n.97 / 14 6 OTTOBRE 2014 MAGAZINE Free TV Alliance Serie TV Dal 2015 Deezer farà Samsung molla Tutte le novità in streaming FLAC Basta PC in l’alta qualità arrivo quest’anno 13 anche in Italia 2 Europa 4 (gratis) arriva dal satellite È nata – nel silenzio della stampa generalista italiana - la Free TV Alliance, un organismo a carattere europeo in grado di ridefinire il Microsoft riparte da Windows 10 quadro televisivo continentale e di dare la necessaria svolta allo stantio scenario italiano, attualmente incapace di allestire un’offerta Abbiamo installato e provato la Technical Preview gratuita HD più che occasionale. Free TV Alliance associa le quattro piattaforme satellitari gratuite di Francia (Fransat), Gran Il nuovo sistema operativo è quello che avremmo voluto Bretagna (Freesat) e Germania (HD Plus, che dovrebbe ufficializzare a breve la sua adesio- già ai tempi di Windows 8: veloce, semplice e “familiare” ne) e Italia con la nostra TivùSat. Insomma, già oggi, in attesa di altre adesioni, i mercati che contano in Europa per un totale di 10 milioni di 08 utenti attivi. Lo scopo principale della Free TV Alliance, è definire una piattaforma comune tra tutti i servizi satellitari gratuiti (ma che per IN PROVA motivi di diritti devono essere criptati) in modo In prova iPhone 6 e 6 Plus tale da mettere in condizione i produttori di TV e decoder di realizzare apparecchi compatibili 38 non con un solo mercato per volta (come per Più display, meno spessore esempio accade oggi con l’mhp, che c’è solo in Italia) ma per l’intero continente. Insomma lo scopo è di fare massa critica per poter a un prezzo che resta alto convincere i produttori TV ad implementare nei propri apparecchi i moduli necessari per I nuovi smartphone Apple dallo schermo garantire la compatibilità con un framework evoluto che possa essere strumento per offrire “ingrandito” sono entrambi ottimi prodotti servizi compositi, non solo fatti da canali TV lineari in alta qualità, ma anche dall’integra- zione virtuosa tra emissioni satellitari, EPG Si sente la mancanza di un entry level intelligente, interattività e streaming via rete. Il tutto con l’utilizzo di piattaforme aperte e che da 32 GB e l’acquisto almeno del 64 GB Surface Pro 3 non “facciano ostaggi” tecnologici. La Free TV Alliance potrebbe sembrare solo il (scelta quasi obbligata) tiene in alto i prezzi potente e leggero solito organismo con valenza più “politica” che concreta, teso a distribuire cariche di prestigio e garantire ai manager coinvolti qualche intervento in più ai soliti convegni. Invece è a 46 nostro avviso il passo decisivo che permetterà (se gli sarà permesso di farlo) di allestire entro qualche anno un’offerta televisiva gratuita final- mente all’altezza delle aspettative qualitative degli utenti italiani ed europei. La via per la qualità, HD in primis e 4K poi, passa categoricamente per il satellite: il digitale terrestre – anche se nessuno vuole dirlo – non ha futuro. La banda dei 700 MHz è stata recentemente “blindata” a livello comunitario per rimanere nelle mani dei broadcaster TV fino al 2018-2020, ma è solo un rinvio di un Bravia X85, il 4K ridimensionamento già scritto e ineluttabile. In 26 questa situazione, le prospettive di portare su Sony ora costa meno digitale terrestre molti canali HD (potenzialmen- te tutti) sono assolutamente remote: con soli 14 vengono già offerti oggi con doppio tuner Quindi, tutto facile? Per nulla: bisogna per per gli utenti: proprio per questo ci piacerebbe mux nazionali disponibili non ci sarà spazio per terrestre e satellitare; ma quest’ultimo, in prima cosa neutralizzare le ritrosie e i “freni a vedere le associazioni dei consumatori in prima un simulcast DVB-T/DVB-T2 mentre il ricorso mancanza di uno standard unico, non sempre mano” di quelle istituzioni pubbliche e private fila nella difesa e nella promozione della Free allo spegnimento del DVB-T è a detta di tutti è compatibile con le piattaforme nazionali che più o meno alla luce del sole non vogliono TV Alliance; ed è una cosa buona anche per non praticabile: vorrebbe dire cambiare ancora satellitari free; e infatti si utilizza raramente e levare centralità alle offerte pay; e in questo è i broadcaster – che più o meno consapevol- tutti i TV e i decoder. Di 4K non parliamone spesso rappresenta un valore del tutto trascu- vitale il ruolo di pungolo delle associazioni dei mente – hanno un estremo bisogno di una neppure: chi prevede un futuro Ultra HD sul rato dagli utenti; e di conseguenza un cattivo consumatori (ammesso che capiscano la cen- piattaforma gratuita senza grossi limiti di banda digitale terrestre, racconta balle. Il tutto in un investimento per i produttori. Una piattaforma tralità della questione) e dell’opinione pubblica in grado di erogare contenuti ad alta qualità e panorama legislativo chiaramente scritto da unica e condivisa metterebbe in condizione i (ammesso che i mezzi di stampa generalista anche in modalità interattiva. Prima che arrivino incompetenti, visto che prevede un obbligo di produttori di TV di realizzare apparecchi com- diano rilevanza all’argomento). Bisognerà poi anche in Italia i grandi nomi internazionali dello avere solo TV DVB-T2 nei negozi a partire dal patibili con i nuovi servizi e distribuibili, senza aspettare qualche stagione perché i semi pian- streaming e dimostrino una volta per tutte (e prossimo gennaio, ma senza alcun riferimento modifiche né personalizzazioni, nei principali tati oggi nella Free TV Alliance possano dare i a colpi di canoni mensili per gli utenti) l’inade- alla compatibilità con il codec HEVC; mentre se Paesi europei. Sulla base, poi, di un installato frutti sperati: vanno definiti i confini, tecnologie guatezza strutturale, prima ancora che delle mai ci sarà DVB-T2 – è oramai evidente - sarà interessante, i broadcaster potrebbero allestire e funzioni della piattaforma, vanno convinti i piattaforme pay (che tanto si regge sul calcio), categoricamente HEVC. Ma probabilmente sul canali HD come piacciono a noi, cioè a bitrate produttori di TV e decoder ad adottarla e va del nostro digitale terrestre gratuito. digitale terrestre potremmo non vedere mai né finalmente generoso; e magari sperimentare vinta una certa ritrosia di una parte dell’utenza l’una né l’altra cosa. anche trasmissioni 4K di cui solo il satellite può al ricorso al satellite. Ma questo non toglie Gianfranco GIARDINA Nel frattempo tutti i TV di gamma medio-alta gestire la larghezza di banda. che la notizia di oggi sia una cosa molto buona n.97 / 14 6 OTTOBRE 2014 MAGAZINE MERCATO Sharp ha annunciato la completa ristrutturazione del ramo di azienda consumer Deezer in FLAC Sharp Via dall’Europa, ma il Quattron resta in Italia a gennaio Il brand è stato ceduto, altre aziende produrranno TV ed elettrodomestici marchiati Sharp Deezer rinfresca l’interfaccia di Roberto PEZZALI e si prepara a lanciare a divisione consumer Sharp se ne in Italia la versione Elite va dall’Europa: l’indiscrezione era con streaming illimitato L nell’aria e ora è arrivata la confer- ma ufficiale, seguita dal comunicato che in formato lossless snocciola i numeri della ristrutturazione, con 300 licenziamenti (nessuno in Italia) di Paolo CENTOFANTI e il blocco della produzione di TV e elet- trodomestici. In un settore ormai non più redditizio Sharp ha preferito puntare sul mercato locale e su quello americano, dove ancora il brand riscuote un note- vole successo. I TV Sharp tuttavia non il brand per produrre elettrodomestici e chio è comunque quella di avere un ruo- spariranno e neppure gli elettrodome- frigoriferi. Sharp Italia continuerà quindi lo nella progettazione dei prodotti, che stici: Sharp ha infatti concesso in licenza a vendere TV e elettrodomestici Sharp, UMC produrrà nelle fabbriche Sharp alla slovacca Universal Media Company, ma non saranno proprio gli Aquos pen- in Polonia con la possibilità di sfrutta- Deezer Elite, la nuova versione del il brand per la produzione di televisori sati e progettati da Sharp. La condizione re anche i brevetti tecnologici come il servizio di streaming in qualità los- LCD marchiati Sharp, e alla turca Vestel che Sharp ha posto per cedere il mar- Quattron e il Quattron Pro. sless, attualmente disponibile solo negli Stati Uniti, arriverà anche in Italia. Il servizio, secondo quanto MOBILE abbiamo appreso, debutterà a TV E VIDEO Kateeva ha una soluzione per la stampa dell’OLED gennaio e offrirà l’accesso ai brani Matchstick in formato FLAC con qualità CD, 16 Samsung investe nella startup bit e 44.1 KHz. La notizia per ora non è confermata dalla società, La risposta che si trincera dietro un “no com- dell’OLED a bassissimo costo ment”, e non è ancora chiaro se si tutta open tratterà, come per gli Stati Uniti, di di Roberto PEZZALI a Chromecast un servizio legato esclusivamente Matchstick è una chiavetta HDMI l mito del pannello OLED “printed” è da anni la speranza per chi pensa di poter ai prodotti Sonos; di certo si tratte- per riprodurre contenuti online andare in negozio e portarsi a casa una TV da 50” OLED a 500 euro: utilizzan- rà di un servizio più caro rispetto sul TV utilizzando un dispositivo I do un sistema simile a quello delle stampanti inkjet il materiale organico viene all’offerta Premium tradizionale, mobile come telecomando, in spruzzato da piccolissimi ugelli su un substrato di polimeri, con pochissimi scarti e anche se il prezzo dovrebbe esse- questi termini un clone del dispo- costi contenuti. Ci hanno provato in tanti, ma nessuno è mai riuscito ad arrivare sul re inferiore rispetto a quello ame- sitivo di Google. Matchstick è una mercato: l’ultima di queste è Kateeva, una startup con sede a Menlo Park, di fianco a ricano, che è di 20 dollari al mese. piattaforma basata su Firefox OS Facebook, creata da alcuni ingegneri del MIT e pronta secondo lei a iniziare la pro- Nel frattempo, Deezer ha lanciato e secondo i suoi creatori (un duzione di massa di pannelli OLED di grosso taglio già dal prossimo anno. Dopo le la nuova interfaccia grafica della gruppo di sviluppatori che hanno passate vicende legate alla stampa dell’OLED è lecito essere scettici, ma Samsung versione web, ancora più flat e pu- lavorato su progetti come XBMC, ha creduto in questa startup e la sta finanziando a suon di milioni di dollari. Sam- lita. La nuova interfaccia mette più Boxee e Google Chromecast) sung, dopo qualche problema con l’OLED RGB su largo formato, sta cercando di in risalto Flow, il sistema di racco- sarà completamente aperta, sia trovare la soluzione perfetta per piazzare la zampata sul mercato OLED TV, dove al mandazione interattivo che è ciò a livello hardware che software. momento LG è leader unico e incontrastato del mercato. Le macchine per la stampa che forse più distingue l’approccio Chiunque potrà creare applica- zioni o modificare il software di pannelli di Kateeva saranno pronte a inizio 2015, e se funzionando Samsung po- di Deezer allo streaming, impron- della chiavetta. Matchstick, avrà trebbe mettere in modo la macchina produttiva per l’anno successivo. tato alla scoperta di nuova musica anche una sorta di cross-compa- in modo più efficace di quanto tibilità con Chromecast. Le app proponga il principale concorren- sviluppate per la dongle saranno te Spotify. Deezer, infatti, affianca distribuite tramite il Firefox OS ai sistemi automatici di raccoman- Marketplace e al lancio del primo dazione, anche i consigli di una re- dispositivoprevisto per il prossi- dazione “umana” ad hoc, che crea mo febbraio, Matchstick promette relazioni ragionate e geolocalizza- la disponibilità di app per servizi te tra generi e canzoni, in modo da come Pandora, Spotify, Netflix incontrare i favori del pubblico. Da e così via. La dongle, finanzia- aprile 2014, l’ascolto da PC trami- ta tramite una campagna su te browser di Deezer è diventato Kickstarter che ha già raggiunto l’obiettivo iniziale, avrà un costo completamente gratuito e senza di 25 dollari. limiti, per cui provare la nuova in- terfaccia non costa nulla!

 torna al sommario 2 n.97 / 14 6 OTTOBRE 2014 MAGAZINE MERCATO Secondo Agcom nell’ultimo periodo pochissimi utenti hanno cambiato operatore Traffico dati Wind Italiani tenuti al guinzaglio dagli operatori Fino a 12 GB Clienti più fedeli? No, semplicemente stretti nelle morse degli infernali vincoli a 30 mesi condivisi su 4 SIM Wind lancia il concetto di Roberto PEZZALI di Open Internet come n tempo gli italiani cambiava- piano dati: 3, 6, o 12 GB no operatore telefonico a ritmi di traffico da dividere U elevatissimi, approfittando delle offerte e dei prezzi stracciati praticati con fino a 4 SIM per rubarsi clienti a vicenza, ma ora la Perfetto per chi ha storia sembra essere finita. SecondoLa Repubblica il mercato mobile ha tirato più dispositivi o vuole i freni a mano e nei primi tre mesi del- condividere il piano dati l’anno solo 2,9 milioni di utenti, pari al con amici o parenti 6,3 per cento del totale, hanno cambia- to operatore. I dati arrivano da Agcom, di Emanuele VILLA che ha pure evidenziato, senza fornire numeri però, che nel secondo trimestre 2014 il calo della portabilità si è persi- nella maggior parte dei casi gli utenti la sola SIM: 3 Italia e Vodafone chiedo- no accentuato. La guerra dei prezzi è sono trattenuti quasi con la forza. Chi no 30 mesi di “fedeltà forzata” e anche finita: le offerte dei gestori ormai sono ha comprato ad esempio un iPhone 5 in questo caso uscire prima costa caro, livellate verso il basso, con la telefonia è ancora vincolato per 6 mesi se ha oltre 100 euro con Vodafone se si esce che ha perso appeal e con il solo traf- sottoscritto un abbonamento Tre e di- prima dei 12 mesi. fico dati che sposta i prezzi. Per chi ha sdire, anche pagando le rate rimanenti Quello tra gli italiani e gli operatori in- la sola SIM ricaricabile e usa poco lo del telefono, costa circa 350 euro. Una somma non è proprio un matrimonio fe- Wind ha ntrodotto un’offerta smartphone non conviene più cambiare follia. Al vincolo sugli abbonamenti con lice, piuttosto un matrimonio di conve- pensata per chi ha diversi dispo- operatore per risparmiare cifre irrisorie. smartphone incluso si aggiungono poi nienza con un eventuale divorzio che sitivi basati su SIM che navigano Non è però questione di fedeltà, anzi: anche i vincoli per gli abbonamenti con costa davvero caro. in rete: pensiamo a chi ha uno smartphone, un tablet e maga- ri una chiavetta per notebook, MERCATO Per il Financial Times l’abolizione del roaming voluto da Neelie Kroes è a rischio ognuna con un profilo tariffario che impone soglie di traffico web. Magari capita il mese in cui Roaming: la presidenza italiana rivede l’abolizione le soglie vengono superate con il tablet ma non si usa la chiavetta Secondo le indiscrezioni, si penserebbe all’introduzione di una politica di “roam like home” internet, oppure la volta che con di Paolo CENTOFANTI lo smartphone si va ben oltre il GB o i 2 GB previsti e non si usa e fosse confermato quanto visto mai il tablet. In questi casi, l’idea dagli occhi del Financial Times, ver- dell’Internet condiviso (o Open Srebbe da pensare che con il cambio Internet, da cui il nome dell’of- di guardia alla presidenza dell’Unione ferta Wind) può venire davvero Europea, la determinazione della pas- comoda: si ha un totale di 3, 6 sata gestione ha prontamente lasciato il o 12 GB di traffico dati da con- posto ai compromessi all’italiana. Il quo- dividere su più SIM (col vincolo tidiano economico, infatti, avrebbe avuto che siano ricaricabili), dopo di accesso a una bozza della presidenza che non si paga nulla ma la ve- italiana che propone un approccio molto locità viene ridotta in modo con- più morbido in materia di telecomunica- siderevole (fino a 32kbps, ormai zioni, rispetto alla strada tracciata negli sufficienti giusto per consulta- ultimi anni dalla vicepresidente Neelie re la posta, e a volte neanche Kroes (nella foto) e molto più conciliante domestici nei vari paesi europei. Supe- italiane, l’estensione della durata minima quella). L’idea è utile anche per nei confronti degli operatori telefonici. rata questa soglia si pagherà il traffico dei diritti di sfruttamento delle frequen- chi vuole condividere il proprio Per quanto riguarda il roaming, secon- extra. L’entrata in vigore di questo regi- ze fino a 25 anni, con la possibilità per piano dati con amici e parenti: do l’indiscrezione, non ci sarebbe più me sarà comunque posticipato quanto gli stati membri di assegnare le stesse l’associazione di più SIM, fino a un’abolizione totale nel 2015, che ver- meno al 2016 e ci sarà un passaggio anche per periodi indefiniti. L’abolizio- un massimo di 4, dal 5 ottobre rebbe sostituita da una politica di “roam graduale dalle attuali tariffe al “roam ne totale del roaming in Europa entro la ha un costo di 3 euro a SIM. La like home” per cui l’utente avrà a dispo- like home”. In base alla nuova proposta fine del 2015 era già stata approvata dal gestione avviene completa- sizione un pacchetto roaming per utiliz- non verrebbero inoltre toccate le tariffe precedente parlamento europeo e dal mente via app o nell’area clienti zare lo smartphone all’estero con un traf- roaming wholesale che penalizzano gli consiglio. La proposta italiana, se con- Wind: per maggiori informazioni, fico incluso alle stesse tariffe nazionali operatori più piccoli. Altro “regalo” agli fermata e accolta dal consiglio, potrebbe rimandiamo direttamente alla calcolato in base alla media dei consumi operatori, ma soprattutto alle TV terrestri rimettere tutto in discussione. pagina dell’operatore.

 torna al sommario 3 n.97 / 14 6 OTTOBRE 2014 MAGAZINE MERCATO Samsung conferma l’uscita dal mercato dei notebook Windows e dei Chromebook Fastweb Samsung lascia il mercato europeo dei PC promette banda Non vedremo più ATIV dalle nostre parti, potrebbero esserci altri posti di lavoro a rischio ultralarga

di Emanuele VILLA in 100 città onendosi sulla medesima lun- entro il 2016 ghezza d’onda di Sony, anche L’operatore estende P Samsung fa un passo indietro nel il piano per la banda mondo del PC. In particolare, l’azienda ha confermato il proprio ritiro dal mer- ultralarga e promette cato europeo dei notebook Windows e entro il 2016 dei Chromebook, che di fatto non ver- di raggiungere oltre ranno più distribuiti nel Vecchio Conti- nente. Parlando a PC Advisor, testata 100 città e 7,5 milioni che per prima ha riportato la notizia, il di famiglie e imprese portavoce Samsung ha voluto sotto- cui bilanci sono decisamente migliori di dove Samsung si è sì concentrata sul lineare che si tratta di una decisione quelli del concorrente giapponese, non settore mobile (con un Galaxy Note 4, di Paolo CENTOFANTI “region specific”, ovvero limitata al mer- ha dichiarato nulla in merito e bisogna nuovi wearable e telefoni), ma non ha cato europeo, che in ambito PC è in co- anche considerare che non stiamo par- rinnovato in alcun modo la linea di lap- stante declino da anni. Resta il fatto che, lando di abbandono del mercato PC ma top e di chromebook, che continuerà ad solitamente, notizie di questo calibro dall’uscita da una regione, sia pur cen- essere distribuita direttamente negli altri determinano ricadute occupazionali, trale nell’economia dell’azienda. Resta mercati. In pratica, dopo l’addio a VAIO, come nell’esempio di Sony: Samsung, i il fatto che i segnali c’erano già all’IFA, ora possiamo salutare anche ATIV.

MERCATO Il rapporto Akamai sullo stato delle connessioni web vede l’Italia sempre traballante Fastweb espanderà in modo si- gnificativo la propria rete NGN nel Connessioni web: l’Italia cresce, ma non è 4K Ready corso del 2015 e 2016, permetten- do l’accesso alla banda ultralarga C’è una discreta crescita, ma al momento non siamo uno Stato pronto per lo streaming 4K al 27% della popolazione toccando oltre 100 città, fino a 7,5 milioni di di Emanuele VILLA quanto riguarda l’adozione della banda famiglie e aziende. Fastweb conta kamai ha pubblicato il rapporto sul- larga (>4 mbps), l’Italia ha fatto registrare di raggiungere questo obiettivo lo stato di Internet relativamente al un +28% rispetto allo scorso anno e un sommando i 5,5 milioni di accessi Asecondo trimestre 2014, l’Italia è in +11% rispetto allo scorso trimestre: van- all’infrastruttura Fiber to the Cabi- crescita, pur rimanendo nella parte (mol- no ovviamente considerate le precarie net (FTTC) con i circa 2 milioni che to) bassa della classifica. La velocità me- condizioni di partenza (rispetto agli altri potranno avvalersi della tecnolo- dia di connessione è cresciuta del 21% Stati), ma va detto che Italia e Norve- gia Fiber to the Home (FTTH). La rispetto al trimestre precedente e ha gia sono gli unici Stati di questo report scelta di estendere la rete NGN è superato per la prima volta la soglia dei ad essere cresciuti di più del 10%. Per la conseguenza dei buon risultati 4 Mb/s (siamo precisamente a 4,6 Mb/s); quanto riguarda, invece, l’high broad- ottenuti, grazie ai 450 mila clienti capolista è la Svizzera con 14,9 Mb/s, se- band (>10 mbps), la situazione è tutt’altro attivi in Ultra Broadband, che rap- guita dall’Olanda con 14,3 Mb/s e dalla che rosea: il rapporto Akamai prosegue presentano circa l’80% del totale. Svezia con 13,6 Mb/s; tutto ciò trova ri- affermando che, nonostante l’adozione In particolare, oggi Fastweb può scontro nell’altro dato sensibile, ovvero di questa sia in costante crescita un po’ per i quali è considerata necessaria una contare su 150.000 utenti attivi in il picco di velocità media, dove però la ovunque (anche da noi) “Nel Q2 2014, connessione in download superiore ai FTTC e 300.000 con tecnologia capolista è Israele con 68 Mb/s seguito Italia, Turchia, Emirati Arabi Uniti e Sud 15 Mbps. La situazione è ottima solo nei FTTH, e ha già raggiunto il tar- a ruota dalla Romania con 63 Mb/s. Per Africa rimangono gli unici Paesi EMEA primi tre Paesi, ovvero Svizzera, Paesi get di copertura FTTC del 2014, quanto riguarda l’Italia, la velocità media a non registrare tassi di adozione del- Bassi e Svezia, capaci di garantire il 25% ovvero 3,5 milioni di potenziali registrata è stata di 5,8 Mbps, con una l’high broadband al di sopra del 10%. delle connessioni “4K Ready”: il primo clienti. Fastweb precisa, inoltre, crescita dell’11% rispetto al trimestre pre- Nel trimestre in esame, l’adozione di posto spetta alla Svizzera con il 33%. che il 90% dei clienti collegati in cedente e del 22% anno su anno. Il picco high broadband in Italia registra però Noi siamo al 41esimo posto mondiale UltraBroadband ha una velocità di velocità media è stato di 26,4 Mbps, una crescita del 52% rispetto al trime- con il 2,5% delle connessioni a superare superiore a 50 Mbps, con una me- con una crescita del 15% rispetto allo stre precedente e una crescita del 102% i 15 Mbps: ciò nonostante, Akamai pone dia di ben 70 Mbps, in linea con scorso anno e del 23% rispetto al tri- rispetto allo stesso periodo del 2013. A l’accento sull’aumento di oltre il 100% i parametri internazionali. L’accor- mestre precedente. Dati che appaiono oggi il 6,6% degli italiani utilizza connes- (+106%) rispetto allo stesso periodo del do siglato nel 2012 con Telecom confortanti, non fosse che nello scac- sioni al di sopra dei 10 Mbps”. 2013 (Q2) e un +54% rispetto al primo Italia, alcune misure contenute nel chiere globale ci troviamo in posizione Nel rapporto sul primo trimestre 2014 è trimestre di quest’anno. Insomma, non decreto Sblocca Italia e la disponi- n.48, dopo praticamente tutti gli altri stato anche introdotto un nuovo para- siamo ancora 4K Ready e non lo saremo bilità di fondi europei giocheranno Paesi europei e in rapporto davvero im- metro che misura quanto i vari Paesi sia- ancora per un bel po’, ma almeno stiamo un ruolo decisivo nell’espansione barazzante rispetto ai vicini svizzeri. Per no pronti allo streaming di contenuti 4K, crescendo... dell’infrastruttura.

 torna al sommario 4 n.97 / 14 6 OTTOBRE 2014 MAGAZINE MERCATO Secondo il Finacial Times, l’Unione Europea ufficializzerà un’accusa contro l’Irlanda Vodafone lancia Apple ha ricevuto dall’Irlanda aiuti illegali? la fibra fino Il colosso californiano avrebbe goduto di benefici fiscali sproporzionati e anti competitivi a 300 Mbit/s

di Paolo CENTOFANTI Si parte da on sono solo gli Stati Uniti a Milano prendere di mira i generosi trat- L’operatore annuncia N tamenti fiscali riservati alle multi- la disponibilità a Milano nazionali come Apple, che riescono a trattenere un corposo tesoro da que- di abbonamenti Internet sto lato dell’Atlantico, al sicuro dalle in fibra ottica fino tasse americane. L’indagine in materia a 300 Mbit/s dell’Unione Europea, infatti, starebbe per arrivare a conclusione con un’ac- Entro la fine 2015 l’80% cusa per aiuti di Stato illegali contro la della città sarà coperta Repubblica di Irlanda e l’azienda cali- forniana. La notizia è stata pubblicata di Paolo CENTOFANTI dal Financial Times, che avrebbe parla- favorevole, in violazione delle norme stenendo che non c’è nulla di illegale to con persone a conoscenza dell’esito sulla libera concorrenza. nelle attività irlandesi dell’azienda. Il dell’indagine. Sotto accusa ci sarebbe La mossa dell’Unione Europea sareb- nuovo CFO Luca Maestri ha dichiara- il regime di tassazione agevolato pra- be, però, a sua volta uno stratagemma, to al Financial Times che non c’è mai ticato dall’Irlanda ad Apple, che, dopo per spingere il governo irlandese ad stato alcun accordo speciale tra Apple un periodo tax-free rimasto in vigore adottare le nuove misure sulla tassa- e l’Irlanda e che l’azienda californiana fino al 1991, è stato rivisto più volte, zione previste dall’OCSE, proprio per si è attenuta alle norme di volta in volta fino ad arrivare ad un’aliquota comun- contrastare scappatoie come quelle in vigore nel paese durante i suoi 35 que inferiore al 2%. L’accusa è che il che hanno fatto finire più volte sot- anni di attività. L’accusa, se dimostrata regime fiscale sia frutto di un accordo to accusa aziende come Amazon, fondata, potrebbe portare alla riscos- sottobanco per portare investimenti Facebook e Google. sione delle tasse ritenute evase negli in Irlanda in cambio di un trattamento Dal canto suo Apple si difende so- ultimi 10 anni. La banda ultra larga italiana fa un ulteriore passo in avanti a Milano grazie a Vodafone. L’ope- ratore telefonico inglese, infatti, MERCATO Circle è una banca online pensata per rendere più semplice l’utilizzo dei bitcoin ha annunciato la disponibilità nel capoluogo lombardo di ser- vizi di connettività in fibra ottica È aperta Circle, la banca che usa la moneta digitale con velocità fino a 300 Mbit/s in download e 20 Mbit/s in upload. Un’assicurazione copre eventuali furti, a breve saranno disponibili le app Android e iOS Il servizio sarà disponibile a parti- re da questo mese, là dove è già di Paolo CENTOFANTI disponibile l’offerta Super Fibra opo circa quattro mesi di fase a 100 Mbit/s. beta su invito, ha aperto a tutti Vodafone dichiara una copertu- D e in tutto il mondo Circle, vera ra di circa 300.000 abitazioni a e propria banca online che lavora in Milano, pari al 40% della popo- bitcoin. Ciò che rende diverso Circle lazione, con l’obiettivo di arriva- da altri servizi che gestiscono porta- re entro dicembre 2015 a quota fogli bitcoin è il fatto che ogni opera- 80%, pari a circa 600.000 unità zione è presentata al cliente come se abitative. Insieme al servizio fosse una banca tradizionale. Di fatto, viene lanciato anche il nuovo promette Circle, l’utente potrebbe modem/router Vodafone Station quasi non sapere nulla di bitcoin per Revolution, che oltre a supportare utilizzare il servizio, ottenere la mone- la velocità massima di 300 Mbit/s ta digitale e spenderla. L’acquisto di offre anche la connettività Wi-Fi bitcoin avviene semplicemente depo- verranno aggiunte nuove funzionalità per offrire una copertura contro il furto in standard 802.11ac. L’offerta Su- sitando soldi sul proprio conto, e allo a pagamento. Uscendo dalla beta, il dei propri bitcoin per il 100% del valore per Fibra parte da un canone di stesso tempo è possibile passare dalla servizio diventa disponibile a livello in- depositato sul conto. A breve saranno 36 euro al mese, in promozione criptomoneta a un valuta tradizionale ternazionale, con l’interfaccia del sito anche disponibili le app mobile per a 29 euro al mese per i primi 6 prelevando somme dallo stesso. Altra web per il momento disponibile in sette Android e iOS, attualmente ancora in mesi, e include telefonate verso particolarità del servizio è che l’aper- lingue: cinese, giapponese, francese, fase beta, che permetteranno di gesti- tutti gli operatori a 19 cent a chia- tura del conto e le transazioni effet- inglese, portoghese, spagnolo e tede- re il proprio conto anche in mobilità, in mata e una SIM con 1 GB di traf- tuate in bitcoin sono gratuite e senza sco. Circle ha annunciato la stipula di modo analogo a quanto viene fatto con fico dati per la navigazione fuori commissioni. Solo in una seconda fase un accordo di assicurazione con Marsh, altri servizi di homebanking tradizionali. casa con un tablet.

 torna al sommario 5 n.97 / 14 6 OTTOBRE 2014 MAGAZINE MERCATO Abbiamo analizzato in dettaglio le principali offerte degli operatori per l’acquisto di iPhone 6 e iPhone 6 Plus iPhone 6: scopriamo l’offerta più conveniente Il risparmio spesso c’è, ma bisogna prestare molta attenzione ai vincoli di 30 mesi imposti ormai da tutti gli operatori

di Roberto PEZZALI arrivato iPhone 6 e migliaia di italiani sono pronti a portarselo a casa Molti, però, si appoggeranno alle È offerte di TIM, Vodafone e Tre per permettersi un prodotto di fascia alta pagandolo in piccole rate mensi- li. Abbiamo deciso di analizzare, con l’aiuto di qualche tabella, le tariffe alle quali sono venduti gli iPhone 6 dai principali operatori, calcolando quanto si pagherà alla fine del vincolo dei 30 mesi, in rapporto anche al prezzo del telefono sul libero mercato. acquistare l’iPhone sul libero mercato e fare un abbo- so e bisogna analizzare anche tanti aspetti secondari. Come interpretare la soglia di convenienza namento solo SIM, liberandosi dal vincolo dei 30 mesi. Tutte le opzioni, infatti, potrebbero presentare delle Oltre alle classiche cifre, abbiamo calcolato il costo Si tratta quindi di un’informazione molto importante per agevolazioni per il passaggio da un operatore all’altro, mensile della componente di telefonia, considerando il una scelta consapevole, ovviamente nel caso di acquisto ma anche opzioni aggiuntive che vanno oltre le semplici prezzo del telefono al listino retail. Questa cifra, indica- dell’iPhone senza operatore, va considerato che l’esbor- chiamate, gli SMS e la navigazione Web. Noi abbiamo ta nelle tabelle anche come soglia di convenienza, va so è immediato, mentre nel caso del terminale legato analizzato solo le caratteristiche principali, ma ci sono interpretata così: se si trova un altro piano che offre le all’abbonamento, il costo è dilazionato nei 30 mesi. piani come ad esempio Relax Casa di Vodafone che in- stesse soglie di telefonia e dati (o migliori) a un prezzo Nota: le tariffe sono precise e sono state controllate più clude anche l’ADSL casalinga. Altri, come quelli di TIM, più basso della soglia di convenienza, è più conveniente volte, ma quello degli operatori è un mondo comples- integrano anche la visione del calcio.

TIM iPhone 6 cliccare sulle immagini per ingrandire TIM iPhone 6 Plus cliccare sulle immagini per ingrandire

TIM, OFFERTA SEMPLICE ADATTA A TUTTE LE TARIFFE L’offerta di TIM per iPhone e iPhone 6 è semplicissima: iPhone 6 da 16 GB costa 20 euro al mese con un contributo di 99 euro e un vincolo di 30 mesi. Questa offerta si applica a tutte le offerte di abbonamento e ricaricabile. Per quello da 64 GB servono 25 euro al mese, così come per l’iPhone 6 Plus da 16 GB. Per Special Unlimited invece si spendono 10 euro al mese e 15 euro per la versione da 64 GB, il tutto senza contributo aggiuntivo. Sempre gli abbonati Special Unlimited avranno anche l’iPhone 6 da 128 GB con un contributo di 99 euro. In alternativa, sempre a 99 euro con 15 euro al mese, c’è il 6 Plus da 64 GB.

segue a pagina 07 

 torna al sommario 6 n.97 / 14 6 OTTOBRE 2014 MAGAZINE

MERCATO Apple iPhone 6, le tariffe e le offerte segue Da pagina 06  cliccare sulle immagini per ingrandire VODAFONE iPhone 6 VODAFONE VODAFONE iPhone 6 Plus VODAFONE

VODAFONE, OFFERTE ANCHE PER LA CASA E LE SIM AGGIUNTIVE Relax Completo è costoso, ma include anche una Relax Family, quindi un L’offerta Vodafone è molto diversificata. Il contributo iniziale c’è sempre: secondo abbonamento ricaricabile già pagato. Relax Family è disponibile 99/199/299 euro per entrambi i modelli, con un contributo che parte anche come opzione per gli altri pacchetti a 20 euro al mese, ed è pos- dai 20 euro al mese per iPhone 6 Plus con Relax Mini e Casa e scende a sibile chiedere l’iPhone. Infine, le ricaricabili. Qualsiasi piano si faccia, 0 euro al mese per Relax Completo. Nel caso di Vodafone, da una parte il Vodafone rateizza l’iPhone: contributo più 20 euro al mese per iPhone 6 e piano casa include anche l’ADSL e le chiamate da casa, dall’altra il piano 23 euro al mese per iPhone 6 Plus. A conti fatti costa come in negozio.

TRE iPhone 6 e iPhone 6 Plus cliccare sulle immagini per ingrandire

TRE, SEMPLICITÀ E PREZZI BASSI più. Nota: l’abbonamento con Tre può essere fatto con finanziamento Com- Come spesso accade, Tre è quella che propone l’offerta più conveniente pass e addebito in conto corrente, oppure con carta di credito a rate. Nel e anche semplice, perché per l’abbonamento ci sono solo due opzioni, primo caso, i calcoli sono particolari e c’è anche una corposa rata finale, entrambe con chiamate e SMS illimitati. Abbiamo calcolato che la libertà noi abbiamo fatto il calcolo con 30 rate uguali in carta di credito. Ci sarebbe vale 200 euro: se non si sottoscrive l’abbonamento e si compra l’iPhone in anche un anticipo di 49 euro, che viene restituito però nei 12 mesi e che negozio associandolo al piano solo SIM, si spendono in 30 mesi 200 euro in non abbiamo calcolato.

 torna al sommario 7 n.97 / 14 6 OTTOBRE 2014 MAGAZINE PC Abbiamo installato la Technical Preview di Windows 10 per giocare un po’ con le nuove feature, ed ecco le nostre impressioni Windows 10 fa contenti tutti, ma Microsoft ha perso 3 anni È il sistema operativo che tutti volevano, veloce, semplice e “familiare”. Microsoft torna sui suoi passi, ma ha perso tempo

di Roberto PEZZALI iente Windows 9, era tutta una bufala. Terry Myerson, il “capo” di Windows, ha beffato N simpaticamente il pubblico annunciando il vero nome: Windows 10. Non c’è e non ci sarà un Windows 9, ma si fa direttamente cifra tonda per identificare un pas- saggio epocale. Diciamo subito che Windows 10 non è im- minente: arriverà verso la fine del 2015, quello di ora è un assaggio del concept che vi è alla base, ma le cui funzio- nalità verranno definite poco alla volta nel corso dei mesi. Così, abbiamo scaricato la Technical Preview di Windows 10: 4 GB di immagine in versione 32 bit e 64 bit da installare su una partizione del proprio de- sktop per vedere subito come funzionerà e cosa sarà. Windows 10 è Windows 7 evoluto, o meglio, è quella ver- Windows 10 (qui il video di presentazione) riparte proprio Search evoluto e console migliorata sione di Windows che tutti, dai consumatori alle azien- da Windows 7, l’ultimo sistema operativo che le azien- Microsoft ha migliorato il search: molto più veloce, ora de, avrebbero voluto vedere al posto di Windows 8. de e il mondo enterprise hanno amato e apprezzato e cerca anche sul web appoggiandosi a Bing. Rivista an- Microsoft ha più volte ripetuto nel corso della presen- quello che ancora usa: Microsoft, nell’evento di lancio di che la console: oltre a funzionare le shortcut con il CTRL, tazione la parola “familiare”, segno di una inversione di Windows 10, si è rivolta soprattutto a loro, ammettendo quindi anche l’incolla, ci sono altre migliorie che faranno rotta che vuole riportare Windows negli stessi ambienti di aver fatto forse troppa confusione. Non tutte le idee piacere ai sistemisti e a chi la console la usa ancora. dove Windows 8 ha lasciato solo dubbi e scetticismo. di Windows 8 sono sbagliate, ma forse non era il caso di eliminare da Windows gli elementi che lo hanno reso Tanto lavoro ancora da fare quello che è, ovvero le finestre e il tasto Start. La scelta Questo è solo un assaggio legato all’ambiente desktop di rilasciare una Technical Preview dimostra proprio la e alle main feature: Windows 10 avrà DirectX 12, un nuo- voglia di Microsoft nel voler far provare a tutti e con largo vo explorer, una barra di notifica e molto altro ancora, anticipo che questa volta Windows 10 può davvero so- ma per queste funzionalità più consumer ci sarà da at- stituire Windows 7. L’immagine da installare di Windows tendere il prossimo anno. La grossa sfida sarà far coesi- 10 non ha requisiti particolari e si installa velocemente stere la componente desktop, le esigenze enterprise e su un computer moderno: il boot è rapido, l’interfaccia un mercato consumer fatto da tablet e smartphone che veloce e il sistema già stabile, segno che, forse, sotto Microsoft non può permettersi di trascurare. La Tecnical sotto il core resta quello di Windows 8. Preview di Windows 10 ci ha sorpreso: se da una parte La nuova interfaccia è molto più pulita; tutto lavo- è un bene che Microsoft sia tornata sui suoi passi, dal- ra in finestra ma può essere portato full screen. Start Menu, che bello riaverti l’altra però preoccupano anche la perdita di tre anni di La novità più interessante è sicuramente il ritorno al ta- tempo e queste continue correzioni di rotta dell’ultimo sto “Start”: la maggior parte degli utenti di Windows 8 periodo, segno che forse manca una direzione stabile hanno dovuto installare app di terze parti per ripristina- da seguire. Di Windows 10 abbiamo visto poco fino ad re il comportamento del tasto start di Windows 7 o pre- ora, ed è difficile capire se questo nuovo sistema è figlio cedenti, e ora non ce ne sarà più bisogno. Windows 10 di Nadella quanto Windows 8 era figlio di Ballmer, ma le infatti integra un launcher completo, ridimensionabile e premesse sono buone. Microsoft parla da anni di “One configurabile che unisce le app desktop alle app pen- Windows”, ma ad oggi abbiamo assaggiato solo la par- sate anche per un uso touch, quelle con interfaccia sca- te desktop. La grossa sfida sarà far coesistere la com- labile Metro UI. ponente desktop, le esigenze enterprise e un mercato consumer fatto da tablet e smartphone che Microsoft Finestre ridimensionabili e grafica flat non può permettersi di trascurare. Chiudiamo con un Il menu start è ridimensionabile e configurabile Le app “metro” vengono lanciate di default in modalità piccolo “rumors” sul nome di Windows: Microsoft po- ma resta un menu start. finestra, e poi solo successivamente si sceglie se tener- trebbe aver scelto Windows 10 perché l’uso di Windows le a tutto schermo, se “proiettarle” tramite Miracast su 9 poteva creare problemi con vecchie app legacy. L’in- un monitor esterno e se ridimensionarle. Ogni app all’in- discrezione arriva da Reddit da un utente che afferma terno della singola finestra è “responsive” e si adatta a di essere uno sviluppatore di Windows 10: la colpa sa- diversi layout. Tutta l’interfaccia è stata poi ripulita, nuo- rebbe degli sviluppatori che hanno usato un modo un ve icone e bordo praticamente invisibile per le finestre po’ “barbaro” per identificare Windows 95 o 98 nelle . app. Chiamando la nuova versione Windows 9 questo Multitasking e desktop virtuali “check” avrebbe restituito “true”, pertanto per molte app Microsoft ha aggiunto una nuova modalità di gestione legacy, ancora usate in ambito enterprise, ci sarebbero del multitasking detta Task View: si possono controlla- stati enormi problemi. In effetti, controllando su Sear- re le app aperte e anche aggiungere desktop virtuali. chcode, ci sono migliaia di programmi che sfruttano Sembra di essere su OS X, con Mission Control Una cosa già vista su OS X con Mission Control, e qui un check di quel tipo, incluso ad esempio OpenOffice. e i desktop virtuali. forse Microsoft si è davvero ispirata ad Apple. È solo un rumour, ma è davvero credibile.

 torna al sommario 8 n.97 / 14 6 OTTOBRE 2014 MAGAZINE PC La nuova edizione della suite Nero è disponibile in Italia in versione Classic e Platinum iMac con display Nero 2015 punta su app, streaming ed editing 4K Retina 5K Oltre al rinnovamento dei programmi per PC, anche nuove app per iOS, Android e WP Coming soon... di Emanuele VILLA Si intensificano i rumor che

a suite Nero non ha bisogno di pre- vedrebbero Apple in procinto sentazioni: nata come software di di presentare la prossima L masterizzazione in ambiente Win- generazione di iMac, questa volta dows, si è poi estesa al mondo del mul- con display dalla “mostruosa” timedia con capacità di archiviazione ed editing di audio, video, immagini, conver- risoluzione 5k. Vedremo anche sione, encoding e archiviazione cloud. i nuovi iPad e iPod Tutto questo fino all’edizione attuale, Nero 2015, che l’azienda lancia in Italia in NERO AIRBURN di Emanuele VILLA versione Classic e Premium. L’impostazione è quella classica: se fino a qualche anno fa le 10 (e più) applicazioni erano separate, ora l’ambiente è unico, e anche se i programmi della suite manten- NERO MEDIAHOME RECEIVER gono una posizione autonoma, esiste un launcher iniziale che li raggruppa per tipo- logia e funzionalità. Launcher che, tra l’al- tro, è più chiaro e semplice di quello dello scorso anno. Rispetto alla versione 2014, Nero 2015 offre miglioramenti in tutte le lo spazio sul tablet sta per finire, si ma- Platinum è pensata per chi vuole il pieno sue componenti, ma è soprattutto l’area sterizza un DVD per liberare spazio, e supporto Blu-ray, anche 3D e anche in Stando ad alcune fonti di mobile ad aver ricevuto le maggiori atten- per farlo si usa il drive di un PC presente ripping (se non protetti) e la possibilità di 9to5mac, la presentazione dei zioni, con nuove app per Android e iOS nella medesima rete Wi-Fi. Pensato come effettuare un editing e un’encoding video nuovi iMac dotati di schermo re- (anche Windows Phone, sia pure in modo suite multimediale completa, Nero 2015 in 4K (formato AVC, l’HEVC non è anco- tina 5k sarebbe alle porte. E tutto limitato) tra cui MediaHome Receiver, che offre inoltre novità quali lo streaming vi- ra supportato). I prodotti della suite Nero avrebbe senso, considerando consente di effettuare lo streaming dei deo con conversione automatica da Nero sono disponibili in Italia ai prezzi di 99,99 che da tempo si vocifera la pos- contenuti da PC su tablet e smartpho- MediaHome a un TV presente in rete, la euro (Nero 2015 Platinum), 79,99 euro sibilità di un evento Apple a fine ne, e la curiosa Nero AirBurn, che avvia possibilità in un progetto di editing di va- (Nero 2015 Classic), 49,99 euro (Nero ottobre per il rilascio ufficiale di la masterizzazione di contenuti presenti riare il formato di destinazione senza do- Burning Rom 2015 e Nero 2015 Video), OS X Yosemite e nel quale do- nel dispositivo mobile direttamente sul ver rifare il progetto, nuovi effetti di testo mentre Nero 2015 Media Home resta to- vrebbero comparire i nuovi iPad masterizzatore del PC. In pratica, quando e video e molto altro, mentre la versione talmente gratuito. Air 2 (forse anche i Mini), gli iPod e, perchè no, anche la nuova ge- nerazione di iMac. Se andrà esat- tamente così, potrebbe essere Asus VivoMini FOTOGRAFIA Si vocifera l’arrivo di una NX300 “Achromatic” un evento di livello simile rispetto al precedente, che ha dato i na- Il PC fai-da-te Samsung pensa in bianco e nero tali a iPhone 6, iPhone 6 Plus e Asus sta per lanciare VivoMini, con . processore Intel Celeron 2957U della di Roberto PEZZALI Secondo le fonti di 9to5mac, gli famiglia Haswell. Il VivoMini lascia iMac con display Retina sono in libertà di scelta all’utente: le altre amsung ha iniziato a prendere sul serio la fotografia, e dopo aver presentato la dirittura d’arrivo e verranno non componenti saranno da acquistare nuova NX1 al Photokina, si prepara a lanciare un prodotto davvero particolare. solo presentati a breve, ma anche a parte, in base alle esigenze. Sono SSecondo una serie di rumors, infatti, il prossimo prodotto fotografico ad uscire dai lanciati sul mercato in prossimità previste anche varianti dotate di laboratori di Suwon sarà una NX300 particolare, dotata di sensore privo di filtro passa delle feste di fine anno. Gli indizi, Core i5 e Core i7 Haswell. Neanche il basso e con cattura in bianco e nero. Sulla scia della Leica Monochrom la nuova NX soprattutto nel sistema operati- sistema operativo sarà già installato: Achromatic avrà un corpo tutto in me- vo, ci sono tutti, visti i riferimenti VivoMini non è un Chromebox, per tallo e diverse modalità di scatto RAW. alle risoluzioni di 6400x3600, cui la scelta sarà tra Windows e una Samsung venderà la fotocamera solo 5760×3240 e 4096×2304 in distribuzione Linux. Asus VivoMini mi- in alcuni mercati e in abbinamento ad OS X Yosemite, con in più la re- surerà circa 13x13 cm con un’altezza una serie di lenti “prime” fisse. Manca cente standardizzazione del nuo- di 4 cm e sarà già dotato di serie di ovviamente l’ufficialità, ma ci sfugge il vo DisplayPort. Apple starebbe un’attacco VESA per montarlo sul re- motivo per il quale si dovrebbe acqui- inoltre lavorando per apportare tro di un monitor o di una TV. L’uscita stare una fotocamera che scatta solo gli ultimi ritocchi a molti softwa- è prevista per novembre ad un prezzo in bianco e nero quando un risultato re, tra cui iMovie e Final Cut Pro, di partenza di 149 dollari: nessuna simile si può raggiungere in fase di con nuovi e potenti tool di editing notizia, per ora, circa la commercializ- post produzione: Leica può farlo, ma zazione europea e italiana. 4K. Non ci resta che attendere un Leica è Leica. mesetto, o forse meno...

 torna al sommario 9 n.97 / 14 6 OTTOBRE 2014 MAGAZINE VIDEO CREATIVO Arriva la nuova GoPro Hero 4, anche se manca l’annuncio ufficiale L’action cam Ecco la GoPro Hero 4 con 4K e touch screen periscopio Promette davvero bene: video 4K a 30 fps e avrà uno schermo touch screen integrato che vuole detronizzare di Roberto PEZZALI Hero 4 è l’evoluzione della action cam più GoPro venduta sul mercato. L’annuncio ufficiale HTC presenterà ancora non c’è, ma siamo abbastanza RE Camera all’evento certi che sarà annunciata l’8 di ottobre e che le due caratteristiche di punta saran- “Double Exposure” no lo schermo touch e la ripresa 4K a 30 Nel frattempo spuntano fps, un upgrade notevole rispetto ai 15 fps delle foto che sembrano della Hero 3 Black. Sfortunatamente i due modelli che saranno venduti, la Black e ufficiali: è un’Action Cam la Silver, non avranno entrambe le featu- di forma particolarissima. re: la ripresa 4K sarà propria della Black Sembra un periscopio e il display Touch della Silver, una diver- chi paga tanto e vuole tutto, almeno sul po che raggiunge i 40 metri di profondità sificazione che potrebbe far arrabbiare modello top. La Hero 4 Black ha un pro- e un “quickstart button” che accende e di Emanuele VILLA cessore due volte più potente e un nuovo registra con la sola pressione di un tasto. engine ottico e cattura 4K a 30fps, 2.7K La Hero 4 Silver, invece, non riprende a a 50fps, 1440p a 80fps, 1080p a 120fps, 4K 30 fps ma avrà uno schermo touch. 960p a 120fps e 720p a 120fps. GoPro ha Sarà in pratica una evoluzione della Hero migliorato anche l’audio, ha inserito tutte 3 Black, perché comunque la ripresa a 4K le regolazioni manuali per esposizione, sarà disponibile a 15 fps e le modalità di ISO e cromia e ha anche aggiunto una registrazioni saranno le stesse del model- modalità particolare di ripresa notturna. lo top di quest’anno. Restano tutte le altre Tra le altre feature wi-fi, Bluetooth, un cor- features, inclusi i miglioramenti audio. VIDEO CREATIVO Apparentemente, HTC non pre- SCIENZA E FUTURO 14 milioni di dollari per il progetto Nymi senterà nessun telefono all’evento GoPro Hero Double Exposure dell’8 ottobre, o Il battito del cuore fa da password quando meno gli smartphone non a 125 euro saranno i dominatori della serata: Nymi è uno smartband che ci autentica tramite il nostro ECG al suo posto, una piccola videoca- Game over mera dal sapore di Action Cam e C’è una GoPro che costa poco di Massimiliano ZOCCHI dalla forma particolarissima che più di 100 euro: è la nuova Hero, on l’Internet delle Cose e l’integrazione della tecnologia negli oggetti di vita sembra un periscopio e pensata lanciata insieme ai nuovi modelli quotidiana, l’autenticazione sicura in prodotti diversi è diventato un argomento per accompagnarci nei momenti Hero 4 Black e Silver. Quando tutti di stretta attualità. Un’azienda canadese con sede a Toronto, Bionym, propone di azione e relax. si aspettavano la mossa “straccia C una soluzione: Nymi è uno smartband in grado di riconoscere il nostro elettrocardio- Dal teaser ufficiale la forma del pro- prezzo” da parte di un competitor gramma (ECG), confrontarlo con un database precedentemente registrato, e grazie a dotto rimaneva ben nascosta, ma ci pensa proprio GoPro a mettere la parola fine: l’azienda che ha creato questo riconoscerci e autenticarci per tutto l’arco della giornata finché il bracciale non qualcuno è stato in grado di salva- le action cam ora è in grado di dare viene tolto dal polso. Prodotto dal potenziale quasi infinito quindi, e pare che se ne re alcune immagini tratte dal sito di una action cam completa e potente siano accorti sia gli investitori che gli utenti. Bionym ha infatti già raccolto oltre 14 milioni supporto, le stesse che abbiamo ad un prezzo che può competere di dollari, con investimenti anche di nomi importanti come MasterCard, Relay Venture, pubblicato in questa pagina. Nes- anche con le centinaia di cloni cinesi e anche del fondo Export Development Canada, oltre che grazie ai preordini. Le richie- sun dubbio sul nome, invece, che disponibili sul mercato. GoPro Hero ste ammontano quasi a 9.000 unità al costo promozionale di 79 dollari, che poi salirà a sarà RE Camera. E questo perché costa 124 euro, è waterproof fino 99 dollari. Sul sito aziendale sono proposti svariati usi del bracciale, come Entry Pass, è già attivo www.recamera.com. a 40 metri e riprende a 1080p e oppure per sistemi Key Less per automobili, pagamenti wireless, oltre che a cose sem- Di cosa si tratterebbe, in sostan- 30 fps: non molto, ma il 720p a 60 plici come lo sblocco di smartphone e PC. Tutto questo per il momento è in fase beta, za? Di una sorta di Action Cam, fps è comunque un compromes- ma l’SDK è già disponibile e gli esemplari destinati agli sviluppatori paiono essere in con cui HTC entrerebbe (in ritardo) so decisamente accettabile. La dirittura d’arrivo. Vedremo se questi saranno in grado di sfruttare tutto il potenziale del- nel settore dominato da GoPro, un nuova Hero, compatibile con tutti la nuova tecnologia. Ma non solo autenticazione personale: Nymi integrerà anche altre apparecchio che si collegherebbe gli accessori GoPro, dispone anche tecnologie già presenti oggi negli smartband, ovvero sensing e connessione di audio migliorato, di funzione Qui- e controllerebbe con lo smartpho- ckCapture e di funzione Auto Low Bluetooth per notifiche di messaggi, social network e altro, anche se non è chiaro con ne e potrebbe essere installato in Light per aumentare la sensibilità di che sistema, dato che Nymi non ha nessun display. Sul sito ufficiale non è ancora indi- diversi dispositivi tramite una serie ripresa durante le sessioni all’alba cata una data di rilascio ufficiale. Bionym lascia intendere che la sua tecnologia sia più di accessori integrati: sulla biciclet- o al tramonto. Perché comprare una sicura dei lettori di impronte digitali: il battito cardiaco non è replicabile, non ne esiste ta, sul casco da sci, ecc. Nessuna camera cinese di dubbia qualità se uno identico al nostro. L’era delle password si avvia al tramonto, anche soluzioni come notizia sulle caratteristiche tecni- allo stesso prezzo c’è una GoPro? Touch ID e simili faranno la stessa fine? Vi lasciamo a un video che spiega molto bene che, che verranno svelate durante i possibili usi di quella che potrebbe essere la smartband definitiva. l’evento di presentazione.

 torna al sommario 10 n.97 / 14 6 OTTOBRE 2014 MAGAZINE ENTERTAINMENT A fine stagione Sky perderà a favore di Mediaset la sua esclusiva Infinity su Xbox Un piano Sky per deprezzare la Champions? One in tempo per Partite a pochi soldi su tablet e smartphone, season pass su Sky Online con la stagione a € 99 Breaking Bad Sky vuole far capire che la Champions costa poco. Se Mediaset alzerà i prezzi sarà colpa sua Dopo qualche mese di attesa Infinity arriva di Roberto PEZZALI uanto vale la Champions League? finalmente su Xbox One Dopo anni di diritti condivisi tra Appena in tempo per QMediaset e Sky per il primo anno godersi le nuove serie ci troviamo davanti a una situazione dav- vero particolare: Sky, infatti, ha l’esclusiva come tutte di parte degli incontri (tranne di quello le cinque stagioni in chiaro del mercoledì) e alla fine del- di Breaking Bad l’anno dovrà cedere questa esclusiva a Mediaset per tre anni di fila. Al momen- di Roberto PEZZALI to non è possibile prevedere quale sarà l’offerta di Mediasetper il prossimo anno, L’annuncio era stato dato prima tuttavia l’esclusiva la mette in una posi- dell’estate, e ora finalmente In- zione di forza: potrebbe anche decidere finity può essere scaricata su di fare un pacchetto Champions per co- questi mesi sta facendo offerte davvero Champions, che da evento elite diventa Xbox One. L’applicazione, che loro che vogliono vedere le partite delle invitanti: su Sky Online si può compra- di colpo un pacchetto da usare per le non richiede l’abbonamento loro squadre in Europa. E non ci sarebbe re il ticket della fase a gironi a 49 euro offerte e per far conoscere nuovi servizi. Live Gold per essere utilizzata, nulla di male, anche perché è quello che e a 99 euro l’intera stagione. A questo Tanto, alla fine dell’anno, la Champions allarga ancora di più il bacino in fin dei conti ha fatto Sky in questi anni si affianca anchel’offerta TIM e Sky, 5 non sarà più affar suo, e a quel punto di utenza dell’app Mediaset che con il doppio pacchetto Sky Sport e Sky euro al mese senza impegno. E non sarà difficile per Mediaset tirare troppo ormai è disponibile per quasi Calcio, Campionato e Coppe separati per sono escluse anche super offerte per la su l’asticella del prezzo e rientrare dell’in- tutti i dispositivi. Mediaset ave- massimizzare il guadagno. Per Mediaset piattaforma satellitare, magari non subito vestimento fatto. C’è un piano specifico va promesso una applicazione non sarà facile decidere a che prezzo ma dopo la fase a gironi. Sky, in silenzio, per deprezzare la Champions? Non ne multipiattaforma e così è stato: mettere la Champions, perché Sky in sta abbassando il prezzo di accesso alla abbiamo la certezza, ma un sospetto sì. in meno di un anno Infinity è cresciuta parecchio sia come profondità di catalogo sia come supporto ai vari dispositivi, che ENTERTAINMENT Difficilmente Netflix si lascerà intimidire dal boicottaggio dei cinema da PC, tablet e decoder si esten- de ora a tutte le console e ai mo- Cinema americani contro Netflix, ma perderanno delli più diffusi di TV. All’appello manca solo l’Xbox In America, La tigre e il dragone 2 in contemporanea al cinema e in casa via Netflix 360, ma anche per la console old-gen lo sbarco dovrebbe es- I cinema americani lo boicottano, ma è certo che la finestra temporale sta per sparire sere imminente. Le buone no- tizie, però, non sono finite qui: di Emanuele VILLA invece, oggi si guardano il film al cinema Infinity sta arricchendo il suo opo pochi giorni dalla notizia poi lo comprano in DVD/Blu-ray) si possa- catalogo di serie tv portando dell’accordo tra Netflix, IMAX no compensare con spese di marketing novità succose: Breaking Bad, D e The Weinstein Company dimezzate, visto che oggi le campagne ad esempio, è disponibile in HD sui diritti di distribuzione (in USA) de dedicate all’uscita cinematografica ven- dal 28 settembre in versione La tigre e il dragone 2, è arrivata pun- gono replicate per l’home video. Ma ai ci- completa, tutte e cinque le sta- tuale la reazione dei cinema americani. nema chi pensa? Ecco spiegato il perché gioni. Dal primo ottobre disponi- Facciamo un passo indietro: le tre azien- della rivolta di illustri catene americane, do produttori, case cinematografiche e bili anche le stagioni 4-5-6 di Big de si sono accordate per permettere la che hanno deciso di boicottare il film. I broadcaster come Netflix iniziano a di- Band Theory e la terza stagione distribuzione del film al cinema (in IMAX) nomi coinvolti, sconosciuti ai più in Italia, mostrarsi possibilisti su una distribuzione di Spartacus, con ulteriori novità e a casa in contemporanea, abbattendo sono Regal, AMC, Carmike e Cinemark day-and-date tra cinema e home video, il previste prima dell’inverno. la finestra temporale che per tradizione (insieme, 257 dei 418 cinema IMAX de- messaggio alle sale cinematografiche è separa la distribuzione cinematografica gli USA), mentre in Canada si è schierato chiaro: trovare nuovi modelli di business, da quella per home video, che compren- Cineplex e in Europa Cineworld. Ma un puntando sull’elemento di forza principa- de supporti fisici, download e streaming. colosso come Netflix, che difficilmente si le, il fatto che l’esperienza sia (di solito) L’iter attualmente molto complesso ver- farà intimidire da uno schieramento con- più coinvolgente che in casa. L’ipotesi più rebbe spazzato via da un nuovo modello trapposto. Come riporta Variety, l’opera- probabile è che Netflix non torni sui suoi che permetterebbe agli utenti di sceglie- zione di Netflix è il segno dei tempi che passi e che si trovi una qualche forma di re se andare al cinema o vedersi il film cambiano e difficilmente i cinema potran- accordo secondo cui all’inizio solo film a a casa: le case cinematografiche potreb- no opporsi a lungo all’evoluzione della basso budget e scarso richiamo vengano bero pensare che i mancati introiti dovuti tecnologia. Nessuno sa come andrà a fi- trasmessi in contemporanea; ma il dado alla fruizione su un solo mezzo (molti, nire con La tigre e il dragone 2, ma quan- sembra tratto.

 torna al sommario 11 Think soundbar Think Yamaha

YSP-2500 10th Anniversary Model YSP-2500 di Yamaha è dotato di funzioni avanzate incluse pass-through di segnali video 4K via HDMI, streaming via Bluetooth e la nota tecnologia Intellibeam di Yamaha. Sempre pronto per dare il migliore audio, in ogni situazione. E’ in grado di apprendere le funzioni del telecomando della TV e, grazie all’app dedicata, è possibile regolare le impostazioni dei raggi sonori direttamente da smartphone o tablet. Il suono è chiaro e naturale ed il noto surround reale creato dalla tecnologia YSP è estremamente coinvolgente. Questa è la soundbar che stavate aspettando.

Per maggiori informazioni visita it.yamaha.com

Yamaha App Navi n.97 / 14 6 OTTOBRE 2014 MAGAZINE ENTERTAINMENT FOX, NBC, ABC e CBS sono i quattri network americani in prima linea per le proposte di serie tv Le migliori serie TV in arrivo quest’autunno dagli USA Tornano le serie TV e tante altre novità proposte dai network americani che andranno in onda anche sui nostri canali Vi proponiamo un’analisi completa dei trend del settore: cosa tornerà, cosa non è piaciuto e cosa c’è in arrivo di nuovo

di Michele LEPORI er gli appassionati di serie TV, settembre e ot- tobre sono mesi particolari: dopo i sonnacchiosi P mesi estivi, dove raramente sbuca qualcosa di interessante (ma quest’anno ci è andata bene con le seconde stagioni di Masters of Sex e The Bridge), il mese che porta con sé le prime fresche serate autun- nali ci aiuta anche a renderle decisamente interessan- ti con graditi ritorni, novità che stuzzicano l’appetito e anche qualche delusione su progetti verso i quali nutrivamo parecchie speranze e chi si rivelano essere nulla d’interessante. I network americani sono pronti a rinnovare i palinsesti e quelli italiani aspettano di capi- re su cosa puntare a medio termine e cosa rischiare di trasmettere praticamente in contemporanea: mettete- stava iniziando a ingranare e guadagnare qualche vi comodi sul divano, la serata è solo all’inizio. punticino extra che, però, non è stato sufficiente a salvarlo dall’oblio. Bisogna ritrovare un’identità per FOX, rivoluzionare per ritrovarsi la nuova stagione: da dove ripartire, quindi? A giudi- La stagione appena conclusa ha emesso un verdet- care dai titoli di punta per la stagione, da quello che to insindacabile e trasversale a tutti i Fantastic Four poteva essere e non è stato per altri network. (FOX, ABC, CBS, NBC): le comedy stanno agonizzan- do, e sebbene a pagarne maggiormente il prezzo sia il GOTHAM, PER ANDARE SUL SICURO network del pavone, anche negli uffici di Los Angeles ci si è resi conto che i cavalli vincenti stanno altrove. L’unica vera chicca che ha saputo incollare gli spet- tatori al divano è stata Sleepy Hollow, che però ha ha dato luce verde a Wayward Pines, thriller ambien- chiuso la stagione a due punti di rating, ben lontana tato nella “ridente” cittadina omonima dove un agen- dallo scoppiettante esordio, e che ha invece seguito il te dei servizi segreti viene mandato a recuperare due tracollo di tutto il resto della programmazione: danno colleghi dell’FBI di cui si sono perse le tracce. da pensare i rinnovi di serie dagli ascolti risibili come Un po’ Bates Motel, un po’ The Prisoner, la minise- The Mindy Project e Brooklyn Nine-Nine che saran- rie con il cast più stellare dai tempi di una qualsiasi no addirittura chiamati a tirare la carretta ora che al miniserie non prodotta da HBO (Matt Dillon, Melissa carrozzone di X-Factor è stata messa una bella “X” Piazzato in coppia con Sleepy Hollow al lunedì per la Leo, Juliette Lewis, Terrence Howard, Carla Cugino) sopra. serata comics, Gotham è il progetto non-originale su doveva già andare in onda quest’estate ma è stata Anche gli anni d’oro dei reality sembrano finalmente cui FOX punta di più per il rilancio pregando di non posticipata. Speriamo ne sia valsa la pena. giunti al capolinea (American Idol è sul viale del tra- commettere gli errori di ABC con Shield. Sulla trama Clicca qui per il trailer. monto) e qualora capitasse la stessa sorte alla con- c’è poco da dire, è “a marriage made in Heaven” dei troparte italiana difficilmente ci strapperemo le vesti. due top trend di questi anni, quelli su cui puntare per GRACEPOINT, SCOMMESSA SICURA IN CASA FOX Chiudono l’elenco dei rinnovi altri enormi punti di do- essere sicuri di non fare danni: prequel e supereroi. manda quali The Following, una serie senza capo né Gotham è la città più corrotta del mondo e a nessuno coda con una sceneggiatura inesistente e dagli ascol- sembra importarne più qualcosa... a nessuno tranne ti di pari livello che è però riuscita a salvarsi dalla ghi- all’agente Jim Gordon, unico poliziotto onesto rima- gliottina assieme a Glee e New Girl. Unica voce fuori sto a lavorare in una città dove, seminascosto in un dal coro Bones, il franchise al momento più solido del vicolo, un bambino può assistere impotente alla mor- network di Murdoch che è stato fatto ballare su tutto il te dei genitori. Una serie prequel sull’uomo pipistrel- palinsesto settimanale e non ha perso neanche mez- lo si merita almeno 4-5 episodi da guardare “senza zo punto: rinnovo assicurato, peccato che la prossima se e senza ma”, con la speranza che non si riveli un sarà l’ultima stagione. disastro su tutta la linea: ce lo auguriamo noi e gli Finiscono nel cestino della spazzatura, come dice- azionisti FOX. Clicca qui per il trailer. vamo, tutte le neonate comedy quali Raising Hope, Gracepoint è la scommessa sicura di FOX, che ria- Enlisted, Surviving Jack e Dads ma anche prodotti a WAYWARD PINES, THRILLER DAL CAST STELLARE datta in chiave stars & stripes una delle miniserie TV nostro avviso meritevoli di più tempo per crescere, Chi è fan delle serie TV non può non aver visto Twin britanniche più belle degli ultimi anni, Broadchurch. svilupparsi e creare una fanbase solida e appassio- Peaks e non può, benché a distanza di anni, non vo- Ambientato nell’omonima cittadina, la storia ruota nata come Almost Human: il progetto supportato lere ancora qualcosa sul delitto di Laura Palmer: deve dall’immancabile J.J. Abrahms non è partito forte ma averlo capito FOX che pesca a piene mani da questo segue a pagina 14  dopo un arco introduttivo forse troppo... introduttivo tipo di sceneggiatura, ambientazione e personaggi e

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ENTERTAINMENT Le migliori serie TV in arrivo John Mulaney assieme a Martin Short, Nasim Pedrad cano appassionato di football e che ama passare le segue Da pagina 13  ed Elliot Gould, chiamato a un radicale cambio di par- serate con gli amici ma che, sotto sotto, ha un lato te dopo la seconda stagione di Ray Donovan. romantico neanche troppo nascosto. Lavora in una attorno al ritrovamento sulla spiaggia di Gracepoint Clicca qui per il trailer. compagnia di online dating e di fronte al suo ufficio del cadavere di un bambino e alle indagini che por- c’è quello di Zelda, ragazza carina ma che quando teranno alla scoperta del colpevole. Protagonista RED BAND SOCIETY, CON LA FIRMA DI SPIELBERG c’è da giocare con l’amore non affronta neanche la sarà David Tennant, che reinterpreterà il detective Comedy strappalacrime che cerca di mescolare le partita: una coppia agli antipodi che cercherà di capi- dell’originale britannico affiancato dalle new entry carte del genere e proporre qualcosa di nuovo, an- re se ha un presente, oltre che un futuro. Con Cristin Nick Nolte, di nuovo sugli schermi dopo gli sciagurati che con la supervisione di Spielberg nell’adattamento Milioti e Ben Feldman. Clicca qui per il trailer. eventi di Luck, e ad Anna Gunn. Visione sicura per chi dal progetto televisivo spagnolo Polseres Vermelles: si è perso l’originale ma anche per i fan di Broadchur- un gruppo di ragazzi ricoverati in pediatria stringono MARRY ME:, COMMEDIA FRIZZANTE E AGRODOLCE ch (in attesa della seconda stagione), poiché gli autori amicizia cercando di superare i loro piccoli, grandi giurano di aver cambiato il (forte) finale dell’originale: problemi quotidiani aiutandosi l’un l’altro. sarà un bene? Clicca qui per il trailer. Clicca qui per il trailer. NBC: cercasi comedy disperatamente EMPIRE: FOX TENTA LA CARTA MUSICAL Come si diceva per FOX, il grosso calo d’interesse del grande pubblico verso i prodotti comici sta flagel- lando tutti i palinsesti dei grandi network, e il Pavone è quello che paga il prezzo più salato: un tempo casa per antonomasia dei migliori prodotti con risate regi- strate e non, National Broadcasting Company can- cella praticamente tutto il cancellabile della scorsa Marry Me si pone come l’erede spirituale di Happy stagione rinnovando solo le nuove franchise series Endings (non a caso è il nuovo prodotto di David Chicago Fire, The Blacklist e Hannibal assieme alle Caspe): Jake e Annie sono fidanzati da sei anni e di due comedy finanziariamente sostenibili, Parks and ritorno da due settimane di vacanza in Messico Jake è Recreation (ma sarà l’ultima stagione) e About a Boy. pronto a chiederle di sposarla… Peccato che alla festa Rimandano i titoli di coda Parenthood, che chiuderà a sorpresa organizzata per l’evento lei si lasci anda- al termine di quest’ultima stagione, e Grimm, tutto re a commenti poco lusinghieri sul non aver sfruttato Altro giro, altra “ispirazione” per FOX, che oltre al sommato un buon investimento. l’occasione per convolare a nozze. E sulle abitudini filone dei supereroi tenta la strada dei musical dopo Ringraziano per l’attenzione (si fa per dire) e si con- sessuali della quasi suocera. La festa si trasforma in il successo di Nashville sempre sul network dell’al- gedano dal palinsesto tutte le ex-nuove proposte, un incubo e tutto sembra andare a rotoli ma i senti- fabeto. Stavolta, però, la buona musica rock/country una su tutte Dracula che dopo un inizio da incor- menti che li uniscono sembrano in grado di resistere lascia spazio al meno ispirato hip hop, nel cui mon- niciare è crollato miseramente, finendo per essere a tutto. Casey Wilson e Ken Marino vogliono diventa- do tutto eccessi ed esagerazioni si svolge un family - è proprio il caso di dirlo - mangiato da Hannibal. re la coppia di riferimento dell’autunno romantico di drama guidato dal produttore Lucious Lyon, a cui E alla luce dei plausi di critica e pubblico, ci sembra casa NBC e le premesse sembrano esserci tutte. viene diagnosticato un male incurabile e tre anni di una scelta coerente per un network che nonostante vita rimanenti. Il tempo rimasto servirà per decidere dei buoni spunti e delle certezze ormai consolidate, BAD JUDGE, I DUE VOLTI DELLA LEGGE a quale dei tre figli lasciare l’impero. Con Terrence cerca di trovare in questo autunno due chiavi di vol- Howard e Taraji P. Henson di nuovo sui nostri scher- ta: la prima per rilanciare un’idea di comedy diversa, mi, dopo aver illuminato d’immenso quel capolavoro meno familycentrica e più trainata da un personag- di Person of Interest. gio dominante in grado di catalizzare l’attenzione; Clicca qui per il trailer. la seconda per confermarsi agli occhi del pubblico come “IL” canale dei political drama dopo il successo MULANEY, PERCHÉ LE COMMEDIE NON SONO di un The Blacklist che si avvia sulla strada del con- MORTE (DEL TUTTO) solidamento per un discreto numero di stagioni.

Accennavamo alla necessità di personaggi forti in grado di catalizzare l’attenzione, nella speranza di scovare un Walter White del 2015, e fra gli altri pen- savamo esattamente alla bella Kate Walsh e al suo Bad Judge, comedy nella quale l’ex star di Private Practice e di Grey’s Anatomy interpreta il giudice Nonostante la lapide a commemorare la dipartita del Rebecca, la cui sconsiderata vita sentimentale (e genere, FOX prova a piazzare nel palinsesto una co- sessuale) non occupa solo i locali più cool della cit- medy multicam che non si ritrovi a vagare di settimana tà ma anche le aule del suo tribunale. Praticamente in settimana fra le serate del pubblico come un fanta- COMMEDIA E SENTIMENTO, DALLA A ALLA Z Don’t trust the b**** in apt. 23 con una rossa che ha sma fra le mura di un castello, e conferma il progetto. Partiamo subito con una comedy romantica che, un lavoro come protagonista. Perlomeno, uno vero. John Mulaney è un comico che vuole dare una svolta come dicevamo, tenta di allontanarsi dal concetto Clicca qui per il trailer. alla propria carriera e accetta l’offerta di Lou Cannon, di famiglia in senso stretto per abbracciare temati- un guru della comicità con cui però inizieranno ben che più sentimentali come non se ne vedevano da segue a pagina 15  presto delle divergenze. Creato e interpretato da qualche anno. Andrew è il classico ragazzo ameri-

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ENTERTAINMENT Le migliori serie TV in arrivo primo in evidente calo di idee, sceneggiatura e pub- AMERICAN CRIME, THRILLER segue Da pagina 14  blico si salva probabilmente solo grazie alla partner- DI NUOVO PROTAGONISTA ship ABC-Disney; il secondo tiene botta grazie alle interpretazioni della Stowe e della VanCamp, ormai ridotte a macchiette di quella che è stata la magia e STATE OF AFFAIRS, LA CASA BIANCA DI NUOVO il fascino della prima stagione ma che - come nella SOTTO I RIFLETTORI miglior tradizione da soap opera anni Ottanta - sono protagoniste di un’escalation di situazioni talmente assurde da catturare l’attenzione. Grande delusione per Agents of S.H.I.E.L.D da cui il network si aspet- tava davvero di più in termini di apprezzamento dei fan e favori della critica ma che si è comunque gua- dagnato il rinnovo, almeno in termini di sostenibilità finanziaria: la seconda stagione sarà anche affianca- ta da uno spin-off e la lotta con FOX e il suo Gotham Non solo zucchero nel palinsesto NBC, dicevamo, si annuncia davvero senza esclusione di colpi. ed ecco che la dose di suspence e thriller politici Come per il network del pavone, anche la casa del- ABC punta forte sui drama e dà via libera al progetto inzia a prendere corpo in State of Affairs, che dopo l’alfabeto cancella praticamente solo novità, un po’ American Crime, la serie che riporta sul piccolo scher- il successo di The Blacklist tenta di portare nuova- per scelte di programmazione davvero scellerate e mo Felicity Huffman qualche tempo dopo gli eventi di mente le autorità americane e la Casa Bianca sotto i un po’ perché - va detto - alcune proprio lacunose Wisteria Lane lanciandola in un thriller a tinte davvero riflettori. Charleston uckerT lavora come consigliere in termini di potenziale interesse verso il pubblico. cupe dove l’omicidio di un uomo di colore a Central speciale della CIA a fianco del presidente degli Stati Salutano quindi, tra le altre, Trophy Wife, Lucky 7, Valley, California, sconvolge la comunità locale e por- Uniti come suo braccio destro per incidenti interna- Mind Games e Killer Women così come un potenzia- ta a galla rancori e discriminazioni che sembravano zionali di ampio respiro mentre cerca di risolvere il le protagonista della programmazione italiana quale sopiti nella piccola comunità non così tranquilla come mistero che avvolge la morte del suo fidanzato: vita Once Upon a Time in Wonderland, collocato in una si sarebbe potuto pensare. Le premesse per una serie sentimentale complicata e intrighi di potere, un nodo serata tosta come il giovedì completamente slegato “impegnata” ci sono, forse ABC non è il network giu- che il network del Pavone spera di sciogliere puntan- dalla serie-madre. Le scelte in sicurezza di cui sopra, sto per gestire questa potenziale patata bollente ma do forte su Katherine Heigl, la dottoressa Stevens di quindi? Si parte con la nuova serie della Regina Mida se l’emittente saprà tenere lontane eventuali critiche Grey’s Anatomy, sì. Una scelta coraggiosa. Shonda Rhimes, a cui ABC vorrebbe affidare tutto il per il tema decisamente spinoso, potrebbe rivelarsi Clicca qui per il trailer. podio degli ascolti. qualcosa di più di una serie monostagione. Clicca qui per il trailer. E I COMICS DOVE LI METTIAMO? SI PUNTA TUTTO SU HOW TO GET AWAY CI PENSA CONSTANTINE WITH MURDER IL RITORNO DEGLI ALIENI IN THE WHISPERS Chiudiamo la preview delle più importanti novità NBC Chiude la carrellata di drama a tinte dark The con Constantine, la proposta del network newyor- Whispers, che porta un po’ di fantascienza sugli chese a tema comics. Le avventure del detective schermi autunnali con una storia decisamente in- John Constantine erano già arrivate sul grande quietante: niente navi spaziali e guerre intergalatti- schermo ma il risultato non è stato esattamente da che ma una misteriosa e potente razza aliena sen- premio Oscar; questa volta si spera che più spazio e ziente che decide di invadere la Terra sfruttando i l’adattamento strutturato a opera di David Goyer (già nostri bambini. C’è qualcosa di Falling Skies nel responsabile di Batman Begins) possa dare giusto trailer, e c’è una Lily Rabe nel cast che ormai con i risalto alla lotta contro il Male che affligge l’esistenza ruoli disturbati (e disturbanti) va a nozze. del nostro eroe. I commenti degli intransigenti fan Clicca qui per il trailer. del fumetto sembrano remare contro questa spe- ranza, ma il trailer promette atmosfera e una buona GALAVANT, INCONTRO DI MUSICAL E FANTASY dose di effetti speciali. Basteranno? Il board di ABC ha tante poltrone occupate da per- Clicca qui per il trailer. Probabilmente la serie che dominerà il panorama sonalità importanti di Disney e la linea fantasy, dopo autunnale di tutti i quattro network: non un prequel, Once Upon a Time, avrà un nuovo protagonista con non una serie di supereroi, non un progetto tratto Galavant, musical a tinte fiabesche dove il bel prin- ABC prova a giocare sul sicuro da libri o da vecchie miniserie britanniche ma solo la cipe attraverserà mari e monti per ottenere la ven- Il network dell’alfabeto è in fase di ridimensionamen- nuova, attesissima hit di Shonda Rhimes, alla quale detta nei confronti di chi gli ha rubato il vero amore. to già da qualche anno, e benché lo “scettro” di fa- ABC ha messo nuovamente in mano buona parte del Da sottolineare la colonna sonora originale, a cura nalino di coda dei Big Four spetti di diritto a FOX, c’è successo serale di questo autunno. del premio Oscar Alan Menken: forse non saremo ai da sperare che la programmazione copia-carbone di Dopo medical e political drama, la Produttrice (con la livelli di Nashville, ma ABC si conferma un network quest’anno serva davvero a rinsaldare i punti di forza “P” volutamente maiuscola) ambienterà il suo nuovo che ha feeling con i musical. e coprire le spalle ai neo arrivati, piuttosto che far legal in un’autorevole Università della East Coast dove Clicca qui per il trailer. migrare gli ascoltatori verso altri lidi. la misteriosa professoressa Annalise Keating insegna Le certezze di rinnovo e audience sono state ov- diritto penale e dove cambierà la vita a quattro stu- SELFIE, LA MODA DEL MOMENTO viamente l’inaffondabile Castle e il trittico Grey’s denti che la seguiranno in un omicidio estremamente IN UNA SERIE TV Anatomy - Scandal - Nashville, ben lontani dall’es- intricato. Una serie questa che promette di eclissare i L’altro lato del palinsesto ABC sono le comedy, ge- sere delle novità fresche di giornata ma in grado di deliri di Scandal e far conoscere nuove vette di drama nere su cui - alla luce della crisi di identità che lo tenere alta l’attenzione di uno zoccolo duro di fan a chi si imbarcherà in quest’avventura: una scommes- davvero di ampia portata. Nella giostra dei rinnovi se- sa che difficilmente non si rivelerà vincente. segue a pagina 16  guono a stretto giro Once Upon a Time e Revenge: il Clicca qui per il trailer.

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ENTERTAINMENT Le migliori serie TV in arrivo segue Da pagina 15 

cercando di trasmettere un senso di identità cultura- MADAM SECRETARY, TRA POLITICA le che rispetti la pacifica convivenza con la comunità E VITA PRIVATA affligge e il bisogno di certezze che invece ossessio- americana senza perdere le proprie tradizioni ma Il titolo più caldo dell’autunno CBS vede protagonista na ABC - il network non sembra puntare troppo ma che si deve scontrare con le idee liberali della mo- il neo-eletto Segretario di Stato americano Elizabeth verso il quale ha dedicato qualche accortezza in più glie, quelle dichiaratamente conservatrici del nonno McCord alle prese con la difficoltosa gestione della diversificando i prodotti e andando a proporre tre e con i figli integrati e che ascoltano certi discorsi politica estera statunitense in qualità di braccio de- soggetti originali fortemente caratterizzati a tema et- come se provenissero da un altro mondo. Una co- stro del Presidente ma anche le difficoltà quotidiane nico-culturale: partiamo con Selfie, comedy frizzante medy che vorrebbe far riflettere e che diventa il se- di essere madre e moglie alle prese con ia gestione su uno dei fenomeni sociali più viral degli ultimi tem- condo show di ABC a tema razziale dopo American di una famiglia e dei problemi quotidiani. Dalla pen- pi incentrata su Eliza, giovane ventenne dipendente Crime, a tinte decisamente più morbide ma non per na di Barbara Hall, la mamma di Homeland, con Tea da ogni sorta di social network e più interessata ad questo meno ispirate. Leoni e Tim Daly: non sappiamo ancora bene che accumulare “like” alle proprio foto e livelli a Candy Clicca qui per il trailer. cosa aspettarci se non un prodotto che potrebbe ve- Crush che non a piacere davvero a qualcuno. La ramente essere per “pochi eletti”, oltre che il nuovo sua vita cambia quando diventa protagonista di un “jackpot” per il canale. video che diventa subito virale e la mette davvero CBS, un autunno di certezze Clicca qui per il video. sulla bocca di tutti, ma per ragioni che più sbagliate e scelte oculate non potrebbero essere: con l’aiuto di un suo colle- In un anno dove quasi tutte le emittenti sono state CSI: CYBER, CRIMINI 2.0 ga esperto di marketing cercherà di rilanciare la sua chiamate a scelte a metà fra il coraggioso e il con- immagine agli occhi del mondo “1.0”. Una delle con- servativo, dall’alto del suo indiscusso dominio sulle tendenti al titolo di miglior comedy sulla piazza, ma contendenti CBS si permette il lusso di rinnovare so- la sfida non è certo improba. lamente i suoi fortissimi brand e iniziando una partita Clicca qui per il trailer. a tetris con il palinsesto dando luce verde a progetti mirati per tappare le lacune e consolidare la posizio- FRESH OFF THE BOAT E IL “SOGNO AMERICANO” ne dominante. Columbia Broadcasting System è da almeno quattro anni il canale dei drama e delle serie televisive più di nicchia nonostante non sia un network via cavo, testimoni ne sono il planetario successo di un gioiel- lo quale Person of Interest e di altre gemme altret- tanto preziose quali The Good Wife e The Mentalist, seguite poi a ruota dai solidissimi brand procedurali quali CSI, NCIS e Criminal Minds. Superfluo citare il rinnovo triennale di The Big Bang Theory, show dal La storia di una famiglia di Taiwan che si trasferisce in successo sproporzionato e ormai al di là del bene C’è davvero bisogno di presentare il nuovo progetto America, a Washington prima e a Orlando poi. L’atten- e del male. del duo Zuiker/Mendelsohn? La serie procedurale zione sarà focalizzata sul giovane Eddie, dodicenne Cala la scure, invece, per tutte le novità dell’an- per antonomasia si reinventa in chiave 2.0 e ci pre- appassionato di hip hop, e sulle avventure che vivrà no scorso: Hostages e Intelligence, drama troppo senta le indagini dell’agente speciale Avery Ryan assieme alla famiglia ossessionata dal “sogno ameri- discontinui a cui i grandi nomi degli interpreti non alle prese con i crimini più efferati compiuti in ete.R cano” del padre e del ristorante che vuole far diven- sono bastati per sopperire alle mancanze di sce- Il primo CSI non ambientato in una città specifica ma tare famoso. Basato sul romanzo autobiografico dello neggiatura, ma anche per il tris di commedie We are fra le vie del World Wide Web: è la linfa necessaria a chef Eddie Huang e creato da Nahnatchka Kahn, l’au- men, Friends with benefits e Bad teacher. Discorso rinverdire un grandissimo successo che, però, è arri- trice della b**** dell’appartamento 23 ancora in affari leggermente diverso per The crazy ones, che invase vato alla sua quindicesima stagione spinoff esclusi? con ABC nonostante la brutta fine dello show con i palinsesti con numeri invidiabili ma che ha succes- Parrebbe proprio di sì. Krysten Ritter e Dreama Walker. sivamente visto una flessione continua e inarresta- Clicca qui per il video. bile che l’ha portato ai titoli di coda: si ridimensio- THE McCARTHYS, DA BOSTON CON LEGGEREZZA na quindi l’offerta comedy per quest’autunno. CBS La proposta comedy di CBS è un progetto legge- BLACKISH, COMMEDIA vuole, però, continuare a porsi come l’élite della tv ro e facilmente spostabile sul palinsesto che vede DAL SIGNIFICATO PROFONDO generalista americana, con prodotti per spettatori protagonista la cattolicissima famiglia irlandese dei Altra comedy, altra etnia: dalla comunità asiatica a attenti e in cerca di qualcosa di più, alternati a serate McCarthy, alle prese con un figlio gay e con un’irre- quella afro-americana, Blackish racconta le vicissitu- più tranquille ma altrettanto accattivanti: l’offerta del frenabile passione per lo sport. dini di una famiglia di colore moderatamente bene- network dell’occhio per quest’autunno è senza dub- Troppo poco per attirare l’attenzione? stante in cui il padre affronta le difficoltà quotidiane bio la più strutturata. Clicca qui per il video.

 torna al sommario 16 n.97 / 14 6 OTTOBRE 2014 MAGAZINE MOBILE È finalmente pronta per il mercato italiano una delle migliori sorprese di IFA 2014 Crescent Bay Galaxy Alpha arriva in Italia a 699 euro Oculus, lo stato Design elegante e ottimi materiali, le caratteristiche sono interessanti pur non “esagerate” dell’arte della la concorrenza. realtà virtuale di Massimiliano ZOCCHI Lo spessore è e avevamo parlato in occasione da record con Con l’annuncio di dell’IFA di Berlino, chiedendoci soli 6,7 mm, e Crescent Bay, Oculus N come mai Samsung avesse te- anche per que- avvicina il suo progetto nuto quasi nascosto questo piccolo sto sul retro la gioiello. Misteri del marketing, ma Galaxy fotocamera da di visore per la realtà Alpha ora è pronto per il mercato italiano 12 Megapixel virtuale alla realtà al prezzo suggerito di 699 euro e finitu- sporge legger- di acquisto per tutti ra in nero, bianco, oro, argento e blu; la mente. L’ottica è memoria interna è da 32 GB. Il nuovo accompagnata di Michele LEPORI modello riprende alcune soluzioni già da flash led ed è viste in Galaxy S5, ma se ne discosta so- presente il sensore per il battito cardiaco. mo abituati: Wi-Fi ac MIMO, Bluetooth 4.0 Diciamolo subito: Crescent Bay prattutto per quanto riguarda dimensioni Pochi Megapixel in meno rispetto a S5 LE, USB 2.0 e NFC, e naturalmente LTE. non sarà la versione finita del vi- e materiali. Sul retro troviamo la cover ma ottime potenzialità con la possibilità di C’è il lettore di impronte digitali e trovia- sore di Oculus. Ma ci va molto vi- in “finta pelle” come in molti degli ultimi registrare video in 4K a 30 fps. Samsung mo anche la nuova gestione di risparmio cino, visto che i cambiamenti dal modelli, ma il corpo principale abbando- lascia da parte la corsa al display più energetico avanzato. È garantita la com- modello Rift “versione 2” sono na la plastica in favore del metallo, con grande, optando per 4,7” HD Super patibilità con i device indossabili Sam- tanti e importanti: li spiega tutti linee più nette, che danno una sensazio- AMOLED con risoluzione 1280 x 720. Sul sung, Gear Fit, Gear 2 e il nuovo Gear S. Brendan Iribe, il boss di Oculus, ne di robustezza e eleganza. Come per fronte hardware troviamo un processore Il cuore di tutto il sistema è Android 4.4.4 che inizia illustrando il nuovo Note 4, le linee non sono tondeggianti Exynos Octa Core (quad 1.8 GHz + quad KitKat, con autonomia garantita dalla bat- tracking a 360° del Crescent Bay ma l’approccio è più squadrato, quasi un 1.3 GHz) accompagnato da 2 GB di RAM. teria da 1.860 mAh. Clicca qui per vede- reso possibile grazie all’inseri- mix tra il glorioso Galaxy S2 e iPhone del- Non manca tutta la connettività a cui sia- re il video di presentazione. mento di sensori per il tracking dei movimenti anche sul retro del visore, di modo tale che la video- MOBILE camera esterna possa interpre- MOBILE Al momento è un prototipo con display da 5,92” tare la nostra posizione e i mo- Oppo N3 sarà vimenti anche quando ci giriamo di 360°. Note positive anche su costruito È questo il nuovo Nexus 6? peso e volume del visore e, gran- de cambiamento, sul comparto con materiali Se sì, è prodotto da Motorola audio ora integrato: alla confe- renza Oculus Connect, dove il aerospaziali di Paolo CENTOFANTI Crescent Bay è stato presentato, Tra qualche settimana Oppo uello che si vede nell’immagine qui sotto è un mock up di quello che è stato dato ampio spazio alle annuncerà il suo nuovo smartphone potrebbe essere il nuovo Nexus 6 (o Nexus X secondo alcune fonti). È cuffie integrate e all’audio 3D, un top di gamma, l’N3. Con una serie Q stato realizzato sulla base di un dispositivo reale finito sotto le grinfie di settore dove finora Oculus sem- di teaser sui canali social, l’azienda 9to5Google.com. Secondo il blog, il nuovo Nexus è realizzato da Motorola e sa- brava non avere interesse a inve- ha fatto capire che una delle rebbe in parte basato sul design del Moto X, ingrandito per far posto al nuovo di- stire ma che attualmente diventa particolarità del nuovo modello splay da ben 5,92 pollici, con risoluzione di 2.560 x 1.440 pixel. Lo smartphone sa- una caratteristica fondamentale sarà costituita dai materiali con cui rebbe dotato di processore Snapdragon 805 di Qualcomm, 3 GB di RAM, memoria per garantire l’immersione nel sarà costruito, del tutto inediti per il interna da 32 GB, fotocamera da 13 Megapixel con funzione di ripresa in Ultra HD mondo virtuale. mercato degli smartphone. Almeno una versione dell’N3, infatti, sarà e soprattutto una capiente batteria da 3200 mAh. Il nome in codice del prototipo Il futuro del progetto Oculus, an- realizzata con un telaio in lega di al- di Motorola sarebbe “Shamu” e naturalmente fa girare il nuovo sistema operativo che alla luce della partnership luminio e litio, materiale tipicamen- Android L, anche se a quanto pare al momento non in versione a 64 bit. Nei mesi con Samsung per il Gear VR, è te utilizzato in ambito aerospaziale. scorsi erano comparsi dei benchmark di potenziali esemplari del nuovo Nexus, decisamente roseo e Iribe assi- Si tratta di una lega che rispetto però con display da 5,2 pollici, ma non è da escludere che possano venire lan- cura: “…si possono creare mondi all’alluminio liscio offre ancora più ciate più versioni incredibili. Si possono creare an- leggerezza e allo stesso tempo mag- differenti. Se ver- che mondi decisamente credibili. giore rigidità. Stando all’immagine rà seguita la Dopotutto, siamo solo all’inizio”. pubblicata su Facebook, questa non stessa tabella di sarà l’unica opzione disponibile, marcia rispettata visto che viene mostrato anche un negli anni scorsi, telaio in acciaio inossidabile. L’Oppo il nuovo Nexus N3 sarà il successore dell’N1 e potrebbe venire sarà presentato nel mese di ottobre a Singapore, anche se al momento annunciato tra i non c’è ancora una data precisa per mesi di ottobre e il suo lancio. novembre.

 torna al sommario 17 n.97 / 14 6 OTTOBRE 2014 MAGAZINE MOBILE Tra le novità introdotte ci sono l’assistente virtuale, Amazon Appstore e tanta sicurezza Galaxy Note 4 BlackBerry lancia Passport e il servizio Blend il 24 ottobre BlackBerry ha annunciato dettagli, prezzi e disponibilità del nuovo smartphone Passport In italia arriverà entro fine anno al probabile costo di 649 €, come in Francia e Germania in Italia Samsung Galaxy Note arriverà ufficialmente il 24 ottobre in Italia, al- di Paolo CENTOFANTI l’ergonomia non proprio esemplare di meno secondo la mappa degli eventi lackBerry ha lanciato in diversi pae- Passport. L’altra novità riguarda il soft- di lancio che Samsung ha pubblicato si il nuovo discusso smartphone ware del BlackBerry Passport, visto che su Facebook. Non è escluso tuttavia B Passport di cui ha finalmente rive- si tratta del primo dispositivo basato su che si possa riuscire a mettere lato tutti i dettagli. Come già anticipato BlackBerry OS 10.3 che introduce im- mano al nuovo phablet Samsung si tratta di uno smartphone che punta portanti novità quali l’assistente virtuale qualche giorno prima: secondo alcune - a torto o a ragione lo dirà il mercato BlackBerry Assistant, l’Amazon Appstore indiscrezioni infatti i primi stock ai - sul particolare rapporto di forma del- con applicazioni Android compatibili e il negozi dovrebbero arrivare il 13 lo schermo: il display è perfettamente nuovo BlackBerry Blend. Quest’ultimo ottobre, e la data del 24 sarebbe solo quadrato, con una diagonale di 4,5” è una sorta di “digital hub” multipiatta- la “premiere” ufficiale che coinciderà, con risoluzione di 1.440x1.440 pixel per forma che consente di sincronizzare su come sempre, con una bella festa e una definizione di 453 ppi. Al di sotto di Windows, OS X e Android contenuti e tanti vip. Samsung nel frattempo si questo c’è una tastiera fisica (marchio di servizi presenti sul proprio BlackBerry, gode il #bendgate: dopo aver scritto fabbrica BlackBerry) “compressa” in una come posta, calendari, messaggi, SMS, sul manuale d’uso che lo spazio tra sottile striscia. Le caratteristiche tecniche file. I dati vengono scambiati tramite la schermo e cornice è normale e dovuto sono di tutto rispetto - Snapdragon 800 rete sicura di BlackBerry utilizzando lo e Stati Uniti. In Francia e Germania lo alla tecnologia produttiva, propone da 2,2 GHz, 3 GB di RAM, fotocamera da stesso BlackBerry ID sui vari dispositivi e smartphone è disponibile senza contrat- un video dove il Galaxy Note 4 viene 13 Megapixel, batteria da ben 3450 mAh l’azienda punta molto proprio sul concet- to a un prezzo di listino di 649 euro, che sollecitato più volte e resiste anche - ma chiaramente il particolare design to di sicurezza per far breccia nell’utenza potrebbe essere poi il costo che il pro- a pressioni notevoli. Nessuna piega lascerà perplessi molti e le prime im- Business. BlackBerry Passport è dispo- dotto avrà quando sarà lanciato anche in insomma e nessuna rottura della pressioni a caldo sembrano confermare nibile in Canada, Francia, Germania, UK Italia entro la fine dell’anno. cornice o dello schermo.

MOBILE Galaxy Note MOBILE È stato risolto il problema che aveva impedito il lancio di app con supporto per HealthKit Edge sarà Apple corre ai ripari e rilascia l’aggiornamento 8.0.2 in tiratura Dopo il travagliato rilascio di iOS 8.0.1 che ha mandato fuori uso la connettività cellulare limitata Apple ha pubblicato a tempo di record la nuova versione del S.O. che mette tutto a posto Galaxy Note Edge di Samsung sarà di Paolo CENTOFANTI online poco più di un’ora, prima che traffico cellulare extra alla ricezione di un prodotto in edizione limitata. Apple si accorgesse del malfunziona- SMS e MMS. Lo avrebbe detto un dirigente di lla fine non si è dovuto aspettare mento e richiamasse l’aggiornamento. Samsung in un’intervista in Corea, poi molto e nel giro di circa 24 ore Anche se inizialmente l’azienda aveva sostenendo che è troppo “tecnolo- Apple ha messo una grossa pez- dichiarato che una nuova versione di gico” per una produzione di massa. A za sul travagliato rilascio di iOS 8.0.1. iOS sarebbe stata rilasciata nel giro Il dispositivo arriverà comunque Apple aveva infatti rilasciato una ver- di pochi giorni, iOS 8.0.2 è arrivato sul mercato, ma solo in un numero sione di iOS che, pur risolvendo alcuni subito, questa volta senza problemi e limitato di pezzi in Corea del Sud. Il bug di gioventù del nuovo iOS 8, ne con tutti i bachi delle versioni prece- successo in patria del Galaxy Note Edge determinerà se e in quali paesi conteneva due decisamente più gravi denti finalmente risolti. Con iOS 8.0.2 stranieri il prodotto verrà eventual- che hanno mandato in tilt connettività è stato risolto il problema che aveva mente distribuito o se verrà avviata cellulare e touch ID sui nuovi iPhone 6 impedito inizialmente il lancio delle una più massiccia produzione. Per e iPhone 6 Plus. iOS 8.0.1 è rimasto app con supporto per il nuovo fra- i più distratti, il Galaxy Note Edge è mework HealthKit una versione del Galaxy Note 4 in per la funzionalità cui il display si piega su un bordo, “Salute” di iOS 8. creando una striscia laterale che Altri miglioramenti può venire controllata indipendente- riguardano le fun- mente come area di notifica o dock zioni reachability, per lanciare applicazioni preferite. condivisione in Lo smartphone era stato mostrato a famiglia e le nuo- sorpresa al Samsung Unpacked tenu- ve tastiere perso- tosi a Berlino in apertura di IFA 2014, dove abbiamo avuto la possibilità di nalizzate. Risolto vederlo dal vivo in anteprima. anche un bug che poteva generare

 torna al sommario 18 n.97 / 14 6 OTTOBRE 2014 MAGAZINE MOBILE Un vero orologio da polso, maschile e raffinato con 33 mesi di autonomia dichiarata Che bomba Casio Edifice EQB-500 è l’orologio connesso il nuovo USB Sotto al quadrante c’è un cuore intelligente che dialoga con lo smartphone tramite Bluetooth Corrente, 5K e dati di Andrea ZUFFI Grazie a una quasi due anni di distanza dal- l’introduzione del Bluetooth sul nuova modalità di A G-Shock, Casio amplia la gamma funzionamento dell’USB degli orologi connessi allo smartphone Vesa ha aggiunto la con la serie EQB-500 del marchio EDIFICE. Si tratta di orologi da uomo, possibilità di veicolare analogici e caratterizzati da avanzate flussi video DisplayPort funzioni di misurazione del tempo e fino a 5K sul nuovo gestione dei fusi orari cui si aggiun- ge la possibilità di interagire tramite connettore Type C Bluetooth 4.0 con l’app Casio WATCH+ disponibile per iOS e Android. Dallo di Roberto PEZZALI smartphone sarà possibile regolare co- La prossima generazione di con- modamente agendo sulla mappa mon- smartphone quando non sappiamo Tra i vari accorgimenti per l’ottimizza- nettori USB sarà a dir poco rivolu- diale o scegliendo da una lista di 300 dove si trova. Non ultima la possibilità zione dei consumi troviamo anche il zionaria: Vesa ha annunciato che città, l’orario da visualizzare sull’oro- di ricevere sull’orologio le notifiche per blocco delle lancette quando l’orologio il nuovo connettore reversibile logio, scegliendo la “Time Zone” del le nuove mail ricevute su un account si trova al buio. Type C potrà veicolare anche se- secondo quadrante incassato. Sempre abbinato. La connettività Bluetooth Due le versioni che sono disponibili a gnali audio e video permettendo tramite l’app si potranno settare gli 4.0 Low Energy LSI, unita al sistema partire dalla fine di settembre: EQB- di gestire così monitor fino a 5K di allarmi, salvare in un log i tempi regi- di alimentazione a ricarica solare e al 500D a 299 euro e EQB-500DC (do- risoluzione. Questa funzionalità si strati dall’orologio, utilizzare la funzio- “Power Saving” porta l’autonomia di- tato di cinturino in acciaio inox) a 399 aggiungerà a quelle già delineate, ne “Finder” che attiva un allarme sullo chiarata da Casio a 33 mesi. euro. che prevedono ovviamente il tra- sferimento di dati a 10 Gbps e l’ali- mentazione fino a 100 Watt. USB diventa un vero “Universal Bus”, MOBILE Oltre ad aumentare il numero delle app le vorrebbe portare in posizione di primo piano un unico super cavo che sincro- nizza dati, trasmette audio e video e alimenta i dispositivi. L’obiettivo Google imporrà 20 app pre-installate negli Android è realizzare un’alternativa a basso Secondo The Information, Google sta rinegoziando i contratti con i produttori hardware costo rispetto al costoso Thunder- bolt: grazie a una nuova estensio- ne approvata a inizio settembre di Emanuele VILLA dall’USB Implementers Forum, remessa: è un rumor, ma ha certa- che prevede il trasferimento sul mente senso dal punto di vista di cavo USB di segnali “non USB” P Google. E se la cosa venisse con- in una modalità detta “Alternate”, fermata, spiegherebbe perché aziende Vesa sfrutterà più canali USB Su- come Samsung tentano (in questo caso, perSpeed per trasferire il segnale un po’ timidamente) di affiancare al roda- Video DisplayPort. Una soluzione to Android anche un sistema concorrente comodissima per smartphone, come Tizen. La notizia proviene da The tablet, portatili e dispositivi per Information, secondo cui Google stareb- i quali si fa sempre più fatica a be rinegoziando i contratti con le azien- trovare spazio utile per inserire de che fanno uso di Android portando il nuove prese, ma allo stesso tem- numero di app pre-installate a 20, dall’at- po una soluzione molto versatile: tuale numero di 9. Ci riferiamo alle app grazie agli adattatori sarà possi- native di Google, come Gmail, Chrome, dettagli, Google sarebbe poi intenziona- dicendo. Al momento, Google pare però bile convertire il segnale in HDMI, Google+ e via dicendo. La medesima fon- ta a imporre un certo posizionamento e in posizione di netto vantaggio: produce VGA o DVI. Al momento non sono te sostiene che Google non intenda solo la dimensione delle proprie icone. In una telefoni di successo e, soprattutto, è tito- ancora disponibili periferiche e aumentare il numero di app e dei suoi situazione del genere, il possibile braccio lare del sistema operativo principe a li- prodotti compatibili con il nuovo prodotti all’interno di Android, ma anche di ferro tra Google e i produttori di devi- vello mondiale. Più che probabile, quindi, USB Type C: dovrebbero arrivare renderle più visibili nel contesto del siste- ce (pensiamo a Samsung, ma anche LG, che nei prossimi telefoni Android (Galaxy nel corso del 2015. ma operativo, andando ad “occultare” Sony, Motorola...) potrebbe intensificar- compresi) la presenza di Big G sia ancor quelle proprietarie dei vari produttori, e si, dato che tutte le aziende cercano di più prominente che in passato: il vantag- di imporre nuove linee guida per l’utiliz- spingere i clienti verso i propri servizi: per gio sarebbe un’esperienza d’uso meno zo di svariati servizi, come per esempio esempio, Samsung e LG hanno il proprio frammentata e più simile tra le piattafor- le ricerche vocali: pur non entrando in store che offre un’intera suite di app e via me e i vari produttori.

 torna al sommario 19 n.97 / 14 6 OTTOBRE 2014 MAGAZINE MOBILE È un dispositivo attrezzato per rilevare molte informazioni relative agli allenamenti Galaxy Note 4 Forerunner Garmin 920XT, un vero sport watch ha un difetto È leggero, ha il display a colori ed è connesso con il mondo tramite Bluetooth LE e Wi-Fi che per Samsung è una feature di Andrea ZUFFI armin lancia Forerunner 920XT, Il gap tra schermo orologio GPS multi sport suc- e cornice in alluminio G cessore del 910XT cui è stata del Galaxy Note 4 aggiunta la connettività Bluetooth Low non è un difetto ma Energy per il dialogo con l’app gratui- ta Garmin Connect Mobile disponibile una feature prevista per Android e iOS. Da un punto di vista prettamente spor- di Roberto PEZZALI tivo il nuovo Forerunner 920XT è un Se tra la cornice e lo schermo del completo dispositivo per la rilevazione Galaxy Note 4 si può infilare tran- di molte informazioni relative agli alle- quillamente un biglietto da visita namenti. Durante la corsa, per esem- non c’è da preoccuparsi: non è pio, l’atleta potrà conoscere i classici un difetto ma una caratteristica parametri quali la distanza, il passo o del prodotto. Le prime lamentele il battito cardiaco (in quest’ultimo caso di un computer oppure direttamente e utilizzato in modalità orologio. Il prez- erano arrivate dalla Corea, dove serve la fascia toracica) e altri inte- automaticamente dall’orologio quan- zo per gli Stati Uniti è di 449,99 dollari Samsung ha iniziato a conse- ressanti grandezze come la cadenza, do ci si trova nel raggio di copertura per il solo orologio e 499,99 dollari gnare i primi esemplari del suo l’oscillazione verticale e il tempo di di un hot spot Wi-Fi. La durata prevista per la confezione con inclusa la fascia phablet: rispetto ai modelli prece- contatto col suolo. Con caratteristiche della batteria è di 24 ore in modalità cardiaca. I prezzi per l’Italia non sono denti, con cornice in plastica, nel dedicate a vari altri sport come nuoto allenamento o fino a quattro mesi se ancora stati comunicati. Galaxy Note 4 lo spazio tra il vetro e ciclismo, Garmin 920XT si presenta e la cornice è in alcuni esemplari con un display a colori e con carat- eccessivo tanto che si è parlato teristiche ergonomiche (leggerezza di #gapgate. Samsung ha messo e flessibilità del cinturino) che lo ren- MOBILE Il sistema operativo sarà una versione di Android L le mani avanti; nel manuale d’uso, dono adatto ad essere indossato sia infatti, viene evidenziato come tale di giorno che di notte. L’uso costante spazio sia una caratteristica di fab- permette, inoltre, di beneficiare delle Project Ara, smartphone componibile brica e non un difetto: caratteristiche offerte dalla modali- Intorno alle scocche del tà “tracking” con contapassi, calcolo Si cambiano i pezzi da telefono acceso dispositivo c’è un piccolo calorie bruciate e monitoraggio del spazio vuoto sonno. La novità principale resta comunque di Emanuele VILLA • Tale spazio è una ca- la capacità di sincronizzazione con lo videntemente, il progetto Ara (Project Ara per gli amici) sta andando a gonfie ratteristica di fabbrica smartphone e da qui con la commu- vele: alla conferenza Linaro Connect, il project manager Paul Eremenko ha dif- necessaria e le parti po- nity Garmin Connect. L’abbinamento E fuso alcuni dettagli molto interessanti su quello che sarà il primo smartphone trebbero subire piccole sportwatch-smartphone permette, componibile della storia, nato e cresciuto sotto l’ala protettrice di Big G. oscillazioni o vibrazioni. inoltre, di utilizzare il live tracking per Le notizie importanti sono due: i componenti potranno essere sostituiti a telefono essere “visti” su una mappa da amici acceso e il sistema operativo sarà una versione modificata di Android L realizzata • Nel tempo, l’attrito tra e parenti durante losvolgimento di una considerando le esigenze di Project Ara e, appunto, per permettere l’hot swap dei le parti potrebbe far au- gara o di un allenamento. Il “sync” con componenti. Eremenko ha parlato proprio di sostituzione dei moduli a telefono ac- mentare tale spazio. la community di Garmin può avvenire ceso, ad eccezione (ovvio) del display e della CPU: le specifiche del sistema saranno anche utilizzando la connessione USB tali da sostituire tutti gli altri componenti senza dover effettuare il reboot. Si potrà Resta qualche dubbio: tale dicitura cambiare la fotocamera, lo storage, la batteria, ecc, senza spegnere nulla. La versio- è riportata anche nel manuale dei ne custom di Android L è stata sviluppata da Google in collaborazione con Linaro, vecchi modelli di Galaxy Note, sia società che sviluppa soluzioni basate su piattaforma open source, e vedrà la luce nei nel 2 che nel 3, e in questi casi primi mesi del 2015; nessuno ha mai riscontrato tale parrebbe dunque problematica. Sul Note 4, che confermata anche la sfrutta un nuovo tipo di vetro oltre possibile data di pre- a una cornice di alluminio, Sam- sentazione e lancio: sung ha probabilmente aumentato lo vedremo forse al leggermente le tolleranze per ge- CES 2015, poi potre- stire al meglio l’incastro tra metallo mo comprare i “pez- e Gorilla Glass. Nessun problema zi” in uno store online quindi, ma forse una guarnizione dedicato, simile all’at- avrebbe risolto tutti i problemi tuale Play Store. impedendo anche l’accumulo di sporco nella sottile fessura.

 torna al sommario 20 n.97 / 14 6 OTTOBRE 2014 MAGAZINE SMARTHOME Alte prestazioni e risparmio energetico sono tra i punti di forza delle novità Philips FoodSaver Novità Philips per una casa smart ed eco in Italia Tra le novità, aspirapolvere con nuova etichetta energetica e macchine da caffè per intenditori Sottovuoto

di Maria Chiara CANDIAGO per tutti I dispostivi FoodSaver el nome del principio della vita moderna che impone di “fare me- per il sottovuoto N glio, di tutto e nel minor tempo rendono alla portata possibile”, Philips ha creato interessanti di tutti questo sistema proposte di piccoli elettrodomestici che possono contribuire a rendere più velo- di conservazione ce e alla portata di tutti la preparazione di qualunque tipo di piatto in cucina e ad di Paolo CENTOFANTI alleggerire faticosi lavori come la pulizia dei pavimenti e lo stiro della biancheria, garantendo sempre alte prestazioni al- hanno entrambi tecnologia ciclonica caffè con una dispersione minore di calo- l’insegna di ecosostenibilità e risparmio e classe di efficienza energetica A. Gli re e per il gruppo erogatore che si estrae energetico. aspirapolvere con sacco PerformerPro frontalmente. All’IFA si è vista la versione in classe A hanno una “speciale” confor- che si controlla con smartphone e tablet Gli aspirapolvere mazione del vano raccogli-polvere, per tramite app iOS e Android, con cui stabi- del “dopo etichetta” la massima efficienza energetica anche lire la scelta della bevanda, l’intensità del La conservazione sottovuoto sta Cominciamo con i nuovi modelli di quando il sacco si riempie. I prezzi vanno caffè, e molti altri parametri. Purtroppo ci diventando sempre più abborda- aspirapolvere con sacco della gamma da 99,99 a 229,99 euro. Della lavapavi- hanno detto che, al momento, la macchi- bile anche in ambito casalingo. In PerformerPro e con gli aspirapolvere menti Philips Aqua Trio che lava, aspira na che si controlla via app non è prevista Italia l’offerta si allarga con l’arrivo senza sacco Powerlife e PowerPro, che e asciuga i pavimenti, avevamo fatto una per l’Italia, almeno non in tempi immedia- di FoodSaver, marchio della mul- rispondono alle esigenze dettate dalla prova approfondita. La versione rin- ti. Scendiamo di mille euro e troviamo i tinazionale Jarden, che propone nuova etichetta energetica. Caratteristi- novata AquaTrio Pro promette le stesse modelli Saeco Intelia Evo, nelle 3 varianti un’ampia gamma di dispositivi per che che dimostrano sensibilità “eco” e at- prestazioni ma ha tre novità: tre spie LED Focus, Class Silver e Class Metal, que- conservare sottovuoto pietanze tenzione ai consumi da parte dell’azienda sulla bocchetta che avvisano sullo stato st’ultima in acciaio inox. Ecco i prezzi al e oggetti in sacchetti sigillabili. sono particolari conformazioni e proget- del serbatoio dell’acqua e lo stato delle pubblico: Intelia Evo Class Silver 499,99 L’idea è piuttosto semplice e con- tazioni fisiche dei vani raccogli polvere e spazzole, è ancora più leggero e costa euro, versione Metal 569,99 euro. siste nel riporre in un sacchetto il di tecnologie “eco” come quella ciclonica meno rispetto al precedente. cibo e con un’apposita pompa si (Philips PowerCyclone 5), oltre alla pre- Philips Kitchen Machine aspira l’aria in esso contenuto ri- senza di filtri HEPA. Due sono i modelli “Viva”… le novità niente di nuovo sotto il sole ducendo la presenza di germi e di aspirapolvere senza sacco: PowerPro dei ferri PerfectCare Alla presentazione c’era anche la nuova ossigeno. Il sacchetto viene poi FC8769/91 e il più compatto PowerPro La linea di ferri da stiro a caldaia Kitchen Machine vista all’IFA di quest’an- sigillato in modo che l’aria non Compact FC9321/09 (leggerissimo), che PerfectCare si arricchisce di 4 model- no. Disponibile da settembre a 349,99 possa più rientrare. La gamma li della gamma Viva che, come gli altri euro, ha un motore da 900 W, movimen- Urban di FoodSaver è composta ferri PerfectCare, è dotata della nota to planetario con 7 velocità e funzione da dispositivi di facile utilizzo e di- POWERPRO FC8769 tecnologia senza termostato, Philips a impulsi. Caratteristiche chiave sono il mensioni compatte, che effettua- OptimalTemp, di piastra scorrevole e di braccio con apertura angolata e il movi- no automaticamente queste ope- serbatoio dell’acqua da 1,7 litri; i nuovi mento planetario, la ciotola in metallo da razioni, con il modello base da 79 modelli sono più compatti e maneggevo- 4 litri per contenere fino a 1,3 kg di impa- euro, fino al top di gamma con un li. Prezzi al pubblico da € 179,99. Anche sto. Il prezzo include anche gli accessori: prezzo di 129 euro. I modelli si dif- il ferro a vapore tradizionale Azur Perfor- il vaso frullatore da 1,25 l, tritatutto da 1,5 ferenziano essenzialmente nella mer Plus presenta un sistema rapido di l e spremiagrumi, il gancio per impasti in configurazione a sacchetto singo- pulizia anticalcare che consente di rac- metallo, la frusta e lo sbattitore. lo o a rotolo e per la funzionalità cogliere i residui di calcare in un piccolo sugli Urban 3X e Urban 4X della serbatoio da svuotare. I piccoli che frullano modalità di aspirazione anche per gli alimenti con parte liquida. Tutti SAECO GRAN BARISTO e cuociono Saeco GranBaristo e Intelia Infine, ecco il Cuoci e Frulla, un Soup i modelli sono dotati di bocchetto- Evo, caffè di qualità Maker (prezzo 119,99 €) che cuoce zup- ne per creare il sottovuoto anche Riflettori puntati sulla macchina super pe, vellutate e minestre, dotato della su tutta una serie di contenitori automatica da caffè espresso in acciaio possibilità di frullare a caldo e a freddo. appositi realizzati da FoodSaver. inox Saeco Gran Baristo che, più che una Infatti, il Soup Maker non fa solo zuppe, Tra gli accessori un utile tappo macchina espresso, è un “bar da casa” ma anche conserve, frullati e frappè. per bottiglie per succhiare l’aria (anche nel prezzo, 1499,99 euro). Saeco Della gamma Avance Collection fa parte per migliorare la conservazione Gran Baristo si fa notare per tre buoni anche l’estrattore di succo Slow Juicer, di vino, olio e altre bevande. I sac- motivi, oltre che per il design: la tecnolo- per estrarre dalla frutta e dalla verdura un chetti consumabili sono disponibi- gia Varipresso che permette di estrarre il succo concentrato e ricco di fibre. Per chi li nei tagli da 0,97 litri e da 3 litri caffècon alta o bassa pressione, per la lo desidera, costa la non proprio modica o in rotoli da tagliare nei modelli tecnologia Thermospeed, per ottenere cifra di 314,99 euro. predisposti da 28 cm x 3 metri.

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SMARTHOME Tra le novità 2014-15 di Hisense i frigo, i primi prodotti ad arrivare in Italia APP WORLD Tecnologia e multidoor per i frigo Hisense Popcorn Time I nuovi modelli, fino a 6 porte, saranno un mix di tecnologia e design originale e curato ora arriva

di Paolo CENTOFANTI si differenziano per la capacità e per microbi nell’aria circolante nel frigorife- anche su iOS Popcorn Time non si ferma. Dopo isense ha presentato a Milano il numero e configurazione di porte e ro per migliorare la conservazione dei essere scampato al fuggi fuggi gene- la nuova gamma di prodotti scomparti. cibi. rato dal clamore iniziale ed essere ri- H 2014/2015 per l’Italia. Molte no- A livello di tecnologia i frigoriferi sono Le capacità dei modelli sono: 368 + 72 l nato come software open source per vità, come i TV ULED e il nuovo tablet contraddistinti da un display frontale per RQ-57WC4S (da 1099 euro), 329 + 47 diverse piattaforme, il programma Sero 8, le avevamo già viste all’IFA di touchscreen (che diventa in realtà evi- l per RQ-52WC4SB (da 899 euro) e 330 che rende banale guardare film e se- Berlino, ma i primi prodotti ad arrivare dente soprattutto quando si illumina) +1 00 l per RM-56WC4S (1899 euro). rie tv in streaming e in alta qualità in sul mercato italiano appartengono alla per tenere modo del tutto illegale, arriva anche famiglia degli elettrodomestici e sono sotto controllo su iOS. Come è ben immaginabile, costituiti dalla nuova gamma di frigori- la tempera- Popcorn Time al momento richiede feri multidoor. tura dei vari che sia stato effettuato il jailbreak sul Hisense ha deciso di puntare sul con- scomparti e dispositivo su cui si vuole installarlo cetto degli scomparti multipli ciascuno implementa- ed è stato distribuito tramite Cydia. La versione per iOS (7 e superiori) con il proprio sportello e così la gam- no il sistema è stata realizzata dal gruppo che ma comprende modelli da 4 fino a 6 Total No Frost gestisce il dominio time4popcorn. porte. I modelli sono tre, RQ-57WC4S, per prevenire eu e che è già autore delle più com- RQ-52WC4SA e RM-56WC4S, tutti di- la formazione plete versioni per Windows, Mac, sponibili o con rivestimento in elegan- del ghiaccio. Linux e Android.Al momento su iOS te vetro bianco oppure con finitura più L’SPA Fresh, mancano ancora alcune funzionalità tradizionale in accaio inox. Il design è invece, utilizza presenti sulle altre piattaforme, comunque originale e, specie nella ver- uno ionizzato- come il supporto per Chromecast e sione bianca, pensata per integrarsi al re per ridurre AirPlay o la VPN gratuita integrata meglio con le moderne cucine. I modelli la presenza di che anonimizza l’utilizzo di Popcorn Time. Un elemento interessante raccolto dal blog TorrentFreak in un’intervista agli sviluppatori è che il team di sviluppo sarebbe al lavoro su SMARTHOME Sono tre i nuovi modelli serie 9000, i cui prezzi variano dai 400 ai 250 euro una versione per iOS che non richie- de il jailbreak, anche se francamente sembra impensabile che qualcosa Philips è convinta: ha prodotto un rasoio spaziale come Popcorn Time possa lontana- mente avvicinarsi all’ senza I rasoi serie 9000 adottano le nuove testine V-Track per una rasatura efficace e delicata che intervenga la mannaia di Apple. Sono disponibili tre diversi modelli che sono stati testati anche in assenza di gravità La nuova serie di rasoi è composta di Roberto FAGGIANO da tre modelli, tutti con le nuove a nuova serie di rasoi Philips 9000 testine V-Track. Il top di gamma ha avuto dei tester di eccezione: i S9511 (400 euro) è dotato di siste- L primi passeggeri di viaggi commer- ma di regolazione della velocità su ciali nello spazio, con la missione Xcor tre livelli, indicazione di carica della MAGAZINE Space Expedition. Un test fuori dal comu- batteria su cinque livelli e accesso- ne, che si somma ai molti altri svolti nel rio Smart Clean Plus per la pulizia Estratto dal quotidiano online centro ricerche olandese di Philips per delle testine dopo ogni rasatura. La www.DDAY.it trovare ogni possibile difetto alla nuova dotazione comprende un accesso- Registrazione Tribunale di Milano tecnologia V-Track adottata per le testine rio per la rifinitura della barba. L’au- n. 416 del 28 settembre 2009 di rasatura, ancora più efficaci nel taglio tonomia della batteria è di 50 minu- direttore responsabile di ogni tipo di barba. La nuova articola- ti, con tempo di ricarica di 1 ora. Il modello sibilità di rica- Gianfranco Giardina zione delle testine e del loro supporto S9161 (295 euro) comprende l’accessorio rica rapida di editing permette di ottenere un movimento in per la rifinitura della barba, indicatore di 3 minuti per Claudio Stellari, Maria Chiara Candiago, 8 diverse direzioni per raggiungere ogni carica su tre livelli e l’autonomia è per 17 una singola Alessandra Lojacono, Simona Zucca punto del viso con la massima precisio- rasature o 50 minuti. Il modello S9031 rasatura. Editore ne, diminuendo i tempi della rasatura e (250 euro) ha in dotazione il pettine di Una curiosità: Scripta Manent Servizi Editoriali srl aumentando l’accuratezza del taglio. precisione per rifinire le basette e i punti questi rasoi sono fabbricati in Olanda, via Gallarate, 76 - 20151 Milano P.I. 11967100154 Philips dichiara una rasatura del 20% più più difficili, che si inserisce al posto del come tutti gli altri rasoi delle serie me- accurata rispetto ai modelli precedenti, blocco testine; l’indicatore di carica è su die e alte di Philips; una vera rarità in Per informazioni con una sola passata. Tutti i nuovi rasoi tre livelli e c’è la spia che segnala la ne- un mondo ormai convertito al “made in [email protected] possono essere usati anche con schiuma cessità di pulizia sotto un getto di acqua China” per qualsiasi tipo di prodotto di Per la pubblicità da barba e si lavano sotto l’acqua. calda. Autonomia di 50 minuti con pos- consumo. [email protected]

 torna al sommario 22 n.97 / 14 6 OTTOBRE 2014 MAGAZINE AUTOMOTIVE Il prossimo anno è prevista l’installazione di nuove stazioni di ricarica Ford Mondeo Mobilità elettrica: a che punto è l’Italia? riconosce i Siamo stati al Raduno Nazionale Mobilità Elettrica, svoltosi lo scorso 21 settembre a Monza pedoni e frena Tanti veicoli, molti curiosi in cerca di informazioni. Il 2015 sarà l’anno della svolta elettrica? Pronta per l’Europa la nuova Ford Mondeo di Massimiliano ZOCCHI Sistema radar anti e automobili, e in generale i veicoli a collisione, assistenza propulsione elettrica, avvicinano un al guidatore continua L po’ il mondo dei motori a quello della e motori di ultima tecnologia: ecco perché abbiamo segui- to il Raduno Nazionale Mobilità Elettrica, generazione tenutosi lo scorso 21 settembre presso l’ipermercato Iper La Grande i di Monza. di Massimiliano ZOCCHI Non una location a caso, in quanto pro- Pronta per il mercato europeo, la prio Iper è partner di Class Onlus per il nuova Ford Mondeo sarà la prima progetto GreenLandMobility che preve- vettura dotata del sistema di assi- de l’installazione di colonnine di ricarica stenza anti collisione con ricono- presso centri commerciali e ipermercati, scimento dei pedoni (Pre-Collision e Monza è proprio sede di una delle pri- preparatissimi sull’argomento, hanno di- Assist with Pedestrian Detection), me stazioni di ricarica. stribuito agli interessati ottimo materiale che permette di rilevare la pre- Partiamo da una premessa. La connota- informativo, con costi, benefici e persi- senza di persone sul percorso e zione di raduno “nazionale” è corretta, no risparmio dei veicoli elettrici. Risulta di frenare automaticamente nel infatti sono giunti a Monza circa cento evidente, come persino con un mezzo caso il guidatore tardi a reagire. Lo veicoli, provenienti da buona parte del con batterie a noleggio con quota fissa stesso sistema è utilizzato anche Nord Italia ma non solo, con mezzi arri- mensile, possa esserci più convenienza per la frenata automatica in città vati persino da Ventimiglia o da Latina, rispetto a un mezzo a motore endotermi- chiamato Active City Stop, per evi- o dalla vicina Svizzera, a dimostrare che co simile, convenienza che cresce all’au- tare collisioni con altri veicoli alle viaggiare solo in elettrico, con un mini- mentare dei chilometri annui percorsi, basse velocità, tipiche del traffico mo di organizzazione, è possibile. La consentendo nella vita stessa dell’auto Sul fronte puramente tecnico e commer- cittadino. Per garantire la giusta domanda principale, posta da moltissimi di ammortizzarne il costo maggiore al- ciale, si sono visti mezzi di ogni genere, distanza dal veicolo che prece- dei curiosi passanti, è ovviamente se la l’acquisto, con buona pace dei nostri full electric, ibride plug-in, ibride ad au- de, Mondeo porta in dote anche mobilità elettrica può essere oggi con- polmoni e dell’aria cittadina. tonomia estesa, moto e scooter, quadri- Distance Indication, per avere siderata una realtà per tutti. A giudicare Quali sono dunque le controindicazioni cicli, e alcune interessanti conversioni di indicazione visiva della distanza dalle tantissime tipologie di veicoli e dal- che frenano ancora le vendite relegan- mezzi del passato. Tra questi merita una ideale, e Adaptive Cruise Control la estrema diversità dei proprietari (quasi dole a numeri marginali? I problemi ri- citazione d’onore la Balilla del 1935 “re- che regola la velocità per mante- tutti privati) si direbbe di sì. guardano principalmente l’infrastruttura trofittata” ad elettrica, e per questo pre- nere questa distanza. Chiudono Ci sono mezzi di dimensioni diverse, da di ricarica che nel nostro Paese, diver- miata come auto più vecchia presente al la carrellata di sensori il sistema scooter e moto elettriche, quadricicli bi- samente da altri Paesi europei, è ancora raduno. E di retrofit, ovvero la possibilità di mantenimento di corsia (Lane posto, vetture piccole, medie e grandi, in ritardo, e a questo proposito diventa di convertire un’auto termica ad elettri- Keeping Aid) e il riconoscimento utilitarie e auto di lusso, e i prezzi piano fondamentale il lavoro di associazioni ed ca, si è parlato durante il dibattito, con dei segnali stradali, Traffic Sign Re- piano iniziano a calare. Sicuramente le enti come Class Onlus. Grazie a loro, ad la Regione Lombardia in prima linea, che cognition, che visualizza nel pan- vetture elettriche ad oggi sono più co- esempio, si è inaugurato il Corridoio 5, ha già messo in atto un tavolo di lavoro, nello strumenti i limiti di velocità e i stose di una controparte termica dello ovvero la possibilità di spostarsi da Udine con aziende del settore, coadiuvati da divieti di sorpasso acquisiti tramite stesso segmento, ma gli organizzatori, a Torino solo con l’auto elettrica. Duran- Ev-Now, associazione per la promozione rilevazione ottica. Tecnologia an- te la giornata si è tenuta della mobilità elettrica, per regolamen- che per i propulsori: oltre ai con- una mini-conferenza, tare questo settore, e permettere in un sueti motori a benzina e Diesel, ci che ha visto presenziare futuro non troppo lontano, di non rotta- sarà per la prima volta anche una esponenti della Regione mare il proprio veicolo, ma trasformarlo versione ibrida benzina-elettrico, Lombardia e di alcuni tra in qualcosa di più moderno. Grande pre- con un 2.0, con due blocchi elettri- i principali operatori del senza anche per le due ruote, con BMW ci, uno che azionerà direttamente settore, e le notizie sono che ha mostrato uno scooter C-Evolu- le ruote e uno come generatore state confortanti. Per il tion in anteprima, ma non sono mancate per ricaricare le batterie al litio da 2015 sono previste nuo- moto da strada di ogni genere, come la 1,4 kWh. Ford Mondeo sarà dispo- ve stazioni di ricarica, Tacita T-Race, moto elettrica prodotta da nibile entro la fine dell’anno. che permetteranno di un’azienda italiana e prima moto elettrica aprire le direttrici dove ad aver partecipato a un rally africano. ancora risulta difficile DDay.it, dopo la prova della Ford Focus avventurarsi, sdoganan- elettrica, cercherà di seguire più da vi- do l’auto elettrica dalla cino questo mondo, provando più mo- Presenti al raduno anche molte due ruote, come definizione di mezzo delli possibile e tenendovi aggiornati su questo scooter C-Evolution di BMW solo urbano. eventi ed evoluzione del mercato.

 torna al sommario 23 n.97 / 14 6 OTTOBRE 2014 MAGAZINE AUTOMOTIVE È stato anche rilasciato l’aggiornamento firmware ai modelli top di gamma Il 9 ottobre Pioneer lancia la prima autoradio CarPlay arriva a SPH-DA120 è un’unità a doppio DIN molto completa che integra le tecnologie CarPlay sorpresa una di Paolo CENTOFANTI ome promesso qualche mese fa, nuova Tesla Con un tweet - involontariamen- Pioneer è ufficialmente il primo te dice lui - un po’ birichino, Elon produttore a lanciare sul mercato C Musk ha annunciato a sorpresa delle autoradio con supporto per Car- che il prossimo 9 ottobre Tesla Play, il sistema che consente di utilizza- presenterà una nuova automo- re dispositivi iOS dalla plancia, visualiz- bile. Dopo la Model 3 (prima zando un’interfaccia semplificata adatta nota come Model E), che sarà la all’utilizzo in auto. Per la precisione molti prima auto “economica” del co- modelli sono già sul mercato, visto che struttore americano, è ora il tur- Pioneer ha aggiunto la funzionalità Car- no della D o Model D a giudicare Play ai suoi top di gamma, con un ag- dal teaser pubblicato su Twitter giornamento firmware già disponibile. I dallo stesso Musk. Difficile dire modelli interessati dall’aggiornamento di cosa si tratti al momento: un sono: AVIC-F60DAB, AVIC-F960DAB, modello che arriverà dopo la 3? AVIC-F960BT, AVIC-F860BT e Voice Recognition, oltre alla piattaforma da file audio FLAC a file video MKV, Oppure prima? Sarà di fascia AVH-X8600BT. Basta scaricare il fir- AppRadio della stessa Pioneer. Tutto il mentre la sezione audio è costituita da più alta o più bassa rispetto alla mware su una chiavetta USB e proce- frontale dell’autoradio è dominato dal un amplificatore da 4 x 50 Watt. Chiudo- berlina che dovrebbe portare dere con l’aggiornamento. Viene an- display touch capacitivo da 6,2 pollici no il quadro un ingresso per un’antenna a un prezzo più abbordabile la nunciata però anche quella che è a tutti con risoluzione WVGA e l’SPH-DA120 GPS esterna per migliorare la ricezione tecnologia elettrica di Tesla? gli effetti la prima autoradio con sup- è dotata di connettività Bluetooth con dello smartphone in auto per le funzioni Lo sapremo solo il 9 ottobre. Di porto nativo per CarPlay, l’SPH-DA120. funzione vivavoce e streaming audio. di navigazione e quello per la videoca- certo la Tesla D non sarà l’unica Si tratta di un’unità a doppio DIN molto Oltre alle classiche funzioni radio, l’uni- mera posteriore. L’autoradio sarà dispo- novità del 9 ottobre, visto che completa che integra le tecnologie Car- tà integra un versatile lettore multime- nibile “a breve” a un prezzo ancora da Musk parla esplicitamente Play, eyes Free, Mirrorlink e Google diale che legge praticamente di tutto, annunciare. anche di “qualcosa d’altro”.

C’è un Tegra AUTOMOTIVE È un sistema con ampli a 10 canali, 14 altoparlanti e oltre 800 watt di potenza dentro le nuove Harman e Lexus per un car audio da sogno Honda Lexus NX 2015 sarà la prima auto con Clari-Fi per migliorare la resa dei file audio compressi Il processore Tegra sarà integrato in Honda Connect, sistema che re ML5 a 10 canali, di Massimiliano ZOCCHI gestisce l’audio e le informa- i 14 altoparlanti, e zioni al guidatore nelle auto del on è un segreto che le auto una potenza totale marchio giapponese. In particolare marchiate Lexus siano vetture di di 835 watt faranno troveremo il fiore all’occhiello di N lusso, e la nuova NX 2015 non si il resto. Il sistema Nvidia su Honda Civic, Civic Tourer discosta da questa filosofia. Oltre alle Clari-Fi analizza e CR-V, che arriveranno nel mercato performance prettamente automobili- in tempo reale la europeo nel 2015. Nvidia ha aiutato stiche il nuovo modello sarà il primo a sorgente, con sup- Honda anche nello sviluppo dell’in- godere della partnership tra il marchio porto ai formati più tero sistema di bordo, che è basato giapponese e Harman. Infatti, il sistema diffusi, MP3, AAC, su Android, in particolare su una audio a bordo avrà integrata la tecno- radio via satellite versione custom della release 4.0.4. logia Clari-Fi che, tramite algoritmi pro- e servizi di streaming. Corregge poi le tecnologia verrà integrata in altri pro- Lo schermo di controllo è in pratica prietari, si occupa di “ripristinare” (per onde sonore sulla base delle informa- dotti destinati al mercato home e mul- un tablet da 7” con touchscreen quanto possibile) le informazioni perse zioni presenti ridonando qualità a toni timedia. di tipo capacitivo, con le tipiche in fase di compressione del suono, per alti e bassi, voci con toni più naturali funzioni legate alla guida come la ridonare qualità e profondità ai brani e rimuove distorsioni e artefatti. Per navigazione satellitare, la radio che ascolteremo in auto. L’amplificato- Lexus, sempre attentissima ai dettagli, AM/FM/DAB o la retrocamera per Harman rappresenta il compagno facilitare le manovre in retromarcia. “Siamo orgogliosi di continuare la no- ideale per soddisfare anche i palati Oltre a questo però strizzerà anche stra consolidata partnership con Lexus più fini. Abbiamo potuto apprezza- l’occhio al mondo mobile, grazie a re la tecnologia Clari-Fi all’interno Honda App Center, che consentirà e felici che la nuova NX, la prima auto di utilizzare le applicazioni compati- al mondo a supportare Clari-Fi, sarà di- dei prodotti JBL Authentics Series, bili, come ad esempio Aha Radio. sponibile anche sul mercato europeo” e oltre al settore automotive, nel corso del prossimo anno questa

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n.97 / 14 6 OTTOBRE 2014 MAGAZINE TEST iPhone 6 è finalmente qui, con display più grande, un look sottilissimo e una costruzione curatissima. È il nuovo rirerimento? iPhone 6 convince: è uno smartphone eccellente La potenza cresce e la dimensione del display ci sembra decisamente azzeccata. E poi c’è iOS 8, punto di forza indiscusso di Gianfranco GIARDINA iPhone è diventato grande, nel senso letterale del termine. Ha abbandonato il formato “su- L’per-tascabile” che oramai aveva da 7 anni (la larghezza dello schermo è sempre stata la stessa, anche nel passaggio da iPhone 4 a 5, è cambiato solo il rapporto di forma) e ha assunto due nuove video dimensioni di schermo: l’iPhone 6 con 4,7” di diago- nale e l’iPhone 6 Plus con schermo da 5,5”. In que- sto articolo proviamo l’iPhone 6, diretto successore delle generazioni precedenti e naturale evoluzione nell’ormai innescata tendenza agli schermi più gran- di. iPhone 6 prende il posto di iPhone 5s, non solo nel cuore degli appassionati del marchio ma anche nei listini: il prezzo parte da 729 euro per la versione da 16 GB per passare agli 839 del 64 GB e infine alla Apple iPhone 6 da 729,00 € cifra certamente molto alta di 949 euro per la versio- PERCHÉ LA DIMENSIONE CONTA, ANCHE PER APPLE lab ne da 128 GB. Tanto, ma va anche fatto notare che iPhone 6 è un elemento di novità nella strategia di Apple: gli schermi più grandi funzionano e la società di Cupertino ha messo da parte un po’ un confronto con altri smartphone è davvero difficile: della sua naturale superbia e ha deciso di seguire le indicazioni del mercato. Non è uno scandalo; e anzi lo sarebbe stato se Apple non avesse scelto di ascoltare i segnali provenienti da consumatori. Il risultato è un iPhone ancora più iPhone. Forse imperfetto nel design, rispetto almeno non esistono altri telefoni con 128 GB di memoria. ai canoni Apple: i migliori concorrenti aspirerebbero ad avere progetti così “imperfetti” da lanciare sul mercato. E così ne nasce una prima scelta per tutti gli “iphonisti”; e una grossa tentazione per coloro che fino ad oggi, magari per colpa di un display troppo piccolo, avevano resistito Il nuovo design è un po’ meno originale all’iPhone: non a caso il marchio è quello di una mela morsicata... Ma il tocco di Apple c’è La novità più evidente di iPhone 6, oltre alla dimen- Qualità Longevità Design Semplicità D-Factor Prezzo sione dello schermo, è il design: viene abbandonato 8.3 il mix tra linee curve (guardandolo frontalmente) e 9 9 7 9 8 7 spigoli vivi in materiale nobile, che ha caratterizzato oramai quattro generazioni di iPhone, dal 4 in avanti; - Dimensione e qualità del display - Il design tradisce gli stilemi Apple si passa ora ai profili stondati, che sicuramente favori- COSA CI PIACE - Finiture e materiali COSA NON CI PIACE - Manca il 32 GB, entry perfetto scono l’impugnatura e fanno percepire l’apparecchio - Ergonomia ed esperienza - ancora non va come più sottile. E pensare che iPhone 6 è già bello di utilizzo sottile di suo: meno di 7 millimetri, contro i 7,6 di iPho- ne 5s e i quasi 9 del 5c. Ma viene meno lo spigolo vivo ben rifinito di alluminio ricavato dal pieno, quello che ta e ammorbidire i bordi permette un’impugnatura per anni è stato un po’ il marchio di fabbrica “esteti- molto più agevole e l’utilizzo anche con una mano, video co” di Apple e che ha caratterizzato anche apparec- cosa che sarebbe altrimenti risultata meno confor- chi ben più grandi, come iMac e MacBook. Prova ne tevole. Tra l’altro, pur nella scelta sicuramente meno sia che, messo in mano il telefono senza preavviso a originale rispetto al passato, la stondatura è fatta a utenti Apple e non, non tutti hanno capito al volo che profilo toroidale che non si interrompe all’inizio dello si trattasse del nuovo iPhone. La scelta coraggiosa schermo, come invece accade in casi simili (salvo po- – proprio perché in discontinuità con il passato - è che eccezioni come il Lumia 930 o il Galaxy Note 4): lab stata quella di stondare tutti gli spigoli: l’iPhone di- per ottenere questa stondatura completa, Apple ha venta così un “biscottone” che, in un settore come dovuto pensare a un vetro lievemente curvo ai lati quello degli smartphone dove è già stato detto quasi destro e sinistro e perfettamente raccordato con il Apple iPhone 6 tutto, ha un vago gusto di “già visto”. Attenzione, il telaio in alluminio. Si tratta di una scelta rischiosa dal La prova completa nuovo design è comunque molto bello; va detto che punto di vista produttivo, visto che anche un picco- l’impressione è migliore in mano che in foto: i mate- lissimo dislivello tra i due materiali a contatto diventa riali e le finiture sono, come sempre, elegantissimi e evidentissimo al tatto e risulta quindi un difetto molto Le colorazioni disponibili sono tre e rispecchiano le il rapporto tra l’impressione di solidità e il peso è ec- più di quanto non accada nei casi in cui la giunzio- combinazioni disponibili per iPhone 5s: argento chia- cellente: siamo a circa 130 grammi, una decina in più ne tra vetro e telaio è realizzata a spigolo vivo. Per ro, oro, e grigio siderale (più verso il canna da fucile, del 5s, ma con un display e un telaio ben più grosso; ottenere un vetro curvato ai lati senza distanziare lo ma pur sempre chiaro); le prime due prevedono il ve- malgrado ciò l’impressione è quella di trovarsi di fron- schermo (cosa che avrebbe creato problemi di paral- tro frontale in colorazione bianca mentre il frontale te a uno smartphone più solido di quanto non fosse lasse) Apple ha affogato il display nel vetro frontale, nero è solo in accoppiata al grigio siderale. iPhone 5. La scelta di stondare i profili, anche a un che quindi costituisce con esso un pezzo unico (da Il retro è in alluminio satinato, tranne che per la lavo- piccolo sondaggio fatto da noi tra amici e conoscenti, ricordare anche in caso di ricorso all’assistenza per razione del logo Apple: la mela morsicata è infatti a solleva qualche dubbio: come se si fosse perso uno una riparazione). Una soluzione che rende il telefono finitura specchio”,“ una specie di intarsio che nobilita degli elementi del “rigore” Apple. Di fatto va consi- molto bello ma che si apprezza forse più al tatto che non poco l’aspetto del telaio. Una bella sorpresa che derato che la dimensione dello schermo è cresciu- alla vista. segue a pagina 27 

 torna al sommario 26 n.97 / 14 6 OTTOBRE 2014 MAGAZINE

TEST Apple iPhone 6 segue Da pagina 26  si dimentica immediatamente quando si prendono in esame i brutti estremi alto e basso del telaio poste- riore: per lasciare spazio a una zona trasparente alle onde elettromagnetiche, Apple ha scelto la strada del “visibile a tutti i costi” piuttosto che del mal occultato. Il risultato sono due lunette disegnate da una spessa linea sullo schienale che, in particolare, nella finitura oro da noi provata, sono visibilissime e – diciamolo – anche fastidiose alla vista. La prima sensazione è quella che non si sia finito di “spellicolare” il telefono la fotocamera frontale e per il sensore di prossimità nuovo dalle protezioni. Va detto, a onor del vero, che ben visibili, almeno nelle versioni a frontale bianco. nelle finiture grigie, le linee non sono bianche ma di una tinta che si avvicina di più a quella della finitura Bend-gate: tanto rumore per (quasi) nulla del telefono e quindi risultano meno visibili. Probabil- Ha fatto scalpore, nei primi giorni di commercia- mente - abbiamo pensato noi forse sbagliandoci – è lizzazione, il fatto che siano stati registrati dei casi stata scelta la visibile linea bianca per la finitura oro, di iPhone 6 (in realtà, il Plus) piegati a causa di una tradizionalmente più lontana dai gusti europei: maga- seduta un po troppo vigorosa con il telefono in ta- ri in estremo oriente il decoro bianco risulterà piace- sca. Questi “incidenti” hanno avuto un’eco mediatica vole. Ma a noi non è piaciuto. Veniamo poi alla scelta enorme (come un po’ tutte le cose che riguardano forse più discussa: la fotocamera migliora le proprie iPhone), con addirittura qualche ripercussione sul va- prestazioni ma non è stato possibile contenerla inte- lore del titolo Apple; la prima cosa che le diverse per- ramente nei 6,9 mm dello spessore del telaio: l’ottica sone con cui ci siamo confrontati in questi giorni per finisce così fuori sagoma, anche se di poco. Quanto avere un giudizio meno “professionale” su iPhone 6, verso formati di schermo (e quindi anche di apparec- basta per far sì che il telefono “nudo” appoggi sempre come primissima cosa, ci hanno chiesto se era quello chio) più grandi. Se quindi è certo che l’iPhone fino sull’obiettivo. La storia ci ha insegnato che spesso le che “si piegava”. Ribadiamo il concetto che il Bend- al 5s è facilmente utilizzabile con una mano e che fotocamere degli smartphone degradano le proprie gate si riferiva solo ad iPhone 6 Plus, più grande di l’iPhone 6 Plus non lo è affatto, resta da stabilire se la prestazioni, anche prima degli altri componenti, per iPhone 6 e quindi maggiormente soggetto a possibili vocazione di iPhone 6 è ancora da smartphone puro via delle microabrasioni sul vetro esterno dell’ottica, flessioni. Nel dubbio, però, abbiamo voluto valutare la o se, anche lui, si rivolge con occhi languidi verso la e questo anche se è in qualche modo leggermente cosa anche con riferimento ad iPhone 6: il telaio, non moda dei “padelloni”. Ebbene, una mano maschile, rientrante rispetto alla sagoma (come per esempio ci vuole molto per capirlo, ha alcuni punti critici che anche non troppo grande, non avrà problemi a ge- negli iPhone precedenti). Con un’ottica così esposta possono tollerare meno deformazioni; in particolare stire iPhone 6 senza l’ausilio dell’altra: l’impugnatura non sappiamo se il vetro zaffiro (non a caso scelto dove ci sono i fori per i tasti del volume viene meno è salda, visto che le dita riescono ad arrivare sul bor- da Apple per rivestire l’ottica) riuscirà ad evitare un parte del materiale dello spigolo che fa da nervatura do opposto al palmo e il pollice arriva agevolmente rapido deterioramento delle prestazioni fotografiche. portante di tutto il telaio. Se la pressione è sufficiente, su tutto lo schermo salvo dover “tirare” un po’ per Fino ad evidenze, che si scopriranno solo nel tempo, può saltare il punto del telaio più sottile (proprio vici- raggiungere l’angolo alto opposto. La stessa cosa il nostro consiglio è quello di ricorrere sicuramente no ai tasti) lasciando spazio a una deformazione. Ora – va detto – non è vera per una mano femminile: nel a una custodia che, a costo di aumentare un po’ lo si tratterebbe di capire quanto deve essere forte la nostro piccolo sondaggio in redazione, non tutte le spessore, riporti l’ottica non a contatto con il piano sollecitazione per causare il danno: abbiamo prova- rappresentanti del gentil sesso sono riuscite a usa- d’appoggio. La parte frontale, invece, al di là del ve- to facendo leva proprio sul punto debole e forzando re il telefono con una mano mantenendo comunque tro stondato sui bordi, è nel segno della tradizione: ben oltre una pressione “fisiologica” e il telefono non una presa salda. Per ovviare al problema iOS 8 ha fatto salvo per lo schermo più grosso, dimensioni e ha fatto un “plissé”. Per ovvi motivi, non siamo andati introdotto una sorta di “abbassamento” temporaneo layout del “contorno” sono identiche a quanto trova- oltre, ma non c’è dubbio che altri telefoni soggetti alla dell’interfaccia proprio per permettere di raggiun- vamo sulle generazioni precedenti, con il tasto home medesima flessione sarebbero andati incontro a pro- gere più agevolmente le parti in alto dello schermo: che integra il lettore di impronte digitali e forellini per blemi, magari non sui rivestimenti in plastica ma sulla basta fare un doppio tocco (senza premere) sul tasto coesione interna dei componenti. Peraltro un guaio home per far abbassare l’interfaccia e quindi dare come quello raccontato dalle cronache era accaduto accesso anche ai pollici più corti all’angolo alto. Una proprio a noi con un iPhone 5, ma non ricordiamo po- modalità un po’ macchinosa ma che, con un minimo lemiche simili a quelle odierne per le generazioni pre- di costanza, può diventare un’abitudine naturale. cedenti. Vogliamo quindi, per il momento, archiviare Va detto che la stondatura dei bordi, che permette come legata alle speculazioni del lancio la questione una impugnatura più agevole per le mani più gran- “band-gate”, in attesa di verificare se i primi casi ri- di, rischia di limitare il “grip” per le mani più piccole, scontrati e denunciati hanno poi un effettivo riscontro con un maggior rischio di perdere la presa. Se poi sui grandi numeri o no. consideriamo che in molti casi verrà aggiunta una cu- stodia di protezione, la gestione a una mano rischia 4,7” e una mano sola: si può fare di essere appannaggio di solo una parte dell’utenza, Una delle caratteristiche chiave di iPhone (e peraltro prevalentemente maschile. spesso gradita dagli utenti) è stata in questi anni la Per agevolare le operazioni, il tasto di accensione è dimensione comunque contenuta dello smartphone: stato spostato dal profilo superiore a quello destro: in fino a oggi iPhone ci stava dovunque, nel taschino, questo modo può essere premuto con maggiore faci- nella borsetta anche più piccola, nella tasca dei pan- lità sia con il pollice destro che con l’indice sinistro, a taloni. Con iPhone 6 e iPhone 6 Plus la scelta è stata seconda della mano che impugna il telefono. iPhone 5s e e il nuovo iPhone 6 a confronto. quella di rompere con questa tradizione e andare segue a pagina 28 

 torna al sommario 27 n.97 / 14 6 OTTOBRE 2014 MAGAZINE

TEST Apple iPhone 6 modalità standard a quella con zoom, le icone sulle segue Da pagina 27  pagine della schermata home si spostano alle pagi- ne successive, facendo saltare l’organizzazione che Display ottimo, quasi perfetto ogni bravo utente fa delle proprie app: in definitiva La parte che più convince di questo iPhone 6 è il di- va scelta la modalità che più fa per sé e poi va man- splay, sia per le sue prestazioni che per la dimensio- tenuta. ne. E partendo proprio dai 4,7” su questo schermo, Dal punto di vista qualitativo, il display è decisamente un utente storico di iPhone avrà il vantaggio di sentir- valido: innanzitutto ci è parso molto luminoso, meglio si perfettamente a casa propria, ma potendo contare dell’iPhone 5s anche se i dati di targa da questo punto su una casa più grande di prima. E come tutti gli agii, di vista appaiono analoghi. Ma soprattutto sono il con- ritornare al vecchio 4” è una vera sofferenza, anche trasto e il bilanciamento cromatico ad essere meglio: solo dopo poche ore di utilizzo. In pratica, per chi frutto probabilmente di un nuovo filtro polarizzatore ha già un iPhone, il vero vantaggio è quello di cam- che ottimizza la visione anche per chi indossa occhia- biare in meglio senza cambiare nulla di radicale. La li da sole. L’angolo di visione è aumentato rispetto nuova dimensione di schermo, con una risoluzione all’iPhone 5: non tanto nella leggibilità dell’immagine di 1334x750 pixel, in pratica, permette di avere sulla e nella luminosità (che anzi viene abbattuta un po’) schermata home icone con la medesima dimensio- quanto nella stabilità dei colori, che è decisamente A sinistra i risultati di un benchmark relativo alla ne fisica di quanto non accadesse su iPhone 5 ma migliore rispetto alle generazioni precedenti. Ovvia- potenza di calcolo di iPhone 5s; sulla destra, inve- in numero maggiore: in particolare, restano sempre mente, per quanto questo possa essere un valore: ce, il corrispondente risultato relativo a iPhone 6 quattro icone per riga (ma più spaziate) ma si aggiun- uno smartphone è nel 99% del suo tempo di utilizzo Come si può vedere, l’indice guadagna circa il 15% ge una riga in altezza, così da ospitare su ogni scher- un device personale e quindi verrà sempre visto or- mata pagine da 24 app più le 4 fisse. Esiste poi una togonalmente. Il vetro nel quale è annegato il display a mezza luminosità o guardando lo schermo un po’ modalità “vista con zoom”, in cui il sistema operativo avrebbe – secondo le dichiarazioni di Apple – anche di taglio dal basso verso l’alto. Nulla di grave, tra le si occupa di zoomare il tutto ricreando il medesimo un trattamento anti-ditata e anti-grasso. Effettivamen- altre cose forse si tratta di problema riferibile solo al layout di iPhone 5 (facendo crescere anche la dimen- te le ditate, che pur restano inevitabilmente, sono nostro esemplare; ma comunque un dettaglio che un sione delle font) ma su uno schermo più grande. Si meno visibili e sembrano più facili da pulire rispetto occhio attento non manca di identificare e che per tratta di una modalità interpolata che fa perdere un all’iPhone 5s in nostro possesso, che pur disponeva correttezza segnaliamo. po’ di incisione e dettaglio e che quindi sconsigliamo, della medesima caratteristica. Probabilmente questo se non da parte di utenti con problemi di presbio- rivestimento che evita l’accumularsi del grasso sullo , 64 bit ma solo 1 GB di RAM pia che possono essere aiutati da scritte e icone più schermo non è “eterno” e in qualche modo si con- Apple per l’iPhone 6 e l’iPhone 6 Plus ha usato lo grandi: con questa modalità è effettivamente possi- suma con l’utilizzo. L’uniformità dello schermo – uni- stesso processore A8: una scelta conservatrice, an- bile per questi utenti evitare qualche volta il ricorso co neo – non è perfetta: infatti – almeno nel nostro che perché dai primi rumor ci si aspettava l’uso sul agli occhiali da vicino. Purtroppo le due modalità non esemplare – la zona alta dello schermo, in prossimità modello più grande di un SoC più potente. Rispetto possono essere selezionate “al volo” ma richiedono del bordo, è leggermente meno luminosa: lo si nota al passato A7, la scelta per la produzione è caduta un riavvio dell’engine grafica; inoltre, passando dalla con schermate bianche o grigie uniformi, soprattutto su TMSC e sul processor produttivo a 20 nanometri: l’A7 era prodotto da Samsung a 28 nanometri. Lo spa- zio risparmiato sfruttando il nuovo processo produt- tivo per le CPU è stato occupato in parte dal nuovo processore grafico, un PowerVR GX6450 a quattro core. Considerando la roadmap dei processori di Imagination Technologies ci si sarebbe aspettato il più evoluto GX6650 a 6 core, ma probabilmente lo vedremo debuttare sull’A8X che verrà lanciato con i nuovi iPad tra qualche settimana. Il processore, ba- sato su due core Cyclone a 64 bit e con 1 GB di RAM a supporto si è dimostrato comunque più veloce di quello dell’iPhone 5S del 15% circa in ambito CPU e del 35% circa in ambito grafico. In qualche frangen- te, comunque, sembra che la RAM inizi a stare un po’ stretta ad Apple: è vero iOS è decisamente più effi- ciente di Android sotto il profilo dell’ottimizzazione e delle risorse allocate, ma questo potrebbe diventare un collo di bottiglia già dal prossimo anno se Apple dovesse allargare queste maglie con i nuovi modelli, dotati magari di più memoria. E probabilmente proprio un limite di RAM è quello che abbiamo sperimentato al momento della prima sincronizzazione del telefono: l’iPhone 6 collegato al PC e intento nella sincronizza- zione di app e altri contenuti, ha dato importati segni di rallentamento, fino quasi a diventare inutilizzabile. Nelle successive sincronizzazioni, di certo meno “po- derose”, il problema non si è più manifestato. Veniamo ora alla batteria: iPhone 6 monta un accumu- Foto scattate con iPhone 6 Foto scattate con iPhone 5s segue a pagina 29 

 torna al sommario 28 n.97 / 14 6 OTTOBRE 2014 MAGAZINE

TEST Se si ingrandisce un det- Apple iPhone 6 taglio, ci si accorge che lo scatto di iPhone 6 è un po’ segue Da pagina 28  più chiuso sugli scurissimi latore da 1810 mAh, circa il 15% in più di quanto offriva (ISO più basso?) ma ha iPhone 5s; in questo caso però, c’è da alimentare uno molto meno rumore. Una schermo più grande ma si può far affidamento sul pro- certa perdita di dettaglio cessore che, a detta di Apple, dovrebbe essere più (sui capelli, per esempio), parco nell’utilizzo di energia. Secondo i dati dichiarati, però, lascia pensare anche iPhone 6 dovrebbe guadagnare e molto (circa il 40% all’utilizzo di un filtro di in più) nel tempo di telefonata 3G, mentre l’autono- rimozione del rumore più mia in stand-by resta immutata. La nostra sensazione efficace di quanto applica- - perché dopo così pochi giorni di utilizzo non si può to su iPhone 5s. che parlare di sensazioni - è che la batteria offra quel tanto di autonomia in più che basta per arrivare molto giarsi del fuoco continuo, che su questa generazione tutte le informazioni dell’alto frame rate e può esse- più agevolmente a sera. Nei giorni di test, con un uso di iPhone è realizzato in tecnologia a ricerca di fase: re quindi rallentato con successo con programma di decisamente intensivo, siamo arrivati a sera sempre questo dovrebbe anche consentire una maggiore ve- video editing. Nella nostra clip abbiamo unito due se- sopra il 20%; un iPhone 5s di poco meno di un anno locità ad agganciare il fuoco. Effettivamente è così: il quenze girate a 240 fps: la prima, quella dell’altalena, sottoposto al medesimo carico sicuramente non arri- fuoco continuo funziona e le riprese sono godibili, an- aiuta anche a capire il funzionamento del fuoco conti- verebbe a sera senza un “colpetto” di carica durante che sui piani sequenza in cui viene cambiata l’inqua- nuo (che qualche volta si perde); la seconda, invece è la giornata. dratura. Qualche volta il fuoco si perde e per qualche più statica ma massimizza l’effetto scenico dello slow istante si vede il classico movimento dell’autofocus motion. Quanto al time lapse, ovverosia il “contrario” Foto belle (come l’iPhone 5s) in cerca del nuovo punto. La ripresa video avviene in dell’effetto moviola, iOS8 introduce una modalità di ri- Ralenti sensazionale a 240 fps risoluzione full HD a 60 fotogrammi al secondo pro- presa che lascia ben poco alla scelta dell’utente ma è La fotocamera è sempre stato uno dei punti forti di gressivi, in ottima qualità. In questo caso la zoomata, praticamente completamente automatica. In realtà la iPhone. Non certo per la risoluzione, che resta ferma visto che il sensore è più risoluto della ripresa, può funzione di iOS8 va pensata come un vero e proprio a 8 Megapixel (ma ne servono di più in uno smartpho- essere effettuata con danni minori rispetto a quanto time lapse da treppiede: macchina immobile e pano- ne?), quanto per le prestazioni. L’unione con le nuove non avviene con le fotografie. Nel video che abbiamo rama che cambia. Infatti sulle immagini accelerate non funzionalità fotografiche di iOS8 rende l’iPhone 6 una girato - un piano sequenza di circa tre minuti in campo viene fatta alcuna stabilizzazione e quindi se si usa fotocamera eccellente, soprattutto in luce buona o al- lungo - si vede due o tre volte che l’obiettivo perde con lo smartphone a mano mentre si è in movimento, meno accettabile. Il nuovo sistema di messa a fuoco per un attimo il fuoco, salvo poi riprenderlo subito; il risultato è ai limiti del mal di mare. Per riprese acce- risponde correttamente e la possibilità di correggere evidentemente, per garantire il fuoco continuo e una lerate a mano libera allora è molto meglio usare app l’esposizione con un tocco sullo schermo mette in certa velocità di riaggancio, il sistema di autofocus ha di terze parti, come Hyperlapse, che offrono output condizione l’utente di scattare sempre con una buona un comportamento un po’ “nervoso” e qualche volta perfettamente stabilizzati, seppur a una risoluzione resa, anche con luci complesse, come i controluce o eccede nella correzione, tanto da perdere per un atti- generalmente bassa. le scene molto contrastate. L’iPhone 6, contrariamen- mo il target. Inoltre, si vede come la lente sia soggetta Veniamo infine alla fotocamera frontale: anch’essa te al Plus, non ha uno stabilizzatore ottico ma questa a un po’ di lens flare nelle riprese contro sole, ma in ha un’apertura di f/2,2, cosa che garantisce un buon differenza non si sente, almeno fino a che la luce è maniera comunque decisamente contenuta rispetto funzionamento anche in situazioni di scarsa illumina- entro livelli accettabili. Nell’utilizzo pratico, iPhone 6 si alla maggioranza degli smartphone. La modalità di zione; il suo limite è però nella risoluzione, che arriva comporta come un’ottima fotocamera compatta, an- ripresa più divertente è quella denominata “movio- solo a 1,2 Megapixel, quanto basta per FaceTime ma che forse qualcosa di più, soprattutto in termini di di- la”: si tratta di una ripresa ad altissimo frame rate che troppo poco per un selfie di qualità accettabile. iPho- namica e dettaglio. Ovviamente la condizione perché poi può essere riprodotta rallentata. Questa modalità ne non era certo noto prima d’oggi per essere uno questo accada è quella di non toccare lo zoom, che era già presente in iPhone 5 con riprese a 120 fps; dei migliori selfie phone sul mercato e l’avvento di ovviamente è solo digitale e degrada velocemente le si passa qui a 240 fps, ma la modalità a 120 può co- iPhone 6 non ha cambiato di molto lo scenario. immagini al crescere dell’ingrandimento. Le presta- munque essere impostata, il che vuol dire effetto mo- zioni, però, sono in buona sostanza analoghe a quelle viola ancora più lento a parità di fluidità. Ovviamente NFC e Apple Pay già ottime offerte da iPhone 5s, con una sensibile ri- queste riprese non sono fatte, come il resto dei video, Per ora non se ne fa nulla duzione del rumore negli scatti a luce fioca. La cromia in risoluzione Full HD, ma si fermano a 720p: il video iPhone 6 ha a bordo un sensore NFC, una novità per è sempre molto buona, ma in qualche condizione di risultante viene poi riprodotto dal player interno con gli smartphone Apple, ma non certo per la concor- luce anomala, il punto di bianco non viene centrato la porzione centrale (selezionabile) rallentata e testa renza. Quello però che la concorrenza non ha è un perfettamente. e coda a velocità standard; lo stesso file portato su un proprio standard di pagamento: si chiama Apple Pay Passiamo ora al video: le riprese possono avvantag- PC viene riprodotto a velocità normale, ma mantiene ed è stato per molti osservatori la maggiore novità legata al lancio di iPhone 6. Di certo lo sarà, ma in prospettiva, non oggi e non in Italia. Infatti il sistema di video video pagamento Apple, che utilizza come “firma” elettroni- ca il Touch ID (l’impronta digitale rilevata dal sensore biometrico posto nel tasto home) partirà entro fine anno negli USA ma non c’è ancora una data certa per il suo debutto dalle nostre parti. Tra le altre cose è singolare come il sensore NFC, almeno per adesso, non abbia alcuna funzione se non quella di interagire lab lab con il POS per i pagamenti; Apple non ha quindi vo- luto prendere in considerazione il fatto di gestire via NFC, per esempio, il pairing Bluetooth tra smartphone Apple iPhone 6 Apple iPhone 6 e docking wireless; come anche la possibilità di tra- Riprese in campo lungo La moviola a 240 fps segue a pagina 30 

 torna al sommario 29 n.97 / 14 6 OTTOBRE 2014 MAGAZINE

TEST Apple iPhone 6 segue Da pagina 29  sferire file da uno smartphone all’altro accoppiandoli via NFC. Per Apple, evidentemente, AirPlay e AirDrop sono più che sufficienti. La custodia finalmente è progettata bene Nella nostra prova di iPhone 5s avevamo duramen- te criticato i progettisti delle custodie ufficiali Apple: innanzitutto la scelta della finitura in pelle con colo- ri anche molto chiari si era dimostrata sin da subito sbagliata, con le custodie seminuove che apparivano Per gli “iphonisti” un cambio obbligatorio novità sul fronte della dimensione schermo e forse decisamente vecchie e sporche. Ma soprattutto, la Per gli altri un ottimo telefono neppure del design, ma lo è per quello che riguarda foratura troppo risicata della custodia in corrispon- iPhone 6 è indubbiamente un ottimo telefono, in gra- la possibilità di rimanere (o di entrare per i “nuovi) denza della presa di alimentazione, rendeva impos- do di convincere tutti, sia gli affezionati al marchio nell’ecosistema Apple utilizzando una porta un po’ sibile l’utilizzo di alcuni accessori ufficiali, come il Apple, che trovano finalmente un terminale dallo più comoda e confortevole del piccolo display da 4”. connettore 40 pin . La stessa custodia ren- schermo un po’ più generoso, sia chi proviene da Ma non tutto è azzeccato: le lunette sul dorso, per deva impossibile collegare un minijack di una cuffia altri sistemi operativi ma proprio non si rassegnava esempio, che sono decisamente “out of style”, addi- se non con un diametro della plastica decisamente a passare a un 4”. Le differenze rispetto a iPhone 5s rittura di più di quanto non fossero i vetrini in iPhone ridotto. Anche per quello che riguarda le custodie di non sono clamorose in termini di potenza, ma la di- 5 e 5s. Ma i materiali e il feeling al tatto sono come iPhone 5c, avevamo trovato le scelte molto discutibi- mensione di schermo, unita all’appartenenza all’eco- sempre sublimi e difficilmente arrivabili. Come anche li, prima tra tutte quella di forellare lo schienale senza sistema Apple, ne fa un oggetto del desiderio per il prezzo: Apple riesce nell’intento di fare un telefono alcuna corrispondenza con le serigrafie, tanto che il ogni “iphonista”; a nostro avviso, poi, il formato da più conveniente del 5s ma restando pur sempre il più logo Apple risulta tagliato e solo parzialmente visi- 4,7” è particolarmente convincente: cresce rispetto al caro del mercato. 949 euro per l’iPhone 6 in versione bile. Questa volta i progettisti hanno invece fatto un passato ma non arriva agli eccessi dei phablet che, da 128 GB è un prezzo analogo a quello del 5s da buon lavoro: innanzitutto le pelli usate hanno finiture nelle loro dimensioni “importanti” (come iPhone 6 64 GB, ma c’è un display più grosso, più potenza di molto scure (salvo un beige chiaro che sconsigliamo Plus, per esempio) potrebbero finire per risultare un calcolo e 64 GB di memoria in più. Certo, indispetti- vivamente) e quindi molto meno intaccabili da spor- po’ troppo “cafoni”. I non utenti iPhone potrebbero sce la mancanza del taglio da 32 GB: 16 GB sono pro- co e graffi. Per chi vuole comunque colori un po’ più trovare in questo apparecchio il giusto compromes- babilmente troppo pochi per un utilizzo minimamente chiari e sgargianti, ci sono delle custodie in silicone so tra l’ingresso nell’ecosistema Apple e un display integrato di iPhone 6 e lo step successivo è 110 euro che quindi tendono a sporcarsi molto meno e sono un po’ più al passo con le “mode” del momento. più lontano, sui 64 GB. Di sicuro c’è che indietro non comunque facilmente lavabili. Ma soprapttutto la cu- Va detto che si tratta di un iPhone meno originale si torna: l’iPhone 5s messo vicino al 6 sembra oramai stodia è stata interamente ritagliata in corrisponden- rispetto ai suoi predecessori nel confronto con gli un “giocattolino” piccolo e anche un po’ goffo. Pecca- za delle prese, dello speaker e del microfono, così da altri apparecchi del proprio tempo: i bordi stondati to solo per quella fotocamera sporgente, che proprio non impedire il buon utilizzo di qualsiasi accessorio, sono “già visti”, come anche fotocamere aggettanti non ci va giù: avremmo preferito uno smartphone sia per l’alimentazione e la connessione a PC, che sull’esterno e dimensioni di schermo di questo tipo. leggermente più spesso ma con la fotocamera in sa- per la presa cuffia. Inoltre microfono e altoparlante Si potrebbe osservare che Apple una volta segnava goma: sarebbe venuto fuori qualcosa di spesso come non vengono neppure parzialmente mascherati dalla la strada per gli altri, non ne seguiva di già tracciate. iPhone 5s ma un po’ più grande. Il volume in più si sa- custodia. Va infine considerato che, a causa della fo- Eppure, al di là delle apparenze, così non è mai stato: rebbe potuto utilizzare per potenziare la batteria, che tocamera che esce dalla sagoma del telefono, l’utiliz- Apple ha sempre scelto il momento e il modo a suo tanto non basta mai. I nostalgici osserveranno di cer- zo di una custodia è pressoché obbligatorio per non parere più giusto per lanciare un’innovazione che di to che “se ci fosse stato lui”, inteso come , usurare precocemente il vetro frontale dell’obiettivo. fatto esisteva già, anche se magari mal congegnata, gli ingegneri si sarebbero scervellati fino a trovare In particolare la custodia Apple è spessa quanto ba- IPhone stesso, tanto per fare un esempio, non è cer- una soluzione alternativa per la fotocamera. Nessuno sta per mandare l’obiettivo all’interno e quindi evitare to stato il primo smartphone della storia, ma sempli- ha la controprova, ma ai “santificatori” di Jobs farà che il semplice appoggio dell’apparecchio su un ta- cemente quello, nella propria epoca, più usabile tra comunque piacere pensarla così. Mentre compiaciuti volo possa far strisciare l’ottica. tutti. iPhone 6 - allo stesso modo - non è certo una scarteranno il loro fiammante iPhone 6.

 torna al sommario 30 n.97 / 14 6 OTTOBRE 2014 MAGAZINE TEST Apple con iPhone 6 Plus entra di prepotenza nell’agguerrito settore dominato da Android, quello degli smartphone da 5.5” iPhone 6 Plus, anche Apple ora pensa in grande È un ottimo smartphone, ma su alcuni particolari Apple poteva forse lavorare meglio. Il prezzo è elevato, ma va bene così di Roberto PEZZALI opo anni di iPhone da 3.5” e 4” fa impressione tirare fuori dalla scatola iPhone 6 Plus. Ma nono- D stante le frecciate di Apple a chi negli ultimi anni ha prodotto e venduto i “padelloni”, l’iPhone 6 Plus è un prodotto che a Apple serviva per completare la gamma mobile, che ora parte dai 4” dell’iPhone 5S video (ancora in vendita) per arrivare ai 10” dell’iPad Air. iPhone 6 e iPhone 6 Plus non sono due versioni del- lo stesso prodotto, ma due prodotti diversi che vanno a soddisfare esigenze differenti. erP questo abbiamo dedicato a iPhone 6 e iPhone 6 Plus due recensioni distinte: ognuno ha pregi e difetti. In virtù delle scel- te fatte, in termini di fotocamera, batteria e schermo, i due smartphone non si comportano allo stesso modo, Apple iPhone 6 Plus sebbene l’anima sia sempre iOS 8 (qui la nostra recen- OTTIMO SMARTPHONE, MA NON IL MIGLIOR IPHONE DI SEMPRE da 829,00 € sione completa). iPhone 6 Plus è un eccellente smartphone, costruito benissimo con materiali di qualità. Apple ha migliorato dove poteva, partendo dallolab schermo e arrivando alla fotocamera. Abbiamo apprezzato anche la durata della batteria e la modalità landscape, che permette di fatto di Un segmento affollato avere sia uno smartphone sia un piccolo iPad Mini. iPhone 6 Plus è un phablet a tutti gli effetti, con i benefici dell’ecosistema Apple e la facilità iPhone 6 Plus, rispetto ad iPhone 6 è agli iPhone 5C e 5S, e completezza di iOS. Ci sono però elementi su cui Apple poteva lavorare meglio: le bande sul retro danno l’idea di un design non finito e la trova sul mercato competitor più agguerriti: con i 5.5” stessa cosa vale per l’ottica sporgente della fotocamera. La finitura è troppo liscia e, se l’iPhone 6 con le sue dimensioni assicura una presa più tenace, l’iPhone 6 Plus senza una custodia rischia di cadere di mano. Strana la scelta del display da 1920 x 1080 che castra le prestazioni di diagonale dello schermo infatti rientra nello stesso dell’iPhone 6 Plus, rendendolo a tratti leggermente scattoso: serviva uno schermo da 1242 x 2280. Il taglio da 16 GB, infine, è piccolo per segmento di LG G3, Samsung Galaxy S5 e Note 4, questo gigante: per iPhone 6 Plus era meglio pensare al 32GB come entry level. L’iPhone 6 Plus è grosso, ma è nato così, e non si pensi di usarlo tre smartphone tra i migliori disponibili sul mercato. tranquillamente con una mano grazie a “Reachability”: la funzione c’è e può venire in aiuto, ma reggere lo smartphone con due mani è più Le caratteristiche tecniche sicuramente non l’aiutano: comodo. Il prezzo è elevato: 949 euro il 64 GB (il 16 GB lo consideriamoo un acquisto azzardato) sono tanti. Ma le vendite del primo weekend, 10 milioni di pezzi, danno ragione ad Apple: il prezzo giusto è quello che il cliente è disposto a spendere e con Apple questa propensione alla l’iPhone 6 Plus, nonostante sia appena uscito, non può spesa è decisamente alta. competere sui “numeri” con altri modelli. La risoluzione per esempio, 1920 x 1080 con soli 401 ppi è inferiore Qualità Longevità Design Semplicità D-Factor Prezzo ai 515 ppi del Galaxy Note 4 e ai 538 ppi del G3, e la 8.2 9 9 7 9 9 6 stessa cosa si può dire per RAM, processore, Mega- pixel della fotocamera e capacità della batteria. Apple, però, ha i suoi assi nella manica: iOS 8, ad esempio, - Schermo eccellente - Ottica sporgente e bande sul retro offre un’esperienza d’uso e una coerenza tra sistema COSA CI PIACE - Fotocamera migliorata COSA NON CI PIACE - Prezzo elevato e app che ancora Android non ha raggiunto, mentre la - Con uso standard si - Qualche rallentamento di troppo fotocamera è seconda solo al PureView di Nokia. arriva a 36 ore d’autonomia Si piega davvero? Il solito allarmismo Con #bendgate ci sembra di essere tornati all’anten- possa soffrire più una torsione: se proviamo a prende- finiture oro e silver, come l’ottica della fotocamera che na gate dell’iPhone 4: bastano pochi casi isolati per re con le mani le due estremità applicando una leggera sporge per mezzo millimetro, che non disturba ma che sollevare un polverone mediatico. La prima cosa che forza di torsione lo smartphone si deforma leggermen- lascia una sensazione di piccola imperfezione. Nulla da abbiamo fatto con iPhone 6 Plus è stato ovviamente te, salvo poi tornare nella posizione naturale. In ogni dire, invece, per quanto riguarda la lavorazione a filo un tentativo “dolce” di piegatura: lo smartphone è in caso, l’elasticità del metallo non è un difetto, ma una del vetro, la precisione dei tasti e i bordi arrotondati: alluminio, è flessibile, ma da qui a dire che si piega con proprietà, e una torsione è un tipo di forza che difficil- il risultato è davvero eccellente. Con una scocca così facilità ne passa. Anche usando due mani e facendo mente si applica involontariamente con lo smartphone sigillata e incastrata alla perfezione resta da chieder- forza con il pollice al centro dello schermo non siamo in tasca. iPhone 6 Plus è uno smartphone big size: è si come mai Apple abbia deciso di non realizzare uno assolutamente riusciti a far flettere la scocca, che ci è adatto alla tasca di una giacca, può stare nella tasca smartphone splashproof: bastava qualche guarnizio- parsa rigida e ben bilanciata. anteriore di pantaloni non troppo attillati e nel taschi- ne in più sul jack audio, sui diffusori e sul connettore Volendo essere critici ci sembra che l’iPhone 6 Plus no di una camicia, ma sconsigliamo vivamente la tasca Lightning, anche perché all’interno, dietro ai tasti di posteriore, un po’ perché sporge e un po’ perché co- sblocco e del volume, sono state inserite guarnizioni munque sedercisi sopra può comunque essere rischio- che impediscono all’acqua e alla polvere di entrare. so. E’ perfetto invece per una borsetta: un po’ come Nei giorni di prova e di uso reale, tuttavia, ci siamo l’iPad Mini, l’iPhone 6 Plus può essere una soluzione accorti di quello che, a nostro parere, è il più grande perfetta per il gentil sesso che avendo un posto dove difetto dell’iPhone 6 Plus sotto il profilo del design: la tenere lo smartphone non ha problemi con per 1” in più bellissima finitura di alluminio satinato non garantisce di diagonale. La scelta dei materiali è impeccabile, ma un grip adeguato, pertanto consigliamo vivamente l’ac- ci sono piccoli dettagli che potevano essere realizzati quisto di una custodia. meglio: le bande sul retro, che isolano le placche delle antenne, non sono la cosa più bella da vedere nelle segue a pagina 32 

 torna al sommario 31 n.97 / 14 6 OTTOBRE 2014 MAGAZINE

TEST Apple iPhone 6 Plus segue Da pagina 31  Display eccellente, la resa è perfetta Il nuovo display LCD da 5.5” IPS Retina HD dell’iPhone 6 Plus ha una risoluzione ormai standard, 1920 x 1080, ma può contare su tre piccole migliorie rispetto allo schermo dell’iPhone 5S. La prima è un trattamento di rinforzo per il vetro: ha parlato di “rin- forzato con ioni” nel corso della presentazione, ma è probabile che si riferisse semplicemente all’adozione dell’ultima generazione di Gorilla Glass, che è stato ap- punto rinforzato con ioni. Il vetro è stato fuso insieme al pannello LCD interponendo tra i due elementi un fil- tro polarizzatore, che garantisce una migliore visibilità alla luce del sole e che soprattutto permette di leggere lo schermo con chiarezza anche con occhiali da sole. video video L’ultima novità riguarda il pannello LCD: iPhone 6 Plus utilizza un pannello IPS RGB con copertura dello spazio colore sRGB praticamente del 100%, un pannello che alle nostre misure è risultato praticamente perfetto. Per ridurre il calo di contrasto e la variazione cromatica al variare dell’angolo di visione, criticità questa tipica lab lab degli schermi IPS, Apple ha usato una tecnica denomi- nata dual pixel domain, che prevede un allineamento dei subpixel. Una tecnica di questo tipo è già stata usa- Apple iPhone 6 Plus Apple iPhone 6 Plus ta in altri smartphone HTC e in molti monitor fotografici Stabilizzazione cinematografica Messa a fuoco a ricerca di fase per PC, l’unico rischio è un leggero color shift quando si inclina troppo lo schermo. In realtà sull’iPhone 6 Plus, lizzatore pare sia notevole. Sui video, inoltre, non è ad oggi il display più risoluto disponibile per visualizza- al variare dell’angolo di visione, l’unica cosa che si nota prevista la stabilizzazione ottica ma solo quella elettro- re fotografie. Come ha fatto Samsung con il Galaxy S5 è un calo della luminosità dello schermo, dovuta al filtro nica: per gestirla al meglio Apple ha inserito una nuova e con il Note 4, Apple è passata ad un sistema di rileva- polarizzatore che comunque non pregiudica un’ottima modalità di stabilizzazione detta “Cinematic Stabilizer”, mento della messa a fuoco a ricerca di fase sfruttando leggibilità e un perfetto contrasto. disponibile anche per gli sviluppatori tramite API. Attiva una serie di pixel sul sensore: questo sistema dovrebbe di default, questa stabilizzazione sfrutta un accelero- garantire una messa a fuoco decisamente più efficace, La miglior fotocamera per smartphone metro aggiuntivo della Invensense, molto veloce, per soprattutto in ripresa video continua. Con il nome di iSight Apple raggruppa una serie di registrare i movimenti e compensarli. L’accelerometro Come abbiamo riscontrato, sulle fotografie l’aggan- tecnologie che vanno oltre il semplice sensore di funziona a tre assi e viene usato sia per la stabilizzazio- cio del fuoco è decisamente più rapido rispetto ad cattura. La differenza maggior tra il modulo fotogra- ne ottica sia per quella elettronica. un iPhone 5, soprattutto in condizioni di luce difficili, fico dell’iPhone 6 e il modulo dell’iPhone 6 Plus è la Nel breve filmato, ripreso in bicicletta lungo una stra- tuttavia nel corso della ripresa video, con soggetti in stabilizzazione ottica: entrambi infatti sono sensori da da sterrata, mostriamo l’efficienza dello stabilizzatore: movimento, il nuovo iPhone fatica comunque a tene- 8 Megapixel, ma nel caso del Plus il sensore è abbinato funziona, ma non fa i miracoli che si vedono invece nei re agganciato il fuoco sul soggetto, soprattutto se è in ad una lente stabilizzata F2.2. La stabilizzazione ottica, filmati demo Apple, preparati con evidente maestria. avvicinamento rispetto allo smartphone. Guardando però, non funziona sempre e non funziona con i video: Il sensore della camera iSight è sempre prodotto da i video sullo schermo dello smartphone questa cosa Apple attiva lo stabilizzatore ottico solo quando il tem- Sony: è un modulo Exmor RS realizzato su specifiche non si nota, ma su un TV è evidente. po di posa è superiore a 1/30, quindi quando c’è dav- di Apple, che predilige la dimensione dei pixel (1.5 Da segnalare, infine, come l’applicazione nativa di vero il rischio di mosso. In condizioni di luce standard micron) rispetto alla risoluzione. Gli 8 Megapixel sono Apple abbia guadagnato nuove modalità di scatto non c’è stabilizzazione e l’iPhone 6 Plus si composta probabilmente il compromesso migliore per ottenere automatiche: se fotografiamo un gruppo di persone la esattamente come l’iPhone 6: una scelta, questa, per gamma dinamica, poco rumore e foto che possono es- sera, con uno skyline sullo sfondo, l’app Foto scatterà risparmiare sui consumi, perché l’impatto dello stabi- sere guardate a piena risoluzione su uno schermo 4K, una serie di fotografie a diversa esposizione, da ag- giungere ad uno scatto fatto ai soggetti in primo piano con il flash rueT Tone: il risultato è una foto unica con soggetti in primo piano e sfondo esposti correttamen- te, il tutto con la semplice pressione di un tasto. Apple ha migliorato anche la modalità di ripresa pa- noramica: grazie al processore più veloce riesce ora a catturare panorami con 43 Megapixel di risoluzione. Passando ai video, oltre alla ripresa a 1080p e 60 fps con HDR video leggero, abilitato di default, e alla mo- viola a 240 fps, Apple ha inserito anche il Timelapse. Lo ha fatto a modo suo, ovvero privilegiando la sem- plicità d’uso: iOS sceglie automaticamente quanti fotogrammi tenere ogni secondo, in base alla durata della ripresa: con riprese inferiori ai 10 minuti verran- Alcuni scatti realizzati con iPhone 6 Plus: si apprezzano un rumore più contenuto rispetto ad altre camere no conservati 2 frame su 30 ogni secondo, con una montate su smartphone e un’ottimo bilanciamento cromatico. segue a pagina 33 

 torna al sommario 32 n.97 / 14 6 OTTOBRE 2014 MAGAZINE

TEST Apple iPhone 6 Plus segue Da pagina 32  accelerazione di 15x, ma se riprendiamo ad esempio per oltre un’ora e 20 minuti verrà tenuto buono solo 1 frame ogni 8 secondi, per una velocità di 240x rispet- to al tempo reale. L’obiettivo è arrivare ad avere sem- pre un video finale con una durata che va dai 20 ai 40 secondi, quindi facilmente condivisibile. Il risultato non è d’effetto come quello dell’Hyperlapse di Instagram, e neppure lo scatto è configurabile come si può fare con Ripresa panoramica: iPhone 6 Plus riesce ora a catturare panorami con 43 Megapixel di risoluzione. altre app dedicate al Timelapse, come Frameographer, ma le app servono proprio a questo. su iPhone 6 Plus. Proprio per questo riteniamo il Plus equivale alla risoluzione effettiva del display dell’iPho- un prodotto diverso rispetto ad iPhone 6: alcune app ne corrispondente, ma non è così per l’iPhone 6 Plus. iOS 8 rende iPhone 6 Plus un piccolo iPad potrebbero infatti assomigliare più alla versione per Moltiplicando infatti per 3 i 414 x 736 punti si ottiene iOS 8, per i nuovi smartphone, introduce una serie di iPad Mini che a quella per iPhone. una risoluzione rasterizzata di 1242 x 2208, che è la ri- novità pensate per gestire al meglio gli schermi grandi. soluzione effettiva alla quale lavora l’iPhone 6 Plus. Cat- La prima, e la si incontra subito in fase di setup dello App e compatibilità: ci vuole pazienza turando uno screenshot ne abbiamo la controprova: la smartphone, è la possibilità di ridimensionare lo scher- Chi ha acquistato l’iPhone 6 Plus e sta usando le sue risoluzione è proprio 1242 x 2208, la risoluzione reale mo applicando uno zoom: scegliendo questa opzione vecchie app si sarà accorto che alcune non si vedono rasterizzata di tutte le app pensate per l’iPhone 6 Plus. l’interfaccia viene ingrandita leggermente riducendo il benissimo: talvolta la tastiera è gigante mentre in altri Si capisce quindi che per visualizzare tutte le immagini gap tra le icone e rendendole quindi più grandi e leg- casi gli spazi non sono gestiti al meglio. Lo schermo a 1920 x 1080 l’iPhone applica un downscaling in tem- gibili. Il nostro consiglio, sempre che non ci siano pro- enorme dell’iPhone 6 Plus di fatto costringe gli svi- po reale a tutte le immagini per portarle alla risoluzione blemi di vista, è quello di tenere la modalità standard: luppatori a rivedere parzialmente le loro applicazioni, del display. Un lavoro in più, che si traduce in una leg- così facendo, infatti, non si perdono alcune funzionalità un po’ come nel passaggio da iPhone 3GS a iPhone gera penalizzazione a livello di performance. Tuttavia, come la versione landscape della Home Screen e la 4, e quindi al primo Retina. I primi due mesi saranno da questo “downscaling” né trae vantaggio la modalità tastiera speciale, che appare proprio in modalità lan- una sorta di periodo di transizione, e già in questi primi Display Zoom: lavora nativa a 1125 x 2001 pixel, quindi, dscape. Per facilitare l’uso con una sola mano Apple giorni la maggior parte delle app si stanno aggiornan- rispetto alla modalità “zoom” dell’iPhone 6, che appli- ha inserito per entrambi gli iPhone “Reachability”: do per soddisfare i requisiti dell’iPhone 6 Plus. ca un upsampling con perdita di qualità, per l’iPhone 6 toccando due volte il tasto home (senza premerlo) si Abbiamo deciso di scendere un po’ nel dettaglio sul- Plus non c’è degrado per l’immagine. attiva una modalità che abbassa tutto lo schermo per- la questione “risoluzione delle app” proprio perché le Riassumendo, iPhone 6 Plus rispetto ad iPhone 6 mettendo così l’uso con una sola mano. L’interfaccia scelte di Apple impattano leggermente sulle presta- ha bisogno di app con grafica ottimizzata e lavora in di iOS, infatti, prevede elementi di navigazione nella zioni dell’iPhone 6 Plus. Quando Apple creò il display downscaling, questa operazione aggiunge un pas- parte alta, che con una sola mano su iPhone 6 Plus Retina non fece altro che duplicare la risoluzione ver- saggio in più creando talvolta qualche piccolo rallen- non sarebbero raggiungibili. “Reachability” è una buo- ticale e orizzontale dello schermo dell’iPhone 3GS: da tamento, visibile soprattutto nelle animazioni con la na scorciatoia, tuttavia chi sceglie l’iPhone 6 Plus sarà 320 x 480 si passò a 640 x 960 pixel. Per gli sviluppatori perdita di qualche fotogramma. L’apertura di un nuovo portato ad usarlo con due mani, uno per tenerlo e uno questo passaggio non fu traumatico: l’interfaccia delle tab su Safari è l’esempio più evidente. Apple avrebbe per premere i tasti. applicazioni di fatto non era cambiata, l’unica cosa che dovuto usare uno schermo da 2208×1242 pixel per Il vantaggio di avere uno schermo più grande si tra- era cambiata era la risoluzione. Per far apparire le loro evitare questo problema e qui le ipotesi sono due: o duce in una modalità landscape per la dashboard e applicazione più “nitide” bastava un pacchetto di as- consumava troppo oppure ha già pensato di metterlo in una nuova tastiera completa per questa modalità, sets (elementi grafici) a risoluzione doppia, identificati sull’iPhone 6S Plus con il nome di Retina HD Plus. Inol- con tasti in più come il copia e incolla. Alcune app, con il suffisso “2X”. In presenza di uno schermo Retina tre, lavorando con una griglia di punti più larga di quella come ad esempio messaggi e mail, possono contare iOS cerca gli assets 2X, e se non li trova applica un dell’iPhone 5 e 5S, sia iPhone 6 che iPhone 6 Plus ri- su una vista a due colonne, esattamente come sugli upscaling agli assets standard: il risultato è una inter- chiedono una riottimizzazione dell’interfaccia delle app iPad, e gli sviluppatori potranno sfruttare questo van- faccia non ottimizzata, scalata e con evidenti contorni per sfruttare al meglio i nuovi schermi. taggio per cambiare totalmente il layout delle loro app seghettati. L’arrivo dell’iPhone 6 Plus ha spinto Apple ad aggiungere un nuovo tipo di asset, quelli con risolu- Il processore Apple A8 nel dettaglio zione triplicata, 3X. Fino a quando gli sviluppatori non All’interno di iPhone 6 Plus batte il nuovo SoC Apple A8, aggiorneranno le app sull’iPhone 6 Plus verranno usati prodotto non più da Samsung ma da TMSC con tecno- gli asset 2X al posto di quelli 3X, pertanto alcune appli- logia a 20 nm. Per Apple l’A8 è la seconda generazione cazioni avranno elementi upscalati. La cosa non riguar- di processore a 64 bit, un passaggio iniziato lo scorso da ovviamente i testi e tutti gli elementi che sono creati anno che si traduce in prestazioni superiori del 30% cir- partendo da grafica vettoriale. Quando gli sviluppatori ca rispetto alle analoghe app su piattaforma a 32 bit. realizzano un’app partono da una serie di coordinate L’uso dei 64 bit al posto dei 32 bit in ambito mobile, detti “punti” da usare per disporre gli elementi grafici: quindi con processore ARM, non va comunque confu- nel caso degli iPhone fino al 4S i punti di partenza sono so con quello che succede in ambito desktop: con 1 320 x 480, con iPhone 5 e 5S sono 320 x 568, con GB di RAM l’iPhone riesce comunque a beneficiare di l’iPhone 6 sono 375 x 667 mentre con l’iPhone 6 Plus questa architettura nonostante molte app di terze parti si arriva a 414 x 736. Per creare le immagini visualizzate non siano ancora ottimizzate per i 64 bit. questi “punti” vengono convertiti in pixel tramite un pro- Il salto dall’A7 all’A8 comunque non può essere con- cesso denominato rasterizzazione: nel caso di iPhone frontato con il grande upgrade che Apple ha fatto lo 4 e 4S vengono rasterizzati a 640 x 960 pixel, nel caso scorso anno da A6 a A7: Apple stessa ha parlato di di iPhone 5 e 5S a 640 x 1136 e nel caso dell’iPhone 6 a prestazioni del 25% superiori e solitamente tende a La modalità di visualizzazione Reachability. 750 x 1334. In tutti i questi casi l’immagine rasterizzata segue a pagina 34 

 torna al sommario 33 n.97 / 14 6 OTTOBRE 2014 MAGAZINE

TEST Apple iPhone 6 Plus segue Da pagina 33 

“esaltare” un po’ queste performance. All’atto pratico, con i benchmark che sembrano confermare la cosa, Apple ha guadagnato un po’ in velocità ottimizzando alcuni processi e passando da un dual core a 1.3 GHz ad un dual core a 1.4 GHz. L’uso di un SoC dual core offre maggiori benefici rispetto ad una soluzione quad core con app single-threaded, mentre con appli- cazioni che fanno pesante uso di multi-threading (ma è raro con app mobile) una soluzione simil Qualcomm dovrebbe offrire prestazioni superiori. Nel corso del- la presentazione di iPhone 6, Phil Schiller ha elogiato una particolarità del nuovo A8, ovvero la possibilità di mantenere nel tempo performance costanti, grazie ad una progettazione migliorata. Tutte le CPU moderne infatti, per evitare guasti in seguito a surriscaldamen- to, utilizzano una tecnica chiamata “CPU Throttling” per ridurre dinamicamente la frequenza di lavoro del processore con il passare del tempo: il processore va e viene e anche con l’iPhone 6 Plus non si riesce manchino giochi seri e tutto si riduca a free-to-play e A8 di Apple dovrebbe essere in grado di lavorare a ad ottenere un segnale costante, con lo smartphone casual game. pieno regime per più tempo rispetto ad un A7, senza che spesso passa a TIM. Una situazione simile a quel- che la frequenza di lavoro venga abbassata. Passan- la di altri smartphone che abbiamo provato, anche se Quanto dura la batteria do all’aspetto grafico, grazie all’ottimo lavoro fatto da alcuni telefoni di vecchia generazione ricevono senza Apple ha usato sull’iPhone 6 Plus una batteria gigante, Chipworks, si evince che la GPU usata dal processore problemi. La qualità delle chiamate, filtrate dai rumori 2915 mAh contro i 1810 mAh di quella dell’iPhone 6. A8 è un quad core PowerVR GX6450: qui le prestazio- ambientali grazie al triplo microfono, è decisamente L’autonomia ci ha sorpreso in senso positivo: i miglio- ni salgono del 50% rispetto a quanto al processore A7 buona: con l’iPhone 6 Plus, tuttavia, si deve far l’abitu- ramenti seguiti ad iOS 8 hanno permesso di gestire al e l’iPhone 6 Plus pare essere leggermente più veloce dine ad appoggiare l’orecchio all’auricolare tenendo meglio la batteria, soprattutto a smartphone scarico, dell’iPhone 6. Tra le altre note “tecniche” legate al- il microfono un po’ lontano: chi viene da un iPhone cosa che allunga la vita dell’iPhone 6 Plus a quasi due l’iPhone 6 e al 6 Plus si segnalano il nuovo processore da 4” deve abituarsi alla nuova posizione. Per quanto giorni interi di utilizzo. Wi-Fi e LTE sono i due veri “am- M8, in grado di tracciare anche l’altitudine oltre ai pas- riguarda le performance generali ci ha sorpreso qual- mazza batteria”: un uso intensivo della rete mette in si, l’NFC per Apple Pay, che al momento non abbiamo che scatto di troppo, riscontrabile durante le anima- ginocchio anche l’iPhone 6 Plus che arriva a fatica a potuto provare, Wi-Fi 801.11ac e un miglioramento nel- zioni di chiusura app, il richiamo del multi tasking e sera, ma per uso intensivo pensiamo a chi sta tutto il la velocità della rete LTE, grazie al modem Qualcomm l’apertura di un nuovo tab in Safari. L’iPhone 6 Plus giorno su Safari, Facebook e Youtube. In questo caso MDM9625M Cat.4, più veloce del MDM9615M Cat.3 non ci è parso molto più veloce dell’iPhone 5S e, Apple parla di 12 ore, noi abbiamo provato con 4 ore di dei modelli precedenti. L’esemplare da noi provato è benchmark a parte, le prestazioni si equivalgono. Va video in streaming da YouTube e il calo è stato del 38% quello con 128 GB di memoria a bordo: iOS 8 occupa detto che l’iPhone 5S offriva prestazioni già più che circa, quindi le stime di Apple sono leggermente alte. più spazio e le app, che ora dovranno gestire anche gli soddisfacenti sotto ogni aspetto. L’impressione che C’è da dire che abbiamo tenuto anche una retroillumi- assets 3X dell’iPhone 6 Plus, saranno ancora più gran- abbiamo avuto è che iOS 8 necessiti di un po’ di ot- nazione più alta e questo incide sicuramente. Carican- di in termini di dimensione. Sconsigliamo vivamente il timizzazione: in qualche operazione l’iPhone 6 Plus do invece l’iPhone da zero, usandolo in modo norma- modello da 16 GB: sistema operativo, giochi, musica e ci è parso più lento anche di un iPhone 5s. Un caso, le, quindi per rispondere ad una chiamata o chiamare qualche foto rischiano di saturare subito la memoria ma non è l’unico, è la disattivazione del sensore di quando serve, collegarsi sporadicamente per la posta disponibile. prossimità: al termine di una chiamata ci vuole una fra- e giocare a qualche gioco per la mezz’ora che si passa zione di secondo prima di rivedere lo schermo attivo su un mezzo pubblico si riescono a passare agevol- Prestazioni buone dopo aver staccato il terminale dall’orecchio e poter mente le 24 ore di autonomia, trovandosi con l’iPhone In chiamata e in ricezione premere così “termina”. Piccole cose, ma l’esperienza al 40% di carica il mattino dopo. Dare una stima reale iPhone 6 Plus non migliora rispetto ai modelli prece- d’uso è fatta proprio di questo. Ottime le performan- è comunque sempre difficile: luminosità dello scher- denti per sensibilità alla ricezione e qualità delle chia- ce in ambito gaming: grazie al nuovo engine grafico mo, tipo di rete, vicinanza ad una cella, operatore, app mate. Abbiamo svolto un test in diverse zone di un Metal i giochi hanno raggiunto un livello da console di usate e abitudini sono fattori che influenzano di molto piano interrato di una casa dove la ricezione di H3G passata generazione. Peccato che in ambito mobile la reale autonomia.

 torna al sommario 34 n.97 / 14 6 OTTOBRE 2014 MAGAZINE TEST Con il nuovo Xperia Z3, Sony mette a disposizione del grande pubblico il suo smartphone più evoluto e migliore di sempre Xperia Z3, Sony fa un ulteriore passo in avanti Il breve lasso temporale che lo separa dall’uscita di Z2 fa sì che il nuovo nato sia un’evoluzione, ma non una rivoluzione

di Emanuele VILLA l fatto che Xperia Z3 sia, rispetto al predecessore, uscito sul mercato giusto sei mesi dopo è certa- I mente un’arma a doppio taglio: dimostra da un lato l’intento di Sony di migliorare costantemente e rapidamente la qualità dei propri prodotti (perchè è indubbio, Z3 è un passo avanti rispetto a tutti gli altri video telefoni Sony), dall’altra rischia di scontentate molti clienti, che acquistato un terminale flagship lo vedo- no “superato” nell’arco di qualche mese. D’altronde, però, è anche vero che la filosofia qui è diversa: Xpe- ria Z3 non si rivolge agli utenti di Z2 ma a chi ha un terminale meno recente e non rappresenta nulla di rivoluzionario rispetto al modello precedente; forse Sony avrebbe potuto chiamarlo Xperia Z2 Advanced o qualcosa di simile, di modo tale da non scontentare chi il predecessore l’ha già acquistato. Sony Xperia Z3 EVOLUZIONE SENZA RIVOLUZIONI 699,00lab € I passi avanti non sono solo estetici Xperia Z3 è un ottimo telefono, che poggia sull’esperienza del predecessore per apportarvi alcuni interessanti miglioramenti. Estetici, soprattut- Dove il progresso è davvero sensibile rispetto a to, ma anche qualcosa a livello di display, performance e funzionalità. A livello prestazionale c’è ben poco da dire: è uno dei migliori smartphone Z2 è sotto il profilo estetico: Xperia Z3 è uno degli Android in circolazione, a livello di design il passo avanti è netto e positivo sotto ogni fronte: del look, delle dimensioni, della leggerezza, dello spessore. Se Xperia Z2 era un bel telefono, questo è più raffinato. Un display brillante contraddistinto dalle solite tecnologie Sony e tutte le smartphone più belli in commercio e siamo pronti a personalizzazioni software con cui il produttore giapponese dà un suo tocco al basamento Android sono altri aspetti meritevoli di menzione, ma scommettere che la versione compatta (Z3 Compact) senza dimenticare la grande autonomia che permette a Xperia Z3 di superare l’ostacolo del “giorno di utilizzo” arrivando anche a due. Chiude il sarà un successo anche maggiore: lo stile è analogo, quadro una fotocamera di buon livello e che fa perno sulle tecnologie di imaging Sony per posizionarsi nella parte alta della classifica. In pratica, ma il display più piccolo lo rende attraente per una se state cercando un Android potente, di alto livello, affidabile e allo stato dell’arte, potete andare tranquilli, così come l’acquisto è consigliato a tutti coloro il cui smartphone ha ormai un paio d’anni: al contrario, se avete lo Xperia Z2 non disperate, il vostro telefono non è diventato vecchio fetta di pubblico maggiore. Rispetto all’impostazione in 6 mesi; Z3 propone qualche interessante novità sul basamento dello Z2, che rimane perfettamente attuale. squadrata di Xperia Z2, Z3 ha un approccio molto più morbido e raffinato, con la cornice curva in -al Qualità Longevità Design Semplicità D-Factor Prezzo luminio dalla quale sporgono leggermente i “soliti” pulsanti (volume, standby, fotocamera) e sono celati 8.6 9 8 9 8 9 8 i tipici sportellini, vero e proprio trademark della serie Xperia Z. Ma questa volta anche loro appaiono più - Design curato - Prezzo elevato fini, smussati e perfettamente nascosti nella cornice, il COSA CI PIACE - Prestazioni elevatissime COSA NON CI PIACE - Abbastanza delicato - Elevata autonomia - Si surriscalda facilmente che determina due risultati al prezzo di uno: il telefono soprattutto in riprese 4K sembra più curato del precedente e può garantire le certifiche IP65 e IP68 contro polvere e acqua (anche gini estremamente dettagliate, vividezza alle stelle, Z3. oggi un Android con snapdragon 801 da 2.5GHz immersione fino a 1,5 metri per 30 minuti), mentre un approccio visivo davvero spettacolare, anche se con grafica Adreno 330, supportato da 3 GB di RAM, Xperia Z2 poteva vantare un’impermeabilità di livello sulle foto e i video si discosta da quella naturalezza può fare qualsiasi cosa, considerando tra l’altro che leggermente inferiore, IP55/58. Il telefono è sottilissi- che pretendiamo, per esempio, dai TV. Giocare (o il display è un Full HD e non un più esoso Quad HD. mo (7,4mm) e, rispetto a Xperia Z2, pesa 10 grammi vedere un video) per credere. Per la parte fotogra- Giochi di ultima generazione, multitasking all’ennesi- in meno. Se dobbiamo valutare il fattore portabilità, fica, abbiamo usato il telefono in condizioni di luce ma potenza: funziona tutto alla grande, e anche qui il Xperia Z3 va senz’altro promosso: le cornici laterali ambientale molto forte e dobbiamo ammettere che, passo avanti rispetto a Xperia Z2 è relativo; difficile sono molto sottili e il telefono è leggero e compatto eccessi esclusi, il display si comporta molto bene in grazie anche all’assenza di cover removibili; certo, il termini di luminosità. Non abbiamo uno Z2 per un segue a pagina 36  rovescio della medaglia è che non può essere, per paragone al volo, ma una del- sua stessa natura, uno smartphone ultraresistente, le novità di questo telefono è ma ci sta. Tra l’altro non è così semplice da estrarre proprio il passo avanti in termi- dalla tasca e rischia di scivolare di mano con più fa- ni di luminosità del display: ci cilità rispetto a Z2, che era più massiccio. Va trattato crediamo. bene, insomma. Prestazioni eccellenti Soliti colori brillanti, display luminoso Buona autonomia Anche qui, il display è un fiore all’occhiello: fermo re- Le prestazioni sono al top, ma stando che un Quad HD sarebbe servito a ben poco, questo aspetto non merita ap- Z3 riprpone il display da 5,2’’ con risoluzione Full HD profondimento: se Xperia Z2 e tecnologia Triluminos del predecessore, con tanto può riprodurre ogni genere di di motore di elaborazione d’immagine X-Reality for contenuto senza problemi, a Mobile. L’impatto è sostanzialmente lo stesso: imma- maggior ragione lo può fare lo

 torna al sommario 35 n.97 / 14 6 OTTOBRE 2014 MAGAZINE

TEST Sony Xperia Z3 segue Da pagina 35  ipotizzare una rivoluzione quando la RAM è la stessa, il display pure e il SoC idem, solo con frequenza di 2,5 GHz anzichè 2,3 GHz. Del tutto nuovo, invece, il PS4 Remote Play, funzionalità che, tramite rete loca- le e controller dedicato, permette di giocare con PS4 tramite lo smartphone. Un plus di sicuro non determi- nante, ma piacevole per una certa fetta di potenziali utenti. E poi c’è il discorso della batteria, altro aspetto su cui Sony ha insistito non poco: in un mondo che necessariamente deve collegare il proprio telefono alla rete elettrica ogni sera e magari anche prima, Sony abbatte questo limite dichiarando 2 giorni di autonomia con una batteria da 3.100 mAh. Batteria 2 a 20 Mpixel, in formati 4:3 e 16:9, Intelligent Auto+ che, curiosamente, è meno “prestante” di quella di scatta a 8 Mpixel 16:9), correzione dell’esposizione, Z2 (3.200 mAh), il che depone a favore di ottimizza- bilanciamento del bianco, stabilizzazione, ISO (fino a zioni lato software e nella gestione del display. Poi è 3.200, poichè il valore massimo di 12.800 si ottengo- ovvio che il dato dichiarato vada preso con le pinze: no solo mediante la modalità Alta sensibilità) e altro i due giorni sono indicativi e si riferiscono a un uso ancora. Per il video, oltre alle “solite” è disponibile “normale” (soggetto a interpretazioni) del telefono, un’opzione di cattura Full HD 1080/60fps e il 4K, cui in più ci sono diverse tecnologie di risparmio ener- si accede mediante l’apposita voce di menu. Anche getico: una modalità Stamina che, di fatto, raddoppia in questo caso c’è il limite del surriscaldamento: pur l’autonomia, e una modalità di risparmio estremo che essendo Xperia Z3 nella media, il 4K può determinare rende Xperia Z3 poco più che un cellulare ma rende surriscaldamenti eccessivi e la chiusura dell’applica- Sopra: foto scattata in modalità automatica l’autonomia anche superiore a una settimana. Ovvia- zione, come segnalato dalla stessa Sony. Giudizio Sotto: scatto eseguito a ISO 1000. mente l’idea è quella di ricorrere a questa modalità analogo a quello di Xperia Z2 per quanto concerne la solo in caso di necessità, permettendo comunque un resa fotografica. Di giorno abbiamo operato median- funzionamento di base del telefono. Dati di targa a te Intelligent Auto+ a 8 Mpixel, in condizioni di forte parte, effettivamente Xperia Z3 ci ha accompagnato illuminazione ma anche contrasti molto difficili da durante le giornate di prova facendoci dimenticare rendere. Il sensore si comporta in modo decisamen- il “problema” dell’autonomia. Il fatto che sia sovradi- te apprezzabile sotto il profilo della gamma dinamica mensionato rispetto alla media è una caratteristica (qualche limite c’è, ma ci sarebbe anche su macchine che potrebbe permettergli di conquistare fette di mer- fotografiche stand alone) e, grazie alle condizioni di cato: non tanto per i 2, 4 o 10 giorni di autonomia (a scatto ottimali, la compressione praticamente non si seconda della modalità impostata, ci sono state volte vede. Si vede invece un livello di dettaglio davvero in cui ci venivano segnalati 15 giorni di durata resi- notevole. Qui sopra, una funzione speciale di Xperia dua), ma perchè a sera ci si arriva sempre agevolmen- Z3: Fondo Sfuocato, che punta a replicare l’effetto te, pur sottoposto a uno stress notevole, usandolo di bokeh delle reflex. La macchina effettua due scat- continuo, giocandoci, guardando video e lavorando. ti con fuoco differente e poi usa le informazioni per E poi è anche vero che, in condizioni di uso moderato, sfocare lo sfondo, permettendo all’utente di variare magari con accenni di Stamina, si può arrivare anche l’intensità. L’effetto è buono, ma a onor del vero sono alla sera successiva, ma dipende davvero dal tipo di stati necessari più scatti: il soggetto deve essere per- utilizzo. In ogni caso, non è uno smartphone col quale fettamente fermo e la distanza con lo sfondo netta. andare al risparmio. Altrimenti il software ci avvisa che “lo sfondo non può essere sfocato” e si passa al tentativo successivo. Di Foto di qualità, soffre un po’ di sera sera, invece, abbiamo voluto simulare la circostanza Poche novità sul fronte della fotocamera, per la qua- più comune, ovvero lo scatto in modalità notturna, e le Sony adotta un modulo “main” da 20,7 Mpixel con ci siamo divertiti con le opzioni della macchina, da 8 e sensore Exmor RS retroilluminato simile a quello di 20 Mpixel. Il primo scatto è del tutto automatico: Auto+ Scatto in modalità Intelligent Auto+ a 8 Mpixel. Z2 ma capace di una sensibilità fino a 12.800 ISO e si posiziona automaticamente in modalità scena scat- supporto per video 4K, quest’ultimo presente anche to notturno e scatta a ISO 1000. L’immagine che ne video nel predecessore. Stabilizzazione SteadyShot, zoom deriva offre un livello di intelligibilità nella norma, con digitale 8x, flash LED singolo e fotocamera frontale compressione nei limiti, sebbene la rumorosità resti da 2,1 Mpixel con ripresa a 1080p. Non è una novità, ben visibile. Rumorosità che si nota soprattutto nella ma non possiamo esimerci da apprezzare nuovamen- seconda immagine, scattata a ISO 1600 usando tut- te l’app Fotocamera di Sony, ricchissima di funzioni to il sensore della macchina ovvero a 20 mpixel. Ciò e con l’ulteriore possibilità di espansione tramite app non significa che il modulo selezionato da Sony per di terze parti per funzioni particolari: l’impostazione Xperia Z3 non riesca a garantire risultati brillanti nella lab di default è il Superior Auto+, che regola i parametri stragrande maggioranza delle situazioni: di giorno i di scatto a seconda delle circostanze concrete, ma risultati sono eccellenti, di sera più che discreti, di not- è anche possibile andare in Manual e regolare au- te la luminosità degli scatti è elevatissima ma è forse Sony Xperia Z3 Video 4K tonomamente molti parametri, tra cui risoluzione (da possibile fare ancora qualche passo avanti.

 torna al sommario 36 IL PIÙ SEMPLICE IL PIÙ SMART Now It’s All Possible *LG G2 vincitore del premio Best Phone 2013 di Cellulare Magazine. Best Phone 2013 di Cellulare del premio G2 vincitore *LG

Cosa c’è di meglio di LG G2, eletto migliore smartphone del 2013*? La sua sorprendente evoluzione. Nuovo LG G3. Il più semplice, il più smart. n.97 / 14 6 OTTOBRE 2014 MAGAZINE TEST Costruzione e schermo ai massimi livelli, la penna è veramente precisa. Peccato dover acquistare a parte la tastiera Pro 3, il Surface ideale per professionisti e creativi Potente come un notebook, leggero come un tablet. Abbiamo messo sotto torchio il nuovo Surface Pro 3 di Microsoft

di Roberto PEZZALI vrà futuro Surface? La speranza di Microsoft si chiama Surface Pro 3, è l’ultimo nato della fami- Aglia e anche il più promettente. Non è un segreto che Microsoft continui a perdere soldi dallo sviluppo e dalla vendita di Surface, e un po’ come è successo tempo fa alla divisione Zune, questo ramo d’azienda è video sotto attenta osservazione da parte del CEO Nadella, che non vede l’ora di tagliare qualche ramo secco per dedicarsi ad ambiti più profittevoli, come i servizi busi- ness e il cloud. Abbiamo avuto in redazione il Surface Pro 3 e, dopo la breve preview fatta in estate, siamo finalmente riusciti a giocare per un po’ di tempo pro- vando a fondo questa terza generazione. Surface Pro 3: tablet o laptop? Una delle cose più difficili è capire in che categoria lab far rientrare Surface 3: per Microsoft non è un tablet ma un vero e proprio notebook-replacement con il form factor di un tablet. L’obiettivo non era semplice: Microsoft Surface Pro 3 riuscire a inserire un processore Haswell in un corpo IL MIGLIOR SURFACE DI MICROSOFT, MA NON IL MIGLIOR NOTEBOOK 819,00 € spesso meno di 9 mm, trasformando di fatto quella Surface Pro 3 è un ottimo prodotto che unisce una costruzione accurata alle potenzialità e alla flessibilità di un notebook. Se l’obiettivo era rimpiazza- che avrebbe potuto essere la scocca di un tablet ARM re gli Ultrabook questo è stato in parte centrato, ma restano alcune considerazioni da fare. Il prezzo può sembrare elevato ma non è semplice trovare in un vero e proprio notebook capace anche di forni- prodotti di questo peso con queste caratteristiche: dispiace dover acquistare a parte la tastiera, accessorio che di fatto dà un enorme valore aggiun- re una risposta adeguata a quel mondo di creativi e to. L’altra considerazione è legata all’uso che se ne fa: è un prodotto per professionisti e utenti evoluti e l’idea di Surface Pro 3 deve essere sposata a un obiettivo ben specifico. Nel nostro caso, dove l’obiettivo è soprattutto la scrittura in mobilità, nonostante la tastiera e il pratico kickstand, Surface professionisti esigenti che non sono in alcun modo Pro 3 non riesce a darci lo stesso feeling di una tastiera da Macbook o da Ultrabook. Chi deve lavorare spesso in piedi, prendere appunti ed eseguire soddisfatti delle limitazioni delle app per Android operazioni grafiche di precisione troverà nella penna e nella portabilità moltissimi vantaggi, un po’ per il peso un po’ perché la precisione che si rag- o iOS. Microsoft ci è riuscita: meno di 1 kg di peso, giunge con la penna è difficile da ottenere anche seduti alla scrivania con un mouse. Siamo certi che c’è una buona fetta di utenza che potrà trovare 9 mm di spessore e prestazioni allineate a quelle di in Surface Pro 3 quello che non trova in un notebook o che non piace di un tablet: tra i modelli Microsoft questo è il più riuscito e mirato. un Ultrabook, ovvero poter usare senza problemi le app della Creative Cloud di Adobe con ottime presta- Qualità Longevità Design Semplicità D-Factor Prezzo zioni, esattamente come si può fare con un MacBook 7.9 9 8 8 7 8 6 Air. La citazione del prodotto Apple non è casuale: Microsoft nelle ultime settimane, all’interno delle cam- - Qualità costruttiva - Prezzo con tastiera elevato - Potenza elevata - Schermo troppo sottile pagne promozionali di Surface, ha più volte indicato il COSA CI PIACE COSA NON CI PIACE MacBook Air come il benchmark di riferimento per il per le sue dimensioni - Connettività migliorabile - Pennino preciso soprattutto la porta SD suo Surface Pro 3, segno che non vuole assolutamen- te l’etichetta di tablet. che include quindi fotografi, creativi, grafici, operatori magnesio per creare un corpo sottile e leggero - 9.1 Un obiettivo: conquistare media e utenti che devono per forza di cose sfruttare mm per 800 grammi di peso - che sono davvero un il professionista un notebook o un ultrabook. Microsoft offre loro un piacere da tenere tra le mani. Rispetto alle versioni Surface Pro 3 è pensato per la mobilità e vuole offrire vantaggio sostanziale: un prodotto che può essere precedenti cambia un po’ tutto ma la novità più evi- una soluzione a coloro che non possono spremere usato con una sola mano e senza tastiera, opzione dente è lo schermo, che passa dai 10” in formato 16:10 al meglio il loro tablet per l’impossibilità di sfruttare questa che in qualche situazione può essere decisa- del Surface Pro 2 a un più fotografico 12” in formato programmi desktop complessi e pesanti. Un target mente vantaggiosa. Abbiamo usato Surface Pro 3 in 3:2. Un cambiamento obbligatorio per Microsoft, uti- metropolitana a Milano e schiacciati su le per staccare Surface dall’affollato mondo dei ta- un treno affollato (e chi li ha presi sa blet ibridi da 10” e spostarlo verso un segmento più cosa vuol dire), tutte situazioni dove professionale. Surface si posiziona, e forse non è un un portatile tradizionale ci avrebbe caso, a metà tra il Macbook Air da 11” e quello da 13” messo in difficoltà, e dobbiamo dire andando così a coprire quella via di mezzo che nessu- che questa terza versione non si è no oggi è in grado di soddisfare. L’elemento distintivo comportata male. Anzi. di Surface è senza dubbio il kickstand, quell’aletta metallica che serve a posizionarlo sul piano variando La costruzione è al top l’inclinazione: qui Microsoft ha dato il meglio crean- Un nerd definirebbe Surface Pro 3 do un meccanismo di cerniere che persino Scavolini un “gran pezzo di hardware”: senza potrebbe invidiargli. Nonostante la fluidità del movi- cambiare le linee dei modelli pre- mento, il kickstand regge i 900 grammi di Surface con cedenti, Microsoft ha riplasmato il segue a pagina 39 

 torna al sommario 38 n.97 / 14 6 OTTOBRE 2014 MAGAZINE

TEST Microsoft Surface Pro 3 segue Da pagina 38  una naturalezza disarmante creando un appoggio stabile in moltissime situazioni. Grazie all’appoggio inclinabile a piacere, Surface Pro 3 può essere ap- poggiato senza problemi anche sulle gambe per un utilizzo come laptop, e grazie alla tastiera con doppio aggancio magnetico le prestazioni di scrittura non ne risentono più di tanto. Sotto il profilo della connettivi- tà, Surface non fa gridare al miracolo: c’è una porta USB 3.0, la porta magnetica per l’alimentazione e ci sono uno slot microSD e una mini display port, ma ol- tre a questo dobbiamo ricorrere alla docking esterna che viene venduta a 200 euro. La docking permette di trasformare Surface in un vero e proprio desktop replacement: tuttavia avremmo apprezzato almeno una porta USB in più all’interno del cabinet e uno slot SD a dimensioni standard. La porta microSD, infatti, è una nota stonata se si pensa che Surface potrebbe essere il prodotto perfetto per un fotografo, e il suo all’inclinazione. Non siamo artisti, quindi non posizionamento sotto il kickstand lascia pensare che sappiamo se questa differenza si possa dav- Microsoft l’abbia pensata più come slot di espansio- vero percepire nel tratto oppure no: in ogni ne per la memoria interna piuttosto che come slot di caso, per un uso prosumer che coinvolge servizio per card contenenti foto e video. Sempre in anche Photoshop, non ci pare che la penna tema di sfruttamento degli spazi va segnalata l’assen- Ntrig sia un downgrade, anzi. L’unica scoc- za di una porta per la penna digitale: sarebbe stato ciatura potrebbe arrivare dalla necessità di più “smart” prevedere uno spazio sicuro e protetto cambiare le batterie: all’interno della penna, all’interno. I 54,99 euro richiesti per la penna di riser- infatti, ci sono due batterie che gestiscono il va sono comunque una cifra discreta e perderla è un funzionamento del bottone danno non da poco. sul tappo che può essere usato come tasto di avvio Meglio liscio o con tastiera? personalizzato (di default Surface Pro 3 viene venduto “liscio”: la versione pro- largo e basso, cosa che ci lancia One Note) e come vata, con processore Core i5, 4 GB di RAM e 128 GB impedisce di coprire tutta tasto per svegliare Surface. di SSD costa 1.019 euro IVA inclusa, praticamente la la superficie dello schermo Un’altra pila, di tipo AAAA stessa cifra di un Macbook Air da 13” con configura- senza staccare il dito. (formato micro stilo), serve zione analoga. Non depone però a favore di Microsoft invece per abilitare le fun- la necessità di acquistare a parte la tastiera: costa La penna zioni di scrittura: se il tasto ben 135 euro ed è praticamente un obbligo se si vuo- è precisissima funziona ma non si riesce a le usare Surface come notebook. Il costo è in parte Uno dei vantaggi del Surface Pro 3 è la possibilità di scrivere, sappiate che manca quella pila, e lo diciamo giustificato dall’ottimo lavoro svolto da Microsoft: la sfruttare la penna. Venduta separatamente a 54,99 perché abbiamo perso una buona mezz’ora a capire tastiera funziona come custodia, ha un doppio aggan- euro, è una novità assoluta di Surface Pro 3 ed è il motivo del malfunzionamento. Tornando all’uso con cio magnetico che permette di raggiungere una posi- forse l’unico punto dove Microsoft ha rinunciato a la penna, oltre al classico pennino per selezionare zione più ergonomica per la digitazione e ha un ampio qualcosa. Sul Surface Pro 2, per fornire capacità di elementi, copiare e incollare file e cliccare su punti touchpad con tasto integrato. Con uno spessore glo- scrittura veniva utilizzata tecnologia Wacom, dove un sensibili, la stilo si può usare per prendere appunti bale inferiore ai 5 mm, la tastiera Type Cover, oltre ad pennino passivo interagiva con uno schermo dotato e disegnare. Le applicazioni One Note e Fresh Paint essere retroilluminata, è anche pratica da usare: sotto di una sottile griglia che genera un campo magnetico già presenti su Surface offrono solo un piccolo as- la pressione delle dita si flette leggermente ma niente appena sopra lo schermo stesso. saggio di quello che è possibile fare, e passando a che possa incidere sulla velocità di scrittura, e i tasti L’uso di questa tecnologia, nota e collaudata, permet- Photoshop o a Illustrator le possibilità aumentano. sono sufficientemente ampi per poter digitare senza te di raggiungere il riconoscimento di ben 1024 livelli commettere troppi errori. La tastiera, quando non vie- di pressione (10 bit di risoluzione) rendendo Surface ne utilizzata, può essere ripiegata oppure sganciata una sorta di tavoletta grafica professionale, ma il senza fare troppo sforzo: nonostante l’impegno mes- prezzo da pagare è quello strato in più sul display video so da Microsoft, però, la tastiera non offre lo stesso che avrebbe spinto Surface Pro 3 oltre il centimetro feel di una da notebook. Il gap tra questo modello e di spessore. Ecco quindi che Microsoft si è rivolta alla quella touch venduta con i Surface precedenti è enor- concorrente di Wacom, l’israeliana Ntrig, per dotare me (a vantaggio di quest’ultima) ma ancora non può Surface Pro 3 di una penna attiva capace però di 8 bit competere con una tastiera più classica da notebook, di risoluzione, quindi 256 livelli di pressione. Si nota e soprattutto nella scrittura veloce rimpiangiamo un la differenza? Dobbiamo ammettere che ci siamo li- lab po’ di spazio tra i tasti e un’escursione maggiore mitati a prendere appunti e a disegnare un po’ sen- del tasto stesso. Discreto invece il touchpad, anche za troppe pretese, e il pennino di Surface Pro 3 ci è Microsoft Surface Pro 3 se avremmo preferito un aspect ratio adeguato alle sembrato non solo precisissimo e reattivo ma anche La nostra videoprova dimensioni dello schermo: Microsoft l’ha fatto molto davvero sensibile non solo alla pressione ma anche segue a pagina 40 

 torna al sommario 39 n.97 / 14 6 OTTOBRE 2014 MAGAZINE

TEST Microsoft Surface Pro 3 segue Da pagina 39  attivare tra le funzioni sperimentali che dovrebbe supportare lo schermo di Surface. In realtà non fa Abbiamo provato a usare un po’ Photoshop per rea- altro che accorpare i pixel a coppie, generando uno lizzare anche qualcosa di “impegnativo” e i risultati schermo da 1080 x 720 di risoluzione con un’inter- sono più che buoni. L’unica nota riguarda la resisten- faccia che ricorda i vecchi monitor XGA. Office, One za del display: calcando parecchio il tratto si eviden- Note e le app di sistema sono ottimizzate, tutte le app zia attorno alla punta la tipica macchiolina violacea che si scaricano dallo store per interfaccia Metro e dei display LCD che vengono schiacciati; la rimozio- solo qualche software “pro” ha il problema eviden- ne dello strato Wacom e la creazione di uno schermo ziato, ovvero mostra l’interfaccia a piena risoluzione più sottile ha avuto anche un leggero impatto sulla con icone minuscole. resistenza dello strato superficiale del display. La penna di Surface Pro 3 può essere usata sen- Un po’ di “numeri” za problemi in tutte le applicazioni che supportano La versione da noi provata è quella intermedia: Core La resa dello schermo, misurata con un colorime- l’input penna, quindi Word, PowerPoint e tante altre. i5, 4 GB di RAM e 128 GB di disco. Dopo aver installa- tro, mette in evidenza una buona risposta dello Non abbiamo riscontrato particolari problemi di sorta, to le app di base che non devono mancare su un pro- schermo IPS con illuminazione a LED bianchi ovviamente si deve fare l’abitudine alla scrittura su dotto di questo tipo, ovvero Office, Creative Cloud anche se non siamo di fronte a uno schermo schermo che offre un feedback leggermente diverso con Lightroom, Chrome e client di posta alternativo, “reference”. Il MacBook Air, che ha uno schermo da quello della scrittura su carta. Una nota, infine, per ci troviamo circa 80 GB liberi su disco. Ognuno è li- TN, è di gran lunga peggiore. Tablet come il Galaxy quanto riguarda il riconoscimento del palmo: si può bero di installare ciò che vuole, ma crediamo che una Tab S o l’iPad Air, però, hanno uno schermo leg- scrivere senza problemi anche con il palmo appog- configurazione di base con sistema operativo e le uti- germente più accurato. giato allo schermo, poiché Surface Pro 3 disabilita il lity necessarie a lavorare possa occupare dai 30 ai 45 touch se la penna si avvicina a 1 cm dallo schermo. GB di spazio. Lavorando un po’ sui file temporanei e ottimizzando il tutto (per esempio con un’installazione vece ai vari benchmark Javascript, le prestazioni di Schermo eccellente di Office personalizzata), si scende un po’ ma forse il Surface Pro 3 ridicolizzano quelle dei normali tablet ma la risoluzione non è facile da gestire gioco non vale la candela. Surface Pro 3 è pur sem- ARM, anche se poi questi numeri all’atto pratico val- Surface Pro 3 ha un eccellente schermo da 12” da pre un tablet, e se dobbiamo usarlo per caricare foto gono ben poco. Più importante, invece, il benchmark 2.160 x 1.440 pixel: il rivestimento dello schermo, RAW, video da editare e altri file deve essere chiaro sul disco SSD e sulla batteria. Per quanto riguarda i seppur sottile, è dotato di un ottimo strato antirifles- che non può essere un archivio ma solo una fase di 128 GB dell’esemplare in prova, il disco è un M-Sata so che crea un’immagine chiara anche con una forte passaggio verso un altro storage. Per elementi come SSD Samsung da 128 GB: con uno Storage Score di 4825 (PCMark 8), l’unità è veloce praticamente quan- to quella usata all’interno di un MacBook Air. Infine, la batteria: si ricarica in circa tre ore usando l’alimenta- tore con connettore magnetico proprietario e ha una durata variabile dalle tre alle otto ore. Tutto dipende ovviamente da troppi fattori, come la luminosità dello schermo e il carico di lavoro: renderizzando un filma- to con Adobe Media Encoder, ad esempio, abbiamo dato un bel colpo alla batteria che in poco più di tre ore è scesa al 10% con un notevole surriscaldamento del tablet nella zona posteriore. Allo stesso modo, con una luminosità moderata e la scrittura di testi A sinistra la modalità HiDPI, a destra quella nativa. Manca una via di mezzo. abbiamo passato le sette ore, e volendo saremmo riusciti anche a guadagnare qualche altro minuto; un consumo analogo lo si ha utilizzando il browser web luce ambiente e soprattutto è rivestito da un tratta- documenti, foto e file consigliamo di appoggiarsi a e il client di posta con connessione Wi-Fi. Surface mento oleofobico e repellente efficace che lascia OneDrive che è integrato alla perfezione mentre per Pro 3 ha dunque una buona autonomia per essere un lo schermo pulito anche con un uso intensivo. Una archiviare foto e video si può acquistare una microSD tablet così compatto e sottile, anche se ovviamente superficie liscia, pulita e scorrevole è infatti indispen- da 128 GB e lasciarla dentro lo slot sul retro. Passan- le quasi 12 ore del MacBook Air 13” con OS X sono sabile per la scrittura con la penna. Oltre alla qualità, do alle performance abbiamo usato i classici bench- quasi irraggiungibili. Una nota, infine, sull’efficienza è bene capire come Windows 8.1 e le app più usate mark FutureMark e i risultati sono allineati a quelli termica del dispositivo: Microsoft, almeno sul model- gestiscono questo schermo. Grazie al supporto HiDPI degli altri Ultrabook sul mercato: Surface Pro 3 ha più lo da noi provato, ha fatto un buon lavoro anche se dell’ultima versione di Windows, l’interfaccia desktop o meno la stessa potenza di un MacBook Air (con a (ovviamente) con Haswell e una scocca così piccola si riesce ad adattare bene ai 12” e all’elevata risolu- bordo Windows però) e soffre solo sulla parte grafi- non ha potuto rinunciare a una sottile ventolina. Con zione restituendo testi leggibili e icone di dimensioni ca dove il modello i5 ha una HD4400 invece della il processore a pieno regime si raggiungono quasi i adeguate. La stessa cosa vale anche per molte app le HD5000 usata sul modello Core i7, dotato di proces- 90° di temperatura, che vengono dissipati in modo cui “dimensioni” (finestre, icone e menù) sono gestite sore Intel 4650U. Si tratta, comunque, di differenze sufficiente dalla scocca in magnesio e dalla ventolina a livello di sistema operativo, mentre è meno pratico marginali, anche perché non si può sperare di usa- che emette un lieve ma costante sibilo. Sul retro, se l’uso di applicazioni Adobe: se Lightroom si presta ad re Surface né per giocare in 3D e neppure per fare appoggiamo la mano, Surface non è affatto freddo, essere usato bene, Photoshop e Premiere. ad esem- rendering massiccio ad elevato frame rate. La resa anzi: con la CPU a pieno carico e la ventola in fun- pio. sono un vero incubo, con icone e scritte piccolis- dello schermo, misurata con un colorimetro, mette in zione scalda parecchio. Nulla di preoccupante, sia sime che rendono difficile persino l’uso con la penna. evidenza una buona risposta dello schermo IPS con chiaro, ma è comunque sempre bene saperlo. Anche Purtroppo non esiste una via di mezzo: Photoshop illuminazione a LED bianchi anche se non siamo di lo schermo, in corrispondenza della CPU, si scalda nell’ultima versione CC 14 ha una modalità HiDPI da fronte a uno schermo “reference”. Se guardiamo in- abbastanza.

 torna al sommario 40 n.97 / 14 6 OTTOBRE 2014 MAGAZINE TEST Abbiamo provato con Yosemite il refresh del MacBook Pro 2014 Retina da 13”, 2560 x 1600 pixel e definizione 227 ppi MacBook Pro 13” 2014: è bellissimo e durevole Allo stesso prezzo Apple offre ora sul MacBook Pro ben 4 GB di RAM in più e un processore core Haswell più veloce

di Roberto PEZZALI osemite è alle porte: il nuovo sistema operativo Apple è arrivato alla fase Golden Master, ovvero Yalla build stabile per la distribuzione. Lo stiamo provando da un po’, e per farlo ci siamo fatti prestare da Apple uno dei nuovi MacBook Pro da 13” mid 2014. A fine luglio infatti Apple ha aggiornato la gamma di video MacBook Pro con un lieve refresh che ha toccato quasi esclusivamente processore e RAM, con un ri- tocco verso il basso anche del prezzo. Ne abbiamo quindi approfittatoper scrivere una prova del nuo- vo MacBook Pro da 13” Retina, quello che insomma troverete se andate a comprare un portatile Apple e volete il modello più votato alla produttività. La scelta di usare il MacBook Pro Retina per provare Yosemite è semplice: chi ha avuto modo di vedere Yosemite e la sua nuova interfaccia si sarà reso conto che Apple lab ha in mente ormai solo lo schermo Retina, ed effetti- vamente Yosemite su un MacBook Air non restituisce Apple MacBook Pro 13” Retina (2014) 1.329,00 € la stessa sensazione di compattezza e di eleganza. DIFFICILE TROVARE DI MEGLIO Di OS X 10.10 ne parleremo comunque nella nostra Trovare oggi un notebook miglior di un MacBook è davvero difficile, sia che consideriamo un Air o un Pro. Lasciando da parte il discorso recensione approfondita che pubblicheremo non ap- legato al sistema operativo, dobbiamo ammettere che Apple ha fatto un lavoro egregio: i prezzi sono alti, certo, ma la qualità costruttiva pena Yosemite verrà distribuito sul mercato, e per ora e la durata nel tempo di questi prodotti è fuori discussione. Inoltre, ed è sempre bene considerarlo, un MacBook si svaluta pochissimo con il passare del tempo e ha un ottimo valore anche sul mercato dell’usato. Apple (e anche noi) consigliamo ovviamente l’uso del MacBook preferiamo concentrarci su quel “bel pezzo di hard- Pro con OS X a bordo: dura di più la batteria, l’interfaccia Retina viene gestita meglio e alcune app sono leggermente più veloci, tuttavia ware” che è il nuovo MacBook. La versione che ab- non è da escludere l’acquisto di un MacBook Pro pure per Windows: si perde qualche ora di autonomia ma funziona bene. biamo in prova è quella con processore Core i5 da 2.6 Il MacBook Pro 13 è un prodotto eccellente che pecca solo nell’assenza di una scheda video dedicata: la GPU Iris integrata, infatti, fa un Ghz, 8 GB di RAM 1.5 dei quali condivisi con la GPU po’ fatica a spingere il display dotato di quella incredibile risoluzione. Chi deve scegliere tra i due modelli deve mettere sui piatti della bilancia da una parte un processore non “low voltage” e uno schermo retina e dall’altra 12 ore di autonomia e un peso più contenuto. Iris e un prezzo di listino di 1329 euro, quello base Non vi nascondiamo che, dopo aver visto Yosemite su uno schermo Retina, siamo propensi a consigliare la versione “pro” soprattutto se insomma. Un modello che offre sostanzialmente allo quella differenza di autonomia di 3 ore non è così importante. stesso prezzo (in realtà erano 1333 euro prima) 4 GB di RAM in più e un processore leggermente più velo- Qualità Longevità Design Simplicità D-Factor Prezzo ce ma sempre core Haswell. Lo schermo resta in ogni 9.2 10 9 9 9 8 caso il pezzo forte: 13” IPS, 2560 x 1600 pixel e una 9 definizione di 227 ppi, il tutto con pre-calibrazione e Costruzione e design una resa cromatica eccellente. COSA CI PIACE Schermo di qualità impeccabile COSA GPU integrata non troppo potente Prezzo elevato ma non si svaluta nel tempo NON CI PIACE Costruzione unica nel suo genere Apple non cambia il design, e fa bene. Per eleganza, poi non è del tutto vero: il “pro” è più piccolo dell’Air portabilità, questa versione dedicata più ad un utilizzo robustezza e materiali usati il MacBook Pro, insieme e è solo di 0.1 mm più spesso, con la differenza che produttivo può contare su un’uscita HDMI a dimen- al fratello MacBook Air, è sicuramente uno dei note- però questo spessore lo mantiene per tutta la super- sioni standard e su una coppia di porte Thunderbolt book meglio realizzati sul mercato. L’arrivo della nuo- ficie. La presenza di un pacco batteria più grande poi 2. Sul modello da 13” Apple ha deciso di lasciare le va versione senza drive ottico, e quindi più sottile, porta il peso a 1,57 Kg, 200 grammi in più dei 1.37 Kg stesse connessioni del modello da 15”, una scelta ha poi portato il “pro” a livelli di portabilità da vero dell’Air. La differenza c’è, ma è davvero minima anche davvero saggia. ultrabook. Che il MacBook Air sia più piccolo e sottile a tenerlo nella borsa. Rispetto al modello nato per la Schermo eccellente Interfaccia scalabile o schermo del MacBook Pro Retina è sicuramente il suo elemento di forza: rispetto al pannello TN usato sui MacBook Air Apple ha usato qui un eccellente IPS da 2560 x 1600 che ha un solo difetto, ovvero un rivestimento lucido che non riesce ad abbattere del tutto i riflessi. Tolto questo ci troviamo di fronte ad un display d’eccellenza che restituisce, come si può vedere dalle misure qui a fianco, una resa davvero eccezionale con una copertura quasi completa della gamma colore sRGB. Apple ha saputo gestire al me- glio la risoluzione di questo schermo: Yosemite, ma

segue a pagina 42 

 torna al sommario 41 n.97 / 14 6 OTTOBRE 2014 MAGAZINE

TEST Apple MacBook Pro 13” segue Da pagina 41  come lui anche le versioni precedenti, ha una interfac- cia scalabile che permette di scegliere quanto grandi si vogliono vedere testi e icone. Sconsigliamo viva- mente la visualizzazione nativa (per attivarla serve un hack), così come sconsigliamo quella Retina pura che porta le app e lo schermo ad una risoluzione di 1280 x 800: in questo caso l’immagine impressiona per compattezza ma sul desktop ci stanno davvero pochi elementi e molte app di produttività come la Creative Cloud di Adobe ha una interfaccia con elementi troppo Il grafico del gamut dello schermo da 13”: è un Si possono modificare i parametri di scaling dal grossi per poter lavorare serenamente. Premiere, ad ottimo display per ritocco fotografico con una pannello di controllo. esempio, ha pochissimo spazio per la time line e per copertura quasi totale dello spazio colore sRGB. gli strumenti di lavoro. Nelle impostazioni dello schermo quella che abbiamo trovato più fruibile è la “più spazio”, ma se volete pro- vare la nativa la cosa migliore è scaricare dal l’utility Display Menu che permette di selezionare proprio la risoluzione desiderata. Va detta una cosa riguardo alle risoluzioni: le prestazio- ni del sistema in ambito grafico sono legate anche alla risoluzione scelta, quindi la scelta dev’essere oculata. In modalità Retina infatti il MacBook attiva quella che è la modalità “Pixel Doubled”, dove quattro pixel del di- splay gestiscono un singolo punto di risoluzione. Nelle altre modalità invece l’interfaccia viene rielaborata ad una risoluzione più alta e poi scalata alla risoluzione nativa del pannello. Ecco perché si ha un leggero calo di prestazioni. Per la precisione le modalità di ridimensionamento sul modello da 13” equivalgono a 1680x1050, 1440x900 e 1024x640 (Testo più grande). Ecco come si comporta alle diverse risolu- zioni. Prestazioni e autonomia In termini di prestazioni il nuovo MacBook Pro non si discosta molto da quello dello scorso anno: il proces- sore grafico, che era il vero collo di bottiglia, sulla ver- Ecco come il cambio di risoluzione impatta sulle app: in alto da sinistra “testo grande”, “retina”, sione da 13” resta comunque l’Intel Iris e sia con Cine- “standard” e “più spazio”. bench sia con gli altri tool di benchmark le prestazioni risultano praticamente identiche. Cambia qualcosa a livello di processore: il passaggio non si può chiedere un disco più veloce. Per quanto produttivo con Premiere e un Media Encoder si scende dal Core i5 a 2.4 Ghz alla versione Core i5 a 2.6 Ghz riguarda la batteria Apple indica un target di 9 ore, e ancora. In linea di massima, seguendo l’uso tipico per fa guadagnare qualche punto, ma non si può dire che effettivamente su Yosemite usando Safari come brow- un portatile che si chiama “Pro” di nome ed è stato si sentono differenze all’atto pratico. Utili i 4 GB in più ser riusciamo tranquillamente a raggiungere questo ri- fatto per creare e produrre, possiamo dire che la du- di RAM, soprattutto in ambito multitasking, mentre per sultato con una luminosità moderata e la connessione rata media va dalle 6.30 alle 7.30 ore, questo con lo il disco SSD le prestazioni sono assolutamente identi- wi-fi attiva. assandoP a Chrome come browser, tuttavia, schermo regolato a metà scala per quanto riguarda che agli altri modelli e anche a quelle dei MacBook Air: si perde già quasi un’ora mentre entrando in ambito la luminosità.

 torna al sommario 42 n.97 / 14 6 OTTOBRE 2014 MAGAZINE TEST Abbiamo provato il nuovo Lumia con Windows 8.1. Ottimo come telefono, decisamente più scadente il reparto foto e video Nokia Lumia 530: a 99 € difficile chiedere di più Lumia 530 ha il difficile compito di ripetere il successo del Lumia 520 ma, a parte il prezzo, ha poche frecce al suo arco

di V. R. BARASSI arà il best-seller della gamma Nokia di fine 2014- inizio 2015, ne siamo certi, ma il Lumia 530 non S ha saputo convincerci del tutto. Il design è indi- scutibilmente Lumia e lo si capisce dalle forme e so- prattutto dai colori; il modello che ci è stato consegnato per la prova è provvisto di cover posteriore arancione video ma il dispositivo è in vendita anche nelle varianti verde, bianco e nero. Rimossa la parte posteriore si accede al vano batteria il quale nasconde uno slot per la micro- SIM e uno per microSD (fino a 128 GB); in basso a sini- stra si nota il corposo altoparlante di sistema che, a dirla tutta, suona molto bene (sempre in relazione al prez- zo). Sul lato destro del dispositivo vi sono il bilanciere del volume e il tasto di blocco/sblocco mentre non c’è il pulsante dedicato all’unica fotocamera da 5 Mega- Nokia Lumia 530 99,00 € pixel; la porzione superiore è contraddistinta da un jack SICURO BEST SELLER, MA NON SARÀ TROPPO ENTRY LEVEL? lab da 3.5mm mentre in basso c’è l’ingresso micro-USB. Nokia vuole ripetere il successo del Lumia 520 e, probabilmente, ce la farà. A 99 € di listino (Lumia 520 fu lanciato a 199 €) è davvero difficile chie- Volendo esprimere un giudizio sommario sulla qualità dere di più di quello che offre: Windows Phone 8.1 va alla grande, la batteria dura quasi due giorni, la parte telefonica è fantastica e ci si può togliere costruttiva siamo tutti concordi nel dire che Lumia 530 qualche soddisfazione anche utilizzandolo come player audio. Per Facebook, Twitter e Instagram va più che bene a patto di non essere troppo - anzi, - che pesa 129 gr - è uno smartphone economico ben per niente - esigenti sotto il profilo foto/video. La fotocamera è al di sotto della media e c’è poco da fare: se cercate qualcosa che sia in grado di scattare foto almeno accettabili è meglio stare lontani da questo dispositivo. Il display non spicca per qualità ma alla fine, considerando il prezzo, ci si realizzato: le plastiche sembrano di qualità (anche se convince che “meglio di così” non si poteva proprio. Forse bastava tenere in gamma solo il Lumia 630. ci sarà da vedere alla lunga come si comporteranno) e l’assemblaggio è buono. Del resto, esclusa la cover po- Qualità Longevità Design Semplicità D-Factor Prezzo steriore, è praticamente unibody: certo qualche scric- 6.6 6 6 6 7 5 9 chiolio c’è, i pulsanti non offrono tutto questo feedback ma si è visto e si vede molto di peggio. - Prezzo di listino - Fotocamera imbarazzante COSA CI PIACE - Windows Phone 8.1 sorprende COSA NON CI PIACE - Display “scialbo” - Ottimo telefono - Poche app sul Marketplace Display rimandato - Solo 512 MB di RAM Il frontale del dispositivo è dominato da un vetro senza alcun trattamento particolare (attenti dunque a graffi e cadute) che fa anche fatica a trattenere le ditate; sopra si è riuscito a fare per nascondere le forti limitazioni la scritta Nokia c’è la feritoia della buona cassa aurico- sulla visione laterale; il display del Lumia 530 si com- lare mentre all’estremità inferiore del device c’è spazio porta bene se visto frontalmente oppure da sopra o per il piccolo microfono di sistema. Al centro trova po- leggermente dal basso, ma provando ad osservarlo sto un display da 4 pollici di diagonale, tutt’altro che dal lato sinistro oppure, ancora peggio, dal lato destro un piacere per gli occhi. Nonostante il piccolo “salto” il risultato è davvero di basso profilo. La luminosità poi di risoluzione - rispetto a Lumia 520 - da 800 x 480 non aiuta: 200cd/m2 sono sufficienti in ambienti chiusi pixel a 854x480 pixel e il cambio di form factor (da 15:9 ma all’aperto, e soprattutto sotto il sole, si fa davvero a 16:9, ma ora c’è la barra dei pulsanti ad occupare lo fatica a vedere cosa c’è sullo schermo. Assenze im- spazio extra), non ci si mette troppo a capire che di portanti ma non scandalose sono quelle dei sensori di passi avanti sul fronte della qualità non ne sono stati luminosità (tra le impostazioni è possibile selezionare fatti. Il pannello riproduce colori sbiaditi e offre angoli un profilo basso, medio o alto) e di prossimità; quando di visione molto limitati, ma se le tile di Windows Phone si appoggia il display al viso - durante una chiamata aiutano un po’ a mascherare le scialbe tonalità, nulla - questo si spegne lo stesso grazie al contatto del pan- nello con la pelle. Meno male che c’è Windows Fortunatamente sotto il pessimo display c’è uno Snapdragon 200 quad core da 1,2 GHz che fa il suo lavoro con diligenza; come abbiamo più volte avuto modo di sottolineare, a Windows Phone 8.1 non serve riscontrato qualche difficoltà anche nella riproduzione molto per andare alla velocità della luce e anche nel di filmati 1080p, ma dubitiamo che questo possa esse- caso di Lumia 530 il risultato è il medesimo: il sistema è re uno scenario abituale per questa tipologia di dispo- una scheggia in ogni situazione e solo esagerando con sitivo. Più completo - ma non ancora perfetto - il nuovo i giochi, con la navigazione oppure col multitasking si centro notifiche; interessante la possibilità di attivare la risente dello scarso quantitativo di memoria RAM instal- colonna di extra-tile già vista sui modelli più grandi (ma lato a bordo (512 MB). Volendo essere pignoli abbiamo segue a pagina 44 

 torna al sommario 43 n.97 / 14 6 OTTOBRE 2014 MAGAZINE MERCATO A novembre arriverà la rivoluzione del canone Rai: addio al bollettino, al suo posto una tassa sui beni di consumo Canone Rai scontato grazie ai biglietti della Lotteria Italia Ci sarà un’imposta legata alla capacità di spesa delle famiglie decurtata di una parte finanziata dai biglietti della lotteria della famiglia, una sorta di imposta sui questione. L’unico dubbio a di Roberto PEZZALI beni di consumo che sarà più alta per questo punto resta legato al a tanto attesa rivoluzione del ca- alcuni acquisti costosi e che sarà girata tipo di tassa che sarà a carico none Rai è alle porte: a novembre, allo Stato. delle famiglie, che dovrebbe L tramite decreto, scomparirà, infatti, Questa imposta però costituirà solo comunque essere più bassa l’odioso bollettino da versare in posta. una parte del costo del canone: l’altra, di quanto si paga attualmen- Questo non vuol dire che il canone non infatti, arriverà da una percentuale del- te il canone Rai. Questo sarà ci sarà più, ma semplicemente che non le vendite dei biglietti della Lotteria Ita- possibile proprio grazie a chi ci sarà più il pezzo di carta da cestinare lia. Ne è sicuro il quotidiano La Repub- acquisterà i biglietti della Lot- evitando così di pagarlo: al suo posto blica, che ha pubblicato recentemente teria Italia (le nonne?), lo stesso target programmi Rai come Domenica In e La una tassa legata alla capacità di spesa un lungo articolo proprio su questa di utenza che probabilmente divora Prova del Cuoco (nella foto).

TEST Nokia Lumia 530

segue Da pagina 43 

la sconsigliamo, diventa tutto troppo piccolo) e davve- ro ottima la tastiera di sistema, che nonostante occupi buona parte del display si può usare velocemente con una sola mano e anche in modalità swipe. I soli 4 GB di memoria fisica presenti su Lumia 530 non sono mai un problema: tutti i file si possono archiviare nella scheda microSD e anche gran parte delle applicazioni (tutte, tranne quelle di sistema) si possono spostare nella memoria esterna. Abbastanza completa è la dotazione di applicazioni: c’è Office e ci sono i vari OneNote e OneDrive, non mancano le mappe Here, Skype, l’ot- timo MixRadio e l’app Nokia Camera che, come ve- dremo, poco può fare per rendere le foto migliori di quanto possano essere. Internet Explorer si conferma un ottimo browser anche su Lumia 530 e nonostante a volte i tempi di caricamento siano leggermente più lunghi della norma, l’esperienza di navigazione è sem- pre appagante. Se vogliamo parlare delle app di terze parti non ci resta altro da fare che ripetere quanto già ripetutamente scritto in passato: lo store di Windows quello di camera-phone per eccellenza ma in questo quasi tutti i dispositivi in commercio riescono ad arriva- Phone è ancora povero se paragonato a quelli di iOS o caso non c’è proprio niente che possa avvicinare Lu- re almeno a 720p. di Android ma ormai si trova tutto il necessario. Lumia mia 530 a questa categoria di prodotti. Il dispositivo in 530 però non è un dispositivo destinato ai videogioca- oggetto monta un unico modulo da 5 Megapixel che Batteria ok, buona ricezione tori: a causa dello scarso quantitativo di RAM, i titoli più fa fatica ad esprimersi anche in condizioni “ottimali”; il e ottimo audio esigenti non funzionano. sensore da 1/4 pollici e la lente 28mm f/2.4 non sono Lumia 530 è un prodotto economico e come tale sareb- in grado di offrire fotografie degne del migliore brand be impensabile pretendere da esso un modulo LTE/4G Fotocamera: 5 Megapixel… e basta Lumia e quando la luce cala la rumorosità tende a di- installato a bordo; bisogna accontentarsi di un classico Non avevamo grandi pretese dal modulo fotocame- ventare eccessiva. Non c’è un tasto dedicato alla fo- HSDPA+ che si comporta molto bene come egregia- ra ma forse qualcosa in più, quella sì, ce la saremmo tocamera e manca l’autofocus; per ottenere fotografie mente funziona anche il GPS, soprattutto con le mappe aspettata; spesso si è soliti abbinare il nome Lumia a decenti bisogna posizionare gli oggetti ad almeno 60 HERE. C’è il Bluetooth 4.0 e non manca il supporto Mi- centimetri altrimenti, causa messa a fuoco fissa, viene racast. Facendo qualche test abbiamo notato come la tutto sfuocato. Non c’è il flash LED ma poco importa; ricezione del dispositivo sia buona, seppure non eccel- difficilmente avrebbe aiutato a migliorare le fotogra- lente; detto questo difficilmente Lumia 530 vi lascerà fie in condizioni di poca luce (che escono tutte un po’ senza segnale. Molto buona la qualità delle chiamate: “verdastre”) e forse sarebbe stato utile più come torcia. si sente sempre bene e anche chi ascolta non può pro- Assente anche la fotocamera frontale: i giovani e gli prio lamentarsi. Ottimo l’altoparlante esterno, anche in amanti dei selfie non ne saranno proprio entusiasti. Se vivavoce. Lumia 530 ci ha sorpreso, ma neppure trop- le fotografie fanno fatica a raggiungere la soglia della po, sotto il profilo dell’autonomia: lo smartphone copre mediocrità, ancora peggio fanno i video; Lumia 530 è senza grossi problemi una normale giornata di lavoro in grado di registrare filmati solo a 854 x 480 pixel, ri- e i più attenti saranno anche in grado di spremere la soluzione ormai superatissima se si pensa che ormai batteria da 1430 mAh fino a due giorni.

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N n.97 / 14 6 OTTOBRE 2014 MAGAZINE TEST Abbiamo provato e realizzato una recensione completa della nuova serie X85 per capire bene le differenze con la X9 Bravia X85: il 4K Sony che costa (un po’) meno Per chi trova troppo impegnativo il design della serie X9, Sony ha realizzato un TV 4K con sistema audio meno sofisticato

di Paolo CENTOFANTI fogliando la gamma 2014 di TV Sony, un gradi- no appena sotto l’ottimo X9, che abbiamo già S recensito, troviamo la serie X85, sempre con pannello Ultra HD ma design, se possiamo usare que- sto termine, meno “impegnativo”. La serie X9 è, infatti, caratterizzata dal nuovo design a cuneo con i diffusori video stereo in bella vista ai lati del TV che aumentano non poco le dimensioni del TV. L’X85, che abbiamo provato nella versione da 65 pollici, segue invece la filosofia opposta, nascondendo tutto quello che può e offrendo un design decisamente minimale. Cambiamenti solo estetici o anche più profondi? Vediamo di capirlo. La riduzione del “cuneo” Eliminato il sistema audio completo del modello supe- riore, X85 si presenta come un TV dal design davvero lab molto semplice. Fatta eccezione per la distintiva bar- retta luminosa che troviamo su tutta la gamma di TV di quest’anno, il frontale del TV è praticamente privo di Sony KD-65X8505B qualsiasi dettagli estetico. Ciò che stupisce del TV è il PERCHÉ NON C’È IL LOCAL DIMMING? 3.499,00 € ridottissimo spessore della cornice intorno ai lati del di- Rispetto al modello superiore X9, la serie X85 fa a meno del sistema di diffusori completo e del design più sofisticato, differenze che valgono un taglio splay, che specie sul modello da 65 pollici fa sembrare del prezzo di circa 700 euro a parità di pollici dello schermo. Nei ben 3.500 euro di prezzo di listino, quindi non proprio da TV di fascia media, non c’è le immagini quasi davvero a filo del bordo del TV. Senza spazio però per la retroilluminazione local dimming, che spinge il modello superiore su tutto un altro livello per quanto riguarda la qualità di immagi- la necessità di mantenere la cassa acustica per i diffu- ne. E così, nonostante la buona resa cromatica e la risoluzione del pannello, il TV Sony non è diverso da tanti altri TV LCD LED Edge, accomunati da una resa in termini di rapporto contrasto poco soddisfacente, specie se si cerca un TV da utilizzare in ambito Home Theater. sori dell’X9, sparisce completamente il distintivo profilo a cuneo, per cui l’X85 visto lateralmente è completa- Qualità Longevità Design Semplicità D-Factor Prezzo mente “piatto” e spesso pochi centimetri. Rimangono i particolari “piedini” di appoggio che possono essere 7.4 7 9 7 8 9 6 fissati o ai bordi oppure in posizione più centrale in - Calibrazione di default - Assenza di local dimming caso di disposizione su un mobile più stretto della lar- COSA CI PIACE - Ottima resa cromatica COSA NON CI PIACE - Schermo poco uniforme ghezza del TV. La qualità della costruzione, nonostante le finiture non siano forse raffinate come la superficie piano black dell’X9, è comunque di livello alto, con un tutto quello che possiamo aspettarci da un TV di fascia dispositivo pensato per agevolare l’utilizzo delle fun- bel profilo laterale in alluminio, ottime giunture tra i vari alta. Disposti lateralmente, ci sono 4 ingressi HDMI 2.0, zionalità interattive del televisore. Si tratta dello stesso elementi della cornice tra frontale e spigoli e un rive- di cui due compatibili MHL, ben tre porte USB, di cui telecomando in dotazione all’X9, quindi con NFC per stimento del pannello sufficientemente robusto. L’X85 una ad alta potenza per il restituisce quella sensazione di prodotto premium che collegamento di Hard Disk in parte ci si aspetta anche da un TV di questa fascia esterni per la funzione PVR, di prezzo. Il parco connessioni è completo e include uscita mini-jack stereo per le cuffie, doppio tuner DVB-T2 e DVB-S2, slot per moduli common interface. Direttamente rivolti verso il muro troviamo l’ingresso component con annesso audio stereo analogico, audio digitale ottico e la porta di rete per il collega- mento a Internet tramite connessione cablata. Il Wi-Fi è naturalmente integrato e il TV supporta il Wi-Fi Direct l’accoppiamento veloce di smartphone e tablet Sony in oltre il Bluetooth, utilizzato per gli accessori come il Miracast per il mirroring dello schermo. Il telecomando telecomando touch. Se proprio dovessimo lamentarci tradizionale è di fattura un po’ troppo economica a no- di qualcosa, vista la fascia di prezzo, è l’assenza di un stro avviso, soprattutto vista la classe del TV, e durante ingresso DisplayPort, per sfruttare al meglio il pannel- l’utilizzo abbiamo notato come il pad per la naviga- lo Ultra HD con un PC. In dotazione troviamo, oltre al zione dei menù, oltre a essere piccolo e apparente- telecomando tradizionale, anche il One-Flick Remote, segue a pagina 47 

 torna al sommario 46 n.97 / 14 6 OTTOBRE 2014 MAGAZINE

TEST TV Sony KD-65X8505B segue Da pagina 46  grigi. Ciò che non impressiona è il rapporto di contra- sto che si ferma a circa 1060:1 frenato da un livello del mente poco robusto, sia anche poco reattivo. Meglio in nero davvero molto elevato: 0,110 cd/mq è un dato che questo caso il One-Flick Remote, con il quale occorre non passa inosservato quando il modello superiore, familiarizzare un po’ all’inizio. Menù e funzionalità sono l’X9005B, vantava una luminosità di 0,021 cd/mq sul del tutto analoghi a quelli della serie X9 e degli altri TV nero. Il valore è stato ottenuto tra l’altro abbassando smart del produttore giapponese. La nuova piattaforma la retroilluminazione fino a ottenere una luminosità di offre un sistema di raccomandazione dei contenuti sia 120 cd/mq sul bianco di riferimento, valore più adatto televisivi che dei servizi on demand di Sony, a cui viene per la visione in sala oscurata. Il TV Sony spegne la dato molto risalto nella sezione del menù dedicata ai retroilluminazione solo in presenza di una schermata contenuti multimediali. Ciò rende un po’ più macchino- completamente nera o assenza di segnale, condizio- so passare alla riproduzione di file da periferiche USB ne che chiaramente non si verifica mai guardando o dai contenuti sulla propria rete locale. Il lettore mul- un qualsiasi contenuto, mentre ha una sorta di global Il telecomando tradizionale, in plastica, è molto timediale è abbastanza completo e supporta la ripro- dimming dinamico, molto meno efficace del local dim- affollato intorno al pad di navigazione di costru- duzione anche di file video con risoluzione Ultra HD. ming del modello superiore, e che solo in determinate zione un po’ economica. La sezione dedicata alle app include molte applicazioni situazioni permette di avere un livello del nero intorno ma in realtà quelle interessanti sono poche. Tra queste, alle 0,09 cd/mq. L’input lag, infine, in modalità gioco si modello. Come detto, nelle scene più luminose la resa oltre a Skype, segnaliamo Facebook, Twitter, YouTube attesta sui 39 ms. è esemplare, specie con contenuti nativi 4K dove è e Vimeo. Twitter è integrato anche nella funzione social possibile apprezzare un dettaglio incredibile, precisio- view che consente di vedere i tweet relativi alle ashtag Peccato per il livello del nero ne nelle sfumature e una buona dinamica complessiva. dei programmi che stiamo guardando. Basta un pannello Ultra HD per fare un buon televi- Purtroppo anche i contenuti in 4K non possono fare sore? Sono tanti gli aspetti che rendono un’immagine molto nelle scene meno luminose (uno stesso spezzo- Profilo Cinema ben calibrato bella da vedere e la risoluzione è solo uno di questi ne di Elysium fornitoci da Sony non ne è uscito molto Il menù delle impostazioni di immagine è identico a elementi. La riprova è proprio questo TV Sony che è valorizzato dal TV), e la maggiore risoluzione da sola quello visto anche sulla serie X9 e presenta quindi le un prodotto molto diverso dall’ottimo X9005B che ab- non riesce a compensare il basso rapporto di contra- stesse limitazioni tra cui l’assenza di un CMS per la re- biamo provato qualche mese fa. Se la risoluzione è sto. A ciò si aggiunge una risoluzione in movimento golazione avanzata dei colori. In realtà non se ne sente la stessa del modello superiore e l’X8505 è in grado di che si risolleva unicamente abilitando la funzione la mancanza, visto che il preset di fabbrica è già vicino offrire immagini di tutto rispetto con scene molto lumi- MotionFlow che però introduce quell’effetto telenove- al riferimento e comunque con un minimo di regola- nose, purtroppo è anche un TV meno convincente in la che magari non a tutti piace. Per quanto riguarda zione quasi tutti i parametri vanno a posto da soli. Il termini di un altro importante parametro, il rapporto di l’elaborazione di immagine X-Reality Pro vale quanto profilo di immagine più vicino a un’impostazione Home contrasto. Questo per via di un sistema di retroillumina- avevamo già detto per l’X9005B: l’upscaling dei con- Theater è quello denominato Cinema 1 e che presenta zione da cui ci aspettavamo di più dopo quanto visto tenuti in alta definizione è in generale buono e offre sia un bilanciamento della scala di grigi che una co- con l’X9 e che è causa essenzialmente di due proble- immagini compatte e profonde, ma non lavora molto lorimetria abbastanza corretti. C’è anche un profilo matiche che abbiamo riscontrato durante la nostra pro- bene sugli elementi di grafica fissa (sottotitoli, titoli di denominato Cinema 2 e che attiva alcune elaborazioni va di visione: mancanza di uniformità dello schermo e testa e di coda, menù dei dischi, ecc), e se si calca la un livello del nero elevato. Se l’X9 ci aveva convinti mano diventa evidente un po’ di edge enhancement proprio per l’eccellente tecnologia di local dimming, in sui contorni principali. Nel complesso però l’elabora- questo caso ci troviamo davanti a un LCD LED Edge zione è sicuramente efficace nello sfruttare al meglio il con un “global dimming” meno sofisticato. Il risultato pannello Ultra HD anche in assenza di contenuti nativi. è che, specie durante la visione in sala oscurata, il più Tutto sommato è piacevole la resa dei contenuti in de- delle volte le immagini sono annacquate dall’alone finizione standard del digitale terrestre, considerando della retroilluminazione con il nero che non è mai dav- la mole di upscaling necessario per la visualizzazione vero tale. E così, fatta eccezione appunto per le scene sul pannello Ultra HD, segno di un buon lavoro svolto molto luminose, il quadro appare un po’ slavato e poco dal processore. Sul versante audio chiaramente l’X9 contrastato fino ad arrivare, nelle sequenze scure, a un con i suoi diffusori dedicati era tutto un altro pianeta, livello del nero davvero elevato, tanto che persino con ma nel complesso l’X85 se la cava discretamente per le luci in sala accese, il nero appare spesso grigio. Il quanto chiaramente non possiamo aspettarci presta- controllo dinamico della retroilluminazione se attivato zioni da impianto Home Theater. La resa sulle basse su minimo mitiga un po’ la situazione (a intensità su- frequenze manca di impatto, ma nel complesso per un Colori primari e secondari del profilo Cinema 2. periore entra in gioco un’enfatizzazione digitale del TV così sottile la risposta non è male. contrasto), ma il suo intervento è appunto un palliativo Sony e in particolare un’espansione dello spazio colore molto diverso dal local dimming dell’X9 e in definitiva video che spinge fuori riferimento la saturazione di primari e meno efficace. A ciò si aggiunge appunto la mancanza secondari dal 50% circa in su. Con i controlli a dispo- di uniformità che si nota ogni qualvolta ci sono dei mo- sizione è possibile ottenere un migliore bilanciamento vimenti laterali della macchina da presa, con l’effetto del bianco che porta ancora più vicino al riferimento “schermo macchiato”. L’esemplare giunto in redazione anche i primari e i secondari, ottenendo un profilo deci- mostrava sia clouding vicino ai bordi (specie sul bordo samente accurato. Rimane una leggera sovrasaturazio- superiore vicino all’attacco della webcam sulla corni- ne del rosso, ma nulla che possa essere considerato ce), che una sorta di leggero vertical banding meglio lab fuori dalla norma per un display consumer. Durante la visibile visualizzando una schermata grigia. Un pec- calibrazione abbiamo anche portato il gamma a 2.4 uti- cato perché per il resto il TV Sony offre un’eccellente lizzando l’apposito parametro (di default è impostato a resa cromatica, con colori saturi e brillanti, ma anche TV Sony W805 Funzioni e interfaccia identiche alla serie X85 2.2), ottenendo un buon comportamento della scala di molto equilibrati, forse il vero punto di forza di questo

 torna al sommario 47 n.97 / 14 6 OTTOBRE 2014 MAGAZINE TEST La soluzione multiroom Panasonic All è composta da due diffusori e un ricevitore da collegare ad un sistema stereo Panasonic All, il multiroom a prezzo accessibile Il sistema è un buon esordio per Panasonic nell’agguerrito settore dei diffusori connessi in rete, ma non tutto è perfetto

di Roberto FAGGIANO boom multiroom: il successo di Sonos ha portato tutti i produttori a realizzare diffusori wireless da È piazzare in casa. Funzionano da soli, ma danno il meglio se presi in gruppi: possono infatti costituire un sistema audio completo scalabile e facile da pilotare, il tutto con un app e la rete Wi-Fi di casa. Tra i nuovi video modelli c’è anche Panasonic con una gamma comple- ta che comprende il modello ALL8 (299 euro), il più compatto ALL3 (249 euro) e il modulo ALL1C (199 euro) da acquistare solo se si vuole usare anche il proprio impianto come diffusore. Va detto che è un add-on inutile nella maggior parte dei casi: casse e smartpho- ne bastano e avanzano. I 3 modelli sono basati sul sistema AllPlay di Qualcomm: questo vuol dire che teoricamente è possibile mettere insieme i prodotti di ce anche per i meno esperti. Avremmo visto volentieri marche diverse basati sullo stesso standard. Purtroppo dei controlli di tono e la predisposizione per l’utilizzo in lab non siamo riusciti a provarlo perché questi Panasonic stereofonia di due diffusori: qui Sonos è più avanti. Da sono anche i primi disponibili con questo standard. La segnalare qualche impuntamento nella versione per connessione per tutti i modelli è Wi-Fi a doppia banda Android, mentre su iOS fila tutto liscio. 2,4 e 5 GHz, la gestione avviene tramite l’app dedicata Streaming e la compatibilità è assicurata con file Installazione semplice … o quasi musicali MP3, AAC, WAV, ALAC e FLAC. Inoltre sono Per installare i componenti si può usare la soluzione compatibili con Spotify Connect. L’aspetto è molto ele- cablata, sempre consigliabile quando disponibile op- gante e sobrio, disponibile in versione bianca oppure pure il Wi-Fi. Per quest’ultima versione è disponibile il grigio scuro, evitando originalità ad ogni costo e colori pratico WPS oppure una più macchinosa procedura via fin troppo sgargianti. smartphone. Il tutto deve però fare i conti con la ridot- Il modello ALL8 è un diffusore a due vie con subwoofer ta sensibilità del ricevitore integrato, un bel problema Sul retro sono distribuite le prese di rete e il minijack integrato e potenza complessiva di 80 watt con moduli soprattutto per il modulo ALL1C che dovrebbe avere ausiliario oltre all’alimentazione, tutto è disposto per digitali. Gli altoparlanti hanno membrane in bambù ed una collocazione fissa e poco modificabile; i diffusori diminuire l’ingombro ma l’accordo reflex posteriore è possibile regolare i controlli di tono. Il diffusore può invece possono anche essere posizionati in modo tale impedisce una collocazione troppo vicina alla parete essere posizionato a parete e misura 37 x 22 x 14 cm da ricevere un segnale migliore. Un piccolo trucco spe- posteriore. L’ascolto procede bene già con i normali (L x A x P). Il modello ALL3 è più compatto e può esse- rimentato sull’ALL1C è quello di sistemare momenta- brani MP3 però la resa non ci sembra ben equilibra- re posizionato in orizzontale e verticale, utilizza moduli neamente modulo o diffusore nei pressi del router per ta: la gamma bassa tende a eccedere, mentre le voci di amplificazione digitale per complessivi 40 watt per il primo collegamento, in modo da avere un segnale sembrano troppo focalizzate sul diffusore; modesta un sistema di altoparlanti a due vie; le misure sono di molto forte. Una volta stabilito il collegamento si riporta l’estensione tridimensionale oltre le dimensioni fisiche 25 x 13 x 15 cm (L x A x P). Il modulo ALL1C è invece uti- l’oggetto nel posto desiderato il collegamento sembra del diffusore mentre la pressione sonora raggiungibi- lizzabile da chi dispone già di un sistema stereo e vuo- riuscire più facilmente, almeno così è capitato a noi. le consente di sonorizzare anche ambienti di grande le trasformarlo in un “diffusore” controllabile dall’app. cubatura. Proseguendo l’ascolto si nota un’eccessiva Il modulo contiene un convertitore digitale/analogico Il diffusore ALL 8, potente ma esigente sensibilità alla qualità della musica, un buon proposito Burr Brown da 192kHz/24 bit ma ha anche l’uscita digi- in generale ma temiamo che i benefici riguarderan- tale oltre alla stereo analogica. no solo i pochi utenti con molto musica Flac. Forse ci Il tutto si controlla dall’applicazione Panasonic Music aspettavamo qualcosa di più per il top di gamma an- Stream, già disponibile per iOS e Android. Volendo si che se in effetti il prezzo è inferiore a quello di molti può usare direttamente Spotify Connect, ma solo pilo- concorrenti. Il rapporto qualità/prezzo quindi è molto tando il diffusore in modo “singolo”. favorevole, ma spendendo qualcosa in più si possono ottenere prestazioni migliori e più equilibrate. Applicazione completa ma migliorabile Per portare e controllare la musica verso il sistema ALL Il diffusore ALL 3, il più equlibrato è necessario utilizzare l’app dedicata, uno strumento Il modello più piccolo della gamma si presenta con un ben fatto anche dal punto di vista grafico e facile da peso notevole nonostante la forma compatta, i pul- usare. Una schermata gestisce la sorgente tra quelle santi di controllo sono sul lato superiore (o sinistro, riconosciute nella rete domestica, i servizi di streaming a seconda del collocamento) mentre le spie sono e le apps, un’altra permette di scegliere dove inviare Il modello più grande della gamma ha comunque di- nascoste dietro alla griglia che protegge gli altopar- la musica e con che volume. Se c’è un solo elemento mensioni non eccessive, anche se la profondità e il lanti. Per l’ascolto scegliamo la posizione orizzontale non bisogna fare altro, altrimenti bisogna impostare peso impongono una collocazione su ripiani o piani e facciamo partire il nostro iPod, la resa sembra leg- ogni diffusore o modulo, per poter indirizzare la musica d’appoggio robusti. I controlli diretti sono posti sul lato germente sbilanciata sui bassi e anche sulle voci ma come desiderato. Il tutto è piuttosto intuitivo e sempli- superiore con spie di controllo appena davanti. segue a pagina 49 

 torna al sommario 48 n.97 / 14 6 OTTOBRE 2014 MAGAZINE MOBILE Secondo i test di Mashable l’uscita analogica delle cuffie è ancora limitata a 22 KHz Punk, il diffusore Per ora niente audio Hi-Res da iPhone in cuffia “spacca timpani” Come dimostrano dei test il supporto all’audio in alta risoluzione con iOS 8 è ancora limitato Punk (70 euro) è il nuovo diffusore compatto presentato da Sol Republic: di Paolo CENTOFANTI sta nel palmo di una mano e che si può trasportare facilmente. La sua onostante le voci di un possibile finitura è studiata per resistere all’ac- passaggio all’audio in alta risolu- qua, agli urti e alla polvere; la batteria N zione su iTunes, al momento con ricaricabile integrata ha autonomia iOS 8 il supporto continua ad essere limi- fino a 8 ore mentre il collegamento è tato. Prima di tutto precisiamo che a livel- tramite Bluetooth oppure con il nor- lo hardware niente impedisce ad iPhone male cavetto minijack. Sol Republic nuovi e vecchi di riprodurre audio Hi-Res. definisce il suo nuovo gioiello come Apple da tempo impiega sui suoi dispo- “ferociously loud”, ovvero capace di sitivi DAC audio in grado di riprodurre riprodurre musica con grande impatto file quanto meno fino a 96 KHz, ma un sonoro. E per spiazzare i concorrenti test eseguito da Mashable ha verificato Sol Republic cita la potenza maggiore che l’uscita analogica viene comunque del 75%, l’autonomia doppia e la limitata a 22 KHz, indipendentemente portata wireless assai maggiore di dal lettore software che viene utilizzato. anche in questo caso la dinamica venga altri diffusori della categoria. Punk Il blog ha effettuato il test utilizzando dei limitata a 16 bit. La riproduzione di file arriverà a metà ottobre e si potrà sce- test tone campionati a 24 bit e 96 KHz, audio in alta risoluzione rimane possibile gliere in sette diversi colori: nero, blu riproducendoli con le app Onkyo e Ora- utilizzando l’uscita audio digitale tramite Horizon , rosso Fluoro, Cargo, Navy, Stream, visto che il lettore di default di connessione lightning/USB, quindi gli Lemon Lime e verde Ion. iOS 8 non riproduce per ora file ad alta appassionati possono utilizzare un iPho- risoluzione. Il test sulla frequenza di ne come lettore in alta risoluzione colle- campionamento è abbastanza conclu- gandolo a un DAC esterno. La mancanza sivo, visto che la risposta in frequenza però di supporto nativo in iOS 8 lascia viene chiaramente limitata sopra i 18 presumere che il lancio di un iTunes in KHz, mentre quello sulla risoluzione di alta qualità sia ancora lontano. Certo ba- Un DAC/amplificatore per cuffie 24 bit (eseguito analizzando il solo rap- sta un semplice aggiornamento software per iOS con connettore lightning porto SNR) sembrerebbe suggerire che a ribaltare la situazione. di Beyerdynamic, visto a IFA 2014.

TEST Panasonic All

segue Da pagina 48  Il modulo ALL1C, esalta i Flac valida alternativa per l’uso casalingo alle tante chia- vette per pc con convertitore integrato, che spesso complessivamente il risultato è buono. costano molto di più e obbligano a impegnare una Si apprezza l’estensione della riproduzione sonora porta USB del pc. il rapporto qualità/prezzo però non ben oltre le dimensioni fisiche del diffusore. Probabil- ci sembra dei più favorevoli, anche se purtroppo i po- mente l’accordo reflex posteriore richiederebbe una chi concorrenti sono allineati maggiore cura nell’installazione, ma si tratta di una condizione che il progettista non dovrebbe imporrea Un buon inizio in un mercato già affollato un diffusore di questo tipo. Passando a musica Flac Il sistema Panasonic ALL ci è sembrato un buon esor- più impegnativa migliora qualcosa in gamma bassa dio nel settore dei diffusori connessi in rete per il mar- ma al tempo stesso servirebbe più precisione sugli chio, un ingresso che avviene però in un mondo dove i acuti. Complessivamente il rapporto qualità/prezzo è Questo apparecchio è destinato ad alimentare con concorrenti sono molti e assai temibili. Nell’ambito del corretto ma la concorrenza è molto agguerrita. musica liquida un sistema stereo già esistente e si multiroom infatti Sonos Play:1 è più completo e flessi- inserisce perfettamente in un sistema multiroom con bile, un po’ per le dimensioni un po’ per le caratteristi- i diffusori ALL. Il modulo ha ingombro ridotto e non che. All’interno della gamma il modello più riuscito è dovrebbe essere difficile aggiungerlo a un sistema a nostro parere il 3: dimensioni compatte, prestazioni stereo o diffusori amplificati. Per l’ascolto abbiamo discrete e rapporto qualità/prezzo molto interessan- usato i convertitori interni e i risultati all’ascolto sono te. Il modello 8 costa relativamente poco rispetto ai notevoli: i brani Flac a 96 kHz vengono riprodotti in principali concorrenti, ma offre prestazioni non molto modo impeccabile, proprio come ci si aspetta da regi- dissimili dal modello più piccolo e la resa varia molto strazioni di alto livello. Evidentemente lo stadio D/A è in base alla qualità di partenza della sorgente. Infine ben realizzato e non deluderà anche con i migliori si- il modulo 1C ha un prezzo elevato però si comporta stemi stereo. Molto buona anche la resa con la musica molto bene con la musica Flac: potrebbe essere una da iTunes, nonostante non siano dichiarati particolari buona scelta per chi desidera solo aggiungere la sor- circuiti di miglioramento dei brani musicali compressi. gente “liquida” a un sistema stereo di livello medio- Da questo punto di vista il modulo Panasonic è una alto già esistente.

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