MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA’ CULTURALI E DEL TURISMO

A R C H I V I O D I S T A T O S A L E R N O

P R E F E T T U R A ATTI DI SECONDA SERIE Affari speciali dei Comuni

FUTANI BB.619-620 (1860-1930)

INVENTARIO

A CURA DEL DOTT. ANTONIO ESPOSITO

11.43

FUTANI

Futani è un piccolo paese del , compreso nel Parco nazionale del Cilento, di 1300 abitanti circa. La documentazione presente nelle buste 619-620 copre il periodo 1863-1930. Da tale documentazione sembra potersi affermare che l'economia del paese si basava in prevalenza sull'allevamento caprino ed ovino (cfr. b. 619 fasc. 36) e sulla vendita del legname ricavato dal bosco comunale (cfr. b. 620 fasc. 3, 15). Come risulta dal fasc. 40 della b. 620, Futani era "un piccolo , povero di risorse e di mezzi, il cui bilancio annuo, ridotto alla più semplice espressione, non supera le 16.000 lire,..."; ciò forse spiega perché la Prefettura nel 1869 prescrisse d'ufficio nel bilancio comunale la spesa di lire 166, 67 per integrare lo stipendio della maestra elementare così da raggiungere la somma di lire 500, minimo stabilito dalla legge 13 novembre 1859 sulla pubblica istruzione (cfr. b. 619 fasc. 7; cfr. anche b. 619 fasc. 12) e perché ci fu il concorso governativo ad integrazione del bilancio per vari anni (cfr. b. 620 fasc. 26). Diversi furono i regolamenti approvati dal Comune: di igiene pubblica, di servizio mortuario, di polizia rurale, di polizia urbana, degli impiegati e salariati comunali, delle guardie campestri, delle guardie municipali, edilizio, per la riscossione diretta del dazio consumo (cfr. b. 619 fasc. 14, 18, 37, 38 e b. 620 fasc. 10, 11, 30, 31, 36). Nel 1894 il Comune aggiunse delle norme al regolamento edilizio, atte a tutelare i monumenti; ad es.: non si potevano eseguire lavori sugli edifici aventi pregio artistico o storico, senza autorizzazione; se nel corso di lavori veniva alla luce "qualche avanzo di pregio artistico o storico" il Sindaco avrebbe operato per la sua tutela (cfr. b. 619 fasc. 38). 1

Il Comune nel 1878 (cfr. b. 619 fasc. 22) contrasse un mutuo di lire 26.000 con la Cassa dei depositi e prestiti per le spese necessarie alla strada obbligatoria da Futani a (infatti la legge 4613 del 30 agosto 1868 sulle strade comunali obbligatorie, legge che prendeva a modello un analogo provvedimento francese, del 1863, relativo agli chemins vicinaux, obbligava i comuni a costruire o sistemare strade al fine di porre il proprio comune in comunicazione con il capoluogo, con il maggiore centro abitato più vicino o con le infrastrutture portuali e ferroviarie).Nel 1899 incominciò a farsi strada l'idea di costruire un nuovo cimitero (cfr. b. 620 fasc. 6), in b. 620 fasc. 34 tale proposta fu avversata dalla popolazione che propose in alternativa di allargare quello esistente e di comprare un carro funebre. Nel 1915 il Comune deliberò la sospensione della costruzione del nuovo cimitero e l'acquisto di un carro funebre.

Nel 1905 il Comune deliberò per la vendita a trattativa privata di 20 piante di quercia secche o infruttifere, ma l'Ispettore forestale espresse parere negativo sulla deliberazione perché in tal modo il Comune avrebbe reso "impossibile l'esercizio dell'uso civico più importante," il legnatico sul secco (cfr. b. 620 fasc. 17). Nel 1906 invece il Comune ottenne l'autorizzazione dalla Giunta Provinciale Amministrativa a procedere in campo civile e penale contro un privato che si era appropriato arbitrariamente di un appezzamento di terreno di proprietà comunale (cfr. b. 620 fasc. 19). Nel 1922 per la situazione di grande disordine, il Prefetto mandò in missione il Segretario comunale di a Futani con l'incarico di compilare il bilancio preventivo 1922 (cfr. b. 620 fasc. 40). Da un punto di vista strettamente archivistico si nota che nei primi fascicoli (fino al fasc. 9 delle b. 619) tutte le carte appartenenti allo stesso "affare" hanno lo stesso num. di protocollo; successivamente il fascicolo è composto da carte con il proprio num. di protocollo d'entrata.

Salerno, novembre 2010

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