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Corso di Laurea magistrale in Relazioni Internazionali Comparate – International Relations Tesi di Laurea Ceuta e Melilla La questione irrisolta tra Spagna e Marocco Relatore Ch. Prof. Antonio Trampus Correlatore Ch. Prof.ssa Sara De Vido Laureando Giorgia Busato Matricola 827573 Anno Accademico 2013 / 2014 INDICE INTRODUZIONE i ABSTRACT vi PRIMA PARTE - LE CITTÀ DI CEUTA E MELILLA 1 CAPITOLO 1 – CEUTA 3 1.1. Geografia 3 1.2. Storia 4 1.3. Economia 25 1.3.1 Il porto di Ceuta 27 1.4. Società 31 CAPITOLO 2 – MELILLA 33 2.1 Geografia 33 2.2 Storia 34 2.3 Economia 63 2.3.1 Il porto di Melilla 64 2.4 Società 69 SECONDA PARTE – CEUTA E MELILLA NELLA LEGISLAZIONE SPAGNOLA 71 CAPITOLO 3 - IL PERCORSO VERSO L’AUTONOMIA 73 CAPITOLO 4 – STATUTO DI AUTONOMIA DELLA CITTÀ DI CEUTA 83 CAPITOLO 4 – STATUTO DI AUTONOMIA DELLA CITTÀ DI MELILLA 87 TERZA PARTE - LE CONTROVERSIE TRA SPAGNA E MAROCCO SULLA QUESTIONE DI CEUTA E MELILLA 91 CAPITOLO 6 - LE RELAZIONI TRA SPAGNA E MAROCCO DOPO IL 1956 93 6.1 Dal 1956 al 1999 94 6.2 Dal 2000 a oggi 105 6.2.1 La crisi di Perejil 108 6.2.2 La crisi diplomatica del 2007 119 Approfondimento: le barriere di Ceuta e Melilla 122 APPENDICI 131 1. Statuto di Autonomia della città di Ceuta 131 2. Statuto di Autonomia della città di Melilla 151 INDICE DELLE IMMAGINI 171 BIBLIOGRAFIA 175 SITOGRAFIA 179 INTRODUZIONE Ceuta e Melilla sono due città spagnole sulla costa settentrionale del continente africano. La peculiarità di queste due città autonome è la loro posizione geografica: esse si trovano, infatti, all’interno dei confini marocchini, il che le qualifica come “exclave”. Le due città hanno avuto una storia travagliata nel corso dei secoli. Questo, insieme alla loro posizione strategica all’interno del bacino del Mediterraneo, ha formato la loro identità e la loro cultura. I Cristiani e i Musulmani si sono contesi per molto tempo la sovranità sulle due città, e questo si riflette sull’attuale disputa tra Spagna e Marocco. L’analisi della particolare situazione delle due città può essere il punto iniziale per una riflessione sulle relazioni tra Spagna e Marocco in seguito all’indipendenza marocchina del 1956, mettendo sempre in risalto la questione di Ceuta e Melilla. Nel momento in cui si analizzano le relazioni tra due o più paesi è importante prendere in considerazione non solo la politica e la diplomazia, ma anche altri fattori che possono essere invisibili. La lingua, la cultura, le tradizioni, la storia, le credenze, i pregiudizi e gli stereotipi: la lista è lunga ma qualsiasi aspetto, anche se invisibile, è essenziale per capire il modo in cui un Paese si comporta nei confronti di un altro. Lo scopo principale di questo elaborato è di sottolineare come la disputa sulla sovranità delle due città influenzi permanentemente le relazioni tra i due Paesi. Nonostante lo stato presente delle relazioni tra Spagna e Marocco, è impossibile negare che Ceuta e Melilla costituiscano ancora un problema per i due Paesi. La contesta fu, è e sarà causa di instabilità, diffidenza e sospetto tra Spagna e Marocco, nonostante gli sforzi fatti dai due Stati per promuovere la cooperazione in diversi ambiti. Ceuta e Melilla continueranno inevitabilmente anche nel futuro a mettere in ombra i lati positivi raggiunti nelle relazioni tra i Spagna e Marocco. La letteratura italiana offre ben poco riguardo a queste due città: esse compaiono in enciclopedie o di sfuggita nei capitoli delle opere di storia dedicati più in generale alla storia della Spagna. La letteratura spagnola è sicuramente più ricca di opere e documenti che trattano il tema di Ceuta e Melilla sia dal punto di vista storico che dal punto di vista culturale o delle problematiche come l’immigrazione illegale. Per reperire le informazioni e le conoscenze necessarie alla stesura dell’elaborato mi sono avvalsa dei classici strumenti di ricerca, come libri, manuali ed enciclopedie, sia recenti che più antichi, consultati presso le Biblioteche universitarie o in pagine Web che offrivano libri stampati in i formato digitale. Per quanto riguarda la storia nell’età antica e moderna ho consultato libri sulla storia della Spagna e sui territori nordafricani e opere che trattano in maniera più specifica le due città; per la trattazione degli argomenti a noi cronologicamente più vicini, gli archivi dei quotidiani nazionali spagnoli (come ad esempio El País e El Mundo); per reperire leggi, statuti, Costituzioni e accordi bilaterali tra i due Paesi, siti Internet riguardanti la legislazione spagnola in materia (per esempio il sito del BOE, Boletín Oficial del Estado). Un particolare lavoro svolto è stato quello di traduzione delle citazioni e degli articoli legislativi incontrati e inseriti all’interno dell’elaborato. La difficoltà maggiore è stata tradurre il linguaggio giuridico, poiché esso possiede delle peculiarità che lo distinguono dagli altri tipi di traduzione settoriale: per tradurre questo linguaggio bisogna possedere delle conoscenze specifiche, in quanto i termini utilizzati non solo esplicitano determinati concetti giuridici, ma rispecchiano anche le differenze tra i vari ordinamenti nazionali. Questo lavoro di traduzione è stato portato a termine per permettere anche a chi non conosce la lingua spagnola di leggere il testo e capirlo in tutte le sue parti. L’elaborato è diviso in tre parti: la prima parte riguardante la geografia, la storia, l’economia e la società di Ceuta e Melilla; la seconda riguardante gli Statuti di autonomia delle due città; la terza riguardante le relazioni tra Spagna e Marocco sulla questione di Ceuta e Melilla dal 1956 in poi. La prima parte è a sua volta suddivisa in due capitoli. Il Capitolo 1 è dedicato esclusivamente alla città di Ceuta. Nel paragrafo 1.1 è presentata la città dal punto di vista geografico, descrivendo la sua particolare caratteristica di “exclave” spagnola all’interno del territorio marocchino situata su un istmo che si protende verso lo stretto di Gibilterra. Il paragrafo 1.2 tratta la millenaria storia della città: Ceuta, città di origine fenicia individuata da molti come la colonna meridionale del mito delle Colonne d’Ercole, a causa della sua posizione strategica subì in passato diverse dominazioni da parte di popolazioni berbere, romane, barbare e arabe che si imposero a fasi alterne alla guida della città. Una volta terminata la Reconquista, nel 1415 Ceuta passò sotto dominazione portoghese e dal 1668 essa continua a essere città appartenente al regno di Spagna. Il paragrafo 1.3 riguarda l’economia di Ceuta, basata principalmente sul settore terziario data la scarsità di materie prime che non permette lo sviluppo del settore primario e del secondario (è presente un approfondimento sul porto della città nel sottoparagrafo 1.3.1), mentre il paragrafo 1.4 riporta alcuni dati sulla popolazione della città e sulla sua evoluzione demografica. Il Capitolo 2 è dedicato esclusivamente alla città di Melilla. Il paragrafo 2.1 presenta la geografia della città che, come Ceuta, è un “exclave” spagnola affacciata sul mar Mediterraneo ii all’interno del territorio del Marocco. Nel paragrafo 2.2 è presentata la storia della città: Melilla, che come Ceuta è di origine fenicia, si rivelò fin da subito un porto importante nel bacino del mar Mediterraneo, e per questo fu oggetto di dominazioni più o meno parallele a quelle di Ceuta, con i Berberi, i Romani, i Barbari e gli Arabi che cercarono a più riprese di imporre il proprio potere. Nel 1497 una spedizione castigliana conquistò Melilla, scacciando gli Arabi e dando inizio alla sovranità spagnola sulla città che continua ai giorni nostri. Il paragrafo 2.3 riguarda l’economia di Melilla che, a causa della scarsità di risorse e delle condizioni geografiche, si basa essenzialmente sul settore terziario e sul turismo (è presente un approfondimento sul porto della città nel sotto paragrafo 2.3.1), mentre il paragrafo 1.4 riporta alcuni dati sulla popolazione della città e sulla sua evoluzione demografica. La seconda parte analizza Ceuta e Melilla nella giurisprudenza spagnola. Il Capitolo 3 si sofferma sul difficile percorso verso l’approvazione dello Statuto di autonomia delle due città, caratterizzato da lunghe negoziazioni e continue modifiche ai Progetti di legge. Secondo quanto previsto dalla Costituzione spagnola del 1978 le due città avrebbero potuto costituirsi in seguito come città autonome e, finalmente, nel 1995 con le Leggi organiche 1/1995 (per Ceuta) e 2/1995 (per Melilla) del 13 marzo furono approvati gli Statuti di autonomia delle due città che conferivano loro il titolo di città autonome. Il Capitolo 4 riporta un’analisi di tutte le parti dello Statuto di autonomia della città di Ceuta, mentre il Capitolo 5 offre un’analisi di tutte le parti dello Statuto di autonomia della città di Melilla: partendo dal Preambolo e dal Titolo Preliminare si passa poi ai vari Titoli (dal I al VI) per concludere con le Disposizioni addizionali, transitorie e la Disposizione unica finale. La terza parte offre una panoramica sulle relazioni tra Spagna e Marocco dopo il 1956 (anno della nascita effettiva del Marocco indipendente), focalizzata soprattutto sui problemi derivanti dalla questione di Ceuta e Melilla. Da una parte si trova la Spagna, la quale continua a sostenere e a difendere la propria sovranità sulle città: tra le giustificazioni essa elenca l’antica appartenenza di Ceuta e Melilla alle province romane dell’Hispania Tingitana prima e della Nova Hispania Ulterior Tingitana poi, ma soprattutto l’effettiva sovranità spagnola sulle città che continua da molti secoli (a Ceuta dal 1668 e a Melilla dal 1497) e il riconoscimento di questa da parte di molti trattati. Dall’altra parte si trova il Marocco, il quale rivendica il possesso delle due città: esso sostiene che le due città siano ancora oggi governate da un regime coloniale che occupa le città militarmente, amministrativamente ed economicamente; Ceuta e Melilla inoltre, data la continuità geografica che le lega al Marocco, devono necessariamente essere parte del regno nordafricano.