Santuario 3 Rifugio Menaggio
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Gli itinerari 1 Breglia - “Anello di 2 Plesio - Laur - Tana de l’Orp - 3 Rifugio Menaggio - 4 S. Amàa - Nesdale - 5 La Piazza - Tampiglia - S. Domenico” - Santuario Cappella di Aigul Monte Grona Monte Bregagno Oasi di Varòo al vasto piazzale, a lato del- ttraversato in senso ovest-est l’antico borgo, dopo “Piazza del l punto di partenza per raggiun- antico oratorio montano de- artendo da questa prima la chiesa di S. Gregorio, ha Torchio” la strada acciottolata scende entrando nella “Val de gere il Monte Grona è il Rifugio dicato a S. Amate (1617 m) località, situata a 780 m di Dinizio un largo sterrato che AFiüm”, congiungendosi con la strada sterrata sottostante la Ma- IMenaggio (1400 m), posiziona- L’è facilmente raggiungibile Paltezza, si imbocca lo ster- aggira per intero la base del Monte donna di Breglia, arrivando a Laur dove ter- to su un bellissimo terrazzamen- seguendo l’itinerario che compiva- rato che porta in località “Ferèe” e Motto (m 865) sul dosso del quale mina presso la “cappella della Vergine”. Da to naturale dal quale si gode uno no i bregliesi quando, in occasione poi a quella del “Doss”. Lo sguar- svetta, ricavato da un’antica torre di qui, scendendo lungo uno stretto e ripido splendido panorama sul Lario. Il della festa del santo, di buon’ora do spazia a 360° sulla Grona, sul osservazione, uno dei più alti roc- sentiero esposto a mezzogiorno verso il lago, Rifugio, di proprietà della sezione partivano dal borgo con nella “Ciap del Castel”, sul centro Lario coli del comasco. Itinerario - dove si raggiunge un modesto pianoro a quota 525 del C.A.I. di Menaggio, ricavato dai sacca viveri abbondanti, dandosi e la Val Menaggio, mentre in lon- sono in bella mostra, fra secolari ca- S. Domenico. m, dove è l’imboc- ruderi di una vecchia baita (“Ma- Il monte Grona visto da Plesio. Festa all’oratorio alpestre di S. Amàa. appuntamento al “Ciapel de San tananza già si intravedono alcune Il percorso, sottostante il Doss. stagni, faggi e betulle, svariati aggregati di minerali ferrosi e massi erratici catura della “Tana son del Fedèe”) venne inaugurato alla fine del 1957 e completato nel Giuan” dove aspettavano il prevosto, seguito da una donna che recava baite di Tampiglia. Dal “Doss”, emergenti dal ricco sottobosco - che, in poco più di mezz’ora, vi porterà de l’Orp”: la grotta 1960. Chiuso nella stagione invernale, dispone di 30 posti letto, di una l’occorrente per allestire il piccolo altare per la S. Messa. Poi, in fila in- sulla destra, in ripida discesa, una al cospetto della cappella di S. Domenico con vista a volo d’uccello fra le più importante del- sala pranzo per 40 persone, illuminazione, riscaldamento e servizi igienici. diana, si incamminavano verso S. Amàa, recitando il Rosario e cantando testimonianza di devozione reli- più spettacolari di tutto il lago di Como. La cappella, eretta nel punto un le otto censite fino Il percorso principale per raggiungere il Ri- laudi al Signore fino sul prato antistante la chiesetta dove veniva officia- giosa, ospitata in una graziosa nic- tempo chiamato “Sass de la Cruss”, ad oggi sul territorio fugio si snoda dai Monti di Breglia, località ta la S. Messa .Dopo aver consumato il pranzo, raggiungevano Nesdale chia ricavata nella roccia di dolo- è ubicata a sud del Motto, proprio di Plesio. La grotta, La via che scende posta a monte dell’omonima frazione. per acquistare formaggi e salutare mia, sembra auspicare una buona Il Lario da Sant’Amàa. alla sommità dello sperone roccio- ricca di concrezioni verso la “Val de Fiüm”. Gli itinerari che consentono di raggiungere le proprie vacche portate all’alpe. camminata. so chiamato “Sasso Rancio”. Da calcaree, con un’estensione di 18 m2 e un di- la vetta, sono tre. Il primo (panoramico) sale Questo, fino alla fine degli anni ’80 Il tracciato sottostante al Doss, olti sono i percorsi che, in un vero e proprio re- qui, il percorso riprende in leggera slivello di 6 m (un tempo abbondava di stalat- a monte del Rifugio, evitando la deviazione del secolo scorso. L’alpeggio grazie prosegue in piano poi, in un con- La fontana nei pressi di Tampiglia. ticolo di strade montane, mulattiere e sentieri, discesa e offre la possibilità di spa- titi e stalagmiti) presumibilmente frequentata che porta alla sella a varie ristrutturazioni e adegua- tinuo saliscendi tra boschi di latifoglie, raggiunge la località “La Stanga” Cappella della Vergine ricalcano quello creato dai nostri antenati, con ziare sulle frazioni distribuite sulle dall’Ursus spelaeus e sicuramente dall’uomo di S. Amate, segue menti logistici rinacque a nuova (872 m), luogo che ricorda di antichi pascoli e attività agricole e dove M falde della Grona. La vegetazione a Laur. fin dal Neolitico (negli anni della seconda un tracciato che vita. Oggi, alla struttura dell’Alpe, si produceva la carbonella. Dopo l’asse principale dell’antica Via Regina che toccava (toc- Relax con vista sul Lario. muta e, sul magro strato di terra guerra mondiale è servita anche Il Rifugio Menaggio. sale alla Forcoletta prezioso esempio di architettura Nesdale, sullo sfondo la Val Sanagra. una decina di minuti - passato il ca ancora in parte) Logo, Calveseglio e Plesio, raggiun- che copre la dolomia, dominano da rifugio a giovani renitenti alla da dove si arriva alla cima. Il secondo (meno rurale dei secoli passati, è annessa la bivio che, in un’ora, lungo uno geva il culmen di Breglia e proseguiva per l’alto Lario. carpini, maggiociondoli e ginestre. leva). Risaliti alla “cappella della panoramico ma più suggestivo) inizia lasciando “Baita Nesdale”, realizzata dall’am- scenografico percorso sottostante Percorsi che offrono a chi ha eletto il nostro meraviglioso Sulla destra, una fornace da tempo Vergine”, è possibile proseguire il Rifugio, inoltrandosi a mezza costa fino a una ministrazione comunale di Plesio la “Costa della Grona” e poi bor- territorio come proprio ha- abbandonata ricorda che qui veni- verso est e percorrere un tratto forcella che immette nel ripido canalone che in collaborazione con la sez. “Cac- deggiante l’alta Val Sanagra por- bitat e a chi sceglie di visi- va prodotta la calce. Arrivati alla dell’antica mulattiera che in una sale fra la cima e l’antecima. Il terzo, il traccia- ciatori della Grona”, fruibile, previa ta all’ex alpeggio di Varòo (1140 fine della discesa, in località Nava decina di minuti porta alla “cap- to della “Via ferrata Centenario C.A.O” (Club prenotazione, da tutti gli appassio- m), nel cuore dell’omonima Oasi V. Consonni V. tarlo, infinite possibilità di (supposta area sacrale legata alle pella di Aigul”, nel passato luogo Alpino Operaio) Como, consigliato ai soli alpi- nati frequentatori dei nostri monti. Alcune baite di Tampiglia. naturalistica - si arriva al fontanile arricchimento del sapere e pratiche di sosta che invitava alla preghie- nisti esperti, lo si realizza partendo dalla base Il canalone che porta Da Nesdale, oltre ai vari percorsi La “Baita Nesdale”. da cui sgorga un’acqua purissima che invita ad una sosta. Le prime bai- dello spirito. Il Santuario della Madonna di Breglia. religiose ra prima di intraprendere l’impe- La Tana de l’Orp. dei “Denti della Grona” dove, una serie di pareti alla cima della Grona. realizzabili verso la media e alta Val Sanagra, è possibile compiere lo spet- te di Tampiglia occhieggiano a un centinaio di metri. L’atmosfera che si In primis, quelli della Gro- dei Celti) è possibile scegliere come rientrare gnativa discesa verso Acquaseria. Ad Aigul, però, il percorso, interrotto attrezzate con corde metalliche e ancoraggi messi in sicurezza, portano tacolare e scenografico sentiero che, in direzione nord, snodandosi lungo respira ci rimanda ai primi caccia- na (una vera e propria pa- a Breglia: a sinistra si giunge alla base della va- da frane e smottamenti si interrompe, quasi a favorire una lunga sosta alla cima. il “Costone del Bregagno” in circa due ore vi porterà con facilità prima alla tori nomadi del neolitico che qui, sta scalinata che invita a salire al Santuario in prima di ritornare, per godere della vista scenografica sul centro Lario e cima del Monte Bregagnino (1905 m) poi, dopo una breve discesa (1883 è ipotizzabile, per la numerosa lestra per escursionisti e Difficoltà:1° percorso, medio impegnativo; cima al Gordola e, da qui, in discesa si segue il dell’atmosfera bucolica che si respira. m), alla salita più impegnativa del Monte Bregagno (2107 m). fauna presente e per le caratteri- arrampicatori) e quelli del 2° percorso, molto impegnativo; percorso delle 14 cappelle della Via Crucis che stiche ambientali, vi eressero le Bregagnino e del Bregagno. Difficoltà:nessuna fino alla 3° percorso, solo per alpinisti esperti. Difficoltà:impegnativo porta dritto al borgo, oppure da Nava seguire, a prime dimore. cappelletta della Vergine, poi Tempo di percorrenza: dai Monti di Breglia Tempo di percorrenza: Breglia Poi quelli che attraversano destra, lo sterrato che si ricongiungerà al tratto impegno e attenzione al Rifugio circa 1 ora. Dal Rifugio alla cima Consonni V. - S. Amàa - Nesdale - Monte Difficoltà:medio impegnativo le valli boscate di latifoglie iniziale del percorso. Nei pressi del Rifugio Menaggio. e di conifere che ospitano Tempo di percorrenza: sola della Grona, secondo il percorso, da 1 ora Bregagno, oltre 4 ore Tempo di percorrenza: sola Difficoltà: facile, per tutti andata, circa 1 ora e mezza e mezza a 4 ore Dislivello: Breglia (752 m) - andata, circa 3 ore animali selvatici di varie specie e quelli che portano al Tempo di percorrenza: circa 2 ore Dislivello: Plesio (m 595) - Tana Dislivello: Monti di Breglia (1100 m) - S. Amàa (1623 m) - Dislivello: La Piazza (780 m) - Sanagra, il fiume dalle acque limpide, dove ancora le tro- Dislivello: Breglia (m 752) - Cappella di Il ritorno lungo la Via de l’Orp (m 525) - Cappella di Rifugio Menaggio (1400 m) - Monte Grona Nesdale (1606 m) - Tampiglia (869 m) - te fario popolano le vaste pozze che si insinuano fra i S.