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2 LA NUOVA LUNEDÌ 1 MAGGIO 2017 » Primarie, Renzi vince e si riprende il Pd Quasi due milioni di elettori ai gazebo, il segretario uscente supera il 70%. Polemiche con Grillo. Chiuso un seggio in Puglia di Gabriele Rizzardi I risultati ◗ ROMA Voti ottenuti dai tre candidati alla segreteria del Pd Un’affluenza tra un milione e 900mila e 2 milioni di votanti 70% con una vittoria per tra il 70% e il 73%. A scru- tinio ancora in corso, è questa la fotografia delle primarie Pd che incoronano Renzi segreta- rio. si piazza al 20% secondo posto con percentuali che variano tra il 19% e il 22% 10% mentre Michele Emiliano è all’ultimo posto con il 6% circa (in crescita). Chi si aspettava un 190.000 380.000 1.330.000 flop è rimasto deluso. Una platea di elettori di circa due milioni di persone è infatti un risultato più che accettabile. Il dato dei votanti, tuttavia, è in calo rispetto ai 2 milioni e EMILIANO ORLANDO RENZI 800mila elettori delle primarie Michele Andrea Matteo del 2013 (che incoronarono lea- Dati alle ore 22 di ieri (indicativi) der Renzi) e degli oltre 3 milioni della tornata del 2009 (che con- segnò il partito a Pier Luigi Ber- L’affluenza sani). Quanto alla “geografia” del voto, si può dire che nel Numero dei votanti alle primarie del Pd Mezzogiorno l’affluenza è stata alta mentre in altre regioni, co- 2.814.881 me in Emilia Romagna, si è per- so quasi il 50 per cento degli elettori. Nel complesso, comun- que, il dato sulla partecipazio- 1.900.000 ne fa tirare un sospiro di sollie- vo al Pd. E le dimensioni della vittoria di Renzi sono impres- sionanti. Basti pensare che a Sa- lerno ha preso il 90 per cento dei voti mentre secondo You trend si profila un trionfo nelle regioni “rosse”. Dall’analisi di oltre 150mila voti, al Nord Ren- zi è al 75,8%, Orlando al 20,4% ed Emiliano al 3,8%. Nelle regio- 8 dicembre 30 aprile ni “rosse” Renzi è al 78,7%, Or- 2013 2017 lando al 17,1% ed Emiliano al 4,2%. Nel centro-Sud Renzi è al Dati alle ore 22 di ieri 66,3%, Orlando al 20,3% ed Emiliano al 18,4%. alzate di mano o di schede su senatore . E Mellone, di destra, aveva E nel giorno delle primarie, cui segnare una croce. La demo- ancora: «La democrazia è tra- espresso il suo sostegno a Mi- MILANO puntuali arrivano le polemiche crazia è questione di consentire sparenza. I gazebo si vedono» chele Emiliano che adesso an- con il Movimento 5 Stelle, che a tutti i cittadini di informarsi, rincara la dose Carmelo Miceli. nuncia ricorso. A Gela è stato in- Saluti fascisti al cimitero, Sala: è reato contesta ai dem le modalità di di esprimere la propria opinio- La giornata di voto non ha fat- vece scoperto un seggio voto. «È completamente insen- ne e di rendere effettiva la deci- to registrare molti incidenti. Il “occulto” con le schede già vo- Un conto è la memoria. Un altro è esibiscono in un saluto romano sata la polemica sulla democra- sione collettiva. Come questo più grave si è verificato in Pu- tate che è stato chiuso. A Er- l’apologia del fascismo. E da questo collettivo (e in cinquanta hanno zia dei clic che sarebbe inferio- debba essere fatto se online, ai glia, a Nardò, dove le forze colano, in provincia di Napoli, punto di vista il sindaco Giuseppe fatto altrettanto a Cremona davanti re alla democrazia delle schede seggi o tramite alzata di mano è dell’ordine hanno chiuso un dove le operazioni di voto si so- Sala non ha dubbi: nella parata alla tomba di Roberto Farinacci) di carta di cui si fanno promoto- un problema strumentale. Gra- seggio dopo una denuncia degli no svolte regolarmente, si è cre- clandestina organizzata a Milano non è semplice «memoria», è ri il Pd, gli altri partiti del ’900 e zie alla tecnologia oggi è possi- esponenti del Pd locale. Secon- ata una lunga fila di immigrati dai militanti di estrema destra al apologia di fascismo bella e buona. tutti i giornaloni» scrive Grillo bile votare online». do quanto riferito, il sindaco africani e richiedenti asilo. Quel Campo X del Cimitero Maggiore si «Una città come Milano non lo sul suo blog. E se gli esponenti Parole che non convincono della città in provincia di Lecce che è certo è che dalla Sicilia al- possono riscontrare gli estremi merita». E Sala non ha avuto mezzi del Pd ricordano che le prima- neanche un po’ gli esponenti avrebbe «portato a votare 1.500 la Puglia, passando per la Cala- dell’apologia di fascismo. Un termini nel condannare l’episodio e rie rappresentano una demo- dem. «Da una parte milioni di elettori, prevalentemente di de- bria, i rappresentanti delle mo- migliaio di militanti schierati ha chiesto sia un intervento da crazia vera e non virtuale, Grillo italiani, dall’altra qualche centi- stra». Nardò era già stata al cen- zioni dei tre candidati non si so- accanto alle tombe dei caduti della parte dell’autorità giudiziaria, sia ribalta i termini della questio- naia. Come fa Grillo anche solo tro di polemiche nella campa- no risparmiati accuse di irrego- Repubblica di Salò che, seppur una condanna esplicita da parte ne. «La democrazia non è que- a paragonare le primarie del Pd gna elettorale per il congresso larità e brogli. senza stemmi o gagliardetti, si della politica. stione di clic, di code ai seggi, di con i suoi pochi clic?» twitta il dem perché il sindaco Pippi ©RIPRODUZIONE RISERVATA

buona notizia per il Partito De- ‘sinistra’, ma resta una forza ra- sull’elettorato di opinione? Intu- non avevano in mente il jobs stessa e nelle proprie UN PARTITO mocratico e indirettamente per dicata nella società italiana a isce che, di conseguenza, la pos- act, nè l’Italicum, nè il Referen- ‘eccellenze’ siano insufficienti. la politica italiana. Significa che prescindere da Renzi. E qui en- sibilità di sfondare in quell’area dum sulle riforma istituzionali, Paradossalmente a distanza di ANCORA nel perimetro di centro-sinistra tra in campo, la funzione, la per- di elettori che dicono di essere né il bonus sugli 80 euro, né il bi- vent’anni Renzi rischia di scivo- permane è ha radici ancora forti sonalità, il carattere, in una paro- ‘nè di destra nè di sinistra’ si è ra- slacco rilancio del Ponte di Mes- lare nella visione di quel D’Ale- RADICATO una volontà collettiva diffusa e la, la dimensione individuale, refatta? Sa di aver tracciato un sina; più semplicemente hanno ma che alla metà degli anni 90 organizzata, che essa si ritrova ‘l’uomo’ che sta dietro e dentro solco profondo con quella quota puntato su una persona che ai proponeva l’immagine dell’Ita- di ROBERTO WEBER nella forma ‘partito’, che chia- al ‘leader’ e cioè a questo giova- residuale, ma determinante di suoi esordi e a tratti anche suc- lia come quella di ‘un paese nor- mata ad esprimersi sul tema del- ne toscano che ha ‘scalato’ il pa- elettorato che si ‘sente’ di sini- cessivamente, ha dato la sensa- male’. Renzi ieri ha vinto, con enzi dunque vince netta- la leadership lo fa privilegiando ese (sono parole sue), che lo ha stra e che risulterà cruciale alle zione di essere ‘decidente’, di sa- nettezza. Il suo popolo, sebbene mente le primarie (oltre un metodo e un approccio tra- guidato per quasi tre anni con al- prossime elezioni amministrati- per banalmente indicare una di- considerevolmente più contenu- il 70% dei consensi), co- sparenti. Non sappiamo quanto terne fortune, che dalla maggio- ve? Che il jobs act o le molteplici rezione di marcia, di possedere to, gli ha ribadito la sua fiducia. me era nelle attese, ma scongiu- valga questo potenziale politico ranza netta del paese è stato re- misure legate ai ‘bonus’ non alcuni elementi d’ordine in un C’è da augurarsi – i politici ahi- ra soprattutto il rischio di una in termini di consensi elettorali, spinto sul tema cruciale delle ri- hanno fatto ripartire l’econo- quadro che progressivamente mè soffrono delle vittorie più scarsa affluenza alle urne. I due è certo che il racconto di un Par- forme istituzionali, che infine ha mia? Più semplicemente Matteo appariva ed appare sempre più che delle sconfitte – che domani milioni (ufficiosi) che sono an- tito Democratico in dissoluzio- cercato e ottenuto la rilegittima- Renzi è un uomo politico prag- caotico, di saper imprimere velo- confrontandosi con il palcosce- dati a votare, segnalano un signi- ne non trova riscontro nella real- zione da parte del suo partito e matico, dotato della sufficiente cità dove dominava l’inerzia, di nico di tutti i ‘popoli’ che affolla- ficativo calo rispetto alle prece- tà. Il Pd attraversa un momento del suo ‘popolo’. Matteo Renzi, duttilità per mutare le proprie esser capace di fare a pezzi anti- no il nostro paese, non dimenti- denti primarie (meno 900 mila di estrema criticità culminato nel ‘ridotto’ della sua coscienza, politiche a seconda dei risultati, chi immobilismi. Per rispondere chi la quota preponderante di votanti circa), ma restano am- nella sconfitta al referendum e è capace di capire che gli otto- o prevale in lui una cifra a queste domande, abbiamo la italiani che, a torto o a ragione, pliamente al di sopra della so- nelle fasi convulse che sono se- cento o novecento mila voti in ‘ideologica’, una sorta di ‘fede’ sensazione che l’ottimismo di restano sofferenti e insofferenti. glia di guardia. Al di là del perso- guite e che hanno portato alla meno rispetto alla scorse prima- aprioristica nella bontà delle co- maniera dell’ex-Presidente del Le semplificazioni, vanno bene nale destino politico di Renzi, scissione promossa da Bersani e rie significano che si è affievolita se che pensa e che mette in atto? Consiglio, il teorema della fidu- per lo ‘storytelling’. La realtà re- questa a nostro avviso è una altri esponenti della cosiddetta la sua capacità di impatto Quelli che ieri lo hanno votato, cia in un’Italia che crede in sé sta complessa. Copia di c915797c5ac7ddfdab87ac9a12e2aeac

LUNEDÌ 1 MAGGIO 2017 LA NUOVA 3

«Inizia una pagina nuova Da oggi il neo cercherà di Via l’Italia dalla palude» in sprint su tutti i dossier, a Il trionfatore ringrazia gli avversari: costruiamo il futuro e ripartiamo dalla gente cominciare da I suoi fedelissimi garantiscono: «No a elezioni subito, diamo fiducia a Gentiloni» e dalla

di Maria Berlinguer ◗ ROMA quotidiana: i 6.000 circoli van- «Le primarie hanno chiuso un no spalancati, valorizzando di percorso fatto di tanti litigi, il più le persone che sono sul ter- congresso segna l’inizio di una ritorio». Quando alle alleanze fase nuova, non è la rivincita, Renzi è netto: «Voglio un gran- ma una storia nuova, un foglio de colazione ma non con i par- bianco». Sono passate le 23 titi che non rappresentano ne- quando Matteo Renzi sale sulla anche se stessi ma con i cittadi- terrazza della sede del Nazare- ni, con il mondo del volontaria- no, affacciata sui tetti di Roma, to», ribadisce. Ora il tema è uno circondato dai fedelissimi per solo: ci saranno le elezioni anti- festeggiare quella che è una ve- cipate? E quali alleanze cerche- ra nuova incoronazione a se- rà di stringere Renzi. Da Bolo- gretario. Le cifre definitive non gna avverte: «Bi- ci sono ma viaggia sopra il 70%, sogna dire prima del voto con una cifra che non si aspettava. chi ci si allea». Orlando ed Emi- Renzi sfida la scaramanzia. La liano hanno battuto sul tasto terrazza è lo scenario in cui fu dell’alleanza con Berlusconi. E girato il celebre spot Renzi a Sky ha ammesso di non “smacchiamo il giaguaro” po- potere escluderlo. «Le alleanze che ore prima delle elezioni pa- si fanno prima del voto, davan- reggiate da . A ti agli elettori. Un’alleanza con Roma, al Nazaremo, l’ex pre- Berlusconi non esiste. Renzi ha mier arriva poco prima della parlato di un’alleanza con Pisa- chiusura dei seggi. Dal treno pia, non di Berlusconi. Costrui- che da Firenze lo sta portando remo le alleanze con chi si sen- nella Capitale posta su Insta- te del centrosinistra», assicura. gram uno zainetto con i gufi co- Non però con gli ex, non con lorati. #Incammino verso Ro- D’Alema e Bersani. Andremo a ma, in treno zainetto con gufi», votare in autunno? «Assoluta- scrive. Ma è da Facebook che mente no, il sostegno al gover- Renzi si fa sentire, prima della no è un sostegno forte. Renzi lo conferenza stampa che slitta ha detto. Un Renzi più forte e nella notte. «Prima di tutto gra- un Pd ancora più forte fa bene zie a tutti, in molti pensano che al governo e al Paese», assicura quelli che fanno politica siano Lorenzo Guerini. robot, non è così, anche se non «Primarie Pd bellissima gior- sembra siamo umani anche nata», scrive su noi» Parole che ripete dopo, tra Twitter. «Grazie a tutti gli amici i fedelissimi e volontari dei ga- e le amiche che lavorano nel go- zebo di Roma. C’è Maria Elena verno, a iniziare da Gentiloni a Boschi, e c’è Migliore. «Nelle Matteo Renzi parla nella sede del Pd davanti a (a sinistra) e Lorenzo Guerini (a destra) cui va tutti il sentimento della primarie del Pd c’è sangue vi- nostra vicinanza e amicizia», di- vo, storie in carne e ossa che lo In Emilia e in ce Renzi. «Ci attendiamo molto rendono una comunità meravi- da voi che lavorate nel governo gliosa, tutti parlano di populi- Toscana l’affluenza e lavoreremo al vostro fianco smi ma l’alternativa non è nel è stata bassa. Sulle con molta convinzione», ag- salotto, nei tweet ma nel popo- alleanze dice: «Faremo giunge. Poi parole che suonano lo», dice. Dal treno scrive su fa- come una mezza autocritica. cebook. Cita Ligabue. «Faremo coalizione con i cittadini» «Ho imparato che questo non è in tempo ad avere un futuro un partito personale, quando che fosse molto più grande di centinaia di migliaia di persone me: magari ne merito un altro tato. «Ho vissuto 5 mesi non fa- votano come si fa a dire che di nuovo, dove comunque ci cili dopo la sconfitta referenda- questo è un partito personale?. sei anche te», dice. Ai due milio- ria. Rifarei quella battaglia do- Il neo segretario cercherà di ri- ni di elettori che sono andati ai mani mattina. Una battaglia partire in sprint su tutti i dos- gazebo, Renzi dice: «vi devo un Matteo Richetti persa non è una battaglia sba- Pier Luigi Bersani sier economici, a partire da Ali- gigantesco grazie». L’ex pre- gliata», avverte. «Se fosse anda- talia. Poi proverà a vedere le mier confessa di aver di nuovo «rabbia di donne e uomini». ta diversamente, oggi l’Italia sa- dati sono ormai quasi certi Ren- carte del M5S sulla riforma elet- pensato «seriamente» a molla- «Queste persone mi hanno co- rebbe più forte e la politica non zi pensa al futuro. «Non sappia- torale per capire se davvero si re tutto per pensare al suo futu- stretto a guardarmi in faccia». stagnerebbe in una palude di mo il giorno in cui voteremo può sbloccare lo stallo istituzio- In alto il voto in un gazebo, nella ro e di non averlo fatto per sen- Quanto ai prossimi mesi, Renzi imbarazzanti ritardi, a comin- ma dovremo arrivarci con un nale come ha chiesto con forza foto centrale la scheda elettorale, so di responsabilità e perché ha farà Renzi. Come per altro gli ciare dalla melina sulla legge Pd più forte e radicato non solo . sopra un “gazebo” in alta montagna sentito l’affetto e anche dalla chiede la base che l’ha plebisci- elettorale». Ma alle 23 quando i sul web ma anche nella vita ©RIPRODUZIONE RISERVATA

VENERDÌ 5 MAGGIO 2017, ore 17.30 Museo di Storia della Medicina, via S. Francesco, 94 - Padova Padova LA DIGNITÀ DEL VIVERE E DEL MORIRE Centro Studi sulle Istituzioni Livio Paladin Fine vita: tra scienza, fede e diritto Indirizzi di saluto: Rosario Rizzuto (Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Padova) Introducono: Mario Bertolissi(Ordinario dell’Università di Padova), Fabio Pinelli (Presidente PadovaLegge) Intervengono: mons. Vincenzo Paglia (Presidente della Pontificia Accademia per la vita), Mauro Giacca (Direttore generale dell'ICGEB) Modera: Paolo Possamai (Direttore quotidiani veneti Finegil) La partecipazione è libera e gratuita fino a esaurimento posti.