XXXXXXIII notizie Notiziein in Comune

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PERIODICOmontagne DEL COMUNE DI RAGOLI,- preore ANNO XXV N. -1 SETTEMBREragoli 2010 RagoliNotizie Notiziein Comune 1 SOMMARIO

SOMMARIO 1 In copertina: 2 Ragoli, 1955 Palù 3in festa 2 NOTIZIE IN COMUNE Dai Comuni In copertina: Iron, veduta Preore: intervento sull’acquedotto in Localita’ Buston 4 dallaPeriodico chiesetta. dei Comuni di 4 EDITORIALE Prospettive di sviluppo turistico del nostro territorio 6 FotoMontagne, scattata Preore da Roberto e Ragoli Frieri 5 (Bono,Giugno Comano2013 Terme) Fare ed essere comunità: sfide e opportunità per i piccoli comuni 8 DIRETTORE RESPONSABILE MatteoRAGOLI CiaghiNOTIZIE – Periodico del Comune di Ragoli Associazioni Arte e cultura si fondono a Grenoble: due opere COMITATOAnno XXVI N°DI REDAZIONE1 di artiste locali per due donne di cultura francesi 11 ELISALuglio MAIER 2011 Il coro Monte Iron in trasferta a Grenoble 13 Il ricordo come mezzo per rivivere il passato, ma Dalle amministrazioni le relazioni su alcune attivi- [email protected] DIRETTORE RESPONSABILE Il coro Monte Iron, “una grande ricchezza” 19 anche il ricordo che ci permette di tenere vive te- tà, dalla sistemazione dell’Acquedotto di Preore FEDERICO MARONI Angelo Zambotti Sezione Cacciatori Montagne 20 stimonianze, usi, costumi delle nostre genti, che alla giornata di festa di Palù. Ma non solo: da [email protected] Riserva Cacciatori Ragoli 21 fa riemergere quella microstoria che ha caratte- Montagne arriva una riflessione sulla possibilità- SILVIACOMITATO PAOLI DI (COORDINATRICE) REDAZIONE [email protected] Castellani Pro Loco di Preore 22 rizzato i nostri paesi, nella quale si nasconde e si opportunità di aprire le porte ad un nuovo modo [email protected] SILVIO SANTONI La Delegazione Lilt delle Giudicarie 23 custodisce la vita dei nostri cari. di fare turismo e di accoglienza per gli ospiti: Federico Maroni Da noi il carnevale è una cosa seria 26 In questo numero del notiziario comunale abbia- l’albergo diffuso. E ancora spazio ai giovani, alle [email protected] SCALFI Silviaalidascalfi@yahoo.it Paoli 40° anniversario della marcia di s. Agostino 28 mo dato molto spazio al ricordo sia di persone iniziative di lettura, al racconto “dei bastianaci”, [email protected] SIMONI Dal circolo pensionati e anziani di Ragoli 31 che ci hanno lasciato, sia al ricordo di avvenimen- all’ascesa al Carè alto...... [email protected] Scaia ti e fatti che possono testimoniare stralci di vita Molti argomenti affrontati anche in questo nu- [email protected] CLAUDIA SIMONI Vita in Paese Invitati al Tavolo della Solidarietà 32 delle comunità di Ragoli, di Preore e Montagne, mero da un numero crescente di collaboratori, a Angelo Zambotti [email protected]@hotmail.com Ci impegnamo perchè non potremmo non impegnarci 34 storie che si intrecciano e narrano di una vita testimonianza della buona partecipazione fin’ora ROSA SIMONI I Fantasmi in Casa dei “Bastianaci” 36 semplice, fatta di grandi sacrifici e di piccole gioie ottenuta. Un segnale importante che ci fa spera- [email protected] COLLABORATO A Riflessioni montane 38 quotidiane, di imprevisti e di traguardi raggiunti re di aver intrapreso la direzione giusta. Per raf- QUESTO NUMERO MANUELA VIVIANI Una constatazione amichevole… in ritardo 42 con fatica. forzare questo legame e continuare il cammino Adriano Accili [email protected] Maura Binelli Storia di un Biniól (di adozione) 46 Molti gli spunti dalle associazioni che ci conferma- di questa pubblicazione insieme, una nuova ru- HANNOSergio Bolza COLLABORATO “Quasi una fiaba” 48 no la vitalità del mondo del volontariato in Tren- brica, “La parola ai Cittadini”, dove verrano pub- AGioachino QUESTO CastellaniNUMERO Ricordo di Palma Simoni 50 tino e il suo ruolo fondamentale nella vita della blicati gli articoli giunti in redazione: uno spazio MarcelloCoro Le Sorgenti Aldrighetti, Marta Cipriano, «un uomo generoso...» 52 comunità giudicariese. Dalle testimonianze della aperto che vuole ospitare spunti e riflessioni di- Bertelli,Roberto FrieriMario Bertolini, Manuela Ghezzi Ciao Gino 53 Lega Italiana Lotta contro i Tumori (LILT) a quelle rettamente dai cittadini dei nostri paesi. Sempre Francesca Bolza, Elena Castellani, Wilma Longhi Ascesa al Care’ alto 54 del Tavolo per la Solidarietà, dall’aggiornamento in quest’ottica anche l’apertura del comitato di Marco Floriani, Manuela Ghezzi, Moses onlus Elena Ianni, Marcella Leonardi, delle attività delle pro loco a quelle dei cacciatori, redazione a chiunque voglia prender parte agli Laura Paoli Paolo Paletti, Luigi Paoli, Renato Storia e La Minestra de Fasói del Dí dei Mòrc 58 dall’iniziativa della Banda di Ragoli per incontrare incontri. Vi faremo sapere tramite l’esposizione Renato Paoli Tradizione 25 DanielaPaoli, Andrea Pretti Pretti, Roberto Correva l’anno 1848 59 i ragazzi delle scuole alla trasferta del Coro Monte sull’albo comunale delle riunioni del Comitato. RobertoPretti, Rosella Pretti Pretti, Achille “Che cos’è un ricordo? Nulla … “ 62 Iron in terra di Francia... La prima parte di ciascun incontro sarà aperta a RosellaRinieri, PrettiGianni Rumore, Rodolfo ll ruolo della donna nel fascismo 63 Non manca una riflessione sul cammino che gli chi vorrà partecipare con la speranza di raccoglie- Scalfi, Mirko Serafini, Michela Stefano Quinto enti locali stanno avendo e su un possibile dialogo re suggerimenti e stimoli per poter far meglio. MassimoSimoni, don Ravasi Walter Sommavilla, Un ringraziamento 68 tra le amministrazioni per una collaborazione an- Con il desiderio di riuscire ad avere la vostra at- ErikaBambini Serafini della Scuola Elementare Mondo Giovane Tulliodi Ragoli, Serafini Circolo pensionati Do you speak english? 68 cora più importante e, perchè no, su una eventua- tenzione per migliorare insieme e costruire uno Paoladi Ragoli, Maria Consulta Taufer Famiglie di La Famiglia Crippa 69 le e futura fusione amministrativa dei tre centri. strumento utile di comunicazione e di cono- FabioRagoli, Venturini Delegazione Lilt Valli scenza reciproca, vi auguriamo un’estate piena Giudicarie, Pro Loco di Preore, Spazio Libri “Nati per leggere” in mostra al punto lettura di Ragoli 70 di soddisfazioni proponendovi gli appuntamenti Sezione Cacciatori di Montagne, UNA DIMENTICANZA IMPAGINAZIONE organizzati dalle associazioni. Sezione Cacciatori di Ragoli Nel numero scorso di Notizie in Comune ci GlifoArs by M. Ciaghi Scuola La Banda di Ragoli entra nelle scuole 73 siamo dimenticati di citare l’autrice della poe- IMPAGINAZIONE Carissimi amici della Banda ... 75 La Redazione GlifoArsSTAMPA by M. Ciaghi sia “El bambin”, Rita Giovanella Dematté, Antolini Tipografia srl che ringraziamo per il prezioso contributo. STAMPA La parola Tre Comuni uno solo? Perché no 77 AntoliniPER INVIARE Tipografia ARTICOLI srl al cittadino [email protected] PER INVIARE ARTICOLI Tempo Libero Corso di orticoltura 78 [email protected] Calendario47 Manifestazioni estate 2013 79 48 2 49 2 50 RagoliNotizie Notiziein Comune 1 52 56 dai Comuni

Palù in festa Ragoli

Domenica 14 aprile si è svolta in una bellissima e dall’altro i boschi dello Spinale; il percorso si Nella pagina a fianco, il gruppo con le ciaspole al cospetto delle Dolomiti di Brenta. Sopra la festa al Palacampiglio giornata di sole l’ormai consueta e tradizionale è poi articolato verso il rifugio Montagnoli, Pian le Bertolini con il prezioso aiuto dei mitici polen- suoi parrocchiani ogni hanno organizza per giornata sulla neve “Palù in festa”. Della Zedola, Piazzetta Imperatrice ed arrivo in ter di Ragoli e di Campiglio, il tutto coadiuvato chiudere e ringraziare la stagione appena con- paese al centro congressi Palacampiglio. da alcune volontarie che hanno distribuito i pa- clusa. Anche quest’anno la gara di sci “Trofeo comu- sti agli intervenuti. ne di Ragoli” e la “ciaspolata” non competitiva Ed è qui al Palacampiglio (immobile di proprietà Doverosa ma sentita è la nostra gratitudine a hanno contraddistinto la parte agonistico-spor- dei Comuni di Ragoli e di ) che abbiamo Tutte persone alle quali va il nostro più sincero tutti i collaboratori e a chi ha partecipato con tiva della manifestazione. Una sessantina di con- voluto organizzare il pranzo ed i momenti con- e sentito ringraziamento. passione ed entusiasmo a questa giornata di correnti per la gara ed altrettanti appassionati viviali dedicati alle premiazioni ed alle estrazio- festa, nella speranza che abbiano apprezzato camminatori si sono ritrovati sulle piste e nella ni dei tanti premi gentilmente offerti dalle varie Questa “sagra” di Palù stà diventando anno questi momenti di incontro e di aggregazione zona Grostè per trascorrere una bella mattinata attività economiche che operano sul nostro ter- dopo anno un’occasione di incontro molto im- per la nostra comunità. sulla neve. Suggestivo il percorso pensato per la ritorio. portante e sentito non solo dai nostri censiti di caspolada che dal rifugio Boch attraverso i piani Ragoli ma anche dalla gente che vive e lavora Arrivederci alla primavera 2014. di Camp Centenèr e malga Boch ha portato i Circa 400 persone hanno potuto apprezzare il a Campiglio. Ed è proprio in questa prospettiva partecipanti sul monte Gendarme, piccola cima ricco pasto a base di polenta, spezzatino, crauti che si è voluto legare la nostra festa alla gior- L’amministrazione Comunale di Ragoli che domina da un lato l’ampia zona del Grostè e salamelle, sapientemente preparato da Danie- nata del ringraziamento che don Mario con i

22 RagoliNotizie Notiziein Comune 3 dai Comuni

Preore: ����������� ������������������������� ������������������� ����intervento

���������� �������������������� ������������ ����������� ���������� ���� �������� �����������������������a corpo piatto� su tubazioni in ingresso trato in funzione a regime. �������������������������������������� ��� ��������������� �������� ����������������������������������������- Posa in� opera di nuove tubazioni di troppo L’importo dei lavori è stato pari a circa sull’acquedotto���� ���� ���� �� ���������� �������������������������� in ���������������������������������! �� ������������������������ ������������� ��� �������������������������pieno in inox� €75.000,00 comprensivi di IVA. ������������ ����������� �������� �������������������������������� - Realizzazione di un nuovo impianto elettrico • �������������! �� ����� ������������"#��� ������������������$����������� ���������������%� ��������������������del serbatoio� comprensivo di allacciamento al Comunico inoltre, che sono a disposizione per reore Localita’&'(��������������������������������������������������)���� �����������������������������*((�+������� Buston contatore� SET previsto esterno al manufatto chiunque volesse visionare di persona le strut- ,(�+������ ��� ����� ����������������-������������������������������� �������������������������- Realizzazione� di un nuovo sistema di tele- ture dell’acquedotto. Chi avesse questo inte- P �� ������$������� ������������������%�.��� ������� ���������������������)���� �������"/��� ������������������ controllo> 3��������������������������������������� ���������� ����������� �������������������������� comprendente una unità periferica resse è pregato di lasciare il proprio nominativo� �������������������� di tele gestione������� ��46.�� ����������� ��������������� da installarsi presso il serba- in Comune, in modo da poter organizzare la L’amministrazione Comunale ha ritenuto do- toio, configurabile> 3�������������������������������������������� ��������� �������������������� ��� ����������� sia in locale che in remoto e visita. � veroso investire nelle strutture che garantisco- compatibile�������������������� ���� ���������� ��������������� ��������������������������� ������������������� con il sistema in essere nei Comuni � no il fabbisogno di acqua ai cittadini, quale Giudicariesi���������������������� �������������D������ ���� bene di primaria necessità per la nostra vita. Di � conseguenza è stato deciso di intervenire sul serbatoio in località Buston. Metto a conoscenza i cittadini di Preore di come e dove viene predisposto il rifornimen- to di acqua potabile al paese, per poi spiegare l’intervento svolto in località Buston. · L’abitato di Preore è provvisto di 2 serbatoi di accumulo (goccia azzurra dell’immagine) realizzati negli anni ‘80: uno posto in località Buston ed uno in località Oselèra, ognuno con una capienza di 100m³ di cui 50m³ come riser- va per l’antincendio. Quello in località Buston viene riempito con l’acqua della sorgente (goc-0����������#(*#��������������� �������������1����dell’opera di presa Tufera con�� �� porte ������� ������� ������������������������������������� in inox � � �������������� ����� �����2314505 60.)��6�� 50785..)�5�1�1.)�5�463�5.)1)�5�46391:1)� cia rossa dell’immagine) Tufera, mentre quello coibentate �6���5�-76�)..)��1�!36)36�41.)�10��)�5�1.;��74.)0�10�����!36)36<� in località Oselera con 3 sorgenti poste nelle������������� ����������������� ����������������� �= - Sostituzione scalette interne al serbatoio con immediate vicinanze. > 6����������������������� ��������������������������� ��������� ������������������������������ ����medesime del tipo inox secondo normative vi- � ������������������ ��������������genti Nel luglio 2012 si è dato incarico al Dott. Ing.> !��������������������������� �������������������������������� ������- Posa in opera di un potabilizzatore UV con Mauro Masè di realizzare una stima dei costi> !���� ��������������������� ���� �������������������� ������portata di 8 l/s > 4�������������� �������� �������� ����������������� ������ ����.��� �������� ���������?����������� e di seguire la progettazione per i lavori di> 4������������������������� �������� ��������������������������������?����������� ��������������- Posa in opera di un dosatore di ipoclorito di “RISANAMENTO DEL MANUFATTO ADIBITO> !���������� ��������������������� ��79������� ��������'��@�sodio A SERBATOIO A SERVIZIO DELL’ACQUEDOT-> !���������� �������������� ����������� ������������- Sostituzione delle tubazioni esisten- TO DI PREORE SITO IN LOCALITÀ BUSTON IN> 4�������������������������������������������������������10)A�5141�/(B����#����0*((��0'(��0B(��ti con tubazioni in INOX AISI 304 sp.2mm � C.C.PREORE” concordando come necessari i ������������������ ��C>���������������������� ��79DN100,DN80,DN40 e nuove tubazioni per by- seguenti lavori: > !���������� ������� �������������� ������������� ������� �������$������� ����� ����������pass con potabilizzatore UV � �������������������������������������� ������������� ��� ������� ����������� ������������������1����� ���� *#�(/�#(*/��������������������� ����� ����� ���� - Esecuzione di intonacatura osmotica su tut- ���� ��� ������������������- Posa in opera di strumenti di misurazione e Il 12 marzo 2013 sono iniziati i lavori soprade- L’Amministrazione anche per il 2013 ha previ- te le superfici interne delle vasche e del locale controllo idraulico (manometro, idrovalvola a scritti.1����� ��� Il 2(#�(,�#(*/ maggio ������� ����������������������������������������� �������������������� ������ ����������i lavori sono stati ultimati sto nel bilancio di previsione l’importo per svol- � > !���������� ���������������� ������������������������� ������������������������? ���� �������������� ������� previa pulizia delle superfici esistenti > !���������� ������������� ����������������������� ����������������������������� ����galleggiante con valvola di sostegno pressione, mantenendo quanto previsto sia come lavori gere gli stessi lavori anche al serbatoio sito in 1����� ���(/�(,�#(*/��������������������������������������������� ������������ ������������ ������������ - Posa pavimentazione in piastrelle della zona> !���������� ������������������������� �����������������?misuratore di portata in ingresso ed in uscita, da progetto che importi stanziati previsti. località Oselèra. � ������������������������ �������� ������������ ������������������ ������� di accesso al serbatoio misuratore di livello vasca) ������ ����������� ������������ ������ ���EF,�(((�((����� ����������195� - Posa recinzione in legno perimetrale al sedi- - Posa in opera di due succhieruole e nuovo Il �������������� ����������������������������� ������������������������� ������� ���������� ���� �3 maggio si è svolto il collaudo di tutto l’im- L’assessore � me del serbatoio sfiato di aerazione a soffitto in inox pianto���������������������������������������� �������� ��������������� ������ �� ��������������������������� risultando per tanto conforme a quanto Biagio Leonardi � - Sostituzione porte in ferro del serbatoio e - Posa in opera di nuove saracinesche in ghisa previsto;������������ �� ������� ������������ nello stesso giorno il serbatoio è en- ��5������� ��������������� ����#(*/����� ������������������������ ��������������� ����� ������� ������������� ���� ������������� ������������������������)���� �� 44 RagoliNotizie Notiziein Comune 5

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������������ �� dai Comuni prospettive ed economia sul territorio, uno dei primi settori L’Albergo diffuso è anche un modello di svilup- su cui è possibile oggi puntare ci sembra quello po del territorio che non crea impatto ambien- turistico; ovviamente immaginiamo un turismo tale. Per dare vita ad un Albergo Diffuso infatti

di sviluppo turistico tagne diverso da quello dei grandi numeri, un turismo non è necessario costruire niente, dato che ci si attento ai valori ambientali e sociali; insomma un limita a recuperare/ristrutturare e a mettere in

target di potenziali visitatori che cercano luoghi rete quello che esiste già. Inoltre funge da “pre- on del nostro territorio diversi, dove l’esperienza umana e culturale del- sidio sociale” e anima i centri storici stimolan- l’incontro con una comunità sia preponderante. do iniziative e coinvolgendo i locali considerati M Montagne Per poter costruire un proposta di questo tipo è come componente chiave dell’offerta. necessario agire su più fronti. Un albergo diffuso infatti, grazie all’autenticità della proposta, alla vicinanza delle strutture che Innanzitutto la valorizzazione del territorio in lo compongono, e alla presenza di una comuni- tutti i sui aspetti; vanno in questa direzione alcu- tà di residenti riesce a proporre più che un sog- ni interventi in atto e in progetto che il comune giorno, uno stile di vita. In questi mesi siamo sta portando avanti; si pensi alla sistemazione e stati un po’ in giro a vedere alcuni alberghi dif- valorizzazione della rete dei sentieri anche a fini fusi che già esistono in Italia (in non ce escursionistici, al lavoro di riqualificazione del ne sono ancora) per capire meglio le possibilità Parco Giochi, allo stesso progetto “pascolo” e e le difficoltà di realizzazione; abbiamo avuto al miglioramento ambientale a valle di Larzana. alcuni contatti con il Servizio Turismo della PAT Stiamo anche ragionando sulla realizzazione di per inquadrare la questione da un punto di vista un sentiero con installazioni sonore realizzate legislativo. con materiali naturali (una specie di sentiero- E qui entra in gioco la popolazione, la gente di musicale ) quale ulteriore elemento di attrazio- Montagne; è chiaro che l’Amministrazione può ne; esiste in Trentino un esempio eccellente di crederci e promuovere quest’idea ed è nostra in- Negli scorsi numeri del notiziario abbiamo ini- sposte e le soluzioni non sono certo facili. Negli questo tipo, ci riferiamo ad Arte Sella con le sue tenzione farlo già dai prossimi mesi ma, se non ziato un ragionamento sul futuro di Montagne ultimi mesi abbiamo cercato di individuare una sculture naturali, che ha contribuito sensibil- c’è un adesione convinta da parte di tutti diffi- che parte dalla consapevolezza che i paesi come direzione in cui incanalare investimenti e iniziati- mente allo sviluppo di un zona prima sconosciu- cilmente sarà possibile arrivare a concretizzare il nostro stanno vivendo da alcuni decenni una ve di lungo respiro per fare qualche passo avan- ta e marginale. questa ipotesi. fase di declino economico e demografico. ti verso un’idea generale di sviluppo che possa I dati dei censimenti degli ultimi 50 anni mo- adattarsi e valorizzare al meglio le caratteristiche Una proposta organica di turismo però ha bi- Innanzitutto, dopo un censimento degli immo- strano un calo graduale e costante della popola- del nostro territorio. sogno anche di una recettività adeguata e che bili potenzialmente adatti a diventare parte del- zione. Il fenomeno è chiaramente collegato alla magari si differenzi dalla classica ospitalità al- l’albergo diffuso, serve l’accordo dei proprietari mancanza di un’economia locale che consenta Abbiamo cominciato anche a guardarci intor- berghiera e possa costituire un elemento di at- a mettere a disposizione gli immobili stessi e alle persone e in particolare ai giovani di non no per vedere cosa stanno facendo altre realtà trattiva in sé; da qui nasce l’idea dell’albergo soprattutto, è fondamentale che si crei un sog- dover “emigrare” per motivi di lavoro. Inoltre simili alla nostra che soffrono di marginalità e diffuso, come forma di accoglienza che potreb- getto (piccola cooperativa di giovani?) che vada una comunità da cui è necessario spostarsi ogni tendenza allo spopolamento. be adattarsi a noi. a gestire tutta l’offerta turistica compresa l’ospi- giorno per lavoro per rientrare soltanto la sera, Siamo convinti che l’elemento forte da cui par- In estrema sintesi si tratta di una proposta con- talità. rischia di trasformarsi in un dormitorio a scapi- tire per costruire qualsiasi ipotesi di futuro sia cepita per offrire agli ospiti l’esperienza di vita to della coesione sociale, della partecipazione e la qualità ambientale e paesaggistica del nostro non tanto in un’unica struttura ma in un intero E’ chiaro che intorno a questa idea vanno coin- della vitalità stessa del paese. territorio rimasto pressochè incontaminato e la paese, mettendo in rete immobili sparsi poco volti e coalizzati anche altri soggetti che posso- potenziale qualità della vita propria di tutte le utilizzati o addirittura non utilizzati per farne no investire sul territorio di Montagne, ad esem- Come amministrazione sentiamo in modo pres- piccole comunità; una qualità che dovrebbe reg- stanze e/o appartamenti dell’albergo diffuso. La pio l’Ente Parco e la Comunità delle Regole per sante il dovere di individuare un progetto di fu- gersi sulla solidarietà, la sobrietà e la partecipa- formula, che è stata normata anche dalla pro- coordinare tutte le iniziative in un progetto or- turo per Montagne che possa invertire la ten- zione di tutti alla vità comunitaria. vincia di , prevede che ci sia poi un “cuo- ganico di sviluppo e promozione di Montagne. denza in atto e dare, nel lungo periodo, delle re” centrale che funge da reception, accoglien- Inoltre, intorno a questa proposta di vacanza prospettive di vita alla nostra comunità. Partendo da questa convinzione e immaginando za, area ristorazione e servizi. alternativa possono convergere tutte le risorse Se il problema è sotto gli occhi di tutti, le ri- scelte e investimenti che possano creare lavoro disponibili dentro la comunità in una logica uni-

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taria: pensiamo ad esempio all’utilizzo dei pochi Noi ci crediamo e intendiamo lavorare per costruire prodotti che vengono coltivati o prodotti in loco intorno a questo progetto una condivisione il più (settori, quelli dell’agricoltura e allevamento che, ampia possibile; certo le possibilità di vederlo realiz- per inciso, andrebbero potenziati ed incentivati zato dipendono anche da quanto tutta la comunità parallelamente a quello turistico), alle iniziative senta il bisogno e il dovere di fare qualcosa. Questa culturali e di intrattenimento curate dalle nostre non sarà l’unica idea possibile, è quella che a noi Associazioni (“Quatro pas e du bocon”- “ Mon- come rappresentanti di questa comunità sembra la tagneracconta” – Festa dei Cacciatori – Sagre va- più lungimirante e adatta al luogo in cui viviamo… rie…); pensiamo ancora alla conoscenza diffusa se ci fossero altre idee ben vengano… e ben ven- Montagne del nostro territorio come sapere che può essere gano tutte le capacità e competenze disponibili a trasmesso e può far sì che un soggiorno a Mon- dare un contributo. tagne diventi un’incontro più profondo e un’oc- casione di conoscenza per i potenziali ospiti. Michela Simoni – Sindaco di Montagne

Fare ed essere comunità: sfide e opportunità qualità ambientale, all’ascolto e alla partecipa- sviluppo economico autonomo, attraverso l’in- zione dei cittadini alla vita pubblica e alla mi- cremento di attività economiche strettamente per i piccoli comuni gliore situazione in termini di sicurezza ed ordi- connesse tra loro, in un’ottica, ad esempio di ne pubblico. Segni questi, che se si riesce a fare turismo sostenibile. comunità anche nel mondo reale, forse si può Un turismo capace, di far crescere una comunità Come fare ed essere comunità nei nostri vuol dire solo cliccare “Mi piace” sulla pagina trovare una chiave per migliorare la qualità della ed essere di un cambiamento generale piccoli centri? Facebook. vita di tutti. positivo, di inventare nuove formule di ospita- Il concetto di comunità è molto presente al gior- L’aggregazione in comunità on-line è utile e po- Ci sono però degli aspetti, non di secondaria lità che siano sempre più attente ai temi della no d’oggi, in particolare da quando – attraverso sitiva, ma se può essere vista come il primo pas- importanza, che vedono i piccoli Comuni in ri- sostenibilità, del recupero della dimensione lo- gli strumenti del Web 2.0 – è diventato facile e so per (ri)costruire una vera comunità di cittadini tardo, soprattutto relativamente alla dinamicità cale e dell’autenticità dell’esperienza. L’Alber- veloce aggregare persone che condividono una e persone attive nella società “reale”. Persone economico-occupazionale e della vitalità cultu- go Diffuso, ad esempio, è nato proprio come particolarità, una passione, uno scopo. Scrivia- che mettono il loro meglio al servizio del prossi- rale. Si nota spesso inoltre, come gli abitanti dei proposta alternativa di ospitalità che, grazie al mo e leggiamo sui blog, usiamo twitter, face- mo senza aspettarsi necessariamente un ritorno. piccoli Comuni all’aumentare dell’integrazione coinvolgimento dell’intero contesto in cui si col- book, e altri strumenti che la tecnologia ci mette Mettono a disposizione le loro eccedenze – di economica con le città, sembrano subirne so- loca, svolge una funzione di trasformazione (re- a disposizione per partecipare alla “conversazio- tempo, di competenze, di contatti e a volte an- prattutto gli effetti negativi – ad esempio, un cupero di edifici e tradizioni abbandonate), e di ne globale”. che monetarie – per il puro gusto di farlo in vista progressivo svuotamento del territorio, derivan- promozione della località. Un’innovativa e origi- Così facendo però, si può incorrere nel rischio di un sogno più grande, di un ideale. te dalla migrazione dei giovani in cerca di lavo- nale formula caratterizzata dal forte legame con di allontanarci dalle dinamiche della società ci- Secondo alcune statistiche, la qualità della vita ro, o gli effetti di un diffuso pendolarismo - sen- il contesto locale, contesto che diviene un punto vile “reale”, che si tende a non frequentare e nei piccoli Comuni - e credo anche nei nostri za goderne delle comodità (servizi, divertimenti, di forza fondamentale. vivere, dove spesso è difficile essere d’accordo - ottiene valutazioni significativamente migliori attività culturali). Questa strada potrebbe essere percorribile an- con gli altri, dove il confronto e la partecipazio- rispetto ai punteggi ottenuti dai centri medi e Una delle risposte possibili a queste questioni che per i nostri paesi, ma deve essere innanzi- ne richiedono più impegno, più tempo e spesso grandi. A influire su tale positivo riscontro sono potrebbe essere sostenuta dalla voglia di ren- tutto esaminata ed eventualmente promossa, la anche fatica, dove costruire una comunità non sicuramente le migliori valutazioni relative alla dersi indipendenti dalle città, di costruire uno voglia di partecipazione e di essere comunità,

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ancora presente sul territorio. Come mai i nostri ci nel bisogno di rafforzamento dei legami co- nonni riuscivano ad essere molto più comunità, munitari e nella necessità di realizzare politiche senza il computer? Come mai noi continuiamo condivise quale strumento per affrontare il pro- a lamentarci della situazione attuale, ma l’unica cesso di sviluppo e di trasformazione necessario cosa che facciamo è allontanarci ancora di più per gestire le sfide della società contempora- dal mondo reale? nea. Nelle nostre comunità permane spesso, una Come si concretizza l’appartenenza alla co- forte partecipazione non solo orientata ad un munità? coinvolgimento politico, bensì verso forme di ASSOCIAZIO Nei nostri piccoli Comuni è ancora presente una aggregazione spontanee, quotidiane, empati- buona tendenza alla vita comunitaria, fatta di che, il cui fine è quello dell’essere insieme, del compartecipazione agli eventi, di impegno nel condividere l’esperienza, del partecipare a un perseguimento dei fini comuni e di un maggiore sentimento comune. entusiasmo nel mantenere vivi i valori di appar- La società delle nostre comunità appare però tenenza alla comunità. sempre più spesso, in cerca di un nuovo equili- Con l’espressione “appartenenza alla comu- brio: affascinata dallo sviluppo e, al contempo, nità”, si intende anche un forte senso di soli- timorosa degli aspetti negativi ed estranei ad darietà, con azioni concrete volte ad aiutare esso connessi. Siamo sì pronti, a ricercare una persone che hanno bisogno (malati, anziani..), maggiore qualità delle vita e dei servizi per le fosse anche solo per una visita, la spesa, per un nostre comunità, individuando nei comuni lo passaggio in auto. Non solo: appartenere alla strumento di agevolazione di questo “vivere Matteo Leonardi consegna le opere di Stefania Riccadona e di Luisella Pretti a Marta Chron comunità significa anche tutelare l’ambiente, il bene”; il soggetto che si prende cura dei citta- territorio, partecipare attivamente ad un’asso- dini e dei molteplici micro-bisogni, che sempre ciazione o fare politica. più spesso emergono; ma quanto siamo disposti Nei nostri Comuni sono molti gli organismi che ad esserne protagonisti in prima persona? sembrano interpretare al meglio i bisogni di par- Il comune, le ProLoco, le diverse associazioni, Arte e cultura si fondono tecipazione della popolazione locale: le Pro Loco, da sole e con l’interesse, il lavoro e la costanza i circoli pensionati e anziani, le sezioni cacciato- di pochi, poco riescono a fare. Per progettare e a Grenoble: due opere di ri, i pompieri volontari, il Comune. Sono questi realizzare un futuro diverso, volto ad uno svilup- soggetti che possono favorire la partecipazione po sostenibile del territorio sia dal punto di vista dei cittadini alla rinascita delle comunità e alle economico che sociale, serve la convinzione e artiste locali per due donne scelte del governo locale. l’impegno di ciascuno di noi. Una partecipazione che emerge dalla voglia di Crediamo che ora la scommessa sia quella di di cultura francesi “esserci”, per non demandare ad altri il compito tornare ad essere comunità, sfruttando anche di disegnare il futuro territoriale e le prospettive gli strumenti del web, ma lavorando in modo in- Un’accoglienza calorosa, praticamente fami- sicuramente altrettanto “fruttuoso” e ricco di economiche, senza il nostro diretto e personale tegrato e fortemente ancorato al mondo reale, liare, quella che gli amici francesi ci hanno ri- spunti per collaborazioni future. coinvolgimento. ai luoghi e alle persone che incontriamo quoti- servato alla “Maison” delle associazioni di Ey- Con il sindaco di Ragoli, Matteo Leonardi, La consapevolezza di voler essere coinvolti e dianamente. bens. Gilberto Masè (assessore del Parco Naturale partecipanti dovrebbe concretizzarsi in un nuo- Abbiamo la grande opportunità di creare comu- In queste pagine leggerete dei successi del Adamello Brenta, nonché corista) e Bernard vo spirito d’azione di noi cittadini di piccoli cen- nità aperte e solidali capaci di rinnovare risorse nostro coro, delle amicizie nate o cementatesi Moreau (accompagnatore e organizzatore ec- tri, che non intendono più essere ai margini dei e opportunità locali, comunità orientate verso durante questo viaggio (…esplorazione, tra- cezionale, nonché infaticabile) abbiamo incon- processi economici, ma che cercano una strada una logica di sviluppo sostenibile e rispettoso gitto, itinerario, percorso mentale… quante trato il direttore del Parco Naturale del Vercors: per diventarne parte e magari, perché no, an- dei valori storicamente consolidati. Il risultato suggestioni evoca questa parolina…), verrete interessanti i raffronti e le similitudini tra le due che protagonisti. dipende da ciascuno di noi. coinvolti (o almeno lo speriamo) nello strabi- gestioni, tra i due territori, gli approfondimenti liante “percorso emotivo” che ha investito tut- sul coinvolgimento della popolazione residente Che cosa significa, per ciascuno di noi, im- Simoni Claudia – Assessore alla Partecipa- ti noi in questi quattro giorni francesi. A me e sulle prospettive future. Da loro non tutto è pegnarsi per la comunità in cui vive? zione, politiche sociali e giovanili, rapporti non resta che presentare l’aspetto “istituzio- scontato: se ogni 10 anni non viene presenta- L’impegno per la collettività fonda le sue radi- con l’esterno nale”, forse quello meno entusiasmante, ma to un piano del Parco innovativo e sostenibile,

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può esserci anche la probabilità che non venga nificazione del territorio, di presentazione di rinnovata l’autorizzazione alla gestione del ter- progetti, di supporto alle amministrazioni pub- ritorio. Questo funge da vero e proprio motore bliche nelle scelte, anche sotto l’aspetto lega- NI di idee ed è uno stimolo per coinvolgere conti- le, insomma una concezione dell’urbanistica a nuamente la popolazione e le istituzione nelle 360°, con una visione globale dei luoghi e con varie attività. scelte mirate anzitutto a privilegiare le esigen- Ricco d’incontri è stato il nostro primo giorno ze della popolazione attraverso un’antropizza- a Eybens. Prima la splendida accoglienza del- zione sostenibile del territorio. Particolarmente l’incaricata della cultura del Comune francese, apprezzata la presentazione del sindaco di al- signora Marta Chron, poi l’affabilità di Chri- cune nostre realtà (Madonna di Campiglio e i stiane Audemard Rizzo, incaricata di gettare le due abitati di Iron e Cerana). Al termine del-

basi per un progetto culturale per i prossimi l’incontro la piacevole sorpresa della loro pro- ASSOCIAZIO 30 anni nella metropoli di Grenoble che vede posta di ospitare studenti universitari per degli coinvolti 400.000 residenti. Quale migliore ri- stage di “collaborazione/approfondimento”. cordo potevamo portare dalla nostra terra per Personalmente sono rimasta stupita e allo stes- due donne “di cultura” se non due opere arti- so tempo favorevolmente colpita dal fatto che stiche? Una china ed un acquerello di due pit- una località con numeri decisamente impor- trici di Ragoli (Luisella Pretti) e Preore (Stefania tanti, se confrontati con i nostri, ci abbia riser- Riccadonna), l’uno raffigurante uno scorcio del vato una tale accoglienza, abbia prestato così paese con la chiesa e l’altro un angolo di Iron grande attenzione alla conoscenza del nostro (Meraviglia Italiana). Grande l’apprezzamento modo di amministrare, del nostro territorio, dimostrato dalle nostre ospiti e inutile forse dei nostri usi e costumi. aggiungere che a noi fa particolarmente piace- Un grazie sincero a tutti gli amici francesi che re aver unito, con un piccolo segno, questi due ci hanno ospitati, accolti, accompagnati… ed Il Coro Monte Iron nella chiesa di San Bruno universi femminili. un arrivederci ad agosto, sapendo già che sarà Ma c’è stato anche un altro incontro tecnico molto difficile riuscire a contraccambiare l’ospi- importante con due responsabili dell’agenzia talità ricevuta, ma ce la metteremo tutta! urbanistica, Agence d’Urbanisme de la Region il coro monte iron Grenobloise, che si occupa di sviluppo e pia- Rosella Pretti in trasferta a grenoble

Giovedì 4 aprile, ore 5.00: si parte; inizia l’avven- stato fin dall’inizio e per tutto il tempo della ma- tura vera e propria, meta Grenoble, sud-est della nifestazione un cuore appassionato insieme alla Francia. Già nell’estate 2012 si era messo mano moglie Marie-France, la figlia Emeline e il figlio a questo progetto ambizioso in vista della nostra Josselin. partecipazione al Festival “Les Détours de Babel” dell’anno successivo e di cui noi avremo condivi- Già il coro aveva avuto modo di pregustare que- so il concerto “Montagne Sacrée”, “Montagna sto legame sincero e profondo con l’amico Ber- Sacra”, con il Coro Università di Grenoble e l’En- nard la scorsa estate durante la sua permanenza semble Temps Relatif, il venerdì 5 aprile, presso il a Pez, la sua “città” di origine. Aveva partecipato Teatro Odyssée di Eybens. ai nostri concerti al Passo Daone e alla sagra di Coltura; ma il momento più intenso l’abbiamo Il rapporto era stato curato da Gualtiero Dazzi, vissuto il 16 agosto al Rifugio Casinei, appunta- musicista di origine italiana, direttore della ma- mento annuale del coro, dove Bernard era ac- nifestazione, e dal nostro Oscar Grassi, per gli compagnato da Emmanuel Cury dell’Ensemble aspetti specificatamente musicali, mentre la par- Temps Relatif. Abbiamo cantato, come succede te organizzativa è stata gestita da Enzo Ballardini, tra amici, a lungo, con vivo piacere, senza fatica, presidente del coro, e da Bernard Moreau, che è e quello che ci ha rallegrato maggiormente è sta- L’incontro con il direttore del Parco del Vercors. Foto di Manuela Ghezzi 1212 RagoliNotizie Notiziein Comune 13 Associazioni NI ta la gioiosa espressione dei loro volti. Potevamo allora contare sulla loro fiducia per affrontare un impegno che avrebbe messo a dura prova le no- stre capacità amatoriali. Eccoci quindi al 4 aprile di quest’anno, tranquil- li e un po’ timorosi allo stesso tempo; tranquilli perché conoscevamo la professionalità del nostro maestro che ci dava sicurezza, ma timorosi per quell’appuntamento che si prospettava molto ASSOCIAZIO impegnativo, a fianco di cori prestigiosi e all’in- terno di un festival di notevole livello culturale. Alla trasferta ha partecipato un folto gruppo di accompagnatori. Ci ha onorato con la sua pre- senza (che è stata molto di più di una presenza) Matteo Leonardi, sindaco di Ragoli, affiancato da Rosella Pretti, assessore alla cultura, con la col- laborazione di Manuela, entrambe addette alla documentazione fotografica. Il Comune di Rago- li ha creduto e condiviso l’iniziativa e la trasferta anche con la predisposizione e la stampa di un apposita pubblicazione da offrire al pubblico, in occasione dei concerti, per far conoscere la no- stra storia, la nostra terra, le sue caratteristiche e le sue tradizioni, quale nostro contributo cultura- le al progetto “Montagna Sacra: musica, religio- Sopra, gruppo al completo fuori davanti alla chiesa San Bruno; sotto, concerto nella chiesa di Chatte ne, sacro, spiritualità”: Dal pomeriggio del giovedì e così pure venerdì mattina e pomeriggio il tempo è stato impegna- Concerto del Coro Monte Iron in biblioteca to nella partecipazione alle prove con gli altri due cori: non solo canto, ma anche aspetti tipici del teatro: movimento e gestualità. Invece gli accom- pagnatori si sono potuti godere un appassionato viaggio culturale, con appendici gastronomiche. Alle 20.30 di venerdì inizia il concerto e il no- stro coro si alterna agli altri due: il tema “sacro e spiritualità” è unitario, ma molto diversi sono gli approcci musicali. Quale sarà l’accoglienza per la nostra proposta di coralità? Gli applausi sono ca- lorosi, la tensione si attenua; il finale è particolar- mente gradito dal pubblico, perché Ismat Anass, direttore del coro universitario, e poi Oscar Gras- si, dirigono due esecuzioni con i cori uniti. È una festa; il pubblico applaude, il teatro si svuota len- tamente; la gente si ferma per felicitarsi: ci sono oriundi italiani emozionati e gradiscono il nostro opuscolo che resterà quale documento di un mo- mento di intensa umanità. La giornata di sabato prevede un appuntamento al mattino presso la “Biblioteca Saint Bruno” di Grenoble, sempre all’interno del Festival (che si Un momento di festa 1414 RagoliNotizie Notiziein Comune 15 1616 RagoliNotizie Notiziein Comune 17 Associazioni il coro monte iron, ni “una grande ricchezza”

A TE NINO. Qualche volta abbiamo avuto freddo, ma l’amici- Domenica 7 aprile 2013, sono circa le 14 e 30: in zia ci ha riscaldati. associazio un pullman che prende la strada per Ragoli, 50 Che cosa abbiamo vissuto dunque in questi gior- persone agitano le loro mani e ci salutano. ni in Francia? In realtà, sono due qualità che tutti L’autista fa echeggiare a più riprese il suo clacson. coltiviamo: la semplicità e la ricerca di armonia. Sul parcheggio dove finalmente si intravvede il sole, E tutto ciò costituisce una bella avventura uma- rimaniamo inebetiti, dopo aver trascorso 4 giorni na! Ma niente sarebbe potuto esistere senza la cullati da questi canti che tu prediligevi tanto. forza del dono di questi uomini: il Coro, cuori Questi canti risuonano nelle nostre teste e più enormi e generosi e voci che portano alto e lon- ancora nei nostri cuori. tano la cultura della loro terra. Questo incontro, che abbiamo sognato così spes- Il pubblico non si è ingannato. Si è alzato per so, lo abbiamo appena vissuto con un’intensità applaudire. Le persone non volevano più lasciare che nessuno di noi poteva immaginare. il teatro e volevano conoscere la storia del Coro. Durante questo lungo soggiorno una formula è Chi era? Da dove veniva? Concerto del Coro Monte Iron, foto di Manuela Ghezzi stata ripetuta spesso da ciascuno di noi: non ci Il Coro Monte Iron è un patrimonio culturale sono parole per esprimerlo! enorme! C’è stato tutto ciò che si poteva immaginare: Abbiamo voglia di dire agli abitanti di Ragoli e svilupperà fino al 20 aprile). Incontriamo un pub- Siamo giunti a domenica 7 aprile: è l’ora di rien- discorsi di una grande generosità, prove impe- dei dintorni: potete essere fieri del vostro Coro, blico sorpreso e attentissimo; gli applausi non trare. Allora tutto è finito? Macché! Le sorprese gnative, discussioni sulla gestione dei territori di dalle qualità eccezionali. sono a pagamento e questo ci ripaga delle no- non finiscono mai! Dapprima veniamo accolti montagna, il piacere dei pasti consumati insie- Sostenetelo! Raggiungetelo! stre fatiche. nella casa di Bernard: la loro famiglia è ormai me, le visite inedite e gustative, i risi, i canti con E non permettete mai, che questa ricchezza spa- Alla sera siamo a Chatte. In questa cittadina gli anche la nostra: due bellissimi canti di Emeline, un bicchiere in mano, il «piccolo» caffè preso in risca! oriundi italiani sono molto numerosi, oltre la metà accompagnata dalla sua mamma prima con la corriera, la «signora» del tramway (che solo chi della popolazione; ci viene incontro il signor Bazzo- chitarra e poi al pianoforte, sono il regalo pre- c’era si potrà ricordare!) E le piccole attenzioni di GRAZIE! li; lui dice Bazzolì alla maniera francese. L’appun- parato per noi, e noi possiamo ricambiare con Stefano, molto più che un autista. Bernard Moreau tamento è per le 20.30 in chiesa dopo la messa; il “Quel mazzolin di fiori”, canto che piaceva tanto concerto è condiviso con il coro locale “Entresol”, alla mamma di Bernard. una compagine molto numerosa (il doppio di noi) Siamo ormai alla fine: un pranzo conviviale con- e ben affiatata. Iniziano loro e il canto esprime la dito da una gentilezza sopraffina: tutta la fami- potenza e la gagliardia del gruppo; poi tocca a glia di Bernard e una famiglia di origine friulana, noi; se guardiamo ai numeri ci pare di essere Davi- sorridenti a servirci in tavola. de di fronte a Golia. La preoccupazione si scioglie Arriva Emmanuel Cury con la signora Nadia che fin da subito e la nostra esecuzione dei canti viene ci dedicano un canto tutto per noi. apprezzata da applausi molto calorosi e gli stessi Tutto è armonia piena. coristi dell’Entresol non cessano di congratularsi Dal pullman in partenza i nostri sguardi sono fissi con noi. Il concerto si conclude ancora una volta lì; una sensazione simile a quella degli emigranti a cori uniti diretti dai due maestri. Per chi lo desi- di un tempo, che dal piroscafo salutavano le per- dera potrà vedere e ascoltare alcune esecuzioni sone care e la propria patria; noi stavamo tornan- di Chatte all’indirizzo: http://www.youtube.com/ do in Italia, ma ci staccavamo da cuori amanti e user/Entresoliste. da una seconda patria. La festa continua fino a tardi in un clima di pro- Bernard Moreau, con la fonda amicizia. Mario Bertolini moglie Marie-France, la figlia Emeline e il figlio Josselin

1818 RagoliNotizie Notiziein Comune 19 Associazioni NI Riserva cacciatori Ragoli ASSOCIAZIO

Sezione cacciatori

Montagne Nel mese di dicembre ha avuto inizio il progetto li, un numero concreto per poter avere dei buoni di ricerca 2C2T ovvero “Capriolo e Cervo in Tren- riscontri. Un problema increscioso che vorremmo tino e Tecnologia” grazie alla collaborazione tra portare a conoscenza e che si è potuto constatare In un’atmosfera prettamente invernale il giorno piano di previsione che è risultato rispettato in la Fondazione Edmund Mach, l’Istituto agrario di con questi monitoraggi è quello dei cani vagan- 20 gennaio 2013, si è tenuta l’annuale assem- tutte le classi di prelievo. San Michele all’Adige, l’Associazione Cacciatori ti. Su diciannove animali, due sono stati perduti blea generale della Sezione Cacciatori di Mon- Terminata l’assemblea è seguito un aperitivo Trentini, il Parco Naturale Adamello Brenta, l’Uni- e recuperati tramite GPS: su entrambi si è potuto tagne per la prima volta nella Casa Natura del al piano sottostante e poi insieme ad autorità versità degli Studi di Trento e la Fondazione Bru- riscontrare la predazione da cane. In numeri signi- Parco Adamello Brenta a Villa Santi. invitate, mogli e fidanzate è seguito un ottimo no Kessler. Questo progetto è mirato allo studio fica più del 10% dei caprioli radiocollarati. La collaborazione con il Parco si è rafforzata pranzo preparato dallo chef Adolfo, padrone di delle dinamiche di utilizzo del territorio di queste Nei soli mesi di gennaio e febbraio di quest’an- l’estate scorsa grazie anche alla disponibilità di casa. due specie di ungulati; prevede il monitoraggio, no, nella nostra riserva abbiamo avuto cinque casi concedere la baita dei cacciatori per le iniziative Ma non solo di caccia si è parlato: la sezione mediante cattura e radio collare, di circa una tren- di ritrovamento di caprioli predati da cani lasciati estive: il Parco l’ha infatti utilizzata come pun- cacciatori di Montagne come tutti gli anni par- tina di capi nell’arco di due anni nel territorio che liberi di scorazzare indisturbati nel bosco. Proba- to ristoro per le gite con gli asinelli organizzate tecipa numerosa alle varie manifestazioni che si attraversa Val Algone, Busa di Tione, Bleggio Su- bilmente, visto il protrarsi dell’inverno e la molta per le comitive di turisti. Da qui la riconoscen- svolgono nel paese e organizza delle giornate periore e bassa Rendena. Ragoli ha aderito con neve caduta anche in marzo che non ci hanno per- za dell’ente Parco che ci ha dato il permesso di di lavoro dedicate al ripristino dei sentieri e allo entusiasmo e nella nostra riserva, nel mese di di- messo di accedere come di consueto sul territorio, svolgere l’annuale Assemblea nella Casa natura sfalcio dei prati circostanti agli abitati di Cort, cembre sono stati catturati quattro caprioli. Per la è possibile che ci possano essere stati altri episo- Villla Santi. Così i soci della Sezione si sono tro- Larzana e Binio. riserva stessa potrà essere interessante rilevare lo di analoghi. Non si può impedire ai nostri amici a vati nella nuova sala adibita a riunioni e conve- Nel salutarvi ricordiamo a tutti i simpatizzanti spostamento che questi animali faranno dal luogo quattro zampe di sgranchirsi un po’ e nemmeno gni puntuali alle ore 11.00 e potuto apprezzare che come ogni anno anche nel 2013 la prima di svernamento verso altri eventuali spazi ad una tenerli sempre al guinzaglio (come del resto im- le qualità della bella struttura. domenica di agosto si terrà la tradizionale Festa quota maggiore di altitudine, verificando, tramite pongono le regole) ma una maggiore sensibilizza- La Direzione ha illustrato il piano di abbattimen- dei Cacciatori ìn località Dos da Part con S. Mes- i vari censimenti, se saranno gli stessi animali che zione al problema da parte dei loro proprietari e di ti eseguito durante la stagione venatoria 2012: sa, pranzo e giochi vari. vengono avvistati magari in posti diversi durante tutti noi certamente farebbe la differenza. un’annata molto buona all’insegna del raggiun- l’estate. Comprendendo anche le sezioni confi- gimento degli obiettivi previsti e conforme al La Direzione nanti avremo a disposizione una decina di anima- Sezione Cacciatori Ragoli

2020 RagoliNotizie Notiziein Comune 21 Associazioni Pro Loco Preore NI

A seguito di un 2012 chiuso con un bilancio Rossaro, Stefano Fedrizzi e Mauro Monti; positivo, nonostante la simpatica ”nuvoletta referente per il comune: Biagio Leonardi. di Fantozzi” abbia accompagnato la maggior Cogliamo questo momento per ringraziare Mo- ASSOCIAZIO parte delle manifestazioni proposte, l’anno reno Giardini, Mario Scalfi e Nicola Dallaserra per 2013 si è aperto per la proloco di Preore con le il contributo mostrato nel precedente mandato. elezioni del nuovo direttivo così composto: Un particolare grazie va a “Ciofo” che ha deciso presidente: Daniela Braghini; di lasciare spazio a nuovi volti all’interno del di- vice-presidente: Elisa Maier; rettivo. Personaggio sempre presente alla mat- consiglieri già presenti nel mandato precedente: tina presto e alla chiusura della sera, sempre in Mirko Bettoni, Andrea Fedrizzi, Luca Lodovisi; movimento, indaffarato e “indispensabile” per consiglieri alla loro prima esperienza: Valentina tutti noi … la sua voce divisa tra brontolamenti, canti e risate era sempre presente e ne sentiremo la mancanza ma contiamo ancora sulla sua di- sponibilità durante le manifestazioni. La stagione lavorativa ha avuto inizio per la proloco con il tradizionale carnevale del “Ve- cio e la Vecia”, il carretto tirato dai ragazzi per il paese, la recita di scene, grostoi, polenta e salamino per tutti e per concludere uno spet- tacolo per bambini di burattini. I prossimi appuntamenti che scandiranno gli Il simposio verrà realizzato in collaborazione · 11 agosto: La proloco come ogni anno col- impegni della Pro loco durante l’estate sono: con l’Amministrazione Comunale e prevede la laborerà anche con l’associazione cacciatori di · 2 giugno 2013: La giornata ecologica nella realizzazione di sculture in legno che verranno Preore per la realizzazione della tradizionale quale invitiamo tutti gli uomini e donne, ra- scolpite in diversi punti del paese e ricavate da “festa a Provaiolo”. gazzi e ragazze volenterose per pulire e rispol- Tronchi di larice. Le opere realizzate durante il verare la casetta al Poz, per risistemare alcuni simposio saranno posizionate lungo la strada Non mancheranno sicuramente le collaborazio- sentieri del paese e per montare il tendone. comunale che porta verso la Bastia e andranno ni con la Virtus e con l’associazione pensionati · 12-13-14 luglio: Parco al poz ad arricchire ulteriormente una zona che è già e anziani per quanto riguarda il consueto ap- In ogni serata, come sempre, sarà aperto il bar caratterizzata da alcuni anni da rappresentazio- puntamento di chiusura dell’ attività sportiva e una FORNITISSIMA cucina. ni artistiche e posizionate su speroni, in nicchie, estiva “Virtuosamenteinsieme” e per la festa - Venerdì 12: serata con i gruppi “Aperiquar- fessure e placche. degli anziani. tet” e “Brownie” - Sabato 13: serata con dj Il simposio, per l’appunto, si concluderà nella Ci teniamo infine a ringraziare tutti per la colla- - Domenica 14: serata con orchestra di ballo giornata del 21 luglio durante la sagra del pae- borazione e l’affetto sempre dimostrato verso liscio se che come tutti gli anni sarà animata per i la proloco, contando sempre sulla vostra pre- · 18-19-20-21 luglio: Inoltre, la Proloco di grandi e per i piccini. senza per la buona riuscita di tutte le feste. Preore, organizza nel mese di luglio esattamen- te dal 18 al 21 in concomitanza con la sagra Nello stesso periodo per alcune settimane, la La Direzione del paese, il 2° simposio di scultura nel legno proloco in collaborazione con l’Associazione dal titolo “Artistiche Niere”. Le Niere è una anziani e Pensionati di Preore allestirà una mo- zona appena sopra l’abitato di Preore che gra- stra di “luoghi antichi” presso la casa Mondro- zie all’esposizione a sud gode di un clima mite. ne di cui si sta definendo il programma.

2222 RagoliNotizie Notiziein Comune 23 Associazioni

La Delegazione Lilt NI delle Giudicarie ASSOCIAZIO

La Delegazione “Valli Giudicarie” della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) è nata nel 1989 sul territorio del C8 con lo sco- po di realizzare localmente i servizi LILT di pre- venzione, diagnosi precoce ed assistenza, in risposta a specifiche esigenze della comunità della zona. La Delegazione LILT ha sede a Tione di Tren- · Gruppo “Donne come Prima”: una volonta- La LILT organizza, inoltre, serate di educazione to, in via Damiano Chiesa 8 (tel. 0465.322000, ria gestisce presso la Sede un gruppo di donne sanitaria con medici oncologi o esperti e corsi [email protected]). Gli uffici operate al seno, che si incontrano regolarmen- per smettere di fumare in collaborazione con sono aperti il martedì ed il venerdì dalle ore te per discutere dei vari problemi e sostenersi l’APSS di Tione. 15.00 alle ore 17.00. a vicenda Presso la Delegazione operano volontari ap- Inoltre, per essere ancor più vicini alla popo- · fisioterapia e trattamento del linfedema positamente formati, ma c’è sempre bisogno lazione, per garantire l’offerta di informazioni · corsi di ginnastica dolce e corsi di acqua gym di un aiuto: chi volesse dare una mano può sulla prevenzione e diagnosi precoce dei tumo- in piscina per donne operate richiedere informazioni, senza impegno, alla ri e per raccogliere le necessità di chi ha biso- Delegazione. gno d’aiuto perché sta affrontando la malattia, Per sostenere tutte le attività l’Associazione si i volontari LILT sono disponibili presso alcuni In particolare i servizi attivati presso la Sede di autofinanzia, si sostiene grazie alla generosità Sportelli di Valle: Tione sono: di chi ne condivide gli obiettivi e decide, quin- PONTE ARCHE · sostegno psicologico a malati oncologici e fa- di, di aiutare concretamente con un’elargizione il 2° giovedì del mese dalle ore 16 alle 17 miliari liberale o diventando socio (quota associativa a PINZOLO partire da 15 euro). il 3° giovedì del mese dalle ore 15 alle 16 I volontari LILT non fanno raccolta fondi “porta CONDINO a porta”, né tramite telefono. Se si vuole fare il 4° giovedì del mese dalle ore 17 alle 18 una donazione basta rivolgersi in Sede a Tio- ne o tramite la Cassa Rurale Adamello Brenta Il compito primario dell’Associazione è la di- (IBAN IT 55 P 08024 35660 000004090923) . vulgazione delle abitudini di prevenzione dei Prevenire è vivere! tumori (cioè l’adozione di sani stili di vita: cor- retta alimentazione, no a fumo ed alcol, at- La Delegazione Lilt “Valli Giudicarie” tività fisica), la diagnosi precoce (oggi l’arma Una delle stanze delle Casa di Accoglienza di Trento nella quale migliore per sconfiggere la malattia), la riabili- LILT ospita, durante il periodo di cura, i malati oncologici e i tazione fisioterapica e trattamento del linfede- familiari provenienti da fuori città. ma, il sostegno psicologico, il contributo alla ricerca. Attività realizzate spesso in stretta col- laborazione con le Pubbliche Amministrazioni e l’Azienda Sanitaria.

2424 RagoliNotizie Notiziein Comune 25 Vita di Paese 40° anniversario della marcia di s. Agostino L’VENTO E sono quaranta. Ve li immaginate nel 1974 Oreste e Gianni, con la supervisione del Romeo che bonariamente li avrà anche presi in giro, a preparare la passerella per attraversare il Rio Manez per la prima edizio- ne della gara? Racconta Oreste: “Gianni ha sempre tenuto alle corse, soprattutto con la volontà di fare un bel gruppo numeroso tanto che con altri collabora- tori si andava a prendere i ragazzi a casa per por- da noi il carnevale e’ tarli alle gare. Le corse campestri erano di moda e si girava tutto il Trentino, risultati eclatanti pochi ma un trofeo per essere tra i gruppi più numerosi una cosa seria lo portavamo a casa quasi sempre”. Il primo percorso della gara è stato Coltura-Ra- in tutto il Trentino e indimenticabili le mitiche goli-Cerana-Cort-Preore-Pez-Lago-Lisan-strada divise blu con banda rossa fatte fare in collabo- Per un giorno tutti eroi dei cartoon e delle favole, vecchina. Dopo un’oretta l’allegra brigata si è spo- per Bagirone fino al bivio con il sentiero per la razione con lo sponsor “Lamet”. domenica 3 febbraio bambini e ragazzi di Ragoli stata nella Sala Comunale, lì si è tenuto un diver- palestra e poi arrivo a Coltura lungo la provincia- Erano anche i tempi del forte legame con la hanno festeggiato il carnevale. tente spettacolino intitolato “Leone che suggerisce le. Dopo i primi inizi pionieristici il neocostituito “Gy Form” il cui titolare Gasperi aveva una pas- Appuntamento alle ore 14.30 in P.zza General non morde” realizzato dalla Compagnia Estrotea- GS Regole Spinale e Manez ha preso in mano sione per lo sport e grazie anche a questo si era Tato dove anche quest’anno i ragazzi più gran- tro, nostra vecchia e apprezzata conoscenza. l’organizzazione che aveva preso la denomina- arrivati ad avere tra i concorrenti figure di spicco dicelli hanno aperto la sfilata accompagnati dalla Bambini e ragazzi si sono molto divertiti, questo è zione di “Marcia Regolana”. del panorama della corsa sia a livello regiona- loro “vecia”, a seguire bambini e genitori che chiu- stato possibile grazie anche alla bravura degli atto- Il gruppo aveva come presidente e figura di riferi- le che nazionale come Demadonna, Tomasini, devano il chiassoso corteo venutosi a creare nelle ri, capaci di coinvolgerli senza creare caos. mento Giorgio Martini, come esperti, preparatori Gretter. viuzze del paese. Al termine a grandi e piccini è stata offerta la me- del circuito e organizzatori Zeffirino Castellani e Per far fronte alla presenza di questi campioni I bambini più coraggiosi, individuati i campanelli renda.. poi fino a tardo pomeriggio, genitori e ra- Leonardi Arduino coadiuvati da altri collaboratori. la corsa era stata ulteriormente allungata: Col- delle varie abitazioni, suonavano e con cantilena gazzi sono stati coinvolti in danze, giochi e batta- Numerose le partecipazioni del gruppo alle gare tura-Bolciana-Seghe fino a Larzana e poi a Cort, gioiosa chiedevano una piccola offerta per la loro glie di coriandoli. e dal vecchio sentiero fino a Sesena poi lungo il E’ andato in scena un bel momento di festa per Tomo, Pez-Lago-Molin-Lisano-Bagirone fino al tutti, ormai il carnevale è diventato un atteso e bivio con il sentiero per la palestra di roccia e consueto appuntamento, al quale i giovani di Ra- dalla provinciale fino a Coltura, in tutto 18 km. goli partecipano sempre con entusiasmo. Per 2-3 volte la partenza è stata data da Baltram Travestiti da eroi dei cartoon, da principesse, tigri, di fronte al bar Toti’s, poi salita dalle scale verso personaggi delle favole, i bambini hanno dato vita Bolciana. a un’allegra bagarre, all’insegna dell’amicizia, del Racconta Zeffirino che c’era un volume dove ve- divertimento e della sana aggregazione. nivano archiviati tutti i risultati, classifiche, tem- A questo punto non ci resta che dire.... pi. Se qualcuno ne è in possesso o gli viene per arrivederci all’anno prossimo! le mani chiediamo di prestarcelo per farne una copia a memoria della gara. La Consulta delle Famiglie di Ragoli Il GS Regole Spinale e Manez si occupava di tutto: dall’organizzazione alla preparazione del

2626 RagoliNotizie Notiziein Comune 27 Vita di Paese

giovedì sera con due percorsi, uno per gli adulti e uno per i ragazzini. A fine gara l’organizzazione ha offerto un pa- sto, insieme alle premiazioni sia per i vincitori gara anche in periodi nei quali il numero di par- sia a sorteggio aperto a tutti gli iscritti. tecipanti è andato diminuendo. Possiamo dire che l’iniziativa ha avuto un buon Quante persone hanno dato una mano nel se- seguito come testimoniano le foto delle premia-

gnare il percorso, stare ai controlli, preparare le L’EVENTO zioni dell’edizione 2012 riproposte in queste iscrizioni, prendere i premi, fare le locandine, pagine. preparare il tè al ristoro di Pez e tutto quanto Ora si cambia nuovamente, si torna alla gara al serve per il buon esito della manifestazione. sabato dal momento che su invito di Piergiorgio Quante volte un piccolo gesto è stato significa- Motter della Sat Carè Alto siamo stati inseriti tivo per creare quel clima collaborativo intorno nel circuito SAT 2013 di corsa in montagna. alla manifestazione. Come prevede il circuito SAT, abbiamo dovuto E quanto sono stati importanti gli aiuti degli inserire una parte in salita che giustifichi la par- sponsor privati, del Comune e delle Regole. tecipazione, il nostro è comunque un percorso Quasi sempre, e ancora oggi, la parte tecnica misto che si adatta anche ai partecipanti non è appannaggio di un team composto da Ser- “specializzati” nella corsa in salita, in quanto il gio Bertolini, Zeffirino Castellani, Arduino e Va- dislivello totale (compresi tutti i saliscendi) è di lentina Leonardi che portano la loro esperienza c.a. 500 metri complessivi. contribuendo con le loro idee al miglioramento della manifestazione. Da due anni l’organizzazione è passata al Circo- lo La Scola dal momento che la corsa al sabato aveva perso l’apprezzamento dei concorrenti che preferivano tenere la “gamba buona” per la domenica per gare più importanti, allora è stata cambiata la formula portando la gara al tracciato ai premi e ai trofei fatti fare “su mi- sura”. Il Gruppo si è poi sciolto non tanto per mancanza di volontà o di iniziativa ma per mo- tivi economici legati alla burocratizzazione della gestione delle iscrizioni incassi etc. che le nuove norme in materia fiscale avevano imposto. Successivamente le stesse persone del gruppo hanno organizzato più volte la manifestazione al 15 agosto a Madonna di Campiglio che ha toccato un numero di iscritti record di 600 par- tecipanti. Tornando alla Marcia di S.Agostino, a seguito dello scioglimento del gruppo è stata la Pro Loco a gestire la corsa e come circuito è stato scelto quello di Coltura-Ragoli-Fevri-Pez- Lago-Lisan-Coltura. Recordman di partecipazioni, vittorie e miglior tempo su questo percorso è stato Piller che si difende ancora benissimo come dimostra la 5° posizione nell’ultima edizione. In questo lungo periodo è stato merito delle Pro Loco che si sono succedute l’aver mantenuto la

2828 RagoliNotizie Notiziein Comune 29 Vita di Paese ANZIANI

dal circolo pensionati e anziani di ragoli

L’entusiasmo e la voglia di fare per il nostro cir- estivo, le escursioni che offrono la possibilità di colo anziani continua grazie alla disponibilità dei visite guidate a centri d’interesse storico, artistico volontari, all’impegno e alla buona collaborazio- e naturalistico, seguite con molto interesse. ne del Direttivo. Il nostro circolo vuole essere un ambiente fami- A volte si pensa che la disponibilità sia un atto liare nel quale si stabilisce un dialogo equilibra- dovuto, invece io credo che la dedizione è frutto to con le persone, un luogo d’informazione e di di una scelta ben precisa, è un forte senso civico, amichevole conversazione. I premiati del 2012 è l’amore per la comunità. Continueremo a pro- Accanto a questo aspetto, sicuramente impor- Il percorso sarà Coltura-salita alla vasca dell’ac- resterà all’interno dei confini nazionali a soste- porre alcune manifestazioni ormai consolidate tante, per il futuro ci proponiamo di condividere quedotto-Bolciana-strada dal Oio-Valacia-Salita gno delle famiglie con bambini colpiti dalla sin- quali: la festa della Befana, del carnevale, della più momenti con i circoli vicini per un confronto sentiero di collegamento-strada tagliafuoco-Iro- drome di Dravet. Grazie in anticipo agli sponsor donna, la castagnata autunnale, gli incontri sul più ampio e più completo. Cercheremo di avvi- ne-Bagirone-Lisano-Pez-Coltura. principali, Regole Spinale e Manez, Comune di tema della salute e della prevenzione, gli auguri cinarci alle nuove tecnologie, per non rimanere In tutto 9,8 km. Ragoli, Cassa Rurale Adamello-Brenta e Assicu- pasquali e natalizi; il pranzo sociale, i molto par- fermi alla nostalgia del passato. Cercheremo di 2 ore di buon passo a piedi anche per chi lo vuo- razioni Generali agenzia di Tione. tecipati pranzetti o cenette in sede, il soggiorno migliorare la qualità della vita dei nostri soci at- le fare come passeggiata salutare e interessante Bene allora 31 agosto 2013 – 40° Marcia di Sant. al mare, il gioco delle bocce durante il periodo traverso i modi più diversi. Pensiamo che questa attraverso gli abitati di Bolciana Irone Bagirone Agostino. sia la strada da percorrere per rimanere attivi e e Pez ai quali organizzeremo un ristoro più da Si segni la data chi vuole partecipare ed è benve- ... ci proponiamo costruttivi nel presente e con uno sguardo ot- turisti che da atleti. Possono partecipare tutti an- nuto chiunque volesse dare una mano all’orga- di condividere più momenti timista rivolto al futuro. Ci auguriamo di essere che i non tesserati SAT. Alla fine pastasciutta in nizzazione. sempre un piacevole punto d’incontro per i nostri compagnia, premiazione vincitori ed estrazione Buona partecipazione a tutti con i circoli vicini soci e uno stimolo per le persone della comunità premi tra tutti i partecipanti. per un confronto più ampio che ci guardano dall’esterno. La quota di partecipazione è di 15 Euro della Per il Circolo La Scola quale il 40% và in solidarietà e che quest’anno Marcello Aldrighetti e più completo Marcella Leonardi

30 RagoliNotizie Notiziein Comune 31 Vita di Paese Invitati al Tavolo comunità che in passato è stata coesa e solidale, Ecco allora la necessità di un proiettata verso il futuro, orientata al principio del buon senso e che lo è ancora. coordinamento, che possa della Solidarietà mettere in rete e riattivare E’ stata questa situazione di quotidiana incertez- za che ha spinto Don Olivo Rocchetti, parroco di le varie risorse, i mezzi e le Presentato il venticinquesimo Rapporto Ita- crisi ha provocato un’epidemia di buon senso: Tione, ad invitare tutte le associazioni del territorio lia, indagine conoscitiva compiuta dall’Euri- l’89,9 percento degli italiani ha ridotto le spese che operano per promuovere solidarietà, intorno informazioni, strumento spes sulla condizione del Paese. Le emergen- per i regali, l’84,8 ha ridotto le spese per viaggi ad un tavolo, per una comune progettualità dina- principe per tentare di L’INIZIATIVA ze sono legate al generale peggioramento e vacanze, l’83,1 percento quelle per l’estetista. mica da costruire seguendo un processo che cam- della situazione economica e alla diffusa sfi- Travolti dalla crisi gli italiani hanno ridotto le spe- bia e si modifica in base alla realtà che si riscontra contrastare questa crisi e le ducia nelle istituzioni. L’unica svolta possibi- se per la benzina usando di più i mezzi pubbli- e che ci interpella di giorno in giorno. sue espressioni, riattivando le: il ritorno al buon senso. ci (52,2 percento) e hanno aderito a campagne di riciclo, veicolando gli acquisti verso i mercati Partite da un anno dopo un primo momento di buone prassi tramite cui Un’Italia sempre più ripiegata su se stessa, in- dell’usato (38,4 percento). Interrogata sulle sue confronto con l’esperienza di , ognuno si prenda la sua parte capace di pensare un futuro, pericolosamente più profonde contraddizioni - dubbi e certezze, sono attualmente sette le associazioni che si riu- intrappolata nell’etica del presentismo, quella dentro e fuori, vecchiezza e giovinezza, crescita e niscono una volta al mese al Tavolo della solida- di responsabilità fotografata dall’indagine Eurispes «Il sistema po- sviluppo - l’Italia si dichiara corrosa dalla sfiducia rietà (A.S.I., Auser, Caritas, C.A.V., Mosaico onlus, litico, istituzionale, mass-mediale ci ha diseducati e piegata dalla crisi, ma ancora profondamente Parrocchia di Tione, Robin Hood), con lo scopo e programmati per il presente non per il futuro ricca di un patrimonio di solidarietà e cultura, an- primario di ricostruire reti relazionali, laddove la sioni, riattivando buone prassi tramite cui ognu- – spiega Gian Maria Fava, presidente dell’ Euri- cora in grado di proporre strategie di risparmio e frantumazione è diventata la caratteristica della no (associazioni, volontariato, istituzioni, famiglia, spes -. Il presente non è esigente, basta viverlo coesione (01-02-2013 di Elena D’Angelo fonte: società complessa di oggi: tutto si frantuma, an- parrocchia,..) si prenda la sua parte di responsa- così com’è, adeguandosi, cercando di trarne il Città Nuova). che la solidarietà. bilità. maggior vantaggio possibile». Se questo è il panorama italiano, non molto di- E’ diventata allora una vera SFIDA riuscire ad estrar- Non abbiamo la risposta a tutti gli interrogativi o La situazione è resa ancora più critica dalla crisi versa è la realtà delle famiglie non solo straniere, re RISORSE là dove vediamo solo il PROBLEMA. perplessità, ma crediamo che le risposte si costrui- economica, che ha travolto le famiglie italiane: ma anche autoctone del nostro paese e delle no- scano insieme, utilizzando il metodo dialogico che l’80 percento dei cittadini è convinto che la si- stre Valli: lo continuano a ripetere e sperimen- Prima risorsa è la capacità di “stare” nell’incer- pone in relazione le persone per risolvere i proble- tuazione economica sia peggiorata negli ultimi tare le esperienze territoriali, che investono sulla tezza in questo momento sociale di complessità, mi, dal politico all’ultimo cittadino. Sarà oltretutto dodici mesi e più della metà è certa che peg- solidarietà, cercando di riportare alla luce una una complessità che va CAPITA e non affrontata importante chiarire con l’istituzione (Comune e giorerà ulteriormente. La condizione economica in modo semplicistico. Comunità di Valle) gli obiettivi perseguiti da ognu- delle famiglie è in effetti preoccupante: il 62,8 no per non creare doppioni inutili e dispersivi, e percento non riesce ad arrivare a fine mese, se E’ per questo che come Tavolo stiamo cercando affinché ciascuno si faccia carico di responsabilità non con grandi difficoltà, il 60,0 percento è co- di fare un lavoro di comprensione della realtà che precise. stretta a ricorrere ai risparmi, questi ultimi sem- viviamo, impegnandoci a capire sempre più chi e pre più compromessi (solo il 20 percento riesce a cosa sta “dietro” alla mano a cui diamo un pane Papa Giovanni Paolo II ci ricordava già nel 2000 risparmiare). Il generale impoverimento italiano (o altro), per compartecipare anche ai suoi proble- che la solidarietà, insieme alla partecipazione e sembra legato a tre principali fattori che hanno mi: dalla nostra esperienza “sul campo” abbiamo alla possibilità di governare i radicali cambiamen- ostacolato la produzione di nuova ricchezza: il infatti costatato che la richiesta di beni materiali ne ti a livello economico “... costituiscono, se non la blocco anagrafico della trasmissione familiare veicola sempre un’altra, più profonda: la necessità soluzione, certamente la necessaria garanzia etica delle ricchezze, la famosa eredità che oggi tar- di tessere relazioni. Sono questi beni relazionali la perché le persone e i popoli diventino non stru- da ad arrivare per l’allungamento dell’età media base della coesione sociale di una comunità e non menti, ma protagonisti del loro futuro. Tutto ciò della popolazione; la struttura del parco impre- possiamo prescinderne. può essere realizzato e, poiché è possibile, diventa se italiano, eterogenea e multifunzionale, ma doveroso” (dall’omelia di Tor Vergata “L’econo- sostanzialmente paralizzata dall’assenza di poli- Ecco allora la necessità di un coordinamento, che mia non deve passare sopra l’uomo”).. tiche che ne favoriscano la ripresa; la spesa pub- possa mettere in rete e riattivare le varie risorse, blica, non veicolata verso l’incremento del flusso i mezzi e le informazioni, strumento principe per Laura Lupattelli economico del paese. La consapevolezza della tentare di contrastare questa crisi e le sue espres-

32 RagoliNotizie Notiziein Comune 33 Vita di Paese Ci impegnamo perchè non potremmo non impegnarci

Da qualche settimana ormai è risuonato il gran- necessariamente alla dimensione sociale, non de annuncio: “Habemus Papam”. E subito la dimenticando mai che l’amore cristiano del stampa ha cominciato ad annunciare che cosa prossimo è il risultato del sacrificio di Cristo. il Papa farà, quali saranno i suoi principali impe- E per vivere questo occorre il coraggio lungimi- gni, quali saranno le linee programmatiche del rante della fede: una fede che significa ringra-

suo pontificato. E tutti, Lo ”interpretano” dal ziare con tutta la vita di essere debitori di tutta LO SPIRITO suo “nome nuovo” e dalle poche semplici paro- la propria esistenza al Gesù storico. le che sono risuonate dalla loggia della Basilica La logica del cristianesimo infatti è questa: non di San Pietro, la sera del 13 marzo. si può dire grazie in modo adeguato se non con Ma che cosa ha chiesto il Papa? Che cosa ha tutta la propria esistenza impegnandosi per il lasciato intuire? “...preghiamo insieme vescovo bene dei fratelli: Dio vuole riconoscere nei cri- e popolo... per la fratellanza universale”. stiani il Figlio! Il cristiano deve allora incammi- Credo che nella semplicità di questo annuncio narsi alla ricerca del fratello perchè anche lui è ci sia tutta una vita spesa per il vangelo tra i più figlio del suo tempo. poveri e l’impegno per il servizio nella Chiesa. Deve possedere l’ardimento di farsi solidale con Papa Francesco Nelle nostre parrocchie abbiamo pregato: “do- gli altri, deve superare la distanza di tempo tra naci un pontefice a te accetto per la santità della Cristo e l’oggi; non può tralasciare di leggere il denaro, non ci interessa la donna o l’uomo, se di degli altri... occorre metterci del proprio. vita, interamente consacrato al servizio del tuo vangelo e di considerare la storia della Chiesa presentati come sesso soltanto, non ci interessa Soprattutto in questo tempo di crisi economi- popolo, un pontefice secondo il cuore di Dio, con l’occhio dell’uomo moderno. il successo né di noi né delle nostre idee, non ca. Non possiamo essere spettatori... dobbia- un papa che illumini il suo popolo con la verità E credo davvero che questo sia lo slancio che ci interessa passare alla storia. Ci interessa di mo essere protagonisti nella solidarietà, nella del Vangelo e lo edifichi con la testimonianza deve caratterizzare la nostra ora nel mondo, a perderci per qualche cosa o per qualcuno che condivisione, cercando più che mai di venire in della vita”. partire da noi stessi e non dagli altri. Scriveva rimarrà anche dopo che noi saremo passati e aiuto al fratello e alla sorellla che ha bisogno. E la nostra preghiera è stata esaudita: abbiamo don Primo Mazzolari: «Ci impegnamo noi e non che costituisce la ragione del nostro ritrovar- Dobbiamo vincere il nostro egoismo che tiene un uomo, un volto, un Pontefice!. Ma lui non gli altri, unicamente noi e noi gli altri, né chi ti ci. Ci impegnamo a portare un destino eterno chiusa la porta di casa e la porta del cuore. Dob- è “tutta la Chiesa”. Lui ha dichiarato il suo de- sta in alto, né chi crede. Ci impegnamo senza nel tempo a sentirci responsabili di tutto e di biamo essere per davvero costruttori di uno stile siderio, il suo impegno. E noi? Noi cristiani, in pretendere che altri si impegnino, con noi o per tutti, ad avviarci, sia pure attraverso un lungo nuovo, di uno stile autenticamente evangelico: questa ora del mondo, in questo contesto di cri- suo conto, con noi o in altro modo. Ci impegna- errare, verso l’Amore. Ci impegnamo non per quello che mette il fratello davanti all’egoismo si economica nella nostra diocesi, che cosa fac- mo senza giudicare chi non si impegna, senza riordinare il mondo, non per rifarlo su misura, e al tornaconto personale. Uno stile che mette ciamo? Dove ci spendiamo? Dove siamo segni condannare chi non si impegna, senza disimpe- ma per amarlo; per amare anche quello che che il bene comune davanti a tutto, a costo di saper della presenza di Dio? gnarci perchè altri non si impegnano. pare rifiutarsi all’amore poichè dietro ogni volto rinunciare a qualche interesse particolare. Sono convinto che non serva un granchè avere Ci impegnamo perchè non potremmo non im- e sotto ogni cuore c’è, insieme ad una grande Questa è la ricetta che viene dalla dottrina so- un papa santo e noi continuare nelle strade di pegnarci. sete d’amore, il volto e il cuore dell’Amore. Ci ciale della chiesa per vincere la crisi economica. sempre. C’è qualcuno o qualche cosa in noi, un istin- impegnamo perchè noi crediamo all’Amore la Occorre l’impegno di tutti per superare la crisi e Ecco allora la sua presenza, il suo volto mite, di- to, una ragione, una vocazione, una grazia, più sola certezza che non teme confronti la sola che ognuno con il suo dono con il suo talento con venta occasione per riflettere sul cammino che forte di noi stessi. Ci impegnamo per trovare un basta per impegnarci perpetuamente». la sua specifica vocazione. Se crediamo nella se- stiamo facendo e su come viviamo il nostro es- senso alla vita, a questa vita, una ragione che rietà del nostro impegno, col tempo riusciremo sere discepoli di Cristo in questa ora del mondo, non sia una delle tante ragioni, che ben cono- È forte infatti anche per noi di vivere un impegno ad amministrare bene la nostra vita, come scrive in questo nostro Trentino. sciamo e che non ci prendono il cuore. a responsabilità limitata, a non giocarci in prima Etty Hillesum nel suo Diario. Scrive il teologo con Balthasar: “dove il Cristia- Si vive una volta sola e non vogliamo essere persona ma ad aspettarci tutto dagli altri e que- nesimo è soltanto interiore e spirituale, non può “giocati” in nome di nessun piccolo interesse. sto per nascondere la nostra pigrizia o il nostro Don Walter Sommavilla vivere a lungo”. Per questo la vita deve aprirsi Non ci interessa la carriera, non ci interessa il egoismo. Troppo comodo fare la carità con i sol-

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qualche campo ed una casa da monte che era molto basso, in paese e nei dintorni non c’era lontana dal paese ed era quasi in rovina; le pro- nessuno che la volesse comperare. Passò del teste di quest’ultimo che non trovava equa la tempo e la casa abbandonata aveva preso un spartizione, non servirono a molto, perciò dovet- aspetto tetro e sinistro, tutti gli stavano lon- te cercare una soluzione e trovò per un periodo tano, avevano paura solo ad avvicinarsi. Man- un pezzo di casa in affitto in paese. Un giorno sueto intanto, era sempre in affitto; di soldi un paesano gli propose un affare; comprare una pochi, di numeroso aveva solo la famiglia. Un casa a rate mentre il documento di proprietà gli giorno pensò: “Io, ho la coscienza a posto, sarebbe stato consegnato a fine pagamento. cosa possono fare i fantasmi ad uno come me IL RACCONTO La famiglia del Mansueto fece enormi sacrifici e alla mia famiglia, tutti mi hanno truffato, per riuscire a pagare puntualmente il debito ad per primi i miei fratelli”. Offrì quindi ai fra- ogni scadenza e finalmente giunse il giorno in telli i pochi soldi che aveva, in cambio della cui saldarono tutto. Ma la sorpresa ci fu quando casa paterna; i denari erano pochi, ma pure di il Mansueto chiese al venditore di fare il rogito disfarsene i due fratelli accettarono. Questa e quest’ultimo gli disse che la casa era già stata volta prima di pagare, firmò l’atto davanti al venduta ad un’altra persona e che il denaro che notaio Marcantonio Val Mora. Mansueto con gli aveva consegnato era solo per l’affitto; così il la sua famiglia abitò la sua antica casa fino bell’imbusto si mangiò parole e onore. Il povero alla morte, avvenuta alla venerabile età di 90 Mansueto dopo aver cercato giustizia per vie le- anni. Qualche vecchio del paese ancora oggi gali, senza successo, fu costretto a traslocare. La attorno al fuoco nelle lunghe veglie invernali famiglia era numerosa ed il suo morale a terra. racconta la storia dei fantasmi in casa dei Ba- La sera quando pregava con la moglie e i figli, stianaci; a loro dire, i fantasmi non erano altro chiedeva ai defunti genitori il perché di quella che i vecchi genitori dei tre fratelli, che dal sua situazione e perché non avessero fatto te- mondo delle tenebre erano ritornati per fare stamento. Le cose però non andavano più tanto giustizia a quel figliolo sfortunato che i due bene neanche per i suoi due fratelli, che lo ave- fratelli avevano trattato tanto ingiustamente. vano trattato così male scacciandolo dalla sua casa paterna. Ormai tutto il paese parlava delle Quando le cose furono risolte e giustizia fu cose strane che accadevano nella casa del Biagio fatta i due vecchi non si mossero più dalla loro e del Gaudenzio; si diceva infatti che la casa dei ultima dimora, e riposarono tranquilli nel tie- Bastianaci era stregata. Era stata benedetta già pido abbraccio della terra benedetta. All’en- due volte dal parroco don Lucrezio, ma sembra- trata del Campo Santo, là in quello sperduto i Fantasmi in Casa va che non fosse servito a molto, perché i fanta- paese tra le montagne, ci sono le figure del- smi continuavano a girare per casa. Si raccon- l’angelo con la tromba e lo scheletro con la tava che mentre i due fratelli e le loro famiglie falce a monito di tutti i vivi. stavano nella stalla, sentivano fischi e catene dei “Bastianaci” muoversi in cantina; durante la notte, gli stes- Qualche volta il freddo vento che scende dai si lugubri rumori si sentivano in soffitta, nella ghiacciai dell’Adamello sembra che in quei Foto da “Il Trentino dei contadini, 1921-1931” stalla, o nella cucina. Le cose peggiorarono a luoghi porti le voce della seguente cantilena: tal punto che le due famiglie erano terroriz- prima si ode la tromba dell’angelo che annun- zate perché vedevano mostri tra il bestiame cia la morte con la falce, e quest’ultima canta: In uno sperduto paese delle Giudicarie, mol- I problemi nelle nostra storia iniziano proprio e fantasmi perfino in camera da letto. Chia- «sono io la morte e porto corona, son di tutti ti ma molti anni orsono accadde una strana quando i vecchi genitori morirono, senza la- marono ancora il prete, venne pure il decano, voi signora e padrona e davanti alla mia falce storia, in una di quelle grandi case contadi- sciare testamento e così i tre figli maschi si tro- piovevano benedizioni, ma non servirono ad capo tu dovrai chinare e al lungo passo anda- ne, abitate da famiglie patriarcali, formate varono a dover dividere le proprietà e la casa. esorcizzare gli strani fatti e a scacciare i mo- re …». dai vecchi genitori e dai figli, con le rispettive Si chiamavano Biagio, Gaudenzio e Mansue- lesti spiriti. Poco dopo le famiglie del Biagio e famiglie. to. I primi due presero la decisione che la casa del Gaudenzio si stabilirono altrove e misero Silvio Santoni sarebbe stata loro mentre a Mansueto spettò in vendita la casa. Nonostante il prezzo fosse

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profondi durante il secolo scorso. A Montagne da Trento perché ho chiesto ad alcune persone Riflessioni montane nel 1921 il censimento contava 737 persone, della comunità di raccontarmi della loro vita e nel 2011 solo 261. del cambio che hanno percepito durante il loro A rischio di essere troppo semplicistici, possiamo percorso. Me ne hanno parlato con gentilezza dire che i nonni coltivavano la terra, i genitori e generosità. Mi hanno raccontato di come 60 sono scesi in valle a lavorare perché la terra non anni fa il versante era tutto coltivato, di come le rendeva più, i nipoti ora vanno all’Università a loro madri coltivavano il lino, la seta, la canapa. I temi ricorrenti che vengono associati ai pro- lasciate a pascolo o erano coltivate. Non sono Trento e pensano che molto probabilmente non Loro stesse coltivavano il grano saraceno e lo blemi della montagna sono lo spopolamento certo temi nuovi per i comuni di Montagne, vivranno a Montagne, anche se il loro cuore è lì scambiavano a Preore con le patate e il mais. dei paesi, l’abbandono dell’agricoltura, il rim- Preore e Ragoli. Questi, come molti altri comu- e ci vorranno tornare per le vacanze. Tutte le loro nonne avevano i bachi da seta per- boschimento delle aree che una volta venivano ni dell’arco alpino hanno vissuto cambiamenti Una sera di gennaio sono salita a Montagne ché a Preore c’era la filanda. Mi hanno parlato di come durante la loro vita hanno visto cam-

biare il paesaggio; il cambiamento maggiore MONTAGNA per tutti è stato senz’altro il rimboschimento del versante. D’altronde, questo si vede anche dalle foto aeree disponibili fin dagli anni 50. Si vede una progressiva chiusura a bosco delle aree aperte. Quindi, ho chiesto loro: “E adesso?” Durante la riunione ci si è rammaricati che non ci siano più grandi occasioni di lavoro nella co- munità; gli abitanti scendono a valle o a Trento per lavorare. Non esiste praticamente quasi più agricoltura e i più giovani non conoscono le piante e i loro usi. Non le conoscono, non le raccolgono e non le usano. Ho chiesto: perché, secondo voi? La riposta è stata: “Le parchè ie deventadi sio- ri, noi ga na pu de bisogn”. Poi hanno spiega- to: “Non lavorano più la terra, è normale, qui in montagna fare agricoltura è dura e noi lo sappiamo bene. La terra in montagna scende a valle e i nostri vecchi dovevano riportarla su, con la gerla. E comunque i giovani non lo sa- prebbero più fare - me nuora no la distingue el prezzemol dal sedano!” Terminando la riunione, una delle persone in- tervenute mi ha chiesto: “Senta, devo farle una domanda. Cos’è tutta questa moda di tornare indietro? Mi hanno invitato anche alla scuola di mio nipote, vogliono che vada a raccontare le cose di una volta. Ma perché?” Ecco, non so se quella sera ho risposto in ma- niera soddisfacente a quella domanda – a che cosa serve trasmettere la conoscenza ecologica tradizionale – e perciò in questo breve articolo cerco di dare alcune personali risposte (e gene- rare, chissà, nuove domande).

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le persone che non frequentano più il bosco. Molte ricerche hanno proposto che se la cono- Elena Ianni scenza tradizionale non viene più trasmessa o Collaboratore di ricerca pres- semplicemente viene soppiantata da nuove co- so il Dipartimento di Inge- noscenze, è facile supporre che le comunità e gneria Civile Ambientale e gli individui perdano autonomia (e sovranità) sui Meccanica Università degli processi che li determinano; sono maggiormen- Studi di Trento Responsabile te dipendenti dai saperi tecnici altrui. Il rischio Scientifica del progetto HU- che viene paventato è che i produttori passino MANITY Gestione eco siste- dal tradizionale ruolo di protagonisti a quello mica del patrimonio naturale

di meri esecutori. Conoscere è quindi l’unico e culturale delle comunità MONTAGNA modo di riprendere il controllo del proprio ter- locali delle dolomiti, sito pa- ritorio e dei processi che ne determinano i cam- trimonio mondiale dell’uma- biamenti. nità. – Finanziato dalla Pro- Una spiegazione alla “moda del tradizionale”, vincia Autonoma di Trento” come definita durante la riunione, riguarda forse un senso di spaesamento che sentiamo di fronte ai processi globali di omologazione e globalizzazione a cui assistiamo. Una delle or- ganizzazioni internazionali che fa capo alle Na- zioni Unite - il Segretariato della convenzione sulla biodiversità - ha evidenziato come negli ultimi 50 anni sia in corso una “estinzione pa- rallela” della diversità biologica e culturale a li- vello mondiale. E questa “estinzione” include esseri umani, specie animali, ecosistemi, lingue, culture e conoscenze tradizionali. A livello mon- ne dei livelli di conoscenza tra le generazioni è manda con cui è iniziata questa riflessione po- diale, dal 1990 abbiamo assistito alla perdita di molto elevata; spesso viene documentato come trebbe essere riformulata: la domanda non è circa il 75% della diversità genetica delle colture tra padre e figlio quasi il 30% dell’informazione perchè mantenere la conoscenza tradizionale, agricole e si prevede che nei prossimi 100 anni non viene trasmessa. bensì qual è il ruolo che può ricoprire la cono- il 90% delle lingue parlate nel mondo scompa- Una delle risposte che le amministrazioni locali scenza tradizionale nelle comunità attuali? Vec- rirà. Quando scompare una lingua, scompaiono hanno spesso trovato alla mancanza di trasmis- chi modelli di conservazione ambientale cerca- i sistemi di valori ad essa associati, scompaiono sione dell’informazione è stata quella di allestire no disperatamente di “congelare” le pratiche visioni del mondo, espressioni artistiche, saperi musei etnografici, musei della civiltà contadina tradizionali e il patrimonio storico affinchè non La prima, forse ovvia, risposta possibile riguarda e norme sociali. o eco-musei. In realtà, spesso i musei non sono si “perdano”; la sfida è forse invece quella di l’importanza della memoria, di tutte le memo- Se crediamo che gli obiettivi di autonomia e pre- stati costruiti con processi realmente inclusivi e pensare al patrimonio come qualcosa di vivo, rie, non solo quella rispetto al paesaggio e alla servazione della diversità debbano essere per- il tipo di informazione e le modalità di trasmis- che le comunità continuamente riarticolano e trasformazione del territorio. Detto semplice- seguiti, allora la priorità è il trasferimento della sione non sono state discusse direttamente con ricreano a partire dal proprio sentire collettivo. mente, società che non hanno radici non pos- conoscenza tra le generazioni, che non avviene le comunità; spesso il risultato alla fine è stato La riflessione comunitaria sul proprio patrimo- sono dare frutti. più. Nei tempi passati questo avveniva in ma- che le comunità stesse non si sono riappropria- nio può essere vista come parte di un proces- La seconda risposta riguarda la conoscenza niera più “spontanea” perché, anche a causa te di quei saperi, di quei simboli che nei musei so di apprendimento continuo su su stessi e sul ecologica come presupposto per la capacità di della povertà, il contatto con il lavoro manuale, venivano documentati. proprio ambiente di vita al fine di riappropriarsi gestire il territorio. Dato che diminuisce la co- con le risorse naturali e con le conoscenze em- della possibilità di scelta delle traiettorie di vita noscenza dei sistemi naturali e delle risorse, c’è piriche dei genitori avveniva fin da piccoli. Mol- A Montagne ormai quasi nessuno possiede più desiderabili. una grande distanza tra il sapere “esperto”, di te ricerche hanno dimostrato che nei paesi che animali e stalle, o coltiva i campi; il versante un dottore forestale, per esempio e quella del- non vivono di economia di sussistenza l’erosio- è ormai rimboschito. Quindi penso che la do- Elena Ianni

4040 RagoliNotizie Notiziein Comune 41 Vita di Paese Una constatazione

amichevole… in ritardo e moto. Il bello e il cattivo tempo facevano la loro Non esistevano segnali stradali. Di un paese era parte. Ricordiamo un modo di dire: l’ha piovù, soltanto ben evidente il nome, che compariva, Non ricordo esattamente l’anno in cui il caso schiciagèra poi mezzi di trasporto vari, soprat- quatro gocce e l’ha smorza apena la pólvar. Oggi nero su bianco, sulla prima delle case all’ingres- avvenne: 1950 probabilmente, più o meno. Le tutto carri con ruote cerchiate di ferro e ben po- sarebbe improprio dire questo. so, con l’immancabile indicazione della rispettiva strade, tutte le strade di quel tempo, non erano chi automezzi. Le ruote dei carri “macinavano” altitudine sul livello del mare: Ragoli alt.557, nel asfaltate. Oggi, le strade sono nere, tutte; erano lentamente e progressivamente quanto il rullo A partire dagli anni in cui ebbe inizio la circola- nostro caso. IL RICORDO bianche, allora: erano engérade! La ghiaia, gèra aveva schiacciato; quelle gommate sollevavano zione di auto e camion, la polvere sollevata dal in dialetto, ottenuta macinando sassi calcarei nei polvere; mal si sposavano con quel tipo di stra- loro passaggio “imbiancava” una buona porzio- La strada interessata dal racconto è la via Mar- frantoi, veniva trasportata con carri e stesa ma- de. ne di prati fiancheggianti le strade. Era indice di coni (ex via dell’Impero). Venendo dal Cimitero nualmente sul piano stradale. Per completare il A bordo strada si accumulava un misto di polvere “intensità di traffico”. attraversa Favrio in centro e termina a Saiton (ai lavoro vi passavano sopra: quel rullo chiamato e ghiaietto alquanto insidiosi se percorso da bici Troggio). Il tratto a valle dell’abitato di Favrio (chiamiamolo circonvallazione di Favrio) non esi- steva, e l’ufficio postale neppure. Sulla via Mar- coni, ad un certo punto, in corrispondenza dei Poi (famiglia Ceranelli ) c’è una curva, piuttosto stretta al tempo, oggi ampliata. Quel giorno “viaggiavo”, proveniente da Favrio in direzione di casa mia, seduto sullo scaladro del carro di papà. Al trotto, come sempre quando si tornava a casa: il carro era scarico, il mulo pareva pregustare la biada che avrebbe ricevuto entran- do nella stalla, e non era certamente necessario spronarlo a percorrere gli ultimi cento metri re- stanti all’arrivo dopo un pomeriggio trascorso a trasportare fieno dalla campagna alle ère (fienili) dei vari “committenti”. Prestazioni dette “noi”al plurale e “nol” al singolare, da 300 lire l’una.

Il traffico su via Marconi era praticamente ine- sistente: carri, carretti, qualche auto e moto in giornata, andirivieni di persone per lavoro, ben poco il passaggio. Quella via era nostro terreno di gioco.

Da un po’ di tempo, una moto stava diventando per noi bambini oggetto di curiosità e attenzio- ne. Era una Guzzi, rossa, di una persona di Favrio di professione un po’ tornitore, un po’ saldatore, un po’ carpentiere, insomma: di un meccanico, così dicevamo. Quando passava, quella moto, per via del rombo del motore e della velocità, della quale non avevamo ancora precisa cognizione dei km/h ma ci limitavamo a dire: èt vist come él coreva, la nostra attenzione era massima.

1950, Beniamino Pretti trasporta turisti 4242 RagoliNotizie Notiziein Comune 43 Vita di Paese

Quel giorno, il motociclista, Carlo il suo nome, darsi una spolverata. Ma, calmato lo spavento, proveniva da Preore. Noi, col carro in corsa, lo si passa alle discussioni. Oltre i diretti interessati, stavamo incrociando in corrispondenza della hanno da dire e ridire anche i presenti, testimoni curva dei Poi nel punto in cui c’è l’entrata del oculari. C’è pure chi parla di velocità e se la sente cason dei Berc. di dar lezione di guida anche se, personalmente, in moto non c’è mai andato. Poi, chi dà la col- IL RICORDO Lì, la strada è stretta, il fondo stradale è liscio pa alla strada: troppo stretta: bisognerà pure far nella scia dove corrono le ruote dei carri, ma è qualcosa! Non si potrà andare avanti così! ecc. coperto da un ghiaietto insidioso ai bordi, pro- ecc. Opinioni e giudizi in abbondanza si confon- prio nella parte dove il motociclista è costretto a dono. Paradossalmente si può dire che solo il spostarsi quando al centro incontra un impedi- mulo se ne stia zitto. Anzi, no, zitti siamo in due, mento, che è il nostro carro in questo caso. anch’io. Stento a riprendermi dallo spavento e se Cosa succede? Succede che “el” Carlo con la sua volessi dire qualcosa non saprei cosa dire. Spero moto si trova in difficoltà. Sterza improvvisamen- soltanto che “sta storia” si concluda presto. te in qua e là e casca, capitombola e finisce sedu- to e impolverato. La moto striscia e prosegue per Papà e “el” Carlo si guardano negli occhi, e non inerzia di qualche metro. Il motore si spegne. è un buon segno. Intuisco che il peggio sta per Grande lo spavento. Per noi ma pure per i vari arrivare. Ad un reciproco: “Varda che la colpa Berc, che sono presenti in quel momento seduti l’è toa!” seguono espressioni in tono crescente sulle loro panchine. Va ricordato che, per Berc, si e ben …condite. Altro che “constatazione ami- intendono i vari Ballardini, ragolesi, moleti, pro- chevole”. La constatazione c’è, ma è di parte, e venienti da Vigevano, possessori di motocarozè- per nulla amichevole. “Ti con qual car te sére en le (sidecar); quindi già esperti di moto, traffico e mèz ala strada!” “Ti va a pian e enpara a nar en pertanto in grado di esprimere opinioni sull’inci- moto!” E così via tra scambi di accusa che sem- dente. brano non aver fine, che però arriva, a parole, o, per dirla meglio, a male parole. Niente “consta- Conseguenze gravi non ce ne sono. Soltanto tazione amichevole”, quindi, ma una constata- qualche graffio per “el” Carlo che, con le mani zione dove i due protagonisti stabiliscono che, e il resto, ha accarezzato pesantemente il fondo ognuno, è dalla parte della ragione. stradale. Superfluo dire che lui, da motociclista del tempo, non portava casco (ancora da inven- A quel momento, seguì un periodo di “collera”, tare), era in maniche di camicia e indossava un che durò parecchi giorni. Poi, i contendenti tor- toni (tuta da lavoro). Dimostrava di essere, più narono amici come prima. che spaventato, molto preoccupato non per sè L’uno ebbe bisogno di qualche nòl, l’altro de ‘na stesso ma per la sua moto. Insomma: c’era sta- machina, così detta in dialetto. Un semplice ten- to un “semplice incidente stradale senza conse- ditore a vite necessario per mettere in tensione le guenze”, come diremmo oggi. Ma, ripensando- catene che bloccano il carico di bore sul carro…. lo, credo di poterlo definire “una prima volta” e che, “el” Carlo con le sue attrezzature mecca- nel traffico su via Marconi! niche, era in grado di costruire. Nessuno dei due mise mano al portafoglio: il co- I due mezzi si erano sfiorati ma non toccati. La sto dei nòi compensò quello della machina. moto, risollevata e posta sul cavalletto, sarebbe ripartita da lì a poco. Al Carlo non restava che Roberto Pretti

Nella pagina a fianco “L’incidente” di Luisella Pretti

4444 RagoliNotizie Notiziein Comune 45 Vita di Paese

chio tetto) ed il pavimento in larice del piano di sopra, dal Renato Fedrizzi per la perlinatu- ra delle pareti del piano sottotetto, dal Paro- lot per la lamiera del tetto e dal Giorgio pitor per le pareti del piano terra.

Da parte mia ho dato una mano alla perlina- tura ed alla pavimentazione ed alla pavimen- IL RACCONTO tazione in larice (Domenico mi aveva preso come aiutante, ed era severo ed esigente: “…dame la stagia!”...) e ho fatto vari lavo- retti di rifinitura che proseguono anche oggi dopo 36 anni! Così, grazie al fatto di aver venduto l’appartamento di mio padre, ciò che intendevo realizzare in economia invece l’ho finito in due anni e dall’agosto del ’78 posso godermi assieme ai miei questo para- diso.

Sì, è proprio un paradiso per noi cittadini, non abituati ad immersioni in una natura poco o nulla contaminata dall’uomo come quella Storia di un Biniól della Val di Manez! Dopo tanti anni ci emo- ziona ancora (parlo anche per le mie donne) passeggiare nella selva, sentire i profumi del bosco, vedere uno scoiattolo che attraversa (di adozione) il sentiero o un capriolo che va giù al Rio a bere, e magari… trovare una bella “brisa”!

Vivo a Milano dal 1944. C’era ancora la guer- samento del Terzino, del Cleto e del Renzo Per me è indimenticabile il ricordo di tante ra. I miei si sono trasferiti da Palermo (dove della Pina abbiamo concluso l’acquisto. gite sulle vette del Brenta o del Gruppo Ada- La strada per Manez anch’io sono nato nel 1937) a Bergamo, nel mello con molti amici Montagnói (Angelo, 1939: avevo due anni, quindi della mia città A questo punto è cominciata la mia storia di Ivan, Beniamino, Marcello, Andrea, Gabriel- In tutti questi anni (ormai sono 36!) ho cer- natale non ricordo nulla. Biniól, tutt’ora felicemente in corso. Avendo la, Don Renzo, Renato, Federico, ecc.). cato di partecipare alla vita della Comunità di imparato da mio padre ingegnere, ho dise- Montagne, apprezzandone l’aspetto sociale Nel 1948 mia madre morì dopo cinque anni gnato il progetto della ristrutturazione che è Ricordo gli splendidi panorami dalla Cima ed umano ed il senso di affettuosa solidarie- di sofferenze per un tumore all’intestino. Ho stata realizzata così come l’ho voluta io. Ho Presanella, dal Cevedale, dalla Cima Tosa, tà che la contraddistingue. Sono aspetti della vissuto con mio padre a Milano fino al 1965, dedicato due anni di ferie al Ca�èl . Nel ’77 dalla Cima Adamello… mi manca solo la vita che in una città come Milano sono molti quando mi sono sposato con Nella. col Lorenzo da Cort abbiamo demolito tet- Cima Carè Alto. Memorabile è stata anche rari. to e solaio e portato via le macerie usando la traversata a piedi da Prà di Bondo a Riva Nel ’70 abbiamo comperato la casa dove abi- due carriole e due badili. Nel ’78 ho seguito del Garda attraverso le cime Gavardina, Doss Spesso sento più casa mia quella di Binio. tiamo tutt’ora. Nel ’77 mio padre è manca- i lavori compiuti dal Luciano Castellani per la de la Torta, Monte Tofino con Don Vinicio to ed ho ereditato il suo appartamento. In muratura, dal Pino Girardini per l’idraulica, (allora 67enne), Gabriella, Andrea ed Angelo Grazie Montagnói della vostra amicizia! quello stesso anno, ad aprile, ospite dei miei dal Mario Simoni per l’impianto elettrico, dal : 14 ore di cammino da 600 a 2000 e giù a cognati a Cort, ho cercato una casa per le va- Vittorio Apolloni per le piastrelle in klinker, 74 m.s.m.! Ormai, come si dice in milanese ; Gianni Rumore (el Rumor) canze e, grazie al Lessi, ho trovato il Ca�èl a dal Domenico Martini per gli infissi, la scala “ghe la fu pu”; … mi restano i ricordi! Binio: amore a prima vista! Tramite l’interes- (realizzata con le travi sane di larice del vec-

4646 RagoliNotizie Notiziein Comune 47 Vita di Paese

anche da precedenti inchieste dialettali condot- te nella Busa di Tione. “Quasi una fiaba” Ovviamente, non si può tacere la preziosa e in- telligente collaborazione del “Museo degli usi e costumi della gente trentina”, per le ricerche etnografiche e che pose a disposizione il suo ...è solo ricordando quello che ricco patrimonio di documenti della civiltà con- tadina. eravamo, che possiamo capire Gli studiosi del Museo hanno dato un contributo rilevante predisponendo le illustrazioni contenu- chi siamo attualmente... te nelle Tavole con le relative “voci”, dando di conseguenza al lettore “le immagini visive delle

amando di più la nostra “cose” che il Dizionario registra come parole. ILRICORDO “piccola Patria” perchè non sva- Perchè queste righe? Consentitemi di rammen- tare che trasmettere la memoria è un arric- nisca senza lasciare traccia di sè... chimento per tutti, nessuno escluso. I dialetti, come le “lingue locali”, sono il collante che ci unisce alle nostre radici. Sono un filo tenue che ci tiene legati alla cultura popolare ed alla storia Questi concetti, che condivido pienamente, li Così, anno dopo anno, i 10 Anziani più 1 (il Occorrerà qualcosa di più perchè una lingua - e del territorio. ho tratti dalla presentazione che a suo tempo prof. Grassi), presero a incontrarsi una o due il dialetto ne ha tutte le caratteristiche - man- Mi permetto di suggerire la lettura del Diziona- formularono i 14 Consiglieri comunali di Mon- volte alla settimana, in ogni stagione, con qual- tiene una sua vitalità che si rinnova giorno per rio: vi troverete, sì, anche un linguaggio antico, tagne offrendo ai concittadini il “Dizionario del siasi tempo... con il freddo “me vègn frèt nòma giorno, focolare per focolare. ma sempre affascinante. dialetto di Montagne di Trento”. a pensarga”; non solo... “anca sota l’aqua pio- Fu così che si decise di uscire a cercarla, quella Vi leggerete delle pagine divertenti di vita vissu- Nelle pagine iniziali ho trovato un singolare tito- vana”, o con il vento forte e gelido che... “vègn lingua, nei luoghi che più la mantenevano viva: ta; scoprirete la nascosta saggezza di proverbi lo: “Quasi una fiaba”. giù l’aria dale vedréte”. Espressioni garantite: la strada, le case, i locali pubblici. Si andrà in forse dimenticati, non più in voga. Incontrerete ci son state autorevolmente precisate e sotto- “esplorazione” in abitazioni (sempre accolti con personaggi che vi regaleranno ricordi autobio- Ed è una “fiaba” vera, autentica che ha per pro- lineate. cordiale disponibilità dai proprietari), così come grafici, con toccanti testimonianze di usi e tra- tagonista una decina di aderenti al Circolo Pen- Gli incontri avvennero parte in casa della Lisa saranno recuperati, fotografati e poi disegnati, dizioni. sionati di Montagne, i quali un giorno di anni (Elisabetta Simoni), oppure, quando si riusciva antichi attrezzi scovati applicando le tecniche E che cosa dire delle suggestive filastrocche, de- fa, decisero di sedersi attorno ad un tavolo per a riscaldarla, nella vicina Sala Sociale del Comu- della “ricerca del tesoro”: con attenzione e - mi gli scioglilingua, le canzoni e le ninne nanne, dare avvio ad un’impresa epica. ne. sia permesso dirlo - con amore. S’è spigolato ancora attuali? Sono indicati giochi infantili, i Tra loro, prese posto un nome famoso, conosciu- nelle cucine come nelle camere da letto, nelle più vari anche con erbe, fiori, piante ed anima- to e stimato nelle università europee ed anche Dal brogliaccio di Volfango nasce, con pazienza soffitte e nelle stalle ormai dismesse. li. in Asia: Corrado Grassi, un professore esperto certosina, il Dizionario. Con comprensibile commozione, si son spese Infine, come non ricordare le “vissute” poesie di come pochi, nella scienza dialettologica. Un lavoro incredibile di controlli e confronti di ore nella decifrazione di scritti di un tempo. Rita Giovanella Demattè? parole, riferimenti a termini il cui uso era deca- A quel tavolo, per anni e anni si sono avvicenda- duto, oggetti domestici dimenticati, strumenti e Il contenuto prezioso del Dizionario, s’è raccolto Quelle pagine, sfogliatele, leggetele, scopritele. ti quasi tutti gli abitanti di Montagne. arnesi di lavori di un tempo tipici di zone agri- grazie alla concreta collaborazione dei “Monta- Non trascurate l’occasione che il Dizionario ci Ma per fare che cosa? Semplice: uno di loro, in cole e boscose, dotati di espressioni caratteristi- gnói” che non hanno esitato a ricorrere, senza offre, ricordando, con gratitudine, coloro che tempi lontani, aveva compilato, con un suo stile che per nulla imparentate con altrettante, con- risparmio, a quell’archivio inesauribile rappre- ne furono i promotori. Faccio mie le parole di particolare, con una passione coltivata in silen- finanti, “piccole Patrie”. Insomma, una ricerca sentato dalla memoria: un archivio che andreb- Rosella Pretti:” Gli Anziani sono la saggezza, la zio, con tenacia e sconfinata modestia, il bro- minuziosa provando e tentando di attribuire be sempre coltivato e, soprattutto, mai cancel- conoscenza, la pazienza... tutte doti di cui oggi gliaccio del Dizionario dialettale, appunto, della nomi e definizioni ragionevolemte certi e non lato. si sente un grande bisogno. sua “piccola Patria”: Volfango Giovanella, 70 “fantasiosi”. Contributi notevoli sono stati attinti, ad esempio, anni, ora scomparso, aveva raccolto e studiato dalle più che interessanti edizioni del periodico Achille Rinieri il senso, il significato di più di 3500 “voci”. Ma incontrarsi e parlarsi talvolta non bastava. “El nos paes”, da “El lunari dai Montagnói” ed

4848 RagoliNotizie Notiziein Comune 49 Vita di Paese Ricordo di Palma Simoni

Come amministratore del Comune di Preore teca; attenzione però, non potevi mica prendere sono stato invitato a ricordare la nostra concitta- quello che volevi, dovevi prima avere la sua auto- dina Palma Simoni, la maestra Palma. rizzazione, che arrivava se le davi l’idea che quel- Le parole si riferiscono soprattutto ai miei ricordi lo che prendevi era veramente necessario: non si di quando lei è stata la mia maestra, la maestra “prendeva tanto per...”. Fino a quattordici anni

di tanti alunni di Preore. potevi leggere i libri d’avventura, Salgari, Verne, IL RICORDO Non utilizzo dati anagrafici né dirò per quanti Stevenson, Scott; dopo, specialmente le ragazze, anni la maestra Palma ha esercitato questa pro- passavano al genere sentimentale romantico di fessione: il mio è un ricordo perciò personale ma autori inglesi e francesi. penso possa essere condiviso. Chi ha frequentato quello spazio era veramente Mentre torna alla mia memoria la sua figura mi uno studente serio e impegnato, ma soprattut- sento ancora alla fine degli anni sessanta quando to desideroso di conoscere: la maestra li aiutava la maestra, oltre ad insegnare alla scuola elemen- nelle ricerche consultando l’unica enciclopedia tare durante le mattinate, la si poteva incontra- presente, “Conoscere”. Li aiutava nei compiti di re anche al doposcuola che si teneva negli spazi matematica, a qualcuno faceva anche i proble- La maestra Palma con una sua classe dove ora c’è la sala mensa della scuola dell’in- mi. Regnava un’aria serena e tranquilla. Verso le fanzia. Lì i ragazzi delle medie e qualcuno delle cinque della sera, dopo lo studio, tanti di loro si superiori andavano a studiare perché in quello trovavano al Circolo della parrocchia per vedere Me la ricordo quasi sempre seduta in cattedra, le quella zona respirava un’aria di anti italianità. Ci spazio avevano la possibilità di aprire e leggere i telefilm, Lassie, Rintintin e Zorro, lì però c’era attività che aveva preparato scritte alla lavagna, parlava delle storie nei campi di confine di per- libri che in parecchie case di allora non erano don Enzo. dovevamo svolgerle ben seduti al nostro banco. sone di Preore che lei conosceva molto bene: in presenti. C’era una piccola ma ben fornita biblio- Guai alzarsi o parlare tra noi, non girava mai tra queste occasioni me la ricordo emozionarsi fino La maestra Palma era particolarmente severa, sia i banchi. alla lacrima. in classe che fuori e il suo controllo dai sei ai do- Verso le dieci della mattina si sentiva un “toc” Quando è andata in pensione, secondo il pare- dici anni era totale. Se un bambino o un ragazzo sulla porta della classe: tutte le sante mattine la re di alcuni suoi ex allievi, la maestra Palma era combinava qualche guaio, quasi sempre lonta- cognata Paolina le portava il caffè; allora si alza- diventata più dolce e più disponibile. Qualcuno no dalla scuola, era certo di essere ripreso: non va e usciva. Noi sempre in silenzio l’aspettavamo di noi l’ha conosciuta anche nelle vesti di con- lasciava passare il misfatto, perché si sentiva in e quando rientrava era avvolta in un alone d’aro- sigliere comunale, con l’incarico di responsabile dovere di intervenire in quanto ricopriva un ruolo ma di caffè che me lo ricordo ancora adesso. dell’Ente Comunale Assistenza, Ente soppresso di controllo sociale che in quegli anni era ricono- I ricordi sono indelebili perché le azioni della no- successivamente, ma che per tanti bisognosi di sciuto da gran parte degli abitanti. Ruolo educa- stra quotidianità scolastica erano per così dire Preore era particolarmente importante. tivo anche fuori dalle mura scolastiche pertanto, immutabili. tante volte magari dopo aver sentito i genitori Tutti i gesti, mi sembrano ora, veramente ripeti- Con la morte della maestra Palma, Palma Dome- degli interessati e magari il parroco. tivi, la sua figura era sempre quella, da seduta, nica, che gli scolari andavano sempre a trovare quando camminava per recarsi a scuola o ritor- per gli auguri, seguendo un ben definito rito, la Io sono stato un suo allievo per cinque anni, nare nell’allora ultima casa del paese verso Sese- domenica delle Palme, se ne va parte della storia sempre e solamente con lei. Su circa mille giorni na, anche quando guidava la sua Cinquecento. di Preore, dal dopoguerra almeno fino agli anni sarà stata a casa per malattia forse una settima- Quando voleva responsabilizzarci particolarmen- ottanta. na, questi tipi di insegnanti avevano la possibilità te ci parlava della sua esperienza di insegnante di lasciare sui bambini e ragazzi una traccia par- a Pola: si capiva che per lei era stata dura non Paolo Paletti ticolare! sola per la distanza, ma anche per il fatto che in

5050 RagoliNotizie Notiziein Comune 51 Vita di Paese Cipriano, Ciao Gino «un uomo generoso...» Il 17 febbraio 2013 dopo breve malattia è an- dato nei grandi pascoli eterni il Gino Fedrizzi “Pereta”. «Non avendo avuto lo spazio per Personaggio carismatico, estroverso, pilastro leggerlo al funerale di Cipriano, del mondo agricolo locale, con un notevole par- avrei piacere fosse pubblicato sul co di macchine agricole e trattori, la felicità dei vostro notiziario». ragazzini della zona. Questo il messaggio di Franca giun- Da una piccola azienda agricola ereditata dal IL RICORDO to in redazione al quale abbiamo padre composta da un mulo e pochi bovini agli dato spazio. attuali centocinquanta tori. Per anni allevatore di mucche da latte, non man- «A Dio, proprio vicino a Lui vorrei cavano mai nella sua stalla altri animali come incontrarti quando anch’io intra- maiali, capre, pecore e i famosi asini. prenderò questo viaggio, ricco di Ha gestito svariate malghe e per molti anni la incognite e senza ritorno ma che ne- malga Fevri sullo Spinale. cessariamente ognuno di noi dovrà La sua casa era il ritrovo delle più svariate per- compiere. sone, dal Gino andava chi aveva bisogno di un Sei stato per me non solo la perso- piacere o di un consiglio o di un viaggio di le- na squisita e gentile nei modi che gna, con tutti aveva un aperto dialogo, a volte tutti conoscono, sei stato quand’ero si scontrava e quando batteva un chiodo difficil- bambina il Cipriano, l’uomo gene- mente indietreggiava. roso che assieme a Lisa consentiva Si dice che nella vita chi non ha nemici non ha a me e alla mia compagna di giochi Donata di Grazie Cipriano per il bene che mi hai voluto e neanche veri amici. entrare nel retrobottega del negozio di alimen- l’affetto che mi hai regalatoe che spero di aver Il Gino ha avuto tanti “scudieri” che lo hanno tari a Ragoli e godere di qualche leccornia che in piccola parte contraccambiato. accompagnato sul sentiero della sua vita di agri- ci regalavi in un periodo che quelle prelibatezze Grazie a Lisa che ti è stata sempre vicina e si coltore, il più longevo il Dario Maliotel. erano destinate a ceti più abbienti. è presa cura di te con grande amore antepo- Gino era conosciutissimo nelle Giudicarie, in Sei stato un amico che ha invitato me e i miei nendoti sempre ad ogni suo problema. Entram- tutto il Trentino e pure fuori provincia. cari ad assaporare manicaretti di Lisa nella casa bi fate parte di me e della mia storia. Adesso Ora per noi Colturei sembrerà strano non incon- di Manez e ci ha fatto scoprire la bellezza della quando osserverò la pianta di rabarbaro che trarti più sul tuo trattore o seduto sul muretto natura e la pace di questo posto incantato. rigogliosamente cresce vicino alla fontana del fuori casa, sentirti parlare urlando, e non vedere Ma non solo sei stato, ora sei e sarai sempre per mio giardino, penserò a te Cipriano e nel ricor- più la tua inconfondibile sagoma. me l’angelo che morto il mio caro papà, ne ha darti a Dio ti vedrò chino a prendermi il bulbo Ciao Gino, pascola le tue mandrie negli immen- preso il posto, nel portarmi per Natale il maz- dalla tua pianta a Manez e in tutto questo c’è la si pascoli dell’infinito. zetto di ellebori freschi, e le spugnole a prima- poesia e la continuità di un mistero. vera, e i funghi d’estate proprio come faceva Finalmente liberato dalle spoglie che ti oppri- Dai tuoi Colturei Giacomo. mevano, libero di camminare per i boschi e le Poi passabdo gli ann, è venuto il tempo degli praterie del cielo, ogni tanto ricordati di noi e affanni, delle prove difficili, e ci siamo incontrati volgi il tuo sguardo al Signore e pregalo perchè più di una volta negli ospedali, quasi fossero un ci sostenga nostre fatiche quotidiane. punto di ritrovo. Così è la vita... Grazie ancora Cipriano». Sempre comunque bella e degna di essere vis- suta. Franca

5252 RagoliNotizie Notiziein Comune 53 Montagna

di neve eterna sormontata da una sottile corona ascesa al care’ alto di rocce nere, tornava prepotentemente a farsi sentire. Poi, quando ormai pensavo di dover ri- nunciare al mio sogno di gioventù, accadde. Il tempo era bello già da qualche giorno e le pre- visioni non davano sostanziali cambiamenti. Una tarda primavera portava ancora notti piuttosto Da giovane mi spingevo, nelle belle mattine fredde ma già di primo mattino il sole riscalda- estive, lungo la strada che da Montagne, supe- “L’alpinista è un uomo va il fondovalle alzando una leggera bruma. La rato il passo Daone, scende verso . Qui, fioritura di anemoni, ranuncoli e genziane dava in una radura con poche baite sul limitare della che conduce il proprio colore ai prati della Val di Genova mentre, alta, selva, la vista sul Carè Alto è maestosa. Questa l’imperatoria si piegava alla leggera brezza che

superba cima mi era entrata nel cuore. Se ne corpo là dove spirava dal Mandrone. L’auto della anziana cop- IL VIAGGIO sta li, da sempre, sovrana incappucciata dalle pia di tedeschi che mi aveva raccolto a nevi perenni nascondendosi a tratti dietro sfilac- un giorno i suoi occhi avanzava con prudenza lungo la strada sterrata ciate nubi, vezzosa come una bella donna che e un po’ malandata. La loro meta era il rifugio si mostra e si ritrae facendoti sospirare. Dove- hanno guardato. Bedole, capolinea della valle, dove contavano va essere mia, dovevo salire la vetta, guardarla di trascorre una giornata in tranquillità assag- da vicino, sentirla, parlargli. Ma non era ancora giando un bel piatto di polenta. Per me era in- giunto il momento. Lavoro, viaggi in giro per il E che ritorna”. vece il punto di partenza. Caricato lo zaino in mondo, altre avventure mi tenevano lontano da spalla appesantito dai ramponi e dalle piccozze lei. Ma quando tornavo anche solo per un breve Gaston Rebuffat prendevo il sentiero che, dapprima attraverso il soggiorno a casa e, sua maestà si degnava di bosco e poi su morena e sassi, arriva al rifugio farsi ammirare, la voglia di salire su quella pala Mandrone. Solo il tempo di una foto ricordo e un’occhiata ai laghetti gelati e di nuovo in pista. riggio inoltrato. Decido di fermarmi per la notte, La pendenza si fa più ripida e il passo più lento. non ho fretta. La vista è superba. Le cime intor- La traccia sul nevaio compie ampie curve per no appaiono nella loro naturale, spettacolare, evitare alcuni crepacci. Guardandoli sembrano grandezza, un inno di gratitudine alla creazio- profonde ferite che, a stento, la montagna ten- ne. Cresta Croce, cima Cannone, Crozon del ta di rimarginare con una sottile e infima crosta. Lares, la Presanella e altre maestose punte, gu- Mi era capitato di scendere in un crepaccio di glie, prismi sono pervase dall’ultima luce solare notevoli dimensioni nel Tibet occidentale. Man mentre ad oriente i templi dolomitici offrono il mano che si scendeva nel ventre del ghiacciaio grandioso spettacolo del tramonto con i colori e la luce del sole andava affievolendosi vedevo che vanno dall’enrosadira al pallore e al violet- cambiare il colore-non colore attorno a me. Il to, mentre il cielo si oscurava preannunciando il bianco della superficie mutava in celeste, l’az- buio notturno. Questo evento serotino ha in se zurro in blu. In alto, la volta di ghiaccio tendeva qualcosa di magico: ogni alpinista che lo ha pro- a rinchiudersi su se stessa lasciando intravvede- vato almeno una volta non lo scorderà mai più. re una minuscola parte di cielo, sottile cesura L’avventura in montagna, in alta montagna, in- nel bianco. Sembrava di essere all’interno di una comincia quasi sempre quando è ancora notte. gigantesca caramella ripiena di menta polare. La sveglia arriva troppo presto. La sera prima, Le pareti di cristallo contenevano un immenso dopo una buona ma frugale cena, stanco di mare blu. Al riparo dal vento gelido, nel silenzio sentire raccontare le imprese altrui ero uscito innaturale dove tutto sembra trattenere il re- dal rifugio per vedere da vicino le stelle e profili spiro, si è immersi in una magica atmosfera, in delle cime un po’ più scuri dello scuro blu del un’altra dimensione, in un altro pianeta senza cielo. Ben presto il freddo pungente, la stan- colori, senza odori, senza vita. chezza accumulata nella giornata e la voglia Arrivo al rifugio Caduti dell’Adamello a pome- di stendere le gambe avevano preso il soprav-

5454 RagoliNotizie Notiziein Comune 55 Montagna

forte la pendenza da superare per arrivare alla a che fare con la vita sta molto più in basso, vetta. Viste da lontano, le vette innevate sono qui solo il silenzio, vento e sole. Il tempo di una uno spettacolo di rara bellezza; ma quando ci si foto con l’autoscatto, l’ultimo sguardo intorno, trova sotto, esse sono innanzi tutto impressio- quello che resterà per sempre negli occhi e si nanti: verticalità, innevamento, ghiaccio, vento inizia l’altrettanto impegnativa discesa. L’ultima diventano ostacoli da superare e l’atmosfera tenue luce del crepuscolo mi coglie nella Val di che si instaura diventa il fattore discriminante Borzago e i lampioni accesi già da qualche ora tra successo o fallimento dell’impresa. mi accolgono a Spiazzo. Superato il primo tratto abbastanza facilmente Oggi, ormai avanti negli anni, ho appeso i ram- poi la pendenza si fa più ripida e la superficie poni, ma non gli scarponi, al fatidico chiodo. una lastra di neve ghiacciata. Bisogna calzare i Ripensando a quel giorno, nel riguardare le ramponi. Conficco la punta anteriore dei ram- fotografie, un sorriso mi accompagna. Intanto

poni e la piccozza, estensione delle mie braccia, altre montagne, altre cime mi hanno visto ar- IL VIAGGIO delle mie mani, artiglia il ghiaccio. Si sale e la rancare, faticare, sorridere felice lungo pareti e pendenza è così verticale che il viso sembra sfio- nevai in Italia e all’estero. Ho avuto la fortuna e rare la parete. È una lenta progressione, costan- la gioia di vedere il panorama dall’alto del Rosa, te, nello sforzo teso a non scivolare. Affiora la del Gran Paradiso, del Bernina, del Disgrazia, roccia e raggiungo la croce sulla vetta del Carè del Cevedale, del Piz Buin e di fare escursioni Alto a 3462 metri d’altezza. È stata dura ma “la- nella Cordigliera Andina e nel favoloso Tibet, bor omnia vincit improbus” come canta Virgilio, luoghi dove il termine trekking assume la vera vento. Rientrato mi ero appena, così sembrava, ma quello del sublime. Tracce mi guidano al bi- l’ostinata fatica vince ogni cosa. Sotto la distesa valenza della sua origine etimologica boero- su- addormentato nella mia cuccetta che una voce vacco Laeng. Dalla neve, tra gli speroni roccio- di neve scintilla al sole e tutt’intorno cime inne- dafricano: in viaggio con un carro da buoi, dove proveniente dall’aldilà mi strappava dai miei so- si, affiora il reticolato, immortale testimonianza vate si stagliano contro il cielo blu. Lo sguardo si il viaggiare significa conoscere differenti culture gni riportandomi al presente in mezzo al russa- della “Guerra Bianca” combattuta dai nostri al- spinge più in la, fin dove arriva il visibile, oltre le in uno spazio limitato. Ma di tutte le ascensioni re degli altri, all’odore di sudore e di chiuso, ai pini contro il nemico e contro gli elementi. Notti cime più alte delle prealpi che già scompaiono quella alla cima del Carè Alto è per me la più calzettoni appesi… “sveglia ragazzi, il tempo è insonni all’addiaccio, con la pioggia e la neve nella foschia. Sotto le città caotiche e inquina- cara e ancora fortemente viva. bello”. Una tazza di tè, due biscotti… ciao ci si che bagnano le ossa, la lenta agonia del conge- te, con il traffico spaventoso delle autostrade, vede … zaino in spalla e via. Fuori la realtà è un lamento di mani e piedi, immersi nelle trincee con l’umidità delle campagne. Tutto ciò che ha Luigi Paoli mondo di ghiaccio illuminato dalla luce sottile dietro il filo spinato. La neve, caduta negli anni a dell’alba. Lasciato il rifugio mi incammino da seguire, ha ricoperto tutto con un manto mise- solo come di solito faccio, tanto lungo la via si ricordioso e il reticolato resta la traccia visibile di LUIGI PAOLI incontra sempre qualcuno a cui accodarsi, e mi dove sia passato il fronte. È doveroso ricordare Luigi Paoli figlio di Antonio Paoli di dirigo verso il Corno di Cavento. Arrivo al pas- una data: 15 giugno 1917. Quel giorno, qui sul Ragoli e Emilia Bertolini di Montagne, so, l’aria sebbene frizzante nonostante il sole sia Corno di Cavento, gli alpini vinsero una cruen- nasce a il 02 novembre già alto non è più tagliente. Mi fermo un attimo ta battaglia contro il valoroso ufficiale austriaco del 1951. Compiuti gli studi di perito a guardo indietro seguendo le mie tracce sul- Felix Echt von Eleda. Mi tornano alla mente le meccanico, il suo lavoro (tecnico di im- la neve ghiacciata. Se non passerà nessun altro parole di Rudyard Kipling, famoso scrittore di pianti farmaceutici) lo porta, per molti ben presto il vento o una prossima nevicata le origini indiane, “ alpini, forse la più fiera, la più anni, in giro per il mondo soprattut- cancellerà restituendo il manto immacolato e tenace fra le specialità impegnate su ogni fron- to in Asia dove al lavoro abbina la sua nuovamente vergine. Davanti a me si apre un te di guerra” . grande passione: lo studio antropolo- spettacolo immaginabile che definire bello è ri- È ora di riprendere il cammino. Nella lenta avan- gico delle culture orientali. Dai lunghi duttivo: la Vedretta del Lares, un nevaio da cui si zata sul nevaio verso il Carè Alto mi lascio in- soggiorni in Cina, nel Sud Est asiati- innalzano cime granitiche ricoperte da lastre di dietro il gruppo del Folletto composto dai Den- co, nel Sud America e nel Nord Africa, ghiaccio e meringhe di neve. E laggiù, al termi- ti del Folletto, dal Monte Folletto, dalla Sella e Luigi ha riportato un prezioso bagaglio ne dello sconfinato plateau di neve e ghiaccio si Gobba del Folletto, mentre mi avvicino al Sas culturale che, come giornalista e do- erge maestosa la cima del Carè Alto. Concordo della Stria, superba cima che si erge sulla sini- cente all’Università del tempo libero, con la Boch (parigina, medico e alpinista) che stra del passaggio. Giunto in prossimità della tende a divulgare. non è il senso del bello a pervadere l’alpinista, meta mi rendo conto, solo ora, di quanto sia

5656 RagoliNotizie Notiziein Comune 57 Storia e Tradizione la Minestra de Fasói Correva l’anno 1848 del Dí dei Mòrc I nostri Comuni e la Prima Guerra d’Indipendenza STORIA

Era detta così la minestra “de fasói” che veni- Il 1848 è, in tutta Europa, un anno di insurrezio- secoli congiunto)il Tirolo meridionale, aggregan- va distribuita alle famiglie di Preore nel giorno ni. Da lì nasce l’espressione“fare un 48”, usata dolo al Regno Lombardo-Veneto.” dei Morti. anche oggi per indicare turbolenti sconvolgimen- La richiesta non è in sé eversiva: anche il Lombar- Io non ne conosco le origini; anche don Ema- ti dell’ordine pubblico. do-Veneto è territorio dell’Impero. Testimonia nuele Marini nel suo “Urbario di Preore” non Liberali e democratici chiedono a gran voce le tuttavia di un sentimento di maggiore vicinanza ne fa cenno, pur elencando altri lasciti, come “costituzioni”. alla nazione italiana rispetto a quella germanica. quello del sale. In Italia il 1848 si carica di un’ulteriore valenza: la Nel Lombardo-Veneto intanto la protesta dilaga Che fosse un lascito non legato alla chiesa di lotta per la liberazione dall’oppressione straniera molto più violenta. Preore? Mi sembra di ricordare come, talvolta, e per l’unità politica della nazione. Milano e Venezia insorgono e cacciano gli au- mio padre, nato ne 1894, mi raccontasse che Il concorde desiderio di liberali e democratici dà striaci, la prima con le famose “cinque giornate”, questa distribuzione fatta dalla famiglia del origine alla Prima Guerra di Indipendenza. la seconda con il governo provvisorio di Daniele “Romedi dei Bonéc” fosse dovuto al fatto che A proposito delle guerre di Indipendenza, molti Manin. essa aveva in affitto un prativo in Sesena. Era sono a conoscenza che in occasione della Terza, Al feldmaresciallo Radetzkj, comandante delle sito fra la strada per la Rendena ed il bosco in quella del 1866, anche il Trentino, è stato teatro truppe austriache rimane però il pieno controllo cui vi erano e vi sono tuttora, delle “part” pri- di azioni militari importanti: Garibaldi in marcia del “Quadrilatero” il formidabile territorio forti- vate, di censiti di Preore, es. la famiglia Leo- Spesso le madri erano accompagnate da un vittoriosa verso Riva, e Trento, viene ficato ai cui vertici si trovano le città di Peschiera, nardi Ziprianón. figlio o da una figlia. Era il mio caso. Entrati fermato a Bezzecca da un ordine del Re Vitto- Verona, Mantova e Legnago. che eravamo nella cucina (prima porta a de- rio Emanuele II al quale risponde con il celebre e Ma di chi fosse la prativa mio padre non me stra del lungo corridoio dei Bonéc) la mamma perentorio:“Obbedisco”. Nei territori liberati si moltiplicano, sulle ali della lo disse mai. Forse non lo sapeva! Fra i letto- mi diceva: “Di’ su le rèchie! ”. Io incomincia- Pochi invece sanno che, anche in occasione della passione patriottica, i “corpi franchi”, nei quali ri, non più giovani, vi è qualcuno che sa con vo intanto veniva riempita “la pugnata” con Prima, quella appunto del 1848, il nostro terri- regna molto entusiasmo, ma anche molta im- certezza qualcosa in riguardo? Si faccia vivo tanti “cazòc” (mestoli) di “minestra de fasói” torio è stato toccato, seppure marginalmente, provvisazione nell’arte militare. e contatti il responsabile del nostro Notizia- quanti erano i componenti della famiglia. Ap- da eventi bellici ad essa collegati. Le cose sono Il 24 marzo l’esercito piemontese varca il Ticino, rio. Ma ora credo che valga la pena che scriva pena fuori dell’uscio; con la “la pugnata” pie- andate così! dando inizio alla Prima Guerra di Indipendenza. qualcosa in riguardo alla distribuzione della na si smetteva di recitare “la rèchia”. Quando si annunciano le prime avvisaglie di cla- Il 26 marzo le truppe di Carlo Alberto entrano minestra. morosi rivolgimenti politici, il popolo di Trento trionfalmente in Milano. Tutto sembra andare A casa c’erano chi l’attendeva con trepidazio- attraverso il podestà de’ Panizza, chiede che ven- per il meglio. I Piemontesi vincono a Goito, a Purtroppo io la vissi fino all’età di 6 anni; poi ne e appetito. I miei ricordi si fermano qui. ga inoltrata per via ufficiale all’imperatore la “ri- Monzambano e a Valeggio. fui in collegio. Da quando finii gli studi (1941 C’è qualcuno che conosce qualche altra no- spettosa supplica affinché sua Maestà si degni di giugno) io non presi più parte a questa distri- tizia (“legato” o lascito, terreno in affitto o staccare (dalla Contea del Tirolo, alla quale è da I corpi franchi bresciani e bergamaschi, rincuo- buzione. altro) provi a scriverlo al “Notiziario”. Ricordo ancora come si facesse la fila per en- Però, mi permetto di raccomandare, non voli trare ordinatamente nella cucina ove “el Re- di fantasia a posteriori o immaginazione. gori” (Gregorio) aiutato dalla sue figlie Maria e Carmelina e dal nipote Aldo faceva la distri- 1. Le citazioni riportate testualmente sono prese dal libro: Il Trentino nel secolo decimonono di Umberto Corsini. Ed. Man- buzione. Preore 2005 frini, Rovereto, 1963. Paolo Scalfi Baito 2. Reparti militari di volontari per lo più formati da giovani idealisti per lo più di estrazione borghese.

58 Notizie in Comune 59 Storia e Tradizione

rati da questi successi, progettano un audace A presiedere la nuova istituzione è chiamato Gia- piano di invasione del Trentino che ha il duplice como Marchetti di Bolbeno.Il Marchetti dà pro- intento di bloccare sul nascere l’eventuale pas- va di buone capacità organizzative e di autorità. saggio, attraverso il Caffaro e il Tonale di truppe La fonte citata a questo proposito dice: ”Cercò austriache, inviate in soccorso del Radetzkj, e di innanzitutto di estendere il suo potere a tutto il suscitare sul posto adesioni alla causa patriotti- distretto, convocando in Tione per il giorno 14 ca e irredentista.A Montichiari, il 6 aprile 1848, i capi comune e chiedendo ad essi il riconosci- STORIA i Comandanti dei corpi franchi si riuniscono per mento, il che avvenne. Ordinò la riscossione delle deliberare la strategia dell’invasione. A guidarli quote arretrate dei tributi per poter sopperire alle è Michele Napoleone Allemandi, l’unico ufficiale spese di governo e della guerra. Inviò al muni- veramente esperto nell’arte militare, formatosi cipio di Brescia quali propri delegati Alessandro nell’esercito federale elvetico, nel quale ha rico- Boni e Girolamo Steffanini e diede disposizione perto il grado di colonnello. L’Allemandi constata ai parroci di annunziare alle popolazioni il muta- con un po’ di amarezza che i suoi sottoposti sono mento di governo, l’istituzione del nuovo, invi- effettivamente: “gente ardente di ideali, ma per tando alla resistenza” lo più deficiente di organizzazione e mezzi”. Ad ogni modo il Corpo di spedizione viene diviso Intanto anche Castel , non più sicuro, in quattro colonne, due delle quali, guidate dai viene abbandonato dalla guarnigione austriaca comandanti Longhena ed Arcioni, destinate alle che si rifugia a Castel Toblino. Il paese viene al- Valli Giudicarie, le altre due alla Val di Sole. lora occupato dai reparti dei volontari con una manovra aggirante. Trecento volontari bergama- La colonna Longhena, formata da soldati ber- schi, comandati dal colonnello Bonorandi lo rag- gamaschi, bresciani e valsabbini, l’8 aprile entra giungono attraverso la strada di Preore e Ragoli, in Condino, suscitando in quella popolazione mentre il capitano Molossi, con 350 bresciani, vi so, la migliore preparazione militare, nonché la artiglieria.L’Allemandi ordina a questo punto la qualche entusiasmo unitario e repubblicano. Il giunge attraverso il Passo del Durone e il Bleg- superiore dotazione di armamenti degli austriaci sospensione delle azioni militari. I comandanti giorno dopo è già a Tione. I gendarmi austriaci, gio.Il buon esito dell’azione spinge i corpi fran- rendono vano l’assalto italiano, che pure è sta- dei reparti, seppur di malavoglia, obbediscono e all’avvicinarsi dei volontari, abbandonano il pae- chi a continuare l’avanzata. La meta diventa a to preparato e condotto con una perizia tattica: abbandonano Stenico. se e ripiegano su Stenico. L’11 mattina anche la questo punto Castel Toblino, dove nel frattempo manovra a tenaglia e muto sostegno tra i reparti colonna dell’Arcioni, forte di ben 1200 soldati, gli austriaci hanno ricevuto il rinforzo di quattro combattenti! Tione per alcuni giorni resiste ancora, ed anzi in- giunge nel capoluogo giudicariese. L’azione dei compagnie di Kaiserjäger. Le forze dei volontari via rinforzi ai corpi franchi che stanno combat- volontari ha risultati concreti. Viene costituito un italiani, ai quali si sono uniti anche dei giudica- Anche la prospettiva di occupare Vezzano e Ca- tendo in Val di Sole. Ma ormai le sorti della spe- governo provvisorio del Distretto che proclama riesi, sono numericamente superiori, ma la posi- dine sfuma. Nel frattempo è giunto a Tione il dizione sono segnate. l’indipendenza e l’annessione al Regno d’Italia zione strategica del castello, naturalmente dife- comandante generale del Corpo di spedizione, l’Allemandi. Valutata la situazione si reca imme- Il 21 aprile Arcioni ritorna a Tione e, dopo un bre- diatamente a Volta Mantovana, quartier genera- ve colloquio con i capi del governo provvisorio, le del re Carlo Alberto, per chiedergli personal- annuncia la sua intenzione di ritirarsi a Brescia, mente rinforzi. Il fronte trentino ha bisogno di portando con sé i patrioti giudicariesi più com- 3. Opera citata, pag. 375. quattro battaglioni di regolari e di almeno quat- promessi con il movimento di liberazione. 4. Opera citata, pag.377 tro pezzi di artiglieria. Diversamente la spedizio- 5. L’antica sede del delegato vescovile per l’amministrazione del territorio giudicariese, aveva perso, dopo il passaggio del ne è destinata al fallimento. La breve fase della Prima Guerra di Indipendenza Trentino all’Impero d’Austria la sua importanza sul piano politico e amministrativo, ma la conservava, vista la sua po- nella nostra “Busa” si chiude definitivamente. sizione, sul piano militare. Fino alla Prima guerra mondiale infatti gli austriaci vi mantengono per lunghi periodi una La richiesta ha però esito negativo. Al corrente guarnigione militare. delle abili contromosse che Radetzkj sta attuan- Angelo Simoni 6. Ricordiamo per inciso che il Regno d’Italia in quel momento non esisteva ancora, se non nelle fervide attese dei patrioti do per riorganizzare il suo esercito, il sempre pru- che speravano di poterlo proclamare alla fi ne delle azioni rivoluzionarie in corso. In realtà passeranno ancora 12 anni e ci dente re sabaudo non vuole indebolire il proprio vorranno un nuovo monarca, Vittorio Emanuele II, la Seconda Guerra di Indipendenza e la Spedizione dei Mille perché il che dispone di soli 40 mila uomini e 80 pezzi di sogno si realizzi. 7. Opera citata, pag. 378.

60 Notizie in Comune 61 60 Storia e Tradizione “Che cos’è La condizione della donna un ricordo? Nulla … durante il fascismo non si può vedere, Anche per la storia delle donne, come per mol- tuato il divario tra zone rurali e zone industriali del tissimi altri aspetti della società del Novecento, paese); le spese militari coprivano ben il 10% del

la Prima guerra mondiale rappresentò una svolta reddito nazionale e assorbivano circa 1/3 delle en- MNEMOSINE non si può epocale: durante il conflitto infatti vi era stata una trate; nel 1938 il reddito medio di un operaio era massiccia mobilitazione femminile, che aveva in- diminuito del 3% rispetto al 1929 e addirittura del dotto dei notevoli cambiamenti sociali e di costu- 26% rispetto al 1921; sempre nel 1938 una fami- toccare, ma è me. Naturalmente tali trasformazioni, legate so- glia spendeva mediamente il 56% del suo reddito prattutto alla libertà dei costumi sociali e sessuali, in alimenti (mentre negli U.S.A. nello stesso anno così potente furono più accentuate nelle aree urbane, rispetto si spendeva in alimenti circa il 25%); è evidente a quelle rurali. Tuttavia anche queste ultime non che a salari bassi dovette corrispondere un tenore ne furono del tutto esenti. Ciò non significa che i di vita altrettanto basso, che inevitabilmente ebbe che è impossibile cambiamenti avvennero in modo lineare e privo di delle conseguenze pesanti sulla condizione fem- contraddizioni. In particolare per quanto riguarda minile, soprattutto nella società operaia e contadi- da distruggere” la condizione femminile, alla fine della guerra si na. In questo contesto una prima direzione assun- produssero nel mondo occidentale forti contrad- ta dal fascismo fu quella della politica riproduttiva. dizioni e si aprirono nuovi “problemi sociali” le- Mussolini teorizzò la sua politica demografica in Anonimo gati alla molteplicità dei ruoli sociali assunti dalla Agnese Castellani, Tina Paoli, Maria Lorenzi donna. I governi dovettero affrontare politicamen- te queste trasformazioni anche attraverso l’ado- zione di politiche economiche e demografiche. In In ogni momento della giornata, in qualsiasi luo- casione per far conoscere ai giovani le loro radici Italia il fascismo rispose adottando una strategia go ci troviamo, noi possiamo sempre ricordare. e ad essere consapevoli che noi non siamo altro di tipo “mercantilistico”, che consisteva nell’otti- Affiorano alla mente esperienze significative del- che dei “nani sulle spalle di giganti”. mizzare la popolazione per fornire manodopera a la nostra vita e riusciamo a rivivere in parte il no- basso prezzo, e far fronte così all’aumento della stro passato. A volte sorridiamo, forse anche con Nel giugno 2012 ho avuto così l’opportunità di domanda interna e alle esigenze militari; il fasci- un pizzico di nostalgia, in altri casi, i ricordi più gestire, con il supporto di Rosella Pretti, le do- smo, come gli altri governi d’Europa, aveva anche pungenti possono strapparci una lacrima. cumentazioni storiche del Progetto Mnemosine, nuove preoccupazioni legate al calo di fertilità, Rendere viva la memoria del passato ci permette creando un archivio online che raccoglie il mate- alla presenza di minoranze etniche non uniforma- di ricordare chi siamo stati e chi siamo ora, raf- riale cartaceo scannerizzato (in modo da evitare bili all’identità nazionale, alle conseguenti spinte forzando la nostra identità, non solo di uomo o una possibile degradazione nel corso del tempo), centrifughe che rendevano instabile la nazione. Di di donna, ma di cittadini, di abitanti di Ragoli. abbiamo effettuato varie interviste agli anziani fronte a tale situazione venne adottata una nuova La chiave per comprendere il nostro presente di Ragoli e, in un secondo momento, messo per politica “biologica”, che si caricò di una compo- è senza dubbio quella di scavare in profondità, iscritto l’ audio delle stesse. nente fortemente antifemminista. In questa di- esplorare la storia del nostro paese, conservarla e La mia attenzione, però, si è focalizzata mag- rezione per esempio si mosse, in primo luogo, la mantenerla viva. giormente sullo sviluppo di una tematica che ha politica demografica adottata dal fascismo, che, destato in me particolare interesse. Una volta in funzione della “salvezza nazionale”, si tradusse È per questo motivo che a Ragoli è stato attuato conclusa, ho avuto l’opportunità di presentar- nel tentativo di statalizzare la procreazione. il “Progetto Mnemosine” (dal greco Mnemosù- la in pubblico insieme al prof. Renato Paoli, l’ 8 Per capire le condizioni della donna nel periodo ne, dea della memoria). La scelta di organizzare marzo 2013: “la condizione della donna durante fascista è bene partire da alcuni dati economici uno stage estivo (per i ragazzi di III, IV e V supe- il fascismo”. significativi: la politica del fascismo è stata fonda- riore) finalizzato alla ricerca e all’ archiviazione di mentalmente una politica basata su una pressione documenti locali, si è rivelata un’ importante oc- Elena Castellani incessante sui salari e sui consumi (che ha accen- Mario Pretti (in basso a sin), Guido Pretti, Livia Simoni e Aurelio Pretti 6262 RagoliNotizie Notiziein Comune 63 Storia e Tradizione

fiscali per famiglie numerose, assegni familiari, logia fondamentalmente maschilista della fami- alle trasformazioni sociali in atto: era infatti evi- concessione di prestiti per nascite e matrimoni, ri- glia, secondo cui l’uomo è l’unica fonte di reddito dente in questi anni una spinta a ricercare nuovi conoscimento di premi per le famiglie numerose. della famiglia, la politica dei bassi salari in realtà ruoli della donna nella società. L’ideologia fascista, Sul fronte della repressione, si confermò il divieto produsse come effetto (evidentemente contrad- che continuava a teorizzare invece una rigida di- dell’aborto, venne adottata una politica di censura dittorio) un tendenziale aumento dell’impiego di stinzione di ruoli (gli uomini erano assegnati alla di qualsiasi forma di educazione sessuale, si intro- donne nel mondo del lavoro: dal 12% del 1931 al produzione e al sostentamento della famiglia; le dusse la tassa sui celibi… La conseguenza fu che 20,7% del 1936; a ciò si aggiunse l’introduzione donne invece alla riproduzione e al governo del-

le donne che volevano avere meno figli erano co- degli assegni familiari che fu tuttavia discrimina- la casa) era smentita nei fatti: il 27% dell’intera MNEMOSINE strette a praticare l’aborto clandestino con elevato toria nei confronti delle donne, visto che gli asse- forza lavoro era costituita da donne; il 25% delle rischio di infezioni, danni fisici e morte. Che la po- gni venivano corrisposti solo sui salari “maschili”. donne in età da lavoro erano occupate. Per que- litica demografica fascista non riuscì ad ottenere Queste politiche antifemministe in realtà appaio- sto il fascismo, consapevole che il lavoro poteva il risultato per cui venne adottata è confermato no contraddittorie sia in se stesse, sia in rapporto costituire un trampolino di lancio per l’emancipa- dal fatto che vi fu, sì, in questi anni una diminu- zione della mortalità infantile ma la tendenza era la stessa di quella del ventennio precedente e, in ogni caso la mortalità infantile in Italia rimase più alta del 25% rispetto sia alla Francia sia alla Ger- mania. Le dimensioni della famiglia italiana negli anni del fascismo erano ancora molto ampie: nel 1928 al- meno 2 milioni di famiglie avevano 7 figli viventi o più; il modello tradizionale rimaneva quello della famiglia patriarcale che era stato favorito anche dalla politica dei precedenti governi liberali. Le condizioni economiche di queste famiglie erano Anna Aldrighetti (a destra) con un’amica caratterizzate da una diffusione dell’autoconsu- mo pari al 30%, una percentuale molto elevata che era contemporaneamente anche il segnale di un discorso del 27 maggio 1927: “Affermo che, un’economia di mercato piuttosto stagnante. In dato non fondamentale ma pregiudiziale della po- questo contesto la politica dello stato si basò su tenza politica, e quindi economica e morale delle un sistematico sfruttamento delle risorse famiglia- Nazioni, è la loro potenza demografica. Parliamoci ri: taglio dei salari, scrematura del piccolo rispar- chiaro: che cosa sono 40 milioni d’Italiani di fronte mio a vantaggio di investimenti industriali e im- a 90 milioni di Tedeschi e a 200 milioni di Slavi? prese coloniali, riduzione della spesa pubblica sui Volgiamoci a Occidente: che cosa sono 40 milioni servizi, edilizia popolare e l’assistenza sociale (che di Italiani di fronte a 40 milioni di Francesi, più i 90 risultaronoo quindi poco sostenuti). Si possono in- milioni di abitanti delle Colonie, o di fronte ai 46 dividuare due fondamentali linee di intervento: milioni di Inglesi, più i 450 milioni che stanno nelle - la ruralizzazione: riduzione delle importazioni Colonie? Signori, l’Italia, per contare qualche cosa, di prodotti alimentari esteri (battaglia del grano); deve affacciarsi sulla soglia della seconda metà di campagne propagandistiche anti-urbane; bonifi- questo secolo con una popolazione non inferiore che di terre incolte e paludose; tutto questo ten- ai 60 milioni di abitanti”. deva a spingere la popolazione a spostarsi in zone Per ottenere questi risultati il fascismo adottò una di basso consumo con un conseguente aggrava- politica che oscillava tra riformismo e repressione. mento del lavoro femminile: le donne venivano Sul fronte del riformismo nel 1925 si promosse sfruttate sia come massaie, sia come “produttrici l’istituzione dell’ONMI (Opera Nazionale Mater- di figli”, sia come contadine; nità ed Infanzia) e vennero introdotte esenzioni - una politica dei bassi salari: sulla base di un’ideo- Daria Castellani 6464 RagoliNotizie Notiziein Comune 65 Storia e Tradizione

A tutti i livelli, non solo quello economico e la- pronte alla chiamata. In ogni caso a prevalere fu vorativo, le istituzioni fasciste fornivano messaggi una politica che tendeva a ostacolare le possibili- contrastanti. Le dirigenti delle organizzazioni gio- tà di emancipazione e di carriera della donna. Si vanili insistevano sulle virtù della domesticità. Ma, prenda per esempio il mondo della scuola. Il regio coinvolgendo le ragazze in attività al di fuori della decreto 2480 del 9 dicembre 1926 escludeva le casa, nell’interesse del partito, del Duce, della na- donne dai concorsi per le cattedre di latino, greco, zione, minavano l’autorità dei genitori. La lette- lettere, storia e filosofia nei licei classici e scientifi-

ratura educativa predicava la subordinazione, ma ci, oltre che dall’insegnamento di italiano e storia MNEMOSINE esaltava le manifestazioni di eroismo. La riforma negli istituti tecnici. Una legge del 1928 impedì del sistema scolastico del 1923 era dichiaratamen- che venissero nominate presidi delle scuole medie; te antifemminista, ma tollerava significativi incre- un’altra legge del 1940 estese questa esclusione menti della scolarità femminile oltre il livello ele- agli istituti tecnici. Sebbene il regime non inten- mentare. Questo bifrontismo traeva origine dalla desse rendere più aperto il sistema scolastico, il concezione dualistica del ruolo femminile propria mero incremento della popolazione, le pressioni del fascismo. Come riproduttrici della razza, le delle famiglie, le difficili condizioni del mercato del donne dovevano incarnare i ruoli tradizionali, es- lavoro negli anni Trenta portarono ad un aumento Da sinistra: Ernesta, Graziana, Irma, Erminia, Ines, Eletta sere stoiche, silenziose e sempre disponibili; come della scolarità femminile. Le giovani italiane con- cittadine e patriote, dovevano essere moderne, tinuavano, pertanto, a trovarsi in una posizione anche la libertà di uscire di casa o con le amiche cioè combattive, presenti sulla scena pubblica e scomoda, spinte dai genitori che guardavano al- e la possibilità di sfuggire all’atmosfera soffocante l’istruzione come ad una sorte di dote, ma scorag- della vita familiare, ai lamenti delle madri che non giate dall’opinione pubblica che considerava gli vedevano di buon occhio questa emancipazione, studi superiori dannosi all’intelletto naturale delle ma avevano dovuto rassegnarsi. donne. Le discriminazioni del sistema scolastico le La militarizzazione della società, acceleratasi con ostacolavano, ma le disuguaglianze del sistema la guerra d’Etiopia, favorì anche l’applicazione sociale permettevano una ristretta élite di ragazze di stili militari di organizzazione delle donne, che particolarmente dotate, studiose e di buona fami- iniziarono ad indossare le uniformi. Con la gran- glia, di raggiungere la vetta. de adunata delle forze femminili, che si svolse a La signora Domenica con una capra Trattandosi di un regime tipicamente totalitario, Roma il 28 maggio del 1939, settantamila donne il fascismo capì, tuttavia, che per realizzare le sue arrivarono e quindicimila sfilarono in uniforme dal zione, adottò una politica del lavoro finalizzata ad politiche sociali e sessuali aveva bisogno anche Circo Massimo a Via dell’Impero. La varietà del- ostacolare la competitività femminile. Si veda per del consenso femminile. Di qui la prolificazione le organizzazioni e l’ampio spettro delle funzioni esempio che cosa scrive Mussolini in un artico- di organizzazioni femminili promosse dal Partito femminili messe in scena suggerivano la totale lo del 1934 intitolato “Macchina e donna”: «La Nazionale Fascista: fasci femminili; massaie rurali; partecipazione delle donne alle gerarchie del re- donna operaia e lavoratrice in genere interseca piccole italiane; giovani fasciste. Nel 1938-39 più gime. oltre la disoccupazione anche la questione demo- di 3 milioni di donne erano inquadrate in varie or- In conclusione, possiamo affermare che la politica grafica. Il lavoro, ove non è diretto impedimento, ganizzazioni di regime. Al pari di quelle maschili, “femminile” del fascismo fu nel complesso para- distrae dalla generazione, fomenta una indipen- le organizzazioni per le ragazze favorivano i rap- dossale: mentre si cercava di far gravitare la donna denza e conseguenti mode fisiche e morali con- porti di cameratismo nell’orario extrascolastico, – in quanto custode del focolare – entro i limiti trarie al parto. […] L’esodo delle donne dal campo all’interno di un progetto comune ed offrivano della famiglia, nello stesso tempo per raggiungere del lavoro avrebbe senza dubbio una ripercussio- occasioni di sociabilità al di fuori della scuola e lon- questo obiettivo si cercò di coinvolgerla nelle sorti ne economica su molte famiglie, ma una legione tano dalla famiglia. Sotto i loro auspici, le giovani del regime, traendola fuori dal contesto familiare. di uomini solleverebbe la fronte umiliata e un nu- italiane sperimentavano una nuova forma di cul- Questo tuttavia non significò favorire la sua eman- mero centuplicato di famiglie nuove entrerebbe di tura giovanile. Le attività per le ragazze erano im- cipazione, ma piuttosto determinare un passaggio colpo nella vita nazionale. Bisogna convincersi che perniate sul soccorso, la carità, la ritmica ed i cor- di sottomissione dalla famiglia allo Stato. lo stesso lavoro che causa nella donna la perdita si di puericultura, floricoltura e decorazione, arti degli attributi generativi porta nell’uomo una for- femminili ed economia domestica. Tuttavia per le Renato Paoli tissima virilità fisica e morale» ragazze moderne, andare all’adunata significava Foto dall’archivio del Progetto Mnemosine di Ragoli Agnese Castellani

6666 RagoliNotizie Notiziein Comune 67 giovani Un ringraziamento La Famiglia Crippa

Dopo tante richieste di avere una sala giova- sa Rurale Adamello Brenta per la nuova sala. ni per ritrovarci in compagnia, l’anno scorso,il Essendo gli spazi piccoli e la sala che utilizza- sindaco Leonardi Matteo in collaborazione vamo prima da dividersi con tante persone, il Sono passati undici anni da quando Luisa ed GIOVANI con don Walter ci ha accontentato. comune si è impegnato per trovare un nuovo io, insieme a mia suocera Adua, ci siamo tra- Vogliamo ringraziare don Walter che per un posto più ampio. sferiti da Milano a Montagne. lungo anno ci ha lasciato usare la sala che La sala nuova si trova sopra la Cassa Rurale condivide con la sezione dei cacciatori di Ra- Adamello Brenta. È uno spazio grande che si Undici anni bellissimi, pieni, ricchi di soddisfa- goli, ci ha lasciato anche organizzare feste e suddivide in tre salette: due per i giovani e zioni, con tanti “pro” e pochi “contro”. ci ha soddisfatti quando ci serviva qualcosa. una per le famiglie. È accessibile a tutti, basta Vorremmo anche ringraziare i cacciatori che prenotare recandosi al Toti’s Cafè. Vivere un contatto forte con la natura, per hanno condiviso la loro sala con noi, il Sinda- noi che veniamo dalla città è stato e lo è tut- co, l’amministrazione comunale di Ragoli che Marco Floriani, Andrea Pretti, t’ora un’esperienza positiva, con la possibilità sono restati nel piano giovani per consentirci Mirko Serafini e Marta Bertelli di fermare il tempo, contemplare il paesaggio di andare avanti con le nostre idee e la Cas- che ci circonda. La foto della famiglia Crippa pubblicata da Vita Trentina Ma ancora più importante è stato l’arrivo dei nostri nove figli dall’Etiopia, nel periodo che Concludiamo, ringraziando tutta la comunità va dal 2003 al 2009, e subito dopo il poter e le persone che ci hanno accolto in questi do you accogliere in famiglia i nostri tre amici d’in- anni. Grazie anche alla Redazione di questo fanzia: Giancarlo, Anna e Bruno. notiziario per averci dato la possibilità, l’enne- sima, di testimoniare la bellezza di una fami- speak english? Ci sentiamo “fortunati”, perché avere una glia numerosa e un po’ bizzarra. famiglia così numerosa richiede sì parecchio tempo ed energie, e anche maggiori respon- Roberto e Luisa, sabilità, ma ricambia mille volte di più in af- Kelemu, Elsa, Woinshet, Neka, Asnakech, La Consulta delle Famiglie di Ragoli ha voluto C’era chi ritagliava e incollava, chi faceva cruci- fetti, momenti di gioia, allegria e anche…con- Mulu, Mekdes, Gadissa, Bruno, Anna e Gian- promuovere per il 2° anno consecutivo l’inizia- verba, chi disegnava... ma la cosa più divertente fusione. carlo tiva “Giochiamo con l’inglese” per bambini e era vedere i bambini che rimanevano a bocca ragazzi da 5 a 11 anni. aperta perchè non capivano un’“acca” delle Tutti i giorni è una festa e non ci annoia mai, spiegazioni in inglese di Nora! anzi tutto questo ti da la forza e l’energia di I pomeriggi organizzati sono stati due, il 16 e il In entrambe le occasioni noi mamme abbiamo superare gli ostacoli che si presentano nella 23 marzo, presso la sala del Punto Lettura di Ra- preparato una golosa merenda con pane e nu- quotidianità in modo sereno. goli; l’iniziativa è stata ottimamente partecipata tella, torta, biscotti e salame al cioccolato, idea Il tempo trascorre velocemente, e ora possia- grazie anche alla buona pubblicità fatta (locan- apprezzata da grandi e piccini. mo dire dopo tutti questi anni , ma è solo il dine, volantinaggio in asilo e scuole, facebook, Per concludere desideriamo ringraziare tutti co- nostro pensiero, non la verità, che la vera ric- articolo sul quotidiano). loro che hanno partecipato contribuendo così al chezza dell’uomo sta nella “vita”. buon esito dell’iniziativa, se poi qualcuno voles- Per avvicinare i bambini alla lingua inglese, inteso se dedicare un po’ del proprio tempo alla Con- Poter godere tutti i giorni del proprio marito come momento di piacere attraverso fiabe e gio- sulta....l’invito è sempre valido. o moglie, di tanti figli ed amici, della loro ge- chi, la Consulta ha pensato anche per quest’an- nuinità, delle loro esperienze, è la “benzina” no alla “Teacher Nora”, lettrice madrelingua che See you soon family!!! della nostra esistenza. con pazienza è riuscita a far collaborare tutti. La Consulta delle Famiglie di Ragoli

6868 RagoliNotizie Notiziein Comune 69 lettura

di ascolto, di comprensione e di LIBRI pensiero, anticipa l’acquisizione del linguaggio, arricchisce il vo- cabolario... insomma, l’abitudine di leggere a voce alta è una vera opportunità per bambini e geni- tori!

Il progetto “Nati per leggere”, grazie a bibliotecari ed esperti di letteratura per bambini, mo- nitora costantemente tutta la produzione editoriale di lette- ratura per l’infanzia e pubblica periodicamente delle selezioni Sistema bibliotecario della Pro- porto e crea momenti di con- di libri (tutti gli aggiornamenti vincia che cura in particolare fronto. sul sito ufficiale www.natiper- la formazione dei bibliotecari e “nati per leggere” in mostra leggere.it). In Trentino il proget- dei pediatri, realizza e diffonde La mostra di libri allestita al pun- to è sostenuto dall’Ufficio per il i materiali illustrativi e di sup- to lettura ha offerto a tutti i vi- sitatori la possibilità di compiere al punto lettura di ragoli un percorso attraverso un centi- naio di libri selezionati tra i 230 titoli suggeriti da “Nati per leg- Dall’8 al 29 aprile presso il Punto lettura di Ra- gere” del Trentino e divisi in 16 goli è stata allestita una mostra di libri per bam- sezioni: bini da 0 a 7 anni. I libri in esposizione facevano Il Punto Lettura di Ragoli è aperto con -Giro giromondo: il giro del mon- parte di una bibliografia selezionata da “Nati per il seguente orario: do con le storie. leggere”, un progetto nato nel 2001 dalla col- - Tanto coraggio! Storie per leg- laborazione tra l’Associazione Culturale Pediatri gere (e domare) la paura. LUNEDÌ 14.30 - 18.30 (ACP), l’Associazione Italiana Biblioteche (AIB) e il - Le storie più belle: una bibliote- Centro per la salute del bambino (CSB), attivo su MERCOLEDÌ 10.00 - 12.00 ca di piccoli classici. tutto il territorio nazionale grazie alla collabora- GIOVEDÌ 14.30 - 18.30 - Piccoli lettori crescono: storie per zione di pediatri, biblioteche e librerie e volto a bambini che diventano grandi. diffondere tra i genitori l’abitudine di leggere ad Per ulteriori consigli bibliografici e iniziati- - Piccini, picciò… Storie per co- alta voce ai propri figli fin dalla tenerissima età. ve legate al mondo dei libri e della cultura minciare il gioco di leggere. Risultati scientifici importanti, infatti, dimostrano vi invito a visitare il blog della biblioteca di - Animali siamo noi: storie dal che l’abitudine di leggere ad alta voce ai bambini Tione (http://www.bibliotecaditione.blog- mondo animale, per scoprire non solo rafforza il legame affettivo tra chi legge e spot.it/) e la pagina Facebook. come sono e... come siamo. chi ascolta e rassicura il bambino in particolari mo- - Leggere in allegria: storie per menti, ma stimola anche la capacità di attenzione, divertirsi, per ridere e sorridere.

7070 RagoliNotizie Notiziein Comune 71 lettura La banda di Ragoli entra nelle scuole

Ciao, ti piace la musica? No! Neanche un po’? E così, il pomeriggio del 28 febbraio scorso SCUOLA No, mi fa schifo! Questo il dialogo tra un alun- un gruppo di componenti della banda com- no della scuola elementare di Ragoli e la mae- posto da Riccarda con il suo strumento flauto stra Riccarda. Risultato? Dopo più di un’ora traverso, la figlia Federica flauto ed ottavino, che questo ragazzino coinvolto a suonare la l’altra figlia Alessandra sax contralto, Cleto batteria insieme ad alcuni musicisti della ban- Marchetti eufonium, più comunemente chia- da, all’ora di tornare a casa dice: ”Perché non mato bombardino, Alessandro Paoli clarinet- restiamo a suonare ancora un po’?” to, Dario Maganzini batteria, tromba e basso tuba, si presenta nell’aula magna della scuola Ecco come la musica e la banda di Ragoli insie- di Ragoli. me sanno fare miracoli! Ricapitoliamo. Gli inse- gnanti della scuola elementare di Ragoli chie- I piccoli alunni seguono con molto interesse dono alla collega Riccarda Albertini, essendo la presentazione dei singoli strumenti. Al ter- ella stessa musicista, oltre che presidente della mine, l’allegro sestetto si esibisce in picco- - Amici, amici... storie di amicizia e di affetti. della mattinata successiva il gruppo dei “gran- banda, se può andare ad illustrare agli alunni lo concerto che viene poi ripetuto facendovi - Casa mia (mamma, babbo e... compagnia): sto- di” della scuola materna di Preore e alcune classi di terza quarta e quinta, quali e come sono gli partecipare con i loro vari strumentini tutti gli rie della mia famiglia. delle scuole elementari di Ragoli hanno potuto strumenti della banda. Riccarda, dinamica come alunni, che, entusiasti non volevano più smet- - C’era una volta: fiabe di ieri, di oggi, di sem- ascoltare e apprezzare Francesca Sorrentino nella sempre risponde: ”Si può fare di più!” tere di suonare! pre. lettura di alcuni dei libri in mostra. - Io, bambino: storie per riconoscersi e per cre- ______scere. - Il tempo dei bambini: pappa e cacca, bagno e All’inizio di aprile si sono concluse le votazio- nanna, gioco e… ni dei 10 libri di “eLEGGERE LIBeRI”, iniziate lo - Amici di libro: storie dei personaggi più amati scorso anno. La festa finale del concorso si è dai bambini. tenuta il giorno sabato 25 maggio a Tione con - Quante cose: libri per scoprire quanto grande (e le bancarelle degli hobbisti disseminate lungo sorprendente) è il mondo. il viale e alcuni laboratori; per i più giovani c’è - Parole in rima: filastrocche, poesie e storie in stata la possibilità di partecipare a giochi di ca- rima. rattere sportivo organizzati dalle classi dell’UPT - Come me, diverso da me: storie che fanno la di Tione; il tutto allietato da momenti di intrat- differenza. tenimento della scuola musicale e del gruppo di animazione dell’Ancora. In serata, dopo una Nell’ambito dello stesso progetto il 9 aprile si è cena in compagnia, Gabriele Biancardi ha pro- tenuta una serata informativa dal titolo “Leggere clamato i vincitori del concorso: Francesco Vi- con un bambino. Incontro sulla lettura ad alta dotto con “Siro”, Cristian Bergi con “Appun- voce” con l’esperta Francesca Sorrentino che ha tamento al Tramonto” e Patrizia Varetto con ribadito l’importanza della lettura nell’infanzia e “Non credo al Paradiso”. ha dato alcuni interessanti suggerimenti a geni- tori, insegnanti ed educatori presenti per un’ef- Francesca Bolza ficace e piacevole lettura ad alta voce. Nel corso

7272 RagoliNotizie Notiziein Comune 73 Scuola Carissimi amici della banda ... SCUOLA

Carissimi amici della Banda Sociale di Ragoli, Siete tutti molto simpatici e bravissimi! ciao! È incredibile quanti strumenti sappia suonare Vi scriviamo per dirvi che siamo stati felicissi- Dario! Ci ha impressionato sapere che suona La banda di Ragoli non è nuova a queste ini- La banda, sappiate, è tradizione, storia, arte, mi che siate venuti a trovarci, a scuola, il 23 da più di cinquanta anni. Ci ha colpito anche ziative, già nel 2010 partecipò ad uno spet- cultura e sana socializzazione, in un mondo febbraio 2013! la maestosità del trombone suonato da Cleto. tacolo con la scuola elementare di Spiazzo, dove rischiamo di annegare in un mare di È stato molto interessante quello che ci avete Qualcuno di noi non aveva mai sentito suona- ed ha già in programma visite ad altre scuole, egoistico individualismo, quasi sempre soli in- raccontato sulla banda e sugli strumenti: ab- re il sax in tutta la sua vita e gli è piaciuto pro- nella certezza che sensibilizzando questi pic- collati davanti al computer! biamo imparato moltissime cose! Soprattutto, prio tanto. Anche Alessandra e Federica sono coli, in futuro saranno coloro che daranno è stato magico potervi ascoltare mentre suo- proprio brave e speriamo un giorno di saper nuovo ossigeno alle nostre bande. Concludo spronando i giovani bandisti con le navate e ancora di più ci è piaciuto suonare suonare come loro. Il commento di qualcuno parole di William Shakespeare: “Se la musica con voi! è stato “Con il flauto io sono una frana; vorrei è l’alimento dell’amore, seguitate a suonare!” La musica che ci avete proposto è bella e tanto diventare bravo come loro!!” Ai bandisti più maturi, voglio dare un monito orecchiabile, è stato divertentissimo suonare Ora tanti di noi sognano di suonare nella ban- con un mio personale aforisma: “Un musici- a ritmo tutti insieme. Qualcuno di noi vi ha da: clarinetto, sax, flauto traverso, batteria,... sta, non smette di suonare perché invecchia; accompagnato con il cembalo, qualche altro ognuno ha il suo strumento preferito! Ma... invecchia perché smette di suonare!” con i legnetti, con le maracas,.... Alcuni han- tutti gli strumenti sono bellissimissimi perché no potuto suonare il tamburo: è stato emo- le melodie più belle si creano insieme!! Dario Maganzini Bratuska zionante e abbiamo un ricordo molto bello di Ci siamo divertiti un mondo con voi, tornate quel momento. a trovarci! Ci avete regalato un pomeriggio pieno di Grazie di tutto. Alla prossima! emozioni. Un grazie di cuore anche da parte dei nostri Riccarda, Dario, Federica, Alessandra, Cleto e insegnanti. Sandro hanno suonato per noi e con noi il cla- rinetto, il sax, il trombone, il flauto traverso, il Bambine e bambini delle classi III, IV e V tamburello, i piatti. della Scuola Primaria di Ragoli

7474 RagoliNotizie Notiziein Comune 75 la Proposta DINI

Tre Comuni uno solo? LEGGE REGIONALE 30 aprile 1952, n. 15 Ricostituzione dei Comuni di Montagne e Preore IL CONSIGLIO REGIONALE ha approvato IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Perché no promulgala seguente legge: Art. l I Comuni di Montagne e Preore vengono ricostituiti in Comuni autonomi con la cir- coscrizione territoriale che essi avevano precedentemente alla loro aggregazione al Co- mune di Ragoli, avvenuta con R D. 28 dicembre 1928,. n. 2671. Art. 2 Da molti anni ormai si sente parlare di unificare Il Presidènte della Giunta Regionale, sentita la Giunta Provinciale di Trento, prov- CITTA AI PAROLA LA più comuni in uno solo, molti esempi ci dimostra- vederà al regolamento dei rapporti patrimoniali, finanziari e consorziali fra i Comuni no che ciò è possibile. interessati; In Val di sei Comunità si sono unite in una Art. 3 unica, i Comuni del Bleggio con i Comuni del La presente legge sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione.È fatto obbligo Lomaso si sono uniti formando il Comune di a chiunque spetti di osservarla e di ‘farla osservare come legge de!la Regione. , perciò mi chiedo e chiedo alle Trento, 30 aprile 1952. nostre tre Amministrazioni perché è così difficile Il Presidente della Giunta Regionale unirsi? ERRATA. CORRIGE Già nel 1927 con Regio Decreto 29 dicembre Nel Bollettino Ufficiale N. lO (Parti I e II) di data 2 maggio 1952. 1927, n. 2671 ci fu l’unione obbligatoria dei co- Nel testo della Legge regionale 30 aprile 1952, n. 15, la data del R. D. di aggregazione muni dî Ragoli, Preore e Montagne in un unico dei Comuni di Montagne e Preore al Comune di Ragoli va così corretta: 29 dicembre Comune con capoluogo Ragoli. 1927 anziché 28 dicembre 1928.

Da qui, l’esigenza ormai impellente di abban- Altre realtà che coinvolgono i tre Comuni e quin- donare le vecchie rivalità campanilistiche per un di un altro stimolo all’unione, sono le varie Asso- avvenire certo e più sicuro fatto di legami pro- ciazioni come la Virtus, il Gruppo Alpini “Monte Il 30 aprile 1952 in base alla Legge Regionale il fondi. Spinale”, il Coro Monte Irón ecc…. Comune di Ragoli ritorna alle origini dividendosi nuovamente e formando tre distinte Comunità. Già dalla scuola dell’infanzia i bambini si trovano Spetta ora ai nostri rispettivi Amministratori pro- assieme, poi proseguono nelle scuole elementari porre questo importante passo verso l’unificazio- Oggi, a mio avviso questa esigenza di essere da sempre assieme, arrivano alle medie inferiori e ne che è auspicata da molti anni, ma che nessuno soli può comportare solo svantaggi sia politica- qui trovano altri coetanei provenienti dai paesi di loro fino ad oggi, ha saputo o voluto affronta- mente che amministrativamente, anche perché vicini. re, le motivazioni di ciò sono a noi sconosciute. si rischia di essere annessi obbligatoriamente ad un Comune limitrofe superiore ai 3.000 abitanti I giovani quindi, dopo le scuole portano avanti Un nostro proverbio dice “pasa tanta acqua sota come Tione. amicizie con i loro coetanei di Ragoli, Montagne i ponc ”, “passa molta acqua sotto i ponti”, mi e Preore e non solo del loro paese. auguro che non passi il mare. Spesso si sopravvive, ormai i tempi delle vacche Altro punto di forza per l’unione è sicuramente grasse sono finiti e quindi l’unione è l’unica solu- dato dalle Regole di Spinale e Manez, le quali Rodolfo Scalfi Baito zione possibile se vogliamo che le nostre Comu- sono già promotrici per futura unione, infatti, nità vivano e non sopravvivano. esse sono amministrate da i rappresentanti dei nostri tre paesi.

7676 RagoliNotizie Notiziein Comune 77 Tempo Libero Corso di orticoltura Calendario Manifestazioni estate 2013

Domenica 30 giugno piazza Righi. Arrivo delle vetture, ore 18.00-19.30 a MANIFESTAZIONI RAGOLI: Festa Gruppo Anziani di Ragoli Madonna di Campiglio in piazza Righi. Domenica 7 luglio Domenica 14: partenza delle vetture per la terza tap- VAL BRENTA: Festa delle Regole Spinale e Manez pa, ore 9.30-11.00 da in piazza Martedì 9 luglio Municipio. Arrivo delle vetture ore 12.30-13.30 a Riva

MADONNA DI CAMPIGLIO: Serata corale, ore 21.00, del Garda. MONDO GIOVANE piazza Brenta Alta, serata con la partecipazione di cori Sabato 13 luglio di montagna PREORE: Parco al poz, serata con dj, aperto il bar e Giovedì 11 luglio una fornitissima cucina. MADONNA DI CAMPIGLIO: Concerto, ore 21.00, Se- Domenica 14 luglio rata musicale con musica dal vivo PREORE: Parco al poz, serata con orchestra di ballo MADONNA DI CAMPIGLIO: ANDAR PER MONTI Orario liscio 8.30-16.00. Escursione giornaliera facile al Lago Mal- RAGOLI: frazione Coltura. Festa delle famiglie presso ghette. PER TUTTI.Una giornata tra natura, storia e il campetto da calcio. Organizza la Consulta delle fa- tradizioni. Pranzo a prezzo agevolato presso il Rifugio miglie di Ragoli e il Circolo La Scola € 12,00. Prezzo non convenzionati: €/pers. 30,00 con venerdì 16 luglio un minimo di 4 pax. Info e prenotazioni: Associazione MADONNA DI CAMPIGLIO: Serata corale, ore 21.00, Guide Alpine e accompagnatori Pinzolo Val Rendena piazza Brenta Alta, serata con la partecipazione di cori - Mountain Friends. Pinzolo – P.zza Mercato, di montagna Perché si è pensato ad un “pomeriggio bio” a coltivazioni sul terreno, passando dagli ortaggi Info: Tel. 0465.502111 - 345.3858648, Da giovedì 18 a domenica 21 luglio Montagne? da frutto, a quelli da fiore, dagli ortaggi da foglia [email protected] - www.mountainfriends.it PREORE: la Proloco di Preore, organizza in concomi- Sempre più persone sono sensibili alla corretta e e a quelli da radice. Venerdì 12 luglio tanza con la sagra del paese, il 2° simposio di scultura sana alimentazione; spesso solo ciò che si coltiva Anche la consociazione dei vari tipi di ortaggi nel- PREORE: Parco al poz, serata con i gruppi “Aperiquar- nel legno dal titolo “Artistiche Niere”. con le proprie mani dà la certezza di non essere l’orto riveste un significato particolare; infatti per tet” e “Brownie”, aperto il bar e una fornitissima cu- Da venerdì 19 luglio a domenica 18 agosto stato manipolato. avere delle sinergie produttive o delle repellenze cina. PREORE: il gruppo Anziani e Pensionati di Preore con Inoltre sedersi a tavola davanti a prodotti frutto dai parassiti ci sono delle consociazioni favorevoli Da venerdì 12 a domenica 14 luglio la collaborazione della Pro Loco, organizza una mo- del proprio lavoro è un’esperienza ricca di soddi- che vanno rispettate. MADONNA DI CAMPIGLIO: 28° Rievocazione stori- stra etnografica presso la Casa “Mondrone” di Preore sfazione. Oltre ad analizzare tutte le condizioni favore- ca Stella Alpina. Gara di regolarità per auto d’epoca, con il seguente calendario. Apertura il 19 luglio, rima- La locale Pro Loco, con la collaborazione della voli per le coltivazioni sarebbe utile anche fare omologate A.S.I. costruite fino al 1955: una compe- ne aperta tutti i fine settimana nelle serate di sabato e Fondazione Mach di San Michele all’Adige, ha un’analisi dei costi delle varie colture e dei ricavi tizione di tre giorni con partenza da Trento ed arrivo domenica fino al 18 agosto 2013, con orario dalle ore quindi pensato di organizzare un corso di orticol- relativi ai rispettivi prodotti. a lungo un percorso complessivo di 18,00 alle 22,00. tura per illustrare le tecniche adatte ad una colti- Così l’orto familiare potrebbe diventare, in que- quasi 600 chilometri, in cui svetta il tappone dolomiti- Venerdì 19 luglio vazione naturale e biologica dell’orto familiare. sto periodo di crisi, una concreta opportunità per co di 350 chilometri (da Madonna di Campiglio, Passo MONTAGNE: frazione Larzana - 3° edizione “Festival Il perito agrario Gabriele Chistè ha presentato ad ridurre le spese familiari. Palade, Passo Stelvio, Passo Gavia, Passo Tonale ed del Racconto “ (organizza Associazione Le Ombrie in un folto ed interessato pubblico tutti gli aspetti Proviamo quindi ad investire nei nostri orti; po- arrivo nella Perla delle Dolomiti). collaborazione con Pro Loco Montagne). Info: www.montagneracconta.it relativi alla gestione del terreno, alla sua fertiliz- trebbe essere un vantaggio anche per il paesag- Venerdì 12: partenza delle vetture per la prima tap- RAGOLI: Venerdì teatranti - spettacoli per bambini ore zazione, alla difesa dai parassiti, alle conseguenze gio e l’ambiente e aiuterebbe migliorare la qua- pa, ore 17.00-18.00 da Trento in piazza Dante. Arrivo 20.30, “A.A.A. Zeus cercasi”. Presso il Municipio negative dell’eccessivo impiego di mezzi chimici, lità della nostra vita. delle vetture a Pinzolo, ore 19.30-21.00. Sabato 20 luglio ai principi base dell’agricoltura biologica. Sabato 13: partenza delle vetture per il tappone do- MONTAGNE: frazione Larzana - 3° edizione “Festival Ha spiegato l’importanza della rotazione delle Rosa Simoni - Pro Loco Montagne lomitico, ore 9.00-10.30 da Madonna di Campiglio in del Racconto” (organizza Associazione Le Ombrie in

7878 RagoliNotizie Notiziein Comune 79 collaborazione con Pro Loco Montagne) Domenica 11 agosto Info: www.montagneracconta.it PREORE: Festa a Provaiolo. La proloco come ogni RAGOLI: frazione Pez. Sagra di Sant’Anna. Ore 10.30 anno collaborerà anche con l’associazione cacciatori Santa Messa, in serata cena in piazza e musica dal di Preore per la realizzazione della tradizionale “festa vivo. Organizza Pro Loco Ragoli. a Provaiolo”. Domenica 21 luglio Giovedì 15 agosto PREORE: ore 20.30, concerto Banda Sociale di Ragoli PASSO DAONE: Festa degli Alpini, con la partecipazio- in occasione della Sagra ne della Banda Sociale di Ragoli Sede municipale di Montagne Sabato 27 Luglio Venerdì 16 agosto Piazza E. Simoni, 2 RAGOLI: Sagra di San Faustino. Ore 17.30 inaugu- MONTAGNE: Venerdì teatranti - spettacoli per bambi- 38070 Montagne razione mostra “Questo matrimonio…s’ha da fare” ni ore 20.30. Leon che suggerisce non morde”, pres- Tel. 0465 321288 - Fax 0465 328477 presso l’Aula magna della Scuola elementare di Ragoli so la Sala Sociale www.comune.montagne.tn.it (mostra aperta domenica 28 dalle 10 alle 20 e fino 20-21-23-26 e 28 agosto Orario: all’11 agosto dalle 20 alle 22; curata dall’Assessorato RAGOLI: “Inglese per tutti”- Incontri serali in lingua 8.00 - 12.30 / 13.30 - 17.30 alla Cultura del Comune di Ragoli). inglese con insegnanti madrelingua. A seguire cena e musica dal vivo con il gruppo “Alma- Venerdì 23 agosto travia”. Organizza Pro Loco Ragoli. MONTAGNE: frazione Larzana ore 21.00 Sagra di MADONNA DI CAMPIGLIO: Arrivo prima tappa del San Bartolomeo. Spettacolo comico (organizza Pro Tour de Pologne, da Rovereto a Madonna di Cam- Loco Montagne) piglio. PREORE: Venerdì teatranti - spettacoli per bambini Domenica 28 luglio ore 20.30. “Non chiamatemi raperonzolo”. Presso la PREORE: MOSTRA ETNOGRAFICA. “Mostra Etnogra- Casa Mondrone fica” in collaborazione con l’Associazione Anziani e Sabato 24 agosto pensionati presso la Casa Mondrone, relativa ad og- MONTAGNE: frazione Larzana ore 21.00. Sagra di San getti antichi dei nostri paesi (apertura nei weekend Bartolomeo, musica dal vivo e premiazione concorso dalle 20 alle 22) “Balcone Fiorito” (organizza Pro Loco Montagne) Sede municipale di Preore Organizza: Pro Loco Preore Domenica 25 agosto Via Filippo Serafi ni, 90 RAGOLI: Sagra di San Faustino. Ore 10.30 Santa Mes- MONTAGNE: frazione Larzana Vaso della Fortuna, Sa- Tel. 0465 321418 Pietro Al sa. Nel pomeriggio attività per bambini, esibizione dei gra di San Bartolomeo (organizza Gruppo Missionario Orario: pompieri di Ragoli e visita guidata alla chiesa parroc- Montagne dal lunedì al giovedì 8.00 - 12.30 / 16.30 - 17.00 chiale di San Faustino. RAGOLI: 2° Tour Dolomiti di Brenta: sfilata d’auto venerdì 8.00 - 12.00 In serata grande sfilata nei pressi della chiesa di abiti d’epoca nei pressi della chiesa e partenza verso Cam- nuziali d’epoca e moderni concessi gentilmente dagli piglio. Organizza Comune di Ragoli in collaborazione abitanti di Ragoli. A seguire cena di pesce. Organizza con Registro Fiat l’Assessorato alla Cultura e Pro Loco di Ragoli. Da lunedì 26 a sabato 31 agosto Martedì 30 luglio RAGOLI: frazione Coltura. Sagra di Sant’Agostino. Nel MADONNA DI CAMPIGLIO: Serata corale, ore 21.00, corso della settimana si alterneranno eventi sportivi, piazza Brenta Alta, serata con la partecipazione di cori musica dal vivo e buona cucina. di montagna Organizza Pro Loco di Ragoli in collaborazione con il Sabato 3 agosto circolo culturale “La Scola”. MONTAGNE: ore 21.00 Cort in concerto (organizza Domenica 15 settembre Pro Loco Montagne) MONTAGNE: frazione Binio “sagra di Binio” a partire

Domenica 4 agosto dalle ore 10.00 (organizza Comitato Binioi) Sede municipale di Ragoli MONTAGNE: Loc. Dos da Part Festa dei Cacciatori Domenica 22 settembre Via Roma 4/a, 38070 Ragoli TN – S.Messa – Pranzo – Giochi (Organizza Sezione Cac- MONTAGNE: frazione Cort “sagra di Cort” a partire Tel. 0465 321133 - Fax 0465 324457 ciatori di Montagne) dalle ore 10.00 (Organizza Comitato Cortisoi) www.comune.ragoli.tn.it RAGOLI: Loc. Ancis. Santa messa sulla Cima Iron e a RAGOLI: Sentiero di San Vili - da Ragoli a Ragoli. Per- Orario: dal lunedì al giovedì 8.00 - 12.00 / 13.00 - 17.00 seguire pranzo ad Ancis. corso della passeggiata: Montagne - Cerana - Iron. venerdì 8.00 - 16.00 Sabato 10 agosto Visita ai due villaggi di Cerana e Iron con tappa finale Uffi cio di Madonna di Campiglio MONTAGNE: con partenza da Daone “Notte di San nella “Meraviglia Italiana”. Pranzo con piatti tipici del- Via Vallesinella 8/B, 38086 Madonna di Campiglio TN Lorenzo con passeggiata sotto le Stelle” (Organizza la tradizione popolare, nel pomeriggio intrattenimenti tel 0465 442404 - fax 0465 440643 Pro Loco Montagne in collaborazione con Sezione musicali, letterari, laboratorio artistico e merenda fi- Cacciatori di Montagne) nale. Organizza Comune di Ragoli.

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Periodico dei Comuni di Montagne,Periodico Preore dei Comuni e Ragoli di Montagne,giugno Preore 2013 e Ragoli Anno I N°1 - Giugno 2012 8282