Ernesto Bonino

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Ernesto Bonino http://www.trio-lescano.it/ Biografie dei cantanti che hanno collaborato col Trio Lescano di Alessandro Rigacci Sono vietati l’uso e la riproduzione di testi e immagini presenti in questo documento senza un’esplicita autorizzazione dell’Autore Ernesto Bonino Vero nome: Ernesto Pietro Bonino Torino, 16 Gennaio 1922 - Milano, 29 Aprile 2008 Ultimo di cinque figli, rimase orfano di padre in tenera età per cui, finite le scuole elementari, fu costretto a impiegarsi nel negozio di primizie materno per provvedere al sostentamento della famiglia. Parallelamente, un po’ per vocazione e un po’ per necessità, iniziò a cantare nei locali della sua città. Nel 1940 si arruolò volontario nei Battaglioni G.I.L., partecipando alla Marcia della Giovinezza e dilettandosi ad esibirsi negli spettacoli allestiti per le Forze Armate. Le cronache dell’epoca riportarono che era eccelso sia nel canto che nelle imitazioni di Totò, dei De Rege e di Caterinetta Lescano. Fu durante una di queste rappresentazioni, allestita per l’occasione al Carignano di Torino in favore delle famiglie dei richiamati, che venne notato dal M° Carlo Alberto Prato. Dopo avergli impartito alcune lezioni di canto, il grande talent scout torinese gli fece fare un’audizione e lo spinse poi a debuttare, il 5 gennaio 1941, durante un Concerto Cora dove, accompagnato dall’orchestra Semprini, intonò Tango argentino . Passato nella formazione di Pippo Barzizza e successivamente in quella di Carlo Zeme, in breve tempo divenne uno degli interpreti più apprezzati ed amati dal grande pubblico, cogliendo una serie di successi con motivi come Se fossi milionario (1941), La Paloma (1941, con il Duo Fiorenza), Macariolita (1941), La famiglia canterina (1941, con il Trio Lescano), Vieni sul mar (1941, assieme a Lina Termini), Non passa più (1942), A zonzo (1942), Violette nei capelli (1942, con Dea Garbaccio), Maria Gilberta (1942), Musica maestro (1942), Genovesina (1942, accompagnato dal Trio Aurora) e Il giovanotto matto (1943, prima composizione di un giovanissimo Lelio Luttazzi). Quest’ultimo brano si prestava più degli altri al suo stile swing, caratterizzato 2 da un gusto spiccato per i ritmi d’Oltreoceano, con un’impostazione naturale da crooner . In questi anni imbastì anche una chiacchierata relazione sentimentale con la collega Silvana Fioresi, con la quale interpretò alcuni fortunati motivetti che divennero popolarissimi, come Il valzer degli ambulanti (1941), Rosabella del Molise (1942), Bionda, mia bella bionda (1942), Il valzer di ogni bambina (1943) e Ti comprerò l’armonica (1943). Nella stagione 1942/3, la sua celebrità fu tale da potergli petermettere di rinunciare allo stipendio fisso dell’EIAR, per seguire in tournée il maestro Alberto Semprini e la sua orchestra ritmo-sinfonica, patrocinata dalla Casa Cora. Scritturato per l’enorme cifra di 1.750 lire al giorno, tali esibizioni riscontrarono un successo che rasentava il fanatismo. Gli autori Frati e Boratti gli dedicarono addirittura un'intera canzone, menzionandolo nel titolo e concedendogli con ciò un privilegio che prima di lui era spettato solo ad Alberto Rabagliati e a Natalino Otto; il motivo, intitolato Lei tifa per Bonino , venne poi inciso da Sergio Lulli con l'orchestra Di Ceglie, ma ottenne una modesta popolarità. Alternando l’attività di cantante a quella di attore, incise nuovi brani fra i quali Bellezza mia (1943), Bambola (1944), Black & Johnny (1945), e prese parte anche ad alcune riviste come Un mondo di armonie (1942), Canzonette che passione! (1943) e Il conte dei sospiri (1945) di Dino Gelich. Nell’immediato dopoguerra, nonostante la diminuita popolarità, continuò a mietere successi, interpretando motivi come Conosci mia cugina? (1946), A quindici anni (1946), Vado a spasso (1946), L’Apaka (1947). Nel gennaio del 1947 firmò un contratto (originariamente cinematografico) milionario per affrontare una tournée in Perù, dove rimase per quasi due anni, raggiungendo anche lì una vasta notorietà. Sulla scia di tale successo, si spostò poi in tutto il Sud ed il Centro America, raccogliendo ampi consensi in Argentina, Cile, Brasile, Venezuela e Messico; giunto a Cuba, conquistò il pubblico dell’Avana intonando Chinito chinita , in compagnia di Tina De Mola. Venne allora ribattezzato “Mister Swing” e si esibì al fianco di valenti musicisti come Osvaldo Farres, Carlos Amador, Ernesto Lecuona ed Augustin Lara. Nel 1952 si trasferì negli Stati Uniti, cantando per cinque anni nei più rinomati night club di New York, Chicago e Miami, al fianco di artisti internazionali come Duke Ellington, Josephine Baker, Daisy Ammon. Nel 1955 sposò a New York Roz Vallero, attrice e ballerina, dalla quale ebbe, il 1° febbraio 1957, il figlio Steve, oggi apprezzato cantante e compositore. Tornò in Italia stabilmente solo nel 1958, anche se tre anni prima era stato chiamato da Garinei e Giovannini per partecipare alla rivista La Granduchessa e i camerieri , al fianco di Wanda Osiris, Mario Riva e Riccardo Billi: fu all’interno di tale rivista che lanciò il motivo Baby, kiss me . Nonostante il lungo periodo d’assenza, trovò nel pubblico italiano ancora una calda accoglienza. Partecipò a numerose trasmissioni radiofoniche come Maestro per favore (1961), Nate ieri (1962), arrivando persino ad avere una rubrica personale, intitolata Bentornato Ernesto Bonino! (1959). Nel 1960 presentando il motivo Giulietta , conquistò il terzo posto al Festival della Canzone Italiana di New York, salendo sul podio assieme a due “mostri sacri” dell’epoca quali Johnny Dorelli e Claudio Villa e tagliando fuori artisti famosissimi come Nilla Pizzi, 3 Gino Latilla e Miranda Martino. Nel 1962 prese parte al Festival della Canzone Italiana di Sanremo, presentando, in coppia con Sergio Bruni, il brano Gondolì Gondolà , piazzatosi al terzo posto nella classifica finale. In seguito intraprese, assieme a Renato Carosone, autore del pezzo sanremese, una fortunata tournée in tutta Europa. Successivamente venne pian piano messo in disparte delle nuove tendenze musicali che avevano ormai occupato il panorama musicale italiano; continuò tuttavia a partecipare a programmi radiofonici e televisivi come Milleluci (1974), Onda libera (1976), Toh! Chi si risente... (1979), Cari amici vicini e lontani (1984). Nel 1982 formò insieme a Nicola Arigliano, Claudio Celli, Wilma De Angelis e Cocky Mazzetti, il gruppo vocale “Gli Oldies”, con il quale rinnovò la sua popolarità, prendendo parte a numerose trasmissioni televisive e tornando, dopo quasi vent’anni, in sala d’incisione per dar vita all’LP Questi pazzi pazzi Oldies . Nonostante il buon esito delle loro esibizioni, il quintetto si sciolse dopo appena un anno a causa delle molteplici divergenze sorte tra i suoi componenti. Nel 1986 un delicato intervento alle corde vocali lo costrinse ad un ritiro forzato; aprì quindi una serie di attività commerciali che però non ebbero fortuna. Ridotto quasi sul lastrico, dopo un disperato appello apparso su tutti i quotidiani nel marzo del 2000, il 7 Dicembre dello stesso anno ottenne l’assegno vitalizio Bacchelli. Il 29 aprile 2003, sopraggiunti anche problemi di salute, si ritirò nella casa di riposo per artisti “Giuseppe Verdi” di Milano. Omaggiato e ricordato più Oltreoceano che in patria, riuscì per tutta la vita a tener nascosto il suo più grande difetto: la balbuzie. Bibliografia: ● Sergio Valeri, Ernesto Bonino , «Il Canzoniere della Radio», n. 21, 1° Ottobre 1941, pp. 3-4. ● Pietro Osso, Ernesto Bonino , in Interviste ai divi della Radio , Milano, Casa Editrice “Albore”, Novembre 1941, p. 5. ● Voce Ernesto Bonino di G. Baldazzi, Il Dizionario della Canzone Italiana , a cura di Gino Castaldo, Curcio Editore, 1990. ● E. Dalla Noce, Solo me ne vo per la città , Ferrara Editore, 1997. ● Augusto Pozzoli, Il cantante di Mille lire al mese: aiutatemi, ho una pensione da fame , «Il Corriere della Sera», 14 marzo 2000, pag. 47. ● Ernesto Bonino , voce dell’Enciclopedia della Radio , a cura di P. Ortoleva e B. Scaramucci, Garzanti Editore, 2003. ● Giacomo Pellicciotti, Addio al cantante Ernesto Bonino, fu il Mister Swing italiano , «La Repubblica», 30 aprile 2008, pag. 57, sez. Spettacoli. .
Recommended publications
  • La Famiglia Canterina
    Anita Camarella & Davide Facchini Duo la famiglia canterina Honored with the "LadyLake Indie Music Awards" Best Album 2013 U.S.A. Anita Camarella and Davide Facchini new album “La famiglia canterina” collects some of the greatest hits from the repertoire of Swing Italian. Draw a line of continuity in their music- historical research of early modern Italian music and is thought of as a natural evolution of their first recording, “Quei motivetti che ci piaccion tanto” (2002). This CD is full of swing, songs, quotes, curiosities, guitars, special guests. Each arrangement draws liberally from the many experiences, expertise and varied musical influences of the two artists. Just within this CD has been possible to gather after 60 years, two Italian guitarists as legendary who have experienced first hand this music: Franco Cerri (1926), a famous jazz guitarist and Raf Montrasio (1929), legendary guitarist of the legendary Renato Carosone sextet in the 50s, by which Anita Camarella and Davide Facchini have been collaborating for several years. “La famiglia canterina” (1941) is a song that carries with it many stories... It’s a tribute to the radio, whose first broadcasts reached Italy in 1924; its lyrics mention some of the most famous Italian singers, musicians and orchestras from the '30s and '40s - among them Ernesto Bonino and the Trio Lescano, original performers of this song - and hint at other songs of that era. All this is told through the story of a singing family in which the mother, father and their little daughter are racing to sing their favorite songs. For over 10 years Anita Camarella and Davide Facchini carry and tell around the world this wonderful music, a ‘fresco’ of Italian history that fascinates all generations, thanks to a show devoted to this repertoire, its performers and musicians.
    [Show full text]
  • Ernesto Bonino Nel 94° Anniversario Della Nascita
    Archivio del sito http://www.trio-lescano.it/ Omaggio a Ernesto Bonino nel 94° anniversario della nascita 16 Gennaio 2016 Contributi inseriti in ordine di arrivo 2 Paolo Piccardo Bonino nacque nel posto sbagliato. Mi sento di fare questa affermazione perché è evidente che un cantante con il suo stile che nasce in Italia nel 1922 non può fare a meno di trovarsi una carriera – potenzialmente a livello di un Sinatra – irrimediabilmente sbarrata da un regime nemico dell’innovazione in genere, e di quella musicale in particolare. Durante il fascismo, comincia a maturare la “canzone all’italiana”, carat-terizzata da un’esecuzione e una struttura formale a metà strada fra la “romanza” e la “ballata” di tradizione folklorica. Tale stile influenzerà a lungo la nostra tradizione canora e i suoi divi: da Oscar Carboni a Claudio Villa, da Giorgio Consolini a Luciano Tajoli, fino ai più recenti Al Bano e Andrea Bocelli. Ciò che prevale, nel suddetto genere musicale, è un sentimentalismo melodrammatico, tipico della canzone italo-napoletana di fine Ottocento e primo Novecento, le cui origini risalgono alle feste di Piedigrotta. La grande fortuna che tale canzone conosce «durante il Ventennio fascista si deve al fatto che, pur in assenza di un genere specifico del regime, esso tende a promuovere quelle opere che esaltano i buoni sentimenti e la laboriosità degli italiani. Si pensi al successo di canzoni strappalacrime come Mamma di Bixio-Cherubini o Balocchi e profumi di E. A. Mario, portata al successo da Luciano Tajoli» (dal saggio di Roberto Leombroni Gli anni del fascismo e della radio , 2011).
    [Show full text]
  • Down Beat’S 18Th Bly Be Extended Until at Least Jan
    inatra Grabs Two '54 Poll Spots lampton Roars Kenton, Fitzgerald, Brown n Europe Again Brubeck Repeat Winners I New York—The current Lionel Chicago- -This was the year of Sinatra. In addition to the Hampton European tour, which be­ other laurels he picked up in 1954, Frank has swept to re­ an Oct. 30 in Germany, will prob- sounding wins in two of the categories in Down Beat’s 18th bly be extended until at least Jan. annual readers popularity poll. Not only did he capture the “I J because of Hampton’s shatter- favorite singer crown, a title he hg success. relinquished in 1947, but he also | “The Hampton band and show,” was named the top pop iecords tiorts broker Joe Glaser, “are ro­ personality of the year. ving ovations wherever they ap- Both were decisive wins for The East Vs. West lear. and are deing even greater Voice, who hat followed up his jsiness, if possible, than when Academy Award-winning perform­ hey were in Europe last y ear. The ance in From Here to Eternity And Never The ini can’t wait to see Hampton, with a string of hit records and nd seats are sold out in advance albums, a lauded straight drama­ ! their play dates in almost every tic role m the film Suddenly, and | ise. Twain Shall Meet t an upcoming appearance with i “In Amsterdam, the fam broke Doris Day in Young at Heart. New York—The inevitable geo­ (to the hall foi the second show Two more personalities grabbed graphical war has begun! After all I id about 2,000 people, so they double victories in this year’s poll.
    [Show full text]
  • Zibaldone Lescaniano
    Archivio del sito http://www.trio-lescano.it/ Zibaldone lescaniano A cura di Lele Del Gatto (al secolo Lele Brunini) Riflessioni mie e di vari altri Autori in margine ad alcune incisioni meno note del Trio Lescano postate recentemente su YouTube (in ordine alfabetico) Presentazioni - Commenti Ultimo aggiornamento: 3 Settembre 2015 2 I n d i c e Al Rosen Bar La Pensione Do Re Mi All’imbrunire La ragazza del giornale Annabella bella bella La sardina innamorata Appuntamento con la luna Lacrime al vento Autunno Lasciati andare Ballata sulla neve Lupo di mare Balliamo il passo Lambeth Mani di velluto Bambina innamorata Nel bazar di Zanzibar Bimba mia non mi resistere Non sai tu Bionda in viola Non si fa l’amore quando piove Bob Taylor Nord Espresso Canto di pastorello Nostalgia d’amore Canzone d’Haway Nostalgia di baci Carillon d’amore Omia Tamara Casetta sperduta Oggi si sposa mia sorella Che cosa importa a te? Oh, che felicità Chiaro di luna Orchidee sotto la luna Ci credo e non ci credo Ospitalità hawaiana Col treno delle tre Perché mentire al cuore? Come rose Piccolo sentiero Corri somarello (Micaela) Povera Titina Cuori sotto la pioggia Quando canta il cucù Danza con me Quando canto penso a te Disillusione Restiamo vicini È tanto facile amarti Restiamo vicini E tu! Ritmo nel cuor El relicario Ronda di primavera Festa sull’aia Rosita Fiore del Tigrai Se quel sorriso Giovanotti Se vuoi baciar Rosetta Gira gira Sei troppo piccola Girotondo dell’amore Serenità Guarany guaranà! Siboney Ha gli occhi neri neri neri Signorina ticchetì Haway Sogno
    [Show full text]
  • Tradition, Exoticism, and Cosmopolitism in Italian Popular Music (1950S-1980S)
    Differentia: Review of Italian Thought Number 2 Spring Article 15 1988 Tradition, Exoticism, and Cosmopolitism in Italian Popular Music (1950s-1980s) Paolo Prato Follow this and additional works at: https://commons.library.stonybrook.edu/differentia Recommended Citation Prato, Paolo (1988) "Tradition, Exoticism, and Cosmopolitism in Italian Popular Music (1950s-1980s)," Differentia: Review of Italian Thought: Vol. 2 , Article 15. Available at: https://commons.library.stonybrook.edu/differentia/vol2/iss1/15 This document is brought to you for free and open access by Academic Commons. It has been accepted for inclusion in Differentia: Review of Italian Thought by an authorized editor of Academic Commons. For more information, please contact [email protected], [email protected]. Tradition, Exoticism and Cosmopolitism in Italian Popular Music ( 1950s-1980s) Paolo Prato INTRODUCTION Richard Wolfe's ProfessionalFake Book (Columbia Pictures Pub­ lications, 1983), a compilation of over 1000 songs for the club pianist-Broadway's best, contemporary hits, folk songs, movie greats, classical themes, etc.-includes nine Italian pieces. There are Neapolitan evergreens (0 sole mio, Come Back to Sorrento and Malafemmena), one a love song (Santa Lucia), another a Sicilian folk song (Eh cumpari), another an opera highlight (La donna e mobile) and three "modern" songs (Volare, Ciao ciao bambina, Cara mia) from the 1950s. The list makes up an average package of what many people outside Italy consider to be Italian popular music. The songs are part of that "knowledge at hand" (Alfred Schutz) DIFFERENT/A 2 (Spring 1988) DIFFERENT/A 196 which is necessary to cope with what is strange within everyday life routines.
    [Show full text]
  • Cash Box FOUNDED by BILL GERSH
    MARCH 12, 1955 LA1 1.1 hSA MALAGUENA i from #*m Spo^ish ' WiNi KHOALOQA" UUttOIS ><5» t*.« HAMMOND ORC By DON _8AK| V ERNESTO LECUONA VIOLIN SOLO ERNESfCLEO oammei VICEMf 00 .MuuMweCora*™* < WII.M-T in |t|, «*tb ***""* upn,, MALAGUENA from aw W *-* -AMCMXtO*- By 0WESIO LECUONA ^onlent/wiftuj (Qom/icteU A PIANO FOUR HANDS MALAOL'I AljW.Ti . Nobody but “NOBODY” “DOOR OF DREAMS” Two new hit sides! ii NOBODY DOOR or DREAMS” great performance . new ballad tailored great song! to Mr. P.C.’s style! 20/47-6059 RCA Vi CTOR FIRST IN RECORDED MUSIC “New Orthophonic” High Fidelity • HIS MASItftS VOICE** ] — The Cash Box FOUNDED BY BILL GERSH Volume XVI Number 25 March 12, 1955 Publishers BILL GERSH JOE ORLECK The Cash Box Publishing Co., Inc. 26 West 47th Street, New York 36, N. Y. (All Phones: JUdson 6-2640) JOE ORLECK Plan To Attend • CHICAGO OFFICE 32 West Randolph St., Chicago 1, 111. (All Phones: DEarborn 2-0045) BILL GERSH Karyl Long • HOLLYWOOD OFFICE 6272 Sunset Blvd., Hollywood, Cal. (Phone: Hollywood J-1702) CARL TAFT The M 0 A • NASHVILLE OFFICE 804 Church St., Nashville, Tenn. (Phone: NAshville 5-7028) CHARLIE LAMB • BOSTON OFFICE 137 Sutherland Rd., Boston, Mass. (Phone: BEacon 2-7633) GUY LIVINGSTON Convention • LONDON OFFICE 17 Hilltop, London, N.W., England MARCEL STELLMAN • EXECUTIVE STAFF JOE ORLECK, Advertising Director BOB AUSTIN, General Mgr., Music Dept. There’s a man we know in the record music fields strongly enough to attend. SID PARNES, Editor-In-Chief NORMAN ORLECK, Associate Editor business who said to us the other day, MARTY OSTROW, Associate Editor Why? IRA HOWARD, Associate Editor “You know every year about this time, A.
    [Show full text]
  • Le Canzoni a Milano Tra Il 1918 E Il 1950
    Carlo Albertario Le canzoni a Milano tra il 1918 e il 1950 Quaderni della Antica Credenza di sant’Ambrogio Milano La canzone identifica una composizione breve e rappresenta un genere musicale che affonda le sue origini nella notte dei tempi. Il risvegliarsi dei nazionalismi risorgimentali ha sulla musica popolare l'ansia di riappropriarsi di valori culturali specifici. Si tende ad attribuire il termine canzone anche al repertorio "leggero". Nasce così la canzonetta. Con i primi anni del XXº Secolo le spinte vitali che avevano vivacizzato il teatro dialettale si affievoliscono con la scomparsa di Edoardo Ferravilla (Milano, 1946 - 1916). La canzone popolare sopravvive vivida ed espressiva grazie alla popolazione che ha ben poco a disposizione per divertirsi. Per comprendere la vita dei milanesi nel periodo che andiamo a considerare attraverso le canzoni non tratteremo soltanto quelle in dialetto, ma anche altre canzoni che i milanesi cantavano facendo propri i successi del repertorio nazionale. Anche nei periodi difficili la canzonetta (soprattutto quella con testi dal contenuto talvolta frivolo) è servita a lenire disagi e a far affrontare con il cuore meno pesante le difficoltà quotidiane dei milanesi (e non solo). Quanto esposto nel seguito non è una trattazione esaustiva, ma vengono considerati quei "pezzi" che maggiormente hanno accompagnato la vita dei nostri concittadini di allora. Lasciamo al lettore il piacere di ampliare o integrare questo lavoro. La canzone e il primo dopoguerra Anche se il periodo considerato inizia dalla conclusione della Prima Guerra Mondiale, va ricordata una canzone dialettale "La moglie di Cecco Beppe" che, nata durante la guerra, è diventata popolare anche dopo.
    [Show full text]
  • Geografia E Musica, Prof
    “Musica e Geografia. Possibili unità didattiche sul tema” Prof. Riccardo Canesi 14 novembre 2020 Musica e Geografia, Prof. Riccardo Canesi, AIIG 1 14 novembre 2020 Ci sono luoghi che ricorderò / per tutta la vita, anche se alcuni sono cambiati / alcuni per sempre, non in meglio / alcuni non ci sono più e alcuni rimangono / Tutti questi luoghi hanno avuto loro momenti / con amori e amici che ancora ricordo / Alcuni sono morti e alcuni sono vivi / nella mia vita li ho amati tutti The Beatles (In my life) Musica e Geografia, Prof. Riccardo Canesi, AIIG 2 14 novembre 2020 “Sarà pur vero che sono solo canzonette ma non è meno vero che la canzone è un medium trasversale. Buon conduttore delle sensibilità collettive, officina dei sentimenti, sismografo delle emozioni, specchio delle trasformazioni. Una specie di letteratura cantata, una cultura diffusa, ex popolare ormai pop, a metà fra scrittura e oralità, necessaria in un Paese che legge poco e scrive troppo “ Marino Niola (antropologo) Musica e Geografia, Prof. Riccardo Canesi, AIIG 3 14 novembre 2020 Come spiegava Marcel Proust (Parigi, F 1871-1922) nel suo Éloge de la mauvaise musique: “Non disprezzate la musica popolare. Siccome essa si suona e si canta molto più appassionatamente di quella ‘colta’ a poco a poco essa si è riempita del sogno e delle lacrime degli uomini. Per questo vi sia rispettabile. Il suo posto è immenso nella storia sentimentale della società. Il ritornello che un orecchio fine ed educato rifiuterebbe di ascoltare, ha ricevuto il tesoro di migliaia di anime, conserva il segreto di migliaia di vite di cui fu la ispirazione, la consolazione sempre pronta, la grazia e l’idea”.
    [Show full text]
  • Lelio Luttazzi - a Film by Lelio Luttazzi ORGANIZZAZIONE: UFFICIO STAMPA: Fondazione Lelio Luttazzi Studio Morabito Via Principe Di Montfort N
    PRESENTANO - PRESENT: l’illazione - THE SUPPOSITION UN FILM DI LELIO LUTTAZZI - A FILM BY LELIO LUTTAZZI ORGANIZZAZIONE: UFFICIO STAMPA: Fondazione Lelio Luttazzi Studio Morabito Via Principe di Montfort n. 10 Via Amerigo Vespucci 57 34123 – Trieste 00153 – Roma Phone: +39 040 3720996 Phone: +39 06 57300825 Mobile: +39 335 6768086 Mobile: +39 334 6678927 E-mail: [email protected] E-mail: [email protected] www.fondazionelelioluttazzi.it www.mimmomorabito.it PRESENTANO - PRESENT: l’illazione - THE SUPPOSITION UN FILM DI - A FILM BY: Lelio Luttazzi copia restaurata da L’Immagine Ritrovata Bologna con la supervisione di Cesare Bastelli copy restored by L’Immagine Ritrovata Bologna with the supervision of Cesare Bastelli una produzione - a production: NEXUS FILM Materiali per la stampa (compresi i dialoghi del film) sono disponibili su: Press material available (along with the movie script) at: www.fondazionelelioluttazzi.it www.lelioluttazzi.it www.mimmomorabito.it PRIMA MONDIALE - WORLD PREMIÈRE: DOMENICA 30 OTTOBRE, ORE 17.30 - TEATRO STUDIO Sunday 30th October, 5.30 pm - TEATRO STUDIO (Studio Theatre) Alle 18.30, segue dibattito con Rossana Luttazzi e tanti ospiti del mondo della cultura e dello spettacolo At 6.30 pm a debate with Rossana Luttazzi and other guests from the Italian show business will take place Evento Speciale al Festival Internazionale del Film di Roma Special event at Rome International Film Festival IL FILM SARÀ PROGRAMMATO SU DOMENICA 30 OTTOBRE ALLE ORE 22.00 The movie will be broadcast on RAI5 Sunday 30th October at 10.00 pm SCHEDA TECNICA Origine Colore Italia Luce Servizi S.p.A. Anno di Produzione Tecnico 1972 Ennio Santelli Durata Pellicola Musica di 60’ Gianni Ferrio Luoghi Edizioni Musicali Montefalasco - Roma Cam-Curci-Bixio Soggetto di Effetti speciali sonori LELIO LUTTAZZI Fernando Caso Sceneggiatura di Sincronizzazione LELIO LUTTAZZI - F.
    [Show full text]
  • Squall, Issue Two – Battles
    ISSUE TWO BATTLES 1 THE SQUALL Matt Thacker It's worth repeating here the reasons We are very grateful to all of the people who why we have set up The Squall, the have waived fees and donated to The Squall little brother to The Blizzard, a digital since we announced the project. football magazine to give freelance writers a forum for their work. Not just Special thanks go to: Nick Ames, Philippe so they can get paid to write, but so Auclair, John Brewin, Kieran Canning, they have something to aim for, a sense James Corbett, John Cross, Martin da of job satisfaction at a time when such Cruz, Miguel Delaney, Andrew Downie, satisfaction is in short supply. Peter Drury, Ken Early, Emmet Gates, Sasha Goryunov, John Harding, Simon Hart, The Blizzard has never been about the Gary Hartley, Ian Hawkey, Frank Heinen, here and now, it’s much more taken with Tom Holland, Adam Hurrey, Elis James, the there and then. And we see The Squall Neil Jensen, Samindra Kunti, Jonathan as serving the same function, showcasing Liew, Simon Mills, James Montague, David great football writing on subjects you are Owen, MM Owen, Simone Pierotti, Jack unlikely to read about anywhere else. We Pitt-Brooke, Gavin Ramjuan, Callum Rice- like to think of every piece written for Coates, Philip Ross, Paul Simpson, Marcus either publication as the one thing that Speller, Jon Spurling, Seb Stafford-Bloor, writer simply had to write, that nobody else Ed Sugden, Jonathan Wilson, Suzy Wrack, could do justice to. and Shinobu Yamanaka. And huge thanks to Getty Images, for use of the photos.
    [Show full text]
  • Ernesto Bonino
    IL DISCOBOLO Museo Virtuale del Disco Ernesto Bonino Ernesto Pietro Bonino nasce a Torino, al numero 34 di Via Po, il 16 gennaio 1922. Ultimo di cinque figli (tre fratelli e due sorelle), resta orfano del padre a soli 8 giorni dalla nascita. Sua madre Teresa Caldini, che possiede una bancarella di frutta al mercato, fa di tutto per ottenere le risorse necessarie per mantenere i suoi figli garantendo loro un tenore di vita dignitoso. Riesce quindi ad espandere la sua attività fino a possedere un suo negozio di frutta e verdura. Ernesto vive un’infanzia abbastanza felice e spensierata: a cinque o sei anni, nel cortile della sua abitazione, già gioca con il battipanni fingendo di suonare la chitarra canticchiando, attirando così l’attenzione dei passanti increduli. L’avvicinamento alla musica jazz avviene negli anni della scuola media, periodo in cui si reca spesso a casa di un amico giornalista che possiede una vasta collezione di dischi importati dall’America. Ernesto, mentre ascolta i dischi, si diverte a cantarci sopra arrivando col tempo a sviluppare un ottimo orecchio e una buona cultura musicale. Pone così le basi di quel suo particolare stile scat che lo avrebbe reso celebre negli anni a venire. Nel 1940, Ernesto decide di arruolarsi come volontario nell’esercito. Con i Battaglioni G.I.L. (Gioventù Italiana del Littorio), si ritrova casualmente a far parte della propagandistica “Marcia della giovinezza” che vede un’incredibile folla di giovani soldati riversarsi per le strade da Varazze a Vicenza. Del suo stesso plotone fa parte anche Leo Chiosso, ottimo musicista che qualche anno più tardi fonderà il Quintetto vocale Hot e, negli anni ’50, comporrà le più celebri canzoni di Fred Buscaglione.
    [Show full text]
  • Jazz Italiano
    Jazz Italiano Jazz Italiano: A History of Italian Syncopated Music 1904-1946 By David Chapman Jazz Italiano: A History of Italian Syncopated Music 1904-1946 By David Chapman This book first published 2019 Cambridge Scholars Publishing Lady Stephenson Library, Newcastle upon Tyne, NE6 2PA, UK British Library Cataloguing in Publication Data A catalogue record for this book is available from the British Library Copyright © 2019 by David Chapman All rights for this book reserved. No part of this book may be reproduced, stored in a retrieval system, or transmitted, in any form or by any means, electronic, mechanical, photocopying, recording or otherwise, without the prior permission of the copyright owner. ISBN (10): 1-5275-2019-6 ISBN (13): 978-1-5275-2019-6 Negli anni Venti giunsero a Rivarolo Mantovano molte persone che ritornavano dall’America dove erano emigrate quindici o vent’anni prima e portavano con loro molti dischi di musica Americana da ballo, di Paul Whiteman, e altre orchestre. Rimasi folgorato. Più tarde, quando avevo sedici o diciasette anni, verso il ’29 o ’30, cominciai a conoscere personaggi come Ellington e Armstrong. Insomma mangiavo pane e Ellington. In the 1920s several people arrived in Rivarolo Mantovano who returned from America where they had emigrated fifteen or twenty years earlier, and they brought with them several records of American dance music by Paul Whiteman and other orchestras. I was thunderstruck. Later when I was sixteen or seventeen years old, around 1929 or 30, I began to recognize people like Ellington and Armstrong. In the end, I lived on bread and Ellington.
    [Show full text]