DI CAREGGINE provincia di

stefano dini Architetti Unione Comuni

Restauro e Riqualificazione antico borgo di Isola Santa 14.23 ´3URJUDPPD$UFXV²5HFXSHUR%RUJR,VROD6DQWDµQHO&RPXQHGL&DUHJJLQH PROGETTO ARCHITETTONICO ESECUTIVO RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA E ALLEGATI ELABORATO ER1 PROGETTO ARCHITETTONICO: sdA stefano dini Architetti GRUPPO DI LAVORO: arch. stefano dini arch. matteo casanovi arch. silvia pieroni geom. giacomo canini Luglio 2016 $WHUPLQHGLOHJJHORVWXGLRVLULVHUYDODSURSULHWjGHOSUHVHQWHGLVHJQRYLHWDQGRQHRODFRPXQLFD]LRQHDWHU]LVHQ]DODVXDDXWRUL]]D]LRQHVFULWWD sdA - Stefano Dini Architettti - via Debbia 5/b - 55032 - Castelnuovo di Garfagnana - LUCCA - [email protected] - tel. 0583 641030 - fax 0583 643814 - partita IVA 01622720462 Comune di Careggine Provincia di Lucca

Unione Comuni Garfagnana

Restauro e Riqualificazione antico borgo di Isola Santa “Programma Arcus – Recupero Borgo Isola Santa” nel Comune di Careggine.

PROGETTO ESECUTIVO

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

Premessa

Richiedente: Unione Comuni Garfagnana.

Progettista: Architetto Stefano Dini, con studio professionale in via debbia 5/B, Castelnuovo di Garfagnana (LU), telefono 0583.641030, fax 0583.643814, email [email protected], pec [email protected], iscritto all’Albo degli Architetti della Provincia di Lucca al n.437, c.f. DNISFN67M03C236Z, p.iva 016227206462.

Breve descrizione del progetto: l’intervento prevede un intervento di riqualificazione degli spazi esterni del sagrato antistante la Chiesa di San Jacopo, oggi denominato piazza San Giacomo, con rifacimento delle pavimentazioni, del sistema di raccolta e allontanamento delle acque piovane e dell’illuminazione pubblica.

Dati catastali Le unità immobiliari oggetto di intervento sono individuate al Catasto del Comune di Careggine, Sviluppo H Isola Santa, mappale C.

sdA – stefano dini Architetti 1 / 5 Antefatto La riqualificazione architettonica e paesaggistica del nucleo storico di Isola Santa rappresenta per il Comune di Careggine e l’Unione Comuni Garfagnana un obiettivo prioritario da raggiungere al fine di una riqualificazione e rivitalizzazione del sistema insediativo agro pastorale per il suo valore storico artistico, di presidio del territorio e fonte di sviluppo del sistema turistico ricettivo del comune. La posizione strategica e baricentrica del borgo di “Isola Santa” rende il medesimo un nodo fondamentale per la fitta rete di sentieristica ed escursionistica presente sul territorio, e anche per la particolare collocazione sulla riva del bacino di pompaggio Enel un'emergenza paesaggistica di grande valore ed interesse anche nel circuito turistico sovra comunale. Il presente progetto di riqualificazione va letto come intervento in sinergia con le molteplici attività programmate dal Parco regionale delle Alpi Apuane, e sviluppa, completandolo, un programma di recupero edilizio e riqualificazione urbana iniziata nel 1992 con l’approvazione di un “Piano di Recupero del Patrimonio Edilizio Esistente” (L.R. n°59/80 e L.R. n°57/85) ad oggi parzialmente attuato. Il progetto generale si articola in diversi progetti con fasi di intervento successive, correlate con una scala di realizzazione degli elementi prioritari per una riappropriazione complessiva del patrimonio architettonico; tali elementi sono l’accessibilità, la ristrutturazione dei servizi di rete, il restauro del patrimonio architettonico ancora in buone condizioni ed il recupero di quello parzialmente perduto, nell’ottica di una riqualificazione ambientale complessiva. Per riqualificazione ambientale complessiva si intende il recupero di un sistema di emergenze ambientali quali: l’antico borgo, le rive del lago, la sorgente naturale detta “pollaccia” e le strutture della stazione di pompaggio Enel.

Obiettivi e finalità del progetto Il presente progetto si inserisce in un programma più ampio, concertato da alcuni anni, da Parco delle Alpi Apuane, Comunità Montana della Garfagnana (oggi Unione comuni) ed i Comuni interessati, tendente all’incentivazione dell’offerta di servizi informativi di strutture di servizio e ricettive per la fruizione del Parco, il tutto attraverso il recupero del patrimonio architettonico storico, e dell’antica rete infrastrutturale che diventa il nuovo tessuto connettivo degli itinerari di fruizione turistica del territorio, delle risorse ambientali e del sistema culturale.

In questo quadro programmatico il nucleo abitato di Isola Santa, risulta un presidio strategicamente fondamentale per una serie di elementi. 1. posizione su un’arteria infrastrutturale di collegamento tra Versilia e Garfagnana. 2. inserimento in un contesto ambientale di straordinario valore 3. punto di snodo della rete sentieristica di montagna 4. conservazione del tessuto edilizio originario senza espansioni recenti 5. relazione diretta con l’invaso idroelettrico 6. possibilità di intervento sulle emergenze storico-architettoniche

Questo nucleo nato nel medioevo nei pressi di un guado sul fiume “Turrite” come punto di assistenza dei viandanti che dalla Garfagnana scendevano verso il mare, oggi sull’incrocio della stessa direttrice infrastrutturale con i sentieri di attraversamento che si snodano da nord a sud lungo la catena Apuana. Il borgo, dopo la realizzazione dell’invaso idroelettrico ha vissuto un progressivo spopolamento, fino al 1992, quando l’Amministrazione Comunale attraverso un Piano di Recupero ha creato le premesse per un intervento di riqualificazione complessiva dell’abitato; il piano si è dimostrato efficace e ad oggi il 90% del patrimonio edilizio privato risulta restaurato con una buona qualità degli interventi. Il presente progetto costituisce parte del completamento del programma proponendo il recupero e la riqualificazione di alcuni spazi pubblici interni all’abitato, tutti di proprietà pubblica, in grado di migliorare la qualità paesaggistica e la fruizione/promozione del borgo come cerniera nel sistema di risorse culturali e paesaggistiche della catena Apuana.

sdA – stefano dini Architetti 2 / 5 La chiesa di San Jacopo – il cui restauro è stato completato nel 2013 - e il suo sagrato- piazzetta, centro della vita sociale dell’antico borgo, diventeranno “il luogo degli eventi”, lo spazio potrà esser utilizzato per piccole mostre, congressi, corsi, stage di educazione ambientale, fino al riutilizzo per occasionali funzioni religiose, ritrovando il suo ruolo naturale di spazio di aggregazione, sia pure con valenze e modalità diverse da quelle originali, favorendo e rafforzando la coscienza e la conoscenza storica e l'identità culturale del luogo e dei fruitori.

Cenni storici La chiesa di San Jacopo è situata al margine dell’antico abitato di Isola Santa, lungo la via provinciale che collega la Garfagnana alla Versilia. A seguito della realizzazione, negli anni settanta, del bacino idrico artificiale, la chiesa risulta oggi essere situata su un piccolo promontorio erboso, che dall’abitato si protende verso lo specchio d’acqua. Questa particolare condizione di essere semi circondata dal lago, ancorché acquisita a seguito di un evento artificiale, conferisce all’edificio ed al suo intorno un interessante valore paesaggistico ed ambientale. La posizione baricentrica rispetto alla principale via di valico che attraversa la catena Apuana nel suo centro, fa della chiesa e del suo intorno - oggi come nei secoli passati - un luogo strategico e di cerniera per le relazioni tra la Garfagnana e la Versilia: un tempo per motivi legati alla difesa del territorio e alla sicurezza dei viandanti, oggi per le ragioni legate alla fruibilità turistica ed escursionistica di questa parte delle Apuane. La chiesa di San Jacopo è citata, per la prima volta, in documenti del 1260, e nel 1564 il Vescovo di Lucca concesse l’uso della chiesa come oratorio per la difficoltà di raggiungere, soprattutto nell’inverno, la Pieve di San Pietro di Careggine da cui dipendeva. Alla chiesa era annesso un piccolo “spedale” in corrispondenza della via che dalla Garfagnana raggiungeva la Versilia. Successivamente l’ospedale, oramai in declino come struttura assistenziale, fu posto sotto l’amministrazione di quello di San Luca e della Misericordia di Lucca. Agli inizi del ‘600 la comunità di Isola Santa compartecipò alle spese necessarie per ampliare la chiesa e costruire una piccola sacrestia. La chiesa attuale, dal punto di vista delle dimensioni planimetriche e volumetriche sarebbe il risultato dell’annessione del vecchio ospitale e del piccolo oratorio. Successivamente fu realizzata la canonica per ospitare il sacerdote e fu concessa in uso una vecchia torre per realizzare il campanile. L’attuale assetto della chiesa e del campanile sono il risultato di interventi ottocenteschi.

Stato attuale La Chiesa di San Jacopo sorge al margine del borgo di Isola Santa, al centro di un piccolo promontorio proteso verso il lago artificiale. Antistante la Chiesa si trova la piazzetta-sagrato, denominata piazza San Giacomo, su cui si attestano, oltre alla chiesa, il campanile e i resti degli edifici della vecchia canonica e dell’antico hospitale, questi ultimi due ormai in completa rovina. La chiesa e gli edifici racchiudono la piazzetta per tre lati, mentre il quarto si apre alla vista verso il lago. Questo gruppo di edifici costituisce, probabilmente, il nucleo originario del borgo, posto a controllo del ponte sul torrente Turrite Secca. La piazzetta è oggi pavimentata in ghiaia ed erba ed in parte occupata dalle macerie degli edifici crollati. Dalla piazzetta si diramano dei percorsi inerbiti che corrono lungo i fianchi della chiesa che si raccordano poi presso l’antico cimitero posto alle spalle della chiesa. Nella piazzetta è stata posta, nell’estate del 2014, la scultura in marmo cipollino verde denominata “Albero del Pellegrino”, realizzata su modello della scultrice greca Ariadni Vezyroglom, dai laboratori di Garfagnana Innovazione di Gramolazzo e rifinita dallo scultore Silvano Casali. Le foto storiche ci mostrano come il sagrato fosse il punto di accesso dalla strada che saliva dal ponte e l’unico spazio comune del borgo che avesse dimensioni di “piazzetta” con caratteristiche urbane e la particolarità di essere una sorta di terrazza panoramica aperta verso il lago e il versante montuoso che lo sovrasta. Il parapetto era costituito da un muro in sdA – stefano dini Architetti 3 / 5 pietrame a secco, prolungamento del sottostante muro di sostegno, conteneva il dislivello tra quota dell’abitato e riva del lago.

Progetto di recupero di piazza San Giacomo L’intervento prevede il recupero e la riqualificazione di piazza San Giacomo, degli spazi circostanti la chiesa e della via di raccordo con la zona centrale del borgo. Le nuove pavimentazioni saranno realizzate tutte in marmo grigio locale ma con diverse tipologie di taglio e lavorazione al fine di definire una gerarchia degli spazi che costituivano la trama urbana. La porzione di sagrato-piazzetta davanti a chiesa e campanile sarà pavimentata in lastre di marmo Grigio Vagli con lavorazione lievemente bocciardata posate a correre con fughe irregolari; all’interno del disegno della pavimentazione saranno inserite due guide, in lastre sabbiate con posa senza fuga, che disegnano due assi incrociati, generati dall’asse della chiesa e dalla scultura dell’Albero del Pellegrino. I due assi sono orientati per indicare la direzione verso Roma e verso Santiago di Compostela, nella pavimentazione saranno incisi i nomi delle due mete di pellegrinaggio con indicazione della distanza chilometrica che le separa da Isola Santa. La porzione di piazzetta a ridosso del fabbricato a sud sarà pavimentata in selciato di ciottoli e pietrame, sempre in marmo Grigio Vagli, con guida centrale in lastre lievemente bocciarda- te e cordonature trasversali. Il disegno di questa parte di pavimentazione ricostituirà modello per il completamento, con interventi successivi, delle pavimentazioni del borgo. Le nuove pa- vimentazioni presenteranno pendenze per la convogliare le acque nelle nuove caditoie e po- terle allontanare con un sistema di tubazioni interrate. Il parapetto verso il lago sarà ricostruito con muratura in pietrame faccia-vista con reimpiego di pietre locali, sul fianco della chiesa sarà invece realizzato con parapetto in metallo brunito a disegno semplice al fine di non schermare il fianco della chiesa alla vista dalla strada provinciale. Il parapetto in pietrame avrà altezza 110 cm e sarà posto a protezione del dislivello verso il lago. Alcune porzioni del muro saranno prolungate in sedute per la fruizione e la sosta nella piazza. Il muro verso il lago sarà ripulito dalla vegetazione infestante e riqualificato con intasamento con scaglie di pietra e ristilatura dei giunti. A completamento della riqualificazione del muro sarà ripulito dalla vegetazione e reso accessibile come belvedere anche il bastione semicircolare, forse l’abside di una precedente chiesa medievale. L’illuminazione della piazza sarà realizzata secondo le linee guida del piano complessivo di recupero del borgo, ossia, in modo da ottenere un effetto complessivo che richiami le atmosfere e la percezione spaziale tipica dei modesti impianti delle piccole realtà di montagna, dove con pochi elementi venivano illuminati i punti nodali del tessuto urbano, in questo modo si veniva a creare una “gerarchia spaziale” dove piazzette, slarghi, incroci, erano ben illuminati si alternavano vicoli che rimanevano nella penombra. Due proiettori incassati a terra illumineranno la facciata della chiesa che emergeranno nella notte dal buio dei tetti del borgo e saranno ben riconoscibili dalla strada provinciale. Piazza San Giacomo avrà due livelli di illuminazione: una illuminazione “quotidiana” realizzata con luci segna-passo e altre luci basse inserite nel parapetto in pietra, al fine di distribuire la luce sulla pavimentazione lasciando in penombra gli edifici in rovina circostanti. Dalla strada provinciale non si vedranno le sorgenti luminose ma solo il chiarore diffuso sulla pavimentazione in pietra. La scultura sarà illuminata dal basso con quattro faretti incassati nella pavimentazione al fine di esaltarne il disegno della figura e farla emergere e rendere riconoscibile anche dalla strada.

Il progettista Arch. Stefano Dini

sdA – stefano dini Architetti 4 / 5 Allegati

- Estratto CTR di inquadramento urbano; - Estratto di mappa catastale; - Documentazione storica; - Foto storiche; - Rilievo fotografico.

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ESTRATTO MAPPA CATASTALE

Catasto Comune di Careggine Sviluppo H “Isola Santa”, mappale C Immagine fuori scala

sdA – stefano dini Architetti DOCUMENTAZIONE STORICA

Rappresentazione della Chiesa parrocchiale di Isola Santa e degli edifici antistanti, 1683-84 Immagine tratta da Documentazione della Visita Pastorale del 1683-84 Tratta da: A. Guidugli, 1993

Si distingue chiaramente il sagrato con recinzione murata, l’edificio della vecchia Canonica e antico Hospitale e la casa torre sullo sfondo.

sdA – stefano dini Architetti FOTO STORICHE

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sdA – stefano dini Architetti RILIEVO FOTOGRAFICO

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sdA – stefano dini Architetti – Rilievo fotografico 1 / 3

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sdA – stefano dini Architetti – Rilievo fotografico 3 / 3