Enzo FERRARI
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II. PARTE. ECCELLENZE MECCANICHE ITALIANE. LA FERRARI. – Enzo FERRARI. – Storia Passata Presente e Futura. – Uomini Ferrari. – Le Auto Ferrari. – I Piloti Ferrari. – Il Museo Ferrari. ENZO FERRARI. Nasce in una famiglia della media borghesia emiliana il padre ALFREDO accanto all'abitazione aveva una officina di carpenteria meccanica che lavorava per le ferrovie, al contrario del fratello maggiore DINO il piccolo Enzo non eccelleva nella scuola preferendo lavorare nella officina paterna. La famiglia FERRARI possedeva una DIATTO con la quale ENZO compì le sue prime esperienze incerto se intraprendere la carriera di cantante tenore oppure giornalista sportivo, visto i suoi primi approcci sulla Gazzetta dello Sport. Gli anni 15/18 furono per Enzo anni di dolore perse il padre ed il fratello Dino, dopo aver formato operai specializzati per conto dell'Officina Pompieri di Modena parte militare, ma si ammala di pleurite. Guarito dalla malattia tenta invano di essere assunto dalla FIAT di Torino, dopo peregrinare per le officine del nord finalmente ENZO trova un ingaggio partecipando come pilota alla targa FLORIO. Nel 1920 inizia a correre con L'ALFA ROMEO, sistemando la questione economica si sposa, inizia a vincere diverse corse automobilistiche, incontra la madre dell'asso dell'aviazione italiana Francesco BARACCA, che consiglia FERRARI di utilizzare il cavallino rampante del figlio, Enzo accetta introducendo il fondo giallo colore della città di Modena nasce il mito. Partecipa alla fondazione di un giornale sportivo bolognese (corriere dello sport), dopo un periodo di malattia che lo costrinse ad abbandonare le corse viene chiamato a Milano per organizzare la squadra corse della ALFA, diventando subito SCUDERIA FERRARI in quanto le Alfa venivano adattate alle corse dal giovane Ferrari. Il primo uomo chiave della nuova scuderia e il progettista VITTORIO JANO, che con lui gestì lo sviluppo delle auto Alfa, FERRARI stesso riprese a correre con un team di circa 40 piloti. La crisi economica del 1933 portò l'Alfa a ritirarsi quindi anche Ferrari si ritirò fondando la AVIO costruzioni, con sede a Modena, trasferendosi a Maranello con il nuovo stabilimento, dopo la guerra nel 1947 creò la sezione sportiva della FERRARI la SCUDERIA. Inizia a vincere GP e Campionati di F1, nel frattempo la casa automobilistica vendeva vetture finanziando le attività sportive nel 1969 a fronte di problemi finanziari la FERRARI cercò soci e dopo una lunga e travagliata trattativa con la FORD, si accordò con la FIAT a cui cedette la casa automobilistica conservando il 10% delle azioni (oggi in mano al figlio PIERO) e la gestione della Scuderia corse. Grave lutto la perdita del figlio DINO su cui erano fondate le speranze di un luminoso cammino FERRARI. Oggi la FERRARI si avvia per il futuro verso L'IBRIDO, non raggiumgerà mai il livello di vendita della PORSCHE ma il brand italiano di classe ed eleganza sarà sempre presente per una clientela ricca e sofisticata a cui viene concesso il massimo servizio, (competizioni per clienti, scuole di pilotaggio, cura nei minimi dettagli nella assistenza meccanica. UOMINI FERRARI. Giovanni AGNELLI. Vittorio GHIDELLA. Luca CORDERO MONTEZEMOLO. Jean TODT. Sergio MARCHIONNE. LUCA CORDERO MONTEZEMOLO. Nasce a Bologna agosto 1947, dirigente d'azienda e imprenditore italiano, dopo la laurea in Giurisprudenza e una specializzazione in diritto internazionale alla Columbia University, iniziando la sua carriera lavorando presso un grande studio legale di Roma e New York, nel contempo si dedica anche allo sport automobilistico. Nel 1973 entra in FERRARI come assistente di ENZO e responsabile della Squadra corse, sotto la sua gestione la FERRARI vince il Campionato mondiale costruttori per 3 anni di seguito dal 1975 al 77, e 2 campionati mondiali piloti con Lauda. Dopo una parentesi di esperienze manageriali ritorna in FERRARI nel 1991, ingaggia Jean TODT e sotto la sua guida nel 2000 vince il mondiale F1 successo ripetuto negli anni 2001/2004. Infine nel 2014 lascia la presidenza Ferrari che viene assunta da Sergio MARCHIONNE. Ing. VITTORIO GHIDELLA (1931 – 2011). ingegnere meccanico, progettista, dir. Industria, imprenditore. Ottiene a pieni voti la maturità classica e si iscrive alla facoltà di ingegneria meccanica al Politecnico di Torino, entra in FIAT scelto da Gianni AGNELLI, dopo una breve parentesi lavorativa con il padre nell'azienda de famiglia, il padre, commerciante in lubrificanti. Dopo passaggi in aziende controllate gruppo IFIL diventa responsabile di tutto il settore auto FIAT. Dopo divergenze con la famiglia AGNELLI che preferiscono la gestione finanziaria del gruppo anziché quella tecnica viene sostituito da Cesare ROMITI, GHIDELLA tuttavia fa in tempo a riportare la FIAT alle vette delle vendite europee e mondiali di auto, i suoi modelli; la PUNTO, la CROMA, la TIPO, in sede Alfa, la 164, in casa LANCIA con i nuovi modelli DELTA e THEMA, riporta i mondiali in rally e altre corse in collaborazione FIAT-FERRARI nasce la THEMA- FERRARI 3,2 cc. V16. Non immaginiamo cosa fosse successo se come promesso fosse diventato presidente della FERRARI. Sua rivoluzione tecnica costruire pianali di telai adattati a varie carrozzerie. Si ritira in Svizzera (Lugano), seguitando a fare impresa fino alla morte. Dott. JEAN TODT. (1946) ex pilota rally. Dirigente di azienda, dirigente sportivo e imprenditore. Dopo un passato da coopilota di corse Rally si dedica con successo alla organizzazione di squadre da corsa automobilistiche nella fattispecie Rally con la casa TLBOT e in seguito PEUGEOT, ma con la FERRARI che ottiene il grande successo. Portato in FERRARI da LUCA MONTEZEMOLO nel 1993 fino al 2009, passando da direttore della scuderia Ferrari, ancora direttore amministrativo e amministratore delegato del Cavallino. In totale vince 5 titoli mondiali piloti, 6 mondiali costruttori, scopritore di Michael SCHUMACHER, suo fraterno amico, costituisce un team tecnico portando in Ferrari progettisti del calibro di Rory BYRNE e Ross BRAWN, il periodo più felice dell'intera storia FERRARI. Citiamo tecnici importanti della FERRARI. 1. Mauro FORGHIERI. 2. Team Ross BRAWN, Rory BIRNE, Paolo Martinelli. 3. Vittorio JANO. 4. Giotto BIZZARRINI. 5. Gioacchino COLOMBO. Di questi ricordiamo MAURO FORGHIERI, figlio di un dipendente Ferrari laureato in ingegneria entra in fabbica a soli 27 anni, nessuno ha vinto come lui 17 mondiali tra F1, Sport e Prototipi, sostituì Carlo CHITI. Ancora ricordiamo GIOTTO BIZZARRINI, ingegnere designer e imprenditore italiano, nato nel 1926, dopo la laurea in ingegneria a Pisa, entra in Alfa Romeo, che lascia per seguire Ferrari con un sodalizio con CHITI, lascia la casa modenese per fondare ATS e lo stesso spa con soci il conte VOLPI e lo stesso CHITI. In seguito fonda la sua omonima casa automobilistica produttrice di prototipi che presto chiude, tra i suoi primi clienti c'è FERRUCCIO LAMBORGHINI. Oggi alla veneranda età di 91 anni fa consulenze. La troika che fece fece grande la Ferrari di TODT e SCHUMI, tutti o quasi provenienti dalla vincente BENETTON, invece Martinelli prodotto delle Università italiane. 6. Luigi BAZZI. 7. Carlo CHITI. 8. John BARNARD. 9. Sergio SCAGLIETTI. 10 . Aurelio LAMPREDI. Di questi ricordiamo SERGIO SCAGLIETTI, designer, e imprenditore scperto da Enzo Ferrari quando era ancora battitore di lamiera venne incaricato dal Drake di fare le più belle carrozzeria della sua casa, la carrozzeria Scaglietti, le sue creature la 250 Testarossa,la 250 GT, e la 612 Scaglietti. Ancora ricordiamo AURELIO LAMPREDI, (1917 – 1989 è stato ingegnere italiano famoso progettista di motori da competizioni e di grande serie, il più proficuo progettista Ferrari. Lavorato anche per la PIAGGIO, e la CAPRONI, concluse la sua carriera alla FIAT dove progetto la FIAT DINO. Ing. CARLO CHITI, ingegnere aeronautica, entrò in Alfa Romeo seguì Ferrari nella sua avventura ruppe per contrasti con il Drake per motivi ancora sconosciuti dopo varie avventure imprenditoriali ritornò all'Alfa. John BARNRD, uno dei geni riconosciuto nella F1 non ha vinto Campionati ma molti GP strappato dal suo centro studi inglese per ben 2 volte. Le FERRARI DI STRADA IMPORTANTI. 1. LA 250 GTO. Anno di nascita 1962 2500 cc Gran Turismo Omologata, prodotta in 39 esemplari campione di incassi nelle aste specializzate un dato battuta nel 2013 per 38,4 milionidi euro. 2. LA 250 GT California. Anni di produzione dal 1957 al 1963, una vettura destinata anche al mercato americano, per i suoi facoltosi clienti, la produzione complessiva consiste in 106 modelli. Decisamente un classico modello FERRARI linea grintosa e classica curata nei minimi particolari. Oggi FERRARI CALIFORNIA T produzione dal 2014, lunghezza 4570, larghezza 1910 mm, altezza 1322 mm, passo 2670 mm, massa 1625 Kg. Vettura sportiva di GT con carrozzeria cabrio-coupè velocità max 316 Km/h. 3. FERRARI TESTAROSSA. Anni di produzione 1984 – 1996, berlinetta sostituisce la Ferrari 512 Bbi, costruita in 9957 esemplari, lunghezza 4485 mm, larghezza 1986 mm, altezza 1130 mm, passo 2550 mm, velocità 290 Km/h. La Testarossa produsse un modello unico per Gianni AGNELLI, carrozzata da Pininfarina, esistono 5 esemplari Spider cilindrata 4943 c 4. FERRARI F40. Anni di produzione 1987 – 1992, coupè sostituisce la Ferrari 288 GTO, costruita in 1337 esemplari, lunghezza 4358 mm, larghezza 1870 mm, altezza 1124 mm, passo 2450 mm, velocità 327 Km/h, cilindrata 2936 cc. Nata per festeggiare i 40nanni della casa fu presentata in anteprima alla stampa dal Drake in persona, disegnata da Leonardo Fioravanti per Pininfarina. 5. FERRARI F50. Anni di produzione dal 1995 al 1997, sostituisce la F40, esemplari prodotti 349, lunghezza 4480 mm, larghezza 1986 mm, altezza 1120 mm, passo 2580 mm, velocità 325 Km/h, cilindrata 4698 cc, spyder, costruito in serie limitata per celebrare il 50 anno della casa di Maranello, il motore è un 12 cilindri a V tratto dalla F1 della stagione 1980. disegnata da Pietro Camardella per conto di Pininfarina che ne veste la vettura, meno amata della F4O, ma più esclusiva vale oggi circa 1,5 milioni di euro.