Progetto CIVITA · Provincia Di Como
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
RegioneLombardia Provincia di Como Direzione Generale Cultura Settori Cultura e Affari generali Servizio biblioteche e sistemi culturali integrati Servizio biblioteche e sistemi culturali integrati FRONTESPIZIO LEISTITUZIONISTORICHE DELTERRITORIOLOMBARDO XIV-XIXsecolo progetto CIVITA Como Milanoáfebbraio2000 I progettoCIVITA Leistituzionistorichedelterritoriolombardo direzione generale Roberto Grassi consulenza archivistica e revisione editoriale Mario Signori progettazione tecnica e direzione operativa Michele Giordano organizzazione Consorzio Archidata · Milano LeistituzionidellacittàedellaprovinciadiComo redazione dei profili istituzionali particolari Domenico Quartieri con la collaborazione di Loredana Menichetti © 2000 · Regione Lombardia Si autorizza la riproduzione della presente opera con il vincolo della completa citazione della fonte II SOMMARIO SOMMARIO Il progetto CIVITA, di Roberto Grassi .......... V Cancelliere delegato del censo (1757-1796)..... 27 Preture (1774-1796).......................................... 28 Comune nel territorio della città Presentazione, di Mario Signori ................ 1 nel contado e nella valle Intelvi (1757 - 1796) . 30 Amministrazione della città Nota tecnica, di Michele Giordano.............. 8 e provincia di Como (1786-1791)..................... 31 Intendenza politica (1786 – 1791) .................... 31 Premessa ............................................................. 8 Congregazione municipale (1786-1796)........... 33 I profili istituzionali ........................................... 8 Amministrazione della città I riferimenti critici ........................................... 10 e provincia di Como (1791-1796)..................... 35 L’indice ............................................................. 11 Amministrazione provinciale e comunale (1799-1800) ...................................................... 36 Nota introduttiva, Dipartimento (1797-1816) ................................ 37 di Domenico Quartieri................................ 13 Amministrazione centrale dipartimentale (1797-1805) ...................................................... 39 Prefettura (1802-1816) Profili istituzionali generali .................. 17 Viceprefettura (1802-1816)............................... 41 Stato di Milano, Lombardia austriaca: Distretto (1797-1816) organizzazione territoriale e confini.................. 17 Cantone (1805-1816) ........................................ 42 Territorio comasco: Cancelliere distrettuale (1797-1805) origine e formazione (sec. XIV - 1756) ............ 18 Cancelliere del censo (1805-1815) ................... 43 Territorio comasco: Comune (1797-1802)........................................ 44 organizzazione territoriale (sec. XIV - 1756) ... 21 Comune (1802-1805)........................................ 47 Comune nel territorio della città di Como, Comune (1805-1816)........................................ 48 nel contado e nella valle Intelvi (sec. XIV - 1756) .............................................. 22 Provincia (1816-1859) ...................................... 49 Feudi imperiali (sec. XVI - sec. XVIII)............ 24 Delegazione provinciale (1816-1859)............... 50 Feudi camerali (sec. XVI - sec. XVIII)............. 24 Congregazione provinciale (1816-1859) .......... 50 Preture feudali (sec. XVI- 1774)....................... 25 Distretto (1816-1859) ....................................... 52 Amministrazione della città Cancelliere del censo (1815-1819) e territorio di Como, contado di Como, Commissario distrettuale (1819-1859) ............. 52 Valle Intelvi (1756-1796).................................. 26 Comune (1816-1859)........................................ 54 III Sommario Le istituzioni storiche Riferimenti bibliografici ................................. 349 del territorio lombardo. Como....................................................... 56 Indice dei toponimi e delle istituzioni.................................. 350 Riferimenti generali ............................. 348 Riferimenti archivistici ................................... 348 Riferimenti legislativi ..................................... 349 Sigle e abbreviazioni ........................... 388 IV ILPROGETTOCIVITA RobertoGrassi ILPROGETTOCIVITA Il progetto di schedatura delle istituzioni storiche Il risultato di questo lavoro di progetto e di ricerca nasce in origine come una esigenza da parte della co- è stata la pubblicazione di due volumi in edizione munità archivistica lombarda di poter disporre di uno provvisoria – relativi alle istituzioni delle provincie di strumento di supporto per una compilazione metodo- Bergamo e di Brescia – che sono stati presentati al logicamente omogenea degli inventari archivistici, in pubblico nel giugno del 1997. La benevola accoglien- particolare di quelli delle istituzioni. Tale esigenza, za riservata a queste due pubblicazioni ha incoraggia- che l’utilizzo dell’informatica nel lavoro archivistico to il completamento dell’opera che viene ora pubbli- aveva contribuito a evidenziare, venne resa esplicita cata al completo e in una veste meno provvisoria. ed affrontata all’interno di un seminario dal titolo La Presentazione e la Nota tecnica illustrano sia le Standard, vocabolari controllati, liste d’autorità che principali caratteristiche dell’impianto concettuale si tenne a Milano nel maggio del 1994 e a cui segui- del lavoro sia le modalità di esposizione delle infor- rono alcune giornate di approfondimento ed esercita- mazioni raccolte. Qui vorrei solo brevemente ricorda- zione pratica sui temi delle liste controllate. Nel corso re come l’obbiettivo del progetto non è limitato alla di quelle giornate, in seguito anche ad un dibattito produzione di una mera lista – per quanto articolata e tutt’altro che rituale, venne formulata l’idea di dare complessa – ma intende abbinare ad essa succinti pro- vita ad una iniziativa di respiro regionale volta ad ela- fili delle varie istituzioni censite. Si è ritenuto utile af- borare una sorta di lista controllata delle istituzioni fiancare agli elementi puramente identificativi una lombarde che fosse utilizzabile nella produzione dei breve nota sulle competenze, sulla organizzazione in- mezzi di corredo relativi ai complessi archivistici pro- terna e su altre informazioni ritenute interessanti se- dotti dalle istituzioni e conservati negli archivi. Si co- gnalandone le fonti archivistiche, normative e biblio- grafiche. Abbiamo cioè pensato ad uno strumento stituì pertanto una piccola task force (composta, oltre informativo utile non solo agli archivisti (per la com- che da chi scrive, da Michele Giordano, Loris Rizzi, pilazione ed il controllo degli indici inventariali) ma Maurizio Savoja e Mario Signori) che cercò di defini- anche, e soprattutto, agli utenti degli archivi: una spe- re un modello per la raccolta e l’organizzazione dei cie di mappa per orientare chi si accosta alla ricerca dati. Quel modello è stato poi adeguatamente svilup- nella complessa trama che istituzioni di vario genere pato, integrato e corretto da parte dei colleghi archivi- e natura hanno disegnato sul territorio regionale in ol- sti che hanno successivamente partecipato alla fase tre cinque secoli di storia. Per assecondare ancor me- operativa della raccolta dati. Parallelamente al model- glio questo bisogno di informazioni si è pensato an- lo è stata sviluppata altresì un'applicazione informati- che di premettere al risultato del lavoro di ricerca e ca studiata espressamente per la raccolta sistematica schedatura relativo a ciascuna delle province censite delle informazioni. un insieme di Profili istituzionali generali in grado di V Roberto Grassi inquadrare sistematicamente le istituzioni che nella mappa delle istituzioni lombarde che presentiamo, realtà della Lombardia hanno avuto maggiore rilievo così ricca per molti versi ma così scarna per molte al- e continuità. tre ragioni. Va detto subito che le informazioni presenti nel La provvisorietà di questo lavoro, d'altra parte, volume si riferiscono ai soli enti ed organi della am- poggia anche su altre ragioni, altrettanto valide quan- ministrazione locale e di quella periferica statale. Si to le prime. Non è ragionevole pensare, infatti, che tratta di una messe di dati molto ricca, ma occorre an- tutto il patrimonio di informazioni raccolto nello svol- che avvertire che le testimonianze spesso lacunose e gimento del progetto CIVITA possa trovare la propria la frammentarietà delle fonti consultate hanno fatto sì unica destinazione in una pubblicazione a stampa che le informazioni qui presentate si prestino a possi- come quella che presentiamo. Già quando il progetto bili arricchimenti, integrazioni e rettifiche. O almeno muoveva i suoi primi passi non era difficile intravve- questo è il nostro augurio: riteniamo infatti che, so- dere la possibilità di diffondere le informazioni che si prattutto con il progredire degli interventi di riordino incominciavano a raccogliere tramite mezzi che non e inventariazione delle fonti archivistiche locali, si fossero solo la carta stampata, ovvero l’informatica e possa ampliare e approfondire la conoscenza sulla vi- la telematica. Oggi, a cinque anni di distanza, quella cenda storica delle istituzioni lombarde. possibilità è diventata una realtà che nessuno può più Nulla è detto in questo lavoro, d'altra parte, riguar- ignorare, e soprattutto la distribuzione telematica rap- do ad altre tipologie istituzionali, in primis alle istitu- presenta un canale di diffusione delle informazioni zioni periferiche delle amministrazioni