DI

Provincia di

[Aggiornamento del 19/01/2017 ]

PIANO TRIENNALE - 2017/2018/2019

PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA

(Redatto dal Responsabile per la Prevenzione della Corruzione, Dott. Marco Redaelli, tale nominato con Decreto Sindacale n. 1 del 10/01/2017 Approvato con Deliberazione della Giunta Comunale n. 9 del 24/01/2017)

INTRODUZIONE E ANALISI DEL CONTESTO

Il presente piano costituisce adeguamento del Piano Triennale per la prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza del Comune di Sirtori alle novità normative introdotte dal D.Lgs. n. 97/2016 e dalle indicazioni fornite dall'ANAC, in particolare con l’aggiornamento al PNA 2015 e col PNA 2016. Nella redazione del presente Piano si è tenuto conto anche degli indirizzi strategici espressi dalla Giunta Comunale con propria deliberazione n. 5 del 10/01/2017. 1. Le fonti normative principali restano la Legge n. 190/2012 ed i relativi decreti attuativi, il Piano Nazionale Anticorruzione approvato dalla CIVIT, ora ANAC, con Deliberazione n. 72 dell'11 settembre 2013, le Deliberazioni ANAC n. 6/2015, n. 8/2015, n. 12/2015, n. 831/2016, l'intesa raggiunta in sede di conferenza unificata il 24 luglio 2013 ai sensi dell'art. 1, commi 60 e 61 della Legge n. 190/2012, il D.Lgs. n. 33/2016, il D.Lgs. n. 39/2013, il D.P.R. n. 62/2013, il D.Lgs. n. 97/2016.

2. Analisi del Contesto esterno. Il Comune di Sirtori si trova in provincia di Lecco e si estende per una superficie di 4,29 km². Il territorio è caratterizzato da un profilo geometrico irregolare con variazioni altimetriche modeste che vanno da una quota minima di 303 metri s.l.m. ad una massima di 555 metri di altitudine s.l.m. L'andamento plano-altimetrico del capoluogo comunale risulta collinare, adeguandosi alle caratteristiche orografiche del restante territorio. Ha 2.819 abitanti (01/01/2016) e parte del territorio comunale è ricompresso nel perimetro del Parco Regionale di e della Valle del Curone. Confina con i comuni di Viganò, , Barzanò, Castello di Brianza, e . E’ un Comune collinare di origine romana, la cui economia abbraccia attività agricole e industriali. I sirtoresi presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media; si distribuiscono, oltre che nel capoluogo comunale, nelle località di Bevera di Sirtori, Cappelletta, Ceregallo, Industrie,

1 Travecchia e Villa. Il comune ha attraversato una fase di forte espansione edilizia. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del 1980, sono tre spighe di grano (a ricordo dell'attività agricola predominante nel luogo) un'aquila e una collina, che ricorda l'altitudine del comprensorio.

Per quanto maggiormente attiene ai profili legati alla prevenzione della corruzione e quindi del fenomeno corruttivo, si deve fare riferimento ai dati della provincia di Lecco e della Regione Lombardia ricavabili dalla " Relazione sull'attività delle forze di polizia sullo stato dell'ordine e della sicurezza pubblica e sulla criminalità organizzata - anno 2014 ", presentata dal Ministro dell'Interno alla Camera dei Deputati (trasmessa alla presidenza il 14/01/2016), ed alla " Relazione sull'attività svolta e sui risultati conseguiti dalla Direzione Investigativa Antimafia (secondo semestre 2015) ". Dal secondo documento citato si rileva la presenza di " indizi di collegamento con la 'ndrangheta, con il settore movimento terra ". Esso, prosegue la relazione, è " un settore in Lombardia storicamente appannaggio delle cosche, il cui processo di consolidamento è passato - senza tuttavia mai rinunciarvi - dal controllo delle tipiche attività mafiose [...] al radicamento nell'economia lombarda, risultata in molti casi permeabile grazie alla disponibilità di esponenti della Pubblica Amministrazione corrotti e di imprenditori senza scrupoli, desiderosi di ottenere un imprimatur mafioso per scardinare la concorrenza. Non a caso, volendo eleggere una regione, esclusa ovviamente la Calabria, a più alta incidenza 'ndranghetista non può che farsi rimando alla Lombardia, dove molteplici e disseminati sostanzialmente su tutte le province sono i locali che la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, nella sua più recente Relazione Annuale, riepiloga tenendo conto degli esiti giudiziari degli ultimi anni: Bollate, Cormano, Milano, Pavia, Corsico, Mariano Comense, Seregno-Giussano, Desio, Rho, Pioltello, Legnano, Erba, Bresso, Limbiate, Canzo e Solaro, Fino Mornasco, Cermenate e , tutti facenti capo ad un organismo di coordinamento stabile in rapporto con la Calabria, denominato la Lombardia. " Dalla dalla " Relazione sull'attività delle forze di polizia sullo stato dell'ordine e della sicurezza pubblica e sulla criminalità organizzata - anno 2014 ", si estraggono i seguenti passaggi: Regione Lombardia, pag. 309 e ss. "La regione Lombardia, nonostante non sia rimasta immune agli effetti della crisi economica pluriennale che ha investito il territorio italiano, è caratterizzata da un tessuto economico-produttivo vitale e rappresenta una importante piazza finanziaria nazionale. Con una popolazione di oltre 10 milioni di abitanti essa è anche la regione italiana più popolosa ed attrae consistenti flussi migratori. Difatti, in quest'area risiedono regolarmente oltre 1,1 milioni di stranieri, il 23% di quelli censiti sull'intero territorio nazionale, incidendo per circa l' 11,5% sulla popolazione della regione. La stessa, anche in ragione della sua estensione e collocazione geografica, è interessata da molteplici manifestazioni di criminalità ben distinte tra loro, con caratteristiche e modus operandi che variano in funzione delle province e dei settori illeciti; la diversificazione per territorio scaturisce dalla presenza, consolidata nel corso degli anni, di sodalizi criminali di tipo mafioso (il cui radicamento in questa regione rappresenta - almeno per la 'Ndrangheta - la massima espressione per l'intero nord-Italia) cui si affiancano gruppi criminali stranieri ed altre associazioni criminali, che affondano le proprie radici nei più remunerativi traffici illeciti. Le varie compagini adeguano in questa regione gli strumenti di penetrazione dell'economia legale, orientandole allo sfruttamento delle opportunità offerte dal tessuto socio-economico locale (che contemplano il condizionamento e/o l'infiltrazione di settori dell'imprenditoria e soggetti politico-istituzionali), nell'ottica dell'ottimizzazione delle opportunità di sviluppo e lucro e del rapporto tra costi e benefici, costituendo dei veri e propri "sistemi" o "imprese" criminali. La Lombardia può difatti costituire per le matrici mafiose un solido bacino d'investimenti, funzionali alla penetrazione sul territorio, evidenziando interesse per il tessuto imprenditoriale locale, rimanendo collegate alle famiglie criminali d'origine e disponendo di cospicui capitali, in buona parte derivanti dal narcotraffico, da reimpiegare (attraverso complesse attività di riciclaggio) in imprese commerciali (grande distribuzione, bar, ristorazione, turistico-alberghiere e di intrattenimento, concessionarie d'auto e compro oro), immobiliari ed edili, di movimento terra, di giochi e

2 scommesse, gli impianti sportivi, la gestione/smaltimento dei rifiuti, i servizi e le bonifiche ambientali, società finanziarie, cooperative, servizi di logistica, forniture e trasporti, nel settore metallurgico, energetico, nautico, ecc .. , tanto mediante l'intimidazione quanto, anche, creando legami d'interesse con gli operatori economici. Le modalità di reimpiego denotano caratteri sempre più articolati, che contemplano anche il ricorso a società o strutture finanziarie e bancarie (talora pure abusive) sammarinesi, elvetiche o dei cosiddetti "paradisi fiscali", senza dimenticare le classiche acquisizioni immobiliari o, come già detto, il finanziamento di svariati settori imprenditoriali. Per la movimentazione illecita di valuta e titoli di credito, la criminalità organizzata può anche contare sulla collaborazione di esperti in ambito tributario e finanziario. L'infiltrazione nel sistema imprenditoriale appare attualmente più marcata da parte dei sodalizi 'ndranghetisti (ma ciò non fa venire meno la stessa minaccia da parte dei gruppi mafiosi di estrazione siciliana e campana) e si vanno talvolta palesando anche segnali, da parte dei sodalizi di tipo mafioso (soprattutto calabresi e, marginalmente, campani), di comunanza d'interessi con soggetti all'interno della Pubblica Amministrazione e nell'aggiudicazione di lavori pubblici (tanto che la corruzione sta progressivamente divenendo strumento per acquisire e consolidare potere), riproponendo assetti di mercificazione dell'interesse pubblico e situazioni di connivenza tipici nell'area d'origine. E' da segnalare come le risultanze investigative abbiano evidenziato una certa permeabilità del tessuto economico ed imprenditoriale lombardo ad infiltrazioni criminali (ove a volte gli stessi imprenditori divengono parte attiva in accordi che permettono, alle organizzazioni mafiose, di inserirsi nel settore d'interesse e ad imprese "amiche" di ottenere appalti e commesse), cui si vanno ad affiancare altre attività di indagine che fanno emergere casi di corruzione, nell'ambito delle proprie attribuzioni, da parte di Amministratori/dipendenti e dirigenti di strutture pubbliche (a beneficio di imprenditori scorretti che mirano ad accaparrarsi appalti ed erogazioni), in ordine all'esecuzione di importanti lavori pubblici o anche afferenti settori sensibili per la comunità, denotando casi di vulnerabilità dell'imparzialità, buon andamento ed efficienza della Pubblica Amministrazione ad ingerenze esterne. In Lombardia si manifesta, in sintesi, la capacità della criminalità (in particolare della 'Ndrangheta ma, in maniera meno significativa, anche di Cosa nostra e Camorra) di inserirsi nel contesto socio-economico, mimetizzandosi di volta in volta dietro la veste del professionista organico o fiancheggiatore dell'organizzazione, dell'amministratore colluso, del funzionario infedele o dell'imprenditore prestanome ". Il documento prosegue esaminando le condotte della criminalità organizzata e i legami tra imprenditoria e criminalità. Viene ribadito più volte che l'organizzazione criminale più attiva sul territorio regionale è la ‘Ndrangheta e che, a fianco alle tradizionali attività criminali, si sono diffuse ed hanno acquisito importanza primaria le attività di riciclaccio attraverso la penetrazione della criminalità nel tessuto economico e produttivo locale. Il quadro dipinto appare allarmante anche per quanto riguarda la Provincia di Lecco, pagg. 343 e ss. Nel documento, infatti, si legge: "Il territorio della provincia di Lecco, relativamente vicino al confine svizzero ed al milanese, pur non essendo risultato immune alla crisi economica che ha investito l'intero territorio nazionale, ne manifesta il progressivo superamento, rappresentando per la regione lombarda una realtà caratterizzata da un'economia vivace (elevato il numero di imprese ed attività commerciali, tra cui anche importanti siti industriali di produzione metalmeccanica e tessile), alto tenore di vita ed un tasso di disoccupazione non elevato; risulta dunque appetibile alla penetrazione delle consorterie criminali organizzate (in particolare calabresi) che pongono in essere in quest'area dall'elevato indice di produttività svariate attività illegali, quali le estorsioni e l'impiego dei proventi illegali in immobili, complessi aziendali, società di capitali e rapporti finanziari, per l'acquisizione e/o la gestione diretta di locali pubblici e d'impresa (trasporto merci, edilizia e movimento terra). Pertanto, viene mantenuto un alto livello di attenzione riguardo alle possibilità di infiltrazione di appalti pubblici e relativamente al riciclaggio e impiego, di capitali illeciti, in attività economiche. Il territorio in esame risulta ormai da lungo tempo interessato da espressioni della 'Ndrangheta, in particolare delle famiglie "Trovato" (e quelle ad essa satelliti dei "De Pasquale" e "Sirianni"), con interessi in attività imprenditoriali e commerciali (bar, ristorazione, videogiochi e distribuzione di terminali per il gioco in locali pubblici) o acquisizioni immobiliari. Elementi riconducibili al citato clan, altrimenti noto come "Coco Trovato", ovvero della "locale" di Lecco (attiva anche a (LC), (LC) e comuni limitrofi), che si connota per grandi capacità di adattamento che gli

3 hanno consentito di resistere alla ripetuta azione repressiva delle Forze di polizia, hanno difatti ancora posto in essere attività illecite quali estorsioni, e tentativi di infiltrazione in appalti e concessioni di aree pubbliche, evidenziando influenze e capacità corruttive anche nei confronti di amministratori pubblici locali, risultanti di grande impatto mediatico ed indicativi della sua pervasività all'interno del tessuto socio-economico provinciale (anche esercitandovi un potere coercitivo ed intimidatorio), mantenendo ancora costanti e diretti legami in Calabria. Dagli esiti nel luglio 2010 dell'operazione di contrasto alla 'Ndrangheta "Il Crimine-Infinito" ed in altre successive, inoltre, era emersa tra le persone arrestate anche la presenza di alcuni soggetti residenti o dimoranti in provincia di Lecco. Il radicamento e l'operatività (in attività estorsive in danno di imprenditori, unite alla detenzione e vendita di armi clandestine) anche in questo territorio, in particolare a Calolziocorte, di una "locale" 'ndranghetista in rapporti con analoghe strutture criminali attive nell'adiacente provincia comasca ha, invece, trovato allarmante riscontro in recenti attività investigative. Altre cosche censite sul territorio, di origine crotonese e vibonese, sono la 'ndrina dei "Bubbo" (originaria di Petronà, che vanta relazioni con la cosca "Paparo", nonché con gli "Arena" e "Nicoscia" di Isola di Capo Rizzuto) e la famiglia "Giorgia" (originaria di Limbadi e contigua al clan "Mancuso"). Le citate realtà criminali, oltre ad essere attive nei settori edile e del movimento terra, appaiono variamente interessate a condurre illeciti quali estorsioni, usura, traffici di armi e di sostanze stupefacenti. In relazione alla contiguità territoriale con la provincia di Monza e della Brianza, nonché per quanto sopra evidenziato, è sempre alto in questo territorio il livello di attenzione al puntuale controllo delle ingerenze 'ndranghetiste in contesti economici, anche mediante attività di verifica, sul piano fiscale, nei confronti delle aziende ed esercizi pubblici ad essa riconducibili. Analogo interessamento viene posto nei confronti dell'imprenditoria locale la quale, in caso di crisi, potrebbe incorrere in finanziamenti (con capitali di origine illecita) offerti da soggetti interessati al controllo delle loro attività imprenditoriali o commerciali. Per quanto concerne l'aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati (tema centrale nell'azione di contrasto alla criminalità organizzata), nel 2014 l'applicazione delle misure di prevenzione patrimoniali ha iniziato a produrre in provincia di Lecco significativi risultati per quanto riguarda il valore dei beni sequestrati (soprattutto dei beni immobili, ma anche aziende ed altri beni mobili). Alla migrazione in quest'area di soggetti alla ricerca di realtà territoriali "periferiche", ritenute idonee ad una gestione più defilata degli affari illeciti, si sta affiancando un incremento degli episodi di estorsione (negli ultimi tempi con una non trascurabile incidenza anche di elementi stranieri) i quali, quando non riferibili al crimine organizzato, in generale appaiono ricollegabili al recupero di crediti (nei confronti di imprenditori in difficoltà economiche o lavoratori dipendenti che si affidano ad usurai per ottenere piccoli prestiti) o a debiti contratti in attività illecite, mentre appaiono quasi assenti le denunce di fatti di usura. Sul territorio della provincia di Lecco appaiono in aumento anche gli episodi di minacce. Nel lecchese continuano a registrarsi anche crescenti manifestazioni criminali di matrice straniera, con elementi attivi nel narcotraffico (in particolare Io spaccio), falso documentale, delitti contro la persona (tra cui violenze sessuali) ed altre manifestazioni di criminalità comune (ricettazione, furti e rapine). Tra gli stranieri, sul piano quantitativo, si evidenziano per pratiche delittuose i marocchini ed i romeni, gli albanesi e i senegalesi. Sul fronte dell'accoglienza ai migranti stranieri (in un territorio ove l'immigrazione irregolare non mostra allarmanti criticità e, comunque, gli stranieri trovano nella popolazione favorevoli condizioni di integrazione e reciproca correttezza) vanno segnalate talune problematiche a livello locale. Soggetti cinesi manifestano interesse anche per pratiche di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e, nelle aziende dagli stessi gestite, continuano a fare rilevare episodi di sfruttamento della manodopera in nero in danno di propri connazionali. Nella provincia in argomento appaiono in aumento le manifestazioni della c.d. criminalità comune e persiste quale fenomeno preoccupante la criminalità predatoria. Tali reati appaiono tanto una qualificata manifestazione della devianza autoctona che significativa espressione di quella straniera, in particolare di matrice albanese o romena , ovvero anche attribuibili a soggetti nomadi, sovente operanti in ambiti extraprovinciali. Tanto in relazione alla commissione di furti (nonostante una positiva diminuzione complessiva restano numerosi gli episodi in danno di autovetture o esercizi commerciali), che anche per le rapine (in deciso decremento, ma crescono quelle consumate nella pubblica via), gli autori individuati appaiono tanto stranieri che italiani. I reati concernenti le sostanze stupefacenti risultano nel territorio lecchese decisamente meno frequenti ed allarmanti rispetto a quelli di altre province limitrofe. Nel 2014 sono state sequestrate quasi esclusivamente marijuana ed hashish (kg. 6 circa il totale dello stupefacente intercettato, in calo rispetto al precedente anno) e segnalate 66

4 persone all'Autorità Giudiziaria (con una leggera prevalenza degli italiani, 36 a fronte di 30 stranieri) di cui nessuna per l'associazione finalizzata al traffico illecito. In ordine alle manifestazioni delittuose ascrivibili ad albanesi si segnala che una donna, presumibilmente in preda ad un raptus di follia, si è resa responsabile di un grave episodio di omicidio plurimo, consumatosi in ambito familiare ed in danno dei figli minori. Il quadro della delittuosità di questo territorio è infine completato da violazioni nel settore della contraffazione di marchi e prodotti industriali e della proprietà intellettuale, nonché sporadiche manifestazioni di sfruttamento della prostituzione, queste ultime più spesso attribuibili a soggetti italiani ".

Alla luce degli elementi sopra menzionati appare necessario porre particolare attenzione all'attività di monitoraggio delle possibili infiltrazioni, da parte di soggetti privi dei requisiti richiesti per contrarre con la pubblica amministrazione, negli appalti locali. Ciò con particolare riguardo ai lavori pubblici ed in generale alle attività di movimento terra e di gestione di rifiuti, soprattutto tramite l'uso distorto e l'assenza di controlli in materia di subappalto, subcontratti, noli a caldo o cottimi (art. 105, D.Lgs. n. 50/2016).

3. Analisi del Contesto interno. 3.1. Le risorse Umane Presso l'Amministrazione comunale di Sirtori operano: - dieci dipendenti comunali, di cui: ‹ 2 dipendenti a tempo pieno ed indeterminato, categoria giuridica D1, cui è stata attribuita la responsabilità di Area Organizzativa ai sensi degli artt. 107 e 109 del D.Lgs. n. 267/2000; ‹ 1 dipendente a tempo parziale ed indeterminato, categoria giuridica D1, cui è stata attribuita la responsabilità di Area Organizzativa ai sensi degli artt. 107 e 109 del D.Lgs. n. 267/2000; ‹ 2 dipendenti a tempo pieno ed indeterminato, categoria giuridica D1; ‹ 3 dipendenti a tempo parziale ed indeterminato, categoria giuridica C1; ‹ 2 dipendenti a tempo pieno ed indeterminato, categoria giuridica B1; - il Segretario Comunale (in convenzione con i Comuni di Albavilla, capoconvenzione, e col comune di Viganò) che presta presso questo ente il 22,21 % del proprio orario lavorativo settimanale; - un soggetto in tirocinio (servizio civile volontario); - saltuariamente altri soggetti in stage, lavoratori socialmente utili ed L.P.U.; - due Amministratori (Sindaco e Vicesindaco); - dieci consiglieri comunali; - un numero variabile di volontari operanti in vari campi (servizi sociali, cultura, ambiente, ecc.). Non sono presenti dipendenti con rapporto di lavoro a tempo determinato. La dotazione di personale, ridotta sia in relazione al numero di abitanti (2.819) che alle caratteristiche socio economiche del territorio, ricco di imprese ed industrie anche di rilevanti dimensioni. Ciò si traduce in una difficoltà da parte degli uffici a far fronte ad adempimenti "formali" ed anche per questo motivo è importante fare il possibile per rafforzare gli automatismi del software per consentire la pubblicazione automatica dei documenti nella sezione amministrazione trasparente e ridurre, per quanto possibile gli adempimenti che il PTPCT richiede agli uffici. Ovviamente gli obiettivi di semplificazione devono essere compatibili con i numerosi obblighi previsti dalla normativa vigente.

5 3.2. Gli enti controllati e partecipati Il comma 3 del nuovo articolo 2-bis del “ decreto trasparenza ” dispone che alle società partecipate, alle associazioni, alle fondazioni e agli enti di diritto privato, anche privi di personalità giuridica, con bilancio superiore a cinquecentomila euro, che esercitino funzioni amministrative, attività di produzione di beni e servizi a favore delle amministrazioni pubbliche o di gestione di servizi pubblici, si applichi la stessa disciplina in materia di trasparenza prevista per le pubbliche amministrazioni “ in quanto compatibile ”, ma limitatamente a dati e documenti “ inerenti all’attività di pubblico interesse disciplinata dal diritto nazionale o dell’Unione europea ”. Per detti soggetti la legge 190/2012 non prevede alcun obbligo espresso di adozione di misure di prevenzione della corruzione.

4. Nozione di "CORRUZIONE" ai fini del presente Piano Il presente PTPC, in sintonia con la legislazione in materia e col P.N.A., piano mira a gestire il rischio relativo alla possibilità che si verifichino i seguenti fatti: A) i reati di corruzione in senso proprio (artt. 318, 319 e 319 ter c.p.); B) tutti i reati di cui al Titolo II, Capo I del Codice Penale; C) qualunque situazione in cui il corretto funzionamento della pubblica amministrazione sia alterato dal perseguimento di fini privati; D) qualunque situazione in cui il corretto funzionamento della pubblica amministrazione sia alterato da indebite pressioni provenienti dall'interno della pubblica amministrazione (funzionari, amministratori, rappresentati sindacali, esponenti di altre amministrazioni) ovvero dall'eterno dell'amministrazione; E) qualunque tentativo di alterazione del corretto funzionamento della pubblica amministrazione, dell'indipendenza decisionale dei suoi organi, della separazione tra ambito decisionale politico ed amministrativo di cui alle lettere precedenti. I fatti potenzialmente produttivi dei rischi summenzionati sono valutati e gestiti anche se non vi è prova che abbiano prodotto una effettiva alterazione del funzionamento dell’Amministrazione o nel caso in cui i dipendenti coinvolti non ritengano il fatto idoneo a produrre alterazione della corretta azione della P.A. 5. I soggetti coinvolti nella prevenzione della corruzione sono: A) il vertice politico dell'Amministrazione; B) tutte le componenti politiche presenti all'interno dell'ente; C) il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (in seguito RPCT); D) i Responsabili d’Area; E) tutti i dipendenti comunali; F) i collaboratori occasionali (LL.SS.UU., stagisti, praticanti, ecc.); G) gli Stakeholders.

RPCT: con decreto Sindacale n. 1 del 10/01/2017, il Segretario Comunale, Dott. Marco Redaelli, è stato nominato Responsabile della Prevenzione delle Corruzione e della Trasparenza.

I REFERENTI DEL RPCT: sono tutti i Responsabili d’Area a cui il RPCT può delegare specifici compiti di attuazione e verifica del PTPCT. Referente del RPCT per gli aspetti informatici è la Collaboratrice Amministrativa Clara Pozzi.

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RASA: con decreto Sindacale n. 13 del 31/12/2013, il Responsabile dell’Area Tecnica, Geom. Gianfranco Rota, è stato nominato Responsabile dell'Anagrafe per la Stazione Appaltante "Comune di Sirtori".

INCARICATO INVIO SEGNALAZIONI ALLA BANCA D'ITALIA COL PORTALE INFOSTAT-UIF: con decreto Sindacale n. 2 del 19/01/2017, la Responsabile dell'Area Economico Finanziaria, Dott.ssa Silvia Tresoldi, è stata individuata quale incaricata dell'invio delle segnalazioni delle operazioni sospette di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo alla Banca d'Italia, ai sensi del decreto del Ministero dell’Interno 25 settembre 2015.

6. Creazione e sviluppo del consenso Affinché le misure previste dal PTPC siano attuate è necessario che siano accettate e ritenute importanti da tutti i soggetti sopra indicati. A tal fine è necessario che non si traducano in un appesantimento sterile dell'attività amministrativa, ma come uno strumento di valorizzazione della cosa comune di promozione del senso civico.

7. Procedimento per l'approvazione del PTPC 2017/2019 Nella redazione del presente piano non sono state seguite le indicazioni formulate dall'ANAC nella deliberazione n. 12/2015, principalmente per i seguenti motivi: - il carico di lavoro che si determinerebbe per i responsabili d'Area; - la presa in servizio, quale titolare della sede di segreteria convenzionata tra i Comuni di Albavilla, Sirtori e Viganò del Segretario Comunale Dott. Marco Redaelli, solo il 31/12/2016 e la sua nomina quale RPCT in data 10/01/2017; - l'assenza di una seduta di Consiglio Comunale convocata in tempi utili per sottoporre ad esso un documento di indirizzo; Ciò nonostante si sono coinvolti si Responsabili d'Area per la mappatura dei procedimenti e si proporrà una modalità alternativa di coinvolgimento del consiglio e dei consiglieri comunali: la trasmissione telematica del testo ai consiglieri che potranno formulare eventuali proposte di cui la Giunta terrà conto. Successivamente all'approvazione del PTPCT lo stesso sarà trasmesso alle associazioni degli utenti, dei consumatori, delle categorie produttive, al fine di recuperare la fase di coinvolgimento della società civile. Inoltre copia del Piano sarà pubblicata sul sito istituzionale e sarà possibile la presentazione di osservazioni da parte di ciascun cittadino. La Giunta provvederà, ove necessario, ad un aggiornamento del PTPC prima del termine di legge tenendo conto delle indicazioni ricevute dai Consiglieri Comunali e dalle associazioni degli utenti, dei consumatori e delle categorie produttive. Le segnalazioni dei semplici cittadini saranno vagliate dal RPCT che ne terrà conto per formulare un'autonoma proposta di aggiornamento del PTPCT.

7 OBIETTIVI ED INDIRIZZI STRATEGICI E STRUMENTI INDICATI DAL PNA

Con Deliberazione della Giunta Comunale n. 5 del 10/01/2017, tenendo conto del contesto di riferimento, è stata definita la strategia dell'Amministrazione Comunale di Sirtori finalizzata al perseguimento dei seguenti obiettivi: - ridurre le opportunità che si manifestino casi di corruzione; - aumentare la capacità di scoprire casi di corruzione; - creare un contesto sfavorevole alla corruzione; - favorire lo sviluppo della cultura della legalità e dell’integrità nella gestione dell'amministrazione pubblica; - favorire il coinvolgimento di tutti i soggetti interni (Responsabili, dipendenti, Amministratori) ed esterni (cittadini) nelle pratiche di prevenzione; - incrementare gli automatismi consentiti dal software in dotazione per garantire l'automaticità delle pubblicazioni nella sezione amministrazione trasparente; - ridurre, per quanto possibile, gli aspetti adempimentali del PTPC; - elevare i livelli di trasparenza dell’azione amministrativa e dei comportamenti dei dipendenti e funzionari pubblici; - dare piena attuazione al nuovo accesso civico, come potenziato dal D.Lgs. n. 97/2016.

Secondo gli indirizzi dettati dalla citata deliberazione della Giunta Comunale, l’elaborazione del Piano e l’attuazione delle linee strategiche dovrà necessariamente tenere conto dei seguenti elementi: - il vincolo derivante dal carattere imperativo della normativa di settore, che ha disciplinato appositi istituti che devono essere implementati obbligatoriamente; - il vincolo connesso al prevalente carattere innovativo della disciplina, che richiede interventi di tipo interpretativo per l’applicazione, soprattutto in materia di nuovo accesso civico; - il vincolo derivante dal carattere estremamente eterogeneo dei settori e degli ambiti in cui operano i diversi uffici comunali; - il vincolo derivante dall’invarianza finanziaria, stante la mancanza di un finanziamento ad hoc nella legge e nei decreti attuativi, con la sola eccezione delle risorse che saranno stanziate per la formazione specifica del personale.

Si richiama a tal fine anche il PNA 2015 che, al punto 2.2, indica i seguenti obiettivi: a) ridurre la opportunità che si manifestino casi di corruzione; b) aumentare la capacità di scoprire casi di corruzione; c) creare un contesto sfavorevole alla corruzione. A tal fine, la deliberazione ANAC n. 12/2015 richiede che il PTPC: 1) dia conto del processo seguito per la sua stesura e approvazione; 2) deve dare evidenza tra l'analisi (del contesto interno ed esterno, dei processi, dei procedimenti, della valutazione del rischio) e le misure in esso previste; 3) deve prevedere misure che consistono in attività concrete, con definizione del soggetto che le deve compiere, del soggetto che ne è responsabile, dei termini, degli indici per verificarne il livello di attuazione e di efficacia. In difetto di tali caratteristiche il piano sarà ritenuto mancante di un contenuto essenziale previsto dalla legge e ciò renderà applicabili i poteri sanzionatori dell'Autorità; 4) deve prevedere le attività di verifica e gli indicatori di cui il RPCT dovrà avvalersi; 5) deve tenere conto dell'efficacia delle misure previste nei precedenti PTPC.

8 LE AREE A MAGGIORE RISCHIO DI CORRUZIONE

1) AREE GENERALI: 1.1. Individuate dalla legge 190/2012 e dal PNA: A) Area: acquisizione e progressione del personale , che comprende: 1. Reclutamento 2. Progressioni di carriera 3. Conferimento di incarichi di collaborazione B) Area: affidamento di lavori, servizi e forniture, che comprende: 1. Definizione dell’oggetto dell’affidamento 2. Individuazione dello strumento/istituto per l’affidamento 3. Requisiti di qualificazione 4. Requisiti di aggiudicazione 5. Valutazione delle offerte 6. Verifica dell’eventuale anomalia delle offerte 7. Procedure negoziate 8. Affidamenti diretti 9. Revoca del bando 10. Redazione del crono programma 11. Varianti in corso di esecuzione del contratto 12. Subappalto 13. Utilizzo di rimedi di risoluzione delle controversie alternativi a quelli giurisdizionali durante la fase di esecuzione del contratto C) Area: provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto ed immediato per il destinatario , che comprende: 1. Provvedimenti amministrativi vincolati nell’ an 2. Provvedimenti amministrativi a contenuto vincolato 3. Provvedimenti amministrativi vincolati nell’ an e a contenuto vincolato 4. Provvedimenti amministrativi a contenuto discrezionale 5. Provvedimenti amministrativi discrezionali nell’an 6. Provvedimenti amministrativi discrezionali nell’an e nel contenuto D) Area: provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico diretto ed immediato per il destinatario , che comprende: 1. Provvedimenti amministrativi vincolati nell’ an 2. Provvedimenti amministrativi a contenuto vincolato 3. Provvedimenti amministrativi vincolati nell’ an e a contenuto vincolato

9 4. Provvedimenti amministrativi a contenuto discrezionale 5. Provvedimenti amministrativi discrezionali nell’an 6. Provvedimenti amministrativi discrezionali nell’an e nel contenuto; 1.2. Individuate dalla deliberazione ANAC n. 12/2015: E) Area : gestione delle entrate e del patrimonio, che comprende: 1. Effettuazione dei pagamenti. 2. Concessione di beni in comodato. 3. Tutela del patrimonio comunale. 4. Valorizzazione del patrimonio comunale. 5. Procedimenti tributari. 6. Verifica dei pagamenti. 7. Quantificazione degli importi dovuti. 8. Applicazione di agevolazioni. 9. Messa a ruolo del non riscosso. F) Area : controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni , che comprende: 1. accertamento di violazioni. 2. notificazione di atti di accertamento di violazioni o facenti parte del procedimento di accertamento di violazioni. 3. Applicazione di penali contrattuali. G) Area: incarichi e nomine , che comprende: 1. Definizione dei criteri per l'effettuazione delle nomine o per il conferimento degli incarichi. 2. Selezione di soggetti esterni cui conferire incarichi. 3. Proroghe degli incarichi o ampliamento dell'oggetto. 4. Verifica della corretta esecuzione della prestazione oggetto dell'incarico. H) Area: affari legali e contenzioso , che comprende: 1. Selezione del professionista. 2. Monitoraggio dell'incarico al professionista. 3. Transazioni. 4. Esecuzioni del giudicato. 2) AREE SPECIFICHE. 2.1. Individuate dalla deliberazione ANAC n. 831 del 3 agosto 2016: I) Area Governo del territorio. 1. Processo di pianificazione generale (PGT). 2. Processi di pianificazione attuativa. 3. Permessi di costruire Convenzionati.

10 4. Processo di rilascio o controllo dei titoli edilizi abilitativi. 2.2. Individuate dall'amministrazione comunale L'Amministrazione Comunale deve individuare altre possibili aree soggette ad elevato rischio di corruzione, anche tenendo conto delle peculiarità della singola amministrazione comunale. L) Area: procedimenti che si concludono con l'inerzia dell'Amministrazione. 1. procedimenti che prendono avvio con la presentazione di una denuncia di inizio attività e che si concludono col decorso di un tempo determinato senza che l'Amministrazione si pronunci. 2. procedimenti che prendono avvio con la presentazione di una segnalazione certificata di inizio attività e che si concludono col decorso di un tempo determinato senza che l'Amministrazione si pronunci. 3. procedimenti nei quali l'inerzia dell'Amministrazione equivale ad atto di assenso ai sensi dell'art. 20 della Legge n. 241/1990. M) Area: procedimenti di annullamento o di revoca di atto amministrativo. 1. procedimento di annullamento di atto amministrativo. 2. procedimenti di revoca di atto amministrativo. N) Area: atti gestionali di natura civilistica. 1. notificazione della richiesta di pagamento di un credito certo, liquido ed esigibile. 2. esercizio dell'azione di rivalsa nei confronti di terzi a qualunque titolo (es. responsabilità civile per fatto altrui; pagamento di sanzione amministrativa per violazione in relazione alla quale l'amministrazione risulti obbligata in solido). 3) ATTIVITÀ MAGGIORMENTE ESPOSTE A RISCHIO DI INFILTRAZIONE MAFIOSA. Oltre alle Aree di rischio, l'art. 1, comma 53 della Legge n. 190/2012 individua le attività maggiormente esposte a rischio di infiltrazione mafiosa: "a) trasporto di materiali a discarica per conto di terzi; b) trasporto , anche transfrontaliero, e smaltimento di rifiuti per conto di terzi ; c) estrazione, fornitura e trasporto di terra e materiali inerti; d) confezionamento, fornitura e trasporto di calcestruzzo e di bitume; e) noli a freddo di macchinari; f) fornitura di ferro lavorato; g) noli a caldo; h) autotrasporti per conto di terzi; i) guardiania dei cantieri. " Tali attività vanno tenute in particolare considerazione soprattutto nella gestione del rischio dell'area "affidamento di lavori, servizi e forniture".

11 LA MAPPATURA DEI PROCEDIMENTI E LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO L’omessa mappatura del rischio per i procedimenti oggetto dell’attività amministrativa dell’ente costituisce una grave violazione del PTPCT. Per tale motivo la mappatura dei procedimenti aventi maggiore rischio corruttivo è avvenuta contestualmente all'approvazione del PTPC 2014/2016. Col PTPCT 2017/2019 si è provveduto all'ulteriore implementazione della mappatura dei procedimenti e col presente piano. Poiché i procedimenti ed i processi di competenza di un'amministrazione comunale sono numerosi e molto vari, nonché in ragione delle ridotte dimensioni del Comune di Sirtori e del suo organico, non è oggettivamente possibile provvedere entro l'approvazione del presente piano della mappatura di tutti i procedimenti. Per questo motivo ci si avvarrà della facoltà prevista dalla delibera ANAC n. 12/2015 provvedendo alla mappatura dei successivi procedimenti entro il 2017. Il PTPC 2017/2019 contiene due metodologie di mappatura dei processi e di valutazione del rischio: 1) sono state individuate le principali aree di rischio, i principali rischi specifici che attengono a tali aree e le misure di prevenzione da applicare per la gestione di rischi individuati. 2) nel corso del 2017 si provvederà alla mappatura della quasi totalità dei procedimenti di competenza di questo ente mediante l'attribuzione ad essi di un indice numerico di rischio. Si è ritenuto preferibile non utilizzare la metodologia suggerito dal PNA 2013 (allegato 1, par. B.1.2.2; tavola allegato 5) bensì stabilire un criterio più semplice, in ragione delle minori dimensioni dell'ente e, ad esempio, della scarsa probabilità che un eventuale fatto corruttivo o una eventuale manifestazione di uso distorto del potere amministrativo possa interessare la stampa internazionale. Si è proceduto pertanto come segue: come nel metodo previsto dal PNA 2013, al rischio è stato assegnato un valore numerico inferiore o uguale a 25, risultato del prodotto tra il valore numerico attribuito alla probabilità che si verifichi un fenomeno corruttivo e il valore numerico attribuito all'impatto che tale evento corruttivo avrebbe verso l'esterno. Ciascuno dei due fattori, probabilità ed impatto, può assumere un valore compreso tra 1 e 5. La probabilità dell'evento corruttivo è determinata quale media dei seguenti fattori, ciascuno dei quali può assumere un valore compreso tra 1 e 5: - discrezionalità del processo (massima discrezionalità = 5; nessuna discrezionalità = 1); - effetti economici prodotti dal procedimento all'esterno dell'Amministrazione (elevati effetti economici = 5; nessuno effetto economico = 1); - compartecipazione al processo di più funzionari o di più uffici comunali o di altri enti (procedimento avviato e concluso da un unico operatore = 5; procedimento cui concorrono le valutazioni dei più funzionari appartenenti a più amministrazioni = 1); - adeguatezza dei controlli previsti ed effettuati (controlli poco stringenti = 5; molto pregnanti = 1). L'impatto che il verificarsi di un evento corruttivo avrebbe è determinato quale media dei seguenti fattori, ciascuno dei quali può assumere un valore compreso tra 1 e 5: - procedimenti disciplinari o sentenze di condanna in sede contabile, civile o penale pronunciate negli anni precedenti (condanna giudiziaria per fatto corruttivo = 5; nessuno provvedimento sanzionatorio = 1); - articoli pubblicati sulla stampa aventi ad oggetto aspetti patologici o inefficienze del procedimento (articoli di stampa che denunciano gravi irregolarità o illiceità = 5; nessun articolo di stampa = 1). Per la valutazione del rischio di ogni singolo processo, il PNA 2013 (allegato 1, par. 1.2.2) suggerisce di valutare ogni singola fase del procedimento, coinvolgendo i responsabili d'Area, il Nucleo Interno di Valutazione, col coordinamento dell'RPCT, preferibilmente previa consultazione degli utenti e delle associazioni dei consumatori. Il Ministero conclude affermando che lo " svolgimento dell'attività può essere supportato mediante una task force multidisciplinare ". Lo stesso concetto è stato ribadito dall'ANAC nell'aggiornamento al PNA approvato nel 2015 e nel PNA 2016.

12 É di tutta evidenza che tale metodologia non è applicabile agli enti di dimensioni medio-piccole. Si è ritenuto opportuno procedere nel seguente modo: la scheda di valutazione dei procedimenti è stata predisposta sulla base delle voci sopra indicate e precompilata dal RPCT; ciascun Responsabile d'Area ha proceduto alla verifica delle schede relative ai procedimenti di propria competenza, eventualmente proponendo le modifiche e le integrazioni che ha ritenuto necessarie. Con la procedura indicata si è cercato di recuperare quell'interdisciplinarità e la modalità lavoro di gruppo auspicata dal PNA, adeguandola alle scarse risorse disponibili e senza provocare una paralisi degli uffici comunali. Ad ogni procedimento già mappato e ad ogni procedimento che verrà mappato saranno abbinate, qualora necessario, una o più misure di prevenzione del rischio tra quelle sotto elencate. Nel caso in cui le misure tipizzate risultino inadeguate, potranno essere definite modalità ad hoc di gestione del rischio.

LE MISURE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO Il rischio corruttivo è difficilmente eliminabile totalmente ma può e deve essere gestito, monitorando i procedimenti a maggiore rischio di corruttela ed adottando misure specifiche di riduzione del rischio. Le misure preventive hanno però un costo sia in termini economici sia in termini di impegno (e quindi in termini di perdita di efficienza e dell'azione amministrativa con conseguente perdita di legittimazione e di credibilità di fronte ai cittadini). In relazione a tali aspetti è necessario trovare una equilibrio accettabile tra l'adozione di adeguate ed efficienti misure di gestione e prevenzione del rischio e il funzionamento dell'amministrazione comunale. A tal fine: - il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza dovrà monitorare l’effettiva applicazione del piano, anche con riferimento agli effetti che esso produce sull’ordinario svolgimento dell’attività istituzionale; - i Responsabili di Area segnalano al RPCT le misure per la gestione del rischio che appaiono eccessivamente onerose rispetto all’entità del rischio o che hanno effetto bloccante rispetto allo svolgimento dei procedimenti. Segnalano altresì le misure di gestione e prevenzione che risultano inadeguate in relazione all'elevato livello di rischio.

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LE MISURE GENERALI Sono azioni individuate direttamente dal legislatore quali idonee a conseguire gli obiettivi di prevenzione per tutte le aree di rischio. Esse sono: A) LA TRASPARENZA È oggetto di apposita sezione del PTPCT. L'attuale applicativo garantisce in modo automatico, anche se in modo parziale e con alcune imprecisioni, il popolamento della sezione "Amministrazione Trasparente" del sito web istituzionale dell'ente. Nel corso del 2017 si verificherà la possibilità di implementare gli automatismi del software al fine di garantire la certezza ed inalterabilità del dato oggetto di pubblicazione nonché di ridurre i carichi di lavoro ed i margini di errore negli adempimenti. Obiettivo: adeguamento dei menù e sottomenù della sezione "Amministrazione Trasparente". Responsabile: dell'area Amministrazione Generale. Monitoraggio dello stato di attuazione: 30/06. Parametri di valutazione: effettivo adeguamento della struttura del sito, sezione "Amministrazione Trasparente". Obiettivo: implementazione della possibilità di popolamento automatico della sezione "Amministrazione Trasparente". Responsabile: dell'area Amministrazione Generale. Monitoraggio dello stato di attuazione: 30/06 e 10/12. Parametri di valutazione: numero di atti e di classi di dati per i quali è previsto il popolamento automatico. Obiettivo: effettivo utilizzo delle funzioni di popolamento automatico della sezione "Amministrazione Trasparente". Responsabile: tutti i Responsabili d'area. Monitoraggio dello stato di attuazione: 30/06 e 10/12. Parametri di valutazione: rapporto tra il numero di atti per i quali è previsto il popolamento automatico ed il numero di atti per i quali tale possibilità viene utilizzata. B) L'INFORMATIZZAZIONE DEI PROCESSI - consente la tracciabilità di tutte le attività dell'amministrazione e dello sviluppo del procedimento con monitoraggio dei tempi; - consente di evidenziare il rischio di "blocchi" non controllati e l'emersione delle responsabilità individuali ed organizzative per ogni fase del procedimento; - è elemento fondamentale per rendere possibile l'adempimento agli obblighi di trasparenza; - costituisce uno specifico obbligo previsto dal PNA, allegato 1, par. B.1.1.6, che testualmente prevede che " gli strumenti di raccordo devono utilizzare tecnologie informatizzate che consentano la tracciabilità del processo e dei risultati "; - il medesimo obbligo costituisce oggetto di distinto “ programma di informatizzazione delle procedure per la presentazione delle istanze, dichiarazioni e segnalazioni ” sancito dall’art. 24, comma 3 bis, del D.L. n. 90/2014 convertito con modifiche dalla Legge n. 114/2014. La sua piena attuazione dipende dal grado di sviluppo dei programmi in dotazione, non essendo sostenibile un incremento della spesa per il software.

14 Obiettivo: mantenere il livello di informatizzazione non inferiore all'attuale; provvedere alla ad attivare correttamente la conservazione sostitutiva ed i sistemi di pagamento on line. Responsabile: dell'area Amministrazione Generale. Monitoraggio dello stato di attuazione: 30/06 e 10/12. Parametri di valutazione: stato dell'informatizzazione dei procedimenti; attivazione della conservazione sostitutiva presso un conservatore accreditato; attivazione del sistema PagoPA. Obiettivo: gestione delle gare tramite strumentazione telematica che consente di tracciare tutte le fasi (ARCA - SinTel, oppure MEPA). Responsabile: Tutti i Responsabili d'area. Monitoraggio dello stato di attuazione: 30/06 e 10/12. Parametri di valutazione: numero di gare e affidamenti gestiti senza avvalersi della Stazione Unica Appaltante Provinciale, delle Convenzioni Consip e NECA o degli strumenti telematici di negoziazione (senza computare a tal fine gli affidamenti di importo inferiore a 1.000 €). C) L'ACCESSO TELEMATICO A DATI, DOCUMENTI E PROCEDIMENTI E IL RIUTILIZZO DEI DATI, DOCUMENTI E PROCEDIMENTI L’accesso telematico ai dati, documenti e procedimenti, nonché il riutilizzo dei dati, documenti e procedimenti consente " l'apertura dell'amministrazione verso l'esterno e, quindi, la diffusione del patrimonio pubblico e il controllo sull'attività da parte dell'utenza " (cfr. PNA, allegato 1, par. B.1.1.3). Obiettivo: mantenere il livello di informatizzazione non inferiore all'attuale, incrementando il numero di dati ed atti disponibili sul sito istituzionale. Responsabile: tutti i Responsabili d'area. Monitoraggio dello stato di attuazione: 30/06 e 10/12. Parametri di valutazione: stato dell'informatizzazione dei procedimenti; numero dei nuovi dati pubblicati o pubblicabili qualora l'operazione di pubblicazione sia competenza di altri uffici. D) IL MONITORAGGIO SUL RISPETTO DEI TERMINI PROCEDIMENTALI "Attraverso il monitoraggio emergono eventuali omissioni o ritardi che possono essere sintomo di fenomeni corruttivi " (cfr. PNA, allegato 1, par. B.1.1.3). Anche la misura in parola richiede un sistema informatico adeguato, semplice, efficiente e costantemente aggiornato. Obiettivo: implementare la configurazione dell'applicativo in uso al fine di giungere ad una determinazione automatica dei tempi di conclusione dei procedimenti. Responsabile: Responsabile dell'area Amministrazione Generale. Monitoraggio dello stato di attuazione: 10/12. Parametri di valutazione: numero di procedimenti per i quali il software provvede a calcolare in modo automatico i tempi di completamento dell'iter. Obiettivo: modifica delle prassi operative degli uffici, qualora necessario, al fine di una determinazione automatica dei tempi di conclusione dei procedimenti. Responsabile: RPCT. Monitoraggio dello stato di attuazione: 10/12. Parametri di valutazione: effettiva modifica delle prassi operative.

15 E) ASTENSIONE IN CASO DI CONFLITTO DI INTERESSE. Espressamente prevista come dovere dall’art. 6-bis della Legge n. 241/1990, introdotto dalla Legge n. 190/2012, che testualmente recita: “ Il responsabile del procedimento e i titolari degli uffici competenti ad adottare i pareri, le valutazioni tecniche, gli atti endoprocedimentali e il provvedimento finale devono astenersi in caso di conflitto di interessi, segnalando ogni situazione di conflitto, anche potenziale. ” L’obbligo di segnalazione si applica a tutti i dipendenti: i Responsabili di Area devono segnalare il conflitto di interesse potenziale al RPCT, mentre gli altri dipendenti devono segnalarlo ai propri Responsabili. Il soggetto che riceve la segnalazione valuta l’effettiva sussistenza del conflitto e, in caso riscontri il rischio di conflitto, assegna ad altro soggetto la competenza a procedere. Obiettivo: verifica che tutti i soggetti che partecipano al procedimento non si trovino in conflitto di interesse. Responsabile: Responsabili d'Area, ciascuno per i procedimenti di competenza. Monitoraggio dello stato di attuazione: 30/06 e 10/12. Parametri di valutazione: numero di procedimenti nei quali si è verificata la partecipazione di soggetti in conflitto di interessi. F) I CONTROLLI INTERNI - IL CONTROLLO SUCCESSIVO DI LEGITTIMITÀ. Tra essi assuma particolare rilievo il controllo interno successivo di legittimità. Obiettivo: verifica successiva a campione della correttezza e legittimità degli atti amministrativi. Responsabile: Segretario Comunale. Monitoraggio dello stato di attuazione: 10/12. Parametri di valutazione: numero di atti illegittimi; numero di atti per i quali si sono accertate irregolarità; livello di recepimento delle direttive emanate successivamente ai controlli per ovviare ai problemi riscontrati. G) LA DISCIPLINA IN MATERIA DI INCARICHI EXTRA ISTITUZIONALI. La disciplina comunale è stata adeguata mediante l’approvazione del regolamento per l’espletamento degli incarichi esterni da parte del personale dipendente del Comune di Sirtori avvenuta con Deliberazione della Giunta comunale n. 4 del 10/01/2017. Obiettivo: verifica della corretta attuazione della disciplina di cui trattasi. Responsabile: RPCT. Monitoraggio dello stato di attuazione: 30/06 e 10/12. Parametri di valutazione: numero di violazioni accertate; numero si segnalazioni esterne pervenute. H) VERIFICA DELLA SUSSISTENZA DI CONDIZIONI INCOMPATIBILITA’ ED INCONFERIBILITA’. Il D.Lgs. n. 39/2013 ha modificato notevolmente la disciplina in materia di inconferibilità e di incompatibilità. Il concetto di incompatibilità attiene alla divieto legale di svolgere contestualmente due o più incarichi con obbligo di scelta entro il termine prefissato di 15 gg. dal verificarsi della situazione d’incompatibilità. Il concetto di inconferibilità attiene alla preclusione legale, temporanea o definitiva, a ricevere il conferimento di un incarico. In entrambe le ipotesi qualora l’incompatibilità o l’inconferibilità è determinata da un rapporto di lavoro pubblico, il collocamento in aspettativa costituisce esimente della causa d’incompatibilità (art. 19, comma 2).

16 L'accertamento dell’assenza delle predette condizioni ostative avviene mediante acquisizione di dichiarazione sostitutiva di certificazione resa dall'interessato ai sensi dell'art. 46 del d.P.R. n. 445/2000. La dichiarazione deve essere resa prima del conferimento dell’incarico e rinnovata almeno con cadenza annuale. L’attestazione deve essere pubblicata nella sezione “Amministrazione Trasparente” del sito istituzionale dell'amministrazione comunale (art. 20 del D.Lgs. n. 39/2013). La dichiarazione é condizione per l'acquisizione dell'efficacia dell'incarico. La dichiarazione mendace , accertata dalla stessa amministrazione nel rispetto del diritto di difesa e del contraddittorio dell'interessato, comporta la inconferibilità di qualsivoglia incarico di cui al D.Lgs. n. 39/2013 per un periodo di cinque anni . In caso di violazione delle previsioni in materia di inconferibilità l'incarico è nullo ai sensi dell'art. 17 del D.Lgs. n. 39/2013. Tutti i titolari di incarichi di Responsabile d’Area dovranno rinnovare annualmente la citata dichiarazione mediante il modulo già messo a disposizione. Qualora si renda necessario provvedere alla selezione di soggetto esterno al fine di conferire un incarico dirigenziale o di Responsabilità d’Area, il relativo avviso pubblico dovrà contenere avviso che non possono accedere all’incarico coloro che si trovano in condizione di inconferibilità mentre i soggetti che si trovano in condizioni di incompatibilità dovranno optare per uno dei incarichi entro 15 giorni dal termine della selezione qualora risulteranno prescelti. Il modulo per la presentazione della domanda dovrà recare apposito spazio per la dichiarazione di cause di inconferibilità e per l’attestazione delle cause di incompatibilità. Nel corso del 2017 e negli anni successivi si procederà alla verifica a campione delle autocertificazioni prodotte. Si riportano a seguire tutte cause di incompatibilità ed inconferibilità degli incarichi con precisazione della fonte primaria che le disciplinano. IPOTESI DI INCOMPATIBILITA’ Incarichi in enti di diritto privato finanziati o regolati (art. 9, D.Lgs. n. 39/2013). CONDIZIONE OSTATIVA: ricoprire incarichi amministrativi di vertice od incarichi dirigenziali che comportano poteri di vigilanza e controllo sull’attività di un ente privato finanziato o regolato dal Comune. INCARICHI PRECLUSI: assunzione o mantenimento di incarichi o cariche nell’ente di diritto privato finanziato o regolato dallo stesso Comune. Incarichi in enti di diritto privato in controllo pubblico regionale (art. 13, comma 2, D.Lgs. n. 39/2013). CONDIZIONE OSTATIVA: incarico di presidente o amministratore di ente in controllo pubblico regionale. INCARICHI PRECLUSI: - Sindaco,assessore o consigliere comunale in comune con più di 15.000 abitanti (o corrispondente forma associativa) facente parte del territorio regionale; - presidente e amministratore delegato di enti di diritto privato in controllo pubblico di Comune con più di 15000 abitanti (o corrispondente forma associativa) facente parte del territorio regionale. Cariche in enti di diritto privato in controllo pubblico locale (art. 13, comma 3, D.Lgs. n. 39/2013). CONDIZIONE OSTATIVA: presidente o amministratore di ente in controllo pubblico provinciale o comunale. INCARICHI PRECLUSI:

17 Sindaco, assessore o consigliere comunale in Comune con più di 15000 abitanti (o corrispondente forma associativa) facente parte del territorio regionale. Incarichi/cariche in Regione o Ente pubblico regionale (art. 11, comma 2, D.Lgs. n. 39/2013). CONDIZIONE OSTATIVA: incarico amministrativo di vertice nell’Amministrazione Regionale o amministratore di ente pubblico regionale. INCARICHI PRECLUSI: Sindaco, assessore o consigliere comunale in Comune con più di 15000 abitanti (o corrispondente forma associativa) facente parte del territorio regionale. Incarichi di vertice in provincia o comune (art. 11, comma 3, D.Lgs. n. 39/2013). CONDIZIONE OSTATIVA: incarico amministrativo di vertice all’interno di un’amministrazione provinciale o di un Comune con più di 15.000 abitanti (o forma associativa corrispondente); oppure amministratore di ente pubblico provinciale o comunale. INCARICHI PRECLUSI: - Sindaco o Assessore dello stesso Comune che ha conferito l’incarico; - Sindaco, assessore o consigliere comunale in Comune con più di 15000 abitanti (o corrispondente forma associativa) facente parte del territorio regionale nel quale si trova il Comune, la provincia o l’ente pubblico dante incarico; - componente di organi di indirizzo negli enti di diritto privato in controllo pubblico da parte di Comune con popolazione superiore ai 15.000 abitanti (o di forme associative tra comuni aventi la medesima popolazione) facente parte del territorio regionale nel quale si trova il Comune, la provincia o l’ente pubblico dante incarico. Incarichi dirigenziali in pubblica amministrazione o ente pubblico di livello regionale (art. 12, comma 3, D.Lgs. n. 39/2013). CONDIZIONE OSTATIVA: Incarico dirigenziale (interno o esterno) in una pubblica amministrazione o ente pubblico di livello regionale. INCARICHI PRECLUSI: Sindaco, assessore o consigliere comunale in Comune con più di 15.000 abitanti (o corrispondente forma associativa) facente parte del territorio della Regione. Incarichi dirigenziali in pubblica amministrazione o ente pubblico di livello locale (art. 12, commi 1 e 4, D.Lgs. n. 9/2013). CONDIZIONE OSTATIVA: Incarico dirigenziale (interno o esterno) in una pubblica amministrazione o ente pubblico di livello provinciale o locale. INCARICHI PRECLUSI: - Sindaco, assessore o consigliere comunale dello stesso Comune conferente l’incarico; - Sindaco, assessore o consigliere comunale in Comune con più di 15.000 abitanti (o corrispondente forma associativa) facente parte del territorio della Regione; - componente di organi di indirizzo negli enti di diritto privato in controllo pubblico da parte di Comune con popolazione superiore ai 15.000 abitanti (o di forme associative tra comuni aventi la medesima popolazione) facente parte del territorio regionale nel quale si trova il Comune, la provincia o l’ente pubblico dante incarico. Attività professionale autonoma (in proprio)

18 (art. 9, comma 2, D.Lgs. n. 39/2013). CONDIZIONE OSTATIVA: Incarichi amministrativi di vertice od incarichi dirigenziali all’interno dell’Amministrazione Comunale. INCARICHI PRECLUSI: Attività professionale in proprio se regolata, finanziata o retribuita dal Comune dov’è svolto l’incarico. IPOTESI DI INCONFERIBILITA’ Condanne penali (art. 9, D.Lgs. n. 39/2013). CONDIZIONI OSTATIVE: aver subito una condanna, anche non definitiva, ovvero aver subito l’applicazione della pena su accordo delle parti (art. 444 del c.p.p.) per uno dei reati previsti dal Titolo II, Capo I, del c.p.(reati contro la p.a.) DURATA: - in caso di condanna all’interdizione dai pubblici uffici: per tutta la durata della medesima; - in caso di licenziamento o cessazione del rapporto di collaborazione (lavoro autonomo) conseguente dalla sentenza di condanna: permanente; - nei restanti casi ed in presenza di sentenza di condanna per uno dei reati previsti dagli articoli 314, primo comma, 317, 318, 319, 319-ter , 319- quater e 320 del codice penale: 5 anni; - nei restanti casi: pari al doppio della pena inflitta; N.B. : negli ultimi due casi se l’inconferibilità riguarda un dirigente di ruolo, il medesimo può svolgere incarichi diversi da quelli di amministrazione e gestione ed in assenza è posto a disposizione; in caso di sentenza non definitiva intervenuta dopo il conferimento dell’incarico a soggetto esterno, il contratto è sospeso per tutta la durata del periodo di inconferibilità senza diritto ad alcun trattamento economico. INCARICHI PRECLUSI: - amministrativi di vertice; - dirigenziali; - amministratore di ente pubblico locale o di diritto privato in controllo pubblico; - dirigenziali (interni o esterni) in ente pubblico locale o di diritto privato in controllo pubblico. Precedenti Incarichi incarichi o cariche in enti privati regolati o finanziati in enti di diritto privato finanziati o regolati (art. 4, D.Lgs. n. 39/2013). CONDIZIONI OSTATIVE: - aver svolto incarichi o ricoperto cariche nei due anni precedenti in enti di diritto privato regolati o finanziati dal Comune; - aver esercitato nei due anni precedenti attività professionale in proprio (lavoro autonomo), regolate, finanziate o retribuite dal Comune. INCARICHI PRECLUSI: - incarichi amministrativi di vertice; - incarichi dirigenziali esterni per strutture organizzative attraverso le quali l’amministrazione esercita i poteri di regolazione o finanziamento all’ente privato che conferì l’incarico, la carica o che lo incaricò dell’attività esercitata autonomamente. Cariche in enti di diritto privato in controllo pubblico locale (art. 7, comma 2, D.Lgs. n. 39/2013). CONDIZIONE OSTATIVA: Aver ricoperto la carica di Presidente o amministratore di ente in controllo pubblico provinciale o comunale nell’ultimo anno; INCARICHI PRECLUSI:

19 incarico amministrativo di vertice all’interno di un comune con popolazione superiore a 15.000 abitanti; - incarico dirigenziale in un comune con popolazione superiore a 15.000 abitanti; - carica di amministratore di ente pubblico locale; - amministratore di ente privato a controllo pubblico in un comune con popolazione superiore a 15.000 abitanti. Cariche politiche (art. 7, comma 2, D.Lgs. n. 39/2013). CONDIZIONI OSTATIVE: - essere stato nei due anni precedenti sindaco, assessore o consigliere del Comune che conferisce l’incarico; - essere stato nell’anno precedente membro della giunta o del consiglio della provincia o di comune superiore a 15.000 abitanti (o di forma associativa di stesse dimensioni demografiche), facente parte della Regione nella quale si trova il Comune che conferisce l’incarico; N.B. : l’inconferibilità è esclusa se la carica politica è stata ricoperta da un dipendente comunale ed è successiva al conferimento dell’incarico INCARICHI PRECLUSI: - amministrativi di vertice di un Comune superiore a 15.000 abitanti (o di forma associativa con le stesse dimensioni demografiche); - incarichi dirigenziali in un Comune superiore a 15.000 abitanti (o di forma associativa con le stesse dimensioni demografiche); - amministratore di ente pubblico del Comune; - amministratore di ente di diritto privato in controllo pubblico di Comune superiore a 15.000 abitanti (o di forma associativa con le stesse dimensioni demografiche). Incarichi ricoperti in precedenza (art. 21 e 53, comma 19-ter, D.Lgs. n. 165/2001) CONDIZIONI OSTATIVE: - aver svolto in qualità di componente di organo collegiale comunale od in forza di un rapporto di lavoro subordinato o autonomo poteri autoritativi o negoziali nei tre anni precedenti per conto del Comune; - aver svolto in qualità di componente di organo collegiale comunale od in forza di un rapporto di lavoro subordinato o autonomo poteri autoritativi o negoziali nei tre anni precedenti per conto del Comune; INCARICHI PRECLUSI: - attività lavorativa o professionale presso i soggetti privati destinatari dei poteri negoziali o autoritativi. Obiettivo: verifica della corretta attuazione della disciplina di cui trattasi e verifica delle autocertificazioni prodotte. Responsabile: RPCT. Monitoraggio dello stato di attuazione: 30/06 e 10/12. Parametri di valutazione: numero di violazioni accertate; numero si segnalazioni esterne pervenute. Obiettivo: verifica della corretta attuazione della disciplina in parola e verifica delle autocertificazioni prodotte. Responsabile: RPCT. Monitoraggio dello stato di attuazione: 30/06 e 10/12. Parametri di valutazione: numero di violazioni accertate; numero si segnalazioni esterne pervenute. I) DIVIETO DI SVOLGERE DETERMINATE ATTIVITÀ SUCCESSIVAMENTE ALLA CESSAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO. L’art. 53, comma 16-ter, Decreto Legislativo n. 165/2001 ha fatto divieto agli ex dipendenti comunali di prestare attività lavorativa, per i tre anni successivi alla cessazione del rapporto, nei confronti dei destinatari di provvedimenti adottati o di contratti conclusi con il loro apporto decisionale. La violazione da parte dell'operatore economico comporta il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione per un anno.

20 Per dare attuazione alla norma si rende necessario: - inserire nei nuovi contratti di assunzione del personale una clausola che preveda il divieto di prestare attività lavorativa per i tre anni successivi alla cessazione del rapporto nei confronti dei destinatari di provvedimenti adottati o di contratti conclusi con l'apporto decisionale del dipendente; - nei bandi di gara o negli atti prodromici agli affidamenti, anche mediante procedura negoziata, richiedere attestazione da parte degli operatori economici interpellati con la quale attestino di non aver concluso contratti di lavoro subordinato o autonomo e comunque di non aver attribuito incarichi ad ex dipendenti pubblici che hanno esercitato, nei confronti del medesimo operatore economico, poteri autoritativi o negoziali per conto delle pubbliche amministrazioni di cui erano dipendenti; l’attestazione deve avere a riferimento l’anno antecedente alla negoziazione, alla gara o all’affidamento e riguarda i rapporti intercorsi tra gli operatori economici ed i pubblici dipendenti in servizio o che abbiano cessato il rapporto di pubblico impiego da meno di tre anni; - escludere sempre dalle procedure per l’affidamento di contratti di fornitura di beni o servizi e di contratti per l’esecuzione di lavori, i soggetti per i quali sia emersa la situazione di cui al punto precedente; - agire in giudizio per ottenere il risarcimento del danno nei confronti degli ex dipendenti per i quali sia emersa la violazione dei divieti contenuti nell'art. 53, comma 16-ter, D.L.gs. n. 165/2001 (a tal fine è necessario riferire in modo puntuale alla Giunta Comunale per gli adempimenti di competenza). Obiettivo: verifica della corretta attuazione della disciplina in parola. Verifica dell'inserimento delle clausole di cui trattasi nei contratti sottoscritti dall'ente. Responsabile: RPCT per gli atti stipulati in forma pubblico-amministrativa; Responsabili d'Area per gli atti stipulati sotto forma di scrittura privata o di scambio di corrispondenza. Monitoraggio dello stato di attuazione: 30/06 e 10/12. Parametri di valutazione: numero di violazioni accertate; numero si segnalazioni esterne pervenute. L) VERIFICA DELL'ASSENZA DI CONDANNA PENALE PER DELITTI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE A CARICO DEI SOGGETTI CHIAMATI A FAR PARTE DI COMMISSIONI DI GARA O DI CONCORSO, NEL CASO DI CONFERIMENTO DI INCARICHI DI RESPONSABILE DI AREA. Nei casi di affidamento di incarichi che comportano l’esercizio di poteri gestionali, decisionali, valutativi o consultivi si rende necessario effettuare accertamenti in merito all’assenza di condanne penali per delitti contro la Pubblica Amministrazione. Le medesime verifiche devono essere effettuate anche con riferimento ai soggetti che già ricoprono tali incarichi e devono essere ripetuti periodicamente con cadenza almeno annuale. Per consentire una più facile identificazione dei soggetti nei cui confronti vanno svolti gli accertamenti, si fornisce un elenco esemplificativo: - Responsabili d’Area (siano essi dipendenti comunali, Segretario Comunale o Componenti della Giunta Comunale); - eventuali altri titolari di posizione organizzativa; - componenti di commissioni per la selezione del personale (per i quali valgono le più severe disposizioni indicate al precedente art. 3 delle presenti linee guida); - componenti di commissioni per le procedure di selezione del contraente privato per l’affidamento di appalti, di concessioni pubbliche, di contributi, ecc.; - componenti, anche esterni, del Nucleo Interno di Valutazione; - componenti, anche esterni, dell’ufficio procedimenti disciplinari; - componenti esterni eventualmente utilizzati nell’espletamento dei controlli interni.

21 Sono reati contro la Pubblica Amministrazione quelli previsti dal Libro II, Titolo II, Capo I del Codice Penale ( Art. 314. – Peculato; Art. 316. - Peculato mediante profitto dell'errore altrui; Art. 316-bis. - Malversazione a danno dello Stato; Art. 316-ter. - Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato;Art. 318. - Corruzione per l'esercizio della funzione; Art. 319-ter. Corruzione in atti giudiziari; Art. 319-quater. - Induzione indebita a dare o promettere utilità; Art. 320. - Corruzione di persona incaricata di un pubblico servizio; Art. 322. - Istigazione alla corruzione; Art. 322-bis. - Peculato, concussione, induzione indebita dare o promettere utilità, corruzione e istigazione alla corruzione di membri degli organi delle Comunità europee e di funzionari delle Comunità europee e di Stati esteri; Art. 323. - Abuso di ufficio; Art. 325. - Utilizzazione d'invenzioni o scoperte conosciute per ragione d'ufficio; Art. 326. - Rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio; Art. 328. - Rifiuto di atti d'ufficio. Omissione; Art. 329. - Rifiuto o ritardo di obbedienza commesso da un militare o da un agente della forza pubblica; Art. 331. - Interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità; Art. 334. - Sottrazione o danneggiamento di cose sottoposte a sequestro disposto nel corso di un procedimento penale o dall'autorità amministrativa; Art. 335. - Violazione colposa di doveri inerenti alla custodia di cose sottoposte a sequestro disposto nel corso di un procedimento penale o dall'autorità amministrativa ). L'accertamento sui precedenti penali avviene mediante acquisizione d'ufficio ovvero mediante dichiarazione sostitutiva di certificazione resa dall'interessato nei termini e alle condizioni dell'art. 46 del d.P.R. n. 445/2000 pubblicata sul sito dell'amministrazione (art. 20 del D.L.gs. n. 39/2013). Ai sensi dell’art. 71 e 43 del D.P.R. n. 445/2000 il responsabile del procedimento deve provvedere agli accertamenti dei dati dichiarati mediante richiesta alla Procura della Repubblica c/o il Tribunale Ordinario di Lecco, Ufficio Locale del Casellario Giudiziale. Qualora in esito agli accertamenti risultino a carico della persona uno dei precedenti penali di cui sopra, l'amministrazione non conferisce l'incarico, fa quanto necessario all’applicazione delle misure previste dall'art. 3 del D.Lgs. n. 39/2013 (interdizione perpetua o temporanea dai pubblici uffici, sospensione dal servizio o cessazione dell’incarico) e dispone l'assegnazione dell’incarico ad altri soggetti idonei. In caso di violazione delle previsioni di cui al presente articolo, l'incarico è nullo ex art. 17 D.Lgs. n. 39/2013 e si applicano le sanzioni previste dall'art. 18 del medesimo D.Lgs (responsabilità erariale, disciplinare, pubblicazione della misura, divieto di conferire incarichi per i tre mesi successivi). Negli interpelli per l'attribuzione degli incarichi, devono essere inserite espressamente le condizioni ostative al conferimento. Nel corso del 2017 e negli anni successivi si procederà alla verifica a campione delle autocertificazioni prodotte (almeno una ogni dieci). Obiettivo: richiesta delle autocertificazioni da parte di tutti i soggetti. Verifica della veridicità della autocertificazioni di almeno una autocertificazione prodotta ogni cinque. Responsabile: Responsabili d’Area. Monitoraggio dello stato di attuazione: 30/06 e 10/12. Parametri di valutazione: numero di componenti nominati senza previa autocertificazione; rapporto tra il numero delle autocertificazioni prodotte ed il numero delle autocertificazioni verificate. M) TUTELA DEL DIPENDENTE CHE EFFETTUA SEGNALAZIONI DI ILLECITO. L'amministrazione deve adottare tutte le misure organizzative ritenute idonee e necessarie al fine di garantire la riservatezza dei soggetti che effettuano segnalazioni. Il del codice di comportamento per il personale del comune di Sirtori ed il D.P.R. n. 62/2013 prevedono espressamente obblighi di riservatezza a carico di tutti coloro che ricevono o vengono a conoscenza della segnalazione e di coloro che successivamente venissero coinvolti nel processo di gestione della segnalazione. In caso di violazione degli obblighi di riservatezza è prevista l'applicazione di sanzioni disciplinari.

22 Si rende inoltre necessario introdurre sul sito web degli avvisi che informano i dipendenti dell'importanza dello strumento a loro disposizione, del diritto ad essere tutelati nel caso di segnalazione di azioni illecite e dei risultati dell'azione cui la procedure di tutela del whiteleblower ha condotto. Le segnalazioni possono essere effettuate mediante e-mail al RPCT, mediante segnalazione scritta e sottoscritta da consegnarsi personalmente al RPCT, il quale deve garantire la riservatezza circa i dati del segnalante e rilasciare ricevuta della segnalazione. A tale scopo, sul sito del Dipartimento della Funzione Pubblica, è stato pubblicato un apposito modulo utilizzabile da tutti i dipendenti pubblici che si allega al presente piano. Infine ogni dipendente può utilizzare per la segnalazione l’indirizzo e-mail appositamente creato dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC): [email protected] . Le informazioni di cui al punto precedente devono essere oggetto di specifica informativa rivolta al personale dipendente. Obiettivo: effettiva informazione di tutti i dipendenti. Effettiva tutela dei dipendenti che effettuano segnalazioni. Responsabile: RPCT. Monitoraggio dello stato di attuazione: 30/06 e 10/12. Parametri di valutazione: numero di dipendenti che hanno subito trattamenti discriminatori e deteriori per aver effettuato una segnalazione. N) LE INIZIATIVE PER LA FORMAZIONE DEVE SVOLGERSI SU DIVERSI LIVELLI, PROGRAMMANDO ADEGUATI PERCORSI DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE. La formazione in tema di anticorruzione costituisce misura obbligatoria di prevenzione del rischio corruttivo e di uso distorto del potere pubblico. La realizzazione è subordinata allo stanziamento in bilancio di risorse necessarie oppure all’individuazione di occasioni di formazione gratuita.

SOGGETTI CUI VIENE EROGATA LA FORMAZIONE La formazione viene somministrata con modalità e contenuti differente a seconda dei destinatari. Devono essere strutturati almeno quattro differenti livelli di formazione: 1) destinato al RPCT. La formazione deve essere orientata soprattutto all’apprendimento delle tecniche di gestione del rischio con particolare riferimento alla gestione del rischio corruttivo. A tal riguardo possono essere utili anche percorsi formativi aventi ad oggetto la Legge n. 231/2001 sulla responsabilità d’impresa e le metodologie di predisposizione dei sistemi di controllo aziendali per la prevenzione della corruzione. La formazione del RPCT dovrà riguardare anche le nozioni tecniche, giuridiche e gestionali attinenti ai settori nei quali è maggiore il rischio corruttivo. 2) destinato ai Responsabili di Aree classificate a maggior rischio di corruzione: la formazione dovrà essere specifica per la corretta applicazione delle norme che disciplinano i processi che devono gestire affinché non sia possibile un utilizzo scorretto del potere amministrativo dovuto all’ignoranza delle regole che governano l’azione amministrativa. 3) destinato a tutti i Responsabili di Area Organizzativa: la formazione dovrà avere ad oggetto i processi di controllo dei procedimenti delle aree di rispettiva competenza; una conoscenza approfondita dei meccanismi previsti dal PTPC ed una conoscenza di tutti i procedimenti trasversali che sono ad elevato rischio (es. appalti, procedure di gara, concessioni, procedimenti nei quali l’inerzia dell’amministrazione può determinare vantaggi illeciti a terzi, ecc.). 4) destinato a tutti i dipendenti: la formazione deve avere ad oggetto un adeguato aggiornamento normativo perché per agire nel rispetto della legge è necessario conoscerla. Tale tipo di formazione dovrà essere distinta in una parte comune a tutti i dipendenti di aggiornamento generale, ed una parte più specifica attinente ai procedimenti di competenza dei singoli uffici gestita e coordinata direttamente dai Responsabili dell'Area. Inoltre è necessario un percorso che ponga al centro l’etica e la correttezza dell’agire amministrativo. Su tali temi dovranno essere individuati

23 docenti con conoscenze specifiche. Infine la formazione dovrà avere ad oggetto il PTPC in ogni sua componente costitutiva e con particolare riferimento alle prerogative e alle misure poste a tutela dei dipendenti stessi in caso di segnalazione di illeciti. SOGGETTI CHE EROGANO LA FORMAZIONE La formazione sarà erogata dal personale interno ovvero dal personale di altri enti in un ottica di scambio e condivisione delle risorse. Inoltre saranno sfruttate tutte le opportunità formative gratuite presenti sul territorio e ritenute utili e pertinenti. A completamento delle esigenze formative dovranno essere attivate iniziative formative onerose. La necessità di valutare le opportunità formative offerte dal territorio e le risorse economiche disponibili comporta l’impossibilità di predisporre un piano formativo articolato da allegarsi al PTPCT. Nonostante ciò, le iniziative formative descritte nel presente piano dovranno effettivamente essere realizzate e dovrà essere tenuto conto anche dei soggetti che vi partecipano. CONTENUTI DELLA FORMAZIONE IN TEMA DI ANTICORRUZIONE I contenuti della formazione sono quelli sopra specificati: con modalità e contenuti differenti per le quattro categorie di destinatari, essi avranno ad oggetto: A) le norme in materia di prevenzione della corruzione e di gestione del rischio di corruzione; B) il contenuto del PTPCT in ogni sua componente; C) i temi dell’etica con particolare riferimento alla tutela del bene comune, della legalità e della salvaguardia delle risorse pubbliche; D) percorsi di aggiornamento sulle norme che regolano l’azione amministrativa in generale; E) le norme sull’attività contrattuale della pubblica amministrazione con particolare riferimento ai principi di importazione comunitaria; F) le norme che regolano i procedimenti e gli specifici settori di attività dei singoli uffici o dei singoli funzionari; G) i temi dell'etica, tenendo conto delle esperienze concrete e basandosi su casi pratici, utilizzando lo strumento del focus group ed analizzando le problematiche dell'etica calate nel contesto dell'amministrazione; H) le tematiche della corruzione internazionale.

CANALI E STRUMENTI DI EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE IN TEMA DI ANTICORRUZIONE L’obiettivo minimo è di organizzare almeno un evento formativo destinato a tutti i dipendenti, oltre a specifici momenti formativi destinati ai Responsabili d'Area ed al RPCT. Le ore di formazione potranno essere implementate in relazione alla possibilità di aumentare le giornate di chiusura al pubblico degli uffici, alle necessità manifestate dai singoli operatori, alle occasioni formative gratuite o a costi accessibili che si manifesteranno sul territorio, alle disponibilità finanziarie che saranno destinate per questo scopo. I processi formativi dovranno essere oggetto di monitoraggio mediante questionari destinati ai dipendenti. L’effettiva realizzazione di corsi di formazione per la prevenzione della corruzione è subordinata allo stanziamento di idonei fondi in bilancio per la partecipazione e/o organizzazione delle iniziative a formative qualora non siano reperibili iniziative gratuite. Obiettivo: partecipazione ad almeno un corso di formazione da parte del RPCT e dei Responsabili d'Area. Realizzazione di un momento di formazione per tutti i dipendenti anche tramite strumenti di e-learning. Responsabile: RPCT. Monitoraggio dello stato di attuazione: 10/12. Parametri di valutazione: numero di dipendenti che hanno partecipato alle iniziative di formazione.

24 O) AZIONI DI SENSIBILIZZAZIONE. L'amministrazione deve programmare e realizzare adeguate azioni di sensibilizzazione della cittadinanza finalizzate alla promozione della cultura della legalità. A tal fine deve dare efficace comunicazione e diffusione alla strategia di prevenzione dei fenomeni corruttivi impostata e attuata mediante il PTPC. L'azione di prevenzione e contrasto della corruzione richiede un'apertura di credito e di fiducia nella relazione con i cittadini ed il funzionamento di canali stabili di comunicazione. Dovranno essere attivati adeguati strumenti di segnalazione dall'esterno dell'Amministrazione, anche in forma anonima o informale, episodi di cattiva amministrazione, di conflitto d'interessi e di corruzione. Obiettivo: realizzazione di iniziative volte a favorire la possibilità dei cittadini di segnalare fatti corruttivi o di uso distorto del potere amministrativo. Responsabile: RPCT. Monitoraggio dello stato di attuazione: 10/12. Parametri di valutazione: numero di iniziative realizzate. P) LA ROTAZIONE DEL PERSONALE. È misura obbligatoria da adottarsi salvo motivati impedimenti connessi alle caratteristiche organizzative dell'amministrazione. Tale misura è prevista in particolare per il personale che opera nei settori maggiormente in cui è maggiore il rischio di corruzione. Essa deve essere adottata con provvedimento motivato dal Dirigente della Struttura competente ed il RPCT è tenuto a vigilare sull'effettiva rotazione degli incarichi. Il PNA, all'allegato 1, par. B.5, afferma che " La rotazione del personale addetto alle aree a più elevato rischio di corruzione rappresenta una misura di importanza cruciale tra gli strumenti di prevenzione della corruzione e l’esigenza del ricorso a questo sistema è stata sottolineata anche a livello internazionale. L’alternanza tra più professionisti nell’assunzione delle decisioni e nella gestione delle procedure, infatti, riduce il rischio che possano crearsi relazioni particolari tra amministrazioni ed utenti, con il conseguente consolidarsi di situazioni di privilegio e l’aspettativa a risposte illegali improntate a collusione ". La legge n. 208/2015, art. 1, comma 221, prevede che " le disposizioni adottate ai sensi dell'articolo 1, comma 5, della legge 6 novembre 2012, n. 190, ove la dimensione dell'ente risulti incompatibile con la rotazione dell'incarico dirigenziale ". Si ritiene che per il Comune di Sirtori ricorrano i presupposti di cui al citato comma 221: la presente misura di prevenzione non viene applicata. Infatti ogni area organizzativa dispone di un unico dipendente inquadrato in categoria D. Ad ogni area corrispondono specifiche competenze tecnico-giuridiche e/o specialistiche. I responsabili d'area hanno sviluppato pluriennale esperienza nei relativi settori, hanno frequentato corsi specifici di formazione oppure hanno un titolo di studio specifico e specialistico legato alla mansione attribuita. Le professionalità presenti cui è affidata la responsabilità di un’area amministrativa attengono a: - Ragioneria, servizi finanziari, personale; - Tributi; - Lavori pubblici, Urbanistica e edilizia privata;

La responsabilità di altre Aree organizzative è stata assegnata ai componenti dell’organo esecutivo ai sensi dell’art. 53, comma 23 della legge 388/2000 come modificato dall’art. 29, comma 4, della Legge 448/2001, al fine di conseguire economie di bilancio (Servizi sociali, Polizia Locale, Amministrazione Generale). Per ciascun responsabile d'Area in dotazione organica è presente un unico soggetto dotato di professionalità, titolo di studio ed esperienza adeguata per la direzione del relativo settore.

25 Ad ogni area sono assegnati un numero limitato (in genere 1 o 2) di dipendenti di categoria B o C. La rotazione ordinaria del personale potrà essere attuata solo nel caso in cui si determino condizioni economiche, che al momento appaiono assai remote, per poter ripristinare il numero di dipendenti in servizio presenti dieci anni fa. In alternativa, è possibile nel caso in cui l'Amministrazione Comunale ritenga di attuare la gestione associata dei servizi corrispondenti alle aree organizzative suindicate. La rotazione straordinaria del personale è misura da adottarsi obbligatoriamente ai sensi dell'art. 16, comma 1, del D.Lgs. n,. 165/2001 " nei casi di avvio di procedimenti penali o disciplinari per condotte di natura corruttiva ". Qualora si verifichi tele evenienza, data la natura obbligatoria della misura ed i limiti legati alla ridotta dotazione organica ed alla specificità delle competenze dei responsabili d'Area, dovranno essere valutate una delle seguenti misure organizzative straordinarie: - accorpamento di due o più Aree Organizzative con conseguente revoca dell'incarico di Responsabile d'Area al dipendente nei cui confronti è pendente un procedimento penale o disciplinare per condotte di natura corruttiva; - in caso di sospensione del dipendente ed ove i vincoli assunzionali e le disponibilità di bilancio lo consentano, assunzione di un dipendente con contratto a tempo determinato cui affidare la Responsabilità dell'Area, ricorrendo ove ve ne siano i presupposti anche alla previsione di cui all'art. 110 del D.lgs. n. 267/2000, ovvero assunzione di un dipendete che supporti il soggetto che, in esito alla procedura di riorganizzazione con accorpamento delle Aree Organizzative, sia divenuto Responsabile anche dell'area la cui responsabilità era in precedenza assegnata al dipendente sospeso.

26 LE MISURE SPECIFICHE Q) PROTOCOLLI DI LEGALITÀ O PATTI DI INTEGRITÀ PER L'AFFIDAMENTO DI COMMESSE. Attualmente il Comune di Sirtori è sprovvisto di tali strumenti. Se ne prevede l’approvazione nel corso del 2017, eventualmente coordinandolo al Patto di Integrità in materia di contratti pubblici regionali di cui alla DGR X/1299 del 30 gennaio 2014, anche alla luce della frequente necessità di ricorrere agli strumenti di e-procurement forniti da Arca – Regione Lombardia. Dopo l’approvazione del protocollo o patto di legalità e integrità, nei bandi di gara e nelle lettere d’invito dovrà essere inserita una clausola di salvaguardia che preveda il mancato rispetto del protocollo di legalità quale causa di esclusione dalla gara e di risoluzione del contratto. Obiettivo: approvazione di un protocollo di legalità. Responsabile: RPCT. Monitoraggio dello stato di attuazione: 10/12. Parametri di valutazione: predisposizione e trasmissione alla Giunta Comunale del protocollo di legalità. R) ATTESTAZIONE DI REGOLARITÀ IN CASO DI PROCEDIMENTI CONCLUSI SENZA PROVVEDIMENTO ESPRESSO DELL'AMMINISTRAZIONE. Negli ultimi vent’anni il legislatore ha introdotto diversi modelli procedimentali che si concludono favorevolmente per il cittadino che presenta un’istanza, una denuncia o una segnalazione certificata, col semplice decorso di un determinato lasso di tempo. Lo scopo di tali norme è di garantire al cittadino la conclusione dei procedimenti in tempi certi e di sgravare l’amministrazione dalla redazione di un atto espresso che conclude il procedimento. Tali procedimenti semplificati non devono però comportare omessa vigilanza da parte dell’amministrazione sulla correttezza formale e sostanziale dell’istanza di parte, né una scrupolosa verifica dei requisiti che abilitano all’esercizio di determinate attività. Al fine di evitare che la conclusione tacita del procedimento si risolva in una omessa verifica dei presupposti, in fatto ed in diritto, legittimanti il possesso del titolo formatosi col silenzio dell’amministrazione, si ritiene necessario che il Responsabile dell’Area competente o altro dipendente formalmente designato quale responsabile del procedimento ex art. 5 della Legge n. 241/1990 attesti l’avvenuta verifica dei requisiti di fatto e di diritto che hanno fondato il consolidarsi della situazione di diritto in capo al cittadino istante, dichiarante o segnalante. A tal fine il Responsabile dovrà attestare la data e l'esito della verifica in calce all’istanza, o mediante altra modalità già in uso. Il Responsabile dell'Area competente dovrà, con cadenza semestrale, trasmettere al RPCT un elenco contenente tutti i procedimenti che si sono conclusi senza un provvedimento espresso dell’amministrazione, precisando per ciascun procedimento la data in cui è stato effettuato l’ultimo atto di verifica sulla correttezza forma e sostanziale del istanza, denuncia, segnalazione e della legittimazione che in seguito ad esse il cittadino ha acquisito. Dovranno essere evidenziate in modo differente tutti i procedimenti per i quali la verifica è intervenuta dopo i termini previsti dalla disciplina dello specifico procedimento e tutti i procedimenti per i quali non solo la verifica sia stata tardiva, ma per i quali la verifica abbia accertato l’assenza dei requisiti per la formazione tacita del titolo abilitativo. Obiettivo: verificare che misure di semplificazione del procedimento amministrativo non siano impiegate come strumenti per evitare controlli necessari. Verificare che il controllo sulla correttezza dei procedimenti che si concludono col silenzio della pubblica amministrazione avvengano tempestivamente. Responsabile: RPCT. Monitoraggio dello stato di attuazione: 30/06 e 10/12.

27 Parametri di valutazione: effettiva trasmissione degli elenchi; numero di procedimenti per i quali il controllo sia intervenuto tardivamente. S) MONITORAGGIO DI FATTI PRESCRIZIONALI O DI ALTRI FATTI LESIVI DEGLI INTERESSI DELL'AMMINISTRAZIONE. I Responsabili di ogni Area dovranno trasmettere semestralmente al RPCT un elenco contenente tutti i fatti lesivi degli interessi dell’amministrazione, quali, a titolo esemplificativo, la prescrizione di crediti vantati dall’amministrazione, i fatti per i quali l’amministrazione ha pagato una somma di denaro per conto di altro soggetto (ad esempio in qualità di coobbligato civilmente ovvero di obbligato in solido al pagamento di sanzioni amministrative pecuniarie) e non sia stata avviata l’azione di rivalsa entro i successivi 12 mesi. Inoltre dovranno essere segnalati tutti i casi in cui l'omessa conclusione del procedimento o di una fase di esso (es. omessa notificazione) nei termini ha determinato un danno all'Aministrazione Comunale. Nel caso in cui vi sia rischio di prescrizione, la segnalazione deve essere fatta almeno 90 giorni prima dello spirare di tale termine. Per ciascun fatto è indicato l’importo, il debitore, se il credito è prescritto, i fatti ed i motivi che hanno condotto alla prescrizione, al danno per l'amministrazione o al rischio serio e concreto di prescrizione o danno; se esiste un credito non prescritto l’indicazione delle azioni interruttive della prescrizione avviate o dei motivi per i quali non è stato possibile avviare un’azione interruttiva della prescrizione. Dovranno inoltre essere specificate le possibili azioni a tutela dell'Amministrazione Comunale praticabili ed il termine entro il quale esse sono praticabili. Obiettivo: impedire la prescrizioni di crediti o altri fatti lesivi degli interessi economici dell'ente; nel caso in cui tali fatti lesivi si verifichino, accertare l'assenza di fini di favorire soggetti specificamente individuati e sanzionare comunque la condotta. Responsabile: Responsabili d'Area e RPCT. Monitoraggio dello stato di attuazione: 30/06 e 10/12. Parametri di valutazione: effettiva trasmissione degli elenchi; numero di fatti lesivi verificatisi; numero di fatti lesivi per i quali vi sia il legittimo sospetto che il loro verificarsi sia finalizzato a favorire soggetti determinati. T) OBBLIGO DI SEGNALAZIONE DI FATTI IDENTIFICATI COME POTENZIALMENTE SINTOMATICI DI UN USO DISTORTO DEL POTERE AMMINISTRATIVO. In presenza di fatti potenzialmente sintomatici di un uso distorto del potere amministrativo ogni dipendente ha il dovere di effettuare una segnalazione al RPCT. Il RPCT effettua gli accertamenti che ritiene opportuni, anche in contraddittorio col Responsabile dell'area competente, e, se necessario, adotta gli atti conseguenti. La segnalazione deve essere tempestiva (non oltre 15 giorni dall'avvenuta conoscenza del fatto). A titolo esemplificativo, devono essere oggetto di segnalazione al RPCT i seguenti fatti: a) segnalazione circostanziata o dalla quale è comunque possibile desumerne la fondatezza, proveniente da un cittadino; b) procedure per l’affidamento di forniture, servizi o lavori di importo superiore a 40.000,00.= alle quali partecipa una sola impresa; c) procedure per l’affidamento di forniture, servizi o lavori di importo superiore a 40.000,00.= aggiudicate secondo il criterio del prezzo più basso, quando la società aggiudicataria ha presentato un ribasso percentuale inferiore al 2%; d) ricorso alle procedure di cui all’art. 63 del D.Lgs. n. 50/2016, per affidamenti di importo superiore a 100.000,00.= euro, quando manchi nella determina a contrarre una adeguata motivazione; e) affidamento diretto di forniture, servizi o lavori di importo superiore a 20.000,00.= quando non sia motivato l’omessa richiesta di una pluralità di preventivi, l’omessa applicazione del criterio di rotazione oppure l’omessa effettuazione di una ricerca di mercato; f) frazionamento fittizio delle commesse al fine di consentire l'affidamento diretto;

28 g) ammissione di varianti in corso di esecuzione del contratto non adeguatamente motivate e prive di una adeguato computo dei maggiori costi al fine di consentire all’appaltatore una di recuperare parte del ribasso offerto in sede di gara; ammissione di varianti in corso d’opera oltre i limiti previsti dalla normativa vigente; h) revoca o annullamento in autotutela della procedura di gara dopo l'aggiudicazione definitiva; i) omessa realizzazione di servizi, forniture e lavori facenti parte del contratto principale e non decurtate dal prezzo stesso; l) ammissione a procedure aperte, invito a procedura ristrette, negoziata o di cottimo fiduciario, oppure aggiudicazione della procedura nei confronti di soggetti privi dei necessari requisiti; m) rilascio di atti ampliativi della sfera giuridica del destinatario (anche mediante formazione del titolo abilitativo dovuto all’inerzia dell’Amministrazione) in assenza dei presupposti; n) rilascio di atti ampliativi della sfera giuridica del destinatario senza rispettare l’ordine prescritto per l’evasione delle pratiche (se non diversamente stabilito, l’ordine cronologico di acquisizione al protocollo); o) erogazione di contributi in assenza di previa definizione dei criteri ai sensi dell’art. 12 della Legge n. 241/1990, ovvero in violazione di essi; p) riconoscimento di esenzioni o agevolazioni tariffarie per la fruizione di servizi comunali in assenza dei presupposti; q) erogazione di contributi quale corrispettivo di prestazioni di servizi (cfr. Circolare Agenzia delle Entrate 21/11/2013 n. 34e) con conseguente evasione fiscale; r) determinazione di oneri e contributi dovuti in misura inferiore a quanto dovuto in base alla normativa vigente (es. oneri di urbanizzazione, sanzioni, tributi); s) omessa conclusione di un procedimento sanzionatorio in presenza di accertamento dei fatti che ne costituiscono i presupposti ovvero notificazione dell'atto conclusivo di un procedimento sanzionatorio oltre i termini prescrizionali; t) omessa emanazione di ordinanze di sospensione lavori, di demolizione ed omessa attivazione del procedimento per l'acquisizione al patrimonio del comune del bene immobile in caso di accertamento di abuso edilizio, oppure nel caso di rigetto della domanda di condono edilizio o di permesso di costruire in sanatoria; u) omessa notificazione di atto di messa in mora con conseguente perdita degli interessi legali e/o prescrizione del credito vantato dall'amministrazione in presenza di un credito certo; v) omessa segnalazione di un potenziale conflitto di interessi. Obiettivo: effettuare una verifica maggiormente approfondita ogni volta in cui si verifica un fatto potenzialmente sintomatico di un fatto corruttivo o di un uso distorto del potere amministrativo. Responsabile: Responsabili d'Area e RPCT. Monitoraggio dello stato di attuazione: 10/06 e 10/12. Parametri di valutazione: numero di fatti segnalati; numero di fatti per i quali si sia reso necessario adottare provvedimenti (disciplinari, di segnalazione alla Procura c/o la Corte dei Conti o all'Autorità Giudiziaria). U) INSERIMENTO DI SPECIFICHE CLAUSOLE ALL'INTERNO DEI CONTRATTI. Nel regolamento contrattuale, sia che l'atto venga stipulato in forma pubblica amministrativa, sia che venga stipulato come scrittura privata, dovranno essere riportate le seguenti clausole obbligatorie (o altre analoghe aventi il medesimo contenuto): Obblighi nei confronti dei lavoratori dipendenti

29 Nell'esecuzione delle prestazioni oggetto del presente contratto l’Appaltatore si obbliga ad applicare integralmente tutte le norme contenute nel Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro corrispondente alla propria categoria e negli accordi integrativi territoriali ed aziendali, ivi compresi gli adempimenti di accantonamento e contribuzione verso tutti gli Istituti previdenziali, assicurativi ed antinfortunistici. I suddetti obblighi vincolano l’Appaltatore anche qualora lo stesso non aderisca alle associazioni stipulanti o receda da esse ed indipendentemente dalla natura industriale e artigiana, dalla struttura e dimensione dell’Impresa stessa e da ogni altra sua qualificazione giuridica, economica o sociale. L’Appaltatore è, altresì, responsabile in solido verso il Comune dell’osservanza delle norme anzidette da parte degli eventuali subappaltatori nei confronti dei loro dipendenti, per le prestazioni rese nell’ambito del subappalto, qualora consentito ed autorizzato. Per quanto non espressamente previsto nel presente contratto si applica la normativa vigente in materia. Obblighi in materia di assunzioni obbligatorie L’Appaltatore dichiara non essere soggetto agli obblighi di assunzioni obbligatorie di cui alla Legge 12 marzo 1999, n. 68. Obblighi in materia di tracciabilità dei pagamenti I pagamenti in dipendenza del presente contratto saranno effettuati con accredito mediante bonifico bancario o postale ovvero degli altri strumenti idonei a consentire la piena tracciabilità delle operazioni su apposito conto corrente bancario o postale acceso presso banche o presso la Società Poste Italiane s.p.a., ai sensi dell’articolo 3 della legge 13 agosto 2010, n. 136. Il mancato utilizzo del bonifico bancario o postale ovvero degli altri strumenti idonei a consentire la piena tracciabilità delle operazioni costituisce causa di risoluzione del contratto. L’Appaltatore ha l’obbligo di comunicare al Comune, tempestivamente e, comunque, entro sette giorni dalla loro accensione, gli estremi identificativi dei conti correnti di cui al precedente comma 2 nonché, nello stesso termine, le generalità ed il codice fiscale delle persone delegate ad operare su di essi. E’ fatto obbligo all’Appaltatore, pena la nullità assoluta del presente contratto, di osservare, in tutte le operazioni ad esso riferite, le norme sulla tracciabilità dei flussi finanziari di cui all’articolo 3 della legge 13 agosto 2010, n. 136. La clausola di nullità di cui al comma precedente opera di diritto in tutti i casi in cui le transazioni sono state eseguite senza avvalersi di banche o della Società Poste Italiane s.p.a. L’Appaltatore, con la sottoscrizione del presente contratto, si impegna altresì a trasmettere tutti contratti dei propri subappaltatori (e subcontraenti della filiera delle imprese), contenenti la clausola di assunzione degli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui all’art. 3 della legge 136/2010 e s.m.i. già sopra citato. Obbligo di rispetto del codice di comportamento dei dipendenti pubblici Ai sensi dell’art. 2 del Decreto del Presidente della Repubblica N. 62 del 16/04/2013, è causa di risoluzione del presente contratto il mancato rispetto degli obblighi derivanti dal Codice di Comportamento dei Dipendenti Pubblici, emanato con il medesimo D.P.R. 62/2013, nonché di quelli derivanti dal Codice di Comportamento dei dipendenti del Comune di Sirtori, in quanto applicabili. Assenza di rapporti negoziali tra l’appaltatore e i funzionari del comune Ai sensi di quanto disposto dall’art. 14, comma 2, del DPR n. 62 del 16/04/2013, il Responsabile dell’Area ______, il quale interviene nel presente atto in rappresentanza del Comune di Sirtori, ed il Rappresentante legale dell’appaltatore dichiarano, sotto la propria diretta responsabilità, che non sono intercorsi tra di loro, nell’ultimo biennio, rapporti contrattuali a titolo privato, e che il Responsabile dell’Area

30 ______non ha ricevuto nel medesimo periodo alcun utilità dalla medesima società. A tal fine non si tiene conto dell’eventuale stipulazione dei contratti ai sensi dell'articolo 1342 del codice civile. Capacità di contrarre con la P.A. (art. 53, comma 16 ter, del D.Lgs. n. 165/2001) Ai sensi dell’art. 53, comma 16 ter, del D.Lgs. n. 165 del 2001, l’appaltatore, sottoscrivendo il presente contratto, attesta di non aver concluso contratti di lavoro subordinato o autonomo e comunque di non aver attribuito incarichi ad ex dipendenti di Amministrazioni Pubbliche che hanno esercitato nei suoi confronti, nel triennio successivo alla cessazione del rapporto di pubblico impiego, poteri autoritativi o negoziali per conto delle Amministrazioni di cui erano dipendenti. MONITORAGGIO DELLO STATO DI ATTUAZIONE DEL PTPCT Ogni misura indica i tempi previsti per il monitoraggio dell'attuazione e degli effetti della misura stessa a cura del RPCT col supporto dei Responsabili d'Area.

L'IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI SPECIFICI RELATIVI ALLE AREE PIU' ESPOSTE E LE MISURE SPECIFICHE. In relazione a ciascuna area devono essere identificati possibili fattispecie concrete di rischio corruttivo. Ad oggi sono stati identificati le seguenti ipotesi di rischio. A) RISCHI CONNESSI ALL'AREA "ACQUISIZIONE E PROGRESSIONE DEL PERSONALE" RISCHI MISURE RA.1) previsione di requisiti di accesso "personalizzati" ed insufficienza di Adeguata motivazione in ordine ai requisiti richiesti. meccanismi oggettivi e trasparenti idonei a verificare il possesso dei Adeguata pubblicità della requisiti, della motivazione e dei criteri selettivi e di requisiti attitudinali e professionali richiesti in relazione alla posizione da valutazione. ricoprire allo scopo di reclutare candidati particolari. RA.2) abuso nei processi di stabilizzazione finalizzato al reclutamento di Adeguata pubblicità dei motivi di stabilizzazione e dei criteri di selezione. candidati particolari. RA.3) irregolare composizione della commissione di concorso finalizzata al Individuazione della commissione di concorso privilegiando le risorse interne reclutamento di candidati particolari. disponibili selezionando comunque componenti di alto profilo. Verifica assenza di conflitti di interesse, assenza di precedenti e/o procedimenti penali a carico dei commissari ed assenza di cause di incompatibilità ed inconferibilità. RA.4 ) inosservanza delle regole procedurali a garanzia della trasparenza e Accessibilità degli elaborati a richiesta degli altri candidati. dell'imparzialità della selezione, quali la cogenza della regola Pubblicazione dei criteri di valutazione. dell'anonimato nelle prove scritte e la predeterminazione dei criteri di valutazione delle prove allo scopo di reclutare candidati particolari. RA.5) progressioni economiche o di carriera accordate illegittimamente allo Regolamentazione generale dell'istituto e pubblicazione dei criteri e degli esiti scopo di agevolare dipendenti/candidati particolari. della procedura. RA.6) motivazione generica o tautologica circa la sussistenza dei presupposti Pubblicazione dei presupposti di legge che consentono il conferimento degli di legge per il conferimento di incarichi professionali, allo scopo di incarichi, dei criteri di selezione adottati e delle motivazioni dell'atto. agevolare soggetti particolari.

31 B) RISCHI CONNESSI ALL'AREA "AFFIDAMENTO DI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE". RISCHI MISURE RB.1) accordi collusivi tra le imprese partecipanti a gara volti a manipolare gli Verifica che nessun subappaltatore sia un soggetto originariamente esiti, con l'utilizzo del subappalto come modalità per distribuire i partecipante a gara. vantaggi dell'accordo a tutti i partecipanti allo stesso. Pubblicazioni dei dati di tutti i concorrenti e dei subappaltatori. RB.2) definizione dei requisiti di accesso alla gara e, in particolare, dei requisiti Adeguata motivazione in ordine alla proporzionalità tra requisiti richiesti e le tecnico-economici dei concorrenti al fine di favorire un'impresa (es: esigenze di selezione dei concorrenti. clausole dei bandi che stabiliscono requisiti di qualificazione). Pubblicazione delle motivazioni e dei criteri di selezione. RB.3) uso distorto del criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, Predeterminazione di criteri oggettivi o con scarsi margini di discrezionalità per finalizzato a favorire un'impresa. la valutazione delle offerte. RB.4) utilizzo della procedura negoziata in assenza dei requisiti previsti dalla Adeguata motivazione e pubblicazione dei presupposti del ricorso a procedura legge al fine di restringere il numero dei partecipanti a gara. negoziata. RB.5) ricorso all'affidamento diretto al di fuori dei casi previsti dalla legge al Adeguata motivazione e pubblicazione dei presupposti del ricorso fine di favorire un'impresa. all'affidamento diretto. RB.6) frazionamento fittizio delle commesse al fine di ricorrere all'affidamento Pubblicazione in una tabella riassuntiva di tutti gli affidamenti diretti di valore diretto. superiore a 20.000,00 euro effettuati nel corso dell'anno al fine di consentire la facile individuazione di eventuali frazionamenti fittizi. RB.7) ammissione di varianti in corso di esecuzione del contratto per Adeguata motivazione dell'atto di autorizzazione della variante in corso d'opera consentire all'appaltatore di recuperare lo sconto effettuato in sede di e sua pubblicazione. gara o di conseguire guadagni ingiusti. Trasmissione all'ANAC nei casi previsti dalla Legge. RB.8) abuso del provvedimento di revoca del bando al fine di bloccare una Adeguata motivazione dei provvedimenti di revoca e loro comunicazione al gara il cui risultato si sia rivelato diverso da quello atteso oppure al fine RPCT. di concedere un indennizzo all'aggiudicatario. RB.9) mancata vigilanza sui procedimenti di subappalto o subaffidamento Verifica costante dell’effettivo esecutore dell’appalto. consentendone la realizzazione senza previa autorizzazione, conseguentemente, senza possibilità di verificare i requisiti che legittimano il subappalto. RB.10) autorizzazione di subappalto anche se non dichiarato in sede di Verifica della corretta qualificazione dei subaffidamenti. Autorizzazione del presentazione dell'offerta, tolleranza verso subappalti non autorizzati subappalto solo se dichiarato in sede di gara,se il subappaltatore è in mascherati da subaffidamenti ai sensi dell'art. 105 del D.Lgs. n. possesso dei requisiti di cui all’art. 80 del D.Lgs. n. 50/2016 e se sono 50/2016. rispettate tutte le condizioni previste che legittimano il subappalto stesso. RB.11) autorizzazione di subappalto in presenza di aggiudicatario che non Adeguata verifica in sede di gara dei requisiti dell'aggiudicatario. possiede i tutti requisiti tecnici necessari alla partecipazione a gara e che si "avvale" impropriamente di requisiti in possesso del subappaltatore (ricorso all'istituto dell'avvalimento senza averlo dichiarato in sede di gara, mascherandolo da subappalto).

32 RISCHI MISURE RB.12) autorizzazione del subappalto senza previa verifica di tutti i presupposti Preventiva verifica di tutti i presupposti che legittimano il subappalto e (dichiarazione in sede di offerta, deposito del contratto di subappalto, attestazione delle verifiche effettuate nell’atto di autorizzazione del subappalto. verifica dei requisiti soggettivi morali, tecnici ed economici del subappaltatore). RB.13) realizzazione di opere secondarie in prossimità dell'opera principale Adeguata motivazione e pubblicazione dei fatti che hanno determinato quale strumento per operare frazionamenti fittizi. l'impossibilità di prevedere i lavori secondari nell'affidamento iniziale (es. finanziamento dei lavori secondari con il ribasso conseguito in sede di gara; nuovi finanziamenti sopravvenuti, ecc.). Applicazione di procedure selettive nel rispetto del D.lgs. n. 50/2016 e degli atti di attuazione nella selezione del contraente cui affidare i lavori secondari. RB.14) realizzazione di opere secondarie già previste nell'opera principale Pubblicazione delle procedure di gara con possibilità di individuare la quale strumento per praticare in modo illecito duplicazioni di pagamenti duplicazione della previsione della medesima opera secondaria. o riduzione della prestazione da realizzare a parità di compenso. RB.15) realizzazione di opere secondarie in prossimità dell'opera principale Adeguata motivazione e pubblicazione dei fatti che hanno determinato quale strumento per occultare errori di progettazione. l'impossibilità di prevedere i lavori secondari nell'affidamento iniziale (es. finanziamento dei lavori secondari con il ribasso conseguito in sede di gara; nuovi finanziamenti sopravvenuti, ecc.). Applicazione di procedure selettive nel rispetto del D.lgs. n. 50/2016 e degli atti di attuazione nella selezione del contraente cui affidare i lavori secondari. RB.16) omissione della verifica dei requisiti normativamente previsti per Attestazione nei verbali di gara e nei contratti dell'avvenuta verifica dei requisiti consentire la partecipazione a gara di soggetti ai quali sarebbe stato di previsti nel bando di gara o nella lettera d'invito. precluso. RB.17) nelle procedure ristrette, negoziate, invito a soggetti privi dei requisiti in Verifica dei requisiti per la partecipazione alla procedura prima dell'invio delle modo da precostituire le condizioni per la loro esclusione, in caso di lettere d'invito. partecipazione, e di favorire un soggetto predeterminato. Pubblicità dei requisiti. Invito di un numero di operatori economici superiore al minimo previsto dalla normativa vigente. RB.18) affidamento di contratti ad imprese prive dei necessari requisiti. Verifica dei requisiti attestati in sede di gara e menzione dell'avvenuta verifica nel contratto d'appalto. RB.19) nelle procedure di affidamento diretto, omesso rispetto dei principi di Adeguata e pregnante motivazione quando l'affidamento diretto avviene in non discriminazione, parità di trattamento, proporzionalità e trasparenza assenza di indagine di mercato e senza ricorrere, con criteri di rotazione, ad (affidamento senza previa indagine di mercato o senza ricorrere, con appositi elenchi di operatori economici. criteri di rotazione, ad appositi elenchi di operatori economici). In ogni caso esplicitazione dei criteri adottati per la selezione dell'operatore economico. RB.20) nella selezione dei professionisti addetti alla progettazione, validazione Adeguata e pregnante motivazione quando l'affidamento diretto avviene in del progetto, direzione lavori e coordinamento per la sicurezza, omesso assenza di indagine di mercato e senza ricorrere, con criteri di rotazione, ad rispetto dei principi di non discriminazione, parità di trattamento, appositi elenchi di operatori economici. proporzionalità e trasparenza (affidamento senza previa indagine di In ogni caso esplicitazione dei criteri adottati per la selezione dell'operatore mercato o senza ricorrere, con criteri di rotazione, ad appositi elenchi di economico. operatori economici).

33 RISCHI MISURE RB.21) Rischio che soggetti privi dei requisiti morali per contrattare con la Puntuale verifica dei requisiti di cui all’art. 80 del D.Lgs. n. 50/2016 nei pubblica amministrazione ottengano commesse mediante subappalti o confronti di tutti i subappaltatori. subcontratti in assenza di autorizzazione da parte della Stazione Pubblicazioni di tutte le autorizzazioni al subappalto. Appaltante o, addirittura, con l'autorizzazione dell'Amministrazione in quanto il Funzionario Preposto ha omesso di effettuare i necessari controlli sul soggetto subappaltatore. C) RISCHI CONNESSI ALL'AREA "PROVVEDIMENTI AMPLIATIVI DELLA SFERA GIURIDICA DEI DESTINATARI PRIVI DI EFFETTO ECONOMICO DIRETTO ED IMMEDIATO PER IL DESTINATARIO". RISCHI MISURE RC.1) abuso nel rilascio di autorizzazione in ambiti in cui il pubblico ufficio ha Controlli successivi di legittimità. funzioni esclusive o preminenti di controllo al fine di agevolare Coinvolgimento di almeno due soggetti, un istruttore ed il Responsabile determinati soggetti (es. controlli finalizzati all'accertamento dei requisiti dell'emanazione dell'atto finale, nella gestione di ogni pratica. per l'apertura di esercizi commerciali). RC.2) omesso rispetto dell'ordine cronologico di acquisizione al protocollo Controlli successivi di legittimità. comunale (o del diverso ordine di priorità stabilito per lo specifico Pubblicazione dei tempi medi di conclusione del procedimento, quando procedimento) al fine di agevolare un utente. l'applicativo informatico consentirà un adeguato monitoraggio. Accesso delle informazioni sullo stato del procedimento da parte degli interessati. RC.3) ritardo doloso nel compimento delle attività d'ufficio al fine di Pubblicazione dei tempi medi di conclusione del procedimento, quando danneggiare un utente. l'applicativo informatico consentirà un adeguato monitoraggio. Accesso delle informazioni sullo stato del procedimento da parte degli interessati. Pubblicazione delle generalità del soggetto titolare di potere sostitutivo in caso di inerzia dell'ufficio competente ai sensi dell'art. 2, comma 9-bis della Legge n. 241/1990. D) RISCHI CONNESSI ALL'AREA "PROVVEDIMENTI AMPLIATIVI DELLA SFERA GIURIDICA DEI DESTINATARI CON EFFETTO ECONOMICO DIRETTO ED IMMEDIATO PER IL DESTINATARIO". RISCHI MISURE RD.1) emanazione di bandi per l'erogazione di contributi o fissazione di Predeterminazione dei requisiti generali per l'accesso a contributi, esenzioni o esenzioni o agevolazioni tariffarie con criteri e requisiti "personalizzati" al agevolazioni tariffarie mediante regolamento e pubblicazione dello stesso. fine di riconoscere una utilità ad un soggetto determinato. RD.2) definizione di criteri e requisiti "personalizzati" per il riconoscimento di Predeterminazione dei requisiti generali per l'accesso a contributi, esenzioni o esenzioni o agevolazioni tariffarie per la fruizione di servizi al fine di agevolazioni tariffarie mediante regolamento e pubblicazione dello stesso. agevolare determinati soggetti.

34 RISCHI MISURE RD.3) riconoscimento di esenzioni o agevolazioni tariffarie per la fruizione di Controlli successivi di legittimità. servizi comunali in assenza dei requisiti, al fine di agevolare determinati Partecipazione di almeno due operatori ai procedimenti per il riconoscimento di soggetti. esenzioni o agevolazioni tariffarie. RD.4) attestazione di situazioni di fatto o di diritto senza previo accertamento Verifica a campione delle autocertificazioni e delle dichiarazioni sostitutive di al fine di far conseguire vantaggi economici di qualunque genere a atto notorio. soggetti determinati. RD.5) erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché Predeterminazione dei criteri con atto regolamentare pubblicato. attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere senza previa fissazione dei criteri predeterminati ai sensi dell'art. 12 della Legge n. 241/1990;

RD.6) erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché Controlli successivi di legittimità. attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere in violazione dei Pubblicazione degli atti di concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili criteri predeterminati ai sensi dell'art. 12 della Legge n. 241/1990. finanziari ed attribuzione di vantaggi economici. E) RISCHI CONNESSI ALL'AREA "GESTIONE DELLE ENTRATE E DEL PATRIMONIO". RISCHI MISURE RE.1) Ingiustificata disparità di trattamento nell'effettuazione dei pagamenti al Pubblicazione dei tempi medi di pagamento. fine di agevolare un operatore economico a discapito di altri. Possibilità dei soggetti interessati di accedere alle informazioni sullo stato del procedimento che li riguarda. Obbligo di astensione in caso di conflitto di interessi. RE.2) Ingiustificato ritardo nell'effettuazione dei pagamenti al fine di Pubblicazione dei tempi medi di pagamento. danneggiare un operatore economico o come misure di pressione per Possibilità dei soggetti interessati di accedere alle informazioni sullo stato del ottenere vantaggi illeciti. procedimento che li riguarda. Possibilità di segnalare comportamenti scorretti al RPCT anche da parte dei cittadini. Obbligo di astensione in caso di conflitto di interessi. RE.3) Concessione di beni comunali in comodato gratuito in assenza di fine Predeterminazione dei criteri con atto regolamentare pubblicato. pubblico per agevolare soggetti terzi. Pubblicazione degli atti di concessioni in comodato gratuito dei beni comunali. Obbligo di astensione in caso di conflitto di interessi. RE.4) Concessione di beni comunali in comodato gratuito per perseguire un Predeterminazione dei criteri con atto regolamentare pubblicato. fine pubblico ma con disparità di trattamento dei soggetti potenzialmente Pubblicazione degli atti di concessioni in comodato gratuito dei beni comunali. interessati. Obbligo di astensione in caso di conflitto di interessi. RE.5 ) Omessa valorizzazione del patrimonio comunale al fine di destinarlo a Predeterminazione e pubblicazione dei criteri di assegnazione gratuita o a vantaggio di soggetti specifici. condizioni non di mercato dei beni comunali. Pubblicazione degli atti di concessioni dei beni comunali. Obbligo di astensione in caso di conflitto di interessi.

35 RISCHI MISURE RE.6) Quantificazione errata del tributo al fine di agevolare o favorire soggetti Partecipazione di più operatori all'istruttoria per la determinazione dei tributi specifici. ovvero, controlli a campione da parte del Responsabile dell’Area economico finanziaria sugli atti istruiti da altro operatore. Possibilità di segnalazione di illeciti da parte di cittadini e di dipendenti pubblici. Obbligo di astensione in caso di conflitto di interessi. RE.7) Omessa contestazione dei pagamenti tardivi per favorire soggetti Applicazione della misura S) "monitoraggio di fatti prescrizionali o di altri fatti specifici. lesivi degli interessi dell'amministrazione". Obbligo di astensione in caso di conflitto di interessi. RE.8) Omesso inserimento nei ruoli di specifici creditori al fine di agevolarli. Formazione dei ruoli da parte di uno o più istruttori e verifica del Responsabile dell’Area competente. Possibilità di segnalazione di illeciti da parte di cittadini e di dipendenti pubblici. Obbligo di astensione in caso di conflitto di interessi. RE.9) Omessa segnalazione alla Giunta Comunale di crediti insoluti Applicazione della misura S) "monitoraggio di fatti prescrizionali o di altri fatti impedendo la deliberazione dell'autorizzazione ad agire in giudizio verso lesivi degli interessi dell'amministrazione". il debitore. Obbligo di astensione in caso di conflitto di interessi. Verifica periodica del Responsabile dell’Area Economico Finanziaria sui residui attivi e sulle cause della loro permanenza in collaborazione col Responsabile dell’Area Competente. RE.10) Ingiustificato mancato incameramento delle garanzie (fideiussione, Applicazione della misura S) "monitoraggio di fatti prescrizionali o di altri fatti cauzioni, ecc.), ove ne ricorrono i presupposti, al fine di favorire il lesivi degli interessi dell'amministrazione". soggetto che ha fornito la garanzia. Obbligo di astensione in caso di conflitto di interessi. Controlli successivi di legittimità. Obbligo dei Responsabili di Area, al momento dello svincolo delle garanzie, di attestarne i presupposti. F) RISCHI CONNESSI ALL'AREA "CONTROLLI, VERIFICHE, ISPEZIONI E SANZIONI". RISCHI MISURE RF.1) Omesso accertamento di violazioni per agevolare il trasgressore (es. Possibilità di segnalazione di illeciti da parte di cittadini, amministratori ed altri omesso accertamento in materia edilizia). dipendenti. RF.2) Alterazione degli atti di accertamento di violazioni per agevolare il Possibilità di segnalazione di illeciti da parte di cittadini, amministratori ed altri trasgressore (es. modifica della targa annotata su un preavviso di dipendenti. sosta al fine di favorire il trasgressore reale). Verifica da parte del Responsabili dell’Area competente di eventuali correzioni ed alterazioni degli atti di accertamento. Obbligo di astensione in caso di conflitto di interessi. RF.3) Distruzione degli atti di accertamento di violazioni per agevolare il Registrazione di tutti i bollettari e necessità di giustificare al Responsabile trasgressore (distruzione di un preavviso di sosta). dell’Area competente tutti i formulari non utilizzati correttamente. Possibilità di segnalazione di illeciti da parte di cittadini, amministratori ed altri dipendenti. Obbligo di astensione in caso di conflitto di interessi.

36 RISCHI MISURE RF.4) Omessa notifica degli atti di accertamento e/o dei provvedimenti Registrazione di tutte le richieste di notificazione o di tutti gli atti di cui si rende conseguenti (es. verbali di accertamento; avvisi di accertamento in necessaria la notificazione e obbligo di segnalare gli atti per i quali non si sia materia tributaria; ordinanze ingiunzione; ordinanze di sospensione proceduto a notificazione nell'ambito della misura S) "monitoraggio di fatti lavori o di demolizione, ecc.), ovvero notificazione dell'atto oltre i prescrizionali o di altri fatti lesivi degli interessi dell'amministrazione" da parte termini con conseguente danno dell'Amministrazione o illecito del Responsabile dell’Area competente. vantaggio del destinatario. Possibilità di segnalazione di illeciti da parte di cittadini, amministratori ed altri dipendenti. Obbligo di astensione in caso di conflitto di interessi. RF.5) Omessa conclusione di un procedimento sanzionatorio in presenza di Registrazione cronologica di tutti i procedimenti sanzionatori e obbligo di accertamento dei fatti che ne costituiscono i presupposti. segnalare gli atti per i quali non si sia proceduto alla conclusione del procedimento nell'ambito della misura S) "monitoraggio di fatti prescrizionali o di altri fatti lesivi degli interessi dell'amministrazione" da parte del Responsabile dell’Area competente. Possibilità di segnalazione di illeciti da parte di cittadini, amministratori ed altri dipendenti. Obbligo di astensione in caso di conflitto di interessi. G) RISCHI CONNESSI ALL'AREA "INCARICHI E NOMINE". RISCHI MISURE RG.1) Ingiustificata omissione della previa definizione dei criteri per Definizione puntuale dei criteri per le nomine e loro pubblicazione. l'effettuazione delle nomine o per il conferimento degli incarichi al fine Possibilità di segnalazione di illeciti da parte di cittadini, amministratori ed altri di consentire affidamento di incarichi in modo arbitrario a soggetti che dipendenti. si intende agevolare. Definizione di criteri generici al medesimo fine. Obbligo di astensione in caso di conflitto di interessi. RG.2) Affidamento di incarichi esterni in assenza di procedimenti trasparenti Pubblicazione di tutti gli incarichi esterni che vengono affidati, dell'oggetto al fine di agevolare soggetti predeterminati. Proroga ingiustificata degli dell'incarico e del compenso pattuito, comprese eventuali variazioni dello incarichi in essere oppure ampliamento dell'oggetto degli incarichi con stesso. conseguente incremento dei compensi al fine di favorire il soggetto Controlli successivi di legittimità. incaricato. Possibilità di segnalazione di illeciti da parte di cittadini, amministratori ed altri dipendenti. Obbligo di astensione in caso di conflitto di interessi. RG.3) Omessa o inesatta verifica della corretta esecuzione della prestazione Obbligo di attestazione della correttezza delle prestazioni eseguite prima della oggetto dell'incarico al fine di favorire o non danneggiare il soggetto liquidazione delle stesse da parte del Responsabile dell’Area competente. incaricato. Controlli successivi di legittimità. Pubblicazione degli atti di liquidazione. Possibilità di segnalazione di illeciti da parte di cittadini, amministratori ed altri dipendenti. Obbligo di astensione in caso di conflitto di interessi.

37 H) RISCHI CONNESSI ALL'AREA "AFFARI LEGALI E CONTENZIOSO". RISCHI MISURE RH.1) Mancata specificazione dell'oggetto del contratto al fine di favorire il Acquisizione di preventivo scritto prima del conferimento di qualsiasi incarico professionista. Mancata acquisizione del preventivo da parte del legale. professionista prima del conferimento dell'incarico. RH.2) Mancato monitoraggio delle prestazioni oggetto dell'incarico (con Richiesta periodica della conferma delle prestazioni e dei corrispettivi eventuali adeguamenti degli impegni di spesa) al fine di favorire il inizialmente pattuiti. professionista nei confronti delle cui pretese non sarà possibile contrapporre alcun dato. RH.3) Accettazione di transazione palesemente sconveniente al fine di Adeguata motivazione dell'atto transattivo e pubblicazione dello stesso. avvantaggiare la controparte. RH.4) Mancata attivazione di procedure esecutive in presenza di un giudicato Obbligo del Responsabile dell’Area competente di segnalare alla Giunta favorevole all'Amministrazione. Comunale ed al Segretario Comunale la possibilità di agire in giudizio, anche in via esecutiva, a tutela delle ragioni dell'Amministrazione Comunale. RH.5) Mancata segnalazione all'ordine cui appartiene il professionista in caso Obbligo a carico del Responsabile dell’Area competente di segnalare all'ordine di violazione degli obblighi deontologici con danno all'Amministrazione, cui appartiene il professionista eventuali violazioni deontologiche da cui siano al fine di tutelare gli interessi del professionista. derivati danni all'Amministrazione Comunale. I) RISCHI CONNESSI ALL'AREA "GOVERNO DEL TERRITORIO". Relativamente ai rischi di cui al presente punto saranno esaminati esclusivamente quelli la cui gestione è possibile da parte dell'Amministrazione Comunale. Pertanto non verranno prese in considerazione le fasi di competenza di altri Enti. RISCHI MISURE RI.1) fase della redazione del PGT (o di una sua variante o di piani attuativi): Pubblicazione delle ragioni che determinano la scelta di affidare la commistione tra scelte politiche non chiare e specifiche e soluzioni progettazione a tecnici esterni, le procedure di scelta dei professionisti ed i tecniche finalizzate alla loro attuazione sugli obiettivi delle politiche si costi previsti ed effettivamente sostenuti. sviluppo territoriale (in particolar modo quando la pianificazione è Verifica delle conoscenze giuridiche, ambientali e paesaggistiche dei affidata all'esterno). professionisti incaricati. Coinvolgimento degli uffici Comunali. Assenza di conflitti di interesse o cause di incompatibilità a carico dei soggetti incaricati. Individuazione da parte dell'organo politico e pubblicazione degli obiettivi generali del piano ed elaborazione di criteri generali e linee guida per la definizione delle conseguenti scelte pianificatorie. Verifica, in fase di adozione del piano, della coerenza tra indirizzi e scelte tecniche. Favorire la partecipazione dei cittadini, anche per acquisire informazioni sulle esigenze e sulle criticità delle aree interessate. Ampia diffusione degli obiettivi di piano e di sviluppo territoriale per consentire a tutti gli stakeholders di formulare proposte per la riqualificazione del territorio comunale con particolare attenzione ai servizi pubblici.

38 RISCHI MISURE RI.2) fase di pubblicazione del piano e raccolta delle informazioni: rischio di Divulgazione, massima trasparenza e conoscibilità delle decisioni fondamentali asimmetrie informative con possibilità che una parte dei soggetti contenute nel piano adottato anche con predisposizione di punti informativi per interessati siano agevolati in quanto in possesso di migliori o maggiori i cittadini. informazioni e possano, grazie ad esse, orientare dall'esterno le scelte Attenta verifica del rispetto degli obblighi di pubblicazione di cui al D.Lgs. n. dell'Amministrazione. 33/2013 da parte del responsabile del procedimento. Formale attestazione di avvenuta pubblicazione del piano e dei suoi elaborati, da allegare al provvedimento di approvazione. RI.3) fase di approvazione del piano: rischio di accoglimento di osservazioni in Predeterminazione e pubblicizzazione dei criteri generali che saranno utilizzati contrasto con gli interessi generali di tutela e razionale utilizzo del in fase istruttoria per la valutazione delle osservazioni. territorio. Motivazione puntuale delle decisioni di accoglimento delle osservazioni che modificano il piano adottato. Monitoraggio sugli esiti dell’attività istruttoria delle osservazioni presentate dai privati. RI.4) varianti specifiche al piano: significativo aumento delle potestà Ampia diffusione degli obbiettivi della variante di piano e degli obbiettivi di edificatorie o del valore d'uso degli immobili interessati, ovvero scelta di sviluppo territoriale che con essa si intendono perseguire, prevedendo forme di maggior utilizzo del suolo, al fine di procurare indebiti vantaggi ai partecipazione dei cittadini. soggetti direttamente interessati. Disparità di trattamento tra diversi Divulgazione, massima trasparenza e conoscibilità degli atti relativi alla soggetti interessati. Sottostima del maggior valore generato dalla variante di piano allo scopo di rendere evidenti e conoscibili le scelte operate e variante. le effettive esigenze a tutta la cittadinanza ed alle associazioni ed organizzazioni locali. Attenta verifica del rispetto degli obblighi di pubblicazione di cui al D.Lgs. n. 33/2013 da parte del responsabile del procedimento. Motivazione puntuale e dettagliata delle decisioni sia di accoglimento che di rigetto delle osservazioni alla variante di piano adottata. RI.5) piani attuativi di iniziativa privata: incoerenza tra il piano attuativo ed il Definire gli obiettivi generali in relazione alle proposte del soggetto attuatore PGT con conseguente uso improprio del suolo e delle risorse naturali. con incontri preliminari tra gli uffici tecnici e gli organi politici Omessa o non corretta verifica da parte degli uffici comunali del rispetto dell’amministrazione. degli indici e parametri edificatori e degli standard urbanistici stabiliti dal Predisporre e pubblicare linee guida interne sulle procedure da seguire e su piano generale. Scarsa trasparenza e conoscibilità del piano; mancata o specifiche forme di trasparenza e rendicontazione. non adeguata valutazione delle osservazioni pervenute dovute ad Verbalizzare su apposito registro gli incontri con i soggetti promotori ed indebiti condizionamenti dei privati interessati. attuatori. Richiedere ai promotori la presentazione di un programma economico finanziario relativo sia alle trasformazioni edilizie che alle opere di urbanizzazione da realizzare che possa consentire la verifica della fattibilità dell’intervento e l’adeguatezza degli oneri economici. Acquisire informazioni dirette ad accertare il livello di affidabilità dei privati promotori. Le stesse possibili misure di prevenzione già esaminate per le fasi di pubblicazione, decisione sulle osservazioni ed approvazione del PGT.

39 RISCHI MISURE RI.6) convenzioni urbanistiche e permessi di costruire convenzionati: calcolo Coinvolgimento di più operatori. degli oneri non corretto, non aggiornato o comunque non adeguato Allegazione alla convenzione urbanistica e pubblicazione del sistema di rispetto all'intervento edilizio da realizzare, per favorire eventuali calcolo utilizzato per la determinazione degli oneri e delle valutazione soggetti interessati; erronea applicazione del sistema di calcolo; errori effettuate da parte dell'Ufficio Tecnico comunale in merito all'incidenza ed omissioni nella valutazione dell'incidenza urbanistica dell'intervento urbanistica dell'intervento e delle opere di urbanizzazione che esso comporta. e/o delle opere di urbanizzazione che lo stesso comporta. Pubblicazione delle tabelle parametriche per la determinazione degli oneri. RI.7) convenzioni urbanistiche e permessi di costruire convenzionati: Parere del responsabile dell'Area Tecnica circa l’assenza di altri interventi individuazione di un'opera come prioritaria, a beneficio esclusivo o prioritari realizzabili a scomputo, rispetto a quelli proposti dall’operatore privato prevalente dell'operatore privato; quantificazione dei costi di (ed a parità di costo). realizzazione in misura superiore a quelli che l'amministrazione Formalizzazione di una specifica motivazione in merito all'opportunità di far sosterrebbe mediante l'esecuzione diretta. realizzare direttamente al privato costruttore le opere di urbanizzazione secondaria. Calcolo del valore delle opere da scomputare tenendo conto dei prezzi che l’amministrazione ottiene solitamente in esito a procedure di appalto per la realizzazione di opere analoghe. Redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica delle opere di urbanizzazione, previsto dall’art. 1, c. 2, lett. e) del D.Lgs. n. 50/2016, da porre a base di gara, per tutte le opere per cui è ammesso lo scomputo. Istruttoria sul progetto di fattibilità effettuata da personale con specifiche competenze in relazione alla natura delle opere. Nel caso di opere aventi valore superiore a 40.000,00 euro, acquisizione di garanzie analoghe a quelle richieste in caso di appalto di opere pubbliche, con possibilità di adeguamento ed indicizzazione dei costi. RI.8) cessione delle aree necessarie per le opere di urbanizzazione previste Individuazione, da parte dell’amministrazione comunale, di un responsabile da convenzioni urbanistiche e permessi di costruire convenzionati: dell’acquisizione delle aree, che curi la corretta quantificazione e determinazione delle aree in misura inferiore al dovuto; individuazione di individuazione delle aree. aree da cedere di minor pregio e di minor interesse per la collettività a Verificare preliminarmente e quantificare gli oneri per eventuali interventi di vantaggio dell'operatore privato; acquisizione di aree gravate da oneri di bonifica e ripristino ambientale. bonifica. Monitoraggio da parte dell’amministrazione comunale su tempi e adempimenti connessi alla acquisizione gratuita delle aree. RI.9) monetizzazione delle aree standard: errata quantificazione delle aree da Adozione di criteri generali per la individuazione dei casi specifici in cui cedere e del corrispettivo; elusione dei corretti rapporti tra spazi destinati procedere alla monetizzazione. agli insediamenti residenziali o produttivi e spazi a destinazione Adozione di criteri generali per la definizione dei valori da attribuire alle aree, pubblica. da aggiornare annualmente. Verifiche, attraverso un organismo collegiale composto da soggetti che non hanno curato l’istruttoria, per le monetizzazioni di importo superiore a 150.000,00 euro. Pagamento delle monetizzazioni contestuale alla stipula della convenzione e, in caso di rateizzazione, previsione in convenzione idonee garanzie.

40 RISCHI MISURE RI.10) realizzazione delle opere di urbanizzazione da parte di privati: omessa o Verifica puntuale della correttezza dell’esecuzione delle opere previste in inadeguata vigilanza consentendo la realizzazione di opere di minor convenzione, ivi compreso l’accertamento della qualificazione delle imprese valore per qualità e/o quantità; mancato rispetto delle norme che utilizzate (cfr. D.Lgs. n. 50/2016, artt. 1, c. 2, lett. e) e 36, c. 3 e 4), da parte dei disciplinano la scelta dell'operatore economico. Responsabili delle Aree Tecniche Edilizia Privata ed Urbanistica e Lavori Pubblici. Obbligo di comunicazione, a carico del soggetto attuatore, delle imprese utilizzate per la realizzazione delle opere. Verifica, secondo tempi programmati, del cronoprogramma e dello stato di avanzamento dei lavori. Previsione all'interno della convenzione che la nomina del collaudatore sia effettuata dal comune, con oneri a carico del privato attuatore, ovvero venga realizzata da parte degli Uffici Comunali. Previsione all'interno della convenzione di apposite misure sanzionatorie, in caso di ritardata o mancata esecuzione delle opere dedotte in obbligazione. RI.11) rilascio di titoli edilizi e verifica di titoli edilizi che si perfezionano con Divieto di svolgere attività esterne, se non al di fuori dell’ambito territoriale di l'inerzia della P.A.: gestione dell'istruttoria da parte di un dipendente che competenza. abbia rapporti di contiguità con professionisti o aventi titolo ad orientare Informatizzazione delle procedure di protocollazione e assegnazione le decisioni; esercizio di attività professionale esterna da parte dei automatica delle pratiche ai diversi responsabili del procedimento. dipendenti incaricati dell'istruttoria. Applicazione della misura R) “attestazione di regolarità in caso di procedimenti conclusi senza provvedimento espresso dell'amministrazione”. Obbligo di dichiarare, da parte dei dipendenti pubblici, ogni situazione di potenziale conflitto di interessi. Formazione che approfondisca le competenze dei funzionari e rafforzi la loro capacità di autonome e specifiche valutazioni circa la disciplina da applicare nel caso concreto. RI.12) rilascio di titoli edilizi e verifica di titoli edilizi che si perfezionano con Controllo a campione delle richieste e monitoraggio delle eccessive frequenze l'inerzia della P.A.: richieste di chiarimenti ed integrazioni, ovvero di tali comportamenti, ove non giustificati. omessa conclusione dell'attività istruttoria nei termini di legge, quale Monitoraggio delle cause del ritardo nella conclusione formale dell’istruttoria e strumento dilatorio al fine di conseguire indebiti vantaggi. verifica di quelle pratiche che, in astratto, non presentano oggettiva complessità. RI.13) calcolo e verifica del pagamento del contributo di costruzione: erronea Pubblicazione delle tabelle parametriche per la determinazione del contributo determinazione del contributo di costruzione e degli oneri di di costruzione e degli oneri di urbanizzazione. urbanizzazione, autorizzazione di pagamenti rateali fuori dei casi previsti Determinazione e pubblicazione dei criteri generali che consentono il o mancata applicazione delle sanzioni per tardivo pagamento. pagamento rateale. Applicazione della misura S) "monitoraggio di fatti prescrizionali o di altri fatti lesivi degli interessi dell'amministrazione" da parte del Responsabile dell’Area competente.

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RISCHI MISURE RI.14) controllo dei titoli rilasciati: omesso o ritardato controllo, anche a Adozione di procedure telematiche che favoriscano una gestione campione, dei titoli rilasciati; carente definizione dei criteri per la automatizzata del processo, ove la software house ponga a disposizione tali selezione delle pratiche da controllare. strumenti a costi sostenibili. Assegnare tali mansioni a personale diverso da coloro che hanno curato l’istruttoria tecnica della pratica edilizia oppure coinvolgimento nel procedimento di verifica del personale della Polizia Locale. RI.15) vigilanza edilizia: omesso o parziale esercizio della verifica dell'attività Obbligo di effettuazione degli accertamenti in tutti i casi in cui pervengono edilizia in corso nel territorio di competenza; applicazione della sanzione segnalazioni. pecuniaria in luogo dell'ordine di ripristino e demolizione dell'intervento Determinazione e pubblicazione di criteri generali per la selezione degli abusivo. interventi edilizi da assoggettare a verifica. Istituzione di un registro degli abusi accertati, che consenta la tracciabilità di tutte le fasi del procedimento, compreso l’eventuale processo di sanatoria. Pubblicazione sul sito del comune di tutti gli interventi oggetto di ordine di demolizione o ripristino e dello stato di attuazione degli stessi. Monitoraggio dei tempi del procedimento sanzionatorio, comprensivo delle attività esecutive dei provvedimenti finali. RI.16) attività edilizia libera: omesso controllo della corretta qualificazione Applicazione della misura S) "monitoraggio di fatti prescrizionali o di altri fatti dell'intervento; omessa vigilanza sulla corretta realizzazione lesivi degli interessi dell'amministrazione" da parte del Responsabile dell’Area dell'intervento edilizio. competente. L) RISCHI CONNESSI ALL'AREA "PROCEDIMENTI CHE SI CONCLUDONO CON L'INERZIA DELL'AMMINISTRAZIONE". RISCHI MISURE RL.1) omesso controllo dei requisiti nei casi in cui l'inerzia della pubblica Applicazione della misura S) "monitoraggio di fatti prescrizionali o di altri fatti amministrazione (es. denuncia di inizio attività, segnalazione certificata lesivi degli interessi dell'amministrazione" da parte del Responsabile dell’Area di inizio attività, silenzio assenso) consente l'esercizio di attività o competente. produce effetti giuridici favorevoli. RL.2) controllo dei requisiti abilitanti una determinata attività dopo che sono Applicazione della misura R) "attestazione di regolarità in caso di procedimenti decorsi i termini di legge nei procedimenti in cui il decorso del tempo conclusi senza provvedimento espresso dell'amministrazione". comporta effetti giuridici cui è possibile rimediare solo provvedendo in autotutela (es. denuncia di inizio attività, segnalazione certificata di inizio attività, silenzio assenso, richiesta di residenza, ecc.).

42 M) RISCHI CONNESSI ALL'AREA "PROCEDIMENTI DI ANNULLAMENTO O DI REVOCA DI ATTO AMMINISTRATIVO".

RISCHI MISURE RM.1) annullamento o revoca di atto amministrativo in assenza dei presupposti Obbligo di trasmissione al RPCT di tutti gli atti di annullamento o revoca in di legge al fine di far conseguire a soggetti determinati indebiti vantaggi autotutela da cui discendano conseguenze economiche superiori ai 500 euro. (es. annullamento di provvedimenti sanzionatori, di avvisi di Devono essere trasmessi anche gli atti di ritiro che congiuntamente determino accertamento, di verbali di accertamento). a vantaggio del medesimo soggetto conseguenze economiche superiori a 500 RM.2) annullamento o revoca di atto amministrativo in assenza dei presupposti euro nell'arco dell'anno solare anche se i singoli atti comportano conseguenze di legge al fine di cagionare ingiusto danno a soggetti determinati (es. economiche di valore inferiore. annullamento di atto ampliativo della sfera giuridica del destinatario o dal quale deriva il diritto di riscuotere somme di denaro o di acquisire altri benefici come sgravi o agevolazioni tariffarie). N) RISCHI CONNESSI ALL'AREA "ATTI GESTIONALI DI NATURA CIVILISTICA". RISCHI MISURE RN.1) omessa richiesta di pagamento di debito certo e liquido determinando il Applicazione della misura S) "monitoraggio di fatti prescrizionali o di altri fatti decorso dei termini prescrizionali. lesivi degli interessi dell'amministrazione" da parte del Responsabile dell’Area competente. Controlli successivi di legittimità. RN.2) omesso esercizio dell'azione di rivalsa, in presenza dei relativi Applicazione della misura S) "monitoraggio di fatti prescrizionali o di altri fatti presupposti, per somme pagate dall'amministrazione comunale. lesivi degli interessi dell'amministrazione" da parte del Responsabile dell’Area competente. Controlli successivi di legittimità. RN.3) omessa notificazione di atto di messa in mora con conseguente perdita Applicazione della misura S) "monitoraggio di fatti prescrizionali o di altri fatti degli interessi legali e/o prescrizione del credito vantato lesivi degli interessi dell'amministrazione" da parte del Responsabile dell’Area dall'amministrazione. competente. Controlli successivi di legittimità. RN.4) omessa richiesta di pagamento degli interessi legali in presenza di Applicazione della misura S) "monitoraggio di fatti prescrizionali o di altri fatti credito dell'Amministrazione comunale certo liquido ed esigibile da oltre lesivi degli interessi dell'amministrazione" da parte del Responsabile dell’Area un anno. competente. Controlli successivi di legittimità.

43 SOGGETTI OBBLIGATI AD APPLICARE LE MISURE DI PREVENZIONE DEL RISCHIO. Salvo diversa esplicitazione, l'obbligo di applicare o di richiedere l'applicazione delle misure di prevenzione del rischio corruttivo è posto a carico di ciascun responsabile del procedimento. Nei casi in cui il responsabile del procedimento non sia stato formalmente nominato, la responsabilità è posta a carico del Responsabile dell'Area Organizzativa competente al procedimento. Ad esempio, il Responsabile dell'Area Organizzativa che ha espletato la procedura di gara per l'affidamento di appalto pubblico, il Responsabile della procedura di selezione del personale, il Responsabile dell'Area Organizzativa all'interno della quale si è verificato un fatto prescrizionale. L'omessa adozione delle misure di prevenzione programmate determina responsabilità disciplinare e dirigenziale. Restano comunque salve le ulteriori sanzioni specifiche eventualmente previste dalla normativa vigente. L'omessa adozione delle misure di prevenzione programmate, unitamente alla realizzazione del rischio corruttivo, può dar luogo a responsabilità disciplinare, penale, amministrativa e/o contabile. IL CODICI DI COMPORTAMENTO dei dipendenti pubblici di Sirtori è stato approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 47 del 27/05/2014. Esso costituisce integrazione e specificazione del Codice di Comportamento approvato con D.P.R. n. 62/2013, nonché parte integrante del presente Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione. Ne è prevista la revisione nel corso del 2017.

44 3. ATTUAZIONE DELLE MISURE IN MATERIA DI TRASPARENZA E ACCESSO CIVICO

La trasparenza “è intesa come accessibilità totale dei dati e documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, allo scopo di tutelare i diritti dei cittadini, promuovere la partecipazione degli interessati all'attività amministrativa e favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche.” Essa “concorre ad attuare il principio democratico e i principi costituzionali di eguaglianza, di imparzialità, buon andamento, responsabilità, efficacia ed efficienza nell’utilizzo di risorse pubbliche, integrità e lealtà nel servizio della nazione. Essa è garanzia delle libertà individuali e collettive, nonché dei diritti civili, politici e sociali, integra il diritto ad una buona amministrazione e concorre alla realizzazione di una amministrazione aperta, al servizio del cittadino. ” (art. 1 del D.Lgs. n.33/2013).

La trasparenza amministrativa si attua mediante il corretto adempimento agli obblighi di pubblicazione di cui al D.Lgs. n. 33/2013 recepiti nel presente piano triennale, mediante l’esercizio del diritto di accesso di cui al capo V della Legge n. 241/1990 e mediante l’esercizio del diritto di accesso civico di cui all’art. 5, comma 1, del D.Lgs. n. 33/2013 (in seguito " accesso civico ") e di cui all’art. 5, comma 2, del D.Lgs. n. 33/2013 (in seguito " accesso civico generalizzato ").

Diritto alla conoscibilità ed accesso civico ai sensi dell’art. 3 del D.Lgs. n. 33/2013 tutti i documenti, le informazioni e i dati oggetto di accesso civico, ivi compresi quelli oggetto di pubblicazione obbligatoria sono pubblici e chiunque ha diritto di conoscerli, di fruirne gratuitamente e di utilizzarli e riutilizzarli. Per quanto attiene all’esercizio dell’accesso civico e l’accesso civico generalizzato si deve aver riguardo alla Determinazione ANAC n. 1309 del 28/12/2016, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n. 7 del 10 gennaio 2017, avente ad oggetto “LINEE GUIDA RECANTI INDICAZIONI OPERATIVE AI FINI DELLA DEFINIZIONE DELLE ESCLUSIONI E DEI LIMITI ALL'ACCESSO CIVICO DI CUI ALL’ART. 5 CO. 2 DEL D.LGS. 33/2013”.

L'Accesso civico Ai sensi dell’art. 5, comma 1, del D.Lgs. n. 33/2013 chiunque può chiedere documenti, informazioni o dati che l’Amministrazione ha omesso di pubblicare pur essendone obbligata in forza di una norma vigente. La domanda di accesso civico deve essere presentata al RPCT e In caso di accoglimento della richiesta di accesso civico l'amministrazione comunale provvede alla pubblicazione dei dati richiesti ed a comunicare al richiedente il collegamento ipertestuale relativo alla pubblicazione stessa. La richiesta deve essere evasa entro 30 giorni e in caso di inerzia dell'Amministrazione o di rigetto dell'istanza di accesso civico, il richiedente può proporre ricorso al T.A.R. o ricorso al Difensore Civico competente per ambito territoriale.

L'Accesso civico generalizzato Ai sensi dell'art. 5, comma 2, del D.Lgs. n. 33/2013, " chiunque ha diritto di accedere ai dati e ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, ulteriori rispetto a quelli oggetto di pubblicazione ai sensi del presente decreto, nel rispetto dei limiti relativi alla tutela di interessi giuridicamente rilevanti ". La richiesta di accesso deve essere proposta al Responsabile dell'Area Organizzativa che detiene i dati o i documenti richiesti e non deve essere motivata . Anche in questo caso la richiesta deve essere evasa entro 30 giorni e in caso di inerzia dell'Amministrazione o di rigetto dell'istanza, accoglimento parziale o differimento dell'accesso, il richiedente può proporre ricorso al T.A.R. o ricorso al Difensore Civico competente per ambito territoriale.

45 Esclusioni Sono in ogni caso sottratte all’accesso civico i documenti, le informazioni ed i dati quando ciò si renda necessario per evitare un pregiudizio concreto alla tutela di uno degli interessi pubblici inerenti a: a) la sicurezza pubblica e l'ordine pubblico; b) la sicurezza nazionale; c) la difesa e le questioni militari; d) le relazioni internazionali; e) la politica e la stabilità finanziaria ed economica dello Stato; f) la conduzione di indagini sui reati e il loro perseguimento; g) il regolare svolgimento di attività ispettive; h) la protezione dei dati personali, in conformità con la disciplina legislativa in materia; i) la libertà e la segretezza della corrispondenza; l) gli interessi economici e commerciali di una persona fisica o giuridica, ivi compresi la proprietà intellettuale, il diritto d'autore e i segreti commerciali; m) i pareri legali che attengono al diritto di difesa in un procedimento contenzioso; n) gli atti coperti da segreto d'ufficio (art. 15, d.P.R. n. 3/1957); o) gli atti coperti da segreto istruttorio (art. 329 c.p.p.); p) i procedimenti tributari, per i quali restano ferme le particolari norme che li regolano; q) l'attività della pubblica amministrazione diretta all'emanazione di atti normativi, amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione, per i quali restano ferme le particolari norme che ne regolano la formazione; r) i documenti amministrativi contenenti informazioni di carattere psicoattitudinale relativi a terzi. Inoltre l’accesso è escluso per i documenti, i dati e le informazioni soggetti a: a) segreto di Stato; b) segreto statistico (art. 9, D.Lgs. n. 322/1989); c) segreto militare (R.D. n. 161/1941); d) segreto bancario (art. 7, D.Lgs. 385/1993); e) segreto scientifico e industriale (art. 623 c.p.); f) segreto professionale (artt. 622 c.p. e 200 c.p.p.). Ai sensi dell’art. 7-bis del D.Lgs. n. 33/2013 il diritto di accesso civico non comporta obbligo di provvedere all’ “ aggregazione, estrazione e trasmissione massiva degli atti memorizzati in banche dati rese disponibili sul web ”. Sono sottratti all’accesso civico i documenti per i quali la legge preveda espressi divieti di divulgazione. Nei casi in cui la legge subordini l’accesso a specifiche condizioni, modalità o limiti, l’accesso è consentito nel rispetto della relativa disciplina.

Accesso parziale e differimento L’accesso civico non può essere negato in tutti i casi in cui la tutela del bene o dell’interesse protetto dalla legge può avvenire mediante accesso parziale, ad esempio provvedendo all’ostensione di solo parte del documento o rendendo non leggibili le parti del documento la cui divulgazione è

46 sarebbe motivo di diniego. L’accesso deve essere consentito non appena sono venuti meno i motivi che non consentono la diffusione dei dati, delle informazioni o dei documenti cui è chiesto l’accesso.

Procedimento di accesso civico L’accesso civico è disciplinato dall’art. 5 del D.Lgs. n. 33/2013 e non è sottoposto ad alcuna limitazione quanto alla legittimazione soggettiva del richiedente. L'istanza di accesso civico deve identificare i dati, le informazioni o i documenti richiesti, non deve essere motivata, può essere trasmessa per via telematica secondo le modalità previste dal decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e successive modificazioni, ed è presentata alternativamente ad uno dei seguenti uffici: a) all'ufficio che detiene i dati, le informazioni o i documenti; b) all'Ufficio relazioni con il pubblico; c) a Responsabile dell’Area competente per la gestione dei dati, delle informazioni e dei documenti; d) al Responsabile della Prevenzione della corruzione e della Trasparenza, ove l'istanza abbia a oggetto dati, informazioni o documenti oggetto di pubblicazione obbligatoria ai sensi del D.Lgs. n. 33/2013. Il rilascio di dati o documenti in formato elettronico o cartaceo è gratuito, salvo il rimborso del costo effettivamente sostenuto e documentato dall'amministrazione per la riproduzione su supporti materiali. Se la richiesta di accesso non ha ad oggetto documenti, dati o informazioni la cui pubblicazione è obbligatoria, se individua soggetti controinteressati , ai sensi dell'articolo 5-bis, comma 2, del D.Lgs. n. 33/2013, è tenuta a darne comunicazione agli stessi, mediante invio di copia della richiesta con raccomandata con avviso di ricevimento, o per via telematica per coloro che abbiano consentito tale forma di comunicazione. Entro dieci giorni dalla ricezione della comunicazione, i controinteressati possono presentare una motivata opposizione, anche per via telematica, alla richiesta di accesso. A decorrere dalla comunicazione ai controinteressati, il termine per la conclusione del procedimento di accesso è sospeso fino all'eventuale opposizione dei controinteressati. Se i controinteressati non presentano motivata opposizione all’accesso, decorso il suddetto termine, l’ufficio comunale competente accerta l’avvenuta ricezione della comunicazione e provvede sulla richiesta. Il procedimento di accesso civico deve concludersi con provvedimento espresso e motivato nel termine di trenta giorni dalla presentazione dell'istanza con la comunicazione al richiedente e agli eventuali controinteressati . In caso di accoglimento, l'amministrazione provvede a trasmettere tempestivamente al richiedente i dati o i documenti richiesti, ovvero, nel caso in cui l'istanza riguardi dati, informazioni o documenti oggetto di pubblicazione obbligatoria ai sensi del presente decreto, a pubblicare sul sito i dati, le informazioni o i documenti richiesti e a comunicare al richiedente l'avvenuta pubblicazione dello stesso, indicandogli il relativo collegamento ipertestuale. In caso di accoglimento della richiesta di accesso civico nonostante l'opposizione del controinteressato , salvi i casi di comprovata indifferibilità, l'amministrazione ne da' comunicazione al controinteressato e provvede a trasmettere al richiedente i dati o i documenti richiesti non prima di quindici giorni dalla ricezione della stessa comunicazione da parte del controinteressato . Il rifiuto, il differimento e la limitazione dell'accesso devono essere motivati con riferimento ai casi e ai limiti stabiliti dall'articolo 5-bis del D.Lgs. n. 33/2013.

Richiesta di riesame al RPCT Nei casi di diniego totale o parziale dell'accesso o di mancata risposta nel termine previsto, il richiedente può presentare richiesta di riesame al responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, che decide con provvedimento motivato, entro il termine di venti giorni.

47 Se l'accesso è stato negato o differito a protezione dei dati personali di terzi, il suddetto responsabile provvede sentito il Garante per la protezione dei dati personali, il quale si pronuncia entro il termine di dieci giorni dalla richiesta. A decorrere dalla comunicazione al Garante, il termine per l'adozione del provvedimento da parte del responsabile è sospeso, fino alla ricezione del parere del Garante e comunque per un periodo non superiore a dieci giorni. Nei casi di accoglimento della richiesta di accesso, anche il controinteressato può presentare richiesta di riesame al RPCT.

Impugnazione Avverso la decisione dell'amministrazione competente o, in caso di richiesta di riesame, avverso quella del responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, il richiedente può proporre ricorso al Tribunale amministrativo regionale per la Lombardia, ai sensi dell'articolo 116 del Codice del processo amministrativo di cui al decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104. In alternativa può presentare ricorso al difensore civico competente per l'ambito territoriale immediatamente superiore a quello Comunale. Il ricorso va altresì notificato all'amministrazione comunale. Il difensore civico si pronuncia entro trenta giorni dalla presentazione del ricorso. Se il difensore civico ritiene illegittimo il diniego o il differimento, ne informa il richiedente e lo comunica all'amministrazione competente. Se l’Amministrazione Comunale non conferma il diniego o il differimento entro trenta giorni dal ricevimento della comunicazione del difensore civico, l'accesso è consentito. Qualora il richiedente l'accesso si sia rivolto al difensore civico, il termine di cui all'articolo 116, comma 1, del Codice del processo amministrativo decorre dalla data di ricevimento, da parte del richiedente, dell'esito della sua istanza al difensore civico. Se l'accesso è stato negato o differito a protezione dei dati personali di terzi, il difensore civico provvede sentito il Garante per la protezione dei dati personali, il quale si pronuncia entro il termine di dieci giorni dalla richiesta. A decorrere dalla comunicazione al Garante, il termine per la pronuncia del difensore è sospeso, fino alla ricezione del parere del Garante e comunque per un periodo non superiore a dieci giorni. Nei casi di accoglimento della richiesta di accesso, il controinteressato può presentare ricorso al difensore civico.

Qualità delle informazioni: La gestione del sito istituzionale del Comune di Sirtori e, in particolare, la qualità delle informazioni oggetto del programma triennale per la trasparenza, ai sensi dell’art. 6 del D.Lgs. n. 33/2013, sono orientate al perseguimento degli obiettivi di integrità, costante aggiornamento, completezza, tempestività, semplicità di consultazione, comprensibilità, omogeneità, facile accessibilità, riutilizzabilità, conformità ai documenti originali, indicazione della loro provenienza e riutilizzabilità ai sensi dell’art. 7 del medesimo D.Lgs. n. 33/2013. L’esigenza di garantire la qualità delle informazioni non può costituire motivo di omessa o ritardata pubblicazione. Ogni documento deve indicare la data dell’ultimo aggiornamento. I documenti, le informazioni e i dati oggetto di pubblicazione obbligatoria sono pubblicato in formato di tipo aperto ai sensi dell’art. 68 del D.Lgs. n. 82/2005.

Titolarità dei dati Per ogni area informativa il sito istituzionale deve indicare il soggetto che ha creato, che detiene, che può riformare, correggere, o cancellare il dato pubblicato, nonché l’ufficio al quale è rivolgersi per tali finalità.

48 Policy: note legali e privacy Il sito informa con chiarezza il visitatore sulle note legali (cioè possibilità e limitazioni in ordine all’utilizzo dei contenuti del sito, responsabilità derivanti dall’utilizzo del sito, responsabilità sui contenuti di siti esterni collegati, regole per l’utilizzo dei materiali scaricabili dal sito) e di privacy (cioè le modalità di gestione del sito in riferimento al trattamento dei dati personali degli utenti che interagiscono con i servizi resi disponibili, secondo i diritti previsti dal D.Lgs 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali”).

Non sono ostensibili , salvo espressa previsione di Legge, i seguenti dati: informazioni concernenti infermità, impedimenti personali e familiari, le componenti della valutazione, ogni altro dato o informazioni in grado di rivelare l’origine raziale o etnica, le convinzioni religiose, filosofiche, politiche, l’adesione a partiti politici, sindacati, l’adesione ad associazioni religiose, filosofiche, politiche, sindacali, lo stato di salute e la vita sessuale delle persone.

I dati di navigazione sono utilizzati al solo fine di ricavare informazioni statistiche anonime sull'uso del sito e per controllarne il corretto funzionamento e sono cancellati immediatamente dopo l'elaborazione. I dati possono essere utilizzati per l'accertamento di responsabilità in caso di reati informatici. I dati forniti volontariamente dall'utente per fruire di specifici servizi sono assoggettati a informative di sintesi visualizzate nelle pagine del sito predisposte a tali servizi. È inoltre indicato il trattamento di dati sensibili o giudiziari eventualmente forniti dall'utente nel corpo della mail. Nessun dato personale degli utenti è acquisito dal sito, se non per gli scopi istituzionali e per il tempo strettamente necessario alla fornitura del servizio, fermo restando l’obbligo di informativa come sopra meglio specificato. Il Comune di Sirtori verifica costantemente il livello di sicurezza del sito.

Obiettivi Strategici Il programma triennale per la trasparenza e l’integrità, come previsto dal D.Lgs. 97/2016, costituisce parte integrante del Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione (PTPC), è soggetto ad aggiornamento annuale e deve essere approvato dalla Giunta Comunale, sentite le associazioni dei consumatori e degli utenti. Elemento costitutivo fondamentale della sezione Trasparenza del PTPCT sono gli obiettivi strategici, anche in materia di Trasparenza. Con Deliberazione della Giunta Comunale n. 139 del 14/12/2016 sono stati definiti i seguenti obiettivi in materia di trasparenza, già riportati nella parte preliminare del presente documento: - favorire il coinvolgimento di tutti i soggetti interni (Responsabili, dipendenti, Amministratori) ed esterni (cittadini) nelle pratiche di prevenzione; - incrementare gli automatismi consentiti dal software in dotazione per garantire l'automaticità delle pubblicazioni nella sezione amministrazione trasparente; - ridurre, per quanto possibile, gli aspetti adempimentali del PTPCT; - elevare i livelli di trasparenza dell’azione amministrativa e dei comportamenti dei dipendenti e funzionari pubblici; - dare piena attuazione al nuovo accesso civico, come potenziato dal D.Lgs. n. 97/2016. Il presente piano persegue altresì i seguenti ed ulteriori obiettivi: - implementare il diritto del cittadino a essere informato in merito al funzionamento e ai risultati dell'organizzazione comunale; - favorire forme diffuse di controllo del rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità; - garantire il “miglioramento continuo” nell’uso delle risorse e nell’erogazione dei servizi al pubblico.

49 La sezione TRASPARENZA del PTPCT si prefigge di dare piena attuazione al principio di trasparenza attraverso le seguenti azioni: 1) ricognizione delle norme vigenti e degli obblighi gravanti sull’Amministrazione Comunale in materia di trasparenza e accesso civico; 2) raffronto tra lo stato di fatto delle misure adottate dal Comune di Sirtori e gli obblighi di trasparenza vigenti; 3) programmare gli interventi che devono essere effettuati per adeguare l'attuale stato di fatto agli obblighi legislativi, individuando: - i soggetti responsabili; - i tempi entro i quali è concretamente possibile realizzare i necessari adeguamenti; - le criticità che devono essere affrontate; - gli eventuali adempimenti cui è obiettivamente impossibile far fronte. Il Responsabile per la trasparenza e l’integrità è il Responsabile della Prevenzione della Corruzione (RPC) che assume la denominazione di Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza (RPCT).

Al RPCT fanno capo tutti i compiti, gli oneri, le responsabilità ed i poteri ad esso attribuiti dalla normativa vigente. Per l’espletamento della propria funzione, il Responsabile si avvale della collaborazione di tutti gli uffici comunali e di tutto il personale dipendente dall’Ente. Il rifiuto o l’inerzia da parte del personale comunale di fronte alle richieste formulate dal RPCT, costituisce illecito disciplinare.

La normativa di riferimento in materia di trasparenza è principalmente la seguente:

- Legge n. 241/1990; - D.Lgs. n. 267/2000; - D.Lgs. n. 165/2001, artt. 53 e 55; - Legge n. 4/2004; - D.Lgs. n. 82/2005; - D.Lgs. n. 50/2016; - Legge n. 244/2007, art. 3, commi 44, 56 e 57, art. 2, comma 461; - Legge n. 69/2009, art. 32; - D.P.C.M. 26/04/2011, art. 5, comma 1; - D.Lgs. n. 91/2011, art. 19; - Legge n. 190/2012; - D.Lgs. n. 33/2013; - D.Lgs. n. 39/2013; - D.P.R. n. 62/2013; - D.L. n. 66/2014; - DPCM del 22.09.2014, pubblicato sulla G.U. Del 14.11.2014; - D.Lgs. n. 97/2016; - Determinazione ANAC n. 1309 del 28/12/2016; - Delibera ANAC n. 1310 del 13/10/2016.

50 Trasparenza e integrità Trasparenza e integrità sono due concetti strettamente correlati; la pubblicazione di specifiche informazioni pubbliche e di specifici documenti delle Pubbliche Amministrazioni, infatti, risulta strumentale alla prevenzione di fenomeni di distorsione dell’azione amministrativa, come la corruzione, nelle Pubbliche Amministrazioni.

Pertanto, la trasparenza è strumento fondamentale per prevenire situazioni in cui possano esistere forme di illecito e di conflitto di interessi. Da qui la rilevanza della pubblicazione di alcune tipologie di dati relativi, da un lato, ai dirigenti pubblici, al personale non dirigenziale e ai soggetti che, a vario titolo, lavorano nell’ambito delle Pubbliche Amministrazioni, dall’altro, a sovvenzioni e benefici di natura economica elargiti da soggetti pubblici, nonché agli acquisti di beni e servizi.

51 INFORMAZIONI OGGETTO DI PUBBLICAZIONE

All’interno del sito istituzionale, l’Amministrazione Comunale ha l’obiettivo di pubblicare e mantenere aggiornati i seguenti dati che sono sotto elencati.

L’inserimento e l’aggiornamento dei dati stessi deve avvenire in modo tempestivo, nel rispetto delle scadenze indicate dalla normativa, dal presente programma, dagli atti di macro-organizzazione adottati dalla Giunta Comunale e dai provvedimenti dei Responsabili d'Area.

La pubblicazione avviene all’interno della struttura ad albero della sezione “AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE ” il cui link è in pozione ben visibile sulla home page del sito istituzionale del Comune. Attualmente la struttura ad albero non ricalca fedelmente quella indicata nell'allegato al D.Lgs. n. 33/2013, così come modificato dal D.Lgs. n. 97/2016. Si provvederà entro il primo semestre dell'anno in corso all'adeguamento della struttura e nel presente piano si farà riferimento alla struttura già resa conforme al citato allegato.

SPECIFICAZIONE DEL CONTENUTO DELLE SEZIONI E DELLE SOTTOSEZIONI DEI TERMINI E DEI RESPONSABILI Nell'Area Amministrazione Trasparente del sito istituzionale del Comune di Sirtori, le informazioni e i documenti sono pubblicati in specifiche sezioni, all’interno delle quali possono esservi sottosezioni di secondo livello. All’interno delle sezioni o delle sottosezioni di secondo livello sono pubblicati i seguenti dati e le seguenti informazioni. A fianco di ciascun obbligo di pubblicazione sono indicate le scadenze per l'aggiornamento dei dati, il soggetto responsabile dell'aggiornamento del dato ed il soggetto tenuto a provvedere alla pubblicazione del dato aggiornato.

Denominazione Denominazione Responsabile Sotto-sezione Sotto-sezione Rif. Denominazione singolo Responsabile Contenuti dell’Obbligo Aggiornamento della Livello 1 Livello 2 Normativo obbligo dell’Aggiornamento Pubblicazione (Macrofamiglie) (Tipologia dati) Piano Triennale Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della Responsabile Art. 10, c. 8 per la Piano Triennale per la trasparenza e suoi allegati, le misure integrative di prevenzione Prevenzione Lett. a) RPCT o suo prevenzione prevenzione della corruzione e la della corruzione individuate ai sensi dell’articolo 1,comma 2-bis Annuale Corruzione e D.Lgs. delegato della corruzione e trasparenza della Legge n. 190 del 2012 Trasparenza n. 33/2013 la trasparenza Link alla sotto-sezione Altri contenuti/Anticorruzione (RPCT) Riferimenti normativi con i relativi link alle norme di legge statale Tempestivo Riferimenti normativi su RPCT o suo pubblicate nella banca dati "Normattiva" che regolano l'istituzione, (ex art. 8, d.lgs. RPCT o suo delegate organizzazione e attività delegato l'organizzazione e l'attività delle pubbliche amministrazioni n. 33/2013) Direttive, circolari, programmi, istruzioni e ogni atto che dispone in Art. 12, c. 1 generale sulla organizzazione, sulle funzioni, sugli obiettivi, sui Tempestivo RPCT Disposizioni D.Lgs. Atti Amministrativi Generali procedimenti, ovvero nei quali si determina l'interpretazione di (ex art. 8, d.lgs. Responsabile dell’Area Responsabile Generali n. 33/2013 norme giuridiche che riguardano o dettano disposizioni per n. 33/2013) competente per dell’Area l'applicazione di esse materia e che ha competente o Atti Generali Tempestivo curato l’istruttoria suo delegato Documenti di programmazione Documento di programmazione, obiettivi strategici in materia di (ex art. 8, d.lgs. dell’atto strategico gestionale prevenzione della corruzione e trasparenza n. 33/2013) Responsabile dell’Area Responsabile Art. 12, c. 2 Estremi e testi ufficiali aggiornati degli Statuti e delle norme di legge Tempestivo competente per dell’Area D.Lgs. n. Statuti e Leggi Regionali regionali, che regolano le funzioni, l'organizzazione e lo (ex art. 8, d.lgs. materia e che ha competente o 33/2013 svolgimento delle attività di competenza dell'amministrazione n. 33/2013) curato l’istruttoria suo delegato dell’atto

52 Denominazione Denominazione Responsabile Sotto-sezione Sotto-sezione Rif. Denominazione singolo Responsabile Contenuti dell’Obbligo Aggiornamento della Livello 1 Livello 2 Normativo obbligo dell’Aggiornamento Pubblicazione (Macrofamiglie) (Tipologia dati) Art. 55, c. 2 RPCT e D.lgs. n. Codice disciplinare, recante l'indicazione delle infrazioni del codice Responsabile dell’Area Responsabile 165/2001 Codice disciplinare e codice di disciplinare e relative sanzioni (pubblicazione on line in alternativa competente per dell’Area Tempestivo Art. 12, c. 1 condotta all'affissione in luogo accessibile a tutti - art. 7, l. n. 300/1970) materia e che ha competente o D.Lgs. n. Codice di condotta inteso quale codice di comportamento curato l’istruttoria suo delegato Disposizioni Atti Generali 33/2013 dell’atto Generali Responsabile dell’Ar ea Art. 12, c.1- Scadenzario con l'indicazione delle date di efficacia dei nuovi Responsabile competente per bis, Scadenziario obblighi obblighi amministrativi a carico di cittadini e imprese introdotti dalle dell’Area Tempestivo materia e che ha D.Lgs. amministrativi amministrazioni secondo le modalità definite con DPCM 8 competente o curato l’istruttoria n. 33/2013 novembre 2013 suo delegato dell’atto Art. 13, c . 1, Lett. a), Organi di indirizzo politico e di amministrazione e relative D.Lgs. n. competenze. 33/2013 Art. 14, c. 1, Lett. a), Atto di nomina o di proclamazione, con l'indicazione della durata D.Lgs. n. dell'incarico o del mandato elettivo 33/2013 Titolari di Art. 14, c. 1, Incarichi politici, di Lett. b), Titolari di incarichi politici di cui Curriculum vitae Responsabile amministrazione, D.Lgs. n. RPCT e all'art. 14, co. 1, del dlgs n. Tempestivo dell’Area di direzione o di 33/2013 Responsabile dell’Area Organizzazione 33/2013 (ex art. 8, d.lgs. Amministrazione governo Art. 14, c. 1, Amministrazione n. 33/2013) Generale o suo E Lett. c), Generale (da pubblicare in tabelle) Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione della carica delegato titolari di incarichi D.Lgs. n. dirigenziali 33/2013 Art. 14, c. 1, Lett. d), Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici D.Lgs. n. 33/2013 Art. 14, c. 1, Lett. e), Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o D.Lgs. n. privati, e relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti 33/2013

53 Denominazione Denominazione Responsabile Sotto-sezione Sotto-sezione Rif. Denominazione singolo Responsabile Contenuti dell’Obbligo Aggiornamento della Livello 1 Livello 2 Normativo obbligo dell’Aggiornamento Pubblicazione (Macrofamiglie) (Tipologia dati) va presentata una sola volta 1) dichiarazione concernente diritti reali su beni immobili e su beni entro 3 mesi Art. 14, c. 1, mobili iscritti in pubblici registri, titolarità di imprese, azioni di dalla elezione, lett. f), Titolari di incarichi politici di cui società, quote di partecipazione a società, esercizio di funzioni di dalla nomina o d.lgs. n. all'art. 14, co. 1, del dlgs n. amministratore o di sindaco di società, con l'apposizione della dal 33/2013 33/2013 formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al conferimento Art. 2, c. 1, vero» [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il dell'incarico e punto 1, l. n. (da pubblicare in tabelle) secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando resta pubblicata 441/1982 eventualmente evidenza del mancato consenso) e riferita al fino alla momento dell'assunzione dell'incarico] cessazione dell'incarico o del mandato Art. 14, c. 1, 2) copia dell'ultima dichiarazione dei redditi soggetti all'imposta sui Entro 3 mesi lett. f), redditi delle persone fisiche [Per il soggetto, il coniuge non separato dalla elezione, d.lgs. n. e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dalla nomina o Responsabile 33/2013 dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] (NB: è RPCT e dal dell’Area Art. 2, c. 1, necessario limitare, con appositi accorgimenti a cura Responsabile dell’Area conferimento Amministrazione punto 2, l. n. dell'interessato o della amministrazione, la pubblicazione dei dati Amministrazione dell'incarico Generale o suo 441/1982 sensibili) Generale delegato Titolari di 3) dichiarazione concernente le spese sostenute e le obbligazioni Incarichi politici, di Art. 14, c. 1, assunte per la propaganda elettorale ovvero attestazione di essersi amministrazione, lett. f), avvalsi esclusivamente di materiali e di mezzi propagandistici di direzione o di d.lgs. n. Dati relativi ai titolari di incarichi predisposti e messi a disposizione dal partito o dalla formazione Tempestivo Organizzazione governo 33/2013 politici di cui all'art. 14, co. 1, del politica della cui lista il soggetto ha fatto parte, con l'apposizione (ex art. 8, d.lgs. E Art. 2, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 della formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione n. 33/2013) titolari di incarichi punto 3, l. n. corrisponde al vero» (con allegate copie delle dichiarazioni relative dirigenziali 441/1982 a finanziamenti e contributi per un importo che nell'anno superi 5.000 €) Art. 14, c. 1, lett. f), 4) attestazione concernente le variazioni della situazione d.lgs. n. patrimoniale intervenute nell'anno precedente e copia della 33/2013 dichiarazione dei redditi [Per il soggetto, il coniuge non separato e i Annuale Art. 3, parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: punto 1, l. n. dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] 441/1982 Art. 13, c. 1, Lett. a), Titolari di incarichi dirigenziali e Responsabili d’Area e relative D.Lgs. n. competenze. 33/2013 Responsabile Art. 14, c. 1, Titolari di incarichi politici di cui RPCT e Tempestivo dell’Area Lett. a), all'art. 14, co. 1-bis, del dlgs n. Responsabile dell’Area Atto di nomina con l'indicazione della durata dell'incarico (ex art. 8, d.lgs. Amministrazione D.Lgs. n. 33/2013 Amministrazione n. 33/2013) Generale o suo 33/2013 (da pubblicare in tabelle) Generale delegato Art. 14, c. 1, Lett. b), Curriculum vitae D.Lgs. n. 33/2013

54 Denominazione Denominazione Responsabile Sotto-sezione Sotto-sezione Rif. Denominazione singolo Responsabile Contenuti dell’Obbligo Aggiornamento della Livello 1 Livello 2 Normativo obbligo dell’Aggiornamento Pubblicazione (Macrofamiglie) (Tipologia dati) Art. 14, c. 1, Lett. c), Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione della carica D.Lgs. n. 33/2013 Art. 14, c. 1, Titolari di incarichi politici di cui Responsabile Tempestivo RPCT e Lett. d), all'art. 14, co. 1,-bis del dlgs n. dell’Area Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici (ex art. 8, d.lgs. Responsabile dell’Area D.Lgs. n. 33/2013 Finanziaria o suo n. 33/2013) Finanziaria 33/2013 (da pubblicare in tabelle) delegato Art. 14, c. 1, Lett. e), Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o D.Lgs. n. privati, e relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti 33/2013 va presentata 1) dichiarazione concernente diritti reali su beni immobili e su beni una sola volta Art. 14, c. 1, mobili iscritti in pubblici registri, titolarità di imprese, azioni di entro 3 mesi lett. f), società, quote di partecipazione a società, esercizio di funzioni di dalla nomina o d.lgs. n. amministratore o di sindaco di società, con l'apposizione della dal 33/2013 formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al conferimento Art. 2, c. 1, vero» [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il dell'incarico e Titolari di punto 1, l. n. secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando resta pubblicata Incarichi politici, di 441/1982 eventualmente evidenza del mancato consenso) e riferita al fino alla amministrazione, momento dell'assunzione dell'incarico cessazione di direzione o di dell'incarico Organizzazione governo Art. 14, c. 1, 2) copia dell'ultima dichiarazione dei redditi soggetti all'impost a sui E lett. f), redditi delle persone fisiche [Per il soggetto, il coniuge non separato Entro 3 mesi titolari di incarichi d.lgs. n. e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dalla nomina o dirigenziali 33/2013 dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] (NB: è dal Responsabile Art. 2, c. 1, necessario limitare, con appositi accorgimenti a cura conferimento RPCT e Titolari di incarichi politici di cui dell’Area punto 2, l. n. dell'interessato o della amministrazione, la pubblicazione dei dati dell'incarico Responsabile dell’Area all'art. 14, co. 1-bis, del dlgs n. Amministrazione 441/1982 sensibili) Amministrazione 33/2013 Generale o suo 3) dichiarazione concernen te le spese sostenute e le obbligazioni Generale delegato Art. 14, c. 1, assunte per la propaganda elettorale ovvero attestazione di essersi lett. f), avvalsi esclusivamente di materiali e di mezzi propagandistici d.lgs. n. predisposti e messi a disposizione dal partito o dalla formazione Tempestivo 33/2013 politica della cui lista il soggetto ha fatto parte, con l'apposizione (ex art. 8, d.lgs. Art. 2, c. 1, della formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione n. 33/2013) punto 3, l. n. corrisponde al vero» (con allegate copie delle dichiarazioni relative 441/1982 a finanziamenti e contributi per un importo che nell'anno superi 5.000 €) Art. 14, c. 1, lett. f), 4) attestazione concernente le variazioni della situazione d.lgs. n. patrimoniale intervenute nell'anno precedente e copia della 33/2013 dichiarazione dei redditi [Per il soggetto, il coniuge non separato e i Annuale Art. 3, parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: punto 1, l. n. dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] 441/1982

55 Denominazione Denominazione Responsabile Sotto-sezione Sotto-sezione Rif. Denominazione singolo Responsabile Contenuti dell’Obbligo Aggiornamento della Livello 1 Livello 2 Normativo obbligo dell’Aggiornamento Pubblicazione (Macrofamiglie) (Tipologia dati) Art. 14, c. 1, Lett. a), Atto di nomina o di proclamazione, con l'indicazione della durata Nessuno // // D.Lgs. n. dell'incarico o del mandato elettivo 33/2013 Art. 14, c. 1, Lett. b), Curriculum vitae Nessuno // // D.Lgs. n. 33/2013 Art. 14, c. 1, Lett. c), Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione della carica Nessuno // // D.Lgs. n. 33/2013 Art. 14, c. 1, Lett. d), Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici Nessuno // // D.Lgs. n. 33/2013 Art. 14, c. 1, Lett. e), Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o Nessuno // // D.Lgs. n. privati, e relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti Titolari di 33/2013 Incarichi politici, di amministrazione, 1) dichiarazione concernente diritti reali su beni immobili e su beni di direzione o di Art. 14, c. 1, Cessati dall’incarico mobili iscritti in pubblici registri, titolarità di imprese, azioni di Organizzazione governo lett. f), successivamente al 31/12/2016 società, quote di partecipazione a società, esercizio di funzioni di E d.lgs. n. amministratore o di sindaco di società, con l'apposizione della titolari di incarichi 33/2013 formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al Nessuno // // dirigenziali Art. 2, c. 1, vero» [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il punto 1, l. n. secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando 441/1982 eventualmente evidenza del mancato consenso) e riferita al momento dell'assunzione dell'incarico Art. 14, c. 1, 2) copia dell'ultima dichiarazione dei redditi soggetti all'imposta sui lett. f), redditi delle persone fisiche [Per il soggetto, il coniuge non separato d.lgs. n. e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: 33/2013 dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] (NB: è Nessuno // // Art. 2, c. 1, necessario limitare, con appositi accorgimenti a cura punto 2, l. n. dell'interessato o della amministrazione, la pubblicazione dei dati 441/1982 sensibili) 3) dichiarazione concernente le spese sostenute e le obbligazioni Art. 14, c. 1, assunte per la propaganda elettorale ovvero attestazione di essersi lett. f), avvalsi esclusivamente di materiali e di mezzi propagandistici d.lgs. n. predisposti e messi a disposizione dal partito o dalla formazione 33/2013 politica della cui lista il soggetto ha fatto parte, con l'apposizione Nessuno // // Art. 2, c. 1, della formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione punto 3, l. n. corrisponde al vero» (con allegate copie delle dichiarazioni relative 441/1982 a finanziamenti e contributi per un importo che nell'anno superi 5.000 €)

56 Denominazione Denominazione Responsabile Sotto-sezione Sotto-sezione Rif. Denominazione singolo Responsabile Contenuti dell’Obbligo Aggiornamento della Livello 1 Livello 2 Normativo obbligo dell’Aggiornamento Pubblicazione (Macrofamiglie) (Tipologia dati) Incarichi politici, di Art. 14, c. 1, Nessuno amministrazione, lett. f), 4) attestazione concernente le variazioni della situazione (va presentata di direzione o di d.lgs. n. patrimoniale intervenute nell'anno precedente e copia della una sola volta Cessati dall’incarico governo 33/2013 dichiarazione dei redditi [Per il soggetto, il coniuge non separato e i entro 3 mesi successivamente al 31/12/2016 E Art. 3, parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dalla titolari di incarichi punto 1, l. n. dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] cessazione dell' dirigenziali 441/1982 incarico) Sanzioni per mancata o Provvedimenti sanzionatori a carico del responsabile della mancata Sanzioni per incompleta comunicazione dei o incompleta comunicazione dei dati di cui all'articolo 14, Art. 47, c. 1, mancata dati da parte dei titolari di concernenti la situazione patrimoniale complessiva del titolare d.lgs. n. comunicazione incarichi politici, di dell'incarico al momento dell'assunzione della carica, la titolarità di 33/2013 dei dati amministrazione, di direzione o di imprese, le partecipazioni azionarie proprie nonchè tutti i compensi governo cui dà diritto l'assuzione della carica Rendiconti di esercizio annuale dei gruppi consiliari regionali e Responsabile Art. 28, c. 1, provinciali, con evidenza delle risorse trasferite o assegnate a RPCT e Rendiconti Gruppi Rendiconti gruppi consiliari dell’Area d.lgs. n. ciascun gruppo, con indicazione del titolo di trasferimento e Responsabile dell’Area Organizzazione Consiliari Amministrazione 33/2013 dell'impiego delle risorse utilizzate Amministrazione Generale o suo Atti degli organi di controllo Atti e relazioni degli organi di controllo Generale delegato Art. 13, c. 1, Indicazione delle competenze di ciascun ufficio, anche di livello Tempestivo lett. b), d.lgs. Articolazione degli Uffici dirigenziale non generale, i nomi dei dirigenti responsabili dei (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013 singoli uffici n. 33/2013) Art. 13, c. 1, Organigramma Illustrazione in forma semplificata, ai fini della piena accessibilità e Articolazione degli lett. c), d.lgs. (da pubblicare sotto forma di comprensibilità dei dati, dell'organizzazione dell'amministrazione, Uffici n. 33/2013 organigramma, in modo tale che mediante l'organigramma o analoghe rappresentazioni grafiche a ciascun ufficio sia assegnato un Art. 13, c. 1, link ad una pagina contenente lett. b), d.lgs. Nomi dei dirigenti responsabili dei singoli uffici tutte le informazioni previste dalla n. 33/2013 norma) Elenco completo dei numeri di telefono e delle caselle di posta Art. 13, c. 1, Telefono e posta elettronica istituzionali e delle caselle di posta elettronica certificata lett. d), d.lgs. Telefono e posta elettronica elettronica dedicate, cui il cittadino possa rivolgersi per qualsiasi richiesta n. 33/2013 inerente i compiti istituzionali Estremi degli atti di conferimento di incarichi di collaborazione o di consulenza a soggetti esterni a qualsiasi titolo (compresi quelli Art. 15, c. 2, affidati con contratto di collaborazione coordinata e continuativa) d.lgs. n. con indicazione dei soggetti percettori, della ragione dell'incarico e 33/2013 dell'ammontare erogato Responsabile Titolari di incarichi Tempestivo Responsabile dell’Area Consulenti e Consulenti e collaboratori Per ciascun titolare di incarico: dell’Area di collaborazione (ex art. 8, d.lgs. che ha conferito collaboratori Art. 15, c. 1, (da pubblicare tramite tabella) competente o o consulenza 1) curriculum vitae, redatto in conformità al vigente modello n. 33/2013) l’incarico lett. b), d.lgs. suo delegato europeo n. 33/2013 Art. 15, c. 1, 2) dati relati vi allo svolgimento di incarichi o alla titolarità di cariche lett. c), d.lgs. in enti di diritto privato regolati o finanziati dalla pubblica n. 33/2013 amministrazione o allo svolgimento di attività professionali

57 Denominazione Denominazione Responsabile Sotto-sezione Sotto-sezione Rif. Denominazione singolo Responsabile Contenuti dell’Obbligo Aggiornamento della Livello 1 Livello 2 Normativo obbligo dell’Aggiornamento Pubblicazione (Macrofamiglie) (Tipologia dati) 3) compensi comunque denominati, relativi al rapporto di lavoro, di Art. 15, c. 1, consulenza o di collaborazione (compresi quelli affidati con lett. d), d.lgs. contratto di collaborazione coordinata e continuativa), con specifica n. 33/2013 evidenza delle eventuali componenti variabili o legate alla valutazione del risultato Art. 15, c. 2, Responsabile Titolari di incarichi Tempestivo Responsabile dell’Area Consulenti e d.lgs. n. Consulenti e collaboratori dell’Area di collaborazione Tabelle relative agli elenchi dei consulenti con indicazione di (ex art. 8, d.lgs. che ha conferito collaboratori 33/2013 (da pubblicare tramite tabella) competente o o consulenza oggetto, durata e compenso dell'incarico (comunicate alla Funzione n. 33/2013) l’incarico Art. 53, c. 14, suo delegato pubblica) d.lgs. n. 165/2001 Art . 53, c. 14, Attestazione dell'avvenuta verifica dell'insussistenza di situazioni, d.lgs. n. anche potenziali, di conflitto di interesse 165/2001 Art. 14, c. 1, lett. a) e c. 1- Atto di conferimento, con l'indicazione della durata dell'incarico bis, d.lgs. n. 33/2013 Art. 14, c. 1, lett. b) e c. 1- Curriculum vitae, redatto in conformità al vigente modello europeo bis, d.lgs. n. 33/2013 Art. 14, c. 1, Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione dell'incarico Tempestivo lett. c) e c. 1- (con specifica evidenza delle eventuali componenti variabili o legate (ex art. 8, d.lgs. bis, d.lgs. n. alla valutazione del risultato) n. 33/2013) 33/2013 Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici Titolari di incarichi Art. 14, c. 1, dirigenziali lett. d) e c. 1- Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o RPCT o suo Incarichi amministrativi di vertice RPCT o suo delegato Personale amministrativi di bis, d.lgs. n. privati, e relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti delegato (da pubblicare in tabelle) vertice 33/2013 Art. 14, c. 1, lett. e) e c. 1- Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e bis, d.lgs. n. indicazione dei compensi spettanti 33/2013 1) dichiarazione concernente diritti reali su beni immobili e su beni Nessuno (va Art. 14, c. 1, mobili iscritti in pubblici registri, titolarità di imprese, azioni di presentata una lett. f) e c. 1- società, quote di partecipazione a società, esercizio di funzioni di sola volta entro bis, d.lgs. n. amministratore o di sindaco di società, con l'apposizione della 3 mesi o dal 33/2013 Art. formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al conferimento 2, c. 1, punto vero» [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il dell'incarico e 1, l. n. secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando resta pubblicata 441/1982 eventualmente evidenza del mancato consenso) e riferita al fino alla momento dell'assunzione dell'incarico] cessazione).

58 Denominazione Denominazione Responsabile Sotto-sezione Sotto-sezione Rif. Denominazione singolo Responsabile Contenuti dell’Obbligo Aggiornamento della Livello 1 Livello 2 Normativo obbligo dell’Aggiornamento Pubblicazione (Macrofamiglie) (Tipologia dati) Art. 14, c. 1, 2) copia dell'ultima dichiarazione dei redditi soggetti all'imposta sui lett. f) e c. 1- redditi delle persone fisiche [Per il soggetto, il coniuge non separato Entro 3 mesi bis, d.lgs. n. e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: della nomina o 33/2013 Art. dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] (NB: è dal 2, c. 1, punto necessario limitare, con appositi accorgimenti a cura conferimento 2, l. n. dell'interessato o della amministrazione, la pubblicazione dei dati dell'incarico 441/1982 sensibili) Art. 14, c. 1, 3) attestazione concernente le variazioni della situazione lett. f) e c. 1- patrimoniale intervenute nell'anno precedente e copia della bis, d.lgs. n. dichiarazione dei redditi [Per il soggetto, il coniuge non separato e i Annuale 33/2013 Art. Titolari di incarichi parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: 3, l. n. dirigenziali dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] RPCT o suo 441/1982 Incarichi amministrativi di vertice RPCT o suo delegato amministrativi di delegato (da pubblicare in tabelle) Tempestivo Art. 20, c. 3, vertice Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di (art. 20, c. 1, d.lgs. n. inconferibilità dell'incarico d.lgs. n. 39/2013 39/2013) Annuale Art. 20, c. 3, Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di (art. 20, c. 2, d.lgs. n. incompatibilità al conferimento dell'incarico d.lgs. n. 39/2013 39/2013) Art. 14, c. 1 - ter, secondo Annuale Ammontare complessivo degli emolumenti percepiti a carico della Personale periodo, (non oltre il 30 finanza pubblica d.lgs. n. marzo) 33/2013 Art. 14, c. 1, lett. a) e c. 1- Atto di conferimento, con l'indicazione della durata dell'incarico bis, d.lgs. n. 33/2013 Incarichi dirigenziali, a qualsiasi Art. 14, c. 1, titolo conferiti, ivi inclusi quelli lett. b) e c. 1- conferiti discrezionalmente Curriculum vitae, redatto in conformità al vigente modello europeo bis, d.lgs. n. dall'organo di indirizzo politico 33/2013 senza procedure pubbliche di selezione e titolari di posizione Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione dell'incarico Titolari di incarichi Art. 14, c. 1, organizzativa con funzioni Tempestivo RPCT o suo dirigenziali lett. c) e c. 1- (con specifica evidenza delle eventuali componenti variabili o legate RPCT o suo delegato dirigenziali (ex art. 8, d.lgs. delegato (dirigenti non bis, d.lgs. n. alla valutazione del risultato) n. 33/2013) generali) 33/2013 (da pubblicare in tabelle che Art. 14, c. 1, distinguano le seguenti situazioni: Importi di v iaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici lett. d) e c. 1- dirigenti, dirigenti individuati Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o bis, d.lgs. n. discrezionalmente, titolari di privati, e relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti 33/2013 posizione organizzativa con Art. 14, c. 1, funzioni dirigenziali) lett. e) e c. 1- Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e bis, d.lgs. n. indicazione dei compensi spettanti 33/2013

59 Denominazione Denominazione Responsabile Sotto-sezione Sotto-sezione Rif. Denominazione singolo Responsabile Contenuti dell’Obbligo Aggiornamento della Livello 1 Livello 2 Normativo obbligo dell’Aggiornamento Pubblicazione (Macrofamiglie) (Tipologia dati) Nessuno (va presentata una 1) dichiarazione concernente diritti reali su beni immobili e su beni sola volta entro Art. 14, c. 1, mobili iscritti in pubblici registri, titolarità di imprese, azioni di 3 mesi dalla lett. f) e c. 1- società, quote di partecipazione a società, esercizio di funzioni di elezione, dalla bis, d.lgs. n. amministratore o di sindaco di società, con l'apposizione della nomina o dal 33/2013 Art. formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al conferimento 2, c. 1, punto vero» [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il dell'incarico e 1, l. n. secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando resta pubblicata 441/1982 eventualmente evidenza del mancato consenso) e riferita al fino alla momento dell'assunzione dell'incarico] cessazione dell'incarico o Incarichi dirigenziali, a qualsiasi del mandato). Art. 14, c. 1, titolo conferiti, ivi inclusi quelli 2) copia dell'ultima dichiarazione dei redditi soggetti all'imposta sui lett. f) e c. 1- conferiti discrezionalmente redditi delle persone fisiche [Per il soggetto, il coniuge non separato Entro 3 mesi bis, d.lgs. n. dall'organo di indirizzo politico e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: della nomina o 33/2013 Art. senza procedure pubbliche di dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] (NB: è dal 2, c. 1, punto selezione e titolari di posizione necessario limitare, con appositi accorgimenti a cura conferimento 2, l. n. organizzativa con funzioni dell'interessato o della amministrazione, la pubblicazione dei dati dell'incarico 441/1982 dirigenziali sensibili) Art. 14, c. 1, Titolari di incarichi 3) attestazione concernente le variazioni della situazione lett. f) e c. 1- (da pubblicare in tabelle che RPCT o suo dirigenziali patrimoniale intervenute nell'anno precedente e copia della RPCT o suo delegato Personale bis, d.lgs. n. distinguano le seguenti situazioni: delegato (dirigenti non dichiarazione dei redditi [Per il soggetto, il coniuge non separato e i Annuale 33/2013 Art. dirigenti, dirigenti individuati generali parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: 3, l. n. discrezionalmente, titolari di dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] 441/1982 posizione organizzativa con funzioni dirigenziali) Tempestivo Art. 20, c. 3, Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di (art. 20, c. 1, d.lgs. n. inconferibilità dell'incarico d.lgs. n. 39/2013 39/2013) Annuale Art. 20, c. 3, Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di (art. 20, c. 2, d.lgs. n. incompatibilità al conferimento dell'incarico d.lgs. n. 39/2013 39/2013) Art. 14, c. 1 - ter, secondo Annuale Ammontare complessivo degli emolumenti percepiti a carico della periodo, (non oltre il 30 finanza pubblica d.lgs. n. marzo) 33/2013 Art. 19, c. 1 - Numero e tipologia dei posti di funzione che si rendono disponibili bis, d.lgs. n. Posti di funzione disponibili Tempestivo nella dotazione organica e relativi criteri di scelta 165/2001 Art. 1, c. 7, d.p.r. n. Ruolo dirigenti Ruolo dei dirigenti Annuale 108/2004

60 Denominazione Denominazione Responsabile Sotto-sezione Sotto-sezione Rif. Denominazione singolo Responsabile Contenuti dell’Obbligo Aggiornamento della Livello 1 Livello 2 Normativo obbligo dell’Aggiornamento Pubblicazione (Macrofamiglie) (Tipologia dati) Art. 14, c. 1, Atto di nomina o di proclamazione, con l'indicazione della durata lett. a), d.lgs. dell'incarico o del mandato elettivo n. 33/2013 Art. 14, c. 1, lett. b), d.lgs. Curriculum vitae n. 33/2013 Art. 14, c. 1, Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione della carica lett. c), d.lgs. Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici n. 33/2013 Art. 14, c. 1, Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o lett. d), d.lgs. privati, e relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti n. 33/2013 Nessuno Art. 14, c. 1, Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e lett. e), d.lgs. indicazione dei compensi spettanti n. 33/2013 Dirigenti cessati dal rapporto di RPCT o suo RPCT o suo delegato Dirigenti cessati lavoro (documentazione da delegato 1) copie delle dichiarazioni dei redditi riferiti al periodo dell'incarico; pubblicare sul sito web) 2) copia della dichiarazione dei redditi successiva al termine Art. 14, c. 1, dell'incarico o carica, entro un mese dalla scadenza del termine di lett. f), d.lgs. legge per la presentazione della dichairazione [Per il soggetto, il n. 33/2013 coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli Art. 2, c. 1, stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del punto 2, l. n. mancato consenso)] (NB: è necessario limitare, con appositi 441/1982 accorgimenti a cura dell'interessato o della amministrazione, la Personale pubblicazione dei dati sensibili) Nessuno Art. 14, c. 1, 3) dichiarazione concernente le variazioni della situazione (va presentata lett. f), d.lgs. patrimoniale intervenute dopo l'ultima attestazione [Per il soggetto, una sola volta n. 33/2013 il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli entro 3 mesi Art. 4, l. n. stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del dalla 441/1982 mancato consenso)] cessazione dell'incarico) Provvedimenti sanzionatori a carico del responsabile della mancata Sanzioni per Sanzioni per mancata o o incompleta comunicazione dei dati di cui all'articolo 14, Art. 47, c. 1, Tempestivo RPCT o suo mancata incompleta comunicazione dei concernenti la situazione patrimoniale complessiva del titolare RPCT o suo delegato d.lgs. n. (ex art. 8, d.lgs. delegato comunicazione dati da parte dei titolari di dell'incarico al momento dell'assunzione della carica, la titolarità di 33/2013 n. 33/2013) dei dati incarichi dirigenziali imprese, le partecipazioni azionarie proprie nonchè tutti i compensi cui dà diritto l'assuzione della carica Art. 14, c. 1 - Tempestivo Responsabile Posizioni quinquies., Curricula dei titolari di posizioni organizzative redatti in conformità Responsabile dell'Area Posizioni organizzative (ex art. 8, d.lgs. Area Finanziaria organizzative d.lgs. n. al vigente modello europeo Finanziaria n. 33/2013) o suo delegato 33/2013 Conto annuale del personale e relative spese sostenute, nell'ambito del quale sono rappresentati i dati relativi alla dotazione organica e Annuale Art. 16, c. 1, Responsabile Dotazione al personale effettivamente in servizio e al relativo costo, con (art. 16, c. 1, Responsabile dell'Area d.lgs. n. Conto annuale del personale Area Finanziaria organica l'indicazione della distribuzione tra le diverse qualifiche e aree d.lgs. n. Finanziaria 33/2013 o suo delegato professionali, con particolare riguardo al personale assegnato agli 33/2013) uffici di diretta collaborazione con gli organi di indirizzo politico

61 Denominazione Denominazione Responsabile Sotto-sezione Sotto-sezione Rif. Denominazione singolo Responsabile Contenuti dell’Obbligo Aggiornamento della Livello 1 Livello 2 Normativo obbligo dell’Aggiornamento Pubblicazione (Macrofamiglie) (Tipologia dati) Costo complessivo del personale a tempo indeterminato in servizio, Annu ale Art. 16, c. 2, Responsabile Dotazione Costo personale tempo articolato per aree professionali, con particolare riguardo al (art. 16, c. 2, Responsabile dell'Area d.lgs. n. Area Finanziaria organica indeterminato personale assegnato agli uffici di diretta collaborazione con gli d.lgs. n. Finanziaria 33/2013 o suo delegato organi di indirizzo politico 33/2013) Annuale Art. 17, c. 1, Personale non a tempo Personale con rapporto di lavoro non a tempo indeterminato, ivi Responsabile (art. 17, c. 1, Responsabile dell'Area d.lgs. n. indeterminato compreso il personale assegnato agli uffici di diretta collaborazione Area Finanziaria d.lgs. n. Finanziaria Personale non a 33/2013 (da pubblicare in tabelle) con gli organi di indirizzo politico o suo delegato 33/2013) tempo Costo complessivo del personale con rapporto di lavoro non a Trimestrale indeterminato Art. 17, c. 2, Costo del personale non a tempo Responsabile tempo indeterminato, con particolare riguardo al personale (art. 17, c. 2, Responsabile dell'Area d.lgs. n. indeterminato Area Finanziaria assegnato agli uffici di diretta collaborazione con gli organi di d.lgs. n. Finanziaria 33/2013 (da pubblicare in tabelle) o suo delegato indirizzo politico 33/2013) Trimestrale Art. 16, c. 3, Responsabile Tassi di assenza trimestrali Tassi di assenza del personale distinti per uffici di livello (art. 16, c. 3, Responsabile dell'Area Tassi di assenza d.lgs. n. Area Finanziaria (da pubblicare in tabelle) dirigenziale d.lgs. n. Finanziaria 33/2013 o suo delegato 33/2013) Incarichi conferiti Art. 18, d.lgs. Incarichi conferiti e autorizzati ai e autorizzati ai n. 33/2013 Elenco degli incarichi conferiti o autorizzati a ciascun dipendente Tempestivo Responsabile dipendenti (dirigenti e non Responsabile dell'Area dipendenti Art. 53, c. 14, (dirigente e non dirigente), con l'indicazione dell'oggetto, della (ex art. 8, d.lgs. Area Finanziaria dirigenti) Finanziaria (dirigenti e non d.lgs. n. durata e del compenso spettante per ogni incarico n. 33/2013) o suo delegato (da pubblicare in tabelle) dirigenti) 165/2001 Art. 21, c. 1, Responsabile Personale d.lgs. n. Tempestivo Responsabile dell’Area dell’Area Contrattazione 33/2013 Riferimenti necessari per la consultazione dei contratti e accordi Contrattazione collettiva (ex art. 8, d.lgs. Amministrazione Amministrazione collettiva Art. 47, c. 8, collettivi nazionali ed eventuali interpretazioni autentiche n. 33/2013) Generale Generale o suo d.lgs. n. delegato 165/2001 Responsabile Contratti integrativi stipulati, con la relazione tecnico-finanziaria e Art. 21, c. 2, Tempestivo Responsabile dell’Area Area quella illustrativa, certificate dagli organi di controllo (collegio dei d.lgs. n. Contratti integrativi (ex art. 8, d.lgs. Amministrazione Amministrazione revisori dei conti, collegio sindacale, uffici centrali di bilancio o 33/2013 n. 33/2013) Generale Generale o suo analoghi organi previsti dai rispettivi ordinamenti) delegato Contrattazione Art. 21, c. 2, Specifiche informazioni sui costi della contrattazione integrativa, integrativa d.lgs. n. certificate dagli organi di controllo interno, trasmesse al Ministero Annuale Responsabile 33/2013 dell'Economia e delle finanze, che predispone, allo scopo, uno (art. 55, c. 4, Responsabile dell'Area Costi contratti integrativi Area Finanziaria Art. 55, c. specifico modello di rilevazione, d'intesa con la Corte dei conti e d.lgs. n. Finanziaria o suo delegato 4,d.lgs. n. con la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della 150/2009)

150/2009 funzione pubblica

Art. 10, c. 8, RPCT o suo lett. c), d.lgs. Nominativi RPCT o suo delegate Tempestivo delegate n. 33/2013 OIV OIV (ex art. 8, d.lgs. Art. 10, c. 8, (da pubblicare in tabelle) n. 33/2013) RPCT o suo lett. c), d.lgs. Curricula RPCT o suo delegato delegate n. 33/2013

62 Denominazione Denominazione Responsabile Sotto-sezione Sotto-sezione Rif. Denominazione singolo Responsabile Contenuti dell’Obbligo Aggiornamento della Livello 1 Livello 2 Normativo obbligo dell’Aggiornamento Pubblicazione (Macrofamiglie) (Tipologia dati) Par. 14.2, Tempestivo OIV RPCT o suo Personale OIV delib. CiVIT Compensi (ex art. 8, d.lgs. RPCT o suo delegato (da pubblicare in tabelle) delegate n. 12/2013 n. 33/2013) Responsabile Bandi di concorso per il reclutamento, a qualsiasi titolo, di Tempestivo Art. 19, d.lgs. Bandi di concorso Responsabile dell’Area dell’Area Bandi di concorso personale presso l'amministrazione nonche' i criteri di valutazione (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013 (da pubblicare in tabelle) Finanziaria Finanziaria o suo della Commissione e le tracce delle prove scritte n. 33/2013) delegato Sistema di Par. 1, delib. misurazione e Sistema di misurazione e Sistema di misurazione e valutazione della Performance (art. 7, CiVIT n. valutazione della valutazione della Performance d.lgs. n. 150/2009) 104/2010 Performance Piano della Performance (art. 10, d.lgs. 150/2009) Piano della Piano della Performance/Piano Art. 10, c. 8, Piano esecutivo di gestione (per gli enti locali) (art. 169, c. 3-bis, Performance esecutivo di gestione lett. b), d.lgs. d.lgs. n. 267/2000) Relazione sulla n. 33/2013 Relazione sulla Performance Relazione sulla Performance (art. 10, d.lgs. 150/2009) Tempestivo Performance Responsabile (ex art. 8, d.lgs. Responsabile dell'Area dell’Area Performance Ammontare Art. 20, c. 1, Ammontare complessivo dei Ammontare complessivo dei premi collegati alla performance n. 33/2013) Finanziaria Finanziaria o suo complessivo dei d.lgs. n. premi stanziati delegato premi 33/2013 (da pubblicare in tabelle) Ammontare dei premi effettivamente distribuiti Criteri definiti nei sistemi di misurazione e valutazione della performance per l’assegnazione del trattamento accessorio Art. 20, c. 2, Distribuzione del trattamento accessorio, in forma aggregata, al fine Dati relativi ai Dati relativi ai premi d.lgs. n. di dare conto del livello di selettività utilizzato nella distribuzione dei premi (da pubblicare in tabelle) 33/2013 premi e degli incentivi Grado di differenziazione d ell'utilizzo della premialità sia per i dirigenti sia per i dipendenti Elenco degli enti pubblici, comunque denominati, istituiti, vigilati e Art. 22, c. 1, finanziati dall'amministrazione ovvero per i quali l'amministrazione lett. a), d.lgs. abbia il potere di nomina degli amministratori dell'ente, con n. 33/2013 l'indicazione delle funzioni attribuite e delle attività svolte in favore dell'amministrazione o delle attività di servizio pubblico affidate Per ciascuno degli enti: 1) ragione sociale 2) misura dell'eventuale partecipazione dell'amministrazione Annuale Responsabile Enti pubblici Enti pubblici vigilati 3) durata dell'impegno (art. 22, c. 1, Responsabile dell'Area Enti controllati Area Finanziaria vigilati (da pubblicare in tabelle) 4) onere complessivo a qualsiasi titolo gravante per l'anno sul d.lgs. n. Finanziaria Art. 22, c. 2, o suo delegato d.lgs. n. bilancio dell'amministrazione 33/2013) 5) numero dei rappresentanti dell'amministrazio ne negli organi di 33/2013 governo e trattamento economico complessivo a ciascuno di essi spettante (con l'esclusione dei rimborsi per vitto e alloggio) 6) risultati di bilancio degli ultimi tre esercizi finanziari 7) incarichi di amministratore de ll'ente e relativo trattamento economico complessivo (con l'esclusione dei rimborsi per vitto e alloggio)

63 Denominazione Denominazione Responsabile Sotto-sezione Sotto-sezione Rif. Denominazione singolo Responsabile Contenuti dell’Obbligo Aggiornamento della Livello 1 Livello 2 Normativo obbligo dell’Aggiornamento Pubblicazione (Macrofamiglie) (Tipologia dati) Tempestivo Art. 20, c. 3, Responsabile Enti pubblici Enti pubblici vigilati Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di (art. 20, c. 1, Responsabile dell'Area d.lgs. n. Area Finanziaria vigilati (da pubblicare in tabelle) inconferibilità dell'incarico ( link al sito dell'ente) d.lgs. n. Finanziaria 39/2013 o suo delegato 39/2013) Annuale Art. 20, c. 3, Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di (art. 20, c. 2, d.lgs. n. incompatibilità al conferimento dell'incarico ( link al sito dell'ente) d.lgs. n. 39/2013 Responsabile Enti pubblici Enti pubblici vigilati 39/2013) Responsabile dell'Area Area Finanziaria vigilati (da pubblicare in tabelle) Annuale Finanziaria Art. 22, c. 3, o suo delegato (art. 22, c. 1, d.lgs. n. Collegamento con i siti istituzionali degli enti pubblici vigilati d.lgs. n. 33/2013 33/2013) Elenco delle società di cui l'amministrazione detiene direttamente quote di partecipazione anche minoritaria, con l'indicazione dell'entità, delle funzioni attribuite e delle attività svolte in favore Art. 22, c. 1, dell'amministrazione o delle attività di servizio pubblico affidate, ad lett. b), d.lgs. esclusione delle società, partecipate da amministrazioni pubbliche, n. 33/2013 con azioni quotate in mercati regolamentati italiani o di altri paesi dell'Unione europea, e loro controllate. (art. 22, c. 6, d.lgs. n. 33/2013) Per ciascuna delle società: Annuale 1) ragion e sociale (art. 22, c. 1, Enti controllati 2) misura dell'eventuale partecipazione dell'amministrazione d.lgs. n. 3) durata dell'impegno 33/2013) 4) onere complessivo a qualsiasi titolo gravante per l'anno sul Art. 22, c. 2, bilancio dell'amministrazione d.lgs. n. 5) numero dei rappresentanti dell'a mministrazione negli organi di 33/2013 Responsabile Società Dati società partecipate governo e trattamento economico complessivo a ciascuno di essi Responsabile dell'Area Area Finanziaria partecipate (da pubblicare in tabelle) spettante Finanziaria o suo delegato 6) risultati di bilancio degli ultimi tre esercizi finanziari 7) incarichi di amministratore della società e relativo trattamento economico complessivo Tempestivo Art. 20, c. 3, Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di (art. 20, c. 1, d.lgs. n. inconferibilità dell'incarico ( link al sito dell'ente) d.lgs. n. 39/2013 39/2013) Annuale Art. 20, c. 3, Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di (art. 20, c. 2, d.lgs. n. incompatibilità al conferimento dell'incarico ( link al sito dell'ente) d.lgs. n. 39/2014 39/2013) Annuale Art. 22, c. 3, (art. 22, c. 1, d.lgs. n. Collegamento con i siti istituzionali delle società partecipate d.lgs. n. 33/2013 33/2013)

64 Denominazione Denominazione Responsabile Sotto-sezione Sotto-sezione Rif. Denominazione singolo Responsabile Contenuti dell’Obbligo Aggiornamento della Livello 1 Livello 2 Normativo obbligo dell’Aggiornamento Pubblicazione (Macrofamiglie) (Tipologia dati) Provvedimenti in materia di costituzione di società a parte cipazione pubblica, acquisto di partecipazioni in società già costituite, Art. 22, c. 1. gestione delle partecipazioni pubbliche, alienazione di Tempestivo Responsabile lett. d-bis, Dati società partecipate partecipazioni sociali, quotazione di società a controllo pubblico in Responsabile dell'Area (ex art. 8, d.lgs. Area Finanziaria d.lgs. n. (da pubblicare in tabelle) mercati regolamentati e razionalizzazione periodica delle Finanziaria n. 33/2013) o suo delegato 33/2013 partecipazioni pubbliche, previsti dal decreto legislativo adottato ai sensi dell'articolo 18 della legge 7 agosto 2015, n. 124 (art. 20 Società d.lgs 175/2016) partecipate Provvedimenti con cui le amministrazioni pubbliche socie fissano obiettivi specifici, annuali e pluriennali, sul complesso delle spese di Art. 19, c. 7, funzionamento, ivi comprese quelle per il personale, delle società Tempestivo Responsabile Responsabile dell'Area d.lgs. n. Provvedimenti controllate (ex art. 8, d.lgs. Area Finanziaria Finanziaria 175/2016 Provvedimenti con cui le società a controllo pubblico garantiscono il n. 33/2013) o suo delegato concreto perseguimento degli obiettivi specifici, annuali e pluriennali, sul complesso delle spese di funzionamento Elenco degli ent i di diritto privato, comunque denominati, in Art. 22, c. 1, Responsabile controllo dell'amministrazione, con l'indicazione delle funzioni Responsabile dell'Area lett. c), d.lgs. Area Finanziaria attribuite e delle attività svolte in favore dell'amministrazione o delle Finanziaria n. 33/2013 o suo delegato attività di servizio pubblico affidate Per ciascuno degli enti: 1) ragione soci ale 2) misura dell'eventuale partecipazione dell'amministrazione Annuale Enti controllati Enti di diritto privato controllati 3) durata dell'impegno (art. 22, c. 1, (da pubblicare in tabelle) 4) onere complessivo a qualsiasi titolo gravante per l'anno sul d.lgs. n. Art. 22, c. 2, Responsabile bilancio dell'amministrazione 33/2013) Responsabile dell'Area d.lgs. n. Area Finanziaria Finanziaria 33/2013 5) numero dei rappresentanti dell'amminis trazione negli organi di o suo delegato governo e trattamento economico complessivo a ciascuno di essi spettante Enti di diritto 6) risultati di bilancio degli ultimi tre esercizi finanziari privato controllati 7) incarichi di amministratore dell'ente e relativo trattamento economico complessivo Tempestivo Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di (art. 20, c. 1,

inconferibilità dell'incarico ( link al sito dell'ente) d.lgs. n. Art. 20, c. 3, 39/2013) d.lgs. n. Annuale 39/2013 Responsabile Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di (art. 20, c. 2, Responsabile dell'Area Area Finanziaria incompatibilità al conferimento dell'incarico ( link al sito dell'ente) d.lgs. n. Finanziaria o suo delegato 39/2013) Annuale Art. 22, c. 3, Collegamento con i siti istituzionali degli enti di diritto privato (art. 22, c. 1, d.lgs. n. controllati d.lgs. n. 33/2013 33/2013) Annuale Art. 22, c. 1, Una o più rappresentazioni grafiche che evidenziano i rapporti tra Responsabile Rappresentazione (art. 22, c. 1, Responsabile dell'Area lett. d), d.lgs. Rappresentazione grafica l'amministrazione e gli enti pubblici vigilati, le società partecipate, gli Area Finanziaria grafica d.lgs. n. Finanziaria n. 33/2013 enti di diritto privato controllati o suo delegato 33/2013)

65 Denominazione Denominazione Responsabile Sotto-sezione Sotto-sezione Rif. Denominazione singolo Responsabile Contenuti dell’Obbligo Aggiornamento della Livello 1 Livello 2 Normativo obbligo dell’Aggiornamento Pubblicazione (Macrofamiglie) (Tipologia dati) Per ciascuna tipologia di procedimento: Responsabile 1) breve descrizione del procedimento con indicazione di tutti i dell'Area Responsabile dell'Area Art. 35, c. 1, riferimenti normativi utili Tempestivo competente ad Tipologie di procedimento competente ad d.lgs. n. (ex art. 8, d.lgs. emanare il (da pubblicare in tabelle) 2) unità organizzative responsabi li dell'istruttoria emanare il 33/2013 n. 33/2013) provvedimento provvedimento finale 3) l'ufficio del procedimento, unitamente ai recapiti telefonici e alla finale o suo casella di posta elettronica istituzionale delegato 4) ove diverso, l'uff icio competente all'adozione del provvedimento finale, con l'indicazione del nome del responsabile dell'ufficio unitamente ai rispettivi recapiti telefonici e alla casella di posta elettronica istituzionale 5) modalità con le quali gli interessati possono ottenere le informazioni relative ai procedimenti in corso che li riguardino 6) termine fissato in sede di disciplina normativa del procedimento per la conclusione con l'adozione di un provvedimento espresso e ogni altro termine procedimentale rilevante 7) procedimenti per i quali il provvedime nto dell'amministrazione può essere sostituito da una dichiarazione dell'interessato ovvero il procedimento può concludersi con il silenzio-assenso dell'amministrazione Responsabile 8) strumenti di tutela amministrativa e giurisdizionale, riconosciuti dell'Area dalla legge in favore dell'interessato, nel corso del procedimento Responsabile dell'Area Art. 35, c. 1, Tempestivo competente ad Tipologie di procedimento nei confronti del provvedimento finale ovvero nei casi di adozione competente ad Attività e Tipologia di d.lgs. n. (ex art. 8, d.lgs. emanare il (da pubblicare in tabelle) del provvedimento oltre il termine predeterminato per la sua emanare il procedimenti procedimento 33/2013 n. 33/2013) provvedimento conclusione e i modi per attivarli provvedimento finale finale o suo 9) link di accesso al serv izio on line, ove sia già disponibile in rete, delegato o tempi previsti per la sua attivazione 10) modalità per l'effettuazione dei pagamenti eventualmente necessari, con i codici IBAN identificativi del conto di pagamento, ovvero di imputazione del versamento in Tesoreria, tramite i quali i soggetti versanti possono effettuare i pagamenti mediante bonifico bancario o postale, ovvero gli identificativi del conto corrente postale sul quale i soggetti versanti possono effettuare i pagamenti mediante bollettino postale, nonchè i codici identificativi del pagamento da indicare obbligatoriamente per il versamento 11) nome del soggetto a cui è attribuito, in caso di inerzia, il potere sostitutivo, nonchè modalità per attivare tale potere, con indicazione dei recapiti telefonici e delle caselle di posta elettronica istituzionale Art. 35, c. 1, Per i procedimenti ad istanza di parte: Responsabile lett. d), d.lgs. 1) atti e documenti da allegare all'istanza e modulistica necessaria, dell'Area n. 33/2013 compresi i fac-simile per le autocertificazioni Responsabile dell'Area Tempestivo competente ad Art. 35, c. 1, competente ad (ex art. 8, d.lgs. emanare il lett. d), d.lgs. 2) uffici ai quali rivolgersi per informazioni, orari e modalità di emanare il n. 33/2013) provvedimento n. 33/2013 e accesso con indicazione degli indirizzi, recapiti telefonici e caselle provvedimento finale finale o suo Art. 1, c. 29, di posta elettronica istituzionale a cui presentare le istanze delegato l. 190/2012

66 Denominazione Denominazione Responsabile Sotto-sezione Sotto-sezione Rif. Denominazione singolo Responsabile Contenuti dell’Obbligo Aggiornamento della Livello 1 Livello 2 Normativo obbligo dell’Aggiornamento Pubblicazione (Macrofamiglie) (Tipologia dati) Recapiti telefonici e casella di posta elettronica istituzionale Responsabile Dichiarazioni Art. 35, c. 3, dell'ufficio responsabile per le attività volte a gestire, garantire e Tempestivo Responsabile dell'Area Area Attività e sostitutive e d.lgs. n. Recapiti dell'ufficio responsabile verificare la trasmissione dei dati o l'accesso diretto degli stessi da (ex art. 8, d.lgs. Amministrazione Amministrazione procedimenti acquisizione 33/2013 parte delle amministrazioni procedenti all'acquisizione d'ufficio dei n. 33/2013) Generale Generale o suo d'ufficio dei dati dati e allo svolgimento dei controlli sulle dichiarazioni sostitutive delegato Art. 23, c. 1, Elenco dei provvedimenti, con particolare riferimento ai Responsabile d.lgs. n. provvedimenti finali dei procedimenti di: scelta del contraente per Semestrale Provvedimenti Responsabile dell'Area Area 33/2013 /Art. Provvedimenti organi indirizzo l'affidamento di lavori, forniture e servizi, anche con riferimento alla (art. 23, c. 1, organi indirizzo Amministrazione Amministrazione 1, co. 16 politico modalità di selezione prescelta ( link alla sotto-sezione "bandi di d.lgs. n. politico Generale Generale o suo della l. n. gara e contratti"); accordi stipulati dall'amministrazione con soggetti 33/2013) delegato 190/2012 privati o con altre amministrazioni pubbliche Provvedimenti Art. 23, c. 1, Elenco dei provvedimenti, con pa rticolare riferimento ai Responsabile d.lgs. n. provvedimenti finali dei procedimenti di: scelta del contraente per Semestrale Provvedimenti Responsabile dell'Area Area 33/2013 /Art. Provvedimenti dirigenti l'affidamento di lavori, forniture e servizi, anche con riferimento alla (art. 23, c. 1, dirigenti Amministrazione Amministrazione 1, co. 16 amministrativi modalità di selezione prescelta (link alla sotto-sezione "bandi di d.lgs. n. amministrativi Generale Generale o suo della l. n. gara e contratti"); accordi stipulati dall'amministrazione con soggetti 33/2013) delegato 190/2012 privati o con altre amministrazioni pubbliche. Art. 4 delib. Anac n. Codice Identificativo Gara (CIG) 39/2016 Dati previsti dall'articolo 1, Art. 1, c. 32, comma 32, della legge 6 l. n. novembre 2012, n. 190 Struttura proponente, Oggetto del bando, Procedura di scelta del Tempestivo 190/2012 Art. Informazioni sulle singole contraente, Elenco degli operatori invitati a presentare 37, c. 1, lett. procedure offerte/Numero di offerenti che hanno partecipato al procedimento, Responsabile Informazioni sulle a) d.lgs. n. (da pubblicare secondo le Aggiudicatario, Importo di aggiudicazione, Tempi di completamento dell'Area singole procedure 33/2013 Art. Responsabile dell'Area "Specifiche tecniche per la dell'opera servizio o fornitura, Importo delle somme liquidate competente a in formato 4 delib. Anac competente a gestire gestire la gara o tabellare n. 39/2016 pubblicazione dei dati ai sensi la gara o l'affidamento dell'art. 1, comma 32, della Legge l'affidamento o Art. 1, c. 32, Tabelle riassuntive rese liberamente scaricabili in un formato suo delegato Bandi di gara e l. n. n. 190/2012", adottate secondo digitale standard aperto con informazioni sui contratti relative contratti 190/2012 Art. all'anno precedente (nello specifico: Codice Identificativo Gara quanto indicato nella delib. Anac Annuale 37, c. 1, lett. (CIG), struttura proponente, oggetto del bando, procedura di scelta 39/2016) (art. 1, c. 32, l. a) d.lgs. n. del contraente, elenco degli operatori invitati a presentare n. 190/2012) 33/2013 Art. offerte/numero di offerenti che hanno partecipato al procedimento, 4 delib. Anac aggiudicatario, importo di aggiudicazione, tempi di completamento n. 39/2016 dell'opera servizio o fornitura, importo delle somme liquidate) Atti delle Art. 37, c. 1, Responsabile amministrazioni lett. b) d.lgs. dell'Area aggiudicatrici e n. 33/2013 Programma biennale degli acquisti di beni e servizi (dall'esercizio Responsabile dell'Area Atti relativi alla programmazione competente a degli enti Artt. 21, c. 7, 2018), programma triennale dei lavori pubblici e relativi Tempestivo competente a gestire di lavori, opere, servizi e forniture gestire la gara o aggiudicatori e 29, c. 1, aggiornamenti annuali la gara o l'affidamento l'affidamento o distintamente per d.lgs. n. suo delegato ogni procedura 50/2016

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Denominazione Denominazione Responsabile Sotto-sezione Sotto-sezione Rif. Denominazione singolo Responsabile Contenuti dell’Obbligo Aggiornamento della Livello 1 Livello 2 Normativo obbligo dell’Aggiornamento Pubblicazione (Macrofamiglie) (Tipologia dati) Art. 37, c. 1, Per ciascuna procedura: lett. b) d.lgs. n. 33/2013 e art. 29, c. 1, Avvisi di preinformazione - Avvisi di preinformazione (art. 70, c. 1, 2 e 3, dlgs n. 50/2016); Bandi ed avvisi di preinformazioni (art. 141, d.lgs. n. dlgs n. 50/2016) 50/2016

Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 e Determina a contrarre o atto equivalente (per tutte le procedure) art. 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016 Avvisi e bandi - Avviso (art. 19, c. 1, dlgs n. 50/2016); Avviso di indagini di mercato (art. 36, c. 7, dlgs n. 50/2016 e Linee Atti delle Atti relativi alle procedure per guida ANAC); l’affidamento di appalti pubblici di amministrazioni Avviso di formazione elenco operatori economici e pubblicazione Responsabile servizi, forniture, lavori e opere, di aggiudicatrici e elenco (art. 36, c. 7, dlgs n. 50/2016 e Linee guida ANAC); dell'Area Bandi di gara e concorsi pubblici di Responsabile dell'Area degli enti Bandi ed avvisi (art. 36, c. 9, dlgs n. 50/2016); competente a contratti progettazione, di concorsi di idee Tempestivo competente a gestire aggiudicatori Bandi ed avvisi (art. 73, c. 1, e 4, dlgs n. 50/2016); gestire la gara o Art. 37, c. 1, e di concessioni. Compresi quelli la gara o l'affidamento Bandi ed avvisi (art. 127, c. 1, dlgs n. 50/2016); Avviso periodico l'affidamento o distintamente per lett. b) d.lgs. tra enti nell'mabito del settore indicativo (art. 127, c. 2, dlgs n. 50/2016); suo delegato ogni procedura n. 33/2013 e pubblico di cui all'art. 5 del dlgs n. Avviso relativo all’esito della procedura; art. 29, c. 1, 50/2016 Pubblicazione a livello nazionale di bandi e avvisi; d.lgs. n. Bando di concorso (art. 153, c. 1, dlgs n. 50/2016); 50/2016 Avviso di aggiudicazione (art. 153, c. 2, dlgs n. 50/2016); Bando di concessione, invito a presentare offerta, documenti di gara (art. 171, c. 1 e 5, dlgs n. 50/2016); Avviso in merito alla modifica dell’ordine di importanza dei criteri, Bando di concessione (art. 173, c. 3, dlgs n. 50/2016); Bando di gara (art. 183, c. 2, dlgs n. 50/2016); Avviso costituzione del privilegio (art. 186, c. 3, dlgs n. 50/2016); Bando di gara (art. 188, c. 3, dlgs n. 50/2016) Avviso sui risultati della procedura di affidame nto - Avviso sui Art. 37, c. 1, risultati della procedura di affidamento con indicazione dei soggetti lett. b) d.lgs. invitati (art. 36, c. 2, dlgs n. 50/2016); Bando di concorso e avviso n. 33/2013 e sui risultati del concorso (art. 141, dlgs n. 50/2016); Avvisi relativi art. 29, c. 1, l’esito della procedura, possono essere raggruppati su base d.lgs. n. trimestrale (art. 142, c. 3, dlgs n. 50/2016); Elenchi dei verbali delle 50/2016 commissioni di gara

68 Denominazione Denominazione Responsabile Sotto-sezione Sotto-sezione Rif. Denominazione singolo Responsabile Contenuti dell’Obbligo Aggiornamento della Livello 1 Livello 2 Normativo obbligo dell’Aggiornamento Pubblicazione (Macrofamiglie) (Tipologia dati) Art. 37, c. 1, Avvisi sistema di qualificazione - Avviso sull’esistenza di un sistema lett. b) d.lgs. di qualificazione, di cui all’Allegato XIV, parte II, lettera H; Bandi, n. 33/2013 e avviso periodico indicativo; avviso sull’esistenza di un sistema di art. 29, c. 1, qualificazione; Avviso di aggiudicazione (art. 140, c. 1, 3 e 4, dlgs n. d.lgs. n. 50/2016) 50/2016 Atti relativi alle procedure per l’affidamento di appalti pubblici di Affidamenti Gli atti relativi agli affidamenti diretti di lavori, servizi e forniture di Art. 37, c. 1, servizi, forniture, lavori e opere, di somma urgenza e di protezione civile, con specifica dell'affidatario, lett. b) d.lgs. concorsi pubblici di delle modalità della scelta e delle motivazioni che non hanno n. 33/2013 e progettazione, di concorsi di idee Tempestivo consentito il ricorso alle procedure ordinarie (art. 163, c. 10, dlgs n. art. 29, c. 1, e di concessioni. Compresi quelli 50/2016); d.lgs. n. tra enti nell'mabito del settore tutti gli atti connessi agli affidamenti in house in formato open data 50/2016 pubblico di cui all'art. 5 del dlgs n. di appalti pubblici e contratti di concessione tra enti (art. 192 c. 3, 50/2016 dlgs n. 50/2016) Art. 37, c. 1, Informazioni ulteriori - Contributi e resoconti degli incontri con lett. b) d.lgs. portatori di interessi unitamente ai progetti di fattibilità di grandi Atti delle n. 33/2013 e opere e ai documenti predisposti dalla stazione appaltante (art. 22, Responsabile amministrazioni art. 29, c. 1, c. 1, dlgs n. 50/2016); Informazioni ulteriori, complementari o dell'Area aggiudicatrici e Responsabile dell'Area d.lgs. n. aggiuntive rispetto a quelle previste dal Codice; Elenco ufficiali competente a Bandi di gara e degli enti 50/2016 operatori economici (art. 90, c. 10, dlgs n. 50/2016) competente a gestire gestire la gara o contratti aggiudicatori Art. 37, c. 1, Provvedimento che determina le la gara o l'affidamento lett. b) d.lgs. esclusioni dalla procedura di l'affidamento o distintamente per Entro 2 giorni n. 33/2013 e affidamento e le ammissioni Provvedimenti di esclusione e di amminssione (entro 2 giorni dalla suo delegato ogni procedura dalla loro art. 29, c. 1, all'esito delle valutazioni dei loro adozione) adozione d.lgs. n. requisiti soggettivi, economico- 50/2016 finanziari e tecnico-professionali. Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. Composizione della commissione n. 33/2013 e Composizione della commissione giudicatrice e i curricula dei suoi giudicatrice e i curricula dei suoi Tempestivo art. 29, c. 1, componenti. componenti. d.lgs. n. 50/2016 Art. 1, co. 505, l. 208/2015 disposizione Testo integrale di tutti i contratti di acquisto di beni e di servizi di speciale Contratti importo unitario stimato superiore a 1 milione di euro in Tempestivo rispetto esecuzione del programma biennale e suoi aggiornamenti all'art. 21 del d.lgs. 50/2016)

69 Denominazione Denominazione Responsabile Sotto-sezione Sotto-sezione Rif. Denominazione singolo Responsabile Contenuti dell’Obbligo Aggiornamento della Livello 1 Livello 2 Normativo obbligo dell’Aggiornamento Pubblicazione (Macrofamiglie) (Tipologia dati) Atti delle Art. 37, c. 1, Responsabile amministrazioni lett. b) d.lgs. dell'Area aggiudicatrici e Resoconti della gestione Responsabile dell'Area Bandi di gara e n. 33/2013 e Resoconti della gestione finanziaria dei contratti al termine della competente a degli enti finanziaria dei contratti al termine Tempestivo competente a gestire contratti art. 29, c. 1, loro esecuzione gestire la gara o aggiudicatori della loro esecuzione la gara o l'affidamento d.lgs. n. l'affidamento o distintamente per 50/2016 suo delegato ogni procedura Atti con i quali sono determinati i criteri e le modalità cui le Art. 26, c. 1, amministrazioni devono attenersi per la concessione di Tempestivo Criteri e modalità d.lgs. n. Criteri e modalità sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari e l'attribuzione di (ex art. 8, d.lgs. 33/2013 vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici n. 33/2013) e privati Atti di concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili Art. 26, c. 2, finanziari alle imprese e comunque di vantaggi economici di d.lgs. n. qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati di importo Responsabile 33/2013 Atti di concessione superiore a mille euro annui dell'Area Per ciascun atto: (da pubblicare in tabelle creando Responsabile dell'Area competente a 1) nome dell'impresa o dell'ente e i rispettivi dati fiscali o il nome di competente a gestire gestire ed Sovvenzioni, un collegamento con la pagina altro soggetto beneficiario contributi, sussidi, ed erogare il vantaggio erogare il nella quale sono riportati i dati dei 2) importo del vantaggio econo mico corrisposto vantaggi economici relativi provvedimenti finali) Tempestivo 3) norma o titolo a base dell'attribuzione economico vantaggio Atti di (art. 26, c. 3, 4) ufficio e funzionario o dirigente responsabile del relativo economico o suo concessione (NB: è fatto divieto di diffusione di d.lgs. n. Art. 27, c. 1, procedimento amministrativo delegato dati da cui sia possibile ricavare 33/2013) d.lgs. n. informazioni relative allo stato di 5) modalità seguita per l'individuazione del beneficiario 33/2013 salute e alla situazione di disagio 6) link al prog etto selezionato economico-sociale degli 7) link al curriculum vitae del soggetto incaricato interessati, come previsto dall'art. Elenco (in formato tabellare aperto) dei soggetti beneficiari degli atti 26, c. 4, del d.lgs. n. 33/2013) di concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari alle imprese e di attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati di importo superiore a mille euro Art. 29, c. 1, d.lgs. n. Bilancio Documenti e allegati del bilancio preventivo, nonché dati relativi al Tempestivo Responsabile 33/2013 Responsabile dell'Area preventivo e Bilancio preventivo bilancio di previsione di ciascun anno in forma sintetica, aggregata (ex art. 8, d.lgs. Area Finanziaria Art. 5, c. 1, Finanziaria consuntivo e semplificata, anche con il ricorso a rappresentazioni grafiche n. 33/2013) o suo delegato Piano degli d.p.c.m. 26 Bilanci indicatori e dei aprile 2011 risultati attesi di Art. 29, c. 1 - bis, d.lgs. n. Dati relativi alle entrate e alla spesa dei bilanci preventivi in Tempestivo Responsabile Responsabile dell'Area bilancio 33/2013 e Bilancio preventivo formato tabellare aperto in modo da consentire l'esportazione, il (ex art. 8, d.lgs. Area Finanziaria Finanziaria d.p.c.m. 29 trattamento e il riutilizzo. n. 33/2013) o suo delegato aprile 2016

70 Denominazione Denominazione Responsabile Sotto-sezione Sotto-sezione Rif. Denominazione singolo Responsabile Contenuti dell’Obbligo Aggiornamento della Livello 1 Livello 2 Normativo obbligo dell’Aggiornamento Pubblicazione (Macrofamiglie) (Tipologia dati) Art. 29, c. 1, d.lgs. n. Documenti e allegati del bilancio consuntivo, nonché dati relativi al Tempestivo Responsabile 33/2013 Responsabile dell'Area Bilancio consuntivo bilancio consuntivo di ciascun anno in forma sintetica, aggregata e (ex art. 8, d.lgs. Area Finanziaria Art. 5, c. 1, Finanziaria semplificata, anche con il ricorso a rappresentazioni grafiche n. 33/2013) o suo delegato d.p.c.m. 26 aprile 2011 Bilancio Art. 29, c. 1 - preventivo e bis, d.lgs. n. Dati relativi alle entrate e alla spesa dei bilanci consuntivi in Tempestivo Responsabile Responsabile dell'Area consuntivo 33/2013 e Bilancio consuntivo formato tabellare aperto in modo da consentire l'esportazione, il (ex art. 8, d.lgs. Area Finanziaria Finanziaria Piano degli d.p.c.m. 29 trattamento e il riutilizzo. n. 33/2013) o suo delegato Bilanci indicatori e dei aprile 2016 risultati attesi di Art. 29, c. 2, bilancio d.lgs. n. Piano degli indicatori e risultati attesi di bilancio, con l’integrazione 33/2013 - delle risultanze osservate in termini di raggiungimento dei risultati Art. 19 e 22 attesi e le motivazioni degli eventuali scostamenti e gli Tempestivo Responsabile Piano degli indicatori e dei Responsabile dell'Area del dlgs n. aggiornamenti in corrispondenza di ogni nuovo esercizio di bilancio, (ex art. 8, d.lgs. Area Finanziaria risultati attesi di bilancio Finanziaria 91/2011 - sia tramite la specificazione di nuovi obiettivi e indicatori, sia n. 33/2013) o suo delegato Art. 18-bis attraverso l’aggiornamento dei valori obiettivo e la soppressione di del dlgs obiettivi già raggiunti oppure oggetto di ripianificazione n.118/2011 Tempestivo Responsabile Patrimonio Art. 30, d.lgs. Responsabile Area Patrimonio immobiliare Informazioni identificative degli immobili posseduti e detenuti (ex art. 8, d.lgs. Area Tecnica o immobiliare n. 33/2013 Tecnica Beni immobili e n. 33/2013) suo delegato gestione patrimonio Tempestivo Responsabile Canoni di Art. 30, d.lgs. Responsabile dell'Area Canoni di locazione o affitto Canoni di locazione o di affitto versati o percepiti (ex art. 8, d.lgs. Area Finanziaria locazione o affitto n. 33/2013 Finanziaria n. 33/2013) o suo delegato Annuale e in Attestazione dell'OIV o di altra struttura analoga nell'assolvimento relazione a degli obblighi di pubblicazione delibere A.N.AC. Organismi Documento dell'OIV di validazione della Relazione sulla indipendenti di Tempestivo Atti degli Organismi indipendenti Performance (art. 14, c. 4, lett. c), d.lgs. n. 150/2009) Responsabile valutazione, Controlli e rilievi Art. 31, d.lgs. di valutazione, nuclei di Relazione dell'OIV sul funzionamento complessivo del Sistema di Responsabile dell’Area dell’Area nuclei di sull'amministrazione n. 33/2013 valutazione o altri organismi con valutazione, trasparenza e integrità dei controlli interni (art. 14, c. 4, Tempestivo Finanziaria Finanziaria o suo valutazione o altri funzioni analoghe lett. a), d.lgs. n. 150/2009) delegato organismi con Altri atti degli organismi indipende nti di valutazione , nuclei di funzioni analoghe Tempestivo valutazione o altri organismi con funzioni analoghe, procedendo (ex art. 8, d.lgs. all'indicazione in forma anonima dei dati personali eventualmente n. 33/2013) presenti Organi di Relazioni degli organi di revisione amministrativa e contabile al revisione Relazioni degli organi di revisione bilancio di previsione o budget, alle relative variazioni e al conto amministrativa e amministrativa e contabile Tempestivo Responsabile Controlli e rilievi Art. 31, d.lgs. consuntivo o bilancio di esercizio Responsabile dell'Area contabile (ex art. 8, d.lgs. Area Finanziaria sull'amministrazione n. 33/2013 Finanziaria Tutti i rilievi della Corte dei conti ancorchè non recepiti riguardanti n. 33/2013) o suo delegato Corte dei conti Rilievi Corte dei conti l'organizzazione e l'attività delle amministrazioni stesse e dei loro uffici

71 Denominazione Denominazione Responsabile Sotto-sezione Sotto-sezione Rif. Denominazione singolo Responsabile Contenuti dell’Obbligo Aggiornamento della Livello 1 Livello 2 Normativo obbligo dell’Aggiornamento Pubblicazione (Macrofamiglie) (Tipologia dati) Carta dei servizi Art. 32, c. 1, Tempestivo Carta dei servizi e standard di Carta dei servizi o documento contenente gli standard di qualità dei e standard di d.lgs. n. (ex art. 8, d.lgs. qualità servizi pubblici qualità 33/2013 n. 33/2013) Notizia del ricorso in giudizio proposto dai titolari di interessi Art. 1, c. 2, giuridicamente rilevanti ed omogenei nei confronti delle d.lgs. n. amministrazioni e dei concessionari di servizio pubblico al fine di 198/2009 ripristinare il corretto svolgimento della funzione o la corretta erogazione di un servizio Class action Art. 4, c. 2, Class action Tempestivo d.lgs. n. Sentenza di definizione del giudizio 198/2009 Responsabile Art. 4, c. 6, dell'Area d.lgs. n. Misure adottate in ottemperanza alla sentenza Responsabile dell'Area competente per Servizi erogati 198/2009 competente per la la gestione del gestione del servizio Art. 32, c. 2, servizio o suo lett. a), d.lgs. Annuale delegato Costi n. 33/2013 Costi contabilizzati Costi contabilizzati dei servizi erogati agli utenti, sia finali che (art. 10, c. 5, contabilizzati Art. 10, c. 5, (da pubblicare in tabelle) intermedi e il relativo andamento nel tempo d.lgs. n. d.lgs. n. 33/2013) 33/2013 Art. 7 co. 3 d.lgs. Risultati delle indagini sulla Risultati delle rilevazioni sulla soddisfazione da parte degli utenti 82/2005 soddisfazione da parte degli rispetto alla qualità dei servizi in rete resi all’utente, anche in Servizi in rete modificato utenti rispetto alla qualità dei Tempestivo termini di fruibilità, accessibilità e tempestività, statistiche di dall’art. 8 co. servizi in rete e statistiche di utilizzo dei servizi in rete. 1 del d.lgs. utilizzo dei servizi in rete 179/16 Art. 4-bis, c. Dati sui Dati sui pagamenti Dati sui propri pagamenti in relazione alla tipologia di spesa Trimestrale 2, dlgs n. pagamenti (da pubblicare in tabelle) sostenuta, all'ambito temporale di riferimento e ai beneficiari 33/2013 Responsabile Responsabile dell'Area Annuale Area Finanziaria Indicatore di Indicatore dei tempi medi di pagamento relativi agli acquisti di beni, Finanziaria Art. 33, d.lgs. Indicatore di tempestività dei (art. 33, c. 1, o suo delegato tempestività dei servizi, prestazioni professionali e forniture (indicatore annuale di n. 33/2013 pagamenti d.lgs. n. pagamenti tempestività dei pagamenti) 33/2013) Pagamenti Trimestrale dell'Amministrazione Indicatore di tempestività dei (art. 33, c. 1, Indicatore trimestrale di tempestività dei pagamenti pagamenti d.lgs. n. Indicatore di Responsabile Art. 33, d.lgs. 33/2013) Responsabile dell'Area tempestività dei Area Finanziaria n. 33/2013 Annuale Finanziaria pagamenti o suo delegato Ammontare complessivo dei Ammontare complessivo dei debiti e il numero delle imprese (art. 33, c. 1, debiti creditrici d.lgs. n. 33/2013)

72 Denominazione Denominazione Responsabile Sotto-sezione Sotto-sezione Rif. Denominazione singolo Responsabile Contenuti dell’Obbligo Aggiornamento della Livello 1 Livello 2 Normativo obbligo dell’Aggiornamento Pubblicazione (Macrofamiglie) (Tipologia dati) Nelle richieste di pagamento: i codici IBAN identificativi del conto di pagamento, ovvero di imputazione del versamento in Tesoreria, Art. 36, d.lgs. tramite i quali i soggetti versanti possono effettuare i pagamenti IBAN e n. 33/2013 Tempestivo Responsabile Pagamenti mediante bonifico bancario o postale, ovvero gli identificativi del Responsabile dell'Area pagamenti Art. 5, c. 1, IBAN e pagamenti informatici (ex art. 8, d.lgs. Area Finanziaria dell'Amministrazione conto corrente postale sul quale i soggetti versanti possono Finanziaria informatici d.lgs. n. n. 33/2013) o suo delegato effettuare i pagamenti mediante bollettino postale, nonchè i codici 82/2005 identificativi del pagamento da indicare obbligatoriamente per il versamento Nuclei di Informazioni relative ai nuclei di valutazione e verifica degli Informazioni realtive ai nuclei di valutazione e Art. 38, c. 1, investimenti pubblici, incluse le funzioni e i compiti specifici ad essi Tempestivo valutazione e verifica verifica degli d.lgs. n. attribuiti, le procedure e i criteri di individuazione dei componenti e i (ex art. 8, d.lgs. degli investimenti pubblici investimenti 33/2013 loro nominativi (obbligo previsto per le amministrazioni centrali e n. 33/2013) (art. 1, l. n. 144/1999) pubblici regionali) Art. 38, c. 2 e 2 bis d.lgs. n. Atti di programmazione delle opere pubbliche ( link alla sotto- Atti di 33/2013 sezione "bandi di gara e contratti"). Tempestivo Responsabile programmazione Art. 21 co.7 Atti di programmazione delle A titolo esemplificativo: Responsabile dell'Area Opere pubbliche (art.8, c. 1, d.lgs. Area Tecnica o delle opere d.lgs. n. opere pubbliche - Programma triennale dei lavori pubblici, nonchè i relativi Tecnica n. 33/2013) suo delegato pubbliche 50/2016 aggiornamenti annuali, ai sensi art. 21 d.lgs. n 50/2016 Art. 29 d.lgs. n. 50/2016 Tempi costi e Tempi, costi unitari e indicatori di Tempestivo indicatori di Art. 38, c. 2, realizzazione delle opere Informazioni relative ai tempi e agli indicatori di realizzazione delle (art. 38, c. 1, realizzazione d.lgs. n. pubbliche in corso o completate. opere pubbliche in corso o completate d.lgs. n. delle opere 33/2013 (da pubblicare in tabelle, sulla 33/2013) pubbliche base dello schema tipo redatto Tempi costi e dal Ministero dell'economia e Tempestivo indicatori di Art. 38, c. 2, Responsabile della finanza d'intesa con Informazioni relative ai costi unitari di realizzazione delle opere (art. 38, c. 1, Responsabile dell'Area Opere pubbliche realizzazione d.lgs. n. Area Tecnica o l'Autorità nazionale pubbliche in corso o completate d.lgs. n. Tecnica delle opere 33/2013 suo delegato anticorruzione) 33/2013) pubbliche Tempestivo Pianificazione e Art. 39, c. 1, Pianificazione e governo del Atti di governo del territorio quali, tra gli altri, piani territoriali, piani di Responsabile (art. 39, c. 1, Responsabile dell'Area governo del lett. a), d.lgs. territorio coordinamento, piani paesistici, strumenti urbanistici, generali e di Area Tecnica o d.lgs. n. Tecnica territorio n. 33/2013 (da pubblicare in tabelle) attuazione, nonché le loro varianti suo delegato 33/2013)

Documentazione relativa a ciascun procedimento di presentazione

e approvazione delle proposte di trasformazione urbanistica di

iniziativa privata o pubblica in variante allo strumento urbanistico Tempestivo Pianificazione e Art. 39, c. 2, Pianificazione e governo del generale comunque denominato vigente nonché delle proposte di (art. 39, c. 1, Responsabile dell'Area Responsabile governo del d.lgs. n. territorio trasformazione urbanistica di iniziativa privata o pubblica in d.lgs. n. Tecnica Area Tecnica o territorio 33/2013 (da pubblicare in tabelle) attuazione dello strumento urbanistico generale vigente che 33/2013) suo delegato comportino premialità edificatorie a fronte dell'impegno dei privati

alla realizzazione di opere di urbanizzazione extra oneri o della

cessione di aree o volumetrie per finalità di pubblico interesse

73 Denominazione Denominazione Responsabile Sotto-sezione Sotto-sezione Rif. Denominazione singolo Responsabile Contenuti dell’Obbligo Aggiornamento della Livello 1 Livello 2 Normativo obbligo dell’Aggiornamento Pubblicazione (Macrofamiglie) (Tipologia dati) Informazioni ambientali che le amministrazioni detengono ai fini Informazioni ambientali delle proprie attività istituzionali: 1) Stato degli elementi dell'ambiente, quali l'aria, l'atmosfera, l'acqua, il suolo, il territorio, i siti naturali, compresi gli igrotopi, le Stato dell'ambiente zone costiere e marine, la diversità biologica ed i suoi elementi costitutivi, compresi gli organismi geneticamente modificati, e, inoltre, le interazioni tra questi elementi 2) Fattori quali le sostanze, l'energia, il rumore, le radiazioni od i rifiuti, anche quelli radioattivi, le emissioni, gli scarichi ed altri rilasci Fattori inquinanti nell'ambiente, che incidono o possono incidere sugli elementi dell'ambiente 3) Misure, anche amministrative, quali le politiche, le disposizioni Art. 40, c. 2, legislative, i piani, i programmi, gli accordi ambientali e ogni altro d.lgs. n. Misure incidenti sull'ambiente e atto, anche di natura amministrativa, nonché le attività che incidono 33/2013 relative analisi di impatto o possono incidere sugli elementi e sui fattori dell'ambiente ed Tempestivo Responsabile Informazioni Responsabile dell'Area analisi costi-benefìci ed altre analisi ed ipotesi economiche usate (ex art. 8, d.lgs. Area Tecnica o ambientali Tecnica nell'àmbito delle stesse n. 33/2013) suo delegato 4) Misure o attività finali zzate a proteggere i suddetti elementi ed Misure a protezione dell'ambiente analisi costi-benefìci ed altre analisi ed ipotesi economiche usate e relative analisi di impatto nell'àmbito delle stesse Relazioni sull'attuazione della 5) Relazioni sull'attuazione della legislazione ambientale legislazione 6) Stato della salute e della sicurezza umana, compresa la contaminazione della catena alimentare, le condizioni della vita Stato della salute e della umana, il paesaggio, i siti e gli edifici d'interesse culturale, per sicurezza umana quanto influenzabili dallo stato degli elementi dell'ambiente, attraverso tali elementi, da qualsiasi fattore Relazione sullo stato Art. 40, c. 2, dell'ambiente del Ministero Relazione sullo stato dell'ambiente redatta dal Ministero d.lgs. n. dell'Ambiente e della tutela del dell'Ambiente e della tutela del territorio 33/2013 territorio Responsabile Provvedimenti adottati concernenti gli interventi straordinari e di Responsabile dell'Area dell'Area Art. 42, c. 1, emergenza che comportano deroghe alla legislazione vigente, con Tempestivo competente per la competente per lett. a), d.lgs. l'indicazione espressa delle norme di legge eventualmente (ex art. 8, d.lgs. realizzazione la realizzazione n. 33/2013 derogate e dei motivi della deroga, nonché con l'indicazione di n. 33/2013) dell'intervento dell'intervento o eventuali atti amministrativi o giurisdizionali intervenuti suo delegato Interventi Interventi straordinari e di Art. 42, c. 1, straordinari e di emergenza Termini temporali eventualmente fissati per l'esercizio dei poteri di lett. b), d.lgs. Responsabile emergenza (da pubblicare in tabelle) adozione dei provvedimenti straordinari n. 33/2013 Tempestivo Responsabile dell'Area dell'Area (ex art. 8, d.lgs. competente per la competente per Art. 42, c. 1, n. 33/2013) realizzazione la realizzazione Costo previsto degli interventi e costo effettivo sostenuto lett. c), d.lgs. dell'intervento dell'intervento o dall'amministrazione n. 33/2013 suo delegato

74 Denominazione Denominazione Responsabile Sotto-sezione Sotto-sezione Rif. Denominazione singolo Responsabile Contenuti dell’Obbligo Aggiornamento della Livello 1 Livello 2 Normativo obbligo dell’Aggiornamento Pubblicazione (Macrofamiglie) (Tipologia dati) Art. 10, c. 8, Piano triennale per la Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della lett. a), d.lgs. prevenzione della corruzione e Annuale trasparenza e suoi allegati n. 33/2013 della trasparenza Art. 1, c. 8, l. n. 190/2012, Responsabile della prevenzione Responsabile della prevenzione della corruzione e della Art. 43, c. 1, della corruzione e della Tempestivo trasparenza d.lgs. n. trasparenza 33/2013 Regolamenti per la prevenzione e Regolamenti per la prevenzione e la repressione della corruzione e Prevenzione della la repressione della corruzione e Tempestivo dell'illegalità (laddove adottati) Corruzione dell'illegalità Art. 1, c. 14, Relazione del responsabile della Relazione del responsabile della prevenzione della corruzione An nuale Responsabile l. n. prevenzione della corruzione e recante i risultati dell’attività svolta (entro il 15 dicembre di ogni (ex art. 1, c. 14, della 190/2012 della trasparenza anno) L. n. 190/2012) Responsabile della Prevenzione Provvedimenti adottati Prevenzione della Art. 1, c. 3, l. Provvedimenti adottati dall'A.N.AC. ed atti di adeguamento a tali della Corruzione dall'A.N.AC. ed atti di Corruzione e della n. 190/2012 provvedimenti in materia di vigilanza e controllo nell'anticorruzione e della adeguamento a tali provvedimenti Trasparenza Tempestivo Trasparenza o Art. 18, c. 5, Atti di accertamento delle Atti di accertamento delle violazioni delle disposizioni di cui al suo delegato d.lgs. n. violazioni d.lgs. n. 39/2013 39/2013 Nome del Responsabile della prevenzione della corruzione e della Art. 5, c. 1, trasparenza cui è presentata la richiesta di accesso civico, nonchè Accesso civico d.lgs. n. modalità per l'esercizio di tale diritto, con indicazione dei recapiti "semplice"concernente dati, Altri contenuti 33/2013 / Art. telefonici e delle caselle di posta elettronica istituzionale e nome del Tempestivo documenti e informazioni soggetti 2, c. 9-bis, l. titolare del potere sostitutivo, attivabile nei casi di ritardo o mancata Accesso civico a pubblicazione obbligatoria 241/90 risposta, con indicazione dei recapiti telefonici e delle caselle di posta elettronica istituzionale Art. 5, c. 2, Accesso civico "generalizzato" Nomi Uffici competenti cui è presentata la richiesta di a ccesso d.lgs. n. concernente dati e documenti civico, nonchè modalità per l'esercizio di tale diritto, con indicazione Tempestivo 33/2013 ulteriori dei recapiti telefonici e delle caselle di posta elettronica istituzionale Responsab ile della Linee guida Responsabile della Elenco delle richieste di accesso (atti, civico e generalizzato) con Prevenzione Anac FOIA Prevenzione della Accesso civico Registro degli accessi indicazione dell’oggetto e della data della richiesta nonché del Semestrale della Corruzione (del. Corruzione e della relativo esito con la data della decisione e della 1309/2016) Trasparenza Trasparenza o suo delegato Art. 53, c. 1 bis, d.lgs. Catalogo dei dati, dei metadati definitivi e delle relative banche dati 82/2005 in possesso delle amministrazioni, da pubblicare anche tramite link Catalogo dei dati, metadati e Accessibilità e modificato al Repertorio nazionale dei dati territoriali (www.rndt.gov.it), al Tempestivo delle banche dati Responsabile Catalogo dei dati, dall’art. 43 catalogo dei dati della PA e delle banche dati www.dati.gov.it e e Responsabile dell'Area Area Tecnica o metadati e del d.lgs. http://basidati.agid.gov.it/catalogo gestiti da AGID Tecnica suo delegato banche dati 179/16 Art. 53, c. 1, Regolamenti che disciplinano l'esercizio del la facoltà di accesso bis, d.lgs. Regolamenti telematico e il riutilizzo dei dati, fatti salvi i dati presenti in Anagrafe Annuale 82/2005 tributaria

75 Denominazione Denominazione Responsabile Sotto-sezione Sotto-sezione Rif. Denominazione singolo Responsabile Contenuti dell’Obbligo Aggiornamento della Livello 1 Livello 2 Normativo obbligo dell’Aggiornamento Pubblicazione (Macrofamiglie) (Tipologia dati) Art. 9, c. 7, d.l. n. 179/2012 Obiettivi di accessibilità Accessibilità e Obiettivi di accessibilità dei soggetti disabili agli strumenti Annuale convertito (da pubblicare secondo le Responsabile Catalogo dei dati, informatici per l'anno corrente (entro il 31 marzo di ogni anno) e lo (ex art. 9, c. 7, Responsabile dell'Area con indicazioni contenute nella Area Tecnica o metadati e stato di attuazione del "piano per l'utilizzo del telelavoro" nella D.L. n. Tecnica modificazioni circolare dell'Agenzia per l'Italia suo delegato banche dati propria organizzazione 179/2012) dalla L. 17 digitale n. 1/2016 e s.m.i.) dicembre Altri contenuti 2012, n. 221 Dati ulteriori Art. 7-bis, c. (NB: nel caso di pubblicazione di Responsabile 3, d.lgs. n. dati non previsti da norme di Dati, informazioni e documenti ulteriori che le pubbliche Responsabile dell'Area dell'Area 33/2013 legge si deve procedere alla amministrazioni non hanno l'obbligo di pubblicare ai sensi della Dati ulteriori competente a competente a Art. 1, c. 9, anonimizzazione dei dati normativa vigente e che non sono riconducibili alle sottosezioni custodire i dati custodire i dati o lett. f), l. n. personali eventualmente presenti, indicate suo delegato 190/2012 in virtù di quanto disposto dall'art. 4, c. 3, del d.lgs. n. 33/2013)

76

IMPLEMENTAZIONE DEL SISTEMA DELLA TRASPARENZA, CONSIDERAZIONI E INDIRIZZI OPERATIVI.

Il presente Piano Triennale per la Trasparenza e l’Integrità, costituendo parte integrante del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e la Trasparenza, ha contenuto precettivo e deve essere attuato in ogni sua parte.

Sarebbe però ipocrita non evidenziare come l'esperienza ha dimostrato la non sostenibilità, almeno per gli enti di dimensioni medio piccole, degli obblighi posti dal presente piano: - l'informatizzazione dei processi presuppone la possibilità delle amministrazioni comunali di "imporre" le modifiche necessarie alle software house, presuppone cioè un rapporto di forza che nella realtà è ribaltato: il cambio di una software house ha costi diretti (migrazione dati, formazione del personale) ed indiretti (tempi di chiusura uffici, tempi di formazioni, tempi per la verifica e la bonifica dei dati migrati) che i comuni non sono in grado di gestire se non eccezionalmente (con buona pace di chi teorizza l'esistenza di un mercato concorrenziale in questo settore); le risorse che può stanziare un ente (o anche alcuni enti che agiscano in modo coordinata) per indurre la software house ad adeguare i sistemi informatici sono insufficienti; quand'anche le software house adeguano gli applicativi, spesso non provvedono alla configurazione degli stessi per poterne sfruttare tutte le potenzialità, soprattutto nei confronti dei Comuni di dimensioni medio-piccole; - la mole di adempimenti è sproporzionata e l'adempimento capillare richiede il coinvolgimento e la formazione della quasi totalità del personale che opera presso gli uffici. Si badi bene, non si tratta qui di formazioni anticorruzione ma di formazione sugli adempimenti obbligatori, sui documenti che devono o non devono essere pubblicati, sulle modalità di pubblicazione. Da questo punto di vista i continui aggiornamenti normativi e le frequenti indicazioni operative dell'ANAC non sono di aiuto in quanto, se costituiscono un utile supporto interpretativo negli enti in cui esista una struttura che si occupa prevalentemente dell'attuazione degli obblighi in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza, comportano per contro una mole di documenti da consultare periodicamente, quasi senza soluzione di continuità, per tutti quegli operatori (compresi molti RPCT) che devono nel medesimo tempo soddisfare altri bisogni fondamentali; - il personale, in numero inferiore rispetto al passato, demotivato da decenni di gogna mediatica gratuita secondo cui tutti i lavoratori pubblici sarebbero lazzaroni, privato da quasi un decennio delle risorse necessarie alla formazione ed all'aggiornamento, più anziano rispetto al settore privato a causa dei ripetuti blocchi del turnover, impegnato a cercare di far fronte alle richieste dei cittadini (nonostante quanto sopra), spesso non dispone né del tempo né delle competenze per adempiere correttamente a tutti gli obblighi imposti dalla normativa.

A riprova di quanto sopra si può verificare facilmente come, a oltre tre anni dall'entrata in vigore del D.Lgs. n. 33/2013, la software house del Comune di Sirtori non ha ancora previsto meccanismi che consentano la pubblicazione nella sezione amministrazione trasparente della maggioranza dei dati di cui è prevista la pubblicazione obbligatoria. La maggioranza degli obblighi previsti dalla legge è rimasta inadempiuta. La maggioranza dei dipendenti non riesce a comprendere in modo chiaro quali dati debbano o non debbano essere pubblicati. Per la maggior parte dei dipendenti la nozione di "documento in formato aperto" resta un concetto oscuro.

A fronte delle criticità manifestatesi in questi anni, pur dovendosi fornire l'indirizzo a tutti gli uffici di adempiere a tutti gli obblighi previsti dal presente piano, rammentando al contempo che ai sensi dell’art. 46 del D.Lgs. n. 33/2013 può dar logo a responsabilità dirigenziale ed essere cagione di danno all’immagine dell’Amministrazione Comunale, si ritiene corretto evidenziare che, qualora l'adempimento di tutti gli obblighi non

77 sia oggettivamente possibile ovvero non sia possibile adempiere a tutti gli obblighi previsti dal presente piano tempestivamente, vi sono alcune inadempienze che comportano conseguenze più gravi rispetto ad altre . A titolo esemplificativo si evidenziano i seguenti obblighi di pubblicazione: A) i dati relativi ai pagamenti (Art. 4-bis, comma 2, del D.Lgs. n. 33/2013: “ Ciascuna amministrazione pubblica sul proprio sito istituzionale, in una parte chiaramente identificabile della sezione "Amministrazione trasparente", i dati sui propri pagamenti e ne permette la consultazione in relazione alla tipologia di spesa sostenuta, all'ambito temporale di riferimento e ai beneficiari ”). Ai sensi dell’art. 47, comma 1-bis, ultimo periodo, del D.Lgs. n. 33/2013 e s.m.i., la violazione degli obblighi di pubblicazione suindicati comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 500,00 ad euro 10.000,00. B) i dati sotto specificati relativi a Sindaco , vicesindaco , Assessori , Consiglieri comunali , Segretario Comunale , Responsabili d’Area , ai sensi dell’art. 14 del D.Lgs. n. 33/2013: - l'atto di nomina o di proclamazione, con l'indicazione della durata dell'incarico o del mandato elettivo; - il curriculum; - i compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione della carica; gli importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici; - i dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, ed i relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti; - gli altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e l'indicazione dei compensi spettanti; - le dichiarazioni di cui all'articolo 2, della legge 5 luglio 1982, n. 441, ovvero: 1) una dichiarazione concernente i diritti reali su beni immobili e su beni mobili iscritti in pubblici registri; le azioni di società; le quote di partecipazione a società; l'esercizio di funzioni di amministratore o di sindaco di società, con l'apposizione della formula " sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero " (art. 2, comma 1, n. 1, della legge 5 luglio 1982, n. 441); 2) copia dell'ultima dichiarazione dei redditi soggetti all'imposta sui redditi delle persone fisiche; 3) una dichiarazione concernente le spese sostenute e le obbligazioni assunte per la propaganda elettorale ovvero l'attestazione di essersi avvalsi esclusivamente di materiali e di mezzi propagandistici predisposti e messi a disposizione dal partito o dalla formazione politica della cui lista hanno fatto parte, con l'apposizione della formula " sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero ". - le attestazioni e dichiarazioni di cui agli articoli 3 e 4 della legge 5 luglio 1982, n. 441, ovvero: 1) entro un mese dalla scadenza del termine utile per la presentazione della dichiarazione dei redditi soggetti all'imposta sui redditi delle persone fisiche, un'attestazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale di cui al numero 1 del primo comma legge 5 luglio 1982, n. 441 intervenute nell'anno precedente; 2) entro un mese dalla scadenza del termine di cui al punto precedente, copia della dichiarazione dei redditi; 3) entro tre mesi successivi alla cessazione dall'ufficio, una dichiarazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale di cui al numero 1 del primo comma del medesimo articolo 2 della legge 5 luglio 1982, n. 441, intervenute dopo l'ultima attestazione. 4) entro un mese dalla prima scadenza del termine utile per la presentazione della dichiarazione dei redditi successiva alla cessazione dall'ufficio, copia della dichiarazione dei redditi; Gli adempimenti indicati nei numeri 1 e 2 del comma precedente concernono anche la situazione patrimoniale e la dichiarazione dei redditi del coniuge non separato , nonché dei figli e dei parenti entro il secondo grado , se gli stessi vi consentono . Viene in ogni caso data evidenza al mancato consenso.

78 Alle informazioni di cui alla presente lettera concernenti soggetti diversi dal titolare dell'organo di indirizzo politico non si applicano le disposizioni di cui all'articolo 7 “Ciascun dirigente comunica all'amministrazione presso la quale presta servizio gli emolumenti complessivi percepiti a carico della finanza pubblica ” (articolo 14, comma 1-ter, D.lgs. n. 33/2013). L'amministrazione pubblica sul proprio sito istituzionale l'ammontare complessivo dei suddetti emolumenti per ciascun dirigente. L’Amministrazione comunale pubblica i dati di cui entro tre mesi dalla elezione, dalla nomina o dal conferimento dell'incarico e per i tre anni successivi dalla cessazione del mandato o dell'incarico dei soggetti, salve le informazioni concernenti la situazione patrimoniale e, ove consentita, la dichiarazione del coniuge non separato e dei parenti entro il secondo grado, che vengono pubblicate fino alla cessazione dell'incarico o del mandato. Decorsi detti termini, i relativi dati e documenti sono sottratti alla pubblicazione e soggetti ad accesso civico generalizzato. “La mancata o incompleta comunicazione delle informazioni e dei dati di cui all'articolo 14, concernenti la situazione patrimoniale complessiva del titolare dell'incarico al momento dell'assunzione in carica, la titolarità di imprese, le partecipazioni azionarie proprie, del coniuge e dei parenti entro il secondo grado, nonché tutti i compensi cui da diritto l'assunzione della carica, da' luogo a una sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 10.000 euro a carico del responsabile della mancata comunicazione e il relativo provvedimento è pubblicato sul sito internet dell'amministrazione comunale nella sezione amministrazione trasparente ”. La sanzione di cui sopra “si applica anche nei confronti del dirigente che non effettua la comunicazione ai sensi dell'articolo 14, comma 1-ter, relativa agli emolumenti complessivi percepiti a carico della finanza pubblica, nonché nei confronti del responsabile della mancata pubblicazione dei dati di cui al medesimo articolo ”. Sulla corretta applicazione dell’art. 14 del D.Lgs. n. 33/2013, il 20/12/2016 l’ANAC ha pubblicato uno Schema di «Linee guida recanti indicazioni sull’attuazione dell’art. 14 del d.lgs. 33/2013 «Obblighi di pubblicazione concernenti i titolari di incarichi politici, di amministrazione, di direzione o di governo e i titolari di incarichi dirigenziali» come modificato dall’art. 13 del d.lgs. 97/2016» . Il 12/01/2017 si è conclusa la fase di consultazione pubblica e si resta in attesa della pubblicazione del documento definitivo. Lo schema pubblicato per la consultazione resta comunque un utile indicazione ermeneutica per l’applicazione della disposizione in parola. C) gli estremi degli atti di conferimento di incarichi di collaborazione o di consulenza a soggetti esterni all’Amministrazione, a qualsiasi titolo conferiti e per i quali sia previsto un compenso, devono essere pubblicati ai sensi dell’art. 15, comma 2, del D.Lgs. n. 33/2013, unitamente: - ai dati del soggetto cui l’incarico è conferito; - alle ragioni per le quali viene conferito l’incarico; - all’ammontare del compenso erogato; - alla comunicazione alla Funzione Pubblica dei dati ai sensi dell’art. 53, comma 14, del D.Lgs. n. 165/2001, ove ne ricorrano i presupposti. La pubblicazione dei suddetti dati è condizione per l’acquisizione di efficacia dell’atto di conferimento e dell’atto di liquidazione dei compensi (art. 15, comma 2, del D.Lgs. n. 33/2013) con la conseguenza che, in caso di omessa pubblicazione, il pagamento del corrispettivo determina la responsabilità del Responsabile d’Area che l’ha disposto ed è sanzionata in misura pari alla somma corrisposta, salvo il risarcimento del danno del destinatario (art. 15, comma 3, del D.Lgs. n. 33/2013); D) i seguenti dati relativi agli enti pubblici , istituiti, vigilati o finanziati dall’Amministrazione comunale nonché di quelli per i quali l’Amministrazione dispone del potere di nomina degli amministratori, alle società partecipate ed agli enti di diritto privato in controllo dell’Amministrazione comunale:

79 - l’elenco delle funzioni attribuite, delle attività svolte in favore dell’Amministrazione comunale e delle attività di servizio pubblico affidate; - la ragione sociale; - la misura dell’eventuale partecipazione dell’Amministrazione; - la durata dell’impegno; - l’onere a qualsiasi titolo gravante per l’anno sul bilancio dell’Amministrazione; - il numero di rappresentanti dell’amministrazione negli organi di governo ed il relativo trattamento economico ad essi spettanti; - i risultati di bilancio degli ultimi tre esercizi; - gli incarichi degli amministratori dell’ente ed il relativo trattamento economico complessivo; - il collegamento ipertestuale con i siti istituzionali degli enti. La pubblicazione dei suddetti dati, ai sensi dell’art. 22, comma 4, del D.Lgs. n. 33/2013, è condizione per poter procedere alla liquidazione a favore dei suddetti enti di somme a qualsiasi titolo, con la sola eccezione dei pagamenti che le amministrazioni sono tenute ad erogare a fronte di obbligazioni contrattuali per prestazioni svolte in loro favore. La violazione degli obblighi di pubblicazione dei dati di cui all’art. 22, comma 2, del D.Lgs. n. 33/2013, a prescindere dall’eventuale liquidazione di somme, comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 500,00 ad euro 10.000,00 (art. 47, comma 2, del D.Lgs. n. 33/2013). E) i seguenti dati relativi a sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari e per l'attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati: - gli atti con i quali sono determinati, ai sensi dell'articolo 12 della legge 7 agosto 1990, n. 241, i criteri e le modalità cui le amministrazioni stesse devono attenersi per la concessione sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari e per l'attribuzione di vantaggi economici; - gli atti di concessione delle sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari alle imprese, e comunque di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati ai sensi del citato articolo 12 della legge n. 241 del 1990, di importo superiore a mille euro; - il nome dell'impresa o dell'ente e i rispettivi dati fiscali o il nome di altro soggetto beneficiario; - l'importo del vantaggio economico corrisposto; - la norma o il titolo a base dell'attribuzione; - l'ufficio e il funzionario o dirigente responsabile del relativo procedimento amministrativo; - la modalità seguita per l'individuazione del beneficiario; - il link al progetto selezionato e al curriculum del soggetto incaricato. La pubblicazione dei suddetti dati è costituisce condizione legale di efficacia dei provvedimenti che dispongano concessioni e attribuzioni di importo complessivo superiore a mille euro nel corso dell'anno solare al medesimo beneficiario (art. 26, comma 3, del D.Lgs. n. 33/2013); F) i dati previsti dall' articolo 1, comma 32, della legge 6 novembre 2012, n. 190 , ovvero: - la struttura proponente (il Comune di Sirtori); - l'oggetto del bando; - l'elenco degli operatori invitati a presentare offerte; - l'aggiudicatario; - l'importo di aggiudicazione; - i tempi di completamento dell'opera, servizio o fornitura;

80 - l'importo delle somme liquidate. Entro il 31 gennaio di ogni anno, tali dati relativamente all'anno precedente, sono pubblicate in tabelle riassuntive rese liberamente scaricabili in un formato digitale standard aperto che consenta di analizzare e rielaborare, anche a fini statistici, i dati informatici. È prevista l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria fino ad euro 25.822,00, nel caso di rifiuto od omissione dell’obbligo di pubblicazione entro il entro il 31 gennaio di ogni anno, fino ad euro 51.545,00 nel caso di pubblicazione di pubblicazione di informazioni non veritiere. Sulla disciplina in esame è intervenuta la Delibera ANAC n. 39 del 20/01/2016. G) gli atti di governo del territorio , quali, tra gli altri, piani territoriali, piani di coordinamento, piani paesistici, strumenti urbanistici, generali e di attuazione, nonché le loro varianti. La pubblicazione di tali atti è condizione per l’acquisto dell’efficacia degli stessi (art. 39, comma 3, D.Lgs. n. 33/2013).

RIPENSARE LA STRATEGIA DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE IN ITALIA Va dato conto del fatto che gli adempimenti previsti dal presente piano, insieme agli altri adempimenti introdotti dalle norme attuative della Legge n. 190/2012, hanno sovraccaricato gli uffici comunali (almeno in quegli enti correttamente dimensionati per erogare servizi al cittadino col minor impegno economico possibile). Ciò si è tradotto in un sostanziale e diffuso inadempimento degli obblighi, ed in una inevitabile elusione della regola dell’invarianza finanziaria introdotta con l’art. 51 del D.Lgs. n. 33/2013 poiché la necessità di aggiornare (e modificare continuamente all’inseguimento di una legislazione in costante mutamento) il sistema informativo comporta necessariamente dei costi poiché nessuna software house implementa i propri servizi gratuitamente. I costi per adempiere agli obblighi imposti dal legislatore sono nascosti negli aumenti di canoni di assistenza e manutenzione dei software e nel costo del personale che, anziché soddisfare pienamente i bisogni dei cittadini, é impegnato ad “adempiere per non essere sanzionato”. Appare ancora attuale quanto affermato nel "RAPPORTO SUL PRIMO ANNO DI ATTUAZIONE DELLA LEGGE N. 190/2012" redatto nel dicembre 2013 dall'ANAC: a pag. 8 del citato rapporto si legge che " l’immediata precettività degli obblighi di trasparenza disposti dal d.lgs n. 33/2013, l’ampliamento dei soggetti tenuti a darne attuazione, la necessità di adattare una normativa unica ad amministrazioni ed enti estremamente diversificati, nonché l’abnorme estensione del numero degli obblighi di pubblicazione (complessivamente circa 270), costituiscono elementi che manifestano con tutta evidenza un problema di sostenibilità complessiva del sistema e che hanno determinato nei soggetti tenuti all’applicazione numerosi dubbi e incertezze interpretative. In questa sede l’Autorità ribadisce, come già fatto in diverse occasioni, la necessità di semplificare gli obblighi di pubblicazione e, comunque, di differenziarli per tipologia di amministrazioni, in relazione alla dimensione e alle caratteristiche organizzative delle stesse, anche al fine di valorizzare effettivamente il contenuto della trasparenza in termini di accountability ".

Non possono che condividersi le considerazioni contenute nell'articolo a firma di Luigi Oliveri e pubblicato il 15 gennaio 2017 dal titolo "Quando la burocrazia opacizza la trasparenza". Di tale articolo se ne riporta a seguire un breve stralcio: " l’elenco degli adempimenti richiesti dalla normativa anticorruzione ai fini della trasparenza. Una lista di ben 228 tipologie di caricamenti, che vari soggetti responsabili, a vario titolo e con diversa periodicità, sono chiamati a completare.

81 Una quantità immensa di dati, che induce la PA ad impiegare il proprio tempo in adempimenti formali: ore di lavoro utilizzate per caricare dati su dati, nella paura (meglio dire certezza) che data la quantità abnorme di caricamenti da effettuare, qualcuno sfugga e possano attivarsi le sanzioni non da poco previste dalla normativa anticorruzione. Nel frattempo, le cronache di ogni giorno riferiscono che nella pubblica amministrazione la corruzione è tutt’altro che debellata né, meno che mai, la trasparenza risulta acquisita pienamente []. Allora, la domanda che si pone è la seguente: vale la pena combattere la corruzione e perseguire la trasparenza inseguendo i mulini a vento, cioè inondando di adempimenti formali le PA, costrette anche a produrre ed aggiornare annualmente piani “anticorruzione” (che non legge nessuno), con obblighi di inutili – perché sempre deserte – azioni di coinvolgimento degli stakeholders ed improbabili “analisi di contesto esterno ed interno”? Oppure, non sarebbe più opportuno sfrondare la burocrazia e permettere ai responsabili della prevenzione della corruzione di utilizzare strumenti meno burocraticamente sofisticati ma più pratici ".

Anche alla luce degli interventi sopra riportati, oltre che dalla consapevolezza della pratica quotidiana, non si può che auspicare una riflessione sul modello di prevenzione della corruzione adottato in Italia: la corruzione è prima di ogni altra cosa un fenomeno sociale e culturale. Pensare di combatterla mediante l’approvazione di norme contenenti nuovi e più gravosi adempimenti, quali la redazione ed il monitoraggio di piani appare controproducente poiché l’esperienza internazionale ha mostrato come l’eccesso di normazione e di regolamentazione è fattore genetico di quell’humus che costituisce l’ambiente di cultura ideale affinché la corruzione di sviluppi e prosperi.

Ciò detto e ribadito, a normativa vigente è dovere di tutti i soggetti operanti all’interno dell’Amministrazione comunale rispettare ed applicare il presente piano così come tutte le norme vigenti in materia di prevenzione della Corruzione e di trasparenza.

Partecipazione degli utenti Ciascuno cittadino ed utente potrà rivolgere proposte di maggiore trasparenza mediante comunicazione al Protocollo o direttamente al RPCT. La proposta, con motivata valutazione del RPCT, potrà essere recepita negli aggiornamenti periodici del piano o con specifica circolare del RPCT. Della valutazione e della motivazione è data comunicazione al cittadino proponente.

Altre azioni già realizzate di cui si rende necessaria la modifica, specificare le modalità di adempimento o ribadire la necessità di darvi attuazione: Costituiscono altresì strumenti utili per implementare gli obblighi di trasparenza anche al di là delle previsioni normative e delle azioni programmate nel presente piano: ⇒ La pubblicazione di informazioni sul sito istituzionale del Comune; ⇒ La diffusione di informazioni attraverso la newsletter comunale; ⇒ ascolto e coinvolgimento dei portatori di legittimi interessi che agiscono sul territorio (Enti e aziende; Associazioni di categoria; Associazioni ambientaliste, di volontariato, dei consumatori e degli utenti; Ordini professionali; Organizzazioni sindacali; Associazionismo e istituzioni religiose; i singoli cittadini; ogni altro soggetto che sia titolare di una posizione soggettiva qualificata nei confronti dell’attività dell’Amministrazione comunale); ⇒ periodica rendicontazione ai cittadini delle strategie perseguite e dei risultati raggiunti, al fine di consentire un’informazione affidabile, completa e tempestiva sul funzionamento del Comune.

82 ALTRE DISPOSIZIONI E MISURE PREVISTE DAL PNA:

IL COORDINAMENTO COL CICLO DELLE PERFORMANCE. La corretta attuazione delle misure previste dal PTPCT costituiscono obiettivi rilevanti assegnati ai responsabili delle strutture organizzative. Il "Regolamento per la gestione del ciclo delle performance e per la valutazione delle prestazioni ", approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 45 del 31/03/2015, prevede specificamente che nella scheda di valutazione una voce sia riservata agli adempimenti previsti dalla legge, dal PTPC e dal PTIT. FLESSIBILITA' DEL PTPC E SUA COMPOSIZIONE Il Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione del Comune di Sirtori è composto dall'insieme coordinato dei seguenti documenti: 1) il presente piano (PTPCT); 2) il Codice di Comportamento per il personale del Comune di Sirtori approvato con Deliberazione della Giunta Comunale n. 47 del 27/05/2014; 3) le Disposizioni di Servizio emanate dal Segretario Comunale, in qualità di RPCT; 4) Il Regolamento del sistema dei controlli interni, approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 9 del 04/04/2013; 5) tabella contenente la mappatura dei procedimenti da realizzarsi nel corso del 2017.

Il Pianto Triennale per la Prevenzione della Corruzione deve essere inteso quale strumento operativo che consenta il miglior perseguimento delle finalità istituzionali dell'ente nel pieno rispetto della legalità. Per questo motivo esso non può essere concepito come un atto normativo statico destinato ad imporre una moltitudine di nuovi obblighi. Esso deve essere invece uno strumento flessibile, da aggiornarsi frequentemente per adeguarlo al modificarsi delle situazioni di fatto e di diritto. Resta aperto e sempre attuale il tema della " sostenibilità " degli adempimenti previsti dal piano rispetto alle capacità dell'Ente di far fronte ai nuovi compiti, di apprendere nuove prassi, di applicare nuovi modelli. Per questo motivo i Responsabili delle Aree Organizzative dovranno riunirsi periodicamente insieme al RPCT per valutare l'impatto del piano sull'attività comunale, prevedendo possibili aggiustamenti, modifiche dei termini e delle misure previste o delle modalità attuative delle stesse. Le proposte di modifica al PTPC saranno formulate dal RPCT e sottoposte per l'approvazione alla Giunta Comunale. Inoltre il RPCT potrà implementare le misure già previste, e fornire indicazioni operative e organizzative necessarie per la migliore applicazione del piano, anche alla luce delle deliberazioni che saranno emanate dall'ANAC. Tali disposizioni di servizio entreranno a fare parte integrante del PTPC unitamente ai referti dei controlli interni e delle indicazioni operative che da essi scaturiranno. Sirtori, 18 gennaio 2017 Il Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza Segretario Comunale Marco Redaelli

[ATTO SOTTOSCRITTO DIGITALMENTE AI SENSI DELL ’ART . 24 DEL D.L GS . N. 82/2005]

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