ALESSANDRO POERIO

’ v Fin dall autunno del 1895, isitando la Mostra del Risorgi mento italiano inaugurata nella Vittorio Emanuele per la cura nte e intelli ente dello noli fet di uella Bi li teca pazie d g G , pre to q b o , ’ d i cui mi sorse l i ea di pubblicare gli autografi da me possedut , fra ’ i i n lia oerio . più mportanti appartene ti , a Pepe ed alla famig P i lmo or a o vevano al n rale aliante Gugl e e Fl est n Pepe scri ge e V , vo m n m d h da Dir torio fu messo a Mar a ater o di io pa re , c e l et ’ ’ ’ Il siglia a capo d una commissione d ausilio pe profughi italiani . barone Giuseppe Poerio fu avvocato di mia famiglia ed amico ca i iva n l 1 4 E li riheiwa di mio nonno sicchè quando quest mor e 8 0, g , scriveva a mio padre : la sua perdita mi è di tanto dolore che dovete considerarmi come un m embro della vostra famiglia

' n i Possedevo uindi tutta che soflre e pia ge con tu tti Vo l ) . q l a 1 8 6 di i se e e arlo oerio una collezione di ettere d l 0 , G u pp C P ,

- l ssa dro Giacché di Carolina e Luisa Sossi Sergio e liriche di A e n . ’ ’ ra i fi liuoli Durante la l amicizia de padri continuò fraterna t g . o d a e e are orea nulla faceva ch e galera di Carl , il i lui cur tor C s C , prima non si fosse consultato con mio padre ; e fu continua fra ’ l l i l nza d l com arato che nel m ez la famig ia Poerio e a m a, usa e p , ’ ’ zodì d Italia ha quasi forza d un vincolo di parentela ; consuetu

v d a 1 i ri ae tano d l iu d ice . a o li 7 no em bre 1840. ette ra ( ) G u se ppe Poe o G e G N p , L m e po sse d u ta . 1 0 I FR ATE LL I P O EB I O

’ d ine raticata per l ultima volta dopo il sessanta da p , , che fu comp are di nascita di mio cugino il conte Vittorio Ca a s del i p s o G udice . ’ ' Ma nel riordinare tali au to rafi m a vidl es er g , v s m eglio riser ’ bare ad altro momento la pubblicazione di quelli appartenenti a

Pe e con t tt li altri della med esima e oca ss p , u i g p . E i appartengono ’ a d u n periodo storico ch e si ch iude co primi a nni di regno di erdinando II d i Bor one s eranze con iure rivoluz o i F b ; p , g , i n e mar ’ ’ tirii in ro di u na iù o m eno lar a libertà. m u nici ale ove l idea p p g p , italiana non a are mai o s olo come idea astratta e così pp ; , dopo un lavoro arie vol in e rrotto e oi ri r so v te t p p e , mi s on ridotto a pubblicare adesso solo alcu ne le ttere di Carlo Poe rio ; e d egli au

di Ale ndr u ni amente uelle liri t ografi ssa o, c q che assolutamente ine dite ; compiendo cosi in parte un antico voto di m io pad re che nel 1 862 con Saverio B aldacch ini e col Baffi ( i ) si proponeva pubbli care una edizione delle lirich e complete d i Alessandro

In I n hilte rra anzitutto ed anche in rancia s ono n mer e g , F , u os le famiglie di cui i primoge niti s i avviano per la carriera delle a rmi o olitica o di lomatica erc rrendone onoratam , p p , p o e nte tutti i

radi in cui ià. u n loro ante nato div nne ll s re n Itali g , g e i u t ; i a basta ’ ricordare l esem io rece nte del r de e s fortunato Dab ormida Ma p p o . ’ ’ di r do s incontra nella s i si d t lia sia. stran ra il a tor a a I a , ie , fatto ’ d i una fami lia in c ui er iù d u n secolo o ni me m ro di es sa g p p , g b , precorrendo i te mpi è sempre alla testa del movimento patriottico , d el s uo aese Non olitici di rofessione e nte invece acifica p . p p , g p , c iascuno d edito tutto quanto alla sua professione ; m a ch e al mo s i m ento neces ario si fa avant non curante di qualsiasi rischio, o nde mantenere integre o allargare le libertà. de l proprio paese t f o f i o s m nz o ali uron i Poerio . Questa amiglia fu u n cont nu e e ai ’ d erai sa rificando sem re vite e sostanze alla atria , c p p .

(1) Vince nzo Baffi nato ad A c ri in C alab ria nel 1832 ; st u d iò in N ap oli giu ria p ru d enza av e nd o pe r m aes tro Ro b e rto S rvane re ; e n trato in m agi s tratu ra giu ns e a l p osto di v ic e — p re sid e nte d el T ribu nale d i N apo li ; su a vocazio ne pe rò e ra la ‘ p oe sia e d e s u oi ve rsi si fe ce ro varie ed i zio ni d i c u i la p iù im po rta nte n e l 1858 d al L e m on nier; se ne appare cchiava altra c o m pleta d al Zani c h e lli co n p re fazio ne di B n h i nel 1878 m a c red o no n siasi i ù u bblicata e r l a m o rte d el Baf av o g , p p p fi ‘ ‘ l d oe ri o e d u u l im v o o Fu i n i m o d e d u e frate li C . e A . P i est t o e nu ta p c o d a p . t q s i a n p ossed e va p are c c h i au to gra fi d i p oe e t u ttor i e dite .

2 tte a . 4 ( ) Ved i l e ra xx a p g 9 . ALE SSANDR O m a m o 1 1

L o rio tra la fine e d il rinci io del secolo scontava eopoldo P e p p , , ’ toni in lesi l am ore er la atria ed alla per nove anni s u pu n g , p p ’ ‘ c iviltà nuova l altro fratello Ra fiaele esu lo per la stessa causa e pu gnando per altri in E uropa ed in Africa si addes trava per ’ l Italia ; il primogenito Giuseppe prodigiosamente s campato alla ’ scure del 99 tenne il campo dell eloquenza le gale e politica e

ere n dio uando con li stessi s iriti che al 9 9 meritò di par u q g p , ’ n i ai e te he rot stò tradi diritti sotto le irrompe t b on t c , p e pe ti o Il fi li A les e la tradita fede contr Ferdinando di Borbone . g o sandro muore combattendo a Mestre e la sua morte è bella come ’ la elli i a s a canzo e e finalme nte l altro fi lio rlo ri b ss m u n g Ca , mane dieci anni nelle galere e la sua prigionia è un grande atto

i o e co r ardo Be e dinand e la sua d nas ia e pol tic ch s p e bugi F r o i t ,

o a a d so ol t di t t a E r a d o s ì lo fa c nd nn re al se n p i ico u t u op , ren end co ’ inevitabile la rovina d una schiatta bugiarda e codarda Alessandro e Carlo scrive va il Sette mb rini (5) sono ’ ’ ’ d vi el nd d l d ll te l ue tipi diversi : l uno ve n mo o i ea e e ar , altro in ’ m z all l te d lla v ta ivile ne l uno edomina la fantasia e zo e ot e i c ; l pr , ’ ’ ’ ’ l ltro e o o li c l o nell altro il senno ; u no il poeta, l a u m po ti o ; un ’ s tudia l altro cos ira , p l d n o Ales sandr e arlo o era e nt am i con Nul a i più i esatt . o C p no r b

t utte le loro forze e ciascuno nella maniera che crede migliore , ’ l n d l l n com e a vendo di mira u n unico scopo : i be e e la patria. E u o ’ l altro agiscono s empre secondo le grandi caratteris tiche di casa ’ ’ Poerio : audaci fino all imprud enza quando i n essa vedono l unica via per giovare alla patria ; modes ti fino alla timidezza allorchè l r e che il farsi innanzi iù che alla osa ubblica ossa av o par p c p , p

va e è ste ssi ntaggiar s . Ogni lirica di A lessandro echeg ia come inno di g uerra al g , ’ lorquand o Egli sente non pote r disporre d altro mezzo fuori d i ’ ello in ro della r d o aese o d altri o o i o res qu p libe tà el su p p p l pp s i, ’ e uando resa o di sua fine scora iato dell ora resente q è p g , gg p , Egli che non per sua vana gloria m a con alto intento ave va

1 A n a r On l ( ) m a rrr . oranze a C ar o Po e rio . c (2) S . B anna c m xr. Ono ranze a C arlo Poe rio . 3 n Di ( ) Sar rs u arm . sco rso i n m o rte d i Carl o Po e rio . ( 4 r ) S ur mu s an r, lhi . 5 x ( ) Ss r re xnar x, l hi . 12 r aarnnnr ro xnro s critto u ll e l ich al llo arlo scriveva di dis q e ir e, frate C truggere tut i l nna l to quanto era usc to dal a sua pe ( ) . ’ f n l I due ratelli differivano per età. d u so o anno, e mentre di Carlo può dirsi che fino al 183 6 fosse ancora quasi unicamente e ’ modestamente intento ad assistere il padre nel suo studio d avvo ’ a 1 c tura Alessandro nel 183 , a 19 anni, s era formata già una ’ ' si chiara idea a i t d o oli n i asi talm n com r d dir t i e p p , se t v e te p eso ’ de lor d nz euro er o s o olori , che mentre le Pote e pee an pettatrici ' ’ ’ indifierent d e de l hi E l m dava f or i sacrifici Po acc , g i an u i la sua ’ ’ ode al o t i ti E r a nti la P lonia ch è utta una nvet va all u op . A ve l v anni, Eg i era un poliglotto e non per ano desiderio di appre n ’ der o dil ti m d e ettan smo per sè stesso, a sempre in vista e suoi ’ randi idea t di m n s a g li. S u ava greco oderno i vi ta d intar Grecia, ’ st udiava l o in d i l i polacco c n grande amore vista a ntar Po onia. Per lui olonia Un heria Grecia Italia revenendo i tem i P , g , , , p p , erano una famiglia medesima e lo dimostrò con tante amicizie e cor z ol un e i e rec E risponden e con p acchi, gher s g i conobbe e corris os n h a irenze strinse di n amore f a rno p e co Goet e, F si u r te co s Pa n Leo ardi e fu intimo di Niccolini Ca oni Vie saux, a. p , pp , rigi lo fu di Lafayette Nel 1 f e tam r m a ari i le ue esie uand 843 ac va s pa e anoni e P g s po , q o ’ im d ll r d portava il loro contenuto e non il nome e auto e, ma più tar i nel 1 847 men re arlo ra arrestato e li u ale in uesto al , t C e , g gu q ’ frate lo m se l esem io ris tam ava col suo l , co pre ndendo importas p , p nome le sue liriche a Roma Pisa irenze , , F E cosa erano queste s ue poesie ? T utta la sua lirica può condensarsi in questi versi

N fi carm on ori, non i,

' Ma il suono sia d armi,

' Ma i serti sien l opre

V e 1 e d i le tt r x a . 94. ( ) a x , p g 2 M io n a d nd ro e artit e r l alabri a rim a d i ( ) pad re in c o m p ag i i A l essa p o p a C , p ‘ partire m i h a lasc iato istru zioni riservatias im e p e vo stri affari c h e i o av rò cu ra d i e s o n - - e gui re c la m ass im a e satte zza C arlo Po e rio a Gae tano d e l Giu d ic e , 1 10 1836 . e tte ra da m e oss u L p ed ta. ’

3 D A n na . P o m io le o s . Po e rio ( ) r e al p e ie d i A . 4 D' A L I ( ) YA A, bi . ' 5 D A Y A A Ibi ( ) L , . (6) Po e sia ll R isorgim ento AL E SSANDRO P OE B IO

Alessandro guarda e celebra il pas sato per preconizzare ed ac ’ v moderna i alian ins m ta d al c endere all a venire . Nella poesia t a pi ’ l amor della atria a me sem ra sia Alessandro Poerio quegli che p , b ri rta la alma chè in una forma tersissima direi reca sen ne po p , , g , ’ ’ t esi tutta la vibrazione d nn anima sinceramente fremente per la o si ne d lla tria l ppres o e pa ( ) . Il contenuto della celebrata poesia patriottica del Berchet ri s olvesi in una bella e placida esercitazione poetica su rimembranze ’ ’ t i da ando esule s accende risentendo tutta della s or a lombar , e qu l , ’ l amarezza per la patria lontana e volge a parlare delle condi r h r o ma in z ioni prese nti di essa, la li ica c e ne scatu isce trasf r si ’

i ll tal iù tard e li stesso d eve sconfessar l o era sua. l be o e, che p i g p ’ nta La maschia satira del Giusti più che i casi d Italia, comme ’ q ue di cronaca toscana a spese principalmente del buon Leopoldo II ; e d allorquando il suo s guardo elevandosi al disopra della propria ’ re l ia e d ial de n r d a gione, mira a le cose ital n , l in ole spec e l ge e e ell ’ ’ ’ s ua oesia f vo a overna ti d lla sua e sf r p , a ch e si lga g n e poca e z andoli a sangue più per fatti già comp iu ti ; ma quasi mai intra v a r edendo il d omani , il suo sgu rdo cade s ul popolo pe accenderlo a lt i e h a r l i d a e mprese . Mameli e qu gli c e , nche pe a sim glianza d ei casi di s a i o mom nto ara on i ai Poe o u v ta, p trebbe un e p g ars ri , s e però il contenuto arde nte d ella sua lirica non fosse spoglio de l t utto da a a a qu lsias i forma letter ri . Leggasi il sonetto di Alessandro

' Pad re s è tuo voler che il crudo male (2)

’ u na delle rare volte ch e parla de suoi non ipote tici dolori fisici ; quanta rassegnazione al suo fato e come in essa traspira solo la

' tema di non pote r ofirire tutto sè stesso in olocausto alla patria . Eppure questa fine di secolo che ha visto rischiarata da più u a l l l r i l tri r p r uce , a vita e e ope e d parecchi i l us , imasti per lunga serie di anni d im enticati o non ade uata ente a rezzati as etta g m pp , p ’ ancore chi dirada l ombra ch e tuttavia avvolge la sple ndida figura

1 A . Poerio m semb i m orale e civile d l ris r im ent l ( ) , a e ra, e l p oe ta e o g o e d e ' ‘ rinnovamento d itali D A a it. A l essand ro Poe rio i tu tti i su o i v a n n , op . c n e rsi , i n tu tte le su a scrittu ra red icò la italianit M ass ara I casi di Na oli p à , p .

2 ed i a . 79 ( ) V p g . 1 4 I FR A TE LL I p o na ro di Al essand ro Poerio quale poeta moderno ma ques to as ettare , p non nuocera certo alla fama di l i u .

’ Quando finalm ente per m olti parve realizzato l ideale a cui si potesse in uel tem o as irare uando in a oli nel 1848 ro q p p , , N q p , p ’ lama a l o i c t a c st tuzione, ve nne ofierto a scelta ad Alessandro l alto ufficio di oratore presso la Repubblica di Francia ovvero in To s cana l e li sem re recorrendo i m h n . te i ensava e n ( ) g p p p , p c o ’ ancora quell i deale s era raggiunto finchè tutta la penisola non fosse s om ra dallo straniero g ; e quantu nque ià. malato de ole b g , b ,

oco ved endo e meno d ndo rifi t e l p u e , u a tutto parte come semp ice soldato col Pe e er la difesa d V n z E lì me se il Pe e p p i e e ia . co p avesse iso no di s rone e non di freno e li il su lica sem re b g p , g pp p a non tener conto degli ordini regi i quali chiaramente tendevano alla. rovina. della penisola Temendosi che per la sua audacia on r c i si esp ga t oppo, gli si tiene celata una uscita contro i tedes h ’ M st re ma P r ezzo presso e , oerio a riva in tempo a sa perlo nè v è m ’ ’ di escluderlo L indomani per la fretta d esser sempre fra i

r i d nel fi me ile di i n salv il iorn do o in p im , ca e u S ; tratto l i o g o p ’ n rim s ntr co Tedes hi di ui si r ci vi riosi E u p o co o c , c ius tto , i è i h t colpito per la prima volta al ginocchio da u na palla d mosc e to, s nd li arrivata f d a lo nt s s lam nte Ma oco do o che e se og re d , co u e o e . p p

E m l dendo io do ur em re ava zandosi è gli a ve , pe gg uden e p s p n , colpito la seconda volta al me desimo punto da una scheggia di m itraglia che gli spezza la gamba d estra e riceve in testa un di ia ola La am a li am utata con enosissim a e colpo sc b . g b g è p p lunga operazione mentre Egli od orando una rosa grida : Viva ’ o a l e con l Italia, c nsol ndosi con la momentanea i lusione ch potrà. tinner la guerra a cavallo

1 ’ ( ) D A n na, op . cit. ‘ ( 2) D A n u , i bi . (3) Q u es ta no tte Uiloa e and ato a fare u na rico gn izione con cinqu anta u o mini l e u r sa v a re i h d tto T ratto d i oca am ic izia . I ene ra e ch e e nu ll a m a e . p l G , p p , p vo r se m re u anto v o lontie ri io sarei and ato ne u re mi gato d a m e , u na lta pe p , q , pp

u to la c osa h e d o o la arte nza. Mi to cc a ad av e re o ni h a avvisato . Non h o sap c p p g

Po ri lla m ad re a a o li . V e ne zia 23 o ttobre spe cie d i d o lori A l essand ro e o a N p ,

rio e Venezia . 1848. V . l arsa u ru , A . Poe ch l b one A lessand ro Poe ri o vo lontario allo s tato (4) Fu i n q uesti fran genti e i ar , z re : ne m i v u na alla d i m osc h e tto alla am ba. Co nti nu ò ad avan a agg ore , rica ò p g in ric eve u na sec ond a al ginocch io d i ritto ; e steso a te rra i nem ici l o fe riro no e l r ria d a a Mentre li ve niva am u tata la c oscia di ritta il v alo roso t sta c o la p 0 p g . g p , AL E SSANDR O r o z m o 15

Il Governo di Venezia gli mandava il breve tto di ca itano ma p , e li ualche iorno do o i ma g , q g p , l ttino del 3 novem re s irava b , p

Le entili donne veneziane osero una la ide a San Marco a g p p , ricordo ed onore di Al ss n ro l e a d Poerio, i quale al pari di quanto B ron avea fatto er la e ia t y p Gr c , can ò le grandezze passate di Venezia e oscia corse col raccio in difesa d ella sua li ertà p b b . Eppure Alessandro non avea le ragioni del bardo inglese per s fug ’ g ire sdegnoso la patria ; in essa invece e volontario avea lasciato

' afletto di mad r ed a iatezz e g e ed onori, quanto era negato in que l te m l nd i l po a gra e ng ese . on tu tto ciò A l ss C , e andro Poerio nella storia del Risorgimento ’ Italiano resta fi u s o d f m g ra ec n aria . Il suo va con uso con l erois o ’ d i centinaia d altri r d ch p o i e a Venezia a Na oli, a Roma, ca , , p ’ ’ d e ndo sotto il iom o d ell A ustria o de overni dis otici del tem o p b g p p , segnano tutto lo sforzo immane di un sistema ancora immaturo ’ per que tempi onde scuotere le province italiane dalla servitù ’ ’ ’ d ell A ustria e d e governi da essa puntellati ; più tardi l ultim o s prazzo di ques to erois mo è dato dalla spedizione Pisacane a ri c e mette il s llo a l m m n a liato Sap , h ugge ta siste a eroica e te sb g , ’ cui Mazzin l iù a ti o d rd n e a t d ll n tà. d Italia i, i p n c e a e t pos olo e a u i , ’ fomentò di continuo senza mai persuadersi di tutta l inanità d i es so

’ ’ L Euro a t ome n ta de ll o na l oni a a cui non p usci a. sg ta ep pea po e c , ’ e ran se mbrati mai abbastanza solidi i ceppi co quali uvea stretto ° i o oli nde f s e alvo l in i i d ella le ittimità non otea p p , o o s s i pr c p o g , p ri dare al i soll z on di o olo s n n come un atte n guar qu sias eva i e p p , e o ta ntr uel si te ma d rni e diritto d no con tanta to co o q s i gove p r ivi , a a o a i t sse tra f tic lav rato Vienna e che si temea guastandos , po e scinarsi dietro una conflagrazione di nuova guerra europea ; cosi ’ l Eur0 pa avea assistito indifferente allo sme mbramento di Po lonia e fi nc ll r na o a a lontana insu rezione g re ca .

Po er l i o rre va co n io stess o io co n ca m a, d isco rre va d e lla su a cara i talia ; e ne d sc aff t bb o rl d o d i A te ne o d i S arta e to , c h e gli ero i d i Plu tarc o avre ero u sat p a an p

° b . l u u au x r . ci t. O rd ine d e l io rno d i . Pe e Venezia 1 novem re 1848. a o g G p , , V , p I La bara fu o r t m e d a li a d a C arrano e d a C ose nz am iano ( ) p ta a da , U o , D s r w o it. A santi al fr t ll si m o V e ne zia 9 v re 4 . V . lu na a . c a e o C o , , no em b 18 8 , p ’ (2) L i nfelice te ntativo d ella s ped izi one d i Sap ri (giu gno 1857) d a lu i (Mazzini ) c v ì re i ini C a u Lettere di o nce rtata co l Pisacane , non als e a d isan m a l Mazz . n ,

Cc m r v xv L x . u , o i. , pag. x x v I FRA TE LLI B OB B I O

Per raggiungere i ndeale cui miravano i patriotti italiani, bi ’ - l m s ognava dunque mutar siste ma ; abbisognava che i inistro d una. monarchia le ittimissima tra le iù antiche instaurata. ed in g , p , di en retta con ordini e gm ndita. appunto dal Congresso Vi na, . in li e i as alle nazioni l ersuasi ne pr cipii b rali, mostrasse , insp r se , a p o , i tituzi l che non solo era possibile in Italia la monarch a cos ona e , ’ m a anzi che solo in essa era guarantigia d ordine ; e che invece

i m z nfia razione d i il d sordine , il fo ite di rivolu ioni e quindi di co g ’ lut g uerra europea, stava proprio in quell assieme di Governi asso i ’ ’ - d el d Itali t l zi e d ll A ustria. uel resto a, inspirati e so to a prote on e Q ’ ’ mi a n a l E o a nistro fu C vour e l uomo che pel suo martirio oto l ur p , maggiormente contribuì ad avvalorare nella maniera più efii cace ’ la veridicità di quegli argomenti innanzi all Europa riunita in ’ C on resso a r i f a n n arlo oerio . g Pa ig , ques t uomo non u ltri se o C P CARLO POERIO NEL 1848

’ Do o l infaustissima er tutti iornata del 1 5 ma io di cui p , p , g gg , lo Po r è t l ri ra i ù i Car e io fu, n po ea essere a t menti, f pi sever ce m s d l s i e o o o o ori eg i ecce s d l pop l , che pr v carono poi tania strage n z f r i la u a rea ione e oce s i abbatté su Napol . Era rego re quindi che tutti li eletti dal o olo c me suoi ra resen nti r la nuov g p p , o pp ta , pe a forma di o verno contro cui a unto infieriva la reazione nsas g pp , pe

ro ad allon a r i l mi azi ne n o se t na s . Cosi cominciò a grande e gr o ap ’ l ta a v mo avr dov o m t ers in e na. Or se era persona che pri ebbe ut e t i ’ salv v o , questi era Carlo Poerio stato sem re l anima il ca o ero , p , p

1 Carlo ad A less and ro Poe ri a e ne zi ( ) o V a.

a o li 28 ma io 1848. N p . gg

uand o io lo d ice va e rac com and avo la te m e ran za ci v ile no n m i si v ole va Q , p , ’ ‘ cre d e re . Ora l n ve d u to l han av v h a , toc cato co n m ano ; e d i p iù e ntati h an ri co rso alla fu a c o m e e st re m o ri il n lla i nd a g , m e d io , lasc ian d o paese e p ù tre m e ‘ osizio ne d e ssi i n r n v bi d ni m p , a g a parte pro ocata co n le eso r tanze o g anie ra

a o li 8 iu no 1848. N p , g g

' l o h o d o vu to assiste r ’ r tti d e l 15 o e a tu tta l o rrid a sce na (pa la d e fa maggi ), oi c h è ne lla ualità d i d e u tato d v sis ito alla s ed u ta re arato ria ch e p q p , o p o a e r as t p p si ro l u n ò fi no alle 5 o f i d es tinato co n Ca ite lli i m briani p g d p o la me zzano tte , u p , e Pica a trattar co l Mi s h e se co nd o la ro m es sa il Re , ni tero p e r ottene re , c , p , a isse o face ss e a r m iss ario re i o le C amere e pr , p ire , p e r m ezzo d i u n co m g , , p r ue l lo s tes so iorno al le d e nostro d esti no attrav e rso le bar q g , u . Ci recam m o al , ricate ch e erano state c ostru ito ne lla no tte ; e giu nti i n C onsigl io ed e s po sto il nos tr m e l a e ra fat l s i o ssaggi o , tu tto o tte ne mm o co n u n Dec reto rea e . M a e che

ve rsa re i l san u e ci d ino so m o me nto co m inc iò la fu . g tta ; p oic h è in qu e llo ste s , .

oil ata e la m i lia . C rtam u na im e rd onabile i ru trag e ente, le barric ate fu ro no p mp d enza e d u na ro vo cazione inte m stiva o i h l a Gu ardia azio nale e ra enim p pe , p c è N ,

2 Dar. Gm nrcz . 18 I FR ATE LL I r onm o

di ues ar ito al q to p t costituzion e prima, d urante la costituzione , sempre

P rsone infatti s tate meno c m romes e di lui e e o p s , rano già arre

s tate . aventa lo fu il 1 9 marzo 1849 arbarisi il 27 Sp ; B giugno . Ma Poerio ur com rendendo erfettamente che sare e , p p p bb stato car cerato rocessato e m ro bilmente h l , p olto p ba g ig iottinato non si , mosse as t , pe tando volontariamente che andassero ad arrestarlo e lo fu difatti il 1 7 luglio 1 849

ui utile notare che il detto o olare : De naro e san Q è p p tità , ’ m tà d ll m tà ò r od nd o e e a e pu con ve ità , m ifica si, dar vita all altro B iasim o o lod di c i u l u t e ontem oran into de in o . p e , q q ome er avo s rimi io rafi cred et ro lo fi C p C ur, i uoi g te ri carlo p b g ,

’ no n ris pose i n gran p arte all appello e d il p o po lo e ra app are nte m e nte ind iffe rante ; e fu p o i u na o s tinazio ne co lpe v ol e qu e lla d i no n v o ler to gliere le bar ’ rie s te d isc o no s ce nd o la v oce d el e e rale o m n d ante abrie le Pe e e d a su i , g n c a G p o c olo nne lli De C onc iliis Picc o le llis Le ti zia e allo tti ch e tu tt i fu ro no trattati d a , , G ' trad ito ri da q u e fazio si c h e i m pu gnavano i fu ci li pe r d is fam en e ; e fu d o ppia m e n te c o l e vo le u e l ri u to u nd la e r co n u n su o af ss o in istam a p q fi , q a o C am a, fi p , co m and ò c he le barricate fo ss ero to lte iacch è tu tto e ra acc om od ato c o l Go , g v e rno E la m ad re i C rl ‘ l u i e nsi ro co si sc riv e va all d a o , ch e c e rto e ra l e c o d e i d i p e , o s tesso A les san d ro a V e n zi i o : u i a tru a si e o rtata d e a il 27 m agg 1848 Q , l pp p a nnibali tan l i i m i vizze ri ! ve ro c h e il ca to a u ard ia Re ale u anto l nfa S . ; G , q g ‘ r c h i sci p arti to d e pazzi h anno spin to le c o se a tal e e c c e sso ; e tu tto c iò p e p o o cc hi , ch e h anno cred u to c h e bast sse rida re e r o tte ne re l e co se anc h e al d i là d e l g g p ,

e o ssibile V . l u s ar s r p a , c p . e . ( i ) I n finite le v ie i n tric ate d ella c os p irazio ne m a tu tte Carlo Po erio v l e i n u no B m o c a e a p g an o m ru , p . e . e rc o rrevano il Re no in Le c arce ri , le to rt u re , le trad izi oni e d i so ld ati ch e p g ' onne m o bili n n i v o l rd iti n e i m ed ivano si c 0 9 irasse . V e rano c ol , o m p au ri an g i a , p p a oli alc u n u o m ni n ro si ti ed acc orti c h e ami c i tra loro si strinse ro in N p i i ge e co l , ,

n u n ru v nn d i tu tte le as irazio ni . E ss i erano i l ha co m e i g pp o, e d i e e ro centro p

arlo Poe ri o il i ra o ne tti e cc . e cc . u e sto ru o iù vo lte ro ne C . m arch e se L u gi D g , Q g p p p a o e r rr s i i ii o i se m re s i rico m one e r la m irabile d e strezza sgom in t p a e t , e s l e m rt , p p p

n e r rau sm m Scritti varii eee . v o l . d e l Poe rio e tonno viv o il fu o c o ne l Reg o . S , n i borasse ro i n o e re ossibili o cco rre va Oc co rre va c h e pe sier e d e ffe tti si ela p p ; , ‘ ‘ ll sant l sil nzio l a re senza Ci v ol ava l u o m o ch e d i t u tte tu te la d e o pe ra a, i e e p , ‘ vi f esse u n co ncerto e lo re o las se u est u o mo fu Carlo Po erio . A s t qu este rtù ac g , q c iurarr, c p . e . in i m e rid ionali tu tte s i riv o l e v ano Q uante anim e ge ne ro se erano ne lla Pro v c e , g i o d i e ra d i ve nta to il c u o re e la m ente d e l atrio ttism o na o a C arlo Poe r , e e gl p p

t r ntari 29 a rile 1867. . ti lame le tano Pu m anm . A pa , p no n i nas ose non si a arto ste tte fe rm o ad as e ttare il (2) Non fu ggi , s c , pp , p c o l o A mo u a s rr o . 0 . p , , p i l P e rio credette donar rimanere e fu arre stato I l 17 lu lio Già m olti e rano fu ggit , i o g

n mor rec . 1 8 49 . S s n uu naun . I te, M a d al fo nd o d e lla su a co Gi a c re d e vasi c h e egli si ap pare cc h ias se a parti re . . ’ d i va c h e v retava li s ci e nza d i c i ttad ino u n altra b e n più a u to re v o le v o ce e gli u g si s i r E li rim ase si rid ò ue lla esse re u na fo ib a. Si , 0 a so lu tam e nte l pa ti re . g , g q

. no i e r la fo llia d ell c roc e ! 8 . Bar. nacc nus r c . e g r , a a , p C A R L O ro s R IO NE L 1848 1 9 facendo li rmo l are nella nt a ll l g ge g i me e , qu si da a cu la, i d ea d ella ’ U nità d Italia adombrando così tutta la sua o er di e nio ra ; p a g , p ’ ’ resentata dall incessante trar ro fitto d o ni stormir di fo i p p g gl a , che come dice il Ta arrini i non li si hiude na a m , b ( ), g c u vi aestra , che non sa ia trovare na cor iatoia er formar pp u s c , p tras e poco a oco il rimo m odesto e nsiero di u n Piemonte in rand o nella p , p , p g it , ’ ' realizzazion d ell anti a to a d un Re o tal co e c u pi gn i i ; cosi pel Poerio, in quella foga oratoria del rimo momento ta nto facile a tra p , scinare oltre il se no s ecialmente in nature m eridionali a molti g , p , ar e in r i s ta fi ra i osì r n di rio p v g and re que gu , g à c g a de Carlo Poe , ’ truccandola in un cospiratore alla Mazz ini ; ed il risultato n è ’ s ta h l hann d f a T utti ri onos vano i lui to c e o invece e orm ta. c ce n un gran tipo di cospiratore scrive il Settembrini T utti i m ti nf che av ennero nelle o , tutti i conati, tutti gli sforzi i elici v ’ Pro i e s ! l 1 48 s intitolarono col v nci meridionali dal 1 83 0 ( ic ) a 8 , nome di Carlo Poerio ripete Pisane lli ma Crispi va ancora

iù in n l Parlamento : ed io so iun o p na zi, esc amando in pie no gg g ’ ’ c e e sicil ni i uali s i erano h egli fu il ce ntro pe napole tani e p ia , q ’ ’ raccolti nell inte ndimento di rovesciare il trono de Borboni Do o ciò viene s ontanea la dimanda : perchè dunque tanto p , p imprecare contro il Borbo ne che proce s sava Poerio e lo cou dan nava alla galera ? Quale è il Governo che non s i prem unisce contro chi congiura a rovesciarlo ? Cavour cercò ogni mezzo di arrestare ’ Mazz i l l m ata la re ub lica in Piemonte e l avre e in , che vo ea proc a p b bb fatto immediatamente fucilare Come si vede il ministro cc stituzionale er e ccellenza sarebbe anda to m olto più per le p ,

spiccie . l ttere i d ocumenti i fatti che ci ves tano il Ma, ove sono le e , , ,

Poerio ll m aniera com e ce lo vorrebbero di into il uon Se t a a , . p b te mbrini e Pisanelli e Crispi ?

’ le r r di M d Aze iio. ( 1) Prefazione agli scritti politi ci e tte a i . g

) s In morte ecc . ( 2 Sar rs x am r. ,

T o rnata d e l 29 a rile 1867 . (3 ) Atti parla mentari . p

T rnata d el 29 a rile 1867 . (4) Atti parlamentari . o p C E n m e arlant d e l u i il a a ou té : u and no u s (5) avo u r d e tes to M as am i . p , j q

l u h o se ce lu i là d o it etre fu sillé sans i tié. p o u rro ns fa ire qu e q e c , p

v su o m arito 3 lu li o 1856. Can u L e tte ra d e lla m arche sa Gio rgio Pal la icino a , g ,

o o . , V . Il . ’ ’ C l tri in l u om o ch e fino a rim i m es i d e l 1848 god e No n arlo Po erio , m a a p ' 1 i u ire . Ern ie d al 182 di qu ell au to rità e po po lari tà ch e a lui o ra si vorre bbe attr b 20 I FRA TE LLI P OE R I O

Il biasimo che Poerio getta a piene mani sulla intemperanza io nata del 1 5 ma io non dice chiaro a a d e l popolo nella g r gg , bb i ro ? Ma ecc un documento au tentico stanza tutto il suo pens e o , perchè scritto da lui il 18 luglio 1848 al fratello Alessandro in Venezia

’ Le mie pre visioni pe malau gurati moti d i Calabria pur troppo si ’ ' a fi L rai ne fo li i articolari de tristissimi sono veri cate . egge ; g , p ’ è ar e emici d l nostro aese facile occasione di cas i, perch d e n e p trionfo ?

R iardi Ora cosa erano questi moti ? Promossi da Giuse ppe icc , ’ ’ ella re lica ciò che nel 99 al e si proponeva fare in prò d pubb ,

' l m v le ala ria Bufio riusciva co mpiere per la egitti ità : solle are C b , d i ro esciarsi su a oli Ma una tale ri e via via ingrossan os , v N p . volta non po te ndo avere ch e as sai scarso consenso d a quelle po l r n la m narc ia n à con la polazioni bramoso di ibe tà co o h , no gi e u li r an o II che mand s ul osto tru e sufficienti r p bb ca, a Fe din d ò p pp

d n m ri sci facile sofiocare o ni cosa sul nascere . e i te po , u g Sulla idea prima di ta li moti dunque Carlo Poerio era stato di v i Ed a ri adire il o consultato e li avea pienamente sappro at . b su

r lu lio 1848 dello ste o al intendime nto, ecco alt a lettera d el 3 g ss medesimo

T u sai che io ho fatto le mie ro ve co me cos iratore ma uando , p p ; , q a i s r biso na invo re la le al tà e chi ogni altra via e ra ch u a. O a g ca g i ; l e ti non ha coscie nza del suo buon diritto Il rico re re alla fia a trim n , . r f a b u l com unico m zo di sal ute è me tte re al re enta lio orz r ta e e ez , p g ’ l a nir d el aese è u n iuocare al triste iu oco della uerra vve e p , g g g a civil sorti d lla atria e , le e p

r e o n l 1 4 sid nt C t se n a ole tano in re l azio ne al 1838, ca c rat e 84 , p re e e d e l o m ita o gre to p ‘ i mm e diata c on d u e al i C i ll s s e r si d n i in Si ilia u es t u o m o tr o m tati d e o te s o ge ne r e e e t c , q la cu i po polaritt. nel 1847 c re bbe in tal gu isa c h e diventò co m e d ic e il Massari il re alo asmtuto il d el ib ali o n n u F r n Bo z g leader l er sm ap oleta o , f a cesco Pa o lo ze lli E u and o il e n i 1 4 il u i r la rm . q 29 g na o 8 8, d ca d Se rrac ap io fo ava i l p rim o Mi nistero os titu i o n c o s o d d is f l c z al e , l a u i c o m posizio ne co sì poc ece e esige nze d e l aese u re as tò v n r a d i u e l Mi i ro r h o p , p b ed e re il so lo s u o o m e fa p rte q n ste , p e c e gni ' rise nti m e nto tace sse . C è B l v n tti ssi am sta r si ri B o z i ri e te a tu o o cu . o z zel , p o , p ze lli m inis tro e ra il libe ralis m o na o le tano fatto s i no re d e l o v e rno arbi tro e , p g G , ’ ' d u c e d e d esti ni d e lla atri M AS S ARI I cas i di a oli . M a o ch i m e si d i o p a ( , p ) , p g ’ v e rno fu ro no su f cie nti e r s fatare d e l tu tto u e ll u o m o m entre d ata d a u l fi p q , q e ' o a u nto la c nt u to r e icch è riu nito si il 1 ° l u li l ep ca pp re sce e a i“ d l Po erio . S g o 1848 l arlam ento na o l no fra i v ri si o m o e v i P p e ta , a i gru p pi d i cu i c p n a, il gro sso d e lla inistra s i sc hi e rò so t l a di r z o n C s to e i e d i arlo Po e rio .

i . l u au tam c . e . ( ) V , p 2 V h i ( ) . am am , bi . 1 48 0 A R LO p o s e ro ru n . 8 2 1

v v o rio r do o l 5 ma i Ora do e me na a questa via che il P e pu p i 1 gg o,

a a er a rc senza os rare n vedeva tuttor aperta, d pot l pe orrere c p i i vocando solo la legalità ? A scacciar via i Borboni ? A matar di nastia ? A insta urar la repubblica ?

l a di t iò. llora come rima co me sem e so no i Nu l tu to c A , p , pr , g d r o he con uel a o arc a con u l c il no o Poe i fu, c q l m n hi , q e B , Reg p

a E so ov rn tesse godere del regime costituzion le i) . tto un G e o si icc na e so n ui l se l sul viso co p i m ntc sospetto , i c i mplice aver pe i , era pu nito quale seg uacolo di affigliato a se tta m azziniana non

o u na do n id ale ui r al zzaz o era strano se Poeri , p r sog n u e , la c e i i ne,

u to e r s sul trono la m onarchia r na anzi t t , avrebb rafio zat eg nte , ’ di esso dovesse ragionare ed intendersi co s uoi amici, con un tale

r o no i di nto fa e sse azz i che cer rise b , n altr menti quasi qua c M in , to

o ro nsì a ina l t ti. non mirava a ra fi rzar nessun t no, be m r i ut Ecco quale s pecie di cospiratore fu Poerio ed a che mirava il suo cos irare p . Ma in Calabria al grido di Viva il Re si assassinava bar baramente il de putato Carducci ed al reo non solo era per

o ato m lo va il 5 e ttemb re 1 848 com e i d n , a si premia ; s g un ’ e na s gov l aspe ttato annunzio della presa di Messi , i pubblicava la roro d t p ga el Parlamento già firmata i n antecedenza, ed in anto si disface vano d e finitivame nte le aule servite fino allora per le due Camere ; il 12 m arzo 1849 il Ministero propo neva al Re lo scio

li en o d iri am o è g m t del Parlamento in u n in zzo f os , giacch mai

accuse dice il Nis o iù invereconde e u iardo furono da , c p b g un ministro lanciate contro la rappresentanza del proprio pae se ’ legittim amente cos tituita a ; ne l giugno la bandiera bianca da ’ l d oro s o i r is ero gig i , st tuiva la t icolore ; d ue mesi dopo al Min t

ariati che uant u a e ito s m re incostituzionà lmente C , q unq e vess ag e p ,

I icasi c he si v o ia d a ltri i a e m e rò se m re c h e il P rio non an d ò m ai ( ) D gl a , o ff r p oe ' co su oi d e sid e rii al d i là d e llo s tabilim e nto tra no i d i u na m o narc h ia rappresenta E fo rs e a u nto li m r v d u n o s bil i iù c h e altri , pp , pe rc hè eg i a a a o scc p si e , n p ' co stante m e nte od iato d a nostr rinci i S . B u nac c m o cit . i p p . m , p . 2 ° ( ) A rt . 8 Fare m inu to ele nco d i co lo ro c h e fann o u so d i cappe lli d i s trana foggia e d i barbe inte re 11 Di re tto re d i p o lizia firm ato Mazza.

Grand e A rch ivio d i Napo li .

3 Gli u im lt i 3 6 anni di sto v o 11 a . 1 1 ( ) ria , ecc . , l . , p g 3 . 22 I FR A TR LLI ro a nro

ure avea p fino allora arlato l ll nome della costituzione p , succed eva il Ministe ro ortunato F che professand o il com iuto dis otismo in p p , i

’ ’ d Italia ma d E uro a i I , p ( ) . n quel Governo in quel Be era e vi , , d ente che oramai P r oe io non potesse aver più alcu na fede Ed allora iù ’ p che tentare ad evitare d esser col ito come li al p g tri, s i ’ ce rc invece d es serlo nella manie ò ra più manifesta mente arbitraria ; ’ fu nell er astolo che er la ’ g p p rim a volta e volse lo sguardo al Piemonte com e a a s te lla polare e finalme nte e s ule a Londra

’ indi a. Torino allora si e fu uale lo disse ris i , , q C p centro pe Siciliani e Napoletani e lo fu una prima volta per rendere ’ sempreppiù palesi all Inghilterra le condizio ni delle Due Sicilie (4) poscia per Spingere il Cavour ad agire risoluto per rovesciare ’ il trono de Borboni

(1) Ne l te mpo ch e F e rd inand o l l s tava a Gaeta co n Pio l X e L eop old o di T o sc ans si m e ritav d alla C rte A u s triac so l e nni l u d o , a o a a azi ni d i e s sere stato inizia ‘ r n ll s l to e e a re tau razio ne d el o rd ine in Eu ro pa .

A llo rc hé u esta nu o va i m oti d i B e rlino iu nse a a o l i re Fe rd inand o i q ( ) g N p , d ss e ' al su o C o nsigli o : ne l 15 maggio io h o i nau gu rato la re stau razio ne d e ll o rd ine in

Eu ro a : biso na c h e i ri nci i ri re nd ano il se ntim ento d e lla loro fo rza . is c o p g p p p N , o it. voi e . p . c , . i l , pagin 247 e 299

‘ Un so lo rinci e u e llo d i a o li a u el o o lo ch e s afi ol lava into rno a l u i p p , q N p , q p p m ostrò la u nta d e lla su a s d e l o o lo vi si e ttò so ra. T e m as Discoars p pa a , qu e p p g p ’ l m h n v d Asse bl ational , j an ie r 1849. ‘ (2) Ecco u na istantanea d e llo stato d i Napo li i n q u ell e po ca c he R enan mand ava d B e ri a Mo ntecassino al su o am ico M . e rth lo t a Pa gi : C 2 anv ie r 1 50 Mo nt ass in , 0 j 8 . ’ Ce tte le ttre bi e n u éc rite su r le s to rres d e a les ne se ra m ise a la oste u a q N p , p q s d n v u t sans c raind re u e la since rité Ro me . .l e pu i o c o s parle r e n to u t libe rté e q d e no s le ttres nnis e à leu r De qu o i v ou s p arlerai-je c h e r d e ‘ ’ ‘ ‘ l ab om ynabla tyrannie qu i pese su r c e p ays ! Songs : qu il y a plu s d u n an qu ils ‘ i m o na i M o nte in ni liv res ni ou rnau x ni re v u es ( ci d cas s o ) n o nt recu ni le ttre s , , j , ' ‘ d e l etran e r e u x ui ne v ivaie nt u e a ! De s m o ines d e vaie nt m a re nd re g , q q e d cel pp ‘ c e u e o est u e la t r nnie d e la co nscience e t le d u r m art re d e ce u x u e le q q y a , y q ‘ v so rt a d o u6 d e no ble s as piratio ns au m ilieu d u n peu p le a ili . . A a les to u t était sous les soe llés l i Le m u sée sons les sce llée l To u s se N p , , ' cac h ent im o ssible d avoir u n su r u it ix e rs on nes ou r u i no u s , p a ad rea e : h a d p p q v i s v l re mière v is ite arlai a o n d es le ttre s , to u te s se so nt t ro u ée s m al ad es a a p , p m l r m déténus ol iti u es atte nd ant d e u is te en t bie n portante s a sec o nd e . T ente ills p q p d e u x ans le u r roc és c h acu n vi vant so u s le c o u d e la c rainte to u s les m o is p , p , à e u r n v le r zzia s fi n d e ante nir su r to u s la terreu r p p ès u ne o u el a d e u spects , a m Re vue de Paris , 1 ao fit 1897.

3 e d i a . u vu n ( ) V p g .

4) V ed i n m . ( p ag . u 5 L'( X V ( ) Vedi p ag . . C A R LO no n no NE L 1848 23

a l e fi ch ss l o d l C r o Poerio ad unqu , n è vi e iber nel Regno e le Due Sicilie non fu mai il comlratore alla Mazzini ab i mis ond a , f ’ menta l e fu sem lice mente e sem re uale lo disse Gladston ( ); p p , q e, un costituzionale e sta nella condanna di un tal uomo a

la ma i ventiquattro anni di ferri, appunto gg ore stoltezza che po tess e com mettere que i governo del Borbone

‘ ( i) Fu accu sato d i app arte ne re alla setta (d e lla u n ità d Italia) nella q u a le egl i n n d i e e rc è v e in al o o sc s , pe h sta a tr p po t . S m u sm m , o p . cit

V i . 23 (2) ed pag . 3 i s u i r e so d i Poe e u c e nnan a F rd inand o l l ( ) n e g to al p oc s rio , Paim n to ac d o e d isse co i n l r i i nn n i il i s l ts o o . c it t stu on e i e p ù t ra o , m a be s p ù to to N c , p a a , v i . 367 o a , p ag . . PROCESSO E GALERA

’ v n l Sicchè come Ca our nel 18 59 , aspettava a sioso che A ustria ’ colmando la misura de suoi errori attaccasse rima il Piemonte , p , attirando in tal modo sovra di essa la riprovazione d’Europa ; cosi oerio dieci anni innanzi r etutamen e remurato a mettersi in P , , ip t p lv as e l ov n h l sa o, p ttò tranquillo che que g erno percuotendo a c e ui, si macchiasse della mancata fede ad ogni patto giurato ; e nel pro ’ s o famo so che ne s ni si s tud n n d e ita e o miti ce s eg , e iò o i v r

arsi la ondanna si ene renderla il m nifestamente ar i g c , b più a b ’ ’ traria mentre nella notte e scriveva il verbale di que dibat menti he s r n dit b li a m nte da uei ti , c eg etame te spe i e pu b c ti in Pie o q iornali e oscia in In hilterra ed in rancia servivano a scre g , p g F , ’ ditare sempre più nel resto d Italia ed in E uropa il governo di ’ Napoli ; ciò che oramai Poerio riteneva l unica cosa che un giorno potesse avvantaggiare il suo ideale E uesto r no d re i nan i di l i e r na via il cui q se e proce e n z u , p u fondo appariva sempre ppiù distintamente sbarrato dal cancello ’ d un er astolo o dal ati olo fa rande iare la fi ura di Poerio g p b , g gg g

l I l r o m e lib r r t u se ni : co l su o co nte no ( ) n u i e ano r ai d e ato p op osi o , d e di g g sto ico s vergognare il v igliacc o trad i m e nto d el princ ipe ; i n te re ssare i gov erni c ivili

r la u sa d i c hi so ffre e r la iu stizia . A ar s s n . e . pe ca p g o a , c p ‘ 2 ratto innanzi a su o i iu d ici c h e li c h ied e vano la s u a di fe sa e li co n v oce ( ) T g , g , g e cal m a e sicu ra d im e ntic o d i se no n fece altro c h e d e lo rare la ce cit e imm a , , p à n ità d e l o ve rno u e lla voce si d iffu se in tu tta E uro a e di ve nne ben resto u na G . Q p p

bile u sa. P n tt ar n ri o rnata d e l 29 a rile 1867 fo rmid a acc re m a a A i p lame ta . T p

26 I FR AT E LLI P OB B l O

G lads tone che lo aveva vi sto d urante il processo in dicembre ri vistolo d ue mesi dopo nel bagno di Nisida non lo riconobbe , , tanto e ra ià d t rior to n sa t g e e a i lu e (l ) . Eppure dopo dieci anni di q uella esistenza ridotto oerio allo , P s tato cui è parola nella lettera alla zia d el 1 0 gennaio 1859

' in modo che appe na fn s ul legno che doveva tras ortarlo a Cadice p , d ovè essere adagiato s u di u n letto concessei caritate volmente dal capitano de lla nave i n quel cor o mezzo inerte vive va p , sem re a liardissimo lo s irito icchè uando c m p g g p . S q , o e tutti gli ’ a ozzini d ei Bor ne c o n ta g bo , he g i nto s informavano fino a qual punto le sofferenze avessero disfatti i disgraziati mandati in quelle ’ galere perchè vi lascias sero la vita l inte ndente di A vellino

li chiedeva sarcasticamente co me stesse in salute o g , Poerio squ tendo i ols i str l n p etti da la cate a, gli gettò in viso come uno s uto p ,

1 e ttera a o r be rd n 7 l 1 . ( ) L L d A ee , ap ri e 185

2 V ed i l ett. a ( ) rr, p g. 6. (3 ) S u llo Stromboli rivid i e riabbracc iai d o po otto anni i l mio Carlo e gli altri amici ; egli e ra s ti rante ed il cap itano Fe rd i nand o Cafie ro co rd ial me nte gli ave va c ed uto l su a ste m r . a a . Sm s x s m ru . la mo te , ecc (4) Ecc o u n picc o lo sc hizzo d i q u e l le galere tracciato d a d u e cond annati poli tici c h e vi fu ro no rinch iu si e d opo pare cch i anni ne scrisse ro a m e nte fred d a : ' i a n I l ’ l b g o d sc h ia, e stab ilito nel a se po ltu re e ne so tterrane i d i u na d is tru tta ' c atted rale u e sto ba no e ra d e tt o d i c asti o erc h è v erano o a t i i fam os i . Q g g . p cc ia i p ù camorri sti d i tu tte l e gale re e d i gal eo tti pi ù lord i d i n e fand i v izi… ’ ' A ll e ntrare ne ll o rrid a ed osc u ra c av arne , so rm on tata d a u na sce lta m u nita d i m no e n rl fra i n ti in s o d i tu m u l l o m nd an te bo mbe a a , p r la cia e c o d anna ca to , i c a , c e rto d e l iu d i ci d isse : Da u i e sc no d u o tra m orti alla se tti mana uard a G ce , q o e , g tevi l e ance d alle co lte lla te usc o c . e . v o l 11 . 873 . p N , p , , p ‘ ' Qu e l carce re (Mo nte fu sco) d i cu i e ra stato ch ie sto l aboli zi o ne a no m e d e ll u m a Co nsi io v ia le n l re e c e re Fe rd inan o II n ità d al gl pro inc d i Pri cipato U te rio h d , ’ ' i h e iv i c i strin e va ne i 1845 a no m e d e ll u mani t abo liva u el carcere o ra c olu c g , à ; q v r no nto i m ri a e si d isse rrava in fre tta s enza s i d isse rra a pe i, rei solta d a o r d i p at , ’ r ta o tru i o n s o li averci so pra p ensato u n ista nte e cu rato lo d i alc u n es u r . C os t e ec l b rie lo v n l s o s s e a d e l m onte a u isa d e lle lau d e l a b ar a , sca aro o ne ass u lla sco c s g l n i v l s n i b sse v olte o sc u rità soffo cante to mie d e g i a t c hi sc hia i, bu gigatto i otte rra e , a , , l ro o s l n co lo s ace era iù vas to e m a sania, p ar p p ri fatto ad e a arvi l o s pirito ; u p p ‘ n i i v a d iven n e ro c o m e azzi co m e il fu asse gnato a o . A lcu ni d e mie co m pagni i d p . d ennaro altri e m ottoici co m e il u zz era ni e Sti ec o altri affe tti d i cru e G ; , T o , S fi ; i i l Pi n m a s i no so e Sta liano : d i bro nc h ite d ele sp in te , ro ti ; di re u ti m i irre frenabil T g v ch io a d iciasse tte fu rono p e ricolo si ssim o Po e rio ed io ; Sch ia o n i vi pe rd e un oc , ’ c o loro c h e a cau sa d el p eso d e lla catena e bbero ro tto l ane llo ingu i nale ; e final n i fi n i i m e V C v a lo Zenit a tre ntatre anni e m ente v i i c h i pe r et s a, co incenzo a l , F re nta u tt h i c o era s o o rs o v e ru no el lu cci Cim ino errari a t q a ro e c i d l e nza s cc , M , , Panu n zi atto o r u ato c iò ne llo s azio d i i rca sette anni e no n eravam o o, G , T q , e p c , c h e cinqu anta ! ‘ c hi frase a M o nte fu sco e p oi se n esoe ' ' v n e p o d i ca n te rra n ata ota asc .

Vecch i o d i tte rio c h e carc erie ri e so ld ati s pess o cantand o i n o gni tu ono c i face vano u d i r d a l n ano C nsra ou m u xo Memoria vo l . o t . , p a o cms s o n G A LE R A 27 la nota famosa risposta : a io questa cura di ferro d a parecchi anni e m i sento più forte E finalmente quando gli viene comunicato il decre to di grazia he co mm ta a a l i e ad altri suoi om a n di c u v u c p g i pena, gli ultimi a nn i alera in ndo e t dal R no o i d g ba perp uo eg , P erio nelle lettere ’ ’ a lla ia el 1 e 1 2 ennaio 59 nd z d 9 , 0 g sape o b ene che que fo li dovranno assare sotto li occhi di tante a t g p g u orità , in ma niera che non può liberamente esprimere tutto lo sprezzo che ri ’ er el e el Go er o se nte p qu Re qu v n , pu re e non tenta smascherare il suo pensiero con u na sola espressione di ringraziamento al Prin c ipe ; e d invece con la stessa calma di dieci anni innanzi d urante il rocesso come se anche adess o non si trattass e di sé ma i p , , c dio l m d fosse u n legale nel suo s tu , E g i esa ina fred amente da. ogni ' l n z n h s v l da d ato l i terpreta io e c e i uo re a q uel ecre to , recand oi l d n m a d è d er c m i maggior a no, ostr n o cio i av o preso tutto il disegno d i va infamia che si nas nd i n uel r t d c n nuo co e q p e eso , e a ta to de , creto di grazia.

Ma il fatto salie nte d l rocess e della con an a di pm e p o d n Poerio, ’ si è che da quel mo mento i casi di Napoli cessano dall essere una

u istione che s i di atte solo fra ue l Re ed i suoi su dditi ! l q b q . G ad ' ’ s to ne ch e ca itato n oli nell inverno del 185 1 -52 ll , p i Nap , a epoca ’ o l l rim la d el pr cesso del a U nità. d Italia suona pe p o campana na ta c le sue l t a marte llo in E uropa per le cose pole ne , on et ere a l rd d n d r le l lio 1 8 5 1 che nto co ntrib uir no a o Aber ee i ap i e ug , ta o r d r mo d ale la ma el te s d ef nto ld reat ma fi en e e n i fa d tè u o g n, no l s iv n s a lora quasi e sclu ame te ingle e . Ed è li che Gladstone dopo avere assistito a qualche udie nza ’ d e l r la lia i l tra d p ocesso del U nità. d Ita tracc a que ri tto i Poerio os b ll r hè così v ro c ì e o, pe c e :

Egli è certamente un costituzionale d e vo dire dopo u n accu rato l t e sam e d el su o caso , e la condanna di u n tal e ne fat o si rande e rave oltra io uanto sarebbe in uesto aese una simi g g gg , q q p ’ l e ostri nomi lici m e io noti lord g iau te cond anna di u no d n ni pubb gl , Giovanni Russel o lord Lansd owne o sir Giacomo Graham o Voi stesso

’ caro ne vi è alcu no de nomi che ho m enzionati più cari alla nazione ingle se forse nessuno più caro che non sia qu ello di

i ( ) S s r ra u aam . la mo rte , ecc . 2 V e d i e re e ( ) l tte u , pag. 28 I FR AT E LLI re a m e

’ ’ Po o a s o con tt i i na o le tani C rle Poerio era o m e ri u i ci ad n p . a un d e i d la C o l cos t t d avea a c e nistri el or na d urante a i uzione , e n h una delle t l a l m t a an E li ra posizioni più eminen i ne p r a e n o n polet o . g e in rigu ard o alla quis tione siciliana fa vore vole al mantenimento d ella u nità d el ’ Re no l E li e ra ure fa vore vole alla uerra d indi endenza come g ( ) . g p g p , essa fu d eno mina ta ; m a non h o u dite ch e spiegasse in que lla qu istiene o d i o i m aggior zel d e l re Nap l . ’ Poerio sembrava godesse l inte ra fidu cia d el Re ; la su a dimissione ’ al lorchè fu presentata venu e d apprima re spinta ed il suo consiglio chi esto anche d opo che essa fu accettata

s io n ell E quando qualche mese d opo a Nis ida, prima taz e di qu a

l a na oletan ove fu trascinato Poerio Glad via crucis del e g lere p e , ’ l l rima volta l i m ess one che stone io rived e e g i par a per la p , pr i ne riceve è ancora più profonda

Non ho mai co nversato e probabilmente non converserò mai più con un entil uom o iù colto e iù corretto d ella c u i innocenza e be g p p , , b dienza alla legge ed amore d el suo paese io m i fossi fermamente e così ra ionevolme nte convinte non altrimenti che della vostra care g . Ce to di uella di o ni altro u omo della iù alta o nestà m ent re n , e q g p , egli s tava avanti a me in m ezzo a d elinqu enti e coverto de l vile u ni forme della colpa e della igne minia

Palmers ton ll ra mini tro d li st r e talme nte im ressio , a o s eg e e i, p

n to dal on e nut di ll l tt ome se s i fosse trattato a c t o q ue e e ere che , c di un ero ocum ento di lo matico ne in o ia da ert to ove v d p , via c p pp ut l d s è un agente ing e se accre ditate pre sse qualche cancelleria . E e se

o o c m l s o La s n o e a cintilla che c rre s u di una batte ria ele ttrica . ’ s tampa liberale d E uropa e de gli Stati U niti da quel m ome nto in ’ sor e unanime contre uell o tra io alla reli one alla civiltà g q l gg gi , , ’ all umanità ed al pudore (4) che si pe rsonifica ne l Go verno di

1 No n sol o Po e rio m a li m i i ri n i li d l arlam e n a ( ) , g u o n p c pa e p to n p o le tano , co ntro c u i o i i ù si acc ani ne l u io ne o v rno bo rbo n c o l v p p l a p e rs ec z il G e i , a pe nsa ano a lla stessa u isa in ri u ard o alla u isti one s ic iliana. Un o d i ess i 1 ] M assari g g q , , ec co cosa ' ne sc ri ve va nel 1849 : La Sicilia chie d e v a l ind ipe nd e nza e la s e parazio ne po li tica ’ da a l ir s h i ta s t u s i n n is N po i. D ò c e t m e nte c he q u e a pre tc e e e ra u a d so nan za n e ll i ta llca armon ia e e rtu rbava l r m e nt na i nal i l u l r v p i riso gi o z o e , q a e ich ie d e a la m ag iore e f cacia o ssibil i i e d u n one M u u : o . c it a 47. g fi p t , p . p g. 2 ette ra a lord A berd ee n 7 a ri 1 1 ( ) L , p le 85 .

(iii l hi .

4 th e ove rnm e nt o f a les in re fe re nce to re al or su ose d o li ti l ( ) g N p , pp p ca e fle nd e rs are an o u tra e u o n re li io n u o n c iv ilisatio n u o n h u m anit and , g p g , p , p y, u o n d ec e nc G u nsre s z o cit . p y , p . ra c e nss e n G ALE R A 29

Napoli ; ognuno segu e con sguardo vigile la sorte di Poerio e dei suoi compagni di catena ; e questo sguardo dopo il Congresso di i l Re n n Parigi diviene cos severe , talmente insistente , che que o , ha iù ace finchè non ha esco itato la nuova infamia di na p p , g , nd r cioè sotto un decreto di ando er etuo dal Re no il sce e e b p p g , eco dise no di mandare a m rire nel Nord A merica P erio con bi g o , o u n ce ntinaio fra i principali condannati politici E quando il ’ o o o dis ziati s o B rocchetti, comandante la nave ve s n que gra , g l h n d nde trasb rd l mente per le difi ce tà c e i contra a Ca ice , e o ar i ’ l v ra violen n te su legno estere , perchè quel imbarce è una e za, e f l e i non ar vero otersi alfine li erare legra a a Re , qu sti a cu p p b

mol s nd immed tamente : imbarcateli da quella gente esta, ri po e ia a qualunque coste ’ r in Irl i Sicchè quando Poerio ce su oi compagni app oda anda , l s uo nome vi è già talmente popolare che non è strano se sbar ’ cando a uee nstown quella o olaz ione l accoglie in trionfo ; il Q , p p mayor gli dà il be nve nuto sul suolo della Gran Bre ttagna ; i pro ’ ’ r o e ove re nde al o io con prieta i dell albergo Sa ilors H m s , e p l gg om enso ed a Londra come ci vi altri pochi, rifiu tano ogni c p ; iun e la duchessa di Suterland lord Palmerston lord Russe l g g , , , ,

ami Brod ri a er ecc . e c . lord Ar ll Gladstone sir Benj n e , N pi , c gy , , l M d me To ss nd fanno a gara a visitarlo ; mentre ne useo i M . u a ,

‘ v s il e is into no alle nuo e fi ure u na calca sempre rinno antesi, i s l r v g in cera del re B omba e d i Carlo Poerio coperto dalla giacca ressa d el galeotto napoletano ’ Ora di tale popolarità che circondava il nome di Poe rio e de i n i t rr avour in antece denza suo compagni di martirio in I gh l e a, C a i i ne ha già colte tutto il frutto al Congresso di P r g .

e sl l F rd inand o l l ro voc ò l a se u e nte le tte ra d i ( 1) Qu e ste pr c ed ere ea e d i e , p g Ma lme s bu r ca o d e l abinetto te r e c h e d esid e rava rianno d are co n a o li le y , p g y , N p i re tta d ed e nte abine tto wh i al m inistro ru ssiane a relazio ni d iplo m at ch e al p re c g g, p ‘ ' Lond ra Be rnste rff : A ll ann u nzie d ate m i d ell invi o i n A m erica d i alc u ni p rigi e o ’ v v e l anim e alla s e ranza d i ri re nd e re l e nos tre re lazio ni ni erl po litici , a e o ap ert p p i is raziatam e nte il o v e rno n a oletane h a ac u ffic iali ce l G ov e rno d i Napo l . D g G p ’ ' com pagnate q u es t atto d i cle m e n za c o n u n d ec re to ch e toglie ne ll avu ni re la li be rtà civi le a m ili o n i d i su d d iti ; q u e sta p o litica e tante inco m pre ns ibile qu ante ’ d v in l l d ec re to 27 d i ce m bre 58 è u na vio lazio ne d e lle isgu s tosa al G o e rno glese . l V e d n u e c are Ge nte ch e il ov erno d ella Re i na d o o d i eggi nap oletane . ed te u q g g p v r i d l h e c l o ve rno na o le tane ne l 1856 e rc hè il a e rotto l e m ssi o ni ip o matic o G p , p roced e re su o e ra tiran ico no n u ò nel 1859 ri re nd erle p n , p p ‘ 2 R.. Ds Cas s a ne d un no . ( ) m , L fi Reg

8 S m u aaxm ssc e C u rno na mave o . c it. ( ) a , N , , p AL CONGRESSO DI PARIGI

erto il unto iù luminose della vita di a our la ietra C p p C v , p an ' ’ gelare su cui e potè poi innalzare e compiere tutto l edificio ' ’ d lla s a l a l eni e n f d e u po itic , avv m to per cu i e u consi erato non solo come il rimo u mo d ta d l Piemo r ma d vise fin p o i S to e nte , p i to i o allora li o l i con Azeg o, ma un fra g i uom ini di Sta to di magg ore influe nza e di c i iso na tener m a ior onto in E uro a e a u b g va gg c p , qu sto vve ni ento i m fu il Congresso di Parig . E quale e quanto lungo e paziente lavorio di preparazione per ’ giu ngere fine a quel punto ! Q uell intervento arm ate del piccolo Piemonte alla gue rra di e che schermio continuate fino ’ ’ m d de l d i all ulti o, onde sal vag uardare la ignità. l intervento i que m f li r i l quindici ila soldati piemontesi, ra g ese cit del e più grandi potenze e qual lotta sostenuta nel paese ed in Parla m con l h n nte o as i ne uas ento tre que li c e, come in u a rece cc o e q i l medes m n a he le risorse d il san con e i e parole , soste ev no c e gue del e o b n l e re io i ma en pa se n n isogna sciuparlo i ontan g n , t erlo in serbo per la difesa della patria e impiegarlo piuttosto contre ne ’ mici m l r co e A ust ia (I) .

( 1) Ecco u n rapid o ri assu nto d i qu e i d isco rsi u e si h o i no n s no tu tti m ate riali ch e no i invece F m a . N di ca c e i c m pe ns o ; lo r nsi razio n o liti ca s tim a d e lle altre o te n ze m orale re acqu istereme g ia, co d e e p , p , p ‘ on d r nza u lla d i ciò ne i o ssi am o d all attu ale ue rra s e rare . No n lo ria sta p e a . N p g p g le v h e l n o n u el l c e ad nano o o li e re c o rrend o co n av bi e era , c ta e e q a h gu ag p p ve ntatezza a gu e rre lontane e d abband onand o il p roprio pae se ind ifeso ce ntre AL o e u c a s s s o m P AR I G I 3 1

Ed anche llora co r te nte v f na serie d i dis acci a , m e ece n me , i u u p

edi da m mini t o c è da a o ur al ca di ella s e s ti l ri o s r io C v , po qu p p p ,

dizione mili r cioè a Lamarmora dis a ci rima noiati im a ta e, ; p c p , p zienti l r do l e tru e ontes i nd re n cam o , pe itar de l pp pie m a sce e i p , n au ed i line c hiede nti as solutamente una vitto ria, una vittoria ’ tentica ! Ma er l individuo co me er u n o o il successo p p pop l , ndici gius tifica e glorifica ogni cosa . E d i s uperstiti di quel qui mila soldati che sbarcavano a Genova coperti de gli allori raccolti ’ a C i v i all erna a , risolle areno in tal g uisa il morale de ll esercito p e

o i po te nte v ic i ne ne m ico . M and ia m o i no s tri so ld ati e v e infie risc ne le p ù m ic id iali l ti u l al so i n e e ll c ld s n n s o au m e ma at e , le q a i pragg u g re d a a a tagio ne o po s no c h e n t e ne l m o d o iù s av e n to s No e si no ri la u erra attu ale no n e u e rra d i ar p p e . , g , g g i l à La e rra im m is is l s s i s n n o st c vi t gu e r ce i no t ro te o ro , c e po e a p e rd e re il ro e se r

ito in rstran ie re c o ntrad e . Ri t iam o c o l n o s tro vo e i no i na u erra c ge t to , s g r , u g c h e ’ e r n o i no n p u ò e sse re p i ch e fo nte !l im m e nsa sc agu ra.

Buon ann o . Oh q u anti sac rifi c i abbiam o so s te n u t e p e r ap pare c ch iare u n es e r cito ital iane ! No i abbia m o s d ate o n i s e c ie d i ri vazio ni i siam o so tto m essi fi g p p , c io sisaim e tass e abbiam o afi re n tato la b ncaro tta d e l tato e r e ttare a a o d , a lo S p g ' ni i i lio ni n l bi lan io d e ll E r è l id liana e r pie ne m a m e c a gu e rra . pe ch ! Pe r e a i tn ; p n za d i o te r u an t fosse a z io i o rna re in l a sp e ra p e , q o c he co lta u n p ro pi ia o ccas ne , r t cam po ce l arid e : fu o ri lo stranie ro E p o i 1 T u tto qu esto abbia m o fatto pe r c o n su m are i no s tri m ilio ni e d i nostri so ld ati ne lla C ri mea ! ' a M a ac ns s rra . M en tre ci au u riam o allo ri l u o m o d i Stat d e m anda u ali L g , o q sarann o i v antaggi p e l nos tro pae se ? M wns nm n La gu e rra alla qu ale s ia m ò p e r p re n d e r parte n o n e c h e al su o p rin m re s l u n In u sto ca o no i fare m o ravi sac ri c i d i san u e c ipio e d e a te e i ia ga. q e s g fi g a oi ? o s e s ti o s d o v o e r e re d i v is ta la cau sa e di d an ro . E p Sare m p sa c i c h e re m p d na zi o nalit ita liana d e lla à .

r me to b a ornata d e l 3 a rile 1 54. Atti del Pa la n Su alpin . T p 8 io 1 55 av u r s v va a La M arm ora in Kad 1ko i C rim ea : T u (1) Il 3 1 m a gg 8 , C o cri e ( ) pe ux c om pte r q u e nou s ne néglige re ns rien po u r v o us fo u rnir te nt c e d o nt v ou s ’ ' v v ne l u blions as au rez b es e in : o u s av ez d ans ve s h abre sac s l a e nir d u pays ; no u s e p . il 1° lu glio ' ' ‘ ' i J aim e c roire n a l h e u re qu il e s t v o u s s u re : p ria la to ur d e Malako ff. S e n ‘ v il iv r éc h o u e u ne se ce n e fo is j e ne pré e is pas ce qu arr e a . Il 7 lu glio Se ia c e rtain qu e n o u s ne rec u le re ns d e van t au c u n sac rifiee po u r su b ve nir a v e s ' o u s s ve na u e l ave nir d u a s e s t e ntre te s Je s uis c e rtain be se in . N a q p y ' d aill e nrs qu e co nnaissant ne s d iffic u l tés fi nanciòre s tu ne [n ou s d e mand e ras p as ’ l l ind is pe nsa b e . ‘ ‘ v l i it d a m s No u s atte nd o ns av ec u ne orne lla i m pati e nc e la no u e le d u n pre m er fa r e . M ais n o u s c o m p re ne ns qu e tu d o is etre l e s e u l Ju go d u m o m e nt o ù ne s t ro u p e s

d e v re n t se m e s ure r av e c l e s ru sse s . Il 30 lu glio ‘ J ss père qu e tu au ras bie ntòt d e re ch e f Pe tt ttt a c òté d c to i e t qu e tu p o u rras ‘ t - m a o r o u r le o u r d e l a tion u i e le e nse ne se fe ra d ispo se r d e te nt to n éta j p j c q , J p , e p lu s beau co u p atte nd r . E final m ente i l 14 agos to ’ o o lam nte vo le m a no ra i n u na ne ces L inazie ne d e l no str C orp o e ce rt c o sa e , fi si tà l M i lu singo c h e t rov e rai m o d e pri m a ch e finisc a la ca m p agna d i co nd u rre i

b l o s ra d i l o o ne so no iù c h e c e rto . Se no s tri so ld ati al fu o co , e ve faranno e la m t r p c iò non accad esse ne risu lte re bbe ne l p ae s e e fo rse in Eu ro p a u na im p ressi o ne

i . v a . a mu s o . ci t. ve ] . l i . 1 13 e se u te s fa vore ole ed ingius t C , p , , p g 3 2 B B A T R LLI re am e

monte se de resse do o Novara li trasf sero tal come , p p , g u e prestigio, ’ ’ s e davvero uell es clto avesse ri o to una vittori ull A us tria q er p rta a s . E om iò f d c e se c osse nel fatto, ecco venir fuori la pretesa au ace di vou onde nel ros sim on r s a Ca r, p o C g es o e. Parigi tutte le v rie

uistioni d ris lve i tratt ss ere d a i fr q a o re , s a a pari par a i a o n o rappresentanti d elle gr ndi p te ze e quell del piccolo Piemonte . E qui ancora quante piccole menzogne ed infinglmenti onde te ner ’ s u il morale del aese nascondendo la osizione vera che n ece p , p i v in quel Congresso s i voleva riserbata al rappresentante del re di ard n S eg a . ’ ’ ’ Aze lio l uomo tut to d n e zzo il rimo entiluomo d It l g , u p . p g a ia, al ale er es rn ancora il rimo u omo di tato mancav qu , p se e p S , a ’ l auda ia del sa er s co e a ie hevolez a nel e c p o are, m l p g z sap r cedere n m t n n o to he i i te po, rifiu ò sdegnosame te u p s c s face va apparire così rande alla folla ed era nella realtà così modes to g , Ed è C v u infin c e a n v a o r e h p rte i sua ece . ’ ardo s s di lui t u t l s ranze t tta l ia Ogni sgu è fi so u , t e e pe , u ans ’ degli italiani l accompagna fidente ; ed ei sa quanto esse stesso ha

on i u it fome nta e tut sta mm di r za e c tr b o a r ta que fia a spe an , come limitati siano i mezzi di cui dispone per appagarla

bb 1 5 M ‘ A i si ri v v a a Lo nd ra al ni o te E m anu ele (1) 11 6 fe raio 8 6 . d ze gl o co sc e p ’ H vv n u l ra i b a i h al m iniste ro h an se m re d e t to c h e ai n e o a e e n a t p ù ell . Sa c e p g

zi ti v m l e l red v o arim en ti . E i is il m inis tro Cibrario a as siste a e co n gli a tri . l e c e p p p ( a c u i e ra s tato app icci cato qu es to no m igno lo p erc h è gran fu m ato re ) m e le h a ri

e v n c r e si c osi . Pe r fo rt u na c h e h o e r p tu to e nti giorni sono . T u tto il m o d o e d a p i i i r l no te e v e d e e s n co stu m e d i gu ard are d o ve m e tte i p ie d . M facc o d a e ch ta ' d ac co rd o c he assis tiam o so ltanto a qu el le co nfere nze d ove si trattano d ire ttam ente

li afi ari n s tri Pe u ll v non c i c hiam n o ci terranno a l co rre n te . g o . r q e e d o e a A ve ss e ro alm eno d e te rmi nato i p u nti ch e c i sp e ttan o e q u e lli ch e no n c i spet ' t no Ma osi c i las iano fu d ll u s ie nc h è v e lio ne . S e ave sse ro d et to d a a . c c ori e c fi g i l e h a re d o alle l oro o r e l rin io ie n . h i c u t b p c p ch e e ra c o si , paz za M a e ra c e p a se c le ric i Se and assi ad as pe ttare in an tica m e ra m i b u ttere bbe ro pie tre quand o te r nassi e sare i n u o d t s tu t u s to d e ve are r bu ffe te e u o m an a e . C api co c h e to q e p a a lo rd P lm e t n io v v v r n so e tte rm i i n u na o siz ne a m o . Ma qu a d e e i e e e n o p o s m p i o ‘ c h e a to rte e a io n e t n i ar i e r d o no c o o no re v o le . Ho d tto a , rag , tu ti d o g p t t c e p o e C ib rario d i u l u o D l r s to son o info rm ato c h e ve nte tira a u e sto ce rc are q a c n altr . e e q ’ o n resso E l E as t W n i n i s C . e g i d ed e ut le p rare . Ed alla m o glie s crive va il 22 ste sso m e se ' Pe r fo rtu na c h e h o l a b d i u a r ov i e v is to c he li itu d ine g rd a e d e m e tte i p ed i, m ette v o in u n étrin m i so no i m u nta to c o m e c o n m o lta ru d e nza sanno fare li p , p p g asi ni in c e rte o c c as io n i n n o v Mi b n rm e al d i e o h o lu to p assar o ltre . se m ra co fo ' ritte natu rale c h e chi a i as ticci se ne cibi e i o ris tto ro il di rit d au o re f p , p e t p p o to t er no n o sse rv are la d e t le C v v ta a n o . t l c n p gge . na, p ci . , e . n, p . x . (2) A lla vigili a d i p artire p el C o ngresso C avo u r sc ri v e va a Vi llam arina a Parigi Il est os sible il e s b b act de p , t m eme p ro a le q u e l a mission octu slls soit le dernier

- 3 4 1 s aa rnnm p o s al o

’ ’ Le refus qu e j e viens d épro uver (1) n am éliore gu ère ma position ’ parlementa ire forte ment compromise par l insucces de m es démarches ' ’ ’ i s oint u n r ison ou r moi d en en faveur de l Italie . Ma s ce n e t p e a p ai o nt n Pi mo t l s m aine ives vouloir s u m inisters angl s . Bet nrna e e n e v

ointé e ne su is u ére dis ose a s u vo uloir ceu . et fortement d ess pp , j g p x qu i facilitent a mes adversaires le moyen d e m e renverser d u p ou vou

E la lettera si chiude cos1

’ ’ iner ch z e m e ur Lnndi r de fète a l Hò l Samedi grand d e l p re . g an te

E i nou s rtirons le ive lu s s u moins ne l sacco de Ville . t mard pa p p

è a nter ent erdu ! vero il Con Tutto però non ncora i am e p to . , gresso ha già appianata ogni divergenza pel ristabilimento della ’ ’ d ll im o pace e per l ammissione nel concerto europeo e pero ottoman , l che formavano gli scopi del a riunione a Parigi, ma rimane tut t on ec rie di nat tavia a risolvere su alcune quis i i s onda , ura però tali come dirà qualche giorno dopo il Walewshy da provo care tosto o tardi complicazioni gravi ed anche turbare la pace ’ Fra tali u istioni l italiana e er trattarle d eve esservi europea. q è , p

u na nuova seduta . Ormai d unque è pas sato il tempo di pensare a compensi terri i l m ediati el Piemonte trattasi solo far conoscere le con tor a i i m p , ’ dizioni vere dell Italia tutta e d u nico rappresentante di essa al

o i he uello del iccolo Piemonte Ma uesti Congress non v è c q p . q saprà bene lavorar pe r tutti onde spianare largamente il terreno ’ i f T s d fi ssata er i sette d a r l la i pei d uturi. ale e uta è p p i e , poi s

differisce agli otto .

avour trae r fi to da o ni ora d ni min C o t g , a. og uto da qualsiasi p ,

circosta nza rossa iccola ette ola che rec dono il m omen g , p , p g , p e to fatale di quella seduta onde fare sempre più il vuo to intorno al

' l A ustria nella uesti ne i li na li in uei orn fr q o ta a , e q i i a i ra re g , pp s entan i d l i t e l e grandi potenze, c riesce ad ottenere ch e ciascuno

(1) Pe r le inge nti s p ese ch e il Pie m o nte av rebbe d o v u to so pp o rtare a c agi o ne ‘ d e lla u e rra d i C rim e a l i n h ilte rra ave va o fl erto al o v e rno sard o u n re ti o g . g G p s t di d u e m ilio ni d i ste rline ; sicc o m e p oi l e s pese d i q u e l la spe d izio ne s u p e rarono m o l o le r visi n v o u r u s t in ra d i t p e o i d i Ca ; q e i , co ggiato d a l o rd Palm e rs ton e d a o d C larend o n av v u o r h ie re u n l r , e a c red t p o te c d e su pple m ento d i p resti to d i li re s te rline cu i i l m inist ro d e lle nan ze i n lesi ris ose c o n u n d inie fi g p go .

2 Bu s c ar o cit. . 1 47. ( ) N . , p . , p A I: CONGRE SSO DI PA R I GI

’ d essi in quella memoranda co nferenza degli 8 di aprile prenda ’ ’ rd l attitudine che più ta i sarà quella medesima che manterrà. l Eu

ro a. ncora iando cosi il Piemonte ad a ttar im p , i gg spe e paziente che ’ l Austria le lanci il primo cartello di sfida . avour ha tosto com res o che in uella sed ta C p q u , onde far opera ’ v mente efi cace er la ca usa itali na la r d era p a , pa te ch ai ovrà rap presentare bis ogna ch e sia secondaria ; altri meno interessato di l nel uistione rim o far i nn Ed ui la q dovra p s i anzi . si distribuisce le parti : la Francia alzerà. la voce in favore d egli Stati soggetti ’ ’ a lla Chiesa ; l Inghilterra presenterà una proposta d amnistia da l ui redatta che i principi italiani dovranno accordare s i con ’ dannati politici pei fatti del 48 e 49 Sicuro dell appoggio di o e e li fa li cch d lci r i Na l on , eg g o i o ai uss ed ai russiani ma p p , ' come l innamorata che e vita contraddire al su o amante e li , g per d ona qualche infedeltà e vuole in tutto s i faccia bella mostra di ’ s è tale in uei iorni si com orta avour er l In h l , q g p C p g i terra . In ’ fatti is di lui idee nella quis tione de principati danubiani differi

c no da el d i l ni otenziari in lesi m s o qu le e p e p g , a pel momento egli

e vita parlarne gli si rifiu ta. seccamente un supple mento di ’ ’ prestito in più di quanto l Inghilterra s era impegnata fornire al

’ i m l rra d r e nte d e li fa o ne P e onte per a gue O i , e g b n m ine ma uvais eu e scrivendo al Forei n O ce tace studiatamente su a j , g ffi qu lsiasi accenno a quel rifiuto onde non ne rimanga traccia in documenti di l at i iù tardi n ti in Piemo te t e f p om ic , che p o n po rebb ro ar strepi ’ ’ tare contro l infida Albione e l alleanza ingles e apprende per c aso che il rappresentante francese Bourquenai ha suggerito a ’ l l n i to a s tr co di ro orre do o firmata la ac B ao , i v a u ia , p p , p p e, che tutti i delegati al Congresso vadano a portarne il primo annunzio ’ allora avour corre da larend a ll imperatore , e C C on a insinuari l uesti a tta e oi f la faccia lui ta proposta, e q cce p la ormu prima ’ c he l inviato aus triaco abbia tempo aprir bocca ; sicchè quand o i ’ al im eratore lare ndon che e d elegati si recano d l p è C , ne rice v i mi ’ gliori sorrisi ed i ringraziamenti per l iniziativa gentile da lui a s d d l t presa Finalmente eccoci all e uta eg i o to .

Hum o u it . . 1 45. 1 . r . c ( ) N , op , p

2 i i 50 . ( ) b , p . 1

( 3) i bi , p . 149 .

4 i bi . 1 44. ( ) , p 3 6 m u m ron xo

k m Apre il fuoco Walewe y, a contro il concertato, non tocca punto la questione degli Stati romani ; invece propone che il Congresso insista vivamente resso alcuni rinci i della enis ola italiana p p p p , e l i particolarmente con quello del e Due Sicil e , afiiachè con larghi a i lemenza mettan fine ad un sistem d tt di c o a i governo che, tre li inde olisce cr a arti iani alla dema o i en men b , e p g g g a. ! Clar don che arla dopo quello che con accento severo accenna al mal p , l so etti alla hi sa v governo deg i Stati gg C e ; Ca our che segue, in siste vivame nte contro la prolungata occupazione delle legazioni ’ ar delle tru e austriache che distru endo l per p te pp , gg equilibrio in Italia c ostituisce una minaccia sitiva politico , po per la Sar ’ d na Ma Hu ner l altro in at o austriaco h e eg . b , vi , a buon giuoco p r ’ rispondere : mi maraviglio vi laguate dell occupazione austriaca nelle legaz ioni e perchè non anche per quella francese in Roma ?

E tutto ciò non mena a nulla, rimane come una dissertazione ac ’ M avvenimento im rtan d lla i n ta l d cad emica. a l po te e g or a è i iscorso lar ndon sti matizzand con ar le di fu il o di C e , g o p o oco tu tto govern ’ d na do 11 i B n di Fer i n d orbo e. L impressione che ne provano tutti è profonda ; lo stesso Cavour scrive che Clarendon us ò un lin guaggio extra p arlamentare e qualificò il re di Napoli come avrebbe fatto Massari

Ora il discorso di Clarendon, in ciò che riguarda il movente ar o è n l n e che lo fa p lare, n n se no a parafrasi di quanto già ci qu anni innanzi Gladstone aveva scritto a lord Aberdeen Ma il he si fa i ll il overno passo c è tto da quel tempo è g gantesco . A ora g l n al d o o a ente ing ese , i qu siasi cancelleria ove era accre itat un su g , desiderava fossero note ufficiosamente le condizioni d el regno delle e i lie l r n tenzia o in lese che invita Du S ci . Ora è i p im o ple ipo ri g u ffic ialmente le grandi pote nze ad intimare a quel governo di

matar sistema. Riconosco conclude Clarendon il principio che nessun

1 C u s a o it. v o l 2 215 ( ) a , p . c , . , p . . 2 lad s to ne nell a le ttera a lo d A b rd ee n d e l 7 a rile 185 1 re v ed e nd o s icu ra ( ) G r e p , p la cad u ta d e i Borbon e d i a o li se e rsiste ne l su o m al o v erno e sce in u es te N p p g , q e spression i : C om e m e mb ro d el partito co nse rv ato re in u na d e lle grand i famiglie ‘ d el le nazio ni d Eu ro a io so no s ric or a c h e u e l artito s ta in al p , co tre tto a d re q p le anza v irtu ale e re ale be nc h è fo rse in nscia o n tutti i ove rni co stitu iti d i , c o , c G E u ro a co m e tali e c h e sec ond o ‘ n d i s i so ffrono iù p ; , il grad o d i fl u e nza esso , qu e t p o m e no d e tri me nto m o rale d ai s u o i ro v esc i e rica v ano forza ed i ncoraggiam ento d ai su o i s u c cessi AJ: oons anss o m p a u ra: 87

’ governo in il diritto d intervenire negli al ari interni dadi altri ’ o i Stati, ma cred sianv casi la cui l eccezione a tal regola è u n d itto ed n v i na ir u do ere, ed l Governo poletano, tal diritto e t al ’ ’ d overe l ha conferito all Europa ; e poichè i Governi rappresentati al Congresso vogliono tutti allo stesso grado s os teum il prind pio m o r hi e es in ere la r vol ione b o n la na c co r p g i uz , is g a elevar voce t a che ma tie contro un sis em n ne nelle masse invece di caimarla , ’ oi no l efiervescenza. N n vogliamo grida Clarendon che la ’ ta e non v è s pace sia turba , pace enza giustizia ; bisogna dunque far perve nire al re di Napoli il voto del Congresso per migliorare

un siste ma di governo, voto che non resterà sterile e chiedergli ’ un amnistia a prò delle persone state condannate o che gemono nelle carceri per delitti politici senza che il loro processo s ia s ta to

1 1‘ fat a 8 1 00 to (i) . ‘ t t W E tai voto in sdet i non rimane s erile . aiewsky riepiloga la ’ ’ n a discussione, afierma do che la maggioranz de plenipotenziari non ’ ha con s to l efii a che a b ro d l te ta caci vreb e el e misure di cleme nza, ’ o o t na o prese in maniera pp r u da G verni della penisola italiana, ma sopratutto da quello di Napoli E pochi mesi do o rimaste p , ' inaseoltate le rimostranze d Inghilterra e di Francia al governo di a oli i am a a r T le Bre N p , gl b sci to i emp e nier rompono ogni rela z on di lo a ica con uella Corte ed il 2 1 o to el m mo i e p m t q , t bre d edesi le e c la e anno lasciano Napoli. Ed e da ta po a che data decision ’ del re di Napoli di sbarazzarsi a q ualsiasi costo de principali fra ’ ’ i e v c l que galeotti polit ci, che e gli rit ne a ausa unica de l e ccez i ’ mento d E uropa contro il suo Governo

i Recueii énéral de r Tm itl s . C o t in ue ib rairie d e ie terich 1857 . ( ) g t g , L D ,

(2) i bi. 3 o o lu n h e ttati ve iù vo lte inte rrotte e oi ri rese il 13 e naio 1857 ( ) D p g tra , p p p , g n v J B s b n l el Pre sid ente d ella Re u b s i firma a u na conv e nzio ne tra D . osè u c e ta p p i l l elle d ue Si lie co n cu i b lica A rgentina e D Lu igi Cors a de la Spina per i Re d ci , q ue lla Re pu bbli ca si o bbligav a a ricevere in u na p arte d el su o territo rio i c o n d annati li ti i ti d al re d i a oli u rch è d etti cond annati co nse ntano p o c m anda N p , p c on d o manda scri tta ad e migrare vol ontariame nte Tale co nd izio ne era ripe tpta ' e v v z o e lla rima m tà d i ma i o d i ue ll anno i l o verno d u o lte ne lla co n en i ne . N p e gg q , g ' i m siccom e t utti ri borbo nic o co m u nicav a tal co nvenzione e condannati p o lit c i , a e su ro l i la co sa il Tis -es cond annò se ve ram ente fi u taro no acce ttarla, bito p pagats ' bbli n fi ni co l no n v oler iù re starsi e q uell acco rd o , la ste ssa Re pu ca Argenti a p p

c it l nite nziaria d el re di a oli sicch é la cosa siu mò . Finalm ente os t u irsi co onia pe N p , ‘ v e rso la fi ne d el 1858 F erd inand o il id eò al tro espe d i ente pe r libe rarsi d a qu e s e aleotti o liti i nd o e narrato n ella lette ra d i C . Poe rio a a . 88 e la g p c , seco p g p ’ d izione s iniziò nella m ani era accennata co n la lettera v a pag. 92. 3 8 r na rnm .r ros aro

Ed infatti furono appunto le ingius te e spietato condanne di ’ v dei Bor o e e l n st z mas i a quel go erno b n , i giu i ia s m che percuote e i l c cade di n uomo in covre d ceppi i orpo nte u em ente e pacifico, ’ ’ rl P ri i c i n me all interno ed all o quale e Ca o oe o, l u o ester riassume m ri a ole o im tutta la gamma del arti o n p tan , che pr a spinsero Glad stone a scri vere le sue lettere famose e che ora accendono lo

’ sdegno di Clare ndon innanzi all Europa riunita in congresso a P i arig . Cavour ormai può scrivere al Cibrario (l ) : la sed uta di ieri per noi e stata importantissima Tuttavia in quel primo mo m n n l a rama insoddisfatta di tt ner alche e to, a cora acceso da l b o e e qu cosa di al a il l uo Pi monte a lui non are aver ra iunto p p b e pe s e , p gg ’ ’ to sa c sosti ne M lì i tut quanto si poteva per la cau h e e . a n Pie m n il l llo m fin a ul m i ni o te vi è un uomo, qua e a ra co e o gli ti i g or ’ d v ta l a a i no ch h orr r tar i sua i , sotto pp renza d u e a in o e il trat ’ ' i l d l lo sul serio d afiar , dedito so o alle onne ed a la caccia, è quel però fra tutti gli italiani che in ogni momento critico pei suo ’ e e i l s fa paese , avra l occhio il più s reno p r g udicar o e aprà r mostra ’ del ma i r tatto r a ianare ni difficoltà. uest uomo V t gg o pe pp og . Q è i ’

rio E n . E a l to ma uele E adesso ancora, gli non s ing nna sul a por ’ tata vera dell opera del suo primo ministro a Parigi ; per quel i h do Re , il suo Piemonte è già virtualmente ingrand to . Sicc è quan

Cavour reduce da Parigi rende la prima visita al Sovrano, questi l d al oddi f n i m lo g i imostra subito tutte la sua ta s s azio e, ch a ando ’ ’ cugino e dandogli il collare dell Annu nziata . E l istinto popolare ’ ’ delle altre regioni d Italia uell istinto che quando non ad , q , è ’ ’ ar travia o m i no s n nna m leta l o era di colui che un te t a n i ga , co p p

no h n i ia T n . gior sarà anc e loro sovrano ; Romag e, Em l , osca a, ecc , inviano a Cavour indirizzi e medaglie commemorative per la sua ra ope al Congresso . ’ ’ ’ d l v d ll in Si, tutto quanto l Italia poteva sperare a l inter ento e ’ ato m n al n resso d Par i l a otten to ! er lui vi pie o tese Co g i ig , h u . p che le sofiere nze i iso ni le as irazioni di tutti li italiani ora , b g , p g , ’ ’ con rese in cons derazione dall E uro a Che im orta se l inviato p i p . p sardo non ottenne un palmo di terreno da aggiungere al ream e

i l i ( i ) n qu e l te m po ministro d e g i Ester in Pie m o nte .

2 Bu s ca r o . cit. a . 150. ( ) N . , p , p g A L co u o nns s o m PAR I GI 3 9

’ de re Ss haudi ; Cavour partito da Torino inviato del piccolo Pie ’ ne ritorn ra r sentante ell talia E n l monte, a pp e d I . certo i quel a sc duta memoranda furono gettati i semi che in breve produrranno ’ ’ il onve no di Plom ières la uerra del 59 l unità d Italia c g b , g , . no d l a hi sa u lo i o d B Il mal gover e l C e , q el sperg ur ei orbone , ecco ’ i coefficienti principali dell opera di Cavour al Congresso ; pure a ià a m ma li h tutto ciò esistev g d te po, g è c e Cavour seppe pro vocare il momento giusto onde tutte quelle brutture fossero pro

ett t da n va luce . osi iù tardi av r l imo a o ertirsi j a e uo C p C ou , u t c nv ’ ’ all idea dell ità i liana à oi uello ch l r l z m un ta , sar p q e a ea i zerà , o ’ nopolizzando al momento opportuno tutto quell assieme di energie suscitate fin dal 1848 e nute viv el z te e n paese da Ma zini, primo a os tolo di i a o i p questa un tà , e saprà tr r profitt del bracc o di Ga ’ ri aldi ch farà f rm em b e e e are a t po dovu to . UNA RESTAURAZIONE MUBATTISTA A NAPOLI

Vi fu un momento erò in cui si rischiò rovinare per sem re , p , p ’ ' er he mena a al com imento de l ità italiana forse tutta l op a c v p l u n , o mol iù di i i u n giorno to p tar vi s sarebbe pur g unti, ma attraverso i foschi a liori della uer ci le b g g ra vi . I uel oment fatal chi m se d o ro anam te te n q m o e, ri a e p itali en , ’ nendo alta la face a rischiarare l unico fetto ‘ sentiero a percor i i a ni rere, furono patr oti n poleta alla cui testa erano Carlo Poerio,

Silvio Spaventa . A misura che n ranci il s condo im ero cons da i F a e p si oli va, ri ’ na vano ne s uoi fautori le s eranze ch esso co a o o sce p , e po p co p tesse assurgere alla potenza del primo ; fra questo era quella di ’ r staur ion m urat s a a li ed a fi i u na e az e ti ta N po , tal ne s niziarono pratiche fin dal Napoleone III che ben comprendeva avere fermi su di lui gli ’ s d E u d osa h i l s e nd guardi i tutta ropa, ubbi c e vo e s ripre ere i di ni am izi si del o zio a i a in o ni cosa con ran e circ o seg b o l , g v g g d ' l s pezie nc ; ed anzi a difierenza de prim o Napoleone, fin dalla sua ’ ’ ascensi ne al tron e cerc rem rosamente l amicizia i lese o o, ò p u ng , ’ ade n os r l n t pera d i anda e in tutto a l unisono co quella poli ica . Tut a l l c m r iù tavi e insistenze de prin ipe Luciano Murat, se p epp

i Can u o . cit. vol . u o xa ( ) , p , , p ag. .

42 FRATE LLI p os a re

’ Immediatamente Manin nel Steele protestava contro quell opn lo che co l deva cosi socio, con un artico nc u

: d fica ss Fidèle il mon drapeau In ependence et u ni tion, j e repou e ’ rt tou t ce qu i s en éca e . ’ ’ S I ré n r e doit avoir un roi ce ne doit étre u u n seul i l talie gé é é , q et il ns p eut ètre que le Roi de Piemont

E qualche giorno dopo il Times ed il Siècle pubblicavano la seguente dichiarazione di Manin :

Il artito re u b licano si acerbamente calunniato fa nu ovo atto p p b , , az one rific o a a azionale Convinto che anzi di abneg i e di sac i all c usa n . ’ l I c est s ione re nt tu tto bisogna fare talia, he qu a è la qu e t p cede e e pre ’

al nte e li dice alla Casa di Savoia : Fate l Italia e sono con Voi. v e , g ' ’ E ce os titu zi ali P n at a fa l I al a e on ad Se no, no. di a c on : e s e re t i , n dir il P emo te siate italiani e non mu nici ali s o con Voi ingran e i n ; p e on .

Se no , no Tale dichiarazione segna una tappa importante sulla via dei ’ i l a a chè e s la art i o e d l r l unità ta i n , per p r e sa p e p ù autorev l e pa

li dis ta v da M z at da elli tito repubb cano si cca a a zini . N uralmente qu ’ f a rimasti edeli al gran Mae stro, Manin n ebbe vituperi e tacci ’ d aver tradito la ro ria andiera Ma il me ravi lioso si fu che p p b . g r n al i e in To i o, d la stampa uffic osa e particolarmente dal Piemont ’ v v - orta oce di Ca our, e dall Unione diretto da Bianchi Giovini pas p ,

o da oco nell file cavonrrian la di h z ion n sat p e e, c iara e di Mani fu accolta malissimo

iò sem c s strano a r io Palla i no he m n o fra C brò o ì Gio g v ci c , te e d inteso il concetto di Manin a s iegarlo ub licò varii articoli , p , p b ’ sul Diritto Fu e io la uerra ne iorna fii i si lla ro . p gg , g g li u c o a c ’ nta Manin d n B o e ci , iven e più accanita ; e ianchiG iovini sull Uni n u lic u n articolo addirittura a olo eti er M rat Mette ndo p bb ò p g co p u . ’ ’ un po in ridicolo l opposizione d i Manin e Pallavicino a quella restaurazione diceva che non sare ero erto a le r teste di , bb c p o ’ carta a che potrebbero impedirle ; difendeva i Murat dall accusa di dinastia s traniera dice ndo he tali er i Bor oni , c ano pure b ; Murat a Ns poil un nuovo anello della catena fabbricata a Vienna nel 1 8 15 sarebbe spezzato ; un nuovo grandioso focolare di vita liberale sarebbe aperto in Italia Gli italiani vivessero uniti

Pan v:cm o M mor e v e i o . 1 u . , i pag. 32. u na n s ra u au xons muna rrrs r a A a a ron: 43

’ nel grande proposito deil indipendenza e di liberarsi da quelli che ’ la osteggiano e che sono i tiranni e non i rettori de popoli ; m a non si precludono la via a ciò che può partorire il tempo e si preparino piuttosto a trarne profitto evitando di voler subor dinero gli avvenimenti a preconcetto opinioni come se a noi fosse dato di disporli e farli succedere co me ci pare e piace Pallavicino replicò e tale polemica si protrasse ancora per varii ’ ’ ’ m m a attenzi m ro a esi a oram i l one non solo d Italia, a d Eu p , i era rivolta a Parigi, al responso di que Congresso . Ques to si chiuse senza ch e nulla di definitivo si fosse deciso ’ per l Italia ; ma le severe parole di Clarendon e di Walewsky al ’ l indirizzo di Napoli ; le rimos tranze di Francia ed Inghilterra a ’ Ferdinando 11 poi mai governo de suoi Stati la rottura delle relazioni diplomatiche che ne seguì fra quelle due Potenze e la Corte di Napoli ; tutto ciò non fece che fomentare sempreppiù ’ l a i zi ne mur n l g ta o attiana, che verso la fi e del 1856 raggiunse i ’ massimo rado d intensità g . Il 14 luglio 1856 Canofarl ministro di Na oli a Torino inviava , p , al suo Governo un rapporto (3) in cui si accennava a tutto un iano m urattista con sbarco a a oli ec p N p , c . Il 25 lu glio 1856 Pallavicino scriveva da Torino al Manin a P arigi (4)

icuso assol tamente d a ci rm i d ll i m r na na Il R u i mp c a e p esa poleta . movimento che si prepara a Napoli con la bandiera neu tra o mu rat tista lo so di certo Si lavor r far sco iar u a rivolu o Na . a pe pp e n zi ne a

oli con ba ndiera ne utra o. c iò dob iam o o orsi con tu t l ostre p , b pp te e n forze

’ Il Pa llavicino era sta to p oc anzi richiesto da u n Comitato ch e aveva sede in Torino a dare u na vis tosa somma a llo scop o di comp rar ed armare d ue vap ori coi quali si voleva aiutare il m o vimento che s tava p rep arand os i in Nap oli

‘ i Pans av1c xo o . v a 6 e se u ( ) r , p . cit , o m , p g. 88 g ito .

2 Gats u o i . v c rc t o l a . n ( ) , p . c , . 1 1 , p g . 3 rand e A r h v i d l i ( ) G c i o i Napo . 4 Ps anav xc xs o i v i i a ( ) , o p . c t. , o . n, p g. 290. (5) Qu esto c o m m ento e scritto tal qu ale ne lla m e m o ri e d i Pallavicino in u na annotazio ne la le r d al tte ra p ec e e n te . 44 rna rxnnx r on aro

’ E da Aix il 2 1 agosto di quell anno lo stesso Pallavicino scri veva a Manin ( 1)

! rat i l i qui Mu col Salice t , i qua a fa sembiante di non riconoscere più i su oi vecchi amici

E La Ce cilia a sua volta a Pallavicino in Aix (2)

. a Torino 2 a to 1 56 , 4 gos 8 . E di Murat che ne dit e ? ! vero che Saliceti abbia preso costa u n aria d i ministro in possan o ?

Luciano Murat intanto prendeva accordi coi capi della lo

e - gion polacco u ngherese disciolta dopo la pace con la. Russia ; e da Napoli alla fine di agosto dal partito murattis ta si inviava in Francia il negoziante di te ssuti Rad aele Ajello per concertars i col rinci e Murat Ricevuto alla Ma maiso il rinci e di sse al p p . l n, p p ’ l A ello l nostro Saliceti molto si deve e li è la mente del j A , g ' p artito che vuol redimere Nap oli d ai B orboni e cos tituire l Ita lia libera rte i e d nte i er o col re ittorio E manu ele , fo ed ind p n e d conc t V e col o te di a vou r c n C .

d l 1 8 M rat in va Aix ali Finalmente verso la fine e 56 u via ad , qu suoi ra ti li ti ed neral l bot che occa ppresentan , Sa ce il ge e Ta a , abb t a i r s nt nt l isi con A ntonio Scialoia e Pietro Leop rd , rapp e e a i de

artito murattista na ol no fissarono le asi definitive del nuovo p p eta , b i t li ci è di sione o rdinamento che avrebbe dovuto atabilirs in I a a, o vi d ella penisola in d ue regni : il se ttentrionale sulla sinistra del P o ’ d alle Alpi ail Adriatico ; il meridionale la Sicilia co mpre sa man nd rale il Pa a on Roma alla destra di ques to fi ume , ri e o neut p c e d il patrimonio di San Pie tro ’ ' ’ L aflermazione del pri ncipe Murat all Aj ello che egli agisce di o l n i C vour che in uel concert col Piemonte , cioè a dire co co te d a q o ne i i v tica era vero ? o detta erchè il artito temp d r ge a la poli , p p ’ ’ m urattista napoletano più s infervorasso nell impresa t iniana ssa e r hè come dice il A sen ire la stampa mazz e , pe c , Chiaia convinta che il conte di Cavour aiutasse sottomano i

i v o . ( i ) Panu vrcm o , o p . c t. , i

(2) lh i .

u c it. v oi . il . a . 435 . (3) N a o , o p . c , p g

(4) ibi .

5 Cu m a o . t voi . i . c xc u: . ( ) , p ci . , l , pag U NA B E STA U BAZI ONB I U RA TTI BTA A NA POLI m ttisti o e chè stiman o atto di uona uerra far i ò ura , p r b g s che ci i ni o n i n f r m fossa creduto dagli talia , g i g or o o te ente accusava Ca li a vour di vendere la penisola allo straniero . vi erano pure uo re oli non ascritti a el artito i uali mini auto v qu p , q senza giu ngere

' l afi o r a addirittura a quel e ermazi ni, pu non s pevano frenare i loro ’ r l a o io che arer loro avour d timori pe pp gg , a p , C ava anche troppo ’ m all im resa di Murat er a oli In u aperta ente p p N p . na lettera di Manin a Pallavicino del 25 luglio 1856 si t rova

Scrivono a Ulioa d a Torino sos pe ttosi che il Governo favorisca i e i attivissimi dei mu rattis ti ca itanati d Mass i man gg p a ari e da Sc aloia . î Esso Ui oa pensa che convenga parlare al Rat tazzi ed avvisarlo ch e il partito nazionale intende attaccare quei m aneggi perniciosi alla ’ ca d i l a e sarebbe indi ostre t to a at a car usa ta i , qu c d t c e anche il Governo Ch a ? io s e re ch che li favorisce . e te ne p re Vogl p ra e la notizia ricevu ta

i tt Ad i modo è o urtuno da Ul oa sia inesa a. ogn pp che la cosa sia chia ’ Na oli d ive nte reb e refet francese ecc . Preferi ne p b p , sco, ll in ’ ’ ’ i r d l I lia t d r o i l nte ess c el ta , l atroce iranni e bo b n ca

E qualche mese dopo Manin riscrive a Pallavicino rincarando la dose Pari i 19 a osto 1 856 g , g . Scrivono a Ulioa da Torino e d a Genova che il minis tro Cavour inc t Rome di tr ttare oi aricò S occo e o a c pri ncipe Murat, il quale in lar o d ell iù ma ni ch rom e Afierma o ch i c i r g e p g fi e p ess . n e ap del pa tito murattiano in Pie m te sono Massa ri Scialoi e Pis ll i d on , a ane i , intim el

m n rtam h minis tero . Qui i u rat tisti dico o ape e nte c e il Governo pie mon ’ t d o l Cose nz 2 e d Ulioa c d o ese ò d accor o c n oro . ( ) re erebbero opp rtuno riunire in u n volumetto tutto quello che si e finora pubblicato co ntro la candid atura mu rat tiaua ed inviarne buon numero di copie nel regno di Napoli

E La arina er a ere il cu r etto s ciò e to li re di ez F , p v o n u g e m zo o ni e uivoco nella rima settimana d i s ttem r si dir g q , p e b e ige di rettamente a Cavou r con una lettera di cui ecco i periodi prin cipe li

’ Da z h c lle conve rsa ioni c e ho spesso on l ottimo cav. Cas telli e nata ’ in me la convinzione che il minis te ro repu ti l avvenimento di Murat

i Panu n c o ( ) m , o p . cit. , v o l . 2) Il te stè d f ' ' ( e u nto ge ne rale d armata, coll are d ell A nnu nziata. 3 La Fu a ( ) m , Episto lari o. 46 I FR ATE LLI ro nm o

' al trono di Na oli com e cosa u tile P m d p al ie onte e all Italia . Noi ab biamo opinione contraria e lavoriamo a far si che la futura rivoluzione d elle Due Sicilie sia fatta al grido di : Viva Vittorio Emanuele ! Non e qui il caso di discu tere quale d elle d ue Opinioni sia la più agevol m ente trad ucibile ia Io m i rivol i u ndi al . go q la S V . come al conte di Cavour e le chiedo che ella lealmente voglia d irmi : Noi non contrarieremo e non d aremo favore al rinci e M ra l p p u t , ovvero i con t rario

La risposta venne immediatamente

a Il conte d i Cavour prega il signor Giuse ppe La Farina di volerlo ’ a i a v ita dom ni 1 2 m r s o nor re d u n is a sette b e in ca a sua, via d ell Arci vescovad o alle ore 6 del m at tino e li rese nta nel tem o s so i , , g p p tes suoi complimenti

Ed ecco ciò che in quel colloquio Cavour disse a La Farina (2)

’ Ho fed e che l Italia diventerà uno Stato solo e che avrà Roma per s a c tal ma i oro se essa sia dis ost a a uesta and t r f u api e , gn p q gr e as or ’ m i e c no c do unto le altre rovi cie d ell Ita o az on non o s en p p n lia . S no m i nistro d Sarde na e non osso nè d bbo dir o far cos d el re i g , p e e a che t comp romette. avanti tempo la dinas ia. Faccia la Società nazionale ; se ’ ’ li talia i o tr a o m atu ri er l unità io ho ran g I n si m s er nn p , spe za che l op port unità non si farà lu ngam ente attendere ; m a badi che dei miei ’ amici politici nessu no cred e alla p oss ibilità dell impresa e che il su o avvicinam e nto mi compromette rebbe e comprom etterebbe la cau sa che

r u niamo . Ven a d a me uando vu ole m a rima di io e h p op g g q , p g rno c e nessu no lo veda e c he nessu no lo sappia . Se sarò interrogato in Par lam ento o d alla diplomazia (soggiunse sorridend o) lo rinnegherò come Pietro e dirò non lo conosco

Ma ià rima di La. arina Pallavicino s into alla. le t g p F , , p d tera di

n d 2 l lio er s t ed r n o ttazzi ma Mani ei 5 ug , a ta o a v e e on s lo Ra , an e r l al l a d tt s e st li ar l 4 ch Cavou , i qu e g i avev e o que t te ua p o e ( ) Non credo avere il diritto d i opp ormi ad una rivolu zione nap o ’ ' l t in avore di u rat che Pallavicino s afirettò omu nicare e ana f M , c E ri rnand u u lla ris sta di cui non fu er nulla a Manin. to o s q e po , p s oddi f P in i r v v a anin al he io no do o : s atto, allavic o cos sc i e a M qu c g r p

C a o v . 9. (i ) u r t a, p . c it . , o i I l , pag. 24 2 C a o v ( ) n na, p . cit . , o l . u , p ag. o ro… .

3 Pant av °tno . c it v ol ( ) t , op . , . U NA B B STA U B A ZI ONE M U B A ‘I' TI BT A A NA P OLI

To o 10 a 6 rin , gosto 5 (l ) .

a Go iem ontese come ti ho d e tto o av at Il verno p , , n n f orisce Mu r e

’ o avversa I Ministri ten ono il ied e in d u tafi non l . g p e s e . Questo, se non isba lio è il dise no ministeriale : servirsi della i oluzi e co tro g , g ( r v on n ' ' l Austria e d ella diplomazia contro la rivoluzione) ; all Italia u nificata ’ o n m t l : ma s r eri ce u n r no d ll Al Italia c n u a e ropo i Ro , i p ef s eg e ta con d ue capitali : Torino e Milano ; si vo rrebbe una foglia del carciofo ed ’ a nche m a uanto all intero c rciofo i m unici ali iem nt lo , q a , p p o esi

res in ono che il loro stom aco tro o debole non è atto a s altirlo n . p g , pp m

Ed il 1 9 settembre i sospetti sempre mantenendosi vivi nel Pal lavicino questi insiste va resso Manin 2 , p ( )

. a Le cose ostre rendono u na ie a che non m i arba I Murattiani n p p g g . acquistano forza di giorno in giorno ed io non du bito di segrete inte l ligenze fra Mu rat ed il ministero sard o

Ora che lo stomaco di Cavour fosse atto a digerire non solo d f li a t t i tero il rciof iò a t m o o o tuno e i ue og e, m u to n ca o, c e p pp r d m s a è er l ri h s da a r le i o trò ampiamente . M c to de pa c e e un pa te asserzioni della stampa mazziniana non rispondevano per nulla al v s iz i are aves il mono olio r n ero ; e le not ie di cui Ul oa p se p , e a o e sagerate ; ugualmente esagerata era quella rigorosa neutralità per cui a o st n d u na restaurazione m urattista , entro C v ur o e tava rap e arsi p ggi . in u n dei Per dimostrarlo basta acce nnare a d ue fatti. A Tor o o ’ a de l mo im o r t i ta ra esule na o etano cialo a ed c pi v ent m u a t s e l p l S j , ’ sottord n l l ro m o letano ssari ostoro dal loro in i e a t e igrat napo Ma . C imo i n ere in monte t stochè cono ero il avour ne di pr g u g Pie , o bb C , ve nne o i ù f del se i i iù a tivi coo eratori della sua o r pi e i guac , p t p p i ma e t l c m n i in o o l tica ; e i, durant utta la oro vita, o piero o att pp l e ssi un ue s i ado eravano r la s izione a. quel a politica . Se d q p pe riu scita di Murat a Napoli vu ol dire che non solo ogni loro atto , e ra noto a avour ma da lui au torizzato e ienamente a rovat C , p pp o . Inoltre La Farina acquis ta la convinzione che Cavour e favo v le a r ne c n stelli O a h re o Murat in seguito a conve sazio o Ca . r c i , s m d a o r ello che ome e ra Ca telli ? Il più inti o degli amici i C v u , qu c

i P nn vxc m o . vo i . . ( ) a a , c p e . , m 2 i ( ) bi . 48 1 nna rnnm nonn o

dice il Vimercati 1 a in tutte le circostanze era il consolatore il ( ) , , ’ ’ depositario d ogni suo segreto che l assistè durante la malattia fino agli ultimi momenti di sua vita ; ed a cui i principali uomini ’ olitici del Piemonte a comin a da o do l p , ci re Massimo d Aze gli , po a morte del rande statis n g ta piemontese, scrivono lettere di condoglia za

come se in avour astelli a i d f l i adorato . C , C bb a per uto il ratello i p ù E sare e stato rio la ru ro lui il Cas telli che era il tatto, p bb p p , denza ersonificata e h er z con le sue indiscre p , qu gli c e per le gg e za zioni avrebbe rischiato compromettere Cavour ! Se quindi Castelli si era ermesso f arina che p ar intendere ad un uomo quale il La F , ’ Cavour riputava l avvenim ento di M u rat al trono di Nap oli come ’ c e v ol d r he non solo e li osa u til a l Piemonte ed all Italia, u i e c g e a endo di non om romettere il Ministro ma anzi r sicuro, ag cosi, c p , ’ iovar li cercando trasfondere quella convinzione ne ll animo del suo g g , Ed in ciò non s a li infatti La arina che aveva ascoltatore . b g ò, , F iniziato la sua vita politica come ardente mazziniano ; che poi di venne unitario seguendo la formola di Manin : Italia e Vittorio Emanuele ; fu proprio in seguito a quel dialogo con Cavour pro l he frena do ancora le sue vocato dalle indiscrezioni dei Caste li, c n im azienze u nitarie da quel momento non diede più u n passo che p , r non fosse s tato autorizzato d al conte di Cavou . Ora tutto ciò verrebbe a dimostrare che in quel movimento mu ’ ’ rattista il conte no tenuto dal Cavour fu u n po lontano dall as , g

' somigliare a quel massim o ris e rbo afiermato dal Chiaia Ed ora ecco sulla questione d ue lettere di Cavour ; la prima al ’ ’ l l o in t rdo L d l altra al m archese Emanue e d A ze g i , m is ro sa a on ra ;

orti se reta rio di ella le az one nel m che costitui a conte C , g qu g i te po v ’ l o l Azeg io in conged .

rin 9 1 856 n Tu , m ai ' a j e crois qu i l n y a pas d e monvam ente ré vo lutionnaires a craindre ’ ’ ulle art si ce n est a Na les e t en Si il n s a it b uc u ans n p , p c e . O g e ea o p d

les deu a s . Les missaires de Murat sont de i el u t m s x p y é , pu s qu q e e p , ’ très actifs : ils annoncent a tous leurs partisans que le m om ent d agir ’ ’ s a oche et i l s ho t a se r r ppr l e e rten prépa e l action. , x Cela ous m t d s u ra d m n e an n g n e barras . Nous ne somme nullement

i Cu rs um Carte io olitico vo I l . 65 . ( ) , gg p , . , p 8 2 C a n u o . c it. vol . n . c c n ( ) , p , , pag x .

S . Bu s c ar c . e 167 . ( ) N , p . , pag.

50 r narnnm no nn o

biettivo ; maggiore indifferenza Cavour non avrebbe potuto dimo strare per la sorte riservata ad un villaggio di Turchia ; e nella ’ m desima le tte a ti a ro osi della ues on d P e ra Cor , p p to q ti e e rincipati n i ni ch all d t v i uant n ue il P Da ub a e ora. iba te as , q u q iemonte non fosse ’ n la n er a alla es tione r av per ul i t ess to qu , pu e C our vuole che l inca

ri t rd e e e r i u t en o sa o, s nza p rd e u n m n to di emp o faccia cono scere al ministro degli es teri inglesi il suo modo di vedere intorno a uell ues ione q a q t . ’ ! certo che l autore di tali lettere nel momento che le scri

’ veva o non credeva punto all unità o dovea consid erarla come un

so no realiz t m m olto m m g zabile in e pi , a olto lontani . E la evidente insistenza nella seconda lettera a voler dimostrare come il Piemonte non possa far nulla per impedire le me no mu rattiste omai onfa t a i s v l ie d v tri n i Napol , ela i pens ro el Ca our di voler preventivame nte scagionarsi d a qualche rimostranza che ' l Inghilterra informatissima di t utto quanto riguardasse Napoli otea rivol er li di favorire s n dire ttamente er m zzo p g g , e on , p e ’ d o m e su i inti i quella im resa . , p

Il 10 marzo 1857 Castelli scriveva a Minghetti (2)

l avvenire è le ttera m orta a tal punto che Cavou r dice ch e o ni iano o ni ro etto e inu tile che tu tto d i ende d a un accidente g p , g p g , p , ’ a e c he llora s i ved rà. se Egli s appia prend ere la fortuna pe A ggiungo ancora ch e qu i si c rede che il solo in Francia che possa ' ensare a noi e l Im eratore m a che cosa ossa o vo lia fare niu o p p , p g , n lo u ò dire cos icché ricadinm o se m re ne lla olitic de li accid ent p , p p a g i

’ Queste parole non sono che la. parafrasi del sunto dell articolo riportato di Bianchi - Giovini in favore di Murat e di quanto lo ' s tesso avour avea dett La ri 1 C o a Fa na il 2 settembre 56 . ’ Cavour e ra l uomo di s ato le nz h m t per eccel a, c e non i rava s e

‘ non a ciò c he r se ntava os sibili tà. siti v l p e p po a di riuscita, ed a lora ’ escogitava tutti i mezzi per conseg uire al più presto quell intento ; ’ ’ allargando il s uo id eale e mu tando l escogitazione d e mezzi per ra n r “ ggiu ge lo, a seconda d ella mu tata. condi zione de lle cose ; e cer cando se m re a misura che m ir a andare innanzi u p , av , che n lla po

1 V o u s n e ( ) p e rd u : p as. u ne m inu te p o u r faire la c om m u ni cation d o n t v o u s et e s

2 C \ 8 TB LI o i L . c t v ol . a . 157 . ( ) , p . p g u n na s ra una zxoxn mu na rrxsra a a a ro n 5 1

tesse succedere da obbligarlo a retrocedere . A mmaestrato dalla ’ a del 48 avour al on r sso P d olorosa esperienz , C , C g e di arigi si era m ir e Piemonte che la s ola Par a limitato a non a b e p l m , e per ’ ia o ne ure lla li ri i q uanto e si destregg ss , pp que g usc poter aggiun ' gere al reame de s uoi Ro Sabaudi ; ed ora passati appena pochi del n ress o avre t mesi dalla chi us ura Co g , bbe po uto egli pensare seriamente ad u na annessione al Piemonte del vasto regno delle n o rio in uel m t D ue Sicilie, e qua do pr p q omen o uno degli uomini ’ più potenti d Europa vi avea ficcati sopra i suoi occhi di prode ? ’ A Parigi Cavour avea acquistato la persuasione che l unico che d avvero volesse e potesse fare qualche cosa poi Piemonte era Na

oleone III ed avre e dovu to dis ustare ro ri costui n n p ; bb g p p o , co u a ot nte o osizione all sue mire s u a oli i mp e pp e N p , e per correr dietro

so no che in uel momento arco. irrea iz l a d u n g q p l zabi e , rinunziare ’ a ll ingrandimento immediato del Pie monte che ne sarebbe venuto ’ d i conseguenza con l ascensione di Murat al trono di Napoli ? Con t inuate ad a ire nel senso unitario diceva avo r a La arina g , C u F , m lio se si ri uscirà ma il vos tr ideale m l eg , o , al omento attua e , è c onsiderato talmente sogno da mentecatto da tutti i miei amici

i i h i solo v der d o polit c , c e l e ci assieme , ingeneran o il s ospe tto che l

ossa dividere il vostro so o mi om ro et com m t rebbe p gn , c p m te e pro e te

la causa che propu gnato .

om i m n s i i l d arde na avour non C e p e o te e , come m n s tro de re i S g , C otev a ire di e sam nte l di ue li esuli na oletani che p a g v r e . A pari q g p , do erandosi in ro di Murat come na oletani a ivano el ene a p p , p , g p b

d i Napoli .

a In quegli anni scriveva Giuse ppe d e Vincenzi ( 1) a proposito d i Salice ti 2 cos tristi de o il in anta ando ar v ch n uno ( ) i p c qu , qu p e a e i s ra lio d r nza t a ri rsi e li Sal ceti rte io pi g i luce e di spe a po esse p , g ( i ) pa gg p er il principe Murat ; né lo stesso Cavou r fu alieno da simile sciogli m ento

’ V eran er l n i d e im e m o non r o p ò a cu i che n quel me s o t p , p eoccu ’ ati nè d el Pi m t d l ens vano me te all Ital a p e on e nè i Na o i, a unica n i ; , p p ’ e d eran proprio coloro le c ui condi zioni speciali d esistenza ben r t a vrebbe o autorizzato ad aspirazioni meno al o .

1 A ttu al m nte s e na to e R e no ( ) e re d l g .

2 u vo o . c i t. vo i . i l a 43 7 ( ) N , p , , p g. . 52 r na rnnu p e s a ro

’ l o l i t l A llo di Il delegato napo etan a princ pe Mura , j e , ritorno i s ferm rima a Torino onde dare relaz ione della dalla Franc a, i ò p , ’ v sta ol rinci e a ca i del artito murattista che cola. s ua inter i c p p , p p lo o ardi E costoro s iccome r risiedevano, cioè Scia ja e Le p , pa av er Murat con le inte nzioni le iù retto oramai rima teggi ano p p , p o e e e oltre trovarono iusto che ar itri dello de termina di pr c d r , g b ndere dovevano ess ere rimi coloro che so er z ioni ultimo a pre , p pp ’ i dell ale e dell er astolo icchè scri ro n tavano il mart rio a g ra g . S sse u ’ d dimostrando tutta l utilità di sostene e Murat da Memoran um, r , i na le tani ote ano s erare saluto ed e si che s ta c ui soltanto po p v p , s ,

i à . vano in galera, l bert Tale Memorandum fu spedito a Carlo Poerio nel bagno di Mon

tefusco .

a o d na l P r o i Il d uca di Castromediano, comp gn i pe de oe i , d co (2) ch e quel Memorandum e la relativa rispos ta di Poerio che finiva con le fatidiche parole : a la nostra ste lla polare s ia sempre e solo il Piemonte furono le sole carte entrate ed uscite se gretamente ’ da bagni di Montefusco e di Montes archio d urante tutto il tempo v r a cco n altro com a o i a di che essi i rimase o . M e u p gn d caten

' io co e racconta iù difiusamente tutto el f Carlo Poer , m p qu atto (3 )

‘ ‘ ’ Sifiat to Memorand um fu con lettera afiettnooiooima da d ue illustri e suli (Scialoj a e Leopardi) spedito a Ferdinando Mascilli (4) e da S li m o a o ques to afiid ato al dottore Giuse ppe qu eg a, edic ddetto al bagn re f tto in colle io il uale des tm mente mel conse nava e stato mio p e g , q g , s d la vi ita medica con incarico di dar li la ris osta o o d ue pas an o s , g p d p f a a c i no c nc rd e u la i r i. Fattone le tt ura r l un di i o o f ris o sta che il g o n , p t Ni l Pa e s c te ll Poerio d e tava, e co a l rm o u arta d a ci da o stesso d ot

tore scrive vo ed io finto infermo di sotto la coltre li conse nava . , , , , , g g ' Pe r essa si diceva : essere esiziale per l Italia cacciarvi in mezzo u n

1 Nxsco c . v i . i l a . 43 7 ( ) , p . e , o , p g . 2 C m no x nn as o o . i v l a . 3 ( ) t , p c t . , o . u , p g 8.

3 u no o . c it vo l . u a 43 7. ( ) N , p , p g. 4 Fe rd i nand o M s il li n to in a b s r a v l r ( ) a c , a C m po a so ne l 1812 ; a rest to p m o to pe cau sa li be ra le p rima e d o po il 1848 ; ne l giu gno d e l 1859 tro vavasi a l carc e re d i M r a d i Ca u a l l h è e l m atri m o n o d F i l l s a ri nia S anta a i p , a o rc p i i rance sc o a u p gi o ‘ u m u i es ilio a ll is la d i a i e d iv i ri m as fi no la m ta i tata n o C pr . e a c h e non fu p ro c a ' la c o s ti tu zio ne in a oli ne l iu no 1860 co sti tu ito il re no d i talia u ò varii N p g g : g , occ p po st: im po rtanti d ipe nd enti d al Minis te ro d e lle fi nanze ; m o rì in S an ta Maria d i

C ap u a ne l 1892 . 5 ico la Pale rm o a iato ro rie tario d i R e io Calabria co nd an nato alla e na \ ) N , g p p gg , p d i m o rte e r reato o litic o i co m m u ta in 9 ann i d i f rri p p o . p ta 0 e . u na a ns ra u nn 1 0 1vn mu na rrrs ra a a aron 63

’ altro s traniero : riporre noi soltanto speranza e salvezza nell unità de lla on ossi ile u nicam t on Vitt rio E nazi e, p b en e c o manuele : Ferdinando con la sua inconsid erata tirannia molto la facilita a un r v v , e nuo o a Na poli la guas te re bbe : il nostro m arti rio era confortato dalla speranza o n zi U u r o a d d i compiere il v to a onale . g ale isp st ava Silvio Spaventa ’ d all ergas to lo

n el tem o al era la condiz Ed intor o a qu p , qu e ione di Poerio e ’ de suoi compagni di catena ? Eccolo detto da essi medesimi in le di uel tem o r ndo il timbro del a ttere q p , po ta b gno di Monte sarchio

' Nicola Nicco a sua sorella Rafiaelina.

Montesarchio 3 a il , pr e 1 856

a osso io dole mi co la m ia sorte u ando Ma p r n , q ved o Poerio e d D ca di Castromediano du s dali am bu l nti Bi o il u ( ), e pe a , t nti ridotto mezzo p aralitico e s enza più uso d elle

Lo stesso alla s tessa .

Montes rchio 1 4 a ril 5 n a , p e 18 6 . a Mi sento proprio una spina al cuore nel ved erlo (Poerio) si m a lato si debole e u re con u na esante catena chioda al d , , p p ta suo pie e e che d eve se co voltarsi ad ogni mutar d i lat o ’ N B è ven uto ottimo dottor loc l Mi ha d Ora l e . etto a . . a di ver assai te mu to di perder Carlo (Poerio) due giorni or sono

a Dono ac Carlo Poerio alla signora Cecili , clusa in una lettera n l o i d i Vincenzo Do o a la m gl e .

Montesarch o 1 0 ma io 1 56 i , gg 8 bb dar i na r hi a Da ualche tem o m si ri n at d e o v u p eg er . q p i e n ov o il d olore alla spina dorsale con tutti i fenomeni che mi cagionarono ' ralisi alle am r con molti anni d im cché oco osso l intera pa g be o , od p p r nò so come ortar la catena facendomi dolore alla s ina c ammina e , p , p

’ ' se la porto alla cintura ed aggravand o il mio maio di p etto se la orto a tracolla Se nto uindi il biso no di consultare i Professori che p . q g a llora mi

al m o l . V . Dono la g ie

’ l l o 21 n Da C n rchi f b raio 67 . astel o di Mo tesa , e b

' a portiamo sempre l0 stesse catene che abbiamo trascinate per i a se i anni e sei sono divenuti em ios pol p oso della caten , i qual i

(1) Lette re au to grafe d i alcu ni cond annati politi ci esi ntenti ne lla Biblioteca d i S an Marti no r sso a o i p e N p l . 54 r na rnz m r oz a ro avrebbero dovuto essere alleviati secondo i regolamenti il solo caso del mio amico Pironti fa spezzare il cuore a chiu nque ha viscere u mane esso infelicemente lan ue chioda e s di un , g t u a sedia d a quattro anni con u n forte attacco alla spina dorsale emiplogiaco e tu tto para litico

Ed a sua volta ette m rini scriveva da anto tefano l S b S S ( ) .

a 2 m arzo 185 7

’ in u esto tremen o as to lo ado o o o d i q d erg , lo v gni gi rn perden o l n ’ i nz l cosc n toll go a, a ie za , l essere di uomo

Ed erano ro ri cos r d n e va o p p o to o, in tali con izio i, che si schi ra n cont o d n esta z one M a v er r a u a r ura i di urat, siccome l più a versa p ’ la realizzazione dell Unità italiana ! Le pagine della storia hanno pochi esempi di un patriottismo si u co p ro, cosi illuminato , cosi eroico ! ’ Intanto in se i n si , gu to a responsi di Poerio e Spaventa, te uta ’ in a oli una numerosa ri ni l i otto la N p u one do principa i murattist , s ’ residenza di Rodolfo d o : avea di p Afflitt , fu deciso che nessuno ritto promuovere un partito contrario a quello preferito da coloro che sopportavano con tanto am iamo il martirio per fare la patria

rande . E so ra i n a l a se g p gg u te in N poli il genera e Talabot, invi to reto del rinci e v solo g p p Luciano Murat, nessuno volle a vicinarlo e vi si abbocco il Pessina per ispiegargli di non volers i asso ’ lutame nte iù i na letani s ram al n i dell nità p po taccare o ai d pri cip o U , possibile esclusivamente con Vittorio Emanuele ’ Così oste iato d eri t n l ni iù gg a v patrio ti, allonta atisi g i uomi p chiari er senno tori m solo p ed au tà , al partito murattista ri asero attacca ti gente prezzolata e militari che memori del primo regno di Murat si a i , uguravano il secondo ugualmente brillante per fast ’ militari sicchè uel ; q partito poco a. poco s annientò.

1 Pa sta : m ( ) , m . ' 2 Ma ià a n i ri v va a anizzi a ( ) g ssai prima d i qu es t epoca, Se ite brini cos sc e P L o nd ra zo 1855 E . d i S . S . , 20 m ar A lcu ni e r d i anti h e m ltri er d esid e rio d i no p spe razione , altri per c emorie , a p v ita ri u ard ano in r l e r m a cred o ch e u na riv olu zio ne ch e m e tte sse su g Mu at. o p u n u rat me tte r s l t e artito olitico n Re n a iu n ereh be altro M , ebbe u u n a r p p el g o , gg g ‘ cagi o ni d i d isco rd ie e di gu e rre civili : all invasio ne s tran iera ch e vol esse m ette rsi ‘ su l collo u n u rat io m i o o rrei sino a i lia Bo boni Paatzzr M , pp p g re le armi pe r , o . c it 2 p . , pag. 46. ’ 8 L ill ustre enalis ta na oletano senatore d el a n ( ) p p , B g o . 4 N izco o . cit . vol 11 a . 43 ( ) , p , , p g 8. U NA nz s ra u na zxo nn mu na rn s u a NAP OLI 55

’ a oli ra an ora considerato come l atout d Ma per Cavour, N p e c a poter giocare ad ogni propizia occasione ; e nel famoso convegno d es di cui u ito do o e li die relazione a Lamarmora i Plombièr , s b p g , in una lettera il cui riassunto era ques to : Costituzione del ’ re gno dell Alta Italia composto di tu tta la valle del Po e delle Legazioni e le Marche n ; in quel colloquio non si escludeva la a l d o probabilità di Murat Napo i. E ecc come Cavour a tal pro punito ne scriveva a Vittorio Emanuele

Bad n 24 o ll t 1858 n e , j ui e Quant s u choix d es souverains placer et

d ns r bab e l . t on c usi risse nt a le cas fort p o l où oncle da V M . e s o n p c t d a s e etir n A nt e l estio été laiss e e n le age par i r er e ri be, a qu n é ’ ’ ’ s c opone; toute fois l Empereur n a pas cache qu il verrait avec plaisir Murat remonte r su r le tròne de son pere :

a com di ora ai i semi M , e ce Rosmini, il patire e agire ; m ’ sparsi da Poerio e da suoi compagni di pena aveano fruttificato ; ’ ’ Garibaldi fece il res to cosi l utopia dell annessione delle Due Si ’ cilie al res to d Italia d i potè iven re realtà . ’ ’ E d Azeglio che nel luglio del 1 860 gridava forte contro l im presa di Gari aldi er riunire al Piemonte Sicilia e Na oli scrivendo b p , p , ’ ' non certo che non c è il 5 che voglia l annessione che overnatore di Milano a e na li are che il G e o ' g , pp g p ov rn pie ’ montese aiuti co e ame te p rt n quell impm sa, scandalizzato da le sue ’ dimissioni o che a cose fatte meno d un anno do o ut i n ; , p , t to p e o ’ ’ d entusiasmo scriveva : povero Camillo ! ha fatto più d ogni altro ’ ed ha creato l Italia lui ro a l , p b bi mente, e per lo meno non a così reve distanza avre e otuto dir ciò se la ma cia. i b , bb p , r n ’ avanti de murattisti non fosse s tata fermata a tempo dal grido ’ ’ d allarme artito da re l s d c u i i . fan p S Ste o e di Montesarchio .

i Can o v u c it. o 1 a 32 ( ) , p . , l . 1, p g. 4.

2 Can u o . cit . vo l ( ) , p , . nt, pag. 1 .

3 C an aan o . cit . vo l 3 ( ) , p , . 1 , pag. 08. DALL ’ ESILIO ALLA MORTE

’ Ora uale fu l o era di arlo Poerio esule a Lond a To q p C , r ed a ’ rino i di fi hè vi d , n nc sse opo costituito il regno d Ita lia ? ’ n i e i te E n o, s man nne tenacemente avvinto alla sua dichiara zione dalla galera di Montesarchio : non più fede nel Borbone ; ’ l Italia unita con Vittorio Em n ele E f t a u , Re . avori la poli ica pie m onte e sem r cchè mi a a t l inten o s p e r v a a t . i n G unto appena i Inghilterra, Cavour incaricava Scialoja di pre garlo a rimanereene ivi ; giacchè quantunq ue il Pie monte sa ’ ’ rebbe s tato onorato dalla pres enza dell illustre Poerio e de suoi compag ni di sve ntura assi potevano moltoppiù giovare alla causa italiana influendo sulla opinione pubblica inglese s ia che l uerra si rom a immediatamente s ia che si a ia a s u ire la a g p , bb b ’ fase d un congresso E principalmente opinava che importance

preparare una memoria sulle condizioni del Regno . di Napoli da presentarsi al Congresso ed ove q uesta potesse essere con ’ cert o i r n a ll d li in lesi ata c n gli em g ati sicilia i, vrebbe su animo eg g mol o ma iore ef i n t gg ficac a . E Poerio rispondeva D i al canto mio ho fatto e fo quanto è in mio potere, e s pero d non aver erso il te m o e il fiato Ho l t ià con molti d elle p p . par a o g cose nostre col Glads tone col d uca d i A r ll con Ellis ed altri , , gy y , ,

cin ue m e mbri del assato ministero tutti uo i d rand e influ nza. q p , m ni i g e

i C an u o . c it. v l o . m a 50. ( l , p , , p g.

58 FR A TE LLI p e na re

1 0 mosse rinci almente d Il giorno 8 aprile 86 , pro p p al Poerio, vi era a Torino una riunione fra i principali esuli napoletani e ’ l i o siciliani, in cui apartamento, a tamente s pr clamava l annessione d d a i i zz delle Due Sicilia al regno Sar e , e a scog tare me i per riu ’ s iù rontamente nell im resa si nominava n omita com cire p p p , u C to s i l m po to da oer o, Mancini Pisane li, A ari, Stocco Platino Inter P , , , nato a na do La Fari ( i ) . E finalmente nella tornata dal 29 giugno del Parlamento Su ’ ’ e l in n r vo b ca an a d d all nza b p e , me t e Ca ur si e loc cor con l i ea i un ea fra il Piemonte e Napoli Pasquale Stanislao Mancini scaglia ualle moder a li i n or ni s ita de lla r ta q n fi pp c contro i B bo , egu p otes politica di Carlo Poerio (3 ) che finiva cosi : a il Governo del Re Sabaudo non può stringere alleanza col Governo più fedifrago ’ delle terre , cel nemico più dichiarato d Italia, con un Re che giura soltanto per poter spergiurare Tale protes ta può considerarsi come il canto del cigno di Carlo Poerio P hi m s d r n li il no . oc e i opo Ga ibaldi e trava in Napo , reg ’ d Ital a s suo i i fondava sotto lo scettro di Vittorio Emanuele, il ’ so no si ni g realizzava ; dopo d allora Poerio viene ancora sette an , ’ ma la parte ch ai preso nella vita politica del suo paese fu pres

sochè nella .

’ ’ ome st mo c d t l m nza nella a C mai dunque que uo he , ri o to al i pote g le a o e di ast a r , pr fugo in lontane ragioni, riesce cosi fatale p r la n i ’ d ll me al resto e e Due Sicilie, cosi efficace per l unione di tal rea ’ d Italia e oi a n n d l s o aese al Parlamento nella , p r pprese ta te e u p , d lla na olitica ? patrie radente , la sua figu ra que si scompare e sce p ’ ’ P rchè di soli in Tosca na e a non ebbe a Napoli l importanza Rica , quella di Farini nella Romag na ? Egli che pari ad essi aveva ln

i l ) Once , I Mille di Marsala. Parte 1. 0 Cavo u r sc riv eva al Min h etti a Bo l o na : Ch e (2) A nco ra ne l lu glio d e l 186 , g g ' ‘ e r l anne ssio ne ? an u o . cit. ve ne d ite d i Napo li ! Sie te per l alle anza o p C , p , 1 25 l um e 11, pag. 9. ri M i Bo n h e assari fu rono i u attro e suli na ole tani c he se (8) Poe o , anc ni, g i M q p m italiano d e tte ro ne l p rimo Parla ento . ' v va a d A ze lio a o nd ra (4) Pochi gi o rni d o po ( 12 lu glio 1860) Cavou r sc ri e R . g L ’ le J ai engagé to u s les e m igres napo litains a re ntre r ch e z au x po u r y p ro po se r n o e ri o tonte i ois re fu so d e rentre r a a le s tant u e le s Bou r p ro gramm e natio al . P N p , q ‘ b C b o n ò Ce la ro u ve a l Eu ro e e t su r o ns se ro nt su r le tr6ne . e la a u n c té. p p , ‘ ’ le tarre u e le s libérau x b 6nnetes u o nt au cu ne confiance dans la tou t l A ng , q

oi d u Roi . B1art c nr o . c it . a . 370 . be nne f N , p , p g ’ nm m z srnxo ALLA mean s 59

co t m in i l ma i ? for olto l f t gegno e l ura, a p ù i rt rio 0 se racc i ru to ’ ’ della sua o era e fu ne letto dime nticato de ll uomo che iù ne p , g , , p f i d l da o t d aveva usu ruito e che reggeva i dest ni a paese , l c n e i Cavour insomma Le lettere che seguono dimostrano invece il

’ o d o d Cavour e Robert Azagli a Lon ra ( l ) .

Tu in 18 d cem r 1 860 n r , é b e . ’ a Poe l s nt est o s cha c la te a es vou l ac rio, dont a a ée t ujour n e u , n p u ’ ’ a i i s cepter l nominat on de ministre sans portefau lle . J a para qu il cedere aux p rières du Roi Cavour e Poerio a Napoli

a Torino 13 ennaio 1 86 1 n . , g

Caro Barone,

a Il ministero ha assolu ta necessità di fortificarsi e di introdurre

'

nel su o seno l elemento meridionale .

' e s a e r Nella condizione in cui i tro v , n n potrà resis tere all u to tre '

m ndo d artit i. No o i ric li mi c i e e p n esager pe o , ma non fac io illus oni l d iffi olt he vre m d in t r o i t o su la c à c a o a con ra e . N n sono sb got ito né punt ’ uè oco che anzi l avvic inarsi della lotta mi m ette in hi h s irits . p , g p ; ’ co zione che nza il corso effica de ù t o oli ma ho la nvin , se con ce pi au re v

miei oncittadini farò un famoso c itomb0 10 . Ciò essendo o ccio c , ap , i fa a ello al suo atriottismo e dirò ure alla sua amicizia re andola pp p , p , p g e ri andela a ol r acc ttar u os to ne i istero n e sen preg v e e e n p l m n , co za l ’ portafo g io. Non vi è un solo de miei colleghi che non sia disposto a rl il os Pens h rifi to le bb nt re cede a p to . i, c e un u fare e inco ra una gra o i o l vissima resp nsabil tà . Ella sarebbe la vera cagi ne del a cadu ta del ministero ciò che non sare be un ran male se ne fosse in ronto , b g , p lt o l ttar o i e di i Io i i o h u n a r , capace di o e c l ger b l n smo. m lus ng c e queste

consid erazioni vinceranno ogni ripu gnanza che Ella possa. provare ad m rcarsi s lla ne ro d el te Siam i ti al momento s me i ba u po re . o g un upre , ’ in cui le sorti dall Italia stanno r d cid er i : una falsa m novra e pe e s a , la overa nostra ne ve rovinarà in faccia al orto Se come non vo lio p p . , g

d u itare Ella conse nte alle mia re hiera armi che le s ua nomina. b , p g , p abbia a proced e re le e lezioni

Cavour e Peruzzi a Firenze a orino 9 febbraio 186 1 n T , . Po rio uantun e mazzo d molito ha ancora u na fama it iana e , q qu e . al ,

l a l il n stero n ma non vuo e patto a cu no acce ttare mi i .

( 1 . B ranc n1 o c it. a . 96 ) N , p . , p g 8 . 2 a a v v C m o i . c t o l t . ( ) , p. , . 3 C a o t v l v n . ci . o . 1 6 1 ( ) u , p , , pag. 8 . 6 0 I FR AT E LLI r e s e ro

avour e . M . il Re alle M ndr a a l i C S a i (Ven ria Rea e) ( ) .

a o in 20 1 n T r o, m arzo 86 1 . a sarebbe opportu no che prima di prend ere u na determinazione V M se ntisse il rere d li om i it i ù h e . . pa eg u in pol ic pi au torevoli c e tr ve nsi era in Torino come sarebbero Ricasoli Fari i R tt zz Poerio , , n , a a i,

r bene nel iorno sta ilito oerio con li ltri si O , g b , P g a recava d e l Sovrano che lo richie deva di consiglio sulla situazione ; ma né al ’ lora com e ià rim a nè do o e oll i n , g p , p , v e n essuna gu isa accettare u n os o d al ot re e del oter p t p e p e . ’ Ed allora s i ricordò ciò che nel 48 oerio ancora ministro P , , a veva detto al Settembrini a che ques ti più tardi cosi narrava ’ I n u no di que giorni Carlo Poerio mi disse : Fra il popolo che grida, il Re che inge nua e i ministri che non sanno quel che , fa n o taman da l a n o, u n galantuom non ci può stano . S e ho to a mi d imissione e ti rome tto che nella mia vit non ac ttare iù , p a ce p m ai un ufficio pubblico 11 E tutti coloro che son sempre pronti a farei di qualcuno denigratori e laudatori ad orecchio si levarono ,

a m d i n coro e m gnificare la grande o estia di Carlo Poerio che , pre

r a ea s gato e ipre gato ad ssu mere il potere , av sempre ri pos to con n d ni u i ego .

n o t l o o ella sua ni ne Inta t , mentre la Toscana , in utto i pr cess d u o a l P mo n e o d v ta ac ons n ndo ad o ni cosa che ri ie t , pr ce e a con ; c e te g o n ndosi guardasse le basi fondame ntali d el nuovo Regno, ma ppo e ’ d all accattare alla rinfusa tutte le leggi e le istituzioni piemon tesi ; facendo ben comprendere fi n da principio che non intendeva

t d lla nione nazionale in uello della si scambiasse il conce to e u , q i nco rporazione pura e semplice al Piemonte nal Napolatauo si ’ se iva t r ia gu tut alt a v .

i C m a o c i t . v o l t v a . 195. ( ) u , p . , . , p g r nz (2) S arr e arnnrm , Rico da e. (3) I m po rtav a so m m am e nte ch e n e i pigliass imo d i no n u nificare c o n esa e r zio ne i liand o a lla rinfu sa tu tto le le i e l e i stitu zio ni ie m o n te si e g a , p g gg p rip u d iand o le nostre

am avam o d i arle ca ire e r tem o af nc h o n s i sc am biasse il c o n f p p p , fi é n c e tto d e lla u ni one nazion ale in q ue llo d e lla i ncorporazio ne n ostra al Pie mo nte

No i v o lev am o in u nio ne d ell e antic h e co n le nu ov a p ro v inc ia s o tto l o sce ttro ’ c o stitu zion ale d el Re V itto rio Em anu e le no n l anne ssi one d e lla o scana al Pie , T m o nte i ie m o nte s i nv e c e e r no d i s o s i a nco r rare l a os ana le Roma na ; p i a p t d i po T c , g , 1 u cati n e l v e cch io Pie m o nte c e d ove a ri mane re intatto Pos e r Memorie stori che D h . , d el Governo della Toscana ne 185 9 -60 vo l l , . 1, cap . 11 . ’ n…ann z s xm o A LLA M ORTE 6 1

’ ivi la le enda della con uis ta del mezzod fat a da Mille Qu gg q ì t , perturbo in quel principio il rispetto della uguaglianza civile e ' li italiani ui di t a l altr le le u l a morale de g . E q n , r o, ggi p bb icate ’ odì a a iemo furia nel mezz sulla pur stamp p ntese , e l esercito na e te poletano disciolto scompigllatam n , che fu certo grande occasione ed aiuto al succes sivo brigantaggio (l ) : a dove bisognava adat

’ do d so nava fran tare , pure u nifican , e ove bi g camente aflermare che il Governo u nico dovesse per molto tempo avere nel mezzod r u n atteggiame nto tutto speciale e quasi pate rno o non s i co res e o non s i se trovare la forma ad a i hè l mp ppe e gu ta . S cc i ’ mezzodì si tro vò d un tratto decapitato nella sua capitale ; senza ferrovie ; travagliato dal brigantaggio e sot to un cumulo d i nuove leggi ed impos te che confondevano la me nte e le economie private ; ’ e mentre Rica soli era insignito del collare dell Annunziata ; un l r o e oscia u n oma nolo u n iemontese arm iano omba d p r g , p , un p ig m e dinuovo un pie monte se , di vennero s uccessiva ente i luogoteneu ti d el Re a Napoli.

i o Il mezzodì s senti infine ferito in tu tti i suoi interessi, in tu tt

r . Ed m i h il suo o goglio i suoi uo ini princ pali, c e erano appunto ’ n af da quegli emigrati, in cui fino allora s era o fi te quelle p opola zioni se uendone i co si li l im uls i erano ro rio ue li , g n g e g i p , p p q g ’ che ora meno si mos travano all unisono co n le s ue aspirazioni e i suoi bisogni.

o rimasti l n m nte divis da ue l e o olazioni ma l Cost ro , u ga e i q l p p ,

ev i mm d a le as ir zi ni v ve a d ne conosc ano bisogni i e i ti, p a o i ; e assor iti dalla olitica enerale non adarono al Governo ra b p g , b p ’ i d o f e t o o a li tico, alle necess tà ell amministrazione . Badar no ors r pp g

ss i ol della o e non ancor ra cos tit ta e intere p itici Nazi ne ch a e ui ,

o z n trascurarono gli interessi materiali . Mis urar no il Mez ogior o alla s tregua del Piemonte e lo e che non os tante l oro l osizione non ostante la loro autorità non si cu a l a ta p , , ressero oi tro o delle neces sità. iù reali che remevano i loro p pp p , p n c a o a cons r Taicbè rappresentanti , a que la terribile p r l o teria ro n litari nel trionfo del lo altissimo ideale quegli uomini finiro o so ,

I T o rno ernati v o l . ca . n . ( l um z nn , Gove e gov , p

(2) i bi . Mer T . m (3 ) c aa xm , I idionali alla Ca era. 62 I FR ATE LLI ro xnxo

’ non s intesero più con quel popolo che ta nto aveano amato senza conoscerlo Ed a ciò principalmente deve ascriversi la grande ccatacombe degli uomini di destra del mezzogiorno alle elezioni che seguirono nel 1 876 . r n erio ra considerato s c me il ca o o alm O be e, Po e i co p eno uno ’ d e capi principali della consorteria meridionale ; e cominciò quindi a perdere nelle popolazioni ogni simpatia e finì per cadere in d is istima ; tantoplù che lo si vedeva schivare studiosamente qual' s iasi posto in cui potesse assumere risolutameute la responsabilità d t oerio s ire ta di quei atti. P invece i limitava a passare le s ue ’ giornate aggirandosi fra i settori dell aula di palazzo Carignano e più tardi in quella di alazzo Vecchio ina untabilmente ve p , pp

s tito i nzi n or so s oti to al a , s le oso ma co un s ri tere pa le l bbra, come ’ se laggiù nella regione d i cui lui era uno de rappresentanti più ’ in vista d s nel mi l or d modi icchè i ultimo la , tutto an a se g i e e . S n d ’ di d i ple e na ole tana aizzata a partiti estremi quel te mpo , b p , n t s ua no a l i lia mo tica o ignara di utto il uo passato, q si li l a v gi della sua morte lo chiamò : vend uto ! r di no s oi laudatori n i nt n on O ene se come ceva i u i cosc e i, u i b , ,

m nte la m d a es s ten to arlo oerio lontan d o re e o esti av e u C P o al p te , ’ r o in di a i d a i ut pu n n meritando gli s ulti pro g t gli a p rt ti estre mi, t tavia questa sua condot ta a vre bbe gettato ombra be n larga sul ’

l aureola di sua vita anteriore .

’ I h l fam li r e d ll lta n Ing ilterra, in quel e ig e , sia di pa i com e a

or hesia n tra i m mbro di ess o a sem re b g , i cui per d zione un e h p ’ fa l i m a d e om n al tto e sue prime arm le gislative nella Ca er C u i, ’ lorche quello giunto all età di pote rsi prese ntare candidato alla amera assa ad lt o ra esso nell s m desima C b , d edito a r lo trascu , a ua e famiglia è disistimato ; tanto i n q uel paese arche tipo del vivere

li ero così nella costituzio ne come nello s irito ubbli o finanche b , p p c , il semplice ufficio di d eputa to e ritenuto un posto talmente pie no ’ di o i h nsabil tà ch è d ere sobb s e come bbl g i e respo i un ov arcarvi i,

mmiu s am me tte rinu ncia Ma tanto i ndo si è p ublicu m non . p ù qua

s tato a ost m il Poerio uando si ha la es n a ilità. di p olo co e , q r po s b

l T o a n c a Merid ion al er . ( ) a , I ali la Ca m a 2 Po c h i m esi o r so no u and o si face vano le l zi oni e ne rali le e mm o su lo ( ) . q e e g , gg s nt o nate alc u i a l s on e le te C arlo Poe rio c n c rte l o ni c o n q ue to o sc ene p arole : n gge ,

erc h è e c a o d e lla co nsorte ri a e v er o na d i a ol i. S s r rs ma m u la morte ecc . p p g g N p , , ’ DA LL E SI LI O A LLA n o n s: ave r potentemente contribuito a trascinare tutto un paese di do dici milioni ln un dato indirizzo allo hè avv , rc sopr engono mom enti difficili come uello cui acce na n , q è n to ella lettera di Cavour del ’ 1 5 ennaio 1 86 1 in cu i tutto u l nd g , q e l i irizzo corre pericolo di arcollare e s i chiede la sua coo e a io r b p r z ne, ifiutarla non sarebbe m odestia bensi vi liaccheria , g . ’ ’ Spaventa che nei 60 e nel 64 accetta il potere pur prevedend o d i andare incontro er la difficoltà del momen o d p t , a imme nsa impo olarità fornisce alla storia due a n p , p gi e fra le più belle di sua

vita . Giacché il otere esercitato inte rameute dan p g , do per esso o ni m inuto della ro ria esistenza tutta la ro ri v g p p , p p a italità , e ben diverso da uel canonicatc eato che a are alle tur i n q b pp be g are . ’ a our all a ice di a lor a C v , p un g i non più solo italiana ma ià mon , g d le m o f l n 1 ia , u re u mi ato a 5 anni poi grande lavorio del suo cer

vello arini oco do o li cade accanto uando i ; F p p g , q g à. prima gli ’ morta o ni intelli enza inaridita dalle a è g g , marezze di cui l aveano ’ a e verato ne brevi anni d el otere i e tali sem bb p ( ) , e pi bastano

er tu tti . Che im orta se ochi o molti incoscien p p p ti, in quel posto vedono solo luccichio ed inni ; ombre sono costoro che traversano

la scena senza lasciare orma.

’ ’ ’ Ma d altra parte come spiegare che quell uomo impavido d in ’ na zi iudici dei Borbone tenace nel o m r n a g , su arti io di galeotto , pur sapendo quanto quel Governo agognava si piegasse a chie

d r li na zia c e tanto vol r a cord a g u gra , h ontie i avrebbe c ata per

a ll na o d l o s ravandos i c si a o i en ie onta rl a regn , g o d gn p s ro di s or veglianza ; come d unque spiegare che un uomo tale facesse per viltad e il gran rifiuto ?

e v s s e u l r lt b No, non la mod stia ile pin e Po rio a q e ifiuto, a ro en

d iv f n erso ne u il move te .

i n e a l s t t de lorevolìssimo di s a salute La rag o e v r , fu o a o p u .

i F arini a M Caste lli ( l . ’ i v e a d r l zi ni l az z tta “amantea d n o tto bre 59 . A ze lio s d i e rt a e o . e a G e M o e a, g ,

i na l i m e stam a i l su o rabbu il c . A cc e tto u e sta s e n za d re u p aro a d , p q c o m e u na caparra d i q u e l c h e m i s pe tta.

t M in gh etti a M . Cas e l li ’ 9 br 59 F rini m i s c ri ss e l e d u e u ltim e le ttere i n s ti le ch e m i orino o tto e . a T , n d r u o ri . e cc . Po v e ro Farini e u na be lla ric o m e sa h a ad d o lo rato , p arla i c e pac , ecc , p

su o d o tta m a ià biso na avere il cuore atto d i com ito. C as rnnu alla m agnifi ca a c n . g g f , 7 v o l . a . 225 e 23 . o p . c it . , p gg 6 4 s a m nnm p onm o

’ T nto che oteva e si sforzava nascondere i suoi tormenti ed a p , ’ d li o o se m r e i om all occhio el pubb c , p tea b ar s cc e un uomo prospero

‘ ’ d fie nte fra lieta com a nia Ma non s in annav avour e in i re p g g a C , ’ o n scitore d uom ni E ra ve nuto altresi n l prof ndo co o i . co a forma

z one del nuo vo Re no il mo mento in cui si d ovesse iù che i g , p ’ b ttere in u n ica tero l uomo adat fa i o adare a me d s to , re p uttost l t ili le e i z l v u na scelta che appagasse a suscet ib tà , s gen e de le nuo e Province ; si trattava dover stabilire in un Minis tero quel tale ’

e i tanti delle var re ioni d Itali h ne. qu librio fra i rappresen ie g a c è ,

c sario m ben d oloroso si ve a ancora. r ti are es in q uel te po, è gg p a c ’ ’ o d i arant anni d unione ! ggi, opo c rca qu

a av r ed ndo che Poerio fosse r salute a mezzo Or C ou , p ur v e pe demolito che quindi di nessuna efficacia potea riuscire la sua

o era ersonale nel Minis tero com rendeva del ari che c n e a p p , p p o s rvav ancora una fama italiana sicchè a lui importava poco il posto che il deputato napoletano potesse o voles se occupare nel

Ministero a avour astava che le o olaz ioni del mezzo iorno , C b p p g v edessero il nome di Poerio fra i membri di quel Ministero . E

Poerio rifi tava a nto er hè ol nome non otea da e a che u , ppu p c c , p r n ’ l opera sua Sicchè come colui che primo i l addito alla pub blica ammirazio ar a ladsto ne che iù tardi ca o d l o ne, p i G , p p e G v erno, alla vigilia di veder attuata nel suo pae se una fra le più ’ randi riforme ch n v l ltimo id ale a i li as g , e rapprese ta a u e cu eg pi rasse vol ntario r and se e di non iù o , o scende dal pote e , qu o nt p p s sedere tutta la i n z d le ro rie forze che esso h a il dovere p e ez a el p p , mettere al servizio del vasto impero di cui e capo ; ugualme nte ’ Carlo Poeri m n a t tt ramata la sua and ta o, e tre e sa che d u i è b a al otere e re d l rifi to ure si ostina in uesto p p ve e le accuse pe u , p q , sentendo le forze m ancargli per poterlo e sercitare proficuam ente

i E li è m orto d e li i ni i trava li h ave vano co nsu m ato la su a v ita e ( ) g g nfi t g c e , ’ c h e la s a m s a o v e d c ar nt ita ano . To r u od e ti nas c nd e a. D A n na , R n i onti del P lame o li ‘ nat 2 il 7 a 9 apr e 6 . ’ 2 A lla lette ra d i Cavou r d ei 13 e nnai o ti l Po e rio ne la ri s s ta s crive v a ( ) g , l po ’ u f cio d i m i nistro d e l ov erno ce nt le ra ve i n t u tti i te m i è certa L fi G ra , g p , ’ v e u m e nte grav is sim o ne ll attu ale situ azio ne . M a p e r m e d i e rr bbe n pe so e norm e ne lle co nd izio ni d e plo rabi li d e lla m ia s alu te e d o po la lu nga d e su c tu d ine d i d od ic i d i u u n s er a d i n n a li azi o ne E a vo e d e l a m ia anni q al qu e pecie d i s i e cessa te p p c . l c l ' ’ os ci e nza o h n n m i r s nd o il b u n v o le re a se ve ri c m a m m nisc e , c e o p o trei ad e p e e ec o o ‘ d o ve ri d e ll al to u f io V cc a r in c a a o m r e Poerio . Du e e cc . Ed izio ne fic a o rn Co , fu o ri co m m ercio .

66 FR ATE LLI p o z ni c

’ ’ m f ti d Italia le v il rimo il rido d Italia e V ittorio prossi i a , ò p g Emanuele (i ) ; e nel 2 1 giugno 1866 prima che la Camera s i ’ a io e d ella e ra con l A stria Po l prorogas se cag n gu r u , erio con a tri ’ ’ si fece l iniziatore di ques t ordine del giorno : a La Camera esprime ’ la iena sua fid ia ll le cordiali simpatie , p uc ne armata di te rra e

’ " d i mare e ne volontari e la sua ammirazione el Ro sol to , p da , ’ che tutti li guida al compimento glorioso dell indlpendenza e della ’ u nità della patria a Finalmente non esse ndo più se non l ombra ' ’ è stesso ofloca dall u ma che i dell ombra di s , s to g a da tanto te mpo i av l a le 1 7 lo straziava, Poerio sp r a i 28 pri 86 . ’ m i am uando Mari h E all indo an alla C era, q , c e ne era allora il ’ idente si afiaticava a dire di tutta l o era assid ua r tata pres , p p es ’ a ri a lavori le islativi ris i si levava a rid : h d Poe o g , C p g are C e ’ ’ ne sa te Voi di uest uomo Voi non avete conosciuto che l om r pe q , b a ’ e ima di fuoco nel 184 di cosa era qu st an 8 .

’ l o i nd co ad Sono passati da a l ra più che trent ann , e vaga o po ’ ’ i o osi d l P io io m mbat i nei sti d i avo r d etro pc viali od r e inc , i te bu C u , l v i zi r zzi iù di Ricaso i, di Manin; idi pure quelli d Rattaz e Pe u ; p avanti trovai il Saliceti e poi ancora quelli di Giovanni Lanza, n a se il di Mancini, Pisa elli ma cercai invano il busto che port s nome di Carlo Poerio ! ’ ’ uest uomo che d o o r unit le s ar mem ra d Italia visse Q , p i e p se b , da ar come n s oli ario e r c i i ntem oranei eleusi p te, u t , p he suo co p i or s tudiati a non confonderlo in nulla, sia in vita come n m te , ’ on la folla da c lui a or v c si fin hè isse e oté avere c ui bb ri a ; o c v , p il privilegio di conservare il s uo petto vergine dalla croce di ca

1 ( ) Re nd iconti d e l Parlam ento i talian o . i‘ ( ) i bi . ’ na nn ns xm o A LLA n on : 67

valiere di un ordine qualsias i ; morto, vollero non confonderlo in quella selva selvaggia di brutti busti che ingombrano i gai viali d t i r f n ella s upenda passegg ata omana, e u be e . A lui basta la statua che in una fra le piaz ze di Napoli che f 1 ma f u teatro principale di quel sanguinoso 5 ggio, gli u innai z zi li ata ad ini ativa del Municipio di Napo , ma col d anaro inviato ’ d a o ni a d Ital a nè tea essere altrim nti Giacché com g p rte i ; po e . e ’ disse il Pirohti : sulla tomba di Carlo Poerio non s incide una ’ s toria domestica ma la rima linea della unità. li , p d i ta a per la uale isse o e m ri q v , rò o p ,

i Pmo o i ( ) xsn . p . c t.

LIRICHE INEDITE

A L E S S A NDR O PO E R I O

LIRICHE [NEDITE DI ALESSANDRO POERIO

26 1 nove mbre 886, Catanzaro .

Non il profondo spirito ’ D an m a n i ell i tu se t , ’ Non dei voler tu l arduo Letizic e le pote nti nz Spera e dei dolor,

Tu la qu iete torpid a ’ Dell ozioso ingegno Del core ineccitabile Chiami beato re gno E te ne fai Signor.

’ Io non t invidio e giovami Di benedir m a rt i so e ,

' Che allanno e d id ri es e o, Vita e ensier di m orte p , E iu il t rr r g b o e e o . 72 I FR A T E LLI P OBB IO

Sian forze e m oti e palpiti ’ r a Dell anima ope os , Che ardita e consapevole Giamm ai non si riposa

Cercando il su o Fattor.

’ Un iene orgoglio m agita ’ E m asse cura a qu esta Che nel mio core ondeggiano Mirabili te mpes te i lu u Sparse d ce og or.

Q ual nave che infallibile ’ Va l imm per enso sale, Al divo porto affrettano ’ u st anima imm rtal Q e o e ,

Consunta in sacro amor.

’ Tutto m ispira a sorgere A spaziar nel Vero ; I corsi spazi accre scono ’ L ali del mio pe nsie ro a r Perenne vol to .

’ Nè schivo i sono o timido ’ Di sce nder nell abisso

Della m ortal miseria. E di tenervi fisso Lo s uard u or g o scr tat .

M a poichè lungo al torbido Fiume d ella sve ntu ra

’ e vvi ri orno a lim i i B , t p d n i Fo t , da cui Natura Tramanda il suo l n sp e dor.

74 I FR ATE LLI P OBB IO

Ma quel te rror colpevole Sparve dal cor gioconda Come si perde rapido ’ Nell armcnia del mondo

Della bestemmia il suon.

Sarla terror continuo Se questa in m e divina Sostanza inconsu mabile Che nacqu e pelle grina in nit v l Ad fi o o ,

’ Dimenticand c l s gili ’ Vi d o ni intorn e g o aperte, Potesse come inutile Pond o di corpo inerte ai u Precipitare s oi .

Casti lione 4 osto 183 7 . g , ag

Co ro .

DONNE .

li o ri i li I fig n st , fig Svolti d al nostro se n ! Forte ghermiti Quasi colombi da feroci artigli !

I figli mie i di que sto fianco usciti Del mic latte uodriti l LIB ICH B m sm rn DI A LE SSA NDRO ro s m o 75

' ‘ UNA GIOVINET I A .

Viole nti il partirono ’ Dall ostinato amplesso Che lo giu ngeva m eco ! Il d olor mio schernironc !

’ Invidiaro a me l andar con esso !

ad r d v sei misero e ciec O p e . o e o a l n Della figliuola tu , del a co sorte

La mia mad re è sotterra, v a Le fu pietosa Morte : io vi o ancor .

UN VECCHIO .

Squilli! la santa guerra ' Ed afirettossì allora

A m e il san ue senìl di vena in v n g e a, ’ Valor so iac ue in ndò a gg q , e c o la pen ’

Delle barbarich armi. O giovinezza mia perchè non caddi Nella tua gloria ? Inconsnmabil parmi ’ ’ L ultima stade e quando fia ch io m ora ?

SACERDOTI .

’ 0 Fa i ma 0 d Ro , sola Fed e di Cristo assai te ne re e vaghe Sul mattutino ap rir di conoscenza Anime sono violate e torte

Ad e sec randa scola

Di lor mai non accorte

’ D altro mai r non p esaghe . O fanciulli infelici L arga inte rcisa speme Alle stanche supreme eli ui di ol nia u n di R q e P o , sarete Ad ulti d alla a ri un di n , p t a emici ’ L osso. de li avi a n l r rr e g d i su ta ve et . 76 I FR ATE LLI r ome ro

FA NOIULLI.

Siam tutti in lo c i trani h s , Strana gente ne gu ida ’ Madre ell amor mio madr mia fida d , e Perchè indietro rimani

Son e tt o ( l ) .

Veloce arcano spirito possente " Per lo rofondo delle co v la p se o , E di virginia forza eternamente

Q uesto antico u nive rso ampie e consola.

Ma lui raggiu nto per vigor di m ente ; Di s ua vita d ar lena alla parola ; E poeta salir di gente in gente ; i n n i d u d u l Prem o o v ene i s ata sc o a.

E virtude natia che sdegna altera ’ L anime vuote di d olore e in bru tta

C ura di sè me desme inebbriate .

! favor ch e sorride a poca schiera ’ ’ D in e ni lieta d ardim n i u a g g , e t e t tt

' V r n a ll nn e e co d d e a o e di pietade .

’ ( 1; Di qu esta poesia ne h o copia di caratte re d i mio pad re con l annotazione ch e ‘ l au to r ss d u o al fu nto V n nzo B g afo era po e t d d e i ce affi . LIB ICH B INE DI TE DI ALE SSA NDRO P OB BI O

A d u n a Gi o v an e tta .

Non la diva Bellezza Che ti contorna le sc avi m embra , No n il fragrante fior di giovinezza Che immortale in te se m ra b , M a ti rende a nessu na altra simile

Il core il c r , o gentile .

Q uando ne le pu pille ’ Donde l anima tu a tras ar cotanto p , ’ Pe r l altrui pene tre mano le stille Di m al c lato ian e p to, ’ ‘ Qu ella pie tà che t afiatica il core

Tu non chiami dolore .

’ Nell u miltà. romita Del be ne cio nelle ioie ascona fi g , ’ ’ Nell ardor della fè che a Dio t invita

Dalle terrene co se , Ti riveli a te stessa e sempre novi ’

Teaor d affetto trovi .

U no spontane o senso In cor ti vive ; e non pote ron frode La patrizia tu a stirpe e ricco censo ’ F i l ssidua l de argl , e a o ; Dal m ond o reo con pertinace cu ra

Ti cu stodi Natu ra .

Ben io la p rima volta Nelle d anze tì vidi ornata a fe sta ; Ma la schie tta virtu de in te raccolta 78 I FR ATE LLI P OBB IO

Conobbi manife sta Fra mille intorno sanitadi sparte ’ Figlie di ge lid arte .

’ T incontrastì inattesa

Con visione antica al pensier mio ; E qu asi forma a consolar discesa Di io sperato d es , ’ T eb i rese nte e tr ai v iva b p , ov era e v ’ L ima i i a go fugg t v .

P s illi o p o .

! questo il sacro loco ove rimase Il ce uer d i colui Che fu il più casto delle M use amore ? ’ E l avel di Virgilio o vano e rrore Q uesta mesta d olcezza a noi suase E la fam a bu giard a inganna il core ’ ’ he ui l aura a irat d armi suoi C q , p e c r de come dintorno C e , Ad am ato soggiorno

’ ’ Taccia l invido d ubbio ; io mi t inchino Con riverente affetto

silli o va o o e no colle O Po po, g , d g ’ D esser ricetto consolato e molle

Al sonno ete rno d el cantor latino

’ ’ D ni e nd tu a iù estolle og p ice che p s , m m on n m mo rrn DI A L3 88 A NDIIO r o s m o 79

’ Il sere no s lend or l am io ro p , p p spetto ’ E l om bre io ce rco e gli echi Nei tuoi secreti s e chi p .

Nella stagion che ancora è fanciullezza Allorché tene rella

’ ’ S apria la m e nte a que d ivini carmi Selva m essi asto ri e d uci e d armi ( , , p , ) ui mi traeva u na e ntil va ezza Q g gh . E qui poscia sentii tutto allettarmi ’ Sul primo fiore dell età più bella In u n pensoso obblio ’ ra n Ch e sog o e desio .

E tu mentre F ortuna in vario lido

’ n lun o error m avv i Co g o se, Tn della p atria nella caro imago Più dile ta se m ianze olle va o t b , o c g , ’ Mi fosti ; e oic è m ebbe il d olce nido p h , Lieto ovu n ue mirai ma sol fui a o q , p g ’ ’ Qu and o i nvid o sguard o in te s accolse ; E ritrovar mi parve

Le mie beate larve .

7 ma io 1 846 Na l gg , po i .

’ r s è tu o vol r h il cru d o m al Pad e , e c e e m i trava lia m ai non diami r u Che g , t eg a, ’ Nè si parta da me finch io persegua ’ L e vanz d ella mia vi a m ortale o t , 80 !I FRA TE LLI POBB IO

Acquetn alme no la mental procella ’ Ch entro mi batte con si fiero fiutto E la mia volontà quasi ru bella iet so vinci e a T la i in P o , e p ega tu tto .

Fa che sotto il furor d el pertinace S mo d uri la me nte i m e r f pas n p o o nda, ’ Nè m i so ri di io l fa s o n Rag n a ce , ’ Nè i ru n n Fede ragg o sov ma asconda.

LETTERE INEDITE DI CARLO POERIO

AD ANTONI A POE R IO

(ne l Co n s e rvato ri o d i San Nico la a Nilo )

Nap oli .

M sa io 9 e nnaio l $ 59 a l -i m o nte rc h , g , l e ore p o .

Caris s ima Zia

Ricevei esattam ente la vostra carissim a de l 6 corre nte , e mi compiacqu i di sentire che la vostra cara salute s u i al m li In anto vi scrivo straordinaria dava p u ttosto eg o . t vv mente pe r la segue nte novità sop ra enuta. ’ r fa il si io Giudice ci ha fatto c iamare alla Un o a g. Reg h sua re senza e si è com iaciuto le erei un Real de creto p , p gg

1 l e Po e ri assi e me a m olte al tre ( ) Tu tte e le ttere c h segu o no d irette ad A ntonia o , , trovate fu ro no d alla ch e al mio ritorno d a u n viaggio ol tre m are no n h o più ri , n van stessa Po e rio d ate a m io pad re v olta pe r v o lta ch e l e p on e i o . 2 A nto nia Po e rio so re lla d e l barone iu se e ad re d i Carlo viv eva in Na ( ) , G pp , p ,

oli n s v C rlo ne l Conservatorio d i S . Ni p c on u na p e nsio e c h e le pas a a il nip o te a , cola ilo ov m orì i e t d i 82 anni ne l 186 . C o n u es ta zia e col su o cu ra a N , e n a 8 q tore Core a e ra qu asi esc lu sivam ente pe rm esso al Po e rio di co rrispon d ere . 8 4 I FR ATE LL I p o s e ro di razia con la u ale ad ottanta e iù ers one ra n g q p p , t co ’ d annati olitici all er astolo ed ai fe rri in d ata d el 2 7 p g , s or o d e ce m re ta mm u t a r i u c s b , è sta co at la e s d ale pena in ’ ll d ll e ili r d a n ra i n mi m r i qu e a e s o pe petuo l Re g o . F o co p e s in d e tto Real Decreto ve ne sono die ci d i ue sto ba no q g , cioè Pironti Castrom e diano Nisco l ica Dono raies , , ( ) , P , , B ,

M ollica alerm o Garcez e d io . osteri rm e nte il u l , P , P o s lodato i s . Giu dice i ha l tto u na minis e riale d el Dir re g c e t sig. etto di Giu stizia in d ata di o i 6 enn io ne lla ual vi ra gg g a , q e e u na limi azion della razia s tante a i r t e g , che è st tu to ch e colo o ai qu ali è stata comm utata la p ena d ebb ono e sse re tras ’ or a i a adi di il i u v p t t C ce , e n q ella parte d ell Am eric a d o e a ia u n i à l i D lt m a c sc o p acer m eg io d stabilirsi . a u i o ci h invitati a dichiarare se acce ttavamo la grazia con u na u e spressa ad e sione . In q anto a m e h o risposto di acce t ’ tare il Re al De creto di comm utazione ne te rmini precisi ’ com è on i m a in r m di n l c cep to, pa i te po on accettare a lim itazi n n nu n a m ini l o e co te ta ell ste ria e , che cu mulo. alla ’ ’ e na d ell esilio er etuo d al Re no u n altra ena cioè il p p p g p , c onfine forzoso 0 specie di deportazione sul continente am e ’ ricano m entr er l e l u om o e siliato er e u am ente d al , e , p egg , p p t Re no ha il diritto di re carsi o ve me lio cre de se condo g g , l r r a n i a p op i co d zione .

E difatti il Re al Decre to in ie na conformità. de lla le e , p gg , ’ c omm uta le pe ne p u ramente e semp licem ente sull e silio per etuo d al Re no senza nessu n a ravante e ciò er la p g gg , p

1 Di u esti u nico su e rs tite e i l Nis c : ico la is co a iato ro ri etario d i ( ) q p c N N , g p p ’ S an ior io la Mo nta n a ne ll A ve l linese fu coinv o lto n el ro c esso d ella U niti G g g , p Itali na e o a n t ni i rri el 1 59 v enne libe rato d alla alera a c nd n a o a 30 an d fe ; n 8 g , i 1 assi e m e al s e co nd o e d e tto ne lla le t te ra l d i Po e rio alla zia ; in agosto d el 860, Dev inoe nzi bb e C v m iss io d i rsi in N li o nd c o c e rarsi e r fare , e d a a o u r ne rec a apo , e p p ‘ i vi sco ppiare u n m o to in sens o u nita rio p rim a d ell arrivo d i Garibald i d alla Si c ilia d u rante u no d ei o ve rni d i Lu o o tene ns a i n a o li stette al d icastero d ella ; g g N p , ’ a ri o ltu ra n i n to d o Parlam ento italiano g c e co m m ercio ; d o po l an ess o e , e le t e p u tat al i n u attro co lle i o ò u e llo d i an G io r i o alla Mo nta na ch e in se u ito q g , pt pe r q S g g , g l o ri elesse anc o ra p e r varie legislazion i ; alla C am era v o tò s e m pre c on la Destra ; h a u bblicato : tr n i ni i tori l ame d Na o i e e r incarico p Gli ultimi e tase an d S a de Re i p l , p ' d i S . M . il re Vitto rio E manu e le la toria civile del Re no d italia . Ha u bblicato . S g p i no ltre are ch i l ri ri i s ri fi n p c a t sc tt to ci e d i na za . L E T T E R E I NE DI TE D I CA R LO P OR R I O 5 chiarissima ragione che la legge non pe rme tte di aggiun ’ ’ ere all e silio altre ene a uella dell esilio dal e n g p q R g o, ’ ena che second o il Codice si es ia all e ste ro senz limi p p , a tazione di lu ogo . Ciò osto vi re o di arlare al mio d e no avvoca p p g p g to, e D affinchè offici p r me il rispe ttabile sig. irettore di Giu stizia e li faccia re se nte ue st m ie ra i ni di hiar g p q e g o , c an d omi se m re ronto a artire m a e r in onf rmi p p p , p ò c o tà del ea De re o i è c n a r li r R l c t , c o o p ass po to be ro pe r e carmi d ove m l m E a r in e g io i convenga . d p e sc d ere da ciò gli rasse gnerà eziandio che d opo dieci anni di carce re e di galera eccezionale la mia rovinata salu te è in tale stato da o , n n e rmette rmi senza ericolo d i vita di andar va and u l p , p , g o s l e ’ onde de ll ce ano r tr v r u n n ol d l r v O , p e o a e a g o el a te ra o e d eporre le m ie stanche ossa ; ed ogni vivente h a da Dio ’ l o li o acro d i non a r v r i v l m nt i i bb g s bb e is s o ontaria e e g orni . ’ l o h o biso no di u n clima caldo di u n aria ura d i u n g , p , luo o di cui conosco la lin u a af nc è iO ossa te ntar g g , fi h p e alme no di c u rare quelle infermità che ora lentam e nte mi

consu mano . In se condo luogo vi pre go di scrive re a rigor di posta al mio Curatore affinchè rime tta subito in Napoli il d e naro dis onibile er far fronte alle e di ia io a p p sp se v gg , nel c so che in conformità del e al De re d m u azi n r , R c to i com t o e , pot ò artire con assa orto li e ro e r d ov m l o mi c nv rr p p p b p e eg i o e à . Datevi anim o m ia cara Zia e d ac e u i l n , , ce ttat q esta p ù u ga se arazi ne s d v a p o ( e o rà. ver luogo) com e un ultim o sacri

cio im osto vi d al Cielo onde s rim n r l r vir ù fi p , pe e ta e a nost a t e la nostra ra n a sse g azione . F te sapere il tutto a mia Zia ( 1) e d a m io cu ino e d a rac i n vi re g bb c a do di tutto cu o , vi

i u isa S ossi se r io sore l la alla m ad re di C ar o e m o lie d el Barone F i ( ) L g , l g el ce

Parrilli .

2 i use e Parrilli fi li o d el baro n F i r u n v l ( ) G p p , g e el ce ; au to e d i ocabolario d e l a m arin a d a u e rra fran Gli a ri g ce se . lt cu gi ni d i C arlo Poeri o in tal e e poc a erano t u tti lontan i d a a o li N p . I F R ATE LLI P OE R I O

’ pre go d i rimette re l inclusa per la posta al Curatore d el D uca ( l ) . l ntanto m i ripe to pe r la vita

Vostro a mo N ot lf. ip e

A C RLO Pos nro .

ALL A STESSA N l ap o i .

M on te sarch io 10 e nn , g aio 1859. Carissima Zia

‘ Rice vo in punto la vostra afiettuosissima lettera del di corrente e m i d u ole assai di tir h 8 , sen e c e stiate alqu anto indi sta e e r cau ela a le v spo , p t tto ; oglio sperare che sia poca cosa e d attendo con viva impazie nza il ritorno del Corriere au u rand o mi di ave r vostre mi li i n , g e g or uove . ’ Sono certo che a que st o ra avre te rice vuto la m ia che vi scriss i stra rdinariam ente eri ond farvi n r o j , e co osce e senza ritard o la com m u tazione ottenu ta d ella residu ale pe na d ei ’ ferri in qu ella dell e silio pe rpetu o d al Re gno m ercè u n Re al Decreto di grazia ; e farvi noto eziandio che con un ufficio ’ ministeriale ed in via d inter retazione la su dd tta ra ia , p , e g z sovrana ve niva limitata con la speciale disposizione del d omicilio forzoso in Am erica d ove d ove vam e ss re con , o e d i o an re v n i r di di i ott t cc d o p iam e te l p o to C a ce . V esposi an r l ri v rv zi ni r i co a e spetti e osse a o che io p e se nta al sig. Giu d ci u ll limi azi n all r zia ran ice rca q e a t o e a g a sov a, che ne ’ ’ snatura l essenza oic è a iun eva a ue lla e na u n altra , p h gg g q p

‘ ena sussid iaria cioè il d omicilio forzoso o er m e li p , , , p g o dire u na s ecie di de ortazione transatlantica e ciò contro , p p ,

l Il u ca d i Castro m ed iano c o m a n d i ale ra d i Carlo Po erio m orto sena ( ) D , p g o g ; r i er alere litiche to e d el Regno i n e tà d i 84 anni ne l 1895 ; au tore d : Ca rc i e g po . L E T T E R E n u nrrn m oa n r.o s o mm o 87

le precise disp osizioni del Real Decre to di grazia che parla ’ s olo d ell e silio dal Re no iusta le le i vi e nti che non g , g gg g h vi i l i am mettono c e s a cum ulata a tra pena. Conchius pre ’ an ovi d in e re ssare il m io de no Avvo cato af nc è v g d t g , fi h o lesse compiacersi di umiliare queste m ie osservazioni al

Dir r i r su lloda o si . etto e d G azia Giustizia f nc è n lla t g e , a fi h e

se cuzione della razia sovrana che io accet o con la iù e g , t p ris ettosa riverenza mi sia lecito d i c i de r il a a rt p , h e e p ss po o er u n lu o o iù vicino di lima tem erato d ove o e ssi p g p , c p , p t cu rarmi delle gravi infe rmità ch e mi opp rim ono dopo die ci ' anni di atime nti d rre e st mi stan a n ll p , e epo qu e e che oss e a ac d l m a n r i iu u p e e la to b i u na te ra osp tale . Ora agg ngo q este m ie altre osservazi ni onde comu nicarle al mi d e n Av o , o g o ’

vocato ch e ne farà l u so che cre de . , Vi ripeto pria d i tu tto che io h o accettato e d accetto con la d ebita rive renza il Real Decreto della com m utazione ’ ’ ’ di ena ne recisi te rmini com è conce i o cioè d ell esilio p , p p t , e r e tu o d al Re no se nza d e si nazione forzosa di luo o p p g g g , ’ m a con l obbligo d i non rientrare nel Regno sotto pe na di ’ rit rn re ad e i r la a r S n ronto u indi o a sp a e p en d e fer i. o p q a artire ave nd o il assa or o er u n lu o o d i mia scelta p , p p t p g ,

di clim a t m e rato d ove o r e sser ricevu to . e p , p t ò Ma a tutti è noto il mio s ato di salu te trava liato come t , g sono d a tante fastidiose infermità vomito bilioso esostosi , , nel cranio s inite cronica amau rosi inci iente e d altri m a , p , p , ’ lanni de u ali io oco vi arlo nella nostra corris onde nza , q p p p , oic è non ho m ai am ato di fare inutili ia nistei m a di p h p g , ’ c ui è forza c io arli ora che si vorrebbe d o o dieci anni h p , p ’ di atime n i f r i r l m n u ta p t , a m attrave rsa e im enso oceano co q es o rrida sta ione e u indi andare inevit ilm ente incontro g , q ab ’ ad una cata rof h l di cons rvare i miei st e . Io o l obb igo e ’ iorni e uest obbli o m i viene d a Dio nè io intendo vio g , q g , larlo ; con qu esto vomito nervoso io non potrei sopravvive re ad u n viaggio di lungo corso e con una m utazione così i stantanea nè vo li v n am n sui ida. Son , g o e ssere olo tari e te c 88 1 rna rnnm nonn o

o ad i ire al e al D r di zi pronto, lo ripet u bb d R ec eto Gra a acc di tu o cu ore re c ndomi ci è do ve otr vi che etto tt , a o p ò ram e n d in un luo o di mia scel 111 avere meno mise te e g ta, ’ all ro ima ella sta ione d o o assato u est on id0 in a p ss b g , p p q no s ers aso d lla ra ionevolezza di ue sta verno . So co ì p u e g q ’ mia ris ettosa d om anda c io non du bito che sarà beni p , h ta a r la rave consid razione che gnamento accol , nche pe g e in ui o della mia u n a lite col d emanio er la Sila e d se g t l g p , il m od o e ccezionale della corrispondenza perme ssami pe r u esti dieci anni trascorsi io i noro lo stato dei miei mi q , g nuti int re ssi e mi è indis ensa ile di siste marli in ualc e e , p b q h m od o onde assicurare la mia mod e sta sussistenza nel d o verm i separare pe r sempre d alla mia terra natale per an ’ ’ d are rovand o l am aro ne d ell e silio nc è iacerà al p pa , fi h p somm o Iddio di te ne rmi in qu esto basso m ondo . Si tratta ’ ll a a i la n ssità de vvenire di tutta l m a vita, e non veggo ece di d o ve r far tut o a r ci izio come u n dis ne to od u n t p e p , o s ve turier enza r n iv m nt r vv d e re alla mi u n e , s p eve t a e e p o e a s s ’ sistenza co scarsi mezzi che m i sono rim asti dalla fortu na

’ d e mie i m a iori nè s m ai r re che u e i nsi gg ; pos o c ede q st se , consoni ll l mia t n i n olt a a onestà di tutta a vi a, on s a o acc i fav e v i r ri or olm e nte d alle Autor tà Supe io . Non man at di rivermi in o ni osta re nde te conto c e sc g p , p la l e ra h i rivo e ar t m nte a zia Lu is e d el ett c e o sc s p a a e a,

re mi r l vi ff t c dete pe a ta, con imm u tabile a e t o

V ° A îm o Ni ote . fi p

CA RLO Pom o .

9 0 I FRATE L LI m am o

m ezzo e che ciascu no di noi non solo abbia il assa orto , p p ’ li ero er Cadice rmato d all ambasciatore S a nu olo m a b p fi p g , c he di là col visto del nostro Console p ossa recarsi d ove m e li li c nvi ne g o g o e . ica ha scri to in uesto se nso a s u o ad re io vi re o P t q p , p g d i d arne pre ve nzione al mio ottimo avvocato affinchè agisca anc e in uesto se nso oic è com e vede te il te m incalza h q , p h , , po , n n i r r V i mi e o v è u n m ome nto da p e de e . o dim andate se h o biso no di rob e ce rto ne h o b iso no oic è nora ho g ; g , p h fi s em re ves tito an i d ell ale ra er h o u n v o o p i p n a g , p ò e cchi s rabito e uant occorre er co rirmi d urante il via io p q o p p gg , e poi p ro vve d erò a t utto ciò che mi è necessario qu and o ’ n giu nge rà nel lu ogo di m ia dim ora. L esse ziale è che p e r o ra mi a r n iat ual e entinaio c m e ha fatt ca pp o t e q ch c , o o Pi c ol lio er inviarmi d etta som ma a ozzu oli tostochè vi fig , p P

sar iu nto . ad ate che se cond o tu tte le a are nze D me ò g B , pp , o nica prossima io sarò prob abilm ente colà ; onde siate pronta ad amm annirmi d etta somm a nel m odo che cre de rete più O ortuno tene nd o resente che d ebbo de ce nte m ente e ui pp , p q a iarmi m e ntre osso dire d i e sser nu d e de o rov , o bb p gg p , p ve d r a] mi m n nim n al r u l m e e o a te e to meno p e q a che ese, rima di ave re una s tanza ssa e ritirare re olarmente il p fi , g m i asse namento av ndo se m re u n iccolo e culio in o g , e p p p er e r u alu n u n m r ve d ut Mand emi col s b o p q q e e ve to i p e o . at ’ rit rno d l orrier u n al ra osata ia è uella che ho o e C e t p , g cch q intendo darla p er ricordo a Felice B arone ( I) che mi ha assistito m frat llo nella mi m a ia e che s avrà co e e a latt , e , come s ero la fortu na della razia co m leta verrà a ha p , g p , iar l n n E vi u na let Am a e o ch ne è d o . cco c vi a m a o . t l e eg t e r ur enti ima d l uc r u a zia he vi re o s e a g ss e D a p e s , c p g p d r u i r n r r i im Dime n icai i la s b to t atta dosi di u n affa e u ent ss o . t , g

F elice Baro n d o d l n i v m i u i la c ond anna a e , e lla p r v incia i Sa e r o , g o ane ed co c ' nni i fe a s ll c ito nell as 19 a d rri, tro nco pe r se m pre la carrie ra ; fu ogno r m o lto o e aistere i su o i co m ni d i sv n r in r pag e tu a fe m i . na r rnan m a nn u m OA BLO r o s aro 9 1

d i dirvi che Nicola Nisco ha avuto contemporaneam ente a n i u n favore s eciale cioè d i sce lie re il s u o d omicilio o p , g c on tutta la fami lia in Monaco di avie ra re sso are nti g B , p i p l d i s u a m og ie . r mi f v La mia salu te è me dioc e , e la a e de nella Di ina Provvid enza è incrollabile e sparge di u n b alsam o salutare f l i r a i nim le erite de m o cu o e . D te v a o e riassu m ete i vostri

an i i iri i r i m e i n n r m t c s t . F a oc s e so o ce to otre o h p p h , , p riu nirci er m ai iù se ararci e d anc e nella nostra n p p p , h o o rata overtà o re m essere felici confo rtati d a u na u ra p p t o , p ’ i d l S m di ia u c osc enza . L occhio b enefico e o mo Id o ve gl s tu tto il creato e tutti siam o su oi li in u alun u e unto , fig q q p d el glob o p ossiam o e ssere sb alzati d alle tempe ste della

vita . Vi ho d etto e vi ripeto che second o tu tte le appa

renze si corre per la p osta e d ovrem o s ubito p artire . Ciò ’ pe rò non toglie che il signor Ispettore ge nerale d e Bagni abbia cre duto per la su a p arte d i non d ar corso alla grazia Sovrana v e ndo con e s re ss ch e ci sia tolto il ferro , i ta p o , ’ m entre la nostra p ena d e ferri e fi nita fi n dal 9 corre nte d ietro la lettura d el Real D ecre to di com m utazione Scu t n i l d anaro erc è intend ete e ne che io sa e se i s sto pe , p h b i r ne ho urgentissim o e d indispens abile bisogno . R ve isco t utti gli amici e ricordand ovi di m andarmi subito col cor ’ riere l altr osa a di ar e nto m i ri eto er la vita a p t g , p p

Vostro Nip ote

CA RLO Bos a ro .

v la l tera er m ia zia. PS. Ecco i et p 92 I FR ATE LL I no nn o

E A L L A S T S S A .

Nap oli .

M h 14 o rn . o ntesarc io , gennaio 1859 , a mezzogi o

ar ma Zia C issi ,

Profitto della ge ntilezza del Consigliere Pica che torna n d o o i e r v u ad abbr immediatame te costa, p d ess en to ac N i u l h r m n di ciare suo lio . o a e c e are arti e o lu e fig , q p , p , 1 7 rr n e er ozzuoli e forse sare m o im medi atam ente co e t , p P , im ar ati er adice uindi fatemi trovare su ito ronto b c p C . Q b p tutt il d anaro e el sicuro rica ito m ettetevi di c ncerto o , p p o col s ullodato signor Consiglie re V racci in tut a fr tta ono e r l i a i abb o t e , e s p a v t

Vostro Nip ote

o ro CA RLO P s a .

T E A L L A S S S A . i Nap ol .

Da b d d e lo tromboli R d a d i Po zzu o li l o r o l S , a , l 5 l o re d lla no tt i 1 gennaio a le 3 e e .

Carissim a Zia ,

Siamo artiti u esta m ane 1 5 corre nte alle ore nove q , , p , do o di e sserci stata tol a la catena ed alle ore ve nti p t , u attro do o u n felicis im via io siam o iu nti in ue to q , p s o gg , g q s orto di ozzuoli d i m e ia m nte im ar a i su l l p P , e m d ta e b c t Rea v r tr apo e lo S omboli ( l ) .

1 S u u es to m ed es m ll a n o e il 4 m a io ( ) q i o legno d a gu e rra d e a marin ap l tana, gg 1848 il fratello A les sand ro v o e rale Pe e i nv iato d a F e rdi nand o il p arti a c l g ne p , e r la d ife sa d i n xi p Ve e a . L E TT E R E m a nn a m OAR LO P OE B I O 93

Sul lido abbiamo trovato la fam i lia Mollica ed il fra g , ’ m r li tello di Pica . Q uest ulti o è co so in Napo per condurre ’ i il r sto d ella fami lia r d ar li l ultimo r d om an e g pe g abb accio .

a l r Il Giacché do m ni a giorno p arti e m o pe r Cadice . su dde tto rardino mi h a e ntilme nte r messo di farv sa re al D . B e g p o i pe ’ ’ l alba ue st ultim a e decisiva novità e s on cer o he o farà q , t c l ; m a a scanso d i e qu ivo ci vi mand o per e spre sso la pre sente ond e mi m andiate a bord o del suddetto vapore lo Strom bol nz u m inuto di ritardo la r l d n h i, se a n oba e d i e aro c e , r m i avete pre pa ato . o de id ro che no n ve niate oic è du ito che nel v stro I s e , p h b o stato di salute il rivedermi d opo die ci anni p er and are per

u m n lontano d al mio aese ossa ca i nar i u na p et a e te p , p g o v tropp o forte s cossa; e qu indi vi prego fervente mente di c n ar ol nel omm aste nervi bene dire e o d e s o S o Iddio . Ma , fi ladd ove vo liate d armi non dir u esto torme nto m a ues a g ò q , q t amara consolazione è indis ensabile che iu n iate ui , p g g q

‘ rim a di m ezzo iorno d omani e er non ve nir sola e er p g , p , p ar u n n lazi n a D no o re e u nirvi u d e a co so o e o , p t t con la s a N n rr f r a r l ri cognata e le su e figlie . o occo e a s pe e ad a t la

r tt z d l tem o che ci rimane oic è tolta la m ia st e ez a e p , p h i r ne a arrilli e Voi io sono be n r d e crep ta zia la ba o ss P , pe n v a r r n n N l anzi r l r su aso di no a e r lt i pa e ti i apo i, pe o o cautela s ono pronto a farne u na formale dichiarazione anche innanzi notaio non appena giunge ro a Nu ova

J orca (l ) . Insomma attendo im m ancabilmente p rima di mezzogiorno

51 v vev in a oli ov e e m orto solo d a ualch e anno u n tal Po e rio (1) Ne l 18 i a N p , q , b nd nna d i Carlo 24 anni d i fe rri si affrettò di h cala res e ; qu e sti d opo la co a a , c ia l a o lizia h n n a nev a u nto alla ami lia d el co nd annato ch e rare a l p c e lu i o pparte p f g , anzi non av ea c on u e llo alc u na Io nh na af ni t il c h e infatti era vero . Do o il q fi à, p 6 in v e s v al v n o i r s tre tto ren d i Carlo Po e rio 18 0 ec , c o tu i m e na a to a t d e sse e p a te e d e llo s tesso icote ra he aveva s osato u na cu ina d i C arlo afle rm av a anzi N , c p g ; di ‘ nd e re d al r m i m e nito d ella fami lia u ello d e baron i d i Be lcastro o r sce a o pr o g g , q , a n e si e v i u r c h ian r ar ne il u l i lo inv ece m orto l spe to , fac a ad d ritt a a e b o ; q a e t to , Car o, ai ap partien e u nicam e nte al viv en te Giu se ppe d el in generale Raflaele Poerio zio te rno d i Carl pa o . 94 1 RR A T LLL1 P OE B I O

il anaro e la d roba . Se Voi anc e volete venire non vel h , consi lio m a se ure cosi volete ad o ni ni g ; p g costo, ve te rima di mezzo iorno con la f mi l p g a g ia Dono . Vi assicuro ure che se non ci rived rem o v i p , i scr ve rò e vi rimetterò la rocu ra el mio assato u p p p C ratore , onde crearlo mio Am mini stratore .

Nulla a iu n o vi , e abb raccio di tu tto cu ore re na gg g , p g ’ dovi di radire er arte del Du a l a u a d r g p p c , ccl s , e man a e ’ l altra ua a s Zia.

Vostro Nip ote

- CAR LO Pormm .

A A L L S T E S S A . N l ap o i .

' Dal bord o el v l tromboli nelle e ell is l d apore o S , acq u d o a d i S . Ste fano , t n la no t e d el 16 ge naio 1859 .

Caris sim a Zia ,

Sono s tato in rande ansia er Voi te mendo che u n g p , m alinteso trasporto di affetto vi ave sse spinta a ve nire ad racciarmi m t end o a ericolo la vostra reziosa s a abb , e t p p f v a m è n f a or e all n . . lu te . M tunatament e o e giu ta la a

m lia di Don e m i no n ui lizzato . ig o, so tra q l ’ Ho ricevuto l acconto che mi avete m and ato di du cati

’ cin u e cento in nto na oleoni d oro e d il resto colon q , ce p , nati e ve ne rin razio Ho ricevuto del ari tu tta la ro a , g . p b che mi ave te forni o e d ho radito in nitamente il a t , g fi p ’ letòt e la ciar a di lana e l avr come un caro ricord o . p , ò Dimenticai di dirvi che ie ri mattina prim a di partire ri l l 1 il o e la cevei col corriere la vostra ette ra de 3 tabacc , , posata di argento in rimpiazzo di quella che ho lasciato m i n Gaetano Erri per ricordo al mio carissi o Fel ce Baro e . LE TT E R E I NE D ITE m C A R LO POE R I O 9 5

chiell l dimenticai d i r verv l v a o , sc i e o i baci rive re nte ( ) , mente la mano e vi raccomand a c n ld e i , o ca e pr gh e re la u u r e ‘ in E s a b ona conso t D Berard a . ccovi la lettera el mio ur re a cu i h a lu a la r r l p C ato , o cc s p ocu a c o la quale lo nomi m i r cura r e d Ammini t al no o P o to e s ratore . D contesto della le ttera ve d rete ch e ho parlato d el re ndiconto com e

er incide nte fu evolme nte oic è la rara d li a z p e gg , p h e c te za di Core a mi è nota pur troppo ; e qu ind i per ora mi basta ar a V i l u n conto som mario . Ho p l to di o ne la lette ra in mod o da fargli comp re ndere implicitam e nte che de side rava che vi consu ltasse m a no n ote va far lie ne una l , p g e gge nella rocura se nza re nd e re roble matica la su a u alità p , p q , e nza ff n e r in u al m le v n ze se o e d e q che odo con e ien . Vi raccomando caldissimamente la concordia ; nessuno ci noi è erfe to e tutti a iam i nostri difetti m a uand p t , bb o ; q o ’ tr a di u o l avv nir di u n u om r so d a d u si att t tt e e o, pe cos i u e di razi s na tollere rei a vice nd a l n r im t rn sg e , bi og e ost e f n rre in n i nza ni i e r ezio i e o dime t ca o m alinteso . M con p , p g fid d u n u e che tanto o rea uanto voi con in imo accord o q C q , t o, farete quanto è in voi pe r re nde rmi più sopportabile que sto er etu o e silio ri nito co me sono d i fo rze e biso noso di p p , fi , g na Da r l u assid ue e dispe ndiose cu re . La buo Cate ina e e s e gentili nipotino h anno avuto m olta sforzata costanza nel separarsi dal pad re lo ro Vincenzo Dono ma non ap ’ ena han osto ie d e s ulla barca la iena dell affetto re p p p , p resso è sco iata e si sono sciolte in amarissimo la rime p pp , g , nè mi è stato ossi ile di conte ne re le mie ensand o a p b , p

(I) Gaetano Errich ie llo ; nel 1848 av eva i n Nap o l i u na m o d e sta b ottega d a caffè ; i m plicato nel p ro cesso d e lla Un ità I taliana v enne co nd annato a 19 an ni d i fe rri e in co m pagno d i cate na d e l Nicco ; d o po il 1860 e bbe u n p osto d i rive nd ita d i sali e tabac c h i. 2 ince nzo o no nati v o d i iano nel Sale rnitano d a io vane e se rc itò in Na ( ) V D , D ; g p o li la farmac ia ; pri ma d el 1848 fu più vo lte arre stato e c ond ann ato alla p rigio n e p er fatti p olitici ; d o po i l 15 maggio fu nu ovame nte arrestato e po sc ia as so lu to ; fi nalm ente i m plicato nel p ro ce s so d e lla Unita Ita liana fu co nd annato a 19 anni i n 1 5 i v n e e b m u a a e n d lla d i to rr ; e l 8 9, assie me a Po er o , S pa e ta, cc . , be co m t ta l p a e ' ale ra nell e silio er e tuo d al Re no d ll Du Si cilie g p p g e e e . 96 I F RAT E LLI P OE B I O tanta innoce nza cos eram ente trava liata d alla fortu na ì fi g , e d a d ue creature che alla distanza di soli se tte m e si

’ anno erd uto la m ad re l ava e d ra i aran f r h p e , o s sep o o se p e r se mpre d al loro amato padre ; e pe r tutto prospetto ’ h anno u na cresce nte ove rtà e l obbli o sacro di assistere p , g u n prozio nonagenario e rimb ambito e d u na infelice zia o ffesa nella r n l f rv f n lla mi i r p e so a. Ma a e ida e de e ser co dia

’ di Dio n v N n r on errà m ai loro m e no . o s ap ei abbastanza lodarvi il coraggio m ostrato d alle ge ntilissime sorelle di ’

ica e d alla n r ll am bil lia di Mobi . ra P , co so te e da a e fig on O a i i m i vi i i bb am o salp ato d a Nisita e s a o n cinanza d Proc da. In Nisita abbiam o preso sette sace rd oti e diciotto altri com

a ni . Altri di i m a ni nel a no di r cida e d il p g c otto co p g b g P o , ’ re sto nell e r a l di anto tefano d ove iu n erem o al g sto o S S , g g l’ alba e c n inu r m il n r via i e r Cadice . Di là , o t e e o ost o gg o p vi scriver su bito e s e ro di trovare erm a in os ta vostre ò , p f p

lettere . Vi re o di far u i rica are le accluse e di p g s b to pit , im ostare ue sti oc i ri i er mia sorella I i soli che p q p h gh p ( ) , io h o tu o riv rl in i i nni ill salu i all po t sc e e quest d eci a . M e t e vostre bu one amic e e S ero che da lu n e m i visite ranno h , p g c o l p ensiero ; conservate la vostra carissim a e s istenza che è p arte d ella mia e c re d e te mi finchè m i d ure rà l a vita

Vos tro afiîmo Nip ote

O CARLO POE RI .

Il n d ll i v i PS. bu o Pironti a o nta de a su a d ec sa olontà d , ro e uire il via io è stato tras or ato a t rra er dis o p s g gg , p t e p p ’ s izion e m i i che ann d i iarato non o r vv n e d ed c , h o ch p te a e tu rarsi a si lu ngo viaggio se nza pe ricolo .

i C r o t P o E m l I ani e ch e v ivev a col marito e d ( ) a l ta Poe rio , m o glie a aol i io mbri i figliu o li in esilio a To rino .

98 I FB ATE LLI R OE RI O

’ s e m re i norato assolu tam e nte lo stato de m iei affari e p g , ’ ’ v c nd iu dizi a itati e l introiti fatti le le i e e d e g g , g e spe se ; ’ di m od o che nell ard u a posizione in cui mi trovo non so su ’ n are el m io man enime n o all qual somma co t p t t estero . Per cui pregovi innanzi tu tto di darmi un ragguaglio confiden ’ l d r o di detti iu dizi e de loro risultati d u n zia e el co s g , e i d e li introiti e d e li siti e ssar c onto sommar o g g e , fi e su quale m m n a i ossa contare el mio man eniment n s o a a nu o p p t o, el ’ l intelligenza che io inte nd o di tene re se mpre in serbo u n in ero mes re onde far fronte a u alu n u e e ventu lità t se t , q q a Non in tanta lontananza d al mio paese . appena giungerò i r l a d n a rima f mata vi s r ve a un . Ca ice , ostr p er , c ò go Intanto vi re d riverirmi il vostro de no fratello e red rmi p go i g , c e e r la vita on la iù rofonda riconoscenza p , c p p

" V r mo ervo e mi ost o afi. s d a co

A O OE IO C RL P R .

O E ALL ST SSO.

Ca tanzaro .

A bo rd o d e llo rom i St bol , pi ro scafo Reale ne lla rad a

d i iali a o i 16 e nnaio 1859. N , gg g

r re C r Si no D . Cesa o ea g ,

E sse ndo cessato col cessare d ella interdizione della quale

io e ra col ito il vostro u f cio i mi ura p , fi d o C tore sicchè ho , ’ ’ ricuperato pie name nte l e se rcizio de m ie i diritti civili ed ave ndo se m re ie na d ucia nella vostra se ve ra robità p p fi p , col pre sente atto vi nomino mio Amministratore e Procu ratore con tutte le facoltà ann l , e sse dal e leggi a questa u ali i riz z q tà . V auto o e spre ssam ente a nominare procu ratori s peciali p er rappre sentarmi resso tu tti i Tribu nali c ie p , h L E TTE R E I NE D ITE D I OA R L O R OE R I O 9 9

n rr atoru de ferire iuram e nti de cisioni rod u rre d e re i te og , g , , p m u rele di falso e far uanto altro io o rei in mio no e q e , q p t f r l onse rvazione e tu te la d i tutti i m iei inte ress i a e per a c , azioni e ragioni ; p otrete riscu otere tu tte le re ndite arre trate e correnti affittare i m ie i fondi e provve d e re a tu tti , i Ed in tutte u es t c av r m iei giu dizi pe nd enti . q e ose rò pe r r rat o e fe rmo q uanto da voi sa à ope ato .

CA R O OERIO L P .

A GA ETANO DEL GI U DICE Na o p li .

o ri no 1 1 lu lio 1859 T , g . m o Gaetano M w cari ssi ,

La vista dei tu oi caratteri e stata per m e sorge nte di

vivissim e consolazione . Non ho m ai d ubitato che la tu a antica e sald a amicizia ve nisse mai meno, m a pu re le aife ttu osissim e e sp re ssioni d ella tua amore volezza m i so no riu cit r tis im ol re , s e g a s e t ni og dire . Rice ve i e sattam e nte il conto del mio ottim o Curatore che ’ ’ v v Ho z l a e sti la b ontà d in iarmi. visto la soler ia ch eg i ha ’ s ie a n ll am ministrazione m a nel t m ste sso le i e p g to e , e po n v l M itabili e ru inose conse gu enze delle p rete nsioni fisca i. a

i ta d l e n v n d n l e bbra io d e l 1848 il ae no e iu d ic co S a e ta e altri . fo d a ne f ( ) G G , p Nazionale d e p u tato al Parlam e nto napo le tano ne i 1848 pe r la pro v inc ia d i Te rra d i avo ro è tra i 6 1 d e u tati c h fi rm aro no la ro te s ta re d atta d al M anc i n i in se L , p e p gu i to ai fatti d e l 15 m aggio ; rito rna i l 1° lu glio 1848 ne lla n u o va C arne ra rie letto d e lla m e d e s im a Pro v inc ia ; ne l p roc ess o d e lla Se t ta d e lla U nita I taliana Spa v en a n l su o co i i o o i e e d i ri c ri m o o v e rnato re t , e st tu , lo c h ia m a c m e t es t m o n sca o ; p g e r d d o r l b 1 o r i limita e r la ro vi n cia p e cre to ittat ia e d e l 18 se tte m re 860. c o n p te i l ti p p d i C apitanata ; n el 1861 d e p u ta to al Parla m e nto i taliano p e l c o lle gio d i Piedi m o nte ' d A liie ne l 18 67 u r ti n l m i e r to rna se nza so ld o ; , p c o n nu an d o e and ato d d pu tato , i a F o ggia c o n m issio ne d i p re fe tto ; ò rie l e tto d e pu tato pe l c o lle gio d i Pie d i m o nte ’ d A life n e lle v r le is la e s n 1 70 i r ra i ni d i a ie g tu r c h e i su cc e d o no fi o a l 8 , n c u i, p e g o ' fa mi li n n e g a, p re nd e c o n u a le tte ra co mm iato d a su o i ele t to ri ; m o rto l 1 00 I FR AT E LLI P OE B I O bisogna rasse gnarsi ; nè io m ai m uove rò qu erela contro i m ie i pe rsecutori per m otivi pe cu niari ; e d accette rò con li o anim la i r a i s no nd anna f n e t o m se i cu o co to, con orta domi

n mi i rin r z i l co la pace d ella a coscienza. T g a io d cuore de le re visioni d ella tu a affettuosa amicizia m a e r ora non ho p , p Tu ai he i n t b isogno di altro d anaro . s c o so o s ta o se mpre n mi o anc e uando la m ia fami lia e ra in au Ora e co o c , h q g ge . lo sono iù che m ai vole nd o se rbare intie ra la mia indi p , nd nza V rs di em re avr fo r e iso no e n p e e . e o c b ò s b g te e scri

n n i r v n ve rò a su o te mp o (I ) . I ta to t p e e go di ave r già spe dito alla buona zia Antonia la procu ra Core a p er contrarre ’ il m u tu o di d ue mila d ucati L ho fatta in carta sem

’ lice e r e vitare di ve de re uesto nostro incaricato d affari p p q , ’ frat llo com ai d i u no d e miei condannato ri M a e , e s , se

1 Un alt ro liberato d all a al e ra o litica io r io Pallav ic ino d o o il se u e ( ) g p , G g , p q ' Di r 1 53 u a o n a s i . i s tro d a p a te d e ll A u stri a nel 8 d i tu tta la s f rtu , al g re d B ru xe l l s c h e ave v a m s so a i lu i i o s io ne la su a cas sa no n al trim e nti ri s ond e va e , e d d sp iz , p c o n l a se gu en te le ttera A i x le s Bai s se m r 1 n , pte b e 853 . ’ Vo u s è te s u n o bl v le be so in d e v o u s e x ri m e r m a l s n e occ u r, e t j bp rou e p p u ' s v z J e v o v ive re c on naissanc e p o u r l o ffre o b lxge ante qu e v o u e ne d a m e fai re . u s ‘ e n re m e rc ie le s larme s au x u m ais o u r le m o m ent 0 II s i beso in d e ye x , p , ] ‘

rien . Nou s av o ns le n ss ir e t v o u s sav e z u av e c u n e u d e h ilo so h i e n éc e a e q p p p , o

e u t fo rt bie n s e ass e r d u su e rfl u P A LLAW OINO Mamo n e vo l . p p p G. , , (2) La co ncl u s io ne d i ta le m u tuo u rge va pe r ratt0 ppare alla m e glio la po sizione fi nanziari a d i arl P o i l m o m e n o ra tris is sim a Con tu tto c iò e l C o oe ri c h e n ta t e t . g i ’ m antenev a a su e s e s in a l su a ve c ia z a o nna A n to nia I o e rio d ava p e N po i la c h i d , ' co ntinu i s o ors i a ll a tra s u i ita la ba e ssa P rri lli e d a l i le i fi lio cc l a z a d ecre p ro n a d g . ‘ o ltre c h b ia r h e iav v s u o i o m a ni d e s nl ro A ro v a d alle le t e re d el c g gg a e rs o i c p g . p , t s u o am m in is trato re e p roc u rato re C o re a a m io p ad re into rno agli affari d i Carlo Po ri c it i e o , o q u est soli p erio d i a z o 5 f bbra o 1 5 C tan ar , 2 e i 8 9 . C o n fo rm e v o m is i o n r e d nte m ia 3 c o rre nte h o s ed ito u n c o o i p r c la p ec e , p nt ir s nzi o n v o d l la e stio ne e l i Carlo d a m c co ta at p e r qu a to m i e e nu to fatt e g d s g. e te nu to d al 2 o o b e 1852 a n o 1 5 Dal m ed sim o s i ril v c h li tt r tu tto ge nai 8 9 . e e a e g e s iti s o no m aggio ri d e gli i ntro iti d i d u cati Ciò i nd ipe nd e nte m e nte d ai D A n m ezzi n ec e ss ari pe r c o ntinu are u n assegno fi no ad ago s to prossim o pe r .

to nia e r iu se in o e r la b aro ne ssa Parrilli . , p G pp , p La le ttu ra di e sso conto v i c o nv ince rà co m e m ale cre d evano ch e pre sso d i m e ‘ v i e ran o d ll m m e d is n b li d ll m min is trazi o ne c h e il si . Carlo no n e e so p o i i e a , e g h a largh e zze d a fare ai co m pagni d i s ve ntu ra C 17 m r 1 atanzaro , a zo 859. r u t D l v a n i m e ns ili fate Pe s ad e e . A nto nia imi tare tu tte l e ap ese a d u cati t , p re

u r l s i . Carl v o s u i n v ve n o in u e s ta biso n m e a g o le se l p re d e re u n p ro d im e t q g a, i o n i v s v i g acch è D. A nt a p are non o les e a e re lim itaz io n ‘ 9 I ncaricato d a ffari l n o e lle Du e i ili e r: in u e l te m o a To rino ( 1 pe Re g d S c e , q p il cav . C ano fari u n d i c u tell fu ra i h e o nd an naro no C arlo P e rio , i fra o t i g u d ici c c o a 24 anni d i ferri . L ET TE R ! I NE D ITE D I CAR LO P OR RI O

oi è indis ensabile che sia in brevetto fammelo subito p p , sa ere e d io far uesto sacrifizio e d adem ir p , ò q p ò a tu tto .

Forse mio aro Gae tano asse rà lu n o e m inn zi , c , p g t p o an

r a r zz che p otremo vede ci. U na p ce st o ata ha improvvisa mente fatto cade re le più lie te speranze di riacqu istare la nostra Indi ende nza con lo s ombro totale d ello stranie ro p g , ’ e m e rcè la fe derazione de singoli Stati divenu ti libe ri e d , r inat n r i i rm N n o d i sotto u p inc pio u n fo e . o bisogna però pe r ’ d ersi d anim o e d è anzi iù che m ai nece ssario di ro a , p p p are id ee sane e ra ione voli af nc è le no ili as ir zioni g g , fi h b p a

non iste riliscano . Molte cose sono ancora involu te nel m i s tero ; m a fra giorni saprai per altra via le condizioni ve re i u u v u z ne d q e sta n o a sit a io .

Sono per la vita tuo vero amico

CA RLO POERI O .

S ESS ALLO T O .

rino 18 l u lio 1860. To , g M w cari s i mo com are s p ,

’ Q ueste d ue righe ti saranno recate d all egregio giovane Cesare Oliva ( 1) che d opo u n lungo esilio si re ca in Napoli r rive d ere i s u oi arenti er oi fare ritorno in Torino p e p , p p , d ve la cia la su a e ntilissim a i vane s osa e dove ha o s g g o p , n vv a cqu istato bel om e com e a ocato .

C esare Oliv n ato v rs o il 1 2 d i vane tto visse in casa d el co nato a, e 82 , a g o g ’ P M an ini e i rd i e r d i lu i stu d io le ale sicc h è all or u and o . S . c , p ù ta f pa te d el g , q i l su o m ae s tro e co nato fu obbli ato a slo iare d a a o li e li lo se u i nel g g gg N p , g g ’ l sili o o n D il e n r Fi lio i l te to am ò m o lto e a o o 1860 trò i n m i stratu a. d et ra T ri o . p ag g

le le tt ere s s v e i m n h libro d E n m i o liti . M o rì e c ri se rs , co m ed ie e d a c e u n i co o a p ca ' i n i lano ne l 1882 Pro c u rato re e ne rale Su o fi lio e l attuale d iretto re d el Cor M , g . g ‘ riere della Sera l ono re vo le C esare Oliva. 102 I FR A TE LLI ROE R I O

Egli e fratello della nostra illu stre poetessa Laura Bea trice Oliva Man ini ed è ersona ad orna d i m lti im c , p o ss i pregi. Non d ubito che vorrai accogliere il m io amico con la t ua consueta cortesia e che avrai la b ontà di cond urlo a , i zi visitare la m a bu ona a .

Ti abbraccio intanto cordialmente e mi ripeto pe r la vita

' m com ar Tao afi. o p e ed amico

CARLO POER IO .

XI.

ALLO STE SSO . Na li p o .

o rin o 22 otto bre 1862. T , aro G aetano C ,

’ e d u ce da u n irett che h fatt nella re ione d e La i R g o o o g gh , ho trovato la tu a ratissimn g . ’ L ottimo amico Save rio Baldacchini I) mi aveva già fatto te ne re il discorso d a lui letto alla rinnovata Accad e mia (2) intorno alla vita e d agli scritti d el m io buon fratello (3 ) ! lav ro s uisi o e l rm i f Ma o t r a fo a e ieno d se ntito a f tto . q p , p e nu lla mi ha fatto sap ere il B aldacchini riguardante il pro

F v n n l n l 1 arte al m o (1) ranc esco Sa erio Bald acch i i , ato in Bar e tta e 800 , p re se p v im ento le tterario c h e c a itanato d al Montro ne e d al Pu o ti m irava a far ri o rire , p , fi i n Na po li il b u on gu sto le t te rari o ; sali p res to in fam a d i e le tto p oe ta c on la p u b blicazio u e d i d u e p oe m e tti Claud io Vannini e d Ugo da Co rtona ; nel 1819 sp osava la ved o v a B i n l 1 48 d e u ta to al Par o ngh i d ive ntand o c os i p ad rigno d i R . Bongh ; e 8 , p lam en to na o le tan b o m e v i - re sid e nte i n u e l Mini ste ro p o , fu s u ito ch iam at c o ce p q ’ d el la u bbli i m rn u to a s u o i stu d i le tte rari ne l p ca stru zio ne ; m u tati i te p i, to ò t t ; 1860 fu nu o v am e nte d ep u tato d e lla s u a Barle tta n e l Parlame nto italiano ; non rie let to l v i o o se natore d e l ne 1868 se ne acc o ra a fo rte m e nte , talc h é no m nato p co d po R no n n i re a è o l i o o nte m o raneam e nte d a e g . o p otè m a c rs i in Senato p e rch c p t c p

rave inf à ntale n l u i e s n l 1879 . g erm it m e , co a q ale s sp n e e ‘ ’ (2) L A ccad e mia Reale d i Nap oli ; i ns titu ita nel 1 RG1 d all 1m briau i ch e pre arad av a alla p u bblica is tru zio ne ne lla lu o gotene nza n apo letana fo nd end o ass ie m e elle Scie n ze ià re ced en te me nte e rinno v and ole , le d u e A c c ad em ie E rco lau e se e d , g p

d is cio lte . (3 ) Tale d isco rso av rebbe po i d ovu to e sse re m es so co me pre fazione alla racc olta

c om le ta d elle lirich e d i P rio u i u i si acc enna . p A . oe c q L E TT E R E INE DI TE D I CAR LO RO E R I O 103

' a r z e li a r getto di cui mi fai parol . Ring a io t e g lt i de l gentile p e nsiero ; m a cre di tu che p otre te cond urlo ad e f fetto con qualche su ccesso ? Ti per qu esto tempo di versi E ti pare forse che il vulgo d egli odierni le ttori sia d isposto a le ere oesie che ti sforzano a e nsare a m editare su gg p p , ’ ’ l inazione d ell uomo su ue sta erra e s mi eri dell a dest q t , u st a vita futu ra ? Oggi i versi vogliono esse re non solo d eb oli ne lla form a ma scarsi nel conce tto er trovar venia verso , , p ua d n i i il u bblico . E n o abbia o u est e sse nz ali re uisiti p q q q , possono tutto al più aspirare alla gloria di esse re cauta ’ rollati d a ualc e alle ra b ri ata u sce nd o d ell osteria o dal q h g g , r D l Giu e u llo si he r rand niu n iù teat o . e sti ( q e c e a g e ) o p le u n vers o ora che non h a il re io del divie to e la gge , p g , prima e dizione completa d elle sue opere e del su o episto lario (che p ure d ovre bbe sollecitare i p alati p ruriginosi in grazia di certi aneddoti alquanto scand alosi) è là negli senf ’ r fali d e lib ai. Non ti ar l u n Al ardi in n tem erato m a p lo de b o e , geg o p , I su oi robu sto e d anim e innamorata del bello e d el giu sto . ve rsi s ono obliati p rim a di e sse r letti ; e già i critici sa

crificano senza pie tà i su oi fu tu ri scritti .

Il s ol ra i od e il fav re del u lico che a lau d e o P t g o p bb , pp f ne ni u no d lla su a lira e che li vieta re ticam ente ad og s o e , g ’ ’ l ingre sso alla Cam e ra elettiva nella te ma che l im peto po ur la su a vena oe litico lo bisticci con le M use , ed e sa isca p ’ tica Ma obblia il colto e ris e tta ile u lico che a tem i . p b p bb , p ’ d e nostri ad ri Goè the fu rimo m inistro d el Du ca di p , p We imar d m i iù re ce nti re valo rosi oeti Cannin ; e in te p p t p , g, a e u rian r inez d lla osa d iri e vano la olitica Ch t a b d e Ma t e R , g p

r d ll l r ri ive nazi ni E e rc è rati non o e ste a e e o o spett o . p h P p ’ t rebbe anc e li far lo stesso e m e tte rsi in m ano le redini h g , ’ d ell I a i lm n ra h il at azzi stanco di tanta t lia, s ec a e te o c e R t p , in ratitu dine intende recis amente abbandonare il ote re e g , p r ito è ene tornare agli ozii di Alessandria ? Ed a p opos , b che sappi che di recente egli (il Prati) h a o ttenuto la croce 1 04 I FR ATE LLI P OE R I O d el m rito civile e com e rofondam e nte osserva u n fo lio e ; , p g ’ i irato d a lui i voti d el Ca itolo d ell Ordine ono s a i sp , p s t t u nanim i rim o e se m io di tal f tta iacc è u ando vi ; p p a , g h q furono amm essi il Manzo ni il otta il Niccolini il Ca oni , B , , pp , N n non otte nnero la u nanim ità . o n è d u que troppo ardita la s pe ranza che anche in p olitica il Prati p ossa ottenere ’ ’ la ste a u nanim à o a d im m nso i v m n I ss it , c s e g o a e to all talia ’ o ra che i p artiti si vanno tuttavia frazionand o all infinito ? E li a r i g s p à riun rli e fonde rli . Pe r tornare al mio bu on Ale ssand ro ossia alla ristam a , p ’ d e su oi ve rsi no n otrei er o ra fo rnirti altro h oc e , p p c e p h ’ cos ch In u an o i n r i ette e ho pre s so di m e . q t a su o m a osc itt che sono ta h i o no d i farn r n cos , o b s e e so almente la scelta g p , giacchè h o u na su a le ttera d a Ve nezia nella quale mi rac com andava assolu tam ente di condannarli t u i alv l tt , s o a cune e c ezi ni n norm h mi d v c o s cond u a a c e a a. E , e o questa scelta la f r a ò il più p re sto che mi sarà p ossibile . Ie ri ria ra c i n r n i r F riz ri bb c ia co g a p ace e ab i e Mo rdini. Ie anche giu nse d a B rolio il nostro Arge ntino (I) che mi re cò i li mi i i i cordiali salu ti d el R caso , e d e de ott nie notizie d ello stato di uesto e re io italiano del u ale ora u r tro o q g g , q , p pp , si rim piange la ferm ezza e la fe d e .

Cre dimi sempre Tu o afiezionati ss im o

A O OE I C RL P R O .

‘ ‘ h lle A r e ntino nato nel 1821 in S ant A n e lo d e o m bard i nel 1 52 ne l ( i ) A c i g g L ; 8 , p ro ce sso sv o l tosr a Po te nza i n re lazione a qu ell o d i Napo li d e lla U nità Italiana f u c ond an nato a 19 anni di fe rri ; nel 1859 fu e s i liato d al re gno d e lle Du e Sic ilie

i aventa ette m brini e cc . re se arte alla s ed izi n assi e m e a Poe r o , S p , S , ; p p p o e d e i Mille ’ f c iale d e l e nio v e ne nd o i n se u ito d ec o rato d ell Ord ine m ili e c o l grad o d i u fi g , g tar d i Savo ia ; nel 1861 il c ol le gio d i Me lfi lo m and ava d ep u tato al Parlam ento i ta u l i latura non esse nd o s tato rie l l i ano ; ne lla su ss e g e nte eg s , etto , si ritirò d alla v ita p olitica attiv a ; in se gu it o h a o cc u pato im p o rta nti p os ti in u ffici p rivati e p ub bli i o e re d i sci e nze so c iali e d i ntorno al Risor im ento I t i c ato parec c h e p g al ano .