Microsoft Riparte Da Windows 10
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n.97 / 14 6 OTTOBRE 2014 MAGAZINE Free TV Alliance Serie TV Dal 2015 Deezer farà Samsung molla Tutte le novità in streaming FLAC Basta PC in l’alta qualità arrivo quest’anno 13 anche in Italia 2 Europa 4 (gratis) arriva dal satellite È nata – nel silenzio della stampa generalista italiana - la Free TV Alliance, un organismo a carattere europeo in grado di ridefinire il Microsoft riparte da Windows 10 quadro televisivo continentale e di dare la necessaria svolta allo stantio scenario italiano, attualmente incapace di allestire un’offerta Abbiamo installato e provato la Technical Preview gratuita HD più che occasionale. Free TV Alliance associa le quattro piattaforme satellitari gratuite di Francia (Fransat), Gran Il nuovo sistema operativo è quello che avremmo voluto Bretagna (Freesat) e Germania (HD Plus, che dovrebbe ufficializzare a breve la sua adesio- già ai tempi di Windows 8: veloce, semplice e “familiare” ne) e Italia con la nostra TivùSat. Insomma, già oggi, in attesa di altre adesioni, i mercati che contano in Europa per un totale di 10 milioni di 08 utenti attivi. Lo scopo principale della Free TV Alliance, è definire una piattaforma comune tra tutti i servizi satellitari gratuiti (ma che per IN PROVA motivi di diritti devono essere criptati) in modo In prova iPhone 6 e 6 Plus tale da mettere in condizione i produttori di TV e decoder di realizzare apparecchi compatibili 38 non con un solo mercato per volta (come per Più display, meno spessore esempio accade oggi con l’mhp, che c’è solo in Italia) ma per l’intero continente. Insomma lo scopo è di fare massa critica per poter a un prezzo che resta alto convincere i produttori TV ad implementare nei propri apparecchi i moduli necessari per I nuovi smartphone Apple dallo schermo garantire la compatibilità con un framework evoluto che possa essere strumento per offrire “ingrandito” sono entrambi ottimi prodotti servizi compositi, non solo fatti da canali TV lineari in alta qualità, ma anche dall’integra- zione virtuosa tra emissioni satellitari, EPG Si sente la mancanza di un entry level intelligente, interattività e streaming via rete. Il tutto con l’utilizzo di piattaforme aperte e che da 32 GB e l’acquisto almeno del 64 GB Surface Pro 3 non “facciano ostaggi” tecnologici. La Free TV Alliance potrebbe sembrare solo il (scelta quasi obbligata) tiene in alto i prezzi potente e leggero solito organismo con valenza più “politica” che concreta, teso a distribuire cariche di prestigio e garantire ai manager coinvolti qualche intervento in più ai soliti convegni. Invece è a 46 nostro avviso il passo decisivo che permetterà (se gli sarà permesso di farlo) di allestire entro qualche anno un’offerta televisiva gratuita final- mente all’altezza delle aspettative qualitative degli utenti italiani ed europei. La via per la qualità, HD in primis e 4K poi, passa categoricamente per il satellite: il digitale terrestre – anche se nessuno vuole dirlo – non ha futuro. La banda dei 700 MHz è stata recentemente “blindata” a livello comunitario per rimanere nelle mani dei broadcaster TV fino al 2018-2020, ma è solo un rinvio di un Bravia X85, il 4K ridimensionamento già scritto e ineluttabile. In 26 questa situazione, le prospettive di portare su Sony ora costa meno digitale terrestre molti canali HD (potenzialmen- te tutti) sono assolutamente remote: con soli 14 vengono già offerti oggi con doppio tuner Quindi, tutto facile? Per nulla: bisogna per per gli utenti: proprio per questo ci piacerebbe mux nazionali disponibili non ci sarà spazio per terrestre e satellitare; ma quest’ultimo, in prima cosa neutralizzare le ritrosie e i “freni a vedere le associazioni dei consumatori in prima un simulcast DVB-T/DVB-T2 mentre il ricorso mancanza di uno standard unico, non sempre mano” di quelle istituzioni pubbliche e private fila nella difesa e nella promozione della Free allo spegnimento del DVB-T è a detta di tutti è compatibile con le piattaforme nazionali che più o meno alla luce del sole non vogliono TV Alliance; ed è una cosa buona anche per non praticabile: vorrebbe dire cambiare ancora satellitari free; e infatti si utilizza raramente e levare centralità alle offerte pay; e in questo è i broadcaster – che più o meno consapevol- tutti i TV e i decoder. Di 4K non parliamone spesso rappresenta un valore del tutto trascu- vitale il ruolo di pungolo delle associazioni dei mente – hanno un estremo bisogno di una neppure: chi prevede un futuro Ultra HD sul rato dagli utenti; e di conseguenza un cattivo consumatori (ammesso che capiscano la cen- piattaforma gratuita senza grossi limiti di banda digitale terrestre, racconta balle. Il tutto in un investimento per i produttori. Una piattaforma tralità della questione) e dell’opinione pubblica in grado di erogare contenuti ad alta qualità e panorama legislativo chiaramente scritto da unica e condivisa metterebbe in condizione i (ammesso che i mezzi di stampa generalista anche in modalità interattiva. Prima che arrivino incompetenti, visto che prevede un obbligo di produttori di TV di realizzare apparecchi com- diano rilevanza all’argomento). Bisognerà poi anche in Italia i grandi nomi internazionali dello avere solo TV DVB-T2 nei negozi a partire dal patibili con i nuovi servizi e distribuibili, senza aspettare qualche stagione perché i semi pian- streaming e dimostrino una volta per tutte (e prossimo gennaio, ma senza alcun riferimento modifiche né personalizzazioni, nei principali tati oggi nella Free TV Alliance possano dare i a colpi di canoni mensili per gli utenti) l’inade- alla compatibilità con il codec HEVC; mentre se Paesi europei. Sulla base, poi, di un installato frutti sperati: vanno definiti i confini, tecnologie guatezza strutturale, prima ancora che delle mai ci sarà DVB-T2 – è oramai evidente - sarà interessante, i broadcaster potrebbero allestire e funzioni della piattaforma, vanno convinti i piattaforme pay (che tanto si regge sul calcio), categoricamente HEVC. Ma probabilmente sul canali HD come piacciono a noi, cioè a bitrate produttori di TV e decoder ad adottarla e va del nostro digitale terrestre gratuito. digitale terrestre potremmo non vedere mai né finalmente generoso; e magari sperimentare vinta una certa ritrosia di una parte dell’utenza l’una né l’altra cosa. anche trasmissioni 4K di cui solo il satellite può al ricorso al satellite. Ma questo non toglie Gianfranco GIARDINA Nel frattempo tutti i TV di gamma medio-alta gestire la larghezza di banda. che la notizia di oggi sia una cosa molto buona n.97 / 14 6 OTTOBRE 2014 MAGAZINE MERCATO Sharp ha annunciato la completa ristrutturazione del ramo di azienda consumer Deezer in FLAC Sharp Via dall’Europa, ma il Quattron resta in Italia a gennaio Il brand è stato ceduto, altre aziende produrranno TV ed elettrodomestici marchiati Sharp Deezer rinfresca l’interfaccia di Roberto PEZZALI e si prepara a lanciare a divisione consumer Sharp se ne in Italia la versione Elite va dall’Europa: l’indiscrezione era con streaming illimitato L nell’aria e ora è arrivata la confer- ma ufficiale, seguita dal comunicato che in formato lossless snocciola i numeri della ristrutturazione, con 300 licenziamenti (nessuno in Italia) di Paolo CENTOFANTI e il blocco della produzione di TV e elet- trodomestici. In un settore ormai non più redditizio Sharp ha preferito puntare sul mercato locale e su quello americano, dove ancora il brand riscuote un note- vole successo. I TV Sharp tuttavia non il brand per produrre elettrodomestici e chio è comunque quella di avere un ruo- spariranno e neppure gli elettrodome- frigoriferi. Sharp Italia continuerà quindi lo nella progettazione dei prodotti, che stici: Sharp ha infatti concesso in licenza a vendere TV e elettrodomestici Sharp, UMC produrrà nelle fabbriche Sharp alla slovacca Universal Media Company, ma non saranno proprio gli Aquos pen- in Polonia con la possibilità di sfrutta- Deezer Elite, la nuova versione del il brand per la produzione di televisori sati e progettati da Sharp. La condizione re anche i brevetti tecnologici come il servizio di streaming in qualità los- LCD marchiati Sharp, e alla turca Vestel che Sharp ha posto per cedere il mar- Quattron e il Quattron Pro. sless, attualmente disponibile solo negli Stati Uniti, arriverà anche in Italia. Il servizio, secondo quanto MOBILE abbiamo appreso, debutterà a TV E VIDEO Kateeva ha una soluzione per la stampa dell’OLED gennaio e offrirà l’accesso ai brani Matchstick in formato FLAC con qualità CD, 16 Samsung investe nella startup bit e 44.1 KHz. La notizia per ora non è confermata dalla società, La risposta che si trincera dietro un “no com- dell’OLED a bassissimo costo ment”, e non è ancora chiaro se si tutta open tratterà, come per gli Stati Uniti, di di Roberto PEZZALI a Chromecast un servizio legato esclusivamente Matchstick è una chiavetta HDMI l mito del pannello OLED “printed” è da anni la speranza per chi pensa di poter ai prodotti Sonos; di certo si tratte- per riprodurre contenuti online andare in negozio e portarsi a casa una TV da 50” OLED a 500 euro: utilizzan- rà di un servizio più caro rispetto sul TV utilizzando un dispositivo I do un sistema simile a quello delle stampanti inkjet il materiale organico viene all’offerta Premium tradizionale, mobile come telecomando, in spruzzato da piccolissimi ugelli su un substrato di polimeri, con pochissimi scarti e anche se il prezzo dovrebbe esse- questi termini un clone del dispo- costi contenuti. Ci hanno provato in tanti, ma nessuno è mai riuscito ad arrivare sul re inferiore rispetto a quello ame- sitivo di Google. Matchstick è una mercato: l’ultima di queste è Kateeva, una startup con sede a Menlo Park, di fianco a ricano, che è di 20 dollari al mese.