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COPIA COMUNE DI CASELLE IN PITTARI Provincia di Salerno Comune di Caselle in Pittari Verbale di deliberazione di Consiglio comunale n. 15 del 30-04-2016 Oggetto: Piano di emergenza intercomunale di Protezione Civile. COM 15. Provvedimenti.. L’anno duemilasedici, il giorno trenta, del mese di aprile, alle ore 19:52 nella sala delle adunanze (aula Elisa Springer) si è riunito il Consiglio comunale, convocato con avvisi spediti nei modi e termini di legge, in sessione Straordinaria ed in Primaconvocazione. Risultano presenti ed assenti i seguenti Consiglieri: CONSIGLIERE PRESENTE / ASSENTE TANCREDI Maurizio Presente NUZZO Giampiero Presente RAGONE Gianluca Presente GALLO Gerardo Presente GRANATO Domenico Assente FISCINA Giuseppe Presente PELLEGRINO Alexandra Presente FISCINA Antonio Presente FISCINA Silvio Presente SPERANZA Bruno Assente GRANATO Michele Presente Totale P= 9 A= 2 Partecipa alla seduta il Segretario Avv. Marianna MASELLA. Il Presidente Dott. Maurizio TANCREDI– in qualità di Sindaco/Presidente, dichiara aperta la seduta per aver constatato il numero legale degli intervenuti ed invita i Consiglieri comunali a discutere, in seduta pubblica, sull’argomento in oggetto Il Consiglio comunale Dato atto che sul punto relaziona il Sindaco, il quale ribadisce lo svolgimento di una successiva azione informativa dei cittadini. Interviene per le delucidazioni del caso il responsabile del settore tecnico. Interviene il Consigliere di minoranza, Silvio Fiscina, il quale produce, per conto del gruppo di minoranza, la seguente dichiarazione di voto favorevole: “Il gruppo di minoranza, in relazione alla discussione del Punto 9 posto all’Ordine del Giorno della odierna seduta Consiliare, rappresenta al Signor Presidente del Consiglio Comunale ed al Segretario, che l’argomento già valutato positivamente nella proposta di deliberazione approntata dal responsabile dell’ufficio tecnico comunale, atto condiviso tra i Comuni dell’Ambito della Comunità Montana Bussento “COM.15”, ritiene di esprimere voto favorevole. Si evidenzia, comunque che il gruppo della Protezione Civile locale, pur essendo presente e disponibile a tutte le manifestazioni pubbliche e ad ogni intervento di sicurezza e protezione sul nostro territorio, non riesce ad avere le risorse necessarie per coprire le spese di gestione dello stesso, pertanto invitiamo l’Amministrazione a prendere a cuore tale problematica e risolverla positivamente.” Interviene il Sindaco, che sottolinea l’importanza dell’associazione volontari, ribadendo le difficoltà organizzative dello stesso gruppo di volontari per la protezione civile. Premesso che: - la particolare sensibilità del Legislatore italiano verso le problematiche attinenti alla Protezione Civile, notevolmente aumentata nel corso di questi ultimi anni, ha portato lo stesso ad approntare una serie di norme, di carattere nazionale e regionale, tese a fronteggiare in modo sempre più adeguato le calamità naturali e/o antropiche, assegnando un ruolo fondamentale alle Amministrazioni Comunali, ciascuna delle quali è chiamata ad adottare il c.d. Piano di Emergenza Comunale di Protezione Civile; - la Legge 24.02.1992, n. 225, ha istituito il Servizio Nazionale di Protezione Civile, consentendo l’attuazione della pianificazione di emergenza a livello Nazionale, Regionale, Provinciale e Comunale; - il D.L. n. 112/1998 ha accentuato il decentramento di funzioni dallo Stato alle Regioni e agli Enti Locali, affidando in particolare ai Comuni l’attuazione - in ambito comunale - delle attività di previsione e prevenzione dei rischi, stabilite dai programmi e piani regionali, nonché l’adozione di tutti i provvedimenti, compresi quelli relativi alla preparazione dell’emergenza, a livello comunale e/o intercomunale sulla base degli indirizzi nazionali e regionali; - con deliberazione della Giunta Regionale della Campania n. 146 del 27.05.2013, è stato stabilito di rendere obbligatorio che i piani di Protezione Civile siano redatti ed aggiornati in conformità con le “Linee Guida” approvate con il medesimo provvedimento; - attualmente, risultano attribuite ai Comuni le funzioni tecniche ed amministrative, da attuare al verificarsi dell’emergenza, relative allo svolgimento dei servizi di Protezione Civile, riconducendo in tale accezione le funzioni concernenti la direzione e il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione, la salvaguardia del sistema produttivo locale, il ripristino della viabilità e dei trasporti, la riattivazione delle telecomunicazioni, la messa in sicurezza, la verifica e il ripristino delle reti erogatrici dei servizi essenziali ed il censimento e la salvaguardia dei Beni culturali nelle zone a rischio; - ai sensi della normativa regionale vigente, i Comuni, in relazione alle funzioni loro attribuite dalla normativa in atto, oltre alle attività indicate dall’articolo 108, comma 1, lettera c), del Decreto Legislativo n. 112/1998, provvedono: ad istituire nell’ambito della propria organizzazione tecnico-amministrativa, anche previo accordo con Comuni limitrofi soggetti ad analoghi scenari di rischio, una specifica struttura di Protezione Civile che coordini, in ambito comunale, le risorse strumentali e umane disponibili; agli interventi necessari per favorire il ritorno alle normali condizioni di vita, in caso di eventi calamitosi in ambito comunale; ad incentivare e sostenere la costituzione di Gruppi comunali di volontariato di Protezione Civile, al fine di migliorare lo standard qualitativo degli interventi in caso di emergenza locale, nonché di concorrere efficacemente alle emergenze di entità superiore; - ai sensi dell’art. 6 della citata Legge n. 225/1992, i Comuni, secondo i rispettivi ordinamenti e competenze, provvedono all’attuazione delle attività di Protezione Civile e, come tali, sono componenti del Servizio Nazionale della Protezione Civile; - ai sensi della legislazione regionale vigente, essi costituiscono la componente operativa del Sistema Regionale di Protezione Civile, articolato su scala provinciale; - il Piano di Emergenza Comunale di Protezione Civile rappresenta, quindi, uno strumento indispensabile per fronteggiare e gestire, le emergenze che possono verificarsi nel tenitorio comunale, al fine di fornire risposte adeguate, tempestive ed efficaci; Rilevato che: - il Prefetto di Salerno, con provvedimento n. 50477 del 27.11.2006, ha disposto la suddivisione del territorio provinciale in 15 C.O.M. (Centri Operativi Misti); - tale suddivisione ricalca la ripartizione geografico/comunale delle Comunità Montane all’epoca presenti sul territorio provinciale, presso le cui rispettive sedi sono stati istituiti altrettanti C.O.M., oltre ad altri 2 per aggregare i Comuni non ricadenti nell’ambito territoriale delle CC. MM.; - infatti, presso le preesistenti Comunità Montane “Lambro e Mingardo” e “Bussento” sono stati istituiti, rispettivamente, il “C.O.M. 14” a Futani ed il “C.O.M. 15” a Torre Orsaia; - a seguito degli accorpamenti disposti con la L.R. n. 12/2008, in Provincia di Salerno è stato ridotto il numero delle Comunità Montane da n. 13 precedenti a n. 10 attuali; - la succeduta Comunità Montana “Bussento – Lambro e Mingardo” ha conservato i precedenti due C.O.M e confermato le sedi del “C.O.M. 14” a Futani e del “C.O.M. 15” a Torre Orsaia; - il Consiglio Generale di detto Ente, con deliberazione n. 26 del 18.12.2012, ha approvato lo schema di convenzione per la gestione associata con i Comuni aderenti, della funzione relativa alla pianificazione di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi, individuando quale ente capofila la stessa Comunità Montana “Bussento - Lambro e Mingardo”; - il Comune di Caselle in Pittari, con deliberazione di C.C. n. 34 del 22 dicembre 2012, ha aderito alla gestione associata di detto servizio, approvando il relativo schema di convenzione; - risultano essere state stipulate le seguenti convenzioni, ai sensi dell’art. 30 – Capo V – Titolo II del D.Lgs. n. 267/2000 e s.m.i., per la gestione in modo coordinato ed forma associata del Servizio di Protezione Civile e delle connesse “attività, in ambito comunale, di pianificazione di Protezione Civile e di coordinamento dei primi soccorsi”, con individuazione della Comunità Montana quale Ente capofila: convenzione stipulata in data 30.12.2012 tra detta Comunità Montana ed i Comuni di Alfano, Casaletto Spartano, Caselle in Pittari, Celle di Bulgheria, Centola, Cuccaro Vetere, Futani, Ispani, Laurito, Morigerati, Pisciotta, Rofrano, San Mauro la Bruca, Torre Orsaia e Tortorella; convenzione stipulata in data 23.05.2013 tra la medesima Comunità Montana ed il Comune di Roccagloriosa; - i suddetti 16 Comuni risultano aggregati ai seguenti rispettivi COM: COM 14 “Lambro e Mingardo” con sede a Futani, i Comuni di Alfano, Celle di Bulgheria, Centola, Cuccaro Vetere, Futani, Laurito, Pisciotta, Roccagloriosa, Rofrano e San Mauro la Bruca, per un totale di 10 Comuni su 16 del COM 14; COM 15 “Bussento” con sede a Torre Orsaia, i Comuni di Casaletto Spartano, Caselle in Pittari, Ispani, Morigerati, Torre Orsaia e Tortorella, per un totale di 6 Comuni su 10 del COM 15; Rilevato, inoltre, che: - nell’ambito del P.O.R. Campania F.E.S.R. 2007/2013 – Asse I – Obiettivo 1.6 “Supporto alle Province ed ai Comuni per la predisposizione, applicazione e diffusione dei Piani di Protezione Civile”, la Giunta Regionale della Campania, con deliberazione n. 146 del 27.05.2013, ha stabilito di dar corso prioritario agli interventi dell’Obiettivo Operativo 1.6; - con D.D.R. n. 60 del 29.01.2014, pubblicato sul BURC