II. PARTE.

ECCELLENZE MECCANICHE ITALIANE.

LA .

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– Storia Passata Presente e Futura.

– Uomini Ferrari.

– Le Auto Ferrari.

– I Piloti Ferrari.

– Il .

ENZO FERRARI.

Nasce in una famiglia della media borghesia emiliana il padre ALFREDO accanto all'abitazione aveva una officina di carpenteria meccanica che lavorava per le ferrovie, al contrario del fratello maggiore il piccolo Enzo non eccelleva nella scuola preferendo lavorare nella officina paterna. La famiglia FERRARI possedeva una DIATTO con la quale ENZO compì le sue prime esperienze incerto se intraprendere la carriera di cantante tenore oppure giornalista sportivo, visto i suoi primi approcci sulla Gazzetta dello Sport. Gli anni 15/18 furono per Enzo anni di dolore perse il padre ed il fratello Dino, dopo aver formato operai specializzati per conto dell'Officina Pompieri di Modena parte militare, ma si ammala di pleurite. Guarito dalla malattia tenta invano di essere assunto dalla di Torino, dopo peregrinare per le officine del nord finalmente ENZO trova un ingaggio partecipando come pilota alla targa FLORIO. Nel 1920 inizia a correre con L'ALFA ROMEO, sistemando la questione economica si sposa, inizia a vincere diverse corse automobilistiche, incontra la madre dell'asso dell'aviazione italiana Francesco BARACCA, che consiglia FERRARI di utilizzare il cavallino rampante del figlio, Enzo accetta introducendo il fondo giallo colore della città di Modena nasce il mito. Partecipa alla fondazione di un giornale sportivo bolognese (corriere dello sport), dopo un periodo di malattia che lo costrinse ad abbandonare le corse viene chiamato a Milano per organizzare la squadra corse della ALFA, diventando subito in quanto le Alfa venivano adattate alle corse dal giovane Ferrari. Il primo uomo chiave della nuova scuderia e il progettista , che con lui gestì lo sviluppo delle auto Alfa, FERRARI stesso riprese a correre con un team di circa 40 piloti. La crisi economica del 1933 portò l'Alfa a ritirarsi quindi anche Ferrari si ritirò fondando la AVIO costruzioni, con sede a Modena, trasferendosi a Maranello con il nuovo stabilimento, dopo la guerra nel 1947 creò la sezione sportiva della FERRARI la SCUDERIA. Inizia a vincere GP e Campionati di F1, nel frattempo la casa automobilistica vendeva vetture finanziando le attività sportive nel 1969 a fronte di problemi finanziari la FERRARI cercò soci e dopo una lunga e travagliata trattativa con la FORD, si accordò con la FIAT a cui cedette la casa automobilistica conservando il 10% delle azioni (oggi in mano al figlio PIERO) e la gestione della Scuderia corse. Grave lutto la perdita del figlio DINO su cui erano fondate le speranze di un luminoso cammino FERRARI. Oggi la FERRARI si avvia per il futuro verso L'IBRIDO, non raggiumgerà mai il livello di vendita della PORSCHE ma il brand italiano di classe ed eleganza sarà sempre presente per una clientela ricca e sofisticata a cui viene concesso il massimo servizio, (competizioni per clienti, scuole di pilotaggio, cura nei minimi dettagli nella assistenza meccanica.

UOMINI FERRARI.

Giovanni AGNELLI. Vittorio GHIDELLA. Luca CORDERO MONTEZEMOLO. . .

LUCA CORDERO MONTEZEMOLO.

Nasce a Bologna agosto 1947, dirigente d'azienda e imprenditore italiano, dopo la laurea in Giurisprudenza e una specializzazione in diritto internazionale alla Columbia University, iniziando la sua carriera lavorando presso un grande studio legale di Roma e New York, nel contempo si dedica anche allo sport automobilistico. Nel 1973 entra in FERRARI come assistente di ENZO e responsabile della Squadra corse, sotto la sua gestione la FERRARI vince il Campionato mondiale costruttori per 3 anni di seguito dal 1975 al 77, e 2 campionati mondiali piloti con Lauda. Dopo una parentesi di esperienze manageriali ritorna in FERRARI nel 1991, ingaggia Jean TODT e sotto la sua guida nel 2000 vince il mondiale F1 successo ripetuto negli anni 2001/2004. Infine nel 2014 lascia la presidenza Ferrari che viene assunta da Sergio MARCHIONNE.

Ing. VITTORIO GHIDELLA (1931 – 2011). ingegnere meccanico, progettista, dir. Industria, imprenditore.

Ottiene a pieni voti la maturità classica e si iscrive alla facoltà di ingegneria meccanica al Politecnico di Torino, entra in FIAT scelto da Gianni AGNELLI, dopo una breve parentesi lavorativa con il padre nell'azienda de famiglia, il padre, commerciante in lubrificanti. Dopo passaggi in aziende controllate gruppo IFIL diventa responsabile di tutto il settore auto FIAT. Dopo divergenze con la famiglia AGNELLI che preferiscono la gestione finanziaria del gruppo anziché quella tecnica viene sostituito da Cesare ROMITI, GHIDELLA tuttavia fa in tempo a riportare la FIAT alle vette delle vendite europee e mondiali di auto, i suoi modelli; la PUNTO, la CROMA, la TIPO, in sede Alfa, la 164, in casa con i nuovi modelli DELTA e THEMA, riporta i mondiali in rally e altre corse in collaborazione FIAT-FERRARI nasce la THEMA- FERRARI 3,2 cc. V16. Non immaginiamo cosa fosse successo se come promesso fosse diventato presidente della FERRARI. Sua rivoluzione tecnica costruire pianali di telai adattati a varie carrozzerie. Si ritira in Svizzera (Lugano), seguitando a fare impresa fino alla morte.

Dott. JEAN TODT. (1946) ex pilota rally. Dirigente di azienda, dirigente sportivo e imprenditore. Dopo un passato da coopilota di corse Rally si dedica con successo alla organizzazione di squadre da corsa automobilistiche nella fattispecie Rally con la casa TLBOT e in seguito PEUGEOT, ma con la FERRARI che ottiene il grande successo. Portato in FERRARI da LUCA MONTEZEMOLO nel 1993 fino al 2009, passando da direttore della scuderia Ferrari, ancora direttore amministrativo e amministratore delegato del Cavallino. In totale vince 5 titoli mondiali piloti, 6 mondiali costruttori, scopritore di , suo fraterno amico, costituisce un team tecnico portando in Ferrari progettisti del calibro di e , il periodo più felice dell'intera storia FERRARI.

Citiamo tecnici importanti della FERRARI. 1. . 2. Team Ross BRAWN, Rory BIRNE, Paolo Martinelli. 3. Vittorio JANO. 4. . 5. .

Di questi ricordiamo MAURO FORGHIERI, figlio di un dipendente Ferrari laureato in ingegneria entra in fabbica a soli 27 anni, nessuno ha vinto come lui 17 mondiali tra F1, Sport e Prototipi, sostituì .

Ancora ricordiamo GIOTTO BIZZARRINI, ingegnere designer e imprenditore italiano, nato nel 1926, dopo la laurea in ingegneria a Pisa, entra in Alfa Romeo, che lascia per seguire Ferrari con un sodalizio con CHITI, lascia la casa modenese per fondare ATS e lo stesso spa con soci il conte VOLPI e lo stesso CHITI. In seguito fonda la sua omonima casa automobilistica produttrice di prototipi che presto chiude, tra i suoi primi clienti c'è FERRUCCIO . Oggi alla veneranda età di 91 anni fa consulenze.

La troika che fece fece grande la Ferrari di TODT e SCHUMI, tutti o quasi provenienti dalla vincente BENETTON, invece Martinelli prodotto delle Università italiane.

6. Luigi BAZZI. 7. Carlo CHITI. 8. . 9. Sergio SCAGLIETTI. 10 . .

Di questi ricordiamo SERGIO SCAGLIETTI, designer, e imprenditore scperto da Enzo Ferrari quando era ancora battitore di lamiera venne incaricato dal Drake di fare le più belle carrozzeria della sua casa, la carrozzeria Scaglietti, le sue creature la 250 Testarossa,la 250 GT, e la 612 Scaglietti.

Ancora ricordiamo AURELIO LAMPREDI, (1917 – 1989 è stato ingegnere italiano famoso progettista di motori da competizioni e di grande serie, il più proficuo progettista Ferrari. Lavorato anche per la PIAGGIO, e la CAPRONI, concluse la sua carriera alla FIAT dove progetto la FIAT DINO.

Ing. CARLO CHITI, ingegnere aeronautica, entrò in Alfa Romeo seguì Ferrari nella sua avventura ruppe per contrasti con il Drake per motivi ancora sconosciuti dopo varie avventure imprenditoriali ritornò all'Alfa.

John BARNRD, uno dei geni riconosciuto nella F1 non ha vinto Campionati ma molti GP strappato dal suo centro studi inglese per ben 2 volte.

Le FERRARI DI STRADA IMPORTANTI.

1. LA 250 GTO. Anno di nascita 1962 2500 cc Gran Turismo Omologata, prodotta in 39 esemplari campione di incassi nelle aste specializzate un dato battuta nel 2013 per 38,4 milionidi euro.

2. LA 250 GT California. Anni di produzione dal 1957 al 1963, una vettura destinata anche al mercato americano, per i suoi facoltosi clienti, la produzione complessiva consiste in 106 modelli. Decisamente un classico modello FERRARI linea grintosa e classica curata nei minimi particolari.

Oggi FERRARI CALIFORNIA T produzione dal 2014, lunghezza 4570, larghezza 1910 mm, altezza 1322 mm, passo 2670 mm, massa 1625 Kg. Vettura sportiva di GT con carrozzeria cabrio-coupè velocità max 316 Km/h.

3. FERRARI TESTAROSSA. Anni di produzione 1984 – 1996, berlinetta sostituisce la Bbi, costruita in 9957 esemplari, lunghezza 4485 mm, larghezza 1986 mm, altezza 1130 mm, passo 2550 mm, velocità 290 Km/h. La Testarossa produsse un modello unico per Gianni AGNELLI, carrozzata da Pininfarina, esistono 5 esemplari Spider cilindrata 4943 c

4. FERRARI F40. Anni di produzione 1987 – 1992, coupè sostituisce la Ferrari 288 GTO, costruita in 1337 esemplari, lunghezza 4358 mm, larghezza 1870 mm, altezza 1124 mm, passo 2450 mm, velocità 327 Km/h, cilindrata 2936 cc. Nata per festeggiare i 40nanni della casa fu presentata in anteprima alla stampa dal Drake in persona, disegnata da Leonardo Fioravanti per Pininfarina.

5. FERRARI F50. Anni di produzione dal 1995 al 1997, sostituisce la F40, esemplari prodotti 349, lunghezza 4480 mm, larghezza 1986 mm, altezza 1120 mm, passo 2580 mm, velocità 325 Km/h, cilindrata 4698 cc, spyder, costruito in serie limitata per celebrare il 50 anno della casa di Maranello, il motore è un 12 cilindri a V tratto dalla F1 della stagione 1980. disegnata da Pietro Camardella per conto di Pininfarina che ne veste la vettura, meno amata della F4O, ma più esclusiva vale oggi circa 1,5 milioni di euro.

6. ENZO FERRARI. Anni di produzione dal 2002 al 2004, sostituisce la F50, prodotta in 400 esemplari lunghezza 4702 mm, larghezza 2035 mm, altezza 1147 mm, passo 2650 mm, disegnata da Ken Okuyama, per carrozzeria Pininfarina. In occasione dei 55 anni della casa automobilistica, sfrutta il prototipo che riproduceva la F348, viene dedicata al fondatore con il nome ENZO, curioso un esemplare donato al Papa GIOVANNI PAOLO II in beneficenza fu venduta per 6 050000 dollari. Velocità oltre 350 Km/h, cilindrata 6000 cc.

7. LA FERRARI. Anni di produzione dal 2013 al 2016, sostituisce la Enzo tipo Coupè, e versione Spyder, esemplari prodotti 499 (le coupè, e 209 la spyder), lunghezza 4702 mm, larghezza 1992 mm, altezza 1116 mm, passo 2665 mm, disegnata per il centro stile Ferrari, da Flavio Manzoni, velocità 350 Km/h, cilindrata 6262 cc. Il prezzo base era di 1210000 euro. Alimentazione ibrida.

8. FERRARI 458. Anni dal 2009 al 2015 sostituisce la Ferrari F430, berlinetta e in versione Spyder, carrozzata da Pininfarina lunghezza 4527 mm, larghezza 1937 mm, altezza 1213 mm, passo 2650 mm, velocità 325Km/h, cilindrata 4497 cc

9. FERRARI. 488 GTB. Attualmente in produzione dal 2015, tipo berlinetta con versione Spyder, sostituisce la F458, lunghezza 4568 mm, larghezza 1952 mm, altezza 1213 mm, passo 2650 mm, cilindrata 3902 cc, motore in posizione centrale velocità massima oltre 330Km/h, presentata in pubblico al Salone internazionale di Ginevra del 2015. carrozzata da Pininfarina su disegno di Flavio Manzoni.

PILOTI FERRARI. I PIU' RAPPRESENTATIVI.

1- : ex pilota di F1 (1950-1982), carriera in F1, dal 1977 al 1982. scuderie Mc Laren, FERRARI. GP disputati 68, GP vinti 6, miglior risultato 2 posto nel campionato mondiale 1979. rimasto nel cuore dei ferraristi e del Drake per il suo modo di correre considerato come un figlio per ENZO, indimenticabile i suoi duelli.

2- : ex pilota FI (1964) francese. Carriera in F1 dal 1989 al 2001. scuderie Tyrrell, FERRARI, Benetton, Sauber, Prost, Jordan. GP disputati, 202, GP vinti 1 podi 32, miglior risultato finale 4 mondiale piloti anno 1996/97. vive in Svizzera francese di nascita ma di indole italiana, cresciuto con i poster della FERRARI, nella carrozzeria del padre.

3- : ex pilota F1 italiano (1956- 2001), ultimo italiano vincente con la Ferrari anni dal 1981 al 1994, scuderie Tyrrell, FERRARI, Larrousse, Arrows, Footwork. Scuderia Italia Minardi. Anni in F1 dal 1981 al 1994. GP disputati 215. GP vinti 5, podi 23, miglior risultato 2 nel mondiale piloti anno 1985. nel cuore del Patron FERRARI per la sua educazione il modo di correre la sua innata bellezza, questo lo annovera tra i grandi piloti Ferrari.

4- . : ex pilota di F1 nazionalità Svizzera, (1939 – 2006). pilota in categoria F2 e Sport Prototipo ritirato nel 1980. anni in F1 1970 – 1980. Scuderie: FERRARI, BRM, Ensign, Shadow, Willians. GP disputati 139, GP vinti 5, podi 28, miglior risultato 2 nella classifica mondiale piloti anno 1974. pilota istintivo e dalla guida aggressiva aveva una ottima capacità di mettere a punto le vetture esperienza fatta nella officina paterna. Personaggio pubblico a tutto campo re dei rotocalchi femminili, unico handicap aver consigliato a Ferrari il pilota LAUDA.

5- : ex pilota di F1. (1935 – 1967). Anni dal 1961 – 1967. Scuderie, Centro Sud, FERRARI, NART. GP disputati 42, GP vinti 1 podi 8 migliore risultato finale nel campionato mondiale piloti 4 anno 1964. nato in Libia ritornato in Itali trovò lavoro presso l'autonoleggio e officina meccanica del suocero che lo iniziò alle competizioni sportive con successo arrivando in F1, la tragica fine ha aumentato notevolmente la simpatia per questo grande dello sport automobilistico.

6. : ex pilota F1 imprenditore e dirigente sportivo austriaco (Vienna 1949). anni in F1 dal 1971 al 1985. scuderie March, BRM, FERRARI, Brabham, McLaren, mondiali vinti 3 (anni 1975 – 1977 – 1984). GP disputati 177, GP vinti 25, podi 54. Era nominato il computer a causa della sua incredibile capacità di individuare al pari di un elaboratore tutti i difetti anche i più piccoli, in casa Ferrari fu portato da Regazzoni suo compagno alla BRM, fu l'unico sfidando e criticando FERRARI portò insieme a FORGHIERI la vettura al trionfo mondiale. Figlio di banchieri austriaci dopo la F1 divenne proprietario di compagnie aeree ed infine direttore sportivo della vincente scuderia di F1 MERCEDES.

7. : pilota di F1 brasiliano (1981), in attività, Scuderie; Sauber dal 2002 al 2005. FERRARI dal 2006 al 2013. Williams dal 2014 - GP disputati 257, GP vinti 11, 41 podi, miglior risultato anno 2008 secondo classifica mondiale piloti. Pilota di origine italiana inizia nelle categorie Kart all'età di 9 anni, arriva in F1 alla Sauber e in FERRARI arrivò con la qualifica di raccomandato da Todt (il figlio è suo manager), ma ben presto dimostra il suo valore pilota irruento ma calcolatore a fianco per diverso tempo di Michael Scumacher.

8. Gerbard BERGER : ex pilota di F1 austriaco imprenditore. Anni dal 1984 al 1997. Scuderie, ATS, Arrows, Benetton, FERRARI Mc Laren. GP disputati, 210, GP vinti, 10, podi 48, miglior risultato finale 3 posto anno 1988 e anno 1994. Per ben 2 volte pilota Ferrari scelto dal Drake e poi da Montezemolo, pilota serie e scrupoloso, ma ottima spalla per compagni fuoriclasse (vedi Senna), figlio di un facoltoso industriale austriaco nei trasporti, prese in mano l'azienda e fece investimenti in scuderie di F1. Carattere gioviale e scherzoso grande amico di Airton SENNA.

9. : pilota di F1 2 volte campione del mondo nel 2005 e anno 2006, esordio nel 2001. Scuderie; Minardi, Renault, McLaren, FERRARI. Mondiali vinti n 2. GP disputati 280, GP vinti 32. inizio carriera aiutato dal padre nei Kart trovando sponsor arriva alla F1 presto la sua permanenza al cavallino è segnata dal suo massimo rendimento ma dal suo carattere di non essere uomo squadra, non brillante nei risultati ma rimasto nel cuore dei tifosi ferraristi.

10. Sebastian WETTEL : pilota di F1 tedesco nato nel 1987. 4 volte campione del mondo con la scuderia RED BULL oggi pilota FERRARI. Esordio in F1 anno 2007, scuderie, BMW-Sauber, Toro Rosso, Red Bull, FERRARI. Mondiali vinti anno 2010 – 2011 – 2012 – 2013. GP disputati 44, podi 91. Vero talento automobilistico uno dei migliori in circolazione se non il migliore iniziato bene a Maranello speriamo continui.

LAMBORGHINI.

Il fondatore . Storia della LAMBORGHINI.

Carrozziere BERTONE.

La LAMBORGHINI NELLA MOTONAUTICA E AERONAUTICA (Elicotteri).

ATTIVIYA' SPORTIVA.

Auto LAMBORGHINI.

Museo LAMBORGHINI.

FERRUCCIO LAMBORGHINI.

Nasce a Cento nella frazione di Rezzano. Figlio di agricoltori, lascia la scuola elementare e la sua passione per i motori e per le macchine lo porta a Bologna, dove lavora in un'azienda che revisiona automezzi per l'esercito. Durante la II guerra mondiale trova l'opportunità di sperimentare le sue doti meccaniche come tecnico riparatore presso il 50° autoreparto misto di base a Rodi. Nel 1946 la crescente domanda di trattori del mercato italiano unita, all'esperienza acquisita nelle riparazioni spingono Ferruccio ad intraprendere la carriera di imprenditore nella produzione di trattori. Compra veicoli militari avanzati dalla guerra e li trasforma in macchine agricole. Nel 1946 si sposa con Clelia MONTI, conosciuta durante la guerra a Rodi, nel 1947 nasce il figlio Tonino LAMBORGHINI. Clelia morirà poco dopo, nel 1948 conoscerà Anna BORGATTI, una maestra figlia di proprietari di albergo, di Cento, che lo seguirà nella conduzione delle sue aziende per oltre 30 anni. Nel 1948 Ferruccio fonda la , il logo Toro è il segno zodiacale di Ferruccio inoltre è un appassionato di corride. Solo 3 anni dopo la guerra l'azienda LAMBORGHINI era capace di progettare e costruire da sola i suoi trattori e già nel corso degli anni 50/60 la Lamborghini trattori diventa una delle più importanti aziende costruttrici di macchine agricole in Italia. Seguì la produzione di BRUCIATORI a nafta e di condizionatori, stupendo per la velocità con la quale tali prodotti riuscivano a imporsi sui mercati, in ragione delle loro qualità tecniche a fronte di un prezzo molto competitivo. La strategia di Ferruccio per ottenere rapidi risultati consisteva nell'individuare le aziende e i prodotti leader per poi avviare una campagna di reclutamento dei tecnici più significatiovi offrendo loro stipendi molto alti rispetto a quelli percepiti nelle aziende di appartenenze. Nel 1959 lo spirito imprenditoriale del fondatore del nuovo marchio si spinse fino a concepire la produzione di elicotteri che non fu mai avviata e della quale resta un prototipo. Finalmente nasce IL MITO AUTO. Il successo personale di Lamborghini gli permise di acquistare molte auto di lusso (Alfa Romeo, Lancia, Mercedes, Jauar, e 2 Maserati 3500 GT, tuttavia Lamborghini non apprezzava particolarmente le Maserati ritenendole poco veloci e pesanti. Sul fronte FERRARI all'epoca come del resto oggi al top delle auto sportive, Ferruccio nel 1958 acquistò a Maranello una GT, negli anni successivi fu possessore di diverse auto del Drake non risparmiando le solite critiche considerando le auto di Maranello rumorose e ne lamentava gli interni spartani. L'idea di produrre macchine sportive gli venne dopo una discussione con il grande ENZO FERRARI, si narra così l'evento: FERRUCCIO possedeva 2 Ferrari identiche e più di una volta ha rotto la frizione, dopo aver speso diversi soldi portò una delle auto nella sua officina e un suo meccanico la smontò. La frizione che si rompeva era identica a quella montata nei suoi trattori, da quel momento le lamentele di Lamborghini con il Drake furono sempre più accese FERRARI stizzito pare abbia esclamato, “la macchina va benissimo il problema è che tu sei capace di guidare i trattori non le FERRARI”. Diverse le versioni sulla loro definitiva rottura sta di fatto che Ferrari perse un grande cliente ma lItali guadagnò una nuova ECCELLENZA meccanica.

INIZIA LA GRANDE AVVENTURA. Dopo appena sei mesi la nuova LAMBORGHINI 350 GT, disegnata da GIORGIO PREVEDI (§) con la supervisione di FRANCO SCAGLIONE (§§), era pronta per il Salone di Torino del 1963. per la 1 LAMBO il progetto del motore un 12 cilindri di 3500 cc fu affidato a GIOTTO BIZZARRINI che fino a poco tempo prima aveva contribuito alla nascita della Testarossa in casa Maranello. Ma è del 1966 con la MIURA che rivoluziona le auto sportive, motore sempre 12 cilindri ma portato a 4000 cc e disposto in posizione centrale -trasversale con cambio in blocco con il basamento, la MIURA ottenne un successo clamoroso e sarà prodotta fino al 1973. in seguito alla crisi petrolifera e alle limitazioni normative che scoraggiavano l'acquisto e la manutenzione di gresse auto in specie quelle sportive FERRUCCIO iniziò seriamente a pensare seriamente di ritirarsi dall'attività di costruttore. Nel 1972 cedette improvvisamente le quote di maggioranza dell'azienda automobilistica all'industriale svizzero ROSSETTI (§§§), e si ritirò nel suo vigneto in Umbria dedicandosi alla sua produzione di vino ancora oggi esistente producendo il vino rosso Colli del Trasimeno con il nome di Sangue di Miura. Piccolo RITORNO. Ferruccio LAMBORGHINI tornò ad occuparsi di automobili nei primi anni 90 muovendosi con assoluta discrezione. Avviò la produzione di piccoli veicoli elettrici per i campi da golf, e fornì segretamente la consulenza alla rinata BUGATTI dove erano confluiti suoi tecnici e operai allora sotto la proprietà della CHRYSLER. La fine ancora una volta porta il marchio straniero dopo vari incontri si stava concludendo la possibilità di ripresa della produzione auto LAMBORGHINI chiese che la prima vettura prodotta una 350GTV fosse consegnata a lui, al rifiuto si interruppero le trattative morì nella sua tenuta di Panicale in Umbria a 76 anni.

STORIA DELLA LAMBORGHINI.

Azienda italiana produttrice di automobili di lusso interamente posseduta dal gruppo tedesco AUDI. Fondata nel 1963 da FERRUCCIO LAMBORGHINI, la sede e l'unico stabilimento produttivo sono da sempre situati a Sant'Agata Bolognese dove lavorano 1300 dipendenti. Nel 2016 sono in produzione 2 modelli entrambi 2 posti motore centrale a trazione integrale: Lamborghini HURACAIN. E la . Benché sia prosaicamente frutto di un progetto imprenditoriale iniziato tempo prima, la fondazione della LAMBORGHINI, viene tradizionlmente ricondotta ad una lite realmente accaduta fra ENZO FERRARI e FERRUCCIO LAMBORGHINI. Questo ultimo già affermato industriale che costruiva trattori, caldaie e condizionatori possedeva una Ferrari 250 GT della quale non era pienamente soddisfatto. Si rivolse al Commendatore in persona per lamentare il cattivo funzionamento della trasmissione e dispensargli consigli, ma Ferrari orgogliosamente stizzito che il cliente volesse insegnargli il mestiere gli disse la frase storica “che vuol saperne di auto Lei che guida i trattori?”. Per tutta risposta LAMBORGHINI decise di avviare in proprio la costruzione di una automobile che fosse “perfetta anche se non particolarmente rivoluzionaria”. La Lamborghini automobili fu fondata il 7 maggio 1963, ed aveva sede in uno stabilimento appositamente costruito Il titolare che disponeva di ingenti risorse finanziarie si circondò immediatamente di ingegneri e tecnici molto capaci; Giotto BIZZARRINI, (progettò il motore), e Paolo STANZANI (il telaio, Franco SCAGLIONE disegnò la linea. La 350 GTV era una granturismo a 2 posti veloci ed elegante (secondo i canoni dettati da Ferruccio), e fu la prima auto costruita in serie dalla LAMBORGHINI. Ebbe un discreto successo di vendite e fu seguita dalla 400 GT, e dalla 400 GT. (2+2), entrambe presentate nel 1966.

Anni 1965 – 1972. Un rapido successo. Per contrasti con il titolare uscirono i fautori del successo automobilistico per contrasti con il patron tuttavia svilupparono un progetto parallelo che vide la luce proprio quello stesso anno, la MIURA, questa esuberante automobile a motore posteriore (fra le prime al mondo), era paradossalmente l'esatto contrario di ciò che Lamborghini aveva chiesto ai suoi progettisti, favolosa ma tutto fuorché esente da difetti. Ebbe un successo straordinario sia di critica che di vendite tanto che nelle varianti rimase in produzione fino al 1973. La MIURA fu anche l'auto che inaugurò il lungo sodalizio con lo stilista BERTONE ed in modo particolare con il suo designer , cui la Lamborghini si affidò. Un ruolo importante lo ebbe anche il neozelandese Bob WALACE, il cui contributo si rivelerà decisivo nello sviluppo di alcuni modelli più rappresentativi della casa. Entrato Bob subito in Lamborghini come assistente alla produzione ma divenne ben presto collaudatore capo e responsabile dello sviluppo su strada, la casa non ha mai avuto un circuito di prova e i test sono sempre stati svolti sulle strade pubbliche. Intanto, la linea di automobili di gusto classico della LAMBORGHINI continuò e nello stesso anno il 1968 furono presentate sia la sostituta della 400 GT, la ISLEO (che ne ammodernava le linee ma seguiva l'impostazione iniziale), che la ESPADA, una grande coupé sportiva a 4 comodi posti la cui filosofia era già stata prefigurata dal prototipo Marzal. Dopo pochi anni dalla fondazione la LAMBORGHINI poteva già contare su un'intera gamma di automobili sportive (anche se disponevano di un unico motore), ma la sorte dell'azienda era nelle mani della MIURA, che monopolizzava le vendite nel 1968 ne vennero vendute 187, contro le 37 di ESPADA e pochissime ISLERO. Purtroppo il 1969 vide l'abbandono di DALLARA che si trasferì alla DE TOMASO, per dedicarsi alle auto da competizione. Mentre le vendite della ESPADA miglioravano e quelle della MIURA prosperavano la deludente ISLERO fu sostituita con la JARAMA un'altra coupè 2+2 che con la spigolosa linea cambiava completamente registro rispetto alla sua antesignana. Sempre nel 1970 venne presentata anche la URRACO, che montava posteriormente un motore V8 di soli 2500 cc, nuovo motore per la Lamborghini, rappresentò il tentativo di espandersi verso un'area di mercato meno esclusiva e di aumentare così le modeste qote produttive consentite da auto così costose. L'anno successivo (1971), venne presentata la vettura destinata a sostituire la Miura, si chiamava COUNTACH,e la sua linea ancor più estrema e radicale era anch'essa opera di GADINI. La COUNTACH, però complice anche il protrarsi dei risultati soddisfacenti della Miura non entrò in commercio prima del 1974, fu la prima Lamborghini senza il suo fondatore FERRUCCIO.

Anni 1972 – 1981. Gli svizzeri e la crisi. Ferruccio Lamborghini abbandonò improvvisamengte la sua azienda nel 1972, cedendo la maggioranza delle azioni all'imprenditore svizzero Georges-Henri ROSSETTI, per poi vendere il restante pacchetto a Rene LEIMER nel 1973, la ragione di una decisione così inattesa era la necessità di reperire fondi per la fabbrica di trattori in difficoltà, ma fu probabilmente da ricercarsi anche nel malumore che Lamborghini provava nei confronti delle agitazioni sindacali che già da tempo erano diffuse in gran parte delle fabbriche italiane. Tali rivendicazioni oltre a rallentare la produzione e a ripercuotersi sulla qualità dei prodotti avevano plausibilmente minato l'entusiasmo imprenditoriale di Ferruccio. Nel giro di pochi anni infatti cedette le alttre attività e si ritirò a vita privata. Il cambio di gestione corrisponde alle prime serie difficoltà economiche, determinatesi da una somma di cause; l'uscita di scena della Miura, quando la Countach non era pronta, la crisi petrolifera del 1973 che mise al bando le auto veloci ed infine la proprietà svizzera era spesso assente e poco risoluta. La gestione della Lamborghini venne affidata ad Ubaldo SGARZI, quale direttore commerciale, la scarsità dei fondi causò il mancato finanziamento di progetti interessanti come la Bravo che avrebbero potuto rilanciare le vendite. Così nel 1974, anche Stanzoni e Wallace lasciano la Lamborghini, seguirono anni difficili con una gamma ormai obsoleta e scarsamente sviluppata e la sola apprezzatissima COUNTACH a sostenere le sorti economiche della fabbrica. Solo nel 1976 venne introdotta la prima convertibile di serie della Lamborghini, la SILHOUETTE, che adottava la meccanica della URRACO. A risolvere le sorti dell'azienda sembrò arrivare un vantaggioso accordo per costruire 800 esemplari della coupè M1, per conto della BMW, che avrebbe fornito i motori, ma l'azienda bolognese in grave deficit non fu in grado di rispettare le consegne e l'intesa venne rescissa. Poco dopo un altro progetto di importanti dimensioni per quanto poco affini alla originaria vocazione, la costruzione di un fuoristrada destinato all'esercito americano, sfortunatamente anche questa commessa andò male in quanto al fuoristrada Lamborghini (il CHEETAH), fu scartato a favore del suo concorrente l'Humvee. La perdita della commessa fu un altro duro colpo per le finanze della casa ormai sull'orlo della bancarotta. Sembrò esserci un interesse di Walter WOLF miliardario canadese che aveva contribuito allo sviluppo della Countach ma ciò non si concretizzò, infine nel 1978 il Tribunale di Bologna pose l'azienda in amministrazione controllata per evitare il fallimento. Nel 1979 al fine di alleviare la cassa integrazione l'azienda siglò un accordo con la FIAT per l'allestimento interno di 5000 vetture “127Rustica”, prodotta in Brasile, e destinata al mercato europeo Anni 1981 – 1987 I fratelli MIMRAN. Non trovandosi un acquirente nel 1980 la Lamborghini venne messa in liquidazione. Per riaverla lo stesso FERRUCCIO LAMBORGHINI mise sul piatto 3,5 miliardi, ma il Tribunale accettò l'offerta di 3,85 miliardi, dei fratelli francesi PATRICK e JEAN-CLOUDE MIMRAN, giovanissimi imprenditori dello zucchero. Nel 1981 fu formalizzata la cessione dell'attività che assunse il nome di NUOVA AUTOMOBILE LAMBORGHINI. Il rinnovamento fu importante, l'attività della fabbrica riprese a pieno ritmo con l'arrivo dei capitali necessari Amministratore fu nominato Emil NOVARO mentre Giulio ALFIERI nominato direttore tecnico, mantenuto al commerciale SGARZI. Ricominciò il lavoro di sviluppo sulla sempre richiestissima Countach, che non sembrava sentire il peso degli anni. La Slhouette fu sostituita con la rivoluzionaria JALPA P350 GTS, si decise anche di fare esperienza del prototipo e di sviluppare lo LM002 fuoristrada ad uso civile. La Lamborghini tornò a rifiorire Alfieri fu sostituito da Luigi MARMIROLI, con un apposito reparto con un giovane HORACIO PAGANI. Ora la gamma comprende la COUNTACH la LM002.

Anni 1987 – 1994 l'era CHRYSLER. Sembra una costante per la casa di Sant'Agata senza preavviso i fratelli Mimran vendettero la Lamborghini al colosso americano CHRYSLER. Ma il risultato cambia poco la casa americana è solo interessata al nome e nel 1994 la cede ad una società indonesiana totalmente inesperta mirante solo a commercializzare un solo veicolo e ripianare la situazione finanziaria. Finalmente nel 1988 arriva la tedesca AUDI.

1998 – 2017 oggi LAMBORGHINI con AUDI. Nel 1998 la Lamborghini fu acquisita dall'Audi costruttore sufficientemente esperto e solido da garantire alla casa bolognese un piano industriale adeguato.

LAMBORGHINI MOTONAUTICA. … La passione per i motoscafi ha portato FERRUCCIO LAMBORGHINI all'idea di di un audace progetto che ha riunito i suoi eccezionali motori a 12 cilindri con il top dei costruttori di imbarcazioni la RIVA. Negli anni 60, questa ultima era già celebre per i suoi pregiati motoscafi in legno, tra questi il modello ACQUARANA), azionato da 2 motori V8 RIVA-CRUSAD da 220 cavalli. Verso la fine del 1967 Lamborghini propose a CARLO RIVA di equipaggiare un motoscafo Super Acquarama, con 2 motori della ESPADA con una cilindrata di 3929 che raggiungevano i 325 cavalli nella versione stradale, adattati per una barca e sempre alimentati da 6 carburatori Weber a doppio corpo, garantivano non meno di 300 cavalli ciascuno si prevedevano scarichi super aperti. L'imbarcazione (n registro 278) fu consegnata a Cervia nel 1968, imbarcazione detentrice di vari record mondiali, l'imbarcazione fu conservata ed utilizzata sul lago Trasimeno a Panicarola dove si affaccia la tenuta agricola di Ferruccio. In seguito vietata la navigazione per inquinamento e flora ittica, di seguito scorporata dal motore (oggi presso il museo Lamborghini), la barca venduta ad un privato...” (dal libro dedicato al padre di Tonino LAMBORGHINI).

LAMBORGHINI IN ELICOTTERO. ...”in fatto di interesse e cultura di elicotteri di Ferruccio LAMBORGHINI sono riportati da aneddoti che segnalano come se Ferruccio avesse nella sua vita solo costruito elicotteri. Tuttavia fu prodotto un solo prototipo che no ottenne la omologazione del ministero ma rimane da esempio di come la mente e la fantasia motoristica di FERRUCCIO LAMBORGHINI sia così vasta.

ATTIVITA' SPORTIVA. Contrariamente a gran parte dei costruttori da auto sportive per i quali le competizioni rappresentano un ottimo veicolo promozionale, per lungo tempo la LAMBORGHINI AUTOMOBILI non partecipò direttamente a nessuna manifestazione sportiva, tale scelta fu determinata tanto dagli ingenti costi richiesti per queste attività quanto da una precisa visione imprenditoriale del fondatore per le quali le corse non erano consone all'immagine di automobili pratiche e confortevoli benché velocissime che intendeva costruire. Ciò in aperto contrasto con alcune delle figure chiave dell'azienda. DALLARA lasciò la casa proprio per seguire la DE TOMASO di dirigere una squadra di F1, anche WALLACE segui la stessa strada. Per oltre 20 anni le uniche occasioni di vedere le auto bolognesi in circuiti partivano da clienti che privatamente organizzavano raduni e competizioni. Le prime iniziative ufficiali della Lamborghini nel settore agonistico risalgono al 1985, con la nomina di MARMIROLI a direttore tecnico. L'ingegnere volle con sé Daniele AUDETTO in passato direttore sportivo della scuderia FERRARI, al rallista Sandro MUNARI fu invece dato il compito di sviluppare e pilotare una versione speciale della LM002 per participare alla Parigi Dakar, altre iniziative volsero a portare la casa nel gruppo C (Endurance) con una KONRAD KM-011 vengono forniti motori da 3500 cc. Esperienza anche in F1 con l'avvento della CHRYSLER, fu varato un piano per la participazione al mondiale di F1 fornendo motori a diverse scuderie primo LARUSSE. Per portare le vetture in F1 fu addirittura fondata una squadra la MODENA TEAM, anche la MINARDI usufruì di tali propulsori. Oggi con la gestione AUDI l'impegno nelle competizioni venne dedicato alle derivate di serie che richiedono investimenti minori fidelizzando la clientela e generano utili (poiché le auto vengono vendute a squadre e piloti). Nel 2009 venne ripristinato il trofeo monomarca, stavolta riservato alla GALLARDO LP560-4 a trazione integrale. Attualmente la vetture in produzione sono 2. che vedremo.

Storia dei MODELLI LAMBORGHINI.

Modello 350 GT. Anni 1964 – 1966. cc. 3464. UP. 131. Modello 400 GT. Anni 1966 – 1968. cc. 3929. UP. 247. Modello Miura. Anni 1966 – 1973. cc. 3929. UP. 764. Modello Espada. Anni 1968 – 1978. cc. 3929. UP. 1310. Modello Jarama, Anni 1970 – 1976. cc. 3929. UP. 327.

Dopo l'uscita del fondatore. Modello Urraco. Anni 1973 – 1979. cc. 2996. UP. 791. Modello Countach. “ 1974 – 1990. cc. 5164. UP. 2049. Modello Sihouette. “ 1976 – 1990. cc. 2996. UP. 52. Modello Jalpa. Anni 1981 – 1988. cc. 3485. UP. 420. Modello LN002. Anni 1986 – 1993. cc. 5168. UP. 328. Modello Diablo. Anni 1990 – 2001. cc. 5992. UP. 2903. Modello Murcielago. 2001 – 2010. cc. 4099. UP. 4099. Modello Gallardo. “ 2003 - 2013. cc. 5204. UP. 1402 .

MUSEO dedicato ad ENZO FERRARI.

MUSEO dedicato ad FERRUCCIO LAMBORGHINI.

Il museo dedicato ad ENZO FERRARI, è stato inaugurato nel 2012, ad opera della fondazione casa ENZO-FERRARI-MUSEO, il progetto di ristrutturazione è stato ideato dall'architetto Jan Kapilicky, il quale a causa dell'improvvisa scomparsa non ha potuto assistere alla ultimazione dei lavori portata a termine dal suo assistente. La struttura esterna ha forma di cofano è giallo per richiamare il colore preferito dal commendatore, inoltre colore istituzionale della città di Modena, la struttura interna presenta delle forme ondulate e dolci, gli espositori contenenti notizie relative alla vita ed alle opere di ENZO FERRARI, sono morbide, predomina l'uso del bianco presenti tutte le auto significative e spazio viene anche dedicato ad altre importanti avvenimenti culturali.

MUSEO dedicato ad FERRUCCIO LAMBORGHINI.

Per onorare i 50 anni dalla fondazione del marchio LAMBORGHINI AUTOMOBILI, fondato da Ferruccio, il figlio TONINO ha voluto dar vita per onorare l'opera del padre. Il nuovo museo è uno spazio dedicato alla memoria di un geniale imprenditore e alle sue innovative creazioni, ingegneristiche e di design. È uno spazio culturale dedicato alla storia di Lamborghini e il mito del suo logo il Toro, MIURA, nei 9000 mq è racchiusa tutta la produzione industriale di Ferruccio un percorso che va dal 1947 agli anni 50 – 60 – 70. percorso emozionante, con la ricostruzione del primo ufficio di Lamborghini, con un'area di 5000 mq sono ha disposizioni spazi per convegni conferenze e altro in onore del made in Itali.