni alla Carta delle Invarianti (Elaborato 2) 2° comma: veneto) 2 ettari di formazioni boscate. Si nell’osservazione, la - Ambiti di natura agricolo-ambientale (NTA, art. 26). Non appaiono correttamente individuati. Infatti risultano inseriti ambiti di scarso pregio - non accoglibile in tratta inoltre di aree a vegetazione boschiva e valutazione dell’opzione per essere stata distrutta l’antica sistemazione agraria (fondi Brugnolo o ex Brugnolo, Ghedini e Pierobon-Ghedini) che pertanto andrebbero quanto non vincolato ai arbustiva in evoluzione; in merito alla zero non tiene conto di stralciati, mentre andrebbero ricompresi tutti i rimanenti ambiti che conservano la sistemazione agraria tradizionale. sensi dell’art.146 lett.c) diffusione del rumore si rimanda alla prima tutte le azioni previste dal - Corsi d’acqua (NTA, art. 27). Manca il Musonello. del D.lgs n. 42/2004 relazione ambientale per la verifica dei dati vigente PRG ancora da Cardini e decumani (NTA, art. 31). Mancano i seguenti cardini: 3° comma: (File c0904030) che evidenzia come non si attuare. a) prosecuzione verso nord di via Pianiga (da via Rugoletto fino al Muson); - accoglibile , tuttavia si superi il varo di 67dBa (pagina 78 prima Per quanto riguarda, b) Via Mazzan; rammenta chela quasi relazione ambientale) invece, lo scenario c) Vecchia Noalese a Stigliano, tra il Mudon e il Musonello (cardine della centuriazione di Altino); totalità del territorio ricade d)-riferimento 88/124-125/186: si tratta di alternativo valutato si e i seguenti decumani: nell’agrocenturiato per valutazioni che vanno lette seguendo il evidenzia che in sede d) decumano scomparso a nord di via Le Motte (tra la prosecuzione di via Rio e la via Mazzan); cui il P.I. dovrà effettuare metodo anche del giudizio del grafico a istruttoria dal Rapporto e) decumano scomparso a sud di via Le Motte, tra la prosecuzione di via Pianiga e la prosecuzione di via Rio; puntuale ricognizione barre; la criticità viene segnata solo con Ambientale sono stati f) tratto del precedente decumano, a sud di Mazzacavallo, tra via Rivale e la prosecuzione di via Noalese; sugli ambiti vincolati. valori di (-3). acquisiti chiarimenti in g) tratto scomparso di via Gaffarello (tra via Pianiga e via Rio); 4° comma: e)-riferimento pag 163-164; in realtà ordine a tale tema. h) tratto del Cavin di Sala (da via Marconi fino al confine comunale est) - non accoglibile in l’indicatore è molto preciso perché fatta Per quanto riguarda il (per quanto sopra, si veda l’Atlante dei vincolo paesaggistici della Provincia di Venezia - Carta di sintesi 1991”. quanto è stata ripetuta la mediante GIS e aggiornamento mancato inserimento in - Ville (NTA, art. 32). Non si tratta soltanto di Ville, ma anche di palazzi e castelli. denominazione dettata cartografico. Se si confronta il grafico stato cartografia del Piano dei 11) Osservazioni alla Carta delle Fragilità (Elaborato 3) dalla Regione Veneto. attuale/stato di progetto relativo all’indicatore vincoli vigenti, si ritiene - Il territorio comunale non è stato suddiviso in base alla penalità ai fini edificatori, come invece previsto dalla DGRV 3178/2004. 11) Osservazioni alla si vede come complessivamente allo stato opportuno il loro - Area non idonea (NTA, art. 36). Sono aree a rischio esondazione. E’ riportata soltanto una piccola parte di tali aree. Basta infatti confrontare il Carta delle attuale il valore medio riportato sia del inserimento prima della presente elaborato con l’elaborato VAS/C/8 dove sono indicate con colore azzurrino le aree allagate dal 1995 al 2009 su informativa del Fragilità 17,88% e la variazione di occupazione di sua approvazione. Consorzio di Bonifica. (Elaborato 3) suolo porta a un valore di 23%. Questo Per quanto riguarda i - Aree boschive o destinate al rimboschimento (NTA, art. 40). Non c’è corrispondenza con quanto riportato nella tavola 4. 1°-2°comma: indicatore va necessariamente letto con contenuti della Carta - Aree di interesse storico, ambientale e artistico (NTA, art. 41). Non appare chiaro il criterio secondo cui sono state individuate le aree in - non accoglibile . Tali quello successivo della SAU che è molto al della Trasformabilità si fa questione. aree sono state verificate di sopra della media provinciale (pag 89) presente che i rilievi posti - Elementi lineari/cardini e decumani (NTA, art. 44). Mancano alcuni cardini e decumani, come rilevato nell’osservazione 10. con la Regione Veneto a 68% per il comune e 48% per la media sono già considerati nel UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 27

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12) Osservazioni alla Carta delle Trasformabilità (Elaborato 4) seguito di puntuale e provinciale. presente parere. a) Dimensionamento: Il volume totale dell’ATO 4 non corrisponde a quello indicato nella relazione (149.089 mc. ,anziché 149.000); specifica indagine f)-riferimento pag 201-204. Si tratta b) Legenda: Correggere il simbolo dei “limiti fisici della nuova edificazione”. geologica secondo le effettivamente di dati estrapolati con una Correggere anche quelli in corrispondenza dei cimiteri di S. Angelo, Stigliano e Veternigo. metodologie previste e “curva tendenziale” e ovviamente andava Manca la zona agricola (NTA, lett. D, pag. 69 e segg.); vigenti. esplicitato che nel caso del ipotesi zero, tale c) Aree di urbanizzazione consolidata (NTA, art. 53). 3° comma: indicazione non era applicata al modello e - A sud di via Cavin di Sala è indicata erroneamente un’area che comprende il mpp. 461 del fg. 17 e porzione del mpp. 460 adiacente al mpp. - non accoglibile in pertanto non alterno la valutazione; si tratta 461, della larghezza di mt. 45 e lunghezza mt. 230. Detta area è infatti individuata nell’attuale PRG come “zona a verde pubblico, gioco e quanto la Tavola 3 infatti di curve tendenziali applicate ai vari sports”, (giardino di quartiere), ma è ancora adibita all’agricoltura. Inoltre, a norma del D.M. n. 36 del 03.08.1964, risulta inedificabile tutta riporta lo stato di fatto componenti socio economici. l’area adiacente ad est per una distanza dal ciglio stradale di mt. 160 e pertanto l’area costituita dai mapp. 209, 213, 214, 388, 161, 160, 158, mentre la Tavola 4 è il g)-riferimento pag 205. Ciò è vero ma è 126, 125, 307 parziale, 325, 144, 134, 146, 135,145 e porzione del 147, individuata nel PRG vigente come “zona residenziale di progetto generale del doveroso sottolineare come tale aree completamento B1”. Pertanto, in corrispondenza di dette aree, deve essere tolta l’indicazione di “aree di urbanizzazione consolidata”. P.A.T.. sebbene individuate come parco non hanno - Nel centro abitato di Veternigo, a nord di via Dante, vi è un’area rettangolare bianca che deve essere indicata come “area di urbanizzazione 4° comma: nessuna normativa che ne garantista consolidata”. - non accoglibile tutti i l’attuazione ( normativa del credito edilizio, - Alcune aree indicate nel vigente PRG come “zone residenziali sparse C1.1” sono indicate nel PAT come “aree di urbanizzazione vincoli saranno della perequazione) che invece è riportata consolidata”, altre, invece, come “edificazione diffusa”. Non si comprende bene come sia stata effettuata tale scelta. Non sembra esserci un puntualmente verificati negli articoli del PAT sulla rete ecologica criterio logico e coerente. ed effettuata puntuale (art. 27, 64, 75, 76) d) Edificazione diffusa (NTA, art. 54). L’edificazione diffusa è considerata dal Rapporto Ambientale (p. 25) una criticità del nostro territorio. Il ricognizione nell’ambito h)- riferimento pag 223tale aspetto è stato PAT non sembra andare a favore della risoluzione di tale criticità; infatti, amplia a dismisura le aree indicate nel PRG vigente come “zone della redazione del P.I.. valutato correttamente nel rapporto residenziali sparse C1.1”. Non si comprende poi il criterio logico usato per l’individuazione delle fasce in questione: la loro diversa ampiezza 5° comma: ambientale considerando anche l’intero (alcune sono larghe 50-60 mt., altre il doppio), l’inclusione di aree, anche marginali, prive di edificazione, l’esclusione di molte altre aree aventi vedi controdeduzione scenario che sinteticamente può essere così le medesime caratteristiche di quelle individuate. Si osserva poi che in molti casi tali delimitazioni sono previste in contiguità degli all’osservazione n. 10 riassunto “ scenario di maggior tutela insediamenti principali (centri abitati e zone produttivo-commerciali), andando a costituire delle propaggini dell’insediamento stesso verso la comma 3° riducendo la pressione insediativa negli campagna, cosa giustamente non ammessa (si veda l’art. 56 delle NTA). 12) Osservazioni alla ATO di carattere ambientale e Pertanto, per evitare sia l’acuirsi di tale criticità sia un irrazionale sviluppo di tipo “tentacolare” degli insediamenti, si propone di limitare (con Carta delle paesaggistico (ATO 1 e 4 )” Tale alcuni necessari aggiustamenti) le aree a edificazione diffusa a quelle già individuate nel vigente PRG come “zone residenziali sparse C1.1”. Trasformabilità valutazione è stata meglio esplicitata nelle e) Ambiti territoriali cui attribuire i corrispondenti obiettivi di tutela, riqualificazione e valorizzazione (NTA, art 64): Si propone di modificare (Elaborato 4) integrazioni del 12 -12- 2010; l’ambito di Villa Farsetti coerentemente con la sua conformazione storica , comprendendo quindi l’area a nord di via Roma, dove esisteva a) non accoglibile trattasi i)- riferimento pag 243. In effetti la frase è fino a pochi decenni fa un edificio a servizio della villa ad uso “boaria e casaria” e l’area ad ovest della Noalese dove sorgeva il famoso “bosco di mero arrotondamento poco chiara e sarà adeguata ma i contenuti sempreverde” (si veda planimetria allegata). Quest’ultima area riveste una particolare importanza dal punto di vista storico e culturale in dei dati sono corretti: le NTA del PAT incentivano quanto qui furono piantati per la prima volta in Italia alcuni alberi provenienti dall’America settentrionale e dalla Cina, come alcune specie di b) non accoglibile la realizzazione di fonti di energia alternativa aceri ( Acer negundo, A. rubrum, A. saccharinum ), di ippocastani ( Aesculus lutea, A. pavia ), il Celtis australis , il Fraxinus americana , la trattasi di indicazioni di fra le quali vanno ricordati gli impianti di Sterculia platanifolia , la Lagerstroemia indica , il Liriodendron tulipifera ed alcune specie di magnolie, tra cui la M. grandiflora . progetto modificabile biogas di origine animale e i piccoli impianti f) Ville individuate nella pubblicazione dell’Istituto Regionale per le Ville Venete (NTA, art. 65). Non si tratta solo di “ville”, per cui è più con il P.I., comunque eolici in zona agricola. (ART 63); appropriato usare il termine generico di “edifici e complessi”. vigono in ogni caso i f) riferimento pag 248. Nella versione g) Pertinenze scoperte da tutelare (NTA, art. 67). Sono riportate soltanto le pertinenze di tre complessi (castello di Stigliano, villa Farsetti, villa vincoli cimiteriali esistenti adottata nella pagina riferita non si rileva tale Miani). Si propone di inserire, per coerenza e come peraltro precisato anche nell’art. 67 delle NTA, le aree pertinenziali di tutti gli edifici e e riportati nel P.R.G. mancanza complessi individuati ai sensi degli art. 14, 65 e 66 delle NTA. In particolare siano individuate come tali le due aree proposte qui sopra alla vigente. 2)osservazione alla Valutazione di lettera e (casaria e boaria, bosco sempreverde), ed inoltre le seguenti quattro aree di grande importanza storica: la prima riguardante il sedime c) non accoglibile in incidenza Ambientale dell’antica chiesa di S. Nicolò o del Palù a Stigliano, di cui si conservano ancora le fondazioni, la seconda riguardante il sedime dell’antica quanto il PAT è stato a)-riferimento pag 55. Le analisi condotte in chiesa di S. Michele di Villanova, nella Frazione di Veternigo, demolita nel corso del XVIII sec., la terza e la quarta corrispondenti al sedime elaborato sulla CTR modo più puntale in sede di valutazione di due motte o castellari costruiti dai paleoveneti lungo il fiume Muson, documentati anche nella cartografia storica, uno dei quali è stato mentre per quanto agronomica hanno portato alla definizione demolito soltanto alcuni decenni fa (si veda planimetria allegata). riguarda le aree di una rete ecologica strutturata in modo più UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 28

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA h) Centri storici (Artt. 17, 68). Le perimetrazioni riportate appaiono in parte superate. Si propone di sostituirle fin d’ora con quelle riportate nel “bianche” , trattasi di aree puntuale rispetto a quanto previsto dal PTCP (tav. VII, schede n. 61-62, 63-64, 65-66). non edificate e non PTCP; in merito alla citazione errata si i) Coni visuali (NTA, art. 69). Anche se il P.I. potrà integrare e precisare i coni visuali previsti dal PAT, tuttavia si ritiene importante già in questa convenzionate. prende atto e verrà corretta sede introdurre i seguenti coni visuali di tipo aperto per tutelare alcuni siti di importanza storica o paesaggistica: Infine per 3-Osservazione all’estratto Tavole PTCP. - lungo via Le Motte, in corrispondenza del sito dove sorgevano le antiche motte di Stgliano; l’individuazione Non sono riportate tutte le tavole in quanto - lungo la strada che congiunge le vie Cainazzi e Le Motte, in corrispondenza del sito dove sorgeva la chiesa di S. Michele di Villanova; dell’urbanizzazione quelle significative per la programmazione - lungo via Noalese a Stigliano, dove si può godere della vista di un bel brano di aperta campagna fortunatamente libera da costruzioni (si consolidata e del PAT sono state selezionate e/o soggette veda art. 45 delle NTA del PTCP e successiva lettera r delle presenti osservazioni); dell’edificazione diffusa a maggio dettaglio. Comunque sono state - lungo via Noalese, a nord del capoluogo, per i motivi esposti sopra e alla seguente lettera q; sono state rispettate le visionate e confrontate - lungo via Rivale, da dove si scorge il sito dell’antico monastero di S. Giovanni del Lusor (si veda la planimetria allegata). indicazioni dettate dalla 4) manca legenda tavola C6. Tale legenda j) Aree boschive o destinate al rimboschimento (NTA, art. 70). Se si escludono i pioppeti, i frutteti e le alberature di giardini (come precisato a Regione Veneto. verrà integrata. Non modifica comunque le pag. 248 del rapporto ambientale), l’unica area boschiva esistente, dell’estensione di circa 1 ettaro risulta quella ubicata tra via Cagnan e via d) non accoglibile tali valutazioni della tavola Cavin Caselle (cave Morosin). Il PAT ha individuato una grande area destinata al rimboschimento in prossimità del centro del territorio aree saranno definite nel 5) osservazione alla fragilità idraulica comunale, dove confluiscono due corsi d’acqua con andamento naturale (il Lusore ed il Fiumicello) e alcuni appezzamenti lungo un cardine lato perimetrale dal P.I.. Verificata una incoerenza con la tav 4. Si della centuriazione in parte scomparso (via Lusore, via Pioga, via S. Lucia). Mi permetto di dissentire da tale scelta che non trova e) non accoglibile vale tratta di una tavola di giustificazioni né di tipo storico, né funzionali. Storicamente, in epoca romana, la sistemazione intensiva dei terreni, coltivati principalmente a quanto già riportato per i valutazione/quantificazione che rende cereali e distribuiti ai vari coloni e che avveniva con la centuriazione, comportava la creazione di speciali appezzamenti destinati ad integrare la vincoli punto 11). coerente il dimensionamento del piano con base foraggera dell’azienda, dove il bestiame potesse liberamente pascolare e dove ci si potesse rifornire del legname necessario. Si f) non accoglibile vale la superficie agricola trasformabile: pertanto formarono così il pascuum publicum , aperto agli usi di tutta la comunità e l’ ager compascuum , adibito all’uso dei proprietari viciniori. Tali quanto già riportato al alcune aree sono differenti rispetto la Tav 4 aree, sistemate a pascolo e a bosco, sorgevano in prossimità dei corsi d’acqua, anche a seguito della necessità di lasciare una certa zona incolta comma 4 punto 10). (che costituisce un master-plan); e boschiva per contenere le inondazioni. Nelle epoche successive ed in particolare in età medioevale, tale usanza rimase. Ricordiamo ad g) non accoglibile . 6) osservazione alla tavola c10 della VAS esempio la “prateria grande di Sala” che sorgeva tra lo scolo Rio e la via Gaffarello e rimasta in gran parte integra per quasi tutto l’Ottocento. Quanto richiamato sarà Si ritiene vi sia una discrepanza di Appare pertanto logico, sia per motivi di continuità storica, sia per il valore paesaggistico che i corsi d’acqua naturali assumono, che tali aree oggetto di puntuale destinazione punteggio tra tabella e destinate in parte al rimboschimento (compresa la selvicoltura) ed in parte pure a prato naturale, siano previste lungo il loro corso e per analisi di P.I. cartografia. Si tratta di un errore di un’ampiezza non esagerata, vale a dire al massimo 150 mt. per lato, così come da tempo ha fatto il Comune di Mirano e come aveva h) non accoglibile . Le colorazione che assume valenza puramente previsto, nel 1964, anche il primo PRG del nostro Comune. Così facendo, i suddetti corsi d’acqua potranno svolgere in una situazione perimetrazione dei centri grafica. Il punteggio è comunque corretto e migliore il ruolo di corridoi ecologici, loro assegnato sia dal PAT sia dal PTCP. Proporre dei rimboschimenti dove non ci sono mai stati è più storici potranno essere la mappa delle tre ipotesi è infatti corretta. un danno che un valore, perché è anche questo un modo di stravolgere il paesaggio agrario classico, formato da campi coltivati, delimitati da riviste e puntualizzate 7) e 8) osservazione alla relazione tecnica piantate di viti e da rive alberate, ma non da boschi. Anche la previsione di un’area boscata nell’area antistante a villa Farsetti, a sud del Cavin con il Pino degli Saranno adeguate e corrette le di Sala, là dove in passato sorgeva l’anfiteatro, risulta del tutto antistorica e fuori luogo perché limita la lunga prospettiva originaria. Si arriva Interventi. incongruenze rilevate alcune delle quali anche all’assurdo che proprio nell’ATO 1 chiamato dai progettisti del piano “Ambito di valenza ambientale notevole” non sia previsto i) non accoglibile , sono “lessicali” e non sostanziali nemmeno 1 mq. di bosco! A seguito delle suddette considerazioni si propone pertanto, in alternativa di quanto previsto nel PAT, di formare tuttavia visto che il P.I. Parere del Valutatore: delle aree a bosco e a prato naturale, all’interno delle fasce di una larghezza massima per lato di 100-150 mt. dei corsi d’acqua del nostro dovrà effettuare una Non altera le valutazioni del Rapporto territorio aventi andamento naturale: il Musonello, il Muson Vecchio, il Rio, il Lusore e il Fiumicello, dove favorire la biodiversità e attività ulteriore verifica Ambientale legate al tempo libero. Un’area boscata sia prevista a sud dell’anfiteatro, come storicamente documentata e eventualmente nel sito del bosco sull’argomento 9) Osservazioni alla Carta dei Vincoli e della sempreverde (si veda planimetria allegata). dell’osservante, quanto pianificazione Territoriale (Elaborato Le aree come sopra come sopra individuate, siano assoggettate alle previsioni dell’art. 71 delle NTA, adeguandone tuttavia il titolo. proposto sarà tenuto in 1) k) Parco agricolo (NTA, art. 71). In conseguenza della proposta fatta al punto precedente, le aree individuate dal PAT come parco agricolo (o considerazione. Edifici ed aree storiche comma 1° e 2°: agrario) devono essere eliminate. In alternativa si propone di individuare il parco dell’agro centuriato costituito da tutte le aree agricole con la j) non accoglibile , in Parere del Valutatore: sola esclusione di quelle ormai compromesse a seguito della sconsiderata sistemazione alla ferrarese effettuata negli anni ’70 dalle principali quanto la creazione di Non altera le valutazioni del Rapporto aziende del nostro Comune (Ghedini, Pierobon-Ghedini, Brugnolo) proprio con le sovvenzioni della Regione, che ha comportato la grossi ambiti boscati, Ambientale distruzione della millenaria sistemazione delle campagne. Il parco dell’agro centuriato, così come sopra delimitato, sia assoggettato alle anche di collegamento Allevamenti 3° comma: previsioni dell’art. 18 delle NTA. con i vari corsi d’acqua, Parere del Valutatore: UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 29

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA l) Interventi di riordino della zona agricola (NTA, art. 62). L’individuazione di tali aree appare arbitraria e illogica. In tutto l’agro centuriato i apporterà un notevole Non altera le valutazioni del Rapporto tracciati originari hanno subito nel corso dei secoli modifiche di vario tipo. Andare a modificare i segni “incongrui” con la sistemazione miglioramento Ambientale in quanto le fsce sono state originaria appare del tutto illogico in quanto alcune di queste modifiche sono avvenute in epoche più o meno antiche e fanno pertanto parte ambientale sul territorio. comuque considerate nelle valutazioni in della storia del territorio. Considerato inoltre quanto proposto al punto precedente, si chiede lo stralcio delle aree in questione. Territorio che nel quanto parte integrante delle analisi m) Zone di ammortizzazione o transizione (NTA, art. 74). Quelle individuate dal PAT non rispondono alle caratteristiche delle zone in questione frattempo ha perso molti agronimiche (zone cuscinetto che attenuano il livello d’impatto degli habitat con l’attività antropica). Si propone pertanto di stralciarle completamente, dei connotati creati 10) Osservazioni alla Carta delle Invarianti sostituendole con fasce di ampiezza adeguata lungo il perimetro delle aree urbanizzate presenti e future (centri abitati e zone produttive e artificialmente. (Elaborato 2) commerciali), individuabili anche con il P.I. contestualmente alla definizione dei limiti fisici dell’insediamento. Relativamente all’ATO 1° comma: n) Corridoi ecologici principali e secondari (NTA, artt. 75-76). E’ stata individuata soltanto una tipologia: i corsi d’acqua (principali e rete 1 che il valore Parere del Valutatore: minore); manca la rete lineare terrestre (principale e minore), così come previsto dalla DGRV 3178/2004. Non sono state poi tenute in ambientale aggiunto si Non altera le valutazioni del Rapporto considerazione le indicazioni contenute nella tavola 3-2 del PTCP dove è individuato un corridoio ecologico a livello regionale o di area vasta realizzerà con l’ambito Ambientale (fiume Muson, compresa una fascia larga circa 200 mt.) e un corridoio ecologico provinciale di tipo terrestre, anch’esso dell’ampiezza di circa territoriale cui attribuire i 2° comma: 200 mt. Come prescrivono le NTA del PTCP (art. 28) il PAT deve tenere conto della rete ecologica indicata dalla Provincia, eventualmente corrispondenti obiettivi di Parere del Valutatore: precisandola meglio. Si chiede pertanto l’applicazione di quanto sopra. tutela etc. Non altera le valutazioni del Rapporto o) Barriere naturali (NTA, art. 80). Quelle individuate non sono barriere naturali, ma bensì barriere infrastrutturali lineari (strade). Le barriere k) non accoglibile ,vale Ambientale naturali possono essere i corsi d’acqua il cui corso risulta perpendicolare alle direttrici di flusso dei corridoi ecologici. E’ evidente che per quanto già esplicitato al 3° comma: individuare le barriere in questione è necessario prima individuare la rete ecologica terrestre. punto precedente e al Parere del Valutatore: p) Cardini e decumani scomparsi da recuperare e tutelare (NTA, art. 73). Siano indicati anche quelli descritti al punto 10 delle presenti punto 10) comma 1°. Non altera le valutazioni del Rapporto osservazioni, siano meglio individuati i tratti scomparsi di via Callesella a S. Angelo e sia indicata la via Caltanella (primo decumano a sud del l) non accoglibile , in Ambientale Cavin di Sala, da via Marinoni verso est) (si veda la planimetria allegata). quanto la norma non è 4° comma: Oltre ai cardini e decumani, siano individuate anche le strade medievali, così come previsto dall’art. 28 delle NA del PTRC del 1992 (si veda la volta a modificare i Parere del Valutatore: planimetria allegata). tracciati storici ma è Non altera le valutazioni del Rapporto q) Limiti fisici della nuova edificazione e Linee preferenziali di sviluppo insediativo dei centri abitati (NTA, artt 56, 63). Si osserva che molte aree principalmente Ambientale ricadenti all’interno dei limiti fisici della nuova edificazione (aree trasformabili) sono a forte rischio di esondazione (si veda elaborato VAS-C- indicazione per le 11) Osservazioni alla Carta delle Fragilità 8), mentre la Commissione Regionale VAS prescrive di “individuare le linee preferenziali di sviluppo insediativo, escludendo le zone sistemazioni agrarie. (Elaborato 3) soggette a rischio esondazione (elaborato 01_REL-RA, pag. 33); anche l’ULSS 13 afferma che “vanno assolutamente vietati nuovi m) non accoglibile , in 1°-2°comma: insediamenti in zone soggette a esondazioni” (parere del 28.09.2009). Ciò premesso, si fanno le seguenti proposte. quanto sono aree che Parere del Valutatore: - Nel centro abitato di S. Maria di Sala siano stralciati sia i limiti della nuova espansione, sia le linee preferenziali di sviluppo insediativo previsti a sud mettono in relazione il Non altera le valutazioni del Rapporto del Cavin di Sala per una serie diversa di motivazioni: 1) tutta l’area è a rischio esondazioni; 2) una buona parte dell’area è soggetta al vincolo tessuto con il territorio Ambientale. La tavola allegata al rapporto di rispetto cimiteriale; 3) la parte rimanente rientra negli “ambiti territoriali di tutela, riqualificazione e valorizzazione” e nelle “pertinenze aperto e i corridoi ambientale contiene anche una analisi scoperte da tutelare”; 4) gran parte dell’area è destinata al rimboschimento; 5) Anche la Regione, nel verbale di sottoscrizione degli elaborati ecologico. sotrica di cui si è tenuto conto ma non è del PAT in data 04.02.2010 si è accorta del gran pasticcio, chiedendo di eliminare tutte le previsioni all’interno dell’ambito “pertinenze n) non accoglibile , in codificata come quella delle tavole di piano. scoperte da tutelare”, nel cui elenco sono state tuttavia dimenticate le aree destinate al rimboschimento che in questa sede si chiede di quanto l’individuazione 3° comma: eliminare; 6) esiste un cono visuale che impedisce l’edificazione in gran parte dell’area. è avvenuta attraverso Parere del Valutatore: Siano modificati i limiti fisici della nuova edificazioni previsti ad ovest della Noalese, in modo da tenere conto dell’osservazione fatta al punto 12/e, simboli, mentre la reale Non altera le valutazioni del Rapporto così come indicato nella planimetria allegata. Siano stralciati gli ambiti di intervento della nuova edificazione e la linea preferenziale di superficie dei corridoi Ambientale sviluppo insediativo a nord di via Gaffarello, per i seguenti motivi: 1) gran parte dell’area è a rischio esondazioni; 2) nell’area esiste un ecologici verrà effettuata 4° comma: pregevole appezzamento selvicolturale meritevole di essere salvaguardato; 3) il PAT non lo dice, ma altre fonti, come la tavola VAS-C-8 e con i P.I.. Parere del Valutatore: l’accordo preliminare n. 3-4-5-7 indicano che gran parte di detta area è di tipo commerciale, direzionale, artigianale e ricettiva, il che è in o) accogli bili , in quanto Non altera le valutazioni del Rapporto contrasto con quanto prescritto dall’art. 50 delle NTA del PTCP, in particolare ai punti 1b e 1d nei quali si afferma che deve essere favorita la sono barriere lineari, è da Ambientale “concentrazione degli insediamenti in poli di rilievo sovra comunale” e deve essere ridotto l’impatto e l’incidenza ambientale degli correggere la dizione in 5° comma: insediamenti e delle attività, operando prioritariamente mediante il recupero e la riqualificazione degli insediamenti esistenti”. In alternativa si norma. Parere del Valutatore: propone un possibile sviluppo del centro abitato del capoluogo verso ovest di via Marconi (e solo di tipo residenziale), così come indicato p) non accogli bili , vedi Non altera le valutazioni del Rapporto UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 30

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nella planimetria allegata. quanto dedotto al punto Ambientale - Nel centro abitato di Caselle si chiede di eliminare l’area trasformabile a nord di via Gardan in modo da salvaguardare il corso d’acqua naturale 10) comma 3°. 12) Osservazioni alla Carta delle Fiumicello, indicato dal PAT quale corridoio ecologico secondario e in coerenza con le presenti osservazioni (si veda il punto 12/j) ed inoltre q) non accogli bili , in Trasformabilità (Elaborato 4) rispettare il vincolo cimiteriale esistente. Sia stralciato anche l’ambito trasformabile previsto a sud di via Fratella, in quanto area a rischio quanto sarà il P.I. a a) Non altera le valutazioni del Rapporto esondazione. determinare i reali limiti Ambientale - Nel centro abitato di Caltana siano eliminate le aree trasformabili a sud di via Caltana perché in gran parte a rischio esondazioni ed in parte con della nuaova b) Non altera le valutazioni del Rapporto vincolo di rispetto cimiteriale. In alternativa si propone una eventuale espansione del centro a nord di via Cavour. Sia posto il simbolo di “linea edificazione e le linee di Ambientale preferenziale di sviluppo insediativo” nell’area trasformabile prevista ad ovest del centro abitato, tra via Cavin Caselle e via Caltana. sviluppo. c) Non altera le valutazioni del Rapporto - Nel centro abitato di Veternigo sia posto il limite fisico della nuova edificazione nell’area trasformabile prevista a sud di via Desman. r) non accogli bili , in Ambientale r) Strada mercato, Limiti fisici della nuova edificazione e Linee preferenziali di sviluppo insediativo dei centri produttivi e/o commerciali (NTA, quanto il P.T.C.P. è la d) A tale proposito è stato fornito anche alla artt 56, 58, 63). L’individuazione dell’intero tratto della Noalese come “strada mercato” non tiene in considerazione le indicazioni del PTCP strumentazione di direzione valutazione progetti ed che prevede invece una “strada commercio” soltanto per il tratto compreso tra la zona produttiva e commerciale di S. Angelo-S. Maria di pianificazione superiore investimenti uno specifico allegato che Sala, fino al confine sud del territorio comunale (si veda tavola 4-2 del PTCP). Il rimanente tratto della Noalese (dalla suddetta zona produttiva che da indirizzi generali, evidenzia il reale consumo di territorio in e commerciale fino al confine nord del territorio comunale), il PTCP Tav. V) prevede due itinerari storico-culturali, ambientali e turistici, il mentre lo strumento termini di m2 e m3 relativamente primo, considerato primario, interessa il Cavin di Sala e la sua prosecuzione verso ovest fino al confine del territorio comunale, il secondo, comunale, nel rispetto di all’edificato diffuso. considerato secondario, interessa il tratto della Noalese che va dal centro abitato del capoluogo, fino al confine nord del territorio comunale. quelle generali, può Dalle risultanze delle analisi effettivamente si Lungo tali itinerari l’art. 45 delle NTA del PTCP prevede il mantenimento dei luoghi panoramici e la valorizzazione delle componenti dettare anche ambiti tratta di aree che occuperanno solo una parte ambientali, turistiche e storico-culturali presenti, evitando la compromissione della libera fruizione visiva dei paesaggi e degli orizzonti ulteriori e più puntuali. del dimensionamento che è stimabile in circostanti. E’ chiaro che la previsione di una strada mercato (o commercio) lungo detti percorsi contrasta pienamente con le accennate s) non accoglibile , nel circa 15.10 % che soddisfa i fabbisogni direttive provinciali. Pertanto si chiede di limitare la “strada mercato” al solo tratto indicato nella tavola 4-2 del PTCP, eventualmente esteso in senso che le indicazioni dell’edificazione diffusa per circa 121.000 direzione est-ovest fino a via Ferraris. Si chiede inoltre di contenere lo sviluppo delle aree produttive e commerciali entro il tetto massimo del per lo sviluppo m3. 5%, al di sotto quindi del limite pari al 10% stabilito dall’art. 50 delle NTA del PTCP, considerando che le aree presentemente occupate sono insediativo sono state e) Non altera le valutazioni del Rapporto le seconde come estensione di tutta la Provincia, superate soltanto dalla grande zona industriale di Marghera-Mestre ed in considerazione oggetto di puntuale Ambientale anche del fatto che le nuove espansioni di dette aree (come pure di quelle residenziali) comportano come conseguenza la distruzione copianificazione con f) Non altera le valutazioni del Rapporto definitiva dell’antica sistemazione agraria di altrettante aree che fanno parte della centuriazione romana ritenuta, in assoluto, la più bella e Regione Veneto e Ambientale meglio conservata dove, non dimentichiamo, esiste un vincolo paesaggistico a livello nazionale. Provincia di Venezia. g) Non altera le valutazioni del Rapporto s) Aree preferenziali di sviluppo insediativo prioritarie (NTA, art. 57). Un anno prima dell’adozione del PAT l’Amm. Com. ha stipulato con 13) Osservazioni alle Ambientale cittadini privati 11 accordi preliminari ai sensi dell’art. 6 della L.R. 11/2004. Tali accordi prevedono la trasformazione di oltre 162.000 mq. di Norme Tecniche h) Non altera le valutazioni del Rapporto aree per lo più agricole in aree edificabili, sia residenziali sia commerciali. Tali aree rappresentano ben il 65% dell’intera area agricola di Attuazione Ambientale trasformabile con il PAT (mq. 249.000 circa) e prevedono la realizzazione di oltre 85.000 mc. di volume residenziale e poco meno di 21.000 Non accoglibile nella i) Non altera le valutazioni del Rapporto mq. di superficie coperta ad uso commerciale. Tali accordi sono finalizzati al reperimento, mediante il sistema della perequazione, di circa 6,5 sua generalità, in quanto Ambientale milioni di euro per la costruzione del nuovo plesso scolastico. Fatta questa premessa, si vuole anzitutto sottolineare, come esposto nelle tratta punti j) In merito a tale osservazione si ritiene che osservazioni fatte in precedenza, che la maggior parte delle previsioni urbanistiche dei suddetti accordi sono in contrasto con direttive di ordine precedentemente valutati nel “principio della sostenibilità ambientale” superiore ed avulse da una pianificazione razionale e coordinata con l’insieme delle scelte progettuali del PAT. La logica avrebbe voluto che e/o che comunque sia di maggior interesse collettivo la prima fosse approvato il PAT e solo successivamente fossero conclusi gli accordi, questa volta “di programma” con le procedure e garanzie saranno oggetto di realizzazione di aree boscate di previste dall’art. 7 della L.R. 11/2004. Si vuole altresì osservare come alcune previsioni, in particolar modo quelle di carattere commerciale, puntuali verifiche le cui compensazione che il recupero di “aree da non corrispondono a reali necessità del nostro territorio comunale, che di molte cose ha bisogno, tranne di nuovi centri commerciali, ma indicazioni troveranno destinare a tutta la comunità” che un tempo rispondano bensì ad esigenze di tutt’altra natura (il finanziamento del nuovo plesso scolastico) che nulla hanno a che vedere con un corretta riferimento nel P.I, in avevano un ruolo ecologico e sociale che programmazione urbanistica. Tale scelta non è nemmeno giustificata da una urgente necessità della cittadinanza, in quanto un plesso particolare per l’art. 61 ora non possono più avere; al contrario forse scolastico esiste già e può essere migliorato ed ampliato. Alla luce di quanto sopra, appare poi non credibile quanto sostenuto a pag. 26 della trattasi di indicazioni le aree boscate di compensazione fra 20-30 relazione al PAT, vale a dire la decisione di contenere l’espansione residenziale “nel principio della salvaguardia del territorio”, quando, al derivanti dalla anni assumeranno funzioni multiplie – ossia contrario, si spreca del suolo per attività non strettamente necessarie. E’ altresì importante osservare come gli accordi preliminari, così come copianificazione con la oltre a “produzione di O 2“ consentiranno di sono stati impostati, violino palesemente il principio dello sviluppo sostenibile della direttiva 2001/42/CE richiamato a pag. 137 e segg. del Provincia e il Consorzio realizzare i famosi “parchi campagna” con UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 31

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rapporto ambientale, il quale sviluppo è garantito dalle misure compensative da attuare contestualmente all’edificazione e urbanizzazione del di Bonifica. essenze tipiche dei boschi planiziali dove in suolo. Ora il principale intervento di compensazione previsto dal PAT è il rimboschimento di determinate aree, del quale non c’è alcun cenno Risultano invece accogli estate possono trovare “ristoro” la fauna e negli accordi in questione. Da ultimo si fa osservare come l’individuazione di aree trasformabili preferenziali violi il principio di uguaglianza di bili i punti di cui: anche la popolazione residente. Se poi tutti i cittadini, ed in ogni caso tale individuazione spetta al P.I. In considerazione di quanto sopra si chiede pertanto lo stralcio dei simboli che - art. 28, in quanto queste aree vengono connesse con piste individuano aree preferenziali di intervento. trattasi di errore di ciclabili assumono un ulteriore ruolo 13) Osservazioni alle Norme Tecniche di Attuazione trascrizione; sportivo ricreativo. Art. 9 - Criteri per gli interventi di miglioramento, ecc. Si propone di stralciare quanto previsto al punto 2; ciò al fine di limitare il proliferare di nuove - art.42, dover In merito alla realizzazione dei corridoi verdi attività produttive in zona impropria, già fin troppo numerose e quasi sempre deleterie per la tutela dell’ambiente rurale. l’articolo di lungo i corsi d’acqua, ad una lettura attenza Art. 17 – Centri storici: La L.R. 80/80 è stata abrogata ai sensi della L.R. 11/2004 (art. 49, comma 1, lett. b). Pertanto sia ridefinita la perimetrazione, riferimento è il 64 delle NTA, art 27, 64, 75, 76 vengono più come previsto dall’art. 42 delle NTA del PTCP, tenendo conto della tavola VII, schede n. 61-62, 63-64, 65-66 del PTCP. in luogo del 33, per volte citate le modalità per la creazione di Art. 18 - Agro centuriato: Il punto 3 prevede, in particolare, che i nuovi edifici siano posti parallelamente alle strade storiche. Tale norma non è del la stessa fasce boscate. tutto coerente con il modo di rapportarsi delle tipologie edilizie con la morfologia del territorio. Infatti, se è vero che gli edifici sorti lungo i motivazione di cui k) Non altera le valutazioni del Rapporto decumani hanno l’asse longitudinale parallelo a questi, gli edifici sorti lungo i cardini hanno, al contrario, l’asse longitudinale perpendicolare ad sopra Ambientale essi. Inoltre, nel caso di complessi edilizi, gli edifici accessori a quelli abitativi, hanno spesso l’asse longitudinale perpendicolare a quello degli - standard urbanistici l) Non altera le valutazioni del Rapporto edifici principali. Si chiede pertanto di modificare la norma tenendo conto di quanto sopra esposto. secondari di pag. Ambientale Art. 26 – Ambiti di natura agricolo-ambientale: Al punto 2, tra gli elementi da salvaguardare, aggiungere anche la baulatura dei campi. 76 e dare per m) Non altera le valutazioni del Rapporto Art. 27 – Ambiti / Corsi d’acqua: Il parere del Consorzio di Bonifica 26.01.2010 chiede lo stralcio oppure la modifica di questo articolo nel senso ambiti di pag. 80, Ambientale che acquisisca soltanto valenza di suggerimento (il che equivale a stralciarlo). Al riguardo ritengo che se è corretto evidenziare l’importante in quanto errore di In merito ad ulteriori misure di funzione di invaso e di scolo che in generale hanno i corsi d’acqua che solcano il nostro territorio, tuttavia non si deve assolutamente trascrizione; compensazione in loco le stesse sono dimenticare, come sottolineato nel presente articolo delle NTA, l’aspetto biologico e paesaggistico e l’importante funzione che ha la flora - art.79-80, sono effettivamnte previste anche nel PI all’art. 63 spontanea nella depurazione del corso d’acqua stesso. Pertanto è opportuno conciliare tutti questi aspetti, prevedendo modalità di pulizia dei effettivamente punto 7, comma b corsi d’acqua e tempi di esecuzione che non danneggino in modo rilevante la flora e la fauna acquatica e ripariale. Inoltre si propone di barriere n) Non altera le valutazioni del Rapporto estendere la presente norma a tutti i corsi d’acqua e non solo ai principali. infrastrutturali; Ambientale Art. 28 – Elementi lineari (sistema di siepi e alberature). L’articolo di rimando non è il 77 (che riguarda le piste ciclabili) ma il 48. - art. 85, richiamo di In merito a tale programmazione si è Art. 31 - Elementi lineari (cardini e decumani). Al punto 4 risulta incomprensibile la norma che prescrive l’eliminazione di vigneti, orti e frutteti, per normativa sostituita effettuata una scelta differente che sarà cui si chiede che venga stralciata. di recente, al affinata nel PI; a livello di sostenibilità Art. 36 - Aree non idonee. Come dimostra la tavola della fragilità idraulica (elaborato VAS-C-8), le aree ad alto rischio di esondazione, e quindi momento della comunque insieme ad altri elementi della non idonee, sono molte di più di quelle elencate nel presente articolo. Anche la prima versione delle NTA datata 03.08.2009, ne elencava un presentazione delle rete si è comunque costituito un complesso numero maggiore. Si chiede pertanto l’aggiornamento di tali aree. norme della di sistema ambientale che favorisce la Art. 40 – Aree boschive: da modificare in quanto tutto il territorio comunale è vincolato in base al D.Lgs. 42/2004. Regione Veneto diffusione delle specie ed innalza in modo Art. 42 – Aree di interesse dell’ambiente naturale: L’art. 33 delle NTA a cui si rimanda riguarda edifici e complessi edilizi. Pertanto è necessario erano ancora complessivo la naturalità del comune formulare delle norme apposite. vigenti; o) Non altera le valutazioni del Rapporto Pag. 65. (Capoluogo): Coerentemente con l’osservazione n. 12/q, sia stralciato il periodo riguardante l’edificazione a sud del Cavin di Sala: “- una - art. 89, va Ambientale organizzazione del territorio, ecc. “. effettivamente p) Non altera le valutazioni del Rapporto Pag. 72. (lettera b): sia modificato il periodo: “- sarà consentita l’aggregazione di due o più edifici, ecc. “, tenendo conto di quanto osservato riguardo corretto l’articolo. Ambientale all’art. 18, vale a dire che l’aggregazione di due o più edifici può avvenire anche se gli assi sono tra loro perpendicolari. Concludendo q) Non altera le valutazioni del Rapporto Pag. 73 (cont. lettera b): riguardo ai portici, si preveda che siano realizzati secondo la tradizione, anche con riferimento alla posizione rispetto l’osservazione nella sua Ambientale, in quanto comunque in sede di all’edificio (evitare in genere i portici a nord). sostanza appare ben PI dovrà essere condotta una puntuale Pag. 76: Gli standard urbanistici secondari sono pari a mq. 16.520 (e non 15.520). strutturata e i temi trattati compatibilità idraulica. Pag. 80: Le aree per servizi sono pari a mq. 74.810 (e non 78.810). saranno comunque r) Non altera le valutazioni del Rapporto Art. 57 – Aree preferenziali di sviluppo insediativo prioritarie: Sia modificato coerentemente all’osservazione 12/s. tenuti in considerazione Ambientale Art. 61 – Linea indicativa di viabilità di previsione: I punti 3/a,b appaiono in contrasto con quanto detto al successivo punto 4/f. In realtà le strade con il P.I., anche se nel s) Non altera le valutazioni del Rapporto della centuriazione sono storicamente caratterizzate dalla presenza di filari di alberi lungo i lati. Ambientale in quanto gli accordi non sono UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 32

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Art. 62 – Interventi di riordino della zona agricola: Coerentemente con il contenuto dell’osservazione 12/l, si chiede lo stralcio del presente articolo. presente parere sono stabiliti e non si hanno le caratteristiche per la Art. 67 – Pertinenze scoperte da tutelare: Sono anche le pertinenze degli edifici di cui agli artt. 65 e 14 delle NTA. indicati come non loro valutazioni. Art. 70 – Aree boschive o destinate al rimboschimento: Da modificare coerentemente con l’osservazione 12/j. Si osserva inoltre che le aree in accogli bili. questione non possono essere diverse da quelle vincolate dal D.Lgs. 42/2004 o da quelle dell’art. 11 delle NTA, in quanto tutto il territorio comunale è vincolato ai sensi del suddetto decreto (art. 142, lett. m) e della L. 431/1985 (Galasso, art. 1, lett. m) così come precisato all’art. 28 delle N.A. del PTRC del 1992. Art. 71 – Parco agricolo. Coerentemente con il contenuto dell’osservazione 12/k, sia stralciato questo articolo e istituito, in alternativa il parco dell’agro centuriato, soggetto alle norme dell’art. 18. Artt. 75-76 – Corridoi ecologici principali e secondari: Siano modificati e integrati coerentemente con l’osservazione 12/n. Artt. 79-80 – Barriere infrastrutturali e naturali: Le barriere considerate in questi due articoli sono entrambe “infrastrutturali”; le prime di tipo “areale” e le seconde di tipo “lineare”. Art. 82 – Tutela dei centri storici: Sia modificato coerentemente all’osservazione fatta sopra relativamente all’art. 17. Art. 85 – Inquinamento luminoso: La L.R. 22/1997 è stata abrogata e sostituita dalla L.R. 17/2009 (si veda l’art. 14). Si sottolinea l’opportunità che l’Amm. Com. faccia richiesta alla Regione di inserire l’osservatorio astronomico comunale nell’elenco dell’allegato B alla suddetta legge. Art. 89 – Norme di salvaguardia: Il punto 1 sia sostituito con quanto previsto dalla L.R. 11/2004 (art. 48, comma 5): “Il PRG vigente mantiene l’efficacia fino all’approvazione del primo PAT”. 99 - Ufficio L’osservazione si ritiene Parere del Valutatore: Tecnico di Il Responsabile dell’ufficio Tecnico chiede che l’inserimento della simbologia inerente alle aree preferenziali di sviluppo insediativo prioritarie accoglibile trattasi di Tale osservazioni non altera le valutazioni Si prende atto del parere Santa Maria di nell’ATO4 sul lato est di Caltana. Inoltre nell’ATO2 l’adeguamento dell’ambito di tutela a sud di via Cavin di Sala S.P.32 secondo quanto previsto mere correzioni di natura condotte nel Rapporto Ambientale del valutatore. Sala dal PRG vigente. grafica come giustificato dall’osservante.

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− L’ Unità di Progetto Coordinamento Commissioni, esaminati i documenti trasmessi ha elaborato la propria istruttoria dalla quale emerge che: Premesso che uno degli aspetti fondamentali del processo integrato di pianificazione e valutazione consiste nella definizione delle criticità del territorio oggetto di pianificazione, le stesse hanno rappresentano gli elementi che hanno meritano una particolare attenzione in fase di pianificazione. Tuttavia, in relazione alle criticità ambientali, emerge una contraddizione tra quanto evidenziato dal valutatore in merito ad alcune criticità (individuate nel Rapporto Ambientale Preliminare e non confermate nel Rapporto Ambientale) con quanto rappresentato nelle schede di verifica delle criticità contenute nel Rapporto Ambientale stesso. Il Rapporto Ambientale conferma i criteri assunti dal PAT, che contiene alcuni obiettivi/azioni tra i quali: • garantire la continuità e la fruibilità degli spazi verdi; • tutela delle risorse naturalistiche e ambientali e all’integrità del paesaggio naturale; • tutela della salute umana rispetto all'inquinamento atmosferico ed acustico; • potenziamento della rete ecologica lineare con la creazione di connessioni ecologiche; • salvaguardia dell'assetto idrogeologico; • difesa del suolo e sottosuolo attraverso la prevenzione dai rischi e dalle calamità naturali; • incentivare la progettazione edilizia sostenibile con uso di tecniche costruttive riferite alla bioarchitettura, al contenimento del consumo energetico e all’utilizzo di fonti di energia rinnovabile; • promozione di iniziative pilota per la realizzazione di singoli edifici, piani attuativi o altri interventi informati ai principi della sostenibilità, nei quali sperimentare modalità di raccolta dei rifiuti differenziata. Per quanto riguarda la verifica di coerenza interna emergono alcune incongruenze tra le previsioni di Piano, gli obiettivi di sostenibilità prefissati e le criticità ambientali rilevate. In particolare, la perimetrazione degli ambiti a edificazione diffusa, che comprende ampie porzioni di territorio agricolo non edificato, non risulta coerente con l’obiettivo di contenere il consumo di suolo, di potenziare la rete ecologica e di garantire la continuità e fruibilità degli spazi verdi. Inoltre, tale previsione risulta incoerente con le criticità rilevate in ordine all’elevato consumo di suolo, all’elevato livello di urbanizzazione per l’intero territorio comunale e all’elevata presenza di edificazione diffusa. Occorre, pertanto, prima dell’approvazione del Piano, verificare tale scelta in relazione all’obiettivo del contenimento del consumo di suolo naturale/seminaturale e la connessione della rete ecologica verificando le perimetrazioni di detti ambiti. Inoltre, in alcuni di tali ambiti risultano presenti numerosi testi monumentali, quali “Ville individuate nella pubblicazione dell’Istituto Regionale delle Ville Venete” ed “edifici complessi di valore testimoniale”. La verifica della coerenza esterna è stata fatta in relazione alla pianificazione sovraordinata (Piano Territoriale Regionale di Coordinamento e Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Venezia). Per verificare gli effetti che possano derivare dall’attuazione del Piano sulla matrice paesaggio-Beni culturali, si ritiene necessario che nel Piano di Monitoraggio vengano individuati specifici indicatori connessi agli ambiti ad edificazione diffusa, ai caratteri del paesaggio agrario, alla tutela dei testi monumentali, alla salvaguardia dei coni visuali. Inoltre, alcune previsioni di Piano, quali le “aree preferenziali di sviluppo insediativo prioritarie” (che riguardano aree di espansione che verranno attivate in sede di PI mediante Accordi pubblico/privati ex art. 6 LR 11/2004) e la “Linea indicativa di viabilità di previsione” non sono state oggetto di valutazione. Per queste azioni di Piano si dovrà attivare la procedura di verifica di assoggettabilità a VAS. In ordine alle azioni individuate dal valutatore per mitigare gli effetti significativi derivanti dall’attuazione del Piano, si rendono necessarie alcune integrazioni alle NTA. Per quanto riguarda il monitoraggio il Comune ha individuato alcuni indicatori da misurare in sede di attuazione del Piano. Sul punto si ritiene che, relativamente ad alcune carenze riscontrate nell’analisi dello stato ambientale del territorio, nel Piano di Monitoraggio debbano essere inseriti alcuni indicatori necessari per verificare nel corso di attuazione del Piano, gli effetti che possano derivarne su alcune matrici ambientali (segnatamente, sul paesaggio). UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 34

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Tenendo conto delle criticità presenti sul territorio esaminato nonché degli obiettivi di sostenibilità assunti con il PAT, si ritiene che l’Amministrazione comunale, coinvolgendo le competenti Autorità Ambientali, debba applicare nel corso di attuazione del Piano il monitoraggio che più avanti viene proposto.

VISTE - la Direttiva 2001/42/CE ; - la LR 11/2004; - il D.Lgs. n.152/2006; - la LR 4/2008; - le DDGR 791/2009 e 1587/2010

RITENUTO che dalle analisi e valutazioni effettuate, nel suo complesso, la proposta di Rapporto Ambientale sia correttamente impostata e contenga le informazioni di cui all’allegato I della Direttiva 2001/42/CE, nonché la descrizione e la valutazione degli effetti significativi che l’attuazione del PAT potrebbe avere sull’ambiente come prescritto dall’art. 5 della medesima Direttiva.

TUTTO CIÒ CONSIDERATO LA COMMISSIONE REGIONALE VAS ESPRIME PARERE POSITIVO

sulla proposta di Rapporto Ambientale del Piano di Assetto Territoriale del Comune di Santa Maria di Sala (VE) a condizione che siano ottemperate le seguenti

PRESCRIZIONI 1.1. prima dell’approvazione del Piano : 1.1. le Norme Tecniche di Attuazione dovranno essere integrate con tutte le prescrizioni poste dall’Istituto Regionale Ville Venete con parere n. 1240 del 08.04.2010; dall’Azienda Unità Locale Socio Sanitaria n. 13 con parere n. 3.4/29643 I EDU del 03.05.2010; dal Ministero per i Beni e le Attività culturali con parere n. 7810 del 01.06.2010; da Veritas, Unità Locale Territoriale Brenta e Miranese con parere n. 33164 del 30.04.2010, nonché con le seguenti ulteriori disposizioni: 1.1.1. dovranno essere integrate con un articolo riportante la seguente norma: “C riteri di verifica e modalità di monitoraggio delle previsioni di sostenibilità del Piano in rapporto alla Valutazione Ambientale Strategica: Al fine di assicurare il controllo sugli impatti significativi sull’ambiente derivanti dall’attuazione del Piano nonché la verifica del raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità prefissati, così da individuare tempestivamente gli impatti negativi imprevisti e, quindi, adottare le opportune misure correttive, è redatto il Piano di Monitoraggio . Sulla base del Rapporto Ambientale elaborato per la VAS, le componenti ambientali (con relativi indicatori) da sottoporre a monitoraggio sono le seguenti: UNITA' NOTE RESPONSABIL INDICATORI DI (gli indicatori vanno alimentati almeno E RACCOLTA MISURA annualmente) DATI

Inquinamento atmosferico: NO X µg/mc Rilievo semestrale ARPAV Inquinamento atmosferico: NO 2 µg/mc Rilievo semestrale ARPAV ARIA medio Inquinamento atmosferico: µg/mc Rilievo semestrale ARPAV PM 10 Dato raccolto routinariamente nelle stazioni Acque sotterranee: N° pozzi n ARPAV esistenti e fornito direttamente da ARPAV Residenti collegati alle n Rilievo semestrale AATO/Comune ACQUA fognature Acque sotterranee: mg/l Rilievo semestrale ARPAV concentrazione media nitrati Acque sotterranee: mg/l Rilievo semestrale ARPAV UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 35

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concentrazione media cloruri Acque sotterranee: concentrazione media mg/l Rilievo semestrale ARPAV ammoniaca Acque sotterranee: n. pozzi n Rilievo annuale Comune privati Acque potabili: consumi idrici l/abitante Dato estrapolato dai quantitativi erogati. AGS/Comune pro capite al giorno Acque superficiali: IBE Rilievi ARPAV Rifiuti: Raccolta differenziata % Dato raccolto routinariamente. ARPAV/Comune media Superficie SUOLO % Rilievo annuale Comune urbanizzata/superficie ATO Sviluppo dei percorsi ciclabili M(Kmq) Rilievo annuale Comune Popolazione: Abitanti n Rilievo annuale Comune Popolazione: Saldo migratorio n ab Rilievo annuale Comune Popolazione: Saldo naturale n ab Rilievo annuale Comune Popolazione: Rapporto ECONOMIA ab/resid Rilievo annuale Comune E abitazioni/residenti SOCIETA’ Turismo: Arrivi turistici n Rilievo annuale Provincia Zootecnia: n. allevamenti n. e tipo Rilievo annuale Comune/ULSS intensivi dei capi Energia: Consumi medi Kw/h per Rilievo annuale ENEL/Comune procapite di energia elettrica abitante Inquinamento luminoso: Potenza energetica impiegata Kw Il dato è rilevabile in sede di nuovi progetti ENEL/Comune per la nuova illuminazione pubblica Salvaguardia dei coni visuali n. Rilievo annuale Comune PAESAGGI % sul O E Consumo di suolo totale delle TERRITORI naturale/seminaturale negli nuove Rilievo annuale Comune O ambiti ad edificazione diffusa urbanizzaz ioni Connessione della rete ha Rilievo annuale Comune ecologica Aree di ricostruzione % Rilievo annuale Comune ambientale/superficie ATO Il popolamento degli indicatori di monitoraggio dovrà essere effettuato a cura dell’Autorità Procedente, che potrà avvalersi delle risorse informative messe a disposizione dal Sistema Informativo Territoriale della Regione Veneto. Nella fase di attuazione del PAT tuttavia si potranno ridefinire il numero e la tipologia degli indicatori ora individuati per il monitoraggio.”. L’amministrazione comunale, d’intesa con la Provincia di Venezia, attiva il processo di verifica del monitoraggio delle varie azioni ed in considerazione degli obiettivi di sostenibilità ambientale e socio-economica, provvede a redigere ogni tre anni specifico rapporto al fine di verificare come le azioni operino nei confronti del Piano. 1.1.2. Per quanto riguarda la valutazione dell’incidenza che l’attuazione del Piano potrebbe avere sul SIC IT3250008 “Ex cave di Villetta a Salzano”, sul SIC/ZPS IT3250017 “Cave di Noale”, dovrà essere inserito altro articolo riportante la seguente prescrizione: “La progettazione definitiva di ogni singolo intervento, come previsto dalla Direttiva Habitat 92/43/CEE, contenga la relazione di incidenza ambientale, con la quale verranno considerati tutti i disturbi arrecati alla zona protetta, le eventuali azioni di mitigazione proposte e/o le eventuali alternative proposte” . 1.1.3. Nell’art. 84 “Tutela della falda acquifera sotterranea”, alla fine della prescrizione n. 5, aggiungere: “ed in accordo con gli enti gestori dei servizi di rete.” . UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 36

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1.1.4. Il comma 3 dell’art. 54 delle NTA dovrà essere così modificato in relazione a quanto viene riportato nel successivo punto 1.3. riguardo alla verifica degli ambiti ad edificazione diffusa. 1.1.5. alla fine dell’art. 54 va aggiunto il seguente comma: “ In caso di presenza di ambiti di “Ville individuate nella pubblicazione dell’Istituto Regionale per le Ville Venete” e di “edifici complessi di valore testimoniale”, di cui agli artt. 65 e 66 delle NTA, ogni intervento di trasformazione sarà subordinato allo predisposizione di una analisi preventiva ed all'attuazione degli interventi di mitigazione visiva al fine di garantire: • il mantenimento di coni visuali verso ambienti storici e/o agricoli liberi; • l'inserimento paesaggistico e ambientale degli interventi e delle opere mediante l'utilizzo di tecniche di ingegneria naturalistica ed ambientale; Il PI determinerà, all’interno della edificazione diffusa, gli ambiti in cui l'edificazione sarà da vietare, considerando quale elemento prioritario la conservazione della qualità paesaggistica dell’elemento storico testimoniale.”. 1.1.6. Relativamente alle ”linee preferenziali di sviluppo insediativo prioritarie” , perimetrate nell’elaborato 4 “Carta delle Trasformabilità”, alla fine dell’art. 57 va aggiunto il seguente comma: “Ai fini dell’assoggettamento alla procedura VAS dette aree preferenziali di sviluppo insediativo prioritarie dovranno essere sottoposte, ai sensi dell’art. 12 del D.Lgs. 152/2006, alla verifica di assoggettabilità.”. 1.1.7. Relativamente alla ”Linea indicativa di viabilità di previsione” , individuata nell’elaborato 4 “Carta delle Trasformabilità”, alla fine dell’art. 61 va aggiunto il seguente comma: “Ai fini dell’assoggettamento alla procedura VAS detta linea indicativa di viabilità di previsione dovrà essere sottoposta, ai sensi dell’art. 12 del D.Lgs. 152/2006, alla verifica di assoggettabilità.”. 1.1.8. Dovranno essere recepiti nelle NTA quanto contenuto nel Rapporto Ambientale ai paragrafi 8.3 “Ulteriori azioni di mitigazione proposte dalla VAS e recepite dal Piano” e 8.4 “Modalità per l’attuazione delle opere di mitigazione e compensazione”. 1.2. Gli ambiti ad edificazione diffusa individuati sull’elaborato 4 “Carta della Trasformabilità” debbono essere attentamente riconsiderati al fine di contenere il consumo di suolo naturale/seminaturale. 1.3. Gli elaborati grafici del Piano andranno aggiornati con quanto sopra riportato in relazione agli “ambiti ad edificazione diffusa” nonché con quanto richiesto dall’Ufficio Tecnico del Comune con l’osservazione n. 99 e previa verifica di quanto rappresentato nell’osservazione n. 59. 1.4. Nell’elaborato 4 “Carta delle Trasformabilità” va riconsiderata : • “l’area trasformabile/linea preferenziale di sviluppo” nell’ATO 2 che è interessata dalla presenza della “pertinenza scoperta da tutelare”; • “l’area trasformabile/linea preferenziale di sviluppo” nell’ATO 3 in prossimità del confine ovest comunale, per la quale non viene indicato il “limite fisico della nuova edificazione” , e in considerazione della presenza di un edificio o complesso di valore testimoniale; • va riconsiderato il “limite fisico della nuova edificazione” individuato nell’ATO 4 in considerazione del vincolo cimiteriale e del cono visuale a tutela di ambito di particolare pregio paesaggistico-ambientale; • per i coni visuali a tutela di ambiti di particolare pregio paesaggistico-ambientale vanno individuate adeguate direttive/prescrizione; • per l’ ”area preferenziale di sviluppo insediativo prioritaria” individuata nell’ATO va riportato il limite fisico della nuova edificazione. 1.5. La Dichiarazione di Sintesi va redatta ai sensi dell’art. 17 del D.Lgs 152/2006 come modificato con D.Lgs. 4/2008, tenendo conto di tutte le integrazioni/chiarimenti forniti in sede istruttoria. 1.6. La Sintesi non Tecnica dovrà essere integrata con quanto riportato nel documento trasmesso dal Comune di Santa Maria di Sala con nota prot. n. 22296/2010 del 09.12.2010,con quanto sopra rappresentato nonchè con il Piano di Monitoraggio di cui al precedente punto 1.1.1. 1.7. Il provvedimento di approvazione dovrà essere pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione con l’indicazione della sede ove si possa prendere visione del Piano approvato e di tutta la documentazione oggetto di istruttoria. 1.8. Il Comune di Santa Maria di Sala deve provvedere alla pubblicazione nel proprio sito web dell'atto di approvazione del Piano, del Piano, del Rapporto Ambientale (integrato del Quadro Ambientale, delle integrazioni fornite con nota prot. n. 22296/2010 del 09.12.2010 nonché con le su riportate

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prescrizioni), del presente parere, della Sintesi Non Tecnica così come integrata, della Dichiarazione di Sintesi, delle misure adottate per il monitoraggio. 2. in sede di attuazione del Piano : 2.1. il Piano degli Interventi dovrà garantire la contestualità degli interventi previsti dal PAT in ambito urbano con carattere di perequazione ambientale in ambito rurale. 2.2. il Piano comunale di zonizzazione acustica dovrà essere adeguato in relazione alle previsioni attuative del Piano degli Interventi. 2.3. in sede di monitoraggio, dando applicazione alle modalità e criteri contenuti nel precedente punto 1.1.1., dovranno essere misurati gli effetti cumulativi nonché quelli derivanti dalle scelte di Piano per verificare gli effetti previsti in relazione agli obiettivi descritti nel Rapporto Ambientale

FIRMATO Il Presidente della Commissione Regionale VAS (Segretario Regionale per le Infrastrutture) Ing. Silvano Vernizzi

FIRMATO Il Segretario della Commissione Regionale VAS (Dirigente della U. P. Coordinamento Commissioni (VAS – VINCA – NUVV) Avv. Paola Noemi Furlanis

Il presente parere si compone di 38 pagine

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