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Imbersago, lì 20 settembre 2010 Prot. n.______

Eg. STEFANO SIMONETTI ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI PROVINCIA DI LECCO Corso Matteotti, 3 23900 - LECCO

e p.c. Sigg. SINDACI COMUNI DI , CALCO, Sig. PRESIDENTE CONFERENZA SINDACI MERATESE LORO SEDI

OGGETTO: PROBLEMI DI VIABILITÀ E SICUREZZA RELATIVI ALLA STRADA PROVINCIALE N. 56 NEL TRATTO ROBBIATE-IMBERSAGO-CALCO-BRIVIO, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA CURVA ADIACENTE ALLA PROPRIETÀ “MORATTI” IN COMUNE DI IMBERSAGO.

Egregio Assessore, facendo seguito al colloquio avuto con Lei e con i funzionari provinciali a Lecco il 20 luglio u.s., al quale abbiamo preso parte insieme al Vicesindaco del nostro Comune, relativamente alla tematica in oggetto siamo a far presente quanto segue:

1. Prendiamo atto con rammarico dell’indisponibilità da parte della Provincia di Lecco di istituire un divieto di transito del tratto in oggetto ai mezzi di peso superiore alle 30 tonnellate, così come da noi richiesto. Dal 1992 (anno in cui il ponte di Paderno è stato chiuso al traffico pesante) e soprattutto dall‟apertura a metà anni „90 della bretellina in prossimità del ponte di Brivio, la Sp 56 viene sempre più utilizzata come percorso alternativo di collegamento fra l‟area meratese e la Provincia di Bergamo, attraverso appunto il viadotto di Brivio, che rappresenta a tutt‟oggi l‟unica possibilità di passaggio per i mezzi più pesanti. Il progressivo e generalizzato aumento del traffico, non solo pesante, e il contestuale incremento di aree industriali nel territorio bergamasco, oltre al peggioramento delle condizioni di percorribilità della ex-statale 342 dir e 342 nell‟area meratese, hanno portato molti automobilisti a utilizzare sempre più la Strada provinciale 56, la quale presenta in quasi tutto il suo tracciato caratteristiche di scorrevolezza (spesso fonte di pericoli per i pedoni, dovuti all‟alta velocità), ma anche alcuni punti estremamente pericolosi, quale appunto il tratto adiacente a villa Moratti.

2. Sono ormai numerosi i cittadini (non solo residenti in Imbersago) che si lamentano con noi per la crescente situazione di pericolo della curva adiacente a villa Moratti: le caratteristiche di pendenza, di calibro ridotto e di curva cieca impediscono infatti il transito in contemporanea di due mezzi pesanti, quali camion superiori alle 30 tonnellate (e non solo…) e/o bus, creando spesso ingorghi o veri e propri “blocchi della circolazione” in un punto estremamente pericoloso, che oltre a “isolare” di fatto il nostro Comune rispetto a ogni collegamento da e per Robbiate, generano pesanti disagi anche a tutti gli automobilisti in transito.

3. La situazione di maggiore pericolo è comunque generata dai camion pesanti che percorrono quel tratto di strada in direzione Robbiate-Brivio (sud-nord): per via della loro lunghezza, sono infatti costretti a invadere parzialmente la corsia opposta e se ciò avviene a una velocità superiore ai 20-30 km/h (cosa assai frequente in discesa) si generano situazioni di gravissimo pericolo per gli ignari automobilisti che percorrono la strada in senso opposto e si immettono in questa curva cieca; spesso è capitato a molti di loro vedersi di fronte all‟ultimo momento la mole di un TIR che invade parte della corsia opposta con l‟angolo anteriore del cassone di carico e con conseguenze che solo per puro caso non sono finora sfociate in tragedia o sinistri mortali.

4. Oltre a ciò, si aggiunga che mentre negli anni passati gli autisti dei mezzi pesanti appartenevano nella quasi totalità ad aziende della zona e conoscevano bene le caratteristiche di quel tratto di strada, oggi la situazione è radicalmente cambiata, pur restando numericamente contenuta rispetto ad altre arterie della zona. La crescita di aree industriali oltre l‟Adda e la presenza di “navigatori” satellitari porta sempre più su questa strada un traffico pesante “eterogeneo”, con autisti che arrivano da ogni parte d‟Europa e che spesso percorrono questa strada per la prima volta, magari in situazioni difficili caratterizzate dalla presenza di buio, pioggia, neve o ghiaccio.

5. Il problema verrà ulteriormente aggravato una volta ultimata la prevista rotonda che la Provincia intende realizzare in prossimità del ponte di Brivio, all‟innesto della salita con la Sp 56 e lo sarà ancor più nel momento in cui entrerà in servizio la nuova autostrada “Pedemontana”, che attraverso lo sbocco viabilistico dello svincolo di Bellusco e della tangenziale di Bernareggio scaricherà sulla Sp 56 un traffico ancora maggiore.

6. La Provincia di Lecco ha motivato il suo diniego al divieto ai mezzi superiori alle 30 tonnellate sostenendo la necessità di garantire la piena percorribilità di un asse viario nord-sud alternativo al tracciato della ex-statale 342 dir nel tratto Cernusco-Calco-Brivio e manifestando comunque, nel corso dell‟incontro del 20 luglio 2010, la disponibilità a ridiscutere la cosa nel momento in cui sarà risolto positivamente il nodo dell’incrocio di Cernusco: nel prendere positivamente atto di questo intendimento, ci auguriamo che si possa procedere al più presto verso una soluzione di tale problema, sul quale riteniamo comunque di non esprimerci dal punto di vista delle soluzioni tecniche, lasciando alla Provincia e ai Comuni interessati ogni scelta di merito.

7. Ci permettiamo comunque di sottolineare che un‟elevata percentuale dei mezzi che utilizzano la Sp 56 nel tratto Robbiate-Brivio e viceversa, già oggi transitano attraverso l’incrocio di Cernusco, perché incanalati sul tragitto Tangenziale Est-Cernusco-Sp 54.

8. Ribadiamo quanto richiesto nel corso del colloquio del 20 luglio: la possibilità, da parte della Provincia, di segnalare meglio e quanto prima la curva in oggetto e la necessità, nel medio periodo, di sistemare il fondo stradale che in lunghi tratti di Sp 56 nel Comune di Imbersago presenta asfaltature vecchie di 15-20 anni (realizzate ai tempi della Provincia di Como).

9. Da ultimo, a fronte della necessità di garantire in futuro una sempre maggiore sicurezza agli attraversamenti e al transito pedonale (es. via Monsereno, scalinata della Madonna del Bosco) e misure di contenimento della velocità, prendiamo atto della disponibilità della Provincia a studiare insieme al Comune di Imbersago soluzioni condivise e tecnicamente compatibili con le disposizioni del Codice della Strada.

Ringraziando per l‟attenzione, restiamo a disposizione per qualsiasi chiarimento e porgiamo i più cordiali saluti.

IL SINDACO Giovanni Ghislandi